Il network americano The
CW ha diffuso il trailer di The
Flash 8, l’attesa ottava stagione di
The
Flash, la serie basata sul noto personaggio DC.
Il primo episodio di The Flash 8 debutterà
negli USA il 16 novembre 2021.
https://youtu.be/XkeKc0pEQ60
The Flash 8
The Flash 8 è
l’ottava
stagione della serie tv The
Flash ideata da Greg Berlanti, Marc
Guggenheim e Andrew Kreisberg per la DC Entertainment e
The CW. In
The Flash 6 ritorneranno Barry Allen / Flash
(stagione 1-in corso), interpretato da Grant Gustin, Caitlin Snow / Killer Frost
(stagione 1-in corso), interpretata da Danielle Panabaker, Iris West-Allen (stagione
1-in corso) interpretata da Candice Patton, Cisco Ramon / Vibe (stagione
1-in corso), interpretato da Carlos Valdes, Joe West (stagione 1-in corso),
interpretato da Jesse L. Martin, Ralph Dibny /
Uomo Allungabile (stagione 5-in corso, ricorrente stagione 4).
La serie The
Flash è incentrata sulle vicende di Barry Allen,
interpretato da Grant
Gustin, uno scienziato forense che, in seguito
all’esplosione di un acceleratore di particelle, acquisisce una
velocità superumana, che usa per combattere i criminali a Central
City nei panni del supereroe Flash. Ad aiutarlo nella lotta contro
la criminalità ci sono gli scienziati dei Laboratori S.T.A.R.
Caitlin Snow, Cisco Ramon e Harrison Wells, l’amica d’infanzia Iris
West e il detective Joe West.
Riverdale
6 è la sesta
stagione della serie tv Riverdale
sviluppata dal direttore creativo di Archie Comics, Roberto
Aguirre-Sacasa per il network americana The CW.
In Riverdale 6
ritorneranno i protagonisti Archibald “Archie”
Andrews (stagione 1-in corso), interpretato daK.
J. Apa.Elizabeth “Betty”
Cooper (stagione 1-in corso), interpretata
da Lili
Reinhart. Veronica Lodge (stagione 1-in corso),
interpretata da Camila
Mendes. Jughead Jones (stagione
1-in corso), interpretato da Cole
Sprouse. Hermione Lodge (stagione
1-in corso), interpretata da Marisol
Nichols. Cheryl Blossom (stagione
1-in corso), interpretata da Madelaine
Petsch. Josie McCoy (stagione 1-in
corso), interpretata da Ashleigh
Murray. Alice Cooper (stagione 1-in
corso), interpretata da Mädchen
Amick. Frederick “Fred” Andrews (stagione
1-in corso), interpretato da Luke Perry. Hiram
Lodge (stagione 2-in corso), interpretato
da Mark Consuelos. Kevin Keller (stagioni
2-in corso, ricorrente stagione 1), interpretato da Casey
Cott, F.P. Jones (stagioni 2-5,
ricorrente stagione 1), interpretato da Skeet
Ulrich, Reggie Mantle (stagioni 3-in
corso, ricorrente stagioni 1-2), interpretato da Ross
Butler (stagione 1) e da Charles
Melton (stagioni 2-in corso) e Toni
Topaz (stagioni 3-in corso, ricorrente stagione
2), interpretata da
Vanessa Morgan.
In occasione della Festa del
Cinema di Roma 2021, è stato presentato L’Arminuta, in sala dal 21 ottobre. Qui la
nostra intervista al regista Giuseppe Bonito e
all’interprete Vanessa Scalera.
Tratto dal
romanzo bestseller di Donatella Di Pietrantonio
vincitore del Premio Campiello 2017.
Estate 1975. Una
ragazzina di tredici anni viene restituita alla famiglia cui non
sapeva di appartenere. All’improvviso perde tutto della sua vita
precedente: una casa confortevole e l’affetto esclusivo riservato a
chi è figlio unico venendo catapultata in un mondo estraneo.
La Famiglia di Fast fa
ritorno in questo capitolo carico di adrenalina con una versione
inedita del film nel Director’s Cut diFast
& Furious 9. Il film ha guadagnato al botteghino oltre
600 milioni di dollari in tutto il mondo, ed ora i fan potranno
finalmente godersi il fenomeno globale a casa propria; Fast
& Furious 9 uscirà il prossimo 17 novembre
nei formati Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD.
https://www.youtube.com/watch?v=TFuk0CDOR94
La versione home-video,
oltre al film in versione cinematografica originale, contiene il
Director’s cut – 7 minuti più lungo – ed oltre un’ora di contenuti
speciali mai visti – tra cui un dietro le quinte delle scene senza
gravità, delle auto cariche di NOS e le papere. I fan della saga
potranno aggiungere questo capitolo alla loro collezione e
guardarlo ancora ed ancora.
Inoltre per la prima
volta la versione 4K Ultra HD avrà gran parte dei contenuti
speciali realizzati in alta definizione!
Dom Toretto
(Vin
Diesel) pensava di essersi lasciato la sua vita da
criminale nello specchietto retrovisore, ma nemmeno lui può pensare
di sfuggire al passato. Quando Jakob (John
Cena), il fratello abbandonato, riemerge
inaspettatamente nei panni di una spia internazionale, la famiglia
si riunisce per aiutare Dom ad affrontare i peccati del suo passato
e a fermare una minaccia di scala globale. Il veterano del
franchise Justin Lin torna a fare il pilota di questo film,
realizzando una versione sovralimentata di Fast & Furious 9. Da
scene di azione estese a spettacolari sequenze eliminate, il
Director’s cut di Fast & Furious 9 esplode di contenuti inediti che
saranno disponibili esclusivamente nella versione home video!
Fast & Furious
9 include nel cast Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Chris
“Ludacris” Bridges, Nathalie Emmanuel, Jordana Brewster e Sung
Kang, e vede anche la partecipazione di Helen Mirren e Charlize
Theron. Il film è diretto da Justin Lin, già regista del terzo,
quarto, quinto e sesto capitolo della saga.
Basato sui personaggi
creati da Gary Scott Thompson, la storia è scritta da Justin Lin &
Alfredo Botello e Daniel Casey. La sceneggiatura è di Daniel Casey
& Justin Lin. Il film è prodotto da Neal H. Moritz, Vin Diesel,
Justin Lin, Jeffrey Kirschenbaum, Joe Roth, Clayton Townsend e
Samantha Vincent.
CONTENUTI SPECIALI NEI FORMATI 4K
ULTRA HD E BLU-RAY:
Papere
Fast & Furious 9: Rischiare tutto: La
Famiglia Fast ti invita a far parte della banda, mentre ti mostrano
come Fast & Furious 9 spinge a tutto gas questo franchise epico a
vette persino più alte. Questo contenuto speciale, di oltre 46
minuti, include il ritorno di alcuni personaggi, nuovi membri del
cast, stunt pazzeschi, grandi sorprese e molto di più;
Praticamente Fast: Quando si tratta di
stunt, sembra che ogni film di Fast & Furious superi il precedente.
In questo speciale, esaminiamo come Justin Lin ed il suo team si
adoperino per girare quante più scene di azione reali possibile,
dando così al film l’autenticità che non può essere raggiunta
solamente con l’uso degli effetti speciali o di CGI.
Cambiare priorità: Abbiamo conosciuto molti
di questi personaggi 20 anni fa, quando il primo Fast & Furious
uscì nel 2001. In questi 20 anni, non solo i personaggi sono
cresciuti e cambiati, ma anche gli attori che li interpretano.
Spesso l’arte imita la vita, e abbiamo l’occasione di vedere quanto
è vero in Fast & Furious 9.
Giustizia per Han: Han è vivo! Sung Kang e
Justin Lin discutono la genesi del ritorno di questo amato
personaggio, mentre il cast rivela quanto è importante riavere Kang
con sé.
Un giorno sul set con Justin Lin: Il lavoro
del regista in qualunque produzione è enorme. Il lavoro di un
regista di una produzione come Fast & Furious 9 è incommensurabile.
Passiamo una giornata insieme a Justin Lin e vediamo quanto è
impegnativo affrontare una produzione così, quando sei tu quello a
cui tutti si rivolgono per risolvere i problemi.
John Cena: Grande fan di grandi macchine:
John Cena è un vero esperto di auto, e nessun franchise tratta le
auto come Fast & Furious. Guarda John saltare da un’auto all’altra
come in negozio di caramelle, con lo sguardo di un vero fan davanti
ad alcune delle auto più costose e rare del mondo.
Commento al film con il
produttore/co-sceneggiatore/regista Justin Lin
CONTENUTI SPECIALI
DVD:
Papere
Commento al film con il
produttore/co-sceneggiatore/regista Justin Lin
Il film sarà disponibile in 4K Ultra HD in una
confezione doppia che include il 4K Ultra HD
Blu-rayTMe il
Blu-rayTM. Il
disco 4K Ultra HD disc comprende gli stessi contenuti extra della
versione Blu-rayTM, molti dei quali nella
straordinaria risoluzione 4K.
4K Ultra HD è la migliore esperienza visiva
per la visione di un film. Il 4K Ultra HD presenta la combinazione
della risoluzione 4K di quattro volte superiore al classico HD, la
brillantezza dei colori dell’High Dynamic Range (HDR) con una resa
audio totalmente immersiva per un’esperienza sonora
multidimensionale.
Blu-rayTM sfodera il potere della tua TV HD
e si dimostra il modo migliore per vedere i film a casa, con la
risoluzione di 6 volte superiore rispetto al DVD, extra esclusivi e
un sonoro in modalità surround, come al cinema.
STARZ ha rivelato che l’attore
Colin Woodell sarà il protagonista di
The
Continental, la serie prequel dei film con
Keanu ReevesJohn Wick.
The
Continental sarà presentato come una serie
TV di tre serate come eventi speciali, prodotta per Starz da
Lionsgate Television.
Colin Woodell (The Flight
Attendant) è stato scelto come protagonista in The
Continental, e interpreterà Winston Scott,
la versione più giovane del personaggio di Ian
McShane dei film di John Wick. L’attore si unisce a
Mel Gibson che è stato
annunciato ieri.
Oltre a Colin
Woodell sono stati annunciati anche Hubert Point-Du
Jour (The Good Lord Bird), Jessica Allain (The Laundromat), Mishel
Prada (Vida), Nhung Kate (The Housemaid) e Ben Robson (Animal
Kingdom) sono anche i protagonisti insieme a Woodell e Gibson.
Point-Du Jour interpreterà Miles; Allain interpreta Lou; Prada
interpreterà KD, Nhung Kate sarà Yen e Robson interpreterà
Frankie.
The Continental, la serie tv
The
Continental esplorerà l’origine dietro l’hotel
per assassini, che è diventato sempre più il fulcro dell’universo
di John Wick. Questa serie sarà raccontata attraverso gli occhi e
le azioni di un giovane Winston Scott, che viene trascinato nel
paesaggio infernale di una New York del 1975 per affrontare un
passato che pensava di essersi lasciato alle spalle. Winston
traccia un percorso mortale attraverso il misterioso mondo
sotterraneo di New York nel tentativo straziante di impadronirsi
dell’iconico hotel, che funge da punto d’incontro per i criminali
più pericolosi del mondo.
