Dallo scorso 18 marzo, è finalmente
disponibile l’agognata
Snyder Cut di Justice
League. Ovviamente, il taglio del cinecomic ad opera
di
Zack Snyder presenta tutta una serie di
differenze con la versione theatrical di
Joss Whedon che definire sostanziali è usare
un mero eufemismo.
FandomWire ha messo a confronto i due film e ha scovato ben 35
differenze. Scopriamole insieme:
Il formato, la durata e le musiche
Aspect ratio
La versione theatrical di Joss
Whedon presenta il tradizionale widescreen 16:9. Per quanto
riguarda la Snyder Cut, invece, siamo in presenza di un
formato 4:3, decisamente insolito per un cinecomic. È importante
sottolineare che tale rapporto d’aspetto si mantiene costante per
tutta la durata del film.
Secondo Snyder, si tratta del
formato ideale per preservare non soltanto la sua visione, ma anche
la rappresentazione di questi eroi come figure stoiche di
ispirazione. La speranza, un giorno, è che la Snyder Cut
possa arrivare anche al cinema, in modo da poter godere a pieno
della bellezza del formato 4:3 in IMAX.
Colori e contrasto
Per alleggerire i toni del film,
Joss Whedon ha concepito delle inquadrature molto più colorate e
luminose. Al contrario, Zack Snyder ha impiegato un drago di colore
molto più sottile e ad alto contrasto, in modo da conferire al suo
film dei toni più levigati e naturali.
La durata
La Warner Bros. aveva specificato a
Whedon di mantenersi entro le 2 ore di durata. Proprio per questo,
la maggior parte delle scene realizzate da Snyder sono stato o
ridotte o eliminate. Inoltre, Whedon e Geoff Johns avrebbero
scritto scene extra che meglio si adattavano ad una versione da 120
minuti.
Fortunatamente, Snyder ci ha
regalato un taglio di quasi quattro ore (242 minuti per
l’esattezza) che ci ha permesso di godere al meglio di ogni
avvenimento e, soprattutto, di ogni storyline.
La divisone in capitoli
Aggiungendo una quantità notevole
di materiale al suo taglio, Snyder ha ben pensato di suddividere la
Snyder Cut in sei capitoli, seguiti da un epilogo che
anticipa ciò che – purtroppo – non vedremo mai raccontato sul
grande schermo. La suddivisione in capitoli permette agli
spettatori più svogliati di poter fruire della visione del film
come fosse una vera e propria serie tv.
La colonna sonora
Tom Holkenborg, meglio conosciuto
come Junkie XL, avrebbe dovuto occuparsi delle musiche di
Justice League. Tuttavia, nella versione
theatrical è stato sostituito da Danny Elfman quando Whedon è
subentrato al posto di Snyder.
Per la Snyder Cut, Junkie
XL ha composto una colonna sonora totalmente nuova, senza
utilizzare le composizione risalenti al suo primo coinvolgimento. È
inutile dire che i suoi contributi musicali hanno reso l’esperienza
della Snyder Cut ancora migliore.
Il rating, la sequenza iniziale e Steppenwolf
Il divieto ai minori
La Snyder Cut di
Justice League ha ottenuto un rating R, ossia un divieto
ai minori di 17 anni, a causa della presenza di linguaggio volgare
e scene di violenza.
Scene di combattimento più lunghe
Nella versione theatrical, Whedon
aveva ridotto anche le scene di combattimento per rientrare nei 120
minuti di durata. Nella Snyder Cut, invece, assistiamo a momenti di
battaglia che, oltre a durare di più, sono anche in grado di
regalare allo spettatore tutta l’adrenalina e l’emozione necessaria
di fronte a quello che ogni blockbuster ha come obiettivo
intrinseco: regalare un grande spettacolo.
Tra le migliori scene del film non
si può non menzionare la lunga battaglia di Steppenwolf contro le
Amazzoni, la lotta di Superman contro i membri della
squadra e, ovviamente la battaglia finale a Pozharnov.
