Terrence Malick
torna al lavoro e ancora una volta sceglie l’Italia come set per il
suo prossimo film. Si intitolerà The Last Planet e
racconterà alcune scene della vita di Cristo. Le prime
informazioni, ovviamente, sono scarse, ma sembra che la location
scelta dal regista texano sarà la riserva naturale di Tor Caldara,
nel comune di Anzio.
Su Comingsoon.it
leggiamo che il film dovrebbe avere una “tematica storica e
religiosa forte, alla scoperta di alcuni passaggi della vita di
Cristo, con la rappresentazione di parabole evangeliche, alcune
delle quali saranno girate, a metà giugno, proprio a Tor Caldara e
dintorni.”
Il sindaco di Anzio, Candido
De Angelis, ha detto: “La città di Anzio è onorata di
essere stata scelta da un regista e artista contemporaneo dello
spessore internazionale di Terrence Malick”. Sembra che il
film sia in corso di lavorazione da qualche settimana, ma non si
hanno notizie in merito al cast coinvolto. Per quello che riguarda
lo stile del film, possiamo ipotizzare che si tratterà di uno stile
poco narrativo.
Terrence Malick ha inaugurato la sua
riflessione sulla spiritualità e la divinità, ufficialmente, con
The Tree of
Life, anche se questo aspetto non è mai stato
completamente estraneo anche alle sue pellicole precedenti. Nella
sua ultima apparizione
pubblica, a Cannes 2019 in occasione della premiere di
A Hidden Life (qui la nostra
recensione), il regista aveva mostrato un ulteriore
passo in questa riflessione legata alla fede e alla
spiritualità.
Il film parla infatti di un
obbiettore di coscienza che, durante la Seconda Guerra Mondiale, si
rifiuta di andare a combattere tra le fila naziste, fino a pagarne
le conseguenze estreme. Il film è stato accolto con calore dal
pubblico del festival e dalla stampa internazionale, tanto da
essere considerato il film della ripresa per il regista stesso, che
da The Tree of Life in poi ha presentato una serie
di film molto inferiori rispetto agli standard e alle grandi
aspettative che il pubblico ha nei suoi confronti.
Un piede nel passato e uno nel
futuro. È così che Jason Reitman ha descritto
l’operazione dietro Ghostbusters 3, terzo capitolo
del franchise le cui riprese partiranno a breve e che vede il
regista raccogliere l’eredità del padre Ivan (autore dei primi due
film).
“Vogliamo che sia una lettera
d’amore ai fan, e sinceramente fino a qualche tempo fa non credevo
fosse possibile…d’altronde ero solo un ragazzo che girava pellicole
indipendenti per il Sundance“, ha raccontato Reitman al
Ghostbusters Fan Fest. “E poi è arrivato questo personaggio,
una ragazzina di dodici anni. Non sapevo chi fosse, o perché mi
fosse saltata in testa, ma l’ho vista con un pacchetto di protoni e
la storia ha cominciato a formarsi“.
Dunque sembra evidente che la trama
del film ruoterò intorno alle vicende della giovane protagonista
interpretata da Mckenna Grace, e della sua
famiglia formata dalla madre (Carrie Coon) e dal
fratello (Finn Wolfhard).
“Abbiamo contattato tutti gli
attori del cast originale, la troupe, insomma le persone che hanno
contribuito a realizzare Ghostbusters, proprio per conservare lo
spirito della saga. Non posso dirvi niente, tranne che sarà una
storia nuova, con nuovi personaggi e una nuova location.
Spero solo che i fan li amino quanto me, perché sono
straordinari, e non vedo l’ora di presentarveli“.
Come dichiarato in un’intervista da
Sigourney Weaver, l’attrice parteciperà al nuovo
film riprendendo il ruolo di Dana Barrett e insieme a lei ci
saranno anche Dan Aykroyd e Bill
Murray.
Le riprese di Ghostbusters
3, che ha “Rust City” come titolo di
lavorazione, inizieranno il 25 Giugno a Calgary e proseguiranno per
circa 15 settimane. La produzione non ha diffuso ulteriori dettagli
sulla pellicola, che come saprete sarà il sequel diretto dei due
Ghostbusters diretti da Ivan Reitman (papà di Jason), senza nessun
collegamento con il reboot al femminile di Paul
Feig del 2016.
Trovare un villain che sia
all’altezza di Thanos non sarà facile ma a quanto pare i Marvel Studios sarebbero già al
lavoro per lanciare il primo grande antagonista della Fase 4
dell’universo cinematografico. L’indiscrezione, riportata dal sito
Geeks WorldWide, spiega che un personaggio nominato “Il
Benefattore” è nel mirino dello studio e la squadra
guidata da Kevin Feige sta cercando un attore preferibilmente
caucasico, di età compresa tra i quaranta e i 60 anni e che i test
verranno effettuati tra pochi mesi ad Atlanta.
Sebbene ancora vaga, questa
descrizione suggerisce che si stia parlando di Norman
Osborn, già antagonista di Spider-Man nei
film diretto da Sam Raimi, e se ricordate bene in Ant-Man
and the Wasp veniva nominato il misterioso “benefattore”
da Sonny Burch, quindi è probabile che si tratti proprio del leader
della Oscorp Industries.
Pochi giorni fa era trapelata la
notizia, non ufficiale, secondo cui la scena mid-credits di
Spider-Man:Far From
Home (ultimo episodio della Fase 4) avrebbe annunciato
al pubblico l’ingresso di Osborn nel
franchise, con la star di The Walking DeadDavid
Morrissey contattata dalla Marvel. Da qui le speculazioni:
il villain recluterà Mysterio, Camaleonte, Avvoltoio, Shocker e
Scorpion alla fine del film formando i Sinistri Sei? Quentin Beck,
interpretato da Jake Gyllenhaal, lavora in realtà per lui? Oppure i
nuovi nemici dei Vendicatori saranno i Dark
Avengers, gruppo in cui hanno combattuto Abominio,
Mysterio e Venom?
Non ci resta che attendere la
visione di Far From Home e scoprire quali saranno i piani dello
studio…
Diretto ancora una volta da Jon
Watts, Spider-Man: Far From
home arriverà nelle sale il 2 Luglio (invece che il
5). Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di
Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di
Nick Fury e Cobie Smulders in quelli
di Maria Hill.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle. Naturalmente il
film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony
Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon),
gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente
della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei
Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron
Spider vista in Avengers: Infinity
War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera,
con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da
tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno
di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta
su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua
disintegrazione.
Oltre al nuovo film di
Dune che come sappiamo sarà scritto, prodotto e
diretto da Denis Villeneuve, WarnerMedia, il
prossimo servizio di streaming di Warner Bros annuncia oggi la
serie Dune: The
Sisterhood, una versione femminile incentrata
sull’amato romanzo di Frank Herbert. Il regista Denis Villeneuve
dirigerà il pilot della nuova serie.
Dune: The
Sisterhood sarà scritto da Jon Spaihts e sarò
prodotto dalla Legendary Television. Villeneuve e
Spaihts saranno i produttori esecutivi insieme a Brian
Herbert, Byron Merritt, Kim Herbert e Frank
Herbert. Kevin J. Anderson co-produrrà.
Spaihts ha collaborato alla sceneggiatura insieme
a Villeneuve.
Il film Dune come
sappiamo invece sarà prodotto dalla Legendary Entertainment sarà
distribuito al cinema dalla Warner Bros. Pictures e ha iniziato le
riprese a marzo. Nel cast protagonisti sono Timothee Chalamet come protagonista,
Paul Atreides, Rebecca Ferguson, Dave Bautista, Stellan
Skarsgard, Charlotte Rampling,
Javier Bardem, Josh Brolin, Jason Momoa, Zendaya,
Oscar Isaac e David Dastmalchian. La
pellicola uscirà in anteprima il 20 novembre 2020.
Il romanzo di Herbert
Duneesamina un
futuro in cui l’umanità si è espansa attraverso la galassia in
migliaia di mondi, tutti governati dall’Imperatore Padishah, The
Imperium. Dune: The Sisterhood si svolge nello stesso
universo ed esplora il futuro attraverso gli occhi di un misterioso
ordine di donne: the Bene Gesserit. Grazie alle abilità
acquisite grazie alla padronanza del corpo e della mente, le Bene
Gesserit intrecciano sapientemente le politiche feudali e gli
intrighi dell’Imperium, perseguendo piani che li condurranno infine
all’enigmatico pianeta Arrakis, conosciuto dai suoi abitanti come
Dune.
“Le Bene Gesserit sono sempre
state affascinanti per me. Concentrare una serie attorno a quel
potente ordine delle donne non è sembrato solo rilevante e
stimolante, ma anche un contesto dinamico per le serie
televisive“, ha detto Villeneuve La serie TV e il
lungometraggio sono la punta dell’iceberg del piano più ampio nei
piani di Legendary per Dune, che comprende anche
videogiochi, pacchetti di contenuti digitali e serie di
fumetti. Il leggendario CEO Joshua Grode ha dichiarato
ad The Hollywood Reporter ad aprile che il
piano era quello di dividere Dune in due film,
anche se è stato programmato solo il primo. Ad oggi, ci sono
stati più di 20 libri nella serie di Dune, i
primi sei scritti da Herbert. Suo figlio, Brian e Kevin J.
