La Disney ha ufficializzato la
produzione del sequel del live action de Il Re
Leone. Barry Jenkins, il regista
premio Oscar per Moonlight, autore di Se
la strada potesse parlare, dirigerà il film.
“Ho aiutato mia sorella a
crescere due bambini negli anni ’90, sono cresciuto con questi
personaggi. Avere l’opportunità di lavorare con la Disney
nell’espandere questo magnifico racconto d’amicizia, amore ed
eredità mentre posso promuovere il mio lavoro di cronaca delle vite
e delle anime delle persone all’interno della diaspora africana è
un sogno che si avvera”.
Il film sarà la continuazione del
remake fotorealistico del 2019, piuttosto che il cartone animato
del 1994. Jon Favreau ha diretto il recente
riavvio con recensioni contrastanti ma enormi incassi al
botteghino; ha generato oltre 1,5 miliardi di dollari al botteghino
globale.
Intanto a casa Jenkins imperversano
i festeggiamenti per il nuovo ingaggio del regista, tanto che la
compagna dello stesso, la regista Lulu Wang, ha condiviso il video che
segue.
Uscirà al cinema il 26 Novembre
2020 dopo ben nove mesi d’attesa, come ogni lieto evento che si
rispetti, Si vive
una volta sola, il ventisettesimo film di
Carlo Verdone.
Il Professor Umberto Gastaldi
(Carlo Verdone) e la sua formidabile équipe medica, composta
dall’anestesista Amedeo Lasalandra (Rocco Papaleo), dalla
strumentista Lucia Santilli (Anna Foglietta) e dal suo assistente
Corrado Pezzella (Max Tortora) arriveranno quindi a breve in sala
per offrire al pubblico le sorprese, la leggerezza e il sorriso che
il regista romano regala agli italiani da oltre quarant’anni.
Scritto da Carlo Verdone con
Giovanni Veronesi e Pasquale Plastino e girato interamente in
Puglia, Si vive
una volta sola è prodotto da Aurelio De
Laurentiis e Luigi De Laurentiis e distribuito da Filmauro con
Vision Distribution.
Come alcuni di voi già sapranno il
regista Steven Spielberg ha rinunciato a
dirigere Indiana
Jones 5, quinto capitolo del franchise creato da
George Lucas che fa parte delle property acquisite
dalla Disney attraverso il controllo della Lucas
Films. Tuttavia non abbiamo mai saputo quale fosse stata
la ragione che ha spinto l’acclamato regista ad abbandonare la
regia di un film e di un franchise a cui era piuttosto legato.
Ebbene oggi finalmente ci aiuta a
far luce sulla questione lo sceneggiatore David
Koepp, assiduo collaboratore proprio del regista e che tra
le altre cose ha lavorato al film in sviluppo. Ecco le sue parole
in merito: “Ho provato a lavorare su paio di versioni
diverse del film con Steven e tutte avevano delle cose buone e
delle cose che non funzionavano, il che succede. Ma è stato molto
difficile riunire tutti e tutti gli elementi – Steven, Harrison
(Ford), la sceneggiatura e la Disney – alcune volte semplicemente
non si riesce ad unire le componenti
contemporaneamente”
Sono ormai passati sette lunghi
mesi dall’annuncio che il regista di Logan
– The Wolverine, James Mangold
avrebbe raccolto la pesante eredità del regista e
ovviamente Koepp non ha potuto rivelare alcun dettaglio sulla
storia, ma ha rivelato che il passaggio di consegne a Mangold è
stato amichevole.
“Quando James Mangold è
entrato e Steven è uscito, è stato un punto di rottura abbastanza
logico”, ha detto Koepp “È un
momento piacevole per uscire dalla porta perché penso che l’ultima
cosa che un nuovo regista vuole sia lo scrittore del vecchio
regista. Voglio dire, è una seccatura. L’ultima cosa di
cui hai bisogno è un ragazzo seduto con le braccia incrociate che
dice: “Beh, il modo in cui Steven avrebbe fatto è …” Ho avuto una
bella conversazione amichevole con lui e poi sono sicuro che voleva
essere in grado di muoversi comunque. Tutti erano piuttosto
educati, ho pensato.”
Che dire, analizzando la storia e
le dichiarazioni di oggi possiamo certamente intuire che per
Spielberg ritornare alla regia di un film del genere non era una
priorità. Non lo è stato nemmeno quando ha accettato di fare il
quarto capitolo se pensiamo alle dichiarazioni dell’epoca e ora che
nemmeno George Lucas è a bordo a convincerlo è
probabile che il regista abbia evitato di impegnarsi con uno
Studios grosso come la Disney, d’altronde il regista aveva già
divorziato una volta dalla Major non rinnovando nel 2016 l’accordo
di distribuzione dei suoi film con la DreamWorks Pictures in
seguito ad alcune divergenze creative incontrate nella produzione
del The GGG.
Vi ricordiamo che attualmente l’uscita di Indiana
Jones 5 è ancora prevista per il 29 luglio 2022, anche se
tale data potrebbe subire dei cambiamenti.
Gerard Butler è di nuovo alle prese con il
peggiore dei nemici: la fine del mondo nella prima clip di Greenland.
L’attore torna a lavorare con il regista Ric Roman
Waugh dopo il successo di Attacco
al potere 3, in un disaster movie
ad alta tensione, dal ritmo adrenalinico e con spettacolari effetti
speciali dagli stessi produttori
di John
Wick.
Per l’umanità sta per scoccare
l’ultima ora a causa di un cataclisma naturale, Gerard Butler veste
i panni di un uomo che, se salvare il mondo è ormai diventato
impossibile, tenterà il tutto per tutto per salvare la sua
famiglia. Nella scena che vi mostriamo,
dalla clip “Devo trovare la mia
famiglia”,John
(Gerard
Butler) tenta una corsa contro il tempo per
ricongiungersi alla sua famiglia. Secondi di paura e ansia
attraversano il corpo di John prima di scoprire che la sua famiglia
è ancora in salvo.
La minaccia di una cometa
distruttrice si abbatte contro l’umanità e John (Gerard Butler),
insieme all’ex moglie Allison (Morena
Baccarin) e al giovane figlio Nathan,c ompiranno un
viaggio impossibile e pieno di insidie nel tentativo di mettersi in
salvo. Mentre diverse città in tutto il mondo sono rase al suolo
dai frammenti della
Arriva nelle sale italiane il film
La vita straordinaria di David
Copperfield di Armando Iannucci, al cinema
dal 16 ottobre 2020 distribuito da Lucky Red in
associazione con 3 Marys.
Armando Iannucci –
regista di Morto Stalin se ne fa un altro e
candidato all’Oscar per In the loop – è qui alle prese con
l’adattamento di uno dei romanzi piùfamosi di Charles Dickens, nonché l’opera più
autobiografica e tra le più amate dallo stesso scrittore, del quale
ricorre l’anniversario dei 150 anni dalla
morte.
La vita straordinaria di David
Copperfield offre una rilettura inedita del
celebre romanzo dickensiano, attraverso lo stile ironico e
irresistibile tipico del regista, che infonde nuova linfa
a un grande classico della letteratura anche grazie a un
cast coraledi attori teatrali e
cinematografici provenienti da tutto il mondo: nei panni di David
Copperfield troviamo l’attore candidato all’Oscar Dev
Patel, acclamato protagonista di The Millionaire
e Lion – La strada verso casa, affiancato dalla
pluripremiata star Tilda Swinton, da Hugh
Laurie, indimenticabile protagonista della serie tv
“Dr. House” e da Ben Whishaw
(Profumo – Storia di un assassino e volto
noto della saga 007 in Spectre e Skyfall).
In questo film
straordinariamente divertente, il regista Iannucci
attraversa l’Inghilterra del XIX secolo seguendo il destino a
zig-zag del suo eroe, il giovane David Copperfield, un ragazzo
baciato inizialmente dalla sfortuna che si ritroverà alle prese con
numerose (dis)avventure. In questa brulicante Inghilterra
ottocentesca, presa dai fermenti della Rivoluzione Industriale e
non priva di divisioni sociali, quella di Copperfield è una vicenda
sul grande fiume della vita, che scorre impetuosa tra gli
slums londinesi e la campagna britannica, raccontata in un
romanzo appassionante e fluviale che il regista Iannucci porta sul
grande schermo con rinnovata vitalità.
“La ragione è che ne percepivo
profondamente lo spirito contemporaneo, ma anche
che tutti gli adattamenti che avevo visto erano molto seriosi e
incentrati sull’aspetto drammatico della storia. Se
è vero che la trama è molto densa e i risvolti drammatici sono
numerosi, questi per me erano i tratti meno interessanti del
racconto, che è ricco di scene spassose e di
momenti che rasentano la slapstick comedy. È un testo molto
realistico e tuttavia surreale…” (Armando Iannucci)
Netflix rilascia oggi le prime immagini
della quarta stagione di THE
CROWN 4, The
Crown la serie originale Netflix che sarà
disponibile in esclusiva in tutti i Paesi in cui il servizio è
attivo dal 15 novembre 2020. Questa stagione vede
come protagoniste Emma Corrin nel ruolo della
Principessa Diana e Gillian
Anderson nei panni di Margaret
Thatcher.
The Crown 4: la trama
Ispirato dalla pluripremiata opera
teatrale The Audience, The
Crown racconta la storia del regno decennale
della regina Elisabetta II e della lotta tra il suo io privato e
pubblico. La serie si concentra sugli intrighi personali, le storie
d’amore e le rivalità politiche dietro i grandi eventi che hanno
plasmato la seconda metà del XX secolo. La serie non riguarda
semplicemente la monarchia, ma parla di un impero in declino, un
mondo in disordine e l’alba di una nuova era.
Sul finire degli anni Settanta, la
regina Elisabetta (Olivia
Colman) e la famiglia sono impegnati a garantire la
linea di successione al trono cercando la moglie giusta per il
principe Carlo (Josh O’Connor), che a trent’anni è ancora scapolo.
Mentre la nazione comincia a sentire l’impatto delle politiche
controverse introdotte da Margaret Thatcher (Gillian
Anderson), la prima donna a ricoprire la carica di
primo ministro, le tensioni tra questa e la regina peggiorano
quando la premier conduce il paese nella guerra delle Falkland,
creando conflitti all’interno del Commonwealth. Anche se la storia
d’amore di Carlo e della giovane Lady Diana Spencer (Emma Corrin)
fornisce la distrazione ideale per unire il popolo britannico, tra
le mura del palazzo la famiglia reale è sempre più divisa.
La quarta stagione della serie
scritta da Peter Morgan vede la partecipazione di
Helena Bonham Carter nel ruolo della Principessa
Margaret e Tobias Menzies in quello del Duca di
Edimburgo, mentre Josh O’Connor è il Principe
Carlo, Erin Doherty è la Principessa Anna, Emerald
Fennell è Camilla Parker Bowles, Marion
Bailey è la Regina Madre, Georgie Glen è
Lady Fermoy, con Tom Byrne che veste i panni del
Principe Andrea, Angue Imrie quelli del Principe
Edoardo e Charles Dance quelli di Lord
Mountbatten.
Il
DCEU esiste soltanto dal 2012 ma è già riuscito a regalare al
pubblico molte storie affascinanti e piene d’azione. Non solo
l’universo condiviso ha reintrodotto al cinema alcuni degli eroi
più famosi della DC come Superman e Batman, ma ha anche
dato un’opportunità a coloro che non erano apparsi sul grande
schermo prima, come Wonder Woman e le Birds of Prey, tanto per
citare altre due iconiche proprietà DC.
Anche se i film del
DCEU si sono concentrati fino ad ora principalmente sull’azione
e sugli eroi che combattono i cattivi (o i cattivi che combattono
contro supercriminali ancora peggiori), è innegabile che ci sia
spazio per raccontare anche altro, come l’umorismo legato a questi
iconici personaggi, o anche il lato più romantico delle loro
storie. Screen
Rant ha raccolto le 5 migliori (e le 5 peggiori) coppie apparse
nel
DCEU fino ad oggi:
1Ocean Master e Mera (Coppie
peggiori)
Alla fine Aquaman e Mera sono stati una bella
coppia. Ma che dire di Ocean Master e Mera? Se non fossero stati
destinati a sposarsi, è certo che non si sarebbero mai innamorati
l’uno dell’altro.
