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Star Wars Celebration 2020: annunciate le date della Con di Anaheim

Star Wars Celebration 2019

La Lucasfilm ha appena rivelato che il 27-28-29-30 agosto 2020 si svolgerà la Star Wars Celebration 2020. Durante l’ultima giornata dell’edizione 2019, è stato annunciato che la convention dell’anno prossimo si svolgerà nel centro congressi di Anaheim, dove si svolge anche la D23, la convention Disney a scadenza biennale, che tra pochi mesi aprirà le porte.

 

Vi ricordiamo che Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, le teorie sul significato del titolo

 
 

Spider-Man: Far From Home, i tre costumi di Peter nei nuovi banner

Spider-Man: Far From Home

Dopo la tuta super tecnologica con tanto di Intelligenza artificiale incorporata e dopo la Iron Spider vista in Infinity War e Endgame, in Spider-Man: Far From Home, Peter Parker avrà ben tre “cambi d’abito”.

Ecco di seguito la tuta tattica nera, il costume più tradizionale, ma leggermente più scuro e con il logo più stilizzato rispetto a quello visto in Homecoming, e infine di nuovo la bellissima Iron Spider.

I trailer ci hanno confermato che tutte queste divise da Uomo Ragno compariranno nel film in uscita il prossimo luglio.

Spider-Man: Far From Home, gli indizi sulla Fase 4 nella possibile scena mid credits

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, Tom Holland rivela uno spoiler su Mysterio e gli Elementali

 
 

Men in Black: International, i character poster degli alieni

Men in Black: International

Sono stati diffusi i nuovo character poster internazionali di Men In Black: International in cui, oltre a dare un’occhiata ai nuovi alieni che vedremo nel film, vediamo anche per la prima volta il personaggio di Rebecca Ferguson.

Eccoli di seguito:

Men In Black: International, annunciato lo scorso anno, vedrà tornare sul grande schermo gli agenti in nero che difendono e proteggono la Terra dalle razze aliene ostili, accogliendo e aiutando a integrarsi quelle invece amichevoli. I due attori, che si sono incontrati per la prima volta sul set di Thor: Ragnarok, in cui interpretavano il protagonista Thor e la new entry del MCU Valchiria, stanno adesso affollando i social network con foto e video dal backstage del film che li vede di nuovo in coppia.

Men in Black: International, recensione del film 

Tessa e Chris rimpiazzeranno Will Smith Tommy Lee Jones come protagonisti della storia, mentre nel film tornerà Emma Thompson nel ruolo del capo del MIB, Agente O. Questa presenza illustre indica che il film avrà connessione con il franchise originale, avvalorandone quindi la natura di spin-off e non di reboot, come era stato ipotizzato in precedenza.

“Gli Uomini in Nero hanno sempre protetto la Terra dalla feccia dell’universo. In questa nuova avventura, affrontano la più grande minaccia fino ad oggi: una talpa nell’organizzazione Men in Black. “

 
 

Avengers: Endgame, il look di Captain Marvel è stato oggetto di discussione

Avengers: Endgame

All’inizio di Avengers: Endgame, Captain Marvel salva Tony Stark perso nello spazio e poi sparisce a gestire e cercare di salvare altri pianeti in difficoltà nella galassia. Quando ritorna, dopo il salto temporale di 5 anni, l’eroina sfoggia un nuovo look, quei capelli corti che l’hanno resa molto più simile alla sua controparte dei fumetti.

Anche se il dettaglio sembra frivolo, sembra che sia stato oggetto di discussioni alla Marvel Studios. Durante la presentazione dell’edizione in Home Video di Captain Marvel, la produttrice del film Victoria Alonso ha spiegato che quella soluzione non le piaceva, che non era favorevole al cambio di look in Endgame:

“Quel taglio di capelli è stato oggetto di conversazioni – ha dichiarato Victoria Alonso -Ed io ero contraria perché avevo paura del fatto che le persone l’avevano appena incontrata, avevano appena capito chi era e temevo che il cambio di look li destabilizzasse. Ho pensato che era troppo presto, ma chiaramente mi sbagliavo.” 

Avengers: Endgame, una petizione vuole far risorgere [SPOILER]

Per quanto riguarda il futuro dell’attore, il prossimo 25 luglio arriverà in Italia Men in Black: International, in cui recita di nuovo accanto a Tessa Thompson, la Valchiria del MCU, in uno spin off del franchise che lanciò la carriera di Will Smith al cinema. Intanto, il suo Thor potrebbe apparire in Guardiani della Galassia Vol. 3, stando a come si è concluso il suo arco narrativo in Avengers: Endgame.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

 
 

Yesterday: il nuovo trailer del film di Danny Boyle

Ecco il nuovo trailer italiano di Yesterday, musical diretto da Danny Boyle e scritto da Richard Curtis (Love Actually, About Time, Notting Hill) in cui viene immaginato un mondo dove nessuno – tranne un cantautore di nome Jack – ricorda o sa chi siano i Beatles.

Nel film l’esordiente Himesh Patel (visto però nella soap opera della BBC EastEnders) interpreta infatti un ragazzo che, vittima di di uno strano incidente d’autobus, si sveglia e scopre che la band di John Lennon, Paul McCartney, Ringo Starr e George Harrison non è mai esistita.

Il cast di supporto vede Kate McKinnon nei panni dell’agente musicale di Jack e Lily James in quelli della sua migliore amica. Insieme a loro anche Ana de Armas e Lamorne Morris. Yesterday è atteso nelle sale il 28 Giugno 2019.

 
 

Ant-Man 3: Paul Rudd chiede aiuto ai fan

evangeline lilly ant-man 3

I protagonisti del MCU hanno avuto, nelle prime fasi dell’Universo condiviso, delle trilogie che raccontassero la loro storia; è accaduto a Thor, a Cap e prima di tutti a Iron Man. Quando Ant-Man è arrivato sul grande schermo, con il suo “piccolo” filma  misura del suo protagonista, tutti pensavamo che anche lui sarebbe stato protagonista di una trilogia standalone. Tuttavia sembra che non sarà così.

Dopo il primo film, abbiamo avuto Ant-Man and the Wasp, che ha replicato la formula del heist movie aggiungendo una magnifica co-protagonista a Scott Lang, e adesso dovrebbe essere il turno di Ant-Man 3, ma sembra che non sia in programma, almeno da quanto dichiarato dallo stesso protagonista Paul Rudd, che appunto interpreta l’eroe in miniatura.

Parlando con  Yahoo! in merito alla possibilità di realizzare Ant-Man 3, l’attore ha dichiarato: “Non so se si farà. Dovete chiamare i piani alti e mettere in moto una petizione affinché si faccia”.

Ant-Man and the Wasp, recensione del film con Evangeline Lilly e Paul Rudd

L’ultimo film del franchise, Ant-Man and The Wasp, ha visto Scott Lang (Paul Rudd) alle prese con le conseguenze delle proprie scelte come Supereroe e come padre, dopo Captain America: Civil War. Mentre lotta per ritrovare un equilibrio tra la sua vita famigliare e le responsabilità di Ant-Man, viene chiamato da Hope van Dyne e il Dr. Hank Pym per intraprendere una nuova missione: salvare Janet van Dyne persa nel Regno Quantico. Scott deve quindi indossare di nuovo i panni di Ant-Man e imparare a combattere al fianco di Wasp, pur cercando di rispettare gli arresti domiciliari. Il tutto mentre si impegna a dare una mano all’amico Luis (Michael Peña), tenendosi pronto a combattere un nuovo nemico, Ghost (Hannah John-Kamen), e il suo alleato Bill Foster (Laurence Fishburne).