Anderson, hanno continuato la serie.
Il servizio di streaming di
WarnerMedia è previsto per il lancio in versione beta alla fine del
2019. La piattaforma presenterà una serie di prodotti originali
creati da script oltre a contenuti provenienti da piattaforme di
proprietà di WarnerMedia tra cui HBO, TBS, TNT, CNN e altro ancora.
Dune è la terza serie in lavorazione per
il servizio SVOD, e si unisce all’annunciata serie antologica
comica di Paul Feig Love Live, con Anna Kendrick, e il
dramma action sulle automobili di Ansel Egort, Tokyo Vice.
Oltre allla serie animata di Gremlins è in
lavorazione.
Non tutte le storyline del Marvel Cinematic Universe hanno
avuto lo stesso trattamento, ma capita che nel corso di undici anni
(e ventidue film) qualcuna venga lasciata in sospeso favorendo lo
sviluppo di altre trame ritenute più importanti. Di sicuro si
inserisce in questo discorso la relazione sentimentale tra
Bruce Banner e Natasha Romanoff e
la capacità dell’eroina di “placare” la rabbia di Hulk, ma a quanto
pare in Avengers:
Infinity War erano previste delle scene – poi
eliminate – come rivelato dagli sceneggiatori Stephen McFeely e
Christopher Markus:
“Ci abbiamo provato, volevamo
continuare quella storyline, e in Infinity War avevamo delle scene
scritte. Frasi del tipo “Sei andato via, mi sono trasferito”, quel
genere di conversazione, ma era diventato chiaro che se una scena
non aveva un posto definito nella trama, non poteva sopravvivere
all’infinito. Quel rapporto doveva correre su binari indipendenti
per funzionare o arrivare al traguardo“.
Natasha e Bruce hanno condiviso
qualche momento negli ultimi due film di Avengers, anche se non
sono mai sembrati così intimi come in Age of
Ultron, picco massimo del loro interesse sentimentale.
Ovviamente le riflessioni di McFeely e Markus hanno senso se
confrontate con la ricchezza di materiale da cui attingere in
Infinity War e Endgame, dove
l’obiettivo primario era bilanciare tutti i percorsi dei personaggi
con la ricerca delle gemme e il racconto di Thanos.
Ma chi dice che queste dinamica non
possa essere esplorata ancora nel futuro del franchise?
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Puntualmente, quando si parla di
cinecomic, arriva il momento di passare in rassegna tutte le scene
mostrate dai trailer ed eliminate dal montaggio della versione
finale. È questo il caso di X-Men:
Dark Phoenix, dove più di una sequenza manca
all’appello. Scopriamole di seguito:
1Un incontro segreto
L’incontro tra il personaggio di
Jessica Chastain e il suo alleato viene mostrato
in un parcheggio, mentre il trailer suggeriva una location
totalmente diversa: una chiesa.
Non sappiamo perché questa scena è stato
tagliata, ma di sicuro avrebbe avuto un impatto decisamente più
forte del risultato finale.
Intervistato da Empire in occasione
del tour promozionale di C’era una volta a
Hollywood (in uscita negli Stati Uniti a luglio),
Quentin Tarantino ha avuto modo di parlare non
soltanto del film, presentato a Cannes poche settimane fa, ma anche
del recupero dei cinecomic Marvel di cui è grande appassionato
e che lo stanno preparando alla visione di Avengers:
Endgame, culmine narrativo del MCU.
E a sorpresa, il regista ha anche svelato qual è il suo
preferito di tutto il franchise:
“Non mi sono tenuto aggiornato
con i cinecomic negli ultimi quattro anni, e penso che gli unici
film tratti da fumetti che ho visto l’anno scorso al cinema siano
stati Wonder Woman e Black
Panther. Però un paio di settimane fa ho iniziato a
recuperare alcuni film della Marvel per poter andare a vedere
Endgame: ho appena finito Captain America: Civil
War, quindi il prossimo è Doctor Strange.
Ma in realtà l’ultimo che ho visto è stato Thor:
Ragnarok. L’ho adorato. È il mio preferito della serie
da The Avengers – definitivamente il mio preferito.”
Vi ricordiamo che il decimo
lungometraggio di Tarantino, C’era una volta a
Hollywood, è stato presentato in anteprima e in
concorso al Festival di Cannes ed è atteso nelle nostre sale a
settembre 2019.
Nel cast Brad Pitt,
Leonardo DiCaprio, Margot Robbie,
Damian Lewis, Dakota
Fanning, Nicholas
Hammond,Emile
Hirsch, Luke
Perry, Clifton Collins
Jr., Keith
Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt
Russell e Michael
Madsen. Rumer Willis, Dreama
Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley,
Madisen Beaty e Victoria
Pedretti. Infine Damon
Herriman sarà Charles Manson.
Di seguito la prima sinossi:
La storia si
svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene
chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton
(Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo
stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno
lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma
Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.
Circa un anno fa, in concomitanza
con le riprese di Captain Marvel, era stato Kevin
Feige a dichiarare
che uno dei personaggi che avrebbe voluto introdurre
nell’universo cinematografico per la Fase 4 c’era
anche Kamala Khan aka Ms.
Marvel, uno degli alter ego della supereroina che ha
debuttato nel 2013 sui fumetti.
“Come
sapete stiamo attualmente girando Captain Marvel con Brie Larson,
ma abbiamo già dei piani per portare nel MCU Ms. Marvel,
personaggio dei fumetti che si ispira proprio a lei. E contiamo di
introdurla già dopo l’uscita nelle sale del film su Carol
Danvers“.
Di fatto in casa Marvel
Studios sono già iniziate le discussioni su come approcciare il
personaggio e quale sia il modo migliore per tradurre le sue
avventure sul grande (o piccolo?) schermo, e a confermarlo è
Mindy Kaling in una recente intervista con MTV
News:
“Le persone dello
studio con cui ho parlato sono davvero entusiaste a riguardo. Penso
che stiano cercando di capire cosa farne, e ho detto loro che le
avrei aiutate in qualsiasi modo. Perché la amo davvero. Mi sono
sembrate interessate e credo che probabilmente faranno qualcosa,
soprattutto ora che c’è questa piattaforma di streaming in
arrivo.“
Nella
versione originale Kamala Khan è un’adolescente americana di
origini pakistane che ammira molto Carol Danvers e che acquisirà
accidentalmente il potere della superelasticità, entrando a far
parte dei Vendicatori, dunque sembra escluso un coinvolgimento
dell’attrice come protagonista. Secondo la Kaling la produzione
dovrebbe addirittura scegliere un’interprete sconosciuta per
calarsi nei panni della prima supereroina pakistana della storia,
ma è probabile che sapremo di più nei prossimi mesi.
Sull’argomento si era espressa anche
Brie Larson durante il tour promozionale del film,
dichiarando i suoi desideri per un eventuale sequel di Captain
Marvel:
“Il mio sogno sarebbe vedere Ms.
Marvel nel sequel. Questo è l’obiettivo.“
È in arrivo un nuovo annuncio da parte dei Marvel
Studios? Che ne pensate?
X-Men:
Dark Phoenix tratterà la storia di uno dei personaggi
più amati della saga degli X-Men, Jean Grey, che si evolve
nell’iconica DARK PHOENIX. Nel corso di una pericolosa
missione nello spazio, Jean viene colpita da una potente forza
cosmica che la trasforma in uno dei più potenti mutanti di tutti i
tempi. Lottando con questo potere sempre più instabile e con i suoi
demoni personali, Jean perde il controllo e strappa qualsiasi
legame con la famiglia degli X-Men, minacciando di distruggere il
pianeta. Il film è il più intenso ed emozionante della saga, mai
realizzato prima. È il culmine di vent’anni di film dedicati agli
X-Men, la famiglia di mutanti che abbiamo amato e conosciuto deve
affrontare il nemico più devastante: uno di loro.
Ecco la nostra intervista a
Alexandra Shipp, Evan Peters
e Tye Sheridan, trai protagonisti di X-Men:
Dark Phoenix e interpreti rispettivamente di
Tempesta, Quicksilver e Ciclope.
X-Men: Dark Phoenix, la trama
Dark Phoenix
tratterà la storia di uno dei personaggi più amati della saga degli
X-Men, Jean Grey, che si evolve nell’iconica DARK PHOENIX.
Nel corso di una pericolosa missione nello spazio, Jean viene
colpita da una potente forza cosmica che la trasforma in uno dei
più potenti mutanti di tutti i tempi. Lottando con questo potere
sempre più instabile e con i suoi demoni personali, Jean perde il
controllo e strappa qualsiasi legame con la famiglia degli X-Men,
minacciando di distruggere il pianeta. Il film è il più intenso ed
emozionante della saga, mai realizzato prima. È il culmine di
vent’anni di film dedicati agli X-Men, la famiglia di mutanti che
abbiamo amato e conosciuto deve affrontare il nemico più
devastante: uno di loro.