Nonostante il loro fidanzamento, era ovvio che
avevano personalità molto diverse ed è lecito ritenere che il loro
potenziale matrimonio sarebbe stato infelice. Fortunatamente per
tutte le persone coinvolte, Mera alla fine è finita con il fratello
di Orm, Arthur, proprio come accaduto nei fumetti.
Nel cast di Creators
– The Past spiccano infatti talenti del calibro di
William Shatner, Gérard Depardieu, Bruce Payne e altri importanti
nomi del panorama cinematografico internazionale.
Il doppiaggio vanta le più grandi
voci italiane del cinema hollywoodiano quali: Giancarlo Giannini,
Luca Ward, Maria Pia Di Meo, Mario Cordova ed altri. CREATORS – THE
PAST, lungometraggio già vincitore di 28 Awards e nato dall’estro
creativo di Piergiuseppe Zaia, è il primo capitolo di una trilogia
a cui si affianca l’omonimo romanzo “CREATORS – THE PAST” scritto
dalla sceneggiatrice e attrice Eleonora Fani insieme a Gea Mizzani
Corio. Oltre alle musiche originali di grande atrmosfera, il film è
arricchito da una colonna sonora, edita da Universal Music
Publishing Ricordi Srl/Studio Lead Srl, in Dolby Atmos di grande
impatto epico sinfonico che vanta ben 75 temi originali, scritti
dal compositore e regista Piergiuseppe Zaia con la presenza di
eccellenti voci tra cui il giovane talento kazako Dimash
Qudaibergen, considerato in tutto il mondo una delle voci più belle
del pianeta, e il soprano italiana Adriana Damato.
Elementi sinergici che collaborano
all’unisono per esprimere tutte le potenzialità di un progetto a
lungo termine che porterà alla realizzazione del più grande
universo Sci-fi mai prodotto in Italia. Una sfida tutta italiana
non solo per quanto riguarda le prestigiose location (Valle
d’Aosta, Canavese, Biellese, Venezia, Ivrea, Lago Maggiore, Lago
d’Orta), ma anche per quanto riguarda la realizzazione degli
effetti speciali che appaiono per più di due terzi del
lungometraggio.
I primi due episodi di
Romulus, la nuova serie Sky
Original, saranno presentati in anteprima alla
quindicesima edizione della Festa del
Cinema di Roma che si svolgerà dal 15 al 25 ottobre
2020 presso l’Auditorium Parco della Musica.
Con Romulus,
una produzione Sky, Cattleya – parte di ITV Studios – e
Groenlandia, Matteo Rovere (Veloce come il
vento, Il primo re) firma il suo primo progetto per
la TV, un affresco epico e una realistica ricostruzione degli
eventi che, fra storia, leggenda e rivoluzione, portarono alla
nascita di Roma. La serie, diretta dallo stesso Rovere insieme a
Michele Alhaique ed Enrico Maria Artale, è ambientata nell’ottavo
secolo a.C, in un mondo primitivo e brutale nel quale il destino di
ognuno è deciso dal potere implacabile della natura e degli dei. I
trenta popoli della Lega Latina vivono da anni sotto la guida del
re di Alba, ma siccità e carestia minacciano la pace e la vita di
queste città. Al di fuori di esse il bosco, un luogo oscuro abitato
da creature crudeli e misteriose.
Romulus
è il racconto di questo mondo attraverso gli occhi dei tre
protagonisti, interpretati da Andrea Arcangeli
(Trust, The Startup – Accendi il tuo futuro), nel ruolo di
Yemos, principe di Alba, Marianna Fontana (Indivisibili)
nei panni della vestale Ilia, e Francesco Di Napoli (La paranza
dei bambini), che interpreta Wiros, un giovane orfano e
schiavo. Completano il cast Giovanni Buselli, Silvia
Calderoni, Sergio Romano, Demetra Avincola, Massimiliano Rossi,
Ivana Lotito, Gabriel Montesi e Vanessa
Scalera.
Romulus è
una serie in dieci episodi, girata in protolatino e scritta da
Filippo Gravino, Guido Iuculano e dallo stesso Matteo Rovere. La
distribuzione internazionale è di ITV Studios.
Romulus esordirà a novembre in esclusiva su Sky e
in streaming su NOW TV. La quindicesima edizione della
Festa del Cinema
di Roma si svolgerà da 15 al 25 ottobre 2020 presso
l’Auditorium Parco della Musica. La manifestazione, con la
direzione artistica di Antonio Monda, è organizzata dalla Fondazione Cinema per Roma presieduta da Laura
Delli Colli, Direttore Generale Francesca Via.
Sono trascorse ormai diverse
settimane dalla tragica notizia della scomparsa di Chadwick Boseman. Tuttavia, gli omaggi
all’interprete di Black Panther nel MCU, morto all’età di 43 dopo aver
combattuto per quattro anni contro un cancro al seno, continuano ad
arrivare. L’ultimo in ordine di tempo arriva da
Sienna Miller, co-star dell’attre nel thriller
poliziesco City of
Crime.
In una recente intervista con
Empire Magazine, l’attrice britannica ha rivelato che Boseman è
stato il motivo principale che l’ha spinta ad unirsi al progetto,
rivelando che l’attore pagò parte del suo salario pur di
assicurarsi che entrambi ricevessero lo stesso compenso.
“Chadwick ha anche prodotto quel film ed ha cercato in tutti i
modi di convincermi a farlo”, ha spiegato Miller. “Era un
fan del mio lavoro, ed è stato elettrizzante perché ovviamente la
cosa era reciproca. Era un periodo particolare per me, perché stavo
lavorando senza sosta. Ma avevo voglia di lavorare con
lui.”
Poi ha aggiunto: “Ero
riluttante a tornare sul set anche per la mia famiglia. Volevo
stare con loro e così ho detto: ‘Lo farà soltanto se il compenso
sarà adeguato’. Così Chadwick ha donato parte del suo stipendio per
arrivare alla cifra che avevo chiesto e mi disse che era quello che
mi meritavo. È stata una delle cose più sbalorditive che mi siano
mai accadute. Perché semplicemente queste cose non accadono. È
semplicemente inimmaginabile che un altro uomo a Hollywood si
comporti in maniera così gentile e rispettosa nei confronti di una
donna.
City of
Crime (in originale 21 Bridges) è uscito
nelle sale nel 2019 ed è stato prodotto da Anthony e Joe Russo,
visionari registi di Avengers:
Endgame. Nel film Chadwick Boseman interpreta Andre Davis, un
detective del Dipartimento di Polizia di New York che, dopo la
morte di due poliziotti e la scoperta di una gigantesca
cospirazione, si lancia in una vera e propria caccia all’uomo.
È stato diffuso il trailer del film
scritto e diretto dall’esordiente Darius Marder,
Sound
of Metal, che vede protagonista Riz
Ahmed (The Night Off, Rogue One). Oltre
ad Ahmed, nel cast del film ci sono Olivia Cooke, Paul
Raci, Lauren Ridloff e Mathieu
Amalric.
La storia è quella di un batterista
che si rende conto di essere sul punto di perdere l’udito e della
sua battaglia per imparare a convivere con questa nuova e
scioccante condizione.
Il film ha debuttato in anteprima
sulla piattaforma on line del Toronto Film Festival del 2019, il 6
settembre 2019, mentre uscirà nei cinema USA il 20 novembre 2020 e
su Amazon Prime Video a partire dal 4 dicembre
2020.
Il 64 ° BFI London Film Festival
(LFF) in collaborazione con American Express ha annunciato oggi un
programma di Screen Talks ed eventi che si svolgeranno durante i 12
giorni del Festival e saranno accessibili gratuitamente tramite
YouTube e i canali social BFI. Ulteriori eventi incentrati su XR e
arte immersiva si svolgeranno anche all’interno del nuovo spazio
espositivo virtuale della LFF The Expanse e della sua sala
virtuale. Tutti i discorsi e gli eventi sono gratuiti e accessibili
sia al pubblico britannico che internazionale.
Gli attori Riz
Ahmed e Letitia Wright si uniranno ai
registi Michel Franco, Miranda July, Tsai Ming-liang,
Christian Petzold, il musicista e performer David
Byrne e l’artista Es Devlin (come parte
di LFF Expanded), per una serie di LFF Screen Talks che offrono al
pubblico un un’opportunità unica per conoscere le carriere di
questi rinomati creativi. Oltre a Screen Talks, il 64 ° BFI London
Film Festival ospiterà anche saloni dal vivo ed eventi di
discussione che affrontano argomenti emersi dai film.
Banshee – La città del
male è la serie tv del 2013 creata da David
Schickler e Jonathan Tropper per il
canale via cavo americano Cinemax.
Banshee – La città del male: dove vederla in streaming
Banshee – La città del
male Italia è stata trasmessa dal 10 aprile 2014 al 10
giugno 2016 su Sky Atlantic.
Banshee – La città del male: la trama e il cast
Il protagonista è un criminale di
cui non si conosce la vera identità che, dopo aver scontato
quindici anni di prigione a seguito di un tentativo di rapina
finito male, ritorna in libertà. Immediatamente si mette sulle
tracce della sua ex amante e complice, Anastasia, nel mentre però
si ritrova braccato dagli uomini del boss criminale che aveva
tentato di rapinare, Mr. Rabbit. Le sue ricerche lo conducono
quindi a Banshee, una immaginaria piccola città della Pennsylvania
abitata prevalentemente da una popolazione Amish. Banshee, come
viene detto in alcune puntate della serie, è una creatura femminile
della mitologia irlandese che porta sfortuna e probabilmente ciò ha
ispirato il nome della città, che è rappresentata come una località
in apparenza bella, pacifica, ma in realtà abitata da alcune
persone orribili, come Proctor, un potente gangster che nasconde le
proprie attività criminali dietro la facciata di uomo d’affari e
praticamente tiene in pugno la città. Il protagonista qui
rintraccia Ana, che nel frattempo ha cambiato identità ed è nota
come Carrie Hopewell, moglie del procuratore distrettuale
locale.
In Banshee – La città del
male protagonisti sono Lucas Hood (stagioni 1-4),
interpretato da Antony Starr, Carrie Hopewell
(stagioni 1-4), interpretata da Ivana Miličević,
Kai Proctor (stagioni 1-4), interpretato da Ulrich
Thomsen, Sugar Bates (stagioni 1-4), interpretato da
Frankie Faison, Job (stagioni 1-4), interpretato
da Hoon Lee, Gordon Hopewell (stagioni 1-3, guest
star stagione 4), interpretato da Rus Blackwell,
Brock Lotus (stagioni 1-4), interpretato da Matt
Servitto, Emmett Yawners (stagioni 1-2), interpretato da
Demetrius Grosse, Siobhan Kelly (stagioni 1-3,
guest star stagione 4), interpretata da Trieste Kelly
Dunn, Deva Hopewell (stagioni 1-4), interpretata da
Ryann Shane, Dan Kendall (stagione 1),
interpretato da Daniel Ross Owens, Rebecca Bowman
(stagioni 1-4), interpretata da Lili Simmons, Mr.
Rabbit (stagioni 1-2), interpretato da Ben Cross,
Alex Longshadow (guest star stagioni 1 e 3, stagione 2),
interpretato da Anthony Ruivivar, Chayton
Littlestone (guest star stagioni 2 e 4, stagione 3), interpretato
da Geno Segers, Alison Medding (guest star
stagione 2, stagione 3), interpretata da Afton
Williamson, Douglas Stowe (stagione 3), interpretato da
Langley Kirkwood, Clay Burton (guest star stagioni
1-3, stagione 4), interpretato da Matthew Rauch,
Kurt Bunker (guest star stagione 3, stagione 4), interpretato da
Tom Pelphrey, Calvin Bunker (guest star stagione
3, stagione 4), interpretato da Chris Coy.