Abbiamo ritrovato il personaggio, insieme a Wasp, in Avengers: Endgame, diretto da Anthony e Joe Russo.

Ant-Man 3 si farà? Ecco la risposta di Michael Douglas

 
 

Doctor Sleep: trailer italiano del sequel di Shining

Warner Bros Italia ha diffuso il primo trailer italiano di Doctor Sleep, il film sequel sequel di Shining (portato al cinema da Stanley Kubrick nel 1980), in cui Ewan McGregor interpreterà l’adulto Danny Torrance.

Doctor Sleep – tutti i dettagli sul cast

In regia ci sarà Mike Flanagan, che di recente ha diretto per Netflix Gerald’s Game, ennesimo adattamento di un’opera di King.

La Warner Bros. mette dunque la parola fine ad un progetto che dura ormai da molti anni: si era già parlato di un possibile prequel intitolato The Overlook Hotel, tuttavia è soltanto grazie al successo di IT che gli studios hanno affrettato la produzione di Doctor Sleep.

Nel romanzo vediamo Danny Torrance, ormai adulto, sopportare il trauma vissuto all’interno dell’ Overlook Hotel, diventato una sorta di riflesso del padre omicida, sotto forma di rabbia persistente e alcolismo che attenua il suo dolore così come i suoi poteri. La capacità di avere visioni ritorna quando Danny torna sobrio e usa il suo dono per aiutare i morenti in un ospizio…

Doctor Sleep è interpretato da Ewan McGregor (“Star Wars: Episodi I – La minaccia fantasma, II – L’attacco dei cloni e III – La vendetta dei Sith”, “T2 Trainspotting”) nel ruolo di Dan Torrance, da Rebecca Ferguson (i film “Mission: Impossible”, “The Greatest Showman”) in quello di Rose The Hat, e da Kyliegh Curran, al suo debutto in un lungometraggio, nel ruolo di Abra. Il cast principale include anche Carl Lumbly, Zahn McClarnon, Emily Alyn Lind, Bruce Greenwood, Jocelin Donahue, Alex Essoe e Cliff Curtis. Trevor Macy e Jon Berg sono i produttori del film, mentre Roy Lee, Scott Lumpkin, Akiva Goldsman e Kevin McCormick ne sono i produttori esecutivi. Il team creativo di Flanagan che ha lavorato dietro le quinte è composto dal direttore della fotografia Michael Fimognari (“The Haunting of Hill House”), dagli scenografi Maher Ahmad (“Duri si diventa”) ed Elizabeth Boller (“Terrore del silenzio”), e dalla costumista Terry Anderson (“Nella tana dei lupi”). La colonna sonora è opera dei The Newton Brothers (“The Haunting of Hill House”).

 
 

Il Gladiatore 2 ambientato oltre 20 anni dopo il primo film

il gladiatore 2

Lo scorso novembre è arrivata la notizia dell’entrata in produzione de Il Gladiatore 2, il sequel dell’ormai classico film di Ridley Scott, che vedeva contrapporsi il gladiatore Russell Crowe contro l’imperatore Joaquin Phoenix.Arrivano adesso alcuni aggiornamenti sul progetto, direttamente dai produttore Walter F. Parkes e Laurie MacDonald. Intervistati da HeyUGuys, i due hanno confermato che il lavoro si sta svolgendo a stretto contatto con il regista Scott e con lo sceneggiatore Peter Craig.

La storia racconterà di Lucio, il figlio di Lucilla che fu interpretata da Connie Nielsen nel film del 2000. Sarà ambientata 25 anni dopo, quando Lucio sarà ormai adulto ma avrà ancora come punto di riferimento il sacrificio di Massimo. Non si sa ancora se ad interpretare Lucio sarà chiamato Spencer Treat Clark, che lo aveva già incarnato da piccolo, ma l’attore è tutt’ora molto attivo e potrebbe anche essere confermato. Lo abbiamo infatti visto al cinema in Glass, in cui è tornato ad interpretare il figlio di Bruce Willis per il film di M. Night Shyamalan, come era stato per Unbreakable, nel 2000.

Per quello che riguarda la lavorazione, Ridley Scott potrebbe cominciare sul set soltanto dopo aver concluso il lavoro  sulla serie tv fantascientifica Raised by the Wolves, facendo de Il Gladiatore 2 il suo prossimo progetto cinematografico.

 
 

Bryan Singer pagherà $ 150.000 per l’accusa di stupro

Proprio nel momento in cui al cinema arrivano per l’ultima volta i “suoi” X-Men, Bryan Singer torna a far parlare di sé per le spiacevoli vicende personali che lo hanno travolto e, forse, lo hanno allontanato sia dal nuovo capitolo dei Mutanti Marvel, sia dal set di Bohemian Rhapsody (almeno hanno contribuito ad allontanarlo).

Il regista ha infatti accettato di pagare $ 150.000 per far decadere le accuse di stupro a suo carico. In particolare, il regista è stato accusato di aver violentato un ragazzo di 17 anni nel 2003.

Cesar Sanchez-Guzman ha intentato una causa ai danni di Singer nel dicembre 2017 in cui ha affermato che il regista lo aveva aggredito sessualmente durante una festa in barca a Seattle. Sanchez-Guzman ha affermato che Singer ha fatto sesso orale su di lui contro la sua volontà, e lo ha penetrato in modo anale. Singer ha negato le accuse. In una deposizione di mercoledì, un curatore fallimentare ha raccomandato al tribunale di approvare un accordo da $ 150.000 con Singer.

Sanchez-Guzman ha presentato istanza di fallimento nel 2014 e il caso è stato archiviato. Il curatore fallimentare riaprì la causa nel 2018, con la motivazione che il credito di Sanchez-Guzman contro Singer non era stato elencato tra i suoi beni e che qualsiasi ricavato doveva essere disponibile per i suoi creditori.

Il fiduciario, Nancy James, raggiunse l’accordo con gli avvocati di Singer. Nella sua deposizione, James nota che gli avvocati di Singer hanno sostenuto che le affermazioni di Sanchez-Guzman dovrebbero essere vietate dallo statuto di limitazioni. Nota anche che non è stata prodotta alcuna prova che dimostri che Singer abbia partecipato alla festa in barca.

“Il fiduciario ha stabilito che tali questioni favoriscono l’accordo”, ha scritto l’avvocato di James. In una dichiarazione, l’avvocato di Singer, Andrew Brettler, ha detto che il regista rimane fermo sulla sua posizione di innocenza.

“Il debitore ha presentato un reclamo contro il signor Singer secondo il quale non aveva alcun diritto legale di archiviazione – ha detto Brettler – il Sig. Singer ha negato persino di conoscere questo individuo, tanto meno avrebbe presumibilmente interagito con lui più di 15 anni fa. La decisione di risolvere la questione con il fiduciario fallimentare era puramente commerciale, in quanto i costi del contenzioso supererebbero di gran lunga l’importo richiesto dal fiduciario per estinguere i creditori che erano debitori del denaro quando il debitore ha presentato istanza di fallimento”.

Secondo i termini dell’accordo, $ 61.000 andrebbero ai creditori. La maggior parte di tale cifra rappresenta il debito dei prestiti agli studenti, che non è scaricabile in caso di fallimento. Ulteriori fondi saranno utilizzati per pagare la gestione del caso. Sanchez-Guzman otterrà la cifra rimanente.