Dal 10 giugno è
possibile vedere Chernobyl in esclusiva su
Sky. Questa nuova
serie originale è nata dalla collazione tra Sky e
HBO e s’ispirata alla tragedia nucleare di Chernobyl
avvenuta il 26 aprile del 1986. Dalla catastrofe
che inevitabilmente colpì gran parte dell’Europa sono già passati
ben 33 anni: proprio il 26 aprile 1986 avvenne l’esplosione del
reattore numero 4 della centrale di Chernobyl, a 120 chilometri da
Kiev.
La serie in questione prende le
mosse proprio da questa indimenticata tragedia, sviluppandosi in
cinque episodi e raccontando una delle peggiori catastrofi mai
provocate dall’uomo. Tutto è nattato attraverso gli atti di
coraggio di quanti provarono a salvare l’Europa da un disastro
inimmaginabile. Scritta da Craig Mazin, la serie è
diretta da Johan Renck e nel cast
vi sono Jared Harris,
Stellan Skarsgård,
Emily Watson, Jessie Buckley, Paul Ritter, Adrian Rawlins, Con
O’Neill, Sam Troughton, Adam Nagaitis,
Ralph Ineson,
Mark Lewis Jones,
Fares Fares e David Densik.
Ecco, dunque, cinque cosa da sapere su
Chernobyl.
Uno dei personaggi è stato
romanzato
Il personaggio di Ulana
Khomyuk – interpretato da Emily Watson– è
l’unico personaggio romanzato, ed è un composito di diversi
scienziati coinvolti nel disastro di Chernobyl. Non è confermato
che tra loro vi fossero delle donne.
Avere il personaggio composito di
una donna, riflette in maniera accurata la percentuale
insolitamente elevata di donne che lavorano nel campo della scienza
e delle medicina nell’Unione Sovietica.
La HBO ha realizzato anche dei
podcast
Parallelamente allo
show, dopo la realizzazione di ogni episodio, la HBO ha
pubblicato un podcast per ogni puntata, in cui il
creatore/sceneggiatore Craig Mazin parla con
Peter Sagal dell’episodio in questione. Durante
queste puntate, Mazin ha rivelato molti dettagli dei dietro le
quinte, della sceneggiatura e della produzione della miniserie.
Inoltre, ha spiegato e parlato molto della storia e degli eventi
reali che si sono verificati, andando oltre la trama dell’episodio
e i personaggi inclusi. Questo approfondimento è stato intitolato
Il Podcast di Chernobyl.
La colonna sonora di Chernobyl è
composta da suoni naturali
Per registrare la colonna sonora
adatta allo show, il compositore Hildur
Guðnadóttir si è recato alla centrale elettrice dismessa
di Ignalina, in Lituania.
In questa zona è stata girata gran
parte della serie, e proprio qui si è recato il compositore per
registrare suoni ambientali unici, grazie anche all’aiuto di uno
specialista di registrazione del suono, Chris
Watson, e del produttore Sam Slater.Una
volta tornati in studio, hanno ascoltato ore di registrazioni,
provando i suoni da loro. In seguito, il compositore ha composto la
maggior parte della musica per la colonna sonora della miniserie da
quelle registrazioni.
La città di Pripyat è rimasta come
è stata lasciata il 27 aprile del 1986
Le autorità sovietiche,
inizialmente, ordinarono una evacuazione temporanea di tre giorni
con solo tre ore di anticipo e avvisarono i residenti di mettere in
valigia solo i beni personali di importanza vitale. Ritenendo che
sarebbero tornati a breve, la città fu sostanzialmente abbandonata
sul posto.
Durante l’operazione di pulizia,
tuttavia, la maggior parte dei mobili, automobili e altri oggetti
personali sono stati saccheggiati e rimossi illegalmente dalla zona
di esclusione. Quando la popolazione di Chernobyl fu evacuata, essi
furono informati che sarebbe andati via solo per alcune settimane
mentre la centrale sarebbe stata riparata. Ma, come la storia ha
insegnato, questo non è successo e la città si trova esattamente
come è stata lasciata nel 1986.
La serie di divide tra lingua
inglese e lingua russa
Sullo schermo, gli attori parlano
inglese con i loro accenti naturali senza troppi problemi in questo
senso. Tuttavia, tutto il discorso che viene ascoltato attraverso
mezzi artificiali – vale a dire attraverso radio, registrazioni
delle chiamate telefoniche di emergenza, notiziari televisivi
sovietici e gli annunci fatti attraverso i sistemi di comunicazione
pubblica – è espresso in lingua russa.
Pets
2 – Vita da animali
apre in testa al box office italiano, seguito da Aladdin e X-Men: Dark Phoenix. Incassi in calo
al box office italiano a causa del primo vero weekend estivo che ha
allontanato gli italiani dalle sale cinematografiche. Pets 2 – Vita da animali apre in
testa al botteghino con 1.034.000 euro incassati in 631 sale a
disposizione, registrando una media per sala pari a 1600 euro. Così
Aladdin scende in seconda posizione con
1.002.000 euro di incasso alla sua terza settimana di
programmazione, giungendo a quota 13 milioni.
X-Men: Dark Phoenix esordisce al
terzo posto con 913.000 euro incassati in 467 sale, un risultato
tutt’altro che esaltante come accaduto oltreoceano. Calo per
Il Traditore, arrivato a 3,5 milioni
con altri 459.000 euro, e Godzilla II: King of the Monsters,
che totalizza 1,6 milioni con altri 391.000 euro.
Rocketman perde oltre la metà rispetto
all’esordio raccogliendo 290.000 euro con cui giunge a un globale
di 1,2 milioni. Seguono le new entry
Polaroid (204.000 euro) e A
mano disarmata (141.000 euro). Dolor Y Gloria scende in nona
posizione con altri 111.000 euro per un totale di 2,8 milioni.
Chiude la top10 John
Wick 3 che raccoglie altri 44.000 euro e arriva a
quota 3,1 milioni.
Michael Shannon è
un attore che ha sempre saputo conquistare il pubblico grazie al
suo talento e a come trasmette la sua passione verso il cinema ai
suoi fan. L’attore ha sempre lavorato duramente e a lungo per
mettere in piedi una carriera solida e concreta come la sua, sempre
pronto a garantire impegno e talento in tutti i ruoli da lui
interpretati. Ecco, allora, dieci cose da sapere su Michael
Shannon.
Michael Shannon film
1. Michael Shannon: i film e
la carriera. La carriera dell’attore americano è iniziata
nei primi anni ’90, apparendo in alcuni film tv, come Ricatto
in videotape (1992) e Angel Street (1992), e in
alcuni film come Ricomincio da capo (1993) e Reazione
a catena (1996). In seguito, l’attore ha lavorato in Pearl
Harbor (2001), Vanilla Sky (2001), World Trade Center
(2006), Onora il padre e la madre (2007), Revolutionary Road (2008) e The Iceman (2012). Tra i suoi ultimi film vi sono
L’uomo d’acciaio (2013), 99 Homes (2014), Freeheld – Amore, giustizia, uguaglianza (2015),
Midnight Special (2016), Elvis & Nixon (2016), Loving (2016), Animali notturni (2016) e La forma dell’acqua (2017). Ma non è tutto: l’attore,
infatti, ha lavorato anche per il piccolo schermo, apparendo in
alcune serie tv come Ultime dal cielo (1998-1999),
Boardwalk Empire – L’impero del crimine (2010-2014) e
Waco (2018).
2. È anche
produttore. Nel corso della sua carriera, Michael Shannon
ha avuto modo di sperimentare diversi ambiti del cinema, vestendo i
panni del produttore. L’attore, infatti, ha lavorato alla
produzione dei film Elvis & Nixon, Signature Move (2017) e
What They Had (2018), e della serie Waco
(2018).
Michael Shannon Animali
notturni
3. Il suo personaggio come
un angelo grottesco. Stando alle dichiarazioni
dell’attore, pare che all’inizio egli non fosse molto convinto del
suo ruolo. Tuttavia, il regista del film, Tom Ford, è riuscito a convincerlo, ammettendo
“È una storia oscura e c’è molta brutalità, ma mi è piaciuto molto
il personaggio di Bobby Andes e l’ho visto come un angelo molto
grottesco nell’intera storia, quasi come il personaggio di La
vita è meravigliosa (1946)”.
4. Ha visto il suo
personaggio come una rappresentazione del protagonista.
Secondo l’attore, il suo personaggio, Bobby, è una rappresentazione
di una parte della psiche di Edward, così come lo sono anche gli
altri personaggi: “La ragione per cui le persone tendono ad
apprezzare Bobby è il fatto che lui rappresenti un aspetto che
tutti desideriamo avere, in definitiva – un aspetto che si leverà
in piedi e che proteggerà chiunque non ha paura o scappa”.
Michael Shannon moglie
5. Ha una compagna da molto
tempo. L’attore non ha mai messo sotto i riflettori la sua
vita privata, ma è un fatto conclamato che da molto tempo, dal 2002
circa, egli sia il compagno della collega Kate
Arrington. Dalla loro unione, tra l’altro, la coppia ha
dato vita alle figlie Sylvia e
Marion.