Banshee – La città del male 4 stagione
La quarta stagione di Banshee – La città del male ha debuttato
nel 2016 per otto episodi.
In Banshee 4×08 deciso a lasciare
Banshee, Lucas scopre che il caso di omicidio che pensava fosse
finalmente chiuso potrebbe in effetti riaprirsi. Dopo un intenso
confronto con Calvin e la Confraternita, Proctor cerca di
finalizzare il suo accordo con i colombiani. Carrie mira a un
ultimo atto di vendetta. Brock chiede fedeltà a Bunker (Tom
Pelphrey) mentre Banshee si prepara a un futuro incerto. Scritto da
Jonathan Tropper; diretto da Ole Christian Madsen.
In Banshee 4×07 Temendo per la
sicurezza di Dawson, Lucas e Brock (Matt Servitto) aumentano i loro
sforzi per dare la caccia a Bode. Con la Confraternita pronta ad
andare in guerra con Proctor, Kurt cerca di tenere al sicuro Maggie
(Casey LaBow) mentre Calvin sfoga le sue frustrazioni in ufficio.
Job (Hoon Lee) chiude i conti con Leo Fitzpatrick (Dennis
Flanagan), avversario del Camp Genoa.
In Banshee 4×06 Con l’aiuto di
Lucas (Antony Starr), Dawson (Eliza Dushku) restringe la sua
ricerca di Declan Bode (Frederick Weller), una “persona di
interesse” satanista nel serial di Banshee omicidi. Un
incoraggiato Calvin (Chris Coy) lancia un guanto di sfida a Proctor
(Ulrich Thomsen) e Kurt (Tom Pelphrey). Il recente
vigilantismo di Carrie (Ivana Milicevic) finisce per mettere in
pericolo sia lei che Deva (Ryann Shane).
In Banshee 4×05 Dawson (Eliza
Dushku) e Lucas (Antony Starr) esplorano un club di sadomasochismo
alla ricerca di indizi sull’omicidio; Watts (Chance Kelly) mette
alla prova i limiti di Calvin (Chris Coy). Scritto da Liz Sagal;
diretto da Loni Peristere.
In Banshee 4×04 Carrie (Ivana
Milicevic) colpisce ancora; Bunker (Tom Pelphrey) cammina sul
ghiaccio sottile; un altro orribile omicidio scuote
Banshee.
In Banshee 4×03 Lucas e Carrie
arruolano Fat Au in un ultimo disperato tentativo di rintracciare
Job.
In Banshee 4×02 Carrie si imbarca
in una crociata di vigilanti; Brock guarda Lucas nel caso di
omicidio seriale. Scritto da Adam Targum; diretto da Ole Christian
Madsen.
In Banshee 4×01 Una nuova sfida
per l’equipaggio di disadattati di Banshee PA mentre la stagione 4
si apre a problemi acuti che devono essere risolti da entrambi i
lati della legge. Novità di questa stagione, Eliza Dushku
(Dollhouse) entra in scena e la caccia a Jobe segue dal finale
cliffhanger di S3. L’agente Hood, Carrie, Proctor e la banda
tornano tutti per una corsa culminante, tutto o niente corre
prendendo il “divertimento” in caso di disfunzione …
all’estremo.
Banshee – La città del male 3 stagione
La terza stagione di Banshee – La
città del male (Banshee), composta da 10 episodi, è andata in onda
nel 2015.
In Banshee 3×10 Hood si unisce a
Gordon per salvare i suoi amici da Stowe. Nel frattempo, Proctor si
dirige a Filadelfia per regolare i conti con Frazier, mentre Bunker
è pronto per la sua vendetta personale contro suo fratello.
In Banshee 3×09 Proctor viene
catturato e torturato. Gordon prende una decisione difficile su
Deva. Bunker insegue la sua ex banda. Job, Sugar e Carrie vengono
presi da Stowe e dai suoi mercenari.
In Banshee 3×08 Hood e Brock
rintracciano Chayton in Louisiana. Rebecca fa nuovi nemici per suo
zio. Il colonnello Stowe prepara la sua vendetta per la rapina alla
base.
In Banshee 3×07 Chayton riceve
aiuto da una fonte inaspettata. Gordon e Carrie fanno uscire Deva
da una festa. La notte della rapina alla base di Stowe arriva, ma
le allucinazioni di Hood con Siobhan potrebbero mettere a rischio
il piano.
In Banshee 3×06 Hood affronta la
morte di Siobhan. L’FBI prende il sopravvento nella caccia a
Chayton. Un cuneo viene infilato tra Proctor e Rebecca.
In Banshee 3×05 Cadi diventa una
zona di guerra quando Chayton e le ossa rosse attaccano la stazione
con Hood, Brock, Proctor, Siobhan e gli altri intrappolati
all’interno.
In Banshee 3×04 Carrie lascia il
suo lavoro alla tavola calda. Deva ruba da un negozio di
videogiochi. Dopo la scoperta di Siobhan, Lucas decide di uccidere
Proctor prima di lasciare Banshee per sempre, con conseguenze
impreviste.
In Banshee 3×03 Nola e Burton
hanno un sanguinoso confronto. Tommy sfida gli ordini di Chayton e
attacca il club di Proctor. Il segreto di Hood viene minacciato
quando un agente dell’FBI si presenta alla sua porta, mentre
qualcuno vicino a lui scopre la verità.
In Banshee 3×02 Nola ritorna a
Banshee. La madre di Proctor soffre di una malattia. Carrie deve
scegliere tra la rapina e la sua relazione con il colonnello
Douglas Stowe.
In Banshee 3×01 Con la morte di
Rabbit e la morte di Emmet vendicata, Banshee non è stata altro che
una città tranquilla. Ma le cose iniziano a cambiare quando Hood
pensa a un nuovo lavoro rischioso, mentre Chayton ritorna portando
in guerra il Kinaho.
Banshee – La città del male 2 stagione
La seconda stagione di
Banshee – La città del male (Banshee), composta da 10
episodi, è andata in onda nel 2014.
In Banshee 2×10 Proctor esce di
prigione. Con Juliet andata e Alex in visita al macello in sua
assenza, la fedeltà di Rebecca è in discussione. Lucas e Carrie
usano i ricordi del passato per fortificarsi per la battaglia con
uno spietato Coniglio.
In Banshee 2×09 Coniglio si
nasconde in una chiesa di New York. Giobbe gli fa visita. Burton fa
quello che sa fare meglio. Un’altra rivelazione nella famiglia
Hopewell li metterà alla prova tutti. Lucas e Carrie si preparano
per un grande confronto a New York. Il destino di Emmett viene
rivelato.
In Banshee 2×08 Job ottiene una
pista su dove si trova Rabbit. Lucas arresta Proctor, ma ne vale la
pena? Gli skinhead cercano vendetta contro Emmett per quella
sconfitta che ha dato loro in precedenza. Carrie ottiene i soldi
per il trattamento di Max.
In Banshee 2×07 Hood insegue
Proctor con una vendetta dopo aver scoperto che Proctor era dietro
la morte di Jason. Max ha un grave attacco d’asma. Gordon e Carrie
discutono le loro opzioni. Alex Longshadow deve affrontare un voto
di sfiducia da parte del Tribal Council.
In Banshee 2×06 Gordon e Deva
scoprono di aver bisogno di Carrie nella loro vita e Rebecca riceve
una lezione di lealtà da Proctor. Nel frattempo, il passato di
Jason Hood lo raggiunge.
In Banshee 2×05 Carrie esce di
prigione. Lucas la sta aspettando. Fanno una deviazione verso la
casa di cui hanno parlato tanto tempo fa. Non sono soli nel loro
sogno. Qualcuno li ha seguiti lì. È coniglio? È Gordon? È l’agente
Racine?
In Banshee 2×04 Lucas interroga un
insegnante Amish noto per essere violento e in qualche modo
radicale. Chayton tenta una fuga mentre viene trasportato. Proctor
usa la sua speciale marca di magia per trovare suo nipote. Nola
consegna giustizia finale per Lana Cleary.
In Banshee 2×03 Una giovane
ragazza Kinaho viene assassinata sulla terra degli Amish. Stava
vedendo Soloman, il fratellino di Rebecca. Ne derivano ostilità tra
i Kinaho e gli Amish. Proctor viene in aiuto del suo popolo. Hood
ha un visitatore sorprendente dal suo passato.
In Banshee 2×02 Carrie Hopewell ha
il suo processo. Viene condannata a 30 giorni di prigione. DA
Hopewell non fa nulla per aiutare. Le tensioni tra Longshadow e
Proctor si intensificano. L’ex marito violento del vice Kelly torna
in città con conseguenze estreme.
In Banshee 2×01 Le conseguenze del
salvataggio dello sceriffo Lucas sono a portata di mano. L’agente
speciale Racine è in città per indagare. Tiene un’udienza per tutte
le parti coinvolte. A Carrie non è permesso vedere i suoi figli.
Job, Lucas, Sugar e Carrie rapinano un camion blindato.
Banshee – La città del male 1 stagione
La prima stagione di Banshee – La città del male (Banshee),
composta da 10 episodi, è andata in onda nel 2013.
In Banshee 1×10 Coniglio invia una
squadra di colpi dopo Lucas. Viene salvato da un improbabile
alleato. Lucas prende una decisione che avrà conseguenze
drammatiche su molte persone a Banshee. Job, Carrie, Sugar e i tre
vicesceriffi inseguono Lucas.
In Banshee 1×09 Hood porta Ana
all’ospedale dopo averla trovata malamente picchiata e sofferente.
Coniglio arriva a Banshee. Ana, ferita e sconvolta, si precipita a
cercare i suoi figli. Tuttavia, è troppo tardi per impedire a
Coniglio di rapire Max.
In Banshee 1×08 Olek trova Ana e
Hood a Banshee. La conseguente resa dei conti ha conseguenze
disastrose. George cerca risposte per il comportamento di Carrie.
Rebecca viene evitata dagli Amish. Proctor supplica la zia e il
padre di riprenderla.
In Banshee 1×07 Ana prende accordi
per rapire Hood e lasciarlo trovare a Rabbit. Una rapina in un
drugstore si trasforma in una situazione di ostaggi presso il liceo
locale. Giobbe libera Lucas in tempo per lui per salvare gli
studenti della scuola, incluso Deva.
In Banshee 1×06 Un ex compagno di
prigione amico dello sceriffo Hood di nome Wicks si presenta
inaspettatamente a Banshee. Wicks fa sì che Hood ricordi tutto il
dolore e il tormento che ha passato in prigione. Proctor ricatta il
reverendo locale per vendere la sua casa.
In Banshee 1×05 Una banda di
motociclisti invade Banshee. Attaccano Carrie e Sugar al Town
Spirit Festival. L’uccisione di uno dei motociclisti da parte del
vice Kelly durante l’attacco innesca una catena di eventi
violenti.
In Banshee 1×04 Lucas fa scattare
un allarme mentre cerca di rubare un dipinto dall’Harrisburg State
Museum. Contatta Giobbe per aiutarlo a evadere. Dopo aver ottenuto
la prova video che Proctor ha ucciso Hanson, Lucas lo arresta.
Tuttavia, i Moody si mettono in mezzo.
In Banshee 1×03 Anastasia irrompe
nella casa estremamente sicura di suo padre per fare un patto per
la sua sicurezza. Proctor e Longshadow fanno un accordo per
costruire un hotel sulla prenotazione. Hood esegue il suo marchio
di arresto su uno stupratore, campione di combattenti
definitivo.
In Banshee 1×02 Kai Proctor inizia
il processo di cooptazione dello sceriffo Hood ma Lucas non morde.
