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10 attori del MCU che hanno interpretato una coppia in altri celebri film

Non dovrebbe sorprendere che molti attori del MCU abbiano recitato insieme in passato, prima di entrare a far parte della grande famiglia Marvel. Ecco 10 film in cui alcune della star dell’universo Marvel hanno interpretato una coppia di amanti:

Angela Bassett & Laurence Fishburne

Angela Bassett e Laurence Fishburne hanno ottenuto la loro prima e fino ad oggi unica nomination agli Oscar per aver interpretato Tina e Ike Turner nel film biografico del 1993 Tina, What’s Love Got To Do With It. Il film racconta dell’ascesa di Tina Turner, del suo difficile matrimonio con Ike e di come lei alla fine abbia trovato il coraggio di lasciarlo. Entrambe le interpretazioni hanno ottenuto il plauso della critica, lanciando a livello internazionale le carriere di entrambi gli attori.

Nel MCU, Bassett ha interpretato la regina Ramonda in Black Panther e Avengers: Endgame, mentre Fishburne ha interpretato il ruolo di Bill Foster in Ant-Man and the Wasp.

Zoe Saldana & Mark Ruffalo

Scritto e diretto da Maya Forbes, Teneramente folle segue un uomo affetto da bipolarismo che cerca di riconquistare sua moglie assumendosi la responsabilità esclusiva delle loro due giovani figlie, mentre frequenta una scuola di specializzazione a New York. Il film ha ricevuto critiche prevalentemente positive, con un plauso particolare alla performance di Mark Ruffalo.

Dal 2012, Ruffalo interpreta Bruce Banner/Hulk nella continuity del MCU e ha ridefinito completamente il ruolo anche in base al pubblico più giovane. Zoe Saldana, invece, ha interpretato per la prima volta il ruolo Gamora nello stesso anno in cui è uscito Teneramente folle. Dovremmo rivederla nell’attesissimo Guardiani della Galassia Vol. 3.

Michelle Pfeiffer & Jeff Bridges

Dopo gli acclamati ruoli in Una vedova allegra… ma non troppo e Le relazioni pericolose, Michelle Pfeiffer ha sbalordito ancora una volta i critici con la sua interpretazione nel dramma musicale di Steve Kloves I favolosi Baker. Nel film interpreta Susie Diamond, un’ex escort che finisce per innamorarsi di un pianista in difficoltà, interpretato da Jeff Bridges. I favolosi Baker ha fatto vincere a Pfeiffer un Golden Globe e le ha fatto conquistare una nomination all’Oscar, lanciandola definitivamente nell’olimpo delle star di Hollywood.

Nel MCU, Bridges (già tre volte candidato all’Oscar all’epoca dell’uscita de I favolosi Baker), ha interpretato il primo cattivo dell’universo cinematografico Marvel, ossia Obadiah Stane in Iron Man del 2008. Nel 2018, invece, Pfeiffer ha interpretato l’originale Wasp, Janet Van Dyne, in Ant-Man and the Wasp.

Salma Hayek & Alfred Molina

Nel 2002, Salma Hayek e Alfred Molina hanno dato vita alla complicata storia d’amore tra i pittori messicani Frida Kahlo e Diego Rivera nel biopic Frida. Il film ha ricevuto recensioni per lo più positive, sebbene siano stati principalmente Hayek e Molina ad essere elogiati per le loro performance, con Hayek che ricevette anche una nomination agli Oscar come migliore attrice protagonista.

Nel MCU, Hayek interpreterà Ajax, il leader de Gli Eterni, nell’attesissimo omonimo film di Chloé Zhao in uscita a novembre. Molina, invece, tornerà nei panni di Otto Octavius in Spider-Man: No Way Home, personaggio che aveva già interpretato in Spider-Man 2 del 2004, diretto da Sam Raimi. 

Gwyneth Paltrow & Jude Law

Poco dopo aver vinto l’Oscar per Shakespeare in Love, Gwyneth Paltrow ha recitato al fianco di Matt Damon e Jude Law in quel sottovalutato gioiello di Anthony Minghella che risponde al nome de Il talento di Mr. Ripley. Il film racconta la storia di Tom Ripley, un talentuoso truffatore che si insidia nella vita di un playboy spericolato e belloccio. Il film è stato ben accolto dalla critica ed è diventato anche successo commerciale. Sia Paltrow che Law hanno portato avanti carriere di grande successo, entrambe molto acclamate, nonostante la prima si veda ormai sempre meno sul grande schermo.

Nel MCU, Paltrow ha iniziato a interpretare il ruolo di Pepper Potts in Iron Man del 2008 e  nei successivi due sequel, apparendo poi anche in The Avengers, Spider-Man: Homecoming e Avengers: Endgame. Nel 2019, invece, Law ha interpretato il ruolo di Yon-Rogg in Captain Marvel.

Tilda Swinton & Tom Hiddleston

Solo gli amanti sopravvivono racconta la storia d’amore tra due vampiri sofisticati e decadenti che meditano sul loro posto nella società moderna. Il film, diretto Jim Jarmusch, è stato nominato alla Palma d’oro al Festival di Cannes 2013 e offre probabilmente una delle migliori interpretazioni della coppia Tilda Swinton/Tom Hiddleston ad oggi.

Nel MCU, Hiddleston interpreta Loki da quasi dieci anni e rivisiterà il ruolo nell’attesissima serie in arrivo a giugno su Disney+. Swinton, invece, ha interpretato una nuova versione dell’Antico sia in Doctor Strange che in Avengers: Endgame.

Rachel McAdams & Jake Gyllenhaal

Diretto da Antoine Fuqua, Southpaw racconta la storia di un giovane pugile, interpretato da Jake Gyllenhaal, che deve rimettere in sesto la sua vita dopo uno sfortunato incidente in cui rimane vittima sua moglie, interpretata da Rachel McAdams. Sebbene il film abbia ricevuto un’accoglienza complessivamente mista, la performance e l’impegno di Gyllenhaal per il ruolo hanno ricevuto numerosi elogi.

Nel MCU, McAdams ha interpretato Christine Palmer in Doctor Strange del 2016, ruolo che riprenderà anche nell’attesissimo sequel, mentre Gyllenhaal ha interpretato il cattivo Quentin Beck, meglio conosciuto come Mysterio, in Spider-Man: Far From Home

Tessa Thompson & Michael B. Jordan

Creed è il film che ha dato sia a Tessa Thompson che a Michael B. Jordan la popolarità a livello internazionale. Lo spin-off di Rocky racconta la storia di Adonis Creed (Jordan), il figlio di Apollo Creed, che si mette in cerca di Rocky Balboa per chiedere al campione in pensione di diventare il suo allenatore. Nel film Thompson interpreta invece Bianca, una cantautrice con una ipoacusia progressiva che alla fine diventa la fidanzata di Apollo, nonché la madre di suo figlio.

Dal 2018 Thompson interpreta Valchiria nel MCU, personaggio che è diventato rapidamente uno dei preferiti dai fan. Jordan, invece, ha interpretato il cattivo Erik Killmonger nel kolossal del 2018 Black Panther.

Marisa Tomei & Robert Downey Jr.

Marisa Tomei e Robert Downey Jr., entrambi al culmine delle loro rispettive carriera, hanno recitato insieme in Only You – Amore a prima vista, commedia romantica del 1994 su una donna convinta che la sua anima gemella sia un uomo di nome Damon Bradley. Dopo aver trovato un uomo con lo stesso nome, lo segue in Italia, dieci giorni prima del suo matrimonio. Le carriere di entrambi gli attori hanno poi attraversato un momento di stallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, per poi riprendersi quasi nello stesso periodo.

Downey Jr. è, senza dubbio, il cuore del MCU, avendo interpretato il ruolo di Iron Man in ben dieci film dell’intera Saga dell’Infinito. Tomei, invece, ha interpretato il ruolo di zia May in entrambi i film di Spider-Man ambientati nell’universo cinematografico. Dovrebbe tornare anche in No Way Home

Scarlett Johansson & Chris Evans

Scarlett Johansson e Chris Evans hanno lavorato insieme in otto film diversi, ma solo due di questi si svolgono al di fuori del MCU. Hanno recitato per la prima volta insieme nel film The Perfect Score nel 2004, per poi riunirsi nella commedia del 2007 Il diario di una tata. Nel film Johansson interpreta un antropologo che accetta un lavoro come bambinaia per una ricca famiglia dell’Upper East Side, mentre Evans interpreta il suo interesse amoroso.

I due interpretano oggi due dei personaggi più riconoscibili del MCU, Captain America e Vedova Nera. Secondo alcune indiscrezioni, i due potrebbero riunirsi ancora una volta nell’annunciato remake de La piccola bottega degli orrori. 

Zack Snyder sul reboot di Superman con un attore nero: “Una mossa attesa da tempo”

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Lo scorso febbraio è arrivata la notizia che J.J. Abrams sta lavorando ad un reboot di Superman, sempre per conto della Warner Bros., insieme al prolifico sceneggiatore Ta-Nehisi Coates. Al momento nessun attore è ancora collegato ufficialmente al progetto, ma è apparso subito chiaro che non sarebbe stato Henry Cavill a tornare nei panni dell’eroe kryptoniano.

Qualche settimana fa, nuove indiscrezioni sul film hanno confermato che la Warner Bros. sarebbe alla ricerca di un attore e di un regista neri: ciò avvalora alcune voci passate secondo cui il film avrà come protagonista un Superman nero. Inoltre, sempre in base a quanto emerso in precedenza, il film non sarà ambientato nel DCEU.

Ora, in una recente intervista con Radio Times, è stato Zack Snyder, regista de L’uomo d’acciaio del 2013, a commentare la notizia di un reboot di Superman che avrà come protagonista un attore nero. “Quello che posso dire è che amo J.J. Abrams e tutto quello che ha fatto in passato”, ha detto Snyder. “Sono interessato a vedere cosa succederà. È una mossa audace e interessante, e probabilmente attesa da tempo. Ovviamente amo Henry Cavill nei panni di Superman. È lui il mio Superman.”

“Non sono coinvolto in nessun processo decisionale attualmente in corso alla Warner Bros.”, ha specificato il regista. “Quindi, dal mio punto di vista, non posso far altro che aspettare e vedere cosa succederà. All’apparenza, sembra una cosa davvero interessante.”

