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Rupert Grint su Harry Potter: “Fare quei film per 10 anni è stato soffocante”

La fama di Rupert Grint è indissolubilmente legata al ruolo di Ron Weasley nella saga di Harry Potter. L’attore è letteralmente cresciuto sul set, dal momento che è apparso in tutto gli otto adattamenti cinematografici, al pari dei suoi colleghi Daniel Radcliffe e Emma Watson.

Nonostante sia passato già un decennio dalla sua conclusione (Harry Potter e i doni della morte – Parte 2 è uscito nel 2011), l’eredità della saga continua, anche grazie al successo – sicuramente inferiore rispetto al franchise originale – della saga spin-off di Animali Fantastici, il cui terzo capitolo è attualmente in fase di produzione (ne sono previsti altri due, per un totale di cinque episodi).

Al di là della fama che il ruolo di Ron può avergli regalato, Rupert Grint non sembra avere ricordi totalmente piacevoli quando si parla della saga ambientata nel Wizarding World partorito dalla mente di J.K. Rowling. Ospite del podcast Armichair Expert di Dax Shepard, infatti, l’attore britannico ha ammesso che, durante i dieci anni che lo hanno visto impegnato con il franchise, ad un certo punto lavorare ai film è diventato parecchio faticoso, senza però rinnegare la bellissima esperienza che ha avuto modo di vivere.

“C’è stato sicuramente un momento in cui lavorare sembrava davvero soffocante. È stato pesante andare quasi ogni giorno sul set per dieci anni consecutivi. È stata una bellissima esperienza. Sul set c’era un’atmosfera bellissima e sembravano davvero una grande famiglia. Era sicuramente un bel posto dove stare, ma a volte mi sono ritrovato a pensare: ‘Voglio fare qualcos’altro. Vedi cosa c’è là fuori’.”

Naturalmente, questa non è stata la prima volta che Rupert Grint, in tempi recenti, si è ritrovato a parlare del franchise che gli ha regalato la fama mondiale. Lo scorso mese aveva dichiarato in un’intervista con Variety di non essere un devoto al Wizarding World come molti fan si aspettano, e di aver visto solamente i primi tre film della saga (e soltanto in occasione delle anteprime mondiali).

 
 

MCU: Guy Pearce disposto a tornare nei panni di Aldrich Killian

Iron Man 3 è certamente uno dei film più controversi dell’interno MCU. Prima del suo arrivo nelle sale, i fan credevano che il villain principale del film sarebbe stato il famigerato Mandarino. Tuttavia, la storia ha poi rivelato che in realtà si trattava soltanto di un personaggio fittizio interpretato da un attore alcolizzato (Trevor Slattery) e ingaggiato dal vero antagonista: il folle scienziato Aldrich Killian, interpretato da Guy Pearce.

Killian è stato il fondatore di A.I.M. e il creatore della tecnologia Extremis. Il personaggio è morto alla fine del film grazie a a una Pepper Potts (Gwyneth Paltrow) potenziata da quella stessa tecnologia, e da allora non è più apparso nel MCU. Tuttavia, l’interpretazione di Pearce è stata ben accolta dal pubblico e molti sarebbero interessanti ad un suo eventuale ritorno. Inoltre, l’A.I.M. è una delle principali organizzazioni della Marvel Comics e deve ancora raggiungere il suo pieno potenziale all’interno del MCU.

Se la Marvel volesse riportare indietro Killian, sappiate che Guy Pearce sarebbe disposto a interpretare nuovamente il personaggio. Intervistato di recente da Screen Rant in occasione della promozione del film The Last Vermeer, l’attore ha dichiarato in merito ad un suo eventuale ritorno nel Marvel Cinematic Universe: “Prenderei sicuramente in considerazione l’idea di interpretarlo ancora una volta se fossero interessati a portarlo di nuovo sullo schermo. Quell’esperienza è stata fantastica e ho amato vestire i panni di quel personaggio. Inoltre, mi è piaciuto tantissimo lavorare con Robert Downey Jr. e, naturalmente, con il nostro regista Shane Black, e con Gwyneth Paltrow, che è davvero adorabile. Mi sono divertito veramente tanto. Chissà come potrebbero riportarlo in vita…”

C’è ancora posto per Aldrich Killian nel futuro del MCU?

Nonostante la dipartita del personaggio, sappiamo che nel MCU nessuna uscita di scena può mai considerarsi realmente definitiva, neanche quando si parla della morte. Inoltre, la questione del ritorno dall’aldilà non sarebbe il reale problema in merito al personaggio di Aldrich Killian, quanto piuttosto riuscire a trovare un’adeguata collazione all’interno dell’universo condiviso senza che il suo ritorno possa risultare forzato o fuori luogo. Una possibile opzione sarebbe l’annunciata serie Disney+ Armor Wars, che seguirà il personaggio di Rhodey (Don Cheadle) mentre indaga su cosa succede quando la tecnologia di Iron Man finisce nelle mani sbagliate.

 
 

House of Gucci: Adam Driver e Lady Gaga nella prima foto

House of Gucci film 2021

Lady Gaga ha condiviso la prima foto ufficiale dal set di House of Gucci, il biopic diretto da Ridley Scott che la vede protagonista accanto ad Adam Driver, che sarà proprio Maurizio Gucci. La popstar sarà invece Patrizia Reggiani.

Eccoli insieme nella foto di seguito:

Per Ridley Scott si tratta del secondo progetto sviluppato dopo la recente fusione tra Fox e Disney insieme a The Last Duel, il film che vedrà protagonisti Matt DamonAdam Driver, Jodie Comer Ben Affleck, le cui riprese sono state momentaneamente bloccate a causa della pandemia di Coronavirus.

Scott non è estraneo al racconto di storie drammatiche dalla forte risonanza mediatica: basti pensare a Tutti i soldi del mondo, ultimo film da lui diretto e basato sul sequestro di John Paul Getty III, nipote dell’allora uomo più ricco del mondo, avvenuto a Roma nel 1973.

 
 

DGA Awards 2021: tutte le nomination

DGA 2018

Sono state annunciate le nomination ai DGA Awards 2021, i premi assegnati dalla gilda dei registi. Trai nominati di quest’anno, Emeral Fennell e Chloé Zhao fanno salire a dieci il numero delle registe nominate dal sindacato, e si uniscono al gruppo formato da Lina Wertmüller (“Gennarino sette bellezze”), Randa Haines (“Figli di un dio minore”), Barbra Streisand (“Il principe delle maree”), Jane Campion (“Lezioni di Piano”), Sofia Coppola (“Lost in Translation”), Valerie Faris (che ha condiviso la sua nomination con il co-regista Jonathan Dayton for “Little Miss Sunshine”), Kathryn Bigelow (“The Hurt Locker” e “Zero Dark Thirty”) e Greta Gerwig (“Lady Bird”).

Ecco tutti i nominati ai DGA Awards 2021

Outstanding Directorial Achievement in Motion Pictures

  • Lee Isaac Chung, “Minari” (A24)
    Unit Production Manager: Dylan Brodie
    First Assistant Director: Jeff Dubray
    Second Assistant Director: Ann Laudick
    Second Second Assistant Director: Stephen J. Hanan
  • Emerald Fennell, “Promising Young Woman” (Focus Features)
    Unit Production Manager: Reena Magsarili Raasch
    First Assistant Director: Michael T. Meador
    Second Assistant Director: Alexander Armero
    Second Second Assistant Director: Anthony Manzo
  • David Fincher, “Mank” (Netflix)Unit Production Manager: Allen Kupetsky
    First Assistant Director: Richard Goodwin
    Second Assistant Director: Samantha McGrady
    Second Second Assistant Director: Matt McKinnon
    Additional Second Assistant Directors: Jeff Goodell, John Stern, George Williams III
  • Aaron Sorkin, “The Trial of the Chicago 7” (Netflix)
    Unit Production Managers: Charles Miller, Stuart M. Besser, Jonathan Shoemaker
    First Assistant Director: Joseph P. Reidy
    Second Assistant Director: Rachel Jaros
    Second Second Assistant Director: Justin Bischoff
    Location Managers: Dennis Voskov, Nick Rafferty (Chicago Unit)
  • Chloé Zhao, “Nomadland” (Searchlight Pictures)
    Unit Production Manager: Mary Kerrigan
    First Assistant Director: Mary Kerrigan

Outstanding Directorial Achievement of a First-Time Feature Film Director

  • Radha Blank, “The Forty-Year-Old Version” (Netflix)
    Unit Production Manager: James Price
    First Assistant Director: Michael L. Walker
    Second Assistant Director: Kenyon Noble
    Second Second Assistant Director: Jonathan Santos
    Location Managers: Katarina Dedicova, Tim Stacker
  • Fernando Frias de la Parra, “I’m No Longer Here” (Netflix)
    Production Managers: Martín Pérez Valle, Assia Fratz (New York Unit)
    First Assistant Director: Carlos Suazo
    Second Assistant Directors: Alí Santiago, Alex Burstein (New York Unit)
    Second Second Assistant Directors: Karen Alcázar, Anthony James Faure (New York Unit)
  • Regina King, “One Night in Miami” (Amazon Studios)
    Unit Production Manager: Paul O. Davis
    First Assistant Director: Mark Anthony Little
    Second Assistant Director: Kevin O’Neil
  • Darius Marder, “Sound of Metal” (Amazon Studios)
    Unit Production Manager: Amy Greene
    First Assistant Director: Matthew Vose Campbell
  • Florian Zeller, “The Father” (Sony Pictures Classics)
    First Assistant Director: George Every
    Second Assistant Director: Jamie D. Allen

Outstanding Directorial Achievement in Documentaries

  • “Boys State” (A24/Apple TV Plus) – Amanda McBaine, Jesse Moss
  • “The Truffle Hunters” (Sony Pictures Classics) – Michael Dweck, Gregory Kershaw
  • “My Octopus Teacher” (Netflix) – Pippa Ehrlich, James Reed
  • “The Painter and the Thief” (Neon/Elevation Pictures)
  • “Welcome to Chechnya” (HBO) – David France

Dramatic Series

(LAST YEAR’S WINNER: Nicole Kassell, “Watchmen”—HBO)

• JASON BATEMAN: Ozark, “Wartime” (Netflix)
Directorial Team:
Unit Production Manager: Matthew Spiegel
First Assistant Director: Peter Thorell
Second Assistant Director: Townson Wells Second Second Assistant Director: Sarah Gorczyk

• JON FAVREAU: The Mandalorian, “Chapter 9: The Marshal” (Disney Plus)
Directorial Team:
Unit Production Manager: Colin Wilson
First Assistant Director: Kim Richards
Second Assistant Director: Heather Wagner-Wang Second Second Assistant Director: Heather Kehayas Additional Second Assistant Director: David Buchwald

• VINCE GILLIGAN: Better Call Saul, “Bagman” (AMC)
Directorial Team:
Unit Production Manager: James Paul Hapsas First Assistant Director: Efrain Cortes
Second Assistant Director: Louis Lanni
Second Second Assistant Director: KiKi Levine

• LESLI LINKA GLATTER: Homeland, “Prisoners of War” (Showtime)
Directorial Team:
Unit Production Managers: Michael Klick, Philippa Naughten First Assistant Director: Sunday Stevens
Second Assistant Director: Wendy Bledsoe

• JULIE ANNE ROBINSON: Bridgerton, “Diamond of the First Water” (Netflix)
Directorial Team:
First Assistant Director: Ian Foster Woolf

Comedy Series

(LAST YEAR’S WINNER: Bill Hader, “Barry”—HBO)

• ZACH BRAFF: Ted Lasso, “Biscuits” (Apple TV Plus)

• MJ DELANEY: Ted Lasso, “The Hope that Kills You” (Apple TV Plus)

• SUSANNA FOGEL: The Flight Attendant, “In Case of Emergency” (HBO Max)
Directorial Team:
Unit Production Manager: Bonnie Muñoz
First Assistant Director: Derek Peterson
Second Assistant Director: Jacquie Dore
Second Second Assistant Director: Zach Citarella Location Manager: Chris Banks

• ERIN O’MALLEY: Curb Your Enthusiasm, “The Surprise Party” (HBO)
Directorial Team:
Unit Production Manager: Mary Church
First Assistant Director: Adam Feil
Second Assistant Director: Candice Lee Second Second Assistant Director: D.J. Carter

• JEFF SCHAFFER: Curb Your Enthusiasm, “The Spite Store” (HBO)
Directorial Team:
Unit Production Manager: Mary Church
First Assistant Director: Adam Feil
Second Assistant Director: Candice Lee
Second Second Assistant Directors: D.J. Carter, Brent Stanton

Movies for Television and Limited Series

(LAST YEAR’S WINNER: Johan Renck, “Chernobyl”—HBO)

• SUSANNE BIER: “The Undoing” (HBO)
Directorial Team:
Unit Production Manager: Deb Dyer
First Assistant Director: Richard Styles
Second Assistant Director: Josh Muzaffer
Location Manager: Lauri Pitkus
Second Second Assistant Directors: Steven Lafferty, Alex Scricco Additional Second Assistant Directors: Alex Scricco, Zachary Citarella

• SCOTT FRANK: “The Queen’s Gambit” (Netflix)
Directorial Team:
First Assistant Director: Aldric La’auli Porter

• THOMAS KAIL: “Hamilton” (Disney Plus)
Directorial Team:
Unit Production Manager: David Backus First Assistant Director: Robin Abrams Second Assistant Director: Thomas Gaito

• MATT SHAKMAN: “WandaVision” (Disney Plus)
Directorial Team:
Unit Production Manager: Mary Kane
First Assistant Director: Janell Sammelman
Second Assistant Directors: Meaghan F. McLaughlin, Stephanie Tull Coscina
Second Second Assistant Directors: Katye Kalivoda, Nadeem Ashayer (Los Angeles Unit) Additional Second Assistant Directors: Kate Pulley, George Williams (Los Angeles Unit)

• LYNN SHELTON: “Little Fires Everywhere,” “Find a Way” (Hulu)
Directorial Team:
Unit Production Manager: Brad Yacobian First Assistant Director: Luke Maxcy
Second Assistant Director: Kirisa Gavrin
Second Second Assistant Directors: Christina Lee, Gabriella Poli Vidal

Variety/Talk/News/Sports — Regularly Scheduled Programming

(LAST YEAR’S WINNER: Don Roy King, “Saturday Night Live”—NBC)

• PAUL G. CASEY: Real Time With Bill Maher, “Episode 1835” (HBO)
Directorial Team:
Associate Director: Stacy Talbot
Stage Managers: Brian Anderson, Patrick Whitney

