Miss Marx di Susanna Nicchiarelli sarà presentato nella selezione ufficiale in Concorso a Venezia 77. Il biopic vede protagonista Romola Garai e Patrick Kennedy.
Brillante, colta, libera e appassionata, Eleanor è la figlia più piccola di Karl Marx: tra le prime donne ad avvicinare i temi del femminismo e del socialismo, partecipa alle lotte operaie, combatte per i diritti delle donne e l’abolizione del lavoro minorile. Quando, nel 1883, incontra Edward Aveling, la sua vita cambia per sempre, travolta da un amore appassionato ma dal destino tragico.
«Con la sua apparente incongruenza tra dimensione pubblica e privata – racconta la regista Susanna Nicchiarelli – la storia di Eleanor Marx apre un abisso sulla complessità dell’animo umano, sulla fragilità delle illusioni e sulla tossicità di certe relazioni sentimentali. Raccontare la vita di Eleanor vuol dire parlare di temi talmente moderni da essere ancora oggi, oltre un secolo dopo, rivoluzionari. In un momento in cui la questione dell’emancipazione è più che mai centrale, la vicenda di Eleanor ne delinea tutte le difficoltà e le contraddizioni: contraddizioni, credo, più che mai attuali per cercare di “afferrare” alcuni tratti dell’epoca che stiamo vivendo». E a proposito della partecipazione alla Mostra di Venezia aggiunge: «Alcuni dei momenti più belli della mia vita da appassionata di cinema e da regista sono legati alla Mostra. Ho visto dei film meravigliosi al Lido che mi hanno cambiato per sempre. E naturalmente non dimentico la felicità e la soddisfazione per l’accoglienza riservata al mio primo film, Cosmonauta, e poi al più recente Nico, 1988. Adesso poter tornare a Venezia, per la prima volta in Concorso, è – sia pure sullo sfondo di luoghi conosciuti e ormai famigliari – un’emozione ancora nuova».








Non era certamente facile
adattare il costume di Cap per un live action senza correre il
rischio di dare vita a qualcosa di buffo.
Forse la relazione più
importante che Steve ha avuto durante i suoi tre film in solitaria
è stata quella con il suo amico d’infanzia Bucky Barnes. La loro
amicizia ha motivato molte delle azioni di Steve nel MCU: quando
hanno iniziato a combattere fianco a fianco, sono stati poi
costretti a combattere l’uno contro l’altro: alla fine, Steve ha
lottato per proteggere Bucky.
Uno dei principali
problemi, da un punto di vista narrativo, con un personaggio come
Captain America è che potrebbe risultare fin troppo bravo. Non è
sempre divertente, infatti, vedere un personaggio così potente fare
sempre la cosa giusta e non commettere mai errori.
Come se non ci fossero
abbastanza lotte per giustificare l’arrivo di Cap sul grande
schermo, il fatto che il suo principale stile di combattimento
fosse lanciare un grande scudo non ha certamente aiutato.
Fortunatamente, una volta che Cap venne portato nel mondo moderno,
sembrò imparare alcuni nuovi trucchi.
Tutti gli eroi del MCU
hanno una buona parte di difetti, ma Cap è sempre apparso come
quello non macchiato, capace di tenere tutti gli eroi con i piedi
per terra. Era il simbolo di ciò che un eroe dovrebbe essere e un
modello a cui tutti devono guardare.
Alla fine de
Non appena si incontrano
per la prima volta in
È difficile non restare
affascinati da Steve Rogers e dal suo viaggio nella sua storia di
origini, ma probabilmente Capitan America non è stato il
Vendicatore preferito di molte persone, almeno non dall’inizio. I
suoi compagni eroi sembravano essere certamente più divertenti
dell’eroe apparentemente perfetto.
Il romanticismo nel MCU è
sempre stato un po’ complicato. Fra tutta l’azione dei supereroi,
le trame d’amore sono sempre apparsi un po’ forzate. Ne 


























Nei fumetti,
Un altro ipotetico eroe che
potrebbe avere far parte degli Illuminati è Carol Danvers (
In ogni iterazione degli
Illuminati, il Professor X è stato il rappresentante dei mutanti.
Nonostante ciò, il MCU è noto per cambiare alcuni elementi dai
fumetti, come evidenziato da alcune scelte fatte in alcuni film,
come ad esempio Stark che ha creato Ultron al posto di Hank Pym o
l’assenza del personaggio di Morte durante la vittoria di Thanos.
Tenendo ben in mente ciò, è ipotizzabile che Charles Xavier non si
unirà agli Illuminati (o almeno, non all’inizio!), e che un degno
sostituto possa essere Hank McCoy/Bestia.
Il coinvolgimento di Shuri
con gli Illuminati potrebbe risultare discutibile per alcuni, che
magari preferirebbero vedere T’Challa al suo posto. Tuttavia,
l’inclusione di Shuri ha davvero senso poiché si tratta dell’eroe
più intelligente del MCU. Insieme alla grande quantità di risorse a
Wakanda a cui Shuri ha accesso, Doctor Strange potrebbe reclutarla
per affidarle il compito di principale mente scientifica del
gruppo.
Un’aggiunta interessante
alla versione del MCU degli Illuminati potrebbe essere Sam Wilson.
Con il personaggio che diventerà il nuovo Captain America del
franchise, non è così assurdo immaginare il coinvolgimento di
Wilson nella squadra. Con così tanti conflitti che si troverà ad
affrontare in futuro, la bussola morale e l’integrità dell’eroe
potrebbero giovare un ruolo chiave nel processo decisionale del
gruppo, soprattutto quando si tratterà di dover trovare la
soluzione giusta per tutti.
