THR ha rivelato in un
nuovo report che la HBO ha messo in cantiere una nuova serie che
approfondisce il mondo di George Martin già
arrivato sulla rete con la serie Game of
Thrones. A differenza della serei prequel dedicata ai
Targaryen, House
of the Dragon, questo nuovo progetto sarà un sequel e
si concentrerà sul personaggio di Jon Snow, ora
che è tornato alla Barriera.
Sempre lo stesso report conferma
che Kit Harington riprenderà il ruolo che gli ha
dato la fama. Nessun membro dalla squadra creativa di questa serie
è stato ancora annunciato, così come non sappiamo se ci saranno
altri personaggi noti nello show che, ricordiamo, sarà ambientato
in concomitanza con il Regno di Bran lo Spezzato, con tutti i
sopravvissuti alle vicende di Game of
Thrones ancora vivi e liberi per Westeros (e non solo,
ciao Arya!).
Questo autunno, Universal
Pictures è orgogliosa di presentare la prima commedia
romantica di una major su due uomini gay che forse, possibilmente,
probabilmente, inciampano verso l’amore. Forse. Sono entrambi molto
impegnati. Dalla fervida mente comica di Billy
Eichner (Billy on the Street, Il Re Leone (2019),
Difficult People, American Crime Story 3: Impeachment) e dalla
genialità di autori di successo quali Nicholas
Stoller (Cattivi
Vicini, Non mi scaricare) e Judd Apatow(Il Re di Staten Island, Un disastro di ragazza,
The Big Sick – Il matrimonio si può evitare… l’amore no),
nasce Bros, una commedia intelligente, sensuale e profonda sulla
ricerca di sesso, amore e romanticismo con l’aggiunta di un po’ di
follia. Interpretato da Billy Eichner, il primo uomo
apertamente gay a essere co-sceneggiatore e protagonista di un
proprio film prodotto da una major, Bros è diretto da Nicholas
Stoller, anche co-sceneggiatore insieme a Eichner. Il film è
prodotto da Judd Apatow, Stoller e Joshua Church
(co-produttore di Un disastro di ragazza, Fratellastri a 40
anni). La produzione esecutiva del film è di Eichner.
Autore di celebri film del panorama
internazionale, tra cui i recenti Momenti di trascurabile
felicità e Lacci, Daniele
Luchetti si è sempre dimostrato interessato a raccontare
aspetti dell’Italia e della sua storia attraverso le sue pellicole.
Prima di dirigere i titoli poc’anzi citati, si è infatti cimentato
nella regia di Io sono Tempesta, uscito
in sala nel 2018, e incentrato su un personaggio che racchiude un
modo di pensare e agire particolarmente diffuso nel Paese,
sfortunatamente non in senso positivo. Pur raccontando dunque la
caduta di un losco finanziere, il regista scegli di utilizzare la
chiave della commedia, attraverso la quale lasciar trasparire
l’ironia delle situazioni.
Il suo intento era infatti quello di
raccontare una storia normalmente drammatica ribaltando però il
punto di vista. Il personaggio negativo viene dunque affrontato con
simpatia, senza che gli sia riservato un giudizio negativo. Anche
sceneggiatore del film, Luchetti ha infatti come sempre lasciato
che il film si arricchisse di suggestioni diverse, assumendo dunque
forme sempre nuove e impreviste. Inizialmente pensato per essere
girato a Milano, ma poi realizzato a Roma, il film si è così
arricchito del caos e della comicità della capitale, riuscendo a
raccontare ancor meglio il divario esistente tra ricchezza e
povertà.
Accolto in modo positivo dalla
critica e dal pubblico, Io sono Tempesta è arrivato a
guadagnare circa 1,7 milioni di euro al box office, vincendo
inoltre diversi premi nazionali. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alle sue location. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Io sono Tempesta: la trama
del film
Protagonista del film è Numa
Tempesta, un finanziere che gestisce un fondo da un
miliardo e mezzo di euro e abita da solo nel suo immenso hotel
deserto, pieno di letti in cui lui non riesce a chiudere occhio.
Tempesta ha soldi, carisma, fiuto per gli affari e pochi scrupoli.
Un giorno, mentre è intento ad avviare un grande progetto
immobiliare in Kazakistan, la legge gli presenta il conto. Proprio
al momento di chiudere le trattative con gli investitori
internazionali, infatti, i suoi avvocati lo informano che dovrà
scontare una condanna per frode fiscale: non in carcere, che gli
avvocati sono riusciti ad evitargli, ma prestando servizi sociali
presso un centro di accoglienza.
E così, il potente Numa dovrà
mettersi a disposizione di chi non ha nulla, degli ultimi. Nel
centro a cui viene affidato si trova a svolgere i lavori più
impensabili, dal tenere puliti i bagni all’assistere i più poveri.
Tra questi c’è Bruno, un giovane padre che
frequenta il centro con il figlio, in seguito ad un tracollo
economico. L’incontro sembrerebbe offrire ad entrambi l’occasione
per una rinascita all’insegna dei buoni sentimenti e dell’amicizia.
A favorire un potenziale cambiamento di Tempesta vi è
anche Angela, la titolare della
cooperativa. Ma cambiare non sarà facile per l’incorreggibbile
Numa, sempre pronto a fiutare l’affare a discapito degli altri.
Io sono Tempesta: il cast
del film
Mattatore assoluto del film è
l’attore Marco Giallini
nei panni di Numa Tempesta. L’attore, già celebre per film come
Perfetti sconosciuti e Non ci resta che il
crimine, si è trovato qui per la prima volta a collaborare con
Luchetti, affrontando un tipo di commedia per lui nuovo. Giallini
ha infatti descritto il film come una fiaba ispirata alla realtà ma
con ben poca volontà di realismo. Proprio per adeguarsi a questo
particolare tono, l’attore si è così cimentato in una recitazione
particolarmente sopra le righe, attraverso la quale ha potuto dar
vita agli aspetti più buffi, ma anche quelli meno apprezzabili del
suo personaggio.
Accanto a lui, nei panni del
senzatetto Bruno, vi è invece Elio Germano.
Questi aveva già collaborato con Luchetti per i film Mio
fratello è figlio unico e La nostra vita, grazie al
quale aveva vinto il premio come miglior interpretazione maschile
al Festival di Cannes. L’attore ha a sua volta raccontato di essere
rimasto affascinato dall’atmosfera del film, e di aver cercato di
dar vita al suo personaggio puntando tutto sulla spensieratezza che
lo contraddistingue nonostante i suoi problemi. Eleonora
Danco, invece, nota per essere stata regista
dell’apprezzato N-Capace, interpreta invece Angela, la
direttrice della cooperativa. Marcello Fonte,
celebre protagonista di Dogman, è invece Il
Greco.
Io sono Tempesta: le
location, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Come anticipato, il film è stato
prevalentemente girato nella città di Roma. In particolare, tra le
location più celebri viste in questo, si ricordano l’hotel di lusso
Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel, dove vive
inizialmente il protagonista. Da questo si passa poi all’Ex
Dogana del quartiere San Lorenzo, dove si sono svolte
le scene dedicate alla cooperativa per bisognosi. La scena finale
ambientata nella sala slot è invece ambientata
nella sala Bingo Dubai Palace, in via
Tiburtina. Per le scene ambientate in Kazakistan, dove il
protagonista sta svolgendo delle trattative, sono invece state
scelte delle particolari location dell’Abruzzo. Si tratta infatti
del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della
Laga, terza riserva natura più grande d’Italia.
È possibile fruire di Io
sono Tempesta grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,
Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di giovedì 16 giugno alle ore
21:20 sul canale Rai 2.
Prime Video ha diffuso il trailer di
My
Policeman, l’annunciato film basato sul romanzo di
Bethan Roberts, diretto da Michael Grandage e scritto da Ron
Nyswaner. Prodotto da Greg Berlanti, Sarah
Schechter, Robbie Rogers, Cora Palfrey, Philip Herd. Produttori
esecutivi sono Michael Grandage, Michael Riley McGrath, Caroline
Levy. Nel cast protagonisti sono Harry Styles, Emma Corrin,
Gina McKee, Linus Roache, David Dawson e Rupert
Everett.
La trama di My Policeman
La bellissima storia di un amore proibito e del cambiamento
delle convenzioni sociali, My Policeman segue tre ragazzi
– il poliziotto Tom (Harry Styles), l’insegnante Marion (Emma
Corrin) e il curatore di un museo Patrick (David Dawson) – durante
un viaggio emozionante nella Gran Bretagna degli anni ’50. Negli
anni ’90, Tom (Linus Roache), Marion (Gina McKee) e Patrick (Rupert
Everett) sono ancora in preda al desiderio e al rimpianto, ma ora
hanno un’ultima possibilità di riparare i danni del passato. Basato
sul romanzo di Bethan Roberts, il regista Michael Grandage realizza
un ritratto visivamente commovente di tre persone coinvolte nelle
mutevoli maree della storia, della libertà e del perdono.
Animali
fantastici – I segreti di Silente, la nuova avventura
del Wizarding World creato da J.K. Rowling, arriva
martedì 28 giugno in DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD e Steelbook 4K Ultra
HD per WARNER BROS. HOME ENTERTAINMENT. Tantissimi i contenuti
speciali presenti all’interno dell’edizione Blu-ray: tra le
featurette estese, un viaggio alla scoperta dei nuovi personaggi e
delle loro storie, un esclusivo dietro le quinte con il cast e la
troupe del film ma anche numerose scene eliminate e, anche
nell’edizione in DVD, l’imperdibile featurette The Magic of
Hogwarts con tante immagini inedite delle iconiche location del
film.
