Il network americano ABC dopo la
messa in onda del
terzo episodio ha diffuso il promo e la trama di
Station 19 7×03, il terzo inedito episodio di
Station 19 7, l’annunciata settima e ultima
stagione di Station
19, spin-off della serie di
Shonda RhimesGrey’s
Anatomy.
In Station 19 7×03
che si intitolerà “True Colors” La troupe di Station 19 si
pavoneggia alla parata del Winter Pride di FABruary, dove Maya
incontra qualcuno di importante del suo passato. Carina chiede
aiuto a Bailey, mentre Travis ed Eli arrivano a un bivio.
Quando finirà Station 19?
Station
19 è lo spin-off di Grey’s
Anatomy. La fine di Station 19 solleva
speculazioni sulla possibilità che George e Spampinato tornino in
Grey’s
Anatomy la prossima stagione, se il medical
drama verrà rinnovato per la stagione 21 come previsto. George era
un series regular di Grey’s
Anatomyprima di lasciarlo nel 2017
per contribuire alla conduzione dello spinoff Station
19. Dopo aver recitato in Grey’s
Anatomy,
Stefania Spampinato ha iniziato a recitare in
Station 19 nella terza stagione prima di
diventare series regular nella stagione successiva.
Ambientata a Seattle, la serie si
concentra sulle vite degli uomini e delle donne della stazione dei
vigili del fuoco 19 di Seattle. Ha come protagonisti
Jaina Lee Ortiz, Jason George, Gray Damon, Barrett Doss,
Alberto Frezza, Jay Hayden , Okieriete Onaodowan, Danielle Savre,
Miguel Sandoval, Boris Kodjoe , Stefania Spampinato, Carlos
Miranda, Josh Randall, Merle Dandridge e Pat Healy. McKee,
Shonda Rhimes, Betsy Beers e Paris Barclay sono i
produttori esecutivi della serie. È prodotto da Shondaland e ABC
Signature , con McKee che funge da showrunner per le prime due
stagioni, successivamente sostituito da Krista Vernoff a partire
dalla terza stagione.
A più di due decenni dall’uscita
dell’amata commedia musicale School of Rock,
diretta da Richard Linklater nel 2003, l’attore
Jack Black ha
recentemente dichiarato a JOE di essere “pronto”
a riprendere il suo ruolo di energico musicista e insegnante Dewey
Finn. “Vorrei che ci fosse School Of Rock 2 Electric
Boogaloo“, ha detto, riferendosi al titolo del film del 1984,
sequel di Breakin’. Black ha anche ammesso che gli
piacerebbe che lo sceneggiatore del film originale, Mike
White, tornasse a scrivere la sceneggiatura dell’ipotetico
sequel.
Tuttavia, ha ricordato che White,
che ha interpretato il coinquilino di Dewey, Ned Schneebly, è
attualmente molto impegnato a scrivere e dirigere la sua serie HBO
vincitrice di un Emmy, The White Lotus.”Sapete che
Mike White ha scritto il primo film ed è un genio“, ha detto
Black. “E ci piacerebbe che Mike White tornasse in sella, ma
ora è molto impegnato con The White Lotus, la migliore serie della
TV“. The White Lotus, che nelle passate stagioni ha visto un
cast ricco di star, tra cui Jennifer Coolidge, Sydney Sweeney e Theo James,
ha iniziato le riprese della terza stagione.
Le riprese si svolgeranno in una
catena alberghiera in Thailandia. Non ci sono dunque conferme per
un sequel di School of Rock, di cui si è a lungo
vociferato senza che si arrivasse però mai alla sua realizzazione.
Nickelodeon ha però creato una serie televisiva basata sul film,
che è andata in onda per tre stagioni dal 2016 al 2018 ed è poi
stato realizzato un adattamento teatrale del musical, inaugurato a
Broadway nel 2015. Di recente, tuttavia, c’è stata una
reunion del cast per il 20° anniversario che ha riacceso le
speranze dei fan. Nonostante l’interesse di Black, tuttavia, ad
oggi non si è ancora ufficialmente parlato di un sequel.
Di cosa parla School of Rock?
School Of Rock
segue il rockettaro Dewey, che si vede costretto a diventare
supplente in una rigida scuola elementare privata dopo essere stato
cacciato dal suo gruppo rock. Ma lungo il suo percorso come
insegnante, non potrà ignorare il richiamo del rock e deciderà di
trasformare la sua classe in un gruppo rock tutto suo con cui
partecipare ad un contest. Oltre che daJack
Black nei panni di Deway, il film è interpretato
anche da Mike White, Joan Cusack,
Adam Pascal, Lucas Papaelias,
Chris Stack, Sarah Silverman e
Miranda Cosgrove.
Il network americano
ABC dopo la messa in onda del secondo episodio ha
diffuso il promo e la trama di Grey’s Anatomy 20×03, il terzo
inedito episodio di Grey’s Anatomy 20, l’attesa ventesima stagione
di Grey’s
Anatomy che ha debuttato a Marzo.
In Grey’s Anatomy
20×03 che si intitolerà
“Walk on the Ocean” Meredith e Amelia lavorano per assicurarsi i
fondi per le loro ricerche mentre Amelia si trova in disaccordo con
una nuova assistente. Levi incontra qualcuno del suo passato e Owen
dà consigli a Winston. Lucas lascia Mika, costringendola a curare
un paziente da sola.
La ventesima stagione di Grey’s
Anatomy uscirà il 14 marzo 2024 su ABC. In Italia
Grey’s Anatomy 20 debutterà su Disney+.
Il drama è reduce da una 19a
stagione di trasformazione, con il ritiro di Ellen Pompeo, l’uscita di Kelly
McCreary e l’ingresso di cinque nuovi personaggi
principali, interpretati da Harry Shum Jr., Adelaide Kane,
Alexis Floyd, Niko Terho e Midori
Francis. La transizione ha avuto successo, con il ritorno
di tutti e cinque i nuovi membri del cast in Grey’s Anatomy
20.
Il primo trailer di
The Acolyte: La Seguace non ha rivelato molto, anche
se è chiaro che una nuova minaccia Sith sta per emergere
dall’oscurità. La nuova serie televisiva di
Star Wars si svolge durante l’era dell’Alta Repubblica ed
è ambientata circa 100-150 anni prima degli eventi de La minaccia fantasma. Questo dovrebbe escludere che
Sheev Palpatine sia il cattivo misterioso che brandisce la spada
laser rossa mostrata nel trailer, ma al momento non è noto chi quel
Sith possa essere, anche se si vocifera del leggendario Darth
Plagueis.
Mentre si attende di conoscere
l’identità di questo personaggio, i fan più attenti credono di aver
individuato un importante collegamento con la trilogia prequel
attraverso la presenza di un celebre Jedi. Stando ad una breve e
non chiara immagine presente nel trailer, infatti, Plo
Koon potrebbe apparire nella serie. Personaggio chiave di
supporto ne
La minaccia fantasma,
L’attacco dei cloni e La vendetta dei Sith, guadagnandosi poi una schiera di
fan devoti grazie al suo ruolo nella serie animata The Clone
Wars, questi è nel tempo divenuto uno dei Jedi più amati
di sempre.
A conferma di ciò sarebbe proprio la
presenza nel trailer di un Jedi che assomiglia in modo
impressionante a Plo Koo. A livello temporale la cosa non è da
escludere. Si pensa che Plo Koon abbia all’incirca 385 anni quando
muore in La vendetta dei Sith. Durante gli eventi
di The
Acolyte: La Seguace avrebbe dunque all’incirca tra i
185 e i 235 anni. D’altronde, anche alcune parole della showrunner
Leslye Headland sembrerebbero confermare la cosa.
“C’erano alcune cose che volevo davvero fare. C’è anche un po’
di lore di Star
Wars Legends che ho deciso di inserire perché pensavo fosse
così bello e nessuno mi ha detto che non potevo“. Di seguito,
ecco l’immagine individuata dai fan:
La sinossi ufficiale recita:
“Un’indagine su una scioccante serie di crimini mette un
rispettato Maestro Jedi (Lee) contro una pericolosa guerriera del
suo passato (Stenberg). Mentre emergono altri indizi, i due
percorrono un sentiero oscuro dove forze sinistre rivelano che
tutto non è ciò che sembra“. La serie è ambientata durante
l’era dell’Alta Repubblica della linea temporale di Star Wars, ovvero prima degli eventi dei film di
Star Wars.
Leslye Headland è la creatrice della
serie
The Acolyte: La Seguace, basata su Star
Wars di George Lucas, e ne è produttrice esecutiva
insieme a Kathleen Kennedy, Simon Emanuel, Jeff F. King e Jason
Micallef. Charmaine DeGraté e Kor Adana sono i produttori
esecutivi. Rayne Roberts, Damian Anderson, Eileen Shim e Rob Bredow
sono i produttori.
Headland ha diretto anche i primi
episodi (episodi 101 e 102). I registi Kogonada (episodi 103 e
107), Alex Garcia Lopez (episodi 104 e 105) e Hanelle Culpepper
(episodi 106 e 108) completano la regia della serie. Il
pluripremiato compositore Michael Abels, noto per il suo lavoro in
Scappa – Get Out e Us, ha firmato la colonna
sonora di The
Acolyte: La Seguace.
Lo scooper @CanWeGetToast ha recentemente riportato
che le riprese di Fantastici
Quattro
dovrebbero avere inizio nel mese di agosto di quest’anno. Ora,
riferisce anche che Franklin Richards, il figlio
di Mister Fantastic e della Donna
Invisibile, apparirà nel film. In base all’età degli
attori che interpretano la Prima Famiglia Marvel, Franklin potrebbe
essere un neonato o un bambino comunque piccolo all’interno del
film. La possibilità della sua presenza, in vista di un ruolo
futuro più importante nel MCU, era già stata riportata nei mesi
scorsi ma ad oggi manca ancora l’ufficialità da parte dei Marvel Studios.
Nei fumetti, Franklin è stato creato
dallo scrittore Stan Lee e dall’artista
Jack Kirby ed è apparso per la prima volta in
Fantastic Four #94 del 1969. In possesso di abilità
mutanti che gli permettono di manipolare la realtà su vasta scala,
i suoi poteri si sono manifestati in vari modi nel corso delle sue
apparizioni nei fumetti. Nel corso degli anni Franklin ha fatto uso
anche di telecinesi, telepatia e proiezione di energia. Si tratta
di uno dei personaggi più potenti dell’universo Marvel e la sua
presenza potrebbe, come suggeriscono alcune teorie, contribuire
alla totale rifondazione del Marvel Cinematic Universe.
Fantastici Quattro: quello
che c’è da sapere sul film
Come al solito con la Marvel, i dettagli
della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici
Quattro sono astronauti che vengono trasformati in
supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio.
Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a
raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e
futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e
lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può
trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare.
E Ben, il migliore amico di Reed, è completamente trasformato in,
beh, una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del
corpo, che gli conferiscono una super forza – e un perpetuo cuore
pesante per il suo aspetto apparentemente mostruoso.
Il primo teaser di Wicked
– Parte 1 è stato presentato il mese scorso e
Vanity Fair vi ha fatto ora seguito con nuove immagini ufficiali
che offrono un ulteriore sguardo al film. Pubblicate sugli account
social media del sito, le immagini mostrano l’impressionante cast
del musical e il modo in cui questo spettacolo di Broadway è stato
portato in vita sullo schermo. Sebbene si possa pensare che ciò
abbia comportato una notevole quantità di CGI, il regista
Jon M. Chu afferma il contrario.
“Mi sono detto: “Voglio
farlo come lo sognavo da bambino quando guardavo Hook”“,
spiega il regista. “Dietro le quinte, Steven Spielberg era su un molo con una
gigantesca nave pirata. Mi sono detto: ‘Se questa è la mia unica
opportunità di farlo, voglio farlo’“. Questo livello di
realismo si è esteso anche ai canti del cast sul set. “Sono
voci dal vivo“, conferma Chu. “Mentre lo stavamo girando,
quelle ragazze dicevano: ‘Fanculo alle registrazioni preliminari.
Andiamo dal vivo'”. Di seguito, ecco le immagini
condivise:
Wicked
– Parte 1 è basato sull’acclamato musical di Broadway,
che a sua volta è basato sul romanzo di Gregory Maguire del
1995 Wicked: The Life and Times of the Wicked Witch
of the West, che a sua volta è basato sul classico del
1900 L. Frank Baum Il meraviglioso mago di
Oz e il film del 1939 Il
mago di Oz. Wicked
– Parte 1 racconta la storia di due amiche,
Elphaba e Glinda, che lottano per mantenere la loro amicizia mentre
si separano. La storia funge da prequel de Il mago di
Oz , ma la trama contiene anche eventi successivi
all’arrivo di Dorothy a Oz. Wicked
– Parte 1 arriva nelle sale il 27 novembre, mentre il
sequel Wicked – Parte
2è attualmente previsto per il 26 novembre
2025.
L’adattamento cinematografico sarà
prodotto da Marc Platt attraverso la sua Marc
Platt Productions con sede alla Universal. Il vicepresidente
esecutivo senior della produzione Erik Baiers e il vicepresidente
dello sviluppo della produzione Lexi Barta supervisioneranno il
progetto per conto della Universal Pictures. Il
musical teatrale Wicked ha
vinto tre premi Tony ed è adattato dal romanzo bestseller di
Gregory Maguire della scrittrice di libri Winnie Holzman e del
compositore e paroliere tre volte premio Oscar Stephen
Schwartz. Holzman e Schwartz stanno attualmente
collaborando all’adattamento cinematografico come
sceneggiaturi.
Ernie Hudson
(meglio noto per il ruolo di Winston Zeddemore nella serie di
Ghostbusters), che ha recitato al fianco di Brandon Lee nel film originale de Il Corvo, ha commentato il nuovo
reboot The
Crow con protagonista Bill Skarsgård e basato sul fumetto
indipendente di successo di James O’Barr. In quel
film Hudson ha interpretato il ruolo del sergente Daryl
Albrecht, l’agente di polizia che si trova sul luogo
dell’omicidio del personaggio di Lee, Eric Draven, e della sua
fidanzata Shelly Webster. Il regista del film originale,
Alex Proyas, e la co-protagonista di Hudson,
Sarah Rochelle Davis, hanno
già espresso il loro disappunto in seguito al recente trailer e
alle prime immagini del reboot del Corvo e a loro, in parte, si è
ora unito anche Hudson.
Parlando con ComicBook.com, l’attore ha
ammesso di non aver visto il nuovo trailer con Skarsgård nei panni
di Eric Draven. Pur non riuscendo a ricordare il nome di Skarsgård,
ha ammesso di rispettarlo come attore, ma ha aggiunto che Lee sarà
sempre Il Corvo nella sua mente. “Non l’ho visto. L’attore che
– non mi viene in mente il suo nome – interpreta il protagonista mi
piace e lo rispetto. Ma, per me, Il Corvo è Brandon Lee. Non riesco
a immaginare… Il Corvo è tante storie diverse, speriamo che non
cerchino di rifarlo, che lo facciano a modo loro e che lo portino
in una direzione diversa“.
Rupert Sanders,
regista di
Biancaneve e il Cacciatore e Ghost
in the Shell, firma la regia del film che, come detto,
sarà un nuovo adattamento della graphic novel gotica e non un
remake del film del 1993 divenuto tristemente famoso per essere
stato l’ultimo di Brandon Lee, morto tragicamente proprio
durante le riprese.
Molti ritengono che quel film
diretto da Alex Proyas abbia svolto un lavoro perfetto di
adattamento della storia e, a questo proposito, il 7 maggio il film
uscirà per la prima volta in 4K Ultra HD e in
Steelbook. The
Crow sarà interpretato anche da Danny Huston,
Laura Birn, Sami Bouajila e Jordan Bolger
in ruoli non rivelati. Zach Baylin e Will Schneider hanno scritto
la sceneggiatura.
The
Crow uscirà il 7 giugno di quest’anno
negli USA. La sinossi recita: “Le anime gemelle Eric Draven
(Skarsgård) e Shelly Webster (FKA twigs) vengono brutalmente
assassinate quando i demoni del passato oscuro di lei li
raggiungono. Avendo la possibilità di salvare il suo vero amore
sacrificando se stesso, Eric parte alla ricerca di una spietata
vendetta sui loro assassini, attraversando i mondi dei vivi e dei
morti per mettere a posto le cose sbagliate“.
La
seconda stagione di Call My Agent – Italia si
apre con una grande premiere, la proiezione di Bastianazzo, un film
realizzato da una coppia di registi rappresentati dalla CMA e che
vengono chiamati “i nuovi D’Innocenzo”. Tutte le aspettative per
questo progetto e per la serata si infrangono rumorosamente quando
i protagonisti della storia scoprono che il film è veramente brutto
e che la stampa non sta facendo troppi complimenti a dirlo a chiare
lettere.
Comincia quindi con un
grande fallimento e una corsa ai ripari l’arco narrativo del
secondo ciclo di episodi della versione italiana di Dix pour cent,
che nella prima stagione ci aveva accompagnato dietro le quinte
della Claudio Maiorana Agency (CMA) e dei suoi
assistiti: registi, attori, star che cercano di barcamenarsi nel
mondo dello spettacolo, del cinema e della tv grazie all’aiuto dei
propri agenti. Ritornano nel cast gli agenti Michele Di
Mauro, Sara Drago, Maurizio
Lastrico e l’appena scomparsa Marzia
Ubaldi insieme ai loro assistenti Sara
Lazzaro, Francesco Russo, Paola
Buratto e Kaze, oltre a
Emanuela Fanelli e, nel ruolo di se stesso,
Corrado Guzzanti.
Foto RICCARDO GHILARDI
Per questo secondo
racconto seriale, la scrittura è stata affidata ancora una volta a
Lisa Nur Sultan che questa volta si distacca dal
modello francese e rende lo show più simile al tradizionale
racconto seriale italiano, con un focus sulle storie personali e
professionali degli agenti protagonisti. C’è sempre lo spazio
dedicato alle Guest star, tuttavia questo aspetto, che era quello
di maggiore comicità nella prima stagione, viene notevolmente
ridimensionato, così come vengono ridotte le occasioni di comicità
genuina, in favore di toni da dramedy, come quando si sceglie di
affrontare anche il tema delle molestie sul lavoro. La sensazione è
che la scrittura si sia appiattita in favore di dinamiche più
controllate e soapoperistiche, diminuendo al minimo sindacale il
senso dell’assurdo che aveva imperato nella prima stagione,
soprattutto in relazione al personaggio famoso che di volta in
volta prendeva il sopravvento nella trama della puntata.
Call My Agent – Italia stagione 2, la recensione
Call my agent –
Italia stagione 2 si presenta con due episodi di altissimo
livello comico, appoggiandosi a Valeria Golino e Valeria Bruni Tedeschi nella prima puntata e a
un Gabriele Muccino scoppiettante nella seconda
puntata. In particolare il regista si dimostra padrone della scena
e prontissimo a giocare con i suoi difetti, veri o presunti, dal
temperamento fumantino, alla parlata poco comprensibile fino alla
sua maniera non proprio ortodossa di affacciarsi ai social. Il
migliore in campo a mani basse. Le altre guest star invece sono
Gian Marco Tognazzi,Claudio
Santamaria, Serena Rossi e
Davide Devenuto, suo marito,
Elodie,Sabrina
Impacciatoree una simpatica
piccola comparsata del maestro Dario Argento.
Foto FABIO ZAYED
Se per alcuni versi la
serie si concentra a raccontare un dietro le quinte che lo
spettatore può solo intuire, d’altra parte sembra che quel
backstage sia più suggerito che davvero mostrato. Sembra quasi che
l’intenzione sia di replicare quello che, con risultati eccellenti
oltre che grotteschi, ha fatto Boris per i set televisivi. Tuttavia
Call My Agent – Italia mance dell’incisività e
forse anche della cattiveria per mettere davvero alla berlina i
personaggi che racconta, cosa che probabilmente non è nelle
intenzioni.
La seconda stagione di
Call My Agent – Italia paga il prezzo di una
normalizzazione della scrittura, di un appiattimento dei toni che,
se nei due episodi iniziali non appare affatto evidente, grazie
all’ottimo utilizzo che si fa delle guests coinvolte, diventa poi
man mano incontrovertibile con il proseguire della serie, fino al
debolissimo episodio finale.
Denis Villeneuve ha
fatto una promessa ai fan di Dune: andrà
avanti con la realizzazione di un terzo film, basato sul
romanzo Messia di Dune di Frank Herbert, solo
se saprà per certo che sarà migliore di Dune: Parte
Due (qui
la nostra recensione). Si tratta di un obiettivo ambizioso,
considerando il successo che il sequel sta avendo. Un successo di
critica e di pubblico, con il film che ha attualmente superato la
soglia dei 500 milioni di dollari al botteghino mondiale e non
sembra destinata a rallentare. “Ho fatto entrambi i film uno
dopo l’altro, il che ha assolutamente senso per me“, ha
dichiarato Villeneuve di recente alla rivista Empire quando è stata ventilata
la possibilità di un terzoDune.
“Ho sentito che era una buona
idea andare avanti subito dopo la prima parte. Stavamo già
progettando, scrivendo, eccetera. Ma questo significava anche che
per sei anni sono stato su Arrakis senza sosta, e penso che sarebbe
salutare fare un piccolo passo indietro. Per prima cosa, dobbiamo
assicurarci di avere una sceneggiatura forte. La cosa che voglio
evitare è di non avere qualcosa di pronto. Non l’ho mai
fatto e ora sento che potrebbe essere pericoloso a causa
dell’entusiasmo. Dobbiamo assicurarci che tutte le idee siano sulla
carta“.
“Se torniamo lì, deve essere
reale, deve essere rilevante. Se mai farò Dune:
Messiah, è perché sarà meglio della parte seconda“, ha
aggiunto. “Altrimenti non lo faccio“. Denis Villeneuve ha
da tempo manifestato il suo interesse per la realizzazione di un
terzo film di Dune e dato il finale aperto di questo
secondo capitolo c’è da aspettarsi che egli porti a compimento il
racconto dell’ascesa al trono di Paul Atreides. Villeneuve ha anche
dichiarato alla stampa di essere sicuro che la “Parte Due” sia un
film migliore della “Parte Uno“, quindi
l’obiettivo è quello di far sì che la “Parte Tre”
sia ancora migliore. Per scoprirlo, però, sarà probabilmente
necessario attendere un po’ di tempo in più.
“Questo film successivo
esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a
Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta
contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si
legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra
l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta
di prevenire un futuro terribile che solo lui può
prevedere.”
Dune – Parte
Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che
ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo
romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert. Dune –
Parte Dueuscirà nei
cinema il 28 Febbraio 2024!
Il secondo capitolo continuerà la
storia di Dune,
che, nonostante la sua controversa uscita, è stato un solido
successo al botteghino nel 2021, incassando oltre 402 milioni di
dollari su un budget di produzione stimato di 165 milioni di
dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze per il
sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su larga
scala in formati standard e premium, incluso IMAX.
Sebbene non sia ancora stato
annunciato ufficialmente Spider-Man 4 con Tom Holland nuovamente protagonista, è noto
che sono in corso i piani per il seguito di Spider-Man:
No Way Home. Stando a nuovi rumori, il ritardo
nell’annuncio potrebbe essere dovuto almeno in parte al fatto che i
Marvel Studios e la Sony Pictures
non sono sicuri del modo migliore di procedere con la storia, e
pare che Kevin Feige si è scontrato con i
dirigenti della Sony Amy Pascal e Tom
Rothman per quanto riguarda la sceneggiatura.
L’insider Daniel Richtman
ha poi condiviso alcuni aggiornamenti molto interessanti. Secondo
Richtman, Rothman è quello che “sta litigando con Feige per
decidere cosa fare di Spider-Man 4” ed è determinato ad
affrettare lo sviluppo del sequel. Rothman vorrebbe anche che Jon
Watts tornasse al timone, mentre Feige preferirebbe che fosse un
altro regista ad occuparsene, in modo che Watts possa dedicarsi ad
altri progetti.
Richtman sostiene inoltre che, sia
che il film sia una grande avventura del Multiverso sia che si
tratti di una storia di strada su scala ridotta, il piano attuale è
quello di introdurre una versione live-action di Miles
Morales. Per quanto riguarda l’animazione dello
Spider-Verse, Richtman ritiene che siano previsti “almeno altri
due” film oltre a Spider-Man: Beyond the
Spider-Verse.
Spider-Man 4, cosa
sappiamo sul film?
Mentre lo Spider-Man di Holland
dovrebbe avere un ruolo da protagonista in Avengers:
The Kang Dynasty e Avengers: Secret
Wars, sembra che la prossima trilogia interamente dedicata
al personaggio vedrà Peter passare il ruolo di Spider-Man a Miles.
Può sembrare prematuro, ma con un’altra trilogia per lui prevista
ci sarà ancora molto tempo a disposizione per far evolvere Peter
Parker e portare degnamente a conclusione il suo arco
narrativo.
Indipendentemente da quale sia il
piano, ad oggi Spider-Man 4 è ancora prevelentemente
in fase di considerazioni preliminari, per cui potrebbe volerci un
po’ prima di rivederlo sul grande schermo. In una recente
intervista Hollanda ha dichiarato che: “È un processo
collaborativo. I primi incontri rispondevano alla domanda, ‘Perché
dovremmo farlo di nuovo?’ E penso che abbiamo trovato tutti il
motivo. Sono davvero, davvero contento di dove siamo in termini di
creatività”. Non resta dunque che attendere novità in
merito.
In un’intervista rilasciata a
Men’s Health Magazine,
Brad Winderbaum, dirigente di alto livello dei
Marvel Studios, ha parlato delle
prossime serie animate Eyes of Wakanda e Your Friendly
Neighborhood Spider-Man. La conversazione aveva lo scopo
di promuovere il recente X-Men
’97 (qui
la recensione), ma la discussione si è spostata in modo
interessante sul piano generale della Marvel Animation.
Winderbaum ha rivelato che il MCU
accetterà Eyes of Wakanda di Ryan Coogler come
parte canone del MCU. E per essere precisi, sarà canonico per la
Sacra Linea Temporale. “Stiamo esplorando così tante strade
incredibili sul versante dell’animazione. Eyes of Wakanda, più di
ogni altro show, si inserisce nella continuità temporale del MCU.
Il regista di Black Panther, Ryan Coogler, ne è produttore, Todd
Harris è uno dei nostri storyboard artist di lunga data e lo
dirige. Riguarda la storia e la mitologia del Wakanda ed è davvero
fantastico“.
“C’è anche una terza stagione di
What If…? con Bryan Andrews alla guida, che è stato presente fin
dall’inizio. E, senza rovinare nulla, è qui che iniziamo a
percepire il potenziale di crossover con i progetti animati.
Abbiamo Marvel Zombies in arrivo. E Your Friendly Neighborhood
Spider-Man di Jeff Trammell, per il quale andrò al mixaggio del
suono tra un paio d’ore. È fantastico. Lui e il suo team sanno come
farti investire nei personaggi. È una serie molto liceale,
incentrata su un gruppo di persone, con Peter Parker al centro. È
molto divertente“.
Sembra dunque che i Marvel
Studios siano fortemente intenzionati a puntare sempre di
più sui prodotti animati, alternandoli a quelli live-action e anzi
facendosi che le due cose si integrino tra loro all’interno del
canone e della timeline del MCU. Non resta a questo punto che
attendere per scoprire quando questi titoli arriveranno su Disney+ a fare compagnia a X-Men
’97.
Dopo le prime foto, Warner Bros. ha svelato il
primo teaser trailer dell’atteso Beetlejuice
Beetlejuice, al cinema dal 6 settembre
2024. Stando a quanto riportato dalla sinossi ufficiale:
“Dopo un’inaspettata tragedia familiare, tre generazioni della
famiglia Deetz tornano a casa a Winter River. Ancora perseguitata
da Beetlejuice, la vita di Lydia viene sconvolta quando la figlia
adolescente e ribelle, Astrid, scopre il misterioso modellino della
città in soffitta e il portale per l’Aldilà viene accidentalmente
aperto. Con i problemi che stanno nascendo in entrambi i regni, è
solo questione di tempo prima che qualcuno pronunci tre volte il
nome del demone dispettoso, pronto a tornare per scatenare il suo
caos“.
Beetlejuice Beetlejuice: tutto
quello che c’è da sapere sul film
Il
visionario filmmaker Tim Burton e l’attore
candidato all’Oscar Michael Keaton tornano a fare squadra per
Beetlejuice
Beetlejuice, l’atteso sequel del pluripremiato
Beetlejuice – Spiritello porcello. Keaton torna nel
suo ruolo iconico accanto alla candidata all’Oscar Winona Ryder (Stranger Things, Piccole
donne) nel ruolo di Lydia Deetz, e alla vincitrice di due Emmy
Catherine O’Hara (Schitt’s
Creek, La sposa cadavere) nel ruolo di Delia Deetz. Si
aggiungono al cast le new entry Justin Theroux (Star
Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, The Leftovers),
Monica Bellucci (Spectre, i film di
Matrix), Arthur Conti (House of the Dragon) al suo debutto
in un lungometraggio, la candidata agli Emmy
Jenna Ortega (Mercoledì, Scream VI) nel ruolo della figlia
di Lydia, Astrid, e il candidato all’Oscar Willem Dafoe (Povere Creature!, Van Gogh –
Sulla soglia dell’eternità).
Burton
dirige il film da una sceneggiatura di Alfred
Gough & Miles Millar
(Mercoledì).La
squadra creativa di Burton che ha lavorato dietro le quinte include
il direttore della fotografia Haris Zambarloukos
(Shark 2 – L’abisso, Assassinio sull’Orient Express) e
diversi suoi collaboratori storici come lo scenografo Mark
Scruton (Mercoledì), il montatore Jay
Prychidny (Mercoledì), la costumista premio Oscar
Colleen Atwood (Alice in Wonderland, Sweeney
Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street), il supervisore
creativo degli effetti delle creature e del trucco speciale
vincitore del Premio Oscar Neal Scanlan
(Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, Charlie e
la fabbrica di cioccolato), il compositore Danny Elfman
(Big Fish, The Nightmare Before Christmas, Batman), e il
Premio Oscar per le acconciature e il trucco Christine
Blundell (Topsy-Turvy
Sotto-sopra).
La mafia è un argomento delicato, su
cui però non bisognerebbe mai tacere. Il silenzio equivale infatti
a complicità e questo, dal canto suo, il cinema ce lo ha ricordato
spesso. Dal film I cento passi fino al recente Il
traditore, la malavita viene sconfitta o arginata
parlandone ed esponendola agli occhi di tutti. Nel 2013, oltre a
fare tutto ciò,
Pif sceglie anche di deriderla, realizzando la
commedia
La mafia uccide solo d’estate (qui
la recensione), con cui ripercorre i più gravi episodi mafiosi
distruggendo però come possibile il mito di quest’organizzazione
criminale e richiamando tutti al proprio dovere civico. Tra i tanti
film di mafia esistenti, questo si è così affermato come uno
dei più lucidi e importanti.
Dopo essere divenuto popolare per la
trasmissione televisiva Il testimone, in onda su MTV,
Pif viene contattato dal produttore
Mario Gianani che gli propose di realizzare un
film. Pif
non si lascia sfuggire l’occasione e propone un’idea che stava
sviluppando da circa 4 anni, dando così poi vita proprio al film
con Cristiana Capotondi. Per raccontare un
argomento come questo, Pif ricorre poi al al linguaggio che gli è
proprio e consolidato con Il Testimone, utilizza, ovvero
trattando gli argomenti, anche quelli più scabrosi e delicati, con
un doppio registro fatto di ironia e fredda presentazione dei
fatti, in un’alternanza tra momenti comici e di tristezza.
Vincitore del Premio del Pubblico al
Torino Film Festival e affermatosi come un grande successo
economico, il film è evidentemente riuscito nel suo intento,
affrontando argomenti importanti e riaccendendo il dibattito
pubblico nei loro confronti. In questo articolo, approfondiamo
dunque alcune delle principali curiosità relative a
La mafia uccide solo d’estate . Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla spiegazione del finale. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti
il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di La mafia uccide solo d’estate
Il film narra l’educazione
sentimentale e civile di un bambino, Arturo, che
nasce a Palermo lo stesso giorno in cui Vito
Ciancimino, mafioso di rango, viene eletto sindaco. Il
rapporto con la mafia segnerà Arturo per tutta la sua vita e così
alternate alle tappe principali del suo percorso di crescita, si
narra degli eventi malavitosi che dagli anni Settanta agli anni
Novanta hanno sconvolto l’Italia, dall’omicidio del
boss Michele Cavataio a quelli dei
giudici Giovanni
Falcone e Pietro Borsellino.
Davanti ai propri occhi, Arturo assiste infatti al consolidarsi
della mafia a cui tenta di opporsi come può, mentre cerca anche di
costruirsi una vita con l’amata Flora.
Ad interpretare Arturo, nella sua
versione adulta, vi è lo stesso Pif, mentre il personaggio da bambino è
interpretato da Alex Bisconti. L’amata Flora ha
invece il volto di Cristiana Capotondi da adulta e di
Ginevra Antona da bambina. L’attore
Claudio Gioè, che reciterà poi anche
in La mafia uccide solo d’estate – La serie,
interpreta invece il giornalista Francesco. Completano poi il
cast Ninni Bruschetta nel ruolo di Fra
Giacinto, Rosario Lisma e Barbara
Tabita nei ruoli del padre e della madre di Arturo
e Antonio Alveario in quelli di Totò
Riina. Lorenzo Guccione e Giuseppe
Sangiorgi interpretano invece Fofò Cassina, amico di
Arturo, da bambino e da adulto.
Il significato del titolo e del film
Il titolo del film,
La mafia uccide solo d’estate, deriva da uno scambi di
battute tra il piccolo Arturo e suo padre: «Ma la mafia
ucciderà anche noi?», «Tranquillo, ora siamo d’inverno, la
mafia uccide solo d’estate», risponde il genitore per
tranquillizzarlo. Ed è proprio questo “voler tranquillizzare”,
questo sottovalutare un fenomeno invece gravissimo e sempre attivo,
che il film vuole criticare. Non c’è nessuna regola stagionale
negli omicidi e nelle stragi compiuti dalla mafia e il racconto,
attraversando un ventennio di storia italiana ce lo dimostra
benissimo. Pif, dunque, ci mostra la nostra stessa storia
attraverso gli occhi di un bambino che non capisce il silenzio
degli adulti, ritenendolo pericoloso quanto la mafia stessa.
Continuerà a non capirlo neanche da
adulto, quando si afferma definitivamente come personaggio
rappresentativo di tutti coloro che nella realtà hanno affrontato
il malaffare mafioso fin dai tempi in cui la popolazione ancora ne
ignorava o negava l’esistenza, diventandone spesso vittime.
Pif sceglie dunque di distruggere come può
quel pericoloso silenzio, facendo nomi, cognomi, citando eventi ed
episodi che è bene non dimenticare. Affronta la mafia con il
linguaggio dell’ironia, deridendola e svestendola di quell’aura con
cui è solita incutere timore. Con
La mafia uccide solo d’estate, dunque, Pifaffronta apertamente la mafia con i mezzi
che gli sono propri, invitando lo spettatore a fare
altrettanto.
La mafia uccide solo d’estate – La serie
Nel 2016, a seguito del successo del
film, è stata realizzata una serie in cui Pif impersona (solo vocalmente) il
protagonista Salvatore Giammarresi da adulto, che
narra le vicende della sua famiglia nella Palermo di fine anni ’70,
dove si susseguono i fatti che l’hanno caratterizzata nel corso del
tempo, alternando episodi realmente accaduti alla storia di
fantasia della famiglia stessa. Vengono immaginate anche alcune
interazioni tra alcuni personaggi, più o meno famosi, della
malavita locale, prendendo sempre spunto dalle testimonianze
storiche. La serie è composta da due stagioni (qui
la recensione della seconda stagione) di 12 episodi l’una.
Il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
È possibile fruire
di La
mafia uccide solo d’estate grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Apple TV, Now, Prime Video e Rai Play.
Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento,
basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento
generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad
un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di giovedì 21 marzo alle ore
21:20 sul canale Rai 2.
Distribuito nel 2013, L’evocazione
– The Conjuring è il film che ha contribuito alla
rivoluzione del genere horror nel cinema contemporaneo. Diretto
daJames
Wan, questo ha dato origine ad uno vero e proprio
“Conjuring
Universe“, composto di diversi film che ampliano ed
esplorano la mitologia raccontata nella prima pellicola. I
successivi film realizzati negli anni seguenti sono tutti basati
sui presunti reali eventi paranormali riportati dai coniugi
Ed e Lorrelain Warren, celebri esperti di
demonologia. Tra gli spin-off più celebri e apprezzati della saga
si annovera in particolare
The Nun – La vocazione del male (qui la recensione).
Uscito nel 2018 per la regia di
Corin Hardy e la sceneggiatura di Gary
Dauberman. Quinto capitolo della saga, il film si
configura anche come prequel di The Conjuring – Il caso
Endfield, introducendo in particolare il celebre demone
della suora, noto anche come Valak. Questo
personaggio, estremamente apprezzato dai fan di The Conjuring ha dunque trovato un più ampio spazio
con un film tutto suo, il quale inoltre si colloca temporalmente
come il primo capitolo della saga. Il film è infatti ambientato
quindici anni prima di Annabelle: Creation,
altro spin-off uscito però nel 2017.
Apprezzato dalla critica per
l’atmosfera e determinate sequenze di pura paura, The
Nun – La vocazione del male è ancora oggi uno dei film
di maggior successo di questa celebre e acclamata saga. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e al suo sequel.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di The Nun – La
vocazione del male
I fatti narrati nel film si svolgono
in Romania nel 1952, nel monastero cattolico di Cârţa, quando due
suore vengono attaccate da un’entità oscura, dopo aver tentato il
recupero di una reliquia cristiana. L’unica sopravvissuta è
Suor Victoria che poco dopo, però, si impicca
fuori da una finestra. Il Vaticano decide così di inviare in
Romania Padre Burke e la novizia Suor
Irene per indagare sul suicidio e su quanto scoperto dalle
due suore. Giunti sul posto scoprono che un antico spirito malvagio
sta cercando di prendere possesso di un corpo per soddisfare la sua
sete di sangue e male. Irene e Burke si troveranno dunque ben
presto ad affrontare la spaventosa entità.
Ad interpretare padre Anthony Burke
vi è l’attore messicano Demian Bichir,
candidato all’Oscar come miglior attore per il film Per una
vita migliore, e visto anche in pellicole come The Hateful Eight, Alien: Covenant e Godzilla vs. Kong.
Accanto a lui, nei panni di suor Irene si ritrova invece Taissa Farmiga, attrice nota soprattutto per i
suoi vari ruoli nella serie antologica American Horror
Story. Taissa è inoltre la sorella minore di Vera Farmiga,
attrice simbolo della saga che recita nel ruolo di Lorraine Warren
nei
film di The Conjuring. Nonostante la parentela tra le
due, però, i loro personaggi all’interno della saga non hanno alcun
legame famigliare, ma sono legate solo dalla comune devozione
cattolica.
Nel film compaiono poi anche
Jonas Bloquet nel ruolo di Maurice “Francese”
Theriault e Charlotte Hope in quello di Suor
Victoria. Ingrid Bisu, invece, è suor Oana.
L’attrice Bonnie Aarons riprende invece le vesti
della terrificante suora demoniaca di nome Valak. Tale personaggio
era da lei stato già interpretato in The Conjuring – Il caso
Endfield e per un cameo in Annabelle
2: Creation. Inoltre, Patrick Wilson, Vera Farmiga e Lili Taylor
appaiono in filmati di repertorio di The Conjuring,
rispettivamente nei panni di Ed e Lorraine Warren e di Carolyn
Perron. La loro presenza collega così il film agli altri titoli
della saga.
Il film è tratto da una storia
vera? Ecco chi è il demone Valak
Per quanto tale demone,
chiamato Valak,
esistesse realmente in diverse culture popolari, gli eventi
narrati The
Nun – La vocazione del male sono una completa
invenzione degli sceneggiatori. Ciò ha reso questo uno dei pochi
film della saga a non basarsi su eventi reali. Non ci sono infatti
reali racconti legati a questa figura demoniaca da cui poter
prendere ispirazione e pertanto si è deciso di basarsi unicamente
su quanto noto del personaggio ma di costruirvi intorno una vicenda
del tutto originale. Lo stesso aspetto di Valak,
inoltre, è stato profondamente modificato sia dalle leggente del
folclore, sia da
quello inizialmente proposto per il film. Rispetto ad una
figura demoniaca “classica”, si è infatti optato per l’inquietante
suora oggi tanto nota.
The Nun 2: il sequel del
film
Dato il grandissimo successo del
film, arrivato ad un guadagno globale di oltre 300 milioni di
dollari, i produttori hanno da subito anticipato la possibilità di
dar vita ad un sequel. Con il proseguire della
saga di The Conjuring, infatti, era lecito aspettarsi
che anche The
Nun – La vocazione del male trovasse ulteriore
sviluppo in più film. Nel 2019, infine, è stato annunciato che un
sequel è effettivamente in fase di sviluppo e questo – con il
titolo The Nun 2 – poi stato distribuito nelle sale
nel settembre 2023. Taissa Farmiga riprende il ruolo di Suor Irene
in un racconto ambientato quattro anni dopo il primo film e che la
vede nuovamente scontrarsi con il demone Valak.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. The
Nun – La vocazione del male è infatti disponibile nei
cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di giovedì 21 marzo alle
ore 21:15 sul canale Italia
2.
Non vi è dubbio che tra le tante
straordinarie creature di grossa taglia che si sono susseguite sul
grande schermo, Godzilla e King
Kong sono in assoluto le più iconiche e amate. I due
colossali mostri sono stati protagonisti di numerosi film nel corso
dei decenni, affermandosi come veri e propri beniamini del
pubblico. Quando nel 2014 il possente kaiju tornò al cinema in
Godzilla, e nel 2017 fu il
più grande dei gorilla a calcare il grande schermo in Kong: Skull Island, in
molti hanno espresso il desiderio di poter vedere i due mostri
sfidarsi in battaglia. Tale desiderio è infine stato esaudito con
l’uscita al cinema di Godzilla
vs Kong.
Diretto da Adam
Wingard, il film è il quarto titolo del MonsterVerse della
Legendary Pictures, uscito dopo i due succitati titoli e Godzilla II – King of the Monsters. Quella qui
raccontata è inoltre una storia nuova, che non ha nulla a che
vedere con il film del 1962 Il trionfo di King Kong, dove
i due potenti titani si erano già scontrati. In questo non vi era
però un vincitore evidente, mentre nel nuovo lungometraggio a loro
dedicato Wingard desiderava che una tra le due creature
primeggiasse in modo evidente. Con effetti speciali a dir poco
straordinari, il nuovo film si è infine concretizzato nel 2020.
A causa della pandemia da Covid-19,
tuttavia, la sua uscita è stata rimandata al 2021. Finalmente
disponibile, il film ha ottenuto il miglior debutto cinematografico
al box-office per un film uscito durante la pandemia, con un
incasso globale di 467 milioni di dollari. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama, al cast di
attori e a molto altro. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Godzilla vs Kong: la trama del film
Come i precedenti, il film è
ambientato in un mondo in cui gli uomini convivono sulla Terra
insieme ai mostri. La Monarch, la coalizione comune tra diversi
governi che studia tali creature, avvia una rischiosa missione in
terre sconosciute per scoprire le origini dei Titani, così da
poterli conoscere più fondo e garantire all’uomo un futuro in piena
tranquillità. Nel frattempo, sia Godzilla che
King Kong sono attratti da un’anomala attività
sismica che li porterà a scontrarsi, con l’obiettivo di decretare
chi tra loro è il Re dei Mostri. Lo scontro tra i due mostri, però,
nasconde un’oscura cospirazione. Le fazioni rivali, infatti, decise
a manipolare i Titani, rischiano di cancellare le creature dalla
faccia della Terra così come qualsiasi traccia di vita sul
pianeta.
Godzilla vs Kong: il cast del film,
i personaggi e Mechagodzilla
Tra i personaggi umani protagonisti
del film si può qui ritrovare il geologo Nathan Lind, interpretato
dall’attore Alexander
Skarsgård. L’attrice Rebecca Hall
interpreta invece Ilene Andrews, antropologa a capo della struttura
dove viene tenuto sotto osservazione Kong. Millie Bobby
Brown, dopo essere già stata tra i protagonisti del
precedente film su Godzilla, torna qui ad interpretare Madison
Russell, descritta come la prima sostenitrice di Godzilla. Accanto
a lei vi è Bryan Tyree Henry, ex tecnico
dell’organizzazione che aiuterà Madison a scoprire la verità su ciò
che minaccia i Titani. L’attore Demian Bichir e
l’attrice Eiza Gonzalez interpretano rispettivamente
Walter e Maia Simmons, padre e figlia e villain umani del film.
Come anticipato, tra i mostri
protagonisti del film si ritrovano qui Godzilla e King Kong. Se il
primo appare grossomodo immutato nelle sembianze rispetto ai film
precedenti, Kong è invece rappresentato come molto più alto, quasi
come l’avversario, e maturo. La sua corporatura è più robusta, così
da sottolineare come egli sia cresciuto da Kong: Skull
Island ad ora. Di particolare fascino è anche
Mechagodzilla, il mostro che i due succitati
Titani dovranno sconfiggere. Il personaggio è stato realizzato
cercando di rimanere quanto più fedele possibile all’originale
giapponese, presentando però caratteristiche tecnologiche
contemporanee.
Chi vince tra Godzilla e Kong?
Naturalmente la domanda che tutti si
sono posti prima di vedere il film è chi poteva risultare vincitore
in uno scontro tra Godzilla e
Kong. Pur non dando una risposta netta a questo
quesito, il film sembra offrire una risposta piuttosto
inequivocabile. Nonostante un’iniziale situazione di
equilibrio, infatti, alla fine è Godzilla a sovrastare Kong. Avendo
sconfitto il suo rivale e ristabilito la sua supremazia, il
gigantesco lucertolone si ritira e lascia vivere il rivale, pur se
ridotto allo stremo, come segno di rispetto. Per quanto dunque Kong
sia più agile e possa contare su numerose risorse, è Godzilla a
prevalere con la sua resistenza e la sua ineguagliabile
forza.
Godzilla e Kong – Il nuovo impero: il sequel del film
Dal 28 marzo arriva invece in sala
Godzilla
e Kong – Il nuovo Impero, dove i due giganteschi
personaggi si trovano a doversi unire nuovamente in battaglia
contro una colossale minaccia sconosciuta che si
cela nel nostro mondo, mettendo a dura prova la loro stessa
esistenza e quella umana. Godzilla
e Kong – Il nuovo Impero approfondisce ulteriormente le
storie e le origini di questi due Titani, nonché i misteri di Skull
Island, tra gli altri, svelando la mitica battaglia che ha
contribuito a forgiare questi esseri straordinari e li ha legati
per sempre all’umanità. Protagonisti umani del film sono ancora
Rebecca Hall,
Brian Tyree Henry e la new entry Dan
Stevens.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
Godzilla
vs Kong è disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di giovedì 21 marzo alle
ore 21:00 sul canale 20
Mediaset.
Ospite di “Hot Ones“, all’attrice Gwyneth Paltrow è stato chiesto il suo parere
su quanto detto da Cord Jefferson agli
Oscar. Il regista di American Fiction, che ha vinto quest’anno il
premio per la migliore sceneggiatura adattata ha infatti lanciato
un appello a Hollywood durante il suo discorso di accettazione,
dicendo: “Invece di fare un film da 200 milioni di dollari,
provate a farne 20 da 10 milioni“. “Capisco perfettamente
il suo punto di vista“, ha risposto la Paltrow.
“Si vuole avere la migliore
possibilità di avere un forte ritorno sull’investimento. Le persone
investono un sacco di soldi in queste cose e vogliono che siano
redditizie. Ma se guardo all’industria nel suo complesso, questa
grande spinta verso i film di supereroi… si possono fare solo tanti
buoni film che sembrino davvero originali, eppure si cerca sempre
di raggiungere il maggior numero di persone possibile, il che a
volte ostacola la qualità o la specificità o il vero punto di
vista“.
“Sono cresciuta facendo film a
medio budget e a volte mi lamento del fatto… guardo ad alcuni film
che ho fatto negli anni ’90 e penso che oggi non verrebbero
realizzati“, ha continuato l’attrice. “C’è più diversità
artistica quando la posta in gioco è minore e le persone possono
esprimere la loro vera voce e fare un film nel modo in cui vogliono
farlo. Questi sono in genere quelli che hanno maggiore
risonanza“.
Gwyneth Paltrow è Pepper Potts nel MCU
Sebbene la Paltrow sia diventata
famosa come protagonista di diversi film della Miramax negli anni
’90, da “Il talento di Mr. Ripley” al premio Oscar per
“Shakespeare
in Love“, sarà per sempre associata ai film di supereroi
grazie al suo ruolo di Pepper Potts nel Marvel Cinematic Universe. La
Paltrow ha infatti dato il via al MCU accanto a Robert Downey Jr. nel ruolo di Tony Stark in
“Iron Man” del 2008. Ha poi ripreso il ruolo in altri due
film standalone di “Iron Man” e in altri film Marvel, tra
cui “Spider-Man: Homecoming” e “Avengers: Endgame“.
Sia la Paltrow che Downey sono poi
apparsi per l’ultima volta nel MCU in “Endgame” del 2019,
che ha visto in particolare la morte dell’Iron Man di Downey Jr.
Durante un Q&A con i fan su Instagram l’anno scorso, la Paltrow
ha detto che il suo tempo con la Marvel era probabilmente finito
perché “che bisogno c’è di Pepper Potts senza Iron Man?“.
Ad oggi, infatti, non è previsto un suo ritorno in scena.
Sony pubblicherà
un nuovo corto animato intitolato The Spider Within: A
Spider-Verse Story sul canale YouTube di Sony
Pictures Animation alle 6 (US) del mattino del 27 marzo. A
darne notizia è il noto sito americano Variety.
Realizzato da Sony Pictures
Animation e Sony Pictures Imageworks, il corto The Spider
Within: A Spider-Verse Story è ambientato nel mondo di
“Spider-Man:
Across the Spider-Verse” e segue Miles
Morales/Spider-Man mentre lotta per bilanciare le sue
responsabilità di adolescente, amico, studente e Spider-Man.
Nell’affrontare queste pressioni, Miles ha un attacco di panico che
lo costringe a confrontarsi con le manifestazioni della sua ansia e
a imparare che chiedere aiuto può essere un atto altrettanto
coraggioso che proteggere la sua città dal male.
Il rilascio digitale avviene in
collaborazione con il Kevin Love Fund e sarà incorporato come parte
del nuovo piano di lezioni del fondo incentrato sulla salute
mentale, “The Hero Within”. Il piano didattico invita gli studenti
a raccontare la propria storia attraverso la lente della
consapevolezza della salute mentale, grazie a un programma
interattivo che comprende un’attività creativa di storyboard.
“Miles rappresenta molti di noi
che fanno del loro meglio nella vita di tutti i giorni“, ha
dichiarato Jarelle Dampier, regista di “The Spider
Within“. “Spesso non ci rendiamo conto di tutto quello
che abbiamo passato finché il nostro corpo non ci costringe a
prendere coscienza della sua esperienza. Il mio intento è che ‘Il
ragno dentro’ possa motivare conversazioni più profonde tra amici e
familiari sui loro percorsi di salute mentale – e spero che sia una
lettera d’amore per coloro che adorano Miles Morales“.
Il fondatore dei KLF, giocatore di
basket professionista e sostenitore della salute mentale, Kevin
Love, ha dichiarato: “La mia speranza per il cortometraggio è
che tutti, specialmente i giovani, capiscano che i propri
sentimenti sono validi e che non si è soli“.
Love ha continuato: “Lo si vede
con Spider-Man nel cortometraggio, dove Miles ha un confidente
fidato. È in grado di fare una passeggiata con suo padre e di
esprimere quello che sta passando. Tutti noi possiamo imparare da
questo: quanto sia importante rivolgersi a qualcuno, esprimere le
proprie emozioni, dire la propria verità e non tenersi tutto
dentro”.
The Spider Within: A
Spider-Verse Story ha debuttato ad Annecy nel 2023 ed è
stato sviluppato e prodotto durante l’anno inaugurale del programma
Leading and Empowering New Storytellers (LENS) di Sony Pictures
Animation e Sony Pictures Imageworks, un programma di formazione
alla leadership della durata di nove mesi che offre ai candidati
provenienti da gruppi sottorappresentati l’opportunità di acquisire
una preziosa esperienza di leadership nell’animazione. Il risultato
finale del programma è un cortometraggio completamente originale,
ambientato nel mondo esistente di un lungometraggio prodotto da
Sony Pictures Animation e Sony Pictures Imageworks.
Nicole Kidman ritornerà e insieme a lei si
uniranno al cast della seconda stagione di NOVE PERFETTI
SCONOSCIUTI (Nine
perfect strangers) Henry Golding,
Mark Strong e Lena Olin come
personaggi fissi della serie. Inoltre, Nicole
Kidman sarà nuovamente executive producer della serie.
Lo show nasce da David E. Kelley,
Made Up Stories di Bruna Papandrea, Blossom Films di Nicole Kidman e FIFTH SEASON. FIFTH SEASON si
occupa anche della distribuzione della serie. La seconda stagione
di Nove perfetti sconosciuti sarà
disponibile per i clienti Prime Video in tutto il mondo, esclusi gli Stati
Uniti dove è disponibile su Hulu.
Sulla prima stagione di
Nine Perfect Strangers
La prima stagione di Nove
perfetti sconosciuti ha debuttato su Prime
Video nell’agosto 2020
Sinossi prima stagione: Basato sul
bestseller del The New York Times dell’autrice Liane Moriarty,
Nove perfetti sconosciuti si svolge in un
health-and-wellness resort boutique che promette guarigione e
trasformazione, mentre nove abitanti stressati provenienti dalla
città cercano di intraprendere un percorso verso uno stile di vita
migliore. A vegliare su di loro durante questo ritiro di 10 giorni
c’è la direttrice del resort, Masha, una donna la cui missione è
quella di rinvigorire le loro menti e i loro corpi stanchi.
Tuttavia, questi nove “perfetti” sconosciuti non hanno idea di cosa
sta per colpirli.
Cast della prima stagione:
Nicole Kidman,
Melissa McCarthy,
Michael Shannon,
Luke Evans, Bobby Cannavale, Regina Hall, Samara Weaving,
Melvin Gregg, Asher Keddie, Grace Van Patten, Tiffany Boone e Manny
Jacinto.
Nove perfetti sconosciuti
nasce da David E. Kelley, Made Up Stories di Bruna Papandrea,
Blossom Films di Nicole Kidman, e da FIFTH SEASON. Jonathan
Levine ha diretto tutti gli otto episodi ed è stato anche executive
producer al fianco di Papandrea, Steve Hutensky e Jodi Matterson
per Made Up Stories, Nicole Kidman e Per Saari per Blossom Films,
Liane Moriarty, dello showrunner David E. Kelley, John Henry
Butterworth, Molly Allen, Samantha Strauss e Melissa McCarthy. La
serie è co-scritta da David E. Kelley, John Henry Butterworth e
Samantha Strauss.
Sembra che, dopo tutto, rivedremo
il gangster Tommy Shelby in azione nell’atteso film di
Peaky Blinders. Parlando al Birmingham World in
occasione della prima del suo nuovo dramma della BBC “The
Town“, il creatore di “Peaky Blinders“
Steven Knight ha confermato che il recente premio
Oscar Cillian Murphy riprenderà il suo amato ruolo
nella prossima versione cinematografica del dramma criminale
britannico.
Steven Knight ha
dichiarato che Cillian Murphy tornerà “sicuramente” e che le
riprese del
film di Peaky Blinders inizieranno a
settembre.
“Sicuramente tornerà.
Lo gireremo a settembre, in fondo alla strada, a
Digbeth“, ha confermato Knight.
L’apparente ritorno di Cillian Murphy nei panni di Tommy Shelby per
il film di “Peaky Blinders” non è uno shock, visto
che la star di “Oppenheimer”
ha da tempo manifestato il suo interesse a recitare in un film di
“Peaky Blinders“, a patto che la sceneggiatura
fosse abbastanza degna.
Cosa ha detto Cillian Murphy sul
film di Peaky Blinders?
“Se c’è un’altra
storia, mi piacerebbe farla“, ha detto Cillian Murphy a Rolling Stone U.K.
l’anno scorso a proposito di un film di “Peaky”.
“Ma deve essere giusto. Steve Knight ha scritto 36 ore
di televisione, e ce ne siamo andati su di giri. Sono davvero
orgoglioso di quell’ultima serie. Quindi, dovrebbe essere legittimo
e giustificato fare di più“.
Cillian Murphy ha dichiarato all’Irish Star,
il mese scorso, prima di vincere l’Oscar: “Ho sempre
detto che se Knight fornirà una sceneggiatura che so essere in
grado di fornire, perché è uno scrittore fenomenale, io ci sarò. …
Se vogliamo vedere il cinquantenne Tommy Shelby, io ci sarò.
Facciamolo“.
Durante una conversazione per
Actors on Actors di Variety tra Cillian Murphy e la superfan di Peaky
BlindersMargot Robbie l’anno scorso, lei ha menzionato
la serie, dicendo: “Possiamo per favore parlare di
Tommy Shelby del cazzo per un solo minuto?“. Poi gli
ha chiesto di un potenziale film spinoff, pregandolo di farne uno,
al che Murphy ha risposto: “Voglio dire, sono aperto
all’idea. Ho sempre pensato che se ci fosse un’altra storia da
raccontare“.
Peaky Blinders ha
debuttato originariamente su BBC Two all’estero (le due stagioni
finali sono passate a BBC One), ma dopo l’arrivo dello show su
Netflix la sua popolarità è esplosa. Il finale della
serie è andato in onda nell’aprile del 2022, ma Knight non ha mai
nascosto le sue intenzioni di continuare la storia in un film.
Di Cosa parlerà il film di Peaky
Blinders?
“Il film, so
esattamente di cosa si tratta. E so quali due storie
racconterà“, ha dichiarato il creatore a
Esquire ancora prima della messa in onda del
finale della serie. “Quello che succederà dopo, voglio
che dipenda dal film. Per quanto ne sappiamo, qualcuno salterà
fuori – credo di sapere chi sarà“.
È passato molto tempo, ma nel 2025
i Fantastici
Quattro torneranno finalmente al cinema. Questa
volta saranno i Marvel Studios a decidere
quando la squadra entrerà nel MCU, e ci aspettiamo
che riceva finalmente il trattamento che merita sullo schermo.
Pedro Pascal (Reed Richards/Mister Fantastic),
Vanessa Kirby (Sue Storm/Donna invisibile),
Joseph Quinn (Johnny Storm/Torcia Umana) e
Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm/La Cosa)
guideranno il cast de I Fantastici
Quattro, ma non abbiamo ancora saputo chi interpreterà
i cattivi del film.
E che dire del cast di supporto del
film? Ci sono un sacco di personaggi che i Marvel
Studios possono prendere dai fumetti per I
Fantastici
Quattro; in questo approfondimenti, diamo un’occhiata
a 5 delle possibilità più interessanti.
Abbiamo già visto la storia d’amore
tra la Cosa e Alicia Masters (lei
è cieca e non le importa del suo aspetto; abbiamo già capito),
quindi perché non dare a Ben Grimm un nuovo interesse
amoroso con Sharon Ventura?
Creata dallo scrittore Mike
Carlin e dall’artista Ron Wilson,
Sharon è apparsa per la prima volta in The Thing
#27 nel 1985 ed è stata inizialmente presentata come una wrestler
professionista. Si innamora di Ben e acquisisce forza e resistenza
sovrumane, facendosi chiamare “Ms. Marvel”. Questo nome è già stato
utilizzato nel MCU, ovviamente.
In seguito, Sharon
viene trasformata fisicamente in un essere mostruoso che assomiglia
a La Cosa e, anche se Ben dovrebbe essere l’unica
persona a dover sopportare questa maledizione, potrebbe essere una
sottotrama divertente. Questo potrebbe anche spiegare
le voci che vorrebbero Mila Kunis nel ruolo della “Cosa”.
Abbiamo incontrato per la prima
volta Agatha Harkness nel MCU in WandaVision
e, nel corso di quest’anno, tornerà nella sua serie spin-off,
Agatha. Inoltre, potrebbe esserci un posto per la strega nel
franchise dei Fantastici
Quattro.
Nei fumetti, Reed e Sue si sono
rivolti ad Agatha per avere un aiuto nella crescita del figlio
Franklin. Ha contribuito a ribaltare la situazione durante diversi
attacchi al Baxter Building e per un certo periodo è stata
un’alleata chiave della Prima Famiglia Marvel. Per un breve periodo
ha persino aiutato il mutante a controllare i suoi poteri
emergenti, una sottotrama che ci piacerebbe vedere in questo
film.
Come molti di voi, anche noi siamo
fiduciosi che Spider-Man possa fare la sua comparsa ne I Fantastici
Quattro. Tuttavia, se questo non è possibile, dare ad
Agatha un ruolo di supporto nel reboot sarebbe un bel pezzo di
tessuto connettivo con il più ampio MCU.
Wyatt Wingfoot
I Fantastici
Quattro saranno anche una famiglia, ma è meglio
credere che questa squadra di supereroi
abbia anche molti amici. Questo nativo americano è stato creato
dallo scrittore Stan Lee e dall’artista Jack Kirby
nel lontano 1966 in Fantastic Four #50.
Amico intimo di Johnny
Storm, Wyatt è diventato un alleato ricorrente della Prima
Famiglia Marvel nel corso degli anni e i fumetti recenti hanno
eliminato molti degli stereotipi offensivi degli inizi. Ha anche
avuto una relazione tira e molla con
She-Hulk, il che significa che i Marvel
Studios potrebbero fare molto con questo personaggio nel
MCU.
Ci piacerebbe vedere Wyatt
reinventato per un pubblico moderno e qualcuno su cui i supereroi
possano fare affidamento. Forse sarà un agente dello S.H.I.E.L.D.
negli anni ’60 o qualcosa del genere? In ogni caso, è ora che gli
venga riconosciuto il giusto merito.
Roberta
Siamo ancora stupiti dal fatto che
i Marvel Studios stiano finalmente portando H.E.R.B.I.E. sul grande
schermo ne I Fantastici
Quattro, ma se il MCU ha davvero intenzione di
abbracciare la stranezza delle invenzioni di Reed Richards, allora
vediamo Roberta (una creazione di John Byrne da Fantastic Four #239
del 1981).
Receptionist robotica della squadra
al Baxter Building, ha sottomesso supercriminali in attacco e ha
persino trovato una storia d’amore con un robot di nome Elektro,
scoperto da Mister Fantastic durante una delle tante avventure
della squadra.
Sì, sappiamo che è già apparsa in
Fantastic Four: Rise of the Silver Surfer, ma era una cosa
da sfigati. In I Fantastici
Quattro ci aspettiamo di vedere una versione molto più
inventiva e bizzarra di questo personaggio poco conosciuto.
Kristoff Vernard
Anche Kristoff
Vernard è stato creato dallo scrittore John
Byrne e ha fatto il suo debutto in Fantastici
Quattro #247 del 1982. Presentato come figlio
orfano di uno scienziato latveriano fedele al Dottor Destino, diventa il pupillo di Victor
dopo la morte dei genitori.
Destino lo prepara come potenziale
successore e, grazie alla sua somiglianza fisica con Destino da
bambino, Kristoff viene dotato di un’armatura e addestrato sia alla
scienza che alla magia. Alla fine, Vernard funge da sostituto di
Destino ed è tipicamente ritratto come ferocemente fedele al suo
padrone.
Nel MCU questa
storia subirebbe delle modifiche sostanziali, ma quanto sarebbe
bello incontrare Kristoff (magari come antagonista minore) prima
che il film si concluda con lui che fa rapporto a Destino a
Latveria?
Dopo numerosi ritardi, Fantastici
Quattro sembra finalmente essere quasi pronto per
prendere forma. Ora che i quattro protagonisti hanno finalmente
degli attori a loro abbinati, secondo lo scooper @CanWeGetToast, i Marvel Studios avrebbero intenzione
di iniziare la produzione del film questo agosto. Manca
l’ufficialità a riguardo, ma considerata la data di uscita fissata
al 25 luglio 2025, è molto probabile che i lavori
abbiano inizio con circa un anno d’anticipo, così da riuscire a
rispettare quella data. Agosto potrebbe dunque essere
effettivamente il periodo in cui si potrà iniziare ad avere qualche
dettagli in più sul film, come anche qualche foto dal set.
Fantastici Quattro: quello che c’è da sapere sul
film
Come al solito con la Marvel, i dettagli
della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici
Quattro sono astronauti che vengono trasformati in
supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio.
Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a
raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e
futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e
lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può
trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare.
E Ben, il migliore amico di Reed, è completamente trasformato in,
beh, una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del
corpo, che gli conferiscono una super forza – e un perpetuo cuore
pesante per il suo aspetto apparentemente mostruoso.
Dopo quasi due anni di speculazioni,
la Marvel ha ora confermato che
la Scarlet
Witchdi Elizabeth
Olsen è ufficialmente morta in Doctor Strange nel Multiverso della
Follia. Il pubblico era curioso di conoscere il
destino di Wanda Maximoff a seguito del finale del film,
poiché non era chiaro cosa potesse essere accaduto. Mentre Scarlet
Witch è stata apparentemente schiacciata dal crollo del palazzo, si
sà che i personaggi della linea temporale del MCU non rimangono
sempre morti e i poteri mistici del personaggio avrebbero potuto
far credere la sua morte, permettendole di ricomparire in
futuro.
Tuttavia, come riportato da Screen Rant, nel libro del MCU
intitolato Marvel Studios The Marvel Cinematic Universe: An
Official Timeline, la tragica fine di Scarlet Witch sembra
essere confermata. Il libro riporta infatti che: “Wanda
distrugge Wundagore e lo fa crollare su se stessa, ponendo fine a
due grandi minacce per tutto il Multiverso“. Inoltre, la voce
del libro riporta un simbolo corrispondente alla morte di un
personaggio importante, confermando ufficialmente il destino di
Scarlet Witch.
Scarlet Witch e il suo percorso nel MCU
Sebbene il sacrificio di Scarlet
Witch rappresenti un momento di redenzione per lei, a molti è
sembrato un finale deludente per un personaggio che meritava di
meglio. Wanda ha probabilmente subito il maggior numero di traumi
tra tutti i personaggi del MCU. La sua famiglia è morta quando era
giovane, poi è stata sottoposta a esperimenti prima che suo
fratello morisse mentre combatteva contro Ultron. In seguito ha
sacrificato Visione, ma non è servito a nulla, poi è stata colpita
dal blip, è tornata dal blip e ha creato la sua vita da sogno a
Westview, prima di doverla distruggere.
La sua svolta malvagia ha un certo
senso, considerando quanto ha perso e cosa voleva recuperare.
Tuttavia, Doctor Strange nel Multiverso della Follia l’ha
trasformata da un’eroina complicata in una vera e propria villain
che ha usato il suo trauma come scusa per la distruzione. Wanda
meritava però un momento in cui imparasse a usare tutto ciò che ha
perso per un bene superiore e ad andare avanti con la sua vita, ma
non l’ha mai avuto. Se Doctor Strange nel Multiverso della Follia è stata
davvero la fine per lei, allora il MCU potrebbe aver perso
l’opportunità di darle un finale soddisfacente.
Nove anni dopo Mad Max: Fury
Road, la nuova opera della famosa saga del regista,
sceneggiatore e produttore australiano George
Miller torna sulla Croisette al Festival di Cannes 2024.
L’attesissimo Furiosa: A Mad
Max Saga sarà svelato alla presenza del regista e del
cast, capitanato da Anya
Taylor-Joy,Chris
Hemsworthe Tom
Burke, in occasione di una sessione di Gala Fuori Concorso
al Grand Théâtre Lumière al Palais des Festivals mercoledì 15 maggio.
Mad Max (1979),
Mad Max II: The Challenge (1981), Mad Max:
Beyond Thunderdome (1985), Mad Max: Fury
Road (2015), Furiosa: A Mad Max Saga
(2024): in 5 episodi e in quasi in 5 decenni, George
Miller ha creato un mito, anzi una mitologia catartica.
Mad Max è una cronaca del collasso sociale e
ambientale, che gioca con i codici di genere per mettere in
discussione questi temi, inizialmente visionari e ora crudelmente
attuali. Girato originariamente nell’entroterra australiano, questo
“Western su ruote” rivisitato descrive un mondo distopico in cui
velocità e movimento sono sinonimo di energia vitale quanto di
morte a causa dell’esaurimento delle risorse, offrendo allo
spettatore una dose di adrenalina raramente eguagliata sul grande
schermo. grande schermo.
Furiosa: A Mad
Max Saga è l’ultimo episodio. Si ritorna alle origini
di Furiosa, la nuova eroina della saga apparsa in Mad Max:
Fury Road, film premiato con diversi Oscar. L’attrice
Anya
Taylor-Joy interpreta la giovane Furiosa,
che cerca di tornare a casa, nonostante numerose bande armate
ostili.
“L’idea di questo prequel mi
accompagna da oltre un decennio”, ha affermato George
Miller. “Non potrei essere più entusiasta di tornare
al Festival di Cannes – insieme ad Anya, Chris e Tom – per
condividere Furiosa: A Mad Max Saga. Non c’è posto migliore della
Croisette per vivere questo film con il pubblico del palcoscenico
mondiale”.
Furiosa: A Mad Max Saga, la
trama
Mentre il mondo crolla, la giovane
Furiosa viene rapita dal Luogo Verde di Molte Madri e cade nelle
mani di una grande orda di motociclisti guidata dal signore della
guerra Dementus. Attraversando la Zona Desolata, si imbattono nella
Cittadella presieduta dall’Immortan Joe. Mentre i due Tiranni
combattono per il dominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove
mentre mette insieme i mezzi per ritrovare la strada di casa.
Dopo la clip della scorsa settimana
sulla trasformazione di Kim Kardashian in Siobhan Corbyn, FX
Networks ha finalmente rilasciato il trailer di American
Horror Story: Delicate Part Two, che mostra la star dei
reality trasformata in attrice che va oltre ogni limite per rendere
la vita di Anna Victoria Alcott (interpretata da Emma Roberts, veterana di AHS) la peggiore in
assoluto.
Mentre l’Anna di Emma Roberts,e la
Siobhan di Kim Kardashian si fanno sensuali nel teaser,
quest’ultima dimostra in seguito che “nulla la ostacolerà” mentre
elabora i suoi astuti piani. Questo ha spinto Anna a definire
Siobhan un “mostro”, al quale Siobhan ha risposto rapidamente: “No,
tesoro, io sono molto peggio”.
American Horror Story:
Delicate Part One ha concluso la sua corsa di cinque
episodi lo scorso anno. La seconda parte, composta da quattro
episodi, andrà in onda il mercoledì a partire dal 3 aprile alle 22.00 ET. Il
giorno successivo sarà trasmessa in streaming su Hulu e sarà
disponibile su Star+ in America Latina e
Disney+ in altri
territori.
Basata sul romanzo Delicate
Condition di Danielle Valentine, l’ultima stagione è descritta come
un “thriller avvincente su un’attrice che si convince che una
figura sinistra sta facendo di tutto per assicurarsi che la sua
gravidanza non avvenga mai”.
“Una serie drammatica horror
antologica incentrata su diversi personaggi e luoghi, tra cui una
casa dal passato omicida, un manicomio, una congrega di streghe, un
freak show, un hotel, una fattoria a Roanoke, una setta,
l’apocalisse e un campo estivo”, si legge nella sinossi.
American Horror Story:
Delicate vede nel cast anche Matt Czuchry nel ruolo di Dex Harding,
Denis O’Hare nel ruolo del Dr. Hill, Julie
White nel ruolo della signora Preecher, Annabelle
Dexter-Jones nel ruolo di Sonia Shawcross,
Michaela Jaé Rodriguez nel ruolo di Nicolette,
Cara Delevingne nel ruolo di Ivy e Maaz Ali
nel ruolo di Kamal.
L’attesissima seconda stagione di
House
of the Dragon arriverà dal 17 giugno su
Sky ein streaming solo su NOW, in
contemporanea assoluta con la messa in onda americana. Tratta dal
romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin, la
serie HBO e Sky Exclusive è ambientata 200 anni
prima degli eventi citati ne “Il Trono di
Spade” e racconta la storia della Casa Targaryen.
Westeros è sull’orlo di una
sanguinosa guerra civile, con il Consiglio dei Verdi e quello dei
Neri che combattono rispettivamente per Re Aegon e per la Regina
Rhaenyra. Ciascuna delle due fazioni ritiene legittima la propria
aspirazione al Trono di Spade, così il nuovissimo doppio trailer
della serie, quello dei Verdi e quello dei Neri, riflette queste
due prospettive, in metà divise ma complementari della stessa
storia. La seconda stagione di House
of the Dragon vedrà il regno spaccarsi: tutti
dovranno scegliere quale fazione di Casa Targaryen sostenere.
GREEN TRAILER:
BLACK TRAILER:
La seconda stagione di House of The Dragon
In otto nuovi episodi, la seconda
stagione di House
of the Dragon vede nel cast i già protagonisti della
prima
Matt Smith,
Olivia Cooke,
Emma D’Arcy, Eve Best, Steve Toussaint, Fabien Frankel, Ewan
Mitchell, Tom Glynn-Carney, Sonoya Mizuno e
Rhys Ifans. Nei nuovi episodi tornano anche Harry Collett,
Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Phia Saban, Jefferson Hall e
Matthew Needham.
New-entry nel cast della nuova
stagione: Abubakar Salim (sarà Alyn di Hull), Gayle Rankin (Alys
Rivers), Freddie Fox (Ser Gwayne Hightower), Simon Russell Beale
nei panni di Ser Simon Strong, Clinton Liberty nel ruolo di Addam
of Hull, Jamie Kenna che interpreterà Ser Alfred Broome, Kieran Bew
nei panni di Hugh, Tom Bennett in quelli di Ulf, Tom Taylor sarà
Lord Cregan Stark e Vincent Regan interpreterà invece Ser Rickard
Thorne.
I crediti della seconda stagione:
co-creatore e produttore esecutivo George R.R. Martin; co-creatore,
showrunner e produttore esecutivo Ryan Condal; produttori esecutivi
Sara Hess, Alan Taylor, Melissa Bernstein, Kevin de la Noy, Loni
Peristere, Vince Gerardis. Tratto dal bestseller di George R.R.
Martin “Fuoco e Sangue”.
I fan, ma anche quanti non abbiano
ancora mai visto la prima stagione o Il Trono di Spade e
vogliano arrivare preparati all’appuntamento di giugno, possono
rivedere o recuperare la prima stagione diHouse of the Dragon nonché tutte le
stagioni della serie dei record on demand su Sky e in streaming su
NOW.
Vertice 360
distribuirà in Italia The Strangers: Capitolo 1,
la prima parte della trilogia horror pronta a sconvolgere gli
spettatori dal 10 luglio e interpretata da Madelaine Petsch, l’attrice statunitense
reduce dal successo del teen drama Riverdale,
e da Froy Gutierrez (Cruel
Summer, Teen Wolf).
Intenso, terrificante da mozzare il
fiato, The Strangers: Capitolo 1 è diretto da
Renny Harlin (Nightmare 4 – Il non
risveglio, 58 minuti per morire – Die Harder,
Cliffhanger, L’esorcista – La genesi, The
Covenant, Il passo del diavolo) che torna al genere
horror con questa saga ispirata al film omonimo del 2008 di Bryan
Bertino.
In questo primo capitolo una
giovane coppia, dopo un inaspettato guasto all’auto, è costretta a
trascorrere la notte in un cottage isolato situato in una città
inquietante. La loro permanenza viene sconvolta dall’arrivo di tre
sconosciuti che li terrorizzano agendo senza pietà.
Cast Madelaine Petsch, Froy Gutierrez
Regia di Renny Harlin
Prodotto da Courtney Solomon, Mark Canton,
Christopher Milburn,
Gary Raskin, Alastair Burlingham, Charlie Dombek
Sceneggiatura di Alan R. Cohen & Alan
Freedland Basato su The Strangers scritto da Bryan
Bertino
Lo sceneggiatore Michael
Brandt ha inaspettatamente fornito un aggiornamento sul
tanto atteso sequel di Wanted – Scegli il tuo destino, che da 16 anni
si trova in una fase di stallo, tanto da far pensare che non sia
più considerato realizzabile. Il film originale è basato sulla
serie a fumetti omonima di Mark Millar e
J. G. Jones e segue Wesley Gibson (James
McAvoy), un giovane che trova la sua vita mondana
capovolta quando scopre di avere abilità sovrumane e una
connessione con The Fraternity, una società mortale di assassini.
Il film fu un grande successo di critica e commerciale, ma il suo
seguito stranamente non divenne mai una realtà.
In un’intervista con MovieWeb, Brandt ha però ora
spiegato che lui e i suoi co-scrittori hanno effettivamente scritto
il sequel, il quale si è però imbattuto in momento di blocco quando
il regista Timur Bekmambetov ha espresso idee
diverse riguardo il sequel. “Avevamo un’idea per un seguito.
L’abbiamo scritto. E sembra che ci sia stato un vero interesse
nello studio per realizzarlo. E poi anche Timur, che ha diretto il
primo, era assolutamente interessato. Ma aveva un’idea diversa per
quello che voleva fare.”
“Ed è solo uno di quei momenti
in cui qualcuno dice la cosa sbagliata in termini di prosieguo del
nostro film e della sceneggiatura che avevamo scritto. Sono stati
suggeriti dei cambiamenti e questo rallentamento ha tolto il vento
dallle vele dello studio. Le cose cambiano velocemente e credo che
il sequel di Wanted sia semplicemente rimasto indietro mentre altre
cose cominciavano ad andare avanti. Quindi c’è un copione, mi
piacerebbe vederlo realizzato, e mi è piaciuto molto
scriverlo“.
“Ho pensato che fosse un vero e
proprio sequel del primo. Ma finora, lo slancio è stato perso.
Ricevo una chiamata ogni tanto da un produttore che dice, ‘Possiamo
rinvigorire questa cosa? E io dico, ‘Yeah, ecco il copione. E loro
dicono, ‘Wow, amiamo la sceneggiatura. ‘ E io dico, ‘Cool, chiama
lo studio. E poi sembra morire lì per qualche ragione“. Ad
oggi, dunque, la realizzazione di questo sequel continua a rimanere
incerta se non improbabile.
Wanted – Scegli il tuo destino: il sequel si farà?
Già prima dell’uscita del film,
Mark Millar aveva annunciato che il regista
Timur Bekmambetov stava progettando un sequel che
avrebbe seguito l’idea del primo film di una gilda internazionale
di assassini. Tutto sembrava pronto per partire già nel 2009, ma a
quel punto AngelinaJolie ha fatto sapere che non era interessata
a riprendere il suo ruolo. Ciò ha comportato una riscrittura della
sceneggiatura per rimuovere il suo personaggio, ma da quel momento
la realizzazione del sequel è divenuta incerta. Ad oggi, nonostante
l’argomento esca nuovamente di tanto in tanto, non sembrano esserci
piani per riportare i personaggi del film sul grande schermo.
Ecco una clip da Il mio
amico robot, il nuovo film d’animazione di Pablo
Berger (Blancanieves
e Abracadabra) al cinema dal 4 aprile con I
Wonder Pictures in collaborazione con Unipol
Biografilm Collection. Il nuovo capolavoro animato
dell’acclamato regista spagnolo Pablo Berger è un gioiello già
celebrato all’ultimo Festival di Cannes, premiato ad Annecy e ora
candidato al Premio Oscar® come Miglior film d’animazione.
Il mio
amico robotè scritto e diretto da Berger–qui al suo esordio nel cinema di
animazionein 2D–esi
ispira allaomonimagraphicnoveldi SaraVaroncheraccontalafavola modernadi DOG e
ROBOT,una storia sull’importanza
dell’amicizia e sulla sua fragilità.
Dopol’avventura del
pluripremiatoBlancanievesedelsorprendenteAbracadabra,Il mio amico robotrappresenta
unanuovasfida
perBergerche
afferma:“ConIl mio amico robotvolevo tornare all’essenza pura del cinema. Ma questa volta
da un’altra angolazione, quella dell’animazione, ovverouna forma di
rappresentazione e narrazione senza limiti. In quanto regista,
scrivere storie senza dialoghi è sia una grande sfida che un enorme
piacere”.
Ad
affiancare Berger nella realizzazione del mondo diIl mio amico
robot,una squadra di 20 artistidirettidal
notofumettista eillustratoreJosé LuisÁgreda,mentre ilprocesso di
animazione è affidato al talentuoso artista e direttore
dell’animazioneBenoîtFeroumont. Perle musicheil regista si è affidato
nuovamente adAlfonso deVilallonga(già
compositore perBlancanieveseAbracadabra),cheharicreato melodie al piano
delicate,ritmijazz e suoni urbani molto newyorchesi, una giungla sonora
unica nel suo genereper dare vita
aun racconto emozionante e
coinvolgente.
Il mio
amico robotsarà nei cinema dal4 apriledistribuito da
I Wonder Pictures incollaborazione con
Unipol Biografilm Collection.
Il mio amico robot, la
trama
DOG
vive a Manhattan e, stanco di stare sempre solo, si costruisce un
robot. Sulle note degli Earth, Wind and Fire e della travolgente
musica newyorkese degli anni Ottanta, la loro amicizia sboccia e si
fa sempre più profonda. Finché una sera d’estate DOG si trova
costretto ad abbandonare ROBOT sulla spiaggia. Riusciranno i due
amici a ritrovarsi? Dal pluripremiato Pablo Berger
(Blancanieves),
qui al suo esordio nel cinema di animazione, una storia
sull’importanza dell’amicizia e sulla sua fragilità celebrata a
Cannes, premiata ad Annecy e candidata all’Oscar®come Miglior film
d’animazione.
Paramount+
e France Télévisions, insieme a France Tv distribution presentano
la loro nuova, attesissima serie Zorro (titolo
provvisorio) con
Jean Dujardin, Audrey Dana, André Dussolier, Eric Elmosnino e
Grégory Gadebois. Nel cast internazionale anche l’attore
italiano Salvatore Ficarra.
La serie Zorro
verrà lanciata prossimamente su Paramount+
prima di essere trasmessa su France Télévisions.
La trama della nuova serie tv di
Zorro
Nel 1821, Don Diego de la Vega
diventa sindaco di Los Angeles per migliorare la sua amata città.
Tuttavia, la città sta affrontando problemi finanziari a causa di
un uomo d’affari locale, l’avido Don Emmanuel, e i suoi poteri come
sindaco non sono sufficienti per combattere l’ingiustizia. Per 20
anni Diego non ha usato la sua identità da Zorro, ma sembra che non
abbia altra scelta che riportarla indietro per il bene comune. Ma
Diego fatica a bilanciare la sua doppia identità sia come Zorro,
sia come sindaco, causando tensione al suo matrimonio con
Gabriella, che non è a conoscenza del suo segreto. Diego riuscirà a
salvare il suo matrimonio e la sua sanità mentale nel caos?
Il cast di
Zorro
Creata da Benjamin Charbit (Sous
Contrôle, Gagarine, Notre Dame, Les Sauvages, En Liberté) e Noé
Debré (Parlement, Stillwater, Dheepan), la serie in 8 episodi è
co-prodotta da Paramount+, France Télévisions, Le Collectif 64
(Marc Dujardin) e Bien Sûr Productions (Julien Seul). Scritta da
Benjamin Charbit, Noé Debré e Emmanuel Poulain-Arnaud (Le Test), la
serie è diretta da Jean-Baptiste Saurel (Parallèles) e Emilie
Noblet (Bis Repetita, Parlement, Les 7 vies de Léa).
La serie sarà prossimamente
disponibile su Paramount+ in Italia, oltre che in Francia, Regno
Unito, Germania e LATAM. France Tv Distribution gestisce le vendite
per tutti gli altri territori.
Riportare al cinema un
ruolo e una storia che hanno segnato in qualche modo gli spettatori
e un’epoca è sempre un processo complicato, e
Jake Gyllenhaal dimostra di sapersi mettere in
gioco nel riportare in un film il
personaggio che fu di Patrick Swayze in
Road House. Disponibile su Prime Video dal
21 marzo, il film è infatti il remake dell’omonimo progetto diretto
da Rowdy Herrington e interpretato dall’iconico
attore che ci ha lasciati sin troppo presto.
Road House, la trama
La trama segue Elwood
Dalton (interpretato da
Jake Gyllenhaal), un ex lottatore con un passato
turbolento, che viene assunto come buttafuori e direttore di una
roadhouse situata nelle Florida Keys. Tuttavia, il suo nuovo
incarico lo mette di fronte alla malavita locale che cercherà di
mettere in pericolo la sua vita e quella degli abitanti del
luogo.
Fin dal principio, è
evidente che il film cerca di rendere omaggio al passato e al ruolo
che Swayze aveva consegnato all’immaginario collettivo. Tuttavia,
mentre alcuni remake tendono a mancare il bersaglio, Road
House si distingue per la sua capacità di catturare lo
spirito del suo predecessore, pur riuscendo a parlare al presente e
a mantenere una sua identità unica. Non a casa la regia è firmata
da Doug Liman che ha sempre un tratto distintivo e
brioso, e riesce a trasformare la narrazione classica in una storia
contemporanea, mantenendo un equilibrio tra omaggio e
innovazione.
Una delle sfide
principali per il remake è stata la decisione di bypassare la
distribuzione cinematografica e arrivare direttamente su
piattaforma. Sebbene in altri tempi questa decisione poteva
dipendere anche dalla qualità del film, il sistema di streaming
casalingo si è evoluto e Road House, nonostante la
destinazione, si dimostra sorprendentemente ben realizzato e
strutturato. Liman sfrutta appieno le potenzialità della storia che
gli è stato chiesto di raccontare, offrendo al pubblico una
produzione visivamente coinvolgente e ricca di azione.
Un grande Jake Gyllenhaal
Jake Gyllenhaal si distingue nel ruolo di Elwood
Dalton, innanzitutto per un impegno fisico nel calarsi nei panni
del lottatore davvero lodevole. Il suo personaggio, un uomo con un
passato oscuro e abilità nelle arti marziali miste, riesce ad
essere sempre convincente e mai ingiustificatamente tetro. E questo
suo impegno non fa sfigurare il resto del cast, tra cui
Jessica Williams, JD Pardo e Billy
Magnussen, che offre performance convincenti che
contribuiscono a dare al film una sua personalità ben precisa.
Uno dei punti forti di
Road House è la sua ambientazione nelle Florida
Keys: Liman cattura perfettamente l’atmosfera unica della regione,
creando un mondo ricco di dettagli e sfumature e sfruttando
soprattutto le riprese in esterni, che contribuiscono a rendere
quadridimensionale la storia e ad immergerla in un ambiente
specifico e funzionale.
Road
House è un remake che, nonostante la destinazione
televisiva, offre un’esperienza cinematografica avvincente e
coinvolgente. Pur mantenendo il rispetto per il suo predecessore,
il film riesce anche ad avere un’anima distinta e originale e ha
tutte le carte in regola per essere un film imperdibile per gli
amanti del genere action.