Il prossimo
film Hot Wheelsdi
J.J. Abrams ha un nuovo aggiornamento.Con il successo del nuovo film Barbie
di Mattel, la società è pronta a realizzeranno nuovi film basati su
molte delle loro linee di giocattoli. J.J. Abrams, che ha prodotto film come
Star
Trek,
Star Wars: The Force Awakens e
Mission: Impossible – Fallout,
produrrà il nuovo film, che è in fase di sviluppo da alcuni
anni.
“Per molto tempo, abbiamo
parlato con Mattel di Hot Wheels, e non siamo riusciti a trovare la
cosa che faceva fare il clic, che lo rendesse degno di ciò che Hot
Wheels, quel titolo, meritava“, ha detto J.J. Abrams. “Poi
abbiamo escogitato qualcosa di… emotivo, radicato e
grintoso.”Robbie Brenner, capo
della Mattel Films, ha condiviso un altro aggiornamento sul
film. Ha detto a Variety che
il film avrà “personaggi reali con cui puoi relazionarti, che
sono tridimensionali, che hanno viaggi
emotivi“. Aggiunge: “Guarda qualsiasi film di JJ
Abrams. Tutti i suoi film hanno una storia incredibile e
personaggi incredibili. Era qualcosa di importante per lui:
realizzare un film che non fosse solo divertente ed eccitante, ma
che avesse vere emozioni e una vera posta in
gioco”.
Quando
esce il film Hot Wheels?
Il film Hot Wheels non ha una data di uscita fissa. È
prodotto con la Warner Bros.
Le recenti foto dal set di Deadpool 3 hanno
rivelato il mercenario protagonista (interpretato da Ryan Reynolds)
e Wolverine (interpretato da Hugh Jackman)
verranno finalmente alle mani
nel trequel, ma sappiamo anche che la coppia alla fine si troverà a
dover unire le forze per affrontare un minaccia più grande che,
stando a quanto riportato da alcuni rumor, sarà rappresentata da un
volto già familiare all’interno dell’MCU. Sebbene non menzioni il nome
del personaggio, l’affidabile scooper @MyTimeToShineHello afferma infatti che
l’antagonista principale di Deadpool 3 sarà qualcuno che abbiamo già
incontrato nell’MCU.
Le prime ipotesi hanno spinto i fan
a pensare a Wanda/Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen), che si vocifera abbia preso parte alle
riprese. Sono però poi emerse notizie contrastanti sul
coinvolgimento del personaggio nel film, spingendo dunque a dover
rivolgere altrove la ricerca del potenziale villain. Il nome più
accreditato per tale ruolo, al momento, sembra essere quello del
giudice Renslayer, interpretato da Gugu
Mbatha-Raw e visto già nella serie Loki. Si tratta di un
personaggio a conoscenza del Multiverso e del suo funzionamento,
con la possibilità di spostarsi all’interno di esso.
Proprio tale possibilità la
renderebbe il candidato ideale ad essere una minaccia per Deadpool
e i suoi amici mutanti. Se ciò si rivelerà vero, però, solo il
tempo potrà dircelo. Non mancano però anche altre teorie, tra cui
una molto popolare che suggerisce che Ultron (interpretato da
James Spader in
Avengers: Age of Ultron) farà il
suo tanto atteso ritorno proprio in Deadpool 3. Insomma, in ogni caso,
sembra che il villain principale del film sarà un volto già
conosciuto, che andrà ad aggiungersi ai tanti altri personaggi già
noti presenti all’interno del film.
Deadpool 3: quello che sappiamo sul film
Sebbene i dettagli ufficiali della
storia di Deadpool 3, con
protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione
della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di
Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i
film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato
da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU.
Nel film saranno poi presenti anche
personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come
Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera
che anche altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck. L’attrice Jennifer Garner
sarà presente nel film con il ruolo di Elektra, che riprende dunque
a quasi vent’anni di distanza dal film a lei dedicato.
In attesa di ulteriori conferme,
sappiamo che Shawn
Levy dirigerà Deadpool 3,
mentre Rhett Reese e Paul
Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul
Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi
sui fumetti creati da Rob Liefeld,
confermandosi nella squadra creativa del progetto. Il presidente
dei Marvel Studios, Kevin
Feige, aveva precedentemente assicurato ai fan che rimarrà
un film con rating R, proprio come i primi due film, il che lo
renderebbe il primo film dello studio con tale classificazione
matura.
È stata rivelata una nuova
clip di Talk to
Me, il prossimo thriller soprannaturale
di A24. Il
contributo presenta un gruppo di adolescenti che escogitano un
gioco in cui evocano gli spiriti con una mano imbalsamata per
divertimento.
Il video mostra Mia di Sophia Wilde
che partecipa con riluttanza al gioco, mentre altri la spingono a
continuare il possesso. Il film arriva nelle sale italiane il
28 settembre 2023 Distribuito da Plaion Pictures. Dai un’occhiata
al nuovo trailer di Talk to Me qui sotto.
Di cosa parla Talk to Me?
Talk to
Me segna il debutto alla regia di un lungometraggio
dei gemelli Danny e Michael Philippou, che hanno raggiunto la
notorietà grazie alla loro attività su loro canale YouTube. Il film
è interpretato da Sophia Wilde, Joe Bird, Alexandra Jensen,
Otis Dhanji, Miranda Otto, Marcus Johnson, Alexandria Steffensen,
Zoe Terakes e Chris Alosio.
“Nel film, Mia (Wilde) è
determinata a ottenere un legame con il mondo ultraterrena in
seguito alla prematura morte di sua madre”, si legge nella sinossi.
“Ma quando il suo gruppo di amici si riunisce per un’altra seduta
spiritica con una misteriosa mano imbalsamata che rappresenta il
tramite per il collegamento con il mondo degli spiriti, il gruppo è
impreparato alle conseguenze dell’infrangere le regole con un
contatto prolungato. Mentre il confine tra i mondi crolla e
inquietanti visioni soprannaturali perseguitano sempre più Mia, lei
si affretta a riparare l’orribile danno prima che sia
irreversibile”.
Talk to Me segna il debutto
alla regia di un lungometraggio dei gemelli Danny e Michael
Philippou aka RackaRacka, che per primi hanno ottenuto il
riconoscimento attraverso il loro canale YouTube. Il film è
interpretato da Sophia Wilde, Joe Bird, Alexandra Jensen, Otis
Dhanji, Miranda Otto, Marcus Johnson, Alexandria Steffensen, Zoe
Terakes e Chris Alosio.Il film è scritto da Danny
Philippou, Bill Hinzman e Daley Pearson. I produttori
esecutivi sono Ari Harrison, Jeff Harrison, Phil Hunt, Daniel
Negret e Compton Ross, con Kristina Ceyton, Samantha Jennings e
Christopher Seeto come produttori.
Secondo quanto riferito,
l’imminente film drammatico sulla mattanza occidentale diretto
dall’acclamato regista Martin Scorsese e con protagonista
Leonardo DiCaprioKillers
of the Flower Moon non subirà ritardi. Fonti
hanno riferito a The
Hollywood Reporter che il film probabilmente non verrà
posticipato rispetto alla data di uscita attuale. Le due
grandi star del film, Leonardo DiCaprioe
Robert De Niro, non potranno promuovere il film
durante lo sciopero in corso. Tuttavia, il film ha generato
una solida pubblicità dopo la sua prima di successo al
Festival di
Cannes, dove Martin Scorsesee il
cast hanno sfilato sul tappeto rosso.
Quando è la data di uscita di Killers of the Flower Moon?
Il film uscirà in sale selezionate
il 19 ottobre 2023 distribuito da 01 Distribution. Sarà poi diffuso
negli Stati Uniti il 20 ottobre da Apple TV+. In Italia
qualche settimana dopo.
Killers of the Flower Moon, il
film
Basato sull’omonimo libro
best-seller, Killers
of the Flower Moon è ambientato nell’Oklahoma
degli anni ’20 e segue l’omicidio seriale di membri della Osage
Nation, l’associazione di ricca di petrolio. La storia
racconta una serie di crimini brutali in circostanze misteriose che
si sono verificati conosciuto come “il regno del terrore”. Oltre a
dirigere, Martin Scorsese ha scritto la sceneggiatura
con Eric Roth, co-sceneggiatore di Dune e A
Star is Born. Leonardo
DiCaprio interpreta Ernest Burkhart, il nipote di un
potente allevatore locale interpretato da Robert De Niro, mentre Lily
Gladstone interpreta la moglie Osage Mollie e
Jesse Plemons è Tom White, l’agente dell’FBI
incaricato di indagare sugli omicidi. Il cast include anche
Brendan Fraser e John Lithgow.
Killers
of the Flower Moon riunisce ancora una volta Martin Scorsese con i collaboratori di lunga
data Leonardo DiCaprioe
Robert De Niro. Insieme a loro ci sono l’attore premio
Oscar
Brendan Fraser, Jesse Plemons, Lily Gladstone,
Tantoo Cardinal, Jason Isbell, Sturgill Simpson, Louis Cancelmi,
William Belleau, Tatanka Means, Michael Abbott Jr., Pat Healy,
Scott Shepherd e molti altri. La pellicola è
diretto e prodotto da Martin Scorsese. Il film è una produzione
di Apple Studios, Imperative Entertainment e Appian Way
Productions, con Dan Friedkin e Bradley Thomas come produttori.
È in uscita la seconda stagione
della serie apocalittica più spassosa che ci sia: Good
Omens 2 partirà dal 28 luglio sempre su
Prime Video. Ancora diretta da
Douglas Mackinnon, era stata scritta ed
effettivamente creata da Neil Gaiman – che ne è anche lo
showrunner – a partire dal suo romanzo del 1990 composto a quattro
mani con l’adorato e compianto Sir Terry
Pratchett, che in italiano aveva il titolo tradotto in
Buon Apocalisse a tutti! e in lingua
originale come Good Omens: The Nice and Accurate
Prophecies of Agnes Nutter, Witch. Un titolo, un
programma.
Infatti, le premesse del libro, per
quanto riguarda la prima stagione uscita nel 2019, erano state
pienamente rispettate. Tutta la linea dissacrante, e al contempo
leggera, dal divertimento brillante, è stata la base sulla quale
ogni puntata, ogni svolta di trama e tutto il circolo dei
personaggi, si sono sempre mossi insieme, coronati dalla voce fuori
campo di Dio, che in inglese ha il tono sardonico di Frances
McDormand.
La trama di GoodOmens
La storia parla dell’angelo
Aziraphale (Michael Sheen) e del demone Crowley
(David Tennant) che fanno amicizia durante la
cacciata di Adamo ed Eva dal giardino dell’Eden. Subito vivono
un’inconsueta e segreta sintonia, unita ad una marcata morbidezza
nell’adesione alle regole d’appartenenza alle rispettive fazioni
d’origine. Questo aspetto, oltre a fornire innumerevoli pretesti di
comicità, sarà il motore principale della trama che darà continuità
anche alla seconda stagione.
Il soggetto della prima, che
combacia con gli eventi presentati nel romanzo, vede i due che,
terminati i propri compiti nella genesi dell’umanità, vengono
assegnati alla supervisione e mediazione sulla terra degli
obiettivi dei rispettivi “datori di lavoro”: l’esecuzione del piano
divino per l’uno, e l’introduzione di scompiglio per l’altro. Ma
con il passare – è il caso di dirlo – dei secoli e dei millenni,
Aziraphale e Crowley si affezionano al mondo e agli uomini, al loro
stile di vita e ai piaceri della tavola e dell’arte (cosa valida
specialmente per l’angelo, naturalmente) e cercheranno, perciò, di
far di tutto affinché l’Apocalisse così imminente non distrugga
l’universo e, con esso, anche la loro piacevolissima routine.
Gli eventi della seconda stagione,
invece, hanno toni di maggior raccoglimento intorno alla relazione
tra i due protagonisti e, nell’essere sempre correlati al destino
precario e tragicomico dell’umanità, trattano in generale pochi
personaggi e un paio di linee narrative. Anche gli stessi attori
che ritornano si limitano ai tre arcangeli che mantengono lo stesso
ruolo: il meraviglioso Jon Hamm,
Doon Mackichan e Gloria Obianyo,
e alle attrici Miranda Richardson e Nina
Sosanya che però cambiano completamente
interpretazione.
Aziraphale e Crowley al centro del racconto
È dunque piuttosto diverso il ritmo
delle nuove puntate. Pur mantenendo la stessa briosità, ha
un’inevitabile rallentamento sulla freschezza degli sviluppi del
racconto che mette in campo. Neil Gaiman aveva discusso con Terry
Pratchett su un eventuale secondo volume di Good Omens e
pare dovesse intitolarsi 668: The Neighbor of the Beast,
cosa che lascerebbe già pregustare un’ingente quantità di spazi per
l’esilarante fantasia degli autori. Ma il risultato finale di
questo secondo capitolo è lontano da tutto questo.
Tante sono le digressioni e gli
approfondimenti del legame che unisce l’angelo e il demone, e sono
tutti sempre ben costruiti e interessanti dal punto di vista della
messa in scena così come delle performance sempre eccezionali di
Sheen e Tennant, ma risultano quasi pretestuose nel diventare un
canale attraverso il quale dover mostrare il sentimento che nasce
tra i due, che era comunque già chiaro e, nell’essere la colonna
portante della trama, indebolisce la forza dei guizzi narrativi che
tanto avevano caratterizzato l’inizio di tutto.
