Home Blog Pagina 327

Clay Mann della DC Comics combina le sue opere con il nuovo logo SUPERMAN in un imperdibile mashup

0

Due giorni fa è stato il compleanno ufficiale dell’Uomo del Domani, e il regista di Superman (abbandonato Legacy) James Gunn ha celebrato l’occasione – e l’inizio delle riprese principali – condividendo un primo sguardo a David Corenswet nei panni della versione DCU dell’iconico supereroe.

La reazione è stata ampiamente positiva ma, finché non avremo un’immagine corretta del costume dalla testa ai piedi (costume o non costume?!), è difficile dire come reagiranno i fan. Nel frattempo, l’artista della DC Comics Clay Mann ha modificato una delle sue opere più iconiche di Superman per riflettere il nuovo logo del petto dell’eroe.

Il contorno giallo ha fatto molto discutere online, così come la chiara ispirazione al classico Kingdom Come di Mark Waid e Alex Ross. Funziona molto bene sulla pagina, non credete?

Sono felicissimo di annunciare l’inizio delle riprese principali di SUPERMAN oggi, 29 febbraio, che guarda caso è il compleanno di Superman”, ha dichiarato Gunn su Instagram ieri sera. “Quando ho finito la prima stesura della sceneggiatura, ho chiamato il film Superman: Legacy”. “Quando ho chiuso la bozza finale, era chiaro che il titolo sarebbe stato SUPERMAN”, ha aggiunto. “In arrivo a luglio 2025“.

Sembra di essere sul punto di entrare in una nuova era di narrazione dell’eroe e la speranza della Warner Bros  si augura che questo film su Superman faccia il botto al botteghino come Superman Returns e L’uomo d’acciaio hanno fatto fatica a fare. Dai un’occhiata alla versione di Mann del nuovo logo nel post X qui sotto.

 

Cosa sappiamo sul nuovo Superman?

Superman: Legacy che si intitolerà semplicemente Superman avrà come protagonisti anche Rachel Brosnahan nel ruolo di Lois Lane e Nicholas Hoult in quello di Lex Luthor, oltre a Isabela Merced nel ruolo di Hawkgirl, Edi Gathegi in quello di Mister Terrific, Nathan Fillion in quello della Lanterna Verde Guy Gardner e Anthony Carrigan in quello di Metamorpho.

Più recentemente, Sara Sampaio ha firmato per interpretare l’assistente/amante di Lex, Eve Teschmacher, e Skyler Gisondo è stato scritturato per il ruolo di Jimmy Olsen.Sono attesi anche i membri della squadra di antieroi The Authority e María Gabriela de Faría (Animal Control) è stata scritturata per il ruolo di Angela Spica/The Engineer. Si dice anche che la Supergirl di Milly Alcock farà il suo debutto prima del suo film su Supergirl: Woman of Tomorrow, ma non è ancora stato confermato.

Non sappiamo ancora con esattezza come questi altri supereroi si inseriranno nella storia, ma James Gunn ha precedentemente rivelato che la doppia vita di Superman, sia come Clark Kent che come Uomo d’Acciaio, sarà esplorata nel film, suggerendo che questi personaggi saranno i suoi “super amici“. Resta da vedere se faranno o meno parte di una vera e propria squadra.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha già iniziato a lavorare sulla terza stagione

0

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere doveva essere la risposta più solida di Prime Video al successo de Il trono di Spade (Game of Thrones), con lo streamer che ha speso abbastanza perché diventasse la serie TV più costosa mai realizzata.

Quando il prequel per il piccolo schermo ha debuttato nel settembre 2022, ha segnato il più grande debutto di Prime Video in quello che Jennifer Salke, capo degli Amazon Studios, ha definito “un momento culturalmente decisivo” per l’azienda.

Tuttavia, in seguito abbiamo scoperto che Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha perso un numero significativo di spettatori con l’avanzare della stagione. La serie ha avuto un tasso di completamento solo del 37% negli Stati Uniti. All’estero, solo il 45% delle persone ha terminato la serie, mentre il 50% è considerato un risultato accettabile, ma tutt’altro che desiderato.

La produzione della seconda stagione di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere si è spostata dalla Nuova Zelanda al Regno Unito (probabilmente per ridurre i costi) e si prevede che la serie tornerà sui nostri schermi nel corso dell’anno.

Ora, però, The Hollywood Reporter rivela che la terza stagione è già in lavorazione dopo che gli showrunner Patrick McKay e JD Payne hanno firmato un nuovo accordo triennale con lo streamer.

Oltre a confermare i piani per la seconda stagione di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, che dovrebbe debuttare nel 2024, il sito aggiunge che “sebbene la terza stagione non sia stata ufficialmente ordinata e la writers room non sia ancora stata aperta, gli showrunner hanno iniziato a delineare la trama iniziale“.

È possibile che lo streamer stia aspettando di vedere l’andamento della seconda stagione prima di procedere con un terzo lotto di episodi, ma sta puntando molto su questa proprietà e non si arrenderà se non sarà necessario!

Ecco una dichiarazione di Vernon Sanders, responsabile della televisione di Amazon MGM Studios: “Abbiamo iniziato questo straordinario viaggio con JD e Patrick più di cinque anni e mezzo fa e non ci siamo mai guardati indietro. Continuiamo a essere stupiti dalla portata e dalle dimensioni della loro visione e dall’enorme successo globale ottenuto da Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere nella sua prima stagione da record. Non vediamo l’ora che i clienti di Prime Video sperimentino l’epica avventura e il dramma ad alto rischio che JD e Patrick stanno continuando a costruire nella seconda stagione e oltre. Naturalmente, lo studio è entusiasta di estendere il nostro accordo globale con queste brillanti menti creative che continuano a mettere in pratica la loro passione per la grande narrazione“.

Parlando l’anno scorso dei dati di ascolto deludenti, Salke ha detto: “Questo desiderio di dipingere la serie come qualcosa di meno di un successo non riflette alcuna conversazione che sto avendo internamente“. Sembra che l’imminente seconda stagione avrà una svolta più drammatica, come ha aggiunto: “È un’enorme opportunità per noi. La prima stagione ha richiesto un sacco di ambientazioni“. Con il mistero di Sauron ora risolto, speriamo che l’iconico cattivo sia finalmente al centro della scena nella seconda stagione e oltre…

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

La prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha ottenuto un successo senza precedenti, è stata vista da più di 100 milioni di persone in tutto il mondo, con più di 24 miliardi di minuti di streaming. L’attesissima serie ha conquistato più di 25 milioni di spettatori nel mondo nel suo primo giorno di uscita, divenendo il più grande debutto nella storia di Prime Video, e ha anche debuttato al n. 1 nelle classifiche di streaming generali di Nielsen nel suo weekend di uscita. Lo show ha inoltre battuto tutti i precedenti record di spettatori di Prime Video, e ha portato nuove iscrizioni a Prime più di qualsiasi altro contenuto precedentemente lanciato. Inoltre, Gli Anelli del Potere è la prima serie Original in ogni area del mondo – Nord America, Europa, area Asia-Pacifico, America Latina e nel resto del mondo. Il finale di stagione è stato un evento culturale globale con numerosi hashtag dedicati alla serie tra cui #TheRingsofPower e altri in trend su Twitter in 27 Paesi per un totale di oltre 426 ore nel weekend.

La seconda stagione di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è prodotta dagli showrunner ed executive producers J.D. Payne & Patrick McKay. A loro si uniscono gli executive producer Lindsey Weber, Callum Greene, Justin Doble, Jason Cahill e Gennifer Hutchison, insieme alla co-executive producer Charlotte Brandstrom, i produttori Kate Hazell e Helen Shang e i co-produttori Andrew Lee, Matthew Penry-Davey e Clare Buxton.

Superman: 4 dettagli chiave avvistati sulla tuta (e cosa ci dicono sul reboot di James Gunn)

0

Superman: Legacy è ora solo Superman, un titolo audace per un film che lancerà il nuovo DCU dei DC Studios. Oltre ad annunciarlo, il regista James Gunn ha anche condiviso un primo sguardo al logo che adornerà il petto dell’Uomo del Domani nel prossimo reboot. Si tratta di un design che ha fatto discutere i fan, e le successive immagini probabilmente genereranno ulteriori discussioni.

Ora analizziamo ancora più da vicino questo design per capire cosa ci dice esattamente sul reboot di Superman di James Gunn. Si tratta di uno dei loghi più riconoscibili del pianeta, ma le decisioni creative prese qui offrono senza dubbio un’idea di cosa aspettarsi quando arriverà questo film del 2025. Per scoprire cosa CBM ha scoperto, basta toccare i pulsanti “Avanti”/”Visualizza elenco” qui sotto.

Il significato del contorno giallo

Superman significato contorno gialloCi aspettavamo che James Gunn desse un tocco personale all’armatura dell’Uomo d’Acciaio, e lo ha fatto con un logo che va controcorrente rispetto al modo in cui Superman viene tipicamente rappresentato sullo schermo.

Il regista si è ispirato alla prima apparizione dell’eroe sulle pagine di Action Comics #1, dando al logo “S” un contorno giallo. I fan di Superman & Lois ricorderanno di aver visto Tyler Hoechlin indossare un costume con una linea gialla intorno, ma la “S” era circondata dal nero. In confronto, James Gunn si attiene molto al materiale di partenza con questo design.

In questo modo, ha l’impressione di fare una dichiarazione e di differenziare questo Superman dalle precedenti iterazioni che avevano loghi sul petto con un deciso contorno rosso. Si tratta di un piccolo cambiamento, ma che rispetta i fumetti e si fa notare.

Kingdom Come

Superman Kingdom Come

Il fatto che James Gunn abbia ripreso il logo “S” direttamente da Kingdom Come non può essere una coincidenza. Può darsi che si tratti di un disegno a cui è particolarmente affezionato come fan e che ovviamente differisca da quello che abbiamo visto recentemente sullo schermo (era comunque in primo piano nel crossover Crisis on Infinite Earths di The CW).

È chiaro che non avremo un adattamento diretto di Kingdom Come nel DCU, perché si tratta di un nuovo universo con supereroi più giovani. Nonostante ciò, pensiamo che James Gunn possa trarre molto dalla storia scritta da Mark Waid e Alex Ross. Ad esempio, se questo mondo è composto da eroi giovani e inesperti, ciò potrebbe metterli in contrasto con alcuni esponenti della vecchia guardia – forse la JSA? – e persino con i governi del mondo.

Un abito fatto in casa?

A Homemade Suit

Un punto fermo della tuta di Superman indossata da Henry Cavill era il fatto che fosse chiaramente di origine aliena. Kal-El la trovò a bordo di un’astronave kryptoniana ed era ricoperta di intricati simboli alieni per sottolineare il suo status di rifugiato sulla Terra.

Questa tuta, in confronto, ha cuciture che sembrano un po’ più familiari al nostro pianeta. Anche se James Gunn potrebbe seguire i fumetti facendo in modo che il mantello di Superman provenga da Krypton, scommettiamo che è stata Martha Kent a creare il costume dell’eroe.

Questo non significa che il costume sarà fatto in casa. Anzi, la sua creazione potrebbe essere menzionata solo di sfuggita! Tuttavia, questo cambiamento sembra un passo nella giusta direzione, soprattutto se porta questo eroe in linea con la sua controparte a fumetti.

A proposito di quella neve

Superman di James Gunn 2025

Siamo sicuri che per alcuni di voi sarà ovvio, ma per quelli che si chiedono quale sia il significato di quella neve, siamo abbastanza sicuri che non significhi che Superman si svolgerà durante le vacanze!

James Gunn è attualmente con il cast in Norvegia per girare delle scene che crediamo si svolgeranno nella Fortezza della Solitudine. L’appartato rifugio artico dell’eroe funge da rifugio e quartier generale. Costruita in cristallo kryptoniano, ospita manufatti, tecnologia e souvenir delle sue avventure passate.

Lo sforzo di Man of Steel è stato piuttosto insoddisfacente, quindi siamo ottimisti sul fatto che questa versione sarà una parte centrale delle avventure di Superman… e che sarà sorvegliata da Krypto il Supercane! Forse qui entra in gioco anche Supergirl

Code 8 – Parte II: la spiegazione del finale del film Netflix

Code 8 – Parte II: la spiegazione del finale del film Netflix

Il film del 2019 Code 8, diretto da Jeff Chan – versione estesa del suo omonimo cortometraggio del 2016 – racconta le vicende di un uomo con superpoteri che finisce a lavorare per un gruppo di criminali con il fine di raccogliere soldi per aiutare la madre malata. Accolto in modo positivo da critica e pubblico, il film ha suscitato poi anche l’interesse di Netflix, che ha chiesto a Chan di realizzare un sequel per la piattaforma. Nasce così Code 8 – Parte II, ora disponibile nel catalogo e subito divenuto uno dei titoli più visti del momento. Ma cos’è un Code 8?

Code 8, o Codice 8, è – all’interno del contesto narrativo del film – il codice della polizia per identificare un crimine commesso da un Potenziato, ovvero da una persona dotata di superpoteri. Nel mondo di Code 8, infatti, tutti i superumani sono tenuti a registrare le loro capacità e un crimine commesso da uno di loro viene preso estremamente sul serio, in quanto può essere fonte di grande pericolo. Come il film del 2019, anche Code 8 – Parte II prosegue dunque sui toni del crime, continuando a narrare dello scontro tra umani e potenziati.