The Continental è l’annunciata
serie evento prequel del franchise cinematografico con
Keanu ReevesJohn
Wick. The
Continental sarà presentato come una serie TV di
tre serate come eventi speciali, prodotta per Starz da
Lionsgate Television.
The Continental: quando esce e
dove vederla in streaming
The Continental arriverò nel 2022
su Starz. The Continental in streaming debutterà
su StarzPlay
The Continental: trama e cast
The
Continental esplorerà l’origine dietro l’hotel
per assassini, che è diventato sempre più il fulcro dell’universo
di John Wick. Questa serie sarà raccontata attraverso gli occhi e
le azioni di un giovane Winston Scott, che viene trascinato nel
paesaggio infernale di una New York del 1975 per affrontare un
passato che pensava di essersi lasciato alle spalle. Winston
traccia un percorso mortale attraverso il misterioso mondo
sotterraneo di New York nel tentativo straziante di impadronirsi
dell’iconico hotel, che funge da punto d’incontro per i criminali
più pericolosi del mondo.
In The
Continental protagonisti sono Colin Woodell (The
Flight Attendant) che è stato scelto come protagonista in
The Continental, e interpreterà Winston
Scott, la versione più giovane del personaggio di Ian
McShane dei film di John Wick. Mel Gibson interpreterà un personaggio di nome
Cormac. Nel cast anche Hubert Point-Du Jour (The Good Lord Bird),
Jessica Allain (The Laundromat), Mishel Prada (Vida), Nhung Kate
(The Housemaid) e Ben Robson (Animal Kingdom) sono anche i
protagonisti insieme a Woodell e Gibson. Point-Du Jour interpreterà
Miles; Allain interpreta Lou; Prada interpreterà KD, Nhung
Kate sarà Yen e Robson interpreterà Frankie.
La serie tv
The
Continental è un adattamento della saga
cinematografica della Lionsgate scritta da Derek Kolstad,
John Wick. I produttori esecutivi Greg Coolidge
(Wayne, Un poliziotto in prova) e Kirk Ward (The
Turkey Bowl, Wayne) sono autori e showrunner.
Il produttore esecutivo Albert
Hughes (The Good Lord Bird – La storia di John Brown, Codice
Genesi)dirigerà gli episodi “Prima Notte” e “Terza Notte” ed è
produttore esecutivo di tutti e tre; Charlotte Brändström (Il
Signore degli Anelli, The
Witcher) dirigerà l’episodio “Seconda Notte”; Basil Iwanyk
ed Erica Lee, Chad Stahelski, Derek Kolstad, David Leitch, Shawn
Simmons, Paul Wernick, Rhett Reese e Marshall Persinger della
Thunder Road Pictures saranno anche produttori esecutivi.
La saga di
John Wick comprende tre film di successo, che hanno
incassato oltre 600 milioni di dollari al botteghino mondiale, con
ogni capitolo che ha quasi raddoppiato il precedente. John Wick
4 sarà nei cinema nel 2023.
Attenzione: l’articolo
contiene spoiler del film
No Time To Die
Il 25º film di James
Bond, No Time To Die, offre un finale
senza precedenti nella storia del franchise. Audace e potente, ma
scelto con fermezza fin dall’inizio e mai messo in discussione
dalla produzione o dal
regista Cary Joji Fukunaga. A confermare la
decisione sono i montatori Tom Cross ed
Elliot Graham, affermando che l’uscita di scena
del James
Bond di Daniel Craig non era ”mai stata un
dubbio”.
No Time To Die è uscito nelle sale con più di
18 mesi di ritardo. Dopo la lunga attesa, gli spettatori hanno
potuto vedere come l‘agente
007 viene ucciso. Daniel Craig ha
interpretato un James Bond più sensibile, emotivo, che
diventa padre e cerca di costruire una famiglia con l’amante
Madeleine. Non manca ovviamente la lotta al male contro il
temibile criminale Safin, interpretato da Rami Malek. È durante uno scontro a sangue tra
i due che Safin infetta Bond con dei
nanobot, programmati con il codice genetico di Madeleine.
In questo modo, basterebbe un tocco di Bond alla compagna
o alla figlia Mathilde per ucciderle. 007
comprende che non può liberarsi dal virus in alcun modo e accetta
di sacrificarsi per la sua famiglia e per il mondo.
In un finale emozionante,
Bond rimasto solo chiede di poter fare un ultimo saluto
alla compagna e, dopo la chiamata, viene ucciso da una serie di
missili. Dopo più di 60 anni di morti scampate, 007 questa
volta muore veramente.
Il finale di No Time To Die:
l’unico aspetto invariabile
James Bond affronta il suo
destino mortale come i missili che lo colpiscono: l’agente
britannico, apparentemente indistruttibile, in No Time To
Die è mostrato in tutta la sua umanità. L’addio al
Bond di Daniel Craig è sicuramente d’effetto, audace
ma consapevolmente costruito dal regista Fukunaga.
Stando alle parole degli editor
Cross e Graham nell’intervista
con IndieWire, ”non c’erano alternative”: No Time To Die doveva avere questo finale. I
montatori raccontano di aver discusso con
Fukunaga altre sezioni del film in fase di
lavorazione, come la sequenza pre-credits, ma il finale è sempre
stato una certezza. La scelta rischiosa di uccidere Bond
sembra però essere stata ben progettata: il successo del film al
botteghino ne è la conferma.
Come si legge alla fine dei titoli
di coda,
”James Bond will return”. I
produttori sembrano avere le idee chiare, ma per ora non si
sbilanciano. Il finale più che chiudere la storia di James
Bond, sembra aprire a nuove possibilità. Si vedrà un nuovo
attore nei panni di 007, dopo il congedo di Daniel
Craig? Nasceranno degli spin-off da No Time To
Die? Fino all’uscita di Bond 26, possiamo solo
immaginare alcuni possibili scenari.
Star principale della sesta giornata
della Festa del
Cinema di Roma, Quentin Tarantino ha
incontrato il pubblico e ricevuto il premio alla carriera dalle
mani di Dario Argento. Nel corso dell’incontro, il regista ha
parlato di Kill Bill 3 come suo possibile ultimo film, di
ciò che ancora sogna e di quello che farà, ma soprattutto ha
espresso il desiderio di dirigere uno Spaghetti Western
multilingua.
“Non è il mio prossimo film. È
un pezzo di qualcos’altro che sto pensando di fare ma non ho
intenzione di descrivere di cosa si tratta. Ma oltre a questo,
dovrebbe esserci uno Spaghetti Western. Non vedo l’ora di girare
quella [cosa] perché sarà davvero divertente. Perché voglio girarlo
in stile Spaghetti Western, dove tutti parlano una lingua diversa.
Il Bandido messicano è un italiano; l’eroe è un americano; il
cattivo sceriffo è un tedesco; la ragazza messicana del saloon è
israeliana. E tutti parlano una lingua diversa. E voi gli attori
non si capiranno e parleranno solo quando un altro ha smesso di
parlare”.
Sembra davvero un progetto
sperimentale che potrebbe essere anche una sorta di rinnovamento
nel linguaggio e nell’estetica tarantiniana che, nonostante gli
anni, rimane legata al mito del cinema italiano degli anni ’70.
Il network americano
NBC ha diffuso il promo e la trama di
La Brea 1×05, il quinto episodio della nuova serie
tv La
Brea.
In La Brea 1×05
che si intitolerà “The Fort” Eve, Levi e il resto della
squadra di ricerca esplorano un misterioso forte che solleva più
domande che risposte. Con l’aiuto di un nuovo alleato, Gavin e
Izzy intraprendono una missione pericolosa e non autorizzata per
salvare la loro famiglia nonostante gli avvertimenti del governo
che potrebbero causare un disastro senza precedenti.
La Brea 1×05
La Brea è
la nuova serie tv drammatica americana creata da David
Appelbaum per il network americano NBC. Nella serie Quando
un’enorme voragine si apre nel mezzo di Los Angeles e attira
centinaia di persone ed edifici nelle sue profondità, coloro che vi
cadono si ritrovano in una terra primordiale misteriosa e
pericolosa, dove non hanno altra scelta che unirsi per
sopravvivere. Lo spettacolo segue una famiglia, distrutta dagli
eventi, che cerca di tornare insieme.
Protagonisti di La
Brea sono Natalie Zea come Eve
Harris, Eoin Macken come Gavin Harris,
Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina
Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki
come Izzy Harris e Jack Martin come Josh
Harris. Nel cast anche Natalie Zea come Eve
Harris, Eoin Macken come Gavin Harris,
Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina
Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki
come Izzy Harris, Jack Martin come Josh Harris,
Veronica St. Clair come Riley Velez, Rohan
Mirchandaney come Scott, Lily Santiago
come Veronica, Chloe De Los Santos come Lily,
Jon Seda come Dr. Sam Velez e Angel
Parker.
Nia DaCosta, tra le
filmmaker più interessanti del panorama cinematografico
contemporaneo, è stata assunta dalla Marvel per dirigere il secondo film
dedicato a Captain Marvel, che si intitolerà
The
Marvels, e, mostrando subito il suo carattere, è entrata a
gamba tesa sull’annosa questione della “responsabilità” alla fine
di Infinity War.
Per DaCosta l’intero fiasco dei
Vendicatori è stato causato dal rifiuto di Captain
America di sacrificare Visione all’inizio di
Infinity War. In un’intervista con
Inverse, spiega che se Steve Rogers fosse
stato logico, avrebbe convenuto che sarebbe valsa la pena perdere
l’androide senziente rispetto ai milioni di morti
nell’universo.
“Una cosa che voglio dire in
modo un po’ irriverente su Captain America è che lo Snap è tutta
colpa sua, anche se stava cercando di fare del suo meglio, cercando
di fare la cosa giusta. Esiste un mondo in cui lui è un cattivo
perché, alla fine di tutto, avrebbe dovuto sacrificare Visione. Ha
scelto la vita di un robot, anche se senziente, rispetto alla
salvezza dell’intero universo.”
The
Marvels, il sequel del cinecomic Captain
Marvelcon protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman. Nel
cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms.
Marvel, che vedremo anche
nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità.
Nessun dettaglio sulla trama del
sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe
spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri.
Naturalmente, Brie
Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il
sequel di Captain
Marvelarriverà il 17 febbraio 2023.
Florence
Pugh, attrice nominata agli Oscar per la sua
performance in Piccole Donne di Greta
Gerwig, ha interpretato quest’anno anche Yelena
Belova in Black Widow, arricchendo il MCU di un personaggio allo stesso
tempo buffo e carismatico, che ha fatto breccia nei cuori dei
fan.