Michael Shannon Elvis
6. Ha scoperto un lato di
Elvis inaspettato. L’attore ha espresso di aver apprezzato
molto il fatto di interpretare Elvis e di scoprirne il lato
privato: “Quando stavo esplorando la sua vita, mi sono reso conto
che c’era quasi un’intera versione di Elvis intrappolata in lui,
cosa che ero sorpreso di trovare. Voglio dire, ho trascorso molto
tempo con Jerry Schilling, uno degli amici più intimi di Elvis. Ed
è stato molto rivelatorio di quanto Elvis fosse contento di essere
Elvis Presley e con tutta la fortuna che gli ha portato, ha
affrontato un sacco di frustrazioni per il fatto che c’erano
aspetti di se stesso che non era in grado di esplorare
completamente”.
Michael Shannon The Iceman
7. Ha studiato come usare la
voce per interpretare il protagonista. L’attore è riuscito
ad emulare la vera voce di Richard Kuklinski
ascoltando le interviste televisive e il documentario HBO,
America Undercover: The Iceman Tapes: Conversations with a
Killer (1992).
8. Ha fatto un test per
provare il personaggio. Prima dell’inizio della
produzione, il regista Ariel Vromen ha girato una scena di prova
con Shannon nei panni di Richard Kuklinski e Michael
Wincott nei panni di Robert Pronge. L’attore ha mantenuto
il ruolo nella versione del film, mentre Chris Evans è stato scelto come Pronge, perché
Vromen voleva qualcuno di più giovane per quella parte.
Michael Shannon Revolutionary
Road
9. Teneva a fare il provino
per il film. L’attore ha dichiarato di essere un grande
fan del libro e di essere molto felice del fatto che stessero per
realizzarne un adattamento cinematografico. Anche se era nervoso
perché pensava di averlo scoperto troppo tardi, ha subito chiamato
per fissare un provino quando ha scoperto della produzione.
10. È stato candidato agli
Oscar. Grazie alla sua interpretazione di John Givings,
l’attore si è guadagnato una nomination agli Oscar nella categoria
del Miglior Attore non Protagonista. Tuttavia, non è riuscito a
vincere, battuto dalla vittoria postuma di Heath Ledger per Il cavaliere oscuro (2008).
Michael Shannon: età e altezza
Michael Shannon è nato il 7
agosto del 1974 a Lexington, nel Kentucky, e la sua
altezza complessiva corrisponde a 191 centimetri.
Papillon è un film
del 2017 che cerca di far riflettere il mondo, ancora un volta,
circa le condizioni di ingiustizia e di violazione dei diritti
umani dei detenuti. Questo film, così come il precedente, ha saputo
conquistare il pubblico con la sua grazia e con le intense
interpretazioni di tutti gli attori compresi nel film.
Ecco, allora, dieci cose da sapere su
Papillon.
Papillon film
1. Ci sono stati problemi
con le riprese. Secondo l’attore Yorick van
Wageningen, le scene della prigione, girate nel
Montenegro, sono state costantemente interrotte a causa del
maltempo che ha trasformato l’intero set in un gigantesco bagno di
fango. Inizialmente l’attore avrebbe dovuto lavorare al progetto
solo alcune settimane, ma i ritardi lo hanno costretto a rimanere
per due mesi.
2. Un film con temi
attuali. Stando alle dichiarazioni del regista
Michael Noer, il fatto di realizzare un
film del genere non risiedeva solo nell’adattamento, ma nel
fatto che la privatizzazione delle carceri e le violazioni contro i
detenuti sono temi ancora attuali.
Papillon streaming
3. È disponibile in
streaming digitale. Chi volesse vedere per la prima volta
o rivedere Papillon, è possibile farlo grazie alla sua
presenza sulle diverse piattaforme di streaming digitale legale,
come Chili e iTunes.
Papillon cast
4. Charlie Hunnam è
dimagrito molto. Per dare un’interpretazione realistica
del suo personaggio, Hunnam ha dovuto perdere peso. Nella
fattispecie, per effettuare le riprese che raffigurano l’isolamento
solitario nel
film, l’attore ha perso circa 18 chili.
5. Hunnam aveva
inizialmente rifiutato il ruolo. Quando all’attore
è stato offerto il ruolo principale del nuovo adattamento
cinematografico dell’autobiografia di Henri Charrière, disse di no.
Secondo le sue dichiarazioni: “Ho cercato di collaborare
attivamente con Michael Noer – il regista del film – per un po’, ma
non ero sicuro che la storia avesse bisogno di un altro
adattamento. Tuttavia, dopo un primo incontro di 12 ore con il
regista danese, l’attore è stato persuaso ad interpretare lo
scassinatore parigino, incastrato per omicidio, che cerca
ripetutamente di sfuggire alla condanna a vita in una colonia
penale della Guyana francese.
6. Malek ha accettato di
fare il film per il punto di vista registico. Come il suo
collega, anche Rami Malek ha inizialmente esitato
dall’accettare il ruolo solo per il pensiero di rifare un classico
molto incisivo. Tuttavia, l’attore è rimasto corteggiato dalla
visione del regista: “Ho pensato che valesse la pena correre dei
rischi. Michael e Charlie sono artisti davvero, davvero talentuosi
e premurosi, e molto impegnati. È stato davvero un privilegio
essere circondato da persone che danno tanto e sono così
appassionate ogni giorno. Quello era uno dei miei aspetti preferiti
di questo film, sapendo che noi tre ci saremmo sostenuti l’un
l’altro e che ci saremmo trovati in circostanze molto dure”.
Papillon trama
7. Una condanna
ingiusta. Il film segue la vicenda di Henri “Papillon”
Charrièrel uno scassinatore che appartiene alla malavita parigina e
che viene incastrato per un omicidio che non ha mai commesso e, per
questo, condannato alla prigionia nella colonia penale francese,
situata sull’Isola del Diavolo. Papillon è deciso a voler
riconquistare la propria libertà, tanto da creare un’amicizia con
un altro condannato, Louis Dega, che accetta di finanziare la sua
fuga in cambio di protezione.
Papillon remake
8. Il film è un remake del
1973.Papillon è il remake dell’omonimo film
realizzato nei primi anni ’70. Questo film è stato diretto da
Franklin Schaffner e i due protagonisti assoluti
erano interpretati da Steve McQueen e Dustin Hoffman.
9. C’è un riferimento al
film precedente. Quando le guardie urlano i nomi quando i
prigionieri scendono dalla barca, uno di loro urla viene chiamato
Hoffman. Questo è un chiaro riferimento all’attore Dustin Hoffman,
che ha interpretato Louis Dega nella versione originale del
1973.
Papillon libro
10. È un adattamento
cinematografico. Questo film si basa sull’omonimo libro
pubblicato in Francia nel 1969 e scritto da Henri
Charrière. Il romanzo è ambientato in un periodo che va
dal 1931 al 1945 e che narra dell’incarcerazione di Papillon,
ovvero l’autore stesso, e della sua fuga dalla colonia penale
francese di Guyana in cui era stato recluso per la sua ingiusta
condanna all’ergastolo.
Guarda il primo teaser
trailer di 3 From Hell, il nuovo film horror diretto
da Rob
Zombie che molti additano come la chiusura della
trilogia iniziata con della Trilogia iniziata con La
casa dei 1000 corpi e proseguita con La
casa del diavolo.
3 From Hell e le
restanti pellicola racconto le storie folli dei “tre dall’inferno”,
e nel film ritroveremo Captain Spaulding (Sid
Haig), Otis (Bill Moseley)
e Baby (Sheri Moon Zombie) ovvero i
perversi membri della famiglia Firefly.
Nel film protagonisti Sheri
Moon, Bill Moseley e Sid Haig, Jeff Daniel
Phillips, Danny Trejo, Clint Howard, Richard Brake, Dee Wallace e
Austin Stocker. La pellicola non ha ancora una data
d’uscita ufficiale, ma dovrebbe debuttare entro la fine del 2019
negli USA.
Vizio di forma è
un film di Paul Thomas Anderson che, ancora una volta, ha saputo
raccontare il declino del sogno americano, adattando l’omonimo
libro di Thomas Pynchon. Questo film ha saputo conquistare critica
e pubblico grazie alla decisa impronta autoriale del regista e
delle performance incisive e di rilievo attuate da un cast stellare
ed eccezionale. Ecco, allora, dieci cose da sapere su Vizio
di forma.
Vizio di forma film
1. La sceneggiatura
originale era molto diversa. Lo scrip del
film è degno di nota per essere drasticamente diverso dal film
finito. Ciò è dovuto al fatto che conteneva più informazioni e più
scene, inclusa una in cui Doc ha una conversazione immaginata con
Thomas Jefferson in una tavola calda.
2. È stato girato su
pellicola. Anche per questo film, il regista ha girato
interamente su pellicola, senza se e senza ma. Addirittura, quando
il film è stato presentato in anteprima al New York Film Festival,
si è vociferato che il regista avesse coinvolto il suo personale
proiezionista che curava entrambe le versioni del film, in
pellicola e in digitale, mentre Anderson stava scegliendo quale
formato presentare.