La sequenza d’apertura
La versione theatrical di
Justice League si apre con una flashback in cui due
bambini si divertono a riprendere Superman (nella scena assistiamo
alla famigerata rimozione dei baffi di Henry Cavill).
La Snyder Cut, invece,
riprende le fila del discorso partendo dal finale di
Batman v Superman, quindi dalla morte dell’eroe kryptoniano per
mano di
Doomsday. Si tratta di una scena cruciale, in quanto è proprio
il grido di Superman a risvegliare le Scatole Madri e ad attirare
Steppenwolf.
Steppenwolf
Nella Snyder Cut è
possibile ammirare il design originale che Zack Snyder aveva
approvato per
Steppenwolf. Nella sua versione, il cattivo era molto più
imponente e aveva un aspetto decisamente più alieno. Per non
parlare dei dettagli relativi alla corporatura (scopriamo, infatti,
che ha sette dita per ciascuna mano).
Come confermato dalla stesso
Snyder, la Warner Bros. riteneva che il look del personaggio fosse
troppo spaventoso: ecco perché nella versione theatrical, il design
di
Steppenwolf è stato completamente stravolto, optando per un
aspetto meno minaccioso.
La sequenza “History Lesson”
Invece di Steppenwolf, nella
Snyder Cut scopriamo che l’antica battaglia della Terra
coinvolse in realtà
Darkseid. I Difensori della Terra hanno combattuto contro di
lui per impedire alle Scatole Madri di raggiungere il loro stato di
unità.
Darkseid, l’Anti-vita e i nuovi personaggi

Darkseid
Nella versione theatrical di
Justice League, il cattivo principale è Steppenwolf. Ecco
perché il personaggio è stato aggiunto da Whedon nella sequenza
“History Lesson”. Nella Snyder Cut, invece, fa finalmente
il suo debutto l’agognato Darkseid, concepito come il cattivo
finale del DCEU.
Scopriamo molto di più sulla
complicata relazione di sudditanza tra i due personaggi:
Steppenwolf vuole a tutti i costi pagare il suo debito nei
confronti del grande cattivo e tornare così a far parte dei suoi
ranghi.
Diana viene a conoscenza di Darkseid
Dopo aver visto la
freccia di Artemide, Diana esplora un tempio nascosto pieno di
pitture rupestri che spiegano la battaglia che ebbe luogo durante
la prima era. È così che impara a conoscere
Darkseid, le Scatole Madri e, probabilmente, anche l’Equazione
dell’Anti-vita. In seguito, trasmette tutta
la sua conoscenza a Bruce. Nella versione
theatrical, invece, viene a conoscenza della Scatole Madri dagli
appunti di
Lex Luthor.
L’Equazione dell’Anti-vita
Attraverso
Darkseid, nel suo taglio Zack Snyder introduce anche
l’Equazione dell’Anti-vita. Si tratta dell’arma definitiva che
permetterà al Titano di controllare tutta la vita in tutto il
Multiverso. L’Equazione, scolpita nella superficie della Terra,
mantiene in vita le persone, ma le priva del libero arbitrio. Tutto
ciò che esiste è sotto il suo controllo e, di conseguenza, sotto il
controllo di
Darkseid se riuscirà ad ottenerla.
Nuovi personaggi
Oltre a Darkseid, tra i nuovi
personaggi della Snyder Cut figurano anche DeSaad e Granny
Goodness, appartenenti ai Nuovi Dei. Il personaggio dello
scienziato Ryan Choi sarebbe poi dovuto diventare Atom nei sequel
mai realizzati di Justice League.
Ancora, Kiersey Clemons è presente
come Iris West (che ritroveremo in The
Flash), insieme a
Willem Dafoe che torna nei panni di Vulko dopo Aquaman
e al generale Swanwick interpretato da Harry Lennix che assume
finalmente l’identità di Martian Manhunter. Inoltre, nel film
appare anche una Lanterna Verde (presumibilmente Kilowog) e,
naturalmente, il Joker di
Jared Leto che interagisce con Batman nell’epilogo (lo avevamo
già visto in Suicide
Squad di David Ayer).
