Il Festival Internazionale
del Documentario Visioni dal Mondo, l’appuntamento annuale
con il cinema del reale, fondato e prodotto da Francesco Bizzarri,
conferma la settima edizione che si terrà da giovedì 16 a
domenica 19 settembre 2021.
“Il 2020 è stato un anno che ci
ha segnato – ha sottolineato Francesco
Bizzarri, fondatore e direttore di Visioni dal Mondo –
e che ci ha spinto a pensare a nuove idee, a nuovi formati, a
nuovi modi per raggiungere le persone, mantenendo alto l’interesse
e l’impatto culturale”. Una sfida che possiamo affermare di aver
superato nella sesta edizione con grande soddisfazione.
L’esperienza digitale, che ci ha permesso di raggiungere un
pubblico più ampio e diversificato, sarà mantenuta come ulteriore
mezzo anche nella prossima edizione che stiamo attualmente
pianificando con un programma ambizioso da condividere,
rincontrandoci di persona in sala come nella natura del nostro
Festival, Covid permettendo”.
Confermata anche per l’edizione
2021 la direzione artistica a Maurizio Nichetti
che ha sempre affiancato alla sua attività di autore
cinematografico, anche uno spiccato interesse per il cinema del
reale. “Non vediamo l’ora di ripartire” – ha commentato
Nichetti – “di tornare a incontrarci, presentare e discutere
nuove immagini dal mondo, resi più forti dall’esperienza digitale
fatta nell’ultima edizione. Nuovi amici da invitare a Milano, nella
speranza di poterci rivedere, finalmente, di persona“.
Visioni dal Mondo 2021, un
appuntamento atteso che, con un ricco programma di proiezioni di
film documentari nazionali e internazionali inseriti in un contesto
sociale attraverso eventi, masterclass e dibattiti crea nuovi spazi
di riflessione, dialogo e opinione su temi di fortissima
attualità.
Lynn è un’isola completamente nuova, è la nuova divisione di
Groenlandia che mette a disposizione l’esperienza
produttiva e il suo know how per promuovere e produrre
esclusivamente progetti con registe donne.
L’obiettivo è
quello di mettere le registe al centro dell’industria
cinematografica, senza preclusione di tono o genere, portando
avanti progetti di sviluppo diversificati che coinvolgano sia
giovani autrici, consolidando la tradizione di Groenlandia, sia registe più affermate.
“Sia
che si tratti di action, dramma o commedia, Groenlandia ha da
sempre l’ambizione di fare un cinema libero e creativo, all’insegna
dell’inclusività e della sperimentazione linguistica. È necessario
per questo impegnarsi in maniera concreta e specifica, supportando
con tutta la struttura le registe e il loro punto di vista, per
arricchire il sistema cinematografico. Il fatto che partner come
Rai Cinema e Amazon Studios abbiano supportato da subito il
progetto con passione aiuta il nostro percorso.” dichiara
Matteo Rovere.
La line up, coordinata da Fabia Fleri e
supervisionata da Alessia Polli e Eleonora Marangoni, è in continua
evoluzione, ed inaugura il suo percorso con la produzione di due
cortometraggi: Nato Ieri, diretto da Maria Sole
Tognazzi, in collaborazione con Fondazione Telethon e prodotto con
Rai Cinema e Capitan Didier, diretto da Margherita
Ferri, in collaborazione con Emergency.
Sono invece iniziate a dicembre le riprese di
due lungometraggi di Lynn: Blackout Love, opera
prima di Francesca Marino interpretata da Anna Foglietta, prodotto
con il supporto di Amazon Studios e Settembre,
diretto da Giulia Steigerwalt e interpretato da Barbara Ronchi,
Fabrizio Bentivoglio e Thony, prodotto con Rai Cinema. È inoltre in
fase di sviluppo la serie animata YU di Marta
Bencich.
Primo lungometraggio del quarantenne
Michael Siebert, conquista il pubblico e vince Miglior Film alla XX
edizione dei MIFF Awards, Vivi – dal tedesco Lebendig -, si è fatto
notare con un elenco notevole di premi già vinti a livello
internazionale e ha conquistato uno schermo nel programma virtuale
dei vincitori del Cavallo di Leonardo che per la prima volta ha
presentato il lungometraggio al pubblico italiano. Premiato con la
statuetta per la Recitazione Maschile (Wolfram Rupperti), con la
forza dei valori umani più puri e con un minimalismo vitale di
relazioni umane pregnanti di verità, ora Vivi lascia un’impronta
nell’albo d’oro 2020 del Cavallo di Leonardo Da Vinci.
La storia tocca nel profondo. Ruota
intorno ad un quesito che tutti siamo chiamati ad affrontare: il
nostro rapporto con l’idea di morte. Per i due protagonisti, però,
la questione diventa improvvisamente urgente: un tumore in fase
terminale li sta uccidendo entrambi. I due amanti sono allora
chiamati a rispondere ad una domanda ancora più scomoda, quella di
come affrontare gli ultimi giorni della loro vita.
Si amano da poco, e poco è il tempo
che a loro rimane. Questa fretta non intacca però il valore dei
loro ultimi momenti, che trascorrono nella tranquillità
dell’appartamento di lei. Sono momenti lenti, delicati, pieni, la
cui amarezza è stemperata dalla dolcezza di un amore paziente che
cresce con la stessa calma curiosa con cui crescono tutti gli
amori, anche quelli di chi pensa di avere tutta la vita
davanti.
Per questo Lebendig colpisce, con un
titolo che si traduce dal tedesco con l’aggettivo “vivi”, anche se
forse si dovrebbe parlare di “Lebend”: “vivente”. Più che lo stato
dell’essere in vita è qui infatti l’atto del vivere ad essere
celebrato, il participio presente di una condizione che si
esaurisce nell’attimo in cui la si esperisce, ma che proprio per
questa precarietà è così pura. Un inno alla vita che va goduta fino
a quando la si possiede, fino a quando si è participio
presente.
La serie in sviluppo da Netflix
basata sulla serie a fumetti di The
Sandman ha annunciato il cast principale.
Tom Sturridge è ufficialmente stato scelto per
interpretare Sogno, mentre gli altri membri del cast sono
Gwendoline Christie, Vivienne Acheampong, Boyd Holbrook,
Charles Dance, Asim Chaudhry e Sanjeev
Bhaskar.
La serie The
Sandman è basata sulla serie di fumetti “The
Sandman” creata per DC da Neil Gaiman. Segue le
persone e i luoghi colpiti da Morfeo (Sturridge), il re dei sogni,
mentre ripara gli errori cosmici e umani che ha commesso durante la
sua vasta esistenza.
Christie, meglio conosciuta dai fan
per i suoi ruoli in “Game of Thrones” e nella nuova trilogia di
film “Star
Wars”, interpreterà Lucifero, il sovrano dell’Inferno.
Acheampong, che recentemente è apparso in “The Witches” su HBO Max,
interpreterà Lucienne, capo bibliotecario e fidato guardiano del
regno di Sogno.
Sono cominciate oggi al CityLab971
di Roma le riprese di Credimi!, nato da una idea di Daniele
Moretti e prodotto dallo stesso Moretti e
Dream Film con Amanita Media, produzione esecutiva
di Lucia Lo Russo e Duilio Simonelli. Dream Film e Ilapalma hanno
vinto a Venezia il Premio Speciale della Giuria nel 2019 con il
documentario diretto da Franco Maresco dal titolo “La
mafia non è più quella di una volta”.
La regia è di Luna
Gualano, al suo secondo lungometraggio dopo l’exploit con
il film “Go
Home – A casa loro” del 2018, che dirigerà nel ruolo della
protagonista l’attrice Chiara Baschetti, affiancata dal giovane
esordiente Matteo Amici. La scenografia è di Renzo Bellanca,
mentre la fotografia è curata da Alfredo Betrò.
“Salvatore e Vittoria, madre e
figlio, affrontano il mondo e le sue difficoltà con l’aiuto di una
potente e invisibile alleata: la fantasia.” Questo l’incipit della
storia scritta da Jacopo Sonnino e Andrea Ciccolini che racconta il
modo in cui lo sguardo di un bambino si scontra con la valenza che
gli adulti danno al mondo reale: un luogo tangibile, ma anche
fantastico, popolato da persone comuni, eroi fuori dall’ordinario e
normali supereroi.
“Credimi! – Il film”, attraverso il
continuo contrasto tra i toni crudi e realistici della realtà e
quelli colorati e onirici della fantasia, squarcia il velo
sull’ipocrisia della nostra società e punta una luce di speranza
sull’oscurità che troppo spesso affligge l’essere umano. Con tocco
poetico e raffinato, il film vuole dar vita al lato più
“immaginario” che abbiamo e risvegliare il potere nascosto in
ognuno di noi.
