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Jack Black entra nel cast del live-action su Minecraft

Jack Black

Dopo il suo grande successo per il doppiaggio di Bowser in The Super Mario Bros della Universal e Illumination, Jack Black è pronto per imbarcarsi in un’altra avventura dal potenziale molto alto, Minecraft. Secondo quanto riferito da Deadline, Black sarebbe stato scelto per il prossimo adattamento live-action dal videogioco, prodotto da Warner Bros.

Black ha anche confermato il casting sui social media con una foto che anticipa il suo coinvolgimento nel film. I dettagli sul personaggio di Black, come quasi tutto il resto che riguarda il film in uscita, rimangono sotto silenzio, per ora.

È stato precedentemente riferito che le riprese del film sarebbero iniziate nell’agosto 2023, ma soltanto adesso sembra che la macchina sia pronta a partire. Anche se i dettagli sono scarsi, Minecraft seguirà l’Ender Dragon mentre “si avvia su un percorso di distruzione, spingendo una ragazza e il suo gruppo di improbabili avventurieri a partire per salvare l’Overworld”, secondo la logline di Warner Bros. Il film sarà basato sulla popolare serie di videogiochi dello studio svedese Mojang, che consente ai giocatori di costruire un mondo tridimensionale combattendo nemici e creando oggetti.

I dettagli della trama del film live-action su Minecraft non sono ancora stati resi noti. Oltre a Jack Black, il film è interpretato anche da Jason Momoa, Emma Myers (Mercoledì), Danielle Brooks e Sebastian Eugene Hansen. La regia è affidata a Jared Hess, regista di Nacho Libre e Napoleon Dynamite.

Un film su Minecraft è in fase di sviluppo da diversi anni presso la Warner Bros. Shawn Levy di Free Guy e Deadpool 3 era stato incaricato di dirigere una sceneggiatura scritta da Kieran Mulroney e Michele Mulroney, ma i tre hanno abbandonato il progetto nel dicembre 2014.

Rob McElhenney di It’s Always Sunny in Philadelphia è stato chiamato a sostituire Levy nel 2015, ma anche lui ha lasciato il film qualche anno dopo. Peter Sollett ha poi lasciato il progetto prima che Hess venisse ufficialmente assunto nell’aprile del 2022.

Sebbene l’inizio delle riprese fosse previsto per quest’estate, la produzione del film di Minecraft è stata ritardata a causa dello sciopero della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA). Con la fine dello sciopero la lavorazione del film dovrebbe iniziare in Nuova Zelanda entro la fine del mese.

 
 

Hayao Miyazaki: 10 cose che non sai sul regista

How Do You Live? Hayao Miyazaki

Hayao Miyazaki non è solo l’esponente dell’animazione giapponese più conosciuto all’estero, ma è anche considerato uno dei più influenti animatori della storia del cinema e secondo molti il più grande regista d’animazione vivente. Riconoscimenti che si è guadagnato grazie ad una carriera cinquantennale, durante la quale ha realizzato lungometraggi e opere di vario tipo oggi ritenute tra le massime espressioni delle potenzialità dell’animazione. Mescolando temi come l’infanzia, l’amore, la politica, il volo e l’ambientalismo agli elementi propri del folclore giapponese, ha infatti dato vita ad opere universali in grado di emozionare intere generazioni di spettatori. Miyazaki è dunque considerato un vero e proprio genio di tale arte.

Ecco dieci cose che non sai su Hayao Miyazaki.

Hayao Miyazaki: i film anime e i manga da lui realizzati

1. I film da lui diretti. Nel 1979 Miyazaki realizza il suo primo film, Lupin III – Il castello di Cagliostro, seguito poi nel 1985 da Nausicä della valle del vento. Successivamente realizza Il castello nel cielo (1986), Il mio vicino Totoro (1988) e Kiki – Consegne a domicilio (1989). Negli anni Novanta, poi, uscirono Porco Rosso (1992) e Principessa Mononoke (1997). Gli anni Duemila, infine, sono stati segnati da La città incantata (2001), Il castello errante di Howl (2004) e Ponyo sulla scogliera (2008). Nel 2013 esce Si alza il vento, che Miyazaki definisce il suo ultimo film. A dieci anni di distanza, tuttavia, torna alla regia di un lungometraggio con Il ragazzo e l’airone.

2. Ha realizzato anche diversi manga. Oltre ad aver diretto questi film, Miyazaki si è cimentato anche nella realizzazione di diversi manga, buona parte dei quali pubblicati ben prima di diventare un regista cinematografico. Questi sono Nagagutsu o haita neko (1969), Sabaku no tami (1969-1970), Dōbutsu takarajima (1971) e Nausicaä della Valle del vento (1982-1994), da cui ha poi tratto l’omonimo film. In seguito ha realizzato Il viaggio di Shuna (1983), pubblicato per la prima volta in Italia nell’ottobre 2023 da Bao Publishing. Ha poi partecipato alla raccolta antologica dal titolo Miyazaki Hayao no Zassō nōto (1984-1994). Gli ultimi manga da lui realizzati sono Hikōtei jidai (1989), da cui ha poi tratto Porco rosso, Hansu no Kikan (1994), Otto Carius: Doromamire no Tora (1998-99) e Kaze tachinu (2009), da cui ha poi tratto Si alza il vento.

Hayao Miyazaki e gli aeroplani

3. Hayao Miyazaki è ossessionato dagli aereoplani sin da quando era bambino. Gli appassionati dello Studio Ghibli sapranno bene di cosa stiamo parlando. I fan occasionali, invece, avranno notato la presenza ricorrente di aereoplani, motori, treni, voli, che costituiscono parte del fascino incredibile dei suoi film. Alcuni dei film di Miyazaki hanno a che fare direttamente con l’aviazione e la tecnologia, come Porco Rosso Si alza il vento. Alcuni, invece, hanno a che fare con magici animali volanti, oggetti volanti, o con il volo, come Kiki – Consegne a domicilioLa città incantataIl mio vicino Totoro. Tutto ciò ha a che fare con una passione di Miyazaki lunga una vita, e con il fatto che il padre fosse il direttore della Miyazaki Airplane, che, durante la Seconda Guerra Mondiale, costruiva timoni per gli aerei da combattimento.

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Una scena di La città incantata

Hayao Miyazaki e lo Studio Ghibli

4. È tra i fondatori del noto studio di animazione. Nel 1985, a Tokyo, Hayao Miyazaki, insieme a Isao Takahata, Toshio Suzuki e Yasuyoshi Tokuma, fonda lo Studio Ghibli, grazie al quale sono stati realizzati e prodotti tutti i film di Miyazaki ma anche quelli di altri registi. Fu Hayao Miyazaki, appassionato di aviazione, a scegliere il nome dello studio: infatti “Ghibli” era il soprannome del Caproni Ca.309, aereo della Regia Aeronautica concepito per operare in Nordafrica con l’aviazione coloniale. Miyazaki voleva così indicare l’entusiasmo e la determinazione nel creare qualcosa di nuovo e sensazionale nel mondo dell’animazione giapponese. Per quanto riguarda il logo, esso raffigura Ō-Totoro di profilo con Chibi-Totoro poggiato sulla testa, tracciato con una sottile linea bianca su uno sfondo blu.

5. Miyazaki è un capo rispettato e temuto. Dopo decenni allo Studio Ghibli, il regista sa bene di essere un leader e di doversi comportare come tale. Quando c’è bisogno di prendere decisioni, è lui che ha potere. A quanto pare, lo staff dello Studio Ghibli porta molto rispetto nei suoi confronti. Nelle interviste, gli animatori hanno raccontato di avere la possibiltà di parlare direttamente con lui nel caso abbiano delle domande, e che sia lui, normalmente, ad aiutarli nel trovare la soluzione. Ma, anche qui, ci sono dei limiti. A quanto pare, può essere molto brusco: sembra che, durante una conversazione con lo staff sul doppiatore del personaggio principale di Si alza il vento, abbia scartato l’intera lista del direttore del casting, per poi decidere per la propria, inaspettata alternativa.

Hayao Miyazaki ha vinto un Oscar

6. Ha ricevuto il premio Oscar. A consacrare a livello mondiale Hayao Miyazaki e lo Studio Ghibli ci ha pensato il film La città incantata. Indicato come uno dei migliori film di sempre, non solo del genere d’animazione, questo ha infatti portato il regista giapponese a vincere numerosi premi in ogni parte del globo. Vinse infatti l’Orso d’oro al Festival di Berlino e il premio Oscar al miglior film d’animazione ed è ancora oggi l’unico anime ad essere riuscito in ciò. In seguito, nel 2014, l’Academy Awards decise di assegnargli un Oscar onorario per la sua carriera. Ciò ha fatto di Miyazaki il primo regista di anime a ricevere tale riconoscimento e il quarto regista nell’ambito dell’animazione.

Il ragazzo e l'airone recensione
Una scena di Il ragazzo e l’airone

 

Hayao Miyazaki e La città incantata

7. Il film non è stato realizzato a partire da una sceneggiatura. Pur avendo una trama ricca di personaggi ben sviluppati, La città incantata non è stato realizzato con una sceneggiatura. I film di Hayao Miyazaki, in generale, non hanno mai avuto una sceneggiatura durante la loro produzione. “Non ho la storia finita e pronta quando iniziamo a lavorare su un film“, ha detto il regista a Midnight Eye. “Di solito non ne ho il tempo. Quindi, la storia si sviluppa quando inizio a disegnare gli storyboard. La produzione inizia presto, mentre gli storyboard sono ancora in fase di sviluppo“. Miyazaki non sa dove andrà a parare la trama e lascia che accada in modo organico. “Non sono io a fare il film. Il film si fa da solo e io non ho altra scelta che seguirlo“.

Hayao Miyazaki e il suo nuovo film: Il ragazzo e l’airone

8. Ha richiesto una lunga lavorazione. Dopo Si alza il vento, Miyazaki disse di ritenere conclusa la propria esperienza come regista. Nel 2016, tuttavia, decise di realizzare un nuovo e forse ultimo progetto, da lasciare come regalo al proprio nipotino. Iniziò così a lavorare su Il ragazzo e l’airone, pur non avendo ottenuto il completo via libera dello Studio Ghibli. La lavorazione ha però richiesto più tempo del previsto. Nel dicembre 2019 è infatti stato annunciato che il film era completo al 15% dopo tre anni e mezzo di lavoro. Il produttore Toshio Suzuki ha spiegato che Miyazaki, in passato, era in grado di dirigere dai sette ai dieci minuti di animazione al mese, mentre ora avevano programmato cinque minuti di animazione al mese o circa un’ora all’anno per il film. Tuttavia, Miyazaki stava dirigendo solo un minuto di animazione al mese. Nel 2023 il film è infine stato completato e distribuito in tutto il mondo.

Hayao Miyazaki e il figlio Goro Miyazaki

9. Goro Miyazaki è il figlio di Hayao Miyazaki. Hayao ha un figlio di nome Goro Miyazaki, che non solo fa a sua volta l’animatore, ma anche il progettista di giardini e di sedi di istituzioni pubbliche. Inizialmente, Goro non voleva serguire le orme del padre, e si laureò in Agricoltura e Scienze Forestali, dirigendo la progettazione del monumentale parco a tema dello Studio Ghibli. Alla fine, però, è stato convinto a lavorare prima per il Museo Ghibli e poi per lo Studio Ghibli. A quel punto ha cominciato a fare il regista a tutti gli effetti, dirigendo i film I racconti di Terramare La collina dei papaveri, i quali lo hanno reso un valido erede della tradizione del padre.

Hayao Miyazaki: ecco quanti anni ha il regista

10. Hayao Miyazaki è nato il 5 gennaio del 1941, a Tokyo. Egli ha dunque oggi 83 anni anni. Un età che gli ha fatto temere di non riuscire a portare a termine il suo nuovo film, Il ragazzo e l’airone, ma fortunatamente Miyazaki ha smentito sé stesso riuscendo a completare e dirigere per intero il lungometraggio.

Fonti: IMDb, Vice, Mental Floss, Taste of Cinema

 
 

Blumhouse-Atomic Monster: la fusione è completa

Nel corso del 2023 ha tenuto banco la questione della fusione Blumhouse-Atomic Monster e ora, all’inizio del 2024, si hanno finalmente aggiornamenti in merito alla notizia che interesserà moltissimo agli appassionati di horror. Le case di produzione di successo rispettivamente di Jason Blum e James Wan hanno adesso completato la loro tanto attesa fusione, stando a quello che si apprende dall’account X di Blum. Le prime voci riguardo a una unione tra le due realtà erano cominciate a circolare nel novembre 2022.

“Il nostro accordo è…. Fatto. @blumhouse e #AtomicMonster hanno ufficialmente unito le forze”, ha scritto il produttore su X, in un messaggio accompagnato da un reel che mostra le librerie di entrambe le società. “Le principali case di produzione dell’orrore sono ora sotto lo stesso tetto.”

La notizia della fusione arriva poco prima dell’uscita di Night Swim, il film horror soprannaturale che segna il debutto alla regia di Bryce McGuire e prodotto da entrambe le società. Con Wyatt Russell e Kerry Condon, il film uscirà nei cinema USA con Universal Pictures il 5 gennaio. Precedentemente i due colossi avevano collaborato al film horror di successo M3GAN dello scorso anno.

Grazie alla fusione, le società continueranno a operare come etichette separate, mantenendo ciascuna la propria autonomia creativa e identità di marchio. Si prevede che l’alleanza aumenterà la loro produzione combinata, con Atomic Monster che utilizzerà l’infrastruttura esistente di Blumhouse per ampliare le sue attività in film, TV e nuove aree di contenuti, come quelle legate al gaming. In futuro, Atomic Monster beneficerà anche dell’accordo first-look con Universal Pictures che Blumhouse ha attualmente, dal momento che il suo accordo equivalente con Warner Bros è scaduto.

Blumhouse è conosciuta dal punto di vista cinematografico per franchise horror come Paranormal Activity, The Purge, Halloween, The Exorcist e Black Phone, tra molti altri. Atomic Monster, nel frattempo, è famosa per aver lavorato su serie di film come The Conjuring, Insidious e Saw, mentre ha in cantiere la realizzazione della serie su Dylan Dog con Bonelli Entertainment.

Ecco l’annuncio su X di Blum:

 
 

Steven Yeun non è più coinvolto nel progetto Marvel Thunderbolts

Steven Yeun Minari

Steven Yeun non è più coinvolto nel prossimo film della Marvel Thunderbolts, come riporta Variety. La Marvel non ha mai ufficialmente dato conferma il casting di Yeun, riportato per la prima volta a febbraio e che avrebbe visto l’attore nei panni di Sentry, ma non è chiaro se il cambiamento della notizia mai confermata sia dettato da un ripensamento in merito al personaggio.

Basato sui fumetti Marvel, “Thunderbolts” riunirà i mondi di “Ant-Man and the Wasp“, “The Falcon e The Winter Soldier“, “Black Widow” e l’imminente “Captain America: Brave New World” mettendo insieme una serie di personaggio che vengono dai singoli film, tutti in qualche modo che camminano sulla linea grigia tra l’essere il cattivo e l’essere invece un eroe.

Steven Yeun è stato nominato ai Golden Globe per la serie limitata Netflix Beef, in cui recita accanto a Ali Wong. All’orizzonte, per lui, un ruolo nel nuovo film di Bong Joon Ho, il thriller sci-fi Mickey 17, al fianco di Robert Pattinson.

Se la Disney non sposta ulteriormente le date di uscita, Thunderbolts sarà presentato in anteprima nelle sale il 25 luglio 2025, tra Fantastic Four (2 maggio 2025) e Blade (7 novembre 2025). Avengers 5 (1 maggio 2026) e Avengers: Secret Wars (7 maggio 2027) segnano la conclusione della Fase 6 della Saga del Multiverso.

Il roster di Thunderbolts è attualmente composto da Red Guardian (David Harbour), Ghost (Hannah John-Kamen), Yelena Belova (Florence Pugh), Bucky Barnes/The Winter Soldier (Sebastian Stan), John Walker/ US Agent (Wyatt Russell), Sentry (Steven Yeun) e Taskmaster (Olga Kurylenko). Secondo quanto abbiamo appreso la contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) metterà insieme la squadra e potrebbe anche essere parzialmente responsabile della creazione di Sentry. Inoltre, Ayo Edebiri ha un ruolo nel film non ancora rivelato e dovrebbe apparire anche Thunderbolt Ross di Harrison Ford.

 
 

Puffin Rock – Il Film: recensione del film per famiglie

Le dolci e tenere pulcinelle di mare Oona e Baba e i loro amici Rudy e Vera debuttano al cinema con una nuova commovente avventura raccontata in Puffin Rock – Il Film (Titolo originale Puffin Rock and the New Friends). La pellicola d’animazione per famiglie diretta da Jeremy Purcell – e tratta dalla pluripremiata serie Netflix per bambini creata da Tomm Moore, Lily Bernard e Paul Young – uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 4 gennaio 2024, distribuito da Adler Entertainment.

Puffin Rock – Il Film Trama

“È un’altra splendida mattina sull’isola delle pulcinelle di mare…” dice l’iconica voce dell’attore Chris O’Dowd, narratore anche dell’originaria celebre serie TV Netflix. Sulla graziosa e pittoresca isola irlandese di Puffin Rock, Oona vive felicemente insieme alla sua famiglia di pulcinelle, trascorrendo i suoi giorni a giocare con l’adorabile e irresistibile fratellino Baba e i suoi simpatici amici Rudy e Vera.

Un giorno Oona e Baba accolgono con entusiasmo tre nuovi abitanti dell’isola: le due giovani pulcinelle di mare Isabelle e Phoenix, fuggite da una pericolosa tempesta che ha spazzato via la loro casa, e la timida lontra Marvin, arenata sulle coste di Puffin Rock dopo essersi persa in mare. Ma l’equilibrio dell’isola viene improvvisamente compromesso: l’ultimo prezioso uovo di pulcinella è stato rapito e, come se non bastasse, ora la minacciosa tempesta sta avanzando verso la loro isola. Mentre cercano dunque di prepararsi all’imminente maltempo, presto tutta la comunità si ritrova a dover indagare sull’ovetto scomparso e a salvarlo prima che sia troppo tardi. È così che con solidarietà, affetto e determinazione, gli isolani di Puffin Rock si uniscono per scoprire il colpevole e mettere al sicuro il piccolo, affrontando i pericoli della natura e proteggendosi l’un l’altro, proprio come farebbe una grande famiglia.

“Riusciranno i coraggiosi abitanti di Puffin Rock a salvare il piccolo uovo?”

Puffin Rock – Il Film. In foto Oona, Baba, Isabelle, Phoenix.

Amici pulcinelle, amici per le penne!

È evidente quanto lo studio cinematografico di film d’animazione Cartoon Saloon (soprannominato lo “Studio Ghibli irlandese”), affiancato dal pluripremiato studio creativo Dog Ears, si sia impegnato molto per realizzare questo lungometraggio per grandi e piccini. Infatti, con una buona dose di dolcezza, avventura e ottimismo, Puffin Rock – Il Film rielabora la bellezza della serie – già prodotto di punta nel vasto catalogo Netflix dedicato ai bambini under 10 – per donare alle famiglie una nuova arricchente esperienza, quella della sala cinematografica.

Come afferma la Penguin Books, che ha partecipato alla realizzazione della pellicola, la vita a Puffin Rock è un viaggio educativo affettuoso e divertente, che mostra sia la meraviglia della natura irlandese che la ricchezza della gentilezza e dell’aiuto reciproco. Attraverso una deliziosa e artistica animazione che li differisce dai comuni prodotti animati per bambini, le avventure di Oona e Baba celebrano l’amore per la natura selvaggia, il valore dell’amicizia e della famiglia, l’importanza dell’appartenenza e del coraggio.

Nel film di Jeremy Purcell, sceneggiato da Sara Daddy, Oona non è più la principale protagonista come accade nella serie televisiva: a Oona si affianca e contrappone ora la tanto diffidente quanto buona e dolce Isabelle, la giovane pulcinella di mare che deve accettare a malincuore un nuovo inizio, una nuova vita. Ma nonostante Isabelle abbia nostalgia di casa, la timida pulcinella – con l’aiuto dei suoi nuovi e travolgenti amici – farà riflettere il pubblico su cosa rende un luogo “casa” e al suo profondo significato: un posto, cioè, sicuro, talvolta caotico e affollato, dove affetto, amore, rispetto e protezione sono alla base di tutto.

Con la sua disarmante essenzialità, adatta a un pubblico di età prescolare, il vivace e colorato Puffin Rock – Il Film è, in conclusione, un’emozionante e commovente avventura per famiglie che, proprio come l’originaria serie tv del 2016, tanto ha da insegnare ai più piccoli e tanto ha da ricordare ai più grandi.

 
 

Wonder: le differenze tra il libro e il film con Jacob Tremblay

Wonder

Il giovanissimo Jacob Tremblay, già protagonista del film Room, interpreta il piccolo August “Auggie” Pullman nel film Wonder (qui la recensione), diretto nel 2017 da Stephen Chbosky, già autore di Noi siamo infinito, e tratto dall’omonimo romanzo di R. J. Palacio. La pellicola affronta il delicato tema dell’inserimento sociale di un bambino affetto da una deformazione craniofacciale, e vede nel cast anche due noti attori come Julia Roberts e Owen Wilson, che ricoprono il ruolo dei due genitori di Auggie.

L’idea per il romanzo nacque a partire da un’esperienza personale della Palacio. Questa ha infatti raccontato di essersi trovata al parco in compagnia dei suoi figli, e di essersi imbattuta in una bambina affetta dalla sindrome di Treacher Collins. La scrittrice ricordò di essersi allontanata rapidamente da questa, temendo che i suoi figli potessero fare dei commenti spiacevoli. Sentitasi profondamente turbata per il suo comportamento, da lei stessa giudicato insensibile, decise di scrivere un romanzo dedicandolo a chi soffre di tale malattia.

Il libro, pubblicato nel 2012, ottenne una buona accoglienza al momento della sua uscita, e la critica lodò la leggerezza e la sincerità con cui la scrittrice parla di valori tanto importanti. Divenuto in breve tempo un caso editoriale, i diritti furono rapidamente acquistati dalla Lionsgate, che decise di trarne un film. Costato appena 20 milioni di dollari, Wonder si rivelò un grandissimo successo, incassando oltre 132 milioni negli Stati Uniti, ed un totale di 305 milioni di dollari a livello globale.

Wonder: la trama e il cast del film

Protagonista del film è Auggie (Jacob Tremblay), bambino affetto dalla Sindrome di Treacher che si ritrova in procinto di frequentare la quinta elementare in una scuola pubblica locale. Avendo sino a quel momento studiato in casa, per lui è la prima volta in cui si trova a doversi relazionare con dei coetanei. Nonostante le preoccupazioni di sua madre Isabel (Julia Roberts ) e di suo padre Nate (Owen Wilson), il giovane cerca con fierezza e dignità di farsi strada in quel mondo apparentemente ostile. Il suo gran cuore finirà così con l’unire tutte le persone intorno a lui, desiderose di sostenerlo nelle tappe della sua vita. Affrontando anche momenti difficili, il bambino finirà con l’insegnare a tutti cosa vuol dire essere umani e speciali.

Come anticipato in apertura, a ricoprire il ruolo del giovane Auggie è l’attore Jacob Tremblay. Questi era diventato estremamente popolare grazie alla sua interpretazione nel film del 2015 Room, dove recitava a stretto contatto con l’attrice Brie Larson. La studios lo ritenne perfetto per la parte, che gli assegnò senza bisogno di grandi provini. Per comprendere e interpretare al meglio il ruolo, il giovane attore decise di recarsi insieme alla sua famiglia presso il Children’s Craniofacial Association, dove ebbe modo di conoscere e passare diverso tempo insieme ad alcuni bambini affetti dalla stessa sindrome del suo personaggio, divenendo inoltre loro amico. Per assumere i panni di Auggie fu inoltre fondamentale il trucco prostetico. Questo richiedeva all’incirca un’ora e mezza per essere applicato sul volto dell’attore.

Importanti sono inoltre i ruoli svolti dagli attori Julia Roberts e Owen Wilson. I due, che si ritrovano qui a lavorare insieme per la prima volta, ricoprono il ruolo dei due genitori del bambino protagonista. Wilson, dopo aver letto la sceneggiatura, dichiarò infatti di essere rimasto colpito dalle tematiche e dai valori narrati, ed essere stato definitivamente convinto di voler prendere parte al progetto per via della presenza della Roberts, con cui desiderava lavorare da tempo. L’attrice era invece già legata al progetto, a cui aveva richiesto di poter partecipare essendo una fan del romanzo, che aveva letto insieme alla sua famiglia.

Wonder cast

Wonder: le differenze tra il libro e il film

Nell’assegnare il compito di adattare in sceneggiatura il romanzo della Palacio, lo studios fu particolarmente attento affinché si rispettasse quanto narrato nell’opera letteraria. La trasposizione cinematografica è infatti particolarmente fedele al libro, e ripropone grossomodo tutti i personaggi principali come anche gli eventi più significativi. Come il racconto scritto, anche quello del film è narrato da Auggie, che conduce così lo spettatore all’interno della sua storia. La pellicola rispetta poi la presenza dei vari punti di vista, come quello della famiglia del bambino e dei suoi amici. Inoltre, rispetto al romanzo, il personaggio della madre, Isabel, viene ulteriormente approfondito, dando così modo di sviluppare un legame con il figlio particolarmente coinvolgente.

Ovviamente, per poter condensare il racconto nelle quasi due ore di film, si è reso necessario tralasciare alcuni eventi, come anche determinati personaggi, tra cui alcuni degli amici che il piccolo Auggie conosce all’interno dell’ambiente scolastico. In modo più evidente, però, viene ridotto il numero dei narratori. Nel romanzo, sono infatti presenti delle sezioni raccontate da personaggi terziari, che offrono ulteriori punti di vista al racconto, ma che non hanno trovato posto all’interno del film. Ciò però non ha influito sulla narrazione, la quale segue il suo percorso in modo pressoché inalterato.

Ulteriore differenza è quella relativa alla sindrome che affligge Auggie. Nel romanzo, infatti, le descrizioni dell’autrice riguardo l’aspetto del bambino sono più severe, lasciando intendere che la malattia abbia conferito un aspetto sgradevole, dietro al quale però si nasconde un grande animo. Nel film, sia per esigenze di trucco che per ciò che è possibile o meno mostrare in un film per famiglie, i tratti somatici sono invece stati addolciti. Ciò ha portato Auggie ad assumere un aspetto certamente fuori dalla norma, ma non particolarmente sgradito. Gli autori del film si sono poi giustificati affermando che la sindrome può colpire in modi diversi e con risultati altrettanto differenti, e che questa è la versione del personaggio che avevano possibilità di ricreare.

Wonder film

Lo spin-off di Wonder: Wonder – White Bird

Il 4 gennaio 2023 esce al cinema il film Wonder – White Bird, spin-off di Wonder, dove in seguito agli eventi del film del 2017, il bullo Julian è stato espulso dalla scuola e cerca di ambientarsi nel nuovo istituto. Avvertenendo le sue difficoltà e desiderando cambiare in meglio il suo animo, la nonna lo sorprende facendogli visita da Parigi e inizia a raccontargli la storia della sua infanzia, di come lei, giovane ragazza ebrea nella Francia occupata dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di classe. Gli racconta dunque di come la sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la vita e di quanto può essere forte il potere della gentilezza.

Wonder – White Bird, adattamento cinematografico del romanzo a fumetti di R. J. Palacio A Wonder Story – Il libro di Julian, viene infatti definito “un film edificante su come un atto di gentilezza possa vivere per sempre“. Ad interpretare la nonna in questione vi è la premio Oscar Helen Mirren, mentre Julian è interpetato da Bryce Gheisar. Diretto da Marc Forster (Neverland), Wonder – White Bird vanta poi la presenza nel cast degli attori Gillian Anderson (Sex Education) nel ruolo di Vivienne, madre di Julian, Ariella Glaser (Radioactive) nel ruolo della giovane Sara e Orlando Schwerdt (True History of the Kelly Gang) nel ruolo di Julien.

Wonder: il trailer e dove vedere il film in streaming

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Wonder è infatti presente su Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Now, Prime Video e Netflix. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video.

 
 

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, 10 cose da aspettarsi dalla director’s cut di Zack Snyder

Rebel Moon - Parte 1: Figlia del fuoco recensione

Quando pensiamo a Zack Snyder, una delle prime parole che affiorano alla mente è: director’s cut. Il regista di L’uomo d’acciaio e Justice League è infatti piuttosto famoso per le versioni estese dei propri film, dove esplora meglio determinati aspetti invece ridotti nella versione cinematografica. Il suo nuovo film Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco (qui la nostra recensione) è l’ennesima conferma di ciò. Snyder ha fra l’altro detto a più riprese che la versione estesa del film è stato un processo creativo e produttivo intenzionale, in accordo con Netflix, per poter restituire al suo pubblico due fantasie uniche ma diverse dello stesso abito. L’extended version di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco conterrà così più sequenze di violenza e sesso, oltre a fornirci qualche dettaglio maggiore sull’universo immaginato da Snyder. Per cui, cosa dobbiamo aspettarci esattamente?

1Nella versione estesa di Rebel Moon Snyder decostruisce i tropi di genere

REBEL MOON: Cr. Courtesy of Netflix © 2023
REBEL MOON: Cr. Courtesy of Netflix © 2023

Che la versione estesa di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco sarebbe stata molto più estrema e carica di violenza non è una novità. Snyder lo ha ripetuto più volte nel corso del tempo, affermando addirittura che la director’s cut del film sarebbe quasi un universo differente. La versione PG-13 già gioca con i tropi di genere, ma quella estesa sembra si spingerà ancora oltre per decostruire gli elementi di genere di Rebel Moon in un modo che Snyder stesso ha definito “verhoeveniano”, dal nome del regista di Robocop Paul Verhoeven, tanto da paragonare la sua director’s cut alla natura satirica del film menzionato. Inoltre, se la versione PG-13 è un’avventura sci-fi/fantasy abbastanza “semplice”, quella vietata ai minori potrebbe andare oltre i confini di ciò che il pubblico si aspetta dalle numerose ispirazioni sci-fi/fantasy che sono alla base del lungometraggio.

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Berlino: la spiegazione del finale della serie Netflix

Berlino spiegazione finale

Il finale della prima stagione di Berlino (qui la nostra recensione), disponibile su Netflix, ha proposto diversi grandi piani per rapine per la squadra di rapinatori protagonista, ma anche necessarie conclusioni per le molteplici storie d’amore. L’episodio 8 propone infine una sorta di conclusione per questa serie, spin-off de La casa di carta, incentrata su Berlino, il personaggio interpretato da Pedro Alonso. Come sempre, non mancano scenari volutamente inverosimili, momenti oltraggiosi e agganci per una possibile seconda stagione. Si rende quindi necessaria una spiegazione del finale della serie Netflix.

1Camile tenta di ricattare Berlino

Berlino spiegazione finale

 

Cinque mesi dopo, Berlino ha un appuntamento con una donna a Madrid. Ammette che sta lottando per superare una relazione fallita. Camile, che lo ha spiato, affronta finalmente Berlino a casa sua. È evidente che Berlino ha condiviso troppo della sua vita, perché lei sapeva dove si trovava. Camile ammette di volerlo rivedere. Ha una cimice addosso e Susie è fuori a registrare l’intera conversazione: intendono usare la registrazione per minacciarlo. Camile dice a Berlino che sa che è lui il ladro.

Berlino ammette apertamente di aver compiuto il furto e rivela il suo vero nome, Andres. Spiega che si è innamorato di lei mentre incastrava il marito. Camile lo bacia ma poi si ferma, va in bagno e si toglie il microfono. Più tardi, Camile torna a casa di Berlino con Susie e chiede il 40% del suo bottino, altrimenti consegnerà le prove alla polizia. Sconfitto Berlino, alla fine dell’episodio, Berlino dice a Damian che devono pianificare un altro colpo. Una conclusione che apre perfettamente alla realizzazione di una seconda stagione con cui continuare a raccontare le avventure di Berlino.

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Non ti pago: tutto quello che c’è da sapere sul film con Sergio Castellitto

Non ti pago Sergio Castellitto

Dopo aver diretto per la televisione i film Natale in casa Cupiello e Sabato, domenica e lunedì, il regista Edoardo De Angelis (recentemente tornato anche al cinema con l’epico Comandante), ha nel 2021 concluso la sua trilogia dedicata alle opere di Eduardo De Filippo con Non ti pago, sempre con Sergio Castellitto come protagonista. Anche questo film fa dunque parte de La collection De Filippo, un ambizioso progetto di trasposizione filmica dei capolavori teatrali di De Filippo che impegna la Rai nel suo ruolo centrale di Servizio Pubblico dedicato a custodire e rinnovare la memoria culturale del nostro Paese.

Della collezione fanno parte al momento i già citati Natale in Casa Cupiello, Sabato, Domenica e Lunedì, ma anche Filumena Marturano e Napoli milionaria!. Da oggi, anche se a distanza di tre anni dalla sua realizzazione, si unisce al gruppo anche Non ti pago. Come già raccontato nei primi due titoli di questa collezione, anche in Non ti pago si propone lo sfaldarsi dei legami tradizionali e la loro sempre più faticosa ricomposizione all’irrompere delle mutazioni sociali ed economiche che attraversano la società italiana a partire dal dopo guerra. Un tema presente però anche in Napoli milionaria!.

Non ti pago, opera scritta da De Filippo nel 1940 e portata poi anche al cinema nel 1942, mostra dunque con questo nuovo adattamento televisivo la sua eterna attualità, riconfermando una volta di più il valore delle opere del grande De Filippo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Non ti pago

Protagonista della vicenda è Ferdinando Quagliuolo, che dal padre Saverio ha ereditato un banco lotto, che sogna ora di sbancare con una vincita straordinaria. Per questo motivo passa intere nottate sui tetti, affiancato dal fido Aglietiello, cercando di svelare gli arcani che si celano nella composizione e nella combinazione fumogena delle nuvole, nella speranza di ricevere i numeri giusti da giocare. Finalmente il giorno dell’estrazione arriva, ma a beneficiarne è Mario Bertolini, il suo giovane e già fortunatissimo impiegato, segretamente fidanzato con sua figlia Stella. A dargli i numeri vincenti è stato proprio Don Saverio che gli è comparso in sogno chiamandolo “Piccerì”.

Ferdinando è roso dall’invidia e, quando il giovane gli consegna il biglietto per fargli vedere che non sta mentendo, se ne impossessa perchè quel biglietto è suo di diritto: il padre, infatti, ha dato in sogno i numeri vincenti a Bertolini, è vero, ma solo perché questi abita nella vecchia casa di Quagliuolo. Il povero don Saverio, non sapendo del trasloco del figlio, era convinto di trovare nella camera da letto proprio lui, Ferdinando. Tant’è vero che lo ha chiamato: “Piccerì”. Ha da qui inizio inizio uno scontro tra i due che li porterà ad appellarsi tanto alle leggi terrene quanto a quelle divine pur di stabilire il legittimo proprietario della somma vinta.

Non ti pago film

Il cast e i personaggi di Non ti pago

Ad interpretare Ferdinando Quagliuolo vi è il già citato Sergio Castellitto, che torna dunque a cimentarsi con un ruolo da protagonista in un’opera di De Filippo. Accanto a lui, nel ruolo della moglie Concetta vi è l’attrice Maria Pia Calzone, mentre Giovanni Ludeno interpreta il figlio Aglietiello e Pina Turco la figlia Stella. Ad interpretare l’amante di quest’ultima, nonché il possessore del biglietto vincente, Mario Bertolini, vi è l’attore Gianluca Di Gennaro, visto anche in Lo chiamavano Jeeg Robot, Gramigna e Cobra non è. Angela Fontana, protagonista di Indivisibili, interpreta Margherita, mentre Maurizio Casagrande è don Raffaele Console. Giovanni Esposito, invece, interpreta l’avvocato Lorenzo Strumillo.

Non ti pago: dove vedere il film in streaming e in TV

Non ti pago verrà trasmesso in televisione martedì 2 gennaio alle ore 21:25 sul canale Rai 1. Successivamente, per un breve periodo di tempo sarà dunque disponibile anche sulla piattaforma RaiPlay, consentendo a chi non ha potuto vederlo durante la messa in onda televisiva di recuperarlo anche in streaming.

 
 

L’afide e la formica: trama, cast e significato del film con Giuseppe Fiorello

L'afide e la formica Giuseppe Fiorello

Ogni anno in Italia vengono realizzati film incentrati su personaggi diversi da quelli che si è abiutati a vedere nelle opere più blasonate. Giovani smarriti, adulti ancora in cerca della propria identità, stranieri impegnati nel difficile processo di immigrazione. I film loro dedicati raccontano una parte di popolazione italiana troppo spesso dimenticata ma che esiste ed è parte integrante della colorata varietà che caratterizza questo paese. Tra i titoli più recenti si possono citare Una sterminata domenica, Giulia e Princess. Tra questi rientra anche L’afide e la formica, opera prima di Mario Vitale.

Come spesso accade a questi titoli, anche L’afide e la formica è passato grossomodo in sordina nelle sale italiane, schiacciato da titoli più grossi e pubblicizzati. Si tratta però di un toccante racconto incentrato su due diversità che si incontrano per riconoscersi come simili nel dolore e nella voglia di riscattarsi. L’afide e la formica è dunque un esordio da non perdere, pluripremiato e da molti indicato come la migliore opera prima del suo anno, per la capacità di affrontare il tema dell’integrazione e della collaborazione tra culture diverse con grande sensibilità.

Grazie ora al suo passaggio televisivo, è dunque un film da non perdere, che oltre a raccontare una bella storia offre uno sguardo su realta che, come già detto, non sempre trovano spazio a sufficienza sul grande schermo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al significato del film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

L'afide e la formica Cristina Parku

La trama di L’afide e la formica

Protagonista del film è Fatima, una ragazza di 16 anni nata in Calabria da genitori mussulmani e dunque costretta ad indossare il velo previsto dalla sua cultura. Ora che è in piena adolescenza, Fatima vive però tutti i conflitti e le emozioni tipiche della sua età, sentendosi tuttavia fuori posto rispetto ai suoi coetanei. Questo finché un giorno l’insegnante di educazione fisica, Michele Scimone, propone ai suoi studenti di iscriversi alla maratona di Sant’Antonio. Agli occhi di Fatima è la prima vera opportunità da cogliere, ma per l’insegnante, tormentato da un passato irrisolto, il velo che Fatima indossa è motivo di pregiudizio. Il loro sarà l’inizio di un rapporto che li cambierà, con la corsa che riuscirà a renderli entrambi liberi.

Il cast di L’afide e la formica e le location del film

Ad interpretare Fatima vi è l’attrice Cristina Parku, qui al suo primo ruolo in un film ma vista poi anche nelle serie Petra e Sei donne: Il mistero di Leila. Accanto a lei, nel ruolo dell’insegnante Michele Scimone vi è invece l’attore Giuseppe Fiorello, volto noto del piccolo schermo che nel 2023 ha debuttato anche come regista del film Stranizza d’amuri. Ad interpretare la sua ex moglie Anna, nel film, vi è invece l’attrice Valentina Lodovini, vista nei film 10 giorni senza mamma e Cambio tutto!. L’attore Alessio Praticò di Il mio nome è Vendetta, interpreta Nicola, mentre Anna Maria De Luca è Concetta.

Per quanto riguarda i luoghi dove è stato girato il film, essi sono da ritrovarsi tutti nella città calabrese Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. Il regista, nato proprio in questo comune, ha raccontato di averlo scelto per poter raccontare una storia legata alla sua terra diversa rispetto alla narrazione stereotipata a cui si è abituati, allargando inoltre il discorso ai nuovi cittadini italiani, ovvero gli immigrati di seconda generazione. Per L’afide e la formica, Lamezia Terme è dunque stato il luogo giusto dove ambientare le vicende di Fatima e dar voce al suo senso di smarrimento, come anche alla sua ricerca del proprio posto nel mondo.

L'afide e la formica Cristina Parku Giuseppe Fiorello

L’afide e la formica: il significato del titolo e del film

L’afide e la formica può sembrare un titolo piuttostro strano da dare ad un racconto di formazione, di redenzione e in generale incentrato sui legami umani. Si tratta però di un titolo estremamente appropriato a ciò che vuole raccontare il film. Quello tra le formiche e gli afidi è infatti un rapporto particolarmente importante, che permette alle prime di ottenere grazie ai secondi il fabbisogno di zuccheri grazie alla melata, mentre gli afidi traggono vantaggio dalle formiche perché queste li difendono dai predatori e parassiti. È poi il film stesso a fornire una spiegazione a questo titolo.

I due protagonisti, parlando proprio dell’afide e la formica, prendono l’esempio di simbiosi in natura di questi due insetti per descrivere il loro rapporto. Il film racconta infatti di due personaggi che si scambiano emozioni, che entrano in contatto l’uno con l’altro aiutandosi vicendevolmente. Pur se inizialmente concentrati solo sulle rispettive differenze, Fatima e Michele impareranno a superare insieme gli ostacoli che la vita presenta loro, trovando forza l’uno nell’altro per difendersi e reagire, raggiungendo così i rispettivi obiettivi di vita.

Il trailer di L’afide e la formica e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di L’afide e la formica grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Prime Video e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 2 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

 
 

Box office: il 2024 si apre con Succede anche nelle migliori famiglie in testa

box office

Il 2024 si preannuncia dal primo giorno un anno ricco di  grande cinema! Sono tante le novità che attendo il pubblico nelle sale, in questi giorni come nei prossimi mesi. Nello scorso fine settimana, tra un cenone e un pranzo di Capodanno, molti italiani hanno scelto l’intrattenimento cinematografico. Il film in testa al box office è Succede anche nelle migliori famiglie: la commedia italiana scritta, diretta e interpretata da Alessandro Siani incassa nel suo primo week end €942.401.

Al secondo posto nella classifica si trova Il ragazzo e l’airone, nuovo attesissimo film dello studio Ghibli, scritto e diretto Hayao Miyazaki. La pellicola di animazione, approdata nelle sale solo l’uno gennaio, ha già incassato €837.278: l’attesa per un nuovo film del regista dopo Si alza il vento del 2013 ha riportato tutti gli appassionati nei cinema!

Terzo classificato è Wish, un altro film di animazione, ideato e prodotto dalla Walt Disney per festeggiare il centenario degli studios. Wish incassa nel fine settimana di Capodanno €596.321, a fronte di un totale che supera i 5 milioni e mezzo dalla sua uscita il 21 dicembre.

Box office: il resto della classifica

Quarto e quinto classificato sono rispettivamente Wonka, pellicola prequel sul noto personaggio di Willy Wonka, e Come può uno scoglio, commedia con il duo comico Pio e Amedeo. Wonka incassa €594.762 a fronte di un totale di 10 milioni e mezzo di euro dal suo arrivo nei cinema il 14 dicembre, mentre Come può uno scoglio incassa €548. 962 nel week end e quasi 2 milioni di euro dall’uscita nelle sale il 28 dicembre. Al sesto posto si stabilisce Aquaman e il regno perduto, sequel di Aquaman, con Jason Momoa: la pellicola incassa €349.097 a fronte di un totale che sfiora i 4 milioni di euro dalla sua uscita il 20 dicembre.

Al settimo e ottavo posto ritroviamo C’è ancora domani, pellicola campione d’incassi in Italia del 2023, e Santocielo, commedia con il duo comico Ficarra e Picone. C’è ancora domani incassa nel week end €324.904 e in totale supera i 33 milioni di euro, mentre Santocielo raggiunge un incasso di €247.630, sfiorando i 5 milioni dal suo arrivo nelle sale il 14 dicembre.

Ultimi due classificati sono One life, nuovo dramma con Anthony Hopkins, e Ferrari, pellicola biografica con Adam Driver. One life incassa €155.301 mentre Ferrari raggiunge un guadagno di €130.278 a fronte di un totale di 3 milioni di euro dal suo arrivo nelle sale il 7 dicembre.

 
 

Criminal Record, recensione della serie Apple TV+

Criminal Record Serie Tv 2023
Cortesia di APPLE TV+

La serialità britannica ha ormai consolidato una tradizione prestigiosa di show che adoperano il thriller poliziesco per raccontare le contraddizioni e i problemi dell’odierna società del Regno Unito. Criminal Record, targata Apple TV+ si inserisce in questa “famiglia” rispettando in pieno le regole che il pubblico ormai conosce e apprezza: la serie (qui il trailer) sceglie infatti di confrontarsi col sistema giudiziario, in particolare con lo stato della polizia londinese, sfruttando in pieno le regole del genere.

Criminal Record, la trama

Protagonisti sono infatti due poliziotti schierati l’una contro l’altro. Nelle sue indagini su un caso di violenza domestica finito in maniera tragica il detective June Lenker (Cush Jumbo) si trova a incrociare il proprio percorso con un vecchio caso di omicidio per cui un uomo è stato condannato e si trova in carcere da ormai svariati anni. Quando la donna inizia a ritenere il detenuto innocente, ecco che deve fronteggiare il muro di omertà e depistazion innalzato dall’anziano detective Daniel Hegarty (Peter Capaldi), uno dei poliziotti più potenti e stimati della città che però nasconde anche più di qualche scheletro nel proprio armadio…

Criminal Record parte in maniera precisa, stringata: la narrazione è senza fronzoli, i personaggi sono delineati prima di tutto attraverso le loro azioni – e in maniera ancor più convincente attraverso i loro silenzi – la messa in scena possiede quel verismo scarno che tanto ben si sposa con determinati quartieri della Londra meno conosciuta e maggiormente “urbana”. La sequenza finale del pilot è poi un momento di televisione tesissimo, drammatico, che cattura lo spettatore anche grazie alla prova nerboruta e insieme vulnerabile di Jumbo.

Meccanismi sin troppo classici

Cush Jumbo in Criminal Record
Cortesia di APPLE TV+

Per almeno un paio di episodi Criminal Record è un drama/thriller che mantiene le proprie promesse con efficacia e senso dello spettacolo volto alla funzionalità. Dal terzo episodio in poi però la serie inizia a perdere evidentemente di efficacia dal momento che si poggia in maniera fin troppo classica sui meccanismi della detection, allungati in maniera a tratti addirittura esasperante. Ecco allora che all’azione si sostituiscono dialoghi che in molte scene sembrano interminabili, i quali portano a colpi di scena che producono altre lunghissime scene di dialogo.

In questo modo Criminal Record sperpera del tutto o quasi quanto di buono era riuscita a creare nelle prime puntate quanto e tensione e lavoro sul genere, condito con la giusta dose di azione. Senza che negli episodi centrali nulla o quasi succeda veramente, ecco che anche la faida tra i due personaggi principali si dilunga inutilmente fino a perdere di credibilità. In particolar modo la figura di Hagerty diventa sempre più monolitica e meno complessa, quando invece il primo episodio di aveva regalato un anziano investigatore malinconico e tormentato dal proprio passato.

I due protagonisti

Peter Capaldi in virtù delle sue enormi capacità di attore drammatico riesce a conferire al personaggio comunque un interesse accettabile, ma uno sviluppo meglio concertato lo avrebbe potuto rendere davvero difficile da dimenticare per chi ama questo tipo di serie TV. Un compito decisamente più semplice spetta invece a Jumbo, in quanto la sua June Lenker diventa una figura in chiaroscuro piuttosto complessa, non scontata soprattutto nel modo in cui gestisce vita privata e dimensione professionale non certo facilissima, sia a livello fisico che in particolar modo psicologico.

Criminal Record non può certamente essere considerata una serie TV che fallisce il compito assegnato, ma allo stesso tempo non riesce neppure a distinguersi a causa di una dilatazione narrativa che sperpera quanto di efficace proposto nei primi, avvincenti episodi. Un format con un numero minore di puntate sarebbe stato molto probabilmente più consono a una storia che intende raccontare in filigrana i problemi della polizia britannica nel fronteggiare la criminalità urbana, rivelando la necessità di un cambiamento sostanziale nell’approccio. Il risultato si fa troppo altalenante per convincere pienamente, ma il messaggio dietro la confezione di genere rimane importante e degno di considerazione.

Criminal Record Peter Capaldi e Cush Kumbo
Cortesia di APPLE TV+
 
 

Captain America: Brave New World, i toys confermano un enorme spoiler dal film

Captain America: Brave New World

I Marvel Studios hanno recentemente posticipato l’uscita di Captain America: Brave New World di un anno intero, quasi certamente a causa delle riprese pianificate che dovrebbero apportare cambiamenti radicali alla storia e alle scene d’azione. Ormai da anni circolano voci secondo cui “Thunderbolt” Ross finirà per diventare Red Hulk. Anche se non sappiamo come o perché ciò accada, il fatto che The Leader faccia parte di questo film offre alcuni indizi. Per quanto riguarda come se la caverà Sam Wilson contro un avversario così potente, invece una ipotesi vale l’altra.

Fortunatamente, il nuovo Capitan America avrà un po’ di aiuto e la descrizione di un prossimo set LEGO non solo conferma la presenza di Red Hulk in Brave New World, ma rivela che Sam sarà affiancato sia dal nuovo Falcon che da Sabra quando combatterà questo temibile nemico.

Durante la promozione di Indiana Jones e il quadrante del destino la scorsa estate, l’idea di interpretare Red Hulk è stata presentata a Harrison Ford che ha risposto dicendo: “Cos’è Red Hulk?” Fingendo apparentemente confusione, l’iconico attore si è poi rivolto alla co-protagonista Phoebe Waller-Bridge per rimproverarla per non sapere di più sul personaggio e ha concluso dicendo che Red Hulk “potrebbe o non potrebbe” fare la sua apparizione.

Da allora, sono state riportate voci che vorrebbero la battaglia finale del film svolgersi davanti alla Casa Bianca, ponendo una drammatica fine al periodo di Ross come presidente. Si prevede, tuttavia, che sopravviva agli eventi di questo film e probabilmente ritornerà nel progetto di World War Hulk di cui si parla da tempo.

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, Captain America: Brave New World è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

 
 

Die Hard: in arrivo un prequel sul giovane John McClane – rumor

Lo scooper Daniel Richtman ha riferito che presso i 20th Century Studios è in sviluppo un nuovo film di Die Hard. Secondo il report, si tratterebbe di un prequel che seguirà le vicende di un giovane John McClane, il personaggio iconico che è passato alla storia del cinema con il volto di Bruce Willis. Si tratta di una voce non confermata che però sembra sposarsi bene con le tendenze di Hollywood che attinge a PI di grande successo e le re-immagina.

C’è stato un periodo in cui un progetto legato a Die Hard prevedeva sia un prequel che un sequel, con John McClane impegnato in una nuova missione nel presente, mentre la sua storia si intrecciava con il suo passato.

Con il titolo provvisorio di McClane, il progetto era ancora in fase di sviluppo quando la 20th Century è stata acquisita dalla Disney nel 2019. Successivamente è stato scartato, e anche il ritiro di Bruce Willis in seguito alla diagnosi di demenza frontotemporale ha sembrato mettere fine a ogni possibilità di un altro sequel, e anche al film in stile Il Padrino parte 2, ambientato in due linee temporali.

Un nuovo prequel molto probabilmente eliminerebbe l’idea di presentare versioni attuali dei personaggi di Die Hard, quindi se le voci sono vere e viene realizzato un nuovo film, potrebbe essere più simile alla graphic novel Die Hard: Year One. Pubblicata tra il 2009 e il 2010, la serie era ambientata nel 1976 e seguiva un giovane John McClane nei panni di un poliziotto alle prime armi a New York.

La popolarità del film originale continua a durare, tanto che il film è stato di recente ridistribuito nelle sale. Uscito nel 1988, il celebre film d’azione ha avuto quattro sequel: Die Hard 2 del 1990, Die Hard – Duri a Morire del 1995, Live Free or Die Hard del 2007 e A Good Day to Die Hard del 2013.

 
 

Nostalgia: le location del film con Pierfrancesco Favino

Pierfrancesco Favino nostalgia
Pierfrancesco Favino, © Foto di Mario Spada

Il regista Mario Martone ha dedicato alla sua Napoli diversi film, dal suo esordio Morte di un matematico napoletano fino al recente Il sindaco del rione Sanità, tratto dall’omonima opera di Eduardo De Filippo. Nel 2022 è poi tornato proprio nei luoghi di quel rione per girarvi Nostalgia (qui la recensione), un dramma tratto dall’omonimo romanzo di Ermanno Rea dove la città e le sue sfumature diventano protagonista imprescindibile, che accompagna il personaggio interpretato da Pierfrancesco Favino in una riscoperta nostalgica di quei luoghi, della loro meraviglia ma anche della loro pericolosità.

In Nostalgia, infatti, Napoli e il rione Sanità hanno un ruolo importantissimo, con il regista che ha scelto le location anche in base all’evoluzione che il protagonista ha nel corso del racconto. È così che si portano sullo schermo ambienti talvolta ritratti con pregiudizio o eccessiva severità, capaci di sfoggiare una serie di colori, profumi e sapori unici, in cui lo spettatore ha modo di imbattersi nel corso dell’intero film. Certo, non manca anche la raffigurazione di quegli ambienti più oscuri, malavitosi, che fanno del capoluogo campano un luogo tanto affascinante quanto temibile.

Da poco divenuto disponibile anche su Netflix, Nostalgia è un film che evoca dunque tutto ciò e che tra pregi e difetti porta ad innamorarsi delle bellezze di Napoli, ma anche a riflettere sul valore e la pericolosità di un sentimento quale la nostalgia. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, scoprendo poi i luoghi in cui si sono svolte le riprese. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Nostalgia film 2022
Pierfrancesco Favino e Francesco Di Leva, foto di Mario Spada

La trama e il cast di attori di Nostalgia

Protagonista del film è Felice, il quale dopo quarant’anni di assenza torna nella sua Napoli per rincontrare sua madre ma anche riscoprire i luoghi e i codici del quartiere in cui è cresciuto, il Rione Sanità. Qui però Felice deve fare anche i conti con un passato doloroso, nel quale figura anche Oreste, suo compagno di bravate ora divenuto ricercato e temuto boss malavitoso. Felice vorrebbe rincontrarlo, recuperare il tempo perso e forse anche far riemergere l’umanità dell’amico, ma troppo tempo sembra essere passato e la nostalgia potrebbe rivelarsi pericolosa.

Ad interpretare Felice vi è l’attore Pierfrancesco Favino, cimentatosi in una prova d’attore che gli ha richiesto di acquisire un accento egiziano, luogo dove il protagonista è fuggito, per poi gradualmente “sporcare” quel modo di parlare con un ritorno della cadenza napoletana fino a quel momento dimenticata. Accanto a lui, nel ruolo dell’ex amico Oreste vi è invece l’attore Tommaso Ragno, mentre Francesco Di Leva è don Luigi Rega, parroco del rione che si batte contro la criminalità. L’attrice Aurora Quattrocchi interpreta Teresa, madre di Felice, mentre l’attrice marocchina Sofia Essaïdi è la moglie del protagonista.

Nostalgia Pierfrancesco Favino

Le location di Nostalgia: ecco dove è stato girato il film

Fedele all’omonimo romanzo da cui è tratto, Nostalgia è ambientato a Napoli, e più precisamente nel rione Sanità. Innanzitutto, a Vascio di Via Cristallini 133 si trova l’abitazione di Teresa, la madre del protagonista dove egli si reca a inizio film. Nel Centro Direzionale, invece, si trova l’Holiday Inn dove Felice soggiorna non appena arrivato a Napoli. Uno dei luoghi più belli e riconoscibili nel film è invece la Porta di San Gennaro, la più antica porta della città di Napoli, con il suo affresco di Mattia Preti offerto alla città per la fine della peste. Questa si può ammirare alle spalle di Felice mentre entra nel rione Sanità.

Nel rione, Felice percorre Via Vergini, nel cuore della Sanità, e attraversa le bancarelle del famoso mercato del Borgo dei Vergini per raggiungere la casa della madre. Il murales di Totò e Peppino che si nota nel film si trova invece a Piazza Sanità, dove il protagonista passa prima di entrare nella Basilica di Santa Maria alla Sanità. È in essa che il protagonista conosce don Luigi e sempre qui prende parte al funerale della madre. Tra le numerose passeggiate che Felice poi compie, alla ricerca di una nuova casa, c’è Salita Capodimonte, dove si trova anche la scalinata ellittica del settecentesco Palazzo De’ Liguoro-Santoro, dove abita Oreste.

Sempre a Capodimonte, Felice ricorda di avere partecipato a una gara clandestina di motociclette conclusasi con un giro intorno al Tondo di Capodimonte. Altri affascinanti luoghi dove egli si reca, grazie alla guida di una ragazza conosciuta, sono invece le Catacombe di San Gennaro e San Gaudioso. Viene mostrato poi anche il Cimitero delle Fontanelle, luogo di culto e di macabro fascino allo stesso tempo, in cui si concentrano leggende e racconti miracolosi. Qui Felice apprende del famoso “culto delle anime pezzentelle” e decide di adottare un teschio dell’ossario per ingraziarsi le anime del Purgatorio ed avere la loro protezione.

Il trailer di Nostalgia e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Nostalgia grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Infinity+, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

 
 

Doctor Octopus e Mysterio saranno i prossimi stand alone della SONY?

Alfred-Molina-Doctor-Octopus

La Sony sembra determinata a portare avanti il suo personale Marvel Universe, continuando a portare sullo schermo i personaggi legati a Spider-Man. Sebbene sia Venom che Morbius avrebbero giovato di un confronto con l’Uomo Ragno prima di un film da solisti, sembra chiaro perché la Sony abbia voluto cominciare da loro con le suo storie di cattivi Marvel. Nonostante i risultati infelici.

Sembra che anche Madame Web e Kraven il Cacciatore non arrivino con i migliori degli auspici, soprattutto a giudicare da quello che il pubblico lascia pensare. Tuttavia, la Sony non accenna a rallentare la sua marcia. Nuovi rumors vorrebbero infatti in produzione due nuovi film con protagonisti super villain di Spider-Man: Doctor Octopus e Mysterio.

Secondo i report, i due film solo per i personaggi Otto Octavius e Quentin Beck non solo sono in sviluppo, ma prevederanno anche un recasting degli attori che, come sappiamo, sono già comparsi al cinema nei ruoli. Rispettivamente Alfred Molina e Jake Gyllenhaal. Addirittura per il ruolo di Doc Ock ci sarebbe già un nome: Hugh Dancy.

Il buon senso vorrebbe che questi progetti confluissero poi in I Sinistri Sei, come era stato seminato in Morbius, dove Avvoltoio propone al protagonista di unirsi a lui. Dopotutto dal momento che entrambi i personaggi sono stati raccontati alle loro origini dai film precedenti, che senso avrebbe riproporli scollegati da una più ampia e ambiziosa pianificazione?

 
 

Avengers 5: ecco un potenziale sostituto per Jonathan Majors nel ruolo di Kang

Avengers 5

Mentre il futuro di Kang nell’universo cinematografico Marvel rimane poco chiaro, è emerso un favorito per sostituire Jonathan Majors. In precedenza, Kang era interpretato da Majors che avrebbe dovuto interpretare il personaggio almeno fino a Avengers: The Kang Dynasty.

Dopo che Jonathan Majors è stato dichiarato colpevole da una giuria di aggressione e molestie nei confronti di un ex fidanzata, è stato licenziato dal suo ruolo di Kang. Non è ancora noto se i Marvel Studios ricasteranno il ruolo con un nuovo attore che interpreterà Kang, ma secondo lo scooper del film Daniel Richtman, l’acclamato attore Colman Domingo è stato considerato come potenziale sostituto di Majors nei panni di Kang.

Si tratta di un rumor non verificato e per ora è meglio prendere la notizia con le pinze. Detto questo, il rumor sta rapidamente attirando l’attenzione mentre i fan discutono di Domingo nel ruolo. L’attore è meglio conosciuto dai fan del franchise di The Walking Dead in cui ricopre il ruolo di Victor Strand nella prima serie spin-off, Fear the Walking Dead. Ha anche impressionato la critica con il suo acclamato ruolo nel film Netflix Rustin, che è valso a Domingo una candidatura ai Golden Globe. Domingo ha anche vinto un Primetime Emmy Award per il suo ruolo da ospite nella serie di successo della HBO Euphoria. Lo vedremo presto ne Il colore viola, e ha anche recentemente doppiato i film Transformers: Rise of the Beasts e Ruby Gillman, Teenage Kraken.

Il potenziale casting di Domingo potrà avvenire solo se i dirigenti dei Marvel Studios decideranno di non eliminare il personaggio di Kang dal MCU. È possibile che il personaggio venga scartato, come suggerito da alcuni report, in favore della sua sostituzione con un altro supercriminale nei film degli Avengers. Il problema è che molte domande rimarrebbero senza risposta se la storia di Kang non venisse sviluppata ulteriormente, specialmente dopo gli eventi della seconda stagione di Loki. Comunque sia, è stato riferito che Avengers: The Kang Dynasty viene ora chiamato internamente alla Marvel semplicemente come Avengers 5, quindi è possibile che il personaggio possa tornare per concludere la sua storia pur limitando la sua presenza rispetto ai piani originali.

 
 

John Williams ritratta le sue dichiarazioni sul ritiro dalla composizione cinematografica

Harry Potter J.K. Rowling John Williams

A 91 anni, John Williams, compositore delle decine iconiche di Star Wars, Indiana Jones, Harry Potter e molto altro, ritratta i suoi precedenti commenti sul suo pensionamento. La carriera del leggendario compositore si estende per sette decenni, che lo hanno portato a collaborare spesso con i grandi del settore come Steven Spielberg per film quali Lo Squalo, Jurassic Park, E.T. il extra-terrestre, fino all’ultimo The Fablemans. Dopo una carriera illustre, Williams ha accennato al ritiro dalle colonne sonore cinematografiche nel 2022, affermando che Indiana Jones e il quadrante del destino sarebbero stato il suo ultimo.

Tuttavia, all’inizio del 2023 aveva già rettificato la sua dichiarazione, dicendo che aveva in programma di “restare per un po’” e ora ha chiarito la sua posizione rispetto al ritiro dalla composizione cinematografica. Durante un’intervista con The Times via Deadline, John Williams ha ritrattato i suoi precedenti commenti sul ritiro, affermando che “tutto è possibile” e “non vorrebbe escludere nulla”. Le discriminanti per farlo tornare a comporre dovrebbero essere un forte interesse per il progetto e una compatibilità di tempistiche:

“Se arrivasse un film a cui sono molto interessato, con un programma a cui posso far fronte, allora non vorrei escludere nulla. Tutto è possibile. Tutto è davanti a noi. Solo i nostri limiti ci trattengono. Oppure, per dirla più semplicemente: mi piace tenere una mente aperta.”

Con il franchise di Star Wars ancora in sviluppo e la serie di Harry Potter all’orizzonte, ci sarebbero molti progetti a cui John Williams è già legato e che potrebbe scegliere di portare avanti, ma resta da vedere cosa e come gli verrà proposto.

 
 

Star Wars: New Jedi Order, “Creeremo qualcosa di molto speciale” dichiara la regista

Star Wars: New Jedi Order film 2026

Sharmeen Obaid-Chinoy, regista di Star Wars: New Jedi Order (titolo provvisorio), fornisce un aggiornamento sul suo prossimo impegno, cosa che lascia intuire che l’entrata in produzione del film è imminente. Dopo che immaginavamo tutti che il personaggio di Daisy Ridley, Rey, avesse già detto tutto in merito al franchise con Star Wars: l’Ascesa di Skywalker, è stato confermato che sarebbe tornata in un nuovo film originale, ambientato 15 anni dopo la fine di Episodio IX, che vedrà Rey tentare di costruire, come suggerisce il titolo, un nuovo ordine Jedi.

Ora, Sharmeen Obaid-Chinoy, regista di Star Wars: New Jedi Order, anticipa qualcosa sul progetto nel corso di un’intervista alla CNN. Mentre non rivela troppi dettagli sul film, il suo commento suggerisce che la produzione potrebbe iniziare presto. “Sono molto entusiasta del progetto perché sento che ciò che stiamo per creare è qualcosa di molto speciale. E ora siamo nel 2024, ed è giunto il momento che una donna si faccia avanti per modellare una storia in una galassia lontana lontana.”

L’unico vero indizio nel commento di Obaid-Chinoy che la produzione inizierà presto è il suo uso della frase “stiamo per”. È interessante notare che il commento della regista coincide con le recenti voci che affermano che la produzione su Star Wars: New Jedi Order inizierà nella primavera del 2024. Ovviamente, le osservazioni di Obaid-Chinoy danno credito a queste affermazioni.

In un’intervista con IGN il mese scorso, il presidente di Lucasfilm Kathleen Kennedy ha preso in giro che Star Wars: New Jedi Order vedrà i Jedi in “scompiglio“, con Rey che tenta di mantenere la promessa fatta a Luke mentre ricostruisce l’ordine.

Mentre Star Wars: New Jedi Order non ha una data di uscita, gli slot aperti nel calendario di distribuzione della Disney suggeriscono che potrebbe arrivare già dal 19 dicembre 2025. Se la produzione iniziasse effettivamente nei prossimi mesi, è possibile che il sequel potrebbe occupare questa data. Altri slot liberi includono il 17 dicembre 2027 e il 21 dicembre 2029, ma, dato che non c’è stato un film nel franchise dal divisivo Star Wars: l’Ascesa di Skywalker del 2019, la data del 2025 sembra quella più probabile per la Disney.

Mentre le informazioni sul film rimangono molto scarse, Daisy Ridley ha anticipato in un’intervista con Collider che la storia pianificata non è “quello che mi aspettavo“, anche se non aveva ancora letto una vera sceneggiatura. Ora è passato più di un mese da questi commenti, ed è possibile che da allora le sia stata inviata una sceneggiatura.

 
 

Vacanze di Natale batte tutti al botteghino. Sua la media copia più alta in Italia

Vacanze di Natale

Dopo 40 anni Vacanze di Natale batte tutti al botteghino con la media copia più alta d’Italia e quasi 500.000 euro d’incasso in un solo giorno. Ieri, sabato 30 dicembre, in tantissime sale si è registrato il sold out per la commedia cult di Natale firmata da Carlo Vanzina, prodotta dalla Filmauro di Luigi e Aurelio De Laurentiis e distribuita nelle sale, in versione restaurata e rimasterizzata, da Nexo Digital a 40 anni dall’uscita al cinema del film. I cinema si sono riempiti di appassionati che hanno accolto l’invito a scegliere un dress code rigorosamente ispirato agli anni Ottanta e che hanno cantato, ballato e recitato a memoria le battute più celebri del film.

Così, per accontentare i tanti fan che non sono riusciti a rivederlo, VACANZE DI NATALE in versione restaurata e rimasterizzata tornerà nelle sale solo per un altro giorno il prossimo 6 gennaio. L’elenco delle sale e i biglietti in prevendita saranno a breve disponibili su nexodigital.it.

Uscito al cinema nel dicembre del 1983, “Vacanze di natale riconquista il grande schermo per una giornata unica: il VACANZE DI NATALE DAY è infatti uno speciale appuntamento nelle sale pensato per radunare tutti i fan che ne conoscono a memoria le battute e le scene più esilaranti e che ne ricordano perfettamente la colonna sonora in cui sono presenti alcuni dei brani più celebri di tutti gli anni Ottanta.

Celebrando al cinema i 40 anni di un film che ha fatto ridere e divertire intere generazioni, l’appuntamento al cinema è anche il momento per rivivere un rito che per molti anni ha accompagnato i tradizionali festeggiamenti natalizi italiani: andare al cinema in compagnia di amici e familiari per vedere un film tutti insieme.

Vacanze di Natale” diretto nel 1983 da Carlo Vanzina, scritto insieme a suo fratelloEnrico, è una commedia cult, patrimonio dell’immaginario del nostro Paese. Ambientata a Cortina d’Ampezzo e ritmata da una colonna sonora che ha fatto epoca, fotografa con umorismo e leggerezza l’Italia di allora avvalendosi di un cast memorabile: Jerry Calà, Christian De Sica, Claudio Amendola, Stefania Sandrelli, Karina Huff, Guido Nicheli, Riccardo Garrone, Mario Brega, Marilù Tolo, Antonellina Interlenghi, Moana Pozzi e tantissimi altri divertenti interpreti della commedia italiana. Gli arricchiti e i periferici romani, gli sbruffoni milanesi, i pianobar, le cene di Natale, le piste innevate, le gare di sci, le comitive giovanili, le battute fulminanti, fanno di questo film un piccolo romanzo generazionale su come eravamo. E forse su come vorremmo ancora essere.

 
 

The Miracle Club: dal 4 gennaio al cinema il film con Maggie Smith

the miracle club film

The Miracle Club, il film di Thaddeus O’ Sullivancon un leggendario trio di attrici di diversa generazione – i premi Oscar Maggie Smith e Kathy Bates, e la candidata all’Oscar Laura Linney – dopo l’anteprima al Tribeca Film Festival, arriva in sala in Italia il 4 gennaio distribuito da Europictures.

Un altro bellissimo ruolo per tre attrici straordinarie, affiancate da un cast di prim’ordine di cui fanno parte Agnes O’Casey, il candidato all’Oscar Stephen Rea e Mark O’Halloran.

Ambientato nel 1967, The Miracle Club segue la storia di tre amiche, Lily (Maggie Smith), Eileen (Kathy Bates) e Dolly (Agnes O’Casey). Da Ballygar, una comunità operaia della periferia di Dublino che marcia al proprio ritmo, radicata in tradizioni di lealtà, fede e unione, sognano di vincere un pellegrinaggio alla città sacra di Lourdes per assaporare la libertà e sfuggire alla routine della vita domestica. Poco prima del viaggio, la loro vecchia amica Chrissie (Laura Linney) arriva a Ballygar per il funerale della madre, dopo un lungo esilio negli Stati Uniti. Il suo ritorno riapre vecchie ferite e le quattro devranno confrontarsi con il loro passato, anche quando viaggiano alla ricerca di un miracolo.

 
 

Jeremy Renner torna sul set a un anno dall’incidente

Jeremy renner

Ad appena un anno di distanza dall’incidente che gli è quasi costato la vita, Jeremy Renner è pronto a tornare a l lavoro su un set cinematografico. L’attore ha infatti rivelato di essere già al lavoro sul set di Mayor of Kingstown, per le riprese della terza stagione.

Renner fu coinvolto in un incidente quasi fatale il 1 ° gennaio 2023, dopo aver salvato suo nipote dall’essere travolto da uno spazzaneve. L’attore e star della Marvel è stato investito dal suo gatto delle nevi, che pesa oltre sei tonnellate, costringendolo in ospedale con un trauma toracico e lesioni ortopediche.

Mentre Renner continua la riabilitazione completa, ha commentato con Andy Cohen e Anderson Cooper durante il loro speciale di Capodanno della CNN la sua terapia fisica, parlando anche del suo lavoro e del suo prossimo album.

“Abbiamo molto da festeggiare quest’anno”, ha detto Renner. “Sono così benedetto e avevo così tante cose per cui vivere. Ho una famiglia gigante, una figlia di 10 anni. Avrei deluso e incasinato molte vite se fossi passato a miglior vita. Ho molto per cui combattere. Il recupero è una strada a senso unico nella mia mente. Lavoro ancora duramente ogni giorno.” Quando gli è stato chiesto del suo coinvolgimento nella terza stagione di Mayor of Kingstown, Renner ha risposto: “È stato un anno meravigliosamente impegnativo”, ha detto. “Penso di essere pronto e penso di essere abbastanza forte. Torno esattamente tra una settimana.”

L’attore di Hawkeye è tornato in pubblico con l’uso di un bastone alla premiere mondiale della sua serie Disney+Rennervations” lo scorso aprile, dopo aver tenuto i fan costantemente aggiornati sul stato di salute tramite i social. Molte star hanno espresso la loro vicinanza e il loro supporto a Jeremy Renner nel corso di quest’anno. In particolare Scarlett Johansson e Chris Evans hanno anche fatto visita all’attore in ospedale.

 
 

Chewbacca: 10 fatti su Chewbe che non hanno senso

Chewbacca star wars

L’universo di Star Wars è immenso: in tanti hanno contribuito, ha preso forma in diversi media, ed è quindi inevitabile che ci sia qualche incoerenza. Ad esempio, per quanto riguarda l’amato Chewbacca. Il wookiee è coraggioso, feroce, e abbracciabile, e soprattutto uno dei personaggi fondamentali del cast originale. Ma, a differenza di molti altri, non ha è mai diventato davvero un personaggio compiuto, a 360°. È sempre un po’ lì, segue gli amici e li aiuta, provvede ai rinforzi, e occasionalmente pilota il Falcon per una fuga dell’ultimo minuto. Non tutto quello che riguarda Chewbacca è stato pensato nei dettagli, e ci sono alcuni fatti riguardanti il personaggio che non hanno molto senso. Tipo il fatto che ha una moglie che guarda programmi di cucina. Cose così.

1Chewbacca Accetta facilmente Rey come assistente sul Falcon

Chewbacca
Joonas Suotamo is Chewbacca, Oscar Isaac is Poe Dameron, Daisy Ridley is Rey and John Boyega is Finn in STAR WARS: THE RISE OF SKYWALKER

Non ci vuole molto tempo perché Han si metta a dare consigli a Rey, e addirittura le offra il lavoro di assistente a bordo del Millennium Falcon, suggerendo inoltre che Chewbacca avrebbe apprezzato l’idea. Il fatto è che, durante tutta la saga di Star Wars, era Chewbe ad essere stato descritto più volte come co-pilota/assistente sul Millennium Falcon. La proposta di Han, quindi, non è il massimo della gentilezza o della gratitudine nei confronti del wookiee. Inoltre, dopo la morte di Han, è proprio Rey a prendere il comando della nave, lasciando Chewbacca al ruolo di co-pilota. Sembra improbabile che Chewbe permetta ad una tizia che conosce appena di prendere il comando, a meno che sia a conoscenza di qualcosa che noi non sappiamo ancora…

Fonte: CBR:com

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L’Impero colpisce ancora: 10 dettagli che nessuno ha notato

L'Impero colpisce ancora

Uscito nelle sale nel 1980, L’impero colpisce ancora è il secondo capitolo della prima trilogia di Star Wars e riprende la narrazione tre anni dopo gli eventi di Episodio IV – Una nuova speranza. Solo riguardandolo però emergono alcuni dettagli che forse, dopo una sola visione, potrebbero esserci sfuggiti… Ma di cosa parliamo? Leggete qui sotto:

1Lando pupazzo in L’Impero colpisce ancora

Quando Leia sente il segnale di soccorso “telepatico” di Luke mentre fugge da Cloud City con Chewie e Lando, ordina ai piloti di cambiare rotta, ed è allora che Chewie apre un portello per raccogliere l’eroe con Lando che esce per recuperarlo.

Ma invece dell’attore – Billy Dee Williams –  dalla nave esce una sua miniatura versione pupazzo fatta di cartapesta per ingannare il pubblico!

Leggi anche – Star Wars: tutti i riferimenti alla mitologia e alla religione nella saga

Fonte: Screenrant

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Jane Foster: tutto quello che c’è da sapere sulla “nuova” Thor

Jane Foster natalie portman

Come già annunciato nei mesi scorsi, in Thor: Love And Thunder – quarto capitolo del franchise – non vedremo semplicemente una versione al femminile di Thor ma Jane Foster nelle vesti di Mighty Thor, nome della celebre run scritta da Jason Aaron in cui l’eroina impugna il Mjolnir al posto del Dio del Tuono. Ma cosa sappiamo del personaggio che sarà interpretato da Natalie Portman? Ecco qualche curiosità relativa ai fumetti originali:

1I segreti di Jane Foster

marvel cinematic universe

Jane Foster non è esattamente la più brava a mantenere segreti, come quando ha ingannato la maggior parte dei suoi amici e della sua famiglia rivelando la verità quando lo riteneva opportuno, forse perché mai avrebbe pensato che gli altri considerassero una supereroina una malata terminale…

Leggi anche – Thor: Love And Thunder, 10 teorie sul ruolo del Dio del Tuono

Fonte: CBR

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George R.R. Martin dice di avere in cantiere 3 serie animate su Game of Thrones

Il trono di spade (Game of  Thrones) serie tv

Ispirato da una recente proiezione della serie animata di NetflixBlue Eye Samurai“, il creatore di “Game of ThronesGeorge R. R. Martin ha scritto un nuovo post sul suo blog elogiando il lavoro di Amber Noizumi e Michael Green. E mentre era in vena di condivisioni, Martin ha deciso di dare notizie sulle sue stesse aspirazioni di animazione.

Blue Eye Samurai è una cosa tutta sua, ed è magnifica“, ha scritto Martin. “Anche se di solito non guardate l’animazione, provatelo. È fantastico. Se vi piace il mio materiale, credo che lo adorerete”.

Lo scrittore si è poi soffermato sul suo lavoro attuale. “Si dà il caso che io e la HBO abbiamo i nostri progetti di animazione, ambientati nel mondo di ‘Cronache del ghiaccio e del fuoco (A Song Of Ice & Fire)’. Nessuno di essi ha ancora ottenuto il via libera, ma credo che siamo vicini a fare il passo successivo con un paio di essi“.

Su quali progetti lavora George R.R. Martin ?

Il padre di Westeros ha rivelato che in precedenza aveva quattro progetti di serie animate in fase di sviluppo con la HBO. Variety ha dato la notizia della serie animata di “Game of Thrones” già nel 2021, e Martin si è spinto oltre rivelando che erano state create diverse writers room, sceneggiature e bozze, ma purtroppo due dei quattro progetti sono stati “accantonati“, come ha detto Martin.

Mentre continua a lavorare sui due progetti animati rimanenti, Martin ha anche dato la notizia che anche la serie Sea Snake, annunciata in precedenza, passerà ad un prodotto di animazione.

Abbiamo spostato ‘Nine Voyages’, la nostra serie sui leggendari viaggi del Serpente di Mare, dal live action all’animazione. Una mossa che appoggio pienamente. I vincoli di budget avrebbero probabilmente reso proibitiva una versione in live action, visto che metà della serie si svolge in mare e che è necessario creare un porto diverso ogni settimana, da Driftmark a Lys, alle Isole Basilisco, a Volantis, a Qarth, a… e così via. C’è un mondo intero là fuori. E abbiamo molte più possibilità di mostrarlo con l’animazione. Quindi ora abbiamo tre progetti di animazione in corso“.

I nomi e le trame delle misteriose due serie animate rimangono ancora segreti. Da anni si parla di numerosi progetti di spin.off di “Game of Thrones“, da “Fondo delle pulci” alla serie “10.000 navi”. Lo scorso aprile, abbiamo dato la notizia che un prequel sulla conquista di Westeros da parte di Aegon I Targaryen era in fase di sviluppo e che la serie “A Knight of the Seven Kingdoms: The Hedge Knight“. Se una di queste trame possa essere il suddetto show animato di cui parla Martin, solo il tempo ce lo dirà.

 
 

Il 2023 delle Fiction RAI

Mare fuori 3

Il 2023 è stato un anno che ha consolidato ancora una volta il grande successo e la fidelizzazione per la fiction Rai. I numeri ottenuti confermano il primato sia nell’offerta generalista, con la top ten per ascolto medio occupata solo da titoli Rai, sia nel consumo on line sulla piattaforma Rai Play.

Risultati raggiunti grazie a un’equazione virtuosa tra quantità e qualità del prodotto. È su questa base, infatti, che i telespettatori hanno ribadito il patto di fiducia con il grande racconto popolare del servizio pubblico, capace di restituire la ricchezza e la complessità di un Paese e di interpretarne i problemi, le attese, i valori profondi e le contraddizioni sempre con il coraggio fiducioso e positivo verso il domani.

Sul fronte degli ascolti lineari, la seconda stagione di “Le indagini di Lolita Lobosco” si conferma il titolo più visto con una media di ascolto di oltre 5.292.000 telespettatori e 28.6% di share. Seguono “Fiori sopra l’inferno” (4.767.000 di telespettatori e 25% di share) e la terza stagione di “Imma Tataranni – Sostituto procuratore” (4.483.000 telespettatori e 26,4% di share).

Ai brillanti dati del prime time si aggiungono quelli della fascia pomeridiana, il cui presidio viene mantenuto grazie alla serie daily “Il Paradiso delle Signore“, che ha ottenuto un ascolto medio di oltre 1.7 milioni di telespettatori e il 19.7% di share.   Anche sulla piattaforma Rai Play, la fiction è il genere più visto. “Mare fuori 3” si colloca in prima posizione con oltre 72 milioni ore di Tempo Totale Speso. La serie, che ha ottenuto una Total Audience di oltre 6 milioni di ascoltatori, si è contraddistinta anche per lo straordinario primato sul VOD a 28 giorni con 4.099.000 ascoltatori medi.

 
 

Il 2023 degli incassi al cinema in Italia, +62% incassi e +59% presenze

incassi al cinema 2023
Foto di CLAUDIO IANNONE

In un mercato post-pandemico tornato per il primo anno alla normalità i cinema hanno registrato nel 2023 un incasso complessivo di circa 495 milioni di € per un numero di presenze pari a circa 70.5 milioni di biglietti venduti.

Si tratta di un risultato superiore al 2022 (+62% incassi e +59% presenze) e di un decremento del 16% degli incassi e del 23% delle presenze circa rispetto alla media del triennio 2017-2019. Un recupero importante visto che al 31/12 del 2022 la differenza negativa con la media pre-pandemica era del 48% in incassi e del 51% in biglietti venduti.
Da sottolineare il fondamentale recupero nella stagione estiva, tradizionalmente considerata quella più debole dal punto di vista dei risultati: da maggio ad agosto, grazie all’importante offerta e anche alle attività di comunicazione e promozione realizzate, il periodo ha registrato ininterrottamente valori superiori al triennio 2017-2019 permettendo al secondo quadrimestre di segnare il miglior risultato di sempre al box office in termini di incasso. Nel complesso l’anno ha registrato 5 mesi su 12 con valori superiori ai dati pre-pandemici.

Di nuovo significativa, più in generale, la produzione italiana grazie al film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi e a diversi altri risultati conseguiti, che torna ad avvicinarsi ai valori dello scorso decennio. Le produzioni italiane, incluse le co-produzioni, hanno registrato un incasso di oltre 120 milioni di € per un numero di ingressi pari a circa 18 milioni di biglietti venduti ed una quota sul totale delle presenze di circa il 26%. Si tratta di un valore non solo superiore alla media del triennio 2017-2019 (21%) ma vicino alla media dell’intero decennio 2010-2019 (26,9%). Nella Top3 dei film di produzione italiana, oltre al film di Paola Cortellesi ci sono anche “Me contro Te Il Film – Missione giungla” (4.8 milioni di € d’incasso) e “Tre di troppo” (4.7 milioni di € d’incasso).

I tre film che in generale hanno registrato il migliore risultato di incasso al box office sono stati “C’è ancora domani” (quasi 33 milioni di € d’incasso), “Barbie” (32.1 milioni di € d’incasso) e “Oppenheimer” (27.9 milioni di € d’incasso). I dati e le analisi complete verranno diffuse e commentate nel corso della conferenza stampa “2023: che spettacolo di Cinema!” che si terrà il prossimo 10 GENNAIO 2024 alle ore 11.00 presso il Cinema Barberini (sala 5) – Piazza Barberini 24/26, Roma.

Di seguito la TOP 10 degli incassi nella stagione cinematografica

  1. C’è ancora domani, incasso: €32.959.528, presenze 4.839.820;
  2. Oppenheimer, incasso: € 27.990.461, presenze 3.748.968;
  3. Barbieincasso: € 12.921.737, presenze 1.822.896;
  4. Wonka, incasso: € 9.919.659, presenze 1.319.090;
  5. Assassinio a Venezia, incasso: € 8.675.124, presenze 1.459.057;
  6. Napoleon, incasso: € 7.775.616, presenze 1.040.796;
  7. The Nun 2, incasso: € 6.634.401, presenze 960.620;
  8. Hunger Games – La ballata dell’usignolo … incasso: € 5.579.200, presenze736.746;
  9. Five Nights at Freddy’s, incasso: € 5.350.205, presenze 673.476;
  10. Shark 2 – L’Abisso, incasso: € 5.287.858, presenze 687.817;
 
 

Helen Mirren: una regina in continua trasformazione, al cinema dal 4 gennaio con Wonder: White Bird

Helen Mirren Wonder: White Bird

Da tutti considerata la Regina del grande schermo, grazie alla sua magistrale interpretazione di Elisabetta II in The Queen di Stephen Frears che le valse il premio Oscar nel 2007, Helen Mirren è forse l’esempio più brillante e vincente di come una carriera già di grande successo possa essere in continuo rinnovamento e esplorazione di nuovi territori.

Vantando già collaborazioni con alcuni dei più grandi registi contemporanei (Greenaway, Altman, Sellers, Brass trai tanti), Mirren ha dimostrato negli ultimi anni come questa si possa trasformare nel tempo, adattandosi non solo al mercato corrente ma anche alle nuove forme di comunicazione e spettacolo, tracimando nel mondo della moda e della musica. In attesa di vederla Wonder: White Bird, al cinema dal 4 gennaio grazie a Notorious Pictures, ecco le evoluzioni e le rivoluzioni nella carriera di Helen Mirren negli ultimi anni.

1La sfilata per L’Oreal Paris

Abbiamo già accennato all’esuberanza, sensualità e intelligenza di Dame Helen Mirren. Tutte doti che non sono per niente scontate in un’attrice, e che risplendono fulgide in occasione della sfilata di L’Oreal Paris. Il terzo show annuale del marchio, durante la Fashion Week di Parigi, ha visto Mirren sfilare in compagnia di illustri colleghe, volti noti del panorama dell’intrattenimento.

Nel corso della sfilata notiamo Eva Longoria, Andie McDowell, Amber Heard, Camila Cabello, ma nessuna, per quanto avvenente e sicura di sé, eguaglia lo spirito di Helen Mirren che, scalza e spettinata, solca la passerella a grandi balzi, prendendosi la scena. Un’immagine senza tempo, forte e leggiadra allo stesso tempo, lontana dallo stereotipo della diva inarrivabile e allo stesso tempo con un’aura sovrumana di bellezza.

Rivedremo Helen Mirren in Wonder: White Bird, al cinema dal 4 gennaio con Notoriuos Pictures.

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I film più attesi del 2024

Dune - Parte Due differenze libro
Photo Credit: Courtesy Warner Bros. Pictures

Il 2023 è stato per il cinema un anno che, tra alti e bassi, ha regalato agli spettatori di tutto il mondo alcuni titoli e momenti che rimarranno indelebili anche negli anni a venire. Dal fenomeno Barbenheimer che ha visto protagonisti Barbie e Oppenheimer, fino al ritorno in sala di Martin Scorsese con Killers of the Flower Moon; dagli scottanti flop al box office di cinecomic come Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Shazam! Furia degli Dei e The Marvels e fino al trionfo di film italiani come Rapito, Il Sol dell’Avvenire, Comandante, Io Capitano e, soprattutto, C’è ancora domani. Il 2023 è però stato anche l’anno degli scioperi degli sceneggiatori e degli attori di Hollywood, evento che ha fatto slittare di diversi mesi l’uscita di numerosi film ma ha anche permesso alle categorie interessate di ottenere maggiori sicurezze lavorative. Reduci da tutto ciò, scopriamo ora quelli che sono i film più attesi del 2024, tra grandi blockbuster fino a lungometraggi d’autore molto attesi.

1Parthenope – (ancora senza data di uscita)

Parthenope
Parthenope di Paolo Sorrentino – Foto Credit Hollywood Authentic/ Greg Williams

Parthenope è il film diretto da Paolo Sorrentino con Dario Aita,Celeste Dalla Porta, Silvia Degrandi, Isabella Ferrari, Lorenzo Gleijeses, Biagio Izzo, Marlon Joubert, Peppe Lanzetta, Nello Mascia, Gary Oldman, Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Daniele Rienzo, Stefania Sandrelli eAlfonso Santagata. Il film racconta, con le parole del regista “la vita di Partenope, che si chiama come la sua città, ma non è né una sirena, né un mito. Dentro di lei, tutto il lunghissimo repertorio dell’esistenza: la spensieratezza e il suo svenimento, la bellezza classica e il suo cambiamento inesorabile, gli amori inutili e quelli impossibili, i flirt stantii e le vertigini dei colpi di fulmine, i baci nelle notti di Capri, i lampi di felicità e i dolori persistenti“.

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