Il mondo degli Atlantidei
La Snyder Cut non ci ha
permesso di trascorrere molto tempo ad Atlantide. Tuttavia, ha
comunque presentato abbastanza bene il regno sottomarino, oltre ad
aver adeguatamente impostato l’arco narrativo di re Orm. Gli
Atlantidei avevano un modo di parlare diverso rispetto ad Aquaman,
ma questa tradizione non è stata portata avanti nello standalone
del 2018.
Flash, Cyborg e il costume nero di Superman

Barry Allen/Flash
Barry Allen è stato una sorta di
intermezzo comico nella versione theatrical di Justice
League. In parte, lo continua ad essere anche nella Snyder
Cut, nonostante Snyder aggiungo molto più cuore al personaggio
e ancora più potenziale alla sua storia.
Nello specifico, la sua
introduzione è ben diversa da quanto visto nella versione di
Whedon. Scopriamo non solo le sue affinità con la razza canina, ma
assistiamo anche al suo primo incontro con Iris West (totalmente
assente nella versione cinematografica). Inoltre, anche la
relazione con suo padre, Henry Allen, acquisisce maggiore
significato, per non parlare del suo coinvolgimento nelle sequenze
d’azione, che lo rendono un elemento non solo funzionale ma anche
imprescindibile.
Victor Stone/Cyborg
Victor Stone/Cyborg è il vero cuore
pulsante della Snyder Cut, come aveva anticipato più e più
volte lo stesso regista prima dell’uscita del film. Nella versione
theatrical, il personaggio è stato completamente annullato. Snyder,
invece, lo ha trasformato in un dio dell’era digitale, regalandogli
un arco narrativo a dir poco magnifico.
Scopriamo chi era Victor Stone (un
grande giocatore di football e un essere umano ancora migliore) e
veniamo a conoscenza del fatto che all’inizio, dopo il tragico
incidente in cui perse la vita sua madre e che lo ridusse in fin di
vita, non era disposto ad accettare la sua nuova condizione e le
sue nuova capacità. Anche se Whedon ha modificato le sue origini,
Snyder è stato in grado di ripartire da quanto anticipato in
Batman v Superman. Alla fine, dopo aver accettato il
suo status, Cyborg riesce davvero a fare la differenza all’interno
del gruppo.
La resurrezione di Superman
Whedon ha
trasformato la decisione di resuscitare Superman in un momento di
conflitto tra i membri della squadra (prendendo ispirazione da
quanto visto nei suoi The Avengers e
Avengers: Age of Ultron).
Nella Snyder
Cut, invece, la decisione avviene con mutuo consenso, dopo che
Cyborg ha spiegato le capacità della Scatola Madre. A differenza
del taglio cinematografico, il team decide di portare avanti la sua
decisione all’interno del Wayne Aerospace Hangar, e non nella
Batcaverna.
Il miliardario e il bad-ass
La Snyder Cut ci mostra
che essere ricchi è realmente uno dei superpoteri di Bruce Wayne,
cosa a cui la versione di Whedon non ha prestato la minima
attenzione. Il taglio di Snyder ci mostra quanto bene abbia fatto
Bryce in qualità di leader della squadra e per quanto tempo ancora
continuerà ad agire in nome della giustizia (come dimostra anche
l’epilogo).
Il costume nero
Zack Snyder sa come sfruttare alla
perfezione le abilità di Superman non solo come eroe, ma anche come
personaggio. Sono molte le differenze che sussistono tra le due
versioni del film in merito all’eroe kryptoniano. La più eclatante
è sicuramente l’assenza dei famigerati baffi rimossi in CGI (che
all’epoca dei reshoot di Justice League generò un
quantitativo spropositato di ilarità sul web) e l’introduzione del
costume nero al posto del tradizionale abito rosso e blu.