Per chi ha apprezzato il primo film, anch’esso disponibile su Netflix, questo sequel è dunque un sequel da non lasciarsi sfuggire, dove si ripropongono le dinamiche del precedente ma con nuovi sviluppi e nuovi personaggi. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Code 8 – Parte II. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale, in attesa di un probabile terzo film di prossima produzione che potrebbe idealmente concludere il racconto.

Code 8 - Parte II trama

La trama e il cast di Code 8 – Parte II

In questo sequel di Code 8, Connor è ora uscito di prigione e lavora come custode in un centro sociale dopo aver tagliato i ponti con il suo ex socio criminale Garrett. Il tentativo di Connor di tenersi lontano dai guai viene però distrutto quando è costretto ad aiutare la quattordicenne Pavani a fuggire da un gruppo di agenti corrotti guidati dal sergente Kingston. Questi ha però un grosso vantaggio, usando i nuovi K9 robotici per rintracciare Pav. Ciò costringer Connor a dover ancora una volta a chiedere aiuto a Garrett e alla sua squadra, senza sapere se stavolta potrà davvero fidarsi dell’uomo che lo ha fatto finire in prigione.

Ad interpretare Connor vi è nuovamente l’attore Robbie Amell, noto per aver interpretato Ronnie Raymond/Firestorm nella serie The Flash, mentre suo cugino Stephen Amell – celebre per aver interpretato Oliver Queen/Green Arrow nella serie televisiva Arrow – torna invece ad interpretare Garrett. L’attrice Sirena Gulamgaus, nota per aver recitato nella serie Transplarent, è invece l’interprete di Pavani. Alex Mallari Jr., invece, è il sergente Kingston, principale antagonista del film. Completano il cast le attrici Kari Matchett nel ruolo della madre di Connor e Jean Yoon in quelli di Mina.

Code 8 - Parte II cast

La spiegazione del finale di Code 8 – Parte II

Kingston vuole a tutti i costi acciuffare Pavani in quanto lei è l’unica a sapere che ad aver ucciso suo fratello Tarak è stato proprio il poliziotto, in combutta con Garrett. Eliminare Pavani è dunque l’unico modo per assicurarsi di preservare la propria reputazione e continuare nella sua scalata al potere. Ad un certo punto viene anche proposto di cancellare semplicemente la memoria del fratello ma quando tale ipotesi viene messa in atto la ragazza si rende conto che le stanno in realtà per cancellare ogni ricordo in suo possesso e dunque usa i suoi poteri per opporsi alla cosa.

Nel finale di Code 8 – Parte II, Connor e Pavani riescono però a rubare un video contenente i crimini commessi da King e a trasmetterlo in diretta, così che tutti vengano a conoscenza di quanto da lui commesso nel tempo. Con le feroci azioni di King contro gli esseri umani dotati di superpoteri ora rese note al mondo, si iniziano finalmente ad adottare nuove leggi per migliorare le condizioni di vita di questi super umani. Anche l’uso della robotica per mantenere l’ordine pubblico viene completamente vietato nella regione, dopo che viene rivelato come King usasse i robot K9 per uccidere brutalmente le persone dotate di superpoteri.

Mentre Pavani sopravvive e guarisce gradualmente dalle ferite, Connor riapre il centro sociale della signora Mina. Come confermano i momenti finali di Code 8 – Parte II, Connor mantiene anche la promessa fatta alla madre di Pavani, prendendosi cura di lei e gestendo con lei il centro sociale. Prima dei titoli di coda, però, viene rivelato che l’afflusso della droga Psyke (ricavata estraendo il liquido spinale dai superumani) è aumentato. Garrett, che acolta la notizia sembra essere già a conoscenza di quest’informazione, permettendo di ipotizzare che ci sia lui dietro quel nuovo traffico. Così facendo, si apre la strada ad un terzo capitolo che potrebbe mostrare lo scontro finale tra Connor e Garrett.

Il trailer di Code 8 – Parte II e come vedere il film in streaming su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Code 8 – Parte II unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 1° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Dune 2 incasserà più del doppio del primo film

0
Dune 2 incasserà più del doppio del primo film

Dune 2, sequel di Dune di Denis Villeneuve ha debuttato ieri a livello mondiale e il film è già partito alla grande al botteghino grazie alle anteprime del giovedì sera e alle proiezioni all’estero. In Italia il film ha debuttato Mercoledì. Attualmente in Italia dopo i primi tre giorni la pellicola ha raccolto 1.5 milioni di euro, e ci si aspetta che oggi e domani potrà aggiungere altri 2 milioni per chiudere con un totale di 3.5 milioni di euro. Migliorando il risultato del primo film che nel 2021 totalizzo 2.1 milioni di euro.

Dune 2 che ora è stata confermata come il capitolo centrale di una trilogia – ha incassato negli USA più del doppio rispetto al primo film (5,1 milioni di dollari) dalle proiezioni in anteprima nel 2021 con 12 milioni di dollari. Il suo bilancio internazionale è di 7,6 milioni di dollari dopo l’apertura in 13 mercati stranieri. Allo stato attuale, si prevede che Dune 2 incasserà tra i 150 e i 175 milioni di dollari in tutto il mondo nel suo weekend di apertura – anche se la Warner Bros. è più cauta e prevede 140 milioni di dollari.

LEGGI ANCHE: Dune – Parte Due apporta un grande cambiamento al romanzo per preparare il film finale – SPOILER

Le recensioni stellari di Dune 2 sono sicuramente in grado di attirare più persone nelle sale, e il film è ora “certificato fresco” su Rotten Tomatoes con un impressionante 95% di critica e pubblico.

Da notare che un’apertura interna di 65-80 milioni di dollari supererebbe alla grande l’apertura interna di 41 milioni di dollari di Dune, del 2021, che ha visto le sue vendite di biglietti assorbite da un’uscita in sala day-and-date sul servizio di streaming HBO Max all’inizio di ottobre dello stesso anno. Tuttavia, Dune fu uno dei pochi titoli day-and-date a superare i 100 milioni di dollari al botteghino nazionale e uno dei soli due a superare i 400 milioni di dollari in tutto il mondo, insieme a Godzilla vs. Kong della Legendary. È stato uno dei pochi blockbuster che ha funzionato sia nelle case che nelle sale, ma ha sicuramente lasciato molti soldi sul piatto del box office theatrical.

Captain America: Brave New World, un’indiscrezione svela i piani per The Serpent Society

0

Captain America: Brave New World sarà sottoposto a un ampio reshooting nel corso di quest’anno e, se si crede alle recenti indiscrezioni, i Marvel Studios hanno intenzione di eliminare completamente dal film The Serpent Society, la Società dei Serpenti.

Finora sono stati avvistati almeno due membri del gruppo, tra cui Rosa Salazar (Alita: – L’angelo della battaglia) e Seth Rollins (attuale World Heavyweight Champion della WWE). Lasciarli in disparte sembra estremo e possiamo solo ipotizzare che qualcosa nell’inclusione della Società nel film non funzionasse.

Ora, lo scooper @CanWeGetToast sostiene di aver appreso ciò che i Marvel Studios avevano originariamente previsto per i cattivi in Captain America: Brave New World. Si dice che la Società dei Serpenti fosse composta da Diamondback, Constrictor, Rattler, Asp e Cobra, tutti con tatuaggi segmentati che si aprivano per rivelare potenziamenti cibernetici.

Questa parte è un po’ vaga, ma il leaker rivela che, insieme, avrebbero dato vita al “Serpent“. Diamondback poteva sparare proiettili dalle dita, Rattler aveva poteri da boom sonico, Constrictor scatenava bobine cariche dalle braccia, Asp aveva pugni di fuoco e Cobra poteva sputare acido dalle zanne.

Descritti così l’intera squadra poteva sembrare un po’ ridicola o solo un lotto di cattivi di troppo in un film che include anche Red Hulk e The Leader? Il tempo ce lo dirà, ma in altre notizie sul MCU, Daniel Richtman riporta che i Marvel Studios stanno cercando nuovi personaggi per sostituirli.

Captain America: Brave New World non è l’unico film di prossima uscita per il quale è previsto un reshooting, anche anche Deadpool & Wolverine farà qualcosa del genere a Maggio, ma questi ultimi sono dei reshoot di routine nelle produzioni a grosso budget.

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, Captain America: Brave New World è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Sydney Sweeney confessa i suoi peccati nella prima clip di Immaculate

0

NEON ha presentato la prima clip dell’imminente film horror religioso Immaculate, che presenta un jump scare piuttosto efficace.

Lo sneak peek mostra il personaggio di Sydney Sweeney (Euphoria, Madame Web) , Cecilia, in una cabina per il confessionale, ma il prete che dovrebbe confessarla non è esattamente reattivo. Dopo qualche secondo di silenzio teso, qualcuno – o qualcosa – afferra la giovane suora da dietro e la tira attraverso il muro.

Nel nostro film, il terrore riguarda qualcosa di molto reale e profondo, personale e crudo”, ha dichiarato il regista Michael Mohan a Total Film in una recente intervista. “Gli ultimi due minuti di questo film sono l’interpretazione più scatenata che Sydney abbia mai dato. La inserisce a pieno titolo nel pantheon delle scream queen. Senza dubbio“.

Sydney Sweeney interpreta Cecilia, “una donna di fede devota a cui viene offerto un nuovo ruolo in un illustre convento italiano. Ma il suo caloroso benvenuto nella campagna europea viene presto interrotto quando Cecilia scopre che la sua nuova casa nasconde alcuni oscuri e terrificanti segreti“.

Il trailer precedentemente rilasciato mostra Cecilia che si ammala e gli esami ospedalieri confermano che è incinta. Seguono molte immagini sanguinose e inquietanti, mentre siamo portati a credere che la giovane donna abbia concepito immacolatamente. Guardate la clip di seguito:

Jonathan Davino per la Fifty-Fifty Films ha prodotto Immaculate con Sydney Sweeney, insieme a David Bernad della Middle Child Pictures, che ha sviluppato il progetto con l’attrice dopo il loro lavoro insieme in The White Lotus. Teddy Schwarzman e Michael Heimler hanno prodotto per la Black Bear, che ha finanziato interamente e rappresentato i diritti di vendita internazionali. John Friedberg e Christopher Casanova della Black Bear sono stati produttori esecutivi, insieme a Will Greenfield.

Superman: Rachel Brosnahan in un video dal set celebra il primo giorno di riprese

0

Le riprese sono ufficialmente iniziate sul Superman di James Gunn (“Legacy” è stato abbandonato), e il regista è intervenuto nei giorni scorsi sui social media per condividere il primo sguardo ufficiale all’emblema “S” che adornerà il nuovo costume aggiornato del nostro nuovo Uomo d’Acciaio.

Non abbiamo ancora visto l’intero costume, ma James Gunn ha confermato che si ispira ai disegni di Alex Ross, quindi potrebbe finire per assomigliare a quella recente fan-art (condivisa).

Siamo anche in attesa di un primo sguardo al cast in costume nei rispettivi personaggi, ma nel frattempo Rachel Brosnahan (Lois Lane) ha condiviso un video su TikTok di lei e delle sue co-star David Corenswet (Clark Kent/Superman) e Nicholas Hoult (Lex Luthor) che si divertono durante il primo giorno di riprese.

La didascalia recita: “Un supercattivo, un giornalista e un alieno entrano in un bar…“. La star di La meravigliosa signora Maisel ha commentato così la recente lettura del copione. “È stato incredibile ascoltare la sceneggiatura ad alta voce… sentire il ritmo del film. Ho sempre amato Lois Lane. È intelligente, ambiziosa e può essere divertente… Stiamo ancora trovando questi personaggi. Conoscerete la loro versione finale“. Guardate il video qui sotto.

Le riprese sono attualmente in corso, ma l’insider Daniel Richtman ritiene che si stiano svolgendo in Norvegia (il che avrebbe senso visto l’emblema del petto innevato) e che si sposteranno ad Atlanta più avanti nel mese di marzo.

Cosa sappiamo sul nuovo Superman?

Superman: Legacy che si intitolerà semplicemente Superman avrà come protagonisti anche Rachel Brosnahan nel ruolo di Lois Lane e Nicholas Hoult in quello di Lex Luthor, oltre a Isabela Merced nel ruolo di Hawkgirl, Edi Gathegi in quello di Mister Terrific, Nathan Fillion in quello della Lanterna Verde Guy Gardner e Anthony Carrigan in quello di Metamorpho.

Più recentemente, Sara Sampaio ha firmato per interpretare l’assistente/amante di Lex, Eve Teschmacher, e Skyler Gisondo è stato scritturato per il ruolo di Jimmy Olsen.Sono attesi anche i membri della squadra di antieroi The Authority e María Gabriela de Faría (Animal Control) è stata scritturata per il ruolo di Angela Spica/The Engineer. Si dice anche che la Supergirl di Milly Alcock farà il suo debutto prima del suo film su Supergirl: Woman of Tomorrow, ma non è ancora stato confermato.

Non sappiamo ancora con esattezza come questi altri supereroi si inseriranno nella storia, ma James Gunn ha precedentemente rivelato che la doppia vita di Superman, sia come Clark Kent che come Uomo d’Acciaio, sarà esplorata nel film, suggerendo che questi personaggi saranno i suoi “super amici“. Resta da vedere se faranno o meno parte di una vera e propria squadra.

Dune – Parte Due apporta un grande cambiamento al romanzo per preparare il film finale – SPOILER

0

Dune – Parte Due è ora nelle sale di tutto il mondo e noi vi raccontiamo alcuni dei momenti più importanti del sequel fantascientifico di Denis Villeneuve, acclamato dalla critica, tra cui gli eventi della battaglia finale e un cambiamento significativo rispetto al romanzo di Frank Herbert.

