A Catania si è conclusa
domenica 15 settembre, presso il Palazzo della Cultura, la XVI
edizione della competizione internazionale di cortometraggi
Corti in Cortile, il Cinema in breve, manifestazione realizzata sotto
la direzione artistica di Davide Catalano e la
vice-direzione artistica di Ivana Mette.
Attesissimo appuntamento
di fine estate, il Festival, inserito nella rassegna Catania
Summer Fest 2024 e organizzato dall’Associazione Visione
Arte, in co-organizzazione col Comune di Catania e
riconosciuto e finanziato dall’Assessorato al Turismo della
Regione Sicilia, ha avuto quest’anno anche il patrocinio
dell’Accademia delle Belle Arti di Catania e di
Giffoni.
Se nell’arco dei
cinque giorni di manifestazione – una delle
novità di questa edizione – si sono tenuti interessanti incontri,
panel, tavole rotonde e numerosi momenti di confronto e dibattito
sul mondo della cinematografia, protagonisti sono stati,
naturalmente, i corti in concorso. Degli oltre 100 arrivati, ne
sono stati selezionati 21, proiettati nel corso delle tre serate
principali del Festival, condotte dall’istrionico Antonello
Musmeci.
Vincitore del Premio al
Miglior Cortometraggio l’interessante lavoro del regista
emergente Tobia Passigato, Wasted, cui è stata
riconosciuta la straordinaria capacità di raccontare con ironia e
sana leggerezza il tema dell’inquinamento ambientale, mettendolo in
parallelo con la
tematica dell’alienazione
esistenziale in una messa in scena originale capace di coinvolgere
e far riflettere. Il premio per la Miglior Sceneggiatura è
andato a Mercato libero, scritto e diretto da
Giuseppe Cacace, per aver messo in scena un racconto di vita
reale e per la capacità di intrecciare dialoghi brillanti,
credibili, divertenti e dai risvolti inaspettati. Olga
Torrico ha invece vinto il premio per la Miglior Regia
con Chello ‘ncuollo, per essere stata capace di
creare un contrasto tra le venature neorealiste del racconto e una
messa in scena poetica e romantica, raccontando uno scorcio
dell’Italia di provincia in una cornice familiare.
Ad aggiudicarsi il premio
come Miglior Attore è stato Pino Calabrese,
protagonista di Mercato Libero, per aver interpretato
in modo brillante e ironico un personaggio che ribalta la propria
sorte di vittima di telemarketing in arguto carnefice di operatori,
donando una performance leggera, coinvolgente e divertente.
Miglior Attrice Ira Fronten, che in Ignoti ha
perfettamente interpretato, muovendosi su molteplici registri
emozionali, una donna ingabbiata in una realtà claustrofobica la
cui unica via di fuga è l’illusione di un riscatto sociale
attraverso la televisione. Massimiliano Mechelli si è invece
aggiudicato il premio per la Migliore Musica e Colonna
Sonora per il corto Nostos, grazie alla sua
capacità di amplificare attraverso la musica l’emozione e la
profondità della storia e delle immagini, arricchendo così
l’esperienza dello spettatore. Il premio per la Miglior
Fotografia, infine, è stato attribuito al cortometraggio
Ogham di Alan Hopkins, per aver conferito le giuste
tonalità fotografiche a sostegno del racconto, riuscendo a dare
profondità e pathos all’intero film. Menzione speciale per
Cocci, di Agnese Fallongo, corto interpretato
magistralmente da Milena Vukotic.
A giudicare i corti di
quest’anno, una giuria d’eccezione, costituita da operatori
del settore, docenti, esperti di comunicazione e operatori del
comparto cinematografico. Presidente di giuria Cateno
Piazza, Presidente di FCS – Coordinamento Festival del Cinema
in Sicilia, affiancato da Sabina Murabito, responsabile
della Film Commission Comune di Catania, Antonio
Chiaramonte, produttore cinematografico della società di
produzione Cinemaset, Stefano Raffaele, autore della
trasmissione Stracult, Vincenzo Di Silvestro,
musicista/violinista/compositore/cantautore, Antonio
Mannino, Direttore Artistico di Etna Comics, Marta
Limoli, attrice e autrice, Simone Dei Pieri, Direttore
Artistico del Catania Book Festival e Patrizia Schiavo,
distributore cinematografico estero della società di produzione
Cinemaset.
A partire dal 18 settembre arriva in
sala Thelma, film del regista statunitense
Josh Margolin, che ha scritto, diretto e montato
il lungometraggio. Una commedia action che, presentata in anteprima
mondiale al Sundance Film Festival lo scorso gennaio, ha
già ottenuto il plauso della critica internazionale.
Fotografato da David
Bolen e musicato da Nick Chuba, il film
presenta un cast composto da June Squibb, nel
ruolo della protagonista Thelma, Fred Hechinger,
Richard Roundtree, Parker Posey e
Clark Gregg. Al loro fianco, pur in un ruolo
secondario, anche il veterano Malcolm McDowell,
che oltre cinquant’anni fa scriveva la storia del cinema con il suo
Alex DeLarge in Arancia
Meccanica.
La trama di Thelma
Thelma Post, una vivace vedova di 93
anni, conduce una vita tranquilla. Un giorno, la sua routine viene
sconvolta da una telefonata: un truffatore, fingendosi suo nipote,
le sottrae una cifra considerevole con l’inganno. “Abbandonata”
dalle forze dell’ordine, ma indignata e determinata a non farsi
beffare, Thelma decide dunque di prendere in mano la situazione e
di recuperare il denaro che le è stato rubato. Dimostrando, al di
là della ua veneranda età, una tenacia e un coraggio inaspettati, e
trasformandosi in una vera e propria detective. Armata di uno
scooter preso in prestito a un amico e di una inscalfibile forza di
volontà, Thelma si lancia quindi all’inseguimento del truffatore,
pronta ad affrontare qualsiasi ostacolo pur di ottenere
giustizia.
June Squibb in Thelma – Cortesia di Universal
Il rapporto con i modelli
Ricordate Alvin Straight? Il
contadino dell’Iowa partito a bordo di un trattorino tosaerba per
visitare il fratello malato a 500 chilometri di distanza? Si tratta
di un fatto di cronaca risalente al 1994, poi trasmigrato su grande
schermo per mano di Lynch nel ‘99.
Ricordate il suo ritmo dilatato? L’ampio respiro di cui gode ogni
singola inquadratura e la sua anima western, da racconto di
frontiera? Ecco, nella fase di elaborazione e stesura di
Thelma, Josh Margolin deve aver
pensato a lungo al capolavoro del collega statunitense. Perché il
lungometraggio con June Squibb, qui nel suo primo
vero ruolo da protagonista della sua carriera decennale, celebra la
medesima epica “al rallentatore” di Una storia vera. Anche se, ed è chiaro fin dai
primi minuti, i modelli a cui Margolin sceglie di
rifarsi sono innanzitutto gli action movies post 2000. A partire da
Mission Impossible.
Non a caso, in apertura di film, il
televisore del personaggio di Squibb è
sintonizzato sull’adrenalinica sequenza di inseguimento di
Fallout, sesto capitolo
della saga di MI. E non a caso il volto sorridente dell’action
(stunt)man Tom Cruise
ricompare in corso d’opera in qualità di presenza fantasmatica
costante – in una duplice funzione di paradigma per analogia e
contrasto del racconto.
Un on the road ritmato e
ambizioso
Contaminato da influenze narrative
che, almeno di recente, abbiamo ritrovato anche nel The Beekeper di
David Ayer – la truffa ai danni di anziani che in
entrambi i casi funge da pretesto d’avvio dell’avventura –
Thelma procede infatti a ritmo sostenuto per tutti
i suoi 97 minuti di durata, associando però all’azione (a tratti
surreale) e ai turning poin tipici del genere (culminanti nella
satirica esplosione finale alla Michael Bay) anche
un evidente desiderio di ribaltamento e riposizionamento dei
codici. Esplicitato in particolar modo nelle componenti on the road
con cui Margolin rilegge, su scala ridotta e
suburbana, la poetica di lotta alla frenesia del contemporaneo che,
lo ripetiamo, riporta in vita l’Alvin Straight lynchiano.
June Squibb in Thelma – Cortesia di Universal
A suon di scooter elettrici, pistole
fumanti e voglia di rivalsa, la folle parabola di Thelma viene
inoltre arricchita da notevoli intuizioni comiche – dal personaggio
di Gary, decisivo nella sua immobilità, alla ripetuta gag di un
presunto “riconoscimento stradale” – e, pur mantenendo un tono per
lo più leggero e scanzonato, non esita a esplorare lati più
tenebrosi della condizione umana, ben descrivendo il senso di
solitudine che caratterizza il sopraggiungere dell’età avanzata e
provando altresì a raccontare il generale, quanto opprimente,
sentimento di spaesamento intergenerazionale che funge da collante
tra il personaggio della protagonista e quello del nipote – uniti
dalla paura di un mondo che non riescono davvero a comprendere e
affrontare.
A latere, sciorinata nel corso del
minutaggio, vi è inoltre una rappresentazione del rapporto tra
umano e tecnologia che attraversa diverse fasi. Che a dire il vero
non demonizza il tecno-strumento, né tuttavia ne incensa le
potenziaità. E che, in ogni caso, si risolve in un liberatorio
colpo d’arma da fuoco che, simbolico o meno, mette un punto
definitivo alla questione.
Deadline ha rivelato in
anteprima che il regista premio OscarJames Cameron ha acquistato i diritti del prossimo
libro di Charles Pellegrino Ghosts of
Hiroshima.
Cameron ha condiviso con Deadline
che i due libri di saggistica saranno adattati in un “film per
il cinema senza compromessi”. Sarà il primo film non
Avatar di Cameron dal Titanic del
1997, che portò a casa 11 premi Oscar.
Il prossimo progetto di Cameron
post-Avatar
Il film si concentra in parte
sulla vera storia di un uomo giapponese durante la seconda guerra
mondiale che sopravvisse all’esplosione atomica di Hiroshima, salì
su un treno per Nagasaki e poi sopravvisse all’esplosione nucleare
in quella città.
Entrambi i libri di Pellegrino
attingono alle voci dei sopravvissuti alle bombe e alla nuova
scienza dell’archeologia forense. Pellegrino descrive in dettaglio
l’evento e le conseguenze di due giorni nell’agosto del 1945,
quando i dispositivi nucleari esplosi sul Giappone
cambiarono per sempre la vita sulla Terra. Al centro della
narrazione di entrambi i libri ci sono i resoconti dei testimoni
oculari di coloro che hanno vissuto in prima persona le esplosioni
atomiche: i civili giapponesi a terra e gli aviatori americani in
aria. Si stima che le bombe abbiano ucciso tra 150.000 e 246.000
persone.
James Cameron vuole raccontare
l’olocausto nucleare del Giappone
“È un argomento su cui volevo
fare un film, e ho lottato per anni per capire come farlo”, ha
detto Cameron a Deadline. “Ho incontrato Tsutomu Yamaguchi, un
sopravvissuto sia a Hiroshima che a Nagasaki, pochi giorni prima
che morisse. Era in ospedale. Ci stava passando il testimone della
sua storia personale, quindi devo farlo io. Non posso voltarmi
dall’altra parte”. Durante la visita a Yamaguchi, Cameron e
Pellegrino si sono impegnati a “trasmettere la sua esperienza
unica e straziante alle generazioni future”.
La paura di Cameron per la guerra
nucleare, presente in molti dei suoi film iconici tra cui
Terminator e Terminator 2: Il giorno del
giudizio, è nella sua mente da quando ha assistito a 8
anni alla crisi missilistica cubana.
Il film potrà essere un contraltare
a Oppenheimer di Christopher
Nolan, che non mostrando mai il Giappone, si è concentrato
sulla persona che ha creato la bomba atomica e sul suo conflitto e
senso di colpa, senza mai alzare gli occhi dalla persona.
L’attrice ha debuttato
nel franchise in uno dei migliori programmi TV dell’MCU. Agatha Harkness di Hahn si è
rivelata la cattiva di WandaVision di Disney+. Lo spettacolo l’ha messa a
confronto con Scarlet Witch di
Elizabeth Olsen. La serie del 2021 è stato un tale
successo per la Marvel che la sua storia continuerà
in più modi. Scarlet Witch è tornata in Doctor Strange nel
Multiverso della Follia, la storia di Agatha continua
in Agatha All Along e White
Vision di
Paul Bettany tornerà nella serie TV
Vision pianificata dalla Marvel. Per godersi appieno
Agatha All Along, in arrivo il 19 settembre su
Disney+, è necessario capire come
Agatha Harkness sia arrivata dove si trova all’inizio dello show e
qual è ruolo che Scarlet Witch in tutto questo.
Wanda è stata costretta
a uccidere Visione in Avengers: Infinity War
Avengers:
Infinity War è stato un importante trampolino di lancio
per la storia MCU di Scarlet
Witch. Il personaggio di Olsen ha avuto da fare più in
quello che nel suo seguito, Avengers: Endgame, e l’attrice è
riuscita a offrire una performance straziante e avvincente. Wanda
Maximoff è uno dei membri più potenti degli Avengers, il che
significa che quando tutto sembrava perduto, è stata lei a dover
fare il più grande sacrificio per fermare Thanos, uccidendo
Visione.
Poiché il Titano Pazzo
non si sarebbe fermato davanti a nulla per completare il suo Guanto
dell’Infinito, Scarlet Witch è costretta a
uccidere l’amore della sua vita. Wanda trattiene Thanos con una
mano mentre distruggeva la Gemma della Mente (e Visione) con
l’altra. Alla fine, è tutto inutile, poiché Thanos usa la Gemma del
Tempo per riportare in vita Visione e ottenere la Gemma della Mente
prima di ucciderlo di nuovo.
Scarlet Witch ha posto
Westview sotto un incantesimo a causa del suo dolore
Il dolore di Wanda – Cortesia Disney
Dopo che i due film di
Avengers hanno chiuso la Infinity Saga dell’MCU, la storia di Wanda
Maximoff è continuata nel suo primo progetto come personaggio
principale. Olsen è salita alle stelle in
WandaVision di Disney+,
con il dolore per la morte di Vision e l’esperienza traumatica che
ha vissuto mentre cercava di ucciderlo per salvare l’universo. Il
dolore e i poteri di Wanda Maximoff si sono mescolati e l’hanno
portata a lanciare un incantesimo sulla città di Westview, dove si
è recata dopo aver visto il cadavere di Vision al quartier generale
della SWORD. Vision aveva acquistato un appezzamento di terreno a
Westview per vivere con lei.
WandaVision esplora molte diverse ere della TV,
poiché Scarlet Witch ha creato una realtà simile ai programmi TV
che guardava da bambina e le ha portato conforto. Wanda non
intendeva intrappolare tutti gli abitanti di Westview sotto il suo
incantesimo, ma il suodolore e la sua
magia del caos erano così potenti che una volta che li ha
liberati, l’intera città ne era stata inghiottita.
Wanda ha sacrificato
Visione e i suoi figli per salvare gli abitanti di Westview
Wanda e Visione – Cortesia Disney
Quando ha creato l’Hex
(l’anomalia di Westview), Wanda ha anche portato in vita una
versione di Visione di
Paul Bettany. Più avanti in
WandaVision, i due avrebbero avuto due gemelli,
Billy e Tommy. I bambini sono cresciuti più velocemente del
normale, passando da neonati a bambini di 10 anni nel corso di una
manciata di episodi. Purtroppo, per salvare la città di Westview e
liberarsi dal circolo in cui si trovava, Wanda ha dovuto fare un
altro grande sacrificio.
Si
vocifera che “Teen” di Joe Locke sia Billy
Kaplan, uno dei figli reincarnati di Wanda e Visione, in
Agatha All Along. Nel finale della serie di
WandaVision, Scarlet Witch ha dovuto lasciar
andare Visione e i suoi figli per poter liberare Westview e i suoi
cittadini dall’Hex. Comprensibilmente, gli abitanti della città
erano arrabbiati con Wanda per le sue azioni. L’Hex si è ritirato,
riportando le cose come erano, con Wanda che ha dato un ultimo
emozionante addio ai suoi figli e a Visione prima che se ne
andassero.
Wanda Maximoff ha
intrappolato Agatha Harkness a Westview e l’ha lasciata senza
poteri
Agnes in Wandavision – Cortesia DIsney
Nel corso del tempo,
WandaVision ha rivelato che la vera cattiva della
serie era Agatha Harkness di Kathryn Hahn. Il personaggio è stato
richiamato a Westview a causa della potente energia che ne
derivava. Si è travestita da “ficcanaso” Agnes, avvicinandosi a
Wanda e manipolando molti eventi, come indurre il Ralph Bohner di
Evan Peters a fingere di essere
Quicksilver. La vera intenzione di Agatha era
quella di raccogliere la potente magia del caos di
Scarlet Witch per se stessa.
Alla fine della serie,
Agatha viene sconfitta da Wanda, che abbraccia pienamente la sua
eredità di Scarlet Witch, con tanto di un nuovo costume da
supereroina. Come punizione, Wanda ha spogliato Agatha della sua
magia e l’ha lasciata intrappolata a Westview nei panni di Agnes. I
trailer di Agatha All Along hanno rivelato che la
serie MCU inizia con questa nota,
seguendo Agatha mentre continua a essere intrappolata
dall’incantesimo di Wanda.
Wanda si è scatenata nel
multiverso finché i suoi figli non le hanno fatto vedere la
luce
Scarlett Witch in Wandavision – Cortesia Disney
Dopo che il finale di
WandaVision ha peggiorato il dolore di Wanda,
Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha
fatto del personaggio un cattivo a tutti gli effetti. Il film ha
seguito il tentativo di Wanda corrotta da Darkhold di trovare i
suoi figli attraverso il multiverso. Uno dei suoi obiettivi
includeva prendere per sé i poteri di salto nel multiverso della
giovane America Chavez, il che avrebbe significato che Wanda
avrebbe dovuto uccidere il personaggio, qualcosa che Doctor Strange
non avrebbe lasciato accadere.
Nel film Wanda ha ucciso
personaggi a destra e a manca. Seguendo il suo percorso di
distruzione, che includeva l’uccisione degli Illuminati di
Terra-838, tra cui figuravano eroi come Charles Xavier di
Patrick Stewart e Reed Richards di John
Krasinski, Wanda trova versioni multiverso dei suoi figli.
