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Unwanted – Ostaggi del mare: la nuova serie in streaming e in tv dal 3 novembre

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Dilemmi morali e questioni etiche, speranza e dolore, solidarietà e crudeltà, vita e morte nelle immagini del trailer ufficiale, appena rilasciato, di Unwanted – Ostaggi del mare, la nuova serie Sky Original in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 3 novembre. Da quella data tutti i venerdì su Sky Atlantic con due episodi a settimana, la serie sarà prossimamente disponibile in tutti i Paesi in cui Sky opera in Europa.

Unwanted – Ostaggi del mare è una serie in otto episodi prodotta da Sky Studios insieme a Pantaleon Films e Indiana Production, liberamente tratta da “Bilal” (edito da La nave di Teseo), il libro inchiesta del giornalista sotto copertura Fabrizio Gatti sul viaggio da lui intrapreso lungo le rotte del Sahara, popolate non solo dai migranti che si spostano dall’Africa per raggiungere l’Europa ma anche da quanti fanno affari lucrando sulla loro disperazione.

Alla regia di tutti gli episodi Oliver Hirschbiegel, premiato regista tedesco divenuto celebre in tutto il mondo grazie a titoli come La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler, Diana e il film vincitore del Sundance Film Festival nel 2009 L’ombra della vendettaFive Minutes of Heaven.

Girata in inglese, italiano, tedesco, francese e diversi dialetti africani, la serie è interpretata da un numerosissimo cast multiculturale capitanato da Marco Bocci e Jessica Schwarz, e che comprende Dada Bozela, Hassan Najib, Jonathan Berlin, Jason Derek Prempeh, Cecilia Dazzi, Francesco Acquaroli, Barbara Auer, Sylvester Groth, Marco Palvetti, Denise Capezza, Nuala Peberdy, Samuel Kalambay, Amadou Mbow, Edward Asante Apeagyei, Reshny Massaka, Onyinye Odokoro, Massimo De Lorenzo, Scot Williams.

Unwanted – Ostaggi del mare racconta cosa accade quando una nave da crociera, la Orizzonte, piena di turisti occidentali, trae in salvo un gruppo di migranti a seguito del naufragio della loro imbarcazione. Le storie dell’equipaggio e dei passeggeri della crociera si intrecceranno con quelle dei nuovi ospiti della nave. La situazione precipiterà quando alcuni dei migranti, scoperto che la crociera si muove verso la Libia, dalla quale sono partiti, per la disperazione decidono di prendere in ostaggio la nave.

Creata da Stefano Bises, UNWANTED – OSTAGGI DEL MARE è scritta da Stefano Bises con la collaborazione di Alessandro Valenti, Bernardo Pellegrini e Michela Straniero. La serie è prodotta per Pantaleon da Dan Maag, Marco Beckmann, Patrick Zorer, Stephanie Schettler-Koehler e dal produttore Sascha Rosemann che per primo ha avuto l’idea di adattare il libro di Fabrizio Gatti; per Indiana è prodotta da Fabrizio Donvito, Benedetto Habib, Daniel Campos Pavoncelli e Marco Cohen. Produttori esecutivi per Sky Studios sono Nils Hartmann, Sonia Rovai e Erica Negri. NBCUniversal Global Distribution è il distributore internazionale della serie per conto di Sky Studios.

Durante le varie fasi della produzione sono state adottate misure volte a limitare l’impatto sull’ambiente, riducendo così le emissioni di gas serra e mirando a ottenere l’ambita certificazione di sostenibilità Albert. Una scelta in linea con l’impegno del gruppo Sky che, con la campagna Sky Zero, punta a essere la prima media company in Europa a diventare Net Zero Carbon entro il 2030.

La trama di Unwanted – Ostaggi del mare

La Orizzonte è una gigantesca nave crociera. Cinquemila persone a bordo, tra passeggeri ed equipaggio. La prima sera, dal mare vengono salvati ventotto migranti africani. Per quelle persone in fuga da miseria, fame e guerre l’Orizzonte è la salvezza. Per i passeggeri, l’incontro con i naufraghi, è un bagno di realtà di cui avrebbero probabilmente fatto a meno. Perché la scoperta da parte dei migranti che la nave è diretta in Nord Africa, da dove fuggono, li spinge a dirottare la nave, trasformando la crociera in un teatro di scontro dove si scaricheranno tutti i conflitti scatenati dalle migrazioni.

Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri arriva su SKY e NOW

Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri arriva su SKY e NOW

Arriva in prima tv su Sky Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri (recensione), epico film di azione e avventura basato sul leggendario gioco da tavolo, da lunedì 9 ottobre alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 su Sky Cinema Action), in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K

Con un cast stellare che comprende Chris Pine, Michelle Rodriguez, Regé-Jean Page, Justice Smith, Sophia Lillis e Hugh Grant, insieme a Chloe Coleman and Daisy Head, il film è diretto da Jonathan Goldstein e John Francis Daley, con una storia di Chris McKay e Michael Gilio e una sceneggiatura di Jonathan Goldstein, John Francis Daley e Michael Gilio.

La trama di Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri

Adattamento del franchise di giochi più venduto (con 1 miliardo di dollari di vendite di libri e giochi) di Hasbro, noto per i suoi giochi di guerra, cacce al tesoro, campagne, cameratismo e rovesci di fortuna, in un’ambientazione che combina umani, elfi, orchi e centinaia di altre creature.

Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri è un’avventura esilarante e ricca di azione, in cui un affascinante ladro e una banda di improbabili avventurieri danno vita a un’epica rapina per recuperare una reliquia perduta. Le cose però vanno pericolosamente male quando si scontrano con le persone sbagliate

Ahsoka: la spiegazione del finale della serie TV

Ahsoka: la spiegazione del finale della serie TV

La stagione 1 di Ahsoka su Disney+ è conclusa con il trionfale ritorno del Grand’Ammiraglio Thrawn e ha finalmente iniziato a svelare alcuni dei segreti di Peridea. Ahsoka ha trasformato il franchise di Star Wars, liberando un’intera nuova galassia e inviando Ahsoka Tano e i suoi alleati sulla via di Peridea. Mondo natale degli antenati delle Sorelle della Notte di Dathomir, Peridea sembra essere un pianeta immerso nel lato oscuro della Forza, ed è stato luogo di esilio sia per il Grand’Ammiraglio Thrawn che per le tre Grandi Madri sopravvissute dei Dathomiri.

L’emozionante finale di Ahsoka ha visto Ahsoka, Sabine ed Ezra lavorare insieme per cercare di impedire che il Grand’Ammiraglio Thrawn lasciasse Peridea e tornasse nella galassia, dove avrebbe inevitabilmente preso il comando del Remnant Imperiale. Le probabilità erano contro di loro fin dall’inizio, anche perché si sono trovati ad affrontare la magia delle Sorelle della Notte che nessuno di loro aveva mai incontrato prima, ma che è stata a lungo associata queste nella storia di Star Wars. Ahsoka rappresenta una storia insolita per l’universo di Star Wars, in quanto – come L’Impero colpisce ancora – si conclude con la vittoria dei cattivi.

Il Grand’Ammiraglio Thrawn torna con successo nella Galassia di Star Wars

Ahsoka ThrawnGli alleati del Grand’Ammiraglio Thrawn riescono a interferire abbastanza a lungo da permettere alla Chimaera di attraccare all’Occhio di Sion, e la nave salta nell’iperspazio – con le fluttuazioni dell’iperspazio che fanno ancora una volta oscillare il Jedi T-6 Starfighter di Ahsoka. Gli eroi hanno fallito la loro missione e ora la galassia di Guerre Stellari è più in pericolo che mai, perché il Grand’Ammiraglio Thrawn può prendere il comando del residuo imperiale e non è distratto dalle vie dei Sith. Spietato ed efficiente, Thrawn senza dubbio sederà rapidamente qualsiasi potenziale rivale nell’Impero e sicuramente lavorerà a stretto contatto con il Consiglio d’Ombra Imperiale per minare la Nuova Repubblica.

Fortunatamente, la galassia di Star Wars ha qualche avvertimento. Sabine ha sbloccato con successo il suo potenziale di Forza e ha fatto salire Ezra Bridger sulla Chimaera. Assumendo un travestimento da stormtrooper (uno dei suoi vecchi trucchi), Ezra ha fatto il viaggio di ritorno e si è defilato, tornando nella Nuova Repubblica. Mentre Ahsoka preferiva operare in modo indipendente, Ezra è un Jedi sicuramente disposto a collaborare con la Nuova Repubblica; le scene finali hanno deliberatamente invertito l’arrivo di Baylan su una nave prigione della Nuova Repubblica nell’episodio 1 di Ahsoka, confermando velatamente che questo è davvero il Jedi che la galassia sta cercando. Sarà affascinante vedere se sceglierà di lavorare con Luke Skywalker e il suo nuovo Ordine Jedi, o se i due opereranno indipendentemente.

Il finale di Ahsoka accenna al più grande segreto di Peridea

Le scene finali di Ahsoka confermano il segreto di Peridea: è in qualche modo legata agli Dei di Mortis, misteriosi avatar della Forza visti in Star Wars: The Clone Wars. Baylan si è recato a Peridea sostenendo che questo è il luogo in cui inizia il ciclo della luce contro l’oscurità, e sembra che non stia esagerando. La domanda interessante è se Peridea sia semplicemente un luogo associato agli Dei di Mortis, o se sia in realtà il pianeta Mortis stesso. Una delle vergenze della Forza più potenti in assoluto, Mortis è occasionalmente accessibile dalla galassia principale di Star Wars, attraverso mezzi mistici e inspiegabili.

Baylan viene mostrato in piedi vicino alle statue degli Dei di Mortis: il Padre, il Figlio e la Figlia. Queste tre entità rappresentavano aspetti diversi della Forza: la Figlia rappresenta il lato chiaro e il Figlio il lato oscuro, mentre il Padre mantiene l’equilibrio della Forza. Morirono durante le Guerre dei Cloni, simboleggiando la perdita dell’equilibrio nella Forza, ed è stato fortemente suggerito che il destino di Anakin Skywalker fosse in qualche modo legato a Mortis. La statua della Figlia è stata danneggiata, forse per indicare che Peridea era il luogo in cui l’equilibrio della Forza è stato perso per la prima volta, dove l’oscurità si è scatenata.

Il legame con gli Dei di Mortis aiuta a comprendere la natura delle Sorelle della Notte (e in particolare delle Grandi Madri), la cui carnagione ha sempre assomigliato a quella del Figlio. Questo aspetto era stato precedentemente trascurato, ma ora è significativo, dato che le Sorelle della Notte provengono da un mondo vicino agli Dei di Mortis; presumibilmente erano legati direttamente al Figlio, usando la loro magia per attingere al suo potere. Si tratta di un dettaglio sottile, ma che lega bene il tutto.

Il fantasma della Forza di Anakin Skywalker osserva lo svolgersi degli eventi su Peridea

L’Anakin Skywalker di Hayden Christensen ha avuto una presenza persistente in Ahsoka, e torna di nuovo nel finale di Ahsoka – come osservatore silenzioso, percepito da Sabine ma non visto da Ahsoka. I fantasmi della Forza non sono radicati nel tempo, il che significa che Anakin ha scelto di non interferire perché sapeva che Ahsoka doveva essere su Peridea. La sua presenza suggerisce fortemente che Ahsoka è in qualche modo legata al tema dell’equilibrio e che questa serie TV Disney+ sta esplorando la continua eredità di Anakin – il suo ruolo di Prescelto, destinato a portare l’equilibrio finale nella Forza.

Il fantasma della Forza di Anakin indossa le vesti di un Maestro Jedi, a differenza della misteriosa visione vista nell’episodio 5 di Ahsoka. Questo è significativo, perché – come recentemente notato nel racconto di Mike Chen Brotherhood – queste vesti erano il modo in cui la Forza riconosceva la sua redenzione. Morendo, Anakin imparò finalmente la lezione che gli era sfuggita per tutta la vita: come lasciar andare, come lasciar passare le cose senza infierire sulle circostanze. Questo era tutto ciò di cui aveva bisogno perché la Forza lo riconoscesse come un maestro. La presenza di Anakin si adatta bene al tema degli Dei di Mortis, perché erano essenzialmente il fulcro dell’equilibrio. È possibile che la stessa profezia del Prescelto entri in gioco su Peridea: “Verrà un Prescelto, nato da nessun padre, e attraverso di lui sarà ristabilito l’equilibrio definitivo nella Forza“.

Ahsoka è scritta da Dave Filoni della Lucasfilm, noto appassionato de Il Signore degli Anelli (la trasformazione di Ahsoka in Ahsoka la Bianca è un chiaro omaggio a Gandalf). Nei romanzi classici di J.R.R. Tolkien, l’azione è divisa tra luoghi diversi e distinti; la battaglia contro gli eserciti di Sauron è importante, ma il destino di tutta la Terra di Mezzo si decide durante la missione di Frodo e Sam a Mordor. Lo schema si adatta anche a questo caso: Ahsoka crea una storia ambientata in due galassie, con la guerra contro Thrawn combattuta in una e Ahsoka e i suoi amici che potrebbero decidere l’equilibrio della Forza in un’altra.

Shoshana: trailer del film con Douglas Booth

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Shoshana: trailer del film con Douglas Booth

Vision Distribution ha diffuso il trailer del film Shoshana diretto da Michael Winterbottom con Harry Melling, Douglas Booth, Gina Bramhill, Matthew Reynolds, Aaron Vodovoz, Irina Starshenbaum, Lee Comley, Samuel Kay, Matthew Thomas-Robinson

Ispirato a eventi realmente accaduti, Shoshana è un thriller politico ambientato negli anni Trenta che affronta il modo in cui l’estremismo politico e la violenza creino una separazione tra le persone costringendole a scegliere da che parte stare. Al cinema dal 16 novembre distribuito da Vision Distribution.  Prodotto da MELISSA PARMENTER | JOSH HYAMS | LUIGI NAPOLEONE | MASSIMO DI ROCCO una produzione REVOLUTION FILMS, BARTLEBYFILM con VISION DISTRIBUTION.

Il libro delle soluzioni: trailer del nuovo film di Michel Gondry

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I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection ha diffuso il trailer italiano di Il libro delle soluzioni, diretto dal regista Michel Gondry (Se mi lasci ti cancello, Be Kind Rewind) con protagonisti Pierre Niney e Blanche Gardin, e in arrivo nelle sale dal primo novembre.

Presentato all’ultimo festival di Cannes e in anteprima italiana al Biografilm 2023 con plauso di pubblico e critica, Il libro delle soluzioni è una riflessione ironica e intelligente, personale e parzialmente autobiografica, sugli eccessi della creatività che segna il ritorno di Gondry sul grande schermo dopo 8 anni. Realismo, gag e momenti di surrealismo grottesco sono gli ingredienti del film.

“Il fallimento è una sequenza di soluzioni intervallate da problemi. Il successo è una sequenza di problemi, intervallati da soluzioni.” Il libro delle soluzioni, cap. I Marc, estroso e impulsivo, per terminare il suo nuovo film si rifugia con un manipolo di fedelissimi a casa di sua zia, in uno sperduto villaggio nelle Cevennes. Ma qui, la sua creatività esplode in mille direzioni diverse, gettando la lavorazione nel caos. Per fronteggiare la situazione, Marc inizia a comporre Il libro delle soluzioni, un manuale che raccolga le soluzioni a tutti i problemi del mondo… Dal genio di Michel Gondry (Se mi lasci ti cancello), una commedia imprevedibile e scatenata, una parabola sulla creatività sfrenata e sulle sue incognite, con un clamoroso Pierre Niney.

Il libro delle soluzioni di Michel Gondry sarà distribuito nei cinema italiani dall’1 novembre da I WONDER PICTURES in collaborazione con Unipol Biografilm Collection.

John Wick: Il regista Chad Stahelski delinea il futuro del franchise oltre il capitolo 4

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Il regista di John Wick 4, Chad Stahelski, torna a parlare del futuro del franchise con protagonista Keanu Reeves, insistendo di avere in programma molti altri capitoli sequel, a partire da John Wick 5. Parlando con Inverse, Stahelski ha infatti rivelato che ci sono quaderni pieni di idee per potenziali sequel oltre un quinto film, che Lionsgate ha confermato essere in fase di sviluppo da maggio. Tuttavia, Stahelski ammette che una storia per John Wick 5 non è stata ancora adeguatamente sviluppata e non vuole fare un altro sequel solo per il gusto di fare soldi.

Ho quaderni e quaderni di roba con me, John Wicks 5, 6, 7, 8, 9. Abbiamo idee per giorni e giorni. Semplicemente non abbiamo ancora storia confermata“, ha detto il regista. “Non ho alcun interesse a prendere soldi per riportare indietro John Wick per qualcosa. È un personaggio che mi piace? Ovviamente. E se facessi un altro paio di film di John Wick, fantastico. Keanu ne farebbe un altro in un secondo se avessimo una bella storia. Siamo aperti al futuro. So inoltre che lo studio vorrebbe che dicessimo che ne abbiamo un altro.

Stahelski aveva infatti precedentemente confermato che Reeves è entusiasta all’idea di realizzare John Wick 5, riprendendo il suo ruolo di sicario nonostante sia apparentemente andato incontro alla morte nel capitolo 4. Tuttavia, il regista e la leggendaria star d’azione si stanno prendendo il loro tempo per arricchire le cose, lavorando insieme per inventare una storia su cui vale la pena investire “Keanu e io siamo sempre interessati a questo, ma lasciamo la cosa in sospeso per capire se abbiamo qualcosa che vorremmo vedere“, ha dunque chiarito Stahelski.

Inoltre, Stahelski si è detto interessato a vedere più spin-off basati sui personaggi del franchise. Stahelski ritiene infatti che ci sia un vasto potenziale nell’espansione dell’universo del franchise. “Keanu ed io abbiamo detto tutti: ‘Guardate, abbiamo idee per questo mondo narrativo, su altri personaggi che non sono John Wick. Ragazzi, sareste interessati ad esplorarli?’“. Come noto, alla domanda è stata poi data risposta affermativa, data la recente distribuzione della serie spin-off The Continental e sull’atteso film Ballerina con protagonista Ana de Armas. Non resta ora che scoprire se anche John Wick avrà ulteriori film per il cinema.

Maria: Valeria Golino, Piefrancesco Favino e Alba Rohrwacher nel film di Pablo Larraín

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Le riprese del film biografico su Maria Callas, intitolato Maria, di Pablo Larraín, con Angelina Jolie nel ruolo della protagonista, inizieranno a metà ottobre a Budapest. In vista di quel momento, Variety riporta che nuovi attori si sono ora aggiunti al cast, tra cui tre noti volti italiani. Fremantle, che è tra le società produttrici del film, ha infatti confermato che l’attrice Valeria Golino interpreterà la sorella maggiore della leggendaria cantante lirica, Yakinthi, conosciuta come Jackie. Gli attori Alba Rohrwacher e Pierfrancesco Favino saranno a loro volta presenti nel film, anche se rimangono ad ora sconosciuti i ruoli che andranno ad interpretare.

È stato poi rivelato anche che il veterano del cinema e del teatro turco Haluk Bilginer (Winter Sleep) ha ottenuto il ruolo del magnate greco Aristotele Onassis, noto per la sua burrascosa relazione con Callas. Infine, anche l’attore australiano candidato all’Oscar Kodi Smit-McPhee (Il potere del cane) si è a sua volta unito al cast, ma anche lui in un ruolo non specificato. Sappiamo però che la logline ad oggi fornita recita: “il film racconta la storia tumultuosa, bella e tragica della vita della più grande cantante d’opera del mondo, rivissuta e reimmaginata durante i suoi ultimi giorni nella Parigi degli anni ’70”.

Sono estremamente felice di avere la possibilità di concludere questo processo di rappresentazione delle donne che hanno cambiato il destino del 20° secolo, culturalmente parlando“, ha detto Larrain a Variety a giugno, dopo aver già portato sullo schermo Jackie Spencer. “E questa volta si tratta di un artista. Ed è innescato dalla mia ammirazione per la sua vita e il suo lavoro“, ha aggiunto il regista. Steven Knight (Spencer, Peaky Blinders, La promessa dell’assassino) ha scritto la sceneggiatura di Maria, mentre il film sarà prodotto da Juan de Dios Larraín per Fabula Pictures, Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, una Fremantle Company, e Jonas Dornbach per Komlizen Film.

The Batman: Parte 2, Hush potrebbe essere il principale villain del film

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Come noto, la Warner Bros. ha dato priorità assoluta ai lavori per il film The Batman: Parte 2, del quale Matt Reeves starebbe dunque ora completando la sceneggiatura. Con il progetto tornato dunque in attività dopo lo sciopero degli sceneggiatori, ricominciano ora a circolare anche alcune voci su chi o cosa potrebbe far parte del film. Un nuovo rumor suggerisce ora che Reeves starebbe pensando ad un preciso villain, per il quale aveva espresso interesse già tempo addietro. “Ce ne sono così tanti e, non so… penso che Hush sia davvero interessante da fare. Dirò Hush. Ma questo non significa che il prossimo sarà Hush!“, disse Reeves alla domanda su quale villain avrebbe voluto vedere in un sequel.

Sembra ora che quel suo desiderio potrebbe concretizzarsi davvero, in quanto l’insider Jeff Sneider ha riportato di aver sentito alcun rumor secondo cui Hush, alterego del Tommy Elliot, potrebbe essere il cattivo principale, ma forse non l’unico, del film. Le basi per l’introduzione del personaggio erano d’altronde già state poste proprio in The Batman, dove l’Enigmista svela alcuni oscuri segreti, rivelando che Thomas Wayne ha avuto un ruolo nella morte di un giornalista di nome Edward Elliot. Anche se questa potrebbe essere solo una coincidenza, la parola “Hush” (traducibile con silenzio) lampeggia in quel momento sullo schermo.

Probabilmente all’epoca questo era solo un piccolo easter egg per i fan, ma ciò non significa che Reeves non possa decidere di scegliere proprio Hush come principale antagonista di The Batman: Parte 2, avendo già pubblicamente espresso la propria attrazione verso tale personaggio. Nei mesi scorsi si erano fatti altri nomi per il ruolo di primario antagonista del film, tra cui Clayface e Joker, il quale compare brevemente alla fine del film. Se quest’ultimo non dovesse essere però il villain numero uno del film, potrebbe comunque ricomparire come figura a cui Batman si rivolge per avere alcuni suggerimenti, come visto accadere nella scena tagliata di The Batman. Ad ogni modo, con la ripresa dei lavori, potrebbe essere solo questione di tempo prima di poter avere maggiori certezze sui villain del film.

