Home Blog Pagina 178

Corti in Cortile, il Cinema in breve: si è conclusa la VXI edizione!

0

A Catania si è conclusa domenica 15 settembre, presso il Palazzo della Cultura, la XVI edizione della competizione internazionale di cortometraggi Corti in Cortile, il Cinema in breve, manifestazione realizzata sotto la direzione artistica di Davide Catalano e la vice-direzione artistica di Ivana Mette.

Attesissimo appuntamento di fine estate, il Festival, inserito nella rassegna Catania Summer Fest 2024 e organizzato dall’Associazione Visione Arte, in co-organizzazione col Comune di Catania e riconosciuto e finanziato dall’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia, ha avuto quest’anno anche il patrocinio dell’Accademia delle Belle Arti di Catania e di Giffoni.

Se nell’arco dei cinque giorni di manifestazione – una delle novità di questa edizione – si sono tenuti interessanti incontri, panel, tavole rotonde e numerosi momenti di confronto e dibattito sul mondo della cinematografia, protagonisti sono stati, naturalmente, i corti in concorso. Degli oltre 100 arrivati, ne sono stati selezionati 21, proiettati nel corso delle tre serate principali del Festival, condotte dall’istrionico Antonello Musmeci.

Corti in Cortile, il Cinema in breve, il comunicato di chiusura

Vincitore del Premio al Miglior Cortometraggio l’interessante lavoro del regista emergente Tobia Passigato, Wasted, cui è stata riconosciuta la straordinaria capacità di raccontare con ironia e sana leggerezza il tema dell’inquinamento ambientale, mettendolo in parallelo con la

tematica dell’alienazione esistenziale in una messa in scena originale capace di coinvolgere e far riflettere. Il premio per la Miglior Sceneggiatura è andato a Mercato libero, scritto e diretto da Giuseppe Cacace, per aver messo in scena un racconto di vita reale e per la capacità di intrecciare dialoghi brillanti, credibili, divertenti e dai risvolti inaspettati. Olga Torrico ha invece vinto il premio per la Miglior Regia con Chello ‘ncuollo, per essere stata capace di creare un contrasto tra le venature neorealiste del racconto e una messa in scena poetica e romantica, raccontando uno scorcio dell’Italia di provincia in una cornice familiare.

Ad aggiudicarsi il premio come Miglior Attore è stato Pino Calabrese, protagonista di Mercato Libero, per aver interpretato in modo brillante e ironico un personaggio che ribalta la propria sorte di vittima di telemarketing in arguto carnefice di operatori, donando una performance leggera, coinvolgente e divertente. Miglior Attrice Ira Fronten, che in Ignoti ha perfettamente interpretato, muovendosi su molteplici registri emozionali, una donna ingabbiata in una realtà claustrofobica la cui unica via di fuga è l’illusione di un riscatto sociale attraverso la televisione. Massimiliano Mechelli si è invece aggiudicato il premio per la Migliore Musica e Colonna Sonora per il corto Nostos, grazie alla sua capacità di amplificare attraverso la musica l’emozione e la profondità della storia e delle immagini, arricchendo così l’esperienza dello spettatore. Il premio per la Miglior Fotografia, infine, è stato attribuito al cortometraggio Ogham di Alan Hopkins, per aver conferito le giuste tonalità fotografiche a sostegno del racconto, riuscendo a dare profondità e pathos all’intero film. Menzione speciale per Cocci, di Agnese Fallongo, corto interpretato magistralmente da Milena Vukotic.

A giudicare i corti di quest’anno, una giuria d’eccezione, costituita da operatori del settore, docenti, esperti di comunicazione e operatori del comparto cinematografico. Presidente di giuria Cateno Piazza, Presidente di FCS – Coordinamento Festival del Cinema in Sicilia, affiancato da Sabina Murabito, responsabile della Film Commission Comune di Catania, Antonio Chiaramonte, produttore cinematografico della società di produzione Cinemaset, Stefano Raffaele, autore della trasmissione Stracult, Vincenzo Di Silvestro, musicista/violinista/compositore/cantautore, Antonio Mannino, Direttore Artistico di Etna Comics, Marta Limoli, attrice e autrice, Simone Dei Pieri, Direttore Artistico del Catania Book Festival e Patrizia Schiavo, distributore cinematografico estero della società di produzione Cinemaset.

Thelma: recensione del film di Josh Margolin

0
Thelma: recensione del film di Josh Margolin

A partire dal 18 settembre arriva in sala Thelma, film del regista statunitense Josh Margolin, che ha scritto, diretto e montato il lungometraggio. Una commedia action che, presentata in anteprima mondiale al Sundance Film Festival lo scorso gennaio, ha già ottenuto il plauso della critica internazionale.

Fotografato da David Bolen e musicato da Nick Chuba, il film presenta un cast composto da June Squibb, nel ruolo della protagonista Thelma, Fred Hechinger, Richard Roundtree, Parker Posey e Clark Gregg. Al loro fianco, pur in un ruolo secondario, anche il veterano Malcolm McDowell, che oltre cinquant’anni fa scriveva la storia del cinema con il suo Alex DeLarge in Arancia Meccanica.

La trama di Thelma

Thelma Post, una vivace vedova di 93 anni, conduce una vita tranquilla. Un giorno, la sua routine viene sconvolta da una telefonata: un truffatore, fingendosi suo nipote, le sottrae una cifra considerevole con l’inganno. “Abbandonata” dalle forze dell’ordine, ma indignata e determinata a non farsi beffare, Thelma decide dunque di prendere in mano la situazione e di recuperare il denaro che le è stato rubato. Dimostrando, al di là della ua veneranda età, una tenacia e un coraggio inaspettati, e trasformandosi in una vera e propria detective. Armata di uno scooter preso in prestito a un amico e di una inscalfibile forza di volontà, Thelma si lancia quindi all’inseguimento del truffatore, pronta ad affrontare qualsiasi ostacolo pur di ottenere giustizia.

June Squibb in Thelma (2024)
June Squibb in Thelma – Cortesia di Universal

Il rapporto con i modelli

Ricordate Alvin Straight? Il contadino dell’Iowa partito a bordo di un trattorino tosaerba per visitare il fratello malato a 500 chilometri di distanza? Si tratta di un fatto di cronaca risalente al 1994, poi trasmigrato su grande schermo per mano di Lynch nel ‘99. Ricordate il suo ritmo dilatato? L’ampio respiro di cui gode ogni singola inquadratura e la sua anima western, da racconto di frontiera? Ecco, nella fase di elaborazione e stesura di Thelma, Josh Margolin deve aver pensato a lungo al capolavoro del collega statunitense. Perché il lungometraggio con June Squibb, qui nel suo primo vero ruolo da protagonista della sua carriera decennale, celebra la medesima epica “al rallentatore” di Una storia vera. Anche se, ed è chiaro fin dai primi minuti, i modelli a cui Margolin sceglie di rifarsi sono innanzitutto gli action movies post 2000. A partire da Mission Impossible.

Non a caso, in apertura di film, il televisore del personaggio di Squibb è sintonizzato sull’adrenalinica sequenza di inseguimento di Fallout, sesto capitolo della saga di MI. E non a caso il volto sorridente dell’action (stunt)man Tom Cruise ricompare in corso d’opera in qualità di presenza fantasmatica costante – in una duplice funzione di paradigma per analogia e contrasto del racconto.

Un on the road ritmato e ambizioso

Contaminato da influenze narrative che, almeno di recente, abbiamo ritrovato anche nel The Beekeper di David Ayer – la truffa ai danni di anziani che in entrambi i casi funge da pretesto d’avvio dell’avventura –  Thelma procede infatti a ritmo sostenuto per tutti i suoi 97 minuti di durata, associando però all’azione (a tratti surreale) e ai turning poin tipici del genere (culminanti nella satirica esplosione finale alla Michael Bay) anche un evidente desiderio di ribaltamento e riposizionamento dei codici. Esplicitato in particolar modo nelle componenti on the road con cui Margolin rilegge, su scala ridotta e suburbana, la poetica di lotta alla frenesia del contemporaneo che, lo ripetiamo, riporta in vita l’Alvin Straight lynchiano.

thelma il film
June Squibb in Thelma – Cortesia di Universal

A suon di scooter elettrici, pistole fumanti e voglia di rivalsa, la folle parabola di Thelma viene inoltre arricchita da notevoli intuizioni comiche – dal personaggio di Gary, decisivo nella sua immobilità, alla ripetuta gag di un presunto “riconoscimento stradale” – e, pur mantenendo un tono per lo più leggero e scanzonato, non esita a esplorare lati più tenebrosi della condizione umana, ben descrivendo il senso di solitudine che caratterizza il sopraggiungere dell’età avanzata e provando altresì a raccontare il generale, quanto opprimente, sentimento di spaesamento intergenerazionale che funge da collante tra il personaggio della protagonista e quello del nipote – uniti dalla paura di un mondo che non riescono davvero a comprendere e affrontare.

A latere, sciorinata nel corso del minutaggio, vi è inoltre una rappresentazione del rapporto tra umano e tecnologia che attraversa diverse fasi. Che a dire il vero non demonizza il tecno-strumento, né tuttavia ne incensa le potenziaità. E che, in ogni caso, si risolve in un liberatorio colpo d’arma da fuoco che, simbolico o meno, mette un punto definitivo alla questione.

James Cameron ha scelto la sua prossima regia, appena si libererà di Avatar

0

Deadline ha rivelato in anteprima che il regista premio Oscar James Cameron ha acquistato i diritti del prossimo libro di Charles Pellegrino Ghosts of Hiroshima.

Cameron si è impegnato a usare questo e il libro del 2015 di Pellegrino Last Train From Hiroshima come base per un film che girerà non appena la produzione di Avatar lo consentirà.

Cameron ha condiviso con Deadline che i due libri di saggistica saranno adattati in un “film per il cinema senza compromessi”. Sarà il primo film non Avatar di Cameron dal Titanic del 1997, che portò a casa 11 premi Oscar.

Il prossimo progetto di Cameron post-Avatar

Il film si concentra in parte sulla vera storia di un uomo giapponese durante la seconda guerra mondiale che sopravvisse all’esplosione atomica di Hiroshima, salì su un treno per Nagasaki e poi sopravvisse all’esplosione nucleare in quella città.

Entrambi i libri di Pellegrino attingono alle voci dei sopravvissuti alle bombe e alla nuova scienza dell’archeologia forense. Pellegrino descrive in dettaglio l’evento e le conseguenze di due giorni nell’agosto del 1945, quando i dispositivi nucleari esplosi sul Giappone cambiarono per sempre la vita sulla Terra. Al centro della narrazione di entrambi i libri ci sono i resoconti dei testimoni oculari di coloro che hanno vissuto in prima persona le esplosioni atomiche: i civili giapponesi a terra e gli aviatori americani in aria. Si stima che le bombe abbiano ucciso tra 150.000 e 246.000 persone.

James Cameron vuole raccontare l’olocausto nucleare del Giappone

“È un argomento su cui volevo fare un film, e ho lottato per anni per capire come farlo”, ha detto Cameron a Deadline. “Ho incontrato Tsutomu Yamaguchi, un sopravvissuto sia a Hiroshima che a Nagasaki, pochi giorni prima che morisse. Era in ospedale. Ci stava passando il testimone della sua storia personale, quindi devo farlo io. Non posso voltarmi dall’altra parte”. Durante la visita a Yamaguchi, Cameron e Pellegrino si sono impegnati a “trasmettere la sua esperienza unica e straziante alle generazioni future”.

La paura di Cameron per la guerra nucleare, presente in molti dei suoi film iconici tra cui Terminator e Terminator 2: Il giorno del giudizio, è nella sua mente da quando ha assistito a 8 anni alla crisi missilistica cubana.

Il film potrà essere un contraltare a Oppenheimer di Christopher Nolan, che non mostrando mai il Giappone, si è concentrato sulla persona che ha creato la bomba atomica e sul suo conflitto e senso di colpa, senza mai alzare gli occhi dalla persona.

WandaVision Recap: 10 cose da sapere prima di guardare Agatha All Along

Dopo WandaVision, il debutto di Agatha All Along è dietro l’angolo magico del Marvel Cinematic Universe e la serie darà seguito alle trame create da film e show precedenti. Kathryn Hahn torna nell’MCU per il suo primo progetto da protagonista.

L’attrice ha debuttato nel franchise in uno dei migliori programmi TV dell’MCU. Agatha Harkness di Hahn si è rivelata la cattiva di WandaVision di Disney+. Lo spettacolo l’ha messa a confronto con Scarlet Witch di Elizabeth Olsen. La serie del 2021 è stato un tale successo per la Marvel che la sua storia continuerà in più modi. Scarlet Witch è tornata in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, la storia di Agatha continua in Agatha All Along e White Vision di Paul Bettany tornerà nella serie TV Vision pianificata dalla Marvel. Per godersi appieno Agatha All Along, in arrivo il 19 settembre su Disney+, è necessario capire come Agatha Harkness sia arrivata dove si trova all’inizio dello show e qual è ruolo che Scarlet Witch in tutto questo.

Wanda è stata costretta a uccidere Visione in Avengers: Infinity War

Avengers: Infinity War
Scarlet Witch in Avengers: Infinity War – Cortesia Disney

Avengers: Infinity War è stato un importante trampolino di lancio per la storia MCU di Scarlet Witch. Il personaggio di Olsen ha avuto da fare più in quello che nel suo seguito, Avengers: Endgame, e l’attrice è riuscita a offrire una performance straziante e avvincente. Wanda Maximoff è uno dei membri più potenti degli Avengers, il che significa che quando tutto sembrava perduto, è stata lei a dover fare il più grande sacrificio per fermare Thanos, uccidendo Visione.

Poiché il Titano Pazzo non si sarebbe fermato davanti a nulla per completare il suo Guanto dell’Infinito, Scarlet Witch è costretta a uccidere l’amore della sua vita. Wanda trattiene Thanos con una mano mentre distruggeva la Gemma della Mente (e Visione) con l’altra. Alla fine, è tutto inutile, poiché Thanos usa la Gemma del Tempo per riportare in vita Visione e ottenere la Gemma della Mente prima di ucciderlo di nuovo.

Scarlet Witch ha posto Westview sotto un incantesimo a causa del suo dolore

WandaVision
Il dolore di Wanda – Cortesia Disney

Dopo che i due film di Avengers hanno chiuso la Infinity Saga dell’MCU, la storia di Wanda Maximoff è continuata nel suo primo progetto come personaggio principale. Olsen è salita alle stelle in WandaVision di Disney+, con il dolore per la morte di Vision e l’esperienza traumatica che ha vissuto mentre cercava di ucciderlo per salvare l’universo. Il dolore e i poteri di Wanda Maximoff si sono mescolati e l’hanno portata a lanciare un incantesimo sulla città di Westview, dove si è recata dopo aver visto il cadavere di Vision al quartier generale della SWORD. Vision aveva acquistato un appezzamento di terreno a Westview per vivere con lei.

WandaVision esplora molte diverse ere della TV, poiché Scarlet Witch ha creato una realtà simile ai programmi TV che guardava da bambina e le ha portato conforto. Wanda non intendeva intrappolare tutti gli abitanti di Westview sotto il suo incantesimo, ma il suo dolore e la sua magia del caos erano così potenti che una volta che li ha liberati, l’intera città ne era stata inghiottita.

Wanda ha sacrificato Visione e i suoi figli per salvare gli abitanti di Westview

Wanda e Visione
Wanda e Visione – Cortesia Disney

Quando ha creato l’Hex (l’anomalia di Westview), Wanda ha anche portato in vita una versione di Visione di Paul Bettany. Più avanti in WandaVision, i due avrebbero avuto due gemelli, Billy e Tommy. I bambini sono cresciuti più velocemente del normale, passando da neonati a bambini di 10 anni nel corso di una manciata di episodi. Purtroppo, per salvare la città di Westview e liberarsi dal circolo in cui si trovava, Wanda ha dovuto fare un altro grande sacrificio.

Si vocifera che “Teen” di Joe Locke sia Billy Kaplan, uno dei figli reincarnati di Wanda e Visione, in Agatha All Along. Nel finale della serie di WandaVision, Scarlet Witch ha dovuto lasciar andare Visione e i suoi figli per poter liberare Westview e i suoi cittadini dall’Hex. Comprensibilmente, gli abitanti della città erano arrabbiati con Wanda per le sue azioni. L’Hex si è ritirato, riportando le cose come erano, con Wanda che ha dato un ultimo emozionante addio ai suoi figli e a Visione prima che se ne andassero.

Wanda Maximoff ha intrappolato Agatha Harkness a Westview e l’ha lasciata senza poteri

Agnes in Wandavision
Agnes in Wandavision – Cortesia DIsney

Nel corso del tempo, WandaVision ha rivelato che la vera cattiva della serie era Agatha Harkness di Kathryn Hahn. Il personaggio è stato richiamato a Westview a causa della potente energia che ne derivava. Si è travestita da “ficcanaso” Agnes, avvicinandosi a Wanda e manipolando molti eventi, come indurre il Ralph Bohner di Evan Peters a fingere di essere Quicksilver. La vera intenzione di Agatha era quella di raccogliere la potente magia del caos di Scarlet Witch per se stessa.

Alla fine della serie, Agatha viene sconfitta da Wanda, che abbraccia pienamente la sua eredità di Scarlet Witch, con tanto di un nuovo costume da supereroina. Come punizione, Wanda ha spogliato Agatha della sua magia e l’ha lasciata intrappolata a Westview nei panni di Agnes. I trailer di Agatha All Along hanno rivelato che la serie MCU inizia con questa nota, seguendo Agatha mentre continua a essere intrappolata dall’incantesimo di Wanda.