Se avete letto il libro, questo ovviamente non vi riguarda, ma tutti gli altri devono essere consapevoli di importanti spoiler in questo articolo da questo punto in poi.

Verso la fine della di Dune – Parte Due (recensione), Paul Atreides beve una sostanza nota come l’Acqua della Vita (liquido ricavato da un sandworm neonato), che potenzia notevolmente le sue capacità di preveggenza e gli conferisce il “dono” della piena lungimiranza. “Muad’Dib” lo fa perché crede che accettare il suo destino profetizzato come messia Fremen e Kwisatz Haderach della Bene Gesserit sia l’unica strada per la vittoria, anche se sa che porterà a una catastrofica guerra santa in suo nome.

Grazie alle testate nucleari degli Atreides e ad alcuni vermi molto grandi, i Fremen riescono a prevalere e Paul uccide il Barone Harkonnen – che si rivela essere il padre di Jessica, suo nonno – prima di affrontare Feyd-Rautha in un combattimento contro l’arma bianca.

Paul viene gravemente ferito, ma alla fine elimina il suo nemico e dice all’Imperatore Shaddam Corrino IV che prenderà la mano di sua figlia, la Principessa Irulan, e regnerà al suo fianco come nuovo Imperatore.

Paul ordina quindi alla sua gente di attaccare gli inviati delle grandi case dell’universo che si sono riuniti su Arrakis e che si rifiutano di riconoscere la sua ascesa, dando così inizio alla sua santa Jihad. Dune – Parte Due si conclude con un Chani devastata che si allontana da Paul e pianta un martello nella sabbia per chiamare un verme.

Si tratta di una svolta importante rispetto al personaggio di Chani sui libri, che segue/adora Paul e crede pienamente nel suo status di Mahdi insieme a Stilgar e al resto dei Fremen. Il fatto che riconosca il pericolo del fondamentalismo e si opponga apparentemente a Paul alla fine del film suggerisce che i due potrebbero essere nemici nel previsto adattamento di Dune – Parte 3 che dovrebbe intitolarsi Messiah.

The Batman – Parte 2: Jeffrey Wright parla in dettaglio delle sue speranze per Jim Gordon

0

The Batman – Parte 2 dovrebbe uscire nelle sale il prossimo ottobre, ma dopo lo sciopero della WGA dello scorso anno non è chiaro se ciò sia ancora possibile.

L’attore di Jim Gordon, Jeffrey Wright, ha dichiarato in diverse occasioni di non aver ancora letto un copione e che il tempo stringe per l’inizio della produzione. C’è chi resta convinto che i DC Studios sperino di affossare il franchise di Batman per lasciare i riflettori su The Brave and the Bold, ma è un’ipotesi azzardata, soprattutto se James Gunn ha dato il suo appoggio a Matt Reeves.

Jeffrey Wright ha nuovamente commentato il suo futuro come uno dei più stretti alleati del Crociato incappucciatoe recentemente ha condiviso con Discussing Film alcune delle sue speranze per il sequel. “Beh, probabilmente non è una buona idea anticipare troppo Matt [Reeves]“, ha esordito l’attore.

Una delle cose di cui ho parlato un po’ con lui è che, interpretando il ruolo, mi sono interrogato sulla sua vita privata e mi interrogo sulle persone che hanno il livello di responsabilità che ha lui, avendo quel volto pubblico di rettitudine e bontà“.

Mi chiedo cosa ci sia sotto il commissario Gordon, perché Batman indossa il suo mantello ma, per certi versi, anche Gordon indossa una maschera. Gordon rappresenta in un certo senso la giustizia attraverso il suo tipo di rettitudine, non di santificazione, e mi chiedo cosa ci sia dietro quella maschera, con i sacrifici che potrebbe dover considerare perché dà così tanto a questo personaggio pubblico e al suo dovere civico“.

Qual è il peso di tutto questo su di lui, sotto la sua maschera?”- si è domandato Jeffrey Wright – “Sono domande che potrebbe essere interessante approfondire, ma vedremo. Non vedo l’ora di avere l’opportunità di leggere e approfondire, ma al momento ne so quanto voi. Ci arriveremo!“.

Robert Pattinson riprenderà il ruolo del Cavaliere Oscuro in The Batman – Parte 2, ma poco altro è stato rivelato. Ci sono state notizie contrastanti sui cattivi del film, con tutti quelli che sono stati indicati come possibili, dal Joker a Clayface.

Quali sono le ultime novità su The Batman – Parte 2?

Nell’ultimo aggiornamento sull’attesissimo seguito, le riprese di The Batman – Parte 2 sarebbero state posticipate a marzo 2024. La star principale Robert Pattinson riprenderà il ruolo principale, con Matt Reeves che tornerà alla regia. Anche Mattson Tomlin tornerà per scrivere la sceneggiatura insieme a Reeves. La data di uscita è attualmente fissata per il 3 ottobre 2025. Il primo film ha raggiunto più di 770 milioni di dollari al botteghino, diventando il settimo film con il maggior incasso del 2022 e ottenendo recensioni positive.

Nel cast di Batman c’erano anche Zoë Kravitz nel ruolo di Selina Kyle/Catwoman, Jeffrey Wright nel ruolo di James Gordon del GCPD, John Turturro nel ruolo di Carmine Falcone, Peter Sarsgaard nel ruolo del procuratore distrettuale di Gotham Gil Colson, Andy Serkis nel ruolo di Alfred Pennyworth e Colin Farrell nel ruolo di Oswald Cobblepot/Penguin. Restano invece dubbi riguardo il coinvolgimento del Joker, introdotto nel primo film con Barry Keoghan nel ruolo. Proprio l’attore, però, ha lasciato intendere che l’arcinemesi di Batman potrebbe far parte del film.

Kick-Ass 3: nuovo dettagli sui piani di Matthew Vaughn per la nuova trilogia

0

Nelle scorse settimane, abbiamo visto il regista Matthew Vaughn svelare i suoi ambiziosi piani per Kick-Ass 3 e tutto il franchise di Kick-Ass.

Matthew Vaughn ha diretto il primo film nel 2010 e ha prodotto il sequel di Jeff Wadlow, poco apprezzato, tre anni dopo. Ora, Variety ha condiviso alcuni dettagli aggiuntivi e… beh, la situazione sembra un po’ confusa!

Il rapporto inizia spiegando che il regista sta attualmente producendo il suo prossimo film, The Stuntman. La regia è di Damien Walters e la storia ruota attorno a due fratelli che diventano stuntman (si dice che l’azione sia ambientata negli anni ’70). La produzione inizierà presto.

Questo film farà parte della nuova trilogia di Kick-Ass di Matthew Vaughn, e il primo capitolo – School Fight – è stato girato un paio di anni fa ma non è ancora uscito. Anche questo film è stato prodotto da Matthew Vaughn e diretto da Damien Walters, e si dice che sia incentrato su un adolescente che si scontra con un rivale in amore a scuola.

Siamo a metà dell’opera“, ha detto in precedenza il regista di X-Men: L’inizio a proposito della sceneggiatura di Kick-Ass 3. “C’è una parte molto importante, molto importante, che non è stata ancora scritta“. “C’è un’idea molto, molto azzardata… e sarà un cliché che uscirà da questa mia testa. È un universo molto, molto meta. È quello che, sapete, ‘Kick Ass’ stava reinventando e creando un supereroe vietato ai minori e nessuno lo stava facendo davvero“.

Questo è portare l’intero concetto a un livello degno… nemmeno un sequel, perché penso che sia solo un modo completamente nuovo di fare ‘Kick Ass’, che non potrebbe essere più ‘Kick Ass‘. La trilogia sarà School Fight, questo film, chiamiamolo Vram per il momento, e poi Kick-Ass, e sono tutti collegati”.

Potrebbe trattarsi di una storia di origine furtiva per Big Daddy?! Ne dubitiamo, ma il post di X qui sotto riassume bene la situazione.

Dopo aver dichiarato in precedenza di aver trovato un regista e un cast per Kick-Ass 3, Matthew Vaughn ha condiviso ulteriori informazioni su ciò che i fan possono aspettarsi dal film.

La battuta più importante in ‘Kick-Ass’ era… due battute [erano]… ‘perché tutti vogliono essere Paris Hilton, nessuno vuole essere Spider-Man’ – che penso sia affascinante perché ricordate che era una cosa nuova… l’intera faccenda delle reality star, era una cosa grossa, e ‘Senza potere non c’è responsabilità’, quindi quelli erano i due ganci“.

Quindi abbiamo preso queste due idee e [ora] dobbiamo riflettere. ‘Kick-Ass’, il reboot, è un riflesso del mondo in cui viviamo e di quello che è successo ai film di supereroi e ai fumetti e di come siamo messi. Non è quello che tutti si aspettano, ma ci sarà abbastanza da far dire alla gente: “Ok, è diverso, ma è dannatamente bello“”.

Venom 3: la foto dietro le quinte conferma un legame con Spider-Man: No Way Home!

0

Le riprese di Venom 3 sono terminate o quasi e la star Tom Hardy ha condiviso su Instagram una nuova foto del dietro le quinte del set.

Anche se a prima vista non sembra esserci nulla di troppo rivelatore o interessante nella foto, in realtà serve a confermare che il trequel di SSU si collegherà direttamente agli eventi di Spider-Man: No Way Home.

Quando le riprese sono iniziate a Los Mateos, in Spagna, l’anno scorso, alcune foto del set mostravano immagini simili a quelle del Giorno dei Morti, indicando che la prossima avventura del simbionte psicotico sarebbe stata ambientata, almeno in parte, in Messico durante l’annuale festa del Día de los Muertos.

L’ultima volta che abbiamo visto Eddie Brock (Tom Hardy) era in un bar a tema simile in una delle scene post-credits di Spider-Man: No Way Home, con lo stesso identico vestito che indossa nella foto qui sotto.

I dettagli sulla trama non sono ancora stati resi noti, ma Tom Hardy  ha condiviso in precedenza un post su Instagram in cui si parlava dell'”ultima corsa” di Eddie Brock, il che sembrerebbe suggerire che questa sarà l’ultima volta dell’attore nel ruolo. Questo significa sicuramente che è previsto un faccia a faccia con Spider-Man… giusto?

Un pezzo del simbionte è rimasto nel MCU quando Brock è stato riportato nel suo universo in No Way Home, il che ha portato a speculazioni sul fatto che un confronto potrebbe essere imminente, ma non è probabile che avvenga in questo film.

Tutto è possibile, naturalmente, ma se Tom Holland avesse girato qualche scena per questo film, è molto probabile che ne avremmo già sentito parlare. La furia di Carnage si è concluso con l’apparente morte di Cletus Kasady (Woody Harrelson) (anche se questo non significa che Carnage non tornerà) e con il detective Pat Mulligan (Stephen Graham) che sembra essere stato preso in consegna da un altro simbionte alieno, forse per preparare il debutto di Toxin in questo terzo film.

Tutto quello che sappiamo su Venom 3

Venom 3 segue i successi al botteghino consecutivi di Venom: La furia di Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a livello globale) e Venom del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e scriverà il trequel.

Tom Hardy ha menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti appoggio.”

A parte il ritorno di Tom Hardy nei panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock nei titoli di coda di Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che include Morbius, Kraven the Hunter e Madame Web, tra gli altri – potrebbe comparire in Venom 3.

Superman: le prime foto “fake” dal set, che fanno infuriare James Gunn

0

In occasione del compleanno dell’Uomo d’Acciaio, James Gunn ha condiviso  un primo sguardo ufficiale al logo “S” che David Corenswet indosserà nei panni dell’iconico eroe DC Comics in Superman: Legacy, che come sappiamo si chiamerà solo Superman, e la reazione di Internet non si è fatta attendere.

Un paio di presunte foto del set che ritraggono David Corenswet in costume completo hanno fatto il giro del web. Sebbene a un’occhiata (molto) rapida possano sembrare autentiche, è difficile credere che chiunque abbia dato un’occhiata più approfondita si sia lasciato ingannare da questi scatti.

Tuttavia, le immagini sono state spacciate per vere e sono state riprese da alcuni siti. James Gunn ha risposto prontamente a un fan che ha chiesto se si trattasse di foto reali del set su Threads.

Le riprese sono attualmente in corso, ma l’insider Daniel Richtman ritiene che si stiano svolgendo in Norvegia (il che avrebbe senso visto l’emblema del petto innevato) e che si sposteranno ad Atlanta più avanti nel mese di marzo.

Cosa sappiamo sul nuovo Superman?

Superman: Legacy che si intitolerà semplicemente Superman avrà come protagonisti anche Rachel Brosnahan nel ruolo di Lois Lane e Nicholas Hoult in quello di Lex Luthor, oltre a Isabela Merced nel ruolo di Hawkgirl, Edi Gathegi in quello di Mister Terrific, Nathan Fillion in quello della Lanterna Verde Guy Gardner e Anthony Carrigan in quello di Metamorpho.

Più recentemente, Sara Sampaio ha firmato per interpretare l’assistente/amante di Lex, Eve Teschmacher, e Skyler Gisondo è stato scritturato per il ruolo di Jimmy Olsen.Sono attesi anche i membri della squadra di antieroi The Authority e María Gabriela de Faría (Animal Control) è stata scritturata per il ruolo di Angela Spica/The Engineer. Si dice anche che la Supergirl di Milly Alcock farà il suo debutto prima del suo film su Supergirl: Woman of Tomorrow, ma non è ancora stato confermato.