3. Una sceneggiatura
scritta passo passo. Secondo quanto riferito, Paul Thomas Anderson ha adattato il libro, da
cui il film è stato tratto, parola per parola, realizzando già una
bozza della sceneggiatura nel 2011, ben 3 anni prima della
definitiva realizzazione del film. In seguito, il regista e
sceneggiatore ci ha rimesso mano, arrivando alla realizzazione
dello script finale.
Vizio di forma streaming
4. Il film è disponibile in
streaming digitale. Per vedere o rivedere Vizio di forma
basta accedere alle diverse piattaforme digitali legali che
dispongono il film, come Rakuten Tv, Chili, Google Play e
iTunes.
Vizio di forma trailer
5. Un trailer
esplosivo. Prima di visionare il lungometraggio, è bene
dare un’occhiata al
trailer di Vizio di forma, per capire se possa essere
un film adatto a sè e lo stile, nonchè gli argomenti trattati,
siano fatti per la propria persona.
Vizio di forma cast
6. Reese Witherspoon ha
girato le sue scene in quattro giorni. Il regista e
sceneggiatore
Paul Thomas Anderson ha amato talmente tanto lavorare con
lei che lui e Joaquin Phoenix, con cui ha diviso il set in
Quando l’amore brucia l’anima (2005), hanno iniziato a parlare con
l’attrice riguardo la possibilità di cambiare la storia, in modo
che il suo personaggio potesse essere più presente. Tuttavia,
l’attrice ha convinto i due del fatto che non sarebbe stata una
buona idea.
7. Robert Downey Jr. poteva
essere il protagonista. L’attore è stato originariamente
assegnato al ruolo principale, ma
Joaquin Phoenix è riuscito a soffiarglielo anche a causa di
Anderson che voleva lavorare di nuovo con lui dopo The
Master. Downey Jr. ha invece rivelato che il regista
lo trovava essenzialmente troppo vecchio per il ruolo.
8. Josh Brolin non è stata
la prima scelta.Michael Shannon e Jim Carrey sono stati originariamente
considerati per interpretare il ruolo del Detective Christian F.
“Bigfoot” Bjornsen. Tuttavia, il ruolo è stato in seguito affidato
a Josh Brolin.
Vizio di forma trama
9. Un investigatore privato
al centro di tutto. Al centro di Vizio di forma è
posto l’investigatore Doc Sportello, che esercita il suo lavoro
nella Los Angeles degli anni ’70. La visita, totalmente inattesa,
della sua ex fidanzata lo coinvolge in un caso che coinvolge
personaggi bizzarri e grotteschi.
Vizio di forma libro
10. Il film è l’adattamento
di un romanzo. Questo film è il primo adattamento di uno
dei diversi romanzi di Thomas Pynchon ad essere
realizzato per il grande schermo. Pare che la sceneggiatura di Paul
Thomas Anderson abbia avuto la benedizione dell’autore dell’omonimo
romanzo su cui si basa.
Vi siete mai chiesti come sarebbe la
vita nel cottage di Tony Stark in
Avengers: Endgame? Il luogo, appartato eppure
dotato da ogni confort tecnologico è una delle location più
iconiche del film, considerando che la cerimonia funebre di Stark
si è tenuta proprio in quel luogo, dove quindi tutti gli
Avengers si sono riuniti per l’ultima volta.
Ora, grazie ad
Airbnb, la location è diventata prenotabile!
Secondo il portale ufficiale,
una notte in quel cottage sul lago a Fairburn, in Georgia è
disponibile a partire da 296 euro a notte, per due persone.
Nella descrizione della location si
legge: “Situato nel bel mezzo della bellissima fattoria di
Bouckaert e sede delle colline di Chattahoochee, questo cottage per
gli ospiti può essere la vostra casa lontano da casa. È necessario
allontanarsi da tutto senza viaggiare per più di 30 minuti da
Atlanta? Ritiro aziendale con la tua élite team? Allora questo è il
tuo posto.”
Intanto Avengers:
Endgame continua la sua corsa al botteghino prima
dell’uscita di Spider-Man: Far From Home
all’inizio di luglio. Secondo gli ultimi resoconti, il film dei
supereroi dei Marvel Studios è a poco
meno di 60 milioni di dollari di distanza per detronizzare
Avatar di James Cameron per
conquistare il titolo di film con il maggiore incasso nella storia
del cinema.
Arriverà il sala il prossimo 27
novembre Frozen II: Il Segreto di Arendelle, il
sequel del film dei record che ha rilanciato la Walt Disney. Lo
studio ha diffuso un nuovo poster ufficiale del film e ha
annunciato che il nuovo trailer arriverà domani:
Frozen II: Il Segreto di
Arendelle è l’atteso sequel del film
d’animazione diretto da Chris Buck e
Jennifer Lee.
Della squadra premio Oscar
torneranno Lee e Chris Buck in regia, il
produttore Peter Del Vecho, il cast
originale, Idina
Menzel, Kristen Bell, Jonathan
Groff e Josh Gad, e le musiche
di Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez.
Walt Disney Animation Studios
distribuirà Frozen 2 nei cinema USA dal 27 novembre 2019.
Warner Bros. Entertainment
Italia presenta l’edizione home video dell’ultimo lavoro
del Premio Oscar Clint Eastwood, Il Corriere – The Mule, disponibile
in DVD, Blu-Ray e 4K Ultra HD dal 13
giugno. La storia di un uomo pronto a rischiare tutto per
la sua famiglia, un viaggio on the road per le strade dell’America.
Ispirato a una toccante storia vera, Il Corriere segna il
ritorno di Clint Eastwood davanti e dietro la
cinepresa. Una nuova prova da attore, a quasi dieci anni
dall’acclamato Gran Torino del 2009, diretto da Eastwood,
che ha conquistato nuovamente il cuore di pubblico e critica.
La vicenda di Earl Stone, il più
anziano corriere della droga, disposto a tutto pur di aiutare la
sua famiglia, rappresenta anche un grande omaggio al cinema di
Clint Eastwood. Per viverlo al meglio Warner Bros.
Entertainment Italia propone il film in più edizioni. Il
formato 4K Ultra HD, con la sua altissima
definizione, garantisce immagini spettacolari e brillanti, e un
sonoro pulito per offrire la massima immersione all’interno della
storia. Tra i contenuti speciali del DVD troviamo
uno speciale Making of Il Corriere – The Mule: Nobody Runs
Forever che ci porta a scoprire tutti i segreti del dietro
le quinte del film e ci permette di ammirare il maestro Eastwood
all’opera sul set, mentre dirige la troupe e mentre dà vita al suo
nuovo, iconico, personaggio. All’interno dell’edizione
Blu-Ray, si trova anche il video musicale di
Don’t Let the Old Man In, la toccante ballata di
Toby Keith che accompagna gli ultimi fotogrammi
del film. Un inno, ispirato da una conversazione tra il musicista e
Clint Eastwood, che invita a “non fare entrare il vecchio uomo” ma
a vivere la vita con freschezza.
Per omaggiare la forza del film e
il cinema di Clint Eastwood è prevista anche una speciale edizione
in Blu Ray Steelbook, con copertina in metallo ed
esclusivo artwork a rendere imperdibile il formato. Un’edizione
perfetta per gli amanti del grande cinema e per i collezionisti.
Eastwood (Gli spietati, Million Dollar Baby,
Sully, American Sniper) è affiancato nella sua prova d’attore
da un cast d’eccezione come i candidati all’Oscar Bradley Cooper
(A Star Is Born, American Sniper), Laurence
Fishburne (Matrix, Tina-What’s Love Got to Do With
It), oltre a Michael Peña (American
Hustle, Cesar Chavez), e alla vincitrice
dell’Oscar Dianne Wiest (Hannah e le sue sorelle,
Proiettili su Brodway) e il candidato all’Oscar Andy
Garcia (Ocean’s Eleven, Il Padrino: parte
III).
Ispirato da una storia vera,
Eastwood ha diretto
Il Corriere – The Mule a partire da una
sceneggiatura di Nick Schenk (Gran
Torino). Eastwood figura anche tra i produttori con la sua
Malpaso Production assieme a Tim Moore, Kristina Rivera e Jessica
Meier e Dan Friedkin e Bradley Thomas della Imperative
Entertainment. I produttori esecutivi del film sono Dave Bernad,
Ruben Fleischer, Todd Hoffman e Aaron L. Gilbert. Il film è
co-prodotto da Jillian Apfelbaum e David M. Bernstein. Il team di
Eastwood dietro le quinte è composto dal direttore della fotografia
Yves Bélanger (Brooklyn, Dallas Buyers Club) lo scenografo Kevin Ishioka
(Ore
15:17 – Attacco al treno), insieme alla costumista Deborah
Hopper e il montatore vincitore dell’Oscar Joel Cox (Gli
Spietati).