Inoltre, per celebrare il Wizarding
World, in occasione dell’uscita home video di Animali
fantastici – I segreti di Silente, in arrivo tanti
imperdibili cofanetti da collezione. A partire da martedì 28 giugno
la Travel Art Collection, una nuova iconica veste
grafica per tutti gli undici film ambientati nel magico Wizarding
World™, disponibili in DVD, o negli speciali cofanetti in DVD o in
4K Ultra HD+ Blu-ray. All’interno dei due cofanetti, Harry Potter e
Animali Fantastici, tutti i film della saga e le esclusive
cartoline da collezione.E dal 28 giugno in arrivo anche la
Silente Boxset, gli 8 film della saga di Harry
Potter racchiusi in uno speciale cofanetto in edizione limitata in
4K Ultra HD.
E nel mese di giugno anche tanti
grandi classici del cinema arrivano in collezioni imperdibili:
dalla collection 007 James Bond
Daniel Craig, ai tre capitoli della saga del
Cavaliere Oscuro fino all’acclamato film vincitore
di un premio Oscar, Il Gigante. La 007
James Bond
Daniel Craig collection presenta tutti i 5 imperdibili
film, in DVD, Blu-ray e 4K Ultra HD, della saga con protagonista il
carismatico Daniel Craig nei panni dell’agente segreto più famoso
ed affascinante di sempre. All’interno i film Casino
Royale, Quantum of Solace, Skyfall 007, Spectre, e
l’ultimo capitolo della saga con protagonista Craig, No Time to
Die.
Il Gigante,
l’acclamato film vincitore di un Premio Oscar per la regia di
George Stevens, arriva per la prima volta in versione 4K Ultra HD +
Blu-ray, a partire dal 28 giugno. Un capolavoro di Hollywood,
grande trionfo di critica e pubblico con un cast eccezionale
guidato da Rock Hudson, Liz Taylor e James Dean, nella sua ultima
interpretazione.
E sempre a partire dal 28 giugno i
tre film della saga dedicata al Cavaliere Oscuro diretti da Christopher Nolan
saranno finalmente disponibili nelle versioni Steelbook 4K Ultra HD
+ Blu-ray e in una fantastica edizione Ultimate Collectors Edition.
All’interno della Ultimate Collectors Edition anche un Fotolibro di
16 pagine, due poster da collezione, 10 locandine e 2 cartoline, il
tutto in una confezione personalizzata in tema con il film.
Ecco il primo trailer di
Blonde,
il film Netflix in cui Ana de Armas è
chiamata a interpretare
Marilyn Monroe, la sfortunata dive, divenuta
icona sempre giovane.
Netflix ha presentato il primo
trailer evocativo di Blonde di
Andrew Dominik, con Ana de Armas
nei panni dell’icona di Hollywood
Marilyn Monroe. Il film, basato sul romanzo
bestseller di Joyce Carol Oates, è degno di nota
per la sua classificazione vietata ai minori di 17 anni. Il cast di
supporto include Bobby Cannavale, Adrien
Brody, Julianne Nicholson, Xavier
Samuel e Evan Williams.
Blonde, la trama
“[Il film] reinventa
audacemente la vita di una delle icone più durature di Hollywood,
Marilyn Monroe. Dalla sua instabile infanzia come Norma Jeane,
attraverso la sua ascesa alla celebrità e ai coinvolgimenti
romantici, “Blonde” offusca i confini tra realtà e finzione per
esplorare la crescente divisione tra il suo sé pubblico e
privato”.
Blondeuscirà
in tutto il mondo su Netflix il 23 settembre.
La Trentino Film Commission ha presentato oggi,
durante un panel tenutosi al Biografilm Festival, il nuovo
disciplinare GREEN FILM dedicato unicamente ai
documentari.
La nascita di questo nuovo strumento
specifico ha iniziato a prendere forma nel 2021, quando la DG
Cinema ha finanziato il progetto di ricerca Green Film Research
Lab, pensato per raccogliere e analizzare i dati relativi alle
produzioni audiovisive, sia tradizionali sia certificate Green
Film, per valutare l’impatto ambientale ed economico
dell’applicazione del Disciplinare Green Film e per revisionare il
disciplinare, aggiornarlo e svilupparlo per diverse tipologie di
prodotti, come appunto il documentario.
A seguito dei dati raccolti
nell’ambito del Green Film Research Lab, la Trentino Film
Commission, grazie alla collaborazione con Doc/it, associazione
documentaristi italiani, ha sviluppato il Green Film Documentari.
Fondamentale la collaborazione con APPA (Agenzia Provinciale per la
Protezione dell’Ambiente) che, come per la versione originale di
Green Film, ha elaborato i dati e contribuito alla creazione del
nuovo disciplinare dedicato.
I documentari, per loro natura,
hanno già un impatto ridotto sull’ambiente e una modalità
produttiva diversa rispetto ai lungometraggi o alle serie
televisive. Proprio per questa ragione si è sentita l’esigenza di
studiare misure apposite e fornire così ai produttori strumenti che
possano finalmente essere giusti per le loro esigenze. È infatti
proprio con questa finalità che nasce il protocollo Green Film
Documentari che, oltre ad aiutare nella gestione della
sostenibilità sul set, si rivela uno strumento funzionale per la
certificazione di produzioni e coproduzioni di documentari.
Nel panel di oggi, dedicato proprio
alla presentazione di questo strumento, sono intervenuti
Luca Ferrario (Direttore Trentino Film
Commission), Linnea Merzagora (Green Film),
Emanuela Venturini (ARPAE Emilia Romagna –
Organismo di Verifica Green Film) e Francesca
Portalupi (Produttrice Indyca). L’incontro è stato
moderato da Gianluca De Angelis (Produttore
Tekla Films), con la partecipazione di Laura
Zumiani (AFIC, Green Festival).
“Per una rapida e corretta
diffusione di buone pratiche legate alla sostenibilità sui set è
cruciale che ogni tipologia di audiovisivo abbia un disciplinare
fatto su misura; la collaborazione con Doc/it, APPA e Indyca ci ha
permesso di sviluppare questa nuova declinazione di Green Film che
speriamo sarà di aiuto nel velocizzare la transizione del mondo dei
documentaristi verso un nuovo approccio alla produzione”.
Luca Ferrario
“Doc/it, vista la posizione
centrale e di riferimento che occupa per i documentaristi italiani,
ha risposto con entusiasmo alla chiamata di Green Film offrendo la
propria consulenza per la definizione di uno strumento importante
come il protocollo di sostenibilità per i documentari. Allo stesso
tempo l’associazione continuerà a lavorare per la messa a punto di
attività utili all’ottimizzazione dei processi e dei costi legati
alla certificazione”.
Elvis
di Baz Luhrmann, tra i titoli più attesi della
stagione, sarà presentato domenica 19 giugno in
anteprima italiana al termine della cerimonia di premiazione della
XVIII edizione di Biografilm.
La proiezione del film seguirà la
premiazione prevista per le 19:30 al Biografilm Hera Theatre | Pop
Up Cinema Medica di Bologna. Dopo l’anteprima bolognese, Il film
del visionario regista candidato all’Oscar, Baz Luhrmann, arriverà
sugli schermi italiani il 22 giugno 2022, distribuito dalla Warner
Bros. Pictures. Elvis
è uno spettacolo epico che esplora la vita e la musica di Elvis
Presley. Protagonisti del film, Austin Butler e il
premio Oscar Tom Hanks.
“Per un festival che si occupa
di storie di vita al cinema, avere in chiusura l’anteprima italiana
del film biografico più atteso dell’anno è un grandissimo onore.
Ringraziamo Warner Bros. per avercelo concesso: ELVIS è un titolo
in perfetta sintonia con la nostra linea editoriale e con i gusti
del nostro pubblico. Bologna è una città rock e saprà accogliere
“The King” nel migliore dei modi.” ha detto Massimo
Benvegnù coordinatore del programma del festival.
Rivisitata in chiave
cinematografica, la storia di Elvis (Butler) è vista attraverso il
prisma della complicata relazione con l’enigmatico manager, il
colonnello Tom Parker (Hanks). Il film, come raccontato da Parker,
approfondisce le complesse dinamiche tra i due nell’arco temporale
di 20 anni dagli esordi alla fama di Presley, che raggiunse un
livello di celebrità senza precedenti sullo sfondo di un panorama
culturale in evoluzione che segna la perdita dell’innocenza in
America. Al centro di questo viaggio, una delle persone più
significative e influenti nella vita di Elvis, Priscilla Presley
(Olivia DeJonge).
Il
fatto che Samuel L. Jackson non abbia mai vinto un Oscar
per molti fan è scandaloso. Molti pensano che sia stato derubato
quando ha perso contro Martin Landau che ha vinto
per il suo ruolo inEd Wood a discapito dell’interpretazione
offerta da Samuel L. Jackson in
Pulp Fictiondi
Quentin Tarantino, ma il leggendario attore non sembra
stare dietro a queste cose. All’inizio di quest’anno, la star
di The
Avengers ha persino
sottolineato che vincere un Oscar “non
cambia molto la traiettoria di una carriera”. Si è
sempre dimostrato incredibilmente onesto nelle sue dichiarazioni,
come appunto in questo caso.