Non sappiamo ancora con esattezza come questi altri supereroi si inseriranno nella storia, ma James Gunn ha precedentemente rivelato che la doppia vita di Superman, sia come Clark Kent che come Uomo d’Acciaio, sarà esplorata nel film, suggerendo che questi personaggi saranno i suoi “super amici“. Resta da vedere se faranno o meno parte di una vera e propria squadra.

Ghostbusters: Minaccia Glaciale, il trailer finale svela l’oscura minaccia per New York

0

Il trailer finale di Ghostbusters: Minaccia glaciale è stato pubblicato e, sebbene la lunga serie di film sia nota per far ridere, sembra che anche questa volta ci regalerà anche qualche spavento. 

Nonostante duri solo un minuto, questa anteprima mostra il mostruoso Garraka, che sembra essere la minaccia più spaventosa mai creata dal franchise per New York. Anche con due squadre di Ghostbusters pronte a unirsi, è chiaro che avranno il loro bel da fare. 

Ghostbusters: Minaccia glaciale è scritto da Jason Reitman e Gil Kenan ed è basato sul film del 1984 di Ivan Reitman Ghostbusters, scritto da Dan Aykroyd e Harold Ramis. Nel cast oltre Paul Rudd (Ant-Man and the Wasp: Quantumania), Carrie Coon (Boston Strangler), Finn Wolfhard (Stranger Things), Mckenna Grace (Ghostbusters: Legacy) ci sono anche Kumail Nanjiani (Eternals), Patton Oswalt (Eternals), Celeste O’Connor (Ghostbusters: Legacy), Logan Kim (The Walking Dead: Dead City), Dan Aykroyd (Ghostbusters), Ernie Hudson (Ghostbusters) e Annie Potts (Ghostbusters).

Ghostbusters: Minaccia glaciale sarà solo al cinema dall’11 aprile prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

La trama di Ghostbusters: Minaccia Glaciale

In Ghostbusters: Minaccia Glaciale, la famiglia Spengler torna dove tutto è iniziato, l’iconica caserma dei pompieri di New York, e si unisce agli Acchiappafantasmi originali che hanno sviluppato un laboratorio di ricerca top-secret per portare la lotta ai fantasmi a un livello superiore. Quando la scoperta di un antico artefatto scatenerà una forza malvagia, i vecchi e nuovi Ghostbusters dovranno unire le forze per proteggere la loro casa e salvare il mondo da una seconda era glaciale.

Superman: ecco chi interpreterà Perry White del Daily Planet

0
Superman: ecco chi interpreterà Perry White del Daily Planet

James Gunn ha scelto il suo Perry White per il suo film su Superman. THR informa che Wendell Pierce (Jack Ryan, Suits) è stato scelto per interpretare il capo di Clark Kent al Daily Planet. Pierce eredita il personaggio da Lawrence Fishburne che era stata l’ultima incarnazione di White in ordine di tempo. Le riprese del film sono cominciate il 29 febbraio 2024, giorno che per tradizione è il compleanno di Superman.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult, Wendell Pierce e Nathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Doc – Nelle tue mani 3: recensione degli episodi 13 e 14 del medical drama

Penultimo appuntamento con Doc – Nelle tue mani 3 che continua a tenere il pubblico di Rai1 col fiato sospeso. In questi due nuovi episodi sembra che la scossa del terremoto abbia smosso tutto pure gli sceneggiatori che hanno di nuovo colpito nel segno. Nel finale del quattordicesimo episodio infatti prima ci saluta, per sempr,  un personaggio secondario e uno dei principali scopre che il male, che in passato aveva combattuto, purtroppo è tornato.

La trama di Doc – Nelle tue mani 3 episodio 13

Il tredicesimo intitolato “Legami” mostra proprio quelli familiari di Lin con i suoi genitori e con sua sorella minore Yu, che viene ricoverata al Policlinico Ambrosiano. All’inizio il team medico e Doc, Luca Argentero, pensano ad un’infezione sessuale o a un’insufficienza epatica, ma all’improvviso la ragazza ha un’ischemia celebrale. Il padre di Lin, ancora arrabbiato con la figlia medico, vuole spostare Yu in una clinica privata.

Per fortuna a risolvere il caso ci arriva da sola Lin che riesce, anche grazie la sua conoscenza all’endometriosi della sorellina, a scoprire che la causa di tutto è l’aver smesso di prendere la pillola, motivo che poi ha ineschiato l’iniziale emorragia all’addome. Alla fine la specializzanda riesce anche a ricucire il rapporto con sua madre e il suo severo padre, ovviamente sempre supportata dal collega e amico Federico, l’attore Giacomo Giorgio.

In questo episodio non c’è solo spazio per i drammi della famiglia Wang, ma anche per quelli della coppia Giulia e Doc. La colpa è di Andrea, che non riesce a trovare un minuto per la dottoressa Giordano, Matilde Gioli, perchè i suoi pazienti e il reparto di medicina sono la priorità assoluta. Fanti non riesce neanche a rivedere per un cena sua figlia Carolina, interpretata sempre da Beatrice Grannò vera e proprio guest star tornata dopo il successo con The White Lotus. Giulia intanto, spronata anche da Doc, pubblica la sua ricerca e decide di partecipare al concorso per diventare primario a Roma.

La trama di Doc – Nelle tue mani 3 episodio 14

La settima serata si conclude con “Vivere” in cui la morte, la “stronza” come viene chiamata da sempre da Doc, è la vera protagonista della trama. Elisabetta viene ricoverata, ormai in fin di vita a causa della sua malattia rara che si è aggravata all’improvviso ma la giovane madre è solo preoccupata del futuro di Pietro. Il dottore Cesconi ovviamente farà di tutto per aiutare la sua paziente, addirittura si offre come tutore visto che ormai ha confidenza con il ragazzino di 12 anni.

In conclusione Elisabetta muore ma non da sola, anzi nel momento più tragico, viene svelata l’identità del padre di Pietro, cioè Samuele, il fratello dello stesso Damiano Cesconi. Il ragazzino quindi perde la madre ma ritrova un papà mai conosciuto e scopre un amico che in realtà è suo zio. Nelle stesse ore nel reparto Riccardo, Pierpaolo Spollon, deve affrontare le sue paure visto che viene preso in cura Giorgio, il padre della sua compianta Alba, che riesce a salvare. Il tutor degli specializzandi, indeciso sul suo futuro, alla fine decide di rimanere definitivamente per lavorare in Medicina Interna.

L’episodio quindi si conclude con Giulia e Andrea che decidono di lasciarsi perchè tra loro non funziona, ma ammettono entrambi che non riusciranno mai a fare a meno l’uno dell’altra. Riccardo scopre il segreto di Martina, cioè che la collega non si è mai laureata in Medicina e Agnese, Sara Lazzaro, dopo una visita di controllo scopre che il tumore è tornato. Questa è la miccia che fa scattare nella donna di svelare tutto al ex marito ed è pronta a raccontagli tutto. La penultima puntata di Doc – Nelle tue mani 3 finisce proprio qui proprio, sul più bello, lasciando la rivelazione nel finale di questa terza stagione.

Doc – Nelle tue mani 3 con il fiato in sospeso fino all’ultimo

Doc – Nelle tue mani con il tredicesimo e quattordicesimo continua a tenere il livello della scorsa settimana puntando su una morte, quella di Elisabetta, e con una nuova ultima scioccante rivelazione. Ancora una volta per la parte meno drammatica, la fanno da padrona Federico e Lin, una coppia di fatto ma peccato che ne loro e ne i sceneggiatori, forse, non l’hanno ancora capito. Per concludere ora non ci resta che aspettare giovedì prossimo con gli ultimi episodi di Doc – Nelle tue mani 3.

Dune: dal cast alle location, tutto quello che c’è da sapere sul film

Dopo oltre due anni di attesa, Dune – Parte due (qui la nostra recensione) è finalmente arrivato in sala. Denis Villeneuve riporta così sul grande schermo il pianeta sabbioso dove si svolgono gli eventi che vedono contrapposti gli Atreides, gli Harkonnen e i Fremen, insieme ad altre numerose forze in gioco per il controllo non solo della preziosa spezia ma anche dell’intero universo conosciuto. Il film porta dunque avanti quanto introdotto nel 2021 con Dune (qui la recensione), che grazie al suo passaggio televisivo in vista dell’uscita del nuovo capitolo può essere utile rivedere per essere pronti alla visione del suo sequel.

Sia Dune che Dune – Parte due, come noto, adattano per il grande schermo il primo romanzo del Ciclo di Dune, scritto da Frank Herbert e considerato tra i capisaldi della letteratura di fantascienza. Un’opera ambiziosissima, maestosa, nel quale confluiscono non solo tutti i principali canoni del genere fantascientifico ma anche tematiche capaci di risultare ancora oggi attuali, come lo sfruttamento dei popoli e delle risorse naturali, il fanatismo religioso e le guerre portate avanti in nome di un credo ritenuto superiore. Il primo film, in particolare, è la trasposizione della Prima Parte del romanzo, intitolata Il pianeta delle dune.

Definita come la saga cinematografica di fantascienza più importante di quest’epoca, Dune è senza dubbio un film che nessun appassionato di cinema dovrebbe lasciarsi sfuggire, dove logiche da blockbuster e intenti autoriali si fondono per dar vita ad un risultato stupefacente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast, alle location e ad altro ancora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Dune 2021 cast

La trama di Dune

In un lontano futuro, controllato da un impero interstellare, nel quale vige una sorta di feudalesimo e ogni feudo è governato da una casa nobiliare, il giovane Paul, rampollo della casata degli Atreides, si trasferisce con la sua famiglia sull’inospitale pianeta Arrakis, noto come Dune, insieme al padre, il Duca Leto, alla madre Lady Jessica e alcuni consiglieri. Qui gli Atreides hanno il compito di gestire il pianeta e la sua risorsa più preziosa, la Spezia, che permette a chi la possiede di acquisire capacità sovrumane. Proprio per il controllo di questa si scatenerà ben presto una guerra, che vedrà contrapposti agli Atreides gli Harkonnen. Il giovane Paul, ignaro del suo destino, si ritroverà così al centro di questo scontro, nel corso del quale entrerà in contatto con alcune profezie sul suo futuro.

Il cast di attori di Dune

Ad interpretare Paul Atreides vi è l’attore Timothée Chalamet, mentre Rebecca Ferguson è sua madre Lady Jessica. Il duca Leto Atreides, invece, è interpretato da Oscar Isaac. Alleati della casata degli Atreides sono poi il guerriero Gurney Halleck, interpretato da Josh Brolin, il maestro di spada Duncan Idaho, interpretato da Jason Momoa e il mentat Thufir Hawat, interpretato da Stephen McKinley Henderson. Il nemico giurato di Leto, il Barone Vladimir Harkonnen, è invece interpretato da Stellan Skarsgård, mentre suo nipote Glossu “Bestia” Rabban Harkonnen è interpretato da Dave Bautista. Vi sono poi l’attrice Charlotte Rampling nel ruolo della reverenda madre Gaius Helen Mohiam, Javier Bardem in quelli del fremen Stilgar e Zendaya nel ruolo della fremen Chani.

Quanti Oscar ha vinto Dune?

Ai premi Oscar del 2022 Dune ha ricevuto ben 10 nomination: Miglior film, Miglior sceneggiatura non originale, Migliori costumi, Miglior trucco e acconciatura, Migliore fotografia, Migliori effetti speciali, Miglior colonna sonora (Hans Zimmer), Miglior sonoro, Miglior scenografia e Miglior montaggio. Ha poi vinto in queste ultime sei categorie, affermandosi dunque come il film più premiato di quell’edizione degli Oscar e riconfermandosi dunque come dotato di grandi eccellenze per quanto riguarda questi reparti, che hanno lavorato ottenendo il massimo e donando di conseguenza al film un aspetto unico e impeccabile.

Dune location

Dove sono state girate le scene di Dune?

Le riprese del film si sono inizialmente svolte negli Origo Film Studios di Budapest per poi proseguire in Giordania. Le scene ambientate sul pianeta Caladan, terra natìa di Paul, sono state girate nella penisola di Stad, in Norvegia, mentre per le desertiche riprese del pianeta Arrakis sono stati utilizzati l’oasi di Liwāʾ e la valle nota come Wadi Rum, negli Emirati Arabi Uniti. Villeneuve, infatti, ci teneva a girare in ambienti reali, così che tanto gli attori quanto gli spettatori potessero avere la sensazione di un luogo concreto e non ricostruito artificialmente. Le scene con le formazioni rocciose che i Fremen usano come rifugi per il calore sono state invece girate nel deserto di Rub’ al Khali ad Abu Dhabi.

Il trailer di Dune e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Dune grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 1 marzo alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Leggi anche:

The Last of Us – Seconda stagione: nuove aggiunte al cast

0
The Last of Us – Seconda stagione: nuove aggiunte al cast

Il cast della seconda stagione di The Last of Us si arricchisce di quattro nuovi membri. Danny Ramirez (Top Gun: Maverick, The Falcon and the Winter Soldier), Ariela Barer (“Come far saltare in aria un oleodotto”, “Runaways”), Tati Gabrielle (“You”, “Le terrificanti avventure di Sabrina” ) e Spencer Lord (“Riverdale”, “Family Law”) si sono tutti uniti alla seconda stagione della serie di successo della HBO.