Dopo essersi resa conto che il suo stato corrotto stava spaventando
i suoi figli, Wanda si redime.
Scarlet Witch ha
distrutto tutti i Darkhold nel Multiverso
Scarte Witch e il Darkhold – Cortesia Disney
Agatha Harkness ha
portato il Darkhold con sé a Westview, sperando di usare il libro
di magia oscura per controllare l’Hex di Wanda e rimanere
inosservata a Westview. Dopo che Agatha è stata sconfitta da
Scarlet Witch, Wanda ha preso il controllo del Darkhold, leggendo
il libro e cadendo sotto la sua influenza man mano che lo usa sia
nel finale della serie di WandaVision che in
Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
Il
Darkhold è ciò che ha permesso a Wanda e ad altri personaggi di
viaggiare nei sogni, ovvero di prendere il controllo delle varianti
multiverse di se stessi, nel sequel di Doctor Strange. Dopo che uno
stregone ha distrutto il Darkhold ed è morto nel farlo a Kamar-Taj,
Wanda è andata al Monte Wundagore, dove il
Darkhold era stato trascritto sulle pareti della montagna. Dopo
essersi resa conto che stava spaventando i suoi figli e che ciò che
stava facendo era sbagliato, la Strega Scarlatta usa i suoi poteri
per distruggere tutte le copie del Darkhold nel multiverso.
La Strega Scarlatta
muore sul Monte Wundagore
Monte Wundagore – Doctor Strange nel Multiverso della Follia –
Cortesia DIsney
Comprendendo tutto il
dolore e la morte a cui aveva portato, Wanda Maximoff si sacrifica
per distruggere tutte le versioni del Darkhold e il Monte
Wundagore. Doctor Strange nel Multiverso della
Follia non mostra mai il cadavere di Wanda, sebbene si
veda un lampo di energia rossa emerse quando Wanda fa esplodere il
Monte Wundagore dall’interno.
La morte di Scarlet Witch
sarebbe stata in seguito confermata nell’universo attraverso il
primo trailer di Agatha All Along. Rio Vidal di
Aubrey Plaza, una misteriosa strega con legami
con Agatha Harkness, le dice: “Quella strega se n’è andata,
lasciandoti intrappolata nel suo incantesimo distorto”. Ora
che la morte di Wanda Maximoff è stata confermata, resta da vedere
quando e dove l’MCU sceglierà di raccontare il suo
ritorno. Si dice che Scarlet Witch sia un possibile personaggio per
la serie Vision, e Agatha All
Along potrebbe vedere Wanda tornare nell’MCU già ora.
Agatha Harkness ha
tradito la sua congrega e ucciso sua madre
Agatha Harckness a Salem – Cortesia DIsney
Agatha Harkness ha una
storia molto oscura. WandaVision ha rivelato che
la strega è stata attiva almeno sin dai processi alle streghe di
Salem alla fine del 1600. All’epoca, Agatha faceva parte di una
congrega che includeva sua madre, Evanora
Harkness. Tuttavia, la cattiva dell’MCU ha tradito la sua congrega
rubando conoscenze a cui non avrebbe dovuto avere accesso e
praticando la magia oscura. Ciò ha portato Agatha a essere
processata dalla sua stessa congrega.
Invece di lasciare che le
altre streghe la uccidano o le prendano la magia, Agatha usa la sua
magia oscura per cambiare le cose. Nonostante fosse legata a un
palo di legno, la strega riesce ad avere la meglio sugli altri,
uccidendo infine Evanora, sua madre, e volando via. È interessante
notare che Evanora apparirà di nuovo in Agatha All
Along, probabilmente in un flashback e potrebbe anche
apparire alla fine della Strada delle Streghe.
Agatha Harkness ha
cercato di rubare i poteri di Scarlet Witch
WandaVision ha consolidato la cattiva reputazione
di Agatha Harkness per aver cercato di rubare i poteri di altre
streghe. I flashback di Salem ne sono stati la prova visibile, che
hanno mostrato Agatha che ha rubato i poteri alla sua congrega e a
sua madre prima di mettersi in proprio. In
WandaVision, la cattiva ha anche detto a Wanda
Maximoff di
Elizabeth Olsen che ha tolto la magia a “chi non la
merita”. Agatha Harkness aveva pienamente
intenzione di aggiungere Wanda alla lista dei personaggi che
avevano perso i loro poteri a causa sua, ma Scarlet Witch aveva
altri piani.
Nel finale della serie
WandaVision, i piani di Agatha sono finalmente
diventati chiari, con la strega oscura e Wanda che si sono
scatenate in una lotta magica nei cieli sopra Westview. Con l’aiuto
delle rune nell’Hex, Scarlet Witch riesce a
sopraffare Agatha, che era spaventata per aver scatenato tutta la
potenza della leggendaria Strega Scarlatta. Wanda ha poi lanciato
l’incantesimo che ha fatto credere ad Agatha di essere la sua falsa
personalità di Agnes.
Le varianti dei figli di
Scarlet Witch sono rimaste nei loro universi
Billy e Tommy – Cortesia Disney
Alla fine, Doctor Strange nel Multiverso della Follia si
è concluso con il fallimento della ricerca di Wanda per riunirsi ai
suoi figli. Le versioni multiversali dei due bambini che Scarlet
Witch ha trovato sono rimaste con la loro madre, Wanda di
Terra-838, alla fine del film. Nessuna versione di Billy e Tommy è
arrivata sulla Terra-616 dell’MCU. Tuttavia, Agatha All
Along potrebbe essere il punto in cui le cose
cambiano.
La Marvel è stata notevolmente
silenziosa sul vero nome del misterioso “Teen” di Joe
Locke. Dopo che il personaggio è stato bloccato da un
incantesimo prima di rivelare il suo nome in uno dei trailer di
Agatha All Along, sembra proprio che sarà una
rivelazione importante verso la fine dei nove episodi della serie.
Con il probabile scenario che Teen sia il figlio di Wanda, Billy
Kaplan, Agatha All Along dovrebbe avere molti
segreti in serbo che si collegano ai film e alle serie TV del
passato dell’MCU.
Netflix
ha diffuso trailer di Inganno, la
serie tv in 6 episodi prodotta da Cattleya, parte di ITV
Studios, diretta da Pappi Corsicato, con
protagonisti Monica Guerritore e
Giacomo Gianniotti, in arrivo solo su Netflix dal 9 ottobre.
Scritta da Teresa
Ciabatti, Eleonora Cimpanelli, Flaminia Gressi, Michela Straniero,
INGANNO è un thriller sentimentale che gioca tra la suspense, la
rottura dei tabù e le verità scomode sull’amore. È la storia di
un’appassionante relazione, in cui non mancano ombre e segreti, che
mette in crisi le convenzioni sociali e gli equilibri familiari,
sovvertendo il ruolo della maternità nella cultura
mediterranea.
La trama della serie tv
Inganno
Gabriella (Monica
Guerritore) è la proprietaria di un prestigioso hotel in Costiera
Amalfitana, una donna elegante, fiera dei suoi sessant’anni e
consapevole del suo ruolo. I suoi tre figli ormai sono grandi e la
vita non sembra riservarle più molte sorprese, finché non incontra
Elia (Giacomo Gianniotti): un ragazzo affascinante, vitale, libero,
coetaneo del suo figlio maggiore, che esercita su di lei un fascino
irresistibile, ma anche ambiguo e spaventoso. Nonostante la
differenza di età, Gabriella si riscopre donna, amante…e per Elia
sarà pronta a mettere in gioco tutto, anche il rapporto con i figli
e la loro eredità.
INGANNO è basata sulla
serie britannica Gold Digger, prodotta da Mainstreet Pictures,
creata da Marnie Dickens, format distribuito da ITV Studios.
Credits:
Una produzione Cattleya – parte di
ITV Studios
Basata sulla serie UK “Gold
Digger” prodotta da Mainstreet Pictures, creata da Marnie Dickens.
Format distribuito da ITV Studios.
Adattamento italiano di Teresa
Ciabatti, Eleonora Cimpanelli, Flaminia Gressi, Michela
Straniero
Soggetti di puntata di Teresa
Ciabatti, Eleonora Cimpanelli, Flaminia Gressi, Michela
Straniero
Sceneggiature di Eleonora
Cimpanelli, Flaminia Gressi, Michela Straniero con la
collaborazione di Teresa Ciabatti
Regia di Pappi Corsicato
Cast:
Monica Guerritore, Giacomo Gianniotti, Emanuel Caserio, Dharma
Mangia Woods, Francesco Del Gaudio, Denise Capezza e con Fabrizia
Sacchi e Sandra Ceccarelli, con la partecipazione di Geppy
Gleijeses
Lunedì 14 ottobre gli
iconici Studi di Cinecittà, grazie al Ministero della Cultura,
ospiteranno l’anteprima italiana di Megalopolis,
l’opera più recente del maestro Francis Ford Coppola, il grande regista autore
di capolavori come la saga de
Il Padrino,
Apocalypse Now e Dracula di Bram Stoker.
L’evento è la preapertura
della Festa del Cinema
di Roma e di Alice nella città 2024. Distribuito in Italia
dalla Eagle Pictures di Tarak Ben Ammar, il film
sarà introdotto dallo stesso Coppola.
La serata potrà essere
seguita in diretta streaming anche nella Sala Petrassi
dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
per permettere agli accreditati e al pubblico della Festa del
Cinema di assistere al lancio della nuova fiaba visionaria
immaginata dal regista.
Nel corso della serata a
Cinecittà sarà fatto un omaggio speciale al grande regista
italoamericano che torna, dopo anni, negli Studi romani che lo
hanno visto preparare alcune scene de Il Padrino Parte
III.
Il giorno successivo,
martedì 15 ottobre, Francis Ford Coppola
incontrerà le giurie di Alice nella città, gli studenti delle
scuole di cinema e il pubblico presso la Sala Sinopoli
dell’Auditorium Parco della Musica: durante l’incontro, organizzato
da Alice nella città in collaborazione con la Festa del Cinema, il
regista ripercorrerà gli oltre sessant’anni di carriera che l’hanno
reso uno dei Maestri più importanti e celebrati della Settima
Arte.
Lo stesso giorno, il
Sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, riceverà Coppola in
Campidoglio per dedicargli uno speciale tributo della città.
Megalopolis sarà al cinema dal prossimo 16 ottobre
distribuito in Italia da Eagle Pictures. Scritto, diretto e
prodotto da Francis Ford Coppola, il film è interpretato da
Adam Driver, Forest
Whitaker, Nathalie
Emmanuel, Aubrey Plaza, Jon Voight, Laurence
Fishburne, Talia Shire, Shia
La Beouf, Giancarlo
Esposito.
La trama del film
Megalopolis
Un artista geniale con il
potere di fermare il tempo combatte contro un sindaco
ultraconservatore per salvare il mondo morente e ispirare
speranza. Megalopolis è un’epopea romana ambientata in
un’America moderna e immaginaria. La città di New Rome sta
cambiando, causando aspri conflitti tra Cesar Catilina, geniale
artista che cerca di proiettarsi in un futuro utopico e
idealistico, e la sua nemesi, il sindaco Franklin Cicerone,
reazionario e legato a uno status quo regressivo, avido e corrotto.
Tra i due si inserisce Julia, la figlia del sindaco che, essendo
innamorata di Cesar Catilina, si trova a dover scegliere in chi
riporre la propria lealtà e a chiedersi cosa merita, davvero,
l’umanità.
La serie di Harry
Potter della HBO dovrà affrontare una sfida di
prospettiva che non è stata un problema né per i libri né per i
film. La serie adatterà ciascuno deisette libri
diHarry Potter, con la
prima stagione che coprirà Harry Potter e la Pietra
filosofale, e ogni uscita successiva affronterà il romanzo
successivo. Francesca Gardiner, che ha già
lavorato a His Dark Materials, Succession e Killing
Eve, sarà la showrunner, mentre Mark
Mylod, autore di Game of
Thrones, dirigerà alcuni episodi.
È iniziato il casting per il
remake di Harry Potter della HBO, con
un nuovo giovane trio che dovrà interpretare gli iconici ruoli
precedentemente interpretati da Daniel Radcliffe, Rupert Grint ed
Emma Watson. Il formato più lungo di una serie in streaming
offre l’opportunità di fornire un adattamento fedele dei libri
diHarry Potter, con dettagli e
personaggi amati che non sono stati inseriti nei film. Allo stesso
tempo, una serie in streaming presenta nuove sfide, soprattutto per
quanto riguarda il punto di vista centrale.
I libri e i film di Harry
Potter dipendono dalla storia raccontata dal punto di vista di
Harry
I libri e i film di Harry
Potter sono raccontati principalmente dal punto di vista di
Harry. L’unica eccezione è rappresentata da alcuni capitoli
iniziali dei libri. La Pietra filosofale inizia con il punto di vista di
Vernon Dursley, mentre Harry Potter e il Principe
Mezzosangue presenta i primi capitoli dal punto di vista
del Ministro della Magia e dei Mangiamorte. Anche i film
raramente si avventurano al di fuori del punto di vista di
Harry, con eccezioni come l’evasione da Azkaban
nell’Ordine della Fenice e la distruzione del ponte
nell’apertura del Principe Mezzosangue.
Limitare la storia alla
prospettiva di Harry funziona bene, perché gran parte
della trama dipende dalle informazioni limitate che lui e i suoi
amici hanno. Spesso cercano risposte ai misteri che li circondano e
molti dei migliori colpi di scena di Harry Potter
risuonano perché Harry non ha il quadro completo di ciò che sta
accadendo. È scioccante e potente quando Harry si rende conto che
Severus Piton non è il cattivo de La pietra filosofale, ed
è particolarmente sconvolgente quando Piton uccide Silente nel
Principe mezzosangue. Questi colpi di scena funzionano
perché Harry non sa cosa fanno gli altri personaggi a porte
chiuse.
Il reboot di Harry Potter della
HBO deve superare un enorme problema di prospettiva
La dipendenza dal punto di
vista di Harry rappresenta
un problema per il remake diHarry
Potterdella HBO, poiché la maggior
parte delle serie televisive non si limita alla prospettiva di un
singolo personaggio. Al contrario, tendono a muoversi tra i
personaggi principali della storia. Poiché uno dei primi punti di
forza della serie in arrivo è la sua capacità di essere un
adattamento più fedele, si potrebbe cercare di mantenere ogni
stagione limitata al punto di vista di Harry, nello spirito dei
libri. Tuttavia, limitare la maggior parte di uno show di sette
stagioni al punto di vista di un singolo personaggio
potrebbe far sembrare la portata della storia troppo
limitata.
Sarebbe avvincente spostare la
prospettiva da Harry e vedere la storia attraverso gli occhi di
Piton, Silente, dei coetanei di Harry o anche di personaggi cattivi
come Voldemort e Dolores Umbridge. Il problema di vedere troppo del
mondo magico attraverso gli occhi di questi personaggi è che può
impedire che alcuni colpi di scena siano sorprendenti o
gratificanti. Se si passa troppo tempo a vedere la storia
attraverso il punto di vista di un personaggio come
Piton, nelle stagioni successive ci sarà
inevitabilmente meno mistero intorno alle sue azioni.
Non vale la pena sacrificare i
colpi di scena di Harry Potter per ampliare altre
sottotrame
L’idea di vedere parti della serie
attraverso il punto di vista di altri personaggi è intrigante, ma
non vale la pena di perdere il pieno impatto dei più grandi
colpi di scena diHarry Potter.
Da Peter Minus che ha realmente tradito Lily e James Potter al
professor Alastor “Malocchio” Moody che è segretamente Barty Crouch
Jr. sotto mentite spoglie, i colpi di scena nei libri e nei film
sono tra le parti più durature e ben realizzate del franchise.
Sminuirli in qualche modo sarebbe un disservizio per la storia.
Nonostante l’ampio cast di
personaggi di Harry Potter, Harry è in definitiva il
protagonista della serie e i maggiori colpi di scena funzionano
soprattutto per l’impatto che hanno su di lui. Altre sottotrame,
per quanto interessanti, non dovrebbero avere la precedenza su
Harry e sul suo viaggio da eroe.
L‘Harry Potterdella HBO avrà già la difficoltà ad essere all’altezza
dell’eredità dei libri e dei film, e non adattare
adeguatamente importanti colpi di scena a favore di altri elementi
farà automaticamente sembrare la serie un adattamento
inferiore.
Come il remake della HBO può
avere il meglio di entrambi i mondi
La serie della HBO dovrebbe
innanzitutto rimanere ancorata al punto di vista di Harry, proprio
come hanno fatto i libri e i film, pur trovando con attenzione le
opportunità per espandere alcuni personaggi o storyline. Tali
espansioni funzioneranno meglio aggiungendo momenti che non
contengano troppi dettagli rilevanti per la trama. Ad esempio,
mostrare una partita di Quidditch che non vede protagonisti
i Grifondoro potrebbe essere un modo interessante per esplorare
nuove prospettive senza potenzialmente rovinare o
compromettere dettagli cruciali della trama. In questo modo si
potrebbero avere maggiori informazioni su altri giocatori di
Quidditch e studenti di Hogwarts, come Draco Malfoy, Cedric Diggory
e Cho Chang.
Ciò che la serie dovrebbe
evitare è di mostrare l’intera conversazione tra Piton e
Raptor o quella in cui Silente dice a Piton di ucciderlo.
Ci sono altri modi per approfondire questi personaggi senza svelare
dettagli importanti della trama. E anche se le espansioni non
incentrate sulla storia principale possono sembrare poco importanti
a prima vista, contribuiranno a immergere gli spettatori nel mondo
dei maghi. Vedere la vita quotidiana a Hogwarts e saperne di più
sull’universo di Harry Potter sarà senza dubbio
gradito.
Questa è la linea sottile che deve
essere percorsa per garantire che la prossima serie televisiva di
Harry Potter sia un adattamento fedele e radicato nella
prospettiva di Harry. Non deve essere raccontata solo dal
punto di vista di Harry, ma deve essere creativa quando si tratta
di tenere nascoste le rivelazioni più importanti della serie. Sono
queste le sfide che la HBO dovrà superare per dimostrare che questo
nuovo adattamento dei libri originali di Harry
Potter è valido. In caso contrario, i fan potrebbero
abbandonare il progetto proprio quando sta per iniziare.
