Sarà Dan
Trachtenberg, regista di 10
Cloverfield Lane, a dirgere il nuovo capitolo della saga
di Predator, la celebre saga
horrro/fantascientifica iniziata nel 1987 con l’omonimo film
interpretato da
Arnold Schwarzenegger. La notizia è stata riportata da
Deadline.
Già lo scorso dicembre era stato
riferito che Trachtenberg stava sviluppando un film per i 20th
Century Studios intitolato Skulls, scritto da
Patrick Aison e prodotto dallo storico produttore
di franchise di Predator,John Davis.
All’epoca si vociferava che Skulls avrebbe seguito la
storia di una donna Comanche che si ribellava alle norme e alle
tradizioni di genere per diventare una guerriera.
Ora,
AVP Galaxy riporta che i due progetti – ossia Skulls e
il nuovo film della saga di Predator – sono in realtà la
stessa cosa. Apparentemente, “Predator 5 sarà ambientato nel
passato (finalmente!). Si concentrerà sui nativi americani prima
che i territori fossero presi dai coloni americani, con un cast
delle Prime Nazioni”.
Questa non sarà la
prima volta che il franchise esplora la cultura dei nativi
americani, poiché in passato era già stato fatto dalla serie di
fumetti (e dal romanzo) “Predator: Big Game”. È
sicuramente una premessa interessante ed eccitante per il franchise
cinematografico, soprattutto dopo l’insuccesso del riavvio del
2018, The
Predator, diretto da Shane Black.
Grazie a piattaforme streaming come
Netflix e Amazon Prime Video,
negli ultimi tempi sono sempre di più i contenuti disponibili agli
utenti. Ogni mese spuntano nuovi film e serie tv, contenuti
originali di ogni genere adatti a tutti. La sovrabbondanza di nuovi
contenuti, oltre ad arricchire i cataloghi delle piattaforme,
permette agli utenti di spaziare tra i generi e scoprire anche
nuovi talenti della recitazione. Grazie, ad esempio, alla nuova
serie tv targata Netflix dal titolo Outer
Banks, molti attori semisconosciuti sono diventati
delle piccole celebrità. Tra questi c’è di sicuro la bella e
giovanissima Madison Bailey.
Se ancora non avete visto
Outer Banks e non sapete di chi stiamo
parlando, venite con noi a scoprire tutto quello che c’è da
sapere su Madison Bailey e la sua fulminea scalata al
successo.
Madison Bailey film e serie tv:
gli inizi della sua carriera
Madison Bailey,
età 21 anni, nata il 29 gennaio del
1999 a Kernersville, in North Carolina,
comincia la sua carriera di attrice relativamente presto. Risale
infatti al 2015 – anno in cui Madison aveva solo
sedici anni – la sua prima apparizione sul piccolo schermo in un
episodio della serie Constantine. Non conosciamo
bene tutti i retroscena della sua istruzione ma sappiamo che per
Madison la vita non è sempre stata tutta rosa e fiori.
La ragazza infatti soffre di
disturbo borderline di personalità, una condizione
medico psichiatrica che influenza il comportamento di una persona.
Tra le caratteristiche di questa patologia ci sono paura del
rifiuto e dell’abbandono, instabilità nelle relazioni
interpersonali e instabilità anche nella percezione di sé e del
proprio comportamento. Le persone affette da questo disturbo
presentano anche repentini cambi d’umore con conseguenti scatti
d’ira seguiti da un terribile stato depressivo. In aggiunta,
inoltre, a questi comportamenti si possono manifestare
autolesionismo, manie suicide, disordini sessuali e abuso di
sostanze. [fonte:
Wiki]
Nonostante tutto, con il
trattamento farmaceutico giusto, il disturbo borderline di
personalità è controllabile. La malattia, infatti, negli anni non
ha impedito a Madison di vivere una vita normale e di inseguire il
suo sogno di diventare un’attrice.
Dopo la sua prima esperienza in tv
con Constantine, la Bailey partecipa a tanti altri
progetti televisivi e cinematografici. La vediamo, infatti,
interpretare piccoli ruoli nelle serie tv Swamp
Murders (2015), Murder Chose Me (2017),
Mr. Mercedes (2017), Two Roads
(2018) e nel film Nightclub Secrets (2018). Tra i
progetti più recenti ai quali Madison partecipa, ci sono le serie
tv Black
Lightning (2018-2019), Creepshow
(2019), Council of Dads (2020) e il film
Impractical Jokers: The Movie (2020).
Madison Bailey in Black
Lightning
Prima di approdare
all’acclamatissima serie Outer Banks, Madison Bailey viene
scelta per entrare a far parte del cast di Black
Lightning, il suo primo progetto televisivo più
importante e duraturo. Ideata da Salim Akil per la
CW, la serie è basata sul personaggio di
Fulmine Nero, uno dei protagonisti dei fumetti
della DC Comics.
La serie racconta la storia di
Jefferson Pierce (Cress
Williams) che, dopo aver usato i suoi superpoteri per
proteggere Freeland, ha deciso di ritirarsi per proteggere sé
stesso e la sua famiglia. Jefferson finisce quindi a lavorare come
preside di una piccolo liceo e a vivere una vita normale e un po’
noiosa.
A turbare la sua quiete e quella
dei suoi cari è l’arrivo dei The Hundred in città,
una nuova gang di criminali senza scrupolo. Nonostante i numerosi
sforzi, le autorità non riescono a fermare i nuovi arrivati che
ormai hanno il controllo della città. Per proteggere quindi la sua
famiglia e in particolare sua figlia, Jefferson torna a indossare i
panni di Black Lightning (Fulmine Nero).
Nella serie, Madison
Bailey interpreta Wendy Hernandez una
meta-umana con poteri straordinari che compare a partire dalla
seconda stagione di Black
Lightning.
Sono gli anni ottanta, Wendy Herdandez si è
appena diplomata e sta preparando la sua lettera di ammissione per
la scuola di infermiere. Ma mentre la ragazza programma il suo
futuro, c’è qualcuno che ha per le degli altri programma.
Identificata come meta-umana da Peter
Gambi, uno dei ‘cacciatori’ dell’ASA
(American Security Agency), Wendy viene rapita e posta in una sorta
di capsula d’ibernazione. Durante la sua permanenza nella capsula,
il tempo passa, la vita procede e i genitori della ragazza
muoiono.
Decenni più tardi, a causa di un
incidente con un altro meta-umano intrappolato, Wendy riesce a
liberarsi e scappa dalle prigioni dell’ASA. Arrabbiata,
disorientata e spaventata, la ragazza cerca di ritracciare i suoi
genitori. Quando però si rende conto che tutto attorno a lei è
cambiato e che nessuna delle persone che conosce è più in vita,
Wendy scatena sulla città i suoi incredibili poteri. La ragazza,
come molti meta-umani, è dotata di straordinari poteri che le
permettono di controllare l’aria e il vento usandoli come una vera
e propria arma, riuscendo anche a creare terribili tempeste e
uragani. Riuscirà Jefferson aka Fulmine Nero a fermare la follia
distruttiva di Wendy? [fonte:
Fandom]
Al momento Black
Lightning conta al suo attivo 3
stagioni e 46 episodi. Tuttavia, la serie
è stata rinnovata dalla CW per una quarta
stagione che verrà trasmessa a partire dall’8
febbraio 2021.
Madison Bailey in Outer Banks
Nel 2019, per
Madison Bailey arriva una nuova grande opportunità. L’attrice viene
scelta per il cast di una nuova serie, ideata da Josh
Pate, Jonas
Pate e Shannon
Burke per Netflix, dal
titoloOuter Banks.
La serie è ambientata nella
località balneare di Outer Banks, ovvero una
lunga striscia di terra e sabbia che si estende lungo tutta la
costa del North Carolina. In questa zona la società è spaccata in
due e nel tempo si sono andati a creare due blocchi contrapposti.
Da un lato abbiamo i Kooks, i ricchi di Outer
Banks che vivono una vita fatta di lusso e divertimento; mentre
dall’altro lato abbiamo i Pogues, la classe
lavoratrice, la parte più povera e disagiata della società.
I protagonisti della serie sono un
gruppo di adolescente che abita questa zona quasi di confine, e
rappresenta la parte più povera e disagiata della società. Chiamati
i Pogues, questi ragazzi vivono ai limiti della legalità e
rispondono a John B (Chase Stokes), leader del
gruppo. Tra le fila dei Pogues ci sono anche Pope (Jonathan
Daviss), JJ (Rudy Pankow) e Kiara
(Madison Bailey), detta Kie. Al gruppo,
successivamente si unisce anche Sarah Cameron (Madelyn
Cline), figlia del ricco imprenditore locale Ward
Cameron. Nonostante sia una Kook, il carattere ribelle della
ragazza e il suo interesse sentimentale verso John B la avvicinano
sempre di più al mondo dei Pogues.
Quando il padre il John B scompare
misteriosamente, i ragazzi si mettono sulle sue tracce e cominciano
a trovare strani indizi che sembrerebbero portare ad un tesoro
nascosto. Il bottino di diversi milioni di dollari, tuttavia, non
fa gola solo ai Pogues che si troveranno quindi a dover affrontare
una lunga serie di pericolosi attacchi.
Nella serie Madison
Bailey interpreta Kiara
Carrera, figlia di un famoso ristoratore locale.
Nonostante le sue origini la rendano parte una Kooks dalla nascita,
la ragazza ha sempre preferito stare con i Pagues e per questo è
mal vista dai rampolli di Outer Stokes.
La serie Outer
Banks, disponibile
su Netflix, è stata rilasciata a
febbraio del 2020 e ad oggi conta al suo attivo solo una stagione
di 10 episodi. Tuttavia, grazie al successo
ottenuto nei primi mesi sulla piattaforma, qualche giorno fa
Netflix ha deciso di
rinnovare la serie per una seconda
stagione che, presumibilmente, andrà in onda nel
2021.
Madison Bailey e Rudy Pankow:
un’amicizia nata sul set
La serie Outer
Banks è stata un grande successo e gli spettatori,
soprattutto quelli più giovani, si sono affezionati ai nuovi
personaggi e attori. Grazie a Netflix il
pubblico ha conosciuto nuovi talenti della recitazione e gli stessi
attori si sono ritrovati tra le mani un’inaspettata popolarità.
Sul set della serie, inoltre, sono
nati molti amori e amicizie tra i protagonisti. Oltre all’ormai
famosa coppia, sia in tv che nella vita reale, formata da Madelyn Cline e
Chase Stokes, ci sono anche altre due persone
diventate inseparabili. Grazie ai tanti mesi di lavoro spalla a
spalla, anche Madison Bailey e Rudy Pankow pare
abbiano stretto un’amicizia davvero speciale.
Proprio come i loro rispettivi
personaggi, Kiara e JJ, i ragazzi passano molto tempo insieme come
testimoniano anche i tantissimi scatti che entrambi postano su
Instagram.[fonte:
Popsugar]
Ma nonostante le teorie romantiche
dei loro rispettivi gruppi di fan, tra Madison e Rudy non c’è nulla
di romantico, la loro resta una semplice amicizia. Tra l’altro,
Madison, dichiaratasi pansessuale, è attualmente
impegnata in una relazione con Mariah Linney, una
famosa star del basket femminile della North Carolina
University.
Madison Bailey Instagram
Per essere sempre aggiornati sulle
avventure professionali e sentimentali di Madison
Bailey, vi consigliamo di seguire il suo account Instagram e, perché no?,
anche quello di Rudy Pankow
e degli altri membri del cast di Outer Banks.