Wanda si è scatenata nel multiverso finché i suoi figli non le hanno fatto vedere la luce

Scarlett Witch in Wandavision
Scarlett Witch in Wandavision – Cortesia Disney

Dopo che il finale di WandaVision ha peggiorato il dolore di Wanda, Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha fatto del personaggio un cattivo a tutti gli effetti. Il film ha seguito il tentativo di Wanda corrotta da Darkhold di trovare i suoi figli attraverso il multiverso. Uno dei suoi obiettivi includeva prendere per sé i poteri di salto nel multiverso della giovane America Chavez, il che avrebbe significato che Wanda avrebbe dovuto uccidere il personaggio, qualcosa che Doctor Strange non avrebbe lasciato accadere.

Nel film Wanda ha ucciso personaggi a destra e a manca. Seguendo il suo percorso di distruzione, che includeva l’uccisione degli Illuminati di Terra-838, tra cui figuravano eroi come Charles Xavier di Patrick Stewart e Reed Richards di John Krasinski, Wanda trova versioni multiverso dei suoi figli. Dopo essersi resa conto che il suo stato corrotto stava spaventando i suoi figli, Wanda si redime.

Scarlet Witch ha distrutto tutti i Darkhold nel Multiverso

Scarlet-Witch-Darkhold-in-WandaVision
Scarte Witch e il Darkhold – Cortesia Disney

Agatha Harkness ha portato il Darkhold con sé a Westview, sperando di usare il libro di magia oscura per controllare l’Hex di Wanda e rimanere inosservata a Westview. Dopo che Agatha è stata sconfitta da Scarlet Witch, Wanda ha preso il controllo del Darkhold, leggendo il libro e cadendo sotto la sua influenza man mano che lo usa sia nel finale della serie di WandaVision che in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Il Darkhold è ciò che ha permesso a Wanda e ad altri personaggi di viaggiare nei sogni, ovvero di prendere il controllo delle varianti multiverse di se stessi, nel sequel di Doctor Strange. Dopo che uno stregone ha distrutto il Darkhold ed è morto nel farlo a Kamar-Taj, Wanda è andata al Monte Wundagore, dove il Darkhold era stato trascritto sulle pareti della montagna. Dopo essersi resa conto che stava spaventando i suoi figli e che ciò che stava facendo era sbagliato, la Strega Scarlatta usa i suoi poteri per distruggere tutte le copie del Darkhold nel multiverso.

La Strega Scarlatta muore sul Monte Wundagore

Monte Wundagore - Doctor Strange nel Multiverso della Follia
Monte Wundagore – Doctor Strange nel Multiverso della Follia – Cortesia DIsney

Comprendendo tutto il dolore e la morte a cui aveva portato, Wanda Maximoff si sacrifica per distruggere tutte le versioni del Darkhold e il Monte Wundagore. Doctor Strange nel Multiverso della Follia non mostra mai il cadavere di Wanda, sebbene si veda un lampo di energia rossa emerse quando Wanda fa esplodere il Monte Wundagore dall’interno.

La morte di Scarlet Witch sarebbe stata in seguito confermata nell’universo attraverso il primo trailer di Agatha All Along. Rio Vidal di Aubrey Plaza, una misteriosa strega con legami con Agatha Harkness, le dice: “Quella strega se n’è andata, lasciandoti intrappolata nel suo incantesimo distorto”. Ora che la morte di Wanda Maximoff è stata confermata, resta da vedere quando e dove l’MCU sceglierà di raccontare il suo ritorno. Si dice che Scarlet Witch sia un possibile personaggio per la serie Vision, e Agatha All Along potrebbe vedere Wanda tornare nell’MCU già ora.

Agatha Harkness ha tradito la sua congrega e ucciso sua madre

Agatha Harckness a Salem
Agatha Harckness a Salem – Cortesia DIsney

Agatha Harkness ha una storia molto oscura. WandaVision ha rivelato che la strega è stata attiva almeno sin dai processi alle streghe di Salem alla fine del 1600. All’epoca, Agatha faceva parte di una congrega che includeva sua madre, Evanora Harkness. Tuttavia, la cattiva dell’MCU ha tradito la sua congrega rubando conoscenze a cui non avrebbe dovuto avere accesso e praticando la magia oscura. Ciò ha portato Agatha a essere processata dalla sua stessa congrega.

Invece di lasciare che le altre streghe la uccidano o le prendano la magia, Agatha usa la sua magia oscura per cambiare le cose. Nonostante fosse legata a un palo di legno, la strega riesce ad avere la meglio sugli altri, uccidendo infine Evanora, sua madre, e volando via. È interessante notare che Evanora apparirà di nuovo in Agatha All Along, probabilmente in un flashback e potrebbe anche apparire alla fine della Strada delle Streghe.

Agatha Harkness ha cercato di rubare i poteri di Scarlet Witch

Agatha Harkness
Kathryn Hahn as Agatha Harkness in Marvel Studios’ WANDAVISION exclusively on Disney+. Photo courtesy of Marvel Studios. ©Marvel Studios 2021. All Rights Reserved.

WandaVision ha consolidato la cattiva reputazione di Agatha Harkness per aver cercato di rubare i poteri di altre streghe. I flashback di Salem ne sono stati la prova visibile, che hanno mostrato Agatha che ha rubato i poteri alla sua congrega e a sua madre prima di mettersi in proprio. In WandaVision, la cattiva ha anche detto a Wanda Maximoff di Elizabeth Olsen che ha tolto la magia a “chi non la merita”. Agatha Harkness aveva pienamente intenzione di aggiungere Wanda alla lista dei personaggi che avevano perso i loro poteri a causa sua, ma Scarlet Witch aveva altri piani.

Nel finale della serie WandaVision, i piani di Agatha sono finalmente diventati chiari, con la strega oscura e Wanda che si sono scatenate in una lotta magica nei cieli sopra Westview. Con l’aiuto delle rune nell’Hex, Scarlet Witch riesce a sopraffare Agatha, che era spaventata per aver scatenato tutta la potenza della leggendaria Strega Scarlatta. Wanda ha poi lanciato l’incantesimo che ha fatto credere ad Agatha di essere la sua falsa personalità di Agnes.

Le varianti dei figli di Scarlet Witch sono rimaste nei loro universi

Billy e Tommy – Cortesia Disney

Alla fine, Doctor Strange nel Multiverso della Follia si è concluso con il fallimento della ricerca di Wanda per riunirsi ai suoi figli. Le versioni multiversali dei due bambini che Scarlet Witch ha trovato sono rimaste con la loro madre, Wanda di Terra-838, alla fine del film. Nessuna versione di Billy e Tommy è arrivata sulla Terra-616 dell’MCU. Tuttavia, Agatha All Along potrebbe essere il punto in cui le cose cambiano.

La Marvel è stata notevolmente silenziosa sul vero nome del misterioso “Teen” di Joe Locke. Dopo che il personaggio è stato bloccato da un incantesimo prima di rivelare il suo nome in uno dei trailer di Agatha All Along, sembra proprio che sarà una rivelazione importante verso la fine dei nove episodi della serie. Con il probabile scenario che Teen sia il figlio di Wanda, Billy Kaplan, Agatha All Along dovrebbe avere molti segreti in serbo che si collegano ai film e alle serie TV del passato dell’MCU.

Inganno: trailer della nuova serie italiana originale Netflix

0
Inganno: trailer della nuova serie italiana originale Netflix

Netflix ha diffuso trailer di Inganno, la serie tv in 6 episodi prodotta da Cattleya, parte di ITV Studios, diretta da Pappi Corsicato, con protagonisti Monica Guerritore e Giacomo Gianniotti, in arrivo solo su Netflix dal 9 ottobre.

Scritta da Teresa Ciabatti, Eleonora Cimpanelli, Flaminia Gressi, Michela Straniero, INGANNO è un thriller sentimentale che gioca tra la suspense, la rottura dei tabù e le verità scomode sull’amore. È la storia di un’appassionante relazione, in cui non mancano ombre e segreti, che mette in crisi le convenzioni sociali e gli equilibri familiari, sovvertendo il ruolo della maternità nella cultura mediterranea.

La trama della serie tv Inganno

Gabriella (Monica Guerritore) è la proprietaria di un prestigioso hotel in Costiera Amalfitana, una donna elegante, fiera dei suoi sessant’anni e consapevole del suo ruolo. I suoi tre figli ormai sono grandi e la vita non sembra riservarle più molte sorprese, finché non incontra Elia (Giacomo Gianniotti): un ragazzo affascinante, vitale, libero, coetaneo del suo figlio maggiore, che esercita su di lei un fascino irresistibile, ma anche ambiguo e spaventoso. Nonostante la differenza di età, Gabriella si riscopre donna, amante…e per Elia sarà pronta a mettere in gioco tutto, anche il rapporto con i figli e la loro eredità.

INGANNO è basata sulla serie britannica Gold Digger, prodotta da Mainstreet Pictures, creata da Marnie Dickens, format distribuito da ITV Studios.

Credits:

  • Una produzione Cattleya – parte di ITV Studios

  • Basata sulla serie UK “Gold Digger” prodotta da Mainstreet Pictures, creata da Marnie Dickens. Format distribuito da ITV Studios.

  • Adattamento italiano di Teresa Ciabatti, Eleonora Cimpanelli, Flaminia Gressi, Michela Straniero

  • Soggetti di puntata di Teresa Ciabatti, Eleonora Cimpanelli, Flaminia Gressi, Michela Straniero

  • Sceneggiature di Eleonora Cimpanelli, Flaminia Gressi, Michela Straniero con la collaborazione di Teresa Ciabatti

  • Regia di Pappi Corsicato

  • Cast: Monica Guerritore, Giacomo Gianniotti, Emanuel Caserio, Dharma Mangia Woods, Francesco Del Gaudio, Denise Capezza e con Fabrizia Sacchi e Sandra Ceccarelli, con la partecipazione di Geppy Gleijeses

Megalopolis in anteprima a Cinecittà, evento preapertura della Festa del Cinema di Roma e di Alice nella città 2024

Lunedì 14 ottobre gli iconici Studi di Cinecittà, grazie al Ministero della Cultura, ospiteranno l’anteprima italiana di Megalopolis, l’opera più recente del maestro Francis Ford Coppola, il grande regista autore di capolavori come la saga de Il Padrino, Apocalypse Now e Dracula di Bram Stoker.

L’evento è la preapertura della Festa del Cinema di Roma e di Alice nella città 2024. Distribuito in Italia dalla Eagle Pictures di Tarak Ben Ammar, il film sarà introdotto dallo stesso Coppola.

La serata potrà essere seguita in diretta streaming anche nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone per permettere agli accreditati e al pubblico della Festa del Cinema di assistere al lancio della nuova fiaba visionaria immaginata dal regista.

Nel corso della serata a Cinecittà sarà fatto un omaggio speciale al grande regista italoamericano che torna, dopo anni, negli Studi romani che lo hanno visto preparare alcune scene de Il Padrino Parte III.

Il giorno successivo, martedì 15 ottobre, Francis Ford Coppola incontrerà le giurie di Alice nella città, gli studenti delle scuole di cinema e il pubblico presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica: durante l’incontro, organizzato da Alice nella città in collaborazione con la Festa del Cinema, il regista ripercorrerà gli oltre sessant’anni di carriera che l’hanno reso uno dei Maestri più importanti e celebrati della Settima Arte.

Lo stesso giorno, il Sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, riceverà Coppola in Campidoglio per dedicargli uno speciale tributo della città.

Megalopolis sarà al cinema dal prossimo 16 ottobre distribuito in Italia da Eagle Pictures. Scritto, diretto e prodotto da Francis Ford Coppola, il film è interpretato da Adam DriverForest WhitakerNathalie Emmanuel, Aubrey Plaza, Jon Voight, Laurence Fishburne, Talia Shire, Shia La Beouf Giancarlo Esposito.

La trama del film Megalopolis

Un artista geniale con il potere di fermare il tempo combatte contro un sindaco ultraconservatore per salvare il mondo morente e ispirare speranza. Megalopolis è un’epopea romana ambientata in un’America moderna e immaginaria. La città di New Rome sta cambiando, causando aspri conflitti tra Cesar Catilina, geniale artista che cerca di proiettarsi in un futuro utopico e idealistico, e la sua nemesi, il sindaco Franklin Cicerone, reazionario e legato a uno status quo regressivo, avido e corrotto. Tra i due si inserisce Julia, la figlia del sindaco che, essendo innamorata di Cesar Catilina, si trova a dover scegliere in chi riporre la propria lealtà e a chiedersi cosa merita, davvero, l’umanità.

Harry Potter: il reboot della HBO ha un problema di prospettiva che i libri e i film non hanno mai avuto

0

La serie di Harry Potter della HBO dovrà affrontare una sfida di prospettiva che non è stata un problema né per i libri né per i film. La serie adatterà ciascuno dei sette libri di Harry Potter, con la prima stagione che coprirà Harry Potter e la Pietra filosofale, e ogni uscita successiva affronterà il romanzo successivo. Francesca Gardiner, che ha già lavorato a His Dark Materials, Succession e Killing Eve, sarà la showrunner, mentre Mark Mylod, autore di Game of Thrones, dirigerà alcuni episodi.

È iniziato il casting per il remake di Harry Potter della HBO, con un nuovo giovane trio che dovrà interpretare gli iconici ruoli precedentemente interpretati da Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed Emma Watson. Il formato più lungo di una serie in streaming offre l’opportunità di fornire un adattamento fedele dei libri di Harry Potter, con dettagli e personaggi amati che non sono stati inseriti nei film. Allo stesso tempo, una serie in streaming presenta nuove sfide, soprattutto per quanto riguarda il punto di vista centrale.

I libri e i film di Harry Potter dipendono dalla storia raccontata dal punto di vista di Harry

Harry Potter e l'Ordine della Fenice Daniel Radcliffe

I libri e i film di Harry Potter sono raccontati principalmente dal punto di vista di Harry. L’unica eccezione è rappresentata da alcuni capitoli iniziali dei libri. La Pietra filosofale inizia con il punto di vista di Vernon Dursley, mentre Harry Potter e il Principe Mezzosangue presenta i primi capitoli dal punto di vista del Ministro della Magia e dei Mangiamorte. Anche i film raramente si avventurano al di fuori del punto di vista di Harry, con eccezioni come l’evasione da Azkaban nell’Ordine della Fenice e la distruzione del ponte nell’apertura del Principe Mezzosangue.

Limitare la storia alla prospettiva di Harry funziona bene, perché gran parte della trama dipende dalle informazioni limitate che lui e i suoi amici hanno. Spesso cercano risposte ai misteri che li circondano e molti dei migliori colpi di scena di Harry Potter risuonano perché Harry non ha il quadro completo di ciò che sta accadendo. È scioccante e potente quando Harry si rende conto che Severus Piton non è il cattivo de La pietra filosofale, ed è particolarmente sconvolgente quando Piton uccide Silente nel Principe mezzosangue. Questi colpi di scena funzionano perché Harry non sa cosa fanno gli altri personaggi a porte chiuse.

Il reboot di Harry Potter della HBO deve superare un enorme problema di prospettiva

Harry Potter serie tv

La dipendenza dal punto di vista di Harry rappresenta un problema per il remake di Harry Potter della HBO, poiché la maggior parte delle serie televisive non si limita alla prospettiva di un singolo personaggio. Al contrario, tendono a muoversi tra i personaggi principali della storia. Poiché uno dei primi punti di forza della serie in arrivo è la sua capacità di essere un adattamento più fedele, si potrebbe cercare di mantenere ogni stagione limitata al punto di vista di Harry, nello spirito dei libri. Tuttavia, limitare la maggior parte di uno show di sette stagioni al punto di vista di un singolo personaggio potrebbe far sembrare la portata della storia troppo limitata.

Sarebbe avvincente spostare la prospettiva da Harry e vedere la storia attraverso gli occhi di Piton, Silente, dei coetanei di Harry o anche di personaggi cattivi come Voldemort e Dolores Umbridge. Il problema di vedere troppo del mondo magico attraverso gli occhi di questi personaggi è che può impedire che alcuni colpi di scena siano sorprendenti o gratificanti. Se si passa troppo tempo a vedere la storia attraverso il punto di vista di un personaggio come Piton, nelle stagioni successive ci sarà inevitabilmente meno mistero intorno alle sue azioni.

Non vale la pena sacrificare i colpi di scena di Harry Potter per ampliare altre sottotrame

harry potter e la camera dei segreti quidditch

L’idea di vedere parti della serie attraverso il punto di vista di altri personaggi è intrigante, ma non vale la pena di perdere il pieno impatto dei più grandi colpi di scena di Harry Potter. Da Peter Minus che ha realmente tradito Lily e James Potter al professor Alastor “Malocchio” Moody che è segretamente Barty Crouch Jr. sotto mentite spoglie, i colpi di scena nei libri e nei film sono tra le parti più durature e ben realizzate del franchise. Sminuirli in qualche modo sarebbe un disservizio per la storia.

Nonostante l’ampio cast di personaggi di Harry Potter, Harry è in definitiva il protagonista della serie e i maggiori colpi di scena funzionano soprattutto per l’impatto che hanno su di lui. Altre sottotrame, per quanto interessanti, non dovrebbero avere la precedenza su Harry e sul suo viaggio da eroe. LHarry Potter della HBO avrà già la difficoltà ad essere all’altezza dell’eredità dei libri e dei film, e non adattare adeguatamente importanti colpi di scena a favore di altri elementi farà automaticamente sembrare la serie un adattamento inferiore.

Come il remake della HBO può avere il meglio di entrambi i mondi

Harry Potter e l'Ordine della Fenice Weasley

La serie della HBO dovrebbe innanzitutto rimanere ancorata al punto di vista di Harry, proprio come hanno fatto i libri e i film, pur trovando con attenzione le opportunità per espandere alcuni personaggi o storyline. Tali espansioni funzioneranno meglio aggiungendo momenti che non contengano troppi dettagli rilevanti per la trama. Ad esempio, mostrare una partita di Quidditch che non vede protagonisti i Grifondoro potrebbe essere un modo interessante per esplorare nuove prospettive senza potenzialmente rovinare o compromettere dettagli cruciali della trama. In questo modo si potrebbero avere maggiori informazioni su altri giocatori di Quidditch e studenti di Hogwarts, come Draco Malfoy, Cedric Diggory e Cho Chang.