“Ci dovrebbero essere almeno fondi nominali restituiti al debitore come surplus alla fine del caso” ha scritto l’avvocato di James, aggiungendo che anche lui beneficerà del fatto che i suoi prestiti agli studenti saranno ripagati. “L’accordo alleggerirà il debitore di una cifra significativa”.

Se l’accordo è approvato, la causa di Sanchez-Guzman sarà respinta. La causa è stata archiviata poco dopo che Singer è stato licenziato dalla regia di Bohemian Rhapsody. Più recentemente, Millennium Films aveva ingaggiato Singer per dirigere Red Sonja, ma i piani per far partire le riprese in Bulgaria quest’anno sono stati annullati.

A gennaio, l’Atlantic ha pubblicato nuove accuse a Singer di cattiva condotta sessuale ai danni di quattro adolescenti. Gli avvocati di Singer hanno costantemente negato che il loro cliente ha fatto sesso con ragazzi minorenni, e ha contestato molti aspetti dei resoconti degli accusatori.

Fonte: Variety

 
 

Wolverine: 10 attori che vorremmo vedere nel ruolo

Pedro Pascal 2022
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Hugh Jackman ha annunciato lo scorso anno che non tornerà nei panni di Wolverine nei prossimi progetti legati al mutante di casa Marvel. Il futuro del personaggio è tutto da riscrivere alla luce del recente accordo firmato dalla Disney con la Fox, con quest’ultima che cederà di fatto alla casa di Topolino tutti i diritti cinematografici dei supereroi come Deadpool, Fantastici Quattro e X-Men.

Il piano, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe rimpiazzare Jackman con un attore molto più giovane per introdurre Logan nel MCU senza alcun legame con la precedente versione dell’eroe. Ma quali potrebbero essere i candidati?

1Oscar Isaac

Oscar Isaac
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Oscar Isaac è uno degli attori più talentuosi e richiesti a Hollywood, e ha già partecipato a diversi franchise di successo come Star Wars (nei panni di Poe Dameron nell’ultima trilogia) e X-Men (vestendo i panni del villain Apocalisse), quindi non sorprenderebbe vederlo interpretare un altro personaggio della cultura pop.

Fisicamente Isaac sempre perfino più adatto e simile alla versione originale del Mutante, quindi perché non sperare?

Fonte: Screenrant

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Johnny Depp: 4 prossimi ruoli da non perdere assolutamente

Johnny Depp

Amatissimo dai cinefili appassionati del cinema di Tim Burton, idolo indiscusso della generazione di spettatori che è cresciuta con i Pirati dei Caraibi e con il suo Jack Sparrow, Johnny Depp è un attore per tutte le stagioni. Ha dimostrato, nel corso della sua carriera, di saper gestire ruoli comici e drammatici, grotteschi e violenti, raccontando vite di gangster, uomini comuni, eccentrici cioccolatai, creature imperfette, pirati, maghi e investigatori tormentati.

Seppure negli ultimi anni l’attore ha avuto una battuta d’arresto per via di qualche scelta professionale poco felice e di diversi problemi personali, sembra che la sua ultima grande apparizione sul grande schermo lo abbia messo nei binari giusti, mentre dal prossimo 20 giugno lo aspettiamo in Arrivederci Professore, di Wayne Roberts e distribuito in Italia da Notorious Pictures.

La sua interpretazione di Gellert Grindelwald in Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald gli ha dato di nuovo un ruolo all’altezza delle sue grandi doti, un cattivo carismatico dallo sguardo penetrante, un personaggio che Depp ha interpretato alla perfezione.

Ma cosa ci dobbiamo aspettare dal futuro dell’attore? Ecco 4 ruoli assolutamente da non perdere per tutti i suoi fan:

1Animali Fantastici 3

grindelwald Gellert Grindelwald

Dopo la sontuosa performance ne I Crimini di Grindelwald, Johnny Depp dovrebbe tornare a interpretare il famigerato Mago Oscuro del mondo di Harry Potter per il terzo capitolo del franchise. Secondo i piani originali, Depp dovrebbe tornare, insieme a Jude Law che invece interpreta Albus Silente, per almeno altri tre film, il capitolo tre, quattro e il conclusivo cinque, in cui dovremmo vedere il celebre scontro in cui Silente sconfiggere Grindelwald, come racconta la Storia della Magie e pure il dorso delle Cioccorane!

Tuttavia, le vicende personali di Depp hanno gettato un’ombra su questa partecipazione, visto che la Warner Bros non sembra ancora sicura al 100% di confermare la partecipazione dell’attore. Staremo a vedere quali aggiornamenti arriveranno nei prossimi mesi, ma se Johnny dovesse tornare al sexy e autero look di Grindelwald, il franchise potrebbe soltanto trarne giovamento!

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Spider-Man: Tom Holland è stato “raccomandato” da Chris Hemsworth?

Il “ritorno a casa” di Spider-Man nel MCU è stato accolto dai fan come uno dei più grandi eventi nella storia del cinecomic, considerando che i diritti del personaggio erano ancora di proprietà della Sony, e la scelta del nuovo Peter Parker da inserire nel cast di Captain America: Civil War è ricaduta su Tom Holland. Per alcuni, compreso Stan Lee, si tratta del miglior Uomo Ragno di sempre, e forse un po’ di credito dovremmo darlo ad un altro attore della scuderia Marvel e a quella telefonata giunta negli uffici di Kevin Feige al momento giusto…

A quanto pare è stato Chris Hemsworth a “raccomandare” Holland, dopo che i due avevano condiviso la scena in Heart of the sea – Le origini di Moby Dick di Ron Howard:

Abbiamo lavorato insieme in Heart of the Sea, e un anno dopo con i Vendicatori mentre stavano per lanciare il nuovo Spider-Man. Ho semplicemente fatto quello che potevo, telefonando e dicendo che Tom era una delle persone con più talento con cui mi era capitato di lavorare e con un grande cuore. Oggi condividiamo una bella amicizia e ci rispettiamo a vicenda“.

Presto rivedremo Holland nel sequel di Homecoming, Far From Home, il cinecomic che chiuderà la Fase 3 del MCU introducendo al pubblico nuovi personaggi e il misterioso Multiverso.

Spider-Man: Far From Home, gli indizi sulla Fase 4 nella possibile scena mid credits

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home arriverà nelle sale il 10 Luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle. Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, Tom Holland rivela uno spoiler su Mysterio e gli Elementali

Fonte: ET

 
 

I Morti non Muoiono: da oggi al cinema il film di Jim Jarmusch

the dead don't die i morti non muoiono

Arriva oggi in sala, distribuito da Universal, I Morti non Muoiono, il nuovo film di Jim Jarmusch presentato in apertura in Concorso al Festival di Cannes 2019. Il film, una zombie comedy nel pieno stile del regista, vede protagonista un cast d’eccezione composto da: Bill Murray, Adam Driver, Tilda Swinton, Chloë Sevigny, Steve Buscemi, Danny Glover, Caleb Landry Jones, Iggy Pop, Selena Gomez e Tom Waits.

I Morti non Muoiono – la recensione del film di Jim Jarmusch

Nella tranquilla cittadina di Centreville, qualcosa non va come dovrebbe. La luna splende grande e bassa nel cielo, le ore di luce del giorno diventano imprevedibili e gli animali iniziano a mostrare comportamenti insoliti. Nessuno sa bene perché. Le notizie che circolano sono spaventose e gli scienziati sono preoccupati. Ma nessuno prevede la conseguenza più strana e più pericolosa che inizierà presto a tormentare Centerville: I morti non muoiono – escono dalle loro tombe e iniziano a nutrirsi di esseri viventi, e gli abitanti della cittadina dovranno combattere per la loro sopravvivenza.