Il Superman nero più celebre dei fumetti è indubbiamente Calvin Ellis, ma al momento non sappiamo se sarà davvero lui il personaggio al centro della storia del nuovo film. La speranza è di avere quanto prima nuovi aggiornamenti ufficiali in merito. Ricordiamo che il reboot di Superman rappresenta il terzo progetto WB/DC supervisionato da J.J, Abrams, che sta già curando Justice League Dark e la serie reboot di Constantine.

Cena con delitto: Edward Norton si unisce al cast del sequel

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Cena con delitto: Edward Norton si unisce al cast del sequel

Arriva da Deadline la notizia che Edward Norton si è unito ufficialmente al cast del primo dei due annunciati sequel di Cena con delitto – Knives Out, l’omaggio di Rian Johnson al giallo deduttivo, scritto e diretto dal regista statunitense e uscito nelle sale nel 2019.

Norton andrà così ad affiancare la new entry Dave Bautista (che vedremo prossimamente in Army of the Dead di Zack Snyder) e il veterano Daniel Craig, che tornerà a vestire i panni del detective Benoît Blanc. Ricordiamo che Johnson tornerà alla regia di entrambi i sequel.

Ad eccezzione di Craig, nessun altro dei membri del cast del primo film tornerà per Knives Out 2 e Knives Out 3: i due film vedranno quindi schierato un ensemble di attori completamente nuovo. Le riprese del primo sequel partiranno il prossimo 28 giugno e si svolgeranno in Grecia.

Al momento i sequel di Cena con delitto – Knives Out non hanno ancora una data di uscita, ma stando ai piani della produzione, entrambi dovrebbe debuttare sulla piattaforma di streaming già nel 2022. Il primo film è stato un grande successo al botteghino: a fronte di un budget di “soli” 40 milioni di dollari, ne ha incassati 294 milioni a livello mondiale.

Il cast del primo Cena con delitto – Knives Out annovera, oltre a Craig, anche Chris EvansAna de ArmasJamie Lee CurtisMichael Shannon, Don Johnson e Toni Collette. Il film ha ricevuto anche tre candidature ai Golden Globes: miglior film commedia o musicale, miglior attore in un film commedia o musicale (Daniel Craig) e migliore attrice in un film commedia o musicale (Ana de Armas).

The Suicide Squad, James Gunn: “Ho scritto King Shark pensando a Sylvester Stallone”

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In The Suicide Squad sarà presente anche il personaggio di King Shark, che nella versione originale avrà la voce di Sylvester Stallone. In base a ciò che è stato mostrato nei vari trailer del film, i fan sono già innamorati del personaggio, che potrebbe diventare dopo l’uscita del film uno dei più osannati del DCEU.

In una recente intervista con Den of Geek in cui ha parlato della decisione di riunire King Shark insieme al resto dei membri della Task Force X, il regista e sceneggiatore James Gunn ha approfondito il processo che lo ha spinto ad includerlo all’interno della storia. “Chi non vorrebbe vedere un pesce mangiare così tante persone che, in qualche modo, la gente pensa sia inspiegabilmente carino?”, ha ironizzato Gunn. “Sapevo che volevo usare un animale e sapevo che King Shark era un membro della squadra nei fumetti più recenti. Mi piaceva il concept del personaggio. King Shark è stata la mia prima aggiunta alla squadra.”

Per quanto riguarda invece Sylvester Stallone, Gunn ha rivelato di aver scritto la sceneggiatura pensando proprio al leggendario attore con cui aveva già lavorato in Guardiani della Galassia Vol. 2: “Poiché ho avuto la possibilità di coinvolgere qualsiasi attore volessi, ho iniziato a correre dei rischi e a scrivere pensando ad attori che non conoscevo personalmente”, ha spiegato. “Quindi, ad esempio, ho scritto Bloodsport pensando a Idris Elba, pur non avendolo mai incontrato prima. Ero semplicemente un suo grande ammiratore. Per quanto riguarda King Shark, invece, l’ho scritto pensando a Sly. Avevamo già lavorato insieme e posso dire di conoscerlo abbastanza bene. Ho scritto quel personaggio con la sua voce in mente.”

King Shark ama mangiare le persone, ma è anche stranamente simpatico. Di conseguenza, è facile immaginare che i fan e il pubblico in generale accoglieranno bene il personaggio quando il film uscirà finalmente nelle sale. Tuttavia, Gunn ha voluto concludere l’intervista sottolineando che… “King Shark è molto meno sentimentale di Groot.”

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

Black Widow: il film è pronto da un anno, Nat sfoggerà delle nuove armi?

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Il nuovo numero di Empire dedicato ai film più attesi della prossima estate contiene una breve dichiarazioni della regista Cate Shortland in merito a Black Widow. L’articolo in questione – come riportato da Screen Rant – non contiene una citazione diretta della regista, ma l’outlet afferma che la stessa ha dichiarato che “il film è ormai pronto da circa un anno” e che stanno solo aspettando di poterlo finalmente mostrare al pubblico.

Le parole di Shortland confermano che i Marvel Studios non hanno apportato alcuna modifica a Black Widow, nonostante sia trascorso più di un anno dall’uscita prevista in origine e nonostante il film non abbia più inaugurato la Fase 4 del MCU. Si vocifera ormai da tempo che il film possa essere collegato alla serie The Falcon and the Winter Soldier attraverso il personaggio della Contessa de Fontaine interpretato da Julia Louis-Dreyfs, che sembra apparirà nel film.

Lo speciale contiene anche una nuova immagine ufficiale tratta da Black Widow, in cui è possibile vedere Scarlett Johansson (Natasha Romanoff) e Florence Pugh (Yelena Belova), che potete ammirare di seguito:

Nat sfoggerà delle nuove armi in Black Widow?

Nel frattempo, è sempre Screen Rant a riportare un dettaglio parecchio interessante in merito alla trama di Black Widow. I vari trailer e i vari poster del film hanno anticipato i nuovi costumi che Natasha sfoggerà nello standalone, ma pare che l’ex spia russa maneggerà anche delle nuove armi.

Il giornalista Paul Young ha infatti scovato una borsa dedicata al film in vendita presso la catena di supermercati americana Publix che mostra Vedova Nera che brandisce due armi simili a due manganelli. Si tratta, in realtà, di un’arma che Nat aveva già usato in passato, ma in base all’immagine della borsa sembra che nel film sarà in qualche modo potenziata. Potete vedere la foto cliccando qui.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Big Sky 1×16: promo e trama dall’episodio

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Big Sky 1×16: promo e trama dall’episodio

Il network americano ABC ha diffuso promo e trama di Big Sky 1×16, il sedicesimo episodio dell’annunciata nuova serie tv Big Sky.

Iscriviti a Disney+ per guardare gli episodi di Big Sky e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

In Big Sky 1×16 che si intitolerà  “Love is a Strange and Dangerous Thing (Season Finale)” Cassie e Jenny lasciano le donne Kleinsasser per forgiare il proprio percorso, liberandosi dei loro guai nel ranch e tornando a casa. Insieme a Jerrie e Lindor, finalmente riescono a vedere Ronald dietro le sbarre, anche se li spoglia rapidamente di ogni soddisfazione guidandoli in una caccia all’oca selvaggia, dritto tra le braccia del sindacato. Segue una brutale battaglia, che apre la strada a Scarlet e Ronald per scappare, ma mentre scappano verso il tramonto Jenny rischia la sua vita per salvare quella di Cassie. È questa la fine per il nostro dinamico duo? Solo il tempo lo dirà sul finale di stagione che andrà in onda martedì 18 MAGGIO su ABC.

Guest star di Big Sky 1×16 è Britt Robertson nei panni di Cheyenne Kleinsasser, Michelle Forbes nei panni di Margaret Kleinsasser e Omar Metwally nei panni di Mark Lindor. “Love is a Strange and Dangerous Thing” è stato scritto da Annakate Chappell e Matthew Tinker e diretto da Michael Goi.

Big Sky 1×16

Big Sky è la nuova serie tv creata da David E. Kelley per il network americano ABC. David E. Kelley sarà lo showrunner della prima stagione. Basato sulla serie di libri di CJ Box, “Big Sky” è prodotto da David E. Kelley, Ross Fineman, Matthew Gross, Paul McGuigan, CJ Box e Gwyneth Horder-Payton, ed è prodotto da 20th Television. 20th Television fa parte dei Disney Television Studios, insieme a ABC Signature e Touchstone Television. Big Sky in streaming è disponibile su Star, il nuovo canale per adulti di Disney+.

La serie racconta degli investigatori privati ​​Cassie Dewell e Cody Hoyt uniscono le forze con la sua ex moglie ed ex poliziotta, Jenny Hoyt, per cercare due sorelle che sono state rapite da un camionista su una remota autostrada nel Montana. Ma quando scoprono che queste non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra donna venga rapita. Big Sky vede protagonisti Katheryn Winnick nei panni di Jenny Hoyt, Kylie Bunbury nei panni di Cassie Dewell, Brian Geraghty nei panni di Ronald Pergman, Dedee Pfeiffer nei panni di Denise Brisbane, Natalie Alyn Lind nei panni di Danielle Sullivan, Jade Pettyjohn nei panni di Grace Sullivan, Jesse James Keitel nei panni di Jerrie Kennedy, Valerie Mahaffey come Helen Pergman con John Carroll Lynch come Rick Legarski e Ryan Phillippe come Cody Hoyt.

Tom Cruise parla per la prima volta della sfuriata sul set di Mission Impossible 7

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Lo scorso dicembre era trapelato online un audio in cui Tom Cruise rimprovera con una certa veemenza alcun membri della troupe di Mission Impossibile 7 che non avevano rispettato i rigidi protocolli di sicurezza imposti durante la produzione del film.

Nell’audio il celebre attore esclamava“Non sospenderemo questo f*****o film, avete capito? Se vedo di nuovo una scena del genere, siete licenziati. c***o! E se lo fanno anche altri membri della troupe, vale la stessa cosa. Sono stato chiaro? Capite cosa voglio dire? Capite la responsabilità che abbiamo? Se chiudiamo, costerà alle persone il loro lavoro, la loro casa, la loro famiglia. Questo è quello che sta succedendo. Ci tengo ad ognuno di voi, ma dovete aiutarmi, e se non volete farlo, allora ve ne dovete andare. Ok?” 