Ciò che la serie dovrebbe evitare è di mostrare l’intera conversazione tra Piton e Raptor o quella in cui Silente dice a Piton di ucciderlo. Ci sono altri modi per approfondire questi personaggi senza svelare dettagli importanti della trama. E anche se le espansioni non incentrate sulla storia principale possono sembrare poco importanti a prima vista, contribuiranno a immergere gli spettatori nel mondo dei maghi. Vedere la vita quotidiana a Hogwarts e saperne di più sull’universo di Harry Potter sarà senza dubbio gradito.

Questa è la linea sottile che deve essere percorsa per garantire che la prossima serie televisiva di Harry Potter sia un adattamento fedele e radicato nella prospettiva di Harry. Non deve essere raccontata solo dal punto di vista di Harry, ma deve essere creativa quando si tratta di tenere nascoste le rivelazioni più importanti della serie. Sono queste le sfide che la HBO dovrà superare per dimostrare che questo nuovo adattamento dei libri originali di Harry Potter è valido. In caso contrario, i fan potrebbero abbandonare il progetto proprio quando sta per iniziare.

NCIS 22: trailer della nuova stagione “McGee e Parker in manette” e altro ancora

0

È arrivato il trailer completo di NCIS 22, la stagione 22 di NCIS, ricco di trame scioccanti. La serie, che tornerà sulla CBS a ottobre (in Italia su Paramount+), si è conclusa con la rivelazione che Jessica Knight (Katrina Law) lascerà la squadra per addestrare i nuovi agenti REACT dell’NCIS. Tuttavia, la Law continuerà ad apparire nello show, il che significa che la posizione finale della Knight è un mistero ancora da svelare. La stagione 22 di NCIS riprenderà mesi dopo l’ultimo finale e vedrà la squadra tornare insieme per un caso importante.

In un nuovo trailer della CBS (rivelato in esclusiva da TVLine), sono state rivelate le prime esplosive trame della stagione 22 di NCIS. In esse compaiono McGee (Sean Murray) e Parker (Gary Cole) in manette, Torres (Wilmer Valderrama) che medita di far fuori “uno dei miei” e un sanguinante Vance (Rocky Carroll) alle prese con un cadavere nel suo stesso ufficio. Tutto questo, oltre alla talpa all’interno dell’NCIS. Guardate qui sotto:

Cosa significa il trailer di NCIS per la stagione 22

Il trailer di NCIS, della durata di un minuto e 30 secondi, è ricco di allettanti anticipazioni sulla prossima stagione, che finora sembra più seriale che procedurale. Diversi personaggi vengono mostrati alle prese con intensi conflitti personali, come il losco incontro di Torres con una figura misteriosa (che potrebbe spiegare il motivo per cui viene poi mostrato legato) e la mancanza di fiducia tra Knight e Parker. Per quanto riguarda quest’ultima, è possibile che il tempo trascorso dalla Knight lontano dalla squadra le abbia lasciato una lealtà mutevole che Parker non riesce a conciliare.

Ci sono anche scorci di McGee e Parker che vengono messi in manette dagli agenti dell’FBI, una mossa che culmina con il pugno di Parker a uno degli agenti nell’ascensore dell’NCIS. Questo potrebbe essere legato alla narrazione della talpa della stagione; all’inizio, Parker viene vista informare Knight del problema, suggerendo che questo è il caso che la riporta nella sua ex squadra. Per scoprire la talpa, Parker e McGee potrebbero dover fare da esca. D’altra parte, l’FBI potrebbe sospettare che siano loro stessi i colpevoli.

Ghosts: il remake della serie è ufficialmente in lavorazione

0
Ghosts: il remake della serie è ufficialmente in lavorazione

Un nuovo remake della serie televisiva Ghosts è ufficialmente in lavorazione, dopo la fine della versione originale nel Regno Unito e il successo del suo remake statunitense. Ghosts era originariamente uno show nel Regno Unito iniziato nel 2019 e terminato nel dicembre 2023 dopo la quinta stagione. Tuttavia, è riuscita a generare una versione statunitense di successo della serie, con la quarta stagione di Ghosts attualmente prevista per il 17 ottobre. La versatilità della sua premessa, che coinvolge una coppia che si trasferisce in una casa piena di spiriti che hanno bisogno del loro aiuto, fa sì che lo show possa funzionare in qualsiasi luogo.

Ora, Deadline riporta che una nuova versione di Ghosts è in fase di sviluppo da parte di BBC Australia per Paramount+ e Network 10 dopo il successo delle versioni britannica e statunitense. Lo show seguirà la stessa formula di sitcom di una coppia che vive in una casa piena di spiriti. Negli otto episodi della versione australiana, la coppia Kate e Sean è alla ricerca di una casa quando Kate eredita una villa di campagna, piena di anime inquiete che vogliono il suo aiuto. Ecco cosa ha detto Daniel Monaghan, vicepresidente per i contenuti e la programmazione di Paramount Australia, a proposito della nuova versione della serie:

Ghosts è stato un successo strepitoso nel Regno Unito e negli Stati Uniti e ha attirato una fanbase molto fedele anche qui in Australia. Con un cast stellare ancora da annunciare, non vediamo l’ora di dare vita alla nostra serie con un tocco australiano.

Cosa significa Ghosts Australia per il franchise in crescita

La conferma di una versione australiana della sitcom evidenzia il successo delle versioni britannica e statunitense, giustificando un approccio più globale alla serie in futuro. In entrambe le versioni esistenti, gli spiriti mostrati evidenziano la storia di ogni rispettivo Paese, dimostrando come i diversi personaggi possano rendere ogni show autonomo. I personaggi di Ghosts negli Stati Uniti sono tratti da eventi come la guerra rivoluzionaria e il proibizionismo, mentre la versione britannica ha personaggi che riflettono, tra l’altro, le epoche Georgiana e Regency.

Questa nuova versione dello show sarà probabilmente caratterizzata da personaggi ispirati alla storia australiana, offrendo così una dinamica più unica rispetto alle altre versioni. Anche se c’è ancora molto mistero su come si svolgerà la nuova sitcom, sembra che l’ambientazione offrirà una versione unica che manterrà intatta l’anima dei suoi predecessori. Dal momento che devono ancora arrivare molte informazioni sul suo sviluppo, come ad esempio chi interpreterà Kate e Sean, l’attuale fase di sviluppo della serie significa che probabilmente arriveranno presto ulteriori informazioni.

Uglies 2: cosa succederà nel potenziale sequel “Pretties”

0
Uglies 2: cosa succederà nel potenziale sequel “Pretties”

Uglies di Netflix è basato sul primo di una serie di libri dell’autore Scott Westerfeld, quindi cosa succederà a Tally nel sequel, Pretties? Il finale di Uglies ha lasciato la porta aperta a un altro film, quindi sembra proprio che un adattamento di Pretties faccia parte dei piani di Netflix. Naturalmente, il film di Uglies si discostava leggermente dal libro, quindi ci saranno sicuramente altre differenze in futuro. A prescindere da ciò, possiamo presumere che la storia di Tally procederà più o meno allo stesso modo, dal periodo trascorso a New Pretty Town alla sua rocambolesca fuga e agli imminenti problemi con i ragazzi.

Alla fine di Uglies, Tally Youngblood si arrende al dottor Cable per essere riportata in città e resa graziosa. Lo fa per fornire alla madre di David, Maddy, una cavia per la sua cura, che ha lo scopo di rimuovere le lesioni cerebrali che impediscono alle Pretty di essere combattive, creative o originali. La scena finale del film di fantascienza di Netflix ha rivelato che Tally ha realizzato il suo desiderio. È stata vista camminare nel suo nuovo bellissimo appartamento a New Pretty Town, con un viso adorabile ma con una brutta cicatrice che le ricorda chi è veramente: cosa succederà ora?

Peris è ancora viva nel libro di Pretties

Innanzitutto, è importante notare cosa non sarà certamente uguale tra un potenziale film di Pretties e il libro. In Uglies di Netflix, Peris è stato trasformato in uno Speciale, che alla fine lo ha fatto cadere dal bordo di una diga verso la sua presunta morte. Niente di tutto ciò è accaduto nel libro di Westerfeld, dove Peris è rimasto felicemente a New Pretty Town dopo che la dottoressa Cable lo ha usato per convincere Tally ad agire come sua spia. In realtà, da quel momento in poi non è più presente in Uglies, facendo la sua ricomparsa solo in Pretties.

Quindi, mentre Peris era presente per tutta la storia nel secondo libro, questo potrebbe non essere il caso del film. Naturalmente, dato il finale ambiguo di Special Peris, è certamente possibile che faccia ritorno. Nei libri degli Uglies gli Speciali sono quasi indistruttibili, quindi potrebbe avere un ruolo nel prossimo film di Netflix, anche se è improbabile che sia tra le belle amiche di Tally come nel libro.

Tally vive nella nuova bella città con Shay

Il finale di Uglies ha dato una sbirciatina alla vita di Tally a New Pretty Town, e un film di Pretties è sicuro che andrà ben oltre. Nel libro, Tally ha praticamente dimenticato tutto quello che è successo a FUMO, grazie alle lesioni inserite nella sua mente durante l’operazione Pretty. Lei e Shay vivono nello stesso edificio e passano gran parte del loro tempo insieme bevendo champagne, parlando di quale sarà il loro prossimo intervento (Shay si fa impiantare dei quadranti di orologio all’indietro con dei gioielli nei bulbi oculari) e contemplando cosa indossare alla loro prossima grande festa.

Tuttavia, mentre Tally fa del suo meglio per adattarsi alle altre Pretties senza cervello, sa che qualcosa non va bene. Le lesioni (di cui si era completamente dimenticata) non sembrano aver cancellato le sue brutte preoccupazioni e le sue ansie sociali, e Tally si ritrova a dire la cosa sbagliata a ogni occasione. Shay e Peris, le perfette Bubblehead, sono infinitamente pazienti con lei, assicurandole che si rilasserà di più una volta accettata dalla migliore cricca di New Pretty Town: i Crims.

Tally si unisce ai Crims

Pretties inizia con Tally che cerca di capire cosa indossare per una festa molto importante. A questo evento verrà accettata o respinta dai Crims, una cricca composta da Pretties che si sono cacciate in un mare di guai ai tempi di Ugly. Naturalmente, Tally si è qualificata facilmente (soprattutto dopo essersi lanciata ancora una volta da un balcone con un giubbotto bungee). Tuttavia, le speranze di Tally di riuscire finalmente a integrarsi con le Pretties dopo essere entrata a far parte di una cricca si infrangono quandoil leader del Crim, Zane, inizia a spingerla a pensare al di là della sua Prettymindedness.

Pur non conoscendo le lesioni, Zane ha capito che c’è qualcosa di sbagliato nella mente delle Pretties. Si è reso conto che infrangere le regole e correre dei rischi (oltre a evitare l’alcol, mangiare poco e assumere troppa caffeina) aiuta la sua mente a funzionare meglio, ed è per questo che ha fondato una cricca basata su questo tipo di attività. Dopo aver accettato Tally nel gruppo, Zane sospetta che ci sia qualcosa di più nella sua storia. Così, la spinge a ricordare il periodo trascorso nel Fumo e ciò che è accaduto prima della sua operazione.

Zane e Tally scoprono la cura nascosta dalle Smokies

Grazie a Zane (e ai suoi baci), Tally inizia a ricordare di David, anche se non riesce a ricordare cosa gli sia successo o come sia finita a New Pretty Town. Tuttavia, la spinta di Zane la porta a ricordare l’indizio di Croy su qualcosa nascosto in città che lei deve trovare. Il processo per ottenere questo misterioso oggetto porta i due in cima a una torre di segnalazione, e salire così in alto fa sì che entrambi pensino e vedano temporaneamente con chiarezza, anche con le lesioni. Quando finalmente ricevono il pacco di Croy, hanno una mente assolutamente non-pretty.

Tally e Zane scoprono che Croy ha lasciato una lettera della stessa Tally, che aveva scritto come Brutta, poco prima di consegnarsi al cattivodegli Uglies, il dottor Cable. La lettera contiene due pillole, che la Brutta Tally spiega essere la cura di Maddy, destinata a eliminare le lesioni e a riportare i Pretties alla ragione. Tally ha paura di prenderle entrambe e inizialmente rifiuta, ma alla fine i due decidono di prenderne una ciascuno. Nei mesi successivi, Tally e Zane diventano ancora più romantici mentre le loro menti continuano a schiarirsi. Non più teste graziose, i due lavorano insieme per elaborare un piano di fuga da New Pretty Town.

Shay ricorda il tradimento di Tally e fonda un club chiamato “I Tagliatori”.

Joey King, Brianne Tju, Zamani Wilder, Keith Powers, e Joseph Echavarria in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Poiché Tally e Zane non hanno più pillole da distribuire ai loro amici Pretty in Pretties, fanno di tutto per far salire l’adrenalina ai Crims, schiarendo loro temporaneamente le idee. Fanno scherzi, come rompere il ghiaccio di una pista di pattinaggio galleggiante, facendo cadere tutti (al sicuro con le giacche Bungee), in modo da far battere i cuori e far funzionare le menti. L’effetto è talmente efficace che Shay inizia lentamente a ricordare quanto fosse arrabbiata con Tally prima di essere costretta a diventare una Pretty. Così, il brutto conflitto è tornato alla loro bella amicizia.

Dopo aver litigato con Tally, Shay scompare per un po’ e quando finalmente ricompare nelle Pretty, la cosa è piuttosto inquietante. Infuriata per il fatto che Tally abbia condiviso la cura con Zane invece che con lei, anche dopo il suo tradimento nel Fumo, Shay scopre il suo modo di porre fine alla sua Prettyheadedness. Crea un gruppo chiamato i Tagliatori, che si riuniscono per tagliarsi ritualmente le braccia per costringere i loro cervelli a lavorare in modo chiaro. Turbata, Tally decide che non possono più aspettare di fuggire da New Pretty Town: devono trovare un modo per arrivare al NUOVO FUMO e portare altre pillole alle Pretty.

I Crims fanno una grande fuga da New Pretty Town

In Pretties fuggire dalla città non è facile come in Uglies. Invece di anelli di interfaccia che possono essere tolti rapidamente, Tally e Zane sono stati dotati di bracciali stretti che tracciavano i loro movimenti e non potevano essere rimossi (dopo la loro avventura sulla torre per trovare la cura). Insieme, hanno stabilito che l’unico modo per rimuovere i bracciali sarebbe stato quello di colpirli con un calore sufficiente a farli espandere e a farli scivolare via. Alla fine, rubano dei guanti ad alta tecnologia, resistenti al fuoco, in grado di infilarsi sotto le manette, di rubare le mongolfiere e di infilare le mani tra le fiamme.

Con gli hoverboard al seguito, Tally, Zane e gli altri Crims (meno Shay e i suoi Cutters) fuggono dalla città con le mongolfiere, da cui saltano fuori con le loro tavole una volta raggiunta una distanza di sicurezza. Mentre Zane e gli altri riescono a prendere la strada giusta per le Rovine Arrugginite e il Nuovo Smoke, Tally si perde nel bosco. Dopo una lunga avventura, alla fine ritrova la strada e si riunisce a Zane e, più goffamente, a David.

Tally si riunisce a David nel Nuovo Smoke

Joey King in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Quando Tally si riunisce a David, ha recuperato tutti i suoi ricordi relativi al periodo trascorso nel Smoke, compresa la breve storia d’amore con il Brutto. Tuttavia, questo non cambia il fatto che nel frattempo si è innamorata di Zane. Nonostante ciò, Tally è ancora arrabbiata perché David non è mai venuto a prenderla come aveva promesso alla fine del libro e del film di Uglies . Invece, è stato Croy a portare la cura a New Pretty Town. David spiega che avrebbe voluto consegnare le pillole, ma che il calore di New Smoke era semplicemente troppo intenso. I due fanno una maldestra ammenda e viaggiano dalle Rovine Arrugginite al Nuovo Smoke.

Tally scopre di non aver mai avuto una vera e propria cura

laverne cox e joey king in uglies
Cortesia di © Netflix

Tally è ansiosa di ricongiungersi con Zane dopo la loro lontananza, ma è sconvolta quando scopre che lui non è stato bene durante la sua assenza. Da quando aveva preso la cura, Zane aveva avuto dei mal di testa che sembravano peggiorare di intensità ogni giorno che passava. Anche per questo era così urgente che lui e Tally arrivassero al Nuovo Fumo, in modo che Maddy potesse verificare cosa fosse andato storto. La madre di David ha capito subito perché Zane stava soffrendo quando il ragazzo le ha detto che lui e Tally si erano divisi le pillole: non era questo il modo in cui la cura doveva essere presa.

Dopo essere arrivata nel Nuovo Fumo, Tally scopre che una delle pillole che lei e Zane avevano preso conteneva dei nanos destinati a divorare le lesioni grafiche, mentre l’altra pillola aveva lo scopo di bloccare questi nanos prima che continuassero a divorare il resto del cervello. Tally aveva preso la seconda, che di per sé non ha alcun effetto. Zane, invece, aveva preso la prima. I nanos hanno provocato danni ingenti al suo cervello, che Maddy ha fatto del suo meglio per annullare. Tuttavia, le funzioni motorie del ragazzo non saranno più le stesse.

Questa notizia è devastante per Tally, che si sente immensamente in colpa per aver condiviso le pillole con Zane e, quindi, aver causato questi danni. Naturalmente, questo significa anche che Tally non aveva mai preso la cura. Aveva usato la sua forza di volontà per superare la lesione, dimostrando che la sua mente era semplicemente troppo forte per essere controllata. Tuttavia, Tally non ha molto tempo per pensarci, poiché alla fine si scopre che Zane ha un trasmettitore incorporato nella mascella che avvisa il dottor Cable della sua posizione. La cattiva degli Uglies li ha fatti fuggire da New Pretty Town per poter trovare il Nuovo Fumo.