Dopo essere stato presentato come
film di apertura della Sezione non competitiva “Notti Veneziane –
L’Isola degli Autori” alla selezione delle Giornate degli Autori
nell’ambito della 77a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
di Venezia, evento che ha avuto come ospite d’onore il noto regista
Oliver Stone che ha speso parole di elogio
per il film, Genoma Films annuncia che distribuirà a
partire dal 5 febbraio sulle principali piattaforme on
demand – ovvero Sky Prima fila, Amazon Prime Video, Apple TV, Infinity, Chili,
Rakuten, Google Play, CG entertainment, Vativision e
#iorestoinsala – il film di Antonio Pisu dal titolo
EST
– Dittatura Last Minute.
La nuova opera di Pisu, che fa
seguito al primo successo di critica e di pubblico ottenuto nel
2018 con la black comedy in costume Nobili Bugie, ha
già conquistato il plauso della critica e l’interesse
internazionale, vincendo diversi festival ed entrando nella rosa
dei possibili film candidati ai Golden Globe 2021 come Miglior
film in lingua originale.
EST
– Dittatura Last Minute è un originale road-movie
ambientato nel 1989 alla vigilia della caduta del muro, tratto da
una storia vera e girato tra il Cesenate e la Romania. Il film è
scritto e diretto da Antonio Pisu (che ritorna alla regia
dopo la sua opera prima Nobili Bugie) e prodotto da
Genoma Films diPaolo Rossi Pisu, e in collaborazione
con Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi, autori del libro
“Addio Ceausescu” da cui è tratta la sceneggiatura. La
storia nasce appunto da un’idea degli stessi Maurizio Paganelli e
Andrea Riceputi che nel 1989, giovani ventiquattrenni dal grande
entusiasmo, intrapresero con un amico il viaggio raccontato nel
film. Il ruolo del protagonista è affidato a Lodo Guenzi –
voce e chitarra de Lo Stato Sociale nonché diplomato all’accademia
di Arte Drammatica Nico Pepe – che con il film EST – Dittatura
Last Minute fa il suo esordio sul grande schermo. Al suo fianco
gli altri due attori esordienti Matteo Gatta e Jacopo
Costantini. Il film è stato realizzato con il sostegno della
Regione Emilia Romagna.
EST
– Dittatura Last Minuteè disponibile al noleggio a 7,99
euro a partire dal 5 febbraio su Sky Prima fila, Amazon Prime
Video, Apple TV, Infinity, Chili, Rakuten, Google Play, CG
entertainment, Vativision e #iorestoinsala.
Sarà disponibile dal 24
febbraio su Amazon Prime VideoAddio al
nubilato, una commedia tutta al femminile diretta da
Francesco Apolloni (La verità, vi prego,
sull’amore, Fate come noi) e tratta dall’omonima
pièce teatrale di grande successo. Al centro della vicenda, quattro
amiche alla vigilia di un matrimonio:
Laura Chiatti, Chiara Francini, Antonia Liskova e
Jun Ichikawa. Nel cast anche Antonia
Fotaras ed Emma Lió.
Addio al nubilato
è prodotto da Minerva Pictures con Rai
Cinema, in collaborazione con Amazon Prime Video, e sarà
disponibile a partire dal 24 febbraio su Amazon Prime
Video.
In Addio al nubilato
Cinque donne, amiche fin dai tempi del liceo, si danno appuntamento
per festeggiare l’addio al nubilato di una di loro. È la sposa ad
aver organizzato tutto, ma lei non c’è! La festeggiata, come in una
caccia al tesoro, lascia degli indizi che portano le quattro
damigelle ad attraversare la città, in una nottata rocambolesca che
termina proprio davanti il loro vecchio liceo. Della sposa, però,
continua a non esserci alcuna traccia… Cosa avrà riservato alle
amiche come ultima sorpresa?
Jared Leto ha parlato molto di Morbius nelle
sue interviste. Sebbene il film fosse originariamente previsto per
il 2020, adesso non arriverà nelle sale fino al 2022. I fan dei
fumetti hanno già abbassato le loro aspettative nei confronti dello
SPUMC, soprattutto dopo che Venom con
Tom Hardy si è concesso più di una libertà creativa rispetto al
materiale originale. Tuttavia, sembra che anche Leto stia tentando
di mitigare le aspettative per attorno al suo film.
“Morbius è come una pentola a
pressione”, ha detto Leto a
Variety dopo che gli è stato chiesto com’è stata l’esperienza
di realizzare un film Marvel. “Hai quest’orologio che
ticchetta. Sono film costosi. E così, tutte le decisioni e il tempo
per prendere quelle decisioni sono decisamente più accesi e quindi
può essere un po’ più stressante. Penso che sia più comune con
questi grandi film. Non inizi mai davvero con uno script che si
possa già definire un gioiello.”
“Inizi con una speranza, un
sogno e un’idea di qualcosa”, ha aggiunto. “E tutti
cercano di lavorare il più duramente possibile, in quel dato lasso
di tempo, per renderlo il migliore film possibile”. A voler
leggere tra le righe qui, sembra che Leto abbia confermato che si
sono stati alcuni problemi con la sceneggiatura di Morbius,
anche se le dichiarazioni dell’attore premio Oscar possono essere
interpretate in mille modi diversi, anche in base alla sua passata
esperienza con il genere grazie a Suicide
Squad.
Parlando invece con
Deadline, Leto ha utilizzato un altro tipo di tono per
discutere del film, sottolineando le sue speranze in merito
all’uscita in sala. “Spero che, alla fine del Covid, sarà come
una sorta di film perfetto, il film post-Covid che riporterà il
pubblico in sala e li farà divertire. Quindi, quando sarà
possibile, andiamo al cinema, divertiamoci e godiamoci un grande
film di Hollywood.”
Tutto quello che sappiamo su
Morbius
Jared Leto è il protagonista dello
spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione
alla Sony, Morbius.
Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico
che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un
siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le
qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.
Matt Smith, Tyrese
Gibson, Adria Arjona e Jared
Harris completano il cast del film, che uscirà
nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine
Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei
fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di
sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una
strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della
tradizione.
Da quando è stato annunciato che
Spider-Man 3 esplorerà il Multiverso della
Marvel, si sono letteralmente
sprecarti i nomi degli attori dei precedenti franchise dedicati
all’Uomo Ragno che dovrebbero fare ritorno nella terza avventura
cinematografica del simpatico arrampicamuri ambientata nel MCU.
Ad oggi, le uniche conferme
riguardano il ritorno di Jamie Foxx e di Alfred Molina, che torneranno ancora una volta
ad interpretare Electro e Doctor Octopus, visti rispettivamente in
The Amazing Spider-Man 2 di Marc Webb e Spider-Man 2 di Sam Raimi. Di recente
Dane DeHaan ha negato che tornerà a ricoprire il ruolo
di Green Goblin, mentre ancora nulla di confermato esiste in merito
ad altri eventuali attesi ritorni (su tutti, quelli di Tobey Maguire e Andrew Garfield, interpreti di Spider-Man nei
sopracitati franchise di Raimi e Webb).
Ora, è stata propria Zendaya, che in
Spider-Man 3 tornerà a vestire i panni di MJ, a
confermare che Alfred Molina sarà effettivamente nel film. Ospite
del celebre format “Actors on Actors” di
Variety (via
CBM) insieme alla collega Carey Mulligan, la star della serie
Eurphoria, in risposta ad un commento su Molina, ha
commentato: “Tra le altre cose, è davvero una persona carina e
gentile.”
Dal momento che Zendaya e Alfred Molina non hanno mai lavorato
insieme, le parole dell’attrice potrebbero essere la conferma che
Doc Ock e MJ condivideranno davvero lo schermo in Spider-Man 3. Tuttavia, anche se Doc Ock e la
fidanzatina di Peter Parker non dovessero avere scene insieme
all’interno del film, è comunque probabile che i due attori si
siano incontrati in qualche momento sul set.
Cosa sappiamo di Spider-Man
3?
Di Spider-Man
3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 –
si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella
secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga
dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il
personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce).
Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori
dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe
catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle
precedenti…
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter
Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave
all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film
dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato
tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di
restare nel MCU per
ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man
3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Dal 29 gennaio su
Sky e in streaming su NOW TV torna
Yellowstone 3, la terza stagione di Yellowstone,
l’epopea neo-western che racconta le storie di confine dei Dutton e
il loro viscerale legame con lo sterminato e ambitissimo ranch di
cui sono proprietari. Con extra, il programma
fedeltà di Sky, per i clienti Sky da più di 3 anni i primi episodi
della terza stagione sono già disponibili, in anteprima, on demand
nella sezione extra.
Scritta e diretta da Taylor
Sheridan, candidato all’Oscar per la sceneggiatura
diHell
or High Watere già dietro al successo
diSicarioe Soldado,
Yellowstone è
un avvincente dramma familiare che ha conquistato il pubblico e la
critica italiani e internazionali mettendo in scena un’America
inedita. Protagonista ancora una volta il premio Oscar Kevin Costner nei panni del cowboy John
Dutton.
Se la seconda stagione –
disponibile insieme alla prima on demand su Sky e in streaming su
NOW TV – terminava con un rapimento, anche in questa nuova
stagione, sempre incorniciata dai paesaggi mozzafiato del Montana,
alleanze in continuo mutamento, omicidi irrisolti, intrighi
politici e ferite ancora aperte cadenzeranno il ritmo della storia
con al centro un punto fermo: John Dutton, che farà di tutto per
proteggere il suo ranch lottando con ogni mezzo, lecito o meno,
contro chi vuole sottrarglielo – che si tratti di nativi americani,
di speculatori immobiliari vecchi e nuovi o del governo. Un mondo,
quello di Yellowstone,
dove la violenza è dominante e forse solo la famiglia, nonostante
contraddizioni e conflitti, sembra essere l’unica fonte di rifugio
e difesa.
New-entry di peso della nuova
stagione Josh Holloway, l’amatissimo Sawyer di
Lost, qui nei panni di Roarke Carter, un affascinante
gestore di fondi che ha grandi ambizioni in Montana. Nel cast
principale, ad affiancare Kevin Costner tornano Kelly Reilly, Luke Grimes e
Wes Bentley, interpreti di Beth, Kayce e Jamie
Dutton, i figli del patriarca.
Nei nuovi episodi anche
Kelsey Chow sempre nei panni della moglie di
Kayce, la nativa americana Monica Long, Cole
Hauser che torna a interpretare il braccio destro di John,
il fedele Rip Wheeler, caposquadra del ranch, e Gil
Birmingham che è ancora Thomas Rainwater, presidente in
carica delle tribù confederate di Broken Rock, leader dell’omonima
riserva indiana e fra i più temibili degli avversari dei
Dutton.
Jared Leto è uno degli attori della sua
generazione probabilmente più apprezzati, noto soprattutto per la
minuziosità con cui è solito valutare una sceneggiatura e, di
conseguenza, accettare un ruolo. Nel 2014, il cantante/attore è
stato premiato con l’Oscar al migliore attore non protagonista per
la sua interpretazione di Rayon in Dallas Buyers Club di Jean-Marc
Vallée.
Il film ricevette sei candidature
agli Oscar 2014 e, in quell’occasione, anche il protagonista del
film, Matthew McConaughey, riuscì a portare a casa
l’ambita statuetta, ovviamente nella categoria miglior attore
protagonista. Adesso, in una recente intervista con
James Corden (via
Comic Book), è stato proprio Leto a rivelare di aver perso la
statuetta da lui vinta e che, in realtà, per un lungo periodo di
tempo non era nemmeno a conoscenza dell’accaduto.
“Ho scoperto che è andato
perduto. Da circa tre anni”, ha spiegato l’attore. “Non lo
sapevo. Penso che in realtà nessuno volesse dirmelo. Ho cambiato
casa a Los Angeles e, quando ho traslocato, è magicamente
scomparso. Potrebbe essere da qualunque parte, anche perché
l’abbiamo cercato in lungo e in largo. Spero che sia in buone mani,
ma è da un pezzo che non lo vediamo. Ovviamente, non è quel tipo di
oggetto che butti nella spazzatura. Spero che qualcuno ne stia
avendo cura.”
L’ospitata da James Corden è
avvenuta a margine della promozione dell’ultimo film di Jared Leto, dal titolo Fino
all’ultimo indizio, un thriller poliziesco in cui
recita al fianco dei premi Oscar Denzel Washington
e Rami Malek. Il film uscirà nelle sale americane
e in contemporanea su HBO Max il 29 gennaio. Ricordiamo che tra i
prossimi progetti di Leto figura l’attesissimo cinecomic Morbius,
che proprio di recente è stato nuovamente posticipato a gennaio
2022.
Dopo oltre un decennio dalla sua
prima apparizione nel MCU, Natasha Romanoff avrà
finalmente il suo film da solista grazie a Black
Widow. Il film si immergerà nella storia e –
soprattutto – nel passato del personaggio, dal momento che sarà la
conclusione ufficiale dell’arco narrativo di Vedova Nera
nell’universo condiviso. Proprio per questo, il film dovrà
necessariamente rispondere a tutta una serie di domande riguardo
l’ex spia che, nel corso degli anni, non hanno mai trovato una
risposta. Ecco, secondo
Screen Rant, le 10 domanda a cui Black
Widow dovrà necessariamente fornire una risposta:
1Cosa è successo all’anima di Vedova
Nera?
Non
è così scontato che un film apparentemente “realistico” come
Black Widow si possa immergere nella parte mistica del
MCU. Tuttavia, questa potrebbe essere l’ultima volta che i
personaggi vedono Natasha, ponendo questa domanda in cima alla
lista a cui tutti vogliono una risposta.
È
morta su Vormir, non ai giorni nostri, ma nel 2014, in una linea
temporale alternativa. Ciò significa che la sua anima è altrove e
che nemmeno Hulk potrebbe riportarla indietro con le Gemme
dell’Infinito. Indipendentemente da ciò, i fan continueranno a
volere una risposta sulla questione fino a quando non sarà
Black Widow a cornirne ufficialmente (e definitivamente)
una.
Il regista Volfango De Biasi torna
dietro la macchina da presa con Crazy for Football – Matti
per il calcio per raccontare la storia di un gruppo di
pazienti psichiatrici che, insieme al loro psichiatra fuori dalle
regole, trovano nella passione per il calcio e per la maglia
azzurra una nuova forma di cura al dolore.
Questa favola è ispirata a una
storia vera, raccontata da Volfango De Biasi nel documentario
“Crazy for football”, vincitore del David Di Donatello nel 2016. Il
tv movie, prodotto da Rai Fiction e Mad Entertainment con il
supporto della FIGC, racconta lo sviluppo di quella prima
esperienza terapeutica e l’impresa di organizzare il primo mondiale
di calcio a cinque per pazienti affetti da disturbi psichiatrici:
dai provini per la formazione della squadra alla competizione sui
campi di calcio. Un film tv sul calcio che guarisce e sulla
guarigione del calcio, come gli eroi struggenti di questa avventura
sportiva e umana ci insegnano.
Crazy for Football – Matti
per il calcio è diretto da Volfango De Biasi, che firma
soggetto e sceneggiatura con Filippo Bologna, Tiziana
Martini e Francesco Trento. La fotografia è di Roberto
Forza. Nel cast
Sergio Castellitto interpreta lo psichiatra che guida
con coraggio i suoi pazienti oltre le barriere dell’ospedale e dei
farmaci. Al fianco del protagonista ci sono Antonia
Truppo, nel film sua preziosa assistente, e Max
Tortora, l’allenatore che con piglio pragmatico riesce a
dare ai ragazzi la motivazione e la forza per mettere in gioco la
loro vita. Lo psichiatra che invece non crede alla terapia basata
sul gioco del calcio, seguendo approcci terapeutici più
tradizionali, è interpretato da Massimo Ghini.
Le riprese si sono svolte a Roma per una durata di 6 settimane.
Il Tv movie è prodotto per la Mad Entertainment da Maria Carolina
Terzi, Luciano e Carlo Stella.
Volfango De Biasi
– Dopo la laurea in Lettere moderne alla Sapienza – Università di
Roma (tesi sugli archetipi junghiani nel cinema noir), studia
recitazione fra Parigi e Los Angeles. Inizia la propria carriera
nel mondo del cinema dirigendo un segmento del film a episodi
“Esercizi di stile”, del 1996, intitolato “Senza uscita”. Dopo aver
diretto alcuni cortometraggi, video musicali e documentari tra cui
“Matti per il calcio” nel 2004, nel 2007 dirige il film con Nicolas
Vaporidis e Cristiana Capotondi, “Come tu mi vuoi”. Nel 2008 scrive
e dirige il documentario “Solo amore”. Nel 2009, dirige nuovamente
Nicolas Vaporidis nel film “Iago”. Nel 2010 è sceneggiatore del
pluripremiato “Venti sigarette”. Nel 2012 scrive “Colpi di fulmine”
e nel 2013 “Colpi di fortuna” per la regia di Neri Parenti,
entrambi vincitori del Biglietto d’oro. Tra il 2014 e il 2016
scrive e dirige una trilogia natalizia: “Un Natale stupefacente”,
“Natale col boss”, candidato al Nastro d’argento per la migliore
commedia 2015 e “Natale a Londra – Dio salvi la Regina” tutti con
Lillo & Greg. Nel 2016 presenta alla Festa del Cinema di Roma
“Crazy for Football” e con lo stesso vince il David di Donatello e
la Menzione Speciale al Nastro d’argento per il miglior
documentario 2017. Nel 2018 scrive e dirige “Nessuno come noi”
tratto dal romanzo di Luca Bianchini. Nel 2019 scrive e dirige
“L’agenzia dei bugiardi” e nel 2020 dirige “Una famiglia
mostruosa”.
Nel 2004 De Biasi ha anche lavorato
come attore nel film “Movimenti” e nel 2016 nel mockumentary
“Grazie al Klaus”. Ha insegnato sceneggiatura presso l’università
La Sapienza e l’Istituto Europeo di Design.
I genitali di Visione sarebbero dovuti apparire in Avengers: Age of Ultron. Paul Bettany è stato parte del MCU sin dal suo inizio nel lontano
2008, prestando al sua voce all’I.A. di Tony Stark, Jarvis.
Tuttavia, nel 2015 ha debuttato ufficialmente nei panni
dell’androide sintezoide Visione, portato in vita grazie alla Gemma
della Mente. Da allora, è apparso in altri due film, Captain
America: Civil War e Avengers:
Infinity War, e adesso è il co-protagonista della serie
WandaVision
insieme alla Scarlet Witch di Elizabeth Olsen.
Tecnicamente, Visione è già morto in
Infinity
War, quando Thanos ha spietatamente strappato la Gemma
della Mente dalla testa dell’androide, lasciando una cavità nel suo
cranio e provocandone la morte. Proprio per questo, il suo
coinvolgimento in WandaVision
è uno dei più grandi misteri della serie Disney+. La coppia sta cercando di
vivere un’esistenza normale a Westview senza rivelare a nessuno la
loro natura di supereroi, cosa che costringe Visione a cambiare il
suo aspetto per sembrare un essere umano a tutti gli effetti.
Tuttavia, molto prima che sposasse Wanda e che insieme avessero due
figli, pare ci fosse un po’ di confusione riguardo a quale sarebbe
dovuto essere l’aspetto “anatomico” del personaggio in Age of
Ultron.
Parlando con Lights, Camera, Pod del
suo viaggio nel MCU dagli inizi fino ad oggi, Paul Bettany ha ricordato come Visione è stato
portato in vita in Avengers: Age of Ultron e come il regista
Joss Whedon voleva mostrare i genitali del
sintezoide. Alla fine, il regista ha cambiato idea dopo aver
realizzato quanto sarebbe stato strano “vederli” sullo schermo.
“So che Joss Whedon voleva a tutti i costi che Visione avesse
un pene”, ha spiegato Bettany. “E tutti – incluso Kevin
Feige – erano parecchio scettici. Ma Joss continuava a dire: ‘Deve
avere un pene! Voglio vedere le bozze di un pene!’. Quindi, da
qualche parte, ci sarà sicuramente qualche bozza sulla nascita di
Visione in cui l’androide ha effettivamente un pene. Alla fine,
però, Joss ha capito di essersi sbagliato e che non ne aveva
affatto bisogno.”
Nonostante il grande successo di
The Avengers, Joss Whedon e i Marvel Studios hanno avuto
non pochi dissapori durante la lavorazione di
Avengers: Age of Ultron. Il regista ha espresso
chiaramente le sue frustrazioni durante la produzione del sequel,
citando quanto Kevin Feige e il suo team volessero mettere a punto
dettagli che non avevano nulla a che fare con la storia del film.
In realtà, erano semplicemente più affini a progetti futuri,
inclusa la bizzarra visione di Thor che alla fine ha acquisito
maggiore senso grazie ad Infinity
War. A parte i genitali di Visione, Whedon ha
anche insistito su un design diverso per Ultron che alla fine Feige
ha scartato.
Ora che l’attore ha assunto il pieno
controllo del ruolo (ricordiamo che è attualmente impegnato con le
riprese di Spider-Man 3), molti fan sostengono che
Holland sia effettivamente la miglior iterazione di Peter
ParkSpider-Man: il “segreto” dell’interpretazione di Tom Holland è
nella fisicitàer mai apparsa al cinema. Ciò deriva principalmente
dalla sua capacità di catturare l’esuberanza e la relativa
innocenza del protagonista. Di recente, l’attore ha spiegato come
fa ad assicurarsi che Peter mantenga lo stesso comportamento – e
quindi appaia sempre allo stesso modo agli occhi del pubblico – in
diversi film.
Intervistato dal
Los Angeles Times in occasione della promozione del suo nuovo
film Cherry,Tom
Holland ha fatto luce su come riesce a
distinguersi tra le sue interpretazioni. L’attore ha citato la
fisicità come componente chiave del suo approccio, usando Peter
come esempio di come un certo tipo di movimento possa essere
utilizzato per trasmettere alcuni tratti caratteriali specifici.
“La fisicità per me è il modo più grande con cui cerco di
distinguere i personaggi che interpreto. Se guardi Peter Parker, è
parecchio frizzante e faccio questa cosa in cui lascio che le
braccia quasi si sciolgano. Gli dà questa fisicità giovanile, quasi
da bambino.”
Le osservazioni di Holland sono in
linea con uno dei principali motivi sul perché sia un otttimo
interprete di Spider-Man. Data la sua formazione come ginnasta e la
sua esperienza come ballerino, l’attore aggiunge un elemento non
verbale che diventa cruciale nel suo lavoro sull’arrampicamuri: gli
permette, infatti, di esprimere ciò che Peter sta provando non solo
attraverso le sue espressioni, ma anche attraverso una postura
apatica e movimenti nervosi delle mani.
Dato che Peter indossa spesso la sua
maschera e spesso cerca di nascondere come si sente davvero, questi
cambiamenti fisici apparentemente insignificanti possono invece
fare molto per migliorare la sua personalità. Ciò è evidente nella
memorabile scena di
Spider-Man: Homecoming in cui Peter è intrappolato
sotto le macerie. La disperazione e la resilienza dell’eroe possono
essere testimoniate nei movimenti leggeri ma precisi dell’attore
tanto quanto nelle sue parole.
Cosa sappiamo di Spider-Man 3?
Di Spider-Man
3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 –
si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella
secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga
dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il
personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce).
Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori
dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe
catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle
precedenti…
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter
Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave
all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film
dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato
tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di
restare nel MCU per
ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man
3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Michael B. Jordan sarebbe disposto a tornare
in Black
Panther 2. L’attore si è unito al MCU proprio grazie a Black
Panther del 2018, interpretando il villain del film, Erik
“Killmonger” Stevens, un esule wakandiano alleato di Ulysses
Klaue che vuole destituire T’Challa. Nonostante il ruolo da
cattivo, il pubblico ha accolto Killmonger in maniera positiva:
sono in molti, infatti, a considerarlo uno dei migliori cattivi del
MCU. Ecco perché molti sono rimasti delusi quando è morto alla fine
del film. Sebbene Jordan tornerà per doppiare Killmonger nella
serie animata
What If …?, al momento non ci sono piani per riportarlo
all’interno del sequel.
Attualmente, gran parte del progetto
Black
Panther 2 rimane avvolto nel mistero. La
scomparsa della star Chadwick Boseman nell’agosto dello scorso anno
ha lasciato nello sconforto sia i fan che i co-protagonisti del
primo film, con la Marvel che ha dovuto valutare attentamente come
procedere al meglio con Black Panther
2. Ad oggi, l’unica cosa cerrta è che Boseman non verrà
ricreato in CGI e che nessun altro attore interpreterà T’Challa.
Oltre a ciò, sappiamo anche che l’uscita di Black Panther
2 è prevista per luglio 2022, con gran parte del cast
di supporto del film originale che dovrebbe fare ritorno.
Resta da capire se anche Michael B. Jordan possa fare ritorno in
qualche modo; sicuramente, l’attore sarebbe ben felice di tornare
nei panni di Killmonger. Jordan ha recentemente parlato con
People e ha ammesso che sarebbe felice di interpretare
Killmonger ancora una volta e di rivisitare il mondo di Wakanda.
Jordan riconosce che la perdita di Boseman ha influenzato tutti
coloro che hanno lavorato al film, ma al tempo stesso sarebbe stato
felice di tornare dalla “famiglia” che sono stati in grado di
creare.
“Si tratta di qualcosa che mi
sta molto a cuore, per ovvie ragioni. È stato un anno veramente
difficile, perché ho perso una persona che mi era molto vicino.
Inoltre, per ciò che significava per quel franchise, è stato ancora
più devastante. Interpretare quel personaggio, essere parte di quel
mondo, lavorare con Ryan Coogler… mi hanno fatto davvero sentire
parte di una famiglia. Abbiamo davvero creato una famiglia quando
abbiamo girato il primo film. Ecco perché credo che tornare a far
parte di quel mondo sarà sempre qualcosa che valuterò.”
Black
Panther 2, che sarà ancora una volta scritto e diretto
da Ryan
Coogler, arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Di
recente è stato annunciato che l’attore Tenoch
Huerta è in trattative con i Marvel Studios per
interpretare il villain principale del sequel. Huerta è noto per il
ruolo di Rafale Caro Quintero nella serie Narcos:
Mexico; il prossimo anno sarà tra i protagonisti
di The Forever Purge, quinto e ultimo capitolo
del celebre franchise horror/distopico. Al momento i dettagli sul
personaggio che l’attore interpreterà nel sequel
di Black
Panther non sono stati svelati.
Il presidente dei Marvel Studios,
Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio
interpretato al compianto Chadwick
Boseman nel primo film, non verrà interpretato da
un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si
concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri
personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.
Letitia
Wright (Shuri), Angela
Bassett (Ramonda), Lupita
Nyong’o (Nakia), Danai
Gurira (Okoye), Winston
Duke (M’Baku) e Martin
Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei
rispettivi personaggi interpretati già nel primo film.
La produzione di The
Batman, l’atteso film di Matt Reeves
con Robert Pattinson nei panni del Cavaliere
Oscuro, dovrebbe ufficialmente terminare a marzo. Reeves è
subentrato nel progetto al posto di Ben Affleck: a causa di alcuni motivi
personali, l’attore e regista ha deciso di non dedicarsi più al
film sull’iconico eroe DC che avrebbe dovuto scrivere, dirigere,
interpretare e produrre. In seguito, Pattinson è stato ingaggiato
per assumere il ruolo del protagonista nel film, che secondo le
prime rivelazione dovrebbe raccontare del periodo successivo al
primo anno di Bruce Wayne in qualità di Batman, prima che
diventasse il principale vigilante della città di Gotham.
A questo punto, Pattinson diventerà
il principale Batman cinematografico della DC, anche se il film non
fa parte del DCEU (un po’ come accaduto con Joker di
Todd Phillips). Sia Affleck che Michael Keaton (interprete di Batman nei due
film diretti da Tim Burton tra la fine degli anni ’80 e l’inizio
degli anni ’90) tornano nei panni del Crociato di Gotham in
The Flash, che introdurrà ufficialmente il
Multiverso. La produzione di The
Batman è iniziata il 27 gennaio 2020, esattamente un
anno fa, ma è stata interrotta a marzo a causa della pandemia di
Coronavirus. La produzione è iniziata di nuovo alla fine
dell’estate, nel Regno Unito, ma è stata nuovamente interrotta
quando Pattinson è risultato positivo al Covid-19. Da allora, le
riprese del film sono continuate senza ulteriori problemi,
nonostante nel Regno Unito continui un rigoroso lockdown a causa
dell’aumento dei contagi.
Ora, un nuovo report di
Screen Daily afferma che la produzione di The
Batman è finalmente vicina alla conclusione.
Secondo la fonte, la Warner Bros. avrebbe confermato che le riprese
dell’attesissimo film termineranno entro marzo, quasi 14 mesi dopo
l’inizio della produzione. Questa tempistica dipenderà ovviamente
dall’andamento della produzione nel corso delle settimane a venire,
quindi dall’assenza di eventuali contagiati. Ad ogni modo,
considerato l’andamento generale, le possibilità che The
Batman riesca a rispettare le tempistiche stabilite
sono piuttosto alte. Ciò offrirà alla troupe un intero anno per
poter lavorare alla post-produzione del film prima dell’arrivo
della data di uscita ufficiale, attualmente fissata per il 4 marzo
2022.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Grazie alla fantascienza applicata
al cinema, l’essere umano ha modo di sperimentare realtà e mondi
appartenenti ancora ad un futuro non di sua competenza. Uno dei
temi ricorrenti, a riguardo, è il rapporto che l’uomo può
intraprendere con esseri ibridi, progettati e realizzati in maniera
artificiale. Sono numerosi i titoli che esplorano tale possibilità,
declinandola nei modi più variegati. Uno dei più brillanti esempi
recenti è quello rappresentato dal film Morgan, diretto nel 2016
dall’esordiente Luke Scott. Questi, come
suggerisce il nome, è il figlio del celebre Ridley Scott,
che figura qui nelle vesti di produttore.
Con questa sua opera prima, il neo
regista ha dato prova di possedere una visione sul genere
fantascientifico particolarmente affascinante. La sua fortuna è
stata anche quella di imbattersi nella sceneggiatura firmata da
Seth W. Owen, inserita all’ottavo posto nella
Black List delle migliori sceneggiature non ancora
prodotte. In seguito a tale riconoscimento, questa è stata notata
dalla 20th Century Fox, che ne ha acquisito i diritti. A quel
punto, Scott ha avuto modo di dar vita al suo primo lungometraggio,
puntando molto su un’atmosfera particolarmente cupa e minacciosa,
che conferisce un carattere non indifferente al film.
Nonostante ciò, Morgan è
passato quasi inosservato al momento della sua uscita. A distanza
di qualche anno, risulta però essere un film da recuperare
necessariamente, sia per il modo in cui si affronta la storia
quanto per scoprire ulteriormente le capacità registiche di Scott.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Morgan: la trama del film
Il film racconta del prototipo
di ibrido umano L9, chiamato Morgan, il quale però
presenta dei non indifferenti difetti. Sebbene il nuovo modello sia
stato creato per provare e mostrare sentimenti umani, l’emotività
di Morgan è troppo sviluppata e rappresenta un grave rischio. A
seguito dell’aggressione ai danni della dottoressa Kathy
Grieff, l’impassibile Lea Wathers si reca
sul posto con il compito di valutare il progetto. Mentre la Grieff
accusa Lea di essere responsabile dell’ira di Morgan, la dottoressa
comportamentista Amy Menser promette alla
ragazzina ibrido che l’avrebbe portata in gita al lago per calmare
il suo stato d’animo. Morgan, infatti, si mostra molto pentita del
suo gesto e prova un sincero affetto per Kathy e per Amy.
Quando il dottor Alan
Shapiro, incaricato di effettuare un test di valutazione
su Morgan, mette però fortemente sotto pressione la giovane, questa
esplode nuovamente in un attacco di ira. Persuasa dal fallimento
del progetto, Lea ordina la soppressione di Morgan. Sentendosi
tradita, la ragazza cercherà da subito una spietata vendetta.
Sfuggita al controllo dei suoi padrone, questa diventerà in breve
un pericolo per quanti si trovano nelle sue vicinanze. Dotata di
una forza sovrumana, Morgan è infatti una vera e propria arma di
morte. Per la Wathers catturarla potrebbe dunque rivelarsi molto
più complesso del previsto.
Morgan: il cast del film
Uno degli elementi di maggior forza
del film è il suo cast, composto da grandi attori di Hollywood e
giovani interpreti dal promettente talento. Tra questi ultimi
rientra l’attrice Anya
Taylor-Joy, oggi celebre grazie alla miniserie La
regina di scacchi. All’epoca delle riprese questa aveva
all’attivo solo un film da protagonista, ovvero The Witch.
Con Morgan ebbe così modo di dare ulteriormente prova
della propria grande presenza scenica. Per prepararsi al ruolo,
l’attrice dovette però sottoporsi ad una radicale trasformazione
fisica ed estetica, che l’ha resa quasi irriconoscibile. Accanto a
lei, nei pani della dottoressa Amy Menser vi è invece l’attrice
Rose
Leslie.
L’attore Paul Giamatti è
invece presente nei panni del dottor Alan Shapiro, mentre la
candidata all’Oscar Jennifer Jason Leigh è la
dottoressa Kathy Grieff. Boyd Holbrook, è il
nutrizionista Skip Vronsky, mentre Toby Jones dà
volto al dottor Simon Ziegler. L’attore Brian Cox è
invece presente nei panni di Jim Bryce, un ruolo particolarmente
simile a quello da lui interpretato nel film X-Men 2. Ad
interpretare l’agente Lee Weathers vi è invece l’attrice Kate Mara.
Questa è stata scelta per la sua somiglianza con la Taylor-Joy. Le
due attrici, infatti, hanno lavorato a stretto contatto, giocando
sull’ambiguità che lega i loro due personaggi. Per prepararsi al
ruolo, Mara ha inoltre dovuto sottoporsi ad un lungo allenamento
fisico, al fine di poter interpretare personalmente molte delle
scene più complesse del film
Morgan: il trailer e dove vedere
il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Morgan grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo,
una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare
il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà
così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 27 gennaio alle ore
21:20 sul canale Rai 4.
Il Festival di Cannes
2021 ha confermato le nuove date per l’evento di
quest’anno che è stato nuovamente posticipato a causa della
pandemia. La decisione ha visto coinvolto il consiglio plenario del
festival che, lo ricordiamo, lo scorso anno ha dovuto rinunciare
del tutto all’edizione.
Le date iniziali del festival, 11-22
maggio, non sono sembrate proponibili, visto che la Francia è
sull’orlo di un nuovo lockdown per cercare di arginare la
diffusione del COVID-19 e di nuove varianti del virus. Adesso, il
Festival di Cannes 2021 si svolgerà dal 6
al 17 luglio.
Il festival dedicato al cinema si
dovrebbe svolgere dopo il Cannes Lions, ovvero l’evento dedicato
alla pubblicità e al mercato, che invece si svolgerà tra il 21 e il
25 giugno. Speriamo questa volta che la pandemia sia clemente e
che, per il prossimo luglio, sia soltanto un brutto ricordo.
La XXX edizione di NOIR IN FESTIVAL
si svolgerà dall’8 al 12 marzo con una maratona speciale di
pre-apertura nella giornata di domenica 7 marzo. Il programma
completo del più celebre festival di genere in Italia verrà
annunciato dalla direzione (Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni
Canova per l’Università IULM di Milano) tra un mese, ma le attività
e i festeggiamenti per il trentennale sono già cominciati alla fine
dello scorso dicembre con la presentazione dei finalisti del Premio
Giorgio Scerbanenco che per il 2020 ha visto vincitore Tullio
Avoledo con il romanzo Nero come la
notte (Editore Marsilio).
