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Il padrino – Parte II: trama, cast e curiosità sul film con Al Pacino

Il padrino - Parte II film

Quella di Il padrino è una delle trilogie cinematografiche più conosciute e amate di sempre, vero e proprio simbolo di un genere. Se il primo film aveva raccontato il declino del celebre Don Vito Corleone, il suo seguito, ll padrino – Parte II, ne narra invece le origini. Diretto nuovamente da Francis Ford Coppola, che firmò anche la regia insieme allo scrittore Mario Puzo, questo è ancora oggi indicato come uno dei migliori film della storia del cinema, capace di raccontare tanto il privato quanto il pubblico di un Paese e di una società che andava in quegli anni formandosi. Primo sequel a vincere l’Oscar per il miglior film, questo è ancora oggi un’opera senza tempo.

Consapevole della complessità di un sequel, Coppola aveva inizialmente rinunciato alla regia, proponendo l’amico Martin Scorsese. Nessuno poteva però raccontare l’ascesa dei Corleone se non lui. Coppola finì dunque con l’accettare il ruolo, continuando a trarre ispirazione dall’omonimo romanzo di Puzo. Attraverso quella che apparentemente è una classica storia di mafia, il regista arriva a rappresentare l’uomo e la sua solitudine, il suo isolamento dagli affetti e dalla grazia. Il padrino – Parte II è un’opera estremamente ambiziosa, che con la sua durata di oltre tre ore sa dar vita ad un’epica moderna, contenente tutti i sentimenti più universali dell’animo umano.

Girato tra gli Stati Uniti, la Repubblica Dominicana e la Sicilia, il film superò i successi del precedente capitolo, tanto per gli incassi quanto per i premi ottenuti. A fronte di 11 nomination all’Oscar, arrivò infatti a vincerne ben 6, entrando di diritto nella storia. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Il Padrino – Parte II

Con la morte per infarto di Don Vito Corleone e l’uccisione del primogenito Sonny, a prendere le redini del potere della famiglia Corleone è il terzo figlio maschio Michael. Questi si dimostra da subito molto più agguerrito del padre, tanto da voler prendere ogni decisione di testa sua, non coinvolgendo mai il fratello o lo storico consigliere di famiglia Tom. Di fatto, la sua avidità di potere finirà per attorniarlo di nemici, perfino nella stessa famiglia. Parallelamente alle vicende di Michael, si anima anche la storia del giovane Vito Corleone, il quale si trova a dover fuggire dalla Sicilia a causa di alcune rappresaglie mafiose contro la sua famiglia. Raggiunti gli Stati Uniti, egli inizierà a muovere i primi passi che daranno vita all’impero dei Corleone in America.

Il padrino - Parte II cast

Il Padrino – Parte II: il cast del film

A ricoprire nuovamente il ruolo di Michael Corleone è l’attore Al Pacino. Rimasto scontento da alcuni dettagli del precedente film, questi affermò che non avrebbe ripreso il personaggio se non fosse stato estremamente convinto della sceneggiatura. Coppola fu così costretto a riscrivere molte delle parti incentrate su Michael, sperando di ottenere il consenso dell’attore. Pacino alla fine decise di accettare la parte. Venne in seguito nominato anche come miglior attore protagonista agli Oscar, senza però riportare la vittoria. Accanto a lui, tornano diversi altri attori già visti nel primo film. Si tratta di Diane Keaton nei panni di Kay Adams, Robert Duvall in quelli di Tom Hagen e John Cazale come Fredo Corleone. Talia Shire, a sua volta, torna come Connie Corleone.

Nei panni di Don Vito Corleone, ruolo che fu di Marlon Brando nel precedente film, vi è invece Robert De Niro. Coppola lo scelse per il personaggio dopo essere rimasto impressionato da lui durante i provini per il primo film. Per prepararsi al ruolo prima delle riprese, De Niro decise di spendere circa sei mesi nella zona di Corleone, in Sicilia. Qui imparò a parlare in siciliano, come si può ascoltare anche nella versione originale del film. Grazie alla sua interpretazione, De Niro vinse il suo primo Oscar come miglior attore non protagonista. Il celebre Lee Strasberg è presente nei panni del criminale Hyman Roth, ispirato al vero mafioso Meyer Lansky. In Il padrino – Parte II si può inoltre ritrovare anche un breve cameo di una giovanissima Sofia Coppola, presente tra i clandestini della nave su cui si trova anche Don Vito.

Il Padrino – Parte II: la colonna sonora e il sequel del film

Tra gli elementi più memorabili del film vi è la sua colonna sonora, con le musiche composte ancora una volta da Nino Rota e le parti bandistiche da Carmine Coppola, dirette poi sempre da quest’ultimo. Per Il Padrino – Parte II Rota ha espanso due dei tre temi principali del primo film: “Il valzer del Padrino” e “Il tema di Michael“, mentre “Il tema dell’amore” del primo film fa una breve apparizione durante una sequenza di flashback (“Ricordati di Vito Andolini“). Ci sono poi diversi nuovi temi, tra cui uno per Kay (Diane Keaton) e due per il giovane Vito (Robert De Niro): “The Immigrant Theme” e “The Tarantella“, introdotti in “A New Carpet“. Alla colonna sonora e a entrambi i compositori è poi stato assegnato il premio Oscar nel 1975.

A distanza di ben 16 anni da questo secondo capitolo, Coppola ha infine chiuso la trilogia con Il Padrino – Parte III, incentrato ancora una volta su Michael Corleone, ormai anziano. Interpretato nuovamente da Pacino, il personaggio è in questo capitolo conclusivo impegnato nel tentativo di porre fine alle ostilità contro la sua famiglia, cercando allo stesso tempo di recuperare quanto perduto nel corso della sua vita. Candidato a sette premi Oscar, questo vede in particolare l’ingresso nel cast dell’attore Andy Garcia nei panni di Vincent Mancini, nipote di Michael. La trama porta dunque a conclusione la dinastia della celebre famiglia, intrecciando gli ultimi anni di questa con eventi storico-politici dell’Italia degli anni Settanta.

Il trailer di Il Padrino – Parte II e dove vedere il film in streaming e in TV

Prima di vedere tale sequel, è possibile fruire di Il padrino – Parte II grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity+, Apple TV, Now, Prime Video e Paramount+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 15 gennaio alle ore 21:00 sul canale Iris.

 
 

Avengers Infinity War: 15 retroscena che cambieranno la percezione del film

Avengers: Infinity War

Avengers: Infinity War è sicuramente uno dei film con più successo della storia, e ha aperto una nuova era per il Marvel Cinematic Universe. Il cast è amato da tutto il mondo. Così lo sono i registi. E i personaggi. Ma, se abbiamo imparato qualcosa dalla storia, ci riesce facile immaginare che ci sia qualche segreto dietro uno dei franchise più amati del mondo. Alcuni sono divertenti e positivi, altri decisamente meno. Ci sono stati spoiler, mosse false, grandi ritorni, e momenti esilaranti. Ecco i 15 retroscena che cambieranno l’idea che vi siete fatti del film.

1Sony non ha nulla a che vedere con lo Spider-Man della Marvel

avengers infinity war

Lo Spider-Man di Tom Holland è diventato uno dei personaggi del MCU più amati. Ma il successo di Spider-Man: Homecoming non ha nulla a che fare con i registi e scrittori della SONY, ancora “casa” di Spidey. Infatti, è interamente dovuto alla Marvel. Secondo Kevin Feige, i piani della Sony per Spidey non hanno nulla a che fare con quelli della Marvel.

I due studios hanno stretto un patto storico per quanto riguarda la gestione dei personaggi da parte di entrambi, ma non collaborano più di tanto. La Sony, infatti, sta lavorando a nuovi film, uno spin-off su Venom e uno su Black Cat, il tutto per conto loro, con i propri piani. Chiaramente: il destino di Spidey in Avengers: Infinity War non influenzerà in alcun modo i sequel tanto attesi della Sony.

Fonte: Screen Rant

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WandaVision 9: il “cameo” a cui forse non avete fatto caso

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ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU WANDAVISION 9

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WandaVision 9, l’attesissimo finale di stagione della serie Disney+/Marvel Studios con Paul Bettany e Elizabeth Olsen, ha sciolto tutti i nodi di questo ciclo narrativo, lasciando naturalmente la strada aperta a molte possibili prosecuzioni per i prossimi capitoli del MCU.

Naturalmente tutti siamo stati travolti dalla potenza e dalla bellezza di Scarlet Witch, che finalmente fa il suo esordio ufficiale nell’universo condiviso. Durante la sua battaglia con Agatha Arkness, Wanda scopre che lei è la Scarlet Witch, un essere più potente dello Stregone Supremo (Doctor Strange) e che all’interno del Darkhold, il “libro dei dannati” che possiede Agatha, c’è un intero capitolo su di lei.

Nella scena post credits della serie, vediamo Wanda che si è ritirata in una baita isolata, in mezzo alle montagne innevate, la vediamo mentre prepara del tè, ma poi scopriamo che c’è una sua proiezione astrale in una camera, che sta studiando il Darkhold. In quel momento sentiamo salire la colonna sonora di Doctor Strange, composta da Michael Giacchino per il film del 2016.

Nel caso in cui ci fosse ancora bisogno di conferma, sappiamo che la questione del potere di Scarlet Witch troverà una sua spiegazione o risoluzione in Doctor Strange e il Multiverso della Pazzia. Sebbene non ci sia stato un cameo di Benedict Cumberbatch, come tutti ci aspettavamo, abbiamo avuto la possibilità di vedere (o meglio sentire) un pezzetto di Strange che fa capolino nella storia.

 
 

Film comici da vedere: dieci titoli tra i più divertenti

film comici da vedere

I film comici sono un genere che ha prodotto tantissimi classici, sopratutto americani. Ma anche in Italia, la commedia la sappiamo fare come si deve. Ecco quindi i film comici da vedere assolutamente, dagli USA all’Italia.

Film comici da vedere assolutamente

Parlando di film che hanno fatto la storia della comicità al cinema: chi c’è di meglio di Steve Carell e Ben Stiller per cominciare? Ecco due dei loro migliori film comici da vedere:

Film comici da vedere assolutamenteTi presento i miei, Jay Roach (2000)

Primo capitolo di un’esilarante trilogia, parla di una delle paure più diffuse tra le coppie: quella dei suoceri. Quando il futuro sposo Greg incontra i genitori della fidanzata, tutto va storto. Ma davvero tutto. I problemi cominciano quando Greg incontra, in particolare, l’intimidatorio padre di lei, Jack Byrnes. Da lì, è tutto in discesa.

40 anni vergine, Judd Apatow (2005).

Il quarantenne Andy Stilzer è un uomo affabile e gentile. E single. Lavora in un grande magazzino, e spende il proprio tempo libero giocando ai videogiochi e curando la propria collezione di action figures. E, nonostante la sua età, non ha mai fatto sesso. Quando i suoi amici lo scoprono, cercheranno di aiutarlo a perdere la sua verginità. Quando incontra Trish, tra i due c’è una relazione esitante…

Film comici italiani da vedere

Film comici italiani da vedere

La comicità italiana è particolare, a volte grottesca, a volte incompresa. A volte coinvolge grandi attori, sceneggiatori, e registi. Ci sono film comici italiani che rimangono impressi nella memoria collettiva di generazioni. Ad esempio se noi diciamo “supercazzola”, voi dite…

Amici Miei di Mario Monicelli (1974)

Il film della “supercazzola”, uno dei film comici meglio scritti e meglio diretti di sempre. Parla di quattro uomini amici da sempre che spendono il loro tempo ad organizzare scherzi contorti e terribili, per tutte le persone che incontrano, o in giro per la Toscana. Uno degli scherzi finisce per portarli in un ospedale…

Fantozzi di Luciano Salace (1975)

Il primo film della saga dello sfortunatissimo e tragico Fantozzi. Parla di un anno della vita del personaggio. È una serie di sketch e sequenze provocatorie, che ne hanno fatto un film cult per gli italiani.

