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Una Sterminata Domenica gratis al cinema con Cinefilos

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Una Sterminata Domenica gratis al cinema con Cinefilos

Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema, gratis, Una Sterminata Domenica, Premio Speciale della Giuria Orizzonti a Venezia 80 e diretto da Alain Parroni, con Enrico Bassetti, Federica Valentini e Zackari Delmas, in uscita il 14 settembre distribuito in Italia da Fandango Distribuzione.

Ecco le città in cui sarà possibile partecipare alle anteprime:

ROMA 
CINEMA LUX
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti
CINEMA GREENWICH
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti
GIULIO CESARE
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti
TORINO
CINEMA NAZIONALE
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti
BOLOGNA
CINETECA CERVI
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti
MILANO
ANTEO PALAZZO DEL CINEMA
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti
NAPOLI
CINEMA MODERNISSIMO
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti
PALERMO
CINEMA LUX
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti
CATANIA
CINEMA ARISTON
giovedì 14 settembre – 10 biglietti
venerdì 15 settembre – 10 biglietti
sabato 16 settembre – 10 biglietti
domenica 17 settembre 10 biglietti

I biglietti saranno validi per qualsiasi spettacolo dal 14 al 17 settembre e potranno essere richiesti, fino ad esaurimento, inviando una email a [email protected]in cui andranno specificati il giorno in cui si intende utilizzare i biglietti e un secondo giorno alternativo nel caso per il giorno prescelto non ci sia più disponibilità di posto.

I biglietti dovranno essere richiesti improrogabilmente entro e non oltre il 14 settembre e non saranno prese in considerazioni eventuali richieste formulate successivamente alla suddetta data. L’oggetto della e-mail deve contenere il titolo del film.

NB: riceveranno risposta solo gli assegnatari dei biglietti.

Gli orari delle proiezioni andranno consultati direttamente sui siti dei cinema.

È di fondamentale importanza che nell’email venga evidenziato che si sta chiedendo l’invito via CINEFILOS.

I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un documento di identità.

Guarda il trailer di Una Sterminata Domenica

Unbroken: la vera storia dietro al film di Angelina Jolie

Unbroken: la vera storia dietro al film di Angelina Jolie

Il cinema si è dimostrato in innumerevoli occasioni un mezzo ideale per raccontare le gesta straordinarie di uomini apparentemente ordinari. Attraverso film a questi dedicati si possono infatti riscoprire non solo eventi talvolta poco noti, ma anche valori spesso dimenticati. Un film esemplare a riguardo è il titolo del 2014 Unbroken (qui la recensione), opera seconda da regista della premio Oscar Angelina Jolie, dedicata all’atleta olimpico e militare statunitense Louis Zamperini. Il film ripercorre tanto le sue vicende sportive quanto quelle avvenute nel difficile contesto della Seconda guerra mondiale. Ne esce fuori un racconto dedicato a chi non si lascia mai spezzare dalle difficoltà, trovando la forza di rialzarsi sempre.

Scritto e riscritto da noti sceneggiatori come Richard LaGravenese, William Nicholson e perfino i fratelli Joel ed Ethan Coen, Unbroken è basato sull’omonimo libro scritto da Laura Hillenbrand e pubblicato nel 2010. In questo l’autrice ripercorre la vita di Zamperini, rinunciando ad ogni possibile artificio letterario in favore della pura descrizione storica. Divenuto un autentico best seller, con milioni di copie vendute in tutto il mondo, il libro riportò dunque all’attenzione pubblica la storia dell’atleta e non passò molto prima che anche Hollywood se ne interessasse. Attratta dalla forza del racconto, la Jolie si offrì poi di dirigere il film, decidendo però di non recitarvi.

Struggente e ottimo per sentirsi ispirati contro le avversità, Unbroken si è poi affermato come un buon successo di pubblico e critica. Nel 2018 è stato perfino realizzato un sequel non ufficiale intitolato Unbroken – La via della redenzione, senza però il coinvolgimento né della Jolie né degli stessi attori. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla vera storia dietro al film, alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Unbroken: la vera storia dietro al film

Come anticipato, protagonista del film è Louis Zamperini, figlio di italiani originari di Brenzone sul Garda. La sua attività sportiva ha avuto inizio nel 1932 con lo sci di fondo. Zamperini passò però ben presto all’atletica, rimanendo imbattuto per tutti e tre gli ultimi anni di liceo. La corsa, come narrato nel film, fu per lui anche un modo per tenersi lontano da guai. Con un’infanzia problematica, fatta di alcol, fumo e piccoli furtarelli, egli fu convinto dal fratello Pete a dedicarsi allo sport, abbandonando dunque ogni altro vizio. Nel 1936 egli si qualificò all’età di 19 anni per le Olimpiadi di Berlino, arrivando poi ottavo ai cinquemila metri piani. Un risultato che gli permise di incontrare perfino Adolf Hitler, il quale rimase impressionato dalla velocità di Zamperini.

Quando le Olimpiadi del 1940 vennero annullate a causa del secondo conflitto mondiale, Zamperini si arruolò come bombardiere nell’aviazione. Nel 1943, però, a causa di un incidente aereo precipitò nell’Oceano Pacifico. L’incidente uccise otto passegeri, lasciando miracolosamente in vita Zamperini, il pilota Russell Allen Phillips e il mitragliere Francis McNamara. Proprio quest’ultimo mangiò, mentre gli altri dormivano, tutto il cioccolato a loro disposizione. Spaventati dalla situazione, i tre dovettero poi mangiare pesce crudo pur di sopravvivere. McNamara, però, morì di fame e disidratazione dopo 33 giorni. Dopo 47 giorni, fortunatamente, i due sopravvissuti vennero recuperati dai giapponesi.

Dopo essere stati prelevati da questi, per i due uomini le sofferenze furono tutt’altro che terminate. Vennero infatti deportati in una prigione militare nota come Execution Island. Qui Zamperini venne costretto a lavori forzati e a sperimentare condizioni di vita ai limiti del possibile. Il sergente Mutsuhiro Watanabe, in particolare, lo sottopose ad innumerevoli umiliazioni e torture. È in questo periodo che Zamperini inizia a credere in Dio e a riporre in lui le sue speranze. Con il termine del conflitto, egli viene infine liberato e fare ritorno in patria. Nel 1997 Zamperini tornerà in Giappone da eroe, in occasione dei giochi Olimpici invernali, dove per un tratto avrà modo di portare la torcia olimpica.

Unbroken storia vera

Unbroken: la trama e il cast del film

Alla luce di questa incredibile storia vera, il film della Jolie ripercorre la vita di Zamperini concentrandosi in particolare sulle sue vicende nel corso della guerra. Il tutto viene raccontato nel modo più fedele possibile, dall’incidente aereo ai 47 giorni trascorsi in mare, dal campo di prigionia e alle torture subite fino alla liberazione e al ritorno a casa. Vengono omessi solo alcuni dettagli, tra cui l’incontro con Hitler. Ciò che da tutto ciò emerge in particolare è la forza d’animo del protagonista, il quale diventa un esempio per l’intera umanità. Zamperini nel corso del film imparerà a dedicare la propria vita al bene e al perdono, dimostrando un animo e una forza di volontà impossibili da spezzare.

Ad interpretare Zamperini nel film vi è il giovane attore Jack O’Connell, noto per la serie Skins. Egli, per il ruolo, si sottopose ad un rigido allenamento e ad una ancor più rigida dieta. Proprio a causa di questa si trovò a svenire in più occasioni sul set durante momenti di grande sforzo. Accanto a lui, nel ruolo del pilota Russell Allen Phillips vi è invece Domhnall Gleeson, mentre Garrett Hedlund è il capitano John Fitzgerald. L’attore si è preparato leggendo articoli e libri a riguardo. In particolare, ha avuto modo di consultare il diario personale del vero Fitzgerald, dove egli annotava le proprie imprese e i propri pensieri. Sono poi presenti Miyavi, noto musicista giapponese, nel ruolo di Matsuhiro Watanabe e Jai Courtney in quelli del sergente Charlton Cupernell.

Unbroken: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Unbroken grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV+, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 11 settembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

La mia prediletta: recensione della nuova serie Netflix

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La mia prediletta: recensione della nuova serie Netflix

In un clima di tensione quasi disturbante, La mia prediletta è una miniserie tedesca Netflix di genere thriller psicologico; formata da una sola stagione di 6 episodi, ognuno di circa 45 minuti, la serie racconta la misteriosa scomparsa di una ragazza, Lena Beck, e del suo misterioso ritrovamento. La mia prediletta è tratta dal romanzo omonimo della scrittrice tedesca Romy Hausmann. Nel cast si ritrovano figure note nel panorama cinematografico nazionale ed internazionale: Julika Jenkins, nota per il ruolo di Claudia Tiedemann nella serie Dark, qui interpreta Karin, madre di Lena, mentre Kim Riedle (Skylines) è nel ruolo di Lena.

La mia prediletta: fuga dagli orrori

Di notte, in dei boschi nei dintorni di Aquisgrana, una donna, Lena, viene investita da una macchina: Lena insieme alla figlia, Anna, vengono portate in ospedale. Qui mentre la madre viene operata, un’infermiera inizia a relazionarsi con la bambina, scoprendo pian piano la disturbante realtà in cui le due, insieme al fratellino Jonathan, vivevano. Costretti dal padre ad una vita di prigionia, la madre ed i due bambini vivevano in una casa lugubre, lontano dal mondo esterno, completamente dipendenti dal padre per i viveri, forzati a seguirne le rigide regole.

L’incidente di Lena finisce per intrecciarsi indissolubilmente con un altro caso irrisolto della polizia tedesca: la scomparsa della giovane Lena Beck a Düsseldorf. Karin e Matthias Beck, genitori di Lena, riconoscono Anna come loro nipote, essendo la bambina uguale alla loro figlia da piccola, rinnegando però la donna investita come la loro Lena. La ricerca continua e disperata di Lena Beck porterà alla luce altre terrificanti realtà.

Un thriller coinvolgente dai tratti disturbanti

Nei primi episodi La mia prediletta presenta al pubblico una realtà di violenze quotidiane, di totale assoggettamento alla figura del padre, di conseguenza questa prima parte della serie può risultare particolarmente forte. Ciò che rende il tutto così inquietante è che questa quotidianità di privazioni e di violenza domestica da parte del padre viene descritta da una bambina, da Anna, nella più normale spontaneità. Per Anna e Jonathan una cella senza finestre, senza la possibilità di uscire, con regole ferree da seguire per evitare di sfidare l’ira paterna è la normalità, perché è l’unica realtà conosciuta. A favorire l’inquietudine ai racconti della bambina è sicuramente la performance della giovanissima attrice Naila Schuberth.

Seraphina Maria Schweiger as Ines Reisig on the set of Liebes Kind, Courtesy of Netflix 2023

La violenza esercitata dal padre non è neanche di tipo meramente fisico, ma anche psicologico: Lena lo paragona ad un Dio onnipotente, che fa il giorno e la notte, che li controlla costantemente. La stessa Lena, ritornata alla sua vita dopo mesi di prigionia, non riesce a rinnegare le stringenti regole della casa, continua a sentirsi tremendamente osservata.

Nella seconda parte di La mia prediletta viene lasciato maggiore spazio alle indagini, al lavoro degli investigatori Bühling e Kurt, i quali riescono pian piano a rimettere insieme tutti i tasselli del puzzle di abusi ed assassini. Di conseguenza, l’inquietante realtà della casa viene parzialmente accantonata a favore di una maggiore dinamicità delle vicende, pur continuando ad essere presenti dei flashback sulla vita dei bambini e di Lena.

L’inquietudine di una realtà vicina

Talvolta una serie come La mia prediletta può arrivare a suscitare nell’animo dello spettatore maggiore angoscia ed irrequietezza di un film dell’orrore. Ciò può avvenire per via della differenza delle tematiche che vengono trattate: guardando un horror, lo spettatore, per quanto possa rimanere impressionato dalle scene, è consapevole che le vicende non sono reali. Al contrario tematiche come quelle trattate nella serie sono fin troppo presenti nella realtà sociale, tanto da colpire il pubblico più nel profondo.

La mia prediletta arriva ad esacerbare all’estremo tematiche come la violenza domestica e di genere e lo stupro, mostrandoci orrori ancora peggiori rispetto a quelli della realtà. Il momento che probabilmente permette un maggiore collegamento tra attuali fatti di cronaca e la serie è il momento della scomparsa di Lena Beck: la ragazza, giovane studentessa universitaria, si trova di notte a dover ritornare a casa a piedi da sola, quando l’uomo la rapisce.

A questo si sommano le profonde cicatrici anche psico emotive delle violenze subite da Lena: fin da subito, in ambulanza e poi in ospedale, la donna vuole abbandonarsi verso la morte, ma è solo la voce di Anna che le da la forza di lottare per la vita.

A Passo d’uomo (Sur les chemins noirs) con Jean Dujardin al cinema dal 19 Ottobre

Wanted Cinema annuncia l’arrivo in sala dal 19 ottobre di A Passo d’uomo (Sur les chemins noirs), presentato in anteprima alla 71edizione del Trento Film Festival come film d’apertura della manifestazione. Tratto dall’omonimo libro autobiografico best seller dello scrittore-esploratore francese Sylvain Tesson, A passo d’uomo è diretto da Denis Imbert (Vicky, Mystère) e alla sua uscita in sala in Francia a marzo ha ottenuto il plauso della critica e incassato numeri da capogiro al box office d’Oltralpe. Nel cast, insieme a Jean Dujardin, troviamo Izia HigelinJosephine Japy e Jonathan Zaccai.

Protagonista indiscusso di questo viaggio attraverso la Francia – un cammino a piedi di 1300 km che va dal Mercantour al Cotentin, ma anche un viaggio interiore per riappropriarsi di un corpo ridotto in pezzi e rimarginare dolorose ferite – è un intenso Jean Dujardin (Premio Oscar per The Artist), che qui veste i panni di Pierre, un celebre scrittore con un debole per le esperienze estreme e i viaggi in solitaria. Una sera, ubriaco, si arrampica sulla facciata di un palazzo e cade per diversi piani. L’incidente lo lascia in coma profondo. Quando ne esce, Pierre riesce a malapena a stare in piedi. Contro il parere di tutti, decide di fare un’escursione da solo attraverso la Francia, dalla Provenza a Mont Saint Michel, lungo sentieri dimenticati attraverso alcune delle regioni più aspre, inospitali e belle della Francia. Basata su eventi reali, questa fuga dal mondo frenetico è una storia di forza d’animo, guarigione, resilienza e riconnessione alla natura e al sé profondo.