Good Omens 2 è, perciò,
estremamente godibile considerando l’originalità dell’argomento di
partenza che inevitabilmente rimane come cassa di risonanza per
tutta la durata delle puntate, ma banalizza le sue stesse qualità
decidendo di concentrarsi sui punti che, al contrario, erano
coinvolgenti proprio perché solamente accennati.
Castlevania, la serie
basata sull’omonima saga di videogiochi tornerà
su Netflix a
settembre con una nuova serie spin-off,
Castlevania: Nocturne. Secondo
quanto apprendiamo da Bloody Disgusting,
Castlevania: Nocturne sarà presentato in anteprima su Netflix il 28 settembre 2023. Il primo teaser trailer
per la prossima stagione dovrebbe uscire online il 27 luglio 2023.
Netflix Geeked ha rilasciato un nuovo poster per la serie su
Twitter, che include uno slogan che recita: “Prego per
te, Richter Belmont”.
Dettagli su
Castlevania: Nocturne sono stati
in gran parte tenuti nascosti; tuttavia, si dice che la serie sia
ambientata durante la Rivoluzione francese nel 1792 e seguirà
Richter Belmont, un discendente di Trevor, in una pericolosa
avventura piena di vampiri, mostri e altro ancora.
Castlevania: Nocturne è stato creato e scritto da
Clive Bradley, con Kevin Kolde come showrunner. Basata sul
videogioco creato da Konami, la serie è adattata da Castlevania:
Rondo of Blood del 1993 e Castlevania: Symphony of the Night del
1997.
Netflix ritorna nel mondo
di Castelvania
Creata e scritta da Warren Ellis,
la prima stagione di Castlevania è uscita su
Netflix nel luglio 2017. La serie animata vede
Trevor Belmont (doppiato da
Richard Armitage), un cacciatore di mostri con un’eredità
complicata, entrare in guerra con Dracula (Graham McTavish) dopo il
vampiro non morto cerca di distruggere tutta l’umanità con un
esercito di mostri demoniaci.
Insieme a Trevor in battaglia ci
sono un potente mago di nome Sypha Belnades (Alejandra Reynoso) e
il figlio di Dracula, Alucard (James Callis), che nutre solo odio
per suo padre. La serie vede anche
Theo James nei panni di un falsario di nome Hector, Adetokumboh
M’Cormack nei panni di un falsario rivale di nome Isaac, Jaime
Murray nei panni di un’amante vampira di nome Carmilla e altri.
Castlevania ha funzionato per quattro stagioni in totale, con la
seconda stagione in arrivo nel 2018, la terza nel 2020 e la quarta
nel 2021. Castlevania: Nocturne sarà presentato in anteprima su
Netflix il 28 settembre 2023.
Qualcosa nella scrittura del finale
di The
Witcher 3 è andata storta. Una consapevolezza che
non accogliamo certo di buon grado, considerato che la seconda
parte della serie creata da Lauren Schmidt Hissrich,
preannunciava una chiusura con il botto. Netflix
con la terza stagione di The Witcher ha voluto adottare lo
stesso metodo applicato con Stranger Things l’anno scorso, ossia
dividerla in due parti (qui la recensione del primo
volume). Una scelta da non scartare a priori, soprattutto se ha
alla base un ragionamento di engagment, volto in particolar modo a
tenersi stretto il più a lungo possibile il pubblico.
Il problema nasce però quando questa
soluzione non aiuta a mantenere lineare e accattivante la
narrazione, ma anzi la spezza inutilmente e la depotenzia,
ottenendo così l’effetto opposto. Quindi, prima di addentrarci
nella recensione del secondo blocco di episodi, dobbiamo dirlo
subito: aver lanciato The Witcher 3 in
due volumi non è servito a niente, se non a far storcere il naso e
generare altri malumori. Che già, con l’abbandono di Henry Cavill,
sono sufficientemente alimentati.
The Witcher 3, la trama della
seconda parte
In questa secondo blocco di episodi,
in seguito al tradimento di Vilgefortz (Mahesh
Jadu), Aretuza è stata assediata dagli Scoi’atel e i
Nilfgaardiani, con l’obiettivo principale di distruggere Tissaia
(MyAnna Buring) e prendere Ciri (Freya Allan).
Ancora una volta, Yennefer (Anya Chalotra)
e Geralt (Henry Cavill)
devono separarsi, per proteggere la principessa di Cintra, oramai
loro figlia, nel migliore dei modi. Mentre la strega è impegnata a
salvare la sua casa e impedire che le sue consorelle vengano
uccise, lo strigo affronta Vilgefortz.
Nello scontro fisico tra i due,
quest’ultimo ha la meglio, ferendolo quasi a morte e costringendolo
ad allontanarsi per potersi curare. Nel frattempo, però, a seguito
di un incantesimo troppo potente da poter sostenere, Ciri si
ritrova persa nel deserto, un luogo in cui tutti i suoi scheletri
nell’armadio, le sue paure e le sue difficoltà vengono a galla.
Yennefer e Geralt riusciranno a salvarla ancora una volta?
Cosa c’è che non va?
L’ultimo episodio della prima parte
di The Witcher 3 aveva lasciato con il
fiato sospeso. In circa un’ora, la festa ad Aretuza era stata
sviscerata attraverso più punti di vista, una scelta narrativa
vincente che, se da una parte aveva dato ritmo al racconto,
dall’altra aveva alzato la posta in gioco in preparazione del
finale, svelando l’antagonista inaspettato che poi il secondo
volume avrebbe avuto il compito di approfondire meglio. È proprio
qui che la storia si ferma, per poi riprendere con una battaglia
all’ultimo sangue fra gli Scoia’tel e i maghi e la fuga di
Vilgefortz, ravvivando la fiamma ardente dell’action – in fondo uno
dei punti cardini della serie – che nella prima parte era stata
meno alimentata per dare più spazio alla linea romance e
familiare.
Superata la prima ventina di
minuti circa del sesto episodio, pregno di lotte, sangue e
magia (visivamente efficace e coinvolgente), la scrittura
inizia a scricchiolare e sfumare, cedendo il passo ad una
lentezza quasi estenuante legata a dei passaggi filler, come
l’intera puntata di Cirilla nel deserto, che non arricchisce né dà
una svolta alla storia. Si perde subito il focus dei combattimenti
e dei giochi di potere, per abbracciare ancora una volta un tono
più soft in cui si elevano – di nuovo – i rapporti fra Geralt, Ciri
e Yennefer, in una ridondanza di dinamiche e tematiche spesso
inglobate da una fotografia che continua ad essere troppo calda,
non più al servizio degli eventi e quindi funzionale, come avevamo
detto nella recensione della prima parte.
Sul piano del costrutto narrativo,
invece, tutte le parentesi che si aprono e si incasellano al di
fuori del contesto familiare sono abbastanza brevi, quasi
frettolose, come se non si avesse il tempo per soffermarsi su altri
aspetti essenziali, generando di conseguenza solo molta confusione.
Al netto di quanto detto, l’impressione avuta è che la prima
tranche, attraverso plot twist e cliffhanger, ha promesso (senza
riflettere sul materiale che aveva fra le mani) una corposità di
eventi nel blocco finale (come una guerra apocalittica fra le
fazioni del Continente) che alla fine non ha mostrato, in favore di
una verbosità di scene e di continui spiegoni sulla crucialità del
personaggio di Cirilla. Rimandando all’infinito il climax
finale – comunque molto scarico – e dando la sensazione di essere
sempre sul punto di arrivare al culmine dell’intreccio, per poi non
raggiungerlo mai.
Addio Henry
La discesa presa da The
Witcher 3 nel finale la appuriamo molto a malincuore,
intanto perché non ce lo aspettavamo in base alla prima parte molto
ben fatta, e soprattutto perché è il canto del cigno del
Geralt di Rivia di Henry Cavill, il quale meritava di
sicuro un atto conclusivo migliore di quello che è stato. L’ultima
parte aveva tutte le carte in regola per riprendere l’anima
tormentata, caotica e guerragliesca proprio della prima stagione,
per dare a quel Lupo Bianco l’ultimo momento di gloria sul campo di
battaglia. Siamo entrati nel mondo high fantasy di The
Witcher seguendo costantemente uno strigo in lotta con se
stesso e con il Continente intero, sempre alla ricerca di qualcosa
(Ciri) e in missione per salvare popoli e fare giustizia, del quale
ci erano state regalate tante incredibili scene di lotta con mostri
e creature d’ogni tipo.
Era stato questo a fare innamorare
il pubblico di Geralt di Rivia, con un Cavill che recitava spesso
in sottrazione per restituire un personaggio complesso, fragile e
forte, che andasse a rappresentare le due faccie della stessa
medaglia: l’umano e il mutante. Il suo cambiamento, iniziato nella
seconda stagione e continuato
nella terza, era stato comunque ben accolto perché funzionale allo
sviluppo del character e al rapporto con Cirilla e Yennefer, ma non
doveva trascinarsi così tanto in quest’ultimo blocco, il quale
doveva impregnarsi più d’azione che di sentimenti.
La conclusione di The
Witcher 3 non è stata vuota sul piano dei
combattimenti – che ancora una volta ribadiamo essere sempre ben
coreografati, con degli stunt memorabili e un montaggio
impeccabile. Ma sono stati pochi per quello che richiedeva il
finale. E in queste ultime battute Henry Cavill meritava di
gustarsi, per l’ultima volta, una guerra epocale nella quale
esibire le impeccabili capacità del suo Geralt. Per potergli dire
addio nel migliore dei modi e non avere la conferma che, se le cose
dovessero così continuare nella quarta stagione, è fortunato a non
fare più parte del progetto.
Prima della sua uscita il 12
settembre 2023, è uscito un nuovo trailer di Batman:
Mask of the Phantasm 4K, che mette in evidenza la grafica
aggiornata del classico film di Batman. Il nuovo trailer di
Batman: Mask of the Phantasm 4K arriva direttamente
dalla Warner Bros. Entertainment e mette in evidenza una
varietà di momenti del film originale, inclusi sguardi più
dettagliati su Batman, The Phantasm, Joker e altro ancora. Dai
un’occhiata al trailer di Batman: Mask of the Phantasm 4K qui
sotto:
La Warner Bros. ha anche confermato
il prezzo della versione 4K Ultra HD di Batman: Mask of the
Phantasm, osservando che la versione solo digitale del film
manterrà il prezzo negli USA di $ 14,99, mentre la versione 4K
Ultra HD + digitale e le versioni standalone 4K Ultra HD costerà
rispettivamente $ 33,99 e $ 39,99. Il film dovrebbe essere
disponibile anche per il mercato europeo.
I contenuti speciali dell’uscita
includono una nuova featurette che evidenzia il tempo del compianto
Kevin Conroy come Batman, così come un episodio bonus di Justice League: Unlimited con un cameo di The
Phantasm.
Di cosa parla Batman: Mask of the
Phantasm?
“Quando una donna del passato
di Bruce Wayne, Andrea Beaumont, torna nella sua vita, Bruce si
chiede se debba continuare a proteggere Gotham City nei panni di
Batman“, si legge nella sinossi ufficiale del
film. “Ma la sua introspezione ha vita breve quando i boss
criminali più famosi della città vengono uccisi e il Caped Crusader
viene accusato dei loro omicidi. Il Cavaliere Oscuro si
propone di riabilitare il suo nome, rivelando un nuovo vigilante
mascherato: il Fantasma.
La riedizione in 4K di Mask of
the Phantasm arriva giusto in tempo per il 30° compleanno
dell’acclamato film d’animazione. È uscito originariamente
nelle sale il 25 dicembre 1993 come primo lungometraggio tratto
dall’amato Batman: The Animated Series. Mentre Mask
of the Phantasm inizialmente non è riuscito a prendere il volo al
botteghino, è diventato un successo in home video ed è diventato
considerato una delle migliori storie di Batman mai
filmate.
I creatori di Batman: The
Animated Series Eric Radomski e Bruce
Timm hanno diretto Mask of the Phantasm da una
sceneggiatura di Alan Burnett, Paul
Dini, Martin Pasko
e Michael Reaves. Il film
ha come protagonista il defunto, grande Kevin
Conroy come voce di Bruce Wayne/Batman, accanto
a Mark
Hamill come voce del Joker. Altri membri del cast
di Batman: The Animated Series per riprendere i loro ruoli per Mask
of the Phantasm includevano Efrem Zimbalist Jr. nei panni di Alfred
Pennyworth, Bob Hastings nei panni di James Gordon e Robert
Costanzo nei panni di Harvey Bullock.
Anche Arleen Sorkin è apparsa nel
film, anche se non nel suo solito ruolo di Harley Quinn nella serie
animata. Altri membri del cast includevano Dana Delany, Hart
Bochner, Stacy Keach, Abe Vigoda, Dick Miller e John P. Ryan.
Batman: Mask of the Phantasm uscirà in 4K Ultra HD il 12 settembre.
Nel frattempo, il film è attualmente in streaming su Max.
Universal
Pictures ha rivelato un nuovissimo trailer di
Strays,la sua imminente commedia vietata. Il nuovo contributo
risaltaWill Ferrell e Jamie
Foxxche prestano le rispettive voci
all’ottimista Reggie e allo sboccato Bug.Il video
presenta Reggie di Ferrell, che intraprende un pericoloso viaggio
con un gruppo di randagi per vendicarsi del proprietario che lo ha
abbandonato. Il film debutterà nelle sale americane il 18
agosto.