Bianco rosso e Verdone di Carlo Verdone (1981)

Una sorta di road movie all’italiana, nel quale tre uomini sono in viaggio per raggiungere i rispettivi seggi elettorali. Tutti e tre i personaggi sono interpretati da Verdone: l’Italia secondo lui.

Film comici italiani recenti

Quo vado? di Gennaro Nunziante (2016)

Un uomo che vive ancora con la famiglia, per timore dell’indipendenza, viene costretto a cambiare la propria vita e doversi adattare ad ogni lavoro, anche i più improbabili e pericolosi.

Tolo Tolo di Checco Zalone (2020)

Dopo che il suo ristorante di sushi è fallito miseramente, Checco deve scappare dai suoi creditori e decide di rifugiarsi in Africa, dove si improvvisa cameriere in una struttura alberghiera.

Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani (2017)

Due famiglie di estrazione sociale assai differente sono unite controvoglia dall’amore tra i figli adolescenti. Dopo una serie di vicissitudini al limite dell’assurdo, gli adulti imparano a comprendersi a vicenda.

Film comici americani da vedere

Film comici americani da vedere

E i film comici americani sono altrettanto celebri, e vanno dal demenziale e grottesco al satirico. Ma hanno sempre qualcosa da dire sulla società degli Stati Uniti. E la loro comicità è irresistibile. Ecco i migliori film comici americani da vedere, dai creatori di South Park e alle star della commedia statunitense come Seth Rogen, Will Ferrell e John. C. Reilly.

Team America di Trey Parker (2005)

Quando il dittatore nordcoreano Kim Jong-il organizza un complotto terroristico globale, il Team America, una squadra speciale che combatte l’uso di armi di distruzione di massa, dovranno cercare di fermarlo. Ma dovranno vedersela anche con Hollywood, che li accusa di rovinare l’immagine degli USA nel mondo.

Molto incinta di Judd Apatow (2007)

La giornalista Alison Scott scopre di essere incinta dopo una notte passata con l’irresponsabile e fannullone Ben Stone. Anziché decidere di crescere il bambino da sola, Alison decide di dare una possibilità a Ben di provare ad essere un buon padre. Oltre ai dubbi sulle capacità di Ben, ne emergono altri sulla loro compatibilità come partner.

Fratellastri a 40 anni di Adam McKay (2008)

Brennan e Dale sono due scansafatiche disoccupati che vivono ancora con i loro genitori. Quando la madre di Brennan e il padre di Dale si sposano e vanno a vivere insieme, le novità sconvolgono la vita dei due. Ci sono momenti di complicità, ma anche rivalità e narcisismo che rischiano di rovinare la nuova famiglia.

Film comici belli da vedere

Film comici belli da vedere

Tra i migliori film comici da vedere, ci sono alcuni che risaltano per la scrittura e la recitazione eccellente. Ecco alcuni film cult che giocano con il tempo, uno italiano e uno americano. Protagonisti sono alcuni dei personaggi migliori della storia del cinema comico: Massimo Troisi, Roberto Benigni e Bill Murray.

Non ci resta che piangere, Massimo Troisi e Roberto Benigni (1984)

Due amici si ritrovano, improvvisamente, in un immaginario borgo toscano, nell’anno “Mille e quattrocento quasi Mille e cinque”. Cercheranno di ambientarsi, e si ritroveranno coinvolti nelle dinamiche del paese e nelle vicende dei suoi abitanti.

Ricomincio da capo, Harold Ramis (1993)

Phil, un meteorologo, è in trasferta a Punxsutawney, una cittadina montana dove ogni anno si celebra “la giornata della marmotta”. Ma si ritrova a dover rivivere la giornata all’infinito. Un film divertentissimo, originale e paradossale, con dei risvolti esistenziali.

 
 

Me contro Te: 10 cose che non sai sul celebre duo

Me contro te YouTube

Vero e proprio fenomeno nato grazie alla piattaforma YouTube, il duo noto come Me contro Te è oggi uno degli esempi di maggior successo per quanto riguarda l’intrattenimento italiano. I due youtuber, Luigi Calagna, in arte Luì, e Sofia Scalia, in arte Sofì, hanno esteso la propria popolarità dal Web alla televisione, dal cinema alla musica, rivolgendosi in particolare ad un pubblico di giovanissimi, e distinguendosi con successo all’interno degli ambiti da loro affrontati. Ecco 10 cose che non sai su i Me contro Te.

Me contro te film

Me contro Te: si sono formati su YouTube

10. Sono diventati celebri grazie al loro canale. La fonte principale della fama dei Me contro Te è il loro canale YouTube, aperto nel 2014. Caricando qui i loro video, il duo ha formato un proprio riconoscibilissimo stile, guadagnando nel giro di pochi anni un numero di iscritti attualmente pari a 5,12 milioni. Nei loro video, pubblicati con grande frequenza, i due sono soliti dar vita ai contenuti più disparati, pensati, anche nel linguaggio, per intrattenere un pubblico di bambini.

9. Possiedono anche altri canali. Il loro è diventato un vero e proprio brand, che su YouTube si è esteso attraverso l’apertura di altri due canali collegati in modo indissolubile a quello principale. Si tratta di “Me contro Te Music”, seguito da 1,42 milioni di persone, all’interno del quale il duo pubblica i video relativi alle canzoni da loro composte ed eseguite. Vi è poi “Me contro Te Extra”, con un totale di 627 mila iscritti, dove si possono invece trovare altri contenuti, definiti appunto “extra”, relativi alla celebre coppia.

Me contro te il film la vendetta del signor s

8. Hanno realizzato un film per il cinema. Il 17 gennaio del 2020 è uscito in sala il lungometraggio Me contro Te – Il film: La vendetta del Signor S. Scritto dagli stessi Calagna e Scalia, il fil è stato prodotto e distribuito dalla Warner Bros. La trama ruota intorno alla celebre coppia, che si trova a dover fronteggiare il malvagio e misterioso Signor S., il quale aspira a diventare il padrone del Mondo.

7. È stato un grandissimo successo di pubblico. Il loro si è rivelato essere uno dei titoli di maggior successo economico della stagione. Nel solo weekend di debutto, il film ha guadagnato un totale di 5 milioni e mezzo di euro, conquistando il primo posto ai danni di Tolo Tolo, di Luca Medici. La pellicola doveva inizialmente essere distribuita soltanto in un numero selezionato di cinema, ma dato il grande successo ottenne una maggior diffusione. In totale, ha infine incassato poco più di 9 milioni e mezzo di euro.

Me contro Te: Il mistero della scuola incantata

Il 17 agosto 2020 il duo annuncia l’inizio delle riprese del nuovo film, Me contro Te: Il mistero della scuola incantata e pubblicando lo stesso giorno il trailer sul proprio canale YouTube.

Me contro Te: le loro canzoni

6. Sono noti per le loro canzoni. Uno degli ambiti in cui i due youtuber hanno ottenuto molto consenso è quello legato alla musica. Con i loro video hanno infatti diffuso diverse canzoni da loro composte ed eseguite, arrivando, nel febbraio del 2020, a pubblicare il loro primo album, intitolato Il Fantadisco dei Me contro Te, posizionatosi per due settimane al primo posto in classifica, vincendo poi un disco d’oro e uno di platino. Dall’album è stato estratto il singolo Me con te, divenuto una vera e propria hit.

Me contro te canzoni

Me contro Te: shop online

5. Possiedono un sito di merchandising. Una delle maggiori fonti di guadagno per il duo è il sito “mecontroteshop.it”. Qui sono infatti disponibili per l’acquisto una vasta gamma di prodotti legati al loro marchio. È infatti possibile trovare dai libri ai dischi, dalle magliette alle felpe e fino agli zaini. Sul sito si possono poi ritrovare tutte le informazioni per quanto riguarda l’acquisto e la consegna.

Me contro Te: slime

4. È uno dei loro prodotti più amati. Tra gli oggetti più ricorrenti, e venduti, legati al loro brand, vi è senza dubbio il celebre slime. Si tratta di una sostanza gelatinosa colorata venduta in barattoli di plastica, la cui liquidità gli permette di assumere forme sempre diverse nonché di aderire a diversi tipi di superfici. Tale prodotto è inoltre di particolare rilievo nel film rilasciato a gennaio dal duo.

Me contro Te su Tik Tok

3. Sono tra i loro video più diffusi. Uno dei contenuti più visto e apprezzato sul loro canale YouTube, è quello relativo a Tik Tok, ormai celebre app per smartphone che permette di realizzare video tramite cui dar sfogo alla creatività. I due youtuber hanno anche provveduto a realizzare, sul proprio canale, delle vere e proprie compilation dove vengono raccolti tutti i video di questo tipo.

Me contro Te: il loro libro da colorare

2. Hanno pubblicato alcuni “activity book”. Nella diffusione del loro brand, il duo non ha mancato di estendersi anche all’editoria per bambini. Dal 2018 ad oggi hanno infatti pubblicato tre libri, caratterizzati dal fatto di essere degli “activity book”, ovvero dove oltre al leggere una storia il lettore può dar vita ad alcuni disegni che vanno ad integrarsi con quanto già presente nelle pagine.

Me contro Te: la televisione

1. La TV ha contribuito al loro successo. Dopo aver ottenuto un buon successo su YouTube, la giovane coppia è stata assunta come protagonisti della serie Like Me, distribuita su Disney Channel, e pressocché adattata ai personaggi di Luì e Sofì. I due hanno in seguito svolto il ruolo di conduttori per il game show Disney Challenge Show – Me contro Te, dove diversi bambini venivano sfidati attraverso diverse prove da superare. Queste significative incursioni televisive hanno contribuito all’ulteriore popolarità della coppia.

Fonti: IMDb, YouTube, mecontrote.it

 
 

Talisman di Stephen King: in sviluppo la serie tv per Netflix

Talisman

Arriva da Deadline la notizia che è in sviluppo per Netflix una serie basata sul romando Talisman di Stephen King. I creatori di Stranger Things, i Duffer Brothers, la Amblin Television di Steven Spielberg e i Paramount Television Studios stanno adattando il libro come una serie per Netflix. La serie a dire il vero è in sviluppo da moltissimo tempo ma ora con l’ingresso di Netflix sembra che il progetto possa avere uno sviluppo rapido.

The Talisman, co-scritto da King e Peter Straub e racconta la storia di Jack Sawyer, un ragazzino di 12 anni che parte per un viaggio epico per salvare la vita della madre morente. È alla ricerca del Talismano, una potente reliquia che può non solo guarire sua madre ma, come impara, salvare il mondo. Il viaggio di Sawyer incrocia due realtà: l’America che conosciamo e il suo pericoloso gemello del mondo fantastico, i Territori.

Lo scrittore e produttore esecutivo di Stranger Things, Curtis Gwinn, scriverà e servirà come showrunner del progetto. Netflix co-produrrà in associazione con Amblin TV e Paramount TV Studios. Matt e Ross Duffer saranno i produttori esecutivi tramite la loro Monkey Massacre Productions, insieme a Spielberg, Darryl Frank e Justin Falvey per Amblin TV. Stephen King sarebbe anche stato produttore esecutivo, insieme a Paramount Television. Todd Cohen supervisionerà il progetto per Amblin, insieme a Spielberg, Frank e Falvey.

 
 

The Hurt Locker: trama, cast e curiosità sul film di Kathryn Bigelow

The Hurt Locker film

Ci sono guerre che è difficile raccontare. Se per eventi storici come i due conflitti mondiali o la guerra del Vietnam è possibile fare riferimento ad un vasto patrimonio dell’immaginario comune, per guerre come quella condotta in Iraq ciò risulta invece molto più complesso. Si è infatti trattato di un evento bellico senza precedenti, dove l’assenza di un nemico tangibile ha reso ancor più complessa tanto la metabolizzazione quanto la rappresentazione di quanto avvenuto. Uno degli esempi più brillanti di come la guerra in Iraq abbia sconvolto i soldati coinvolti lo si ritrova nel film del 2008 The Hurt Locker, diretto dalla regista Kathryn Bigelow.