Ramirez interpreterà Manny, descritto come “un soldato leale il cui sguardo solare smentisce il dolore di vecchie ferite e la paura di deludere i suoi amici quando hanno più bisogno di lui”. Barer interpreterà Mel, che si dice sia “un giovane medico il cui impegno nel salvare vite umane è messo alla prova dalla realtà della guerra e del tribalismo”.

Gabrielle è stata scelta per il ruolo di Nora, “un medico militare che lotta per venire a patti con i peccati del suo passato”. E Lord apparirà nei panni di Owen, “un’anima gentile intrappolata nel corpo di un guerriero, condannato a combattere un nemico che rifiuta di odiare”.

La serie tv The Last of Us

La prima stagione di The Last of Us ha presentato Joel come un padre amorevole, prima di perdere la figlia la notte in cui l’epidemia è scoppiata e il mondo è andato fuori controllo. Anni dopo aver dovuto escogitare diversi modi per sopravvivere agli infetti, Joel si imbatte in Ellie, una ragazza che ha imparato a prendersi cura di se stessa nel pericoloso mondo dell’adattamento dei videogiochi. Le tensioni iniziarono a salire quando Joel fu informato che la sua missione era in realtà quella di portare Ellie dall’altra parte del Paese perché il suo sangue poteva essere la risposta a una cura per il virus, a costo della vita della ragazza. Joel non avrebbe permesso che accadesse qualcosa alla persona che per lui significava una seconda possibilità per essere un PADRE.

La seconda stagione di The Last of Us si baserà sul secondo gioco della serie, in cui Ellie inizia a innamorarsi di Dina. Come ogni adattamento di un videogioco prodotto per la televisione, The Last of Us potrebbe allontanarsi dalla trama e dai nodi emotivamente intensi del videogioco, ma in base alla prima stagione della serie, il team dietro lo show ama rimanere molto fedele. Jesse, ex fidanzato di Dina, non sarà a suo agio con l’idea che Ellie si innamori di lei, mentre tutti cercano di stare lontani dagli infetti e dai membri della Firefly in cerca di risposte. Pedro Pascal e Bella Ramsey riprenderanno poi i loro ruoli di Joel e Ellie.

Drive Away Dolls: secondo trailer e poster del film di Ethan Coen

0

Universal Pictures International Italy ha diffuso il secondo trailer e il poster di Drive-Away Dolls, l’originale commedia on the road prodotta da Working Title e diretta da Ethan Coen, che l’ha scritta e prodotta insieme alla moglie Tricia Cooke e che debutta qui da solista per il suo primo film di finzione senza il fratello Joel.

Drive-Away Dolls arriverà nelle sale italiane dal 7 marzo esclusivamente in edizione originale sottotitolata, e a una settimana dal debutto in Italia ne diffondiamo una divertente clip che vede protagonista la prudente e riservata Marian (interpretata dalla brillante Geraldine Viswanathan).

Drive-Away Dolls il poster

Scritto da Ethan Coen e Tricia Cooke, questa commedia segue Jamie, una ragazza dallo spirito libero che si dispera per l’ennesima rottura con la sua fidanzata, e la sua timida amica Marian che ha un disperato bisogno di lasciarsi andare. In cerca di un nuovo inizio, le due si avventurano in un viaggio improvvisato verso Tallahassee, ma le cose precipitano rapidamente quando incrociano un gruppo di inetti criminali durante il tragitto. Diretto da Ethan Coen.

Rush: la storia vera dietro al film con Chris Hemsworth

Rush: la storia vera dietro al film con Chris Hemsworth

Il mondo dello sport è ricco di grandi rivalità e alcune delle più entusiasmanti si ritrovano nell’ambiente della Formula 1. Se in tempi recenti si annoverano quelle tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel o ancora tra Hamilton e Max Verstappen, una delle prime grandi rivalità ad aver suscitato grande interesse è stata quella tra Niki Lauda e James Hunt. Le loro sfide, passate alla storia, sono poi state raccontate nel film del 2013 Rush (qui la recensione), diretto da Ron Howard. Il regista di film come Apollo 13, A Beautiful Mind o di Cindarella Man, si è dunque qui concentrato sul dar vita ad un nuovo biopic dove però a farla da padrone è l’adrenalina e la voglia di superare ogni limite.

Il film naturalmente generò un certo interesse in quanto venne reso noto che avrebbe riproposto anche il celebre e terribile incidente subito da Lauda nel 1976. Per girarlo, però, Howard non ha utilizzato le riprese televisive del vero incidente, ma ha ricreato la scena nel vecchio circuito del Nürburgring, che non coincide con l’attuale configurazione del circuito tedesco per le gare di Formula 1 ma è tuttavia ancora esistente e utilizzata per vari eventi e prove private, così da aver permesso alla produzione di girare nell’esatto punto dell’incidente di Lauda. Questo dettaglio dà un assaggio di quanto si sia cercato di ricostruire fedelmente la vicenda qui narrata, facendo attenzione ad ogni dettaglio.

A distanza di circa un decennio, Rush è ancora oggi considerato uno dei migliori film sulle corse automobilistiche, sottovalutato nel corso della stagione dei premi di quell’anno ma capace di lasciare accese e forti emozioni nell’animo dello spettatore, specialmente se fan di questa disciplina. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Rush cast

La trama e il cast di Rush

Ambientato nella metà degli anni Settanta, il film racconta della grande rivalità sportiva tra l’affascinante playboy inglese James Hunt e il suo metodico e brillante avversario, il pilota austriaco Niki Lauda. Il film segue i loro stili personali nettamente diversi dentro e fuori la pista, i loro amori, la loro devozione alle auto e alla sorprendente stagione del 1976 in cui entrambi i piloti si dimostrarono disposti a rischiare tutto per diventare campioni del mondo in uno sport senza margine di errore. Gara dopo gara, la rivalità tra di loro non farà dunque che aumentare, portandoli a correre rischi che avrebbero poi avuto conseguenze indelebili sulla loro vita.

Ad interpretare James Hunt vi è l’attore Chris Hemsworth, il quale per assumere questo ruolo ha perso ben 14 chili, messi su ricoprire il ruolo del protagonista in Thor (2011). L’attore, tuttavia, ha dichiarato che prima di questo film non sapesse chi fosse Hunt. Nel ruolo di Niki Lauda vi è invece l’attore Daniel Brühl. Per assumere il ruolo, questi portò delle applicazioni dentali così da mimare il morso aperto del vero Lauda e visse per un mese a Vienna così da acquisire un accento austriaco. Brühl divenne poi grande amico di Lauda, il quale lodò molto l’interpretazione che l’attore ha dato di lui. Accanto a loro si ritrovano poi gli attori Olivia Wilde, Christian McKay, Pierfrancesco Favino, Natalie Dormer e Alexandra Maria Lara.

La vera storia dietro Rush

Quella narrata in Rush è la storica rivalita svoltasi tra il 1974 e il 1976 tra i piloti di Formula 1 Niki Lauda e James Hunt. Bastò infatti un biennio per dar vita ad alcune delle più memorabili sfide di questo sport, ricordate ancora oggi come tra le più entusiasmanti di sempre. Il primo incontro tra Hunt e Lauda avviene il 17 maggio 1970 all’Österreichring di Zeltweg, in Austria, in una gara di Formula 3. Già in quell’occasione emersero le forti differenze — sia caratteriali che agonistiche — tra i due corridori, che li caratterizzeranno poi per il resto della loro carriera e contribuiranno al formarsi della loro rivalità.

Lauda è freddo e riservato, rifugge dalle distrazioni esterne per dedicarsi in maniera scrupolosa alla sua professione, a tal punto da guadagnarsi il soprannome di “pilota computer”. La sua condotta in gara risulta poco appassionante e divertente agli occhi del pubblico, ma al contempo è estremamente efficace. L’estroverso Hunt, soprannominato Hunt the Shunt (ovvero “Hunt lo schianto”) si caratterizza invece per uno stile di guida al limite dello spericolato. Discontinuo nei risultati egli è spesso distratto dai suoi vizi. La sfida tra di loro inizia a farsi accesa quando dalla stagione 1974 entrano rispettivamente alla Ferrari e alla Hesketh.

Rush storia vera

Con quest’ultima Hunt ottiene il suo primo successo, ma al termine del campionato è tuttavia Lauda ad aggiudicarsi il titolo di campione, con 5 vittorie. Nel 1976, Hunt passa però alla McLaren e sarà proprio quella la stagione dove la rivalità tra i due raggiunge i massimi livelli. Nei primi periodi di questa, Lauda è in testa con 4 vittorie e 3 podi, mentre Hunt vanta solo un podio. All’ottavo appuntamento stagione, però, matura la sua prima vera vittoria (un precedente primo posto gli era stato annullato per irregolarità nell’autovettura). Lauda guadagna poi una quinta vittoria, ma è la gara del 1º agosto 1976 al Nürburgring Nordschleife a cambiare drasticamente le sorti di quella stagione.

In quell’occasione Lauda rimane vittima di un grave incidente che rischia di costargli la vita, e di cui porterà per sempre le cicatrici sul volto. Nelle fasi iniziali della gara il pilota austriaco, dopo una sbandata causata da alcune chiazze d’umido e dalla non ottimale temperatura delle gomme, impatta contro una roccia a bordo pista e rimane intrappolato per lunghi minuti nell’abitacolo della sua 312 T2 in fiamme, venendo poi faticosamente estratto dalle lamiere. Lauda è costretto a prendersi un periodo di pausa per rimettersi da quell’incidente e durante questo Hunt recupera lo svantaggio che c’era tra di loro.

Intenzionato a non rimanere fuori dai giochi, Lauda accorcia però i tempi di recupero e torna in pista cercando di mantenere il distacco nei punti da Hunt. L’esito del campionato di stabilisce poi all’ultimo Gran Premio, quello del Giappone, doove però per via di un temporale Lauda preferirà ritirarsi, consentendo così ad Hunt di vincere, sorpassarlo nel punteggio e vincere il suo primo titolo da campione. Nonostante i due continueranno poi a competere anche nelle stagioni successive, è qui che si interrompe la loro rivalità. Hunt si ritirerà poi nel 1979, morendo nel 1993 per un attacco cardiaco. Lauda si ritirerà poi nel 1985, continuando a svolgere ruoli dirigenziali fino al 2019, anno della sua morte.

Il trailer di Rush e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Rush grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video, Rai Play e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 1 marzo alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Cuori ribelli: trama, cast e curiosità sul film con Tom Cruise e Nicole Kidman

Nel corso della sua carriera il premio Oscar Ron Howard si è cimentato nella regia di film di genere continuamente diverso. Dalla commedia fantasy Splash – Una sirena a Manhattan al dramma spaziale Apollo 13, dal biografico A Beautiful Mind al thriller Il codice Da Vinci, dal western The Missing al fantascientifico Solo: A Star Wars Story. Nella sua filmografia si possono però ritrovare anche film di genere sentimentale, tra cui spicca in particolare Cuori ribelli, da lui ideato insieme a Bob Dolman e girato nel 1992. Tra dramma, avventura ed emozioni, è certamente uno dei titoli meno citati ma più affascinanti del regista.

Il film intreccia una vicenda reale come quella dell’immigrazione irlandese negli Stati Uniti con il racconto di due giovani alla ricerca del loro futuro e dell’amore. Lo scenario è quello dell’America di fine Ottocento, il che permette a Cuori ribelli di presentare anche alcuni elementi del genere western, raccontando però la fine di quell’era e l’inizio dello sviluppo industriale Novecentesco. Oltre a ciò, il film di Howard si caratterizza anche per essere stato il primo film girato in formato Panavision Super 70 e il primo in pellicola 70mm dopo oltre un decennio che tale formato non era più stato utilizzato.

Presentato anche fuori concorso al Festival di Cannes, Cuori ribelli si è affermato come un buon successo di critica e pubblico, incassando globalmente circa 140 milioni di dollari a fronte di un budget di 60. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Cuori ribelli

Ambientato verso la fine dell’800, il film racconta la storia di due giovani irlandesi, Joseph Donnelly e Shannon Christie, i quali decidono di migrare in America in cerca di fortuna. Joseph e Shannon si conoscono nella loro terra, l’Irlanda, in un momento di grande precarietà. La famiglia Donnelly, in grave difficoltà economica, non riesce infatti più a pagare l’affitto della casa in cui vive e il proprietario dell’abitazione decide brutalmente di bruciare l’immobile. Joseph, accecato dall’ira per quanto accaduto, è intenzionato ad uccidere l’uomo, ma desiste dopo aver conosciuto la figlia di lui, la temeraria Shannon. La ragazza, in forte conflitto con la sua famiglia, desidera scappare in America intenzionata a tagliare ogni legame con i suoi cari. Joseph esaudirà il suo desiderio, fuggendo insieme a lei.

Dopo un lungo e faticoso viaggio in nave, i due ragazzi giungono finalmente in America, ma si trovano subito ad affrontare i primi grandi problemi. Fortunatamente, ad aiutarli ad ambientarsi nella nuova terra, interviene Kelly, leader della comunità di immigrati irlandesi, che riesce a trovare a Joseph e Shannon un piccolo alloggio di fortuna. Per non destare scandalo, i due giovani immigrati sono costretti a fingere di essere fratello e sorella anche se in realtà tra loro è scoppiata una forte e reciproca attrazione fisica da entrambi nascosta. Ma nonostante la solidarietà dei compatrioti, la vita nel nuovo mondo si rivelerà più dura del previsto e i due giovani irlandesi, profondamente innamorati, si troveranno ad affrontare insieme varie disavventure.

Cuori ribelli cast

Cuori ribelli: il cast del film

Ad interpretare i due protagonisti del film vi sono gli attori Tom Cruise e Nicole Kidman. I due si erano già incontrati sul set di Giorni di tuono, film del 1990, durante il quale si sono innamorati arrivando poi a sposarsi. In Cuori ribelli i due erano dunque già una coppia consolidata e nota nel mondo di Hollywood, e proprio per questo film ricevettero la nomination agli MTV Movie Awards come miglior coppia (perdendo però contro Mel Gibson e Danny Glover di Arma Letale 3). Per quanto riguarda le difficoltà incontrate sul set, per entrambi la principale è stata quella di misurarsi con l’accento irlandese. In particolare, però, fu Cruise a ricevere le principali critiche a riguardo.

In molti giudicarono infatti il suo accento irlandese quantomai ridicolo e in Irlanda il film è involontariamente divenuto un cult comico proprio questo particolare. Accanto a loro nel film si ritrovano gli attori Robert Prosky nei panni di Daniel Christie e Barbara Babcock in quelli di Nora Christie, i due genitori di Shannon. Colm Meaney, noto per aver interpretato il personaggio di Miles O’Brien nel franchise di Star Trek, è invece Kelly. L’attore Thomas Gibson interpreta invece Stephen Chase, il caposquadra di Daniel e principale responsabile per l’incendio di casa Donnelly. Nel film compare anche Cyril Cusack, celebre attore irlandese apparso in oltre 90 film, nei panni di Danty Duff.

Cuori ribelli scena finale

Come finisce Cuori ribelli? Ecco la descrizione della scena finale

Nel finale del film, dopo che Joseph e Shannon non sono riusciti a trovare fortuna ma anzi hanno in più occasioni rischiato la vita, lui si allontana affinché lei possa avere una vita migliore. Tuttavia, ripensando alle parole del padre, decide di sfidare il proprio destino e partecipare alla Corsa alla terra dell’Oklahoma, per rivendicare il suo diritto sulla terra. Qui ritrova Shannon e il suo promesso sposo Stephen. Il giorno della corsa, Joseph riesce infine a prevalere ed è pronto a piantare la sua bandiera mentre Shannon si precipita al suo fianco respingendo definitivamente Stephen. Tuttavia questi approfitta di un attimo di distrazione e si avventa su Joseph, i due iniziano a lottare e Joseph viene schiacciato dal peso del cavallo.

In quel momento, tutto sembra finito. Lo spirito di Joseph si allontana dal suo corpo e “sorvola” la terra sotto di lui, vedendo però la disperazione di Shannon. Lo spirito riesce allora a rientra nel corpo di Joseph, che riprende dunque conoscenza. Insieme, i due innamorati piantano la bandiera per prendersi la terra e poter vivere finalmente lì in pace. Si tratta dunque di un finale piuttosto particolare, che sembra quasi sfociare nel fantastico con la manifestazione dello spirito di Joseph, ma che offre in fin dei conti un lieto fine al racconto dei due protagonisti.

Il trailer di Cuori ribelli e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Cuori ribelli è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 1 marzo alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Spiegazione di ogni sogno e visione di Paul Atreides in Dune – Parte due

0

I poteri di Paul Atreides crescono notevolmente in Dune – Parte due (recensione),  e la sua capacità di vedere i futuri possibili lo porta ad avere diversi sogni e visioni. Paul è stato addestrato da sua madre, Lady Jessica, fin da piccolo a sviluppare le capacità dei Bene Gesserit, e Dune ha mostrato come la presenza di spezie su Arrakis aumenti la probabilità che queste visioni si manifestino. In Dune – Parte Due, che segue Paul mentre si integra pienamente nella cultura Fremen del pianeta desertico, la sua esposizione alla spezia e l’assunzione dell’Acqua della Vita per diventare Lisan al Gaib ne provocano altre, sempre partendo da quelle da lui avute in Dune del 2021.

Le visioni e i sogni di Paul (Timothée Chalamet) sono una parte fondamentale del modo in cui il regista Denis Villeneuve costruisce il finale di Dune – Parte Due. Anche se ci sono diversi scorci di futuri possibili che si susseguono nel corso del film, la maggior parte di essi sono collegati al destino di Paul e alla natura inevitabile della sua ascesa. Tuttavia, alcune di queste visioni hanno un significato più ambiguo, mentre altre sono piuttosto chiare su ciò che accadrà. Paul arriva a comprendere meglio il significato dei suoi sogni e delle sue visioni man mano che il suo potere cresce, e la capacità di dare un senso alla sua preveggenza fornisce ulteriori spunti per Dune – Parte Due e oltre.

Paul sogna il funerale di suo padre in Dune – Parte Due

Dune Leto Atreides

Il primo dei sogni di Paul in Dune – Parte Due avviene quando vede quello che sembra essere il funerale di suo padre, il Duca Leto Atreides. Il personaggio di Oscar Isaac è morto in Dune dopo un tradimento da parte del Dr. Yueh e un tentativo di assassinare il Barone Harkonnen. Il sogno di Paul mostra il ritratto del Duca Leto incorniciato e seduto sul fianco di una montagna di Arrakis. Le persone circondano il ritratto e piangono la sua perdita inchinandosi davanti ad esso.

Un funerale per il Duca Leto non è presente in Dune – Parte Due al di là di questo sogno, il che significa che questo è probabilmente un suo desiderio a seguito dela scomparsa del padre. A causa del modo in cui è morto e della conquista di Arrakis da parte degli Harkonnen, non c’è però stata l’opportunità di rendere omaggio al leader della Casa Atreides. Paul, naturalmente non dimentica certo suo padre anche se non c’è un funerale. Le parole e la saggezza di Leto rimangono con lui per tutto il film, compreso il fatto che Paul dice: “Padre, ho trovato la mia strada” e si toglie l’anello Atreides quando viene accettato dai Fremen.

Paul ha una visione di ciò che accadrebbe se andasse a Sud

Dune - Parte Due spiegazione finale
Copyright: © 2023 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Courtesy Warner Bros. Pictures

La più importante delle visioni di Paul in Dune – Parte Due si verifica all’inizio del film, quando egli vede quello che potrebbe accadere se decidesse di recarsi verso il Sud di Arrakis. Viene mostrato mentre segue una figura non identificata attraverso i deserti di Arrakis e che passa accanto a molti cadaveri. La visione avverte Paul di ciò che accadrà a lui e all’universo se deciderà di andare a Sud. Questa azione scatenerà infatti una guerra in tutta la galassia che provocherà la morte di miliardi di persone, rendendolo responsabile del genocidio di cui è testimone.

La visione di questo possibile futuro ossessiona Paul per il resto di Dune – Parte Due, anche se il motivo per cui ciò dovrebbe avvenire gli rimane ancora sconosciuto. Questo fa sì che Paul si opponga ripetutamente all’idea di essere il Lisan al Gaib e fa tutto ciò che gli viene in mente per evitare di andare a Sud. Non vuole avere tutta questa morte tra le mani, e per questo si ribella per cercare di evitare questo risultato. Alla fine, però, non serve a nulla e si trova comunque costretto a recarsi dove non vorrebbe.

Paul ha una visione di Lady Jessica che lo conduce a Sud

Lady Jessica Dune - Parte Due
Copyright: © 2023 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

Le visioni originali di Paul che viaggiava verso Arrakis sud non identificavano direttamente chi fosse la figura femminile misteriosa e come fosse responsabile della morte che sarebbe arrivata. Questo lascia aperta la possibilità che uno qualsiasi dei personaggi femminili di spicco di Dune – Parte Due – Chani, Jessica, Irulan o Alia Atreides – sia la risposta alla sua visione. Fortunatamente per Paul, una visione più chiara di questo futuro arriva in seguito, permettendogli di vedere che è sua madre a condurlo a Sud. Questo sguardo al futuro fa capire a Paul che Jessica ha i suoi piani in corso.

Il ruolo di Jessica (Rebecca Ferguson) in Dune – Parte Due cambia quando diventa la Reverenda Madre dei Fremen, sostituendo la precedente Bene Gesserit al potere. Conoscendo le profezie della cultura e vedendo che molti credono già che Paul sia il loro messia, prende in mano la situazione per procurargli dei seguaci. Inizialmente, Jessica vuole far credere la gente del nord, ma le sue vere motivazioni sono quelle di andare a sud e far credere la parte più religiosa e fanatica del popolo Fremen. Una volta che Paul si reca a sud e si ricongiunge con sua madre, i frutti del suo lavoro sono evidenti: Paul sale al potere.

Paul sogna la morte di Chani in Dune – Parte Due

Dune - Parte Due Zendaya
Zendaya nel ruolo di Chani in una scena di Dune – Parte Due. Copyright: © 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.
Photo Credit: Courtesy of Warner Bros. Pictures

Tutti i sogni e le visioni di Paul in Dune – Parte Due hanno effetti diversi su di lui, ma quello di Chani (Zendaya) lo colpisce particolarmente. Mentre dorme, sogna Chani in piedi sulla cima di una duna di sabbia, che domina il resto di Arrakis. In quel momento, una bomba esplode in lontananza, facendo correre Paul verso di lei. Una volta arrivato, trova Chani con ustioni sul viso, apparentemente dovute alle radiazioni della bomba atomica che è esplosa. La visone termina con la morte di Chani tra le braccia di Paul.

Chani non muore in Dune – Parte Due, lasciando diverse possibilità di lettura del significato di questo sogno. La prima è che si trattava di una manifestazione dei timori di Paul che Chani potesse morire a causa della guerra imminente. Con Paul che si preparava a usare le bombe atomiche per diventare imperatore e a iniziare una guerra, sarebbe stato comprensibile se avesse temuto che Chani fosse una vittima delle battaglie che stavano per avere luogo. C’è anche la possibilità che Denis Villeneuve abbia voluto usare questo sogno per prefigurare il destino di Chani in Dune – Parte Tre.

L’altra possibilità è che non si tratti di un sogno, ma di una visione più metaforica che letterale. Non tutte le visioni di Paul si avverano come lui le vede, come è evidente in tutto Dune. Forse questa visione in Dune – Parte Due vuole mostrare a Paul che perderà Chani se userà le bombe e percorrerà questa strada di guerra. Chani potrebbe non morire, ma alla fine del film lascia Paul. È possibile che questo sia ciò che la visione stava cercando di comunicare; solo che Paul l’ha presa più alla lettera per quanto riguarda la perdita di Chani.

Paul ha la visione di un dialogo con Jamis

Dune-Jamis-Pauls-vision

L’ultima visione di Paul che coinvolge Jamis arriva in un momento cruciale del suo percorso per diventare Lisan al Gaib, in quanto viene messo nella condizione di dover scegliere se intraprendere o meno questa strada. Paul vede il suo vecchio amico/nemico mentre cerca risposte su ciò che deve fare. Sente molte voci diverse, ma è Jamis che vede e gli dice che deve vedere il quadro completo – passato, presente e futuro – e bere l’Acqua della Vita.

Anche se Jamis è morto dopo la lotta con Paul in Dune, il suo ritorno attraverso una delle visioni è intrigante. I due si sono conosciuti solo brevemente nel primo film e Jamis era piuttosto aggressivo e ostile nei confronti di Paul e di sua madre. Tuttavia, le altre visioni di Paul sembravano mostrare Jamis come un amico intimo, tanto che Maud’Dib si fida ancora di lui. Dune – Parte Due raddoppia questo aspetto, facendo sì che Jamis sia la figura che Paul vede quando arriva il momento di prendere una decisione che modificherà la sua vita e l’intero universo.

Paul ha una visione sul futuro di Arrakis e Alia

Anya Taylor-Joy
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

La decisione di Paul di bere l’Acqua della Vita gli permette di accedere al futuro come mai prima d’ora, dandogli una visione cristallina del futuro di Arrakis. Vede le sabbie del pianeta familiare incontrarsi con mari d’acqua che ora sono tornati. Paul vede anche una versione adulta di sua sorella, la Alia Atreides di Anya Taylor-Joy, in piedi sulla sabbia. Lei dice a Paul “Ti amo” per concludere la visione.

Questa è una delle visioni più importanti di Paul in Dune – Parte Due, poiché è il raro caso in cui vede un potenziale “bene” che arriverà nel suo futuro. Il ritorno dei mari ad Arrakis è il risultato diretto del fatto che Paul diventa Lisan al Gaib e Imperatore. Questa è la prova che ha realizzato la speranza di riportare acqua e giardini sul pianeta desolato. Nel frattempo, la visione di una versione futura di Alia gli mostra un membro della famiglia che non ha ancora incontrato ma a cui un giorno si avvicinerà molto.

Paul ha una visione del suo combattimento con Feyd-Rautha

Dune - Parte Due Timothée Chalamet Austin Butler
Timothée Chalamet e Austin Butler in una scena di Dune – Parte Due. © 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Niko Tavernise

La più breve delle visioni di Paul in Dune – Parte Due si presenta come una premonizione del suo combattimento con Feyd-Rautha Harkonnen (Austin Butler). Egli vede uno scorcio dell’imminente duello, con il filmato che mostra solo una persona che pugnala un’altra persona nelle viscere con un coltello. In quel momento, non è chiaro se sia Paul a essere pugnalato o se stia sferrando un colpo mortale a un avversario. È solo quando si svolge il combattimento tra Paul e Feyd-Rautha che la visione acquista un senso, poiché insegna a Paul come battere suo cugino.

