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Black Adam: Dwayne Johnson rivela da quanto è al lavoro sul film

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Black Adam: Dwayne Johnson rivela da quanto è al lavoro sul film

Dwayne Johnson ha rivelato che lo sviluppo dell’atteso cinecomic Black Adam è iniziato nel lontano 2008. Il viaggio del personaggio DC sul grande schermo è stato uno dei più complessi della recente storia dei film dedicati ai supereroi: per lungo tempo, infatti, il progetto è stato in una sorta di limbo senza mai rivedere il via libera ufficiale.

Dopo l’arrivo nelle sale di Shazam! (il film sullo storico rivale di Black Adam nei fumetti), le cose sono iniziate a cambiare: nonostante i rumor che si sono susseguiti per diverso tempo, il personaggio che Johnson porterà al cinema non ha debuttato nel film con protagonista Zachary Levi (e in cui “The Rock” figura in qualità di produttore esecutivo). Poi, ad ottobre dello scorso anno, il film su Black Adam è diventato finalmente realtà, con l’inizio delle riprese fissato per il prossimo luglio e una data di uscita fissata per il 22 dicembre 2021.

Adesso, in un nuovo video condiviso via Instagram, Dwayne Johnson ha rivelato per quanto tempo il film è stato in sviluppo, spiegando: “Nel 2008 ne abbiamo parlato per la prima volta, quindi ci è voluta una grandissima pazienza da parte di tutti i nostri partner”. Johnson ha poi aggiunto: “Sono un uomo e un attore totalmente diverso rispetto a 10 anni fa”, spiegando inoltre come tutti questi anni trascorsi lo abbiano spinto ad avere ancora più fiducia nel progetto.

Johnson ha poi ribadito che Black Adam sarà una storia di origini e che, pur contrapponendo la sua bussola morale a quella di Superman, l’approccio del personaggio nei confronti dei suoi nemici “spiazzerà il pubblico”. Tali dichiarazioni aggiungono un ulteriore tassello a quello che potrebbe essere il contesto generale del film, soprattutto alle luce delle precedenti dichiarazioni dell’attore, secondo le quali “Black Adam cambierà la gerarchia del potere nell’Universo DC”.

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Black Adam, affidato alla regia di Jaume Collet-Serra (Run all night, The Shallows), arriverà nelle sale il 22 Dicembre 2021, con le riprese che partiranno a Luglio 2020, come confermato nei mesi scorsi dallo stesso Johnson.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. E come annunciato nei mesi scorsi, i piani per portare al cinema uno standalone con Dwayne Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni Duemila.

“Questo progetto ha comportato dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black Adam.” aveva raccontato l’attore in un video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un anno e non potrei essere più eccitato all’idea“.

Fonte: ScreenRant

La concessione del telefono: il film tv di Roan Johnson

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La concessione del telefono: il film tv di Roan Johnson

Debutterà su RAI 1 lunedì 23 marzo 2020, La concessione del telefono, il film tv diretto da  Roan Johnson e basato sull’omonimo romanzo di Andrea Camilleri. La collection C’era una volta Vigata si arricchisce di un nuovo capitolo con La concessione del telefono per la regia di Roan Johnson. Dopo il successo di La mossa del cavallo e La stagione della caccia, che hanno entrambi superato il 30% di share, l’immaginifico mondo di Vigàta nato dalla magica penna di Andrea Camilleri torna in tv, arena di una nuova avventura.

La concessione del telefono, tratto dall’omonimo romanzo storico, riporta alla ribalta l’immaginaria cittadina, resa unica dalla fantasia del grande scrittore siciliano. Il film tv d è una produzione PALOMAR in collaborazione con RAI FICTION prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra con Max Gusberti.

La concessione del telefono: la trama e il cast

Tratto dal romanzo omonimo di ANDREA CAMILLERI edito da SELLERIO EDITORE, sceneggiatura di Andrea Camilleri, Francesco Bruni, Roan Johnson, La concessione del telefono vede protagonisti un cast d’eccezione con con Alessio Vassallo, Thomas Trabacchi, Federica De Cola, con Dajana Roncione, Corrado Fortuna, Ninni Bruschetta e con Corrado Guzzanti, con la partecipazione di Fabrizio Bentivoglio.

Pippo Genuardi, nato a Vigàta il 3 settembre 1856, è un commerciante di legnami. Ma sia chiaro: quella non è la sua occupazione maggiore, anzi, potremmo dire che il suo vero talento è quello di cacciarsi nei guai. Spiantato, ironico, amante delle donne e della tecnologia, Pippo sembrerebbe aver messo la testa a posto sposando Taninè Schilirò, figlia dell’uomo più ricco di Vigàta, ma il nostro protagonista è appunto un uomo che in realtà non si accontenta mai. E così, spedendo tre lettere al Prefetto Marascianno (un napoletano paranoico e complottista), mette in moto un meccanismo che lo porterà a trovarsi sotto due fuochi incrociati: lo Stato, che pensa di avere a che fare con un pericoloso sovversivo, e l’uomo “di rispetto” Don Lollò, che inizia a credere che il Genuardi lo stia prendendo per fesso. Per ottenere l’agognata “concessione del telefono”, infatti, Genuardi sarà disposto a tutto: cercare l’appoggio di suo suocero, ma anche della mafia; corrompere funzionari pubblici e tradire il suo vecchio amico Sasà. Il tutto sotto gli occhi del Questore Monterchi, venuto dal Nord, che osserverà sgomento e impotente il concatenarsi folle degli eventi.

La concessione del telefonoLa concessione del telefono, il film tv

La concessione del telefono è la storia di tre piccole palle di neve (che nel film hanno la forma di tre lettere inviate da Pippo Genuardi al prefetto Marascianno) che, rotolando piano piano, diventeranno una valanga che travolgerà il nostro povero protagonista. Il film è tratto dal romanzo omonimo di Camilleri che è un gioiello di ingegneria narrativa. Non solo per la struttura del libro così originale che alterna le “cose scritte” (lettere, documenti, articoli di giornale) con le “cose dette” (dialoghi secchi senza descrizioni). Ma anche perché la storia de La concessione del telefono è una sorta di bomba ad orologeria nascosta sotto un tavolo, di cui il lettore e lo spettatore possono solo intuire la presenza. E anche gli stessi personaggi e prima di tutto Pippo Genuardi non ne sentono il ticchettio, che aumenta di scena in scena. Pensano di essere più ‘sperti di molti, ma quando capiranno di essere più scemi di altri sarà troppo tardi.

Con il film abbiamo provato a rendere onore a questa originalità del libro di Camilleri, dividendo lo schermo in modo naturale per lasciare uno spazio in cui poter scrivere i vari documenti, e cercando con voci over e altre idee visive di mantenere la forza di come le parole sulle lettere e nei documenti raccontino cose diverse da quello che si vede o si sente. Così abbiamo provato a raccontare come la formalità della burocrazia diventi un gorgo in cui il nostro protagonista, e forse con lui il “senso” stesso della terra senza tempo in cui vive, verrà risucchiato. E la beffa è che dentro quella voragine dello Stato e in quelle spire della Mafia, il Genuardi ci si è cacciato da solo. Ma perché si è “amminchiato” così tanto con questa diavoleria del telefono? Lo scopriremo solo nel finale a sorpresa, come lo ha costruito il maestro siciliano, anche se nel film sono seminati indizi della verità al tempo stesso assurda e ovvia che sta sotto tutta questa vicenda.

Spider-Man 3: il Daredevil di Charlie Cox apparirà nel film?

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Spider-Man 3: il Daredevil di Charlie Cox apparirà nel film?

Kevin Smith ha condiviso un rumor secondo il quale il personaggio di Matt Murdock interpretato da Charlie Cox nella serie Daredevil apparirà in Spider-Man 3 prima di essere protagonista di un film a lui interamente dedicato.

Parlando dei prossimo film del MCU nell’ultimo episodio del suo podcast Fatman Beyond, Smith ha rivelato di aver sentito un rumor secondo il quale la Marvel vorrebbe portare il personaggio di Matt Murdock interpretato da Charlie Cox in Daredevil nell’attesissimo Spider-Man 3, le cui riprese partiranno ufficialmente il prossimo luglio. Smith ha anche rivelato che Murdock dovrebbe poi essere protagonista di un proprio standalone:

“Mi è arrivata questa notizia… hai sentito che in Spider-Man, nel nuovo film su Spider-Man, ci sarà un avvocato? Charlie Cox… la Marvel vuole Matt Murdock nel film.”, ha dichiarato Smith durante il podcast.

Subito dopo, però, Smith ha chiarito le sue dichiarazioni su Twitter, spiegando di non aver ricevuto da alcuna fonte interna ai Marvel Studios notizie su Spider-Man 3 o sull’inclusione di Daredevil:

Non è chiaro, dunque, dove Smith abbia sentito questa voce, ma la sua eccitazione per la prospettiva che Daredevil si unisca al MCU è senza dubbio condivisa dai fan della versione del personaggio interpretata da Cox (tra l’altro, in Spider-Man: Far From Home era presente proprio un omaggio alla serie Netflix).

Per ora non ci resta che attendere eventuali sviluppi…

LEGGI ANCHE – Spider-Man 3: per Tom Holland sarà “assolutamente folle”

Spider-Man 3 vedrà ancora una volta riuniti Tom Holland e il regista Jon Watts, che aveva già diretto Spider-Man: Homecoming del 2017 e Spider-Man: Far From Home dello scorso anno. Le riprese del film dovrebbero partire quest’estate.

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Fonte: ScreenRant

The Batman: Eiza Gonzalez conferma il provino per Catwoman

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Eiza González, attrice e cantante messicana nota per aver recitato in Baby Driver e Fast & Furious – Hobbs & Shaw, ha confermato di aver sostenuto il provino per interpretare Catwoman in The Batman, ruolo poi affidato a Zoe Kravitz.

In una recente intervista con THR in occasione della promozione di Bloodshot, la González ha rivelato non solo di aver sostenuto il provino, ma di aver realizzato anche un camera test (i video che vengono realizzati per “testare” il look del personaggio attraverso delle primissime inquadrature) per la parte. L’attrice ha spiegato di esserci rimasta molto male quando ha saputo di non aver ottenuto il ruolo:

“È impossibile non sperare in un ruolo del genere, soprattutto quando sei quasi vicina ad ottenerlo. È per personaggi come questo che alla fine si recita. Ed è sempre dura quando non riesci ad ottenere quel ruolo. Ma ho capito una cosa: devi immergerti totalmente in quella parte se vuoi davvero ottenerla. Non si possono avere due piedi in una scarpa. Quando ho iniziato la mia carriera, avevo un altro tipo di atteggiamento, e forse non mi sarei mai spinta così lontano. Adesso lo faccio, così saprò che riuscirò comunque ad affrontare il dispiacere.”