Parlando con il Los Angeles
Times, Samuel L. Jackson ha spiegato perché è
molto meno interessato a inseguire ruoli potenzialmente vincitori
di Oscar che divertirsi a portare in vita personaggi del Marvel Cinematic
Universe e dei franchise di Star Wars.“Per quanto io volessi raggiungere quel traguardo,
beh sai, pensi: ‘Beh, avrei dovuto vincere un Oscar per
questo o avrei dovuto vincere per quello e non è successo’, una
volta che l’ho superato molti anni fa, ormai non mi tocca ma è
stato” È un grosso problema per me.”
“Mi diverto sempre ad andare agli
Oscar”ha continuato “Non vedo l’ora di ricevere un cesto regalo per
essere un presentatore. [Ride] Dò cose ai miei parenti; mia figlia
e mia moglie verrebbero sempre con me. È fantastico. Ma per il
resto, è acqua passata”.“Il mio parametro di successo è la mia
felicità: sono soddisfatto di quello che sto facendo? Non sto
facendo film a caccia di statue. Sai, ‘Se fai questo film, vincerai
un Oscar.’ No, grazie. Preferirei essere Nick
Fury…O divertirmi a essere Mace Windu
con una spada laser in mano.”
Anche se è un vero peccato che Samuel L. Jackson sia stato così spesso
trascurato agli Oscar, sarà per i personaggi che ha reso
iconici sullo schermo con cui alla fine sarà ricordato.L’anno prossimo vedremo Jackson interpretare
Nick Fury sia in
Secret Invasion che
in The
Marvels. Il primo metterà in
primo piano l’ex Direttore dello SHIELD mentre si
imbarca in una missione per salvare il mondo dagli Skrull
mutaforma. Per quanto riguarda il sequel
di Captain
Marvel, Fury è destinato a essere
una parte fondamentale dell’attesissima collaborazione di Carol Danvers con Monica Rambeau e
Ms.
Marvel.
Midnight Factory,
etichetta di proprietà di Koch Media, è lieta di annunciare la data
d’uscita di X – A Sexy Horror Story di Ti West con
Mia Goth, il nuovo atteso horror slasher prodotto da A24 in
uscita il
prossimo 14 luglio nelle sale cinematografiche.
Nel 1979, una troupe di
ragazzi ambiziosi e affamati di successo decide di girare un film
per adulti nelle zone rurali del Texas, ma l’anziana coppia che la
ospita, in una fattoria isolata e indisturbata, comincia a nutrire
un interesse lascivo per i giovani attori. Durante la notte, questo
interesse morboso esploderà in tutta la sua violenza e terrore.
Da A24, studio di
produzione di Hereditary – le radici del male, Midsommar, The Witch
e The Lighthouse, X – A Sexy Horror Story promette di
intrattenere con emozioni forti per gli amanti dell’horror e non
solo. Ti West, scrittore, regista e montatore pluripremiato
già noto per altri lavori di genere, ricrea l’America rurale della
fine degli anni ’70 e rinnova la tradizione di horror slasher
omaggiando film d’autore, film cult e anche porno.
Girato in Nuova Zelanda,
X porta sullo schermo un’irriconoscibile Mia Goth alle prese con un
doppio ruolo – grazie all’uso di un incredibile trucco prostetico –
che la porterà a lottare con se stessa per la sopravvivenza. Il
film ha ottenuto inoltre l’approvazione del maestro dell’horror
Stephen King, che l’ha definito “un film horror estremamente
buono. Spaventoso, intelligente, consapevole. Ah! E anche
divertente”.
X – A Sexy Horror Story, la trama
Nel 1979, un gruppo di
giovani e ambiziosi filmmaker decide di realizzare un film per
adulti nel Texas rurale. Ma quando la solitaria coppia anziana che
li ospita scopre la natura del set, il cast si trova a dover
lottare per la propria sopravvivenza.
In Italia X – A
Sexy Horror Storyuscirà al cinema il 14 luglio
distribuito da Midnight Factory.
L’attrice ammette di aver scattato
la foto e di averla inviata alla matrigna, che l’ha poi postata su
Instagram. Thompson si scusa per le sue azioni e giura di non
inviare mai più un altro selfie.
“Ho inviato una foto alla mia
matrigna e lei l’ha postata su Instagram. Sì, [non] sono stata io
ed è una cosa importante. Mi sento terribilmente in colpa. Mi
dispiace tanto, Marvel. Mi dispiace tanto, Disney. Non è colpa
mia. Non lo farò mai più non invierò mai più selfie.”
Thor: Love and
Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del
Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà Jane
Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il panel
dei Marvel
Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece
al 6 Luglio 2022.
Il film segue Thor (Chris
Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati
fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è
interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il
Macellatore di Dei (Christian
Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per
combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria
(Tessa
Thompson), Korg (Taika Waititi) e
dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie
Portman) che, con stupore di Thor, brandisce
inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor.
Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per
scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e
fermarlo prima che sia troppo tardi.
Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel Studios
dopo
Thor: Ragnarok, così come Chris
Hemsworth e Tessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e
Valchiria dopo l’ultima apparizione in
Avengers: Endgame. Nel cast anche
Christian Bale nei panni del villain Gorr il
Macellatore di Dei, e
Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del
progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi
come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Cresce l’attesa per il debutto di
Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim, il film d’animazione prodotto da
Warner Bros e New Line Cinema. Ebbene dopo avervi
rivelato la data di uscita, gli studios hanno reso noto anche il
cast di voci svelando un gradito ritorno. E’ stato diffuso anche un
affascinante concept art del film che ci dà un primo assaggio sul
look del film che sembra essere davvero grandioso.
L’avventura animata della Terra di Mezzo, ambientata quasi 200 anni
prima degli eventi della trilogia classica di J.R.R Tolkien, uscirà
nei cinema il 12 aprile 2024. Il film seguirà il potente re di
Rohan Helm Hammerhand mentre difende la fortezza che è arrivata a
essere conosciuto come il Fosso di Helm da un assedio
implacabile.
Brian Cox (Succession) darà la voce
ad Hammerhand, con Gaia Wise (A Walk
in the Woods) nei panni di sua figlia Hera; e
Luke Pasqualino
( Snowpiercer ) nel ruolo del
malvagio Wulf. Miranda Otto riprenderà anche
il ruolo di Éowyn dalla trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter
Jackson ma il personaggio in realtà non apparirà (per
quanto ne sappiamo) e fungerà da narratore. Il cast
vocale di supporto sarà composto da Lorraine
Ashbourne (Bridgerton), Yazdan
Qafouri (I Came By), Benjamin
Wainwright (World on Fire),
Laurence Ubong Williams (Gateway),
Shaun Dooley (The Witcher ),
Michael Wildman (Fast and Furious Presents,
Hobbs & Shaw), Jude
Akuwudike (Beasts of No Nation),
Bilal Hasna (Sparks) e Janine
Duvitski (Benidorm).
La guerra dei
Rohirrim dovrebbe aver luogo centinaia di anni prima degli
eventi della trilogia de Il Signore degli Anelli di Jackson,
raccontando la storia inesplorata dell’origine del Fosso di Helm e
del suo fondatore, Helm Mano di martello. Il film è diretto da
Kenji Kamiyama da una sceneggiatura di
Phoebe Gittins e Arty
Papageorgiou, con crediti di scrittura aggiuntivi che
vanno a Jeffrey Addiss e Will
Matthews. New Line Cinema, lo studio di produzione dietro
le trilogie originali di Jackson Il Signore degli Anelli e Lo
Hobbit, torna nel mondo della Terra di Mezzo per produrre
La Guerra dei Rohirrim.
Bryce Dallas Howard dirigerà il reboot di
Flight of the Navigator (arrivato da noi con il
titolo di Navigator), anche se il suo
aggiornamento in merito al progetto indica che il film non arriverà
presto.
Il film, modesto successo al box
office, è però diventato un film di culto e così le aspettative in
merito al reboot sono alte, soprattutto alla luce che la tecnologia
contemporanea permette di realizzare molte meraviglie con il genere
fantascientifico.
Mentre parlava con il Los Angeles
Times per discutere del Jurassic
World – Il dominio appena uscito, Bryce Dallas Howard ha condiviso un
aggiornamento sul riavvio di Navigator. La
candidata al Golden Globe ha confermato di essere ancora impegnata
a dirigere il film, ma ha rivelato che “non c’è ancora una
sceneggiatura”. Nessuno sceneggiatore è stato annunciato per
scrivere la sceneggiatura per il film.
Il quinto episodio di Obi-Wan
Kenobisvela
finalmente il passato di Reva e la sua vera identità, oltre a dare
un senso all’accanimento del personaggio che gravita sotto
l’influenza Sith nel confronti del nostro
protagonista.
Nell’ultimo episodio della serie,
disponibile da mercoledì su Disney+, durante una conversazione con
Ben, viene rivelato che Reva era tra i Giovani nel Tempio Jedi la
notte in cui Anakin Skywalker si è rivolto al Lato Oscuro e ha
massacrato i bambini.
Reva è stata attaccata da Anakin,
ma è riuscita a fingere di essere morta prima di essere presa dagli
Inquisitori Sith (che non siamo riusciti a vedere, ma
l’implicazione che sia accaduta poco dopo è evidente). Questo
spiega come fa a sapere chi c’è sotto la maschera di Darth Vader,
comunque, ed è allora che apprendiamo che sta aspettando il suo
momento per colpire e uccidere il Signore dei Sith.