Strays è
diretto da Josh Greenbaum da una sceneggiatura scritta da Dan
Perrault. È descritta come una commedia dal vivo esilarante,
vietata ai minori, sulle complicazioni dell’amore, l’importanza
delle grandi amicizie e le virtù inaspettate del salto sul
divano. Insieme a Ferrell e Foxx ci sono Will Forte,
Isla Fisher, Randall Park, Josh Gad, Harvey Guillén, Rob Riggle,
Brett Gelman, Jamie Demetriou e Sofia Vergara. Dai
un’occhiata al trailer di Strays qui sotto:
“Quando Reggie, un border
terrier ingenuo e inesorabilmente ottimista, viene abbandonato
nelle strade cittadine dal suo malvivente proprietario, Doug,
Reggie è certo che il suo amato proprietario non lo lascerebbe mai
di proposito”, si legge nella sinossi. “Ma una volta che
Reggie si imbatte in un Boston Terrier dalla parlantina veloce e
sboccata di nome Bug, un randagio che ama la sua libertà e crede
che i proprietari siano degli idioti, Reggie finalmente si rende
conto di avere una relazione tossica e inizia a vedere Doug per il
squallido senza cuore qual è.
Il film è prodotto dal
fondatore e CEO di Picturestart Erik Feig (Cha Cha Real Smooth),
Louis Leterrier (Fast X), Dan Perrault (American Vandal) e dai
partner di Lord Miller Phil Lord e Chris Miller (Spider-Man: Into
The Spider-Verse ) e Lord Miller President of Film Aditya Sood
(Cocaine Bear). I produttori esecutivi sono Jessica Switch,
Nikki Baida e Julia Hammer.
In una breve dichiarazione, l’attore
Kevin Spacey ha parlato alla stampa dopo che
una giuria del Regno Unito lo ha ritenuto non colpevole delle sue
varie accuse di violenza sessuale. Mercoledì scorso, infatti, una
giuria del Regno Unito ha dichiarato Kevin Spacey non colpevole di nove accuse di
violenza sessuale, aggressione indecente e induzione a un’attività
sessuale penetrativa. Fuori dall’aula,
Spacey ha rilasciato una breve dichiarazione alla stampa,
dicendo di essere “grato alla giuria“, ringraziando anche
il suo team legale e coloro che sono coinvolti nella decisione.
“Immagino che molti di voi
possano capire che c’è molto da elaborare per me dopo quello che è
appena successo oggi“, ha detto Spacey (tramite Variety ). “Ma vorrei dire
che sono enormemente grato alla giuria per aver avuto il tempo di
esaminare attentamente tutte le prove e tutti i fatti prima di
prendere la decisione. E sono umiliato dal risultato di
oggi. Voglio anche ringraziare il personale all’interno di
questo tribunale, la sicurezza e tutti coloro che si sono presi
cura di noi ogni singolo giorno, il mio team legale… per essere qui
ogni giorno e questo è tutto quello che ho da dire per il
momento. Grazie mille.”
Kevin Spacey spoke to press after being
cleared of all sexual assault charges in the U.K. “I am enormously
grateful to the jury for having taken the time to examine all of
the evidence and all of the facts carefully before they reached the
decision.” https://t.co/zmP0695pDppic.twitter.com/LBRPvhilFP
In totale,
Spacey aveva 12 accuse contro di lui, tra cui violenza sessuale
e aggressione indecente, con diverse accuse su fatti che si presume
si siano verificate in un intervallo dal 2001 fino al 2013. Sebbene
Spacey abbia negato tutte le accuse, ha anche affermato
che, a causa delle accuse, pensa che le persone abbiano
“paura” di sostenerlo.
L’anno scorso, una giuria di New
York ha prosciolto Spacey confermando che l’attore non ha
aggredito sessualmente l’attore Antony Rapp, che per la prima volta
si è fatto avanti contro Spacey nel 2017. Spacey afferma che i
risultati a Londra dovrebbero essere simili a quelli di New York.
“Nel momento in cui viene applicato il controllo, queste cose
vanno in pezzi“, ha detto Spacey. “Questo è quello
che è successo nel processo Rapp, ed è quello che succederà in
questo caso.”
Una volta considerato come attore
leggendario, la carriera di Spacey si è interrotta bruscamente nel
2017 quando è stato accusato di aver fatto avance sessuali
all’allora quattordicenne Anthony Rapp (che è
apparso in uno spettacolo di Broadway con Spacey) nel 1986. In
seguito sono arrivate altre accuse che hanno spinto Netflix a tagliare i legami con Spacey nel loro film
in programma Gore, oltre a rimuoverlo dall’ultima stagione della
serie House of Cards.
Da quando nel 2012 ha vinto l’Oscar
come miglior attore per The Artist,
Jean Dujardin ha conquistato una popolarità senza
precedenti, recitando da quel momento in numerosi film sempre
diversi tra loro. Egli è infatti passato dal biografico
The Wolf of Wall Street
alla commediaGrandi
bugie tra amici, dal dramma storico
di L’ufficiale e la
spiaal grottesco Doppia pelle. Nel corso di questi anni
non ha però mancato di recitare anche in una commedia sentimentale
come Un amore all’altezza, uscito al
cinema nel 2016 per la regia di Laurent
Tirard. All’interno di questo si snoda una vicenda che
sfida il pregiudizio per aprirsi al sentimento vero.
Scritto dallo stesso Tirard insieme
a Grégoire Vigneron, il film è il rifacimento in
chiave francese del film argentino Corazon de Leon, del
2013. Inserendosi in pieno nei canoni della commedia
francese, Un amore all’altezza si concentra sul
raccontare determinati sentimenti, i quali sono però ostacolati da
una serie di pregiudizi che i personaggi hanno sviluppato anche per
via di influenze esterne. Si generano così situazioni molto
comiche, come anche altre molto romantiche, e alla fine il racconto
riesce non solo a coinvolgere ma a dimostrare come, nel momento in
cui si abbandona ogni pregiudizio, si sia in grado di vivere più
serenamente ciò che ci circonda.
Apprezzato da critica e pubblico,
Un amore all’altezza è certamente tra le più affascinanti
commedie francesi degli ultimi anni, merito anche di una coppia di
protagonisti particolarmente affiatata. Per gli amanti del genere è
dunque un titolo da non perdere, che può regalare diverse piacevoli
sorprese. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Un amore all’altezza: la trama del film
Protagonista del film è
Diane Duchene, donna affascinante, avvocato di
successo e con un matrimonio fallito alle spalle. Da quando è
tornata ad essere una donna single, Diane si concede una serie di
appuntamenti al buio, ed è così che finisce per incontrare
Alexander. Parlando con lui al telefono, egli si
dimostra simpatico, intelligente e ricco di carisma, rivelando
inoltre di essere anche un noto architetto. Diane ne rimane
assolutamente affascinata e non vede dunque l’ora di incontrare
quello che sembra essere un uomo assolutamente perfetto.
In occasione del loro incontro,
però, Diane si trova davanti a qualcosa di inaspettato: Alexander,
infatti, è alto soltanto 136 centimetri, uno “gnomo”, come si
autodefinisce scherzosamente lui. Anche se Diane e Alexandre
inizieranno una relazione romantica, facilitata dall’autoironia di
lui, non potranno evitare gli imbarazzi derivati dall’evidente
diversità, fino ad arrivare alla crisi del rapporto, nonostante
un’evidente affinità tra loro. Divisa tra ciò che prova e ciò che
gli altri pensano, Diane si troverà dunque a dover imparare a
vedere oltre le apparenze, superando i pregiudizi e abbandonandosi
a nuovi sentimenti.
Un amore all’altezza: il cast del film
Come anticipato, nel ruolo di
Alexander vi è l’attore Jean Dujardin.
Qui interprete di un personaggio alto solo 136 centimetri, egli
vanta in realtà un’altezza pari a 182 centimetri. Nel renderlo più
basso non sono stati usati particolari effetti speciali, bensì
diversi trucchi della macchina da presa, posizionata in angolazioni
favorevoli all’effetto da raggiungere. Ad esempio, egli veniva
ripreso dall’alto, in ginocchio o seduto su uno sgabello con ruote.
Durante le sue scene di dialogo con gli altri personaggi, spesso
girate senza questi trucchi, lui doveva guardare più in alto della
testa altrui, mentre gli altri dovevano guardare più in basso del
petto di lui. Al montaggio l’effetto finale risultò perfetto.
Nel ruolo di Diane Duchene, invece,
si ritrova l’attrice Virginie Efira, vista anche
in 7 uomini a mollo e
Elle e recentemente distintasi come protagonista di
Benedetta. Raccontando del suo personaggio, la Efira ha
dichiarato di essere rimasta affascinata dal percorso di Diane.
Recitare facendo finta che Dujardin fosse molto basso, però, le ha
richiesto tanta immaginazione e anche un po’ di fatica. Accanto a
lei, nel ruolo del suo patrigno Philippe si ritrova Bruno
Gomila, mentre Christian Valsamidis è un
amico di lei. L’attore Cédric Kahn, noto per i
film Dopo l’amore e Cold War, interpreta
invece l’ex marito di Diane, Bruno Cassoni. Stéphanie
Papanian, infine, è Coralie.
Un amore all’altezza: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Un amore
all’altezza è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple
TV+, Infinity+ e Tim Vision. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di mercoledì 26 luglio
alle ore 21:00 sul canale
Iris.
L’estate addosso è
un film di Gabriele Muccino ha conquistato il pubblico per la sua
frizzantezza e per il fatto di raccontare un passaggio
adolescenziale che non è così semplice come può sembrare. Questo
film ha il sapore dell’estate, di quegli amori che sono destinati a
nascere altrove, di amicizie che resteranno tali anche una volta
tornati casa. Una stagione del cuore per diversi motivi.
Ecco, allora, dieci cose da sapere su L’estate
addosso.
L’estate addosso, il
film
1. È un film molto
personale. Come lo stesso regista, Gabriele Muccino, ha avuto modo di dichiarare,
c’è sempre un po’ della sua vita nei film che fa e anche questo non
poteva essere da meno. Anche se non è una vera e propria
autobiografia, con questo film il regista ha voluto raccontare una
parte della sua vita, introducendo elementi a lui conosciuti e
dando vita ad un gruppo autentico di personaggi.
2. La collaborazione con
Jovanotti è stata importante. Prima di dare via al film,
Muccino ha fatto leggere la sceneggiatura al suo amico
Lorenzo Cherubini, aka Jovanotti, che si è messo a comporre dapprima
una canzone e poi l’intera colonna sonora del film. Tra i vari
brani, quello che riprende il titolo del film, L’estate
addosso, è quello diventato più famoso, diventando la chiave
di lettura del film stesso.
3. America come sinonimo di
libertà. Non è un caso il fatto che Muccino abbia voluto
girare il film in America. I motivi sono presto detti: ampio
respiro, una libertà di narrazione e di vedute che in Italia sembra
mancare. Ciò si lega anche alla parte di vita vissuta dal regista
negli Stati Uniti, conscio della propria vastità e delle diversità
che vanno di Stato in Stato.
L’estate addosso, dove
vederlo in streaming
4. Il film è disponibile in
streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere
L’estate addosso, è possibile farlo grazie alla sua
presenza sulle varie piattaforme di streaming online digitali come
Rakuten Tv, Now, Google Play, Apple
TV+, Rai Play, Prime Video, Disney+ e Tim Vision.
L’estate addosso, il
trailer
5. Un trailer dal sapore
estivo. Prima di visionare il film, potrebbe essere
opportuno vedere il trailer, ottimo motivo per godere di un
assaggio estivo e di quello che è il film.
L’estate addosso, il cast
del film
6. Brando Pacitto non è
stato scelto per il merito di Braccialetti rossi. A
dispetto di quanto si possa pensare, l’attore non è stato
scelto per il fatto di essere diventato famoso grazie alla
serie di Rai 1. Per poter avere la parte, ha dovuto fare
diversi provini, riuscendo a vincere su centinaia di ragazzi che si
erano proposti per la parte.
7. Matilda Lutz si è davvero
trasferita negli Stati Uniti per sfondare. Sebbene il film
parli di giovani ragazzi che intraprendono un viaggio negli Usa
alla scoperta di sé stessi, l’attrice Matilda Lutz ha deciso di fare le stessa cosa
alla fine del diploma, andando negli States per sfondare come
attrice. Paradossalmente, però, è stata la moglie di Muccino a
notarla mentre lei si manteneva come cameriera in un ristorante
americano.
8. Il passaggio
dall’adolescenza all’età adulta è il vero protagonista. A
rubare la scena ai ragazzi protagonisti del film, è proprio questo
sottile ma deciso passaggio. Il fatto di passare dall’adolescenza
spensierata all’età adulta con tutte le sue cattiverie ed il suo
disincanto è messo sotto la lente di ingrandimento del regista,
continuando un percorso che è iniziato da Come te nessuno mai e che
è stato affrontato, più o meno marginalmente, anche nei film
successivi.
L’estate addosso, la trama
del film
9. L’estate come stagione
dei nuovi incontri. Marco (interpretato da Brando Pacitto)
ha diciotto anni e sta per ottenere il diploma. Tuttavia, si rende
conto di essere tremendamente insicuro e turbato dal proprio
futuro. Sarà un incidente in scooter e, soprattutto, il
risarcimento dell’assicurazione a permettergli un viaggio alla
scoperta di se stesso.
