Home Blog Pagina 586

Bullet Head: trama, cast e curiosità sul film con Adrien Brody

Bullet Head film

Nessuno nasce buono o cattivo, a decidere a quale dei due valori si finirà con l’appartenere sono molto spesso le circostanze e l’ambiente in cui si cresce. È questa l’idea alla base di Bullet Head, thriller del 2017 scritto e diretto da Paul Solet e co-prodotto tra Stati Uniti e Bulgaria. Il film, ambientato quasi interamente in un unico ambiente, si configura come un racconto adrenalinisco sullo stile di titoli come il cult Le iene, ma presenta al suo interno una serie di dinamiche che lo rendono non solo coinvolgente da vedere, ma anche capace di attivare una serie di riflessioni.

Oltre a riflettere sui concetti di bene e male e su come questi definiscano o meno le creature viventi, il film è anche un aperto atto di denuncia verso la crudeltà contro gli animali, qui rappresentata dalle lotte clandestine tra cani. Situazioni brutali che finiscono per far passare il messaggio che certe specie siano cattive di natura, quando invece sono proprio eventi come questi che influenzano il comportamento e il carattere. Bullet Head, di cui parte degli incassi è stata devoluta alle associazioni che contrastano chi organizza tali lotte, ricorda dunque scena dopo scena di come è solo il male a generare altro male.

Si tratta inoltre di un’opera poco nota ma che merita di essere riscoperta. Questa può infatti essere vista e apprezzata su più livelli, tanto come una forte critica sociale quanto come un teso thriller che non annoia e intrattiene per tutti i suoi novanta minuti di durata.  Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Bullet Head: la trama del film

Protagonisti del film sono tre criminali, Stacy, Gace e Walker, i quali dopo una rapina finita male si ritrovano a dover sfuggire dalla polizia che li insegue. In cerca di un luogo dove potersi nascondere temporaneamente, si ritrovano ad entrare in un magazzino in disuso. Qui, tuttavia, si ritroveranno bloccati senza possibilità di uscita. Per loro fortuna, riescono a risalire al proprietario del locale e contattandolo gli chiedono di venirli a tirare fuori. L’uomo, però, non potrà essere lì prima del giorno successivo. I tre criminali si trovano dunque a dover spendere la notte in quel luogo lugubre, inconsapevoli dei pericoli che corrono.

Perlustrando la zona, infatti, i tre si imbattono ben presto in un pericoloso cane da combattimento a piede libero. L’animale, incattivito dalle violenze subite dagli umani, ha sviluppato un profondo odio verso di questi, che considera ora tutti suoi nemici. Stacy, Gage e Walker, si troveranno allora a dover fuggire attraverso i vari piani dell’edificio per scampare alla sete di sangue del pericoloso pittbull assassino, nel tentativo di sopravvivere fino al giorno successivo. L’arrivo di Blue, il misterioso organizzatore degli incontri clandestini e proprietario del cane, però non farà che rendere il tutto più complesso.

Bullet Head cast

Bullet Head: il cast e il cane del film

Nel ruolo del protagonista, il criminale Stacy, vi è l’attore premio Oscar Adrien Brody, celebre per film come Il pianista e King Kong. John Malkovich interpreta invece Walker, mentre Rory Culkin (fratello minore del più celebre Macaulay Culkin, l’attore di Mamma ho perso l’aereo) è infine il terzo criminale del gruppo, Gace. Alexandra Dinu, attrice nota in Italia per aver recitato in diverse fiction di successo come Provaci ancora prof!, Distretto di polizia, Carabinieri e Capri, è invece qui presente nel ruolo di Grace, l’ex fidanzata di Stacy. In ultimo, compare anche il celebre attore spagnolo Antonio Banderas nel ruolo di Blue, il proprietario del cane protagonista del film.

Per interpretare il cane presente nel film, sono stati usati tre diversi cani della razza dogo canario. Curly, Ademar e Han Solo, questi i loro nomi, avevano ciascuno un compito diverso a seconda delle scene. Nel film appare anche un cucciolo della stessa razza. Alla fine delle riprese è stato regalato al capo degli stabilimenti cinematografici bulgari, dove il film è stato girato in gran parte. Al cucciolo è stato dato il nome di De Niro, ovvio riferimento al celebre attore. Il regista, inoltre, ha chiesto che nei titoli di coda i nomi degli animali venissero elencati prima di quelli degli attori umani.

Bullet Head: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Bullet Head è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 29 agosto alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

https://www.youtube.com/watch?v=PYzrw9nCVIc

Fonte: IMDb

 
 

L’Immensità: trailer del nuovo film di Emanuele Crialese con Penélope Cruz

Warner Bros Italia ha diffuso il trailer de L’Immensità, nuovo film di Emanuele Crialese con Penélope Cruz che verrà presentato in concorso alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e dal 15 SETTEMBRE AL CINEMA. L’Immensità è un film diretto da Emanuele Crialese, soggetto Emanuele Crialese, sceneggiatura Emanuele Crialese, Francesca Manieri, Vittorio Moroni, fotografia Gergely Pohárnok, montaggio Clelio Benevento, aiuto regia Ciro Scognamiglio, musiche Rauelsson, scenografia Dimitri Capuani, arredamento Alessia Anfuso, costumi Massimo Cantini Parrini, casting Chiara Polizzi, Davide Zurolo, fonico Pierre-Yves Lavoué, production supervisor Saverio Guarascio, Mandella Quilici, colorist Red.

Prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa, coprodotto da Dimitri Rassam, Ardavan Safaee, produttore esecutivo Olivia Sleiter, organizzatore generale Erik Paoletti.Una produzione Wildside (una società del gruppo Fremantle), Warner Bros. Entertainment Italia, Chapter 2, Pathé, France 3 Cinema, con la partecipazione di  Canal+, Ciné+, France Televisions. Distribuzione italiana Warner Bros. Pictures. Vendite internazionali Pathé

La trama del film L’Immensità

Roma, anni 70: un mondo sospeso tra quartieri in costruzione e varietà ancora in bianco e nero, conquiste sociali e modelli di famiglia ormai superati. Clara e Felice si sono appena trasferiti in un nuovo appartamento. Il loro matrimonio è finito: non si amano più, ma non riescono a lasciarsi. A tenerli uniti, soltanto i figli su cui Clara riversa tutto il suo desiderio di libertà.

Adriana, la più grande, ha appena compiuto 12 anni ed è la testimone attentissima degli stati d’animo di Clara e delle tensioni crescenti tra i genitori. Adriana rifiuta il suo nome, la sua identità, vuole convincere tutti di essere un maschio e questa sua ostinazione porta il già fragile equilibrio familiare ad un punto di rottura. Mentre i bambini aspettano un segno che li guidi, che sia una voce dall’alto o una canzone in tv, intorno e dentro di loro tutto cambia.

Il commento del regista

Come tutti i miei lavori, anche L’immensità è prima di tutto un film sulla famiglia: sull’innocenza dei figli, e sulla loro relazione con una madre che poteva prendere vita solo nell’incontro, artistico e umano, con Penélope Cruz, la sua sensibilità, la sua straordinaria capacità di interazione con tre giovanissimi non attori. Luana, Patrizio e Maria Chiara sono rimasti bambini sempre e, come tali, sempre intensamente e immensamente veri. Emanuele Crialese

 
 

L’ombra di Caravaggio: trailer del nuovo film di Michele Placido con Riccardo Scamarcio

Goldenart Production e Rai Cinema hanno diffuso il trailer ufficiale del film L’ombra di Caravaggio di Michele Placido, al cinema dal 3 novembre. Nei panni del celebre pittore Riccardo Scamarcio, affiancato da un cast internazionale composto da Isabelle Huppert, Louis Garrel, Vinicio Marchioni, Lolita Chammah, Micaela Ramazzotti, Alessandro Haber, Brenno Placido, Moni Ovadia, Lorenzo Lavia, Tedua, Maurizio Donadoni, Gianfranco Gallo, Gianluca Gobbi

La trama

Il film esplora l’intricata e avventurosa esistenza di Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio, già una popstar al suo tempo, raccontato nelle sue profonde contraddizioni e nelle oscurità del suo impenetrabile tormento. Ribelle e inquieto, devoto e scandaloso, indipendente e trasgressivo, il Caravaggio che Placido mette in scena è un artista maledetto dal talento assoluto, ma soprattutto una rockstar ante litteram, un rebel without a cause costretto ad affrontare gli inquietanti risvolti di una vita spericolata – con le sue donne e i suoi demoni – in cui genio e sregolatezza convivono per regalarci un personaggio fuori dal tempo e un’icona affascinante e universale.

 
 

Venezia 79, tutto sulla 19ª edizione de Le Giornate degli Autori

Le Giornate degli Autori

Le Giornate degli Autori spiegano le vele della 19ª edizione. Trentadue film per raccontare il mondo di oggi, conversazioni e confronti tra pubblico e ospiti suggeriranno la società e la creatività di domani. Un’edizione all’insegna dell’impegno politico e sociale, che elogia la coesione per arrivare ad un obiettivo, le alleanze tra persone per la crescita mutua, l’emancipazione attraverso l’unione in una ritrovata idea di comunità. Succede nelle trame dei film, come nelle sinergie di un programma pieno di co-regie, alleanza per eccellenza nella nascita delle storie per il cinema. Sono ben sei: The last queenStonewallingLas leonasSe fate i braviSiamo qui per provareUn nemico invisibile.

Succede con un tradizionale alleato delle Giornate: il Premio BookCiak, Azione! che vede protagonista l’attivista, operatrice umanitaria e giornalista Cecilia Strada, una donna che dell’impegno ha fatto la sua bandiera.  Ad allargare gli orizzonti la programmazione online su MYmovies, streaming partner delle Giornate, e il legame con Laguna Sud – il cinema fuori dal palazzo, l’appuntamento di fine estate sull’altra sponda della laguna veneta che presenta al Lido un corto, risultato del laboratorio di cinema del reale A piedi sull’acqua.

Dopo il regista Daniele Vicari, il cantautore Mannarino e il fumettista Zerocalcare nelle scorse edizioni, la presidenza della giuria del premio Bookciak, Azione! 2022 – ideato e diretto da Gabriella Gallozzi, è affidata a Cecilia Strada. Insieme a lei ci sono i giurati permanenti Wilma Labate, Teresa Marchesi e Gianluca Arcopinto. A loro quattro il compito annunciare i bookciak vincitori: corti di massimo tre minuti ispirati a romanzi, racconti e graphic novel che saranno premiati al Lido di Venezia il 30 agosto alle 20.30 presso la Casa degli Autori, evento di pre-apertura delle Giornate degli Autori, in collaborazione con SNGCI e Spi-CGIL. I corti vincitori andranno in tour tutto l’anno attraverso un circuito di festival italiani ed internazionali, dal Premio Solinas alla Festa di Cinema del Reale, passando per il Pesaro Film Festival e per la rassegna letteraria Festival Vo-Vf Traduire le monde di Parigi e molti altri.