L’inversione temporale, il Knightmare e Silas Stone

I camei
Zack Snyder è presente in un breve
cameo nella Snyder Cut: quando Lois Lane esce fuori da una
caffetteria, è possibile vedere il regista seduto ad uno dei
banconi. Anche il doppiatore di Darkseid, Ray Porter, è presente
durante la sequenza “History Lesson” nei panni di uno degli umani
chiamati a difendere la Terra.
Inoltre, nel film appare anche Marc
McClure che interpreta la parte di Jerry, l’agente di polizia a cui
Lois Lane porta sempre il caffé. Si tratta di un’apparizione
davvero speciale, dal momento che McClure ha interpretato Jimmy
Olsen nei film di Superman con Christopher Reeve.
L’inversione temporale
Joss Whedon ha tralasciato tutta la
parte relativa al viaggio nel tempo, mentre Snyder l’ha reso un
elemento essenziale del suo taglio. Barry spiega che quando
raggiunge la velocità, accadono cose inspiegabili al tempo. Nella
Snyder Cut, inverte il tempo durante la resurrezione di
Superman, poco prima di sovraccaricare la Scatola Madre.
Apparentemente, aveva perso la sua occasione, perché la Scatola
Madre aveva già toccato l’acqua. Ma proprio quando Barry si
avvicina, la Scatola Madre e la foto di Jonathan Kent iniziarono a
sollevarsi verso l’alto. Alla fine, Barry riesce a riportare
Superman in vita.
Lo stesso accade anche nella
battaglia finale. Ancora una volta, Barry aveva perso l’opportunità
di collegare Cyborg all’Unità, e Steppenwolf stava effettivamente
per avere la meglio. Tuttavia, Barry corre più veloce che mai e
riesce comunque ad invertire il tempo su una scala molto più ampia.
Si tratta di un’ottima anticipazione per quanto riguarda
l’evoluzione delle sue capacità e ciò che vedremo in The
Flash.
Knightmare
Snyder ha aggiunto un’intera
sequenza ambientata nel futuro impostato dal Knightmare. Tramite la
visione di Cyborg, veniamo a conoscenza del fatto che Darkseid
ucciderà Wonder Woman, Aquaman e anche Lois Lane.
Nell’epilogo ci vengono mostrate le
conseguenze dell’invasione di Darkseid, con Batman che ha reclutato
Flash, Cyborg, Mera, Deathstroke e il Joker per cercare di
ristabilire l’ordine universale. Naturalmente, il momento clou
dell’intera sequenza è lo scambio di battute tra Bruce Wayne e il
Clown Principe del Crimine. Inoltre, ci viene concesso anche uno
sguardo al Superman malvagio, totalmente soggiogato dall’Equazione
dell’Anti-vita.
Silas Stone
Silas è sopravvissuto al taglio di
Whedon, ma nella Snyder Cut gioca un ruolo molto più
cruciale. Si sacrifica per marcare la Scatola Madre. Inoltre, è la
sua voce che accompagna le immagini che vediamo scorrere
nell’epilogo finale.
Lois e Martha
Lois e Martha hanno avuto un paio
di bei momenti (anche se in una delle scene presenti nella Snyder
Cut, la Martha che vediamo è in realtà Martian Manhunter sotto
mentite spoglie). Inoltre, è stato davvero bello vedere Martha
ricongiungersi con Clark dopo il suo ritorno dall’aldilà.
Certamente ha aggiunto più valore emotivo al film.
Le battute, le scene originali e la gravidanza di Lois

Niente battute
Poiché proveniva dall’universo
Marvel, Joss Whedon ha aggiunto un
mucchio di battute che non si adattavano per nulla al tono
impostato da Snyder. Quel che è peggio è che alcune di quelle
battute erano state scritte per il personaggio di Batman! Al posto
di sciocche battute fini a sé stesse, il taglio di Snyder ha
aggiunto una buona dose umore, sempre autentico, calibrato e mai
fuori posto.