10. Non tutto è come
sembra. Al momento della partenza, il protagonista scopre
che anche la compagna di scuola Maria (Matilda Lutz),
soprannominata La Suora, sta per partire per la stessa meta,
ospitati da una stessa coppia di amici che si riveleranno essere
una coppia gay consolidata. Ma ci vorrà poco tempo per conoscersi
meglio e capire che non tutto è davvero come appare.
Con la serie di film intitolati
Scream, il
regista dell’horror Wes Craven regala al cinema un
nuovo iconico killer, chiamato Ghostface per via della
caratteristica maschera da lui indossata. Protagonista di quattro
film, il personaggio è tutt’oggi una delle figure chiave del cinema
thriller, mentre la serie ha contribuito a ridefinire le
caratteristiche del genere, segnando un momento di passaggio
all’interno di questo. In particolare, tali titoli contribuirono a
rilanciare il successo degli slasher, film nei quali un
maniaco omicida dà la caccia ad un gruppo di persone. L’arrivo di
Scream al cinema nel 1996 fu dunque una
vera e propria rivoluzione.
Con la scomparsa di Craven, nel 2015,
la saga cinematografica sembrava destinata a concludersi con quarto
capitolo, Scream 4,
uscito nel 2011. Per un’intero decennio, nonostante vari tentativi
di realizzare un nuovo film, sembrava dovesse essere proprio questo
il destino della saga. Finché non sono arrivati i registi
Matt Bettinelli-Olpin e Tyler
Gillett, già affermatisi con lo slasher Finché morte
non ci separi. I due si sono dunque occupati di portare sullo
schermo una sceneggiatura scritta da James
Vanderbilt e Guy Busick, riportando
dunque non solo Ghostface sul grande schermo, ma inaugurando anche
una nuova fase per la saga.
Il nuovo
Scream (qui la recensione) rinuncia
infatti al numero nel titolo per configurarsi come un capitolo che
pur dialogando con il passato guarda al futuro, riprendendo le
regole dei precedenti film per tradirle e rinnovarle. Novità che
hanno permesso al film di affermarsi come un autentico successo,
riportando dunque in auge la saga. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà utile approfondire alcune curiosità
relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Scream
Sono passati ben 25 anni dal
massacro avvenuto a Woodsboro, in California, e un decennio
dall’ultima manifestazione di Ghostface. Ma nonostante l’apparente
quiete ritrovata, sembra proprio che la città sia destinata a non
vivere in tranquillità. Una nuova serie di crimini sconvolge
infatti il paese e le indagini iniziano a diventare talmente
ostiche che il nuovo sceriffo Judy Hicks, il
precedente, ovvero Dewey Riley, e sua moglie
Gale decidono di contattare Sidney
Prescott, che come loro è riuscita a rimanere in vita
nelle precedenti stragi. Sperano che Sidney riesca a dar loro aiuto
nello scoprire chi è l’autore di alcuni orribili omicidi commessi e
chi è il serial killer che si nasconde dietro la maschera di
Ghostface.
La donna fa ritorno nella sua città
natale, che continua a registrare ogni giorno sempre più vittime e
sembra che questa volta nel mirino del killer siano finiti alcuni
giovani del posto. In particolare, sono Samantha “Sam”
Carpenter e sua sorella minore Tara ad
essere continuamente sotto attacco, in quanti figlie di
Billy Loomis, l’originale Ghostface. Insieme al
fidanzato Richie e ai fidati
Chad, Mindy,
Amber e Wes, ma aiutata anche da
Sidney, Gale e Dewey, Samantha cercherà dunque di arrivare
all’identità dell’assassino prima che sia troppo tardi. Ma se
proprio uno dei suoi fidati amici si rivelasse essere
l’omicida?
Il cast di Scream
Nel ruolo di Sidney Prescott vi è
ancora una volta Neve Campbell,
la quale era però inizialmente esitante a tornare nella saga,
principalmente per via della mancanza di Craven. Fu però infine
convinta da una lettera che i due nuovi registi le scrissero, dove
le raccontavano del loro profondo amore e rispetto per la saga.
Tornano poi anche gli attori Courteney Cox e
David Arquette
nei ruoli di Gale e Dewey, mentre Marley Shelton
interpreta lo sceriffo Judy Hicks. Skeet Ulrich
compare come fantasma di Billy Loomis mentre, in lingua originale,
la voce al telefono di Ghostface è affidata ancora una volta a
Roger L. Jackson.
Vera e propria protagonista del film
è però l’attrice Melissa Barrera, che interpreta
Sam Carpenter, pur essendo di circa dieci anni più grandi rispetto
ai 23 previsti per Sam. Prima di diventare popolarissima con la
serie Mercoledì, Jenna Ortega si
è fatta notare con questo film, dove interpreta Tara Carpenter.
Sono poi presenti anche gli attori Jasmin SavoyBrown nei panni di Mindy Meeks-Martin e
Mason Gooding in quelli del fratello Chad.
Dylan Minnette recita nel ruolo di Wes, mentre
Mikey Madison è Amber Freeman, migliore amica di
Tara. L’attore Jack Quaid, oggi noto per il ruolo
di Hughie Campbell nella serie The
Boys, è invece Richie Kirsch, fidanzato di Sam.
Il sequel di Scream, il
trailer e dove vedere il film in streaming
Dato il successo del film e
l’introduzione di nuovi personaggi, nel 2023 è arrivato al cinema
il sesto capitolo della saga, Scream VI
(qui la recensione). Questo nuovo
lungometraggio apporta ulteriori cambiamenti al franchise, a
partire dall’ambientazione. Per la prima volta ci si sposta infatti
da Woodsboro a New York, nuovo teatro per gli omicidi di Ghostface.
È inoltre questo il primo film in cui non compare Sydney Prescott,
in quanto la Campbell si era detta non più interessata a prendere
parte alla saga. Ci si concentra dunque sui nuovi personaggi
introdotti nel precedente film, ora protagonisti assoluti. Il
risultato economico ancora maggiore di questo sesto capitolo ha ora
aperto le porte anche ad un ulteriore sequel.
È possibile fruire di
Scream grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema,
Google Play, Paramount+, Prime Video e Netflix. Su quest’ultima piattaforma si
trova attualmente al 1° posto nella Top 10 dei film
più visti in Italia. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.
Mostrate oggi – a una platea di
oltre 700 ragazzi del 53 Giffoni Film Festival – le prime immagini
dell’attesa seconda stagione del crime drama
Blanca, una produzione Lux
Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai
Fiction, diretta da Jan Maria
Michelini e Michele
Soavi, scritta da Francesco
Arlanche Mario
Ruggeri.
Protagoniste dell’incontro – per
presentare al giovanissimo pubblico la seconda stagione di Blanca –
le attrici Maria Chiara Giannetta e Sara
Ciocca. Nel cast
di “Blanca” ritroviamo Maria
Chiara Giannetta con Giuseppe
Zeno e Pierpaolo
Spollon; la serie tv andrà in onda dal 5
ottobre in prima serata su Rai 1.
https://youtu.be/pg1DT61ovyM
La trama della seconda stagione
Blanca
La follia di Blanca e la sua fame
di vita ci hanno conquistato nella prima stagione, e questa seconda
sarà l’occasione per entrare ancora di più nel suo mondo.
Scopriremo segreti inaspettati sulla sua famiglia, che porteranno
non pochi sconvolgimenti nella sua vita e in quella di chi le sta
vicino…soprattutto ora che, diventata consulente della Polizia a
tutti gli effetti, si trova ad affrontare anche sul lavoro nuove e
difficili sfide, che la porteranno ancora una volta ad essere
protagonista delle indagini al commissariato San Teodoro.
Torneranno gli amati compagni di avventura: la fedele Linneo,
Lucia, che avrà un ruolo ancora più importante nella vita di
Blanca, l’amica Stella, l’ispettore Liguori, che farà ingelosire
Blanca con una nuova fiamma che viene dal passato, il commissario
Bacigalupo e anche Sebastiano, di cui scopriremo nuovi lati
inediti.
Ma arriveranno anche personaggi nuovi che costringeranno Blanca a
fare i conti con il suo passato e a decidere chi vuole essere.
Apple TV+ ha
svelato oggi il trailer della
seconda stagione della serie di fantascienza Invasion, in uscita il 23 agosto. Dal
produttore candidato all’Oscar e due volte nominato agli Emmy Award
Simon Kinberg, (“X-Men”, “Deadpool”,
“Sopravvissuto – The Martian”) e David Weil (“Citadel”) e prodotto
da Boat Rocker, Invasion è una travolgente serie di
fantascienza incentrata sulle prospettive di personaggi in diverse
parti del mondo in seguito a un’invasione aliena. “Invasion”
debutterà il 23 agosto su Apple TV+
con il primo di dieci episodi, seguito da un nuovo episodio
settimanale, ogni mercoledì fino al 25 ottobre.
La
seconda stagione di Invasion, ricca di azione, riprende pochi mesi
dopo, con gli alieni che intensificano i loro attacchi in una
guerra totale contro gli umani. Il trailer offre un’anteprima ricca
di suspense della nuova stagione, in cui alieni e distruzione
abbondano, le risposte sono perseguite senza sosta e la lotta per
la sopravvivenza del mondo continua.
La serie è interpretata da Golshifteh Farahani, Shioli Kutsuna,
Shamier Anderson, India Brown, Billy Barratt, Azhy Robertson, Paddy
Holland e Tara Moayedi. Si uniscono alla seconda stagione come
personaggi ricorrenti Enver Gjokaj, Nedra Marie Taylor e Naian
González Norvind. Invasion è prodotta per Apple
TV+ da Boat Rocker. Oltre ai creatori della serie Simon Kinberg
e David Weil, Audrey Chon, David Witz, Alik Sakharov, Andrew
Baldwin e Katie O’Connell Marsh sono produttori esecutivi.
Sarà lo stesso Frankie hi-nrg
mc, autore degli adattamenti delle canzoni originali
del film, ad accompagnare il Rheingold di
Fatih Akin in alcune delle sale italiane dove
I Wonder Pictures lo distribuisce dal 27
luglio. Una introduzione che potrebbe vincere la curiosità
di molti e rinfrescare il ricordo della presentazione all’ultima
Festa del Cinema di Roma di un film duro e incredibile, come la
storia vera che racconta: quella del rapper e produttore
discografico – ex profugo ed ex criminale – Xatar, che ha collaborato
strettamente alla realizzazione del film con il regista turco
vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino 2004 per La
sposa turca, Leone d’Argento a Venezia 2009 con Soul
Kitchen e Golden Globe come Migliore film straniero nel 2017
per Oltre la notte.
Rheingold, la storia di
Xatar
Dall’inferno di una prigione
irachena alla Siria, per poi fuggire a Parigi con la famiglia e
successivamente ad Amsterdam, Giwar Hajabi arriva in Germania
ancora ragazzino a metà degli anni ’80. Sono solo le tappe
principali del drammatico e avventuroso percorso del rapper oggi
noto come Xatar (“pericoloso”), del quale Rheingold
ripercorre la parabola esistenziale a partire dalla sua stessa
autobiografia “Alles oder Nix: Bei uns sagt man, die Welt
gehört dir” (“All or nothing: We say the world belongs to
you”).
Dal ghetto alla vetta delle
classifiche musicali, il ragazzo di origine curda vive ogni tipo di
repressione e violenza, superando molte avversità e scalando la
scena della criminalità locale fino a diventare uno spacciatore di
riferimento. Almeno fino a quando non progetta con i suoi amici e
complici di sempre un leggendario furto d’oro che gli permetterà di
saldare i suoi debiti con il cartello per un carico di droga
perduto e realizzare il suo sogno di fare musica.
Una vita difficile
“Qual è il tuo primo
ricordo?” chiede Xatar/Giwar Hajabi (Emilio
Sakraya), “qual è il nostro?” viene spontaneo
pensare dopo aver a lungo assistito al crescendo di una vita
spericolata e sempre al limite – come viene presentato questo
biopic crime nel quale tutto sembra finzione, soprattutto
i momenti più duri e veri. Una vita segnata dalla tortura e dalla
persecuzione – quella dei curdi, come si vede
nella prima parte della narrazione, incentrata sulle questioni
familiari degli Hajabi – che troppo spesso siamo portati a
giudicare a partire dalla punta di iceberg inimmaginabili.
Questo solo uno degli spunti che
offre il lungo e dettagliato racconto di redenzione, o vendetta e
successo, nel quale Fatih Akin ammette di aver visto “il
potenziale per un film epico” e che alla fine scopriamo essere
dedicato al padre del regista. Non a caso, per quanto sarebbe
interessante sapere i motivi della scelta, vista l’importanza delle
figure paterne, assenti o poco esemplari, almeno inizialmente.
Ennesimi modelli scartati in una ricerca incessante e frustrata che
il protagonista risolve come può, affidandosi ad amici faccendieri,
sognatori violenti come lui o paternalistici boss dello
spaccio.
Un personaggio e un film ‘larger
than life’
Sono molte le figure che si
succedono sullo schermo nelle oltre due ore di durata di una
vicenda alla quale avrebbe certo giovato una maggior sintesi (e un
maggior spazio alla eroica figura della madre e alla sua vita di
sacrificio). Nonostante i temi principali emergano comunque con
grande forza, Akin si dilunga molto nella costruzione del profilo
criminale di Xatar, ben oltre le necessità di caratterizzazione del
personaggio.