Ora, per la prima volta, è stato proprio Tom Cruise a commentare l’accaduto e a rompere il silenzio su quello sfogo in una recente intervista con Empire (via Digital Spy). “Ho detto quello che ho detto”, ha affermato l’attore, sottolineando che in quel momento c’era un’ondata di casi di Covid-19 in Inghilterra. “La posta in gioco era molto alta a quel punto. Ma sul set non c’erano tutti i membri della mia troupe. Avevo fatto uscire tutti, c’erano solo alcune persone selezionate.”

L’attore ha poi spiegato che il suo sfogo ha sortito l’effetto desiderato, nel senso che dopo la sua sfuriata le riprese non si sono più interrotte: “Le riprese non si sono più fermate. Ed eccoci qui, ancora a girare. Ho provato davvero tante emozioni in questi mesi. Per tutta la troupe è stato un grande sollievo sapere che saremmo tornati sul set. È stato incredibilmente commovente.”

Le date di uscita di Mission Impossible 7 e 8

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

Dave Bautista sul passato di Drax: “La Marvel ha gettato la spugna”

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Il Drax di Dave Bautista è sempre stato visto dai fan dei Guardiani della Galassia come uno dei membri più tosti e divertenti del team, ma la verità è che non abbia mai saputo di più in merito alla storia del Distruttore. Lo stesso Bautista è consapevole di ciò e ne ha parlato ampiamente in una recente intervista con Collider.

Anche se non ha menzionato direttamente né i Marvel Studios né il regista James Gunn, l’ex wrestler ha comunque espresso la sua delusione per il modo in cui il personaggio è stato trattato sul grande schermo. Il suo più grande rammarico? Quello di non aver avuto la possibilità di esplorare il passato di Drax. “Volevo davvero che investissero di più su Drax, personalmente. Perché penso che Drax abbia più di una storia da raccontare”, ha spiegato Bautista. “Penso che Drax abbia un retroscena davvero interessante su cui hanno semplicemente lasciato cadere la palla. Ma forse non è neanche colpa della Marvel. Avevano una loro lista di priorità e questo è quello che hanno programmato. Tuttavia, penso che abbiano gettato la spugna con Drax.”

“Ha una storia veramente fantastica. Egoisticamente, da attore, questo mi avrebbe dato la possibilità di mostrare dei lati diversi di Drax, soprattutto dal punto di vista emotivo. E forse anche da quello fisico. Perché, se guardi bene, Drax sembra uno tosto… lo guardi e quasi hai paura, ma la verità è che si prende a calci in c**o più di qualsiasi altro personaggio Marvel”, ha continuato la star di Army of the Dead. “L’intera questione del ‘Distruttore’ l’hanno semplicemente tralasciata. Le persone si sono così tanto innamorate del lato comico di Drax che alla fine hanno sfruttato solo quello. Penso che abbiamo perso una grande opportunità con questo personaggio, opportunità che forse non tornerà più.”

Dave Bautista sarà ancora Drax in GOTG Vol. 3

Di recente, Dave Bautista ha parlato spesso del fatto che Guardiani della Galassia Vol. 3 potrebbe essere l’ultima volta in cui lo vedremo nei panni di Drax. L’attore ha specificato di essere ormai troppo “anziano” per poter continuare ad interpretare il personaggio. La speranza è che Guardiani della Galassia Vol. 3, in cui ritroveremo Bautista nei panni del “Distruttore”, riesca a rendere giustizia al personaggio secondo le volontà del suo interprete…

L’uomo d’acciaio: Zack Snyder voleva Brainiac per il sequel mai realizzato

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Ne L’uomo d’acciaio di Zack Snyder abbiamo visto Superman confrontarsi con il generale Zod. Tuttavia, nonostante il kryptoniano interpretato da Michael Shannon si sia dimostrato un nemico formidabile, c’era un altro personaggio che molti fan avrebbe voluto vedere nel film.

Stiamo ovviamente parlando di Brainiac, il celebre cattivo che ha dato del filo da torcere a Superman per decenni. Nonostante il personaggio sia già apparso sul piccolo schermo, una versione live action destinata al grande schermo non ha mai fatto il suo debutto. Bene, ora sappiamo che se Snyder avesse realizzato un sequel de L’uomo d’acciaio, quel film avrebbe sicuramente incluso anche Brainiac.

A confermarlo è stato lo stesso regista durante un’intervista con Bro Bible: “Abbiamo parlato di un film su Brainiac”, ha spiegato il regista riferendosi ad un sequel diretto di Superman. “Penso che i kryptoniani che si trovano nella Zona Fantasma siano probabilmente ancora in giro. E c’era sempre una possibilità per il loro ritorno. Faora… e chiunque sia rimasto. Era una cosa che abbiamo sempre avuto in mente e di cui abbiamo sempre parlato in relazione ad un possibile sequel.”

“Penso solo che sia un bene dare a Superman questi nemici extraterrestri. Ovviamente deve esserci Lex Luthor. Devi andare avanti con Lex, perché Lex è la sua vera nemesi… ma al tempo stesso penso che si debbano cercare anche sfide al di fuori dalla Terra per Supeman, proprio a causa del fatto che è così potente”, ha concluso Snyder.

Il nuovo reboot di Superman targato WB/DC

A lungo si è parlato della possibilità di un sequel diretto de L’uomo d’acciaio, ma ad oggi pare che il progetto sia stato totalmente accantonato, soprattutto dopo la conferma che Warner Bros. e DC Films sono al lavoro su un reboot dedicato all’eroe kryptoniano che avrà come protagonista un attore nero. In merito a questo progetto, al momento sappiamo solo che sarà supervisionato da J.J. Abrams e sceneggiato da Ta-Nehisi Coates.

Emily Blunt torna sui Fantastici Quattro: “I cinecomics non fanno per me”

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I Marvel Studios sono tornati in possesso dei diritti sui Fantastici Quattro dopo l’acquisizione della Fox da parte della Disney nel 2019. Al Comic-Con di San Diego dello stesso anno, Kevin Feige, il presidente dei Marvel Studios, ha annunciato ufficialmente un nuovo film dedicato alla prima grande famiglia Marvel: in seguito, è stato annunciato che sarebbe stato Jon Watts, regista di tutti e tre i film di Spider-Man ambientati nel MCU, ad occuparsi della regia.

In attesa di scoprire chi saranno i protagonisti del nuovo reboot, facciamo un passo indietro. Tutti ricorderanno che per lungo tempo Emily Blunt e John Krasinski sono stati proclamati dai fan come la scelta migliori per i personaggi di Sue Storm e Reed Richards, dal momento che entrambi gli attori erano stati collegati al MCU in passato (Blunt era la prima scelta dei Marvel Studios per il ruolo di Vedova Nera prima di Scarlett Johansson e Krasinski aveva sostenuto uno screen test per il ruolo di Captain America).

Ora, durante una recente apparizione in occasione dello show di Howard Stern, Emily Blunt è tornata a parlare di quei rumor sui Fantastici Quattro. L’attrice ha ovviamente negato la possibilità di recitare nel nuovo adattamento della Marvel, ammettendo in realtà di non essere mai stata una grande fan dei cinecomics: “Si tratta semplicemente di un fantacasting”, ha sottolineato l’attrice. “Non ho mai ricevuto una telefonata in merito. Sono soltanto persone che dicono: ‘Non sarebbe fantastico?’. Non che sia al di sotto delle mie possibilità. Amo Iron Man e quando mi hanno offerto il ruolo di Vedova Nera ero ossessionata da Iron Man. Volevo lavorare con Robert Downey Jr., sarebbe stato fantastico… ma non so se i film di supereroi fanno per me. Non sono nelle mie corde. Non mi piacciono. Davvero.”

Cosa sappiamo del reboot Marvel sui Fantastici Quattro

Il film dei Fantastici Quattro ambientato nel MCU è stato ufficialmente annunciato durante lo scorso Investor Day 2020 di Disney. Al momento i dettagli sul film sono scarsi: sappiamo soltanto che la pellicola sarà diretta da Jon Watts, regista di Spider-Man: HomecomingSpider-Man: Far From Home e di Spider-Man 3, attualmente in fase di produzione. Al momento non è stato ancora designato chi si occuperà ufficialmente di scrivere il reboot.

Premi David di Donatello 2021: tutti i vincitori della 66° edizione

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Sono stati assegnati i Premi David di Donatello 2021, durante una serata di gala e parzialmente in presenza che ha cercato di attenuare la difficoltà di dover e voler celebrare il cinema anche in un anno di pandemia.

Ecco tutti i vincitori dei Premi David di Donatello 2021

MIGLIOR FILM

  • Volevo nascondermi prodotto da Carlo DEGLI ESPOSTI, Nicola SERRA, con RAI CINEMA
    per la regia di Giorgio DIRITTI

MIGLIOR REGIA

MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE

  • Figli Mattia TORRE

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

MIGLIOR PRODUTTORE

  • Miss Marx Marta DONZELLI e Gregorio PAONESSA per VIVO FILM con RAI CINEMA, Joseph ROUSCHOP e Valérie BOURNONVILLE per TARANTULA BELGIQUE

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA

  • Volevo nascondermi Elio GERMANO

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA*

  • Volevo nascondermi Matteo COCCO

MIGLIORE COMPOSITORE*

  • Miss Marx GATTO CILIEGIA CONTRO IL GRANDE FREDDO, DOWNTOWN BOYS

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE

  • Tolo Tolo Titolo: IMMIGRATO
    Musica e testi di: Luca MEDICI, Antonio IAMMARINO
    Interpretata da: Luca MEDICI

MIGLIORE SCENOGRAFIA

  • Volevo nascondermi Ludovica FERRARIO, Alessandra MURA – Paola ZAMAGNI

MIGLIORE COSTUMISTA

  • Miss Marx Massimo CANTINI PARRINI

MIGLIOR TRUCCATORE

  • Hammamet Luigi CIMINELLI – Andrea LEANZA, Federica CASTELLI (prostetico o special make-up)

MIGLIOR ACCONCIATORE

  • Volevo nascondermi Aldo SIGNORETTI

MIGLIORE MONTATORE

  • Favolacce Esmeralda CALABRIA

MIGLIOR SUONO

  • Volevo nascondermi Presa diretta: Carlo MISSIDENTI
    Microfonista: Filippo TOSO
    Montaggio: Luca LEPROTTI
    Creazione suoni: Marco BISCARINI
    Mix: Francesco TUMMINELLO

MIGLIORI EFFETTI VISIVI

  • L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Stefano LEONI, Elisabetta ROCCA

MIGLIOR DOCUMENTARIO

  • Mi chiamo Francesco Totti di Alex INFASCELLI

MIGLIOR FILM STRANIERO

  • 1917 di Sam Mendes (01 Distribution)

DAVID SPECIALE

  • Monica Bellucci
  • Diego Abatantuono

DAVID ALLA CARRIERA

  • Sandra Milo

DAVID DELLO SPETTATORE

  • Tolo tolo

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Il premio al miglior cortometraggio viene assegnato da una giuria composta da Giada Calabria, Francesca Calvelli, Leonardo Diberti, Paolo Fondato, Elisabetta Lodoli, Enrico Magrelli, Lamberto Mancini, Mario Mazzetti, Paolo Mereghetti e presieduta da Andrea Piersanti.