Oltre che nelle tradizionali sale del Lido, molti dei film delle Giornate saranno visibili da tutta Italia grazie alla rinnovata collaborazione con la sala virtuale di MYmovies. Una partnership che – proprio con lo spirito sinergico che le Giornate vogliono trasmettere – darà la possibilità a tutti gli spettatori di fruire parte della programmazione da tutto il territorio nazionale. Dirty Difficult DangerousAloneCasa SusannaIl paese delle persone integre, Pablo di Neanderthal, Siamo qui per provare, Spaccaossa, Le favolose, Un nemico invisibile, Se fate i bravi i titoli che saranno disponibili online per 72 ore su abbonamento su Mymovies.it

Dall’altra parte della laguna si è invece appena conclusa la rassegna ideata e diretta da Andrea Segre e Giorgio GosettiLaguna Sud – Il cinema fuori dal palazzo che per l’ottava edizione ha portato il meglio del cinema indipendente a Chioggia, con uno straordinario successo di pubblico. Realizzato con il contributo della Regione del Veneto, in collaborazione con ZaLab, Giornate degli Autori, Comune di Chioggia, Pro Loco Chioggia Sottomarina, Fondazione Clodiense, Laguna Sud ha ancora una volta sostenuto la creatività di giovani autori grazie alla Residenza Artistica 2022 – A piedi sull’Acqua da cui arriva alle Giornate il corto vincitore Nettuno di Giulio Gobbetti, storia della giovane erede di una famiglia di albergatori di Sottomarina di Chioggia, arrivato in finale con Amo’ di Attilio Tamburini, che racconta le vicende di Amos, venditore del mercato ittico del mercato di Chioggia. Il corto Nettuno, selezionato da una giuria popolare tra quelli realizzati nel corso del laboratorio, sarà proiettato alle Giornate degli Autori il 9 Settembre alle 21.30 in Sala Laguna.

 
 

House of the Dragon: tutti gli Easter egg del secondo episodio

ATTENZIONE: L’articolo contiene spoiler del secondo episodio di House of the Dragon

Con il secondo episodio, House of the Dragon si immerge ancora di più dentro il mondo de Il trono di SpadeSe il primo capitolo è servito a collocare il prequel sulla timeline, il secondo inizia ad approfondire la storia di alcuni personaggi particolarmente rilevanti. Per fare ciò, la serie non può prescindere dal mondo di Game Of Thrones. In un universo così ampio come quello di House of the Dragon è facile inserire Easter egg ed elementi già noti ai fan. Che si tratti di draghi, della storia di Casa Targaryen, o più in generale del Continente Occidentale, scopriamo tutte le reference di questo secondo episodio

1Corlys & Daemon Are The Realm’s “Second Sons” (Like Stannis)

Matt Smith House of the Dragon

Corlys dice a Daemon che loro sono “i secondi figli del regno”. La frase crea un paio di connessioni con Game Of Thrones. “Second Sons”, oltre ad essere il nome della compagnia guidata da Daario Naharis, è il titolo dell’episodio 8 della terza stagione di Game of Thrones. In esso, Tyrion Lannister (un secondogenito) sposa Sansa Stark. Le parole di Corlys ricordano anche un altro secondo figlio, Stannis Baratheon: come Daemon, anche Stannis era fratello di un re e, se il riferimento è premonitore, la storia di Daemon non finirà bene.

Successivo

Tutti gli eventi firmati Campari per la 79 Mostra d’Arte Cinematografia di Venezia

CAMPARI VENEZIA.79

Per il quinto anno consecutivo, Campariin qualità di Main Sponsor – torna protagonista della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, con una serie di eventi esclusivi in programma per tutta la durata della kermesse, dal 31 agosto al 10 settembre. Due le spettacolari location che prenderanno vita e attorno alle quali ruoteranno le iniziative organizzate dal brand simbolo dell’aperitivo italiano per eccellenza, dove gli appuntamenti si susseguiranno tra Passione e Creatività, elementi imprescindibili per la realizzazione di un’opera e fil rouge nel dialogo tra i volti ormai affermati del Grande Schermo e i giovani talenti emergenti.

Uno dei due luoghi sarà la Campari Lounge – situata presso la Terrazza Biennale, proprio di fronte al Palazzo del Casinò –, icona di avanguardia e continua ricerca tecnologica, che si trasformerà in un vero e proprio palcoscenico per l’occasione, dove gli ospiti Campari si cimenteranno in una serie di performance, con appassionanti monologhi accomunati da un protagonista fondamentale: la Passione.  Qui, venerdì 2 settembre, aprirà la scena l’attrice Rocío Muñoz Morales, madrina di questa edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – La Biennale di Venezia.

Le esibizioni proseguiranno sabato 3 settembre con il noto volto del panorama cinematografico italiano Claudio Santamaria, che, insieme alla moglie Francesca Barra, giornalista, scrittrice e conduttrice, incontrerà all’interno della Campari Lounge venti giovanissimi talenti del Grande Schermo, parte del progetto DO di Mymovies. Seguiranno le performance dei giovani attori Giancarlo Commare e Benedetta Porcaroli, rispettivamente domenica 4 e lunedì 5, e infine Federica Sabatini, che venerdì 9 settembre accompagnerà gli ospiti nella chiusura del sipario. Come ogni anno, la Campari Lounge ospiterà anche gli incontri con i protagonisti di Orizzonti, il concorso internazionale di Biennale Cinema 2022 dedicato ai film rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive.

Inoltre, il 6 e l’8 settembre, tornerà a grande richiesta l’emozionante Campari Boat-In Cinema, quest’anno in uno spazio completamente rinnovato. Qui, all’interno della suggestiva cornice dell’Arsenale di Venezia, gli ospiti potranno godere di spettacolari performance e contenuti esclusivi, all’interno di vere e proprie lounge che affiorano dall’acqua della laguna, la cui forma richiama quella dei bicchieri del famoso aperitivo Campari. A fare da padrone di casa e presentatore ufficiale delle due serate sarà Nicolò De Devitiis, conduttore televisivo e Iena.

Martedì 6 settembre salirà sul palco del Campari Boat-In Cinema l’affermato e poliedrico attore Stefano Accorsi, che si esibirà in un monologo, dove la Passione sarà ancora una volta al centro della scena. A seguire, il maxischermo allestito sulla banchina dell’Arsenale ospiterà la proiezione di Amanda, pellicola diretta da Carolina Cavalli, con un cast composto, tra gli altri, da Benedetta Porcaroli e Galatéa Bellugi.

Si proseguirà anche giovedì 8 settembre, con la presentazione dei cortometraggi realizzati dai talentuosi ragazzi del Centro Sperimentale di Cinematografia. Una serie composta da sei brevi episodi creati nell’ambito di Campari Lab, il progetto volto a scoprire, valorizzare e formare i nuovi talenti in tutte le professioni che contribuiscono ad alimentare l’arte cinematografica. Per l’occasione, insieme ai ragazzi, salirà sul palco anche l’attrice Federica Sabatini, nel ruolo di madrina del progetto e mentore.

Infine, come consuetudine, lunedì 5 settembre – presso il Palazzo del Cinema – verrà assegnato il Campari Passion for Film Award, premio nato dalla collaborazione tra Campari e la Direzione Artistica della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, con l’obiettivo di valorizzare il prezioso lavoro delle figure che, accanto al regista, contribuiscono alla realizzazione del progetto artistico rappresentato da ciascuna opera cinematografica. Vincitrice di questa edizione è la costumista statunitense Arianne Phillips, artista visionaria e all’avanguardia che, con il suo gusto unico, unito al talento e alla passione, ha arricchito tanto il mondo del cinema, quanto quello della moda e della musica.

 
 

I 15 film più attesi di Venezia 79

Don't Worry Darling

Mancano solo pochi giorni alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e il programma ufficiale della 79ª edizione si preannuncia ricchissimo. In totale saranno 23 i film in gara per aggiudicarsi il Leone d’Oro, che comprendono alcuni dei più grandi nomi dell’industria hollywoodiana: da Timothée Chalamet, protagonista di Bones and All, a Hugh Jackman in The Son, da Cate Blanchett che reciterà in Tár ad Ana de Armas nei panni di Marilyn Monroe in Blonde, passando per il fuori concorso con Don’t Worry Darling di Olivia Wilde, diamo uno sguardo approfondito ad alcuni dei film più attesi presentati quest’anno alla Mostra del Cinema di Venezia.

1Riget Exodus – Lars Von Trier

Riget Exodus - Lars Von Trier

Menzione d’onore e aggiunta attesissima a Venezia 79 per Riget Exodus, che segna il ritorno dello sceneggiatore e regista Lars Von Trier al Lido dopo Nymphomaniac, questa volta concludendo la sua serie The Kingdom con una stagione finale. Questa stagione è incentrata su una sonnambula che è fortemente influenzata dalle ombre che si nascondono nel Regno del titolo, che cerca nel frattempo di rispondere alle sue domande irrisolte per salvare l’ospedale dalla rovina. La porta del Regno si sta aprendo ancora una volta e noi siamo in attesa di questa autentica rivelazione.

Successivo

Star Trek 4: il regista abbandona il film per lavorare sui Fantastici Quattro

Star Trek 4

L’Hollywood Reporter ha rivelato che il regista Matt Shakman non dirigerà più Star Trek 4 per la Paramount Pictures. Venerdì è stata diffusa la notizia che il regista di WandaVision è in trattative per prendere in carico i Fantastici Quattro per i Marvel Studios e, visto che il film uscirà meno di un anno dopo il prossimo film di Star Trek, questa notizia non è poi così inaspettata. Star Trek 4 rimane una priorità per lo studio, ma sembra che la prospettiva di riportare la Prima Famiglia della Marvel sul grande schermo fosse più allettante per Matt Shakman piuttosto che lavorare con l’equipaggio dell’Enterprise!

“Matt Shakman è un regista incredibilmente talentuoso e ci dispiace che i tempi non siano stati allineati per lui per dirigere il nostro prossimo film di Star Trek”,  ha detto la Paramount Pictures in una nota. “Siamo grati per i suoi numerosi contributi, siamo entusiasti della visione creativa di questo prossimo capitolo e non vediamo l’ora di portarlo al pubblico di tutto il mondo”.

Il prossimo film di Star Trek

Star Trek 4 è rimasto intrappolato nell’inferno dello sviluppo per anni, facendosi strada attraverso numerosi scrittori e registi. La Paramount spera ancora di riportare quel cast di riavvio completo, anche se non è chiaro se anche la star di Thor: Love and Thunder Chris Hemsworth farà parte del progetto dopo essere stato precedentemente in trattative per tornare nei panni del padre di James T. Kirk.

Quentin Tarantino e Noah Hawley sono stati entrambi presi in considerazione per possibili film di Star Trek prima che lo studio si impegnasse in una quarta puntata con Shakman al timone.  La versione più recente della sceneggiatura è di Josh Friedman e Cameron Squires, che lavorano su una bozza di Lindsey Beer e Geneva Robertson-Dworet. La ricerca di un nuovo regista è già iniziata, anche se non è chiaro se Star Trek 4 sarà in grado di rispettare la data di uscita prevista per il 22 dicembre 2023. A meno che lo studio non si muova velocemente, immaginiamo che questa data è destinata a cambiare.

 
 

My Best Friend’s Exorcism: primo trailer del nuovo horror in arrivo su Prime Video

My Best Friend's Exorcism

Prime Video USA ha diffuso il primo trailer dell’annunciato film Amazon Studios, My Best Friend’s Exorcism, l’horror comedy che arriverà in esclusiva su Prime Video sabato 30 settembre. Basata sull’omonimo romanzo bestseller del 2016 di Grady Hendrix, la commedia horror vede come protagonisti Elsie Fisher (Texas Chainsaw Massacre, Eighth Grade) e Amiah Miller (The Water Man, War For the Planet of the Apes) nei panni delle migliori amiche Abby e Gretchen  che si trovano con un problema da “far girare la testa” quando quest’ultimo è posseduto da una forza demoniaca dopo essere scomparso nel bosco.

