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Crimes of the Future, recensione del film di David Cronenberg

Crimes of the Future, recensione del film di David Cronenberg

Crimes of the Future è il nuovo film di David Cronenberg, presentato in anteprima in concorso al Festival di Cannes del 2022, arriva con uno stacco di otto anni da Maps to the Stars del 2014 e ha lo stesso titolo di un altro film che il regista aveva girato nel 1970, ma di cui non riprende praticamente nulla, se non qualche elemento riguardante la chirurgia e la manipolazione anatomica.

Per la quarta volta, Cronenberg sceglie nuovamente Viggo Mortensen come suo protagonista, che stavolta interpreta il ruolo del performer artistico Saul Tenser, un uomo il cui corpo genera continuamente nuovi organi, che devono essere velocemente rimossi in quanto potenzialmente pericolosi. Questo avviene grazie all’aiuto della sua partner Caprice (Léa Seydoux) davanti allo sguardo estasiato di decine di spettatori.

Crimes of the Future, la trama

Siamo infatti in un non meglio identificato futuro, nel quale le persone non provano più dolore e chi ancora ci riesce desta un’ammirazione che tende all’adorazione. Le interiora della specie umana stanno iniziando a subire delle mutazioni che allarmano chi detiene il potere perché, pare, sta iniziando a diventare possibile nutrirsi di plastica. Infatti, accanto alla coppia di performer, gravitano due figure (Kristen Stewart e Don McKellar) ammaliate dal fascino delle esibizioni artistiche di Saul Tenser, ma che devono supervisionare e monitorare tali estrazioni.

In un intricato e cupo intreccio di storie, vite e personaggi dall’aria vacua, Crimes of the Future è una creatura molliccia che David Cronenberg plasma e maneggia soddisfatto, inoculando continuamente angoscia e delirio, dati da ogni perdita di senso. Proprio come lo strumento con il quale vengono effettuati gli interventi chirurgici da parte di Caprice: un macchinario dotato di tentacoli ossei che terminano con dei bisturi, manipolato a distanza da un piccolo strumento gommoso, che s’illumina e sembra trasmetta emozioni in chi viene vivisezionato.

Un mondo folle e smarrito

Il regista descrive un mondo folle e smarrito, dove l’arte e la percezione del bello si sono capovolti così tante volte da diventare orripilanti. Non è certo nuovo a tali tematiche, David Cronenberg, ma questa volta l’aspetto affascinante è come il grottesco abbia abbracciato a piene mani il senso estetico e ne voglia decantare la ripugnanza nelle derive che può prendere. In Crimes of the Future il corpo ha iniziato ad essere estraneo e pericoloso all’uomo stesso, che lo cava, lo seziona, lo perfora, restandone addirittura eccitato, non (ri)conoscendosi più in esso. Poiché, è proprio quando non c’è più significato che, ad assumerne uno, seppur micragnoso e idiota, sono le cose più estreme.

Cronenberg si diverte a ridicolizzare i suoi protagonisti – che riescono perfettamente nel progetto  – rendendoli il veicolo della rappresentazione di una borghesia del futuro ingrigita, goffa, al limite del tragicomico, che pigramente s’intrattiene con spettacoli agghiaccianti e mortiferi, ma nei quali sguazza nutrendosene con voracità erotica. A fare capolino, a margine, è proprio l’allarme sull’inesorabilità del cambiamento fisiologico a cui l’uomo sta andando incontro e che, probabilmente, rimanda davvero ad un’autenticità perduta. La possibilità di poter mangiare la plastica, dopotutto, renderebbe le persone come degli smaltitori di quei rifiuti con cui è stato intossicato il pianeta. Ma in fondo, qualunque soluzione si possa vagliare, ad essere evidenti nell’ultima opera di David Cronenberg sono la sua esasperazione e la stanchezza davanti ad un certo mondo (e modo) di vivere la realtà, di giudicare la bellezza e chiamarla tale e, forse più di tutto, davanti agli stessi esseri umani che tanto declamano tesi, teorie e retoriche vuote.

Crimes of the Future è un film molto affaticante, è precisamente ciò che il suo autore vuole che sia: una diretta espressione della sua osservazione degli eventi e dell’andamento dei fatti oggi e fino ad oggi. È il commento di David Cronenberg su come stanno andando le cose.

Venezia 79: Stella Dallas in versione restaurata in preapertura

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Venezia 79: Stella Dallas in versione restaurata in preapertura

Il classico del cinema muto Stella Dallas (1925), con Belle Bennett, Ronald Colman, Lois Moran e Douglas Fairbanks, Jr, diretto da Henry King, è il film scelto per la serata di Preapertura di martedì 30 agosto della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, che si terrà in Sala Darsena (Palazzo del Cinema) al Lido.

Stella Dallas sarà proiettato in prima mondiale nel nuovo restauro digitale in 4K realizzato dal Museum of Modern Art (MoMA) di New York e dalla Film Foundation presieduta da Martin Scorsese.

La proiezione de Stella Dallas sarà accompagnata dall’esecuzione della colonna sonora composta per l’occasione dal musicista inglese Stephen Horne, commissionata dal MoMA ed eseguita dal vivo dalla Gaga Symphony Orchestra, costituita da 13 elementi oltre al Direttore e orchestratore Ben Palmer e al pianista Daniel King Smith.

“Stella Dallas è stato uno dei maggiori successi popolari del cinema muto hollywoodiano – ha dichiarato il Direttore della Mostra Alberto Barbera – non caso rifatto per ben due volte: la prima nel 1937, con la regia di King Vidor e Barbara Stanwyck nella ruolo della protagonista; poi nel 1990, con Bette Midler e la regia di regia di John Erman. Ma non c’è dubbio che la prima versione sia di gran lunga superiore alle successive, in virtù della straordinaria interpretazione di Belle Bennet e la superba regia di Henry King che sfrutta nel modo migliore le potenzialità espressive sviluppate dal linguaggio del cinema muto al vertice della sua evoluzione estetica, prima dell’avvento del sonoro”.

“Stella Dallas è stato acquisito per la collezione del Museum of Modern Art da Iris Barry, prima curatrice del dipartimento film, negli anni ’30, in un periodo in cui i ‘ritratti di donne’ non erano considerati degni di seria attenzione – spiega Dave Kehr, Curatore del Dipartimento Film del MoMA – Oggi, quasi un secolo dopo, il film ha giustamente assunto lo status di un classico. Insieme ai nostri partner della Film Foundation, siamo molto grati alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, di averci dato l’opportunità di presentare il nostro nuovo restauro di Stella Dallas, nel modo in cui dovrebbe essere visto, sul grande schermo e con l’accompagnamento di un’orchestra”.

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“La prima volta che ho visto Stella Dallas è stato nel 2007 – racconta Stephen Hornequando Kevin Brownlow mi ha chiesto di accompagnare il film al pianoforte a un evento privato. Non avevo avuto la possibilità di vederlo in anticipo, così l’ho scoperto mentre suonavo. Tuttavia, mi è apparso subito chiaro che si trattava davvero di un grande film. L’ho accompagnato diverse volte negli anni successivi, sviluppando la musica dall’improvvisazione alla composizione.  Nel 2016 ho preparato un arrangiamento per piano e arpa, ma la portata emotiva del film me lo faceva sempre sentire “orchestrale”. Così sono grato al MoMA per aver commissionato questa partitura, quindici anni dopo quella prima proiezione”.

Stephen Horne è internazionalmente considerato uno dei maggiori musicisti per il cinema muto. Pianista al BFI Southbank di Londra per trent’anni, si è esibito in più di venti Paesi attraverso l’Europa, il Nord America e l’Asia. Insieme al pianoforte, spesso si cimenta con altri strumenti nelle sue performance, qualche volta simultaneamente. Ha vinto molti premi e per sei anni consecutivi è stato definito “miglior accompagnatore” nel sondaggio annuale per il cinema muto Silent London. Nel 2020 fatto uscire Silent Sirens, una raccolta di brani per pianoforte basata sulle sue partiture per film, che è stato uno dei più ascoltati album classici dell’anno.

La Gaga Symphony Orchestra, ensemble veneto di professionisti under 35, è nota per la sua originale proposta artistica, che spazia dalla classica alla musica pop e dance. Dal 2012 a oggi ha realizzato centinaia di spettacoli in Italia e all’estero, nelle venues più diverse, e collabora regolarmente con famosi brand internazionali e artisti della scena pop italiana. La Gaga Symphony Orchestra è stata selezionata su proposta di Lucia Ronchetti, Direttore artistico del Settore Musica della Biennale.

L’uomo che uccise Don Chisciotte: trama, cast e curiosità sul film

Se c’è un film che ha definito il concetto di development hell, quel limbo in cui cadono quelle opere che vanno incontro ad innumerevoli problemi produttivi, questo è L’uomo che uccise Don Chisciotte (qui la recensione). Diretto da Terry Gilliam, autore di celebri pellicole come Brazil e L’esercito delle 12 scimmie, questo progetto è andato incontro a ben otto tentativi di realizzazione nell’arco di quasi venti anni. Fortunatamente, diventando a sua volta un Don Chisciotte che combatte contro le più grandi avversità possibili, Gilliam è infine riuscito a dar vita al film, presentandolo fuori concorso al Festival di Cannes nel 2018.

Liberamente ispirato al celebre romanzo epico Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes, il film doveva inizialmente essere realizzato nel 1998, con Johnny Depp nei panni del co-protagonista. La produzione si interruppe però a causa di problemi finanziari e problematiche sul set. Nel corso degli anni Gilliam tentò in più occasione di riportare in vita il progetto, scontrandosi però continuamente con problemi relativi ai finanziamenti. Finalmente, nel 2017, il regista è riuscito ad ottenere quanto gli occorreva per dar vita al film, che pur se con nuovi attori si concretizzò con un budget di 17 milioni di dollari.

La fama che si era generata intorno al progetto non si tramutò poi in un successo finanziario e L’uomo che uccise Don Chisciotte finì con il diventare un cocente flop al box office. Rimane tuttavia un esperimento piuttosto affascinante, che merita di essere riscoperto anche solo per la travagliata esperienza che vi è dietro. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

L’uomo che uccise Don Chisciotte: la trama del film

Protagonista del film è Toby Grisoni, un cinico regista pubblicitario intento a realizzare un nuovo spot ispirato alle avventure di Don Chisciotte. L’uomo vive però una situazione particolarmente fastidiosa, avendo numerosi problemi nella realizzazione di quel lavoro, ostacolato anche dall’intromissione dei produttori. Nel tentativo di rifuggire da tutto ciò e trovare un po’ di pace, Toby si imbatte nel dvd di un suo vecchio cortometraggio, intitolato L’uomo che uccise Don Chisciotte. Trovandosi casualmente vicino ai luoghi dove questo fu girato, decide di tornare a visitarli, mosso da una forte nostalgia.

Qui si imbatte nel vecchio calzolaio spagnolo Javier, che dopo aver interpretato per lui Don Chisciotte, è ora impazzito credendo di essere davvero il celebre cavaliere. Nel corso delle loro avventure comiche e sempre più surreali, Toby è costretto ad affrontare le tragiche ripercussioni del film realizzato quando era un giovane idealista, che ha inciso in modo indelebile sulle aspettative e sui sogni di un piccolo villaggio spagnolo. Non solo egli dovrà gestire le pericolose avventure in cui Javier lo trascina, ma si troverà anche a dover salvare la donna un tempo amata, Angelica, dalle grinfie di un perfido criminale.

L'uomo che uccise Don Chisciotte cast

L’uomo che uccise Don Chisciotte: il cast del film

Originariamente, ad interpretare il ruolo di Don Chisciotte vi sarebbe dovuto essere l’attore francese Jean Rochefort. Questi aveva anche iniziato ad imparare l’inglese per il film, ma un suo brutto infortunio lo costrinse ad abbandonare il set, che parallelamente si fermò per problemi finanziari. Successivamente, nel corso dei vari tentativi di dar vita al film il ruolo fu offerto anche a Robert Duvall, Michael Palin e John Hurt. Ad ottenere ed interpretare la parte fu però infine Jonathan Pryce, attore noto per aver interpretato Alto Passero nella serie Il Trono di Spade. Egli aveva già lavorato con Gilliam per i film Brazil e I fratelli Grimm e l’incantevole strega.

Nei panni di Toby Grisoni, il ruolo che doveva essere di Johnny Depp, vi è ora Adam Driver, attore ora noto per i film Star Wars VII: Il risveglio della forza e Storia di un matrimonio. Nel film vi è poi l’attore svedese Stellan Skarsgard, nei panni di Il Capo, il superiore di Toby. L’attrice ucraina Olga Kurylenko è invece Jacqui, la moglie del Capo. L’attrice portoghese Joana Ribeiro è invece Angelica, la donna amata da Toby. L’attore spagnolo Oscar Jaenada è invece un misterioso gitano in cui il protagonista si imbatterà più volte nel corso del film. Sono poi presenti gli attori Sergi Lopez nei panni di un contadino e l’attrice Rossy de Palma, ricorrente nel cinema di Almodovar, nel ruolo della moglie del contadino. Jordi Molla, celebre attore spagnolo, è invece presente nei panni di Alexei Miiskin, un crudele oligarca.

L’uomo che uccise Don Chisciotte: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Tom à la ferme è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente, in prima visione assoluta, nel palinsesto televisivo di mercoledì 30 giugno alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Moonage Daydream: il trailer del film al cinema il 26-27-28 settembre

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Il regista candidato al premio Oscar® Brett Morgen, autore di Cobain: Montage of Heck, realizza Moonage Daydream un’esperienza cinematografica immersiva con molte immagini inedite di concerti; un’odissea spaziale audiovisiva che non solo illumina l’eredità enigmatica di David Bowie, ma rappresenta anche una guida per condurre una vita soddisfacente e significativa nel ventunesimo secolo.

Moonage Daydream non è un documentario. È un’esperienza cinematografica senza limiti di genere basata su una delle rockstar mondiali più iconiche di tutti i tempi, destinata ad essere uno dei momenti culturali più importanti dell’anno.

Il film ha il pieno sostegno della David Bowie Estate e contiene molti dei suoi brani più importanti, oltre a filmati di concerti mai visti prima d’ora.

Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio di nuovo insieme per un thriller Apple

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Sulla scia della produzione del loro prossimo Killers of the Flower Moon, Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio hanno aderito a un nuovo progetto alla Apple Original Films.

Scorsese è incaricato di dirigere un adattamento del prossimo libro di David Grann “The Wager: A Tale of Shipwreck, Mutiny, and Murder” per Apple. Leonardo DiCaprio reciterà e produrrà il nuovo film, che sarà sviluppato da Apple Studios e prodotto da Imperative Entertainment, Sikelia Productions e Appian Way Productions.

Abbiamo appreso la notizia via Variety che a sua volta riferisce che THR è stato il primo ad annunciare la notizia del progetto in via di sviluppo.

Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese potrebbe essere posticipato al 2023

Will Smith pubblica un video di scuse per quanto accaduto durante la notte degli Oscar

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Will Smith si è aperto sulla controversia in corso in merito alla sua aggressione a Chris Rock agli Academy Awards di quest’anno, offrendo i suoi pensieri su un alterco che ha rovinato la sua immagine pubblica.

In un post su YouTube, Will Smith ha spiegato perché non si è scusato con Rock nel suo discorso di accettazione agli Oscar quella sera, dove ha accettato un premio come miglior attore per il suo lavoro in King Richard poco dopo essere salito sul palco e aver schiaffeggiato il comico per aver fatto una battuta sul look di sua moglie Jada Pinkett Smith.

Will Smith bandito dall’Academy per 10 anni

“È tutto sfocato”, dice Smith. “Ho contattato Chris e il messaggio che mi è tornato è che non è pronto a parlare e quando lo sarà, mi contatterà”.

Smith ha ribadito ancora una volta di essere dispiaciuto per le sue azioni, definendo il suo comportamento “inaccettabile”. L’attore ha detto di aver risposto violentemente perché la battuta di Rock faceva riferimento alla caduta dei capelli di cui Pinkett Smith soffre a causa della sua alopecia. È una lotta che Pinkett Smith ha affrontato pubblicamente in passato.

“Non c’è nessuna parte di me che pensa che fosse il modo giusto di comportarsi in quel momento”, dice Smith nel video. “Non c’è nessuna parte di me che pensa che sia il modo ottimale per gestire un sentimento di mancanza di rispetto o insulti”.

Smith ha anche risposto alle domande sul fatto che era stata Pinkett Smith a esortarlo a intervenire, dal momento che è stata vista nei video della serata alzare gli occhi al cielo alla battuta di Rock che confrontava il suo taglio con quello che Demi Moore sfoggia in Soldato Jane. L’attore ha detto che sua moglie non ha detto o fatto nulla per spingerlo ad aggredire Rock.

Peaky Blinders, il Film: Steven Knight aggiorna sul progetto

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Peaky Blinders, il Film: Steven Knight aggiorna sul progetto

Il creatore della serie Steven Knight fornisce un promettente aggiornamento sul tanto atteso film di Peaky Blinders, inclusa una potenziale data di inizio delle riprese. In onda per la prima volta nel 2013 sulla BBC, Peaky Blinders è una serie drammatica britannica che racconta le gesta di una banda criminale con lo stesso nome sulla scena di Birmingham, in Inghilterra, negli anni successivi alla prima guerra mondiale. La serie è diventata rapidamente un successo, con Cillian Murphy nei panni di Thomas Shelby che è diventato una vera e propria icona pop.

Dopo cinque stagioni di successo, la sesta stagione di Peaky Blinders è tornata all’inizio di quest’anno, concludendo apparentemente che le storie di molti dei personaggi che i fan avevano imparato ad amare.

Sebbene la serie principale di Peaky Blinders sia giunta al termine, da mesi si parla continuamente di un film spin-off. Poco si sa del progetto, ma in precedenza è stato rivelato che il creatore della serie Steven Knight avrebbe scritto la sceneggiatura. Con il film ancora all’inizio dello sviluppo, è rimasto un mistero su quali personaggi potrebbero tornare dallo show principale, ma lo stesso Cillian Murphy ha espresso interesse a prendere parte al film. Murphy ha anche rivelato il mese scorso di non aver ancora visto una sceneggiatura per il film di Peaky Blinders, ma che è entusiasta di leggerla una volta terminato.

Ora, parlando con la stazione radio britannica Heart FM (Deadline), Knight ha fornito alcune nuove informazioni sul film di Peaky Blinders, inclusa la data in cui potrebbero iniziare le riprese. “Lo gireremo negli studi di Digbeth e in esterni a Digbeth a Birmingham. Digbeth e Small Heath [sono] i luoghi in cui vagavano effettivamente i Peaky Blinders, quindi è come se Peaky stesse tornando a casa”.

Magna Graecia Film Festival al via, tra gli ospiti Richard Gere e John Landis

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Si tiene da domani e fino al 7 agosto a Catanzaro la diciannovesima edizione del Magna Graecia Film Festival – ideato e diretto da Gianvito Casadonte e che vede  quest’anno come madrina l’attrice e musicista Beatrice Grannò. Un fitto programma di proiezioni di lungometraggi italiani e internazionali e di documentari, incontri e masterclass di ospiti internazionali e la grande musica dal vivo animeranno il festival, che in apertura vedrà come ospite speciale Il Volo. Il trio eseguirà infatti un paio di brani tra i più significativi della propria carriera.

Magna Graecia Film Festival avrà ospiti, tra gli altri, personaggi del calibro dell’attore Richard Gere, del regista e sceneggiatore John Landis, dell’attrice Stefania Sandrelli, del regista e sceneggiatore Marco Tullio Giordana e del regista e attore Ricky Tognazzi, che introdurrà il doc Ugo Tognazzi. La voglia matta di vivere, racconto sul padre, omaggiato dal festival nel Centenario della sua nascita. Altro omaggio, a Lucio Dalla, a dieci anni dalla morte, con la proiezione del doc ‘Lucio chi sei tu? Il folletto geniale‘, del giornalista di Rai1 Leonardo Metalli che sarà ospite a Catanzaro. A questi nomi si aggiungono anche quelli del regista, sceneggiatore e produttore inglese Michael Radford, autore de Il Postino (cinque nomination ai Premi Oscar), Orwell 1984 e Il Mercante di Venezia, e dell’attore americano Jeremy Piven, interprete di oltre cinquanta opere fra film e serie tv, fra cui Heat – La sfida di Michael Mann, Black Hawk Down di Ridley Scott e il cult Sin City di Robert Rodriguez e Frank Miller. 

Anche Radford e Piven riceveranno la Colonna d’Oro alla Carriera, premio come di consueto realizzato da Michele Affidato. Ma anche l’attore Marco Leonardi (Nuovo Cinema Paradiso; Dal tramonto all’alba 3, Anime nere) che sarà protagonista di una masterclass. Durante la serata di apertura saranno premiate Ludovica Francesconi,  giovane protagonista di Sul più bello, con cui vince il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri D’Argento 2021, quindi il Next Generation Awards di Man in Town al Festival di Venezia e dei due sequel Ancora più bello e Sempre più bello, e Sara Lazzaro, già in The Young Pope, Braccialetti Rossi 3 e In arte Nino, e protagonista della serie Rai Doc–Nelle tue mani.

Anche l’archeologia sbarca al Magna Graecia Film Festival, con il doc Tutankhamon – L’ultima mostra, diretto da Ernesto Pagano e con la voce di Manuel Agnelli, che sarà introdotto dal celebre archeologo ed egittologo Zahi Hawass. Spazio anche ai libri, con l’attore e sceneggiatore Marco Bonini che presenta il suo L’arte dell’esperienza, edito da La nave di Teseo, riflessione sulla funzione pubblica dell’attore, con i meccanismi intimi e filosofici che legano interprete, personaggio e spettatore.

Oltre all’esibizione de Il Volo, al Magna Graecia Film Fest si esibiranno anche altri grandi talenti della musica fra cui Malika Ayane e Giulia Penna. Le serate del festival saranno presentate dalla conduttrice radio e tv Carolina Di Domenico. I concorsi dedicati alle sezioni di Opere prime italiane e a quelle internazionali e di documentari, curate rispettivamente da Silvia Bizio e Antonio Capellupo, presenteranno alcuni dei lavori più apprezzati della stagione.

Una particolare attenzione nella programmazione è stata dedicata alla situazione della guerra in Ucraina, con due proiezioni. Tra i documentari in concorso, Divided Ukraine: What Language Do You Express Love In? di Federico Schiavi e Christine Reinhold, che saranno ospiti del festival. Un viaggio in Ucraina, dopo i drammatici eventi di Kiev nel novembre 2013, accompagnati da due fotografi, Giorgio Bianchi e Christopher Occhicone, con diverse prospettive e idee politiche. Tra i lungometraggi internazionali, invece, l’ucraino Bad Roads – Le Strade del Donbass, esordio alla regia di Natalya Vorozhbit. Quattro storie di scioccante violenza ambientate nel Donbass, dall’Ucraina ferita da una lunga guerra. Da una pièce teatrale, un film disturbante per capire meglio le origini del conflitto, attraverso la degenerazione dei rapporti umani.

Le opere prime e seconde di lungometraggi italiani saranno giudicate da una giuria composta da Pietro Marcello (Presidente di giuria), Michele Alhaique, Giuseppe Zeno, Maria Sole Tognazzi e  Cristiana Dell’Anna. Da Tra Le Onde di Marco Amenta, che sarà ospite del festival a Freaks Out di Gabriele Mainetti, che sarà presentato dall’attrice Aurora Giovinazzo e dallo sceneggiatore Nicola Guaglianone, passando per I Nostri Fantasmi, presentato dal regista Alessandro Capitani, ma anche Gli Anni Belli, presentato dal regista Lorenzo D’Amico De Carvalho, dall’attore Ninni Bruschetta e dalla sceneggiatrice Anne Riitta Ciccone. Quindi,  Una Femmina di Francesco Costabile, con ospite l’attrice protagonista Lina Siciliano. L’attore Vinicio Marchioni e il co-regista Alessio del Leonardis presentano quindi Ghiaccio, mentre Gli Idoli Delle Donne sarà presentato dall’attore e qui anche co-regista Lillo e dal co-regista Eros Puglielli.

Le opere prime e seconde di lungometraggi internazionali saranno giudicate da una giuria composta da John Landis (Presidente di giuria), Domenico Vacca e Nadia Tereszkiewicz. Tra i film in concorso, tutti proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano, Lunana – A Yak In The Classroom del bhutanese Pawo Choyning Dorji. La programmazione prevede anche lo statunitense Princess Of The Row di Van Maximilian Carlson, lo spagnolo Alcarràs di Carla Simon, il finlandese Scompartimento N.6 di Juho Kuosmanen e l’ucraino Bad Roads – Le Strade del Donbass di Natalya Vorozhbit.

Le opere prime e seconde di documentari saranno giudicate da una giuria composta da Agostino Ferrente (Presidente di giuria), Roberto Perpignani e Serena Gramizzi. Le proiezioni al Chiostro del San Giovanni prevedono Rue Garibaldi, che sarà presentato dal regista Federico Francioni, Non Sono Mai Tornata Indietro di Silvana Costa, ospite del festival, ma anche Divided Ukraine: What Language Do You Express Love In? di Federico Schiavi e Christine Reinhold, che presenteranno il film. La programmazione dei doc prevede anche Los Zuluagas, presentato dalla regista Flavia Montini e Una Squadra di Domenico Procacci.

Il Festival è sostenuto da una importante rete istituzionale guidata da Ministero della Cultura, Calabria Straordinaria – brand della Regione Calabria – Assessorato al Turismo -, Calabria Film Commission, Comune di Catanzaro, Lilt – Lega Italiana per la lotta contro il cancro.

ITA Airways è uno degli sponsor della 19ª edizione del Magna Grecia Film Festival, a Catanzaro dal 30 Luglio al 7 Agosto 2022. Questa iniziativa rientra nella strategia della Compagnia di sostenere e promuovere il turismo sostenibile in Italia, pilastro che ITA Airways condivide con il Festival, attraverso un ecosistema digitale, volto a valorizzare le eccellenze locali.

Rocky: dopo Creed, il franchise si espande con Drago

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Rocky: dopo Creed, il franchise si espande con Drago

Il franchise di Rocky e Creed sta crescendo, poiché la MGM sta sviluppando un film spin-off dedicato a Drago. Sylvester Stallone ha recitato in sei film Rocky per diversi decenni dopo il debutto del franchise nel film del 1976. Il 2015 ha visto la serie prendere una nuova direzione sotto Ryan Coogler, con Michael B. Jordan nel ruolo di Adonis Creed, il figlio di Apollo Creed (Carl Weathers).

Il franchise di Creed è diventato un bel successo per MGM e ha continuato a giocare con il canone generale facendo tornare Ivan Drago (Dolph Lundgren) per Creed II oltre trent’anni dopo aver interpretato il cattivo in Rocky IV.

Anche se i giorni in cui Sylvester Stallone interpretava Rocky Balboa sono passati, il franchise continuerà a vivere. Jordan tornerà nei panni di Adonis entro la fine dell’anno in Creed 3, di cui è anche regista. I dettagli della trama devono ancora essere rivelati oltre al fatto che Jonathan Majors interpreterà un misterioso avversario. Tuttavia, è stato anticipato che il franchise di Jordan e Creed potrebbe continuare oltre la terza puntata. Stallone ha anche anticipato che sta lavorando a uno show prequel su Rocky Balboa.