Il miglior cortometraggio Premio David di Donatello 2021 è: ANNE di Domenico CROCE e Stefano MALCHIODI

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Il Premio David Giovani viene assegnato da una giuria nazionale di studenti degli ultimi due anni di corso delle scuole secondarie di II grado.

DAVID GIOVANI

  • 18 regali di Francesco AMATO

La cuoca del presidente: trama, cast e la vera storia dietro il film

Il mondo della cucina e dell’arte culinaria ha sempre trovato terreno fertile al cinema, oggi più che mai interessato a raccontare la vita e le ricette segrete di abili chef. Che siano storie vere o inventate, queste suscitano da sempre una certa attrazione, oltre ad un inevitabile languorino. Film come Chef – La ricetta perfetta con Jon Favreau, Il segreto del successo con Bradley Cooper o anche il film d’animazione della Pixar Ratatouille sono solo alcuni degli esempi più famosi di questo filone. Particolarmente apprezzato è però anche un film francese del 2012 dal titolo La cuoca del presidente, diretto da Christian Vincent.

A differenza degli altri titoli poc’anzi citati, questo è ispirato ad una storia vera, quella di Danièle Mazet-Delpeuch, la prima donna chef personale del presidente di Francia François Mitterrand. Si tratta di una storia non nota ai più, ma che attraverso i toni della commedia si presenta come un delicato racconto volto a dimostrare la forza che la buona cucina e il cibo può avere nella vita e nei rapporti di tutti i giorni. Con la brillantezza che contraddistingue le commedie francesi, La cuoca del presidente è però anche il racconto di una donna tenace mai arresasi ai ruoli che gli altri avrebbero voluto imporle.

Tra emancipazione, rapporti tra i sessi e rapporto con l’ambito culinario, questo si afferma così come un delizioso film di buon successo. Acclamato da critica e pubblico, è infatti diventato uno dei film francesi di maggior successo del suo anno, ritrovando ancora oggi appassionati spettatori in tutto il mondo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La cuoca del presidente: la trama del film

Protagonista del film è la rinomata cuoca Hortense Laborie, la quale con grande passione svolge il suo lavoro in una sperduta stazione di ricerca in Antartide. Da qui la donna inizia a raccontare la propria storia, di quando quattro anni prima era stata scelta come cuoca privata del Presidente della Repubblica Francese. Proprio a lei il politico rivelerà di desiderare sulla propria tavola il meglio della cucina francese, permettendo alla donna di sbizzarrirsi in cucina. La sua attività, come anche il rapporto che intrattiene con il Presidente, la fanno però ben presto diventare oggetto di invidia. Ben presto, Hortense sarà costretta a misurarsi con una serie di ostacoli particolarmente complessi.

La cuoca del presidente cast

La cuoca del presidente: il cast del film

Ad interpretare la protagonista Hortense Laborie vi è l’apprezzata attrice francese Catherine Frot. Questa ha debuttato al cinema nel 1980 con il film Mio zio d’America, per poi distinguersi anche in Aria di famiglia, La cena dei cretini e Quello che so di lei. Ad oggi, quello in La cuoca del presidente rimane uno dei suoi ruoli cinematografici più famosi, che l’ha portata anche ad ottenere una nomination come miglior attrice ai prestigiosi premi César. Per prepararsi al ruolo, la Frot ha avuto modo di approfondire la vita e l’attività della vera cuoca, cercando poi di ottenere una buona manualità nella preparazione di alcune ricette classiche.

Accanto a lei, nei panni del presidente francese, vi è lo scrittore Jean d’Ormesson, la cui fama è prevalentemente dovuta alla sua attività in ambito saggistico e giornalistico. All’età di 86 anni, egli accettò di recitare per la prima volta in vita sua. Assunse così i panni del capo del governo francese, ruolo che lo ha da subito reso ulteriormente popolare. Nel film è poi presente l’attore Hippolyte Girardot, recentemente visto in I fantasmi d’Ismael e The French Dispatch, e che in La cuoca del presidente interpreta David Azoulay. Infine, l’attrice spagnola Arly Jover, nota per i film Blade e L’impero dei lupi, dà qui volto a Mary.

La cuoca del presidente: la vera storia, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Pur cambiando nome alla protagonista, qui chiamata Hortense Laborie, il film è dichiaratamente ispirato alla vera storia di Danièle Mazet-Delpeuch.  Questa, dal 1988 al 1990, fu la cuoca personale del presidente francese Mitterrand. Ella arrivò a tale ruolo dopo essersi distinta come insegnante culinaria, venendo notata da Joël Robuchon, tra i più rinomati chef del Novecento. Egli la raccomandò per il ruolo, aiutandola ad ottenere il posto di lavoro. Come cuoca del presidente, Danièle ebbe l’occasione di cucinare per alcune delle più importanti personalità politiche dell’epoca. Dal leader russo Mikhail Gorbachev al primo ministro britannico Margaret Thatcher. Non sopportando le etichette e i tanti protocolli da seguire, Danièlle decise infine di lasciare il posto. Andò poi a lavorare come cuoca in una base scientifica in Antartide.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La cuoca del presidente è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 11 maggio alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonte: IMDb

The Green Knight: il trailer ufficiale con Dev Patel

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The Green Knight: il trailer ufficiale con Dev Patel

Ecco il trailer ufficiale di The Green Knight, il nuovo film di A24 diretto da David Lowery e con Dev Patel, Alicia Vikander e Joel Edgerton.

Il film che sarebbe dovuto uscire a Febbraio 2020 e poi a Maggio 2020 con prima mondiale al SXSW Film Festival, arriva adesso nel Luglio 2021 ed è senza dubbio uno dei film più attesi della stagione estiva. Dev Patel interpreta Sir Gawain, lo sconsiderato nipote di Re Artù, che intraprende una missione per affrontare e sconfiggere lo sconosciuto Cavaliere della Pelle Verde.

La sinossi ufficiale di The Green Knight recita: “Un’epica avventura fantasy basata sull’intramontabile leggenda arturiana, The Green Knight racconta la storia di Sir Gawain (Dev Patel), lo sconsiderato e testardo nipote di Re Artù, che si imbarca in un audace ricerca per affrontare l’omonimo Cavaliere Verde, un gigantesco sconosciuto dalla pelle color smeraldo. Gawain lotta con fantasmi, giganti, ladri e intriganti in quello che diventa un viaggio più profondo per definire il suo personaggio e dimostrare il suo valore agli occhi della sua famiglia e del suo regno, affrontando lo sfidante finale”.

Barry Jenkins racconta la sua serie The Underground Railroad

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Barry Jenkins racconta la sua serie The Underground Railroad

Sarà disponibile dal 14 maggio su Amazon Prime Video The Underground Railroad, la nuova serie Amazon Original firmata dal premio Oscar Barry Jenkins. Basato sull’omonimo romanzo premio Pulitzer di Colson Whitehead, lo show si distanzia dalla trama originale per accogliere svolte nuove e impreviste, seguendo l’istinto del suo creatore ma rispettando lo spirito di partenza.

Jenkins in persona ha raccontato qual è stato il suo approccio alla realizzazione di questo progetto, la sua prima volta a confronto con un modo diverso di fare narrazione per immagini.

Barry Jenkins racconta la sua serie The Underground Railroad

Che cosa speravi di catturare nel raccontare la storia di Cora sullo schermo?

Ho amato tanto il libro di Colson Whitehead e ho pensato che potesse essere un ottimo modo per ricontrattualizzare la storia dei nostri antenati, concentrandoci su questa giovane donna, Cora (Thuso Mbedu). Guardi la serie e vedi che Cora cerca di sconfiggere la condizione degli schiavi d’America, cercando allo stesso tempo di riconciliarsi con l’abbandono della madre. Mi è sembrato un modo molto bello per raccontare questa storia, presentata in maniera autentica ma anche epica, dalla grande portata che alla fine racconta la genitorialità ma anche il trovare una strada da soli. Ho pensato che fosse bello mettersi alla prova con una storia di questa portata. 

È il primo approccio in tv di questa portata. Come mai era così importante raccontare questa storia in questo formato?

Quando vai al cinema, vivi un’esperienza che ti cattura, spegni il telefono e sei immerso completamente. Data la portata di alcune di queste immagini, io volevo che lo spettatore fosse in grado di mettere pausa, riprende, saltare. Volevo che lo spettatore scegliesse come guardarla, questo è un motivo per cui ho scelto di farne una serie. Inoltre mi sembrava il modo migliore per dare a Cora la possibilità di incontrare tutte le persone che incrocia sul suo cammino con molta calma e spazio. 

Perché si è scelto il linguaggio della metafora per rappresentare alcune scene della serie? 

Credo che molto dipenda dal gusto personale. La prima volta che ho sentito l’espressione ‘underground railroad’ ho proprio visualizzato delle persone su un treno, sottoterra, in maniera molto realistica, ed era un’immagine infantile, ero piccolo. Così la prima cosa che ho pensato è stata di realizzare un immaginario molto concreto, che si rifacesse a quell’immaginario di bambino che avevo avuto.

The Underground Railroad è disponibile dal 14 maggio su Amazon Prime Video.

Vin Diesel ci invita a tornare al cinema con Fast & Furious 9

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In attesa di Fast & Furious 9, nono capitolo della saga Fast and Furious di Universal Pictures, che ha incassato oltre 5 miliardi di dollari in tutto il mondo, un emozionante video dedicato alla magia del cinema con Vin Diesel ci invita a tornare in sala per vedere solo al cinema il nuovo film.