• JIM HOSKINSON: The Late Show with Stephen Colbert, “#1025 Live Show Following Capitol Insurrection” (CBS)
Directorial Team:
Associate Directors: Yvonne De Mare, Karen Yaeger Stage Managers: Mark McKenna, Jeff Leib

• DON ROY KING: Saturday Night Live, “Dave Chappelle; Foo Fighters” (NBC)
Directorial Team:
Associate Directors: Michael Mancini, Michael Poole, Laura Ouziel-Mack Stage Managers: Gena Rositano, Chris Kelly, Eddie Valk

• DAVID PAUL MEYER: The Daily Show with Trevor Noah, “President Obama: Inspiring Future Leaders & ‘A Promised Land’” (Comedy Central)
Directorial Team:
Associate Director: Susan Faith Locke-Shapiro

• CHRISTOPHER WERNER: Last Week Tonight with John Oliver, “Trump & Election Results” (HBO)
Directorial Team:
Associate Director: John Scott Wilson Stage Manager: Dino Castelli Location Manager: Demian Resnick

Variety/Talk/News/Sports — Specials

(LAST YEAR’S WINNERS: James Burrows and Andy Fisher, “Live in Front of a Studio Audience Norman Lear’s ‘All in the Family’ and ‘The Jeffersons’”—ABC)

• STACEY ANGELES: The Daily Show with Trevor Noah Presents “Remembering RBG: A Nation Ugly Cried with Desi Lydic” (Comedy Central)

• MARIELLE HELLER: What the Constitution Means to Me (Amazon)
Directorial Team:
Associate Director: Tomas ‘Dutch’ Deckaj Stage Manager: Nicole Payson

• JIM HOSKINSON: The Late Show with Stephen Colbert, “Stephen Colbert’s Election Night 2020: Democracy’s Last Stand: Building Back America Great Again Better 2020” (Showtime)
Directorial Team:
Associate Directors: Yvonne De Mare, Karen Yaeger Stage Managers: Mark McKenna, Jeff Leib

• SPIKE LEE, American Utopia (HBO)
Directorial Team:
Unit Production Manager: Nina Shiffman
First Assistant Director: Jermaine Sumra
Second Assistant Director: Lizz Zanin
Additional Second Assistant Director: Steven Bruno Location Manager: John Maher

• THOMAS SCHLAMME: A West Wing Special to Benefit When We All Vote (HBO Max)
Directorial Team:
Unit Production Manager: Debra James
First Assistant Director: Shawn Pipkin-West
Second Assistant Director: Courtney Franklin
Second Second Assistant Directors: Ni’cole Pettis, Cathy Bond

Reality Programs

(LAST YEAR’S WINNER: Jason Cohen, “Encore!”—Disney Plus)

• DAVID CHARLES: Eco Challenge, “3,2,1…Go!” (Amazon Prime Video)
Directorial Team:
Associate Director: Daniel Curran
Stage Managers: Ian Blankenship, Kevin Fletcher, Andy Nelson, Mickel Picco

• JON FAVREAU: The Chef Show, “Tartine” (Netflix)
Directorial Team:
Associate Director: Annie Johnson

• KEN FUCHS: Shark Tank, “1211” (ABC)
Directorial Team:
Associate Director: Amy Barker
Head Stage Manager: Eric Rhoden
Stage Managers: Doug Neal, Michael Strauss

• JOSEPH GUIDRY: Full Bloom, “Petal to the Metal” (HBO Max)
Directorial Team:
Associate Director: Sean Galvin
Lead Stage Manager: Jimmy Chriss
Stage Managers: Rachel Shimko, Kristianna Laroda, Richard Melendez

• RICH KIM: Lego Masters, “Mega City Block” (Fox)
Directorial Team:
Associate Director: Ryan Bunnell
Stage Managers: Will Baker, Kevin Fletcher

Documentaries

(LAST YEAR’S WINNERS: Steven Bognar and Julia Reichert, “American Factory”—Netflix)

• MICHAEL DWECK & GREGORY KERSHAW: “The Truffle Hunters” (Sony Pictures Classics)

• PIPPA EHRLICH & JAMES REED: “My Octopus Teacher” (Netflix)

• DAVID FRANCE: “Welcome to Chechnya” (HBO Max)

• AMANDA MCBAINE & JESSE MOSS: “Boys State” (A24/Apple TV Plus)

• BENJAMIN REE: “The Painter and the Thief” (Elevation Pictures)

Children’s Programs

(LAST YEAR’S WINNER: Amy Schatz, “Song of Parkland”—HBO)

• KABIR AKHTAR: High School Musical: The Musical – The Series, “Opening Night” (Disney Plus)
Directorial Team:
Unit Production Managers: Jeff T. Miller, Greg A. Hampson First Assistant Director: Brent Geisler
Second Assistant Director: Cody Harbaugh

• LARISSA BILLS: On Pointe, “Showtime!” (Disney Plus)

• DEAN ISRAELITE: The Astronauts, “Countdown” (Nickelodeon)

• RICHIE KEEN: The Healing Powers of Dude, “Second Step: Homeroom” (Netflix)
Directorial Team:
Unit Production Manager: Chris Phillips First Assistant Director: Natalie Van Doren

• AMY SCHATZ: We Are the Dream: The Kids of the Oakland MLK Oratorical Fest (HBO)

Commercials

(LAST YEAR’S WINNER: Spike Jonze, “Dream It,”–Squarespace)

• STEVE AYSON (MJZ): The Great Chase, Nike (Wieden + Kennedy Shanghai)
First Assistant Director: John Lowe

• NISHA GANATRA (Chelsea Pictures): #wombstories, Bodyform/Libresse (AMVBBDO)

• NICLAS LARSSON (MJZ): See the Unseen, VW Touareg (adam&eveDDB)
The Parents, Volvo XC60 (Forsman & Bodenfors)

• MELINA MATSOUKAS (Prettybird): You Love Me, Beats by Dr. Dre (Translation)
First Assistant Director: Paul Norman Second Assistant Director: Don Johnson
• TAIKA WAITITI (Hungry Man): The Letter, Coca-Cola -(Wieden & Kennedy London)

 
 

Disney+ ha superato i 100 milioni di abbonati

disney+ Disney+ Day

Disney+ ha superato i 100 milioni di abbonati globali in soli 16 mesi dal lancio, come annunciato oggi da Bob Chapek, Chief Executive Officer, The Walt Disney Company (NYSE: DIS) durante la riunione annuale virtuale degli azionisti della società.

L’enorme successo di Disney+, che ha ormai superato i 100 milioni di abbonati, ci ha spinto a essere ancora più ambiziosi e ad aumentare significativamente i nostri investimenti nello sviluppo di contenuti di alta qualità”, ha detto Chapek. “Abbiamo fissato, infatti, un obiettivo di oltre 100 nuovi titoli all’anno e questo include Disney Animation, Disney Live Action, Marvel, Star Wars e National Geographic. Il nostro business direct-to-consumer è la massima priorità della Company e la nostra vasta line-up di contenuti continuerà ad alimentarne la crescita”.

Disney+ è stato lanciato negli Stati Uniti il 12 novembre 2019 ed è poi arrivato in Canada, Australia, Nuova Zelanda, Europa, America Latina e, più recentemente, a Singapore.

La piattaforma

Disney+ è il servizio di streaming dedicato ai film e ai prodotti di intrattenimento di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic oltre al nuovo brand di contenuti di intrattenimento generale Star, disponibile in alcuni mercati internazionali. Come parte della divisione Media ed Entertainment Distribution di Disney, Disney+ è disponibile sulla maggior parte degli schermi connessi a Internet e offre una programmazione senza interruzioni pubblicitarie con una varietà di lungometraggi originali, documentari, serie live-action e animate e cortometraggi. Oltre ad offrire un accesso senza precedenti allo sterminato archivio cinematografico e televisivo di Disney, Disney+ è il nuovo servizio di streaming dove trovare le ultime uscite cinematografiche distribuite da The Walt Disney Studios. Tutte le informazioni e le modalità di abbonamento sono disponibili sul sito DisneyPlus.com.

 
 

Guardiani della Galassia Vol. 3: James Gunn nega la presenza di Adam Warlock

In occasione dell’Investor Day della Disney tenutosi lo scorsi dicembre, è stato ufficializzato per il 2023 l’arrivo nelle sale di Guardiani della Galassia Vol. 3, le cui riprese dovrebbero partire entro la fine dell’anno. Tra gli aspetti legati al film che hanno suscitato (e continuano a suscitare) maggiore clamore, figura l’eventuale possibilità di un’apparizione di Adam Warlock.

I dettagli sulla trama di GOTG Vol. 3 non sono ancora stati resi noti, ma sappiamo che Gunn aveva terminato la sceneggiatura del film prima ancora di essere momentaneamente licenziato dalla Disney. Tuttavia, dopo essere stato reintegrato, il regista ha dovuto portare a terminare i lavori su The Suicide Squad, che aveva accettato di dirigere per conto di Warner Bros. proprio durante il periodo in cui era stato allontanato dalla Casa di Topolino.

Naturalmente, le voci circa un possibile coinvolgimento di Adam Warlock nel terzo capitolo del franchise non nascono dal nulla. Chi non ha la memoria corta, infatti, ricorderà di sicuro che in una delle tante scene durante i titoli di coda di Guardiani della Galassia Vol. 2 viene fatto proprio riferimento al personaggio creato da Stan Lee e Jack Kirby: nella scena in questione, Ayesha (Elizabeth Debicki) crea un essere artificiale per sconfiggere i Guardiani e lo chiama proprio Adam.

Nelle ultime ore, il sito The Illuminerdi aveva diffuso la notizia che i Marvel Studios avevano iniziato la ricerca dell’attore che avrebbe dovuto interpretare proprio Adam Warlock in GOTG Vol. 3, ma subito il regista e sceneggiatore James Gunn è intervenuto via Twitter per negare categoricamente la cosa. Supponendo, quindi, che Adam non abbia alcun coinvolgimento nel film, sappiamo che il terzo capitolo del franchise avrà comunque diversi vuoti importanti da colmare, come l’attuale posizione della Gamora del 2014 dopo la sconfitta di Thanos in Avengers: Endgame.

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

 
 

Sin City: personaggi, cast e sequel del film tratto dal fumetto

Sin City film

Cinema e fumetto hanno negli ultimi anni dato vita ad un’alleanza particolarmente solida e fruttuosa. Al di là di tutti i cinecomic Marvel o DC, sono molti i film tratti dalle amate opere grafiche, e tra i titoli più celebri si possono annoverare Watchmen, 300 ed Hellboy. Prima di questi, a spianare la strada, è arrivato nel 2005 il film Sin City, diretto dal regista Robert Rodriguez e basato sull’omonima serie a fumetti di Frank Miller. La storia, ambientata nella conturbante città del peccato, prende infatti spunto dai racconti Un duro addio, Quel bastardo giallo e Un’abbuffata di morte. Riunitele in un solo film, Rodriguez ha così dato vita ad un’opera particolarmente innovativa da un punto di vista estetico.

Sin City è infatti stato uno dei primi film ad essere girato completamente in digitale, con un’ambientazione quasi interamente virtuale. Avvalendosi di green o blue screen, il regista ha così potuto dar vita ad una serie di ricostruzioni e immagini che replicassero in parte la sensazione di star guardando un fumetto animato sul grande schermo. La resa grafica è infatti ciò per cui il film è maggiormente celebre, ed ebbe l’approvazione dello stesso Miller, rimasto sbalordito da ciò che Rodriguez intendeva realizzare. Girato completamente in bianco e nero, con improvvisi sprazzi di colore ad accentuare particolari importanti, il film ha così dimostrato la forza che il connubio tra cinema e fumetto può ottenere.

Costato circa 40 milioni di dollari, Sin City è arrivato a guadagnarne ben 158 a livello internazionale. In breve, è diventato un vero e proprio cult del suo genere, capostipite di una serie di opere venute in seguito e potutesi concretizare proprio grazie alle innovazioni introdotte da questo film. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Sin City: la trama del film

Ambientato nella cupa e brutale città nota come Sin City, la storia segue le vicende di diversi personaggi, più o meno collegati tra loro, attraverso cui risalta il marcio del luogo. Il primo di questi è il poliziotto John Hartigan, il quale da anni insegue il killer pedofilo Roark Junior, accusato di aver rapito una bambina. Vi è poi lo sfigurato Marv, il quale si ritrova ad essere indagato per la morte di una prostituta, dovendo così indagare per conto suo per riuscire a trovare il vero omicida. Altrove, nella città, si muove invece Dwight, intento a difendere la propria fidanzata Shellie dal viscido e violento Jackie Boy. Ognuno di loro ha conti in sospeso da risolvere al più presto, ma non senza imbattersi prima in alleati o nemici, ulteriori incarnazioni di una città sempre più priva di speranza.

Sin City personaggi

Sin City: i personaggi e il cast del film

Con un cast ricco di alcuni tra i maggiori attori di Hollywood, Sin City trova nei propri interpreti uno dei suoi maggiori punti di forza. Si parte con Bruce Willis, presente nei panni del poliziotto John Hartigan per l’episodio Quel bastardo giallo. Per assumere i panni di questo, l’attore dovette sottoporsi a diverse ore di trucco prostetico al fine di assomigliare al personaggio disegnato nei fumetti. L’attore Nick Stahl è invece Roark Junior, alias il Bastardo Giallo, il killer ricercato da Hartigan. Michael Madsen è il poliziotto Bob, che tenterà di ostacolare le indagini di Hartigan. Il personaggio di Nancy, interpretato da Jessica Alba, sarà invece alleata del protagonista. Nel dar vita alla stripper, l’attrice ha mantenuto fede alla sua volontà di non apparire mai nuda sul grande schermo. Protagonista dell’episodio Un duro addio è invece il personaggio di Marv, interpretato dall’attore Mickey Rourke. Come Willis, anche lui si sottopose ad un massiccio trucco, al fine di ottenere il caratteristico volto del personaggio.

L’attrice Jaime King interpreta la prostituta amata da Marv, Goldie. Elijah Wood, invece, è Kevin, lo psicopatico assassino ricercato dal protagonista dell’episodio. L’attore ha lavorato molto per dar vita ad un personaggio inquietante e sgradevole, e il trucco applicato al suo mento ha favorito tale sensazione. Nel terzo episodio, Un’abbuffata di morte, il protagonista è invece Dwight McCarthy, interpretato dall’attore Clive Owen. La sua fidanzata Shellie ha il volto di Brittany Murphy, la quale nonostante compaia a suo modo in tutte e tre le storie è riuscita a girare le proprie scene in appena un giorno. Il pericoloso Jackie Boy è invece interpretato dal premio Oscar Benicio Del Toro, il quale convinse il regista affinché gli consentisse di cambiarsi i connotati con il trucco, proprio come fatto da altri attori del cast. Nell’episodio compare poi anche l’attrice Rosario Dawson, nei panni della combattiva Gail, leader delle prostitute, alleata del protagonista.