Questo non la rende un eroe poiché
la sua ricerca di vendetta ha portato Reva su un sentiero oscuro.
Non essere nemmeno nominata il nuovo Grande Inquisitore dissuade
Reva dalla sua missione e, dopo la fuga di Obi-Wan e dei ribelli,
coglie l’occasione per cercare di uccidere Vader.
Tuttavia, lui lo vede arrivare e
respinge Reva con la Forza da solo prima che un breve duello con la
spada laser finisca con Vader che la pugnala allo stomaco (proprio
come le ha fatto Anakin quando era bambina).
Si scopre che Vader ha sempre
saputo chi era Reva e aveva usato la sua rabbia solo come
strumento. Con ciò, il vero Grande Inquisitore ritorna, spiegando
che mentre la sua rabbia una volta era utile, ora è noiosa. Lui e
Vader lasciano morire l’Inquisitore Sith caduto, ma lei trova il
comunicatore di Obi-Wan per terra, con un messaggio di Bail Organa
che menziona Tatooine e il fatto che Luke e Leia sono “suoi ”
figli.
Obi-Wan avverte un disturbo nella
Forza e, sebbene abbia ancora Vader da affrontare, qualcosa ci dice
che Reva cercherà di trovare Luke per far pagare Vader uccidendo
suo figlio o per addestrarlo a diventare colui che sarà finalmente
in grado di farlo, mettendo in atto la vendetta su Anakin
Skywalker.
La storia di Obi-Wan
Kenobi inizia 10 anni dopo i drammatici eventi di
Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith, in cui
Obi-Wan
Kenobi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la
caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi,
Anakin Skywalker, che è passato al lato oscuro diventando il
malvagio Signore dei Sith,
Darth Vader.
La serie è interpretata
da Ewan
McGregor, che riprenderà il suo ruolo nei panni
dell’iconico Maestro Jedi, e segna anche il ritorno
di Hayden Christensen nel ruolo di Darth
Vader. Si uniscono al cast anche Moses
Ingram, Joel
Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert
Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone
Kessell e Benny Safdie.
In un nuovo video
dall’account Twitter ufficiale della serie Obi-Wan Kenobi, Hayden
Christensen e Ewan McGregor si siedono per parlare dei loro
ricordi preferiti in merito alle interpretazioni di Obi-Wan e Darth
Vader/Anakin Skywalker.
Christensen cita specificamente il
combattimento della coppia in Star
Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith come il
momento più divertente che ha avuto sul set.
“Siamo arrivati all’Episodio III
e abbiamo combattuto l’uno contro l’altro, è stata la cosa più
divertente per me. Penso che entrambi l’abbiamo preso molto sul
serio. Quindi ci siamo divertiti tanto ma è stato davvero intenso e
gratificante”.
La storia di Obi-Wan Kenobi inizia 10 anni dopo i
drammatici eventi di
Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith, in cui
Obi-Wan Kenobi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la caduta
e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi, Anakin
Skywalker, che è passato al lato oscuro diventando il malvagio
Signore dei Sith, Darth
Vader.
La serie è interpretata
da Ewan
McGregor, che riprenderà il suo ruolo nei panni
dell’iconico Maestro Jedi, e segna anche il ritorno
di Hayden Christensen nel ruolo di Darth
Vader. Si uniscono al cast anche Moses
Ingram, Joel
Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert
Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone
Kessell e Benny Safdie.
Obi-Wan
Kenobi è diretta da Deborah Chow, mentre gli
executive producer sono Kathleen Kennedy, Michelle
Rejwan, Deborah Chow, Ewan
McGregor e Joby Harold.
L’ex star di Good Girls Manny
Montana è entrata a far parte del cast con una serie regolare al
fianco di Dominique Thorne nella serie Disney+ dei Marvel Studios
Ironheart. I dettagli sul suo personaggio non sono
stati resi noti.
Ironheart è
l’annunciata serie tv Marvel Studios creata da e sviluppata per
debuttare su Disney+
nel 2024. Ispirata da Tony Stark e determinata a seguire
le sue orme eroiche, la super geniale quindicenne Riri Williams ha
costruito la propria armatura avanzata e ora conduce una vita di
avventura, lotta al crimine e umanitarismo nei panni del Supereroe
noto come Ironheart. Nei fumetti la Williams è guidata
da Pepper Potts, in modo simile a come Tony ha
guidato Peter Parker sotto la sua ala nel MCU, fornendole
risorse e una tuta AI. Protagonisti della serie tv sono
Dominique Thorne come Riri Williams,
Lyric Ross nei panni della migliore amica di
Riri e Anthony Ramos in un ruolo ancora non annunciato.
Chris Evans si è scusato con il padre di Josh Brolin, James Brolin,
per aver sconfitto Thanos in Avengers: Endgame. Sono passati
più di tre anni dal culmine della Infinity Saga e
mentre il Marvel Cinematic Universe va avanti
con la Fase 4, e Endgame del 2019 diretto da
Joe e Anthony Russo rimane uno dei film preferiti
dai fan. Il film presenta molti momenti iconici per i più potenti
eroi della Terra e, naturalmente, la caduta del Titano Folle Thanos
dopo una battaglia epica.
Negli anni trascorsi dall’uscita del
blockbuster MCU, alcune delle sue star sono andate avanti con altri
progetti al di fuori del recinto dei film di supereroi. Per
Chris Evans, questo ha significato il ruolo del
cattivo in Knives Out di Rian
Johnson e un imminente progetto di reunion con i fratelli
Russo in The Grey Man. In questo momento, è
impegnato a promuovere Lightyear
– La vera storia di Buzz della Pixar, dove
dà la voce al vero Buzz Lightyear che ha ispirato il giocattolo di
Andy nei film di Toy Story. Nel progetto animato,
affronta Zurg, doppiato da James Brolin, e la
coppia ha avuto un primo incontro molto interessante.
In una nuova intervista con Fandom
in occasione della conferenza stampa di Lightyear,
Evans condivide la sua esperienza dell’incontro con James
Brolin durante la premiere del film Pixar. Apparentemente,
ha dovuto scusarsi con l’attore per aver sconfitto suo figlio in
Avengers: Endgame. Leggi la citazione di Evans di
seguito:
“Ho incontrato James [Brolin] la
scorsa notte, per la prima volta alla premiere e gli ho detto
“scusa, ho dovuto prendere a calci in culo tuo figlio”. Voglio
dire, suppongo che tecnicamente mi abbia picchiato un po’ anche
lui, avrà anche vinto la battaglia, ma noi abbiamo vinto la
guerra.”
Lightyear
– La vera storia di Buzz è diretto da Angus
MacLane, regista vincitore dell’Annie Award e animatore veterano di
Pixar che ha co-diretto Alla
Ricerca di Dory del 2016, ed è prodotto da Galyn Susman
(il corto Toy Story: Tutto un altro mondo).
Il premiato compositore Michael
Giacchino, che ha firmato le musiche di The Batman e Spider-Man: No Way Home, comporrà la colonna sonora di
Lightyear – La vera storia di Buzz. Giacchino ha un
rapporto di lunga data con Pixar: ha vinto un Oscar, un Golden
Globe e un GRAMMY per la colonna sonora originale di Up.
Inoltre, la sua filmografia Pixar include, tra gli altri, Gli
Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi,
Ratatouille, Cars 2, Inside Out,
Coco e Gli Incredibili 2.
Il regista Zack
Snyder ha pubblicato un tributo al Superman di Henry Cavill in una nuova immagine dei BTS di
Man of Steel. Cavill è apparso per la prima volta
nel ruolo di Superman nel 2013 in Man of Steel,
appunto, diretto da Snyder, segnando l’inizio dell’attuale DCEU
alla Warner Bros. Il film ha incassato 668 milioni di dollari in
tutto il mondo e ha consolidato Cavill come la nuova incarnazione
del personaggio classico, che avrebbe interpretato per altri due
film.
Henry Cavill ha indossato di nuovo il mantello
per Snyder in Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016,
che ha presentato anche Batman di Ben Affleck e
Wonder Woman di Gal Gadot, una sorta di
adattamento dei fumetti di Frank MillerIl
ritorno del cavaliere oscuro. Sebbene Batman v Superman sia
stato un successo al botteghino, è stato stroncato dalla critica,
facendo sì che la WB si raffreddasse rispetto alla visione di
Snyder per i film successivi sulla Justice
League. Dopo una tragedia familiare durante la
produzione, Snyder si è allontanato da Justice
League, il che ha spinto la WB ad assumente Joss
Whedon, per inseguire il successo al box office alla luce dello
storico positivo del regista con gli Avengers.
Fortunatamente, il supporto dei fan
e la necessità di contenuti su HBO Max hanno contribuito a
realizzare
Justice League di Zack Snyder, il taglio definitivo di
quattro ore della sua visione, che presentava più spazio per
l’amato Superman di Henry Cavill. Anche se manca dal personaggio
dal 2017, l’attore non ha ancora dichiarato finito il suo percorso
come Superman, dicendo più volte che non ha ancora appeso al chiodo
il mantello.
In un dolce post che celebra il 9°
anniversario di Man of Steel, Snyder ha postato
un’immagine su Vero dei due sul set, dicendo: “Il mio passato
di Superman, presente e futuro” con l’hashtag
#Supermanday.
Quando è stato chiesto a Hemsworth
se avesse perdonato la Stewart per il pugno, l’attore ha riso e ha
spiegato che in realtà desiderava che lei non interrompesse la
ripresa per scusarsi con lui.
“Oh sì, ero più sconvolto dal
fatto che non avesse continuato la ripresa. Mi ha colpito e ha
immediatamente detto, ‘Oh mio dio! Mi dispiace così tanto.’ Ero
tipo “Sarebbe stata la versione perfetta e più veritiera che
abbiamo avuto. Penso che fosse più sconvolta di me”.
Ricordiamo che nel film del 2012,
molto prima che la Disney istituzionalizzasse i suoi live action,
la Universal realizzò questo racconto alternativo della fiaba di
Biancaneve, in cui la principessa esiliata dal suo stesso regno
diventa una guerriera per combattere contro la Regina, che nel film
era interpretata da Charlize Theron. Chris
Hemsworth interpretava il Cacciatore, con un ruolo
molto più importante rispetto a quanto raccontato nella fiaba
classica, mentre
Stewart era una indomita Biancaneve.
Cinque giorni al
Memorial è la una nuova serie limitata dal premio
Oscar John Ridley e dal vincitore dell’Emmy
Carlton Cuse. Cinque giorni al Memorial è prodotta e scritta da
Carlton Cuse (“Jack Ryan”, “Lost”) e John Ridley
(“The Other History of the DC
Universe”, “Let It Fall: Los Angeles 1982-1992”). La serie è
diretta da Carlton Cuse, Josh Ridley e Wendey Stanzler (“Clarice”,
“Rebel”). Cinque giorni al Memorial è un’idea
di ABC Signature, parte di Disney Television Studios.
Cinque giorni al Memorial:
quando esce e dove vederla in streaming
Cinque giorni al Memorial
in streaming debutterà il 12 agosto con i
primi tre episodi, seguiti da un nuovo episodio ogni venerdì, fino
al 16 settembre.
Cinque giorni al Memorial:
trama e cast
La serie limitata di otto episodi
Cinque giorni al Memorial è b asata su eventi
reali e adattata dal libro della giornalista Premio Pulitzer Sheri
Fink, la serie racconta l’impatto dell’uragano Katrina e le sue
conseguenze su un ospedale locale. Con l’aumentare delle
inondazioni, la mancanza di elettricità e il calore divampante, i
soccorritori, ormai esausti, in un ospedale di New Orleans sono
stati costretti a prendere decisioni che li avrebbero condizionati
per gli anni a venire.
Cinque giorni al
Memorial vede come protagonisti Vera Farmiga (“Up in the Air”, “The
Conjuring”), Robert Pine (“CHiPs”), Cherry
Jones (“Transparent”, “Succession”), Julie Ann
Emery (“Better Call Saul”, “Preacher”), Cornelius
Smith Jr. (“Scandal”, “Self Made: Inspired by the Life of
Madam CJ Walker”), Adepero Oduye (“The Falcon and
the Winter Soldier”, “Pariah”), Molly Hager
(“Happyish”, “5 giorni fuori – It’s Kind of a Funny Story”),
Michael Gaston (“Blindspot”, “The Leftovers”) e W. Earl
Brown (“Deadwood”, “Predicatore”).
In arrivo su Apple
TV+ questo agosto anche Bad
Sisters, la nuova commedia della creatrice e attrice
Sharon Horgan (“Catastrophe”, “Shining
Vale“). Una deliziosa miscela di dark comedy e thriller
ambientata sulla costa mozzafiato d’Irlanda.
Bad Sisters: quando esce e dove
vederla in streaming
Bad Sisters
in streaming farà il suo debutto il 19 agosto con i
primi due episodi dei dieci totali, seguiti da un nuovo episodio
settimanale ogni venerdì, fino al 14 ottobre.
Bad Sisters: trama e
cast
La serie Bad
Sisters segue le vite delle sorelle Garvey, legate
dalla morte prematura dei genitori e dalla promessa di proteggersi
sempre a vicenda. Accanto a Sharon Horgan, nel cast della serie ci
sono Anne-Marie Duff (“Suffragette”, “The Salisbury Poisonings”),
Eva Birthistle (“Brooklyn”, “The Last Kingdom”), Sarah Greene
(“Frank of Ireland”, “Dublin Murders”) ed Eve Hewson (“Behind her
Eyes”, “The Luminaries”) nei panni delle sorelle Garvey.
Bad
Sisters è scritto da Sharon Horgan, che è anche
produttrice esecutiva, con Brett Baer e Dave
Finkel (“New Girl”, “United States of Tara”), che l’ha
adattato dalla versione belga della serie “Clan”, creata da
Malin-Sarah Gozin (“Tabula Rasa”, “Professor T”). Sharon Horgan,
Faye Dorn e Clelia Mountford producono per conto di Merman;
Malin-Sarah Gozin, Bert Hamelinck e Michael Sagol (“Sound of
Metal”) sono i produttori esecutivi di Caviar. Oltre a Horgan, Baer
e Finkel, la serie è scritta da Karen Cogan, Ailbhe Keogan, Daniel
Cullen, Perrie Balthazar e Paul Howard. Dearbhla Walsh, anche lei
produttrice esecutiva della serie, Josephine Bornebusch e Rebecca
Gatward si alternano alla regia. “Bad Sisters” è prodotta da Merman
Television e ABC Signature, una parte di Disney Television Studios.
La serie segna il primo progetto dell’accordo di Sharon Horgan con
Apple TV+ ed è prodotta da Merman, la società di produzione
co-fondata con Clelia Mountford.
L’imminente anime Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim ha ora ufficialmente una data di uscita.
Basata sui romanzi fantasy dell’autore J. R. R.
Tolkien, la trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter
Jackson ha dato vita al mondo della Terra di Mezzo come
mai prima d’ora, presentando al pubblico Elfi, Nani, Hobbit e una
miriade di altre razze e creature. Dopo la trilogia di film
dedicati a Lo Hobbit di minore successo di Jackson
iniziata nel 2012, il lavoro di Tolkien sarà nuovamente adattato
con l’imminente serie Amazon Il Signore degli Anelli: Gli
anelli del potere e Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim, un’avventura anime film.
Mentre molto rimane sconosciuto
sull’attesissimo film, La guerra dei Rohirrim
dovrebbe aver luogo centinaia di anni prima degli eventi della
trilogia de Il Signore degli Anelli di Jackson,
raccontando la storia inesplorata dell’origine del Fosso di Helm e
del suo fondatore, Helm Mano di martello. Il film è diretto da
Kenji Kamiyama da una sceneggiatura di
Phoebe Gittins e Arty
Papageorgiou, con crediti di scrittura aggiuntivi che
vanno a Jeffrey Addiss e Will
Matthews. New Line Cinema, lo studio di produzione dietro
le trilogie originali di Jackson Il Signore degli Anelli e Lo
Hobbit, torna nel mondo della Terra di Mezzo per produrre
La Guerra dei Rohirrim.
Secondo un nuovo report di Deadline,
Il Signore degli Anelli: La guerra dei
Rohirrim ha ora ufficialmente una data di uscita
fissata per il 12 aprile 2024. La data potrebbe essere un po’ più
lontana di quanto molti si aspettassero. Tuttavia, il progetto è
ancora relativamente all’inizio della produzione, con il lavoro di
animazione in corso da parte di Sola Entertainment, lo studio di
animazione dietro Blade Runner: Black Lotus.
Nel corso della sua carriera il
regista David Lynch ha dato vita ad opere
particolarmente criptiche e surreali, come Mulholland Drive o
Velluto blu, per le quali è oggi celebre. Vi sono però
anche alcuni film più aderenti alle convenzioni narrative vigenti,
ma non per questo privi della poesia e del riconoscibile tocco del
regista. Tra questi, il più celebre è senza dubbio Una
storia vera, girato nel 1999 a partire da una
sceneggiatura di John Roach e Mary
Sweeney e presentato in concorso al 52° Festival di
Cannes. All’interno di tale opera si può ritrovare una storia
particolarmente toccante, ricca di sincerità, amore e umanità.
La forza di tali emozioni si
accentua nel momento in cui si scopre che il film è basato su una
storia realmente avvenuta, che ha per protagonista un contadino
dell’Iowa di nome Alvin Straight (il titolo
originale del film è The Straight Story). Nel 1994,
questi, all’età di 73 anni, intraprese un lungo viaggio a bordo di
un trattorino rasaerba per andare a trovare il fratello reduce da
un infarto. Viaggiando ad una velocità di 8 km/h, questi coprì in 6
settimane una distanza di circa 386 chilometri, giungendo infine
dal fratello. Una vera e propria odissea contemporanea, all’interno
della quale si ritrovano valori eterni e universali.
Attratto dalla forza della
semplicità di questo racconto, Lynch decise così di realizzarne un
film, rivelatosi poi un grandissimo successo di critica. Ancora
oggi è indicato come uno dei suoi migliori e più belli, diverso da
quelli per cui è conosciuto ma non meno potente visivamente. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al
cast di attori. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Una storia vera: la trama del film
La trama del film, come la storia da
cui è tratta, si svolge nell’Iowa del 1994. Protagonista
è Alvin Straight, un settantatrenne che vive
con sua figlia Rose, diventata un po’ svampita
dopo che le furono sottratti i figli a seguito di un incendio, del
quale non aveva neppure colpa. Venuto a conoscenza che il fratello
Lyle ha avuto un infarto, decide di andarlo a
trovare, benché i due non si parlino da molti anni. A causa della
sua età e della vista, ha però perso la sua patente ed è dunque
impossibilitato a guidare un auto. Per rimediare a ciò, decide di
intraprendere il suo viaggio con un trattore.