“Il film è incentrato su Abby e Gretchen, che sono migliori amiche, e durante una notte nella baita dei genitori  di un amico, escono a fare una passeggiata e finiscono in uno strano edificio nel bosco”, ha rivelato il regista Damon Thomas a EW. “Succede qualcosa di brutto e Gretchen da quel momento in poi inizia a comportarsi in modo strano”. Abby viene informata che la sua amica potrebbe richiedere un esorcismo da parte di un  cristiano evangelico interpretato da Christopher Lowell di GLOW , e la coppia inizia a raccogliere gli oggetti benedetti necessari per eseguire il rituale.

La trama del film

“ L’anno è il 1988. Le studentesse del secondo anno delle superiori Abby e Gretchen sono migliori amiche dalla quarta elementare. Ma dopo che una serata di immersione in magro è andata disastrosamente storta, Gretchen inizia a comportarsi… in modo diverso. È lunatica. È irritabile. E bizzarri incidenti continuano a succedere ogni volta che è nelle vicinanze. L’indagine di Abby la porta ad alcune scoperte sorprendenti e quando la loro storia raggiunge la sua terrificante conclusione, il destino di Abby e Gretchen sarà determinato da un’unica domanda: la loro amicizia è abbastanza potente da sconfiggere il diavolo?

 
 

Thor: Love and Thunder, ecco la “chiacchierata” scena con The Grandmaster sulla “Luna della vergogna”

Taika Waititi
Taika Waititi sul set di Thor: Love and Thunder - Gentile concessione di Walt Disney Pictures Italia

Quando Christian Bale ha rivelato di aver girato scene per Thor: Love and Thunder con Jeff Goldblum (The Grandmaster) e Peter Dinklage (Eitri), i fan hanno immediatamente iniziato a chiedersi perché i Marvel Studios avrebbero tagliato quelle che sembravano due enormi interazioni per Gorr the God Butcher. Né The Grandmaster né Eitri sono stati infine inclusi nel film, anche se questo ultimo lotto di concept art mostra il primo benvenuto a Thor, The Mighty Thor e Valkyrie sulla “Luna della vergogna”. L’ antagonista di Thor: Ragnarok sembra avere un corpo completamente robotico e sembra vivere sulla luna incolore dove i nostri eroi alla fine hanno affrontato Gorr.

È chiaro che questa non è una semplice scena eliminata e suggerisce che i Marvel Studios, in effetti, hanno tagliato un’intera sottotrama che ruota attorno al personaggio. Supponiamo che il Gran Maestro sia stato brutalmente attaccato da Gorr quando il cattivo è andato sul sentiero di guerra, salvandosi con un corpo robotico. Da lì, gli eroi di Thor: Love and Thunder lo avrebbero poi trovato su quella luna, probabilmente scoprendo sempre di più sul piano di Gorr in evoluzione.

Thor: Love and Thunder alla fine è arrivato con una durata inferiore alle due ore e ha ricevuto recensioni mediocri. Il giudizio che andava per la maggiore era che la storia fosse affrettata e il regista Taika Waititi ha chiarito che non vorrebbe che queste scene eliminate fossero pubblicate (probabilmente questo spiega perché non si trovano da nessuna parte nelle prossime edizioni Blu-ray annunciata).Dai un’occhiata a questa nuova concept art di seguito:

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da YujinChoo_The_Artist (@silly_choochoo)

 
 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da YujinChoo_The_Artist (@silly_choochoo)

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da YujinChoo_The_Artist (@silly_choochoo)

ggggg

 

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 
 

Book of Love con Sam Claflin da oggi su SKU e NOW

Book of Love

Arriva in prima tv assoluta il film Sky Original Book of Love, domenica 28 agosto in esclusiva alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Romance), in streaming solo su NOW e disponibile on demand (anche in qualità 4K). Una divertente commedia romantica diretta da Analeine Cal y Mayor, che vede protagonista Sam Claflin accanto a Veronica Echegui. Nel cast anche Horacio Garcia Rojas, Antonia Clarke e Melissa Pino.

La trama di Book of Love

Henry è uno scrittore in declino. Il suo ultimo romanzo non ha avuto successo. Quando improvvisamente il libro diventa un grande successo in Messico, la sua addetta stampa insiste perché parta per un tour promozionale nel Paese. Ma quando arriva lì, Henry scopre perché il suo libro ha raggiunto tanta popolarità: la traduttrice messicana Maria ha trasformato il suo noioso romanzo in una storia erotica. Mentre tra i due gli animi si infiammano, le scintille iniziano a volare.

BOOK OF LOVE– Domenica 28 agosto in prima tv assoluta alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su N0W e disponibile on demand (anche in qualità 4K).

Le curiosità sul film

  • Il primo film originale Amazon di Sam Claflin.
  • C’è una scena durante i titoli di coda di Maria che appare come ospite in uno show televisivo dopo aver pubblicato il suo primo romanzo. È lì per un’intervista sul suo libro. Henry e la sua famiglia sono tutti visti guardare dal backstage.
 
 

Spider-Man: No Way Home torna al cinema anche in Italia con nuove scene inedite dal 18 al 22 settembre

Spider-Man: No Way Home

Spider-Man: No Way Home torna al cinema con nuove scene inedite dal 18 al 22 settembre con l’iniziativa Cinema In Festa. Per la prima volta nella storia cinematografica di Spider-Man, viene rivelata l’identità del nostro amichevole eroe di quartiere, ponendo le sue responsabilità da supereroe in conflitto con la sua vita quotidiana e mettendo a rischio coloro a cui tiene di più. Quando chiede l’aiuto del Dottor Strange per ripristinare il suo segreto, l’incantesimo apre uno squarcio nel loro mondo, liberando i più potenti nemici mai affrontati da uno Spider-Man in qualsiasi universo. Ora Peter dovrà superare la sua più grande sfida, che non solo cambierà per sempre il suo futuro, ma anche quello del Multiverso.

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, teaser rivela un imbarazzante giro in ascensore nel taglio “More Fun Stuff” del

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

 
 

Samaritan, recensione del film con Sylvester Stallone

Sylvester Stallone in Samaritan

Sylvester Stallone è diventato un supereroe. In un qualche modo – e per molti fan – ne aveva già conquistato il titolo con Rocky Balboa. Ma ora, con l’arrivo di Samaritan su Amazon Prime Video, ha ricevuto dei veri e proprisuperpoteri. Non sarà il vigilante più appariscente in circolazione, ma è Sylvester Stallone e, almeno sulla carta, può fare quello che vuole. Diretto da Julius Avery (Overlord) da una sceneggiatura di Bragi F. Schut, il film è disponibile dal 26 agosto sulla piattaforma streaming.

Samaritan è il sogno di un bambino

Prodotto da Metro-Goldwyn-Mayer e Balboa Productions, Samaritan è sostenuto da un potente incipit in stile Watchmen. I titoli di testa animati in stile cartone animato raccontano la storia del grande eroe della città, dai suoi inizi alla sua inevitabile conclusione. La traslazione al presente rende ancora più forte l’impatto dell’erosione umana, economica e sociale che ha colpito la squallida Granite City. La città è stata quasi completamente consumata e, ad eccezione di alcuni pazzi che credono ancora nei miracoli, gli altri abitanti hanno deciso di giocare secondo le regole di un gioco che ormai non conosce più limiti.

La storia di Samaritan è raccontata dal punto di vista di Sam Cleary (Javon Walton),  tredicenne che vive in un quartiere malfamato della città con la madre e che deve fare i conti con grosse difficoltà economiche e con un quartiere ormai diventato una zona di guerra, dove la criminalità e la violenza dilagano. Ma Sam Cleary ha una speranza, o meglio, un grande sogno. Sogna il giorno in cui Samaritan, il leggendario supereroe che proteggeva la città e che è morto 20 anni prima, tornerà a salvare Granite City. C’è infatti chi crede ancora nella sua esistenza, sperando che si sia soltanto nascosto temporaneamente e che, un giorno, riuscirà a disinnescare il seme di brutalità che permea la città.

Credo che Samaritan sia ancora vivo“, annuncia Sam con gli occhi spalancati, dopo aver scelto un vicino solitario, l’anziano netturbino Joe Smith di Stallone, come ultimo “sospettato”. La sua prestanza fisica e l’alone di mistero che ne circonda la figura lo rendono infatti il perfetto candidato corrispondente all’identikit che Sam ha tracciato di Samaritan.

Un po’ Joker, un po’ Unbreakable

Quella di Samaritan è una trama solida, con tratti contemporanei che sottendono gli strati di sporcizia che ne impregnano la fotografia – molto simile a quella del Joker di Todd Phillips curata da Lawrence Sher. La dinamica adulto-bambino e come questa viene plasmata dalle regole di un ambiente ostile e in cui nessuno si sente a casa combacia perfettamente con il topos dell’eroe stanco e abbandonato. Ma tutto ciò ricorda qualcosa che abbiamo già visto e fa vacillare l’esperienza visiva di Samaritan, facendoci chiedere come guarderemmo questo film, con quali occhi, senza l’ampio bagaglio di cinecomics che ci portiamo dietro da due decenni a questa parte.

Se ci mettessimo a tracciare la parentela spirituale più evidente di Samaritan sarebbe quella con Unbreakable di M. Night Shyamalan. Ma c’è anche un accenno al suo recente impegno col franchise di Creed in questa sua interpretazione di un vecchio supereroe inavvicinabile che aiuta a malincuore un adolescente, per poi focalizzarsi sull’indagine a ritroso del proprio essere, della validità delle gesta che ha compiuto e delle conseguenze derivatene. In questo senso, Samaritan dà probabilmente il meglio di sé quando il taciturno Joe e l’impaziente Sam iniziano a conoscersi gradualmente con tutte le difficoltà del caso: Sam scatena in men che non si dica il fanboy che è in lui mentre cerca di convincere “il vecchio” a togliersi una maschera e a reclamarne un’altra.

L’eroe solo richiamato all’ordine

La storia di Schut, unita alle immagini del direttore della fotografia David Ungaro e alla messa in scena di Julius Avery – che aveva già collaborato con il regista in Overlord, sottolinea costantemente lo scenario di un mondo i cui eroi sono solo un lontano ricordo. In questa città è sempre buio, pioggia e sporco macchiano le coscienze dei cittadini, e i personaggi sembrano costantemente intrappolati in questo incubo. Solo l’eroe, o la fede nel mito a lui associato, può costituire un barlue di salvezza. Questa non è una premessa necessariamente innovativa aall’interno del genere, ma è messa in scena in modo quantomeno affascinante per gli spettatori di Prime Video.

Come Rocky Balboa, il mito di Samaritan è la metafora di una comunità che ha perso la speranza e il cui mondo sta sprofondando nella disoccupazione, nella criminalità e nella brutalità. Il volto di Stallone, nascosto sotto il cappuccio, illustra questa frantumazione e rassegnazione di fronte a un processo che non può più essere fermato. Non sorprende quindi che l’interpretazione stoica e taciturna di Stallone sia ciò che, in definitiva, rende Samaritan degno di essere visto.

Come il recente successo cinematografico The Batman di Matt Reeves, Samaritan si interroga su una domanda cruciale: se i supereroi non impediscano, in ultima analisi, un reale progresso sociale poiché si servono della violenza per mantenere lo status quo. Un approccio emozionante che dà alla storia altrimenti convenzionale di un mentore e del suo protetto nella lotta contro il male un giro di vite.

Un perfetto film “da piattaforma”, con qualche difetto

L’idea di raccontare una storia di supereroi dal punto di vista di un ragazzo è la carta vincente di Samaritan. Sebbene nessuna scena di questo film d’azione si avvicini mai al valore roboante e spettacolare della concorrenza Marvel, l’uscita dell’eroe di Stallone potrebbe ugualmente suscitare meraviglia nei più giovani. La prospettiva infantile fa sembrare ogni scazzottata e ogni piccolo segno di superpoteri ancora più sorprendente. Il regista Julius Avery lascia abilmente che il suo pubblico guardi attraverso gli occhi di un adolescente e di come questi percepisca l’eroismo.

Anche se la trama del film soffre del fatto che i principali colpi di scena siano rapidamente prevedibili, Samaritan è un film “da piattaforma” che unisce l’azione vecchia scuola alla commedia e al dramma, aggiungendovi personaggi che dovrebbero unire diverse generazioni sul divano di casa. Chiunque voglia far conoscere ai propri figli l’eroe d’azione della propria giovinezza, sarà ben servito.

 
 

White Noise – Non ascoltate: trama, cast e curiosità sul film

White Noise - Non ascoltate film

Ci sono fenomeni paranormali molto difficili da spiegare e che pongono in seria crisi le leggi della razionalità che dovrebbero invece governare il mondo. La maggior parte di questi fenomeni hanno spesso a che fare con l’aldilà, con ciò che non è più visibile nel mondo terreno. Proprio su uno di questi si basa il film White Noise – Non ascoltate, diretto nel 2005 da Geoffrey Sax, regista anche di Stormbreaker e Frankie & Alice, e scritto da Niall Johnson, sceneggiatore anche del film La famiglia omicidi. Quello alla base del loro film, in particolare, è il fenomeno delle voci elettroniche.

Conosciutio anche con il nome di psicofonia o transcomunicazione strumentale, questo fenomeno riguarda la manifestazione di voci di origine apparentemente non umana in registrazioni, ricezioni o amplificazioni tramite strumentazione elettronica. Secondo esperti di paranormale, tale fenomeno permetterebbe di entrare in contatto con i defunti e l’aldilà, permettendo dunque un dialogo con una dimensione metafisica. Tale fenomeno non ha mai trovato credito presso la comunità scientifica, ma ha naturalmente dato vita ad un ampio immaginario di racconti, come quello raccontato in White Noise – Non ascoltate.

Il film venne accolto in modo molto negativo dalla critica, ma ottenne invece uno straordinario successo di pubblico. Ciò ha portato anche alla realizzazione di un sequel, White Noise: The Light, il quale però non ha ottenuto lo stesso successo del primo film. Prima di intraprendere una visione di questo, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

White Noise – Non ascoltate: la trama del film

Protagonista del film è Jonathan Rivers, un architetto di successo che conduce una tranquilla vita di successo, diviso tra il lavoro e la famiglia, composta dalla moglie Anna e dal figlio Mike. Il suo paradiso in terra viene però tragicamente sconvolto nel momento in cui l’amata moglie perde la vita in un drammatico incidente d’auto. Per Jonathan da qui inizio un profondo periodo di declino e depressione, che lo porta a perdere interesse per qualunque cosa. Il suo unico desiderio è quello di poter riavere la sua amata Anna tra le sue braccia. Una speranza sembra accendersi inaspettatamente quando viene contattato da misterioso uomo.

Questi si presenta come Raymond Pryce, esperto di paranormale, il quale afferma di poter entrare in contatto con i defunti grazie alla transcomunicazione strumentale. Si tratta di un fenomeno che avviene tramite le onde radio o video e permette di ascoltare i messaggi dell’aldilà. Inizialmente scettico, l’architetto sembra piano piano convincersi sempre più che la voce che sente in alcune registrazioni sia realmente quella della moglie. In breve ne diventa ossessionato, inconsapevole del fatto che una serie di malvagie entità stanno in realtà cercando di manifestarsi nel mondo terreno per spargere orrore e morte.

White Noise - Non ascoltate cast

White Noise – Non ascoltate: il cast del film

Ad interpretare il ruolo del protagonista, l’architetto Jonathan Rivers, vi è l’attore candidato all’Oscar Michael Keaton. Prima di tornare alla ribalta grazie a Birdman, questi ha recitato in una serie di film a basso costo, tra cui proprio White Noise – Non ascoltate. Ad averlo interessato di questo progetto è stato il concept di base e il fenomeno paranormale qui trattato, sul quale l’attore si è a lungo documentato. Nel ruolo della moglie Anna Rivers vi è invece l’attrice Chandra West, nota per aver interpretato il personaggio di Holly Gribbs nella serie CSI – Scena del crimine. Il piccolo Mike Rivers è invece interpretato da Nicholas Elia.

L’attore britannico Ian McNeice, noto per le serie Doc Martin Doctor Who, interpreta invece Raymond Pryce, l’uomo che aiuta Jonathan a parlare con gli spiriti. L’attrice Keegan Connor Tracy, celebre per essere stata la Fata Madrina nella serie C’era una volta, interpreta la psichica Mirabelle Keegan. Nella realtà, l’attrice è laureata in psicologia. Nel film si ritrova poi anche l’attrice Deborah Kara Unger, vista nei film Crash e The Game – Nessuna regola, ricopre il ruolo di Sarah Tate, una donna reduce da un lutto e anche lei intenta a stabilire un contatto con il suo caro venuto a mancare. In ultimo, nel film si ritrovano gli attori Mike Dopud nel ruolo del detective Smits e Sarah Strange in quelli di Jane.

White Noise – Non ascoltate: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. White Noise – Non ascoltate è infatti disponibile nei cataloghi di Microsoft Store e Mediaset Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 27 agosto alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 
 

Ray: le curiosità e la vera storia dietro al film con Jamie Foxx

I film biografici dedicati a celebri icone della musica hanno sempre suscitato un certo fascino tra il grande pubblico. Titoli come The Doors, Bird, Quando l’amore brucia l’anima, Rocketman o il più recente Elvis hanno infatti portato sul grande schermo le avventurose vite di musicisti divisi tra genio e sregolatezza, proponendo allo stesso tempo riflessioni sulla loro genialità e la loro arte musicale. Un altro esempio particolarmente brillante di questa tipologia di film è Ray, il film del 2004 dedicato all’indimenticabile Ray Charles, il cantante e pianista non vedente pioniere della musica soul.

Diretto da Taylor Hackford, regista anche di Ufficiale e gentiluomo e L’avvocato del diavolo, il film copre un arco temporale che va dall’infanzia di Charles negli anni Trenta fino agli anni Settanta, raccontando dunque anche il suo periodo di maggior successo. Poiché realizzato in modo del tutto indipendente dai grandi studios cinematografici, nel film fu inoltre possibile inserire elementi controversi come la dipendenza dall’eroina di Charles e una raffigurazione più spinta del sesso. Si cercò naturalmente di rimanere quanto più fedeli possibile alla vera storia e la sceneggiatura fu approvata dallo stesso Charles, il quale ebbe modo di leggerla in braille.

Accolto con grande entusiamo da critica e pubblico, Ray è ancora oggi indicato come uno dei più interessanti biopic musicali di sempre, candidato a sei Oscar (tra cui miglior film) e con un’interpretazione straordinaria di Jamie Foxx nei panni di Charles. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Ray: la trama e il cast del film

Sin da bambino Ray Charles nutre una forte passione per la musica, nonché un talento straordinario nel suonare il pianoforte. Neanche la cecità sopraggiunta all’età di 6 anni riesce ad impedirgli di perseguire una carriera musicale, che lo porterà ad essere ben presto famosissimo in tutti gli Stati Uniti, specializzandosi in stili come il gospel, il country, il soul e il jazz. Allo stesso tempo, però, Ray si trova a dover combattere contro i demoni del proprio passato, con la dipendenza dall’eroina e contro la segregazione razziale in quegli anni più accesa che mai. Non manca inoltre il racconto delle sue turbolente relazioni con Della Bea, Mary Anne Fisher e Margie Hendricks.

Come anticipato, ad interpretare Ray Charles vi è l’attore Jamie Foxx. Egli, per poter dar vita in modo realistico al musicista ebbe non solo modo di trascorrere del tempo con lui, apprendendo quanto necessario e imparare a muoversi come lui, ma frequentò anche un’istutito per imparare a leggere il braille e si esercitò nel piano, suonandolo realmente durante le riprese. Egli indossò inoltre delle speciali lenti che lo rendevano parzialmente cieco, così da poter comprendere meglio le sensazioni provate da Charles. Grazie a questa sua straordinaria prova attoriale, Foxx vinse poi il premio Oscar come miglior attore.

Accanto a Foxx si possono ritrovare diversi altri celebri attori e attrici. Kerry Washington, con cui Foxx tornerà poi a lavorare in Django Unchained, interpreta Della Bea Robinson, mentre Aunjanue Ellis è Mary Ann Fisher. Regina King è invece Margie Hendricks, cantante delle Realettes che avrà poi una relazione con Charles, da cui nascerà anche un figlio. Nel film sono poi presenti Clifton Powell nei panni di Jeff Brown, Harry Lenix in quelli di Joe Adams e Bokeem Woodbine come Fathead Newman. Larenz Tate interpreta invece il celebre produttore discografico e musicista Quincy Jones. Sharon Warren, infine, interpreta Aretha Robinson, madre di Ray.

Ray cast

Ray: la vera storia dietro il film

Nel dar vita alla vita di Ray Charles, i produttori, il regista e lo sceneggiatore James L. White si sono assicurati di essere il più fedeli possibile alla realtà, avvalendosi anche della supervisione dello stesso Charles. Alcuni episodi sono però stati alterati per necessità drammatiche. Partendo dall’inizio, ad esempio, nel film viene mostrato che durante la morte di suo fratello George, avvenuta nel 1935, Ray rimase immobile credendo che si trattasse di un gioco. Nella realtà, invece, Ray tentò di salvare il fratello, senza però riuscirci. Questo evento, come anche poi la cecità e la scomparsa dell’amata madre, vengono indicati nel film come i principali motivi della depressione che colpì Charles.

A farlo soffrire in particolare, però, fu primariamente la morte della madre, che inaugurò per lui un periodo particolarmente buio, che sfociò nella dipendenza dall’eroina. Egli riuscì infine a disintossicarsi da questa droga nel 1965, dopo un periodo di riabilitazione in ospedale. Nel film non viene però menzionato che Charles superò tale dipendenza sostituendola con l’utilizzo di marijuna e alcol. Alcune differenze si possono poi ritrovare anche nella scena in cui Charles si rifiuta di suonare in Georgia, il suo Stato natale, per protestare contro la segregazione razziale. Tale decisione non avvenne per via di una protesta di strada, ma dopo aver letto alcune lettere inviategli dagli attivisti di colore.

Charles, a differenza di quanto viene detto nel film, non fu mai realmente bandito dalla Georgia per questo. Differenze, infine, si ritrovano anche nella rappresentazione delle sue relazioni. Non è infatti vero, come si ritrova nel film, che Charles chiese a Margie Hendricks di abortire in quanto era ancora sposato con Della. Egli infatti accettò ogni figlio avuto, che fosse stato concepito da sua moglie o meno. Sempre sulla Hendricks, nel film viene collocata la sua morte al 1965, mentre nella realtà avvenne nel 1973, per cause mai del tutto chiarite. Infine, quando nel finale Charles esegue il celebre brano Georgia on My Mind, divenuta canzone della Georgia, sua moglie Della non è presente come invece mostrato nel film. Questo perché, nel 1979, i due avevano già divorziato da tempo.