Jim Jarmusch presenta la zombie comedy a Cannes 2019

Dallo scrittore-regista Jim Jarmusch (Paterson; Gimme Danger) arriva una commedia horror con un cast stellare formato da attori abituali di Jarmusch e nuovi arrivati con uno sguardo turbolento, triste e satirico sulle abitudini e i desideri degli americani alla fine del mondo – uno stato della nazione ironicamente terrificante, affrontato con originale cinematografia.

 
 

Searching Eva: in anteprima al Biografilm, ad ottobre in sala

Searching Eva

Dreamcatchers Entertainment è lieta di annunciare l’arrivo nei cinema italiani a ottobre del documentario Searching Eva, lungometraggio d’esordio di Pia Hellenthal presentato all’interno della sezione Panorama alla 69ma edizione della Berlinale e ora in concorso internazionale e in anteprima italiana al Biografilm Festival di Bologna.

Searching Eva sfida i limiti, i pregiudizi e i gusti del pubblico, mettendo in scena attraverso un diario visivo la vita pubblica e privata della ventenne Eva Collé, modella-artista-personaggio sui social media che incarna una sorta di progetto d’arte vivente. Eva è una, nessuna e centomila, in grado di re-inventarsi ogni volta che vuole e simbolo di una generazione fluida che si racconta attraverso i social. Scrivendo e parlando di temi comunemente ritenuti intimi o imbarazzanti e mostrando il proprio corpo, Eva riflette su chi è veramente, facendo crollare le barriere dell’intimità ed esponendosi fino in fondo. Ma qual è il confine tra essere e la sua rappresentazione? Pia Hellenthal dipinge il ritratto dell’esistenza contemporanea, in cui il concetto di un’identità solida e immutabile è ormai passato di moda. Siete pronti a entrare nel mondo senza filtri di Eva Collé? Searching Eva arriverà nei cinema italiani a ottobre.

Searching Eva è prodotto da Corso Film- und Fernsehproduktion, da Erik Wunker e Martin Roelly; Giorgia Malatrasi e Daniela Dieterich hanno partecipato alla produzione creativa, mentre la distribuzione italiana è affidata a Dreamcatchers Entertainment, casa di produzione nata a Milano, alla sua prima avventura nella distribuzione cinematografica.

 
 

Harry Potter: reunion di parte del cast ad Orlando

Warwick Davis ha condiviso una foto speciale dall’evento che si è tenuto alla Islands of Adventure di Orlando, dove è stata inaugurata una nuova attrazione a tema Harry Potter: Hagrid’s Magical Creatures Motorbike Adventure.

L’immagine, un vero tuffo nel passato per i fan di Harry Potter, mostra lo stesso Warwick Davis (Professor Vitius, ma anche il folletto della Gringott Unci-Unci), James Phelps e Oliver Phelps (Fred e George Weasley), Evanna Lynch (Luna Lovegood), Rupert Grint (Ron Weasley) e Tom Felton (Draco Malfoy).

È dal 2011 che il cast non si riunisce al completo, era l’anno in cui davanti agli occhi emozionati e straziati del mondo, si concludeva la magica avventura del franchise sul grande schermo.

Se Warwick Davis ha continuato a lavorare nel grande cinema partecipando ai film del franchise di Star Wars, con i quali debutto anni fa, i giovani interpreti non hanno avuto una carriera altrettanto ricca di esperienze, fatta eccezione forse per Felton, che del gruppo rappresentato in foto, è quello che ha maggiormente sfruttato la scia del successo di Harry Potter per continuare a lavorare, principalmente nel mondo della serialità.

Il franchise si è ampliato con lo spin-off di Animali Fantastici, che però non vede coinvolti nessuno dei volti principali della saga originale. Questa nuova pentalogia è arrivata al secondo capitolo, I Crimini di Grindelwald, ma il progetto completo prevede altri tre film che arriveranno nei prossimi anni in sala.

Harry Potter: quattro nuovi libri in arrivo a giugno

Fonte: Twitter

 
 

A Quiet Place: il sequel esplorerà le origini dei misteriosi alieni

CAS A quiet place: un posto tranquillo

Uno dei misteri irrisolti di A Quiet Place potrebbe essere finalmente affrontato nel sequel, scritto e diretto ancora una volta da John Krasinski, ovvero l’origine dei predatori alieni privi di vista e con un udito estremamente sensibile che hanno invaso la Terra e messo a dura prova l’esistenza della famiglia protagonista.

A rivelarlo è una delle new entry del cast, Brian Tyree Henry, parlando del film in un’intervista con l’Observer:

Sto ancora cercando di scoprire di cosa tratterà la sceneggiatura, ma credo davvero che esploreremo le vicende di quella famiglia che continua a sopravvivere e il fatto che non sono i soli. Probabilmente otterremo anche delle risposte in merito all’origine di questo disastro ambientale perché il pubblico vuole saperlo. Ci sarà uno sguardo sull’altro lato dell’ umanità che è sopravvissuta a questo evento“.

Insieme all’attore sono stati confermati Emily Blunt, Millicent Simmonds e Noah Jupe, che ritorneranno nei rispettivi ruoli interpretati nel film del 2018, e Cillian Murphy, che secondo le ultime indiscrezioni dovrebbe vestire i panni di un misterioso personaggio con cattive intenzioni che si unirà al clan familiare sopravvissuto agli eventi del primo film.

A Quiet Place 2 (questo il titolo ufficiale) è atteso nelle sale il 15 Maggio 2020,

A Quiet Place: Un Posto Tranquillola recensione

Una piccola idea è diventata più grande, e mentre la maggior parte dei sequel parla del ritorno di un cattivo o del ritorno di un eroe, non volevo che il mio andasse in questa direzione.” ha spiegato Krasinski in un’intervista. “Di A Quiet Place 2 abbiamo un mondo, e il resto della popolazione che sta attraversando esattamente quella stessa esperienza. Ci sono altri sopravvissuti? Cosa possiamo esplorare ancora? Cosa accadrà dopo?“.

Vero e proprio caso cinematografico della scorsa stagione, A Quiet Place – Un Posto Tranquillo ha trasformato l’esperienza cinematografica di milioni di spettatori proponendogli uno spettacolo inedito.

La vicenda segue il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinati a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

Fonte: Observer

 
 

Wonder Woman 1984: perché Patty Jenkins ha voluto di nuovo Chris Pine

Patty Jenkins è al lavoro su Wonder Woman 1984, film sequel del primo Wonder Woman del 2017 e in cui, oltre a Gal Gadot nei panni della protagonista, tornerà anche Chris Pine in quelli di Steve Trevor.

Dato che a conclusione del primo film Trevor muore, in molti si sono chiesti come e perché la Jenkins ha voluto di nuovo riportare sul set il personaggio e il suo interprete. Sul come, è probabile che dovremo aspettare fino all’uscita del film, ma sul perché è la stessa Jenkins che ci dà delle delucidazioni, durante la tavola rotonda dei registi con The Hollywood Reporter (via CB).

La regista ha parlato della sua esperienza con diversi attori, spiegando quanto dà soddisfazione a un regista lavorare con gli stessi attori nel momento in cui li conosci anche personalmente e, in un certo senso, puoi dirigerli meglio di altri che conosci appena.