Shay riappare come speciale e Tally viene riportato in città

Brianne Tju in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

David, Maddie e il resto dei New Smoke fuggono prima dell’arrivo di Special Circumstances, ma le condizioni di debolezza di Zane non gli permettono di seguirlo. Tally decide ostinatamente di rimanere al suo fianco, con grande frustrazione di David. Tuttavia, è sorpresa di vedere che la dottoressa Cable non è venuta da sola. Ha portato con sé Shay, che era uno Speciale appena potenziato, insieme al resto dei suoi Cutter. Shay, amando il suo nuovo potere e la sua chiarezza, dice a Tally che il suo destino non è quello di essere trasformata di nuovo in una Bubblehead. Al contrario, sarebbe diventata ciò che tutte le Pretty che pensano di poter superare le lesioni diventano: una Speciale.

È su questo cliffhanger che Pretties si conclude. Proprio come Uglies termina con Tally che chiede al dottor Cable di renderla bella, Pretties termina con Shay che dice a Tally che diventerà speciale. Il terzo libro della serie Uglies si intitola appunto Specials e vede Tally Youngblood subire ancora una volta una trasformazione estrema. Naturalmente, i cambiamenti in Uglies di Netflix, in particolare la rivelazione che Peris è diventata una Special, renderebbero un adattamento cinematografico del threequel un po’ più difficile da realizzare. Ciononostante, c’è molto spazio per la realizzazione di un film di Pretties.

Uglies: i 10 più grandi cambiamenti che il film di Netflix apporta al libro

0

Netflix ha fatto un lavoro fenomenale nel portare Uglies sullo schermo, ma sono state apportate molte modifiche al libro. La storia di Tally Youngblood è stata inizialmente concepita dall’autore Scott Westerfeld, che ha pubblicato la popolare serie fantascientifica YA nel 2005. Si è parlato quasi subito di un adattamento cinematografico, ma ci sono voluti quasi 20 anni perché diventasse finalmente realtà. Netflix ha acquisito i diritti e Uglies è ufficialmente disponibile sulla piattaforma di streaming. Tuttavia, gli spettatori che amano i libri di Westerfeld noteranno alcune differenze.

Uglies è il primo di quattro libri ambientati nel mondo di Tally, anche se Westerfeld ha poi ampliato la serie con quattro libri della serie Imposters tra il 2018 e il 2022. Con otto libri in totale, questo universo narrativo è stato esplorato meticolosamente, quindi è naturale che ci sia un grande controllo su Uglies di Netflix. Nel complesso, l’adattamento è stato generalmente fedele alla fonte. Tuttavia, sono state apportate diverse modifiche, dal ruolo del Dr. Cable nella città di Tally al destino di Peris.

Tally e Peris non hanno necessariamente una relazione romantica nel libro

joey king e tally in uglies
Cortesia di © Netflix

Nel film di Uglies, Tally e Peris sono alle prese con i sentimenti che provano l’uno per l’altra prima dell’operazione di quest’ultima. Era chiaro che provavano sentimenti romantici l’uno per l’altra, anche se nessuno dei due riusciva a esprimerli. Più tardi, quando Shay chiede a Tally se Peris è il suo ragazzo, l’imbarazzo di Tally nel rispondere implica che è innamorata del ragazzo.

Questo è uno dei cambiamenti più sottili dal libro al film, ma la relazione tra Tally e Peris era un po’ più platonica in Uglies, perun motivo importante. Come voce narrante, Tally spiega che in passato la gente aveva pensato che lei e Peris fossero romantici, ma non era mai stato così. Tuttavia, lascia intendere che la situazione potrebbe cambiare una volta diventati Pretties. Anche se gli Uglies si frequentano e si baciano, Tally chiarisce che si tratta solo di cose da ragazzi e non vengono mai considerate serie. Solo una volta che gli adolescenti sono diventati Pretties sono iniziate le loro vere storie d’amore, perché a quel punto è stato fatto loro il lavaggio del cervello per fargli credere di essere importanti.

Il ruolo del Dr. Cable nella città di Tally è cambiato

laverne cox e joey king in uglies
Cortesia di © Netflix

Una delle maggiori sorprese del film Uglies è stato il ruolo del Dr. Cable. All’inizio del film, Tally e Peris partecipano a un seminario che ha lo scopo di introdurre gli Uglies nel loro tempo di Pretties. La dottoressa Cable è apparsa come ologramma e una voce l’ha annunciata come “Governatore del Distretto Dr. Nyah Cable”. Il suo bel viso era chiaramente uno di quelli che tutti conoscevano, ed è implicito che la sua immagine appaia in ogni seminario delle Nuove Belle.

La dottoressa Cable era una presenza molto più minacciosa e segreta nel libro degli Uglies e una persona che pochissimi cittadini della città di Tally avrebbero mai visto. Era a capo di un’organizzazione segreta chiamata Special Circumstances ed era stata modificata chirurgicamente per assumere l’aspetto di uno spaventoso e feroce predatore. Tally ne era terrorizzata in Uglies, e lo stesso valeva per chiunque fosse stato così sfortunato da fare un viaggio nelle Circostanze Speciali.

Le “circostanze speciali” sono diverse nel libro

Sebbene il ruolo della dottoressa Cable sia diverso in Uglies, è comunque implicito che sia il leader di Special Circumstances. Quando l’operazione di Tally è stata ritardata e lei è stata portata davanti alla dottoressa Cable, l’ascensore che ha preso per raggiungere l’ufficio del Governatore annunciava ancora che era in “Circostanze Speciali”. Inoltre, Cable ha detto a Peris che lo avrebbe reso “speciale” in Uglies di Netflix, poco prima che venisse nuovamente messo sotto i ferri per essere trasformato in un soldato senza cervello con abilità fisiche potenziate.

I fan del libro sanno che Peris è stato trasformato in uno Speciale, un agente di Circostanze Speciali. La stessa dottoressa Cable è una Special nel libro Uglies e, sebbene lei e i suoi agenti avessero velocità, riflessi e agilità impossibili, erano tutt’altro che senza cervello. Infatti, nei libri di Westerfeld, gli Speciali hanno capacità cognitive potenziate. Tuttavia, la loro capacità di controllare l’ira è ridotta e sono considerati pericolosi e imprevedibili.

Peris diventa speciale nel film di Uglies

Ancora più grande dello shock per il Dr. Cable è stata la versione di Nertflix della storia di Peris in Uglies. Nel film, Peris si è praticamente dimenticato di Tally una volta diventata Bella, ma il ricordo della loro amicizia è stato rinfrescato quando Cable gli ha chiesto di convincerla ad aiutare le Circostanze Speciali a trovare Shay. Il fatto che Peris fosse in grado di superare le lesioni della bellezza ha mostrato a Cable che quel ragazzo richiedeva “di più”. Così, lo trasformò in uno Speciale.

Questo non è certamente accaduto nel libro degli Uglies. Sebbene il Dr. Cable abbia usato Peris per convincere Tally ad aiutarlo a trovare Shay, questa è stata praticamente l’ultima volta che lo si è visto in questa puntata. Nel seguito, Pretties, Tally si riunisce con Peris a New Pretty Town e i due tentano per un certo periodo di tornare alla loro amicizia. Tuttavia, Tally inizia subito a lottare contro le sue lesioni cerebrali, mentre Peris si accontenta di essere una Prettyhead. Alla fine, la loro amicizia si sgretola quando Tally decide di fuggire dalla città e Peris resta indietro.

La missione di Tally è leggermente diversa

Brianne Tju in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Nel film Uglies, la dottoressa Cable aveva una missione specifica per Tally. Le disse che David stava trattenendo Shay contro la sua volontà, proprio come tutti gli altri Uglies che erano fuggiti verso Smoke. Le spiegò che lo faceva per indebolire la città in modo da poter usare un’arma contro di essa, ed era compito di Tally intercettare il fumo, scoprire quale fosse quest’arma e far scattare il suo ciondolo per avvisare il dottor Cable.

Nel libro degli Uglies, la missione di Tally è solo quella di trovare il Fumogeno e di avvisare Cable quando lo raggiunge. Non si fa menzione di un’arma e non viene mai detto che David stia tenendo in ostaggio gli Uglies. Sebbene Cable abbia insinuato che i fuggiaschi fossero in pericolo, l’attenzione si è concentrata invece sulla minaccia delle persone che vogliono vivere nella natura, bruciare gli alberi e uccidere gli animali per nutrirsi.

Lo scopo dell’orchidea tigre bianca è cambiato

Joey King in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

La sequenza di apertura di Uglies spiegava che la civiltà di Rusty era caduta a causa dell’eccessiva dipendenza dai combustibili fossili e che la soluzione era un fiore geneticamente modificato chiamato orchidea tigre bianca. Anche se non viene spiegato come funzionano, Tally afferma che queste orchidee sono la fonte di energia della città, un’alternativa più pulita e molto più bella del carburante moderno. Tuttavia, quando è arrivata al Fumo, ha scoperto che le orchidee erano una specie invasiva e che l’umanità stava ancora distruggendo l’ecosistema in nome del potere.

Questo non era il caso del libro degli Uglies. Tally è venuta a conoscenza delle orchidee tigre bianche solo quando è scappata nel Fumo e si è imbattuta nelle Pretties di un’altra città che bruciavano i fiori. Le spiegarono che, pur essendo bellissime, le orchidee tigre bianche erano invasive e, quindi, dovevano essere eliminate. Questo non aveva nulla a che fare con la città di Tally e le orchidee dovevano invece simboleggiare l’effetto dell’umanità sul pianeta.

Il film di Uglies taglia la storia d’amore di Shay e David

Uglies film 2024
Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Shay è arrivata a Smoke molto prima di Tally ed è stata in contatto con David alle Rusty Ruins molto prima. Quindi, quando Tally compare nel film degli Uglies, Shay è già abbastanza consolidata. Aveva capito come funzionavano le cose nel Fumo e aveva detto a Tally che il fatto che David le avesse regalato dei guanti era un gesto piuttosto serio, poiché i regali nel Fumo richiedevano riflessione, risorse e sacrificio. Questa lezione ha aiutato Tally a capire che doveva prendere una decisione sulla permanenza nel Fumo.

Nel libro degli Uglies, la conversazione di Shay con Tally sui guanti di David si svolge in modo molto diverso. Poco dopo l’arrivo di Tally, era chiaro che Shay era innamorata di David e che i due avevano una sorta di rapporto fisico. Tuttavia, i sentimenti di David per Tally hanno ostacolato la situazione. Quando Shay vede i guanti, si ingelosisce e si arrabbia con Tally per averle sostanzialmente rubato il fidanzato. Si tratta di un triangolo amoroso a cui si fa riferimento più volte nel corso della serie di libri degli Uglies.

Il film degli Uglies ha tagliato il “capo” degli Smoke

Joey King, Brianne Tju, Zamani Wilder, Keith Powers, e Joseph Echavarria in Uglies (2024)
Foto di Brian Douglas/Netflix – © 2024 Netflix, Inc.

Nel film Uglies di Netflix sono stati introdotti pochissimi Smoke. Mentre David, i suoi genitori, Shay e Croy erano tutti al centro della scena, gli altri erano fondamentalmente un rumore di fondo. Tuttavia, un personaggio, un uomo anziano chiamato The Boss , ha avuto un ruolo piuttosto importante nel libro Uglies di Westerfeld . Nonostante il suo nome, il Boss non era a capo degli Smoke. Era solo il più vecchio e il più saggio (anche se il più scontroso). Questo era importante perché Tally non aveva mai visto qualcuno invecchiare in modo naturale.

Anche se il Boss non è stato molto presente in Uglies di Netflix, il personaggio è stato tecnicamente inserito nel cast ed è apparso brevemente sullo schermo quando Tally è arrivata allo Smoke. Lo si vede spingere una carriola di libri e l ‘uomo che interpreta il Boss non è altro che lo stesso autore diUglies Scott Westerfeld. Questo rende ancora più spiacevole il fatto che il personaggio non abbia avuto un momento più importante sullo schermo.

La morte del padre di David è completamente diversa nel libro

Uglies spiegazione finale film Netflix
Credit Netflix

Il padre di David è morto sia nel libro che nel film di Uglies, ma il modo in cui è morto è significativamente diverso. Nella versione di Netflix, il Dr. Cable ha ordinato la morte di Az mentre si trovava nel Fumo e l’esecuzione è stata eseguita dallo Special Peris. È stato un momento orribile che ha dimostrato fino a che punto si sarebbe spinto il Dr. Cable e quanto Peris fosse diventato diverso da se stesso.

Tuttavia, la versione del libro della morte di Az ha avuto un impatto diverso. Nel libro degli Uglies, Az è morto solo dopo essere stato riportato in città. Il dottor Cable eseguì l’operazione Pretty su di lui e tentò di ripristinare le lesioni nella sua mente, questavolta più a fondo, per cancellare tutti i suoi ricordi degli ultimi decenni trascorsi nella natura. L’esperimento andò troppo oltre e Az morì sul tavolo (o nella vasca, piuttosto). Ciò rende ancora più significativa l’insistenza di Maddy affinché non facciano esperimenti su soggetti non consenzienti.

Il film di Uglies ha cambiato il finale di Tally

La fine del film di Uglies non era terribilmente diversa, ma un dettaglio importante traccia la linea di demarcazione. Il libro di Uglies terminava con il momento in cui Tally diceva: “Il mio nome è Tally Youngblood. Rendimi bella”, e i lettori hanno dovuto aspettare il sequel, Pretties, per vederla vivere come tale a New Pretty Town. D’altra parte, il film offre un breve sguardo alla bella Tally dopo una significativa inquadratura della cicatrice sulla sua mano. Questo dettaglio dimostra che Tally è ancora Tally, almeno un po’, nonostante l’intervento chirurgico.

La cicatrice è il cambiamento più importante. Alle nuove Pretty non è permesso mantenere cicatrici o altre imperfezioni, perché questo vanifica il senso del gioco. Tuttavia, ha senso che Uglies di Netflix abbia dato a Tally la sua cicatrice. Mentre il libro aveva il vantaggio del dialogo interiore di Tally per dimostrare che il suo vero io era ancora nascosto nella sua mente, gli adattamenti cinematografici non hanno questa possibilità. Il segno sulla mano di Tally era un’alternativa efficace, anche se contraddiceva in qualche modo ciò che i fan di Uglies sanno su come funziona la città di Tally.

Kathryn Hahn su Agatha All Along: “Le storie sono un organismo reale, vivo, che respira”

0

Arriverà su  Disney+ a partire dal 19 settembre con i primi due episodi Agatha All Along, la serie Marvel/Disney è che più di ogni altra nel tempo recente ha fatto della comunicazione ingannevole il suo marchio di fabbrica. Questo perché si è deciso di sfruttare la natura appunto maliziosa e ingannevole della sua protagonista, quell’Agatha Harkness che in WandaVision aveva dato del filo da torcere alla sofferente Wanda di Elizabeth Olsen.

E proprio per riportare sul piccolo schermo Agatha, è stata chiamata Kathryn Hahn, la sua interprete originale che avevamo lasciata sola e senza poteri a Westview, lì dove la potente Scarlet Witch l’aveva confinata, privata della sua malizia e delle sue doti.

Kathryn Hahn è la splendida protagonista di Agatha All Along

Abbiamo incontrato Kathryn Hahn in occasione del press tour di Agatha All Along e in questa occasione l’attrice ha confermato tutto il suo amore per il personaggio che Marvel le ha affidato.

“Amo così tanto questo personaggio, e gran parte di quello che abbiamo visto di lei in Wandavision era una messa in scena. Lei stessa è una grande performer, e abbiamo continuato a definirla come una cipolla che perde uno strato di volta in volta – ha spiegato Hahn – Quindi, abbiamo dovuto cercare di individuare quello che c’era sotto, e ci siamo impegnati a spogliarla di quegli strati difensivi che che si era costruita intorno nel corso dei secoli. Sapete, pur avendo una spetto fantastico non è giovanissima!”.

E sempre che da attrice questo processo abbia particolarmente coinvolto l’attrice: “Sono stata costretta ad andare sempre più a fondo, e per un’attrice è importante avere la possibilità di masticare un personaggio. Lavorare con Jac (Schaeffer, sceneggiatrice e regista della serie, ndr) è stato semplicemente grandioso, mi sono sentita subito in sintonia con WandaVision. Riuscivo a sentire le parole che aveva scritto sulla pagina. Conoscevo il ritmo. Conoscevo il tono, quindi tutto il processo, per quanto impegnativo, mi è parso naturale.”

Ma Agatha All Along non è solo la storia della protagonista, è uno show corale che comprende Joe Locke, Sasheer Zamata, Ali Ahn, Debra Jo Rupp, Patti LuPone e Aubrey Plaza. Per Kathryn Hahn “c’era come un potere quando eravamo tutti insieme sul set, il che ha reso tutta la lavorazione piuttosto eccitante. Era come se ogni singola persona avesse davvero un super potere, una tale forza.”

La serie è stata protagonista di una presentazione in grande stile al D23, dove è stato presentato anche il brano principale della colonna sonora, interpretato dalle protagoniste. In merito a quel momento, Kathryn Hahn ha spiegato: “Ricordo che a un certo punto, mentre camminavamo su quel palcoscenico, sentivo come se la mia testa toccasse il soffitto. Eravamo così grandi ed è stata una sensazione davvero emozionante.”

“L’energia lì dentro era incredibile – prosegue, raccontando l’accoglienza che lei e i suoi compagni di cast hanno ricevuto in occasione della Convention – È stato davvero divertente, e penso che ne sia valsa la pena anche solo per sentire quel tipo di amore ed eccitazione verso di noi sul palco. Voglio dire, abbiamo camminato attraverso una fitta nuvola di nebbia!” Spiega, raccontando di come sono entrate in scena per la loro esibizione.