Ray: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Ray grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 26 agosto alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, Historylink

 
 

House of the Dragon: 8 sigilli tratti da Il Trono di Spade

Targaryen in House of the Dragon

House of the Dragon, la serie HBO prequel de Il trono di Spade, ha rilasciato il primo episodio il 21 agosto (trasmesso in Italia da Sky e NOW TV). Al fine di reintrodurre il pubblico nel complicato mondo della saga, visto anche il salto temporale, è essenziale fare appello a ciò che è ben noto.

Saggiamente, fin dal primo episodio House of the Dragon  mostra il suo legame con la serie originale, anche attraverso i sigilli delle casate disseminate per tutta la puntata…

1Casa Lannister

game of thrones cersei jaime lannister

In Game of Thrones il drama è mosso principalmente dai Lannister, i tre figli di Tywin sono alcuni dei personaggi più complessi. Tuttavia, nella serie originale, la casa non è più potente come ai tempi di House of the Dragon

I Lannister sono una delle grandi famiglie di Westeros durante il regno di Targaryen. Non a caso, il loro stendardo viene mostrato durante il torneo. Anche se per ora non è apparso nessun Lannister, sappiamo che l’attore Jefferson Hall – che in realtà ha già ricoperto un ruolo minore nella prima stagione di Game of Thrones – interpreterà Lord Jason Lannister nei prossimi nove episodi.

Successivo

Harry Styles: 10 cose che non sai sul cantante e attore

Harry Styles film

Nel decennio da poco terminato Harry Styles si è affermato come una delle maggiori icone del mondo musicale e della moda. Un ragazzo che ha dimostrato non solo un grandissimo talento su più fronti, ma anche la capacità di usare questo per affrontare senza paura tematiche talvolta scomode. Ora che si è scoperto anche attore, Styles sta realmente vivendo gli anni della sua consacrazione. C’è però ancora molto da sapere su uno degli uomini più celebri del momento al mondo.

Ecco 10 cose che non sai di Harry Styles.

Harry Styles: i suoi film, gli album e le canzoni

1. Ha recitato in diversi celebri film. La carriera da attore di Styles ha avuto inizio nel 2017, quando viene scelto da Christopher Nolan per interpretare il soldato Alex nel film Dunkirk. È tornato poi al cinema con un cameo nelle scene post-credit di Eternals, il film Marvel, dove interpreta Eros. Nel 2022 è invece protagonista di due attesi film, Don’t Worry Darling, atteso al Festival di Venezia e dove recita accanto a Florence Pugh, e My Policeman, dove interpreta un poliziotto intento a tenere nascosta la propria omossessualità.

2. Ha pubblicato tre album da solista. Come noto, Styles era uno dei membri della celebre boy band One Direction, con il quale ha realizzato cinque album. Dopo aver intrapreso una carriera da solista nel 2016, Styles ha realizzato da quel momento tre album di grande successo. Si tratta di Harry Styles (2017), Fine Line (2019) e Harry’s House (2022).

3. Ha diretto un videoclip. Nel 2013 Styles ha compiuto anche un piccolo esordio alla regia, dirigendo il videoclip del brano One Way or Another, da lui anche cantanto quando faceva ancora parte della band One Direction. Il brano venne da loro realizzato per beneficenza e Styles, insieme agli altri membri della band, si occupò anche di curare la regia del video ufficiale.

Harry Styles Eternals

Harry Styles in Eternals

4. Ha interpretato un celebre personaggio dei fumetti. Con grande sorpresa di molti, al termine del film Eternals, con protagonisti Gemma Chan, Angelina Jolie e Richard Madden, fa la sua comparsa proprio Styles nei panni di Eros, alias Starfox. Questo personaggio, proveniente dai fumetti Marvel, è originario di Titano ed è nientemeno che il fratello di Thanos. Nella scena post-credit a lui dedicata, Eros annuncia agli Eterni di sapere che fine hanno fatto alcuni dei loro e di poterli aiutare a salvarli.

5. Non sa quando comparirà nuovamente nel Marvel Cinematic Universe. Quando un personaggio come Eros compare anche brevemente in un film Marvel, è perché si prevede per lui un maggiore spazio in futuro. La stessa cosa avverrà dunque anche per il ruolo interpretato da Styles, che potrebbe assumere grande importanza nel futuro dell’MCU. L’attore ha però rivelato di non avere idea di quando avverrà il suo ritorno e che al momento non ci sono piani a riguardo. È in realtà molto probabile che rivedremo Styles nei panni di Eros nell’annunciato sequel di Eternals.

Harry Styles: le sue fidanzate e Olivia Wilde

6. Ha avuto diverse fidanzate famose. Quando era ancora all’inizio della sua carriera, un diciassettenne Styles ha frequentato dal novembre 2011 al gennaio 2012 la presentatrice televisiva Caroline Flack, una relazione che ha generato diverse controversie in quanto lei aveva 14 anni più di lui. In seguito ha brevemente frenquetato nel 2012 la cantante Tayolr Swift, poi essere legato dal 2017 al 2018 alla modella Camille Rowe, che ha ispirato l’album Fine Line.

7. Ha una relazione con una nota attrice e regista. Nel gennaio del 2021 hanno iniziato a circolare in rete alcune immagini del cantante che si teneva per mano con l’attrice e regista Olivia Wilde. I due si sono conosciuti nel momento in cui la Wilde ha scelto Styles per il ruolo da protagonista maschile nel suo film Don’t Worry Darling. Da quel momento i due continuano ancora oggi a vivere la loro storia d’amore, facendo impazzire di curiosità i fan e i giornalisti.

Harry Styles Oliva Wilde

Harry Styles e Shania Twain

8. Ha duettato con la cantante. Venerdì 15 aprile 2022 Styles ha aperto il Coachella Festival, celebre evento di musica che si protrae per più giorni. Nel corso della sua esibizione egli ha inviato sul palco una delle più grandi star della musica country, la canadese Shania Twain, celebre per il suo singolo That Don’t Impress Me Much. I due hanno così dato vita ad un duetto cantando due dei più celebri brani della Twain, Man! I Feel Like a Woman! You’re Still the One. Styles ha poi motivato la cosa affermando di essere un fan della Twain sin da quando era bambino.

Harry Styles e la canzone As It Was

9. È il suo nuovo brano di grandissimo successo. Nell’album da poco rilasciato, Harry’s House, è presente anche il brano As It Was, pubblicato come primo singolo e divenuto in breve tempo un successo mondiale, vincitore di numerosi dischi di platino. Si tratta di un brano synth pop influenzato dalla new wave degli anni ottanta, nel quale il cantante affronta i temi della perdita e della solitudine. Inoltre, alcuni passaggi sembrano indirettamente parlare della sua nuova relazione con la Wilde.

Harry Styles: età e altezza

10. Harry Styles è nato a Redditch, nel Worcestershire, in Inghilterra, il 1° febbraio del 1994. L’attore e cantante è alto complessivamente 1.83 metri.

Fonte: IMDb, Harperbazar

 
 

Chris Hemsworth in azione sul set di Furiosa!

Furiosa film 2023

Continuano le riprese dell’annunciato prequel di Mad Max: Fury Road, Furiosa, e oggi nuove foto dal set sono state diffuse che mostrano l’attore Chris Hemsworth in azione diretto da George Miller. La lavorazione de film nelle scorse settimane ha subito una pausa forzata in seguito alla positività al nuovo Coronavirus del regista. Tuttavia la lavorazione è ripresa a pieno regime ed dalle nuove foto possiamo ammirare i due protagonisti Chris Hemsworth e Anya Taylor-Joy.

Tutto quello che sappiamo su Furiosa

Nonostante il grande successo di Mad Max: Fury Road, un nuovo film del franchise è stato bloccato per anni a causa di una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. Tuttavia, lo scorso ottobre il progetto è stato confermato ufficialmente attraverso la notizia del casting di Anya Taylor-Joy, la star di The New Mutants e La regina degli scacchi, che interpreterà una versione più giovane del personaggio di Furiosa. Oltre a lei, nel cast ci saranno anche Chris Hemsworth (Thor: Ragnarok) e Tom Burke, anche se al momento i loro ruoli non sono stati ancora svelati.

George Miller dirigerà, co-scriverà e produrrà Furiosa insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Il film sarà prodotto dal marchio australiano Kennedy Miller Mitchell di Miller, insieme al partner di Fury Road, la Warner Bros. Pictures.

 
 

Batgirl: i registi condividono un video emozionante che parla della cancellazione e spiega le motivazioni

Leslie-Grace-Batgirl

A seguito di recenti commenti fatti in una serie di interviste, i registi di Batgirl Adil El Arbi e Bilall Fallah hanno rilasciato una dichiarazione video emozionante su Instagram in cui si parla della cancellazione del film. Rivelando quando erano stati informati dei piani della Warner Bros. Discovery di eliminare il loro adattamento DC Comics, El Arbi ammette di  non aver considerato che una decisione del genere “potesse essere davvero una  possibilità”. Entrambi i realizzatori hanno agito rapidamente per cercare di recuperare i filmati che avevano girato (anche solo per avere qualche ricordi del loro tempo passato a lavorare al progetto), ma tuttavia hanno scoperto che non era più possibile.

Fallah nel video sottolinea: “Sono andato sul server e tutto era bloccato”, mentre El Arbi aggiunge: “Scoprire che il film era sparito e che non avevamo accesso al filmato o non siamo stati in grado di vederlo per di nuovo noi stessi. È stato piuttosto duro”. Lo studio stava chiaramente cercando di evitare un altro scenario #ReleaseTheSnyderCut. Zack Snyder avrebbe rubato la sua parte di Justice League  e avrebbe pubblicato screenshot online per alimentare il movimento. Tuttavia, in questo caso, i registi di Batgirl riconoscono che il loro film non era vicino all’essere pronto in quanto non c’erano effetti visivi e sono state necessarie nuove riprese.

Il duo di registi hanno anche espresso la loro gratitudine per il cast e la troupe, continuato dicendo che, se i fan vogliono supportarli, possono farlo guardando il loro film in uscita Rebel  Come sottolinea El Arbi, possiamo quindi “immaginare cosa avrebbe potuto essere Batgirl“. La cancellazione di Batgirl sembra un’ingiustizia, e con le voci che girano secondo cui il film potrebbe essere cancellato per sempre, siamo sicuri che questa esperienza in negativo sarà un monito per tutti i registi che avranno modo di lavorare con lo studios (uno studio che ha appena posticipato molti dei suoi titoli 2022 perché non può permettersi di promuoverli). Guarda la dichiarazione completa di El Arbi e Fallah sulla cancellazione di Batgirl di seguito:

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Adil El Arbi (@adilelarbi)

 
 

ANDOR: nuova affascinante clip con Diego Luna

ANDOR

Disney+ ha diffuso una nuova clip di ANDOR, l’attesa nuova serie tv targata LucasFilm in arrivo su Disney+. ANDOR, la serie originale targata Lucasfilm composta da 12 episodi. La serie, che si svolge prima degli eventi di Rogue One: A Star Wars Story, ha una nuova data di debutto e arriverà in esclusiva su Disney+ mercoledì 21 settembre con i primi tre episodi.

Andor, la serie tv

ANDOR, la serie del franchise che arriverà in estate e che vede protagonista Cassian Andor, interpretato da Diego Luna, nelle vicende che lo hanno coinvolto prima dei fatti di Rogue One. Il personaggio, lo ricordiamo, ha esordito nello stand alone del 2016, che racconta i fatti che avvengono tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza.

