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Ryan Gosling torna al genere sci-fi con The Hail Mary

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Ryan Gosling torna al genere sci-fi con The Hail Mary

Arriva da Deadline la notizia che la MGM è in trattative per acquistare i diritti di sfruttamento cinematografico di The Hail Mary, il nuovo romanzo di Andy Weir, autore di The Martian, il libro che ispirò lo sci-fi omonimo di Ridley Scott. Il film basato sul nuovo romanzo di Weir avrà come protagonista Ryan Gosling, che sarà coinvolto nel progetto anche in qualità di produttore insieme a Ken Kao.

Il film segnerà per Gosling un ritorno al genere sci-fi dopo dopo Blade Runner 2049 di Denis Villeneuve e First Man – Il primo uomo di Damien Chazelle, regista con cui aveva già lavorato nell’acclamatissimo La La Land. Il romanzo di Weir, che sarà pubblicato nel corso del 2021 in America, è descritto come il racconto solitario di un astronauta su una nave spaziale che ha il compito di salvare il pianeta. Gosling avrà proprio il ruolo dell’astronauta protagonista.

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Ryan Gosling è noto per film quali Crazy, Stupid, Love, Le idi di marzo, Drive e Come un tuono. Ha ricevuto due nomination all’Oscar (Half Nelson e il sopracitato La La Land) e cinque candidature ai Golden Globes, vincendone uno per il musical di Chazelle. Nel 2014 ha debuttato alla regia con Lost River.

The Batman: John Turturro e la sua passione per il personaggio

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The Batman: John Turturro e la sua passione per il personaggio

La produzione di The Batman è stata momentaneamente sospesa a causa della pandemia di Covid-19. In attesa di scoprire quando le riprese potranno ufficialmente ripartire, sono arrivate nuove dichiarazioni da parte dell’attore John Turturro in merito al suo personaggio nell’attesissimo cinecomic di Matt Reeves.

In una recente intervista pubblicata da Inquirer, l’attore ha parlato del boss Carmine Falcone, il villain che interpreterà nel film, rivelando di essere sempre stato legato al personaggio di Batman, nonostante durante la sua adolescenza abbia preferito un altro eroe mascherato, ossia… Zorro! Queste le sue dichiarazioni:

“Interpreto il cattivo. Amavo Batman da ragazzino, ma la verità è che sono un fan di Zorro (ride). Non c’è Batman senza Zorro. Quando avevo 5 anni, pensavo di essere Zorro usando semplicemente una spada. Avevo un bastoncino con cui colpivo più padre per tutto il tempo. Poi, quando è arrivato Batman in televisione, è stata una fortissima emozione.”

L’attore ha poi aggiunto: “Ho letto alcuni dei fumetti. Mio figlio legge sempre i fumetti della DC. Quindi per anni ho avuto a che fare con queste cose. Mi piace molto Matt Reeves come regista. E poi il cast è davvero interessante.”

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of JusticeJustice LeagueWonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

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The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Star Wars IX: la sceneggiatura di Colin Trevorrow in versione animata

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La versione di Star Wars IX di Colin Trevorrow prende vita grazie ad un nuovo video in versione animata che immagina come sarebbe stato il film diretto dal regista di Jurassic World. Assunto in origine per terminare la Saga degli Skywalker, nel settembre del 2017 Trevorrow annunciò di aver abbandonato il progetto a causa di alcune divergenze creative con la Lucasfilm, che allora “ripiegò” su J.J. Abrams, il quale aveva già diretto Il Risveglio della Forza nel 2015.

Negli ultimi mesi sono emersi online numerosi dettagli a proposito della sceneggiatura che Colin Trevorrow scrisse per Star Wars Episodio IX, dettagli che ci hanno permesso di comprendere meglio come sarebbe stata la sua versione del film, indubbiamente molto diversa da quella portata al cinema da Abrams. Il film di Trevorrow avrebbe dovuto intitolarsi Duel of the Fates: per scoprire tutti i dettagli, vi rimandiamo al nostro articolo dedicato.

Adesso, grazie al canale YouTube Mr. Sunday Movies, è stata realizzata una clip animata di 5 minuti e mezzo che immagina come sarebbe stata la versione di Trevorrow di Star Wars IX. Il video include anche i concept realizzati per il film da Ethan Taylor, di cui vi abbiamo parlato anche noi diverse settimane fa.

Potete ammirare il video di seguito:

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Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam DriverDaisy RidleyJohn Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

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Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Fonte: ScreenRant

Birds of Prey: la video ricetta per l’egg sandwich di Harley Quinn

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Fan di Birds of Prey e, soprattutto, di Harley Quinn, questa è la news che fa al caso vostro: se siete alla ricerca di una nuova ricetta da sperimentare durante queste settimane di reclusione forzata, sappiate che da oggi avrete a disposizione le istruzioni per realizzare l’iconico egg sandwich a cui Margot Robbie è tanto “affezionata” nel film diretto da Cathy Yan.

La ricetta è stata svelata – attraverso un video realizzato in esclusiva per Variety – da Bruno Oliver, che nel film interpreta il cuoco Sal che prepara i panini di cui la Mattacchiona è così ghiotta. La ricetta include bacon, uova, formaggio americano e del pane a forma di ciabatta. A causa della pandemia di Covid-19, Oliver ha svelato di aver dovuto girare quattro negozi per trovare tutti gli ingredienti e poter realizzare la video ricetta.

Alla celebre rivista l’attore ha spiegato che, inizialmente, non riusciva a capire che importanza potesse avere all’interno della storia il sandwich all’uovo, fino a quando non ha poi visto il film: “Ho letto molto cose in merito al significato che si cela dietro al panino nel film. È una sorta di metafora dell’emancipazione di Harley. E poi, è importante sottolineare che Sal è l’uomo uomo con cui Harley non si scontra nel film…”

Potete vedere la video ricetta – via YouTube – di seguito:

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Birds of Prey, diretto da Cathy Yan, è uscito nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya) e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).

Ewan McGregor interpreta invece uno dei due principali villain del film, Maschera Nera, alter ego di Roman Sionis. Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham City.

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Di seguito la nuova sinossi ufficiale:

Avete mai sentito la storia del poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz, puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra scelta che allearsi per abbattere Roman.”

Ryan Reynolds per l’adattamento Netflix di Dragon’s Lair

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Ryan Reynolds per l’adattamento Netflix di Dragon’s Lair

Arriva da Variety la notizia che, dopo 6 Underground di Michael Bay e il prossimo Red Notice con Dwayne Johnson e Gal Gadot, Ryan Reynolds porterà avanti la sua collaborazione con Netflix grazie ad un nuovo entusiasmante progetto: si tratta dell’adattamento live action di Dragon’s Lair, il videogioco arcade pubblicato da Cinematronics negli anni ’80 e basato sui filmatio a cartone animato realizzati dalla Don Bluth Animation.

Ryan Reynolds sarà coinvolto nel progetto in qualità di attore e produttore. Un live action di Dragon’s Lair è in cantiere a Hollywood da quasi 40 anni. La sceneggiatore del film porterà la firma di Dan e Kevin Hageman, noti per aver contribuito alla storia di The LEGO Movie e per aver firmato la sceneggiatura di Scary Stories to Tell in the Dark. 

Il protagonista del videogioco è il cavaliere Dirk the Daring (Dirk l’Ardito) che ha il compito di salvare la bella principessa Daphne dal crudele drago Singe che si nasconde in un castello stregato. Dirk deve superare indenne tutte le insidie che si celano in ogni stanza del castello per cercare di giungere nella tana del drago e liberare Daphne, tenuta prigioniera in una sfera di cristallo.

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Per Ryan Reynolds, Dragon’s Lair rappresenterà la terza incursione nel mondo dei videogame, dopo aver preso già parte a Pokémon – Detective Pikachu (in cui ha prestato la voce al celebre Pikachu nella versione originale) e alla commedia fantastica Free Guy – Eroe per gioco, che dovrebbe arrivare nelle sale americane il prossimo 3 luglio.

Jessica Chastain rifiutò il ruolo di Christine in Doctor Strange

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Jessica Chastain rifiutò il ruolo di Christine in Doctor Strange

Nonostante Doctor Strange sia stato, in generale, molto apprezzato dai fan, in molti hanno recriminato al film di Scott Derrickson il modo in cui è stato trattato il personaggio di Christine Palmer interpretato da Rachel McAdams. Gli amanti del personaggio, infatti, non hanno visto l’Infermiera di Notte che hanno imparato ad amare grazie ai fumetti, ma soltanto un personaggio utilizzato come semplice interesse amoroso di Stephen Strange: nel sequel, Doctor Strange in the Multiverse of Madness, è stato già confermato che la McAdams non ci sarà.

Adesso, in una recente intervista con Junkfood Cinema, lo sceneggiatore di Doctor Strange, C. Robert Cargill, ha rivelato che prima di Rachel McAdams, in realtà, la parte era stata proposta a Jessica Chastain, la quale rifiutò il ruolo. Lo sceneggiatore ha spiegato perché: Questa è la cosa interessante che Hollywood sta iniziando a scoprire: molte delle attrici là fuori vogliono essere dei supereroi proprio come i loro colleghi maschi. So che questa cosa è successa con Scott Derrickson. È andato da Jessica Chastain per cercare di averla in Doctor Strange, perché la stavamo considerando per la parte di Christine.”

Cargill ha poi aggiunto: “Lei ha risposto: ‘Guarda, questo progetto sembra fantastico, e mi piacerebbe farlo. Ma ho solo una possibilità di essere in un film Marvel e diventare un personaggio Marvel; mi sono allenata e voglio davvero indossare un mantello’. È stato il rifiuto più bello di sempre. Voleva essere in un film Marvel, ma voleva essere il supereroe, non la tosta Infermiera di Notte.”

Quel “desiderio di indossare un mantello” ha poi spinto Jessica Chastain ad accettare il ruolo della villain Vuk in X-Men: Dark Phoenix, scelta che non si è rivelata particolarmente acuta, non solo per l’accoglienza che il film ha ricevuto, ma anche per le critiche che sono state mosse al suo personaggio, di fatto poco tratteggiato e mal sfruttato all’interno del cinecomic.

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Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. Le riprese dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

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Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 7 maggio 2021.

Star Wars IX: il finale con i Fantasmi di Forza di Kylo e Anakin

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Star Wars IX: il finale con i Fantasmi di Forza di Kylo e Anakin

I Fantasmi di Forza di Kylo Ren e di Anakin Skywalker appaiono nel finale di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker in un bellissimo fan edit che immagina una conclusione alternativa per il film di J.J. Abrams che ha chiuso ufficialmente la Saga degli Skywalker.

Nella scena finale de L’Ascesa di Skywalker, dopo aver festeggiato la vittoria della Resistenza, Rey si reca su Tatooine nella vecchia casa degli Skywalker: lì seppellisce le spade laser appartenute alla famiglia Skywalker, per poi accendere temporaneamente la sua nuova spada dal colore giallo, e, dopo aver visto i fantasmi di Forza di Luke e Leia e aver ottenuto la loro approvazione, decide di assumere il cognome di “Skywalker”.

Adesso, un video fan edit diffuso su Reddit dall’utente Zilliongamer immagina che nel commovente finale del film, insieme ai Fantasmi di Forza di Luke e Leia, appaiano a Rey anche quelli di Kylo Ren e di Anakin Skywalker, probabilmente il finale che molti fan avrebbero voluto vedere e che ricorda maggiormente (proprio per la presenza di Anakin) quello de Il Ritorno dello Jedi

Potete vedere il video cliccando sull’immagine di seguito:

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Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam DriverDaisy RidleyJohn Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

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Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Fonte: ScreenRant

Dominic West: 10 cose che non sai sull’attore

Dominic West: 10 cose che non sai sull’attore

Negli anni l’attore Dominc West ha guadagnato sempre più popolarità agli occhi di critica e pubblico recitando in celebri titoli per il cinema, che gli hanno permesso di confrontarsi con rinomati registi e attori. A renderlo famoso, però, è stata in particolare la televisione, essendo stato il protagonista di una delle più apprezzate serie TV degli ultimi decenni.

Ecco 10 cose che non sai di Dominic West.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Dominic West moglie

Dominic West: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. La carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 1995 con il film Riccardo III. Successivamente partecipa ai film Surviving Picasso (1996), Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999), 28 giorni (2000), Chicago (2002), Mona Lisa Smile (2003), con Julia Roberts, The Forgotten (2004), Hannibal Lecter – Le origini del male (2007), 300 (2007), Centurion (2010), Johnny English – La rinascita (2011), John Carter (2012), Genius (2016), con Colin Firth e Jude Law, Money Monster – L’altra faccia del denaro (2016), di Jodie Foster, The Square (2017), con Claes Bang e Elisabeth Moss (2017), Colette (2018) e Tomb Raider (2018).

9. È noto come protagonista di una serie TV. Il primo grande successo per l’attore arriva nel 2002, quando viene scelto per essere il protagonista della serie The Wire, nel ruolo del detective James McNulty. La serie andrà avanti fino al 2008, permettendo all’attore di diventare un volto noto. Successivamente torna sul piccolo schermo per le serie The Hour (2011-2012), The Affair: Una relazione pericolosa (2014-2019), I miserabili (2018-2019), Brassic (2019) e Stateless (2020).

8. È stato nominato per importanti premi. Grazie al suo ruolo nella serie The Affair, l’attore ha potuto ottenere importanti riconoscimenti che hanno contribuito ad accrescere la sua popolarità. Viene infatti nominato come miglior attore in una serie drammatica ai Golden Globe nel 2015, mentre nel 2016 e nel 2017 vince il premio come miglior attore per la medesima serie.

Dominic West: moglie e figli

7. È sposato. Dal 2010 l’attore è sposato con la produttrice Catherine Fitzgerald, con cui aveva intrapreso una relazione già dieci anni prima. Particolarmente riservata, la coppia ha raramente reso pubblici aspetti della propria vita sentimentale, limitandosi ad annunciare la nascita dei loro quattro figli, nati rispettivamente nel 2006, 2008, 2009 e 2015.

6. Ha una figlia da una precedente relazione. Nel 1998 nasce la prima figlia dell’attore, avuta da una sua relazione con l’aristocratica Polly Astor. Sulla loro storia vi sono pochissimi dettagli, poiché i due furono particolarment riservati a riguardo.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Dominic West Jean Valjean

Dominic West in Star Wars

5. Ha avuto un cameo in un film della celebre saga. Nel 1999, ancora alle prime esperienze cinematografiche, l’attore prende parte al film Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, nel ruolo di una delle guardie del palazzo dove alloggia la principessa Padme. All’epoca nessuno fece caso al cameo, ma quando West divenne un attore noto, in molti riconobbero il suo volto all’interno del celebre film.

Dominic West è Jean Valjean in I Miserabili

4. Aveva inizialmente rifiutato il ruolo. Quando all’attore fu proposto di interpretare il crudele Jean Valjean nella miniserie I miserabili, l’attore rifiutò la parte, spaventato all’idea di assumere un ruolo tanto iconico e già interpretato da grandi attori. Dopo alcune settimane però, in cui l’attore ebbe modo di leggere il romanzo da cui era tratta la storia, decise di ripensarci e accettare, affascinato dal personaggio.

3. Veniva trattato in modo poco amichevole da un collega. Uno dei personaggi chiave della storia, oltre a Jean Valjean, è Javert. Nella miniserie questi è interpretato dall’attore David Oyelowo, il quale inizialmente non diede affatto confidenza a West, anzi evitandolo durante l’intero periodo delle riprese. Soltanto alla fine si spiegò, affermando di averlo evitato per mantenere vivo il conflitto presente tra i loro rispettivi personaggi.

2. È entusiasta del tempo avuto per lavorare al personaggio. Una delle cose che l’attore ha apprezzato di più del lavorare alla serie è il tempo che ha potuto impiegare nello studio, nella costruzione e nell’evoluzione del suo personaggio. West ha infatti affermato che al cinema è raro poter avere tale possibilità, e che invece ciò permette di entrare in maggior contatto con il ruolo da ricoprire.

Dominic West: età e altezza

1. Dominic West è nato a Sheffield, in Inghilterra, il 15 ottobre 1969. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Adriano Giannini: 10 cose che non sai sull’attore

Adriano Giannini: 10 cose che non sai sull’attore

Apprezzato interprete cinematografico, Adriano Giannini si è negli anni costruito una carriera all’insegna della versatilità, distinguendosi in diversi ambiti. Grazie al suo talento ha poi avuto modo di partecipare anche a film internazionali, imponendosi all’attenzione della critica e di un pubblico ben più ampio.

Ecco 10 cose che non sai di Adriano Giannini.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Adriano Giannini: i suoi film

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema con il film Alla rivoluzione sulla due cavalli (2001), per poi ottenere maggior notorietà con Travolti dal destino (2002). Negli anni seguenti recita in Le conseguenze dell’amore (2004), Ocean’s Twelve (2004), pellicola con Matt Damon, Brad Pitt e George Clooney, Nero bifamiliare (2007), Sandre nella pioggia (2008), La casa sulle nuvole (2009), Baciami ancora (2010), di Gabriele Muccino con Claudio Santamaria, Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi e Vittoria Puccini, Il principe del deserto (2011), Un matrimonio da favola (2014), Una donna per amica (2014), Senza nessuna pietà (2014), La foresta di ghiaccio (2014), Il colore nascosto delle cose (2017) e Vivere (2019).

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Giannini alterna il cinema alla televisione, partecipando per il piccolo schermo a miniserie come Luisa Sanfelice (2004), L’isola dei segreti – Korè (2009), Missing (2012), In Treatment (2013-2016), dove ricopre il ruolo di Pietro accanto all’attore Sergio Castellitto, e Boris Giuliano – Un poliziotto a Palermo (2016). Recita inoltre nel film Il coraggio di vincere (2017).

8. È un noto doppiatore. Nel corso della sua carriera l’attore non ha mai lasciato da parte la propria passione per il doppiaggio. Negli anni è infatti stato la voce di importanti attori come Joaquin Phoenix, Tom Hardy, Heath Ledger, Christian Bale e Jude Law. È stato inoltre la voce italiana del personaggio interpretato da Matthew McConaughey nella serie True Detective.

Adriano Giannini e Gaia Trussardi

7. Si è sposato. Nell’agosto del 2019 arriva la notizia che l’attore si è sposato in gran segreto con l’imprenditrice Gaia Trussardi. I due sono stati visti insieme per la prima volta nel 2017, e da allora hanno sempre condotto una vita sentimentale particolarmente riservata. I due si sono sposati tra pochi intimi all’Isola d’Elba.

Adriano Giannini: chi è suo padre

6. È figlio di un noto attore. Adriano Giannini è il figlio del celebre Giancarlo Giannini, tra gli attori più apprezzati e premiati della storia del cinema italiano, noto per film come Pasqualino settebellezze e Travolti da un insolito destino nell’azzuro mare d’agosto. Giannini ebbe Adriano dal matrimonio con l’attrice Livia Giampalmo.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Adriano Giannini Joker

Adriano Giannini è la voce di Joker

5. Ha doppiato in più occasioni il noto personaggio. La fama di Giannini come doppiatore raggiunge il picco nel 2008, quando presta la propria voce per il doppiaggio italiano di Il cavaliere oscuro, dove ricopre il personaggio del Joker. Nel 2019 torna a dar voce italiana all’iconico personaggio per il film Joker, incentrato proprio sul malvagio clown.

4. Condivide il personaggio con suo padre. Un’altra curiosità legata al rapporto tra Giannini e il Joker è quella che vede il suo doppiaggio del personaggio come fosse stato ereditato dal padre. Giancarlo era infatti la voce italiana del Joker di Jack Nicholson nel film Batman del 1989.

3. È stato premiato per il suo doppiaggio. Nel 2009 l’attore riceve il Nastro d’argento per il suo doppiaggio del Joker interpretato da Heath Ledger. Il celebre villain di Gotham City porta fortuna all’attore, che nel 2019 ottiene il premio come miglior voce maschile del 2019 al Gran Premio Internazionale di Doppiaggio per il lavoro svolto sul Joker di Joaquin Phoenix.

Adriano Giannini è su Instagram

2. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 27,3 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito convidere fotografie scattate in momenti di svago, ma anche nei posti da lui visitati. Non mancano poi anche immagini promozionali dei suoi progetti da attore o di tematiche che gli stanno a cuore.

Adriano Giannini: età e altezza

1. Adiano Giannini è nato a Roma, Italia, il 10 maggio 1971. L’attore è alto complessivamente 180 centimetri.

Fonte: IMDb

Giorgio Pasotti: 10 cose che non sai sull’attore

Giorgio Pasotti: 10 cose che non sai sull’attore

Noto attore italiano, Giorgio Pasotti si è negli anni affermato recitando in noti lungometraggi nazionali, spaziando dalla commedia al dramma e affermandosi per la sua versatilità. Ha poi conquistato il grande pubblico prendendo parte a note produzioni televisive, grazie alle quali si è svelato come attore completo.

Ecco 10 cose che non sai di Giorgio Pasotti.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Giorgio Pasotti instagram

Giorgio Pasotti: i suoi film e i programmi televisivi

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attore debutta al cinema nel 1991 con il film L’anno del terrore, per poi recitare in I piccoli maestri (1998), Ecco fatto (1998), di Gabriele Muccino, L’ultimo bacio (2000), Dopo mezzanotte (2004), Quale amore (2005), Le rose del deserto (2006), Baciami ancora (2010), dove recita accanto agli attori Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Pierfrancesco Favino e Claudio Santamaria. È poi tra i protagonisti di La grande bellezza (2013), accanto a Toni Servillo, e prende parte a Sapore di te (2014), Un matrimonio da favola (2014), Mio papà (2014), e Nove lune e mezza (2017), di Michela Andreozzi.

9. Ha presto parte a produzioni televisive. Negli anni l’attore recita anche per la televisione, divenendo famoso per il ruolo dell’ispettore Paolo Libero nella serie Distretto di polizia (2002-2005). Recita poi in E poi c’è Filippo (2006), La scelta di Laura (2009), Il mistero sottile (2016-2017), Il capitano Maria (2018), La compagnia del cigno (2019) e Il silenzio dell’acqua (2019), accanto all’attrice Ambra Angiolini.

8. Ha ricevuto importanti riconoscimenti. Nel 2005 l’ottore ottiene la sua prima candidatura ai David di Donatello come miglior attore per il film Dopo mezzanotte, dove interpreta il personaggio di Martino. Nello stesso anno l’attore viene premiato al Festival di Berlino come miglior stella emergente del cinema italiano.

Giorgio Pasotti è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 127 mila persone. All’interno di questo Pasotti è solito condividere diverse tipologie di fotografie, da quelle scattate in momenti di svago a quelle ritraenti luoghi o curiosità da lui viste. Non mancano però anche numerose immagini promozionali dei suoi progetti da interpreti.

Giorgio Pasotti ed Elisa

6. Ha avuto una relazione con la celebre cantante. Nel 2001 l’attore partecipa al videoclip del brano Luce (tramonti a nord est), della cantante Elisa. Con lei intraprende una relazione, di cui tuttavia si hanno pochi dettagli. I due, molto riservati, evitano infatti di condividere in modo pubblico la propria storia sentimentale, di cui per tanto non si sa con esattezza l’anno in cui sia terminata.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Giorgio Pasotti La grande bellezza

Giorgio Pasotti: ha una figlia

5. È padre di una bambina. Nel gennaio del 2010 l’attore diventa padre per la prima volta, insieme all’allora compagna Nicoletta Romanoff. La relazione dei due dura fino al 2016, momento in cui si separano citando differenze inconciliabili. Nonostante ciò, rimangono in buoni rapporti anche per crescere la figlia.

Giorgio Pasotti in La grande bellezza

4. Ha interpretato il personaggio di Stefano. Nel film La grande bellezza, premiato con l’Oscar, l’attore è Stefano, uomo particolare e misterioso, il quale possiede una valigetta con le chiavi dei più bei palazzi di Roma, inaccessibili a tutti tranne che a lui. L’attore lo ha descritto come il custode della “grande bellezza” di cui parla il film.

3. Ha lavorato personalmente al look del personaggio. Tra i motivi che hanno portato alla scelta di Pasotti per il ruolo vi è la grande disponibilità dell’attore a mettersi in gioco con look sempre diversi. Per il personaggio di Stefano ha infatti personalmente ideato alcune soluzioni visive poi finite nel film, come ad esempio il bastone da appoggio.

Giorgio Pasotti in Baciami ancora

2. Si è trasformato esteticamente per il ruolo. Per riprendere, a quasi dieci anni di distanza, il personaggio di Adriano in Baciami ancora, l’attore si è sottoposto ad un processo di trasformazione estetica che lo ha portato a sfoggiare una calvizie, ottenuta tramite il trucco. Appena uscito dal carcere, il personaggio doveva infatti avere un aspetto decisamente sfatto.

Giorgio Pasotti: età e altezza

1. Giorgio Pasotti è nato a Bergamo, Italia, il 22 giugno 1973. L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.

Fonte: IMDb

Issa Rae: 10 cose che non sai sull’attrice

Issa Rae: 10 cose che non sai sull’attrice

Nota a livello televisivo e cinematografico, l’attrice Issa Rae si è negli anni distinta per le sue scelte, che l’hanno portata a partecipare a titoli di grande successo. Distintasi anche come sceneggiatrice e produttrice, la Rae ha dimostrato di essere una personalità attenta e interessata ad ogni aspetto della vita di un film o di una serie, qualità che non fanno che conferirle ulteriore prestigio.

Ecco 10 cose che non sai di Issa Rae.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

issa-rae-insecure

Issa Rae: i suoi film e le serie TV

10. È nota per i suoi ruoli televisivi. L’attrice ottiene una prima notorietà grazie alla serie The Misadventures of Awkward Black Girl (2011-2013), per poi prendere parte a titoli come The Number (2012-2013), True Friendship Society (2013), al film televisivo Rubberhead (2014), e alla serie Insecure (2016-2018), che le permette di raggiungere grande popolarità e importanti riconoscimenti critici. Nel 2019 recita invece nella serie A Black Lady Sketch Show.  

9. Ha recitato in film per il cinema. Dopo un esordio cinematografico avvenuto con A Bitter Lime, per poi ottenere popolarità grazie al ruolo di April Ofrah in Il coraggio della verità – The Hate U Give (2018), dove tra gli altri recita insieme all’attore Anthony Mackie. Tornerà poi al cinema per i film La piccola boss (2019), The Photograph (2020) e The Lovebirds (2020).

8. È un’affermata produttrice. Nel corso della sua carriera l’attrice ha da subito manifestato un forte interesse per l’aspetto produttivo. Ha infatti ricoperto tale ruolo per svariate serie TV come The Misadventures of Awkward Black Girl (2013), How Men Become Dogs (2013), Little Horribles (2013), Inside Web Series (2013), Roomielovefriends (2013-2014), The Choir (2013-2015), First (2014-2015), Insecure (2016-2018) e A Black Lady Sketch Show (2019).

Issa Rae è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, dove attualmente possiede un totale di 2,4 milioni di euro. All’interno del proprio profilo la Rae è solita condividere immagini dei servizi fotografici di cui è protagonista, come anche numerose foto promozionali dei suoi progetti o immagini relative ad attività quotidiane.

Issa Rae: chi è il suo fidanzato?

6. È molto riservata sulla sua vita sentimentale. Non si conosce l’anno preciso in cui hanno iniziato a frequentarsi, ma è risaputa la lunga relazione che lega l’attrice a Louis Diame, businessman del Senegal. I due sono sempre stati particolarmente riservati, evitando ogni tipo di esposizione mediatica. Nell’aprile del 2019, tuttavia, in seguito ad un’apparizione pubblica, viene fatto notare che l’attrice porta al dito un anello di fidanzamento, e che quindi la coppia sarebbe prossima al matrimonio.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

issa-rae-patrimonio

Issa Rae in Perfect Strangers

5. Produrrà il remake del noto film italiano. Affascinata dal film Perfetti sconosciuti, l’attrice ha acquisito insieme ad altri partner i diritti per produrne un remake americano, le cui riprese dovrebbero iniziare nel 2020. La Rae, che è rimasta colpita dal modo in cui il film originale fonda comicità e dramma, ha inoltre espresso la sua volontà di ricoprire il ruolo di uno dei protagonisti.

Issa Rae in Insecure

4. La serie è basata su sue esperienze. Ispirata dal suo libro di memorie The Misadventures of An Awkward Black Girl, poi divenuto anche serie per il web, Insecure segue le vicende di due donne e della loro amicizia in un contesto che sembra porle sempre più in situazioni anomale e scomode.

3. Ha ricevuto importanti riconoscimenti. Per la sua interpretazione nella serie, l’attrice ha ricevuto alcuni dei riconoscimenti più prestigiosi dell’industria hollywoodiana. È infatti stata nominata ai Golden Globe e ai premi Emmy come miglior attrice in una serie televisiva comica.

Issa Rae: il suo patrimonio

2. Il suo patrimonio è cresciuto molto negli ultimi anni. Grazie alle sue numerose attività da attrice, sceneggiatrice e produttrice, la Rae si è affermata molto all’interno di Hollywood nell’ultimo decennio. Ciò le ha permesso di acquisire popolarità e prestigio, tramutatisi in un patrimonio che ammonta all’incirca sui 4 milioni di dollari.

Issa Rae: età e altezza

1. Issa Rae è nata a Los Angeles, in California, Stati Uniti, il 12 gennaio 1985. L’attrice è alta complessivamente 177 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Kate Beckinsale: 10 cose che non sai sull’attrice

Kate Beckinsale: 10 cose che non sai sull’attrice

Nota per il suo ruolo da protagonista nella saga horror Underworld, l’attrice Kate Beckinsale si è negli anni guadagnata le lodi della critica recitando in film molto diversi tra loro. Ha infatti partecipato tanto a grandi blockbuster quanto ad opere di stampo più autoriale. Grazie ai suoi personaggi comici, in particolari, ha conquistato le simpatie di numerosi spettatori in tutto il mondo.

Ecco 10 cose che non sai di Kate Beckinsale.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Kate Beckinsale underworld

Kate Beckinsale: i suoi film da attrice

10. Ha recitato in film molto noti. L’attrice debutta al cinema nel film Molto rumore per nulla (1993), per poi prendere parte a celebri titoli come Scacco matto (1994), Bangkok, senza ritorno (1999), Pearl Harbor (2001), con Ben Affleck, Quando l’amore è magia à Serendipity (2001), Van Helsing (2004), The Aviator (2004), con Leonardo DiCaprio, Cambia la tua vita con un click (2006), Vacancy (2007), Stanno tutti bene (2009), Contraband (2012), Total Recall – Atto di forza (2012), con Colin Farrell, Meredith – The Face of an Angel (2014), Stonehearts Asylum (2014) Un’occasione da Dio (2015), Amore e inganni (2016) e The Only Living Boy in New York (2017), dove recita accanto a Jeff Bridges.

9. È la protagonista di una nota saga horror. Nel 2003 l’attrice viene scelta per ricoprire il ruolo della protagonista Selene nel film horror Underworld. Il ruolo le permette di ottenere grande popolarità, tornando poi a riprendere il ruolo nei sequel Underworld: Evolution (2006), Underworld – La ribellione dei Lycans (2009), Underworld – Il risveglio (2012) e Underworld: Blood Wars (2016), indicato come capitolo conclusivo.

8. Ha recitato in una serie TV. Nel 2019 l’attrice è la protagonista della serie Amazon The Widow, dove ricopre il ruolo di Georgia Wells. Di genere thriller, la storia è incentrata su una donna alle prese con la misteriosa scomparsa del marito. Le sue ricerche la porteranno in Congo, dove sarà costretta a confrontarsi con la verità di quanto accaduto all’uomo amato.

Kate Beckinsale: fidanzato e marito

7. Era sentimentalmente legata ad un noto attore. La Beckinsale è stata per otto anni legata all’attore Michael Sheen, dal 1995 al 2003, avendo da lui una figlia nel 1999. Per poter passare più tempo insieme, l’attrice fece inoltre in modo che il compagno venisse preso per un ruolo nel film Underworld, dove Sheen ricoprì infatti il ruolo del villain principale.

6. È stata sposata con un regista. Durante le riprese del film Underworld, l’attrice si innamorò del regista Len Wiseman, con il quale convolò a nozze nel maggio del 2004. Dopo 11 anni di matrimonio, tuttavia, i due annunciano la separazione nel 2015, per poi ufficializzare il divorzio l’anno seguente.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Kate Beckinsale The Aviator

Kate Beckinsale è su Instagram

5. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 4,1 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, sia casalingo che in compagnia di amici o colleghi. Non mancano poi anche video e immagini promozionali dei suoi progetti da interprete, come anche diverse curiosità condivise con i fan.

Kate Beckinsale in The Aviator

4. Ha interpretato una celebre attrice della storia del cinema. Per il film The Aviator, storia del regista e aviatore Howard Hughes firmata da Martin Scorsese, l’attrice ha ricoperto il ruolo della celebre Ava Gardner, celebre interprete del cinema classico hollywoodiano. Per tale ruolo, la Beckinsale guadagnò oltre 15 chili, al fine di poter assomigliare maggiormente alla Gardner.

Kate Beckinsale in Van Helsing

3. Si temeva non avrebbe accettato il ruolo. Al momento del casting per il film Van Helsing, incentrato sul celebre cacciatore di vampiri, il regista desiderava avere la Beckinsale nel ruolo della co-protagonista Anna Valerious. Tuttavia, temeva che questa non avrebbe accettato, dato che in quel periodo stava girando Underworld, simile per toni e genere. Venuta a sapere del progetto, invece, l’attrice richiese personalmente di poter ricoprire il ruolo.

Kate Beckinsale in Underworld

2. Voleva dare un’immagine diversa di sé. Al momento di girare il film Underworld, l’attrice aveva preso parte quasi esclusivamente a film in costume, dove interpretava ragazze per bene. Per togliersi quest’etichetta di dosso, l’attrice accettò la parte della vampira Selene nel celebre horror, desiderando fornire un’immagine diversa di sé.

Kate Beckinsale: età e altezza

1. Kate Beckinsale è nata a Londra, Inghilterra, il 26 luglio 1973. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Jack Reynor: 10 cose che non sai sull’attore

Jack Reynor: 10 cose che non sai sull’attore

Nel giro di pochi anni l’attore Jack Reynor si è fatto notare per via della sua partecipazione a noti film, recitando al fianco di celebri attori hollywoodiani. Di recente Reynor ha recitato anche in note serie televisive, espandendo i suoi orizzonti e raggiungendo una più ampia notorietà. Alla ricerca del ruolo da protagonista giusto, l’attore non manca di aggiungere importanti titoli alla propria filmografia.

Ecco 10 cose che non sai di Jack Reynor.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Jack Reynor Transformers

Jack Reynor: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attore si fa inizialmente notare per la sua partecipazione al film Cosa ha fatto Richard (2012), per poi comparire in Delivery Man (2013) e Transformers 4 – L’era dell’estinzione (2014), con Mark Wahlberg. Recita poi in Macbeth (2015), con Michael Fassbender e Marion Cotillard, Sing Street (2016), Free Fire (2016), Il segreto (2016), con Rooney Mara, Eric Bana e Vanessa Redgrave. Entra poi a far parte del cast di Detroit (2017), L’uomo dal cuore di ferro (2017), Kin (2018), Una giusta causa (2018), con Felicity Jones, e Midsommar – Il villaggio dei dannati (2019), con Florence Pugh.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Recentemente l’attore si è fatto notare per aver recitato nell’episodio Impossible Planet della serie antologica Eletric Dreams (2017), prodotta da Amazon. Torna in televisione nel 2018 con la serie Strange Angel, dove recita nel ruolo del protagonista Jack Parson, accanto all’attrice Bella Heathcote.

8. Ha partecipato al doppiaggio di un film. Nel 2018 l’attore dà vita alla sua prima prova come doppiatore con il film Mowgli – Il figlio della giungla, diretto da Andy Serkis. Nel film l’attore presta infatti la voce a uno dei fratelli lupo del giovane protagonista.

Jack Reynor è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 27,1 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie di vario tipo, da curiosità quotidiani ai luoghi da lui visitati. Non mancano inoltre anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

6. Possiede un canale dedicato al cinema. Oltre al proprio profilo personale, l’attore è anche il proprietario di un canale dedicato al cinema. Questo si chiama “jrcinemania“, ed è seguito da oltre 7,9 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere il proprio amore per la settima arte, postando immagini dei suoi film preferiti e spiegando perché sono così importanti per lui.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Jack Reynor Midsommar

Jack Reynor in Transformers 4

5. Ha avuto delle iniziali difficoltà durante le riprese. Nel quarto capitolo della saga dedicata ai robot extraterrestri, l’attore ricopre il ruolo di Shane Dyson. Per lui si tratta del primo grande film con effetti speciali. Per questo ha avuto delle iniziali difficoltà nell’orientarsi durante le riprese, poiché privo di riferimenti visivi concreti. Il grosso viene infatti realizzato in post-produzione. Ad aiutarlo a gestire il set ci ha però pensato il protagonista Mark Wahlberg, non nuovo al genere.