Disney+ ha annunciato che
Welcome to Wrexham, la pluripremiata
docuserie di successo targata FX, debutterà prossimamente in Italia
con la seconda stagione. L’annuncio è arrivato dopo che
Welcome to Wrexham ha ricevuto sei
nomination agli Emmy Award, tra cui Outstanding Unstructured
Reality Series, mentre il Wrexham AFC inizia il suo primo tour
statunitense di partite amichevoli contro Chelsea, Manchester
United e altri.
Rob McElhenney(C’è sempre il sole a Philadelphia) e Ryan Reynolds(Deadpool) sono alla
guida della terza squadra di calcio professionistica più antica del
mondo. Welcome to Wrexham è una docuserie che segue i
sogni e le preoccupazioni di Wrexham, una città operaia nel Galles
settentrionale, Regno Unito, mentre due star di Hollywood plasmano
il futuro della storica squadra di calcio della città.
Nel 2020, Rob e Ryan si sono uniti
per acquistare i Red Dragons, una squadra di quinta categoria, con
la speranza di trasformare il club e creare una storia di riscatto
che il mondo potesse tifare. Il mondo ha preso atto di questo
cambiamento e la trasformazione è iniziata. Dopo una dolorosa
eliminazione ai playoff, la seconda stagione continua a seguire il
club nella lotta per la promozione al campionato nazionale e per il
ritorno nella English Football League. Il personale e i sostenitori
si aggrappano al sogno di riportare la squadra e la città alla
gloria, affrontando insieme le nuove sfide che la fama ha portato
nella loro piccola comunità.
Da Hollywood al Galles, dal campo
allo spogliatoio, dalla dirigenza al pub, Welcome to
Wrexham segue la gestione di Rob e Ryan e i destini
inestricabilmente legati di una squadra e di una città nel mentre
cercano di fare la storia. I produttori esecutivi di Welcome to
Wrexham sono McElhenney, Reynolds, Josh Drisko, Bryan Rowland,
Jeff Luini, Nicholas Frenkel, George Dewey e Andrew Fried, Alan
Bloom, Dane Lillegard, Sarina Roma e Jordan Wynn della Boardwalk
Pictures. La serie è prodotta da Boardwalk Pictures.
Un efficace sistema
di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di
visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo
Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono
impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più
adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire
massima tranquillità ai genitori.
Prime
Video ha confermato oggi i film Original
spagnoli È colpa tua? e È
colpa nostra? a seguito del successo di È colpa mia? che ha debuttato su
Prime
Video lo scorso 8 giugno. Il film, basato sul primo
romanzo della trilogia di best-seller di Mercedes Ron
Culpables, è stato nella Top 10 dei titoli più visti
in oltre 190 Paesi, inclusi Stati Uniti, Regno Unito, Australia,
India, Argentina e Francia. I sequel È colpa tua?
e È colpa nostra? saranno disponibili su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel
mondo, e sono l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in
Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e
intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al
costo di €49,90/anno o €4,99/mese.
È colpa tua? e
È colpa nostra? vedono nuovamente Nicole
Wallace (Skam Spagna, Parot) e Gabriel
Guevara (Domani è oggi, Hit) nei rispettivi
ruoli di Noah e Nick. L’amore tra Noah e Nick sembra
essere indissolubile, nonostante i tentativi da parte dei genitori
di separarli. Ma il lavoro di Nick e l’inizio dell’università
per Noah aprono le loro vite a nuove relazioni. La comparsa di
un’ex fidanzata in cerca di vendetta e le intenzioni poco chiare
della madre di Nick scuoteranno le fondamenta non solo del loro
rapporto, ma della stessa famiglia Leister. Quando così tante
persone fanno di tutto per distruggere una relazione, può davvero
finire bene?
È colpa tua? e
È colpa nostra? saranno diretti da
Domingo González, che torna anche nel ruolo di
sceneggiatore con Sofía Cuenca, e saranno prodotti
da Pokeepsie Films (Banijay Iberia) (Veneciafrenia, 30 coins –
Trenta denari, The bar) con Álex de la
Iglesia e Carolina Bang come
produttori.
Cardinal 4 è la
quarta stagione della serie tv Cardinal
ideata da ideata da Aubrey Nealon e
adattamento del romanzo Quaranta modi per dire dolore di
Giles Blunt
Cardinal: quando è uscita e dove
vederla in streaming
La quarta stagione di Cardinal ha
debuttato nel 2020 sul canale CTV. In Italia, la serie va in
onda su La EFFE.
Cardinal 4: la trama e il
cast
Tra i ghiacci dell’Ontario, i
detective John Cardinal e Lise Delorme hanno a che fare con la
vendetta di un uomo senza scrupoli, ma devono anche confrontarsi
con la loro vita privata e professionale: Lise è pronta a
trasferirsi a Toronto per un nuovo lavoro e John deve
definitivamente lasciarsi il passato alle spalle.
Il primo episodio della quarta
stagione si intitolerà “Robert” ed è diretto da Nathan Morlando e
scritto da Patrick Tarr. Il secondo episodi si intitolerà “Adele”
ed è diretto da Nathan Morlando e scritto da Patrick Tarr. Il terzo
episodi si intitolerà “Barry” d è diretto da Nathan Morlando e
scritto da Patrick Tarr.
In Cardinal 4
protagonisti sono Billy Campbell nei panni di Det.
John Cardinal, Karine Vanasse nei panni di Det.
Lise Delorme, Glen Gould nei panni di Det. Jerry
Commanda, Eric Hicks nei panni di Connestabile
Derek K. Fox, Kristen Thomson nei panni di Det.
Serg. Noelle Dyson, Deborah Hay nel ruolo di
Catherine Cardinal, Alanna Bale come Kelly
Cardinal.
Cardinal 4: trailer ufficiale
https://www.youtube.com/watch?v=3xvzo5xpTwk
La quarta stagione riprenderà dai
fatti accaduti nella terza la morte sospetta della moglie del
cardinale Catherine coincide con un doppio omicidio e a Delorme
viene ordinato di assumere la guida in quest’ultima indagine.
Riluttante a credere che Catherine si sia suicidata, il cardinale
inizia a indagare su altre possibilità, mentre si occupa di una
successione di lettere anonime che lo accusano dell’evento. Nel
frattempo, Noelle Dyson, riprendendosi dalla morte di sua sorella,
cerca di ragionare con un altro possibile suicidio ed è devastata
quando non riesce a impedirgli di uccidersi.
Missing è la serie
tv americano del 2012 creata da Gregory Poirier
per il network americano ABC. La serie è prodotta da Gideon
Amir, David Minkowski per ABC Studios, Little Engine
Productions, Stilling Films. Produttori esecutivi sono
Ashley
Judd, Gina Matthews, Gregory Poirier, Grant Scharbo, Stephen
Shill, Matthew Stillman.
Missing dove vederla in streaming
La serie tv
Missing è stata trammessa dal 30 aprile 2012 su
Fox ed in chiaro dall’11 gennaio 2013 su Rai 2. Attualmente la
serie è in onda su Rayplay.
Missing: la trama e il cast
La serie tv racconta di Rebecca
Winstone è un’ex agente della CIA a cui, per un grande complotto
organizzato, viene rapito il figlio Michael durante uno stage
scolastico a Roma. Ritornata in azione sul campo, Rebecca
utilizza tutti i metodi e i mezzi necessari per ritrovarlo. Alla
fine riesce ma la serie termina con l’improvvisa scomparsa di
Rebecca negli ultimi istanti dell’ultima puntata.
In Missing
protagonisti sono Rebecca “Becca” Winstone, interpretata da
Ashley
Judd, Paul Winstone, interpretato da Sean Bean, Michael Winstone, interpretato da
Nick Eversman, Giancarlo Rossi, interpretato da
Adriano Giannini. Dax Miller, interpretato da
Cliff Curtis, Oksana, interpretata da Tereza
Voříšková. Nei ruoli ricorrenti Mary Dresden, interpretata da
Aunjanue Ellis, Violet Heath, interpretata da
Laura Donnelly, Jamie Ortega, interpretata da
Gina McKee, Martin Newman, interpretato da
Keith Carradine, Fitzpatrick, interpretato da
Jason Wong, e Victor Azimoff, interpretato da
Karel Roden.
Curiosità sulla serie tv
Le riprese della serie
Missing si sono svolte in gran parte in Repubblica
Ceca e Croazia, nonostante l’ambientazione venga spacciata per Roma
e Parigi. L’11 maggio 2012, ABC ha annunciato la cancellazione
nonostante termini con un cliffhanger narrativo. Nell’episodio Il
traditore, in casa di Martin Newman, l’agente della CIA Dax Miller
estrae un volume da una collezione di libri scritti dallo stesso
Newman, dal titolo Legendary Spy; su di esso si legge un breve
commento, «The impresario of spionage has done again. This is
Newman at his finest!», firmato da Richard Castle, lo scrittore
protagonista dell’omonima serie televisiva della ABC.
Vis a vis – Il prezzo del
riscatto è la serie tv spagnola ideata da
Iván Escobar, Esther Martínez Lobato, Álex Pina, Daniel
Écija per FOX Network Spagna. La
serie scritta da Iván Escobar, Esther Martínez Lobato, Álex
Pina è lunga ben quattro stagioni ed è prodotta da
Vis a vis – Il prezzo del riscatto: dove vederlo in
streaming
La prima stagione di è stata
trasmessa su NOVE e DPlay. Dal 31 maggio 2019 la prima stagione è
disponibile su Netflix.
Vis a vis – Il prezzo del riscatto: la trama e il cast
Nella serie tv Macarena è una
giovane donna ingenua che, indotta dal suo capo, commette numerosi
crimini di manipolazione e appropriazione indebita nell’azienda in
cui lavora. Viene scoperta e accusata di quattro reati fiscali, per
i quali è provvisoriamente detenuta nella prigione di Cruz del Sur.
Lì affronta lo shock emotivo che significa per lei entrare nella
prigione, e le complicate relazioni tra le detenute, tra cui spicca
Zulema (Najwa Nimri), la più pericolosa del centro. Il carcere è un
luogo dove scopre presto che le possibilità di sopravvivere ai
sette anni, attraversano il cambiamento, si evolvono e la fanno
diventare una persona molto diversa. Intanto la sua famiglia è
coinvolta nel seguire la scia di una grande quantità di denaro
nascosto.
Nella serie protagonisti sono
Macarena «Maca» Ferreiro Molina (stagione 1-2; ricorrente 3-4),
interpretata da Maggie Civantos, Zulema Zahir
«Zule» (stagione 1-4), interpretata da Najwa
Nimri, Leopoldo Ferreiro Lobo (stagioni 1-2), interpretato
da Carlos Hipólito, Fabio Martínez Léon (stagioni
1-2; guest 3), interpretato da Roberto Enríquez,
Miranda Aguirre Senén (stagioni 1-2), interpretata da
Cristina Plazas, Estefanía Kabila Silva «Riccia»
(stagione 1-4), interpretata da Berta Vázquez,
Saray Vargas de Jesús «la Gitana» (stagione 1-4), interpretata da
Alba Flores, Ana Belén «Anabel» Villaroch Garcés
(stagioni 1-3), interpretata da Inma Cuevas,
Soledad «Sole» Núñez Hurtado (stagione 1-4), interpretata da
María Isabel Díaz Lago, Encarna Molina (stagioni
1-2), interpretata da María Salgueiro, Carlos
Sandoval Castro (stagione 1-2-4; guest 3), interpretato da
Ramiro Blas, Antonio Palacios Lloret (stagioni
1-2; 4), interpretato da Alberto Velasco, Teresa
«Tere» González Largo (stagione 1-4), interpretata da Marta
Aledo.
Román Ferreiro Molina (stagioni
1-2), interpretato da Daniel Ortiz, Ismael
Valbuena Ugarte (stagioni 1-2), interpretato da Harlys
Becerra, Antonia Trujillo Díez (stagione 1-4),
interpretata da Laura Baena, Paloma Garrido
(stagione 1), interpretata da Ana Labordeta,
Hanbal Hamadi (stagione 1), interpretato da Adryen Mehdi, Ispettore
Damien Castillo (stagioni 1-3; ricorrente 4), interpretato da
Jesús Castejón, Mercedes Carrillo (stagioni 3;
guest 4), interpretata da Ruth Díaz, Prudencia
«Pruden» Mosqueira (stagione 3), interpretata da Ana
Marzoa, Goya Fernández (stagioni 3-4), interpretata da
Itziar Castro, Akame (stagione 3), interpretata da
Huichi Chiu. Álex Moncada (stagione 3),
interpretato da Javier Lara. Altagracia Guerrero (stagione 3-4),
interpretata da Adriana Paz, Hierro (stagione 4),
interpretato da Benjamín Vicuña, Fatìma (stagione
4), interpretata da Georgina Amorós.
Vis a vis – Il prezzo del riscatto, stagioni ed episodi
Vis a vis 1 stagione
La prima stagione di Vis a Vis è
stata rilasciata nel mese di aprile del 2015 e ha segnato un record
di più di 4 milioni di spettatori. Nella prima stagione viene
raccontato l’entrata nel carcere di Macarena, ingiustamente
condannata per essere stata ingannata dal suo capo; e la sua
evoluzione in prigione, così come il conflitto quando si contatta
il resto dei detenuti, alcuni piuttosto pericolosi.