La famiglia russa
Oltre alle battute, Whedon ha
aggiunto anche una famiglia russa nella sequenza finale del suo
taglio, al fine di aumentare la posta in gioco. La verità è che la
posta in gioco del film era già alta, dal momento che le Scatole
Madri avrebbero dovuto raggiungere l’Unità. È buono che Chris
Terrio abbia trasformato Pozharnov in una landa desolata tossica,
poiché ciò è servito a spiegare perché la città venne abbandonata.
Inoltre, è un bene che la gara di velocità tra Superman e Flash sia
stata totalmente rimossa.
Ripristinare le scene originali
Whedon aveva sostituito tante delle
scene originali di Snyder. Proprio per questo, Snyder le ha
ripristinate tutte. Ci sono così tante scene restaurate o aggiunte
che elencarle tutte sarebbe impossibile. Dopotutto, stiamo sempre
parlando di un film di quattro ore!
La morte di Steppenwolf
Nella versione theatrical,
Steppenwolf viene sopraffatto dalla paura e attaccato dai suoi
stessi Parademoni prima di teletrasportarsi via. Nella Snyder
Cut, invece, viene sconfitto dopo aver combattuto, con Aquman
che lo impala con il suo tridente e Diana che lo decapita, facendo
rotolare il suo testone ai piedi di Darkseid.
Lois è incinta
Nell’epilogo della Snyder Cut, Lois
si prepara a tornare a lavoro e in un cassetto del suo appartamento
vediamo il kit per un test di gravidanza. Questo, insieme alla
cesta che tiene in mano più avanti, anticipano che Lois è incinta
del figlio di Superman. Anche il fatto che Bruce si complimenti con
Clark conferma che i due diventeranno presto genitori.
L’Unità, Deathstroke e Lex Luthor
Diana la Fashionista
Snyder ha davvero trasformato
Wonder Woman in una figura potente, mostrando una particolare
attenzione anche all’aspetto più glamour del personaggio. Diana è
sempre stata elegante, anche solo nel modo di agire e di
rapportarsi con gli altri, al di là dell’aspetto puramente
estetico.
Le Amazzoni
Insieme a Diana, Snyder ha gestito
in modo eccezionale anche le guerriere Amazzoni. Sono state
mostrate come delle combattenti senza paura che erano disposti a
sacrificarsi per il bene superiore.
L’Unità
Il design della scena in cui le
Scatole Madri formano l’Unità è abbastanza diverso nella Snyder
Cut. E grazie a Cyborg, riusciamo persino a fare un viaggio al
loro interno: quando il personaggio riesce a collegarsi all’Unità,
infatti, riesce a separare tre oscure figure che stavano provando a
sincronizzarsi.
Come tutti sapranno, il DCEU di
Snyder è fortemente radicato nella mitologia greca. Zeus, Ares e
tutti gli altri dei antichi sono stati evocati più e più volte.
Proprio per questo, le tre figure che vediamo all’interno
dell’Unità sono l’equivalente delle tre streghe della mitologia
greca note come Le Graie.
Alfred Pennyworth
Jeremy Irons è assolutamente fantastico nei
panni di Alfred Pennyworth. Quindi, il fatto che abbiamo avuto modo
di vedere più interazioni con lui è stato davvero un piacere.
Deathstroke e Lex Luthor
Nella versione theatrical, la scena
post-credits con Lex Luthor e Deathstroke serviva ad anticipare
l’arrivo della Injustice League. Nella Snyder Cut, invece, vengono
ripristinati i dialoghi originali e scopriamo che Luthor rivela a
Slade Wilson che dietro l’identità di Batman si nasconde Bruce
Wayne.
Ciò avrebbe dovuto spianare la
strada al film su Batman mai realizzato da Ben
Affleck, in cui proprio Deathstroke si sarebbe impegnato a
distruggere la vita del miliardario.