Tuttavia il successo di Yelena
presso il pubblico non ha convinto chi di dovere a inserire il
personaggio nei tanto amati costumi di Halloween che negli Stati
Uniti sono un vero e proprio rito impegnativo, una cosa davvero
seria!
E infatti, Florence
Pugh ha espresso il suo disappunto via social, quando
si è trovata di fronte a una vetrina di costumi di Halloween con i
travestimenti di Vedova Nera e Guardiano Rosso, ma
niente Yelena!
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Con l’uscita di Eternals
che si avvicina, cominciano ad emergere tanti nuovi dettagli sul
film e in particolare sui personaggi e le creature che vedremo
coinvolte in questa nuova avventura Marvel Studios.
Nel film, come sappiamo,
debutteranno i Devianti, creature malvagie che sono i principali
nemici degli Eterni, mandati sulla Terra dai Celestiali per
distruggerli. Tuttavia, questi Devianti non sono esattamente come
li conosciamo dai fumetti, ma sono stati rappresentati in modo
leggermente diverso. Ecco cosa ha detto in merito il produttore del
film, Nate Moore:
“Come sai, i Devianti nei
fumetti sono chiamati ‘Persone che cambiano’, non esistono due
Devianti uguali. Quindi nel nostro film non ci saranno due Devianti
uguali. Sono una sorta di predatori parassiti, quando uccidono un
predatore nel film, prendono la forma di quel predatore. Quindi
sono una sorta di Devianti simili a pipistrelli. C’è un Deviante
simile a un lupo. C’è un Deviante che assomiglia a tutti i tipi di
creature del mito e della leggenda nella storia. E questi sono i
Devianti che gli Eterni sono stati mandati a sradicare, per aiutare
l’umanità a progredire. Poiché i devianti sono le persone che
cambiano, sono disponibili in tutte le forme e dimensioni
diverse.”
Quindi, mentre i Devianti sono
sempre rappresentati come esseri mostruosi in modo univoco,
l’adattamento cinematografico di Eternals li porterà a un livello completamente nuovo
dando a quasi tutti loro tratti animaleschi.
Eternals,
il film
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Secondo una indiscrezione diffusa da
Daniel “DanielIRPK” Richtman su
Patreon (tramite
Comicbook), Sony Pictures renderà disponibile on line il primo
trailer di Uncharted questo giovedì, 21 ottobre.
La notizia genera sicuramente molto
scalpore, soprattutto perché questo film, adattamento dell’omonimo
videogioco, è in lavorazione da così tanto tempo che è diventato
quasi mitologico, mentre i fan fremono all’idea si sapere qualcosa
in più sul loro eroe, Nathan Drake.
Tutto quello che sappiamo su
Uncharted
In Uncharted, Tom
Holland sarà Nathan Drake, mentre Mark
Wahlberg vestirà i panni di Sully Sullivan. Non
tutti sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare
l’eroe del titolo anni fa quando David O.
Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli
anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come
una origin story.
La sceneggiatura del film, che
arriverà al cinema l’11 febbraio 2022, è stata firmata
da Art Marcum, Matt
Holloway e Rafe Judkins, e
racconterà le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni
giovanili mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti
conosciamo.
Vi ricordiamo che Uncharted sarà
la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation
Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da
Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation
Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.
In un’intervista con THR,
Kevin Feige parla di come Eternals,
il prossimo film del Marvel Cinematic Universe in arrivo
al cinema il 3 novembre, renda omaggio a Jack
Kirby e del debito che il film ha nei confronti del
celebre creatore di fumetti. Feige nota anche quanto sia stato
sfortunato che Kirby non sia mai vissuto per vedere quanto le sue
storie sarebbero diventate davvero potenti e di successo, come
parte del MCU. Feige chiarisce che Eternals,
e gran parte dell’MCU nel suo insieme, hanno avuto
una spinta iniziale a causa delle idee di un uomo e della
trasformazione in forma di fumetto in quelle idee.
“L’intero film è una lettera
d’amore a ciò che un uomo è stato in grado di fare con una matita,
seduto a una piccola scrivania sulla costa orientale. L’altro
giorno pensavo, ‘Che bello vivere nella linea temporale in cui
William Shatner è davvero andato nello spazio?’ Uno dei contro
però, è che viviamo in un momento storico in cui Jack Kirby non ha
mai potuto vedere quanto potessero diventare davvero di successo le
sue idee.”
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Dopo aver interpretato
personaggi storicamente vissuti e assai controversi come Buscetta e
Craxi, che gli sono valsi premi e riconoscimenti, oltre che il
plauso del pubblico, Pierfrancesco Favino torna in Promises,
diretto da Amanda Sthers per confrontarsi con una dimensione
più eminentemente privata. Si trova infatti a tracciare la parabola
di vita di un mercante di libri italo-londinese alle prese con un
amore mancato e molti rimpianti e a dare corpo alla visione
esistenziale di Sthers, regista, sceneggiatrice e scrittrice
francese, già autrice della commedia
Madame.
La trama di
Promises
In Promises
Alexander, Pierfrancesco Favino, è un commerciante di libri
antichi. È sposato ed ha una figlia. Una sera ad una festa tra
amici incontra Laura, Kelly Reilly. Tra i due scatta il colpo di fulmine e
nell’arco di quella serata entrambi si rendono conto che forse la
vita che hanno vissuto fino a quel momento e che stanno continuando
a costruire, non è il migliore dei mondi possibili. Se infatti
Alexander ha già una famiglia, anche Laura sta per sposarsi. Così
entrambi, pur travolti da un sentimento inaspettato, decidono di
tener fede alle promesse fatte, agli impegni presi, e si
allontanano. Questo amore mai vissuto pienamente li accompagna però
per tutta la vita, lungo una serie di incontri casuali e occasioni
mancate, spingendoli continuamente a chiedersi come sarebbe stato
se …
Tra promesse, rimpianti,
desideri e voli d’immaginazione, con poca organicità
A giudicare dalla
locandina, che ritrae i due protagonisti stretti in un abbraccio
sotto una pioggia battente, c’era il forte rischio che
Promises fosse un melodramma strappalacrime
indigesto, al netto della bravura di interprete di Pierfrancesco Favino. Questo è un esito che il film
riesce ad evitare. Sthers, che ne è anche sceneggiatrice e
produttrice – nonché autrice del romanzo da cui è tratto – riesce a
renderlo interessante trasformando la storia di un amore nel
racconto di una vita, quella del protagonista, il cui leitmotiv
sembra essere l’accettazione del fatto che le cose non sempre vanno
come si vorrebbe, che se non si è riusciti a cogliere l’attimo, si
può solo immaginare ciò che non si è vissuto. Così facendo, però,
non si gode il presente, continuando a sperare di avere una seconda
possibilità. Inseguire l’illusione di un tempo circolare, dunque, o
accettare la sua linearità e vivere il presente? In questo dubbio
amletico il protagonista si dibatte. In fondo anche la sua passione
per i libri antichi rispecchia questa nostalgia per il passato, per
ciò che è stato e non può essere più, di una giornata al mare col
padre, tanti anni prima.
Pierfrancesco Favino – foto di Gianni Fiorito
Promises è
vivacizzato dall’efficace ambientazione che ben riporta lo
spettatore soprattutto agli anni Ottanta, complice la colonna
sonora di Andrea Laszlo De Simone che vi si accorda
perfettamente nei brani originali, ma anche grazie a quelli di noti
artisti dell’epoca, come Joy Division, Cure, Joe
Jackson. Vi sono
anche bei momenti di convivialità tra Alexander e i suoi due amici
di sempre, interpretati da Deepak Verma e Kris
Marshall. C’è il racconto di un uomo, delle sue inquietudini e
fragilità. Un uomo la cui esistenza è stata segnata da perdite e
momenti difficili, che lo hanno portato al punto in cui lo si vede.
La regista si scosta così dal semplice racconto di un’amore
travagliato. Apprezzabile sicuramente questo aspetto, che insieme a
una filosofia del tempo proustiana e ad una porta lasciata aperta
all’immaginazione, costituisce l’esposizione di una vera e propria
concezione di vita. Spunto di riflessione senz’altro
interessante.
Purtroppo, però, la
regista e sceneggiatrice, perde di vista l’organicità del lavoro,
specie nella seconda parte, in cui l’alternanza di flashback e
flashforward diventa quasi frenetica e finisce per essere perfino
confusiva. Si ha davvero l’impressione che qualcosa sia sfuggito di
mano a Sthers,
nonostante abbia a disposizione un grande interprete come Pierfrancesco Favino e una protagonista femminile
efficace come Kelly Reilly – L’appartamento
spagnolo, Orgoglio e pregiudizio, Sherlock Holmes – con quell’aura elegante e
sensuale, molto adatta al ruolo di Laura.
Promises
resta comunque un’occasione per tornare al cinema, se vi piacciono
le storie d’amore, e più quelle impossibili. Il film gode di un
cast internazionale di ottimi attori – accanto a Favino e
Reilly anche Jean Reno – e la regista propone una
sua visione originale, anche se a volte questa si presenta in modo
un po’ confuso. In Promises si ritroverà chi, come il
protagonista, è campione di missed opportunities e spera
sempre di approdare a una land of second chances.
A tutti i fan accaniti degli
horror è
sicuramente capitato di pensare a come si comporterebbero se
fossero personaggi un racconto dell’orrore, che ruolo potrebbero
svolgere e che decisioni prenderebbero per poter sopravvivere. Le
tipologie di personaggi dei film horror sono parecchie e mente alcune sono
completamente scomparse, altre rimangono evergreen. Ma vi siete mai
chiesti che tipo di personaggio interpretereste, in base al vostro
segno zodiacale?
Ariete: Quello che non è
abbastanza spaventato
C’è uno strano rumore che
proviene dal seminterrato e questo tipico personaggio vuole sempre
“controllare”. Tutti i compagni gli gridano: “Non entrare lì
dentro!” ma l’Ariete del film non ha paura — o forse non
abbastanza. Gli Ariete sono notoriamente coraggiosi e tenaci,
disposti e desiderosi di abbracciare nuove avventure e vedere nuovi
posti.
Una misteriosa vacanza gratis su
un’isola remota con un misterioso ospite? Ci andranno subito! Una
strana telefonata con una voce confusa che fa strane domande?
Casey Becker di Scream risponde al telefono con un sorriso
rilassato, incanalando totalmente la nonchalance dell’Ariete. Il
loro sfrenato ottimismo impedisce loro di avere troppa paura di
quasi tutto.
Toro: lo scettico
Il Toro è un segno fisso e,
come tale, ama la sua routine. Tutto ciò che si allontana dalle
loro abitudini, è un cambiamento sgradito. Questo include
ovviamente assassini in fuga, fantasmi e altre cose
paranormali.
I Toro vogliono essere tranquilli e
indisturbati, quindi vorranno comportarsi come se non stesse
succedendo nulla di spaventoso e tornare a qualsiasi attività sia
stata interrotta da uno scricchiolio o da una voce incorporea. Si
fidano solo dell’evidenza, quindi un Toro dovrebbe vedere il
fantasma con i propri occhi, come Josh Lambert di
Insidious, prima di accettare finalmente che
sia reale.