Data la loro collaborazione anche per la miniserie I Am the Night, la regista e l’attore hanno instaurato un legame molto solido che oltre ad essere professionale, appare essere anche personale. Relazioni di amicizia tra registi e collaboratori non sono insolite, anche nell’ambito del grande cinema di Hollywood e la collaborazione tra Patty Jenkins e Chris Pine sembra proprio una di queste relazioni. Speriamo che questo rapporto possa portare, cinematograficamente parlando, buoni frutti.

Wonder Woman 1984come tornerà Steve Trevor?

L’uscita nelle sale è fissata al 6 giugno 2020.

Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale”, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendo Wonder Woman 1984 “la prossima iterazione della supereroina”.

Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.

Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal, in un ruolo ancora misterioso.

 
 

Marvel: 5 scene eliminate che avrebbero migliorato i film

Ph: Zade Rosenthal © 2014 Marvel. All Rights Reserved.

Tutti i film dei Marvel Studios hanno avuto una o più scene eliminate dal montaggio finale, di cui molte contenute nelle edizioni homevideo, mentre altre sono state soltanto scritte e mai realizzate. Tra queste ce ne sono alcune che, col senno di poi, avrebbero decisamente cambiato il corso della narrazione o influito su alcuni aspetti particolari dei cinecomic.

Ma di quali parliamo?

1Tensione fra Steve Rogers e Howard Stark in Captain America: Il Primo Vendicatore

Inizialmente Captain America: Il primo vendicatore avrebbe potuto contenere una piccola anticipazione degli eventi di Civil War, grazie ad una scena in cui Steve Rogers discuteva con il giovane Howard Stark in merito alla valutazione delle armi del’ Hydra.

Questa tensione verrà infatti riproposta nel terzo film del franchise su Cap quando il figlio di Stark, Tony, si troverà in disaccordo con Steve sugli accordi di Sokovia. Peccato non aver visto la sequenza, perché avrebbe aggiunto dettagli interessanti sul passato e le ripercussioni nella vita dei personaggi.

Leggi anche – Marvel: le scene più importanti dei Vendicatori originali prima di Endgame

Fonte: Screenrant

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The Batman: rivelati i quattro villain principali del film

the batman

La galleria di antagonisti di The Batman sembrerebbe ufficialmente allineata: è il sito Geeks WorldWide a riportare infatti che nel film di Matt Reeves, ideato per riavviare le sorti del crociato di Gotham al cinema dopo il tentativo di Zack Snyder con Ben Affleck, vedremo ben quattro villain affiancare il protagonista Robert Pattinson.

Ma di chi parliamo?

1Firefly

Arriviamo all’ultimo villain della lista, forse il più inaspettato: Firefly. Il personaggio non fa parte della serie A degli antagonisti di Batman, ma a quanto pare farà il debutto sul grande schermo in questo adattamento dei fumetti in un ruolo secondario.

La prima descrizione spiega che si tratta di “un incendiario professionista che tenta di bruciare tutti i posti in cui non era ben accetto quando era orfano“. In tv ha avuto una breve apparizione nella serie Arrow.

Leggi anche – The Batman: tutto quello che sappiamo sul film

Fonte: Geeks WorldWide

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Avengers: Endgame, un video dal backstage mai visto prima!

Nel backstage di Avengers: Endgame era vietato portare videocamere e scattare foto, una policy molto severa che serviva a limitare gli spoiler. Sebbene lo studio sia riuscito, fin quasi alla fine, a limitare i danni e ad evitare quasi completamente gli spoiler, ora sappiamo che sul set molti degli attori principali avevano telefoni cellulari e hanno realizzato dei video.

Dal video di Tom Holland realizzato durante la scena del funerale, a quello dell’ultimo giorno di set di Robert Downey Jr., fino al video “illegale” di Chris Pratt, molti degli attori hanno sfruttato il loro social per diffondere, a embarghi scaduti, i loro contenuti pirata dal set.

Anche Chris Hemsworth ha realizzato un video segreto, che però ha presentato per la prima volta al mondo durante una puntata di The Tonight Show with Jimmy Fallon. Nel video, Hemsworth indossa il costume del Thor depresso e canta Hurt di Johnny Cash, una delle canzoni più tristi del mondo, tenendo fede allo stato d’animo del suo personaggio anche tra una ripresa e l’altra! Ecco il video:

Avengers: Endgame, una petizione vuole far risorgere [SPOILER]

Per quanto riguarda il futuro dell’attore, il prossimo 25 luglio arriverà in Italia Men in Black: International, in cui recita di nuovo accanto a Tessa Thompson, la Valchiria del MCU, in uno spin off del franchise che lanciò la carriera di Will Smith al cinema. Intanto, il suo Thor potrebbe apparire in Guardiani della Galassia Vol. 3, stando a come si è concluso il suo arco narrativo in Avengers: Endgame.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

 
 

A Beautiful Mind: 10 cose che non sai sul film

a beautiful mind

A Beautiful Mind è quel film che nel 2001 ha conquistato pubblico e critica grazie alla sua grazia, alla regia introspettiva e alle favolose interpretazioni degli attori protagonisti. Quella rappresentata è la storia di uno dei più brillanti matematici del ventesimo secolo che ha saputo affascinare milioni di persone in tutto il mondo con le sue innovative teorie. Ecco, allora, dieci cose da sapere su A Beautiful Mind.

A Beautiful Mind film

a beautiful mind

1. John Nash ha visitato il set. Il reale protagonista su cui il film si basa, ovvero John Forbes Nash Jr., ha fatto visita al set del film e Russell Crowe ha dichiarato di essere rimasto affascinato dal modo in cui egli muoveva le sue mani, cercando di fare la stessa cosa nel film. Pensava che ciò lo avrebbe aiutato ad entrare nel personaggio.

2. Un approccio diverso per dare vita i deliri del protagonista. Durante le riprese, Ron Howard, regista del film, ha deciso che i deliri di Nash sarebbe dovuti essere introdotti prima in modo udibile e poi visivamente. Questo fornisce un indizio per il pubblico e stabilisce i deliri dal punto di vista di Nash. Nella vita reale, i suoi deliri erano sempre uditivi e lo stesso protagonista ha ammesso di non averne mai avuti di visivi.

3. Una tecnica innovativa per rappresentare le epifanie di Nash. I produttori hanno sviluppato una tecnica per questo tipo di rappresentazione. I matematici li hanno descritto questi momenti come “il senso del fumo”, “lampi di luce” e “tutto ciò che si avvicinava”, così i realizzatori hanno usato un lampo di luce su un oggetto o una persona per indicare i momenti creativi di Nash.

A Beautiful Mind streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Google Play, iTunes, Infinity e Netflix.

A Beautiful Mind frasi

5. Frasi memorabili e bellissime. Un film come A Beautiful Mind non poteva non dare vita ad una serie di frasi indimenticabili. Ecco qualche esempio:

  • Ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile. (Alicia Nash)
  • È soltanto nelle misteriose equazioni dell’amore che si può trovare ogni ragione logica. (John Nash)
  • Io non credo nella fortuna, ma credo fermamente nell’assegnare un valore alle cose. (John Nash)
  • La crudeltà dell’uomo è pari solo alla sua fantasia. (William Parcher)
  • Personalmente ritengo che questo corso sarà una totale perdita del vostro e decisamente più grave del mio tempo. Tuttavia, siamo qui quindi potete frequentare o no, potete pensare o no, potete completare il compito a vostro piacimento. Abbiamo concluso. (John Nash)

A Beautiful Mind cast

a beautiful mind

6. John Nash poteva avere un altro volto. Pare che siano stati molti gli attori contattati per interpretare il protagonista, prima di arrivare a scegliere Russell Crowe. Tra i tanti, si menzionano Bruce Willis, John Travolta, Tom Cruise, Robert Downey Jr., Nicolas Cage, Johnny Depp, Ralph Fiennes, Brad Pitt, Mel Gibson e Gary Oldman.