Dopo una carrellata di incontri con alcuni “campioni” della
narrativa italiana di genere, sarà la volta, durante il mese di
febbraio, della presentazione dei sei finalisti del Premio Claudio
Caligari per il miglior film italiano di genere dell’anno 2020,
promosso da Noir in Festival insieme a IULM.
“Siamo però orgogliosi”, dicono Giorgio Gosetti e
Marina Fabbri, “di anticipare già oggi due degli
appuntamenti imperdibili dell’edizione di marzo. Saranno con noi
due maestri del cinema del mistero come Kiyoshi
Kurosawa (vincitore del Leone d’argento alla scorsa
Mostra del Cinema di Venezia) e Brian Yuzna,
vincitore del Premio Luca Svizzeretto per il miglior “maverick” del
genere. Li vogliamo celebrare come due formidabili “irregolari” del
cinema mondiale che hanno esteso i confini del noir oltre la
tradizione classica, ai confini dell’horror. L’uno fin dal 1997 con
un capolavoro come Cure, l’altro celebre per la sua
collaborazione con Stuart Gordon e poi talento multiforme come
regista, produttore, scopritore di talenti tra America, Spagna,
Indonesia tra gli anni ’90 e gli anni 2000”.
Per tutto il mese di febbraio sui canali social di Noir In
Festival si vedranno poi gli “auguri” per il Trentennale inviatici
da amici, scrittori, registi e sceneggiatori che in questi anni
hanno accompagnato la crescita del Festival facendone un punto di
riferimento per gli amanti del noir in tutto il mondo. Seguiteci
per scoprirli tutti!
Deadline ha diffuso la prima immagine di Kristen Stewart nei panni di Lady Diana nel
biopic sulla principessa del Galles che si intitolerà Spencer
e sarà diretto da Pablo Larraìn. Ecco
l’immagine:
Spencer
sarà ambientato nell’arco di un fine settimana, e racconterà il
momento in cui Lady D. decise che il suo
matrimonio con il principe Carlo era finito e sarà sicuramente
destinato a far discutere, come accade ogni volta che il cinema
racconta la storia della “principessa triste”. In merito al film,
Larraìn ha dichiarato:
“Siamo
tutti cresciuti, almeno la mia generazione, sapendo cosa fosse una
fiaba. In genere, il principe arriva e trova la principessa, la
invita a diventare la sua moglie e poi lei diventa regina. Questa è
una fiaba. Quando qualcuno però decide di non essere regina, e dice
che preferisce andarsene ed essere se stessa, prende una decisione
molto importante, e la fiaba si capovolge. Sono sempre rimasto
impressionato da decisioni così, pensando anche a quanto deve
essere difficile. Questo è il cuore del film. Come e
perché decidi di farlo? È una storia universale che può toccare
milioni e milioni di persone, e noi vogliamo fare questo. Vogliamo
fare un film che possa andare a fondo, connettersi con il pubblico
di tutto il mondo che prova interesse verso una vita tanto
affascinante.”
Pablo Larraìn ha
presentato nel
2019 al Festival di Venezia il suo ultimo film, Ema, con una straordinaria protagonista
femminile (interpretata da Mariana DI Girolamo) e sempre a Venezia,
due anni prima, aveva portato Jackie, in cui raccontava un pezzo della vita
di Jackie Kennedy/Natalie
Portman.
Kristen Stewart è invece reduce dal flop di
Charlie’s Angels, diretto da Elizabeth Banks e finito direttamente in VOD
qui in Italia. Insieme a Stewart, nel cast di Spencer sono stati
confermati Timothy Spall (Mr.
Turner), Sally Hawkins (The Shape of
Water) e Sean Harris (Mission: Impossible –
Fallout).
Nell’appena pubblicato nuovo promo
della stagione, realizzato da Sky Creative Agency Italia, non solo
le immagini già edite del meglio delle serie tv in arrivo, ma anche
in anteprima le immagini di alcuni tra i titoli
Sky Original più attesi: la stagione finale di Gomorra 5 –
LA SERIE, produzione TV dei record prodotta da Sky con
Cattleya e appena approdata su HBO Max negli Stati Uniti; per la
prima volta le immagini di DOMINA con
Kasia Smutniak nei panni (e con gli abiti firmati
dal premio Oscar Gabriella Pescucci) di Livia Drusilla in una
grande coproduzione internazionale in costume in arrivo
prossimamente; il promo svela alcune scene inedite di
SPERAVO DE MORÌ PRIMA, il dramedy sugli ultimi due
anni di carriera di Francesco Totti realizzato con Wildside e Capri
Entertainment, in arrivo a marzo; la prima serie TV Sky Original a
tema sci-fi, INTERGALACTIC,
di cui nel promo vengono mostrate alcune scene mai viste prima.
E ancora le suggestive immagini di
ANNA, la serie di Niccolò Ammaniti che torna alla
regia di un prodotto per la TV dopo il successo de Il
Miracolo;HAUSEN, produzione Sky tedesca, un
horror su un complesso residenziale maledetto in arrivo a febbraio;
BRITANNIA, che tornerà entro l’anno con la terza
stagione.
Una selezione variegata e in grado
di assecondare i gusti più diversi, che passa anche per le nuove
stagioni dei titoli più premiati e amati dal pubblico degli ultimi
anni, come SUCCESSION ed
EUPHORIA, gioielli HBO i cui episodi già andati in
onda sono disponibili On Demand su Sky e in streaming su NOW TV e
di cui nel corso del 2021 arriveranno rispettivamente la terza e la
seconda stagione. WARRIOR, la serie prodotta da
Shannon Lee a partire dagli scritti ritrovati per caso di suo
padre, la leggenda delle arti marziali Bruce Lee, che torna con una
seconda stagione come CITY ON A HILL, crime con
Kevin Bacon targato SHOWTIME. E ancora BILLIONS,
l’amato financial drama con Paul Giamatti e Damian Lewis, di
ritorno su Sky entro l’anno con la seconda parte della quinta e poi
con la sesta stagione.
Il MCU è in costante crescita ed espansione, ed
ogni nuova uscita cinematografica introduce sempre nuovi
personaggi. Sebbene la maggior parte dei film e delle serie siano
ambientati sulla Terra e soltanto pochi siano ambientati nello
spazio, il lato cosmico dell’universo è pieno di interessanti
creature ultraterrene. Ecco quali sono le 10 più pericolose secondo
Screen Rant:
1Outrider
Gli
Outrider erano creature a sei zampe che servono come membri
dell’esercito di Thanos in Avengers:
Infinity War e
Avengers: Endgame e furono usati principalmente
durante l’invasione di Wakanda.
Hanno denti affilati come rasoi, pelle nera e
gialla e sono apparentemente senza cervello, poiché erano disposti
ad uccidersi per tentare di sfondare la barriera del campo di forza
di Wakanda prima che fosse aperta. Sono abbastanza forti da
sconfiggere Black Panther, Captain America e Bruce Banner mentre
era nell’Hulkbuster, prima che venissero salvati da
Thor.
Tre anni dopo il secondo episodio,
Guillermo del Toro insiste nel dire che non ha
piani per un Pacific Rim 3. L’acclamato regista è
entrato nell’acclamato universo dei monstri nel 2013, proprio
grazie al primo Pacific
Rim, un racconto fantascientifico originale che ha
introdotto il concetto di Jaegers, robot giganti controllati da due
piloti umani che combattono una guerra contro i Kaiju. Il film è
stato interpretato da Charlie Hunnam, Rinko
Kikuchi e Idris Elba. Sebbene non sia
stato un travolgente successo al botteghino, Pacific
Rim è stato comunque accolto bene sia dalla critica sia
dal pubblico. Un sequel, Pacific
Rim: La rivolta, è stato rilasciato cinque anni dopo
l’originale e ha visto nel cast anche John
Boyega.
Pacific Rim: La rivolta ha
ottenuto una risposta decisamente più tiepida da parte di critica e
pubblico e ha lottato per eguagliare il suo predecessore in termini
di incassi al botteghino. Di conseguenza, è diventato poco chiaro
se il franchise di Pacific
Rim avrebbe mai avuto un terzo capitolo. Nei mesi
successivi all’uscita di Pacific
Rim: La rivolta nelle sale, il regista Steven S.
DeKnight (che è subentrato a del Toro alla regia), aveva
accennato ad alcune idee per la storia di un possibile terzo
Pacific
Rim, dicendo che si sarebbe trattato di “rimettere
insieme la band”. Anche allora, però, ha ammesso di non sapere
cosa sarebbe effettivamente successo con Pacific Rim
3.