Gemelli: la final girl
Le migliori Final
Girls nei film horror sono iconiche, e un Gemelli ci
starebbe proprio bene. I Gemelli sono intelligenti e adattabili: la
combinazione perfetta per una Final Girl. Essere in grado di
ribaltare la situazione in un attimo è importante quando si cerca
di sopravvivere in un film horror.
La Final Girl è estroversa e
piacevole, ma anche intelligente, proprio come i Gemelli. Possono
sia trovare una via di uscita da una situazione difficile con un
rapitore, o superare in astuzia qualsiasi spirito o nemico della
vita reale sia sulla loro strada. Nel caso di Dani
di
Midsommar, è stata in grado di lottare per la sopravvivenza
all’interno della setta e allo stesso tempo di vendicarsi di
Christian per il modo in cui l’ha trattata.
Cancro: l’amante protettivo
Anche se i Cancro
odierebbero i film horror come Midsommar dove gli amanti vengono
separati, potrebbero essere i loro propri Amanti da film horror.
“Gli Amanti” è un altro tropo comune nei film horror e la coppia
ufficiale del gruppo di amici, di solito.
La profondità emotiva di un Cancro
è combinata con la loro lealtà verso il partner e la loro natura
protettiva, come la lealtà e la protezione reciproca di
Ed e Lorraine Warren in The Conjuring, che insieme fanno una squadra
perfetta. L’intuizione del Cancro li aiuterebbe a prendere
decisioni rapidamente ed efficacemente per aiutare a salvare
l’altra metà.
Leone: il leader
I Leoni sono leader nati e
sicuri di sé e sarebbero quelli che riuniscono tutti per lavorare
su un piano d’azione comune, come Curt Vaughan in
The Cabin In The Woods. Le persone si affidano
infatti istintivamente ai leoni come guida e comando.
Sono anche grandi cheerleader,
quindi potrebbero fare un discorso ispiratore e non lascerebbero
nessuno a morire. I Leo non si arrendono mai e hanno molta
determinazione quando si tratta di raggiungere i loro obiettivi,
che sono caratteristiche chiave per far sopravvivere il gruppo
mentre si cerca di placare le creature infernali.
Vergine: il messaggero
C’è sempre qualcuno, sia esso un
individuo locale in una città spettrale, che ha qualche intuizione
su ciò che sta succedendo e dà un avvertimento ai personaggi
principali del film. Questo messaggero è una Vergine, e l’esempio
perfetto si vede quando Andre Hayworth escalama
una delle citazioni più memorabili di un film di Jordan
Peele che rimarrà per sempre negli spettatori: “Get
Out!“
I Vergine sono notevolmente
affidabili, quindi dovrebbero essere affidabili quando dicono che
un mostro attraversa la città ogni notte a mezzanotte o che la
sventura attende chiunque entri nella vecchia villa sulla collina.
Sono anche abbastanza pazienti da aspettare che la gente si renda
conto che hanno ragione.
Bilancia: L’amante romantico
La vivace e civettuola
Bilancia è l’altra metà della coppia degli innamorati. La loro
natura idealista permette loro di connettersi ancora con il loro
partner, anche nel momento del pericolo. I Bilancia sono anche i
diplomatici dello zodiaco e sono bravi a prendere decisioni in
coppia o in gruppo.
I Bilancia possono trovare tempo
per il romanticismo in qualsiasi situazione ed essere in grado di
ideare un piano di sopravvivenza per il loro partner e per loro
stessi, come Dani e Jamie, che si sono innamorati e hanno
combattuto i fantasmi in The Haunting Of Bly Manor. Tuttavia, la loro
tendenza a farsi prendere da un momento romantico potrebbe avere
conseguenze fatali.
Scorpione: il cattivo/complice
segreto
Gli Scorpioni amano i
segreti, quindi avere un piano segreto o un ruolo che ha a che fare
con una grande rivelazione è pane per i loro denti. Gli scorpioni
sono anche molto determinati, quindi se hanno un conto in sospeso o
vogliono creare un po’ di caos, faranno di tutto per raggiungere i
loro obiettivi. Uno Scorpione potrebbe tirare fuori uno dei più
scioccanti colpi di scena dei film horror con la sua rivelazione,
come Billy Loomis che rivela di essere
Ghostface in Scream.
Gli Scorpioni sono abbastanza
coraggiosi da mettersi proprio di fronte al loro nemico senza
temere nulla. Se non sono il vero e proprio cattivo, possono essere
il perfetto complice in incognito, poiché gli Scorpioni sono
assolutamente leali nei confronti di chi si guadagna la loro
fiducia.
Sagittario: il rilassato
C’è un personaggio nel
gruppo che semplicemente segue il corso degli eventi, anche vagando
e scomparendo per un po’ prima di ricomparire miracolosamente, come
Marty Mikalski in The Cabin In The
Woods. Un Sagittario è avventuroso e alla mano e potrebbe
navigare in un paesaggio dell’orrore da solo se dovesse farlo.
Il Sagittario è anche di solito
saggio e offre un’opinione arguta al gruppo su qualcosa che gli è
sfuggito o può impedire che un disaccordo distrugga la squadra.
Mikalski ha saggiamente notato: “Noi non siamo quello che siamo”,
il che indicava il piano di The Facility per il
gruppo prima che fosse rivelato.
Capricorno: lo scienziato
pazzo
Se c’è un segno che potrebbe essere
così preso dalle sue ambiziose imprese scientifiche da creare un
mostro assassino o una malattia mortale, come nel
Frankenstein di Gene Wilder, è il
Capricorno. I capricorni sono laboriosi, a volte anche
stacanovisti, e fanno molta fatica a rinunciare alle cose.
Se volessero riportare in vita
qualcuno o presentarsi davanti alla comunità scientifica con una
grande scoperta, niente potrebbe ostacolarli, non importa quali
saranno i risultati (o i disastri) lungo la strada. E sicuramente
correggerebbero tutti quelli che pronunciano male il loro nome,
come il dottor Frankenstein.
Acquario: Il cacciatore di
fantasmi/detective
Gli Acquario sono gli
altruisti del gruppo e hanno un forte senso della giustizia, come
l’ispettore Dave Toschi che insegue senza sosta
l’assassino in Zodiac. Sono molto intelligenti ed eccellenti
risolutori di problemi, il che li rende i perfetti Ghosthunter o
detective del gruppo principale.
Farebbero qualsiasi cosa in loro
potere per proteggere gli altri e non hanno paura di pensare fuori
dagli schemi per trovare soluzioni, il che si rivela indispensabile
quando hanno a che fare con il paranormale o serial killer
imprendibili.
Pesci: Il fantasma
Si dice che i fantasmi
siano legati a forti eventi emotivi e che possano facilmente
percepire i sentimenti degli altri e far sentire anche le loro
emozioni. Anche i Pesci hanno questo talento, in quanto sono
altamente empatici. Ci sono alcuni fantasmi piuttosto terrificanti
nei film horror, ma un Pesci sarebbe molto più gentile, come il
dottor Malcolm Crowe ne Il sesto
senso.
Sono anche molto creativi, il che
risulterebbe utile interpretando un fantasma, dato che molte
infestazioni nei film horror sono un po’ un cliché. Uno spirito
dovrebbe essere veramente innovativo per ottenere una reazione
dalle persone, e un Pesci sarebbe in grado di farlo.
La Disney ha
dichiarato ufficialmente che la data di uscita del quinto
capitolo di Indiana Jones sarà posticipata al
30 giugno 2023. Il ritardo rispetto a quanto precedentemente
annunciato è di 5 mesi. La motivazione della nuova data è dovuta ai
cambiamenti ”legati alla produzione”. Le riprese di
Indiana Jones
5 sono iniziate nei primi mesi del 2021 e il film è
ancora in fase di lavorazione. É probabile però che
l’infortunio accaduto sul set alla star del film Harrison
Ford abbia contribuito al prolungarsi delle
tempistiche di realizzazione.
Il primo annuncio dell’arrivo di
Indiana Jones 5 è stato fatto nel 2016, ma da
allora il film ha incontrato una serie di problemi, passando
attraverso più autori e un cambiamento di regista. Finalmente però,
con la rivelazione del cast e l’avvio della produzione all’inizio
di quest’anno sembrava che il progetto si stesse concretizzando.
L’uscita del film era stata annunciata per Luglio 2022.
Sfortunatamente, durante le riprese non sono mancate le difficoltà:
Harrison Ford, interprete di Indiana
Jones, si è
ferito ad una spalla mentre era sul set. Nonostante il
regista James
Mangold abbia dichiarato di poter proseguire le
riprese senza intoppi, forse l’infortunio della star ha rallentato
la lavorazione.
In ogni caso, le ultime foto
rilasciate mostrano che Ford è tornato sul set di
Indiana Jones 5. Salvo imprevisti, le riprese
dovrebbero concludersi a breve. Considerando l’uscita nelle sale
posticipata, Mangold ha a disposizione più tempo
per lavorare sulle immagini: la realizzazione di un film di
Indiana Jones è un’impresa enorme. Implica
complessi lavori di post-produzione e
effetti di de-aging. Considerando il poco entusiasmo suscitato
dal quarto film della serie,
Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, sembra
che la Disney e la Lucasfilm
stiano puntando molto su Indiana Jones 5. Se la
data rimarrà quella annunciata, il 2023 sarà un grande anno per la
Lucasfilm con l’ultimo Indiana Jones e il
film di
Star WarsRogue Squadron a distanza
di sei mesi l’uno dall’altro.
Il cast di Indiana Jones 5
Insieme a Harrison Ford, che interpreta per l’ultima
volta l’investigatore protagonista, sul set di Indiana
Jones 5 c’è anche Phoebe
Waller-Bridge nel ruolo di protagonista
femminile. Altre new entry sono Mads
Mikkelsene l’attore
tedescoThomas
Kretschmann. Il regista è James
Mangold, che prende il posto di Steven Spielberg, autore di tutti e quattro i
precedenti Indiana Jones.
E’ disponibile su Netflix dall’8
ottobre 2021 Mio fratello, mia sorella, il nuovo
film di Roberto Capucci (al secondo lungometraggio
dopo Ovunque tu sarai) che è entrato subito nella
top 10 dei titoli più visti in Italia sulla piattaforma.
Mio fratello, mia sorella: figure fantasma permeano una
sceneggiatura debole
Due fratelli, Nik
(Alessandro
Preziosi) e Tesla (Claudia
Pandolfi) si rincontrano dopo la morte del padre per
spartirsi l’eredità. I voleri del padre defunto lasceranno i due
fratelli attoniti, giacché questi non ha lasciato né soldi al
figlio né la casa alla figlia, come era stato precedentemente
pattuito; al contrario, la casa diviene un bene condiviso di cui
entrambi figurano proprietari. Il desiderio del padre è infatti che
i due fratelli vivano per un anno assieme nella casa in cui sono
cresciuti e proprio la nuova convivenza fungerà da spartiacque tra
la vita precedente e futura dei protagonisti, con Nick che dovrà
capire come relazionarsi col nipote Sebastiano
affetto da schizofrenia (Francesco Cavallo),
mentre Tesla imparerà a lasciarsi andare.