È arrivato il trailer completo di
NCIS 22, la
stagione 22 di NCIS, ricco di trame
scioccanti. La serie, che tornerà sulla CBS a ottobre (in Italia su
Paramount+), si è conclusa con la rivelazione che
Jessica Knight (Katrina Law) lascerà la squadra per addestrare i
nuovi agenti REACT dell’NCIS. Tuttavia, la Law continuerà ad
apparire nello show, il che significa che la posizione finale della
Knight è un mistero ancora da svelare. La stagione 22 di
NCIS riprenderà mesi dopo l’ultimo finale e vedrà la
squadra tornare insieme per un caso importante.
In un nuovo trailer della CBS (rivelato in
esclusiva da
TVLine), sono state rivelatele
prime esplosive trame della
stagione 22 diNCIS. In esse compaiono McGee (Sean
Murray) e Parker (Gary Cole) in manette, Torres (Wilmer Valderrama)
che medita di far fuori “uno dei miei” e un sanguinante
Vance (Rocky Carroll) alle prese con un cadavere nel suo stesso
ufficio. Tutto questo, oltre alla talpa all’interno dell’NCIS.
Guardate qui sotto:
Cosa significa il trailer di
NCIS per la stagione 22
Il trailer di NCIS, della
durata di un minuto e 30 secondi, è ricco di allettanti
anticipazioni sulla prossima stagione, che finora sembra
più seriale che procedurale. Diversi personaggi vengono
mostrati alle prese con intensi conflitti personali, come il losco
incontro di Torres con una figura misteriosa (che potrebbe spiegare
il motivo per cui viene poi mostrato legato) e la mancanza di
fiducia tra Knight e Parker. Per quanto riguarda quest’ultima, è
possibile che il tempo trascorso dalla Knight lontano dalla squadra
le abbia lasciato una lealtà mutevole che Parker non riesce a
conciliare.
Ci sono anche scorci di McGee e
Parker che vengono messi in manette dagli agenti dell’FBI, una
mossa che culmina con il pugno di Parker a uno degli agenti
nell’ascensore dell’NCIS. Questo potrebbe essere legato
alla narrazione della talpa della stagione; all’inizio,
Parker viene vista informare Knight del problema, suggerendo che
questo è il caso che la riporta nella sua ex squadra. Per scoprire
la talpa, Parker e McGee potrebbero dover fare da esca. D’altra
parte, l’FBI potrebbe sospettare che siano loro stessi i
colpevoli.
Un nuovo remake della serie
televisiva Ghosts
è ufficialmente in lavorazione, dopo la fine della versione
originale nel Regno Unito e il successo del suo remake
statunitense. Ghosts era originariamente uno show nel
Regno Unito iniziato nel 2019 e terminato nel dicembre 2023 dopo la
quinta stagione. Tuttavia, è riuscita a generare una versione
statunitense di successo della serie, con la
quarta stagione di Ghosts attualmente prevista per il
17 ottobre. La versatilità della sua premessa, che coinvolge una
coppia che si trasferisce in una casa piena di spiriti che hanno
bisogno del loro aiuto, fa sì che lo show possa funzionare in
qualsiasi luogo.
Ora, Deadline riporta che
una nuova versione diGhostsè in fase di sviluppo da
parte di BBC Australia per Paramount+ e Network 10 dopo il successo delle
versioni britannica e statunitense. Lo show seguirà la stessa
formula di sitcom di una coppia che vive in una casa piena di
spiriti. Negli otto episodi della versione australiana, la coppia
Kate e Sean è alla ricerca di una casa quando Kate eredita una
villa di campagna, piena di anime inquiete che vogliono il suo
aiuto. Ecco cosa ha detto Daniel Monaghan, vicepresidente per i
contenuti e la programmazione di Paramount Australia, a proposito
della nuova versione della serie:
Ghosts è stato un
successo strepitoso nel Regno Unito e negli Stati Uniti e ha
attirato una fanbase molto fedele anche qui in Australia.Con un cast stellare ancora da annunciare, non vediamo l’ora di
dare vita alla nostra serie con un tocco australiano.
Cosa significa Ghosts Australia
per il franchise in crescita
La conferma di una versione
australiana della sitcom evidenzia il successo delle versioni
britannica e statunitense, giustificando un approccio più globale
alla serie in futuro. In entrambe le versioni esistenti,
gli spiriti mostrati evidenziano la storia di ogni
rispettivo Paese, dimostrando come i diversi personaggi possano
rendere ogni show autonomo. I personaggi di
Ghosts negli Stati Uniti sono tratti da eventi come la
guerra rivoluzionaria e il proibizionismo, mentre la versione
britannica ha personaggi che riflettono, tra l’altro, le epoche
Georgiana e Regency.
Questa nuova versione dello show sarà probabilmente
caratterizzata da personaggi ispirati alla storia australiana,
offrendo così una dinamica più unica rispetto alle altre versioni.
Anche se c’è ancora molto mistero su come si svolgerà la nuova
sitcom, sembra che l’ambientazione offrirà una versione
unica che manterrà intatta l’anima dei suoi predecessori.
Dal momento che devono ancora arrivare molte informazioni sul suo
sviluppo, come ad esempio chi interpreterà Kate e Sean, l’attuale
fase di sviluppo della serie significa che probabilmente
arriveranno presto ulteriori informazioni.
Uglies
di Netflix
è basato sul primo di una serie di libri dell’autore Scott
Westerfeld, quindi cosa succederà a Tally nel sequel,
Pretties?
Il finale di Uglies ha lasciato la porta aperta a un altro
film, quindi sembra proprio che un adattamento di Pretties
faccia parte dei piani di Netflix.
Naturalmente, il film di Uglies si
discostava leggermente dal libro, quindi ci saranno sicuramente
altre differenze in futuro. A prescindere da ciò, possiamo
presumere che la storia di Tally procederà più o meno allo stesso
modo, dal periodo trascorso a New Pretty Town alla sua rocambolesca
fuga e agli imminenti problemi con i ragazzi.
Allafine diUglies, Tally Youngblood si
arrende al dottor Cable per essere riportata in città e
resa graziosa. Lo fa per fornire alla madre di David, Maddy, una
cavia per la sua cura, che ha lo scopo di rimuovere le lesioni
cerebrali che impediscono alle Pretty di essere combattive,
creative o originali. La scena finale del
film di fantascienza di Netflix ha rivelato che Tally ha realizzato il suo
desiderio. È stata vista camminare nel suo nuovo bellissimo
appartamento a New Pretty Town, con un viso
adorabile ma con una brutta cicatrice che le ricorda chi è
veramente: cosa succederà ora?
Peris è ancora viva nel libro
di Pretties
Innanzitutto, è importante notare
cosa non sarà certamente uguale tra un potenziale film di
Pretties e il libro. In Uglies di Netflix, Peris è
stato trasformato in uno Speciale, che alla fine lo ha fatto cadere
dal bordo di una diga verso la sua presunta morte. Niente di tutto
ciò è accaduto nel libro di Westerfeld, dove Peris è rimasto
felicemente a New Pretty Town dopo che la dottoressa Cable lo ha
usato per convincere Tally ad agire come sua spia. In realtà, da
quel momento in poi non è più presente in Uglies, facendo
la sua ricomparsa solo in Pretties.
Quindi, mentre Peris era presente
per tutta la storia nel secondo libro, questo potrebbe non essere
il caso del film. Naturalmente, dato il finale ambiguo di Special
Peris, è certamente possibile che faccia ritorno. Nei libri degli
Uglies gli Speciali sono quasi indistruttibili, quindi
potrebbe avere un ruolo nel prossimo film di Netflix, anche se è
improbabile che sia tra le belle amiche di Tally come nel
libro.
Tally vive nella nuova bella
città con Shay
Il finale di Uglies ha
dato una sbirciatina alla vita di Tally a New Pretty Town, e un
film di Pretties è sicuro che andrà ben oltre. Nel libro,
Tally ha praticamente dimenticato tutto quello che è successo a
FUMO, grazie alle lesioni inserite nella sua mente durante
l’operazione Pretty. Lei e Shay vivono nello stesso edificio e
passano gran parte del loro tempo insieme bevendo
champagne, parlando di quale sarà il loro prossimo
intervento (Shay si fa impiantare dei quadranti di
orologio all’indietro con dei gioielli nei bulbi oculari) e
contemplando cosa indossare alla loro prossima grande festa.
Tuttavia, mentre Tally fa del suo
meglio per adattarsi alle altre Pretties senza cervello, sa che
qualcosa non va bene. Le lesioni (di cui si era completamente
dimenticata) non sembrano aver cancellato le sue brutte
preoccupazioni e le sue ansie sociali, e Tally si ritrova a
dire la cosa sbagliata a ogni occasione. Shay e Peris, le
perfette Bubblehead, sono infinitamente pazienti con lei,
assicurandole che si rilasserà di più una volta accettata dalla
migliore cricca di New Pretty Town: i Crims.
Tally si unisce ai
Crims
Pretties inizia con Tally
che cerca di capire cosa indossare per una festa molto importante.
A questo evento verrà accettata o respinta dai Crims, una cricca
composta da Pretties che si sono cacciate in un mare di guai ai
tempi di Ugly. Naturalmente, Tally si è qualificata facilmente
(soprattutto dopo essersi lanciata ancora una volta da un balcone
con un giubbotto bungee). Tuttavia, le speranze di Tally di
riuscire finalmente a integrarsi con le Pretties dopo essere
entrata a far parte di una cricca si infrangono quandoil
leader del Crim, Zane, inizia a spingerla a pensare al di là della
sua Prettymindedness.
Pur non conoscendo le lesioni, Zane
ha capito che c’è qualcosa di sbagliato nella mente delle Pretties.
Si è reso conto che infrangere le regole e correre dei rischi
(oltre a evitare l’alcol, mangiare poco e assumere troppa caffeina)
aiuta la sua mente a funzionare meglio, ed è per questo che ha
fondato una cricca basata su questo tipo di attività. Dopo aver
accettato Tally nel gruppo, Zane sospetta che ci sia qualcosa di
più nella sua storia. Così, la spinge a ricordare il
periodo trascorso nel Fumo e ciò che è accaduto prima della sua
operazione.
Zane e Tally scoprono la cura
nascosta dalle Smokies
Grazie a Zane (e ai suoi baci),
Tally inizia a ricordare di David, anche se non riesce a ricordare
cosa gli sia successo o come sia finita a New Pretty Town.
Tuttavia, la spinta di Zane la porta a ricordare l’indizio di Croy
su qualcosa nascosto in città che lei deve trovare. Il processo per
ottenere questo misterioso oggetto porta i due in cima a una torre
di segnalazione, e salire così in alto fa sì che entrambi
pensino e vedano temporaneamente con chiarezza, anche con le
lesioni. Quando finalmente ricevono il pacco di Croy,
hanno una mente assolutamente non-pretty.
Tally e Zane scoprono che Croy ha
lasciato una lettera della stessa Tally, che aveva scritto come
Brutta, poco prima di consegnarsi al cattivodegli Uglies,
il dottor Cable. La lettera contiene due pillole, che la Brutta
Tally spiega essere la cura di Maddy, destinata a eliminare le
lesioni e a riportare i Pretties alla ragione. Tally ha paura di
prenderle entrambe e inizialmente rifiuta, ma alla fine i
due decidono di prenderne una ciascuno. Nei mesi
successivi, Tally e Zane diventano ancora più romantici mentre le
loro menti continuano a schiarirsi. Non più teste graziose, i due
lavorano insieme per elaborare un piano di fuga da New Pretty
Town.
Shay ricorda il tradimento di
Tally e fonda un club chiamato “I Tagliatori”.
Poiché Tally e Zane non hanno più
pillole da distribuire ai loro amici Pretty in Pretties,
fanno di tutto per far salire l’adrenalina ai Crims, schiarendo
loro temporaneamente le idee. Fanno scherzi, come rompere il
ghiaccio di una pista di pattinaggio galleggiante, facendo cadere
tutti (al sicuro con le giacche Bungee), in modo da far battere i
cuori e far funzionare le menti. L’effetto è talmente efficace che
Shay inizia lentamente a ricordare quanto fosse arrabbiata
con Tally prima di essere costretta a diventare una
Pretty. Così, il brutto conflitto è tornato alla loro
bella amicizia.
Dopo aver litigato con Tally, Shay
scompare per un po’ e quando finalmente ricompare nelle
Pretty, la cosa è piuttosto inquietante. Infuriata per il
fatto che Tally abbia condiviso la cura con Zane invece che con
lei, anche dopo il suo tradimento nel Fumo, Shay scopre il suo modo
di porre fine alla sua Prettyheadedness. Crea un gruppo chiamato
i Tagliatori, che si riuniscono per tagliarsi ritualmente
le braccia per costringere i loro cervelli a lavorare in modo
chiaro. Turbata, Tally decide che non possono più
aspettare di fuggire da New Pretty Town: devono trovare un modo per
arrivare al NUOVO FUMO e portare altre pillole alle Pretty.
I Crims fanno una grande fuga
da New Pretty Town
In Pretties fuggire dalla città non è facile come in
Uglies. Invece di anelli di interfaccia che possono essere
tolti rapidamente, Tally e Zane sono stati dotati di
bracciali stretti che tracciavano i loro movimenti e non potevano
essere rimossi (dopo la loro avventura sulla torre per
trovare la cura). Insieme, hanno stabilito che l’unico modo per
rimuovere i bracciali sarebbe stato quello di colpirli con un
calore sufficiente a farli espandere e a farli scivolare via. Alla
fine, rubano dei guanti ad alta tecnologia, resistenti al fuoco, in
grado di infilarsi sotto le manette, di rubare le mongolfiere e di
infilare le mani tra le fiamme.
Con gli hoverboard al seguito, Tally, Zane e gli altri Crims
(meno Shay e i suoi Cutters) fuggono dalla città con le
mongolfiere, da cui saltano fuori con le loro tavole una volta
raggiunta una distanza di sicurezza. Mentre Zane e gli altri
riescono a prendere la strada giusta per le Rovine Arrugginite e il
Nuovo Smoke, Tally si perde nel bosco. Dopo una lunga avventura,
alla fine ritrova la strada e si riunisce a Zane e, più
goffamente, a David.
Quando Tally si riunisce a David, ha recuperato tutti i suoi
ricordi relativi al periodo trascorso nel Smoke, compresa la breve
storia d’amore con il Brutto. Tuttavia, questo non cambia il fatto
che nel frattempo si è innamorata di Zane.
Nonostante ciò, Tally è ancora arrabbiata perché David non è mai
venuto a prenderla come aveva promesso alla fine del libro e del
film di Uglies . Invece, è stato Croy a portare la cura a
New Pretty Town. David spiega che avrebbe voluto consegnare le
pillole, ma che il calore di New Smoke era semplicemente troppo
intenso. I due fanno una maldestra ammenda e viaggiano dalle Rovine
Arrugginite al Nuovo Smoke.
Tally scopre di non aver mai avuto una vera e propria
cura
Tally è ansiosa di ricongiungersi
con Zane dopo la loro lontananza, ma è sconvolta quando scopre che
lui non è stato bene durante la sua assenza. Da quando
aveva preso la cura, Zane aveva avuto dei mal di testa che
sembravano peggiorare di intensità ogni giorno che passava. Anche
per questo era così urgente che lui e Tally arrivassero al Nuovo
Fumo, in modo che Maddy potesse verificare cosa fosse andato
storto. La madre di David ha capito subito perché Zane stava
soffrendo quando il ragazzo le ha detto che lui e Tally si erano
divisi le pillole: non era questo il modo in cui la cura doveva
essere presa.
Dopo essere arrivata nel Nuovo
Fumo, Tally scopre che una delle pillole che lei e Zane avevano
preso conteneva dei nanos destinati a divorare le lesioni grafiche,
mentre l’altra pillola aveva lo scopo di bloccare questi
nanos prima che continuassero a divorare il resto del
cervello. Tally aveva preso la seconda, che di per sé non
ha alcun effetto. Zane, invece, aveva preso la prima. I nanos hanno
provocato danni ingenti al suo cervello, che Maddy ha fatto del suo
meglio per annullare. Tuttavia, le funzioni motorie del ragazzo non
saranno più le stesse.
Questa notizia è devastante per
Tally, che si sente immensamente in colpa per aver condiviso le
pillole con Zane e, quindi, aver causato questi danni.
Naturalmente, questo significa anche che Tally non aveva mai preso
la cura. Aveva usato la sua forza di volontà per superare la
lesione, dimostrando che la sua mente era semplicemente troppo
forte per essere controllata. Tuttavia, Tally non ha molto tempo
per pensarci, poiché alla fine si scopre che Zane ha un
trasmettitore incorporato nella mascella che avvisa il
dottor Cable della sua posizione. La cattiva degli Uglies
li ha fatti fuggire da New Pretty Town per poter trovare il Nuovo
Fumo.
Shay riappare come speciale e Tally viene riportato in
città
David, Maddie e il resto dei New
Smoke fuggono prima dell’arrivo di Special Circumstances, ma le
condizioni di debolezza di Zane non gli permettono di seguirlo.
Tally decide ostinatamente di rimanere al suo fianco, con grande
frustrazione di David. Tuttavia, è sorpresa di vedere che la
dottoressa Cable non è venuta da sola. Ha portato con sé
Shay, che era uno Speciale appena potenziato, insieme al
resto dei suoi Cutter. Shay, amando il suo nuovo potere e la sua
chiarezza, dice a Tally che il suo destino non è quello di essere
trasformata di nuovo in una Bubblehead. Al contrario, sarebbe
diventata ciò che tutte le Pretty che pensano di poter superare le
lesioni diventano: una Speciale.
È su questo cliffhanger che
Pretties si conclude. Proprio come Uglies termina
con Tally che chiede al dottor Cable di renderla bella,
Pretties termina con Shay che dice a Tally che diventerà
speciale. Il terzo libro della serieUgliessi intitola
appunto Specials e vede Tally Youngblood
subire ancora una volta una trasformazione estrema. Naturalmente, i
cambiamenti in Uglies di Netflix, in particolare la
rivelazione che Peris è diventata una Special, renderebbero un
adattamento cinematografico del threequel un po’ più difficile da
realizzare. Ciononostante, c’è molto spazio per la realizzazione di
un film di Pretties.
Netflix
ha fatto un lavoro fenomenale nel portare Uglies
sullo schermo, ma sono state apportate molte modifiche al libro. La
storia di Tally Youngblood è stata inizialmente concepita
dall’autore Scott Westerfeld, che ha pubblicato la
popolare serie fantascientifica YA nel 2005. Si è parlato quasi
subito di un adattamento cinematografico, ma ci sono voluti quasi
20 anni perché diventasse finalmente realtà. Netflix ha acquisito i diritti e
Uglies è ufficialmente disponibile sulla piattaforma di
streaming. Tuttavia, gli spettatori che amano i libri di Westerfeld
noteranno alcune differenze.
Uglies è il primo di
quattro libri ambientati nel mondo di Tally, anche se Westerfeld ha
poi ampliato la serie con quattro libri della serie
Imposters tra il 2018 e il 2022. Con otto libri in totale,
questo universo narrativo è stato esplorato meticolosamente, quindi
è naturale che ci sia un grande controllo su
Uglies di Netflix. Nel complesso,
l’adattamento è stato generalmente fedele alla
fonte. Tuttavia, sono state apportate diverse modifiche,
dal ruolo del Dr. Cable nella città di Tally al destino di
Peris.
Tally e Peris non hanno
necessariamente una relazione romantica nel libro
Nel film di Uglies, Tally
e Peris sono alle prese con i sentimenti che provano l’uno per
l’altra prima dell’operazione di quest’ultima. Era chiaro che
provavano sentimenti romantici l’uno per l’altra, anche se nessuno
dei due riusciva a esprimerli. Più tardi, quando Shay chiede a
Tally se Peris è il suo ragazzo, l’imbarazzo di Tally nel
rispondere implica che è innamorata del ragazzo.
Questo è uno dei cambiamenti più
sottili dal libro al film, ma la relazione tra Tally e Peris era un
po’ più platonica in Uglies, perun motivo importante. Come
voce narrante, Tally spiega che in passato la gente aveva
pensato che lei e Peris fossero romantici, ma non era mai stato
così. Tuttavia, lascia intendere che la situazione
potrebbe cambiare una volta diventati Pretties. Anche se gli Uglies
si frequentano e si baciano, Tally chiarisce che si tratta solo di
cose da ragazzi e non vengono mai considerate serie. Solo una volta
che gli adolescenti sono diventati Pretties sono iniziate le loro
vere storie d’amore, perché a quel punto è stato fatto loro il
lavaggio del cervello per fargli credere di essere importanti.
Il ruolo del Dr. Cable nella
città di Tally è cambiato
Una delle maggiori sorprese del
film Uglies è stato il ruolo del Dr. Cable. All’inizio del
film, Tally e Peris partecipano a un seminario che ha lo scopo di
introdurre gli Uglies nel loro tempo di Pretties. La dottoressa
Cable è apparsa come ologramma e una voce l’ha annunciata
come “Governatore del Distretto Dr. Nyah
Cable”. Il suo bel viso era
chiaramente uno di quelli che tutti conoscevano, ed è implicito che
la sua immagine appaia in ogni seminario delle Nuove Belle.
La dottoressa Cable era una
presenza molto più minacciosa e segreta nel libro degli
Uglies e una persona che pochissimi cittadini della città
di Tally avrebbero mai visto. Era a capo di
un’organizzazione segreta chiamata Special Circumstances
ed era stata modificata chirurgicamente per assumere l’aspetto di
uno spaventoso e feroce predatore. Tally ne era terrorizzata in
Uglies, e lo stesso valeva per chiunque fosse stato così
sfortunato da fare un viaggio nelle Circostanze Speciali.
Le “circostanze speciali” sono
diverse nel libro
Sebbene il ruolo della dottoressa
Cable sia diverso in Uglies, è comunque implicito che sia
il leader di Special Circumstances. Quando l’operazione di Tally è
stata ritardata e lei è stata portata davanti alla dottoressa
Cable, l’ascensore che ha preso per raggiungere l’ufficio del
Governatore annunciava ancora che era in “Circostanze
Speciali”. Inoltre, Cable ha detto a Peris che lo avrebbe reso
“speciale” in Uglies di Netflix, poco prima che
venisse nuovamente messo sotto i ferri per essere trasformato in un
soldato senza cervello con abilità fisiche potenziate.
I fan del libro sanno che Peris è
stato trasformato in uno Speciale, un agente di Circostanze
Speciali. La stessa dottoressa Cable è una Special nel libro
Uglies e, sebbene lei e i suoi agenti avessero
velocità, riflessi e agilità impossibili, erano tutt’altro che
senza cervello. Infatti, nei libri di Westerfeld, gli
Speciali hanno capacità cognitive potenziate. Tuttavia, la loro
capacità di controllare l’ira è ridotta e sono considerati
pericolosi e imprevedibili.
Peris diventa speciale nel film
di Uglies
Ancora più grande dello shock per
il Dr. Cable è stata la versione di Nertflix della storia di Peris
in Uglies. Nel film, Peris si è praticamente dimenticato
di Tally una volta diventata Bella, ma il ricordo della loro
amicizia è stato rinfrescato quando Cable gli ha chiesto di
convincerla ad aiutare le Circostanze Speciali a trovare Shay. Il
fatto che Peris fosse in grado di superare le lesioni della
bellezza ha mostrato a Cable che quel ragazzo richiedeva “di
più”. Così, lo trasformò in uno Speciale.
Questo non è certamente accaduto
nel libro degli Uglies. Sebbene il Dr. Cable abbia usato
Peris per convincere Tally ad aiutarlo a trovare Shay, questa è
stata praticamente l’ultima volta che lo si è visto in questa
puntata. Nel seguito,Pretties, Tally si riunisce con
Peris a New Pretty Town e i due tentano per un certo
periodo di tornare alla loro amicizia. Tuttavia, Tally inizia
subito a lottare contro le sue lesioni cerebrali, mentre Peris si
accontenta di essere una Prettyhead. Alla fine, la loro amicizia si
sgretola quando Tally decide di fuggire dalla città e Peris resta
indietro.
Nel film Uglies, la
dottoressa Cable aveva una missione specifica per Tally. Le disse
che David stava trattenendo Shay contro la sua volontà, proprio
come tutti gli altri Uglies che erano fuggiti verso Smoke. Le
spiegò che lo faceva per indebolire la città in modo da poter usare
un’arma contro di essa, ed era compito di Tally intercettare il
fumo, scoprire quale fosse quest’arma e far scattare il suo
ciondolo per avvisare il dottor Cable.
Nel libro degli Uglies, la
missione di Tally è solo quella di trovare il Fumogeno e di
avvisare Cable quando lo raggiunge. Non si fa menzione di
un’arma e non viene mai detto che David stia tenendo in ostaggio
gli Uglies. Sebbene Cable abbia insinuato che i fuggiaschi fossero
in pericolo, l’attenzione si è concentrata invece sulla minaccia
delle persone che vogliono vivere nella natura, bruciare gli alberi
e uccidere gli animali per nutrirsi.
La sequenza di apertura di
Uglies spiegava che la civiltà di Rusty era caduta a causa
dell’eccessiva dipendenza dai combustibili fossili e che la
soluzione era un fiore geneticamente modificato chiamato orchidea
tigre bianca. Anche se non viene spiegato come funzionano,
Tally afferma che queste orchidee sono la fonte di energia della
città, un’alternativa più pulita e molto più bella del carburante
moderno. Tuttavia, quando è arrivata al Fumo, ha scoperto che le
orchidee erano una specie invasiva e che l’umanità stava ancora
distruggendo l’ecosistema in nome del potere.
Questo non era il caso del libro
degli Uglies. Tally è venuta a conoscenza delle orchidee
tigre bianche solo quando è scappata nel Fumo e si è imbattuta
nelle Pretties di un’altra città che bruciavano i fiori. Le
spiegarono che, pur essendo bellissime, le orchidee tigre bianche
erano invasive e, quindi, dovevano essere eliminate. Questo non
aveva nulla a che fare con la città di Tally e le orchidee
dovevano invece simboleggiare l’effetto dell’umanità sul
pianeta.
Il film di Uglies taglia la
storia d’amore di Shay e David
Shay è arrivata a Smoke molto prima
di Tally ed è stata in contatto con David alle Rusty Ruins molto
prima. Quindi, quando Tally compare nel film degli Uglies,
Shay è già abbastanza consolidata. Aveva capito come funzionavano
le cose nel Fumo e aveva detto a Tally che il fatto che
David le avesse regalato dei guanti era un gesto piuttosto serio,
poiché i regali nel Fumo richiedevano riflessione, risorse
e sacrificio. Questa lezione ha aiutato Tally a capire che doveva
prendere una decisione sulla permanenza nel Fumo.
Nel libro degli Uglies, la
conversazione di Shay con Tally sui guanti di David si svolge in
modo molto diverso. Poco dopo l’arrivo di Tally, era chiaro che
Shay era innamorata di David e che i due avevano una sorta di
rapporto fisico. Tuttavia, i sentimenti di David per Tally hanno
ostacolato la situazione. Quando Shay vede i guanti, si ingelosisce
e si arrabbia con Tally per averle sostanzialmente rubato il
fidanzato. Si tratta di un triangolo amoroso a cui si fa
riferimento più volte nel corso della serie di libridegli Uglies.
Il film degli Uglies ha
tagliato il “capo” degli Smoke
Nel film Uglies di Netflix
sono stati introdotti pochissimi Smoke. Mentre David, i suoi
genitori, Shay e Croy erano tutti al centro della scena, gli altri
erano fondamentalmente un rumore di fondo. Tuttavia, un
personaggio, un uomo anziano chiamato
“The
Boss”, haavuto un ruolo piuttosto importante nel libroUgliesdi Westerfeld .
Nonostante il suo nome, il Boss non era a capo degli Smoke. Era
solo il più vecchio e il più saggio (anche se il più scontroso).
Questo era importante perché Tally non aveva mai visto qualcuno
invecchiare in modo naturale.
Anche se il Boss non è stato molto
presente in Uglies di Netflix, il personaggio è stato
tecnicamente inserito nel cast ed è apparso brevemente sullo
schermo quando Tally è arrivata allo Smoke. Lo si vede spingere una
carriola di libri e l ‘uomo che interpreta il Boss non è
altro che lo stesso autore
diUgliesScott
Westerfeld. Questo rende ancora più spiacevole il fatto
che il personaggio non abbia avuto un momento più importante sullo
schermo.
La morte del padre di David è
completamente diversa nel libro
Credit Netflix
Il padre di David è morto sia nel
libro che nel film di Uglies, ma il modo in cui è
morto è significativamente diverso. Nella versione di Netflix, il
Dr. Cable ha ordinato la morte di Az mentre si trovava nel Fumo e
l’esecuzione è stata eseguita dallo Special Peris.
È stato un momento orribile che ha dimostrato fino a che punto si
sarebbe spinto il Dr. Cable e quanto Peris fosse diventato diverso
da se stesso.
Tuttavia, la versione del libro
della morte di Az ha avuto un impatto diverso. Nel libro degli
Uglies, Az è morto solo dopo essere stato riportato in
città. Il dottor Cable eseguì l’operazione Pretty su di lui
e tentò di ripristinare le lesioni nella sua mente,
questavolta più a fondo, per cancellare tutti i suoi
ricordi degli ultimi decenni trascorsi nella natura. L’esperimento
andò troppo oltre e Az morì sul tavolo (o nella vasca, piuttosto).
Ciò rende ancora più significativa l’insistenza di Maddy affinché
non facciano esperimenti su soggetti non consenzienti.
Il film di Uglies ha cambiato
il finale di Tally
La
fine del film di Uglies non era terribilmente diversa,
ma un dettaglio importante traccia la linea di demarcazione. Il
libro di Uglies terminava con il momento in cui Tally
diceva: “Il mio nome è Tally Youngblood.Rendimi
bella”, e i lettori hanno dovuto aspettare il sequel,
Pretties, per vederla vivere come tale a New Pretty Town.
D’altra parte, il film offre un breve sguardo alla bella
Tally dopo una significativa inquadratura della cicatrice sulla sua
mano. Questo dettaglio dimostra che Tally è ancora Tally,
almeno un po’, nonostante l’intervento chirurgico.
La cicatrice è il cambiamento più
importante. Alle nuove Pretty non è permesso mantenere
cicatrici o altre imperfezioni, perché questo vanifica il
senso del gioco. Tuttavia, ha senso che Uglies di Netflix
abbia dato a Tally la sua cicatrice. Mentre il libro aveva il
vantaggio del dialogo interiore di Tally per dimostrare che il suo
vero io era ancora nascosto nella sua mente, gli adattamenti
cinematografici non hanno questa possibilità. Il segno sulla mano
di Tally era un’alternativa efficace, anche se contraddiceva in
qualche modo ciò che i fan di Uglies
sanno su come funziona la città di Tally.
Arriverà su Disney+ a partire dal 19 settembre con i
primi due episodi Agatha All Along, la serie
Marvel/Disney è che più di
ogni altra nel tempo recente ha fatto della comunicazione
ingannevole il suo marchio di fabbrica. Questo perché si è deciso
di sfruttare la natura appunto maliziosa e ingannevole della sua
protagonista, quell’Agatha Harkness che in
WandaVision
aveva dato del filo da torcere alla sofferente Wanda di
Elizabeth Olsen.
E proprio per riportare sul piccolo
schermo Agatha, è stata chiamata Kathryn Hahn, la sua interprete originale che
avevamo lasciata sola e senza poteri a Westview,
lì dove la potente Scarlet Witch l’aveva
confinata, privata della sua malizia e delle sue doti.
Kathryn Hahn è la
splendida protagonista di Agatha All Along
Abbiamo incontrato Kathryn
Hahn in occasione del press tour di Agatha
All Along e in questa occasione l’attrice ha
confermato tutto il suo amore per il personaggio che Marvel le ha affidato.
“Amo così tanto questo
personaggio, e gran parte di quello che abbiamo visto di lei in
Wandavision era una messa in scena. Lei stessa è
una grande performer, e abbiamo continuato a definirla come una
cipolla che perde uno strato di volta in volta – ha spiegato
Hahn – Quindi, abbiamo dovuto cercare di individuare quello che
c’era sotto, e ci siamo impegnati a spogliarla di quegli strati
difensivi che che si era costruita intorno nel corso dei secoli.
Sapete, pur avendo una spetto fantastico non è
giovanissima!”.
E sempre che da attrice questo
processo abbia particolarmente coinvolto l’attrice: “Sono stata
costretta ad andare sempre più a fondo, e per un’attrice è
importante avere la possibilità di masticare un personaggio.
Lavorare con Jac (Schaeffer,
sceneggiatrice e regista della serie, ndr) è stato semplicemente
grandioso, mi sono sentita subito in sintonia con WandaVision.
Riuscivo a sentire le parole che aveva scritto sulla pagina.
Conoscevo il ritmo. Conoscevo il tono, quindi tutto il processo,
per quanto impegnativo, mi è parso naturale.”
Ma Agatha All Along
non è solo la storia della protagonista, è uno show corale che
comprende Joe Locke, Sasheer Zamata, Ali Ahn, Debra Jo
Rupp, Patti LuPone e Aubrey Plaza. Per Kathryn
Hahn“c’era come un potere quando eravamo tutti
insieme sul set, il che ha reso tutta la lavorazione piuttosto
eccitante. Era come se ogni singola persona avesse davvero un super
potere, una tale forza.”
La serie è stata protagonista di una
presentazione in grande stile al D23, dove è stato presentato anche il brano
principale della colonna sonora, interpretato dalle protagoniste.
In merito a quel momento, Kathryn Hahn ha
spiegato: “Ricordo che a un certo punto, mentre camminavamo su
quel palcoscenico, sentivo come se la mia testa toccasse il
soffitto. Eravamo così grandi ed è stata una sensazione davvero
emozionante.”
“L’energia lì dentro era
incredibile – prosegue, raccontando l’accoglienza che lei e i
suoi compagni di cast hanno ricevuto in occasione della Convention
– È stato davvero divertente, e penso che ne sia valsa la pena
anche solo per sentire quel tipo di amore ed eccitazione verso di
noi sul palco. Voglio dire, abbiamo camminato attraverso una fitta
nuvola di nebbia!” Spiega, raccontando di come sono entrate in
scena per la loro esibizione.
Infine, l’attrice ha commentato il
lavoro svolto insieme a Jac Schaeffer, con la
quale aveva già collaborato in misura minore in WandaVision:
“Sono molto felice che questa volta sono riuscita a essere
diretta da Jac, perché con Wandavision non ci eravamo riuscite
nonostante avesse scritto quella serie così bella. È incredibile
lavorare con lei e non vedo l’ora di farlo ancora. C’è qualcosa in
questi mondi incredibili per cui devi davvero arrenderti a ciò che
accade perché le storie sono un organismo reale, vivo, che respira.
E tu devi davvero essere aperto alla sua scoperta, e pronto per
connetterti con tutto ciò che accadrà.”
Agatha All Along
arriverà il 19 settembre su Disney+ con i primi due episodi
e poi con un episodio a settimana per otto settimane.
Sauron (Charlie
Vickers) è il cattivo principale in Il Signore degli
Anelli: Gli Anelli del Potere, ma certo non è il
personaggio peggiore della serie. Come da tradizione nel mondo di
Tolkien, gli Uomini fanno sempre del loro meglio per apparire i
peggiori. E infatti, la definizione di peggior personaggio spetta a
Kemen (Leon Wadham), il figlio di Pharazôn
(Trystan Gravelle), che è diventato centrale nella
trama legata alla sorte di Númenor.
Questo giovane saccente e
privilegiato si è lasciato travolgere dal gusto per il potere
mentre cerca di impressionare il padre, terrorizzando chiunque non
sia d’accordo con lui. Kemen potrebbe non essere il più grande
ostacolo che la gente della Terra di Mezzo deve affrontare, ma
ricopre il ruolo dell’antagonista egoista e fastidioso che sale al
potere facilmente e immeritatamente.
Non ha una vera autorità; non si è
distinto come guerriero né ha mostrato talento per la politica.
Tuttavia, sta alimentando i disordini a Núminor con la sua
violenza. Ha avuto un piccolo ruolo nella
stagione 1, ma man mano che la situazione di Númenor diventa
più instabile, il ruolo di Kemen cresce.
L’episodio dal titolo “Sale
di Pietra” mostra quanto Kemen può essere terribile mentre
prende misure drastiche, facendo degenerare la situazione in uno
scontro che non sarebbe dovuto esserci. Ma anche prima di allora,
l’atteggiamento di Kemen lo rendeva facile da odiare. Gli
Anelli del Potere cerca di renderlo un po’ più gradevole
mentre Pharazôn minaccia essenzialmente di far morire suo figlio,
ma non è abbastanza. L’ambizione di Pharazôn potrebbe essere la
causa della divisione di Númenor, ma Kemen peggiora continuamente
la situazione, facendo essenzialmente i capricci per attirare
l’attenzione di suo padre.
Fin dalla sua introduzione, è stato
chiaro che Kemen non sarebbe stato qualcuno per cui fare il tifo.
Ha alimentato l’ambizione di suo padre e diffuso bugie su Miriel
(Cynthia Addai-Robinson) per garantire a Pharazôn
il potere che desiderava. Facendo il bullo con gli amici di Isildur
(Maxim Baldry) e arrivando persino a cercare di
bruciare le navi númenoreane per impedire loro di salpare per la
Terra di Mezzo, Kemen si è rapidamente dimostrato un problema.
Crede profondamente nel pregiudizio di Númenor contro gli Elfi,
esemplificando i problemi che Miriel e Elendil (Lloyd
Owen) affrontano. Ma su scala minore, ha usato la figlia
di Elendil, Eärien (Ema Horvath), contro di lui,
manipolando il suo dolore per opprimerlo. Sebbene Pharazôn stia
guidando la carica a Númenor, Kemen è subito dietro di lui, senza
mai metterne in discussione gli ordini e incoraggiando l’ego del
padre.
Da personaggio privilegiato qual è,
Kemen è la personificazione delle ragioni per cui non è saggio dare
agli Uomini il potere degli anelli. Celebrimbor (Charles
Edwards) si oppone all’idea, spiegando quanto facilmente
siano corruttibili gli Uomini e, nello stesso episodio, la
vicinanza di Kemen al potere gli dà alla testa. Ciò dimostra che le
preoccupazioni di Celebrimbor sono valide. Le azioni di Kemen gli
sono valse un paragone con Joffrey (Jack Gleeson)
di Game of Thrones, il che ha senso. Entrambi sono privilegiati e
crudeli e si perdono nel loro potere, sebbene, fortunatamente per
la Terra di Mezzo, Kemen abbia meno potere di Joffrey.
L’egoismo di Kemen lo rende “il
cattivo più fastidioso degli Anelli del Potere”
Gli anelli del potere – Cortesia di Prime Video
La cosa irritante di Kemen è che si
diverte a peggiorare le cose. Nella stagione 2 Pharazôn gli affida l’incarico di
svuotare un tempio dedicato ai Valar per far posto a un nuovo
acquedotto, ma Kemen non si limita a completare il lavoro.
Interrompe una cerimonia di commemorazione per le vite perse in
battaglia, agendo con la forza senza nessuna necessità. È una mossa
ipocrita per il figlio di un uomo che ha sostituito la regina
accusandola di aver lasciato morire inutilmente i Númenoreani e,
cosa ancora peggiore, tutto ciò che Kemen fa esacerba la situazione
già instabile. Quando il Sommo Sacerdote (William
Chubb) esita ad andarsene, Kemen manda le sue guardie sul
vecchio, che è disposto ad andarsene ma prima vuole conservare la
sacra reliquia per completare la cerimonia. Invece di lasciare che
ciò accada senza intoppi, Kemen si lancia in un eccesso di potere,
distruggendo la statua e insultando Elendil, che cerca di mantenere
la pace. Niente di tutto ciò è strettamente necessario, né si basa
su nient’altro che pregiudizio e odio, ma Kemen lo fa semplicemente
perché prova piacere nell’esercitare questo potere.
Lo stesso conflitto dimostra un
altro lato della natura di Kemen, la sua natura egocentrica.
Durante la scena, Valandil (Alex Tarrant)
reagisce. Tuttavia, Kemen cerca di annegare Valandil e infine lo
uccide colpendolo di spalle dopo che il soldato si è arreso. È
importante notare che Kemen detesta già Valandil per la sua
mancanza di status e di legame con Eärien. In precedenza
nell’episodio, Kemen vede Eärien parlare con Valandil, offrendosi
di provare a risparmiare al suo più vecchio amico l’umiliazione di
essere privato del suo grado. La conversazione trai due rende Kemen
geloso, preparando le sue azioni successive. Sebbene le loro
opposte idee politiche influiscano sulla lotta, Kemen non estrae
nemmeno la spada quando Elendil lo colpisce in faccia, dimostrando
che Kemen è disposto a uccidere solo per i suoi impulsi
egoistici.
La serie cerca di rendere Kemen
simpatico
Gli anelli del potere – Cortesia di Prime Video
Gli Anelli del
Potere cercano di rendere Kemen più di un idiota che tutti
odiano. Poco prima del suo attacco al tempio, Kemen condivide una
conversazione con suo padre in cui Pharazôn menziona senza pietà
una profezia della madre di Kemen che accenna alla morte del
ragazzo ma si rifiuta di spiegare. Oltre a ciò, Pharazôn minaccia
di “trovare altri posti in cui fare uso” di Kemen se dovesse
fallire nel compito. La reazione di Kemen alla menzione di sua
madre suggerisce una storia drammatica dietro la sua assenza, ma
persino quel trauma e il trattamento crudele di suo padre non sono
sufficienti a ispirare simpatia per lui e la sua personalità
fastidiosa, anche prima che commetta le sue peggiori azioni.
Kemen potrebbe non essere l’agente
del caos che è Sauron, né il formidabile avversario politico che è
diventato Pharazôn, ma la sua natura egoista lo rende
insopportabile. Vedremo nei prossimi episodi in che modo il suo
personaggio si svilupperà.
Il Signore degli Anelli: Gli
Anelli del Potere è disponibile per lo streaming su Prime
Video con nuovi episodi il giovedì.
L’amore
e altre seghe mentali, il film diretto da Giampaolo Morelli, che lo vede anche
protagonista assieme a Maria Chiara Giannetta arriva al cinema
il 17 ottobre distribuito da Vision
Distribution.
Guido vive nel
disincanto. Rifiuta l’amore in ogni sua forma e limita i rapporti
umani alle chiacchierate con i suoi amici storici Niky e Armando.
La sfera del sesso è invece ridotta alla pratica compulsiva
dell’autoerotismo. L’arrivo inaspettato di Giulia nella sua
quotidianità, però, stravolge le carte in tavola e lo porta a
adottare una nuova visione dell’amore e della vita.
L’amore e altre
seghe mentali è una produzione Eagle Original Content e
Italian International Film in collaborazione con Vision
Distribution e con Sky e con Prime Video.
Nel cast al fianco
di Giampaolo Morellie Maria
Chiara Giannetta troviamo anche Leonardo
Lidi, Marco Cocci, Giulia Fiume e con Marco
Messeri.
La trama di L’amore e altre
seghe mentali
Dopo una delusione d’amore,
Guido, 45 anni, ha ormai ridotto da tempo la sua vita sessuale alla
compulsiva pratica dell’autoerotismo.La sua dedizione al
sesso virtuale gli consente di realizzare le sue fantasie senza
alcuna implicazione nel mondo reale: basta indossare un visore per
mettere a segno tutte le sue immaginarie ed eccitanti
conquiste.
Gli sono accanto i suoi migliori
amici: Niky, ossessionato dalle relazioni online e Armando,
inconsapevolmente incastrato in un matrimonio già finito da
tempo.L’irruzione repentina di Giulia, la strampalata e
sexy cameriera che lavora nel locale davanti al suo negozio, lo
travolge risvegliando in lui le emozioni e i sentimenti di cui
pensava di essersi liberato, dando il via ad un susseguirsi di
situazioni comiche e imbarazzanti.
Alien:
Romulus di Fede Alvarez contiene
numerosi richiami al capolavoro originale di Ridley Scott e al sequel di James Cameron, ma
– in modo alquanto controverso – reintroduce anche un concetto di
uno dei film meno popolari del franchise, Alien: La clonazione.
Verso la fine del film, Kay
(Isabela
Merced), incinta e in fin di vita, si inietta la
formula Prometheus 5 dell’androide Rook per mantenersi in
vita. Sebbene sopravviva (per un po’), alla fine partorisce un
mostruoso ibrido umano/alieno che uccide la madre quasi subito.
Chiamata “The Offspring”
nei titoli di coda, questa terrificante creatura ha un aspetto
decisamente migliore rispetto alla mostruosità albina di Resurrection, ma l’introduzione di un
altro ibrido ha provocato qualche reazione e per molti fan la
decisione ha offuscato l’atto finale del film.
Ora, il concept artist Dane Hallett
ha svelato un altro design alternativo per la Prole, e questa
mostruosità multiforme è molto lontana dall’ibrido apparso nel film
– c’è persino una versione con le ali!
“A un certo punto, il
materiale che Kay usa su se stessa ha un effetto genetico così
drammatico sul suo bambino non ancora nato che si trasforma in
questa mostruosità”, spiega Hallett. “È arrivato
fino alla previsualizzazione, quando alla fine si è trasformato in
qualcos’altro (che alla fine condividerò) prima di tornare a essere
la prole che si vede nel montaggio finale Questo è stato
snervante…Sarei stato responsabile di una
mutazione non amata nell’universo di Alien?
Ho cercato disperatamente
di dare a questa cosa uno scopo, una presenza e di renderla un’ode
a tutto ciò che l’aveva preceduta.Alla fine, sono
grato di aver ottenuto quello che abbiamo ottenuto nel montaggio
finale, ma ecco cosa sarebbe potuto essere”.
Il franchise di Alien ha
incassato poco meno di 2 miliardi di dollari in tutto il
mondo
Alien: Romulus ha
debuttato con recensioni per lo più positive: ha
un punteggio di “freschezza” dell’80% sul sito aggregatore Rotten
Tomatoes. Ha anche ottenuto un punteggio di pubblico
dell’86% su RT e un CinemaScore B+ dal pubblico del giorno di
apertura. Nella sua recensione,Gianmaria Cataldo di Cinefilos.it ha scritto che
il film è “indubbiamente avvincente, ben concepito e
raccapricciante il giusto”, ma ha criticato la parte centrale per
essere troppo incentrata sulla nostalgia Con Cailee Spaeny, Isabela Merced, David Jonsson
e Archie Renaux, Alien: Romulus è nelle
sale.
La sua popolarità è cresciuta così
tanto che, in un’intervista con Deadline, si è persino preoccupata
che le persone si sarebbero “stufate” di lei. Nonostante la sua
illustre carriera, tuttavia, ci sono stati momenti che
Margot Robbie non ha apprezzato tanto quanto
altri. In un’intervista con il Washington Post, l’attrice dello
stunt “più spiacevole” che abbia mai realizzato su un set.
Il peggiore stunt per Margot
Robbie
Secondo Robbie,
questa scena “spiacevole” è stata girata in Suicide Squad del 2016, dove il suo
personaggio, Harley Quinn, si è tuffata in una vasca di acido per
dimostrare il suo amore per il Joker (Jared Leto).
All’inizio, il Joker sembra contento che Harley Quinn ci sprofondi,
apparentemente annegando nell’acido. Tuttavia, dopo pochi secondi,
il Joker si tuffa dietro Harley per salvarla, portandola in
superficie tra le sue braccia, con l’epidermide di Quinn che si
scioglie per esporre la pelle bianca. Robbie ha descritto come la
“vernice viscida” usata nella scena sia finita ovunque,
presumibilmente per avere l’effetto che la pelle di Quinn si
mescolasse o si dissolvesse nell’acido. I suoi occhi, le orecchie,
la bocca e il naso erano completamente ostruiti. Ogni volta che
cercava di aprire gli occhi, la vernice le “smaltava” gli occhi,
facendole vedere solo bianco. Una situazione che ha scalzato
rapidamente l’imbarazzo che ha invece provato per girare il nudo
frontale di The Wolf of Wall Street.
Soffrire per uno stunt di
Suicide Squad non è valso la pena!
Harley che salta nell’acido dovrebbe
essere un momento formativo per il personaggio mentre si lascia
coinvolgere in una relazione violenta con il Joker. Il momento in
cui Joker si tuffa sembra un altro vago elemento nella loro
relazione. Non vediamo mai nessuno dei due impegnarsi ad amarsi o a
gestire la natura tumultuosa della loro relazione violenta, che è
al centro della loro dinamica contorta. Nella stessa intervista con
il Washington Post, Margot Robbie ha sottolineato
come la “co-dipendenza” e la natura tossica della relazione siano
ciò che ha reso il personaggio di Harley Quinn
sensato per lei dopo che inizialmente “non aveva capito” la
relazione tra Harley e il Joker, trovandola “frustrante”.
È un peccato che Margot Robbie abbia
dovuto performare un’acrobazia piuttosto scomoda per un film che
sarebbe poi stato stroncato e avrebbe causato ulteriore caos nel
DCEU. Tuttavia, nonostante questo momento orribile, la
rappresentazione di Robbie è stata comunque elogiata, specialmente
nei successivi Birds of Prey e The Suicide
Squad di James
Gunn. Il personaggio è ora qualcosa a cui Robbie
può guardare con orgoglio.
I fan di Bong
Joon-ho attendevano con ansia di poter dare un primo
sguardo a un filmato del prossimo progetto del pluripremiato
regista di Parasite e ora è stato diffuso online il
primo teaser di Mickey
17, in attesa del trailer completo di domani.
L’adattamento (presumibilmente
libero) del romanzo best-seller di Edward Ashton, Mickey7,
vede protagonista Robert Pattinson (The
Batman) nel ruolo del personaggio principale, che
viene ripetutamente clonato per contribuire alla colonizzazione di
un pericoloso pianeta ghiacciato. Nel cast anche Naomi
Ackie, Steven Yeun, Toni Collette e Mark Ruffalo.
Secondo la sinossi del libro:
“Un impiegato usa e getta di una spedizione umana inviata a
colonizzare il mondo di ghiaccio Niflheim. Ogni volta che una
missione è troppo pericolosa, o addirittura suicida, l’equipaggio
si rivolge a Mickey7. Dopo la morte di un’iterazione, viene
rigenerato un nuovo corpo con la maggior parte dei suoi ricordi
intatti. Dopo sei morti, Mickey7 capisce i termini del suo accordo…
e perché era l’unica posizione coloniale non occupata quando l’ha
assunta”.
Le reazioni sui social media dopo
l’anteprima del trailer al CinemaCon di quest’anno sono state molto
variegate: alcuni hanno espresso entusiasmo per la prospettiva che
Joon-ho potesse dirigere una commedia fantascientifica un po’
goffa, mentre altri hanno preso in giro diversi aspetti del
filmato, tra cui la voce usata da Pattinson per il suo personaggio
(o i suoi personaggi), che è stata descritta come un misto tra
“Tweety-Pie e Joe Pesci”. Date un’occhiata e fateci sapere cosa ne
pensate nella sezione commenti. Mickey 17 era
originariamente previsto nelle sale all’inizio di quest’anno, ma è
stato poi spostato al 31 marzo 2025.
https://www.youtube.com/shorts/DUo7s9_T2Aw
La trama del film
Durante una missione di
esplorazione di routine, Mickey7 scompare e viene
dato per morto. Quando torna alla base della colonia,
sorprendentemente aiutato dalla vita dei nativi, il destino di
Mickey7 è ormai segnato. C’è un nuovo clone,
Mickey8, che si presenta per le funzioni di Expendable.
L’idea dei duplicati degli Spendibili è universalmente detestata e,
se scoperti, verranno probabilmente gettati nel riciclatore di
proteine. Mickey7 deve mantenere il segreto del suo doppio con il
resto della colonia. Nel frattempo, la vita su Niflheim sta
peggiorando. L’atmosfera è inadatta agli esseri umani, il cibo
scarseggia e la terraformazione sta andando male. Le specie
autoctone sono sempre più curiose nei confronti dei loro nuovi
vicini, e questa curiosità fa sì che il comandante Marshall abbia
molta paura. Alla fine, la sopravvivenza di entrambe le forme di
vita dipenderà da Mickey7, se riuscirà a non morire per sempre.
Nei fumetti, il Pinguino è
conosciuto anche come Ozwald Cobblepot. Si tratta di un nome
piuttosto esagerato, e The
Batman lo ha abbreviato in “Oz” per amore del
realismo, visto il mondo terreno che il regista Matt Reeves ha
creato per il suo Cavaliere Oscuro.
Tuttavia, in The
Penguin è stato confermato che il
nuovo nome del cattivo in questo “Bat-verso” è semplicemente Oz
Cobb. Non si tratta solo di un’abbreviazione della versione
completa, ma di un nome completamente diverso per il
personaggio.
“Non sono mai riusciti a
cambiare il suo nome nei fumetti come hanno fatto con l’Enigmista,
passando da Edward Nigma a Edward Nashton, da un nome irreale a un
nome reale”, ha dichiarato il produttore Dylan Clark
nell’ultimo
SFX Magazine. “Così facendo hanno messo a terra il
personaggio”.
“Abbiamo avuto molte
conversazioni con la DC Comics e con Jim Lee [Presidente, Editore e
Chief Creative Officer]”, ha continuato. “Avevano
pensato di cambiare il suo nome a un certo punto, ma non l’avevano
mai fatto.Matt ha chiesto: “Posso chiamare il
nostro personaggio Oz Cobb?”.E Jim ha risposto:
‘Assolutamente!Così abbiamo avuto la benedizione
del re in persona.Quel piccolo cambiamento del
nome ci ha permesso di guardare a questo personaggio in modo più
concreto”.
La sceneggiatrice e showrunner
Lauren LeFranc ha aggiunto: “Matt ha creato un nuovo canone
nel suo film, e io sto creando un nuovo canone in questo
show.Abbiamo personaggi che conoscete bene, ma
con un taglio diverso”.
“Mi è sembrato che nella
Gotham City che Matt ha creato nel suo film, Cobblepott sembrasse
meno una persona reale, così come Cobb è un cognome reale.È un gangster e mi è sembrato più corretto”.
La giustificazione è difficile da
contestare, ma si tratta di un cambiamento necessario? Questo è ciò
che i fan stanno discutendo sui social media, con la maggioranza
che sembra sostenere che si tratta di un’alterazione sciocca e che
va contro i fumetti in un modo che molte persone non
apprezzano.
È stato inoltre pubblicato un nuovo
spot televisivo di The Penguin, che potete vedere qui sotto.
Take their word for it.
The new HBO Original Limited Series
#ThePenguin premieres Thursday at 9pm ET on Max, and then
Sundays at 9pm ET starting September 29. pic.twitter.com/SGj7ninCTq
La serie The
Penguin che debutterà il 20 settembre su SKY e NOW
riprenderà subito dopo gli eventi di The
Batman, c’è un vuoto di potere a Gotham dopo l’arresto
di Falcone e Oz sta cercando di riempire questo spazio. Mentre il
film ci dà una buona visione delle motivazioni del Pinguino, la
serie in arrivo approfondirà aspetti che non abbiamo potuto vedere
nel film, dai flashback della sua infanzia al suo attuale rapporto
con la madre mentalmente disturbata (Deirdre O’Connell).
“Mi è piaciuto molto fare la
parte nel film di Batman e l’idea che saremmo stati viziati
dall’avere otto ore per approfondire la psicologia e la storia di
questo personaggio”, ha detto Farrell. “I retroscena hanno un ruolo
importante nella serie televisiva”.
Un’altra parte importante della sua
storia sarà Sofia di Cristin Milioti, anche
se non si sa molto del suo personaggio, Farrell ha rivelato:
“Sono due sopravvissuti che sono stati immersi in mondi di
doppiezza, sconfitta e violenza”, e ha aggiunto: “Sono
molto sospettosi. Hanno anche un passato molto personale”.
Sarà molto interessante vedere come si svilupperà questa
storia.
Il merchandise legato ai blockbuster
è una componente fondamentale del successo del film stesso, e
Venom:
The Last Dance non fa eccezione, dal momento che
anche lui punterà non solo sui biglietti staccati ma anche su una
serie di gadget e accessori che potrebbero fare felici dei fan.
Ultimo in ordine di tempo è stato
svelato il cestino da Popcorn di Venom: The Last Dance, e,
dispiace dirlo, non ha niente a che vedere con il selvaggio e
divertente secchiello disegnato allo stesso scopo per Deadpool e
Wolverine. Non capiamo bene quale sia il problema di questo
tipo di gadget, ma sembra che non ci possano essere molte varianti
accattivanti di un cesto da popcorn. In un caso risulta
estremamente banale, nell’altro totalmente assurdo, anche se non
proprio orribile come quello che era stato creato invece per
Dune
Parte 2, che pure ha fatto parlare di sé.
Nel caso di Venom: The Last
Dance, come detto, il cestino da Popcorn è estremamente
banale, con la stampa del personaggio intorno e nient’altro. Magari
si potrebbe sperimentare qualche sorpresa nel gusto dei popcorn per
sorprendere il pubblico!
Tutto quello che sappiamo su Venom:
The Last Dance
Venom: The
Last Dancesegue i successi al
botteghino consecutivi di Venom: La furia di Carnage del 2021 (502
milioni di dollari a livello globale) e Venom
del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly
Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e
scriverà il trequel.
Tom Hardy ha menzionato Marcel nel suo post,
scrivendo “Voglio menzionare molto brevemente quanto sia
orgoglioso della mia regista, compagna di sceneggiatura e cara
amica Kelly Marcel. Vederti prendere il timone di questo film mi
riempie di orgoglio, è un onore. Fidati del tuo istinto, il tuo
istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti appoggio.”
A parte il ritorno di Tom Hardy nei panni del giornalista Eddie
Brock e del suo inconsapevole aiutante e parassita
Venom, la trama del terzo capitolo è stata tenuta
nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in
ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock
nei titoli di coda di
Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro
quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che
include Morbius,Kraven
Il Cacciatore e Madame
Web, tra gli altri – potrebbe comparire in Venom: The
Last Dance.
È in corso nello stato australiano
di Victoria la produzione di War Machine, un nuovo
film thriller d’azione fantascientifico di Lionsgate e
Netflix.
Prodotto, diretto e co-scritto da
Patrick Hughes (“The Hitman’s Bodyguard,” “The Man
From Toronto”), War Machine segue le ultime 24 ore
del programma di selezione più duro del mondo, mentre una squadra
di Ranger dell’esercito si imbatte in una minaccia che va oltre la
loro immaginazione.
La star di “Reacher” Alan Ritchson (“Ordinary Angels”, “The
Ministry of Ungentlemanly Warfare”) è a capo di un cast che
comprende anche Dennis Quaid (“Reagan”, “Far From Heaven”),
Stephan James (“The Piano Lesson”), Jai Courtney (“The Suicide Squad”) ed Esai
Morales (“Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One“)
e gli attori australiani Blake Richardson
(”Mystery Road: Origin“), Keiynan Lonsdale
(”The
Flash“) e Daniel Webber (”The Dirt”).
Ritchson
interpreta il candidato principale al ruolo di Ranger, mentre
James, Courtney, Richardson, Lonsdale e Webber interpretano altri
aspiranti che si trovano in una situazione molto più grande di
loro. Quaid e Morales interpreteranno gli ufficiali comandanti.
Le riprese si svolgeranno nei
dintorni di Bright e Myrtleford, oltre che negli studi di Melbourne
e Docklands, ha dichiarato l’agenzia di attrazione VicScreen.
Secondo Variety, la produzione durerà da settembre a dicembre e
un’unità neozelandese girerà per tre settimane a cavallo tra
novembre e dicembre.
Quando uscirà War Machine?
War Machine sarà
distribuito nelle sale australiane da Roadshow Films e pubblicato a
livello internazionale da Netflix. La sceneggiatura è di Hughes e
James Beaufort. Il film è prodotto da Hughes, Todd Lieberman
(“Wonder and The Fighter”) e Alex Young (“Shotgun Wedding”), con i
produttori esecutivi Greg McLean (“Wolf Creek”, “Jack Irish”), Rich
Cook e Valerie Bleth Sharp (“Hunger Games: Ballad of Songbirds &
Snakes”). Le case di produzione sono le statunitensi Hidden
Pictures e Range Media Partners e l’australiana Huge Film – Emu
Creek Pictures.
Si stima che War
Machine creerà 2.100 opportunità di lavoro nel Victoria,
sosterrà 80 imprese locali e inietterà oltre 73 milioni di dollari
australiani (49 milioni di dollari) direttamente nell’economia
vittoriana. Circa 7,5 milioni di dollari (5,1 milioni di dollari)
saranno destinati alle location, all’ospitalità e ad altre attività
regionali, ha dichiarato il ministro delle Industrie creative del
Victoria, Colin Brooks. Il progetto è stato sostenuto
finanziariamente dal governo vittoriano attraverso il Victorian
Screen Incentive di VicScreen. Inoltre, si prevede che il film
possa accedere al programma di compensazione o di sconto per i
produttori del governo federale australiano, gestito da Screen
Australia.
Tra gli altri progetti più
importanti attualmente in fase di ripresa a Victoria figurano la
serie televisiva internazionale “All Her Fault” e il lungometraggio
della Sony Pictures “Beneath the Storm”. War
Machine è il primo progetto di Huge Film, una società
di produzione con sede a Victoria fondata da Patrick, dallo
sceneggiatore James Beaufort e da me, con “l’obiettivo di
creare storie d’azione, thriller e horror di alto livello per il
pubblico mondiale”, ha dichiarato McLean.
Variety ha diffuso un’interessante resoconto
su una conversazione tenuto dalla comunità dei documentari avvenuto
alla 20a edizione del Camden
International Film Festival, con sede nel Maine, che ha preso
il via il 12 settembre. La ricerca di una distribuzione per i
documentari realizzati in modo indipendente è stato un argomento di
conversazione molto sentito .
Il fondatore e amministratore
delegato di Cinetic Media John Sloss, che all’inizio di quest’anno
ha venduto il documentario su Christopher Reeve “Super/Man”
alla Warner Bros. Discovery per 15 milioni di dollari, ha ammesso
che è stato difficile trovare una casa per alcuni dei documentari
più popolari ai festival, come “No Other
Land”.
Il film, che racconta la resistenza
degli attivisti palestinesi contro lo sfollamento forzato e
l’espansione dei coloni nella comunità di Masafer Yatta in
Cisgiordania, faceva parte del programma del CIFF. Recentemente il
film è stato proiettato al TIFF e a Telluride. Il documentario,
sostenuto dall’IDFA, ha debuttato a febbraio alla 74ª edizione del
Festival di Berlino, dove ha vinto il premio per il
documentario e il premio del pubblico Panorama Dokumente.
Sloss non è entrato nei dettagli
sul motivo per cui il film non ha ancora trovato una distribuzione,
ma non è esattamente sorprendente vista la recente antipatia degli
streamer per i docus politici e di attualità controversi.
Durante il panel del CIFF del 14
settembre intitolato “Bottom Lines: Social Impact Storytelling and
the Documentary Market”, Brett Story, co-regista del documentario
Sundance 2024 ‘Union’, ha raccontato che nonostante il successo
delle proiezioni in 50 festival in tutto il mondo, tra cui Camden,
‘Union’ non è stato scelto da un grande distributore. Story e il
suo co-regista Stephen Maing hanno deciso di distribuire
autonomamente il film nelle sale il 18 ottobre. “Per quasi
tutti i parametri che contano per il cuore di un regista, abbiamo
avuto un grande successo”, ha dichiarato Story.
La storia di un gruppo di attuali
ed ex lavoratori di Amazon che tentano di sindacalizzare i
dipendenti di Amazon che lavorano in uno stabilimento di Staten
Island, N.Y., “Union” è l’ultimo documentario ad essere
autodistribuito a causa del cambiamento del mercato. Negli ultimi
anni, i registi di documentari hanno dovuto creare un budget non
solo per la produzione dei loro film, ma anche per la loro
distribuzione. Gli accordi di servizio, cioè quando un team di
registi paga un distributore come Abramorama per distribuire il
proprio documento mantenendo i diritti del film, sono diventati
molto popolari. Esempi recenti di documentari che hanno stretto
accordi di servizio sono “War Game”, presentato in anteprima al
Sundance 2024, e il documentario del SXSW 2023 “Join or Die”.
Story non ha specificato i dettagli
dell’imminente uscita di “Union”. “Siamo usciti dal Sundance
euforici di esserci stati”, ha detto Story. “Eravamo
euforici che il film fosse stato accolto così bene e speravamo che
qualcuno ci dicesse subito: “Ci piacerebbe farlo vedere a quante
più persone possibile”. Questo ci avrebbe reso la vita
facile e sarebbe stato emozionante. Ma eravamo anche preparati al
fatto che non sarebbe successo, perché di certo vediamo molti film
incredibili e urgenti che non ottengono questo tipo di
piattaforme”.
Story ha spiegato che lei e il team
di “Union” hanno passato gli ultimi mesi a raccogliere fondi per
facilitare la distribuzione del film. Una collega, la regista Bonni
Cohen, ha due documentari nel circuito dei festival quest’anno: “In
Waves and War” e “The White House Effect”. Entrambi i film, che
trattano di questioni politiche, sono stati presentati in anteprima
a Telluride e sono in cerca di distribuzione. (“The White House
Effect” è stato proiettato al CIFF).
La Cohen ha detto che se i suoi
docus troveranno o meno un acquirente, si assicurerà che entrambi i
film abbiano un impatto. “Abbiamo ancora le dita incrociate per
far sì che (entrambi i docus) arrivino in qualche modo nel
mondo”, ha detto la Cohen. “Stiamo contemporaneamente
sviluppando, mentre aspettiamo che le vendite vadano a buon fine,
quale sarà il nostro piano d’impatto e questo comporta, forse più
ora che in passato, delle vere e proprie proiezioni. Stiamo
mettendo in primo piano la pianificazione di queste proiezioni nei
campus universitari e nelle comunità prima ancora di sapere della
vendita”.
Il tema della distribuzione dei
documentari di qualità sia in sala che in piattaforma continua a
tenere banco non solo nel nostro paese ma anche nel resto del mondo
come possiamo vedere da queste conversazioni.
Il
primo trailer ufficiale di Super/Man: The Christopher
Reeve Story è stato diffuso il mese scorso e l’embargo
sulle recensioni provenienti dagli Stati Uniti è stato revocato
prima del debutto nelle sale la prossima settimana.
Con sole 22 recensioni registrate su
Rotten Tomatoes al momento, il primo film ad essere
distribuito sotto il marchio DC Studios è attualmente al
100%.
Diretto dai registi di
McQueen Ian Bonhôte e Peter
Ettedgui, il documentario si concentra sulla straordinaria
vita e carriera del leggendario attore, che è ancora ampiamente
considerato il miglior Superman cinematografico e protagonista del
miglior film dedicato all’Uomo d’Acciaio.
Christopher Reeve
ha interpretato Clarke Kent/Superman in quattro film e le sue
performance rimangono influenti e stimolanti ancora oggi. L’attore
è apparso anche in numerosi altri film dopo aver appeso il
mantello, prima del suo infortunio in un incidente a cavallo quasi
mortale nel 1995 che lo ha lasciato paralizzato dal collo in
giù.
Guarda il
primo trailer di Super/Man: The Christopher Reeve
Story
Dopo il suo incidente,
Christopher Reeve è diventato un attivista
instancabile nella ricerca di una cura per le lesioni del midollo
spinale, nonché un appassionato sostenitore dei diritti e
dell’assistenza ai disabili, continuando nel contempo la sua
carriera nel cinema davanti e dietro la macchina da presa.
Ora, il nuovo documentario dei
registi di McQueen Ian Bonhôte e Peter Ettedgui,
Super/Man: The Christopher Reeve Story, si
concentra sulla straordinaria vita e carriera del leggendario
attore e comprende clip di interviste inedite e filmati dietro le
quinte.
Super/Man: The Christopher Reeve Story
debutterà negli Stati Uniti sabato 21 settembre, con repliche il 25
settembre, giorno del compleanno di Reeve. I fan nel Regno Unito
potranno vedere il film nei cinema il 1° novembre, mentre noi
italiani aspettiamo l’annuncio di una distribuzione.
Variety ha confermato che
Time Bandits è stata cancellata da Apple TV+
dopo una sola stagione. La serie fantasy, interpretata da Lisa Kudrow, segue un gruppo di ladri e la
loro nuova recluta – un ragazzino di 11 anni di nome Kevin
(Kal-El Tuck) – che saltano attraverso il tempo e
lo spazio per saccheggiare le ricchezze. Jemaine Clement,
Iain Morris e
Taika Waititi hanno creato l’adattamento della serie
del classico cult di Terry Gilliam del 1981, con
Clement e Morris in veste di co-showrunner.
Oltre a Kudrow e Tuck, il cast
comprende Tadhg Murphy, Roger Jean Nsengiyumva, Charlyne
Yi, Rune Temte, Rachel House, Kiera Thompson, James Dryden,
Felicity Ward, Francesca Mills e Imaan Hadchiti.
Clement, Morris e
Waititi hanno scritto e diretto alcuni episodi della
stagione 1 di Time Bandits e ne hanno curato la produzione
esecutiva insieme a Garrett Basch, Jane Stanton per Handmade Films
e Tim Coddington. Gli ormai defunti Paramount TV Studios hanno
prodotto con gli AC Studios di Anonymous Content e MRC
Television.
A luglio,
Morris ha parlato con Variety dell’introduzione di
Time Banditsa un nuovo pubblico. Penso
che “Time Bandits” sia in realtà quasi un classico perduto”, ha
detto. “Lo menzioni a molte persone e non ne hanno mai sentito
parlare, ma incontri altre persone ed è il loro film preferito. Ma
sono piuttosto rari. Quindi, se si portano queste idee brillanti
che le persone hanno e questi mondi brillanti, e li si espande, li
si cambia e li si fa conoscere a un nuovo pubblico, penso che sia
fantastico. Alcune delle migliori canzoni mai realizzate sono delle
cover”.
La notizia della cancellazione
arriva a meno di un mese dalla conclusione della stagione 1 di
“Time Bandits” su Apple
TV+. La prima stagione, composta da 10 episodi, ha
debuttato con due episodi il 24 luglio e ha rilasciato due nuovi
episodi settimanali fino al 21 agosto.
Charlie Hunnam sarà il protagonista della
terza stagione di Monster di Netflix
nel ruolo del noto serial killer Ed Gein. Il
co-creatore della serie Ryan Murphy ha fatto
l’annuncio sul palco durante un evento promozionale a Los Angeles
per la
seconda stagione di Monster, incentrata sui
fratelli Menendez e sull’omicidio dei loro genitori. La
prima stagione della serie antologica si è concentrata sul
serial killer Jeffrey Dahmer.
Gein, anch’egli originario del
Wisconsin come Dahmer, divenne famoso negli anni Cinquanta quando
le autorità scoprirono che non solo aveva ucciso diverse persone,
ma aveva anche scavato tombe in un cimitero vicino a casa sua e
fabbricato ogni sorta di oggetti per la casa e vestiti con resti
umani. Il caso di Gein servì da ispirazione per diversi personaggi
della cultura pop, come Norman Bates in “Psycho”
e Buffalo Bill ne “Il
silenzio degli innocenti”.
Questo è l’ultimo ruolo televisivo
annunciato da Hunnam. A maggio è stato reso noto che Charlie Hunnam sarà il protagonista della
prossima serie “Criminal”
di Amazon. È noto soprattutto per aver recitato nel popolare dramma
sui motociclisti fuorilegge di FX “Sons of Anarchy”, in
cui ha interpretato Jackson “Jax” Teller per sette stagioni.
Recentemente ha recitato nell’adattamento della serie Apple del
libro “Shantaram”. Tra gli altri crediti televisivi di
Hunnam figurano “Undeclared” e “Queer as Folk”, mentre i suoi
crediti cinematografici includono “Pacific Rim”, “The
Gentlemen”, “True History of the Kelly Gang”,
“Rebel Moon – Part One: A Child of Fire” e “The Lost
City of Z”.
La serie tv Monster
Monster ha
debuttato originariamente su Netflix nel 2022. La prima stagione ha ricevuto ampi
consensi, in particolare per le interpretazioni di Evan Peters nel ruolo di Dahmer e di Niecey
Nash in quello di Glenda Cleveland. Peters ha vinto un Golden Globe
per la serie, mentre Nash ha vinto un Emmy. Attualmente è il terzo
show più visto nella storia di Netflix.
Il debutto della seconda stagione è previsto per giovedì 19
settembre. Nicholas Alexander Chavez e Cooper Koch interpretano
Lyle ed Erik Menendez, mentre
Javier Bardem e Chloë Sevigny interpretano i loro
genitori. Murphy e Ian Brennan hanno co-creato la serie e ne sono
produttori esecutivi insieme a Bardem, Alexis Martin Woodall, Eric
Kovtun, Scott Robertson, David McMillan, Louise Shore e Carl
Franklin. I registi degli episodi sono Brennan, Franklin, Max
Winkler, Paris Barclay e Michael Uppendahl, mentre gli
sceneggiatori sono Murphy, Brennan, David McMillan, Todd Kubrak e
Reilly Smith.
Foto di copertina: L’attore Charlie
Hunnam arriva alla première di Los Angeles di ‘Luna ribelle – Parte
prima’ di Netflix, tenutasi al TCL Chinese Theatre IMAX il 13
dicembre 2023 a Hollywood, Los Angeles, California, Stati Uniti.-
Foto di imagepressagency via Depositphotos.com
Kathryn
Hahn ha fatto il suo grande ritorno nel
Marvel Cinematic Universe
nei panni della strega Agatha Harkness, e la stampa sembra
esserne entusiasta. Agatha
All Along, la serie sequel di nove episodi di WandaVision
del 2021, è stata definita “follemente divertente” e un “seguito
ammaliante” nelle prime reazioni.
Il conduttore di “The Movie
Podcast”, Daniel Baptista, ha definito l’interpretazione della Hahn
“ammaliante” e “deliziosamente subdola”. “[‘Agatha All Along’] è lo spettacolo PERFETTO
per la stagione spettrale e pieno di GRANDE ENERGIA DI STREGA”, ha
scritto Baptista su X/Twitter. “Kathryn Hahn è iconica come sempre
e offre una performance deliziosamente subdola e incantatrice. Joe
Locke ruba la scena. Questo è lo spettacolo più divertente che
potrete gustare quest’anno“.
#AgathaAllAlong is the PERFECT show for the spooky season and
filled with BIG WITCH ENERGY. Kathryn Hahn is iconic as ever and
delivers a deliciously devious and spellbinding performance. Joe
Locke is a scene stealer. This is the most fun you’ll have feasting
on a show this year. pic.twitter.com/jieZUrWWIU
Michael Patterson
di Bam Smack Pow ha dichiarato che la serie è “assolutamente
folle in tutti i modi giusti”. “Kathryn Hahn è una forza,
e interpreta Agatha Harkness come tutti sapevamo”, ha scritto
Patterson su X. ”Anche il resto del cast è divino, e Joe Locke
è un gioiello. Vivace, stravagante e brillante”.
Agatha All Along is absolutely batsh*t crazy
in all the right kinds of ways.
Kathryn Hahn is a force, camping it up as Agatha Harkness like
we all knew she would. The rest of the cast is also divine, and Joe
Locke is a gem.
Molti spettatori hanno anche lodato
le interpretazioni di Joe Locke e Aubrey Plaza in “Agatha All
Along”. “I primi 4 episodi sono un delizioso mix di ‘Hocus Pocus’ e
‘Il mago di Oz’, con un pizzico di horror e un sacco di commedia”,
ha scritto Joseph
Deckelmeier di ScreenRant su X. ”Questa serie è incredibilmente
divertente e coinvolgente. Ha la stessa atmosfera accattivante di
‘WandaVision’. Adoro il cast che interpreta la
Congrega, Kathryn Hahn è bravissima e Aubrey Plaza è
eccezionale”.
“La Marvel ha superato se stessa con
[‘Agatha All Along’]!” ha dichiarato Cody
Schultz di FanSided. “È un seguito assolutamente ammaliante di
WandaVision con un sacco di divertenti uova di Pasqua lungo il
percorso per i fan L’interpretazione di Kathryn Hahn è perfetta,
Joe Locke è iconico e l’intero ensemble è spettacolare. Uno dei
migliori della Marvel!”.
Agatha All
Along riprende dopo gli eventi di
WandaVision, in cui Agatha (Hahn) è rimasta senza
poteri grazie a Scarlet Witch, alias Wanda Maximoff
(Elizabeth
Olsen). Per riavere i suoi poteri di maga, Agatha crea
una congrega improvvisata, ma non tutti i membri hanno le stesse
intenzioni. La Hahn è affiancata in “Agatha” da Locke, Patti
LuPone, Plaza, Sasheer Zamata, Ali Ahn e Debra Jo Rupp. Jac
Schaeffer, showrunner di WandaVision, è alla guida
dello spinoff.
Cosa ha detto Brad Winderbaum dei Marvel Studios in merito a
Agatha All Along
Brad Winderbaum,
responsabile dello streaming, della televisione e dell’animazione
dei Marvel Studios, ha recentemente
partecipato all’“Official Marvel Podcast” e ha dichiarato che
Agatha
All Along sarà divertente solo per un certo
periodo, finché non inizierà a spaventare gli spettatori.
“Agatha è molto divertente, ma
fa davvero paura. E diventa piuttosto drammatico”, ha detto
Winderbaum. “È un’incredibile antieroina. Ti attira con il
divertimento di Halloween e prima che tu te ne accorga stai
piangendo”. “È uno spettacolo che fa paura come quello
della Marvel. È una serie di
Halloween”, ha aggiunto. “Questa serie ha una posta in
gioco mortale. È una corsa divertente, ma pericolosa”.
Agatha
All Along debutta con i primi due episodi il 18
settembre su Disney+. La serie andrà in
onda fino al 30 ottobre.
#AgathaAllAlong is a
crazy, wicked, fun, mystery filled journey that also has some
actually terrifying scares. Wasn’t too excited, but became a total
fan after watching. Compared to tother Disney+ shows, It actually feels like
TV in both writing and pacing. Can’t wait for more! pic.twitter.com/AEJLO4RmrP
After four eps of #AgathaAllAlong, it’s
clear this #WandaVision spin-off
keeps the mystery alive casting a new BEWITCHING spell. Kathryn
Hahn is PERFECTION, embracing every wicked moment. The musical
elements don’t just enhance—they ENCHANT. This is the MAGIC the
#MCU needs. pic.twitter.com/ta9APo0ro4
If there was ever a character that deserved
her own spin-off series, it’s Agatha Harkness. Kathryn Hahn is
better than ever, thriving as she takes center stage. As for Joe
Locke, he is a total scene stealer and will no doubt become a new
@Marvel fan favorite. #AgathaAllAlong 💜✨
pic.twitter.com/eH5sJxpKSl
Magic is back in the #MCU with #AgathaAllAlong!
Kathryn Hahn & Aubrey Plaza are phenomenal! Joe Locke is adorable.
The mystery and witchy visuals are stunning, completely drawing you
in. This is the perfect way to kick off the spooky season! pic.twitter.com/eimtcgyxlO
Watched the first 4 episodes of #AgathaAllAlong. It’s
okay. After a fun start, it slows. It doesn’t take itself or its
characters seriously and neither should audiences. Joe Locke’s
mystery character is the only likeable one but has to play the
Marvel mystery marketing gimmick…
pic.twitter.com/agFTZaWCVE
I had a lot of concerns heading into
#AgathaAllAlong, but I
am thrilled to report that this witch has quite enjoyed what she’s
seen so far. I’m having a ton of fun theorizing already, and I
really hope it sticks the landing! pic.twitter.com/rozbzcsOjW
#AgathaAllAlong is
wicked fun! Kathryn Hahn is brilliant, alongside with all other
actresses! But, it’s #JoeLocke who
captivating me all along!
The first 4 episodes were a little slow… I hope they picked up
more.. and it has a Hocus Pocus vibe… pic.twitter.com/fazV1r7cBr
🔮 Watched the first four episodes of
#AgathaAllAlong. The
series mixes elements like drama, horror, and comedy, but seems
unsure of what it wants to be. That said, when it dives into
horror, that’s when it truly shines! 👻 Kathryn Hahn is fantastic as
Agatha, and her character… pic.twitter.com/JuPq06K2V2
#AgathaAllAlong is
another fun trek into the MCU – the first four eps set up an
interesting journey, but it’s the cast’s amazing chemistry that
really carries the show. Kathryn Hahn is top notch, but it’s Aubrey
Plaza that steals the show. Down the witches road, we go! pic.twitter.com/rdejLxjYf9
The first 4 episodes of #AgathaAllAlong strikes
a balance between having fun doing its own thing and using
witchcraft & the occult as a vehicle to haunt. The needle drops are
fitting, and the original songs are perfect for a Halloween
playlist. Can’t wait to see the rest of it. pic.twitter.com/k78yZVFILH
Sei anni dopo che Tyler, the
Creator ha scritto: “Dite a Tim Chalamet di venire a
prendermi“, il vincitore del Grammy si è unito alla star di
Dune
nel cast di Marty Supreme di A24.
Diretto da Josh Safdie, “MartySupreme” segna il debutto cinematografico di
Tyler. Lo stilista e cantante di “See You Again” ha precedentemente
co-creato e recitato nella serie “Loiter Squad” di Adult Swim
insieme ai suoi compagni di Odd Future. Ha anche co-creato lo show
animato di Adult Swim “The Jellies!” e la docuserie di Viceland
“Nuts + Bolts”.
Di cosa parlerà MartySupreme?
Tyler si unisce a Timothée Chalamet e Gwyneth Paltrow nel film di A24, che si dice
sia incentrato su un professionista del ping pong. I dettagli della
trama di “Marty Supreme” non sono stati resi noti,
ma A24 ha pubblicato l’immagine di una pallina da ping pong con la
scritta “coming soon” dopo che
Variety ha dato notizia del progetto a luglio. La
sceneggiatura originale di “Marty Supreme” è stata
scritta da Safdie e Ronald Bronstein, che producono entrambi
insieme a Eli Bush, Anthony Katagas e Chalamet.
La carriera di Tyler, the Creator
Avventurandosi nei lungometraggi, Tyler, the Creator aggiunge
un’altra voce al suo impressionante curriculum. Tra le più grandi
star dell’hip-hop, Tyler ha vinto il Grammy per il miglior album
rap con due dischi, “Igor” del 2019 e “Call Me if You Get Lost” del
2021. Nel 2024 è stato headliner del Coachella insieme a Lana Del
Rey e Doja Cat, e gestisce anche il suo festival musicale a Los
Angeles, Camp Flog Gnaw. Con i suoi marchi di lifestyle Golf Wang e
Le Fleur, ha collaborato con marchi come Converse e Lacoste e ha
disegnato una capsule collection per Louis Vuitton.
Safdie è noto soprattutto per aver diretto
“Uncut
Gems” e “Good Time” con il fratello
Benny Safdie. Con “Marty Supreme” affronta la sua prima regia da
solo dal 2008. Di recente ha diretto l’ultimo speciale comico di
AdamSandler per
Netflix, intitolato “Love You”, e sta anche
lavorando con Sandler a un altro film ambientato nel mondo dei
cimeli sportivi e del baseball.
Certi
film d’amore sono in grado di allietare il cuore, ma vi sono
anche quelle in grado di spezzarlo in mille pezzi. Ciò avviene
quando l’amore non è sufficiente a superare gli ostacoli a cui la
vita ci sottopone. Titoli come
Ghost – Fantasma,
La scelta – The Choice o anche il più recente La La
Land. A questi si può aggiungere anche il turco
Eternal Love – L’eternità in un attimo, diretto
nel 2017 da Ahmet Katiksiz.
Si tratta dell’ennesimo film
appartenente a questa cinematografia che trova spazio sugli schermi
italiani, dove la produzione cinematografica e televisiva turca
godono ormai da tempo di grande popolarità. Solo di recente, film
come
Mio figlio,
Annem e Una seconda occasione hanno ribadito il grande seguito
che questi titoli sono in grado di ottenere, proponendo racconti
ricchi di emozioni e inerenti tutti i principali temi e conflitti
in cui ci si può imbattere nel corso della propria vita.
Per gli appassionati del genere, è
dunque anche questo un film da non lasciarsi sfuggire. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità
relative a Eternal Love – L’eternità in un attimo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla spiegazione del finale.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di
Eternal Love
Il film segue le vicende di due
giovani di diversa estrazione sociale alle prese con la loro
travagliata storia d’amore. Can è un giovane
neurochirurgo di successo che ha fatto del proprio lavoro il centro
della sua esistenza. Sul fronte affettivo, tuttavia, le cose non
vanno altrettanto bene: la sua professione non gli permette di
dedicare abbastanza tempo a sé stesso e ai suoi sentimenti. Tutto
cambia quando la sua vita si intreccia inaspettatamente con quella
di Zeynep. Si tratta di un’umile ragazza delle
pulizie, alla quale l’affascinante medico propone un accordo
singolare.
Se lei accetterà di accompagnarlo a
una festa, lui, in cambio, pagherà ogni suo debito. Spinta
dall’offerta allettante la giovane accetta e i due giovani
finiscono per trascorrere insieme una bellissima serata
invaghendosi l’uno dell’altra. Nonostante l’amore idilliaco che li
unisce, Can e Zeynep sono però chiamati in fretta ad affrontare
alcune ardue sfide: i malevoli pregiudizi dell’ambiente altolocato
di cui fa parte Can e un male terribile, contro cui presto dovranno
fare i conti.
Ad interpretare Zeynep vi è
l’attrice Fahriye Evcen, celebre il ruolo di
Mürvet “Murka” nella serie La ragazza e l’ufficiale e
quello di Feride nella serie Çalıkuşu. Nel ruolo di Can,
invece, vi è Murat Yildirim, noto principalmente
come protagonista di questo film e del lungometraggio Ayla – La
figlia senza nome. Completano poi il cast Fatih
Al, nel ruolo di The Flood “Tufan”, Filiz
Ahmet in quelli di Bade, Didem
İnselel in quello di Gülgün, Fatih
Doğan in quello dell’autista di Can e Derya
Bilginer nel ruolo di Selma, l’assistente di Can.
La spiegazione del finale
La rivelazione che sconvolge Zeynep
e Can è la scoperta della malattia senza speranza di Zeynep. Verso
il finale di Eternal Love – L’eternità in un
attimo, infatti, Zeynep rivela a Can di essere affetta da
un tumore al cervello incurabile. Questa terribile verità mette a
dura prova la loro storia d’amore. Can, devastato dalla notizia,
cade nello sconforto. Nonostante le scarse possibilità di
sopravvivenza, i due protagonisti lottano comunque con tutte le
loro forze per cercare di cambiare questo tragico destino.
Questa rivelazione segna un punto di
svolta nel film, gettando Zeynep e Can in un’emozionante battaglia
contro la malattia che li unisce ancora di più nella loro lotta per
il tempo che hanno insieme. Il loro amore diventa dunque una forza
che sfida il destino, dimostrando quanto sia potente e
inarrestabile questo sentimento quando si tratta di proteggere la
persona amata. Allo stesso tempo, i due si trovano però a dover
continuamente difendere il loro amore dai pregiudizi.
Tuttavia, nel triste epilogo di
Eternal Love – L’eternità in un attimo, nonostante
i loro sforzi per cercare di cambiare il tragico destino di Zeynep,
le brutte notizie sulla salute della donna non lasciano speranza.
Zeynep, infine, muore tre mesi dopo il loro matrimonio. Tuttavia,
prima di lasciare questo mondo, trascorre insieme a Can i suoi
ultimi giorni di vita nei luoghi che hanno visto nascere il loro
grande amore. Questo triste epilogo mette in evidenza la fragilità
dell’esistenza umana e l’importanza di apprezzare ogni momento
prezioso che abbiamo insieme alle persone che amiamo.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 16 settembre alle ore
21:10 sul canale La 5. Di
conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche
sulla piattaforma Mediaset Infinity, dove quindi
lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda.
Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per
trovare il film e far partire la visione.
Considerato uno dei più importanti
film di Martin
Scorsese dal 2000 ad oggi, The Departed – Il
bene e il male si è affermato come ennesima rilettura del
genere gangster movie, incentrato stavolta sulla malavita nella
città di Boston. Un genere a cui, come ben sapranno i suoi fan,
Scorsese si è dedicato nel corso di tutta la sua carriera con film
come Mean Street,
Quei bravi ragazzi,
Casinò e fino al più recente The
Irishman. In questo caso, però, Scorsese si è concentrato
in particolare sulla dicotomia tra bene e male – riportata non a
caso nel sottotitolo italiano – e sui suoi labili confini.
“Remake” americano del film di Hong
Kong Infernal Affairs – che Scorsese si è però rifiutato di
vedere per non esserne influenzato – il film ha ottenuto un enorme
successo di critica e pubblico, divenendo non solo uno dei maggiori
incassi nella carriera del regista, ma anche il titolo con cui il
celebre autore ha ottenuto il suo agognato primo (e ad oggi unico)
Oscar alla regia. Vincitore anche del premio al Miglior film, alla
Miglior sceneggiatura non originale e al miglior Montaggio,
The Departed – Il bene e il male continua ancora
oggi ad essere tra i più citati film di Scorsese.
Ciò anche grazie alla presenza di un
cast straordinario, composto da alcuni dei migliori attori in
circolazione e che si confrontano qui in un duello di bravura
continuo. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle
principali curiosità relative a The Departed – Il bene e il
male. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e alla spiegazione del
finale. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama e il cast di The
Departed – Il bene e il male
La storia del film si svolge a
Boston, dove il dipartimento di polizia è intenzionato a porre fine
all’impero del boss irlandese Frank Costello. Per
riuscirvi, si decide di reclutare il giovane Billy
Costigan affinché si infiltri segretamente nella banda del
criminale. Allo stesso tempo, però, il figlioccio di Costello,
Colin Sullivan, si è fatto strada nella polizia
conquistandosi un posto all’interno dell’unità speciale
anticrimine. Da qui, Sullivan ha modo di passare al boss le
informazioni segrete relative ai piani contro di lui. Nel momento
in cui i due infiltrati scopriranno della rispettiva esistenza, la
loro diventa una corsa allo smascheramento reciproco.
Uno dei motivi di maggior popolarità
del film, come anticipato, è il suo cast allstar. Protagonisti sono infatti alcuni tra i più celebri
attori del momento, a partire da Leonardo
DiCaprio. Questi, nel ruolo di Costigan, ha descritto
l’esperienza di recitare accanto a Jack
Nicholson uno dei momenti più memorabili della sua
carriera. Nicholson è infatti il volto di Costello. L’attore aveva
inizialmente rifiutato la parte, ma si convinse infine per la
possibilità di interpretare un nuovo cattivo dopo diverse commedie
realizzate.
Nel ruolo di Sullivan vi è invece
l’attore Matt
Damon, il quale per prepararsi al ruolo decise di
lavorare per un periodo di tempo con la polizia di Boston,
seguendoli nelle pattuglie di routine e nelle retate anti droga.
Nel film è presente inoltre l’attore Mark
Wahlberg nei panni del poliziotto Dignam.
L’interpretazione di tale personaggio fece guadagnare all’attore la
sua prima ed unica nomination al premio Oscar come attore non
protagonista. Fanno poi parte del cast anche gli attori
Alec Baldwin,
Vera Farmiga
e Martin Sheen.
Il finale di The Departed –
Il bene e il male è di quelli che lasciano a bocca aperta.
Nel momento in cui Costigan e Sullivan cercano di scoprire le
reciproche identità, Sullivan scopre che Costello è un informatore
dell’FBI.
Sullivan teme dunque che Costello possa rivelare i suoi loschi
traffici, così organizza un’incursione con l’aiuto di Costigan per
eliminare definitivamente Costello. Il piano va a buon fine e dopo
una sparatoria, Sullivan trova Costello ferito e gli spara
ripetutamente. Si tratta sia di un atto di protezione più che di
una vendetta per il tradimento di Costello che si è rivolto
all’FBI.
Dopo la morte di Costello, Costigan
riceve però un nastro misterioso. Su di esso ci sono registrazioni
di Costello e Sullivan, che provano che quest’ultimo è la talpa
all’interno della polizia di Boston. Crea allora delle copie delle
registrazioni e ne invia alcune a Sullivan stesso in una busta, per
fargli sapere che il suo segreto non è più al sicuro. Tuttavia, una
complicazione importante nelle vite di Costigan e Sullivan è la
loro relazione con la terapista Madolyn.
All’inizio la donna ha una storia
d’amore con Sullivan, che però inizia a crollare man mano che lui
diventa sempre più coinvolto nella sua doppiezza in polizia. Quando
inizia a innamorarsi di uno dei suoi pazienti, l’infiltrato
Costigan, le cose si complicano ulteriormente: entrambi gli uomini
sono acerrimi nemici ma non hanno idea delle loro rispettive
identità. Quando Madolyn, che vive con Sullivan, vede la busta che
Costigan ha lasciato per lui, la apre. Ascolta le registrazioni e
capisce che Sullivan è un informatore della mafia.
Sullivan la sorprende mentre ascolta
le registrazioni e cerca di rassicurarla senza successo. A quel
punto, Costigan lo chiama e lo informa di avere altre copie delle
registrazioni e che rivelerà alla polizia la doppiezza di Sullivan
a meno che quest’ultimo non lo aiuti a recuperare la sua identità
civile. In sostanza, egli rivela di essere ancora bloccato sotto
copertura a causa della morte di Costello e del coinvolgimento di
Sullivan. I due, dunque, si incontrano per scambiare le
registrazioni e i documenti per garantire il ritorno di Costigan a
una vita normale, ma le cose vanno a rotoli.
Subiscono un’imboscata da un altro
agente, Barrigan, che uccide Costigan e rivela a Sullivan che anche
lui era una talpa che lavorava per Costello. Sullivan, però, uccide
Barrigan e inventa una storia assurda su come Barrigan sia sempre
stato la talpa e che Costigan lo abbia scoperto. Nomina Costigan
per un premio postumo e sembra pensare che la cosa sia finita lì.
Tuttavia, la sequenza finale di The Departed – Il bene e il
male mostra Sullivan che torna a casa dal negozio di
alimentari, solo per subire un’imboscata dal suo superiore di
polizia, Dignam.
Questi, che era stato il supervisore
di Costigan durante la sua operazione sotto copertura, spara a
Sullivan uccidendolo e se ne va. La spiegazione più probabile è che
Madolyn gli abbia dato i nastri rivelatori dopo la morte di
Costigan. Dignam dunque sa che non solo Sullivan è la spia, ma è
anche responsabile della morte di Costigan. La sua diventa dunque
una vendetta pura e semplice, che porta a termine senza troppi
complimenti.
L’altra possibile spiegazione è che
Dignam lavori con l’FBI e sapesse del tradimento di Sullivan molto
prima che le cose degenerassero. In questo caso, le motivazioni che
lo spingono a uccidere Sullivan non sono tanto la vendetta quanto
la copertura della conoscenza da parte dell’FBI della corruzione
all’interno della polizia di South Boston. La faccenda è dunque
conclusa, ma c’è un ultima inquadratura su cui tante parole si sono
spese.
Il significato del ratto alla fine del film
Dopo che Sullivan muore e Dignam si
allontana, la telecamera si sofferma infatti su un ratto che
striscia sulla ringhiera del patio. Un “ratto” è un termine gergale
che indica una persona che tradisce la fiducia e l’amicizia di
un’organizzazione a cui ha prestato giuramento. In The
Departed – Il bene e il male, Costigan era una spia per la
mafia perché informava la polizia. Sullivan era un ratto per la
polizia di South Boston e forniva informazioni vitali a Costello,
che era anche un ratto per la mafia attraverso i suoi rapporti
all’FBI.
Sullo sfondo dell’immagine, però,
notiamo una cupola dorata. Il contrasto presente in tale immagine
racchiude così il senso ultimo del film. Il marcio, incarnato dal
topo, è ovunque, anche in quei luoghi che sembrano apparentemente
essere immacolati, come in questo caso l’edificio dorato. Il finale
del film ripropone così un’ultima volta il binomio bello/brutto,
bene/male, centrali nel corso dell’intero film e perfettamente
rappresentati dai due infiltrati protagonisti.
Il trailer e dove vedere il film in
streaming
The Departed è
disponibile su Rakuten TV, Apple TV, Infinity, Tim
Vision e Prime Video. Per vederlo, in base alla
piattaforma prescelta, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale, avendo così poi modo di
riprodurlo in modo pratico e al meglio della qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 16
settembre alle 21:00 sul canale
Iris.
Quello del revenge movie è
da sempre un filone di film particolarmente popolari e acclamati,
dove il protagonista di turno intraprende una spedizione punitiva
nei confronti di quanti hanno ucciso o rapito dei suoi cari. Da
prima genere prettamente pensato per un pubblico maschile, negli
ultimi anni, fortunatamente, sono stati realizzati sempre più film
dove ad andare in cerca di vendetta è un personaggio femminile. Da
Il buio nell’anima a
Colombiana, da Peppermint – L’angelo della
vendetta fino al recente The Protégé,
diretto da Martin Campbell, regista già distintosi
per thriller d’azione come GoldenEye, Casino Royale o
The Foreigner.
Questo suo nuovo film, però, pur
vantando un cast di grandi interpreti, è passato grossomodo in
sordina. Si tratta però un film che, pur non discostandosi poi
troppo dai sicuri binari dei suoi canoni di riferimento, sa trarre
il meglio dai suoi interpreti, posti al servizio di personaggi
intriganti e bidimensionali, ma anche dalle sue sequenze d’azione.
Tra colpi di scena, spericolate acrobazie e location sempre
diverse, che vanno dall’Inghilterra alla Romania e fino al Vietnam,
The Protégé è dunque un titolo da non perdere.
Per gli appassionati del genere
potrebbe infatti facilmente rappresentare una gradita sorpresa. In
questo articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità
relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori. Si
forniranno poi alcuni dettagli riguardo la spiegazione
del suo finale e il finale
alternativo di cui è stata confermata l’esistenza.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è
Anna, una donna tanto affascinante quanto letale,
in quanto è la killer a contratto più abile al mondo, addestrata
dal leggendario assassino Moody. Quest’ultimo ha
trovato e salvato Anna durante un lavoro a Saigon, tramutatosi
presto in un massacro in cui la piccola è stata suo malgrado
coinvolta perdendo i suoi genitori. Per anni i due hanno viaggiato
per il mondo e completato contratti di alto profilo, stabilendosi
infine in Inghilterra dove Anna gestisce ora un negozio di libri
rari e Moody vive in una lussuosa casa padronale. Quando però
l’uomo che per lei è stato come un padre viene ucciso, Anna giura
vendetta nei confronti del suo assassino.
Ad interpretare Anna, vi è l’attrice
Maggie Q, nota
per aver interpretato Nikita nell’omonima serie TV ma vista anche
per il ruolo di Tori Wu nella trilogia di film di
Divergent. Ad interpretare il suo mentore, Moody, vi è
l’attore Samuel L.
Jackson, mentre Michael Rembrandt, misterioso uomo con
cui Anna intraprende una relazione, è interpretato da Michael Keaton.
L’attore, pur non essendo il protagonista del film, è il primo ad
apparire nei credits del film, in quanto ritenuto più celebre
dell’attrice effettivamente protagonista. Keaton, inoltre, ha
raccontato di essere rimasto affascinato da questo complesso ruolo,
non essendosi mai imbattuto in qualcosa di simile prima.
La
spiegazione del finale e il finale alternativo
Alla fine di The
Protégé, Anna e Rembrandt hanno un ultimo confronto. La
loro relazione è stata difficile e, mentre in un’altra vita
sarebbero potuti finire insieme, sanno che uno dei due deve
uccidere l’altro, altrimenti si guarderanno sempre le spalle.
Sentiamo un colpo di pistola e poi vediamo Anna uscire
dall’edificio, il che implica fortemente che abbia ucciso
Rembrandt. Ma esiste anche un finale alternativo per il film. Il
regista Martin Campbell ha infatti rivelato –
durante un’intervista a Collider – che in realtà, inizialmente, era
stato girato un finale diverso.
In esso si sente lo sparo, la porta
inizia ad aprirsi, ma il film si chiude prima che si sappia chi è
sopravvissuto allo scontro. Ha poi spiegato perché hanno scelto il
finale che si vede nel film. “Abbiamo testato due finali per il
film. Uno è quello che si vede. E l’altro è che non si vede chi,
quindi quando la porta inizia ad aprirsi, si taglia via, quindi non
si vede mai chi. Questo era l’altro”, ha detto Campbell.
“Abbiamo testato il film e il risultato è stato molto alto; il
pubblico ha amato quello che si vede nel film così com’è
ora”.
Per quanto riguarda il miglioramento
del finale, Campbell ha detto che si tratta di un divario
considerevole, ma anche che i due finali hanno richiesto
cambiamenti diversi nel corso del film (presumibilmente per rendere
l’uccisione di Rembrandt da parte di Anna una decisione più
accettabile per il pubblico, dato che Rembrandt non è un
antagonista monodimensionale). “Si trattava [probabilmente di
una differenza] di sette punti, otto punti. E la cosa interessante
è che il finale ha influenzato anche altre cose. Non si è trattato
solo del finale, ma anche di altri elementi, perché il finale era
quello. È piuttosto interessante”.
Ci sarà un sequel del film?
Per quanto riguarda l’eventualità
che il finale scelto possa portare a un sequel, Campbell ha
dichiarato che l’intenzione è quella di mantenere questo film come
uno standalone, anche se “Chi lo sa? Non si è parlato di sequel
perché quando l’abbiamo realizzato era un’opera unica. È quello che
è”. Successivamente all’uscita del film, infatti, non si è
parlato di un sequel e negli anni tale ipotesi non è mai stata
avanzata, né dal regista né dai produttori, lasciando dunque
intendere che The Protégé rimarrà effettivamente
un film a sé.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di The
Protégé grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV,
Infinity+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
16 settembre alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Disponibile su Sky dal 20
settembre, The
Penguin potrebbe inserirsi nella scia di quelle serie
tv, spin-off di
lungometraggi di successo, che hanno allargato il mondo e
l’immaginario proposto da una storia precedente.
Come Andor o The Continental, che
rispettivamente ampliano l’universo di Star
Wars e di John Wick, anche la serie
con protagonista Colin Farrell nei
panni di Oz “il Pinguino” Cobb mira ad espandere l’universo di
Gotham creato da Matt Reeves in The
Batman, dove ha esordito il personaggio nel 2022. E
ora, in attesa del sequel, arriva a disposizione degli spettatori
una serie di otto episodi che racconta dell’ascesa al potere di
quello che diventerà trai più iconici villain dell’Uomo
Pipistrello.
Di cosa parla The Penguin
Oswald “Oz” Cobblepot / Pinguino è
l’ex tenente capo del boss del crimine Carmine Falcone
(John Turturro nel film e Mark
Strong nella serie) che ha
una grande fame di potere e si schiera contro tutti gli eredi di
Falcone per occupare quello che una volta era il posto del defunto
boss. Con una madre assillante che vive fuori dal tempo, un
improbabile amico autista da poco uscito dall’adolescenza e una
nemica formidabile, pazza e omicida, che si cela dietro l’innocua
apparenza di Sofia Falcone (Cristine Milioti), Oz
dovrà sgomitare nei bassifondi di Gotham per arrivare in cima alla
società, dove desidera ardentemente stare.
Ambientata una settimana dopo la
fine degli eventi di The
Batman, The Penguin non è
semplicemente una storia delle origini, ma un’indagine profonda
nella psicologia di un personaggio che tutti pensavamo di
conoscere, dai fumetti, dai cartoni animati (ottima
l’interpretazione che ne ha dato Batman: Caped
Crusader) e dai film (Danny
DeVito è rimasto nella memoria collettiva continuando
a generare schifata ammirazione).
The Penguin – Photograph by Courtesy of Max
L’origine di un mostro
La stessa
autrice dello show, Lauren LeFranc, definisce
The Penguin“meno come a una tradizionale storia di
‘ascesa al potere’ e più come all’origine di un mostro e a
un’opportunità, nel corso di otto episodi, di esplorare la
psicologia di Oz, mostrando la sua logica perversa e la sua storia
senza glorificarla.” A partire dalla stessa ossessione di Oz
per il potere, che si trasforma in qualcosa di grottesco e
incontrollabile, che genera un racconto non solo solido dal punto
di vista strettamente narrativo, ma anche un viaggio violento,
accattivante e profondamente avvincente nelle viscere di
Gotham.
La morte di Falcone diventa
per Oz una vera e propria occasione, e il caos che ne
deriva nei vicoli di Gotham è il suo “posto felice”, in cui può
prosperare e costruire il suo impero. È questo il momento per
colpire. E la caratteristica di questo aspirante boss è che per
quanto i suoi piani siano mal concepiti, comincia a guadagnare
terreno: Oz non è per forza colui che riesce a tenere sotto
controllo ogni aspetto e conseguenza delle sue azioni, ma quello
che vuole più di tutti quel posto in cima alla catena
alimentare.
Victor e Sofia sono lo Yin e lo
Yang di Oz
Yin e Yang della
sua scalata saranno Victor Aguilar (Rhenzy Feliz),
un ragazzo sfollato dalle inondazioni che abbiamo visto nel
finale di The Batman, e Sofia Falcone
(Milioti irresistibile), per la quale Oz aveva
fatto tante volte da autista sotto il “regime Falcone”, la pedina
impazzita, incontrollabile e imprevedibile.
Il personaggio di Victor appare
molto importante ai fini della definizione di Oz stesso: diventa
uno specchio per il protagonista, che rivede in lui il suo
desiderio di trovare un suo posto nella scala sociale, nonostante
parta da zero. Vic è gentile e timido, balbetta ma come Oz supera i
suoi limiti. In otto episodi, il loro rapporto padre-figlio mostra
chi Oz sarebbe potuto diventare se Gotham e sua madre, Francis (una
fantastica interpretazione della vincitrice del Tony
Deirdre O’Connell), non lo avessero reso duro e difficile
molto prima che diventasse adulto. Feliz riesce a infondere una
tale tenerezza nel suo Vic che, nonostante le attività atroci a cui
partecipa, lo spettatore può facilmente dimenticare quanto siano
diabolici i piani di Oz.
Cristin Milioti, Colin Farrell – Photograph by Courtesy of
HBO
Oz e Sofia: due creature di
Gotham
Farrell interpreta un uomo la cui
mente gira a un ritmo vertiginoso, intrappolata in un corpo e in
una condizione sociale che da sempre sono stati la sua zavorra.
Determinato a raggiungere il suo obbiettivo di grandezza a
qualsiasi costo, Oz manipola tutti coloro che lo circondano,
incluso Vic. E insieme ai meandri contorti della mente di Pinguino,
la serie racconta anche cosa succede quando i mali della società
non vengono controllati. The Penguin è la storia di Oz, ma anche
quella di Sofia. Lui è nato dalla disperazione e dalle difficoltà,
lei, al contrario, è l’erede di una famiglia che da sempre ha
occupato una posizione di potere nella città, è nata nella
ricchezza e nel privilegio.
E lo show di
LeFranc dimostra come queste due classi sociali
siano indispensabili l’una all’altra per poter esistere. I loro
personaggi sono complementari, sia nei racconti che ricostruiamo
attraverso i flashback delle loro infanzie contrastanti, sia nelle
diverse reazioni che i due hanno di fronte alla perdita e alla
conquista del potere. La serie riesce a costruire la loro relazione
in maniera avvincente. Oz e Sofia devono resistere in qualche modo
all’ambiente che li ha generati, ognuno a loro modo. E la brutalità
del loro mondo prevede dei cambiamenti per potervi
sopravvivere.
Gotham sporca e disperata
E non potrebbe essere una vera
storia dell’universo di Batman se a sfondo non ci fosse la Gotham
sporca e disperata che tante volte e in tante versioni abbiamo
visto in tv e al cinema. Una città protagonista con i suoi
contrasti incolmabili, raccontata con cupa lucidità, che trasuda
corruzione eppure bellezza, una città che vuole essere salvata ma
che ama troppo la seduzione del male.
L’esperimento è riuscito, e
The Penguin si candida a essere uno dei migliori
prodotti tv della stagione, per autonomia, fascino ed efficacia di
racconto.