“Ne è passato di tempo… le strade erano vuote, i luoghi dove ci radunavamo silenziosi. Abbiamo vissuto un anno che ci ha messi a dura prova. Ma iniziamo a vedere la promessa di un nuovo giorno”. Comincia così il nuovo, emozionante video in cui Vin Diesel descrive la magia del cinema, inteso proprio come il luogo in cui, quando si spengono le luci e si accende il proiettore, cominciamo a sognare.”

https://youtu.be/J9pmv6dvgb4

Venom: La furia di Carnage, 10 dettagli emersi dal primo trailer ufficiale

Nella giornata di ieri è arrivato il primo trailer ufficiale di Venom: La furia di Carnage, l’attesissimo sequel diretto da Andy Serkis che vedrà Tom Hardy di nuovo nei panni di Eddie Brock. Screen Rant ha raccolto i 10 dettagli più curiosi presenti nel trailer, in attesa dell’arrivo del film nelle sale previsto per il prossimo autunno:

Schiacciare il ragno

Cletus Kasady sta parlando con Eddie Brock nel trailer di Venom: La furia di Carnage. Kasady spiega che uscirà di prigione e creerà una carneficina. C’è un momento nel discorso in cui Kasady schernisce Brock e dice “Aspettando nelle tenebre quel salvatore che non arriva mai”.

In quel momento, Kasady schiaccia un ragno, suggerendo chiaramente che Spider-Man è là fuori da qualche parte, ma che non sarà qui per aiutare Venom. Questo potrebbe essere la conferma che Spider-Man non apparirà ancora in un film della Sony.

I Vendicatori hanno perso?

C’è un momento nel trailer di Venom: La furia di Carnage in cui il detective Mulligan sta leggendo un giornale, si arrabbia e lo getta via. Mulligan è un detective della polizia che indaga sul legame tra Eddie Brock e Cletus Kasady, mentre cerca di trovare tutte le vittime di omicidio che Kasady ha ucciso e che sono ancora sconosciute.

Mulligan accartoccia il giornale. Fermando il trailer al secondo giusto, è possibile vedere una storia all’interno del giornale. La pagina interna ha un titolo che presenta le parole “Avengers” e “Nightmare”. Le prime due parole dovrebbero essere “Avengers Lose”, ossia “i Vendicatori perdono”, mentre l’altra parola è “Nightmare”, ossia “Incubo”. Questo è probabilmente solo un divertente easter egg del MCU, poiché i rumor suggeriscono che Incubo sarà il cattivo principale di Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

Il Daily Bugle

Ci sono due scene nel trailer di Venom: La furia di Carnage che coinvolgono qualcuno che legge un giornale. Nella prima, il detective Mulligan legge il Daily Bugle che contiene l’easter egg degli Avengers. Nella seconda, anche Eddie Brock guarda il Daily Bugle.

Ci sono due importanti cose da notare qui. In primo luogo, il Daily Bugle non è un quotidiano nel MCU, ma un tabloid online. In secondo luogo, questo giornale assomiglia a quello dei film di Sam Raimi su Spider-Man, facendo così sembrare che Venom non sia ambientato nella stesso universo dello Spider-Man di Tom Holland.

Istituto Ravencroft

Nel trailer è presente anche un breve sguardo all’istituto Ravencroft. Nei fumetti, Ravencroft è nella contea di Westchester, New York, e Norman Osborn ne è il responsabile. È qui che finiscono i cattivi – per lo più i cattivi di Spider-Man nei fumetti – quando vengono catturati.

In Venom: La furia di Carnage, potrebbe essere la versione West Coast del Raft visto nel MCU. Tuttavia, c’è anche la possibilità che questa scena si svolga a New York, con il film che tornerebbe in qualche modo alle origini di Eddie. Una scena ambientata nel Ravencroft mostra una donna sdraiata: si tratta dell’attrice Naomie Harris, che interpreta Shriek, un altro cattivo simbionte… 

Shriek

venom 2Shriek è scappata quando Ravencroft è bruciata. Il trailer di Venom: La furia di Carnage non mostra quasi nulla del suo personaggio. Shriek è il secondo cattivo del film, ma il suo ruolo rimane un mistero.

Nei fumetti, era l’amante di Carnage, anche se alla maniera di Joker/Harley Quinn. Ha avuto un’infanzia traumatica ed è rimasta isolata per anni. Anche se viene solo accennato nel trailer, Shriek potrebbe diventare l’Harley Quinn di questo film, qualcuno che Carnage usa per i suoi scopi, un personaggio davvero tragico.

C’è un altro simbionte?

Nella scena dell’incendio del Ravencroft, vediamo Shriek abbandonare l’istituto insieme ad un altro personaggio. Potrebbe essere Carnage, ma potrebbe anche trattarsi di qualcun altro, qualcuno che Shriek conoscenza proprio grazie all’istituto e che potrebbe rappresentare un’altra minaccia.

I fan sperano che il franchise di Venom, alla fine, possa portare al grande crossover “Maximum Carnage”, in cui viene raccontata una gigantesca battaglia che coinvolge Venom, Spider-Man e altri eroi che combattono contro Carnage e il suo esercito di simbionti. Questo film potrebbe introdurre altri simbionti per anticipare tale possibilità? Questa seconda persona che lascia Ravencroft potrebbe essere uno di loro?

Detective Mulligan

Parlando di simbionti nell’Universo Marvel, il trailer di Venom: La furia di Carnage ci mostra anche il Detective Mulligan. C’è una scena in cui Venom si comporta come se volesse attaccare Mulligan, mostrando una sorta di relazione antagonistica.

Se in futuro ci sarà un film basato su “Maximum Carnage”, Mulligan potrebbe svolgere un ruolo importante. Nei fumetti, Patrick Mulligan è un agente di polizia che finisce per ospitare un simbionte. Tuttavia, quella fu la prova che i simbionti assumono la natura dei loro ospiti, con Toxin che alla fine diventò un eroe.

Knull?

Ci sono alcuni momenti nel trailer di Venom: La furia di Carnage che sembrano confermare che un fervore religioso sia cresciuto intorno ai simbionti. C’è una vetrata del Culto di Carnage e ci sono anche simboli in tutta la cella di Cletus Kasady.

Questo potrebbe portare al Dio dei Simbionti, Knull. Un culto di Knull esisteva nei fumetti; questo essere cosmico ha creato dei simbionti, ed è anche apparso nella trama di “Black Marvel”. La domanda sorge spontanea: il franchise di Venom potrebbe portare all’arrivo di Knull?

Venom ama il cioccolato

Venom che vuole il cioccolato alla fine del trailer di Venom: La furia di Carnage è un momento sicuramente divertente. Tuttavia, proviene direttamente dai fumetti e dà un significato all’intera scena. Quando Venom si rende conto che la cioccolata non è disponibile, ammette che potrebbe mangiare la signora Chen. Questo è più di un semplicemente momento divertente, in realtà.

Nei fumetti originali, Eddie Brock ha lavorato duramente per convincere Venom a smettere di mangiare le persone. Ha provato a placare la sua fame con il cioccolato, e questo ha funzionato. Senza cioccolato, ovviamente, ritorna la voglia di carne umana… 

I cameo di Stan Lee continuano

All’inizio del trailer di Venom: La furia di Carnage, quando Eddie Brock entra nel minimarket della signora Chen, quest’ultima saluta Eddie e poi saluta Venom, che a sua volta ricambia.

È un momento divertente, ma qui c’è anche un cameo di Stan Lee. Nella scena appare una rivista, sul bancone anteriore accanto alla signora Chen; Stan Lee è sulla copertina di quella rivista, a sottolineare quanto la sua influenza sia ancora viva e vegeta.

Beuys – L’artista come provocatore su Sky Arte dal 12 Maggio

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Beuys – L’artista come provocatore su Sky Arte dal 12 Maggio

Il 12 maggio 1921 nasceva a Krefeld in Germania Joseph Beuys, l’uomo con il cappello che vedeva in ogni persona un artista e nell’arte la possibilità di plasmare la società, il cui messaggio, a più di trent’anni dalla morte, continua a essere straordinariamente vitale. In occasione del centenario della nascita, Sky Arte (canali 120 e 400 di Sky) presenta Beuys – L’artista come provocatore, il film di Andres Veyel, in onda mercoledì 12 maggio alle 21.15, disponibile anche on demand e in streaming su NOW.

Beuys – L’artista come provocatore, attraverso un sapiente montaggio di fonti audio e video mai utilizzate prima, ricostruisce un ritratto non convenzionale dell’artista, una cronaca unica, uno sguardo intimo su un essere umano, la sua arte, il suo mondo e le sue idee.

300 ore di video, un materiale audio sconfinato di e sull’artista, le collezioni di più di 50 fotografi internazionali, per un totale di oltre 20.000 scatti, più di 60 incontri con testimoni dell’epoca e circa 20 interviste, sono stati il punto di partenza di questo film, la cui lavorazione è durata circa tre anni.

Con una narrazione aperta, il documentario racconta l’artista attraverso alcuni punti cardine della sua biografia e della sua carriera: il trauma della guerra e del suo incidente aereo nel 1943, alcune delle sue performance più famose – come Fettecke (1982), I Like America and America Likes Me (1974), 7000 Oak Trees (1982) – la critica al sistema dell’arte, l’insegnamento all’Accademia, l’impegno politico.

“Nel film, Beuys pone, in modo persistente e sovversivo, temi che continuano a rimanere rilevanti trent’anni dopo la sua morte, come la necessità di una democratizzazione radicale che non tema i nuovi sistemi bancari e monetari, o il bisogno pari opportunità in un mondo di crescente disuguaglianza.” – Dice il regista Andres VeyelBeuys insiste sulla possibilità che il mondo possa essere cambiato, in base alle capacità di ogni singola persona: Niente deve rimanere com’è“.

Joseph Beuys resta per noi un visionario, molto più avanti dei suoi tempi. Se allora già cercava di spiegare come “il denaro non dovrebbe essere una merce“, consapevole che il commercio di denaro avrebbe minato la democrazia, il suo concetto ampliato di arte lo porta oggi nel bel mezzo di un discorso socialmente rilevante e ancora più urgente. 

Il regista Andres Veyel è nato nel 1959 a Stoccarda e ha studiato psicologia a Berlino. Ha poi frequentato seminari di regia e drammaturgia presso l’Artist House Bethanien di Berlino dal 1985 al 1989. Da allora, scrive sceneggiature per film e teatro e tiene conferenze presso la Libera Università di Berlino. I suoi film includono: A Winternight’s Dream (documentario, 1992), Balagan (documentario, 1993) vincitore dell’IFFS Main Prize e del German Film Award in Silver, The Survivors (documentario, 1996) vincitore del Main Prize all’International Documentary Film Festival di Monaco e dell’Adolf Grimme Award nel 1998, l’acclamato Black Box Germany(2001) per il quale ha ricevuto il German Film Award come miglior documentario nel 2002 e l’European Film Award, Die Spielwütigen (2004), The Kick (2006) che ha vinto il Grand Prix Cinema du Reel e If Not Us, Who(2011).