Ora, il franchise di Rocky e Creed ha trovato un’altra strada per continuare. Secondo un report di The Wrap, la MGM ha assunto lo sceneggiatore Robert Lawton per scrivere uno spinoff di Creed attualmente intitolato Drago. Il film vedrà come protagonista Dolph Lundgren nei panni di Ivan Drago e il ritorno di Florian Munteanu di Creed II nei panni di suo figlio Viktor. Secondo quanto riferito, Lawton ha ottenuto il lavoro dopo aver impressionato la MGM con la sua sceneggiatura di Becoming Rocky. Il film spin-off di Drago non ha ancora una data di uscita.

Madame Web: nuove foto dal set mostrano il misterioso personaggio di Adam Scott

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Adam Scott è stato fotografato sul set di Madame Web, le cui riprese sono attualmente in corso a Boston. Non si hanno dettagli su chi sarà Scott nel film SONY/Marvel, ma sicuramente ci saranno delle grandi sorprese per i fan!

https://twitter.com/BRMarvelNews/status/1552458219552997376?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1552458219552997376%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fmadame-web-adam-scott-set-photos-first-look%2F

Madame Web: 5 dettagli sul personaggio

Madame Web è uno dei tanti film in via di sviluppo mentre lo studio costruisce il suo Sony Universe di personaggi Marvel. Sony, che controlla i diritti cinematografici di Spider-Man e altri personaggi correlati, ha già distribuito Venom (2018) e Venom: La furia di Carnage (2020) e il film con Jared Leto, Morbius, uscito ad aprile. La Sony ha anche in cantiere Kraven il Cacciatore con la star Aaron Taylor-Johnson.

Nel cast di Madame Web ci sono Dakota Johnson, Celeste O’Connor, Tahar Rahim, Emma Roberts, Adam Scott e Sydney Sweeney. Lo studio si trova in una posizione di forza dopo l’uscita di Spider-Man: No Way Home, che ha incassato 1,74 miliardi di dollari a livello globale, l’incasso più alto nella storia della Sony.

Il film arrivarà in sala il 7 luglio 2023. Madame Web sarà diretto da S.J. Clarkson (Dexter) e basato su una sceneggiatura firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless (Morbius).

Prime Video: tutte le novità di agosto

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Prime Video: tutte le novità di agosto

Manca ormai poco alla fine di Luglio, ecco di seguito tutte le novità di Agosto 2022 in arrivo su Prime Video. Tra i film in arrivo segnaliamo Tredici vite, la storia di enorme impegno globale, la commedia First Love e il film con Sylvester Stallone Samaritan. Tra le serie invece vi segnaliamo Libertà Live. Ecco di seguito tutti i titoli:

FILM ORIGINALI & IN ESCLUSIVA su PRIMe Video

Tredici vite dal 5 agosto 2022

Tredici vite racconta l’incredibile storia vera dell’enorme impegno globale per salvare una squadra di calcio thailandese rimasta intrappolata nella grotta di Tham Luang durante un improvviso temporale. Di fronte a difficoltà insormontabili, una squadra di sommozzatori tra i più abili ed esperti al mondo – gli unici in grado di percorrere un labirinto di angusti tunnel allagati – si unisce alle unità di soccorso thailandesi e a più di 10.000 volontari per tentare uno straziante salvataggio dei dodici ragazzi e del loro allenatore. Con una posta in gioco incredibilmente alta e sotto lo sguardo del mondo intero, il gruppo intraprende la sua immersione più impegnativa, mostrando la grandiosità dello spirito umano.

First Love dal 19 agosto 2022

Uno sguardo toccante al difficile passaggio all’età adulta di un giovane. Jim (Fiennes Tiffin), un liceale dell’ultimo anno, vive gli alti e bassi del suo primo amore con Ann (Park), mentre affrontano la loro partenza per il college. Allo stesso tempo, i genitori di Jim (Kruger e Donovan) stanno affrontando le ricadute familiari di una crisi finanziaria. Diretto da A.J. Edwards, il film vede la partecipazione di Diane Kruger, Hero Fiennes Tiffin, Sydney Parks e Jeffrey Donovan.

Samaritan dal 26 agosto 2022

Il tredicenne Sam Cleary (Javon “Wanna” Walton) sospetta che il suo misterioso e solitario vicino Mr. Smith (Sylvester Stallone) sia in realtà una leggenda sotto copertura. Vent’anni fa, il vigilante con superpoteri di Granite City, Samaritan, è stato dichiarato morto dopo una battaglia contro il suo rivale, Nemesis, in un magazzino andato a fuoco. In molti credono che Samaritan sia morto nell’incendio ma altri in città, come Sam, sperano che sia ancora vivo. Con l’aumentare delle azioni criminali e la città sull’orlo del caos, Sam decide di convincere il suo vicino a uscire allo scoperto per salvarli dalla rovina.

Untrapped: The story of Lil Baby dal 26 agosto 2022

Il docu-film presentato in anteprima al Tribeca Festival, racconta la storia del rapper Lil Baby e descrive in dettaglio la sua fulminea ascesa per diventare il nome più dominante nel mondo del rap. Quando era ancora un adolescente, Baby era una dei nomi più famosi nelle strade di West Atlanta, prima di essere arrestato e mandato in prigione. Dopo il suo rilascio nel 2016, ha dovuto affrontare una scelta difficile: tornare ai soldi veloci della strada o cogliere la chance di puntare al suo carisma e al suo talento per puntare al successo come rapper. Nel 2020 il suo secondo album, My Turn, è stato il più venduto dell’anno. Oggi, Lil Baby è un padre devoto e dà voce alla lotta per la giustizia razziale e per la riforma della polizia. Untrapped: The Story of Lil Baby racconta la sorprendente ascesa di un artista e attivista singolare ed esplora l’oppressione sistemica che impedisce a troppe persone di colore di partecipare al sogno americano.

NUOVI FILM IN ARRIVO
Prime e seconde visioni 

  • House of Gucci | 1 agosto
  • Queen Bees | 1 agosto
  • La banda di Chicago | 4 agosto
  • Censor | 8 agosto
  • Una femmina | 17 agosto
  • Gli idoli delle donne | 22 agosto
  • Secret Team 355 | 29 agosto

Altri film 

  • The Circle | 1 agosto
  • Sing | 1 agosto
  • The Endless | 5 agosto
  • Non c’è più religione | 7 agosto
  • La stagione dell’amore | 15 agosto
  • Amore a Harmony Ranch | 15 agosto
  • Il frutto dell’amore | 15 agosto
  • Autumn Dreams | 15 agosto
  • Bacio d’ottobre | 15 agosto
  • The Perfect Bride | 15 agosto
  • La luna di settembre | 15 agosto
  • L’autunno dei ricordi | 15 agosto
  • Anime gemelle | 15 agosto
  • Consegna d’amore | 15 agosto
  • Il concerto | 15 agosto
  • Kung Fu Panda 3 | 17 agosto
  • Ma cosa ci dice il cervello | 18 agosto
  • Il tuttofare | 19 agosto
  • 7 ore per farti innamorare | 20 agosto
  • Fai bei sogni | 27 agosto
  • Sono tornato | 30 agosto
  • Sconnessi | 30 agosto

SERIE E SHOW ORIGINALI & IN ESCLUSIVA su PRIME VIDEO

All or Nothing: Arsenal, dal 4 agosto 2022

All or Nothing: Arsenal porterà il pubblico dietro le quinte di una stagione cruciale per uno dei club più importanti del mondo. Vedremo l’Arsenal concentrare tutti i suoi sforzi nelle sfide per raggiungere il successo nazionale e ritornare alla competizione europea d’élite. Oltre a riprendere gli alti e bassi della vita all’Emirates Stadium e all’Arsenal Training Centre, le telecamere di All or Nothing seguiranno la squadra fuori dal campo per esaminare le sfide che i calciatori dell’Arsenal devono affrontare giorno per giorno nel procedere attraverso un impegnativo calendario di stagione.

Comedy Special: Maurizio Lastrico dall’8 agosto 2022

Dopo Libertà Live di Alessandro Siani, arriva Il metodo StanisLastrico, un nuovo comedy special con Maurizio Lastrico. Le sue celebri terzine dantesche in chiave moderna, i racconti di vita vissuta e i guizzi creativi vissuti a tu per tu con il suo pubblico. Una delle proposte più originali e coinvolgenti degli ultimi anni: né attore, né stand up, né cabarettista né comico, semplicemente Maurizio Lastrico. Oltre a Siani e Lastrico, gli altri Comedy Special in uscita in esclusiva su Prime Video nei prossimi mesi avranno per protagonisti alcuni dei comici più conosciuti e amati del panorama italiano: Angelo Pintus, Enrico Brignano, e Francesco Cicchella.

A League of Their Own, dal 12 Agosto 2022

A League of Their Own rievoca lo spirito gioioso dell’amato classico di Penny Marshall del 1992, e al tempo stesso introduce nuovi personaggi e il loro percorso straordinario, ampliando il suo sguardo per raccontare la storia di un’intera generazione di donne che sognavano di giocare a baseball a livello professionistico, sia nella All-American Girls Professional Baseball League che al di fuori di essa. La serie segue Carson (Abbi Jacobson), Max (Chanté Adams) e un nuovo gruppo di personaggi acuti e spassosi, che si fanno strada verso il campo da gioco, trovando lungo il percorso le loro squadre e se stessi. La serie è basata sulla sceneggiatura cinematografica di Lowell Ganz e Babaloo Mandel e su una storia di Kim Wilson e Kelly Candaele.

Cosmic Love dal 12 Agosto 2022

In questo esperimento sociale unico nel suo genere, quattro individui tentano di trovare la propria anima gemella attraverso il matchmaking astrologico. Ogni individuo rappresenta uno dei quattro elementi Making the Cut è di nuovo alla ricerca del prossimo grande fashion brand internazionale. I presentatori ed executive producer della terza stagione saranno Heidi Klum e Tim Gunn. L’attrice e direttrice creativa di House of Harlow 1960, Nicole Richie, e l’icona fashion e direttore creativo di Moschino, Jeremy Scott, torneranno a vestire i panni di giudici. Ad affiancarli in questa stagione ci saranno anche giudici special guest i cui nomi saranno svelati più avanti. Il variegato mondo della moda di Los Angeles si riconferma la cornice perfetta per Making the Cut. Tra le location scelte per le sfilate si annoverano l’iconica Rodeo Drive a Beverly Hills, il paesaggio desertico unico di Vasquez Rocks e il rooftop di uno dei numerosi grattacieli di Downtown LA con viste mozzafiato sulla skyline della città. (Aria, Fuoco, Acqua, Terra). La loro avventura romantica si svolge in un rifugio gestito da una guida mistica, l’Astro Chamber. Si mescolano, si frequentano, si eliminano e alla fine prendono la decisione più importante della loro vita… sposeranno il proprio partner, basandosi esclusivamente sulla loro astrologia? Gli astrologi dello show, autori di best-seller Ophira e Tali Edut (The AstroTwins), guidano i nostri single per tutta la stagione attraverso la misteriosa Astro Chamber (doppiata da Cree Summer).

Making The Cut dal 19 Agosto 2022

Making the Cut è di nuovo alla ricerca del prossimo grande fashion brand internazionale. I presentatori ed executive producer della terza stagione saranno Heidi Klum e Tim Gunn. L’attrice e direttrice creativa di House of Harlow 1960, Nicole Richie, e l’icona fashion e direttore creativo di Moschino, Jeremy Scott, torneranno a vestire i panni di giudici. Ad affiancarli in questa stagione ci saranno anche giudici special guest i cui nomi saranno svelati più avanti. Il variegato mondo della moda di Los Angeles si riconferma la cornice perfetta per Making the Cut. Tra le location scelte per le sfilate si annoverano l’iconica Rodeo Drive a Beverly Hills, il paesaggio desertico unico di Vasquez Rocks e il rooftop di uno dei numerosi grattacieli di Downtown LA con viste mozzafiato sulla skyline della città.

SERIE TV & SHOW

  • A.P. Bio | le prime due stagioni | 1 agosto
  • New Amsterdam | la seconda stagione | 1 agosto
  • Getter Robo Ark | la prima stagione | 25 agosto
  • Haikyuu!! | la quarta stagione | 31 agosto

Mary Alice, si è spenta l’attrice che era stata l’Oracolo di Matrix

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È morta l’attrice Mary Alice, attrice nota soprattutto per il ruolo dell’Oracolo in Matrix Revolutions. Alice è apparsa anche in Malcolm X di Spike Lee e in Il falò delle vanità di Brian de Palma. Ha guidato il cast originale di Barriere di August Wilson, nella sua rappresentazione a Broadway. Il suo ultimo ruolo sullo schermo è stato nella serie TV di Ving Rhames Kojak nel 2005. Non si hanno notizie certe su quale fosse la sua età, ma le fonti concordano sul fatto che avesse tra gli 80 e gli 85 anni.

Purtroppo, la morte di Mary Alice è stata confermata dal dipartimento di polizia di New York giovedì 28 luglio, come si apprende da Deadline. Il NYPD ha anche condiviso che Alice è morta per cause naturali. Nessun altro dettaglio è stato fornito al momento. Da quando è stata diffusa la notizia, c’è stata una grande reazione, sui social, da parte di chi ha lavorato con lei e l’ha ammirata nel suo percorso artistico. Di seguito riportiamo il tweet di Viola Davis, che aveva condiviso con lei il ruolo di Rose Maxson in Barriereavendo interpretato il personaggio nella recente versione cinematografica.