Infine, l’attrice ha commentato il lavoro svolto insieme a Jac Schaeffer, con la quale aveva già collaborato in misura minore in WandaVision: “Sono molto felice che questa volta sono riuscita a essere diretta da Jac, perché con Wandavision non ci eravamo riuscite nonostante avesse scritto quella serie così bella. È incredibile lavorare con lei e non vedo l’ora di farlo ancora. C’è qualcosa in questi mondi incredibili per cui devi davvero arrenderti a ciò che accade perché le storie sono un organismo reale, vivo, che respira. E tu devi davvero essere aperto alla sua scoperta, e pronto per connetterti con tutto ciò che accadrà.”

Agatha All Along arriverà il 19 settembre su Disney+ con i primi due episodi e poi con un episodio a settimana per otto settimane.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, il peggior personaggio della serie si svela

ATTENZIONE – Spoiler sull’episodio 5 di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere Stagione 2

Sauron (Charlie Vickers) è il cattivo principale in Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, ma certo non è il personaggio peggiore della serie. Come da tradizione nel mondo di Tolkien, gli Uomini fanno sempre del loro meglio per apparire i peggiori. E infatti, la definizione di peggior personaggio spetta a Kemen (Leon Wadham), il figlio di Pharazôn (Trystan Gravelle), che è diventato centrale nella trama legata alla sorte di Númenor.

Questo giovane saccente e privilegiato si è lasciato travolgere dal gusto per il potere mentre cerca di impressionare il padre, terrorizzando chiunque non sia d’accordo con lui. Kemen potrebbe non essere il più grande ostacolo che la gente della Terra di Mezzo deve affrontare, ma ricopre il ruolo dell’antagonista egoista e fastidioso che sale al potere facilmente e immeritatamente.

Non ha una vera autorità; non si è distinto come guerriero né ha mostrato talento per la politica. Tuttavia, sta alimentando i disordini a Núminor con la sua violenza. Ha avuto un piccolo ruolo nella stagione 1, ma man mano che la situazione di Númenor diventa più instabile, il ruolo di Kemen cresce.

L’episodio dal titolo “Sale di Pietra” mostra quanto Kemen può essere terribile mentre prende misure drastiche, facendo degenerare la situazione in uno scontro che non sarebbe dovuto esserci. Ma anche prima di allora, l’atteggiamento di Kemen lo rendeva facile da odiare. Gli Anelli del Potere cerca di renderlo un po’ più gradevole mentre Pharazôn minaccia essenzialmente di far morire suo figlio, ma non è abbastanza. L’ambizione di Pharazôn potrebbe essere la causa della divisione di Númenor, ma Kemen peggiora continuamente la situazione, facendo essenzialmente i capricci per attirare l’attenzione di suo padre.

“Gli Anelli del Potere” ha reso Kemen antipatico

gli anelli del potere Kemen
Gli anelli del potere – Cortesia di Prime Video

Fin dalla sua introduzione, è stato chiaro che Kemen non sarebbe stato qualcuno per cui fare il tifo. Ha alimentato l’ambizione di suo padre e diffuso bugie su Miriel (Cynthia Addai-Robinson) per garantire a Pharazôn il potere che desiderava. Facendo il bullo con gli amici di Isildur (Maxim Baldry) e arrivando persino a cercare di bruciare le navi númenoreane per impedire loro di salpare per la Terra di Mezzo, Kemen si è rapidamente dimostrato un problema. Crede profondamente nel pregiudizio di Númenor contro gli Elfi, esemplificando i problemi che Miriel e Elendil (Lloyd Owen) affrontano. Ma su scala minore, ha usato la figlia di Elendil, Eärien (Ema Horvath), contro di lui, manipolando il suo dolore per opprimerlo. Sebbene Pharazôn stia guidando la carica a Númenor, Kemen è subito dietro di lui, senza mai metterne in discussione gli ordini e incoraggiando l’ego del padre.

Da personaggio privilegiato qual è, Kemen è la personificazione delle ragioni per cui non è saggio dare agli Uomini il potere degli anelli. Celebrimbor (Charles Edwards) si oppone all’idea, spiegando quanto facilmente siano corruttibili gli Uomini e, nello stesso episodio, la vicinanza di Kemen al potere gli dà alla testa. Ciò dimostra che le preoccupazioni di Celebrimbor sono valide. Le azioni di Kemen gli sono valse un paragone con Joffrey (Jack Gleeson) di Game of Thrones, il che ha senso. Entrambi sono privilegiati e crudeli e si perdono nel loro potere, sebbene, fortunatamente per la Terra di Mezzo, Kemen abbia meno potere di Joffrey.

L’egoismo di Kemen lo rende “il cattivo più fastidioso degli Anelli del Potere”

Gli anelli del potere - Cortesia di Prime Video
Gli anelli del potere – Cortesia di Prime Video

La cosa irritante di Kemen è che si diverte a peggiorare le cose. Nella stagione 2 Pharazôn gli affida l’incarico di svuotare un tempio dedicato ai Valar per far posto a un nuovo acquedotto, ma Kemen non si limita a completare il lavoro. Interrompe una cerimonia di commemorazione per le vite perse in battaglia, agendo con la forza senza nessuna necessità. È una mossa ipocrita per il figlio di un uomo che ha sostituito la regina accusandola di aver lasciato morire inutilmente i Númenoreani e, cosa ancora peggiore, tutto ciò che Kemen fa esacerba la situazione già instabile. Quando il Sommo Sacerdote (William Chubb) esita ad andarsene, Kemen manda le sue guardie sul vecchio, che è disposto ad andarsene ma prima vuole conservare la sacra reliquia per completare la cerimonia. Invece di lasciare che ciò accada senza intoppi, Kemen si lancia in un eccesso di potere, distruggendo la statua e insultando Elendil, che cerca di mantenere la pace. Niente di tutto ciò è strettamente necessario, né si basa su nient’altro che pregiudizio e odio, ma Kemen lo fa semplicemente perché prova piacere nell’esercitare questo potere.

Lo stesso conflitto dimostra un altro lato della natura di Kemen, la sua natura egocentrica. Durante la scena, Valandil (Alex Tarrant) reagisce. Tuttavia, Kemen cerca di annegare Valandil e infine lo uccide colpendolo di spalle dopo che il soldato si è arreso. È importante notare che Kemen detesta già Valandil per la sua mancanza di status e di legame con Eärien. In precedenza nell’episodio, Kemen vede Eärien parlare con Valandil, offrendosi di provare a risparmiare al suo più vecchio amico l’umiliazione di essere privato del suo grado. La conversazione trai due rende Kemen geloso, preparando le sue azioni successive. Sebbene le loro opposte idee politiche influiscano sulla lotta, Kemen non estrae nemmeno la spada quando Elendil lo colpisce in faccia, dimostrando che Kemen è disposto a uccidere solo per i suoi impulsi egoistici.

La serie cerca di rendere Kemen simpatico

gli anelli del potere sale di pietra -trystan-gravelle-leon-wadham
Gli anelli del potere – Cortesia di Prime Video

Gli Anelli del Potere cercano di rendere Kemen più di un idiota che tutti odiano. Poco prima del suo attacco al tempio, Kemen condivide una conversazione con suo padre in cui Pharazôn menziona senza pietà una profezia della madre di Kemen che accenna alla morte del ragazzo ma si rifiuta di spiegare. Oltre a ciò, Pharazôn minaccia di “trovare altri posti in cui fare uso” di Kemen se dovesse fallire nel compito. La reazione di Kemen alla menzione di sua madre suggerisce una storia drammatica dietro la sua assenza, ma persino quel trauma e il trattamento crudele di suo padre non sono sufficienti a ispirare simpatia per lui e la sua personalità fastidiosa, anche prima che commetta le sue peggiori azioni.

Kemen potrebbe non essere l’agente del caos che è Sauron, né il formidabile avversario politico che è diventato Pharazôn, ma la sua natura egoista lo rende insopportabile. Vedremo nei prossimi episodi in che modo il suo personaggio si svilupperà.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è disponibile per lo streaming su Prime Video con nuovi episodi il giovedì.

L’amore e altre seghe mentali, il trailer e il poster del film con Giampaolo Morelli

0

L’amore e altre seghe mentali, il film diretto da Giampaolo Morelli, che lo vede anche protagonista assieme a Maria Chiara Giannetta arriva al cinema il 17 ottobre distribuito da Vision Distribution.

Guido vive nel disincanto. Rifiuta l’amore in ogni sua forma e limita i rapporti umani alle chiacchierate con i suoi amici storici Niky e Armando. La sfera del sesso è invece ridotta alla pratica compulsiva dell’autoerotismo. L’arrivo inaspettato di Giulia nella sua quotidianità, però, stravolge le carte in tavola e lo porta a adottare una nuova visione dell’amore e della vita.

L’amore e altre seghe mentali è una produzione Eagle Original Content e Italian International Film in collaborazione con Vision Distribution e con Sky e con Prime Video.

Nel cast al fianco di Giampaolo Morelli e Maria Chiara Giannetta troviamo anche Leonardo Lidi, Marco Cocci, Giulia Fiume e con Marco Messeri.

La trama di L’amore e altre seghe mentali

Dopo una delusione d’amore, Guido, 45 anni, ha ormai ridotto da tempo la sua vita sessuale alla compulsiva pratica dell’autoerotismo. La sua dedizione al sesso virtuale gli consente di realizzare le sue fantasie senza alcuna implicazione nel mondo reale: basta indossare un visore per mettere a segno tutte le sue immaginarie ed eccitanti conquiste.

Gli sono accanto i suoi migliori amici: Niky, ossessionato dalle relazioni online e Armando, inconsapevolmente incastrato in un matrimonio già finito da tempo. L’irruzione repentina di Giulia, la strampalata e sexy cameriera che lavora nel locale davanti al suo negozio, lo travolge risvegliando in lui le emozioni e i sentimenti di cui pensava di essersi liberato, dando il via ad un susseguirsi di situazioni comiche e imbarazzanti.

Ecco il poster di L’amore e altre seghe mentali

l'amore e altre seghe mentali
Cortesia di Vision Distribution

Alien: Romulus concept art rivela che la “progenie” ibrida aveva quasi le ali

0

Alien: Romulus di Fede Alvarez contiene numerosi richiami al capolavoro originale di Ridley Scott e al sequel di James Cameron, ma – in modo alquanto controverso – reintroduce anche un concetto di uno dei film meno popolari del franchise, Alien: La clonazione.

Verso la fine del film, Kay (Isabela Merced), incinta e in fin di vita, si inietta la formula Prometheus 5 dell’androide Rook per mantenersi in vita. Sebbene sopravviva (per un po’), alla fine partorisce un mostruoso ibrido umano/alieno che uccide la madre quasi subito.

Chiamata “The Offspring” nei titoli di coda, questa terrificante creatura ha un aspetto decisamente migliore rispetto alla mostruosità albina di Resurrection, ma l’introduzione di un altro ibrido ha provocato qualche reazione e per molti fan la decisione ha offuscato l’atto finale del film.

Ora, il concept artist Dane Hallett ha svelato un altro design alternativo per la Prole, e questa mostruosità multiforme è molto lontana dall’ibrido apparso nel film – c’è persino una versione con le ali!

A un certo punto, il materiale che Kay usa su se stessa ha un effetto genetico così drammatico sul suo bambino non ancora nato che si trasforma in questa mostruosità”, spiega Hallett. “È arrivato fino alla previsualizzazione, quando alla fine si è trasformato in qualcos’altro (che alla fine condividerò) prima di tornare a essere la prole che si vede nel montaggio finale Questo è stato snervante… Sarei stato responsabile di una mutazione non amata nell’universo di Alien?

Ho cercato disperatamente di dare a questa cosa uno scopo, una presenza e di renderla un’ode a tutto ciò che l’aveva preceduta. Alla fine, sono grato di aver ottenuto quello che abbiamo ottenuto nel montaggio finale, ma ecco cosa sarebbe potuto essere”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Dane Hallett (@dane_hallett_art)

Il franchise di Alien ha incassato poco meno di 2 miliardi di dollari in tutto il mondo

Alien: Romulus ha debuttato con recensioni per lo più positive: ha un punteggio di “freschezza” dell’80% sul sito aggregatore Rotten Tomatoes. Ha anche ottenuto un punteggio di pubblico dell’86% su RT e un CinemaScore B+ dal pubblico del giorno di apertura. Nella sua recensione, Gianmaria Cataldo di Cinefilos.it ha scritto che il film è “indubbiamente avvincente, ben concepito e raccapricciante il giusto”, ma ha criticato la parte centrale per essere troppo incentrata sulla nostalgia Con Cailee Spaeny, Isabela Merced, David Jonsson e Archie Renaux, Alien: Romulus è nelle sale.

Margot Robbie racconta la “più spiacevole” scena d’azione che abbia mai fatto

0

Margot Robbie è forse l’attrice più popolare al mondo in questo momento, dopo aver contribuito a scatenare la grande febbre di Barbenheimer prima delle uscite di Barbie e Oppenheimer.

La sua popolarità è cresciuta così tanto che, in un’intervista con Deadline, si è persino preoccupata che le persone si sarebbero “stufate” di lei. Nonostante la sua illustre carriera, tuttavia, ci sono stati momenti che Margot Robbie non ha apprezzato tanto quanto altri. In un’intervista con il Washington Post, l’attrice dello stunt “più spiacevole” che abbia mai realizzato su un set.

Il peggiore stunt per Margot Robbie

Secondo Robbie, questa scena “spiacevole” è stata girata in Suicide Squad del 2016, dove il suo personaggio, Harley Quinn, si è tuffata in una vasca di acido per dimostrare il suo amore per il Joker (Jared Leto). All’inizio, il Joker sembra contento che Harley Quinn ci sprofondi, apparentemente annegando nell’acido. Tuttavia, dopo pochi secondi, il Joker si tuffa dietro Harley per salvarla, portandola in superficie tra le sue braccia, con l’epidermide di Quinn che si scioglie per esporre la pelle bianca. Robbie ha descritto come la “vernice viscida” usata nella scena sia finita ovunque, presumibilmente per avere l’effetto che la pelle di Quinn si mescolasse o si dissolvesse nell’acido. I suoi occhi, le orecchie, la bocca e il naso erano completamente ostruiti. Ogni volta che cercava di aprire gli occhi, la vernice le “smaltava” gli occhi, facendole vedere solo bianco. Una situazione che ha scalzato rapidamente l’imbarazzo che ha invece provato per girare il nudo frontale di The Wolf of Wall Street.

Joker e Harley Quinn suicide squadSoffrire per uno stunt di Suicide Squad non è valso la pena!

Harley che salta nell’acido dovrebbe essere un momento formativo per il personaggio mentre si lascia coinvolgere in una relazione violenta con il Joker. Il momento in cui Joker si tuffa sembra un altro vago elemento nella loro relazione. Non vediamo mai nessuno dei due impegnarsi ad amarsi o a gestire la natura tumultuosa della loro relazione violenta, che è al centro della loro dinamica contorta. Nella stessa intervista con il Washington Post, Margot Robbie ha sottolineato come la “co-dipendenza” e la natura tossica della relazione siano ciò che ha reso il personaggio di Harley Quinn sensato per lei dopo che inizialmente “non aveva capito” la relazione tra Harley e il Joker, trovandola “frustrante”.

È un peccato che Margot Robbie abbia dovuto performare un’acrobazia piuttosto scomoda per un film che sarebbe poi stato stroncato e avrebbe causato ulteriore caos nel DCEU. Tuttavia, nonostante questo momento orribile, la rappresentazione di Robbie è stata comunque elogiata, specialmente nei successivi Birds of Prey e The Suicide Squad di James Gunn. Il personaggio è ora qualcosa a cui Robbie può guardare con orgoglio.

Robert Pattinson muore più volte nel primo teaser del film sci-fi di Bong Joon-Ho Mickey 17

0

I fan di Bong Joon-ho attendevano con ansia di poter dare un primo sguardo a un filmato del prossimo progetto del pluripremiato regista di Parasite e ora è stato diffuso online il primo teaser di Mickey 17, in attesa del trailer completo di domani.

L’adattamento (presumibilmente libero) del romanzo best-seller di Edward Ashton, Mickey7, vede protagonista Robert Pattinson (The Batman) nel ruolo del personaggio principale, che viene ripetutamente clonato per contribuire alla colonizzazione di un pericoloso pianeta ghiacciato. Nel cast anche Naomi Ackie, Steven Yeun, Toni Collette e Mark Ruffalo.

Secondo la sinossi del libro: “Un impiegato usa e getta di una spedizione umana inviata a colonizzare il mondo di ghiaccio Niflheim. Ogni volta che una missione è troppo pericolosa, o addirittura suicida, l’equipaggio si rivolge a Mickey7. Dopo la morte di un’iterazione, viene rigenerato un nuovo corpo con la maggior parte dei suoi ricordi intatti. Dopo sei morti, Mickey7 capisce i termini del suo accordo… e perché era l’unica posizione coloniale non occupata quando l’ha assunta”.

Le reazioni sui social media dopo l’anteprima del trailer al CinemaCon di quest’anno sono state molto variegate: alcuni hanno espresso entusiasmo per la prospettiva che Joon-ho potesse dirigere una commedia fantascientifica un po’ goffa, mentre altri hanno preso in giro diversi aspetti del filmato, tra cui la voce usata da Pattinson per il suo personaggio (o i suoi personaggi), che è stata descritta come un misto tra “Tweety-Pie e Joe Pesci”. Date un’occhiata e fateci sapere cosa ne pensate nella sezione commenti. Mickey 17 era originariamente previsto nelle sale all’inizio di quest’anno, ma è stato poi spostato al 31 marzo 2025.

https://www.youtube.com/shorts/DUo7s9_T2Aw

La trama del film

Durante una missione di esplorazione di routine, Mickey7 scompare e viene dato per morto. Quando torna alla base della colonia, sorprendentemente aiutato dalla vita dei nativi, il destino di Mickey7 è ormai segnato. C’è un nuovo clone, Mickey8, che si presenta per le funzioni di Expendable. L’idea dei duplicati degli Spendibili è universalmente detestata e, se scoperti, verranno probabilmente gettati nel riciclatore di proteine. Mickey7 deve mantenere il segreto del suo doppio con il resto della colonia. Nel frattempo, la vita su Niflheim sta peggiorando. L’atmosfera è inadatta agli esseri umani, il cibo scarseggia e la terraformazione sta andando male. Le specie autoctone sono sempre più curiose nei confronti dei loro nuovi vicini, e questa curiosità fa sì che il comandante Marshall abbia molta paura. Alla fine, la sopravvivenza di entrambe le forme di vita dipenderà da Mickey7, se riuscirà a non morire per sempre.