Mio fratello, mia sorella riprende
il sodalizio tra Mediaset e Netflix partito dal teen drama Sulla stessa onda, che descrive un’emozionante
traiettoria di formazione di due giovani ragazzi siculi, che
approderanno a una nuova consapevolezza identitaria. Sulla stessa
onda ha saputo adeguarsi perfettamente allo standard dei prodotti
per giovani adulti che circolano su Netflix, configurandosi in
breve tempo come uno dei film in tendenza sulla piattaforma.
Capucci, col supporto della Lotus
Production – Leone Film Group, segue la scia delle
produzioni Mediaset-Netflix, confezionando un dramma familiare che
mira ad abbracciare la nuova dimensione di distribuzione mediale,
pur permanendo intrinsecamente legata agli stilemi e alle leggi
narrative dei prodotti televisivi Mediaset.
Preziosi e Pandolfi prendono le
redini di una storia che, purtroppo, pecca di sovraesposizione
tematica pathos fuori rotta, che non riescono a intercettare in
maniera incisiva l’occhio dello spettatore. Le traversie della
famiglia protagonista vengono inutilmente spettacolarizzate e
quello che puntava ad essere un racconto delicato della sinergica
fratellanza che viene progressivamente abbracciata, risulta una
mistura narrativa di difficile comprensione, in cui la malattia
prende irrimediabilmente i riflettori. Il dosaggio degli elementi
narrativi in Mio fratello, mia sorella, non è
calibrato in maniera ottimale e i due grandi attori protagonisti
faticano a portare sulle spalle il peso di un arco narrativo male
articolato;
I meccanismi di azione-reazione
appaiono sregolati, sanciti da toni patetici che vanno
incanalandosi anche fisicamente, tramite un’interazione aggressiva
e urlata tra i personaggi che suggella un indagine di anatomia dei
rapporti mancata, una reiterazione di topi narrativi estremamente
ridondanti che, purtroppo, rievocano in maniera tangibile la
memoria dei prodotti seriali Mediaset di cui entrambi gli attori
sono stati protagonisti.
Mio fratello, mia sorella: un prodotto ancora legato alle
logiche televisive
Il fantasma della figura paterna
funziona come deus ex-machina che fatichiamo a percepire
chiaramente tra le mura di un’abitazione marchiata dalla malattia
del non detto. Ci sono dialoghi, azione fisiche e mentali che
percepiamo come ingombranti, che attanagliano la psiche dei
protagonisti, eppure la sceneggiatura non andrà mai a sviscerarli.
Certamente bisogna premiare il coraggio di Mediaset che sta
provando a farsi strada nella distribuzione digitale, auspicando
tuttavia che si arriverà ad abbandonare le formule del palinsesto
mediatico, in favore di narrazioni più appetibili per il pubblico
giovanile e più fresche dal punto di vista della scrittura.
A Francesco Cavallo va sicuramente
il merito di aver rielaborato il racconto del male, restituendolo
allo spettatore con un metodo attoriale degno di nota per un
esordiente. Come già avevano confermato i protagonisti di
Sulla stessa onda, il punto di forza di
Mio fratello, mia sorella va profilandosi proprio
seguendo il percorso di Sebastiano, forse unico personaggio per il
quale è possibile provare una forte empatia. La caratterizzazione
dei due fratelli appare invece ormai stantia, forzata, nell’ottica
di un quadro di distribuzione che vive di produzioni mediocri e
incentrate su narrazioni di famiglie disastrate, da cui sicuramente
bisognerebbe cercare di allontanarsi.
Per quanto ben gestita,
l’interpretazione di Francesco Cavallo risulta comunque
estremizzata se inserita all’interno di una logica narrativa
sentimentalista, che ricerca nell’apprensione tematica l’unico
canale di affezione da parte dello spettatore. Risulta quindi
piuttosto arduo gettarsi a capofitto nella mischia di avvenimenti
interni alla pellicola, scanditi da un ritmo narrativo mal gestito,
che trova nella polarizzazione del focus narrativo da parte del
personaggio di Sebastiano una mera via di fuga da rapporti –
personali e narrativi – inafferrabili.
L’occasione mancata di Mio
fratello, mia sorella dispiace perché, ancora una volta,
emerge l’attaccamento assiderato dei prodotti Mediaset alla
commiserazione e sfacciataggine emotiva: ne risulta una pellicola
dimenticabile, che perde di veridicità e affetto sincero nei
confronti della materia narrativa.
Il regista e produttore M.
Night Shyamalan sarà il presidente della giuria
internazionale alla 72a Berlinale. “Sono lieto e onorato
che M. Night Shyamalan abbia accettato il nostro invito a ricoprire
il ruolo di presidente della giuria”, ha dichiarato il
direttore artistico del Festival di Berlino, Carlo Chatrian.
“Nel corso della sua carriera ha
plasmato un universo in cui paure e desideri stanno fianco a
fianco, dove i giovani non sono solo i protagonisti ma anche la
forza trainante per superare le paure. All’interno dell’industria
cinematografica statunitense Shyamalan è una figura unica, un
regista che è rimasto fedele alla sua visione. Questa fedeltà al
proprio ideale è anche ciò che cerchiamo nella nostra
selezione”.
Shyamalan ha aggiunto: “Mi sono
sempre sentito un regista indipendente all’interno del sistema di
Hollywood. Sono esattamente quelle cose in noi che sono diverse e
non ortodosse che definiscono la nostra voce. Ho cercato di
mantenere queste cose in me stesso e rallegrare gli altri per
proteggere quegli aspetti nella loro arte e in se stessi. Essere
invitato a far parte della Berlinale è profondamente significativo
per me. Rappresenta il più alto imprimatur per un regista. Essere
in grado di supportare e celebrare il miglior talento al mondo
nella narrazione è un dono che ho accettato con gioia”.
Dopo una versione ibrida nel corso
della pandemia svoltasi quest’anno, il Festival di Berlino tornerà
ad essere un evento di persona dal 10 al 20 febbraio 2022. Eventi
paralleli, l’European Film Market (10-17 febbraio), la Berlinale
Co- Production Market (12-16 febbraio), Berlinale Talents (12-17
febbraio) e World Cinema Fund si concentreranno sulle offerte in
loco e avranno anche una componente online. Inoltre, il Berlinale
Series Market (14-16 febbraio) ospiterà una selezione di proiezioni
di mercato e una conferenza sulle serie di fascia alta.
L’ultimo film di Shyamalan, Old, con Gael García Bernal, Vicky
Krieps e Rufus Sewell, è uscito nelle
sale internazionali durante l’estate. Attualmente il regista sta
lavorando al suo
prossimo film, Knock at the Cabin, che uscirà
nel febbraio 2023.
Amazon Prime Video svela il trailer
del primo film Amazon Original italiano Anni da
cane. La commedia young-adult diretta da
Fabio Mollo viene presentata oggi ad Alice
nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema
di Roma dedicata alle giovani generazioni
Anni da
cane sarà disponibile su Prime Video in Italia dal 22
ottobre e in oltre 240 Paesi e territori nel mondo dal 26
novembre. Il trailer svela anche i primi 30” del nuovo brano
inedito Io e Te, scritto e interpretato da Achille Lauro
per il film, e disponibile su tutte le piattaforme digitali e in
radio da venerdì 22 ottobre.
Anni da
cane racconta la storia di Stella, un’adolescente
impacciata, cinica, piena di immaginazione e tormentata. Dopo un
incidente in auto che le cambia la vita e in cui è coinvolto anche
un cane, si convince che i suoi anni vadano contati come quelli dei
cani: uno ne vale sette, e ora che sta per compiere sedici anni, in
realtà, è una centenaria. Per questa ragione, Stella crede che le
rimanga poco tempo da vivere e decide di stilare una lista di tutte
le cose che vuole fare prima di morire. Con l’aiuto dei suoi
migliori amici, Nina e Giulio, la ragazza comincia così a vivere la
sua vita al massimo, bruciando le tappe per paura di non avere
tempo per fare tutte le esperienze. Ma l’incontro casuale con
Matteo, un coetaneo timido e introverso, metterà tutto in
discussione, stravolgendo totalmente la sua prospettiva.
Anni da cane si unirà alle migliaia di serie e film già
presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni
italiane Amazon Original Dinner Club, LOL: Chi ride è
fuori, FERRO e Celebrity Hunted – Caccia all’uomo
S1 e S2 ; le serie pluripremiate Fleabag e
The Marvelous Mrs. Maisel e i grandi successi
comeJack Ryan, The
Boys, Borat – Seguito di film cinema, Il principe cerca figlio,
Senza Rimorso, Good Omens e Carnival Row, oltre a
contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori
nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori
partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che
della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre serie
Amazon Original di produzione italiana già annunciate sono Vita
da Carlo, All or Nothing: Juventus, The Ferragnez – La
serie, Bang Bang Baby, TheBad Guy, Everybody
Loves Diamonds e Prisma.
Jango Fett è
evidentemente l’uomo con i geni più desiderabili della galassia,
essendo stato esemplare da cui sono stati creati milioni di
Clone Troopers della Repubblica. Queste truppe
divennero una caratteristica essenziale dell’universo di
Star
Wars, agendo come soldati primari per la Repubblica, e
successivamente tradendo i Jedi durante l’infame
epurazione dell’Ordine 66.
Star Wars: The Clone Wars ha dato ai fan uno
sguardo più profondo sui cloni come personaggi durante le sue sette
stagioni e le serie successive, come Rebels e The Bad
Batch, hanno proseguito su questa scia. Come
risultato, i cloni sono diventati molto più che soldati. I fan si
sono affezionati ai cloni, e alcuni sono diventati i loro preferiti
nel corso degli anni.
99
Nonostante sia apparso in
un solo arco narrativo di Clone Wars,
99 è entrato rapidamente nel cuore dei fan. Il
clone difettoso è ritratto come un paria tra i suoi fratelli e gli
viene negata l’opportunità di servire come soldato, venendo invece
relegato a compiti di pulizia sulle piattaforme di addestramento di
Kamino. Tuttavia, questo clone risoluto rimane
positivo, facendo tutto ciò che può per aiutare la causa dei suoi
fratelli.
99 si avvicina alla Squadra
Domino durante il loro periodo di addestramento su Kamino.
Quando Echo e Fives tornano a
casa prima di un’invasione separatista, 99 insiste per fare tutto
il possibile per aiutarli a difendere la loro casa. È in questa
battaglia che 99 muore eroicamente mentre cerca di rifornire i loro
armamenti nel bel mezzo della battaglia. La sua eredità vive,
tuttavia, nel numero di designazione del Bad
Batch, che, come lui, sono considerati cloni
“difettosi”.