Il film Beuys – L’artista come provocatore di Andres Veyel è stato prodotto da Zero one film in co-produzione con Terz Filmproduktion, SWR/ARTE e WDR.

Django: al via le riprese della serie Sky con Noomi Rapace

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Django: al via le riprese della serie Sky con Noomi Rapace

Battuto il primo ciak per Django, la serie originale Sky e CANAL+ che rilegge liberamente e in chiave contemporanea l’omonimo classico western di Sergio Corbucci. Le riprese sono in corso a Bucarest, in Romania, e dureranno 6 mesi, girando anche a Racos e nell’area del Danubio. E le star internazionali Noomi Rapace (Prometheus, Sherlock Holmes, Seven Sisters) e Nicholas Pinnock (For Life, Captain America, Top Boy) entrano a far parte del cast principale, assieme alla giovane attrice tedesca in ascesa Lisa Vicari (Dark), andando ad affiancare Matthias Schoenaerts (The Danish Girl, Un sapore di ruggine e ossa) già annunciato nei panni di Django.

Noomi Rapace interpreterà Elizabeth, la temibile e spietata nemica di John Ellis, il principale antagonista di Django che verrà intepretato da Nicholas Pinnock. Lisa Vicari vestirà invece i panni di Sarah, la figlia che Django credeva morta.

Con loro un grande cast internazionale formato da giovani e talentuosi attori europei: Jyuddah Jaymes (Criminal: UK, Sandition), Eric Kole (Fifty Pence, Hold) e Benny Opoku-Arthur (Get Lucky, Alexanderplatz) nei panni dei tre figli di John Ellis, Tom Austen (The Royals) nei panni di Elijah e l’attrice e Youtuber Abigail Thorn in quelli di Jess.

Django è un’ambiziosa produzione in 10 episodi che offrirà un approccio contemporaneo e psicologico al genere Western, attraverso una storia avvincente e un’accurata rappresentazione del periodo portato in scena.

Django è prodotta da Cattleya, parte di ITV Studios, e Atlantique Productions (Midnight Sun, The Eddy) e co-prodotta da Sky e CANAL+, in collaborazione con Odeon Fiction e StudioCanal TV.

La trama

Selvaggio West, tra il 1860 e il 1870. Sarah e John hanno fondato New Babylon, una città di emarginati, piena di uomini e donne di ogni estrazione, razza e credo, che accoglie tutti a braccia aperte. Perseguitato dal ricordo dello sterminio della sua famiglia otto anni prima, Django sta ancora cercando sua figlia, credendo che possa essere sopravvissuta al massacro. Rimarrà scioccato nel ritrovarla a New Babylon, in procinto di sposare John. Ma Sarah, ora una donna adulta, vuole che Django se ne vada, poiché teme che restando possa mettere a repentaglio New Babylon. Tuttavia, Django crede che la città sia in pericolo e non è assolutamente disposto a perdere sua figlia una seconda volta.

I primi episodi sono diretti da Francesca Comencini (Gomorra – la Serie), che è anche direttrice artistica della serie. DJANGO è stata creata e scritta da Leonardo Fasoli (Gomorra – La SerieZeroZeroZero) eMaddalena Ravagli (Gomorra – La Serie), entrambi anche co-autori del soggetto di serie insieme aFrancesco Cenni e Michele Pellegrini. Due episodi sono stati scritti da Max Hurwitz(ZeroZeroZeroManhunt).

Django sarà in prima assoluta su Sky – e in streaming su NOW – in Italia, Regno Unito, Irlanda, Germania, Austria e Svizzera e su CANAL+ in Francia, Svizzera, Benelux e Africa.

La distribuzione internazionale è di STUDIOCANAL.

Ancora più Bello, la prima foto dal set del sequel di Sul più Bello

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Ecco la prima foto dal set di Ancora più Bello, il sequel di Sul più Bello, diretto da Claudio Norza.

Nel cast ritroviamo Ludovica Francesconi, Jozef Gjura, Gaja Masciale, Riccardo Niceforo e le new entry Giancarlo Commare, Jenny De Nucci, Giuseppe Futia e Diego Giangrasso. Ancora più Bello sarà nelle sale a settembre 2021  – Diretto da Claudio Norza . Il soggetto è di Roberto Proia e le sceneggiatura è scritta da Roberto Proia e Michela Straniero. I film è prodotto da Eagle Pictures con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.

Ancora più Bello

SINOSSI
Sono passati esattamente 12 mesi e proprio sul più bello, la storia tra Marta (Ludovica Francesconi) e Arturo è finita. “In amore gli opposti si attraggono ma alla fine si lasciano” si ripete Marta, che giura a se stessa di voler rimanere da sola per un po’ e continua a convivere con ottimismo con la malattia che da sempre l’accompagna. Ma quando arriva Gabriele (Giancarlo Commare), un giovane disegnatore tanto dolce e premuroso quanto buffo e insicuro, Marta riconosce che potrebbe essere lui l’anima gemella che non riusciva a trovare in Arturo. Ma prima di farsi coinvolgere del tutto in una nuova storia, è sempre meglio aver chiuso definitivamente con quella precedente. Approfittando di un temporaneo trasferimento di Gabriele a Parigi, Marta cerca di schiarirsi le idee anche grazie all’aiuto dei suoi amici di sempre Federica (Gaja Masciale) e Jacopo (Jozef Gjura). Mentre ormai è sempre più convinta a lasciarsi andare alla storia con Gabriele, il ragazzo in preda alla gelosia commette un errore imperdonabile, che li farà separare. Quando tutto sembra andare storto arriva però una telefonata dall’ospedale che cambia le priorità di tutti: c’è un donatore compatibile per Marta.

Prove di libertà: le foto di Riccardo Ghilardi in mostra allo Spazio Extra del Maxxi

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“Un progetto molto complesso, viste le restrizioni, ma irrinunciabile per chi, come noi, da quasi un secolo documenta nel proprio Archivio gli avvenimenti più importanti della Storia d’Italia. Una testimonianza che abbiamo deciso di produrre perché dovuta al mondo del cinema, ai suoi protagonisti, ai suoi luoghi”, dice Giancarlo Di Gregorio, Direttore Comunicazione di Istituto Luce Cinecittà. “Negli ultimi anni, sempre al Maxxi, abbiamo ricordato il lavoro di Francesco Escalar, presentato all’Italia l’opera imponente di Douglas Kirkland e reso omaggio al Re dei Paparazzi, Rino Barillari. Di questo anno difficilissimo vogliamo custodire i momenti privati, attraverso i volti e le situazioni vissute da autori e registi nei quali potremo tutti riconoscerci”.

Alberto Barbera, direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che, insieme a Laura Delli Colli, Presidente SNGCI e Presidente della Fondazione Cinema per Roma e al giornalista Malcom Pagani, ha firmato una delle introduzioni al catalogo omonimo pubblicato con Skira, lo descrive così: “Nel tempo della clausura imposta, ciascuno di noi si è affidato a un certo numero di rituali per limitare l’angoscia, occupare il tempo, liberare la mente dalle catene neanche troppo metaforiche che tenevano il corpo imprigionato dentro le mura domestiche: darsi da fare ai fornelli, rimpinzarsi di film e serie TV, cercare scampo nelle chat o nella lettura, uscire a cantare sui balconi. Evasioni virtuali, fughe ipotetiche, prove di libertà. Come quelle che Riccardo Ghilardi ha documentato con la sua macchina fotografica, fissando istanti emblematici nella vita di registi, attrici e attori alle prese con le prove inedite non di un film, ma di pura e semplice sopravvivenza. Il tempo sospeso della vita in pausa forzata ha regalato al fotografo l’occasione di una complicità senza precedenti, fornendo a questi scatti un’autenticità che nessun ritratto posato – per quanto bello e riuscito – era forse riuscito a conseguire in precedenza”.

Riccardo Ghilardi spiega: “Era il 12 marzo quando attraversando le strade vuote mi sono trovato a passare davanti alla casa di un amico caro, prima che un attore meraviglioso. Non ho resistito a citofonargli per salutarci a distanza e scambiarci emozioni. Ho scattato la prima fotografa, diversa da tutti i ritratti “comodi” a cui ero stato abituato nel mio percorso artistico. Così è nata l’idea di questo lavoro. Un “manifesto” del cinema che attende con ansia, studia, si prepara e non vede l’ora di ripartire”.

La mostra è organizzata da Camilla Cormanni per Istituto Luce Cinecittà, curata da Martino Crespi, realizzata con il sostegno di Mastercard, il supporto della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MIC, partner culturale Rai Cinema. Visibile gratuitamente dall’11 maggio al 6 giugno presso lo Spazio Extra del Maxxi – Museo delle Arti del XXI secolo e a seguire nel percorso di “Cinecittà si Mostra”, l’esposizione permanente negli Studi di Cinecittà, fino al 31 luglio 2021 (salvo modifiche dovute alla legislazione Covid vigente).

Riccardo Ghilardi nasce a Roma nel 1971. Dopo gli studi intraprende diversi viaggi, nutrendosi di realtà sociali e culturali diverse dalla sua, alimentando la crescente passione per la fotografa e realizzando numerosi reportages per importanti pubblicazioni.