LEGGI ANCHE – The Batman: nuovi indizi sulle fonti d’ispirazione

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of JusticeJustice LeagueWonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

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The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Gilles Lellouche: 10 cose che non sai sull’attore

Gilles Lellouche: 10 cose che non sai sull’attore

Celebre attore francese, Gilles Lellouche si è negli anni distinto come interprete di classe, che nel giro di pochi anni ha saputo affermarsi per talento e presenza scenica. Particolarmente prolifico, Lellouche si è distinto grazie alla sua partecipazione in noti film, ma anche per aver saputo compiere il passaggio dietro la macchina da presa, intraprendendo anche una carriera da regista. Ecco 10 cose che non sai su Gilles Lellouche.

Parte delle cose che non sai sull’attore

gilles lellouche instagram

Gilles Lellouche: i suoi film

10. Ha recitato in celebri film. Dopo alcuni anni di ruoli minori, l’attore ottiene un ruolo di maggior rilievo nel film Amami se hai coraggio (2003), per poi recitare in Non dirlo a nessuno (2006), di Guillaume Canet. Prende poi parte ai film Nemico pubblico N. 1 – L’istinto di morte (2008), con Vincent Cassel, Parigi (2008), Piccole bugie tra amici (2010), dove recita accanto a Marion Cotillard e Jean Dujardin, Adèle e l’enigma del faraone (2010), Gli infedeli (2012), French Connection (2014), C’est la vie – Prendila come viene (2017), L’uomo dal cuore di ferro (2017), In mani sicure (2019) e Grandi bugie tra amici (2019).

9. È anche regista e sceneggiatore. Dopo aver diretto alcuni cortometraggi, Lellouche dirige inizialmente il segmento Pourkoi… passkeu, del film a episodi Zéro un (2003). Co-dirige poi il film Narco (2004), ed è nuovamente regista di un segmento del film Gli infedeli, precisamente di quello intitolato Las Vegas. Nel 2018 debutta invece in solitaria alla regia del film, da lui anche sceneggiato, 7 uomini a mollo

8. Ha ricevuto importanti riconoscimenti. Ad oggi Lellouche vanta ben cinque nomination ai prestigiosi Premi César. Viene candidato per la prima volta nel 2011 come miglior attore non protagonista per Piccole bugie tra amici, poi nuovamente nel 2018 come attore non protagonista per C’est la vie – Prendila come viene, e nel 2019 ottiene ben tre nomination: una come miglior attore per In mani sicure, una come regista e una come sceneggiatore per il suo film 7 uomini a mollo.

Gilles Lellouche è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 240 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere in prevalenza immagini e video promozionali dei suoi film da interprete o da regista. Non mancano però anche varie curiosità condivise con i propri follower.

Gilles Lellouche: chi è la sua compagna

6. Ha avuto una lunga relazione sentimentale. dal 2002 al 2013 l’attore ha avuto una relazione con l’attrice francese Mélanie Doutey, con cui ha avuto anche un figlio nel 2009. La coppia è sempre stata particolarmente riservata riguardo la propria vita privata, evitando di condividere particolari dettagli con i media. Pur se separatisi, i due sono rimasti in buoni rapporti, e Lellouche ha poi chiamato l’attrice a recitare in 7 uomini a mollo.

Parte delle cose che non sai sull’attore

gilles lellouche compagna

Gilles Lellouche e Alizée Guinochet

5. Ha una nuova compagna. Dopo la separazione con la Doutey, nel 2015 l’attore conosce l’attrice Alizée Guinochet, con cui intraprende una relazione che dura ancora oggi. I due, particolarmente riservati, sono stati visti insieme durante alcuni eventi di gala, dai cui atteggiamenti è stato possibile confermare la loro relazione.

Gilles Lellouche dirige 7 uomini a mollo

4. Ha chiamato un suo amico a recitare per il film. Agli inizi della sua carriera, Lellouche è divenuto celebre grazie ad alcuni film diretti da Guillaume Canet, suo amico, tra cui Piccole bugie tra amici. Nel momento in cui Lellouche è passato dietro la macchina da presa, ha voluto rendere il favore affidando uno dei ruoli da protagonisti a Canet.

3. Ha fatto allenare a lungo i suoi attori. Protagonisti del film sono un gruppo di uomini segnati dalla vita, che riacquisteranno fiducia in sé stessi formando una squadra di nuoto sincronizzato. Per ottenere ottime coreografie da parte dei suoi attori, Lellouche ha richiesto che si allenassero per circa sette mesi con un coach olimpionico.

2. Ha segnato il suo successo come regista. Il film si è rivelato un vero e proprio campione di incassi, e dopo essere stato presentato fuori concorso al Festival di Cannes, il lungometraggio ha guadagnato anche gli onori della critica, arrivando ad ottenere ben 10 nomination ai Premi César, tra cui miglior film e miglior regista.

Gilles Lellouche: età e altezza

1. Gilles Lellouche è nato a Caen, Francia, il 5 luglio 1972. L’attore è alto complessivamente 174 centimetri.

Fonte: IMDb

Henry Cavill sarà ancora Superman? La risposta di Amy Adams

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Henry Cavill sarà ancora Superman? La risposta di Amy Adams

Amy Adams ha rivelato che amerebbe tornare a vestire i panni di Lois Lane nel DCEU: secondo l’attrice, però, la Warner Bros. ha intenzione di andare avanti e di “svincolarsi” dalla versione di Superman interpretata da Henry Cavill. L’attrice candidata all’Oscar ha interpretato il personaggio ne L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder del 2013, per poi apparire anche in Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016 e in Justice League del 2017.

In seguito alla disastrosa performance di Justice League al box office, inclusi gli innumerevoli problemi che hanno caratterizzato la produzione del film (tra cambi di regista e riprese aggiuntive), la Warner Bros. ha cercato di aggiustare il tiro e di provare a rivitalizzare il proprio universo cinematografico negli ultimi anni, grazie a pellicole quali Wonder Woman, Aquaman, Shazam! e Birds of Prey.

Dall’uscita di Justice League, non ci sono più stati aggiornamenti circa la possibilità di un sequel de L’Uomo d’Acciaio e di un ritorno di Henry Cavill nei panni dell’eroe kryptoniano. Essendo il personaggio di Lois Lane così intrinsecamente legato a quello di Clark Kent, anche il futuro di Amy Adams nel DCEU è incerto al momento.

In una recente intervista con Empire (via Fandom), l’attrice ha rivelato di essere “assolutamente aperta” alla possibilità di interpretare ancora Lois Lane in un nuovo cinecomic DC. Al tempo stesso, però, la Adams ha ammesso di non nutrire grandi speranze, dal momento che – da quel che ne sa – la Warner Bros. si sta sempre di più allontanando dalla versione di Superman di Cavill: “Da quel che ne so, penso che lo studio si stia muovendo in una direzione totalmente diversa”, ha dichiarato l’attrice.

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Nel 2018, alcune news sembravano aver confermato che Henry Cavill fosse definitivamente uscito dal DCEU. Lo scorso anno, però, è stato lo stesso attore a dichiarare di non aver ancora rinunciato al ruolo, nonostante i piani per riportare Superman sul grande schermo non siano ancora chiari e definiti.

Ricordiamo che al momento Henry Cavill è la star della serie The Witcher disponibile su Netflix, in cui interpreta l’eroe Geralt di Rivia. Di recente è emerso che l’attore potrebbe interpretare un “mutante famoso” in Captain Marvel 2, ma per ora non esiste ancora una conferma ufficiale.

The Batman: Kevin Smith vorrebbe Johnny Depp nei panni di Joker

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The Batman: Kevin Smith vorrebbe Johnny Depp nei panni di Joker

È da un po’ di tempo che circolano una serie di rumor – ovviamente non confermati – che vorrebbe Johnny Depp nei panni del Joker nell’attesissimo The Batman di Matt Reeves, il cinecomic DC le cui riprese sono state ufficialmente bloccate per due settimane a causa dell’emergenza Coronavirus.

Non sappiamo se Johnny Depp sia davvero in trattative con la Warner o se si tratti dell’ennesima “voce di corridoio”, ma qualcuno ha voluto dire la sua in merito alla possibilità che Depp interpreti il celebre villain dei fumetti DC. Si tratta del regista Kevin Smith, vera e propria autorità quando si parla dell’universo di Batman.

In un recente episodio del suo podcast Fatman Beyond, Smith ha parlato proprio di questi rumor, rivelando di aver sempre pensato che il personaggio del Clown Principe del Crimine sarebbe apparso nel film di Reeves. Secondo il regista di Clerks, Johnny Depp sarebbe “f******mente perfetto”; nonostante ne minimizzi la possibilità, al tempo stesso Smith dichiara che sarebbe incredibilmente divertente vedere Depp interpretare quel personaggio (sempre ammesso che il Joker sia effettivamente presente nel film).

Anche se sarebbe bello vedere Depp raccogliere l’eredità di Heath Ledger e Joaquin Phoenix in The Batman, è improbabile che la cosa accada davvero, dal momento che nel film saranno presenti già diversi antagonisti dell’Uomo Pipistrello, incluso Pinguino e l’Enigmista.

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Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of JusticeJustice LeagueWonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

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Fonte: ScreenRant

Black Widow: il rinvio avrà effetti sulla Fase 4 del MCU?

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Black Widow: il rinvio avrà effetti sulla Fase 4 del MCU?

Mentre il Coronavirus continua ad avere effetti sull’industria cinematografica, Hollywood è costretta a posticipare le uscite in sala dei suoi film in arrivo e a bloccare le produzioni dei titoli pronti ad essere girati. Proprio ieri abbiamo appreso che anche Black Widow, l’atteso cinecomic Marvel con Scarlett Johansson, è stato ufficialmente posticipato a data da definirsi. Il film sarebbe dovuto arrivare nelle sale il 1 maggio.

Di recente la Disney aveva già annunciato il rinvio di altri titoli molto attesi, come ad esempio MulanThe New Mutants. Adesso, i fan si chiedono se il rinvio di Black Widow avrà degli effetti sulla Fase 4 dell’Universo Cinematografico Marvel: il film interamente dedicato al personaggio di Natasha Romanoffa, infatti, avrebbe dovuto inaugurare l’attesissima Fase 4 del MCU.

Un nuovo report di Variety fa chiarezza sulla situazione: stando ad una fonte vicina ai Marvel Studios, il rinvio del film con Scarlett Johansson non avrà alcun effetto sull’attuale timeline del MCU. Questo perché il film è un prequel che racconterà di eventi che non andranno ad influenzare direttamente il futuro dell’Universo Cinematografico.

Al momento, il debutto di The Falcon and the Winter Soldier su Disney+ resta confermato per il prossimo agosto, così come l’arrivo nelle sale de Gli Eterni per il 6 novembre e il debutto di WandaVision sempre su Disney+ per il prossimo dicembre.

LEGGI ANCHE – Black Widow: il trailer finale mostra nuovi dettagli sulla trama

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

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Zoe Saldana dedica un pensiero all’Italia e tre bellissime foto

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Zoe Saldana dedica un pensiero all’Italia e tre bellissime foto

Anche Zoe Saldana, dopo Tom Hardy e Chris Evans, ha dedicato un pensiero all’Italia, tra le nazioni Occidentali la più colpita, per ora, dall’emergenza del coronavirus.

L’attrice, sposata con l’artista italiano Marco Perego, ha condiviso sul suo account Instagram tre bellissime immagini in cui i suoi tre figli dipingono il tricolore. Eccole:

Alle foto è allegato un accorato messaggio, in inglese e in italiano, dedicato alla nostra Penisola: “In onore dell’Italia, voglio che tu sappia che ti stiamo pensando. Oggi sappiamo che è il giorno di San Patrizio, ma i nostri cuori e le nostre preghiere vanno nella nostra amata Italia, nella nostra famiglia e nei nostri amici.”

Nel giugno 2013 ha sposato l’artista italiano Marco Perego, aggiungendo il cognome del marito al suo e dichiarando che anche il marito ha preso il suo cognome, come Perego-Saldana. Il 27 novembre 2014 nascono a Los Angeles Cy Aridio e Bowie Ezio, i due figli gemelli della coppia. Nel febbraio 2017 annuncia la nascita di Zen, il terzo figlio.

Vedremo di nuovo Zeo Saldana al cinema nei sequel di Avatar, di James Cameron.

Jared Leto, in ritiro nel deserto, scopre solo ora della pandemia

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A quanto pare, Jared Leto, l’attore premio Oscar e cantante dei 30 Seconds to Mars, ha scoperto soltanto poche ore fa che il mondo è preda di una pandemia. L’attore ha infatti lasciato un messaggio sui suoi social in cui diceva:

“Wow, 12 giorni fa ho cominciato una meditazione silenziosa nel deserto. Eravamo totalmente isolati. Niente telefoni, niente comunicazioni, ecc. Non avevamo idea di quello che stava succedendo fuori dalla nostra struttura. Siamo usciti ieri in un mondo molto diverso, che è cambiato per sempre. Una cosa folle, a dire il minimo. Sto ricevendo messaggi da familiari e amici da tutto il mondo e mi sto informando su quello che succede. Spero che voi e i vostri stiate bene, vi mando energia positiva. State dentro, state al sicuro.”

https://www.instagram.com/p/B90q7dpAnHW/

Dovremmo vedere di nuovo Jared Leto al cinema nei panni di Morbius, il Vampiro Vivente, nuovo film dell’universo SONY legato al mondo di Spider-Man.

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Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius: il Vampiro Vivente. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Tyrese Gibbs, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Con Morbius continua il piano della Sony per espandere un universo parallelo a quello dei Marvel Studios, inaugurato lo scorso anno da Venom di Ruben Fleischer. Il film sarà diretto da Daniel Espinosa (Safe House – Nessuno è al sicuro, Life – Non oltrepassare il limite), mentre la sceneggiatura è stata firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio curriculum titoli come Power RangersDracula UntoldThe Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe e Gods of Egypt.

Creato dallo scrittore Roy Thomas e dall’artista Gil Kane, il personaggio di Morbius è apparso per la prima volta nei panni di un criminale di Spider-Man nell’ottobre 1971 e si è evoluto in una specie di eroe dei fumetti nel corso dei decenni.

Fonte: Instagram

Black Widow non uscirà più il 1° maggio

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Black Widow non uscirà più il 1° maggio

Black Widow è l’ultimo blockbuster, in ordine di tempo, a cambiare data d’uscita a causa del coronavirus. Il film con Scarlett Johansson non arriverà più il 1° maggio 2020, così ha deciso la Disney.

Ora non è chiaro quando il film arriverà in sala. La Disney ha già ritardato le uscite di Mulan, The New Mutants, Antlers e Black Widow è in realtà solo l’ultimo film che si aggiunge alla lista. La mossa è stata decisa a seguito della chiusura, anche in territorio statunitense, di diversi cinema in moltissimi stati, tra cui New York, New Jersey, Ohio, Pennsylvania e Washington. Solo i Teatri AMC hanno indicato una tempistica in merito al periodo di chiusura, che potrebbe variare dalle 6 alle 12 settimane.

Black Widow: la “morte originale” troppo spaventosa

Molte produzioni di film ad alto budget si sono interrotte, come quella di Fast and Furious 9, o quella di Mission Impossible 7, che ha addirittura annullato le riprese previste tra ROma e Venezia.

Sebbene non sia stato rivelato un budget esatto di Black Widow, i film Marvel in genere costano tra $ 150 e $ 200 milioni. Il film segue le vicende di Natasha Romanoff che si sono svolte dopo gli eventi di Captain America: Civil War.

Black Widow: il trailer finale mostra nuovi dettagli sulla trama

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

Dopo lo straordinario successo di Avengers: Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale di sempre, Scarlett Johansson riprende il suo ruolo di Natasha Romanoff/Black Widow.

Black Widow: le sue apparizioni, dalla migliore alla peggiore

Harry Potter Magic Collection: disponibile dal 26 marzo

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Harry Potter Magic Collection: disponibile dal 26 marzo

In attesa di continuare il viaggio nel Wizarding World creato da J.K. Rowling™ con il terzo e nuovo capitolo della saga di Animali Fantastici, dal 26 Marzo, PER LA PRIMA VOLTA, gli 8 Film della saga di Harry Potter saranno disponibili in un pregiato cofanetto simile ad un libro e composto da un digibook con copertina rigida in pelle.

Il digibook, da 32 pagine, include immagini di scena, citazioni, bozzetti dei costumi e delle scenografie e tanto altro!

Un’edizione IMPERDIBILE per tutti i fan della saga, che potranno completare la loro collezione affiancando il cofanetto dei film ai libri da cui sono tratti.

IL PACKAGING:

SLIPCASE in pelle con titolo e decori stampati in oro a caldo

DIGIBOOK composto da: copertina rigida in pelle con stampa oro a caldo e 32 pagine con alloggio per i dischi e tanti materiali d’archivio sui film

CORRELATE:

DVD

16×9 2.40:1

Durata: 1139 minuti ca.

Lingue e Sottotitoli: Harry Potter e la Pietra Filosofale™ (147 min ca.) Lingue e sottotitoli: Italiano, Inglese, Bulgaro: (Dolby Digital 5.1 EX); Harry Potter e la Camera dei Segreti™ (155 min ca.) Lingue e sottotitoli: Italiano, Inglese: (Dolby Digital 5.1 EX); Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban™ (136 min ca.) Lingue e sottotitoli: Italiano, Inglese, Ebraico: (Dolby Digital 5.1); Harry Potter e il Calice di Fuoco™ (151 min ca.) Lingue e sottotitoli: Italiano, Inglese: (Dolby Digital 5.1); Harry Potter e l’Ordine della Fenice™ (133 min ca.) Lingue e sottotitoli: Italiano, Inglese: (Dolby Digital 5.1); Harry Potter e il Principe Mezzosangue™ (147 min ca.) Lingue e sottotitoli: Italiano, Inglese, Tedesco: (Dolby Digital 5.1); Harry Potter e i Doni della Morte™ – PARTE 1 (140 min ca.) Lingue: Italiano, Inglese: (Dolby Digital 5.1). Sottotitoli: Italiano, Inglese, Svedese, Norvegese, Islandese, Finlandese, Danese. Harry Potter e i Doni della Morte™ – PARTE 2 (130 min ca.) Lingue: Italiano, Inglese: (Dolby Digital 5.1) Sottotitoli: Italiano, Inglese, Svedese, Norvegese, Islandese, Finlandese, Danese.

PREZZO SUGGERITO AL PUBBLICO: 49,99€

BLU-RAY™

1080p High Definition 16×9 2.40:1

Durata: 1179 minuti ca.

Lingue e Sottotitoli

Lingue: Dolby Digital 5.1 EX: Italiano, Inglese, Spagnolo, Fiammingo, Francese, Tedesco, Svedese, Olandese (Film 1-5); PCM: Inglese 5.1 (Film 1-5); Dolby Digital 5.1: Italiano, Inglese, Francese, Tedesco, Olandese, Fiammingo (Film 6-7b); DTS-HD Master Audio Inglese 5.1 (Film 7a-7b); Inglese 2.0 (Film 6)                                                                                                                                                                                                      Sottotitoli: Italiano, Inglese, Tedesco per non udenti. Francese, Olandese (Film 1-7b), Portoghese, Spagnolo, Cinese, Danese, Finlandese, Coreano, Norvegese, Svedese (Film 1-6), Slavo, Croato, Ebraico (Film 7a-7b).

PREZZO SUGGERITO AL PUBBLICO: 59,99€

500 giorni insieme: 10 importanti lezioni sull’amore

500 giorni insieme: 10 importanti lezioni sull’amore

Dal giorno della sua uscita fino a questo momento, 500 giorni insieme di Mark Webb si è guadagnato lo status di piccolo cult movie di genere, una commedia romantica che osa andare in controtendenza, senza dare il lieto fine al suo protagonista.

Ebbene, può una storia così anti-romantica insegnare qualcosa sull’amore? Decisamente sì! Ecco le dieci importanti lezioni che ci insegna il film con Joseph Gordon-Levitt e Zooey Deschanel.

Va bene essere Single/Soli/Indipendenti

Uno dei problemi di Tom, nel film, è che pensa di dover avere per forza una relazione, perché se non ha un legame romantico sente di stare sprecando la sua vita. È un grosso problema e probabilmente uno dei maggiori motivi per cui ha riposto così tante aspettative nella sua relazione con Summer.

In definitiva, non puoi avere una relazione sana e positiva se non sai come sentirti a tuo agio da solo. Certo, a volte può essere dura essere sa soli, ma bisogna imparare che va bene anche farsi compagnia da soli, per poter essere felici accanto ad un’altra persona.

Non puoi forzare qualcuno ad amarti

L’intero film è incentrato sulla visione di Tom di ciò che vuole nella sua relazione con Summer. Il giovane uomo ha cercato così tanto di trasformarla nell’immagine che lui stesso aveva di lei e dell’amore, ma il suo proposito non ha mai preso una piega concreta. Non importa quanto ci provasse, e quanto lo desiderasse, Summer non avrebbe mai provato quegli stessi sentimenti.

Non puoi costringere qualcuno ad amarti, anche se fa male ammetterlo. Ognuno fa le proprie scelte e ha i propri sentimenti e, a volte, ciò non si allinea con ciò che sentiamo.