L’eroe ha un lato selvaggio” – commenta il regista – “come un lupo che osserva la vita degli uomini, tenendosene a distanza. Allo stesso modo, dalla regia mi sforzavo di vederlo uscire da un cespuglio, attraversare la strada e ripartire in un boschetto come un animale. I sentieri neri sono delle tracce lasciate, che non esistono sulle mappe. Sono sentieri percorsi da animali selvatici. Mi piaceva questa idea di attraversamento. La Francia ha questa prospettiva, queste incredibili linee di fuga”.

Batman Day 2023, via ai festeggiamenti in Italia e nel mondo

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Batman Day 2023, via ai festeggiamenti in Italia e nel mondo

Il 16 settembre i fan di tutto il mondo si riuniscono per festeggiare il Batman Day e celebrare il loro amore per il supereroe DC, uno dei personaggi più iconici e longevi della cultura popolare. Per onorare questa tradizione annuale, DC e Warner Bros. Discovery, insieme ad alcuni dei loro partners più importanti, presentano attività, iniziative, e lanci di prodotto dedicati al protettore di Gotham City.

Il Batman Day 2023 porterà alla luce in tutto il mondo alcuni tra i più iconici Team-Up di Batman: amici, alleati o pericolosi avversari, i fan potranno celebrare l’universo del Cavaliere Oscuro attraverso i personaggi che, insieme a Batman, lo hanno reso così memorabile.

l 16 e il 17 settembre, presso il Maximo Shopping Center di Roma, verrà installata un’area celebrativa dedicata a Batman e al suo più fedele alleato: Robin. All’interno dell’area saranno presenti diverse grafiche per realizzare foto e video indimenticabili all’interno del mondo di Batman: dal Bat-Segnale allo skyline di Gotham City, ogni fan avrà l’occasione di immergersi tra gli elementi più iconici del Cavaliere Oscuro. L’area includerà anche delle grafiche celebrative del dinamico duo: Batman e Robin. Oltre ad una statua a grandezza naturale di una delle versioni più amate e apprezzate di Batman viste al cinema.

Boomerang (canale 609 di Sky) celebra il Batman Day con un intero weekend – il 16 e 17 settembre – che vedrà la serie Batwheels protagonista assoluta del canale. Batwheels è il nuovo e primo imperdibile show targato DC dedicato al target prescolare con protagonisti Batman, Robin e Batgirl. La serie, all’insegna dell’action e dell’avventura, combina due degli elementi più amati dai bambini: i supereroi e le macchine! Lo show, infatti, ruota attorno ad una squadra di giovani veicoli superpotenti che difendono Gotham City dal crimine insieme ad una schiera di iconici eroi DC. Dal 30 ottobre Batwheels approderà in esclusiva Prima TV free su Cartoonito (canale 46 del DTT).

Per celebrare Batman nel mese di settembre, Sky lancerà in Italia una nuova edizione del pop-up channel SKY CINEMA BATMAN, dal 25 al 30 settembre.

Il canale programmerà: The Batman con Robert Pattinson, la trilogia de Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, e gli iconici film di Batman di Tim Burton (Batman, Batman Returns) e Joel Schumacher (Batman Forever, Batman and Robin). Tutti i film saranno anche disponibili su NOW. 

Warner Bros. Games e DC hanno recentemente annunciato Batman: Arkham Trilogy per Nintendo Switch, già disponibile per il pre-order. Una raccolta dei videogiochi pluripremiati di Rocksteady Studios che unisce Batman: Arkham Asylum, Batman: Arkham City, e Batman: Arkham Knight in un unico pacchetto definitivo. Batman: Arkham Trilogy sarà disponibile a partire dal 13 ottobre 2023 per Nintendo Switch e includerà tutti i contenuti scaricabili (DLC) pubblicati finora per ciascuno dei tre giochi. Tutti i fan potranno mettersi nei panni del Cavaliere Oscuro e immergersi nel leggendario universo di Arkham per consegnare alla giustizia i più famosi criminali DC. La trilogia per Nintendo Switch è sviluppata da Turn Me Up Games.

L’appuntamento con il Batman Day si rinnova anche con tante novità a fumetti. Tra i numerosi titoli che arriveranno sugli scaffali per celebrare il difensore di Gotham City, Panini Comics propone un volume speciale pensato per festeggiare al meglio questa ricorrenza: Batman Day 2023: Amici e nemici. Con tanti amici e “ospiti d’eccezione” di Gotham City a supportare il Cavaliere Oscuro, il fil rouge dei racconti contenuti in questa antologia da collezione è il team-up, ovvero il tema portante dell’edizione 2023 del Batman Day. Inoltre, in esclusiva per l’Italia, Batman Day 2023: Amici e nemici sarà disponibile anche con una cover variant disegnata da Antonio Fuso con un protagonista d’eccezione accanto al Cavaliere Oscuro: il rapper e produttore discografico Hell Raton volto della collezione Kappa dedicata a Batman.

Sabato 16 settembre debutta in Italia per Panini Comics anche il primo numero di Batman: Il gargoyle di Gotham, nuovissima e attesa serie DC/Black Label ad opera del fumettista Rafael Grampá, composta da 4 numeri con uscita a cadenza bimestrale.

Il Batman Day arriva anche su eBay: fino al 24 settembre sarà live uno store ufficiale dedicato al Cavaliere Oscuro e al mondo DC. L’offerta dello store sul marketplace globale include una selezione esclusiva di novità e prodotti da collezione, dalle statue in resina in scala 1.10 di Iron Studios alle popolari statuette Funko POP – alcune in edizione limitata – passando per i playset Lego. Inoltre, sarà possibile acquistare una raccolta di titoli home video incentrati sull’eroe mascherato, alcuni dei quali in steelbook o packaging speciale. Un’opportunità imperdibile per scovare tesori: lo store su eBay ospiterà uno spazio dedicato alla community di Batman, dove i fan potranno acquistare pezzi introvabili per arricchire la loro collezione di memorabilia.

The Silencing – Senza voce: tutto quello che c’è da sapere sul film

Sul finire dell’estate del 2020 il thriller The Silencing – Senza voce viene distribuito in sordina per alcune sale statunitensi e poi direttamente in home-video, dove ottiene comunque un discreto successo. L’arrivo del film su Netflix è ora l’occasione anche per gli spettatori italiani di poter scoprire questo film incentrato sui temi del dolore, della vendetta e della ricerca di redenzione. Al centro della vicenda, infatti, vi è un caso mai risolto di rapimento, che colloca il film in uno specifico filone, a cui appartiene ad esempio anche il più noto The Captive – Scomparsa, ovvero quello di bambini o ragazzi scomparsi e dei loro genitori chiamati a confrontarsi con il dolore e la paura che si genera in conseguenza di tale mancanza.

Un film dunque ricco di tensione ed elementi tutt’altro che leggeri questo The Silencing – Senza voce, opera seconda del regista Robin Pront, guadagnatosi una certa notorietà grazie al suo lungometraggio d’esordio, Le Ardenne – Oltre i confini dell’amore, a sua volta un cupo thriller con elementi noir. Rimasto fedele al genere, il regista ha dunque con questo suo secondo film approfondito personaggi caratterizzati da traumi passati, sfruttando un elemento naturale quale la riserva naturale in cui opera il protagonista come metafora del suo animo smarrito. Tutto ciò dando forma alla sceneggiatura, la prima di un lungometraggio, di Micah Ranum.

Per gli appassionati del genere, The Silencing – Senza voce è dunque un titolo da non perdere, che proprio su Netflix si sta già affermando come un vero e proprio caso grazie alle tante visualizzazioni ottenute da quando è stato aggiunto al catalogo. Ci sono infatti diversi elementi sorprendenti nel racconto proposto, che permettono a questo film di godere di una propria identità. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di The Silencing – Senza voce

Protagonista del film è Rayburn Swanson, un uomo che vive ancora vivido sulla propria pelle il dolore per la perdita della figlia adolescente, rapita cinque anni prima. Scivolato in una spirale senza fine di alcolismo e autodistruzione, Rayburn ha detto addio alla caccia, sua vecchia passione, decidendo invece di aiutare gli stessi animali che uccideva realizzando una sorta di santuario al confine con un’area incontaminata. La sua vita viene però rimessa in discussione quando da uno dei monitor di sicurezza vede un assassino inseguire una ragazza che gli ricorda la figlia scomparsa. Determinato a salvarla, Rayburn si avventura dunuqe nella natura selvaggia per trovarla prima che lo faccia il killer e magari redimersi dagli errori passati.

The Silencing Annabelle Wallis

Il cast di The Silencing – Senza voce

Ad interpretare il protagonista, Rayburn Swanson, vi è l’attore Nikolaj Coster-Waldau, meglio noto per aver interpretato Jaime Lannister nella popolare serie TV Il Trono di Spade. Da quando questa è terminata, l’attore si è dedicato maggiormente al cinema, recitando in film thriller come Domino, Against the Ice, God Is a Bullet e, appunto, The Silencing – Senza voce. Per quest’ultimo in particolare ha raccontato di essersi preparato approfondendo il tipo di dolore che vive il suo protagonista, cercando di raccontarlo nel modo più sincero e diretto possibile. Accanto a lui, nel ruolo dello sceriffo Alice Gustafson, vi è invece l’attrice Annabelle Wallis.

Questa è principalmente nota per il personaggio di Grace Shelby nella serie televisiva Peaky Blinders e la voce dell’AI Zora nelle serie televisive Star Trek: Discovery e Star Trek: Short Treks. Con The Silencing – Senza voce ha invece avuto un ruolo di maggior rilievo anche al cinema, per il quale aveva già recitato con film come X-Men – L’inizio, Annabelle e La mummia. Il giovane Hero Fiennes Tiffin, oggi noto per essere stato il protagonista maschile della serie di film After, recita invece qui nel ruolo di Brooks Gusfafson, il problematico fratello di Alice. Recitano poi nel film Zahn McClarnon nel ruolo di Karl e Melanie Scrofano in quelli di Debbie.

Il trailer di The Silencing – Senza voce e come vederlo in streaming su Netflix o altrove

È possibile fruire di The Silencing – Senza voce grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Prime Video e Netflix. Su quest’ultima piattaforma, il film si trova attualmente al 1° posto nella Top 10 dei film più visti in Italia. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di rife>rimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

Deadpool 3: Daniel Radcliffe potrebbe avere un “ruolo segreto” nel film

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Secondo alcuni rumor, il veterano di Harry Potter, Daniel Radcliffe, si sarebbe unito al cast dell’attesissimo Deadpool 3 dei Marvel Studios. Da tempo, come noto, circolano voci online riguardo ai possibili attori che compariranno nel film dell’MCU e secondo lo scooper del settore, Daniel Richtman (via Patreon), proprio l’attore inglese sarebbe stato scelto per unirsi a Hugh Jackman e Ryan Reynolds in Deadpool 3 per un “ruolo segreto“. Non sono stati forniti altri dettagli, ma la teoria ad oggi più popolare lo vuole come interprete di una variante di Wolverine.

Ciò deriva da una voce precedente secondo la quale Radcliffe era tenuto d’occhio dalla Marvel per prendere il posto di Hugh Jackman nei panni di Logan nel previsto riavvio degli X-Men. Tale intenzione non si è ad oggi mai concretizzata ma se davvero Radcliffe dovesse essere confermato come parte di Deadpool 3, potrebbe essere divertente vederlo anche fosse solo per una volta in tali panni. Ovviamente c’è anche la possibilità che l’attore abbia un ruolo più sostanziale nel film, con un personaggio completamente diverso. Fino a che perdurerà lo sciopero degli attori, però, Radcliffe non può rilasciare interviste e dunque confermare o smentire tale rumor.

Deadpool 3: quello che sappiamo sul film

Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool 3, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU.

Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck. L’attrice Jennifer Garner sarà presente nel film con il ruolo di Elektra, che riprende dunque a quasi vent’anni di distanza dal film a lei dedicato.

In attesa di ulteriori conferme, sappiamo che Shawn Levy dirigerà Deadpool 3, mentre Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto. Il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige, aveva precedentemente assicurato ai fan che rimarrà un film con rating R, proprio come i primi due film, il che lo renderebbe il primo film dello studio con tale classificazione matura.

MAX3MIN – Very Short Film Festival, al via l’11 settembre la terza edizione

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Prende il via lunedì 11 settembre la terza edizione MAX3MIN – Very Short Film Festival, il festival dei micro corti (come ben esplicitato dal nome) che hanno la peculiarità di avere una durata non superiore ai tre minuti.

Online dall’11 settembre in streaming gratuito worlwide, il festival ideato e diretto dalla scenografa italo-argentina Martina Schmied approderà poi a Milano a partire da venerdì 15 settembre negli spazi della Cineteca Milano MIC per poi concludersi domenica 17.

Fin dai suoi esordi MAX3MIN si propone come un festival ibrido e particolare, in prima istanza per il formato che ben intercetta il concetto più classico del cortometraggio ma anche le attitudini del pubblico più giovane abituato ai formati brevi dei social tra stories e video su TikTok, oltre alla scelta di una programmazione sia cittadina che senza confini (da sempre MAX3MIN è un festival fruibile gratuitamente online in tutto il mondo sul sito max3min.com).

Un programma di 70 micro corti suddivisi nei due concorsi, 50 concorreranno per i premi del Concorso Internazionale, mentre 20 sono i film selezionati per il NEXT GEN award, premio dedicato ai migliori corti provenienti dalle scuole di cinema di tutto il mondo.

Dalla crisi climatica (What do you do?) all’inclusività, dalle riflessioni sul genere (Backward) alle storie d’amore, e poi ancora il rapporto con i social (Feed Me), la dipendenza da smartphone (Phonedemic), le battaglie politiche, il rapporto con la propria terra (Autumn in Summer mostra il rapporto dei giovani che vivono nei Balcani con la loro terra, divisi tra l’amore e il desiderio di fuga), il passaggio all’età adulta (Futuri Aprili, KIDz) la memoria  (Murashka  e Soap Opera), i disturbi alimentari (Perfect Me), la guerra (Pharmakon), il razzismo (Sverige): sono solo alcune delle tematiche affrontate in queste schegge di racconto, passando attraverso i generi, con una sola e unica regola ovvero non superare i 180 secondi.

Oltre alla programmazione in streaming, i corti di MAX3MIN saranno visibili anche su grande schermo a Milano a partire da venerdì 15 settembre. Il festival arriva infatti in città con una tre giorni di vera e propria festa.

Fino a domenica 17 gli spazi di Cineteca Milano MIC ospiteranno MAX3MIN con le proiezioni dei corti ma anche musica con il concerto/masterclass Un’anima divisa in trio (venerdì 15 ore 19.00), il party di Discosizer (sabato 16) e le playlist musical. In programma anche ad incontri e talk con ospiti tra cui Luca Pacilio, i registi Martina Melilli e Giacomo Abruzzese, il fumettista e illustratore Simone Angelini, la festival strategist Lara Casirati, oltre ad appuntamenti pensati per i più piccoli con i laboratori a cura dell’illustratrice e grafica Cora Fossati.

Guillermo del Toro teme la “stupidità naturale” più dell’intelligenza artificiale

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Guillermo del Toro sembra non essere eccessivamente preoccupato per l’ascesa dell’intelligenza artificiale nel mondo dello spettacolo, mentre si è detto molto più preoccupato per la scarsa intelligenza mostrata da alcuni esseri umani. Secondo THR, del Toro era infatti presente al Toronto Film Festival venerdì, dove ha parlato delle A.I. durante un suo discorso. L’uso dell’A.I., come noto, è un argomento particolarmente caldo ad Hollywood, per il quale sono in corso gli scioperi WGA e SAG-AFTRA, con sceneggiatori e attori che chiedono maggiori controlli su tale tecnologia applicata al cinema.

La controversia in corso ha portato dunque del Toro a condividere i suoi pensieri sulla situazione, affermando di vedere l’A.I. più come uno “strumento” per i registi e non come qualcosa che possa sostituirli, a meno che ciò che si desidera non sia un prodotto scadente. “La gente mi chiede se sono preoccupato per l’intelligenza artificiale, io dico che sono preoccupato per la stupidità naturale. È solo uno strumento, giusto?” ha dichiarato il regista. “Se qualcuno vuole film realizzati dall’intelligenza artificiale, lasciamo che li ottengano immediatamente. Non mi interessano le persone che vogliono realizzare e ottenere qualcosa di schifoso in fretta. Altrimenti perché non comprare una stampante, stampare la Gioconda e dire che ce l’hai fatta tu?

Non tutti però sono così tranquilli riguardo all’ascesa dell’A.I. a Hollywood come del Toro. Lo sceneggiatore premio Oscar Charlie Kaufman aveva precedentemente detto a Variety che considera la minaccia dell’A.I. come la “fine della creatività per gli esseri umani“. Il famoso romanziere Stephen King ha invece recentemente dichiarato a Rolling Stone che non pensa che ci sia modo di fermare l’A.I., anche se concorda anche sul fatto che tale tecnologia non sia in grado di produrre da sola una scrittura di qualità. L’uso delle A.I. rimane dunque un argomento centrale nell’industria cinematografica e con gli scioperi in corso saranno ancora molte le testimonianze a riguardo e riguardo i possibili scenari futuri.

Box office: Oppenheimer ancora primo

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Box office: Oppenheimer ancora primo

A quasi tre settimane dall’uscita nei cinema italiani, Oppenheimer continua a mantenere il primo posto al box office. Le due pellicole dell’estate, Barbie ed Oppenheimer, per quanto diverse in questione di genere e tematiche, hanno avuto un riscontro comune: hanno riportato il grande pubblico nelle sale cinematografiche. Nel week end appena concluso il film biografico diretto da Christopher Nolan incassa €764.955 a fronte di un totale di più di 22 milioni e mezzo di euro.

Al secondo posto si stabilisce The Nun 2, horror sequel della pellicola del 2018, uscito nelle sale il 6 settembre. Al suo primo fine settimana nei cinema The Nun 2 raggiunge un incasso di €659.300 su un totale di 3 milioni di euro.

Al terzo posto ritroviamo Io Capitano, presentato in concorso alla Mostra del cinema di Venezia e vincitore del Leone d’argento per la regia a Matteo Garrone ed il premio Marcello Mastroianni Seydou Sarr. La pellicola drammatica incassa €150.692 al suo primo week end al cinema.

Box office: il resto della classifica

Al quarto e quinto posto ritroviamo The equalizer 3- senza tregua, terzo capitolo della saga cinematografica con Denzel Washington, e Tartarughe ninja-caos mutante. The equalizer raggiunge un incasso di €113.938 su un totale di quasi Tartarughe ninja guadagna €100.483 nel week end.

Al sesto ed al settimo posto si ritrovano Jean Du Barry- la favorita del re, pellicola diretta dalla regista Maïwenn con Johnny Depp, e Barbie, diretto da Greta Gerwig, che dopo più di un mese e mezzo dalla sua uscita nelle sale mantiene il suo posto nella classifica. Jean Du Barry ha incassato nel fine settimana appena concluso €99.675 a fronte di un totale di poco più di un milione di euro, mentre Barbie raggiunge un incasso di €91.345 su un imponente totale di 31 milioni e mezzo di euro. All’ottavo posto si stabilisce La casa dei fantasmi, remake dell’omonimo film con Eddie Murphy, che incassa €77.001.

Gli ultimi due classificati nel box office del week end sono due film italiani, Il più bel secolo della mia vita, nelle sale dal 7 settembre e L’ordine del tempo, nei cinema dal 31 agosto. Il più bel secolo della mia vita incassa €46.117, mentre L’ordine del tempo raggiunge un guadagno di €31.132.

The Movie Critic: le riprese del nuovo film di Quentin Tarantino si svolgeranno lì dove tutto è iniziato

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Per il suo ultimo film, The Movie Critic, Quentin Tarantino ha deciso di tornare lì dove tutto ha avuto inizio, nell’iconica location delle riprese che ha dato inizio alla sua carriera. Egli ha infatti iniziato la sua carriera nel 1992 con Le Iene, mentre il suo film successivo, Pulp Fiction, lo ha aiutato a consolidare la sua reputazione all’interno dell’industria. Dopo nove film, The Movie Critic sarà ora – come da lui dichiarato – il suo ultimo lungometraggio, andando dunque a concludere la sua carriera come regista.

Mentre continua la pre-produzione di The Movie Critic, l’acclamato regista ha ora rivelato i suoi piani per tale progetto. Parlando con The Hollywood Reporter, Tarantino ha infatti svelato il luogo in cui avranno luogo le riprese, che dovrebbero iniziare nell’autunno del 2023, scioperi permettendo. Per esse, Tarantino si è rivolto alla California, lo stato in cui ha girato Le Iene, elogiando tale luogo per il suo significato nella storia del cinema. “Adoro girare in California. Ho iniziato a dirigere film qui ed è giusto che giri il mio film finale nella capitale mondiale del cinema”, ha dichiarato il regista.

The Movie Critic, tutto quello che sappiamo sul film

Parlando del film, Tarantino ha dichiarato che “The Movie Critic è basato su un ragazzo realmente esistito, ma non è mai stato veramente famoso, e scriveva recensioni di film per un giornale porno. Tutte le altre cose erano troppo sdolcinate per essere lette, ma poi c’era questa rivista che aveva una pagina di film davvero interessante. Ha scritto di film mainstream ed è stato il critico di seconda serie. Penso che sia stato un ottimo critico. Era cinico come l’inferno. Le sue recensioni erano un incrocio tra il primo Howard Stern e quello che potrebbe essere Travis Bickle se fosse stato un critico cinematografico”.

Ma lui era molto divertente e molto scortese. Ha imprecato. Ha usato insulti razzisti. Ma la sua merda era davvero divertente. Era maleducato come l’inferno. Ha scritto come se avesse 55 anni, ma era solo nella sua prima metà degli anni ’30. Morì verso la fine dei trent’anni. Non è stato chiaro per un po’, ma ora ho fatto qualche ricerca in più e penso che si trattasse di complicazioni dovute all’alcolismo“. Tarantino non ha rivelato il nome del critico sconosciuto o della rivista pornografica per cui ha scritto, ma in The Movie Critic, la rivista fittizia si chiamerà “The Popstar Pages“.

Sembra che il film potrebbe essere piuttosto audace se non anche controverso e sulla base del fatto che il critico è morto verso la fine dei suoi trent’anni per complicazioni dovute all’alcolismo, questo potrebbe anche dare al decimo e ultimo film di Tarantino una sfumatura tragica. Nessuno è stato ancora scritturato in The Movie Critic, ma il regista ha affermato che la parte principale è pensata per un attore di circa 35 anni e che ha in programma di scritturare un nuovo protagonista con cui non ha mai lavorato prima, avendo già in mente qualcuno che secondo lui farebbe un ottimo lavoro, ma si è detto ancora indeciso.

Beetlejuice 2: Tim Burton anticipa un “ritorno alle origini” per il sequel

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Quest’anno sono trascorsi 35 anni dall’uscita nelle sale dell’amato film di Tim Burton, Beetlejuice – Spiritello Porcello. Ora, dopo anni di tentativi, il regista realizzerà effettivamente un sequel di quel film, con molti membri del cast originale. Non saranno però solo gli attori ad offrire a Beetlejuice 2 un aspetto fedele al film del 1988. All’inizio di quest’anno, Michael Keaton aveva rivelato che il film utilizzerà effetti pratici e ora in una nuova intervista con Independent, Burton ha confermato un approccio che definisce come un “ritorno alle origini“.

Onestamente, non lo so davvero, perché non sono poi così bravo a parlare o a cercare di vendere qualcosa, per così dire. Guardando indietro, è stato un viaggio molto, molto strano che non riesco a spiegare del tutto,” ha detto Burton quando gli è stato chiesto del suo percorso a Hollywood. “Ecco perché è difficile per me guardare i film dopo, perché provo ancora l’emozione che ne deriva. Non ne traggo sollievo. Ma mi piacciono tutte le persone con cui ho lavorato“, ha spiegato il regista.

Alla luce di ciò, Burton è poi passato a parlare del suo nuovo progetto in arrivo. “In quest’ultimo, Beetlejuice 2, mi è davvero piaciuto il set. Ho provato a spogliarmi di tutto e a tornare alle basi del lavoro con brave persone, attori e burattini. È stato un po’ come tornare al motivo per cui mi piaceva fare film”. Dopo una serie di film non propriamente apprezzati dalla critica e dal pubblico, che sembravano aver allontanato il regista dal suo modo classico di concepire i film, Beetlejuice 2 sembra offrirà ciò che era mancato a questi ultimi progetti, ovvero non solo l’immaginario burtoniano ma anche un preciso modo di raccontare per immagini.

Beetlejuice 2, tutto quello che sappiamo sul film

Beetlejuice 2 è il sequel dell’iconico film del 1988 di Tim Burton. Tale seguito vedrà Winona Ryder tornare nei panni di Lydia Deetz al fianco di Michael Keaton, interprete del bio-esorcista che dà il titolo al film, mentre Catherine O’Hara tornerà nei panni della madre di Lydia. Si darà invece il benvenuto nel franchise a Jenna Ortega, Justin Theroux, Monica Bellucci e Willem Dafoe. I dettagli della storia sono attualmente tenuti nascosti, ma alcune foto hanno già iniziato a circolare in rete spingendo ad elaborare alcune teorie. Il direttore della fotografia Haris Zambarloukos ha poi anticipato i dettagli della storia e il tema del sequel, affermando che sarà ambientato “nel più folle dei mondi possibili”. Il film ha invece una data di uscita fissata al 6 settembre 2024.

Deadpool 3: altri due noti mutanti potrebbero apparire nel film

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Deadpool 3: altri due noti mutanti potrebbero apparire nel film

Anche se attualmente fermo per via degli scioperi in corso ad Hollywood, il film Deadpool 3 rimane senza ombra di dubbio uno dei cinecomic più attesi in uscita da qui ai prossimi anni. Ciò è dovuto a vari motivi, dall’ingresso di Deadpool nell’MCU alla conferma presenza di Hugh Jackman nel ruolo di Wolverine, passando per la possibile partecipazione di diversi altri X-Men già visti al cinema e fino alle teorie sulla trama, che dovrebbe ruotare attorno al concetto di Multiverso. Mentre si attende che le riprese possano ricominciare, arrivano nuovi rumor circa altri due noti mutanti che potrebbero fare la loro comparsa nel film.

Si tratta della Laura/X-23 di Dafne Keen, da lei interpretata nel film del 2017 Logan – The Wolverine, e il Victor Creed/Sabertooth interpretato dall’attore Liev Schreiber nel film X-Men le origini: Wolverine. Due personaggi, dunque, che hanno dei forti precedenti con Wolverine, la prima in quanto figlia adottiva, il secondo in quanto ex amico fraterno e in seguito nemico giurato. Per quanto riguarda la Keen, sembra che i negoziati per farla apparire nel film fossero in corso prima dell’inizio dello sciopero degli attori e che potrebbero riprendere una volta che questo sarà terminato. Ad ora, dunque, la sua partecipazione è assolutamente non certa.

Per quanto riguarda Schreiber, l’insider Daniel Richtman (tramite Patreon) riporta che l’attore era a sua volta in trattative, ma non si sa a che punto queste fossero prima dell’inizio dello sciopero. Il personaggio mutante da lui interpretato, Sabertooth, è ricordato come una delle cose migliori del film spin-off dedicato a Wolverine e potrebbe essere interessante vederlo tornare nel film e scoprire come potrebbe porsi nei confronti dei protagonisti, se nuovamente come nemico o come alleato, rispolverando il proprio legame con Logan. Si tratta di misteri attualmente in sospeso, che potranno trovare risposta unicamente quando le cose a Hollywood si sbloccheranno.

Deadpool 3: quello che sappiamo sul film

Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool 3, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU.

Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck. L’attrice Jennifer Garner sarà presente nel film con il ruolo di Elektra, che riprende dunque a quasi vent’anni di distanza dal film a lei dedicato.

In attesa di ulteriori conferme, sappiamo che Shawn Levy dirigerà Deadpool 3, mentre Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto. Il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige, aveva precedentemente assicurato ai fan che rimarrà un film con rating R, proprio come i primi due film, il che lo renderebbe il primo film dello studio con tale classificazione matura.

Aquaman e il Regno Perduto: il teaser trailer del film con Jason Momoa

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Finalmente, un primo filmato di Aquaman e il Regno Perduto è stato reso disponibile. L’attesissimo sequel del successo miliardario diretto da James Wan uscirà nei cinema questo dicembre, ma fino ad ora la Warner Bros. e i DC Studios sono stati molto silenziosi al riguardo, facendo ipotizzare un possibile rinvio del film. A meno di quattro mesi prima della sua première sul grande schermo, tuttavia, Aquaman e il Regno Perduto si mostra finalmente tramite un teaser che mostra alcune scene in anteprima e anticipa l’arrivo del trailer ufficiale.

Il trailer completo debutterà giovedì, ma nel frattempo il teaser propone dunque 30 interi secondi di filmato in cui si stabilisce rapidamente la posta in gioco del nuovo film, che vede Black Manta dichiarare con aria di sfida: “Ucciderò Aquaman e distruggerò tutto ciò che gli è caro“. Segue una ripresa dell’Arthur Curry di Jason Momoa che scopre i resti in fiamme della casa di suo padre. Il teaser trailer di Aquaman e il Regno Perduto mostra quindi diverse rapide inquadrature della colorata azione subacquea del film, incluso uno scorcio della lotta di Arthur contro Black Manta. Per saperne di più, non resta che attendere l’uscita del trailer ufficiale.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il Regno Perduto

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il regno perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo seguito, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film. David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Il film arriverà al cinema il 21 dicembre.

Venezia 80, le foto dal red carpet del film di chiusura La sociedad de la nieve

L’ultimo red carpet della serata è avvenuto per La sociedad de la nieve,  il film di chiusura Venezia 80, l’80esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Sul red carpet il regista spagnolo J.A. Bayona (The OrphanageThe Impossible). La sociedad de la nieve, epica vicenda di sopravvivenza in condizioni estreme, sarà proiettato in prima mondiale sabato 9 settembre, nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia, a seguire la cerimonia di premiazione.

Nel 1972 il volo 571 delle Forze aeree dell’Uruguay con a bordo una squadra di rugby diretta in Cile precipita su un ghiacciaio nel cuore delle Ande. Allo schianto sopravvivono solo 29 dei 45 passeggeri, che si ritrovano in uno degli ambienti più ostili al mondo e obbligati a ricorrere a misure estreme per poter restare in vita. Diretto da J.A. BayonaLa sociedad de la nieve è prodotto da Belén Atienza, Sandra Hermida e J.A. BayonaIl cast è composto da Enzo VogrincicMatías RecaltAgustín PardellaEsteban Kukuriczka e Tomas Wolf. Tratto dal romanzo di Pablo Vierci, è sceneggiato da J.A. BayonaBernat VilaplanaJaime Marques e Nicolás CasariegoDirettore della fotografia è Pedro Luque. Distribuzione internazionale: Netflix. Ecco tutti i protagonisti sul red carpet.

Venezia 80, le foto di tutti i vincitori!

Venezia 80, le foto di tutti i vincitori!

Ecco tutti i vincitori di Venezia 80, l’80esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Yorgos Lanthimos, Peter Sarsgaard, Matteo Garrone, Michaela Ramazzotti, Pablo Larrain e molti altri.

La Giuria di VENEZIA 80, presieduta da Damien Chazelle e composta da Saleh Bakri, Jane Campion, Mia Hansen-Løve, Gabriele Mainetti, Martin McDonagh, Santiago Mitre, Laura Poitras  e Shu Qi dopo aver visionato i 23 film in competizione ha deciso di assegnare i seguenti premi:

  • LEONE D’ORO per il miglior film a:
    Poor Things  di Yorgos Lanthimos  (Regno Unito)
  • LEONE D’ARGENTO – Gran Premio della Giuria a:
    Aku Wa Sonzai Shinai (Il male non esiste) di Ryusuke Hamaguchi (Giappone)
  • LEONE D’ARGENTO Premio per la migliore regia a:
    MATTEO GARRONE per il film IO CAPITANO  (Italia, Belgio)
  • COPPA VOLPI per la migliore interpretazione femminile a:
    Cailee Spaeny nel film PRISCILLA di Sofia Coppola (Stati Uniti, Italia)
  • COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile a:
    Peter Sarsgaard nel film MEMORY di Michel Franco (Messico, Stati Uniti)
  • PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
    Guillermo Calderón e PABLO LARRAÍN per il film EL CONDE di Pablo Larraín  (Cile)
  • PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a:
    Zielona granica (Il confine verde) di Agnieszka Holland (Polonia, Rep. Ceca, Francia, Belgio)
  • PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore emergente a:
    SEYDOU SARR nel film IO CAPITANO di Matteo Garrone (Italia)

Venezia 80, le foto dal red carpet di chiusura!

Venezia 80, le foto dal red carpet di chiusura!

Si è tenuto nella serata il red carpet di chiusura di Venezia 80, l’80esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Sul red carpet molti dei protagonisti della serata, Yorgos Lanthimos, Peter Sarsgaard, Matteo Garrone, Michaela Ramazzotti, Caterina Murino, Pablo Larrain e molti altri.

Venezia 80: tutti i vincitori. Le Povere Creature di Yorgos Lanthimos ruggiscono

Dopo 10 giorni di feastival, proiezioni, interviste, conferenze, tappeti rossi, file e prenotazioni, si conclude la 80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.

La cerimonia di premiazione di Venezia 80 ha incoronato Poor Things (Povere Creaturedi Yorgos Lanthimos Leone d’Oro di quest’anno. Il film preferito dalla critica presente al Lido è stato poi il vincitore, probabilmente anche grazie a una straordinaria interpretazione di Emma Stone, che ha guidato il film alla vittoria. Una coincidenza insolita, quella tra gusti della critica e gusti della giuria, che però quest’anno ha portato a una felice unanimità di giudizio. Tra gli altri premiati, il recente premio Oscar Ryusuke Hamaguchi, Agnieszka Holland, Matteo Garrone, il suo film porta a casa ben due premi, e gli attori statunitensi Cailee Spaeny e Peter Saarsgard, entrambi vincitori a sorpresa della Coppa Volpi.

Venzia 80 – i vicnitori

CONCORSO

Leone d’Oro: Poor Things (Povere Creature), Yorgos Lanthimos
Leone d’Argento Gran Premio della Giuria: Evil Does Not Exist, Ryusuke Hamaguchi
Leone d’Argento per la Regia: Matteo Garrone, Io Capitano
Premio Speciale della Giuria: Green Border, Agnieszka Holland
Migliore Sceneggiatore: Pablo Larraìn, El Conde
Coppa Volpi Migliore Attrice: Cailee Spaeny, Priscilla
Coppa Volpi Migliore Attore: Peter Saarsgard, Memory
Premio Marcello Mastroianni Miglior attore esordiente: Seydou Sarr, Io Capitano

ORIZZONTI

Miglior Film: Explanation for Everything, Gábor Reisz
Miglior Regia: Paradise is Burning, Mika Gustafson
Premio Speciale della Giuria: Una sterminata domenica, Alain Parroni
Migliore Attrice: Margarita Rosa de Francisco, El Paraiso
Migliore Attore: City of Wind, Tergel Bold-Erdene
Miglior Sceneggiatura: Enrico Maria Artale, El Paraiso
Miglior Cortometraggio: A short Trip, Erenik Beqiri

LEONE DEL FUTURO 
Luigi de Laurentiis Migliore opera prima: “Love is a Gun,” Lee Hong-chi

HORIZONS EXTRA
Premio del Pubblico: Felicità, Micaela Ramazzotti

VENEZIA CLASSICS
Miglior documentario sul cinema: Thank You Very Much, Alex Braverman
Miglior restauro: Moving, Shinji Sōmai

VENICE IMMERSIVE
Gran Premio della Giuria: Song for a Passerby, Celine Daemen
Premio Speciale della Giuria: Flow, Adriaan Lokman
Achievement Prize: Emperor, Marion Burger, Ilan Cohen

Witness – Il testimone: trama, cast e curiosità del film con Harrison Ford

Sono diversi i motivi che rendono il film del 1985 Witness – Il testimone uno dei più grandi film americani di sempre. In primo luogo vi è la sua sceneggiatura, scritta da William Kelley e Earl W. Wallace, i quali vennero per questa premiati con l’Oscar. Si tratta infatti di un epico racconto di genere thriller, che fonde elementi consolidati ad altri più innovativi, come l’ambientazione rurale e l’utilizzo della filosofia amish. Si tratta inoltre del primo film americano di Peter Weir, regista ricordato per celebri film come L’attimo fuggente e The Truman Show. Infine, a rendere grande il film vi sono le interpretazioni dei suoi protagonisti, e in particolare quella di Harrison Ford.

La storia di Witness – Il testimone trae ispirazione da un episodio della serie Gunsmoke, che proprio Kelley e Wallace avevano scritto. I due diedero così vita ad una prima stesura della sceneggiatura di circa 182 pagine, poi ridotte affinché il film potesse durare circa due ore. Il progetto, però, rimase a lungo nel limbo. Il produttore Edward S. Feldman, infatti, faticò a trovare uno studios interessato a questo. La Fox, ad esempio, liquidò la cosa affermando che loro non producevano film rurali. Fu infine la Paramount ad acquisire i diritti per il film, che divenne da subito uno dei maggiori successi dell’anno e ancora oggi è ricordato come un grande esempio di cinema che coniuga alla perfezione scrittura e visivo.

A fronte di un budget di 12 milioni di dollari, il film arrivò ad incassarne ben 68 in tutto il mondo. Un risultato particolarmente notevole, che portò il titolo a diventare uno dei grandi protagonisti della sua stagione. Ottenne 8 nomination ai premi Oscar, vincendo quello per la miglior sceneggiatura e per il miglior montaggio. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Witness – Il testimone: la trama del film

La storia ha inizio nel momento in cui il piccolo Samuel Lapp, membro della comunità amish insieme a sua madre Rachel, diventa il testimone di un omicidio. Sul caso interviene il detective John Book, il quale cerca di ottenere dal bambino quante più informazioni possibili. Questi però è ancora scioccato dall’accaduto e non riesce che a dar vita a pochi vaghi ricordi circa l’aspetto degli assassini. Per evitare che madre e figlio si allontanino o vengano perseguiti, Book decide di trascorre del tempo con loro. Portato Samuel in centrale per degli accertamenti, il bambino scorge però la foto di un uomo che riconosce come l’assassino: si tratta del tenente della narcotici James McFee.

Sorpreso e sconcertato dalla cosa, Book decide di indagare a riguardo. Si rivolge allora al suo capo, Paul Schaeffer, aggiornandolo sugli sviluppi dell’indagine. Così facendo, però, capisce che dietro a quell’omicidio si nasconde un’operazione molto più grande e pericolosa. Per proteggere sé stesso, Samuel e sua madre, Book è così costretto a rifugiarsi nella comunità amish, dove dovrà concepire un modo per difendersi e risolvere quel caso. Coloro che hanno motivo per mettere a tacere quella storia non tarderanno infatti a manifestarsi, intenzionati ad uccidere ogni testimone possibile.

Witness - Il testimone cast

Witness – Il testimone: il cast del film

L’attore Harrison Ford dà qui vita ad uno dei suoi personaggi più memorabili, il detective John Book. Egli si interessò alla parte quando il film era ancora sprovvisto di una produzione, e la sua presenza contribuì affinché gli studios si proposero di sostenere il film. Per prepararsi al ruolo, egli decise inoltre di spendere diverso tempo presso il dipartimento della omicidi della polizia di Philadelphia. Così facendo ebbe modo di apprendere il mestiere e risultare più realistico nella sua interpretazione. Questa venne particolarmente lodata, e per la prima volta Ford ottenne una nomination all’Oscar come miglior attore. Ancora oggi si tratta della sua unica candidatura. Per il ruolo di Samuel, il bambino amish, venne invece scelto l’attore Lukas Haas. Questi si era reso noto grazie al film Testament, e proprio vedendolo in questo il regista decise di affidargli l’importante ruolo in Witness – Il testimone.

L’attrice Kelly McGillis, che l’anno dopo reciterà in Top Gun, ottenne invece la parte di Rachel Lapp. Un ruolo, questo, per il quale vennero condotti numerosi e infruttuosi provini. Per prepararsi al suo personaggio, questa si trasferì a vivere in una comunità amish, dove imparò a svolgere le principali attività. Ebbe inoltre modo di perfezionare il suo accento, così da renderlo più simile a quello dei locali. Ad interpretare Paul Schaeffer e James McFee vi sono invece gli attori Josef Sommer e Danny Glover. Quest’ultimo è principalmente noto per il suo ruolo da co-protagonista nella saga di Arma Letale. Nel film si ritrova infine anche l’attore Viggo Mortensen, nei panni di uno degli agricoltori della comunità. Per lui si è trattato del primo film della sua carriera, e venne scelto per via del suo volto, giudicato particolarmente adatto a rappresentare uno dei membri della comunità.

Witness – Il testimone: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Witness – Il testimone è infatti disponibile nel catalogo di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà semplicemente iscriversi, in modo del tutto gratuito alla piattaforma. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione un determinato limite temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 9 settembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

GdA 20° edizione: vince Vampire humaniste cherche suicidaire consentant

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È vampiresco, romantico e ironico il film vincitore del GdA Director’s Award della ventesima edizione, la horror comedy Vampire humaniste cherche suicidaire consentant (Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person) di Ariane Louis-Seize.

Erano ben quattro i film sui vampiri alla 80ª Mostra del Cinema”, dicono Giorgio Gosetti e Gaia Furrer, rispettivamente delegato generale e direttrice artistica delle Giornate, “La vittoria del nostro film canadese è il segno dei nostri tempi. Ariane Louis-Seize usa il mondo dei vampiri con intelligenza e ironia come pretesto per raccontare l’empowerment femminile, per parlare di empatia e di quei sentimenti che riporteranno l’umanità nel mondo, tema che ricorre in tanti film del nostro ventesimo anno”.

Il dramma belga sulla violenza di genere Quitter la nuit (Through the night) di Delphine Girard vince il Premio del Pubblico mentre a guadagnarsi il Label Europa Cinemas è Photophobia (Slovacchia, Repubblica Ceca, Ucraina) di Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarčík, che raccontano la quotidianità durante la guerra in Ucraina attraverso gli occhi di due bambini.

Si conclude così l’avventura di questi primi vent’anni delle Giornate degli Autori, iniziata con l’immagine firmata da Anna Franceschini, in cui il marmo di una statua si contrappone alla leggerezza giocosa di una figura femminile vestita in rosso.

La sezione autonoma e indipendente della Mostra del Cinema di Venezia promossa dalle associazioni ANAC e 100autori ha accolto il pubblico nella splendida Sala Perla, appena rinnovata. Dieci i film presentati in concorso, cinque dei quali diretti da donne. Per la prima volta, tre di queste sono arrivate in finale per il GdA Director’s Award: oltre a Vampire humaniste cherche suicidaire consentant diretto da Ariane Louis-Seize, nella riunione finale dei cinefili europei del progetto 27 Times Cinema si sono contesi il premio Melk di Stefanie Kolk e Quitter la nuit di Delphine Girard. I film eventi speciali erano sette. Peter Sargaard nei panni di un giornalista borghese all’epoca della pandemia dell’influenza Spagnola (1918), è protagonista e co-produttore del film di chiusura delle Giornate, l’americano Coup! di Austin Stark e Joseph Schuman.

La Casa degli Autori, a pochi passi dal Palazzo del Cinema e dalla laguna che guarda Venezia, ha ospitato per il terzo anno consecutivo una programmazione ricca di film e appuntamenti. A cominciare dalle Notti Veneziane, presentate in Sala Laguna: realizzate in accordo con Isola Edipo e co-dirette da Gaia Furrer e Silvia Jop, hanno visto l’alternarsi di otto film, tra finzione e cinema del reale. La stessa sala ha ospitato cinque Proiezioni Speciali a cominciare da Nina dei Lupi di Antonio Pisu.

Ben ventisei sono stati gli eventi trasversali alla programmazione dei trentatré film delle Giornate, dalle presentazioni di progetti futuri come il Venice Kids (Enzo D’Alò testimonial speciale) alle anticipazioni come quella della serie YOLO – You Only Love Once prodotta da QMI. Si sono alternate attività votate all’approfondimento e alla formazione. Fra gli altri: il Premio Bookciak, Azione! in pre-apertura delle Giornate, le Masterclass in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, l’incontro Me too 2023: le donne alla conquista di un cinema libero in collaborazione con 100autori e Isola Edipo.

Lo Spazio della Regione del Veneto ha ospitato gli incontri Miu Miu Women’s Tales con le registe Antoneta Alamat Kusijanović e Ava DuVernay, le attrici Maggie Gyllenhaal e Danica Curcic e la costumista Catherine Martin, intervistate da Penny Martin.

Tantissimi gli ospiti che si sono alternati nelle due settimane della Mostra alle Giornate per accompagnare i loro film o partecipare ad incontri con il pubblico del Lido. Tra questi, attori, registi, sceneggiatori e artisti come Isabelle Huppert, Luca Guadagnino, Shirin Neshat, Peter Sarsgaard, Billy Magnussen, Lola Dueñas, Kasia Smutniak, Salvatore Esposito, Teona Strugar Mitevska, Hiam Abbass, Céline Sciamma, Monia Chokri, Donatella Finocchiaro, Chiara Civello, Tommaso Ragno, Maya Sansa, Sergio Rubini, Sandra Ceccarelli, Ana Torrent, Sara Ciocca, Ludovica Martino,  Giovanni Caccamo.

La Villa, il luogo fondativo delle Giornate, è stato anche quest’anno uno spazio animato ed esclusivo grazie al cultural promoter Francesco Marchetti e alla collaborazione con The Hollywood Reporter Roma, Main Media partner delle Giornate. Nel corso di dieci intensi giorni sono stati con noi, tra gli altri, Michael Mann, Sofia Coppola, Adam Driver, Patrick Dempsey, Priscilla Presley, Pier Francesco Favino, Matt Dillon, Anna Ferzetti, Caterina Murino, Raul Bova, Rocío Morales, Stefano Sollima.

I 5 minuti migliori dei 10 film DC più odiati in assoluto

I 5 minuti migliori dei 10 film DC più odiati in assoluto

L’uscita nelle sale di Acquaman e il Regno Perduto metterà un punto al DCEU così come lo conosciamo, che passerà in quell’occasione il testimone al nuovo Universo DC di James Gunn e Peter Safran, già in opera per Superman: Legacy. L’era del DCEU sta perciò tramontando e, se si dà una breve occhiata a quel che è stato, compreso lo Snyderverse, purtroppo molto del successo che si sperava di ottenere da queste produzioni non si è mai concretizzato con film d’eccellenza. Nonostante i prodotti del franchise siano stati spesso oggetto di controversia, sono comunque stati portatori di alcuni momenti davvero buoni, i quali ne hanno incrementato (seppur di poco) il valore. Parliamo di scene, di minuti in cui si è potuto assistere a qualcosa di avvincente e determinante, di inserti in cui tutto funziona, e molti di questi in realtà sono presenti nei film DC più odiati. Ma quali sono?

Suicide Squad

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Uno dei film che ha reso meno contenti i fan della DC, tanto che poi James Gunn ha dovuto rimetterci mano nel 2021, è stato Suicide Squad, uscito nel 2016 sotto la regia di David Ayer. Nonostante non sia fra i migliori prodotti del franchise, la pellicola presenta comunque una sequenza molto accattivante, in cui vediamo il team di supercattivi sentirsi finalmente una squadra. In quell’occasione la Suicide Squad si unisce per difendere Rick Flag affinché non venga ucciso da Amanda Waller; è proprio lì che ci viene mostrato un autentico lavoro di squadra, di un gruppo che può unire ufficialmente le forze e affrontare diversi nemici.

Lanterna Verde

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Se qualcuno ancora si domanda quale sia uno dei peggiori film nati dai fumetti DC, la risposta è una: Lanterna Verde. Lo stesso Ryan Reynolds, che interpreta Hal Jordan, alias Lanterna Verde, ha ammesso non essere poi un così valido prodotto. Nonostante questo, la pellicola ha una scena molto valida al suo interno, ed è quella che vede protagonista un combattimento fra l’eroe e Parallax. La battaglia fra i due inizia sulla Terra prima di passare allo spazio, dove poi le cose diventano molto fumettistiche. Lanterna Verde usa il sole per distruggere Parallax, attaccando a sé due getti fatti di costrutti energetici per sfuggire all’attrazione gravitazionale della stella in fiamme. Alla fine sferra un gigantesco pugno di energia verde che spedisce il villain dritto nel sole. Un momento memorabile.

Wonder Woman 1984

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Fra i personaggi più amati della DC va menzionata Diana Prince, alias Wonder Woman. Se il primo film sull’amazzone è stato apprezzato dal pubblico, il secondo, Wonder Woman 1984, non ha purtroppo avuto la stessa fortuna. Molte sono state le critiche mosse al film, dalla storia in sé fino alla “resurrezione” di Chris Pine nei panni di Steve Trevor. Nonostante questo, obiettivamente la pellicola presenta anche dei momenti avvincenti, ma il migliore fra questi è il combattimento con Cheetah. La scena dello scontro sembra uscire proprio dalle pagine del fumetto, enfatizzata in particolar modo dall’armatura dorata dell’eroina, che aggiunge emozione alla sequenza.

Shazam! Furia degli dei

Shazam! Furia degli Dei

Un altro film non particolarmente acclamato come invece ci si aspettava è stato Shazam! Furia degli dei. Su questo, però, ci sono due correnti: la prima è quella di chi pensa sia il film più divertente tratto da un fumetto della DC, la seconda è di chi crede che l’interpretazione di Zachary Levi sia troppo sciocca, tanto da abbassarne la qualità. Nonostante questo, in Shazam! Furia degli dei, il combattimento tra Shazam e Kalypso, con il suo drago, è il motivo principale per cui vale la pena vederlo. Dopo un intenso tira e molla, Shazam vola dritto contro il drago con il bastone del mago, invocando un grande tuono magico. Nel salvare la situazione, però, muore Billy Batson, che viene poi rianimato da… Wonder Woman!

Birds Of Prey

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Margot Robbie nei panni di Harley Quinn è stata più che formidabile, non si può negare. Con Birds of Prey, film che la vede (finalmente) protagonista, il DCEU è riuscito a introdurre personaggi femminili iconici dei fumetti DC, lei compresa s’intende, portando una ventata di divertimento. Nonostante avesse del potenziale, la classificazione R del film e la sua uscita in concomitanza con la pandemia hanno finito per influenzare la sua corsa al botteghino, gettando la pellicola nel dimenticatoio. Seppur quindi non abbia avuto la visibilità che gli spettava, non possiamo comunque dimenticare alcune delle emozionanti action scene presenti in Birds of Prey. Un esempio? Lo scontro di Harley Quinn alla stazione di polizia. Nella sequenza vediamo la protagonista salvare da sola Cassandra Cain in un’avvincente coreografia di combattimento, accompagnata da una smagliante fotografia.

Black Adam

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Black Adam, film del 2022 diretto da Jaume Collet-Serra, doveva presentarsi come un grande successo. Così però non è stato, pur contenendo, nella scena post-credits, il grosso cameo di Superman, il quale aveva fatto pensare a un futuro più roseo. Nonostante il film non abbia eccelso, al suo interno si possono contare alcune scene meritanti attenzione. Una fra queste riguarda lo scontro di Black Adam con la Justice Society of America. La sua lotta contro i membri della JSA, Doctor Fate, Hawkman, Cyclone e Atom Smasher ha permesso al pubblico di vedere la Justice Society of America lavorare come una squadra, con i loro poteri che si completano a vicenda per tentare di sconfiggerlo.

The Flash

The Flash 10 implicazioni finale film

Quando a giugno è uscito The Flash, il film non è stato accolto da tutti allo stesso modo: una delle ragioni risiedeva nelle vicende legali che vedevano coinvolto il suo protagonista principale, Ezra Miller, mentre altre riguardavano la grande quantità di cameo presenti, soprattutto alla fine nella SpeedForce, di cui non si è apprezzata la resa in CGI. Nonostante questo, The Flash non può dirsi una pellicola non riuscita, anzi, rispetto a tante altre è una di quelle più solide sotto tanti punti di vista. Pur avendo perciò delle sbavature, il film presenta una scena molto suggestiva e ben fatta: parliamo dello scontro fra l’Eroe Scarlatto, la sua versione alternativa, Batman e Supergirl contro il Generale Zod e il suo esercito. Ci sono molti momenti emozionanti durante la battaglia, ma le morti improvvise di Batman e Supergirl mettono in ombra tutto il resto per il loro essere tragiche e scioccanti.

Superman Returns

Superman Returns film

Nel corso del tempo, sono tanti gli attori che hanno dato volto e fisicità a Superman cinematograficamente, e fra questi non si può dimenticare Brandon Routh in Superman Returns. Nonostante il film non possa considerarsi fra i più graditi, vanta una scena che potrebbe in realtà essere la migliore dell’eroe DC in live-action e riguarda la scena di salvataggio dell’aereo. L’azione è molto simile a quella descritta nei fumetti, e il senso di urgenza permea in ogni beat, fino al momento in cui Superman non riesce a gestire finalmente la situazione e mettere il velivolo in sicurezza, parlando poi con calma ai passeggeri che ha appena tratto in salvo.

Justice League

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Il DCEU è stato, come ben sappiamo, un franchise molto travagliato e sfortunato. Uno dei film che più ne ha risentito è Justice League. Zack Snyder lasciò il progetto in seguito alla morte della figlia, e i dirigenti della DC scelsero Joss Whedon per subentrare e fare alcuni reshoots. Questo portò all’eliminazione di gran parte della visione di Snyder, che poi si è potuta vedere in Justice League di Zack Snyder del 2021, nettamente migliore. Nonostante la pellicola ne abbia risentito, non eccellendo come avrebbe dovuto, presenta alcuni momenti significativi. Il più memorabile riguarda il combattimento fra Superman e la Justice League, nel quale si palesa tutta la potenza dell’eroe kryptoniano che, in quel momento, non si sta più trattenendo. Una delle scene più impattanti ed emozionanti, che, seppur brevemente, hanno alzato l’asticella dell’intero film.

Batman v Superman: Dawn of Justice

Batman v superman film a fumetti

Arriviamo al film probabilmente meno ben accolto da pubblico e fan, dal quale il DCEU ha poi tentato un cambio di rotta salvo poi arenarsi definitivamente. Si tratta di Batman v Superman: Dawn of Justice il quale, a causa dei suoi problemi interni, ha scatenato diverse reazioni a catena, le quali hanno portato alla nascita del nuovo Universo DC. Pur essendo il più malvisto, contiene comunque una scena degna di nota, con protagonista Batman che uccide diversi mercenari nel violento combattimento nel magazzino. Seppur assistere all’uccisione di qualcuno da parte di un eroe come Batman sia tutto fuorché normale (quelle immagini sono state definite anche fra le più inquietanti e dark del franchise), la sequenza ha fatto diventare il Batman di Ben Affleck il miglior combattente nella storia del Cavaliere Oscuro in live-action. E per essere stato un film travagliato e controverso, non è una cosa da poco.

Festival di Venezia 2023: i look e gli abiti più belli visti sul red carpet

Il giorno tanto atteso è arrivato, anche se lo sciopero e la protesta Writers guild on strike in America continua, comunque si è dato inizio alla 80esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia. Dopo la rinuncia da parte di Luca Guadagnino con il suo attesissimo Challengers, si è optato per un lungometraggio italiano con per protagonista Pierfrancesco Favino. Sul primo red carpet di quest’anno sul Lido si è visto soprattutto attori e attrici connazionali e la giuria presieduta dal regista Damien Chazelle ma anche delle top model che falcano le passerelle di tutto il mondo. L’elenco non segue un ordine di preferenza.

Jessica Chastain

Jessica Chastain
Jessica Chastain sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Jessica Chastain durante il tappeto rosso di Memory ha mostrato come si veste una vera diva di Hollywood. L’attrice Premio Oscar era più splendente che mai con la sua chioma leggermente ondulata ramata al vento e l’abito bronze realizzato per lei dalla casa di moda Gucci.

Maggie Gyllenhaal e Peter Sarsgaard

Maggie Gyllenhaal e Peter Sarsgaard
Maggie Gyllenhaal e Peter Sarsgaard sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Maggie Gyllenhaal dopo aver partecipato agli eventi collaterali di Miu Miu Women’s Tales è tornata al Lido di Venezia sempre accompagnato dal compagno di vita Peter Sarsgaard. La coppia era perfetta sul red carpet di Memory, lei in un lungo abito nero con cristalli e lui in completo doppio petto blu con camicia bianca.

Micaela Ramazzotti

Micaela Ramazzotti
Micaela Ramazzotti sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Micaela Ramazzotti a Venezia in veste di protagonista del suo primo film da regista Felicità sul red carpet serale del quinto giorno ha optato per un look maschile. L’attrice dopo l’abito lungo e femminile di Armani ha deciso di cambiare genere indossando un completo nero tre pezzi con blazer doppiopetto.

Levante

Levante
Levante sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

La cantante Levante ha optato per un vestito lungo nero fino ai piedi con spalline fini che valorizzano le spalle e il collier in argento al collo. Quest’abito risulta tra i più sensuali visti in quest’anno merito degli inserti ai lati e il tocco sul fondoschiena del pizzo.

Alba Rohrwcher

Alba Rohrwacher
Alba Rohrwacher sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

L’attrice italiana torna per una seconda volta sul red carpet e l’occasione e’ l’anteprima di Hors-Saison in cui recita interamente in lingua francese. Il white dress scelto da Alba Rohrwacher è un omaggio all’antica Grecia, discreto e femminile che racchiude l’idea di Dior secondo la stilista Maria Grazia Chiuri.

Caterina Murino

Caterina Murino
Caterina Murino sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

L’ultimo red carpet di venezia 80 della Madrina è stato all’insegna del blu elettrico. Caterina Murino, come alla Cerimonia d’apertura, ha indossato una creazione firmata Giorgio Armani Privè. Il vestito della serata di chiusura è formato da una gonna ampia e un bustier romantico con profonda scollatura a cuore.

Cailee Spaeny

Cailee Spaeny
Cailee Spaeny sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Cailee Spaeny dopo il bianco e le perle dell’anteprima di Priscilla per il suo secondo carpet veneziano ha scelto il nero e il velluto. La giovane attrice che ha vinto la Coppa Volpi ha sfoggiato un vestito di Alessandra Rich  dal taglio tubolare con spalline sottili ma reso audace dal corpetto cut out e con al centro una spilla preziosa a forma di ragno.

Pilar Fogliati

Pilar Fogliati
Pilar Fogliati sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

L’attrice italiana alla Mostra del cinema di Venezia nella serata di Domenica era tra i numerosi ospiti dell’edizione di quest’anno del FILMING ITALY BEST MOVIE AWARD. Pilar Fogliati ha sorpreso tutti scegliendo un delizioso vestito corto blu, nero e verde con fantasie floreali geometriche.

Pierfrancesco Favino

Pierfrancesco Favino
Pierfrancesco Favino sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

L’attore italiano torna a sfilare per un secondo film in cui è in concorso quest’anno cioè Adagio di Stefano Sollima. Pierfrancesco Favino questa volta ha optato per un classico completo ma color melanzana.

Matteo Paolillo

Matteo Paolillo
Matteo Paolillo sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Matteo Paolillo sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.itMatteo Paolillo cioè Edoardo in Mare Fuori era forse tra i più attesi dal pubblico tra le tante stelle italiane del FILMING ITALY BEST MOVIE AWARD. Il giovane attore ha mostrato a tutti come si può osare con un completo audace pur rimanendo elegantissimo. Il suo look era firmato Dolce & Gabbana.

Cailee Spaeny

Cailee Spaeny
Cailee Spaeny red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

La giovane star di Priscilla sul red carpet dell’anteprima mondiale del nuovo film di Sofia Coppola ha sfoggiato un look prezioso grazie ad una cascata di perline bianche. L’attrice infatti era incantevole e delicata con un lungo white dress firmato Miu Miu .

Sofia Coppola

Sofia Coppola
Sofia Coppola red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

La regista e figlia d’arte di Francis Ford Coppola ha mostrato la vera essenza dell’eleganza firmata ovviamente in Chanel. Sofia Coppola si è presentata sul tappeto rosso con una raffinata tunica nera con la parte alta del vestito “vedo non vedo”  di seta.

Jacob Elordi

Jacob Elordi
Jacob Elordi red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Jacob Elordi non è solo un bellissimo, altissimo e talentoso giovane attore ma anche uno dei più stilosi e attento alla moda. Sul red carpet di Priscilla, in cui interpretata Elvis, si è presentato con uno smoking nero Valentino con giacca doppiopetto con una graziosa clip a forma di farfalla.

Caterina Murino

Caterina Murino
Caterina Murino red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

La Madrina di Venezia 80 torna anche per la sesta serata sulla passerella del Lido e sceglie Moschino. Caterina Murino ha sfoggiato un abito lungo monospalla bicolore bianco e nero.

Isabelle Huppert

Isabelle Huppert
Isabelle Huppert sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

L’attrice francese a Venezia con il film Sidonie Au Japon ha sfilato sul red carpet più importante della quarta serata quello di Maestro. Isabelle Huppert per l’occasione glamour ha indossato un abito Balenciaga di paillettes argentati lungo fino a toccare a terra.

Carla Bruni

Carla Bruni
Carla Bruni sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Quest’anno Carla Bruni è approdata al Lido dopo aver conquistato tutti sulla Croisette di Cannes a Maggio. Una delle top model più belle e iconiche di sempre ha sfoggiato sul red carpet di Venezia 80 un lungo abito nero con uno spacco vertiginoso firmato Valentino.

Saverio Costanzo e Alba Rohrwcher

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Saverio Costanzo e Alba Rohrwacher sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Il regista Saverio Costanzo per la premiere del suo lungometraggio in concorso Finalmente l’alba ha sfilato con la sua compagna Alba Rohrwacher in Dior. Una delle coppie più importanti del nostro cinema italiano si sono mostrati al pubblico perfetti e coordinati in nero. Il tocco di classe sono di certo i guanti i neri dell’attrice che nel film interpreta la diva indimenticabile Alida Valli.

Alice Pagani

Alice Pagani
Alice Pagani sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

La giovane attrice italiana Alice Pagani ha sfilato sul tappeto rosso della terza serata di Venezia 80 con un lungo abito azzurro pastello di Antonio Marras. Il look è stato completa con bracciali e anello di Tiffany & Co. e un nuovo taglio di capelli corto e scalato che richiama molto la moda anni Novanta.

Barbara Palvin

Barbara Palvin
Barbara Palvin sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

La celebre modella testimonial di Armani Beauty ha voluto onorare sul red carpet di Poor Things con la sua frangetta Brigitte Bardot ma anche Pamela Anderson. L’abito nero indossato ovviamente è una creazione di Re Giorgio.

Matilde Gioli

Matilde Gioli
Matilde Gioli sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Matilde Gioli lascia per una sera il camice da medico di Doc – Nelle tue mani con un outfit dark vedo non vedo. L’attrice italiana ha sorpreso tutti con questo modello aderente fin dal collo fino ai piedi in tessuto nero velato con lustrini ovviamente di Giorgio Armani.

Mads Mikkelsen

sul red carpet di Venezia 80 - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it
sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Il protagonista di The Promised Land ha indossato un completo della maison Zegna di cui è testimonial. Mads Mikkenlson era perfetto e affascinante con questo smoking bicolore con giacca e papillon in bianco e pantaloni neri.

Olga Kurylenko

Olga Kurylenko
Olga Kurylenko sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

L’attrice ucraina ha sfoggiando un lungo vestito nero in crepe di seta con doppio che fa parte della collezione Cruise 2023/2024 di Chanel. Olga Kurylenko ha abbinato il tutto con anelli e orecchìni in oro bianco e diamanti. 

Caterina Murino

Caterina Murino
Caterina Murino sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

La Madrina di quest’anno l’attrice Caterina Murino ha scelto di sfoggiare un look total red per il carpet della Cerimonia d’apertura di Venezia 80. Ovviamente per onorare l’eccellenza italiana ha in indossato un principesco vestito firmato Giorgio Armani Prive’ Fall 2014. Lo stesso abito per è già stato indossato da Allison Williams durante la serata di premiazione dei Golden Globe Awards 2015.

Luca Guadagnino

Luca Guadagnino
Luca Guadagnino sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis ©

Il regista italiano, che riceverà il Premio SIAE Andrea Purgatorio durante la cerimonia d’inaugurazione di Venezia 80 ha sfoggiato un completo nero. Il particolare di questo look molto classico con camicia bianca è decisamente la spilla di diamanti firmata Cartier. Luca Guadagnino ha deciso per questo red carpet di parlare il “ Pradese “ di Miuccia dalla testa ai piedi.

Paola Turani

Paola Turani
Paola Turani sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

L’influencer bergamasca per l’anteprima di Comandante ha sfilato sul tappeto rosso con un abito da vera diva. Paola Turani per l’importante occasione ha optato per un un lungo abito sinuoso bianco firmato Zuhair Murad.

Silvia D’Amico

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sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

L’unica protagonista donna del film Comandante ha incantato tutti con un elegantissimo abito di Giorgio Armani. Silvia D’Amico per concludere ha scelto i gioielli di Leo Pizzo.

Damien Chazelle e Olivia Hamilton

Damien Chazelle e Olivia Hamilton
Damien Chazelle e Olivia Hamilton sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Il capo della Giuria Damien Chazelle durante il suo primo red carpet veneziano di quest’anno ha indossato un classico smoking di Giorgio Armani. Lo stesso stilista italiano è anche quello che ha firmato l’abito nero della compagna del regista cioè l’attrice Olivia Hamilton.

Pierfrancesco Favino

Pierfrancesco Favino
Pierfrancesco Favino sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

L’attore italiano Pierofrancesco Favino per l’anteprima del suo film si è presentato in un completo senza cravatta ma elegantissimo di Saint Laurent.

Mia Hansen-Løve

Mia Hansen-Løve
Mia Hansen-Løve sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

La regista di Un bel mattino che fa parte della Giuria ha deciso di presentarsi con una creazione francese, come lei, di Chanel. Forse un azzardo e poco adatto per un red carpet ma rispettiamo la scelta della semplicità e della classe parigina di Mia Hansen-Løve. 

Shu Qi

Shu Qi
Shu Qi sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

L’attrice cinese Shu Qi e parte della Giuria durante la prima sera era tra le più eleganti firmata Alberta Ferretti. Il suo è stato decisamente l’abito più complesso ma decisamente tra le meglio vestite della prima giornata di Venezia 80.

Jane Campion

Jane Campion
Jane Campion sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

La regista neozelandese anche le una delle componenti della Giuria internazionale si è affidata totalmente a Dior. Bello il blazer nero e anche la borsetta firmata ma i sandali purtroppo non si possono vedere. Comunque a parte i piedi Jane Campion sei sempre la migliore.

Caterina Murino

Caterina Murin
Caterina Murino sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Per il secondo red carpet la Madrina Caterina Murino di Venezia 80 ha scelto non più il rosso ma un candido bianco. Un abito firmato Versace composto da un bustier e una gonna in cady di seta bianca.

Mara Sattei

Strametti
Mara Sattei sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

La cantante vista quest’anno a Febbraio in gara a Sanremo 2023 ha stregato con un look nude dal richiamo Mermaidcore. Ospite dell’anteprima di Ferrari Mara Sattei era perfetta con il lungo abito dalle spalline sottili di Emporio Armani.

Benedetta Porcaroli

Benedetta Porcaroli
Benedetta Porcaroli sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

La giovane attrice Benedetta Porcaroli si è presentata sul red carpet di Enea avvolta in una distesa di raso rosso fiammante firmata Prada. Elegante e moderna con un lungo strascico e un fiocco geometrico sul retro, decisamente il tocco di classe, l’hanno resa la più sofisticata di questo festival.

Franz Rogowski

sul red carpet di Venezia 80 - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it
Franz Rogowski sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

L’attore tedesco protagonista di Lubo per il red carpet dell’anteprima del film ha osato un look davvero spettacolare. Franz Rogowski, considerato da molti il Joaquin Phoenix europeo sia per la bellezza e per il talento, ha sorpreso tutti con uno smoking nero ma che possiede dei pantaloni palazzo che danno l’effetto di una lunga gonna pantalone. Audace e decisamente elegantissimo che rompe gli schemi del gender.

Valentina Belle’

Valentina Bellè sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Valentina Belle’ per il tappeto rosso di Lubo ha mostrato un look davvero sofisticato che valorizza la sua silhouette. L’attrice italiana ha scelto un abito nero e lungo da vera femme fatale avvolgente e monospalla di Saint Laurent. Per chiudere il perfetto outfit gli orecchini firmati Pomellato.

Anais Demoustier 

Anaïs Demoustier
Anaïs Demoustier sul red carpet di Venezia 80 – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Anais Demoustier ha portato un po’ di colore sulla passerella del Lido di Venezia. L’attrice francese di Daaaaaali! ha sfoggiato un abito giallo con ricami neri di Prada che possiede una scollatura vertiginosa a V con i capelli in un raccolto naturale spettinato ad arte.

Io Capitano di Matteo Garrone vince il Leoncino d’Oro di Agiscuola

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Si è tenuta venerdì 8 settembre alle ore 17.15 presso la Sala Italian Pavilion dell’Hotel Excelsior la cerimonia di premiazione del Leoncino d’Oro istituito da AGISCUOLA e promosso da A.G.I.S., A.N.E.C. e David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano, alla presenza di Lucia Borgonzoni (Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura), Roberto Cicutto (Presidente La Biennale),

Alberto Barbera (Direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica), Andrea Del Mercato (Direttore Generale La Biennale), Luigi Lonigro (Presidente Unione Editori e Distributori Cinematografici). Hanno fatto gli onori di casa: Francesco Giambrone (Presidente Agis), Mario Lorini (Vicepresidente AGIS e Presidente ANEC), Piera Detassis (Presidente Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello), Paolo Merlo, Presidente Comitato provinciale Unicef Padova.

Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, ha dichiarato: “Il cinema come strumento per coltivare passione e talento dei nostri giovani, la chiave per svilupparne senso critico e sensibilità, è l’obiettivo che il Ministero della Cultura si prefigge di raggiungere attraverso l’attività di formazione delle nuove generazioni al linguaggio audiovisivo. Lo stesso spirito con cui da ben 35 anni si rinnova questo appuntamento che vede proprio i ragazzi nella parte dei protagonisti, uno dei più attesi della Mostra del Cinema di Venezia. Un’emozione avervi partecipato”.

Giunto alla 35° edizione, il Leoncino è divenuto nel tempo uno dei premi collaterali più importanti e significativi della Mostra del Cinema di Venezia. Anche quest’anno il gruppo di giovani giurati provenienti da tutta Italia ha assegnato – in seguito ad un accordo siglato con il Comitato Italiano per l’UNICEF – il prestigioso premio Segnalazione Cinema For UNICEF, riconoscimento istituito dal Comitato Italiano per l’UNICEF presso la Mostra sin dal 1980.

Nel corso della cerimonia di premiazione, è stato assegnato il Premio Leoncino d’Oro della 80. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia al film Io Capitano di Matteo Garrone con la seguente motivazione:

“Un’odissea moderna che scuote nel profondo le coscienze. Una magistrale trasposizione in immagini di eventi di cui troppo spesso non abbiamo consapevolezza. Per il coraggio di una regia che sa perseguire idee ambiziose nonostante le immense difficoltà, per la verità nell’interpretazione, per la potenza di un racconto a metà tra sogno e realtà, in grado di trasmettere un messaggio universale di resistenza e solidarietà. Per queste ragioni, il Leoncino d’Oro dell’80esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia va a ‘Io Capitano’ di Matteo Garrone.”

La giuria ha assegnato la Segnalazione Cinema For UNICEF al film Green Border di Agnieszka Holland con la seguente motivazione:

“Un’opera che riesce ad analizzare con crudo realismo le conseguenze della guerra e delle crisi geopolitiche. Un film corale che pone sotto una luce inedita la paura e l’incertezza di sopravvivere di un’umanità in fuga. Per aver presentato, attraverso una regia dinamica e onesta, l’incomunicabilità, l’impotenza e la frustrazione davanti ai meccanismi del potere che strappano il futuro ai bambini. Per queste ragioni la Segnalazione Cinema for UNICEF della 80esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia va a ‘Zielona Granica’ di Agnieszka Holland.”

I vincitori del Leoncino d’Oro Agiscuola

  • 1989 SCUGNIZZI di Nanni Loy
  • 1990 UN ANGELO ALLA MIA TAVOLA di Jane Campion
  • 1991 LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE di Terry Gilliam
  • 1992 UN CUORE IN INVERNO di Claude Sautet
  • 1993 FILM BLU di Krzysztof Kieslowski
  • 1994 PRIMA DELLA PIOGGIA di Milcho Manchewski
  • 1995 L’UOMO DELLE STELLE di Giuseppe Tornatore
  • 1996 HOMMES FEMMES: MODE D’EMPLOI di Claude Lelouch
  • 1997 OVOSODO di Paolo Virzì
  • 1998 GATTO NERO GATTO BIANCO di Emir Kusturica
  • 1999 JESUS’ SON di Alison MacLean
  • 2000 I CENTO PASSI di Marco Tullio Giordana
  • 2001 ABRIL DESPERAÇADO di Walter Salles
  • 2002 L’UOMO DEL TRENO di Patrice Leconte
  • 2003 BUONGIORNO, NOTTE di Marco Belloccio
  • 2004 BINJIP – FERRO 3 di Kim Ki-duk
  • 2005 SIMPATHY FOR LADY VENGEANCE di Park Chan-Wook
  • 2006 EJPHORIJA (Euphoria) di Ivan Vyrypaev
  • 2007 THE DARJEELING LIMITED di Wes Anderson
  • 2008 IL PAPA’ DI GIOVANNA di Pupi Avati
  • 2009 CAPITALISM: A LOVE STORY di Michael Moore
  • 2010 LA VERSIONE DI BARNEY di Richard J. Lewis 2011 CARNAGE di Roman Polaski
  • 2012 PIETA’ di Kim ki-Duk
  • 2013 SACRO GRA di Gianfranco Rosi
  • 2014 BIRDMAN di Alejandro G. Inarritu
  • 2015 L’ATTESA di Piero Messina
  • 2016 NA MLIJEČNOM PUTU (On the Milky Road) di Emir Kusturica
  • 2017 THE LEISURE SEEKER (Ella & John) di Paolo Virzì
  • 2018 WERK OHNE AUTOR (OPERA SENZA AUTORE) di Florian Henckel von Donnersmarck,
  • 2019 IL SINDACO DEL RIONE SANITA’ di Mario Martone
  • 2020 NUEVO ORDEN di Michel Franco
  • 2021 FREAKS OUT di Gabriele Mainetti
  • 2022 THE WHALE di Darren Aronofsky

Il Leoncino d’Oro Agiscuola si inserisce appieno nel quadro delle attività dell’Agiscuola, il cui scopo principale è quello di avvicinare i giovani al cinema e al teatro intesi come momenti e mezzi di formazione, accanto agli altri linguaggi iconico-verbali propri di una scuola che ormai non può più essere tradizionale e tradizionalista ma che deve aprire le porte a nuove esperienze e sollecitazioni sociali, pedagogiche e didattiche.

Le associazioni coinvolte A.G.I.S., A.N.E.C. e David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano nel progetto Leoncino d’Oro lavorano nel corso dell’intero anno per offrire cultura visiva e cinematografica agli studenti italiani, il pubblico del futuro, e supportano l’idea di un sempre maggiore impegno, anche pubblico, nell’ambito educational e formativo.

Call My Agent – Italia 2: prima foto, Sabrina Impacciatore madrina del Festival di Venezia

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Un arrivo da star al Lido per Sabrina Impacciatore, acclamata come “madrina della Mostra” e sbarcata, davanti al muro dei fotografi delle grandi occasioni e in compagnia del direttore artistico della Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia, Alberto Barbera, all’iconico imbarcadero dell’Excelsior, nella più classica delle “cartoline” dal Festival del cinema. È la scena che ha sorpreso centinaia di fan, increduli, assiepati sopra l’iconico pontile dell’hotel, in attesa dei grandi protagonisti annunciati della manifestazione. Nominata agli Emmy Awards, l’attrice che ha guadagnato, nell’ultimo anno, le luci della ribalta internazionale sarà la madrina della Mostra nella finzione cinematografica di CALL MY AGENT – ITALIA, la serie Sky Original remake del cult Dix pour cent che nel 2024 tornerà su Sky e in streaming su NOW con i nuovi episodi.

Riprese in corso al Lido di Venezia quindi, da cui arrivano le primissime foto di scena, per la nuova stagione della serie sul dietro le quinte del mondo dello spettacolo italiano, che ha spostato il set da Roma a Venezia, nei luoghi simbolo della Mostra e quindi del nostro cinema, per un episodio che sarà un vero e proprio omaggio allo storico Festival, celebrato in un curioso e suggestivo gioco di cinema nel cinema, di rimandi fra realtà e finzione.

«“Call My Agent – Italia” è una vera e propria lettera d’amore per il cinema, i suoi riti e i suoi protagonisti. È quindi davvero una grande emozione e insieme un grande orgoglio poter girare anche al Festival di Venezia, nel tempio del cinema italiano, la seconda stagione di una serie di così grande successo», ha dichiarato Nils Hartmann, EVP Sky Studios per l’Italia e la Germania.

La serie su segreti, manie, vizi e virtù dei protagonisti del nostro showbiz è prodotta da Sky Studios e da Palomar, scritta da Lisa Nur Sultan – con Federico Baccomo e Dario D’Amato – e diretta da Luca Ribuoli.

La nuova stagione promette di tornare a divertire svelando nuovi aspetti del dietro le quinte del mondo dello spettacolo. Luci e ombre, humour e glamour. Al centro ancora le vicissitudini della CMA, la Claudio Maiorana Agency, immaginaria agenzia di spettacolo con sede a Roma, e le disavventure dei suoi soci, sempre alle prese con le carriere dei più grandi protagonisti dello showbiz e pronti a nuove sfide: un nuovo capo, storie d’amore inaspettate, tormenti imprevisti e tante nuove, straordinarie, special guest. Oltre a Sabrina Impacciatore, nei panni di loro stessi saranno Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi, Gabriele Muccino e Gian Marco Tognazzi, Claudio Santamaria, Serena Rossi e Davide Devenuto, ed Elodie, a dare filo da torcere, con le loro tragicomiche vicende fra lavoro e vita privata, agli agenti e ai loro assistenti.

Quanto al cast principale, tornano sul set tutti i protagonisti della prima stagione: Michele Di Mauro (Studio Battaglia, I delitti del BarLume), Sara Drago (La grande abbuffata, Jezabel, S/HE), Maurizio Lastrico (America Latina, Fedeltà, Don Matteo) e Marzia Ubaldi (I predatori, Suburra – La serie, L’allieva) riprendono i ruoli di Vittorio, Lea, Gabriele ed Elvira, talentuosi, instancabili e appassionati agenti di alcuni fra i più grandi nomi del mondo dello spettacolo italiano. E i loro assistenti: Monica interpretata da Sara Lazzaro (Doc – Nelle tue mani, 18 regali, Volevo fare la rockstar), Pierpaolo (Francesco RussoL’Amica Geniale, A Classic Horror Story) e Camilla (Paola BurattoBang Bang Baby). Tornano sul set anche Kaze nel ruolo di Sofia, la receptionist dell’agenzia, edEmanuela Fanelli nei panni di una delle attrici più “stravaganti” della CMA, Luana Pericoli, ancora alle prese con il suo “attore preferito”, Corrado Guzzanti.

SCREAM VI da oggi su SKY e NOW

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SCREAM VI da oggi su SKY e NOW

Dopo il successo al box office, arriva su Sky SCREAM VI, ultimo avvincente capitolo della saga horror che ha reso famosa in tutto il mondo la spaventosa maschera di Ghostface, in prima tv da sabato 9 settembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand, anche in 4K. 

In questo nuovo capitolo, dopo gli ultimi omicidi di Ghostface, i quattro sopravvissuti si lasciano alle spalle Woodsboro e iniziano un nuovo capitolo a New York. Melissa Barrera (“Sam Carpenter”), Jasmin Savoy Brown (“Mindy Meeks-Martin”),Mason Gooding (“Chad Meeks-Martin”), Jenna Ortega (“Tara Carpenter”), Hayden Panettiere (“Kirby Reed”) e Courteney Cox (“Gale Weathers”) tornano a ricoprire i loro ruoli, questa volta insieme a Jack Champion, Henry Czerny, Liana Liberato, Dermot Mulroney, Devyn Nekoda, Tony Revolori, Josh Segarra e Samara Weaving. Il film è diretto da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, già alla guida del precedente film del franchise, ed è scritto da James Vanderbilt, Guy Busick e Kevin Williamson.

SCREAM VI – Sabato 9 settembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand, anche in 4K per i clienti Sky Q o Sky Glass con pacchetto Sky Cinema e con servizio opzione Sky HD/Sky Ultra HD attivo.

Cinecittà: rinascita completata, una nuova era industriale

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Cinecittà: rinascita completata, una nuova era industriale

Nel 2021 Cinecittà annunciava l’inizio di una nuova era industriale e produttiva per gli Studi cinematografici. Ora quell’annuncio vede una conferma di numeri e produzioni che attestano l’avvenuto consolidamento industriale e di mercato per Cinecittà.Cinecittà è tornata pienamente competitiva e attrattiva a livello nazionale e per le produzioni estere. È tornata a essere quella che il mondo conosce: un luogo dove si concentra il cinema, l’audiovisivo, la creatività, i grandi nomi. Cinecittà è di nuovo al centro del talento, la casa della creatività mondiale che accoglie le storie e quanti hanno il talento per raccontarle.

I numeri di Cinecittà

Alcuni numeri: quest’anno Cinecittà ha approvato il bilancio di esercizio per il 2022 con un utile netto di oltre 1,8 milioni, un risultato positivo in anticipo di un anno sulle previsioni del piano industriale 2022-2026, con un fatturato di 39 milioni, più che raddoppiato rispetto al 2021.

Come nel 2022, il 2023 registra un’ottima occupazione di tutti i teatri di posa nel corso dell’anno, impegnati in film, serie televisive e spot, per il 70% di produzione internazionale. Un totale di oltre 50 produzioni, che portano ogni giorno negli Studiun indotto di migliaia di lavoratori. La nuova Cinecittà al centro del mercato, che ospita produzioni globali, firmate da grandi autori, talent, professionalità, che viaggiano sugli schermi di tutto il mondo, è un evidente volano del Made in Italy con ricadute positive sull’ecosistema economico e occupazionale.

Titoli e star a Cinecittà

Un frutto emblematico di questa curva positiva si registra in uno dei principali appuntamenti cinematografici internazionali, la Mostra del cinema di Venezia, dove quattro film presenti nel Concorso ufficiale sono stati girati a Cinecittà: Comandante di Edoardo De Angelis, Finalmente l’alba di Saverio Costanzo, Adagio di Stefano Sollima, Enea di Pietro Castellitto, titoli di ambizione produttiva e creativa internazionale.

Tra i nomi del cinema che Cinecittà ha ospitato negli ultimi mesi ci sono Luca Guadagnino, Anthony Hopkins, Daniel Craig, Angelina Jolie, Saverio Costanzo, Ralph Fiennes, Stanley Tucci, Charlize Theron, Uma Thurman, Denzel Washington, Roland Emmerich, Edoardo De Angelis, Willem Dafoe, Salma Hayek, Luca Marinelli,  Joe Wright, Kasia Smutniak, Marco Bellocchio, Lily James, Joe Keery, Nanni Moretti, Paola Cortellesi, Pierfrancesco Favino, Edward Berger, Stefano Sollima, Adam Driver, Gabriele Salvatores, Valerio Mastandrea, Margherita Buy, Luca Zingaretti.

Joe Wright sul set di M il figlio del secolo © Andrea Pirrello

Tra gli altri titoli delle produzioni più recenti o in partenza a Cinecittà, THOSE ABOUT TO DIE di Roland Emmerich con Anthony Hopkins, i due film di Luca Guadagnino, QUEER con Daniel Craig e il già pronto CHALLENGERS con Zendaya,  inuovi lavori di Gabriele Mainetti con Marco Giallini, e di Gabriele Salvatores con Pierfrancesco Favino,  THE FIRST OMEN di Richard Donner con Bill Nighy, C’È ANCORA DOMANI di e con Paola Cortellesi,  a cui si aggiungono quelli di prossima uscita: WITHOUT BLOOD di Angelina Jolie, con Salma Hayek, DOMINA 2 di David Evans e Sallie Aprahamian con Kasia Smutniak, Matthew McNulty e Claire Forlani, CONCLAVE di Edward Berger con Ralph Fiennes, Stanley Tucci, John Lithgow e Isabella Rossellini, M. IL FIGLIO DEL SECOLO di Joe Wright con Luca Marinelli, RIPLEY di Steven Zaillian con Andrew Scott e Dakota Fanning, THE DECAMERON di Michael Uppendahl con Leila Farzad, Saoirse-Monica Jackson e Tony Hale, THE OLD GUARD 2 di Victoria Mahoney con Charlize Theron e Uma Thurman.

AFFIDABILITÀ, PROFESSIONALITÀ, ACCESSIBILITÀ 

Produzioni globali che sono atterrate negli studi di via Tuscolana grazie all’affidabilità, le alte professionalità, una location invidiabile, e un aggiornamento tecnologico promosso con il nuovo Piano industriale. Come per l’eccellenza del T18, lo smart stage con ledwall per riprese virtuali tra i più grandi d’Europa, per ricreare ambientazioni di ogni tipo. Uno strumento inaugurato nel 2022, già usato con piena soddisfazione da Roland Emmerich, Angelina Jolie, Joe Wright e Pietro Castellitto. In pieno funzionamento anche i Lumina, il complesso di studi guidato da Cinecittà per rispondere alla crescente richiesta di produzioni. I teatri Lumina sono stati pensati anche per lavori unscripted, show televisivi ed eventi come la serata dei David di Donatello 2023. Uno strumento in più che Cinecittà offre alle produzioni, come la linea di business basata sul recycling e il reselling delle scenografie, modalità di riutilizzo dei grandi impianti scenici, che consente di abbattere alcune voci di budget, con una virtuosa pratica green. Un’organizzazione che permette a Cinecittà di continuare a puntare su una crescente accessibilità che consenta a tutte le produzioni, di tutti i generi di audiovisivo, di trovare gli spazi di cui hanno necessità per i loro progetti.

Joe Wright M il figlio del secolo © Andrea Pirrello
Joe Wright sul set di M il figlio del secolo © Andrea Pirrello

L’ATTENZIONE INTERNAZIONALE

Il nuovo corso di Cinecittà nell’ultimo anno ha suscitato l’attenzione e l’interesse dei media di tutto il mondo, con un ritorno di una importante visibilità sulle testate internazionali: dalla prima pagina del New York Times ad articoli sul Guardian e il Sunday Times, solo per citare i più importanti quotidiani statunitensi e inglesi, ai reportage da Giappone e Cina e alle principali riviste di settore, il ritorno delle star di tutto il mondo negli studi di Roma è stato seguito con grande partecipazione a dimostrazione del fatto che Cinecittà è tornata a essere uno dei brand italiani più noti a livello internazionale.

IL PNRR

 Il consolidamento di mercato dovuto al Piano industriale dell’azienda si accompagna in parallelo al percorso del Piano Cinecittà contenuto nel PNRR, un progetto ambizioso per sviluppare nel 2026 gli Studi in termine di capacità produttiva, avanguardia tecnologica e sostenibilità ambientale.

Sul PNRR Cinecittà è in linea con l’attuazione del cronoprogramma degli interventi previsto dai target europei: sono stati pubblicati entro dicembre 2022 i bandi di gara per la realizzazione dei nuovi teatri e la ristrutturazione degli esistenti; entro giugno 2023 sono stati firmati tutti i contratti con le società assegnatarie, nei tempi previsti. Sono state rispettate le procedure e le tempistiche necessarie al raggiungimento del target del 30 giugno 2026 che prevede la conclusione dell’investimento. In particolare, il piano porterà alla costruzione di 5 nuovi teatri di posa, alla ristrutturazione di 4 teatri esistenti, alla razionalizzazione del backlot (l’area destinata ai grandi set esterni degli Studi): nel 2026 Cinecittà avrà 25 teatri attivi e unaumento di oltre il 60% della capacità produttiva. Inoltre la ristrutturazione e l’efficientamento di tutti i teatri; il potenziamento digitale degli interi stabilimenti e l’ampliamento dei servizi a supporto delle produzioni.

Lo sguardo sul futuro prevede anche l’attenzione di Cinecittà per il clima e l’ambiente. L’azienda si è dotata di un programma dedicato, ‘Cinecittà REgeneration’, una serie di misure e policy basate su principi scientifici e standard internazionali, con lo scopo non solo di ridurre progressivamente l’impatto ambientale, e raggiungere le zero emissioni nette, ma anche quello più ambizioso di implementare un approccio circolare e rigenerativo. L’iniziativa economica e produttiva coincide con le esigenze ambientali. In tal senso Cinecittà per i prossimi anni si vuole porre come modello per tutta l’industria creativa e per una via green e sostenibile alla produzione di audiovisivo. Un approccio sostenibile, che tocca anche il tema dell’inclusività perché non esistano ostacoli di nessun genere al racconto di ogni genere di visione.

Gran Turismo in anteprima nei The Space Cinema

Gran Turismo in anteprima nei The Space Cinema

Arriva nei The Space Cinema il film ispirato ad una storia vera e tratto dal videogioco cult che ha entusiasmato un’intera generazione: Gran Turismo. Gli spettatori potranno vederlo in anteprima lunedì 11 settembre presso i multisala del circuito a Cerro Maggiore, Rozzano, Vimercate, Parma Campus, Roma – Parco de’ Medici, Napoli, Belpasso e Sestu.

Gran Turismo diretto da Neill Blomkamp e interpretato da Orlando Bloom, racconta la storia di Jann Mardenborough, un adolescente appassionato del celebre videogioco di corse automobilistiche. Jann ha un sogno: possedere una vera auto da corsa e diventare un pilota professionista. Un sogno difficile da realizzare per un adolescente di umili origini. La sua occasione arriva grazie a un contest in cui i migliori giocatori di Gran Turismo si sfidano su vere auto da corsa. Jann viene, infatti, notato dal manager Danny Moore che lo affida a un allenatore, Jack Salter, ex pilota che farà di Jann il grande campione che merita di essere.

Per assistere all’anteprima di Gran Turismo è possibile acquistare i propri biglietti sul sito ufficiale di The Space Cinema al seguente link: https://www.thespacecinema.it/film/2023/gran-turismo-la-storia-di-un-sogno-impossibile. Oppure via App ufficiale The Space Cinema.

Venezia 80, le foto dal red carpet di Memory con Jessica Chastain

Si è tenuta ieri sera la premiere di Memory (recensione), il nuovo film di Michel Franco presentato in concorso a Venezia 80, l’80esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Sul red carpet il regista accompagnato dal cast composto da Jessica Chastain, Peter Sarsgaard, Brooke Timber. Presente anche l’attrice e regista Maggie Gyllenhaal che ha accompagnato il marito Peter Sarsgaard.

In merito al film Memory, i regista ha commentato: “Volevo girare un film sulle persone che, per un qualsiasi motivo, si perdono nelle maglie della società. La loro incapacità, o riluttanza, a conformarsi alle aspettative è spesso radicata in fatti che esistono soltanto nei loro ricordi. A volte però è la marginalizzazione stessa a offrire una via di fuga dalle ombre del passato, una possibilità di costruire una vita nel presente. Memory si chiede se sia davvero possibile fuggire da tali ombre“.

In Memory Sylvia è un’assistente sociale, con una vita semplice e organizzata tra la figlia, il lavoro, le riunioni degli Alcolisti Anonimi. Tutto va in pezzi quando Saul l’accompagna a casa dopo una riunione tra ex compagni di scuola: l’incontro inaspettato sconvolgerà entrambi, perché apriranno la porta al passato.

38° Settimana Internazionale della Critica (SIC), tutti i vincitori

La Settimana Internazionale della Critica (SIC), sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell’ambito della 80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (30 agosto – 09 settembre 2023), ha assegnato oggi, venerdì 8 settembre, i premi della 38esima edizione.

La giuria internazionale composta da BalojiAva Cahen Bianca Oana ha assegnato il Gran Premio IWONDERFULL a “Malqueridas” di Tana Gilbert. Questa la motivazione: Perché il suo soggetto è vertiginoso, perché il suo approccio formale è magistrale, un gesto radicale che fa rivivere il fuori campo e ci mostra solo i dettagli, l’immagine sfocata, i pixel rubati.Narrativa e set-up sono asservite alle testimonianze. La regista ci mette accanto alle donne incarcerate, senza esprimere alcun giudizio sul loro valore, e questo è un prodigio della licenza poetica del cinema.”

Sempre “Malqueridas” si aggiudica il Premio Mario Serandrei – Hotel Saturnia per il Miglior Contributo Tecnico, assegnato da un’apposita commissione di esperti composta da Matteo Berardini, Marco Contino, Raffaella Giancristofaro, con la seguente motivazione: “Per l’articolato processo di post produzione, attraverso il quale si dà forma cinematografica a immagini clandestine del vissuto, altrimenti inaccessibile, di un carcere femminile. Questo è un film-dispositivo che rende fruibile il materiale di partenza in bassa definizione, rispettandolo. Una scelta tecnica antiestetizzante e dal chiaro valore politico.”

A “Hoard” di Luna Carmoon va il Premio del Pubblico The Film Club con una percentuale di gradimento di 4.5/5.00 e il Premio Circolo del Cinema di Verona, assegnato da una giuria under 35 composta da Luca Fron, Federico Mango, Alessia Origano, Lorenzo Zampini, Marika Zandanel con la seguente motivazione: Ci avete chiesto di sporcarci, di inghiottire le nostre sicurezze e sovvertire in modo radicale la nostra concezione di rifiuto. A quel punto abbiamo capito: solo sprofondando le mani in una discarica di oggetti, ricordi ed emozioni, questo accumulo si può trasformare in una casaIl Premio Circolo del Cinema al film più innovativo della Settimana Internazionale delle Critica va a Hoard, di Luna Carmoon.”

La giuria internazionale ha inoltre assegnato una menzione speciale a Saura Lightfoot Leon per il suo ruolo nel film “Hoard” di Luna Carmoon e ad Ariane Labed, tra i protagonisti del film “Le Vourdalak” di Adrien BeauQueste le motivazioni: “Siamo rimasti stupefatti dal carisma e dal talento dell’attrice protagonista di Hoard, Saura Lightfoot Leon, e volevamo rendere omaggio al suo brillante debutto.”
“La sua presenza ci pervade ancora. La giuria desidera evidenziare la performance di Ariane Labed in The Vourdalak per la sua precisione, grazia e compostezza e per aver ritratto un personaggio femminile emarginato con forza e dignità.”

Nell’ambito dell’ottava edizione di SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica) la giuria, composta da tre professionisti dell’industria cinematografica – Nicoletta Romeo, Eddie Bertozzi, Matteo Tortone -, ha selezionato i seguenti vincitori tra i sette cortometraggi in concorso:

Premio Miglior Cortometraggio “Las memorias perdidas de los árboles” di Antonio La Camera con la motivazione: “Per aver immaginato un’esperienza sensoriale, un viaggio allucinogeno, una vertigine psichedelica. Ma soprattutto per averci condotto attraverso un’esplorazione emotiva intensa, che commuove e meraviglia, trascendendo il dato di natura fino al cuore umanissimo della sofferenza e della perdita.”

Premio Migliore Regia “La linea del terminatore” di Gabriele Biasi con la motivazione: “Per la ricerca formale con cui l’autore realizza un’opera in cui la selezione di materiali d’archivio pubblici e privati, accostando la preparazione spirituale ed emotiva a viaggi lontani e dentro di sé, veicola una visione coerente e poetica di un cinema ricercato e soprattutto umano.”

Premio Miglior Contributo Tecnico “We Should All Be Futurists” di Angela Norelli con la motivazione: “Attraverso una meticolosa ricerca dei materiali d’archivio, un testo pungente, un’ironia e una comicità coinvolgenti, propone un ribaltamento della retorica bellicista e machista, costruendo un racconto fulmineo e leggero di una liberazione individuale.”

“Termina un’edizione della SIC straordinariamente vitale. Siamo entusiasti dell’accoglienza che i nostri film hanno ricevuto, delle presenze in sala, dell’attenzione che la stampa e la critica ci hanno dedicato, del calore, della comunità che si sta creando attorno alla Settimana Internazionale della Critica. È stato bello sentire il pubblico, le reazioni, il dibattito che si è spontaneamente generato attorno alle nostre proposte. Sentiamo la responsabilità del nostro compito: quello di scoprire nuovi talenti e di dare spazio al cinema del futuro. Un cinema vario, che osserva il presente con sguardo inedito, fresco ed estremamente consapevole. Anche i premi assegnati dalle diverse giurie confermano un indirizzo che intendiamo mantenere: deciso, politico, vivace anche nella forma”, commenta così questa edizione il Delegato Generale Beatrice Fiorentino.

“Una 38esima edizione della Settimana Internazionale della Critica che lascia il segno per la presenza di pubblico entusiasta alle nostre proiezioni, le scoperte di nuovi talenti, anche grazie alla sezione Sic@Sic che organizziamo insieme a Cinecittà, e per la grande partecipazione agli eventi ospitati dalla Casa della Critica, che per il secondo anno ha ospitato critici, autori e rappresentanti dell’industria ogni giorno. Chiudiamo in bellezza, sabato 9 settembre, con “Passione critica”, il documentario prodotto dal SNCCI grazie al sostegno della DGCA del MiC che racconta la nostra storia.” dichiara Cristiana Paternò, Presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI).

Domani, sabato 9 settembre, alle ore 11:30 verrà presentato alla Sala Perla del Palazzo del Casinò “Passione Critica” di Simone Isola, Franco Montini e Patrizia Pistagnesi. Prodotto dal Sindacato nazionale critici cinematografici (SNCCI), con il contributo della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, il documentario è una Proiezione speciale ed evento congiunto dell’80. Mostra insieme alla Settimana Internazionale della Critica e alle Giornate degli Autori.

A seguire, alle ore 14:00, in Sala Perla si terranno, per tutti gli accreditati, le proiezioni del cortometraggio e del lungometraggio vincitori del Gran Premio Settimana Internazionale della Critica.

Venezia 80, le foto dal red carpet di Hors-Saison (Out Of Season) con Guillaume Canet

Si è tenuta nel tardo pomeriggio di oggi la premiere di Hors-Saison (Out Of Season), diretto da Stéphane Brizé e presentato in concorso a Venezia 80, l’80esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Sul red carpet il regista accompagnato dal cast composto da Guillaume Canet, Alba Rohrwacher, Sharif Andoura, Lucette Beudin.

In merito al film il regista ha commentato: “Avevo già realizzato diversi film che affrontavano i devastanti meccanismi finanziari delle multinazionali, quando è sopravvenuto il Covid. Quell’esperienza di isolamento ha obbligato tutti noi a “mettere in pausa” le attività. In quanto individui che esistono in gran parte attraverso la propria funzione sociale, probabilmente siamo stati tutti profondamente scossi dalla sconcertante precarietà dell’esistenza. I miei personaggi riflettono quel momento di vertigine. Un uomo e una donna arrivano alla logica conclusione delle decisioni che hanno preso quando si sono separati quindici anni prima. Volevo soffermarmi sul momento in cui si rimugina sulle scelte mai fatte, o fatte in modo sbagliato, sugli incontri mancati o sprecati, sulle porte mai aperte, sugli appuntamenti mancati, sui momenti della vita in cui abbiamo deciso di imboccare una strada invece di un’altra. Domande segrete e ossessionanti che ci poniamo tutti, potenti o meno, conosciuti o sconosciuti, uomini e donne“.

Nel film Mathieu vive a Parigi, Alice in una piccola località di mare nella Francia occidentale. Lui è un famoso attore in procinto di compiere cinquant’anni, lei un’insegnante di piano sulla quarantina. Innamorati quindici anni fa, successivamente separati. Il tempo è passato. Ciascuno ha preso la propria strada e le ferite si sono lentamente rimarginate. Quando Mathieu va in una spa per cercare di superare la malinconia che lo attanaglia, si imbatte in Alice.