Nel 2007 partecipa a Roma alla Mostra Collettiva Internazionale FotoLeggendo con “Pensieri nel silenzio”, un fotoreportage sulle esperienze di una squadra operativa dei Vigili del Fuoco, all’interno della quale Riccardo aveva prestato servizio per diversi anni. Nel 2008 il suo focus artistico abbraccia anche il mondo del cinema.
In occasione della V edizione della Festa del Cinema di Roma, tenutasi all’Auditorium Parco della Musica, presenta “Lo sguardo non mente. Tutta la verità in 1/125 di secondo attraverso gli occhi del cinema italiano”, progetto fotografico che combina domande a “bruciapelo” e ritratti d’espressione, che diventano così la risposta pura dell’istinto dell’artista ripreso.
L’iniziativa diviene un viaggio in progress, a cui fanno seguito diversi vernissage: – Il Teatro Petruzzelli di Bari (2010), durante il BiFest (Bari International Film Festival) – La Casa del Cinema di Roma (2011) – Il Palazzo di Città di Cagliari (2011) – La Biennale di Venezia (C. Zanardi), dove la mostra viene presentata insieme al libro fotografico (Lo sguardo non mente, Edizioni Drago) come evento ufficiale della 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – Il Museo PAN di Napoli (2-22 ottobre 2012).
Nel 2013 presenta “Donne in Luce” alla Casa del Cinema di Roma, ritratti di cinquanta attrici italiane fotografate negli spazi abbandonati del vecchio Istituto Luce e del Centro Sperimentale per la Cinematografa. Nel 2015 all’EXPO di Milano Save The Children porta in mostra i ritratti realizzati da Ghilardi con i testimonial per la campagna “Every One”. Nel 2018 presenta “Three Minutes”, un racconto fotografico di ritratti di artisti realizzati durante i festival di cinema più importanti del mondo, curato da Vincenzo Mollica, come mostra ufficiale della XIII edizione della Festa del Cinema di Roma, in collaborazione con Rai Cinema e Istituto Luce Cinecittà. Il volume fotografico Three Minutes, edito da Skira, vince il PX3 Prix de la Photographie Paris nel 2020.
Dall’agosto del 2011 Ghilardi entra a far parte del team di ritrattisti dell’agenzia internazionale Contour by Getty Images, con sede a New York, e pubblica sui maggiori magazine italiani e internazionali, tra cui “Time Magazine UK”, “Le Monde”, “Madame Figaro”, “AARP Magazine”, “More Magazine”, “Vanity Fair”, “SETTE Corriere della Sera”, “D la Repubblica”, “il Venerdì”, “IO Donna”, “Grazia”, “Elle”, “Figaro”, “The Guardian”, ecc.

Seth Rogen non è più intenzionato a lavorare con James Franco

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Seth Rogen non è più intenzionato a lavorare con James Franco

Seth Rogen ha rivelato di non aver intenzione di continuare a lavorare con James Franco a causa delle accuse di molestie ai danni del suo amico e collaboratore di lunga data. I due hanno lavorato insieme ad una serie di progetti destinati sia al grande che al piccolo schermo nel corso degli anni: in particolare, hanno iniziato con lo show cult del 1999 Freaks and Geeks, seguito dalle commedie Strafumati, Facciamola finita e The Disaster Artist. La loro ultima collaborazione risale al 2019, anno in cui è uscito Zeroville. 

Durante questo periodo, contro James Franco sono emerse un numero crescente di accuse di abusi e molestie sessuali (accuse che sono state prontamente negate dal diretto interessato). Nonostante queste accuse, Rogen ha continuato a lavorare con Franco a vari progetti, arrivando addirittura a ironizzare sull’accaduto (come successo, ad esempio, durante uno sketch di una puntata del Saturday Night Live nel 2014). Adesso, però, sembra che le cose siano totalmente cambiate…

In una recente intervista con il Sunday Times, Seth Rogen ha infatti spiegato di non essere più intenzionato a lavorare con James Franco, offrendo alcuni dettagli in merito all’evoluzione della loro amicizia e del loro rapporto professionale: “Ripenso a quell’intervista del 2018 in cui ho detto che avrei continuato a lavorare con James, ma la verità è che non l’ho fatto e non ho intenzione di farlo adesso”, ha spiegato l’attore, sceneggiatore e regista. “Non so se sono capace di dare una definizione alla nostra amicizia ora come ora, in questo preciso momento. Posso dire che quello che è successo ha cambiato molte cose, tanto in relazione alla nostra amicizia quanto in relazione al nostro sodalizio artistico.”

Nel corso della medesima intervista, Rogen si è anche scusato per il monologo del Saturday Night Live in cui ironizzava su un’accusa mossa ai danni di Franco nel 2014 da parte di una ragazza di 17 anni che l’attore, via Instagram, avrebbe invitato nel suo albergo (in base a quanto dichiarato dalla stessa). “Mi pento molto di quelle battute”, ha commentato Rogen. Di seguito il video del monologo.

Venom 2: Andy Serkis spiega come il nuovo villain Shriek si adatterà alla storia

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Nella giornata di ieri è arrivato online il primo trailer ufficiale di Venom: La furia di Carnage, l’attesissimo sequel del cinecomic con Tom Hardy che arriverà nelle sale in autunno. Grazie al trailer abbiamo avuto modo di dare un primo sguardo ai nuovi personaggi che vedremo nel film, tra cui Shriek di Naomie Harris.

Intervistato da IGN, il regista Andy Serkis  ha avuto modo di parlare proprio di questo nuovo personaggio e del modo in cui si adatterà alla più ampia struttura della storia, elogiando il lavoro della sceneggiatrice Kelly Marcel (che aveva già scritto il primo film) per aver dato vita a personaggi ben delineati e molto sfaccettati, totalmente credibili e veritieri secondo Serkis.

“Shriek è un’anima compromessa e ha davvero sofferto durante la sua infanzia. C’è una vulnerabilità autentica in lei, proprio perché ha sofferto molto. Ha vissuto in isolamento per anni e anni. Ad ogni modo, anche lei è pericolosa… penso che abbia il suo senso della giustizia, e quando quella linea viene oltrepassata, allora emerge il suo lato oscuro, che può essere molto, molto pericoloso. Questo è ciò che volevamo sottolineare del personaggio.”

Naturalmente, c’è ancora molta incertezza su come il film introdurrà sia Shriek che Carnage, ovvero se adatterà in maniera fedele la trama della serie a fumetti “Maximum Carnage“, che comunque presenta diversi personaggi di cui Sony non possiede i diritti. Tuttavia, sia dai commenti di Serkis che dalle immagini viste nel trailer, sembra che il team dietro La furia di Carnage stia cercando di rimanere fedele all’arco narrativo del personaggio nel crossover.

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham. Il film uscirà in autunno al cinema.

Mission Impossible 7: Tom Cruise anticipa lo stunt più pericoloso della sua carriera

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Con il progredire della sua strepitosa carriera, Tom Cruise ha eseguito degli stunt sempre più pericolosi, al punto che le sue imprese che sfidano la morte sono ormai diventate un punto fermo quando si parla del franchise di Mission Impossible.

Ora, in occasione della promozione del settimo attesissimo capitolo della saga, l’attore ha parlato di quello che potrebbe essere il suo stunt più pericoloso: guidare una motocicletta dal bordo di una scogliera. “Se il vento fosse stato troppo forte, mi avrebbe potuto spingere giù dalla rampa”, ha rivelato l’attore a Empire, spiegando quanto sia stato pericoloso girare la scena anche dopo mesi e mesi di allenamento. “L’elicottero che riprendeva è stato un problema durante la realizzazione, perché non volevo sfrecciare su quella rampa alla massima velocità ed essere colpito da un sasso”.

“Oppure, se fossi partito in un modo strano, non sapevamo con esattezza cosa sarebbe potuto succedere con la moto. Una volta uscito dalla rampa, ho avuto circa sei secondi per aprire il paracadute. Non volevo rimanere impigliato con la moto”, ha continuato l’attore. “Se fosse accaduto, non sarebbe finita bene”. Di seguito una nuova immagine ufficiale tratta dal backstage di Mission Impossible 7 che riguarda proprio lo stunt descritto da Cruise:

Le date di uscita di Mission Impossible 7 e 8

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

Margot Robbie su Poison Ivy nel DCEU: “Sto tartassando la Warner Bros.”

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Dopo essere apparsa come l’amante del Joker in Suicide Squad del 2016 e aver affrontato Maschera Nera in Birds of Prey del 2020, la Harley Quinn di Margot Robbie tornerà nuovamente sul grande schermo nell’attesissimo The Suicide Squad di James Gunn, in arrivo quest’estate. Tuttavia, sembra che l’attrice candidata all’Oscar stia già discutendo con la Warner Bros. in merito al futuro del personaggio…

In una recente intervista con Den of Geek, infatti, Robbie ha così commentato la possibilità che la Mattacchiona appaia finalmente sul grande schermo al fianco di Poison Ivy: “Fidatevi di me, sto praticamente tartassando quelli della Warner Bros. Ormai devono essere stufi di sentirmi parlare di Poison Ivy. Non faccio altro che ripetere: ‘Poison Ivy, Poison Ivy. Dai, facciamolo!’. Non vedo l’ora di vedere sullo schermo la loro relazione. Sarebbe davvero divertente. Continuerò a tormentarli, non preoccupatevi.”

La regista di Birds of Prey, Cathy Yan, aveva dichiarato in precedenza che sarebbe stata interessata ad esplorare la relazione di Harley con Poison Ivy in un eventuale sequel, ma considerata la tiepida accoglienza del film al botteghino, è difficile credere che WB voglia mettere in cantiere un sequel diretto.

La serie animata su Harley Quinn disponibile attualmente su HBO Max utilizza la relazione tra Harley e Poison Ivy come punto focale della storia, e ha riscosso molto successo tanto a livello di critica quanto tra il pubblico. È probabile che ciò darà la spinta necessaria allo studio per introdurre nuovamente al cinema la versione live action di Pamela Lillian Isley e raccontare, finalmente, la complicata relazione con Harleen Frances Quinzel.

Venom 2: Andy Serkis sul ruolo di Spider-Man e sull’easter egg degli Avengers

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Il trailer di Morbius conteneva una serie di piccoli ma abbastanza significativi riferimenti a Spider-Man, oltre alla presenza di Adrian Toomes/Avvoltoio, interpretato da Michael Keaton in Spider-Man: Homecoming

Anche il primo trailer ufficiale di Venom: La furia di Carnage, diffuso online nella giornata di ieri, presenta un riferimento esplicito all’universo dell’Uomo Ragno, con una copia del Daily Bugle che contiene anche un’esplicita connessione agli Avengers: in una scena del trailer, infatti, vediamo il detective Mulligan (interpretato da Stephen Graham) sfogliare proprio il noto quotidiano, e in una delle pagine è possibile leggere proprio il nome Vendicatori (cosa che in un certo senso confermerebbe – il condizionale è d’obbligo! – che gli Avengers sono attivi nella timeline Marvel ad opera della Sony).

Ora, in una recente intervista con IGN, il regista Andy Serkis ha commentato proprio la possibilità che Spider-Man faccia parte dell’universo di Venom. “Ovviamente, ci sono dei collegamenti tra Venom e Spider-Man e tra l’Universo Marvel e la storia di Spider-Man”, ha spiegato Serkis. “In questo caso, stiamo trattando la storia di Venom come un mondo a parte. La storia di Venom è la storia del suo mondo”.