7. Sono stati fatti diversi provini per trovare il volto di Alicia Nash. Così per il protagonista, anche per il ruolo della moglie erano state scelte diverse attrici. Pare, infatti, che Charlize Theron fosse stata considerata per ruolo, così come Emily Watson che però venne considerata troppo inglese, mentre Mira Sorvino venne considerata troppo vecchia. Alla fine, la scelta è caduta su Jennifer Connelly.

8. Nel film appare anche la figlia del regista. Bryce Dallas Howard, figlia del regista Ron Howard, appare in un breve cameo durante il film, dopo la scena della conferenza di matematica quanto John Nash è sedato dal Dr. Rosen (Christopher Plummer), guardando nell’auto mentre si allontana.

A Beautiful Mind trama

9. Storia di una vita vera. Questo film si ispira alla vita di John Forbes Nash Jr. nato in una famiglia borghese della Virginia occidentale nel 1928 e considerato uno dei più brillanti matematici mai esistiti, grazie anche alla sua teoria dei giochi. Purtroppo, egli era anche vittima della schizofrenia che lo ha portato da un ospedale psichiatrico all’altro, arrivando a riprendere il controllo della sua vita e tornando alle ricerche solo nel 1994.

A Beautiful Mind libro

10. Il film si ispira ad una biografia. A Beautiful Mind è un film che si ispira liberamente al libro Il genio dei numeri. Storia di John Nash, matematico e folle, scritto nel 1998 dalla giornalista Sylvia Nasar. Questo libro ha avuto molto successo ed è stato anche considerato come finalista del premio Pulitzer del ’98.

Fonti: IMDb, Aforismi

 
 

The Walking Liberty: presentato il nuovo film di Alessandro Rak

the walking liberty

Alessandro Rak, regista d’animazione de L’Arte della Felicità e di Gatta Cenerentola, ha presentato ad Annecy il suo nuovo film d’animazione da regista, The Walking Liberty, un racconto in parte ispirato allo spirito ottimista riflesso dall’omonima scritta sul mezzo dollaro d’argento emesso dalla Unite States Mint dal 1916 al 1947.

Come si vede nel primo trailer, in esclusiva su Variety, il nuovo film di Rak – su cui ha lavorato per oltre un anno – è ambientato in un mondo post-apocalittico in cui la giungla ha coperto quasi tutto, tranne uno schermo che proietta Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin.

Il film prende spunto dai “movimenti populisti politicamente distruttivi che stiamo vedendo spuntare in tutta Europa”, ha detto Rak. E questo viene raccontato “attraverso gli occhi” di due personaggi, una ragazza di 15 anni di nome Yaya, che ha elementi del protagonista del marinaio di Hugo Pratt “Corto Maltese”, anche se in un’incarnazione femminile, e un gigante malato di mente di nome Lennie che ha il doppio della sua età.

“Sono entrambi innocenti senza genitori”, ha detto Rak, il quale ha specificato che la narrazione non chiarisce mai quali siano le origini della distruzione del mondo. “L’idea è di raccontare la storia di due persone che sono nate in un nuovo mondo e non hanno una connessione diretta con la storia”, ha detto.

Per quanto riguarda la scelta di The Walking Liberty come titolo del film, Rak ha detto quello che gli piaceva “era la parola libertà” e il fatto che il mezzo dollaro d’argento “ha fatto storia per vari motivi tra cui quello che è diventato la moneta scelta per eseguire trucchi magici.”

Inoltre, il titolo ricorda The Walking Dead, ha aggiunto, il regista, ma mentre quello show è “su un futuro apocalittico che è orribile” ci piace l’idea di un futuro “che è legato all’idea di libertà futura”, ha osservato Rak. E quindi la parola Liberty al posto di Dead.

The Walking Liberty è prodotto dalla consueta casa di produzione con cui lavora Rak, la Mad Entertainment di Napoli, con alcuni fondi del Ministero della Cultura italiano. Mad è in trattative avanzate per trovare un produttore francese che partecipi alla produzione.

Fonte: Variety

 
 

X-Men: Dark Phoenix, intervista a Hutch Parker

Ecco la nostra intervista a Hutch Parker, produttore di X-Men: Dark Phoenix, di Simon Kinberg. Scritto e diretto da Simon Kinberg, X-Men: Dark Phoenix il nuovo episodio è interpretato da  Sophie TurnerJames McAvoyMichael FassbenderJennifer LawrenceNicholas Hoult, Tye Sheridan, Alexandra Shipp e Jessica Chastain.

X-Men: Dark Phoenix, la trama

X-Men: Dark Phoenix tratterà la storia di uno dei personaggi più amati della saga degli X-Men, Jean Grey, che si evolve nell’iconica  DARK PHOENIX. Nel corso di una pericolosa missione nello spazio, Jean viene colpita da una potente forza cosmica che la trasforma in uno dei più potenti mutanti di tutti i tempi. Lottando con questo potere sempre più instabile e con i suoi demoni personali, Jean perde il controllo e strappa qualsiasi legame con la famiglia degli X-Men, minacciando di distruggere il pianeta. Il film è il più intenso ed emozionante della saga, mai realizzato prima. È il culmine di vent’anni di film dedicati agli X-Men, la famiglia di mutanti che abbiamo amato e conosciuto deve affrontare il nemico più devastante: uno di loro.

X-Men: Dark Phoenix, recensione del film

CORRELATE:

Diretto da Simon Kingberg, con Sophie TurnerJennifer Lawrence, James McAvoy, Michael Fassbender, Evan Peters, Nicholas Hoult, il film è in sala dal 6 giugno 2019.

 
 

X-Men: Dark Phoenix, intervista a Emeli Sande

Ecco la nostra intervista a Emeli Sande, l’autrice e interprete di This Fire Inside, canzone della colonna sonora di X-Men: Dark Phoenix, di Simon Kinberg. Scritto e diretto da Simon Kinberg, il nuovo episodio è interpretato da  Sophie TurnerJames McAvoyMichael FassbenderJennifer LawrenceNicholas Hoult, Tye Sheridan, Alexandra Shipp e Jessica Chastain.

X-Men: Dark Phoenix, la trama

X-Men: Dark Phoenix tratterà la storia di uno dei personaggi più amati della saga degli X-Men, Jean Grey, che si evolve nell’iconica  DARK PHOENIX. Nel corso di una pericolosa missione nello spazio, Jean viene colpita da una potente forza cosmica che la trasforma in uno dei più potenti mutanti di tutti i tempi. Lottando con questo potere sempre più instabile e con i suoi demoni personali, Jean perde il controllo e strappa qualsiasi legame con la famiglia degli X-Men, minacciando di distruggere il pianeta. Il film è il più intenso ed emozionante della saga, mai realizzato prima. È il culmine di vent’anni di film dedicati agli X-Men, la famiglia di mutanti che abbiamo amato e conosciuto deve affrontare il nemico più devastante: uno di loro.

X-Men: Dark Phoenix, recensione del film

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X-Men: Dark Phoenix è diretto da Simon Kingberg, con Sophie TurnerJennifer Lawrence, James McAvoy, Michael Fassbender, Evan Peters, Nicholas Hoult, il film è in sala dal 6 giugno 2019.

 
 

Captain America tornerà al cinema, parola del Russo

captain america

La fine di Avengers: Endgame ha visto un lieto fine insperato per Captain America che si è trovato a viaggiare nel tempo per risistemare le Gemme dell’Infinito e ha finalmente colto l’occasione di rimanere con Peggy Carter e di vivere la vita che ha sempre sognato.