The Penguin: il produttore affronta la controversa decisione di cambiare il nome in “Oz Cobb”

0

Mancano solo un paio di giorni alla prima di The Penguin (la nostra recensione) su HBO/Max e, sebbene la serie DC abbia ricevuto recensioni entusiastiche dalla critica, c’è una decisione creativa che sta infastidendo molti fan.

Nei fumetti, il Pinguino è conosciuto anche come Ozwald Cobblepot. Si tratta di un nome piuttosto esagerato, e The Batman lo ha abbreviato in “Oz” per amore del realismo, visto il mondo terreno che il regista Matt Reeves ha creato per il suo Cavaliere Oscuro.

Tuttavia, in The Penguin è stato confermato che il nuovo nome del cattivo in questo “Bat-verso” è semplicemente Oz Cobb. Non si tratta solo di un’abbreviazione della versione completa, ma di un nome completamente diverso per il personaggio.

“Non sono mai riusciti a cambiare il suo nome nei fumetti come hanno fatto con l’Enigmista, passando da Edward Nigma a Edward Nashton, da un nome irreale a un nome reale”, ha dichiarato il produttore Dylan Clark nell’ultimo SFX Magazine. “Così facendo hanno messo a terra il personaggio”.

“Abbiamo avuto molte conversazioni con la DC Comics e con Jim Lee [Presidente, Editore e Chief Creative Officer]”, ha continuato. “Avevano pensato di cambiare il suo nome a un certo punto, ma non l’avevano mai fatto. Matt ha chiesto: “Posso chiamare il nostro personaggio Oz Cobb?”. E Jim ha risposto: ‘Assolutamente! Così abbiamo avuto la benedizione del re in persona. Quel piccolo cambiamento del nome ci ha permesso di guardare a questo personaggio in modo più concreto”.

La sceneggiatrice e showrunner Lauren LeFranc ha aggiunto: “Matt ha creato un nuovo canone nel suo film, e io sto creando un nuovo canone in questo show. Abbiamo personaggi che conoscete bene, ma con un taglio diverso”.

“Mi è sembrato che nella Gotham City che Matt ha creato nel suo film, Cobblepott sembrasse meno una persona reale, così come Cobb è un cognome reale. È un gangster e mi è sembrato più corretto”.

La giustificazione è difficile da contestare, ma si tratta di un cambiamento necessario? Questo è ciò che i fan stanno discutendo sui social media, con la maggioranza che sembra sostenere che si tratta di un’alterazione sciocca e che va contro i fumetti in un modo che molte persone non apprezzano.

È stato inoltre pubblicato un nuovo spot televisivo di The Penguin, che potete vedere qui sotto.

Cosa aspettarsi da The Penguin?

La serie The Penguin che debutterà il 20 settembre su SKY e NOW riprenderà subito dopo gli eventi di The Batman, c’è un vuoto di potere a Gotham dopo l’arresto di Falcone e Oz sta cercando di riempire questo spazio. Mentre il film ci dà una buona visione delle motivazioni del Pinguino, la serie in arrivo approfondirà aspetti che non abbiamo potuto vedere nel film, dai flashback della sua infanzia al suo attuale rapporto con la madre mentalmente disturbata (Deirdre O’Connell).

Mi è piaciuto molto fare la parte nel film di Batman e l’idea che saremmo stati viziati dall’avere otto ore per approfondire la psicologia e la storia di questo personaggio”, ha detto Farrell. “I retroscena hanno un ruolo importante nella serie televisiva”.

Un’altra parte importante della sua storia sarà Sofia di Cristin Milioti, anche se non si sa molto del suo personaggio, Farrell ha rivelato: “Sono due sopravvissuti che sono stati immersi in mondi di doppiezza, sconfitta e violenza”, e ha aggiunto: “Sono molto sospettosi. Hanno anche un passato molto personale”. Sarà molto interessante vedere come si svilupperà questa storia.

Venom: The Last Dance, il cestino da Popcorn e non è all’altezza di quello di Deadpool 3

0

Il merchandise legato ai blockbuster è una componente fondamentale del successo del film stesso, e Venom: The Last Dance non fa eccezione, dal momento che anche lui punterà non solo sui biglietti staccati ma anche su una serie di gadget e accessori che potrebbero fare felici dei fan.

Ultimo in ordine di tempo è stato svelato il cestino da Popcorn di Venom: The Last Dance, e, dispiace dirlo, non ha niente a che vedere con il selvaggio e divertente secchiello disegnato allo stesso scopo per Deadpool e Wolverine. Non capiamo bene quale sia il problema di questo tipo di gadget, ma sembra che non ci possano essere molte varianti accattivanti di un cesto da popcorn. In un caso risulta estremamente banale, nell’altro totalmente assurdo, anche se non proprio orribile come quello che era stato creato invece per Dune Parte 2, che pure ha fatto parlare di sé.

Nel caso di Venom: The Last Dance, come detto, il cestino da Popcorn è estremamente banale, con la stampa del personaggio intorno e nient’altro. Magari si potrebbe sperimentare qualche sorpresa nel gusto dei popcorn per sorprendere il pubblico!

Tutto quello che sappiamo su Venom: The Last Dance

Venom: The Last Dance segue i successi al botteghino consecutivi di Venom: La furia di Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a livello globale) e Venom del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e scriverà il trequel.

Tom Hardy ha menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti appoggio.”

A parte il ritorno di Tom Hardy nei panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock nei titoli di coda di Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che include Morbius, Kraven Il Cacciatore e Madame Web, tra gli altri – potrebbe comparire in Venom: The Last Dance.

War Machine: il film d’azione di Netflix e Lionsgate con Alan Ritchson

0

È in corso nello stato australiano di Victoria la produzione di War Machine, un nuovo film thriller d’azione fantascientifico di Lionsgate e Netflix.

Prodotto, diretto e co-scritto da Patrick Hughes (“The Hitman’s Bodyguard,” “The Man From Toronto”), War Machine segue le ultime 24 ore del programma di selezione più duro del mondo, mentre una squadra di Ranger dell’esercito si imbatte in una minaccia che va oltre la loro immaginazione.

La star di “Reacher Alan Ritchson (“Ordinary Angels”, “The Ministry of Ungentlemanly Warfare”) è a capo di un cast che comprende anche Dennis Quaid (“Reagan”, “Far From Heaven”), Stephan James (“The Piano Lesson”), Jai Courtney (“The Suicide Squad”) ed Esai Morales (“Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One“) e gli attori australiani Blake Richardson (”Mystery Road: Origin“), Keiynan Lonsdale (”The Flash“) e Daniel Webber (”The Dirt”).

Ritchson interpreta il candidato principale al ruolo di Ranger, mentre James, Courtney, Richardson, Lonsdale e Webber interpretano altri aspiranti che si trovano in una situazione molto più grande di loro. Quaid e Morales interpreteranno gli ufficiali comandanti.

Le riprese si svolgeranno nei dintorni di Bright e Myrtleford, oltre che negli studi di Melbourne e Docklands, ha dichiarato l’agenzia di attrazione VicScreen. Secondo Variety, la produzione durerà da settembre a dicembre e un’unità neozelandese girerà per tre settimane a cavallo tra novembre e dicembre.

Quando uscirà War Machine? 

War Machine sarà distribuito nelle sale australiane da Roadshow Films e pubblicato a livello internazionale da Netflix. La sceneggiatura è di Hughes e James Beaufort. Il film è prodotto da Hughes, Todd Lieberman (“Wonder and The Fighter”) e Alex Young (“Shotgun Wedding”), con i produttori esecutivi Greg McLean (“Wolf Creek”, “Jack Irish”), Rich Cook e Valerie Bleth Sharp (“Hunger Games: Ballad of Songbirds & Snakes”). Le case di produzione sono le statunitensi Hidden Pictures e Range Media Partners e l’australiana Huge Film – Emu Creek Pictures.

Si stima che War Machine creerà 2.100 opportunità di lavoro nel Victoria, sosterrà 80 imprese locali e inietterà oltre 73 milioni di dollari australiani (49 milioni di dollari) direttamente nell’economia vittoriana. Circa 7,5 milioni di dollari (5,1 milioni di dollari) saranno destinati alle location, all’ospitalità e ad altre attività regionali, ha dichiarato il ministro delle Industrie creative del Victoria, Colin Brooks. Il progetto è stato sostenuto finanziariamente dal governo vittoriano attraverso il Victorian Screen Incentive di VicScreen. Inoltre, si prevede che il film possa accedere al programma di compensazione o di sconto per i produttori del governo federale australiano, gestito da Screen Australia.

Tra gli altri progetti più importanti attualmente in fase di ripresa a Victoria figurano la serie televisiva internazionale “All Her Fault” e il lungometraggio della Sony Pictures “Beneath the Storm”. War Machine è il primo progetto di Huge Film, una società di produzione con sede a Victoria fondata da Patrick, dallo sceneggiatore James Beaufort e da me, con “l’obiettivo di creare storie d’azione, thriller e horror di alto livello per il pubblico mondiale”, ha dichiarato McLean.

Documentari: la comunità affronta le sfide della distribuzione: I “film incredibili e urgenti” non ottengono spazio sulle piattaforme

0

Variety ha diffuso un’interessante resoconto su una conversazione tenuto dalla comunità dei documentari avvenuto alla 20a edizione del Camden International Film Festival, con sede nel Maine, che ha preso il via il 12 settembre. La ricerca di una distribuzione per i documentari realizzati in modo indipendente è stato un argomento di conversazione molto sentito .

Il fondatore e amministratore delegato di Cinetic Media John Sloss, che all’inizio di quest’anno ha venduto il documentario su Christopher ReeveSuper/Man” alla Warner Bros. Discovery per 15 milioni di dollari, ha ammesso che è stato difficile trovare una casa per alcuni dei documentari più popolari ai festival, come “No Other Land”.

Il film, che racconta la resistenza degli attivisti palestinesi contro lo sfollamento forzato e l’espansione dei coloni nella comunità di Masafer Yatta in Cisgiordania, faceva parte del programma del CIFF. Recentemente il film è stato proiettato al TIFF e a Telluride. Il documentario, sostenuto dall’IDFA, ha debuttato a febbraio alla 74ª edizione del Festival di Berlino, dove ha vinto il premio per il documentario e il premio del pubblico Panorama Dokumente.

Sloss non è entrato nei dettagli sul motivo per cui il film non ha ancora trovato una distribuzione, ma non è esattamente sorprendente vista la recente antipatia degli streamer per i docus politici e di attualità controversi.

Durante il panel del CIFF del 14 settembre intitolato “Bottom Lines: Social Impact Storytelling and the Documentary Market”, Brett Story, co-regista del documentario Sundance 2024 ‘Union’, ha raccontato che nonostante il successo delle proiezioni in 50 festival in tutto il mondo, tra cui Camden, ‘Union’ non è stato scelto da un grande distributore. Story e il suo co-regista Stephen Maing hanno deciso di distribuire autonomamente il film nelle sale il 18 ottobre. “Per quasi tutti i parametri che contano per il cuore di un regista, abbiamo avuto un grande successo”, ha dichiarato Story.

La storia di un gruppo di attuali ed ex lavoratori di Amazon che tentano di sindacalizzare i dipendenti di Amazon che lavorano in uno stabilimento di Staten Island, N.Y., “Union” è l’ultimo documentario ad essere autodistribuito a causa del cambiamento del mercato. Negli ultimi anni, i registi di documentari hanno dovuto creare un budget non solo per la produzione dei loro film, ma anche per la loro distribuzione. Gli accordi di servizio, cioè quando un team di registi paga un distributore come Abramorama per distribuire il proprio documento mantenendo i diritti del film, sono diventati molto popolari. Esempi recenti di documentari che hanno stretto accordi di servizio sono “War Game”, presentato in anteprima al Sundance 2024, e il documentario del SXSW 2023 “Join or Die”.

Story non ha specificato i dettagli dell’imminente uscita di “Union”. “Siamo usciti dal Sundance euforici di esserci stati”, ha detto Story. “Eravamo euforici che il film fosse stato accolto così bene e speravamo che qualcuno ci dicesse subito: “Ci piacerebbe farlo vedere a quante più persone possibile”. Questo ci avrebbe reso la vita facile e sarebbe stato emozionante. Ma eravamo anche preparati al fatto che non sarebbe successo, perché di certo vediamo molti film incredibili e urgenti che non ottengono questo tipo di piattaforme”.

Story ha spiegato che lei e il team di “Union” hanno passato gli ultimi mesi a raccogliere fondi per facilitare la distribuzione del film. Una collega, la regista Bonni Cohen, ha due documentari nel circuito dei festival quest’anno: “In Waves and War” e “The White House Effect”. Entrambi i film, che trattano di questioni politiche, sono stati presentati in anteprima a Telluride e sono in cerca di distribuzione. (“The White House Effect” è stato proiettato al CIFF).

La Cohen ha detto che se i suoi docus troveranno o meno un acquirente, si assicurerà che entrambi i film abbiano un impatto. “Abbiamo ancora le dita incrociate per far sì che (entrambi i docus) arrivino in qualche modo nel mondo”, ha detto la Cohen. “Stiamo contemporaneamente sviluppando, mentre aspettiamo che le vendite vadano a buon fine, quale sarà il nostro piano d’impatto e questo comporta, forse più ora che in passato, delle vere e proprie proiezioni. Stiamo mettendo in primo piano la pianificazione di queste proiezioni nei campus universitari e nelle comunità prima ancora di sapere della vendita”.

Il tema della distribuzione dei documentari di qualità sia in sala che in piattaforma continua a tenere banco non solo nel nostro paese ma anche nel resto del mondo come possiamo vedere da queste conversazioni.

Super/Man: The Christopher Reeve Story, Rotten Tomatoes segna il 100%

0

Il primo trailer ufficiale di Super/Man: The Christopher Reeve Story è stato diffuso il mese scorso e l’embargo sulle recensioni provenienti dagli Stati Uniti è stato revocato prima del debutto nelle sale la prossima settimana.

Con sole 22 recensioni registrate su Rotten Tomatoes al momento, il primo film ad essere distribuito sotto il marchio DC Studios è attualmente al 100%.

Diretto dai registi di McQueen Ian Bonhôte e Peter Ettedgui, il documentario si concentra sulla straordinaria vita e carriera del leggendario attore, che è ancora ampiamente considerato il miglior Superman cinematografico e protagonista del miglior film dedicato all’Uomo d’Acciaio.

Christopher Reeve ha interpretato Clarke Kent/Superman in quattro film e le sue performance rimangono influenti e stimolanti ancora oggi. L’attore è apparso anche in numerosi altri film dopo aver appeso il mantello, prima del suo infortunio in un incidente a cavallo quasi mortale nel 1995 che lo ha lasciato paralizzato dal collo in giù.

Guarda il primo trailer di Super/Man: The Christopher Reeve Story

Dopo il suo incidente, Christopher Reeve è diventato un attivista instancabile nella ricerca di una cura per le lesioni del midollo spinale, nonché un appassionato sostenitore dei diritti e dell’assistenza ai disabili, continuando nel contempo la sua carriera nel cinema davanti e dietro la macchina da presa.

Ora, il nuovo documentario dei registi di McQueen Ian Bonhôte e Peter Ettedgui, Super/Man: The Christopher Reeve Story, si concentra sulla straordinaria vita e carriera del leggendario attore e comprende clip di interviste inedite e filmati dietro le quinte.

Super/Man: The Christopher Reeve Story debutterà negli Stati Uniti sabato 21 settembre, con repliche il 25 settembre, giorno del compleanno di Reeve. I fan nel Regno Unito potranno vedere il film nei cinema il 1° novembre, mentre noi italiani aspettiamo l’annuncio di una distribuzione.

Time Bandits cancellato dopo una stagione su Apple TV+

0
Time Bandits cancellato dopo una stagione su Apple TV+

Variety ha confermato che Time Bandits è stata cancellata da Apple TV+ dopo una sola stagione. La serie fantasy, interpretata da Lisa Kudrow, segue un gruppo di ladri e la loro nuova recluta – un ragazzino di 11 anni di nome Kevin (Kal-El Tuck) – che saltano attraverso il tempo e lo spazio per saccheggiare le ricchezze. Jemaine Clement, Iain Morris e Taika Waititi hanno creato l’adattamento della serie del classico cult di Terry Gilliam del 1981, con Clement e Morris in veste di co-showrunner.

Oltre a Kudrow e Tuck, il cast comprende Tadhg Murphy, Roger Jean Nsengiyumva, Charlyne Yi, Rune Temte, Rachel House, Kiera Thompson, James Dryden, Felicity Ward, Francesca Mills e Imaan Hadchiti.

Clement, Morris e Waititi hanno scritto e diretto alcuni episodi della stagione 1 di Time Bandits e ne hanno curato la produzione esecutiva insieme a Garrett Basch, Jane Stanton per Handmade Films e Tim Coddington. Gli ormai defunti Paramount TV Studios hanno prodotto con gli AC Studios di Anonymous Content e MRC Television.

A luglio, Morris ha parlato con Variety dell’introduzione di Time Banditsa un nuovo pubblico.  Penso che “Time Bandits” sia in realtà quasi un classico perduto”, ha detto. “Lo menzioni a molte persone e non ne hanno mai sentito parlare, ma incontri altre persone ed è il loro film preferito. Ma sono piuttosto rari. Quindi, se si portano queste idee brillanti che le persone hanno e questi mondi brillanti, e li si espande, li si cambia e li si fa conoscere a un nuovo pubblico, penso che sia fantastico. Alcune delle migliori canzoni mai realizzate sono delle cover”.