Poi ha aggiunto: “Ovviamente ci sono dei riferimenti, ci sono dei piccoli momenti, come la foto del Daily Bugle, ma in generale né Eddie né gli altri sono a conoscenza di personaggi come Spider-Man. È così che abbiamo scelto di gestire questo sequel in particolare. Vedremo poi cosa si potrà fare in futuro.” 

Ovviamente i fa non non possono non chiedersi se Morbius e Venom: La furia di Carnage sarebbe ambientati nello stesso universo della trilogia di Spider-Man ambientata nel MCU. Tuttavia, è molto probabile che sarà Spider-Man: No Way Home a chiarire ulteriormente le cose in tal senso.

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham. Il film uscirà in autunno al cinema.

Black Widow: David Harbour lascia intendere che il film introdurrà la Guardia d’Inverno?

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David Harbour, star dell’attesissimo Black Widow, ha lasciato intendere che il film potrebbe introdurre la Guardia d’Inverno, la versione russa degli Avengers. In maniera alquanto graduale, il MCU sta rivelando che i superumani hanno sempre fatto parte del mondo, come spiegato anche in The Falcon and the Winter Soldier attraverso l’introduzione di Isaiah Bradley, un Captain America che ha prestato servizio durante la guerra di Corea.

Ora, i dettagli emersi fino ad ora in merito a Black Widow sembrano confermare che anche il cinecomic con Scarlett Johansson giocherà un ruolo chiave nella revisione di particolari eventi legati alla storia del mondo. La descrizione ufficiale del personaggio interpretato da Harbour, ossia Guardiano Rosso, ha confermato che si tratta di un supersoldato creato durante la Guerra Fredda, una sorta di risposta russa a Captain America. Ciò suggerisce che, nel MCU, la Guerra Fredda è stata una corsa agli armamenti supereroistica, in cui l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti hanno gareggiato per sviluppare campioni sovrumani.

Ciò ha naturalmente portato alla speculazione che Black Widow potrebbe ulteriormente arricchire la storia della Guerra Fredda nel MCU, e persino introdurre altri superumani che ne hanno fatto parte. Di recente David Harbour ha gettato benzina sul fuoco attraverso un nuovo post su Instagram, dove ha condiviso il character poster ufficiale di Guardiano Rosso. Nei fumetti, la Guardia d’Inverno è la risposta della Russia agli Avengers, e la maggior parte dei personaggi che l’attore ha nominato nella didascalia che ha accompagnato l’immagine sono stati tutti associati a diverse incarnazioni della squadra nel corso degli anni: Ursa Major, Yelena, Natasha, Dinamo Cremisi e Sputnik.

Tra i nomi citati da Harbour, quello più interessante è sicuramente Ursa Major, che nei fumetti è un mutante che possiede la capacità di trasformarsi in un orso gigante. Se Ursa Major apparirà davvero in Black Widow, allora si tratterebbe del primo mutante identificabile del MCU.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Zack Snyder definisce la Warner Bros. “aggressivamente anti-Snyder”

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Zack Snyder ha parlato dello stato del movimento #RestoreTheSnyderVerse a circa due mesi di distanza dall’uscita della Snyder Cut di Justice League. Subito dopo la release del taglio del cinecomic ad opera del controverso regista, è iniziata una nuova campagna social da parte dei fan, che hanno chiesto questa volta la continuazione della visione di Snyder per il DCEU.

Durante un’intervista con Jake’s Takes in occasione della promozione di Army of the Dead, al regista è stato proprio chiesto quante speranze ci siano che lo SnyderVerse venga effettivamente ripristinato. Dal canto suo il diretto interessato, che ha definito la Warner Bros. “aggressivamente anti-Snyder”, spera che lo studio si renda conto di quanto enorme sia il clamore nei confronti della sua versione dell’universo condiviso.

“La Warner Bros. è stata aggressivamente anti-Snyder, se proprio vogliamo dirlo”, ha dichiarato Zack Snyder. “Cosa posso dire? Chiaramente, non sono interessati alla mia visione. Ma all’inizio non erano interessati neanche alla mia versione di Justice League. Sicuramente hanno preso decisioni al riguardo.”

Poi ha aggiunto: “Amo quei personaggi e amo quei mondi. Penso che si tratti di un posto fantastico in cui ambientare un film. Si tratta di una proprietà gloriosa. Non so cosa si potrebbe fare andando avanti… il movimento dei fan è stato pazzesco, e le intenzioni dell’intera comunity sono assolutamente pure. Ho un grandissimo rispetto per loro. Spero che lo studio si renda conto che c’è questo enorme fandom che ne vuole di più. Chissà cosa faranno…”

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Cena con Delitto: Dave Bautista nel sequel

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Dave Bautista, il Drax del Marvel Cinematic Universe, ha confermato la sua partecipazione al sequel di Cena con Delitto, il film di Rian Johnson annunciato mesi fa e che vede tornare nel cast Daniel Craig.

Johnson tornerà alla regia di entrambi i sequel insieme a Daniel Craig, che vestirà ancora una volta i panni del detective Benoît Blanc. Al momento non sappiamo quali altri membri del cast del primo film torneranno per Knives Out 2 e Knives Out 3. Le riprese del primo sequel partiranno il prossimo 28 giugno e si svolgeranno in Grecia. La fonte specifica anche che il cast di entrambi i sequel sarà composto da un ensemble di attori completamente nuovo.

Al momento i sequel di Cena con delitto – Knives Out non hanno ancora una data di uscita, ma stando ai piani della produzione, entrambi dovrebbe debuttare sulla piattaforma di streaming già nel 2022. Il primo film è stato un grande successo al botteghino: a fronte di un budget di “soli” 40 milioni di dollari, ne ha incassati 294 milioni a livello mondiale.

Il cast del primo Cena con delitto – Knives Out annovera, oltre a Craig, anche Chris Evans, Ana de Armas, Jamie Lee Curtis, Michael Shannon, Don Johnson e Toni Collette. Il film ha ricevuto anche tre candidature ai Golden Globes: miglior film commedia o musicale, miglior attore in un film commedia o musicale (Daniel Craig) e migliore attrice in un film commedia o musicale (Ana de Armas).

In Cena con delitto – Knives Out Harlan Thrombey (Christopher Plummer) è un agiato romanziere che viene trovato morto, in circostanze misteriose, nella sua proprietà la mattina dopo la festa per il suo 85esimo compleanno. Il celebre detective Benoit Blanc (Daniel Craig), uomo di straordinario intuito e carisma, è incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio.

In perfetto stile “crime” la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno escluso, sono potenziali sospettati: ognuno di loro, infatti, avrebbe un motivo più che valido per eliminare Harlan Thrombey, uomo che l’esperienza e l’età hanno reso tanto lungimirante quanto sagace. Quando il fatidico giorno della lettura del testamento si avvicina, l’avida e disfunzionale famiglia di Harlan, si rivela essere molto più complicata e conflittuale di quanto sembrasse all’inizio.

Un contesto familiare costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di vita. Quando Marta (Ana de Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana di Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare chiaro che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i suoi. Il film non segue una struttura tradizionale e incanta con i suoi continui colpi di scena lasciando lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

Tom Cruise restituisce i suoi tre Golden Globes per protesta contro la HFPA

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Per protestare contro la controversia in corso che circonda la mancanza di diversità all’interno dei membri dell’HFPA, la Hollywood Foreign Press Association, Tom Cruise ha restituito i tre Golden Globe che ha vinto per Nato il quattro luglio (miglior attore, dramma), Jerry Maguire (miglior attore , commedia o musical) e Magnolia (miglior attore non protagonista), come apprendiamo da Variety.

È la presa di posizione di maggior profilo ai danni della HFPA dopo che molte stelle di Hollywood si sono fatte avanti e hanno chiesto all’industria di “fare un passo indietro” rispetto ai Globes, almeno fino a quando non saranno messe in atto riforme più sostanziali all’interno dell’organizzazione. Netflix, Amazon e WarnerMedia hanno tutti annunciato il boicottaggio dell’HFPA e NBCUniversal ha annunciato lunedì che la NBC non manderà in onda i Globes nel 2022.

Il 3 maggio, l’HFPA ha annunciato che mira ad aggiungere 20 nuovi membri nel 2021, con un focus sul reclutamento di gruppi sottorappresentati. Quel piano è stato approvato dai membri a pieno titolo – che sono meno di 90 persone – tre giorni dopo, ma non è servito a sedare il crescente coro di condanna della HFPA, che è stato esaminato per la prima volta dopo che il Los Angeles Times ha riferito all’inizio di quest’anno che l’associazione non presentava membri neri. L’ex presidente della HFPA, Meher Tatna, ha anche detto a Variety che il gruppo non ha mai avuto un membro nero almeno dal 2002.

Killers of the Flower Moon: la prima foto del film con Leonardo DiCaprio

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AppleTV+ ha diffuso la prima foto di Killers of the Flower Moon, l’attesissimo film Apple original di Martin Scorsese con protagonista Leonardo Di Caprio. Originaria del Montana, Lily Gladstone discende dalla tribù dei Piedi Neri e Nasi Forati. Ha fatto il suo debutto cinematografico in “Winter in the Blood” di Alex e Andrew Smith ed è apparsa di recente in “Billions” della Showtime, così come nei film di Kelly Reichardt “Certain Women” e “First Cow”.

Ideato da Apple Studios, diretto e prodotto dal vincitore del premio Oscar Martin Scorsese, Killers of the Flower Moon è basato sul best-seller di David Grann. Ambientato nell’Oklahoma degli anni ’20, il film racconta la storia dell’assassinio di numerosi membri della Osage Nation, una zona ricca di insediamenti petroliferi; una misteriosa serie di crimini brutali che divennero noti come “il regno del terrore di Osage”. Nel cast di anche Robert De Niro, Jesse Plemons, Tantoo Cardinal, Cara Jade Myers, JaNae Collins, Jillian Dion, William Belleau, Jason Isbell, Louis Cancelmi, Scott Shepherd, Sturgill Simpson e molti altri.

Scorsese produce e dirige  Killers of the Flower Moon per Apple Studios, la sceneggiatura è scritta da Eric Roth e dallo stesso Scorsese. I produttori, insieme a Scorsese, sono Dan Friedkin e Bradley Thomas di Imperative Entertainment, Leonardo DiCaprio e Appian Way Productions.

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