ANDOR arriverà il 31 agosto su Disney+ e sarà composta da 12 episodi, che verranno seguiti da una seconda stagione sempre da 12 episodi che ci condurrà agli eventi di Rogue One. Nel cast di ANDOR compaiono Diego Luna, Adria Arjona, Denise Gough, Genevieve O’Reilly, Stellan Skarsgard, Fiona Shaw e Kyle Soller. Andor è incentrato su Cassian Andor (Luna), personaggio che è stato introdotto in Rogue One e come membro della ribellione contro l’Impero. La serie sarà un prequel del film, con Toby Haynes che sarà il regista principale della prima stagione che sarà composta da12 episodi. Gli altri registi coinvolti sono Ben Caron e Susanna White, mentre Stephen Schiff e Tony Gilroy sono gli sceneggiatori.

ANDOR è prodotto dallo showrunner Tony Gilroy, che ha scritto e prodotto  Rogue One. Inizialmente Gilroy avrebbe dovuto dirigere i tre episodi, ma è stato costretto a rinunciare a causa di problemi di viaggio legati alla pandemia. In  Rogue One un gruppo di improbabili eroi si unisce in una missione per rubare i piani alla Morte Nera, l’ultima arma di distruzione dell’Impero. Questo evento chiave nella cronologia di Star Wars riunisce persone comuni che scelgono di fare cose straordinarie e, così facendo, diventano parte di qualcosa di più grande di loro stessi.

 
 

Candy: Morte in Texas, la nuova serie con Jessica Biel

Candy: Morte in Texas

Disney+ ha annunciato che la serie true crime drama originale Candy: Morte in Texas, interpretata da Jessica Biel che ne è anche executive producer.  La serie è prodotta da UCP, una divisione di Universal Studio Group, e da 20th Television, una divisione di Disney Television Studios.

Il tre volte candidato all’Emmy Robin Veith (Mad Men, The Act) ha scritto la sceneggiatura dell’episodio pilota e sarà executive producer. Nick Antosca (The Act, Al nuovo gusto di ciliegia) sarà l’executive producer per la sua casa di produzione Eat the Cat insieme ad Alex Hedlund. Jessica Biel e Michelle Purple (The Sinner, Cruel Summer) saranno le executive producer per Iron Ocean. Michael Uppendahl (Fargo, American Crime Story: Impeachment) ha diretto l’episodio pilota e sarà executive producer. Jim Atkinson & John Bloom avranno il ruolo di consulting producer.

Candy: Morte in Texas: quando esce e dove vederla in streaming

Candy: Morte in Texas  sarà disponibile in Italia sulla piattaforma streaming Disney+ dal 12 ottobre con tutti e cinque gli episodi.

Candy: Morte in Texas: trama e cast

Candy Montgomery è una casalinga e madre del 1980 che ha fatto tutto nel modo giusto: un buon marito, due figli, una bella casa, e persino un’attenta pianificazione ed esecuzione delle trasgressioni. Ma quando la pressione del conformismo si fa strada dentro di lei, le sue azioni chiedono a gran voce un po’ di libertà. Con risultati fatali. La serie è interpretata da Jessica Biel, Timothy Simons, Melanie Lynskey, Pablo Schreiber e Raúl Esparza.
 

 
 

The Princess: il documentario su Diana Spencer dal 31 Agosto su SKY

The Princess

A 25 anni dalla sua improvvisa scomparsa, Diana Spencer continua a incuriosire, affascinare e rappresentare la quintessenza della bella favola finita male. In occasione dell’anniversario della sua morte, il 31 agosto, Sky Documentaries e Sky Uno celebrano l’amata principessa dedicandole un’intera giornata di programmazione, disponibile anche on demand e in streaming su NOW, per svelare nuovi e sorprendenti aspetti della sua, tragicamente breve, storia.

Il documentario The Princess, che lo scorso giugno ha aperto il Biografilm Festival e che arriva in prima visione assoluta alle 21:15 del 31 agosto su Sky Documentaries, si contraddistingue per il suo stile narrativo inedito, raccontando la storia di Diana, ormai radicata nella cultura popolare, con un approccio unico e coinvolgente: più che un resoconto di vita, è un’immersione viscerale nell’esperienza di Lady D, costretta a vivere nel bagliore costante e spesso invadente dei riflettori. Il pubblico sperimenta le sensazioni provate dalla principessa, privilegiata e al tempo stesso vittima della sua posizione e della costante pressione mediatica. Attraverso una moltitudine di materiali d’archivio, comprese le reazioni del popolo rispetto alle scelte della principessa, il film riflette sulla società dell’epoca e sulla percezione esterna dell’universo interiore di Diana.

L’originalità del documentario sta nel fatto di raccontare la storia come se si svolgesse nel presente, con le immagini d’archivio che svelano i tanti aspetti della vicenda in modo diretto, molto intimo e non attraverso gli espedienti classici solitamente utilizzati per questo tipo di documentari.

Il documentario, ipnotico e unico nel suo genere, è prodotto da Lightbox in collaborazione con HBO, Sky e Altitude Films ed è diretto da Ed Perkins (Tell Me Who I Am, Black Sheep), secondo il quale, questo stile interpella più direttamente il pubblico, che è chiamato in causa non solo come mero spettatore, ma come parte attiva di tutta la vicenda. La morbosità intorno alla figura di Lady D, che all’epoca mise in discussione il ruolo della monarchia, oggi fa riflettere sul nostro rapporto simbiotico – e spesso tossico – con le celebrità.

Alle 22:45, la principessa continua a vivere su Sky Documentaries grazie a DIANA AT SIXTY, l’opera del regista Robin Bextor che, chiedendosi come sarebbe oggi Diana Spencer, ha cercato una risposta nelle testimonianze di chi la conosceva meglio, dando vita a un collage di interviste che raccontano la principessa da nuovi, inediti punti di vista.

Accanto ai documentari di prima e seconda serata, Sky Uno presenta LADY DIANA STORY, una programmazione speciale in daytimeche raccoglie filmati di repertorio, serie e documentari che nel corso degli anni hanno saputo raccontare la vita, gli amori e gli scandali familiari della principessa del Galles.

Si inizia alle 13:15 con gli episodi dedicati a Diana e prodotti da LaPresse della serie The Royals. Il primo episodio, Diana, una madre, esplora il lato materno di Diana: come ha cresciuto William e Harry, proteggendoli dai riflettori, come ha sostenuto le loro ambizioni e come il suo divorzio, e poi la sua morte, hanno cambiato per sempre le loro vite. Il secondo episodio, Diana, L’ultima estate, si concentra sull’ultimo anno di vita della principessa: da un lato la libertà derivata dall’abbandono della vita reale, dall’altro la crescente pressione mediatica, alimentata dalle sue nuove, enigmatiche storie d’amore. Il terzo episodio, Diana, regina di cuori, ruota intorno all’attivismo di Lady D, che oltre alle donazioni e al sostegno agli enti benefici imposti dal suo ruolo, si spendeva personalmente e anche segretamente per chi era in difficoltà. Il quarto episodio, Diana, la rivoluzione, analizza l’impatto della figura di Diana sulla Corona, trasformata per sempre dall’interazione della principessa con il popolo in modi unici per un reale, e di conseguenza l’importanza di Diana per la storia della Gran Bretagna e del mondo intero.

A seguire, dalle 16:55, il documentario Carlo e Diana – I retroscena  esplora l’atmosfera di paura e esitazione che hanno respirato Carlo e Diana prima di sposarsi, attraverso un racconto dettagliato dei 7 giorni che hanno preceduto quel famoso 29 luglio 1981, una data più gioiosa per il paese che per i novelli sposi. Proseguendo, L’intervista a Diana illumina il retroscena delle scioccanti rivelazioni rilasciate dalla principessa alla BBC nel 1995, che hanno profondamente scosso la famiglia reale. Infine, Lady Diana La Biografia, in due episodi, racconta le ombre dell’apparentemente fiabesca vita della principessa: le stressanti regole di corte e la caduta nella bulimia; il burrascoso matrimonio con Carlo, padre dei suoi figli ma innamorato di un’altra donna; la depressione e i numerosi tentativi di suicidio; le relazioni segrete, come quella con James Gilbey,  e gli scandali da esse derivati; il tanto desiderato, quanto faticoso, divorzio e la battaglia mediatica con il principe Carlo; infine la relazione col milionario Dodi Al Fayed, che quel 31 agosto del 1997, esattamente 25 anni fa, ha incontrato la morte insieme alla sua amata, schiantandosi in un tunnel nel tentativo di seminare i paparazzi, a 121 miglia all’ora. 

 
 

Thor: Love and Thunder, rivelate le scene eliminate dal Blu-ray

Natalie Portman Thor Love and Thunder
Natalie Portman in una scena di Thor: Love and Thunder. Photo by Jasin Boland. ©Marvel Studios 2022.

I Marvel Studios hanno annunciato che Thor: Love and Thunder arriverà su Digital l’8 settembre prima della sua uscita su 4K Ultra HD, Blu-ray e DVD il 27 settembre. Con la notizia arriva un elenco completo di contenuti speciali e scene eliminate, e in alcuni casi per molti fan ci sarà qualche delusione.  Come Christian Bale ha confermato di aver lavorato con Jeff Goldblum (The Grandmaster) e Peter Dinklage (Eitri) su scene che non sono state incluse nel montaggio finale, e anche se i fan ci speravano di trovarle nel blu-ray, sembra che i desideri del regista Taika Waititi (che aveva affermato di sperare che non vengano mai pubblicate) sono stati esauditi, poiché non c’è nulla qui che suggerisca che vedremo Gorr il God Butcher interagire con quei personaggi. 

Tra i lati positivi vale la pena segnalare che vedremo molto di più di Zeus e scene aggiuntive con i Guardiani della Galassia. Anche se ci sarebbe piaciuto vedere di più Gorr, chissà in qualche riedizione futura. Ormai i contenuti speciali sono ciò che ci si aspetta da queste versioni Blu-ray, anche se un commento audio di Waititi ci consentirà di conoscere qualche divertente storia di come sono andate le riprese sul set di Thor: Love and Thunder. Dai un’occhiata a un elenco completo di cosa aspettarti nell’edizione homevideo USA di seguito:

Funzionalità bonus

  • Gag Reel – Dai un’occhiata ad alcuni dei divertenti outtake sul set con il cast e la troupe di Thor: Love and Thunder
  • Commento audio – Guarda il film con il commento audio del regista/scrittore Taika Waititi.

Featurette

  • Hammer-worthy: Thor e The Mighty Thor – Traccia i viaggi di Chris Hemsworth e Natalie Portman per diventare rispettivamente Thor e The Mighty Thor. Guarda come i co-protagonisti parlano della preparazione dietro l’incarnazione dei loro ruoli leggendari e descrivono come combinano le loro forze inarrestabili.
  • Shaping a Villain – Questa featurette introduce il principale antagonista di Love and Thunder, Gorr the God Butcher. Facendo luce sull’uomo che dà vita al personaggio, questo pezzo mette in evidenza il suo reclutamento e il suo processo. Poi gli altri membri del cast e della troupe rivelano aneddoti personali.
  • Un’altra avventura classica di Taika – Questo pezzo ripercorre il viaggio di Taika Waititi conquistando il franchise di Thor e reinventando il Dio del tuono. Rivisita il momento in cui Taika è stato annunciato come il nuovo custode di Thor e segui Taika attraverso la produzione di Thor: Love and Thunder .

Scene tagliate

  • Alla ricerca di Zeus – Thor, Valkyrie e Korg si imbattono in alcuni personaggi mentre cercano un pubblico con Zeus.
  • Perdere tempo – Star-Lord e Mantis convincono Thor ad aiutare la loro causa.
  • Una vacanza sicura – Un disinvolto Thor chiacchiera con uno Star-Lord in preda al panico e Mantis nel mezzo del caos. Un’esplosione spinge Korg sulla scena.
  • Fighting For You – Zeus regala a Thor uno strumento speciale dopo aver ascoltato una conversazione sincera.

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 
 
 

Warner Bros Discovery ha trovato il capo della divisione DC!

DC Extended Universe DC Films

Sembra che la Warner Bros. Discovery abbia finalmente trovato l’uomo per guidare le sue divisioni DC Films e TV, per dare il via ufficialmente al processo di attuazione del “piano decennale” dichiarato nelle scorse settimane da David Zaslav. Di recente abbiamo appreso che lo studio stava cercando un dirigente sulla “falsariga di Kevin Feige” per farsi carico di un “reset” del marchio DC e THR riferisce che Dan Lin, il produttore esecutivo diventato produttore dietro grandi successi come il live-action Aladdin film, The Lego Movie e It Parts 1 and 2, era in trattative per assumere il ruolo di capo della DC.

Se dovesse ottenere l’incarico (le trattative sono ancora in corso), Lin supervisionerebbe sia le produzioni cinematografiche che quelle televisive, riportando direttamente David Zaslav. Secondo il report, “la nuova struttura di Warner Bros. Discovery  proposta aggirerebbe con tre capi di divisione separati – i capi della Warner Bros. Pictures Michael De Luca e Pam Abdy, il capo della HBO/HBO Max Casey Bloys e il presidente della Warner Bros. TV Channing Dungey – mentre il controllo della divisione DC andrebbe nelle mani di una sola persona”.

Come riportato in precedenza, l’attuale capo della DC Films, Walter Hamada, avrebbe abbandonato il ruolo. Lin arriva a bordo in un momento traballante per la divisione. Lo studios ha cancellato Batgirl, la serie animata Batman: Caped Crusader e diversi altri progetti; il licenziamento di più dirigenti della HBO Max e il rifiuto di Zaslav di affrontare pubblicamente  il comportamento criminale della star di The Flash Ezra Miller non sono andati molto bene, per non dire altro.

Più recentemente, abbiamo appreso che si stavano svolgendo proiezioni funebri del film demolito di Batgirl e si è parlato persino di Zaslav che sarebbe arrivato al punto di distruggere fisicamente il filmato come un modo per dimostrare all’IRS che non ci saranno mai entrate dal progetto cancellato. Con un po’ di fortuna, l’ingaggio di Dan Lin andrà in qualche modo a cambiare le cose e a dare al DCEU (o qualsiasi altro nome con il quale sarà chiamato) una struttura tanto necessaria mentre farà anche il possibile per illuminare il nuovo corso dello Studios, che è trai più prestigioso di Hollywood.

 
 

Game of Thrones: 10 unpopular opinion di Reddit su Daenerys Targaryen

Emilia Clarke
Emilia Clarke

Daenerys Targaryen è una delle figure più controverse di Westeros, poiché la conclusione del suo arco narrativo in Game Of Thrones è stata accolta da molte critiche e confusione. Naturalmente, gli utenti Reddit non si sono risparmiati dal condividere varie unpopular opinion sul viaggio dell’eroina nella serie HBO.

Con House of the Dragon finalmente disponibile, è importante guardare a ciò che Game Of Thrones ha azzeccato, opposto alle criticità della rappresentazione di Dany, considerando che ha guidato quella stessa Casa per così tanto tempo. Alcune di queste opinioni di Reddit sono piuttosto accurate, ma possono comunque essere oggetto di dibattito.

1Una semplificazione eccessiva

Sono stati discussi tanti motivi per cui Daenerys è uno dei personaggi più popolari di Game Of Thrones. Anche se la scrittura del suo personaggio non è stata perfetta, ha continuato a catturare l’attenzione del pubblico grazie al ruolo avvincente che ricopriva a Westeros.

Ma un utente, AshleyKateee, ha attribuito tutto ciò a un unico fattore. Ha detto che “al 95% delle persone piace solo perché Emilia Clarke è sexy e i draghi sono fighi. A me personalmente piace Daenerys perché Emilia Clarke è sexy e i draghi sono fighi. Letteralmente nessun’altra ragione. Se si parla della versione del libro, il discorso è diverso“. Questa è sicuramente una semplificazione che non si applica alla maggior parte degli spettatori che sono stati conquistati dal suo personaggio indipendentemente dai draghi o dall’aspetto dell’attrice.

Successivo

Ragazze vincenti – La serie: tutte le reference al film

ragazze vincenti

Dal 12 agosto è disponibile su Amazon Prime una nuova serie: Ragazze vincenti (A League of Their Own). Il titolo suona familiare: lo show è liberamente ispirato all’omonimo film del 1992 con Tom Hanks, Madonna e Geena Davis. Per chi ha apprezzato il lungometraggio, guardare la serie sarà un vero spasso: dalle sequenze reinterpretate ai match di baseball memorabili, le reference all’originale sono tante e ben costruite. Ecco una lista delle citazioni più interessanti presenti nel reboot.

1Le Peaches perdono

Una particolarità del film originale è che le protagoniste, le Rockford Peaches, alla fine perdono il big match della World Series. Lo scontro tra le squadre delle sorelle Dottie e Kit si conclude con la vittoria della squadra di Kit.

Esattamente come in Ragazze vincenti, anche nello show le Rockford Peaches vengono battute nella finale. Tuttavia, a differenza del film, questa volta la sconfitta viene accompagnata da uno splendido gesto di cameratismo: le Peaches aiutano l’ex compagna di squadra infortunata Jo a raggiungere la base. Il momento è molto commovente e mostra il profondo legame di amicizia che unisce questo gruppo di donne.

Successivo

Bullet Train, recensione del film con Brad Pitt

Bullet Train recensione

Non si può non approcciarsi alla recensione di Bullet Train senza un sorriso, dal momento che il film diretto da David Leitch e liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Kôtarô Isaka è un concentrato di adrenalina, umorismo nonsense e tantissimi minuti di Brad Pitt nel tipo di ruolo che più gli si confà, in cui mantiene sempre un’aria rilassata e sardonica, sempre al limite della sufficienza, mentre sgranocchia cibo faccia alla camera e dispensa massime di saggezza zen.

È lui il protagonista di quest’avventura che, man mano che procede, si rivela essere più una commedia action corale, che non risparmia sangue ed esplosioni, ma che tutto sommato ha anche un grande cuore. 

Bullet Train, a bordo del Shinkansen

Ladybug, nome in codice del personaggio di Brad Pitt, si sente l’uomo più sfortunato del mondo, credenza a cui i fatti danni torto (lo si vedrà costantemente durante il film). Dopo un grosso trauma che non viene mai spiegato con esattezza, si lascia coinvolgere in una missione che sembra apparentemente molto semplice: salire su un treno, recuperare una valigetta, consegnare la valigetta alla sua agenzia. Tuttavia le complicazioni sono dietro l’angolo, perché la valigetta è ben sorvegliata, lui non è il solo a volerla e, soprattutto, il treno su cui deve salire è il famoso Shinkansen, il treno proiettile, che dà il titolo alla storia, che da Tokyo arriva a Kyoto ad una velocità supersonica. Il suo percorso su questa meraviglia dell’ingegneria umana sarà arricchito da compagni di viaggio inaspettati, quasi tutti ostili, che renderanno la sua permanenza sul treno alquanto movimentata.

Dirige l’orchestra David Leitch

Dopo tanti anni da stunt-man, spesso anche al fianco di Brad Pitt su alcuni dei suoi film più famosi, da Fight Club in poi, e dopo Deadpool 2, David Leitch si conferma un regista che ama l’energia, la coreografia, il movimento frenetico di corpi e camera, una direzione trascinante e magnetica che riesce a catturare l’attenzione dello spettatore. Il suo occhio ha un debito fortissimo con una certa estetica action anni ’90, al cinema di Guy Ritchie e a quello di Quentin Tarantino, e risulta infatti estremamente derivativo, con un’ambizione che supera certamente il risultato. Che ha un effetto di totale assorbimento dello spettatore, anche se forse rischia di non lasciare alcuna traccia.

A quest’occhio centripeto si aggiunge un cast stellare, guidato da Brad Pitt appunto, che sembra particolarmente a suo agio nei panni di Ladybug, un criminale sardonico, che vorrebbe applicare un approccio zen alla sua caotica vita, ma che non si tira mai indietro quando si tratta di menare le mani, esperienza che lo lascia sempre unico contendente sulle proprie gambe.

Oltre a Pitt, spicca la coppia formata da Aaron Taylor-Johnson e Brian Tyree Henry, nei panni di Tangerine e Lemon, o ancora Joey King, Michael Shannon, Logan Lerman e tantissimi altri che seppure per pochissimi minuti, a volte secondi, arricchiscono di situazioni esilaranti un film eccessivo e completamente caotico nel suo preciso coordinamento di botte, amputazioni, sangue, proiettili e avvelenamenti. 

Momomon in Bullet Train.

Unità di tempo e spazio al servizio dell’azione

Bullet Train è un’adrenalinica avventura che dimostra come l’unità di tempo e spazio non sia per forza una caratteristica dei drammi da camera lenti e pensosi, o da un giallo whodunit ma che può diventare anche caratteristica fondante di un caotico inseguimento sul treno più veloce del mondo, mentre una trama intricata e ricchissima di colpi di scena si srotola trai vagoni e i volti, i cameo, le piccole partecipazioni assorbono totalmente lo spettatore.

Un vero e proprio delirio per gli occhi, che però alla fine anelano la calma, dimenticando presto ciò che hanno visto e comunque apprezzato sullo schermo. Bullet Train e un divertissement, un action di intrattenimento puro, senza nessun sotto testo o riflessione sovrastrutturata, e questo non è per forza un male.

 
 

Beautiful Creatures – La sedicesima luna: libro, trama e cast del film

Beautiful Creatures - La sedicesima luna film

Grazie al grande successo della saga di Twilight, hanno preso vita sul grande schermo numerose storie d’amore per giovani di carattere fantasy, dove uno dei due amanti si rivelava appartenere ad una sempre diversa specie di creature fantastiche. Tra i titoli più famosi di questo genere vi è Beautiful Creatures – La sedicesima luna (qui la recensione), uscito in sala nel 2013. A dirigerlo vi è Richard LaGravanese, già celebre per aver firmato le sceneggiature di titoli come La leggenda del re pescatore, I ponti di Madison County, e P.S. I Love You. Esperto di storie d’amore al cinema, questi ha così dato vita alla vicenda di Ethan e Lena, giovani destinati tanto ad innamorarsi quanto a dover affrontare numerosi ostacoli.

La storia qui narrata è l’adattamento cinematografico di quella raccontata da Kami Garcia e Margaret Stohl nell’omonimo romanzo. Pubblicato nel 2009, questo è il primo della serie The Caster Chronicles,composta da 4 libri e un e-book. Divenuto da subito un grande successo per gli amanti del genere, questo ha infatti visto prendere vita i seguiti Beautiful Darkness, Beautiful Chaos e Beautiful Redemption. Acquisiti i diritti sul primo della serie, i produttori speravano di dar vita ad un nuovo successo cinematografico, sulla scia proprio di quello ottenuto da Twilight. Avvalsosi di un cast di grandi attori, il film è però arrivato ad un incasso di soli 60 milioni a fronte di un budget di 50.

Un risultato, questo, che non ha permesso la realizzazione dei sequel sperati. Anche come opera a sé, però, Beautiful Creatures rimane un film interessante, ricco di quel fascino e di quel mistero tanto necessari per un prodotto di questo genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle differenze tra il libro e il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Beautiful Creatures – La sedicesima luna: la trama del film

Al centro della storia è Ethan Wate, un adolescente stanco della normalità e annoiato dalla vita lenta e sempre uguale della sua città, Gatlin. Il suo unico desiderio è abbandonarla quanto prima. Un giorno però si materializza davanti a sé il sogno ricorrente delle notti passate: una bellissima ragazza, sua coetanea, mai vista o conosciuta nella vita reale, e destinata a sconvolgergli l’esistenza. Il suo nome è Lena Duchaness e si è appena trasferita in città dal parente Macon Ravenwood, noto per i suoi atteggiamenti da eremita, e la sua esistenza nella periferia triste e desolata. La ragazza, in difficoltà nel nuovo ambiente e tenuta a distanza da tutti, entra invece subito nel cuore di Ethan. Tra i due nascerà ben presto un amore profondo, misterioso, ricco di sorprese sconvolgenti e costretto al limite tra il bene e il male.

Beautiful Creatures - La sedicesima luna cast

Beautiful Creatures – La sedicesima luna: il cast del film

Protagonista del film nei panni di Ethan Wate è l’attore Alden Ehrenreich, oggi noto per essere stato il giovane Han Solo in Solo: A Star Wars Story. La parte era originariamente stata affidata a Jack O’Connell, celebre per il film Il ribelle – Starred Up, ma questi dovette rinunciare a causa di altri impegni. Assunti i panni di Ethan, Ehrenreich si è poi trovato dinanzi a difficoltà inaspettate. La principale tra queste è stata il recitare una poesia di Bukowski, della quale non riusciva a ricordare i versi. Il regista decise tuttavia di mantenere anche nel film tale difficoltà nel personaggio, così da renderlo più umano e credibile. Alice Englert, recentemente vista nella serie Ratched, è invece interprete di Lena Duchaness. Per il film, l’attrice non si è però limitata alla recitazione, sfoggiando anche un talento per il canto. Sua è la voce del brano che si può ascoltare durante la sequenza della nevicata.

Nel cast sono poi presenti diversi noti attori di Hollywood, alcuni dei quali anche vincitori del premio Oscar. La prima di questi è Viola Davis, la quale dà vita ad Amma. Questo è la combinazione di due personaggi presenti nel libro, ovvero Amma e Marian. Per la parte, il regista desiderava attrarre un attore di grande fama, e la Davis fu da subito la sua prima scelta. Jeremy Irons è Macon Ravenwood, lo zio di Lena, mentre Rachel Brosnahan ricopre i panni di Genevieve Duchaness. Alla stessa famiglia appartiene il personaggio di Ridley Duchaness, interpretato da Emmy Rossum, celebre per i suoi ruoli in Mystic River e The Day After Tomorrow. Nonostante il suo sia uno dei personaggi principali, l’attrice appare nel film soltanto per un totale di quindici minuti. Infine, Emma Thompson ricopre il doppio ruolo di Sarafine e Mrs. Lincoln.

Beautiful Creatures – La sedicesima luna: le differenze tra il libro e il film

Nell’adattare il romanzo in film, il regista e sceneggiatore si è curato di rimanere quanto più fedele possibile al racconto delle due autrici. Letteratura e cinema presentano però ovvie differenze di linguaggio, e come sempre è stato necessario apportare diverse modifiche, al fine di rendere la storia più adeguata ai canoni del racconto cinematografico. La prima differenza rispetto al romanzo è la presenza di una storia d’amore molto più coinvolgente tra i due protagonisti. LaGravanese ha infatti accentuato i lati dolci del loro rapporto, permettendo così una maggior presa sul pubblico. Allo stesso modo, rispetto al romanzo nel film viene spiegato quasi subito il mistero che circonda la protagonista, introducendo altrettanto presto anche l’importante personaggio di Sarafine, che nel romanzo si manifesta più tardi.

Un significativo elemento del romanzo che viene, per ovvi motivi, a perdersi nel film è quello della capacità dei due protagonisti di comunicare telepaticamente. Sarebbe stato difficile e insolito dar vita a tale espediente, che si è preferito abbandonare. Allo stesso modo, sono diversi i personaggi del libro che non sono stati inseriti nel film. Tra questi si ritrovano la bibliotecaria Marian Ashcroft, il tuttofare Boo Radley e diversi membri della famiglia di Ethan. Anche il padre di questi, che nel libro ricopre un ruolo importante, è qui assente. Infine, anche il finale presenta diverse differenze. La principale tra queste prevede che sia la stessa Lena ad allontanare Ethan, sottoponendolo ad un incantesimo che porta il ragazzo a scordarsi di lei. Ai fini del film, tale conclusione è sembrata la più adeguata, trovando il favore anche di molti dei fan del romanzo.

Beautiful Creatures – La sedicesima luna: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Beautiful Creatures – La sedicesima luna grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 25 agosto alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb, CinemaBlend

 
 

La pazza gioia: la trama, il cast e trailer del film di Paolo Virzì

La pazza gioia film

Con il film La pazza gioia  (qui la recensione) il regista Paolo Virzì si è confermato una volta di più come uno degli autori più importanti e influenti del panorama cinematografico italiano. Scritto insieme a Francesca Archibugi, il film racconta la storia dell’amicizia tra due donne dalle vite problematiche, che non si lasciano però abbattere dalle ingiustizie della vita. Un’opera delicata come i temi che tratta, che ha trovato da subito calorosa accoglienza da parte di critica e pubblico. Merito del successo sono naturalmente le due grandi attrici protagoniste, qui impegnate con personaggi complessi, fragili e ricchi di umanità.

Come per tutte le opere più sentite, anche questa nasce da un’immagine manifestatasi improvvisamente, artefice della quale è proprio la musa ispiratrice di Virzì, sua moglie Micaela Ramazzotti. Il regista ha infatti raccontato di aver avuto l’idea per La pazza gioia durante il set di Il capitale umano. Un giorno si trovò infatti ad osservare sua moglie incinta che era venuta a trovarlo, e la vide camminare insicura nel fango e nella neve, sostenuta da Valeria Bruni Tedeschi. Per il regista i personaggi del suo successivo film sono nati proprio in quel momento, da quell’immagine che trasmetteva un misto di paura e fiducia.

Le riprese si sono poi svolte in varie località della Toscana, da Livorno a Viareggio. La comunità terapeutica Villa Biondi, centrale nel film, è invece situata sulla celebre via Tiberina. Dopo un’anteprima durante il Festival di Cannes, La pazza gioia è così arrivato in sala. Qui si è affermato come uno dei maggiori successi della stagione. La pellicola ha infatti ottenuto un incasso di circa 6 milioni di euro, osannato in particolare per i suoi personaggi protagonisti, considerati tra i più memorabili tra quelli recentemente visti in Italia.

La pazza gioia: la trama del film

La storia del film si apre a Villa Biondi, un centro di recupero per donne affette da instabilità mentali. Qui si trova Beatrice Morandini Valdirana, la quale è convinta di essere una nobildonna finita in quel luogo quasi per errore. Per sopportare il tedio dei giorni tutti uguali, questa si diletta nell’animare la vita dei presenti. A spezzare la monotonia arriva un giorno anche Donatella Morelli, una giovane introversa e con un passato difficile alle spalle. Le due giorno dopo giorno stringono sempre di più un’inaspettata amicizia che le porterà infine a decidere di fuggire dalla struttura e darsi alla pazza gioia. Rubando un auto, le due intraprendono così un viaggio attraverso la campagna della Toscana sino a giungere al mare.

Attraverso le varie tappe da loro toccate imparano a conoscersi meglio e ad accettare il mondo che le circonda. Ma non passerà molto prima che si ritrovino a dover fare i conti con ciò da cui realmente fuggono. È Donatella a portare su di sé le ferite più profonde, che rivelano aspetti di lei che la nuova amica non poteva immaginare. Solo la sua presenza potrebbe aiutare la giovane a riscoprire l’amore, cercando una cura a quanto accaduto nel passato. Fuggendo da una società che non sembra in grado di comprendere gli infelici, le due amiche impareranno allora a prendersi cura di stesse e l’una dell’altra. Così facendo aspirano a ritrovare la felicità.

La pazza gioia cast

La pazza gioia: il cast del film

Ad interpretare le due protagoniste del film sono proprio le attrici che ispirarono i personaggi al regista. Valeria Bruni Tedeschi veste così i panni di Beatrice Morandini Valdirana, una donna ricca, narcisista, e mitomane, che imparerà però a lasciar trasparire anche gli aspetti più belli e umani di sé. Da molti considerato uno dei ruoli più importanti nella carriera della Tedeschi, l’attrice ha raccontato di aver cercato di costruire il personaggio a partire dal modo in cui lei stessa si relaziona con il mondo e le persone. Per approfondirlo, poi, ha citato come fonti di ispirazione quelle condivise anche dal regista, ovvero film come Qualcuno volò sul nido del cuculo e Un tram che si chiama Desiderio.

Micaela Ramazzotti, già apparsa in altri film di Virzì, recita invece nel ruolo di Donatella Morelli, per il quale anche lei si è preparata a lungo e svolgendo approfondite ricerche. Anche nel suo caso, l’interpretazione è stata particolarmente lodata e indicata come una delle sue migliori. Accanto a loro si ritrovano poi attori come Marco Messeri, noto interprete di cinema e teatro, nei panni di Floriano Morelli, padre di Donatella. Valentina Carnelutti interpreta Fiamma Zappa, Tommaso Ragno è Giorgio Lorenzini, e Anna Galiena dà vita a Luciana Brogi Morelli.

La pazza gioia: premi, trailer e dove vedere il film in streaming

La pazza gioia si è affermato come uno dei film più acclamati e premiati del suo anno. Questo è infatti stato candidato a numerosi premi di particolare prestigio in Italia, come i David di Donatello e i Nastri d’argento. Ai primi il titolo ricevette ben 17 nomination, ottenendo poi tra gli altri il premio come miglior film, miglior regista e miglior attrice alla Bruni Tedeschi. Ai Nastri d’argento il film guadagnò invece 12 nomination, vincendo come miglior film, miglior sceneggiatura e miglior attrice protagonista ex aequo alla Ramazzotti e alla Bruni Tedeschi. Il film ha poi ricevuto una nomination anche agli European Film Award, considerati gli Oscar europei, per la miglior attrice protagonista alla Bruni Tedeschi.

Per gli appassionati del film è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La pazza gioia è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 25 agosto alle ore 23:25 sul canale Rai 1.

Fonte: IMDb

 
 

Cate Blanchett nell’affascinante trailer di TÁR

Universal Pictures ha diffuso il trailer di TÁR, il film diretto da Todd Field che vede protagonista Cate Blanchett e che sarà presentato alla 79esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

TÁR, ambientato nel mondo internazionale della musica classica, è incentrato su Lydia Tár, considerata una delle più grandi compositrici/direttrici d’orchestra viventi e prima donna in assoluto a dirigere un’importante orchestra tedesca.