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The Way Back: trama, cast e curiosità sul film con Colin Farrell

The Way Back: trama, cast e curiosità sul film con Colin Farrell

Di film ambientati durante la Seconda guerra mondiale ne sono stati realizzati innumerevoli, ognuno impegnato a raccontare aspetti e vicende differenti di tale brutale conflitto. Sono tanti i punti di vista che si possono infatti coprire a riguardo e uno dei più interessanti portati al cinema negli ultimi anni è quello visto nel film The Way Back (qui la recensione), diretto nel 2010 da Peter Weir, celebre regista di film come Witness – Il testimone, L’attimo fuggente e The Truman Show. Come ricorrente nei suoi film, anche in questo caso ci si trova dinanzi ad un’attenzione ai comportamenti di un soggetto il cui microcosmo è sottoposto al difficile confronto con un macrocosmo.

La vicenda narrata è infatti liberamente ispirata al libro di memorie Tra noi e la libertà, scritto nel 1956 da prigioniero di guerra polacco Sławomir Rawicz. In queste pagine, egli sostiene di essere sfuggito da un Gulag sovietico e di aver camminato per circa 6.400 km verso la libertà, il tutto durante il difficile periodo della Seconda guerra mondiale. Si tratta dunque di un racconto particolarmente struggente, dove l’animo umano viene ostacolato da sfide apparentemente insormontabili. The Way Back è però anche un inno a quella forza di volontà che da sempre contraddistingue l’umanità e che si ripresenta sempre rinnovata nei momenti più difficili.

Da tempo si cercava di adattare le memorie di Rawicz, ma solo con l’interessamento di Weir il progetto riuscì a concretizzarsi, ottenendo poi anche una nomination all’Oscar per il miglio trucco. Per gli amanti di questo genere di storie, The Way Back è dunque un film quantomai imperdibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Way Back: la trama del film

La vicenda di The Way Back si svolge nel 1940 nei Gulag siberiani, dove il regime sovietico confina tutti coloro che considera “nemici del popolo”. Il Gulag è un microcosmo dove i prigionieri lottano ogni istante per sopravvivere, sottoposti ad estenuanti lavori forzati, scarsamente nutriti e costretti a confrontarsi con la furia di una natura inclemente e quantomai rigida. Per sfuggire a tutto questo, il giovane polacco Janusz riunisce attorno a sé un piccolo gruppo con cui organizza una fuga. Ne fanno parte un coraggioso e schivo ingegnere americano, Mr. Smith, il prete lettone Voss, il talentuoso artista polacco Tomasz, l’ironico iugoslavo Zoran e il giovanissimo Kazik.

Ma per fuggire c’è bisogno anche del contributo del violento e rozzo russo Valka, un criminale senza scrupoli che nel campo fa da guardiano e intimorisce i detenuti, ma che può rivelarsi molto utile ai fuggiaschi. Questa la compagnia che si troverà ad affrontare un viaggio lungo 10.000 chilometri attraverso la gelida Siberia, la Mongolia, l’arido e infuocato deserto del Gobi, le aspre vette dell’Himalaya e infine l’India, dove potranno infine considerarsi salvi. Le prove di resistenza fisica e mentale cui saranno sottoposti saranno però durissime, in un’odissea che sembra interminabile.

The Way Back cast

The Way Back: il cast del film

Protagonista del film nei panni del giovane polacco Janusz è l’attore Jim Sturgess. Noto in particolare per i film Across the Universe, 21 e One Day, egli ha descritto quella di The Way Back come una delle prove attoriali più difficili della sua carriera per via delle rigide condizioni del set. Nel ruolo dell’ingegnere americano Mr. Smith vi è invece il candidato all’Oscar Ed Harris, attore che aveva già lavorato con il regista Peter Weir per il film The Truman Show. Gli attori Dragoş Bucur e Alexandru Potocean interpretatono invece lo iugoslavo Zoran e il polacco Tomasz. L’attore tedesco Sebastian Urzendowsky, noto anche per i film Il falsario e Un amore di gioventù, è invece Kazik.

Gustaf Skarsgård, figlio del celebre Stellan e noto per il ruolo di Floki nella serie Vikings, è l’interprete del prete lettone Voss. Colin Farrell, attore oggi popolare per film come L’inganno e The Lobster, è invece il violento russo Valka. L’attore Mark Strong, celebre per film come Kick-Ass, Sherlock Holmes e Shazam, interpreta l’attore russo Andrei Khabarov, mentre la candidata all’Oscar Saoirse Ronan compare nel ruolo di Irena Zielinska, un orfana polacca che si unirà al gruppo di fuggiaschi lungo il loro percorso. L’attrice, divenuta celebre in quegli anni per il film Espiazione diede vita ad una nuova intensa interpretazione all’età di soli sedici anni.

The Way Back: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Way Back è infatti disponibile nei cataloghi di Chili, Google Play, Tim Vision e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 3 agosto alle ore 23:50 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler: trama e cast del film

La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler: trama e cast del film

Raccontare al cinema figure storiche realmente esistite è sempre un’operazione complessa. Occorre stabilire bene il punto di vista del racconto e l’immagine che di tale personalità si vuole far emergere. Ciò diventa ancor più difficile nel momento in cui si parla di uno degli uomini più tristemente celebri e odiati di sempre, ovvero Adolf Hitler. Raccontato in innumerevoli occasioni al cinema, da Il grande dittatore di Charlie Chaplin sino al recente Jojo Rabbit di Taika Waititi, egli è sempre stato per lo più oggetto di parodie e racconti satirici. Con il film La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler si è però cercato di raccontare qualcosa di diverso.

Uscito nel 2004 per la regia di Oliver Hirschbiegel e scritto e prodotto da Bernd Eichinger, il film è infatti noto per la sua volontà di ripercorrere nella maniera più fedele possibile gli ultimi giorni di vita di Hitler, mostrandone il punto di vista e anche il suo lato umano. La caduta, infatti, porta inizialmente lo spettatore ad empatizzare con il protagonista, salvo poi ricordargli bruscamente gli orrori di cui egli si è macchiato. Nel ricostruire tutto ciò, regista e produttore si sono basati su testimonianze oculari, memorie dei sopravvissuti e altre fonti storiche. In particolare, testi come La disfatta di Joachim Fest e Fino all’ultima ora di Trudl Junge sono serviti per la sceneggiatura.

Al momento della sua uscita il film si affermò come un caso particolarmene eclatante, che spinse ad una serie di dibattiti circa il ritratto che si dà di Hitler, il quale non è però mai celebrativo. Candidato agli Oscar come miglior film straniero, è ancora oggi uno dei prodotti cinematografici più importanti relativi al celebre dittatore tedesco. Prima di intraprendere una visione del film sarà però utile approfondire alcune curiosità relative a questo. Proseguendo nella lettura sarà possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler: la trama del film

Il racconto del film ha inizio il 20 aprile del 1945, nel pieno della battaglia di Berlino. La capitale tedesca è infatti invasa dall’Armata Rossa, la quale ha ormai conquistato sempre più territori riducendo drasticamente il potere dell’esercito tedesco. Quello stesso giorno, Adolf Hitler compie cinquatasei anni, senza avere però nulla da festeggiare. Il Reichsführer-SS Heinrich Himmler e il generale Hermann Fegelein cercano invano di convincere il dittatore a laciare la città, ma Hitler è irremovibile circa il suo desiderio di rimanere in questa fino alla fine. Egli decide di continuare ad impartire ordini dal suo Führerbunker, nel quale si trova insieme ai suoi uomini più fidati.

Nel bunker si trovano poi anche la segretaria Trudl Junge e l’amata Eva Braun. Circondato da personalità che crede fidate, Hitler tenterà di dar vita ad inattuabili strategie militari, nel disperato obiettivo di ribaltare sorti ormai insalvabili. Sempre di più, infatti, egli inizia a perdere contatto con la realtà, non accorgendosi dei tradimenti nei suoi confronti e dell’inevitabile fine della sua supremazia. Con l’avvicinarsi delle armate russe, Hitler e quanti intorno a lui saranno chiamati a prendere decisioni estreme, consapevoli che quanto fino a quel momento compiuto non sarà mai dimenticato dalla Storia.

La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler cast

La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler: il cast del film

Ad interpretare il tirannico Adolf Hitler vi è il celebre attore svizzero Bruno Ganz. Celebre protagonista di Il cielo sopra Berlino e recentemente visto in La casa di Jack, egli si avvicinl al ruolo con l’obiettivo di fornirne una rappresentazione quanto più realistica possibile, cercando di evitare un suo giudizio nei confronti del personaggio. Ganz ha infatti visionato e ascoltato per ore filmati e audio di Hitler come ad esempio la registrazione Hitler-Mannerheim, per poterlo imitare nel migliore dei modi possibili, anche nell’accento austriaco. Originariamente, però, egli non aveva intenzione di interpretare Hitler per il cinema. Cambiò idea dopo aver visto il film del 1955 L’ultimo atto, dal quale trasse ispirazione per un’interpretazione più complessa e originale del dittatore.

Il risultato è una performance straordinaria, giudicata come una delle più importanti della storia del cinema e che ha fatto guadagnare a Ganz numerosi riconoscimenti internazionali. Nel cast figurano anche Alexandra Maria Lara nel ruolo della giovane segretaria del Fuhrer Traudl Junge, Ulrich Matthes nei panni del gerarcha nazista Joseph Goebbels e Corinna Harfouch in quelli di sua moglie Magda. L’attrice Juliane Köhler interpreta Eva Braun, compagna di Hitler, mentre Thomas Kretschmann interpreta l’SS Hermann Fegelein, colui che vuole sottrarre Eva dall’atroce destino che ella si era scelta accanto a Hitler. Vi sono poi Heino Ferch nei panni del politico Albert Speer e Christian Berkel in quelli del militare Ernst-Günther Schenck. Ulrich Noethen è Heinrich Himmler.

La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler è infatti disponibile nel catalogo di Rai Play. Per vederlo, basterà iscriversi gratuitamente alla piattaforma, attivando un account personale. Si avrà a questo punto modo di accedere all’intero catalogo. Selezionando il film si avrà invece modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 3 agosto alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Cenerentola: trailer ufficiale del film con Camila Cabello

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Cenerentola: trailer ufficiale del film con Camila Cabello

Ecco il trailer ufficiale di Cenerentola di Kay Cannon con un cast di star, tra cui la cantautrice nominata ai Grammy Camila Cabello, Idina Menzel e Billy Porter, sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in 240 paesi e territori nel mondo in settembre. L’attesissimo musical include sia canzoni pop di artisti internazionali contemporanei sia canzoni originali di Camila Cabello e Idina Menzel.

Il trailer ufficiale di Cenerentola

“Cenerentola è un classico che noi tutti conosciamo e amiamo, ma questa volta avrà un tocco inedito e moderno, e sarà interpretato dalla sensazionale Camila Cabello e da un cast di grandi star. Il produttore James Corden e il team creativo sono partiti da questa fiaba amata da tutti e l’hanno rinnovata in una prospettiva fresca e stimolante che piacerà al pubblico e alle famiglie di tutto il mondo. Non potremmo essere più entusiasti di poter far cantare e ballare i nostri clienti sulle note della rivisitazione di Kay Cannon di questo classico.“ ha dichiarato Jennifer Salke, Head of Amazon Studios.

Cenerentola è un’audace nuova rivisitazione in chiave musical della favola tradizionale con cui tutti siamo cresciuti. La nostra eroina (Cabello) è un’ambiziosa giovane donna con sogni più grandi del mondo in cui vive, ma con l’aiuto di Fab G (Billy Porter), riuscirà a perseverare e infine a realizzare i suoi desideri.

Gunpowder Milkshake, recensione del film con Karen Gillan

Gunpowder Milkshake, recensione del film con Karen Gillan

Gunpowder Milkshake è un film action diretto dal regista israeliano Navot Papushado. La pellicola si profila come un inno all’empowerment femminile, tra atmosfere tarantiniane e una solidarietà femminile di grande potenza. Disponibile dal 30 Luglio su Amazon Prime Video.

Gunpowder Milkshake: tra riferimenti e innovazione

La storia di Gunpowder Milkshake esordisce in una tavola calda in cui la dodicenne Sam e la madre Scarlet (Lena Headley), dividono un frappè, simbolicamente fin da subito stabilito come metafora del loro rapporto; ben presto però fanno capolino nel diner una squadra di uomini armati, che vogliono uccidere Scarlet. La donna svela quindi le sue carte nascoste e la figlia si rende sorprendentemente conto che è un’assassina professionista, che diventerà presto fuggitiva a causa di un lavoro andato storto e per cui è ricercata. Scarlet, dopo aver ucciso gli uomini, sarà quindi costretta a scappare, abbandonando la figlia. Quindici anni dopo ritroviamo Sam (Karen Gillian) che ha seguito le orme della madre, divenendo sicario per l’organizzazione criminale The Firm; l’ultimo target assegnato a Sam dal capo Nathan (Paul Giamatti) è un uomo che ha rubato soldi all’organizzazione e il cui omicidio dovrà portare a compimento Sam. Mentre si trova di fronte alla sua vittima Sam scoprirà però che è padre di una bambina di otto anni, Emily (Chloe Coleman) che la giovane sicaria prenderà sotto la sua ala, in un turbinio di conflitti e inseguimenti che non conosceranno sosta e che vedranno coinvolto anche un trio di bizzarre bibliotecarie: Anna May, Florence e Madeline, tre ex complici di Scarlet, interpretate rispettivamente da Angela Bassett, Michelle Yeoh e Carla Gugino.

Gunpowder Milkshake si avvale di una serie di reminiscenze riconoscibili: John Wick e Kill Bill, ma anche Atomica Bionda o i film di Nicolas Winding Refn per estetica, scenografia e colonna sonora. I personaggi femminili dominano il film con la loro caparbietà ed intuitività; sono i personaggi attivi e risolutivi, mentre le controparti maschili vengono presentate come poco abili, ridicoli e assolutamente in grado di essere calpestati da queste donne. E’ la mano femminile a dominare tematicamente la pellicola, come suggeriscono anche i riferimenti a personaggi iconici (Piece of My Heart di Janis Joplin come colonna portante della narrazione) e classici della letteratura femminile come contenitori di armi da fuoco e conservatori di una conoscenza trasmissibile soltanto da chi è consapevole del potere dell’opera e, quindi, dell’arma.

Il finale della pellicola lascia intendere che abbiamo assistito al primo capitolo di quello che aspirerebbe ad essere un franchise, difatti pare che un secondo capitolo sia già in lavorazione. In un successivo secondo capitolo dovremmo rivedere Emily e Sam in qualità di paladine di una banda tutta al femminile, una volta terminato l’addestramento della piccola ragazza.

Gunpowder Milkshake

La forza vorticosa di Gunpowder Milkshake

Il Diner si configura come centro nevralgico dell’azione, luogo del giudizio in cui verrà sempre ribadita la predominanza della figura femminile, prima fra tutte attraverso la simbologia della figura della cameriera. Le donne in questo film non sono assumono la funzioni di giudici, in un panorama urbano fatiscente, ma anche di istruttrici alla lotta e al perdono, cosi come avviene con la piccola Emily, che trova nel gruppo di donne una nuova famiglia. Angela Bassett, Carla Gugino e Michelle Yeah, pur non occupando parte integrante del minutaggio, riescono comunque a caratterizzare in maniera ottimale i personaggi del film, regalandoci interpretazioni umoristiche ed emozionali.

Gunpowder Milkshake risulta un prodotto vincente dato l’avvicendarsi ritmato dell’azione, un montaggio frenetico e una fotografia che incornicia ciascun frammento del quadro azionale. Senza andare a ricercare approfondimenti tematici o sociali- non è questo lo scopo del film- il risultato finale di Gunpowder Milkshake è quello di un film vivace e brioso, presentatoci in una confezione stilisticamente indovinata in termini di messa in scena e palette cromatica.

La forza di Gunpowder Milkshake risiede nel fatto che il film promuove un proprio stile, ben riconoscibile, nella sua miscela di action, splatter, sarcasmo illimitato. Attraverso un ottimo lavoro di regia, con inquadrature ricercate e un lavoro encomiabile in sede di montaggio, accompagna la trama delle ferali e affabili protagoniste femminili. La spettacolarità della narrazione si unisce quindi a suggestioni visive e una caratterizzazione dei personaggi centrata, che si snoda con una musicalità che va al ritmo delle pallottole. Sono innegabili alcuni guizzi registici già ravvisabili nel primo atto del film, con una cinepresa che segue i movimenti coreografici di Sam e fa intendere allo spettatore la gerarchia dei ruoli narrativi. La curva drammaturgica si innesta su rapporti tutti al femminile, nel loro emergere e nell’essere conservati, ed è impossibile non essere emotivamente coinvolti, soprattutto per quanto riguarda l’affetto sincero scaturito dal rapporto tra Sam ed Emily, la relazione madre-figlia tra Sam e Scarlet e il legame tra le interessanti bibliotecarie.

Lo spettatore rimarrà ammaliato dall’organicità visiva della pellicola, dall’incisività e validità dei personaggi presentateci, ma soprattutto dall’entrata in scena nel panorama action di un gruppo di astute sicarie inaspettate, padrone della scena in maniera ineccepibile e che fanno ben auspicare a un futuro roseo per un cinema di genere al femminile.

Fast and Furious 9: in anteprima il 2, 3, 4 e 5 agosto al cinema

Fast and Furious 9: in anteprima il 2, 3, 4 e 5 agosto al cinema

Il Dom Toretto di Vin Diesel sta conducendo una vita tranquilla fuori dal giro, con Letty e suo figlio, il piccolo Brian, ma sanno che il pericolo è sempre in agguato al di là del loro pacifico orizzonte. Questa volta, una nuova minaccia costringerà Dom a confrontarsi con i peccati del suo passato, se vuole salvare coloro che più ama. La sua squadra si riunisce nuovamente per fermare un complotto a risonanza mondiale guidato dal più abile assassino e pilota ad alte prestazioni che abbiano mai incontrato: il fratello rinnegato di Dom, Jakob (John Cena, l’imminente The Suicide Squad).

Fast & Furious 9 vede il ritorno alla regia di Justin Lin, che ha diretto il terzo, il quarto, il quinto e il sesto capitolo della saga, quando cioè è diventata un successo globale. L’azione sfreccia in tutto il mondo, da Londra a Tokyo, dall’America centrale a Edimburgo, e da un bunker segreto in Azerbaigian alle strade brulicanti di Tblisi. Lungo la strada, i vecchi amici risorgeranno, i vecchi nemici torneranno, la storia verrà riscritta, e il vero significato della famiglia verrà messo alla prova come mai prima d’ora.

Fast & Furious 9, la recensione del film con Vin Diesel

Tornano a recitare nel film Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Chris “Ludacris” Bridges, Jordana Brewster, Nathalie Emmanuel e Sung Kang, al fianco delle attrici premiate con l’Oscar® Helen Mirren e Charlize Theron. Fanno parte del cast di Fast & Furious 9 anche la superstar premio Grammy, Cardi B, nei panni del nuovo personaggio del franchise Leysa, una donna legata al passato di Dom, e il re del Reggaeton, Ozuna, in un ruolo cameo.

Fast & Furious 9 è prodotto da Neal H. Moritz, Vin Diesel, Jeff Kirschenbaum, Joe Roth, Justin Lin, Clayton Townsend e Samantha Vincent.

Fast & Furious 9, la recensione del film con Vin Diesel

Fast & Furious 9, la recensione del film con Vin Diesel

La famiglia, si sa, non si distrugge, può solo trasformarsi. Lo sanno bene i protagonisti della saga di Fast & Furious, che negli anni hanno visto andare e venire numerose personalità, formando sempre di più un nucleo famigliare che sfida limiti e confini. Giunti al nono capitolo del franchise da record, questi personaggi si trovano infatti sempre più a lasciarsi alle spalle le ruggenti e luccicanti auto da corsa in favore di una vita più tranquilla in cui potersi dedicare maggiormente ai figli e all’amore. Fast & Furious 9, diretto da Justin Lin (già regista di tre precedenti capitoli della saga), è dunque un momento di passaggio, che avvicina sempre più la serie alla sua conclusione e porta avanti una serie di trasformazioni intraprese già nei precedenti capitoli.

Che la famiglia sia diventata sempre più centrale nella saga è ormai noto e questo nono capitolo esalta ancor di più tale tematica introducendo una significativa presenza giunta dal passato di Dominic Toretto (Vin Diesel). Si tratta di Jacob Toretto (John Cena), un fratello rinnegato e cresciuto nel mondo dello spionaggio, deciso ora ad attuare un piano di stampo terroristico con cui soggiogare l’intero mondo. Per fermarlo, Dominic dovrà dunque abbandonare il ruolo del genitore per tornare a guidare la propria squadra tra spericolati inseguimenti e vicende oltre ogni limite. Allo stesso tempo, però, egli dovrà affrontare i fantasmi del suo passato, ripercorrendo il complesso rapporto con il fratello e gli eventi che li hanno divisi.

Fast & Family, una saga in continua evoluzione

A dieci anni esatti dal primo capitolo della serie è possibile identificare una serie di differenze che portano Fast & Furious 9 ad essere profondamente diverso da tale capostipite. Il lungometraggio del 2001 era profondamente incentrato sulle corse clandestine di automobili, con queste come grandi protagoniste e simbolo del film. Con il susseguirsi dei film, il cuore della serie si è invece sempre più spostato da una parte verso i personaggi e i loro rapporti, e dall’altra verso l’azione più folle e sregolata possibile. Capitolo dopo capitolo entrambi questi elementi hanno assunto proporzioni sempre maggiori, che per i fan più accaniti dei primi film hanno però portato ad uno snaturamento di ciò che era in origine la saga.

Ma, come detto in apertura, proprio come una famiglia anche Fast & Furious si è inevitabilmente trasformato. Questo è certamente un bene, poiché, nonostante l’introduzione di un familismo religioso particolarmente melenso, ha portato la saga ad un’evoluzione che va di pari passo con quella compiuta dai suoi protagonisti. Si avverte sempre di più un arco di trasformazione che permette di appassionarsi alle avventure di Dominic e della sua squadra, rendendoli umani nonostante le loro gesta da veri e propri supereroi. Ciò ha però portato anche all’introduzione di una serie di storie più intime, che rischiano di far frenare bruscamente il ritmo generale. In Fast & Furious 9, però, tale problematica viene risolta legando strettamente il dinamico presente allo struggente passato.

Fast & Furious 9 Vin Diesel
Vin Diesel e John Cena in una scena di Fast & Furious 9

Fast & Furious 9: la recensione del film

Portandoci ad esplorare il passato di Dominic, comprendiamo molto di più su di lui, sul suo desiderio di avere accanto a sé una famiglia da amare e da cui sentirsi amato. Questi flashback disseminati per lungo tutto il film diventano dunque funzionali al racconto generale, rendendolo più appassionante. Ciò fa di questo nono uno dei capitoli più affascinanti e complessi della saga, pur costringendo sempre più i suoi spettatori a dover sospendere ogni possibile ricerca di logica e realisticità. Le sequenze d’azioni sono sempre più esplosive, dinamiche, tendenti al caos e all’irrealistico, ma giudicarle in base a ciò sarebbe altrettanto sbagliato. L’unico metro di giudizio sembra dover essere relativo all’intrattenimento offerto e da questo punto di vista Fast & Furious 9 non si smentisce.

Nel corso delle due ore e venti di visione ci si diverte, ci si emoziona e ci si stupisce di sequenze d’azione magnificamente coreografate. In tutto ciò spiccano in particolare il nuovo entrato Cena, che porta il suo grandissimo carisma dal ring di wrestling al grande schermo, e Tyrese Gibson nel ruolo di Roman Pearce, a cui sono affidati i momenti più comici del film. Così si costruisce dunque un capitolo che porta a nuovi livelli le tematiche e le caratteristiche dei precedenti film, con la consapevolezza di scontentare qualcuno e accontentare qualcun altro. In attesa di quelli che sembrano essere i due sequel conclusivi della serie, si può dunque godere di Fast & Furious 9 come un blockbuster estivo di buon intrattenimento.

Natalie Portman lascia la produzione dei Giorni dell’abbandono

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Natalie Portman lascia la produzione dei Giorni dell’abbandono

Lo scorso aprile avevamo annunciato che Natalie Portman avrebbe interpretato il ruolo da protagonista nell’adattamento de I Giorni dell’Abbandono di Elena Ferrante. Ma oggi abbiamo appreso che l’attrice ha lasciato il progetto poco prima dell’inizio delle riprese, bloccando a tutti gli effetti la lavorazione del film.

Il romanzo aveva già avuto un adattamento omonimo per il cinema, nel 2005, per opera di Roberto Faenza con Margherita Buy e Luca Zingaretti. Nel film, quando Tess (Portman), una donna che ha abbandonato i propri sogni per una vita familiare stabile, viene a sua volta abbandonata dal marito, e il suo mondo viene sconvolto.

Non abbiamo dettagli sulle motivazioni che hanno spinto Natalie Portman a lasciare il progetto.

VIVO: intervista al co-regista Kirk DeMicco

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VIVO: intervista al co-regista Kirk DeMicco

Disponibile su Netflix dal 6 agosto, VIVO è la nuova creatura animata con le canzoni di Lin Manuel Miranda. Ne abbiamo parlato con il co-regista, Kirk DeMicco, che con Brandon Jeffords ha portato in vita il film.

Tutto quello che sappiamo su VIVO

Netflix e Sony Pictures Animation presentano Vivo, un’emozionante avventura musicale animata in arrivo il 6 agosto su Netflix con canzoni inedite di Lin-Manuel Miranda, vincitore di Tony, Grammy e Pulitzer, nonché ideatore di Hamilton e In the Heights. Il 31 luglio Vivo sarà presentato in anteprima italiana al Giffoni Film Festival nella sala Alberto Sordi e nella sala Lumière, davanti al pubblico dei giurati della sezione Elements +6.

La versione italiana del film sarà arricchita dalle voci di Stash, frontaman della band multiplatino The Kolors (voce e chitarra), cantautore e produttore, interprete di tutte le canzoni dell’originale protagonista Vivo, e di Massimo Lopez, attore, doppiatore, show man, conduttore televisivo e componente del noto trio “Lopez, Marchesini, Solenghi”, che doppia il personaggio di Andrès nelle canzoni e nei dialoghi.

The Suicide Squad: i volumi da leggere per arrivare al cinema preparati

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A fine anni Ottanta nelle mani dei lettori statunitensi arrivò una serie esplosiva. I protagonisti erano un gruppo variamente assortito di soldati incaricati di occuparsi di missioni sotto copertura: azioni militari in cui il governo non voleva apparire. Una squadra pronta a tutto, perché senza nulla da perdere: i suoi membri erano infatti supercriminali carcerati. Quel gruppo è la Suicide Squad, che torna nelle sale cinematografiche italiane con il film The Suicide Squad – Missione Suicida, in uscita il 5 agosto per Warner Bros. Per conoscere tutti i segreti di Harley Quinn, Deadshot, Zebra-Man e degli altri supercriminali in missione suicida, Panini Comicspropone tre titoli imperdibili da leggere prima e dopo la visione del film.

The Suicide Squad – Missione Suicida, recensione del film

Suicide Squad vol. 1: Cattivo Sangue

In Suicide Squad vol. 1: Cattivo Sangue, lo sceneggiatore Tom Taylor e l’artista Bruno Redondo riuniscono alcuni dei peggiori supercriminali dell’Universo DC – la folle Harley Quinn, l’infallibile cecchino Deadshot, Shark, Cavalier, Magpie e Zebra-Man – per dare vita alla più sanguinosa versione della Task Force X! La loro nuova missione è neutralizzare i super-terroristi internazionali noti come Rivoluzionari, e non tutti ne usciranno vivi… da entrambe le parti!

Il primo dei due volumi che raccolgono la serie che ha già scalato diverse posizioni tra le preferite degli appassionati.

Prezzo: € 17

Pagine: 136

Rilegatura: Cartonato

Formato: cm 17×26

Interni: A colori

Distribuzione: Fumetteria, online

Suicide Squad vol. 2: I rivoluzionari

Le avventure continuano su Suicide Squad vol. 2: I rivoluzionari. I membri della squadra sono più che mai assetati di libertà e hanno messo al centro del mirino l’uomo che li ha tenuti sotto scacco negli ultimi mesi: Ted Kord, meglio noto come il supereroe Blue Beetle. Peccato che sulle loro tracce ci sia nientemeno che il più grande detective del mondo… Una storia densa di azione, ironia e personaggi carismatici che chiude con il botto il ciclo di storie dedicato alla Task Force X!

Prezzo: € 19

Pagine: 160

Rilegatura: Cartonato

Formato: cm 17×26

Interni: A colori

Distribuzione: Fumetteria, online

Suicide Squad: La Prova del Fuoco

Per chi invece volesse approfondire la propria conoscenza della Squad delle origini creata da John Ostrander e Luke McDonnell e ripartire dall’inizio, Suicide Squad: La Prova del Fuoco è il volume perfetto per recuperare le avventure classiche. L’agente federale Amanda Waller è l’artefice del progetto di impiego di supercriminali carcerati nella squadra chiamata “Task Force X”. Ma i membri coinvolti potrebbero essere meno controllabili del previsto… Per la prima volta raccolte in un volume unico, le storie classiche della serie che ha rivoluzionato il concetto di “criminale”.

Uscita: 19 agosto

Prezzo: € 27

Pagine: 232

Rilegatura: Cartonato

Formato: cm 17×26

Interni: A colori

Distribuzione: Libreria, fumetteria, online

Venom: La furia di Carnage, 10 dettagli emersi dal nuovo trailer ufficiale

Nella giornata di ieri è arrivato il nuovo trailer ufficiale di Venom: La furia di Carnage, l’attesissimo sequel diretto da Andy Serkis che vedrà Tom Hardy di nuovo nei panni di Eddie Brock. Screen Rant ha raccolto i dettagli più curiosi presenti nel trailer, in attesa dell’arrivo del film nelle sale:

Eddie Brock fa visita a Kasady

Sembra esserci una sorta di legame tra Eddie Brock e Cletus Kasady. Quest’ultimo invita Eddie a fargli visita: presumibilmente, il giornalista spera di ottenere una qualche esclusiva da uno degli assassini più temuti al mondo. Sfortunatamente, Kasady sembra aver invitato Eddie al solo scopo di terrorizzarlo.

Forse Brock ha scritto un articolo sul serial killer quando lavorava per il Daily Bugle? Se fosse davvero così, Kasady potrebbe percepire che Eddie è entrato nella sua testa: tuttavia, è difficile dire se ne risente o se è proprio a causa di ciò che sente di poter legare con Eddie.

Le origini di Carnage

Carnage coglie l’occasione per mordere Eddie, ma rimane sorpreso dal sapore del suo sangue, identificando chiaramente il simbionte dentro di lui. Questa, a quanto pare, è l’origine di Carnage nel film; un frammento di simbionte è stato assorbito dal corpo di Kasady quando ha morso Eddie, e quel simbionte è riuscito a rigenerarsi in qualche modo.

Tale dinamica è molto diversa dai fumetti, dove Eddie Brock in realtà condivideva una cella con Kasady. Quando Venom fa evadere Brock, ha inavvertitamente rilasciato una “progenie” simbiotica, che si è legata all’assassino facendolo diventare Carnage.

Carnage fugge da Ravencroft

Come nei fumetti, la furia di Carnage si scatena non appena evade da Ravencroft. Carnage dimostra di avere poteri molto diversi da Venom, con proiettili che passano dritti attraverso il suo corpo e braccia extra che crescono a dismisura; se dunque Venom è un essere umano legato a un simbionte, Carnage sembra essersi trasformato in qualcosa di nuovo, in parte umano e in parte simbionte.

“Può trasformarsi in nebbia”, aveva spiegato Andy Serkis in un’intervista. “Può rivolgersi a tutti i tipi di viticci. Può assumere forme diverse. Può trasformarsi in un’arma, può fare tante cose cose diverse. Come tutti i simbionti, riflettono la persona che li ospita. Quindi in Carnage convicono l’oscurità, la giocosità, l’arguzia, la stranezza. Cletus è molto intelligente e… ha un vero senso dell’umorismo. Volevamo che tutto ciò si riflettesse nel simbionte a lui legato.”

Carnage uccide brutalmente una guardia

Senza dubbio ci saranno diverse morti brutali nel film, ma il trailer ne mostra una che è sorprendentemente diversa dal Carnage dei fumetti. Invece di fare a pezzi una guardia, la lingua di Carnage fuoriesce dalla sua gola.

Sebbene questo sia molto probabilmente un modo grossolano di soffocare l’uomo a morte, risulta essere comunque più sinistro, perché nei fumetti Carnage ha sviluppato la capacità di controllare gli altri, piegandoli alla sua volontà. Lo fa piantando frammenti del suo simbionte al loro interno: dunque, Carnage potrebbe benissimo fare qualcosa di simile anche nel film.

Carnage domina San Francisco

Nel trailer vediamo Carnage che si scatena a New York City e che si scontra con lo stesso Venom. La maggior parte di questi momenti, però, mancano di contesto nel trailer e servono solo a indicare la vastità del caos che Carnage intende causare.

Il più interessante in termini tematici è, tuttavia, un breve scorcio di Carnage che domina la città di San Francisco come un dio adirato, in perfetto contrasto con la precedente scena di Venom come Protettore Letale: il breve frame suggerisce che Carnage ha preso d’assalto la città. È sotto gli spari di un elicottero, ma riesce a scacciarli attraverso il cielo con facilità.

Anne è in qualche modo collegata a Carnage?

Un frame alquanto inquietante nel trailer mostra Cletus Kasady che guarda una fotografia di Anne Weying, l’ex moglie di Eddie, interpretata da Michelle Williams. È chiaro che Anne è diventata l’obiettivo di Carnage, anche se è difficile dire se il serial killer la stia prendendo di mira per vendicarsi di Eddie o perché abbia effettivamente qualche legame oscuro con Anne stessa.

Dato che Anne è un avvocato, è possibile che abbia lavorato per l’accusa contro Kasady e che forse sia stata determinante nel mandarlo dietro le sbarre. Speriamo che Weying riprenda il ruolo di She-Venom anticipato nel primo film.

“È uno rosso!”

Il trailer include quello che è chiaramente il primo incontro tra Venom e Carnage, con il simbionte di Eddie che si ritira scioccato. “È uno rosso!”, dichiara con orrore Venom. I colori dei simbionti non significano davvero nulla nei fumetti, con il rosso di Carnage che rappresenta semplicemente la sua sete di sangue, ma chiaramente nel film il colore rosso avrà un significato preciso.

Potrebbe anche significare che il processo di simbiosi non funziona allo stesso modo, cosa che spiegherebbe anche perché i poteri di Carnage sembrano funzionare in modo diverso da quelli di Venom.

Il nuovo accordo di Eddie Brock con Venom

Eddie Brock è costretto a stringere un nuovo accordo con Venom per convincerlo a combattere Carnage, promettendo che lascerà che il simbionte mangi chiunque. Mentre l’offerta di Eddie è comprensibile, dato che si trova faccia a faccia con Carnage, la verità è che potrebbe anche pentirsi di questa promessa.

Venom accetta con entusiasmo e si lancia in battaglia. Il difficile status quo stabilito dalle scene iniziali del trailer si è ormai rotto, e sarà difficile per i due fidarsi l’uno dell’altro ora.

Shriek usa i suoi poteri

Nel trailer si vede Shriek usare i suoi poteri per frantumare il parabrezza di un’auto. La scena non ha assolutamente alcun contesto, il che significa che è difficile dire cosa la porterà fuori da Ravencroft, anche se comunque la vediamo indossare l’uniforme dell’istituto.

Potrebbe essere scappata, forse dopo la furia di Carnage che ha portato proprio alla distruzione di Ravencroft. Se è così, in realtà non si è schierata subito con Carnage come accade nei fumetti e quindi potrebbe avere un ruolo più complesso nel sequel.

Anne Weying si è fidanzata

Il trailer del film termina con un momento alquanto umoristico. Sembra che l’ex moglie di Eddie, Anne Weying, sia andata avanti con la sua vita, fidanzandosi con il dottor Dan Lewis.

Mentre Eddie sembra felice all’idea e cerca di congratularsi con lei, il simbionte Venom non sembra essere così contento, e quindi si scaglia contro Dan. “Quei due hanno bisogno di una terapia di coppia”, osserva Dan.

Sgarbatellum: al via la quinta edizione dal 4 all’8 agosto

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Sgarbatellum: al via la quinta edizione dal 4 all’8 agosto

Torna e compie un lustro SGARBATELLUM, la rassegna cinematografica all’aperto nel quartiere romano della Garbatella, sotto la direzione artistica di Alessandro Piva. 

Giunto alla quinta edizione, SGARBATELLUM si conferma un appuntamento molto atteso tra le attività dell’Estate Romana. Ancora una volta ospitato all’interno dell’Arena Garbatella (con capienza ridotta per rispettare le vigenti normative anti Covid), dal 4 all’8 agosto prevede quest’anno cinque titoli, introdotti da registi, produttori e attori, tra i quali Valentina Lodovini, Barbara Ronchi, Francesco Bruni.

SGARBATELLUM è una rassegna per chi il cinema lo ama, lo fa, lo vuole fare: cinque interessanti appuntamenti per un’iniziativa realizzata come ogni anno da Olivud e Seminal Film nello spazio dell’Arena Garbatella, il cui progetto è vincitore dell’Avviso pubblico dell’Estate Romana 2020-2021-2022 e fa parte del palinsesto culturale promosso da Roma Capitale e realizzato in collaborazione con la SIAE. Durante ogni serata si parlerà di cinema in modo informale, per riportare il pubblico al suo rapporto originario con il grande schermo e valutare insieme quali siano le prospettive future della settima arte.

“La pandemia è riuscita in meno di due anni a cambiare profondamente il mondo del cinema e il suo rapporto con gli spettatori: nella primavera dello scorso anno il lockdown, oltre a paralizzare l’Italia, ha anche bloccato tante produzioni pronte ad essere distribuite nelle sale, le piattaforme digitali sono spesso diventate i luoghi di lancio dei film in prima visione assoluta”, afferma il direttore artistico Alessandro Piva. “Nell’estate del 2020 l’apertura delle arene aveva dato un piccolo sprazzo di speranza al comparto cinematografico, subito stemperato dalle ulteriori chiusure che sono seguite in autunno/inverno. Nonostante tutto il cinema non si è arreso, questa edizione di Sgarbatellum vuole ribadire proprio la capacità di adattamento tipica della settima arte. Mai come quest’anno è importante riportare i film sugli schermi e riempire di pubblico un luogo evocativo e amato come l’arena Garbatella, nella fresca cornice del parco di piazza Brin. Gli incontri con chi del cinema ha fatto oltre che una passione, il proprio lavoro quotidiano – dai produttori, ai registi, agli interpreti – diventano così non solo l’occasione di apprendere motivazioni e visione degli addetti ai lavori, ma anche un mezzo per riappropriarsi del ‘fattore umano’ del cinema”.

I FILM IN PROGRAMMA

Si parte mercoledì 4 agosto con Non odiare, l’esordio alla regia di Mauro Mancini, presentato lo scorso anno alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, con un eccezionale Alessandro Gassman vincitore del Premio Flaiano come Miglior Attore. A presentare il film ci saranno il regista Mancini e il produttore Mario Mazzarotto.

Il 5 agosto il regista Francesco Bruni introdurrà il suo Cosa sarà, l’ispirata tragicommedia ispirata al vissuto del regista, vincitrice di due Nastri d’Argento e candidata a due David di Donatello, che vede protagonista Kim Rossi Stuart.

Per la serata di venerdì 6 agosto sarà gradita ospite Barbara Ronchi. L’attrice presenterà Padre nostro, di Claudio Noce, che la vede protagonista accanto a Pierfrancesco Favino. Il film, acclamato alla Mostra del Cinema di Venezia, trae ispirazione dalle vicende connesse all’attentato, realmente accaduto il 14 dicembre 1976, ai danni del vicequestore Alfonso Noce, padre del regista.

La serata di sabato 7 agosto sarà all’insegna della verve di Valentina Lodovini, per la presentazione della commedia cheDa revisionare prima di rimettere su strada, la vede protagonista assoluta, Cambio tutto! diretta da Guido Chiesa. Un’occasione per godersi questo film sul grande schermo, dal momento che, a causa della pandemia, è stato distribuito principalmente su piattaforma digitale. Remake del cileno Sin filtro, il film contempla tra i protagonisti Dino Abbrescia, Neri Marcorè e il compianto Libero De Rienzo.

La rassegna si conclude domenica 8 agosto con 18 regali, film vincitore del David Giovani 2021. Ispirato a una struggente storia vera, il film vede come protagoniste una toccante Vittoria Puccini e la promettente Benedetta Porcaroli. A introdurre il film sarà il regista Francesco Amato.

Come di consueto, gli incontri saranno moderati dal direttore artistico della rassegna, Alessandro Piva, ma non sono da escludere incursioni non programmate da parte di amici artisti e addetti ai lavori che frequentano il quartiere della Garbatella.

Gli incontri avranno inizio alle ore 21.00

Le proiezioni prenderanno il via alle 21.30

L’Arena Garbatella si trova nel Parco Maurizio Arena, con accesso da Piazza Brin.

Ingressi:

intero € 6
ridotto € 5

Per accedere al cinema è necessario portare con sé la mascherina. I congiunti e familiari conviventi possono sedersi affiancati, mentre per i non congiunti è obbligatorio mantenere le distanze previste di almeno un metro all’interno dell’area. Prenotando il biglietto online si avrà la certezza di non essere respinti per esaurimento posti disponibili.

sgarbatellum

Venezia 78: Becoming Led Zeppelin di Bernard MacMahon entra nel Fuori Concorso

Becoming Led Zeppelin, diretto da Bernard MacMahon (American Epic) e co-sceneggiato e prodotto da Allison McGourty, con Jimmy Page, John Paul Jones, John Bonham e Robert Plant, entra a far parte della sezione Fuori Concorso della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera (1 > 11 settembre 2021).

Becoming Led Zeppelin nel fuori concorso di Venezia 78 – il programma

Becoming Led Zeppelin è un documentario che svela il percorso individuale dei quattro componenti della celebre band attraverso la scena musicale degli anni ’60: dagli inizi, quando suonavano le hit dell’epoca in piccoli club inglesi, fino al loro incontro nell’estate del 1968, per un’esibizione che cambierà per sempre le loro vite. Le storie dei quattro musicisti diventano presto una sola, perché i Led Zeppelin si avviano a conquistare gli Stati Uniti in una corsa inarrestabile che ha il suo apice nel 1970, quando diventano la più grande rock band del mondo. Prima di Stairway to Haeven e della chitarra Dragon, prima del successo planetario, c’erano semplicemente quattro uomini e il loro amore per la musica.

Il regista Bernard MacMahon dichiara: “Con Becoming Led Zeppelin il mio obiettivo era quello di realizzare un documentario che sembrasse un musical. Ho voluto intrecciare le quattro storie dei componenti della band, prima e dopo la fondazione del gruppo, con ampie parti nelle quali la storia dei Led Zeppelin è raccontata solo attraverso l’uso della musica e delle immagini, in modo da contestualizzare il loro sound nei luoghi dove è stata creato e nelle situazioni che l’hanno ispirato. Ho utilizzato solo pellicole e negativi originali, con oltre 70.000 fotogrammi di repertorio restaurati manualmente, nonché sequenze di fantasia ispirate a Singin’ In The Rain, dove momenti inediti di esibizioni dal vivo si sovrappongono a immagini di manifesti, biglietti e viaggi, volendo ricreare quel senso di frenesia che ha segnato quella fase della loro carriera.”

The Suicide Squad: James Gunn spiega perché non ha inserito Condiment King

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The Suicide Squad si appresta finalmente a fare il suo debutto nelle sale di tutto il mondo (in Italia arriverà questo giovedì) e i fan non vedono l’ora di conoscere tutti i nuovi personaggi che James Gunn ha deciso di includere nella sua versione della celebre Squadra Suicida dei fumetti.

Oltre ad alcuni volti già noti, come Harley Quinn e Captain Boomerang, il cast di The Suicide Squad è in larga parte composto da personaggi mai apparsi prima sul grande schermo, come Weasel e Polka-Dot Man. Tuttavia, uno dei personaggi che non appariranno nel film – e che molti fan si aspettavano di vedere – è Condiment King, uno dei villain più noti dell’universo di Batman.

In occasione della promozione del film, il regista e sceneggiatore ha motivato la sua scelta ai microfoni di BBC Radio 1 (via ComicBook), spiegando perché non ha considerato l’idea di inserire Condiment King nel suo film. “Ecco la differenza. Polka-Dot Man era un personaggio sincero. È stato creato con sincerità. Condiment King è una sorta di scherzo, l’hanno creato per scherzo. Tipo: ‘Oh, ecco un personaggio stupido’. Non mi interessa Condiment King.”

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

O’ Cumpagn Mij: intervista al co-regista Matteo Dell’Angelo

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O’ Cumpagn Mij: intervista al co-regista Matteo Dell’Angelo

Disponibile sulle principali piattaforme dal 23 luglio, O’ Cumpagn Mij è il film documentario diretto da Matteo Dell’Angelo e Camillo Cutolo che racconta la parabola atletica di due amici e compagni: sono Clemente Russo e Mirko Valentino, pugili iridati che il documentario coglie nel momento in cui si svolgono le qualificazioni per le Olimpiadi di Rio 2016.

In questa occasione, la qualificazione di Clemente Russo per la sua quarta Olimpiade, alla caccia di quel’Oro che ancora gli mancava dopo due Argenti, e la squalifica di Mirko Valentino, costretto a rimanere a casa con il suo rimorso, diventano due facce della stessa medaglia. Un percorso atletico e umano che dimostra quanto il vero nemico, molto spesso, non sia l’avversario ma qualcosa di oscuro e profondo che si nasconde dentro la testa. Seguendo questo misterioso nemico, Matteo Dell’Angelo e Camillo Cutolo hanno seguito i due atleti, uno a Rio e l’altro a Marcianise, raccontando questo momento della loro storia.

Nell’afa di agosto, abbiamo raggiunto al telefono Matteo Dell’Angelo che ci ha raccontato la sua esperienza e la genesi del progetto.

Da dove nasce O’ Cumpagn Mij

“È il frutto di una serie di circostanze e incontri fortunati. Il mio primo istinto, da quando ho cominciato a riprendere, e avevo 17 anni, è stato sempre quello di conoscere le persone, per cui per me il cinema non è un fine ma un mezzo, una chiave che mi permette di accedere a delle realtà – ha raccontato Dell’AngeloAvevo appena finito di girare una pubblicità per una piccola palestra di Caserta. A fine riprese eravamo andati a cena con Clemente e con la famiglia Maddaloni, e Clemente ci stava raccontando che si apprestava a partecipare alla sua quarta Olimpiade e aveva tutta l’intenzione di vincere, perché voleva l’Oro dopo aver vinto già due Argenti. Noi per scherzo gli abbiamo detto che sarebbe stato bello se qualcuno avesse documentato questo viaggio e ci siamo proposti di partecipare, e lui ha accettato con entusiasmo.”

A questo punto era stato coinvolto un campione nel progetto, ma come si arriva a Valentino?

“La settimana dopo c’era il primo torneo di qualificazione e lì abbiamo assistito alla qualificazione di Clemente Russo e alla squalifica di Mirko Valentino, momento che è diventata la prima scena del film. Quando Mirko ha perso, la tristezza è scesa nel cuore di tutti, perché abbiamo percepito che si spezzava un sogno. Quella sera, chi aveva vinto è rimasto in albergo perché il giorno dopo aveva gli incontri, chi aveva perso, aveva libera uscita, e così con Mirko siamo andati a cena. Durante quel primo incontro mi sono affezionato a Mirko, e gli ho detto che sarei rimasto con lui a Marcianise, allo stesso tempo però volevamo essere insieme a Clemente alle mitiche Olimpiadi di Rio.

Mi sono organizzato molto velocemente con un mio amico, che poi è diventato il co-regista del film, Camillo Cutolo, un videomaker romano che sapevo appassionato di boxe e gli ho chiesto se voleva partire al posto mio. Addirittura il biglietto aereo lo abbiamo comprato promettendo all’agenzia Algymar travel che avremmo pagato successivamente. Così sono rimasto a Marcianise, mentre Camillo seguiva Clemente a Rio, e qui ho cominciato a capire che la vera sfida non era per la vittoria, contro l’avversario, ma con la propria mente.”

Una breccia nell’intimità del campione sconfitto

Seguire Valentino a casa sua è stata una specie di “invasione di campo” che comunque hai intrapreso con grande delicatezza e tatto. Com’è stato entrare dentro a questa intimità?

“Per una coincidenza, quando ho incontrato Valentino, anche io ero reduce da un momento della mia vita che mi ha portato tanta rabbia, e questa cosa ci ha uniti parecchio. Quindi prima di tutto è nata l’amicizia, poi lui mi ha permesso di entrare in casa sua e di conoscere la sua famiglia che mi ha accolto molto calorosamente. Inoltre il fatto che girassi praticamente da solo, senza il fonico, con una telecamera molto piccola, mi ha permesso di essere molto discreto. Così facendo ho ripreso un sacco di materiale, ore e ore che poi è stato difficilissimo razionalizzare al montaggio, tanto che abbiamo quasi 20 versioni differenti del film.”

Per quanto riguarda la produzione, mi hai già detto che avete comprato il biglietto  a credito, quindi immagino che sia stato difficile portare a termine tutto il progetto. Qual è stato il vostro iter?

“Siamo un gruppo piccolo, la Palzom Films, e negli ultimi anni ci eravamo specializzati in video corporativi business to business, lavoravamo per delle aziende tessili internazionali che ci mandavano in giro per il mondo a realizzare video promozionali. Con i soldi di questi lavori, siamo stati capaci di produrre il film, che è stato il primo progetto della casa di produzione. La vera chiave però è stata la collaborazione, abbiamo avuto il supporto di tantissime persone e insieme abbiamo capito, man mano che si procedeva nel lavoro, quale dovesse essere il passo successivo, andando avanti fino alla fine.”

Nel tuo lavoro precedente di filemaker avevi già palesato un interesse per raccontare le storie vere. Hai un amino da documentarista o c’è dell’altro?

“Ho l’interesse verso l’essere umano e la sua mente, per certi versi mi sembra di essere partito dalla fiction per poi essere approdato al documentario, ma il lavoro con gli attori mi sembra un punto di arrivo di un processo che rispetto totalmente, quello che mi interessa è il cinema, non mi sento un documentarista.”

Le musiche di O’ Cumpagn Mij firmate da Enzo Avitabile

Il film si fregia della collaborazione di Enzo Avitabile alle musiche. Come ci siete arrivati e com’è stato collaborare con un artista di fama tanto affermata?

“Anche in questo caso sono stati incontri fortunati. Lavorando al montaggio, stavo appoggiando le musiche di Avitabile come references, poi, a una festa, un mio amico Gonzalo Borondo mi ha presentato Giuseppe Grant architetto del collettivo Orizzontale, anche lui casertano. Gli ho parlato del film e lui mi ha raccontato che il padre aveva disegnato una copertina di un disco di Avitabile, da qui ho avuto il contatto del suo manager. Lui si è dimostrato da subito super interessato e ci ha dato il permesso di usare le sue musiche. Ci ha ospitati al suo concerto il 24 luglio, quando c’è stata anche la prima del film, a Villa Ada, mi ha preso la mano e, mentre io cercavo di ringraziarlo, era lui che ringraziava me per il film. È stata un’esperienza incredibile per me.”

In aria di Olimpiadi e di storie straordinarie, chiediamo a Matteo Dell’Angelo se il prossimo film si farà su Tamberi e Jacobs, i due atleti che nella giornata dell’1 Agosto 2021 hanno scritto la storia dello sport italiano vincendo rispettivamente l’Oro nel salto in alto e nei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Ma a quanto pare il prossimo progetto è già pronto, e si presenta davvero in maniera interessante: “Il prossimo film è già pronto. Durante la pandemia ci siamo interessati insieme alla regista romana Karen di Porto alla vita di un gruppo di clochard che vivono a Roma, tra Trastevere e via della Conciliazione. Questa volta ho raccontato una sfida con la propria mente, la possibilità di rialzarsi, davvero difficile; spesso quando si finisce per strada si subisce uno strappo quasi irrimediabile. Si intitola ‘Tutta mia la città’ e l’ho girato completamente durante la pandemia.”

In attesa di vedere questa nuova storia di Matteo Dell’Angelo, O’ Cumpagn Mij è disponibile su tutte le piattaforme di streaming.

O’ Cumpagn Mij poster

Black Panther 2: nel film apparirà anche Namora, cugina di Namor il Sub-Mariner?

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È da mesi ormai che si parla del possibile debutto di Namor il Sub-Mariner in Black Panther: Wakanda Forever. Non esistono ancora conferme ufficiali in merito, ma sembra ormai quasi certo che nell’attesissimo sequel di Ryan Coogler vedremo la versione di Atlantide del MCU.

Ora, secondo quanto riportato da Murphy’s Multiverse, pare che nel film apparirà anche Namora, la cugina di Namor. La notizia non è chiaramente ufficiale, ma in base a quanto riporta la fonte, pare che l’attrice Mitzi Mabel Cadena sia la favorita dei Marvel Studios per il ruolo. Nel fumetti, Namora non è soltanto una delle alleate più strette di Namor, ma anche la fondatrice degli Agents of Atlas, quindi si tratta di un personaggio che potrebbe giocare un ruolo chiave nel futuro del MCU.

Ancora non sappiamo nulla in merito alla trama del sequel di Black Panther, ma una delle prospettive più eccitanti è quella di una possibile guerra tra Wakanda e Atlantide per l’eredità del mantello di T’Challa, guerra che potrebbe coinvolgere proprio il personaggio di Namor.

Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

M. Night Shyamalan ricorda l’incontro con Spielberg per Indiana Jones 4

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Se M. Night Shyamalan avesse avuto la possibilità di scrivere e dirigere Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, probabilmente avremmo avuto un film totalmente diverso da quello che abbiamo visto al cinema.

In una recente intervista con Collider in occasione della promozione del suo ultimo film, Old, Shyamalan ha parlato infatti di quando incontrò Steven Spielberg per discutere delle sue idee in merito al quarto film della celebre saga con protagonista Harrison Ford. Dalle dichiarazioni del regista, si evince che la sua versione del film sarebbe stata drasticamente diversa – decisamente più dark – dalla quella arrivata in sala nel 2008.

“Oh mio Dio. Voglio dire, è stata un’esperienza fantastica. I predatori dell’arca perduta è il mio film preferito di tutti i tempi. È stato un sogno. Da bambino che andava al cinema a vedere quei film, ritrovarsi ad avere la possibilità di scriverne uno è stato incredibile. Sarei potuto svenire. È stato stupefacente”, ha raccontato il regista.

M. Night Shyamalan e il suo Indiana Jones dark

“Ho ancora i miei quaderni con tutte le mie idee per quel film”, ha aggiunto. “All’epoca ne parlai con tutti quelli che erano coinvolti, ma il progetto era davvero in uno stato embrionale. E poi ognuno aveva idee diverse su cosa fare. Diciamo che la mia idea era di realizzare un film più dark.”

Indiana Jones non è stato né il primo né l’ultimo franchise di successo proposto ad M. Night Shyamalan. In passato, infatti, al regista era stata proposta anche la direzione di alcuni cinecomic sia Marvel che DC. Tuttavia, per stessa ammissione di Shyamalan, la sua visione sul mondo dei cinecomics è sempre stata in conflitto con quella degli studi.

Daniel Radcliffe svela chi vorrebbe interpretare in un eventuale reboot di Harry Potter

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All’inizio di quest’anno aveva fatto il giro del web la notizia che HBO Max era al lavoro su una serie tv basata su Harry Potter, ma da allora non ci sono più stati aggiornamenti in merito. Di recente, invece, il protagonista della saga cinematografica, Daniel Radcliffe, ha fatto sapere che una reunion in occasione del ventennale è altamente improbabile.

Ad oggi nessuno conosce l’eventuale futuro del franchise sul grande (o piccolo) schermo, ma è probabile che nulla di nuovo accadrà fino a quando non verrà conclusa la saga spin-off di Animali Fantastici (il cui terzo capitolo uscirà nelle sale il prossimo anno). Tuttavia, è innegabile che molti fan sperano in un ritorno al cinema degli amati personaggi originali nati dalla mente di J.K. Rowling, magari attraverso un reboot che possa far conoscere le storie del mondo magico ad una nuova generazione di appassionati.

A tal proposito, in una recente intervista con Josh Horowitz all’interno del suo podcast Happy Sad Confused (via The Wrap), è stato proprio Daniel Radcliffe a rivelare quale personaggio amerebbe interpretare in un eventuale reboot di Harry Potter. E no, non si tratta dello “sfregiato” che gli ha regalato la fama internazionale.

“Probabilmente mi piacerebbe interpretare Sirius Black o Remus Lupin”, ha svelato Radcliffe. “Questi sono stati i due personaggi che ho sempre ritenuto fantastici. Anche se mi rendo conto di essere influenzato dalla mia esperienza nell’avere girato quelle scene con quegli attori. Sono alcuni dei miei ricordi preferiti legati alla saga.”

Il futuro del franchise di Harry Potter

Al momento non sappiamo se la Warner Bros. ha effettivamente in cantiere dei festeggiamenti speciali per i 20 anni di Harry Potter, ma i piani in merito alla saga non si sono di certo esauriti. Nel 2022, infatti, in occasione del 25° anniversario dell’uscita dei romanzi originali, verrà allestita una mostra virtuale dedicata, e sempre il prossimo anno dovrebbe tornare in scena lo spettacolo teatrale Harry Potter and the Cursed Child, ambientato diciannove anni dopo l’ultimo romanzo della saga.

Inoltre, per il 2022 è prevista anche l’uscita nelle sale di Animali Fantastici 3, terzo capitolo della saga cinematografica spin-off, che vedrà l’ingresso nel cast di Mads Mikkelsen, ingaggiato per sostituire Johnny Depp nel ruolo di Gellert Grindelwald.

Jason Momoa difende i film di supereroi dalle critiche: “È tutto soggettivo”

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L’ascesa dei film di supereroi è sempre stata accompagnata da una buona dose di critiche, anche se forse il vero dibattito si è accesso solo in seguito alle dichiarazioni di Martin Scorsese nel lontano 2019, alimentato in seguito dai commenti di numerose personalità di spicco dell’industria che sono state chiamate ad esprimere la loro opinione in merito.

E mentre la discussione sui film di supereroi continua ancora oggi (l’ultima ad aver espresso un suo parere al riguardo è stato Matt Damon), in una recente intervista con il New York Times è intervenuto in difesa del genere Jason Momoa, interprete di Aquaman nel DCEU. “È come quando si parla di musica e si dice che la musica pop non è vera musica, mentre tutto il resto lo è”, ha esordito Momoa. “Ma sapete quanto è difficile far ascoltare la propria musica alla gente? È tutto soggettivo e io cerco sempre di non prendermela. I film di supereroi saranno anche gomma da masticare, ma ricordano anche molto la mitologia greca: hanno momenti buoni e cattivi, ma anche momenti più strazianti.”

“Se smettessimo di fare cinecomics, impediremo anche ad altre forme d’arte di esistere”, ha aggiunto l’attore. “Non ci sarebbero più gli effetti visivi o tutte le persone che lavorano al trucco. Non sono un attore che riceve tantissime proposte, ma essendo in grado di fare un film di supereroi, posso sfruttare questa possibilità per fare un film su qualcosa a cui tengo davvero. Ad esempio, mi piace guardare ad Aquaman nella sua totalità. Possiamo usare la sua storia per parlare di problemi ambientali. Quindi sì, magari per alcuni sarà soltanto un popcorn movie, ma per me rappresenta anche la possibilità di far aprire gli occhi alle persone su argomenti che ritengo siano importanti per me.”

Jason Momoa sarà ancora Aquaman sul grande schermo

Jason Momoa è attualmente impegnato nella produzione di Aquaman and the Lost Kingdom, sequel di Aquaman, il film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard nei panni di Mera, Dolph Lundgren sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta (che abbiamo visto riapparire nella scena post-credits del primo film).

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre 2022.

Anime: i migliori titoli su Prime Video

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Anime: i migliori titoli su Prime Video

Per la gioia degli appassionati, il 13 agosto arriva in esclusiva su Prime Video Evangelion: 3.0+1.0 Thrice Upon a Time, ultimo capitolo di “Rebuild of Evangelion”, la saga cinematografica incentrata sui personaggi della serie che dal 1995 emoziona grandi e piccoli con le sue avventure per salvare la terra. Nell’attesa, vi proponiamo alcuni titoli dalla vasta libreria di anime disponibili su Prime Video: film e serie animate per ripercorrere il meglio dell’animazione nipponica, dalla prima stagione di “Lupin III” – datata 1972 – al più recente Demon Slayer – Il treno Mugen, passando per Bleach, L’attacco dei giganti, Paranoia Agent, Vinland Saga, e classici di culto come Akira, Ghost in the Shell, Conan – Il ragazzo del futuro e Berserk, tutti disponibili, con tantissimi altri titoli anime, su Prime Video. Buona visione!

ANIME, i migliori film

EVANGELION – Su Prime Video sono disponibili tutti i film dell’acclamata saga cinematografica “Rebuild of Evangelion”, che ripercorrono gli eventi dell’omonima serie anime fino all’attesissimo capitolo finale Evangelion: 3.0+1.0 Thrice Upon a Time (dal 13 agosto su Prime Video). Poche serie hanno avuto lo stesso successo e impatto culturale di Evangelion, frutto del’estro creativo del regista Hideaki Anno, e sarà ora possibile ripercorrerne l’intera storia sino alla sua epica conclusione.

BLEACH – Ichigo Kurosaki ha 15 anni ed è uno studente delle superiori che possiede la straordinaria capacità di vedere i fantasmi. Quando incontra Rukia, una Shinigami che aiuta le anime perdute a trovare la pace, la sua vita non così normale diventa ancora più speciale… Le prime 3 stagioni di uno degli anime più seguiti negli anni 2000, entrato numerose volte nella top ten dei programmi più visti della TV giapponese.

GHOST IN THE SHELL –  Siamo nel 2029 ed il mondo è ormai interconnesso da un’enorme rete elettronica. La rete stessa è diventata un campo di battaglia per la squadra di sicurezza Sezione Nove di Tokyo, a cui è stato assegnato il compito di arrestare il Burattinaio. Le indagini vengono assegnate al Maggiore Motoko Kusanagi, che da subito si dimostra molto più potente di quanto non sia la sua controparte umana. Uno dei capisaldi dell’animazione giapponese, Ghost in the Shell ha anche un sequel da non perdere.

AKIRA – Anno 2019: le grandi metropoli sono state spazzate via dopo la Terza Guerra Mondiale. Tokyo è teatro di scontri tra bande di motociclisti, e tra queste si distingue la gang dei giovani Kaneda e Tetsuo. La polizia segreta cerca di mettere un freno alla minaccia per poter continuare lo sviluppo del segretissimo progetto Akira. Dal 1988 Akira ha influenzato registi e scrittori di tutto il mondo grazie al suo immaginario cyberpunk, riuscendo ad entrare nella classifica dei 500 film più grandi di tutti i tempi stilata da Empire.

RIDE YOUR WAVE – Hinako è un’amante del surf che, dopo essere stata intrappolata nel suo appartamento da un incendio, viene soccorsa da Minato, un pompiere caratterizzato da un forte desiderio di aiutare il prossimo. I due si innamorano, tuttavia Minato muore all’improvviso. La giovane scopre però che, cantando un brano che i due amavano particolarmente, Minato riappare all’interno dell’acqua. Ultimo film del geniale regista Masaaki Yuasa, premiato allo Shanghai International Film Festival come miglior animazione.

IL GIARDINO DELLE PAROLE – Takao è un giovane studente che sogna di diventare un disegnatore di scarpe. Un giorno decide di saltare la scuola per andare a disegnare in un delizioso e appartato giardino pubblico. Non immagina che questa decisione cambierà del tutto la sua vita grazie all’incontro con la misteriosa Yukino…Film perfetto per chi vuole iniziare a scoprire il mondo degli anime, grazie a una trama che avanza spedita e alle animazioni di alta qualità.

DEMON SLAYER – IL TRENO MUGEN – Tanjiro e Nezuko, insieme a Zenitsu e Inosuke, si uniscono a uno dei più potenti spadaccini della squadra ammazzademoni, il Pilastro delle Fiamme Rengoku Kyojuro! Il gruppo si troverà ad affrontare il demone a bordo del treno Mugen, lanciato a folle velocità sui binari della disperazione più assoluta, precipitando così in un sogno infinito! L’atteso film con i personaggi della serie anime di successo è finalmente disponibile in esclusiva su Prime Video.

Anime: le migliori serie tv

LUPIN III – Lupin III, Jigen, Goemon e Fujiko: la banda di ladri più famosa del mondo dell’animazione, creata dal leggendario mangaka Monkey Punch nel 1967, ha accompagnato con le sue avventure l’infanzia di più di una generazione ed è ora disponibile con le serie e i film (animati e live action) per gli affezionati di tutte le età. Partendo dalla prima serie del 1972 fino al recente film Lupin III – The First del 2020.

ATTACCO DEI GIGANTI – Da ormai cento anni le alte mura che circondano Shiganshina hanno difeso la cittadina da un pericolo che gli abitanti si rifiutano persino di nominare. Un giorno un immenso Gigante apre una breccia nelle mura di protezione. Il giovane Eren si sente come un animale in cattività e decide di entrare nel Corpo di Ricerca per eliminare ogni singolo Gigante! Un fenomeno globale dall’incredibile successo, presentato in tutte e quattro le sue stagioni.

OCCHI DI GATTO – Benvenuti al Cat’s Eye, un locale elegante e tranquillo. Venite a conoscere le tre proprietarie, le belle sorelle Kelly, Sheila e Tati, e scoprite il loro piccolo segreto: le tre ragazze sono famosissime e compaiono su tutte le pagine di cronaca con il nome di “Occhi di Gatto”, la banda specializzata in rocamboleschi furti di opere d’arte. Entrambe le serie di questo famosissimo e amato cartone animato del 1984 sono disponibili su Prime Video.

PARANOIA AGENT – Un bambino di scuola elementare soprannominato “Shonen Bat” gira in pattini a rotelle e attacca i passanti con la sua mazza d’oro piegata. Due investigatori avviano le indagini per impedirgli di portare a termine altri attacchi, ma scopriranno presto che questo caso nasconde molto più di quanto possano immaginare. Un viaggio indimenticabile nel sentire comune, unica serie animata del compianto Satoshi Kon.

HAIKYU! – L’ASSO DEL VOLLEY – Le avvincenti sfide della squadra del Karasuno e il sogno del giovane Hinata di poter diventare un asso della pallavolo, nonostante la sua bassa statura. Tratto dall’omonimo manga campione di incassi, l’anime si è fatto strada rapidamente come uno dei cartoni sportivi più apprezzati degli ultimi tempi, ed è disponibile su Prime Video in tutte e quattro le sue stagioni.

VINLAND SAGA – Siamo intorno all’anno 1000 e i vichinghi sono una potenza violenta e terribile. Thorfinn, il figlio del guerriero più valoroso, ha vissuto la sua gioventù sul campo di battaglia in cerca di vendetta per la morte del genitore, con in testa la terra fantastica chiamata Vinland. Tratto dall’omonimo apprezzato manga storico, Vinland Saga alla sua prima serie si è già guadagnato l’attenzione di pubblco e critica grazie al curato mix di ricostruzione storica e intreccio narrativo.

TORADORA! – Ryuji è un ragazzo tranquillo, timido e ossessionato dalla pulizia della casa. Il primo di giorno di scuola nel nuovo liceo si incontra/scontra con una strana ragazza di nome Taiga: nonostante sia piccola e carina, Taiga ha un carattere estremamente irascibile e nessuno può fermarla una volta che inizia a tirare pugni. Tuttavia, Ryuji scopre un segreto di Taiga che nessun altro conosce. Toradora!è perfetto per chi vuole imergersi in una storia adolescenziale divertemte ma anche emotivamente di impatto.

CONAN – IL RAGAZZO DEL FUTURO – Dopo una catastrofe nucleare, il pianeta è quasi interamente coperto dalle acque. Il giovane Conan, che vive insieme al nonno su un’isola sperduta, un giorno trova sulla spiaggia una ragazza svenuta di nome Lana. Quando i soldati di Indastria la rapiscono, Conan cercherà di salvarla, dando vita ad un’avventura che cambierà il destino stesso del mondo. Prodotto nel 1978, Conan – Il ragazzo del futuro è uno dei primi lavori di Hayao Miyazaki, leggenda dell’animazione giapponese.

BERSERK – Il regno di Midland è immerso nel caos e in guerra con i propri vicini. Tra gli abitanti terrorizzati compare un misterioso guerriero armato di un’enorme spada: il suo nome è Guts e reca sul proprio corpo un segno misterioso che ne fa il bersaglio di continui attacchi di demoni. Guts si trova nelle terre di Midland alla ricerca di Femto, uno dei demoni appartenenti alla cosiddetta Mano di Dio. Dalla penna del grande Kentarō Miura, scomparso prematuramente a maggio scorso, ecco la prima serie tratta dal manga record di incassi, che quest’anno segna le oltre 50 milioni di copie vendute.

James Gunn sulla possibilità che la Marvel realizzi un film vietato ai minori

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Nonostante James Gunn abbia espresso di recente un certo malcontento nei confronti dei cinecomics (etichettandoli come “noiosi” perché incapaci ormai di sperimentare), è innegabile quanto la visione unica del regista abbia contribuito a cementarlo come una delle voci di spicco all’interno del genere.

A prima vista, l’irriverente senso dell’umorismo del regista di Guardiani della Galassia sembrava in netto contrasto con l’immagine “rassicurante” che la Disney ha sempre voluto trasmettere attraverso i suoi film, tant’è che per un breve periodo il regista è stato anche licenziato dalla multinazionale statunitense (fortunatamente, è stato poi reintegrato e ha avuto la possibilità di tornare al lavoro su Guardiani della Galassia Vol. 3).

Nel corso degli anni, sembra che la Disney abbia progressivamente ammorbidito la sua posizione in merito ai film vietati ai minori, tant’è che è stato confermato che Deadpool 3, che farà ufficialmente parte del MCU dopo l’acquisizione della Fox, sarà vietato ai minori. In una recente intervista con IndieWire, Gunn ha affrontato la questione rivelando di essere quasi sicuro che, prima o poi, i Marvel Studios distribuiranno un film vietato ai minori.

“Penso che lo faranno. Sono quasi sicuro che faranno un film del MCU classificato come R”, ha dichiarato James Gunn. “Chiaramente non sarà Guardiani, perché quello è un franchise per famiglia, quindi è diverso. Le persone mi chiedono spesso come potrebbe essere un film dei Guardiani vietato ai minori. La verità è che potrei fare un film su Drax classificato come R, cosa che mi piacerebbe molto. Ma i film sui Guardiani sono come delle favole e non penso a loro in termini di rating quando li scrivo. È una tipologia diversa di film… può esserci un po’ di sangue, un pizzico di oscurità e cose del genere, e va bene… ma siamo lontani anni luce dallo spirito rock’n’roll di Suicide Squad.”

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Corto Circuito Stagione 2 dal 4 agosto 2021

Corto Circuito Stagione 2 dal 4 agosto 2021

Questo mese Disney+ e Walt Disney Animation Studios presentano due nuove serie originali: la seconda stagione dei Corti Sperimentali ‘Corto Circuito’ che debutterà il 4 agosto 2021.

Corto Circuito è l’innovativo e sperimentale programma di cortometraggi dei Walt Disney Animation Studios che permette a ogni dipendente degli Studios di presentare un’idea, e avere la possibilità di essere selezionato per creare il proprio corto. In occasione del quinto anniversario dall’inizio del programma, debuttano in esclusiva su Disney+ cinque nuovi cortometraggi. Questa nuova selezione di corti, realizzati da un gruppo di registi provenienti da vari dipartimenti degli Studios, esplora cinque stili visivi e narrativi davvero unici. Corti Sperimentali ‘Corto Circuito’ dei Walt Disney Animation Studios debutterà in streaming su Disney+ il 4 agosto.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie di Corto Circuito e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

La seconda stagione include:

  • “Dinosauro Barbaro” diretto da Kim Hazel. Per Dinosauro Barbaro combattere il male fa parte del lavoro di tutti i giorni, ma cosa succede quando si tratta di portare fuori la spazzatura? A volte anche un supereroe ha bisogno di fare pulizia.
  • “Tornare a casa” diretto da Jacob Frey. Una storia che parla di crescita e del significato di casa e che vede un giovane adulto tornare ripetutamente nella sua città natale, ma a ogni nuovo ritorno deve affrontare l’inevitabile: il cambiamento.
  • “Attraversamento pedonale” diretto da Ryan Green. Un cittadino rispettoso della legge deve fare appello alla sua forza interiore per attraversare la strada a un semaforo che non cambierà mai colore.
  • “Canzoni da cantare al buio” diretto da Riannon Delanoy. Due creature che vivono nelle profondità di una caverna oscura si scontrano in una battaglia sonora. Quando le cose si fanno più intense, si rendono conto che sono molto più forti insieme.
  • “Il n° 2 per Kettering” diretto da Liza Rhea In una mattina uggiosa e ordinaria, una ragazza impara come il potere della risata possa sollevare anche il più scontroso tra i suoi compagni di autobus lungo il viaggio verso Kettering.

 

Titane: trailer della Palma d’Oro a Cannes 2021

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Titane: trailer della Palma d’Oro a Cannes 2021

È con grande onore e soddisfazione che I Wonder Pictures annuncia la distribuzione nei cinema italiani di Titane, che sarà da giovedì 30 settembre nelle sale italiane. Il film, diretto da Julia Ducournau, seconda donna a vincere il riconoscimento più ambito del concorso francese, ha segnato profondamente pubblico e critica del festival.

Titane, la trama del film

Alexia adora le automobili, sin da quando, bambina, un incidente le ha donato una placca di titanio nella testa. Facendola rinascere, gonfia di rabbia e amore represso che la trasformeranno in un essere ibrido e nuovo. Perché la metamorfosi si completi, dovrà scoprire la forza potente che muove le cose del mondo: l’essere umani. Titane è un vero manifesto della nostra contemporaneità fluida e del cinema del futuro, materia pulsante densa di risonanze. Un film unico, provocatorio, innovativo, che attraversa l’immaginario techno-rock-pop new pangender e ha stupito e trionfato al 74. Festival di Cannes vincendo la Palma d’oro.

Venom: La furia di Carnage, il nuovo trailer ufficiale

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Venom: La furia di Carnage, il nuovo trailer ufficiale

L’attore nominato all’Oscar Tom Hardy torna nel ruolo del celebre antieroe Marvel nel nuovo trailer italiano di Venom: La furia di Carnage. Diretto da Andy Serkis tra i protagonisti Michelle Williams, che interpreta nuovamente il personaggio di Anne Weying, Naomie Harris e Woody Harrelson nel ruolo del villain Cletus Kasady/Carnage.

Il film prossimamente solo al cinema prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment.

La trama di Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del ‘protettore letale’ Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. Diretto da Andy Serkis, tra i protagonisti anche Michelle Williams, Naomie Harris e Woody Harrelson, nel ruolo del villain Cletus Kasady/Carnage.

Spider-Man: No Way Home, alcuni nuovi toys anticipano “conseguenze multiversali”

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Sembra che in merito a Spider-Man: No Way Home, la Sony Pictures stia adottando un approccio molto simile a quello adottato dai Marvel Studios per la campagna marketing di Avengers: Endgame, dal momento che mancano ormai pochi mesi all’arrivo del film e di materiali ufficiali non c’è ancora traccia.

Certo, sappiamo quale sarà il titolo ufficiale del film, abbiamo visto alcune immagini ufficiali, ma nulla può essere paragonato all’arrivo di un primo trailer, che in linea di massima riesce sempre anche a fornire importanti dettagli in merito alla trama. Negli ultimi mesi, però, una cosa che i fan hanno avuto modo di poter osservare è stato il merchandising ufficiale legato a No Way Home, grazie al quale sappiamo, ad esempio, quali costumi indosserà Peter Parker nel threequel.

Tuttavia, grazie a Entertainment Earth (via CBM), abbiamo ora qualche anticipazione in merito a cosa bisogna aspettarsi dalla storia del film. La descrizione di alcune nuove action figure, infatti, recita: “Con molte diramazioni e conseguenze potenzialmente multiversali, ogni figure trae ispirazione dal film e, potenzialmente, anche da altri film”. Inoltre, la descrizione sottolinea che il set include anche alcuni “personaggi sinistri”: che sia un riferimento al tanto atteso debutto dei Sinistri Sei?

Un’altra descrizione, invece, aggiunge maggiori dettagli su ciò a cui potrebbe riferirsi il titolo No Way Home: “Fatti strada in un altro universo con Spider-Man: No Way Home Hero Blasters! Questi divertenti blaster ti permettono di portare a casa tua le avventure del film, a patto che tu riesca a trovare un modo per tornare indietro”. Intrigante, non è vero?

Un’ultima descrizione del prodotto, invece, afferma: “Il futuro della realtà non è mai stato così incerto come in Spider-Man: No Way Home… Quale follia si scatenerà quando Peter si troverà faccia a faccia con possibilità illimitate?”. Insomma, tutte queste descrizioni sembrano confermare che il simpatico arrampicamuri farà un salto nel Multiverso, cosa che potrebbe davvero rendere questa nuova avventura dell’Uomo Ragno la più sorprendente di tutte.

Cosa sappiamo di Spider-Man: No Way Home?

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

Harley Quinn: i suoi 10 migliori momenti nel DCEU, aspettando The Suicide Squad

Quando Margot Robbie è stata scelta per il ruolo di Harley Quinn nel DCEU, nessuno avrebbe mai scommesso sulla sua incredibile interpretazione, che di fatto ha reso il personaggio della Mattacchiona uno dei più amati dell’universo condiviso. In attesa dell’arrivo di The Suicide Squad di James Gunn, ripercorriamo grazie a Screen Rant i migliori momenti della folle criminale nel DCEU:

Harley affronta Batman

Nei fumetti e nelle serie animate, Harley e Batman interagiscono molto più spesso rispetto a quanto visto nel DCEU: ad un certo punto, la Mattacchiona si è persino unita al Crociato Incappucciato nella lotta contro il crimine. Tuttavia, l’unica volta che li abbiamo visti insieme nel DCEU è stato all’inizio di Suicide Squad, quando Batman ha inseguito Harley e il Joker in fuga.

La loro auto cadde in acqua e Batman si tuffò per salvare Harley. Anche se in quel momento era semisvenuta, Harley ha comunque dimostrato tutto il suo coraggio scagliandosi contro Batman e, in seguito, ridendo di lui quando lo ha baciato.

Harley affronta la sua guardia

Una delle caratteristiche del personaggio di Harley è che non si arrende mai, neanche di fronte alle avversità. Una volta catturata e rinchiusa da Amanda Waller, Harley cerca di mantenere la calma. La vediamo leggere, bere tranquillamente una tazza di tè nella sua cella, esercitarsi sulle altalene.

In un modo che è tipico della vera Harley, la Mattacchiona affronta la sua guardia e lo minaccia, senza essere minimamente impressionata dall’omone con la pistola. Considerando che la guardia Griggs è uno dei personaggi meno simpatici del film, in quel momento è più facile tifare per Harley.

Harley incontra i suoi compagni di squadra

Una volta che Harley fugge dalla sua cella per lavorare con il resto della Squadra Suicida, si comporta in modo diverso da alcuni di loro. El Diablo è preoccupato di usare i suoi poteri, per esempio, e anche Deadshot non sembra del tutto a suo agio.

Harley, d’altra parte, sembra entusiasta del suo futuro ed è felice di avere ancora una volta accesso ai suoi vestiti e alle sue armi. Inoltre, non vede l’ora di mietere vittime durante la loro missione. Harley è un ottimo esempio di come trarre il meglio dalle proprie circostanze… non importa quanto possano sembrare terribili.

Harley uccide il suo nemico in ascensore

Come dimostra Suicide Squad, Harley è una persona multitasking, molto brava nell’essere focalizzata su vari obiettivi. Quando prende un ascensore, legge un messaggio del Joker, ferma il suo nemico che l’attacca e alla fine riesce anche ad aggiustarsi i capelli in modo da sentirsi a suo agio.

Il personale senso dello stile di Harley e la sua calma durante i momenti di crisi l’hanno resa uno dei personaggi preferiti dai fan: riesce a combattere i suoi nemici e ad avere comunque un bell’aspetto mentre lo fa.

Harley si ricongiunge al team

Durante il primo Suicide Squad, Harley pensa ancora che lei e il Joker avranno il loro lieto fine. Ma alla fine si rende conto che non sarà così. In uno dei momenti più toccanti del film, una Harley sconvolta si siede sotto la pioggia, si toglie la collana e la getta via, a simboleggiare che tra lei e il Joker è tutto finito.

Accenna poi un sorriso quando vede il resto della squadra arrivare, decidendo alla fine di ricongiungersi con il suo team. È questo il momento in cui Harley si rende conto che può andare avanti anche senza il Joker, per quanto difficile possa essere per lei all’inizio.

Harley rompe con il Joker

Parlando sempre della storia d’amore di Harley con il Joker, la Mattacchiona annuncia la loro rottura in grande stile all’inizio di Birds of Prey.

Com’è tipico del suo stile esagerato, decide di far saltare in aria la fabbrica Ace Chemicals dove Joker l’ha trasformata in Harley Quinn. In questo modo, fa sapere a tutta Gotham che lei e Joker hanno rotto. E anche se sa che ciò la metterà in pericolo, Harley si allontana comunque con una certa dose di orgoglio dal luogo dell’esplosione.

Harley attacca la stazione di polizia

Uno dei motivi per cui Harley è in definitiva un personaggio simpatico è grazie al fatto che è in grado di superare molte sfide, come infiltrarsi nella stazione di polizia e salvare Cassandra senza inutili spargimenti di sangue. Invece di usare proiettili o granate, Harley mette fuori combattimento i poliziotti con l’aiuto di sacchetti di fagioli, coriandoli o fumo.

Riesce a sconfiggerli nonostante siano in gran numero e a raggiunge il suo obiettivo, che è quello di arrivare a Cassandra e farla uscire. Solo Harley poteva escogitare un piano così oltraggioso e riuscire comunque portarlo a termine.

Harley lega con Cassandra e Black Canary

Nonostante le differenze con gli altri personaggi, Harley è sorprendentemente abile nel fare amicizia. Lei e Cassandra finiscono per sembrare due migliori amiche, divertendosi a mangiare a guardare la tv dopo che Harley la salva dalla stazione di polizia.

Per quanto riguarda Black Canary, invece, Harley riesce a convincerla a combattere contro Maschera Nera. Nel complesso, Harley ha un’influenza positiva sulle persone che incontra, il che è più di quanto si possa dire di molti altri personaggi del DCEU.

Harley si taglia i capelli

Una delle scene più bravi ma estremamente significative che sottolinea la trasformazione di Harley è quando decide di tagliarsi i capelli. Harley accorcia le sue code di cavallo come segno della fine della sua storia d’amore con il Joker, pronta ad andare avanti e ad essere finalmente se stessa.

Le donne tagliano spesso i capelli dopo significativi cambiamenti alla loro vita e Harley finisce davvero per stare in piedi da sola una volta che si libera dal suo ex fidanzato.

Harley interrompe il discorso di Maschera Nera

Il discorso del cattivo di turno è qualcosa che appare spesso nei film di supereroi. Nel caso di Harley, però, bisogna ricordarsi che la Mattacchiona ha poca pazienza. Interrompe, infatti, il discorso di Roman Sionis, facendogli sapere che è tutt’altro che impressionata.

Harley non si tira indietro nemmeno quando affronta persone che vogliono farle del male e, cosa ancora più impressionante, manipola Sionis per lasciarla andare invece di ucciderla, dimostrando di essere ancora in grado di poter mettere a frutto la sua profonda conoscenza della psicologia. 

Dave Bautista spiega perché il ruolo di Drax ha cambiato l’intero corso della sua vita

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Da quando è apparso nei panni di Drax nel MCU, Dave Bautista ha avuto la possibilità di recitare in moltissimi altri celebri blockbuster di Hollywood. È innegabile, quindi, che la fama dell’ex wrestler in qualità di attore sia dovuta essenzialmente al grande successo raggiunto con il franchise di Guardiani della Galassia.

In una recente intervista con IGN, Bautista ha parlato proprio di come il ruolo di Drax il Distruttore abbia stravolto totalmente la sua vita e la sua carriera, rivelando che prima dell’incredibile svolta ha dovuto affrontare dei periodi decisamente difficili. “Affinché le persone capiscano davvero quanto è cambiata la mia vita, devono sapere da dove vengo, cosa ho passato quando ero un wrestler, cosa mi sono lasciato alle spalle per avere una possibilità nel mondo della recitazione”, ha spiegato l’attore.

“Quando ho ottenuto il ruolo di Drax in Guardiani della Galassia, avevo lavorato a malapena nei tre anni precedenti. Mi ero lasciato alle spalle il wrestling e sarei potuto tornarci con la coda tra le gambe, ma sarei rimasto bloccato in un posto che non mi avrebbe mai permesso di andare oltre, quindi ho colto l’occasione”, ha aggiunto Bautista. “E poi, quando sono stato scelto per il ruolo di Drax, tutto è cambiato e non solo perché ero al verde. La mia casa era stata pignorata, non avevo più nulla. Ho dovuto vedere tutte le mie cose. Ho dovuto vendere qualsiasi bene acquistato nel periodo in cui facevo wrestling. Ho avuto problemi con l’IRS. Mi sentivo completamente perso.”

Il futuro di Dave Bautista nei panni di Drax

Di recente Dave Bautista, oltre ad aver specificato di essere ormai troppo “anziano” per poter continuare ad interpretare Drax, ha anche espresso la sua delusione per il modo in cui il personaggio è stato trattato sul grande schermo. Il suo più grande rammarico? Quello di non aver avuto la possibilità di esplorare il passato di Drax. La speranza è che Guardiani della Galassia Vol. 3, in cui ritroveremo Bautista nei panni del “Distruttore”, riesca a rendere giustizia al personaggio secondo le volontà del suo interprete…

Quentin Tarantino ha pensato a Adam Driver per un nuovo adattamento di Rambo

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Quentin Tarantino continua a essere impegnato nella promozione del romanzo basato su C’era una volta a Hollywood e in una recente intervista all’interno del podcast The Big Picture ha avuto modo di discutere dei progetti che aveva valutato dopo il flop al box office di Grindhouse. 

Tra questi c’è stato anche un remake di Rambo, progetto che secondo quanto raccontato da Tarantino sarebbe stato più fedele al romanzo “Primo sangue” di David Morrell che al film del 1982 con protagonista Sylvester Stallone. Tuttavia, il regista sembra essere ancora interessato alla cosa, e pare che abbia già in mente gli attori da coinvolgere nell’eventualità: si tratta di Adam Driver, che vorrebbe nei panni di John Rambo, e di Kurt Russell, al quale affiderebbe invece il ruolo del Colonnello Samuel Trautman.

“Se volessi realizzare un buon film, prenderei il romanzo di David Morrell e proverei a farne un nuovo adattamento. Non un remake del film con Sylvester Stallone, ma un nuovo adattamento del romanzo originale”, ha raccontato Tarantino.

“Kurt Russell interpreterebbe lo sceriffo Trautman, mentre Adam Driver avrebbe il ruolo Rambo. Ogni volta che lo leggo, mi rendo conto di quanto siano brillanti i dialoghi di Morrell e alla fine mi ritrovo sempre a leggerlo ad alta voce. Sarebbe incredibile. Per adesso, voglio concentrarmi su qualcosa che sia più di un buon film. Ma se si trattasse solo di fare un buon film, allora sceglierei di adattare quel romanzo.”

Per quanto riguarda il romanzo basato su C’era una volta a Hollywood, il libro è disponibile in Italia, in libreria e online, dallo scorso 1 luglio, edito da La nave di Teseo. Il romanzo espande la storia dei protagonisti Cliff Booth e Rick Dalton e include anche diverse scene e personaggi che non abbiamo visto al cinema.

Matt Damon crede che i film di supereroi e lo streaming stiano rovinando il cinema

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Negli ultimi anni, è diventato chiaro che l’industria di Hollywood non sarebbe mai più stata quella di un tempo, non solo a causa del proliferare del genere supereroistico (che ha di fatto monopolizzato la corsa al box office a livello mondiale), ma anche grazie all’esplosione delle piattaforme di streaming (Netflix su tutte) e di un nuovo modo di fruire di film e serie tv.

Cambiamenti forse inevitabili, eppure non tutti pensano che siano vantaggiosi nei riguardi del cinema. Matt Damon, ad esempio, è convinto che la combo film di supereroi e servizi di streaming stia in qualche modo rovinando l’industria. Il celebre attore americano, che vedremo prossimamente ne La ragazza di Stillwater, ha avuto modo di affrontare la questione durante una chiacchierata con il Sunday Times.

Lamentandosi del fatto che i suoi figli sono più interessati agli smartphone che al cinema, Damon ha detto: “Il modo in cui guardano oggi i film è diverso da come lo facevamo noi. Come puoi guardare un film se stai messaggiando? Da persona che lavora in questo modo, se qualcuno fa una cosa del genere non posso dire che mi piaccia. I film come li conosciamo non faranno parte della vita dei nostri figli. E questo mi rende triste.”

Matt Damon sui film di supereroi: “Sono più facili per tutti”

Damon ha poi parlato di come il crollo nelle vendite degli home video di fronte alla sempre più crescente opzione dello streaming spinga gli studi cinematografici a realizzare film con un appeal più “internazionale”, scelta che dal suo punto di vista contribuisce a rendere ancora più enorme il fenomeno dei cinecomics.

“Puoi realizzare il film più redditizio, quello che potrebbe arrivare in tutto il mondo. Ma se vuoi che un film arrivi ovunque e funzioni alla grande, devi accontentarti della minima confusione culturale”, ha aggiunto l’attore. “Oggi c’è l’ascesa dei film di supereroi, giusto? Sono più facili per tutti. Sai chi è la persona buona, chi è la persona cattiva. Combattono per tre volte e in due occasioni, quasi sempre, l’eroe di turno vince.”

Flash Gordon: il film di Taika Waititi sarà un live action

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Flash Gordon: il film di Taika Waititi sarà un live action

Creata nel 1934 dall’illustratore Alex Raymond e dall’autore Don Moore, in origine la serie a fumetti Flash Gordon era stata concepita per contrastare il successo di un altro popolare fumetto di fantascienza, ossia Buck Rogers. La trama ruotava attorno alle avventure del personaggio del titolo e dei suoi due compagni Dale Arden e il Dottor Zarro, che viaggiano sul pianeta Mongo grazie ad un’astronave per affrontare il suo malvagio imperatore, Ming lo spietato.

Flash Gordon è stato portato sul grande schermo per la prima volta nel 1980, grazie alla space opera diretta da Mike Hodges che vantava nel cast anche il compianto Max von Sydow nei panni dell’imperatore Ming (oltre alla colonna sonora composta interamente dai leggendari Queen). Sono ormai diversi anni che la 20th Century Fox sta cercando di riportare il personaggio al cinema: finalmente, dopo l’acquisizione dello studio da parte della Disney, quest’ultima ha affidato a Taika Waititi, regista di Thor: Ragnarok e Jojo Rabbit, il compito di sviluppare un nuovo film, che all’epoca venne annunciato come film d’animazione.

Ora, durante una recente intervista con Collider in occasione della promozione di Jungle Cruise, il produttore John Davis ha confermato che il Flash Gordon di Waititi sarà invece un live-action. Davis ha spiegato Waititi sta attualmente scrivendo il film, ma che non ha ancora firmato per occuparsi anche della regia. Tuttavia, il produttore è fiducioso di poter garantire Waititi in qualità di regista, poiché si tratta di un progetto che gli sta particolarmente a cuore.

“Taika sta scrivendo il film”, ha dichiarato John Davis. “L’originale degli anni ’80 ha avuto un’enorme influenza sulla sua crescita e formazione. È uno dei suoi film preferiti. Inizialmente mi ha detto: ‘Facciamo un film d’animazione’, e io gli ho detto: ‘Va bene’. Poi abbiamo iniziato a svilupparlo e lui ha detto: ‘No, facciamo un live action”. E allora gli ho risposto: ‘Ancora meglio’.”

I prossimi progetti di Taika Waititi oltre Flash Gordon

Taika Waititi ha diversi progetti in cantiere che lo terranno occupato al servizio della Disney per i prossimi anni. Il suo prossimo film, Next Goal Wins, è ormai terminato e verrà distribuito prossimamente da Searchlight Pictures, sussidiario dei Walt Disney Studios. Per quanto riguarda i Marvel Studios, invece, le riprese di Thor: Love and Thunder sono terminate lo scorso maggio e il film è attualmente in fase di post-produzione. Inoltre, Waititi si occuperà anche di dirigere un nuovo misterioso episodio di Star Wars che co-sceneggerà insieme a Krysty Wilson-Cairns.

MCU: Kang ha orchestrato l’intera Saga dell’Infinito?

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MCU: Kang ha orchestrato l’intera Saga dell’Infinito?

Il finale della prima stagione di Loki ha cambiato tutto ciò che pensavamo di sapere sul MCU con la morte di Colui Che Rimane e la nascita del Multiverso. Questa potente variante di Kang il Conquistatore ha infatti rivelato che era lui il responsabile di tutto fino all’incontro con Loki e Sylvie. Tuttavia, non ha idea di cosa accadrà in seguito… a parte il fatto che ci saranno innumerevoli varianti del Conquistatore.

Parlando con The Direct, la regista di Loki, Kate Herron, ha approfondito il livello di controllo del personaggio di Kang sul MCU e ha confermato che, per quanto la riguarda, il cattivo ha praticamente scritto l’intera Saga dell’Infinito. “Nella serie dice: ‘Io ho spianato la strada, voi l’avete solo seguita’. Immaginato che, almeno in teoria, sì… abbia scritto l’intera Saga dell’Infinito, perché alla fine è proprio quello la serie lascia intendere”, ha spiegato Herron. “Tutto è stato predeterminato da questo personaggio, anche se fino a questo punto abbiamo creduto che i personaggi godessero del libero arbitrio. È come se la serie avesse tirato un brutto scherzo agli spettatori, giusto?”

“Credo in quel momento, quando varcano la soglia, stia dicendo la verità. Quando dice: ‘Siamo in un tempo completamente imprevisto ora. Non so cosa accadrà'”, ha detto Herron in merito alla creazione del Multiverso. “Perché c’è una discussione interessante ormai alle porte”. Nella stessa intervista, la regista ha confermato che il Custode del Tempo decapitato ha davvero sussurrato “ci vediamo presto” al Dio dell’Inganno e alla sua variante. Inoltre, Herron crede che Kang abbia comunque un sentore riguardo ciò che accadrà in seguito.

Non sappiamo cosa accadrà quando Kang il Conquistatore inizierà a far sentire davvero la sua presenza nel MCU, ma quel che è certo è che le cose non si metteranno bene per gli eroi più potenti della Terra. Senza dubbio, Kang è un cattivo che ha tutto il potenziale per diventare il nuovo Thanos dell’universo condiviso, nonché la mente dietro gli eventi che potrebbero condurre, chissà… forse a Secret Wars?

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