Il Corriere – The
Mule, la trama
Eastwood interpreta Earl Stone,
un uomo di circa 80 anni rimasto solo e al verde, costretto ad
affrontare la chiusura anticipata della sua impresa, quando gli
viene offerto un lavoro per cui è richiesta la sola abilità di
saper guidare un auto. Compito semplice, ma, ciò che Earl non sa è
che ha appena accettato di diventare un corriere della droga di un
cartello messicano. Nel suo nuovo lavoro è bravo, così bravo che il
suo carico diventa di volta in volta più grande e per questo motivo
gli viene assegnato un assistente. Questi non è però l’unico a
tenere d’occhio Earl: il misterioso nuovo “mulo” della droga è
finito anche nel radar dell’ efficiente agente della DEA, Colin
Bates. E anche se i suoi problemi di natura finanziaria
appartengono ormai al passato, i suoi errori affiorano e si fanno
pesanti nella testa, portandolo a domandarsi se riuscirà a porvi
rimedio prima che venga beccato dalla legge… o addirittura da
qualcuno del cartello stesso.
Sono ufficialmente iniziati i lavori
su The Batman e con le riprese ormai imminenti la
Warner Bros. sta cercando di mettere insieme il miglior cast
possibile per questo nuovo riavvio del franchise sul crociato di
Gotham affidato a Matt Reeves (che ne ha curato
anche la sceneggiatura).
E secondo quanto riportato
dall’Hollywood Reporter, saranno Pinguino e
Catwoman i primi due celebri antagonisti di
Bruce Wayne nel cinecomic che riavvierà le sorti del personaggio
dopo la versione di Zack Snyder per il DCEU (la cui corsa è
terminata due anni fa con Justice League).
Ma chi potrebbe interpretarli in questa nuova versione? Ecco
alcuni candidati:
1Dan Fogler
Dan Fogler è il volto di
Jacob Kowalski nel franchise di Animali
fantastici, brillante, spiritoso, goffo e drammaticamente
pronto ad affrontare qualsiasi sfida.
Ha
lavorato nelle serie Hannibal e The Walking Dead ma potrebbe
esplorare il suo lato più dark vestendo i panni di Pinguino
nell’universo DC senza problemi.
Nell’ultimo weekend, quasi in tutto
il mondo, Italia compresa, sono usciti Pets 2 – Vita da
Animali e X-Men: Dark
Phoenix. In entrambi i casi i titoli non hanno
rispettato le previsioni di incasso, con il film sui Mutanti
Marvel che sta registrando dei
picchi in negativo mai affrontati dal franchise.
X-Men:
Dark Phoenix ha infatti incassato 34 milioni, la cifra
più bassa per un film del franchise, inferiore anche ai 53 milioni
per Wolverine – L’Immortale del 2013. Dark Phoenix
però non è ancora uscito in tutto il mondo, il che potrebbe
sollevare un po’ la sua sorte, visto il cast di grande richiamo che
il film presente, su tutti, i protagonisti Sophie Turner,
Jessica Chastain, Michael Fassbender e James
McAvoy.
X-Men: Dark Phoenix, la trama
X-Men:
Dark Phoenix tratterà la storia di uno dei personaggi
più amati della saga degli X-Men, Jean Grey, che si evolve
nell’iconica DARK PHOENIX. Nel corso di una pericolosa
missione nello spazio, Jean viene colpita da una potente forza
cosmica che la trasforma in uno dei più potenti mutanti di tutti i
tempi. Lottando con questo potere sempre più instabile e con i suoi
demoni personali, Jean perde il controllo e strappa qualsiasi
legame con la famiglia degli X-Men, minacciando di distruggere il
pianeta. Il film è il più intenso ed emozionante della saga, mai
realizzato prima. È il culmine di vent’anni di film dedicati agli
X-Men, la famiglia di mutanti che abbiamo amato e conosciuto deve
affrontare il nemico più devastante: uno di loro.
Sono iniziate nel cuore del
Marocco, a Ouarzazate, sabato 8 giugno le
riprese del settimo film di Ficarra e Picone,
prodotto da Attilio De
Razza per Tramp Limited e
distribuito nelle sale il 12
dicembre da Medusa Film. Il
lungometraggio scritto dagli stessi Salvo
Ficarra e Valentino
Picone con Nicola
Guaglianone e Fabrizio Testini,
avrà una lavorazione di 10 settimane. Otto saranno interamente
girate a Ouarzazate, mentre le restanti due toccheranno il Lazio.
Nel cast insieme a Ficarra e Picone, tra gli altri, ci sarà
anche Massimo Popolizio. Il direttore
della fotografia è Daniele Cipri, ai
costumi Cristina Francioni, la scenografia è
affidata a Francesco Frigeri.
Ouarzazate arriva
dopo il grande successo de L’Ora Legale, che uscito a gennaio 2017,
ha registrato una grande accoglienza da parte del pubblico e della
critica, diventando l’incasso più alto dell’anno con oltre 11
milioni di euro.
Will Smith ha
pubblicato un lungo video dal set di Bad
Boys for Life, che segue la produzione del film
fino alla fine delle riprese.
A dirigere questo Bad
Boys for Life ci saranno Adil El
Arbi e Bilall
Fallah. Bad Boys è un film
del 1995 diretto da Michael Bay. Prodotto da
Don Simpson e Jerry Bruckheimer,
vede come protagonisti gli attori Will Smith e
Martin Lawrence. A seguito di questo successo, nel
2003 ne è stato realizzato un sequel, Bad Boys
II, nuovamente diretto da Michael
Bay e nuovamente interpretato da Will
Smith e Martin Lawrence.
Con Lawrence e Smith, il cast di
Bad
Boys for Life comprende anche
Vanessa Hudgens, Alexander Ludwig
e Charles Melton nei panni della nuova generazione
di “bad boys”.
In un’intervista con l’Independent
l’insider Roger Wardell, che lo scorso anno aveva fatto trapelare
passaggi attendibili della trama di Avengers:
Endgame, ha reso noti alcuni dettagli riguardanti i
prossimi film che faranno parte della Fase 4 del MCU, tra cui lo standalone su
Vedova Nera e i sequel di Black
Panther e Doctor Strange.
Ma andiamo con ordine e passiamo in rassegna tutti gli argomenti
trattati:
1Doctor Strange 2
In
attesa che vengano ufficialmente annunciati i titoli della Fase 4
del MCU, i fan possono fare affidamento sulle voci, non ancora
confermate, riguardanti Doctor Strange 2, uno dei
capitoli annunciati tempo fa da Kevin Feige che vedrà di nuovo
protagonista Benedict
Cumberbatch nei panni dello stregone supremo dopo gli
eventi di Avengers:
Endgame.
E
secondo gli ultimi report il sequel segnerà il debutto, sul grande
schermo, di due personaggi dei fumetti noti come Jericho
Drumm aka Fratello Voodoo e
Clea. Questo è ciò che suggerisce Roger Wardell su
Twitter, misterioso account che spesso ha l’abitudine di divulgare
segreti sulle prossime produzioni Marvel (come dettagli sulla trama
di Endgame, la trasformazione fisica di Thor, il ritorno di James
D’Arcy nei panni di Jarvis e il cameo di Robert
Redford).
Per
quanto riguarda Drumm, chi ha letto i fumetti saprà che l’eroe
viene scelto dall’occhio di Agamotto dopo l’abdicazione di Strange,
e diventa così il nuovo Mago Supremo della Terra con il nome di
Dottor Voodoo. Nel corso della sua storia combatte insieme ai Nuovi
Vendicatori contro chi vuole recuperare l’occhio e guadagnare il
potere di governare la Terra.
Clea invece è una supereroina
originaria della Dimensione Oscura, nipote del villain
Dormammu (già visto nel primo film di Doctor
Strange) e uno dei principali interessi amorosi di Stephen Strange
che sposerà ad un certo punto del suo percorso.
Possibile poi il ritorno in azione di
Tilda Swinton, che sarebbe in trattative per
riprendere il ruolo dell’Antico.
La Showtime ha diffuso il teaser
promo di Billions 5, l’annunciata quinta stagione
di Billions
che arriverà il prossimo anno. Il primo episodio di
Billions 5 arriveranno nella primavera del
2020.
Billions 5
In Billions 5 protagonisti sono il premio
Oscar, vincitore di Emmy e Golden Globe, Paul Giamatti e vincitore dell’Emmy e Golden
Globe
Damian Lewis, Billions
è una delle serie drammatiche più importanti della rete, con una
media di cinque milioni di spettatori settimanali su tutte le
piattaforme. Le prime tre stagioni di Billions
sono andate in onda in Italia su Sky Atlantic e sono disponibili su
Now Tv.
Quando tutti sono fuori per cercare
vendetta, nessuno è al sicuro. Bobby Axelrod (Lewis) e Chuck
Rhoades (Giamatti), ex nemici, e Wendy Rhoades (Maggie Siff),
moglie del primo e fidata consigliere del se condo, si sono uniti
per formare un’alleanza difficile da pensare ma molto efficace,
mirata allo sradicamento di tutti i loro rivali, tra cui Grigor
Andolov (guest star
John Malkovich), Taylor Mason (Asia
Kate Dillon), Brian Connerty (Toby Leonard Moore) e Waylon
“Jock” Jeffcoat (guest star Clancy Brown). L’ambizione e il
tradimento sono da sempre al centro di BILLIONS, e in questa
stagione tutti i personaggi scoprono esattamente quanto è alto il
prezzo che dovranno pagare per soddisfare tali esigenze. La serie
vede protagonisti nel cast anche David Costabile, Condola Rashad,
Kelly AuCoin, Jeffrey DeMunn e
Malin Akerman.
Billions è
stato creato e prodotto esecutivamente dagli showrunner Brian
Koppelman e David Levien. La serie è stata creata anche da
Andrew Ross Sorkin.
Salvate il soldato
Ryan ha contribuito alla divulgazione storica di uno dei
momenti peggiori e significativi della Seconda Guerra Mondiale,
ovvero Lo sbarco in Normandia. Questo film, uscito nel 1998, ha
saputo conquistare il mondo con la sua sincerità, la sua
delicatezza nel raccontare eventi realmente accaduti, coinvolgendo
lo spettatore ai massimi vertiici. Ecco, allora, dieci cose
da sapere su Salvate il soldato Ryan.
Salvate il soldato Ryan film
1. Ha avuto problemi con la
pubblicazione in India. Il film è stato bloccato dalla
Censor Board dell’India per la troppa violenza. Il Consiglio ha
chiesto tagli che Spielberg ha rifiutato di fare, decidendo,
quindi, di non pubblicare il film in India. Comprendendo la serietà
della situazione, l’allora Ministro dell’India ha visto da sé il
film e, impressionato, ha ordinato che venisse rilasciato senza
censure.
2. Talmente autentico da
essere applaudito dai veri veterani. Molti veterani del
D-Day si sono congratulati con il regista per l’autenticità del
film, così come l’attore James Doohan, meglio
conosciuto per aver interpretato Scotty nella serie Star
Trek (1966). Doohan perse il dito meglio della sua mano destra
e fu ferito ad una gamba durante la guerra. Inoltre, partecipò
all’invasione della Normandia il 6 giugno del 1944, a Juno Beach,
dove la 3° divisione di fanteria canadese guidò l’attacco. L’attore
ha elogiato
Spielberg per non aver lasciato da parte dettagli cruenti.
3. Non ha vinto come
Miglior Film per colpa di Harvey Weinstein. Nonostante il
film abbia vinto agli Oscar per le categoria di Miglior Regia,
Miglior Fotografia, Miglior Montaggio, Miglior Sonoro e Miglior
Montaggio Sonoro, non è riuscito a vincere il premio al Miglior
Film, perdendo contro Shakespeare in love (1998). Questa
mancanza è ritenuta come una delle maggiori controversie nel mondo
del cinema, specie per il fatto che Harvey Weinsterin, produttore del film
vincitore, faceva pressioni agli elettori dell’Academy, attaccando
Salvate il Soldato
Ryan per le sue inesattezza storiche.
Salvate il soldato Ryan
streaming
4. Il film è disponibile in
streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere il film,
è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle diverse
piattaforme di streaming digitale come Rakuten Tv, Chili, Google
Play, iTunes, Infinity, Netflix e Tim Vision.
Salvate il soldato Ryan cast
5. Tom Sizemore stava
combattendo una dipendenza da droghe. Pare che Steven Spielberg abbia dato un ultimatum
all’attore, tanto da volerlo sottoporre a test del sangue tutti i
giorni e, se solo avesse fallito una volta, sarebbe stato
licenziato, la sua parte sarebbe stata affidata a qualcun altro e
rigirata. Sizemore accettò la condizione e riuscì
a superare tutti i test. Tuttavia, l’attore sarebbe ricaduto
nell’abuso di droga diverse volte nella sua carriera successiva al
film.
6. Matt Damon è stato
scelto perché sconosciuto. Steven Spielberg,
regista del film, ha scelto Damon per il ruolo del soldato Ryan per il
semplice fatto che, all’epoca, era ancora sconosciuto ai più.
Tuttavia, il regista non si sarebbe mai immaginato che l’attore
avrebbe vinto un Oscar per Will Hunting – Genio ribelle
(1997) e che sarebbe diventato un star prima che il film fosse
uscito nelle sale.
7. Gli attori si sono
preparati ai loro ruoli. Tutti gli attori principali, ad
eccezione di Matt Damon, hanno partecipato a diversi giorni di
estenuanti allenamenti dell’esercito. Damon, a differenza degli
altri, è stato risparmiato in modo che gli altri attori avrebbero
risentito delle sue mancanze che avrebbero poi trasmesso nelle loro
esibizioni.
Salvate il soldato Ryan frasi
8. Un film fatto di frasi
iconiche. Un film come Salvate il soldato Ryan non poteva
non rimanere nell’immaginario collettivo anche grazie alle sue
frasi iconiche ed indimenticabili. Ecco qualche esempio:
La guerra educa i sensi, chiama in
azione la volontà, perfeziona la costituzione fisica, porta gli
uomini in una collisione così lesta e ravvicinata nei momenti
critici, che l’uomo misura l’uomo. (Caporale
Upham)
Jamees, meritatelo! (Cap.
Miller)
Beh, quello che voglio dire
signore, è che se Dio mettesse me e questo fucile di precisione a
una distanza massima di un miglio da Adolf Hitler, con una buona
visuale signore, fate i bagagli ragazzi, la guerra è finita, amen.
(Soldato Jackson)
Dimmi che ho condotto una buona
vita… dimmi che sono un brav’uomo. (James
Ryan)
Salvate il soldato Ryan trama
9. Uno scontro
impensabile. Il film inizia con il protagonista che,
grazie ad un flashback, torna indietro a quel fatidico 6 giugno
1944, il giorno dello sbarco in Normandia. Nessun tipo di
esercitazione avrebbe mai potuto preparare i soldati stanziati
sulla spiaggia di Omaha per poter affrontare al meglio il nemico e
lo scontro nel quale stanno per essere coinvolti.
10. Un capitano
valoroso. Nell’osservare la costa della Normandia, il
capitano John Miller sta pensando a come far superare tutti gli
ostacoli che si presenteranno, convinto che riuscire a salvarli sia
la più grande sfida che abbia mai dovuto affrontare nel corso della
guerra.
The Walk è un film
che ha riproposto al mondo le avventure di Philippe Petit, cercando
di coinvolgere lo spettatore con le sue acrobazie e con la
sensazione del vuoto sotto i piedi. Uscito nel 2015, questo film ha
conquistato il pubblico di mezzo mondo, tra peculiarità visive ed
interpretazioni emozionanti. Ecco, allora, dieci cose da
sapere su The Walk.
The Walk film
1. Pare che qualche
spettatore si sia sentito poco bene alla visione del film.
Durante la premiere di New York City, il realismo del climax di
tensione ha fatto in modo che alcuni spettatori soffrissero davvero
di vertigini e almeno un recensione lo ha confermato. Il regista
Robert Zemeckis ha risposto, però, che non
credeva a quanto detto, ma che comunque l’obiettivo era proprio
quello di creare delle vere vertigini.
2. Doveva avere un altro
titolo. Il titolo originale di questo
film era lo stesso del libro su cui è basato, ovvero To
Reach the Clouds. Successivamente, il titolo è stato
modificato in To Walk the Clouds e, infine, è diventato
semplicemente The Walk.
The Walk streaming
3. Il film è disponibile in
streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo
film è bene sapere che il film è presente sulle diverse piattaforme
di streaming digitale legale come Chili, Google Play, Rakuten Tv e
iTunes.
The Walk cast
4. Joseph Gordon-Levitt ha
avuto un maestro d’eccezione. Philippe Petit ha personalmente insegnato
all’attore
come camminare su una corda tesa. Quando è iniziato l’allenamento,
Petit ha previsto che Gordon-Levitt non avrebbe avuto bisogno di non
più di otto giorni per imparare a camminare sul filo da solo, cosa
che si è avverata.
5. Gordon-Levitt si è
preparato al ruolo in maniera inusuale. Per farsi un’idea
della distanza e dall’altezza del percorso compiuto a piedi,
l’attore è andato al memoriale del World Trade Center dove ci sono
i due vasconi che rappresentano le due torri che, originariamente,
erano situate lì. Ha anche raccontato la sua esperienza quando ha
visitato l’osservatorio di una delle torri nell’estate del 2001,
dicendo che “sembrava più essere in cielo che essere in alto su di
una costruzione”.
The Walk trailer
6. Un trailer da
vertigini. Prima di vedere questo film, potrebbe essere
oppurtuno visionare il trailer e capire se possa essere un film
adatto alla propria persona.
The Walk trama
7. Una storia vera sullo
schermo. Questo film, diretto da Robert Zemeckis, racconta
la storia vera di una giovane sognatore, il funambolo Philippe
Petit, che diventerà famoso per la sua traversata storica e molto
pericolosa: attraversare le Torri Gemelle del World Trade Center su
di un filo d’acciaio e senza nessuna sicurezza.
8. Un sfida contro
tutti. Quella di Petit è una vita con tanti ostacoli: la
sua famiglia non approva il suo interesse verso i giochi circensi e
il funambolismo, arrivando a cacciarlo di casa, la paura fa la sua
parte e i divieti delle forze dell’ordine si fanno insistenti. Ma
mai come questa volta, il suo progetto diventa una sfida e, infine,
una vittoria.
The Walk libro
9. È l’adattamento di un
libro. The Walk è si basa sul libro Toccare le nuvole fra
le Twin Towers. I miei ricordi di funambolo (in originale il titolo
è To Reach the Clouds). Questo libro è stato scritto dallo stesso
Philippe Petit nel 2002, poi ripubblicato con il titolo di The
Walk.
10. Non è la prima volta
che viene trasposto sul grande schermo. A dispetto di
quanto si potrebbe pensare, The Walk è il terzo adattamento che
viene fatto di questo film. Infatti, nel 1984 era uscito il corto
High Wire, mentre nel 2008 è stato realizzato il documentario Man
on Wire – Un uomo tra le Torri, vincitore del Premio Oscar per Il
Miglior Documentario nel 2009.
Still Alice è un
film che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo grazie alla
sua sensibilità e alla sua profondità nell’analizzare ed affrontare
una tema che non è per nulla comune nella società odierna:
l’Alzheimer precoce.Questo film vuole farsi portavoce delle persone
che devono convivere con questa malattia e chi gli sta a fianco,
forte anche delle intense interpretazioni degli attori
protagonisti. Ecco, allora, dieci cose da sapere su Still
Alice.
Still Alice film
1. Uno dei registi ha
sofferto di SLA. Il co-regista del
film, Richard Glatzer, era malato di SLA, Sclerosi
Laterale Amiotrofica e non poteva parlare. Tuttavia, ha diretto il
film usando un’applicazione di sintesi vocale sul suo iPad. Sia
Julianne Moore che Kristen Stewart hanno dedicato la loro Ice
Bucket Challenge a Glatzer, morto pochi mesi dopo la fine delle
riprese del film.
2. Il film è stato vittima
di un attacco hacker. Alla fine del 2014, la Sony Pictures
ha subito un grosso attacco ai loro sistemi informatici, in cui le
informazioni aziendali riservate e diversi film inediti sono stati
pubblicati per il consumo pubblico. Tra le altre cose, si sono
verificati dei download di qualità di film in DVD che non erano
ancora usciti.
3. C’è un collegamento alla
vita reale di Alec Baldwin. Alice viene mostrata come una
giocatrice compulsiva di Words With Friends. L’attore, che nel film
interpreta il marito della protagonista, è stato notoriamente
scaraventato fuori dall’aereo, prima del decollo, nel 2011 perché
si era rifiutato di smettere di giocare e di spegnere il
telefono.
Still Alice Streaming
4. Il film è disponibile in
streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere
Still Alice, è possibile farlo grazie alla sua presenza
sulle varie piattaforme di streaming digitale legale come Chili,
Google Play e Rakuten Tv.
Still Alice trailer
5. Molte emozioni
condensate in pochi minuti. Prima di vedere l’intero film,
è opportuno guardare il trailer di Still Alice per rendersi conto
se sia un film adatto alla propria persona e per lasciarsi
trascinare dalla sequela di emozioni che vengono espresse in questi
pochi minuti. Inoltre, è possibile vedere chi faccia parte del cast
e di come sia importante la tematica affrontata nel
lungometraggio.
Still Alice trama
6. Una diagnosi
devastante. Il film racconta la storia di Alice, madre e
moglie cinquantenne ed apprezzata, quanto stimata, professoressa di
linguistica presso la Columbia University. Una serie di
avvenimenti, come dimenticare un termine importante durante una
conferenza e non capire più in che zona del campus universitario si
trovi dopo aver fatto jogging, le fanno pensare di avere un tumore
al cervello. Tuttavia, il neurologo le avanza una diagnosi più
devastante, ovvero il fatto di avere una forma di Alzheimer
precoce.
Still Alice cast
7. Julianne Moore ha
rischiato di non girare il film. Secondo Lisa
Genova, autrice del libro da cui il film è stato tratto,
prima di scrittura la Moore, la parte è stata offerta a
Michelle Pfeiffer,
Julia Roberts,
Diane Lane e Nicole Kidman, ma tutte hanno rifiutato.
8. La Moore ha fatto
ricerche per il suo ruolo. L’attrice ha intervistato
consulenti dell’Associazione Nazionale Alzherimer durante la sua
ricerca per il suo ruolo. Inoltre, ha subito anche il test standard
di memoria per verificare la presenza della malattia,
superandolo.
9. Alec Baldwin deve
ringraziare la Moore. L’attore,
infatti, è stato incluso nel cast del film anche e soprattutto per
il fatto che la sua collega lo ha suggerito per il ruolo del Dr.
John Howland: i due, infatti, volevano lavorare di nuovo
insieme.
Still Alice libro
10. È l’adattamento di un
romanzo. Still Alice è un adattamento del romanzo
Perdersi, scritto da Lisa Genova, una neuroscienziata, nel
2007, famoso per aver riscosso un gran successo e per aver
approfondito un tema mai davvero affrontato in questo senso.
Patria, corpo, anima, dignità: la
società contemporanea sa togliere sin troppo bene. Per questo è
giusto raccontarlo. Location Negata è una sezione a cui
l’Ischia Film Festival tiene molto. Perché i film
che ne hanno fatto parte nel corso degli anni raccontano di luoghi
perduti o sperduti, che ci saranno, o che non dovrebbero esistere
nel loro negare l’essenza stessa dell’essere umani.
I direttori artistici Michelangelo
Messina e Boris Sollazzo e i componenti del comitato di selezione
ne hanno scelti di molto diversi. Si va dal Rwanda del genocidio
dei Tutsi del 1994, all’assordante silenzio di Aleppo devastata
dalla guerra, dalla California sulle coste del Portogallo, alla
Napoli contemporanea raccontata nei Selfie #nofilter di due ragazzi
in cerca di un futuro.
Negata è la patria per chi è
costretto a lasciarla e non gli viene data l’opportunità di avere
una nuova casa dove poter mettere radici, come accade alla giovane
protagonista di Mama. Location Negata è la fotografia di una realtà
contemporanea dura, contraddittoria, dolorosa, come quella
raccontata ne Il sorriso del gatto di Mario Brenta e Karine de
Villers o con gli strani pesci di Giulia Bertoluzzi. La fotografia
di un mondo che si sta perdendo, e che attraverso il racconto dello
stesso si cerca di salvare.
IN CONCORSO – Location Negata
Aleppo: The silence of the war (Iran,
2019) di Amir Osanlou
Anything for the ones we love (Canada,
2019) di Louise Marie Beauchamp
California (Portogallo, 2018) di Nuno
Baltazar
Children of spring (Germania, 2019) di
Dusan Solomun
Footstep (Turchia, 2018) di Haydar
Demirtas
Frontiera (Italia, 2018) di Alessandro
Di Gregorio
Mama (Spagna, 2018) di Eduardo
Vieitez
Rwanda (Italia, 2018) di Riccardo
Salvetti
Selfie (Italia, 2019) di Agostino
Ferrente
Silence (Iran, 2018) di Mahdi
Borjan
Il sorriso del gatto (Italia, 2019) di
Mario Brenta e Karine de Villers
Eagle Pictures ha
diffuso il trailer ufficiale di Domino, il nuovo
film di Brian De Palma con protagonista
Nikolaj Coster-Waldau, Carice Can HouteneGuy Pearce.
La pellicola arriverà al cinema l’11 Luglio.
Nel film in un mondo
devastato da terrore e sospetti, Christian, un poliziotto di
Copenaghen, cerca giustizia per l’omicidio del suo collega per mano
di Imran, un soldato dell’ISIS. A caccia del killer, Christian e
una collega poliziotta finiscono travolti in un frenetico
inseguimento in cui è coinvolto anche un agente doppiogiochista
della CIA, che usa Imran come pedina per incastrare altri membri
dell’ISIS. Presto il protagonista si ritroverà in una corsa contro
il tempo, non solo per avere la sua vendetta ma anche per salvare
la propria vita.
Nikolaj
Coster-Waldau è stato trai protagonista
dell’ottava e ultima stagione della premiata serie della HBO,
Game Of Thrones, nel ruolo di “Jamie
Lannister”. La serie acclamata dalla critica, creata da David
Benioff e D.B. Weiss, è basata sui romanzi best-seller di George R.
R. Martin. Nel 2018, la serie ha vinto il suo terzo Emmy nella
categoria “Outstanding Drama Series” e Nikolaj ha ricevuto le
nomination per i seguenti premi: Primetime Emmy, Screen Actors
Guild, Critic’s Choice e People’s Choice.
Brian De
Palma è un regista di fama mondiale, noto per aver
lavorato con un numero impressionante di nomi illustri del mondo
del cinema. De Palma ha ottenuto il suo primo successo con Le due
sorelle, lanciando e affermando il suo stile unico e iconico. Ha
lavorato con scrittori che vanno da Paul Schrader a John Farris a
Oliver Stone, tra molti altri. Tra i tanti successi conseguiti, nel
1963 ha diretto Oggi sposi, dando a un ventenne Robert De Niro il
suo primo ruolo cinematografico. L’horror psicologico
Carrie – Lo sguardo di satana, interpretato da Sissy
Spacek e basato sul romanzo di Stephen King, fu il suo primo grande
successo commerciale nel 1976.