Sin City: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il grande successo del film, per anni i fan hanno atteso un sequel di questo. Dopo numerosi ritardi, questo è infine arrivato al cinema nel 2014, con il titolo Sin City – Una donna per cui uccidere, nuovamente diretto da Rodriguez. Questo trae spunto in particolar modo dai racconti Una donna per cui uccidere e Un sabato notte come tanti. Oltre a questi, presenta inoltre due episodi inediti, scritti appositamente per il film e intitolati Quella lunga, brutta notte e La grossa sconfitta. Questi sono ambientati sia prima che dopo gli episodi del primo film, rendendo dunque questo secondo un incrocio tra sequel e prequel. Originariamente era previsto anche un terzo film, ma a causa degli scarsi incassi di questo secondo, la sua realizzazione è attualmente stata cancellata.

Prima di vedere il sequel, è possibile fruire di Sin City grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Now TV e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 9 marzo alle ore 21:10 su canale Paramount Channel.

Fonte: IMDb

 

 
 

IRISH FILM FESTA, dal 17 al 21 marzo, on-line!

irish film festa

IRISH FILM FESTA torna online dal 17 al 21 marzo 2021: dopo la mini-edizione speciale dello scorso novembre, tutta dedicata ai cortometraggi, le attività del festival proseguono in forma digitale su una nuova piattaforma.

In attesa di poter incontrare nuovamente il pubblico alla Casa del Cinema di Roma, nasce IRISH FILM FESTA Silver Stream: in partnership con l’Irish Film Institute di Dublino, le proposte di IRISH FILM FESTA per l’anno 2021 saranno ospitate sulla neonata piattaforma IFI International, riservata ai festival di cinema irlandese che operano a livello internazionale.

Con IRISH FILM FESTA Silver Stream, il festival torna alla tradizionale collocazione nel mese di marzo e sceglie per l’apertura il giorno di San Patrizio, mercoledì 17 marzo: «Il successo dei corti online, lo scorso novembre, ci incoraggia a restare in contatto con il nostro pubblico anche in questa forzata modalità virtuale. Questa di San Patrizio è la prima di una serie di iniziative, in streaming o ibride, che stiamo progettando per il 2021», commenta il direttore artistico Susanna Pellis.

Il programma di IRISH FILM FESTA Silver Stream propone in streaming per l’Italia tre lungometraggi, tutti in lingua originale con sottotitoli in italiano: il dramma storico Arracht di Tom Sullivan e il documentario The Hunger: The Story of the Irish Famine di Ruán Magan raccontano da diversi punti di vista la Grande Carestia irlandese che tra il 1845 e il 1855 causò la morte di un milione di irlandesi e l’emigrazione forzata di altri due milioni verso la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, l’Australia e la Nuova Zelanda.

Wildfire di Cathy Brady ha invece un’ambientazione contemporanea: in una cittadina nordirlandese di confine, il ricongiungimento di due sorelle porta la loro famiglia e tutta la comunità a far luce su vecchi segreti e ad affrontare i traumi del passato.

I tre film di IRISH FILM FESTA Silver Stream saranno disponibili singolarmente per la visione in streaming da mercoledì 17 a domenica 21 marzo sulla piattaforma di video on demand IFI International. Dal momento del noleggio, il film resta accessibile per 72 ore; una volta iniziata la visione, gli spettatori hanno 48 ore per completarla.

La visione è possibile solo dall’Italia.

Gli spettatori possono prenotare i biglietti gratuiti, fino a esaurimento, a questo link.

 
 

BAFTA 2021: tutte le nomination di quest’anno

BAFTA

Ecco tutte le nomination ai BAFTA 2021, i premi che vengono assegnati dalla British Academy e che quest’anno vedono come frontrunner con il maggior numero di nomination Nomadland e Rocks. Ecco di seguito tutti i nominati:

BAFTA 2021

BEST FILM

THE FATHER
Philippe Carcassonne, Jean-Louis Livi, David Parfitt

THE MAURITANIAN
TBC

NOMADLAND
Mollye Asher, Dan Janvey, Frances McDormand, Peter Spears, Chloé Zhao

PROMISING YOUNG WOMAN
Ben Browning, Emerald Fennell, Ashley Fox, Josey McNamara

THE TRIAL OF THE CHICAGO 7
Stuart Besser, Marc Platt

OUTSTANDING BRITISH FILM

CALM WITH HORSES
Nick Rowland, Daniel Emmerson, Joe Murtagh

THE DIG
Simon Stone, Gabrielle Tana, Moira Buffini

THE FATHER
Florian Zeller, Philippe Carcassone, Jean-Louis Livi, David Parfitt, Christopher Hampton

HIS HOUSE
Remi Weekes, Martin Gentles, Edward Kings, Roy Lee

LIMBO
Ben Sharrock, Irune Gurtubai, Angus Lamont

THE MAURITANIAN
Kevin Macdonald, Rory Haines, Sohrab Noshirvani, M.B. Traven

MOGUL MOWGLI
Bassam Tariq, Riz Ahmed, Thomas Benski, Bennett McGhee

PROMISING YOUNG WOMAN
Emerald Fennell, Ben Browning, Ashley Fox, Josey McNamara

ROCKS
Sarah Gavron, Ameenah Ayub Allen, Faye Ward, Theresa Ikoko, Claire Wilson

SAINT MAUD
Rose Glass, Andrea Cornwell, Oliver Kassman

OUTSTANDING DEBUT BY A BRITISH WRITER, DIRECTOR OR PRODUCER

HIS HOUSE
Remi Weekes (Writer/Director)

LIMBO
Ben Sharrock (Writer/Director), Irune Gurtubai (Producer) [also produced by Angus Lamont]

MOFFIE
Jack Sidey (Writer/Producer) [also written by Oliver Hermanus and produced by Eric Abraham]

ROCKS
Theresa Ikoko, Claire Wilson (Writers)

SAINT MAUD
Rose Glass (Writer/Director), Oliver Kassman (Producer) [also produced by Andrea Cornwell]

FILM NOT IN THE ENGLISH LANGUAGE

ANOTHER ROUND
Thomas Vinterberg, Sisse Graum Jørgensen

DEAR COMRADES!
Andrei Konchalovsky, Alisher Usmanov

LES MISÉRABLES
Ladj Ly

MINARI
Lee Isaac Chung, Christina Oh

QUO VADIS, AIDA?
Jasmila Žbanić, Damir Ibrahimovich

DOCUMENTARY

COLLECTIVE
Alexander Nanau

DAVID ATTENBOROUGH: A LIFE ON OUR PLANET
Alastair Fothergill, Jonnie Hughes, Keith Scholey

THE DISSIDENT
Bryan Fogel, Thor Halvorssen

MY OCTOPUS TEACHER
Pippa Ehrlich, James Reed, Craig Foster

THE SOCIAL DILEMMA
Jeff Orlowski, Larissa Rhodes

ANIMATED FILM

ONWARD
Dan Scanlon, Kori Rae

SOUL
Pete Docter, Dana Murray

WOLFWALKERS
Tomm Moore, Ross Stewart, Paul Young

DIRECTOR

ANOTHER ROUND
Thomas Vinterberg

BABYTEETH
Shannon Murphy

Minari
Lee Isaac Chung

NOMADLAND
Chloé Zhao

QUO VADIS, AIDA?
Jasmila Žbanić

ROCKS
Sarah Gavron

ORIGINAL SCREENPLAY

ANOTHER ROUND
Tobias Lindholm, Thomas Vinterberg

MANK
Jack Fincher

PROMISING YOUNG WOMAN
Emerald Fennell

ROCKS
Theresa Ikoko, Claire Wilson

THE TRIAL OF THE CHICAGO 7
Aaron Sorkin

ADAPTED SCREENPLAY

THE DIG
Moira Buffini

THE FATHER
Christopher Hampton, Florian Zeller

THE MAURITANIAN
Rory Haines, Sohrab Noshirvani, M.B. Traven

NOMADLAND
Chloé Zhao

THE WHITE TIGER
Ramin Bahrani

LEADING ACTRESS

BUKKY BAKRAY
Rocks

RADHA BLANK
The Forty-Year-Old Version

VANESSA KIRBY
Pieces of a Woman

FRANCES McDORMAND
Nomadland

WUNMI MOSAKU
His House

ALFRE WOODARD
Clemency

LEADING ACTOR

RIZ AHMED
Sound of Metal

CHADWICK BOSEMAN
Ma Rainey’s Black Bottom

ADARSH GOURAV
The White Tiger

ANTHONY HOPKINS
The Father

MADS MIKKELSEN
Another Round

TAHAR RAHIM
The Mauritanian

SUPPORTING ACTRESS

NIAMH ALGAR
Calm With Horses

KOSAR ALI
Rocks

MARIA BAKALOVA
Borat Subsequent Moviefilm

DOMINIQUE FISHBACK
Judas and the Black Messiah

ASHLEY MADEKWE
County Lines

YUH-JUNG YOUN
Minari

SUPPORTING ACTOR

DANIEL KALUUYA
Judas and the Black Messiah

BARRY KEOGHAN
Calm With Horses

ALAN KIM
Minari

LESLIE ODOM JR.
One Night in Miami…

CLARKE PETERS
Da 5 Bloods

PAUL RACI
Sound of Metal

ORIGINAL SCORE

MANK
Trent Reznor, Atticus Ross

MINARI
Emile Mosseri

NEWS OF THE WORLD
James Newton Howard

PROMISING YOUNG WOMAN
Anthony Willis

SOUL
Jon Batiste, Trent Reznor, Atticus Ross

CASTING

CALM WITH HORSES
Shaheen Baig

JUDAS AND THE BLACK MESSIAH
Alexa L. Fogel

MINARI
Julia Kim

PROMISING YOUNG WOMAN
Lindsay Graham Ahanonu, Mary Vernieu

ROCKS
Lucy Pardee

CINEMATOGRAPHY

JUDAS AND THE BLACK MESSIAH
Sean Bobbitt

MANK
Erik Messerschmidt

THE MAURITANIAN
Alwin H. Küchler

NEWS OF THE WORLD
Dariusz Wolski

NOMADLAND
Joshua James Richards

EDITING

THE FATHER
Yorgos Lamprinos

NOMADLAND
Chloé Zhao

PROMISING YOUNG WOMAN
Frédéric Thoraval

SOUND OF METAL
Mikkel E.G. Nielsen

THE TRIAL OF THE CHICAGO 7
Alan Baumgarten

PRODUCTION DESIGN

THE DIG
Maria Djurkovic, Tatiana Macdonald

THE FATHER
Peter Francis, Cathy Featherstone

MANK
Donald Graham Burt, Jan Pascale

NEWS OF THE WORLD
David Crank, Elizabeth Keenan

REBECCA
Sarah Greenwood, Katie Spencer

COSTUME DESIGN

AMMONITE
Michael O’Connor

THE DIG
Alice Babidge

EMMA
Alexandra Byrne

MA RAINEY’S BLACK BOTTOM
Ann Roth

MANK
Trish Summerville

MAKE UP & HAIR

THE DIG
Jenny Shircore

HILLBILLY ELEGY
Patricia Dehaney, Eryn Krueger Mekash, Matthew Mungle

MA RAINEY’S BLACK BOTTOM
Matiki Anoff, Larry M. Cherry, Sergio Lopez-Rivera, Mia Neal

MANK
Kimberley Spiteri, Gigi Williams

PINOCCHIO
Mark Coulier

SOUND

GREYHOUND
TBC

NEWS OF THE WORLD
Michael Fentum, William Miller, Mike Prestwood Smith, John Pritchett, Oliver Tarney

NOMADLAND
Sergio Diaz, Zach Seivers, M. Wolf Snyder

SOUL
Coya Elliott, Ren Klyce, David Parker

SOUND OF METAL
Jaime Baksht, Nicolas Becker, Phillip Bladh, Carlos Cortés, Michelle Couttolenc

SPECIAL VISUAL EFFECTS

GREYHOUND
Pete Bebb, Nathan McGuinness, Sebastian von Overheidt

THE MIDNIGHT SKY
Matt Kasmir, Chris Lawrence, David Watkins

MULAN
Sean Faden, Steve Ingram, Anders Langlands, Seth Maury

THE ONE AND ONLY IVAN
Santiago Colomo Martinez, Nick Davis, Greg Fisher

TENET
Scott Fisher, Andrew Jackson, Andrew Lockley

BRITISH SHORT ANIMATION

THE FIRE NEXT TIME
Renaldho Pelle, Yanling Wang, Kerry Jade Kolbe

THE OWL AND THE PUSSYCAT
Mole Hill, Laura Duncalf

THE SONG OF A LOST BOY
Daniel Quirke, Jamie MacDonald, Brid Arnstein

 
 

Con tutto il cuore: finite le riprese

Con tutto il cuore

Sono finite venerdì 5 marzo le riprese di Con tutto il cuore il film di Vincenzo Salemme che vede come protagonisti principali Vincenzo Salemme, Serena Autieri, Cristina Donadio, con la partecipazione di Maurizio Casagrande. Fanno parte del cast anche Antonio Guerriero, Sergio D’Auria, Andrea Di Maria, Vincenzo Borrino, Gennaro Guazzo, Ciro Capano, Rodolfo Corsato, Marcello Romolo.

In questo video Vincenzo Salemme, Serena Autieri, Cristina Donadio e Maurizio Casagrande, fanno un simpatico saluto per celebrare la fine delle riprese.

 
 

Henry Cavill condivide la sua prima vera foto nei panni di Superman

henry cavill

Per celebrare la Giornata internazionale della donna, in onore di sua madre Henry Cavill ha condiviso un’immagine di se stesso da bambino che lo ritrae con il pigiama di Superman. Cavill ha interpretato per la prima volta l’iconico supereroe ne L’uomo d’acciaio del 2013, per poi tornare in Batman v Superman: Dawn of Justice e nella versione cinematografica di Justice League. L’attore sarà ancora una volta l’eroe kryptoniano nella Snyder Cut di Justice League, in arrivo il 18 marzo su HBO Max.

