Dwayne Johnson ha rivelato che lo sviluppo
dell’atteso cinecomic Black
Adam è iniziato nel lontano 2008. Il viaggio del
personaggio DC sul grande schermo è stato uno dei più complessi
della recente storia dei film dedicati ai supereroi: per lungo
tempo, infatti, il progetto è stato in una sorta di limbo senza mai
rivedere il via libera ufficiale.
Dopo l’arrivo nelle sale di
Shazam! (il film sullo storico rivale
di Black
Adam nei fumetti), le cose sono iniziate a cambiare: nonostante
i rumor che si sono susseguiti per diverso tempo, il personaggio
che Johnson porterà al cinema non ha debuttato nel film con
protagonista Zachary Levi (e in cui “The Rock” figura in
qualità di produttore esecutivo). Poi, ad ottobre dello scorso
anno, il film su Black
Adam è diventato finalmente realtà, con l’inizio
delle riprese fissato per il prossimo luglio e una data di uscita
fissata per il 22 dicembre 2021.
Adesso, in un nuovo video condiviso
via Instagram, Dwayne Johnson ha rivelato per quanto tempo il
film è stato in sviluppo, spiegando: “Nel 2008 ne abbiamo
parlato per la prima volta, quindi ci è voluta una grandissima
pazienza da parte di tutti i nostri partner”. Johnson ha poi
aggiunto: “Sono un uomo e un attore totalmente diverso rispetto
a 10 anni fa”, spiegando inoltre come tutti questi anni
trascorsi lo abbiano spinto ad avere ancora più fiducia nel
progetto.
Johnson ha poi ribadito che
Black Adam sarà una storia di origini e che, pur
contrapponendo la sua bussola morale a quella di
Superman, l’approccio del personaggio nei confronti dei suoi
nemici “spiazzerà il pubblico”. Tali dichiarazioni
aggiungono un ulteriore tassello a quello che potrebbe essere il
contesto generale del film, soprattutto alle luce delle
precedenti dichiarazioni dell’attore, secondo le quali
“Black Adam cambierà la gerarchia del potere nell’Universo
DC”.
Black
Adam, affidato alla regia di Jaume
Collet-Serra (Run all night, The Shallows),
arriverà nelle sale il 22 Dicembre 2021, con
le riprese che partiranno a Luglio 2020, come confermato nei mesi
scorsi dallo stesso Johnson.
Il progetto originale della Warner
Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro
tra il supereroe e la sua nemesi, Black
Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura
per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. E come annunciato nei mesi scorsi,
i piani per portare al cinema uno standalone con Dwayne
Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film
dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff
Johns dei primi anni Duemila.
“Questo progetto ha comportato
dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due
origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e
la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black
Adam.” aveva raccontato l’attore in un
video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non
vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è
nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un
anno e non potrei essere più eccitato all’idea“.
Debutterà su RAI 1 lunedì 23 marzo
2020, La concessione del telefono, il film tv
diretto da Roan Johnson e basato
sull’omonimo romanzo di Andrea Camilleri. La collection C’era
una volta Vigata si arricchisce di un nuovo capitolo con
La concessione del telefono per la regia di Roan
Johnson. Dopo il successo di La mossa del cavallo
e La stagione della caccia, che hanno entrambi superato il
30% di share, l’immaginifico mondo di Vigàta nato dalla magica
penna di Andrea Camilleri torna in tv, arena di una nuova
avventura.
La concessione del
telefono, tratto dall’omonimo romanzo storico, riporta alla
ribalta l’immaginaria cittadina, resa unica dalla fantasia del
grande scrittore siciliano. Il film tv d è una produzione PALOMAR
in collaborazione con RAI FICTION prodotto da Carlo Degli Esposti e
Nicola Serra con Max Gusberti.
La concessione del telefono: la trama e il cast
Tratto dal romanzo omonimo di
ANDREA CAMILLERI edito da SELLERIO EDITORE, sceneggiatura di Andrea
Camilleri, Francesco Bruni, Roan Johnson, La concessione del
telefono vede protagonisti un cast d’eccezione con con
Alessio Vassallo, Thomas Trabacchi,
Federica De Cola, con Dajana Roncione, Corrado
Fortuna, Ninni Bruschetta e con Corrado
Guzzanti, con la partecipazione di
Fabrizio Bentivoglio.
Pippo Genuardi, nato a Vigàta il 3
settembre 1856, è un commerciante di legnami. Ma sia chiaro: quella
non è la sua occupazione maggiore, anzi, potremmo dire che il suo
vero talento è quello di cacciarsi nei guai. Spiantato, ironico,
amante delle donne e della tecnologia, Pippo sembrerebbe aver messo
la testa a posto sposando Taninè Schilirò, figlia dell’uomo più
ricco di Vigàta, ma il nostro protagonista è appunto un uomo che in
realtà non si accontenta mai. E così, spedendo tre lettere al
Prefetto Marascianno (un napoletano paranoico e complottista),
mette in moto un meccanismo che lo porterà a trovarsi sotto due
fuochi incrociati: lo Stato, che pensa di avere a che fare con un
pericoloso sovversivo, e l’uomo “di rispetto” Don Lollò, che inizia
a credere che il Genuardi lo stia prendendo per fesso. Per ottenere
l’agognata “concessione del telefono”, infatti, Genuardi sarà
disposto a tutto: cercare l’appoggio di suo suocero, ma anche della
mafia; corrompere funzionari pubblici e tradire il suo vecchio
amico Sasà. Il tutto sotto gli occhi del Questore Monterchi, venuto
dal Nord, che osserverà sgomento e impotente il concatenarsi folle
degli eventi.
La concessione del
telefono, il film tv
La concessione del telefono è la
storia di tre piccole palle di neve (che nel film hanno la forma di
tre lettere inviate da Pippo Genuardi al prefetto Marascianno) che,
rotolando piano piano, diventeranno una valanga che travolgerà il
nostro povero protagonista. Il film è tratto dal romanzo omonimo di
Camilleri che è un gioiello di ingegneria narrativa. Non solo per
la struttura del libro così originale che alterna le “cose scritte”
(lettere, documenti, articoli di giornale) con le “cose dette”
(dialoghi secchi senza descrizioni). Ma anche perché la storia de
La concessione del telefono è una sorta di bomba ad orologeria
nascosta sotto un tavolo, di cui il lettore e lo spettatore possono
solo intuire la presenza. E anche gli stessi personaggi e prima di
tutto Pippo Genuardi non ne sentono il ticchettio, che aumenta di
scena in scena. Pensano di essere più ‘sperti di molti, ma quando
capiranno di essere più scemi di altri sarà troppo tardi.
Con il film abbiamo provato a
rendere onore a questa originalità del libro di Camilleri,
dividendo lo schermo in modo naturale per lasciare uno spazio in
cui poter scrivere i vari documenti, e cercando con voci over e
altre idee visive di mantenere la forza di come le parole sulle
lettere e nei documenti raccontino cose diverse da quello che si
vede o si sente. Così abbiamo provato a raccontare come la
formalità della burocrazia diventi un gorgo in cui il nostro
protagonista, e forse con lui il “senso” stesso della terra senza
tempo in cui vive, verrà risucchiato. E la beffa è che dentro
quella voragine dello Stato e in quelle spire della Mafia, il
Genuardi ci si è cacciato da solo. Ma perché si è “amminchiato”
così tanto con questa diavoleria del telefono? Lo scopriremo solo
nel finale a sorpresa, come lo ha costruito il maestro siciliano,
anche se nel film sono seminati indizi della verità al tempo stesso
assurda e ovvia che sta sotto tutta questa vicenda.
Kevin Smith ha condiviso un rumor secondo il
quale il personaggio di Matt Murdock interpretato da Charlie Cox nella serie
Daredevil apparirà in
Spider-Man 3 prima di essere protagonista
di un film a lui interamente dedicato.
Parlando dei prossimo film del
MCU nell’ultimo episodio del suo
podcast Fatman Beyond, Smith
ha rivelato di aver sentito un rumor secondo il quale la Marvel
vorrebbe portare il personaggio di Matt Murdock interpretato da
Charlie Cox in
Daredevil nell’attesissimo
Spider-Man 3, le cui riprese partiranno
ufficialmente il prossimo luglio. Smith ha anche rivelato che
Murdock dovrebbe poi essere protagonista di un proprio
standalone:
“Mi è arrivata questa notizia…
hai sentito che in Spider-Man, nel nuovo film su Spider-Man, ci
sarà un avvocato? Charlie Cox… la Marvel vuole Matt Murdock nel
film.”, ha dichiarato Smith durante il podcast.
Subito dopo, però, Smith ha
chiarito le sue dichiarazioni su
Twitter, spiegando di non aver ricevuto da alcuna fonte interna
ai Marvel Studios notizie su Spider-Man 3
o sull’inclusione di Daredevil:
Non è chiaro,
dunque, dove Smith abbia sentito questa voce, ma la sua eccitazione
per la prospettiva che Daredevil si unisca al MCU è senza dubbio
condivisa dai fan della versione del personaggio interpretata da
Cox (tra l’altro, in Spider-Man:
Far From Homeera presente proprio
un
omaggio alla serie Netflix).
Per ora non ci
resta che attendere eventuali sviluppi…
Spider-Man
3 vedrà ancora una volta riuniti Tom
Holland e il regista Jon
Watts, che aveva già
direttoSpider-Man:
Homecoming del 2017 e Spider-Man:
Far From Home dello scorso anno. Le riprese
del film dovrebbero partire quest’estate.
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter
Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave
all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film
dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecominge Spider-Man:
Far From Home. La scorsa estate,
un nuovo
accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro
film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man
3– e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
In una recente intervista
con THR in occasione
della promozione di Bloodshot,
la González ha rivelato non solo di aver sostenuto il provino, ma
di aver realizzato anche un camera test (i video che vengono
realizzati per “testare” il look del personaggio attraverso delle
primissime inquadrature) per la parte. L’attrice ha spiegato di
esserci rimasta molto male quando ha saputo di non aver ottenuto il
ruolo:
“È impossibile non sperare in
un ruolo del genere, soprattutto quando sei quasi vicina ad
ottenerlo. È per personaggi come questo che alla fine si recita. Ed
è sempre dura quando non riesci ad ottenere quel ruolo. Ma ho
capito una cosa: devi immergerti totalmente in quella parte se vuoi
davvero ottenerla. Non si possono avere due piedi in una scarpa.
Quando ho iniziato la mia carriera, avevo un altro tipo di
atteggiamento, e forse non mi sarei mai spinta così lontano. Adesso
lo faccio, così saprò che riuscirò comunque ad affrontare il
dispiacere.”
HN Entertainment ha suggerito che
le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios
di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman
v Superman: Dawn of Justice, Justice
League, Wonder
Woman e del sequel Wonder
Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata
al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Celebre attore francese,
Gilles Lellouche si è negli anni distinto come
interprete di classe, che nel giro di pochi anni ha saputo
affermarsi per talento e presenza scenica. Particolarmente
prolifico, Lellouche si è distinto grazie alla sua partecipazione
in noti film, ma anche per aver saputo compiere il passaggio dietro
la macchina da presa, intraprendendo anche una carriera da regista.
Ecco 10 cose che non sai su Gilles Lellouche.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Gilles Lellouche: i suoi film
10. Ha recitato in celebri
film. Dopo alcuni anni di ruoli minori, l’attore ottiene
un ruolo di maggior rilievo nel film Amami se hai coraggio
(2003), per poi recitare in Non dirlo a nessuno (2006), di
Guillaume
Canet. Prende poi parte ai film Nemico pubblico N.
1 – L’istinto di morte (2008), con Vincent
Cassel, Parigi (2008), Piccole bugie tra
amici (2010), dove recita accanto a Marion
Cotillard e Jean
Dujardin, Adèle e l’enigma del faraone
(2010), Gli infedeli
(2012), French
Connection (2014), C’est la vie – Prendila come
viene (2017), L’uomo dal cuore di ferro (2017),
In mani sicure (2019) e Grandi bugie tra
amici (2019).
9. È anche regista e
sceneggiatore. Dopo aver diretto alcuni cortometraggi,
Lellouche dirige inizialmente il segmento Pourkoi…
passkeu, del film a episodi Zéro un (2003). Co-dirige
poi il film Narco (2004), ed è nuovamente regista di un
segmento del film Gli infedeli, precisamente di quello
intitolato Las Vegas. Nel 2018 debutta invece in solitaria
alla regia del film, da lui anche sceneggiato, 7 uomini a
mollo.
8. Ha ricevuto importanti
riconoscimenti. Ad oggi Lellouche vanta ben cinque
nomination ai prestigiosi Premi César. Viene candidato per la prima
volta nel 2011 come miglior attore non protagonista per Piccole
bugie tra amici, poi nuovamente nel 2018 come attore non
protagonista per C’est la vie – Prendila come viene, e nel
2019 ottiene ben tre nomination: una come miglior attore per In
mani sicure, una come regista e una come sceneggiatore per il
suo film 7 uomini a mollo.
Gilles Lellouche è su
Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 240 mila persone. All’interno
di questo l’attore è solito condividere in prevalenza immagini e
video promozionali dei suoi film da interprete o da regista. Non
mancano però anche varie curiosità condivise con i propri
follower.
Gilles Lellouche: chi è la sua
compagna
6. Ha avuto una lunga
relazione sentimentale. dal 2002 al 2013 l’attore ha avuto
una relazione con l’attrice francese Mélanie
Doutey, con cui ha avuto anche un figlio nel 2009. La
coppia è sempre stata particolarmente riservata riguardo la propria
vita privata, evitando di condividere particolari dettagli con i
media. Pur se separatisi, i due sono rimasti in buoni rapporti, e
Lellouche ha poi chiamato l’attrice a recitare in 7 uomini a
mollo.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Gilles Lellouche e Alizée
Guinochet
5. Ha una nuova
compagna. Dopo la separazione con la Doutey, nel 2015
l’attore conosce l’attrice Alizée Guinochet, con
cui intraprende una relazione che dura ancora oggi. I due,
particolarmente riservati, sono stati visti insieme durante alcuni
eventi di gala, dai cui atteggiamenti è stato possibile confermare
la loro relazione.
Gilles Lellouche dirige 7 uomini a
mollo
4. Ha chiamato un suo amico
a recitare per il film. Agli inizi della sua carriera,
Lellouche è divenuto celebre grazie ad alcuni film diretti da
Guillaume Canet, suo amico, tra cui Piccole
bugie tra amici. Nel momento in cui Lellouche è passato dietro
la macchina da presa, ha voluto rendere il favore affidando uno dei
ruoli da protagonisti a Canet.
3. Ha fatto allenare a lungo
i suoi attori. Protagonisti del film sono un gruppo di
uomini segnati dalla vita, che riacquisteranno fiducia in sé stessi
formando una squadra di nuoto sincronizzato. Per ottenere ottime
coreografie da parte dei suoi attori, Lellouche ha richiesto che si
allenassero per circa sette mesi con un coach olimpionico.
2. Ha segnato il suo
successo come regista. Il film si è rivelato un vero e
proprio campione di incassi, e dopo essere stato presentato fuori
concorso al Festival di Cannes, il lungometraggio ha
guadagnato anche gli onori della critica, arrivando ad ottenere ben
10 nomination ai Premi César, tra cui miglior film e miglior
regista.
Gilles Lellouche: età e
altezza
1. Gilles Lellouche è nato a
Caen, Francia, il 5 luglio 1972. L’attore è alto
complessivamente 174 centimetri.
Amy Adams ha rivelato che amerebbe tornare a
vestire i panni di Lois Lane nel DCEU: secondo
l’attrice, però, la Warner Bros. ha intenzione di andare avanti e
di “svincolarsi” dalla versione di Superman interpretata
da Henry Cavill. L’attrice candidata all’Oscar ha
interpretato il personaggio ne L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder del 2013, per poi
apparire anche in Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016 e in
Justice League del 2017.
In seguito alla disastrosa
performance di Justice League al box office, inclusi gli
innumerevoli problemi che hanno caratterizzato la produzione del
film (tra cambi di regista e riprese aggiuntive), la Warner Bros.
ha cercato di aggiustare il tiro e di provare a rivitalizzare il
proprio universo cinematografico negli ultimi anni, grazie a
pellicole quali
Wonder Woman,
Aquaman,
Shazam! e Birds of Prey.
Dall’uscita di Justice League, non ci sono più stati
aggiornamenti circa la possibilità di un sequel de L’Uomo d’Acciaio e di un ritorno di
Henry Cavill nei panni dell’eroe kryptoniano.
Essendo il personaggio di Lois Lane così intrinsecamente legato a
quello di Clark Kent, anche il futuro di Amy Adams nel DCEU è incerto al momento.
In una recente intervista con
Empire (via Fandom), l’attrice ha
rivelato di essere “assolutamente aperta” alla possibilità
di interpretare ancora Lois Lane in un nuovo cinecomic DC. Al tempo
stesso, però, la Adams ha ammesso di non nutrire grandi speranze,
dal momento che – da quel che ne sa – la Warner Bros. si sta sempre
di più allontanando dalla versione di Superman di Cavill: “Da
quel che ne so, penso che lo studio si stia muovendo in una
direzione totalmente diversa”, ha dichiarato l’attrice.
Ricordiamo che al momento Henry Cavill è la star della serie The Witcher disponibile su Netflix, in cui interpreta l’eroe Geralt di Rivia. Di
recente è emerso che l’attore potrebbe interpretare un “mutante
famoso” in Captain Marvel 2, ma per ora non esiste
ancora una conferma ufficiale.
È da un po’ di tempo che circolano
una serie di rumor – ovviamente non confermati – che vorrebbe
Johnny Depp nei panni del Joker
nell’attesissimo The
Batmandi Matt
Reeves, il cinecomic DC le cui riprese sono state
ufficialmente
bloccate per due settimane a causa dell’emergenza
Coronavirus.
Non sappiamo se Johnny Depp sia davvero in trattative con la
Warner o se si tratti dell’ennesima “voce di corridoio”, ma
qualcuno ha voluto dire la sua in merito alla possibilità che Depp
interpreti il celebre villain dei fumetti DC. Si tratta del regista
Kevin Smith, vera e propria autorità quando si
parla dell’universo di Batman.
In un recente episodio del suo
podcast
Fatman Beyond, Smith ha parlato proprio di questi rumor,
rivelando di aver sempre pensato che il personaggio del Clown
Principe del Crimine sarebbe apparso nel film di Reeves. Secondo il
regista di
Clerks,Johnny Depp sarebbe “f******mente
perfetto”; nonostante ne minimizzi la possibilità, al tempo
stesso Smith dichiara che sarebbe incredibilmente divertente vedere
Depp interpretare quel personaggio (sempre ammesso che il Joker sia
effettivamente presente nel film).
Anche se sarebbe
bello vedere Depp raccogliere l’eredità di Heath Ledger e Joaquin Phoenix in The
Batman, è improbabile che la cosa accada
davvero, dal momento che nel film saranno presenti già diversi
antagonisti dell’Uomo Pipistrello, incluso Pinguino e
l’Enigmista.
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman
v Superman: Dawn of Justice, Justice
League, Wonder
Woman e del sequel Wonder
Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata
al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Mentre il Coronavirus continua ad
avere effetti sull’industria cinematografica, Hollywood è costretta
a posticipare le uscite in sala dei suoi film in arrivo e a
bloccare le produzioni dei titoli pronti ad essere girati. Proprio
ieri abbiamo appreso che anche Black
Widow, l’atteso cinecomic Marvel con Scarlett Johansson, è stato ufficialmente
posticipato a data da definirsi. Il film sarebbe dovuto arrivare
nelle sale il 1 maggio.
Di recente la Disney aveva già
annunciato il rinvio di altri titoli molto attesi, come ad
esempio Mulan
e The New
Mutants. Adesso, i fan si chiedono se il
rinvio di Black
Widowavrà degli effetti sulla Fase
4 dell’Universo Cinematografico Marvel: il film interamente
dedicato al personaggio di Natasha Romanoffa, infatti, avrebbe
dovuto inaugurare l’attesissima Fase 4 del MCU.
Un nuovo report di Variety fa chiarezza
sulla situazione: stando ad una fonte vicina ai Marvel Studios, il
rinvio del film con Scarlett Johansson non avrà alcun effetto
sull’attuale timeline del MCU. Questo perché il film è un prequel
che racconterà di eventi che non andranno ad influenzare
direttamente il futuro dell’Universo Cinematografico.
La regia
di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
Anche Zoe Saldana,
dopo Tom
Hardy e Chris
Evans, ha dedicato un pensiero all’Italia, tra le
nazioni Occidentali la più colpita, per ora, dall’emergenza del
coronavirus.
L’attrice, sposata con l’artista
italiano Marco Perego, ha condiviso sul suo
account Instagram tre bellissime
immagini in cui i suoi tre figli dipingono il tricolore.
Eccole:
Alle foto è allegato un accorato
messaggio, in inglese e in italiano, dedicato alla nostra Penisola:
“In onore dell’Italia, voglio che tu sappia che ti stiamo
pensando. Oggi sappiamo che è il giorno di San Patrizio, ma i
nostri cuori e le nostre preghiere vanno nella nostra amata Italia,
nella nostra famiglia e nei nostri amici.”
Nel giugno 2013 ha sposato l’artista
italiano Marco Perego, aggiungendo il cognome del marito al suo e
dichiarando che anche il marito ha preso il suo cognome, come
Perego-Saldana. Il 27 novembre 2014 nascono a Los Angeles Cy Aridio
e Bowie Ezio, i due figli gemelli della coppia. Nel febbraio 2017
annuncia la nascita di Zen, il terzo figlio.
Vedremo di nuovo Zeo Saldana al cinema nei
sequel di Avatar, di James Cameron.
A quanto pare, Jared Leto, l’attore premio Oscar e cantante
dei 30 Seconds to Mars, ha scoperto
soltanto poche ore fa che il mondo è preda di una pandemia.
L’attore ha infatti lasciato un messaggio sui suoi social in cui
diceva:
“Wow, 12 giorni fa ho
cominciato una meditazione silenziosa nel deserto. Eravamo
totalmente isolati. Niente telefoni, niente comunicazioni, ecc. Non
avevamo idea di quello che stava succedendo fuori dalla nostra
struttura. Siamo usciti ieri in un mondo molto diverso, che è
cambiato per sempre. Una cosa folle, a dire il minimo. Sto
ricevendo messaggi da familiari e amici da tutto il mondo e mi sto
informando su quello che succede. Spero che voi e i vostri stiate
bene, vi mando energia positiva. State dentro, state al
sicuro.”
https://www.instagram.com/p/B90q7dpAnHW/
Dovremmo vedere di nuovo
Jared Leto al cinema nei panni di
Morbius, il Vampiro Vivente, nuovo film
dell’universo SONY legato al mondo di Spider-Man.
Jared Leto è
il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello
Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius: il
Vampiro Vivente. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael
Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del
sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando
Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per
il sangue umano.
Tyrese Gibbs, Adria
Arjona e Jared
Harris completano il cast del film, che uscirà
nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine
Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei
fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di
sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una
strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della
tradizione.
Con Morbius continua il piano
della Sony per espandere un universo parallelo a quello dei
Marvel Studios, inaugurato lo
scorso anno da Venom di Ruben
Fleischer. Il film sarà diretto da Daniel
Espinosa (Safe House – Nessuno è al sicuro, Life –
Non oltrepassare il limite), mentre la sceneggiatura è stata
firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio
curriculum titoli come Power
Rangers, Dracula Untold, The Last
Witch Hunter– L’Ultimo Cacciatore di
Streghe e Gods of Egypt.
Creato dallo
scrittore Roy Thomas e
dall’artista Gil Kane, il personaggio di
Morbius è apparso per la prima volta nei panni di un criminale di
Spider-Man nell’ottobre 1971 e si è evoluto in una specie di eroe
dei fumetti nel corso dei decenni.
Black Widow
è l’ultimo blockbuster, in ordine di tempo, a cambiare data
d’uscita a causa del coronavirus. Il film con Scarlett Johansson non arriverà più il 1°
maggio 2020, così ha deciso la Disney.
Ora non è chiaro quando il film
arriverà in sala. La Disney ha già ritardato le uscite di
Mulan,
The New
Mutants, Antlers e
Black
Widow è in realtà solo l’ultimo film che si
aggiunge alla lista. La mossa è stata decisa a seguito della
chiusura, anche in territorio statunitense, di diversi cinema in
moltissimi stati, tra cui New York, New Jersey, Ohio, Pennsylvania
e Washington. Solo i Teatri AMC hanno indicato una tempistica in
merito al periodo di chiusura, che potrebbe variare dalle 6 alle 12
settimane.
Molte produzioni di film ad alto
budget si sono interrotte, come quella di Fast and Furious 9, o
quella di Mission Impossible 7, che ha addirittura annullato le
riprese previste tra ROma e Venezia.
Sebbene non sia stato rivelato un
budget esatto di Black
Widow, i film Marvel in genere costano tra $ 150
e $ 200 milioni. Il film segue le vicende di Natasha Romanoff che
si sono svolte dopo gli eventi di Captain America: Civil War.
La regia di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel,
mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi
da Ned Benson (The Disappearance of
Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno
anche David Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
In attesa di continuare il viaggio
nel Wizarding World creato da J.K. Rowling™ con il
terzo e nuovo capitolo della saga di Animali Fantastici,
dal 26 Marzo,PER LA PRIMA
VOLTA, gli 8 Film della saga di Harry Potter
saranno disponibili in un pregiato cofanetto simile ad un
libro e composto da un digibook con copertina
rigida in pelle.
Il digibook, da 32 pagine, include
immagini di scena, citazioni, bozzetti dei costumi e delle
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Un’edizione IMPERDIBILE per tutti i
fan della saga, che potranno completare la loro collezione
affiancando il cofanetto dei film ai libri da cui sono tratti.
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Segreti™ (155 min ca.) Lingue e sottotitoli: Italiano, Inglese:
(Dolby Digital 5.1 EX); Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban™
(136 min ca.) Lingue e sottotitoli: Italiano, Inglese, Ebraico:
(Dolby Digital 5.1); Harry Potter e il Calice di Fuoco™ (151 min
ca.) Lingue e sottotitoli: Italiano, Inglese: (Dolby Digital 5.1);
Harry Potter e l’Ordine della Fenice™ (133 min ca.) Lingue e
sottotitoli: Italiano, Inglese: (Dolby Digital 5.1); Harry Potter e
il Principe Mezzosangue™ (147 min ca.) Lingue e sottotitoli:
Italiano, Inglese, Tedesco: (Dolby Digital 5.1); Harry Potter e i
Doni della Morte™ – PARTE 1 (140 min ca.) Lingue: Italiano,
Inglese: (Dolby Digital 5.1). Sottotitoli: Italiano, Inglese,
Svedese, Norvegese, Islandese, Finlandese, Danese. Harry Potter e i
Doni della Morte™ – PARTE 2 (130 min ca.) Lingue: Italiano,
Inglese: (Dolby Digital 5.1) Sottotitoli: Italiano, Inglese,
Svedese, Norvegese, Islandese, Finlandese, Danese.
PREZZO SUGGERITO AL PUBBLICO: 49,99€
BLU-RAY™
1080p High Definition 16×9 2.40:1
Durata: 1179 minuti ca.
Lingue e Sottotitoli
Lingue: Dolby Digital 5.1 EX: Italiano, Inglese, Spagnolo,
Fiammingo, Francese, Tedesco, Svedese, Olandese (Film 1-5); PCM:
Inglese 5.1 (Film 1-5); Dolby Digital 5.1: Italiano, Inglese,
Francese, Tedesco, Olandese, Fiammingo (Film 6-7b); DTS-HD Master
Audio Inglese 5.1 (Film 7a-7b); Inglese 2.0 (Film 6)
Sottotitoli:
Italiano, Inglese, Tedesco per non udenti. Francese, Olandese (Film
1-7b), Portoghese, Spagnolo, Cinese, Danese, Finlandese, Coreano,
Norvegese, Svedese (Film 1-6), Slavo, Croato, Ebraico (Film
7a-7b).
Dal giorno della sua uscita fino a
questo momento, 500 giorni
insieme di Mark Webb si è
guadagnato lo status di piccolo cult movie di genere, una commedia
romantica che osa andare in controtendenza, senza dare il lieto
fine al suo protagonista.
Ebbene, può una storia così
anti-romantica insegnare qualcosa sull’amore? Decisamente sì! Ecco
le dieci importanti lezioni che ci insegna il film con Joseph Gordon-Levitt e Zooey Deschanel.
Va bene essere
Single/Soli/Indipendenti
Uno dei problemi di Tom,
nel film, è che pensa di dover avere per forza una relazione,
perché se non ha un legame romantico sente di stare sprecando la
sua vita. È un grosso problema e probabilmente uno dei maggiori
motivi per cui ha riposto così tante aspettative nella sua
relazione con Summer.
In definitiva, non puoi avere una
relazione sana e positiva se non sai come sentirti a tuo agio da
solo. Certo, a volte può essere dura essere sa soli, ma bisogna
imparare che va bene anche farsi compagnia da soli, per poter
essere felici accanto ad un’altra persona.
Non puoi forzare qualcuno ad
amarti
L’intero film è incentrato
sulla visione di Tom di ciò che vuole nella sua relazione con
Summer. Il giovane uomo ha cercato così tanto di trasformarla
nell’immagine che lui stesso aveva di lei e dell’amore, ma il suo
proposito non ha mai preso una piega concreta. Non importa quanto
ci provasse, e quanto lo desiderasse, Summer non avrebbe mai
provato quegli stessi sentimenti.
Non puoi costringere qualcuno ad
amarti, anche se fa male ammetterlo. Ognuno fa le proprie scelte e
ha i propri sentimenti e, a volte, ciò non si allinea con ciò che
sentiamo.
Le tue aspettative non saranno mai
le stesse della realtà
Una delle scene più
iconiche del film è il momento “aspettative vs realtà” di Tom che
vede di nuovo Summer dopo la loro rottura. Immagina il modo in cui
si aspettava di passare quel tempo, tutti pensieri che lasciano
sperare ad un riavvicinamento. La realtà dei fatti si rivela
differente dalle aspettative, e Tom torna a casa arrabbiato.