Vis a vis 2 stagione
La seconda stagione della serie tv
spagnola Vis a vis dal Atresmedia gruppo è stato rilasciato il il
31 marzo , il 2016 ed è terminata il 22 giugno, il 2016. In questa
stagione si parla della fuga di Macarena dal carcere, coinvolta
nella fuga perpetrata da Zulema e da alcuni altri detenuti e dal
suo successivo rientro in carcere, nonostante fosse stata
rilasciata. Oltre ai successivi eventi accaduti e
all’incorporazione in carcere di nuovi detenuti che giocheranno un
ruolo fondamentale per la libertà di Macarena e Zulema.
Vis a vis 3 stagione
La terza stagione della serie
spagnola Vis a vis è andata in onda su canale televisivo privato
FOX Spagna dal 23 aprile del 2018. Nella terza stagione
il gruppo rilevante di dighe, tra cui Macarena ( Maggie
Civantos ), Zulema ( Najwa Nimri ), Rizos ( Berta Vázquez ), Saray
( Alba Flores ), Anabel ( Inma Cuevas ), Sole ( María Isabel Díaz
), Tere ( Marta Aledo ) e Antonia ( Laura Baena), viene trasferito
a Cruz del Norte, una prigione appartenente allo stesso
conglomerato commerciale di Cruz del Sur.
Cruz del Norte ha un sistema di
alimentazione diverso, ei reclusi appena arrivati dovranno
abituarsi a quel luogo che è ancora più oscuro, aspro e ostile
della prigione in cui risiedevano nelle prime due stagioni. A Cruz
del Norte guida un gruppo di prigionieri cinesi della triade Tao,
in cui spicca il temibile recluso Akame ( Huichi Chiu ). Inoltre,
Mercedes Carrillo ( Ruth Díaz ), una delle detenute di Cruz del
Norte incarcerate per corruzione urbana, ottiene il terzo grado, un
fatto che mostra l’interesse di Akame nell’usarla come elemento
chiave nei suoi inquietanti piani.
Vis a vis 4 stagione
La quarta e ultima stagione della
serie Vis a vis ha debuttato sul canale televisivo privato FOX
Spagna il 3 dicembre del 2018. Prodotto da Globomedia e FOX
Networks Grupp nell’ultima stagione dopo la frenetica fuga in cui
Zulema ( Najwa Nimri ), Saray ( Alba Flores ) e Altagracia (
Adriana Paz ) hanno vissuto per alcuni mesi varie avventure nella
Repubblica Dominicana, le ragazze vengono catturate dalla polizia e
tornano a Cruz del Norte come detenute . Sandoval ( Ramiro Blas )
viene nominato nuovo direttore della Cruz del Norte per ristabilire
l’ordine in prigione. Poche settimane dopo, il grande ritorno di
Macarena ( Maggie Civantos ) a Cruz del Norte stravolgerà la
prigione.
Vis a vis – L’Oasis, lo spin-off
Vis a vis –
L’Oasis è l’annunciata serie spin-off del 2020, della
serie Vis a vis prodotta da FOX Spagna che ha fatto il suo debutto
ad aprile 2020. Nella serie dopo alcuni anni dedicati a rapinare
banche, gioiellerie e casinò, Macarena decide che per lei è
arrivato il momento di abbandonare la vita da criminale. Zulema
però le propone di mettere in atto un ultimo grande colpo: rubare
una tiara di diamanti al matrimonio della giovane figlia di un
importante signore della droga messicano. Le due potranno contare
sull’aiuto di Goya, Laura “La Flaca”, Mónica e Triana. Dopo la
rapina, la squadra di ladre si rincontra all’Oasis Hotel per
spartirsi il bottino, ma qualcosa è andato storto. Il piano
studiato meticolosamente non è stato così perfetto come
credevano.
Vis a vis –
L’Oasis è ideata da Iván Escobar e diretta da Miguel Ángel
Vivas, Sandra Gallego. Protagonisti sono Zulema Zahir,
interpretata da Najwa Nimri, Macarena Ferreiro Molina, interpretata
da Maggie Civantos. Goya Fernández, interpretata da Itziar Castro.
Víctor Ramala, interpretato da David Ostrosky. Cepo Sandoval
Castro, interpretato da Lucas Ferraro. Ama Castro, interpretata da
Ana María Picchio.
Le curiosità su Vis a vis – Il prezzo del riscatto
La serie per la prima volta è stata
trasmessa su Antena 3 dal 20 aprile 2015 al 22 giugno 2017, venendo
cancellata dopo la fine della seconda stagione. Il 6 luglio 2017,
FOX Networks Group España, Atresmedia e Globomedia (del gruppo
Mediapro), acquistarono i diritti della serie per una terza
stagione trasmessa dalla Fox (Spagna) dal 23 aprile 2018 all’11
giugno 2018.
La guerra dei
mondi (The War of the Worlds) è la miniserie tv britannica
diretta da Craig Viveiros, tratta dall’omonimo
romanzo di H. G. Wells. La serie è composta da tre puntate andate
in onda nel 2019. Questo è l’ennesimo adattamento del romanzo che
vi ricordiamo ha avuto anche un adattamento al cinema per mano di
Steven Spielberg con protagonista
Tom Cruise.
La guerra dei mondi: dove vederla in streaming
La guerra dei mondi in
streaming è disponibile sul servizio streaming di Sky, NOW
TV. In chiaro in Italia ha debuttato dall’11 al 18 ottobre su La
EFFE.
La guerra dei mondi: la trama e il
cast
Ambientata nell’Inghilterra
edoardiana, la miniserie segue George e la sua amante Amy iniziare
una vita insieme nel disprezzo della società britannica, lontano
dalla moglie di George. L’improvvisa caduta di asteroidi che si
riveleranno essere macchine da guerra marziane interromperà
bruscamente il loro desiderio di vivere una vita tranquilla.
A guidare il cast della nuova serie
ci sarà il vincitore del Golden Globe e protagonista di Hereditary e In Treatment,
Gabriel Byrne assieme alla candidata all’Oscar
Elizabeth McGovern (C’era
una volta in America;
Downton Abbey). Nel cast anche Léa
Drucker (Jusqu’à la garde; Le Bureau des
légendes), Natasha Little (Press; Silent
Witness), Daisy Edgar Jones (Cold Feet;
Silent Witness), Stéphane Caillard
(Genius, Marseille), Adel Bencherif(The Prophet) e Guillaume Gouix(The
Returned) sono gli altri attori che saranno protagonisti della
serie scritta e creata dal vincitore del premio BAFTA
Howard Overman (Misfits, Crazyhead,
Merlin). Gilles Coulier (De Dag, Cargo,
The Natives) sarà il regista dei primi quattro episodi mentre
Richard Clark (Innocent, Versailles) è
stato annunciato come regista per gli episodi dal quinto
all’ottavo. Completano il team creativo il direttore della
fotografia David Williamson (De Dag, Cargo,
Flemish Heaven), lo scenografo Richard
Bullock (Les Misérables, Peaky
Blinders), il costumista Jo Slater
(Wanderlust, I, Daniel Blake) e Hair & Makeup Designer
Melanie Lenihan (Butterfly, Peaky
Blinders, Marcella).
Questa nuova versione, dopo gli
illustri precedenti di Steven Spielberg e Orson Welles, sarà
prodotta da HowardOvermanconJulianMurphy (Demons, Merlin) eJohnny Capps
(Merlin, Crazyhead) per Urban Myth Films.La Guerra dei Mondi sarà composta da 8
episodi da un’ora, e verrà trasmessa nel 2019 sui canali FOX di
oltre 50 Paesi fra Europa e Africa. La Guerra dei Mondi
racconta il primo contatto extraterrestre grazie
all’intercettazione di una trasmissione proveniente da un’altra
galassia: è la prova definitiva dell’esistenza di vita intelligente
fuori dal pianeta Terra. Mentre l’umanità attende l’evolversi degli
eventi, lo scenario diventa presto catastrofico. La Terra viene
pian piano invasa dagli alieni e la razza umana rischia lo
sterminio.
Stalker è la
serie tv del 2014 action-crime creata da
Kevin Williamson per il network americano
CBS. La serie dopo una stagione lunga venti
episodio non è stata rinnovata, dunque è stata cancellata dopo un
solo anno.
Stalker: dove vederla in streaming
La serie ha fatto il suo primo
debutto con una prima stagione lunga ben 20 episodi negli Stati
Uniti il 1 ottobre 2014. in Italia è andata in onda sul
canale digitale a pagamento Premium Crime, e in chiaro su Rete
4 ed in seguito su TOP Crime. La serie fa parte della
library Infinity, piattaforma VOD di Mediaset.
Stalker: la trama e il cast
La serie ruota attorno alle vicende
de il tenente Beth Davis e il detective Jack Larsen che
indagano su vari casi di stalking per la Threat Assessment
Unit del Los Angeles Police Department.
Nella serie tv protagonisti sono i
personaggi Detective Jack Larsen (stagione 1), interpretato da
Dylan McDermott, Tenente Beth Davis (stagione 1),
interpretata da Maggie Q, Detective Janice Lawrence (stagione
1), interpretata da Mariana Klaveno, Detective Ben
Caldwell (stagione 1), interpretato da Victor
Rasuk, Amanda Taylor (stagione 1), interpretata da
Elisabeth Röhm.
Robin Hood è la
serie tv britannica del 2016 ideata da Dominic Minghella e
Foz Allan per la BBC One. La serie è prodotta dalla
compagnia indipendente Tiger Aspect Productions per la rete BBC
One, che co-produce lo show con la BBC America.
In Italia la prima
stagione di Robin Hood è approdata in anteprima
esclusiva sul canale web Alice Yalp! dal giugno del 2008 e in
seguito su Rete 4. La seconda stagione invece è andata in onda su
JOY in anteprima assoluta dal 5 aprile al 17 maggio 2009. La terza,
ed ultima stagione, è andata in onda, sempre su Joi.
Robin Hood: la trama e il
cast
La serie è una rivisitazione dei
miti folkroristici dei personaggi leggendari inglesi che hanno dato
origine alla leggendaria storia di Robin Hood. La serie è
ambientata nel 1172 e racconta di Re Riccardo che si
trova in Terra Santa per combattere come crociato mentre il
trono è nelle mani di suo fratello, il principe
Giovanni. Robin Hood (Jonas Armstrong), il personaggio
principale della serie, fa ritorno a casa dopo aver trascorso
cinque anni a combattere durante la terza Crociata come
guardia del Re. Robin è sconvolto nello scoprire come lo sceriffo
ha gestito Nottingham fino al suo ritorno; diventa un fuorilegge e
decide di rubare ai ricchi per dare ai poveri insieme alla
sua Allegra brigata, una gang composta dal suo migliore
amico Much (Sam Troughton); Will Scarlett (Harry
Lloyd) e Allan A Dale (Joe Armstrong), due ragazzi
che ha salvato dal cappio; Little John (Gordon
Kennedy), l’ex leader di un’altra banda; ed infine un
altro ragazzo di nome Roy (William Beck)
sostituito presto da Djaq (Anjali Jay), una
ragazza saracena che si nasconde sotto l’alias del
fratello morto. Robin è lieto di scoprire che Lady Marian
(Lucy Griffiths) è ancora nubile; la loro
relazione diventa romantica in diverse occasioni, tuttavia lei è
prigioniera del fatto che l’affascinante ma crudele sir Guy di
Gisborne (Richard Armitage) ha un’attrazione per
lei.
Sir Guy è il braccio destro dello
sceriffo ed è innamorato di Lady Marian; spesso mette la ragazza in
situazioni difficili nelle quali lei è costretta a stare con lui
per aiutare le persone che ama. Il nemico principale è Vasey, lo
sceriffo di Nottingham (Keith Allen), che trama per uccidere re
Riccardo con l’aiuto di Gisborne e dei Cavalieri Neri.
Lo sceriffo cerca continuamente di catturare Robin e gli altri
fuorilegge colpevoli di intralciare il suo piano per la conquista
dell’Inghilterra. Alla fine della seconda stagione Guy di Gisborne
uccide Marian mentre Djaq e Will decidono di restare in Terra
Santa.
In Robin
Hood protagonisti sono Jonas
Armstrong nei panni di Robin Hood/Robin di Locksley,
Richard Armitage come Sir Guy di Gisborne, Lucy
Griffiths nel ruolo di Lady Marian (st. 1-2; st. 3 ep. 13) Joanne
Froggatt nei panni di Kate (st. 3), Gordon Kennedy come Little
John, Sam Troughton come Much, Joe Armstrong come
Allan A Dale, Keith Allen come Vasey,
sceriffo di Nottingham, William Beck come
Royston White (st. 1 ep. 1-4) Anjali Jay nel ruolo
di Djaq/Saffia (st. 1-2), Harry Lloyd come
Will Scarlett (st. 1-2) David Harewood come Frate
Tuck (st. 3), Lara Pulver nei panni di Lady
Isabella di Gisborne (st. 3) Toby Stephens come
Principe Giovanni (st. 3 ep. 6-8) Dean Lennox
Kelly come Malcolm (st. 3 ep. 10) e Clive
Standen nel ruolo di Archer (st. 3 ep. 11-13).