Paul ha una visione che conferma che Jessica è una Harkonnen in Dune – Parte Due

Dune - Parte Due Bene Gessirit
Copyright: © 2023 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.
Photo Credit: Courtesy Warner Bros. Pictures

Una rivelazione importante arriva verso la fine di Dune – Parte Due, quando viene mostrata un’altra visione di Paul. Questa inizia con le immagini di un neonato. Poi mostra il Barone Harkonnen che incontra il bambino, indicando che è lui il padre. Il significato della visione non è nascosto, poiché Paul parla sopra la scena mentre parla con sua madre. In questo modo Dune – Parte Due conferma che Jessica è la figlia del Barone Harkonnen, un fatto che lei stessa non sapeva fino a quando non ha bevuto l’Acqua della Vita.

Il colpo di scena che collega Jessica alla stirpe degli Harkonnen è un altro tassello del piano delle Bene Gesserit per produrre il Kwisatz Haderach. Questo non solo significa che le Bene Gesserit avevano pianificato la mescolanza delle linee di sangue Atreides e Harkonnen, ma rende anche Paul il nipote del Barone Harkonnen. È attraverso questa visione che Paul apprende di far parte di due potenti casate, oltre che delle Bene Gesserit. Questi fatti, uniti al fatto che Paul diventa Lisan al Gaib, Imperatore e parte della Casa Corrino, mostrano quanto sia potente quando Dune – Parte Due si conclude.

Alia Atreides: spiegazione e futuro del personaggio visto in Dune – Parte due

Una delle sorprese maggiori offerte da Dune – Parte due (qui la nostra recensione) è la presenza dell’attrice Anya Taylor-Joy nel ruolo di Alia Atreides, cosa che getta le basi per una sua maggior presenza in un eventuale film successivo. Sebbene non sia uno dei personaggi principali di Dune – Parte due – in quanto concretamente non ancora nata e presente da adulta solo in una delle visioni di Paul – la presenza di Alia si avverte lungo tutto il film sia come voce guida che come anticipazione di ciò che sarà. Essendo inoltre una figura importante all’interno dei romanzi di Frank Herbert, il personaggio potrebbe dunque facilmente diventare un punto fermo del franchise, se verranno prodotti altri film che adattano i successivi libri. Nell’attesa di ciò, scopriamo qualcosa in più su tale personaggio.

Anya Taylo-Joy e il ruolo di Alia Atreides in Dune – Parte due

Dune - Parte Due Bene Gessirit
Rebecca Ferguson nel ruolo di Lady Jessica. Photo Credit: Courtesy Warner Bros. Pictures

Concepita durante gli eventi di Duneil film del 2021, Lady Jessica, porta dunque in grembo Alia per tutta la durata di questo sequel. L’esposizione della donna all’Acqua della Vita permette poi ad Alia di acquisire la capacità di parlare telepaticamente con la madre. Le due possono così discutere di Paul e della profezia che lo vuole Messia, con Jessica che cita poi proprio il punto di vista e le opinioni di Alia durante le discussioni con il figlio sul suo destino. È la stessa Taylor-Joy a dare voce alla nascitura durante le conversazioni con Lady Jessica. Data l’importanza del personaggio per il mito di Dune nel suo complesso, ha senso che il personaggio sia stato ora introdotto, anche se con notevoli differenze a quanto avviene nel romanzo.

In esso, infatti, Alia è già una bambina di due anni, nata nel periodo che intercorre tra la Prima parte (Il pianeta delle dune) e la Seconda (Muad’dib), ma nonostante ciò presenta già la capacità di ragionamento di un adulto. È poi proprio lei ad uccidere il Barone Harkonnen e non Paul, come mostrato invece nel film. Si parla dunque di un personaggio molto importante, ma che appunto nel film viene solamente evocato, come a rimandare di un po’ il suo ruolo all’interno del racconto, permettendo ora di concentrarsi su altri aspetti. Alia viene poi silenziosamente presentata con una funzione diversa, che funge in un certo senso da inquietante premonizione alla crescita di Paul nel film.

Alia Atreides anticipa scenari spaventosi

Dune - Parte Due Kwisatz Haderach
© 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Niko Tavernise

In Dune – Parte due, infatti, Paul Atreides fa di tutto per evitare di abbracciare la profezia Fremen del Muad’Dib. Questo è in gran parte dovuto alle visioni che lo perseguitano riguardanti un futuro in cui una guerra guidata dagli Atreides devasta la galassia e lascia miliardi di morti. In queste visioni, Paul vede una figura che cammina nel deserto, ignorando le persone che muoiono di fame intorno a loro. Gradualmente, la visione si fa più chiara, suggerendo che il personaggio che Paul vede non è, come credeva, sé stesso. Quando finalmente accetta il suo destino e beve l’acqua della vita, Paul riceve una visione più vivida della figura.

Questa si rivela essere proprio Alia, che finalmente parla brevemente con Paul di come ora possa vedere il passato e il futuro della loro Casa. La scena, che vede finalmente l’attrice Anya Taylor-Joy assumere concretamente il ruolo di un’Alia ormai adulta, rivela il loro legame familiare con il Barone Vladimir Harkonnen e anticipa sostanzialmente il futuro di Arrakis. Anya Taylor-Joy appare sullo schermo come Alia solo per pochi istanti, ma anticipa una grande quantità di conflitti interni e un potenziale pericolo per Paul e per il resto della galassia in generale. Se gli adattamenti cinematografici del franchise di Dune continueranno, Alia avrà dunque un ruolo molto più importante in futuro.

Alia Atreides e il suo futuro in Dune

Dune: Prophecy

 

Alia, come già accennato, ha infatti un ruolo di crescente rilevanza nel Ciclo di Dune di Frank Herbert e diventa un personaggio più centrale nel romanzo successivo al primo, Dune: Messiah. Alia trascorre gran parte di quest’ultima storia cercando di aiutare il fratello a sradicare una cospirazione contro la famiglia Atreides. Il ruolo di Alia in un eventuale terzo film di Dune si concentrerebbe probabilmente su questi elementi, oltre che sul suo eventuale posto all’interno dell’impero galattico, configurandosi dunque come un’importante alleata per Paul. Quando poi Paul si ritira nel deserto, diventa lei la reggente dell’Impero, portando a termine le punizioni contro i cospiratori.

Tuttavia, la storia di Alia è anche molto più complessa. Quando sua madre Lady Jessica viene scelta per diventare la Reverenda Madre, conosce perfettamente gli effetti che l’Acqua della Vita grezza avrà sulla figlia che porta in grembo, ma a questo punto non può rifiutare la cerimonia. Il risultato è la creazione di qualcosa che le superiori di Jessica nella sorellanza Bene Gesserit hanno a lungo temuto e che chiamano Abominazione: un bambino nato con la piena consapevolezza e conoscenza delle sue memorie ancestrali. In seguito, Alia verrà posseduta dalla personalità del nonno materno, il sanguinario Barone Vladimir Harkonnen.

In I figli di Dune (1976), Alia diventa dunque progressivamente più subdola e assetata di potere, man mano che soccombe all’Abominio. Cadendo sotto l’influenza del personaggio del suo defunto nonno, Alia abusa dei suoi poteri di reggente e diventa una tiranna spietata. Permette al Barone di accedere ai suoi sensi in cambio del suo aiuto nel combattere le altre personalità all’interno di lei. Nelle future trasposizioni, dunque, Alia potrebbe presentarsi quale antagonista, anche se non necessariamente quello che è il suo percorso all’interno di romanzi potrebbe venire adattato in tutto e per tutto. Di certo, però, si presta ad essere uno dei personaggi più importanti del futuro del franchise.

Lena Dunham: il cast della sua serie Netflix è stato annunciato

0
Lena Dunham: il cast della sua serie Netflix è stato annunciato

La serie comedy Netflix di Lena Dunham Too Much ha completato il suo cast con una formazione davvero impressionante. Oltre ai protagonisti della serie precedentemente annunciati Megan Stalter e Will Sharpe ci saranno: Richard E. Grant (“Saltburn”), Stephen Fry (“The Dropout”), Janicza Bravo (“Sharp Stick”), Michael Zegen (“The Marvelous Mrs. Maisel ”), Rhea Perlman (“Cheers”), Rita Wilson (“Insonne a Seattle”), Leo Reich (“Leo Reich: letteralmente chi se ne frega?!”), Adele Exarchopoulos (“Passages”), Adwoa Aboah (“Top Boy “), Daisy Bevan (“L’alienista”), Dean-Charles Chapman (“1917”), Kaori Momoi (“Il tetto più luminoso dell’universo”) e Prasanna Puwanarajah (“The Crown”). È stato inoltre confermato che Emily Ratajkowski apparirà nella serie.

Too Much segue Jessica (Stalter), descritta come “una maniaca del lavoro di New York sulla trentina che si sta riprendendo da una relazione interrotta che pensava sarebbe durata per sempre e che si sta lentamente isolando da tutti quelli che conosce. Quando ogni isolato di New York racconta la storia del suo cattivo comportamento, l’unica soluzione è accettare un lavoro a Londra, dove progetta di vivere una vita di solitudine come una sorella Brontë. Ma quando incontra Felix (Sharpe) – che somiglia più a Spike che a Will di Notting Hill – scopre che il loro insolito legame è impossibile da ignorare, anche se crea più problemi di quanti ne risolve. Ora devono chiedersi: gli americani e gli inglesi parlano davvero la stessa lingua?”

Lena Dunham scriverà e dirigerà Too Much, con la musica originale di Luis Felber, suo marito. Dunham e Felber sono produttori esecutivi insieme a Tim Bevan, Eric Fellner, Michael P. Cohen, Surian Fletcher-Jones e Bruce Eric Kaplan, con Camilla Bray come produttrice.

Coyote Vs. Acme: Will Forte condivide il suo pensiero sulla cancellazione

0

Will Forte, tra gli attori in carne e ossa di Coyote vs. Acme, film cancellato dalla distribuzione Warner Bros, ha pubblica una lettera toccante sui social media condividendo i suoi sentimenti riguardo al film cancellato.

Diretto da Dave Green, Coyote vs. Acme è finito all’attenzione della cronaca dopo la sua cancellazione da parte della Warner Bros. Il film da 70 milioni di dollari, che vedeva protagonista anche John Cena e doveva essere un mix di live-action e animazione, è stato completato nel 2022, ma la sua uscita è stata cancellata nel novembre 2023.

In una lunga lettera pubblicata su X, ex Twitter, Forte parla della cancellazione di Coyote vs. Acme a seguito di una proiezione privata del film andata malissimo. Leggi i suoi sentiti commenti qui sotto:

https://twitter.com/OrvilleIV/status/1763244251922723127?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1763244251922723127%7Ctwgr%5Eef2f3ecc56601c433d30d5ff3a9ea609776fd962%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fcoyote-vs-acme-movie-cancelled-will-forte-message%2F

L’attore condivide la sua esperienza di visione del film ed esprime gratitudine al cast e alla troupe per il loro duro lavoro, congratulandosi con la squadra per aver realizzato un film che è “super divertente in tutto, visivamente sbalorditivo, dolce, sincero ed emotivamente risonante”. L’attore sembra inoltre confermare il destino del film ed esprime “confusione e frustrazione” nei confronti della decisione della Warner Bros. di non distribuirlo. Rivolgendosi direttamente al cast e alla troupe, scrive: “Ne sareste così orgogliosi”.

Coyote vs. Acme è il terzo film che la Warner Bros. Discovery ha accantonato dopo Batgirl e Scoob! Holiday Haunt nel 2022. Le cancellazioni fanno parte di uno sforzo più ampio da parte di Zaslav e dell’azienda per tagliare i costi e ridurre il debito dopo un periodo di spese esuberanti sotto la precedente leadership. La saga di Coyote vs. Acme è aggravata dal fatto che il film è, secondo quanto riferito, abbastanza buono, ed è probabile che alcuni registi e attori ci penseranno due volte prima di lavorare con la Warner Bros. in futuro.

The Crow: David Ayer si sente chiamato in causa dall’associazione del look di Bill Skarsgård a quello di Joker

0

Lo svelamento del loook di Bill Skarsgård in The Crow ha generato parecchi commenti in rete, e dopo che anche Alex Projas ha esternato il suo disappunto in merito a questo look decisamente diverso da quello di Brandon Lee nel film del 1994, interviene nella conversazione anche David Ayer.

Il regista di Suicide Squad si è sentito chiamato in causa dal momento che il look scelto per Eric Draven di Skarsgård è decisamente simile a quello che lui stesso aveva messo a punto per la sua versione del Joker di Jared Leto.

David Ayer si è rivolto a X per unirsi al discorso con un tweet composto solo da un’emoji con l’occhio alzato. La somiglianza non sfugge al regista americano, il cui lavoro più recente include il thriller del 2024 diretto da Jason Statham The Beekeper.

https://twitter.com/DavidAyerMovies/status/1762926559554306445?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1762926559554306445%7Ctwgr%5E19e41d90bad7a99bce66f6246b1f075392c38163%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fthe-crow-reboot-suicide-squad-joker-comparison-david-ayer%2F

Rupert Sanders, regista di Biancaneve e il Cacciatore e Ghost in the Shell, firma la regia del film che, come detto, sarà un nuovo adattamento della graphic novel gotica e non un remake del film del 1993 divenuto tristemente famoso per essere stato l’ultimo di Brandon Lee, morto tragicamente proprio durante le riprese.

Molti ritengono che quel film diretto da Alex Proyas abbia svolto un lavoro perfetto di adattamento della storia e, a questo proposito, il 7 maggio il film uscirà per la prima volta in 4K Ultra HD e in Steelbook. The Crow sarà interpretato anche da Danny Huston, Laura Birn, Sami Bouajila e Jordan Bolger in ruoli non rivelati. Zach Baylin e Will Schneider hanno scritto la sceneggiatura.