Continua come sempre il nostro
viaggio tre le nuove generazioni di attori e attrici. Dopo avervi
parlato di Madelyn
Cline, Madison Bailey, Aron
Piper e molti altri ancora, oggi è la volta di una
giovanissima dai capelli rossi. La piccola Amybeth
McNulty, protagonista di Chiamatemi
Anna, la serie Netflix
ispirata al romanzo Anna dai Capelli Rossi, è
riuscita a conquistare il cuore degli spettatoti di tutto il
mondo.
Se non avete ancora avuto modo di
innamorarvi della nuova piccola Anna dai capelli rosssi targata
Netflix e della sua giovane interprete, qui troverete
tutto quello che c’è da sapere su Amybeth
McNulty.
Amybeth McNulty film e serie tv:
gli inizi della sua carriera
Amybeth McNulty, età 19
anni, nata il 7 novembre del 2001 a
Donegal Town, in Irlanda, è un’attrice di origini
miste, con padre irlandese e madre
canadese. Grazie ai suoi genitori, Amybeth ha la
doppia cittadinanza irlandese e canadese ed ha potuto quindi
esplorare a fondo le culture di entrambi i paesi.
Data la sua giovane età, della sua
vita privata e della sua istruzione si conosce ancora poco. Da
quello che sappiamo, la sua carriera comincia relativamente presto,
quando Amybeth ha appena tredici anni. La sua prima esperienza
cinematografica risale infatti al 2014 quando
prende parte al film A Risky Undertaking, diretto
da Ariadne Pleasant.
Negli anni successivi la vediamo
anche alle prese con piccoli ruoli in alcune serie tv come
Agatha Raison (2014), Clean Break
(2015) e The Sparticle Mystery (2015). Il progetto
cinematografico più importante al quale partecipa, tuttavia, arriva
nel 2016 quando Amybeth viene scelta per un piccolo ruolo nel film
Morgan, diretto da Luke Scott,
figlio del celebre Ridley Scott.
Ambientata in in futuro prossimo e
sconosciuto, il film racconta la storia di Morgan, uno sorta di
sofisticatissimo robot dalle sembianze umane, creato in laboratorio
per essere impiegato in campo militare e non solo. Grazie alle
modifiche apportare dagli scienziati del progetto, Morgan è dotata
di un’intelligenza senza precedenti, di abilità militari e
deduttive straordinari e inoltre sembra in grado di comprendere e
replicare ogni emozione umana.
Trattata come un semplice robot, un
esperimento di laboratorio, Morgan viene tenuta rinchiusa in una
cella dove, insieme alla sua età, cresce anche la sua rabbia e la
sua voglia di vendetta e libertà. Nel film diverse attrici
interpretano il ruolo della protagonista, ovvero, Courtney
Caldwell (Morgan a 5 anni), Amybeth
McNulty (Morgan a 10 anni) e Anya
Taylor-Joy.
Amybeth McNulty in Chiamatemi
Anna: la serie evento di Netflix
La prima vera occasione per
Amybeth McNulty, tuttavia, arriva nel
2017 quando viene scelta per interpretare il ruolo
della protagonista nella nuova serie Netflix dal
titolo Chiamatemi
Anna. Tratta dal celebre romanzo di formazione
Anna dai Capelli Rossi di Lucy Maud
Montgomery, la serie racconta delle avventure della
piccola Anna e della sua difficile infanzia.
Alla fine del XIX secolo, il 23
marzo nella piccola cittadina di Bolingbroke, nella Nuova Scozia,
nasce la piccola Anna Shirley, figlia di Walter e Bertha Sherley,
sue insegnanti di scuola superiore. A tre mesi dalla nascita di
Anna, i due purtroppo vengono a mancare a causa di una grave
malattia infettiva e la piccola si trova improvvisamente sola al
mondo. Anna viene quindi affidata alla vicina, la Signora Thomas, e
alla sua famiglia. La donna però si rivela essere una madre
adottiva completamente inadatta; oltre ad avere un marito violento
e alcolizzato che picchia Anna, la donna costringe la ragazzina a
occuparsi dei suoi figli.
Un giorno però, mentre il signor
Thomas sta picchiando Anna, l’uomo ha un infarto e stramazza al
suolo. Distrutta dalla morte del marito e in collera con la
bambina, la signora Thomas manda via Anna che, all’età di otto
anni, viene affidata alla signora Hammond, moglie e madre di ben
otto figli. L’intera famiglia vive in una casa fatiscente in riva a
un fiume e cerca di sopravvivere come meglio può. Anche Anna, nel
suo piccolo, cerca di aiutare prendendosi cura dei suoi fratellini
adottivi.
Tuttavia, anche la sua permanenza
dagli Hammond ha vita breve. Due anni dopo, infatti, a causa della
morte del signor Hammdon, Anna è costreta a cambiare nuovamente
casa e finisce nell’orfanotrofio di Hopetown. Qui la piccola resta
per soli quattro mesi durante i quali cerca in tutti i modi di
mantenere un atteggiamento positivo.
Nonostante infatti Anna sia ormai
rimasta sola al mondo e nessuno sembri disposto ad accoglierla in
famiglia, la piccola fa leva sulla sua incredibile immaginazione
per sfuggire alla tristezza che la circonda. Anna è un’anima
gentile e sognatrice intrappolata in un modo di pragmatica
rassegnazione.
Nella prima stagione della serie,
Anna viene affidata dall’orfanotrofio a due anziani fratelli,
Marilla (Geraldine James) e Matthew Cuthbert
(R.H. Thomson). I due, entrambi senza moglie,
marito né figli, gestiscono una fattoria chiamata Green Gables
nella città di Avonlea, in Canada ed hanno bisogno di qualcuno che
li aiuti per mandare avanti l’attività. Matthew, ormai vecchio e
malato di cuore, decide di comune accordo con la sorella di
adottare un ragazzo dall’orfanotrofio affinché li aiuti col lavoro
nei campi.
Dalla Nuova Scozia, tuttavia, viene
inviata la piccola Anna, ormai tredicenne, contenta di aver
finalmente trovato una famiglia. Ma Anna non è esattamente ciò che
i Cuthbert si aspettano. Nonostante la delusione iniziale, Matthew
e Marilla restano colpiti dalla triste storia della ragazzina e
decidono di tenerla con loro.
La serie Chiamatemi
Anna, disponibile in streaming su Netflix, ad oggi
conta al suo attivo ben 3 stagioni e 27
episodi. Nonostante il successo ottenuto dalla serie,
proprio pochi giorni dopo l’uscita della terza stagione, Netflix ha
annunciato la cancellazione di Chiamatemi
Anna.
Amybeth McNulty 2020: i nuovi
progetti
Grazie alla sua incredibile
interpretazione nella serie Chiamatemi Anna, la popolarità della
piccola Amybeth McNulty è cresciuta a dismisura.
Dopo la cancellazione della serie, infatti, Amybeth ha subito
cominciato a lavorare su due nuovi progetti che ad oggi, a causa
della pandemia da Coronavirus, sono fermi in fase di
post-produzione.
Il primo dei due film bloccati
dalla pandemia è Maternal, diretto da
Megan Follow. Il film racconta la storia di
Charlie McLoad (Amybeth McNulty), una sedicenne
che, in macchina per raggiungere il matrimonio del padre, resta
coinvolta in un gravissimo incidente. Durante la corsa in ospedale
e i tentativi di rianimazione dei medici, per qualche breve
istante, Charlie muore sul tavolo operatorio.
Durante questi secondi cruciali, la
ragazza vive un’esperienza di pre-morte e il suo spirito si
ricongiunge con quello della defunta madre Claire (Megan
Follow). Quest’incontro inaspettato, a metà strada tra lad
vita e la morte, renderà la loro imminente separazione ancor più
dolorosa. Riuscirà Charlie a tornare indietro verso la vita? Ma
soprattutto, riuscirà Claire a dire di nuovo addio alla sua
bambina?
Il secondo film in attesa è
Black Medicine, scritto e diretto da Colum
Eastwood. In questa seconda pellicola, un thriller in
piena regola, ci troviamo immersi nel mondo della criminalità
organizzata. Bernadette (Orla Brady) è un medico
che lavora per il mercato nero, prestando i suoi servigi ai
criminali più feroci e violenti. Durante una delle sue operazioni
illecite per conto dei suoi loschi capi, Bernadette incontra Áine
(Amybeth McNulty), una giovane ragazza in fuga
proprio dai suoi datori di lavoro. La donna dovrà quindi decidere
se aiutare Áine onorando il suo giuramento medico o rischiare di
compromettere la sua posizione all’interno dell’organizzazione
criminale.
Amybeth McNulty su Instagram
Nonostante Amybeth sia molto attiva
sui social e in particolar modo su Instagram e Twitter, ad oggi
sappiamo ancora poco della vita privata dell’attrice. In molti,
negli ultimi anni, si sono chiesti se la McNulty avesse o meno una
storia segreta con Lucas Jade Zumann, suo collega
e interprete del personaggio di Gilbert Blythe nella serie
Chiamatemi Anna.
In occasione del mese del Pride
2020, l’attrice ha utilizzato il suo profilo Twitter per fare
coming out. La dolce Anna dai capelli rossi – o meglio, biondi! -,
ha dichiarato di esser bisessuale, notizia che è stata accolta con
grande entusiasmo dai suoi fan che l’hanno supportata e riempita di
messaggi incoraggianti sui social.
Per restare sempre aggiornati sulle
avventure professionali e provate di Amybeth
McNulty, vi consigliamo di seguire i suoi account
ufficiali Instagram e Twitter.
Con l’uscita di Black Widow, il MCU risolverà finalmente il mistero
che circonda la vecchia missione di Natasha Romanoff e Clint Barton
a Budapest. Scarlett
Johansson è pronta a riprendere il ruolo di
Vedova Nera nel primo film in solitaria del personaggio. Ambientato
tra gli eventi di Captain
America: Civil War e Avengers:
Infinity War, Black Widow seguirà Nat in
fuga mentre si riunisce con le figure chiave della sua vita prima
di diventare un agente dello SHIELD. Dopo quasi un decennio, sembra
che il MCU finalmente colmerà gli spazi vuoti riguardo al
significato di Budapest, dal momento che i fan più attenti avevano
già notato nel trailer scene ambientate proprio in quella
location.
1Nat e Clint hanno avuto una storia a
Budapest
Vedova Nera e Occhio di Falco
erano noti per avere una relazione romantica nei fumetti, ma ciò
non è mai avvenuto nel MCU. Al contrario, hanno costruito un legame
platonico estremamente forte che è durato fino al tragico
sacrificio di Nat. Anche con i sentimenti di Nat per Bruce Banner,
l’eroina è comunque rimasta impegnata e concentrata nel suo lavoro.
Clint, nel frattempo, aveva una moglie e dei figli a cui teneva
molto. Nonostante le rispettive trame, non tutti i fan erano
convinti, credendo che Vedova Nera e Occhio di Falco potessero aver
avuto comunque una relazione romantica in
passato.
Se fosse questo il caso, la loro
avventura romantica potrebbe essere avvenuta nel periodo della
missione di Budapest. Mentre Nat ricordava l’operazione speciale,
Clint potrebbe averla collegata a quella fase confusa della loro
relazione (da qui il suo commento in The Avengers). Sebbene sia del tutto
possibile che Vedova Nera e Occhio di Falco fossero più che
semplici amici ad un certo punto, la rivelazione di Black Widow sarebbe un
disservizio per l’accumulo di anni relativi al mistero di Budapest.
La rivelazione ricadrebbe anche nello stanco tropo che uomini e
donne non possono avere un forte legame senza che finiscano
necessariamente per innamorarsi.