Ora, è stato proprio
Guillermo del Toro ad intervenire sulla questione,
anche se le sue parole non lasciano certamente ben sperare. Dopo
aver condiviso via
Twitter – sulla scia della release del primo trailer ufficiale
di Godzilla vs. Kong – il suo interesse nel vedere sul
grande schermo un crossover tra Pacific
Rim e il MonsterVerse (che ospita appunto i
film dedicati a Godzilla e King Kong di Legendary), il
regista messicano ha chiarito che quella non era assolutamente
un’idea per un terzo film del suo franchise. In effetti, al momento
non ha intenzione di rivisitare Pacific
Rim, come ha scritto pubblicamente: “Parlavo soltanto
da fan. Non ci sono piani per un Pacific Rim 3.”
Questa sarà sicuramente una
delusione per i fan di Pacific
Rim, soprattutto perché sembrava che ci fosse ancora
della storia da raccontare in quell’universo. Il finale di Pacific
Rim: La rivolta ha lasciato diverse cose in sospeso, con
DeKnight che aveva persino confermato che l’arco narrativo del
personaggio preferito dai fan, ossisa Mako Mori (interpretato da
Rinko Kikuchi), era rimasto incompleta. Sembra
quindi che la mancanza di progettualità attorno a Pacific Rim
3 non sia dovuta a problemi legati alla storia, ma è più
probabile che sia causata dalla scarsa risonanza che il franchise
ha ottenuto attraverso i primi due film. In questo senso, è
parecchio triste che un universo con così tanto potenziale debba
essere interrotto a causa degli incassi.
Il franchise di Spy
Kids verrà ufficialmente riavviato, con Robert Rodriguez – il creatore originale –
pronto a scrivere e dirigere un nuovo film per conto di Skydance
Media. L’ultimo film di Spy Kids, uscito nel 2011, è stato
accolto negativamente tanto dal pubblico quanto dalla critica.
Tuttavia, l’ultima fatica di Rodriguez, We Can Be Heroes (disponibile su Netflix), ha
dimostrato che c’è ancora spazio per le storie dedicate ai piccoli
eroi che mescolano azione e fantascienza.
L’originale Spy
Kids, uscito nel 2001, è stato un enorme successo
all’epoca della sua distribuzione in sala, grazie al suo mix di
azione frenetica, commedia per famiglie e divertenti effetti
speciali realizzati con un budget ridotto. Il film ha generato ben
due sequel diretti nel 2002 e 2003 e un quarto film, una sorta di
soft-reboot uscito nel 2011. Tuttavia, dopo la scarsa
accoglienza riservata al quarto film su più fronti, la serie è
finita nel dimenticatoio.
Tuttavia, sembra che le cose stiano
per cambiare. Come riportato infatti da
Deadline, Spyglass Media Group, che possiede i diritti di
Spy Kids, ha accettato un accordo che concede in
licenza i diritti del franchise a Skydance Media. Robert Rodriguez tornerà a scrivere e dirigere
il primo film di quella che dovrebbe essere una nuova saga a tutti
gli effetti. Gary Barber e Peter Oillataguerre di Spyglass
figureranno in qualità di produttori esecutivi.
È passato circa un decennio da
quando l’ultimo Spy Kids è uscito nei cinema, quindi il
momento potrebbe essere favorevole per un ritorno della serie.
We Can Be Heroes ha re-introdotto Sharkboy e Lavagirl
a tutti i fan del film di Rodriguez del 2005 (Le avventure di
Sharkboy e Lavagirl in 3-D) e al tempo stesso gli ha
presentati ad una nuova generazione di piccoli spettatori alla
ricerca di avventure leggere ed emozionanti. La stessa formula
potrebbe funzionare anche per il riavvio di Spy Kids.
L’attenzione da parte di film originali su personaggi e famiglie
latinoamericane sarebbe senza dubbio accolta molto bene in un
panorama hollywoodiano moderno che ha ancora molta strada da fare
in termini di diversità, sia davanti che dietro la macchina da
presa.
Captain
Marvel 2 potrebbe vedere schierate tre diverse
supereroine del MCU, come anticipato da
Teyonah Parris. Nel 2019, con Captain
Marvel,Brie Larson è diventata la prima donna
protagonista di un cinecomic del MCU interamente dedicato ad un
personaggio femminile. Quell’avventura ambientata negli anni ’90 ha
consacrato Carol come uno degli eroi più potenti del MCU e l’ha
preparata a svolgere un ruolo chiave nel futuro del franchise.
Captain
Marvel 2 è stato annunciato nel gennaio 2020 ed è
attualmente previsto per essere distribuito a novembre 2022.
Tuttavia, la produzione non ha ancora una data di inizio
ufficiale.
Questa volta, sarà Nia
DaCosta(Candyman) ad
occuparsi della regia del film, andando così a prendere il posto di
Anna Boden e Ryan Fleck, registi
del primo Captain
Marvel. I dettagli sulla trama – ovviamente – non sono
stati ancora svelati, anche se pare che Captain
Marvel 2 sarà ambientato ai giorni nostri. In
occasione dell’Investor Day di Disney dello scorso dicembre, è
stato ufficialmente annunciato che Carol Danvers, nel sequel, sarà
affiancata da Kamala Khan (Iman Vellani), alias
Ms. Marvel, e da Monica Rambeau (Teyonah Parris),
dando così vita ad un trio di supereroine che i fan non vedono
l’ora di vedere.
Proprio di recente, Parris è stata
intervistata da
Rotten Tomatoes TV (via
Screen Rant) in occasione della promozione di WandaVision. Naturalmente, la notizia che
Parris sarà anche in Captain
Marvel 2 ha spianato la strada a tutta una serie di
domande, mentre l’attrice è stata davvero felice di condividere la
sua eccitazione per il progetto. Sebbene non potesse condividere
alcun dettagli, ha anticipato che le tre supereroine faranno
effettivamente squadra nel sequel.
“Sono entusiasta, da attrice, di
unirmi a Brie e Iman e vedere cosa saranno in grado di creare
queste tre supereroine – Captain Marvel, Ms. Marvel e Monica
Rambeau – e vedere cosa succederà in quel film. Per il resto,
dovremo solo aspettare qualche settimana prima di poterne davvero
parlare…”
Nei panni di una Monica adulta,
Parris ha preso il posto della giovane attrice Akira Akbar, che ha
interpretata la versione bambina del personaggio nel primo
Captain
Marvel. Parris è apparsa in due dei tre episodi finora
disponibili di
WandaVision, anche se il personaggio è stato fino a questo
momento etichettato col nome di Geraldine. Gli eventi del terzo
episodio di
WandaVision hanno lasciato il pubblico con molte
domande e ci si aspetta che nella prossima puntata i primi nodi si
inizieranno a sciogliere. Andando avanti, i fan presumono che
Monica assumerà l’identità di supereroe come nei fumetti.
Tutto ciò che sappiamo sul sequel
di Captain Marvel
Captain
Marvel 2, il sequel del cinecomic con
protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’attesa serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: a quanto
pare, i Marvel Studios sarebbero interessati ad affidare la regia
del nuovo film ad una sola regista donna. Secondo la fonte, Boden e
Fleck potrebbero essere comunque coinvolti in una delle serie
Marvel attualmente in sviluppo e destinate a Disney+.
Nessun dettaglio sulla trama del
sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe
spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri.
Naturalmente, Brie
Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il
sequel diCaptain
Marvel arriverà l’11 novembre 2022.
Dane DeHaan ha negato le voci circa il
possibile ritorno di Green Goblin nell’attesissimo Spider-Man 3 con Tom Holland, attualmente in fase di
produzione. Nonostante i precedenti conflitti tra Sony e Marvel che hanno quasi messo fine
alla corsa di dell’Uomo Ragno nel MCU, l’imminente terzo episodio
(ancora senza titolo) del franchise di Spider-Man collegato al MCU
darà a Holland la possibilità di interpretare per la terza volta
(senza considerare i film “di gruppo” dell’universo condiviso in
cui è apparso) il celebre eroe dei fumetti.
Dane DeHaan ha interpretato il famigerato
Green Goblin in The Amazing Spider-Man 2 del 2014, diretto da
Marc Webb e interpretato da Andrew Garfield nei panni del simpatico
arrampicamuri. Quando è stato annunciato che Jamie Foxx avrebbe ripreso il ruolo di Electro
in Spider-Man 3, i fan hanno iniziato a speculare
sul possibile ritorno del Green Goblin di DeHaan. Green Goblin, uno
dei più noti cattivi di Spider-Man, è uno dei preferiti dai fan
grazie alla sua coinvolgente storia: si tratta, infatti, dell’alter
ego di Harry Osborn, il migliore amico di Peter Parker, che
seguendo le orme di suo padre (Norman Osborn) si trasforma in uno
dei più importanti nemici di Spidey. Anche James Franco ha interpretato il personaggio
nella trilogia di Spider-Man ad opera di Sam Raimi.
Intervistato da
RadioTimes in occasione della promozione della serie
ZeroZeroZero,Dane DeHaan ha respinto qualsiasi voce sul suo
eventuale coinvolgimento nel prossimo film di Spider-Man. Pur
ammettendo che gli sarebbe piaciuto realizzare un altro film dopo
The Amazing Spider-Man 2, ha dichiarato di essere alquanto
“confuso” in merito all’attuale traiettoria del franchise. “Non
c’è nulla di vero in quelle voci. Non so nemmeno come siano uscite
fuori”, ha spiegato l’attore. “Sicuramente, mi piacerebbe
fare di nuovo un film del genere. Mi piace fare film di supereroi o
comunque ambientati in quel tipo di mondo e sono sicuro che mi
ritroverò di nuovo a farne parte. Ma non ho assolutamente idea di
cosa stiano facendo con i film di Spider-Man oggi. Non capisco
nemmeno come sarebbe possibile un ritorno del mio
personaggio.”
Dane DeHaan ha poi ironizzato su
Twitter in merito alle voci del suo ritorno in Spider-Man 3, condividendo un post di Fandom
in cui viene appunto riportato che lo stesso ha smentito il suo
coinvolgimento nel film di Jon Watts, commentando
attraverso la didascalia: “Qualcuno potrebbe informare mia
madre, così smetterà anche lei di chiedermelo?”
Cosa sappiamo di Spider-Man 3?
Di Spider-Man
3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 –
si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella
secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga
dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il
personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce).
Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori
dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe
catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle
precedenti…
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter
Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave
all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film
dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato
tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di
restare nel MCU per
ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man
3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
James Mangold, regista di Indiana
Jones 5, ha anticipato che l’attesissimo nuovo
capitolo della celebre saga potrebbe essere ambientato negli anni
’60. La trilogia originale ad opera di Steven Spielberg ha consegnato alla fama
l’avventuriero interpretato da Harrison Ford. Tuttavia, dopo l’uscita di
Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, molti
fan hanno sempre sperato in un canto del cigno migliore per il
franchise.
Indiana
Jones 5 è in cantiere da diversi anni ormai.
Inizialmente, Spielberg sarebbe dovuto tornare dietro la macchina
da presa. Tuttavia, lo scorso anno il regista ha abbandonato il
progetto e Lucasfilm ha annunciato che sarebbe stato sostituito da
James Mangold, regista di Logan –
The Wolverine. Mangold è al lavoro sul film da circa un
anno ormai, ma ad oggi non si conosce nessun dettaglio sulla storia
del nuovo capitolo. Il film dovrebbe arrivare al cinema nell’estate
2022.
Tuttavia, sembra che ora sia stato
proprio Mangold a fornire – in maniera neanche troppo velata – un
dettaglio assai curioso su Indiana Jones
5. In un recente tweet,
il regista ha svelato di essere un grande fan dei Velvet
Underground e che, in questo momento, vive con la mente negli anni
’60. La ragione? Pare che tutti i progetti a cui sta attualmente
lavorando si svolgono in quel periodo. Anche se Mangold non ha
citato espressamente Indiana Jones 5, il film è certamente fra quei
progetti menzionati dal regista: ciò dovrebbe quindi confermare che
Indiana Jones 5 sarà ambientato negli anni ’60.
La data di uscita di Indiana Jones
5
La cosa non dovrebbe sorprendere
più di tanto, dal momento che Indiana Jones e il regno del
teschio di cristallo era ambientato nel 1957. Ricordiamo che le riprese di Indiana
Jones 5dovrebbero partire in
primavera. Prima dell’ingaggio di Mangold, la sceneggiatura era
stata affidata aDavid Koepp, he ha poi lasciato il progetto insieme
a Spielberg. Prima di Koepp, ancheJonathan Kasdan (figlio dello sceneggiatore
de I predatori
dell’arca perduta,Lawrence
Kasdan) aveva messo le mani sullo script. L’uscita nelle sale del
filmè già stata
posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio
2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9
Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022.
Indiana Jones è una saga cinematografica
basata sulle avventure dell’immaginario archeologo ideato
da George
Lucas. La saga, con Harrison
Ford nel ruolo di Indiana Jones, è iniziata nel
1981 con la distribuzione del film I predatori dell’arca
perduta. Un prequel intitolato Indiana
Jones e il tempio maledetto è uscito nel 1984, mentre
il sequel Indiana Jones e l’ultima crociata nel
1989. Un quarto film, Indiana Jones e il regno del teschio
di cristallo, è uscito nei cinema nel 2008. I film sono
stati tutti diretti da Steven
Spielberg.
È stata finalmente rivelata la
durata di Black Widow, l’atteso
cinecomic dei Marvel Studios che dovrebbe
arrivare nelle sale cinematografiche il prossimo 7 maggio (anche se
è altamente probabile che venga posticipato ancora una volta). Il
film esplorerà il passato di uno dei personaggi più amati del MCU,
ossia Natasha Romanoff (Scarlett
Johansson), che si riunirà con la “famiglia” che si
era lasciata alle spalle, in Russia, prima di diventare a tutti gli
effetti un membro degli Avengers.
Il film, diretto da Cate
Shorland, vedrà nel cast anche Rachel Weisz nei panni di Melina Vostokoff,
Florence
Pugh nei panni di Yelena Belova e David
Harbour nei panni di Alexei Shostakov, ossia Red
Guardian. In origine, Black Widow sarebbe
dovuto arrivare nelle sale a maggio 2020: successivamente, è stato
posticipato diverse volte a causa della pandemia di Coronavirus.
Secondo gli ultimi report in materia di uscite al cinema,
Black Widow potrebbe
essere il prossimo grande blockbuster ad essere nuovamente
posticipato, dal momento che Disney e Marvel sembrano essere
riluttanti a distribuire il film direttamente su Disney+ (come già accaduto con
Mulan,
Soul e
come accadrà prossimamente anche con Raya e
l’ultimo drago).
In attesa di capire quale sarà il
destino di Black Widow, arriva
finalmente una conferma in merito all’attesissimo cinecomic.
Disney UK,
infatti, riporta la durata effettiva del film: 133 minuti, quindi 2
ore e 13 minuti. Black Widow durerà
di più dei precedenti film da solista di Captain America, Thor,
Iron Man, Doctor Strange, Ant-Man, Captain Americal e persino di
Spider-Man:
Homecoming. Tuttavia, è significativamente più breve
rispetto ai recenti titoli del MCU: ricordiamo, infatti, che
Avengers:
Infinity War durava due ore e mezza, mentre Avengers:
Endgame più di tre ore.
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson(The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Il presidente dei Marvel StudiosKevin
Feige ha dichiarato che il pitch della regista e
sceneggiatrice Chloé Zhao per Gli Eterni, è stato
il migliore che gli sia mai stato presentato. La Fase 4 del MCU
introdurrà una nuova razza cosmica sovrumana, nota appunto come gli
Eterni. Anche se la maggior parte del pubblico non ha idea di chi
siano questi personaggi, la Marvel sembra aver puntato molto sul
film, pronta a trasformarlo nel prossimo gigantesco franchise
dell’universo condiviso, come già fatto in passato con i Guardiani
della Galassia. Per alzare ulteriormente l’hype attorno al
progetto, la Casa delle Idee ha riunito un cast e una troupe di
incredibile talento.
L’ensemble de Gli Eterni, comprende
attori del calibro di Angelina
Jolie, Richard Madden,
Salma Hayek, Kit Harington, Kumail
Nanjiani e molti altri. Anche se i Marvel Studios non
hanno ancora mostrato nulla del film (fatta eccezione per alcuni
concept art ufficiali), una delle ragioni per cui il film suscita
così interesse è sicuramente il coinvolgimento di Chloé
Zhao alla regia, regista attiva soprattutto all’interno
del circuito americano indipendente, salita alla ribalta
internazionale grazie a The Rider del 2017 e tra le
protagoniste indiscusse dell’attuale stagione dei premi grazie al
suo ultimo lavoro, Nomadland,
già vincitore del Leone d’Oro all’ultima Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica di Venezia.
In un lungo articolo che
Rolling Stone ha dedicato proprio a Chloé
Zhao, viene riportato proprio una dichiarazione di
Kevin Feige, il boss dei Marvel Studios, a
proposito del lavoro della regista all’interno del MCU. Feige ha
elogiato la capacità di Zhao di creare piccoli film dal taglio
assolutamente unico e personale, e di pensare che, in “termini
giganteschi”, possano adattarsi anche a ciò che fa la Marvel. Feige
ha anche rivelato che il pitch presentato dalla regista allo studio
era davvero incredibile. La fonte riporta che il produttore ha
definito “il pitch di Zhao per il film il migliore che gli sia
mai stato proposto” e che il film sarà “una storia davvero
grande, travolgente, che si espande attraverso molti
anni.”
Gli Eterni, diretto
da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina
Jolie (Thena), Richard
Madden (Ikaris), Kit
Harington (Black Knight), Kumail
Nanjiani (Kingo), Lauren
Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma
Hayek (Ajak), Lia
McHugh (Sprite), Gemma
Chan (Sersi) e Don
Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12
febbraio 2021.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi
Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un
aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama
muoversi tra gli umani.