4. Si è allenato molto per il suo ruolo. Partecipare ad un film come Transformers 4 richiede una grande preparazione fisica. All’attore è infatti stato chiesto di correre, arrampicarsi, cadere incolume e numerose altre attività fisiche. Per riuscire in ciò l’attore si è preparato fisicamente per oltre due mesi, praticando diversi sport per assicurarsi di lavorare su ogni muscolo possibile.

Jack Reynor in Midsommar

3. È orgoglioso della sua scena di nudo. Nel film horror Midsommar l’attore è protagonista di una scena in cui appare totalmente nudo. Reynor ha dichiarato di non aver provato alcun imbarazzo nel girare la scena, ma anzi di esserne orgoglioso poiché rovesce lo stereotipo del film horror in cui a spogliarsi è la donna.

Jack Reynor e Madeline Mulqueen

2. Ha una relazione con una modella. Nel 2014 l’attore rivela la sua relazione con la modella irlandese Madeline Mulqueen. I due hanno condotto negli anni una vita di coppia particolarmente riservata, specialmente in seguito alla volontà di lei di abbandonare le scene per dedicarsi ad altre attività che non comprendano l’esposizione mediatica.

Jack Reynor: età e altezza

1. Jack Reynor è nato a Longmont, in Colorado, Stati Uniti, il 23 gennaio 1992. L’attore è alto complessivamente 180 centimetri.

Fonte: IMDb

Brittany Snow: 10 cose che non sai sull’attrice

Brittany Snow: 10 cose che non sai sull’attrice

Celebre attrice di film comici o musicali, l’attrice Brittany Snow ha negli anni consolidato il proprio talento affermandosi tanto per le doti interpretative quanto per quelle canore. Divisasi tra cinema e televisione, è ad oggi un volto noto per molti spettatori, i quali la ricordano senza dubbio per i suoi ruoli più celebri.

Ecco 10 cose che non sai di Brittany Snow.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Brittany snow pich perfect

Brittany Snow: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema nel 2004, recitando nel film The Manchurian Candidate, con Denzel Washington. Successivamente prende parte a Missione tata (2005), Il mio ragazzo è un bastardo (2006) e Hairspray – Grasso è bello (2007), con John Travolta, e grazie al quale ottiene maggior popolarità. Negli anni seguenti recita in Las Vegas – Terapia per due (2008), Che la fine abbia inizio (2008), Janie Jones (2010) e Voices (2012), accanto all’attrice Rebel Wilson. Qui ricopre il ruolo di Chloe, che riprenderà anche in Pitch Perfect 2 (2015) e Pitch Perfect 3 (2017). Nel 2019 recita invece in Someone Great, accanto all’attrice Gina Rodriguez.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Tra i primi ruoli importanti della sua carriera vi è quello di Susan LeMay nella soap opera Sentieri (1999-2000). Continua poi a lavorare per la televisione recitando in serie come American Dreams (2002-2005), Nip/Tuck (2005), Gossip Girl (2009), Harry’s Law (2011), Ben and Kate (2012-2013), Full Circle (2015) e Almost Family (2019-2020).

8. Ha diverse nomination ai Teen Choice Awards. Nel corso della sua carriera l’attrice ha collezionato ben cinque nomination ai Teen Choice Awards, premi assegnati da un pubblico di adolescenti. La prima candidatura dell’attrice risale al 2003, come miglior attrice drammatica per la serie American Dreams. Per tale ruolo verrà nominata anche l’anno seguente, mentre nel 2008 rientra nella categoria come miglior attrice horror per il film Che la fine abbia inizio. Nel 2013 e nel 2015 viene invece nominata insieme al cast di Pitch Perfect, riportando la vittoria nella seconda occasione.

Brittany Snow è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 2,8 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere diverse tipologie di foto, da quelle scattate in momenti di svago a quelle ritraenti luoghi o oggetti vari. Non mancano poi anche video o foto dei suoi progetti da interprete.

Brittany Snow e Tyler Hoechlin

6. Ha avuto una relazione con l’attore. Nel 2012 l’attrice rivela pubblicamente la sua relazione con l’attore Tyler Hoechlin, celebre per il ruolo di Derek Hale nella serie Teen Wolf. I due, particolarmente riservati, dimostrano l’intenzione di non condividere particolari dettagli della propria vita sentimentale tramite social network o altri media. Mantenendo una certa riservatezza, si limitano ad annunciare la separazione, avvenuta nel 2015.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Brittany snow instagram

Brittany Snow in Pitch Perfect

5. Ha recitato realmente nuda per una scena. Nel primo film della trilogia l’attrice è presente in una scena, condivisa con l’attrice Anna Kendrick, dove le due fanno una doccia insieme. L’atmosfera erotica percepibile è merito della chimica tra le due attrici. Stando a quanto da loro dichiarato, se all’inizio l’essere entrambe nude poteva essere imbarazzante, in breve si sono abituate alla cosa, sfruttandola per rendere più realistica la scena.

4. Considera perfetto il finale. L’attrice si è dichiarata particolarmente soddisfatta del finale dell’ultimo dei tre film. Ha infatti dichiarato che questo è stato frutto di tanta improvvisazione e devozione alla storia e ai personaggi. La volontà di raccontare di un gruppo di donne diverse ma unite raggiunge qui la sua massima espressione.

Brittany Snow in Gossip Girl

3. Ha recitato in un episodio della celebre serie. Nel 2009 l’attrice compare come guest star nell’episodio Valley Girl, il ventiquattresimo della seconda stagione. Qui ricopre il ruolo di Lillian “Lily” Rhodes. La puntata doveva servire ad introdurre tale personaggio, con il fine di costruirvi sopra una serie spin-off. Il progetto tuttavia non venne mai realizzato.

Brittany Snow in Hairspray

2. Ha cantato uno dei brani del film. Grazie al film Hairspray l’attrice ha potuto dare prova di non essere solo una brava interprete ma di possedere anche notevoli qualità canore. All’interno della pellicola si esibisce infatti nel brano The New Girl in Town. La possibilità di cantare le permetterà poi di essere scelta per il cast di Pitch Perfect, altro film ricco di canzoni.

Brittany Snow: età e altezza

1. Brittany Snow è nata a Tampa, in Florida, Stati Uniti, il 9 marzo 1986. L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.

Fonte: IMDb

Anna Kendrick: 10 cose che non sai sull’attrice

Anna Kendrick: 10 cose che non sai sull’attrice

Nel giro di poco più di un decennio l’attrice Anna Kendrick si è affermata come interprete di valore, in grado di passare con naturalezza dalla commedia al dramma al thriller. Ciò le ha permesso di partecipare ad una grande varietà di film, distinguendosi e ottenendo di conseguenza alcuni prestigiosi riconoscimenti dell’industria.

Ecco 10 cose che non sai di Anna Kendrick.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Anna Kendrick Instagram

Anna Kendrick: i film in cui ha recitato

10. È stata interprete di noti lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con il film Diventeranno famosi (2003), per poi ottenere maggior notorietà nel ruolo di Jessica in Twilight (2008), con Robert Pattinson e Kristen Stewart, e in Tra le nuvole (2009), con George Clooney. Dopo aver ripreso il personaggio di Jessica nei film New Moon (2009), Eclipse (2010) e Breaking Dawn – Parte 1 (2011), l’attrice prende parte ai film 50 e 50 (2011), La regola del silenzio (2012), End of Watch – Tolleranza zero (2012),  Voices (2012), con Rebel Wilson, Into the Woods (2014), Pitch Perfect 2 (2015), The Accountant (2016), con Ben Affleck, Pitch Perfect 3 (2017), Un piccolo favore (2018), con Blake Lively, e Noelle (2019).

9. È la protagonista e la produttrice di una serie TV. La Kendrick sarà la produttrice della serie Love Life, di cui sarà anche interprete nel ruolo di Darby. Questa sarà strutturata in modo antologico, con ogni stagione incentrata sulla vita sentimentale del protagonista di turno, dalle prime alle ultime esperienze amorose. La serie è attualmente in pre-produzione, e verrà distribuito sul finire del 2020.

8. Ha ricevuto una nomination all’Oscar. Nel 2010 ottiene un prestigioso riconoscimento nel momento in cui viene nominata ai premi Oscar come miglior attrice non protagonista per il ruolo di Natalie Keener nel film Tra le nuvole. Il premio verrà poi vinto da Mo’Nique per il film Precious, ma permetterà alla Kendrick di ottenere grande visibilità per il futuro della sua carriera.

Anna Kendrick è su Instagram

7. Ha un account molto seguito. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da oltre 16,3 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie di diverso tipo, da quelle scattate in momenti di svago a quelle raffiguranti luoghi visitati. Non mancano poi immagini più legate al suo lavoro, attraverso cui l’attrice promuovere i propri progetti da interprete.

Anna Kendrick: chi è il suo compagno

6. Ha una relazione da diversi anni. A partire dal febbraio del 2014 l’attrice rende pubblica la propria relazione con il direttore della fotografia Ben Richardson, conosciuto sul set del film Drinking Buddies – Amici di bevuta, dove la Kendrick ricopriva un ruolo di rilievo. Particolarmente riservata, la coppia non ha mai rilasciato grandi annunci pubblici, preferendo tenere la propria vita privata lontana dai riflettori.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Anna Kendrick cups

Anna Kendrick canta Cups

5. Ha dimostrato doti da cantante. All’interno del film Pitch Perfect, l’attrice si esibisce nel brano Cups, divenuto da quel momento estremamente popolare. L’attrice ha dichiarato di aver imparato e fatto pratica con la canzone dopo averla scoperta sul social Reddit. Durante il provino, l’esecuzione le permise di ottenere il ruolo, e i produttori decisero di inserire il brano nel film.

Anna Kendrick in Twilight

4. Ha improvvisato molti dei suoi dialoghi. L’attrice è nota per ottenere la libertà di improvvisare, sua grande qualità. In particolare, sul set del film New Moon, nella scena dove lei e l’attrice Kristen Stewart escono insieme dal cinema, la Kendrick ha totalmente reinventato le battute previste, mantenendone il senso ma improvvisandole a suo modo per un maggior realismo.

3. Si era dimenticata di aver recitato nella saga. Nel 2018 ricorreva il decimo anniversario dall’uscita in sala del primo film della saga. In molti hanno celebrato la ricorrenza, ma non l’attrice. Soltanto con ritardo la Kendrick pubblicherà un tweet tramite il proprio account Twitter affermando di essersi completamente scordata di aver recitato nei celebri film.

Anna Kendrick: il suo 2020

2. Reciterà in un film di fantascienza. Nel corso del 2020 è prevista l’uscita in sala del nuovo film con protagonista l’attrice. Intitolato Stowaway, il film narra di un passeggero clandestino su di un’astronave diretta per Marte. Durante il viaggio, non mancheranno di verificarsi inaspettate complicazioni. A metà tra il thriller e lo sci-fi, il film vedrà nel cast anche l’attrice Toni Collette.

Anna Kendrick: età e altezza

1. Anna Kendrick è nata a Portland, nel Maine, Stati Uniti, il 9 agosto 1985. L’attrice è alta complessivamente 157 centimetri.

Fonte: IMDb

Tales From The Loop: recensione della serie Amazon Prime Video

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Tales From The Loop: recensione della serie Amazon Prime Video

Arriverà il 3 aprile 2020 su Prime Video Tales From The Loop, una nuova produzione Fox21 Television Studios e Amazon Studios che si basa sul racconto illustrato, Loop, di Simon Stålenhag. Il lavoro dell’illustratore svedese è un esempio di multimedialità artistica che dalla carta stampata, il racconto illustrato, si riversa in rete, grazie alla continua espansione del suo mondo con nuove pubblicazioni, e all’esistenza di un gioco da tavolo ambientato proprio nel mondo delle sue illustrazioni.

Tales From The Loop, un’opera crossmediale

Adesso, l’arrivo della serie tv amplia ulteriormente questo universo narrativo su più piattaforme, e candida Loop ad essere un esempio di quella narrazione multimediale che si sta consolidando e sta coinvolgendo sempre più realtà produttive. Basti pensare che, in Italia, il progetto de Il Confine di Sergio Bonelli Editore nasce come una serie a fumetti che si sviluppa parallelamente in serie tv, ma anche in gioco da tavolo e in una serie di romanzi.

Nata dallo sforzo congiunto della piattaforma streaming con Fox, la serie è creata e scritta da Nathaniel Halpern, sceneggiatore, tra le altre, di serie di successo quali Outcast e Legion, e vede alla regia del primo episodio Mark Romanek. La serie si avvale anche del contributo di Matt Reeves, che ricopre il ruolo di produttore esecutivo con la sua 6th & Idaho, insieme ad Adam Kassan e Rafi Crohn. A completare la squadra produttiva, c’è lo stesso Stålenahg che ha fornito i suoi contributi originali.

Tales From The Loop racconta la storia di una cittadina sovrastata dal “Loop”, un centro di ricerca avveniristico progettato allo scopo di rivelare i misteri dell’universo, e che rende plausibili e possibili situazioni che si sarebbero potuti immaginare solo in scenari di fantascienza. Lo slogan del Loop è infatti: rendere possibile l’impossibile.

Tales From The Loop è un’antologia di racconti

“Tales from the Loop” Photo: Jan Thijs 2019

E proprio nell’ambito del genere fantascientifico si muove la serie, con una struttura antologica, nella quale ad ogni episodio corrisponde uno dei Tales (racconti) del titolo. Gli elementi di coesione tra un racconto e l’altro sono l’ambientazione comune a ogni storia, e alcuni dei personaggi principali, che vengono coinvolti a diverso titolo nella vicenda di volta in volta narrata. Tra questi ci sono Rebecca Hall, Jonathan Pryce e Paul Schneider.

All’ombra del Loop, la cittadina che fa da sfondo alla storia è silenziosa, le persone che la attraversano si muovono in un paesaggio ovattato, sospeso e magico che regala un’atmosfera quasi onirica al racconto. Quello che però più sorprende è la continua mescolanza di oggetti, ambienti, elementi presi in prestito da decadi differenti, spaziando poi per accattivanti design fantascientifici e strutture steampunk, tutto mescolato da una scala cromatica tenue che rapisce lo sguardo.

Tales From The Loop scava nell’animo umano

L’impressione prevalente, a giudicare dal materiale visto in anteprima (solo gli episodi 1, 4 e 6), è quella di un’ambientazione fantascientifica strumentale al racconto della e sull’esistenza. Ovvero, i personaggi, calati in questo mondo dove le possibilità dell’essere sono innumerevoli, si confrontano con alcuni dei dilemmi più profondi dell’umanità. E se in alcuni casi l’esito è affascinante ma rimane distante dal coinvolgimento emotivo dello spettatore, in altri (l’episodio 4, ad esempio) esplode con una violenza trascinante e regala riflessioni esistenziali di grande peso.

A fronte a questa altalena emotiva, che può coinvolgere o meno lo spettatore a seconda delle corde che tocca di volta in volta, si nota una componente tecnica di grande raffinatezza in cui la regia si mette al servizio del piacere visivo legato alla bellezza della scenografia, esaltata da campi lunghi: una natura gloriosa che si fonde con elementi fantascientifici di grande appeal.

La colonna sonora di Philip Glass

Un altro elemento importante che fa da collante ed amalgama le storie differenti, per temi e toni, è l’accompagnamento musicale, che è stato affidato alla mano inconfondibile di Philip Glass e che arricchisce e arreda tutta l’opera.

Nonostante l’indiscussa bellezza estetica della serie e la profondità con cui affronta temi fondamentali dell’esistenza umana, Tales From The Loop potrebbe risultare ostica per quegli spettatori abituati a ritmi serrati ed esperienze visive più immediate.

Tuttavia, è proprio nell’andamento cadenzato ed elegante che la serie Prime Video rivela la sua più preziosa qualità: Tales From The Loop si traveste da racconto fantascientifico per scrutare con la punta di dita lunghe e sottili nell’animo umano, raccontandoci virtù, paure, traumi e timori con eleganza e delicatezza.

Prime Video: tutte le novità di Aprile 2020

Prime Video: tutte le novità di Aprile 2020

Manca ormai pochissimo alla fine di Marzo 2020 e mentre la pandemia non accenna a fermarsi vi sveliamo in anteprime le novità del mese di Aprile 2020 in arrivo su Prime Video. Vi segnaliamo inoltre che Prime Video ha reso disponibile gratuitamente per tutti i clienti Amazon una selezione di serie e film Amazon Original per bambini e famiglie, oltre a una lista di titoli acquisiti in continuo aggiornamento, tra cui anche: Peppa Pig (stagione 1), Mia and MeHorrible Histories: The Movie – Rotten Romans. Per la lista completa e accedere all’offerta disponibile gratuitamente in Italia visitare: primevideo.com/gratispertutti.

TALES FROM THE LOOP 

Tales From The Loop sarà disponibile in versione originale, doppiata e sottotitolata in esclusiva su Prime Video dal 3 Aprile 2020.

TALES FROM THE LOOP 

Dal produttore esecutivo Matt Reeves e basata sui lavori dell’acclamato artista svedese Simon StålenhagTales from the Loop narra le storie di una cittadina e di tutti coloro che vivono sotto il “Loop” una macchina costruita per  esplorare i misteri dell’universo rendendo possibili cose che fino a quel momento erano concepibili solo per la fantascienza. Il cast della serie annovera Rebecca Hall (Vicky Cristina Barcelona, The Town), Paul Schneider (Parks and Recreation), Daniel Zolghardi (Eighth Grade), Duncan Joiner (Waco) e Jonathan Pryce (The Two Popes, Game of Thrones).

Tales from the Loop è prodotta da Fox21 Television Studios e dagli Amazon Studios, in collaborazione con 6th & Idaho e Indio Studio. La serie è stata creata da Nathaniel Halpern, che ha sceneggiato gli otto episodi e ha svolto il ruolo di produttore esecutivo al fianco di Mark Romanek, Matt Reeves, Adam Kassan, Rafi Crohn, Mattias Montero, Samantha Taylor Pickett, Adam Berg e Simon Stålenhag.

Bosch 6 dal 17 Aprile

Bosch 6 stagione

A partire dal 17 Aprile sarà disponibile la sesta stagione di Boschla serie più longeva di Amazon Prime Video di cui è già stata annunciata anche la settima e ultima stagione.  Basata sui romanzi best seller di Michael Connelly, la serie è composta da episodi della durata di un’ora e conta nel cast Titus Welliver (Lost) nei panni del Detective della Omicidi Harry Bosch, Jamie Hector (The Wire) nel ruolo del Detective Jerry Edgar, Amy Aquino (Being Human) nei panni della Tenente Grace Billets, Madison Lintz (The Walking Dead) nel ruolo di Maddie Bosch e Lance Reddick (John Wick: Chapter 3 – Parabellum) nel ruolo del Capo Irvin Irving.

Nei dieci episodi della sesta stagione, dopo che un fisico medico viene assassinato e il materiale radioattivo potenzialmente mortale che portava con sé scompare, Bosch si ritrova al centro di un complesso caso tra un omicidio, una caotica indagine federale e una catastrofica minaccia alla città di Los Angeles – la città a cui ha giurato servizio e protezione.

Scandal: la settima stagione dal 27 Marzo

Scandal 7

La settima e ultima stagione della serie televisiva Scandal è stata trasmessa in prima visione negli Stati Uniti d’America per la prima volta dall’emittente ABC dal 5 ottobre 2017 al 19 aprile 2018. In Italia è andata in onda in prima visione sul canale satellitare Fox Life dal 24 aprile al 17 luglio 2018. Il dodicesimo episodio di questa stagione, Lasciate che mi ripresenti, rappresenta la prima parte di un crossover con Le regole del delitto perfetto, il quale continua con il tredicesimo episodio della quarta stagione di quest’ultima, Lahey contro lo stato della Pennsylvania.

Castle: tutte le 8 stagione

Castle 8 stagione

Castle è una serie televisiva statunitense, trasmessa da ABC dal 2009 al 2016. Creata da Andrew W. Marlowe, la serie è interpretata da Nathan Fillion e Stana Katic, e narra le vicende di Richard Castle, un famoso scrittore di romanzi gialli che collabora alle indagini della detective di polizia Kate Beckett. In Italia è trasmessa in prima visione satellitare dai canali di Fox Italia dal 16 ottobre 2009 (con il titolo Castle – Detective tra le righe per le prime due stagioni, poi con il titolo originale Castle), e successivamente in chiaro da Rai 2 dal 10 gennaio 2010 (con il solo titolo originale).

Sword Art Online: Alicization seconda parte

Arriva finalmente la seconda parte della seconda stagione a partire dal 26 Aprile (un episodio a settimana in versione originale e sottotitolata)

Film e documentari

Cinema: i 10 migliori colpi di scena a metà film

Cinema: i 10 migliori colpi di scena a metà film

Tutti i grandi sceneggiatori conoscono l’importanza di un ottimo punto medio, ossia quell’evento significativo, generalmente imprevisto o improvviso, che alza la posta in gioco e dà al protagonista una forte spinta nel suo percorso narrativo. Alcuni film non hanno un punto medio ben riconoscibile ed ecco perché spesso si rivelano molto deboli: è un chiaro segno che la struttura nel suo insieme è piuttosto fragile.

Tutti i migliori film hanno un punto medio definito e riconoscibile, quel plot twist che aumenta le aspettative e sciocca il pubblico, dando il via la fase successiva dello sviluppo del protagonista e del racconto.

Ecco di seguito i 10 migliori plot twist nella storia del cinema che arrivano a metà della narrazione e che cambiano inevitabilmente (e in meglio) la nostra percezione del film:

Dal tramonto all’alba

Questo è quel tipo di plot twist che cambia totalmente il genere di un film. La prima metà de Dal tramonto all’alba di Robert Rodriguez, infatti, scorre come un tradizionale poliziesco d’azione su una coppia di rapinatori di banche in fuga che irrompono all’interno del camper di una famiglia in viaggio per farsi scortare lungo il confine messicano. Una volta giunti a destinazione, si fermano in uno strip club per incontrarsi con un boss narcotrafficante. È a questo punto che il film si trasforma improvvisamente in un horror cruento, dal momento che tutti i personaggi del bar si rivelano essere dei vampiri. A quel punto, i protagonisti dovranno unire le forze per sopravvivere alla notte.

L’amore bugiardo – Gone Girl

Con l’adattamento cinematografico de L’amore bugiardo – Gone Girl, David Fincher ha apportato alcune modifiche al romanzo originale di Gillian Flynn, ma ha mantenuto il plot twist presente a metà della narrazione, ossia il fatto che la protagonista Amy sia viva e che ha simulato il suo omicidio. Dopo circa un’ora in cui lo spettatore osserva suo marito Nick e i suoi comportamenti sospetti, dubitando palesemente di lui anche a causa di tutta la pressione dei media e dell’indagine criminale in corso, è scioccante scoprire che era stata Amy ad architettare il tutto, rivelandosi malvagia proprio come Nick l’aveva sempre descritta…

Jurassic Park

Quando John Hammond invita i paleontologi Alan Grant, Ellie Sattler e Ian Malcolm nel suo parco a tema dedicato ai dinosauri in cerca della loro approvazione, resta deluso nell’apprendere che tutti e tre pensano che la sua idea sia alquanto sconsiderata. A circa metà del film film, il T. Rex protagonista fugge dal suo recinto. La posta in gioco aumenta e i personaggi si ritrovano divisi: il divario tra le scene guidate dai dialoghi e quelle invece cariche d’azione è adesso notevole. L’attacco del T. Rex segna quel momento esatto in cui Jurassic Park passa dall’essere una meditazione esistenziale sui pericoli di agire come un Dio ad un grande blockbuster in piena regola.

Pulp Fiction

È difficile tracciare un plot twist quando la storia viene raccontata senza seguire una linearità temporale. Ma l’uccisione di Vincent Vega per mano di Butch Coolidge in Pulp Fiction si adatta al contesto narrativo. Il fatto che Vincent venga ucciso casualmente a sangue freddo da qualcuno che ha incontrato solo una volta, e anche di sfuggita, è una svolta decisamente insolita per l’arco del suo personaggio, che fino a quel momento era uno che flirtava con la moglie del suo capo. Oltretutto, contribuisce ad aggiungere anche un senso di inquietudine alle sue scene successive, ambientate pochi giorni prima della sua morte. Quelle scene vedono anche il suo compagno Jules rinunciare alla sua vita criminale, evitando così lo stesso destino.

Qualcuno volò sul nido del cuculo

A metà di Qualcuno volò sul nido del cuculo, il capolavoro di Miloš Forman sul disagio presente negli ospedali psichiatrici, il protagonista Randle McMurphy, interpretato da Jack Nicholson, accompagna i pazienti in viaggio. È un momento particolarmente elettrizzante, in cui viene concesso un assaggio di libertà non solo a Randle, ma anche agli altri pazienti ospitati nella struttura. Ma ci viene regalata anche una profonda descrizione della realtà e sulla storia del suo protagonista che fa inevitabilmente riflettere: quando ritorna in ospedale, McMurphy deve fare i conti con la possibilità che non possa mai più andare via da lì…

Arancia meccanica

Arancia meccanica, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Anthony Burgess ad opera di Stanley Kubrick, è un classico del cinema fantascientifico distopico. È una brillante satira sociale, che prende i problemi sociali del 1971 e li esaspera all’interno di un’ambientazione futuristica. Dopo che Alex DeLarge ha trascorso metà del film commettendo allegramente crimini senza preoccuparsi del mondo, viene pizzicato dagli sbirri e gettato in una spietata prigione. Al fine di ottenere una pena ridotta, prende parte a un programma di riabilitazione sperimentale per “curare” le sue inclinazioni e la sua delinquenza.

Lo squalo

All’inizio de Lo squalo, la creatura inizia ad attaccare la spiaggia vicino Amity, dove vive il capo della polizia Martin Brody. A causa della burocrazia posta dal sindaco Vaughn, Brody non è stato in grado di chiudere la spiaggia, quindi decide che la cosa migliore da fare è pattugliare il perimetro con Hooper e i suoi ufficiali. Tuttavia, quando lo squalo entra nell’estuario e il figlio di Brody rischia di essere attaccato, decide di cambiare tattica. A circa metà del film, quindi, si unisce a Hooper e Quint per circondare l’habitat dello squalo e ucciderlo in un ambiente a lui familiare. 

Alien

Uno degli elementi principali che rendono Alien un capolavoro del cinema horror è che Ridley Scott non ha mai voluto terrorizzare lo spettatore fin dall’inizio. Si è preso il suo tempo per settare i personaggi e definire le loro personalità prima di mostrare la memorabile sequenze in cui il Facehugger fuoriesce dallo stomaco di G.E. Kane (John Hurt). Pochi istanti prima, l’equipaggio era intento a cenare e parlare del fatto che Kane fosse sopravvissuto ad un incontro con una specie extraterrestre sconosciuta. Poi, improvvisamente, a metà della scena, Kane inizia a sussultare: l’equipaggio lo sdraia sul tavolo ed un piccolo alieno gli esplode dal petto. Il terrore ha inizio!

Il padrino

All’inizio de Il Padrino, sembra che Michael Corleone sia destinato a diventare il primo della sua famiglia a poter condurre una vita legittima. Tuttavia, mentre gli attentati alla vita di suo padre continuano, Michael viene sempre più attratto dalla criminalità. Organizza un incontro con Virgilio Sollozzo e il capitano McCluskey, uno sporco poliziotto pagato dal “Turco”, per discutere di una tregua. Improvvisamente, afferra una pistola e li uccide entrambi, iniziando così la sua discesa nella terribile impresa di famiglia.

Psycho

Psycho di Alfred Hitchcock è impostato come un thriller poliziesco, con il personaggio di Marion Crane che ruba del denaro al suo capo e scappa dalla città. Tuttavia, a metà, il film cambia non solo genere ma anche protagonista: Marion si ferma in un motel e viene assassinata sotto la doccia, apparentemente dalla madre di Norman Bates. Questa è universalmente riconosciuta come la più grande svolta narrativa nella storia del cinema. Hitchcock scelte una delle maggiori star dell’epoca, Janet Leigh, facendo credere al pubblico che fosse la vera protagonista della storia, per poi ucciderla a metà film.

Fonte: ScreenRant

Evangeline Lilly si scusa per le sue dichiarazioni sul Covid-19

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Evangeline Lilly si scusa per le sue dichiarazioni sul Covid-19

Evangeline Lilly si è scusata per un post pubblicato nelle scorse settimane attraverso il suo account Instagram a proposito della pandemia di Coronavirus. Con il propagarsi dell’emergenza, anche la Lilly – come tantissime altre star di Hollywood – ha voluto esprimere i suoi pensieri in merito alla drammatica situazione che stiamo vivendo a livello mondiale.

Le prime dichiarazioni della star del MCU in merito alla questione, però, avevano lasciato interdetti i suoi follower e scatenato le reazioni del web: l’attrice, infatti, aveva dichiarato che – nonostante la pandemia – la sua vita e quella della sua famiglia sarebbe andata avanti come al solito, senza nessun cambio di abitudini, e che la “libertà” – secondo lei – era più importante della responsabilità sociale in termini di “auto-isolamento”. 

Naturalmente, l’attrice è stata subito ammonita pubblicamente per la sua posizione, cosa che evidentemente l’ha spinta a rivedere le sue “convinzioni” e a ritrattare quanto affermato in precedenza. Dopo quasi una settimana e mezzo di critiche pubbliche, infatti, Evangeline Lilly è tornata su Instagram per chiedere scusa a tutti e per chiare le sue precedenti affermazioni.

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Ieri pomeriggio l’attrice ha condiviso uno scatto della sua famiglia mentre è intenta a giocare ad un gioco da tavolo. Nella didascalia che ha accompagnato l’immagine, l’interprete di Wasp nel MCU si è scusata per le sue precedenti dichiarazioni e per aver minimizzato la situazione.

Di seguito la traduzione di parte del post:

“Ciao a tutti.

Vi scrivo da casa mia, dove sono in isolamento dal 18 marzo, da quando sono state istituite le distanze sociali nella piccola comunità in cui vivo attualmente. All’epoca del mio post del 16 marzo, le direttive delle autorità qui erano che non ci riunissimo in gruppi di oltre 250 persone e che ci lavassimo le mani regolarmente, cosa che stavamo già facendo.

Due giorni dopo, quelle direttive sono cambiate e, nonostante la mia intensa trepidazione per le ripercussioni socioeconomiche e politiche di tutto questo, PER FAVORE, SO CHE STO FACCIO LA MIA PARTE PER APPIATTIRE LA CURVA DEL CONTAGIO, RISPETTANDO LE DISTANZE SOCIALI E RESTANDO A CASA CON LA MIA FAMIGLIA.

Voglio offrire le mie PIù sincere scuse per l’insensibilità mostrata nel mio precedente post nei confronti della reale sofferenza e paura che ha attanagliato il mondo a cauda del COVID-19. Nonni, genitori, figli, sorelle e fratelli stanno morendo: il mondo si sta impegnato per trovare un modo per fermare questa minaccia reale, e il mio conseguente silenzio ha lanciato un messaggio sprezzante, arrogante e criptico.

Le mie scuse dirette e sentite vanno a tutti coloro che sono stati colpita da questa pandemia. Non ho mai avuto intenzione di ferirvi. Quando ho scritto quel post 10 giorni fa, pensavo soltanto di infondere un po’ di calma nell’isteria collettiva.”

Potete leggere il post originale cliccando sullo screenshot di seguito:

Mission Impossible: Brian De Palma critica i sequel

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Mission Impossible: Brian De Palma critica i sequel

In attesa di capire quando ripartirà la produzione di Mission: Impossible 7 e 8, arrivano delle nuove ed interessanti dichiarazioni in merito al longevo franchise con protagonista Tom Cruise da parte di Brian De Palma, maestro del cinema che nel lontano 1996 diresse proprio il primo capitolo della saga.

In una recente intervista con AP, infatti, il regista di capolavori quali Carrie – Lo Sguardo di Satana, Scarface e Gli Intoccabili ha rivelato di non apprezzare particolarmente tutti i capitoli che sono stati realizzati dopo il suo, e di vederci dietro la loro realizzazione un mero interesse economico. Queste le dichiarazioni di De Palma:

“Sono storie che continuano a fare di continuo soltanto per ragioni economiche. Dopo aver fatto Mission: Impossible, Tom Cruise mi ha chiesto di iniziare a lavorare al prossimo episodio e io gli dissi: ‘Stai scherzando?’. Uno basta e avanzava. Perché qualcuno avrebbe voluto farne un altro? Ovviamente, il motivo era fare soldi. Ma io non sono mai stato uno di quei registi interessati a fare i soldi, cosa che per me rappresenta il grande problema di Hollywood. Questa è la sua corruzione.” 

Cosa ne pensate di queste dichiarazioni?

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I prossimi due capitoli della saga di Mission Impossible vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Nicholas Hoult (X-Men, Mad Max: Fury Road). Tom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust.

Mission: Impossible 7 e Mission: Impossible 8 verranno girati in contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast torneranno sul set per le riprese. Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 23 luglio 2021 e il 5 agosto 2022.

Nessun aggiornamento sul destino di August Walker e Alan Hunley, i personaggi interpretati da Henry Cavill e Alec Baldwin, che secondo le ultime indiscrezioni rientrerebbero nei piani di McQuarrie per i sequel. Ma come farli tornare, visto che nel precedente film sono morti?

Star Wars IX: Kylo Ren e la maschera di Darth Vader in una scena tagliata

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Sono state diffuse online alcune immagini che ci mostrano la scena tagliata da Star Wars: L’Ascesa di Skywalker con Kylo Ren e la maschera di Darth Vader. I frame in questione rivelano che nel film di J.J. Abrams che ha chiuso ufficialmente la “Saga degli Skywalker”, avremmo dovuto vedere una scena in cui Kylo contempleava l’elmetto dell’iconico antagonista.

Le immagini in questione, in realtà, sembrano provenire da una scena già presente all’inizio del film, quando vediamo brevemente Kylo interagire con Rey proprio in presenza della reliquia legata a suo nonno. Ciò dimostra che, probabilmente, la scena in questione avrebbe dovuto essere molto più lunga e mostrarci, eventualmente, un confronto tra Ben e lo spirito di Lord Vader.

Potete vedere tutte le foto cliccando sull’immagine di seguito (via Imgur):

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Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam DriverDaisy RidleyJohn Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Fonte: ScreenRant

Animali Fantastici 3: un’epica battaglia tra maghi nel film

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Dan Fogler ha elogiato la sceneggiatura di Animali Fantastici 3, rivelando che il terzo capitolo della avventure di Newt Scamander ambientate nel Mondo Magico di J.K. Rowling sarà molto più simile al primo fim della saga che a I Crimini di Grindelwald. Fogler, che interpreta Jacob Kolwalski nel franchise, ha aggiornato sul terzo film in una recente intervista con Syfy Wire.

L’attore ha rivelato alla fonte quanto segue: Posso dire di aver letto la sceneggiatura di Animali fantastici 3 e lo sviluppo del mio personaggio è davvero adorabile. È molto simile alla sensazione del primo film, che penso sia grandioso”.

Fogler ha poi confermato che la storia del film avrà al centro una guerra potenzialmente devastante. Fogler ha spiegato: “Il film ci condurrà verso questa enorme guerra che avrà luogo sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale, quindi, come potete immaginare, ci saranno delle scene di battaglia davvero epiche”.

In effetti, già I Crimini di Grindelwald aveva posto le basi per una resa dei conti tra gli eroi del Mondo Magico e i seguaci di Grindelwald; a quanto pare, con Animali Fantastici 3 verrà aumentata ancora di più la posta in gioco. Ricordiamo che le riprese del film sono state momentaneamente annullate a causa dell’emergenza Coronavirus.

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Animali Fantastici 3 vedrà il ritorno di Eddie Redmayne (Newt Scamander), Jude Law (Albus Silente), Johnny Depp (Gellert Grindelwald), Ezra Miller (Credence/Aurelius Silente), Alison Sudol (Queenie Goldstein), Dan Fogler (Jacob Kowalski) e Katherine Waterston (Tina Goldstein) insieme alla new entry Jessica Williams, già apparsa brevemente ne I Crimini di Grindelwald, nei panni di Eulalie ‘Lally’ Hicks, insegnante presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Ilvermorny.

Nel film i personaggi viaggeranno verso Rio de Janeiro, Brasile, raccontando la vita dei maghi nel più grande paese del Sud America all’inizio del XX secolo. David Yates tornerà alla regia mentre J.K. Rowling, oltre a figurare come produttrice, sarà co-sceneggiatrice al fianco dell’ormai fidato Steve Kloves, qui alla sua prima esperienza nella saga di Animali Fantastici dopo l’ottimo lavoro svolto con Harry Potter. L’uscita nelle sale è fissata al 12 novembre 2021, esattamente tre anni dopo quella di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald.

Doctor Strange 2: quando inizieranno le riprese?

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Doctor Strange 2: quando inizieranno le riprese?

Nonostante la drammatica situazione che stiamo vivendo a livello mondiale a causa della pandemia di Covid-19, sembra che per ora le riprese di Doctor Strange 2 siano ancora programmate per partire ufficialmente a giugno. Il sequel è stato annunciato lo scorso anno in occasione del San Diego Comic-Con, con Benedict Cumberbatch che tornerà a vestire i panni di Stephen Strange.

Secondo quanto apprendiamo da Variety, la produzione del sequel di Doctor Strange potrebbe non essere soggetta ad alcun ritardo o rinvio. Dato che il film è ancora in fase di pre-produzione, fino ad ora i lavori sul cinecomic sono stati in grado di proseguire da remoto: la fonte sostiene che ci sono ancora buone possibilità per far sì che le riprese inizino davvero a giugno.

Se la situazione a livello mondiale dovesse sfortunatamente peggiorare, le cose potrebbero naturalmente cambiare, ma giugno è ancora abbastanza lontano per poter azzardare una previsione. Molto dipenderà anche da dove i Marvel Studios decideranno di girare il film: sempre la fonte sottolinea, infatti, che le produzioni dei film girati negli Stati Uniti potrebbero ripartire prima di tutte le altre.

LEGGI ANCHE – Doctor Strange 2: i rumors che vorremmo fossero veri

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. Le riprese dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

CORRELATE:

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton Chiwetel EjioforRachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 7 maggio 2021.

Mad Max 5: Anya Taylor-Joy sarà una giovane Furiosa?

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Mad Max 5: Anya Taylor-Joy sarà una giovane Furiosa?

Alcune settimane fa vi avevamo riportato la notizia secondo cui George Miller starebbe progettando un nuovo film della saga di Mad Max, ossia un prequel di Fury Road che si focalizzerà su una giovane Furiosa, prima che il personaggio interpretato da Charlize Theron nel film del 2015 diventasse una Figlia di Guerra.

Adesso, come spiega Variety, pare che il prossimo film del franchise a vedere la luce sarà effettivamente questo. Secondo la fonte, Miller spera di iniziare a girare il film già il prossimo anno, ma non è tutto: sembra, infatti, che Anya-Taylor Joy (Split, The New Mutants) sia la favorita per interpretare la giovane Furiosa e raccogliere quindi l’eredità della Theron. La fonte specifica comunque che l’attrice non è l’unica ad aver incontrato Miller per discutere della parte: ciò significa che, alla fine, il ruolo potrebbe essere affidato a qualcun’altro.

In precedenza avevamo appreso che l’attore Yahya Abdul-Mateen II, visto in Aquaman e Watchmen, sarebbe il favorito per interpretare il protagonista maschile dello spin-off. L’attore sarà il protagonista dell’atteso Candyman e figura anche nel cast di Matrix 4, attualmente in fase di produzione.

Naturalmente vi terremo aggiornati su tutti gli sviluppi.

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Stando ai piani originali di George Miller, ci dovrebbero essere altri due film del franchise con protagonista Tom Hardy (l’attore ha firmato un contratto per quattro film) e persino uno spin-off sul personaggio di Furiosa con Charlize Theron. La battaglia legale tra Miller e la Warner Bros. a causa del budget impiegato per Fury Road ha inevitabilmente rallentato i lavori sulla saga e lo sviluppo dei nuovi film.

Mad Max: Fury Road ha avuto un successo travolgente. Dalla presentazione a Cannes alla vittoria di sei Oscar (su dieci nomination), il film con Tom Hardy e Charlize Theron è certamente uno dei migliori film degli ultimi dieci anni.

Morbius: nuovo sguardo al Vampiro Vivente di Jared Leto

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Morbius: nuovo sguardo al Vampiro Vivente di Jared Leto

La Sony Pictures ha diffuso online – via ComicBook – una nuova immagine promozionale di Morbius che anticipa la trasformazione di Jared Leto nella celebre nemesi di Spider-Man. Il film sarà il secondo capitolo dello Spider-Verse della Sony inaugurato nel 2018 da Venom, il cinecomic con Tom Hardy nei panni del simbionte del titolo, il cui sequel è attualmente in fase di produzione.

La nuova immagine promozionale, in bianco e nero, ci mostra il personaggio di Leto, lo scienziato Michael Morbius, con una squarcio lungo tutto il viso che rivela il Vampiro Vivente in cui si trasformerà. Al momento la data di uscita del film nelle sale americane è ancora fissata per il 31 luglio 2020: non sappiamo se, a causa della pandemia di Covid-19, anche la release di Morbius subirà uno slittamento.

Potete vedere la nuova immagine promo di seguito:

(Photo: Sony Pictures/Comic Con)

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Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius: il Vampiro Vivente. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Tyrese Gibbs, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Con Morbius continua il piano della Sony per espandere un universo parallelo a quello dei Marvel Studios, inaugurato lo scorso anno da Venom di Ruben Fleischer. Il film sarà diretto da Daniel Espinosa (Safe House – Nessuno è al sicuro, Life – Non oltrepassare il limite), mentre la sceneggiatura è stata firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio curriculum titoli come Power RangersDracula UntoldThe Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe e Gods of Egypt.

Creato dallo scrittore Roy Thomas e dall’artista Gil Kane, il personaggio di Morbius è apparso per la prima volta nei panni di un criminale di Spider-Man nell’ottobre 1971 e si è evoluto in una specie di eroe dei fumetti nel corso dei decenni.

Birds of Prey: 5 personaggi che vorremmo nel sequel

Birds of Prey: 5 personaggi che vorremmo nel sequel

Birds of Prey non sarà sicuramente stato il re del box office, ma se c’è una cosa in cui il film si è rivelato vincente è stata l’introduzione dei nuovi personaggi al fianco dell’amata Harley Quinn di Margot Robbie.

Con tutti i nuovi personaggi introdotti e la miriade di potenziali nuove storie su cu poter basare il sequel, ecco 5 personaggi – tanto dai fumetti quanto dallo stesso DCEU – che vorremmo vedere in un ipotetico sequel di Birds of Prey che, al dispetto della performance al botteghino, siamo certi che la Warner Bros. annuncerà prima o poi… 

Captain Boomerang

Quando hanno visto la sua faccia su un manifesto “Wanted”, i fan hanno in qualche modo sperato che il personaggio comparisse improvvisamente nell’arco della storia. Chiaramente, il destino del personaggio sul grande schermo dipende da cosa accadrà in The Suicide Squad di James Gunn. Se il suo personaggio dovesse sopravvive, sarebbe davvero divertente vederlo interagire con le Birds of Prey, forse in un modo anche conflittuale che sicuramente garantirebbe quell’aspetto comico agli eventi.

Wonder Woman

Questa interazione tra l’universo di Birds of Prey e quello di Wonder Woman sarebbe sicuramente gratificante per i fan del DCEU. Il modo in cui è stato realizzato il cinecomic di Cathy Yan fa sicuramente sembrare che sia “la pecora nera” dei film DC, come Deadpool lo è stato per il MCU. Questi personaggi operano secondo un diverso insieme di regole e sono in grado di fare quello che vogliono; d’altronde, il film è tutto incentrato sull’emancipazione femminile, quindi sarebbe interessante vedere queste eroine interagire con Diana Prince in qualche modo.

Deathstroke

I fan hanno chiesto a gran voce la possibilità di vedere Deathstroke nel DCEU, sin da quando Ben Affleck diffuse il test footage di Joe Manganiello con il costume. Inizialmente destinato ad essere il cattivo del The Batman di Affleck, il pubblico lo ha visto brevemente in una delle due scene post-credit di Justice League con Lex Luthor, intenzionato a mettere insieme un proprio gruppo di supercriminali. Nonostante il DCEU vada ormai in una direzione diversa, sembra che Manganiello nei panni di Deathstroke sia ancora richiestissimo dal fandom, e un eventuale sequel di Birds of Prey potrebbe rappresentare il film perfetto per l’introduzione di questo tipo di villain.

Black Adam

Black Adam sarà interpretato da uno degli attori più “testosteronici” della storia del cinema. Immaginare Dwayne Johnson al fianco di Margot Robbie, con i loro rispettivi personaggi che magari rompono la quarta parete e si rivolgono direttamente al pubblico, potrebbe essere una delle cose più divertenti mai viste prima nel DCEU. È anche vero, però, che i piani già stabiliti per il film in solitaria dedicato al personaggio potrebbero impedire a tutto ciò di realizzarsi nel concreto… ma come si dice, sognare non costa nulla!

Poison Ivy

La più grande delusione quando è stato annunciato il cast di Birds Of Prey, è stata l’esclusione del personaggio di Poison Ivy. Quest’ultima e Harley Quinn, nei fumetti, sono protagoniste di una run sorprendente: alla fine, diventano anche una coppia. Molti fan vogliono vedere i due personaggi insieme sul grande schermo, proprio come nei fumetti. Una rom-com decisamente folle, che potrebbe servire agli sceneggiatori di un eventuale sequel di Birds of Prey anche per ribaltare determinati schermi e topoi narrativi. Se Ivy dovesse davvero far parte del cast del sequel, o se il chiacchieratissimo Gotham City Sirens dovesse mai vedere la luce, ci auguriamo che entrambi i film siano in grado di rendere giustizia alla loro relazione. 

Fonte: ScreenRant

Star Wars: 10 promettenti progetti mai realizzati

Star Wars: 10 promettenti progetti mai realizzati

Sfortunatamente, per ogni progetto di Star Wars che è stato realizzato, altrettanti sono stati cancellati, magari anche progetti che, dopo essere stati annunciati, erano stati accolti con un certo clamore da parte del fandom.

In attesa di scoprire quale sarà il futuro cinematografico di Guerre Stellari dopo la fine della Saga degli Skywalker (giunta ufficialmente a conclusione, dopo oltre 40 anni, con L’Ascesa di Skywalker), ecco 10 progetti di Star Wars che sono stati annullati e che sembrano davvero promettenti…

Lo spin-off di James Mangold su Boba Fett

Quando la Disney e la Lucasfilm hanno iniziato a lavorare agli spin-off di Star Wars per cercare di ampliare ed integrare l’universo di Guerre Stellari, per lungo tempo si è parlato di un film interamente dedicato a Boba Fett. Inizialmente, Josh Trank (Fantastic 4 – I Fantastici 4) avrebbe dovuto dirigere lo spin-off, che è poi passato nelle mani di James Mangold, regista di Walk the Line e Logan. Nella trilogia originale di Star Wars, Jeremy Bulloch ha basato la sua interpretazione di Fett su quella di Clint Eastwood nel ruolo dell’uomo senza nome nella Trilogia del Dollaro di Sergio Leone; parallelamente, Mangold ha dimostrato di essere un grande regista di western con il suo remake di Quel treno per Yuma e il finale del suo Logan ispirato a al western Shane. Un film di Boba Fett diretto da Mangold sarebbe potuto essere davvero fantastico….

La trilogia di Rian Johnson

Rian Johnson si è fatto purtroppo una cattiva reputazione tra i fan di Star Wars, che sono rimasti delusi da alcune svolte narrative de Gli Ultimi Jedi. Bisogna riconoscere però che gran parte degli errori commessi in Episodio VIII erano dovuti anche alla scarsa eredità che J.J. Abrams aveva lasciato a Johnson dopo Il Risveglio della Forza. Se pensiamo a film come Looper e Cena con delitto – Knives Out, è innegabile quanto Johnson sia unn regista di talento. La sua trilogia di Star Wars sembra essere stata cancellata – o almeno, il suo sviluppo appare decisamente lento -, ma potrebbe ancora trattarsi di qualcosa di davvero interessante…

Star Wars Detours

La Lucasfilm assunse il team creativo dietro il film Robot Chicken per scrivere una serie di commedie animate su normali abitanti della Galassia le cui vite vengono influenzate, in chiave ironica, dagli eventi della saga di Star Wars. La produzione della serie, intitolata Star Wars Detours (una vera e propria parodia della saga), è iniziata nel 2012, proprio prima che la Disney acquistasse la Lucasfilm. 39 episodi vennero conclusi e pronti per essere trasmessi, con altre 62 sceneggiatura già pronte. Tuttavia, nel 2013 la Casa di Topolino ha rinviato la serie a tempo indeterminato, perché considerato non era in linea con il brand.

Lo spin-off sugli Wookiee di George Lucas

Negli anni ’80, George Lucas ebbe l’idea di realizzare uno spin-off incentrato interamente suglie Wookiee. All’epoca dichiarò: “Quando ho iniziato a lavorare sugli Wookiee, ho pensato ad un film soltanto su di loro”. Alla fine, Lucas ci ha porto nel mondo della specie extraterrestre, grazie a Kashyyyk, ne La Vendetta dei Sith, ma quell’intero film sugli esseri dal linguaggio incomprensibile non ha mai visto la luce… e poteva essere un’esperienza cinematografica davvero unica.

Star Wars: 1313

Star Wars: 1313 era un videogioco sviluppato da LucasArts per console di ottava generazione. Il team dietro la realizzazione del gioco puntava a colpire un audience “maturo”: il gioco, infatti, avrebbe agito come risposta a tutti i media della saga prodotti per il pubblico dei più piccoli. Uno screenshot dal progetto poi cancellato è emersa online di recente, confermando le voci secondo cui i giocatori sarebbero stati in grado di entrare in azione come Boba Fett Il videogioco sarebbe stato ambientato nel mondo sotterraneo criminale di Coruscant, il pianeta immaginario presente nella trilogia prequel.

Lo spin-off su Obi-Wan Kenobi

Secondo quanto riferito in passato, Stephen Daldry, regista di Billy Elliot e The Hours, era stato ingaggiato per dirigere e co-scrivere uno spin-off con protagonista Ewan McGregor e incentrato sull’esilio di Obi-Wan Kenobi su Tatooine. Purtroppo, quel film è stato cancellato. Al suo posto, è stata ordinata una serie destinata a Disney+ e ambientata tra la trilogia prequel e la trilogia originale, in cui sarà sempre McGregor riprenderà il suo iconico ruolo di Obi-Wan. Non male!

La trilogia di Benioff & Weiss

David Benioff e D.B. Weiss star warsDopo il flopo di Solo al box office, la Lucasfilm decise di chiudere con gli spin-off di Star Wars e di concentrarsi nuovamente sulla saga principale. Per questo, affidò lo sviluppo di una nuova trilogia agli showrunner di Game of Thrones, David Benioff e DB Weiss. Se c’è una cosa che la popolare serie HBO ha dimostrato, è proprio che Benioff e Weiss sono dei grandi autori, soprattutto quando si tratta di adattare del materiale originale. Purtroppo, a causa delle solite “divergenze creative”, i due hanno sciolto l’accordo e abbandonato il progetto. 

Knights Of The Old Republic III

I giochi della serie Knights of the Old Republic sono i preferiti dal fandom di Star Wars. Tuttavia, il secondo della serie, The Sith Lords, non è stato all’altezza del primo; per questo ne venne pianificato un terzo per riportare nella giusta pista le storie di Darth Revan e dell’Esilio. Un personaggio femminile dotato di spada laser, chiamato Naresha, venne creato per essere il protagonista; perfino gli ambienti vennero progettati. Tuttavia, lo sviluppo del videogioco si è arrestato e alla fine non è mai stato completato.

Star Wars: Underworld

Descritto come un dramma oscuro con episodi della durata di un’ora, Star Wars: Underworld sarebbe stato ambientato durante l’ascesa dell’Impero, concentrandosi sulle lotte di potere nel ventre criminale della Galassia. Personaggi iconici come Han Solo, Chewbacca, C-3PO, Lando Calrissian, Boba Fett e l’Imperatore Palpatine dovevano apparire. Ronald D. Moore di Battlestar Galactica faceva parte della squadra di sceneggiatori e lo stesso George Lucas era coinvolto nello sviluppo dello show. Sono state scritte 50 sceneggiature, alcune basate già su una seconda bozza, e altri 50 episodi erano previsti in aggiunta.

La trilogia sequel di George Lucas

George Lucas ha sempre pensato a Star Wars come ad una saga in nove parti, ma l’accoglienza riservata alla trilogia prequel lo ha fortemente scoraggiato nel realizzare quella sequel. Tuttavia, aveva una visione chiara di come sarebbero stati i successivi film. Per aumentare il valore della sua azienda prima di venderla alla Disney, Lucas aveva perfezionato i suoi vecchi trattamenti per gli Episodi VII, VIII e IX. Sfortunatamente, i dirigenti della Disney pensavano di avere più autorità sul canone di Star Wars del suo stesso creatore: così accantonarono quei trattamenti e assunsero J.J. Abrams per rifarsi a Una Nuova Speranza, senza una vera e propria tabella di marcia per la trilogia che poi abbiamo visto al cinema…

Fonte: ScreenRant

David Harbour vorrebbe vedere Black Widow, anche su Disney+

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David Harbour vorrebbe vedere Black Widow, anche su Disney+

La co-star di Black Widow, David Harbour, ha rivelato che sosterebbe un’eventuale release su Disney+ del cinecomic dedicato a Vedova Nera. Come sappiamo, l’uscita del film con Scarlett Johansson nelle sale è stata posticipata a causa dell’emergenza Coronavirus: sarebbe dovuto arrivare nelle sale americane il 1 maggio, ma una nuova data di uscita non è stata ancora comunicata.

Durante una diretta Instagram che risale allo scorso 22 marzo, Harbour ha espresso il desiderio di poter finalmente vedere il film per intero (cosa che non ha ancora fatto) e ha rivelato che, se dipendesse da lui, penserebbe seriamente ad una distribuzione sulla piattaforma di streaming che in Italia ha debuttato lo scorso 24 marzo. Queste le dichiarazioni complete dell’attore in merito:

“Non vedo l’ora di vedere Black Widow, se mai saremo in grado di far uscire quel film al cinema. Non l’ho ancora visto e mi piacerebbe avere la possibilità di farlo. Ho visto alcune cose in ADR e la qualità mi sembrava davvero buona. Sono davvero entusiasta del film e mi piacerebbe poter vedere quello che ho fatto. Dannazione, lo guarderei anche su Disney+.”

Nonostante anche i fan abbiamo chiesto la release di Black Widow su Disney+, la fruizione in streaming non garantirebbe alla multinazionale i medesimi guadagni che invece sarebbero certi grazie all’arrivo al cinema: quindi, destinare un film del MCU esclusivamente a Disney+ significherebbe condannarne il successo e garantire alla Casa di Topolino una grave perdita in termini economici.

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La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

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Will Smith, Io Sono Leggenda e la disinformazione sul Covid-19

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Will Smith, Io Sono Leggenda e la disinformazione sul Covid-19

Will Smith ha ammesso di sentirsi in qualche modo responsabile per la quantità di disinformazione che ruota attorno alla pandemia di Coronavirus a causa di Io Sono Leggenda, lo sci-fi distopico che lo ha visto protagonista nel 2007, per la regia di Francis Lawrence.

Abbastanza di recente l’attore è apparso al “Red Table Talk” condotto dalla moglie Jada Pinkett-Smith per condividere con il pubblico i suoi pensieri in merito al Covid-19, alla pandemia e all’attuale reclusione forzata che gran parte della popolazione mondiale è costretta a sperimentare in queste settimane.

La star di Io Sono Leggenda non ha perso tempo ed ha quasi subito tirato in ballo la questione, cercando di sfatare alcuni falsi miti che stanno circolando sul web in questi giorni e che riguardano proprio il virus. Quando Tom Hanks ha annunciato di essere risultato positivo al Coronavirus, il film di Lawrence con protagonista Smith è subito balzato in tendenza su Twitter, con diversi utenti che hanno “ironizzato” sullo sviluppo della situazione nelle settimane a venire.

Adesso, sembra proprio che la star del recente Bad Boys for Life sia tutt’altro che divertita per gli accostamenti che vengono fatti tra la pandemia e il suo film del 2007. Will Smith è infatti convinto che la pellicola abbia contribuito alla divulgazione della disinformazione in merito al Covid-19 e al contagio. Proprio per questo, ha voluto mandare un messaggio agli spettatori, nella speranza di chiarire le cose:

“Nel 2008 ho girato Io Sono Leggenda. Mi sento in qualche modo responsabile di gran parte della disinformazione che circola al momento”, ha dichiarato Will Smith. “Nel film interpreto un virologo e, all’epoca delle riprese, ho avuto la possibilità di andare al CDC per prepararmi al ruolo. Ho appreso determinate cose che riguardano i virus e gli agenti patogeni virali che hanno cambiato la mia vita e il mio modo di guardare il mondo. Ci sono una serie di concetti basilari che purtroppo le persone non comprendono. Ciò che all’epoca volevo era l’opportunità di rendere più chiare in futuro queste basi e, soprattutto, di capire che bisogna fare affidamento soltanto sugli specialisti.”

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Fonte: ComicBook

L’uomo invisibile: la recensione del film con Elisabeth Moss

L’uomo invisibile: la recensione del film con Elisabeth Moss

Per rendere spaventoso qualcosa che non si vede, più che ricorrere in modo eccessivo a facili trucchi di post-produzione, è possibile avvalersi della pura e semplice messa in scena. È ciò che fa il regista e sceneggiatore Leigh Whannell, costruitosi una fama legando il proprio nome alle saghe horror di Saw e Insidious. Con L’uomo invisibile, interpretato da Elisabeth Moss, riporta ora a nuova vita uno dei classici dell’orrore targato Universal, riadattato affinché possa parlare in modo particolarmente intelligente di uno dei veri incubi odierni: lo stalking.

Il film ha inizio nel momento in cui Cecilia (Elisabeth Moss) fugge nella notte dalla villa del suo compagno Adrian, il quale si rivela essere una personalità possessiva e pericolosa. Settimane dopo la sua fuga, la protagonista apprende del misterioso suicidio del suo ex. Ma per quanto la cosa sembri certa, la donna sente di non essere al sicuro e piano piano si convince che Adrian non è morto. È lì fuori da qualche parte, solo che lei, né nessuno altro, possono vederlo.

L’uomo invisibile: la paura di ciò che non si vede

Che cosa può raccontare oggi una storia come quella dell’uomo invisibile? Questa poteva essere affrontata nel superficiale fine di dar vita ad un horror buono per spaventare un pubblico di coraggiosi, o attraverso una brillante rilettura che, oltre a generare quel clima di terrore richiesto dal genere, è in grado di dirci qualcosa su una delle tematiche più attuali del nostro tempo. Fortunatamente è stata questa seconda opzione a prevalere. L’uomo invisibile muove i primi passi a partire dal conflitto venutosi a generare nel momento in cui la donna protagonista lascia di nascosto il suo violento compagno. Un evento di cui spesso si ha notizia nel mondo reale, e che nel film segna il tema portante.

Ancor prima del reale manifestarsi del mostro che dà il titolo al film, il regista sceglie di costruire la necessaria atmosfera di tensione mostrando gli effetti che a livello psicologico minano la salute mentale della protagonista. Effetti che sono causa del controllo subito per anni dal suo ex, il quale era quasi arrivato a controllare anche cosa lei pensasse. Qualunque persona o rumore inconsueto diventano sentimento di minaccia, di un terrore che è annidato nella propria testa, che nessuno a parte chi ne è affetto può vedere. E trattando proprio di invisibilità, il regista sottolinea anche allo spettatore questa minaccia portando spesso e volentieri l’attenzione su inquadrature vuote, apparentemente innocue ma da cui potrebbe presentarsi all’improvviso il pericolo più inaspettato.

L’assenza diventa così più spaventosa di ciò che si manifesta concretamente. Ma anche se invisibile, non c’è nulla del villain che rimandi al fantasy. Decidendo di trattare tematiche estremamente concrete come la violenza sulle donne e lo stalking, il regista e sceneggiatore non poteva infatti tradirsi assegnando origini fantastiche all’uomo del titolo. Addio dunque a pozioni o incantesimi dell’invisibilità, con il personaggio che acquista la sua qualità in modo forse fantascientifico ma non implausibile, e con un ancor più evidente fine di perseguitare la sua vittima.

L Uomo Invisibile Recensione

Guardando L’uomo invisibile ci si trova allora davanti ad un prodotto in grado di incutere timore proprio per il suo essere aderente alla realtà, utilizzando la storia e il suo genere per un film che pone lo spettatore nelle condizioni di chi arriva ad avere paura anche della propria ombra. Se ciò avviene, è anche merito della protagonista Elisabeth Moss, distintasi negli anni per la sua bravura e che dà qui vita ad una performance sofferta e credibile, dove si alterna paura e frustrazione.

Il regista la rende protagonista di un film che affronta un timore universale, permettendole però, una volta scoperto il trucco, di divenire l’artefice del proprio destino. Si potrà contestare al film, e a ragione, che data la sua durata di due ore piene non mancano sequenze meno incisive, che rischiano di rendere altalenante il ritmo, ma per il suo valore tematico, e per la brillante messa in scena costruita in torno ad esso, L’uomo invisibile ha le qualità per affermarsi come un brillante horror che rilancia in modo intelligente una delle icone del genere.

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