La notizia della cancellazione arriva a meno di un mese dalla conclusione della stagione 1 di “Time Bandits” su Apple TV+. La prima stagione, composta da 10 episodi, ha debuttato con due episodi il 24 luglio e ha rilasciato due nuovi episodi settimanali fino al 21 agosto.

Monster: la terza stagione vedrà nel ruolo di Ed Gein Charlie Hunnam

0

Charlie Hunnam sarà il protagonista della terza stagione di Monster di Netflix nel ruolo del noto serial killer Ed Gein.  Il co-creatore della serie Ryan Murphy ha fatto l’annuncio sul palco durante un evento promozionale a Los Angeles per la seconda stagione di Monster, incentrata sui fratelli Menendez e sull’omicidio dei loro genitori. La prima stagione della serie antologica si è concentrata sul serial killer Jeffrey Dahmer.

Gein, anch’egli originario del Wisconsin come Dahmer, divenne famoso negli anni Cinquanta quando le autorità scoprirono che non solo aveva ucciso diverse persone, ma aveva anche scavato tombe in un cimitero vicino a casa sua e fabbricato ogni sorta di oggetti per la casa e vestiti con resti umani. Il caso di Gein servì da ispirazione per diversi personaggi della cultura pop, come Norman Bates in “Psycho” e Buffalo Bill ne “Il silenzio degli innocenti”.

Questo è l’ultimo ruolo televisivo annunciato da Hunnam. A maggio è stato reso noto che Charlie Hunnam sarà il protagonista della prossima serie “Criminal” di Amazon. È noto soprattutto per aver recitato nel popolare dramma sui motociclisti fuorilegge di FX “Sons of Anarchy”, in cui ha interpretato Jackson “Jax” Teller per sette stagioni. Recentemente ha recitato nell’adattamento della serie Apple del libro “Shantaram”. Tra gli altri crediti televisivi di Hunnam figurano “Undeclared” e “Queer as Folk”, mentre i suoi crediti cinematografici includono “Pacific Rim”, “The Gentlemen”, “True History of the Kelly Gang”, “Rebel Moon – Part One: A Child of Fire” e “The Lost City of Z”.

La serie tv Monster

Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez

Monster ha debuttato originariamente su Netflix nel 2022. La prima stagione ha ricevuto ampi consensi, in particolare per le interpretazioni di Evan Peters nel ruolo di Dahmer e di Niecey Nash in quello di Glenda Cleveland. Peters ha vinto un Golden Globe per la serie, mentre Nash ha vinto un Emmy. Attualmente è il terzo show più visto nella storia di Netflix.
Il debutto della seconda stagione è previsto per giovedì 19 settembre. Nicholas Alexander Chavez e Cooper Koch interpretano Lyle ed Erik Menendez, mentre Javier Bardem e Chloë Sevigny interpretano i loro genitori. Murphy e Ian Brennan hanno co-creato la serie e ne sono produttori esecutivi insieme a Bardem, Alexis Martin Woodall, Eric Kovtun, Scott Robertson, David McMillan, Louise Shore e Carl Franklin. I registi degli episodi sono Brennan, Franklin, Max Winkler, Paris Barclay e Michael Uppendahl, mentre gli sceneggiatori sono Murphy, Brennan, David McMillan, Todd Kubrak e Reilly Smith.

Foto di copertina: L’attore Charlie Hunnam arriva alla première di Los Angeles di ‘Luna ribelle – Parte prima’ di Netflix, tenutasi al TCL Chinese Theatre IMAX il 13 dicembre 2023 a Hollywood, Los Angeles, California, Stati Uniti.- Foto di imagepressagency  via Depositphotos.com

 

Agatha All Along: le prime reazioni lo definiscono come “ammaliante” e “deliziosamente subdolo”

0

Kathryn Hahn ha fatto il suo grande ritorno nel Marvel Cinematic Universe nei panni della strega Agatha Harkness, e la stampa sembra esserne entusiasta. Agatha All Along, la serie sequel di nove episodi di WandaVision del 2021, è stata definita “follemente divertente” e un “seguito ammaliante” nelle prime reazioni.

Il conduttore di “The Movie Podcast”, Daniel Baptista, ha definito l’interpretazione della Hahn “ammaliante” e “deliziosamente subdola”. “[‘Agatha All Along’] è lo spettacolo PERFETTO per la stagione spettrale e pieno di GRANDE ENERGIA DI STREGA”, ha scritto Baptista su X/Twitter. “Kathryn Hahn è iconica come sempre e offre una performance deliziosamente subdola e incantatrice. Joe Locke ruba la scena. Questo è lo spettacolo più divertente che potrete gustare quest’anno“.

Michael Patterson di Bam Smack Pow ha dichiarato che la serie è “assolutamente folle in tutti i modi giusti”. “Kathryn Hahn è una forza, e interpreta Agatha Harkness come tutti sapevamo”, ha scritto Patterson su X. ”Anche il resto del cast è divino, e Joe Locke è un gioiello. Vivace, stravagante e brillante”.

Molti spettatori hanno anche lodato le interpretazioni di Joe Locke e Aubrey Plaza in “Agatha All Along”. “I primi 4 episodi sono un delizioso mix di ‘Hocus Pocus’ e ‘Il mago di Oz’, con un pizzico di horror e un sacco di commedia”, ha scritto Joseph Deckelmeier di ScreenRant su X. ”Questa serie è incredibilmente divertente e coinvolgente. Ha la stessa atmosfera accattivante di ‘WandaVision’. Adoro il cast che interpreta la Congrega, Kathryn Hahn è bravissima e Aubrey Plaza è eccezionale”.

“La Marvel ha superato se stessa con [‘Agatha All Along’]!” ha dichiarato Cody Schultz di FanSided. “È un seguito assolutamente ammaliante di WandaVision con un sacco di divertenti uova di Pasqua lungo il percorso per i fan L’interpretazione di Kathryn Hahn è perfetta, Joe Locke è iconico e l’intero ensemble è spettacolare. Uno dei migliori della Marvel!”.

Agatha All Along riprende dopo gli eventi di WandaVision, in cui Agatha (Hahn) è rimasta senza poteri grazie a Scarlet Witch, alias Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen). Per riavere i suoi poteri di maga, Agatha crea una congrega improvvisata, ma non tutti i membri hanno le stesse intenzioni. La Hahn è affiancata in “Agatha” da Locke, Patti LuPone, Plaza, Sasheer Zamata, Ali Ahn e Debra Jo Rupp. Jac Schaeffer, showrunner di WandaVision, è alla guida dello spinoff.

Cosa ha detto Brad Winderbaum dei Marvel Studios in merito a Agatha All Along

Brad Winderbaum, responsabile dello streaming, della televisione e dell’animazione dei Marvel Studios, ha recentemente partecipato all’“Official Marvel Podcast” e ha dichiarato che Agatha All Along sarà divertente solo per un certo periodo, finché non inizierà a spaventare gli spettatori.

Agatha è molto divertente, ma fa davvero paura. E diventa piuttosto drammatico”, ha detto Winderbaum. “È un’incredibile antieroina. Ti attira con il divertimento di Halloween e prima che tu te ne accorga stai piangendo”. “È uno spettacolo che fa paura come quello della Marvel. È una serie di Halloween”, ha aggiunto. “Questa serie ha una posta in gioco mortale. È una corsa divertente, ma pericolosa”.

Agatha All Along debutta con i primi due episodi il 18 settembre su Disney+. La serie andrà in onda fino al 30 ottobre.

ALTRE REAZIONI

Tyler, the Creator si unisce a Timothée Chalamet e Gwyneth Paltrow in Marty Supreme di A24

0

Sei anni dopo che Tyler, the Creator ha scritto: “Dite a Tim Chalamet di venire a prendermi“, il vincitore del Grammy si è unito alla star di Dune nel cast di Marty Supreme di A24.

Diretto da Josh Safdie, “Marty Supreme” segna il debutto cinematografico di Tyler. Lo stilista e cantante di “See You Again” ha precedentemente co-creato e recitato nella serie “Loiter Squad” di Adult Swim insieme ai suoi compagni di Odd Future. Ha anche co-creato lo show animato di Adult Swim “The Jellies!” e la docuserie di Viceland “Nuts + Bolts”.

Di cosa parlerà Marty Supreme?

Tyler si unisce a Timothée Chalamet e Gwyneth Paltrow nel film di A24, che si dice sia incentrato su un professionista del ping pong. I dettagli della trama di “Marty Supreme” non sono stati resi noti, ma A24 ha pubblicato l’immagine di una pallina da ping pong con la scritta “coming soon” dopo che Variety ha dato notizia del progetto a luglio. La sceneggiatura originale di “Marty Supreme” è stata scritta da Safdie e Ronald Bronstein, che producono entrambi insieme a Eli Bush, Anthony Katagas e Chalamet.

La carriera di Tyler, the Creator

Avventurandosi nei lungometraggi, Tyler, the Creator aggiunge un’altra voce al suo impressionante curriculum. Tra le più grandi star dell’hip-hop, Tyler ha vinto il Grammy per il miglior album rap con due dischi, “Igor” del 2019 e “Call Me if You Get Lost” del 2021. Nel 2024 è stato headliner del Coachella insieme a Lana Del Rey e Doja Cat, e gestisce anche il suo festival musicale a Los Angeles, Camp Flog Gnaw. Con i suoi marchi di lifestyle Golf Wang e Le Fleur, ha collaborato con marchi come Converse e Lacoste e ha disegnato una capsule collection per Louis Vuitton.

Safdie è noto soprattutto per aver diretto “Uncut Gems” e “Good Time” con il fratello Benny Safdie. Con “Marty Supreme” affronta la sua prima regia da solo dal 2008. Di recente ha diretto l’ultimo speciale comico di Adam Sandler per Netflix, intitolato “Love You”, e sta anche lavorando con Sandler a un altro film ambientato nel mondo dei cimeli sportivi e del baseball.

Eternal Love – L’eternità in un attimo: la spiegazione del finale del film turco

Certi film d’amore sono in grado di allietare il cuore, ma vi sono anche quelle in grado di spezzarlo in mille pezzi. Ciò avviene quando l’amore non è sufficiente a superare gli ostacoli a cui la vita ci sottopone. Titoli come Ghost – Fantasma, La scelta – The Choice o anche il più recente La La Land. A questi si può aggiungere anche il turco Eternal Love – L’eternità in un attimo, diretto nel 2017 da .

Si tratta dell’ennesimo film appartenente a questa cinematografia che trova spazio sugli schermi italiani, dove la produzione cinematografica e televisiva turca godono ormai da tempo di grande popolarità. Solo di recente, film come Mio figlio, Annem e Una seconda occasione hanno ribadito il grande seguito che questi titoli sono in grado di ottenere, proponendo racconti ricchi di emozioni e inerenti tutti i principali temi e conflitti in cui ci si può imbattere nel corso della propria vita.

Per gli appassionati del genere, è dunque anche questo un film da non lasciarsi sfuggire. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Eternal Love – L’eternità in un attimo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Eternal Love - L'eternità in un attimo Fahriye Evcen

La trama e il cast di Eternal Love

Il film segue le vicende di due giovani di diversa estrazione sociale alle prese con la loro travagliata storia d’amore. Can è un giovane neurochirurgo di successo che ha fatto del proprio lavoro il centro della sua esistenza. Sul fronte affettivo, tuttavia, le cose non vanno altrettanto bene: la sua professione non gli permette di dedicare abbastanza tempo a sé stesso e ai suoi sentimenti. Tutto cambia quando la sua vita si intreccia inaspettatamente con quella di Zeynep. Si tratta di un’umile ragazza delle pulizie, alla quale l’affascinante medico propone un accordo singolare.

Se lei accetterà di accompagnarlo a una festa, lui, in cambio, pagherà ogni suo debito. Spinta dall’offerta allettante la giovane accetta e i due giovani finiscono per trascorrere insieme una bellissima serata invaghendosi l’uno dell’altra. Nonostante l’amore idilliaco che li unisce, Can e Zeynep sono però chiamati in fretta ad affrontare alcune ardue sfide: i malevoli pregiudizi dell’ambiente altolocato di cui fa parte Can e un male terribile, contro cui presto dovranno fare i conti.

Ad interpretare Zeynep vi è l’attrice Fahriye Evcen, celebre il ruolo di Mürvet “Murka” nella serie La ragazza e l’ufficiale e quello di Feride nella serie Çalıkuşu. Nel ruolo di Can, invece, vi è Murat Yildirim, noto principalmente come protagonista di questo film e del lungometraggio Ayla – La figlia senza nome. Completano poi il cast Fatih Al, nel ruolo di The Flood “Tufan”, Filiz Ahmet in quelli di Bade, Didem İnselel in quello di Gülgün, Fatih Doğan in quello dell’autista di Can e Derya Bilginer nel ruolo di Selma, l’assistente di Can.

Eternal Love - L'eternità in un attimo cast

La spiegazione del finale

La rivelazione che sconvolge Zeynep e Can è la scoperta della malattia senza speranza di Zeynep. Verso il finale di Eternal Love – L’eternità in un attimo, infatti, Zeynep rivela a Can di essere affetta da un tumore al cervello incurabile. Questa terribile verità mette a dura prova la loro storia d’amore. Can, devastato dalla notizia, cade nello sconforto. Nonostante le scarse possibilità di sopravvivenza, i due protagonisti lottano comunque con tutte le loro forze per cercare di cambiare questo tragico destino.

Questa rivelazione segna un punto di svolta nel film, gettando Zeynep e Can in un’emozionante battaglia contro la malattia che li unisce ancora di più nella loro lotta per il tempo che hanno insieme. Il loro amore diventa dunque una forza che sfida il destino, dimostrando quanto sia potente e inarrestabile questo sentimento quando si tratta di proteggere la persona amata. Allo stesso tempo, i due si trovano però a dover continuamente difendere il loro amore dai pregiudizi.

Tuttavia, nel triste epilogo di Eternal Love – L’eternità in un attimo, nonostante i loro sforzi per cercare di cambiare il tragico destino di Zeynep, le brutte notizie sulla salute della donna non lasciano speranza. Zeynep, infine, muore tre mesi dopo il loro matrimonio. Tuttavia, prima di lasciare questo mondo, trascorre insieme a Can i suoi ultimi giorni di vita nei luoghi che hanno visto nascere il loro grande amore. Questo triste epilogo mette in evidenza la fragilità dell’esistenza umana e l’importanza di apprezzare ogni momento prezioso che abbiamo insieme alle persone che amiamo.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di lunedì 16 settembre alle ore 21:10 sul canale La 5. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Mediaset Infinity, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

The Departed – Il bene e il male: la spiegazione del finale del film

Considerato uno dei più importanti film di Martin Scorsese dal 2000 ad oggi, The Departed – Il bene e il male si è affermato come ennesima rilettura del genere gangster movie, incentrato stavolta sulla malavita nella città di Boston. Un genere a cui, come ben sapranno i suoi fan, Scorsese si è dedicato nel corso di tutta la sua carriera con film come Mean Street, Quei bravi ragazzi, Casinò e fino al più recente The Irishman. In questo caso, però, Scorsese si è concentrato in particolare sulla dicotomia tra bene e male – riportata non a caso nel sottotitolo italiano – e sui suoi labili confini.

“Remake” americano del film di Hong Kong Infernal Affairs – che Scorsese si è però rifiutato di vedere per non esserne influenzato – il film ha ottenuto un enorme successo di critica e pubblico, divenendo non solo uno dei maggiori incassi nella carriera del regista, ma anche il titolo con cui il celebre autore ha ottenuto il suo agognato primo (e ad oggi unico) Oscar alla regia. Vincitore anche del premio al Miglior film, alla Miglior sceneggiatura non originale e al miglior Montaggio, The Departed – Il bene e il male continua ancora oggi ad essere tra i più citati film di Scorsese.

Ciò anche grazie alla presenza di un cast straordinario, composto da alcuni dei migliori attori in circolazione e che si confrontano qui in un duello di bravura continuo. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a The Departed – Il bene e il male. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Departed - Il bene e il male Leonardo DiCaprio Martin Sheen Mark Wahlberg
Leonardo DiCaprio, Mark Wahlberg e Martin Sheen in The Departed – Il bene e il male. Foto di © 2006 Warner Bros. Entertainment Inc.

La trama e il cast di The Departed – Il bene e il male

La storia del film si svolge a Boston, dove il dipartimento di polizia è intenzionato a porre fine all’impero del boss irlandese Frank Costello. Per riuscirvi, si decide di reclutare il giovane Billy Costigan affinché si infiltri segretamente nella banda del criminale. Allo stesso tempo, però, il figlioccio di Costello, Colin Sullivan, si è fatto strada nella polizia conquistandosi un posto all’interno dell’unità speciale anticrimine. Da qui, Sullivan ha modo di passare al boss le informazioni segrete relative ai piani contro di lui. Nel momento in cui i due infiltrati scopriranno della rispettiva esistenza, la loro diventa una corsa allo smascheramento reciproco.

Uno dei motivi di maggior popolarità del film, come anticipato, è il suo cast all star. Protagonisti sono infatti alcuni tra i più celebri attori del momento, a partire da Leonardo DiCaprio. Questi, nel ruolo di Costigan, ha descritto l’esperienza di recitare accanto a Jack Nicholson uno dei momenti più memorabili della sua carriera. Nicholson è infatti il volto di Costello. L’attore aveva inizialmente rifiutato la parte, ma si convinse infine per la possibilità di interpretare un nuovo cattivo dopo diverse commedie realizzate.