La terza stagione: trama e
episodi
La terza stagione vede l’ingresso
di due nuovi personaggi e solo Robin appare in tutti e tredici gli
episodi. All’inizio della stagione vengono introdotti due
personaggi, fra Tuck (David Harewood), un prete spirituale di
ritorno in Inghilterra, e Kate (Joanne Froggatt), un’abitante di
Locksley che diventa il nuovo interesse amoroso di Robin; entrambi
entreranno a far parte della banda. Isabella (Lara Pulver), la
sorella minore di Gisborne, fugge dal marito che la maltratta ed
inizia ben presto una relazione segreta con Robin; il legame di
Isabella con il castello tramite Gisborne viene usato dalla banda
mentre lei trama vendetta contro il fratello, ma la sua voglia
d’indipendenza, potere e vendetta la trasformano in uno sceriffo
senza regole e nemico della banda. Toby Stephens appare nel ruolo
del principe Giovanni Senza Terra sfruttando la frattura tra
Gisborne e lo sceriffo che porterà Guy ad uccidere il suo ex-capo.
Gisborne viene fatto sceriffo per breve tempo dal principe prima
che Isabella usasse la sua influenza per rimpiazzarlo, lasciando
Sir Guy senza potere o influenza. In seguito il decimo episodio
della stagione, composto prevalentemente da flashback, mostra il
passato di Robin e Gisborne. Dean Lennox Kelly è Malcolm, il padre
di Robin, Sophie Winkleman è Ghislaine, Paul Hilton è Roger,
quest’ultimi due interpretano i genitori di Gisborne e Isabella,
mentre Ian Reddington interpreta Longthorn, un altro abitante di
Locksley.
Curiosità, il furto del
girato
Nel 2006 su diversi giornali fu
riportato la notizia che molti nastri dei master del girato erano
stati rubati dal centro produzione in Ungheria, probabilmente
mentre si stava lavorando a qualche rifacimento. Una portavoce della BBC non
confermò le voci di richieste di una somma di 1 milione di sterline
in cambio dei nastri o che questi ultimi fossero le uniche copie
d’archivio. Aggiunse poi: “Si sta facendo tutto il possibile per
recuperare i nastri”. La BBC confermò presto che la serie sarebbe
comunque andata in onda come programmato, nonostante il furto.
Vista l’ironia che
una serie su Robin Hood fosse stata vittima di
furto, e del fatto che il crimine fosse venuto alla luce mentre la
BBC stava per iniziare a pubblicizzare la serie in vista della sua
partenza, c’è stata qualche speculazione dei media che la storia
fosse in realtà una sorta di pubblicità.
Rise è la serie tv
drammatica e musical ideata da Jason Katims e
basata sul libro Drama High di Michael Sokolove.
Il libro e la serie sono incentrati sull’insegnante Lou Volpe e sul
famoso programma teatrale alla Harry S Truman High School nella
contea di Bucks, in Pennsylvania.
Rise: dove vederla in streaming
La prima e unica stagione della
serie ha debuttato nel 2018 sulla CBS. In Italia la serie è stata
trasmessa in prima tv assoluta dal 7 settembre dello stesso anno su
Premium Stories e in chiaro su Canale 5.
Rise: trama e cast
Nella serie tv Lou Mazzuchelli,
insegnante e marito devoto, decide di prendere il comando del
dipartimento di teatro non ispirato della scuola e di rinnovarlo.
Al suo fianco c’è Tracey Wolfe, che lavora come assistente alla
regia. Insieme, il duo vuole reinventare le presentazioni della
scuola e decidere di eseguire il musical “Spring Awakening“,
una scelta che scatena polemiche tra alcuni genitori e docenti.
In Rise protagonisti sono Lou “Mr.
Mazzu” Mazzuchelli, interpretato da Josh
Radnor, Gail Mazzuchelli, interpretata da
Marley Shelton, Tracey Wolfe, interpretata da
Rosie Perez, Lilette Suarez, interpretata da
Auliʻi Cravalho, Robbie Thorne, interpretato da
Damon J. Gillespie, Vanessa Suarez, interpretata
da Shirley Rumierk, Coach Sam Strickland,
interpretato da Joe Tippett, Simon Saunders,
interpretato da Ted Sutherland, Gwen Strickland,
interpretata da Amy Forsyth, Maashous Evers,
interpretato da Rarmian Newton, Gordy Mazzuchelli,
interpretato da Casey Johnson, Kaitlin
Mazzuchelli, interpretata da Taylor
Richardson.
Nei ruoli ricorrenti troviamo
invece Michael Hallowell, interpretato da Ellie Desautels,
Annabelle Bowman, interpretata da Shannon Purser, Jeremy Travers,
interpretato da Sean Grandillo, Lexi, interpretata da Alexis
Molnar, Cheryl, interpretata da Tiffany Mann, Violet, interpretata
da Caroline Pluta, Denise Strickland, interpretata da Jennifer
Ferrin, Patricia Saunders, interpretata da Stephanie J. Block,
Robert Saunders, interpretato da Stephen Plunkett, Detrell Thorne,
interpretato da Mark Tallman, Andy Kranepool, interpretato da
Diallo Riddle, Sig. Baer, interpretato da Tom Riis Farrell e
Sundeep, interpretato da Niloy Alam.
Gli episodi di Rise
Nel primo
episodio, il pilot Lou chiede di assumere il ruolo di
direttore del programma teatrale nel tentativo di rivitalizzare la
sua passione per l’insegnamento, ma si rende presto conto di aver
tagliato il suo lavoro per lui. La sua controversa decisione di
cambiare il musical nel più provocatorio “Risveglio primaverile” e
le sue scelte di casting atipiche creano un effetto a catena per
l’assistente regista del programma Tracey Wolfe. l’allenatore
di calcio della scuola Sam Strickland e gli studenti dello
spettacolo.
In Rise 1×02 Lou
viene portato sulla terra quando il suo budget di produzione viene
ridotto, Coach Strickland monopolizza vendicativamente il tempo di
Robbie e ha un conflitto con Tracey. Lilette si ritrova a
innamorarsi di Robbie, mentre Simon contesta sentimenti
contrastanti sul suo ruolo nello show. Mentre Michael trova
supporto all’interno della compagnia teatrale, Gwen si esibisce in
prove in risposta alle tensioni in casa.
In Rise 1×03 Tracey mette in dubbio la
visione di Lou per lo spettacolo ed è sbalordito dalle notizie di
Simon. L’allenatore Strickland tenta di riabilitare
Gordy. Lilette fa fatica a contenere i suoi sentimenti per
Robbie.
In Rise 1×04 I due mondi di Robbie si
scontrano a una festa in casa mentre i suoi amici del calcio si
affrontano contro la sua compagnia teatrale. Tracey esplora una
relazione di un ammiratore non così segreto.
In Rise 1×05 La produzione colpisce un
altro ostacolo per quanto riguarda la performance effettiva,
qualcosa di cui Tracey era a conoscenza ma colpisce Lou di
sorpresa. Maashous crede di avere almeno una soluzione parziale, ma
ciò che Lou decide di fare per migliorare la situazione potrebbe
avere l’effetto opposto nel non comprendere appieno tutti i pezzi
in gioco. Qualcos’altro che sta influenzando la produzione è la
relazione fuori scena di Robbie e Lilette, che si riflette nel modo
in cui interagiscono tra loro sul palco. Nel frattempo, Lou e Gail
devono decidere cosa fare di Gordy, soprattutto dopo che è rimasto
…
In Rise
1×06 Mancano tre settimane alla serata di apertura. Da un
modello in scala che ha chiesto a Maashous di costruire, Lou ha
progettato il suo set da sogno – un mix di vecchia Germania e
Stanton dei giorni nostri, voleva portare il pubblico di Stanton
nell’esperienza – decise di farlo costruire nonostante gli
ostacoli. Questa è solo l’ultima di una serie di ostacoli in quanto
le azioni di Vanessa al ristorante hanno avuto un effetto a catena
su Lilette, che a sua volta ha avuto un effetto a catena sulla
logistica delle prove. Vanessa non comprende l’aspetto emotivo di
ciò che sta affrontando con le conseguenze …
In Rise 1×07 È la settimana tecnica e sia Lou
che Tracey sono contenti della produzione in questa fase del
processo, anche se Lou, non avendo mai affrontato passaggi tecnici,
è eccessivamente ottimista sul fatto che ci saranno un numero
minimo di problemi. Al di là di quelle questioni tecniche che
contano più di quanto Lou potesse immaginare, scopre che stanno
accadendo altre cose al cast che incidono negativamente su ciò che
accade sul palco, i cui sfondi potrebbero non essere pienamente
consapevoli. Nell’usare la tattica suggerita da Lou per
affrontare la questione, Robbie è in panchina da Coach
Strickland. Non …
In Rise 1×08 Un video non autorizzato
pubblicato online che promuove lo spettacolo – il video che travisa
lo spettacolo in quanto mostra immagini provocatorie delle prove –
ha risultati contrastanti. Mentre il picco delle vendite dei
biglietti, Lou e Tracey credono agli studenti ora interessati, gli
oppositori allo spettacolo iniziano a mobilitarsi per fare tutto il
possibile per impedire allo spettacolo di arrivare alla serata di
apertura. Questa opposizione influisce in particolare sulle
dinamiche di una famiglia. Se la produzione arriva alla serata
di apertura, Lou e Tracey sanno che devono fare qualcosa per Robbie
per riavere il suo mojo. Che Lou …
In Rise
1×09 Con tre giorni fino alla serata di apertura, Lou e
Tracey lavorano attraverso i cambiamenti dello spettacolo richiesti
dal Principal Ward e dal PTA, con i lavori di Lou e Principal Ward
in linea. I cambiamenti hanno lo scopo di disinfettare lo
spettacolo, rimuovendo qualsiasi cosa che possa essere considerata
anche lontanamente offensiva, come parolacce, e qualsiasi menzione
diretta di argomenti controversi, come la gravidanza, l’aborto, lo
stupro, l’incesto, l’omosessualità e la sessualità palese. Lou è
tuttavia ignaro della piena portata della discussione sul retro tra
Evan e Tracey, e quindi la risposta di Tracey a questo …
In Rise
1×10 Come episodio finale della stagione, durante la
serata di apertura del Risveglio primaverile di Stanton Drama, le
crisi personali percorrono tra gli studenti.
Curiosità sulla serie tv
Nel 2018 è stata pubblicata la
colonna sonora della serie. L’album, composto da 24 tracce, vede
canzoni realizzate dal cast e cover di: Perfect di Ed Sheeran,
Scars to Your Beautiful di Alessia Cara, Carry On dei Fun. e
Glorious di Macklemore
Rotten Tomatoes ha un
indice di gradimento del 59% con un voto medio di 6,21 su 10,
basato su 37 recensioni.
Metacritic ha un punteggio di 59
su 100, basato su 27 recensioni.
Secondo Deadline, la
produzione della seconda stagione della serie tv Silo di Apple TV+,
guidata da Rebecca Ferguson, è stata temporaneamente
interrotta a causa degli scioperi in corso di sceneggiatori e
attori. Il ritardo indefinito della seconda stagione di
Silo arriva dopo oltre un mese da quando lo
streamer ha annunciato il rinnovo ufficiale del thriller
fantascientifico. Oltre a Silo, il noto sito rileva anche che anche
un’altra produzione di Apple TV+ si è interrotta,
ovvero la terza stagione di Foundation.
Di cosa
parla Silos?
“In un futuro in rovina e
tossico, migliaia di persone vivono in un gigantesco silo nel
sottosuolo“, si legge nel logline. “Dopo che il suo
sceriffo infrange una regola cardinale e i residenti muoiono
misteriosamente, l’ingegnere Juliette inizia a scoprire segreti
scioccanti e la verità sul silo.”
Silo è scritto e
creato da Graham Yost (The Americans, Slow
Horses), basato sull’omonima serie di romanzi
post-apocalittici di Hugh Howey. La serie è interpretata da
Rebecca Ferguson (Dune),
Tim Robbins (The Shawshank Redemption),
Rashida Jones (The Office), David
Oyelowo (Selma), Common (John Wick:
Chapter 2), Harriet Walter (Ted Lasso),
Avi Nash (The Walking Dead), Iain
Glen (Game of Thrones), Shane McRae
(Sneaky Pete) e molti altri. I produttori esecutivi della serie
sono Ferguson, Yost, Ben Brafman, Jon Midlane, Fred Golan,
Cassie Pappas, Fred Golan, Ingrid Escajeda, Remi Aubuchon, Hugh
Howey e Nina Jack. I produttori sono Aric Avelino, Ben
Brafman e Joanna Thapa.
In Barbie
(la nostra
recensione) Ken di Ryan Gosling è ispirato a vestirsi come un
“vero uomo” quando scopre le foto di Sylvester
Stallone negli anni ’70. La decisione di
utilizzare Stallone come ispirazione per Ken è venuta dalla regista
di BarbieGreta
Gerwig. La cosa è avvenuta quando Mike Ryan di
Uproxx ha suggerito che Stallone avrebbe adorato
Barbie, e la regista ha rivelato di “Sperarlo” dal
momento che ammira moltissimo l’iconica star d’azione.
Cosa ha detto Greta Gerwig su
Sylvester Stallone?
“Tutto ciò che abbiamo, o a cui
facciamo riferimento, nel film, è sempre e solo roba che
amiamo“, ha detto Greta
Gerwig. “E voglio dire, adoro Sylvester
Stallone.” L’amore di Gerwig per Stallone deriva dal
franchise di Rocky. Tuttavia, Gerwig non era l’unico
fan di Stallone sul set di Barbie. Ryan Gosling ha condiviso un
apprezzamento per Stallone, rendendo facile l’uso delle foto
dell’attore di Rambo in Barbie. “E adoro
tutti quei film di Rocky. Lo amo
molto. Quindi è stata una cosa molto precoce, in
realtà“, ha detto Gerwig. “Quando io e Ryan Gosling
stavamo scrivendo molto, entrambi ci siamo imbattuti nel nostro
reciproco amore per Sly Stallone. E poi stavamo
parlando del suo look negli anni ’70 e di quanto fosse
fantastico. E si è davvero adornato come uomo. E
abbiamo pensato: “Beh, questo è un buon punto di
partenza“. Voglio dire, ci sono solo una specie di
immagini favolose di lui, in particolare nei Rockys”.
Con la
possibilità di un potenziale sequel, Gerwig ha scherzato sul
fatto che Barbie 2 si aprirà con la
Barbie di Margot Robbie e
Sylvester Stallone, e quest’ultimo potrebbe
dirigerlo. Quando Ryan ha menzionato come Stallone abbia una
storia di subentrare come regista dei film in cui recita, Gerwig
non ha problemi a consegnare le redini a Rocky
Balboa. “È il benvenuto. Sarebbe un
onore. Sarebbe un tale onore”.Nel suo primo fine
settimana, la Barbie di Gerwig ha tirato un “pugno” alla Stallone
al botteghino americano, aprendosi a uno storicodebutto domestico da 162 milioni di
dollari. Questo ha permesso al film di diventare
lapiù grande apertura nazionale del
2023 e il fine settimana di apertura più alto di
una regista donna.
Dalla sceneggiatrice/regista
candidata all’Oscar Greta
Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva
Barbie
con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie
(Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e
Ryan Gosling (La La
Land, Drive) nei panni di Barbie
e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera
(End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon
Trainer), Kate McKinnon
(Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday),
Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World,
Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga
dalla Terra), Issa Rae (The Photograph –
Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea
Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e
Will Ferrell
(Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva
contare fino a uno).
Fanno parte del cast del film anche
Ana Cruz Kayne (Piccole donne),
Emma Mackey (Emily,
Sex Education), Hari Nef (Assassination
Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men),
Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky
Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda
dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex
Education), Scott Evans (la serie TV
Grace e Frankie), Jamie Demetriou
(Crudelia), Connor Swindells (Sex
Education, Emma.), Sharon Rooney
(Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan
(Bridgerton, Derry Girls), Ritu
Arya (The Umbrella Academy) e il premio
Oscar Helen Mirren
(The Queen – La Regina). Il film è al cinema dal
20 luglio.
Dopo il successo della seconda edizione,
dall’11 al 17
settembre torna MAX3MIN – Very Short
FilmFestival, il primo festival di
cortometraggi di breve durata (3 minuti al massimo), che per la sua
3° edizione sarà a Milano con una 3
giorni alla Cineteca Milano MIC, oltre alla programmazione online
che sarà fruibile come sempre in streaming gratuito in
tutto il mondo.
Ideato e diretto dalla scenografa
italo-argentina Martina Schmied, MAX3MIN in questi 3 anni ha
consolidato il suo ruolo di osservatorio (prima) digitale e (poi)
fisico sulla contemporaneità attraverso la forma del
micro-cortometraggio. Dal formato stream-only pensato apposta per i
tempi pandemici nel 2021, MAX3MIN ha testato il modello di festival
ibrido con una programmazione online ma anche in sala nel 2022,
(ri)scoprendo il piacere e l’eccitazione della proiezione dal vivo.
Con una sua unicità: la forma brevissima, immersa nel buio della
sala, diventa un attivatore sensoriale senza
precedenti, un viaggio frenetico e iperstimolante in
cui in pochi minuti si attraversano le storie del
mondo.
Forte di questi esperimenti MAX3MIN
nel 2023 si espande ancora e nel weekend 15-17
settembre sbarca nel contesto inedito e simbolico
della Cineteca Milano MIC, mentre come di consueto l’intero
programma del Festival sarà disponibile sul sito max3min.com,
accessibile gratuitamente per tutti in tutto il mondo (11-17
settembre).
Tre giorni in Cineteca per
un programma mai così ricco: insieme alle proiezioni
dei due concorsi (International
Competition e NEXT GEN) in programma appuntamenti musicali, talk,
incontri con i registi, laboratori. Il programma musicale, con
momenti live e playlist dedicate, ospiterà anche un
imperdibile party a cura di
Discosizer nella serata di sabato 16, a conclusione
della cerimonia di premiazione. Ma nella tre
giorni di festival milanese troveranno spazio
anche incontri con i registi, talk tra
cui un appuntamento realizzato con il media partner Rolling Stone
Italia in cui insieme a Luca Pacilio si
discuterà di videoclip e short culture, e momenti pensati anche per
i più piccoli con i laboratori a cura
dell’illustratrice e grafica Cora
Fossati.
Una formula più ricca e nel segno
della multicanalità, attenta così a intercettare le tipologie di
pubblico più disparate, da chi difende la resistenza del “buio in
sala” alle fasce d’età più giovani e già abituate a fruire di
contenuti super brevi, che hanno già dimostrato grande seguito nei
confronti di MAX3MIN (nel 2022 il 37% del pubblico è da racchiudere
nella fascia tra i 18 e 35 anni).
Tutto sempre all’insegna della
brevità, del flash, del micro-racconto, lontano dagli schemi dei
festival tradizionali, ma con in più il piacere dell’incontro
fisico (e carnale) con chi il micro-cortometraggio lo ha scelto
come forma espressiva.
La programmazione per l’edizione
2023 sarà composta da 70
cortometraggi da tutto il mondo. Sono 37 i Paesi di
provenienza dei titoli selezionati, suddivisi in due sezioni: 50
concorreranno per i premi del Concorso
Internazionale, mentre 20 sono i film selezionati per
il NEXT GEN award, premio dedicato ai
migliori corti provenienti dalle scuole di cinema di tutto il
mondo.
La selezione 2023 mostra un cinema
impaziente, che ha urgenza di dire tutto subito. Che non vuole
lasciare il tempo di meditare, che mira a provocare una reazione
immediata: puntare, fuoco! Intollerante e insofferente alle
categorie, alle limitazioni, ai comparti di genere. Rapido come un
battito di ciglia, come haiku, un reel di instagram. 70 film in
grado di spaziare tra i generi e le categorie, con la sola
prerogativa di non superare la durata massima di 3 minuti.
Tre saranno le giurie di MAX3MIN
2023: La giuria del Concorso
Internazionale sarà composta da: Giacomo
Abbruzzese, regista e vincitore dell’Orso d’Argento alla
Berlinale 2023 con il suo primo lungo Disco
Boy; Martina Melilli, regista e
artista multidisciplinare; Luca Pacilio,
giornalista e curatore; Simone Angelini,
fumettista e illustratore; Lara Casirati,
festival strategist per la casa di distribuzione Varicoloured,
nonché festival programmer e selezionatrice.
A comporre la giuria di NEXT GEN sarà lo
staff del festival ucraino LINOLEUM Contemporary
Animation and Media Art Festival: Yulia
Kuznietsova, curatrice e film
programmer; Anna Ignatova, curatrice del
programma dedicato ai bambini; Zhanna Ozirna,
curatrice del programma del concorso
internazionale; Anastasiya Verlinska,
direttrice del festival.
La terza giuria sarà infine quella
della casa di produzione BlackBall,
specializzata in pubblicità e partner della terza edizione del
festival, che – dopo un bando di concorso dedicato – premierà il
film maggiormente orientato a curare l’aspetto tecnico e la resa
visiva, senza sacrificare al contempo la linea creativa. A comporre
questa giuria saranno Lorenzo Cefis, founder
dell’agenzia pubblicitaria Blackball; Matteo
Gastel, fotografo; Giulia
Peruzzotti, editor.
Oltre ai premi decretati dalle tre
giurie, saranno anche assegnati il Premio del
Pubblico, scelto dagli utenti tramite votazione on-line e
in sala, e una menzione
speciale attribuita dalla redazione
di Rolling Stone Italia.
Grande novità della 3° edizione:
quest’anno i film di MAX3MIN sono presenti negli aeroporti di
Milano Linate e Milano Malpensa grazie
a SEA che in qualità
di Special Sponsor offrirà ai passeggeri
una selezione da guardare in aeroporto e assegnerà
la menzione “SEA – MOVIEing people to the
world” al film che meglio esprimerà il tema della
connessione tra persone. Gli aeroporti rappresentano il punto di
partenza di un viaggio che è sempre un insieme di luoghi, persone e
culture. E sarà proprio questo tema il fil rouge della speciale
selezione SEA per la terza edizione di MAX3MIN.
In un’intervista con il New York Times, alla Gerwig è
stato dunque chiesto cosa ne pensa in merito ad un
Barbie 2. La regista ha però espresso
incertezza su un sequel, poiché sente di aver esaurito tutte le sue
idee creative e di non essere interessata a sequel o spin-off.
“In questo momento, è tutto quello che ho. Mi sento così alla
fine di ogni film, come se non avrò mai un’altra idea e tutto ciò
che ho sempre voluto fare, l’ho fatto. Non vorrei schiacciare il
sogno di nessun altro ma per quanto riguarda me, in questo momento,
sono totalmente a zero“.
Sebbene Barbie sia la prima volta
che Gerwig lavora con un grande marchio ed è anche il suo più
grande successo al botteghino fino ad oggi, probabilmente non
cambierà le tendenze creative della regista. La Gerwig sembra
essere il tipo di regista che aspira a realizzare film indipendenti
e autoconclusivi, cosa che il finale del film Barbie
ribadisce, e non sembra essere interessata a creare un franchising.
Invece, la Gerwig passerà ora probabilmente al lavoro sul suo
prossimo progetto confermato, ovvero il riavvio di Le Cronache
diNarnia per Netflix.
Barbie, tutto
quello che c’è da sapere sul film
Dalla sceneggiatrice/regista
candidata all’Oscar Greta
Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva
Barbie
con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie
(Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e
Ryan Gosling (La La
Land, Drive) nei panni di Barbie
e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera
(End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon
Trainer), Kate McKinnon
(Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday),
Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World,
Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga
dalla Terra), Issa Rae (The Photograph –
Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea
Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e
Will Ferrell
(Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva
contare fino a uno).
Fanno parte del cast del film anche
Ana Cruz Kayne (Piccole donne),
Emma Mackey (Emily,
Sex Education), Hari Nef (Assassination
Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men),
Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky
Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda
dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex
Education), Scott Evans (la serie TV
Grace e Frankie), Jamie Demetriou
(Crudelia), Connor Swindells (Sex
Education, Emma.), Sharon Rooney
(Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan
(Bridgerton, Derry Girls), Ritu
Arya (The Umbrella Academy) e il premio
Oscar Helen Mirren
(The Queen – La Regina). Il film è al cinema dal
20 luglio.
Martedì, durante una
manifestazione di sciopero SAG-AFTRA a Times Square,
l’attore Bryan
Cranston ha tenuto un discorso appassionato, inviando
un messaggio a coloro che hanno colpito il sindacato e al
CEO della Disney Bob Iger.
Cranston è salito sul palco martedì
a New York durante una manifestazione “Rock the City for a Fair
Contract” per lo sciopero SAG-AFTRA in corso.
Cranston ha iniziato il suo discorso parlando dell’industria in
continua evoluzione di Hollywood, prima di deridere gli studi di
Hollywood per aver continuato a combattere SAG-AFTRA “con le
unghie e con i denti” per rimanere nello stesso sistema
economico.
Cranston afferma che i lavori non saranno
sostituiti dai robot
“Non siamo nello stesso modello
di business che eravamo nemmeno 10 anni fa”, ha detto Cranston
(via Variety ). “Eppure, anche
se ammettono che questa è la verità nell’economia odierna, ci
stanno combattendo con le unghie e con i denti per restare fedeli
allo stesso sistema economico che è antiquato,
antiquato! Vogliono che torniamo indietro nel tempo. Non
possiamo e non lo faremo”. Ecco un estratto del discorso:
Bryan Cranston delivers a rousing speech
addressed to Bob Iger at a SAG-AFTRA strike rally in Times Square:
“We will not allow you to take our dignity. We are union through
and through all the way to the end.” https://t.co/M0Cs5ahWZopic.twitter.com/IILje2O5Fi
Il leggendario attore ha poi preso
di mira l’amministratore delegato della Disney, Bob Iger, dicendo
che le persone coinvolte nello sciopero non avrebbero avuto il
lavoro portato via dai “robot” – un riferimento all’uso
dell’intelligenza artificiale nei film, un enorme punto critico in
entrambi i sindacati SAG-AFTRA e WGA. “So, signore, che guardi
[alle] cose attraverso una lente diversa“, ha detto
Cranston. “Non ci aspettiamo che tu capisca chi
siamo. Ma vi chiediamo di ascoltarci, e oltre a questo, di
ascoltarci quando vi diciamo che non ci toglieranno il lavoro e lo
daranno ai robot. Non permetteremo che tu ci tolga il diritto
di lavorare e guadagnarci una vita dignitosa. E infine, e
soprattutto, non ti permetteremo di toglierci la nostra
dignità! Siamo un’unione in tutto e per tutto, fino alla
fine!”