Lucas continua a costruire la sua copertura e Giobbe conferma che
il vero Lucas Hood ha pochi amici o parenti che potrebbero far
saltare la sua copertura. Siobhan Kelly si rende conto che Lucas
sembra sapere poco sulle procedure di polizia. La figlia di Carrie
Hopewell, Deva, sta sicuramente entrando nella folla sbagliata.
Hanson ha organizzato un rave in un granaio vuoto all’insaputa di
Proctor. La polizia ha fatto irruzione nel rave – il cui unico
scopo è vendere droga agli adolescenti – ma l’approccio di Lucas
alla chiusura è …
In Banshee 1×01 Dopo aver
completato la sua condanna a 15 anni di prigione, un ex detenuto
rintraccia la sua ex compagna, ora nota come Carrie Hopewell, nella
contea di Banshee in Pennsylvania, che si scopre è ora sposata con
il procuratore distrettuale locale e ha due figli. La prende in
parola quando dice che non ha i soldi che hanno rubato. Più tardi
in un bar lungo la strada, incontra il nuovo sceriffo della contea,
Lucas Hood, che è appena arrivato in città e non ha ancora
incontrato nessuno. Quando Hood viene ucciso durante un tentativo
di rapina, l’ex detenuto assume la sua identità. Il giovane sindaco
della città voleva portare un …
James Gunn, il regista dell’attesissimo
The
Suicide Squad, ha condiviso attraverso il suo account
Instagram
una fan art di Harley Quinn e King Shark, ritrovandosi ad elogiare
l’attrice Margot Robbie (interprete della Mattacchiona
nel cinecomic in arrivo al cinema il prossimo anno) in risposta al
commento di un utente.
Per quanto possa sembrare
sconcertante, alcuni sostengono che la Warner Bros. abbia costretto
Gunn ad aggiungere Harley Quinn alla sua nuova formazione della
Task Force X, ma il regista si è subito affrettato a smentire
questa teoria quando un fan ha commentato: “So che non lo
ammetterai mai, ma sarai certamente un po’ incazzato per il fatto
che lo studio ti abbia costretto ad aggiungere Harley al tuo
film.”
“Harley è probabilmente il mio
personaggio DC preferito”, ha ribattuto subito James Gunn. “E Margot Robbie è probabilmente la migliore
attrice con cui abbia mai lavorato, senza togliere nulla agli
altri.”
Henry Cavill ha dichiarato che interpretare
Sherlock Holmes è stato molto meno stressante di Superman e Geralt di Rivia.
L’attore britannico ha raggiunto la fama internazionale quando nel
2013 venne scelto per interpretate l’eroe kryptoniano nel DCEU.
Tuttavia, dall’uscita di Justice
League il futuro del personaggio a livello cinematografico
non è mai stato chiarito. Nel frattempo, Cavill ha avuto la
possibilità grazie a Netflix di interpretare un altro ruolo memorabile
nella serie
The Witcher.
Ancora, grazie a Enola
Holmes (prodotto sempre da Netflix), Henry Cavill è tornato a vestire i panni
di un altro iconico personaggio, ossia Sherlock Holmes, nonostante
il film sia incentrato sulla sua brillante sorellina minore.
Nonostante sia tratta di un’iterazione del celebre detective un po’
diversa dalle precedenti (che ha ovviamente scatenato la sua buona
dose di controversie), i fan sono rimasti sorpresi e al tempo
stesso entusiasti dalla performance regalata da Cavill.
Cavill ha recentemente parlato della
sua esperienza nel ruolo di Sherlock con Collider
e ha approfondito la pressione che deriva dal ritrarre figure
iconiche come l’iconico detective, Superman e Geralt. È
interessante notare che Sherlock è stato il personaggio per cui
sentiva meno pressione, e questo proprio a causa dell’attaccamento
al materiale originale da parte del pubblico. “È più una
questione che dipende da me. Sicuramente Superman e Geralt sono
personaggi con cui sono cresciuto, che amo e che voglio davvero
rappresentare nel modo più accurato possibile. Per me è stata una
cosa enorme e lo è ancora”, ha spiegato Cavill. “Tuttavia,
quando si è trattato di Sherlock, non ho letto alcun
libro.”
Henry Cavill parla dell’approccio
al personaggio di Sherlock Holmes
L’attore non aveva quindi una
conoscenza approfondita del materiale di partenza, e ha spiegato
come sia riuscito lo stesso a prepararsi per il ruolo: “C’era
già molto in sceneggiatura che riguardava il personaggio. Io e il
regista Harry Bradbeer abbiamo trascorso parecchio tempo parlando
di me, delle mie esperienze passato e del mio rapporto con la mia
famiglia. Abbiamo parlato dei miei genitori, dei miei fratelli, ma
anche delle mie speranze e dei miei sogni. Alla fine ha trovato
alcune mie caratteristiche che ha voluto portare al personaggio di
Sherlock.”
Nel corso di un’altra intervista con
GQ sempre in occasione della promozione di Enola
Holmes, Henry Cavill ha commentato brevemente il
fatto che gli eredi di Arthur Conan Doyle (creatore del personaggio
di Sherlock) abbiano deciso di fare causa a Netflix per il film,
dichiarando: “Le questioni legali sono al di sopra delle mie
competenze. Ma onestamente… non mi sorprende più nulla.”
I Marvel Studios stanno
letteralmente accelerando la pre produzione di Ms.
Marvel, l’annunciata serie tv in produzione per conto
di Disney+.
Con la scelta dei registi di Bad Boys For
Life, Adil El Arbi e Bilall
Fallah e l’ingresso di altri due registi, ovvero
Sharmeen Obaid-Chinoy e Meera
Menon le voci sul casting sono aumentate negli ultimi
tempi, con diversi personaggi chiave ricercati per lo spettacolo in
arrivo.
Ecco che oggi arrivano i dettagli di un casting call di Ms.
Marvel aperto per 4 personaggi:
Il primo casting è intitolato
SHEIKH, essendo lo sceicco della moschea locale di Kamala: maschio,
50-70 anni, mediorientale, è lo sceicco della moschea locale.
Caldo, gentile e comprensivo, è sempre pronto a prestare
ascolto.
Il prossimo casting è intitolato
FARIHA: Donna, 30 anni, sudanese, intelligente e intimidatoria. È
disposta a fare tutto il necessario per ottenere ciò che vuole, non
importa cosa (o chi) si metta sulla sua strada.
Il terzo casting è intitolato
AADAM: maschio, 30 anni, egiziano, sudanese, arabo, musulmano, è un
ragazzo grande, fisicamente intimidatorio a prima vista, ma comico,
divertente e intelligente.
Il quarto e ultimo casting si
intitola AUNTIE RUBY: donna, pakistana, anni ’50 -’70, vibrante,
vivace e animata. È sempre al corrente e mai a corto di
parole.
Ms. Marvel
Ms.
Marvelè l’annunciata serie tv prodotta dai
Marvel Studios scritta da Bisha K.
Ali e basata sull’omonimo personaggio dei Marvel Comics.
Nella serie tv il New Jersey cresciuto Kamala Khan scopre di
avere poteri polimorfi. Ms. Marvel sarà presentato in anteprima su
Disney+
nel 2022.
Il resto del cast del film, il cui
titolo sarà No Sudden Move (in precedenza il
progetto era noto come Kill Switch), include Amy Seimetz,
Kieran Culkin, Brendan Fraser, Noah Jupe, Bill Duke, Frankie Shaw e
Julia Fox. Le riprese del film sono attualmente in corso a Detroit,
nel Michigan, con la produzione che sta ovviamente seguendo tutti i
protocolli di sicurezza relativi all’emergenza Covid-19 necessari
ad evitare il contagio.
“L’ultima volta che ho girato un
film a Detroit con una sceneggiatura eccezionale e con un cast
eccezionale, le cose sono andate molto bene, quindi sono molto
eccitato in questo momento”, ha dichiarato Steven Soderbergh in un comunicato ufficiale.
Il film è stato sceneggiato da Ed Solomon e sarà prodotto da Casey
Silver. Si tratta di uno dei due film che Soderbergh realizzerà per
conto di WarnerMedia e destinato alla piattaforma di streaming HBO
Max: l’altro è Let Them All Talk, che annovera nel
cast Meryl Streep e Gemma Chan e che dovrebbe debuttare entro la
fine dell’anno.
Ambientato nella Detroit degli anni
’50, No Sudden Move seguirà un trio di criminali
che si rendono complici di un’invasione domestica. Le cose, però,
non andranno secondo i loro piani, con il trio che sarà costretto a
chiedersi se qualcuno non li abbia traditi.
Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings è
stato recentemente spostato da Maggio a Luglio del 2021. Adesso,
grazie a Murphy’s
Multiverse, arrivano nuovi dettagli sulla trama del film.
Stando infatti a quanto riportato dalla fonte, a Sydney, in
Australia, sarebbe stato costruito un enorme set che servirà per la
rappresentazione della Valle del Drago Dormiente, luogo ben noto ai
fan dei fumetti per essere la tana di Fin Fang
Foom.
Come si legge nel report: “La
Valle del Drago Dormiente sarà un luogo collinare e marino, con un
tempio al centro circondato da un’enorme spiaggia. Ci saranno varie
capanne e persino una grande struttura di bambù che servirà come
cupola della battaglia, delimitata da un’altra area in cui i
guerrieri del villaggio affinano le loro abilità necessarie alla
protezione di Finn Fang Foom.”
Chiaramente, il piano è che Shang-Chi approfondisca l’antica storia dell’Universo
Cinematografico Marvel, con alcuni flashback
risalenti all’epoca in cui Gengis Khan governava la Cina e che
probabilmente si collegheranno a Fin Fang Foom e ai guerrieri che
cercavano di tenere lontani gli invasori con il drago al loro
fianco.
In una recente intervista con
Comic Book, Tye Sheridan ha parlato di due tra i progetti
cinematografici che hanno contribuito a farlo conoscere a livello
internazionale. Stiamo ovviamente parlando del ruolo di Ciclope
nella saga di X-Men e dell’adattamento cinematografico del
romanzo Ready
Player One diretto da
Steven Spielberg nel 2018.
A proposito di un possibile sequel
dell’action fantasy basato sull’opera di Ernest Cline, il giovane
attore ha spiegato: “I fan non fanno altro che chiedermi se ci
sarà un sequel e penso che tutti sappiamo che Cline sta per
rilasciare un nuovo romanzo. La gente continua a chiedermelo e mi
piacerebbe avere una risposta, ma la verità è che non so ancora
quali siano i piani. Ovviamente, l’idea di un sequel sarebbe
fantastica e incrocio le dita, anche perché mi è piaciuto
tantissimo lavorare al primo film. Quindi sì, spero che arriveremo
a farne un altro.”
Sempre parlando con
Comic Book, Tye Sheridan ha affrontato il futuro
cinematografico del personaggio di Ciclope (da lui interpretato in
X-Men:
Apocalisse e X-Men: Dark
Phoenix) e della possibilità che un nuovo attore venga
ingaggiato per la parte ora che la Disney ha ufficialmente
acquistato la Fox: “Sono stato onorato di aver interpretato
Scott Summers dopo James Marseden. L’ho sempre ammirato e ho sempre
pensato che fosse incredibile in quei film. Penso che sia
fantastico avere la possibilità di interpretare un grande ruolo o
raccogliere l’eredità di qualcuno che l’ha già interpretato prima
di te. Dal mio punto di vista, non credo che mi sentirei strano a
vedere un nuovo attore nei panni di Ciclope. Anche perché credo che
l’obiettivo sia quello di rendere sempre e comunque giustizia al
mondo degli X-Men.”
Anche se il seguito del romanzo a
Ready
Player One arriverà nelle librerie questo autunno, non
si è ancora saputo nulla a proposito di un eventuale un sequel
dell’adattamento cinematografico. Per quanto riguarda, invece, la
saga di X-Men, siamo tutti in trepidante attesa di
scoprire quali saranno i piani dei Marvel Studios in merito
all’introduzione dei celebri e amatissimi mutanti nel loro universo
condiviso.