La storia di Natasha Romanoff si è
conclusa in Avengers:
Endgame, ma Scarlett
Johansson avrà l’opportunità di raccontare ancora
una volta le gesta del suo iconico personaggio quando finalmente
l’attesissimo Black Widow arriverà
nelle sale di tutto il mondo.
Ambientato tra gli eventi di
Captain America: Civil War e quelli di Avengers:
Infinity War, la speranza tra i fan è che lo spin-off
ponga le basi affinché Yelena Belova assuma il ruolo di
protagonista nel futuro del MCU. Soltanto il tempo potrà
fornici una risposta, ovviamente, ma nel libro di recente
pubblicazione “Black Widow: The Official Movie Special Book” (via
CBM), l’attrice Florence
Pugh ha rivelato maggiori dettagli sul suo
personaggio e su dove la troveremo quando si riunirà finalmente con
sua “sorella”.
“È la sorellina fastidiosa che
dice tutto ciò che le passa per la mente senza conseguenze. Quando
la incontriamo, sta appena scoprendo il mondo sotto una nuova
luce”, spiega Pugh. “È ferita. È una ragazza molto
complicata e si comporta di conseguenza. Quando incontra il
personaggio di Scarlett, Natasha, Yelena sta riscoprendo chi è dopo
essere stata nella Stanza Rossa per tanto, tantissimo
tempo.”
Florence Pugh sul rapporto tra
Natasha e Yelena in Black Widow
“Insieme si rendono conto che
stanno soffrendo entrambe in modi molto simili. Si instaurerà
un’amicizia adorabile e unica tra loro due, perché in definitiva
sono come due sorelle che non si vedono da tempo. Si aiuteranno
l’una con l’altra, e soprattutto aiuteranno a tappare determinati
buchi nelle loro vite. Il cuore di tutto è questo viaggio a tratti
brutale che intraprendono per capire chi sono. In realtà, alla base
del film c’è una storia molto triste.”
Sicuramente non sembra che Yelena
sarà cattiva come la sua controparte dei fumetti, ma le due donne
avranno chiaramente una relazione assai complicata. Sembrerebbe un
po’ ridondante per lei rivoltarsi contro Natasha, ma il fatto che
l’eroina indossi il giubbotto di Yelena quando si unisce ai Secret
Avengers di Captain America, potrebbe indicare un triste destino
per il personaggio.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Christopher Nolan ha spiegato che la libertà
creativa di cui ha goduto quando ha realizzato la trilogia de
Il Cavaliere Oscuro non potrebbe più esistere oggi. A
otti anni dalla sua conclusione, la trilogia di Nolan è ampiamente
considerata una delle più grandi trilogie cinematografiche mai
realizzate. Batman Begins del 2005 ha dato il via alla trilogia e
rimane probabilmente il film sul Crociato di Gotham più psicologico
e introspettivo.
In una recente intervista con
92Y
riportata da
IndieWire proprio in merito al successo della trilogia de
Il Cavaliere Oscuro, Christopher Nolan ha sottolineato quanto sia
stato importante avere l’opportunità di raccontare una storia su
Batman molto diversa, esplorando per la prima volta le origini del
vigilante sul grande schermo. Come spiegato dal regista: “La
versione di ciò che era accaduto a Batman non era mai stata
raccontata. Stavamo guardando al primo film come alla possibilità
di raccontare la storia di una figura straordinaria in un mondo
ordinario.”
Tuttavia, Nolan ha aggiunto:
“L’altro vantaggio che avevamo era che allora poteva passare
più tempo tra i sequel. Quando abbiamo fatto Batman Begins, non
sapevamo che ne avremmo fatto uno. Ci sono voluti tre anni per
farlo e poi quattro prima del successivo. Abbiamo avuto il lusso
del tempo. Non sembrava una macchina, un motore del commercio per
lo studio. A mano a mano che il genere ha acquisito così tanto
successo, quelle pressioni sono diventate sempre maggiori. Era il
momento giusto.”
Christopher Nolan e il “problema” della libertà creativa
Nonostante le osservazioni di
Christopher Nolan possano essere tanto
comprensibili quanto condivisibili, sappiamo anche quanto il
regista goda di un certo prestigio nell’attuale panorama
cinematografico hollywoodiano e quanto la Warner Bros. sia sempre
stato disposta a concedergli un margine d’azione e di decisione
molto più ampio rispetto a tantissimi altri suoi colleghi. Basti
pensare ai budget che normalmente vengono stanziati per i suoi film
o al fatto che, nonostante la pandemia globale, la sua ultima
fatica, Tenet, sia comunque uscita al cinema la scorsa
estate, proprio sotto insistenza dello stesso regista.
Un fan di Iron Man
ha realizzato degli occhiali EDITH funzionanti, che abbiamo visto
in Spider-Man: Far
From Home e che rappresentano l’eredità fisica di Tony
a Peter Parker. JLaservideo ha mostrato da un po’
di tempo il suo lavoro sulla sua piattaforma, e adesso è pronto ad
offrire ai suoi follower un assaggio del lavoro svolto.
Il video mostra un lavoro certosino
e instancabile, svolto con grande precisione: montare tutta quella
tecnologia in un paio di occhiali da sole è un compito molto
difficile, dati i mezzi medii a disposizione di tutti. Ma il
produttore ha fatto tutto come si deve e le opinioni parlano da
sole in questo caso. A differenza della tecnologia sbalorditiva di
Spider-Man: Far From Home, l’utente ha bisogno di
un telefono cellulare da abbinare a questi occhiali per attivare le
funzioni da remoto.
Spider-Man: Far
From Home è stato l’ultimo film dei Marvel Studios (e SONY) a vedere la
sala. La pandemia di coronavirus ha bloccato l’uscita di Black
Widow e rimandato la produzione di molti altri film dello studio.
Intanto Spider-Man 3, sequel diretto di Far From Home, è appena
entrato in produzione.
Di Spider-Man
3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si
sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella
secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga
dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il
personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce).
Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori
dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe
catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle
precedenti…
La HBO ha dato un ordine per la
serie televisiva The Last of
Us, annunciato oggi da Francesca Orsi, Executive Vice
President, HBO Programming. Craig Mazin (“Chernobyl” della HBO),
Neil Druckmann (i franchise di videogiochi “The Last of
Us” e “Uncharted”) e Carolyn Strauss (“Chernobyl” e
“Game of Thrones” della HBO) sono produttori
esecutivi insieme a Evan di Naughty Dog Asad Qizilbash e Carter
Swan di Wells e PlayStation Productions. Scritta da Mazin e
Druckmann, la serie è una co-produzione con Sony Pictures
Television. Produzioni PlayStation, Giochi di parole e Naughty Dog
producono.
“Craig e Neil sono visionari in un
campionato a parte”, ha detto Orsi. “Con loro al timone insieme
all’incomparabile Carolyn Strauss, questa serie risuonerà
sicuramente sia con i fan accaniti dei giochi di ‘The Last of
Us‘ sia con i nuovi arrivati di questa saga che
definisce il genere. Siamo lieti di collaborare con Naughty Dog,
Word Games, Sony e PlayStation per adattare questa storia epica e
fortemente coinvolgente “.
“Siamo entusiasti di lavorare con
HBO e questo fantastico team creativo per dare vita alla serie
‘The
Last of Us‘”, ha dichiarato Jeff Frost, Presidente di
Sony Pictures Television Studios e Asad Qizilbash, capo di
PlayStation Productions. “L’innovativa narrazione e l’ingegnosità
di PlayStation sono un naturale complemento dell’attenzione
creativa di SPT. La nostra collaborazione è un ottimo esempio della
nostra filosofia di lavoro “One Sony”. Non vediamo l’ora di
sviluppare in futuro l’IP di gioco ancora più iconico. “
Basato sul videogioco acclamato
dalla critica “The Last of
Us“, sviluppato da Naughty Dog esclusivamente per le
piattaforme PlayStation, la storia si svolge vent’anni dopo che la
civiltà moderna è stata distrutta. Joel, un sopravvissuto
incallito, viene assunto per far uscire di nascosto Ellie, una
ragazza di 14 anni, da un’oppressiva zona di quarantena. Quello che
inizia come un piccolo lavoro diventa presto un viaggio brutale e
straziante, poiché entrambi devono attraversare gli Stati Uniti e
dipendono l’uno dall’altro per la sopravvivenza. The Last of
Us sarà disponibile su HBO e in streaming su HBO
Max.
The Hollywood Reporter ha condiviso un aggiornamento sui piani
dei Marvel Studios per il 2021, ed è
chiaro che Thor: Love and
Thunder di
Taika Waititi sarà un titolo molto più grande di
quanto i fan si aspettano. Anche se non è un segreto che il sequel
introdurrà ufficialmente la versione Mighty Thor di Jane Foster, le
recente conferme che sia Chris Pratt che Vin Diesel appariranno nel film, ha già
fatto sorgere una serie di speculazioni sull’apparizione dei
Guardiani della Galassia.
Secondo la fonte: “Le riprese
di Thor: Love and Thunder inizieranno a
breve in Australia, con un vasto cast che si riunirà per quello che
un insider sta già paragonando ad una sorta di film in stile
Avengers 5.”
Non è la prima volta che sentiamo
questo confronto con
Avengers 5 per un film dei Marvel Studios in
uscita, poiché si ritiene che anche Captain
Marvel 2 sia di dimensioni altrettanto grandi. Questi film
pieni zeppi di team-up potrebbero spiegare perché non abbiamo
ancora avuto alcuna conferma ufficialmente in merito ad un nuovo
film degli Avengers: almeno per ora, sembra che la Marvel sia
intenzionata a trovare altri modi per far convivere gli eroi sul
grande schermo (come già fatto in Captain
America: Civil War del 2016).
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il
Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo
daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è
fissata invece al 11 febbraio 2022.
Taika Waitititornerà alla regia di un film dei
Marvel Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal
fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la
perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Secondo un nuovo report di
Screen Rant, Sam Wilson sarebbe la scelta
migliore per succedere a Steve Rogers nei panni di
Captain America, dal momento che la sua storia rispecchierebbe
quella di Steve meglio di Bucky Barnes. Con la
dipartita di Chris Evans dal MCU, molti fan hanno iniziato a
chiedersi quale degli stretti alleati di Steve avrebbe preso il suo
posto, poiché sia Sam che Bucky avevano precedentemente condiviso
l’onore nei fumetti. Alla fine, gli ultimi minuti di Avengers:
Endgame hanno rivelato la decisione di Steve di
consegnare lo scudo a Sam, indipendentemente dalla sua amicizia di
lunga data con Bucky.
Sia Sam che Bucky interpretano ruoli
estremamente influenti nella vita e nel viaggio cinematografico di
Steve. Bucky Barnes è stato introdotto per la prima volta in
Captain America: Il primo vendicatore come un
giovane militare, nonché amico e protettore di lunga data di Roger.
Dopo la trasformazione di Steve nell’eroe a stelle e strisce, lui e
Bucky si riuniscono, ma Bucky viene apparentemente ucciso in
missione. Il personaggio torna in gioco in Captain America: The Winter Soldier,
interpretando uno degli antagonisti dell’eroe, vittima del lavaggio
del cervello. È in questo film che Sam Wilson, un ex aviatore di
paracadutisti, entra per la prima volta in scena, diventando un
nuovo alleato di Cap. Mostrando grande compassione mentre aiuta i
soldati che soffrono di disturbo da stress post-traumatico, Sam si
confida presto con Steve, rivelando che anche il suo
wingman, Riley, è stato ucciso in battaglia.
Presentato come un
giovane minuto e malaticcio, Steve Rogers rifiuta di lasciarsi
scoraggiare dai suoi limiti fisici, aspirando a unirsi all’esercito
e proteggere il mondo dai “bulli”. Allo stesso modo, Sam affronta
coraggiosamente gli infiltrati nello S.H.I.E.L.D. da parte
dell’HYDRa e Thanos, senza l’aiuto di superpoteri. Quella
determinazione dimostra quanto il personaggio abbia molto in comune
con Steve, che non ha mai lasciato che i suoi limiti fisici si
intromettessero con il suo desiderio di diventare un eroe. Allo
stesso modo, Sam è stato una specie di underdog durante il
suo mandato con i Vendicatori (una squadra popolata di super
soldati, persone geneticamente potenziate e un dio asgardiano), ma
non ha mai lasciato che questo ostacolasse il suo cammino. In
breve, sia Sam che Steve hanno archi narrativi all’interno del MCU
che consentono loro di superare la loro relativa “normalità” per
diventare eroi.
Al contrario, la super forza e il
braccio bionico di Bucky nei panni del Soldato d’Inverno (entrambi
acquisiti dopo la tortura e la sperimentazione per mano dell’HYDRA)
lo hanno messo alla pari con i suoi compagni più potenti, a
differenza di Sam e di uno Steve pre-siero del supersoldato. E
anche se Sam avrebbe potuto condurre una vita normale e non da
supereroe, quella di Bucky è stata in qualche modo limitata dalle
sue tragiche circostanze. Essendo stati i suoi legami con la sua
vita precedente irrimediabilmente recisi, Bucky era diventato un
ricercato senza nessun altro posto dove andare, finché non venne
“guarito” a Wakanda. Mentre il viaggio di Bucky è stato dettato dal
suo considerevole trauma, Sam e Steve hanno avuto più libertà
d’azione nel determinare il loro destino finale.
Sam Wilson sarà un degno successore
di Captain America nel MCU
Fondamentalmente, sia Sam che Steve
non hanno paura di andare contro lo status quo mentre perseguono i
loro obiettivi, anche se le loro azioni entrano in conflitto con
“l’establishment”, una prospettiva interessante per i personaggi
avvolti nell’iconografia e nel simbolismo americani. In Captain America: The Winter Soldier, il duo
sfida gli ordini di marcia dopo aver appreso che l’HYDRA si è
infiltrato nello S.H.I.E.L.D. Quindi, in
Captain America: Civil War, Sam si unisce a Steve nel
rifiutare gli accordi di Sokovia, nonostante le richieste del
governo. Bucky, d’altra parte, è stato a lungo lontano dalle sue
origini americane, avendo trascorso decenni conducendo un’esistenza
più nomade come Soldato d’Inverno e agendo in modo molto più
discreto.
Con l’arrivo su Disney+ della serie The Falcon and the Winter Soldier, è possibile
che i due eroi del titolo avranno molto da dirsi sulla decisione di
Steve di passare lo scudo di vibranio a Sam e non a Bucky. Ma
considerato il velato cenno di approvazione di quest’ultimo prima
della decisione finale di Steve in Avengers:
Endgame, è chiaro che anche il Soldato d’Inverno
concordi sul fatto che Sam sia un degno successore. È quindi più
giusto che Bucky continui ad essere il braccio destro di Captain
America nell’entusiasmante nuova era del MCU.
Di recente George Clooney ha concesso una lunga
intervista a GQ
in cui è tornato a parlare della sua esperienza nei panni dell’Uomo
Pipistrello sul set di Batman & Robin del 1997. Il
film di Joel Schumacher è da molti considerato la
peggiore iterazione del Cavaliere Oscuro mai apparsa sul grande
schermo, e lo stesso Clooney non hai evitato di riconoscerne i
numerosi difetti nel corso degli anni.
“L’unico modo in cui si può
onestamente parlare di alcune cose è quello di includere se stessi
e le proprie mancanze nel discorso”, ha spiegato l’attore.
“Ecco perché quando dico che Batman & Robin è un film
terribile, specifico sempre che la mia performance in quel film era
terribile”. Clooney sembra quindi assumersi la maggior parte
delle colpe relative al fallimento del film, cosa che a quanto pare
gli permette di poter parlare in maniera del tutto serena di
quell’esperienza. “Assumersi la responsabilità e ammettere di
aver fallito, ti dà anche la possibilità di poter parlare anche di
tutti gli altri elementi che non hanno funzionato, come alcune
pessime battute come “Freeze, Freeze!”
Anche se Batman &
Robin è spesso odiato dalla maggior parte dei fan del
Crociato di Gotham, una parte del fandom ha imparato ad apprezzarlo
nel corso degli anni, arrivando ad elogiarlo per aver abbracciato
quello stile camp tipico della serie tv degli anni ’60 e
per essere, sostanzialmente, un film di Batman adatto forse ad un
pubblico più giovane: a livello di merchandising e di toys,
infatti, il film generò enormi profitti per la Warner Bros. alla
fine degli anni ’90.
Uscito nelle sale nel 1997 e diretto
da Joel
Schumacher, Batman &
Robin venne introdotto come sequel di Batman
Forever (segnando, di fatto, la fine del franchise e
del personaggio al cinema prima che Christopher
Nolan lo riavviasse con Batman
Begins nel 2005) e presentò ai fan la nuova versione
dell’Uomo Pipistrello interpretato da Clooney, allora celebre
soprattutto per il ruolo del dottor Doug Ross nella serie E.R.
– Medici in prima linea.
La carriera di George Clooney dopo Batman & Robin
Sicuramente, George Clooney deve aver imparato molto dalla
sua esperienza nei panni di Batman. Archiviata l’esperienza con i
film di supereroi, l’attore ha sempre alternato cinema commerciale
a prodotti di nicchia più autoriali, arrivando addirittura a
vincere due premi Oscar: nel 2006 come migliore attore non
protagonista per il film Syriana e nel 2013 come miglior
film per Argo, in cui figura tra i produttori insieme a
Ben
Affleck e Grant Heslov.
Dopo i rumor delle scorso ottobre,
Michael Giacchino, celebre compositore premio
Oscar, ha finalmente confermato che tornerà ad occuparsi della
colonna sonora di Spider-Man 3, la terza avventura
cinematografica dell’Uomo Ragno interpretato da Tom
Holland e collegata al MCU, che arriverà nelle sale
americane il 17 dicembre 2021.
Giacchino ha infatti postato
attraverso il suo account Twitter
la stessa foto dal set condivisa qualche settimana fa da Tom
Holland: si tratta della
prima foto ufficiale dal set di Spider-Man 3, in cui vediamo
Holland in azione con il costume dell’Uomo Ragno e la mascherina
per prevenire il contagio da Covid-19. Nella didascalia che ha
accompagnato l’immagine, Giacchino ha scritto: “Felice di
Tornare a casa!”.
Ricordiamo che Michael
Giacchino, oltre ad aver curato la colonna sonora sia
di Spider-Man:
Homecoming che di Spider-Man: Far
From Home, ha composto anche le musiche
di film come JoJo Rabbit, Coco, Doctor Strange, Inside
Out, Jurassic World e Mission Impossible –
Protocollo Fantasma. Nel 2010 ha vinto l’Oscar grazie al
film d’animazione Up. Il celebre compositore si
occuperà anche della colonna sonora di Doctor Strange in the Multiverse of
Madness.
A proposito del sequel di Sam Raimi, sappiamo che Benedict Cumberbatch tornerà a vestire i panni
di Stephen Strange in Spider-Man 3. Al momento non
sappiamo in che modo i due eroi continueranno a combattere il male
fianco a fianco, ma secondo una delle teorie più accreditate,
Strange potrebbe diventare il nuovo mentore di Peter Parker e
raccogliere quindi l’eredità di Tony Stark/Iron Man, morto alla
fine di Avengers:
Endgame.
Cosa sappiamo di Spider-Man 3?
Di Spider-Man
3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si
sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella
secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga
dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il
personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce).
Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori
dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe
catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle
precedenti…
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter
Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave
all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film
dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato
tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di
restare nel MCU per ancora un altro film
a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man
3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Sembra che i Marvel Studios abbiano finalmente
iniziato a stilare i loro piano in merito a Black
Panther 2, il sequel del cinecomic di Ryan Coogler che, sfortunatamente, sarà orfano
del suo meraviglioso protagonista, Chadwick Boseman, scomparso tragicamente lo
scorso agosto. Secondo un report di
THR, infatti, le riprese del sequel partiranno a luglio 2021 e
si terranno ad Atlanta, in Georgia.
Secondo la fonte, la produzione del
film durerà sei mesi. La data di uscita nelle sale americane resta
confermata per il 6 maggio 2022. Per quanto riguarda il cast del
film, THR ci informa che Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston
Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei
panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. È
da tempo che si parla della possibilità che il personaggio di Suri
interpretato da Wright possa avere un ruolo di maggior rilievo nel
nuovo film: in passato, la stessa attrice aveva dichiarato che
accetterebbe volentieri la sfida qualora la sorella di T’Challa
dovesse mai assumere il ruolo di Pantera Nera.
Per quanto riguarda, invece, le new
entry del sequel, è sempre THR ad informarci che l’attore
Tenoch Huerta sarebbe in trattative con i Marvel
Studios per interpretare il villain principale di Black
Panther 2. Huerta è noto per il ruol odi Rafale Caro
Quintero nella serie Narcos: Mexico; il prossimo anno sarà
tra i protagonisti di The Forever Purge, quinto e ultimo
capitolo del celebre franchise horror/distopico. Al momento i
dettagli sul ruolo dell’attore nel sequel di
Black Panther non sono stati svelati.
Chadwick Boseman non verrà ricreato
digitalmente in Black Panther 2
Al momento non sappiamo ancora in
che modo la storia di Black
Panther 2 farà fronte alla tragica scomparsa di
Chadwick Boseman; quel che è certo è che
l’attore non sarà ricreato digitalmente. A confermarlo è stata, di
recente, Victoria Alonso, Executive dei Marvel Studios. “No.
C’è un solo Chadwick e non è con noi”, aveva dichiarato
via
The Wrap. “Il nostro re, purtroppo, è morto nella vita
reale, non solo nella finzione, e ci stiamo prendendo un po’ di
tempo per vedere in che modo tornare alla storia e cosa faremo per
onorare questo capitolo di ciò che ci è accaduto, inaspettato,
doloroso, e terribile.”
dal film 18 Regali - Vittoria
Puccini e Benedetta Porcaroli - [fonte: Wikipedia]
Ci sono storie così straordinarie
da superare a volte anche le più assurde trovate strappalacrime
cinematografiche o televisive. Ma spesso e volentieri capita anche
che siano proprio racconti reali a ispirare il lavoro di tanti
autori e registi illuminati. Realtà e finzione si incontrano spesso
sul grande o piccolo schermo, in storie che nel bene o nel male
lasciano un segno. Proprio come la storia di Elisa
Girotto che ha ispirato uno dei film più chiacchierati
degli ultimi tempi.
Elisa non era una persona famosa,
né una sportiva, una influencer, una cantante ma una
semplice mamma, strappata alla vita e alla sua famiglia troppo
presto. Il film a lei dedicato, dal titolo 18
Regali, ripercorre tutta la sua vita, purtroppo breve,
ma piena d’amore.
Elisa Girotto, una storia
vera
Elisa è una donna
comune, come tante altre, che vive una vita serena e semplice in
provincia di Treviso. Impiegata in banca e da poco sposata con
Alessio, alla soglia dei quarant’anni, Elisa
scopre di aspettare una bambina. La sua gravidanza procede senza
intoppi ma, proprio dopo la nascita della figlia, la donna scopre
di essere affetta da una forma assai aggressiva di cancro
al seno.
