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Deadpool & Wolverine: il primo trailer di Deadpool 3 è qui!

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Deadpool & Wolverine: il primo trailer di Deadpool 3 è qui!

Finalmente, i Marvel Studios hanno svelato il primo trailer di Deadpool & Wolverine, il film che realizza un sogno di molti fan: il Mercenario Chiacchierone di Ryan Reynolds e Wolverine di Hugh Jackman, che fanno squadra e che dovrebbe arrivare nei cinema il 24 luglio, dopo essere stato posticipato un paio di mesi dai doppi attacchi dell’anno scorso.

Original Version

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

DGA 2024: il trionfo di Christopher Nolan

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DGA 2024: il trionfo di Christopher Nolan

Il regista di Oppenheimer Christopher Nolan, Christopher Storer di The Bear di FX e Peter Hoar di The Last of Us di HBO sono stati i vincitori della 76esima edizione dei DGA Awards annuali della Director’s Guild of America, i DGA 2024.

La vittoria della DGA suggella la posizione di primo piano di Nolan nella sua corsa all’Oscar per la regia agli Academy Awards del 10 marzo. Celine Song ha portato a casa il premio DGA come migliore regista esordiente per il suo acclamato dramma A24 Past Lives.

Ecco tutti i vincitori dei DGA 2024

Outstanding Directorial Achievement in Theatrical Feature Film

  • CHRISTOPHER NOLAN — “Oppenheimer” (Universal Pictures)

Michael Apted Award for Outstanding Directorial Achievement in First-Time Theatrical Feature Film

  • CELINE SONG — “Past Lives” (A24)

Outstanding Directorial Achievement in Dramatic Series

  • PETER HOAR — “The Last of Us,” “Long, Long Time” (HBO/Max) 
    Directorial Team: Unit Production Manager: Cecil O’Connor; First Assistant Director: Bethan Mowat

Outstanding Directorial Achievement in Comedy Series

  • CHRISTOPHER STORER — “The Bear,” “Fishes” (FX)
    Directorial Team: Unit Production Managers: Tyson Bidner, Carrie Holt de Lama; First Assistant Directors: Duccio Fabbri, Pablo Gambetta; Second Assistant Director: Larissa Malarek; Second Second Assistant Directors: Olivia Dame, Hiro Taniguchi; Location Manager: Maria C. Roxas

Outstanding Directorial Achievement in Movies for Television and Limited Series

  • SARAH ADINA SMITH — “Lessons in Chemistry,” “Her and Him” (Apple TV+) Directorial Team: Unit Production Manager: Steven Brown; First Assistant Director: Kristofer Kolpek; Second Assistant Director: Deborah Chung

Outstanding Directorial Achievement in Variety/Talk/News/Sports – Regularly Scheduled Programming

  • MICHAEL MANCINI & LIZ PATRICK — “Saturday Night Live,” — “Pedro Pascal / Coldplay” (NBC) Directorial Team: Associate Directors: Janine DeVito, Michael Poole, Laura Ouziel-Mack; Stage Managers: Gena Rositano, Chris Kelly, Eddie Valk

Outstanding Directorial Achievement in Variety/Talk/News/Sports – Specials

  • PAUL MILLER — “Carol Burnett: 90 Years of Laughter + Love” (NBC)
    Directorial Team: Associate Director: Sara Niimi; Stage Managers: Gary Natoli, Alissa Levisohn Hoyo, Christopher McDonald, Jackie Stathis

Outstanding Directorial Achievement in Reality Programs

  • NIHARIKA DESAI — “Rainn Wilson and the Geography of Bliss,” “Happiness is a Bottle of Cod Liver Oil” (Peacock) 

Outstanding Directorial Achievement in Children’s Programs

  • AMY SCHATZ — “Stand Up & Shout: Songs From a Philly High School” (HBO/Max)

Outstanding Directorial Achievement in Commercials

  • KIM GEHRIG (Somesuch) “Run This Town,” Apple Music – Apple (Client Direct) | First Assistant Director: David Webb
    “The Travelers,” Expedia – Wieden & Kennedy | First Assistant Director: Zaida Fakih

Outstanding Directorial Achievement in Documentary

  • MSTYSLAV CHERNOV — “20 Days in Mariupol” (PBS Distribution)

Gli spietati: la trama, il cast e le curiosità sul film di Clint Eastwood

Nella lunga e gloriosa carriera di Clint Eastwood vi è un prima e un dopo il film Gli spietati. Con questo film del 1992 egli è infatti diventato a tutti gli effetti uno degli autori più importanti e significativi del cinema americano e mondiale, e da quel momento la sua filmografia non sarebbe più stata la stessa, arricchendosi di un valore nuovo. Prodotto, diretto ed interpretato dallo stesso Eastwood, il film è un cinico e crepuscolare western, che ha in un certo senso contribuito ad apporre la parola fine ad un modo di approcciarsi al genere. Dopo tale pellicola, infatti, Eastwood non realizzerà più nessun’altra storia di questo tipo, dicendo dunque addio ai personaggi che lo hanno reso celebri.

Inserito al sessantottesimo posto nella classifica dei cento migliori film di tutti i tempi, Gli spietati nasce da una sceneggiatura di David Webb Peoples, già in circolazione negli anni Settanta. Dopo essercisi imbattuto, Eastwood ritrovò in essa tutto ciò che amava e temeva del genere western, decidendo pertanto di dar vita ad un ultima incursione nel genere realizzando il film. Con le riprese svoltesi prevalentemente in Canada, il lungometraggio assunse ben presto un valore più grande di quello inizialmente immaginato. In esso il regista ha riversato tutte le sue esperienze e la sua personalità, dando vita al suo primo grande capolavoro.

Costato appena 14 milioni di dollari, Gli spietati arrivò ad incassarne circa 160 in tutto il mondo, affermandosi come uno dei maggiori successi nella carriera di Eastwood. Questo divenne poi il principale protagonista durante la stagione dei premi, e dopo numerose vittorie arrivò infine a guadagnare nove nomination agli Oscar. Qui vinse poi in quattro categorie, tra cui miglior film e miglior regia. Eastwood si consacrava così come uno dei cineasti più potenti dell’industria americana, e ancora oggi quello è indicato come il vero punto di svolta della sua carriera. Proseguendo qui nella lettura si potranno approfondire ulteriori curiosità legate alla trama e al cast del film.

La trama di Gli spietati

La storia si apre nel 1880 nello stato del Wyoming. Nella tranquilla cittadina di Big Whisky una prostituta viene sfregiata al viso da un cliente, e l’evento costringe lo sceriffo Little Bill ad entrare nella questione. L’uomo, però, impone soltanto un risarcimento tramite bestiame, pena che per le amiche della vittima è assolutamente inadeguata. Queste decidono pertanto di porre una taglia di mille dollari sulla testa del responsabile. La voce circa tale occasione si sparge ben presto in lungo e in largo, attirando l’attenzione del giovane e inesperto pistolero Schofield Kid.

Consapevole dei suoi limiti, ma desideroso di ottenere la somma, questi decide di rivolgersi all’anziano Munny, ex pistolero noto per la sua crudeltà e gli efferati crimini compiuti. Inizialmente riluttante, questi deciderà infine di unirsi al giovane, coinvolgendo anche il suo amico di vecchia data Ned. I due, che avevano ormai del tutto cambiato vita, si ritrovano così a doversi confrontare con un mondo che sembra andato avanti senza di loro.

Per Munny questa è però anche l’occasione per cercare di superare il lutto della moglie recentemente scomparsa. Giunti a Big Whisky, i tre uomini si troveranno però a doversi confrontare con una realtà ben diversa da quella immaginata. Lo sceriffo Little Bill, infatti, si rivela essere tutt’altro che un garante della legge, e si opporrà in modo quanto mai deciso all’ingresso dei tre pistoleri nel suo territorio. Provocare Munny, però, equivale a firmare la propria condanna a morte.

Gli spietati cast

Gli spietati: il cast del film

Protagonista del film, nei panni di Munny, spietato pistolero che ha ormai abbandonato la violenza, è Clint Eastwood. Dopo aver letto la sceneggiatura, l’attore si dichiarò estremamente interessato al personaggio, ritrovando in questo una naturale evoluzione di quelli già interpretati nei suoi precedenti western. Per calarsi nei suoi panni, dunque, egli si basò proprio su questi, cercando di rendere però altrettanto evidente il passaggio del tempo. Eastwood dichiarò inoltre che questo sarebbe stato l’ultimo film che avrebbe sia interpretato che diretto, anche se poi tornò nuovamente a svolgere tale doppio ruolo in alcune altre occasioni.

Dando vita a Munny, egli arrivò inoltre ad ottenere la sua prima candidatura all’Oscar come miglior attore. Accanto a lui, nel ruolo del fidato Ned Logan, vi è Morgan Freeman. I due avrebbero poi recitato nuovamente insieme per il film Million Dollar Baby. All’attore Gene Hackman era stato offerto il ruolo del controverso sceriffo Little Bill ben prima che Eastwood fosse coinvolto nel progetto. L’attore aveva però categoricamente rifiutato, salvo poi lasciarsi convincere nel momento in cui fu Clint a riproporgli la parte.

Hackman, che vinse poi l’Oscar come miglior attore non protagonista, era in realtà molto preoccupato dalla rappresentazione della violenza nel film, tranquillizzandosi poi nel comprendere che questa non era in alcun modo glorificata. Nel film è poi presente Richard Harris, noto per aver interpretato Albus Silente nei primi due film di Harry Potter, e che dà qui vita al personaggio del cacciatore di taglie Bob “L’Inglese”. Jaimz Woolvett, invece, è l’attore presente nei panni del giovane e inesperto Schofield Kid, mentre Anna Thompson è la prostituta sfregiata Delilah Fitzgerald.

Gli spietati: la spiegazione del finale del film

Nel finale del film, il killer sanguinario e spietato che è Munny riaffiora e tornato in paese solo contro tutti massacra lo sceriffo Little Bill Daggett e molti dei suoi aiutanti, con quella freddezza e quella determinazione che gli era in parte mancata nei due omicidi a pagamento per i quali era stato assoldato. Completata la vendetta, William Munny lascia il paese, intimando agli abitanti di fare un bel funerale al suo amico Ned e di non maltrattare mai più le prostitute, altrimenti tornerà e li ucciderà tutti. Con questo finale, dunque, Eastwood sembra richiamare lo spirito del vecchio western per un’ultima volta, dimostrandone il potere prima di abbandonarlo per sempre. Dopo Gli spietati, Eastwood non ha più diretto un film di questo genere.

Il trailer di Gli spietati e dove vedere il film in streaming e in TV

Per chi desidera recuperare tale titolo, è possibile farlo alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Gli spietati è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 10 febbraio alle ore 21:30 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

Double Team – Gioco di squadra: tutte le curiosità sul film

Double Team – Gioco di squadra: tutte le curiosità sul film

Grazie alle sue interpretazioni in numerosi film d’azione che sono diventati dei veri e propri cult, l’attore Jean-Claude Van Damme si è dimostrato uno dei più grandi esponenti di questo genere, accanto a nomi come Arnold Schwarzenegger, Sylvester Stallone, Steven Seagal e Bruce Willis. Dei suoi film, uno dei meno citati ma che al tempo stesso è da annoverarsi tra i più bizzarri è Double Team – Gioco di squadra, realizzato nel 1997 dal regista Tsui Hark, noto autore di Hong Kong noto per la trilogia di Once Upon a Time in China e qui al suo debutto con un film in lingua inglese.

Hark e Van Damme, che torneranno a collaborare anche per Hong Kong colpo su colpo (1998) realizzano con Double Team – Gioco di squadra un film d’azione che punta sulla particolarità della coppia protagonista per dar vita a situazioni folli e a molteplici colpi di scena. Non mancano ovviamente i classici combattimenti a cui Van Damme ha abituato il suo pubblico, in questo caso svolti all’interno di luoghi particolarmente ricchi di fascino. Certo, lo scarso successo economico e di critica ha portato il film a finire un po’ nel dimenticatoio al momento della sua uscita.

Il suo passaggio televisivo è dunque, per i fan del genere e di Van Damme, una preziosa occasione per recuperare Double Team – Gioco di squadra. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location utilizzate. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Double Team – Gioco di squadra

Protagonista del film è Jack Paul Quinn, un agente di controspionaggio con una grandissima carriera alle spalle. Come ultima missione prima di andare in pensione e dedicarsi alla famiglia, gli viene affidato il compito di incastrare il pericolosissimo mafioso Andreas Stavros. Nonostante Quinn prepari il suo piano in maniera impeccabile, questa volta qualcosa va storto e l’operazione fallisce. L’agente viene quindi mandato nella “Colonia”, un luogo dove vengono recluse le spie che devono essere credute morte, ma che soprattutto sono troppo pericolose per essere lasciate a piede libero.