The Crow uscirà il 7 giugno di quest’anno negli USA. La sinossi recita: “Le anime gemelle Eric Draven (Skarsgård) e Shelly Webster (FKA twigs) vengono brutalmente assassinate quando i demoni del passato oscuro di lei li raggiungono. Avendo la possibilità di salvare il suo vero amore sacrificando se stesso, Eric parte alla ricerca di una spietata vendetta sui loro assassini, attraversando i mondi dei vivi e dei morti per mettere a posto le cose sbagliate“.

Nuova Scena: lunedì 4 marzo la finale solo su Netflix

0
Nuova Scena: lunedì 4 marzo la finale solo su Netflix

Il rap show Nuova Scena – Rhythm + Flow Italia è giunto al gran finale! ELMATADORMC7, JELECROIS e KID LOST si contenderanno il titolo e il premio di 100.000 euro nell’ultimo episodio della competizione musicale del mondo rap, che sarà disponibile eccezionalmente da lunedì 4 marzo alle ore 21.00 solo su Netflix e che vedrà Nitro come special guest.

I tre finalisti sono riusciti a convincere i giudici Fabri Fibra, Geolier e Rose Villain, superando  le prove degli episodi precedenti che hanno visto la partecipazione di star del rap come Guè, Madame, Marracash, Noyz Narcos, Ernia, Fred De Palma, Ketama126, Lazza, Lele Blade, Nayt, Nitro, Rocco Hunt, Squarta e Yung Snapp e della regista videomaker Martina Pastori.

Nella finale ELMATADORMC7, JELECROIS e KID LOST si sfideranno presentando il proprio brano originale – che sarà poi disponibile su Spotify dalle 0.01 di martedì 5 marzo – realizzato in collaborazione con i più importanti producer della scena italiana: Dat Boi Dee & Poison, Sixpm, Marz & Zef.

Nuova Scena – Rhythm + Flow Italia, prodotto da Fremantle Italia, scritto da Dino Clemente, Matteo Lenardon, Paola Papa, Antonio Vicaretti e da Chiara Guerra, Vincenzo Majorana, Marina Pagliari, per la regia di  Alessio Muzi, arriva nel nostro Paese dopo il successo riscosso negli USA e in Francia, rappresentando il primo adattamento italiano di un format originale Netflix.

Starlex Productions vince il Filming Italy Improving Talent Award con Non io

0

In occasione della nona edizione del Filming Italy – Los Angeles, festival creato e diretto da Tiziana Rocca che si è concluso ieri giovedì 29 febbraio a Los Angeles, la casa di produzione Starlex Productions con il cortometraggio “Non io” – con la regia di Benedetta Pontellini e la sceneggiatura di Claudia Gatti –  si è aggiudicata il premio Filming Italy Improving Talent Award.

Vincitore del Ciak D’Oro per il Miglior cortometraggio nel 2020, “Non io” con protagonisti Monica Guerritore, Pietro de Silva, Giorgia Gatti e con la voce di Lina Wertmüller è una storia nata durante la pandemia, girata nella sua prima versione con uno smartphone e poi successivamente rielaborata e arricchita. In un periodo storico in cui il contatto fisico e il raggiungimento delle persone care erano tra i temi più delicati, il cortometraggio è il racconto di una storia d’amore, in cui la vita cerca di andare avanti mentre il tempo scorre intorno, con le difficoltà per incontrarsi e il tempo che sembra durare un attimo.

Tra gli obiettivi del festival Filming Italy – Los Angeles c’è quello di incoraggiare la crescita del talento per garantire il futuro del ricambio creativo e produttivo e il premio Filming Italy Improving Talent Award è destinato a realtà emergenti della creatività e della produzione italiana, con particolare focus ai cortometraggi.

Con questo cortometraggio scritto e diretto da donne, Starlex Productions – realtà indipendente tutta al femminile – si aggiudica questo premio, segno della creatività, originalità e affiatamento del team di lavoro.

La sceneggiatrice Claudia Gatti e la regista Benedetta Pontellini sono le fondatrici di Starlex Productions, che dopo un lungo lavoro nel mondo degli spettacoli teatrali dal vivo, da qualche anno realizza film e serie tv, tra cui “Tutte insieme all’abbazia”, commedia prossimamente in uscita.

Starlex Productions

Fondata nel 2009 da Benedetta Pontellini e Claudia Gatti, Starlex Productions è una casa di produzione attiva nell’ambito cinematografico e teatrale. Nella stagione 2016/17 ha festeggiato la cifra record di 202 mila spettatori in tutta Italia grazie a spettacoli di successo come “La Più meglio Gioventù” con Francesco Montanari e “Serata D’Onore” con Michele Placido. A oggi la società conta oltre 80 spettacoli dal vivo, documentari, spot, corti, Pubblicità Progresso, Master per le arti e il premio Migliore Produzione Emergente alla Mostra del Cinema dello Stretto 2010. Nel 2020 ha prodotto il “3+1 giorni per innamorarsi”, una commedia romantica con la partecipazione straordinaria di Maurizio Costanzo e Maria Grazia Cucinotta e con Lina Sastri, Myriam Catania, Marco Bonini e Pietro De Silva.  Sempre nello stesso anno ha prodotto “Non io”, un corto sull’esistenzialismo con protagonisti Monica Guerritore, Pietro de Silva e con la voce di Lina Wertmuller, che ha vinto il Ciak D’Oro per il Miglior cortometraggio nel 2020.

Il fotografo del duce, al via le riprese del film prodotto da Luce Cinecittà

0

Sono iniziate negli Studi di Cinecittà le riprese de Il fotografo del duce, il nuovo film di Tony Saccucci, prodotto e distribuito da Luce Cinecittà. Saccucci torna sul set, dopo il caso mediatico del suo debutto ‘Il pugile del duce’, e il successivo ‘La prima donna’ premiato con il Nastro d’argento, con una nuova indagine di memoria storica e recupero di un personaggio straordinario. Protagonista de Il fotografo del duce è Adolfo Porry-Pastorel, fotografo, giornalista, padre dei fotoreporter italiani, progenitore dei ‘paparazzi’.

Classe 1888, pioniere di un nuovo linguaggio, geniale ideatore di trovate pubblicitarie, fondatore ad appena 20 anni dell’agenzia V.E.D.O. – Visioni Editoriali Diffuse Ovunque, capace di trovarsi con la sua macchina fotografica al posto giusto nel momento giusto prima dei concorrenti, autore di clamorosi scoop, negli anni ’10 Porry è già un numero uno della fotografia di cronaca e attualità. Tra le due guerre riesce a passare grazie al suo talento e ubiquità per ‘il fotografo di Mussolini’, e contemporaneamente per un fastidioso scrutatore del regime (celeberrimo lo scambio di battute tra i due: ‘Sempre il solito fotografo’ – ‘Sempre il solito Presidente del Consiglio’). Ha accesso alle stanze più intime del capo del regime ed è attenzionato dalla censura fascista. Milioni di lettori grazie alle sue foto hanno la cronaca viva di grandi eventi storici e politici (primo tra tutti l’arresto di Mussolini del 1915, la Marcia su Roma, il ritrovamento del corpo di Giacomo Matteotti), del costume, del tempo libero, le nuove abitudini degli italiani.

Il film di Saccucci racconta, tra riprese originali e filmati di repertorio e fotografie dell’Archivio Luce – nell’anno che celebra il centenario della fondazione del Luce – un personaggio che è riuscito a raccontare il dietro le quinte del potere, la belle époque, il ventennio fascista e il dramma, vissuto personalmente, della seconda guerra mondiale. Un ‘occhio del secolo’ rapidissimo e unico.

‘Porry-Pastorel è un gigante della fotografia e un fiore all’occhiello del nostro Archivio’ – commenta Enrico Bufalini, Direttore Cinema e Documentaristica di Luce Cinecittà. ‘Proprio pochi anni fa durante la digitalizzazione del suo fondo è stato rinvenuto l’originale della celebre immagine dell’arresto di Mussolini del 1915, un ritrovamento che ha impreziosito il nostro patrimonio. Siamo fieri che un film interamente prodotto dal Luce, diretto da un autore di talento e passione storica come Saccucci, valorizzi questo grande artista e con lui l’Archivio Luce, che sa sempre sorprenderci con i suoi tesori’.

A interpretare Porry-Pastorel è Michele Eburnea (‘Il sol dell’avvenire’, ‘ ‘Esterno notte’), giovane talento segnalato di recente dai David di Donatello come David Rivelazione Italiana. Il fotografo del duce è una produzione e una distribuzione Luce Cinecittà.

Scritto dal regista Tony Saccucci con Vania Colasanti e Flaminia Padua. Il montaggio è affidato a Patrizia Penzo, la direzione della fotografia è di Filippo Genovese, le musiche originali di Alessandro Gwis e Riccardo Manzi. La produzione esecutiva è di Maura Cosenza. Le riprese si svolgono negli Studi di Cinecittà, il materiale di repertorio è dell’Archivio Luce Cinecittà.

Nastri d’Argento 2024, la rassegna al Cinema Barberini

0
Nastri d’Argento 2024, la rassegna al Cinema Barberini

Due giorni dedicati ai documentari Nastri d’Argento 2024 al Cinema Barberini: lunedì 4 e martedì 5 marzo si svolgerà una rassegna dedicata ai documentari premiati dai Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI). Un’occasione unica per vedere o rivedere sul grande schermo una selezione di alcuni fra i più interessanti Documentari dell’anno vincitori e finalisti dei Nastri d’Argento, presentati in sala, con i giornalisti che li hanno scelti, anche dagli autori.

È un evento davvero speciale con il quale il Cinema Barberini, che ha recentemente ospitato la premiazione dei Nastri d’Argento Documentari 2024 con un ricco parterre di autori, registi e protagonisti e un’ampia rappresentanza dell’industria cinematografica,  si conferma uno spazio aperto anche al dibattito sui diversi formati dell’arte e sulla cultura dell’audiovisivo.

Anche quest’anno la selezione dei Documentari candidati e vincitori dei Nastri d’Argento ha incluso film che rivelano uno sguardo sul passato e  sulla nostra storia recente con il ‘Cinema del Reale’, ma anche un’attenzione speciale, nel mondo dello Spettacolo e nella Cultura, al cinema e ai protagonisti della musicanonché al patrimonio artistico del nostro paese cui è stata riservata una cinquina speciale.

Si parte lunedì 5 con Murcoraggiosa opera prima di Kasia Smutniak sul suo viaggio al confine fra Polonia e Biolerussia e con i due film di Mario Martone con cui ha vinto il Nastro dell’Anno: “Laggiù qualcuno mi ama”, emozionante tributo a Massimo Troisi, e “Un ritratto in movimento. Omaggio a Mimmo Jodice” che celebra il fotografo napoletano. Nella stessa data verrano proiettati “Profondo Argento”, unico documentario sul cinema fra i finalistidedicato al maestro dell’horror e firmato da Giancarlo Rolandi e Steve Della Casa e il docufilm “Enigma Rol” di Anselma Dell’Olio che esplora, attraverso testimonianze e ricostruzioni, la figura del sensitivo torinese così vicino a Fellini.

Si prosegue martedì 5 con le proiezioni di Io noi e Gaber”, con cui Riccardo Milani ha ripercorso la straordinaria parabola umana e artistica del grande Signor Ge di “Un altro domani” di Silvio Soldini e Cristina Mainardi che denuncia la violenza sulle donne, per una volta anche attraverso le voci degli uomini. La rassegna si chiude con “Roma Santa e dannata”, il documentario di Roberto D’Agostino, Marco Giusti e Daniele Ciprì,  sorprendente viaggio negli inferi, intimo e dissacrante, della città più iconica e amata del mondo.

Una collaborazione, quella con il Barberini, che riporta ancora una volta i Nastri d’Argento nel cinema che ha ospitato la 18.ma edizione del Premio nel lontano 1963, l’anno dei Nastri a Vittorio Gassman per Il sorpasso e a Gina Lollobrigida per Venere Imperiale, premiati con Rosi, Petri, Tonino Guerra e ancora Romolo Valli e François Truffaut per Jules e Jim, miglior film internazionale in una serata che si concluse con l’anteprima del Gattopardo.

Per tutte le informazioni: Cinema Barberini – P.za Barberini, 24/26 – Roma – Il programma

IL PROGRAMMA

LUNEDÌ 4 Marzo

Sala 3
ore  18:00
MUR di Kasia Smutniak (107’)

ore 20:15
LAGGIÙ QUALCUNO MI AMA di Mario Martone (128’)

presenta il film il regista

Sala 7
ore 18:00
PROFONDO ARGENTO di Giancarlo Rolandi e Steve Della Casa (70’)
presenta il film il regista Giancarlo Rolandi

ore 19:30
UN RITRATTO IN MOVIMENTO. OMAGGIO A MIMMO JODICE di Mario Martone (52’)

ore 20:45
ENIGMA ROL di Anselma Dell’Olio (90’)

MARTEDÌ 5 Marzo

Sala 3
ore 18:30
IO NOI E GABER di Riccardo Milani (135’)
presentano il film il regista e i produttori

ore 21:00
ROMA SANTA E DANNATA di Roberto D’Agostino, Marco Giusti, Daniele Ciprì (91’)
presentano il film gli autori

Sala 7
ore 18:00
UN ALTRO DOMANI di Silvio Soldini e Cristiana Mainardi (109’)

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità