Manca ormai poco alla fine di
Novembre 2023. Ecco tutto quello che è in arrivo su Disney+ a Dicembre
2023. Nessuno rende omaggio al Natale
come Disney+: indipendentemente dal
modo in cui si celebra questa festività, Disney+ ha qualcosa per tutti.
Da Nuovo Santa Clause Cercasi a Percy
Jackson e gli Dei dell’Olimpo, passando per le intere
collezioni di Die Hard e Mamma ho perso
l’aereo, ci sono contenuti per tutta la famiglia.
Doctor Who sta tornando! I tre speciali,
intitolati The Star Beast (25 novembre), Wild Blue Yonder
(2 dicembre) e The Giggle (9 dicembre), riuniranno il
Quattordicesimo Dottore (David Tennant) e Donna Temple-Noble
(Catherine Tate) che si troveranno faccia a faccia con il loro
cattivo più terrificante: il Giocattolaio (interpretato da
Neil Patrick Harris al suo debutto in Doctor Who). Ma le
sorprese non finiscono qui: non perdetevi lo speciale natalizio di
Doctor Who del 25 dicembre, intitolato The Church on Ruby Road.
Il meglio dei cofanetti: vi siete
persi alcune delle serie più interessanti del 2023? A Natale
potrete dedicarvi alla cucina con le prime due stagioni di The Bear targata FX, risolvere un misterioso
omicidio con le prime tre stagioni di Only Murders in The
Building o sfoggiare un look glamour guardando tutte e
quattro le stagioni di The Kardashians.
Harrison Ford torna nei panni del leggendario
eroe archeologo, Indiana Jones, per l’ultimo capitolo dell’epico e
iconico franchise, una grande e travolgente avventura in giro per
il mondo.
Theater Camp: un’Estate a tutto Volume, dal 6 dicembre
Il vincitore del Tony Award Ben Platt e Molly
Gordon sono i protagonisti di questa commedia originale nei panni
di Amos e Rebecca- Diane, migliori amici da sempre e insegnanti di
recitazione presso un campeggio malmesso a nord di New York. Dopo
che l’inarrestabile e amata fondatrice della colonia estiva a tema
teatrale finisce in coma, l’eccentrico staff deve collaborare con
il figlio, un incapace fissato con le criptovalute, per mantenere a
galla questo luogo sacro per gli attori. Searchlight Pictures
presenta Theater Camp: Un’estate a tutto volume, una produzione
Picturestart, Topic Studios, Gloria Sanchez Productions. Diretto da
Molly Gordon e Nick Lieberman e scritto da Noah
Galvin, Molly Gordon, Nick Lieberman e Ben Platt, il film è basato
sul loro cortometraggio.
DIARIO DI UNA SCHIAPPA A NATALE – SI SALVI CHI PUÒ! Il nuovo
film originale in arrivo l’8 dicembre
Le serie tv in arrivo a dicembre
2023 su Disney+
Percy Jackson e gli Dei
dell’Olimpo
Percy Jackson è impegnato in una
pericolosa avventura. Fuggendo da mostri e ingannando gli dèi,
deve viaggiare attraverso l’America per restituire il fulmine del
dio Zeus e impedire una guerra. Con l’aiuto dei suoi compagni
d’avventura, Annabeth e Grover, il viaggio di Percy lo condurrà
più vicino alle risposte che cerca: come inserirsi in un mondo in
cui si sente fuori posto e scoprire chi è destinato a essere.
RAFFA:
La docuserie originale italiana in esclusiva dal 27
dicembre
Chi è Raffaella Carrà? Chi si
nasconde dietro l’immagine della star italiana più famosa e amata
all’estero, dietro i 60 milioni di dischi venduti, i successi
televisivi, i film e le tournée internazionali? Simbolo di libertà,
regina della TV e icona LGBTQ+: Raffaella Carrà è un mito che
supera ogni barriera, un’artista amata incondizionatamente dal
pubblico internazionale per oltre 50 anni. Eppure Raffaella è un
mistero di cui nessuno possiede la chiave. Gelosissima del suo
privato, era una donna che lottava per affermarsi in un mondo di
uomini, che ha amato e sofferto come tutte e nella quale
convivevano due anime, quella della diva Carrà e quella più
vulnerabile di Raffaella Pelloni. La docuserie ripercorre la sua
vita pubblica e privata, a partire dall’infanzia in Romagna segnata
dall’abbandono del padre, il flirt “da copertina” con Frank
Sinatra, i grandi amori, il rimpianto per una maternità mancata,
crisi e rinascite.
Tutto raccontato attraverso le sue
immagini più iconiche e quelle del suo archivio privato in
esclusiva insieme a testimonianze inedite di chi l’ha conosciuta
davvero. Raffa – docuserie in 3 episodi da 1 ora – è prodotta da
Gabriele Immirzi e Alessandro De Rita per Fremantle Italia. Regia
di Daniele Luchetti. Scritta da Cristiana Farina con Carlo
Altinier, Barbara Boncompagni, Salvatore Coppolino e Salvo
Guercio.
WHAT IF – seconda stagione
La stagione 2 di What If…?
continua a seguire il viaggio de l’Osservatore, guidando gli
spettatori attraverso il vasto multiverso e introducendo volti
nuovi e familiari nell’Universo
Cinematografico Marvel. La serie mette in discussione,
rivisita e stravolge i momenti classici del Marvel Cinematic con un incredibile
cast di voci che, nella versione originale, include diverse star
che riprendono i loro ruoli iconici. Gli episodi, che in questa
stagione presentano personaggi amati dai fan come Nebula, Hela e
Happy Hogan, sono diretti dal produttore esecutivo Bryan Andrews,
mentre il produttore esecutivo AC Bradley è capo sceneggiatore.
AMERICAN DAD La diciassettesima
stagione completa in streaming dal 20 dicembre
Il DCEU ha avuto un’esistenza tumultuosa agli
occhi dei fan fin dalla sua nascita con il film L’Uomo
d’Acciaionel 2013. Nell’era
moderna degli universi cinematografici, la DC è
sempre sembrata leggermente in ritardo rispetto alla
Marvel, nonostante il
fervente sostegno dei fan del franchise. Anche all’interno della
stessa fanbase dell’universo, le offerte cinematografiche della DC
non sono state accolte da un ampio successo di critica allo stesso
livello del MCU: questo ha
portato a un certo grado di conflittualità all’interno del
pubblico, con diverse discussioni sui film DC che probabilmente non
saranno mai veramente risolte e che andiamo ad analizzare
insieme.
1Lo Snyderverse..
Uscito nei cinema nel 2017, Justice League è stato manomesso con diverse
riprese aggiuntive, con la Warner Bros. che
freneticamente cercava di correggere la rotta del loro franchise
cinematografico. L’abbandono del tono della serie delineato ne
L’Uomo
d’Acciaio di Zack Snyder sembrava un
volersi disfare di ciò che rendeva unici i film della DC, il che ha
causato una protesta incessante da parte di una folta fazione di
fan. La richiesta di rendere giustizia alla visione originale di
Zack Snyder era così grande che la Warner Bros.
alla fine cedette, rilasciando la Zack Snyder’s Justice
League in streaming nel 2021.
Questa versione estesa del film ha
rappresentato uno sguardo a ciò che sarebbe potuto essere lo
Snyderverse e quindi il futuro del franchise degli
eroi. Anche se le scelte del regista potrebbero non essere state
apprezzate in pieno, erano quantomeno risolute e coerenti, e hanno
stabilito un tono deciso e più cupo che andava contro le speranze
della DC di ottenere un ampio consenso. Tenendo conto di questa
storia, se la Warner Bros. abbia preso la decisione giusta
nell’adattare le idee di Snyder per il DCEU resta una delle conversazioni più
divisive tra i fan fino ad oggi.
Il regista di Scream
VIIChristopher Landon ha risposto alla
notizia del
licenziamento di Melissa Barrera da parte di
Spyglass Media a seguito dei suoi post sui social media sul
conflitto Israele-Hamas. Landon originariamente aveva twittato sul
suo account @creetureshow e successivamente ha rimosso il
tweet.
Spyglass Media ha finalmente reso
pubblico il proprio turbamento per il comportamento dell’attrice
sui social media dicendo: “La posizione di Spyglass è
inequivocabilmente chiara: abbiamo tolleranza zero per
l’antisemitismo o l’incitamento all’odio in qualsiasi forma,
compresi i falsi riferimenti al genocidio, alla pulizia etnica,
all’Olocausto, distorsione o qualsiasi cosa che superi palesemente
il limite dell’incitamento all’odio”.
Barrera, diventata famosa nella
serie Vida di Starz prima di essere proiettata nel
musical della Warner Bros. In the Heights e poi in
Scream del 2022 e Scream VI di quest’anno
nei panni di Sam Carpenter, sorella della Tara Carpenter di
Jenna Ortega,
ha ripubblicato una serie di post filo-palestinesi su le sue storie
su Instagram che sono state interpretate come antisemite da chi era
vicino alla produzione cinematografica.
Dopo lo sciopero del SAG-AFTRA,
Spyglass Media non ha ancora confermato il ritorno di nessun membro
del cast per Scream VII. Il franchise di
Scream ha incassato quasi 911 milioni di dollari in tutto il mondo
nell’arco di sei film. Gli ultimi due film sono stati prodotti e
finanziati da Spyglass Media, che ha il controllo sulla libreria
Dimension, e distribuiti in tutto il mondo da Paramount
Pictures.
Preparatevi al Natale più magico di
sempre!
Disney+ ha diffuso il trailer e la key art di
Diario di una schiappa a Natale – Si salvi chi
può!, l’ultimo film d’animazione basato sulla serie
di libri di grande successo di Jeff Kinney. L’avventura originale,
che è un racconto natalizio esilarante e commovente incentrato
sullo studente delle medie combinaguai più amato da tutti,
debutterà l’8 dicembre 2023, in esclusiva su
Disney+.
Quest’anno le vacanze invernali si
stanno rivelando particolarmente stressanti per Greg Heffley. Dopo
aver accidentalmente danneggiato uno spazzaneve mentre faceva un
pupazzo di neve con il suo migliore amico Rowley Jefferson, Greg
teme di non ricevere la nuova console per videogiochi che desidera
tanto per Natale. Per peggiorare le cose, rimane bloccato dalla
neve con la sua famiglia, tra cui il burbero fratello maggiore
Rodrick e il fastidioso fratello minore Manny. Diretto da Luke
Cormican (Teen Titans Go!) e scritto e prodotto da
Jeff Kinney, Diario di una schiappa a Natale –
Si salvi chi può! vede le voci nella versione originale di
Wesley Kimmel (The
Mandalorian), Spencer Howell (Ithaca), Chris
Diamantopoulos (Beavis and Butt-Head), Erica Cerra
(Power Rangers) e Hunter Dillon (Deadpool 2).
Diario di una schiappa a
Natale – Si salvi chi può! debutterà l’8 dicembre
2023 in esclusiva su
Disney+. In occasione del lancio del film, il 21 novembre
uscirà in tutte le librerie, per Editrice Il Castoro, l’edizione
speciale del volume “Diario di una Schiappa. Si salvi chi
può!”, con la copertina dedicata al film.
La terza stagione del dramma
fantascientifico della NBC La
Brea sarà anche l’ultima.
Come riportato daDeadlineesclusivamentea gennaio, la serie si concluderà
con una stagione abbreviata composta da soli 6 episodi.
La Brea
sarà presentato in anteprima martedì 9 gennaio alle 21:00 e fungerà
da introduzione agli ultimi due episodi della stagione del film
drammatico di successo.
La serie La
Breasegue un’epica avventura
familiare dopo che un’enorme voragine si apre a Los Angeles
trascinando persone ed edifici in una misteriosa e pericolosa terra
primordiale dove non hanno altra scelta se non quella di unirsi per
sopravvivere.
Il cast include Natalie
Zea, Eoin Macken, Jon Seda, Nicholas Gonzalez, Chiké Okonkwo, Zyra
Gorecki, Jack Martin, Veronica St. Clair, Rohan Mirchandaney, Lily
Santiago, Josh McKenzie, Tonantzin Carmelo e Michelle Vergara
Moore.
La
Brea, che ha ricevuto un
ordine per la serie dopo che la produzione del pilot del 2020 è
stata martoriata dalla pandemia, ma poi ha ha avuto un solido
lancio nell’autunno 2021 con una prima stagione di 10 episodi,
guadagnandosi un rinnovo della seconda stagione di 14 episodi. La
serie come altri show stato poi influenzato dagli scioperi
WGA e SAG-AFTRA, costringendo la NBC a optare per una stagione più
breve e lasciando gli attori aperti ad accettare altri
lavori.
Per la terza stagione di La Brea,
il creatore/showrunner David Appelbaum è produttore esecutivo
insieme a Chris Hollier, Peter Traugott, Rachel Kaplan, Avi Nir e
Alon Shtruzman. La
Brea è prodotto da Universal
Television e dall’australiana Matchbox Pictures, entrambe divisioni
di Universal Studio Group, in associazione con Keshet
Studios.
Basato sull’omonima serie a
fumetti di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie
Adlard, The Walking Dead: The Ones Who Live è
prodotto da Kirkman, Scott M. Gimple, Greg Nicotero, David Alpert,
Joseph Incaprera, Gale Anne Hurd, Denise Huth e Angela Kang.
Attualmente The Walking Dead: The Ones Who Live è
programmato per un debutto nel 2024, il dramma di Rick e Michonne
doveva inizialmente essere presentato in anteprima quest’anno
insieme ad altri due spin-off,
The Walking Dead: Dead
City e The
Walking Dead: Daryl Dixon. Entrambe le serie sono
incentrate sui principali sopravvissuti della serie
originale. La serie guidata da Jeffrey Dean Morgan e Lauren
Cohan sarà presentata in anteprima a giugno, seguita dalla premiere
dello spettacolo guidato da Norman Reedus entro la fine
dell’anno.
Un infinito dejavu, un
circolo senza via d’uscita, un countdown inesorabile verso il
collasso del nostro mondo. Torna con la sua seconda stagione
l’apocalittica serie Sky Original Progetto
Lazarus, di cui viene rilasciato oggi il trailer
ufficiale in italiano. Il titolo sarà disponibile in esclusiva su
Sky e in streaming solo su NOW
dal 18 dicembre.
Il team Lazarus continua
la sua battaglia contro il tempo per salvare l’umanità. Il mondo è
incastrato in un ciclo temporale infinito che finirà con la
completa estinzione del pianeta. Tra loro c’è il risoluto agente
della Lazarus, George (Essiedu), rimasto in disgrazia dopo aver
tradito l’organizzazione in nome dell’amore. George è determinato a
riscattarsi e riconquistare la fiducia dei suoi amici, colleghi e
dell’amore della sua vita. Ma quando scopre che la causa che sta
combattendo è più pericolosa di quanto sembri, George inizia a
sospettare che l’unica persona di cui può veramente fidarsi sia sé
stesso.
La seconda, epica
stagione è guidata dal candidato agli Emmy e ai BAFTA Pappa Essiedu
(I May Destroy You), con Anjli Mohindra (Bodyguard), Charly Clive
(Pure), Vinette Robinson (Boiling Point), Rudi Dharmalingam
(Wakefield), Caroline Quentin (Bridgerton) e Tom Burke (Strike).
New entries nel cast Royce Pierreson (The Irregulars, The Witcher),
Colin Salmon (Resident Evil, Limitless), Safia Oakley-Green
(Sherwood), Lorne MacFayden (Vigil), Zoe Telford (Genius), Sam
Troughton (The Outlaws) e James Atherton (Hollyoaks).
Progetto
Lazarus è prodotto dal pluripremiato team di Urban
Myth Films, in associazione con Sky Studios, ed è stato creato e
scritto dal candidato ai BAFTA Joe Barton (Giri / Haji). Progetto
Lazarus è stato commissionato da Sky Studios per Sky
Max. Paul Gilbert è Commissioning Editor per Sky Studios.
NBCUniversal Global Distribution gestisce le vendite internazionali
della serie per conto di Sky Studios
DaveFiloni, la mente dietro le serie animate
Star
Wars: The Clone Wars e Star Wars Rebels è
pronto ad assumere un nuovo importante ruolo all’interno del
franchise di Star
Wars, ovvero quello di direttore creativo della
Lucasfilm. “In passato, in molti progetti in
cui venivo coinvolto, li vedevo dopo che si erano già
sviluppati“, ha dichiarato Filoni a Vanity Fair, che ha dato la
notizia. Filoni sarà invece ora coinvolto sin dal principio nello
sviluppo dei progetti di Star Wars, lavorando a stretto
contatto con la presidente della Lucasfilm Kathleen
Kennedy e con il capo dello sviluppo Carrie
Beck.
La notizia arriva con il franchise
Star Wars che si trova ad un punto di svolta. Con la Saga
degli Skywalker ora conclusa e nuovi film ufficialmente in
arrivo – tra cui uno diretto proprio da Filoni – la saga sembra
pronta ad espandersi ora più che mai e Filoni sembra essere la
persona giusta per far sì che ciò avvenga nel migliore dei modi. I
fan di Star Wars gli riconoscono infatti da sempre grandi
competenze riguardo quella che è la mitologia della saga, ma anche
l’aver saputo introdurre elementi e prodotti che hanno introdotto
gradite novità, come la serie The
Mandalorian, per cui è stato regista e produttore
esecutivo.
Filoni lavora infatti nella galassia
di Star Wars da ormai vent’anni, formandosi prima con i
progetti d’animazione poc’anzi citati e poi con le serie live
action, tra cui Ahsoka, che ha creato
riprendendo quanto narrato nelle sue serie animate. Per molti,
dunque, egli è l’erede del creatore di Star Wars,
George Lucas. “Non dico alla gente cosa
fare“, ha detto Filoni a Vanity Fair riguardo il suo nuovo
ruolo. “Ma sento di star cercando di aiutarli a raccontare la
storia migliore che vogliono raccontare. Devo essere un aiuto per
tutta la galassia, come una parte del Consiglio
Jedi“. Non resta dunque che attendere di scoprire quali
nuovi prodotti prenderanno forma a partire da questo suo nuovo
ruolo nel franchise.
Star Wars: tutto quello
che sappiamo sul film di Dave Filoni
Tra i nuovi film annunciati ve ne è
uno ancora senza titolo che sarà diretto da Dave
Filoni e che sappiamo si concentrerà sulla Nuova
Repubblica, portando ipoteticamente a conclusione le storie
interconnesse che vengono raccontate nelle serie The
Mandalorian, The Clone
Wars, Star Wars: Rebels e
Star Wars: The Bad Batch, ma anche in
The Book of Boba Fette Ahsoka. Un
progetto dunque particolarmente ambizioso, nel quale confluiranno
più storie per un epico gran finale. Filoni ha poi confermato che
sarà coinvolto nel processo di scrittura, anche se non può dire
quando inizieranno le riprese. Quando gli è stato chiesto cosa
poteva dire sulla storia, ha però offerto le seguenti
informazioni:
“Il modo in cui ho descritto il
film è che se sei cresciuto nei miei stessi anni sei consapevole
dell’era post-Ritorno dello Jedi. La Nuova Repubblica non è una
nuova idea. Non è qualcosa che The Mandalorian ha ideato. È una
vecchia idea, in circolazione da molto tempo. Ci sono state storie
raccontate nell’arco di 30 anni che si sono concluse con la nuova
trilogia. Ma c’è un grande intervallo di tempo ancora da esplorare.
Quindi, molti di quanto proposto con le varie serie inizia ora a
riunirsi e guardando al corpus più ampio di lavoro che è stato
fatto è certo che ne emergerà una storia“, ha affermato
Filoni.
Molte delle storie proposte nel
corso degli anni da Filoni troveranno dunque compimento con questo
annunciato film, attualmente ancora senza titolo. L’ambientazione,
però, sembra essere confermata per quel periodo di tempo che va da
Il ritorno dello Jedi a Il risveglio della forza,
circa trent’anni poco esplorati durante i quali la Nuova Repubblica
ha ristabilito la pace nella galassia, con le forze del male pronte
però a riprendere il potere con quello che poi si rivelerà essere
il Primo Ordine. Non resta ora che attendere maggiori informazioni
rispetto a questo progetto di Filoni come anche una data di uscita
ufficiale.
Melissa Barrera
non sarà più la protagonista dell’annunciato Scream
VII. A riportarlo è il The Hollywood Reporter, dove si
riferisce che l’attrice è stata esclusa dal progetto dopo una serie
di suoi post sui social media riguardo la guerra in corso tra
Israele e Hamas. “Gaza è attualmente trattata come un campo di
concentramento“, ha scritto Barrera in un post su Instagram.
“Mettere tutti in un angolo, senza un posto dove andare, senza
elettricità, senza acqua… La gente non ha imparato nulla dalla
nostra storia. E proprio come le nostre storie, le persone stanno
ancora guardando in silenzio tutto ciò che accade. QUESTO È
GENOCIDIO E PULIZIA ETNICA“.
Il licenziamento dell’attrice dal
prossimo capitolo della saga, dopo che era stata
protagonista di Scream (2022) e Scream VI (2023)
interrompe dunque quanto si stava costruendo con il personaggio da
lei interpretato, Samantha Carpenter, la quale sul finire del sesto
film sembrava potessere raccogliere l’eredità di Ghostface a
partire dal capitolo successivo, il settimo. Ciò però sembra che a
questo punto non si verificherà, con gli autori del prossimo film
che dovranno dunque impostare un nuovo racconto senza di lei,
ipoteticamente facendo di sua sorella Tara, interpretata da
Jenna Ortega,
la protagonista assoluta. Al momento, Melissa Barrera non ha
rilasciato dichiarazioni riguardo questa sua esclusione dal
franchise.
Scream VII: tutto quello
che sappiamo sul film
Dopo mesi di attesa, è stato
confermato che Scream
VII è ufficialmente in fase di sviluppo. Nel
2022, il franchise slasher preferito dai fan è stato ripreso sotto
la guida del duo di registi Tyler Gillett e
Matt Bettinelli-Olpin, che fanno parte del
collettivo di cineasti noto come Radio Silence. I
due hanno diretto sia Scream
del 2022 che Scream
VI di quest’anno, che è diventato il capitolo di
maggior incasso del franchise a livello nazionale. Secondo The Hollywood Reporter, Scream
VII è ora pronto per essere realizzato, pur
se con un cambio alla regia.
Sarà infatti Christopher
Landon, il regista di successi horror come i film
Auguri per la tua morte, il suo sequel, e
Freaky, ad occuparsi della regia. I membri del collettivo
Radio Silence, che comprende anche il produttore Chad
Villella, rimarranno però a bordo come produttori
esecutivi del nuovo film. Landon in seguito alla notizia ha reagito
condividendo una foto di Ghostface con la didascalia: “Sembra
che 7 sia davvero un numero fortunato“. Con i suoi precedenti
film Landon ha già dimostrato la sua capacità di decostruire il
genere slasher, che è uno degli elementi chiave dei film di
Scream.
Jackie Chan e
Ralph Macchio, che hanno recitato in diversi film
di Karate Kid a decenni di distanza, si
incontreranno per un nuovissimo film ambientato nel franchise di
arti marziali. Il
nuovo film, della Sony Pictures, diretto da Jonathan
Entwistle e scritto da Rob Lieber, sarà
presentato in anteprima nelle sale il 13 dicembre 2024.
Karen Rosenfelt sta producendo.
I dettagli della trama del nuovo
film sono tenuti nascosti, ma Macchio riprenderà il ruolo di
Daniel LaRusso, che ha interpretato nella trilogia
cinematografica originale di Karate Kid iniziata
nel 1984 e ripreso nella serie Cobra Kai di
Netflix,
che ha da poco annunciato la sua sesta e ultima stagione. Chan
tornerà nel ruolo di Mr. Han, un maestro di kung fu ispirato al
personaggio del Maestro Miyagi, che ha allenato Dre Parker di
Jaden Smith nel film remake del 2010.
Non è chiaro in che modo la vasta
storia di Cobra Kai influenzerà il nuovo film di
Karate Kid, ma l’annuncio è stato fatto su Youtube
dai due interpreti che hanno anche informato i fan che il progetto
è alla ricerca del prossimo attore che interpreterà il ragazzo
protagonista del film. I video dei casting dovranno essere inviati
a KarateKidCasting.com.
Superman: Legacy sta
rapidamente costruendo il suo cast, con Skyler
Gisondo e Sara Sampaio che si uniscono
alla squadra rispettivamente nei panni di Jimmy Olsen e di Eve
Teschmacher.
Superman: Legacy, tutto
quello che sappiamo sul film
Superman:
Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting,
come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.
María Gabriela De Faría sarà il villain “The
Engineer”. Superman sarà supportato da Lanterna Verde
(Nathan Fillion), Hawkgirl (Isabela
Merced), Mister Terrific (Edi Gathegi) e
Metamorpho (Anthony Carrigan). Nicholas
Hoult sarà Lex Luthor, Skyler Gisondo
Jimmy Olsen e Sara Sampaio Eve Teschmacher.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
La serie antologica, ambientata per
lo più in distopie del prossimo futuro, ha attraversato molte
iterazioni da quando è stata lanciata su Channel 4 nel Regno Unito
nel 2011. Lo spettacolo ha ricevuto un aumento di budget quando si
è trasferito su Netflix nel
2016.
Il creatore della serie Charlie Brooker è produttore
esecutivo e funge da showrunner. Bisha K. Ali è
produttore esecutivo insieme a Jessica Rhoades e
Annabel Jones, di cui è produttore indipendente
Broke & Bones.
“Concordi ed entusiasti sono
stati gli elogi per questo nuovo cinematografo che, per la sua
originalità e per l’arte veramente eletta della sua decorazione, si
eleva e si distingue da tutti gli altri” (Il Resto del
Carlino, 17 febbraio 1915). Con queste parole veniva salutata
l’apertura della nuova sala cinematografica ospitata nell’edificio
polifunzionale di Palazzo Ronzani, progettato nel
1914 dall’ingegnere e scenografo Gualtiero Pontoni (1875 – 1941)
dove un tempo sorgeva il medievale Palazzo Lambertini: è il
Cinema Modernissimo, un centro della vita
culturale cittadina, che, con alterne vicende e nomi diversi, restò
attivo per più di novant’anni.
Celebrato dalla stampa per la sua
sontuosità, eleganza e modernità, il cinema venne inaugurato il
16 febbraio 1915 e chiuso nel 2007: dal 21
novembre 2023, grazie all’impegno della
FondazioneCineteca di Bologna,
torna ad aprire i suoi spazi, con una sala riportata allo splendore
degli esordi grazie a un lungo intervento di ripristino.
Per celebrare questo nuovo polo
culturale la Cineteca di Bologna ha realizzato un programma di 10
giorni di inaugurazione con proiezioni e ospiti come Wes Anderson, Jeff Goldblum, Marco
Bellocchio, Marco Tullio Giordana,
Francesco Piccolo, Alina Marazzi,
Paolo Mereghetti, Alice e Alba
Rohrwacher, Joel Meyerowitz,
Alessandro Bergonzoni, Toni Servillo, Éric Toledano
e Olivier Nakache, Paola Cortellesi, Marisa
Paredes, Giuseppe Tornatore, i
Manetti Bros., Vinicio Capossela,
PupiAvati, Mario
Martone, Vittorio Lingiardi,
Giorgio Diritti
Il restauro e la
riapertura del cinema rappresentano non soltanto
un’operazione di restituzione alla città di un
luogo “sparito” da 20 anni ma rimasto nella memoria dei bolognesi,
ma anche il ritorno alla vita del Sottopasso di via
Rizzoli, altro mondo sotterraneo
bolognese che diventerà spazio espositivo permanente. Il Cinema e
il Sottopasso – entrambi affacciati sui resti di un tratto della
via Emilia che i lavori di restauro hanno riportato alla luce –
costituiscono due nuove possibilità culturali per
la città che idealmente collegano il futuro a una storia
antichissima.
Per viaggiare nel tempo fino al
Modernissimo delle origini, l’istituzione
bolognese ha chiamato un grande scenografo come Giancarlo
Basili, tra i più attivi del cinema italiano, autore anche
dell’immaginario visivo dell’Amica geniale: una scelta che
– come chiarisce Gian Luca Farinelli, direttore
della Cineteca di Bologna – deriva dal fatto che “la struttura
architettonica del Modernissimo era già data, mentre noi avevamo
bisogno di un artista che ci facesse sognare e facesse del
Modernissimo il luogo della sorpresa, un’Atlantide dello
spettacolo”.
Basili ha seguito un doppio
registro: ha mantenuto le tracce originali
rimaste, cancellando i rimaneggiamenti degli anni
Cinquanta e Sessanta ma, partendo dalle fotografie e dal progetto
dell’epoca, ha immaginato anche la realizzazione di un luogo che
celebrasse il cinema. Un approccio antitetico al
processo di omologazione delle sale cinematografiche.
E se Basili ha realizzato la
riqualificazione della sala cinematografica, a
marionanni si deve la creazione della pensilina di
ingresso (la cui apertura, in Piazza Re Enzo, è ipotizzata a fine
febbraio) e il progetto artistico di alcuni degli ambienti cruciali
del complesso, come i locali antistanti il foyer, che ospiteranno
anche il Caffè Pathé.
“Ci siamo mossi in direzione
opposta, alla ricerca dell’unicità del Modernissimo – continua
Farinelli –. Le prime sale nacquero attorno al
1913, con i primi lungometraggi, e un successo italiano, Quo
vadis?, ha innescato la nascita di luoghi dedicati agli eventi
cinematografici e non più ricavati da altri spazi. Naturalmente la
prima fonte di ispirazione furono i teatri all’italiana, ed è
questa bellezza che noi stiamo andando a ricercare. Con
un’ulteriore particolarità, che riguarda la storia di Bologna: il
palazzo che ospitò fin dall’inizio il Modernissimo nacque
contestualmente all’allargamento di quella che oggi si chiama via
Rizzoli, operazione che portava con sé un’idea di trasformazione
della città. Così il primo palazzo della modernità, a Bologna, ha
nel suo cuore il Modernissimo. Un luogo straordinario e
irripetibile, fin dal suo progetto iniziale”.
Tra i tanti celebri personaggi
portati al cinema da Tom
Cruise negli ultimi anni, uno dei più apprezzati è
quello dell’agente Jack Reacher. Questi è il protagonista di
Jack Reacher – La prova definitiva (qui la recensione), scritto e
diretto nel 2012 dal premio Oscar Christopher
McQuarrie, che con Cruise avrebbe poi collaborato anche
per il quinto e il sesto capitolo della saga di Mission:
Impossible. Con questo lungometraggio i due danno invece vita
alle avventure cinematografiche di un personaggio nato dalla penna
dello scrittore Lee Child. Il film è infatti la
trasposizione di La prova decisiva, pubblicato nel 2005 e
incentrato proprio sulle vicende relative al poliziotto del
titolo.
Il personaggio di Jack Reacher
compare in realtà già nel libro Zona pericolosa, scritto
da Child nel 1997. Inizialmente ad essere trasposto al cinema
doveva essere proprio questo, ma i produttori preferirono poi
ripiegare sul libro più recente incentrato sul personaggio, nella
speranza di cavalcare il successo di questo. Tale scelta si rivelò
poi vincente, poiché giunto in sala il film si rivelò un grande
successo di pubblico. A fronte di un budget di 60 milioni di
dollari, Jack Reacher – La prova decisiva arrivò infatti
ad incassarne oltre 218 in tutto il mondo. Anche la critica si
trovò a lodare il film, affermando che si tratta di un crime al di
sopra della media del genere.
Questo buon risultato spinse i
produttori a dar vita ad un sequel, arrivato al cinema nel 2016 e
intitolato Jack Reacher – Punto
di non ritorno. Attualmente non sono noti i
piani riguardo tale serie, anche se Cruise e i produttori si sono
dichiarati disposti a
lavorare su un terzo, ed eventualmente conclusivo, capitolo della
trilogia. Nell’attesa di ciò, è però possibile riscoprire il
primo di questa anche grazie alle numerose curiosità ad esso
legate. Proseguendo nella lettura sarà infatti possibile trovare le
principali tra queste, avendo anche modo di sapere dove è possibile
trovare in streaming il film.
Jack Reacher – La prova
decisiva: la trama del film
Protagonista del film è Jack
Reacher, ex militare divenuto un fantasma in seguito al
suo pensionamento anticipato. Nessuno sa dove si trovi, e sono in
pochi a sapere chi egli sia realmente. Il suo nome torna
all’attenzione delle forze dell’ordine nel momento in cui un letale
cecchino lo nomina durante un interrogatorio della polizia. Questi,
accusato di aver assassinato diverse persone, sostiene infatti che
Reacher è l’unico che può provare la sua innocenza. Venuto a
conoscenza di ciò, Jack esce dall’ombra per indagare insieme
all’avvocato Helen Rodin. Il suo obiettivo è
infatti scoprire il vero colpevole del massacro, e ciò prima che il
cecchino di nome James Barr venga giustiziato.
Ben presto egli capirà che qualcuno
sta ostacolando le sue indagini. Nonostante ciò, però, risalirà ad
una gang di criminali russi, il cui capo si fa chiamare
Zec. Dietro all’attentato terroristico si
nasconderebbero dunque loro. Eppure sembra esserci molto di più, e
Reacher dovrà vedersela con forze diverse ed inaspettate. In tutto
ciò, dovrà anche evitare che Helen finisca in pericolo, rendendo
così la situazione ancora più complicata. Arrivare al misterioso
Zec, però, si rivelerà più complesso del previsto. Ma Reacher è un
uomo pieno di risorse, e le sue innumerevoli capacità saranno
l’arma segreta contro dei nemici che non hanno idea di quali forze
si stiano per scatenare su di loro.
Jack Reacher – La prova
decisiva: il cast del film
Per interpretare Jack Reachera erano
stati considerati gli attori Tom
Cruise e Dwayne
Johnson, ma come precedentemente indicato è stato
Cruise ad ottenere la parte. Tale scelta, inizialmente, scontentò i
fan del personaggio, i quali indicavano un’eccessiva differenza di
statura tra come Reacher è descritto nei libro e l’attore. Il
regista e lo scrittore dei romanzi si dichiararono però
estremamente soddisfatti della scelta, affermando che Cruise
possiede il carisma giusto per dar vita al ruolo. Come sempre,
l’interprete ha richiesto di eseguire personalmente tutte le
spericolate acrobazie previste dal copione, tra cui quelle che lo
vedono alla guida di automobili. Proprio per la sua devozione al
personaggio e al film, l’attore è stato lodato come la vera fonte
d’attrattiva del titolo, a cui ha saputo conferire grande
carattere.
Nel cast sono poi presenti altre
note personalità del cinema. La prima di queste è la candidata
all’Oscar Rosamund
Pike, che interpreta Helen Rodin. In vista delle
riprese, l’attrice ha raccontato di aver provato a lungo con Cruise
le loro scene insieme, così da dar vita ad una buona chimica di
coppia. L’ex sergente Martin Cash è invece interpretato dal premio
Oscar Robert Duvall, mentre il russo Zec ha il
volto del celebre regista Werner Herzog, il quale
ha raccontato di essersi ispirato al cantante Mick Jagger per il
suo personaggio. Jai
Courtney, invece, dà vita al personaggio di Charlie.
Di origini australiane, l’attore ha affermato di aver avuto diverse
difficoltà a recitare con accento americano, e per questo molte sue
battute sono state tagliate dalla sceneggiatura. Sono poi presenti
anche gli attori Richard Jenkins nel ruolo di Alex
Rodin, e David Oyelowo in quello di Emerson.
Jack Reacher – La prova
decisiva: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Per gli appassionati del film, o per
chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili. Jack Reacher –
La prova decisiva è infatti presente su Chili
Cinema, Google Play, Infinity, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per poter usufruire
del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o
noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile
vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video,
senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in
televisione per martedì 21 novembre alle
ore 21:25 sul canale
Nove.
Dopo l’eccezionale debutto nel 2022 su
Disney+ con BTS: PERMISSION TO DANCE ON STAGE
– LA, i BTS, le icone pop del XXI secolo, tornano
nella casa dei contenuti coreani pluripremiati
con BTS Monuments: Beyond The Star,
una nuova docuserie in otto episodi in arrivo dal 20 dicembre
in esclusiva su Disney+.
Con interviste mai viste prima, performance e momenti dietro le
quinte con RM, Jin, SUGA, j-hope, Jimin, V e Jung
Kook, BTS Monuments: Beyond The Star
condurrà il pubblico in un viaggio attraverso i 10 anni di carriera
del gruppo, mettendo in luce i loro alti e bassi per la prima volta
in un avvincente formato docuserie.
Con la partecipazione del
presidente di HYBE, Bang Si-Hyuk, e dell’autore di BEYOND THE
STORY : 10-YEAR RECORD OF BTS Kang
Myeongseok, BTS Monuments: Beyond The
Star ripercorre i momenti chiave del gruppo nel corso
degli anni, mostrando com’è nato, come è stato prepararsi per il
debutto e come è stato vincere il premio come “best new
artist” ai Melon Music Awards 2013. Nel corso degli episodi
sono messe in evidenza le loro lotte durante il periodo di
“Danger”, parlando dei loro primi concerti, del debutto agli
American Music Awards e ai Billboard Music Awards, di come è stato
diventare delle star in America, parlando alle Nazioni Unite,
esibendosi al Rose Bowl Stadium, dell’emozione di esibirsi al
Wembley Stadium di Londra e molto altro ancora.
L’imminente docuserie punta i
riflettori anche su momenti molto personali del loro passato, come
il modo in cui si sono incontrati per la prima volta, il processo
iniziale di rinnovo del contratto, le difficoltà di isolamento
durante il COVID e altri momenti più spensierati come la festa di
compleanno a sorpresa di j-hope e la cerimonia di diploma di Jung
Kook.
Disney+ ha annunciato anche i titoli di
ciascuna delle otto parti della docuserie, dando ai fan un’idea di
cosa possono aspettarsi da ogni episodio:
Episodio 1 – Gli Inizi
Episodio 2 – L’adolescenza
Episodio 3 – La ricerca della felicità
Episodio 4 – Disconnessi
Episodio 5 – BENVENUTI!
Episodio 6 – Cominciare e ricominciare
Episodio 7 – Ancora noi
Episodio 8 – Promesse future
Con un doppio episodio in arrivo dal 20 dicembre e due nuove
parti in uscita ogni mercoledì, BTS Monuments: Beyond
The Star si aggiungerà a tutta una serie di
imperdibili contenuti BTS disponibili su Disney+, tra cui: BTS:
PERMISSION TO DANCE ON STAGE – LA, un esclusivo film
concerto in 4K con la performance live dei BTS al Sofi Stadium di
Los Angeles nel novembre 2021; SUGA: Road to
D-DAY, un documentario approfondito che segue SUGA
dei BTS mentre viaggia in tutto il mondo da Seoul a Tokyo, Las
Vegas e oltre alla ricerca di ispirazione musicale per il suo
ultimo album D-DAY; j-hope IN THE
BOX, un documentario dietro le quinte che mostra la
creazione del primo album solista di j-hope, Jack In The Box;
e IN THE SOOP : Friendcation, un
originale travel reality show con un cast stellare che comprende V
dei BTS, Park Seojun di Itaewon Class, Choi Wooshik, star dei
Parasite, Park Hyungsik dei Soundtrack #1 e Peakboy, in cui i
cinque amici si avventurano in un viaggio a sorpresa e si dedicano
a una serie di attività divertenti.
I primi due episodi di BTS Monuments: Beyond
The Star saranno disponibili dal 20 dicembre in
esclusiva su Disney+.
Dopo essersi preso il suo tempo per
trovare il suo prossimo grande ruolo a seguito del trionfo agli
Oscar 2023, Brendan Fraser ha scelto il suo prossimo
grande ruolo, sarà il protagonista di Rental
Family di Searchlight. La regista di
Beef Hikari dirigerà il film da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Stephen Blahut. Hikari sta
sviluppando il progetto dal 2019 e lo produrrà insieme a
Shin Yamaguchi, Eddie Vaisman e Julia
Lebedev di Sight Unseen Productions.
La storia segue quella di un attore
squattrinato che vive a Tokyo, che viene assunto da un’azienda
giapponese di noleggio a conduzione familiare, questa esperienza lo
condurrà in un inaspettato viaggio alla scoperta di sé attraverso i
ruoli che interpreta nella vita degli altri.
La produzione inizierà questa
primavera in Giappone. Blahut e Tomo Koizumi saranno i produttori
esecutivi. Il vicepresidente senior della produzione Taylor
Friedman e il direttore degli affari creativi Daniel Yu stanno
supervisionando il film per Searchlight.
Brendan Fraser sta vivendo una vera e propria
rinascita professionale nell’ultimo anno, iniziata con il suo
lavoro in The Whale di Darren
Aronofsky. Il ruolo gli è valso numerosi riconoscimenti,
culminati con l’Oscar come miglior attore di quest’anno. Anche se
lo sciopero del SAG ha causato un ritardo nelle sue risoluzioni,
Fraser è stato comunque molto cauto nel prendere una decisione su
quale sarebbe stato il suo prossimo ruolo dopo la vittoria
dell’Oscar, anche prima che lo sciopero entrasse in vigore. Quando
finalmente questa sceneggiatura gli è arrivata, è stato difficile
per lui ignorarla e, alla fine, si è impegnato a interpretarla.
The Garbage Man il
nuovo film di Alfonso Bergamo, prodotto da Fenix
Entertainment e Gika Productions, girato interamente in Puglia a
Campi Salentina e dintorni, sarà presentato al Noir in Festival. La proiezione si terrà Mercoledì 6 Dicembre alle ore 18.00 presso il
cinema Arlecchino, nella sala principale del festival. Nel cast ci sono talenti di
spicco, tra i quali Paolo Briguglia, lo statunitense
Randall Paul, Roberta Giarrusso e Tony
Sperandeo. “The Garbage Man”, il secondo lungometraggio di
Alfonso Bergamo, si distingue per la scelta avvincente del
talentuoso Paolo Briguglia nel ruolo di un antieroe improvvisato,
immerso nel degrado di un’Italia trascurata. Il film si configura
come un dramma dalle intense sfumature, dove i contrasti cromatici
e la colonna sonora ispirata agli anni ‘80 si fondono
armoniosamente con l’estetica del fumetto americano e il genere
Revenge-movie.
Racconta Alfonso
Bergamo nelle note di regia:«“The Garbage Man” nasce da
un’immagine potente e ipotetica tratta dalla tragedia di Melissa
Bassi: un netturbino che, lavorando, scopre l’ordigno, salvandola.
Da qui il cuore del film: l’eroismo quotidiano di un uomo che trova
bellezza nel suo mestiere. In un contesto produttivo indipendente,
con tutte le sfide che questo comporta in Italia, ho cercato di
creare un film di genere che osasse porre l’immagine al di sopra
della storia stessa. Con il Direttore della Fotografia Daniele Poli
e lo Scenografo Fabio Tresca, abbiamo cercato di costruire un
universo visivo che trasmettesse emozioni profonde e celebrasse il
potere dell’Immagine Cinematografica».
La trama si sviluppa in
un contesto autentico e tangibile, laddove la periferia italiana,
trascurata e dimenticata, assume un ruolo primario. Un mondo
regolato da leggi non scritte, dove la possibilità di un
cambiamento di vita è spesso un’illusione, e quando si verifica, è
alimentata dalla forza di volontà di individui determinati, spinti
dalla disperazione. Il film si immerge con coraggio nella realtà di
questa periferia, esplorando le sue regole implacabili e il destino
di chi vi è intrappolato. Un’opera cinematografica che getta una
luce cruda e penetrante sulla condizione umana, offrendo uno
sguardo appassionato e coinvolgente su una Italia ai margini,
lontana dai riflettori della società odierna.
Dichiara il Direttore Generale di Fenix Entertainment
Riccardo Di Pasquale – «Siamo grati di presentare il nostro
lavoro straordinario al pubblico del Noir in Festival, un
palcoscenico che riconosce e celebra l’originalità e l’audacia nel
mondo cinematografico. La proiezione di “The Garbage Man”
rappresenta un momento culminante per tutti coloro che hanno
contribuito a questo progetto, dai talentuosi attori al dedicato
team di produzione. La storia di “The Garbage Man” è un
coinvolgente viaggio nella vita di un uomo costretto a compiere
scelte difficili per ribellarsi contro la violenza e le
ingiustizie. Siamo entusiasti di condividere questa esperienza
unica con gli spettatori del Noir in Festival».
Dichiara il Produttore di Gika Productions Giangi
Foschini – «Dal cuore della Puglia alla prestigiosa vetrina
del Noir in Festival, siamo entusiasti di presentare “The Garbage
Man”, il nostro ultimo gioiello cinematografico. Un film che si
distingue per la sua audacia nel raccontare l’eroismo quotidiano in
un contesto avvincente e autentico. Con un cast tecnico e artistico
di talenti eccezionali, abbiamo lavorato instancabilmente per
portare sullo schermo una storia che va oltre la trama,
immergendosi nella cruda realtà della periferia italiana
trascurata».
Sarà Daniel
Pennac,
vincitore del Raymond Chandler Award 2023 e
autore della celebre saga editoriale di Malaussène, il
protagonista della giornata inaugurale della 33ma edizione del
Noir in Festival, in programma a Milano dal 1 al 7
dicembre. Diretto da Giorgio Gosetti, Marina
Fabbri e Gianni Canova (Delegato IULM),
promosso dalla Direzione Generale Cinema del MIC, con il sostegno
dell’Università IULM, in collaborazione con la Cineteca Italiana,
la Casa del Manzoni, la Lombardia Film Commission, l’Institut
français Milano, Lo Scrittoio, Rizzoli Galleria, il Circolo dei
Lettori e Milano Film Network, e sotto il Patrocinio del Comune di
Milano, si conferma la realtà più originale nel campo del mystery
tra cinema, letteratura, cronaca e storia.
“Le scelte di quest’anno”,
dicono Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, “vanno nella
direzione della scoperta e della varietà dei temi e dello stile. Ci
piace pensare che il genere più rappresentativo e popolare del
Novecento abbia scoperto nuovi mondi e moderne ibridazioni nel
nuovo millennio. Il nostro compito è esplorare questa realtà grazie
al talento di registi, scrittori, narratori”.
Otto i film del concorso
internazionale, tutti in anteprima italiana
al Cinema Arlecchino,
sette gli eventi speciali e
i fuori concorso, sei i film finalisti
per il Premio
Claudio Caligari per la migliore opera italiana
di genere dell’anno. Come ogni anno sono cinque i romanzi italiani
di genere candidati al Premio Giorgio
Scerbanenco, ospitato nuovamente a Casa Manzoni e che da
quest’anno, grazie al sostegno della Lombardia Film Commission,
vede la nascita del Premio Scerbanenco – Romanzo per
il Cinema; undici gli scrittori protagonisti
degli incontri a Rizzoli
Galleria, sette gli appuntamenti
al Campus IULM tra cui la masterclass di
Daniel Pennac, il racconto del mondo noir di Gabriele Salvatores
con Gianni Canova e Paola Jacobbi e un incontro su Cormac McCarthy,
scomparso quest’anno, tra romanzi, cinema e vita.
Un posto di rilievo spetta infine
alla giornata dedicata il 2 dicembre al Giallo Storico e alla
vicenda di Marianna de Leyva, la celebre Monaca di
Monza de I promessi sposi di
Manzoni, a cura di Cinzia Masotina e Marina Fabbri,
realizzata in collaborazione con il Centro Nazionale Studi
Manzoniani e la Casa del Manzoni. Vi partecipano gli studiosi Mauro
Novelli e Daniela Brogi, gli scrittori Giancarlo De Cataldo, Luca
Crovi, Marina Marazza, Ben Pastor, Marcello Simoni, il regista
Marco Bellocchio.
Tra gli eventi cinematografici più attesi: il nuovo film di Neil
LaBute Out of the Blue con Ray
Nicholson (figlio d’arte) e Diane Kruger; The
Goldman Case di Cédric Kahn, una delle più
splendenti sorprese dell’ultimo festival di Cannes; il vincitore
del Pardo d’oro Critical
Zone di Ali Ahmadzadeh, thriller-verità sulla
vita sotterranea nella Teheran degli Ayatollah; gli
italiani Runner di Nicola
Barnaba con Matilde Gioli e Francesco
Montanari e The Garbage
Man di Alfonso Bergamo con Paolo Briguglia e
Tony Sperandeo; il noir israeliano a tempo di
rap The City di Amit Ulman; il
provocatorio
queer-thriller Femme di Sam H.
Freeman e Ping Ng Chong; il candidato
all’Oscar The Ashes of Time di
Loïc Tanson; la serie d’animazione Italica Noir: i
ferri del mestiere dedicata alla Mala milanese e
narrata da Jake La Furia.
Tra gli appuntamenti letterari: la nuova stella del noir
tedesco Harald
Gilbers con Morte sotto le
macerie (Emons Libri), Giancarlo De
Cataldo con il suo Colpo di
ritorno (Einaudi), Donato
Carrisi (L’educazione delle farfalle,
Longanesi), la best seller canadese Ashley
Audrain (Sussurri,
Rizzoli), Giampaolo Simi (Il cliente
di riguardo, Sellerio), la magica Deepti
Kapoor con L’età del
male (Einaudi) e il fondatore di
Virgilio.it Fausto
Gimondi con Fortuna
criminale (Longanesi), presentato da Camila
Raznovich.
Tra gli ospiti particolari e gli eventi irrinunciabili di questa
edizione possiamo suggerire l’incursione nel mondo musicale: con il
libro di Giovanni Robertini («Linus» e
«Rolling Stone») Morte di un trapper (Harper
Collins); la presenza di Nina Zilli che
affianca la scrittrice e regista Cinzia
Bomoll con la lettura di brani di Non dire
gatto (Ponte alle
Grazie); Pivio che racconta la musica
del noir realizzata con Aldo De Scalzi (e i vinili
di Diabolik). E ancora, la serata dedicata dal Centre
Culturel Français a Daniel Pennac con la
proiezione de Il Paradiso degli orchi (di
Nicolas Bary, con Bérénice Bejo ed Emir Kusturica) e la
“riscoperta” di uno dei film più sorprendenti di Marco
Bellocchio, Sangue del mio sangue, intensa e
personale indagine storica su una monacatura forzata nel ’600 ed
eco del più noto episodio manzoniano.
“La scelta di Daniel Pennac per il nostro ‘Nobel’ della
narrativa noir”, dicono Marina Fabbri e Giorgio
Gosetti, “è in qualche modo emblematica di tutto il
programma dell’anno. Autore fuori dagli schemi, ironico e
spiazzante anche nel suo attraversamento del genere, Pennac ci
guida in territori inediti del mystery in cui la realtà e
l’inaspettato, lo sfondo sociale e la fantasia, il sorriso e il
dramma hanno la meglio sulla tradizione del noir classico e lo
traghettano nel mondo di oggi. Lo stesso spirito di ‘passaggio’
abbiamo del resto voluto sottolinearlo grazie alla matita di
Manuele Fior con la sua Milano sospesa tra i segni millenari del
Duomo e la skyline di una metropoli futuribile”.
Foglie
al vento (Fallen Leaves) arriva nei cinema italiani dal 21
dicembre.
Anche se finora
mi sono fatto una reputazione discutibile girando soprattutto film
violenti e irrilevanti, ho finalmente deciso, tormentato da tutte
le guerre insensate, inutili e criminali, di scrivere una storia
sui temi attraverso i quali l’umanità potrebbe avere un futuro:
l’anelito all’amore, alla solidarietà, alla speranza e al rispetto
per gli altri, la natura e tutto ciò che è vivo o morto. A
condizione che il soggetto lo meriti.
In questo film
faccio disinvoltamente un piccolo plauso ai miei dei, Bresson, Ozu
e Chaplin, ma sono comunque l’unico responsabile di questo
catastrofico fallimento!
Aki Kaurismäki
La trama di Foglie al
vento (Fallen Leaves)
Due persone sole
(Alma Pöysti e Jussi Vatanen) si incontrano per caso una notte a
Helsinki. È l’ultima occasione per trovare il primo, unico e
definitivo amore della loro vita.
Il percorso è
però intralciato dall’alcolismo di lui, dai numeri di telefono
persi, dal non conoscere nomi o indirizzi reciproci e dalla
tendenza generale della vita a porre ostacoli a chi cerca la
propria felicità.
Rustin,
il biopic diretto da George C. Wolfe e dedicato
all’attivista nero che diventò la “mente” dietro la storica marcia
su Washington del 1963, deve essere quasi necessariamente valutato
adoperando due metodi di giudizio separati, ovvero quello specifico
volto alla critica del film nella sua riuscita estetica e quello
che invece lo inserisce in un discorso e un contesto
cinematgorafico maggiormente ampi.
Rustin, la trama
Partendo dalla
valutazione prettamente rivolta a Rustin, bisogna scrivere che pur
rappresentando un evidente passo indietro rispetto al più viscerale
Ma Rainey’s Black Bottom – in quel caso molto
probabilmente contava il fatto di appoggiarsi sul testo di un
grande autore quale era August Wilson – questo nuovo lungometraggio
di Wolfe non possiede alcun evidente difetto che ne mina la
riuscita in maniera perentoria. Ogni elemento del film biografico –
dalla regia al montaggio, dalle interpretazioni alla ricostruzione
storica – contribuisce alla composizione di un prodotto di qualità,
ideato e realizzato con attenzione ai particolari e la volontà di
soddisfare le esigenze dei un pubblico ampio.
Nel ritmo della
narrazione quanto nell’esposizione filmica Rustin si sviluppa sui
binari consolidati di questo tipo di produzioni, offrendo uno
spettacolo sufficientemente efficace. Colman Domingo come
protagonista in molti momenti regge il film sulle proprie spalle
con un’interpretazione certamente istrionica ma che non sconfina
mai nella forzatura. In un cast di contorno pieno di attori e
caratteristi di consumata professionalità spiccano a nostro avviso
un carismatico Glynn Turman, la sempre efficace
CCH Pounder e Jeffrey Wright che
si distingue pur avendo praticamente a disposizione una sola vera
sequenza. Sono senza dubbio un gruppo di attori affiatati e capaci
di rimanere sempre sulla stessa lunghezza d’onda il pregio maggiore
di questo biopic
di indubbia solidità.
Una questione di contesto
Perché dunque
Rustin risulta un lungometraggio che
verosimilmente non lascerà tracce considerevoli nella storia del
cinema di impegno civile? E questo ci porta adesso a considerare il
secondo fatto di cui abbiamo accennato all’inizio della recensione,
ovvero il contesto a cui appartiene e in cui è stato realizzato.
Appare ormai evidente che l’establishment hollywoodiano cerca ormai
il consenso di una fetta di pubblico ben precisa gratificando le
esigenze con film che non problematizzano più quello che
raccontano, e peggio ancora non prendono più in considerazione
molti dei temi e dei problemi presenti nel passato della storia
americana almeno quanto nel presente.
Non possiamo parlare di
cinema agiografico, forse il termine è eccessivo, ma di certo non
si tratta di un prodotto che spinge lo spettatore verso un
qualsiasi tipo di turbamento emotivo o intellettuale. Se pensiamo
ai film che negli ultimi anni hanno raccontato le tappe storiche
della battaglia per i diritti civili negli Stati Uniti, e di
conseguenza la piaga del razzismo nelle sue molteplici forme,
pochissime situazioni o questioni vengono realmente presentate come
elemento capace, anzi desideroso di generare dibattito sul
presente.
Rustin non si sforza di farsi
metafora del presente
Rustin
rispecchia questa univocità di visione in maniera puntuale quanto,
in almeno una scena come quella dell’”addestramento” degli agenti
di polizia, francamente sconfortante. Un lungometraggio che rimane
nel passato e non proietta alcuno sforzo per farsi metafora di
quello che non funziona oggi nella società americana. Questo tipo
di cinema, ed è forse il suo peggior torto, si sta facendo sempre
piû classista: si rivolge infatti – e sembra sempre piû voler
compiacere – una fetta di pubblico che rappresenta un contesto
socioeconomico elevato, stabile, mentre la popolazione rimasta in
condizioni maggiormente disagiate, e che proprio per questo subisce
le varie declinazioni del pregiudizio in maniera ancor più
drammatica, non trova piú rappresentazione a Hollywood.
La lezione di
Spike Lee – fino al suo ultimo, “sbagliato” ma
schierato Da 5 Bloods – appare tristemente dimenticata,
se non addirittura “ripudiata” al fine di dimostrare che, come
Rustin appunto, il cinema nero ha raggiunto
posizione di saldezza all’interno dell’industria dello spettacolo
americana. Ma quale costo è stato pagato? Se vi capita di vedere o
rivedere Fa’ la cosa giusta, Malcolm X o
He Got game, tanto per citare alcuni titoli di
Lee, allora lo capirete…
Arriva oggi su NetflixLeo, una nuova commedia
musicale d’animazione adatta a tutta la famiglia. Scritto da
Robert Smigel (Hotel Transylvania), prodotto da
Adam Sandler e diretto
da Robert Marianetti, Smigel e
dal character designer e story artist David
Wachtenheim, Leo potrebbe essere
uno dei film d’animazione più divertenti dell’anno. Non sarà
all’altezza di titoli animati più di rilievo del 2023 come
Nimona, Spider-Man: Across the Spider-Verse o
Tartarughe Ninja: Caos Mutante, ma
riesce a far conoscere il fascino creativo di Adam
Sandler anche alla generazione dei più giovani.
Leo, la trama: una
lucertola (quasi) in pensione
Gran parte del fascino di
Leo risiede nella storia stessa. Leo, una
lucertola di 74 anni, condivide lo stesso terraio con
Squirtle la tartaruga (doppiato da Bill
Burr) da più di sette decenni, in un’aula di classe
elementare della Florida. Quando Leo apprende di poter avere solo
un altro anno di vita, sente l’impellente desiderio di vedere il
mondo al di fuori del terraio dove ha sempre vissuto e decide di
compiere una folle corsa nelle Everglades per godersi lo
spettacolo dei tramonti in natura prima che sia troppo tardi.
L’opportunità si presenta quando la
cattiva supplente Mrs. Malkin (doppiata da
Cecily Strong) costringe gli studenti a portare a
casa uno degli animali domestici per il fine settimana, non fosse
che, durante la fuga, Leo si lascia sfuggire il
fatto che può parlare. Anni di osservazione dei ragazzi che entrano
ed escono dalla classe lo hanno reso, in effetti, un terapeuta, e
Leo non può esimersi dal dispensare la sua saggezza con generosità,
spesso attraverso canzoni a tema. Ben presto, diventa l’esperto di
consigli dell’intera classe, ma il suo viaggio si complica quando
si ritrova involontariamente nelle Everglades e viene organizzata
una missione di salvataggio per recuperarlo.
Un viaggio di formazione di e con
Leo
Leo è, sostanzialmente, la storia
commovente di come una lucertola, che pensa di essere sull’orlo
della morte, si metta involontariamente a convincere un’intera
classe di bambini che ognuno di loro è speciale. Per certi versi, è
la storia di un vecchio nonno brontolone che scopre di avere ancora
amore nei confronti delle piccole cose inaspettate. Non è solo un
film per bambini: sì, ci sono molti bambini e c’è una lucertola
parlante ma, assieme al messaggio che “ogni bambino è
speciale“, il film vuole anche dimostrarci che ogni
adulto è unico e speciale a modo suo.
In questo caso, il viaggio è tanto
di Leo quanto dei bambini, poiché il film inizia
con la lucertola protagonista che discorre con il suo amico di
quanto questo nuovo anno scolastico e scolaresca sia simile alle
altre che hanno già conosciuto nel corso degli anni. In effetti,
Leo ha ormai un’idea stereotipata degli alunni, è sicuro di
conoscerli già, ma scoprire come pensano e si comportano al di
fuori dell’aula di scuola gli insegna che nella vita c’è molto di
più delle Everglades o di quello che crede già di
sapere.
Una nuova variazione della comicità
di Adam Sandler
In Leo,
Sandler maschera abilmente la sua iconica voce,
offrendo al pubblico una nuova interpretazione sfaccettata,
calorosa e che si adatta alla location presentata. Trattandosi di
una sceneggiatura da lui co-scritta, non potevano mancare un paio
di gag scatalogiche, che si collocano più sul versante PG-13,
un’età più avanzata rispetto a quella dei ragazzi ritratti nel
film, ma che si assicura la complicità anche di un pubblico più
adulto. Ovviamente, nel formato animato il registro
sandleriano varia sensibilmente e ci si concentra di più
sui design spassosi dei personaggi. Leo è la
versione di Sandler tenera, aperta al dialogo, che
cerca di sfruttare il suo ingegno e la sua empatia per tirare fuori
il meglio delle persone.
Si riflette il carattere gioioso di
Leo, nonostante la vecchiaia, e lo si espande per tutta la durata,
offrendo anche sfumature toccanti che non stonano con la
messinscena. Serena e limpida, la Florida da cartolina che fa da
sfondo a Leo acquista più significato con
l’evoluzione della tartaruga, convinta da sempre di aver vissuto
una vita intera navigando fra generazioni e conoscendo ogni
frammento delle loro esistenze. L’ulteriore apertura mentale e lo
slancio ad instaurare nuovi formidabili rapporti (non solo con
Squirty) aiuteranno Leo ad uscire
figurativamente fuori dalla sua gabbia e a dare un senso a ciò che
pensava fosse inevitabile durante la conclusione del suo ciclo di
vita.
Sono passati poco più di due anni
dal
debutto di Squid
Game, la serie sudcoreana del regista Hwang
Dong-hyuk (The Fortress, Miss Granny,
Silenced), una sanguinosa fiaba dark che
nell’arco di pochissimo tempo ha scalato la classifica della Top10
Netflix
ed è divenuta un vero e proprio fenomeno culturale
globale. Tutti hanno guardato Squid Game, tutti
ne hanno parlato e, purtroppo, tutti (o quasi) hanno pensato almeno
una volta di volerla in real life. Ed è proprio
accogliendo la curiosità del pubblico che Netflix ha realizzato Squid Game: La Sfida,
il primo reality show ispirato alla serie di
successo con protagonista l’attore Lee
Jung-jae.
La trama resta fedele al prodotto
originale: 456 persone decidono di indossare le
iconiche tute verdi per partecipare alla competizione televisiva
più pericolosa di sempre e vincere l’incredibile montepremi di
4,56 milioni di dollari. I concorrenti si sfidano
senza alcuna pietà ai giochi ispirati alla serie originale, a cui
si aggiungeranno anche nuove e inedite sfide. La serie – dal titolo
originale Squid Game: The Challenge – è
composta da 10 episodi di circa un’ora che
verranno rilasciati nei seguenti giorni: Parte 1 (5 episodi) il
22 novembre, Parte 2 (4 episodi) il 29
novembre e Parte 3 (ultimo episodio) il 6
dicembre.
Quando c’è di mezzo il denaro, non è mai un “gioco da
bambini”
Fin dai primissimi secondi risulta
evidente quanto Netflix si sia impegnato per ricreare il
k-drama di Hwang Dong-hyuk a 360°. Stessa scenografia
epressionisticamente colorata e accogliente, stessa atmosfera
angosciante e tesa, stesse musiche ossessionanti che oscillano
dalle canzonette infantili alle melodie horror, e stesse dinamiche
di gioco senza, ovviamente, le pene cruente e mortali a ogni
eliminazione. Ma ciò che davvero rende il reality così tanto simile
al dramma originale sono gli stessi forti sentimenti di disagio che
provoca nel pubblico. Disperazione, frustrazione, tensione,
sconforto e rabbia sono i sentimenti predominanti generati
dal reality. Pur non lottando tra la vita e la morte, i giocatori
vivono quelle stesse incontrollabili emozioni che sfociano in
pianti interrotti, sete di vendetta e profonda scelleratezza.
Quando il regista presentò Squid
Game, opera nata da una lunga e turbolenta gestazione, spiegò
che la sua intenzione era “scrivere una storia che
rappresentasse un’allegoria o una favola sulla società
capitalistica moderna, che descrivesse una gara estrema
come è la vita”. A distanza di pochi anni, il nuovo reality
Netflix conferma, in modo decisamente meno poetico,
l’oscura e triste parabola di Dong-hyuk sulla
società in cui viviamo. Una società in cui anche l’uomo più libero
è schiavo del disumano e grottesco Dio Denaro.
Squid Game: La Sfida | Stagione 1
Il reality show di Squid Game perde la nobile denuncia
sociale di Hwang Dong-hyuk
I primi 5 episodi di
Squid Game: La Sfida hanno diviso duramente la
stampa internazionale. Se per alcuni la serie è stata considerata
coinvolgente, appassionante, degna e fedele all’opera precedente;
per tanti altri non sembra essere riuscitaa riportare su schermo la profondità riflessiva e la nobile
denuncia sociale del dramma
originale. Anzi, la satira sociale sembra ora quasi
ridicolizzata da uno spettacolo televisivo che pone sotto i
riflettori tutta la nostra miserabilità.
In questa prima parte, infatti,
nessun giocatore ha una storia toccante da
raccontare e, probabilmente, nessuna valida motivazione
che possa onorare la propria partecipazione al programma e il
proprio bisogno di denaro. Nonostante ciò, fin dal primo episodio,
i giocatori piangono, tremano, pregano di potersi salvare e giocare
ancora per conquistarsi lo straordinario montepremi. Tutto questo
rende quasi impossibile per lo spettatore poter provare
empatia e giustificare tutto il dolore a cui sta
assistendo. Di conseguenza, risulta difficile anche affezionarsi a
un giocatore in particolare e, banalmente, sperare che vinca.
Questa spettacolarizzazione del dolore,
apparentemente ingiustificata, porta il pubblico a prendere le
distanze e a guardare lo show con perplessità.
Il risultato, almeno per ora, non è
quello sperato: i primi episodi di Squid Game: La
Sfida non riescono a nobilitare l’ambizioso progetto
di Netflix, dando piuttosto vita a un bizzarro e triste
reality dove – pur eliminando l’ombra della morte – ogni
gioco si rivela sempre più mortificante e crudele. Ma, in fondo,
non è ancora detta l’ultima parola. Cosa accadrà nei prossimi
episodi?
Ahora! Film è entusiasta di portare per la prima volta in
Italia, dal 23 novembre, il feel-good movie britannico di
successo FISHERMAN’S FRIENDS diretto da Chris
Foggin, tratto dalla storia vera di un gruppo amatoriale di
cantanti folk composto da dieci pescatori della Cornovaglia che
riscuote un inaspettato – quanto improbabile – successo nel Regno
Unito.
In occasione di una proiezione
in anteprima domani, 22 novembre alle ore 10:30 a Palazzo del
Cinema Anteo, tutti i nostri lettori sono invitati a partecipare.
Basta recarsi all’ingresso e dire che si è stati invitati da
Cinefilos.it. L’iniziativa è valida fino a esaurimento
posti!
Brillante, ma al tempo
stesso profondo e ricco di insegnamenti di vita, FISHERMAN’S
FRIENDS è interpretato da un cast di eccellenze britanniche
– tra cui James Purefoy, Daniel Mays, Meadow Nobrega e David
Hayman – ed è ambientato nell’incantevole Cornovaglia e girato
principalmente a Port Isaac, pittoresco villaggio di
pescatori situato sulla costa settentrionale dove tradizionalmente
si riunivano gli originali Fisherman’s Friends per cantare le loro
canzoni del mare.
FISHERMAN’S FRIENDS sarà
nei cinema italiani con Ahora! Film dal 23 novembre in
collaborazione con Fisherman’s friend, la storica caramella
balsamica extra forte, nata proprio in Inghilterra nel 1865 nella
cittadina portuale di Fleetwood, dall’ingegno di un giovane
farmacista dal nome James Lofthouse, il quale ideò uno sciroppo per
dare sollievo alla gola dei pescatori che navigavano nei tempestosi
mari del nord.
Trasformatasi in una pastiglia questa divenne negli anni la famosa
caramella “più forte che c’è” che tutti conosciamo, importata in
Italia da Divita srl.
Sinossi:
Danny, dirigente musicale
londinese cinico e dalla vita frenetica, si reca a malincuore in
Cornovaglia per l’addio al celibato del suo collega Henry. Lì viene
ingannato dal suo capo Troy per cercare di ingaggiare un gruppo di
pescatori che cantano canzoni marinaresche. Danny diventa il “pesce
fuor d’acqua” per eccellenza, ma cerca di conquistare il rispetto e
l’entusiasmo dell’improbabile boy band composta da Jim, Jago,
Leadville e Rowan, lupi di mare che credono nel valore
dell’amicizia e della comunità piuttosto che alla fama e alla
fortuna. Nel tentativo di superare lo scetticismo dei pescatori nei
confronti del mondo della musica, Danny si ritrova coinvolto nella
comunità, viene messa alla prova la sua integrità e alla fine gli
viene mostrato il significato di lealtà, amore e amicizia. Questo
costringe Danny a rivalutare ciò che conta davvero nella vita.
In procinto di tornare a essere
Wolverine sul grande schermo per Deadpool 3, Hugh Jackman
non ha perso lo smalto e ha ripreso ad allenarsi con costanza per
dare al pubblico il mutante artigliato che tutti meritiamo. Eccolo
di seguito in un video di un suo allenamento in cui effettua con
maestria un imponente sollevamento pesi.
L’attore ha anche condiviso una foto
in cui è in compagnia di Shawn Levi, che dirige il film. Sebbene i
due sono amici di lunga data e quindi la foto può essere anche solo
un incontro informale, è plausibile pensare che dopo lo sciopero
degli sceneggiatori e degli attori, alcune modifiche siano state
apportate alla storia ed è necessario per regista e co-protagonista
parlarne.
Sebbene i dettagli ufficiali della
storia di Deadpool 3, con
protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione
della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di
Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i
film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato
da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU.
Nel film saranno poi presenti anche
personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come
Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera
che anche altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck. L’attrice Jennifer Garner
sarà presente nel film con il ruolo di Elektra, che riprende dunque
a quasi vent’anni di distanza dal film a lei dedicato.
In attesa di ulteriori conferme,
sappiamo che Shawn
Levy dirigerà Deadpool 3,
mentre Rhett Reese e Paul
Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul
Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi
sui fumetti creati da Rob Liefeld,
confermandosi nella squadra creativa del progetto. Il presidente
dei Marvel Studios, Kevin Feige, aveva precedentemente
assicurato ai fan che rimarrà un film con rating R, proprio come i
primi due film, il che lo renderebbe il primo film dello studio con
tale classificazione matura.
La scenografa di Oppenheimer,Ruth De Jong è stata incaricata di costruire Los
Alamos, sede del Progetto Manhattan e del sito del Trinity Test,
per il film di Christopher Nolan. Ma la sua
impresa più impegnativa è stata ricreare lo Studio Ovale per una
sequenza del terzo atto del film.
Alla Artisans Screening
Series di Variety, De Jong ha detto al
pubblico che la scena della Stanza Ovale in questione si sarebbe
dovuta girare originariamente presso la Biblioteca Nixon a Yorba
Linda, in California, ma questa pianificazione è fallita sette
giorni prima delle riprese.
Internamente, De Jong è impazzita.
“Pensavo che sicuramente avremmo potuto spostare [la scena]
alla fine della pianificazione delle riprese”, ha detto, ma
Gary Oldman, che interpretava il presidente Harry
Truman, aveva un programma serrato e poteva girare solo quel
giorno.
Quindi, De Jong ha chiamato il suo
supervisore artistico, Samantha Englander, per
chiedere aiuto. Molto presto, le due avevano ventilato l’opzione di
trovare e utilizzare una costruzione preesistente della Stanza
Ovale. E hanno pensato a Veep.
Non solo lo studio ovale di Veep era stato
costruito in scala, ma era in deposito, smontato e Englander lo
aveva ancora in sospeso. Ci sarebbero voluti dai quattro ai cinque
giorni per rimontare il set, quindi De Jong ha inviato una squadra
di coordinatori della costruzione per tirarlo fuori. “La
modanatura della corona stava cadendo. È stato un disastro”,
ha detto De Jong. La squadra del film ha lavorato 24 ore su 24 per
cinque giorni. “Gary Oldman non ne aveva idea“, ha detto.
“E la vernice era ancora fresca.”
Tutto quello che c’è da sapere sul
film Oppenheimer
Scritto e diretto
daChristopher Nolan,
Oppenheimer è un
thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico
nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve
rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Il film è
interpretato da Cillian
Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e da Emily
Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e
botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio
Oscar Matt
Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr.,
direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr.
interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione
statunitense per l’energia atomica. La candidata all’Oscar Florence
Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock,
Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward
Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber
e Josh Hartnett
interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest
Lawrence. Il film è anche interpretato dal vincitore
dell’Oscar Rami
Malek e questo film vede Nolan riunirsi con
l’attore, scrittore e regista otto volte candidato
all’Oscar Kenneth
Branagh. Il cast comprende anche Dane DeHaan
(Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan
Arnold (serie Halloween), David Krumholtz
(La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich
(Solo: A Star
Wars Story) e Matthew Modine (Il Cavaliere
Oscuro – Il ritorno).
Il film è tratto dal libro vincitore
del premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and
Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird
e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è
prodotto da Emma Thomas, Charles
Roven di Atlas Entertainment e Christopher
Nolan. Oppenheimer è girato sia
in IMAX 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include,
per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica
IMAX in bianco e nero. Uscito al cinema il 20 luglio, ha incassato
ad oggi quasi un miliardo di dollari in tutto il mondo,
affermandosi come uno dei maggiori successi di Nolan.
Premettendo che qualsiasi
informazione e rumor in merito a
Avengers: The Kang Dynasty e Avengers:
Secret Wars sono al momento tutte molto incerte,
sembra che ci siano delle probabili novità in merito al quinto film
dedicato agli Avengers in programma per il MCU.
Il finale della seconda stagione di
Loki sembra aver settato un (multi)universo molto
preciso, per il Marvel Universe, in cui l’ex (?) Dio dell’Inganno
ha assunto ormai un ruolo fondamentale, ponendosi a tutti gli
effetti a guardia del flusso temporale del mondo, al posto di Colui
che Rimane, e gettando effettivamente le basi per un silenzioso
abbandono di Kang. Loki infatti ora siede fuori dal tempo e
alimenta l’intero Multiverso, dando a ogni essere esistente il
libero arbitrio di cui è stato derubato da Colui che
Rimane e dalla sua Sacra Linea Temporale.
Anche se l’arco narrativo di Loki
sembra così finalmente compiuto, è emerso che il personaggio di
Tom Hiddleston potrebbe avere un ruolo enorme
in Avengers:
Secret Wars. Tuttavia, il fatto che Loki sia al centro
potrebbe essere solo uno dei prerequisiti dei Marvel Studios per il
capitolo finale della Saga del Multiverso (spiegando perché lo
sceneggiatore di Loki, Michael Waldron, è stato
inizialmente coinvolto).
Il fatto che la persona con il
potere di alimentare un Multiverso infinito sia una parte
importante di Avengers:
Secret Wars non è una grande sorpresa,
soprattutto perché è stato precedentemente affermato che il film si
concluderà con la creazione di una nuova Terra-616 che funge da
riavvio graduale per l’MCU, in cui, forse, verranno aggiunti
permanentemente gli X-Men e i Fantastici
Quattro.
Dal canto suo, l’attore inglese ha
affermato che ci sono buone possibilità che interpreterà di nuovo
Loki. “È così difficile predirlo, perché almeno due volte
nella mia vita ho detto addio al personaggio”, ha detto
l’attore. “Ho scritto a Kevin Feige, Louis de Esposito e Victoria Alonso
e ho detto: ‘Grazie mille. È stato il ruolo di una vita’, e loro mi
hanno risposto dicendo: ‘Vieni a trovarci quando vuoi”… Fai sempre
parte della famiglia. Siamo sempre qui. Ci hai dato così tanto e le
lacrime sono state condivise (…)Quindi penso che non
sarebbe saggio a questo punto dare una conclusione definitiva al
riguardo…”
All’inizio del mese,
Christopher Nolan ha fatto notizia
dichiarando che è importante comprare e avere Oppenheimer
in Home Video Blu-Ray in modo tale che “nessun
servizio di streaming malvagio possa rubartelo”.
Parlando con il Washington Post, in
un’intervista seguito, Nolan ha spiegato: “Naturalmente la mia
era una battuta. Ma niente è uno scherzo quando viene trascritto su
Internet. C’è il pericolo, al giorno d’oggi, che se le cose
esistono solo nella versione streaming, vengono cancellate, vanno e
vengono”. Ha poi aggiunto, in merito all’offerta dei servizi
di streaming.
Nell’ultimo anno, gli streamer sono
hanno ritirato titoli originali dalle loro piattaforme per
concederli in licenza altrove e aprire nuovi potenziali flussi di
entrate. Quando tali titoli sono offerti solo in streaming, la loro
rimozione rende impossibile vedere i film altrove. Per Nolan,
possedere supporti fisici è l’unico modo per combattere tali
tendenze dello streaming.
Si unisce alle osservazioni di Nolan
anche, Guillermo del Toro che si dice d’accordo,
avendo condiviso le recenti citazioni di Nolan su X (ex Twitter) e
aggiungendo il proprio commento sulla questione.
“I media fisici sono quasi un
livello di responsabilità Fahrenheit 451 (dove le persone hanno
memorizzato interi libri e quindi sono diventati il libro che hanno
amato)”, ha scritto del Toro ai suoi follower. “Se
possiedi un fantastico HD 4K, Blu-ray, DVD ecc. Ecc. di uno o più
film che ami… sarai il custode di quei film per le generazioni a
venire.”
Christopher Nolan
in precedenza aveva affermato di aver trascorso mesi a preparare
Oppenheimer
per l’uscita nelle sale cinematografiche, in modo che la versione
Blu-ray del film suonasse e sembrasse incontaminata come l’uscita
nelle sale del film.
“Ovviamente ‘Oppenheimer’ è stato un bel viaggio per noi e ora
è giunto il momento per me di distribuire una versione home video
del film. Ci ho lavorato molto duramente per mesi”, ha detto
Nolan. “Sono noto per il mio amore per il cinema e ci metto
tutta la vita, ma la verità è che il modo in cui il film esce a
casa è altrettanto importante.”
“‘Il Cavaliere Oscuro’ è stato
uno dei primi film che abbiamo formattato appositamente per
l’uscita in Blu-ray perché all’epoca era una nuova forma”, ha
continuato. “E nel caso di ‘Oppenheimer’, abbiamo dedicato
molta cura e attenzione alla versione Blu-ray… e abbiamo provato a
tradurre la fotografia e il suono, inserendoli nel regno digitale
con una versione che puoi acquistare e possedere a casa e metterlo
su uno scaffale in modo che nessun servizio di streaming malvagio
possa venire a rubartelo.”
Oppenheimer
arriva il 21 novembre su Blu-ray e piattaforme digitali.
Cinefilos.it offre
la possibilità di vedere al cinema, gratis e in anteprima,
Un anno difficile, in sala dal 30 novembre
con I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol
Biografilm Collection. La commedia è diretta da
Olivier Nakache e Eric Toledano
(Quasi
Amici) e vede protagonisti Pio Marmaï
e Jonathan Cohen. I registi parteciperanno alle
proiezioni.
Per avere la possibilità di
ottenere un biglietto gratuito, inviare una email all’indirizzo
[email protected] specificando
NOME, COGNOME, CITTA’ E CINEMA.
Di seguito l’elenco delle sale disponibili:
DOMENICA 26/11 UN ANNO
DIFFICILEMILANO, COLOSSEO 15:00
biglietti disponibili 20X2
DOMENICA 26/11 UN ANNO
DIFFICILEMILANO, UCI BICOCCA 17:00 biglietti
disponibili 20×2
LUNEDÌ 27/11 UN ANNO
DIFFICILEROMA, ADRIANO 21:00
biglietti disponibili 30×2
MARTEDÌ 28/11 UN ANNO
DIFFICILENAPOLI, THE SPACE 21:00 biglietti
disponibili 20×2
MERCOLEDì 29/11 UN ANNO DIFFICILEFIRENZE, MULTISALA PRINCIPE 21:00 biglietti
disponibili 20X2
I biglietti omaggio
saranno ritirabili, nel limite dei posti disponibili,
segnalando il proprio nominativo alle casse del cinema il giorno
stesso della proiezione. I biglietti omaggio
sono ritirabiliegarantiti fino a 30
minuti prima l’inizio della proiezione.
I Wonder Pictures in
collaborazione con Unipol Biografilm Collection è lieta di
annunciare il tour italiano di anteprime in esclusiva della
brillante commedia francese UN ANNO DIFFICILE, diretta da
Olivier Nakache e Éric Toledano – già noti per il
clamoroso successo del film campione d’incassi Quasi Amici –
nei cinema italiani dal 30 novembre. Per l’occasione, i
due registi saranno presenti in sala per presentare il
film.
Un Anno Difficile, la trama
UN ANNO DIFFICILE
narra la storia di due amici incorreggibili, Albert e Bruno (Pio
Marmaï e Jonathan Cohen). Uno vive di espedienti e
l’altro ha una vita privata disastrosa, ma entrambi sono al verde e
pieni di debiti a causa del loro consumismo compulsivo. Con queste
premesse, i due un giorno decidono di unirsi a un gruppo
ambientalista, attratti soprattutto dalla birra e dalle patatine
offerte alle riunioni. Nel tentativo poco convinto di ricostruirsi
una vita e cambiare atteggiamento, verranno coinvolti e trascinati
da una serie di persone dominate dai propri ideali, giovani
attivisti, allarmisti climatici, sostenitori della giustizia
sociale e dell’eco-responsabilità. Riusciranno Albert e Bruno a
trovare la via della redenzione?
Dopo aver subito il peggior
calo nel secondo fine settimana di qualsiasi film del MCU, The
Marvels rischia di finire la sua corsa nelle
sale come il film Marvel Studios con il minor incasso di tutti i
tempi.
Sulla base delle ultime statistiche,
il sequel di Captain Marvel diretto da Nia
DaCosta dovrebbe terminare la sua corsa al botteghino tra
i 210 e i 240 milioni di dollari in tutto il mondo. Ciò non solo
significherebbe che non riuscirà a recuperare il budget dichiarato
di 270 milioni di dollari (prima dei costi di
marketing/promozione), ma performerebbe addirittura peggio
di L’incredibile Hulk (265 milioni di dollari), attualmente
fanalino di coda del box office Marvel Universe.
Sembra effettivamente strano che il
sequel di uno dei maggiori successi del MCU non stia generando
interesse, ma probabilmente si tratta di un calo fisiologico, oltre
che del fatto. che, chiaramente, il pubblico ha mostrato molto meno
interesse per la saga del Multiverso rispetto a quella, di enorme
successo, dell’Infinito.
The
Marvels, il sequel con protagonista il premio
Oscar Brie
Larson, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman.
Nel cast ci saranno anche Iman Vellani(Ms.
Marvel) e Teyonah Parris (Monica
Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale. Il
film è in sala dall’ 8novembre
2023.
Ecco tutti i film e le serie tv in
uscita a Dicembre su Paramout+. Da
L’ETÀ GIUSTAcon Valeria Fabrizi,
Gigliola Cinquetti, Giuliana Loiodice, dal 24
dicembre alTHRILLER 40
con Usher, Mary J. Blige, Will.I.Am, Mark Ronson, Misty Copeland,
dal 2 dicembre,FINESTKIND con Tommy Lee
Jones, Ben Foster e Jenna Ortega, dal 16 dicembre aMARGINI Con Silvia D’Amico, dal 17
dicembre.E in esclusiva streaming un
grande classico, VACANZE DI NATALE in occasione del 40°
anniversario del cult, dal 7 dicembre
L’ETÀ
GIUSTA
Disponibile dal 24
dicembre – L’ETÀ GIUSTA è una commedia
originale Paramount+ diretta da Alessio Di Cosimo (già
autore di corti premiati e documentari quali Barber Ring e Come un
Padre) e interpretata da Valeria Fabrizi, Alessandro Bertoncini,
Gigliola Cinquetti, Giuliana Loiodice, Paola Pitagora, Giuseppe
Pambieri e Iole Mazzone.
L’ETÀ GIUSTA racconta la
vicenda di quattro donne ultraottantenni con una vitalità
travolgente che si ritrovano a dover affrontare una sfida senza
precedenti: con la fuga dalla casa di riposo dove risiedono,
vogliono vendicare una truffa amorosa subita online da una di loro
e devono far crescere un ragazzo determinato a rimanere giovane per
sempre. Con solo due giorni a loro disposizione, dovranno
dimostrare che non c’è età per smettere di sperare e sognare.
Il film è stato realizzato ai sensi
dei contributi selettivi da SVILUPPUMBRIA, Umbria Film Fund, con la
collaborazione di Rai Cinema, prodotto da 102 Distribution,
Settembre Produzioni, CD Cine Dubbing, An.tra.cine e Well Enough
Film.
THRILLER
40
Disponibile dal 2
dicembre – Il nuovo documentario THRILLER 40 sarà
presentato in anteprima mondiale il 2 dicembre su Paramount+.
Quarant’anni dopo l’uscita di “Thriller” di Michael Jackson,
l’album più venduto di tutti i tempi in tutto il mondo, il regista
Nelson George riporta i fan indietro nel tempo per vivere la
realizzazione dell’album da record e l’uscita dei cortometraggi che
lo accompagnano che hanno per sempre ridefinito il formato del
video musicale. Con filmati inediti e interviste esclusive,
THRILLER 40 racconta la creazione di un fenomeno globale
pre-internet diverso da qualsiasi cosa uscita prima e dopo.
“Thriller” ha lanciato Michael Jackson verso il successo e ancora
oggi continua a influenzare tutti gli aspetti della cultura e
dell’intrattenimento, compresi il mondo della musica, della danza e
della moda. Nel documentario sono presenti luminari della musica e
dell’intrattenimento tra cui Usher, Mary J. Blige, Will.I.Am, Mark
Ronson, Misty Copeland, Maxwell e John Landis.
THRILLER 40 è prodotto da Optimum
Productions e Company Name. Colin Hanks, Sean Stuart, John Branca e
John McClain sono i produttori.
FINESTKIND
Disponibile dal 16 dicembre
–FINESTKIND è un film originale diretto dal
premio Oscar Brian Helgeland. Il dramma criminale vanta la presenza
di Ben Foster, vincitore dell’Independent Spirit Award, di Toby
Wallace, candidato all’Emmy, di Jenna Ortega e del premio Oscar
Tommy Lee Jones. FINESTKIND racconta la storia di due
fratelli (Foster e Wallace), cresciuti in mondi diversi, che si
riuniscono da adulti durante un’estate inaspettata. Ambientato nel
mondo della pesca commerciale, il racconto assume connotazioni
primordiali quando circostanze disperate costringono i fratelli a
stringere un accordo con una violenta banda criminale di Boston.
Lungo il cammino, una giovane donna (Ortega) si trova
pericolosamente coinvolta. Una trama avvincente in cui i legami tra
i protagonisti vengono messi a dura prova.
FINESTKIND è prodotto da
Gary Foster e Russ Krasnoff di Krasnoff/Foster Entertainment, il
candidato all’Oscar Taylor Sheridan di Bosque Ranch, David C.
Glasser di 101 Studios e in collaborazione con MTV Entertainment
Studios. Jennifer Roth, Ron Burkle, David Hutkin e Bob Yari sono i
produttori esecutivi.
MARGINI
Disponibile dal 17 dicembre
– GROSSETO, 2008. Michele, Edoardo e Iacopo, amici da
sempre, formano un gruppo street punk hardcore, ma sono
squattrinati e senza un’occupazione. Stanchi di suonare in contesti
riduttivi e festival locali, vengono finalmente chiamati come
opening act della band americana Defense in tournée europea, ma la
data del concerto viene poi cancellata. A Michele viene allora in
mente di invitare i Defense a Grosseto, e miracolosamente la band
accetta: peccato che manchino il locale, l’impianto acustico e i
soldi per i trasferimenti. Michele ha moglie e figlia, Edoardo un
padrino dispotico, e Jacopo l’occasione di suonare per un’orchestra
seria. Riusciranno nell’impresa? Il film, che ha ricevuto due
candidature ai David di Donatello 2023 per miglior regista
esordiente, è diretto da Niccolò Falsetti. Nel cast anche Silvia
D’Amico.
TRANSFORMERS: IL
RISVEGLIO
Disponibile dall’8 dicembre
– In esclusiva su Paramount+ per 45 giorni dall’8
dicembre, TRANSFORMERS:
IL RISVEGLIO è un’epica avventura in giro per il mondo, dove
ritroviamo gli Autobot e una nuova generazione di Transformer, i
Maximal, che prendono parte all’eterna battaglia sulla terra tra
Autobot e Decepticon.
Diretto da Steven Caple Jr con
Anthony Ramos, Dominique Fishback, Tobe Nwigwe, Peter Cullen, Ron
Perlman.
GLI INVIATI (THE
ENVOYS) S2
Disponibile dal 7 dicembre
– La serie thriller in lingua spagnola GLI INVIATI (LOS
ENVIADOS) vanta un cast all-star, tra cui Luis Gerardo Méndez
(Narcos: Mexico, Nosotros Los Nobles, Club de Cuervos) e Miguel
Ángel Silvestre (Narcos, Sense8, Velvet, Sin Tetas No Hay Paraíso).
Il premio Oscar Juan José Campanella (El Secreto de Sus Ojos) è
showrunner, produttore e regista. Nella seconda stagione, i
sacerdoti Pedro Salinas (Méndez) e Simón Antequera (Silvestre) si
addentrano in una rete di misteri e omicidi in un convento
galiziano.
Con tre suore cieche che
testimoniano un presunto miracolo, la battaglia tra menzogna e fede
si inasprisce. Mentre indagano più a fondo, la tragedia si abbatte
sulla morte improvvisa del loro ospite Joaquin. Invischiati in una
doppia indagine, i sacerdoti affrontano non solo il mistico, ma
anche una verità molto più terrena. Mentre la battaglia tra inganno
e fede si inasprisce, questa stagione promette un’elettrizzante
fusione di mistero, omicidio e brividi al cardiopalma.
Scritta da Eduardo Sacheri, Emanuel
Diez, Juan Pablo Domenech e Campanella, la seconda stagione è
prodotta da Muriel Cabeza per 100 Bares e Alfonso Blanco per
Portocabo.
THE
WHALE
Disponibile dal 15 dicembre
– Tratto dall’opera teatrale di Samuel D. Hunter, la
storia di un professore d’inglese che soffre di grave obesità e
tenta di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente per
cercare un’ultima possibilità di riscatto. Il film, che ha ottenuto
due Premi Oscar, un premio ai Critics Choice Award, un premio ai
SAG Awards, è diretto da Darren Aronofsky. Nel cast Brendan Fraser,
Sadie Sink, Hong Chau, Ty Simpkins, Samantha Morton.
THE CAINE MUTINY
COURT-MARTIAL
Disponibile dal 29 dicembre
–THE CAINE MUTINY COURT-MARTIAL è scritto e diretto dal
celebre regista premio Oscar William Friedkin è basato sull’omonima
opera teatrale di Hermon Wouk, vincitrice del premio Pulitzer.
L’avvincente film, che è stato
presentato all’80° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia, segue le vicende di un primo ufficiale della Marina degli
Stati Uniti che viene processato per aver orchestrato un
ammutinamento dopo che il suo capitano inizia a dare segni di
squilibrio, mettendo a repentaglio la vita del suo equipaggio.
Interpretato da un cast eccezionale, THE CAINE MUTINY COURT-MARTIAL
vede il coinvolgimento di Kiefer Sutherland (24), Jason Clarke
(Oppenheimer), Jake Lacy (White Lotus), Monica
Raymund (Chicago Fire), Lewis Pullman (Top Gun: Maverick), Jay
Duplass (Transparent), Tom Riley (The Nevers) e Lance Reddick (John
Wick).
All’inizio della corte marziale
della Marina, Barney Greenwald (Clarke), uno scettico avvocato
della Marina, accetta con riluttanza di difendere il tenente Steve
Maryk (Lacy), un primo ufficiale della Marina che ha preso il
controllo della U.S.S. CAINE dal suo capitano autoritario, il
tenente Philip Francis Queeg (Sutherland) durante una violenta
tempesta in acque ostili. Con l’avanzare del processo, Greenwald si
preoccupa sempre di più e si chiede se gli eventi a bordo del Caine
siano stati un vero ammutinamento o semplicemente atti di coraggio
di un gruppo di marinai che non si fidavano del loro leader
instabile.
Il film, scritto e diretto da
William Friedkin, è prodotto da Annabelle Dunne e Matt Parker
con Michael Salven e Mike Upton come produttori esecutivi.
Il film è distribuito da Paramount Global Content Distribution.
LOVE ME
S2
Disponibile dall’11
dicembre – Nella seconda stagione di LOVE
ME, Glen, Clara e Aaron Mathieson hanno
rimesso insieme i pezzi delle loro vite dopo la morte di Christine,
facendo i conti con una nuova realtà che li porta a chiedersi:
“l’amore è abbastanza?”. La seconda stagione riprende la storia
della famiglia nove mesi dopo, mentre naviga nella complessità
delle relazioni, quando un nuovo amore diventa una proposta a lungo
termine. Con Hugo Weaving, Bojana Novakovic e William Lodder.
IL NATALE TUTTO ITALIANO
DI PARAMOUNT+
In prossimità delle feste arrivano
due pellicole natalizie “made in Italy”: per festeggiare il
quarantesimo anniversario del film, il 7 dicembre è in arrivo il
superclassico VACANZE DI NATALE (1983) di
Carlo Vanzina, con Christian De Sica, Jerry Calà, Claudio Amendola,
Stefania Sandrelli e Moana Pozzi; il 19 dicembre, la commedia
natalizia THE CHRISTMAS SHOW, con
Francesco Pannofino, Ornella Muti, Serena Autieri e Raoul Bova.
OLTRE A THRILLER 40, arrivano nuovi
DOCUMENTARI MUSICALI: GEDDY LEE ASK, ARE BASS PLAYERS HUMAN
TOO? con le interviste ad alcuni dei bassisti più famosi,
presentato da Geddy Lee; inoltre, THE LADY AND THE
LEGEND, il documentario che racconta la splendida amicizia
tra Lady Gaga e Tony Bennett, dal loro primo incontro nel
2011.
A DICEMBRE, SU PARAMOUNT+,
UNA CARRELLATA DI FILM IN ESCLUSIVA E IN PRIMA
VISIONE:
Il comedy-drama VIENI
COME SEI (come as you are), disponibile dal 6
dicembre sul servizio; THE SISTER OF THE
GROOM, commedia romantica in arrivo il 12 dicembre;
ROISE & FRANK dal 26 dicembre e
THE RESCUE, film d’azione disponibile in
piattaforma dal 31 dicembre.
La library di Paramount+ si
arricchisce inoltre di nuovi film: THE ARTIST, LA RAGAZZA CON
L’ORECCHINO DI PERLA, RICORDATI DI ME, RESTIAMO AMICI, L’ULTIMO
BACIO e tanti altri.
L’OFFERTA DI SERIE CRIME SU
PARAMOUNT+ SI È ARRICCHITA GRAZIE ALL’ARRIVO DI
CRIMINAL MINDS: oltre alle stagioni le
stagioni 7-12 arrivate nel mese di novembre, dal 4 dicembre si
aggiungeranno anche le stagioni dalla 13 alla 15; in seguito, a
partire dall’11 dicembre anche le prime due stagioni di
CRIMINAL MINDS: BEHIND BORDERS e la prima stagione di
SUSPEND BEHAVIOR.
A DICEMBRE, SUL SERVIZIO ANCHE I
NUOVI CONTENUTI DAL BRAND MTV come NATHAN FOR YOU s4,
MOST RIDICULOUSe un nuovo evento di
South Park.
INFINE, VENERDÌ
29, SU PARAMOUNT+ ANCHE IL GRAN FINALE DI
DRAG RACE ITALIA, con le drag
queen più agguerrite del Paese pronte a mettere alla prova il loro
carisma, la loro unicità, e il loro talento per essere incoronate
“Italia’s Next Drag Superstar”.
Alla conduzione Priscilla e ai
giudici Chiara Francini, Paola Iezzi, e Paolo Camilli si sono
aggiunti ogni settimana ospiti speciali nelle vesti di giudici di
puntata, tra cui: Lorenzo Balducci, Rosa Chemical, Francesco
Cicconetti – “Mehts”, Anna Dello Russo, Tiziano Ferro, Chiara
Iezzi, Ciro Immobile, M¥SS KETA, Alessandra Mastronardi, Jessica
Melena, Andreas Muller, Veronica Peparini, “Papà per Scelta”
(Christian De Florio e Carlo Tumino), Sabrina Salerno, Melissa
Satta, Jo Squillo, Filippo Timi, Edoardo Zaggia.