E’ proprio qui che comincia il
dramma di Elisa, costretta in qualche modo a fare i conti non solo
con la malattia ma con l’idea di dover un giorno abbandonare sua
figlia. Però una mamma, sapere di non avere la possibilità di veder
crescere la propria figlia è una sensazione orribile, paralizzante.
Ma Elisa non riesce a rassegnarsi all’idea di non essere presente
nella vita della sua bambina, così escogita un sistema per restarle
accanto anche quando non ci sarà più.
Dopo aver tentato ogni possibile
cura e aver interpellato qualunque specialista, Elisa è ormai
rassegnata al suo destino e decide quindi di mettere in moto il suo
piano. Prima di andarsene Elisa lascia alla figlia 18
regali, uno per ogni compleanno, che la sua piccola
Anna dovrà scartare e che, dovrebbero farle
sentire la sua vicinanza. I regali sono quindi il simbolo
dell’amore di una madre che non si spegne mai e che non arretra
nemmeno davanti alla malattia.
Il viaggio di Elisa
Girotto si interrompe purtroppo il 29 settembre
del 2017, quando la donna ha appena 40
anni e sua figlia, Anna, ha festeggiato solo il suo primo
compleanno. La morte di Elisa lascia un vuoto profondissimo nella
sua famiglia ma il suo ultimo gesto, quei 18 regali, potranno in
qualche modo colmare la distanza tra lei e la sua bambina.
Elisa Girotto e 18 Regali: tra
realtà e finzione
La storia di Elisa
Girotto e dei suoi diciotto regali ha fatto il giro del
web, incuriosendo e commuovendo, generando un acceso dibattito su
vita e morte, sulle ultime volontà e l’importanza del ricordo. Per
molti la decisione della Girotto di lasciare alla sua bambina una
testimonianza tangibile del suo affetto, è stata interpretata come
un ultimo atto d’amore. Eppure c’è chi si chiede se questo
appuntamento annuale non faccia altro che affondare il coltello in
una ferita che non riesce mai a rimarginarsi.
Quella di Elisa e di Anna è senza
dubbio una storia eccezionale, speciale, che non poteva passare
inosservata. Per questo motivo, a distanza di tre anni dalla
scomparsa di Elisa, il regista Francesco Amato ha
deciso di raccontare la storia di questa incredibile donna. Il 2
gennaio del 2020, infatti, è uscito in tutte le sale italiane, il
film dal titolo 18 Regali che racconta di questa vicenda
dall’inedito punto di vista della figlia.
Il film segue una linea temporale
leggermente differente dalla reale storia di Elisa. Tutto comincia
infatti nel 2001, anno in cui la trentacinquenne Elisa (Vittoria
Puccini) muore di cancro al seno subito dopo la
nascita della sua bambina. Per tenere sempre vivo nella piccola
Anna il suo ricordo, Elisa lascia alla figlia 18 regali che dovrà
scartare ad ogni compleanno fino alla maggiore età.
Gli anni passano e Anna (Benedetta
Porcaroli) continua a tenere viva la tradizione dei
regali non senza grande disagio. I regali e le lettere della madre,
nonostante siano piene d’amore e ricordi preziosi, non sembrano in
grado di colmare il vuoto che sente per la mancanza della madre
nella sua vita. Questa inquietudine che sente crescere a ogni
compleanno, spinge la ragazza a disertare l’apertura del suo ultimo
regalo.
Nel giorno del suo diciottesimo
compleanno, Anna decide di scappare di casa, evitando la solita
triste cerimonia del regalo e respingendo per una volta tutta la
tristezza legata a quell’evento. Durante la sua folle fuga, Anna
però viene investita da un’auto e portata al pronto soccorso. Dopo
essersela cavata solo con un leggero trauma, la ragazza scopre che
alla guida della vettura che l’ha investita c’è proprio sua madre,
incinta di lei.
Questa svolta un po’
fantascientifica, darà finalmente la possibilità alla ragazza di
conoscere sua madre e di colmare quell’incredibile vuoto che per
diciotto anni l’ha accompagnata.
Il film, distribuito anche su
Netflix, è riuscito a
raggiungere e commuovere tantissimi spettatori compreso il vedovo
di Elisa, Alessio Vincenzotto. L’uomo, che per
mesi ha respinto proposte per adattamenti cinematografici arrivate
anche dall’estero, ha deciso di accettare la proposta finale di
Francesco Amato. Il regista, coadiuvato dagli
sceneggiatori Massimo Gaudioso e Davide
Lantieri, è riuscito a toccare le corde giuste e a rendere
al meglio la storia di Elisa. In una recente intervista rilascia a
Il Fatto
Quotidiano, Alessio Vincenzotto ha dichiarato:
“E’ venuto da noi in punta di
piedi, pronto ad ascoltarci prima di proporsi […] Sono venuti tutti
a trovarmi, hanno letto le lettere di Elisa, hanno cercato di
andare in profondità, commuovendosi come è naturale che sia. [Con
Edoardo
Leo, interprete di Vincenzotto nel film] sono
diventato addirittura amico”.
Il film è disponibili con
abbonamento sulle piattaforme streaming di Netflix e
Amazon Prime Video.
Inoltre è possibile acquistare la copia digitale di 18
Regali su Youtube.
Se c’è un film che ha saputo far
nuovamente puntare i riflettori di tutto il mondo sul cinema
italiano, quello è La
grandebellezza. Capolavoro
artistico del regista Paolo Sorrentino, questo
presenta al suo interno un appassionato ritratto dell’esistenza
umana, divisa tra le sue gioie e la sua decadenza. L’immortale
Roma, qui presente in tutto il suo splendore, incornicia il
racconto e il suo senso. Divenuto di diritto uno dei film più
importanti del panorama italiano recente, nonché dell’intera storia
del nostro cinema, tale lungometraggio ha saputo conquistare
spettatori di ogni dove, dimostrando la capacità di parlare a
tutti, suscitando curiosità, dubbi, mistero.
L’ispirazione per la storia venne a
Sorrentino a partire dalla celebre affermazione di Flaubert di
voler scrivere un romanzo sul nulla. Il regista era infatti
interessato a sua volta a dar vita al “nulla”, che nel film si
ritrova nei discorsi vuoti, nei personaggi deprecabili e nei loro
vizi di breve durata. La grande bellezza si configura così
come un film sul vuoto che caratterizza le esistenze di molti,
buoni solo a perder tempo e con questo anche il senso della vita.
Nel processo di sviluppo del film, però, il titolo doveva
originariamente essere L’apparato umano, che è anche il
titolo del romanzo scritto dal protagonista. Sorrentino decise però
di cambiarlo, trovando in La grande bellezza il contrasto
perfetto rispetto a quanto narrato nella trama.
Avvolto da un’aura di grande
mistero e fascino, il film ottenne un’anteprima al Festival di Cannes, per poi arrivare nei
cinema italiani e affermarsi come un grande successo. Al box office
nazionale questo raggiunse infatti l’importante cifra di oltre 7
milioni di dollari, divenuti poi circa 24 a livello mondiale. Tale
risultato permise al film di superare di gran lunga il suo budget
di 9 milioni, divenendo uno dei film italiani di maggior successo
di sempre. Proseguendo nella lettura si potranno scoprire ulteriori
curiosità legate a questo, dal cast ai numerosi premi vinti, dalle
sue frasi più belle alle piattaforme dove è possibile ritrovarlo in
streaming.
La grande bellezza: la trama del
film
Ambientato a Roma, il film ha per
protagonista Jep Gambardella, affermato giornalista e
intellettuale. Questi è ora giunto a compiere 65 anni, e proprio
tale traguardo lo spinge ad una riflessione sulla sua vita, su
quella che è, su quella che è stata e su quella che sarà.
Attanagliato da ricordi e rimorsi, Jep non può fare a meno che
dondolarsi tra una vita fatta di feste, incontri con personalità
dell’alta classe e fugaci amori. Tutto ciò, però, non fa che
sottolineargli l’inconsistenza di quanto lo circonda. Alla ricerca
di nuovi stimoli, Jep troverà nel ricordo di un passato amore
l’ultima cosa vera vissuta nella sua vita. A partire da qui ha
inizio un percorso interiore che lo porterà a maturare una
convinzione nuova, da cui potrebbe sbocciare nuova vita.
La grande bellezza: il cast del film
Protagonista assoluto del film è
l’attore Toni
Servillo, qui nei panni di Jep Gambardella. Già
frequente collaboratore di Sorrentino, l’attore ha raccontato di
aver ricevuto la sceneggiatura di La grande bellezza di
punto in bianco, senza alcun preavviso. In essa Servillo ha
raccontato di aver ritrovato la metafora di un paese che perde
costantemente opportunità, perdendosi nel nulla. Attratto dalla
storia e dal suo potenziale, l’attore si è subito dichiarato
disponibile a interpretare il personaggio, poi divenuto uno dei
suoi più iconici. Accanto a lui si ritrovano alcuni degli
interpreti più celebri dell’attuale panorama cinematografico
italiano, come Carlo Verdone nei panni del
drammaturgo Romano e Sabrina
Ferilli in quelli di Ramona. Carlo
Buccirosso è l’imprenditore Lello Cava, personaggio
particolarmente ricorrente nel film.
Giorgio
Pasotti è Stefano, il misterioso possessore delle
chiavi dei più bei palazzi di Roma, per il quale l’attore ha curato
personalmente lo stravagante look. Il noto attore Roberto
Herlitzka è invece presente nei panni del Cardinale
Bellucci, personalità poco incline alla spiritualità e molto alla
cucina. Herlitzka ha raccontato di non aver ricevuto molte
indicazioni sul personaggio, basando dunque la sua personalità su
alcuni personaggi della chiesa spesso ospiti in TV. Massimo
Popolizio interpreta invece Alfio Bracco, mentre un
giovane e ancora poco noto Luca
Marinelli è il problematico Andrea. L’attrice Isabella
Ferrari è presente invece nel ruolo di Orietta, una
delle donne innamorate di Jep e pronte a tutto per lui. L’attrice
Giusi Merli è l’interprete di Suor Maria detta “La
Santa”, uno dei personaggi più emblematici e importanti dell’intero
film.
La grande bellezza: i premi del
film, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Il più grande e noto riconoscimento
ricevuto dal film è ovviamente il premio Oscar vinto nella
categoria Miglior film straniero, la stessa in cui aveva già
trionfato poco prima ai Golden Globe. Ma numerosi altri sono i
riconoscimenti ricevuti dal film, tutti di grande prestigio. La
grande bellezza ha infatti vinto ben quattro European Film
Award, tra cui miglior film, e ben 9 David di Donatello su 18
candidature. Ad oggi, il film di Sorrentino viene in particolare
ricordato per aver riportato in Italia il premio Oscar, vinto
l’ultima volta soltanto nel 1999 da La vita è bella. Dopo
di lui, nessun film italiano è più riuscito ad entrare nell’ambita
cinquina del film straniero.
Per gli appassionati del film è
possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La
grande bellezza è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Chili Cinema, Infinity, Netflix, Tim Vision, Now TV e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto
un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno venerdì 20
novembre alle ore 21:00 sul canale
Iris.
La grande bellezza: le frasi del
film
La Grande Bellezza è un
film destinato a rimanere un cult nel corso degli anni, grazie
anche al fatto che possiede della frasi memorabili. Ecco qualche
esempio:
La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo
aver compiuto sessantacinque anni è che non posso più perdere tempo
a fare cose che non mi va di fare. (Jep
Gambardella)
Quando sono arrivato a Roma, a 26 anni, sono precipitato
abbastanza presto, quasi senza rendermene conto, in quello che
potrebbe essere definito “il vortice della mondanità”. Ma Io non
volevo essere semplicemente un mondano. Volevo diventare il re dei
mondani. Io non volevo solo partecipare alle feste. Volevo avere il
potere di farle fallire. (Jep
Gambardella)
Ma cosa avete contro la nostalgia? È l’unico svago che
resta a chi è diffidente verso il futuro.