Hevy
Il rinnegato residente
della Domino Squad, Hevy fece la sua prima
apparizione nell’episodio della prima stagione di The Clone
Wars intitolato “Rookies“, che diede il
via a uno dei più grandi archi narrativi della storia di Clone
Wars. La sua morte segnò una delle prime morti tragiche che la
serie avrebbe poi esplorato, poiché si sacrificò per far esplodere
i droidi che stavano invadendo la base della sua squadra.
Nonostante le sue limitate
apparizioni, Hevy è ricordato come un’ispirazione: un clone che fu
tanto altruista da dare la vita per tutti i suoi fratelli. Hevy non
ha mai superato la designazione di Rookie, ma è stato il suo
sacrificio che ha permesso ai suoi compagni di sopravvivere per
diventare poi truppe ARC, che è sempre stato il suo sogno.
Omega
Omega è
una nuova aggiunta al canone di Star Wars, e molto sorprendente.
Unico clone femmina conosciuto finora, è diventata parte integrante
del Bad Batch, aiutandoli in una galassia post-Clone Wars. Mentre
si allena sotto l’occhio vigile di Hunter, le sue
abilità continuano a crescere.
Clone unico nel suo genere, Omega
bilancia bene la sua squadra, conferendo un’energia giovanile al
Bad Batch ormai stanco della guerra. Riesce a ravvivare i loro
spiriti dopo il tradimento dell’ex amico
Crosshair, evitandogli alcuni guai lungo la
strada. Con una seconda stagione della serie in arrivo, il ruolo di
Omega nell’universo di Star Wars è appena iniziato.
Comandante Cody
Il comandante
Cody servì nel 212° battaglione sotto la supervisione del
generale Jedi Obi-Wan
Kenobi. I due hanno servito piuttosto bene insieme,
partecipando a diverse missioni importanti, tra cui la sconfitta
del Generale Grievous, fino a quando Cody ha
sparato sul Jedi dopo l’emissione dell’Ordine 66, quasi
uccidendolo.
Cody ha sempre irradiato competenza
e dignità, dimostrandosi il soldato e comandante perfetto. Era
sempre pronto a prendere il comando in operazioni pericolose e ha
sempre combattuto al fianco delle sue truppe. Il suo destino è
rimasto inesplorato dopo l’ascesa dell’Impero, e molti fan hanno
nutrito la speranza che Cody riemerga nella serie Kenobi Disney+ il
prossimo anno.
Echo
CT-1409 divenne noto come
Echo ai suoi compagni di truppa per la sua
tendenza a ripetere gli ordini di un comandante pochi istanti dopo
che erano stati dati. Durante il suo periodo di servizio nella
501esima, Echo è passato da recluta all’ambito grado di soldato
ARC, finché non è sembrato che sia morto durante un’esplosione
durante il raid della Cittadella.
Echo spiccava tra gli altri cloni
del franchise grazie alla sua personalità unica e l’armatura
facilmente identificabile. I fan confidavano in un suo ritorno,
fino a quando la settima stagione di Clone Wars ha
finalmente confermato la sua sopravvivenza. Ora, gli spettatori si
godono la sua permanenza come membro del Bad
Batch.
Wrecker
Il grande e amabile
Wrecker è parte integrante del Bad
Batch ed agisce come muscolo nella maggior parte delle
loro missioni. Prova una fascinazione quasi infantile per le
esplosioni e la distruzione di qualsiasi tipo, e tende a godersi
l’azione in un modo che molti altri soldati non sperimentano.
Nonostante le sue dimensioni
intimidatorie, Wrecker ha davvero un cuore tenero, come dimostra il
suo dolce rapporto con Omega, che tratta come una
sorella minore. È dolce, premuroso e uno dei membri più coraggiosi
della squadra Bad Batch, che combatterà per la sua famiglia fino
alla fine.
Fives
Sempre membro della Squadra
Domino, CT-27-5555, meglio conosciuto come Fives,
è uno dei cloni su cui The Clone Wars si concentra
maggiormente. I fan hanno potuto assistere alla sua ascesa da
novellino a uno dei membri della 501a Legione nel corso di diversi
anni.
Fives ha la particolarità di essere
stato l’unico uomo a scoprire la verità sui chip inibitori inseriti
nella testa di ogni clone, che li avrebbero portati a tradire i
Jedi – il suo unico errore è stato quello di fidarsi del
Cancelliere riportandogli questa informazione. Fives fu
tragicamente ucciso prima che potesse rendere pubblica la sua
conoscenza, e i fan si chiederanno sempre cosa sarebbe successo se
fosse stato in grado di avvertire i Jedi.
Hunter
Il leader di Clone
Force 99, Hunter ha sensi potenziati e un attitudine al
fashion alla Rambo. Ha guidato la sua squadra in molti momenti
difficili, compreso il tradimento di uno di loro. È un comandante e
un soldato pienamente capace, che si è guadagnato molte
vittorie.
Ciò che distingue Hunter, tuttavia,
non è la sua abilità in battaglia, ma la qualità del suo carattere.
Accoglie la giovane Omega dopo il tradimento dei cloni, diventando
essenzialmente il suo padre surrogato, e mette continuamente in
gioco la sua vita per proteggere i suoi compagni di squadra. Il suo
altruismo e la preoccupazione estroversa per gli amici lo rendono
il clone perfetto da seguire in una galassia che è andata fuori
strada.
Captain Rex
Il capitano
Rex è forse il clone più riconoscibile dell’universo di
Star Wars. Dai caratteristici segni blu sulla sua armatura e le
pistole a doppia impugnatura, Rex è diventato in molti sensi il
volto della serie Clone Wars. Anche dopo la
conclusione di quella serie, il Capitano Rex ha continuato a
migliorare col tempo.
Rex è amato dai fan del franchise
non solo per la sua importanza, ma per la sua fermezza. È un uomo
che rimarrà sempre fedele alla sua morale, anche se ciò significa
estrarre un chip inibitore dalla sua testa per farlo. Rex è un
grande soldato e un uomo buono, che combatterà fino all’ultimo per
ciò in cui crede.
Boba Fett
Boba
Fett è diverso da qualsiasi altro clone in quanto è
stato appositamente commissionato da suo padre
Jango per essere, a tutti gli effetti, un “ragazzo
vero”. Anche se la sua genetica era ancora esattamente la stessa di
suo padre, Boba invecchiava ad un ritmo normale, a differenza degli
altri cloni. Diventando alla fine uno dei più temuti cacciatori di
taglie della galassia, Boba Fett è anche uno dei personaggi più
iconici del franchise.
Boba Fett è abile, spietato e
temibile come uno dei più grandi cacciatori di taglie nella storia
del franchise. Anche più di quarant’anni dopo il suo debutto
iniziale, è rimasto talmente popolare tra i fan da giustificare la
sua serie
spinoff. Fett è chiaramente il clone superiore tra i
molti altri milioni, che riesce a tenere testa al nome del
padre.
La Paramount
Pictures ha deciso di anticipare l’uscita della loro
annunciata nuova commedia The
Lost City che vede protagonisti Sandra Bullock e
Channing Tatum.La
pellicola ora uscirà tre settimane prima del previsto, lo Studios
ha annunciato che la data di uscita si sposta dal 15 aprile al 25
marzo 2022.
In precedenza, il film doveva
uscire nella settimana che lo vedeva competere con
Animali fantastici: I segreti di Silente, il
terzo capitolo del franchise Warner
Bros. di Animali fantastici, basato sul
libro dell’autrice di Harry
PotterJK Rowling. Il
fine settimana del 25, invece, è al momento libero da competitors
di un cerco calibro.
Il film della Paramount
(precedentemente intitolato The
Lost City of D) segue una scrittrice di
romanzi rosa solitaria (Sandra
Bullock) in un tour per il suo ultimo
libro con il suo modello di copertina (Channing
Tatum), che viene travolta da un
tentativo di rapimento che li porta in un avventura dai contorni
spietati nella giungla. Si dice che il film sia sulle corde del
classico di Robert ZemeckisRomancing the
Stone con Michael Douglas e Kathleen
Turner.
The Lost City, il
film
Aaron e Adam Nee hanno
scritto la sceneggiatura di The
Lost City che si basa su una bozza
precedentemente scritta da Dana Fox e Oren Uziel, che hanno diretto
il film. Nel cast oltre ai due protagonisti ci sono anche
Patti Harrison, Oscar Nunez, Da’Vine Joy Randolph
e Daniel Radcliffe.
Sandra Bullock) ha prodotto la pellicola
tramite la sua società Fortis Films insieme a Liza Chasin di 3dot
Productions e Seth Gordon di Exhibit A. The
Lost Citysarà seguito nel programma di
rilascio della Paramount da titoli tra cuiSonic the
Hedgehog 2 (8 aprile), Top
Gun: Maverick (27
maggio), Transformers: Rise of the
Beasts (24
giugno), Secret
Headquarters (12 agosto)
e Mission: Impossibile
7 (30 settembre).
È dal 2005 che una buona parte del
pubblico di Grey’s
Anatomy è innamorato di Patrick Dempsey.
Famoso per il proprio fascino romantico, l’attore ha avuto una
carriera intensa e invidiabile nel mondo dello spettacolo,
cominciata quando, da ragazzino, faceva giocoleria. Ecco
dieci curiosità su Patrick Dempsey.
Patrick Dempsey: la giovinezza, i
film e le serie TV
1. Ha iniziato a recitare
negli anni Ottanta. Il debutto al cinema, per Patrick
Dempsey, è arrivato negli anni Ottanta, con il
film Catholic Boys (1985), seguito
da Meatballs – Porcelloni in vacanza (1986) e
con il più impegnato film per la televisione Disneyland:
Una decisione difficiel (1986). In seguito, la sua
carriera cinematografica subisce un’impennata, con Il pomo di
Adamo (1987), Playboy in prova
(1987), La luna spezzata (1988), Some
Girls (1988), Seduttore a domicilio (1989)
e Innamorati pazzi (1989). Negli anni Novanta,
Patrick Dempsey lavora un po’ meno, ma compare sia a teatro, che in
televisione, che al cinema, con Operazione
Cadillac (1990), Run
(1991), L’imper del crimine (1991), La
musica nel cuore (1993), Delitto e
castigo (1998), Piscine – Incontri a Beverly
Hills (1997), Denial (1998), Life
in the Fast Lane (1998) e Me and
Will (1999).
2. Ha conosciuto nuova
popolarità a partire dal Duemila. Per l’attore il nuovo
millennio si apre recitato in Scream 3, seguito poi da
Il club degli imperatori (2002) e Tutta colpa
dell’amore (2002). In seguito prende parte a film di successo
come Come d’incanto (2007), con
AmyAdams, Un amore di testimone (2008),
Appuntamento con l’amore (2010), Le regole della truffa
(2011) e Transformers 3 (2011), con Shia LaBeouf.
Nel 2016 torna al cinema in Bridget Jones’s Baby
(2016), con RenéeZellweger.