Sembrava finita qui, e invece i Fratelli Russo hanno confermato a Syfy che ci sono altre storie da raccontare di Captain America e che potremmo presto vederle al cinema. In merito al suo rimanere nel passato con l’amore della sua vita, i Russo hanno spiegato: “C’è una storia che lo spiega, una storia che noi però nel film non vediamo. Ed è una storia che spiegheremo ad un certo punto.”

E poi hanno aggiunto: “Stando alle regole sui viaggi nel tempo che abbiamo stabilito nel film, c’è una grande avventura da raccontare, un’avventura mancante, per così dire. La cosa bella del Marvel Cinematic Universe è che se qualcosa non viene raccontato, c’è sempre una possibilità che possa trovare uno spazio narrativo in una produzione futura.

Chissà cosa avranno in serbo per noi i registi, soprattutto alla luce del fatto che il loro ingresso nel MCU è avvenuto proprio con Captain America: Winter Soldier e che quindi conoscono bene e sanno raccontare il personaggio.

Fonte: Syfy

 
 

Spice Girls: un film in lavorazione con il gruppo al completo

Spice Girls

Dopo la reunion canora (parziale, vista l’assenza di Victoria), le Spice Girls tornano a far parlare di sé e annunciano un film in lavorazione alla Paramount, con tutte e cinque le ragazze spaziali che negli anni ’90 hanno conquistato il mondo.

Melanie Brown (Scary), Emma Bunton (Baby), Melanie Chisholm (Sporty), Geri Halliwell (Ginger) e Victoria Beckham (Posh) sono tutte coinvolte nel progetto, stando a quanto riporta THR.

La presidente della Paramount Animation Mireille Soria ha dichiarato che le Spice Girls “hanno un’idea che stanno sviluppando. Sono tutte molto coinvolte nel progetto.” Sembra che il film sia ad uno stadio di sviluppo embrionale.

Al momento quattro Spice su cinque sono coinvolte nel loro nuovo tour. La Spice Girls avevano già partecipato alla realizzazione di un film, Spice Girls – Il film (Spice World) uscito nel 1997 e diretto da Bob Spiers. È un film musicale che presenta come protagoniste le componenti della band britannica nei panni di sé stesse. Nel film sono presenti le canzoni dell’album Spiceworld, secondo album della band composto da dieci canzoni uscito nel 1997.

 
 

CINE&COMIC FEST, a Genova dal 3 al 10 luglio, ecco il manifesto di Zerocalcare

CINE&COMIC FEST

Al Porto Antico di Genova, nell’ambito della rassegna estiva “Genova Porto Antico EstateSpettacolo”, torna dal 3 luglio la terza edizione di Cine&Comic Fest: una settimana di incontri e anteprime cinematografiche per un festival dedicato a cinema e fumetto e alle reciproche connessioni e contaminazioni.

A firmare il manifesto di questa terza edizione è ancora una volta Zerocalcare, che interpretando perfettamente lo spirito della manifestazione ci restituisce, con il suo inconfondibile tratto, il Porto Antico di Genova come luogo d’accoglienza, aperto e senza barriere, simbolico approdo per ogni diversità.

Particolarmente nutrita quest’anno la presenza femminile, a cominciare da Ilenia PastorelliIsabella Ragonese e Linda Caridi, tra le più interessanti e rappresentative giovani attrici del cinema italiano che nella magica e intima cornice dell’Isola delle Chiatte saranno protagoniste degli incontri del nuovo format “Dive sul Mare”.

Sempre al femminile, ma sul versante fumetto, torna a Cine&Comic Fest Nova Sin, per parlare con Zerocalcare dell’adattamento per immagini di Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza che hanno realizzato insieme, riproducendo secondo il loro personalissimo stile i momenti più significativi del titolo cinematografico.

Il 3 luglio, ad aprire la manifestazione in perfetto stile cine&comic, sarà l’anteprima italiana di Escape Plan 3 – L’ultima sfida.  Il film, è l’ultimo capitolo del fortunato franchise action interpretato da Sylvester Stallone – onorato dal Festival di Cannes con un grande incontro dedicato alla sua carriera e all’imminente uscita di Rambo V – qui nei panni dell’esperto di sicurezza Ray Breslin. Accanto a lui in questa nuova missione, torna Dave Bautista (I guardiani della Galassia) nel ruolo di Trent Derosa, sempre più legato alla Breslin Security ma anche attento a mantenere la propria indipendenza e la sua semi-segreta carriera da mercenario. Escape Plan 3 – L’ultima sfida è un’esclusiva per l’Italia di Lucisano Media Group e M2 Pictures e uscirà in sala il 4 luglio 2019 distribuito da M2 Pictures.

È invece ancora una donna, interpretata da una straordinaria Jodie Foster, la protagonista di Hotel Artemis, in anteprima italiana a Cine&Comic Fest il 4 luglio. Nel film ambientato in un futuro prossimo la Foster è una misteriosa infermiera che gestisce un ospedale sotterraneo per curare i criminali più pericolosi di Los Angeles. Accanto a lei ritroviamo Dave Bautista, che interpreta un inserviente incaricato di mantenere l’ordine dell’ospedale. In tema di contaminazioni: Hotel Artemis segna il debutto alla regia di Drew Pearce, sceneggiatore di Iron Man 3, Mission Imposible – Rogue Nation e della serie comica britannica di supereroi, No Heroics. Hotel Artemis è un’esclusiva per l’Italia di Leone Film Group, al cinema dal 1agosto 2019 distribuito da 01 Distribution.

Gli incontri con gli artisti e le proiezioni di Cine&Comic Fest si terranno nelle varie location del Porto Antico di Genova, nel cuore della città: nel teatro all’aperto (e coperto) della Piazza delle Feste, sul palcoscenico sospeso tra mare e cielo dell’Isola delle Chiatte, nel suggestivo spazio della fortezza storica di Porta Siberia, nella multisala The Space Cinema e nella Libreria Coop. Inoltre, dopo la prima esperienza del 2018, anche per il 2019 sono in programma collegamenti e iniziative condivise con il Palazzo Ducale di Genova.

Ma tutto questo non è che l’inizio: altri incontri, altri nomi, altri titoli e soprattutto altre sorprese sono in arrivo. Il programma definitivo sarà disponibile su www.portoantico.it.

CINE&COMIC FEST

 
 

Midsommar – Il villaggio dei dannati, il trailer italiano

Arriverà al cinema il prossimo 25 luglio Midsommar – Il villaggio dei dannati, il nuovo film di Ari Aster che segue il successo di Hereditary e promette un nuovo appuntamento con il terrore. Ecco qui il trailer italiano del film distribuito da Eagle Pictures.

Il film vede nel cast principale Florence Pugh, Jack Reynor, William Jackson Harper e Will Poulter. Arriverà in estate negli Stati Uniti e quindi probabilmente in autunno in Italia. Il primo trailer si caratterizza da colori e atmosfere che sembrano molto lontane dal genere horror ma allo stesso tempo sembra rievocare alcuni dettami che abbiamo riscontrato anche in Hereditary.

Nel trailer si vede una persona deforme, come già capitato nel primo film, e sembra che le circostanza della narrazione siano legate a un culto dei boschi, una qualche religione animista, lo spiritismo che poi si rivela essere la base della storia nell’altro film.