Le tue aspettative non saranno mai le stesse della realtà

Una delle scene più iconiche del film è il momento “aspettative vs realtà” di Tom che vede di nuovo Summer dopo la loro rottura. Immagina il modo in cui si aspettava di passare quel tempo, tutti pensieri che lasciano sperare ad un riavvicinamento. La realtà dei fatti si rivela differente dalle aspettative, e Tom torna a casa arrabbiato.

È pericoloso lasciare che le nostre aspettative ci facciano perdere il contatto con la realtà dei fatti. Perché spesso accade che il meglio di una relazione sia vissuto nella testa di uno dei due, nei suoi pensieri e in quelle aspettative che nella realtà si scontrano con il caso e con la volontà degli altri.

Non ignorare i segni di deterioramento di una relazione

Quando Summer lascia Tom, sottolinea che la relazione non ha funzionato. Tom viene colto di sorpresa, gli si spezza il cuore cuore e sprofonda rapidamente nella depressione. Quindi questo ci dice che il ragazzo non ha letto i segni che indicavano problemi nella loro relazione? O ha semplicemente che si è rifiutato di vederli?

Può sembrare più facile e meno doloroso ignorare i segni di una relazione che si sta deteriorando, ma in realtà ci si rende solo la vita più difficile. Si vive in una fantasia che non è destinata a durare, perché molto probabilmente dall’altro, l’altra persona è molto più lucida e distaccata.

È importante essere “sintonizzati”

Uno dei maggiori motivi per cui la relazione di Tom e Summer diventa difficile è perché i due non sono mai stati “sulla stessa pagina”, ovvero sintonizzati nella loro volontà. Tom non ha mai espresso a Summer come si sentiva davvero e cosa voleva davvero dalla relazione. Mentre Summer è sempre stata molto più aperta, sin dal primo momento.

Per questo motivo, la loro relazione diventa tesa quando Tom si rende conto che Summer non era così dentro alla relazione come pensava che fosse. Se Tom avesse espresso come si sentiva all’inizio e cosa voleva, la relazione sarebbe potuta essere diversa.

Non lasciare che la tua felicità dipenda da un’altra persona

Forse una delle lezioni più importanti di 500 Giorni insieme è che la tua felicità non può dipendere da un’altra persona. Summer diventa l’unica fonte di felicità per Tom, e per questo lui perde se stesso.

Non è giusto esercitare tale pressione su un’altra persona, ma anche su se stessi. Un approccio così è destinato a finire molto male e a gettare il soggetto in questione in una profonda depressione, molto simile a quella vissuta da Tom. Se vuoi avere una buona relazione, devi assicurarti di poterti rendere felice l’altro. Non significa che l’altra persona non ti renderà felice, significa solo che non sarà l’unica fonte di felicità.

Solo perché è iniziata bene, non significa che andrà sempre bene

All’inizio, la relazione di Tom e Summer è chiaramente felice. I due hanno gli stessi interessi e vanno d’accordo facilmente, la loro storia d’amore è adorabile. È chiaro che la storia cambia col passare dei giorni e non rimane perfetta come all’inizio.

Ogni relazione ha i suoi alti e bassi, ed è proprio questo che significa essere pienamente in una relazione adulta. Devi capire che le cose non andranno sempre bene, e potrebbe capitare che non tornerà mai più come prima.

I gusti musicali in comune non garantiscono il lieto fine

Tom si innamora per la prima volta di Summer perché scopre che ha i suoi stessi gusti musicali, e apparentemente non ha mai provato prima una donna che li avesse. Diventa il catalizzatore per l’intera storia e un momento iconico nel film. Solo che la realtà non è così semplice.

Non si è destinati a stare con qualcuno solo perché si hanno gli stessi interessi. Potrebbe essere eccitante per un momento che qualcuno ami la tua band preferita, ma quella sensazione passa e ci sono così tanti altri elementi che costituiscono variabili, in un rapporto. E, ad essere onesti, queste variabili sono tutte più importanti della band preferita.

Ci sono sempre due racconti della stessa storia

Il punto di 500 Giorni insieme è che la storia ci viene raccontata attraverso gli occhi di un uomo che ha il cuore spezzato. A metà film, siamo tutti innamorati di Summer, ma poi comincia a non piacerci perché spezza il cuore del protagonista. Questo accade quando guardi una relazione soltanto da un solo punto di vista.

Il film ci fa capire che l’opinione di Tom non è necessariamente la verità, ma una versione distorta degli eventi. Ogni relazione coinvolge due persone, e quindi ci sono due facce di una storia e due sentimenti differenti. I sentimenti di una persona non invalidano quelli di un’altra, ed è importante in una relazione fare un passo indietro e vedere le cose dal punto di vista dell’altra persona.

La vita continua dopo una rottura, ma va bene soffrire

Tom prende molto male la sua rottura con Summer. L’evento lo colpisce come un treno merci e fa fatica a riprendersi dal colpo. Alla fine, però, lo fa. Si alza e va avanti. Incontra persino un’altra donna della quale potrebbe innamorarsi.

Ogni rottura è dura, è inevitabile. Va anche bene piangerci un po’ su e prendersi il proprio tempo per elaborare il dolore. Nessuno vive la tristezza allo stesso modo. Tuttavia, la vita va avanti. Quando una storia d’amore finisce, potrebbe sembrare la fine del mondo, ma non lo è. Promesso.

Claudio Gioè: 10 cose che non sai sull’attore

Claudio Gioè: 10 cose che non sai sull’attore

Apprezzato attore italiano, Claudio Gioè si è formato in ambito teatrale, per consolidare la propria notorietà partecipando ad apprezzati film per il cinema. Allo stesso tempo è diventato un volto noto della televisione, collaborando in alcune delle più seguite serie degli ultimi tempi. Ecco 10 cose che non sai di Claudio Gioè.

Parte delle cose che non sai sull’attore

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Claudio Gioè: i suoi film e le fiction

10. Ha recitato in noti lungometraggi italiani. Gioè debutta al cinema nel 1999 con il film The Protagonist, per poi recitare in I cento passi (2000) accanto all’attore Luigi Lo Cascio. È poi tra i protagonisti di Mundo civilizado (2003), Passato prossimo (2003), La meglio gioventù (2003), stai con me (2004), Piano, solo (2007), dove recita accanto a Kim Rossi Stuart, Jasmine Trinca, Alba Rohrwacher e Paola Cortellesi. Negli anni successivi prende parte a La matassa (2009), Boris – Il film (2010), con Carolina Crescentini e Pietro Sermonti, La mia uccide solo d’estate (2013), diretto da Pif, Senza nessuna pietà (2014), Monitor (2015) e Mamma o papà? (2017).

9. Ha preso parte a note produzioni seriali. Nel corso degli anni l’attore ha recitato si è distinto anche per la sua partecipazione in apprezzate serie Tv italiane. Tra queste si annoverano Codice rosso (2006), Il capo dei capi (2007), dove ricopre il ruolo di Totò Riina, Squadra antimafia – Palermo oggi (2009-2010), Il tredicesimo apostolo – Il prescelto (2012) e Il tredicesimo apostolo: La rivelazione (2014), dove recita accanto a Claudia PandolfiIl bosco (2015), Sotto copertura: La cattura di Zagaria (2017) e La mafia uccide solo d’estate (2016-2018), dove nel ruolo di Lorenzo Giammarresi recita accanto ad Anna Foglietta.

8. Ha recitato in alcuni film per la televisione. La carriera nel mondo della recitazione ha inizio per Gioè con il film per la TV Operazione Odissea (1999), dove ricopre il ruolo di Telemaco, figlio del protagonista. Successivamente reciterà anche nei film Francesco (2002) Paolo Borsellino (2004), dedicato alla figura del celebre magistrato, dove l’attore ricopre il ruolo di Antonio Ingroia. Tra gli altri film per la TV da lui interpretati si segnalano Cefalonia (2005) e Mario Francese (2018).

Claudio Gioè non è su Instagram

7. Non ha un profilo personale. L’attore non sembra possedere un proprio account sul social network Instagram, ma esistono tuttavia alcune fan page a lui dedicate. La più seguita di queste ha un totale di 13 mila follower. Qui vengono pubblicate le foto più recenti dell’attore, ma anche diversi aggiornamenti sui suoi lavori da interprete.

Claudio Gioè ha una moglie?

6. Non è sposato. Attualmente l’attore non è sposato, e sembra anche essere single. Era nota la sua relazione con l’attrice Pilar Fogliati, conosciuta sul set della serie Il bosco, in cui recitavano entrambi. La coppia si è sempre dimostrata particolarmente riservata, attenta a preservare la propria intimità. Tuttavia, nel 2018, viene rivelato che i due si sono separati, senza fornire dettagli a riguardo.

Parte delle cose che non sai sull’attore

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Claudio Gioè in Passeggeri notturni

5. È il protagonista dell’inedito progetto. Nel marzo del 2020 l’attore torna in televisione con Passeggeri notturni, dove interpreta un conduttore radiofonico la cui vita verrà stravolta dall’incontro con una donna. Si tratta di un progetto speciale per l’attore, infatti il titolo sarà disponibile come film su Raitre e come serie su RaiPlay.

Claudio Gioè è Totò Riina

4. Ha interpretato il noto mafioso. Per Il capo dei capi, Gioè ha dato vita alla controversa figura di Totò Riina, celebre capo mafioso. Per cercare di dar vita ad un ritratto fedele di Riina, Gioè ha affermato di aver ricercato una sospensione del giudizio, sforzandosi di non giudicare il mafioso, così da poter attuare una miglior immedesimazione. Tale ricerca gli ha così permesso di far trasparire nel modo più oggettivo possibile la malvagità del personaggio.

3. Considera Riina un personaggio shakespeariano. Per poter dar vita alla crudeltà del ruolo, Gioè ha affermato di aver guardato molto ai grandi e complessi personaggi di Shakespeare, da Riccardo III a Macbeth. Ispirandosi a quelle figure dalla profonda e criptica psicologia ha potuto ricostruire la figura di Riina.

Claudio Gioè e il teatro

2. Si è diplomato in una nota Accademia. Appassionato da sempre di recitazione, dopo il liceo Gioè si trasferisce da Palermo a Roma per frequentare l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Diplomatosi, intraprende una carriera teatrale, collaborando con Luca Ronconi e portando in scena anche uno spettacolo da lui scritto, Caligola Night Live. Nel corso degli anni continuerà a calcare il palcoscenico con numerosi spettacoli.

Claudio Gioè: età e altezza

1. Claudio Gioè è nato a Palermo, il 27 gennaio 1975. L’attore è alto complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Max, figlio di Mel Brooks, lancia un messaggio contro il coronavirus

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Dopo Cina, Corea e Italia, il coronavirus sta cominciando a toccare anche il resto del mondo. Già purtroppo molto diffuso in Europa, arriva adesso negli Stati Uniti, dove il Governo sta cercando di prendere le giuste misure preventive (se non fosse che invece gli americani si mettono in fila fuori ai negozi di armi…).

Insieme alle campagne governative, anche i personaggi famosi cominciano ad usare la loro visibilità per trasmettere e regole per un corretto comportamento che possa arginare il virus.

In particolare, fa molto sorridere il video pubblicato su Facebook da Max Brooks, figlio del grande Mel Brooks. Nel video, Max si presenta, coinvolgendo anche il padre e spiegando che essendo il padre molto anziano, è una vittima “ideale” della pandemia in corso, quindi procede a spiegare quali sono i modi per prevenire la diffusione del virus.

Ecco a seguire il divertente video:

Max, figlio di Mel Brooks, lancia un messaggio contro il coronavirus

Harry Potter vs. Frodo Baggins: chi è più eroico tra i due

Harry Potter vs. Frodo Baggins: chi è più eroico tra i due

Negli ultimi 70 anni, il genere fantasy è stato indiscusso protagonista tanto delle pagine scritte quanto delle immagini destinate al grande schermo. Negli anni ’50, celebri scrittori come C.S. Lewis e J.R.R. Tolkien, ispirandosi agli orrori della Seconda Guerra Mondiale, hanno dato vita a storie e ad opere che hanno profondamente segnato l’immaginario collettivo: la trilogia de Il Signore degli Anelli di Tolkien, ad esempio, è da sempre considerata una pietra miliare del genere e una delle più grandi epopee scritte durante il XX° secolo.

Durante il XXI° secolo, la saga di Harry Potter ad opera di J.K. Rowling ha in parte modernizzato alcuni dei classici topoi creati dall’opera di Tolkien, definendo un nuovo “rinascimento” per il genere fantasy. Da sempre, i più accaniti lettori sono affezionati tanto al personaggio di Frodo Baggins quanto a quello di Harry Potter: ma quale dei due eroi è davvero il più eroico? Chi dei due è protagonista della storia più avvincente?

Proviamo a capirlo insieme, mettendo a confronto le principali caratteristiche della personalità di questi due iconici personaggi:

Il coraggio (Frodo Baggins)

Probabilmente, il segno distintivo di un vero eroe è il coraggio che lo stesso è in grado di mostrare di fronte al suo avversario. Sia Harry che Frodo devono superare molti ostacoli ed affrontare diversi pericoli per raggiungere i loro obiettivi ed arrivare alle loro destinazioni: Frodo per distruggere l’Unico Anello; Harry per liberare il mondo magico da Lord Voldemort.

Da un lato, Frodo lascia la Contea e si offre volontario per portare l’Anello direttamente a Mordor, mentre Harry, durante i suoi sette anni ad Hogwarts, si ritrova più e più volte a dover affrontare Voldermort. In termini di coraggio, Frodo è sicuramente l’eroe per eccellenza: lascia la sua vita confortevole a Casa Baggins per affrontare un estenuante viaggio di mesi e mesi durante il quale dovrà fronteggiare spiriti malvagi e potentissimi.

Il sacrificio (Harry Potter)

Un’altra caratteristica distintiva dell’eroe è la propensione al sacrificio: sacrificare ciò che si ha di più caro o la propria salvezza in nome di un bene superiore o di ciò che è più giusto. Sia Harry che Frodo sono due eroi che hanno dimostrato di essere pronti al sacrificio in nome della loro causa, ed entrambi sono ampiamente consapevoli che spesso, durante le loro battaglie, è la loro stessa vita ad essere messa in grave pericolo.

Indubbiamente, la volontà di Harry di essere sempre disposto a sacrificarsi è davvero toccante: basti pensare al momento in cui si addentra nella Foresta Proibita per consegnarsi a Voldemort e cercare di salvare i suoi amici. D’altronde, il sacrificio è sempre stato un tema assai radicato nell’universo di Harry Potter…

La compassione (Harry Potter)

Gli eroi sono sempre compassionevoli e sono in grado di vedere il bene ovunque, anche in chi sembra non possederne. Tale caratteristica è presente tanto in Frodo e nella sua volontà di accettare Gollum, tanto in Harry e nei suoi tentativi di riconoscere la lealtà e il coraggio di Piton.

La compassione di Frodo nei confronti di Gollum si rivelerà mal riposta, poiché lo Hobbit userà quella stessa fiducia contro di lui; Harry, al contrario, mostra compassione soltanto verso quegli avversari che riconosce capaci di una possibile redenzione: basti pensare al momento in cui impedisce a Sirius e Lupin di uccidere Codaliscia ne Il Prigioniero di Azkaban

La lealtà (Frodo Baggins)

Un vero eroe è sempre fedele nei confronti dei suoi amici: soprattutto, un vero eroe è capace di ispirare lealtà nei loro confronti. Nonostante i pericoli, Ron ed Hermione rinunciano alle loro vite per seguire Harry nella sua ricerca degli Horcrux; allo stesso modo, Sam segue Frodo nel suo viaggio verso il Monte Fato.

Sam si rivelerà cruciale per il destino del viaggio proprio grazie alla sua devozione nei confronti di Frodo: sarà, infatti, l’intervento di Sam a permettere la liberazione di Frodo dalla Torre di Cirith Ungol e il proseguimento della missione dei due, verso il Monte Fato. La lealtà della Compagnia nei confronti di Frodo non sembra conoscere eguali…

La forza (Harry Potter)

L’eroismo viene definito anche dalla forza di volontà dell’eroe di fronte al proprio avversario. Sia Harry che Frodo vengono sottoposti a grandi difficoltà durante il loro viaggio, ed ogni volta ne escono vittoriosi. Harry deve affrontare un numero considerevole di nemici, riuscendo a sfuggire alla morte innumerevoli volte: ciononostante, persiste nel trovare e distruggere tutti gli Horcrux. Frodo attraversa la Terra di Mezzo per distruggere l’Unico anelo, sfuggendo agli eserciti di Sauron e alle costanti tentazioni offerte dall’Anello stesso.

La moralità necessaria affinché si riesca a sopravvivere al potere dell’Anello non può essere sottovalutata: tuttavia, lo stesso Frodo vi cederà. Per questo, l’implacabilità di Harry di fronte al male non può che renderlo l’eroe dotato di maggiore forza interiore.

L’intelligenza (Harry Potter)

I veri eroi sono contraddistinti anche da uno spirito acuto e da un pensiero critico, entrambi necessari per avere successo nelle loro missioni. Harry ha dato la più grande prova della sua intelligenza quando è stato in grado di dedurre tutte le posizioni dei vari Horcrux; al contrario, durante il suo viaggio, Frodo si è lasciato fuorviare dalle manipolazioni di Gollum. 

La determinazione (Frodo Baggins)

La determinazione e la riluttanza ad arrendersi hanno sempre segnato i grandi viaggi eroici sia di Harry che di Frodo. Nonostante le difficoltà, nessuno dei due ha mai pensato di gettare la spugna, neanche nei momenti più bui. Nonostante la grande forza del personaggio di Harry, Frodo è decisamente l’eroe più determinato, e questo soprattutto per via dell’estenuante fisicità del suo viaggio e della tortura costante inflitta dal potere dell’Anello. 

L’amore (Harry Potter)

Come sostenuto più e più volte da Albus Silente, l’amore è ciò che separa gli eroi dai cattivi. Personaggi come Sauron e Voldemort combattono per bramosia di potere, mentre personaggi come Frodo e Harry combattono per fermarli e per garantire il bene di coloro che amano. La storia di Harry parte da un’incredibile sacrifico d’amore messo in atto da sua madre: quell’amore aleggia in tutto il suo incredibile viaggio, anche quando il maghetto è costretto a confrontarsi con l’accettazione della propria morte nella Foresta Proibita.

Nonostante l’amore di Frodo per i suoi amici e per la sua casa, un personaggio come Harry ci ha forse personaggio di capire maggiormente in profondità il significato di questa parola…

La moralità (Harry Potter/Frodo Baggins)

Gli eroi non combattono solo per i loro cari: combattono anche in nome del bene e della purezza. Questa estrema bontà può essere spesso messa a dura prova (come accaduto a Silente), ma un vero eroe sa come preservare la sua moralità. Mentre Harry e Frodo lottano per ciò che è giusto, entrambi vengono distratti da motivazioni egoistiche. Harry diventa ossessionato dal trovare i Doni della Morte per il potere personale, mentre Frodo rivendica l’Anello come suo. In termini di moralità, nessuno dei due personaggi può dirsi dunque migliore dell’altro.

L’immedesimazione (Harry Potter)

È importante ricordare che anche gli eroi sono umani. Il pubblico si identifica con i personaggi in cui riesce a riconoscere qualcosa di sé. La vita agiata e ricca di Frodo a Casa Baggins non è certamente un punto di partenza avvincente quanto l’educazione orfana di Harry nel mondo Babbano. Durante il suo viaggio, Harry lotta con la sua identità, la maturità e la sua famiglia. Si tratta di questioni molto affini con cui la maggior parte dei lettori e degli spettatori lottano: ecco perché Harry è sicuramente l’eroe con il quale è più facile immedesimarsi.

Fonte: ScreenRant

Daniel Brühl: 10 cose che non sai sull’attore

Daniel Brühl: 10 cose che non sai sull’attore

Dopo aver intrapreso la propria carriera in Germania, dove è cresciuto, l’attore Daniel Brühl diventa celebre grazie ad alcuni titoli internazionali, grazie ai quali arriva poi a recitare per produzioni hollywoodiane. Brühl si è così distinto sia per la sua grande versatilità, sia per la capacità di portare nei personaggi ricoperti un po’ del suo naturale carisma. Qualità che gli hanno permesso di essere indicato come interprete di qualità. Ecco 10 cose che non sai di Daniel Brühl.

Parte delle cose che non sai sull’attore

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Daniel Brühl: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti film statunitensi. Una prima popolarità internazionale per l’attore arriva con Good Bye, Lenin! (2003). Negli anni successivi continua a farsi notare per film come Ladies in Lavender (2004), Salvador – 26 anni contro (2006) e Krabat e il mulino dei dodici corvi (2008). Recita poi nel film Bastardi senza gloria (2009), accanto agli attori Brad Pitt, Christoph Waltz, e Michael Fassbender. Il ruolo che lo consacra è quello di Niki Lauda in Rush (2013), con anche Chris Hemsworth. Dopo alcuni ruoli in film come La spia – A Most Wanted Man (2014), Il sapore del successo (2015) e Colonia (2016), sbarca nell’MCU ricoprendo il ruolo di Zemo in Captain America: Civil War, con Robert Downey Jr. e Chris Evans. Negli ultimi anni ha poi recitato in La signora dello zoo di Varsavia (2017), con Jessica Chastain, The Cloverfield Paradox (2018) e The King’s Man – Le origini (2020), con gli attori Ralph Fiennes, Matthew Goode e Gemma Aerton.

9. Ha preso parte a note serie TV. L’attore arriva sul piccolo schermo grazie alla serie Netflix L’alienista, dove ricopre il ruolo del Dr. Laszlo Kreizler, di genere storico-poliziesco. Prossimamente, invece, Brühl riprenderà il ruolo del villain Zemo per la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier (2020), dove sarà l’avversario dell’attore Anthony Mackie. Riprenderà poi il ruolo di Laszlo Kreizler per la serie sequel The Angel of Darkness (2020).

8. Ha ricevuto importanti nomination. Grazie al ruolo del pilota Niki Lauda l’attore ha avuto modo di mettere ulteriormente in luce le proprie doti. Viene ricompensato ottenendo la nomination come miglior attore non protagonista ai Bafta Awards, ai Sag Awards e ai Golden Globe. Viene nuovamente nominato a quest’ultimo premio nel 2019 come miglior attore per la serie L’alienista. Prima della fama statunitense, Brühl aveva vinto un European Film Awards come miglior attore e miglior attore europeo per Good Bye, Lenin!.

Daniel Brühl è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 311 mila persone. All’interno di questo è solito condividere fotografie scattate durante momenti di svago quotidiano, ma particolarmente presenti sono anche immagini tratte dagli eventi di gala a cui ha preso parte o a fini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Daniel Brühl: chi è sua moglie?

6. Non è sposato. Attualmente l’attore non è sposato, ma dal 2010 vive un’appassionata relazione con la psicologa Felicitas Rombold. La coppia negli anni si è sempre tenuta alla larga dall’invasività dei media, ricercando una vita di coppia il quanto più privata possibile. Tra i pochi annunci pubblici fatti vi è quello per la nascita del primo figlio, avvenuta nel 2016.

Parte delle cose che non sai sull’attore

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Daniel Brühl in Bastardi senza gloria

5. Interpreta un eroe di guerra. Nel film diretto da Quentin Tarantino, Brühl ricopre il ruolo di Friedrich zoller, eroe della nazione tedesca divenuto una vera e propria leggenda per essere riuscito a sopravvivere da solo su di una torre, uccidendo oltre 300 nemici. Nel film, il suo personaggio è popolare a tal punto che gli viene dedicato un film, Orgoglio della nazione, interpretato da egli stesso.

4. Ha aiutato nella ricerca della giusta attrice. Nel film, il personaggio di Brühl è fortemente attratto da Shosanna. Affinché il desiderio fosse percepibile, era necessario trovare la giusta interprete. Brühl partecipò così ai casting, contribuendo con la sua opinione riguardo alla chimica di coppia percepita con le varie candidate.

3. Non parlava un perfetto francese. Al momento del suo casting, all’attore venne chiesto di recitare alcune battute in francese. Pur essendo poliglotta, Brühl dichiarò in seguito che a quel tempo non aveva ancora un’ottima padronanza del francese, e che per tanto improvvisò mischiando l’accento francese con quello spagnolo, risultando convincente. Al momento delle riprese, poi, aveva avuto modo di studiare e parlare un perfetto francese.

Daniel Brühl in Rush

2. Ha lavorato sul proprio accento. Per poter risultare maggiormente credibile nei panni di Niki Lauda, l’attore ha vissuto per un periodo a Vienna, così da poter acquisire un corretto accento austriaco. Ulteriore aiuto nell’immedesimazione è stato dato dalla speciale dentiera indossata da Brühl, che riproduceva la caratteristica dentatura di Lauda.

Daniel Brühl: età e altezza

1. Daniel Brühl è nato a Barcellona, in Spagna, il 16 giugno 1978. L’attore è alto complessivamente 176 centimetri.

Fonte: IMDb

Raoul Bova: 10 cose che non sai sull’attore

Raoul Bova: 10 cose che non sai sull’attore

Con una lunga carriera alle spalle, Raoul Bova è uno dei più noti attori italiani. Attivo tanto in televisione quanto al cinema, Bova ha negli anni dato vita ad una gran varietà di ruoli, affermandosi in particolare per il genere poliziesco. Ha inoltre avuto anche l’occasione di lavorare con importanti registi, che gli hanno permesso di maturare come interprete e affermarsi sia presso il grande pubblico che con la critica. Ecco 10 cose che non sai di Raol Bova.

Parte delle cose che non sai sull’attore

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Raoul Bova: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi italiani. La carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 1992 con Mutande pazze, ma la vera notorietà arriva grazie ai ruoli in Piccolo grande amore (1993) e Palermo Milano – Solo andata (1995). Negli anni successivi partecipa ad alcuni noti film come La lupa (1996), I cavalieri che fecero l’impresa (2001), La finestra di fronte (2003), Alien vs Predator (2004), Milano Palermo – Il ritorno (2007), Scusa ma ti chiamo amore (2008), Ti stramo (2008), Baarìa (2009), Sbirri (2009), Scusa ma ti voglio sposare (2010), La nostra vita (2010), The Tourist (2010), con Johnny Depp e Angelina Jolie, Immaturi (2011), Nessuno mi può giudicare (2011), con Paola Cortellesi, Immaturi – Il viaggio (2012), Viva l’Italia (2012), con Alessandro GassmannIndovina chi viene a Natale (2013) Fratelli unici (2014), e La scelta (2015).

9. Ha preso parte a note produzioni televisive. Negli anni Bova costruisce la propria popolarità grazie anche ad alcune celebri serie, che gli permettono di raggiungere un pubblico più ampio. Tra queste si annoverano La piovra 7 (1995), A proposito di Brian (2006), Intelligence – Servizi & Segreti (2009), Come un delfino – La serie (2013), Fuoco amico (2016) e I Medici (2018), dove recita accanto ad attori come Guido Caprino, Alessandro Preziosi, Sarah Felberbaum, Miriam Leone, Alessandra Mastronardi e Neri Marcorè. Nel 2019 è stato invece tra i protagonisti di La Reina del Sur.

8. È anche produttore, sceneggiatore e regista. Bova ha compiuto il passaggio dietro la macchina da presa per la serie Come un delfino, di cui ha scritto, diretto e prodotto tutti e quattro gli episodi, oltre ad averli anche interpretati. Ha inoltre partecipato alla produzione dei film Milano Palermo – Il ritorno e Sbirri.

7. Ha ricevuto importanti riconoscimenti. Nel corso della sua carriera l’attore ha ricevuto nomination ad importanti premi cinematografici. Tra questi si annoverano i David di Donatello, dove è stato nominato come miglior attore non protagonista nel 1996 per Palermo Milano solo andata, e nel 2011 per La nostra vita. Ha poi ricevuto due nomination ai Nastri d’argento come miglior attore protagonista nel 2011 per Nessuno mi può giudicare, e nel 2013 per Buongiorno papà.

Raoul Bova è su Instagram

6. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram, dove possiede un totale di 645 mila follower. Qui è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago quotidiano o curiosità varie. Non mancano poi anche immagini legate al suo lavoro, attraverso cui promuove i propri progetti da interprete, sia cinematografici che televisivi.

Parte delle cose che non sai sull’attore

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Raoul Bova: chi è sua moglie

5. È stato sposato. Nel 2000 l’attore ha sposato Chiara Giordano, con cui aveva intrapreso una relazione tempo addietro. La coppia mantiene negli anni privata la propria vita privata, evitando di dar materiale di cui parlare alle riviste di gossip. Tra i pochi annunci pubblici rilasciati vi sono quelli riguardanti la nascita dei loro due figli, rispettivamente nel 2000 e nel 2001. Nel 2013, tuttavia, la coppia annuncia la separazione.

Raoul Bova e Rocío Muñoz Morales

4. Ha una nuova compagna. Nel 2013 Bova intraprende una relazione con l’attrice e modella spagnola Rocío Muñoz Morales, conosciuta sul set del film Immaturi – Il viaggio. La coppia annuncia negli la nascita di due figlie, la prima nel 2015 e la seconda nel 2018.

Raoul Bova: il suo fisico

3. È noto per la sua prestanza fisica. Prima di diventare l’attore apprezzato che è oggi, Bova aveva intrapreso una carriera da nuotatore, arrivando anche a vincere all’età di 15 un campionato italiano giovanile. Tale sport ha permesso all’attore di maturare un ottimo fisico, mantenuto poi per poter ricoprire al meglio i suoi ruoli in film o serie d’azione.

2. Ha portato in televisione la propria passione. Bova non ha mai nascosto la sua passione per il nuoto, decidendo di portarla anche in televisione. Ha infatti personalmente ideato la serie Come un delfino, ispirata alla storia di Domenico Fioravanti, ex nuotatore affetto da ipertrofia cardiaca. Bova, nel ruolo del protagonista, ha personalmente eseguito le scene di nuoto previste, sfoggiando ancora un’ottima forma e un’ottima tecnica.

Raoul Bova: età e altezza

1. Raoul Bova è nato a Roma, in Italia, il 14 agosto 1971. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Kaya Scodelario: 10 cose che non sai sull’attrice

Kaya Scodelario: 10 cose che non sai sull’attrice

La giovane interprete Kaya Scodelario si è affermata negli ultimi anni grazie a titoli di particolare successo. Distintasi inizialmente in televisione, l’attrice ha ottenuto la visibilità necessaria per ottenere importanti ruoli cinematografici. Ciò non sarebbe avvenuto se oltre alla bella presenza non avesse avuto del talento, cosa che invece ha da vendere. Ecco 10 cose che non sai su Kaya Scodelario.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Kaya Scodelario: i suoi film e le serie TV

10. È diventata nota grazie ad una serie TV. L’attrice debutta nel mondo dello spettacolo nel 2007, con la serie Skins, dove fino al 2013 ricopre il ruolo di Effy Stonem. Successivamente tornerà brevemente in televisione per recitare in alcuni episodi di True Love (2012), Southcliffe (2013), Spinning Out (2020), nuova serie Netflix, e The Pale Horse (2020).

9. Ha recitato in noti film per il cinema. Grazie alla notorietà ottenuta con la serie Skins, l’attrice inizia ad ottenere ruoli di rilievo in film come Moon (2009), con Sam Rockwell, Scontro tra titani (2010), Cime tempestose (2011), e Now Is Good (2012), con Dakota Fanning. Nel 2014 entra a far parte del cast del film Maze Runner – Il labirinto (2014), dove recita nel ruolo di Teresa. Riprende la parte anche in Maze Runner – La fuga (2015) e consacra la sua popolarità partecipando a Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar (2017), dove recita accanto a Johnny Depp, Javier Bardem, Golshifteh Farahani e Geoffrey Rush. Tra gli ultimi ruoli vi sono invece quelli in Maze Runner – La rivelazione (2018), Ted Bundy – Fascino criminale (2019), con Zac Efron, e Crawl – Intrappolati (2019).

8. È stata candidata più volte ad noto premio. Grazie ai suoi ruoli in popolari film per il grande pubblico, l’attrice ha collezionato ben quattro nomination ai Teen Choice Award. Tre di queste rientrano nella categoria “miglior attrice in un film d’azione” per i film Maze Runner – Il labirinto, Maze Runner – La fuga e Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar. La quanta era invece come miglior coppia per Maze Runner – La rivelazione.

Kaya Scodelario è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 2,3 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago quotidiano, ma anche numerose foto realizzate per servizi di moda, o ancora immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Kaya Scodelario: ha marito e un figlio

6. È sposata. Nel dicembre del 2015, dopo alcuni mesi di fidanzamento, la Scodelario sposa l’attore Benjamin Walker, noto per i film La leggenda del cacciatore di vampiri e Hearth of Sea. Particolarmente riservata, la coppia non è solita esporsi in modo esagerato ai riflettori dei media. Tra i pochi annunci pubblici fatti vi è quello per la nascita del loro primogenito, avvenuta nel 2016.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Kaya Scodelario sa pattinare

5. Ha imparato a pattinare per recitare in una serie TV. Nel 2020 l’attrice è protagonista di Spinning Out, serie Netflix, dove una pattinatrice olimpionica deve fare i conti con una vita problematica e alcuni problemi psichici. Affascinata dal tema, l’attrice ha accettato di imparare a recitare pur di poter ricoprire il ruolo. La preparazione, stando alle sue parole, ha richiesto numerosi sacrifici, come anche lividi e vesciche.

Kaya Scodelario e Netflix

4. Non ci sarà per lei una seconda stagione della serie Netflix. Nonostante la devozione dell’attrice per la parte, Netflix ha deciso di non rinnovare la serie Spinning Out, la quale, dopo aver debuttato sulla piattaforma nel gennaio del 2020, non sembra aver ottenuto il successo di pubblico sperato. L’attrice non ha tuttavia rilasciato dichiarazioni pubbliche in merito.

Kaya Scodelario: il suo fisico

3. Adora i ruoli d’azione. L’attrice non ha mancato di farsi notare anche per il suo fisico particolarmente in forma, e ciò è normale considerando i ruoli da lei svolti negli ultimi anni. Parliamo di film prevalentemente d’azione o d’avventura, che richiedono notoriamente una buona prestanza fisica. L’attrice è infatti solita allenarsi a lungo e duramente per poter soddisfare quanto previsto dai film a cui partecipa.

2. Si è allenata nel nuoto per un suo ruolo. Descritto come il set più difficile da lei affrontato fino ad ora, Crawl – Intrappolati ha richiesto all’attrice una notevole prestanza fisica. L’attrice ha infatti dichiarato di essersi allenata nel nuoto per settimane, al fine di migliorare con il tempo e la tecnica. Elementi che il personaggio da lei ricoperto sfoggia in modo impeccabile.

Kaya Scodelario: età e altezza

1. Kaya Scodelario è nata a Londra, Inghilterra, il 13 marzo 1992. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Mission Impossible 7: le riprese in Italia cancellate definitivamente

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Arrivano da The Sun nuovi aggiornamenti sulla produzione di Mission Impossible 7, le cui riprese erano state bloccate sia a Venezia che a Roma a causa dell’emergenza Coronavirus. Stando a quanto apprendiamo dal sito, la produzione del film ha deciso definitivamente di non fare ritorno in Italia: parte del nuovo capitolo della celebre saga con Tom Cruise, quindi, non verrà più girata nel nostro Paese.

La produzione di Mission Impossible 7 avrebbe infatti deciso di rimanere nel Regno Unito: la fonte spiega che le città di Roma e Venezia verranno ricostruite attraverso l’allestimento di imponenti set presso i Longcross Studios situati a Longcross, Surrey, in Inghilterra. Tra le location che verranno ricostruite, quasi certa è la celebre scalinata di Piazza di Spagna, con alle spalle la Chiesa della Trinità dei Monti.

La fonte citata da The Sun spiega: “Ritardare la produzione a tempo indeterminato è praticamente impossibile. Al tempo stesso, mandare in Italia una troupe come quella di Mission Impossible, nell’immediato futuro, è altamente rischioso. Per questo è stata trovata una soluzione che costerà una fortuna, ma che potrebbe salvare il film. I costi saranno certamente inferiore rispetto al dover mettere in pausa la produzione per mesi e mesi.”

Mission Impossible 7 uscirà nelle sale americane il 23 luglio 2021.

LEGGI ANCHE – Mission Impossible: Christopher McQuarrie dirigerà i prossimi due film

I prossimi due capitoli della saga di Mission Impossible vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Nicholas Hoult (X-Men, Mad Max: Fury Road). Tom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust.

I due film verranno girati in contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast torneranno sul set per le riprese. Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 23 luglio 2021 e il 5 agosto 2022.

Nessun aggiornamento sul destino di August Walker e Alan Hunley, i personaggi interpretati da Henry Cavill e Alec Baldwin, che secondo le ultime indiscrezioni rientrerebbero nei piani di McQuarrie per i sequel. Ma come farli tornare, visto che nel precedente film sono morti?

Star Wars: un concept mostra Luke stringere tra le mani il casco di Darth Vader

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Un concept inedito di Star Wars: Il Risveglio della Forza ci mostra Luke Skywalker mentre tiene tra le mani il casco di Darth Vader. Il concept in questione è stato condiviso da Christian Alzmann, concept artist e art director per la Lucasfilm, attraverso il suo account Instagram.

Nel concept è possibile vedere Luke Skywalker (Mark Hamill) con in mano l’elmetto carbonizzato di Darth Vader. Nel concept è possibile vedere Luke sfoggiare la sua mano meccanica e il costume completo da Jedi.

Luke Skywalker è uno dei personaggi più amati della saga: proprio per questo, molti fan si sono lamentati del modo in cui il personaggio è stato gestito – da un punto di vista narrativo – nella trilogia sequel. Se ne Il Risveglio della Forza Luke è apparso solo brevemente, le cose sono andate diversamente ne Gli Ultimi Jedi, in cui ha avuto un ruolo di assoluto rilievo. Ciononostante, una parte del fandom ha affermato che la nuova trilogia ha in qualche modo rovinato il personaggio, trasformandolo da fedele ottimista in eremita che ha (almeno apparentemente) rinunciato a tutto.

Inizialmente, anche Mark Hamill aveva concordato con il pensiero dei fan, per poi ritornare sui suoi passi e “pentirsi” delle critiche mosse al film di Rian Johnson. Per quanto riguarda Il Risveglio della Forza, il nuovo concept art svela che forse, nel film di J.J. Abrams, il personaggio di Luke avrebbe dovuto avere un ruolo più importante.

Potete ammirare il concept di seguito:

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Mentre il futuro della saga di Star Wars sembra essere ancora avvolto nel più fitto mistero, di recente è arrivata la notizia che un nuovo film della saga è ufficialmente in sviluppo, e che potrebbe essere destinato al servizio di streaming Disney+.

In attesa di nuovi dettagli, ricordiamo che a Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi. In passato, anche ai creatori di Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss, era stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela: sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto. Inoltre, ci sarebbe anche un nuovo film al quale starebbe attualmente lavorando Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios.

Fonte: ScreenRant

Deadpool 2 finisce gratis su YouTube per 11 giorni

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Deadpool 2 finisce gratis su YouTube per 11 giorni

Un nuovo report di ScreenRant segnala una vicenda decisamente bizzarra che ha coinvolto Deadpool 2, il secondo capitolo dedicato alle disavventure del Mercenario Chiacchierone interpretato da Ryan Reynolds, uscito nelle sale nel 2018.

Come riportato dalla fonte, infatti, pare che il cinecomic diretto da David Leitch, che ha visto nel cast anche Josh Brolin e Zazie Beetz, sia stato caricato integralmente su YouTube lo scorso 4 marzo e che sia rimasto a disposizione di tutti i fruitori del web, gratis, per ben 11 giorni. Prima che i Walt Disney Studios e i 20th Century Studios se ne accorgessero, bloccando lo streaming, il filmato ha raggiunto più di 750.000 visualizzazioni.

Considerate le stringenti politiche della piattaforma web 2.0 in merito al copyright, è davvero strano come Deadpool 2 sia riuscito a “sopravvivere” per 11 giorni sulla piattaforma senza essere “bloccato dall’interno”…

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Deadpool è un personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo. La vera domanda adesso è un’altra: il film sarà vietato ai minori? Deadpool 3 rappresenterà ufficialmente il primo film R-rated dei Marvel Studios?

Vi ricordiamo che a confermare l’ingresso di Deadpool nel MCU era stato Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della serie di film con Ryan Reynolds.

Matrix 4: posticipate le riprese del film in Germania

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Matrix 4: posticipate le riprese del film in Germania

Anche le riprese di Matrix 4 subiscono uno stop a causa dell’emergenza Coronavirus. Come riportato da Variety, infatti, la produzione del quarto capitolo della celebre saga fantascientifica diretto da Lana Wachowski è stata ufficialmente posticipata in risposta alla crisi mondiale scatenata dal Covid-19.

Anche in questo caso, purtroppo, nessuno sa quando la produzione del film sarà in grado di ripartire. Queste settimana le riprese di Matrix 4 avrebbero dovuto svolgersi in Germania, precisamente a Berlino.

L’emergenza Coronavirus ha colpito duramente anche l’industria cinematografica Hollywoodiana: oltre a Matrix 4, numerosi altri film attualmente in fase di produzione sono stati sospesi o rimandati a data da definirsi; tra questi, anche The Batman, l’atteso cinecomic DC di Matt Reeves.

A questo link potete leggere tutti i film sospesi o rimandati a causa del Coronavirus.

LEGGI ANCHE – Matrix 4: le esplosioni sul set causano danni a San Francisco

Matrix 4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu Reeves, Carrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith al fianco delle new entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica Henwick Toby Onwumere.

Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell, mentre diverse fonti sostengono che le riprese dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2020. “Molte delle idee che Lilly ed io abbiamo esplorato vent’anni fa a proposito della nostra realtà sono ancora più rilevanti ora. Sono molto felice di avere questi personaggi nella mia vita e sono grata per questa possibilità di lavorare ancora con i miei brillanti amici“, ha detto la Wachowski.

Non potremmo essere più entusiasti di rientrare in The Matrix con Lana“, ha dichiarato Toby Emmerich, presidente della Warner Bros, “Lana è una vera visionaria, una regista creativa e originale e siamo entusiasti che stia scrivendo, che dirigerà e produrrà questo nuovo capitolo dell’universo di Matrix“.