3. È noto per diverse serie
TV. Parallelamente al cinema Dempsey inizia a recitare
anche per la televisione, comparendo in una serie TV dal titolo
Fast Times (1986), ispirata al film con Sean
Penn Fuori di testa (1982). È stata poi
sempre la televisione a rilanciare l’attore tra la fine degli anni
Novanta e l’inizio del nuovo millennio, permettendogli di comparire
come personaggio ricorrente in Will e Grace, in Ancora
una volta (1999), performance grazie alla quale ha ricevuto
una nomination all’Emmy nel 2001, e in The Practice –
Professione avvocati (1997). nel 2005 è arrivato finalmente il
momento di Grey’s Anatomy, dove ha recitato fino al
2015 e che gli ha dato una popolarità senza precedenti e due
nomination ai Golden Globes. In eguito ha recitato in La verità
sul caso Harry Quebert e in Diavoli con Alessandro
Borghi.
4. È anche doppiatore e
produttore. Oltre a svolgere l’attività di attore, Dempsey
si è negli anni cimentato anche in altri ruoli legati al mondo del
cinema. In particolare egli ha prodotto diverse opere da lui anche
interpretate, come il film Le regole della truffa e la
miniserie La verità sul caso Harry Quebert. Nel 2019
ha poi prodotto il film Attraverso i miei occhi. Dempsey è
poi stato anche doppiatore per il film d’animazione Koda
fratello orso 2, dando voce in lingua inglese al protagonista
Kenai, cresciuto rispetto al precedente film.
Patrick Dempsey: chi è sua moglie
e i figli
5. Patrick Dempsey e i due
matrimoni. Patrick Dempsey si è sposato per la prima volta
nel 1987, con l’attrice Rocky Parker, con la quale
ha lavorato ne Il pomo di Adamo. Lui aveva 21 anni, e
lei ne aveva 48. I due diressero insieme il
film Ava’s Magical Adventure nel 1994, ma putroppo
divorziarono nello stesso anno. Tuttavia, nel 1999, c’è stato un
secondo matrimonio per Patrick Dempsey: la moglie è Jillian
Dempsey, la truccatrice e fondatrice di Delux Beauty. La
coppia ha tre figli: la prima figlia, Tallulah
Fyfe, è nata nel 2002, mentre i gemelli Darby
Galen e Sullivan Patrick sono nati nel
2007.
6. Darby Galen e Sullivan
Patrick Dempsey, i gemelli dell’attore. Nel 2007, Patrick
Dempsey ha posato con i gemelli, presentandoli al pubblico
attraverso la rivista People. I due sono nati il 1
febbraio in un ospedale di Los Angeles, aiutati, a quanto pare, dal
padre: “Ho visto molto di quello che stava succedendo (in sala
parto), e di quelle cose si vede molto anche nello show” ha
raccontato e, a quanto pare, il Dottor Stranamore ha aiutato a
tagliare entrambi i cordoni ombelicali.
Patrick Dempsey è su
Instagram
7. Patrick Dempsey e
Instagram. Sul social, Patrck Dempsey ha 3.2 milioni di
follower. Tra le fotografie più ricorrenti, ci sono tantissimi
eventi di beneficienza, tra i quali eventi sportivi e offerte di
cene a due con lui. Ci sono poi tantissimi set, tantissime auto,
tantissimi selfie. Seguendo il profilo si può dunque rimanere
sempre aggiornati sulle attività dell’attore.
Patrick Dempsey e Ellen Pompeo in
Grey’s Anatomy
8. Perché Derek ha dovuto
morire? In molti non si sono ancora ripresi dalla
scomparsa del Dottor Stranamore nell’undicesima stagione della
serie, e la spiegazione di Shonda Rhimes ha a che fare solamente
con la trama e con la storia d’amore tra Meredith e Derek: il suo
obiettivo era mostrare ai fan che la loro storia sarebbe stata
realmente per sempre e, secondo lei, l’unico modo di fare ciò, era
quello di bloccare la loro storia nel tempo.
9. Ellen Pompeo e Patrick
Dempsey: i ruoli sul set. È stata in occasione dell’uscita
di Patrick Dempsey dal cast di Grey’s Anatomy che
Ellen Pompeo si è aperta riguardo al ruolo di lui nella sua
carriera. Per lei, l’uscita del collega dal cast ha significato una
svolta, in termini di contratto. Infatti, a quanto pare, la
produzione l’ha sempre usato per far leva su di lei, dicendo
“Non abbiamo bisogno di te, abbiamo Patrick“. A proposito,
ha raccontato: “Non so se abbiano fatto lo stesso con lui, non
abbiamo mai discusso dei nostri contratti.” Tra i due,
comunque, sembra non ci sia stata rivalità: la relazione tra di
loro è stata definita “magica“.
Patrick Dmepsey: età e altezza dell’attore
10. Patrick Dempsey è nato
il 13 gennaio 1966 a Lewiston, nel Maine, Stati Uniti.
L’attore è alto complessivamente 179 centimetri.
Orlando Bloom era
destinato a diventare una star sin dalla sua prima apparizione sul
grande schermo. È stato Legolas, è stato Will Turner. È uno degli
attori inglesi più amati nel mondo, e tra i protagonisti di sette
tra i film con più incassi di sempre.
Ecco dieci curiosità su
Orlando Bloom:
Orlando Bloom: i suoi film e le
serie TV
1. Ha recitato in diversi
celebri film. Bloom esordisce al
cinema nel 1997 con Wilde, ma il grande successo
arriva nel 2001 con Il Signore degli Anelli – La
Compagnia dell’Anello. Riprende poi il ruolo di Legolas
anche nei sequel Le due torri(2003)
e Il ritorno del re (2003). Divenuto
popolarissimo, recita anche in La maledizione della prima
luna (2003), The Calcium
Kid (2004), Troy (2004),
con Brad
Pitt, Le crociate – Kingdom of
Heaven (2005), Elizabethtown (2005),
Pirati dei Caraibi –La maledizione del forziere
fantasma (2006) e Pirati dei Caraibi –Ai
confini del mondo (2007). Negli ultimi anni ha
invece recitato in I tre moschettieri (2011),
Lo Hobbit – La desolazione di
Smauge La battaglia delle
cinque armate, Romeo and
Juliet (2014), Un tranquillo weekend di
mistero (2015), Codice
Unlocked (2017), Romans (2017)
e Needle in a Timestack (2021).
2. Ha recitato anche in
alcune serie TV. Parallelamente al cinema, Bloom ha in
alcune occasioni recitato per la televisione, comparendo in alcuni
episodi di serie come Casualty (1994-1996),
L’ispettore Barnaby (2000) e Easy (2016). Nel
2019, recita da protagonista, accanto a CaraDelevingne, nella serie Amazon Prime Carnival Row, ricoprendo il ruolo dell’ispettore
Rycroft Philostrate. Bloom ha poi confermato che riprenderà tale
personaggio anche nell’attesa seconda stagione.
Orlando Bloom è Legolas
3. Si era presentato per un
altro personaggio. Venuto a conoscenza del casting per
Il Signore degli Anelli, Bloom decise di proporsi per il
ruolo di Faramir, un personaggio secondario. Al momento
dell’incontro con il regista Peter Jackson, però,
egli fece un’ottima impressione su questi, finendo con l’ottenere
il ruolo ben più importante dell’elfo arciere Legolas. Per lui si
trattò di un inizio di carriera particolarmente fortunato, avendo
anche ottenuto la parte a soli due giorni di distanza dal diploma
presso la British American Drama Academy. Per assumere tali panni,
Bloom si addestrò per circa due mesi nell’uso dell’arco, divenendo
particolarmente esperto e preciso in tale attività.
4. È stato molto contento di
poter riprendere il personaggio. Conclusasi la trilogia di
Il Signore degli Anelli, Bloom credeva che non avrebbe mai
più indossato i panni di Legolas. Per sua gioia, però, con la
realizzazione della trilogia prequel Lo Hobbit, ha invece
avuto questa occasione. Jackson, infatti, decise di far comparire
il personaggio nel secondo e terzo film, pur se non previsto dal
libro di Tolkien su cui si basava l’adattamento. Per Bloom è stata
l’occasione di approfondire nuovi aspetti del personaggio, qui
raccontato prima degli eventi de Il Signore degli
Anelli.
Orland Bloom in Troy
5. Ha odiato il suo
personaggio. Un altro dei più celebri film interpretati da
Bloom è l’epico Troy, basato sul poema omerico
Iliade. In questo l’attore si è trovato a vestire i panni
del principe Paride, il quale portò via con sé la bella Elena
scatenando la lunga e sanguinolenta guerra di Troia. In più
occasioni Bloom ha raccontato di aver profondamente odiato il suo
personaggio, ritenendolo un codardo ed un idiota. Per l’attore è
stato dunque molto difficile interpretarlo senza che fosse evidente
il giudizio che aveva a riguardo.
Orlando Bloom in Pirati dei Caraibi
6. Aveva immaginato un
approccio diverso al personaggio. Trovatosi ad
interpretare Will Turner in Pirati dei Caraibi, Bloom
pensò di rendere il suo personaggio più estroverso e vivace,
rendendolo così più simile al Jack Sparrow di Johnny Depp.
Notando questo intento, il regista Gore Verbinski
richiamò però l’attore, facendogli notare che Will Turner ha un
carattere completamente diverso, molto più serio e cupo. Bloom
abbandonò dunque la sua idea iniziale e costruì il personaggio a
partire da queste indicazioni, divenendo così il perfetto
contraltare del bizzarro protagonista.
Orlando Bloom e Katy Perry
7. Ha una relazione con la
celebre cantante. Bloom e la Perry sono stati visti
insieme all’after party dei Golden Globes, nel gennaio 2016, e da
lì la relazione tra i due è decollata. Venivano visti insieme a
concerti, vacanze, al Coachella. La relazione, però, venne resa
ufficiale da Katy solamente nel maggio di quell’anno, con una
fotografia sui social. Nel 2017, tuttavia, i due hanno annunciato
la loro separazione. Per la gioia dei fan, però, questa non è
durata a lungo. Nel 2018 hanno infatti ripreso la loro relazione,
per poi fidanzarsi ufficialmente il 14 febbraio 2019. Il 5 marzo
2020, la cantante annuncia invece di essere in attesa di una
bambina, nata poi il 26 agosto 2020 con il nome di Daisy
Dove Bloom.
8. Ha avuto un precedente
matrimonio. Prima di fidanzarsi con la Perry, Bloom aveva
già avuto altre note relazioni sentimentali. Dal 2003 al 2006 è
infatti stato legato all’attrice Kate Bosworth,
nota per essere stata Lois Lane in Superman Returns. Nel
2010 Bloom ha poi sposato la top model Miranda
Kerr, famosa per essere stata uno degli Angeli di
Victoria’s Secret. I due hanno anche avuto un figlio,
Flynn Christopher Blanchard Copeland Bloom, nato
il 6 gennaio 2011. Orlando Bloom e Miranda Kerr hanno però poi
divorziato nel 2013.
