L’uscita nelle sale italiane, posticipata a causa dell’emergenza sanitaria, è confermata: Valley of the Gods, il nuovo film scritto e diretto da Lech Majewski – il visionario autore de “I Colori della Passione” e “Onirica” – sarà distribuito al cinema dal 3 GIUGNO da CG Entertainment in collaborazione con Lo Scrittoio.
Con il due volte candidato al Premio Oscar John Malkovich, Josh Hartnett (“The Black Dahlia”, “Penny Dreadfull”), Bérénice Marlohe (“Song to Song”, “Skyfall”) e il protagonista di “2001 Odissea nello spazio” Keir Dullea, VALLEY OF THE GODS si presenta come un’esperienza visiva ed emotiva inedita. Il maestro polacco torna ad affrontare con questa opera temi a lui cari come l’amore, la perdita, il sogno e ovviamente l’arte: “L’essenza dell’arte è il contrasto. Qui abbiamo un contrasto enorme tra sistemi di valori diversi: da un lato il mondo ancestrale dei Navajo, abitanti della Valle degli dei, e dall’altro quello del magnate Wes Tauros (John Malkovich), l’uomo più ricco del mondo”. “Tutto ciò che accade lo vediamo attraverso gli occhi e le descrizioni di uno scrittore (Josh Hartnett). Non sappiamo se abbia rappresentato la pura realtà o se l’abbia piegata alla sua scrittura. Siamo nella mente dell’artista, e questa è l’idea alla base del film”. Lech Majewski
Lech Majewski ha ricevuto il premio alla carriera al Lucca Film Festival-Europa Cinema 2020 e il premio speciale per la regia al 27th EnergaCAMERIMAGE 2019; VALLEY OF THE GODS ha vinto il premio come miglior film all’International Uranium Film Festival Berlin 2020 ed è stato selezionato in competizione al 53° Sitges Film Festival 2020 e al 44th Polish Film Festival 2019.
La trama
Wes Tauros (John Malkovich), l’uomo più ricco sulla terra e collezionista di arte, vive nascosto dal mondo in un misterioso palazzo, conservando un segreto che lo tormenta. John Ecas (Josh Hartnett), dopo una separazione traumatica dalla moglie, inizia a scrivere la biografia di Tauros e accetta un invito nella sua magione. La società del magnate, che estrae uranio, ha deciso di scavare anche nella Valle degli Dei, violando una terra sacra: secondo un’antica leggenda Navajo tra le rocce della Valle sono rinchiusi gli spiriti di antiche divinità.
Il film è stato co-prodotto da Lorenzo Ferrari Ardicini, presidente di CG Entertainment, e la produzione esecutiva per le scene girate in Italia è stata curata da Clara Visintini. “In questi mesi così complicati CG Entertainment non si è mai fermata: abbiamo proseguito il nostro lavoro di distribuzione, in home video e in digitale. Ora siamo entusiasti di poter tornare in sala e soprattutto di poterlo fare con Valley of the Gods, l’incredibile film di Lech Majewski di cu siamo anche co-produttori. Siamo rimasti travolti dal suo talento, dall’originalità della storia narrata – interpretata da un cast internazionale straordinario – dall’universalità dei temi affrontati e dalla potenza visiva di ogni scena, che sul grande schermo farà spiccare il volo all’immaginazione del pubblico”. Lorenzo Ferrari Ardicini, co-produttore e presidente di CG Entertainment
IL TRITTICO DI LECH MAJEWSKI
La collaborazione tra CG Entertainment e Lech Majewski è iniziata nel 2011, quando la sua fama di artista (poeta, scrittore, pittore, compositore, regista) era nota a livello internazionale – basti pensare alle retrospettive a lui dedicate dal MOMA di New York o dal Louvre di Parigi – ma non ancora in Italia. CG decise di distribuire in sala (e successivamente in home video e in digitale) quello che è stato definito IL TRITTICO DI LECH MAJESKI, una trilogia di film ispirati al mondo della pittura e dell’arte: Il giardino delle delizie, ispirato all’omonimo dipinto di Bosch, I colori della passione, con Rutger Hauer e Charlotte Rampling, ispirato a La salita al calvario di Pieter Bruegel, e Onirica, ispirato alla Divina Commedia.



Sebbene Star-Lord venga spesso identificato come un personaggio stupido e ingenuo, la separazione da Yondu è forse uno dei momenti più seri e commoventi legati a Peter Quill. Ancora più tragico è il fatto che la loro separazione sia avvenuta attraverso una tuta da volo e nient’altro, ma fu proprio questo che salvò la vita di Star-Lord e uccise Yondu.

Quando si rese conto di aver definitivamente detto addio i suoi genitori nel dicembre 1991, col senno di poi questo è stato per Tony uno dei momenti più strazianti. I suoi avevano programmato di partire per un normale viaggio, ma vennero intercettati e uccisi dal Soldato d’Inverno.
Loki ha perso il controllo alla fine di Thor, dove ha cercato di far fuori tutto Jotunheim per impressionare Odino. Sebbene questo fosse il peggio di lui, in realtà Loki voleva solo l’approvazione di suo padre. Alla fine, si rese conto che non l’avrebbe ottenuta quando lui e Thor stavano penzolando sul Bifrost.
È difficile non provare tristezza per Gamora, considerando che non ha mai veramente avuto una casa e che l’unico padre che aveva era quello che ha ucciso la sua madre biologica. In
Steve non aveva altra scelta che far schiantare l’aereo. Sapendo che il suo destino era segnato, parlò un’ultima volta con Peggy Carter. Anche se non hanno proclamato il loro reciproco amore proprio in quel momento, era chiaro che si erano completamente innamorati l’uno dell’altro.
Frigga era il genitore che Loki amava completamente. Non l’ha mai incolpata come ha fatto invece con Odino. Questa conversazione tra i due è stata triste a causa della morte di Frigga subito dopo, ma anche perché le ultime parole di Loki a Frigga sono state un riferimento al fatto che lei non era la sua vera madre.
Groot sembrava essere stato incluso nei





Loki non aveva pianificato di far bandire Thor da Asgard quando lasciò entrare i Giganti di Ghiaccio, poiché la sua intenzione era semplicemente quella di presentare Thor come un debole successore di Odino. Il “Padre del Tutto” alla fine bandì il suo primogenito sulla Terra, ponendo Loki come suo successore.
Col senno di poi, è più che probabile che Loki avrebbe potuto superare il suo disprezzo per Odino se quest’ultimo non fosse caduto nel “Sonno di Odino”. A causa di ciò, Loki non fu in grado di ascoltare appieno la versione della storia del “Padre del Tutto” in merito alla sua adozione e finì per giungere alle sue conclusioni, e cioè che Odino non lo amasse davvero.
Loki è andato fuori controllo durante il suo piano per dimostrare a Odino che aveva deciso di commettere un genocidio contro Jotunheim. Questo lo mise in conflitto con Thor, con il risultato che entrambi i fratelli si trovavano precariamente ai margini del ponte Bifrost.
Lo stato del Tesseract è una delle domande più longeve a cui la serie
Sebbene i dettagli completi siano ancora scarsi, ciò che si sa finora della serie 
Nel MCU, l’unico modo in cui la serie