Tuttavia Quinn capisce ben presto di dover evadere da lì, perché consapevole che la vendetta di Stavros è imminente e che i suoi bersagli non sono persone qualunque, ma proprio sua moglie Katherine e il figlio che sta per nascere. In poco tempo e senza troppi intoppi, grazie anche all’aiuto di Yaz, bizzarro trafficante d’armi, Quinn dovrà dunque mettere in pratica il suo piano di evasione e raggiungere a Roma la moglie, che sta partorendo in ospedale sull’Isola Tiberina. Nel farlo, però, dovrà ponderare bene le sue mosse e aspettarsi un agguato da parte di Stavros.

Double Team - Gioco di squadra location

Il cast di Double Team – Gioco di squadra e le location del film

Ad interpretare Jack Paul Quinn vi è il già citato Jean-Claude Van Damme,  Nel ruolo del suo aiutante Yaz vi è invece il celebre giocatore di basket Dennis Rodman, in quell’anno militante nei Chicago Bulls insieme al leggendario Michael Jordan. Per il ruolo si valutò inizialmente il coinvolgimento dell’attore Wesley Snipes, ma si preferì poi puntare sulla popolarità di cui godeva in quel momento Rodman. L’attore Mickey Rourke, invece, ricopre il ruolo del mafioso Andreas Stavros. Rourke si è sottoposto a un serio regime di arti marziali per ottenere l’aspetto fisico necessario al suo personaggio e per prepararsi alle scene di lotta con Van Damme.

Recitano poi nel film gli attori Natacha Lindinger nel ruolo di Kathryn Quinn, Paul Freeman in quello di Alex Goldsmythe. In ruoli secondari sono presenti diversi attori italiani, tra cui Orso Maria Guerrini, Valeria Cavalli, Mario Opinato e Paolo Calissano. Le parti sono molto piccole, di poche battute o addirittura nessuna per qualcuno di loro. Quella di maggior rilievo, ma comunque di breve durata, è quella di Bilotta, il quale lo si può ritrovare impegnato in una scena di combattimento corpo a corpo con Van Damme. Per quanto riguarda le location del film, è bene riportare che il finale non si svolge realmente all’interno del Colosseo, ma che il tutto si svolge nell’anfiteatro di Arles in Francia.

Il trailer di Double Team – Gioco di squadra e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Double Team – Gioco di squadra grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 10 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Red Land – Rosso Istria: la vera storia dietro al film

Red Land – Rosso Istria: la vera storia dietro al film

Il 10 febbraio ricorre il Giorno del ricordo, solennità civile nazionale italiana che ricorda i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata. Si tratta di un’occasione per commemorare la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Alla vicenda sono stati dedicati tanti racconti per la televisione e il cinema (come il recente La rosa dell’Istria), tra cui spicca quello proposto dal (controverso) film Red Land – Rosso Istria, diretto nel 2018 dal regista Maximiliano Hernando Bruno e incentrato sulla figura di Norma Cossetto.

La sceneggiatura, scritta da Bruno e Antonello Belluco si basa su un “diario” del cugino di Norma Cossetto, Giuseppe (1920-2017) scritto su pressione di sua figlia l’anno prima di morire quando aveva 96 anni. Pur volendo estendere ad un più ampio pubblico il ricordo della vicenda di Norma e del popolo istriano, il film è stato segnato da diverse polemiche. I partiti di destra lo hanno infatti indicato come un esempio di opera che ricorda il massacro delle foibe a dispetto di chi vorrebbe occultarlo, mentre esponenti politici di sinistra e storici lo hanno severamente giudicato come un’opera di propaganda storicamente poco accurata.

Si è dunque generato un ampio dibattito nei confronti di questo film e del modo in cui ripropone certi eventi e i loro protagonisti. In occasione della celebrazione di quest’anno, è tuttavia un film da non perdere e a partire dal quale formare una propria opinione in merito. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Red Land – Rosso Istria

È il settembre 1943, i giorni in cui scoppia il caos nelle zone d’Italia martoriate dalla guerra. Il maresciallo Badoglio, capo del governo italiano, riesce a far accettare un armistizio alle forze alleate e fugge da Roma insieme al re, lasciando l’Italia nel caos. L’esercito è privo di chiare indicazioni, mentre i civili dell’Istria, di Fiume, della Giulia e della Dalmazia devono affrontare un nuovo avversario: I partigiani di Tito, in costante avanzata e spinti dalla rabbia anti-italiana. In questo drammatico contesto storico emerge come figura chiave Norma Cossetto, giovane donna istriana, studentessa dell’Università di Padova, disposta a sacrificare la vita pur di difendere la propria gente.

Ad interpretare la giovane Norma Cossetto vi è l’attrice Selene Gandini, qui al suo debutto in un film per il cinema dopo aver partecipato a fiction come Un posto al sole, Centovetrine e Le tre rose di Eva. Accanto a lei, recitano gli attori Franco Nero nel ruolo del Professor Ambrosin, Geraldine Chaplin in quello di Giulia Visantrìn adulta e Sandra Ceccarelli in quello di Madre Visantrìn. L’attore Romeo Grebenšek è Mate, mentre Vincenzo Bocciarelli interpreta Mario Bellini. Completano il cast Eleonora Bolla come Adria Visantrìn e Alvaro Gradella come Generale Esposito.

Red Land - Rosso Istria cast

La vera storia dietro Red LandRosso Istria: chi era Norma Cossetto

Il film si concentra su di un preciso episodio della Seconda guerra mondiale, quello che si svolse in Istria dopo l’8 settembre 1943, ovvero subito dopo la firma da parte dell’Italia dell’armistizio separato con gli angloamericani. Successivamente all’arresto e alla deistituzione di Benito Mussolini, il 25 luglio di quell’anno, il 3 settembre viene firmato il noto armistizio di Cassibile, reso noto solo 5 giorni più tardi, che getta il Paese nel più completo caos. Il Regio Esercito, infatti, non sa a quel punto più chi è il nemico e chi l’alleato e ciò porta i soldati ad essere abbandonati a sé stessi nei vari teatri di guerra.

Le popolazioni civili Istriane, Fiumane, Giuliane e Dalmate si trovano così ad affrontare un difficile rapporto con i partigiani jugoslavi, guidati da Josip Broz Tito, che avanzano in quelle terre combattendo contro i nazifascisti. In questo contesto, tra le tante personalità che oggi si ricordano, spicca quella di Norma Cossetto, studentessa della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Padova, a quel tempo al lavoro su una tesi di laurea intitolata Istria Rossa (il rosso del titolo è relativo alla terra ricca di bauxite. La sua vita, come anche quella della sua famiglia e della sua gente, iniziò a farsi complicata dopo l’8 settembre.

La famiglia di Norma iniziò infatti a ricevere minacce di vario genere finché il 26 settembre Norma venne convocata presso il comando partigiano che aveva sede nell’ex-caserma dei carabinieri di Visignano. Lì la studentessa venne invitata a entrare nel movimento partigiano, invito che Norma rifiutò categoricamente. L’indomani Norma Cossetto fu arrestata e condotta all’ex-caserma della Guardia di Finanza di Parenzo insieme ad altri parenti, conoscenti e amici. Qualche giorno più tardi Visinada fu occupata dai tedeschi, cosa che spinse i partigiani a effettuare un trasporto notturno dei detenuti presso la scuola di Antignana, adattata a carcere.

Nella notte tra il 4 e 5 ottobre tutti i prigionieri vennero poi condotti a forza fino a Villa Surani. Ancora vivi, vennero gettati in una foiba nelle vicinanze. Il 10 dicembre 1943, nel corso dell’Operazione Nubifragio, l’esercito tedesco occupò l’Istria. In quegli stessi giorni i vigili del fuoco di Pola, impegnati a recuperare corpi da una foiba profonda 136 metri, estrassero anche quello di Norma Cossetto, il cui cadavere si trovava in cima alla catasta di corpi lì gettati. Da quel momento Norma divenne uno dei simboli di resistenza contro l’oppressore e nel 2005 le venne conferita postuma la medaglia d’oro al merito civile dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Il trailer di Red Land – Rosso Istria e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente presente nel palinsesto televisivo di sabato 10 febbraio alle ore 20:35 sul canale Rai 3. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Obi-Wan Kenobi: Ewan McGregor è ancora intenzionato a realizzare la seconda stagione

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Il futuro del franchise di Star Wars non è ancora molto chiaro. Sono stati annunciati molti film e serie televisive, ma se il mandato di Kathleen Kennedy come presidente della Lucasfilm ci ha insegnato qualcosa, è che dovremmo prenderli con le molle (Rogue Squadron doveva uscire nelle sale lo scorso dicembre).

Lando era stato originariamente annunciato come una serie TV di Disney+, prima che la Lucasfilm, dopo aver sostanzialmente eliminato il regista Justin Simien, decidesse di procedere con una versione cinematografica (che è stata scritta da Donald Glover e da suo fratello Stephen).

Per quanto riguarda le altre notizie su Star Wars, Ewan McGregor è apparso di recente al MegaCon di Orlando e ha nuovamente fatto il punto sulla seconda stagione di Obi-Wan Kenobi. Kennedy è stato piuttosto risoluto nel dire che non si farà, ma la situazione potrebbe cambiare con la Disney a caccia di successi garantiti al botteghino?

Dopo tutto, un film su Obi-Wan Kenobi potrebbe sicuramente seguire The Mandalorian e Grogu!

Inizialmente ci sarebbe stato un film, e spesso ho pensato: “Avrebbe dovuto essere un film?”“, ha ammesso l’attore.

Ma in un certo senso penso che sia fantastico che l’abbiano fatto in questo modo, è una storia più lunga e speriamo che sia più soddisfacente come risultato. Abbiamo avuto più tempo per costruire una storia. Speriamo che ne facciano un altro. Potete scrivere tutti alla Disney?“.

Incrociamo le dita per un seguito, ma ora che Obi-Wan e Darth Vader hanno incrociato di nuovo le loro strade, è difficile prevedere quale potrebbe essere il prossimo passo dello Jedi, visto che Una nuova speranza si avvicina. Forse una rivincita con Maul dopo il loro breve scontro in Star Wars Rebels?

Hunter Schafer fa una sinistra scoperta nell’inquietante primo teaser trailer di CUCKOO

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“Temete il suo richiamo…” Abbiamo sentito parlare per la prima volta del secondo film del regista di Luz, Tilman Singer, Cuckoo, l’anno scorso, e NEON ha finalmente rilasciato alcune immagini del film attraverso un teaser trailer molto inquietante.

L’attrice emergente di Euphoria Hunter Schafer, che di recente ha avuto un ruolo di supporto nel prequel di Lionsgate Hunger Games – la ballata dell’usignolo e del serpente, interpreta un’adolescente di nome Gretchen che va a stare con il padre estraniato e la sua nuova famiglia sulle Alpi tedesche, dove scopre alcuni eventi molto sinistri, forse soprannaturali, che potrebbero essere collegati alla sua stessa famiglia.

Il teaser non mostra molto, ma vediamo il personaggio di Schafer entrare in una stanza e tirare fuori quello che sembra essere una specie di coltello a serramanico, mentre un’inquietante colonna sonora si sviluppa fino a un urlo agghiacciante.

Poi, proprio alla fine, si intravede una figura (creatura?) incappucciata che grida verso la telecamera.

Cosa sta succedendo? Non ne abbiamo idea! La sinossi che segue delinea la premessa di base, ma è chiaro che il film manterrà i suoi più grandi segreti nascosti il più a lungo possibile, e non abbiamo nulla da eccepire su questo approccio.

Tra le notizie correlate, Schafer ha anche firmato per recitare accanto a Noomi Rapace in Palette, un film horror psicologico su “una donna che soffre di sinestesia estrema, una rara condizione in cui è in grado di sentire i colori“. Secondo la sinossi. La donna viene presto “reclutata in un’industria segreta e di culto del design dei colori, scoprendo l’oscura realtà di ciò che serve per creare le più grandi tinte del mondo“.

Cenere: recensione del film turco su Netflix

Cenere: recensione del film turco su Netflix

“La realtà non potrebbe essere una bugia che qualcuno ha inventato?”Cenere

Finzione e immaginazione hanno un’influenza potentissima sulla nostra psiche, e a volte producono fenomeni denominati fictofilia, condizione per la quale si ha un trasporto amoroso e sessuale verso qualcuno che non esiste, ma è solo frutto di una fantasia che si sviluppa quando entriamo in contatto con un mondo diverso dal nostro, fittizio. Non sempre ci si accorge di questa “sindrome” e, soprattutto quando si è più piccoli, è talmente cosa comune innamorarsi di chi non vediamo, ma che conosciamo attraverso pagine di un libro, che non c’è nemmeno l’ipotesi che l’attaccamento verso di esso possa essere morboso o, addirittura, essere sintomo di una ossessione pericolosa.

Ma quando si cresce, e il filtro dell’immaginazione non scivola per guardare la nuda e autentica realtà, si rischia di cadere in un vortice da cui è difficile tornare a galla. Ancor più se ciò che avvolge la nostra vita non è appagante ed è solo un castello di cristallo che al minimo soffio di vento può rompersi in mille cocci. Cosa può salvarci? Saper scindere ciò che è vero da ciò che non lo è. L’epicentro di Cenere parte proprio da qui: il nuovo film turco, di cui oramai Netflix va ghiotto, lo usa come pretesto narrativo per cucire una storia le cui tinte thriller fanno da sfondo a un genere romance dalle venature erotiche, con l’intento di polarizzare un pubblico sempre maggiore. Cenere è diretto da Erdem Tepegöz ed ha come interpreti Funda Eryiğit, Alperen Durmaz e Mehmet Günsür.

Cenere, la trama

La vita di Gocke sembra perfetta: è sposata con un editore molto ricco, ha un figlio, una casa nel quartiere più chic di Istanbul, e gestisce una boutique di lusso. Non potrebbe desiderare altro, eppure all’anniversario di matrimonio con Kenan, fra brindisi e incontri, la donna non è affatto felice. Ha gli occhi spenti, sguardo assente. Finché sul tavolo della cucina non trova una pila di manoscritti inviati alla sua casa editrice, e fra questi appare Cenere, di cui inizia a sfogliare le pagine. Rapita dalla storia d’amore proibita fra l’autrice e un falegname di Balat, Gocke decide di scoprire i posti menzionati nel romanzo, intenzionata a conoscere quest’uomo misterioso il cui nome inizia per M. Il suo, in realtà, è solo desiderio di evadere da una vita che oramai le sta stretta, che non vuole forse più, per cercare piacere, soddisfazione e benessere nell’esistenza di qualcun’altro, vivendo le stesse cose della storia. Ma quando incontra il protagonista di Cenere, che le fa dono di quel coinvolgimento mentale, emotivo e sessuale che lei voleva e aveva letto, innamorandosene senza neppure sapere chi fosse, la sua vita comincia a scricchiolare, le certezze vacillano, e neanche lei sa più chi sia e cosa sia vero o finto. Finché non capirà che sotto a quel romanzo c’è un segreto molto oscuro.

Cenere Film 2024

Una storia confusa

Cenere, che come abbiamo detto in apertura ha una doppia veste (thriller e romance drammatico), poteva essere un film costruito su più livelli di lettura e avere diversi strati narrativi che pian piano si disvelano. Questo perché l’impianto su cui si fonda è originale, potremmo dire anche furbo nel trarre in inganno lo spettatore: il gioco di scambi e scoperte fra Gocke e l’autrice sconosciuta del libro e il suo enigma catturano subito l’attenzione nell’incipit, destando inizialmente una curiosità che però con l’avanzare del racconto si smarrisce, per cedere il passo a una serie di incastri e battute che stridono con quello che doveva essere il tono mystery/drama, il quale non si svilupperà mai degnamente. Intanto è evidente che la sceneggiatura abbia perso di vista i punti cardine della trama, e così gli eventi si susseguono in modo confuso e illogico, non dando pathos alle giuste sequenze e restituendo protagonisti monodimensionali, che agiscono e si muovono nello spazio filmico come delle marionette. In particolare la protagonista, che repentinamente e ingiustificatamente cambia, lasciando però dietro di sé un vuoto di caratterizzazione difficile da colmare.

Anche le tematiche di Cenere non emergono mai a pieno, ma sono spesso soffocate dall’incompletezza dello script. Se poteva essere interessante prendere in analisi concetti quali la fictofilia o l’importanza di capire cosa si voglia davvero dalla vita e da se stessi, la scelta di esaltare solo l’aspetto erotico fra Gocke e Metin smorza il significato di un’opera che poteva davvero essere semanticamente impattante. Gli unici aspetti che del film funzionano si riscontrano in primis nell’estetica, con una scelta di colori saturi nelle scene a Balat, le quali esaltano il contesto magico e sognante in cui si trova Gocke, contrastati da una palette molto più fredda quando invece la protagonista è avvolta da quella che è la sua vera realtà, più autentica, respingente, e quindi anche più spenta. Poi nella forma, con una regia che regala virtuosismi di tutto rispetto, e nel plot twist finale che arriva come un colpo di coda sorprendente – e brillante – e solleva un minimo le sorti della pellicola, ma che comunque avrebbe meritato una collocazione e tempo di spiegazione migliore, considerato che dopo pochi minuti il film termina. Se dovessimo tirare le somme, concluderemmo dicendo che l’errore di Cenere è stato quello di non osare, dimettere il freno a mano, non credendo abbastanza nelle sue potenzialità.

Bob Iger della Disney ammette che i Marvel Studios hanno “perso la concentrazione”

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L’anno scorso, alcuni rapporti commerciali hanno affermato che la Disney intendeva ridurre i contenuti dei Marvel Studios (sia su Disney+ che sul grande schermo) e adottare un approccio più orientato alla “qualità su qualità“.

L’amministratore delegato della Disney, Bob Iger, lo ha praticamente confermato durante la conference call dello scorso marzo e ora ha ribadito che ci sarà un “volume ridotto” di contenuti, con una rinnovata attenzione ai “franchise più forti” dello studio.

Direi che ci stiamo orientando un po’ di più verso i sequel e i franchise“, ha detto Iger durante l’ultima conferenza stampa della Disney. “Penso che, dato l’ambiente e dato quello che serve per portare la gente fuori di casa a vedere un film, sia una cosa intelligente. Appoggiarsi a franchise che sono familiari è una cosa intelligente. Nel nostro zelo di aumentare notevolmente il volume, in parte legato alla volontà di inseguire un maggior numero di abbonamenti globali per la nostra piattaforma di streaming, alcuni dei nostri studios hanno perso un po’ di attenzione. Quindi il primo passo che abbiamo fatto è stato quello di ridurre il volume e la produzione, in particolare per quanto riguarda la Marvel“.

Questa sembrerebbe certamente una mossa intelligente, ma sarà sufficiente a rinnovare l’interesse del pubblico per il MCU, o il danno è stato fatto? L’ultimo film dello studio, The Marvels, è stato il sequel di un film che ha incassato più di un miliardo di dollari al botteghino mondiale, finendo per diventare il film del MCU che ha incassato meno nella storia dello Studios.

Nel corso della telefonata, Bob Iger ha elencato alcuni dei film presenti nella programmazione Disney per il 2025, tralasciando però un paio di progetti del MCU.

Guardando alla nostra programmazione per il 2025, siamo entusiasti di portare al pubblico Captain America: Brave New World e Fantastic Four per la Marvel, la Pixar ha Zootopia 2, e poi c’è Avatar 3. E siamo già proiettati verso il 2026 e oltre con Frozen 3, il primo film di Toy Story dal 2019 e un nuovo film di Star Wars che porterà per la prima volta sul grande schermo The Mandalorian e Grogu“.

Alcuni hanno interpretato questo fatto come un’indicazione del fatto che sia Thunderbolts che Blade siano stati ritardati o rimossi completamente dal programma, e anche se questa è certamente una possibilità, non salteremmo ancora a nessuna conclusione – Iger potrebbe semplicemente aver dimenticato di menzionare questi particolari film!

Cosa ne pensate dei commenti di Iger? Pensate che spostare l’attenzione sui franchise che si sono dimostrati di maggior successo per i Marvel Studios sia la mossa giusta, o preferireste vedere più rischi su nuovi personaggi?

Game of Thrones: Bloodmoon, una clip dallo spin-off cancellato con Naomi Watts

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Nel 2019 è stato rivelato che la HBO aveva scartato il prequel di Game of Thrones dal titolo Game of Thrones: Bloodmoon, sviluppato da Jane Goldman dopo aver girato un costoso episodio pilota con protagonista Naomi Watts.

Un primo sguardo alla serie è trapelato online la scorsa settimana e, ora, altre foto del dietro le quinte e persino alcuni filmati hanno iniziato a fare il giro dei social media.

Con il titolo provvisorio di Game of Thrones: Bloodmoon, lo show aveva originariamente ricevuto il via libera nel giugno 2018 ed era uno dei numerosi copioni di prequel raccolti dalla rete via cavo quando la serie principale ha iniziato a concludersi. SJ Clarkson, regista di The Defenders e Madame Web, ha diretto l’episodio pilota e, con una star così importante, ci si aspettava che alla fine sarebbe andato avanti.

Ahimè, qualcosa nel suo nucleo non funzionava e anche un lungo periodo di post-produzione – che ha portato a un completo ri-edit del montaggio iniziale – non ha aiutato molto le cose (e nemmeno le voci di problemi dietro le quinte in Irlanda).

“Dai terribili segreti della storia di Westeros alla vera origine degli Estranei”, si legge nel logline ufficiale, “dai misteri dell’Oriente agli Stark della leggenda, solo una cosa è certa: non è la storia che pensiamo di conoscere“. Potete dare un’occhiata più da vicino a Game of Thrones: Bloodmoon nei post X qui sotto.

Parlando della cancellazione dello show nel 2020, Naomi Watts aveva commentato: “Mi dispiace. Sento il vostro dolore. Mi sono appassionato allo stesso modo. Non ero una grande fan e non avevo visto le serie fino a quando non sono stata assunta, ma poi ho guardato tutto nell’arco di un paio di mesi ed è stato meraviglioso“.

È un vero peccato, sarebbe stato molto divertente”, ha aggiunto l’attrice. “Ma non mi è permesso svelare nulla, temo“.

Creature Commandos: Sean Gunn conferma che la serie debutterà su Max in autunno

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Superman: Legacy, in uscita la prossima estate, ci introdurrà al nuovo DCU nelle sale cinematografiche, ma è nella prossima serie TV Creature Commandos che avremo il primo assaggio di ciò che i DC Studios hanno in serbo per questo reboot.

Anche se la serie animata punterà i riflettori su un gruppo relativamente oscuro di personaggi dei fumetti, sembra probabile che James Gunn coglierà l’occasione per gettare le basi di ciò che accadrà nel nuovo DCU.

Da tempo si vociferava che Creature Commandos avrebbe debuttato su Max nel 2024 e oggi la star Sean Gunn lo ha confermato. Parlando con Screen Rant ai Saturn Awards, l’attore di G.I. Robot e Weasel ha dichiarato: “Creature Commandos uscirà in autunno, il che è fantastico, non vedo l’ora che il nostro pubblico lo veda“.

E con questo, abbiamo una finestra per la première! Un tempo sembrava che anche Waller sarebbe uscito quest’anno ma, a causa degli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA, è slittato nel calendario delle uscite; infatti, James Gunn sembra aver spostato la sua attenzione sulla seconda stagione di Peacemaker.

Adoro quel progetto“, ci ha detto Sean a proposito di Creature Commandos l’anno scorso. “I copioni sono così buoni e abbiamo già fatto un po’ di registrazioni, il che è divertente. Posso accennare e stuzzicare il fatto che impareremo qualcosa di più su Weasel, il che sarà interessante“.

Amo così tanto GI Robot. È guidato da una e una sola cosa, ovvero il suo odio per i nazisti e il suo desiderio di uccidere quanti più nazisti possibile“, ha continuato. “Quindi, per me, come persona che odia il fascismo in tutte le sue forme, posso immedesimarmi in qualcuno che vuole andare là fuori e dare il colpo di grazia a qualche nazista“.

Chi altri c’è nel cast di Creature Commandos?

Creature Commandos è interpretato da Frank Grillo nel ruolo di Rick Flag, Sr., Indira Varma nel ruolo della Sposa di Frankenstein, Zoë Chao nel ruolo di Nina Mazursky, David Harbour nel ruolo di Eric Frankenstein, Alan Tudyk nel ruolo del Dottor Phosphorus, Sean Gunn nel ruolo di G.I. Robot e Weasel, Maria Bakalova nel ruolo della Principessa Ilana Rostovic, Steve Agee nel ruolo di John Economos e Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller.

La star di The Witcher Anya Chalotra, invece, è stata scritturata per il ruolo della classica cattiva di Wonder Woman, Circe. La serie vede Amanda Waller creare una squadra di agenti segreti a partire da prigionieri mostruosi. Gunn ha scritto tutti gli episodi della prima stagione. Continuate a seguirci per avere notizie sulla data della première di Creature Commandos.

Mufasa: Il Re Leone, Aaron Pierre spiega come il suo Mufasa sarà diverso

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Il film live-action del 2019 Il Re Leone è stato messo sotto accusa per essere essenzialmente un remake shot-for-shot del classico film del 1994. Tuttavia, dal punto di vista tecnologico, il film è stato un capolavoro rivoluzionario e tornerà con il prequel Mufasa: Il Re Leone.

Per un certo periodo si è vociferato che il regista Jon Favreau potesse tornare a dirigere un sequel che raccontasse una storia completamente nuova. Da allora ha spostato la sua attenzione su Star Wars e The Mandalorian, lasciando che la Disney si rivolgesse al premio Oscar Barry Jenkins per un’esplorazione dei primi anni di Mufasa e Scar nel film prequel, Mufasa: Il Re Leone.

Aaron Pierre prenderà il posto dell’iconico James Earl Jones nel ruolo di Mufasa ed è fin troppo consapevole di avere una responsabilità enorme.

Beh, innanzitutto voglio riconoscere che James Earl Jones è una mia enorme ispirazione“, racconta l’attore a Collider. “Enormemente. E mi sento molto onorato di entrare in questo ruolo dopo di lui. Penso che la differenza fondamentale sarà che qui stiamo esplorando Mufasa in una veste diversa“.

Quando Sir James Earl Jones lo ha interpretato, questo è Mufasa nella sua piena capacità, nel suo ritmo, e penso che qui stiamo esplorando Mufasa prima di quel momento“, aggiunge Pierre. “Che aspetto ha questo giovane leone prima di diventare quello che conosciamo e di scoprire il suo ritmo, il modo in cui si comporta, il modo in cui si impegna con la sua comunità e i suoi cari? Credo che questa sia la cosa fondamentale. È capirlo“.

Pierre è conosciuto soprattutto per i suoi ruoli nella serie DC Comics Krypton e in Old di M. Night Shyamalan. Kelvin Harrison Jr. subentra a Chiwetel Ejiofor nel ruolo di Scar, anche se ci sarà un certo  legame al film del 2019 grazie ai ritorni di Billy Eichner e Seth Rogen nei panni di Timon e Pumba insieme a John Kani nel ruolo di Rafiki.

“Penso che vedrete una tonnellata di volti familiari“, ha anticipato Barry Jenkins in un’intervista del 2022. “È un prequel, ma di nuovo, è un prequel nel senso che questi sono tutti gli stessi personaggi, ma vi stiamo raccontando come sono arrivati a essere quello che sono. Quindi stiamo letteralmente andando a ritroso. Stiamo tornando indietro nel tempo con molti di questi personaggi. Siamo anche nel presente, ma torniamo indietro per raccontare chi erano questi personaggi“.

Aspettatevi dei numeri musicali“, ha aggiunto il regista. “Numeri musicali davvero meravigliosi, direi“. Mufasa: Il Re Leone arriverà nelle sale il 20 dicembre di quest’anno.

James Gunn rivela che non potrebbe “legalmente” lavorare di nuovo per la Marvel nemmeno se lo volesse

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Quando James Gunn è stato originariamente licenziato dal terzo film di Guardiani della Galassia dopo aver subito un notevole contraccolpo per una serie di tweet rilanciati in rete, è passato alla DC per dirigere Suicide Squad – Missione Suicida per la Warner Bros. prima di essere riassunto per terminare il Guardiani della Galassia Vol. 3 per i Marvel Studios.

Naturalmente, da allora James Gunn è stato arruolato per dirigere i DC Studios insieme a Peter Safran, il che sembra aver sostanzialmente chiuso il suo rapporto di lavoro con Marvel/Disney.

Su Threads, a James Gunn è stato chiesto se ci fosse la possibilità di scrivere un quarto film dei Guardiani o il previsto spin-off di Star-Lord, e il regista ha chiarito di non poter lavorare “fisicamente o legalmente” per i Marvel Studios mentre è co-CEO dei DC Studios.

Non si tratta esattamente di una grande sorpresa, ma molti fan di Guardiani della Galassia speravano che James Gunn potesse tornare in qualche modo al franchise.

Il regista ha già confermato di essere poco interessato a dirigere un potenziale Vol. 4, ma l’ultimo film ha lasciato la porta aperta a un altro capitolo o spin-off, compreso il già citato progetto su Star-Lord.

James Gunn ha recentemente affrontato la questione del titolo finale “Il leggendario Star-Lord tornerà” nel commento contenuto negli extra del Blu-ray di Guardiani della Galassia Vol. 3.

Oh, ma non è finita del tutto. Vogliamo sempre dare a qualcuno qualcosa di speciale. Chris e io abbiamo sempre parlato di quanto sarebbe bello poter fare un film su Star-Lord leggendario, una storia con Star-Lord sulla Terra che cerca di adattarsi all’ambiente terrestre nello stesso modo in cui qualcun altro potrebbe cercare di adattarsi all’ambiente alieno dello spazio esterno. È un pesce fuor d’acqua in un’acqua normale. Quindi non vedo l’ora di vederlo“.

A meno che il rinnovato DCU non si riveli un enorme fallimento (chissà cosa potrebbe accadere nell’attuale clima di incassi), James Gunn sarà probabilmente coinvolto nello sviluppo di vari progetti basati sulla DC per molto tempo, quindi possiamo probabilmente dimenticarci di un ritorno al Marvel Cinematic Universe nel prossimo futuro.

Madame Web: la featurette svela nuove scene mentre la regista parla di possibili connessioni con il MCU

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L’imminente Madame Web della Sony Pictures fa parte dello “SMU” dello studio, ma abbiamo sentito notizie contrastanti sui suoi collegamenti con gli altri film del franchise e con il più ampio Marvel Cinematic Universe.

La scorsa settimana, Variety ha pubblicato un articolo in cui si affermava che “potrebbe esserci qualche esitazione a enfatizzare l’interconnessione di questi film” a causa dei recenti scarsi risultati dei capitoli del MCU e dell’imminente rinnovamento del DCU da parte della Warner Bros. ma questo significa che Madame Web sarà completamente autonomo?

La regista S.J. Clarkson è stata interrogata su eventuali legami con il più grande MCU in una recente intervista con Total Film e, pur esitando a rivelare qualcosa di preciso, ha lasciato intendere che il film potrebbe includere almeno qualche cenno o Easter Egg.

Sono davvero entusiasta che possiate vedere il film e il potenziale di ciò che potrebbe essere, questo è certo“, dice il regista al sito. “Ma probabilmente direi di guardare questo spazio“. Qui di seguito potete vedere una nuova featurette con interviste al cast principale e alcuni frammenti di nuove riprese.

La trama e il cast di Madame Web

Madame Web è la storia delle origini di una delle eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel. Dakota Johnson interpreta la protagonista, Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con poteri di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni del suo passato, stringe un legame con tre giovani donne destinate a un futuro straordinario ma che dovranno sopravvivere a un presente pieno di minacce.

Madame Web è basato su un personaggio del mondo dei fumetti Marvel creato da Dennis O’Neil e John Romita Jr. Il film è diretto da S. J. Clarkson (Orange Is the New Black, Jessica Jones, Anatomy of a Scandal) da una sceneggiatura di Claire Parker e S. J. Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista, insieme a Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela Merced, Tahar Rahim, Mike Epps, Emma Roberts e Adam Scott. Madame Web sarà nelle sale italiane dal 14 febbraio 2024 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

Inside Out 2: svelata una clip del prossimo film Disney

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Inside Out 2: svelata una clip del prossimo film Disney

Le vocine nella testa di Riley la conoscono a fondo, ma nel corso dell’anno tutto cambierà quando Inside Out 2 di Disney e Pixar introdurrà una serie di nuove emozioni, tra cui l’ansia.

Queste emozioni sono sotto i riflettori in un nuovo divertente spot televisivo del sequel (condiviso per la prima volta su Toonado.com). Guardiamo Joy che guida Riley durante l’allenamento con l’hocket, ma la rabbia prende il sopravvento mentre lei si spinge in avanti sul ghiaccio.

Paura interviene per assicurarsi che l’adolescente indossi il paradenti, mentre Disgusto lo sputa quando si accorge che non è il suo! Infine, Tristezza è adeguatamente turbata quando Riley viene messa in panchina.

È a questo punto che Ansia si unisce alla squadra, lasciando intendere le immense sfide che si presenteranno quando Riley attraverserà la pubertà in Inside Out 2.

Secondo il regista Kelsey Mann, questa nuova emozione promette di smuovere le acque all’interno del quartier generale. “Anxiety, doppiata da Maya Hawke, sarà anche nuova per la squadra, ma non è certo il tipo che si mette in secondo piano“, ha spiegato la regista.

Questo ha molto senso se ci si pensa in termini di ciò che accade all’interno di tutte le nostre menti“. Parlando nel 2022, l’attrice di Joy Amy Poehler ha detto: “Nel film Riley sta invecchiando. Sta diventando un’adolescente. Ricordate quel periodo in cui tutte queste idee e sentimenti sono entrati nella vostra testa e vi siete chiesti: “Chi [sono]?”. Penso che ci sarà da divertirsi molto“.

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Penso che esploreremo, in molti modi, l’idea che bisogna davvero rimanere flessibili e capire, se si vuole avere una vita curiosa e bella, come fare amicizia con le cose che sono dentro la propria testa”, ha concluso.

Cosa sappiamo sull’attesissimo Inside Out 2?

I film Pixar in genere fanno un lavoro eccezionale nel rivolgersi a spettatori di tutte le età e nel rendere accessibili a tutti argomenti talvolta difficili. Inside Out 2 sembra proprio portare avanti questa tradizione, concentrandosi sull’esperienza universale della pubertà in un modo che potrà essere comprensibile per i bambini e affascinante anche per un pubblico più adulto. Concentrandosi non solo su Riley, ma anche sulle sue emozioni mutevoli, Inside Out 2 può infatti andare oltre i soliti tropi delle storie che esplorano la pubertà ed essere invece più creativo con le varie situazioni che si creano tra le varie emozioni durante la pubertà.

Inside Out 2 di Disney e Pixar torna nella mente dell’adolescente Riley, proprio quando il quartier generale viene improvvisamente demolito per far posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove emozioni! Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che da tempo gestiscono un’operazione di successo, non sanno come sentirsi quando arriva l’Ansia. E sembra che non sia sola.

Maya Hawke presta la sua voce ad Ansia, insieme a Amy Poehler nel ruolo di Gioia, Phyllis Smith in quello di Tristezza, Lewis Black in quello di Rabbia, Tony Hale in quello di Paura e Liza Lapira in quello di Disgusto. Diretto da Kelsey Mann e prodotto da Mark Nielsen, Inside Out 2 uscirà nelle sale il 14 giugno.

Ahsoka: Wes Chatham conferma l’ispirazione per Capitan Enoch e anticipa il futuro del villain

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Ahsoka è stata considerata una bomba, soprattutto per i fan di Star Wars Rebels, ma la serie ci ha lasciato più domande che risposte. Lucasfilm non è riuscita a colmare le lacune tra le due serie, lasciando la porta aperta a nuove storie di come il Grand’Ammiraglio Thrawn si sia alleato con i Nightsister e quale fosse l’accordo con il Capitano Enoch.

Wes Chatham, che interpreta il secondo in comando di Thrawn, ha recentemente parlato con Entertainment Weekly e gli è stato chiesto dell’aspetto sinistro del misterioso cattivo.

Quando ho visto l’uniforme del Capitano Enoch per la prima volta, mi ha ricordato Excalibur“, ha rivelato. “E ricordo di aver avuto una conversazione con Dave Filoni e lui era entusiasta che avessi colto quel dettaglio“.

Sei in piedi nell’hangar di uno Star Destroyer che hai visto per tutta la vita e gli stormtrooper ti passano accanto, quindi è stato come entrare in un sogno che mi ha permesso di far parte di quella cosa“, aggiunge Chatham. “Ed è stato esaltante. È stato uno dei momenti più divertenti che abbia mai avuto“.

Ho molto rispetto per Dave Filoni. Ho molto rispetto per quello che ha fatto, per quello che sta facendo con Star Wars e per Star Wars. E quindi essere qualcosa che ha creato lui e una cosa completamente originale è davvero eccitante e davvero avvincente“.

Per quanto riguarda il futuro, l’attore ha scelto con cura le parole, ma ha suggerito che Enoch sarà una parte fondamentale di qualsiasi cosa Thrawn abbia in mente per la Galassia.

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“Penso che il potenziale di questo personaggio sia eccitante. Ci sono alcuni accenni vaghi“, dice Chatham. “Ci deve essere una ragione per cui quel personaggio è lì. Thrawn ha introdotto una persona“.

È chiaro che c’è una storia da raccontare con il Capitano Enoch, ma solo nella seconda stagione di Ahsoka – e forse anche nel previsto film di Filoni su Star Wars – potremo vedere chi o cosa c’è sotto l’elmo.

Cosa sappiamo su Ahsoka

La prima stagione di Ahsoka è interpretata da Rosario Dawson nel ruolo dell’ex Cavaliere Jedi, Natasha Liu Bordizzo nel ruolo di Sabine Wren, Mary Elizabeth Winstead nel ruolo di Hera Syndulla, Eman Esfandi nel ruolo di Ezra Bridger, Lars Mikkelsen nel ruolo del Grand’Ammiraglio Thrawn, Ivanna Sakhno nel ruolo di Shin Hati, Ray Stevenson nel ruolo di Baylan Skoll, Wes Chatham nel ruolo del Capitano Enoch, Diana Lee Inosanto nel ruolo di Morgan Elsbeth, David Tennant nel ruolo della voce di Huyang e altri ancora.

Ahsoka, che è disponibile su Disney+, vedeva Rosario Dawson nei panni del Jedi preferito dai fan, che sta cercando di salvare la galassia dal Grande Ammiraglio Thrawn, una nuova minaccia dopo la caduta dell’Impero Galattico. Dawson ha portato Ahsoka Tano per la prima volta in live-action nella seconda stagione di The Mandalorian ed è apparso anche in The Book of Boba Fett.

Ahsoka è stata scritta e prodotta da Dave Filoni, noto per il suo lavoro sulle serie animate di Star Wars The Clone Wars e Rebels, molto amate dai fan. Ambientata nella stessa linea temporale di The Mandalorian, la prima stagione ruota attorno alla ricerca della Jedi titolare attraverso la galassia, mentre indaga su una minaccia emergente dopo la caduta dell’Impero.

Disney: il CEO Bob Iger evita di commentare la vicenda di Gina Carano

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All’inizio di questa settimana è stato reso noto che Gina Carano, ex attrice di The Mandalorian, ha fatto causa alla Disney e alla Lucasfilm per discriminazione e licenziamento illegittimo. Gina Carano ha interpretato Cara Dune, fedele alleata di Din Djarin, nelle prime due stagioni della serie di successo, prima che la Lucasfilm la licenziasse per quelli che la società ha definito post “ripugnanti e inaccettabili” sui social media.

Nonostante abbia trovato lavoro con The Daily Wire e sia apparsa in un paio di altri progetti, Gina Carano ritiene ancora di essere stata licenziata ingiustamente dalla serie.

Con il sostegno finanziario del proprietario di X Elon Musk, Gina Carano ha fatto causa alla Disney e alla Lucasfilm per discriminazione e licenziamento illegittimo, sostenendo di essere stata licenziata per aver espresso opinioni di destra sui social media.

Interrogato dalla CNBC sulla causa in una recente intervista, l’amministratore delegato della Disney Bob Iger ha avuto ben poco da dire al riguardo. “Nessuna“, è stata la sua semplice risposta prima di spostare la conversazione su un argomento più produttivo.

Probabilmente Iger ha delle opinioni in merito alla causa, ma probabilmente non può condividerle, quindi la sua risposta così tersa non sorprende più di tanto. Gina Carano sta attualmente cercando di ottenere un’ordinanza del tribunale che costringa la Lucasfilm a reinserirla nella serie e a pagare almeno 75.000 dollari, oltre a danni punitivi.

Alcuni di noi sono stati ingiustamente individuati, molestati, perseguitati e privati dei loro mezzi di sostentamento perché hanno osato incoraggiare la conversazione, fare domande e rifiutarsi di assecondare la folla“, ha dichiarato Gina Carano in una dichiarazione allegata alla presentazione della causa. “Sono onorata che il mio caso sia stato scelto per essere sostenuto dall’azienda che è stata uno degli ultimi barlumi di speranza per la libertà di parola nel mondo“.

Tuttavia, dato che Gina Carano era un dipendente a tempo determinato, probabilmente dovrà affrontare una battaglia in salita per ottenere un risarcimento per il licenziamento a causa dei suoi post online.

In genere, i lavoratori del settore privato non sono protetti dalla disciplina prevista dal Primo Emendamento. In questo caso, la Disney ha ritenuto che i post di Gina Carano fossero dannosi per il suo marchio e ha deciso di abbandonare l’attore.

Oltre a sostenere Gina Carano, Musk si è impegnato su X a pagare le spese legali di chiunque ritenga di essere stato “trattato ingiustamente dal proprio datore di lavoro per aver postato o apprezzato qualcosa su questa piattaforma“.

Probabilmente Iger farà bene a non parlare della causa, concentrandosi invece sulle notizie aziendali più interessanti e meno controverse, come l’annuncio di  Oceania 2 (Moana 2) e la sua uscita nel corso dell’anno, l’investimento della Disney in Epic Games e altro ancora.

Star Wars: la trilogia prequel di George Lucas celebrata su tre nuove copertine di Empire

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Quando i prequel di Star Wars sono usciti, hanno ricevuto una risposta contrastante e pareri discordanti. Per certi versi è ancora così, ma con il passare degli anni le persone che li hanno visti al cinema da bambini hanno mutato il loro giudizio e da adulti ora amano molto questi film.

La minaccia fantasma (1999) è stato il capitolo iniziale della trilogia prequel di George Lucas, seguito da L’attacco dei cloni (2002) e La vendetta dei Sith (2005). Ora, Empire Magazine celebra il film con un numero speciale contenente nuove foto e interviste con il cast e la troupe.

Secondo il sito, questo include conversazioni con le star Hayden Christensen, Ian McDiarmid, Ewan McGregor, Natalie Portman, Liam Neeson, Samuel L. Jackson, Brian Blessed e altri.

Il produttore Rick McCallum, il coordinatore degli stunt Nick Gillard e il concept designer Iain McCaig illustreranno la Podrace di Episodio I, la battaglia nell’arena di Episodio II e il duello di Mustafar di Episodio III. Verranno inoltre presentati concept art raramente visti del film. Un’immersione profonda anche nei prequel, con la designer Ellen Lee Moon che racconterà la storia del suo iconico poster della Minaccia Fantasma!

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Oltre alle due copertine da collezione, c’è una versione speciale illustrata da Paul Shipper che presenta numerosi personaggi dei film… e sì, che vi piaccia o no, Jar-Jar Binks è proprio al centro dell’attenzione!

Recentemente, Ewan McGregor, che ha interpretato Obi-Wan Kenobi, ha parlato dell’amore che i prequel ricevono ora. “È arrivato questo ragazzino – avrà avuto nove o dieci anni – con la mamma e il papà“, ha ricordato. “Ed era… si vedeva che quando ha visto [me e Hayden] non riusciva a trattenersi. E le lacrime cominciavano a scorrere sul suo viso. Ed è stata una cosa bellissima. Significava così tanto per lui“. Date un’occhiata alle nuove copertine di Star Wars nei post qui sotto.

 

Daredevil: Born Again, il vigilante in costume in azione nelle nuove foto e video dal set

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Continuano le riprese a New York di Daredevil: Born Again, e dopo alcuni scatti che hanno svelato una colluttazione oggi arrivano video e foto dal set dove lo vediamo finalmente in costume e in azione per le strade della città!

Charlie Cox è vestito e mostrato in una posa fedele ai fumetti mentre si trova in cima a una scala antincendio di New York. È un’inquadratura degna di un poster e, anche se non vogliamo sembrare un disco rotto, sarebbe perfetto se il vecchio Hornhead avesse il classico logo “DD” sul petto!

Vediamo anche l’Uomo senza Paura usare le sue mazze da golf per attraversare la città, segno forse che finalmente vedremo Daredevil attraversare la Grande Mela nello stesso modo della sua controparte a fumetti.

In questo caso, crediamo che ciò avvenga poco prima di affrontare Bullseye, quando il cattivo appare con tutte le armi in pugno.

Sebbene i Marvel Studios non possano essere contenti di tutte queste foto di scena che girano online, è giusto dire che stanno solo aumentando l’eccitazione dei fan per ciò che la serie Disney+ ha in serbo per noi.

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Alla domanda su cosa possono aspettarsi i fan da Daredevil: Born Again, Charlie Cox ha condiviso la sua convinzione che “questo personaggio funziona meglio quando è orientato verso un pubblico un po’ più maturo“. Tuttavia, l’attore ha avvertito: “Il mio istinto è che su Disney+ sarà dark ma probabilmente non sarà così cruento“. “Vorrei dire a queste persone: l’abbiamo già fatto“, ha aggiunto Charlie Cox.

Prendiamo le cose che hanno funzionato davvero, ma possiamo allargarci? Possiamo rivolgerci a un pubblico un po’ più giovane senza perdere ciò che abbiamo imparato su ciò che funziona?“.

È interessante notare che tutti i segnali indicano che la serie sarà TV-MA e, nelle recenti foto del set, abbiamo visto il volto di un personaggio ricoperto di sangue. È piuttosto cruento! Tuttavia, potrebbe essere il risultato della recente revisione creativa dei Marvel Studios che ha portato alla nascita dell’etichetta Marvel Spotlight.

 

Cosa sappiamo sulla serie Disney+ Daredevil: Born Again

Daredevil: Born Again durerà 18 episodi e vedrà il ritorno delle star principali Charlie Cox e Vincent D’Onofrio, che riprenderanno i rispettivi ruoli di Matt Murdock/Daredevil e Wilson Fisk/Kingpin.

Lo scorso ottobre è stato reso noto che la serie stava subendo un “significativo reboot creativo” dopo la pausa produttiva dovuta agli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA. Gli sceneggiatori Chris Ord e Matt Corman sono stati tolti dal progetto insieme ai registi della serie, mentre alcune scene ed episodi già terminati saranno mantenuti con l’aggiunta di ulteriori elementi seriali.

Entrambi i personaggi hanno debuttato nel Marvel Cinematic Universe nel 2021. Kingpin è stato guest-star nella serie Disney+ Hawkeye e Matt Murdock è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox è stato anche guest-star in due episodi di She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un lato più leggero dell’eroe. Kingpin, invece, è stato tra i protagonisti della recente serie Echo.

Jonathan Majors accusato di abusi fisici ed emotivi da altre donne e non solo!

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Lo scorso dicembre, la star di Loki Jonathan Majors è stato giudicato colpevole di un’accusa di aggressione intenzionale di terzo grado e di molestie aggravate di secondo grado da una giuria di New York in seguito a un alterco avvenuto nel marzo del 2023 con l’allora fidanzata Grace Jabbari.

Oggi il New York Times ha raccolto le testimonianze di ex fidanzate, colleghi di lavoro e persino membri della troupe che hanno raccontato di comportamenti inappropriati e abusivi.

Durante il processo a Jonathan Majors e in una recente intervista alla ABC News, la star di Ant-Man and The Wasp: Quantumania ha sostenuto di non aver “mai colpito una donna”. Una ex fidanzata, Emma Duncan, ha ora affermato che Jonathan Majors s è stato violento in diverse occasioni tra il 2015 e il 2019.

In un incidente del 2016, si dice che l’abbia soffocata e “lanciato il suo corpo attraverso la stanza“, affermando che avrebbe “fatto in modo che non potessi avere figli“.

Maura Hooper, nel frattempo, sostiene che “non le è stato permesso di parlare con nessuno della loro relazione” e rivela che, dopo essere rimasta incinta (ha frequentato Majors tra il 2013 e il 2015), lui l’ha accompagnata in una clinica per abortire e non è tornarto a prenderla una volta completata la procedura.

Quando le loro strade si sono separate, Hooper sostiene che Jonathan Majors l’ha chiamata “puttana” al telefono e le ha detto: “Spero che tu muoia; ucciditi… Ti strapperò dal mio cuore come ti hanno strappato il nostro bambino“.

Si dice anche che Jonathan Majors abbia regolarmente minacciato di uccidersi durante queste relazioni.

Jonathan Majors ha avuto problemi anche sul set?

Il rapporto del Times descrive Jonathan Majors come “una figura minacciosa e controllante che li isolava dagli amici e dalla carriera“. Si basa su interviste a 20 persone e sulle dichiarazioni presentate all’accusa nel processo di dicembre. L’avvocato dell’attore ha condiviso diverse smentite, tra cui una che descrive le donne in questione come “tossiche“.

Si dice anche che Jonathan Majors abbia avuto una storia di litigate sul set di Lovecraft Country della HBO, compresi scontri con colleghe sul set che hanno inviato reclami alla rete la rete via cavo.

Jonathan Majors sarà condannato ad aprile; rischia fino a un anno dietro le sbarre, ma è improbabile che vada in prigione considerando che si tratta del primo reato.

La stella di Jonathan Majors era in ascesa prima dei suoi problemi legali. Aveva ricevuto ampi consensi per il suo lavoro in Creed III ed aveva recitato nel cast di Magazine Dreams, film in odore di Oscar. Searchlight ha rimosso il titolo dal calendario e potrebbe non vedere mai la luce. I Marvel Studios lo hanno poi licenziato per il ruolo di Kang il Conquistatore nel MCU.

Sophie Turner e Kit Harington di nuovo insieme per un horror gotico

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Dopo aver recitato insieme in tutte le otto stagioni della serie HBO Il Trono di Spade, Sophie Turner e Kit Harington si riuniranno per The Dreadful, un horror gotico scritto e diretto da Natasha Kermani (Lucky, V/H/S/85).

Il film è ambientato sullo sfondo della Guerra dei Roses e segue Anne (Turner) e sua suocera Morwen, che vivono una vita solitaria e dura alla periferia della società. Ma quando un uomo (Harington) ritorna dal loro passato, darà il via ad una sequenza di eventi che diventeranno un punto di svolta per Anne.

Oltre a Turner, i produttori del film includono Luke Daniels di Redwire Pictures/Tunnel, nonché Patrick Muldoon e Patrick Hibler di Storyboard Media. Greg Lauritano produce anche con la sua bandiera Black Magic. Film Bridge International si occupa delle vendite estere, mentre UTA Independent Film Group si occupa delle vendite nazionali.

Nella serie Il Trono di Spade della HBO, basata su una serie di romanzi fantasy di George R. R. Martin, Sophie Turner ha interpretato Sansa Stark e Kit Harington Jon Snow dei Guardiani della Notte. Entrambi hanno ottenuto nomination agli Emmy per il loro lavoro, oltre a altri riconoscimenti.

Più recentemente, Turner è apparsa in Do Revenge di Netflix e nel film poliziesco di Max The Staircase, tra gli altri progetti. Harington, nel frattempo, ha recitato in Extrapolations di Apple e Eternals di Marvel. Regista del film antologico V/H/S/85, uscito su Shudder lo scorso autunno, Kermani ha anche diretto il dramma horror SXSW Lucky, il dramma fantascientifico Imitation Girl e il thriller Shattered.

Game of Thrones: lo spin-off su Aegon è stato sviluppato dallo sceneggiatore di The Batman – Parte 2

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Mattson Tomlin sta sviluppando un nuovo spin-off di Game of Thrones. Secondo The Hollywood Reporter, la HBO sta procedendo con Aegon’s Conquest, uno spin-off di Game of Thrones che servirà da prequel di House of the Dragon.

La HBO sta collaborando con Tomlin per sviluppare la serie. Tomlin è stato uno sceneggiatore non accreditato di The Batman del 2022 e ha anche co-scritto il prossimo sequel, The Batman – Parte 2, con Matt Reeves. Inoltre, Tomlin ha scritto la sceneggiatura di Project Power del 2020 ed è stato consulente per la sceneggiatura di The Sea Beast del 2022.

Tra i suoi altri progetti imminenti figurano l’adattamento cinematografico di BRZRKR e una serie anime di Terminator, entrambi in uscita su Netflix.

Di cosa parlerà Ageon’s Conquest?

La storia segue l’invasore Aegon Targaryen, che ha conquistato il continente di Westeros con le sue mogli sorelle, Rhaenys e Visenya, e i loro draghi. Aegon riuscì a unificare sei dei Sette Regni in soli due anni, e solo Dorne riuscì a resistere con successo”, si legge nella descrizione di The Hollywood Reporter.

Variety ha riferito per la prima volta che la HBO stava pensando a una serie di Game of Thrones su Aegon il Conquistatore nell’aprile del 2023. Una fonte ha dichiarato a The Hollywood Reporter che la serie sarebbe un “ritorno alle origini” per il franchise.

Da quando Game of Thrones si è concluso nel 2019, la HBO ha iniziato a sviluppare una serie di spin-off, alcuni dei quali non sono più attivi al momento. Finora, l’unico spin-off che è andato in onda è House of the Dragon, che debutterà con la seconda stagione nel corso dell’anno; tuttavia, A Knight of the Seven Kingdoms: The Hedge Knight dovrebbe iniziare le riprese nel corso dell’anno.

George R. R. Martin ha anche recentemente dichiarato che la HBO è in varie fasi di sviluppo di diverse serie animate spin-off di Game of Thrones. Game of Thrones e House of the Dragon sono attualmente in streaming su Max.

The Replicant: la spiegazione del finale del film

The Replicant: la spiegazione del finale del film

Grazie alle sue interpretazioni in numerosi film d’azione che sono diventati dei veri e propri cult, l’attore Jean-Claude Van Damme si è dimostrato uno dei più grandi esponenti di questo genere, accanto a nomi come Arnold Schwarzenegger, Sylvester Stallone, Steven Seagal e Bruce Willis. Dei suoi film, uno dei meno citati ma che al tempo stesso è da annoverarsi tra i più interessanti è The Replicant, realizzato nel 2001 con la regia di Ringo Lam, uno dei maestri del cinema d’azione di Hong Kong, insieme a John Woo, Tsui Hark e Johnnie To. Qui alla loro seconda collaborazione insieme dopo Maximum Risk (1996), Lam e Van Damme danno vita ad un’opera d’azione che riflette ampiamente sul concetto di identità.

Il film riprende infatti il concetto di replicante, reso celebre dal capolavoro Blade Runner, attuando un ulteriore riflessione nei confronti di ciò che significa essere un clone dalle sembianze umane e quanto le proprie origini possano influire nel proprio percorso di vita. Tra combattimenti, colpi di scena e un doppio Van Damme in scena, il film offre dunque un intrattenimento di alto livello arricchito però da queste esplorazioni filosofiche mai invadenti ma che conferiscono ulteriore valore al racconto. Ad oggi, come anticipato, è uno dei titoli che meno si ricordano nella carriera di Van Damme, complice lo scarso apprezzamento di critica e i deludenti risultati al box office.

Il suo passaggio televisivo è dunque un’occasione da non lasciarsi sfuggire, grazie alla quale riscoprire un titolo che già a suo tempo dimostrò di avere più di qualcosa di interessante da dire sull’argomento proposto. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di The Replicant

Per anni il detective Jake Riley ha cercato di catturare il serial killer Edward Garrotte, senza però riuscirci. Proprio quando Riley sta per andare in pense, Garrotte colpisce ancora. L’ormai ex detective viene allora assunto da un’agenzia governativa come consulente su un progetto che ha clonato Garrotte grazie alle prove trovate sulla scena di un crimine. A Riley viene dunque chiesto di addestrare questo replicante affinché possa aiutare le forze dell’ordine a rintracciare il vero assassino grazie ai ricordi che condivide con lui grazie al DNA in comune. Seppur riluttante, Riley accetta, vivendo però con il timore che l’istinto omicida presente nel replicante potrebbe risvegliarsi da un momento all’altro.

Ad interpretare il replicante come anche il serial killer Edward Garrotte vi è il già citato Jean-Claude Van Damme. The Replicant è il quarto film in cui l’attore interpreta un doppio ruolo dopo Double Impact – La vendetta finale (1991), Timecop – Indagine dal futuro (1994) e Maximum Risk (1996). Accanto a lui, nel ruolo del detective Jake Riley vi è invece l’attore Michael Rooker, noto per aver interpretato Yondu nei film di Guardiani della Galassia. Recitano poi nel film Catherine Dent nel ruolo di Angie, moglie di Riley, Brandon James Olson nei panni del loro figlio Danny. Inizialmente, nel film doveva esserci anche Jennifer Lopez, forse nel ruolo di Angie, ma la cosa non è poi andata in porto.

Replicant cast Jean-Claude Van Damme

La spiegazione del finale di The Replicant

Dopo che per tutto il film Riley ha continuato a nutrire dubbi sul replicante e che ques’ultimo ha continuato ad indagare sulla propria natura e sul suo rapporto con il vero killer, nel finale i due riescono a sconfiggere Garrotte. Quando ha però l’opportunità di ucciderlo, il replicante si blocca, riconoscendosi come diverso da lui e non volendo macchiarsi dei suoi stessi crimini. A finire il killer è allora Riley, ma l’ambiente in cui i tre si sono confrontati è compromessa e sta per esplodere. Prima che ciò avvenga, il replicante mette in salvo Riley, ormai identificato come il suo unico e vero amico. Dopodiché, l’esplosione sembra uccidere il replicante.

Nell’ultima scena, tuttavia, Jake da casa sua vede un individuo familiare mettere qualcosa nella cassetta della posta. Esce per vedere di cosa si tratta e trova un oggetto che solo il replicante poteva possedere, capendo dunque che egli è ancora vivo. Oltre ad offrire dunque un finale “positivo” alla vicenda, il film porta così a compimento l’esplorazione del tema del clone e del rapporto che esiste tra l’originale e la copia, a partire dalla condivisione dello stesso DNA. The Replicant suggerisce da questo punto di vista che il clone non necessariamente è destinato a commettere gli stessi errori o ad avere la stessa attitudine di colui da cui deriva.

Il replicante del film appare infatti come una sorta di bambino totalmente nuovo al mondo e alle sue dinamiche. Pur condividendo i ricordi con Garrotte, egli si trova infatti a fare esperienza di numerose cose per la prima volta, dimostrando dunque l’esistenza di una differenza tra il ricordo di un’esperienza e l’effettiva esperienza in sé. A portarlo poi verso un percorso di vita diverso da quello di Garrotte sono fondamentali gli insegnamenti di Riley, che tenta di allevarlo come si farebbe con un figlio, insegnandogli cosa è giusto e cosa è sbagliato. The Replicant, dunque, ci dice che si può sempre scegliere cosa si desidera essere e il contesto di provenienza non ci predetermina.

Il trailer di The Replicant e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Replicant grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 9 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

22 Minutes: trama, cast e la vera storia dietro al film

22 Minutes: trama, cast e la vera storia dietro al film

Nel 2013 il film Captain Phillips – Attacco in mare aperto (qui la recensione), con protagonista Tom Hanks, aveva portato sul grande schermo la vera vicenda dell’attacco ad una nave portacontainer da parte di pirati somali. Solo un anno dopo, nel 2014, una vicenda simile è stata raccontata anche dal film di produzione russa 22 Minutes, diretto da Vasily Serikov e avente appunto come soggetto il recupero di una nave russa sequestrata dai pirati somali. A differenza di Captain Phillips – Attacco in mare aperto, però, la vicenda qui narrata viene utilizzata per fini patriottici e per dimostrare la potenza della marina russa.

Serikov, formatosi alla Scuola Nazionale Russa di Cinema, con un corso sui film d’azione e CGI, ha infatti colto l’occasione per unire il suo amore per i film di questo genere e con grossi effetti speciali ad una storia che mostri l’animo di ferro della marina russa e in generale del popolo russo. Riportata anche da siti come BBC News, la vicenda ha infatti avuto un forte eco mediatico, specialmente per la rapidità e la brutalità con cui è stata gestita l’operazione di salvataggio. In ogni caso, al di là degli intenti del film, 22 Minutes è un buon titolo che gli appassionati di questo genere non mancheranno di apprezzare.

Distribuito direttamente in streaming nel nostro paese, grazie ora al suo passaggio televisivo è possibile recuperare dunque questo film che tra azione, colpi di scena ed effetti speciali garantisce una visione ricca di pathos. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di 22 Minutes

La vicenda si svolge nel golfo di Aden, dove dei pirateri somali requisisce una gasiera appartenente ai russi. Al momento della confisca, il comandante riesce a dare l’allarme e a ripararsi nella sala macchine con tutto il suo equipaggio. La situazione è quantomai critica: la piattaforma è ad altissimo rischio di esplosione e la situazione di stallo che si genera inizia lentamente a logorare le menti dei presenti. Non passerà molto prima che i pirati somali decideranno di rischiare la vita per dimostrare che fanno sul serio. Sarà però a quel punto che i commandos Specnaz sovietici decideranno di intervenire.

Protagonista del film, nel ruolo di Sanya Yezhov, è l’attore Makar Zaporozhskiy, visto anche in Red SparrowAccanto a lui vi sono poi gli attori russi Sergey Aprelskiy nel ruolo di Sinelnikov e Vladimir Blagoy e Vladislav Demin in quelli di due ufficiali della marina russa. Altri ufficiali sono interpretati da Petr Korolev e Viktor Suchorukov. Quest’ultimo conosciuto soprattutto per il ruolo di Viktor Bagrov nei film Brother e Brother 2. Completano il cast Aleksandr Galibin nel ruolo del comandante della gasiera, e Gaël Kamilindi in quelli di uno dei pirati. Ekaterina Malikova è la rappresentante della società armatrice, mentre Eebra Tooré è il capo dei pirati somali.

22 minutes storia vera

La vera storia dietro 22 Minutes

La vicenda a cui il film fa riferimento è avvenuta il 5 maggio 2010, quando la petroliera MV Moscow University, venne assaltata da pirati somali, a quasi 1000Km dalla costa della Somalia. L’attacco durò circa un’ora, con l’equipaggio che tentò disperatamente di allontanare i pirati sparando con cannoni d’acqua e razzi segnalatori, non riuscendo però così ad accelerare abbastanza da seminarli. Quando infine questi raggiunsero la petroliera e diedero inizio all’abbordaggio, il capitano si vide a quel punto costretto a lanciare il segnale d’allarme, barricandos insieme ai suoi uomini nella sala motori, respingendo per oltre 20 ore i tentativi da parte dei pirati di entrare.

Il giorno seguente, il 6 maggio, i commandos Specnaz della fanteria di marina russa partiti dal cacciatorpediniere Marshal Shaposhnikov abbordarono la MV Moscow University, e diedero inizio alle operazioni di salvataggio, liberando l’equipaggio. I commandos della Marshal Shaposhnikov catturarono 10 pirati e, stando a quanto riportato, ne uccisero uno durante l’operazione. Secondo fonti giornalistiche russe, i pirati superstiti vennero poi fatti scendere su un gommone alla deriva, solo con cibo e acqua ma privi di strumenti per la navigazione, a oltre 500Km dalla costa somala. Una volta scomparso dai radar il commone, la marina russa ritenne morti i pirati e conclusa la vicenda.

Il trailer di 22 Minutes e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di 22 Minutes grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 9 febbraio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Badlands: Dan Trachtenberg dirigerà il nuovo film della saga di Predator

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Dopo il grande successo di Prey (qui la recensione), la 20th Century sta ora procedendo con un nuovo film della saga di Predator. Secondo Deadline, Dan Trachtenberg, già regista di Prey, tornerà a scrivere e dirigere Badlands, un nuovo film standalone che dovrebbe essere girato nel corso di quest’anno. Il film è a quanto pare una priorità assoluta per lo studio e le fonti dicono che Trachtenberg e i dirigenti stanno già incontrando dei talenti per il ruolo di protagonista.

I dettagli sulla trama sono ad ora stati tenuti nascosti, a parte il fatto che il film avrà ovviamente come protagonista il cacciatore di selvaggina extraterrestre preferito da tutti. A differenza di quanto avvenuto per Prey, distribuito direttamente in streaming su Hulu e Disney+, questo Badlands potrebbe arrivare in sala. Non resta dunque che attendere maggiori informazioni riguardo a questo nuovo progetto, che espanderà dunque il franchise verso nuovi orizzonti.

Badlands, il nuovo film della saga di Predators

Quando Prey ha debuttato, nell’estate del 2022, non solo ha battuto i record di streaming per Hulu, ma si è guadagnato alcune delle migliori recensioni nella storia del franchise, culminate in una nomination come miglior film agli Emmy di quell’anno. Dopo il successo di questo rilancio, la 20th Century sta cercando non solo di andare avanti con un altro film, ma di espandere un universo con lo stesso Trachtenberg a capo. Secondo alcune fonti, anche se è ancora in fase di sviluppo iniziale, è in lavorazione un Prey 2.

Con questo sequel si tornerebbe dunque all’ambientazione proposta dal film e con il potenziale ritorno della protagonista, Amber Midthunder. Le fonti sottolineano che non c’è nessun talento legato a questo film, ma l’elemento interessante è che, nonostante ci siano stati sette film con il famigerato alieno, non c’è mai stato un caso in cui la star di un film precedente sia tornata per riprendere il proprio ruolo. Per quanto riguarda Badlands, invece, si tratterebbe dunque di un racconto completamente nuovo, su cui ad oggi non abbiano maggiori informazioni.

Deadpool 3: svelato il titolo ufficiale del film?

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Deadpool 3: svelato il titolo ufficiale del film?

Deadpool 3 è sempre stato da considerarsi un titolo non definitivo per l’atteso film della Marvel. Come noto, da anni ormai per i film del MCU si è scelto di abbandonare la numerazione in favore di sottotitoli che potessero in qualche modo descrivere il film. Mentre si attendono nuove rivelazioni in occasioni del Super Bowl di domenica, durante il quale potrebbero essere mostrate nuove immagini ufficiali o anche un teaser del film, sembra intanto che quello che potrebbe essere il titolo ufficiale sia stato svelato. Un logo trapelato – che sembra essere lo stesso intravisto di recente sul berretto di Kevin Feige – rivela che il threequel si chiamerebbe Deadpool and Friend.

Con “amico” ci si riferisce ovviamente al Wolverine di Hugh Jackman, che probabilmente potrebbe essere un po’ irritato per il fatto che il suo nome sia stato escluso dal titolo. Si potrebbe storcere il naso davanti a questo titolo, ma lo si guarda come se ad averlo assegnato al film fosse lo stesso Deadpool – noto per la sua natura metacinematografica – avrebbe molto senso. Ad ora, però, non c’è la certezza che sia effettivamente questo il film, per cui non resta che attendere maggiori rivelazioni, che potrebbero appunto arrivare già tra domenica e lunedì.

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Tutto quello che sappiamo su Deadpool 3

Deadpool 3 riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool 3, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool 3 uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Talk to Me 2: Sophie Wilde non sa se tornerà per il sequel

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Talk to Me 2: Sophie Wilde non sa se tornerà per il sequel

Talk to Me 2, il sequel di Talk to Me di A24 è ufficialmente in fase di sviluppo. Una delle protagoniste del film, Sophie Wilde, ha espresso il proprio interesse a tornare per Talk to Me 2. Tuttavia, la Wilde non sa se avrà l’opportunità di tornare.

Non lo so“, ha dichiarato Wilde a GamesRadar+. “Mi sembra che sia ancora un po’ in sordina perché i ragazzi [Danny Philippou e Michael Philippou] sono degli stacanovisti. So che al momento si stanno concentrando su un mucchio di altri progetti. Quindi non so, è tutto in sospeso“.

Parla con me è stato un grande successo nel 2023, incassando oltre 92 milioni di dollari in tutto il mondo a fronte di un budget dichiarato di 4,5 milioni di dollari. L’horror soprannaturale è il secondo film di A24 ad aver incassato di più dopo Everything Everywhere All at Once. Nonostante l’incertezza sul suo ruolo nel sequel, Wilde vuole tornare per il prossimo capitolo.

Ho detto loro: “Mi verrà una vera e propria FOMO se non sarò in questo film, quindi posso venire sul set e fare l’operatrice? Sarò un assistente alla regia, voglio solo essere coinvolto“”, ha detto Wilde.

Cosa aspettarsi da Talk to Me 2?

Nell’agosto del 2023, A24 ha ufficialmente dato il via libera a Talk to Me 2, con il ritorno alla regia dei fratelli Danny e Michael Philippou, alias RackaRacka. Danny e Bill Hinzman, che ha co-sceneggiato Talk to Me, saranno gli autori del sequel. Non è stata annunciata una data di uscita. Oltre al sequel, i fratelli Philippou hanno rivelato che è già stato girato un film prequel.

Talk to Me ha come protagonista Wilde nel ruolo di Mia, un’adolescente che lotta per affrontare la morte della madre. In cerca di una distrazione, Mia partecipa a una misteriosa seduta spiritica con i suoi amici. “Quando scoprono come evocare gli spiriti usando una mano imbalsamata”, si legge nella sinossi ufficiale, “si appassionano a questo nuovo brivido, finché uno di loro non si spinge troppo oltre e scatena terrificanti forze soprannaturali”.

Oltre a Wilde, il cast di Talk to Me comprende Alexandra Jensen, Joe Bird, Otis Dhanji, Miranda Otto e Zoe Terakes.

Jurassic World: il nuovo film non sarà diretto da David Leitch

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Jurassic World: il nuovo film non sarà diretto da David Leitch

Poco dopo la notizia che era in trattative per dirigere Jurassic World 4, il nuovo film di Jurassic World, è stato rivelato che David Leitch non dirigerà il prossimo capitolo. Secondo le fonti di Deadline, l’uscita di David Leitch da queste trattative è stata amichevole e il motivo della separazione è da ricondurre al fatto che il regista e lo studio hanno “visioni diverse del film“.

Sembra che David Koepp sia ancora destinato a scrivere Jurassic World 4, con il ruolo di regista che sta diventando uno degli incarichi più ambiti del settore. A quanto pare, Jurassic World 4 lancerà una “nuova era giurassica” con una storia che probabilmente non includerà i personaggi dai precedenti film di Jurassic World o Jurassic Park.

Tra i progetti che David Leitch ha diretto in precedenza figurano John Wick (che ha co-diretto con Chad Stahelski), Atomic Blonde, Deadpool 2, Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw e Bullet Train.

Chi ha diretto il film più recente di Jurassic World?

Il film più recente di Jurassic World è Jurassic World Dominion, che ha debuttato nelle sale nel 2022. È stato diretto da Colin Trevorrow da una sceneggiatura scritta insieme a Emily Carmichael, basata su una storia degli sceneggiatori dei primi due film di Jurassic World, Derek Conolly e Trevorrow. I produttori esecutivi sono Trevorrow, Steven Spielberg e Alexandra Derbyshire.

Il film vede il ritorno di  Bryce Dallas HowardChris PrattLaura DernJake Johnson, Sam Neill, Jeff Goldblum, Daniella Pineda e Omar Sy.

Harry Potter: le morti più tristi per ogni film della saga

Harry Potter: le morti più tristi per ogni film della saga

Sebbene siano tanti i morti che ha portato con sé la guerra magica che viene raccontata negli otto film (sette libri) della saga di Harry Potter, ogni film ha presentato almeno una morte particolarmente triste, per ragioni specifiche. La maggior parte di queste morti avvengono ovviamente per mano di Lord Voldemort e dei suoi discepoli, i Mangiamorte. Sebbene i primi film abbiano visto pochi spargimenti di sangue, man mano che Voldemort è diventato più potente nel corso della serie, il numero di morti è aumentato, rendendo anche più difficile la scelta di una sola morte “più triste” nel corso di uno dei film.

La scelta è diventata particolarmente complicata per I Doni della Morte Parte 1 e 2 (per uno dei due film non siamo riusciti a scegliere!), quando i morti cominciano a diventare molti e soprattutto questi decessi avvengono fuori dallo schermo. Ecco di seguito le morti più tristi per ogni film della saga di Harry Potter.

James e Lily Potter, il papà e la mamma di Harry Potter

Età James e Lily PotterForse le due morti più importanti dell’intera saga di film di Harry Potter sono avvenute proprio prima degli eventi de La pietra filosofale. Nel tentativo di annullare la profezia perduta, Voldemort decide di uccidere il piccolo Harry. Tuttavia, il sacrificio di Lily Potter ha protetto Harry e causa la caduta di Voldemort, trasformando Harry nell’ultimo Horcrux di Voldemort. Harry sarebbe stato ancora il Prescelto se i suoi genitori fossero sopravvissuti, ma la loro morte finisce per dare forma all’intera storia e determina tutti gli eventi successivi.

Le implicazioni della morte di Lily e James Potter sono enormi, non solo per come si è svolta la storia ma anche per come ha influenzato Harry. Cresciuto dagli zii in un ambiente ostile, Harry è stato costretto a trascorrere i primi dieci anni della sua vita senza essere mai amato. La perdita dei suoi genitori da bambino getta un’ombra sul resto della sua vita e setta in qualche modo le difficoltà che il ragazzo affronta nella sua giovane vita, fino allo scontro con Voldemort.

Mirtilla Malcontenta

Mirtilla MalcontentaAnche per il secondo film della saga, la morte più triste avviene fuori campo, o megio fuori tempo, perché Mirtilla Malcontenta muore 50 anni prima dei fatti de La Camera dei Segreti. Sebbene il Basilisco pietrifichi diverse persone (animali e fantasmi) nel film, nessuno muore, alla fine, ma la povera Mirtilla fu una vittima del temibile mostro di Serpeverde. Il fantasma della ragazza infesta il bagno in cui è stata uccisa da allora e anche se la disgrazia è accaduta anni prima, è comunque un fatto terribile, causato ancora una volta da Voldemort.

Le tragiche circostanze della morte e dell’aldilà di Mirtilla sono particolarmente tristi a causa di come era la sua vita, prima di morire. La ragazza era sola, vittima di bullismo e trascurata, e dopo che la sua giovane vita viene interrotta così all’improvviso, la stessa sorte spetta al suo fantasma. Mirtilla è stata destinata a trascorrere l’eternità piangendo e rimuginando sulla sua miseria mentre le nuove generazioni di studenti di Hogwarts continuavano a prenderla in giro e a deriderla.

Fierobecco (morto solo per un po’)

FierobeccoCome per La Camera dei Segreti, nessun personaggio muore davvero ne Il Prigioniero di Azkaban. Tuttavia, il momento in cui sembra che l’Ippogrifo domestico di Hagrid, Fierobecco, sia stato decapitato è agghiacciante, complice anche la scelta di regia di Alfonso Cuaron, che ha splendidamente diretto il film. Dopo aver attaccato (perché provocato) Draco Malfoy durante la lezione di Cura delle creature magiche di Hagrid, Fierobecco viene ingiustamente condannato a morte dal Ministero della Magia su insistenza di Lucius Malfoy.

L’intera situazione è davvero triste, dall’ingiustizia dell’ordine di esecuzione di Fierobecco all’accettazione da parte di Hagrid della morte imminente del suo animale domestico. Sebbene l’Ippogrifo fosse appena fuori dal loro campo visivo, Harry, Hermione e Ron sentono il “colpo” di ascia del boia, il che evoca benissimo una decapitazione fuoricampo che non vediamo, ma che sentiamo nelle viscere. Le reazioni distrutte del trio a quella che sembrava l’uccisione di Fierobecco sono strazianti.

Tuttavia, viene successivamente rivelato che Fierobecco non è mai stato effettivamente ucciso. Con l’uso della Giratempo, Harry e Hermione del futuro riescono a aiutare Fierobecco a sfuggire alla sua esecuzione. Sebbene la “morte” di Fierobecco sia infinitamente meno triste considerando che è a tutti gli effetti una morte “reversibile”, la scena in cui sembra che la creatura sia stata massacrata è comunque molto triste per chi la guarda per la prima volta.

Cedric Diggory

Cedric DiggoryCome ben sanno i fan di Harry Potter, il Torneo Tremaghi ha segnato la prima vera e propria esperienza di morte “ravvicinata” di Harry. La vittima è stata il compagno di scuola del protagonista, il giovane Cedric Diggory, disegnato per essere in un certo senso la vittima perfetta: bello e giovane, promettente, leale, forte, tutti gli attributi che deve avere una vittima per essere celebrata da morta e per rendere ancora più triste la sua morte. Cedric, di Tassorosso, rappresenta Hogwarts nel Torneo Tremaghi, un’opportunità che finisce per costargli la vita. Dopo che lui e Harry afferrarono entrambi la Coppa Tremaghi, scoprono che in realtà il trofeo era stato precedentemente trasformato in una passaporta che li conduce al cimitero dove erano stati sepolti i nonni e il padre di Voldemort.

Voldemort ordina quindi a Peter Minus/Codaliscia di “uccidere l’altro”, e il vile servitore esegue, con un Avada Kedavra. Per tutta la durata della scena, Harry resta inchiodato contro una statua di pietra della tomba di Tom Riddle Senior mentre il suo amico giace morto a terra a pochi metri di distanza. Dopo aver duellato con Voldemort, Harry riesce a fuggire dal cimitero e trasportare il corpo di Cedric a Hogwarts.

Al loro ritorno, la folla festeggia i campioni del torneo prima di rendersi conto che Cedric è in realtà morto. Il momento più drammatico è ovviamente quello che vede protagonista Amos Diggory, che straziato grida: “Quello è mio figlio! Quello è il mio ragazzo!”. La morte di Cedric sarebbe triste a prescindere, ma il fatto che sia stato ucciso con tanta leggerezza e disprezzo per la vita lo rende molto più devastante. Il povero Cedric era l’emblema di chi si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato, e nel farlo diventa un danno collaterale.

Sirius Black

Di tutte le terribili morti nei film di Harry Potter, la morte di Sirius Black sembra particolarmente crudele, specialmente nei confronti di Harry. Per anni, tutti credevano che Sirus avesse tradito i suoi amici e li avesse fatti uccidere, una falsa accusa per la quale aveva dovuto soffrire in prigione. In Il Prigioniero di Azkaban, Harry finalmente apprende la verità sul suo padrino, ma poiché il vero colpevole, Peter Minus, riesce a scappare, non c’è modo di accertare l’innocenza di Sirius, e così l’uomo continua a essere un ricercato, costretto a nascondersi. Quindi padrino e figlioccio non hanno avuto modo di vivere insieme e di essere una famiglia.

Durante la battaglia dell’Ufficio Misteri tra i Mangiamorte e l’Ordine della Fenice, Sirius duella con sua cugina, Bellatrix Lestrange. All’improvviso, la strega lancia una maledizione che spinge Sirius oltre il Velo, uccidendolo. Dopo essere stato incastrato per omicidio e aver trascorso dodici anni ingiustamente imprigionato ad Azkaban e due anni da clandestino, nascosto, il fatto che la storia di Sirus giunga al termine in quel modo è più che ingiusto.

La tragedia della morte di Sirius è resa davvero tragica dalla reazione di Harry. Il suono delle sue urla scompare in un momento di grande intensità, mentre Lupin lo trattiene dal volersi vendicare attaccando Bellatrix. Harry e Sirius hanno perso anni di vita insieme a causa del presunto tradimento di Sirius, e hanno avuto davvero troppo poco tempo per stare insieme.

Albus Silente

Albus SielnteLa morte di Albus Silente è stata attentamente pianificata fin dall’inizio de Il Principe Mezzosangue, ma ciò non l’ha resa meno potente quando poi alla fine si è compiuta. Dopo che Malfoy fallisce nel portare a termine il suo incarico di uccidere Silente, Piton, che si era impegnato a finire il lavoro del ragazzo con un Voto Infrangibile, pone fine alla vita di Silente sotto lo sguardo impotente di Harry, nascosto sotto il mantello dell’invisibilità e immobilizzato. Si tratta senza dubbio di un momento scioccante, poiché i lettori sapevano, fino a quel momento, che Piton era un agente doppiogiochista per Silente tra le fila di Voldemort.

Solo dopo apprendiamo che Piton era effettivamente un uomo di Silente, dato che la morte del Preside faceva tutto parte dell’astuto e calcolato piano elaborato da lui stesso. Silente sapeva che l’Horcrux dell’Anello Peverell lo aveva maledetto e che la maledizione lo avrebbe condotto alla morte, quindi chiede a Piton di ucciderlo se Malfoy avesse fallito, anche per salvare l’anima innocente del giovane Malfoy. Tuttavia, nulla di tutto ciò viene rivelato fino agli ultimi momenti di Piton in I Doni della Morte: Parte 2. Ma quando Piton uccide Silente in Harry Potter e il Principe Mezzosangue, gli spettatori assistono a un vero e proprio tradimento.

La maggior parte delle morti più tristi avvengono per mano dei nemici, ma la morte di Silente è aggravata dal percepito tradimento di Piton. Non solo la morte di Silente è stata una perdita enorme per il mondo magico, ma le circostanze della sua morte hanno reso il tutto ancora più esasperante per lo spettatore e per Harry. La morte di Silente è stata uno dei momenti più tristi e delle perdite più grandi nei film di Harry Potter.

Edvige/Dobby

Ed eccoci arrivati al momento in cui è impossibile scegliere, anche perché le morti cominciano a diventare tante, troppe. La prima parte della puntata finale della serie di film di Harry Potter ha visto la perdita di molte vite, tra cui Edvige, Malocchio Moody, il ministro Rufus Scrimgeour e Dobby. Durante la Battaglia dei Sette Potter, dove perde la vita anche il povero Moody, tradito da Mundungus Fletcher, mentre Hagrid trasporta Harry dai Dursley alla Tana, Edvige cerca di proteggere Harry dal Mangiamorte che li inseguiva e finisce per rimanere intrappolata nel mirino dell’incantesimo, rimanendo uccisa.

Anche se siamo tutti d’accordo sul fatto che sia stato straziante perdere Edvige, molti sostengono che la morte di Dobby sia stata la più triste del film. Dobby è un personaggio bizzarro ma sicuramente amabile e il suo sacrificarsi per Harry e per i suoi amici lo rende non solo un elfo libero, ma anche eroico. Harry che abbraccia il corpicino senza vita di Dobby sulla spiaggia è una delle scene più emozionanti dell’intera saga. Certo qualcuno potrebbe dire che almeno per Dobby, Harry ha avuto la possibilità di celebrarlo, offrendogli uan sepoltura e delle parole di addio, mentre Edvige è rimasta uccisa in volo, senza la possibilità di un addio come si deve.

Edvige era la compagna più stretta di Harry, gli teneva compagnia nei suoi momenti più solitari, quando era dai Dursley per le vacanze estive. L’evento significa molto più della semplice perdita di un animale domestico: la morte di Edvige ha rappresentato la perdita dell’infanzia di Harry, di cui non ha quasi mai potuto godere. Quando muore, la civetta porta con sé un pezzo di Harry.

Fred Weasley

In I Doni della Morte: Parte 2, il tentativo di Voldemort di restaurare il suo regno del terrore culmina nella famosa battaglia di Hogwarts che causa il maggior numero di morti tra tutti i film di Harry Potter. Non tutte le morti del film vengono mostrate a schermo, molte sono morti di cattivi, Mangiamorte e loro alleati, su tutti Bellatrix Lestrange e ovviamente Voldemort stesso, ma alcune si verificano purtroppo tra le forze del bene.

Nonostante la morte di ogni personaggio malvagio, però, ci sono stati altrettanti personaggi buoni, come Lavanda Brown, sbranata da Fernin Greyback, e Colin Canon, ucciso da un incantesimo. La vista degli amati combattenti dell’Ordine e neo genitori, Remus Lupin e Ninfadora Tonks, che muoiono fianco a fianco con le braccia tese l’una verso l’altra, li rende dei forti contendenti per il titolo di “morti più tristi in Doni della Morte: Parte 2“. Tuttavia, la morte di Fred Weasley fa ancora più male.

Niente è più straziante del volto di Ron quando entrò nella Sala Grande dopo la battaglia di Hogwarts e scopre che non tutti i membri della sua famiglia ne erano usciti vivi. Il resto dei Weasley si raccoglie intorno al corpo del gemello, mentre Ron scoppia in lacrime e crolla al fianco di Fred, una toccante rappresentazione dei sacrifici fatti nella lotta contro la Magia Oscura. Dividere gli inseparabili gemelli Weasley uccidendo Fred è stata una scelta difficile, si immagina, e fa ancora male. Il vuoto lasciato nella famiglia Weasley dalla morte di Fred in Harry Potter non sarebbe mai potuto essere colmato.

La casa: in arrivo uno spin-off per la saga horror

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La casa: in arrivo uno spin-off per la saga horror

Il recente La casa – Il risveglio del male (qui la recensione) del regista Lee Cronin si è rivelato un grande successo per la Ghost House Pictures di Sam Raimi e Robert Tapert, con un incasso di 147 milioni di dollari a fronte di un budget di 15-19 milioni. Era quindi inevitabile che un altro capitolo dell’iconico franchise horror entrasse in fase di sviluppo prima o poi. Deadline riporta ora che il regista di Vermin, Sébastien Vaniček, è stato ingaggiato per co-scrivere e dirigere il progetto ancora senza titolo, che viene descritto come uno spin-off. Ciò suggerisce dunque che il nuovo film non sarà un sequel diretto di Il risveglio del male, ma per il momento tutti i dettagli sulla trama non sono ancora stati resi noti.

Vaniček ha debuttato alla regia lo scorso anno con Vermin, incentrato sui residenti di un condominio francese in rovina che cercano di sopravvivere all’invasione di un esercito di ragni velenosi che si riproducono rapidamente. Il film, presentato alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia, ha raccolto molti consensi e ha vinto il premio come miglior film e miglior regia alla sua prima nordamericana al Fantastic Fest. È stato poi invitato anche al Festival di Sitges, dove ha ottenuto una nomination come miglior film e ha vinto il Premio speciale della giuria. Il regista si è dunque guadagnato ora l’onore di portare avanti una delle più iconiche saghe horror di sempre.

La casa: nuovi film in arrivo per la saga

Non è chiaro se questo nuovo film riporterà in scena l’Ash Williams di Bruce Campbell, ma l’attore ha in precedenza dichiarato che deve ancora arrivare l’ultima avventura per l’iconico protagonista della trilogia originale di La casa, quindi c’è la possibilità che appaia. Sempre Campbell, durante la promozione di La casa – Il risveglio del male aveva dichiarato: “Penso che con i film andremo avanti un po’ di più adesso. Cercheremo di farli più ogni due o tre anni piuttosto che ogni 10 anni. Sam sta lavorando con suo fratello Ivan per creare una Bibbia complessiva che darà ai futuri scrittori e registi un’idea di dove dovrebbe andare a parare questa grande storia affinché i vari film risultino connessi“.

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