Mission: Impossible – Dead Reckoning Part Two, il parapendio è il nuovo rischiosissimo stunt per il film

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Puntuale come gli F24 da pagare di un lavoratore a P. Iva, Tom Cruise si cimenta in un pericoloso stunt sul set di Mission: Impossible – Dead Reckoning Part Two. Ogni film del franchise ha visto l’attore rischiare l’osso del collo per portare a casa LA scena madre di ogni singolo capitolo.

Questa volta, per Mission: Impossible – Dead Reckoning Part Two, Tom Cruise, all’età di 60 anni, ha deciso di fare parapendio da una montagna. Di seguito le foto dell’impresa:

Il settimo capitolo di MI si intitolerà Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One, mentre l’ottavo, presumibilmente, Mission: Impossible – Dead Reckoning Part Two.

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 30 settembre 2022 e il 7 luglio 2023.

Ben Affleck di nuovo Batman in Aquaman e il regno perduto?

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Ben Affleck di nuovo Batman in Aquaman e il regno perduto?

Ben Affleck sembra pronto a indossare ancora una volta il costume di Batman per il sequel della Warner Bros/DC Aquaman e il regno perduto. Il dio del mare Jason Momoa ha diffuso la notizia sui social media.

“RIUNITI Bruce e Arthur”, ha scritto Momoa su Instagram, sotto a una foto di lui e Ben Affleck, prima di annunciare grandi cose per per Aquaman 2. Non sappiamo però se questa immagini sono effettivamente riferite a una reunion nel film oppure solo a due amici e colleghi che si ritrovano dopo un po’ di tempo.

Deadline ha riportato la segnalazione. L’ultima volta che Ben Affleck ha interpretato Bruce Wayne/Batman è stato nel 2017 per Justice League (e nel film del regista Zack Snyder dello scorso anno) e in Suicide Squad del 2016. Il due volte vincitore dell’Oscar ha interpretato il doppio ruolo in Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016 ed è destinato a riprenderlo per The Flash del prossimo anno. Momoa ha interpretato Aquaman in Batman v Superman e Justice League. Non si sa ancora quanto sarà importante il ruolo di Ben Affleck nel prossimo film di Aquaman, che uscirà nei cinema il 17 marzo.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il regno perduto

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il regno perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman e il regno perduto uscirà nelle sale americane il 17 marzo 2023.

UCI Cinemas lancia il Family Price e tariffe ridotte

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UCI Cinemas lancia il Family Price e tariffe ridotte

Il Circuito UCI Cinemas, leader sul territorio nazionale con 41 strutture multiplex e un totale di 419 schermi, lancia le nuove iniziative per sostenere gli amanti del cinema in questo periodo difficile caratterizzato dall’aumento del carovita. Il Circuito ha deciso di offrire ai suoi spettatori più giovani il Family Price, l’iniziativa che alza fino ai 14 anni la soglia di età per usufruire della fascia di prezzo ridotta per l’acquisto dei biglietti.

Per chi possiede la Skin Family, ovvero la carta fedeltà dedicata alle famiglie, il Family Price è ancora più vantaggioso e consente agli adulti di pagare la stessa tariffa riservata ai bambini. I possessori della Skin Cinema e la Skin Student continueranno invece ad avere la possibilità di ricevere un biglietto omaggio per il proprio compleanno (due per la Skin Family) e di partecipare al programma di raccolta punti che permette di riscattare fantastici premi, come lo sconto SuperSKIN, i biglietti omaggio o le consumazioni al bar.

Prosegue inoltre il progetto Cinefans con Cinefans Basic, Cinefans Plus e Cinefans IMAX, le carte prepagate del Circuito che consentono di acquistare 5 biglietti a prezzo scontato.

UCI Cinemas si impegna a rendere la magia del grande schermo sempre più alla portata di tutti anche con il lancio di sei rassegne estive: Happy Kids, dedicata ai bambini e a tutta la famiglia, La Magia di Harry Potter, la rassegna sulla mitica saga del maghetto più famoso al mondo,Commedie d’Estate, dedicata ai film italiani più divertenti degli ultimi anni, Cinema Horror, per gli amanti del brivido, Cult Movies, la rassegna dedicata a quei film che si sono guadagnati un posto nell’Olimpo dei classici del cinema internazionale e la Rassegna Anime, dedicata ai capolavori dello Studio Ghibli. Il prezzo dei biglietti per assistere alle proiezioni varia dai 4 ai 6 euro.

Codice Genesi: tutte le curiosità sul film con Denzel Washington

Codice Genesi: tutte le curiosità sul film con Denzel Washington

I film di genere postapocalittico esercitano sempre un grande fascino sugli spettatori, in particolare per il loro mostrare realtà spaventose alla base delle quali si possono però individuare radici presenti già nel nostro contemporaneo. I film di questo tipo, dunque, consentono di assistere a scenari catastrofici, verso i quali l’umanità sembra sempre più indirizzata con i suoi comportamente scellerati. Un titolo poco citato appartenente a questo filone è Codice Genesi (qui la recensione), un cupo racconto che mescola azione e fantascienza all’interno di un contesto estremamente brutale dove non tutte le speranze sono però perdute.

Il film, uscito al cinema nel 2010, è diretto da Albert ed Allen Hughes, registi anche di La vera storia di Jack lo squartatore e Broken City. I due danno forma ad una sceneggiatura scritta da Gary Whitta, dove si esaltano tanto gli elementi più cupi della fine dell’umanità quanto quelli legati alla fede religiosa. Costato 80 milioni di dollari, Codice Genesi è arrivato a guadagnarne quasi il doppio in tutto il mondo. Ad affascinare, in particolare, è il modo in cui i due registi raccontino con originalità un contesto altrimenti visto innumerevoli volte al cinema.

Oltre ad essere un film d’azione, con scontri all’ultimo sangue in terre desolate, Codice Genesi porta in sé anche il valore dell’oralità, della scrittura e di come questi siano caratteri salvifici per l’umanità. Un film, dunque, imperdibile per ogni appassionato del genere. Prima di intraprendere una visione di questo, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità ad esso relative. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Codice Genesi: la trama del film

Ambientato nel 2043, 30 anni dopo una guerra nucleare che ha distrutto buona parte del pianeta, il film ha per protagonista un uomo di nome Eli, che attraversa in solitudine la terra desolata che un tempo era l’America. Intorno a lui città abbandonate, autostrade interrotte, campi inariditi e bande di sopravvissuti resi pericolosi dalla mancanza di risorse. Guerriero non per scelta ma per necessità, Eli attraversa tutto ciò per portare al sicuro la sola speranza per il futuro dell’umanità. Spinto da questo impegno e guidato dalla fede in qualcosa più grande di lui, Eli fa quello che deve per sopravvivere.

In quel mondo in rovina, solo un altro uomo comprende il potere che Eli detiene, ed è naturalmente deciso a impadronirsene per i propri malvagi scopi. Si tratta di Carnegie, il despota di una precaria città di ladri e killer. La sua figlia adottiva Solara, però, è affascinata da Eli per la visione di quel qualcosa che può esistere oltre i confini del territorio dominato dal patrigno. Ognuno con i propri motivi, Carnegie e Solara cercheranno di avvicinare Eli, ma niente e nessuno può mettersi sulla sua strada. Egli deve andare avanti per compiere il suo destino e portare aiuto a un’umanità devastata.

Codice Genesi: il cast del film

Ad interpretare il misterioso guerriero Eli vi è il due volte premio Oscar Denzel Washington. Notoriamente un uomo di fede, l’attore si disse da subito particolarmente affascinato dal ruolo, accettandolo con entusiasmo. Per interpretare Eli, egli si è esercitato con le arti marziali, così da poter eseguire tutte le sue scene di combattimento senza ricorrere a controfigure. Allo stesso tempo, egli perse diversi chili, così da acquisire un aspetto emaciato coerente con il contesto di desolazione. L’attore si è in seguito dichiarato estremamente soddisfatto dal risultato del film.

Ad interpretare l’antagonista Carnegie vi è invece l’attore Gary Oldman. A suggerire che la parte venisse affidata a lui fu proprio Washington, il quale desiderava da tempo di poter lavorare sullo stesso film con il collega. Nel ruolo di Solara, la figlia adottiva di Carnegie, vi è invece Mila Kunis. Completano poi il cast gli attori Ray Stevenson nei panni di Redridge e Jennifer Beals in quelli di Claudia. Michael Gambon, celebre per essere stato Albus Silente nella saga di Harry Potter, interpreta qui George, mentre il cantautore Tom Waits compare nei panni dell’Ingegnere.

Codice Genesi cast

Codice Genesi: Eli è cieco?

Uno dei principali interrogativi lasciati dal film, anche se di poco conto rispetto alla trama e agli obiettivi del protagonista, è il fatto se Eli sia o meno cieco. Ci sono molte scene nel film che potrebbero suggerire che il personaggio principale soffra di cecità assoluta. Alcuni dicono che Eli fosse cieco da quando era nato, mentre alcune persone hanno affermato che è diventato cieco solo a causa di determinate circostanze. D’altra parte, ci sono alcuni momenti nel film che sembrano indicare che egli può percepire relativamente alcune delle azioni che gli avvengono intorno.

A sostegno di questa tesi vi è il suo sapere sempre se è giorno o notte, ma anche il suo sapere dove si trovano determinati oggetti o le persone intorno a lui. Il fatto che egli legga però la Bibbia in braille, sembrerebbe confermare le sue difficoltà a vedere chiaramente. Più che totalmente cieco, si può dunque supporre che Eli lo sia solo parzialmente. Questa sua caratteristica lo connota ancor di più come un profeta e la sua missione acquista un valore ancor più profondamente religioso. A guidarlo, più che quel poco di vista che gli resta, sarebbe infatti l’occhio interno della sua fede incrollabile.

Codice Genesi: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Codice Genesi grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Rai Play, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 28 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb, Fictionhorizon

2022: I sopravvissuti, tutto quello che c’è da sapere sul film

2022: I sopravvissuti, tutto quello che c’è da sapere sul film

Sono numerosissimi i film del passato che presentano storie ambientate in precisi anni del futuro e che hanno cercato di prevedere, nel bene o nel male, cosa sarebbe potuto succedere. Da 2001: Odissea nello spazio a 1997: Fuga da New York fino a Blade Runner, il film di Ridley Scott che descriveva un mondo del 2019 particolarmente distopico. Anche il 2022 ha il suo film di riferimento, ovvero 2022: I sopravvissuti. Si tratta di un titolo del 1973 che, in modo piuttosto inquietante, descrive a distanza di cinquant’anni un mondo non troppo differente da quello che viviamo oggi nella realtà.

Diretto da Richard Fleischer, regista di celebri film come Ventimila leghe sotto i mari, Conan il distruttore e Yado, il film è tratto dal romanzo distopico Largo! Largo!, scritto da Harry Harrison nel 1966. In questo si svolge una vera e propria indagine su di un misterioso omicidio in un contesto distopico, mentre nel film viene arricchita di elementi truculenti e ancor più calati nella spaventosa realtà proposta. La costruzione di un mondo al collasso e i modi in cui l’umanità si è riorganizzata ha contribuito a segnare l’immaginario collettivo.

2022: I sopravvissuti è oggi un cult di fantascienza che ogni appassionato del genere non può perdere. È però anche un film estremamente cupo, oggi più che al momento della sua uscita, perché ci mostra un mondo non troppo dissimile da quello in cui viviamo attualmente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

2022: I sopravvissuti, la trama del film

Nel 2022 il pianeta Terra è un luogo devastato dalla sovrappopolazione, dall’inquinamento e dal crollo economico. Le risorse naturali sono esaurite e il solo nutrimento della popolazione è fornito dalla Soylent Industries, un’azienda che produce un alimento costituito da plancton proveniente dagli oceani. A New York City, quando il membro del consiglio di Soylent William R. Simonson viene misteriosamente assassinato da un ladro al Chelsea Towers West dove vive, l’efficiente detective Thorn viene incaricato di indagare sul caso con il suo partner Solomon “Sol” Roth, un uomo abbastanza vecchio da ricordare ancora com’era il mondo prima che divenisse il luogo inospitale che è oggi.

Thorn inizia allora le indagini nell’appartamento di lusso di Simonson, dove incontra la guardia del corpo Tab Fielding e la “mobilia” (una donna che viene affittata insieme all’appartamento) Shirl. Gli indizi rinvenuti fanno pensare unicamente ad un banale furto, ma il modo in cui il governatore Santini e altri uomini di potere tentano di far concludere quanto prima le indagini di Thorn, generano sempre più sospetti nell’investigatore. Deciso a continuare il suo lavoro, egli arriverà a scoprire un bizzarro e inquietante segreto dell’ingrediente usato per produrre Soylent Green. Questa scoperta lo metterà però in grave pericolo.

2022 I sopravvissuti cast

2022: I Sopravvissuti, il cast del film

Ad interpretare il detective Thorn vi è il celebre attore Charlton Heston, celebre per il film Ben-Hur e numerosi film di fantascienza come Il pianeta delle scimmie e 1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra. Dopo questi due titoli, egli con 2022: I sopravvissuti ha completato una vera e propria trilogia di film post-apocalittici. Accanto a lui, nei panni di Shirl, vi è l’attrice Leigh Taylor-Young, mentre Stephen Young è Gilbert. Loro sono i due attori vissuti abbastanza a lungo da poter vedere il vero 2022. L’attore Joseph Cotten, invece, interpreta qui William R. Simonson.

Di particolare importanza nel film è la presenza dell’attore Edward G. Robinson, uno dei più celebri attori di Hollywood negli anni Quaranta, qui nei panni di Solomon Roth. Qui al suo 101° film, l’attore era segretamente malato di cancro e sapeva che questo sarebbe stato il suo ultimo lavoro come interprete. Quasi del tutto sordo, fece infatti fatica a relazionarsi con gli altri attori durante le riprese, dovendosi basare solo sul loro labiale e sulla memoria per poter andare a tempo con loro. Dodici giorni dopo la fine delle riprese, Robinson morì.