Aspetteremo con ansia di essere ammaliati e spaventati, ancora una volta, da Midsommar di Ari Aster, mentre intanto il cinema ci offre l’opera seconda dell’altro giovane regista considerato il nuovo guru dell’horror, Jordan Peele e il suo Noi.

 
 

Chernobyl: recensione della serie HBO con Jared Harris

Chernobyl recensione

Prodotto da HBO e Sky Original, Chernobyl è la mini-seri del momento. Accolta in trionfo in tutto il mondo e trasmessa in Italia, su Sky Atlantic, a partire da lunedì 10 giugno (e per le 4 settimane successive), lo show racconta del disastro della centrale di Chernobyl, adottando un linguaggio che fonde dramma e thriller, in cui l’indagine alla ricerca delle cause e delle responsabilità per l’incidente viene affiancata dalla tragedia umana che l’incidente stesso ha costituito.

La storia parte dalla notte dell’incidente, il 26 aprile del 1986, e racconta delle conseguenze a breve termine, delle prime vittime, degli scienziati ignari, dei tentativi portati avanti per arginare una catastrofe che poteva essere fatale per l’Europa intera. Si conclude nelle aule del tribunale dove sono stati processati i colpevoli del disastro nucleare, il peggiore del genere che la storia ricordi, per il quale non è possibile, ancora oggi, quantificare i danni in termini di vite umane.

Creato da Craig Mazin, che ha anche firmato la sceneggiatura, Chernobyl è un oggetto prezioso. La regia, firmata da Johan Renck, è attenta, delicata, capace di caricare di tensione e anche di poesia scenari catastrofici, mette al centro della scena, soprattutto nei primi episodi, il corpo pesante, grigio e ferito della centrale stessa. Gli squarci nei suoi fianchi, sul suo tetto, sono ferite dai quali esce un veleno invisibile del quale nessuno davvero conosceva ancora la pericolosità.

Questa consapevolezza lucida e terrificante conferisce ancora maggiore tensione al racconto, e tutto passa attraverso le scelte della regia di indirizzare l’attenzione dello spettatore sui volti, quelli degli operatori impreparati, dei pompieri sfiniti, dei minatori accaldati, quei minatori protagonisti della sequenza più bella e potente dell’intera serie: nudi di fronte al caldo e alla fatica, come nudo è l’uomo di fronte a catastrofi del genere, esposto alle radiazioni che avvelenano il corpo ignaro. L’approccio così attento e delicato, anche nel tracciare immaginari catastrofici, si associa ad un eccellente lavoro sulla fotografia e soprattutto sul sound design, a cui spesso è affidato tutto l’apporto emotivo e drammatico delle scene mostrate.

Peccato solo che questa attenzione non si rispecchi anche nella scrittura che si lascia andare, soprattutto nella seconda parte, alla semplificazione della situazione politica dell’Ucraina all’epoca dell’esplosione: i cattivi finiscono per essere i rappresentanti del regime comunista, gli scienziati vittime di un potere folle che li voleva costringere al silenzio, i protagonisti eroi che si scagliano contro quell’ordine. Pare infatti che la Russia abbia male accolto la serie, annunciando la produzione di uno show sullo stesso tema che però vorrebbe rintracciare i copevoli addirittura nelle fila della CIA. Ma, lontanissimo dall’essere una presa di posizione politica, quella delle serie sembra, appunto, solo una semplificazione di una società complessa e difficilissima da leggere, soprattutto oggi, una scelta che mira quindi ad una maggiore fruibilità da parte dello spettatore.

Chernobyl recensione serie tvDiscutibile, ma anche in questo caso comprensibile, la scelta di sintetizzare la squadra di scienziati che lavorarono alle indagini sull’incidente, riassumendoli nella figura della scienziata Ulana Khomyuk che, da sola, trova la verità. Un’ulteriore semplificazione dei fatti che invece hanno necessitato di tante menti al lavoro, per ricostruire le dinamiche dell’incidente e quantificare le conseguenze.

La divisione del racconto in cinque episodi si trasforma anche un una curva di Gauss drammaturgica, in cui il picco di maestosità viene raggiunto, in crescendo dagli episodi uno e due, nel terzo, per poi scemare lentamente, ma pur su livello alti, nella quarta e quinta puntata. E tutta la sezione ascendente di questa curva vede protagonisti gli scienziati che conducono l’indagine, l’occhio attraverso cui ci viene raccontata la storia, ma tiene in primo piano l’orrore, la piccolezza e fallibilità umana di fronte a un disastro che non è stato capito, nel corso del suo svolgersi. A questa prima parte folgorante, corrisponde una seconda parte più didascalica, che si focalizza sul processo e sulle condanne ai colpevoli.

A prestare i volti a questi personaggi ci sono una manciata di attori, noti e meno noti, dai protagonisti Jared Harris, Stellan Skarsgård e Emily Watson, ai comprimari Barry Keoghan, Michael McElhatton e Jessie Buckley, interpreti intensi ed equilibrati che riescono a mettere in scena la tragedia senza crogiolarsi nell’orrore, assecondando il gusto della regia che preferisce conferire potenza e maestosità a protagonisti animati e inanimati attraverso le inquadrature, senza soffermarsi sulla miseria e sul dolore.

Nell’approccio che i creatori hanno adottato per portare sullo schermo Chernobyl, il fatto reale, raccontato con dovizia di particolari e gusto per l’indagine, scivola in secondo piano. Non c’è niente, dei fatti che sono accaduti e che vengono esposti, che non si possa leggere sulla pagina aggiornata di Wikipedia dedicata al disastro, e c’è senz’altro una grande abilità a drammatizzare a questo livello, una successione di eventi tanto dolorosa e spaventosa. Quello che davvero emerge dalle scelte dei realizzatori e che conferisce forza alla serie, sono le storie private, il sacrificio ignaro di molti, l’enormità della tragedia, la paura, la lotta, l’ineluttabilità di quanto accaduto e l’inenarrabile tragicità della conseguenza.

 
 

Rocketman bandito in Samoa a causa delle scene gay

Rocketman, biopic musicale sulla vita di Elton John, è stato bandito in Samoa a causa delle scene gay come riportato dal sito Reuters. L’isola del Sud Pacifico ha infatti impedito l’uscita nelle sale del film a partire dalla scorsa settimana appellandosi all’impossibilità di far convivere la rappresentazione dell’omosessualità e la cultura religiosa.

Viene sottolineato come la popolazione totale di Samoa si aggiri intorno ai 200.000 abitanti, e il 97% di questa si identifica come cristiana. Sfortunatamente la censura di Rocketman non è un caso isolato, considerando che sempre più film continuano ad essere modificati, tagliati e banditi nel mondo.

A marzo un’analisi della CNN aveva rilevato l’esclusione di due minuti di scene da Bohemian Rhapsody, racconto della vita di Freddie Mercury, da parte della censura cinese. Il footage in questione riguardava momenti legati alla sessualità del frontman dei Queen, tra cui i baci con un altro uomo e il taglio della parola “gay”.

Una politica che definire medioevale è alquanto approssimativo e che viene adottata dal governo del paese dal 2016, da quando è stata legalmente vietata la rappresentazione di “comportamenti sessuali anormali” (comprese le relazioni gay e lesbiche) in televisione e spettacoli online. Come diretta conseguenza, diversi membri della comunità LGBT cinese hanno definito l’uscita di Bohemian Rhapsody nelle sale una “vittoria” per la loro comunità, considerando il cospicuo numero di titoli occidentali che ogni anno raggiunge i cinema locali.

Leggi anche –  Rocketman: le differenze tra il film e la vita di Elton John

Fonte: Reuters