In una recente intervista, Robert Pattinson ha parlato della pressione
attorno all’attesissimo The
Batman di Matt Reeves. Salito alla ribalta grazie al
ruolo di Edward Cullen nella saga di
Twilight, Pattinson si prepara adesso a raccogliere
l’eredità di
Ben Affleck (ultima incarnazione cinematografica del Crociato
di Gotham) e a portare sul grande schermo una nuova iterazione
dell’iconico personaggio DC.
Sappiamo ormai da diverso tempo che
The
Batman sarà ambientato in una realtà separata dal
DCEU, il che significa che non sarà legato a nessuna
continuity già stabilita. Durante il DC FanDome del mese
scorso, è stato presentato ufficialmente il
primo trailer del film, e i dubbi iniziali sulla nuova
iterazione del Crociato Incappucciato sono stati in qualche modo
attenuati.
Ambientato nel secondo anno di Bruce
Wayne da vigilante, il film esplorerà non solo la corruzione che
serpeggia a Gotham City, ma anche il modo in cui Bruce e la sua
famiglia sembrano essere collegati al male che aleggia nella città.
A quanto pare l’Enigmista (Paul
Dano) sarà l’antagonista principale, ma nel film ci
saranno tantissimi altri villain presi in prestito
dall’impressionante galleria di personaggi appartenenti
all’universo di Batman, come Pinguino (Colin
Farrell) e Catwoman (Zoe
Kravitz).
Robert Pattinson eccitato all’idea
di poter “rovinare” The Batman
Inutile dire che c’è davvero
un’enorme pressione attorno a The
Batman, anche solo per il fatto che si sta parlando di
uno degli eroi dei fumetti più popolari e amati di sempre. Un
progetto del genere spaventerebbe qualsiasi attore, ma non Robert Pattinson a quanto pare, che una
recente intervista con Total Film (via
Digital Spy), ha rivelato che l’idea di poter rovinare il film
gli ha stranamente fatto nascere una certa dose di eccitazione.
L’attore ha anche rivelato qualcosa in più sul personaggio di Bruce
Wayne e sugli eventi del film.
“Quando ho girato Twilight, mi
sono stranamente divertito a pensare che si potesse rovinare tutto.
Credo che fosse una cosa che mi facesse sentire sicuro di me
stesso. Volevo avere una grande occasione”, ha spiegato
Pattinson. “È tutto molto diverso quando sai che tantissime
persone guarderanno il tuo lavoro.”
Poi ha aggiunto: “Non è una
storia sulle origini di Batman, ma una storia sui suoi primi
giorni. Per me, la cosa veramente importante di questa iterazione è
che molte altre storie parlano di come ha dovuto dominare la sua
paura e dominare se stesso per diventare Batman. E che in quello
stato di Batman, è come se fosse al suo meglio. Spero che la differenza in quello che stiamo facendo sia
provare a farlo esattamente in quel tipo di modo. Poi, ovviamente,
ci sono tutte le altre cose che derivano dalla storia precedente al
contesto, in cui lui è il più grande detective del mondo, e come ci
siamo arrivati.”
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Grazie ad una serie di titoli di
particolare successo, l’attore Emile Hirsch si è
subito posto come uno degli interpreti più interessanti della sua
generazione, capace di passare con naturalezza attraverso ruoli e
generi sempre diversi. Nel corso degli anni ha poi continuato a
distinguersi lavorando al fianco di noti attori e apprezzati
registi. Ad ogni interpretazione, Hirsch era in grado di convincere
sempre di più riguardo il suo talento, grazie a cui è ancora oggi
uno degli attori più attivi e ricercati del panorama
statunitense.
9. Ha preso parte anche a
prodotti televisivi. Prima di approdare al cinema, Hirsch
aveva recitato in numerosi film TV o serie, in ruoli spesso da
guest star. Tra i titoli principali si annoverano Una famiglia
del terzo tipo (1997), Ultime dal cielo (1997),
La leggenda dell’isola maledetta (1998), Due gemelle e
una tata (1999), Sabrina, vita da strega (1999),
Terra promessa (1999), Jarod il camaleonte
(1999), Profiler – Intuizioni mortali (1999),
N.Y.P.D. (1999),e E.R. – Medici in prima
linea (1999), con George
Clooney. In seguito, inizia a dedicarsi
prevalentemente al cinema, e tornerà in televisione soltanto nel
2013 per la miniserie Bonnie & Clyde, dove interpreta il
protagonista.
8. È anche
doppiatore. Negli ultimi anni Hirsch si è distinto anche
come doppiatore per serie animate. Nel 2018, infatti, ha dato voce
al personaggio di Jim Lake Jr. in Trollhunters: I racconti di
arcadia, serie Netflix ideata da Guillermo Del
Toro. Riprende poi il ruolo anche per i sequel 3 in
mezzo a noi (2018) e I Maghi: I racconti di Arcadia
(2020). Attualmente è in lavorazione il film Trollhunters: Rise
of the Titans, basato sulla serie e dove l’attore riprenderà
nuovamente il proprio ruolo di doppiatore.
Emile Hirsch in Into the Wild
7. Ha interpretato il
protagonista del film. In Into the Wild, film
basato sulla vera storia del giovane Christopher McCandless, il
quale dopo la laurea abbandona la famiglia e la società per andare
a vivere in mezzo alla natura. Il regista Sean
Penn si interessò a lui dopo averlo visto recitare in
alcuni film precedenti. Per essere sicuro che egli fosse la scelta
giusta, e potesse sostenere una prova tanto intensa sia a livello
psicologico che fisico, il regista frequentò Hirsch per circa
quattro mesi. Durante questo periodo i due ebbero modo di
conoscersi e approfondire il progetto. Hirsch dimostrò grande
devozione nei confronti del ruolo, e finì con l’ottenere la parte
che lo avrebbe poi consacrato.
6. Ha dovuto superare
numerose prove. Interpretare un ruolo tanto complesso non
era però cosa facile. Per calarsi nei panni di McCandless, Hirsch
decise di rinunciare totalmente alla propria vita privata, evitando
ogni forma di socialità al di fuori del set. Venne inoltre
affiancato da veri cacciatori, i quali gli insegnarono le tecniche
più efficaci per sopravvivere nella natura selvaggia. Hirsch,
inoltre, arrivò a perdere circa 20 chili, vivendo per diversi mesi
in uno stato di semi-denutrizione e un peso di soli 52 chili.
Durante i mesi di lavorazione ebbe modo di visitare luoghi
sconosciuti, e imparò a vivere proprio come fece il vero
McCandless. Per la sua interpretazione tanto sincera ottenne poi
numerosi riconoscimenti.
Emile Hirsch in C’era una volta a…
Hollywood
5. Ha avuto un ruolo
nell’ultimo film di Tarantino. Nell’acclamato ultimo film
di Tarantino, Hirsch ha ricoperto uno dei ruoli di maggior rilievo
e con la maggior presenza in scena. Qui, infatti, egli è Jay
Sebring, imprenditore e parrucchiere statunitense. Questi è noto
per aver avuto una relazione con l’attrice Sharon
Tate, e per essere stato presente nella casa di lei la
notte in cui ebbero luogo gli omicidi perpetrati dalla famiglia
Manson. Per interpretarlo, Hirsch ha condotto diverse ricerche su
di lui, ma ha raccontato di essersi anche affidato a quanto scritto
da Tarantino.
Emile Hirsch è su Instagram
4. Ha un profilo
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo verificato, seguito da 181 mila persone.
All’interno di questo Hirsch ha ad oggi condiviso 205 post, di
diverso genere e contenuto. Molti di questi sono infatti dedicati a
suoi momenti di svago, luoghi visitati o curiosità a lui legate.
Non mancano però anche immagini e video relativi al suo lavoro di
interprete, con immagini promozionali o dietro le quinte dai set.
In questo modo, Hirsch consente ai propri follower di rimanere
continuamente aggiornati sui propri progetti presenti e futuri.
Emile Hirsch: chi è la sua
fidanzata
3. Ha avuto un figlio da una
precedente relazione. Da sempre molto riservato riguardo
la propria vita privata, Hirsch ha sempre evitato di condividere
dettagli a riguardo, preferendo evitare l’invadenza altrui. È
tuttavia noto che l’attore ha avuto, nel 2013, un figlio chiamato
Valor da una donna da lui frequentata all’epoca, ma da cui si
sarebbe separato poco dopo. Attualmente, invece, l’attore
sembrerebbe avere una relazione con la modella Elisha
Herbert. I due sono infatti stati avvistati insieme più
volte, e anche se non vi sono state conferme da parte loro
sembrerebbe evidente un loro coinvolgimento emotivo.
Emile Hirsch: il suo 2020
2. Sta lavorando a diversi
nuovi film. Il 2020 è stato un anno particolarmente ricco
per l’attore, che ha preso parte al cast di ben quattro film in
arrivo. Il primo di questi è The Comeback Trail, action
comedy dove interpreta uno dei protagonisti. Prossimamente, invece,
reciterà nel horror Son, nel thriller Midnight in the
Switchgrass, con Bruce
Willis, e nell’action American Night, con
Jonathan Rhys
Meyers. Il futuro dell’attore sembra dunque
particolarmente ricco, confermando la grande prolificità che Hirsch
ha sempre dimostrato.
Emile Hirsch: età e altezza
1. Emile Hirsch è nato a
Palms, in California, Stati Uniti, il 13 marzo del 1985.
L’attore è alto complessivamente 170 centimetri.
Dopo aver chiuso con gran successo
l’ultimo Festival di Cannes, ed aver vinto come
Miglior Film al San Sebastián International Film Festival, arriva
nelle sale italiane l’attesissima nuova commedia agrodolce di
Olivier Nakache e Éric
Toledano (Quasi Amici, C’est la vie –
Prendila come viene, Samba). The Specials –
Fuori dal comune, attraverso le acclamate interpretazioni
di Vincent
Cassel e Reda Kateb, porta
alla luce e affronta le problematiche quotidiane vissute da ragazzi
affetti da autismo, storie vere, tratte da esperienze reali delle
Onlus parigine e dei casi sotto la loro tutela.
Il film sarà al cinema dal 29 ottobre
distribuito in sala per Europictures da
Lucky Red.
The Specials – Fuori dal comune, la trama
Per vent’anni Bruno e Malik hanno vissuto in un mondo diverso,
quello dei bambini e degli adolescenti affetti da autismo.
Responsabili di un’organizzazione senza scopo di lucro, Bruno e
Malik insegnano ai giovani provenienti da aree disagiate ad
assistere quei casi rifiutati dalle istituzioni e classificati come
estremamente complessi.
Sta per finire il mese di settembre
e con l’autunno ormai iniziato ecco tutte le novità in arrivo ad
ottobre su Amazon Prime Video. Trai titolo in
arrivo vale la pena citare Savage X Fenty Show Vol.
2, Welcome to the Blumhouse, e la nuova serie dell’universo The
Walking Dead, The Walking Dead: World Beyond. Ma le novità
non sono solo queste. Eccole tutte di seguito:
Savage X Fenty Show Vol. 2
Dal 2 ottobre in esclusiva su Prime Video il Volume 2
L’attesissimo Savage X Fenty Show Vol.
2 è un fashion show unico per celebrare la nuova
collezione autunnale 2020 creata dall’icona della musica e della
moda, Rihanna, che combina la sfilata di modelle, attrici e
ballerine con le performance speciali di alcuni dei protagonisti
del mondo della musica come la star dell’hip-hop Travis Scott, ma
anche Bad Bunny, Ella Mai, Miguel, Mustard, Roddy Ricch, e
Rosalia. Nuovamente in scena anche volti noti
del Savage X Fenty Show: Bella Hadid, Big
Sean,
Cara Delevingne, Christian Combs, Normani e Paloma
Elsesser. Al loro fianco, le new entry Lizzo,
Demi Moore, Erika Jayne, Gigi Goode, Irina Shayk, Laura
Harrier, Paris Hilton, Rico Nasty, Shea Couleé, Willow Smith Chika,
Miss 5th Avenue, Jaida Essence Hall e molte
altre, tutte con indosso gli ultimi look savage e la
tostissima collezione autunno 2020 di
Savage X Fenty, disponibile nello store
di Amazon Fashion e su Savage X Fenty.