È pericoloso lasciare che le nostre
aspettative ci facciano perdere il contatto con la realtà dei
fatti. Perché spesso accade che il meglio di una relazione sia
vissuto nella testa di uno dei due, nei suoi pensieri e in quelle
aspettative che nella realtà si scontrano con il caso e con la
volontà degli altri.
Non ignorare i segni di
deterioramento di una relazione
Quando Summer lascia Tom,
sottolinea che la relazione non ha funzionato. Tom viene colto di
sorpresa, gli si spezza il cuore cuore e sprofonda rapidamente
nella depressione. Quindi questo ci dice che il ragazzo non ha
letto i segni che indicavano problemi nella loro relazione? O ha
semplicemente che si è rifiutato di vederli?
Può sembrare più facile e meno
doloroso ignorare i segni di una relazione che si sta deteriorando,
ma in realtà ci si rende solo la vita più difficile. Si vive in una
fantasia che non è destinata a durare, perché molto probabilmente
dall’altro, l’altra persona è molto più lucida e distaccata.
È importante essere
“sintonizzati”
Uno dei maggiori motivi per
cui la relazione di Tom e Summer diventa difficile è perché i due
non sono mai stati “sulla stessa pagina”, ovvero sintonizzati nella
loro volontà. Tom non ha mai espresso a Summer come si sentiva
davvero e cosa voleva davvero dalla relazione. Mentre Summer è
sempre stata molto più aperta, sin dal primo momento.
Per questo motivo, la loro
relazione diventa tesa quando Tom si rende conto che Summer non era
così dentro alla relazione come pensava che fosse. Se Tom avesse
espresso come si sentiva all’inizio e cosa voleva, la relazione
sarebbe potuta essere diversa.
Non lasciare che la tua felicità
dipenda da un’altra persona
Forse una delle lezioni
più importanti di 500 Giorni insieme è che la tua felicità non può
dipendere da un’altra persona. Summer diventa l’unica fonte di
felicità per Tom, e per questo lui perde se stesso.
Non è giusto esercitare tale
pressione su un’altra persona, ma anche su se stessi. Un approccio
così è destinato a finire molto male e a gettare il soggetto in
questione in una profonda depressione, molto simile a quella
vissuta da Tom. Se vuoi avere una buona relazione, devi assicurarti
di poterti rendere felice l’altro. Non significa che l’altra
persona non ti renderà felice, significa solo che non sarà l’unica
fonte di felicità.
Solo perché è iniziata bene, non
significa che andrà sempre bene
All’inizio, la relazione
di Tom e Summer è chiaramente felice. I due hanno gli stessi
interessi e vanno d’accordo facilmente, la loro storia d’amore è
adorabile. È chiaro che la storia cambia col passare dei giorni e
non rimane perfetta come all’inizio.
Ogni relazione ha i suoi alti e
bassi, ed è proprio questo che significa essere pienamente in una
relazione adulta. Devi capire che le cose non andranno sempre bene,
e potrebbe capitare che non tornerà mai più come prima.
I gusti musicali in comune non
garantiscono il lieto fine
Tom si innamora per la
prima volta di Summer perché scopre che ha i suoi stessi gusti
musicali, e apparentemente non ha mai provato prima una donna che
li avesse. Diventa il catalizzatore per l’intera storia e un
momento iconico nel film. Solo che la realtà non è così
semplice.
Non si è destinati a stare con
qualcuno solo perché si hanno gli stessi interessi. Potrebbe essere
eccitante per un momento che qualcuno ami la tua band preferita, ma
quella sensazione passa e ci sono così tanti altri elementi che
costituiscono variabili, in un rapporto. E, ad essere onesti,
queste variabili sono tutte più importanti della band
preferita.
Ci sono sempre due racconti della
stessa storia
Il punto di 500 Giorni
insieme è che la storia ci viene raccontata attraverso gli occhi di
un uomo che ha il cuore spezzato. A metà film, siamo tutti
innamorati di Summer, ma poi comincia a non piacerci perché spezza
il cuore del protagonista. Questo accade quando guardi una
relazione soltanto da un solo punto di vista.
Il film ci fa capire che l’opinione
di Tom non è necessariamente la verità, ma una versione distorta
degli eventi. Ogni relazione coinvolge due persone, e quindi ci
sono due facce di una storia e due sentimenti differenti. I
sentimenti di una persona non invalidano quelli di un’altra, ed è
importante in una relazione fare un passo indietro e vedere le cose
dal punto di vista dell’altra persona.
La vita continua dopo una rottura,
ma va bene soffrire
Tom prende molto male la
sua rottura con Summer. L’evento lo colpisce come un treno merci e
fa fatica a riprendersi dal colpo. Alla fine, però, lo fa. Si alza
e va avanti. Incontra persino un’altra donna della quale potrebbe
innamorarsi.
Ogni rottura è dura, è inevitabile.
Va anche bene piangerci un po’ su e prendersi il proprio tempo per
elaborare il dolore. Nessuno vive la tristezza allo stesso modo.
Tuttavia, la vita va avanti. Quando una storia d’amore finisce,
potrebbe sembrare la fine del mondo, ma non lo è. Promesso.
Apprezzato attore italiano,
Claudio Gioè si è formato in ambito teatrale, per
consolidare la propria notorietà partecipando ad apprezzati film
per il cinema. Allo stesso tempo è diventato un volto noto della
televisione, collaborando in alcune delle più seguite serie degli
ultimi tempi. Ecco 10 cose che non sai di Claudio
Gioè.
9. Ha preso parte a note
produzioni seriali. Nel corso degli anni l’attore ha
recitato si è distinto anche per la sua partecipazione in
apprezzate serie Tv italiane. Tra queste si annoverano Codice
rosso (2006), Il capo dei capi (2007), dove ricopre
il ruolo di Totò Riina, Squadra antimafia – Palermo oggi
(2009-2010), Il tredicesimo apostolo – Il prescelto (2012)
e Il tredicesimo apostolo: La rivelazione (2014),
dove recita accanto a Claudia
Pandolfi, Il bosco (2015), Sotto
copertura: La cattura di Zagaria (2017) e La mafia uccide solo
d’estate (2016-2018), dove nel ruolo di Lorenzo
Giammarresi recita accanto ad Anna
Foglietta.
8. Ha recitato in alcuni
film per la televisione. La carriera nel mondo della
recitazione ha inizio per Gioè con il film per la TV Operazione
Odissea (1999), dove ricopre il ruolo di Telemaco, figlio del
protagonista. Successivamente reciterà anche nei film
Francesco (2002) Paolo Borsellino (2004),
dedicato alla figura del celebre magistrato, dove l’attore ricopre
il ruolo di Antonio Ingroia. Tra gli altri film per la TV da lui
interpretati si segnalano Cefalonia (2005) e Mario
Francese (2018).
Claudio Gioè non è su
Instagram
7. Non ha un profilo
personale. L’attore non sembra possedere un proprio
account sul social network Instagram, ma esistono tuttavia alcune
fan page a lui dedicate. La più seguita di queste ha un totale di
13 mila follower. Qui vengono pubblicate le foto più recenti
dell’attore, ma anche diversi aggiornamenti sui suoi lavori da
interprete.
Claudio Gioè ha una moglie?
6. Non è sposato.
Attualmente l’attore non è sposato, e sembra anche essere single.
Era nota la sua relazione con l’attrice Pilar
Fogliati, conosciuta sul set della serie Il
bosco, in cui recitavano entrambi. La coppia si è sempre
dimostrata particolarmente riservata, attenta a preservare la
propria intimità. Tuttavia, nel 2018, viene rivelato che i due si
sono separati, senza fornire dettagli a riguardo.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Claudio Gioè in Passeggeri
notturni
5. È il protagonista
dell’inedito progetto. Nel marzo del 2020 l’attore torna
in televisione con Passeggeri notturni, dove interpreta un
conduttore radiofonico la cui vita verrà stravolta dall’incontro
con una donna. Si tratta di un progetto speciale per l’attore,
infatti il titolo sarà disponibile come film su Raitre e come serie
su RaiPlay.
Claudio Gioè è Totò Riina
4. Ha interpretato il noto
mafioso. Per Il capo dei capi, Gioè ha dato vita
alla controversa figura di Totò Riina, celebre capo mafioso. Per
cercare di dar vita ad un ritratto fedele di Riina, Gioè ha
affermato di aver ricercato una sospensione del giudizio,
sforzandosi di non giudicare il mafioso, così da poter attuare una
miglior immedesimazione. Tale ricerca gli ha così permesso di far
trasparire nel modo più oggettivo possibile la malvagità del
personaggio.
3. Considera Riina un
personaggio shakespeariano. Per poter dar vita alla
crudeltà del ruolo, Gioè ha affermato di aver guardato molto ai
grandi e complessi personaggi di Shakespeare, da Riccardo III a
Macbeth. Ispirandosi a quelle figure dalla profonda e criptica
psicologia ha potuto ricostruire la figura di Riina.
Claudio Gioè e il teatro
2. Si è diplomato in una
nota Accademia. Appassionato da sempre di recitazione,
dopo il liceo Gioè si trasferisce da Palermo a Roma per frequentare
l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.
Diplomatosi, intraprende una carriera teatrale, collaborando con
Luca Ronconi e portando in scena anche uno spettacolo da lui
scritto, Caligola Night Live. Nel corso degli anni
continuerà a calcare il palcoscenico con numerosi spettacoli.
Claudio Gioè: età e altezza
1. Claudio Gioè è nato a
Palermo, il 27 gennaio 1975. L’attore è alto
complessivamente 170 centimetri.
Dopo Cina, Corea e Italia, il
coronavirus sta cominciando a toccare anche il resto del mondo. Già
purtroppo molto diffuso in Europa, arriva adesso negli Stati Uniti,
dove il Governo sta cercando di prendere le giuste misure
preventive (se non fosse che invece gli americani si mettono in
fila fuori ai negozi di armi…).
Insieme alle campagne governative,
anche i personaggi famosi cominciano ad usare la loro visibilità
per trasmettere e regole per un corretto comportamento che possa
arginare il virus.
In particolare, fa molto sorridere
il video pubblicato su
Facebook da Max Brooks, figlio del grande
Mel Brooks. Nel video, Max si presenta,
coinvolgendo anche il padre e spiegando che essendo il padre molto
anziano, è una vittima “ideale” della pandemia in corso, quindi
procede a spiegare quali sono i modi per prevenire la diffusione
del virus.
Ecco a seguire il divertente
video:
Max, figlio di Mel Brooks, lancia un messaggio contro il
coronavirus
Negli ultimi 70 anni, il genere
fantasy è stato indiscusso protagonista
tanto delle pagine scritte quanto delle immagini destinate al
grande schermo. Negli anni ’50, celebri scrittori come C.S.
Lewis e J.R.R. Tolkien, ispirandosi agli
orrori della Seconda Guerra Mondiale, hanno dato vita a storie e ad
opere che hanno profondamente segnato l’immaginario collettivo: la
trilogia de Il Signore degli Anelli di Tolkien,
ad esempio, è da sempre considerata una pietra miliare del genere e
una delle più grandi epopee scritte durante il XX° secolo.
Durante il XXI° secolo, la saga di
Harry Potter ad opera di
J.K. Rowling ha in parte modernizzato alcuni dei
classici topoi creati dall’opera di Tolkien, definendo
un nuovo “rinascimento” per il genere fantasy. Da sempre, i più
accaniti lettori sono affezionati tanto al personaggio di
Frodo Baggins quanto a quello di Harry Potter: ma quale dei due eroi è davvero
il più eroico? Chi dei due è protagonista della storia più
avvincente?
Proviamo a capirlo insieme, mettendo
a confronto le principali caratteristiche della personalità di
questi due iconici personaggi:
Il coraggio (Frodo Baggins)
Probabilmente, il segno distintivo
di un vero eroe è il coraggio che lo stesso è in grado di mostrare
di fronte al suo avversario. Sia Harry che Frodo devono superare
molti ostacoli ed affrontare diversi pericoli per raggiungere i
loro obiettivi ed arrivare alle loro destinazioni: Frodo per
distruggere l’Unico Anello; Harry per liberare il mondo magico da
Lord Voldemort.
Da un lato, Frodo lascia la Contea e
si offre volontario per portare l’Anello direttamente a Mordor,
mentre Harry, durante i suoi sette anni ad Hogwarts, si ritrova più
e più volte a dover affrontare Voldermort. In termini di coraggio,
Frodo è sicuramente l’eroe per eccellenza: lascia la sua vita
confortevole a Casa Baggins per affrontare un estenuante viaggio di
mesi e mesi durante il quale dovrà fronteggiare spiriti malvagi e
potentissimi.
Il sacrificio (Harry Potter)
Un’altra caratteristica distintiva
dell’eroe è la propensione al sacrificio: sacrificare ciò che si ha
di più caro o la propria salvezza in nome di un bene superiore o di
ciò che è più giusto. Sia Harry che Frodo sono due eroi che hanno
dimostrato di essere pronti al sacrificio in nome della loro causa,
ed entrambi sono ampiamente consapevoli che spesso, durante le loro
battaglie, è la loro stessa vita ad essere messa in grave
pericolo.
Indubbiamente, la volontà di Harry
di essere sempre disposto a sacrificarsi è davvero toccante: basti
pensare al momento in cui si addentra nella Foresta Proibita per
consegnarsi a
Voldemort e cercare di salvare i suoi amici. D’altronde, il
sacrificio è sempre stato un tema assai radicato nell’universo di
Harry Potter…
La compassione (Harry Potter)
Gli eroi sono sempre compassionevoli
e sono in grado di vedere il bene ovunque, anche in chi sembra non
possederne. Tale caratteristica è presente tanto in Frodo e nella
sua volontà di accettare
Gollum, tanto in Harry e nei suoi tentativi di riconoscere la
lealtà e il coraggio di
Piton.
La compassione di Frodo nei
confronti di Gollum si rivelerà mal riposta, poiché lo Hobbit userà
quella stessa fiducia contro di lui; Harry, al contrario, mostra
compassione soltanto verso quegli avversari che riconosce capaci di
una possibile redenzione: basti pensare al momento in cui impedisce
a
Sirius e
Lupin di uccidere Codaliscia ne
Il Prigioniero di Azkaban…
La lealtà (Frodo Baggins)
Un vero eroe è sempre fedele nei
confronti dei suoi amici: soprattutto, un vero eroe è capace di
ispirare lealtà nei loro confronti. Nonostante i pericoli, Ron ed
Hermione rinunciano alle loro vite per seguire Harry nella sua
ricerca degli Horcrux; allo stesso modo, Sam segue Frodo nel suo
viaggio verso il Monte Fato.
Sam si rivelerà cruciale per il
destino del viaggio proprio grazie alla sua devozione nei confronti
di Frodo: sarà, infatti, l’intervento di Sam a permettere la
liberazione di Frodo dalla Torre di Cirith Ungol e il
proseguimento della missione dei due, verso il Monte Fato. La
lealtà della Compagnia nei confronti di Frodo non sembra conoscere
eguali…
La forza (Harry Potter)
L’eroismo viene definito anche dalla
forza di volontà dell’eroe di fronte al proprio avversario. Sia
Harry che Frodo vengono sottoposti a grandi difficoltà durante il
loro viaggio, ed ogni volta ne escono vittoriosi. Harry deve
affrontare un numero considerevole di nemici, riuscendo a sfuggire
alla morte innumerevoli volte: ciononostante, persiste nel trovare
e distruggere tutti gli
Horcrux. Frodo attraversa la Terra di Mezzo per distruggere
l’Unico anelo, sfuggendo agli eserciti di Sauron e alle costanti
tentazioni offerte dall’Anello stesso.
La moralità necessaria affinché si
riesca a sopravvivere al potere dell’Anello non può essere
sottovalutata: tuttavia, lo stesso Frodo vi cederà. Per questo,
l’implacabilità di Harry di fronte al male non può che renderlo
l’eroe dotato di maggiore forza interiore.
L’intelligenza (Harry Potter)
I veri eroi
sono contraddistinti anche da uno spirito acuto e da un pensiero
critico, entrambi necessari per avere successo nelle loro missioni.
Harry ha dato la più grande prova della sua intelligenza quando è
stato in grado di dedurre tutte le posizioni dei vari
Horcrux; al contrario, durante il suo viaggio, Frodo si è
lasciato fuorviare dalle manipolazioni di Gollum.
La determinazione (Frodo Baggins)
La
determinazione e la riluttanza ad arrendersi hanno sempre segnato i
grandi viaggi eroici sia di Harry che di Frodo. Nonostante le
difficoltà, nessuno dei due ha mai pensato di gettare la spugna,
neanche nei momenti più bui. Nonostante la grande forza del
personaggio di Harry, Frodo è decisamente l’eroe più determinato, e
questo soprattutto per via dell’estenuante fisicità del suo viaggio
e della tortura costante inflitta dal potere
dell’Anello.
L’amore (Harry Potter)
Come sostenuto più e più volte da
Albus Silente, l’amore è ciò che separa gli eroi dai cattivi.
Personaggi come Sauron e Voldemort combattono per bramosia di
potere, mentre personaggi come Frodo e Harry combattono per
fermarli e per garantire il bene di coloro che amano. La storia di
Harry parte da un’incredibile sacrifico d’amore messo in atto da
sua madre: quell’amore aleggia in tutto il suo incredibile viaggio,
anche quando il maghetto è costretto a confrontarsi con
l’accettazione della propria morte nella Foresta Proibita.
Nonostante l’amore di Frodo per i
suoi amici e per la sua casa, un personaggio come Harry ci ha forse
personaggio di capire maggiormente in profondità il significato di
questa parola…
La moralità (Harry Potter/Frodo Baggins)
Gli eroi non combattono solo per i
loro cari: combattono anche in nome del bene e della purezza.
Questa estrema bontà può essere spesso messa a dura prova (come
accaduto a Silente), ma un vero eroe sa come preservare la sua
moralità. Mentre Harry e Frodo lottano per ciò che è giusto,
entrambi vengono distratti da motivazioni egoistiche. Harry diventa
ossessionato dal trovare i
Doni della Morte per il potere personale, mentre Frodo
rivendica l’Anello come suo. In termini di moralità, nessuno dei
due personaggi può dirsi dunque migliore dell’altro.
L’immedesimazione (Harry Potter)
È importante ricordare che anche gli
eroi sono umani. Il pubblico si identifica con i personaggi in cui
riesce a riconoscere qualcosa di sé. La vita agiata e ricca di
Frodo a Casa Baggins non è certamente un punto di partenza
avvincente quanto l’educazione orfana di Harry nel mondo Babbano.
Durante il suo viaggio, Harry lotta con la sua identità, la
maturità e la sua famiglia. Si tratta di questioni molto affini con
cui la maggior parte dei lettori e degli spettatori lottano: ecco
perché Harry è sicuramente l’eroe con il quale è più facile
immedesimarsi.
Dopo aver intrapreso la propria
carriera in Germania, dove è cresciuto, l’attore Daniel
Brühl diventa celebre grazie ad alcuni titoli
internazionali, grazie ai quali arriva poi a recitare per
produzioni hollywoodiane. Brühl si è così distinto sia per la sua
grande versatilità, sia per la capacità di portare nei personaggi
ricoperti un po’ del suo naturale carisma. Qualità che gli hanno
permesso di essere indicato come interprete di qualità.
Ecco 10 cose che non sai di Daniel
Brühl.
9. Ha preso parte a note
serie TV. L’attore arriva sul piccolo schermo grazie alla
serie NetflixL’alienista, dove
ricopre il ruolo del Dr. Laszlo Kreizler, di genere
storico-poliziesco. Prossimamente, invece, Brühl riprenderà il
ruolo del villain Zemo per la serie Disney+The Falcon and the Winter
Soldier (2020), dove sarà l’avversario dell’attore Anthony
Mackie. Riprenderà poi il ruolo di Laszlo Kreizler per
la serie sequel The Angel of Darkness (2020).
8. Ha ricevuto importanti
nomination. Grazie al ruolo del pilota Niki Lauda l’attore
ha avuto modo di mettere ulteriormente in luce le proprie doti.
Viene ricompensato ottenendo la nomination come miglior attore non
protagonista ai Bafta Awards, ai Sag Awards e ai Golden Globe.
Viene nuovamente nominato a quest’ultimo premio nel 2019 come
miglior attore per la serie L’alienista. Prima della fama
statunitense, Brühl aveva vinto un European Film Awards come
miglior attore e miglior attore europeo per Good Bye,
Lenin!.
Daniel Brühl è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 311 mila persone. All’interno
di questo è solito condividere fotografie scattate durante momenti
di svago quotidiano, ma particolarmente presenti sono anche
immagini tratte dagli eventi di gala a cui ha preso parte o a fini
promozionali dei suoi progetti da interprete.
Daniel Brühl: chi è sua
moglie?
6. Non è sposato.
Attualmente l’attore non è sposato, ma dal 2010 vive
un’appassionata relazione con la psicologa Felicitas Rombold. La
coppia negli anni si è sempre tenuta alla larga dall’invasività dei
media, ricercando una vita di coppia il quanto più privata
possibile. Tra i pochi annunci pubblici fatti vi è quello per la
nascita del primo figlio, avvenuta nel 2016.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Daniel Brühl in Bastardi senza
gloria
5. Interpreta un eroe di
guerra. Nel film diretto da Quentin
Tarantino, Brühl ricopre il ruolo di Friedrich zoller,
eroe della nazione tedesca divenuto una vera e propria leggenda per
essere riuscito a sopravvivere da solo su di una torre, uccidendo
oltre 300 nemici. Nel film, il suo personaggio è popolare a tal
punto che gli viene dedicato un film, Orgoglio della
nazione, interpretato da egli stesso.
4. Ha aiutato nella ricerca
della giusta attrice. Nel film, il personaggio di Brühl è
fortemente attratto da Shosanna. Affinché il desiderio fosse
percepibile, era necessario trovare la giusta interprete. Brühl
partecipò così ai casting, contribuendo con la sua opinione
riguardo alla chimica di coppia percepita con le varie
candidate.
3. Non parlava un perfetto
francese. Al momento del suo casting, all’attore venne
chiesto di recitare alcune battute in francese. Pur essendo
poliglotta, Brühl dichiarò in seguito che a quel tempo non aveva
ancora un’ottima padronanza del francese, e che per tanto
improvvisò mischiando l’accento francese con quello spagnolo,
risultando convincente. Al momento delle riprese, poi, aveva avuto
modo di studiare e parlare un perfetto francese.
Daniel Brühl in Rush
2. Ha lavorato sul proprio
accento. Per poter risultare maggiormente credibile nei
panni di Niki Lauda, l’attore ha vissuto per un periodo a Vienna,
così da poter acquisire un corretto accento austriaco. Ulteriore
aiuto nell’immedesimazione è stato dato dalla speciale dentiera
indossata da Brühl, che riproduceva la caratteristica dentatura di
Lauda.
Daniel Brühl: età e altezza
1. Daniel Brühl è nato a
Barcellona, in Spagna, il 16 giugno 1978. L’attore è alto
complessivamente 176 centimetri.
Con una lunga carriera alle spalle,
Raoul Bova è uno dei più noti attori italiani.
Attivo tanto in televisione quanto al cinema, Bova ha negli anni
dato vita ad una gran varietà di ruoli, affermandosi in particolare
per il genere poliziesco. Ha inoltre avuto anche l’occasione di
lavorare con importanti registi, che gli hanno permesso di maturare
come interprete e affermarsi sia presso il grande pubblico che con
la critica. Ecco 10 cose che non sai di Raol
Bova.
9. Ha preso parte a note
produzioni televisive. Negli anni Bova costruisce la
propria popolarità grazie anche ad alcune celebri serie, che gli
permettono di raggiungere un pubblico più ampio. Tra queste si
annoverano La piovra 7 (1995), A proposito di
Brian (2006), Intelligence – Servizi & Segreti
(2009), Come un delfino – La serie (2013), Fuoco
amico (2016) e I Medici (2018), dove recita accanto
ad attori come Guido Caprino,
Alessandro Preziosi,
Sarah Felberbaum,
Miriam Leone,
Alessandra
Mastronardi e Neri
Marcorè. Nel 2019 è stato invece tra i protagonisti di
La Reina del Sur.
8. È anche produttore,
sceneggiatore e regista. Bova ha compiuto il passaggio
dietro la macchina da presa per la serie Come un delfino,
di cui ha scritto, diretto e prodotto tutti e quattro gli episodi,
oltre ad averli anche interpretati. Ha inoltre partecipato alla
produzione dei film Milano Palermo – Il ritorno e
Sbirri.
7. Ha ricevuto importanti
riconoscimenti. Nel corso della sua carriera l’attore ha
ricevuto nomination ad importanti premi cinematografici. Tra questi
si annoverano i David di Donatello, dove è stato nominato come
miglior attore non protagonista nel 1996 per Palermo Milano
solo andata, e nel 2011 per La nostra vita. Ha poi
ricevuto due nomination ai Nastri d’argento come miglior attore
protagonista nel 2011 per Nessuno mi può giudicare, e nel
2013 per Buongiorno papà.
Raoul Bova è su Instagram
6. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram, dove possiede un totale di 645 mila follower. Qui è
solito condividere fotografie scattate in momenti di svago
quotidiano o curiosità varie. Non mancano poi anche immagini legate
al suo lavoro, attraverso cui promuove i propri progetti da
interprete, sia cinematografici che televisivi.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Raoul Bova: chi è sua moglie
5. È stato sposato.
Nel 2000 l’attore ha sposato Chiara Giordano, con cui aveva
intrapreso una relazione tempo addietro. La coppia mantiene negli
anni privata la propria vita privata, evitando di dar materiale di
cui parlare alle riviste di gossip. Tra i pochi annunci pubblici
rilasciati vi sono quelli riguardanti la nascita dei loro due
figli, rispettivamente nel 2000 e nel 2001. Nel 2013, tuttavia, la
coppia annuncia la separazione.
Raoul Bova e Rocío Muñoz
Morales
4. Ha una nuova
compagna. Nel 2013 Bova intraprende una relazione con
l’attrice e modella spagnola Rocío Muñoz Morales, conosciuta sul
set del film Immaturi – Il viaggio. La coppia annuncia
negli la nascita di due figlie, la prima nel 2015 e la seconda nel
2018.
Raoul Bova: il suo fisico
3. È noto per la sua
prestanza fisica. Prima di diventare l’attore apprezzato
che è oggi, Bova aveva intrapreso una carriera da nuotatore,
arrivando anche a vincere all’età di 15 un campionato italiano
giovanile. Tale sport ha permesso all’attore di maturare un ottimo
fisico, mantenuto poi per poter ricoprire al meglio i suoi ruoli in
film o serie d’azione.
2. Ha portato in televisione
la propria passione. Bova non ha mai nascosto la sua
passione per il nuoto, decidendo di portarla anche in televisione.
Ha infatti personalmente ideato la serie Come un delfino,
ispirata alla storia di Domenico Fioravanti, ex nuotatore affetto
da ipertrofia cardiaca. Bova, nel ruolo del protagonista, ha
personalmente eseguito le scene di nuoto previste, sfoggiando
ancora un’ottima forma e un’ottima tecnica.
Raoul Bova: età e altezza
1. Raoul Bova è nato a
Roma, in Italia, il 14 agosto 1971. L’attore è alto
complessivamente 183 centimetri.
La giovane interprete Kaya
Scodelario si è affermata negli ultimi anni grazie a
titoli di particolare successo. Distintasi inizialmente in
televisione, l’attrice ha ottenuto la visibilità necessaria per
ottenere importanti ruoli cinematografici. Ciò non sarebbe avvenuto
se oltre alla bella presenza non avesse avuto del talento, cosa che
invece ha da vendere. Ecco 10 cose che non sai su Kaya
Scodelario.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Kaya Scodelario: i suoi film e le
serie TV
10. È diventata nota grazie
ad una serie TV. L’attrice debutta nel mondo dello
spettacolo nel 2007, con la serie Skins, dove fino al 2013
ricopre il ruolo di Effy Stonem. Successivamente tornerà brevemente
in televisione per recitare in alcuni episodi di True Love
(2012), Southcliffe (2013), Spinning Out (2020),
nuova serie Netflix, e The Pale Horse (2020).
8. È stata candidata più
volte ad noto premio. Grazie ai suoi ruoli in popolari
film per il grande pubblico, l’attrice ha collezionato ben quattro
nomination ai Teen Choice Award. Tre di queste rientrano nella
categoria “miglior attrice in un film d’azione” per i film Maze
Runner – Il labirinto, Maze Runner – La fuga e Pirati dei
Caraibi – La vendetta di Salazar. La quanta era invece come
miglior coppia per Maze Runner – La
rivelazione.
Kaya Scodelario è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 2,3 milioni di persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie
scattate in momenti di svago quotidiano, ma anche numerose foto
realizzate per servizi di moda, o ancora immagini promozionali dei
suoi progetti da interprete.
Kaya Scodelario: ha marito e un
figlio
6. È sposata. Nel
dicembre del 2015, dopo alcuni mesi di fidanzamento, la Scodelario
sposa l’attore Benjamin Walker, noto per i film
La leggenda del
cacciatore di vampiri e Hearth of
Sea. Particolarmente riservata, la coppia non è solita
esporsi in modo esagerato ai riflettori dei media. Tra i pochi
annunci pubblici fatti vi è quello per la nascita del loro
primogenito, avvenuta nel 2016.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Kaya Scodelario sa pattinare
5. Ha imparato a pattinare
per recitare in una serie TV. Nel 2020 l’attrice è
protagonista di Spinning Out, serie Netflix, dove una
pattinatrice olimpionica deve fare i conti con una vita
problematica e alcuni problemi psichici. Affascinata dal tema,
l’attrice ha accettato di imparare a recitare pur di poter
ricoprire il ruolo. La preparazione, stando alle sue parole, ha
richiesto numerosi sacrifici, come anche lividi e vesciche.
Kaya Scodelario e Netflix
4. Non ci sarà per lei una
seconda stagione della serie Netflix. Nonostante la
devozione dell’attrice per la parte, Netflix ha deciso di non
rinnovare la serie Spinning Out, la quale, dopo aver
debuttato sulla piattaforma nel gennaio del 2020, non sembra aver
ottenuto il successo di pubblico sperato. L’attrice non ha tuttavia
rilasciato dichiarazioni pubbliche in merito.
Kaya Scodelario: il suo fisico
3. Adora i ruoli
d’azione. L’attrice non ha mancato di farsi notare anche
per il suo fisico particolarmente in forma, e ciò è normale
considerando i ruoli da lei svolti negli ultimi anni. Parliamo di
film prevalentemente d’azione o d’avventura, che richiedono
notoriamente una buona prestanza fisica. L’attrice è infatti solita
allenarsi a lungo e duramente per poter soddisfare quanto previsto
dai film a cui partecipa.
2. Si è allenata nel nuoto
per un suo ruolo. Descritto come il set più difficile da
lei affrontato fino ad ora, Crawl – Intrappolati ha
richiesto all’attrice una notevole prestanza fisica. L’attrice ha
infatti dichiarato di essersi allenata nel nuoto per settimane, al
fine di migliorare con il tempo e la tecnica. Elementi che il
personaggio da lei ricoperto sfoggia in modo impeccabile.
Kaya Scodelario: età e altezza
1. Kaya Scodelario è nata a
Londra, Inghilterra, il 13 marzo 1992. L’attrice è alta
complessivamente 168 centimetri.
Arrivano da
The Sun nuovi aggiornamenti sulla produzione di
Mission Impossible 7, le cui riprese
erano state bloccate sia a
Venezia che a
Roma a causa dell’emergenza Coronavirus. Stando a quanto
apprendiamo dal sito, la produzione del film ha deciso
definitivamente di non fare ritorno in Italia: parte del nuovo
capitolo della celebre saga con Tom Cruise, quindi, non verrà più girata nel
nostro Paese.
La produzione di Mission
Impossible 7 avrebbe infatti deciso di rimanere nel
Regno Unito: la fonte spiega che le città di Roma e Venezia
verranno ricostruite attraverso l’allestimento di imponenti set
presso i Longcross Studios situati a Longcross, Surrey, in
Inghilterra. Tra le location che verranno ricostruite, quasi certa
è la celebre scalinata di Piazza di Spagna, con alle spalle la
Chiesa della Trinità dei Monti.
La fonte citata da The Sun spiega:
“Ritardare la produzione a tempo indeterminato è praticamente
impossibile. Al tempo stesso, mandare in Italia una troupe come
quella di Mission Impossible, nell’immediato futuro, è altamente
rischioso. Per questo è stata trovata una soluzione che costerà una
fortuna, ma che potrebbe salvare il film. I costi saranno
certamente inferiore rispetto al dover mettere in pausa la
produzione per mesi e mesi.”
Mission Impossible 7uscirà nelle
sale americane il 23 luglio 2021.
I prossimi due capitoli della saga
di Mission Impossiblevedranno
coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull
Island), Hayley
Atwell (Captain America: Il primo
vendicatore), Pom
Klementieff (Guardiani della Galassia)
e Nicholas
Hoult (X-Men, Mad Max: Fury Road). Tom
Cruise e Rebecca
Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e
Ilsa Faust.
I due film verranno girati in
contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast
torneranno sul set per le riprese. Christopher
McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il
loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 23 luglio 2021
e il 5 agosto 2022.
Nessun aggiornamento sul destino di
August Walker e Alan Hunley, i personaggi interpretati
da Henry
Cavill e Alec
Baldwin, che secondo le ultime
indiscrezioni rientrerebbero nei piani di McQuarrie per i
sequel. Ma come farli tornare, visto che nel precedente film sono
morti?
Un concept inedito di
Star Wars: Il Risveglio della Forza ci mostra
Luke Skywalker mentre tiene tra le mani il casco
di Darth Vader. Il concept in questione è stato
condiviso da Christian Alzmann, concept artist e
art director per la Lucasfilm, attraverso il suo account Instagram.
Nel concept è possibile vedere Luke
Skywalker (Mark
Hamill) con in mano l’elmetto carbonizzato di Darth
Vader. Nel concept è possibile vedere Luke sfoggiare la sua mano
meccanica e il costume completo da Jedi.
Luke Skywalker è uno dei personaggi
più amati della saga: proprio per questo, molti fan si sono
lamentati del modo in cui il personaggio è stato gestito – da un
punto di vista narrativo – nella trilogia sequel. Se ne Il
Risveglio della Forza Luke è apparso solo brevemente,
le cose sono andate diversamente ne Gli
Ultimi Jedi, in cui ha avuto un ruolo di assoluto rilievo.
Ciononostante, una parte del fandom ha affermato che la nuova
trilogia ha in qualche modo rovinato il personaggio, trasformandolo
da fedele ottimista in eremita che ha (almeno apparentemente)
rinunciato a tutto.
Inizialmente, anche Mark Hamill aveva concordato con il
pensiero dei fan, per poi ritornare sui suoi passi e
“pentirsi” delle critiche mosse al film di Rian Johnson. Per quanto riguarda Il
Risveglio della Forza, il nuovo concept art svela che forse,
nel film di J.J. Abrams, il personaggio di Luke
avrebbe dovuto avere un ruolo più importante.
In attesa di nuovi dettagli,
ricordiamo che a Rian
Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è
stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove
storie e nuovi personaggi. In passato, anche ai creatori
di Game of Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era
stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela:
sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.
Inoltre, ci sarebbe anche un nuovo film al quale starebbe
attualmente lavorando Kevin Feige,
presidente dei Marvel Studios.
Un nuovo report di
ScreenRant segnala una vicenda decisamente bizzarra che ha
coinvolto Deadpool
2, il secondo capitolo dedicato alle disavventure
del Mercenario Chiacchierone interpretato da
Ryan Reynolds, uscito nelle sale nel 2018.
Come riportato dalla fonte, infatti,
pare che il cinecomic diretto da David Leitch, che
ha visto nel cast anche
Josh Brolin e
Zazie Beetz, sia stato caricato integralmente su
YouTube lo scorso 4 marzo e che sia rimasto a disposizione di tutti
i fruitori del web, gratis, per ben 11 giorni. Prima che i Walt
Disney Studios e i 20th Century Studios se ne accorgessero,
bloccando lo streaming, il filmato ha raggiunto più di 750.000
visualizzazioni.
Considerate le stringenti politiche
della piattaforma web 2.0 in merito al copyright, è davvero strano
come Deadpool
2 sia riuscito a “sopravvivere” per 11 giorni
sulla piattaforma senza essere “bloccato dall’interno”…
Deadpool è un
personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i
primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo
al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far
proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo. La vera
domanda adesso è un’altra: il film sarà vietato ai
minori? Deadpool 3rappresenterà
ufficialmente il primo film R-rated dei Marvel Studios?
Vi ricordiamo che a confermare
l’ingresso di Deadpool nel MCU era
stato Alan Horn, presidente di Walt Disney
Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il
pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della
serie di film con Ryan
Reynolds.
Anche le riprese di Matrix
4 subiscono uno stop a causa dell’emergenza
Coronavirus. Come riportato da Variety, infatti, la
produzione del quarto capitolo della celebre saga fantascientifica
diretto da Lana Wachowski è stata ufficialmente
posticipata in risposta alla crisi mondiale scatenata dal
Covid-19.
Anche in questo caso, purtroppo,
nessuno sa quando la produzione del film sarà in grado di
ripartire. Queste settimana le riprese di Matrix
4 avrebbero dovuto svolgersi in Germania,
precisamente a Berlino.
L’emergenza Coronavirus ha colpito
duramente anche l’industria cinematografica Hollywoodiana: oltre a
Matrix
4, numerosi altri film attualmente in fase di
produzione sono stati sospesi o rimandati a data da definirsi; tra
questi, anche The Batman, l’atteso cinecomic DC di Matt
Reeves.
A questo
link potete leggere tutti i film sospesi o rimandati a causa
del Coronavirus.
Matrix
4 vedrà nel cast il ritorno
di Keanu
Reeves, Carrie-Ann Moss e Jada
Pinkett-Smith al fianco delle new
entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris,
Jonathan Groff, Jessica
Henwicke Toby
Onwumere.
Il nuovo capitolo del franchise
sarà diretto da Lana Wachowski. La
sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar
Hemon e David Mitchell, mentre diverse fonti sostengono che le
riprese dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2020. “Molte
delle idee che Lilly ed io abbiamo esplorato vent’anni fa a
proposito della nostra realtà sono ancora più rilevanti ora. Sono
molto felice di avere questi personaggi nella mia vita e sono grata
per questa possibilità di lavorare ancora con i miei brillanti
amici“, ha detto la Wachowski.
“Non potremmo essere più
entusiasti di rientrare in The Matrix con Lana“, ha dichiarato
Toby Emmerich, presidente della Warner Bros, “Lana è una vera
visionaria, una regista creativa e originale e siamo entusiasti che
stia scrivendo, che dirigerà e produrrà questo nuovo capitolo
dell’universo di Matrix“.
Una fan art di Spider-Man:
Far From Home, intitolata ironicamente
Spider-Man: Work From Home, invita i fan
a “restare a casa” per cercare di arginare il più possibile il
contagio da Covid-19. Purtroppo, il Coronavirus continua a
diffondersi in tutto il mondo: numerose sono le misure cautelative
che sono state prese non soltanto in Italia; si consiglia alle
persone di restare in casa il più possibile, di praticare lo
smart working e di uscire soltanto in casi di
emergenza.
Nelle ultime ore, Jon
Watts, regista di tutti e tre gli episodi di Spider-Man
ambientati nel MCU (anche dell’atteso Spider-Man 3, le cui riprese partiranno
ufficialmente il prossimo luglio), ha condiviso attraverso il suo
account Instagram
una parody art di Spider-Man:
Far From Home, intitolata Spider-Man:
Work From Home, che invita tutti ad essere
responsabili e a prendere coscienza della grave situazione che
stiamo vivendo: tramite la parody art, Watts ha voluto spingere le
persone a praticare il più possibile lo smart working, e
nell’immagine infatti è possibile vedere Spidey mentre lavora alla
scrivania con indosso il costume che risale a prima del suo
incontro con Tony Stark/Iron Man.
Ad accompagnare l’immagine condivisa
da Watts, che potete vedere di seguito, la didascalia: “State
tutti al sicuro!!!”:
Di recente, numerose star di
Hollywood hanno annunciato attraverso i loro profili social di
essere risultate positive al Coronavirus: tra queste, Tom Hanks e sua moglie Rita
Wilson, l’attrice Olga Kurylenko e, più di recente, l’attore
Idris Elba.
Spider-Man
3 vedrà ancora una volta riuniti Tom
Holland e il regista Jon
Watts, che aveva già
direttoSpider-Man:
Homecoming del 2017 e Spider-Man:
Far From Home dello scorso anno. Le riprese
del film dovrebbero partire quest’estate.
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter
Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave
all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film
dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecominge Spider-Man:
Far From Home. La scorsa estate,
un nuovo
accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro
film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man
3– e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Il canale americano
FX ha diffuso il teaser promo “Blood Pressure” di
What We Do In The Shadows 2, l’attesa seconda
stagione della serie What We
Do In The Shadows trasmessa da FX.
What We Do In The Shadows 2
What We Do In The Shadows
2 è l’annunciata seconda stagione della serie
What We
Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il
canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e
Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten
Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per
centinaia di anni.
Nella seconda stagione di
What We
Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti
Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless,
un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato
dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di
Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja
e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo
di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey
Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di
Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson,
un vampiro energetico che vive con il trio.
Nei ruoli ricorrenti troviamo
Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico
vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero
governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di
Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i
banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di
Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja,
Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in
ciascuna delle sue vite.
Nonostante le teorie dei fan e le
apparenti connessioni tra i due progetti, David
Harbour ha assicurato che non esiste alcun crossover
tra Black Widow e
Stranger Things. È doveroso fare un passo
indietro…
L’atteso cinecomic Marvel e l’amatissima serie
Netflix hanno qualcosa in comune: la Russia. In
Black Widow,
Harbour vestirà i panni di Red Guardian, alter ego di Alexi Shostakov,
risposta sovietica a Captain America;
le prime immagini della quarta stagione di
Stranger Things, invece, hanno rivelato che
Jim Hopper – il personaggio interpretato da David
– è attualmente detenuto in una prigione russa.
È una coincidenza alquanto bizzarra
che Harbour abbia due ruoli nello stesso anno che presentano delle
connessioni con la Russia. Proprio per questo motivo, la cosa ha
generato una serie di speculazioni tanto tra i fan della Marvel
quanto tra i fan della popolarissima serie Netflix: esiste davvero
una possibile connessione tra Red Guardian e Jim Hopper? Il film
Marvel e la serie Netflix saranno collegati in qualche modo?
Ovviamente… no!
In una recente intervista con
EW, David
Harbour ha negato la possibilità di qualsiasi
tipo di crossover tra i due universi, dichiarando: “Lo so, è
una coincidenza molto sorprendente e a tratti fastidiosa, e mi
scuso con tutto il web. Non c’è alcun motivo per ciò, ve lo giuro.
Non ci sono collegamenti tra Stranger Things e l’Universo
Cinematografico Marvel.”
L’attore – ironizzando – ha poi
aggiunto: “Pensateci bene: ho un aspetto troppo diverso nel
film e nella serie. In uno peso 270 kg, ho la barba, i capelli
folti e lunghi… nell’altro peso 200 kg e non ho capelli!”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di
Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
Stando a quanto riportato da
Film Music Reporter,
il compositore Michael Giacchino (vincitore dell’Oscar e del
Grammy) è stato ingaggiato per occuparsi della colonna sonora di
Jurassic
World: Dominion, capitolo conclusivo della nuova
trilogia con protagonisti i celebri dinosauri. Per Giacchino, in
realtà, si tratta di un ritorno al franchise, dal momento che aveva
già curato le musiche sia di Jurassic
World sia di Jurassic World:
Il Regno Distrutto.
La produzione del film era partita
ufficialmente lo scorso 25 febbraio. Adesso, le riprese sono state
momentaneamente sospese a causa dell’emergenza Coronavirus. Al
momento non sappiamo quando il regista Colin
Trevorrow e il cast torneranno sul set.
Nel corso della sua carriera,
Michael Giacchino ha vinto l’Oscar per la
miglior colonna sonora grazie ad Up, film d’animazione
Disney/Pixar del 2010. Oltre al franchise di Jurassic
World, di recente Giacchino ha firmato anche per occuparsi
delle musiche di The Batman, l’attesissimo cinecomic DC di
Matt Reeves.
Jurassic
World: Dominionvedrà sia
Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro
ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice
Smith, Daniella Pineda, Jake
Johnson e Omar
Sy. Laura
Dern e Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie
Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per
l’ultima volta nelJurassic Park
3 del 2001. Un altro eroe
originale, Ian Malcolm, interpretato
da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare
in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World: Il Regno
Distrutto.
Alla regia torna Colin
Trevorrow, che ha pubblicato il
cortometraggio Battle at Big
Rock, i cui eventi sono ambientati un anno
dopo Jurassic World:
Il Regno Distrutto mostrando i dinosauri che
vivono nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi
ricordiamo che Jurassic
World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno
2021.
A quanto pare, James Gunn non è interessato a dirigere
un film della saga di Star Wars. Da sempre aperto al dialogo
con i suoi fan attraverso i vari profili social, il regista sta
approfittando della reclusione da quarantena per sensibilizzare le
persone a restare a casa e cercare così di prevenire il più
possibile il contagio da Covid-19.
Dopo aver consigliato
una serie di film da guardare proprio durante la quarantena,
Gunn è tornato a rispondere ad una serie di domande dei suoi
follower attraverso il suo profilo Instagram. Uno di loro gli ha
chiesto se fosse interessato a dirigere un film della saga di
Star Wars. La risposta del regista e
sceneggiatore è stata la seguente:
“No. Da regista, è una cosa che
davvero non mi interessa. Non riesco a pensare a nessun franchise
del quale mi piacerebbe entrare a far parte se non ai franchise per
i quali sto già lavorando.”
Potete leggere la risposta originale di Gunn di seguito:
Ricordiamo che James
Gunn ha da poco terminato le riprese
di The Suicide
Squad, il sequel/reboot dei personaggi dei
fumetti DC che arriverà nelle sale ad agosto del prossimo anno e
che vedrà nel cast il ritorno di Margot
Robbie (Harley Quinn), Viola
Davis (Amanda Waller), Joel
Kinnaman (Rick Flag) e Jai
Courtney (Captain Boomerang).
Una volta terminata la
post-produzione del film, Gunn dovrebbe tornare ad occuparsi
di Guardiani
della Galassia Vol. 3, che non ha ancora una data
di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire
ufficialmente a Febbraio 2021.
Dopo Olga
Kurylenko e Tom
Hanks, anche Idris
Elba dichiara di essere risultato positivo al tampone
del coronavirus. L’attore ha annunciato la notizia via social,
spiegando di essere però asintomatico e di sentirsi bene,
garantendo poi un aggiornamento constante sulle sue condizioni ai
suoi fan.
“Questa mattina sono risultato
positivo al test del COVID-19, mi sento bene, non ho sintomi ma
sono isolato sin dal momento in cui ho capito che era possibile per
me essere stato esposto al contagio.”
Idris Elba positivo al coronavirus
Ecco di seguito il video che
l’attore ha condiviso su Twitter, nel quale appare
accanto alla moglie Sabrina:
In una nuova intervista, la star
della Marvel Cinematic UniverseScarlett
Johansson fa riferimento a Bruce Banner / Hulk
definendolo un mutante. Johansson sta attualmente promuovendo il
film che la vede finalmente protagonista nei panni di Vedova Nera,
Black Widow, in cui interpreta Natasha
Romanoff / Black Widow.
La richiesta da parte del pubblico
di un film sul personaggio di Natasha Romanoff è partita da molto
tempo, sin dalla sua prima apparizione nel MCU.
Era il 2010 e il film era Iron Man 2, sapevamo molto poco
dell’Agente Romanoff, ma Scarlett
Johansson ha permesso di farla amare e conoscere bene
a tutto il pubblico dei Marvel Studios. La parabola del personaggio
si è poi conclusa in Avengers:
Endgame.
Una parte fondamentale del viaggio
di Natasha è stata la sua relazione con Hulk di Mark
Ruffalo. I due stabilirono per la prima volta una
connessione in Avengers: Age
of Ultron, dove lei era l’unica capace di fermare
la furia verde. Nonostante una strana piega romantica, la loro
amicizia si è mostrata solida. Tuttavia sembra che l’attrice non
abbia ben chiara la natura del personaggio del collega Ruffalo.
In un’intervista con EW, Johansson ha
discusso di uno dei momenti più importanti dell’intera mitologia
del MCU, quando i Vendicatori si riuniscono in
cerchio durante la Battaglia di New York, in The
Avengers del 2012. Descrivendo la scena, Scarlett
Johansson ha rivelato: “Nessuno di noi sapeva se
questo film avrebbe funzionato. Sembrava folle – poi prosegue
spiegando – C’è un dio nordico, c’è il personaggio di Tony
Stark, playboy e miliardario, e poi c’è uno scienziato mutante che
ha un problema di gestione della rabbia”. L’attrice ha anche
parlato dell’incertezza legata al successo di The Avengers:
“Sembrava uno di quei film che la gente o ama o odia”.
Al di là del fatto che la gente poi
ha amato il film, Scarlett
Johansson sembra aver usato in maniera impropria la
parola “mutante”. In una qualche misura ha anche ragione, visto che
la trasformazione di Banner in Hulk dipende proprio da una
mutazione dei suoi geni che si incrociano con i raggi gamma.
Tuttavia, in ambito Marvel, è meglio stare attenti alle persone
alle quali si dà del mutante!