Questo è infatti il mezzo che usava
per lavorare, essendo lui un contadino. Il trattore non è però
certamente il mezzo migliore per coprire l’ampia distanza che
separa Alvin da suo fratello, il quale si trova nel Wisconsin. Il
lento viaggio, però, sarà anche per Alvin un modo per ripercorrere
la propria vita, oltre che confrontarsi con i nuovi valori
dominanti nella società. La differenza tra il suo modo di vivere
lento e pacato da un lato e la frenesia del Mondo che lo circonda
dall’altro si faranno infatti ora quantomai evidenti. La sua
speranza è però quella di arrivare a destinazione prima che lui,
suo fratello o il tosaerba siano messi fuori gioco per sempre.
Una storia vera: il cast del film
Ad interpretare lo struggente
personaggio di Alvin Straight vi è l’attore Richard
Farnsworth. Per tutta la sua carriera questi è stato
indicato come un attore di secondo piano, ma con Una storia
vera ebbe modo di mostrare la sua grandezza di interprete.
Inizialmente, però, questi non voleva accettare la parte, non
avendo gradito la volgarità del film di Lynch Velluto blu.
Il regista però lo assicurò che questa sarebbe stata un’opera
totalmente diversa, e l’attore accettò per l’ammirazione nutrita
nei confronti del vero Alvin. Farnsworth, però, al momento delle
riprese soffriva di cancro alla prostata, malattia che rese per lui
il set molto complesso. Egli aveva infatti le gambe del tutto
paralizzate.
Nonostante ciò, mostrò una dedizione
nei confronti del ruolo straordinaria, arrivando ad ottenere poi
una nomination all’Oscar come miglior attore protagonista. Accanto
a lui, nei panni della figlia Rosie, vi è la celebre attrice
SissySpacek, celebre per aver
interpretato la protagonista Carrie nell’horror Carrie – Lo
sguardo di Satana. Nei panni di Lyle, fratello di Alvin,
invece, vi è Harry Dean Stanton, celebre per i
suoi ruoli da caratterista e ricordato come protagonista di
Paris, Texas. Everett McGill, noto per
aver collaborato con Lynch per la serie I Segreti di Twin
Peaks compare infine nei panni di Tom. Dopo questo film,
l’attore decise di ritirarsi dalla recitazione.
Una storia vera: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Una storia vera è
infatti disponibile nel catalogo di Chili Cinema.
Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film. Si avrà così modo
di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto
un dato periodo temporale entro cui vedere il titolo. In
alternativa, il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di mercoledì 15 giugno alle ore
21:00 sul canale Iris.
Diretto da Greta
Gerwig, che ha
co-firmato la sceneggiatura con Noah Baumbach,
il film è attualmente in fase di produzione, per una collaborazione
tra la Mattel Film e Warner Bros.
I piani per adattare la storia di
Barbie
per il grande schermo hanno subìto alcune battute d’arresto negli
ultimi anni, ma quando Robbie, Gerwig e Baumbach si sono imbarcati
nel progetto rispettivamente nel 2018 e nel 2019, le cose sono
andate a gonfie vele.
Per praticare sport a livello
professionale bisogna unire una buona dose di perseveranza alla
sofferenza, oltre a dimostrare di possedere l’attitudine e
atteggiamento giusto. Il mondo dell’audiovisivo ha da sempre
ritagliato una fetta di mercato alle storie di pupilli e aspiranti
sportivi che enfatizzano queste premesse, da cui si sviluppa anche
la trama di Hustle, nuovo film con protagonista
Adam Sandler, per la regia di Jeremiah
Zagar e attualmente disponibile su Netflix.
Per l’occasione, il giocatore
professionista dell’NBA Juancho
Hernangómez,”Juanchiviris” ha assunto i
panni di attore, accompagnando Sandler,
Robert Duvall, Ben Foster,
Queen Latifah e tanti altri volti noti del mondo
del basketball in un film che combina dramma e commedia, una storia
di superamento dei propri limiti dentro e fuori dal campo.
Un ritratto sensibile e competente
del mondo del basket
Stanley Sugerman
(Sandler)
è un importante osservatore per i Philadelphia
76ers, apprezzato e rispettato nel suo lavoro da quasi
tutti, compreso il presidente della franchigia (Robert
Duvall), che lo assume come assistente allenatore. Questo
è sempre stato il sogno di Stan, dopo tanti anni di lavoro
separato dalla moglie (Queen Latifah) ma, proprio
il giorno della sua “promozione”, il capo muore improvvisamente. Il
figlio (Ben Foster) gli subentra, ma non confida
troppo in Stan, e afferma che gli permetterà di fare l’assistente
solo se tornerà a dedicarsi allo scouting, andando alla
ricerca del miglior giocatore per la squadra.
E’ durante un viaggio a Maiorca che
Stan individuerà Bo Cruz,
talentuosissimo giocatore che non esita a portare nella terra delle
opportunità. Il processo di integrazione nella squadra non sarà
però affatto semplice, dal momento che Bo non ha
mai giocato con professionisti e ha un passato piuttosto turbolento
alle spalle.
E’ incorporando una serie di
attrazioni che Hustle risulta un prodotto
vincente sulla piattaforma streaming. Partiamo dal tocco di
comicità di Sandler, sempre puntuale nell’incoraggiarci a
far nostra una storia di vita, un racconto che ricalibra il
concetto di campo da basket come battaglia navale in cui capire che
non basta affondare i nostri avversari per comprendere realmente
noi stessi.
Hustle: il “trambusto” non è un
luogo idealizzato
Se amate la pallacanestro, rimarrete
entusiasti dal gran numero di camei nel film, tra grandi stelle del
presente e del passato, allenatori e allenatrici, persino
commentatori. Non a caso, lo stesso Lebron James
ha preso parte alla produzione del film, probabilmente
assicurandosi di restituire ai fan un ritratto veritiero di questa
specifica parte del mondo sportivo. Lo stesso Sandler è un noto appassionato di basket e non
c’è dunque da stupirsi della facilità con cui si inserisce nello
schema narrativo, impreziosendolo con un linguaggio del corpo
scattante e astuto, in poche parole “da allenatore”.
In un film che si prefigge di
parlare della vita stessa attraverso la metafora del gioco
sportivo, è doveroso riconoscere l’energia con cui
Hustle incorpora nel proprio schema narrativo
l’eredità della Mamba Mentality, termine coniato
dal compianto Kobe Bryant, che esplicita una
maniera di affrontare gli ostacoli, sia nello sport che nella vita,
con il duro lavoro e un atteggiamento risolutivo. E’ così che tanto
Stan quanto Bo cercano di capire
in che modo approcciarsi l’un l’altro, innanzittutto: la loro
comunicazione parte da emisferi completamente diversi, due codici
che non riescono ad intersecarsi, bensì rimangono sulla linea tra
l’accoglienza e la chiusura tipica di ogni rapporto
allenatore-pupillo.
Nelle sue due ore di durata, il
campionato di Hustle viene vinto dunque dal
prezioso rapporto tra allenatore e allievo. Mentre
Stanley si impegna per far sì che
Bo creda in se stesso, Bo lotta
per riuscirci davvero e mantenere salda la fiducia nella vita che
gli è stata promessa. Per quanto questi due personaggi abbiano
bisogno l’uno dell’altro in termini di successo professionale e
reciproco beneficio, è nell’empatizzare con le difficoltà
dell’altro che danno maggior significato al percorso che stanno
portando avanti. Questi archi emotivi, scritti con cura, superano
alcune cadute momentanee nella narrazione.
I diamanti grezzi del basket
Hustle tocca anche
vari aspetti dell’industria del basket nel suo complesso; vi sono
osservazioni puntuali sugli aspetti commerciali dell’industria,
sulle politiche a volte troppo sporche e sull’atteggiamento ostile
mantenuto nei confronti delle squadre avversarie. Jeremiah
Zagar non si preoccupa troppo di mettere a punto le basi
dei tecnicismi: la sua narrazione non ha una precisione o
un’esattezza da macchina, e capita che la presa sembri allentarsi.
Tuttavia, sono proprio queste imperfezioni lungo il percorso a
rendere Hustle davvero attraente e fruibile, con
la buona dose di sentimentalismo e populismo che affascinerà il
pubblico sportivo.
Hustle funziona al
meglio quando esce dai cliché di auto-miglioramento e si avvicina
alla commedia nera sabotando il suo stesso discorso: “Le storie
di redenzione vendono. -Sì, ma alcuni non ce la fanno mai“,
dice Sugerman con un tono di accettazione così
carico di realismo da fungere da sublimazione per tutte quelle
migliaia di ragazzi che non ce la faranno, qualunque cosa facciano,
e per quanto si impegnino.
Hernangómez dà
inoltre al suo personaggio la giusta aura di pacatezza allegra ma
instabile, che può diventare aggressiva alla minima provocazione.
Una sorta di Rocky anestetizzato che funziona bene
soprattutto grazie alla presenza di Sandler, colui che conferisce al film le
migliori sfumature grigie, spogliandolo del tipico ottimismo new
age per dare una visione non sentimentale del dietro le quinte del
basket. Il mondo della pallacanestro non è un luogo idealizzato, ci
conferma Hustle. E’ un luogo pieno di
miseria, di competizione e di lobby, dove sono rimasti solo i
migliori: i diamanti grezzi che, con un
ottimo allenatore, potranno andare lontano.
In Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) ha mostrato come gli
eroi possono cambiare natura e passare al lato oscuro. Corrotta
dal Darkhold, Wanda ha compiuto azioni terribili
e fatto strage di eroi – chi ha visto il film difficilmente
dimenticherà la carneficina che ha colpito gli
Illuminati. D’altronde, ognuno ha un lato oscuro e i
supereroi MCU non fanno
eccezione. Vediamo quali sono i ”buoni” del franchise che, in
accordo anche con la loro storia nei fumetti, hanno in futuro
potrebbero cambiare natura.
Deadpool
Deadpool è un eroe ma è parecchio spietato. Nei suoi
film non ha mai avuto problemi ad uccidere brutalmente i nemici.
Nella lista delle prossime uscite MCU c’è anche Deadpool
3: il film sarà il primo vietato ai minori di 17 anni
(rated R). Sarà questa l’occasione giusta per
vedere il lato oscuro dell’eroe? D’altronde, nei fumetti esiste già
una storyline in cui Deadpool diventa cattivo.
”Deadpool uccide l’universo Marvel” potrebbe essere
l’ispirazione per il prossimo film…
Druig
Druig (Berry
Keoghan) è un membro degli Eterni che,
disprezzato dalla sua famiglia, usa il suo potere di controllo
delle menti per guidare una piccola civiltà e sfuggire alla guerra.
Druig è scorbutico e maleducato ma, in ogni caso, è un
personaggio buono dell’MCU. Va detto però che
l’abilità di controllare la mente altrui è solitamente associata ai
personaggi malvagi che vogliono sopraffare gli altri. Questo
aspetto rende i poteri di Druig un’arma a doppio taglio: e
se l’eroe decidesse di usarli contro i Vendicatori?
Namor
Namor il Sub-Mariner, uno dei primi personaggi mai
creati dalla Marvel, era inizialmente un nemico dei
Fantastici Quattro. Solo successivamente è diventato un
eroe: lo abbiamo visto nel team degli X-Men e recentemente
come membro degli Illuminati in
Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
Namor si muove quindi con agilità tra il bene e il male.
Non a caso, gira voce che il personaggio tornerà ad avere un ruolo
da leader e antagonista in Balck Panther: Wakanda
Forever.
Starfox
Starfox è un membro degli Eterni e
dei Vendicatori. È fratello di Thanos e
nei fumetti si è dimostrato un eroe aiutando i Vendicatori a fermare il Titano
Pazzo.Starfox possiede i poteri cosmici del
volo, della super forza e della telecinesi, ma la sua forza
maggiore è la capacità di manipolare le emozioni e stimolare i
centri del piacere delle menti altrui. Grazie a questa abilità, è
in grado di provocare sensazioni come l’euforia, ma anche l’amore
cieco e l’attrazione sessuale.
La forza di Starfox, se mal
indirizzata, può essere davvero corrompente. Nei fumetti,
l’eroe ha già abusato del suo potere, usandolo su
She-Hulk. Chissà come si comporterà in futuro lo
Starfox diHarry
Styles nell’MCU…
Inumani
Gli Inumani sono un gruppo
di eroi superpotenti che hanno ottenuto il loro potere
dalle Nebbie Terrigene. La fonte della loro forza
dota i personaggi di abilità paragonabili a quelle degli
Eterni, ma può anche causare mutazioni fisiche e danni
genetici.
Con la comparsa di Black Bolt in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, si
apre per gli Inumani la possibilità di apparire
nell’MCU.
In realtà, essi sono già apparsi in una serie
televisiva che però non è piaciuta ai fan. Diventare cattivi
potrebbe essere un reboot per i personaggi. Per fare ciò,
il franchise potrebbe adattare la serie a fumetti Inumani Vs X-Men…
Mister Fantastic
Su Terra-838, Mister
Fantastic si è comportato come un eroe pronto a combattere
l’ex eroina Scarlet Witch. Tuttavia, non è detto che la
versione di Reed Richards su Terra-616
non possa mostrare un lato malvagio.
Proprio come Tony Stark
e Dottor Strange, anche Reed Richards spesso
lascia che il suo ego prevalga sul lato eroico e lo porti a mettere
a rischio la sua famiglia e il suo mondo. Il personaggio potrebbe
quindi portare avanti l’eredità degli eroi che
nell’MCU creano i propri cattivi.
Hulk
Il mostro verde gigante e arrabbiato
è temuto da tutti a causa della sua forza illimitata. Hulk di base è un eroe, ma può diventare un
cattivo utilizzando incarnazioni come
Hulk Diavolo, Hulk Grigio o
Maestro Hulk.
Molti fan si sono lamentati del
fatto che nell’MCU vengano
mostrate più la rabbia e la ferocia che l’intelletto di
Bruce. Se il franchise continuerà su questa linea,
Hulk potrebbe diventare una nuova minaccia
mondiale.
Daredevil
Il vigilante Daredevil
porta avanti due battaglie contemporaneamente: una lotta per la
giustizia e una lotta interiore. Nei fumetti, la morale di
Daredevil entra in crisi quando viene posseduto dal
demone adorato da La Mano.
L’organizzazione criminale La Mano ha dimostrato più
volte di essere in grado di trasformare gli eroi in criminali. Se
anche nell’MCUMatt Murdock si unisce
alla Mano e rinuncia al dovere morale di fare la cosa
giusta, i Vendicatori potrebbero avere un nuovo cattivo da
affrontare.
Moon Knight
Dopo aver visto l’eroe in azione
nella serie Disney+,
sappiamo che Moon Knight è un personaggio ricco di
sfaccettature. Le due personalità dietro al guerriero, Steven
Grant e Marc Spector, sono molto diverse tra loro:
Steven è meno connotato, mentre Marc porta in
Moon Knight la sua violenza con poca esitazione.
Inoltre, l’eroe è guidato da Khonshu, una divinità
tutt’altro che pacifica. Finché il dio della vendetta e della
luna ha il controllo di Moon Knight, il destino dell’eroe
nell’MCU è incerto e potrebbe facilmente prendere
una piega oscura.
D’altronde, nei
fumetti Moon Knight è già stato un nemico in
Avengers Vol.8 33-38: in questa storia è andato
contro gli eroi protagonisti per aiutare Khonshu a
combattere Mefisto.
Franklin Richards
Franklin Richards è il
figlio di Mr. Fantastic e della Donna Invisibile
ed è uno dei più potenti mutanti omega esistenti. Franklin
può apparire in forma astrale, percepire eventi futuri e
rimodellare la realtà. Franklin Richards è già presente
nell’MCU, nel mondo di mutanti
su Terra-838 visto in Doctor Strange nel Multiverso della
Follia.
I suoi poteri non sono poi così
diversi da quelli della persona che ha portato via suo padre
nell’MCU: la Strega Scarlatta. I genitori
scienziati e la capacità di deformare la realtà permetterebbero
facilmente a Franklin di agire come Wanda.
Il ragazzo potrebbe viaggiare nell’universo per vendicare la
persona che ha ucciso suo padre. In effetti, nei fumetti esiste una
connessione tra Franklin e il criminale di WandaVisionAgatha
Harkness. Questo legame potrebbe creare un modo per
fare arrivare il mutante su Terra-616, dove
potrebbe sfogare la sua rabbia e il suo dolore sugli eroi che
appartengono al pianeta natale di Scarlet.
La Universal Pictures ha diffuso il
nuovo trailer di Il Gatto con gli
Stivali 2: L’ultimo Desiderio, il tanto atteso seguito
del
film campione d’incassi nel 2011 e nominato agli Oscar, è
diretto daJoel Crawford e
prodotto da Mark Swift, lo stesso team creativo dietro all’enorme
successo de “I Croods 2: Una Nuova Era” di DreamWorks Animation. Il
produttore esecutivo del film è Chris Meledandri, fondatore e CEO
di Illumination.
A dicembre, il vostro intenditore
di leche preferito, il più spavaldo e impavido felino è
pronto a tornare. Per la prima volta dopo dieci anni,
DreamWorks Animation presenta un nuovo capitolo
dalle favole di Shrek in cui l’audace fuorilegge,
il Gatto con gli Stivali, pagherà un prezzo alto
per la sua famigerata passione per il pericolo e la noncuranza per
la sicurezza. Nonostante abbia perso il conto lungo la strada, il
Gatto ha bruciato otto delle sue nove vite. Per riaverle si
imbarcherà in un’impresa colossale.
Nella versione originale, il
candidato all’Oscar Antonio Banderas torna a dar voce al famoso
Gatto accompagnandolo in un viaggio epico alla ricerca della
leggendaria Stella dei Desideri nella Foresta Nera per
riappropriarsi delle vite perdute. Avendo una sola vita a
disposizione, il Gatto sarà costretto a chiedere aiuto alla sua ex
partner e nemesi: l’affascinante Kitty “Zampe di Velluto” (la
candidata all’Oscar Salma Hayek).
Nella loro impresa, il Gatto e
Kitty saranno aiutati – contro ogni buon senso – da un malconcio,
loquace e gioioso randagio, di nome Perro (Harvey Guillén, “Vita da
vampiro – What We Do in the Shadows”). Insieme, il nostro trio di
eroi dovrà rimanere un passo avanti rispetto a Riccioli D’oro (il
candidato all’Oscar Florence Pugh, “Black Widow”)
e alla Famiglia Criminale dei tre Orsi, composta da “Big” Jack
Horner (il vincitore agli Emmy John Mulaney, “Big Mouth”), e dal
terrificante cacciatore di taglie, il Grande Lupo Cattivo (Wagner
Moura, “Narcos”).
Il Gatto con gli
Stivali 2: L’ultimo Desiderio ha nel cast la
vincitrice di un Oscar Olivia Colman, Ray Winstone
(Black Widow), Samson Kayo (Sliced), il candidato
agli Emmy Anthony Mendez (Jane the Virgin) e la
candidata ai Tony Awards Da’Vine Joy Randolph
(Trolls: World Tour).
Il Gatto con gli
Stivali 2: L’ultimo Desiderio, il tanto atteso seguito
del film campione d’incassi nel 2011 e nominato agli Oscar, è
diretto daJoel Crawford e
prodotto da Mark Swift, lo stesso team creativo dietro all’enorme
successo de “I Croods 2: Una Nuova Era” di DreamWorks Animation. Il
produttore esecutivo del film è Chris Meledandri, fondatore e CEO
di Illumination.
Il personaggio del Gatto con gli
stivali è apparso per la prima volta nel 2004 nel film nominato
agli Oscar Shrek 2 e immediatamente il pubblico di tutto il mondo
lo ha amato. Il Gatto inoltre, è stato co-protagonista di altri due
sequel di Shrek prima del suo film da protagonista, comparendo
anche in diversi video di animazione e serie TV DreamWorks. I film
di “Shrek” e de “Il Gatto con gli Stivali” hanno incassato
complessivamente più di 3,5 miliardi di dollari nel mondo.
È stato annunciato che
i Marvel Studios prevedono
l’arrivo di un film sui Thunderbolts,
un gruppo di personaggi già amati dai fan dei fumetti. Prima
della
notizia ufficiale, i fan avevano già intuito l’arrivo di questi
supereroi nell’MCU, in
parte anche grazie alla forte presenza nel franchise di Bucky
Barnes/Winter Soldier. Per molti,
Bucky meriterebbe un ruolo di maggiore leadership di
quello che gli è stato dato finora. Inoltre, i nuovi personaggi
moralmente grigi, il tono più scuro della Marvel nella Fase 3 e il
successo della controparte dei Thunderbolts,
la Suicide Squad, hanno fatto insospettire il
pubblico.
Il film MCUsarà probabilmente molto diverso dai
fumetti sui supereroi. Un bel po’ di materiale è già stato
assemblato nell’MCU per preparare
l’arrivo del personaggio. Ecco tutto quello che sappiamo – finora –
sul primo film dei Thunderbolts della
Marvel. I
dettagli rimangono ancora un mistero, ma qualche informazione è
comunque già trapelata. Prima di tutto, sappiamo che il regista
sarà Jake Schreier…
Chi sono i
Thunderbolts?
Nei fumetti, i Thunderbolts sono
un gruppo di ex criminali riformati. La squadra originale viene
fondata dal Barone Zemo dopo che i Vendicatori vengono
uccisi. Nessuno sa che Zemo dà orgine al team per ricreare
segretamente i Signori del Male. Tuttavia, con il passare
del tempo, i Thunderbolts iniziano
ad apprezzare l’essere visti come eroi e il fare del bene.
Finiscono quindi per rovesciare Zemo come loro leader.
Nei fumetti, la composizione e la
leadership dei Thunderbolts sono
cambiate significativamente nel corso degli anni: vari membri si
sono uniti alla squadra e altrettanti se ne sono andati. Tuttavia,
una cosa è sempre rimasta costante: il team è decisamente più
grigio e moralmente oscuro di quello dei Vendicatori.
Il cast
Come abbiamo appena detto, nei
fumetti vari personaggi Marvel hanno preso
parte al team dei Thunderbolts.
Tra questi, ci sono alcuni eroi presenti anche
nell’MCU che hanno tutto il potenziale per
apparire nel film. La lista include i
personaggi che hanno guidato la squadra: Bucky
Barnes/Winter
Soldier (Sebastian
Stan), Baron Zemo (Daniel
Brühl), Clint Barton/Hawkeye
(Jeremy
Renner), Luke
Cage (Mike Colter), Wilson
Fisk/Kingpin
(Vincent
D’Onofrio), Norman Osborn/Green Goblin
(Willem Dafoe). L’unico leader presente nei
fumetti che probabilmente non apparirà è Thaddeus “Thunderbolt”
Ross/ Hulk Rosso, dal momento che il suo attore,
William Hurt, è morto.
Altri possibili membri sono la
Contessa Val (Julia
Louis-Dreyfus), che potrebbe benissimo assumere il
ruolo di leader dei Thunderbolts,
Yelena Belova (Florence Pugh), John
Walker/U.S. Agent (Wyatt
Russell), Emil Blonsky/Abomination
(Tim Roth), Jack Duquesne/Swordsman
(Tony Dalton), Trish Walker/Hellcat
(Rachael Taylor) e Ava/Ghost (Hannah
John-Kamen).
La storia alla base del film sui
Thunderbolts
Al momento, i dettagli della trama
del film sui Thunderbolts sono
tenuti ben nascosti e non è chiaro se ci sia già uno script.
Tuttavia, ci sono molti motivi per cui l’MCU
dovrebbe basarsi sulla storia d’origine della squadra nei
fumetti. A dire il vero però, visto il
ruolo assunto da Contessa Val e
da Zemonell’MCU, è
più probabile che la Marvel rinuncerà a raccontare
le origini del team di criminali e mostrerà la squadra come un
gruppo di antieroi e di eroi caduti in disgrazia. Cosa potrebbero
affrontare i Thunderbolts nel
film non è dato sapersi, ma non sarebbe una sorpresa vedere la
storia d’origine dei personaggi successivamente spiegata in uno
show Disney+.
La possibile data d’uscita del
film
Per ora l”unico dato certo
che abbiamo sul film dei Thunderbolts è
il nome del regista che lo dirigerà e quello dello sceneggiatore.
La camera di Jake Schreier si unirà alla mano
dell’autore di Black Widow, Eric Pearson.
Manca ancora molto all’uscita del film. Tuttavia, si dice che sarà
girato la prossima estate, il che significa che una data d’uscita
probabile è da cercarsi nell’estate 2024.
D’altronde, la Marvel
ha già mappato tutto il calendario del 2023: l’anno seguente sembra
il più probabile per questo lungometraggio.
Presentato in concorso al 74° Festival di Cannes,
Casablanca Beats, del regista
franco-marocchino Nabil Ayouch, è un film pieno di
energia in cui un gruppo di ragazzi di un quartiere popolare di
Casablanca trovano la propria voce per esprimersi attraverso lo
studio e la pratica del rap e dell’hip-hop, guidati dall’ex rapper
Anas.
Travolgente e toccante, il film è
stato presentato al Med Film Festival in presenza del regista.
Ho un enorme rispetto per coloro
che dedicano la loro vita a trasmettere le proprie
conoscenze.
Nabil Ayouch
Casablanca
Beats, la trama
Anas, ex rapper, è impiegato in un
centro culturale in un quartiere popolare di Casablanca dove
incontra un gruppo di giovani musicisti. Incoraggiati dal loro
nuovo maestro, i giovani cercheranno di liberarsi dal peso delle
tradizioni per vivere la loro passione ed esprimersi attraverso la
cultura hip hop. Un travolgente coming-of-age che usa le barre del
rap al posto dei dialoghi.
Marx può aspettare di Marco
Bellocchio è il ‘Film dell’anno’ ai Nastri d’Argento
2022. Lo annunciano i Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI)
che consegneranno i premi a Roma, al Maxxi Museo nazionale delle
arti del XXI secolo lunedì prossimo, 20 Giugno.
Una decisione che
accoglie tra i titoli del più interessante ed emozionante cinema
dell’anno il personalissimo viaggio nella memoria familiare di un
autore che con questo film aggiunge alla nostalgia il racconto
dolente di un sentimento collettivo e, soprattutto, intimo.
L’elaborazione di
un gravissimo lutto diventa, infatti, nel film riflessione sulla
vita e la morte in un’indagine che affronta sentimenti irrisolti e
finalmente svelati con lucida sincerità di fronte ad un tragico
evento vissuto tra le mura della casa di famiglia e mai affrontato
insieme: il suicidio di Camillo, fratello gemello di Marco, morto
il 27 dicembre di un anno febbrile e di grandi cambiamenti come il
1968 .
“Marx può
aspettare lascia un segno speciale nella storia del
cinema di questo tempo che ha cambiato la nostra vita” spiega a
nome del Direttivo Nazionale SNGCI Laura Delli Colli, Presidente.
“Per questo lo abbiamo scelto tra i film, non chiudendolo, pur tra
le eccellenze, solo nel mondo e nella ‘categoria’ del più toccante
e lucido cinema del reale”.
Il film è una
produzione Kavac Film, Ibc Movie, Tender Stories con Rai Cinema, in
collaborazione con Fondazione Cineteca Bologna.
Realizzato in
collaborazione con Regione Lazio-Fondo per il Cinema e
l’audiovisivo, prodotto da Simone Gattoni e Beppe Caschetto,
coprodotto da Malcom Pagani e Moreno Zani, produttori esecutivi
Michel Merkt e Alessio Lazzareschi e distribuito da 01
Distribution. Selezionato in Cannes Première al Festival di Cannes
2021 che ha celebrato Marco Bellocchio con la Palma d’Oro
d’Onore.