Spider-Man: Work From Home, la parodia che ci invita a “restare a casa”

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Una fan art di Spider-Man: Far From Home, intitolata ironicamente Spider-Man: Work From Home, invita i fan a “restare a casa” per cercare di arginare il più possibile il contagio da Covid-19. Purtroppo, il Coronavirus continua a diffondersi in tutto il mondo: numerose sono le misure cautelative che sono state prese non soltanto in Italia; si consiglia alle persone di restare in casa il più possibile, di praticare lo smart working e di uscire soltanto in casi di emergenza.

Nelle ultime ore, Jon Watts, regista di tutti e tre gli episodi di Spider-Man ambientati nel MCU (anche dell’atteso Spider-Man 3, le cui riprese partiranno ufficialmente il prossimo luglio), ha condiviso attraverso il suo account Instagram una parody art di Spider-Man: Far From Home, intitolata Spider-Man: Work From Home, che invita tutti ad essere responsabili e a prendere coscienza della grave situazione che stiamo vivendo: tramite la parody art, Watts ha voluto spingere le persone a praticare il più possibile lo smart working, e nell’immagine infatti è possibile vedere Spidey mentre lavora alla scrivania con indosso il costume che risale a prima del suo incontro con Tony Stark/Iron Man.

Ad accompagnare l’immagine condivisa da Watts, che potete vedere di seguito, la didascalia: “State tutti al sicuro!!!”: 

Di recente, numerose star di Hollywood hanno annunciato attraverso i loro profili social di essere risultate positive al Coronavirus: tra queste, Tom Hanks e sua moglie Rita Wilson, l’attrice Olga Kurylenko e, più di recente, l’attore Idris Elba.

LEGGI ANCHE – Spider-Man 3: per Tom Holland sarà “assolutamente folle” 

Spider-Man 3 vedrà ancora una volta riuniti Tom Holland e il regista Jon Watts, che aveva già diretto Spider-Man: Homecoming del 2017 e Spider-Man: Far From Home dello scorso anno. Le riprese del film dovrebbero partire quest’estate.

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Fonte: ScreenRant

What We Do In The Shadows 2: nuovo teaser promo

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What We Do In The Shadows 2: nuovo teaser promo

Il canale americano FX ha diffuso il teaser promo “Blood Pressure” di What We Do In The Shadows 2, l’attesa seconda stagione della serie What We Do In The Shadows trasmessa da FX.

What We Do In The Shadows 2

What We Do In The Shadows 2 è l’annunciata seconda stagione della serie What We Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per centinaia di anni.

Nella seconda stagione di What We Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless, un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson, un vampiro energetico che vive con il trio.

Nei ruoli ricorrenti troviamo Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja, Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in ciascuna delle sue vite.

Black Widow collegato a Stranger Things? Parla David Harbour

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Black Widow collegato a Stranger Things? Parla David Harbour

Nonostante le teorie dei fan e le apparenti connessioni tra i due progetti, David Harbour ha assicurato che non esiste alcun crossover tra Black Widow e Stranger Things. È doveroso fare un passo indietro…

L’atteso cinecomic Marvel e l’amatissima serie Netflix hanno qualcosa in comune: la Russia. In Black Widow, Harbour vestirà i panni di Red Guardian, alter ego di Alexi Shostakov, risposta sovietica a Captain America; le prime immagini della quarta stagione di Stranger Things, invece, hanno rivelato che Jim Hopper – il personaggio interpretato da David – è attualmente detenuto in una prigione russa.

È una coincidenza alquanto bizzarra che Harbour abbia due ruoli nello stesso anno che presentano delle connessioni con la Russia. Proprio per questo motivo, la cosa ha generato una serie di speculazioni tanto tra i fan della Marvel quanto tra i fan della popolarissima serie Netflix: esiste davvero una possibile connessione tra Red Guardian e Jim Hopper? Il film Marvel e la serie Netflix saranno collegati in qualche modo? Ovviamente… no!

In una recente intervista con EW, David Harbour ha negato la possibilità di qualsiasi tipo di crossover tra i due universi, dichiarando: “Lo so, è una coincidenza molto sorprendente e a tratti fastidiosa, e mi scuso con tutto il web. Non c’è alcun motivo per ciò, ve lo giuro. Non ci sono collegamenti tra Stranger Things e l’Universo Cinematografico Marvel.”

L’attore – ironizzando – ha poi aggiunto: “Pensateci bene: ho un aspetto troppo diverso nel film e nella serie. In uno peso 270 kg, ho la barba, i capelli folti e lunghi… nell’altro peso 200 kg e non ho capelli!”

LEGGI ANCHE – Black Widow: il trailer finale mostra nuovi dettagli sulla trama

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

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Jurassic World: Dominion, Michael Giacchino curerà le musiche

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Jurassic World: Dominion, Michael Giacchino curerà le musiche

Stando a quanto riportato da Film Music Reporter, il compositore Michael Giacchino (vincitore dell’Oscar e del Grammy) è stato ingaggiato per occuparsi della colonna sonora di Jurassic World: Dominion, capitolo conclusivo della nuova trilogia con protagonisti i celebri dinosauri. Per Giacchino, in realtà, si tratta di un ritorno al franchise, dal momento che aveva già curato le musiche sia di Jurassic World sia di Jurassic World: Il Regno Distrutto.

La produzione del film era partita ufficialmente lo scorso 25 febbraio. Adesso, le riprese sono state momentaneamente sospese a causa dell’emergenza Coronavirus. Al momento non sappiamo quando il regista Colin Trevorrow e il cast torneranno sul set.

Nel corso della sua carriera, Michael Giacchino ha vinto l’Oscar per la miglior colonna sonora grazie ad Up, film d’animazione Disney/Pixar del 2010. Oltre al franchise di Jurassic World, di recente Giacchino ha firmato anche per occuparsi delle musiche di The Batman, l’attesissimo cinecomic DC di Matt Reeves.

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Jurassic World: Dominion vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson Omar SyLaura Dern Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Alla regia torna Colin Trevorrow, che ha pubblicato il cortometraggio Battle at Big Rock, i cui eventi sono ambientati un anno dopo Jurassic World: Il Regno Distrutto mostrando i dinosauri che vivono nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi ricordiamo che Jurassic World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno 2021.

James Gunn non è interessato a dirigere un film di Star Wars

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James Gunn non è interessato a dirigere un film di Star Wars

A quanto pare, James Gunn non è interessato a dirigere un film della saga di Star Wars. Da sempre aperto al dialogo con i suoi fan attraverso i vari profili social, il regista sta approfittando della reclusione da quarantena per sensibilizzare le persone a restare a casa e cercare così di prevenire il più possibile il contagio da Covid-19.

Dopo aver consigliato una serie di film da guardare proprio durante la quarantena, Gunn è tornato a rispondere ad una serie di domande dei suoi follower attraverso il suo profilo Instagram. Uno di loro gli ha chiesto se fosse interessato a dirigere un film della saga di Star Wars. La risposta del regista e sceneggiatore è stata la seguente:

“No. Da regista, è una cosa che davvero non mi interessa. Non riesco a pensare a nessun franchise del quale mi piacerebbe entrare a far parte se non ai franchise per i quali sto già lavorando.”

Potete leggere la risposta originale di Gunn di seguito:

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Ricordiamo che James Gunn ha da poco terminato le riprese di The Suicide Squad, il sequel/reboot dei personaggi dei fumetti DC che arriverà nelle sale ad agosto del prossimo anno e che vedrà nel cast il ritorno di Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang).

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Una volta terminata la post-produzione del film, Gunn dovrebbe tornare ad occuparsi di Guardiani della Galassia Vol. 3, che non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio 2021.

Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, con Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Fonte: ScreenRant

Idris Elba positivo al tampone del coronavirus

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Dopo Olga Kurylenko e Tom Hanks, anche Idris Elba dichiara di essere risultato positivo al tampone del coronavirus. L’attore ha annunciato la notizia via social, spiegando di essere però asintomatico e di sentirsi bene, garantendo poi un aggiornamento constante sulle sue condizioni ai suoi fan.

“Questa mattina sono risultato positivo al test del COVID-19, mi sento bene, non ho sintomi ma sono isolato sin dal momento in cui ho capito che era possibile per me essere stato esposto al contagio.” 

Idris Elba positivo al coronavirus

Ecco di seguito il video che l’attore ha condiviso su Twitter, nel quale appare accanto alla moglie Sabrina:

https://twitter.com/idriselba/status/1239617034901524481?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1239617034901524481&ref_url=https%3A%2F%2Fvariety.com%2F2020%2Ffilm%2Fnews%2Fidris-elba-coronavirus-1203535677%2F

Scarlett Johansson definisce Hulk un… mutante!

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Scarlett Johansson definisce Hulk un… mutante!

In una nuova intervista, la star della Marvel Cinematic Universe Scarlett Johansson fa riferimento a Bruce Banner / Hulk definendolo un mutante. Johansson sta attualmente promuovendo il film che la vede finalmente protagonista nei panni di Vedova Nera, Black Widow, in cui interpreta Natasha Romanoff / Black Widow.

La richiesta da parte del pubblico di un film sul personaggio di Natasha Romanoff è partita da molto tempo, sin dalla sua prima apparizione nel MCU. Era il 2010 e il film era Iron Man 2, sapevamo molto poco dell’Agente Romanoff, ma Scarlett Johansson ha permesso di farla amare e conoscere bene a tutto il pubblico dei Marvel Studios. La parabola del personaggio si è poi conclusa in Avengers: Endgame.

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Una parte fondamentale del viaggio di Natasha è stata la sua relazione con Hulk di Mark Ruffalo. I due stabilirono per la prima volta una connessione in Avengers: Age of Ultron, dove lei era l’unica capace di fermare la furia verde. Nonostante una strana piega romantica, la loro amicizia si è mostrata solida. Tuttavia sembra che l’attrice non abbia ben chiara la natura del personaggio del collega Ruffalo.

In un’intervista con EW, Johansson ha discusso di uno dei momenti più importanti dell’intera mitologia del MCU, quando i Vendicatori si riuniscono in cerchio durante la Battaglia di New York, in The Avengers del 2012. Descrivendo la scena, Scarlett Johansson ha rivelato: “Nessuno di noi sapeva se questo film avrebbe funzionato. Sembrava folle – poi prosegue spiegando – C’è un dio nordico, c’è il personaggio di Tony Stark, playboy e miliardario, e poi c’è uno scienziato mutante che ha un problema di gestione della rabbia”. L’attrice ha anche parlato dell’incertezza legata al successo di The Avengers: “Sembrava uno di quei film che la gente o ama o odia”.

Al di là del fatto che la gente poi ha amato il film, Scarlett Johansson sembra aver usato in maniera impropria la parola “mutante”. In una qualche misura ha anche ragione, visto che la trasformazione di Banner in Hulk dipende proprio da una mutazione dei suoi geni che si incrociano con i raggi gamma. Tuttavia, in ambito Marvel, è meglio stare attenti alle persone alle quali si dà del mutante!