Nel ruolo di Sullivan vi è invece l’attore Matt Damon, il quale per prepararsi al ruolo decise di lavorare per un periodo di tempo con la polizia di Boston, seguendoli nelle pattuglie di routine e nelle retate anti droga. Nel film è presente inoltre l’attore Mark Wahlberg nei panni del poliziotto Dignam. L’interpretazione di tale personaggio fece guadagnare all’attore la sua prima ed unica nomination al premio Oscar come attore non protagonista. Fanno poi parte del cast anche gli attori Alec Baldwin, Vera Farmiga e Martin Sheen.

The Departed - Il bene e il male Leonardo DiCaprio Jack Nicholson
Leonardo DiCaprio, Jack Nicholson e Ray Winstone in The Departed – Il bene e il male. Foto di © 2006 Warner Bros. Entertainment Inc.

La spiegazione del finale

Il finale di The Departed – Il bene e il male è di quelli che lasciano a bocca aperta. Nel momento in cui Costigan e Sullivan cercano di scoprire le reciproche identità, Sullivan scopre che Costello è un informatore dell’FBI. Sullivan teme dunque che Costello possa rivelare i suoi loschi traffici, così organizza un’incursione con l’aiuto di Costigan per eliminare definitivamente Costello. Il piano va a buon fine e dopo una sparatoria, Sullivan trova Costello ferito e gli spara ripetutamente. Si tratta sia di un atto di protezione più che di una vendetta per il tradimento di Costello che si è rivolto all’FBI.

Dopo la morte di Costello, Costigan riceve però un nastro misterioso. Su di esso ci sono registrazioni di Costello e Sullivan, che provano che quest’ultimo è la talpa all’interno della polizia di Boston. Crea allora delle copie delle registrazioni e ne invia alcune a Sullivan stesso in una busta, per fargli sapere che il suo segreto non è più al sicuro. Tuttavia, una complicazione importante nelle vite di Costigan e Sullivan è la loro relazione con la terapista Madolyn.

All’inizio la donna ha una storia d’amore con Sullivan, che però inizia a crollare man mano che lui diventa sempre più coinvolto nella sua doppiezza in polizia. Quando inizia a innamorarsi di uno dei suoi pazienti, l’infiltrato Costigan, le cose si complicano ulteriormente: entrambi gli uomini sono acerrimi nemici ma non hanno idea delle loro rispettive identità. Quando Madolyn, che vive con Sullivan, vede la busta che Costigan ha lasciato per lui, la apre. Ascolta le registrazioni e capisce che Sullivan è un informatore della mafia.

The Departed - Il bene e il male Matt Damon
Matt Damon in The Departed – Il bene e il male. Foto di © 2006 Warner Bros. Entertainment Inc.

Sullivan la sorprende mentre ascolta le registrazioni e cerca di rassicurarla senza successo. A quel punto, Costigan lo chiama e lo informa di avere altre copie delle registrazioni e che rivelerà alla polizia la doppiezza di Sullivan a meno che quest’ultimo non lo aiuti a recuperare la sua identità civile. In sostanza, egli rivela di essere ancora bloccato sotto copertura a causa della morte di Costello e del coinvolgimento di Sullivan. I due, dunque, si incontrano per scambiare le registrazioni e i documenti per garantire il ritorno di Costigan a una vita normale, ma le cose vanno a rotoli.

Subiscono un’imboscata da un altro agente, Barrigan, che uccide Costigan e rivela a Sullivan che anche lui era una talpa che lavorava per Costello. Sullivan, però, uccide Barrigan e inventa una storia assurda su come Barrigan sia sempre stato la talpa e che Costigan lo abbia scoperto. Nomina Costigan per un premio postumo e sembra pensare che la cosa sia finita lì. Tuttavia, la sequenza finale di The Departed – Il bene e il male mostra Sullivan che torna a casa dal negozio di alimentari, solo per subire un’imboscata dal suo superiore di polizia, Dignam.

Questi, che era stato il supervisore di Costigan durante la sua operazione sotto copertura, spara a Sullivan uccidendolo e se ne va. La spiegazione più probabile è che Madolyn gli abbia dato i nastri rivelatori dopo la morte di Costigan. Dignam dunque sa che non solo Sullivan è la spia, ma è anche responsabile della morte di Costigan. La sua diventa dunque una vendetta pura e semplice, che porta a termine senza troppi complimenti.

The Departed - Il bene e il male Jack Nicholson Matt Damon
Jack Nicholson e Matt Damon in The Departed – Il bene e il male. Foto di © 2006 Warner Bros. Entertainment Inc.

L’altra possibile spiegazione è che Dignam lavori con l’FBI e sapesse del tradimento di Sullivan molto prima che le cose degenerassero. In questo caso, le motivazioni che lo spingono a uccidere Sullivan non sono tanto la vendetta quanto la copertura della conoscenza da parte dell’FBI della corruzione all’interno della polizia di South Boston. La faccenda è dunque conclusa, ma c’è un ultima inquadratura su cui tante parole si sono spese.

Il significato del ratto alla fine del film

Dopo che Sullivan muore e Dignam si allontana, la telecamera si sofferma infatti su un ratto che striscia sulla ringhiera del patio. Un “ratto” è un termine gergale che indica una persona che tradisce la fiducia e l’amicizia di un’organizzazione a cui ha prestato giuramento. In The Departed – Il bene e il male, Costigan era una spia per la mafia perché informava la polizia. Sullivan era un ratto per la polizia di South Boston e forniva informazioni vitali a Costello, che era anche un ratto per la mafia attraverso i suoi rapporti all’FBI.

Sullo sfondo dell’immagine, però, notiamo una cupola dorata. Il contrasto presente in tale immagine racchiude così il senso ultimo del film. Il marcio, incarnato dal topo, è ovunque, anche in quei luoghi che sembrano apparentemente essere immacolati, come in questo caso l’edificio dorato. Il finale del film ripropone così un’ultima volta il binomio bello/brutto, bene/male, centrali nel corso dell’intero film e perfettamente rappresentati dai due infiltrati protagonisti.

Il trailer e dove vedere il film in streaming

The Departed è disponibile su Rakuten TV, Apple TV, Infinity, Tim Vision e Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma prescelta, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale, avendo così poi modo di riprodurlo in modo pratico e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 16 settembre alle 21:00 sul canale Iris.

The Protégé: la spiegazione del finale del film

The Protégé: la spiegazione del finale del film

Quello del revenge movie è da sempre un filone di film particolarmente popolari e acclamati, dove il protagonista di turno intraprende una spedizione punitiva nei confronti di quanti hanno ucciso o rapito dei suoi cari. Da prima genere prettamente pensato per un pubblico maschile, negli ultimi anni, fortunatamente, sono stati realizzati sempre più film dove ad andare in cerca di vendetta è un personaggio femminile. Da Il buio nell’anima a Colombiana, da Peppermint – L’angelo della vendetta fino al recente The Protégé, diretto da Martin Campbell, regista già distintosi per thriller d’azione come GoldenEye, Casino Royale o The Foreigner.

Questo suo nuovo film, però, pur vantando un cast di grandi interpreti, è passato grossomodo in sordina. Si tratta però un film che, pur non discostandosi poi troppo dai sicuri binari dei suoi canoni di riferimento, sa trarre il meglio dai suoi interpreti, posti al servizio di personaggi intriganti e bidimensionali, ma anche dalle sue sequenze d’azione. Tra colpi di scena, spericolate acrobazie e location sempre diverse, che vanno dall’Inghilterra alla Romania e fino al Vietnam, The Protégé è dunque un titolo da non perdere.

Per gli appassionati del genere potrebbe infatti facilmente rappresentare una gradita sorpresa. In questo articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Si forniranno poi alcuni dettagli riguardo la spiegazione del suo finale e il finale alternativo di cui è stata confermata l’esistenza. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Protégé finale alternativo
Michael Keaton in The Protégé. © RAUL JICHICI 2020

La trama e il cast di The Protégé

Protagonista del film è Anna, una donna tanto affascinante quanto letale, in quanto è la killer a contratto più abile al mondo, addestrata dal leggendario assassino Moody. Quest’ultimo ha trovato e salvato Anna durante un lavoro a Saigon, tramutatosi presto in un massacro in cui la piccola è stata suo malgrado coinvolta perdendo i suoi genitori. Per anni i due hanno viaggiato per il mondo e completato contratti di alto profilo, stabilendosi infine in Inghilterra dove Anna gestisce ora un negozio di libri rari e Moody vive in una lussuosa casa padronale. Quando però l’uomo che per lei è stato come un padre viene ucciso, Anna giura vendetta nei confronti del suo assassino.

Ad interpretare Anna, vi è l’attrice Maggie Q, nota per aver interpretato Nikita nell’omonima serie TV ma vista anche per il ruolo di Tori Wu nella trilogia di film di Divergent. Ad interpretare il suo mentore, Moody, vi è l’attore Samuel L. Jackson, mentre Michael Rembrandt, misterioso uomo con cui Anna intraprende una relazione, è interpretato da Michael Keaton. L’attore, pur non essendo il protagonista del film, è il primo ad apparire nei credits del film, in quanto ritenuto più celebre dell’attrice effettivamente protagonista. Keaton, inoltre, ha raccontato di essere rimasto affascinato da questo complesso ruolo, non essendosi mai imbattuto in qualcosa di simile prima.

La spiegazione del finale e il finale alternativo

Alla fine di The Protégé, Anna e Rembrandt hanno un ultimo confronto. La loro relazione è stata difficile e, mentre in un’altra vita sarebbero potuti finire insieme, sanno che uno dei due deve uccidere l’altro, altrimenti si guarderanno sempre le spalle. Sentiamo un colpo di pistola e poi vediamo Anna uscire dall’edificio, il che implica fortemente che abbia ucciso Rembrandt. Ma esiste anche un finale alternativo per il film. Il regista Martin Campbell ha infatti rivelato – durante un’intervista a Collider – che in realtà, inizialmente, era stato girato un finale diverso.

The Protégé cast
Samuel L. Jackson e Maggie Q in The Protégé. © RAUL JICHICI 2020

In esso si sente lo sparo, la porta inizia ad aprirsi, ma il film si chiude prima che si sappia chi è sopravvissuto allo scontro. Ha poi spiegato perché hanno scelto il finale che si vede nel film. “Abbiamo testato due finali per il film. Uno è quello che si vede. E l’altro è che non si vede chi, quindi quando la porta inizia ad aprirsi, si taglia via, quindi non si vede mai chi. Questo era l’altro”, ha detto Campbell. “Abbiamo testato il film e il risultato è stato molto alto; il pubblico ha amato quello che si vede nel film così com’è ora”.

Per quanto riguarda il miglioramento del finale, Campbell ha detto che si tratta di un divario considerevole, ma anche che i due finali hanno richiesto cambiamenti diversi nel corso del film (presumibilmente per rendere l’uccisione di Rembrandt da parte di Anna una decisione più accettabile per il pubblico, dato che Rembrandt non è un antagonista monodimensionale). “Si trattava [probabilmente di una differenza] di sette punti, otto punti. E la cosa interessante è che il finale ha influenzato anche altre cose. Non si è trattato solo del finale, ma anche di altri elementi, perché il finale era quello. È piuttosto interessante”.

Ci sarà un sequel del film?

Per quanto riguarda l’eventualità che il finale scelto possa portare a un sequel, Campbell ha dichiarato che l’intenzione è quella di mantenere questo film come uno standalone, anche se “Chi lo sa? Non si è parlato di sequel perché quando l’abbiamo realizzato era un’opera unica. È quello che è”. Successivamente all’uscita del film, infatti, non si è parlato di un sequel e negli anni tale ipotesi non è mai stata avanzata, né dal regista né dai produttori, lasciando dunque intendere che The Protégé rimarrà effettivamente un film a sé.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di The Protégé grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Infinity+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 16 settembre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

The Penguin: la recensione della serie con Colin Farrell

0
The Penguin: la recensione della serie con Colin Farrell

Disponibile su Sky dal 20 settembre, The Penguin potrebbe inserirsi nella scia di quelle serie tv, spin-off di lungometraggi di successo, che hanno allargato il mondo e l’immaginario proposto da una storia precedente.

Come Andor o The Continental, che rispettivamente ampliano l’universo di Star Wars e di John Wick, anche la serie con protagonista Colin Farrell nei panni di Oz “il Pinguino” Cobb mira ad espandere l’universo di Gotham creato da Matt Reeves in The Batman, dove ha esordito il personaggio nel 2022. E ora, in attesa del sequel, arriva a disposizione degli spettatori una serie di otto episodi che racconta dell’ascesa al potere di quello che diventerà trai più iconici villain dell’Uomo Pipistrello.

Di cosa parla The Penguin

Oswald “Oz” Cobblepot / Pinguino è l’ex tenente capo del boss del crimine Carmine Falcone (John Turturro nel film e Mark Strong nella serie) che ha una grande fame di potere e si schiera contro tutti gli eredi di Falcone per occupare quello che una volta era il posto del defunto boss. Con una madre assillante che vive fuori dal tempo, un improbabile amico autista da poco uscito dall’adolescenza e una nemica formidabile, pazza e omicida, che si cela dietro l’innocua apparenza di Sofia Falcone (Cristine Milioti), Oz dovrà sgomitare nei bassifondi di Gotham per arrivare in cima alla società, dove desidera ardentemente stare.

Ambientata una settimana dopo la fine degli eventi di The Batman, The Penguin non è semplicemente una storia delle origini, ma un’indagine profonda nella psicologia di un personaggio che tutti pensavamo di conoscere, dai fumetti, dai cartoni animati (ottima l’interpretazione che ne ha dato Batman: Caped Crusader) e dai film (Danny DeVito è rimasto nella memoria collettiva continuando a generare schifata ammirazione).

The Penguin Colin Farrell
The Penguin – Photograph by Courtesy of Max

L’origine di un mostro

La stessa autrice dello show, Lauren LeFranc, definisce The Penguin “meno come a una tradizionale storia di ‘ascesa al potere’ e più come all’origine di un mostro e a un’opportunità, nel corso di otto episodi, di esplorare la psicologia di Oz, mostrando la sua logica perversa e la sua storia senza glorificarla.” A partire dalla stessa ossessione di Oz per il potere, che si trasforma in qualcosa di grottesco e incontrollabile, che genera un racconto non solo solido dal punto di vista strettamente narrativo, ma anche un viaggio violento, accattivante e profondamente avvincente nelle viscere di Gotham.

La morte di Falcone diventa per Oz una vera e propria occasione, e il caos che ne deriva nei vicoli di Gotham è il suo “posto felice”, in cui può prosperare e costruire il suo impero. È questo il momento per colpire. E la caratteristica di questo aspirante boss è che per quanto i suoi piani siano mal concepiti, comincia a guadagnare terreno: Oz non è per forza colui che riesce a tenere sotto controllo ogni aspetto e conseguenza delle sue azioni, ma quello che vuole più di tutti quel posto in cima alla catena alimentare.

Victor e Sofia sono lo Yin e lo Yang di Oz

Yin e Yang della sua scalata saranno Victor Aguilar (Rhenzy Feliz), un ragazzo sfollato dalle inondazioni che abbiamo visto nel finale di The Batman, e Sofia Falcone (Milioti irresistibile), per la quale Oz aveva fatto tante volte da autista sotto il “regime Falcone”, la pedina impazzita, incontrollabile e imprevedibile.

Il personaggio di Victor appare molto importante ai fini della definizione di Oz stesso: diventa uno specchio per il protagonista, che rivede in lui il suo desiderio di trovare un suo posto nella scala sociale, nonostante parta da zero. Vic è gentile e timido, balbetta ma come Oz supera i suoi limiti. In otto episodi, il loro rapporto padre-figlio mostra chi Oz sarebbe potuto diventare se Gotham e sua madre, Francis (una fantastica interpretazione della vincitrice del Tony Deirdre O’Connell), non lo avessero reso duro e difficile molto prima che diventasse adulto. Feliz riesce a infondere una tale tenerezza nel suo Vic che, nonostante le attività atroci a cui partecipa, lo spettatore può facilmente dimenticare quanto siano diabolici i piani di Oz.

Cristin Milioti, Colin Farrell
Cristin Milioti, Colin Farrell – Photograph by Courtesy of HBO

Oz e Sofia: due creature di Gotham

Farrell interpreta un uomo la cui mente gira a un ritmo vertiginoso, intrappolata in un corpo e in una condizione sociale che da sempre sono stati la sua zavorra. Determinato a raggiungere il suo obbiettivo di grandezza a qualsiasi costo, Oz manipola tutti coloro che lo circondano, incluso Vic. E insieme ai meandri contorti della mente di Pinguino, la serie racconta anche cosa succede quando i mali della società non vengono controllati. The Penguin è la storia di Oz, ma anche quella di Sofia. Lui è nato dalla disperazione e dalle difficoltà, lei, al contrario, è l’erede di una famiglia che da sempre ha occupato una posizione di potere nella città, è nata nella ricchezza e nel privilegio.

E lo show di LeFranc dimostra come queste due classi sociali siano indispensabili l’una all’altra per poter esistere. I loro personaggi sono complementari, sia nei racconti che ricostruiamo attraverso i flashback delle loro infanzie contrastanti, sia nelle diverse reazioni che i due hanno di fronte alla perdita e alla conquista del potere. La serie riesce a costruire la loro relazione in maniera avvincente. Oz e Sofia devono resistere in qualche modo all’ambiente che li ha generati, ognuno a loro modo. E la brutalità del loro mondo prevede dei cambiamenti per potervi sopravvivere.

Gotham sporca e disperata

E non potrebbe essere una vera storia dell’universo di Batman se a sfondo non ci fosse la Gotham sporca e disperata che tante volte e in tante versioni abbiamo visto in tv e al cinema. Una città protagonista con i suoi contrasti incolmabili, raccontata con cupa lucidità, che trasuda corruzione eppure bellezza, una città che vuole essere salvata ma che ama troppo la seduzione del male.

L’esperimento è riuscito, e The Penguin si candida a essere uno dei migliori prodotti tv della stagione, per autonomia, fascino ed efficacia di racconto.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità