Disney+ ha annunciato che la
nuova serie originale italiana
I Leoni di Sicilia, la saga familiare tratta
dall’omonimo bestseller di Stefania Auci, debutterà il 25
ottobre in esclusiva sulla piattaforma streaming con i
primi quattro episodi, mentre i restanti quattro saranno
disponibili a partire dal 1° novembre.
Dal regista Paolo
Genovese, che ne è anche produttore creativo, la serie in
otto episodi è prodotta da Francesco e
Federico Scardamaglia per Compagnia Leone
Cinematografica e da Raffaella Leone e
Marco Belardi per Lotus Production, una società
Leone Film Group.
ILeoni di Sicilia è una serie scritta
da Ludovica Rampoldi e Stefano
Sardo.
I Leoni di Sicilia è l’avvincente storia della
famiglia Florio. I fratelli Paolo e Ignazio sono due piccoli
commercianti di spezie fuggiti da una Calabria ancorata al passato
e in cerca di riscatto sociale. In Sicilia s’inventano un futuro,
dove a partire da una bottega malmessa danno vita a un’attività
florida che il giovane figlio di Paolo, Vincenzo, con le sue idee
rivoluzionarie, trasformerà poi in un impero. Tuttavia, a
travolgere la vita di Vincenzo, e quella di tutta la famiglia, è
l’arrivo dirompente di Giulia, una donna forte e intelligente, in
contrasto con le rigide regole della società del tempo.
I Leoni di Sicilia è un’epopea fatta di
amore, famiglia, successi, guerre e rivoluzioni, che si svolge
nella Sicilia dell’Ottocento fino all’Unità d’Italia del 1861.
La serie è interpretata da Michele Riondino nel ruolo di Vincenzo Florio,
Miriam Leone in quello di Giulia Portalupi,
Donatella Finocchiaro in quello di Giuseppina,
Vinicio Marchioni nei panni di Paolo Florio,
Eduardo Scarpetta nel ruolo di Ignazio Florio
(figlio di Vincenzo), Paolo Briguglia in quello di
Ignazio Florio, Ester Pantano nel ruolo di
Giuseppina giovane e Adele Cammarata in quello di
Giovanna D’Ondes
Tratta da The Lost
Flowers of Alice Hart, best-seller d’esordio
dell’australiana Holly Ringland, Ascolta
i fiori dimenticati è la nuova miniserie targata
Prime Video disponibile in esclusiva sulla
piattaforma a partire dal 4 agosto. Lo show,
diretto da Glendyn Ivin
(Penguin Bloom, Safe
Harbour), ripercorre le pagine dell’autrice in sette
episodi e si affida, tra i membri del cast, al magnetismo
dell’icona Sigourney
Weaver, (non) protagonista di una storia di violenza,
memorie e segreti.
Ascolta i fiori
dimenticati, la trama
Alice Hart (Alyla
Browne) è una bambina vivace che abita nella campagna
australiana, insieme con papà Clem (Charlie
Vickers) e mamma Agnes (Tilda
Cobham-Hervey). È curiosa, adora leggere e condivide con
la madre la passione per le antiche leggende. L’illusione d’una
serena vita familiare nasconde però una brutale verità:
un’esistenza di paura, lividi malcelati ed impotenza. Una realtà di
prigionia priva di apparenti vie di fuga. Quando un misterioso
incendio le uccide entrambi i genitori, Alice, di appena nove anni,
si trasferisce dalla nonna paterna June Hart (Sigourney
Weaver) alla Thornfield flower farm, fattoria e luogo di
rifugio per donne sole e in difficoltà.
Qui la bambina cresce, trascorrendo
la propria infanzia e adolescenza a imparare nomi e significato dei
fiori e delle piante selvatiche che la circondano. Avvolta dal
caloroso affetto della nonna, della di lei compagna Twig
(Leah Purcell) e delle altre donne lavoratrici di
Thornfield. Il passato però, con i suoi fantasmi e i suoi non
detti, conserva ancora la promessa di un inesauribile tormento. E
tra corrosivi silenzi e verità negate, Alice, divenuta adulta
(Alycia Debnam Carey), dovrà imparare a fare i
conti con i mille volti di una “sorridente” violenza che sembra
perseguitare la sua famiglia.
Reticolo di memorie
Ascolta i fiori dimenticati. Titolo
e consiglio, invito. Chiave d’accesso a un mondo che precipita, sin
dai primi istanti; quando lo spensierato idillio di un falso
abbraccio si tramuta nel terrore di uno sguardo freddo e
implacabile. Una casa, anzi più case degli orrori abitano la
vita di Alice Hart; non antiquate dimore ricolme di spiriti
maligni, bensì reticolati – per certi versi Flanaganiani – di memorie,
colpe, oscurità. Stilemi horror più che altro geografici,
architettonici, innestati su di un canovaccio drammatico anch’esso
consueto, lungo la traccia del quale violenza domestica e
riflessione sulla stessa continuano a intersecarsi, corroborandosi
l’un l’altra.
Quanto a lungo un abuso può
perdurare? E a che punto il desiderio di protezione muta e degenera
in manipolazione e controllo? Glendyn Ivin
interroga lo spettatore servendosi di un prodotto che parla più
lingue; lo fa attraverso un poliglottismo organico che, nell’ottica
di accompagnare lo spettatore nell’affaticato percorso di
“riabilitazione” delle sue protagoniste, mescola l’esotismo del
mito al simbolismo del linguaggio floreale, la potenza del silenzio
scioccato all’urgenza del grido di denuncia. All’interno però di un
labirinto di suggestioni e svelamenti in seno al quale, in più di
un’occasione, Ivin sembra talvolta diffidare del
proprio pubblico – o di se stesso? -, incorrendo in un didascalismo
fin troppo “urlato”, che finisce paradossalmente per smorzare
vigore e portata del messaggio.
Sigourney Weaver e incagli
strutturali
Ascolta i fiori
dimenticati trova invero il proprio “sole” nel corpo
e volto di Sigourney Weaver, la June Hart a cui la
star classe 1949 presta il proprio talento – terza declinazione
mini-seriale dopo le esperienze di Political
Animals (2012) e The
Defenders (2017) – e che, di fatto, rappresenta
la stella polare dello show, indiscusso punto di riferimento
narrativo e attoriale. Nella sofferta ostinazione di June rivive la
rude dolcezza che ormai da decenni mappa le traiettorie
interpretative della diva, icona plasmata negli anni dalle mani dei
grandi maestri Ridley Scott,
James Cameron
e, più di recente, Paul Schrader (Master
Gardener, di nuovo un giardino e i suoi intrighi). Qui
rughe e ferite divengono via via sempre più evidenti, lo sguardo
della donna si arricchisce di sfumature d’intensità; il cappello a
tesa larga da cowboy ne inselvatichisce il portamento e ogni
dettaglio, indispensabile tessera di puzzle, riempie l’inquadratura
d’una classe ed eleganza senza pari – nonostante le brillanti prove
di Leah Purcell e Alycia Debnam
Carey.
A impoverire allora il potenziale
dell’avvincente controparte letteraria sono invece incagli di
natura strutturale. Passaggi più o meno prevedibili o dalla messa
in scena poco originale, snodi e cliffhanger da soap opera e, in
particolar modo, una costante sensazione di annacquamento del
materiale, stiracchiato, almeno a tratti, come burro spalmato
su troppo pane. Il prodotto, considerati i differenti piani
temporali e narrativi coinvolti, avrebbe forse giovato di un
formato distributivo differente, perché no un lungometraggio “a
capitoli”, che sapesse preservare gli elementi di maggior interesse
dell’intreccio e coniugarli ad una compattezza espositiva più
impattante e meno dispersiva.
I Lakers hanno fatto
sognare milioni di tifosi, grazie a una storia fatta di gesta
(sportive e non), di grandi rivalità, di competizioni ai massimi
livelli e ambizione: torna per la seconda stagione la serie targata
HBO che racconta il magico decennio in cui i Los Angeles Lakers
entrarono nella leggenda del basket mondiale. Il nuovo capitolo di
Winning Time – L’ascesa della dinastia dei Lakers,
la serie Sky Exclusive di cui oggi viene rilasciato il trailer
ufficiale, è in arrivo dal 28 agosto in esclusiva su Sky e in
streaming solo su NOW.
Ideata e prodotta, fra
gli altri, da Adam McKay (Don’t
Look Up, Succession),
la serie esplora la vita professionale e personale dei Los Angeles
Lakers, questa volta nel periodo appena successivo alle finali del
1980 e del 1984, raccontando la grande rivalità che c’era a quel
tempo sia tra squadre (Lakers VS Celtics) sia tra giocatori (Magic
Johnson VS Larry Bird).
Winning Time – L’ascesa della dinastia dei
Lakers, trama e cast
Ricchissimo il cast dei
nuovi sette episodi: John
C. Reilly nei panni del proprietario della
squadra, Jerry Buss; Quincy Isaiah, Solomon Hughes e Sean
Patrick Small in quelli, rispettivamente, di Magic
Johnson, Kareem Abdul-Jabbar e Larry Bird; Jason Clarke a interpretare il campione NBA e
dirigente dei Lakers Jerry West; Jason Segel (How I Met Your Mother) nei panni
di Paul Westhead, professore di lettere trasformatosi in assistente
coach della squadra; Adrien Brody interpreta il coach Pat Riley;
Michael Chiklis nei panni del coach dei Boston
Celtics Red Auerbach.
Nel cast anche
Gaby Hoffmann, Hadley Robinson, DeVaughn Nixon, Tamera
Tomakili, Brett Cullen, Stephen Adly Guirgis, Spencer Garrett,
Molly Gordon, Joey Brooks, Delante Desouza, Jimel Atkins, Austin
Aaron, McCabe Slye, Thomas Mann,
Gillian Jacobs, Rob Morgan.
Winning Time –
L’ascesa della dinastia dei Lakers è tratta dal libro
Showtime: Magic, Kareem, Riley, and the Los Angeles Lakers Dynasty
of the 1980s dello scrittore sportivo Jeff Pearlman. Produttori
esecutivi Adam McKay e Kevin Messick per Hyperobject Industries;
showrunner, produttore esecutivo, scrittore e co-creatore Max
Borenstein; produttore esecutivo Scott Stephens; produttore
esecutivo, scrittore e co-creatore Jim Hecht; produttore esecutivo
e scrittore Rodney Barnes; produttore esecutivo e regista degli
episodi 1, 6 e 7 Salli Richardson-Whitfield; produttore esecutivo
Jason Shuman.
Prime
Video ha svelato le prime immagini ufficiali del
nuovo film in prossima uscita Sitting in Bars with
Cake, con protagoniste Yara Shahidi, Odessa
A’zion, Ron Livingston e Bette Midler. Uno sguardo a cuore
aperto sull’amicizia e sul ritrovare se stessi all’inizio dell’età
adulta, il film è diretto da Trish Sie (Pitch
Perfect 3), è ispirato ad eventi reali e all’omonimo libro
di Audrey Shulman, la quale ha scritto anche la sceneggiatura del
film. Shahidi è, inoltre, executive producer del film, che
rappresenta il primo progetto a vederla in questo ruolo. Dall’8
settembre, Sitting in Bars with Cake sarà
disponibile in esclusiva su Prime
Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.
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Ispirato a una storia vera, Sitting in Bars with
Cake segue le vicende delle due migliori amiche Jane
(Yara Shahidi) e Corinne (Odessa A’zion) che si trovano ad
affrontare la vita nei loro vent’anni a Los Angeles. Corinne,
estroversa per eccellenza, convince la sua timida ma estremamente
talentuosa, migliore amica e pasticcera casalinga Jane a impegnarsi
a sfornare torte per un anno e a portarle nei bar, pratica
conosciuta anche come “cakebarring”, con l’obiettivo di
incontrare persone e sviluppare fiducia in se stessa. Nel corso del
loro anno di “cakebarring,” Corinne riceve una diagnosi che le
cambia la vita, e le due ragazze si ritrovano ad affrontare una
sfida diversa da qualsiasi prova mai affrontata fino ad ora.
Sitting in Bars with Cake non è solo
una folle corsa attraverso alcuni dei più colorati locali di Los
Angeles, ma anche una commovente celebrazione dell’amicizia
femminile, della creazione di un’identità e della ricerca della
gioia nei luoghi più inaspettati.
Questa estate preparatevi per una
potente scarica di adrenalina con Shark
2 – L’Abisso, un’avventura da brividi che fa seguito a
quella del blockbuster del 2018, portando l’azione ad un livello
ancora più alto, e a maggiori profondità, tra branchi di
inarrestabili Megalodonti e molto altro ancora!
Tuffatevi in acque sconosciute con
Jason Statham e con l’icona globale
dell’action Wu Jing che guideranno una squadra di coraggiosi
esploratori nelle profondità più recondite dell’oceano. Il loro
viaggio si trasformerà in una spirale di caos quando una diabolica
operazione mineraria minaccerà la loro missione e li costringerà ad
una rischiosa lotta per la sopravvivenza. Messi alle strette da
colossali Megalodonti e da implacabili saccheggiatori
dell’ambiente, i nostri eroi dovranno superare i loro spietati
predatori in una corsa contro il tempo al cardiopalma. Immergetevi
nell’esperienza cinematografica più elettrizzante dell’anno con
Shark
2 – L’Abisso – dove le profondità dell’oceano saranno
pari solo alle vette dell’emozione pura e inarrestabile!
Warner Bros. Pictures e CMC
Pictures, presentano Shark
2 – L’Abisso con Statham e Jing alla guida di un cast
corale che include, Sophia Cai (“Shark – Il primo squalo”), Page
Kennedy (“Shark – Il primo squalo”), Sergio Peris-Mencheta (“Rambo:
Last Blood”), Skyler Samuels (“The Gifted”) e Cliff Curtis (la saga
di “Avatar”).
Shark
2 – L’Abisso è diretto da Ben Wheatley (“In the
Earth”, “Free Fire”), da una sceneggiatura di Jon Hoeber & Erich
Hoeber (“Shark – Il primo squalo”, “Transformers: Rise of the
Beasts”) e Dean Georgaris (“Shark – Il primo squalo”, “Tomb Raider
– La culla della vita”), e un soggetto di Dean Georgaris e Jon
Hoeber & Erich Hoeber, basata sul romanzo di The Trench di Steve
Alten. Il film è prodotto da Lorenzo di Bonaventura (“Shark – Il
primo squalo”, “Bumblebee”) e Belle Avery (“Shark – Il primo
squalo”, “Onora il padre e la madre”). I produttori esecutivi sono
Jason Statham, Cate Adams, Ruigang Li, Catherine Xujun Ying, Wu
Jing, E. Bennett Walsh, Erik Howsam, Gerald R. Molen e Randy
Greenberg.
Il team di filmmakers al fianco del
regista Wheatley è composto dal direttore della fotografia Haris
Zambarloukous (“Belfast”, “Assassinio sull’Orient Express”), lo
scenografo Chris Lowe (“The Gray Man”, “No Time to Die”) e il
montatore Jonathan Amos (“Baby Driver”, “Paddington 2”). Il
supervisore agli effetti visivi è Pete Bebb (“Animali fantastici e
dove trovarli”, “Inception”) e la costumista è Lindsay Pugh
(“Matrix Resurrections”, “Krypton”). Le musiche sono di Harry
Gregson-Williams (“Shark – Il primo squalo”, “The Martian”).
Warner Bros. Pictures e CMC
Pictures presentano, in associazione con DF Pictures, una
produzione di Bonaventura/Apelles Entertainment, Inc., un film di
Ben Wheatley, “SHARK 2 – L’ABISSO”. Il film è nelle sale italiane
da oggi, 3 agosto, distribuito da Warner Bros. Pictures.
Nuovo trailer del film di
Doggy
Style, l’insolita commedia diretta da Josh
Greenbaum (Barb e Star vanno a Vista Del Mar) e scritto da
Dan Perrault (Players, American Vandal). Si dice
che il cane sia il migliore amico dell’uomo, ma se l’uomo in
questione fosse un vero bastardo? In questo caso, potrebbe essere
il momento di una dolce vendetta, da cani. Quando Reggie
(Will Ferrell), un Border Terrier innocente ed
inesorabilmente ottimista, viene abbandonato dal suo spregevole
padrone per le pericolose strade cittadine, Doug (Will Forte; The
Last Man on Earth, Nebraska), Reggie è sicuro che il suo amato
padrone non lo abbandonerebbe mai di proposito.
Ma quando Reggie si imbatte in Bug
(il premio Oscar Jamie Foxx), un Boston Terrier logorroico e
poco elegante, un randagio che ama la sua libertà e non crede nella
bontà dei padroni, finalmente si rende conto di che spregevole uomo
senza cuore sia Doug e di che amore tossico avesse per lui.
Determinato ad avere la
sua vendetta, Reggie insieme a Bug e ai suoi amici – Maggie
(Isla
Fisher; Now You See Me, 2 Single a nozze), un
intelligentissimo Pastore Australiano rimpiazzato dal suo padrone
con un nuovo cucciolo, e Hunter (Randall Park; Finché forse non vi
separi, Aquaman), un ansioso Alano stressato dal suo lavoro come
animale da supporto emotivo – escogitano un piano e iniziano
un’avventura epica per aiutare Reggie a ritrovare la via di
casa… e a farla pagare a Doug mordendogli quell’estremità di
sé stesso che più ama (Indizio: non è il suo piede).
Doggy
Style non è il solito film sui cani a cui siamo abituati.
È diretto da Josh Greenbaum (Barb e Star vanno a
Vista Del Mar) e scritto da Dan Perrault (Players, American
Vandal), è una commedia divertente vietata ai minori sulle
complicazioni dell’amore, l’importanza delle grandi amicizie e gli
inaspettati vantaggi di flirtare con un divano.
Con le voci italiane di:
Massimo De Ambrosis (Reggie), Pino Insegno (Bug), Federica De
Bortoli (Maggie), Federico Di Pofi (Hunter), Michele D’Anca (Doug),
Dario Oppido (Rolf). Doggy Style è prodotto dal fondatore e
amministratore delegato di Picturestart Erik Feig (La ragazza più
fortunata del mondo, Cha Cha Real Smooth), da Louis Leterrier
(regista di Fast X, Scontro tra Titani), da Dan Perrault (Players,
American Vandal) e da Phil Lord e Chris Miller (Spider-Man: Un
nuovo universo, The Lego Movie 2: Una nuova avventura) e Lord
Miller presidente di Film Aditya Sood (Sopravvissuto, Cocainorso).
Produttori esecutivi: Jessica Switch, Nikki Baida e Julia
Hammer.
Secondo quanto riferito, nonostante
gli scioperi attualmente in
corso, Aquaman e il Regno
Perduto rispetterà la propria data di uscita
attuale e arriverà in ogni caso al cinema per Natale. In un profilo
di Variety sul regista di Blue BeetleÁngel Manuel
Soto, l’outlet ha infatti riferito che gli addetti ai
lavori della Warner Bros. Discovery affermano che il sequel di
Aquaman arriverà nei
cinema il 25 dicembre. Tale sequel, come noto, è
già stato rimandato diverse volte. L’ultima è stata l’anno scorso,
quando dal 17 marzo 2023 è stato spostato all’attuale data di
uscita il giorno di Natale.
Con l’ultimo rapporto, sembra ora
che la DC manterrà anche la data di uscita del sequel di
Aquaman. La Warner Bros. al momento non ha ancora
commentato né tali voci né i recenti rapporti sui possibili
ritardi. Ad oggi ancora non sono stati diffusi né un trailer né un
poster o altri materiali pubblicitari del film, dunque ciò
permetterebbe di rimandare l’uscita del film. Considerando che
Aquaman e il Regno Perduto è fissato a dicembre, però, lo
studios potrebbe aspettare ancora qualche settimana per decidere,
in base anche a come evolveranno le trattative in corso per la
risoluzione degli scioperi.
Nonostante sia presente fin
dall’inizio del MCU, ci sono ancora
diversi personaggi del franchise di Thor che meriterebbero più
tempo sotto i riflettori dei film Marvel. Nonostante la popolarità
di altri eroi del MCU come Captain America, Iron Man e Hulk, solo Thor ha raggiunto l’impressionante traguardo
di quattro film da solista. Molti dei migliori personaggi di
supporto del franchise sono comparsi poco in questi quattro film,
ma tutti hanno avuto un ruolo chiave nella crescita del personaggio
del Dio del Tuono. Se il franchise dovesse allargarsi e ospitare un
quinto film della saga di Thor, dopo il fallimento di Thor: Love &
Thunder, questa potrebbe essere un’occasione per
dare spazio a questi 8 personaggi nel MCU.
1Hercules
Thor: Ragnarok ha creato un’aspra
rivalità tra Thor e Zeus dopo che
il primo ha usato il fulmine del dio per colpirlo, ma la scena dei
titoli di coda ha mostrato che Zeus è vivo e sta
dando la caccia al Dio del Tuono. A Hercules è
stato detto di dare la caccia a Thor in un teorico
sequel di Thor, il che sembra una garanzia che
apparirà di nuovo, ma lo stato attuale del MCU
significa che non c’è nulla di sicuro. Diversi teaser e set-up sono
stati lasciati in sospeso, ma si spera che Hercules appaia di nuovo
e diventi l’eroe Marvel che è conosciuto nei
fumetti.
Alcune teorie su Avengers: Secret Wars
sono così strampalate che molti fan del Marvel Cinematic
Universe non possono fare a meno di crederci. La prima linea di
difesa dell’MCU è sempre stata
quella dei Vendicatori, capitanati dal Tony Stark
di Robert Downey
Jr. uno dei membri originali della squadra, il
personaggio che ha lanciato l’MCU con Iron
Man del 2008. Dopo la creazione dei sei Vendicatori
originali – Iron Man, Capitan
America, Hulk, Thor,
Vedova Nera e Occhio di Falco –
questi si sono riuniti in The Avengers
del 2012 affinché i più potenti eroi della Terra potessero fermare
il tentativo di Loki di conquistare il mondo per
conto di Thanos.
Dopo il gran finale della Infinity Saga,
Avengers:
Endgame del 2019, il MCU non è più stato
lo stesso. I Marvel Studios hanno iniziato a
espandersi su Disney+, introducendo nuovi personaggi
del MCU o
concentrandosi su eroi che fino a quel momento avevano solo ruoli
di supporto. Attraverso serie, presentazioni speciali,
cortometraggi e animazioni, il MCU ha iniziato a
piantare i semi per futuri team-up. Anche se una nuova squadra
sorgerà in Avengers: The Kang
Dynasty, tutti gli occhi sono puntati sul sesto film
del franchise, Avengers:
Secret Wars, il finale della Saga del
Multiverso. Sono emerse molte teorie su cosa potrebbe
comportare il film, e ce ne sono alcune così strane che potrebbero
essere giuste.
1Il Norman Osborn di Willem Dafoe avrà
un ruolo importante in Secret Wars
Infine, una teoria di Avengers:
Secret Wars afferma che il film vedrà la presenza di
un cattivo davvero inaspettato, il Green Goblin di
Willem Dafoe. Il ragionamento fornito dall’utente di
Reddit
u/tw319889 segue quanto accaduto nel secondo grande evento
Secret Wars dei fumetti. In quella storia, il
Dottor Destino rimodella il multiverso per
salvarlo dai Beyonders. Questo ha funzionato
perché Destino è un classico cattivo della Marvel e uno dei più
vecchi antagonisti ricorrenti.
Nel
MCU non ce
ne sono molti, soprattutto umani, in grado di dare vita alla storia
di un uomo normale dotato di un potere inimmaginabile, ed è qui che
entra in gioco il Green Goblin di Dafoe. Apparso per la prima volta
nel 2002 in Spider-Man, è entrato nel MCU nel 2021 in
Spider-Man: No Way Home. Sarebbe il cattivo
più vicino a quello che Doom ha rappresentato nei fumetti e,
nonostante il personaggio sia una scelta completamente fuori luogo
per il film, il Norman Osborn di Dafoe renderebbe sicuramente
Avengers:
Secret Wars un film avvincente.
Nei primi giorni di Netflix in
Italia, iniziati nel 2015, c’era un certo grado di scetticismo.
Infatti, come avrebbe potuto una realtà americana cogliere e
soddisfare la complessità della cultura italiana? Tuttavia, Netflix
ha persistito, puntando fermamente sui contenuti originali italiani
e dimostrando che i dubbi iniziali erano infondati. Ne è prova
‘Suburra: sangue su Roma’, la prima opera che ha dimostrato al
pubblico globale il fascino universale delle storie italiane.
Il successo di Netflix non sarebbe
stato tale se non si fossero verificate delle condizioni
tecnologiche particolari, che hanno permesso al servizio di
streaming di diffondersi con facilità nel grande pubblico:
smartphone performanti e connessioni da mobile stabili.
Il successo tecnico delle slot
online e della TV in streaming
Negli anni della diffusione di
Netflix, un’altra industria ha registrato una crescita importante:
quella del gaming online. Grazie alla facilità di accesso da mobile
attraverso dispositivi sempre più potenti, si sono affacciate e
consolidate sul mercato italiano piattaforme di gaming online che
mettono a disposizione tantissimi giochi come, ad esempio, le slot.
La facilità di accesso a questi casinò online, così come quella di
poter vedere un film in o una serie tv in qualsiasi momento, ha
decretato il successo di queste due tipi di piattaforme.
Inoltre, proprio come Netflix, le
piattaforme di gioco online hanno ottenuto un notevole successo
grazie alla loro capacità di comprenderne e adattarsi al mercato
italiano.
Crescita e domanda del
pubblico
L’introduzione di Netflix in Italia
non è stata esente da sfide. Inizialmente, la piattaforma ha dovuto
fronteggiare una forte concorrenza da parte di
Sky Italia e Mediaset. L’elemento decisivo per il successo di
Netflix è stata la sua capacità di unire un’offerta internazionale
a contenuti locali di rilevanza, rispondendo a una domanda che gli
altri service provider sembravano incapaci di soddisfare.
Secondo uno studio condotto da
Variety, il numero di
abbonati Netflix
in Italia è passato da 1,4 milioni nel 2017 a oltre 2,3 milioni nel
2020, con un aumento di quasi il 64%. Questi dati riflettono
l’abilità di Netflix di catturare efficacemente l’immaginario
collettivo italiano, consolidando la posizione dell’Italia
all’interno della strategia globale di Netflix.
Modifiche normative come
catalizzatori di crescita
Le modifiche alla normativa
italiana rappresentano un ulteriore motivo per cui Netflix guarda
all’Italia come a un punto strategico importante. La riforma del
2018 ha richiesto ai servizi di streaming di investire il 30% dei
loro profitti in Italia nella
produzione locale, spingendo Netflix a intensificare la
creazione di contenuti specificamente orientati al pubblico
italiano, incrementando così la sua attrattiva locale. Netflix ha
reagito con rapidità, non solo rispettando questi obblighi, ma
superandoli con l’investimento in varie produzioni originali.
Il contributo di Netflix
all’economia italiana
L’impegno di Netflix in Italia va
oltre la semplice conquista di una quota di mercato, ma porta
vantaggi concreti all’economia. Uno studio del 2020 del Boston Consulting Group ha calcolato che
Netflix ha iniettato direttamente circa 110 milioni di euro nelle
produzioni italiane e quasi 200 milioni in totale nella nostra
economia, un contributo che ha generato quasi duemila posti di
lavoro a tempo pieno in Italia.
In conclusione
In sintesi, l’Italia ha guadagnato
una posizione chiave nelle ambizioni globali di Netflix.
Interpretando e successivamente valorizzando l’enorme potenziale
che il nostro paese rappresenta, Netflix ha saputo elaborare una
strategia vincente. Oggi l’Italia non è solo un mercato per
Netflix, ma anche un centro di creatività e una fonte di stimolo
economico, evidenziando l’influente ruolo italiano nel panorama
globale dello streaming.
Man mano che l’avventura italiana
di Netflix si evolve, altre multinazionali potrebbero prendere atto
delle opportunità che offre il panorama locale, posizionando la
nazione come un importante protagonista nell’industria digitale
globale. Con un’offerta unica di potenziale di mercato, talento
creativo e normative favorevoli, l’Italia rappresenta una
prospettiva vantaggiosa per le imprese pronte a investire tempo e
risorse.
Will Smith è innegabilmente una delle più
grandi star del cinema degli ultimi 30 anni. Dopo aver
recitato in Bad Boys e Independence
Day a metà degli anni ’90, Smith è stato il
protagonista di Men
in Black, uno dei suoi ruoli più
memorabili. Tuttavia, l’attore ha rivelato che all’inizio non
era interessato a fare il film fino a quando un incontro con
Steven Spielbergnon gli
fece cambiare idea.
In che modo Steven Spielberg ha
convinto Will Smith a recitare in Men in Black?
Parlando con Kevin
Hart di Hart to Heart di Peacock,Will Smith ha spiegato la sua esitazione nei
confronti di Men in Black, il suo secondo film
consecutivo sugli extraterrestri. “In un certo senso ho capito
Men in Black un po’, ma non volevo farlo – quello era l’anno
successivo dopo Independence Day“, ha detto
Smith. “Quindi non volevo fare due film sugli alieni uno
dopo l’altro.“
Perché Will Smith ha cambiato idea? Una
parola: Spielberg. “Steven
Spielberg mi ha mandato un elicottero. Ero a New
York”, ha detto Smith. “Parlare. Sono
atterrato a casa sua.E mi ha preso a ‘Hello.’” Dopo
aver riso di come ha bevuto per la prima volta una limonata con
acqua gassata, Smith ha ricordato “le rogne” menzionata da
Spielberg, un produttore del film. “Lui [Spielberg] ha
detto: ‘Dimmi perché non vuoi fare il mio film…‘”, ha
aggiunto Smith. “Ha messo i puntini di sospensione alla fine.
Se avesse continuato, avrebbe detto: sai che ho fatto
Lo Squalo, vero? Sai che ho fatto ET”.
Grazie a Spielberg, Smith ha continuato a recitare in Men
in Black, che ha incassato quasi 600 milioni di dollari in
tutto il mondo e ha generato due sequel.
Dopo mesi di attesa, è stato
confermato che Scream 7 è ufficialmente
in fase di sviluppo. Nel 2022, il franchise slasher preferito dai
fan è stato ripreso sotto la guida del duo di registi Tyler
Gillett e Matt Bettinelli-Olpin, che
fanno parte del collettivo di cineasti noto come Radio
Silence. I due hanno diretto sia Scream
del 2022 che Scream
VI di quest’anno, che è diventato il capitolo di
maggior incasso del franchise a livello nazionale. Secondo The Hollywood Reporter,
Scream 7 è ora pronto per essere realizzato, pur se con un
cambio alla regia.
Sarà infatti Christopher
Landon, il regista di successi horror come i film
Auguri per la tua morte, il suo sequel, e
Freaky, ad occuparsi della regia. I membri del collettivo
Radio Silence, che comprende anche il produttore Chad
Villella, rimarranno però a bordo come produttori
esecutivi del nuovo film. Landon in seguito alla notizia ha reagito
condividendo una foto di Ghostface con la didascalia: “Sembra
che 7 sia davvero un numero fortunato“. Con i suoi precedenti
film Landon ha già dimostrato la sua capacità di decostruire il
genere slasher, che è uno degli elementi chiave dei film di
Scream.
In entrambi questi progetti, ha
mescolato elementi del classico slasher con nuovi sottogeneri di
fantascienza, dimostrando di conoscere le componenti fondamentali
del genere. Questi film dimostrano anche la sua capacità di fondere
commedia e horror, due toni che devono essere sapientemente
combinati per far funzionare un film di Scream. Sarà
dunque ora interessante sapere chi farà parte del cast del film,
anche se certamente ci si può aspettare di ritrovare il quartetto
protagonista dei precedenti film: Melissa Barrera,
Jenna Ortega,
Jasmin SavoyBrown e
Mason Gooding. Più incerta è invece la presenza di
Neve Campbell e Courtney Cox.
Gage Skidmore from Surprise,
AZ, United States of America, CC BY-SA 2.0 , via Wikimedia
Commons
Il prossimo film
del regista George A.
RomeroTwilight of the Dead
ha finalmente una data di inizio ripresa. Romero ha avuto una lunga
carriera di film sugli zombi, a cominciare dal suo film culto del
1968 La notte dei morti
viventi. Quella pellicola ha generato un
franchise decennale, in cui Romero ha diretto film come
Dawn of the Dead, Day of the Dead e, più
recentemente, Survival of the Dead nel
2009. Questo è stato l’ultimo film che ha diretto prima della sua
morte nel 2017 per cancro ai polmoni.
Prima della sua morte, ha scritto un
trattamento cinematografico intitolato Twilight of the
Dead, che sarebbe stata la conclusione della sua
epica saga. La tenuta di George A. Romero sta ora collaborando con
Roundtable per produrre il film. La sceneggiatura è stata
completata da Joe Knetter, Robert Lucas e Paolo
Zelati, che ha lavorato anche al trattamento con
Romero. Il film dovrebbe iniziare le riprese alla fine del
2023 a Porto Rico. Secondo Deadline,
il settimo capitolo del franchise “approfondirà la natura
oscura dell’umanità dal punto di vista degli ultimi umani sulla
terra che sono intrappolati tra le fazioni dei non
morti“. I produttori l’hanno definito “un commento
sociopolitico stimolante racchiuso in un pezzo di genere“.
Il film è prodotto da
Suzanne Romero, John Baldecchi, Sarah Donnelly, Paolo
Zelati e Stephanie Caleb. I produttori esecutivi sono
Dominic Ianno, Alex Dundas, Jason Resnick, Chris Roe e Luis
Riefkohl. Al momento la pellicola non ha una data di
uscita al cinema.
Contrariamente a quanto fino ad oggi
riportato, l’attrice Gal Gadot ha
confermato che Wonder Woman 3 si farà,
con la star che lavorerà insieme a James Gunn e
Peter Safran per dare vita al film all’interno del
DC
Universe. La rivelazione arriva mesi dopo che era
stato riferito che Wonder Woman 3 non sarebbe stato
realizzato, con la regista del franchise di Wonder WomanPatty Jenkins che si è allontanata dal film dopo divergenze
creative. Il futuro di Gadot come Diana Prince è stato lasciato
in sospeso da allora, ma ora sembra proprio che tornerà per il
riavvio dell’Universo DC.
Parlando con Comicbook.com, Gadot ha infatti
confermato di aver sentito dai co-CEO dei DC Studios Gunn e Safran
che svilupperà Wonder Woman 3 con loro. L’attrice ha
commentato affermando che: “Adoro interpretare Wonder Woman. È
così vicina e cara al mio cuore. Da quello che ho sentito da James
e da Peter è che svilupperemo insieme Wonder Woman 3“. Con il
terzo film di nuovo in fase di sviluppo, la Gadot sembra dunque
aver trovato posto nel nuovo DC Universe, la prima uscita
cinematografica, lo ricordiamo, sarà Superman: Legacy nel
2025, da Gunn scritto e diretto.
Superman: Legacypresenterà diversi eroi DC e
potrebbe a questo punto includere anche altri eroi che devono
ancora essere rivelati. Dopo tale notizia, la Wonder Woman della
Gadot potrebbe fare un’apparizione nel film, spiegando il suo ruolo
nel nuovo DCU, la sua connessione con il Superman di David Corenswet
e impostando le basi per il terzo film di Wonder Woman.
Sappiamo inoltre che tra i piani per il nuovo DC Universe vi è
anche la la serie prequel Paradise Lost, che si concentra
sulle Amazzoni in Themyscira anni prima della nascita di Diana. Il
progetto, a questo punto, potrebbe essere costruito per introdurre
al meglio Wonder Woman 3.
20th Century
Studios ha pubblicato due nuovi
poster di Assassinio a Venezia (A
Haunting in Venice) per il suo terzo
film poliziesco basato su un romanzo di Agatha Christie, con
Kenneth Branagh nei panni del
detective Hercule Poirot. Entrambi i poster mostrano il cast
stellare del film, tra cui Michelle
Yeoh, Jamie Dornan, Tina Fey e il
nostro Riccardo
Scamarcio.Il film è ancora programmato
per arrivare nelle sale il 15 settembre. Se
gli attori in
corso scioperinofino a settembre,
il cast non sarà in grado di promuovere l’imminente film mistery
soprannaturale.
Per quanto riguarda la
trama, Assassinio
a Venezia è ambientato nella misteriosa Venezia
del secondo dopoguerra alla vigilia di Ognissanti, dove Hercule
Poirot, ormai in pensione e vivendo in un esilio autoimposto nella
città più affascinante del mondo, partecipa con riluttanza a una
seduta spiritica in un palazzo fatiscente e infestato. Quando uno
degli ospiti viene assassinato, il detective viene catapultato in
un sinistro mondo di ombre e segreti, costretto nuovamente a dover
risolvere il caso prima che qualcos altro di spiacevole possa
accadere.
Il film, come già riportato, è
diretto da Kenneth Branagh con una sceneggiatura del
candidato all’Oscar Michael Green
(Logan). I produttori sono Kenneth Branagh, Judy
Hofflund, Ridley Scott e Simon
Kinberg, con Louise Killin, James
Prichard e Mark Gordon come produttori
esecutivi. Un brillante ensemble interpreta un cast di personaggi
indimenticabili, tra cui Kenneth Branagh, Kyle Allen
(Rosaline), Camille Cottin (Call My
Agent), Jamie Dornan
(Belfast), Tina Fey (30 Rock),
Jude Hill (Belfast), Ali
Khan (6 Underground), Emma Laird
(Mayor of Kingstown), Kelly Reilly
(Yellowstone), Riccardo
Scamarcio (L’ombra di Caravaggio) e la
recente vincitrice dell’Oscar Michelle Yeoh
(Everything Everywhere All at Once).
Zack
Snyder ha in programma una versione director’s
cut di Sucker
Punch.Il regista ha raccontato
aLetterbox come il finale originale
di
Sucker Punch del 2011 è stato cambiato per l’uscita
nelle sale del film. Ha dettagliato come sarebbe stata la fine
del film in un montaggio del regista, che spera di
realizzare.“Non sono mai riuscito a fare il
montaggio del regista“, ha detto Snyder. “Ho ancora
intenzione di farlo prima o poi. Ma nel finale originale,
quando Babydoll è sulla sedia nel seminterrato con Blue – è già
stata lobotomizzata – quando il poliziotto le fa luce, il set va in
pezzi e lei si alza e canta una canzone sul palco”.
Ha continuato, “Lei
canta, ‘Ooh, bambina, le cose diventeranno più
facili .’ Blondie, e tutte
le persone che sono state uccise, si uniscono ed è l’idea che in un
modo strano, anche se è lobotomizzata, è come bloccata in questo
ciclo infinito di vittoria euforica. Stranamente non è
ottimista e ottimista allo stesso tempo. Questo è più o meno
quello che era il tono alla fine. L’abbiamo testato e lo
studio ha pensato che fosse troppo strano, quindi l’abbiamo
cambiato”.
Zack Snyder, Sucker Punch e i tagli
del regista
Sucker Punch vede Emily Browning nei panni di Babydoll, una
giovane donna ricoverata in un ospedale psichiatrico all’inizio del
film. Quando è intrappolato lì, Babydoll viaggia in un mondo
fantastico insieme ad altri quattro pazienti, i quali stanno tutti
cercando di fuggire dall’istituto prima di essere
lobotomizzati.
Il film ha ricevuto
recensioni per lo più negative e ha incassato circa $ 89,8 milioni
al botteghino mondiale con un budget di $ 82 milioni. Mentre
il taglio teatrale di Sucker Punch è stato classificato PG-13, un
taglio R-rated esteso con ulteriori 18 minuti di filmati è stato
incluso nell’uscita Blu-ray del film.
Snyder ha già parlato del suo
desiderio di realizzare un montaggio da regista di Sucker Punch,
poiché ha detto a Vanity
Fair nel 2021 che lavorare alla versione cinematografica è
stata “la prima volta in cui ho davvero affrontato, tipo, una
vera ristrutturazione radicale del film per questo per essere più
commerciale.”
Non è la prima volta che
Snyder ha rivisita uno dei suoi film. Dopo essersi
allontanata dalla regia di Justice
Leaguedurante la post-produzione nel 2017, la
Warner Bros. Pictures ha rilasciato Zack Snyder’s Justice League, una
versione del film di quattro ore che corrisponde alla sua visione
originale, nel 2021. Inoltre,
Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016,
Watchmen del 2009 e Dawn of the Dead del 2004 , tutti diretti
da Snyder, hanno ricevuto tagli più ampi.
In vista della sua prossima
anteprima mondiale alla
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia, il prossimo dramma d’azione
di Luc
Besson, DogMan,
è ufficialmente esente dagli scioperi SAG-AFTRA. Ciò significa
che il cast può promuovere il film durante lo sciopero in
corso.Secondo Deadline, non è ancora
chiaro quali membri del cast potranno partecipare alla premiere del
27 settembre .
Chi è coinvolto in DogMan?
DogManè
scritto e diretto dal regista francese Luc Besson,
meglio conosciuto per il suo lavoro in Léon: The
Professional, The Fifth Element, Taken e Lucy. Il
film è prodotto da Virginie Besson-Silla e
Steve Rabineau.
Il film è interpretato da
Caleb Landry Jones
(Get Out, Nitram) nei panni di Douglas, che trova la sua salvezza
attraverso l’amore dei suoi cani dopo aver subito abusi fisici da
bambino. Insieme
a lui ci sono Christopher Denham (Argo), Marisa Berenson (Cabaret),
Clemens Schick (Circolo Artico), Michael Garza (Scary Stories to
Tell in the Dark) e Jojo T. Gibbs (Fresh).
Dogman racconta la storia di un
ragazzo, che nonostante la giovane età, ha già avuto una vita dura
e sofferente. La sua ancora di salvezza in questa esistenza misera
sarà l’amore dei suoi cani. “Ovunque ci sia un infelice, Dio invia
un cane”Lamartine – L’incredibile storia di un bambino,
ferito dalla vita, che troverà la salvezza grazie all’amore dei
suoi cani. Prodotto da Virginie
Besson-Silla Musiche composte da Eric
Serra
Il regista italiano Sergio
Leone si è imposto come uno dei più importanti uomini di
cinema di sempre. Con i suoi film western all’italiana egli ha
saputo prendere un genere prettamente americano e ritrasformarlo
secondo nuovi canoni e arricchendolo di nuove tematiche. Nel 1964
ha così dato vita al suo primo film western Per un
pugno di dollari, oggi considerato un caposaldo del
genere nonché tra i migliori mai realizzati. Si tratta inoltre del
primo capitolo della cosiddetta Trilogia del dollaro,
comprendente anche Per qualche dollaro in più (1965) e
Il buono, il brutto, il
cattivo (1966).
Scritto insieme a Duccio
Tessari e Fernando Di Leo, Per
qualche dollaro in più è un remake non dichiarato di La
sfida del samurai, di Akira Kurosawa. Rimasto
affascinato da tale film, Leone decise di adattare il racconto in
chiave western, reinventandolo e ridefinendone gli archetipi.
Nonostante i tanti problemi produttivi, dovuti in particolare dai
dubbi della Jolly Film circa le capacità di Leone, il film riuscì
infine a prendere vita ottenendo un successo straordinario grazie
al passaparola tra gli spettatori. Importanti furono anche le
recensioni della critica, che contribuirono a far guadagnare
prestigio e popolarità al film.
Oggi tutti conoscono Per un
pugno di dollari, uno dei film italiani più celebri di sempre,
nonché uno dei titoli più esemplari e iconici del genere western.
Se ancora non lo si è visto, è un titolo da recuperare
immediatamente. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
colonna sonora di Ennio
Morricone. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama di Per un pugno di dollari
Protagonista è un misterioso
pistolero solitario, da alcuni chiamato semplicemente
Joe, il quale a cavallo di un mulo arriva a San
Miguel, una cittadina al confine tra gli Stati Uniti e il Messico.
Qui viene a conoscenza della faida tra due famiglie del posto, che
si contendono il controllo della città. Da una parte vi sono i
temibili fratelli Ramòn,
Esteban e Benito Rojo, mentre
dall’altra vi è lo sceriffo John Baxter. Nel
tentativo di trarre un guadagno personale dalla cosa, Joe decide di
collaborare con entrambe le parti, facendo dunque il doppio gioco.
Ben presto la situazione non farà però che complicarsi e lo stesso
Joe dovrà lottare per la propria vita.
Per un pugno di dollari:
il cast del film
Per il ruolo del pistolero Joe, si
valutarono diversi noti attori statunitensi come James
Coburn, Henry Fonda e Charles
Bronson. Casualmente a Leone venne sottoposto un giovane
attore semi sconosciuto, di nome Clint Eastwood.
Leone era diffidente nei suoi confronti, ma Eastwood costava poco e
si era detto entusiasta della sceneggiatura e pertanto venne
confermato come protagonista. L’attore chiese però a Leone di
ridurre al minimo le sue battute, facendo dunque di Joe un
personaggio particolarmente taciturno, elemento che ha poi
contribuito alla sua popolarità. Grazie a questo ruolo, infatti,
Eastwood ha iniziato a diventare la celebrità che è oggi.
Accanto a lui, nel ruolo
dell’antagonista Ramon Rojo, vi è invece l’attore italiano Gian Maria
Volonté. Essendo principalmente un attore teatrale,
Volonté trovò non poche difficoltà a interpretare il cinico Ramón,
ma piano piano riuscì a calarsi nei suoi panni, dando vita ad
un’interpretazione memorabile. Ad interpretare i fratelli Estaban e
Benito vi sono invece gli attori Sieghardt Rupp e
Antonio Prieto, mentre Wolfgang
Lukschy è lo sceriffo John Baxter. Nei panni di Marisol,
unico personaggio femminile di rilievo nel film, vi è l’attrice
tedesca Marianne Koch. José
Calvo, infine, interpreta Silvanito, la guida di Joe
all’interno della città.
Per un pugno di dollari:
la colonna sonora di Ennio Morricone
Oltre alla regia di Leone, alle
location e al cast, un altro degli elementi più celebri del film è
la colonna sonora firmata da Ennio
Morricone. Quest’ultimo, che era stato compagno di
scuola alle elementari di Leone, venne contattato per comporre le
musiche del film, divenute poi estremamente famose e che hanno
contribuito alla consacrazione del loro autore. Morricone diede
infatti vita a brani costituiti in buona parte da strumenti
insoliti, come il marranzano o anche il fischio, senza tralasciare
anche suoni naturali provenienti dall’ambiente circostante. In
particolare, i brani Per un pugno di dollari,
L’inseguimento e Pastures of Plenty sono divenuti
oggi opere inscindibili dal film di Leone.
Il trailer di Per un pugno di
dollari e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Per un pugno di dollari grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Google Play, Apple
TV+, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 2 agosto alle ore 21:25
sul canale Nove.
Film passato quasi inosservato al
momento della sua distribuzione,
Sopravvissuti è un avvincente thriller
del 2015 diretto dal regista Craig Zobel e con
protagonisti attori del calibro di Margot Robbie, Chris
Pine e Chiwetel Ejiofor. La storia si
svolge in un mondo post-apocalittico, dove gli esseri umani ancora
vivi si contano sulle dita di una mano e ovunque vi è devastazione
e pericolo. In questo contesto si muovono i tre personaggi
protagonisti, i quali portano in scena alcuni dei moti più
universali dell’animo umano, tra cui il desiderio e la gelosia.
Il film è l’adattamento del romanzo
del 1974 Z for Zachariah, scritto da Robert C.
O’Brien ma pubblicato postumo. L’autore era infatti venuto
a mancare l’anno prima, e furono sua moglie e sua figlia a
completare il racconto seguendo le note lasciate da O’Brien. Il
libro si affermò poi come uno dei più popolari del suo genere,
inserendosi all’interno di un immaginario sempre più ricco di
inquietante fascino. Pur discostandosi solo in parte da quanto in
esso narrato, il film di Zobel è la prima trasposizione
cinematografica di tale storia. A supportare il progetto vi fu
anche l’attore Tobey
Maguire, che qui figura in qualità di produttore.
Presentato al Sundance Film
Festival, il film ottenne buoni giudizi da parte della critica, che
in particolare lodò la regia e le interpretazioni dei tre
protagonisti. Il film venne poi distribuita con un numero di copie
limitato, anche a causa del divieto ai minori di 13 anni per via
della presenza di scene contenenti nudità e linguaggio scurrile.
Sopravvissuti passò così ingiustamente in sordina, non
ottenendo il successo che meritava. Oggi è però possibile
riscoprire il film grazie al suo passaggio televisivo o ad alcune
piattaforme dove si può ritrovare in streaming. Proseguendo qui
nella lettura sarà inoltre possibile approfondire ulteriori
dettagli relativi alla trama e al cast.
La trama di
Sopravvissuti
La vicenda si svolge in un mondo
post-apocalittico, divenuto luogo inospitale in seguito ad una
guerra nucleare. La specie umana è ormai pressocché estinta, anche
a causa dell’aria divenuta irrespirabile. L’unica oasi di pace
rimasta è la valle dove vive Ann Burden, una
giovane ragazza di sedici anni. Convinta di essere rimasta l’unica
sopravvissuta al mondo, questa cerca di mantenere una parvenza di
normalità trascorrendo il tempo insieme al suo cane e recandosi
alla vicina cittadina dove, armata di tuta e ossigeno, raccoglie
ciò che le serve per il suo sostentamento. È qui che un giorno si
imbatte nello scienziato John R. Loomis. I due,
felici di scoprire di non essere gli ultimi rimasti, iniziano a
trascorrere insieme il loro tempo, sviluppando un certo sentimento.
Questo verrà però messo a dura prova nel momento in cui un terzo
sopravvissuto, il giovane Caleb, si unirà a
loro.
Sopravvissuti: il cast del
film
Per dar vita ai tre principali
protagonisti di Sicario, era assolutamente necessario per i
produttori trovare interpreti carismatici e in grado di dar vita
alla complessa personalità di Ann, Loomis e Caleb. Originariamente,
ad interpretare la giovane ragazza era stata chiamata l’attrice
Amanda
Seyfried, divenuta popolare grazie al musical
Mamma mia. A causa di ritardi nell’inizio della
produzione, tuttavia, questa dovette abbandonare il ruolo. Al suo
posto fu dunque chiamata la candidata al premio Oscar Margot
Robbie. L’attrice, divenuta celebre per The Wolf of Wall
Street, si dichiarò particolarmente entusiasta di potersi
confrontare una storia e un personaggio di questo tipo. Ann le
permise infatti di dar vita a nuove sfumature del suo talento, e
quella in Sopravvissuti è tutt’oggi considerata una delle
sue interpretazioni più degne di nota.
Accanto a lei si ritrova poi il
candidato all’Oscar Chiwetel
Ejiofor. L’attore, divenuto popolare grazie a 12 anni
schiavo, interpreta il personaggio dello scienziato
Loomis. Ejiofor aveva già recitato in un film dalla simile
ambientazione, I figli degli uomini, e si trovò così
avvantaggiato nell’immedesimazione della mentalità di Loomis. Per
il ruolo dell’affascinante Caleb, invece, era inizialmente stato
considerato Tobey Maguire, celebre attore di
Spider-Man, il quale però rinunciò alla parte, ricoprendo però il
ruolo del produttore. L’attore Chris
Pine, noto per aver interpretato il capitano Kirk
nella nuova trilogia di Star Trek,
ha allora assunto i panni del personaggio. Per interpretarlo,
l’attore si è sottoposto ad una dieta grazie a cui è arrivato a
perdere molta della sua massa muscolare.
Sopravvissuti: le
differenze tra il libro e il film
Nel realizzare la trasposizione
cinematografica del romanzo, i produttori e gli sceneggiatori hanno
naturalmente dato vita ad alcune necessarie modifiche. La prima, e
più importante tra queste, è certamente l’inserimento del
personaggio di Caleb. Totalmente assente nel romanzo, questi viene
scritto appositamente per il film, al fine di aggiungere ulteriore
conflitto tra i protagonisti. La presenza di questi genera dunque
un’inevitabile gelosia da parte di Loomis, che nel libro è invece
il vero nemico da cui Ann dovrà difendersi. Il personaggio scritto
da O’Brien è infatti particolarmente violento e possessivo, e nel
momento in cui comprende la volontà di Ann di allontanarsi da lui
farà tutto il possibile per impedire ciò, arrivando anche a
ferirla.
Poiché nel film invece Loomis viene
rappresentato come un uomo più mite e gentile, tutto ciò non si
verifica. L’unico conflitto è infatti quello che si genera tra lui
e Caleb relativo ai loro sentimenti per la giovane. Questa dal
canto suo, contrariamente a quanto avviene nel romanzo, non sembra
avere alcuna fretta di ripopolare il pianeta terra. Ulteriore
differenza è l’assenza di flashback, presenti invece nel libro.
Attraverso questi si esplora il passato dei protagonisti. La loro
vita prima della guerra nucleare viene invece nel film raccontata
attraverso alcuni dialoghi. Infine, anche lo stesso finale presenta
diverse differenze. Se il romanzo termina con una separazione dei
due protagonisti, il suo adattamento cinematografico dà invece vita
ad un più conciliante equilibrio nel rapporto tra i tre
personaggi.
Il trailer di
Sopravvissuti e dove vedere il film in streaming e in
TV
Per chi desidera recuperare tale
titolo, è possibile farlo alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google
Play, Apple
TV+, Prime Video e
Infinity+. Per vederlo, basterà sottoscrivere un
abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un
determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 2
agosto alle ore 21:00 sul canale
20 Mediaset.
Il ciclo di film di Rai 1 intitolato
“Destinazione amore” offre una serie di film di carattere
sentimentali che presentano di volta in volta variazioni sul tema
dell’amore: amori inaspettati che sbocciano durante viaggi verso
destinazioni idilliache o ancora incontri sorprendenti che nascono
intorno alla buona cucina, e così via. I viaggi proposti da questi
film sono però spesso anche dei viaggi interiori attraverso il
tempo, durante i quali i protagonisti prendono coscienza dei propri
sentimenti e ritrovano sé stessi. Dopo i film Sognando Parigi e
Un amore in fondo al
mare, ecco ora arrivare Tra le onde delle
Hawaii.
Diretta da Lee
Friedlander (già regista di titoli simili
come Brezza d’amore, Scambiamoci a Natale
e Un principe sotto l’albero) e prodotta
dalla Hallmark Entertainment, specializzata
in questo genere, tale pellicola rientra perfettamente nel ciclo
ideato da Rai 1, presentando una giovane in cerca di un equilibrio
nella propria vita che si imbatte in un inaspettato lui,
intraprendendo dunque un rapporto che cambierà le vite di entrambi.
A fare da sfondo a questa situazione vi è il paradisiaco contesto
delle Hawaii, dove è stato girato il film.
Per tutti gli appassionati del
genere, Tra le onde delle Hawaii è dunque un film da non
perdere, in quanto offre tutto ciò che si può desiderare da un
titolo di questa tipologia. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, ma anche curiosità riguardo
al cast di attori, le location e
il libro su cui si basa il film. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Tra le onde delle Hawaii
Protagonista del film è
Emma, una chef di grande talento che vive e lavora
ad Atlanta. La donna, la cui vita è quantomai frenetica e
complessa, si trova continuamente a doversi scontrare con diverse
problematiche sia in ambito personale sia professionale. Sentendosi
persa e bisognosa di un nuovo inizio, Emma decide infine di mollare
tutto e partire per un viaggio verso le splendide coste delle
Hawaii, un luogo rinomato per la sua energia curativa, nella
speranza di ritrovare un po’ di pace e, soprattutto, se stessa.
Alle Hawaii, Emma fa la conoscenza
di Ben, un istruttore di surf affascinante,
solitario e misterioso. La donna è subito attratta dalla presenza
magnetica dell’uomo e mentre prende lezioni da lui scopre che
l’arte del surf è molto più che cavalcare le onde dell’oceano, ma è
anzi una potente metafora su come affrontare le sfide della vita.
Con il supporto di Ben e dei suoi nuovi amici, Emma inizia dunque a
ricostruire la propria vita, un passo alla volta. Ben presto dovrà
però scegliere: tornare alla sua vita precedente o abbracciare il
nuovo percorso che sta costruendo con Ben e gli altri abitanti
dell’isola?
Alcune curiosità su Tra le onde
delleHawaii: il cast, le location e il libro su cui
è basato
Ad interpretare i due protagonisti
del film vi sono rispettivamente Lacey Chabert nel
ruolo di Emma e Ektor Rivera in quelli di Ben. La
Chambert è nota per aver recitato, negli ultimi anni, in una lunga
serie di film di genere sentimentale. All’inizio della sua carriera
ha invece recitato in film come Lost in Space – Perduti nello
spazio, Mean Girls e Black Christmas – Un natale rosso
sangue. Rivera ha invece iniziato la sua carriera recitando
nel film Che – L’argentino, per poi recitare in alcuni
episodi di serie come StarUp,NCIS – Unità
anticrimine e Fantasy Island. Recitano poi nel film
anche Omar Bustamante nel ruolo di Frankie e
Walter S. Gaines in quelli di Sheridan.
Come si può immaginare, il film è
stato interamente girato alle Isole Hawaii, più precisamente ad
Honolulu, la capitale e – con 354 mila abitanti –
la città più popolosa dello Stato. Considerata la più remota al
mondo tra le grandi città, Honolulu ha un clima mite semiarido, gli
inverni sono caldi e le precipitazioni piuttosto scarse soprattutto
durante l’estate. Proprio per il suo clima, le sue spiagge e i siti
culturali, è una meta turistica particolarmente gettonata, che
all’interno di Tra le onde delle Hawaii viene esplorata e
mostrata attraverso molteplici dei suoi punti di maggior fascino e
interesse.
È infine bene sapere che la
pellicola si basa su Groundswell(che
è anche il titolo originale del film), romanzo
d’esordio della scrittrice americana Katie Lee
Biegel. Fra la trama del film e quella del romanzo ci sono
però diverse differenze. Una riguarda
l’ambientazione, che nella pellicola è costituita
dalle Hawaii, nel romanzo invece dal Messico. La
professione della protagonista inoltre, che in Tra le onde
delle Hawaii è quella di chef, nel libro è
completamente diversa, ovvero assistente di
produzione e aspirante sceneggiatrice. La
stessa scrittrice ha poi accettato di apparire nel film, nella
parte di Katie Lee.
Il trailer di Tra le onde delle
Hawaii e dove vedere il film in streaming e in TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente presente nel palinsesto televisivo di
mercoledì 2 agosto alle ore 21:25
sul canale Rai 1. Di conseguenza, per un limitato
periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai
Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il
momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma,
completamente gratuita, per trovare il film e far partire la
visione.
Prime
Video lancerà la serie Those
About To Die, dramma storico diretto da
Roland Emmerich (Moonfall,
Independence Day, Godzilla), in Italia, Germania, Regno Unito,
Irlanda, Francia, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Austria,
Svizzera, Polonia, Turchia, Andorra, Monaco, Lussemburgo e Belgio
nel 2024. Ispirata all’omonimo saggio di Daniel P. Mannix, la serie
in 10 episodi trasporterà gli spettatori nel mondo straordinario,
complesso e corrotto delle corse delle bighe e delle lotte dei
gladiatori nell’antica Roma. Tutti gli episodi della prima stagione
di Those
About To Die saranno disponibili in
esclusiva su Prime
Video per i clienti Amazon Prime, che in Italia
beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e
intrattenimento, incluso Prime
Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno
o €4,99/mese.
Il cast di Those About To Die
Nel cast della serie il Premio
Oscar Sir Anthony Hopkins (Il silenzio degli
innocenti, King Lear), nel ruolo dell’Imperatore Vespasiano,
Iwan Rheon (Il trono di spade) come
Tenax, Tom Hughes(The English, Victoria)
nei panni di Tito Flaviano, Sara Martins (Non dirlo a nessuno,
Delitti in Paradiso) nel ruolo di Cala e Jóhannes Haukur
Jóhannesson (Il trono di spade) interpreta Viggo, ma anche
Jojo Macari (Sex Education), Gabriella
Pession(Crossing Lines), Dimitri Leonidas
(Rosewater, Renegades: Commando d’assalto), Moe Hashim
(Ted Lasso), Rupert Penry-Jones (Whitechapel – Crimini
dal passato), Eneko Sagardoy (Elite), Pepe Barroso
(Gran Turismo), Gonçalo Almeida (Amor, Amor),
Kyshan Wilson (Sotto il sole di Amalfi), Alicia Edogamhe
(Summertime) e molti altri.
Panem et Circenses, Roma
79 a.C.: il centro dell’Impero Romano è la città più ricca del
mondo, e un grande flusso di schiavi giunge dal crescente impero
come manodopera. La popolazione romana, annoiata, irrequieta e
sempre più violenta, è tenuta sotto controllo da due elementi: cibo
gratuito e intrattenimento spettacolare con gare di bighe e lotte
di gladiatori. Those
About To Dieesplora il mondo di
questi giochi, caratterizzato da sete di sangue, avidità di denaro,
lotte di potere e corruzione. Le gare al Circo Massimo sono
controllate da quattro corporazioni di proprietà dei Patrizi: le
fazioni blu, rossa, bianca e verde, e, a Roma, avere una quota di
queste quattro fazioni è considerata la cosa più preziosa. Il gusto
della plebe per l’intrattenimento si fa sempre più cinico e
assetato di sangue, e diventa necessario un nuovo stadio progettato
appositamente per i combattimenti dei gladiatori: il Colosseo. Le
dimensioni dello stadio, come anche l’imponenza dei combattimenti
tra gladiatori e animali, è enorme, così come lo è la criminalità
legata al fiorente giro di scommesse. Sottoterra, sotto le
gradinate, migliaia di persone lavorano e vivono e, tra loro, ce ne
sono migliaia che morirebbero per i giochi.
Those About To Die
di AGC studios è stata commissionata da High End Productions, la
recente Joint Venture nata da Herbert G. Kloiber e Constantin Film,
con il servizio streaming statunitense Peacock, ed è prodotta da
Centropolis, Hollywood Gang e Street Entertainment. La serie è
scritta dall’head writer nominato agli Oscar Robert Rodat (Il
patriota, Salvate il soldato Ryan), e diretta da Roland
Emmerich con Marco Kreuzpaintner (Beat,Progetto
Lazarus). Gli executive producer sono Emmerich, Harald Kloser
(2012, White House Down, Midway), Gianni Nunnari (The
Departed, 300), Herbert G. Kloiber, Martin Moszkowicz, Oliver
Berben, Jonas Bauer, Charles Holland, Stuart Ford e Lourdes Diaz,
Charles Holland, Kreuzpaintner e Rodat.
Those About To Die
si unirà a migliaia di film e serie già presenti nel catalogo di
Prime Video, tra cui le produzioni italiane
Original The Bad Guy, Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi:
Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez –
La serie S1 e S2, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner
Club S1 e S2, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted –
Caccia all’uomo S1, S2 e S3, e LOL: Chi ride è fuori S1,
S2 eS3; le serie pluripremiate The Marvelous Mrs.
Maisel e Lizzo’s Watch Out for the Big Girls, la
serie satirica sui supereroi The Boys e grandi successi
come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere,
Citadel, Jack Ryan di Tom Clancy, Un matrimonio esplosivo,
Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei Ricardo,
La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca
figlio, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240
paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia
delle migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions
League, oltre che della Supercoppa UEFA, fino alla stagione
2026/27. Altri titoli Original italiani già annunciati sono le
serie
Everybody Loves Diamonds, Gigolò per caso,
Antonia, No Activity – Niente da segnalare, Sul più bello – La
serie, gli show Karaoke Night – Talenti Senza Vergogna,
LOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro, AMAZING – FABIO DE
LUIGI, i film Elf Me, Il migliore dei mondi, Pensati
Sexy, oltre ai rinnovi per nuove stagioni di
Monterossi, Sono Lillo, Prova Prova Sa
Sa e Celebrity Hunted – Caccia all’uomo. È stata
inoltre annunciata la serie Citadel: Diana, il capitolo
italiano dell’universo Citadel.
Nell’ultimo periodo, le serie tv
provenienti dalla Turchia hanno raggiunto un incredibile successo.
Prima erano i palinstesti Mediaset a ospitarle nei pomeriggi
d’estate o nelle serate d’autunno, ma adesso anche Netflix
e Disney+ stanno allargando la loro offerta
proponendo show di questo stampo. Fra gli ultimi prodotti vi è
Il Sarto,
dramma turco della piattaforma con la N rossa arrivato già alla
sua seconda stagione. La narrazione de Il Sarto
2 riprende tutti gli eventi lasciati in sospeso
nell’ultima puntata della prima statione, conclusasi con un
interessante cliffhanger, e torna seguire le storie di Peyami
(Cagatay Ulusoy), Esvet (Sifanur
Gul) e Dimitri (Salih Bademci). Ciò che
gli spettatori desideravano sapere in questo nuovo ciclo di episodi
riguardava la discendenza del protagonista, oltre a capire in che
direzione sarebbe andato il triangolo amoroso. Cerchiamo dunque di
comprendere cosa è successo con la spiegazione del finale.
1E Peyami, Esvet e Dimitri?
Il
triangolo amoroso tra Peyami, Esvet e Dimitri
rimane la colonna portante de Il Sarto e
continua anche nella seconda stagione. Fra i tre, però, le cose
diventano più complicate del solito a causa del matrimonio di Esvet
con Dimitri, soprattutto perché la donna sa che Peyami la ama ma
non ha il coraggio di parlarne. Inoltre, Dimitri percepisce la
tensione che c’è fra i due, che deriva anche dall’essere
consapevole delle loro dinamiche sentimentali. Ma a rendere le cose
ancora più complesse di quanto già non siano è l’arrivo di Cemre,
poiché si dimostra nel corso degli eventi degna di essere la
compagna di Peyami. In definitiva, la seconda stagione si conclude
senza risolvere adeguatamente il triangolo amoroso, che costituisce
metà del conflitto della storia.
Apple TV+
ha annunciato oggi il cast completo di The Completely
Made-Up Adventures of Dick Turpin, la nuova serie
comedy-adventure che vedrà protagonista Noel
Fielding (“The Mighty Boosh”, “The Great British Bake
Off”) nel ruolo del leggendario brigante britannico Dick
Turpin.
Noel Fielding interpreta Dick
Turpin, un uomo che ha sempre creduto di essere destinato a
qualcosa di più grande di una vita trascorsa a tagliare carne nella
macelleria del padre. E aveva ragione. Quando diventa
inavvertitamente il capo della Essex Gang, un famigerato gruppo di
fuorilegge, capisce di aver trovato la sua vocazione. Certo,
potrebbe essere un vegano pacifista che preferisce il panaché alle
pistole, ma ciò che gli manca in abilità da predatore delle strada,
lo compensa con l’immaginazione, l’inventiva e le sue scarpe viola
incredibilmente appuntite.
In questa irriverente rivisitazione de The Completely
Made-Up Adventures of Dick Turpin, Dick è il più famoso –
ma il più improbabile – dei rapinatori di autostrade, il cui
successo è definito soprattutto dal suo fascino, dalla sua abilità
nel dare spettacolo e dai suoi capelli. Insieme alla sua banda di
simpatici furfanti, Dick cavalca gli alti e i bassi della celebrità
e fa il possibile per sfuggire alle grinfie del Thief Taker
General.
The Completely Made-Up Adventures of Dick
Turpin è creata da Claire Downes, Ian Jarvis e Stuart Lane
e scritta da Jon Brittain, Richard Naylor, Claire Downes, Ian
Jarvis e Stuart Lane, con Noel Fielding. Gli episodi 1-3 sono
diretti da Ben Palmer (vincitore del BAFTA TV Award e del Rose d’Or
Award per “The Inbetweeners” e “Finalmente maggiorenni – The
Inbetweeners Movie”), mentre gli episodi 4-6 sono diretti da George
Kane (candidato al BAFTA TV Award per “Timewasters”, “Inside No.
9”, “Crashing”). La serie è prodotta per Apple TV+
da Big Talk Studios, parte di ITV Studios.
Accanto a Noel Fielding completano il cast le nuove
aggiunte:
Duayne Boachie (“Hollyoaks”, “Blue Story”) nel
ruolo di Honesty Courage, uno dei membri della Essex Gang di Dick.
Honesty vive alla giornata, solo che non è lo stessa giornata di
tutti gli altri. Pur ammettendo di essere poco perspicace in
situazioni di forte stress, può essere incline a momenti di
brillante e accecante intuizione.
Hugh Bonneville (vincitore di Emmy, Golden
Globe e SAG Awards) (“The Gold”, “Paddington”, “W1A”), nei panni di
Jonathan Wilde, ha trascorso anni a scalare la gerarchia per
diventare Thief Taker General. Uomo di legge totalmente corrotto e
con un’anima vuota dove dovrebbe risiedere la sua morale, Wilde ha
una voglia feroce di espandere la sua impresa criminale.
Asim Chaudhry (vincitore del Premio BAFTA TV e
del Premio RTS “People Just Do Nothing”, “Black Mirror”, “Guardiani
della Galassia Vol. 3”), nei panni di Craig lo Stregone, è
pietrificato dall’idea di essere sorpreso a praticare la magia
senza licenza. Ha tentato più volte di superare gli esami ufficiali
da stregone e ha collezionato centinaia di errori gravi.
Tamsin Greig (vincitrice dell’Olivier Awards e
nominata ai BAFTA TV Awards) (“Green Wing”, “Episodes”, “Friday
Night Dinner”), nel ruolo di Lady Helen Gwinear, è la leader eletta
del Sindacato, un’unione di gruppi criminali organizzati con le
mani in pasta, dall’allevamento illecito di anguille al
contrabbando di diamanti. Madre lavoratrice che si è fatta strada
nel mondo del crimine, Helen è un capo intransigente e
brutale.
Mark Heap (“Friday Night Dinner”, “Green
Wing”) nel ruolo di John Turpin, l’irascibile macellaio di
Hempstead. Amante della carne, odia le verdure. Nasconde il suo
affetto per l’unico figlio, Dick, sotto uno strato di cinismo così
profondo che nemmeno una mannaia potrebbe penetrare.
Ellie White (“Wonka”, “Stath Lets Flats”) nel
ruolo di Nell Brazier, una della banda dell’Essex di Dick, sogna di
diventare un brigante fin da bambina. Cresciuta nel lusso, Nell ha
gettato i vestiti nei fossi e a sedici anni è scappata di casa per
imparare a cavarsela da sola.
Joe Wilkinson (“After Life”, “The Cockfields”)
nel ruolo di Geoffrey il carceriere, nichilista per eccellenza, che
offrirà i suoi mediocri servizi a chiunque abbia bisogno di un
carceriere, di una addetto alla sicurezza o di un generico cane da
guardia senza fare domande.
Marc Wootton (vincitore del British Comedy
Award e del Rose d’Or Award per “My New Best Friend”, “Nativity!”,
la serie TV “La La Land”) nel ruolo di Moose Pleck, uno dei membri
della Essex Gang di Dick, è un uomo-montagna dall’aspetto
terrificante, che in realtà ha l’animo da vecchio tenerone. Dopo
essere stato terrorizzato per anni da diversi brutali capi banda,
si è convinto di aver trovato in Dick la sua anima gemella.
Gli altri personaggi regolari della
serie sono
Michael Fielding
nel ruolo di Benny Turpin,
Kiri Flaherty
nei panni della piccola Karen,
Samuel Leakey
nel ruolo di Christopher Wilde,
Geoff McGivern
in quello di Lord Rookwood e
Dolly Wells
nei panni di Eliza Bean. Tra le guest star di “The Completely
Made-Up Adventures of Dick Turpin” figurano
Laura Checkley
nel ruolo di Sandra,
Greg Davies
in quello di Leslie Duvall,
Jessica Hynes
nei panni di Reddlehag,
Paul Kaye
nel ruolo di Ratclyff,
Guz Khan
nel ruolo di Gow,
Diane Morgan
in quello di Maureen,
Connor Swindells
nei panni di Tommy Silversides e
David Threlfall
in quelli di Tom King.
La serie è prodotta esecutivamente
da Kenton Allen, Big Talk Studios (vincitore di diversi premi
BAFTA, “Rev”, “The Outlaws”, “Friday Night Dinner”), Noel Fielding,
Victoria Grew, Big Talk Studios (“Back”, “We Are Not Alone”) e Ben
Palmer. The Completely Made-Up Adventures of Dick
Turpin si aggiunge all’offerta in espansione di successi
premiati e acclamati dalla critica su Apple
TV+, tra cui il pluripremiato “Ted Lasso”, la serie di successo
“Shrinking”, “The Afterparty”, la serie vincitrice dell’Emmy
“Schmigadoon!”, “Mythic Quest”, il candidato all’Emmy Aard “Central
Park”, “Trying” e altri ancora.
Dopo il primo trailer,
Netflix rilascia oggi le prime immagini della
quarta stagione di Sex Education,
invitando gli spettatori a dare una sbirciatina a cosa accadrà in
questa stagione finale, che debutterà il 21
settembre in tutti i Paesi in cui il servizio è
attivo. Le foto offrono la possibilità di rivedere alcuni dei
volti più iconici della serie e avere uno sguardo più approfondito
su come si svilupperanno le loro storie.
Dal suo debutto su Netflix
nel 2019, la serie è stata candidata e ha vinto numerosi premi,
incluso l’International Emmy Awards nel 2022 come miglior serie
comedy. Inoltre, nei primi 91 giorni dall’uscita la terza stagione
ha totalizzato 66.6 milioni di visualizzazioni. A inizio luglio,
Netflix ha annunciato che la quarta stagione sarà quella finale
pubblicando una lettera ai fan, in cui la creatrice, sceneggiatrice
e produttrice esecutiva Laurie Nunn ha affermato:
“Siamo incredibilmente
orgogliosi di Sex Education e siamo in debito con il nostro
fantastico team di sceneggiatori, attori e tutta la troupe che ha
messo così tanto amore nel realizzare ogni episodio. Hanno lavorato
in maniera instancabile per questa stagione finale, e non vediamo
l’ora di condividerla con voi”. Di seguito, ecco le immagini
rilasciate da Netflix:
1 di 9
SEX EDUCATION SEASON
4
SEX EDUCATION SEASON
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SEX EDUCATION SEASON
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SEX EDUCATION SEASON
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SEX EDUCATION SEASON
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SEX EDUCATION SEASON
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SEX EDUCATION SEASON
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SEX EDUCATION SEASON
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La trama della quarta stagione di Sex
Education
La sinossi ufficiale
recita: “Dopo la chiusura del liceo di Moordale, Otis e Eric devono
affrontare un nuovo inizio – il loro primo giorno al Cavendish
Sixth Form College. Otis è nervoso all’idea di creare una nuova
clinica, mentre Eric spera con tutto sé stesso che non saranno di
nuovo degli “sfigati”. L’istituto Cavendish rappresenta uno shock
culturale per tutti gli studenti di Moordale, che fino ad allora
pensavano di essere progressisti. Questa nuova scuola è molto
diversa, ogni giorno si fa yoga nel giardino comune, si respira
un’atmosfera all’insegna della sostenibilità e c’è un gruppo di
ragazzi popolari per la loro… gentilezza?!
Viv è totalmente sconvolta
dall’atteggiamento non competitivo degli studenti, mentre Jackson
sta ancora cercando di superare la sua storia con Cal. Aimee decide
di fare qualcosa di nuovo frequentando lezioni d’arte e Adam prova
a capire se un’istruzione di tipo tradizionale sia adatta a lui.
Negli Stati Uniti, Maeve sta vivendo il suo sogno alla prestigiosa
Wallace University, in cui segue le lezioni dell’autore di culto
Thomas Molloy. Otis si strugge per lei, mentre deve abituarsi al
fatto di non essere più figlio unico, o l’unico terapista della
scuola…”
Il cast della quarta stagione di Sex
Education
Asa Butterfield
torna a interpretare il protagonista Otis Milburn, al suo fianco
Gillian
Anderson, Ncuti Gatwa,
Aimee-Lou Wood, Emma Mackey,
Connor Swindells, Kedar
Williams-Stirling, Mimi
Keene. Confermati nei rispetivi ruoli anche
George Robinson, Chinenye Ezeudu,
Dua Saleh, Alistair Petrie, Samantha Spiro, Jim Howick,
Rakhee Thakrar e Daniel Ings.
Si uniscono al cast in
questa stagione finale Dan Levy, vincitore
dell’Emmy come miglior attore non protagonista per Schitt’s
Creek, Thaddea Graham (Doctor Who),
Lisa McGrillis (Somewhere Boy),
Marie Reuther (Kamikaze), l’attrice e
modella Jodie Turner Smith, il comico
Eshaan Akbar e gli esordienti Felix Mufti,
Anthony Lexa, Alexandra James, Reda Elazouar, Bella
Maclean e Imani Yahshua.
Uscirà al cinema il 28 settembre
2023, dopo essere stato presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, il
film The
Palace, il nuovo lungometraggio di Roman
Polanski con Oliver Masucci,
Fanny Ardant, John Cleese, Joaquim De
Almeida, LucaBarbareschi, Milan Peschel,
Bronwyn James, Fortunato Cerlino, Michelle
Shapa e Mickey Rourke. Il
film è stato scritto da Jerzy
Skolimowski,Ewa Piaskowska
e RomanPolanski, con le musiche di
Alexandre Desplat. 01 Distribution, che porterà il film
nei cinema italiani, ha ora rilasciato il trailer ufficiale del
film.
La trama di The
Palace
La sinossi ufficiale del film
recita: C’era una volta, e c’è ancora, il Palace Hotel. Uno
straordinario castello progettato all’inizio del 1900 da un
architetto mistico, un castello che si trova sulle montagne della
Svizzera, nel bel mezzo di una valle innevata. È il Palace Hotel,
edificio dall’atmosfera gotica e fiabesca dove ogni anno, ospiti
ricchi, viziati e viziosi convergono da tutto il mondo. Un evento
irripetibile li ha riuniti tutti, la festa di Capodanno 2000. Al
servizio delle loro stravaganti esigenze c’è uno stuolo di
camerieri, facchini, cuochi e receptionist. È l’alba del nuovo
millennio e Hansueli, devoto manager cinquantenne del suntuoso
albergo, ispeziona quasi militarmente lo staff prima dell’arrivo
degli ospiti per la sera di Capodanno 2000 ribadendo che non sarà
la fine del mondo.
“Alle otto in punto ceneranno ai
nostri tavoli delle persone davvero importanti. Le vite di milioni
di persone dipenderanno dall’umore con cui questi se ne andranno la
mattina dopo. È nostro dovere assicurarci che non gli si
atrofizzino le chiappe perché le sedie sono troppo dure, che si
rimpinzino di caviale fino a esplodere e che lo champagne gli esca
dal naso e dalle orecchie. È chiaro?” Ma nell’aria aleggia il
Millennium Bug e il timore o la speranza che al rintocco della
mezzanotte i conti dei grandi finanzieri subiscano oscillazioni
inaspettate grazie al blocco dei sistemi informatici. In effetti
quella che si prepara è davvero una guerra combattuta a colpi di
stravaganze ed eccentricità degli ospiti dell’Hotel. Cani e
pinguini con bisogni umani e umani con bisogni animali. Le loro
storie danno vita ad una commedia assurda, nera e provocatoria. È
la fine del 1999, non solo l’epilogo di un secolo, ma la fine di un
intero e controverso millennio.
The
Palace è una coproduzione: Italia, Svizzera,
Polonia, Francia, coprodotta da Èliseo
entertainment con Rai Cinema,CAB
Productions, Lucky BOB, RP
Productions in collaborazione con Etienne Dontaine e
Stéphane Rigotti per Agent Double, Polski Instytut Sztuki Filmowej,
Atlas Sztuki, Adam Gudell per Moderator Inwestycje, Jarosław
Fabiański per Direct4energy, Benitex Beata Radkiewicz, produttore
associato Carla Milesi di Grésy, prodotto da Luca
Barbareschi, Wojciech Gostomczyk,
Jean-Louis Porchet.
Netflix ha
rilasciato il primo teaser trailer di Spy Kids:
Armaggedon, l’ultimo capitolo della serie che segue i più
giovani protettori del nostro mondo. Oltre a condividere con il
pubblico il primo sguardo al sequel, la piattaforma di streaming ha
anche annunciato che il film sarà debutterà nel proprio catalogo il
22 settembre 2023. Una nuova generazione di Spy
Kids sta per accendere i riflettori, in un’avventura che
dimostrerà che i nuovi personaggi hanno tutto ciò che serve per
salvare i loro genitori da pericolosi cattivi. Gina Rodriguez e Zachary
Levi interpretano i genitori dei nuovi eroi,
preparando il terreno per un viaggio divertente.
Robert Rodriguez
torna alla regia, dopo aver lavorato al franchise per più di due
decenni. Il regista ha diretto il primo film della serie, insieme
ai sequel che sono stati rilasciati da allora. Oltre ai film,
Rodriguez ha sviluppato una serie animata per
Netflix intitolata Spy Kids: Mission Critical. In
quella storia, i fratelli dei film originali hanno nuove missioni
da compiere, colmando i vuoti lasciati tra i film. Il franchise
continua ad espandersi, poiché il male non si ferma a minacciare i
giovani eroi di questo universo.
Nel nuovo film Quando i figli dei
più grandi agenti segreti al mondo aiutano a loro insaputa un
potente sviluppatore di giochi a diffondere un virus informatico
che gli consente di controllare ogni tipo di dispositivo, devono
diventare spie loro stessi per salvare i genitori e il mondo
intero. Non è chiaro se qualcuno del cast originale,
inclusi Antonio
Banderas o Carla
Gugino, tornerà a riprendere i propri ruoli a
qualsiasi titolo.
Spy Kids, l’originale
Il franchise originale
di Spy Kids vedeva Antonio
Banderas e Carla
Gugino nei panni di due spie che vengono rapite, con
i loro figli (interpretati da Alexa Vega e Daryl Sabara) incaricati
di salvarli mentre svelano anche il passato segreto di spionaggio
della famiglia. Originariamente pubblicato nel 2001, il franchise
ha generato tre sequel ufficiali, l’ultimo dei quali
è Spy Kids: All the Time in the
World del 2011, con Jessica Alba e Joel McHale.
Hayley Atwell è
una di quelle attrici che è rimasta nella memoria collettiva per la
sua interpretazione dell’agente Peggy Carter, capace di far
sciogliere il cuore a Captain America. Ma l’attrice non è solo
quello, ha interpretato moltissimi ruoli tra cinema e serie tv,
lavorando anche molto a teatro e diventando una delle artiste più
apprezzate dal mondo intero.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Hayley Atwell.
2. Ha lavorato in diverse
serie TV. L’attrice non ha svolto la sua attività di
attrice sul grande schermo, ma ha lavorato in molte serie, tornando
spesso in quel mondo che le ha permesso di emergere come attrice.
Infatti, è apparsa nel film TV Whatever Love Means (2005),
per poi recitare in Fear of Fanny (2006), The Ruby in
the Smoke (2006) e The Line of Beauty (2006). In
seguito ha recitato nelle serie The Prisoner (2009), I
pilastri della Terra (2010), Any Human Heart (2010),
Falcòn (2012), Restless (2012), Black
Mirror (2013), Agent of S.H.I.E.L.D. (2014),
Agent Carter (2015-2016), Conviction (2016-2017),
Casa Howard (2017) e The Long Song (2018). Nel
2021 ha dato voce a Captain Carter nella serie MarvelWhat if… ?.
Hayley Atwell: ha un
compagno?
3. Attualmente non è
fidanzata. Pare che nell’ultimo periodo l’attrice non
abbia nessun partner al suo fianco. Tuttavia, non è detto che non
celi qualche relazione agli occhi del pubblico, visto e considerato
che ha sempre tenuto a tener lontana la sua vita privata dai
riflettori. Sappiamo che in passato, dal 2009 al 2012, ha
frequentato lo sceneggiatore televisivo Gabriel
Bisset-Smith, mentre dal 2012 al 2013 è stata insieme al
bassista Paul Wilson. Il suo ultimo fidanzato noto
sarebbe Evan Jones, con cui si è frequentata dal
2014 al 2015.
Hayley Atwell darà voce a Tomb Raider
4. Darà voce alla celebre
avventuriera. L’attrice è stata scelta per dare voce ad
una nuova versione animata di Tomb Raider,
protagonista di una serie sviluppata da Netflix che presenterà
eventi che si svolgono dopo la trilogia reboot dei videogioco. La
Atwell arriva così ad un ruolo sfiorato già nel 2018, quando era
tra le favorite ad interpretare la celebre avventuriera per il film
Tomb Raider, poi affidata però alla premio Oscar
Alicia
Vikander. L’attrice avrà dunque ora l’opportunità di
misurarsi con questo nuovo importante ruolo.
Hayley Atwell in Captain
America
5. Il suo provino ha
commosso tutti. Il personaggio di Peggy
Carter interpretato dalla Atwell ha fatto il suo debutto
in Captain America: Il primo Vendicatore del 2011. Il
regista, Joe Johnston, ha ricordato il primo
provino dell’attrice, spiegando che a causa dell’assenza di Evans
fu un assistente ad improvvisare la scena oggetto dell’audizione
insieme all’attrice. Il regista ha rivelato di essere rimasto
talmente impressionato dalla bravura e dal talento di Atwell, che
durante il provino stava per mettersi a piangere.
6. Ha improvvisato una
scena. In Captain America – Il primo vendicatore,
l’attrice ha improvvisato nel momento in cui Steve Rogers si
trasforma nel Supersoldato. La sorpresa che si vede sul suo volto è
genuina e lei stessa ha ammesso di esserci rimasta di stucco nel
vedere il fisico di Chris Evans,
arrivando quasi a rovinare il suo personaggio in quella scena.
Hayley Atwell è su Instagram
7. Ha un profilo
seguitissimo. L’attrice ha deciso di aprire un proprio
account Instagram che è seguito da qualcosa come 2 milioni di
persone. La sua bacheca è molto variopinta e suoi post sono sempre
pieni di gioia ed allegria, divisi tra scatti relativi alle sue
attività come interprete o a momenti di svago, in compagnia di
amici o colleghi. Seguendola, si potrà dunque rimanere sempre
aggiornati sulle sue attività.
Hayley Atwell in Mission: Impossible con Tom
Cruise
8. Ha effettuato
personalmente alcune pericolose scene. Nel settimo film
della saga, la Atwell ha interpretato Grace, una ladra che finirà
coinvolta nella missione dell’Ethan Hunt di Tom Cruise. In
preparazione delle sue frenetiche sequenze di guida per le strade
di Roma, Hayley Atwell si è dovuta allenare per diverse settimane
con il coordinatore degli stuntman del film, così da imparare a
guidare in modo spericolato e veloce senza però riportare danni a
sé stessa. Così facendo, dopo l’addestramento, l’attrice ha potuto
eseguire personalmente tali complesse sequenze.
Hayley Atwell in
Cenerentola
9. Ha interpretato la madre
della protagonista. Nel film del 2015 Cerentola,
versione live action della celebre fiaba, l’attrice ha ricoperto il
ruolo di Ella, la protagonista interpretata da Lily
James. A legare le due attrici, casualmente, vi è la
stessa data di nascita, solo con sette anni di differenza. Per la
Atwell recitare in questo film Disney si è trattato di un vero e
proprio sogno divenuto realtà, potendo frequentare un set con
straordinarie scenografie e magnifici costumi.
Hayley Atwell: età e altezza
10. Hayley Atwell è nata il
5 aprile del 1982a Londra. La sua
altezza complessiva misura complessivamente 169 centimetri.
I titoli di lavorazione di Avengers: The Kang
Dynasty e Avengers: Secret
Wars sembrano paragonare entrambi i film ad un
dessert. The Cosmic Circus, infatti, ha
rivelato che The Kang Dynasty viene chiamato internamente
Apple Pie 1, mentre il suo sequel diretto
si è guadagnato il soprannome di Apple Pie
2, dunque evidenziando un collegamento esplicito tra
i due progetti. Sebbene al momento non sia noto il motivo per cui i
Marvel Studios abbiano scelto di
utilizzare tali titoli, i fan hanno lavorato sodo cercando di
discernere il significato di tali nomi in codice.
Molto spesso, infatti, i film usano
titoli di lavorazione provvisori come un accenno a ciò che il film
potrebbe comportare. Al momento però non si hanno particolari
notizie riguardo i due film, per i quali bisognerà attendere il
2026 per il primo e il 2027 per il secondo. Parliamo dunque di
progetti ancora in fase di sviluppo, che ad ora sappiamo unicamente
rappresenteranno la conclusione della Multiverse
Saga. Una saga che sta però subendo continui
cambiamenti anche in corso d’opera. Sempre secondo The Cosmic
Circus, i due titoli potrebbero però essere un riferimento a
Carl Sagan.
Sagan è stato uno scienziato
spaziale di fama mondiale, che ha contribuito a portare le
meraviglie della scienza nel mondo grazie alla serie televisiva del
1980 Cosmos: A Personal Voyage. Proprio una nota citazione
di Sagan da Cosmos potrebbe essere ciò a cui si
riferiscono i due titoli dei prossimi film
degli Avengers. La citazione recita: “Se vuoi
fare una torta di mele da zero, devi prima inventare
l’universo“. Ciò che Sagan intende con questo è che è
necessario creare letteralmente l’universo e tutti gli elementi
costitutivi in esso contenuti per poter creare qualcosa da
zero.
Questo potrebbe dunque essere un
riferimento alle intenzioni di Kang il Conquistatore, il quale
sembra che cerchi di costruire un universo dalle macerie di altri
universi, governando incontrastato su di esso. Si tratta
naturalmente di pure teorie, le quali per essere verificate
dovranno attendere ancora un po’. Il futuro dell’MCU è ancora
confuso e incerto e i recenti insuccessi di progetti
indicati come molto importanti stanno seriamente compromettendo
il futuro della Multiverse Saga, la quale potrebbe ancora subire
cambiamenti da qui ai prossimi anni. Di certo, i due nuovi
Avengers dovranno soddisfare aspettative molto alte.
Un
nuovo video di Billions è
stato rilasciato sul canale YouTube ufficiale
dello show, che mostra le star della
serie
Paul Giamatti e
Damian Lewis che guardano indietro al primo grande
scontro dei loro personaggi. Nel video,
Giamatti e
Lewis riflettono e discutono sulle riprese del grande
confronto tra Chuck Rhoades e Bobby Axelrod nella prima stagione di
Billions.
Guarda il video retrospettivo di Billions qui sotto :
Il capitolo finale della serie vede
il ritorno del miliardario Bobby Axelrod (Damian
Lewis), per affrontare un’ultima volta il procuratore
federale Chuck Rhodes (Paul
Giamatti), suo avversario (e a tratti alleato) da
sempre. Ma quando la posta in gioco aumenta tanto da
raggiungere Wall Street, il loro gioco di abilità minaccia di
rovesciare imperi. Sarà un trionfo per alcuni e un crollo per
altri, e tutte le certezze iniziano a vacillare sotto il peso di
una tensione crescente. Le alleanze si ribalteranno, le vecchie
ferite diventeranno armi con cui destabilizzare i fragili equilibri
fin qui raggiunti, la lealtà di ognuno dei protagonisti verrà messa
alla prova e il tradimento sarà sempre dietro l’angolo per far
crollare ogni sicurezza.
Nel cast tornano
Maggie Siff,
Corey Stoll, David Costabile,
Asia Kate Dillon, Condola Rashad, Jeffrey DeMunn, Toby Leonard
Moore, Malin Akerman, Toney Goins, Daniel Breaker e Sakina
Jaffrey. Una serie SHOWTIME, prodotta da Best
Available! e TBTF Productions Inc. I creatori della serie Brian
Koppelman e David Levien stanno sviluppando
quattro potenziali spin-off: Millions sui finanzieri emergenti;
Trilioni sugli ultra-ricchi; e altri due spettacoli senza titolo
che si svolgeranno rispettivamente a Miami e Londra.
Dopo il trailer, la Universal
Pictures ha rilasciato una featurette relativo al film
The Last Voyage of the Demeter, l’horror
di prossima uscita con Corey Hawkins e
Liam Cunningham che va a raccontare uno dei
capitoli meno trattati del romanzo di Bram Stoker,
ovvero quello del viaggio in nave che conduce Dracula dalle terre
della Transilvania fino a Londra. Un viaggio durante il quale il
più famoso di tutti i vampiri avrà bisogno di sfamare la propria
sete di sangue. La featurette in questione presenta i commenti del
cast e della troupe riguardo l’iconico cattivo del film e l’aspetto
per lui scelto. Il regista André Øvredal ha
infatti rivelato che voleva che questa fosse la rappresentazione
più spaventosa di sempre del Principe delle Tenebre.
The Last Voyage of the
Demeter: tutto quello che c’è da sapere sul film
Basato sul classico romanzo di Bram
Stoker, Dracula, The Last
Voyage of the Demeterè diretto da André
Øvredal (Scary
Stories to Tell in the Dark), e si basa su una
sceneggiatura scritta da Zak Olkewicz, Bragi Schut e Stefan
Ruzowitzky. Nel cast Corey Hawkins
(In the Heights) nei panni di Clemens, un medico che si
unisce all’equipaggio della Demeter, Aisling
Franciosi (The
Nightingale) nei panni di un clandestino inconsapevole,
Liam Cunningham (Game of
Thrones) nei panni del capitano della nave e David Dastmalchian (Ant-Man)
come primo ufficiale della Demeter.
“Il film racconta la
terrificante storia della nave mercantile Demeter, che è stata
noleggiata per trasportare un carico privato – cinquanta casse di
legno senza contrassegno – da Carpathia a Londra“, recita la
sinossi. “Strani eventi accadono all’equipaggio condannato
mentre tentano di sopravvivere al viaggio oceanico, inseguito ogni
notte da una presenza spietata a bordo della nave. Quando
finalmente la Demeter arriva al largo delle coste dell’Inghilterra,
è un relitto carbonizzato e abbandonato. Dell’equipaggio non c’è
traccia”.
Il cast aggiuntivo include
Jon Jon Briones (American Horror Story),
Stefan Kapicic (film di
Deadpool), Nikolai Nikolaeff
(Stranger Things) e Javier Botet
(It– film, Mama). È
prodotto da Brad Fischer, Mike Medavoy e Arnold
Messer, con Matthew Hirsch come
produttore esecutivo. Il film uscirà al cinema il 10
agosto.