2022: I sopravvissuti, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di 2022: I sopravvissuti grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 28 luglio alle ore 23:15 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Massimo Troisi, il docu-film di Mario Martone al cinema il 19 febbraio 2023

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Il 19 febbraio 2023 in occasione del 70° anniversario della nascita dell’indimenticabile MASSIMO TROISI uscirà nelle sale il docu-film omaggio al grande artista diretto da Mario Martone. Tramite contenuti, documenti inediti e le testimonianze di colleghi e amici il docu-film mira a raccontare la genialità e il mito di Massimo Troisi. LAGGIÙ QUALCUNO MI AMA è scritto da Mario Martone e da Anna Pavignano, compagna di vita e di lavoro di Troisi. Una produzione INDIANA in associazione con VISION DISTRIBUTION e MEDUSA FILM. Il film sarà distribuito in Italia da MEDUSA FILM / VISION DISTRIBUTION e nel mondo da VISION DISTRIBUTION

“Questo film-documentario è nato dal mio incontro con Mauro Berardi, storico produttore di Massimo, ed è un vero e proprio omaggio alla figura di quel grande artista che è stato Troisi, con la testimonianza diretta di Anna Pavignano, sceneggiatrice dei film di Massimo nonché sua compagna e la regia attenta e prestigiosa di Mario Martone. Un progetto che, come Indiana, ci rende orgogliosi. Il fatto che sia stato abbracciato da Vision e Medusa fa sì davvero che ora sia il mondo del cinema italiano a sostenerlo e diffonderlo”. Fabrizio Donvito, Partner & Co-CEO Indiana Production

Massimo Troisi
Massimo Troisi, foto di Anna Pavignano

“L’incontro di due napoletani di rango, Massimo Troisi e Mario Martone, con l’aiuto della sceneggiatrice e compagna di Troisi Anna Pavignano, darà vita a un film emozionante e di alto profilo. Medusa Film e il gruppo Mediaset hanno creduto subito in questo progetto cinematografico che attraverso contenuti  e testimonianze inedite  traccerà un ritratto originale dell’attore napoletano per rendere ancora più universale la sua  popolarità non solo per il pubblico che lo ha visto e conosciuto ma anche per le nuove generazioni.” Giampaolo Letta, Vice Presidente e Amministratore Delegato Medusa Film

“Siamo felici e orgogliosi di portare al cinema la storia di Massimo Troisi, raccontata da un grande autore come Mario Martone. I ricordi preziosi di Anna Pavignano renderanno questo film un’esperienza unica per lo spettatore. Insieme a Indiana e Medusa cercheremo di garantire a questo prestigioso progetto la distribuzione migliore, celebrando uno dei più grandi artisti che il nostro paese abbia mai avuto.”  Massimiliano Orfei, Amministratore Delegato Vision Distribution

Taron Egerton spiega perché ha rifiutato il ruolo di Ciclope nel franchise degli X-Men

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Taron Egerton è uno dei nomi che esce fuori con più frequenza quando si parla di un re-casting di Wolverine, per il futuro del franchise degli X-Men. Tuttavia, quello che non tutti sanno è che Egerton è stato coinvolto in una conversazione in merito alla reale possibilità di essere coinvolto nel franchise, nei panni però di Ciclope.

Come sappiamo il ruolo poi è andato a Tye Sheridan, ma Taron Egerton ha spiegato come mai ha rifiutato la possibilità di interpretare Scott Summers, anche prima che il ruolo gli venisse offerto. In un episodio di Sway In The Morning, Egerton ha spiegato:

“Non mi dispiace dirlo: quella era una cosa reale, quella era una vera conversazione. Non l’ho mai detto, in realtà. Ad essere onesti, il motivo per cui la conversazione non è mai andata oltre è perché non volevo interpretare un personaggio per una potenziale serie di film in cui non vedi i miei occhi. Per me, ho sentito istintivamente, creativamente, che gli occhi sono le finestre dell’anima. Lo troverei impegnativo, e semplicemente non l’ho trovato una prospettiva intrigante. Non che me lo abbiano mai offerto, ma c’è stata una conversazione, una conversazione vera, che non è mai andata oltre.”

Dopo James Marsden e Tye Sheridan, sembra che il ruolo di Ciclope possa essere proposto ad un terzo attore nel prossimo futuro. Alla luce di questa dichiarazione di Taron Egerton, possiamo essere sicuri che non si nasconderà lui dietro agli occhiali di quarzo rubino.

Blonde: trailer ufficiale del film con Ana de Armas nei panni Marilyn Monroe

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Netflix ha presentato il primo trailer evocativo di Blonde di Andrew Dominik, con Ana de Armas nei panni dell’icona di Hollywood Marilyn Monroe. Il film, basato sul romanzo bestseller di Joyce Carol Oates, è degno di nota per la sua classificazione vietata ai minori di 17 anni. Il cast di supporto include Bobby Cannavale, Adrien Brody, Julianne Nicholson, Xavier Samuel e Evan Williams.

“[Il film] reinventa audacemente la vita di una delle icone più durature di Hollywood, Marilyn Monroe. Dalla sua instabile infanzia come Norma Jeane, attraverso la sua ascesa alla celebrità e ai coinvolgimenti romantici, “Blonde” offusca i confini tra realtà e finzione per esplorare la crescente divisione tra il suo sé pubblico e privato”.

Oppenheimer, trailer: le intense prime immagini dal film di Christopher Nolan

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Dal 22 luglio, quando è arrivato nelle sale americane sala Nope di Jordan Peele, sappiamo che in testa a quel film, il pubblico USA ha potuto godere del primo trailer di Oppenheimer. Adesso il filmato è finalmente arrivato on line, disponibile per tutto il mondo.

Ecco il primo poster ufficiale di Oppenheimer, il film di Christopher Nolan che vede Cillian Murphy nei panni del famoso fisico che dà il titolo al film.

Oppenheimer

Oppenheimer, il film

Universal distribuirà Oppenheimer nelle sale in tutto il mondo e distribuirà il film in Nord America. Christopher Nolan produrrà anche insieme a Emma Thomas e Charles Roven di Atlas Entertainment. Il film si baserà sul libro vincitore del Premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Nel cast Cillian Murphy, Emily Blunt, Rami Malek, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett, Jason Clarke, Alex Wolff, Josh Peck, Tony Goldwyn e Matt Damon.

GdA 19: presentato il programma di Giornate degli Autori 2022

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GdA 19: presentato il programma di Giornate degli Autori 2022

É stato presentato oggi nel corso della conferenza stampa il programma della diciannovesima edizione delle GIORNATE DEGLI AUTORI che si svolgerà nell’ambito della 79 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dal 31 agosto al 10 settembre.

Tra i film della Selezione Ufficiale 2022:

PADRE PIO di Abel Ferrara con Shia LaBeouf; BENTU di Salvatore Mereu; DIRTY, DIFFICULT, DANGEROUS di Wissam Charaf; THE LISTENER  di Steve Buscemi con Tessa Thompson; MARCIA SU ROMA di Mark Cousins con Alba Rohrwacher;  ACQUA E  ANICE di Corrado Ceron con Stefania SandrelliSilvia D’AmicoCASA SUSANNA di Sebastien Lifshitz  e i cortometraggi del progetto MIU MIU WOMEN’S TALESHOUSE COMES WITH A BIRD di Janicza BravoCARTA DE MI MADRE PARA MI HIJO di Carla Simón.

Tra i film delle Notti Veneziane, realizzate in accordo con Isola Edipo:

LAS LEONAS di Isabel Achával e Chiara BondìLE FAVOLOSE di Roberta TorreSPACCAOSSA di Vincenzo Pirrotta con Selene Caramazza, Ninni Bruschetta, Luigi Lo CascioSE FATE I BRAVI di Stefano Collizzolli e Daniele Gaglianone.

La presidente di giuria dell’edizione 2022 è Céline Sciamma, che insieme ai 27 giovani giurati provenienti dai 27 paesi dell’Unione Europea, sceglierà il vincitore del GdA Director’s Award. Tra gli ospiti delle Giornate degli Autori anche: Daniele Ciprì, Filippo Timi, Artavazd Pelešjan, Bob Odenkirk, Edgar Reitz e molti altri.

Con un salto dorato, realizzato per noi dall’artista italiana Rä di Martino che firma l’immagine di quest’anno, tratta dalla sua serie “Allunati”, la diciannovesima edizione delle Giornate degli Autori mira ad atterrare sulla Luna, il satellite dove sono custoditi i sogni e il senno degli uomini. E lo fa con un balzo poetico che è espressione dell’urgenza di andare avanti, di esplorare terreni ignoti, di sondare nuove possibilità. È un salto che vuole essere gesto attivo e politico, così come sono politici e pieni di desiderio i film che abbiamo scelto.

Nel corso del processo di selezione abbiamo infatti scoperto e dato risalto a opere che raccontano i distanziamenti, i dolori e i disagi del mondo, ma che in modo ancor più deciso narrano di sodalizi e complicità. Storie sociali, personali, fantastiche, ispirate alla realtà o a una sua forma immaginaria capace, però, di restituirci una visione imprevista del contemporaneo.

Questione politica, rielaborazione del passato, osservazione dello status quo e tentativo di proiettarsi in un futuro diverso, solitudine umana e conseguente bisogno di alleanze, sono i temi portanti del nostro programma.

Temi che non sono solo contenutistici ma che attraversano anche la pratica del fare cinema e del fare festival. Le sezioni delle Giornate – Concorso, Eventi speciali, Notti Veneziane, alle quali si aggiungono come da tradizione i Miu Miu Women’s Tales – dialogano tra loro portando avanti un discorso comune. Abbiamo numerosi film co- diretti (a rafforzare l’idea del cinema come pratica che si svolge al plurale), c’è una parità di genere che rispecchia la crescita di autrici finalmente libere di esprimersi e, soprattutto, di accedere a quella complessa macchina economica che è il cinema. E, infine, avremo l’onore di accogliere al nostro fianco una Presidente di giuria come Céline Sciamma che con il suo fare cinema ha rovesciato le strutture fondamentali della nostra società tracciando una nuova rotta.

Film in cui il passato è materia viva per fare i conti con il presente è Marcia su Roma, il nuovo lavoro del regista irlandese Mark Cousins, evento di apertura dei film fuori concorso.

Tra i film in gara, in Blue Jean la regista britannica Georgia Oakley ci immerge nell’Inghilterra thatcheriana della fine degli anni ’80 per parlaci di omofobia; in El Akira. La dernière reine Adila Bendimerad e Damien Ounouri ci fanno fare un balzo indietro nel XVI secolo narrando le gesta epiche, tra testimonianze e leggende, dell’ultima regina di Algeri.

E sempre al passato con la lente dell’oggi, guardano i due film italiani in concorso. Di produzione, storia e ambientazione italiana, è il nuovo film di Abel Ferrara che con il suo mistico e febbrile Padre Pio, interpretato da uno straordinario Shia LaBeouf, rivisita un episodio tragico della storia italiana del secolo scorso, l’eccidio di San Giovanni Rotondo dell’ottobre del 1920. Mentre Salvatore Mereu torna alla Mostra del Cinema a distanza di due anni e ci offre con Bentu una dolente e allo stesso tempo luminosa storia di grano e vento ambientata nella Sardegna degli anni Cinquanta, una storia che è metafora, quanto mai attuale, della sfida che l’uomo ingaggia con la natura.

Vicende tutte al presente, dove il presente è oppressivo e contraddittorio e allo stesso tempo contiene tracce di speranza, sono quelle raccontate in Dirty, Difficult, Dangerous di Wissam Charaf e in Les damnés ne pleurent pas di Fyzal Boulifa. Nel primo, due giovani amanti, un profugo siriano e una badante eritrea, rincorrono la leggerezza della passione sullo sfondo di un Libano al collasso; nel secondo una madre e un figlio attraversano, uniti e distanti allo stesso tempo, un Marocco lacerato dalle disparità economiche e sociali.

Ritratto di una Cina più che mai contemporanea è quello che ci offre Stonewalling, ultimo capitolo di una trilogia femminista che la regista cinese Ji Huang (qui in co-regia con il marito, il direttore della fotografia giapponese Ryuji Otsuka) sviluppa dal 2014 quando vinse il primo premio al Festival di Rotterdam con il suo film d’esordio.

Dal passato al presente arriviamo al futuro e a quella promessa di futuro che è l’adolescenza. Sono adolescenti infatti i protagonisti di The Maiden, esordio del canadese Graham Foy che ci offre un racconto lirico, sospeso tra realtà e immaginazione, sul fragile e traumatico passaggio all’età adulta. Al suo primo film di finzione, Lobo e Cão, la documentarista portoghese Cláudia Varejão si è immersa nella giovane comunità queer dell’isola di Sao Miguel, nel remoto arcipelago delle Azzorre, per dipingere un ritratto poetico di giovani solitudini che cercano di rompere l’ordine morale per incontrarsi e imparare a vivere meglio in un mondo ostile nei loro confronti.

È da una autrice a metà tra il cinema e l’arte, la ceca Cristina Groșan che, con proviene un monito su un mondo che sta misteriosamente crollando e al contempo la spinta per non cedere alla vertigine dell’apocalisse e per reagire stringendo patti col prossimo: lo racconta in Ordinary Failures, film in cui tre donne si ribellano ai “fallimenti ordinari”.

I dieci film in concorso trovano in The Listener di Steve Buscemi una chiusura ideale. L’attrice statunitense Tessa Thompson, volontaria notturna per una linea telefonica di supporto psicologico, sembra quasi ascoltare tutti i personaggi dei nostri film dando loro, con la sua voce, una promessa di guarigione.