The Walking Dead: World Beyond
Dal 2 ottobre in esclusiva su Prime Video la prima stagione con
un nuovo episodio ogni venerdì
Dopo il successo di The
Walking Dead e Fear the Walking
Dead, The
Walking Dead: World Beyondracconta la prima
generazione cresciuta nello scenario zombie-apocalittico. Alcuni
diventeranno eroi, altri i “cattivi”, ma alla fine tutti
cambieranno per sempre, cresciuti e consolidati nelle loro
identità, buone o cattive. Questo nuovo capitolo della saga è
creato da Scott M.
Gimple con Matt Negrete, qui
anche nel ruolo di showrunner, e interpretato da Aliyah
Royale, Alexa Mansour, Annet Mahendru, Nicolas
Cantu, Hal Cumpston, Nico Tortorella e Julia
Ormond affiancati da guest star come Natalie
Gold (Succession,The Land of Steady
Habits) nel ruolo di Lyla, una figura misteriosa che opera
nell’oscurità per la causa in cui crede; Al
Calderon (Step Up: High Water) nei panni di
Barca; Scott Adsit (Veep, 30 Rock)
nel ruolo di Tony e Ted Sutherland (Fear
Street, Rise) nei panni di Percy.
NOS4A2
Dal 23 ottobre in esclusiva su Prime Video la seconda
stagione
La seconda stagione di
NOS4A2 riprende otto anni dopo gli avvenimenti
accaduti nella prima stagione. Vic McQueen (Ashleigh Cummings) è
più determinata che mai a distruggere Charlie Manx (Zachary
Quinto) che, dopo essersi confrontato con la propria
mortalità, ritorna assetato di vendetta nei confronti di Vic.
Questa volta si concentra sulla persona a lei più cara, suo figlio
di otto anni, Wayne. La gara per l’anima di Wayne porta Vic e
Charlie ad affrontare gli errori del proprio passato per riuscire
ad assicurarsi il futuro del bambino.
Basato sul romanzo bestseller di Joe Hill, la seconda
stagione vede protagonisti l’attore e produttore nominato agli
Emmy Zachary
Quinto e l’attrice
emergente Ashleigh Cummings. Nel cast al loro
fianco Jahkara Smith, Olafur Darri Olafsson, Ebon
Moss-Bachrach, Virginia Kull, Jonathan Langdon, Ashley
Romans, Jason David e Mattea Conforti.
UTOPIA
Dal 30 ottobre in esclusiva su Prime
Video
Utopia è
un conspiracy thriller in otto episodi che si basa sulle avventure
di un gruppo di personaggi che cerca di salvare il mondo. Ispirata
all’omonima serie britannica, la nuova serie Amazon Original è
scritta da Gillian Flynn, qui anche
showrunner ed executive producer. La storia gira intorno a un
gruppo di appassionati di fumetti conosciutosi online grazie
all’ossessione comune per una graphic novel, apparentemente di
finzione, intitolata “Utopia”. Ian (Dan Byrd), Becky (Ashleigh
LaThrop), Samantha (Jessica Rothe), Wilson Wilson (Desmin Borges) e
Grant (Javon “Wanna” Walton) saranno capaci di portare alla luce
messaggi nascosti nelle pagine di “Utopia” che predicono una
minaccia per l’umanità. ll gruppo affronterà così
un’avventura che li porterà a ritrovarsi faccia a faccia con
la famosa protagonista del fumetto, Jessica Hyde (Sasha Lane), che
si unirà alla loro missione per salvare il mondo celando lei stessa
altri segreti.
Nel cast John
Cusack – per la prima volta membro fisso in una
serie televisiva – (Dr. Kevin Christie), Rainn
Wilson (Dr. Michael Stearns), Farrah
Mackenzie (Alice), Christopher
Denham (Arby) e Cory
Michael Smith (Thomas Christie).
Truth Seekers
Dal 30 ottobre in esclusiva su Prime
Video
Simon Pegg,
Nick Frost,, Nat Saunders e James
Serafinowicz sono autori e creatori della nuova serie
comedy soprannaturale Truth
Seekers che segue una squadra di investigatori
paranormali part-time uniti per scoprire e filmare avvistamenti di
fantasmi in tutto il Regno Unito, condividendo le loro avventure
tramite un canale online. Mentre sorvegliano chiese infestate da
fantasmi, bunker sotterranei e ospedali abbandonati con la loro
gamma di aggeggi casalinghi che rilevano i fantasmi, le loro
esperienze soprannaturali diventano sempre più frequenti, più
terrificanti e persino mortali e conducono alla scoperta
di una cospirazione che potrebbe causare l’Armageddon per
l’intera razza umana. Truth Seekers unisce il comico e il terrificante, in
una nuova entusiasmante interpretazione del genere.
Nel cast della serie, Nick Frost,, nel ruolo di Gus,
Simon Pegg nei panni di Dave, Samson
Kayo nel ruolo di Elton, Malcolm
McDowell nei panni di Richard, Emma
D’Arcy nel ruolo di Astrid e Susan
Wokoma nei panni di Helen.
THE CHALLENGE: ETA
Dal 30 ottobre in esclusiva su Prime Video
The Challenge:
ETAè la nuova docuserie
Amazon Original spagnola in otto episodi che racconta la storia del
gruppo terroristico a partire dal suo primo omicidio nel 1968, fino
al suo scioglimento nel 2018 e la lotta del governo spagnolo e
della Guardia Civile contro di esso. La docuserie è un viaggio
storico inedito attraverso testimonianze di personaggi chiave
dell’epoca e immagini mai viste prima.
The Challenge: ETA è una
docu-serie narrata da persone reali e include interviste
approfondite con quattro ex presidenti del governo spagnolo: Felipe
González, José María Aznar, José Luis Rodríguez Zapatero e Mariano
Rajoy, che hanno affrontato l’organizzazione terroristica sia
politicamente che attraverso le forze di polizia. Sono incluse
anche le testimonianze degli ex Lehendakaris Garaikoetxea e
Ardanza, di Fernando Almansa (ex capo della casa reale), di
giornalisti, alti funzionari della polizia militare spagnola, tra
cui Manuel Sánchez Corbi, e di ex membri dell’ETA. Queste
testimonianze narrano le loro operazioni più difficili e rischiose
per neutralizzare i comandi successivi. Composto da oltre 80
interviste, The Challenge: ETA racconta di uno
degli eventi più tragici della storia recente spagnola, rivelando
la reale portata di decenni di attività terroristica che
provocarono più di 800 morti.
“Welcome to the Blumhouse”
“Welcome to the Blumhouse” è il
primo progetto di una serie tematica di film Amazon Original su
Prime Video ed è composto da otto film di genere prodotti da
Blumhouse Television di Jason
Blum e Amazon Studios, caratterizzati dalla
suspense da brivido, marchio di fabbrica di Blumhouse. Ciascuna
storia racconta temi comuni incentrati sulla famiglia e sull’amore
come forze redentrici o distruttive ma lo fa con una prospettiva
particolare, e grazie ad un variegato cast di talenti emergenti e
attori affermati. I primi quattro titoli debuttano in esclusiva su
Prime Video a ottobre 2020, mentre gli ultimi quattro saranno
disponibili nel 2021.
Dopo aver perso sua moglie e la
memoria in un incidente d’auto, un padre di famiglia si sottopone
ad una dolorosa cura sperimentale che gli fa venire dubbi sulla
propria identità. Diretto da Emmanuel
Osei-Kuffour– Sceneggiatura di Emmanuel
Osei-Kuffour e Stephen Herman Storia di
Stephen Herman con protagonisti Mamoudou
Athie, Phylicia Rashad, Amanda Christine, Tosin Morohunfola,
Charmaine BingwaeTroy James.
The Lie (Dal 6 ottobre su Prime Video)
Quando la loro figlia confessa di
aver ucciso a sangue freddo la sua migliore amica, due genitori
cercheranno in ogni modo di coprire la verità, costruendo una
intricata ragnatela di bugie e falsità nella quale rimarranno loro
stessi intrappolati. Scritto e diretto da Veena Sud con
protagonisti Mireille Enos,
Peter Sarsgaard e Joey King
Una storia d’amore apparentemente perfetta si trasforma in un
incubo quando la madre di lei si convince che il nuovo ragazzo di
sua figlia abbia una macabra connessione con il suo passato.
Evil
Eye è diretto da Elan Dassani e Rajeev Dassani e
scritto da Madhuri Shekar. Protagonisti sono Sarita
Choudhury, Sunita Mani, Omar Maskati e Bernard
White.
Tra le mura di una rinomata
accademia d’arti, una timida studentessa di musica inizia a
superare in bravura e successo la sua gemella nel momento in cui
mette le mani su un quaderno una volta appartenuto a un altro
studente, da poco deceduto. Nocturne
è scritto e diretto da Zu Quirke con protagonisti Sydney Sweeney, Madison Iseman, Jacques
Colimon e Ivan Shaw.
NUOVI FILM IN
ARRIVO
Charlie’s Angels | 1 ottobre
Old Man & The Gun | 1 ottobre
Si muore solo da vivi | 1 ottobre
Un nemico che ti vuole bene | 1 ottobre
The Children Act – Il Verdetto | 1 ottobre
Non si scherza col fuoco | 2 ottobre
The Day After Tomorrow | 4 ottobre
Io, Robot | 7 ottobre
King Arthur | 8 ottobre
City of lies – L’ora della verità | 10 ottobre
Nessuno come noi | 10 ottobre
The Boy – La maledizione di Brahms | 10 ottobre
Maze Runner – Il labirinto | 11 ottobre
Maze Runner – La fuga | 12 ottobre
Un affare di famiglia | 15 ottobre
What the Constitution Means to Me | 16 ottobre
Marrowbone | 20 ottobre
Night Hunter | 22 ottobre
Ancora auguri per la tua morte | 26 ottobre
NUOVE SERIE IN ARRIVO
Law & Order – stagioni 10-20 | 1 ottobre
American Dad – 8 stagioni | 5 ottobre
Grey’s Anatomy – stagione 15 | 5 ottobre
FILM IN SCADENZA
Pulp Fiction | fino al 1 ottobre
Kill Bill: Volume 1 | fino al 7 ottobre
Kill Bill: Volume 2 | fino al 7 ottobre
After | fino al 10 ottobre
Scarface | fino al 31 ottobre
SERIE TV IN SCADENZA
One-Punch Man | Fino al 13 ottobre
L’ufficio stampa del
Festival di Cannes ha annunciato
un evento speciale in sostituzione dell’edizione 2020 che è stata
annullata a causa della pandemia. Ecco cosa recita il comunicato
ufficiale:
“È quello che speravamo tutti, e ora
è stato deciso: il Festival sarà a Cannes in questo anno molto
speciale, con una parte della selezione ufficiale di Cannes 2020.
Questo evento eccezionale, organizzato in collaborazione con il
Comune di Cannes, si terrà al Palais des Festivals et des Congrès
da martedì 27 a giovedì 29 ottobre.
Questo straordinario evento
“2020 Special Cannes” inviterà il grande pubblico
all’auditorium Louis Lumière del Palais des Festivals et des
Congrès, dove saranno presentate quattro anteprime di film della
Selezione Ufficiale 2020, i cortometraggi selezionati in Concorso e
i film della Cinéfondation. Una Giuria, la cui composizione sarà
annunciata a breve, assegnerà la Palma d’oro ai cortometraggi e i
premi Cinéfondation.
L’evento si aprirà con Un
triomphe (The Big Hit!) di Emmanuel
Courcol e con Kad Merad, alla presenza
della troupe cinematografica e con la partecipazione di Memento
Films, e si concluderà con l’anteprima di Les Deux
Alfred di Bruno Podalydès (The
French Tech), alla presenza della regista e attrice
protagonista Sandrine Kiberlain, e con la
partecipazione di UGC Distribution. Saranno proiettati anche
Asa Ga Kuru (True Mothers) (Haut et Court) della
regista giapponese Naomi Kawase, regolarmente
presente al Festival di Cannes, così come il film d’esordio della
regista georgiana Dea Kulumbegashvili,
Beginning (Wild Bunch International) che ha vinto
la Concha de oro per il miglior film, nonché i premi per il miglior
regista, attrice e sceneggiatura al 68esimo Festival Internazionale
del Film di San Sebastián.
Pierre Lescure,
Presidente del Festival di Cannes: “Siamo felicissimi di vedere
il Festival ospitato dal municipio di Cannes in ottobre come ci
dispiaceva non aver goduto della sua compagnia a maggio. Grazie a
questa collaborazione, i film della Selezione Ufficiale saranno
proiettato sulla Croisette. Questo è il nostro modo di essere a
Cannes, insieme alla sua popolazione e a tutti i professionisti con
cui lavoriamo fianco a fianco ogni anno”.
Thierry Frémaux,
Delegato Generale del Festival di Cannes: “La raccolta di
quattro film della Selezione Ufficiale, il concorso di
cortometraggi, il concorso della scuola di cinema e le cene e gli
incontri incarnano la felicità che sentiremo tutti insieme a Cannes
ad ottobre! I film della Selezione Ufficiale sono attualmente
proiettati per gli spettatori del cinema in Francia, in Europa e
nel mondo. È un grande segno vederli fare scalo a Cannes, prima di
rivolgere la nostra attenzione alla stagione 2021 “.
David Lisnard,
sindaco di Cannes: “Volevamo che la presenza del Festival di
Cannes nel 2020 simboleggiasse la nostra lotta a favore del settore
degli eventi, che fornisce da vivere a centinaia di famiglie,
nonché l’impatto culturale per la nostra città. Era imperativo
quindi che il Festival si presentasse a Cannes per questo evento
straordinario, che rispetta tutte le solite regole: proiezioni di
qualità davanti a un pubblico fisso, in abito da sera, sul famoso
red carpet. Tenere Cannes 2020 al Palais des Festivals et des
Congrès è una dimostrazione della nostra capacità attenta alla
salute, culturale ed economica di ospitare gli eventi più noti,
compreso il più famoso e glorioso di tutti: il Festival di Cannes.
“
Il 74° Festival di Cannes si
svolgerà dall’11 al 22 maggio 2021.
Apprezzato interprete hollywoodiano,
Alessandro Nivola ha negli anni acquistato grande
popolarità grazie ad una serie di film di vario genere. Ruolo dopo
ruolo, è arrivato ad essere uno dei più richiesti, avendo così modo
di partecipare tanto con importanti registi americani quanto con
altri noti nomi europei. Nivola è ricordato soprattutto per una
serie di personaggi drammatici particolarmente toccanti, a cui lui
ha saputo conferire ulteriori e affascinanti sfumature.
Ecco 10 cose che non sai di
Alessandro Nivola.
Alessandro Nivola: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Nivola debutta sul grande schermo con il
film Innocenza infranta (1997), per poi ottenere un ruolo
di rilievo in Face/Off – Due facce di un assassino (1997),
con Nicolas
Cage. Negli anni successivi recita poi in
Mansfield Park (1999), Pene d’amor perdute
(2000), di Kenneth
Branagh, Timecode (2000), Jurassic Park
III (2001), con SamNeill, L’uomo dei miei sogni (2003),
Junebug (2005), con Amy
Adams, Goal! (2005), Goal II – Vivere un
sogno (2007), Grace Is Gone (2007), con John
Cusack, Coco avant Chanel (2009),
Urlo (2010), American
Hustle (2013), con Christian
Bale, 1981: Indagine a New
York (2014), Selma
(2014), The Neon
Demon (2016), You Were Never Really
Here (2017), con Joaquin
Phoenix,Disobedience
(2017), L’arte della difesa personale (2019) e Red Sea
Diving (2019).
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Prima di ottenere fama grazie al
cinema, l’attore aveva recitato in alcuni film televisivi grazie a
cui si era fatto conoscere. Questi sono L’anello (1996),
Emma (1996), e Una rapina quasi perfetta (1997).
In seguito, è tornato in televisione soltanto nel 2007, per
recitare nella mini-serie The Company nel ruolo di Leo
Kritzky, accanto a Chris
O’Donnell. Nel 2015 recita nuovamente per il piccolo
schermo in alcuni episodi della serie Doll &Em.
Tra i suoi lavori successivi per la TV si annoverano invece il film
Wizard of Lies (2017), con Robert De
Niro, e le serie Chimerica (2019) e Black
Narcissus (2020).
8. È anche
produttore. Nivola negli anni non si è limitato ad essere
un attore, ma ha anche svolto in diverse occasioni il ruolo di
produttore. La prima occasione in cui ha vestito tali panni è stata
la serie Doll & Em, da lui prodotta in tutti e 12 gli
episodi che la compongono. In seguito, ha prodotto alcuni
cortometraggi, per poi esordire alla produzione di un
lungometraggio nel 2018. Questo è intitolato To Dust, ed è
una commedia con protagonista l’attore Matthew
Broderick. Attualmente, Nivola non sembra coinvolto nella
realizzazione di film sotto tale veste, ma non è escluso che possa
tornare a svolgere il ruolo di produttore in futuro.
Alessandro Nivola in Jurassic Park
III
7. Ha evitato la morte del
suo personaggio. Nel film Jurassic Park III,
Nivola ha interpretato il personaggio di Billy Brennan. Questi è il
giovane assistente del dottor Grant. Nel corso del film, egli
finisce con l’essere catturato da un brano di pericolosi
pteranodonti, ma riesce infine a salvarsi e fuggire dall’isola.
Originariamente, però, le sorti del personaggio erano ben diverse.
Questi, infatti, sarebbe dovuto tragicamente morire alla fine del
film. Nivola, però, protesto a riguardo, convinto che non sarebbe
stata la giusta conclusione per il personaggio. Alla fine, il
regista si convinse e acconsentì a riscrivere il finale del
personaggio.
Alessandro Nivola è su
Instagram
6. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 6.760 persone. All’interno di
questo Nivola ha ad oggi condiviso 137 post, di diverso genere e
contenuto. Molti di questi sono infatti dedicati a suoi momenti di
svago, luoghi visitati o curiosità a lui legate. Non mancano però
anche immagini e video relativi al suo lavoro di interprete, con
immagini promozionali o dietro le quinte dai set. In questo modo,
consente ai propri follower di rimanere continuamente aggiornati
sui propri progetti presenti e futuri.
Alessandro Nivola e Emily
Mortimer
5. Ha conosciuto sua moglie
sul set. Nel 2000 l’attore interpreta il Re di Navarra
nella commedia Pene d’amor perduto. Qui conosce l’attrice
Emily Mortimer, che ricopre invece il ruolo di
Katherine. Da qui i due intraprendono una relazione che li porterà
infine al matrimonio nel 2003. Nel settembre dello stesso anno
nasce il loro primo figlio, chiamato Samuel John Nivola, mentre del
2010 è la seconda figlia, May Rose. Particolarmente riservata, la
famiglia non è solita condividere dettagli sul proprio riservato,
ma sull’account Instagram dell’attore è possibile ritrovare qualche
foto di lui insieme ai figlio o alla moglie.
4. Hanno recitato insieme
anche in un’altra occasione. Come già riportato, Nivola è
stato produttore della serie Doll & Em, dove la
protagonista è proprio sua moglie. L’attore, però, non si è
lasciato sfuggire l’occasione di recitare nuovamente insieme a lei,
ed è così che ha ricoperto il ruolo di John negli episodi 3, 4, 5 e
6 della seconda stagione. Ad oggi questo risulta essere la loro
ultima collaborazione insieme, poiché negli anni successivi si sono
dedicati a progetti diversi. Non hanno però mai mancato di
dimostrarsi reciproco sostegno.
Alessandro Nivola: chi erano i suoi
genitori
3. Ha origini
italiane. Come può suggerire il nome e il cognome, Nivola
presenta delle profonde radici italiane. Suo padre era infatti
Pietro Salvatore Nivola, docente di scienze politiche. Questi a sua
volta era figlio noto pittore e scultore sardo Costantino Nivola.
Fu proprio questi a trasferirsi negli Stati Uniti per via della
persecuzione antisemita. Costantino aveva infatti sposato Ruth
Guggenheim, di fede ebraica. Nivola, che si è sempre professato
orgoglioso delle sue origini, ha più volte affermato di recarsi
spesso in vacanza in Italia, e in particolare nella Sardegna,
regione originaria di suo nonno.
Alessandro Nivola parla
italiano
2. Ha dimostrato di saper
parlare italiano. Intervistato riguardo alle proprie
origini, Nivola ha dimostrato di saper anche parlare un fluente
italiano. Egli, infatti, ha affermato di voler mantenere vive le
origini che lo legano al Bel Paese, e recandovisi spesso ha
preferito imparare la lingua per poter conversare con la gente del
posto. Si possono ritrovare sul Web diverse interviste all’attore
che danno prova delle sue capacità con l’italiano.
Alessandro Nivola: età e
altezza
1. Alessandro Nivola è nato
a Boston, nel Massachussetts, Stati Uniti, il 28 giugno
del 1972. L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.
Dopo il successo della prima
edizione torna a Roma per il secondo anno l’imperdibile
appuntamento Flowers of Taiwan. Dal 24 al 27
settembre è andato in scena lo spin-off di Asiatica Film
Festival al Cinema Farnese in Piazza Campo
de’ Fiori, a cura di Italo e Giacomo Spinelli,
sessant’anni di cinema taiwanese in una rassegna unica con numerose
premiere italiane.
La rassegna ha avuto inizio giovedì
24 settembre con due pietre miliari del primo cinema commerciale in
lingua taiwanese (Taiyupian) degli anni ‘60, restaurati
dal Taiwan Film Institute e in premiere italiana: The Husband
Secret (1960) e The Rice Dumpling Vendors (1969) dei
pionieri del cinema popolare rispettivamente Lin
Tuan-chiu e Hsin Chi. La chiusura è stata
invece dedicata alla nuova generazione di registi, ancora Chung
Mong-hong con Soul (2013) e a seguire, con i loro nuovi
film, in premiere italiana Boluomi (2019) di Lau
Kek-huat e Lin Shu-yu’s con The Garden of Evening
Mists (2019) sontuosa storia d’amore, candidata a nove premi
al più recente Golden Horse Film Festival di Taiwan. Questi ultimi
hanno segnato una svolta positiva, in qualità e popolarità, nel
cinema contemporaneo taiwanese. Il pubblico ha avuto il privilegio
di un incontro virtuale ad introduzione delle loro opere con i
registi Hsu John, Lau Kek-huat e
Lin Shu-yu’s.
È L’Agnello di
Mario Piredda il vincitore della 38. edizione di
Annecy Cinéma Italien, il più importante appuntamento
internazionale interamente dedicato al cinema italiano, tenutosi
quest’anno in una forma “ibrida” in programma nelle sale del
capoluogo dell’Alta Savoia e online in tutta la Francia e in
Svizzera grazie alla piattaforma streaming sviluppata in
collaborazione con FestivalScope e Shift72. Il film ha conquistato
il Premio del Pubblico e i premi come Miglior film assegnati dalla
giuria ufficiale e dalla giuria giovani.
La giuria ufficiale, composta dalla
giornalista Yael Hirsch e dai registi Beniamino Barrese e Gianluca
e Massimiliano De Serio, ha premiato l’opera prima di Piredda con
la seguente motivazione: “L’Agnello ci regala un viaggio nel
cuore della Sardegna infuocato e selvaggio come i capelli rossi
della brillante attrice Nora Stassi. È anche per noi il film di
questo concorso 2020 che meglio combina tutti gli elementi che ci
permettono di proiettarsi dall’altra parte dello schermo:
personaggi forti e ben incarnati, una trama avvincente sviluppata
in modo efficace, un’immagine che riesce creare un’emozione unica
portando lo spettatore a seguire passo dopo passo la lotta di
Anita”. Mentre la giuria giovani, composta da cinque studenti
delle scuole superiori, argomenta così la propria scelta:
“Questo film indipendente mostra una performance attoriale
incredibile e delle immagini magnifiche della Sardegna, dove il
film è stato girato. Ci è piaciuta molto la bella amicizia tra
Anita e suo padre e la forza dei due personaggi. È un film molto
divertente da guardare, con la figura centrale dell’agnello che
lascia senza dubbio qualcosa da interpretare allo spettatore.
Personalmente pensiamo che l’agnellino rappresenti la speranza, una
caratteristica che Anita ha dall’inizio alla fine”.
Il Premio per la migliore regia,
assegnato dalla giuria ufficiale, è andato a PUNTASACRA di
Francesca Mazzoleni: “Fin dalle prime immagini, una bellezza
fragile si impadronisce di noi, fragile ed allo stesso tempo piena
di vita, come la storia e la lotta che gli abitanti dell’Idroscalo
di Ostia portano avanti giorno dopo giorno: preservare la loro
terra e il loro quartiere. Focalizzato sulla vita quotidiana e
sulle parole di poche famiglie, potente nei dialoghi, catturati
crudi, e con i riflessi unici del mare che ne illuminano i
personaggi, questo scintillante documentario fotografico non fa mai
“l’autopsia” di questa comunità per mantenere uno sguardo sempre
caloroso e umano”. E Puntasacra ha ottenuto anche il Premio della
Giuria CICAE: “Il film si concentra su una società dimenticata,
quasi tutte donne che combattono una battaglia sacra per la loro
terra, dando un volto a una sofferenza universalmente compresa; il
diritto di combattere e preservare la propria casa e la propria
cultura. Francesca Mazzoleni riesce a mostrare questa comunità
nella sua forma più cruda, lasciando che i protagonisti parlino del
loro attaccamento alla terra e seguendo le donne, giovani e meno
giovani, mentre organizzano eventi di sensibilizzazione nella loro
comunità. Il film è ottimamente girato e la fotografia naturalmente
affascinante, permettendo ai protagonisti di esprimersi liberamente
in ogni momento”.
“In un anno di grandi difficoltà –
spiega il direttore artistico del festival, Francesco Giai Via –
sono estremamente contento che il festival possa essersi svolto in
una formula inedita che si è rivelata di grande successo e che ha
fatto convivere i film in sala con una piattaforma online
disponibile in tutta la Francia e la Svizzera. La frequentazione di
entrambe queste modalità di fruizione è stata estremamente positiva
e ha ribadito il ruolo fondamentale che svolge il festival per la
diffusione e la valorizzazione del cinema italiano in Francia,
oltre al legame profondo che lega Annecy Cinéma Italien all’insieme
dell’industria cinematografica e delle istituzioni del nostro
Paese. Siamo poi felici, ancora una volta, di aver acceso i
riflettori non solo sui grandi film, ma anche su opere meno note,
che magari hanno fatto fatica a farsi notare in Italia ma che hanno
entusiasmato sia la giuria che il pubblico. Abbiamo cercato di
rispondere con creatività e apertura verso il futuro alle
condizioni dettate dalla crisi sanitaria e continueremo a
impegnarci per proseguire in quel processo di rinnovamento e
sperimentazione che è alla base del progetto della nostra
manifestazione”.
Annecy cinéma italien è organizzato
da Bonlieu Scène nationale, è realizzato grazie al sostegno delle
istituzioni francesi: Annecy, Haute-Savoie le Département, la
Région Auvergne-Rhône-Alpes, con il riconoscimento del MiBACT –
Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, con il sostegno di
Istituto Luce Cinecittà, Rai Cinema, Istituto Italiano di Cultura
Parigi, Ministero degli Affari Esteri, Istituto Italiano di Cultura
Lione, Consolato Generale d’Italia Lione, con la collaborazione
dell’Accademia del Cinema Italiano Premi David di Donatello.
In allegato le immagini dei film
premiati e il manifesto del festival, realizzato da Emiliano
Ponzi.
La 23esima edizione di
CinemAmbiente si aprirà, giovedì 1 ottobre a Torino, con
l’anteprima italiana di Rebuilding
Paradise (Cinema Massimo, ore 21.00), diretto da
Ron Howard e presentato all’ultimo Sundance Film
Festival. Il regista Premio Oscar (per A Beautiful Mind)
affronta nel suo ultimo lungometraggio la drammatica attualità
degli incendi incontrollabili, alimentati dall’estrema siccità, di
cui la California è ormai vittima sistematica. Girato a Paradise,
ridente cittadina rasa al suolo nel giro di tre ore, l’8 novembre
2018, dal Camp Fire, uno degli incendi più devastanti nella storia
dello Stato, il film è la storia di una comunità resiliente,
determinata a non lasciarsi sopraffare dalle avversità e a
ricostruire tutto quanto andato perso tra le fiamme. La proiezione
sarà seguita da un incontro online con Michelle
John e Steve “Woody” Culleton,
protagonisti del documentario.
Ad introdurre questa nuova edizione
di Cinemambiente, prima del film, si terrà “Il
Punto” di Luca Mercalli (giovedì 1°
ottobre, Cinema Massimo). Si tratta di un report sullo stato del
Pianeta, stilato e interpretato appositamente per il pubblico del
Festival, che il noto meteorologo esporrà in sala con
uno speach di una ventina di minuti circa. Mercalli si
soffermerà in specifico sul rapporto tra clima e ambiente, con
qualche accenno anche agli effetti positivi del lockdown sulla
diminuzione dell’inquinamento.
CinemAmbiente,
giunto al suo 23° anno di vita, si presenta all’appuntamento del
2020 con un’edizione speciale che presenta
65 film tra lungo, medio e cortometraggi,
provenienti da 26 Paesi. I titoli proposti non
saranno quest’anno suddivisi in sezioni competitive, nell’intento
di privilegiare una dimensione cooperativa del Festival in grado di
favorire, specificamente attraverso il cinema, la ripresa di un
dibattito collettivo sull’ambiente. Spostato a causa dell’emergenza
sanitaria dal tradizionale periodo tardo-primaverile a quello
autunnale, il Festival, organizzato dal Museo Nazionale del
Cinema e diretto da Gaetano Capizzi, si
svolgerà a Torino dal 1° al 4
ottobre, riducendo la programmazione di due giorni
rispetto agli scorsi anni, ma espandendo la sua platea potenziale.
L’edizione 2020 si svolgerà, infatti, contemporaneamente alla
presenza del pubblico (nelle sale del
Cinema Massimo) e online.
I film di supereroi non sono mai
stati così popolari come nell’ultimo decennio, ma la storia del
genere ha in realtà radice molto più profonde. Attualmente, la
Warner Bros. ha il pieno controllo dei film collegati alle
proprietà DC e sta lentamente abbracciando il concetto di
Multiverso, dal momento che in precedenza i film non erano
collegati tra loro.
Questo è l’opposto di ciò che la
Disney sta facendo con il MCU, franchise che si basa proprio
sulla continuity. Nel frattempo, anche la Sony sta
producendo diversi film collegati all’universo di Spider-Man che
alla fine potrebbero essere legati proprio all’Universo
Cinematografico Marvel.
Con così tanti film realizzati sulla
base dei fumetti DC e Marvel, le major hanno sempre bisogno di una
grande quantità di attori per i rispettivi titoli. La popolarità di
questi marchi ha regolarmente consentito agli studi cinematografici
di coinvolgere importanti attori nei loro progetti o di trasformare
attori meno noti in star amatissime a livello mondiale.
Il MCU , ad esempio, ha trasformato
Robert Downey Jr. in una delle più grandi
celebrità del mondo; Joaquin Phoenix ha vinto un Oscar per aver
interpretato il Clown Principe del Crimine in Joker.
Tuttavia, ci sono anche dei casi in cui uno stesso attore ha
interpretato un ruolo principale o secondario in entrambi i
franchise.
L’elenco degli attori e delle
attrici che sono apparsi in film sia della DC che della Marvel
continuerà di sicuro a crescere col tempo. Solo di recente abbiamo
appreso che
Christian Bale, ex iterazione di Batman, apparirà in
Thor:
Love and Thunder, mentre
Jared Leto, che ha già interpretato Joker in
Suicide
Squad, sarà il protagonista di Morbius.
Screen Rant ha realizzato un video che raccoglie la maggior
parte degli attori che hanno avuto un ruolo sia un film DC che in
un film Marvel, come Angela Bassett, Ben
Affleck, Chris Evans, Djimon Hounsou, Hugo Weaving, Idris
Elba, Josh Brolin e tanti altri…
Arriva il 28 settembre su Amazon Prime VideoDoom Patrol
2, seconda stagione dello show basato sulla singolare
squadra DC Comics degli anni ’60 creato da
Bob Haney e Arnold Drake. Con lo
show tornano anche le bizzarrie e le stranezze che avevano
caratterizzato il primo ciclo di episodi. La prima stagione era
composta da 15 puntate, mentre questa seconda si ferma a 9: il
progetto iniziale era di 10 episodi, tuttavia la chiusura dei set a
causa della pandemia ha cambiato i piani in corso d’opera e il
risultato è stato ottimizzato per dare alla serie una conclusione
degna della sua “anarchia” tematica.
La storia riparte da dove si era
interrotta, con i protagonisti rimpiccioliti a causa della
battaglia contro Mr. Nobody. I loro sforzi, ora, sono tutti rivolti
a recuperare le dimensioni normali, mentre la squadra da una parte
fa i conti con le proprie debolezze e dall’altra cerca di
accogliere al meglio la piccola Dorothy, nuovo membro del team e
figlia di Niles Caulder (Timothy
Dalton).
Doom Patrol 2, dove eravamo rimasti
Questa seconda stagione rielabora
tutti gli elementi della prima, cercando di mantenere sempre alto
il livello di stramberia messo in piazza dagli showrunner, che si
avvalgono dei personaggi insoliti che la serie stessa mette a
disposizione, ma si concentra anche molto sui legami affettivi che
legano proprio questi personaggi, in particolare riflette sul
legame padre figli e su quello che può voler dire anche in
situazioni in cui le famiglie coinvolte non sono esattamente
canoniche.
Nonostante questo approccio
insolito, la serie abbraccia comunque i canoni del racconto di
formazione dell’eroe, che deve fare i conti con il proprio corpo,
con le proprie abilità, e deve scegliere in che modo sfruttarle.
Una parabola classica che si inserisce nel contesto strambo e
originale di Doom Patrol e la incorona il prodotto
più originale che il panorama cine-tele fumettistico offre ad oggi,
nonostante l’inflazione di eroi dei fumetti arrivati su grande e
piccolo schermo.
Questioni di famiglia
Doom Patrol 2
conferma anche che il lavoro della DC sulle produzioni televisive è
molto più efficace rispetto a quello che è stato fatto fino ad ora
al cinema, in netto contrasto con ciò che è accaduto in casa
Marvel, in cui fino ad oggi vale il
contrario. Entrambe le famiglie di supereroi, però, si stanno
affacciando ad un rimescolamento importante che da una parte vede
riscrivere la storia delle serie tv di genere, con Disney+ come teatro
principale, dall’altra vede il mondo del cinema, con Warner Bros a
guida, ridisegnare le sue storie e attingere anche dalla tv, per
rimettere in carreggiata gli eroi DC, mettendo sotto i riflettori
anche i meno noti.
Doom Patrol 2
porta avanti i punti di forza della prima stagione e si conferma un
prodotto molto interessante ed originale, dai toni dark, ma anche
dal cuore grande, come sempre accade quando i supereroi
protagonisti formano anche una strampalata. Il cliffhanger finale
lascerà con il fiato sospeso, ma anche con il bruciante desiderio
di sapere cosa accadrà poi.