Scritto dal giornalista Mark Boal, questo porta lo spettatore a vivere sulla propria pelle lo smarrimento di coloro che si ritrovano gettati a combattere una guerra priva di reali punti di riferimento. Il deserto e le città in rovina diventano infatti un tutt’uno con i corpi dei soldati, esplorando tanto l’umanità quanto il costante bisogno di porsi in pericolo per soddisfare l’adrenalina richiesta dalla guerra. Lo stesso titolo, The Hurt Locker, è una locuzione del gergo militare indicante quei territori particolarmente rischiosi, ma “l’armadietto del dolore” è anche quel luogo simbolico dove i soldati sono chiamati a riporre i sensi di colpa, lo sconforto e la paura, privandosi così di sentimenti che definiscono l’essere umano.

Accolto in modo estremamente positivo dalla critica e dal pubblico, il film è arrivato a vincere ben 6 Oscar, tra cui quello per il miglior film e la miglior regista, la prima donna a vincere tale riconoscimento. La Bigelow ha infatti confezionato un film che, a distanza di più di un decennio, ancora racconta in modo tristemente attuale le derive dell’umanità. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Hurt Locker: la trama del film

La vicenda del film si svolge in Iraq, dove un gruppo di artificieri dell’esercito americano si trova a svolgere vari compiti al fine di preservare la sicurezza del luogo loro assegnato. Ognuno di loro è addestrato per affrontare qualsiasi tipo di pericoloso, gestendo lo stress e la paura che da questi possono generarsi. A capo dell’unità di soldati protagonisti vi è il sergente Will James. Questi, insieme ai compagni Sanborn ed Eldrige si destreggiano in operazioni incentrate sul disinnescare le numerose mine disseminate in tutto il territorio. Tra le opposizioni dei civili e gli affetti rimasti negli Stati Uniti, la loro esistenza risulta essere tutt’altro che tranquilla.

I tre uomini sanno bene che ogni loro missione potrebbe essere l’ultima e che un loro errore potrebbe costare la vita a più uomini di quanti se ne potrebbe immaginare. Le vite di questi soldati sono letteralmente appese ad un filo, costrette a ripetersi attraverso ordini e compiti sempre uguali. Sarà in questo contesto di malsana routine che inizieranno a riflettere sul senso delle loro azioni e su ciò che stanno lasciando alle loro spalle. L’assenza di un vero obiettivo è ciò che sembra turbarli di più, ma missione dopo missione capiscono anche di essere ormai assuefatti da quell’ambiente. Il verificarsi di una serie di incidenti li costringerà ancor di più a confrontarsi con questa realtà.

The Hurt Locker cast

The Hurt Locker: il cast del film

Per permettere allo spettatore di immedesimarsi ulteriormente nelle vicende dei soldati protagonisti, la regista ha deciso di affidarsi ad una serie di attori all’epoca ancora sconosciuti. I loro volti, che non avevano ancora l’aura dei divi di Hollywood, hanno effettivamente favorito quel senso di crudo realismo che permea l’intera opera. Ad interpretare il protagonista Will James vi è Jeremy Renner. Oggi noto per essere Occhio di Falcon nei film Marvel, questi si trovò con The Hurt Locker ad affrontare una delle sue prove più complesse. L’attore dovette infatti allenarsi al fine di poter sorreggere la pesante tutta da artificiere, spendendo anche diverso tempo a contatto con veri soldati di questo tipo. Apprese così i segreti per disinnescare una bomba e come maneggiare gli esplosivi.

Accanto a lui, nel ruolo del sergente Sanborn vi è l’attore Anthony Mackie, mentre Brian Geraghty è lo specialista Owen Eldridge. Entrambi hanno a loro volta descritto l’esperienza come estremamente faticosa, tanto per le difficili condizioni climatiche quanto per la complessità delle azioni richieste. L’attrice Evangeline Lilly compare invece brevemente nei panni di Connie James, moglie di Will, rimasta ad attendere il marito negli Stati Uniti. Compaiono poi gli attori Ralph Fiennes e Guy Pierce rispettivamente nei panni del capo squadra e del sergente Thompson. La loro presenza è in realtà ridotta a poco più che un cameo. Ciò conferma la volontà della regista di non avvalersi di nomi noti che possano distrarre l’attenzione dello spettatore.

The Hurt Locker: la regia, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Nel realizzare il film, la Bigelow aveva il chiaro obiettivo di rendere il film quanto più realistico e crudo possibile. Per riuscirvi, ha imposto che le riprese si svolgessero in Giordania, così da potersi avvalere di territori simili a quelli dell’Iraq. Oltre all’ambientazione, però, la regista ha riposto molta cura nella scelta dello stile. Questo doveva essere il più adeguato a dar vita al senso di disequilibrio che governa le vite dei personaggi. Ha così realizzato con la sua troupe riprese “sporche”, con frequente utilizzo di camera e mano e numerosi punti di vista sulla stessa scena. Il dinamismo così raggiunto, merito anche di un montaggio premiato con l’Oscar, ha permesso di dare l’impressione di essere proprio sul campo, accanto ai soldati. Ciò che si vede nel film e il modo in cui lo si vede lasciano dunque emergere perfettamente lo smarrimento generale.

Per potersi immergere in tutto ciò, è possibile fruire di The Hurt Locker grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 4 marzo alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

 
 

Noir in Festival XXX: pre-apertura con la “maratona Caligari”, l’omaggio a Fulci e Bastardi a mano armata

noir in festival

Si apre nel segno del grande cinema italiano la 30° edizione del Noir in Festival, che inizierà ufficialmente lunedì 8 marzo (in programma fino a sabato 13) ma che celebra il cinema noir di casa nostra con una straordinaria giornata di pre-apertura, prevista per domenica 7 marzo.

Durante questa giornata il Noir in Festival proporrà una maratona con i sei titoli in lizza per il Premio Caligari, che sarà assegnato al miglior noir italiano dell’anno. Dal cinema di un maestro come Antonio Capuano (Il buco in testa) alle consacrazioni di autori più giovani come i Fratelli D’Innocenzo (Favolacce) e Marco D’Amore (L’Immortale), dalla cronaca borghese a tinte noir di Ivano De Matteo (Villetta con ospiti) agli esordi nel lungometraggio di Giacomo Cimini (Il talento del calabrone) e Alessandro Tonda (The shift): sono questi i sei film protagonisti della speciale maratona di domenica 7 marzo su MYmovies.
I film saranno disponibili in streaming gratuito sulla piattaforma del Noir in Festival (www.mymovies.it/ondemand/noir-in-festival/) dalla mezzanotte di sabato fino alla mezzanotte di domenica. Il Premio Caligari sarà assegnato da una giuria presieduta da Claudio Giovannesi e composta da un pubblico di studenti dell’Università IULM di Milano e il verdetto sarà annunciato venerdì 12 marzo, nel corso della cerimonia di chiusura del Noir in Festival.

Ma le sorprese non sono finite: alle ore 19.00 di domenica 7 andrà infatti in scena (in streaming su MYmovies) una speciale opening night, per festeggiare il trentennale del Noir in Festival insieme a tanti ospiti che negli anni sono diventati veri e propri amici del festival. Accanto ai direttori del festival Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova, che apriranno virtualmente il sipario su questa 30ma edizione, interverranno anche Claudio Giovannesi, Carlo Lucarelli, Antonio Monda e Cecilia Scerbanenco. Ospiti della serata saranno anche Gabriele Albanesi, Luca Poldemengo e Marco Bocci, regista, sceneggiatore e protagonista del crime adrenalinico Bastardi a mano armata, film di apertura fuori concorso (ore 21.00).

A chiudere questa domenica di cinema italiano sarà l’omaggio a Lucio Fulci, con il primo film della retrospettiva che il Noir in Festival vuole dedicare al maestro del genere, tra mystery, thriller, horror e splatter. A introdurre il primo film della rassegna Una sull’altra (ore 22.00, MYmovies) sarà una live notturna sui social del festival con il direttore Giorgio Gosetti e lo youtuber Federico Frusciante (ore 22.00, su Facebook e YouTube). L’omaggio a Lucio Fulci proporrà altri 4 titoli della sua filmografia: Non si sevizia un paperino (1972), Sette note in nero (1977), Quando Alice ruppe lo specchio (1988) e il film di commiato Le porte del silenzio (1991), oltre all’anteprima di Fulci Talks, conversazione con il maestro realizzata da Antonietta De Lillo con Mauro Garofalo.

Il Noir in Festival si svolgerà in streaming gratuito su tutto il territorio nazionale sulla piattaforma MYmovies.it e sui canali social del festival (Facebook, YouTube, Instagram). Tutti i film saranno disponibili per 24 ore dalla data di prima programmazione, previa prenotazione.

 
 

Bucky Barnes: 10 cose che solo i fan dei fumetti conoscono

Bucky Barnes è uno dei personaggi più complessi del MCU. L’ex Soldato d’Inverno ha una storia davvero lunga e complicata alle spalle e, in base all’entusiasmante ultimo trailer di The Falcon and the Winter Soldier, pare che il suo futuro sarà altrettanto travagliato. Tuttavia, la sua storia nei fumetti potrebbe servire da guida a ciò che potrebbe accadere nella serie. Ecco quindi 10 cose – raccolte da Screen Rant – che solo i fan dei fumetti potrebbero sapere sul suo conto e che potrebbe rivelarsi necessarie ai fini della comprensione degli eventi che vedremo nello show Disney+:

1Legione della Libertà

Bucky “morì” durante la Seconda Guerra Mondiale, ma le sue avventure nei fumetti si espansero comunque. A partire dagli anni ’70, Bucky venne riconvertito a capo della Legione della Libertà, un gruppo di supereroi della Seconda Guerra Mondiale che seguirono il classico team dell’era della guerra, gli Invasori.

Questa squadra comprendeva una serie di eroi ed eroine del periodo. In particolare tra loro c’era The Whizzer, il personaggio che era stato identificato come il padre di Wanda e Pietro Maximoff fino a quando, negli anni ’80, attraverso una retcon, divenne Magneto il loro padre.

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Anthony Mackie riflette sul futuro di Sam Wilson nel MCU

The Falcon and the Winter Soldier arriverà su Disney+ il prossimo 19 marzo, e sebbene la serie non sembra essere circondata dal medesimo alone di mistero che ha invece caratterizzato WandaVision, sicuramente ci sono ancora molte cose che non sappiamo sull’attesissimo show con Sebastian Stan e Anthony Mackie.

Alla fine di Avengers: Endgame, Steve Rogers (Chris Evans) ha ufficialmente passato lo scudo di Captain America a Sam Wilson/Falcon. Tuttavia, sappiamo che nella serie – almeno all’inizio – sarà John F. Walker (meglio conosciuto come U.S. Agent) a brandire il potente oggetto immaginario, combinazione di attacco e difesa.

Sappiamo però che alla fine sarà Sam a diventare il nuovo Cap del MCU e in una recente intervista con Variety, è stato proprio Anthony Mackie a parlare dell’evoluzione del suo personaggio, soprattutto in relazione alla pesante eredità raccolta alla fine del cinecomic di Anthony e Joe Russo. “Sono rimasto davvero sorpreso e colpito dall’idea di ottenere lo scudo e diventare Captain America”, ha ammesso l’attore. “Lavoro in questo settore da molto tempo e l’ho fatto nel modo in cui mi dicevano che avrei dovuto farlo. Non sono andato a Los Angeles pretendendo di diventare. Sono andato alla scuola di teatro, ha fatto spettacoli Off-Broadway, ha fatto film indipendenti… insomma, mi sono fatto strada. Ci è voluto molto tempo prima che le cose andassero come volevo che andassero, ed ora sono estremamente felice.”

Anthony Mackie e la responsabilità di un ruolo Marvel

Mackie è consapevole che assumere un ruolo così importante all’interno del MCU comporta una certa dose di responsabilità, ammettendo di essersi sentito parecchio sotto pressione durante la realizzazione di The Falcon and the Winter Soldier. “Non pensavo che saremmo riusciti a fare in televisione quello che avevamo fatto sul grande schermo”, ha aggiunto. “Non volevo essere il volto del primo franchise Marvel a fallire. Già immaginavo i commenti: ‘Hanno scelto il tizio nero ed ecco questa m***a è davvero orribile’. Era la mia paura più grande… c’è sempre un’enorme responsabilità nell’interpretare un personaggio Marvel.”

Mackie ha poi rivelato che non ci sono state discussioni per una seconda eventuale stagione di The Falcon and the Winter Soldier e che, allo stato attuale, non è certo di cosa il futuro abbia in serbo per Sam Wilson. Resta che Captain America sarà per sempre una figura fondamentale nel MCU (anche perché – ricordiamo – Chris Evans è in trattative per ritornare nell’universo condiviso), quindi è probabile che dopo la serie ci sarà ancora spazio – magari in altri progetti – per le avventure di Falcon in qualità di nuovo Cap.

 
 

Justice League: Zack Snyder ricorda le pressioni per renderlo “più divertente”

Sappiamo tutti che Zack Sndyer decise di abbandonare la produzione di Justice League a causa della tragica morte di sua figlia. Tuttavia, nel corso degli anni è diventato sempre più chiaro che ad influenzare la scelta del regista sono stati anche i dissapori con la Warner Bros., dal momento che lo studio aveva idee molto diverse su come sarebbe dovuto essere il film rispetto alla visione di Snyder.

Durante un’intervista con Total Film, Zack Snyder ha ribadito di non aver mai visto la versione cinematografica di Justice League, ma che durante le riprese aggiuntive ad opera di Joss Whedon è stato informato sulle modifiche apportate da alcuni membri della sua troupe che hanno continuato a lavorare al film, anche dopo il suo abbandono. “Immagino abbiano utilizzato circa un’ora del mio girato, per poi ritoccare ogni mia ripresa, al di là che si trattasse di ADR o altro”, ha detto Snyder. “Penso che il mio taglio sia un’opportunità per entrare nel profondo di questa storia e di questi personaggi.”

Snyder ha poi confermato che lo studio gli avrebbe spesso fatto pressioni per alleggerire il tono del film e aggiungere più umorismo. “I piano originali sono stato completamente stravolti durante la produzione, ma io ero lì per combattere. Ero comunque sotto pressione, perché volevano che lo rendessi più divertente. Volevano che lo alleggerissi, ma io cercavo di resistere e di mantenere il più possibile il tono che volevo. Ho aggiunto un sacco di cose per loro, ed ero sempre attento a cercare di soddisfare sia loro che me stesso. L’importante era non influenzare la trama del film. Speravo che, in fase di post-produzione, sarei stato in grado di imporre loro la mia volontà.”

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

 
 

Raya e l’Ultimo Drago: intervista a Osnat Shurer e Adele Lim

La produttrice Osnat Shurer e la co-sceneggiatrice Adele Lim di Raya e l’Ultimo Drago raccontano com’è nata la nuova principessa Disney. Il film è disponibile su Disney+ (con accesso VIP) dal 5 marzo.

Raya e L’Ultimo Drago, recensione del nuovo film Disney

Raya e l’Ultimo Drago, il nuovo lungometraggio d’animazione targato Walt Disney Animation Studios, arriverà in Italia a marzo al cinema e dal 5 marzo su Disney+ con Accesso VIP. Diretto da Don Hall (Big Hero 6) e Carlos López Estrada (Blindspotting) e prodotto da Osnat Shurer (Oceania) e Peter Del Vecho (Frozen – Il Regno di Ghiaccio, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle), il film trae ispirazione dalle culture e dai popoli dell’Asia sudorientale.

Nella versione italiana del film, il cast di voci include l’attrice Luisa Ranieri (Virana), l’attrice e doppiatrice Jun Ichikawa (Namaari), l’attore e conduttore Paolo Calabresi (Tong) e l’attrice Vittoria Schisano (Generale Atitaya).

Gli influencer Emanuele Ferrari, Vatinee Suvimol e Maryna hanno prestato la propria voce per un cameo, insieme alla cantante Camille Cabaltera che, inoltre, interpreta il brano nei titoli di coda della versione italiana del film.

Raya e l’Ultimo Drago viaggia nel fantastico mondo di Kumandra, dove molto tempo fa umani e draghi vivevano insieme in armonia. Ma quando una forza malvagia ha minacciato la loro terra, i draghi si sono sacrificati per salvare l’umanità. Ora, 500 anni dopo, quella stessa forza malvagia è tornata e Raya, una guerriera solitaria, avrà il compito di trovare l’ultimo leggendario drago per riunire il suo popolo diviso. Durante il suo viaggio, imparerà che non basta un drago per salvare il mondo, ci vorrà anche fiducia e lavoro di squadra.

 
 

Il Signore degli Anelli: il cast si riunirà in occasione del 20° anniversario

Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello cast

Il cast della trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson si riunirà in occasione del 20esimo anniversario dell’uscita del primo capitolo, La compagnia dell’anello del 2001. L’adattamento del capolavoro di J.R.R. Tolkien ad opera di Jackson rimanere ancora oggi una delle saghe più amate della storia del cinema, che proprio quest’anno compirà vent’anni.

I fan bramavano da tempo i festeggiamenti per l’importante ricorrenza, ma l’attuale pandemia di Covid-19 ha spento qualsiasi speranza in merito alla possibilità di onorare l’uscita del primo film in maniera tradizionale, attraverso proiezioni speciali o reunion con il cast al completo. Tuttavia, il famoso cinema Alamo Drafthouse, situato ad Austin (in Texas), ha comunque deciso di celebre l’evento e di regalare ai fan non soltanto la possibilità di ritornare in sala – ovviamente, in assoluta sicurezza – ma anche di rendere omaggio all’amatissima saga fantasy.

A partire dal 25 marzo, per tre settimane consecutive, Alamo Drafthouse accoglierà i membri del cast della trilogia de Il Signore degli Anelli, che saranno protagonisti di alcune conversazioni sui film e di alcune sessioni di Q&A. Tutti gli incontri saranno moderati dal comico e conduttore televisivo statunitense Stephen Colbert (grande fan della saga). Tra i membri del cast che avrebbero già confermato la loro presenza figurano, oltre a Peter Jackson, anche Sean Astin, Cate Blanchett, Orlando Bloom, Billy Boyd, Ian McKellen, Dominic Monaghan, Viggo Mortensen, Andy Serkis, Liv Tyler e Elijah Wood. Di seguito il trailer che annuncia l’iniziativa, diffuso attraverso il canale YouTube di Alamo:

Il Signore degli Anelli compie 20 anni

Uno degli aspetti più interessanti dell’iniziativa promossa da Alamo è il fatto che tutto il materiale che verrà proposto durante gli incontri – quindi interviste, commenti e filmati inediti – saranno messi a disposizione, per gentile concessione della catena americana, per qualsiasi cinema del mondo che ne faranno richiesta per eventuali proiezioni. Inoltre, considerata l’attuale emergenza sanitaria, il cinema offrirà al pubblico la possibilità di affittare delle sale private per poter godere dell’evento nell’intimità del proprio “gruppo familiare”.

Nella descrizione che ha accompagnato il video caricato sull’account YT di Alamo, si legge: “Queste icone del cinema si riuniranno non solo per raccontare storie e rispondere a domande scottanti, ma anche per supportare i cinema di tutto il mondo che stanno lottando per sopravvivere all’era COVID. Da ora fino alla fine di aprile, Alamo Drafthouse si impegnerà a condividere questi contenuti speciali con ogni cinema che vorrà partecipare, in qualsiasi parte del mondo”. Inoltre, Alamo ha già fatto sapere che tutti gli eventi saranno poi resi disponibili sulla piattaforma VOD della catena entro la fine dell’anno.

 
 

Star Trek: la sceneggiatrice di Discovery scriverà un nuovo film

Star Trek 4

A quanto pare, la Paramount avrebbe messo in cantiere un nuovo film di Star Trek che sarà scritto da Kalinda Vazquez, che ha già lavorato alla serie Star Trek: Discovery. Dopo la conclusione della trilogia di J.J. Abrams, la celebre saga fantascientifica ha trovato una rinnovata dimensione grazie al piccolo schermo e alle serie Discovery (disponibile su Netflix) e Picard (disponibile su Prime Video).

Nonostante il successo di entrambe le serie, la Paramount ha faticato parecchio per trovare la giusta direzione da far seguire alla saga sul versante cinematografico. Star Trek: Beyond è stato un flop al botteghino: proprio per questo, la major ha cercato invano un modo per rimpolpare nella maniera più giusta le avventure dell’universo fantascientifico sul grande schermo. Per lungo tempo, il celebre regista Quentin Tarantino ha provato a sviluppare un nuovo film della saga, così come Noah Hawley, creatore delle serie Legion e Fargo; per non parlare dello sfortunato Star Trek 4, sequel diretto di Beyond, che è prima annunciato, poi cancellato, poi annunciato ancora una volta, e infine accantonato definitivamente.

Tuttavia, la Paramount sembra intenzionata a non mollare la presa, convinta che Star Trek possa ancora regalare forti emozioni al pubblico. In un nuovo report di Deadline, infatti, viene confermato che la major ha affidato a Kalinda Vazquez il compito di scrivere un nuovo film, dato il suo precedente contributo in qualità di consulente e di autrice alla terza stagione di Star Trek: Discovery. Tra le altre serie a cui Vazquez ha collaborato, figurano Prison Break, C’era una volta e Fear the Walking Dead.

Un nuovo film di Star Trek è in sviluppo

I dettagli sul nuovo film non sono stati rivelati, ma sappiamo che si baserà su un’idea originale di Vazquez e che la produzione è stata affidata alla Bad Robot di J.J. Abrams. Al momento non sappiamo se questo nuovo progetto andrà a sostituire definitivamente quello di Hawley, né tantomeno che tipologia di film sarà: se un sequel di Beyond o un reboot a tutti gli effetti. Naturalmente vi terremo aggiornati su tutti gli sviluppi.

 
 

Chris Evans spiega perché Falcon è degno di essere il nuovo Cap

Nel finale di Avengers: Endgame abbiamo visto la linea narrativa di Steve Rogers volgere al termine: l’eroe ha deciso di tornare nel passato per vivere finalmente la sua vita insieme a Peggy Carter, lasciando in eredità lo scudo di Captain America a Sam Wilson. Come quest’ultimo affronterà l’enorme responsabilità lo scopriremo soltanto nell’attesissima serie The Falcon and the Winter Soldier, ma stando a quanto dichiarato da Chris Evans, la scelta del nuovo Cap del MCU non poteva che ricadere su Falcon.

In una recente intervista con Variety, la star di Cena con delitto – Knives Out e del prossimo The Gray Man ha affrontato proprio il passaggio del personaggio interpretato da Anthony Mackie da supporting a leading. Evans sostiene che Falcon sia sempre stato pronto all’azione nel corso della sua storia nel MCU, e questo è uno dei motivi che lo rendono assolutamente degno di raccogliere l’eredità di Cap. “Ha dimostrato coraggio, lealtà e affidabilità in tutti i film in cui è apparso”, ha spiegato Evans. “Sam ha dato tanto, ma ha anche perso molto. Crede in qualcosa di più grande di lui e quel tipo di umiltà è necessaria per portare lo scudo.”

Nei fumetti, numerosi personaggi hanno assunto il mantello di Captain America, tra cui anche Bucky Barnes. Proprio per questo, all’inizio la scelta di Sam come nuovo detentore dello scudo ha destato numerose perplessità. Tuttavia, Bucky è un super soldato che sarebbe certamente più vicino a eguagliare le capacità fisiche di Steve, ma non bisogna dimenticare che è ancora un ex assassino che sta cercando di rivendicare la sua identità.

Il futuro di Chris Evans nel MCU

Al contrario, Sam è stato al fianco di Steve per la maggior parte delle Fasi 2 e 3 dell’universo condiviso, e ha più e più volte dimostrato di possedere tutte le caratteristiche che chiunque vorrebbe vedere in Captain America. Dalle prime indiscrezioni sulla trama di The Falcon and the Winter Soldier, sappiamo che Sam dovrà lottare contro un senso di inadeguatezza nei confronti dell’importante eredità che gli è stata tramandata: sarà quindi interessante scroprire come il personaggio, alla fine, si renderà conto di essere più che degno di portare lo scudo.

Ricordiamo che The Falcon and the Winter Soldier debutterà il 19 marzo in esclusiva su Disney+. Per quanto riguarda, invece, Chris Evans, di recente è stato annunciato che l’attore sarebbe in trattative con i Marvel Studios per tornare in almeno due progetti futuri del MCU, ma ad oggi non ci sono più stati aggiornamenti in merito.

 
 

The Mutants: i Marvel Studios al lavoro sul reboot degli X-Men?

X-Men film

Prima di addentrarci nei dettagli, è doveroso sottolineare che allo stato attuale si tratta di un semplice rumor: secondo quanto riportato da The Illuminerdi, i Marvel Studios hanno iniziato a lavorare all’attesissimo reboot cinematografico degli X-Men, il cui titolo ufficiale sembrerebbe essere The Mutants.

Dopo l’acquisizione da parte della 20th Century Fox da parte dei Walt Disney Studios, il Marvel Cinematic Universe avrà finalmente la possibilità di introdurre al suo interno le storie e i personaggi dell’amatissima saga dedicata ai mutanti creati da Stan Lee e disegnati da Jack Kirby. Tuttavia, fino ad oggi, a parte l’agognata conferma del collegamento di Deadpool 3 al MCU, nulla era stato svelato in merito al futuro degli X-Men sul grande schermo.

Dopo la conferma del film dedicato ai Fantastici Quattro (che sarà diretto da Jon Watts, regista della trilogia di Spider-Man con Tom Holland), sembra che le cose stiano iniziando finalmente a muoversi anche in merito agli X-Men. Nonostante l’apparente conferma dello sviluppo del progetto, non sono stati rivelati ulteriori dettagli: né sceneggiatori, né registi, né tantomeno membri del cast. Allo stato attuale, il film sembrerebbe avere soltanto un titolo provvisorio: The Mutants.

Come verranno introdotti gli X-Men nel MCU?

In attesa di eventuali smentite o conferme, ricordiamo che la saga degli X-Men sotto l’egida della Fox si è ufficialmente conclusa con The New Mutants, che dopo una produzione eccessivamente travagliata, è riuscito finalmente ad arrivare nelle sale di tutto il mondo lo scorso anno (nonostante la pandemia di Covid-19 in corso).

Al momento, considerato anche quanto visto nella serie WandaVision, è alquanto difficile immaginare in che modo i mutanti verranno ufficialmente introdotti nel MCU: sé direttamente con il film a loro dedicato o magari attraverso film o serie imminenti.

 
 

La torre nera: trama e cast del film tratto dal libro di Stephen King

La torre nera film

Scritta dal celebre Stephen King tra il 1982 e il 2012, quella di La torre nera è la saga che l’autore per primo considera come la summa di tutto il suo lavoro. Composta da otto libri, questa ha rielaborato l’immaginario fantasy e western per dar vita ad un mondo in decadenza, dove l’eterna lotta tra Bene e Male è ormai prossima alla definitiva conclusione. Per anni si è cercato di portare al cinema la storia del pistolero Roland e della sua realtà nota come Tutto-Mondo, ma tali tentativi si sono più volte rivelati fallimentari. Soltanto nel 2017 il film, intitolato semplicemente La torre nera, è riuscito ad arrivare al cinema.

Estremamente complesso da rappresentare, quello del romanzo di King è un mondo che ha dato non pochi problemi ad Hollywood. Numerosi sceneggiatori, produttori e registi si sono alternati nel tentativo di realizzare la trasposizione, ma solo il danese Nikolaj Arcel è infine riuscito nell’impresa di dirigere il film. Questo raccoglie al suo interno eventi tratti dai primi due romanzi della saga, L’ultimo pistolero e La chiamata dei tre. Il film era inoltre stato concepito per essere il primo capitolo di un franchise che si sarebbe poi espanso grazie ad ulteriori progetti, come sequel e serie televisive.

Il mancato successo economico del film, però, ha costretto a rivedere tali piani, manifestando una volta di più la complessità di rendere giustizia alla storia narrata dal maestro del brivido. Nonostante i suoi difetti, La torre nera presenta però diversi elementi di fascino, meritevoli di essere riscoperti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle differenze con il romanzo. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La torre nera: la trama del film

La storia del film si svolge a metà tra il pianeta Terra e una misteriosa dimensione parallela. A sognare di quest’ultima è il giovane Jake Chambers, il quale ormai da tempo non fa che avere incubi incentrati su una misteriosa torre nera. Ben presto, il ragazzo scoprirà che quanto credeva fosse immaginario è invece realtà. In prima persona si ritroverà ad entrare in contatto con il pericoloso Medio-Mondo, un luogo segnato dalla morte e dalla paura, dove il misterioso strego Walter O’Dim, noto anche come l’Uomo Nero, regna incontrastato. Nel momento in cui tale dimensione si avvicinerà al collasso, la stessa vita sulla Terra sarà messa a rischio. A fermare il malvagio Walter vi è però il leggendario pistolero noto come Roland Deschain, da tempo in missione per raggiungere e proteggere la Torre Nera.

La torre nera cast

La torre nera: il cast del film

Dopo lunghe ricerche, per interpretare il pistolero Roland è stato scelto l’attore Idris Elba. Questi, che si era dichiarato entusiasta di poter lavorare ad un progetto e un personaggio tanto complessi, svolse diverse attività al fine di calarsi nella parte. Prese infatti lezioni per poter essere credibile nello sparare, costruendo poi il carattere del personaggio anche guardando diversi tra i più celebri film western di sempre, tra cui quelli con Clint Eastwood. Accanto a lui, nei panni del giovane Jake Chambers, vi è invece Tom Taylor. Con La torre nera questi ha così avuto modo di debuttare sul grande schermo, avendo fino a quel momento recitato prevalentemente per la televisione.

A dar vita al celebre Uomo in Nero, villain per eccellenza dell’opera di King, è invece l’attore premio Oscar Matthew McConaughey. Questi rivelò di aver accettato per via della possibilità di lavorare da zero ad un potenziale franchise, con la libertà di sperimentare sulla costruzione del personaggio. Nel film si ritrova poi l’attrice Katheryn Winnick, celebre per la serie Vikings, qui presente nei panni della madre di Jake. Gli attori Jackye Earle Hale, Abbey Lee e Franz Kranz interpretano invece Sayre, Tirana e Pimli, tre degli scagnozzi dell’Uomo in Nero. Claudia Kim, attrice sudcoreana nota per la serie Marco Polo, è invece presente con il personaggio di Arra, una veggente alleata di Roland.

La torre nera: le differenze tra il libro e il film

Come accennato, il film La torre nera comprende eventi presenti nei primi due romanzi della saga. Nonostante ciò, la storia narrata dal film risulta particolarmente differente da quella dei libri per alcuni significativi aspetti. Per quanto rimanga l’alternanza tra il mondo di Jake e quello di Roland, la maggior parte degli eventi hanno luogo nel primo dei due. Nei libri, invece, la dimensione in cui si trova il pianeta Terra appare sempre brevemente, il più delle volte solo per introddurre alcuni personaggi o elementi. Data la difficile rappresentazione della realtà di Roland, si è optato di ambientare la maggior parte della storia sulla Terra, così da rendere più semplice la realizzazione del film.

Ulteriore grande mancanza è il concetto del Ka, assimilabile al nostro destino. Quella che è una forza imprescindibile della realtà di Roland viene qui ad essere accantonata, anche questa perché di complessa rappresentazione. Diverso è inoltre il rapporto che Roland intrattiene tanto con Jake quanto con l’Uomo in Nero. Il primo di questi, estremamente importante, viene nel film ad essere estremamente semplificato e gli stessi eventi che coinvolgono il pistolero e il ragazzo differiscono da quelli del libro. Per quanto riguarda l’Uomo in Nero, nel romanzo egli più che un villain è rappresentato come una fonte preziosa di informazioni per Roland. I due infatti non giungeranno mai ad un vero e proprio scontro quanto piuttosto ad un lungo conciliabolo.

La torre nera: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La torre nera grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 4 marzo alle ore 21:30 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

 

 
 

Raya e l’Ultimo Drago: intervista a Don Hall, Carlos Lopez Estrada e Qui Nguyen

Don Hall, Carlos Lopez Estrada e Qui Nguyen parlano di Raya e l’Ultimo Drago, il nuovo film della Walt Disney Animation Studios, ambientato nel Sud Est Asiatico, disponibile dal 5 marzo su Disney+ con accesso VIP.

Raya e L’Ultimo Drago, recensione del nuovo film Disney

Raya e l’Ultimo Drago, il nuovo lungometraggio d’animazione targato Walt Disney Animation Studios, arriverà in Italia a marzo al cinema e dal 5 marzo su Disney+ con Accesso VIP. Diretto da Don Hall (Big Hero 6) e Carlos López Estrada (Blindspotting) e prodotto da Osnat Shurer (Oceania) e Peter Del Vecho (Frozen – Il Regno di Ghiaccio, Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle), il film trae ispirazione dalle culture e dai popoli dell’Asia sudorientale.

Nella versione italiana del film, il cast di voci include l’attrice Luisa Ranieri (Virana), l’attrice e doppiatrice Jun Ichikawa (Namaari), l’attore e conduttore Paolo Calabresi (Tong) e l’attrice Vittoria Schisano (Generale Atitaya).

Gli influencer Emanuele Ferrari, Vatinee Suvimol e Maryna hanno prestato la propria voce per un cameo, insieme alla cantante Camille Cabaltera che, inoltre, interpreta il brano nei titoli di coda della versione italiana del film.

Raya e l’Ultimo Drago viaggia nel fantastico mondo di Kumandra, dove molto tempo fa umani e draghi vivevano insieme in armonia. Ma quando una forza malvagia ha minacciato la loro terra, i draghi si sono sacrificati per salvare l’umanità. Ora, 500 anni dopo, quella stessa forza malvagia è tornata e Raya, una guerriera solitaria, avrà il compito di trovare l’ultimo leggendario drago per riunire il suo popolo diviso. Durante il suo viaggio, imparerà che non basta un drago per salvare il mondo, ci vorrà anche fiducia e lavoro di squadra.

 
 

Space Jam: A New Legacy, le prime immagini ufficiali

Space Jam: A New Legacy

Sono state diffuse le prime immagini ufficiali di Space Jam: A New Legacy che vedrà protagonista LeBron James.

Questi sono i personaggi del sequel:

  • Dom, uno dei figli di LeBron, giovane promessa del basket, preferisce giocare per divertimento che per ambizione. Ha un talento speciale per i videogiochi e cerca disperatamente di trovare un legame con suo dare al di là della pallacanestro.
  • Malik, il direttore commerciale di LeBron, il suo migliore amico e braccio destro. I due sono cresciuti insieme nello stesso quartiere e si conoscono da quando erano bambini.
  • Darius, il figlio maggiore di LeBron e un giocatore di pallacanestro. Protettivo, nonostante i caratteri diversi, verso il fratellino Dom, molto vicino a suo padre mentre sogna di diventare un giorno un suo compagno di squadra.
  • Xosha, la figlia più giovane di LeBron, oltre che il suo pupillo. Adora stare sul campo e studiare le statistiche di gioco di suo padre.

Vi ricordiamo che pellicola vanterà la produzione di Ryan Coogler, regista di Black PantherCreed e Fruitvale Station, e uscirà nelle sale il il 16 Luglio 2021. Nell’originale del 1996, Bugs Bunny arruolava il campione di basket americano Michael Jordan e altre superstar dell’NBA per sfidare sul campo l’alieno Swackhammer e riconquistare la sua libertà e quella degli amici.

 
 

CDG Awards 2021: i nominati dal sindacato dei costumisti

CDG Awards

Continuano le nomination dei sindacati di settore a Hollywood e oggi è il turno dei CDG Awards 2021, Costume Design Guild Award di quest’anno. Di seguito i titoli considerati eleggibili. Come per la gilda degli scenografi, anche quella dei costumisti ha incluso il Pinocchio di Matteo Garrone nei suoi titoli.

Excellence in Sci-Fi/Fantasy Film

Dolittle
Jenny Beavan

Jingle Jangle: A Christmas Journey
Michael Wilkinson

Mulan
Bina Daigeler

Pinocchio
Massimo Cantini Parrini

Wonder Woman 1984
Lindy Hemming

Excellence in Contemporary Film

Barb and Star Go to Vista Del Mar
Trayce Gigi Field

Birds of Prey
Erin Benach

Da 5 Bloods
Donna Berwick

Promising Young Woman
Nancy Steiner

The Prom
Lou Eyrich

Excellence in Period Film

Emma
Alexandra Byrne

Judas and the Black Messiah
Charlese Antoinette Jones

Ma Rainey’s Black Bottom
Ann Roth

Mank
Trish Summerville

One Night in Miami
Francine Jamison-Tanchuck

Excellence in Sci-Fi/Fantasy Television

The Mandalorian: “Chapter 13: The Jedi”
Shawna Trpcic

Snowpiercer: “Access is Power”
Cynthia Summers

Star Trek: Picard: “Absolute Candor”
Christine Bieselin Clark

Westworld: “Parce Domine”
Shay Cunliffe

What We Do in the Shadows: “Nouveau Théâtre des Vampires”
Amanda Neale

Excellence in Contemporary Television

Emily in Paris: “Faux Amis”
Patricia Field & Marilyn Fitoussi

Euphoria: “Part 1: Rue – Trouble Don’t Last Always”
Heidi Bivens

I May Destroy You: “Social Media is a Great Way to Connect”
Lynsey Moore

Schitt’s Creek: “Happy Ending”
Debra Hanson

Unorthodox: “Part 2”
Justine Seymour

Excellence in Period Television

Bridgerton: “Diamond of the First Water”
Ellen Mirojnick & John W. Glaser III

The Crown: “Terra Nullius”
Amy Roberts

Lovecraft Country: “I Am.”
Dayna Pink

Mrs. America: “Shirley”
Bina Daigeler

The Queen’s Gambit: “End Game”
Gabriele Binder

Excellence in Variety, Reality-Competition, Live Television

Dancing with the Stars: “Villains Night”
Daniela Gschwendtner & Steven Norman Lee

Hamilton
Paul Tazewell

The Masked Dancer: “Premiere – Everybody Mask Now!”
Gabrielle Letamendi & Candice Rainwater

The Masked Singer: “The Semi Finals – The Super Six”
Marina Toybina

Saturday Night Live: “John Mulaney/The Strokes”
Tom Broecker & Eric Justian

Excellence in Short Form Design

Apple: Shot on iPhone by Damien Chazelle – Vertical Cinema “The Stunt Double” short film
April Napier

The Killers: “Caution” music video
Samantha Kuester

Selena Gomez: “Boyfriend” music video
Dawn Ritz & Kenn Law

Tim Burton Themed Halloween Party short film
Dawn Ritz

The Weeknd: “Blinding Lights” music video
Ami Goodheart

 
 

Pinocchio: Cynthia Eviro e Joseph Gordon-Levitt nel cast

pinocchio

Cynthia Erivo e Joseph Gordon-Levitt sono entrati a far parte del cast di Pinocchio nei panni, rispettivamente, della Fata Turchina e del Grillo Parlante. Sappiamo già che in questo live action che adatterà la fiaba di Collodi Tom Hanks sarà Geppetto, mentre Luke Evans è stato scelto per interpretare il Cocchiere.

Uno dei film più amati della Disney, il classico per eccellenza, tornerà in una nuova versione in live action su Disney+, diretto da Robert Zemeckis e con Tom Hanks, Luke Evans, Cynthia Eviro, Joseph Gordon-Levitt. Pinocchio sarà protagonista di un nuovo racconto in carne e ossa.

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Il ruggito delle Pantere: tutti gli ositi del Noir in Festival XXX

Noir in Festival

Dopo lo speciale appuntamento di pre-apertura domenica 7 marzo con una giornata interamente dedicata al cinema italiano di genere, lunedì 8 marzo si alza il sipario sulla 30° edizione di Noir in Festival, in programma fino al 13 marzo in streaming gratuito su tutto il territorio nazionale sulla piattaforma MYmovies.it e sui canali social del festival (Facebook, YouTube, Instagram).

Per celebrare questo importante anniversario in un’edizione che non potrà godere del calore del pubblico ma che avrà un ricco programma di proiezioni, talk e masterclass tutte disponibili online, il Noir in Festival non rinuncia a presentare in cartellone grandi nomi internazionali del cinema e della letteratura a tinte noir.

Nel segno della donna, cui è idealmente dedicata questa edizione che prende il via proprio l’8 marzo, saranno tra le protagoniste di questa edizione: Jennifer Kent, regista australiana che con Babadook e The Nightingale è riuscita ad imporsi come una delle voci più interessanti del panorama cinematografico attuale (8 marzo ore 17.00, Mymovies/ Facebook/ Youtube); la scrittrice svedese Camilla Läckberg (9 marzo ore 17.00, Mymovies/ Facebook/ Youtube), indiscussa regina del giallo scandinavo, qui in veste di autrice della serie tv Hammarvick di cui il Noir ospiterà in anteprima le prime due puntate prima della messa in onda a maggio su laF; accanto a lei altre due straordinarie autrici ovvero Alicia Giménez-Bartlett (11 marzo ore 18.00, Facebook/ Youtube) e Charlotte Link con il suo nuovo best seller Senza Colpa (12 marzo ore 11.00, Facebook/ Youtube). Il parterre internazionale si completa con il vincitore del Premio Chandler John Banville (12 marzo ore 12.00, Facebook/ Youtube), l’autore best seller Anthony Horowitz noto anche per il suo grande successo con la serie tv Alex Rider (11 marzo ore 19.00, Facebook/ Youtube), l’Honorary Award di questa edizione Kurosawa Kiyoshi (10 marzo ore 17.00, Mymovies/ Facebook/ Youtube) e il regista Brian Yuzna, che riceverà invece il Premio Luca Svizzeretto (11 marzo ore 17.00, Mymovies/ Facebook/ Youtube).

Noir in Festival – il programma

Ma si daranno appuntamento sul palco virtuale del festival anche i protagonisti italiani tra cinema e letteratura noir. I Manetti Bros., veterani del Noir in Festival, che nella serata di chiusura saranno protagonisti di un incontro dedicato al loro cinema con alcune immagini inedite del nuovo attesissimo Diabolik, grazie alla collaborazione con Rai Cinema e 01 Distribution (12 marzo ore 19.30, Mymovies/ Facebook/ Youtube); l’incontro con le tre menti creative delle factory Groenlandia e Ascent Films, Matteo Rovere, Andrea Paris e Sydney Sibilia, che riceveranno il Premio Speciale Caligari (12 marzo ore 16.00, Mymovies/ Facebook/ Youtube); Antonietta De Lillo che sarà tra i protagonisti del focus dedicato a Lucio Fulci (9 marzo ore 11.00, Facebook/ Youtube) e presenterà in anteprima il suo Fulci Talks, conversazione omaggio al maestro del cinema di genere Lucio Fulci cui è dedicata la retrospettiva di quest’anno; Luca Miniero e Lunetta Savino, regista e interprete della fortunata serie targata Rai 1 Lolita Lobosco, che dialogheranno insieme all’autrice dei romanzi Gabriella Genisi (8 marzo ore 11.00, Youtube/ Facebook); le protagoniste del panel tutto al femminile sulle “donne in nero” Margherita Oggero, Grazia Verasani, Rosa Teruzzi, Antonella Lattanzi Francesca Serafini (8 marzo ore 18.00, Facebook/ Youtube). E poi ancora, tre maestri del genere come Roberto Costantini (9 marzo ore 18.00, Facebook/ Youtube), Gianrico Carofiglio (12 marzo ore 18.00, Mymovies/ Facebook/ Youtube), Maurizio De Giovanni (10 marzo ore 18.00, Facebook/ Youtube); Nicola Lagioia, autore de La città dei vivi, uno dei casi letterari dell’anno (11 marzo ore 11.00, Facebook/ Youtube); Chiara Lalli e Cecilia Sala, autrici dell’acclamato podcast Polvere, in una conversazione con Gaetano Savatteri (10 marzo ore 11.00, Facebook/ Youtube); i nuovi romanzi di Paolo Roversi (12 marzo ore 19.00, Mymovies/ Facebook/ Youtube), Silvio Danese (8 marzo ore 18.00, Facebook/ Youtube), Livia Sambrotta, l’esordio letterario di Roberto Cimpanelli (8 marzo ore 19.00, Facebook/ Youtube) e il focus di Federico Greco sull’universo Star Wars in dialogo con Elisabetta Sgarbi (11 marzo ore 12.00, Facebook/ Youtube). Infine le masterclass di Adrian Wotton su John Ford (9 marzo ore 12.00, Facebook/ Youtube) e di Mario Serenellini sulle sedute di sceneggiatura di Marnie di Alfred Hitchcock (10 marzo ore 11.00, Facebook/ Youtube).

Accanto alle conversazioni e alle masterclass, il programma del Noir in Festival si completa con il vasto palinsesto cinematografico: i 6 titoli del Premio Caligari per il miglior noir italiano dell’anno assegnato da una giuria presieduta da Claudio Giovannesi (presentati in una speciale maratona domenica 7 marzo e disponibili per 24 ore dalla mezzanotte di sabato fino alla mezzanotte di domenica), la proiezione dei film di apertura e chiusura, Bastardi a mano armata di Gabriele Albanesi (7 marzo ore 21.00) e Les Apparances di Marc Fitoussi (12 marzo ore 21.00), gli eventi speciali, la retrospettiva dedicata a Lucio Fulci e, ovviamente, i film del Concorso Internazionale in lizza per il Black Panther Award assegnato da una giuria composta da Carlo Degli Esposti, Camilla Filippi e Gianluca Maria Tavarelli, tutti disponibili in streaming gratuito su Mymovies solo per 24 ore dal momento di programmazione.

 
 

WandaVision: le domande cruciali con le quali ci prepariamo al finale

wandavision

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SUI PRIMI 8 EPISODI DI WANDAVISION

A un solo episodio di distanza dalla fine di WandaVision e alla luce dei tanti misteri che ancora aleggiano nella serie Disney+, ecco tutte le cruciali domande con cui ci ha lasciati l’episodio numero 8 e che dovrebbero trovare una risoluzione in WandaVision 9.

1Doctor Strange si farà vivo nel finale? O altri Vendicatori?

DOCTOR STRANGE, Benedict Cumberbatch, as Dr. Stephen Strange, 2016. © Walt Disney Studios Motion Pictures /Courtesy Everett Collection

Sappiamo già che Scarlet Witch farà un’apparizione in Doctor Strange e il Multiverso della Follia, in cui Benedict Cumberbatch riprenderà il suo ruolo di Stregone Supremo. Il film sarà diretto dall’ex regista di Spider-Man, Sam Raimi. Finora non si sa molto sulla trama del sequel, previsto per il 25 marzo 2022 nelle sale cinematografiche, solo che segue le avventure di Strange e le sue ricerche sulla pietra del tempo. Il coinvolgimento di Wanda nella narrazione rimane poco chiaro, ma inizierà ad avere più senso entro la fine del nono e ultimo episodio della sua serie indipendente.

Il capo dei Marvel Studios Kevin Fiege ha ripetutamente osservato che WandaVision si collega direttamente agli eventi del sequel di Doctor Strange 2. Inoltre, il film era stato programmato in anteprima subito dopo la conclusione di WandaVision su Disney+, prima che la pandemia costringesse lo studio a spostarne l’uscita. Quindi, sembra che un cameo di Cumberbatch nel finale sia logico, ma i motivi che ha Strange per quella probabile apparizione sono in gran parte un mistero. Dovrà occuparsi di Wanda dopo che si sarà svegliata dal suo mondo di sit-com per convincerla a viaggiare attraverso il multiverso con lui? Cercherà di insegnare a Wanda i poteri della Magia del Caos e della Gemma della Mente? Conoscendo la Marvel, il cameo di Doctor Strange probabilmente aprirà solo più porte a teorie, piuttosto che concludere con precisione gli imbrogli che distorcono la realtà di Scarlet Witch per tutta la serie.

Per quanto riguarda altri Vendicatori (come Hulk, Vedova Nera, Falcon, Soldato d’Inverno, Ant-Man, Spider-Man, Thor), sembra davvero meno probabile che appaia qualcuno che non sia Strange, anche se forse Falcon (Anthony Mackie) e il Soldato d’Inverno (Sebastian Stan) potrebbe presentarsi dato che il loro show spinoff sarà presentato in anteprima a breve sullo streamer Disney. Anche Captain Marvel di Brie Larson potrebbe apparire nella serie, poiché ha legami con Monica Rambeau, anche se, secondo lo show, la loro relazione è attualmente tesa.

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MAX3MIN, prima edizione dal 10 al 21 marzo, ecco i cortometraggi

MAX3MIN

MAX3MIN, festival di cortometraggi alla prima edizione in streaming gratuito worldwide dal 10 al 21 marzo ideato e diretto dalla scenografa italo-argentina Martina Schmied, ha sfidato i creators di immagini a rimettere in discussione i modi abituali che usiamo per raccontare, superando le categorie prevalenti di questo tempo: la lunghezza “classica” del cinema come i tempi rigidi della serialità televisiva, la concisione elegante delle short story ma anche la frammentarietà superveloce delle Instagram stories. Come un libro di haiku da vedere, il programma di MAX3MIN sorprenderà per le innumerevoli strategie messe in campo dagli autori per cogliere la vita in un così breve tempo. Che si tratti di dipingere mondi giganteschi o entrare nel profondo delle relazioni più intime, di descrivere la realtà con immagini lampanti ed essenziali o manipolare quelle stesse immagini per stimolare reazioni forti nella parte irrazionale di chi guarda, l’unico comune denominatore resta uno solo: siate brevi.

Ma MAX3MIN è anche un grande esperimento di worldwide festival: i 100 cortometraggi selezionati saranno disponibili online gratuitamente e visibili in tutto il mondo, dal 10 al 21 marzo, sulla piattaforma proprietaria MAX3MIN, senza i limiti di carattere geografico che molti festival traslocati online a causa del COVID-19 hanno dovuto introdurre. La scelta di un festival “globale” è coerente anche con lo spirito della selezione: i 100 corti in programma sono stati selezionati tra oltre 2.700 iscrizioni da 97 Paesi, e tra differenze e sensibilità agli antipodi, il programma mette in evidenza divergenze e tratti comuni, modi opposti e insieme affini per raccontare.

Il programma di proiezioni del festival segue un principio di loop screening: tutti i giorni, dal 10 al 21 marzo, un gruppo di 10 cortometraggi sarà disponibile per 24 ore, così da consentire a tutti i fusi orari di poter assistere alla proiezione e votare i propri preferiti, su una piattaforma realizzata appositamente per il concorso. Ogni gruppo di 10 corti permetterà allo spettatore un’intensa esperienza di visione, catapultandolo in meno di mezz’ora dai ghiacci siberiani alla campagna balcanica, da Buenos Aires a Mumbai, da Brooklyn a Roma, passando per luoghi che esistono soltanto nell’immaginazione dei loro autori. Una fruizione inedita e stimolante che mette in crisi i tempi dilatati della serialità televisiva, la lunghezza classica del cinema e persino la velocità senza traccia dei contenuti per il web.
Un festival-playlist, che punta a stimolare lo spettatore a guardare e riguardare i film anche più e più volte. Come si fa con le canzoni.

Il 21 marzo, infine, si terrà la cerimonia di premiazione live, in cui la giuria del concorso presenterà una classifica dei 10 migliori cortometraggi, che verranno proiettati. Tra questi film, il primo classificato vincerà il Premio per il Miglior Film del valore di 3.000 euro per la produzione di un nuovo cortometraggio. La Giuria Internazionale è composta da: Tony Kaye, regista di American History XElisa Bonora, montatrice; la fumettista e plastic artist sudamericana PowerPaolaEnrico Gabrielli, fondatore della band Calibro 35; Martina Pastori, regista e filmmaker specializzata in videoclip e fashion film.

Ma quali sono le storie di MAX3MIN?
Ecco alcune parole chiave per descriverle (senza fare troppi spoiler).

COVID-19. Se il virus ha trasformato la società, anche le immagini che essa produce non possono sfuggire alla sua influenza. La grande rivelazione di MAX3MIN è che il trauma del virus è realmente globale: dall’India all’Argentina, da Taiwan all’Italia, sono centinaia le storie che scavano nel rapporto tra l’individuo e il cambiamento forzato. Storie di distanziamento, isolamento, desiderio di contatto, nostalgia del caos. Ma anche modi creativi e sorprendenti per raccontarlo, non schiavi dell’iperrealismo dei telegiornali ma immersi nell’immaginazione: Threesome di Nyko Piscopo usa la danza per scherzare (ma non troppo) sul sesso e sul desiderio durante l’era del distanziamento sociale; The New World: Variations on Stay-home Activities di Hong Ning e Zhao Xiaofeng è un’esilarante rielaborazione in forma di new media art dei mille passatempi “da remoto” che il lockdown ha scatenato; Mad Mask – Fury Roll di Stéphane Berla trasforma il cult movie di George Miller in un inseguimento animato tra il virus e la mascherina, di grande spettacolarità (il regista ha già realizzato un lungometraggio prodotto da Luc Besson che ha vinto numerosi premi).

IDENTITA’. Il razzismo, la conquista dei diritti delle persone afroamericane, le dinamiche di genere, il rifiuto dei nazionalismi: le storie dei giovani talenti di MAX3MIN pulsano delle tensioni sociali in corso nel pianeta, sollevando interrogativi importanti e stimolando la nostra necessità di rimettere in discussione le nostre certezze, mostrando quanto a volte possano essere illusorie. On the Other Side of Right di Russell Brownley mette insieme gli scontri di St. Augustine Beach nel 1964, determinanti nel processo di conquista dei diritti degli afroamericani, con il presente del Black Lives MatterA.M.I.A. di Matyas Doyle, nella forma di un feroce video musicale in 3D, ripercorre gli anni Novanta bui dell’Argentina. Noi cinesi in realtà siamo tutti dei cloni di Alessio Wong, in soli 2 minuti, smonta tutti gli stereotipi più triti sulla comunità cinese.

IMMAGINAZIONE. MAX3MIN è anche un trionfo della fantasia più libera e sfrenata. Una quota garantita soprattutto dalle molte animazioni presenti in concorso, che spaziano dalla tradizione (stop motion, disegno, illustrazione) al contemporaneo (3D, computer graphics) fino alle tecniche più incredibili anche solo da immaginare: Confetti di Àngel Estois, Mercè Sendino e Lucía Hernández racconta un party finito malissimo usando esclusivamente coriandoli; Montauk di Harry Rubin-Falcone mescola collage e disegno a mano con effetti digitali, per un piccolo ed emozionante quadro sull’amicizia; Wake Up di Martín Jemes racconta il disagio della routine in un gioco di montaggio e accelerazioni fulminante.

SCUOLE E TALENTI. Grande attenzione nella selezione di MAX3MIN è stata posta verso la ricerca e la scoperta dei talenti che saranno gli autori di domani, attraverso un’opera di scouting e relazione fitta con le più importanti scuole di cinema italiane e internazionali (NABA, Civica Scuola Luchino Visconti, Satyajit Ray Film Institute) e distribuzioni specializzate (Av-ArKKI, Sixpack). Alcuni nomi: Alessio Wong (Noi cinesi in realtà siamo tutti dei cloni), già autore di alcuni dei videoclip più acclamati della scena cloud rap italiana (Garage Gang, Ariete); Ludovica De Feo (Eggshell); Mattia Chicco (Artico).

 
 

Fino all’Ultimo Indizio, recensione del film con Denzel Washington

Fino all'Ultimo Indizio

Dopo aver raccontato l’altra faccia dell’iconica storia dei criminali Bonnie e Clyde in Highwaymen – L’ultima imboscata, John Lee Hancock torna a proporre una storia che si immerge nelle atmosfere del crime drama, offrendo un omaggio al noir, laddove in precedenza aveva tenuto presente principalmente il western. Lo fa firmando regia e sceneggiatura di Fino all’Ultimo Indizio, il suo ultimo film che arriva direct to digital per Warner Bros Distribution. Il film, che ha già riscosso un discreto successo negli Stati Uniti, ha anche conquistato una prestigiosa nomination ai Golden Globes 2021 per il migliore attore non protagonista, Jared Leto (premio andato poi a Daniel Kaluuya per Judas and the Black Messiah).

La trama di Fino all’Ultimo Indizio

Fino all’ultimo indizio racconta la storia del vice-sceriffo di contea californiana di Kern, Joe Deacon (Denzel Washington), che viene inviato a Los Angeles per una raccolta di prove. Quello che doveva essere un veloce incarico si trasforma in un’indagine impegnativa, quando Deacon si ritrova coinvolto nella caccia al serial killer che sta seminando il panico in città.
È lo stesso sergente Jim Baxter (Rami Malek), che si occupa del caso, a richiedere l’aiuto del vice-sceriffo, perché colpito dalla sua capacità di prestare attenzione anche alle “piccole cose” e scovare indizi difficili da intuire. Baxter, nel corso delle indagini, ignora totalmente, però, che il caso sembra svelare alcuni segreti di Joe, appartenenti a un oscuro passato e con cui l’uomo deve ancora fare i conti, un caso irrisolti con risvolti tragici. La collaborazione trai due porterà all’identificazione di un sospettato che si rivela essere molto diverso da un criminale normale, un soggetto scaltro, intelligente, un reietto della società che però ha delle sue regole. Contro di lui Baxter concentrerà le sue forze. Ma nel finale a sorpresa il giovane sergente capirà che la realtà non è sempre quella che sembra, e che la legge e la legalità raramente vanno di pari passo con ciò che è giusto fare.

Le dinamiche narrative messe in scena da Hancock sono tradizionali, da una parte c’è un detective anziano, disincantato disposto a far passare il suo sapere anche se con una reticenza sospettosa, dall’altra un giovane sergente, un uomo tutto d’un pezzo che ha grande fiducia nei mezzi che la legge gli fornisce. Tra di loro un sospettato che imparerà con un certo gusto a giocare con i suoi accusatori. Sembra la dinamica vista in Seven di David Fincher, o in altri mille thriller di investigazione, eppure Fino all’ìUltimo Indizio assume una dimensione esistenzialista seguendo da vicino i personaggi, le loro ambizioni, le loro paure e il loro modo di approcciare alla vita, così diverso e condizionato dalle rispettive esperienze. Più che la caccia all’assassino, al regista sembra importare qual è lo stato d’animo con cui i personaggi si approcciano alle loro giornate.

Un tris incredibile di protagonisti

A questo scopo, particolare valore assume la scelta di in trittico di attori di spessore. Denzel Washington offre la sua quasi ovvia solidità da attore consumato e si confronta con un Rami Malek che, nonostante sembra sia fuori parte il più del tempo, riesce comunque a comunicare le sfumature del carattere che gli viene affidato. Jared Leto, dal canto suo, seppure in meno tempo, riesce a infondere tutto il suo metodo in un personaggio affascinante e sfuggente, diverso da altri psicopatici (forse) omicidi che abbiamo visto sullo schermo.

È interessante come, per Hancock, il luogo prediletto per portare avanti le indagini non sembra essere la strada, la scena del crimine, ma la mente stessa del detective. Se il giovane e metodico Baxter si affida alle prove, ai rilievi, alla scienza dietro l’investigazione, l’approccio di Deacon è più intuitivo e allo stesso tempo più analitico: il personaggio magistralmente interpretato da Denzel Washington si ferma, immagina, soppesa, razionalizza, osserva tanto e prevede gli scenari e i momenti nei quali è possibile cadere in fallo. Deacon è capace di calarsi davvero nella mente dell’omicida che i due cercano, ma allo stesso tempo è afflitto dal rimorso e da una storia personale oscura, è un personaggio con diversi strati e piani, e l’idea che ci dà Fino all’Ultimo Indizio è che alla fine della storia, Baxter sarà un po’ meno ligio e fiducioso e un po’ più simile al suo collega anziano.

Più concentrato sull’ambiente e sulle atmosfere che sulla narrazione intesa come progressione di eventi, Fino all’Ultimo Indizio è un thriller efficace ed affascinante, che si avvale di ottime interpretazioni e di un ritmo dilatato e ipnotico.

Fino all'Ultimo Indizio recensione

 
 

Prime Video: tutte le novità del mese di Marzo 2021

Il principe cerca figlio trailer

Il mese di Marzo 2021 porterà tante novità su Prime Video. Infatti sono tanti i film e le serie tv in arrivo per tutto il mese. Trai titoli più attesi Il principe cerca figlio, l’atteso sequel che vedrà Eddie Murphy tornare nei panni di Re Akeem. Di seguito tutte le novità in arrivo.

1Le serie tv in arrivo su Prime Video

La Templanza

La Templanza è un drama romantico basato sull’omonimo romanzo di successo di María Dueñas (The Time in Between, Las Hijas del Capitán) ambientato alla fine del XIX secolo. Racconta la storia di Soledad Montalvo e Mauro Larrea, una self-made woman e un uomo i cui destini si incontrano in un luogo e un tempo affascinanti. Una storia incentrata sul superamento delle avversità e la ricerca del proprio posto nel mondo, su come viene costruito un impero e su come in un solo giorno tutto può essere perduto, una storia di avventure in luoghi esotici e di seconde occasioni.

Invincible

Invincible è una serie animata per adulti dal creatore di The Walking Dead Robert Kirkman e dagli omonimi fumetti della Skybound/Image firmati da Kirkman, Cory Walker e Ryan Ottley, e racconta la storia del diciassettenne Mark Grayson (Steven Yeun), un ragazzo come tanti alla sua età, se non fosse per il fatto che suo padre è Omni-man (J.K. Simmons), il più potente supereroe del pianeta. Ma man a mano che Mark inizia a sviluppare i suoi super poteri, scopre che l’eredità di suo padre potrebbe non essere così eroica come sembra.

Altre serie in arrivo non inedite

  • Supercar – le 4 stagioni | 1 marzo
  • Il principio del piacere – la prima stagione | 1 marzo
  • The Good Doctor – la terza stagione | 1 marzo
  • Mazinger Edition Z – la prima stagione | 15 marzo
  • Conan il ragazzo del futuro – la prima stagione | 29 marzo
  • Eureka Seven – la prima stagione | 31 marzo
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Il principe cerca moglie: Eddie Murphy costretto ad aggiungere un attore bianco

Il principe cerca moglie film

Eddie Murphy ha rivelato che la Paramount, all’epoca della realizzazione de Il principe cerca moglie, fece pressioni per l’inclusione di un attore bianco nel film. Diretto da John Landis, la commedia del 1988 è stata un enorme successo commerciale, diventando il film della Paramount più redditizio di quell’annata.

La popolarità del film è riuscita a resistere allo scorrere degli anni, tant’è che un sequel, dal titolo Il principe cerca figlio, debutterà ufficialmente su Amazon Prime proprio domani 5 marzo. Durante un’ospitata da Jimmy Kimmel in occasione della promozione del sequel, Eddie Murphy ha rivelato che all’epoca della realizzazione del primo film, la Paramount fece pressioni per avere un attore bianco nel film, composto in gran parte da attori neri.

Le dichiarazioni di Murphy sono state riportate da CinemaBlend: “Erano gli anni ’80 e il cast era composto prevalentemente da attori neri. Ma la Paramount ce lo impose: ‘Deve esserci una persona bianca nel film’. Io dissi: ‘Che cosa?’. Alla fine pensammo a Louie Anderson, che era davvero forte. Ecco com’è entrato a far parte del film.”

Ne Il principe cerca moglie, Louie Anderson, attore e comico statunitense, interpreta Maurice, uno dei ragazzi che lavorano con Akeem (Murphy) e Semmi (Arsenio Hall) al fast food di Cleo McDowell (John Amos). Anderson tornerà nei panni del personaggio anche nel sequel.

La trama del sequel de Il principe cerca moglie

Il principe cerca figlio è diretto da Craig Brewer e si basa su una sceneggiatura scritta da Kenya Barris, Barry W. Blaustein e David Sheffield e sui personaggi creati da Eddie Murphy. Nel rigoglioso regno di Zamunda, Re Akeem (Murphy) è appena stato incoronato e con il suo fidato consigliere Semmi (Hall) intraprende una nuova ed esilarante avventura che li porta ad attraversare il globo partendo dalla loro meravigliosa nazione africana fino al Queens, il quartiere di New York dove tutto è iniziato.

 
 

Nomadland in streaming dal 30 aprile 2021 su Star

NOMADLAND Gotham Awards 2020

Searchlight Pictures ha annunciato oggi i seguenti piani di rilascio per l’Italia dell’acclamato lungometraggio diretto da Chloé Zhao, Nomadland, vincitore del Golden Globe nelle categorie Miglior film drammatico e Miglior regia, del Leone d’Oro come Miglior film alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e del People’s Choice Audience Award al Toronto International Film Festival.

La pellicola arriverà prossimamente al cinema. Nomadland debutterà il 30 aprile 2021 su Star all’interno di Disney+ e sarà disponibile per tutti gli abbonati Disney+ senza costi aggiuntivi.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie di Star e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Nomadland è interpretato dalla due volte vincitrice dell’Academy Award Frances McDormand (Fargo; Tre manifesti a Ebbing, Missouri), dal candidato all’Academy Award David Strathairn (Good Night, and Good Luck), e dai veri nomadi Swankie, Bob Wells e Linda May, i quali sono apparsi nell’acclamato libro di Jessica Bruder “Nomadland. Un racconto d’inchiesta” (edito in Italia da Edizioni Clichy), adattato per lo schermo da Chloé Zhao. Nomadland è incentrato su Fern (McDormand) che, dopo il collasso economico di una città aziendale nel Nevada rurale, carica i bagagli sul proprio furgone e si mette in strada alla ricerca di una vita fuori dalla società convenzionale, come una nomade moderna.

Il film è stato prodotto da McDormand (Olive Kitteridge), Peter Spears (Chiamami col tuo nome), Dan Janvey (Re della terra selvaggia), Mollye Asher (The Rider – Il sogno di un cowboy) e Chloé Zhao (The Rider – Il sogno di un cowboy). Zhao si è inoltre occupata del montaggio, con il direttore della fotografia e scenografo Joshua James Richards (La terra di Dio – God’s Own Country) e insieme al team addetto al suono composto da M. Wolf Snyder (The Rider – Il sogno di un cowboy), Sergio Diaz (Roma) e Zach Seivers (Assassins).

 
 

Fino All’Ultimo Indizio in esclusiva digitale da venerdì 5 marzo

Fino all'Ultimo Indizio

Fino All’Ultimo Indizio, il thriller con protagonisti i premi Oscar Denzel Washington, Rami Malek e Jared Leto, che per la sua interpretazione nel film ha ricevuto la nomination ai Golden Globe come “Miglior attore non protagonista”, arriva in Italia in esclusiva digitale da venerdì 5 marzo, disponibile per l’acquisto e il noleggio premium su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio premium su Sky Primafila e Infinity.

In occasione dell’arrivo in Italia della pellicola, che John Lee Hancock dirige da una sua sceneggiatura originale, sul canale Youtube ufficiale di Warner Bros. Italia sono già disponibili 10 minuti in anteprima del film:

Il Vice Sceriffo della Kern County, Joe “Deke” Deacon (Washington) viene mandato a Los Angeles per quello che doveva essere un veloce incarico di raccolta di prove. Al contrario, si trova coinvolto nella caccia al killer che sta terrorizzando la città. A guidare l’indagine, il Sergente Jim Baxter (Malek) che, colpito dall’istinto di Deke, richiede il suo aiuto non ufficiale. Ma mentre danno la caccia al killer, Baxter ignora che l’indagine sta riportando a galla alcune situazioni vissute in passato da Deke, svelando segreti scomodi che potrebbero mettere a repentaglio molto più che il suo caso.

Il cast principale di Fino All’Ultimo Indizio include anche Natalie Morales, Terry Kinney, Chris Bauer, Joris Jarsky, Isabel Arraiza e Michael Hyatt. Fino All’Ultimo Indizio è prodotto dal premio Oscar ed Emmy, Mark Johnson e Hancock, con Mike Drake e Kevin McCormick come produttori esecutivi.

Dietro la cinepresa, Hancock ha chiamato a lavorare con lui alcuni dei suoi collaboratori di lungo corso, tra cui il direttore della fotografia candidato all’Oscar, John Schwartzman, lo scenografo candidato all’ Oscar, Michael Corenblith, il montatore Robert Frazen e il costumista Daniel Orlandi. Le musiche sono del compositore più volte candidato all’Oscar, Thomas Newman. Warner Bros. Pictures presenta una produzione Gran Via, Fino All’Ultimo Indizio, che sarà distribuita in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures.

 
 

Black Panther 2: Lupita Nyong’o anticipa idee emozionanti per il sequel

Nonostante la tragica scomparsa di Chadwick Boseman, avvenuta ad agosto dello scorso anno, i Marvel Studios proseguono con lo sviluppo di Black Panther 2, e la speranza dei fan è il sequel possa rendere omaggio all’incredibile eredità sia dell’attore che del personaggio di T’Challa.

Resta da vedere quale forma assumerà effettivamente il nuovo film, ma sappiamo già che un nuovo eroe è destinato a conquistare il mantello di Pantera Nera. Ci sono report e opinioni contrastanti su chi potrebbe essere, ma in una recente intervista con Good Morning America, all’interprete di Nakia, il premio Oscar Lupita Nyong’o, è stato chiesto cosa dovranno aspettarsi i fan dal sequel.

“Seguendo la tradizione dei film Marvel, non posso rivelare nulla. Sarà difficile. Sarà diverso, ovviamente, senza il nostro re, tornare in quel mondo. Ma so che tutti noi ci stiamo impegnando per reinventare o comunque portare avanti la sua eredità in questo nuovo Black Panther, e Ryan Coogler ha alcune idee davvero, davvero eccitanti che non vedo l’ora di portare in vita con il resto della famiglia.”

In Black Panther del 2018, Nakia è stata presentata come l’interesse amoroso di T’Challa, quindi è probabile che la morte del personaggio l’abbia colpita duramente. Ovviamente, è anche un membro dei War Dogs e una guerriera a pieno titolo, quindi sarà interessante vedere cosa porterà Nakia in questo sequel e come si evolverà il suo arco narrativo.

Tutto quello che sappiamo su Black Panther 2

Black Panther 2, che sarà ancora una volta scritto e diretto da Ryan Coogler, arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Di recente è stato annunciato che l’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel. Huerta è noto per il ruolo di Rafale Caro Quintero nella serie Narcos: Mexico; il prossimo anno sarà tra i protagonisti di The Forever Purge, quinto e ultimo capitolo del celebre franchise horror/distopico. Al momento i dettagli sul personaggio che l’attore interpreterà nel sequel di Black Panther non sono stati svelati.

Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.  Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film.