Orlando Bloom è su Instagram
9. Ha un profilo sul social
network. L’attore è presente sul social network Instagram
con un profilo seguito da 5,4 milioni di persone. All’interno di
questo Bloom è solito condividere post (ad oggi oltre 800) relativi
al suo lavoro, ai suoi progetti futuri e a curiosità varie dei set
da lui vissuti. Non mancano però anche immagini relative alle cause
umanitarie e ambientali da lui sostenute e quelle relative a
momenti di svago, in compagnia di amici o della sua famiglia.
Seguendo l’attore sul social, dunque, si potrà rimanere sempre
aggiornati sulle sue attività.
Orlando Bloom: età e altezza dell’attore
10. Orlando Bloom è nato a Canterbury, in Inghilterra,
il 13 gennaio 1977. L’attore è alto complessivamente 1.80
metri.
Un nuovo libro che racconta
l’universo di Star
Wars ha finalmente dato ai lettori un’idea di come
potesse apparire Darth Plagueis. La storia di
Darth Plagueis il Saggio ha giocato un ruolo
chiave nell’opera di seduzione di Anakin Skywalker da parte di Palpatine, che lo
ha convertito al Lato Oscuro. “È una leggenda Sith – dice
Palpatine al giovane Jedi – Darth Plagueis era un Signore
Oscuro dei Sith, così potente e così saggio che poteva usare la
Forza per influenzare i midi-chlorian per creare la vita… Aveva una
tale conoscenza del Lato Oscuro che poteva persino allontanare
dalla morte colui ai quali teneva.” Naturalmente, Palpatine
stava dicendo ad Anakin solo metà della verità; in realtà,
Darth Plagueis era stato il suo stesso Maestro
Sith e Darth Sidious lo aveva ucciso in conformità con la
Regola dei Due Sith.
Darth Plagueis rimane una delle
figure più misteriose di Star Wars. Anche il vecchio Universo
Espanso ha in gran parte evitato di sviluppare il personaggio di
Darth Plagueis – fino a quando Del Ray ha annunciato un romanzo
dedicato al Maestro Sith di
Palpatine, scritto dal maestro della continuità James
Luceno. Sebbene l’UE sia stato dichiarato non canonica
dopo che la Disney ha acquisito la Lucasfilm nel 2012, molti
credevano che il racconto su Darth Plagueis di Luceno dovesse
comunque essere considerato canonico, a causa delle voci sul
coinvolgimento personale di George Lucas nel progetto.
L’eccitazione è aumentata quando Luceno ha fatto riferimento a
personaggi ed eventi di Darth Plagueis nel libro canonico
Tarkin. Tuttavia, il romanzo canonico di
E.K. Johnston, Queen’s Peril,
contraddiceva direttamente la storia di Luceno, il che significa
che la backstory di Darth Plagueis Legends è stata esplicitamente
resa non canonico.
Ora, però, Lucasfilm ha dato ai fan
il loro primo assaggio canonico di Darth Plagueis. Il libro appena
pubblicato Secrets of the Sith finge di essere
stato scritto dallo stesso Palpatine e presenta un breve resoconto
della sua relazione con Darth Plagueis, inclusa una prima immagine
di lui. È frustrante confermare semplicemente che il Maestro di
Palpatine era un essere alto e magro che si nascondeva nell’ombra,
mentre i suoi occhi che bruciavano di un fuoco sinistro.
“Dopo secoli nell’ombra, i Sith
erano pronti a emergere ancora una volta. Come apprendista oscuro,
percepivo che la Repubblica Galattica era allo sbando. I suoi
delegati non avevano alcun interesse per il bene comune. Sarebbero
stati facili bersagli per la mia influenza. Servendo come senatore,
ho manipolato la loro avidità a mio favore. Con ogni nuovo atto
legislativo, ho scalato i loro ranghi. Il controllo totale
dell’organo di governo della galassia si avvicinava sempre più. Ma
l’ascensione al Senato non sarebbe stata sufficiente. Il mio
maestro, Darth Plagueis, era servito al suo scopo. L’ho colpito,
rivendicando il suo posto come l’unico vero maestro dei
Sith.”
Apparentemente Darth Plagueis era
affascinato dalla leggenda della
Diade della Forza, vedendo tale fenomeno come una fonte di
potere più grande della vita stessa. Ha tentato di creare una
Diade della Forza con il suo apprendista, ma non ha avuto
successo; per quanto grande e saggio possa essere stato Darth
Plagueis, non si rendeva conto che la Diade della Forza sembra
richiedere elementi sia del lato chiaro che del lato oscuro della
Forza, il che significa che i tentativi dei Sith di crearne una
erano sempre destinati al fallimento. Sarebbero passati decenni
prima che Palpatine incontrasse finalmente un tale fenomeno.
Una straordinaria sorpresa per
tutti gli amanti del cinema: domani mercoledì 20
ottobre (ore 20) il Premio Oscar Oliver
Stonearriva al Teatro Palladium nell’ambito della
Festa delCinema di Romaper
presentare il filmJFK Revisited: Through the
Looking Glass (Stati Uniti, 2021,
118’), versione cinematografica in lingua
originale sottotitolata in italiano della nuova serie
JFK: Destiny Betrayed (Stati Uniti, Regno
Unito, 2021, 4 episodi, 240’).
Trent’anni dopo il suo film JFK
– Un caso ancora aperto, Oliver Stone esamina i documenti
recentemente desecretati sull’assassinio del Presidente americano
John Fitzgerald Kennedy a Dallas nel 1963, il mistero più
controverso del ’900. Con le voci narranti di Whoopi Goldberg e
Donald Sutherland, e con un gruppo di scienziati forensi, medici,
esperti di balistica, storici e testimoni, le prove presentate da
Stone dimostrano che nel caso Kennedy la teoria del complotto è
ormai una realtà.
Anche se il mondo ha adesso un nuovo
Batman “ufficiale”, che è quello interpretato da
Robert Pattinson e che vedremo in The
Batman di Matt Reeves, sappiamo
che in The
Flash di Andy Muschietti vedremo ben
due Batman (almeno) e che questi avranno il volto di Michael Keaton e Ben
Affleck.
La produttrice di The
Flash, Barbara Muschietti, ha
dichiarato a
Comicbook.com che entrambi gli attori si sono divertiti molto a
tornare nel ruolo, ma ha anche detto che per entrambi è stato
emozionante:
“Batman è un personaggio molto
oscuro. Penso che una volta che [gli attori] interpretano il ruolo,
tendono a lasciarselo alle spalle. Penso che tornare sia stata una
sorpresa per entrambi. Ci è voluto un po’ per scaldarsi all’idea di
riprendere, di interpretare di nuovo questo personaggio,
specialmente per Keaton che non era Batman da 30 anni… [è stato]
incredibile vedere che entrambi, sia Ben Affleck che Michael
Keaton, si sono emozionati molto una volta con noi sul set, quando
hanno dovuto indossare il cappuccio e il mantello. Penso che
entrambi abbiano sentito la gioia che deriva dall’interpretare quel
personaggio e si siano divertiti. È stata una grande
esperienza”.
Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Kiersey Clemons tornerà nei
panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack
Snyder’s Justice League (il personaggio era stato
tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche
l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il
labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la
madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha
Calle(Febbre d’amore) che interpreterà
Supergirl.
Mentre i fan della
DC sono in estasi dopo aver visto il
primo trailer di The Batman
durante il DC FanDome oggi l’attrice Gal Gadot che nell’universo interpreta
Diana Price, AKA Wonder Woman è tornata a parlare della
brutta esperienza dei reshoot di Justice League per mano di Joss
Whedon. L’attrice in occasione di un’intervista rilasciata
a Elle ha ripercosso la brutta esperienza vissuta allora quanto è
stata diretta in modo non del tutto convenzionale dal regista di
Avengers Joss Whedon. “Sono rimasto scioccato dal modo in
cui mi ha parlato“, ha ammesso la Gal Gadot. “Provi delle
vertigini perché non riesci a credere che ti sia stato appena detto
qualcosa del genere. E se lo dice a me, ovviamente lo può dire a
molte altre persone“.
Lo scandalo è partito quando
il co-protagonista diJustice
League, Ray Fisher, ha rivelato
la cosa con tante accuse rivolte alcomportamento
tenuto da Joss Whedon sul set, e un certo numero di star delle
serie tv dirette da Joss Whedon, comeAngel e Buffy
l’ammazzavampiri, hanno affermato la stessa cosa
avvalorando le accuse riguardo al fatto che il regista
mantiene un comportamento definito “tossico” sui suoi
set.
La sua reazione nello scoprire che il regista nega ancora le
accuse
Ovviamente Whedon ha negato
qualsiasi accusa, ma la reazione di Gal Gadot è sorprendente:“Ho
appena fatto quello che sentivo di dover fare. Ed era per dire alla
gente che comportamenti del genere non vanno bene. ”“Stavo scuotendo i vertici della WB non appena è
accaduto”, ha continuato. “E devo dire che i capi della Warner Bros
se ne sono occupati… Tornando al senso di rettitudine che ho… ho
fatto solo quello che sentivo di dover fare”.
L’attrice poi si è chiesta:
“Mi direbbe quello che mi ha detto se fossi stato un
uomo?Non lo so. Non lo sapremo
mai. Ma il mio senso di giustizia è molto forte. Sono
rimasto scioccato dal modo in cui mi ha parlato. Ma qualunque
cosa è stata orma è passato. Ne è passata acqua sotto il ponti da
allora”.
Durante l’apparizione virtuale al DC
FanDome, Ezra Miller ha anticipato “l’arco
molto grande e potente” di Barry Allen nel prossimo The
Flash, di cui è protagonista. Miller ha parlato di
come il film sarà sia una storia di origine che una “storia che
entra nella sua stessa storia” per il suo personaggio, con il
risultato che si avrà alla fine un “grande arco narrativo per
Barry”.
“Penso che questa sia una storia
che fa accadere molti cambiamenti per Barry Allen in più di un modo
– ha dichiarato Miller – Il film parte dalla persona che
abbiamo incontrato nei film della Justice League, lo prende da quel punto in cui
era un giovane che ha ottenuto dei poteri ma non sa come
manifestarli, che si è unito a una legione di supereroi ma non
conosce bene il suo posto nel contesto, e da lì lo porta ad essere
davvero, nella mia mente, Barry Allen. Essere The
Flash. Penso che in un certo senso, sia una storia di origine,
e una storia che entra nella sua stessa storia. Un grande arco per
Barry.”
Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Kiersey Clemons tornerà nei
panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack
Snyder’s Justice League (il personaggio era stato
tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche
l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il
labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la
madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha
Calle(Febbre d’amore) che interpreterà
Supergirl.
Non ci sarà
invece Billy Crudup, che aveva interpretato
Henry Allen (il padre di Barry) in Justice
League: l’attore verrà sostituito nella parte
da Ron Livingston. Il film dovrebbe essere
ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da
Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.