Tra gli Eventi speciali riscopriamo certe affinità dei titoli in concorso. A partire dal documentario iraniano Alone di Jafar Najafi, in cui il ragazzino protagonista che non vuole che le sorelle-bambine si sposino, cerca di sovvertire una regola e così il mondo. In Siamo qui per provareGreta De Lazzaris e Jacopo Quadri inseguono un’altra coppia, i registi teatrali Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, a loro volta sulle tracce di uno spettacolo che tarda a prendere forma o che, forse, proprio in quel suo non esplicitarsi trova una forma, un modo peculiare di essere, come se fosse la vita in divenire con le sue imprevedibili traiettorie.

In Casa Susanna, terzo capitolo di una trilogia sulla transessualità, il regista francese Sébastien Lifshitz, rielabora il passato attraverso materiale di repertorio, rendendolo materia viva, incandescente.

Un’alleanza al femminile, dolce, vitale e malinconica è, infine, il viaggio on the road di Stefania Sandrelli e Silvia D’Amico nell’opera prima del regista veneto Corrado CeronAcqua e anice.

Alla vigilia del loro ventennale e in un mondo sempre più in crisi e in mutazione, le Giornate degli Autori propongono un programma che è sì eco dei tempi bui e angosciosi che stiamo vivendo, ma è anche un atto di resistenza e vuole offrire una finestra, un barlume di speranza contro tutte le solitudini, le tensioni identitarie e i diktat politici che imprigionano e opprimono il pensiero in tutto il mondo.

SELEZIONE UFFICIALE

  • IN CONCORSO

DIRTY, DIFFICULT, DANGEROUS di Wissam Charaf – film di apertura
Francia, Italia, Libano, 2022, 101’, prima mondiale
Con: Clara Couturet, Ziad Jallad, Rifaat Tarabey, Darina Al Joundi
Produzione: Aurora Films
Co-produttori: Intramovies, Né à Beyrouth
Vendite internazionali: Intramovies

Storia dell’amore contrastato nella Beirut di oggi tra Ahmed, un rifugiato siriano, e Mehdia, una badante immigrata etiope. Mentre Mehdia cerca di affrancarsi dall’agenzia dell’impiego che la tiene sotto ricatto, Ahmed cerca di sopravvivere commerciando in componenti metalliche di seconda mano ed è affetto da una malattia misteriosa. I due amanti sembrano non aver futuro, ma non hanno neanche niente da perdere e così un giorno decidono di tentare la sorte e di lasciare insieme Beirut.

BENTU di Salvatore Mereu
Italia, 2022, 70’, prima mondiale
Con: Giuseppe Cuccu, Giovanni Porcu
Produzione: Viacolvento
Co-produttore: ISRE – Istituto Superiore Regionale Etnografico
Produttore associato: Università di Cagliari – Corso di Laurea Magistrale in produzione multimediale
Con il sostegno: Fondazione Sardegna Film Commission, Regione Autonoma della Sardegna, MIC, Regione Lazio, Comune di Guasila, Comune di Sanluri, Comune di Turri
Vendite internazionali: Pascale Ramonda

Raffaele ha appena raccolto il suo piccolo mucchio di grano che sarà la provvista di un anno intero. Per non farsi trovare impreparato, da giorni dorme in campagna, lontano da tutti, in attesa che il vento arrivi e lo aiuti a separare finalmente i chicchi dalla paglia. Ma il vento non ne vuole sapere di farsi vedere. Solo Angelino viene a trovarlo ogni giorno per non farlo sentire meno solo. Un giorno, forse, quando sarà grande, Raffaele potrà prestargli la sua indomita cavalla e lui potrà finalmente cavalcarla. Ma Angelino non vuole aspettare…

BĔŽNÁ SELHÁNY (ORDINARY FAILURES) di Cristina Groşan
Repubblica Ceca, Ungheria, Italia, Slovacchia, 2022, 84’, prima mondiale
Con: Tatjana Medvecká, Beáta Kaňoková, Nora Klimešová, Vica Kerekes, Adam Berka
Produzione: Xova Film
Co-produzioni: Laokoon Filmgroup, Rosamont, Czech Television, Super film
In associazione con: ARTE G.E.I.E.
Con il sostegno di: Czech Film Fund, Eurimages, National Film Institute Hungary, MiBACT, Slovak Audiovisual Fund, Prague Film Fund, Fondo Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, Pilsen Region, Regione Lazio, Filmovà NADACE
Vendite internazionali: Totem Films

La giornata di un’adolescente inquieta, una madre ansiosa e una donna rimasta da poco vedova viene sconvolta da un misterioso fenomeno naturale. Mentre tentano di affrontare le loro difficoltà quotidiane, la loro vita si trasforma in un caos e le tre donne si ritrovano a dover cercare disperatamente il loro posto nel mondo.

BLUE JEAN di Georgia Oakley – opera prima
United Kingdom, 2022, 93’, prima mondiale
Con: Rosy McEwen, Lucy Halliday, Kerrie Hayes
Produzione: Kleio Films
Con il sostegno di: Creative England, BFI, BBC Films, Creative Skillset
Vendite internazionali : Films Constellation

È il 1988. Il governo Thatcher ha appena approvato una legge che mette sullo stesso piano lesbiche, gay e pedofili, tutti assurdamente omologati a uno stile di vita “deviato”. Le insegnanti di educazione fisica diventano il bersaglio principale di queste accuse omofobiche e così Jean si trova a dover condurre una doppia vita. Durante la settimana è una persona rispettata del corpo docente; nei weekend frequenta furtivamente la scena gay di Newcastle con la sua ragazza Viv. Ma quando incontra una delle sue studentesse
in un bar per lesbiche, Jean è costretta a salvaguardare il lavoro e il suo stato mentale.

EL AKHIRA. LA DERNIÈRE REINE (THE LAST QUEEN) di Adila Bendimerad e Damien Ounouri – opera prima
Algeria, Francia, Arabia Saudita, Qatar, Taiwan, 2022, 110’, prima mondiale
Con: Adila Bendimerad, Dali Benssaleh, Tahar Zaoui, Nadia Tereszkiewicz, Imen Noel
Produzione: Taj Intaj, Agat Films
Co-produzione:, Centre Algérien de Développement du Cinéma – CADC, Birth, Sofinergie 5, Long Hu Bao International Entertainment Co., Taiwan Creative Content Agency (TAICCA) – Taiwan’s International Co-funding Program, The Red Sea Film Festival Foundation
In collaborazione con: FDATIC du Ministère de la Culture et des Arts d’Algérie, Aide aux Cinémas du Monde – CNC, ART
Con il sostegno di: Doha Film Institute – DFI, Institut Français d’Algérie, The Arab Fund for Arts and Culture – AFAC
Vendite internazionali: The Party Film Sales per conto di Orange Studio

Algeria, 1516. Il pirata Aroudj Barbarossa libera Algeri dalla tirannia degli spagnoli e assume il potere nel regno. Voci dicono che abbia ucciso il Re Salim Toumi nonostante fosse suo alleato. Contro ogni probabilità sarà solo una donna a tenergli testa: la Regina Zaphira. A cavallo tra storia e leggenda le gesta di questa donna sono il simbolo di una lotta, di un travaglio personale e politico affrontato con coraggio per il bene di Algeri.

LES DAMNÉS NE PLEURENT PAS (THE DAMNED DON’T CRY) di Fyzal Boulifa
Francia, Belgio, Marocco, 2022, 110’, prima mondiale
Con: Abdellah El Hajjouji , Aicha Tebbae, Antoine Reinartz,
Produzione: Vixens Films
Co-produzioni: Frakas Productions, Kasbah Films
In associazione con: Proximus, New Story, BELGA Productions, Tax Shelter du Gouvernement Fédéral Belge via Belga Film Fund
Con in sostegno di: BBC Film, Eurimages, Aide aux cinémas du monde, Centre du Cinéma et de l’Audiovisuel de la Fédération Wallonie-Bruxelles, Centre Cinématographique Marocain, Fonds Image de la Francophonie
Vendite internazionali: Charades

Con fiducia infantile, Selim segue sua madre Fatima-Zahra da un luogo all’altro, cercando ogni volta di mettere a tacere gli scandali in cui lei si fa coinvolgere. Arrivati a Tangeri, ai due si presentano occasioni che sembrano finalmente offrire loro quel po’ di normalità di cui entrambi hanno bisogno; ma il prezzo da pagare sarà l’incrinarsi di quel fragile legame di affetto che li lega uno all’altra.

LOBO E CÃO (WOLF AND DOG) di Cláudia Varejão – opera prima
Portogallo, Francia 2022, 111’, prima mondiale
Con: Ana Cabral, Ruben Pimenta, Cristiana Branquinho, Marlene Cordeiro, João Tavares, Nuno Ferreira
Produzione: Sterratemi Filmes
Co-produzione: La Belle Affaire
Vendite internazionali: MPM Premium

Ana è nata in un’isola, seconda di tre fratelli che vivono con la madre e la nonna. Crescendo, Ana si rende conto che alle donne vengono affidati compiti diversi da quelli degli uomini, mentre Luis, l’amico che Ana ammira di più, se ne infischia e veste indifferentemente abiti femminili e maschili. Un giorno arriva dal Canada Chloé, un’amica che porta con sé una ventata di novità e l’entusiasmo della gioventù. Con lei Ana scoprirà
cose che la porteranno verso nuovi orizzonti.

PADRE PIO di Abel Ferrara
Italia, Germania, UK, 2022, 104’, prima mondiale
Con: Shia Labeouf, Cristina Chiriac, Marco Leonardi, Asia Argento, Vincenzo Crea, Luca Lionello, Salvatore Ruocco,
Brando Pacitto, Stella Mastrantonio, Martina Gatti, Roberta Mattei
Produzione: Maze Pictures
Co-produzioni:Interlinea Film, Rimsky Productions
Con il sostegno di: MiC, Apulia Film Commission

È la fine della Prima Guerra Mondiale e i giovani soldati italiani tornano a San Giovanni Rotondo, terra di povertà, storicamente violenta, sulla quale la Chiesa e i ricchi proprietari terrieri esercitano un dominio ferreo. Le famiglie sono disperate, gli uomini sono distrutti ma vittoriosi. Arriva anche Padre Pio, in uno sperduto convento di cappuccini, per iniziare il suo ministero, evocando un’aura carismatica, la santità e visioni epiche di Gesù, Maria e del Diavolo. La vigilia delle prime elezioni libere in Italia fa da sfondo a un massacro storico e metaforico, un evento apocalittico che cambierà il corso del mondo.

SHIMEN (STONEWALLING) di Huang Ji e Ryuji Otsuka
Giappone, 2022, 148’, prima mondiale
Con: Honggui Yao, Xiaoxiong Huang, Zilong Xiao
Produzioni: YGP-FILM LLC
Co-produzioni: HKIFF – HAF Program
Vendite internazionali: Good Move Media

La ventenne Lynn, che si mantiene facendo i lavori più disparati mentre studia per diventare assistente di volo, scopre improvvisamente di essere incinta. Con poco tempo a disposizione, indecisa se tenere il bambino o se interrompere la gravidanza, torna a casa dai genitori, sempre alle prese con i loro litigi e con la loro clinica di medicina tradizionale che versa in condizioni precarie. Attraverso lo sguardo di una giovane donna, la coppia – sul set e nella vita – Huang Ji and Ryuji Otsuka rivela in questo film le nuove regole della gig-
economy, del mercato grigio e parallelo, del Multi Level Marketing e delle sue truffe nella Cina delle metropoli moderne.

THE MAIDEN di Graham Foy – opera prima
Canada, Stati Uniti, 2022, 117’, prima mondiale
Con: Jackson Sluiter, Marcel T. Jimenèz, Hayley Ness
Produzione: FF Films Inc., MDFF
Vendite internazionali: Celluloid Dreams

Una perfetta giornata estiva finisce in tragedia, creando un legame cosmico nella vita di tre adolescenti. I due amici per la pelle Colton e Kyle scendono al fiume, si raccontano sogni e desideri e disegnano con una bomboletta spray sul dirupo sotto la ferrovia. La loro vita sembra scorrere perfetta tra meraviglia e bellezza, ma un’ombra scura si addensa sul loro futuro. Proprio come i ragazzi, Whitney si aggira vicino al dirupo cercando conforto nel suo diario, che riempie di testi e disegni. Quando però la sua migliore amica la abbandona, Whitney sparisce. La scoperta del diario di Whitney ci trasporterà in un mondo riflesso come in uno specchio dove sarà possibile fare incontri ultraterreni.

  • FUORI CONCORSO

THE LISTENER di Steve Buscemi – film di chiusura
Stati Uniti, 2022, 96’, prima mondiale
Con: Tessa Thompson
Produzione: Hantz Motion Pictures
Co-produzione: Olive Productions, Sight Unseen
US Sales: Verve

Beth lavora come volontaria per una “helpline”, in quel piccolo esercito di persone che stanno al telefono ogni notte in tutta l’America, raccogliendo chiamate da chi si sente solo, finito, senza speranza. Nel corso dell’ultimo anno l’ondata di telefonate è diventata uno tsunami. Mentre affronta il suo turno Beth sa che la posta in gioco è sempre più alta: sarà questa la notte in cui perderà qualcuno? Oppure riuscirà a salvare qualcuno? Alla fine sarà la storia personale di Beth ad emergere, rivelando perché si è messa al servizio degli
altri. Nel film siamo sempre accanto a lei: ascoltando, confortando, comprendendo, rincollando il mondo, un pezzo alla volta.

  • EVENTI SPECIALI

MARCIA SU ROMA (THE MARCH ON ROME) di Mark Cousins
Italia, 2022, 97’, prima mondiale
Con: Alba Rohrwacher
Produzioni: Palomar e Luce Cinecittà
In collaborazione con: Il Saggiatore
Vendite internazionali: The Match Factory
Distribuzione italiana: I Wonder Pictures

Con raro materiale d’archivio e con il suo caratteristico stile narrativo, Mark Cousins racconta l’ascesa del fascismo in Italia e il suo espandersi in Europa negli anni ’30. In Marcia su Roma, che è al tempo stesso “essay film” e documento storico, Cousins contestualizza la storia osservando il mondo contemporaneo, mostrando un paesaggio politico oggi caratterizzato da un’inquietante estrema destra e un uso manipolatorio dei media.

CASA SUSANNA di Sebastien Lifshitz
Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna 2022, 97’, prima mondiale
Produzione: Agat Films
Co-produzione: Arte France, American Experience Films
In associazione con: BBC Storyville
Con il sostegno di: La PROCIREP- ANGOA, CNC
Vendite internazionali: PBS WGHB

Negli anni ’50 e ’60, nell’America rurale ai piedi delle Catskills, una piccola casa in legno con un fienile sul retro era il rifugio del primo gruppo clandestino di cross-dresser. Diane e Kate sono oggi delle ottantenni che all’epoca erano uomini che appartenevano a quel gruppo segreto e ci raccontano di quell’essenziale ma dimenticata esperienza agli albori della scoperta della trans-identità.

ALONE di Jafar Najafi
Iran, 2022, 61’, prima mondiale
Con: Amir Mohammad, Razieh, Marzieh
Produttore: Jafar Najafi

Amir è un ragazzo quattordicenne che, alla morte di suo padre, è diventato capofamiglia ed è responsabile della madre e delle sorelle, le gemelle dodicenni Marzieh e Razieh. Amir cerca di fare il possibile per tenere le sorelle al riparo dagli obblighi imposti dalla tradizione. Il film racconta il dramma di Amir e il suo essere “solo”.

SIAMO QUI PER PROVARE di Greta De Lazzaris e Jacopo Quadri
Italia, 2022, 88’, prima mondiale
Con: Daria Deflorian, Antonio Tagliarini, Monica Demuru, Emanuele Valenti, Francesco Alberici, Martina Badiluzzi,
Andrea Pizzalis
Produzione: Ubulibri con Rai Cinema
Distribuzione italiana: Lo Scrittoio

Daria si sposa, Antonio è testimone. Sono una coppia artistica. Da anni abitano nella stessa palazzina, ora lei trasloca in un altro quartiere. Cominciano a lavorare a un nuovo progetto ispirato al “Ginger e Fred” di Fellini. Con loro Emanuele, Monica, Francesco, Martina, Andrea. Si comincia dalle lezioni di tip tap, la drammaturgia viene scritta giorno per giorno, provando nei teatri svuotati dalla pandemia, a Roma, a Rimini e in Francia. Tra i dubbi, nell’euforia creativa, i nostri attori finiscono per assomigliare sempre di più ad un gruppo di
naufraghi, in uno spaesamento dove si mescola continuamente la vita reale con lo spettacolo che sta forse prendendo forma.

ACQUA E ANICE (OLIMPIA’S WAY) di Corrado Ceron – opera prima
Italia, 2022, 115’, prima mondiale
Con: Stefania Sandrelli, Silvia D’Amico, Paolo Rossi, Luisa De Santis
Produzione: K+ srl
In collaborazione con: Rai Cinema
Con il sostegno di: Film Commission Regione Emilia Romagna
Vendite internazionali: Fandango

Olimpia è una leggenda del liscio e delle balere. All’età di 70 anni rimette in strada il furgone della sua orchestra e parte per un viaggio in cerca delle persone che l’hanno amata e dei luoghi che l’hanno resa una star. Da qualche tempo però la donna dimentica le cose, così ingaggia come autista Maria. Olimpia è eccessiva, scorretta, passionale; Maria è l’opposto, è silenziosa e lunatica. Le due donne impareranno un po’ alla volta a comprendersi e a volersi bene e Maria capirà un po’ alla volta cosa davvero quel viaggio significhi per Olimpia.

  • MIU MIU WOMEN’S TALES

#23 HOUSE COMES WITH A BIRD di Janicza Bravo
Los Angeles, USA, gennaio 2022, 15’
Con: Natasha Lyonne, Kelsey Lu, Katherine Waterston, Poorna Jagannathan, Pedro Pascal
Produzione: Hi Production, PRETTYBIRD

Mentre indossa le scarpe con perle e infila gli occhiali da sole decorati di cristalli, con tono arrogante Penn da istruzioni a Jean sulla casa. Trova un posto giusto per i fiori. Mangia all’aperto (l’odore del cibo persiste). Cosa – ci viene detto – è una domanda e cosa un’affermazione? Jean rinfresca i costosi cuscini, suona malinconicamente il violoncello e accoglie i potenziali acquirenti di questa straordinaria villa modernista, mentre uno splendido pappagallo ara se ne sta appollaiato nella sua gabbia e una goffa tartaruga gironzola nel giardino sul retro.

#24 CARTA DE MI MADRE PARA MI HIJO di Carla Simón
Bacellona, Spagna, maggio 2022
Con: Angela Molina, Cecilia Gómez, Ainet Jounou
Produzione: Hi Production, KINO produzioni

Carla è incinta e nuda, imitando le pose che sua madre assumeva quando era incinta di Carla. La luce del sole filtra dalle finestre. Si vedono immagini in Super-8 di madri e padri, nonne e nonni, che sorridono, cuciono, recitano poesie. Poi, una giovane ragazza viaggia dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, fino a oggi, attraversando le soglie della femminilità e della storia, fino all’incontro con Carla in riva al mare azzurro della Catalogna e con Manel, il figlio di Carla appena nato.

GIORNATE DEGLI AUTORI – il poster

Deadpool 3: i piani di Kevin Feige mirano ad un “effetto Ragnarok”

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Anche se era assente dalla line-up presentata al SDCC, sappiamo che Deadpool 3 è nei piani di Marvel e Kevin Feige, e il pubblico non vede l’ora di capire in che modo il politicamente scorretto lavoro di Ryan Reynolds, che tornerà nei panni del Mercenario Chiacchierone, possa inserirsi dentro il mondo bimbo-friendly del MCU.

Le prime notizie sono state rassicuranti, dal momento che sia dalla Disney che dalla Marvel sono arrivate conferme che il tocco di Ryan Reynolds verrà rispettato, tuttavia, adesso Kevin Feige ha commentato il lavoro a Deadpool 3 spiegando che si vuole fare di questo terzo film un upgrade del franchise, come Civil War o Ragnarok lo sono stati per Cap e Thor. Ecco la sua dichiarazione:

“Come possiamo elevarlo nel modo in cui siamo stati in grado di fare con Civil War, Infinity War e Ragnarok? È molto divertente essere nel mondo dello spettacolo di Ryan Reynolds.”

Deadpool 3, quello che sappiamo

Shawn Levy dirigerà Deadpool 3. Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux.

Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di Morena Baccarin come Vanessa e T.J. Miller come Weasel.

Paul Wernick e Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.”

Kevin Feige ha implicitamente ammesso che la Fase 4 del MCU “è un disastro”?

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Il capo dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha finalmente confermato che la Fase 4 del MCU è un disastro, concordando con le critiche al franchise degli ultimi anni. Questo mese, la Marvel è finalmente tornata al Comic-Con di San Diego per la prima volta dal 2019. Come al solito, Feige ha guidato la presentazione della line-up dello studio nella Hall H, annunciando una serie di progetti che coprono un lasso di tempo che arriva al 2025. Si tratta di un formato narrativo simile a Infinity Saga, solo che questa volta i progetti escono a un ritmo più veloce.

La presentazione del San Diego Comic-C0n 2022 del MCU è lungimirante. Mentre svelare l’intera lista della Fase 5 ha senso dal momento che la Fase 4 si conclude con Black Panther: Wakanda Forever questo autunno, Feige è andato più avanti per definire i piani generali dei Marvel Studios della Multiverse Saga con l’annuncio di Avengers: The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars . La decisione del produttore di parlare già della Fase 6 è stata sorprendente dal momento che i Marvel Studios sono noti per mantenere i piani a lungo termine segreti il ​​più a lungo possibile.

Alla domanda sulla scelta, Kevin Feige ha spiegato che la Marvel ha svelato i piani della Fase 6 così presto perché volevano che i fan avessero un “punto guida”, ovvero un’idea che tutto ciò che hanno fatto finora sta portando a qualcosa. Il fatto che si sia sentito obbligato a fare questi annunci, anni prima della distribuzione effettiva dei film e delle serie in programma, indica che i vertici Marvel sono consapevoli di quanto male sia stata pensata la Fase 4 in termini di costruzione della loro narrazione interconnessa.

Infatti, l’ultima fase del MCU è stata criticata per essere disgiunta e priva di direzione, non a torto. L’annuncio di Avengers: The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars elimina efficacemente le preoccupazioni che i Marvel Studios si stiano lasciando andare dopo l’Infinity Saga. Per dare un termine di paragone, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, che hanno concluso la Fase 3 del MCU, non sono stati annunciati fino alla metà della Fase 2, il che significa che questi nuovi annunci avrebbero dovuto arrivare durante la Fase 5.

La decisione dei Marvel Studios di definire la cronologia del MCU per la Multiverse Saga è il loro modo sottile per rassicurare il pubblico sul fatto che sanno cosa stanno facendo. Non è un segreto che dopo Infinity Saga c’erano preoccupazioni sul fatto che l’MCU avesse già raggiunto il picco, e non ha aiutato il fatto che sia difficile vedere una chiara linea narrativa tra la maggior parte dei progetti della Fase 4.

Premesso che Loki, Spider-Man: No Way Home e Doctor Strange nel Multiverso della Follia erano tutti collegati tematicamente, non c’erano prove sufficienti per valutare quale fosse il prossimo grande evento crossover dei Marvel Studios fino all’annuncio del Comic-Con di Feige. Sfortunatamente, questo non risolve tutti i problemi della Fase 4, che includono problemi di tono e di produzione, basti pensare alle questioni intorno ai VFX.

A questo punto non è chiaro se la Fase 5 sarà afflitta o meno dagli stessi problemi incontrati dalla Fase 4 del MCU. Tuttavia, l’annuncio della Multiverse Saga di Kevin Feige al San Diego Comic-Con 2022 indica che i Marvel Studios stanno ascoltando il loro pubblico e stanno reagendo di conseguenza.

Trieste Science+Fiction Festival 2022, annunciati i primi titoli e Neil Marshall tra gli ospiti!

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Trieste Science+Fiction Festival, il più importante evento italiano dedicato alla fantascienza, si prepara per la sua 22° edizione che si svolgerà dal 1 al 6 novembre 2022 nel capoluogo giuliano presso il Politeama Rossetti e il Teatro Miela.

Sarà presente alla manifestazione triestina Neil Marshall, acclamato regista di film come “Dog Soldiers“, “The Descent – Discesa nelle tenebre” e della serie tv “Il Trono di Spade”, che parteciperà in veste di Presidente della giuria del Premio Asteroide, riconoscimento internazionale che ogni anno il festival dedica al miglior film di registi emergenti di genere science-fiction e fantasy. Neil Marshall, inoltre, presenterà in anteprima nazionale a Trieste il suo ultimo film “The Lair”, un horror dalle tinte sci-fi da lui stesso definito come “La Cosa che incontra Quella sporca dozzina”, e sarà anche protagonista di una masterclass dedicata al suo film d’esordio “Dog Soldiers”.

Trieste Science+Fiction annuncia anche i primi film dell’edizione 2022, una selezione in anteprima nazionale dedicata a tutte le declinazioni del genere fantastico, che spazia dal disaster movie alla distopia, passando per la commedia e l’horror, anticipando un vastissimo programma composto da film selezionati in tutto il mondo per i tre concorsi principali: il Premio Asteroide e i due concorsi Méliès d’argent della MIFF, la federazione europea Méliès dei festival di cinema fantastico (Méliès International Festivals Federation).

Nello specifico, sul grande schermo del Trieste Science+Fiction 2022 vedremo:

  • THE WITCH: PART 2 –THE OTHER ONE di Hoon-jung Park (Corea del sud, 2022) Attesissimo sequel di “The Witch: Part 1 – The Subversion” (2018), opera sci-fi sud coreana di grandissimo successo in patria che arriva al Trieste Science+Fiction in anteprima nazionale. Tutto comincia quando una nuova Strega si risveglia in un gigantesco e devastato laboratorio segreto.
  • THE VISITOR FROM THE FUTURE di François Descraques (Francia, 2022) Tratto dall’omonima e divertente web serie che ha suscitato scalpore in Francia, il film di François Descraques – sempre in anteprima nazionale – ci porta nel lontano 2555 d.C. tra viaggi nel tempo e società al collasso, mostrandoci un mondo ormai in rovina a causa di un disastro ecologico in cui i pochi umani sopravvissuti vivono nel Sottosuolo.
  • SOMETHING IN THE DIRT di Justin Benson, Aaron Moorhead (USA, 2022) La coppia Benson e Moorhead dirige e interpreta una commedia sci-fi, in cui due vicini decidono di documentare gli eventi paranormali che hanno luogo nel loro appartamento, sperando di ottenere fama e fortuna nelle loro esistenze inconcludenti. Un mix riuscitissimo di fantascienza fai-da-te, dark comedy, atmosfere pre-apocalittiche e paranoia opprimente, in programma al festival in anteprima nazionale.
  • NIGHT SKY di Jacob Gentry (USA, 2022) Il regista Jacob Gentry (The Signal, Synchronicity e Broadcast Signal Intrusion), torna al Trieste Science+Fiction con l’anteprima nazionale di uno Starman tutto al femminile, un film on the road tra fantascienza e fantasy che avanza lungo gli Stati Uniti del sud-ovest: un ladruncolo in fuga da un passato misterioso e una vagabonda spaziale in cerca di se stessa uniranno le forze contro uno spietato assassino. La fantascienza indipendente non è mai stata così provocante
  • RUBIKON di Magdalena Lauritsch (Austria, 2022) La regista austriaca Magdalena Lauritsch esordisce dietro la macchina da presa con un disaster movie, che verrà presentato al festival triestino sempre in anteprima nazionale. Dalla Stazione Spaziale “Haven”, la giovane militare Hannah Wagner scopre una misteriosa nebbia che avvolge la Terra e ne taglia tutte le comunicazioni. Questa nube tossica non solo interferisce con tutti i sistemi, ma impedisce anche ogni forma di vita sul pianeta. Sforzandosi di convivere con il pensiero che non vedrà più la sorella, Hannah discute con l’equipaggio sul tornare sulla Terra per salvare eventuali sopravvissuti o restare nel “sistema simbiotico ad alghe” della Haven e continuare a sopravvivere.

Trieste Science+Fiction inaugura quest’anno la collaborazione con il London FrightFest, selezionato tra i 20 festival più importanti al mondo, attraverso una promozione sinergica e un autentico gemellaggio tra i due eventi cinematografici. Domenica 28 agosto al Prince Charles Cinema di Leicester Square a Londra il direttore artistico Alan Jones terrà una presentazione dedicata al Trieste Science+Fiction, seguita dalla proiezione del film “Control” che arriverà anche alla kermesse triestina di Novembre. “Control” è il primo thriller fantascientifico canadese a utilizzare strumenti di produzione virtuali in tempo reale: al centro della trama una donna rinchiusa in una stanza misteriosa, dove sarà costretta a superare diverse prove assegnatele da una voce sconosciuta per poter salvare la propria figlia. Sempre come evento speciale Trieste Science+Fiction Festival presenterà anche la commedia splatter “Wolf Manor”, anch’essa in anteprima mondiale al FrightFest, un’opera metacinematografica in cui la produzione di un film sui vampiri a basso budget nell’oscura campagna inglese viene attaccata da un lupo mannaro.

“Il mondo sta fortunatamente tornando alla normalità e anche il Trieste Science+Fiction Festival sta facendo lo stesso, attraverso la riscoperta delle sue radici stellari” – dichiara Alan Jones, da quest’anno direttore artistico della manifestazione – “L’edizione 2022 rappresenterà un autentico ‘Back to the SuperFutures’, grazie a un programma di vasta portata per tutti gli appassionati di fantascienza e fantasy, ricco di scioccanti visioni distopiche, incredibili avvistamenti di UFO, sorprendenti impatti con asteroidi, commoventi amicizie aliene, incredibili viaggi nel tempo, spettacolari incontri ravvicinati, disastri spaziali all’insegna della tensione, stravaganti esperimenti top secret, avanzamenti tecnologici che ampliano lo sguardo e meravigliose fantasie esistenziali. Ce n’è davvero per tutti i gusti in questi primi film che andranno a comporre il vastissimo programma dell’edizione 2022. Trieste Science+Fiction sarà un evento imperdibile per la città – conclude – con anteprime mondiali e italiane di film brillanti, la possibilità di incontrare tantissimi ospiti prestigiosi, godersi i panel degli IVIPRO Days e del Fantastic Film Forum, i talk di MondoFuturo e l’Education Program. È la prima volta che dirigo questo straordinario festival e sarà un immenso piacere incontrarvi e salutarvi tutti”.

Star Wars: Andor, nuova foto, Diego Luna rivela cosa dobbiamo aspettarci dalla serie tv!

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Rogue One: A Star Wars Story è stato il primo dei film spin-off di Lucasfilm, e probabilmente rimane il migliore (La Lucasfilm ha abbandonato l’idea degli spin-off dopo che Solo ha deluso sia i fan che lo studios in termini di incassi). Tuttavia il racconto delle spie che hanno rubato i piani della Morte Nera è stato un viaggio emozionante che ha esplorato un lato diverso di questa Galassia Lontana, Lontana. Ora, però, il personaggio di Assian Andor di Diego Luna ha una seconda possibilità di vita in Star Wars: ANDOR, la prossima serie prequel che approderà su Disney+.

La serie esplora le sue origini e il periodo lungo 5 anni, ancor prima che fosse reclutato per unirsi a quella banda di ribelli. Parlando con Games Radar  (tramite SFFGazette.com ), l’attore ha detto che il Cassiano che troviamo all’inizio di questa serie è “molto lontano, più di quanto puoi immaginare” dall’essere un eroe. “Avevo già risposto a molte delle domande a cui lo show risponde da solo, per il mio processo come attore per Rogue One”, spiega l’attore. “Ora ho avuto la possibilità di esplorarlo ancora di più con [lo showrunner] Tony [Gilroy], che è un collaboratore straordinario e uno scrittore bellissimo”.

Ricordando un momento in Rogue One in cui Cassian dice a Jyn Erso (Felicity Jones) che combatte questa guerra da quando era bambino, l’attore aggiunge: “Quella battuta parla di un uomo ferito. Lo troviamo in un posto dove non sa ancora di essere capace di trasformare o di essere parte del cambiamento o di compiere un tale sacrificio, ma è l’uomo che esce dalla lotta da quando aveva sei anni”. “E’ una persona molto interessante, oscura, ferita”, ha continua Diego Luna. “Non crederai che sia capace di compiere un gesto come quello che ha fatto in Rogue One.” Questi commenti sono accompagnati da una nuova foto della serie che mostra Cassian mentre ha quello che sembra essere un diverbio con un barista.

Star Wars: Andor
Fonte: Totalfilm, embedded from url

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Andor, la serie tv

ANDOR la serie del franchise che arriverà in estate e che vede protagonista Cassian Andor, interpretato da Diego Luna, nelle vicende che lo hanno coinvolto prima dei fatti di Rogue One. Il personaggio, lo ricordiamo, ha esordito nello stand alone del 2016, che racconta i fatti che avvengono tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza.

ANDOR arriverà il 31 agosto su Disney+ e sarà composta da 12 episodi, che verranno seguiti da una seconda stagione sempre da 12 episodi che ci condurrà agli eventi di Rogue One. Nel cast di ANDOR compaiono Diego Luna, Adria Arjona, Denise Gough, Genevieve O’Reilly, Stellan Skarsgard, Fiona Shaw e Kyle Soller. Andor è incentrato su Cassian Andor (Luna), personaggio che è stato introdotto in Rogue One e come membro della ribellione contro l’Impero. La serie sarà un prequel del film, con Toby Haynes che sarà il regista principale della prima stagione che sarà composta da12 episodi. Gli altri registi coinvolti sono Ben Caron e Susanna White, mentre Stephen Schiff e Tony Gilroy sono gli sceneggiatori.

ANDOR è prodotto dallo showrunner Tony Gilroy, che ha scritto e prodotto  Rogue One. Inizialmente Gilroy avrebbe dovuto dirigere i tre episodi, ma è stato costretto a rinunciare a causa di problemi di viaggio legati alla pandemia. In  Rogue One un gruppo di improbabili eroi si unisce in una missione per rubare i piani alla Morte Nera, l’ultima arma di distruzione dell’Impero. Questo evento chiave nella cronologia di Star Wars riunisce persone comuni che scelgono di fare cose straordinarie e, così facendo, diventano parte di qualcosa di più grande di loro stessi.

Black Adam: ecco in che modo cambierà il DCEU

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Black Adam: ecco in che modo cambierà il DCEU

Parlando con Screen Rant durante l’attività stampa della WB al SDCC, Dwayne Johnson ha anticipato come Black Adam avrà un impatto sul futuro del DCEU. Mentre l’attore ha accennato a come il suo personaggio cambierà la gerarchia di potere del franchise, ha anche spiegato come influenzerà il tono e la storia, dell’intero traballante universo condiviso. Ecco cosa ha dichiarato:

“Quel filmato (mostrato al SDCC) è un riflesso del nostro tono. Quel filmato è anche un riflesso della visione del nostro regista, che voleva creare qualcosa di diverso; che voleva creare un film che fosse dirompente. Ma voleva anche creare un film che avrebbe innescato un cambiamento nell’universo DC. Oltre alla gerarchia del potere di cui ho parlato, questa oscillazione del pendolo [inaugurerà] una nuova Era dell’universo DC. Una nuova Era dell’antieroe; una nuova Era del tono, e una nuova Era della storia. Inoltre, questa è una incredibile opportunità che abbiamo alla Seven Bucks Productions grazie alla narrazione di Black Adam di costruire l’universo DC con sconvolgimento e rispetto. Ascoltando i fan, perché loro ti guideranno sempre.”

Black Adam, ecco la Sneak Peek del #SDCC22

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

She-Hulk: un easter egg di Ghost Rider è stato notato in una nuova featurette

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La scorsa notte, ET ha presentato una nuova featurette dietro le quinte per She-Hulk: Attorney at Law (puoi verificarla qui) che includeva un bel po’ di nuovi filmati dalla prossima serie Disney+ oltre ad un easter egg di Ghost Rider molto interessante. L’immagine è molto sfocata, ma alcuni fan con gli occhi d’aquila hanno notato un poster che sembrava presentare l’originale Spirit of Vengeance, Johnny Blaze!

Source Embedded URL from Twitter MarvelFlix

La serie tv She-Hulk

She-Hulk: Attorney at Law è l’annunciata serie tv Marvel Studios basata sull’universo di Hulk dei Marvel Comics che debutterà su Disney+. La serie tv è scritta da Jessica Gao e diretta da Kat Coiro con protagonisti Tatiana Maslany, Tim Roth e Mark Ruffalo. 

La serie che racconta gli avvenimenti che portano Jennifer Walters ad acquisire poteri simili a quelli di Hulk è stata scritta da Jessica Gao e si basa sul personaggio di Jennifer Walters creato da Stan Lee. Tutti i sei episodi sono diretti da Kat Coiro che è anche produttrice esecutiva al fianco Kevin Feige.

In She-Hulk: Attorney at Law protagonisti sono Tatiana Maslany nei panni di Jennifer Walters, Tim RothMark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner.

Black Panther: Wakanda Forever è stato terapeutico per Lupita Nyong’O

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Durante un’intervista con THR, Lupita Nyong’o ha parlato della difficile esperienza di dover riprendere il ruolo di Nakia sul set di Black Panther: Wakanda Forever e di quanto il processo sia stato terapeutico per lei. Ricordiamo che il cast del film e il franchise tutto si è trovato a dover affrontare la terribile mancanza del suo protagonista, Chadwick Boseman, venuto a mancare a causa di un tumore all’età di 44 anni.

“Realizzare questo film contro ogni previsione è un’affermazione potente di per sé – ha spiegato l’attrice Premio Oscar – e sono molto orgogliosa di averlo fatto. È stato molto terapeutico. Mi ha restituito un senso di speranza nel realizzarlo, e penso che abbiamo ampliato il mondo del Wakanda in modi che lasceranno a bocca aperta le persone, non solo il Wakanda, ma il mondo di Black Panther. Lascerà a bocca aperta le persone e non vedo l’ora che non sia più un segreto”.

Black Panther: Wakanda Forever, le storie che racconta il primo trailer

I dettagli ufficiali della trama sono ancora nascosti, ma ci è stato assicurato che il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità del suo personaggio, T’Challa. Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11 novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Madame Web: Sydney Sweeney svela dettagli sul suo misterioso personaggio!

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Come molti di voi sapranno le riprese di Madame Web della Sony Pictures sono tutt’ora in corso a Boston e, sebbene alcune foto dal set che vi abbiamo segnalato ieri sembrassero confermare che Dakota Johnson  interpreterà l’incarnazione Julia Carpenter, il resto dei ruolo dei personaggi principali rimane avvolto nel mistero.

Giravano voci secondo cui Sydney Sweeney avrebbe potuto interpretare Black Cat, oggi la star di Euphoria nominata agli Emmy non ha né confermato né smentito le voci durante un’intervista con THR. Tuttavia, l’attrice si è soffermata sulla sua preparazione l’asciando trapelare nuovi dettagli sul suo ruolo. La Sweeney non ha potuto parlare del film “SPUMC” in maniera leggera, come spesso capita in queste interviste , ma ha discusso della sua preparazione per il ruolo, confermando che si è sottoposta a ” a un duro allenamento di combattimento, allenamento di movimento e qualcosa chiamato Reformacore Pilates, e che era attratta dal film perché le sono piaciute le lotte personali che il personaggio attraversa”.

Sono parole piuttosto vago per quanto riguarda i suggerimenti, ma almeno sappiamo che il suo personaggio vedrà l’azione, il che potrebbe supportare la voce diffusa in rete secondo cui la Sweeney interpreterà davvero Felicia Hardy (anche se ovviamente ci sono numerose altre possibilità). Madame Web ha assemblato un cast davvero impressionante, e ci sono state notizie secondo cui è stato effettivamente sviluppato come un film di squadra con la protagonista chiaroveggente interpretata da Dakota Johnson che dovrebbe condividere i riflettori con un certo numero di altre eroine. Resta da vedere se le voci saranno confermate ma tutti gli indizi sembra confermare che in questo progetto potremmo rappresentare molto di più che un semplice film standalone.

Il film

S.J. Clarkson (The Defenders) dirigerà Madame Web che si baserà su una sceneggiatura degli sceneggiatori di Morbius Matt Sazama e Burk Sharpless. Il film è attualmente impostato per uscire nelle sale il 6 ottobre 2023. Nella trama rivelati il film è descritto come uno “Spin-off di Spider-Man incentrato su un mutante chiaroveggente di nome Madame Web. Nel cast del film oltre alla protagonista Dakota Johnson, ci sono Sydney Sweeney, Adam Scott, Isabela Merced, Emma Roberts e Celeste O’Connor.

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