(Romano)
A questa domanda, da ragazzi, i miei amici davano sempre la
stessa risposta: “La fessa”. Io, invece, rispondevo: “L’odore delle
case dei vecchi”. La domanda era: “Che cosa ti piace di più
veramente nella vita?” Ero destinato alla sensibilità, a destinato
a diventare uno scrittore. Ero destinato a diventare Jep
Gambardella. (Jep Gambardella)
Saoirse Ronan,
Sam Rockwell e David Oyelowo hanno
firmato per recitare in un nuovo thriller poliziesco ancora senza
titolo in produzione alla Searchlight Pictures. A dirigere il film
è stato chiamato Tom George che lavorerà su una sceneggiatura di
Mark Chappell. Il produttore di Iron Lady, Damian
Jones, si occuperà della produzione, dopo aver già collaborato con
Searchlight in film come Belle e
Absolutely Fabulous: The Movie.
La storia è ambientata nella Londra
degli anni ’50, dove un disperato produttore cinematografico di
Hollywood si propone di trasformare una popolare commedia del West
End in un film. Quando i membri della produzione vengono
assassinati, l’ispettore Stoppard (Rockwell) stanco del mondo e la
matricola troppo zelante Constable Stalker (Ronan) si trovano nel
bel mezzo di un mistero all’interno dell’affascinante Theatreland e
della sordida metropolitana di Londra.
Non è ancora stata fissata una data
di inizio della produzione. Katie Goodson-Thomas, responsabile
dello sviluppo e della produzione per Searchlight Pictures UK,
supervisionerà lo studio insieme al direttore della produzione
Richard Ruiz e al dirigente dello sviluppo senior Pete Spencer.
Dopo il successo con Piccole Donne
nella scorsa stagione, Saoirse Ronan è tornata alla ribalta
quest’anno grazie ad
Ammonite, che la vedrà di nuovo protagonista della
corsa all’Oscar. Intanto la vedremo anche in The French Dispatch di Wes Anderson.
Sam Rockwell, reduce dal successo e dall’Emmy
con Fosse / Verdon, in cui ha interpretato il
leggendario coreografo e regista Bob Fosse, e dalla partecipazione
al film di Clint Eastwood, Richard Jewell, ha anche recentemente prestato
la voce al personaggio del titolo in The One and Only
Ivan della Disney.
David Oyelowo è
apparso di recente nel dramma Come Away con
Angelina Jolie. Ha una manciata di
film in uscita negli USA nei prossimi mesi, tra cui l’atteso film
di NetflixMidnight Sky in cui recita al fianco di
George Clooney.
Mentre la Disney sta segretamente
riordinando le idee per i prossimi investimenti sui franchise Fox
venuti in suo possesso, sembra che una delle proprietà
intellettuali del grande mazzo passatogli in mano stia per
cominciare a vedere la luce. Si tratta di Deadpool3 al quale sono appena stati legati degli
sceneggiatori.
Via
Deadline, scopriamo che Wendy Molyneux e Lizzie
Molyneux-Loeglin sono state scelte per sceneggiare il film
in cui Ryan Reynolds riprenderà il ruolo del
mercenario chiacchierone.
Wendy Molyneux e Lizzie
Molyneux-Loeglin sc eneggiatrici di Deadpool 3
Gli incontri con gli sceneggiatori
si sono tenuti nell’ultimo mese alla presenza di Reynolds che ha
ascoltato le loro proposte per la prossima puntata. Alla fine, lo
studio e Reynolds hanno scelto la visione proposta dalle sorelle
Molyneux come la soluzione perfetta per ciò che volevano. Il film
rimane in fase di sviluppo iniziale, ma l’assunzione di
Wendy Molyneux e Lizzie Molyneux-Loeglin segna il
primo grande passo verso la produzione del prossimo film di
Deadpool.
Questa sarà la prima volta in cui il
personaggio verrà raccontato da Reynolds e il suo team di concerto
con i Marvel Studios. I fan saranno
sicuramente entusiasti del
coinvolgimento del presidente dei Marvel Studios,
Kevin Feige, dopo aver visto come ha
contribuito a rinnovare il franchise di
Spider-Man, anche se i film di
Deadpool erano “in salute” anche prima della
fusione di Fox con Disney.
Joe Manganiello
conferma via social la sua partecipazione a
Justice League Snyder Cut con una suggestiva
fotografia in bianco e nero, pubblicata sul suo account Twitter, in
cui compare come Deathstroke.
L’attore era apparso in quel ruolo
nella scena post credits di Justice League, in quanto sarebbe
dovuto essere il villain del Batman di Ben
Affleck. Nella scena c’era anche Jesse
Eisenberg nei panni di un finalmente calvo Lex Luthor.
Ecco di seguito la foto di
Manganiello/Deathstroke:
Vi ricordiamo che
la Snyder
Cut di Justice
League uscirà nel 2021 sulla piattaforma
streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA
dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la
versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO
MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in
Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere
una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere
programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima
è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
Amazon Studios ha acquisito da
Paramount Pictures i diritti globali di Coming 2
America, attesissimo sequel dell’iconica commedia
Il principe cerca moglie.Coming
2 America sarà disponibile su Prime Video in tutto il mondo in più di 240 paesi
e territori il 5 Marzo 2021.
Nel rigoglioso regno di Zamunda, Re
Akeem (Eddie Murphy) è appena stato incoronato e con il suo fidato
consigliere Semmi (Arsenio Hall) intraprende una nuova ed
esilarante avventura che li porta ad attraversare il globo partendo
dalla loro meravigliosa nazione africana fino al Queens, il
quartiere di New York dove tutto è iniziato. Il cast originale de
Il principe cerca moglie (Coming to America)
ritorna sullo schermo con King Jaffe Joffer (James Earl Jones),
Queen Lisa (Shari Headley), Cleo McDowell (John Amos), Maurice
(Louie Anderson) assieme al variopinto gruppo del barbiere del
quartiere. A questo cast ricco di star si uniscono anche Wesley
Snipes, Leslie Jones, Tracy Morgan, Jermaine Fowler, Bella Murphy,
Rotimi, KiKi Layne, Nomzamo Mbatha e Teyana Taylor, facendo di
Coming 2 America la commedia più attesa dell’anno.
“Il principe cerca moglie
(Coming to America) è stato un vero fenomeno culturale,
una delle commedie più amate e acclamate di tutti i tempi” ha
dichiarato Jennifer Salke, Head of Amazon Studios. “Grazie al genio
comico di Eddie Murphy, con un eccezionale team di filmmakers e
sceneggiatori, e un cast favoloso, non potremmo essere più
entusiasti di celebrare questa nuova avventura. Siamo sicuri che il
pubblico in tutto il mondo si innamorerà di questo film divertente
e gioioso destinato a diventare un classico senza tempo”.
Coming 2 America arriva su Amazon
Prime Video
“Che cosa potrebbe esserci di meglio
che un ritorno a Zamunda? Siamo felicissimi che gli Amazon Studios
portino Eddie Murphy e Coming 2 America a un pubblico
mondiale che potrà ridere nuovamente con i personaggi che ama da
trent’anni, e conoscerne di nuovi che amerà negli anni a venire”,
ha affermato il produttore Kevin Misher.
Coming 2
America è diretto da Craig Brewer, di Paramount
Pictures in collaborazione con New Republic Pictures, e prodotto da
Eddie Murphy Productions e Misher Films. La sceneggiatura è scritta
da Kenya Barris, Barry W. Blaustein e David Sheffield, su soggetto
di Barry W. Blaustein, David Sheffield e Justin Kanew e basata sui
personaggi creati da Eddie Murphy. I produttori sono Kevin Misher e
Eddie Murphy, produttori esecutivi sono Brian Oliver, Bradley
Fischer, Valerii An, Kenya Barris, Charisse Hewitt-Webster, Michele
Imperato Stabile e Andy Berman.
Il principe cerca moglie (Coming to America)
debuttò al cinema nel 1988 diventando un successo al box office con
oltre 288 milioni di dollari di incassi in tutto il mondo. La
commedia venne tradotta in più di 25 lingue nel mondo e conosciuta
negli altri paesi con titoli come Un Prince à New York in
Francia, Der Prinz aus Zamunda in Germania, Un
Príncipe en Nueva York in America Latina e molti altri – per
poi diventare il film iconico che tutti conosciamo e amiamo. Al di
là del suo successo commerciale, il film, che rappresentava lo
spirito e la cultura del suo tempo, ha saputo diventare non solo un
evergreen ma anche un classico della grande commedia americana
capace ancora oggi di parlare a tutte le generazioni. I personaggi
memorabili e la storia di un “pesce fuor d’acqua” in cui ognuno può
riconoscersi hanno conquistato il pubblico di tutto il mondo
rendendo questo film un cult da vedere e rivedere negli anni.
Amazon Studios:
Amazon Studios è la “home for talent”, crea e produce film e serie
televisive originali per un pubblico globale. Tutte le serie
originali sono in anteprima esclusiva su Amazon Prime Video,
disponibili in oltre 200 Paesi e Territori. Le serie di successo
Amazon Originals includono le commedie vincitrici dell’Emmy Award
Fleabag, creata e interpretata dalla vincitrice dell’Emmy
Award Phoebe Waller-Bridge, e The Marvelous Mrs. Maisel
creata da Amy Sherman-Palladino e Daniel Palladino premiati agli
Emmy, nonché la serie action thriller Tom Clancy’s Jack
Ryan con John Krasinski, l’irriverente serie sui supereroi
The Boys, Upload di Greg Daniels, Hunters di
Jordan Peele con Al Pacino e Logan Lerman; e il fantasy
Carnival Row con Orlando Bloom e Cara Delevingne; gli
Amazon Originals includono anche contenuti su argomenti
culturalmente rilevanti come l’evento di musica e moda di Rihanna
Savage X Fenty, Guava Island di Donald Glover e
Chasing Happiness, un documentario sulle superstar del pop
Jonas Brothers.
Per quanto riguarda i film, Amazon Studios produce e acquisisce
film originali per l’uscita nei cinema o in esclusiva su Amazon
Prime Video. Nel 2017, Amazon Studios è stato il primo servizio di
streaming a vincere l’Oscar con Manchester by the Sea e
The Salesman. Le recenti uscite degli Amazon Studios
includono la commedia eversiva Borat: seguito di film
cinema con Sacha Baron Cohen, Troop Zero con Viola
Davis e Allison Janney; The Aeronauts di Tom Harper con
Felicity Jones e Eddie Redmayne; The Report di Scott Z.
Burns con Adam Driver e Annette Bening; Honey Boy della
regista Alma Har’el; e Les Misérables dal regista Ladj Ly
nominato all’Oscar. Tra i film del 2020, ci sono la commedia per
famiglie My Spy con Dave Bautista e Chloe Coleman,
Chemical Hearts con Lili Reinhart, Sound of Metal
con Riz Ahmed, Sylvie’s Love con Tessa Thompson e Nnamdi
Asomugha, Uncle Frank di Alan Ball con Paul Bettany e
Sophia Lillis, I’m Your Woman prodotto e interpretato da
Rachel Brosnahan e molti altri. Inoltre, la lista di film originali
include numerose pellicole di filmmaker emergenti come Blow the
Man Down diretto da Danielle Krudy e Bridget Savage Cole,
Selah and The Spades dalla regista Tayarisha Poe, The
Vast of Night diretto da Andrew Patterson e 7500 con
la regia di Patrick Vollrath.
“Pinocchio è una delle storie
più care, amata dalle famiglie di tutto il mondo. Siamo
rimasti colpiti dalla bellezza del mondo sovrannaturale e dalla
geniale narrazione del film di Matteo, e siamo entusiasti di
portare al pubblico vecchio e nuovo un’avventura così fresca,
maliziosa ed emozionante”, dicono Howard
Cohen e Eric d’Arbeloff, co-presidenti di
Roadside Attractions.
Matteo Garrone
aggiunge: “Sono molto felice e orgoglioso che
Pinocchio possa finalmente incontrare il pubblico americano
grazie a una distribuzione così prestigiosa come la Roadside
Attractions. Spero che, come già successo in Italia, Pinocchio
riunisca davanti al grande schermo famiglie e spettatori di tutte
le età, facendoli evadere dalla realtà e portandoli in un mondo
parallelo, dove il reale si confonde con il magico dando vita a una
delle fiabe più belle e spettacolari al mondo”
Roberto Benigni
dichiara: “Sono veramente felice che la distribuzione
americana Roadside Attractions abbia amato il Pinocchio
di Matteo Garrone e lo distribuirà nelle sale degli Stati
Uniti. È un’ottima notizia per il nostro cinema e
per questo film che ancheio amo molto . Un film
pieno di fantasia e speranza, così meravigliosamente italiano, una
storia che da più di un secolo incanta, diverte e commuove le
persone di ogni età in tutto il mondo”
Per Jeremy Thomas
“è fantastico che Howard Cohen e il suo gruppo abbiano avuto
l’intuizione di portare questa versione più originale di
Pinocchio ai bambini e agli adulti americani, per i quali è
stato magistralmente realizzato il doppiaggio in
inglese”.
Paolo Del Brocco,
amministratore delegato di Rai Cinema aggiunge: “Pinocchio è
forse la favola italiana più conosciuta nel mondo. Siamo molto
orgogliosi che una distribuzione importante come la Roadside
Attractions abbia deciso di offrire al pubblico americano la
meravigliosa versione di Matteo Garrone, interpretata da un cast
straordinario. Un film che è un inno al talento e alle bellezze
dell’Italia”.
L’accordo è stato negoziato da Cohen
di Roadside e Gabrielle Stewart di HanWay Films.
PINOCCHIO,
una coproduzione Italia/Francia. Prodotto da ARCHIMEDE e RAI
CINEMA, LE PACTE e RECORDED PICTURE COMPANY, in associazione con
LEONE FILM GROUP, in associazione con BPER BANCA, con il contributo
di MIBACT – DIREZIONE GENERALE CINEMA E AUDIOVISIVO e di EURIMAGES,
con il contributo della REGIONE LAZIO – Avviso pubblico Attrazione
produzioni cinematografiche (POR FESR LAZIO 2014-2020) Progetto
Cofinanziato dall’Unione Europea e Regione Lazio Fondo Regionale
per il Cinema e l’Audiovisivo, con il contributo della REGIONE
PUGLIA (POR Puglia FESR-FSE 2014/2020) Fondazione Apulia Film Commission e della REGIONE
TOSCANA – Toscana Promozioni, con il contributo di CANAL + e CINE
+.
ROADSIDE
ATTRACTIONS
Dalla sua fondazione nel 2003, i
film della Roadside Attractions hanno incassato oltre 300 milioni
di dollari e ottenuto 21 nomination agli Academy Award®. Le recenti
uscite di Roadside Attractions includono il film premio Oscar®
Judy, interpretato da Renée Zellweger, e il film
indipendente primo incasso dell’estate 2019, The Peanut Butter
Falcon. Una Canzone per Mio Padre, a sfondo religioso, è stato
il film indipendente n. 1 del 2018 con un incasso lordo di 83,5
milioni di dollari. La società ha distribuito successi di critica e
commerciali come Manchester by the Sea, Ben Is Back, Beatriz a
Dinner, Whitney, Stronger, Love & Friendship, Hello, My Name Is
Doris, Mr. Holmes, Love & Mercy, A Most Wanted Man, Cara gente
bianca, I gemelli scheletro, All Is Lost, Fango, Winter’s Bone, The
Cove, Arbitrage, Margin Call e Super Size Me.
Netflix annuncia oggi new entry nel cast della quarta
stagione di Stranger
Things. Di seguito i nomi degli attori e i relativi
ruoli, che si aggiungono al celebre cast della serie.
Jamie Campbell Bower
(Shadowhunters – Città di ossa, Sweeney Todd – Il
diabolico barbiere di Fleet Street) interpreterà Peter
Ballard, un uomo premuroso che lavora come inserviente in un
ospedale psichiatrico. Stanco della brutalità di cui è testimone
giorno dopo giorno, riuscirà finalmente a prendere una
posizione?
Eduardo Franco (La rivincita
delle sfigate, The Binge) interpreterà Argyle, il
nuovo migliore amico di Jonathan. Amante del divertimento in tutte
le sue forme, consegna deliziose pizze per Surfer Boy Pizza.
Joseph Quinn (Caterina la
Grande, Casa Howard) interpreterà Eddie Munson, un
audace metallaro degli anni ’80 che gestisce The Hellfire Club, il
club ufficiale di Dungeon & Dragons della Hawkins High. Odiato da
chi non lo capisce – e amato da chi lo capisce – Eddie si troverà
nel terrificante epicentro del mistero di questa stagione.
Sherman Augustus (Into the
Badlands, Westworld – Dove tutto è concesso)
interpreterà il tenente colonnello Sullivan, un uomo intelligente e
senza fronzoli che crede di sapere come fermare il male ad Hawkins
una volta per tutte…
Mason Dye (Bosch, The
Goldbergs) interpreterà Jason Carver. Jason sembra avere tutto
nella vita: è bello, è ricco, è una star dello sport ed esce con la
ragazza più popolare della scuola. Ma quando un nuovo male minaccia
Hawkins, il mondo perfetto di Jason inizia a sgretolarsi…
Nikola Djurko (Genius,
Nella terra del sangue e del miele) interpreterà Yuri, uno
squallido e imprevedibile contrabbandiere russo che ama le pessime
battute, il denaro e il burro di arachidi croccante.
Robert Englund (Saga di
Nightmare, V) interpreterà Victor Creel, un uomo
disturbato e intimidatorio che è stato rinchiuso in un ospedale
psichiatrico per un raccapricciante omicidio negli anni ’50.
Tom Wlaschiha (Il Trono di Spade, Jack Ryan)
interpreterà Dmitri, una guardia carceraria russa che fa amicizia
con Hopper. Dmitri è intelligente, astuto e affascinante… ma ci si
può fidare di lui?
Sinossi
Nato come una lettera d’amore verso
quei film degli anni ‘80 che hanno affascinato un’intera
generazione, Stranger
Things è un dramma emozionante ambientato nella città
apparentemente normale del Midwest di Hawkins, nell’Indiana. Dopo
che un ragazzo è svanito nel nulla, il suo affiatato gruppo di
amici e familiari cerca risposte e viene trascinato in una serie di
eventi mortali e ad alto rischio. Sotto la superficie della loro
città si nasconde uno straordinario mistero soprannaturale, insieme
ad esperimenti governativi top-secret e una pericolosa porta che
collega il nostro mondo a un regno potente ma sinistro. Le amicizie
saranno messe alla prova e le vite saranno alterate poiché ciò che
scopriranno cambierà Hawkins e forse il mondo per sempre.
Il thriller psicologico italiano
Weekend, diretto da Riccardo Grandi,
arriverà invece su Amazon Prime Video il 17 dicembre, con
un cast composto da alcuni dei giovani interpreti più amati del
panorama cinematografico italiano contemporaneo:
Alessio Lapice (Il primo re, “Imma Tataranni
– Sostituto Procuratore”, Nato a Casal di Principe),
Eugenio Franceschini (Sconnessi, Una vita
spericolata), Jacopo Olmo Antinori (“I Medici”, Una
questione privata, La ragazza nella nebbia),
Filippo Scicchitano (Allacciate le
cinture,Non è un paese per giovani, Croce e
delizia), Lorenzo Zurzolo (“Sotto il sole di
Riccione”, “Baby”), e la modella Greta Ferro (“Made in Italy”).
In Weekend quattro amici,
isolati in un rifugio di montagna, hanno un’unica possibilità di
salvezza: scoprire chi tra loro è il colpevole di un terribile
crimine del passato. Un intreccio ricco di elementi noir e colpi di
scena, con continui rimandi tra presente e passato che mettono a
nudo ognuno dei personaggi mostrandone la parte più “animale”.
“In questo film ho voluto ridurre
all’essenziale gli elementi in gioco, con una rappresentazione
asciutta e primordiale sia nelle relazioni tra i personaggi che
nell’assetto narrativo – ha raccontato il regista Grandi -. L’arco
temporale breve, i pochi attori in scena e un’ambientazione
circoscritta sono la sfida che ho lanciato a me stesso. È una sfida
anche quella che il film lancia allo spettatore, specialmente se
attento ai comportamenti dei protagonisti e ai dettagli”.
Weekend è una coproduzione internazionale Italia – Albania
– prodotta per l’Italia da Camaleo, Twister Film, Showlab e per
l’Albania A. B. film.
Antebellum, l’atteso horror prodotto da
Sean McKittrick (Get out, BlackKklansman,
Noi e Donnie Darko), diretto dal duo
Bush+Renz (Gerard Bush e Christoper Renz) sarà
disponibile dal 14 dicembre su Amazon Prime
Video, la pellicola è interpretata da Janaelle Monáe,
l’attrice e cantautrice americana originaria del Kansas apprezzata
per i suoi ruoli in Hidden Figures (Il
diritto di contare) e nel film Premio Oscar Moonlight.
Antebellum racconta di
Veronica, autrice di libri di successo ed esperta di diritti civili
dei neri, che inconsapevolmente si ritroverà intrappolata in una
realtà parallela orribile che la mette in connessione con una
schiava che lavora nei campi di cotone mentre la Guerra Civile
infuria intorno a lei. Attraverso diversi mondi ed epoche, Eden e
Veronica si trovano coinvolte in circostanze che cambieranno la
loro vita. Per evitare di rimanere imprigionata per sempre in
questo mondo d’orrore e panico, la protagonista dovrà comprendere
prima che sia tardi il folle e antico mistero che si nasconde
dietro tutta questa angoscia.
“Quando abbiamo iniziato a lavorare
al film non avevamo immaginato, né potevamo immaginare il modo in
cui il razzismo avrebbe preso il sopravvento nella storia, e nelle
conversazioni. Ma ce n’era uno sfrenato bisogno – ha spiegato Bush
– Volevamo che il film costringesse il pubblico a guardare l’orrore
reale del razzismo attraverso la lente dell’orrore cinematografico.
Il nostro obiettivo era ed è stimolare il pubblico affinché parli e
affronti l’argomento”.
In un mondo pieno di studi e
multinazionali che indirizzano le loro produzioni agli adulti, la
Disney ha sempre mirato, invece, a bambini e
famiglie. Tuttavia, è abbastanza sorprendente quante volte la Casa
di Topolino abbia provato, intenzionalmente, a terrorizzare i
propri spettatori. Screen
Rant ha raccolto i 10 momenti più spaventosi mai visti in una
produzione Disney, tra film d’animazione e live action:
1La pentola magica
Immaginate un film d’animazione Disney così
spaventoso da meritare quasi un divieto ai moniri. Era così lontano
dal repertorio della Disney, che ha quasi mandato in fallimento lo
studio.
Forse non ci sarà mai più un cattivo così
terrificante come Re Cornelius o una forza del male così spaventosa
come l’Esercito di Morti. Ciononostante, ci sono ancora oggi
tantissimi motivi per amare ed esseri fieri di Taron e la
pentola magica.
Amazon Prime Video ha diffuso il trailer
ufficiale di One Night in Miami, il film che segna
l’esordio alla regia dell’attrice Premio Oscar Regina King, presentato lo scorso settembre
alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il
film arriverà il 15 genaio su Prime Video.
One Night in Miami
è diretto da Regina King e scritto da Kemp
Powers, basato sul suo spettacolo teatrale “One Night In
Miami …”, è prodotto da Jess Wu Calder, Keith Calder, Jody
Klein e vede protagonisti Kingsley Ben-Adir, Eli
Goree, Aldis Hodge, Leslie Odom Jr., Joaquina Kalukango, Nicolette
Robinson con Beau Bridges e Lance
Reddick.
La trama di One Night in
Miami
In un’incredibile notte del 1964,
quattro icone di sport, musica e attivismo si sono riunite per
celebrare uno dei più grandi sconvolgimenti nella storia della
boxe. Quando lo sfidante Cassius Clay, che presto si chiamerà
Muhammad Ali (Eli Goree), sconfisse il campione
dei pesi massimi Sonny Liston alla Miami Convention Hall, Clay
commemorò l’evento con tre dei suoi amici: Malcolm X
(Kingsley Ben-Adir), Sam Cooke (Leslie
Odom Jr.) e Jim Brown (Aldis Hodge).
Basato sull’omonima opera teatrale
pluripremiata e diretto da
Regina King, One Night In Miami è un racconto
di fantasia ispirato alla notte storica trascorsa insieme da queste
quattro formidabili figure. Esamina le lotte che questi uomini
hanno affrontato e il ruolo vitale che ciascuno di loro ha svolto
nel movimento per i diritti civili e nello sconvolgimento culturale
degli anni ’60. Più di 40 anni dopo, le loro conversazioni
sull’ingiustizia razziale, la religione e la responsabilità
personale risuonano ancora.
Il cofanetto sarà edito in
formato DVD (con all’interno 4 dischi) e Blu-ray (4
dischi), entrambi contenenti un disco interamente dedicato
a contenuti extra inediti e una card da
collezione.
Al centro della saga la celebre
banda dei ricercatori ricercatori universitari che tentano di
uscire dall’impasse lavorativa ed esistenziale della
precarietà cronica, producendo e spacciando smart drugs.
Una delle commedie italiane più amate e divertenti di sempre, con
un cast stellare composto da Edoardo Leo, Valerio
Aprea, Paolo Calabresi, Libero de Rienzo, Stefano Fresi,
Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, Marco Bonini,
Rosario Lisma, Giampaolo Morelli, e con Peppe Barra, Greta
Scarano, Luigi Lo Cascio, Valeria Solarino e con Neri Marcorè.
George Lucas ha pubblicamente difeso una delle
parti più controverse della trama di Star Wars: La minaccia fantasma. Uscito nel
1999, Episodio I ha segnato il tanto atteso ritorno sul
grande schermo dell’amato universo cinematografico iniziato nel
1977. Sebbene il film abbia incassato ben 1.027 miliardi di
dollari, nel corso degli anni i fan e la critica lo hanno spesso
etichettato come uno dei titoli più deludenti del franchise,
soprattutto per la sua incapacità di essere all’altezza
dell’eredità di
Star Wars.
In cima alla lunga lista di
lamentele c’è l’inclusione di Jar Jar Binks, un
personaggio realizzato totalmente al computer, la cui maldestra
comicità è stata criticata per essere totalmente fuori luogo in un
film della saga. Molti hanno anche sollevato obiezioni al fatto che
il protagonista del film fosse un ragazzino, poiché nel film Lucas
ha provato a ritrarre i primi anni del futuro Signore dei Sith,
Anakin Skywalker. Inoltre, il film viene spesso criticato per il
massiccio impiego di effetti speciali e per la trama insensata, che
si impantana in dettagli mal sviluppati.
Lo sceneggiatore e regista de
La minaccia fantasma,George Lucas, ha trascorso due decenni a
difendere la sua trilogia prequel tanto diffamata, offrendo
spiegazioni per le molte scelte controverse che ha fatto. Con
l’uscita del nuovo libro “The Star
Wars Archives: 1999-2005”, che include anche una lunga
intervista a Lucas, il regista ha avuto un’altra possibilità per
difendersi dalle legioni di nemici dei prequel.
George Lucas su La Minaccia
Fantasma: “Mi sono semplicemente attenuto alla realtà.”
In riferimento alle accuse secondo
cui il film aveva una trama inutilmente complicata che coinvolgeva
dettagli arcani circa la politica galattica, nel nuovo libro Lucas
insiste, sostenendo che si stava semplicemente attenendo alla
realtà di come le popolazioni umane cadono in conflitto. “È
così che iniziano le guerre”, dice Lucas a proposito della
disputa che ha dato il via a tutte le critiche relative alla storia
(via
Polygon).
George Lucas difende anche l’arco tragico
della trilogia prequel, che coinvolge la caduta della Repubblica e
l’ascesa dell’Impero (parallelamente al passaggio di Anakin
Skywalker al lato oscuro della Forza) e l’enfasi sull’aspetto
politico della storia. Ha dichiarato: “Non c’è colpo di stato,
non c’è ribellione, non c’è niente. Lo votano, che è ciò che accade
nella vita reale.”
Non c’è dubbio che la storia sia
piena di esempi di democrazie che cadono a causa di macchinazioni
politiche e guerre che iniziano a causa di dispute commerciali. La
domanda, però, è se tali eventi funzionali all’interno di un film
d’avventura fantascientifico apparentemente rivolti ai bambini
(Lucas ha sempre insistito sul fatto che vedeva
La minaccia fantasma come un film per bambini).
I film originali di Star Wars non sono stati certamente coinvolti
nella politica galattica, mantenendo quell’aspetto della storia
lontano, sullo sfondo, enfatizzando maggiormente l’azione. Anche i
prequel, ovviamente, hanno la loro buona dose di azione, anche se
molti hanno comunque diffamato la serie di battaglie con le spada
laser esasperate dai film, proprio perché privi di una reale
tensione drammatica.
Martedì 24 novembre alle ore
20.30 nuovo imperdibile appuntamento
firmato #iorestoinSALA,
il circuito digitale cui
aderiscono più di 50 cinema italiani: il
regista Antonio Padovan,
l’attore Stefano Fresi e il
fumettista Leo Ortolani presenteranno in
diretta streaming la divertente commedia lunare IL
GRANDE PASSO! A introdurre
l’incontro Antonio Capellupo per
#iorestoinSALA, modera Andrea Plazzi, editor,
traduttore e curatore del progetto di divulgazione scientifica
“Comics&Science” del CNR – Consiglio Nazionale delle
Ricerche.
Durante la presentazione online –
che ricordiamo sarà visibile anche sulle pagine Facebook di ognuna
delle oltre 50 sale del circuito www.iorestoinsala.it – si parlerà di
cinema ma anche e soprattutto dell’amore per lo
“spazio” e dell’adorazione per la
“luna”, fedele compagna di tante notti e avamposto
stellare di sogni e miraggi.
Il fumettista Leo Ortolani, autore
di due volumi che trattano proprio di queste due passioni, non
poteva che essere l’interlocutore ideale! In “C’è spazio per tutti”
(Panini Comics) e “Luna 2069” (Feltrinelli Comics), Ortolani
racconta viaggi “interstellari” e itinerari spaziali, disegnando
personaggi inevitabilmente e fatalmente attratti dalla luna. Della
stessa magnifica ossessione soffre Giuseppe Battiston nei panni di
Dario, fratello Mario (Stefano Fresi) nella commedia
surreale IL
GRANDE PASSO.
Due inediti “fratelli
cinematografici” che, al di là delle apparenze, non potrebbero
essere più diversi: impetuoso e geniale il primo, ossessionato
dall’idea di raggiungere dal Nordest Italiano la luna a bordo di un
razzo, e placido e divertito il secondo, che gestisce un negozio di
ferramenta nella capitale. Tutto funziona bene, finché le loro
strade non s’incrociano…
«Raccontando questa storia –
commenta Padovan – ho voluto rendere
omaggio a due mondi del cinema che amo e che vivono dentro di me.
Quello americano, un po’ infantile e sentimentalista, con cui sono
cresciuto da bambino: il cinema di sognatori
come Steven Spielberg. E quello
silenzioso e sincero, il cinema della mia terra, creato
da artigiani come Carlo Mazzacurati. Questi
due mondi s’incontrano e si scontrano in una storia che parla del
sogno di andare sulla luna, e di due fratelli che imparano a
conoscersi».
Red Guardian è un personaggio dei
fumetti con una storia alquanto complicata e contorta: è morto ed è
risorto in più occasioni, e originariamente è stato presentato come
ex marito di Natasha Romanoff. Nel film Black Widow, servirà come
figura paterna nei confronti dell’eroina, ma sembrerà anche una
sorta di aspirante Captain America.
Nel libro di recente pubblicazione
“Black Widow: The Official Movie Special Book” (via
CBM), l’attore David
Harbour ha condiviso diversi nuovi dettagli su
ciò che i fan dovranno aspettarsi da Alexei Shostakoff. “È
cresciuto nell’Unione Sovietica durante la corsa agli armamenti.
Era un soldato. È stato scelto per questo programma poiché gli
americani stavano sviluppando armi e, ovviamente, Capitan
America”, rivela l’attore. “I russi sono stati più lenti,
ma volevano contrattaccare con la loro versione di Captain America.
È stato colpito con un siero che gli ha donato una super-forza ed è
stato addestrato in un certo modo. Ma non è diventato famoso come
Captain America. Nessuno sa veramente chi sia.”
“Il legame tra lui e Black Widow
è che sono stati istituiti come una famiglia di spie nell’America
degli anni ’90. Quindi, la Melina di Rachel Weisz era una specie di
mamma, Alexei era il papà, e Natasha e Yelena erano i loro figli.
Lo vediamo all’inizio del film: funzionano come una famiglia. Si
conoscevano da molto tempo e poi hanno perso i contatti per quasi
vent’anni. L’ha portata via dalla Stanza Rossa ma l’ha anche
rimessa nella Stanza Rossa perché credeva in quella
causa.”
Harbour avrebbe poi aggiunto che Red
Guardian ha tenuto d’occhio Natasha attraverso i giornali e sa che
alla fine è diventata un membro dei Vendicatori. Ha anche
anticipato una potente riunione tra di loro, sottolineando ancora
una volta come le dinamiche familiari saranno una parte importante
di Black
Widow.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Kevin Williamson,
l’ideatore e produttore esecutivo del celebre franchise Scream,
ha annunciato sui suoi canali social il titolo del prossimo film
della saga che arriverà al cinema nel 2022. Si legge sui suoi
profili social: “Si chiude oggi il set di Scream, e sono
entusiasta di annunciare che sarà proprio questo il titolo
ufficiale del film! Quasi 25 anni fa, quando ho scritto Scream e Wes Craven lo ha
portato in vita, non avrei potuto immaginare l’impatto duraturo che
avrebbe avuto su di voi, suoi fan. Sono felice di riportarvi a
Woodsboro e spaventarvi ancora.
Credo che Wes sarebbe stato
orgoglioso del film che stanno realizzando Matt e Tyler. Sono
felice di riunirmi con Neve, Courtney, David e Marley e di lavorare
a fianco di un nuovo team di registi e di un incredibile cast di
nuovi arrivati che si sono uniti per dare seguito all’eredità di
Wes con l’imminente rilancio del franchise, che mi sta così tanto a
cuore. Ci vediamo nelle sale nel 2022”.
Scream sarà
distribuito al cinema nel 2022 da Eagle Pictures.