In netto contrasto con il Superman sicuro di sé, disinvolto e nobile dei film con Christopher Reeve, l’iterazione di Cavill ci ha regalato un eroe in maggiore conflitto, che dubitava non solo del suo posto nel mondo ma anche delle sue capacità. Anche dopo essere uscito allo scoperto come Superman, questa nuova versione di Clark Kent era incline a deprimersi e a rimuginare. Tuttavia, resta una versione polarizzante del personaggio: alcuni fan ritengono che sia stata un’evoluzione necessaria per il 21° secolo; molti altri credono che sia un’iterazione assai manchevole di ciò che rende Superman così unico.

Ad ogni modo, al di là di ciò che si possa pensare e delle singoli opinioni, sembra come se Henry Cavill fosse destinato a interpretare Superman. L’ultima prova in tal senso è un’immagine davvero molto carina che Cavill ha pubblicato su Instagram: nello scatto lo vediamo da bambino con indosso un pigiama di Superman, mentre siede divertito fra le braccia di sua madre. La scatto è stato condiviso per celebrarla proprio in occasione della Giornata internazionale della donna (8 marzo).

Il futuro di Henry Cavill nei panni di Superman

Ad oggi, il futuro di Henry Cavill nei panni del supereroe, sul grande schermo, rimane incerto. Una recente voce aveva confermato che l’attore avrebbe ripreso il ruolo che gli ha regalato la fama mondiale in uno dei prossimi progetti di Warner Bros. e DC Films, ma da allora non ci sono più stati aggiornamenti in merito.

All’epoca, i vari report avevano confermato che si sarebbe trattato soltanto di un cameo e non del tanto agognato sequel de L’uomo d’acciaio o, addirittura, di un vero e proprio riavvio delle avventure del kryptoniano sul grande schermo.

Di recente, però, è arrivata la conferma che Warner Bros. è al lavoro su un reboot di Superman con J.J. Abrams alla produzione insieme alla sua Bad Robots e Ta-Nehisi Coates incaricato di scrivere la sceneggiatura. Se Cavill avrà ancora un futuro nei panni del figlio di Krypton, è ad oggi un mistero…

 
 

Family Food Fight al via la seconda stagione

Family Food Fight

Dall’11 marzo, ogni giovedì su Sky Uno e NOW TV, tornano le sfide tra famiglie sulla base delle più importanti abitudini culinarie: al via la seconda edizione di Family Food Fight, primo cooking show in cui ai fornelli si sfidano nuclei familiari e le loro tradizioni.

Se è vero che l’Italia è un Paese di ristoratori, è arrivato per loro il momento di mettersi in gioco: 7 famiglie di professionisti – gestori di ristoranti, agriturismi o trattorie sparsi sul territorio nazionale – si presentano nella nuova edizione dello show, produzione Endemol Shine Italy per Sky.

Per sei puntate, i quartetti gareggiano in una sfida senza esclusione di colpi, mettendo in campo tutte le proprie abitudini, non solo a tavola ma anche nella gestione di una cucina professionale, e portando in scena tutte le ricette che più contraddistinguono le loro zone d’origine ma anche la propria storia familiare.

Le 7 famiglie che si presentano ai nastri di partenza della seconda edizione di Family Food Fightarrivano da diverse regioni d’Italia: Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana,Campania, Calabria. I loro componenti – impegnati nella gestione quotidiana di un ristorante, una trattoria o un agriturismo, attività spesso tramandate di generazione in generazione tanto quanto i valori che li legano al cibo e alla buona tavola – hanno una età compresa tra i 16 e gli 80 anni.

A valutare i piatti e i comportamenti delle famiglie torna il trio già protagonista nella prima edizione. Ripetono quindi, per il secondo anno, l’esperienza di essere giudici assieme in uno show culinario Lidiae Joe Bastianich: madre e figlio, la prima scrittrice da milioni di copie, imprenditrice, personaggio televisivo amatissimo anche negli Stati Uniti (dove ha vinto 2 Emmy Awards®) e ambasciatrice della cucina italiana nel mondo, il secondo guru della ristorazione, personaggio eclettico capace di mixare l’amore per il buon cibo, la passione per l’ottimo vino e anche un interessante talento in tema musicale; e torna anche Antonino Cannavacciuolo, l’amatissimo Chef da 4 stelle Michelin che negli anni ha fatto della veracità e del calore tipici del Sud Italia i suoi punti di forza in cucina e non solo.

I tre, componenti di quella che già lo scorso anno era diventata una vera e propria “famiglia allargata”, assegneranno il titolo di Campioni d’Italia di Family Food Fight, con un premio finale da 100 mila euro.

Insieme ai tre giudici, molti saranno gli ospiti che arriveranno nelle cucine di Family Food Fight per animare e ispirare, a vario titolo, le prove: tra gli altri, ci saranno Costantino Della Gherardesca, protagonista di una prova ispirata agli Anni Ottanta; The Jackal, protagonisti di una prova a tema “comfort food”; e 4 chef provenienti da tutto il mondo che hanno portato le proprie tradizioni culinarie a Milano, ossia l’iraniana Afsaneh Ahmadi, il filippino Dario Guevarra, la russa Evgeniya Lasytchuk e l’eritreo Yonas Tesfamichael Yeshak.

Il programma, un adattamento del format australiano già proposto in altri nove paesi al mondo, tornadall’11 marzo ogni giovedì, per sei settimane, alle 21.15 su Sky Uno (canale 108, digitale terrestre canale 455), sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW TV.

LE PROVE

Ogni puntata di Family Food Fight si svilupperà su tre prove con cui verranno testate la capacità delle famiglie di esprimere la propria passione per la cucina sia all’interno della loro comfort zone sia confrontandosi con imprevisti sempre diversi, ma anche le loro abilità nel gestire una cucina professionale, con la suddivisione dei compiti e il rispetto delle richieste dei clienti, proprio come avviene nel proprio ambiente naturale, nella loro sala, con le loro pentole e davanti ai loro fornelli. Le prove sono:

  • il menù del giorno, durante la quale le famiglie di ristoratori saranno chiamate a presentare ai giudici una proposta “fresca di giornata”. I giudici introdurranno il tema del giorno, e ispirate da questo loro avranno il compito di ideare e realizzare un menù in più portate;
  • la staffetta, gli sfidanti, nella realizzazione di una sola portata, dovranno testare la capacità di organizzare il lavoro in squadra, fino a scardinare le rispettive abitudini e sovvertire i ruoli, spingendo ciascun membro della famiglia a reagire all’imprevisto e anche a cavarsela da solo;
  • il duello finale, a cui parteciperanno le due famiglie peggiori della prova precedente: i giudici le sottoporranno al confronto con piatti o ingredienti che richiedono conoscenza delle tecniche di preparazione.

Mentre le famiglie in gara saranno impegnate ai fornelli, i giudici potranno ovviamente interagire con loro di persona, ma in più le osserveranno da un monitor in uno spazio dedicato, lasciando loro la possibilità di esprimersi liberamente in cucina e conoscendole molto da vicino, con tutti i loro pregi e difetti.

LE FAMIGLIE

Le famiglie che si affronteranno a Family Food Fight hanno in comune l’amore per la buona cucina e per il buon cibo che ogni territorio sa offrire, il gusto dello stare insieme a tavola, ma anche la passione verso accoglienza e ospitalità, per offrire alla clientela il meglio della cucina della propria terra.

FAMIGLIA AUTELITANO – Agriturismo di Petru i ‘Ntoni (Bova Marina, Reggio Calabria)

Antonio (54 anni) è il padre, Pietro (20) suo figlio, Cettina (55) la sua compagna e Giovanna (26) è sua nipote, figlia di sua sorella.

Il padre di Antonio si chiama Pietro, il nonno Antonio e così via, per una tradizione tramandata da padre in figlio: da qui il nome ”Agriturismo di Petru i ‘Ntoni” (ossia “Pietro figlio di Antonio”). La prima esperienza in cucina di Antonio è stata come aiuto-cuoco nelle mense ufficiali della Marina, poi ha frequentato la scuola senza però diplomarsi, dopodiché ha seguito diversi corsi di cucina.

L’azienda oggi continua a coltivare e ad allevare gli animali e a produrre specialità calabresi solo utilizzando materie prime provenienti dalla loro terra. L’agriturismo è nato 18 anni fa: prima la cucina poteva ospitare al massimo 20 persone, ora ne può accogliere più di 50 persone con la possibilità di arrivare a 200 per eventi particolari. Ci sono sei camere da letto che possono ospitare le famiglie, un orto e una fattoria dove hanno gli animali. Producono olio, vino, digestivi, confetture, conserve, liquori, salumi, pasta, sott’oli e sott’aceti, legumi, formaggi, dolci, conserve, condimenti vari e bevande analcoliche.

FAMIGLIA BUSTINZA – Vale un Perù (Torino)

Miguel (47 anni) è marito di Patricia (42) e figlio di Maria (70); Carlos (44) è cugino di Patricia.

La famiglia Bustinza è di origini peruviane, trapiantata in Italia da vent’anni. Sono tutti molto ironici e spumeggianti: Miguel e Patricia – affiatatissimi – hanno aperto a Torino “Vale un Perù” nel 2012, sotto la supervisione di mamma Maria, sudamericana doc, molto esplosiva e sul pezzo, competitiva e pratica. In questi anni in Italia sia Patricia che Miguel hanno fatto vari corsi di cucina italiana e regionale.

Nel ristorante “Vale un Perù” si beve pisco sour e si mangia ceviche di pescado. Pochi anni dopo l’apertura, Miguel e Patricia hanno deciso di aprire un secondo ristorante, il “Nativo”, con un concept diverso e un menù completamente rivoluzionato. I locali di Miguel e Patricia sono un gioiello per cura e cultura gastronomica e un’occasione per i torinesi di assaggiare una cucina dall’enorme valore.

FAMIGLIA DALL’ARGINE – Hostaria Tre Ville (Parma)

Luca (56) è marito di Morena (50), figlio di Bianca (80) e fratello di Barbara (50).

Luca, l’oste delle varie attività che hanno in l’Emilia-Romagna, è un cinquantenne spigliato, loquace e dinamico anche nel modo di raccontarsi. Ha una bellissima storia fatta di piccole e grandi soddisfazioni. La loro è una cucina tradizionale ma con un occhio attento anche alla clientela. Barbara, la sorella, è la cuoca e tiene in mano la situazione in cucina. Morena, la moglie di Luca, fa la fiorista ma il ristorante è la sua seconda casa. Bianca, mamma di Luca, è la più attiva e dinamica del gruppo, grande cuoca dal 1983.

Sono più di trent’anni che questa famiglia lavora nella ristorazione. Il tutto è partito da papà Nando che, nel lontano 1977, decise di comprare una tabaccheria che trasformò subito in bar. Luca, Barbara, Massimo e Francesco, figli di Nando, decisero di ridar luce ad un locale che stava decadendo, ed infine la terza generazione si è affiancata al nonno per rubarne i segreti. La loro è una cucina tradizionale parmigiana con i piatti tipici della tradizione.

FAMIGLIA LUFINO – Trattoria Don Alfonso (Napoli)

Carmine (51 anni) e Giosi (42) sono i genitori di Federica (19) e Alfonso (16).

Carmine è lo chef: da sempre in trattoria col papà, decise di raccogliere l’eredita familiare e ricreare nel ristorante l’atmosfera vissuta da bambino. La sua è la classica famiglia napoletana legata alle tradizioni territoriali e culinarie, una famiglia vivace e allegra. La personalità più forte in famiglia è quella di Giuseppina, che vuole sempre dire la sua. Carmine è molto altruista: col montepremi vorrebbe assumere quante più persone possibili per risollevare le sorti di chi è meno fortunato, soprattutto in questo periodo.

La trattoria “Don Alfonso” nacque 50 anni fa con la mamma e il papà – Alfonso, appunto – di Carmine. Con loro hanno sempre lavorato le figlie più grandi: quando, queste ultime, decisero di lasciare l’attività di famiglia, Carmine la rilevò per gestirla con sua moglie. I figli son nati e cresciuti lì, anche perché la sede della trattoria è la casa di famiglia, e nonostante facciano altro nella vita sono impegnati a tempo pieno in trattoria. Propongono una cucina molto semplice basata sulle tradizioni culinarie partenopee.

FAMIGLIA VANNUCCHI – Trattoria Lanterna Blu (Quarrata, Pistoia)

Claudia (37 anni) è figlia di Quintilio (73) e Clara (64) e cognata di Mauro (36)

Claudia, forte accento toscano, diplomata al Polimoda, ha lavorato in questo settore per 10 anni, ma sentiva che quello non era il posto adatto a sé. Tornata a casa, ha cominciato ad aiutare i genitori nell’Agriturismo, come faceva quando era piccola, oggi invece si occupa maggiormente della sala, mentre i cuochi sono Mauro e Clara, il primo più tradizionalista, la seconda più innovativa.

Clara ha fatto un corso serale di cucina e, nel 1993, ha aperto una piccola trattoria con 35-40 coperti. Con il passare degli anni, hanno lasciato quel locale per prenderne in affitto un altro più grande, da 70 coperti, in una posizione più strategica. La cucina è molto familiare e stagionale, con tanta carne e tanta ortaggi, tipicamente toscana (c’è la classica fiorentina, i salumi della zona, i formaggi, picio ragù di cinta), anche se nel menù vi sono anche piatti legati alla cultura milanese perché Mauro è cresciuto e ha lavorato a Milano. In più, la loro clientela apprezza i loro piatti a base di pesce, i loro dolci e il loro pane.

FAMIGLIA PLAITANO – Trattoria Della Gloria (Milano)

Gloria (60 anni) è la moglie di Carmine (59), madre di Greta (30) e cugina di Riccardo (30).

Gloria e Carmine sono sposati e lavorano assieme da 36 anni. Entrambi vengono da famiglie contadine: lei è di origine friulana, lui del Sud Italia. Quando arrivarono a Milano, aprirono un pub sui Navigli che è andato benissimo per 15 anni. Gloria è la chef del ristorante, si presenta come la timida del gruppo ma in realtà la chiamano “Dio” perché è una maniaca del controllo. Carmine è l’oste: borbotta sempre e dicono che è maldestro, soprattutto in cucina. Riccardo ha un ristorante in Friuli ma saltuariamente collabora con gli zii; Greta lavora spesso in sala, soprattutto quando i genitori vanno in vacanza.

La “Trattoria della Gloria” nacque 13 anni fa: la loro osteria si basa sul buon cibo ma anche sull’accoglienza, tanto che molti clienti sono diventati amici. Propongono ricette regionali ma che spaziano da Nord a Sud, privilegiando materie prime di origine controllata, i piccoli produttori e sposando appieno la filosofia del bio e dello slow food.

FAMIGLIA ZAGO – Ristorante Le Querce (Marlengo di Ponzano, Treviso)

Ermanno (39 anni) è figlio di Tiziana (64); Dario (43) e Duska (37) sono il fratello e la sorella.

Ermanno ha frequentato l’istituto alberghiero ma si ritiene autodidatta, avendo letto molti libri, e ha ereditato la passione per la ristorazione dai genitori, che prima avevano una pizzeria, poi una trattoria, infine un ristorante. Dario e Tiziana in cucina spesso discutono e non sono mai d’accordo, Duska invece è più in sintonia con suo fratello Ermanno ed è abituata a gestire lo stress della sala. Dicono di essere molto attenti alle esigenze di chi hanno intorno. Il ristorante venne acquistato dal papà, mancato da poco, che per sostenerlo ha fatto grossi sacrifici.

La famiglia Zago ha radici salde nel territorio: il locale – dal menù metà onnivoro e metà vegetariano ma sempre ricco di prodotti della tradizione che rispetta l’equilibrio nutrizionale – serve 40 coperti, ma fa anche banchetti per le aziende.

Il programma è stato realizzato nel pieno del rispetto della normativa relativa alle misure di contenimento del contagio da Sars-COV-2 nei luoghi di lavoro e delle direttive previste dal protocollo condiviso per la tutela dei lavoratori del settore cine-audiovisivo del 07/07/2020.

Sky Brand Solutions, dipartimento di Sky Media, insieme a Endemol Shine Italy ha portato a bordo dei nuovi episodi di “Family Food Fight” i seguenti sponsor ufficiali: AIA Agricola Italiana Alimentare – A.I.A. S.p.A. Unipersonale, Ghidini Cipriano Srl, Hotpoint, KitchenAid, Azienda Ortovivaistica L’Ortofruttifero – Pisa.

FAMILY FOOD FIGHT: dall’11 marzo ogni giovedì, per sei settimane, alle 21.15 su Sky Uno (canale 108, digitale terrestre canale 455), sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go, su smartphone, tablet e pc, anche in viaggio nei paesi dell’Unione Europea, e in streaming su NOW TV.

 
 

La Befana vien di notte 2 – Le origini, al via le riprese del sequel

La Befana vien di notte

La Befana vien di notte 2 – Le origini, scritto da Nicola Guaglianone e Menotti, per la regia di Paola Randi, prequel della commedia di grande successo e campione di incassi al botteghino La Befana vien di notte, prodotta e distribuita da Lucky Red durante le feste natalizie del 2018.

La Befana vien di notte 2 – Le origini è prodotto da Lucky Red con Rai Cinema e in collaborazione con Sky, il film sarà distribuito da 01 Distribution. Il cast, tutto d’eccezione, è composto da Monica Bellucci, dalla giovanissima e amatissima influencer Zoe Massenti, da Alessandro HaberHerbert Ballerina, con Corrado Guzzanti e, con un ruolo del tutto inedito, Fabio De Luigi.

XVIII secolo. Paola (Zoe Massenti), una ragazzina di strada, truffaldina e sempre a caccia di guai, si trova inavvertitamente a intralciare i piani del terribile Barone De Michelis (Fabio De Luigi), un omuncolo gobbo sempre scortato dal fidato e bistrattato Marmotta (Herbert Ballerina), con una sconfinata sete di potere e uno smisurato odio verso le streghe. L’intervento della dolce e potentissima Dolores (Monica Bellucci), una strega buona che dedica la sua vita ai bambini, salva Paola da un rogo già acceso. Tra un magico apprendistato, inseguimenti, incredibili trasformazioni e molti, molti, guai, Paola scoprirà che il destino ha in serbo per lei qualcosa di davvero speciale…  Che la leggenda abbia inizio!

 
 

Sam Wilson: 10 cose che solo i fan dei fumetti conoscono

Alla fine di Avengers: Endgame, Steve Rogers ha cosegnato lo scudo di Captain America a Sam Wilson, meglio conosciuto come Falcon. Sappiamo che il personaggio dovrà fare i conti con questa pesante eredità nell’attesissima serie The Falcon and the Winter Soldier. Tuttavia, i fan dei fumetti potrebbero avere un’idea decisamente più cristallina, rispetto ai soli appassionati del MCU, di cosa il futuro ha in serbo per l’amico e partner di Cap. Ecco quindi 10 cose – raccolte da Screen Rant – che solo i fan dei fumetti potrebbero sapere sul suo conto e che potrebbe rivelarsi necessarie ai fini della comprensione degli eventi che vedremo nello show Disney+:

1La storia d’amore con Mighty Thor

Durante questo periodo, Sam ha avuto una delle sue storie d’amore più interessanti. Ha condiviso un legame romantico con il Thor della nuovissima era dei fumetti Marvel, ossia Jane Foster. All’epoca, entrambi erano membri degli Avengers.

Ciò potrebbe potenzialmente diventare interessante, poiché Jane Foster erediterà il mantello di Thor nel prossimo Thor: Love and Thunder e Sam potrebbe essere uno dei tanti personaggi del MCU che appariranno nel film.

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Gabriele Salvatores racconterà l’Italia all’Expo 2020 Dubai

Gabriele Salvatores

Sarà il Regista Premio Oscar Gabriele Salvatores a raccontare ai visitatori del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai le Regioni del nostro Paese che da oggi cominciano così il loro cammino verso il grande evento globale di quest’anno.

Con una conferenza stampa sulla piattaforma digitale della Stampa Estera il Commissariato per la partecipazione dell’Italia ha svelato il progetto che vedrà i territori protagonisti assoluti del percorso espositivo del Padiglione alla prossima Esposizione Universale al via il primo di ottobre.

A Salvatores – scelto da una commissione presieduta dallo scrittore Sandro Veronesi – è affidato il compito di narrare la Bellezza del Paese evocata sin dal titolo della partecipazione italiana – “La Bellezza unisce le Persone” – che a sua volta declina il claim di Expo Dubai “Connettere le menti, creare il futuro”.

Nelle prossime settimane lo sguardo del regista premio Oscar, con la produzione di Indiana Production, attraverserà le Regioni che hanno aderito al progetto, realizzando riprese che verranno poi editate e infine proposte per l’intera durata del semestre espositivo ai visitatori del Padiglione Italia.

Tutto il racconto del Padiglione è stato immaginato come il viaggio di uno sguardo. All’inizio i visitatori si troveranno ad ammirare il paesaggio del percorso espositivo per poi addentrarsi lungo un itinerario di architetture narrative fatte di contenuti che esprimono il meglio della competenza e della bellezza italiana: dal cinema al teatro, dai paesaggi, alle imprese più innovative, dalle tecnologie d’avanguardia alla sostenibilità.

Il racconto costruito dal Regista con le Regioni partecipanti prevede una serie di contenuti altamente scenografici e d’impatto a cominciare da quelli del Belvedere, il luogo da cui si vede il bello: una finestra circolare sui territori del Paese con proiezioni a 360 gradi dei paesaggi italiani più suggestivi che sta a significare anche l’importanza di protezione e cura di questo inestimabile valore che il nostro Paese rappresenta per il mondo intero.

Il percorso continua con il film sul ‘Saper Fare’ italiano,  raccontato su uno schermo di 100 metri quadrati e capace di mostrare al visitatore il meglio delle ‘artigiane’, dell’agroalimentare, della meccanica, del design e dell’esercizio delle tecnologie più sofisticate; la narrazione prosegue con le ‘Short Stories’, mostre temporanee con un approfondimento tematico sulla nostra cultura e arte oltre che sulle innovazioni contemporanee nei campi della salute, della medicina, dello spazio e del design.

Il Padiglione Italia a Expo Dubai sarà quindi un vero e proprio ‘Giardino delle Storie’: un giardino perché sintesi metaforica di tanti elementi diversi che insieme creano un linguaggio di equilibrio e armonia, proiezione dell’ordine dell’universo. E le storie che nascono nei nostri territori rappresentano spesso competenze uniche al mondo: quelle di un’innovazione capace, come è successo tante volte nei secoli e accade ancora nel presente, di cambiare il corso della storia e dell’umanità grazie alla visione e alla consapevolezza di vivere in un territorio di inestimabile valore naturalistico, paesaggistico e culturale.

Credo che la bellezza, l’arte e anche se vogliamo il piacere della vita che l’Italia sa ben fornire ed esportare possano veramente aiutare a cambiare il mondo”, ha affermato Gabriele Salvatores.

La bellezza italiana che Gabriele Salvatores racconterà magistralmente è la bellezza che si fonda sulle diversità dei suoi territori e dei suoi saperi: così le nostre Regioni saranno, per la prima volta in un’Esposizione Universale, partner artistici del Padiglione italiano, realizzandone i contenuti per l’intero periodo dell’Expo”, ha affermato Paolo Glisenti, Commissario Generale per la partecipazione dell’Italia a Expo 2020 Dubai. “Per rilanciare il turismo, a cominciare da quello esperienziale, ma anche per far crescere l’attrazione dei capitali internazionali verso le filiere d’impresa dall’artigianato alla grande industria, e far crescere l’attrazione di capitale umano verso i centri di competenza scientifica e tecnologica destinati a generare innovazione e sostenibilità nel futuro”, ha aggiunto Glisenti.

Tutti i paesaggi del nostro Paese, ad esclusione di quelli naturali, sono di fatto espressione diretta del saper fare italiano. Sono molto contento che sia un autore come Gabriele Salvatores, con la sua sensibilità, a raccontare e declinare tutto questo”, ha dichiarato Davide Rampello, Direttore Artistico del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai.

 
 

Il principe cerca figlio è il sequel “nascosto” di un altro film con Eddie Murphy

Il principe cerca figlio trailer

Il principe cerca figlio, il sequel de Il principe cerca moglie diretto nel 1988 da John Landis e disponibile su Amazon Prime Video dallo scorso 5 marzo, contiene un riferimento ad un altro celebre film con protagonista Eddie Murphy: stiamo parlando di Una poltrona per due del 1983, diretto sempre da Landis. In realtà, i due celebri titoli sono molto più legati di quanto si pensi. Ma andiamo con ordine…

In Una poltrona per due, Murphy interpreta Billy Ray Valentine, un imbroglione squattrinato la cui vita si incrocia per caso con quella di Louise Winthorpe III (interpretato da Dan Aykroyd), amministratore delegato della società di intermediazione Duke & Duke. All’insaputa di entrambi i personaggi, Randolph Duke (Ralph Bellamy) e Mortimer Duke (Don Ameche) decidono di condurre un esperimento sociale per vedere se lo stile di vita dei due uomini è il risultato di abilità innate o di fattori ambientali. I fratelli Duke rovinano quindi la credibilità di Winthorpe e assumono Valentine come nuovo esecutivo. I due malcapitati, però, riusciranno a svelere la beffa ai loro danni, riuscendo ad eseguire anche un contrattacco sui due fratelli, che alla fine del film dichiareranno ufficialmente bancarotta.

Il principe cerca moglie rende omaggio a Una poltrona per due con una sequenza abbastanza esplicita: durante una passeggiata, il principe Akeem (Murphy) e Lisa McDowell (Shari Headley) incontrano i fratelli Duke, che ora vivono come due barboni per le strade del Queens. In quella scena, Akeem dona un sacchetto di carta contenete una grosso quantitativo di denaro al personaggio di Randolph, il quale, dopo aver esaminato la donazione, si gira verso il suo ex socio ed esclama: “Mortimer, siamo tornati!”.

Tornando a Il principe cerca figlio, il sequel diretto da Craig Brewer si ricollega a Una poltrona per due attraverso quanto accaduto proprio ne Il principe cerca moglie, lasciando intendere che il denaro lasciarto da Akeem è stato sufficiente per risollevare gli astuti fratelli Duke dalla povertà. All’inizio del sequel, infatti, Lavelle Junson (il figlio illeggittimo del principe Akeem interpretato da Jermaine Fowler), sostiene un colloquio di lavoro con un tale di nome Calvin (interpretato da Colin Jost), che si presenta al ragazzo come Mr. Duke, lasciando intendere che nel lasso di tempo intercorso tra i due film (l’originale del 1988 e il sequel del 2021), i fratelli Duke sono tornati alla ribalta.

Durante il colloquio con Lavelle, a primo impatto Mr. Duke sembra essere molto più compassionevole dei suoi antenati, dal momento che chiede al giovane di rivolgersi a lui in maniera informale, chiamandolo semplicemente Calvin. Tuttavia, a mano a mano che il colloquio entra nel vivo, diventa palese che le opinioni di Calvin, molto simili a quelle di suo nonno e del suo prozio, sono offuscate da alcuni pregiudizi razziali assai preoccupanti. Inoltre, nell’ufficio del personaggio è possibile notare un dipinto a olio incorniciato che ritrae proprio gli originali Duke.

La trama del sequel de Il principe cerca moglie

Il principe cerca figlio è diretto da Craig Brewer e si basa su una sceneggiatura scritta da Kenya Barris, Barry W. Blaustein e David Sheffield e sui personaggi creati da Eddie Murphy. Nel rigoglioso regno di Zamunda, Re Akeem (Murphy) è appena stato incoronato e con il suo fidato consigliere Semmi (Hall) intraprende una nuova ed esilarante avventura che li porta ad attraversare il globo partendo dalla loro meravigliosa nazione africana fino al Queens, il quartiere di New York dove tutto è iniziato.

 
 

Captain Marvel: Brie Larson sulla scena più difficile da girare

Brie Larson ha debuttato nei panni di Captain Marvel nel film omonimo del 2019, che si è rivelato un grandissimo successo di pubblico e critica, arrivando a conquistare oltre 1 miliardo di dollari al box office mondiale. Il personaggio di Carol Danvers è poi tornato in Avengers: Endgame, in attesa di rivederlo nell’annunciato sequel Captain Marvel 2, che debutterà nelle sale nel 2022.

In un nuovo video caricato attraverso il suo account YouTube ufficiale, Brie Larson ha ricordato la sua esperienza sul set del primo Captain Marvel, spiegando qual è stata la scena del film più difficile da girare. “Onestamente… forse la scena più difficile per me è stata la sequenza di combattimento sul treno”, ha detto l’attrice. “Perché erano i miei primi tre giorni di riprese. Quindi, fin da subito mi sono ritrovata a fare delle acrobazie su un treno in movimento come tutti gli altri stunt.”

Larson ha poi rivelato che la voglia di affrontare la scoperta della verità da parte di Carol Danvers sui Kree e sugli Skrull è stata la scena emotivamente più impegnativa da girare. Il ruolo è sempre stato molto importante per l’attrice premio Oscar: la stessa ha sempre definito Captain Marvel un “simbolo” a cui “diverse tipologie di persone” cercano di ispirarsi. Larson ha sempre specificato che il personaggio appartiene a chiunque voglia identificarsi con esso e proprio di recente ha ribadito questa sua convinzione.

Tutto ciò che sappiamo su Captain Marvel 2

Captain Marvel 2, il sequel del cinecomic con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman. Nel cast ci saranno Iman Vellani (Ms. Marvel, che vedremo anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel arriverà l’11 novembre 2022.

 
 

Justice League Snyder Cut: il costume del Joker presenta un legame con Harley Quinn

Suicide Squad

Sappiamo da tempo ormai che il Joker di Jared Leto apparirà nella Snyder Cut di Justice League in una sequenza ambientata nel Knightmare. Ora, veniamo a conoscenza del fatto che il suo costume nasconde un easter egg legato ad Harley Quinn, il personaggio interpretato nel DCEU da Margot Robbie, apparso al suo fianco in Suicide Squad del 2016.

La presenza del Joker di Leto nella Snyder Cut è sicuramente una delle più grande sorprese relativo al nuovo taglio del cinecomic uscito per la prima volta in sala nel 2017. Leto non ha più interpretato il supercriminale dopo l’uscita del film di David Ayer, eppure Zack Snyder era determinato a rendere giustizia alla sua iterazione dell’iconico villain, regalandoli una sequenza al fianco del Batman di Ben Affleck. I due si troveranno faccia a faccia nella timeline impostata dal Knigthmare, un futuro alternativo in cui la Terra è divenuta schiave delle forze di Apokolips.

In occasione del lancio della Snyder Cut di Justice League, è stata organizzata una mostra dedicata al film a Dallas, nel Texas. L’account Twitter AList ha condiviso alcuni scatti dalla mostra, incluso uno sguardo molto ravvicinato alle armi del Joker. Come si vede dalle immagini, l’impugnatura della sua pistola mostra una faccia da clown, mentre alcune iniziali decisamente familiari sono dipinte a testa in giù: H.Q. È quindi confermato: il Joker che vedremo nella Snyder Cut di Justice League ha ancora le pistole di Harley Quinn. Per vedere le immagini, cliccate qui.

Justice League Snyder Cut e il cenno al passato del Joker

Sebbene il ruolo del Joker nel nuovo taglio di Justice League abbia molto poco a che fare con Harley, si tratta comunque di un cenno interessante al passato del personaggio. Suicide Squad non ha ovviamente tenuto conto dei piani originali di Snyder per il DCEU, nonostante i due film esistano all’interno della stessa continuity. Molti credevano che il nuovo Justice League prendesse le distanza dalla rappresentazione del Joker in Suicide Squad, ma il riferimento alle pistole di Harley è sicuramente un modo palese attraverso cui i due film restano collegati.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

 
 

Wonder Woman: come Patty Jenkins ha convinto Robin Wright per il ruolo di Antiope

robin wright

Robin Wright, l’attrice che interpreta Antiope nel DCEU, ha spiegato come la regista Patty Jenkins sia riuscita a convincerla ad accettare di interpretare il personaggio. Antiope è apparsa di recente in Wonder Woman 1984, dove ha impartito tutta la sua saggezza amazzonica ad una giovane Diana nel prologo del film. Il personaggio ha debuttato per la prima volta in Wonder Woman del 2017 e ha fatto anche una breve apparizione in Justice League dello stesso anno.

Il primo Wonder Woman ha ricevuto il plauso di pubblico e critica. La prima incursione di Jenkins nel mondo dei supereroi è ancora oggi considerata una punto culminante del DCEU, sia dal punto di vista creativo che dal punto di vista finanziario. L’ambientazione iniziale del film su Themyscira, con la sua popolazione di donne guerriere, fa sicuramente parte del fascino del film. La performance di Wright nei panni del generale amazzonico Antiope, nonché zia di Diana, è probabilmente la chiave di questo enorme appeal.

In una recente intervista con Collider in occasione della promozione del suo debutto alla regia, Land, Robin Wright ha spiegato come Patty Jenkins sia riuscita a convincerla ad unirsi al cast di Wonder Woman, che di fatto ha rappresentato il primo franchise cinematografico a cui ha preso parte la pluripremiata attrice. Wright ha spiegato che l’entusiasmo di Jenkins, unito alla sua passione per il progetto e al messaggio che voleva veicolare attraverso il film, hanno fatto sì che la sua decisione fosse relativamente facile da prendere.

“Quando Patty Jenkins mi ha chiamato – stavo girando House of Cards in quel periodo – era piena di entusiasmo. Mi ha detto: ‘Vuoi interpretare una delle più grandi donne guerriere dell’Amazzonia?’. E io ho risposto: ‘Certo!’. Ho pensato: ‘Sarà uno spasso’. Adoro Wonder Womane ho adorato entrambi i film. Riguardano temi come la giustizia, l’uguaglianza e l’amore, e io sono una fanatica di tutte queste cose.”

Il futuro di Wonder Woman al cinema

Wonder Woman 1984 è arrivato in Italia direttamente in esclusiva digitale lo scorso 12 febbraio. Nel sequel, oltre a Gal Gadot, hanno recitato anche Chris Pine, Kristen Wiig e Pedro Pascal. Subito dopo l’uscita del film in USA (avvenuta a dicembre 2020, in contemporanea al cinema e su HBO Max), è stato confermato ufficialmente Wonder Woman 3, che vedrà ancora una volta il ritorno di Patty Jenkins dietro la macchina da presa e quello di Gadot nei panni di Diana Prince.

 
 

Space Jam: A New Legacy, il regista spiega la nuova Lola Bunny

Space Jam: A New Legacy

Le nuove immagini di Space Jam: A New Legacy hanno portato all’attenzione di tutti il ri-design di Lola Bunny, uno dei personaggi più amati del film di Michael Jordan. La coniglietta che fa battere forte il cuore di Bugs Bunny aveva delle sembianze molto femminili e ammiccanti, ma era anche tenace, forte e una gran giocatrice di basket. Ora le sue forme sono state trasformate così:

A sostenere questa scelta di design, il regista del film, Malcolm D. Lee, ha spiegato che un ri-design era importante perché: “Siamo nel 2021. È importante riflettere l’autenticità di personaggi femminili forti e capaci. Perciò abbiamo rivisto un po’ di cose, non solo il suo aspetto, mettendole dei pantaloncini di lunghezza appropriata e rendendola femminile senza sessualizzarla, ma anche dandole una vera voce.”

Questi sono i personaggi del sequel:

  • Dom, uno dei figli di LeBron, giovane promessa del basket, preferisce giocare per divertimento che per ambizione. Ha un talento speciale per i videogiochi e cerca disperatamente di trovare un legame con suo dare al di là della pallacanestro.
  • Malik, il direttore commerciale di LeBron, il suo migliore amico e braccio destro. I due sono cresciuti insieme nello stesso quartiere e si conoscono da quando erano bambini.
  • Darius, il figlio maggiore di LeBron e un giocatore di pallacanestro. Protettivo, nonostante i caratteri diversi, verso il fratellino Dom, molto vicino a suo padre mentre sogna di diventare un giorno un suo compagno di squadra.
  • Xosha, la figlia più giovane di LeBron, oltre che il suo pupillo. Adora stare sul campo e studiare le statistiche di gioco di suo padre.

Vi ricordiamo che pellicola vanterà la produzione di Ryan Coogler, regista di Black PantherCreed e Fruitvale Station, e uscirà nelle sale il il 16 Luglio 2021. Nell’originale del 1996, Bugs Bunny arruolava il campione di basket americano Michael Jordan e altre superstar dell’NBA per sfidare sul campo l’alieno Swackhammer e riconquistare la sua libertà e quella degli amici.

 
 

Wolverine: Hugh Jackman voleva Lee Daniels alla regia di un film

hugh jackman

Forse non tutti sanno che Lee Daniels, acclamato regista di Precious e The Butler, nonché creatore della serie Empire, avrebbe voluto realizzare un film dedicato a Wolverine, l’iconico mutante della Marvel interpretato per oltre 10 anni sul grande schermo da Hugh Jackman nella saga degli X-Men targata Fox.

In una recente intervista con Collider in occasione della promozione del suo nuovo film, The United States vs. Billie Holiday (grazie al quale la protagonista Andra Day ha vinto un Golden Globe come migliore attrice drammatica), Daniels ha spiegato che dopo il successo di Precious (quindi intorno al 2009) era stato contattato da Jackman in persona, il quale gli aveva suggerito di proporre allo studio un nuovo film di Wolverine.

Il regista all’epoca credeva di non avere l’esperienza necessaria per potere dirigere un film per un grande studio, ma nonostante i dubbi si presentò alla Fox per esporre loro la sua visione dell’iconico personaggio degli X-Men. Durante l’intervista, Daniels ha ricordato che quell’esperienza fu assolutamente disastrosa.

“Molti attori mi chiamano. Ricordo che dopo aver fatto Precious, Hugh Jackman ha chiamato e voleva che facessi un film su Wolverine. Così mi ha mandato in studio dalla Fox, immagino sia lì che li fanno. Non avevo mai fatto un film per uno studio prima ed è stato un disastro, tant’è che mi sono fermato… sì, è stato alla Fox, perché dopo mi sono fermato al Kentucky Fried Chicken e ho mangiato un intera porzione da sei di alette di pollo. È stato il peggior incontro della mia vita. Non so come Hugh abbia fatto a pensare a Wolverine guardando Precious, ma lo amo comunque. Ancora oggi siamo molto amici.”

Il futuro di Wolverine al cinema, oltre Hugh Jackman

Dopo l’uscita di Logan – The Wolverine del 2017, Hugh Jackman ha ufficialmente detto addio al personaggio. Al momento non sappiamo ancora chi raccoglierà l’eredità dell’attore australiano sul grande schermo, dal momento che il mutante con gli artigli d’adamantio debutterà prossimamente nel MCU. Chiunque si ritroverà ad interpretare il ​​personaggio di Wolverine avrà ovviamente l’arduo compito di doversi confrontare con un ritratto che ancora oggi è uno dei più popolari e dei più amati per quanto riguarda i film di supereroi.

 
 

Justice League Snyder Cut per errore su HBO Max 10 giorni prima del debutto

La Snyder Cut di Justice League è stata accidentalmente caricata sulla piattaforma HBO Max con 10 giorni di anticipo rispetto alla data programmata per il debutto, vale a dire il 18 marzo. Da quando è stata annunciata la data di uscita ufficiale, i fan di Zack Snyder hanno iniziato a contare i giorni, dal momento che è grazie a loro che la versione originale del cinecomic è divenuta finalmente realtà.

Con enorme sorpresa, però, nelle ultime ore Twitter è stato letteralmente invaso da post che hanno rivelato che HBO Max ha accidentalmente caricato la Snyder Cut con una settimana di anticipo. Stando a quanto dichiarato dai vari utenti, pare che il film di Snyder sia stato caricato al posto di Tom & Jerry: gli spettatori che avevano scelti di guardare il nuovo live action dedicato ai celebri personaggi creati da William Hanna e Joseph Barbera, sono rimasti increduli quando si sono ritrovati invece le immagini del nuovo taglio di Justice League.

Il leak della Snyder Cut arriva nel bel mezzo della campagna promozionale del film. Proprio di recente, infatti, sono stati rilasciati i teaser trailer e poster di ogni componente della Justice League che apparirà nel film, proprio in vista dell’imminente distribuzione fissata al 18 marzo. Non è chiaro cosa sia successo esattamente e come WarnerMedia sia potuta incappare in un errore del genere. Al momento la società statunitense non ha commentato in alcun modo l’accaduto.

Justice League: WB e Zack Snyder tra divergenze creative e continue pressioni

Nel corso degli anni (anche grazie alle dichiarazioni dello stesso regista) è diventato sempre più chiaro cosa sia successo in realtà tra la Warner Bros. e Zack Snyder all’epoca della produzione di Justice League. Il regista abbandonò il progetto a causa di una tragedia familiare (la tragica scomparsa di sua figlia), ma di recente ha ammesso che le continue divergenze creative con lo studio (unite alle costanti pressioni sempre da parte di quest’ultimo) non gli hanno mai permesso di lavorare al suo progetto nel modo in cui avrebbe voluto.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

 
 

80° anniversario di Wonder Woman, al via la campagna “Believe in Wonder”

Wonder Woman

DC, Warner Bros. Global Brands and Experiences e WarnerMedia celebrano con un evento globale gli 80 anni della Paladina della Giustizia e Guerriera per la Pace dell’universo DC, Wonder Woman, in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Accogliendo la chiamata a vedere il mondo attraverso gli occhi di Wonder Woman e a “Believe in Wonder“, la celebrazione dell’80° anniversario mira a sottolineare il messaggio intramontabile e pertinente di speranza ed emancipazione della Supereroina, con contenuti originali, fumetti commemorativi, libri e collezioni, ed esperienze di moda globali. Questa campagna che si estenderà per vari mesi, culminerà con la celebrazione mondiale del Wonder Woman Day il 21 ottobre.

La celebrazione dell’80° anniversario di Wonder Woman include contenuti, comics, libri, moda e molto altro: 

  • Wonder Woman 1984”, l’attesissimo film diretto da Patty Jenkins con protagonista Gal Gadot, arriva in DVD, Blu-Ray, 4K e Steelbook 4K da venerdì 12 marzo. Nelle versioni Blu-Ray e 4K sono inclusi i contenuti extra del film, tra cui spiccano gli speciali “Scene Studies”, “The Making Of Wonder Woman 1984” e “Gal & Kristen”. Tutte le versioni sono già disponibili per il pre-order su Amazon.
  • Gli iconici e famosi titoli televisivi di Wonder Woman trovano nuova vita con l’esclusivo video “retro-remix”, che attinge alla nostalgia di Wonder Woman, con Gal Gadot che fa il caratteristico “giro” che Lynda Carter ha reso famoso nella serie originale.
  • DC e WarnerMedia annunciano un video dal potente impatto ispirato a Wonder Woman, che mostra l’incidenza delle donne di tutto il mondo. Quest’anno, WarnerMedia produrrà video che puntano i riflettori su 80 “Women of Wonder” tra cui donne “reali”, giornaliste di network e talenti, figure culturali, esperte, influencer e celebrità che – come la stessa Wonder Woman – emergono nel loro campo, come delle vere eroine della vita reale, dandoci delle motivazioni per “Believe in Wonder“.
  • Le Designer di fama mondiale Venus Williams, Camilla e Azede Jean-Pierre hanno collaborato con Warner Bros. Consumer Products, per le collezioni di moda ispirate a Wonder Woman. È ora disponibile la linea di abbigliamento sportivo “I Am Wonder Woman” di EleVen, della campionessa internazionale di tennis ed imprenditrice Venus Williams. È inoltre disponibile una lussuosa collezione in edizione limitata della designer australiana Camilla, ed infine, alla fine di questo mese, la pluripremiata designer Azede Jean-Pierre presenterà una collezione personalizzata con capolavori mai visti prima.
  • A partire da oggi, DC onora la creazione e l’eredità di Wonder Woman rendendo All-Star Comics #8 (la prima apparizione di Wonder Woman), Sensation Comics #1 (il primo fumetto intitolato a Wonder Woman) e Wonder Woman #1 (1942 ) disponibili e gratuiti su DC UNIVERSE INFINITE.
  • Viene altresì oggi annunciato che Wonder Woman 80th Anniversary 100-Page Spectacular riunirà alcuni dei più grandi narratori di fumetti e intrattenimento per un tributo a Wonder Woman, in un souvenir da collezione che sarà disponibile ad ottobre in occasione del Wonder Woman Day. Gli appassionati potranno leggere storie originali ed osservare un bellissimo art montage dell’artista vincitore dell’Eisner Award, Yanick Paquette (Wonder Woman: Earth One) con i colori di Nathan Fairbairn.
  • DC debutta con la custom art che rende omaggio al retaggio di Wonder Woman con uno sguardo al suo futuro. Il design pop art è stato creato da INNOCEAN USA, che ha anche disegnato il logo dell’80° anniversario, e si è ispirato all’iconica copertina di Wonder Woman # 4 (2016) dell’artista Nicola Scott.

Contenuti ed esperienze aggiuntive che onorano il potere delle donne e la nostra Wonder Woman:

  • DC UNIVERSE INFINITE: le nuove selezioni di Wonder Woman saranno rese disponibili alla lettura gratuita ogni mese, insieme a raccolte curate che celebrano storie fondamentali nel corso dei decenni. Consultate il DC Community Book Club per alcune imminenti proposte di Wonder Woman, e conversazioni epiche con altri fan!
  • DC Shop: acquista qui l’esclusiva maglietta “Believe in Wonder” dell’80° anniversario di Wonder Woman.
  • Storie in Digitale: i fan di tutte le età potranno divertirsi ascoltando quattro nuovissime storie su You Choose Wonder Woman Stories di Capstone disponibili tramite l’Assistente Google qui oggi! Gli utenti di Google possono anche dire “Ehi Google, vai su Wonder Woman Stories” o “Vai su You Choose Wonder Woman Stories” per visualizzarle sul proprio dispositivo. Inoltre,Serial Box pubblicherà la loro storia serializzata Wonder Woman: Heartless esclusivamente tramite l’app Serial Box. Questa storia è ora disponibile per il pre-ordine e uscirà il 25 marzo.
  • Warner Bros. Games celebrerà l’anniversario di Wonder Woman tutto l’anno, tramite promozioni e attivazioni speciali nei suoi popolari titoli di gioco in corso, come DC Universe Online, Injustice 2 e DC Legends. Inoltre, Nintendo si unirà ai festeggiamenti il ​​4 giugno 2021 con l’uscita di DC Super Hero Girls: Teen Power, un nuovissimo titolo per il sistema Nintendo Switch con Wonder Woman in un ruolo principale, al fianco di Batgirl e Supergirl, mentre cercano di proteggere Metropolis da un temibile gruppo di nemici.
  • DC Wonder Woman Virtual Run (5K o 10K) di Rugged Races in collaborazione con Warner Bros. Consumer Products tornerà per il secondo anno dopo il record di partecipanti del 2020. Famiglie e singoli scopriranno che la corsa virtuale è un ottimo modo per muoversi, e portare nelle loro vite un po’ dell’invincibile spirito guerriero di Wonder Woman. Le registrazioni apriranno a luglio. Per ulteriori informazioni visitate il sito dcwonderwomanrun.com.
 
 

Underworld – Evolution: trama e cast del secondo film della saga

Underworld - Evolution film

Con il film del 2003 Underworld ha avuto inizio quella che è oggi considerata tra le più importanti saghe di genere horror degli ultimi anni. Composta da cinque film, questa ha portato sul grande schermo lo scontro tra vampiri e licantropi, creature fantastiche che ben prima di Twilight hanno mostrato qui tutto il loro potenziale. Il primo film, diretto da Len Wiseman, è oggi considerato un vero e proprio cult del suo genere, capace di combinare al suo interno numerosi generi per dar vita ad una storia quantomai avvincente. Nel 2006 è poi arrivato al cinema il suo primo sequel, Underworld – Evolution, nuovamente diretto da Wiseman.

La storia scritta da  Danny McBride presenta anche stavolta quella serie di elementi tipici tanto dell’horror quanto del fantasy. In particolare, infatti, è l’aspetto visivo del film a colpire. Cupo e ricco di violenza, questo mostra in modo più che adeguato tutta la brutalità che intercorre tra le due fazioni opposte. Ed è stata proprio questa sua atmosfera a decretare il successo di Underworld, attirando tanto i fan del genere quanto dei nuovi curiosi. Non capita infatti tutti i giorni di poter vedere due delle creature più celebri della cultura popolare darsi battaglia fino all’ultimo sangue.

Con un budget di 45 milioni di dollari, e un incasso di 113, questo secondo capitolo ha confermato l’interesse nei confronti della saga. La storia inizia così ad espandersi sempre di più, lasciando già da qui intravedere alcuni risvolti futuri che non faranno che generare ulteriore attesa e coinvolgimento. Prima di intraprendere una visione di questo secondo film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Underworld – Evolution: la trama del film

Come il precedente, anche questo secondo capitolo porta avanti la battaglia tra i Vampiri e Lycan. Le origini delle due specie vengono qui esplorate con un tuffo nel passato. Qui si fa la conoscenza del vampiro Marcus, il quale insieme al temibile Viktor, imprigiona suo fratello William, capostipite dei Lycan. Secoli dopo, Marcus si è ora risvegliato dal suo stato di morte apparente, scoprendo di essere stato reso un ibrido tra vampiro e licantropo. Desideroso di liberare suo fratello e governare ora con lui il mondo, Marcus inizia la propria ricerca della prigione di William. Lungo la sua strada lascerà una scia di morte e distruzione, che genereranno non poca paura tra i vampiri. L’unica che sembra poterlo fermare è Selene.

La vampira inizia infatti da subito l’inseguimento, dovendosi però scontrare con una serie di difficoltà. Per prevedere le mosse del rivale, dovrà infatti a sua volta scoprire il ruolo dove è tenuto prigioniero William. Con l’aiuto di Michael e di Alexander Corvinus, cercherà di scoprire quanto prima ciò che le occorre sapere, nel tentativo di acquisire abbastanza potere da avere speranze di sconfiggere Marcus. In quella che si configura come una vera e propria corsa contro il tempo, la guerra tra Vampiri e Lycan sarà sempre più in procinto di esplodere in qualcosa di ingestibile. Uno scenario che Marcus auspica, così da poter finalmente assumere il potere a cui si sente destinato.

Underworld - Evolution cast

Underworld – Evolution: il cast del film

Ad interpretare l’iconica vampira Selene vi è l’attrice Kate Beckinsale. Questa, che fino a quel momento aveva recitato prevalentemente in film in costume, accettò nuovamente la parte con grande entusiasmo. L’attrice desiderava infatti cimentarsi con nuovi generi, andando contro l’immagine che si era costruita fino a quel momento. Grazie ai film di Underworld è infatti divenuta principalmente nota come eroina di film action. Anche per questo film si sottopose ad un lungo addestramento, al fine di poter eseguire personalmente anche le acrobazie più complesse. L’attrice ha inoltre dovuto nuovamente richiedere il taglio di una scena di sesso, poiché contraria a recitare interamente nuda.

La figlia della Beckinsale, Lily Mo Sheen, è presente nei panni di una giovanissima Selene. Scott Speedman, anch’egli già presente nel primo film, riprende il ruolo del medico Michael Corvin, il quale viene qui ora esplorato nella sua nuova natura di ibrido. L’attore Tony Curran, che aveva già interpretato un vampiro in Blade II, è qui Marcus Corvinus. Nell’assumere i panni del villain, l’attore richiese di poter tenere i canini da vampiro anche al di fuori delle riprese, così da rimanere nel personaggio. Suo fratello William, invece, è interpretato da Brian SteeleDerek Jacobi è invece Alexander Corvinus, discendente di Marcus ma alleato di Selene. Gli attori Zita Gorog e Bill Nighy compaiono brevemente nei panni di Amelia e Viktor, il leggendario vampiro.

Underworld – Evolution: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Come anticipato, il grande successo del film ha permesso la realizzazione di una vera e propria saga cinematografica. Questa è infatti proseguita con Underworld – Il risveglio del 2012. Nel 2017 è infine uscito Underworld: Blood Wars, attualmente capitolo conclusivo della saga. È in realtà stato annunciato anche un sesto film, ma la Beckinsale, protagonista di tutti i sequel, ha dichiarato di non avere intenzione di riprendere il ruolo di Selene. Oltre a questi titoli, nel 2009 è stato rilasciato il primo e unico prequel della saga. Intitolato Underworld – La ribellione di Lycans, questo va a narrare le origini della guerra tra vampiri e licantropi, e non presenta dunque il personaggio di Selene.

Prima di vedere tali sequel, è possibile fruire di Underworld – Evolution grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 8 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 
 

PGA Awards 2021: tutte le nominations

PGA Awards

Sono state annunciate le nomination ai PGA Awards 2021 (Producers Guild of America Awards), i premi della gilda dei produttori che spesso sono uno specchio di quello che succederà agli Oscar. Ecco di seguito tutti i nominati per le categorie di cinema e televisione:

CINEMA

Darryl F. Zanuck Award for Outstanding Producer of Theatrical Motion Pictures:

Borat 2
Judas and the Black Messiah
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Minari
Nomadland
One Night in Miami…
Una donna promettente
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7

Award for Outstanding Producer of Animated Theatrical Motion Pictures:

I Croods 2 – Una nuova era
Onward
Over the Moon
Soul
Wolfwalkers

Award for Outstanding Producer of Documentary Motion Pictures:

David Attenborough: A Life on Our Planet
Dick Johnson Is Dead
My Octopus Teacher
Softie
A Thousand Cuts
Time

TELEVISIONE

Norman Felton Award for Outstanding Producer of Episodic Television — Drama

Better Call Saul
Bridgerton
The Crown
The Mandalorian
Ozark

Danny Thomas Award for Outstanding Producer of Episodic Television — Comedy

Curb Your Enthusiasm
The Flight Attendant
Schitt’s Creek
Ted Lasso
What We Do in the Shadows

David L. Wolper Award for Outstanding Producer of Limited Series Television:

I May Destroy You
Normal People
La Regina degli Scacchi
The Undoing
Unorthodox

Award for Oustanding Producer of Televised or Streamed Motion Pictures:

Bad Education
Dolly Parton’s Christmas on the Square
Hamilton
Jane Gooddall: The Hope
What the Constitution Means to Me

Award for Outstanding Producer of Non-Fiction Television:

60 Minutes
The Last Dance
Laurel Canyon
McMillion$
Tiger King: Murder, Mayhem, and Madness

Award for Outstanding Producer of Live Entertainment & Talk Television:

8:46 – Dave Chappelle
The Daily Show with Trevor Noah
Last Weed Tonight with John Oliver
The Late Show with Stephen Colbert
Saturday Night Live

Award for Outstanding Producer of Game & Competition Television:

The Amazing Race
The Masked Singer
Nailed It!
RuPaul’s Drag Race
The Voice

Fonte: EW

 
 

Megan Fox: 10 cose che non sai sull’attrice

Megan Fox trasformers

Megan Fox è forse una delle attrici più belle del mondo. Dal viso perfettamente simmetrico e gli occhi provocanti, è passata alla storia soprattutto per la propria sensualità. Ma scopriamo qualcosa di più sull’attrice e modella.

Megan Fox è nata negli Stati Uniti, nel Tennessee, da Gloria Darlene e Franklin Thomas Fox. Ha cominciato a studiare danza e recitazione all’età di cinque anni, e ha cominciato a fare la modella a 13. Il suo debutto l’ha fatto con il film delle gemelle Olsen Holiday in the Sun nel 2001. Al cinema, è conosciuta soprattutto per il proprio ruolo nel franchise di Transformers. Ecco dieci curiosità su Megan Fox:

Megan Fox: altezza

1) Megan Denise Fox è nata il 16 maggio 1986 a Rockwood, in Tennessee. I suoi tratti distintivi sono la voce seducente, i lunghi capelli castani e gli occhi azzurri, i tantissimi tatuaggi e l’abitudine di vestirsi in rosso e in nero. Megan Fox è alta 1.63 metri.

2) Megan Fox è stata bandita da Walmart. La reginetta di bellezza, vincitrice di parecchi concorsi in giovanissima età, che ha cominciato la propria carriera da modella a 13 anni, è stata beccata mentre rubava da un negozio Walmart all’età di 15 anni. Come risultato, è stata bandita a vita. Cosa stava rubando? Del trucco.

3) A scuola, ha subito del serio bullismo. Megan Fox ha affermato di soffrire di disturbo da deficit di attenzione e iperattività, e di disturbo ossessivo-compulsivo. Ha affermato che, tra le altre cose, i disturbi le hanno causato problemi a scuola, dove fu rifiutata dalle altre ragazzine per essere troppo aggressiva e iperattiva: le bulle erano solite lanciarle pacchetti di ketchup, e a volte Megan Fox finiva per mangiare da sola nei bagni della scuola.

Megan Fox: i film

Megan Fox trasformers5) Ha cominciato a recitare per non fare l’università. Prima della grande svolta di Transformers, Megan Fox non voleva davvero recitare, se non per evitare di andare all’università e fare dei soldi recitando.

6) I film e la carriera da attrice. Megan Fox ha cominciato a recitare e a fare la modella come professione molto presto, all’età di tredici anni. Il suo arrivo ai lungometraggi è arrivato con un ruolo in Holiday in the Sun, un film del 2001 con le sorelle Olsen. Da lì, ha fatto tantissima televisione, in telefilm come Ocean Ave, The HelpHope & Faith. La svolta nella carriera di Megan Fox è arrivata ovviamente con Transformers, che ha lanciato la sua carriera cinematografica. Ha interpretato il ruolo di Mikaela in Transformers e il sequel Transformers – La vendetta del caduto.  Un’altro dei suoi ruoli cinematografici più famosi è quello in Tartarughe Ninja e nel sequel Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra. Di recente, è tornata in televisione con New Girl, al fianco di Zooey Deschanel. Nel 2019 è stata tra le protagoniste di Above the Shadows nei panni di Juliana. Nello stesso anno è stata diretta da James Franco in Zeroville, nel ruolo di Soledad Paladin e nei panni di Marguerite Higgins in Jangsa-ri 9.15.

Megan Fox oggiMegan Fox oggi

Nel 2020 ha interpretato Ellen nel film Think Like a Dog e Samantha O’Hara in Rogue. Nel 2021 ritornerà a recitare come Emma nel film horror Till Death, nel ruolo di Jacqueline al fianco di Oscar Isaac in Big Gold Brick e come Rebecca Lombardi in Midnight in the Switchgrass.

7) All’inizio, i soldi erano davvero pochi. Megan Fox non se l’è sempre cavata alla grande. L’attrice, infatti, ha finito la scuola per corrispondenza e si è trasferita a Los Angeles. Inizialmente, racconta, non aveva molti soldi, e risparmiava per riuscire a radersi: spesso, non avendo i soldi per comprare nemmeno i rasoi usa e getta, indossava solo e soltanto pantaloni lunghi.

Megan Fox: Instagram

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8) Instagram e il selfie senza trucco. Megan Fox ha aperto il proprio profilo di Instagram nel 2014, destando subito l’attenzione di tutto con una fotografia che ha fatto parecchia invidia. Infatti, poco dopo aver aperto l’account, ha postato un selfie senza trucco, scattata “di prima mattina”. Ma, chiaramente, è bellissima come al solito.

Megan Fox hot

9) È una fan dei tatuaggi. Megan Fox è una grande amante dei tatuaggi e, stando ai pettegolezzi, ne ha in tutto nove. Tra gli altri, c’è una citazione dal King Lear di William Shakespeare, tatuato sulla sua spalla destra, e uno sulle costole, che dice “c’era una volta una ragazzina che non conosceva l’amore, finché un ragazzo le spezzò il cuore”.

10) Ha avuto un cameo in Bad Boys II. Megan Fox è comparsa in un piccolo ruolo nel film del 2003 Bad Boys II, che non compare nei crediti. Inoltre, è difficile da notare, in quanto piuttosto di secondo piano: il ruolo è quello di una ballerina in un locale notturno.

 
 

WandaVision: il futuro di ogni personaggio della serie

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SUL FINALE DI WANDAVISION!

Dopo nove fantastici episodi, WandaVision, il primo progetto della Fase 4 del MCU, è finalmente giunto a conclusione. Sebbene la serie sia riuscita – almeno in parte – a configurarsi come prodotto autonomo, il finale (ma non solo) ha chiaramente mostrato che si collegherà al più ampio MCU. Quale futuro è in serbo per i personaggi dello show? Scopriamolo insieme grazie a Screen Rant

1Ralph

Nonostante affermi di essere il fratello morto di Wanda, Pietro, Monica scopre che la persona che Agatha stava controllando era solo un residente di Westview di nome Ralph Bohner.

Monica è stata in grado di liberarlo dall’incantesimo della strega togliendogli una collana incantata attorno al collo, che gli ha permesso di “falsificare” i poteri di Quicksilver. Anche se molti fan avrebbero amato che fosse il “vero” Quicksilver dall’universo Fox, è stata comunque una bella strizzatina d’occhio agli appassionati dei film degli X-Men.

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Shay Mitchell: 10 cose che non sai sull’attrice di Pretty Little Liars

shay mitchell

Shay Mitchell è nata con il nome di Shannon Mitchell a Toronto, in Canada. La madre è filippina, mentre il padre ha origini irlandesi e scozzesi. Amante delle arti performative da bambina, ha cominciato a prendere lezioni di danza all’età di cinque anni e, poco dopo il suo trasferimento a Vancouver all’età di cinque anni, ha risposto a delle audizioni aperte per modelle preadolescenti, cominciando così una carriera nella moda, e che l’ha portata a lavorare per diverse compagnie e a viaggiare tra Bangkok, Hong Kong e Barcellona.

Il ruolo nella serie Pretty Little Liars, che l’ha resa famosa globalmente, è arrivato all’età di 21 anni. Anni dopo, l’attrice fa ancora la professione che ama, è diventata il modello di molte ragazzine per l’aver interpretato il ruolo di una ragazzina lesbica come molta naturalezza, è amata per la propria bellezza ed è particolarmente attiva sui social, oltre ad avere il proprio canale YouTube.

Shay Mitchell: Pretty Little Liars

shay mitchell

1) Il ruolo in Pretty Little Liars è quello che ha fatto di Shay Mitchell una celebrità mondiale. Alle audizioni, si è inizialmente presentata per il ruolo di Spencer Hastings. Ha provato poi per il ruolo di Emily Fields, con il quale la squadra di casting stava avendo delle difficoltà: dopo aver visto due provini registrati, stavano per affidare il ruolo alla seconda attrice. Ma di persona, Shay fu capace di entrare completamente nel ruolo di Emily, facendo un’ottima impressione sui presenti ed aggiudicandosi il ruolo.

Shay Mitchell in You

Nel 2018 l’attrice è stata membro del cast di You, la serie originale Netflix basata sull’omonimo romanzo di Caroline Kepnes nel quale recita al fianco di Penn Badgley. Nel 2019 è stata tra le protagoniste di Dollface, serie tv creata da Jordan Weiss per Hulu. In Italia la serie arriverà dal 5 Marzo 2021 come prodotto Star Original, canale per adulti di Disney+.

Shay Mitchell in The Heiresses

Sempre nel 2019 è stata tra le protagoniste di The Heiresses la serie creata da I. Marlene King.

2) La sessualità del personaggio di Emily fu controverso all’uscita della prima stagione di Pretty Little Liars. Nel libro Emily era bisessuale, viene resa lesbica nella serie tv. Una compagnia ritirò le pubblicità relative allo show. All’inizio si pensò fosse a causa della relazione tra Aria e il proprio insegnante, ritenuta scandalosa, ma la ragione era in realtà il personaggio di Emily. Ma l’attrice è particolarmente orgogliosa del lavoro fatto, soprattutto perché Pretty Little Liars fu uno dei primi programmi a parlare apertamente di omosessualità femminile. E Shay Mitchell ne è particolarmente felice, perché ha avuto un impatto positivo su molte persone: molte sono infatti le fan che l’hanno ringraziata per averle aiutate a fare coming out.

3) Shay Mitchell e le altre attrici di Pretty Little Liars hanno tatuaggi coordinati. Infatti, si sono tatuate le iniziali del proprio personaggio sul dito indice, quello che dice “shhh”. Inizialmente, Shay non voleva partecipare alla cosa, per paura del dolore (soprattutto sul dito!) Dopo aver insistito per fare dei tatuaggi all’henné, alla fine ha ceduto.

Shay Mitchell Instagram

4) Shay Mitchell è molto attiva su Instagram, e il suo profilo ci rivela molto sulla sua vita di tutti i giorni. L’attrice, infatti, ama molto viaggiare, ma un paio di mesi fa è stata accusata di aver falsificato le foto dei suoi viaggi in Asia. Il suo profilo ha 19 milioni di follower, ma sembra che alcune delle fotografie siano state prese da internet e postate come se fossero sue. Infatti, in una delle stories incriminate, che mostra dei palazzi di notte con la scritta “night views”, si vede, in un angolo, il cursore di un computer. Inoltre, mentre l’attrice ha presentato la fotografia come un palazzo di Hong Kong, in molti lo hanno riconosciuto come un famoso edificio di Tokyo. La fotografia originale è stata trovata, e l’attrice si è difesa dicendo che si trattava effettivamente di fotografie trovate su Pinterest e Tumblr, e condivise come ispirazione. Inoltre, ha postato fotografie di se stessa durante i propri viaggi a Hong Kong come prova di esserci stata davvero.

5) Oltre alla sua passione per i viaggi, il profilo Instagram di Shay Mitchell ci dice altro sulle passioni dell’attrice: la sua ossessione per la pizza, per il cibo piccante e la salsa Siracha.

6) Ma il cibo non è sempre stata una nota di serenità nella vita di Shay Mitchell. L’attrice, infatti, come molte delle star del cast di Pretty Little Liars, ha sofferto di disturbi alimentari. Ha dichiarato, infatti, di essere arrivata a non mangiare per un giorno intero, costringendosi a sentirsi poi affamata, stanca, e tristissima. Quando si è accorta di quanto la propria ossessione per le taglie la rendesse triste, si è accorta di dover cambiare qualcosa: ora, cerca di essere sana e felice, anziché concentrarsi sul proprio peso.

Bliss di Shay Mitchell

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7) È stata co-autrice di un romanzo, scritto con la migliore amica Michaela Blaney. Si intitola Bliss, e parla di un’aspirante attrice di ventun’anni che cerca di avere successo nella professione.

8) Il libro non è l’unica collaborazione con l’amica Michaela Blaney: infatti, le due gestiscono un sito di lifestyle, il blog di Shay. Scrivono di moda, salute, bellezza, e tutto quello che ci sta in mezzo. Si chiama Amore and Vita, e la nuova versione sta per arrivare online.

Shay Mitchell e Ashley Benson

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9) Il suo soprannome è “Shay Buttah”, o “Buttah”. Lei e la sua migliore amica, la star di Pretty Little Liars Ashley Benson, amano chiamarsi con i nomi “Buttah and Benzo”. Non solo: hanno un hashta, #ButtahBenzo, e Shay indossa spesso una collana con il nome Buttah in onore dell’amicizia.

10) Ha uno show con Ashley Benson. Non solo Pretty Little Liars, ma le due fanno anche delle chat UStream insieme. Inoltre, Shay Mitchell ha raccontato di come i fan abbiano insistito per avere uno show YouTube, che le ha spinte a dare origine a The Buttah-Benzo Show.

 
 

Captain Marvel 2: Brie Larson spera di continuare a essere un simbolo di forza

brie larson

Brie Larson è stata ufficialmente annunciata come interprete di Captain Marvel durante il Comic-Con di San Diego del 2016. Il film primo dedicato a Carol Danvers è stato poi girato nel 2018 e distribuito nel 2019, diventando il primo cinecomic del MCU ad essere co-diretto da una donna.

Da allora Larson è tornata nei panni del personaggio in Avengers: Endgame, mentre a breve dovrebbero ufficialmente partire le riprese dell’attesissimo Captain Marvel 2, che arriverà nelle sale a novembre del 2022. Il ruolo è sempre stato molto importante per l’attrice premio Oscar: la stessa ha sempre definito Captain Marvel un “simbolo” a cui “diverse tipologie di persone” cercano di ispirarsi. Larson ha sempre specificato che il personaggio appartiene a chiunque voglia identificarsi con esso e proprio di recente ha ribadito questa sua convinzione, spiegando qualcosa in più in relazione al suo legame con Carol.

In un nuovo video diffuso attraverso il suo canale YouTube ufficiale, realizzato in occasione dei due anni dall’uscita del primo Captain Marvel, Larson ha risposto ad alcune domande dei fan. È stata quindi l’occasione per l’attrice di spiegare quanto sia entusiasta dell’idea che i fan usino Carol Danvers/Captain Marvel come simbolo di forza per superare i momenti difficili delle loro vite.

“Sono cambiata davvero tanto. Sono cresciuto davvero tanto. Per questo, sono davvero entusiasta di vedere cosa potrà portare a Carol e al sequel di Captain Marvel grazie a chi sono ora”, ha spiegato Brie Larson. “Vedere come avete accolto Carol e l’avete trasformata in un simbolo è stato assolutamente straordinario e incredibile. Per affrontare le difficoltà della vita, per ritrovare la forza necessaria per affrontare certi momenti… avete sempre fatto riferimento a questo personaggio e trovato in lei qualcosa, al di là che si trattasse di una battuta tratta dal film o dai fumetti. Sono entusiasta all’idea di poter far crescere ancora di più tutto ciò. Per quanto riguarda il sequel, ogni volta mi viene chiesto cosa posso dire e cosa non posso dire. Ma la verità è che non posso dire assolutamente niente!”

Tutto ciò che sappiamo su Captain Marvel 2

Captain Marvel 2, il sequel del cinecomic con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.

Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman. Nel cast ci saranno Iman Vellani (Ms. Marvel, che vedremo anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità.

Nessun dettaglio sulla trama del sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri. Naturalmente, Brie Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il sequel di Captain Marvel arriverà l’11 novembre 2022.

 
 

Harry Potter e la maledizione dell’erede: il film potrebbe diventare realtà?

Harry Potter and the Cursed Child

La saga letteraria di Harry Potter si è ufficialmente conclusa con I doni della morte, nonostante la Warner Bros. sia riuscita ad estendere il franchise cinematografico a otto episodi, dividendo l’adattamento del romanzo conclusivo in due film.

Da allora ci sono stati i film della saga spin-off, Animali Fantastici, nonostante il secondo (ad oggi ne sono stati realizzati due, mentre un terzo è attualmente in produzione) non sia stato accolto particolarmente bene dalla critica e non abbia raccolto quanto sperato al botteghino. Di conseguenza, l’entusiasmo per il terzo sopracitato capitolo è stato in qualche modo smorzato. Tuttavia, una volta terminata la saga con protagonista Newt Scamander (sono previsti ancora altri due film, per un totale di cinque episodi), i fan si chiedono cosa accadrà al longevo franchise.

Durante un intervento alla Morgan Stanley Technology, Media & Telecommunications Conference, Jason Kilar, CEO di WarnerMedia, ha anticipato quale potrebbe essere il futuro del Wizarding World sul grande schermo dopo la conclusione della saga di Animali Fantastici. “C’è questa piccola cosa chiamata Harry Potter, che è uno dei franchise più amati”, ha dichiarato Kilar (via The Hollywood Reporter). “Siamo incredibilmente grati di avere la possibilità di collaborare con J.K. Rowling. Direi che c’è anche molto da esplorare”.

La fonte sottolinea che le dichiarazioni di Kilar potrebbero fare riferimento alla tanto chiacchierata serie tv in live action in arrivo su HBO MAX. Tuttavia, riporta anche che “la Warner Bros. potrebbe decidere di sviluppare un nuovo tent-pole basato sullo spettacolo teatrale Harry Potter e la maledizione dell’erede.”

In attesa di eventuali nuovi dettagli, ricordiamo che Harry Potter e la maledizione dell’erede è diviso in due parti. La storia si concentra sugli anni da “babbano” di Harry, quando era soltanto un orfano sfortunato che viveva in un sottoscala ed era malmenato dal prepotente cugino.