The Batman: Parte 2: tutto quello che sappiamo sul film

Quando è stata annunciata la nuova lista DCU, James Gunn ha confermato che i film di Reeves rimarranno separati dalla DCU, quindi questo film, insieme al sequel Joker: Folie à Deux di Todd Phillips, sarà considerato un racconto di “Elseworlds”. Finora si sa poco della trama di The Batman: Parte 2, anche se è certo che Robert Pattinson tornerà nei panni del Cavaliere Oscuro protagonista. Il primo film ha preso introdotto il Joker e lasciato vivo l’Enigmista imprigionato ad Arkham, quindi uno o entrambi questi iconici antagonisti potrebbero tornare nel nuovo film.

Si avrà poi un spin-off Il Pinguino, personaggio interpretato da Colin Farrell e presente in The Batman. Se anche The Batman: Parte 2 dovesse avere successo, è probabile che si decida di espandere ulteriormente tale universo narrativo, includendo nuovi personaggi e nuovi villain, magari con opere a loro interamente dedicate. Al momento, oltre al ritorno di Il Pinguino e dell’Enigmista di Paul Dano, per The Batman – Parte 2, come riportato, si vociferava che i villain potessero essere il Joker brevemente interpretato da Barry Keoghan nel primo film e Clayface. Hush potrebbe però ottenere tale ruolo all’interno del film.

Netflix ha perso i diritti sul biopic con Chris Hemsworth dedicato ad Hulk Hogan

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La vita e la carriera di Hulk Hogan, uno dei più iconici lottatori di wrestling di tutti i tempi, doveva essere alla base di un film biografico prodotto da Netflix. Il progetto è stato annunciato nel 2019, con l’attore Chris Hemsworth scelto per interpretare Hogan. Ulteriori dettagli relativi al progetto, incluso il cast di supporto e il titolo ufficiale, erano stati tenuti nascosti all’epoca e sembra ora che non ci siano stati particolari progressi a riguardo. Lo stesso Hemsworth ha affermato in numerose interviste di essere all’oscuro sullo stato del progetto, ponendo persino in dubbio la sua effettiva realizzazione.

Ad aggiornare sul progetto è ora lo stesso Hogan, il quale parlando con Insight, ha rivelato che i diritti per un film sulla sua vita non sono più di proprietà di Netflix. “Era una situazione in cui, dal punto di vista aziendale, Netflix non è riuscita a raggiungere gli accordi“, ha detto Hogan. “In quel momento ho potuto scegliere di cambiare direzione. I diritti sulla mia vit sono da qualche altra parte ora e ci sono molte cose che si stanno preparando per accadere. Se tutto va bene, [il regista] Todd Phillips e Chris Hemsworth avranno ancora voglia di realizzarlo. C’è ancora un’enorme opportunità lì.

Alla luce di ciò, resta da vedere se questo significa che il film biografico su Hulk Hogan dovrà ripartire da zero presso un altro studio. Hogan, però, sembra preferirebbe utilizzare la sceneggiatura che è già stata scritta. “Scott Silver ha scritto la sceneggiatura. Ha scritto il Joker e un sacco di altri film e la sua versione è meravigliosa“, ha detto Hogan, il quale sembra poi irremovibile sul volere che ad interpretarlo sia Hemsworth. “Se qualcuno deve interpretare Hulk Hogan, vorrei che fosse Chris Hemsworth. Il suo compleanno è lo stesso giorno del mio“, ha continuato l’ex wrestler.

“Abbiamo parlato una volta del progetto, era tutto eccitato perché mi ha detto che non aveva mai interpretato una persona reale prima. Ha detto “Oh mio Dio, la tua vita, è così interessante, è così pazzesco. Potrebbe essere la cosa più grande che abbia mai fatto.” Scott Silver, lo scrittore, mi dice invece che è la sceneggiatura più sorprendente che abbia mai scritto. È potente. Ora è in un posto diverso ma ci sarà l’opportunità per tutti di riorganizzarsi”. Alla luce di tale aggiornamento, non resta che attendere per scoprire chi acquisirà i diritti sulla sceneggiatura e se davvero il film riuscirà a vedere la luce.

Chris Rock regista di un biopic su Martin Luther King Jr. prodotto da Steven Spielberg

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Un nuovo film biografico che racconterà il leggendario oratore per i diritti civili Martin Luther King Jr. è in lavorazione, con Chris Rock e Steven Spielberg associati al progetto della Universal Pictures. Secondo Deadline, il film sarà basato su un adattamento dell’acclamata biografia di Jonathan Eig, dal titolo King: A Life, un bestseller candidato al National Book Award che esplora la vita del celebre attivista utilizzando informazioni dell’FBI appena declassificate. Rock dirigerà il lungometraggio ancora senza titolo mentre Spielberg ne sarà il produttore esecutivo. La Amblin Partners di Spielberg produrrà il film.

Per Rock, questa sarà probabilmente la sua più grande esperienza sulla sedia da regista, avendo precedentemente diretto film come Head of State del 2003, Manuale d’infedeltà per uomini sposati del 2007 e la commedia del 2014, Top Five, che aveva ottenuto un grande successo di critica. Al momento però il film su Martin Luther King Jr. sarebbe in una fase ancora embrionale e non è stato rivelato se c’è già uno sceneggiatore o dei nomi per il cast. Non è neanche noto se Rock reciterà o meno nel film né chi potrebbe interpretare il celebre premio Nobel.

La conferma però che Rock dirigerà il film fa sì che questo si aggiunga ad un lungo elenco di progetti che vedranno impegnato l’attore e regista da qui in avanti. Rock ha infatti recentemente recitato nel sequel della commedia animata di supereroi, PAW Patrol: The Mighty Movie. Interpreterà però il ruolo di Roy Wilkins nel dramma biografico, Rustin, che racconta la vita dell’attivista per i diritti civili Bayard Rustin e sarà presentato in anteprima il 3 novembre. Inoltre, ha lavorato alla prossima serie animata di Paramount+ e Comedy Central, Tutti odiano ancora Chris, basata sulla sua sitcom di successo, Tutti odiano Chris.

Cyberpunk 2077: confermato un adattamento in live-action del videogioco

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CD PROJEKT RED, lo sviluppatore del popolare videogioco Cyberpunk 2077, ha annunciato ufficialmente una nuova collaborazione con Anonymous Content per “sviluppare un progetto live-action” ambientato nel mondo di tale videogioco. Non è stato però specificato se questo progetto sarà un lungometraggio o una serie a episodi, poiché lo sviluppatore ha chiarito che il progetto si trova ancora in una “fase di sviluppo iniziale“. A partire da ora, è dunque in corso la ricerca di uno sceneggiatore che si unisca al team per aiutare a scrivere la storia, la quale però, stando a quanto anticipato, sembra potrebbe essere indipendente dal videogioco.

Questo progetto su Cyberpunk 2077 potrebbe dunque adattare unicamente il contesto, ma non la storia proposta dal videogioco. Come noto, si tratta di un gioco open world ambientato in un mondo distopico in cui i giocatori prendono il controllo di un mercenario in una versione Cyberpunk della California. L’attore Keanu Reeves appare come Johnny Silverhand, personaggio principale, mentre Idris Elba recita nel DLC di espansione chiamato Cyberpunk 2077: Phantom Liberty. Al momento, non è chiaro se uno di questi attori sarà coinvolto nel progetto live-action in lavorazione, ma poiché esso sarà ambientato nello stesso mondo, c’è una concreta possibilità.

Ad ora sappiamo che Charlie Scully produrrà il progetto insieme a Garrett Kemble, David Levine, Ryan Schwartz e Bard Dorros di Anonymous Content. Sebbene, come riportato, è in corso la ricerca di uno sceneggiatore per il progetto, si dice che il tutto sarà sviluppato in stretta collaborazione con il team creativo dietro Cyberpunk 2077. In ogni caso, ora che la volontà di realizzare tale adattamento è stata confermata, non resta che attendere maggiori informazioni su questo live-action di Cyberpunk 2077, le quali potrebbero essere annunciate già nel prossimo futuro, considerando che con la conclusione dello sciopero degli sceneggiatori sarà ora più semplice trovare chi scriverà l’adattamento.

Horizon: An American Saga, ecco il teaser trailer del film in due parti di Kevin Costner

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Un primo trailer di Horizon: An American Saga è appena stato rilasciato dalla Warner Bros., fornendo così un primo vero e proprio sguardo al nuovo epico film western diretto, prodotto ed interpretato da Kevin Costner. Attualmente meglio conosciuto per il suo ruolo in Yellowstone, l’attore aveva infatti da tempo espresso il desiderio di realizzare un nuovo kolossal western, tornando dunque al genere con cui si è consacrato all’inizio degli anni Novanta grazie al suo Balla coi lupi. Il teaser mostra in realtà ben poco, mostrando Costner a cavallo, inseguito da qualcuno non mostrato, salvo poi fermarsi e sparare contro i propri inseguitori.

Secondo la sinossi ufficiale del film, Horizon: An American Saga esplorerà un periodo di 15 anni di espansione nel West americano prima e dopo la guerra civile. Non è stato ancora rivelato nulla sul personaggio di Costner o su nessuno dei personaggi secondari, ma il film vanta un cast impressionante. Oltre a Costner, il cast di Horizon: An American Sagacome confermato dal trailer, include Sienna Miller, Sam Worthington, Will Patton, Thomas Haden Church, Luke Wilson, Jena Malone, Dale Dickey, Abbey Lee, Isabelle Fuhrman, Jamie Campbell Bower, Michael Rooker e Giovanni Ribisi.

Anche se l’uscita del film non è prevista prima del prossimo anno, più di preciso a giugno, è già stata confermata l’esistenza di una seconda parte, che arriverà nei cinema due mesi dopo la pria, ad agosto. Finora, la maggior parte delle notizie sul film riguardavano il modo in cui la produzione di esso abbia influenzato gli impegni di Costner con Yellowstone. Secondo quanto riferito, Costner stava cercando di limitare la propria partecipazione alla serie di Taylor Sheridan per dedicare più attenzioni al suo progetto, che sembra Costern desiderasse realizzare già negli anni Ottanta.

Horizon: An American Saga, il teaser trailer del film

The Accountant: trama, cast e curiosità sul film con Ben Affleck

The Accountant: trama, cast e curiosità sul film con Ben Affleck

Il regista Gavin O’Connor si è affermato negli ultimi anni grazie a titoli come Pride and Glory, Warrior, Jane Got a Gun e Tornare a vincere, il quale ha per protagonista l’attore Ben Affleck. Proprio con Affleck O’Connor aveva già girato quello che ad oggi è uno dei suoi titoli più apprezzati, ovvero il thriller d’azione The Accountant (qui la recensione). Uscito nel 2016 e basato sulla sceneggiatura di Bill Dubuque, questo unisce grande intrattenimento a complesse vicende del mondo finanziario. Costato 44 milioni di dollari, tale lungometraggio è poi stato in grado di incassarne 155, superando ogni aspettativa.

Tra le caratteristiche principali di The Accountant, oltre all’azione e alla complessità della trama, vi è anche un registro composto da elementi diversi, che passa dalla forte drammaticità alla più leggera e divertente ironia. Seguendo i canoni del suo genere, il film si arricchisce poi della presenza di un protagonista atipico, intorno al quale si costruisce molto del fascino dell’opera. Nonostante tutti questi elementi, il film ci ha messo molto per trovare infine la vita sul grande schermo, con la sceneggiatura che circolava ad Hollywood sin dal 2011 senza però ottenere finanziamenti.

La Warner Bros., che ha poi scommesso sul titolo, si è ritrovata con un vero e proprio successo, che ha dimostrato come l’ibridazione tra il genere ed elementi di originalità non manca di attirare la curiosità di molti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Accountant: la trama del film

Protagonista del film è Christian Wolff, un genio matematico affetto dalla sindrome di Asperger che ha più affinità con i numeri che con le persone. Egli lavora sotto copertura in un piccolo studio come contabile freelance per alcune delle più pericolose organizzazioni criminali del pianeta. Nonostante abbia la Divisione anti-crimine del Dipartimento del Tesoro alle costole, Christian accetta l’incarico di un nuovo cliente: una società di robotica dove una delle contabili ha scoperto una discrepanza nei conti di milioni di dollari. Ma non appena Christian inizia a svelare il mistero e ad avvicinarsi alla verità, il numero delle vittime inizia a crescere.

The Accountant cast

The Accountant: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare Christian Wolff vi è Ben Affleck, il quale ha affermato che considera questo uno dei ruoli preferiti tra quelli da lui interpretati, ma anche il più complesso di tutti. L’attore ha infatti studiato a lungo la sindrome di Asperger, cercando di risultare il più realistico possibile nella rappresentazione di questa, trovando la giusta caratterizzazione per il personaggio. La sua interpretazione del personaggio è poi stata particolarmente apprezzata. Accanto a lui, nel ruolo di Dana Cummings, la giovane contabile con cui collabora Christian, vi è Anna Kendrick. L’attrice ha raccontato di essersi ispirata a sua madre, vera contabile, per il personaggio.

Il premio Oscar J. K. Simmons recita nel ruolo di Ray King, direttore del Dipartimento del Tesoro, mentre John Lithgow è Lamar Blackburn, CEO della Living Robotics, l’azienda che assume Christian. Alison Wright, attrice nota per la serie The Americans, interpreta Justine, anche nota come La Voce. Nel film compaiono poi anche Cynthia Addai-Robinson nei panni di Marybeth Medina e Jeffrey Tambor in quelli di Francis Silverberg. L’attore Jon Bernthal, noto per le serie The Walking Dead e The Punisher, interpreta infine il sicario Braxton. Per il film, sia Bernthal che Affleck hanno dovuto fare pratica con l’arte marziale nota come silat, originaria del Sud-Est asiatico.

The Accountant: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

In seguito al successo del film, la Warner Bros. ha annunciato l’intenzione di dar vita ad un sequel. Da subito O’Connor è stato confermato alla regia e Dubuque alla sceneggiatura, mentre Affleck riprenderà i panni di Christian Wolff. A lungo però non si sono più avute notizie in merito, nonostante Affleck continuasse a dichiarare il suo sostegno nei confronti del progetto. Soltanto nel settembre del 2021 O’Connor ha annunciato nuovi sviluppi, affermando che gli accordi per il sequel si sono conclusi in modo soddisfacente e che la pre-produzione di questo può ora avere inizio. Idealmente, il film potrebbe essere girato nel 2022 con un’uscita in sala ipotizzabile per la fine di quell’anno.

In attesa del sequel, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Accountant è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 5 ottobre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Matrix: trama, cast e i sequel del film con Keanu Reeves

Matrix: trama, cast e i sequel del film con Keanu Reeves

Nel 1999 Matrix chiudeva un secolo di cinema mostrando le incredibili potenzialità che il mezzo avrebbe potuto e dovuto raggiungere a partire dal nuovo millennio. Si è trattato a suo modo di un film rivoluzionario, con un impatto fortissimo sulla cultura di massa mondiale. Diretto da Lana e Lilly Wachowski, il film ha introdotto novità tanto da un punto di vista narrativo quanto tecnico, avendo così un impatto significativo nella concezione stessa di blockbuster. Dopo Matrix, il volto del genere fantascientifico è cambiato per sempre, segnando tappe fondamentali nel progresso del lavoro sugli effetti speciali.

Le Wachowski concepirono il complesso mondo di Matrix facendo riferimento ad un gran numero di opere, tra cui romanzi, fumetti e videogiochi. Principali fonti di ispirazione furono il manga Ghost in the Shell e diversi concetti filosofici, tra cui il mito della caverna di Platone. Con Matrix, le due sorelle registe hanno sviluppato così un contesto estremamente distopico, costringendo a dubitare di tutto ciò che si vede. Ciò è merito anche di efficaci effetti speciali, tra cui quello oggi conosciuto come bullet time, reso celebre proprio da questo film. Giocando con il possibile e l’impossibile delle immagini, Matrix diventa una realtà dalla quale è letteralmente impossibile sfuggire anche per lo spettatore.

Con un budget di 63 milioni di dollari, Matrix è arrivato a guadagnarne complessivamente oltre 463 in tutto il mondo. Con 4 Oscar vinti, tra cui quello per gli effetti speciali, si è dunque da subito affermato come un’opera simbolo del passaggio da un secolo ad un altro. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Matrix: la trama del film

Protagonista della vicenda è Thomas Anderson, di giorno programmatore della Metacortex e di notte incallito hacker noto con lo pseudonimo di Neo. Vivendo sempre sul film del rasoio per via dei suoi illeciti, questi si crede spacciato nel momento in cui riceve la visita in ufficio del misterioso agente Smith. La sua vita cambia però per sempre nel momento in cui viene aiutato a fuggire da quella situazione da un’altra hacker, di nome Trinity. Questa lo conduce dal suo capo, Morpheus, il quale avrà delle rivelazioni particolarmente sconvolgenti per Neo. Questi apprende infatti di come la realtà da lui vissuta non si altro che una simulazione estremamente realistica per coprire un mondo distopico dove le macchine hanno soggiogato l’uomo. L’intento dei Ribelli, è ora quello di rovesciare per sempre quell’ordine e Neo è l’eletto chiamato a guidare la rivoluzione.

Matrix cast

Matrix: il cast del film

Sono stati diversi gli attori considerati per il ruolo di Neo, tra cui spiccano Tom Cruise, Johnny Depp e Will Smith. Ad ottenere la parte fu però Keanu Reeves. Per prepararsi al ruolo l’attore dovette sottoporsi ad un rigido allenamento fisico ed una ferrea dieta. Allo stesso tempo, le due registe gli hanno assegnato la lettura di diversi testi filosofici, come ad esempio Simulacra And Simulation. Accanto a lui, nei panni di Trinity, vi è invece l’attrice Carrie-Anne Moss. Per lei non fu semplice prendere parte al film, poiché durante alcune riprese si slogò la caviglia, ma per paura di essere sostituita decise di non dirlo a nessuno e far finta di nulla. Nonostante ciò, è riuscita, previo allenamento, a dar vita da sé a molte delle scene più complesse.

Celebre per il ruolo di Morpheus è l’attore Laurence Fishburne. Questi è l’unico membro del cast a non aver trovato difficoltà nel comprendere la storia raccontata, e ha costruito il proprio personaggio prevedendo per lui tanto aspetti negativi quanto positivi. Hugo Weaving è invece lo spietato agente Smith, un personaggio da lui particolarmente amato. L’attore ha infatti apprezzato il lavoro che ha potuto svolgere su questi, ricercando un tono di voce neutro, che lo facesse sembrare una via di mezzo tra un uomo e un robot. Altri attori di rilievo nel film sono Joe Pantoliano, nei panni del controverso Cypher, membro della Resistenza, e Julian Arahanga, in quelli di Apoc. L’attrice Gloria Foster compare invece nel ruolo de l’Oracolo.

Matrix: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il grandissimo successo del film, le Wachowski hanno deciso di esplorare ulteriormente il mondo di Matrix attraverso due sequel. Usciti a pochi mesi di distanza, Matrix Reloaded e Matrix Revolutions videro il ritorno di tutti gli attori principali, e si affermarono a loro volta come campioni di incassi, pur ricevendo un apprezzamento critico inferiore. A lungo, inoltre, si era parlato della possibilità di riportare Matrix sul grande schermo. Dopo anni di speculazioni, nel 2019 è stato confermato un quarto film, intitolato Matrix Resurrection, uscito al cinema nel gennaio di quest’anno per la regia di Lana Wachowski e nuovamente interpretato da Reeves e dalla Moss. Si aggiungono poi al cast gli attori Neil Patrick Harris, Yahya Abdul-Mateen II, Jonathan Groff e Pryanka Chopra.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Matrix è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 5 ottobre alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

Infinite: spiegazione della timeline e differenze tra libro e film

Il regista Antoine Fuqua si è affermato negli anni come uno dei registi più talentuosi per quanto riguarda i film d’azione a tinte crime. Tra i suoi titoli più celebri si annoverano Training Day, Brooklyn’s Finest, la trilogia di The Equalizer e Attacco al Potere – Olympus Has Fallen. Nel tempo ha comunque sperimentato anche altri generi, dallo storico King Arthur al film di pugilato con Southpaw, dal western I magnifici 7 fino al dramma Emancipation. Nel 2021 si è invece confrontato per la prima volta con la fantascienza, realizzando Infinite (qui la recensione).

Tratto dal romanzo intitolato The Reincarnationist Papers di D. Eric Maikranz, il film mantiene sì una forte attenzione nei confronti dell’azione e delle sparatorie tanto care a Fuqua, ma presenta tutto ciò in una cornice fantascientifica. Non si tratta di un film ambientato in particolari futuri o in contesti distopici, ma affronta invece il tema della reincarnazione e di come questa può diventare lo strumento per fare del bene o del male, a seconda degli obiettivi che si hanno. Si costruisce così un’intricata rete di vicende che ora, grazie all’arrivo su Netflix del film, sta entusiasmando numerosi spettatori.

Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Si forniranno poi alcuni chiarimenti sulla timeline del film e le differenze che ci sono tra questo e il libro da cui è tratto. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Infinite

Il film racconta la storia di Evan McCauley, un uomo perseguitato da alcune allucinazioni, che scopre essere visioni di un lontano passato. L’uomo, infatti, ha ricordi che non ha mai vissuto e conosce posti che non ha mai visitato. Mentre cerca di capire perché questi flashback lo perseguitano, scopre anche l’esistenza di una sette segreta, denominata Infiniti, composta da persone che riescono a controllare gli eventi che segnano o hanno segnato la storia dell’umanità. Proprio ad Evans questi si rivolgono affinché egli salvi l’umanità da Bathurst, un ex membro della setta che vuole distruggere il mondo.

 Ad interpretare Evan McCauley, protagonista del film, vi è l’attore Mark Wahlberg. Il ruolo, inizialmente, era stato pensato per Chris Evans, il quale dovette però rinunciarvi per via di altri impegni. Wahlberg è così tornato a recitare per Fuqua dopo il loro primo film insieme, Shooter. In Infinite recitano poi anche Chiwetel Ejiofor nei panni del Bathurst del 2020, personaggio interpretato da Rupert Friend nella versione del 1985. Dylan O’Brien è Heinrich Treadway, mentre Sophie Cookson interpreta Nora Brightman. Completano il cast Jason Mantzoukas nel ruolo dell’Artigiano e Toby Jones in quello di Bryan Porter.

Infinite Chiwetel Ejiofor

Infinite: la timeline del film

Gli spettatori potrebbero trovare Infinite un po’ confusionario, poiché i vari personaggi vanno avanti nel tempo solo a livello di anima, abitando di volta in volta nuovi corpi e dunque richiedendo attori diversi per interpretarli nelle loro varie reincarnazioni. Sebbene ci siano scorci occasionali delle vite passate di Treadway, Bathurst e Nora, la storia principale di Infinite è dunque ambientata in tre diversi momenti nel tempo. Il prologo che coinvolge Treadway, Abel e la precedente incarnazione di Nora, Leona che combatte Bathurst a Città del Messico è ambientato nel 1985.

La storia principale di Infinite si svolge invece nel 2020, il che significa che da quando Treadway e Leona sono morti la stessa notte nel 1985, sia Evan McCauley che Nora Brightman hanno 35 anni. Il tutto diventa confuso poiché non è stato chiaramente stabilito che anche Bathurst sia morto nel 1985, ma il Bathurst del 2020 interpretato da Chiwetel Ejiofor sembra più vecchio di 35 anni, ma ha la stessa età o potrebbe essere addirittura più giovane di Evan McCauley. Infine, le scene finali di Infinite sono un flashforward ambientato almeno 15 anni dopo.

Questo lo si deduce in quanto i reincarnati Treadway, Nora e Abel sono adolescenti, quindi tale segmento deve essere ambientato intorno al 2035. Tesi sostenuta anche dal fatto che quando si rincontra Artisan, questo è leggermente invecchiato. Sono dunque questi i tre momenti temporali in cui si svolge il film, il quale però proprio per il fatto che i personaggi vengono portati avanti attraverso interpreti diversi, può risultare confusionario tanto nello stabilire chi interpreti chi quanto nel determinare la collocazione temporale di quanto si sta vedendo rispetto a ciò che si è visto e si vedrà in seguito.

Infinite timeline

 

Infinite: le differenze tra il film e il libro

Come anticipato, Infinite è basato sul romanzo di fantascienza intitolato The Reincarnationist Papers di D. Eric Maikranz. Il film, tuttavia, presenta delle notevoli differenze rispetto al libro. In The Reincarnationist Papers, ad esempio, il protagonista Evan Michaels non sa di essersi reincarnato ed è tormentato dai ricordi delle sue due vite passate. Ciò si è trasformato nel fatto che Evan McCauley è stato istituzionalizzato come schizofrenico nel retroscena di Infinite. Nel libro, inoltre, Evan incontra una donna reincarnata di nome Poppy, che è stata trasformata in Nora Brightman nel film, sebbene Poppy ricordi solo sette vite mentre Nora ne dichiara dozzine.

Come in Infinite, Poppy invita Evan in una società segreta di altre 28 persone reincarnate chiamate Cognomina. Infinite ha però aumentato la portata del concetto, ampliando il numero degli Infiniti a centinaia e trasformando la Cognomina in una guerra di fazioni tra i Credenti, che vogliono usare le loro abilità per migliorare l’umanità, e i Nichilisti, che vogliono invece porre fine al mondo. Mentre il romanzo esplora completamente le gioie e i pericoli derivanti dal rivivere continuamente le proprie vite passate, Infinite ha toccato solo di sfuggita questi temi concentrandosi sull’azione e una trama molto più standard di un eroe che cerca di salvare il mondo da un supercriminale.

Il trailer di Infinite e dove vederlo in streaming

È possibile fruire di Infinite grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

Ottobre in sala: brividi con L’esorcista – Il credente

Ottobre in sala: brividi con L’esorcista – Il credente

Ottobre è il primo mese in cui si respira, finalmente, l’aria autunnale ed è ritenuto anche come lo “Spooky Month” e non c’è modo migliore di festeggiare al cinema con uno dei sequel dell’horror più spaventoso di sempre. Dopo l’evento di settimana scorsa dove è stato possibile vedere, di nuovo, sul grande schermo L’Esorcista di William Friedkin in questo Ottobre in sala tra le nuove uscite si può trovare nella numerosa scelta anche la pellicola da brividi L’Esorcista – Il credente.

Vediamo insieme le novità di Ottobre in sala di questa prima settimana del mese

Kafka a Teheran

Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival del Cinema di Cannes del 2023 Kafka a Teheran è stato l’unico film iraniano presente durante l’edizione di quest’anno. Apprezzato dalla critica questo dramma è suddiviso in nove episodi di vita quotidiana a Teheran dove ognuno è definito dal nome del protagonista. Si va da chi cerca un lavoro ma non conosce abbastanza il Corano o chi ha perso il cane ma anche il racconto di una bambina al suo primo giorno di scuola e un regista che si deve veder approvato preventivamente il copione. Nel film i due registi Ali Asgari e Alireza Khatami esplorano le dinamiche del potere nella società iraniana contemporanea. Un’inchiesta cinematografica che vuole far luce sulla minaccia dei regimi totalitari e sull’imperatività di difendere la propria individualità e la libertà come aspetti di valore inestimabile per l’esistenza umana.

La fortuna è in un altro biscotto

Manuel Zicarelli La Fortuna è in un altro Biscotto

La fortuna è in un altro biscotto è l’opera prima del regista Marco Placanica che ha girato l’intero film nella sua Liguria ed è il primo dei due unici titoli italiani di questo Ottobre in sala. Il protagonista è Leo che prova a mantenere in vita l’attività ereditata dal padre, malgrado la persecuzione di uno strozzino: Tonino Paffone, il proprietario di un ristorante asiatico e intermediario per conto della malavita cinese. Il giovane orfano sarà disposto a tutto pur di non perdere l’azienda di famiglia persino rubare i soldi a Manfredo Collini, un facoltosissimo imprenditore e collezionista d’arte della zona. Il cast di questa commedia nera è composto da un gruppo d’attori provenienti dal ricco vivaio di talenti genovesi come Manuel Zicarelli, Enzo Paci, Fabrizio Contri e per finire anche l’attrice Daniela Camera.

La moglie di Tchaikovsky

La moglie di Tchaicovsky, Alyona Mikhailova e Odin Lund Biron.

La moglie di Tchaikovsky si concentra sulla storia del matrimonio che legò il noto compositore Tchaikovsky ad una sua allieva di nome Antonina Ivanovna Miljukova. Questo film del regista Kirill Serebrennikov si concentra, come già svela il titolo, sulla figura della moglie e di come la giovane donna è poi letteralmente impazzita per il reiterato rifiuto da parte dell’uomo amato. Questo film vuole svelare la vita privata del musicista russo di fama mondiale che per decenni è stata oggetto di dicerie o tabù e in qualche modo mostrare chi era veramente Pëtr Il’ič Čajkovskij attraverso gli di Antonina.

L’Esorcista – Il Credente

L'esorcista - Il credente

L’Esorcista – Il credente di David Gordon Green racconta la storia di Victor Fielding, un fotografo che dopo la morte della moglie in dolce attesa avvenuta 12 anni prima nel corso di un terremoto ad Haiti lui cresce da solo la loro figlia Angela. Tutto cambia quando la sua bambina e l’amica Katherine spariscono nel bosco per poi tornare tre giorni dopo senza ricordare cosa sia successo. Il giovane padre sarà così costretto a confrontarsi con il male nella sua forma più oscura e cercare l’unica persona vivente che abbia mai assistito a qualcosa di simile, la signora Chris MacNeil che cinquant’anni prima ha visto da vicino gli effetti della possessione in sua figlia Regan. L’attore protagonista che interpreta il papà di una delle bambine possedute è Leslie Odom Jr invece Jennifer Nettles e Norbert Leo Butz sono i genitori di Katherine, nel cast fanno parte anche, Ann Dowd, Raphael Sbarge, Okwui Okpokwasili, Danny McCarthy, E.J. Bonilla e ovviamente  Ellen Burstyn.

L’imprevedibile viaggio di Harold Fry

L'imprevedibile viaggio di Harold Fry

L’imprevedibile viaggio di Harold Fry di Hattie Macdonald è un ritratto sincero dell’amore universale sullo sfondo della straordinaria bellezza della campagna inglese e tratto dall’omonimo romanzo di Rachel Joyce, autrice della sceneggiatura. Harold è un uomo qualunque che ha sempre vissuto senza prendere iniziative e restando in disparte. Un giorno scopre che una vecchia amica è molto malata e decide di andarla a trovare attraversando a piedi l’Inghilterra. Certo che il suo eroico gesto la terrà in vita, Harold Fry intraprende un incredibile viaggio che farà scalpore conquistando tutta la nazione. I coniugi Fry sono interpretati da James Broadbent e Penelope Wilton

Nata per te

nata per te recensioneNata per te è la trasposizione cinematografica della vera storia di Luca e Alba Trapanese. Una pellicola che vuole abbattere tutte le barriere della burocrazia e della politica raccontando la storia di un giovane uomo single e omosessuale che ha adottato una bambina con la sindrome di Down che nessuno voleva in ospedale dove è nata. Questo film di Fabio Mollo vede per protagonista l’attore italiano Pierluigi Gigante, nel cast anche Barbora Bobulova e Teresa Saponangelo.

Sick of Myself

Sick of myself

Sick of Myself  è diretto da Kristoffer Borgli e racconta la storia di Signe e Thomas interpretati da Kristine Kujath Thorp ed Eirik Sæther, che vivono una relazione solida, ma sono molto competitivi l’uno nei confronti dell’altra. Il loro legame diventa davvero tossico, quando l’uomo raggiunge il successo come artista contemporaneo, grazie alle sculture create da mobili rubati. La cosa fa sentire Signe messa in ombra e scatena in lei una malsana competizione. La donna mette quindi in scena un piano malvagio per reclamare l’attenzione dell’ambiente dell’élite culturale di Oslo. Quest’ultimo film che consiglio per  Ottobre in sala è stato presentato in anteprima nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2022. 

Masters of the Air: prime foto dell’attesa serie di Steven Spielberg, Tom Hanks e Gary Goetzman

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Apple TV+ ha svelato le prime immagini dell’attesa dramedy sulla Seconda Guerra Mondiale Masters of the Air, la nuova serie limitata di nove episodi in arrivo il 26 gennaio 2024. Riunendo il pluripremiato team composto da Steven Spielberg, Tom Hanks e Gary Goetzman, che ha prodotto anche “Band of Brothers” e “The Pacific”, Masters of the Air è il racconto ricco di azione della vera storia di un gruppo di bombardieri americani durante la Seconda Guerra Mondiale. La serie farà il suo debutto su Apple TV+ con i primi due episodi, seguiti da un nuovo episodio ogni venerdì fino al 15 marzo.

La serie è prodotta esecutivamente da Spielberg, Hanks e Goetzman e vanta un cast stellare guidato dal candidato all’Oscar Austin Butler, Callum Turner, Anthony Boyle, Nate Mann, Rafferty Law, il candidato all’Oscar Barry Keoghan, Josiah Cross, Branden Cook e Ncuti Gatwa.

«”Masters of the Air” è un omaggio ai coraggiosi uomini della 8th Air Force che, grazie al loro coraggio e alla loro fratellanza, hanno contribuito a sconfiggere la Germania nazista nella Seconda Guerra Mondiale», ha dichiarato il produttore esecutivo Gary Goetzman. «Tom e Steven hanno sempre desiderato tradurre cinematograficamente quello che il nostro autore Don Miller ha definito “un evento singolare nella storia della guerra”. Siamo entusiasti che Apple TV+ ci abbia dato l’opportunità di unire gli sforzi di così tante persone di talento, sullo schermo e dietro la macchina da presa, per raccontare questa importante storia».

Basato sull’omonimo libro di Donald L. Miller e sceneggiato da John Orloff, “Masters of the Air” segue gli uomini del 100° Gruppo Bombardieri (il “Bloody Hundredth”) alle prese con pericolosi raid di bombardamento sulla Germania nazista in condizioni proibitive, dovute al gelo, alla mancanza di ossigeno e al terrore di un combattimento condotto a 25.000 piedi di altezza. La rappresentazione del prezzo psicologico ed emotivo pagato da questi giovani uomini che hanno contribuito a distruggere l’orrore del Terzo Reich di Hitler è al centro della storia di “Masters of the Air”. Alcuni furono abbattuti e catturati; altri furono feriti o uccisi. Altri ancora ebbero la fortuna di tornare a casa. Indipendentemente dal destino individuale, tutti hanno ricevuto un tributo.

Spaziando dai campi e villaggi bucolici del sud-est dell’Inghilterra, alle dure privazioni di un campo di prigionia tedesco e ritraendo un periodo unico e cruciale della storia mondiale, “Masters of the Air” è un vero e autentico successo cinematografico sia in termini di scala, che di portata.

Prodotto dagli Apple Studios, “Masters of the Air” è prodotto esecutivamente da Spielberg attraverso Amblin Television, e da Hanks e Goetzman per conto di Playtone. Darryl Frank e Justin Falvey della Amblin Television sono co-produttori esecutivi insieme a Steven Shareshian della Playtone. Oltre a scrivere, Orloff è co-produttore esecutivo. Anche Graham Yost è produttore esecutivo della serie.

Ahsoka: tutte le domande lasciate in sospeso dal finale

Ahsoka: tutte le domande lasciate in sospeso dal finale

Con l’episodio finale di Ahsoka, dal titolo “The Jedi, the Witch, and the Warlord“, la storia della missione di Ahsoka (Rosario Dawson) e del ritorno di Thrawn (Lars Mikkelsen) si è conclusa, per ora. Il finale aveva il compito impossibile di concludere le numerose storie della stagione. Anche se non è ancora stata confermata una seconda stagione, la serie potrebbe continuare, e anche se non lo facesse, ci sono ancora diversi altri show ambientati nella stessa epoca che potrebbero far luce su ciò che è in serbo per la galassia. Con il finale che ha lasciato molti cliffhanger, è giusto infatti pretendere delle risposte, soprattutto a queste importantissime domande.

Qual è il piano di Thrawn?

Ahsoka Thrawn

La serie non ha nascosto che Thrawn è una minaccia per l’intera galassia. L’unica opzione possibile per riunire l’Impero disperso e potenzialmente distruggere la Nuova Repubblica, Thrawn è un nome che tutti temono, almeno tutti quelli che lo credono vivo. Ma Ahsoka termina con il ritorno di Thrawn alla civiltà e con il ritorno delle Nightsister a Dathomir. Con questi potenti alleati, non resterà a lungo con le mani in mano. La mente analitica dei Chiss ha sempre un piano. Eppure Ahsoka non ha rivelato nulla di questo piano, oltre a quello di lasciare il pianeta Peridea, cosa che Thrawn ha fatto, eliminando persino il suo nemico più importante, Ahsoka, dall’inseguimento. Anche se Ezra (Eman Esfandi) può fornire un avvertimento sul ritorno di Thrawn, potrebbe non essere sufficiente se il suo piano è in corso. Ma come Thrawn intenda usare i Resti Imperiali o addirittura cosa voglia è ancora un mistero.

Come faranno Sabine e Ahsoka a tornare a casa?

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Nella loro missione di salvataggio, Ahsoka e Sabine (Natasha Liu Bordizzo) riescono a riportare Ezra a casa, ma non lo raggiungono. Rimaste a fermare Morgan Elsbeth (Diana Lee Inosanto) e le truppe zombie, le due sono bloccate su Peridea. Con il talento di Ahsoka e la sua rara conoscenza dei Jedi e con Sabine che ha finalmente fatto un passo avanti nella Forza, la coppia sarebbe una grande risorsa per qualsiasi cosa accada, soprattutto con Thrawn a piede libero. Eppure sono in trappola. A differenza di Ezra, hanno una nave, ma è danneggiata e non sanno come tornare a casa. Certo, tornare a casa è una sfida per questi eroi, ma se vogliono apparire di nuovo, sarà la prima cosa che dovranno fare.

Qual è il prossimo passo di Shin Hati?

Ahsoka e Sabine non sono gli unici personaggi rimasti su Peridea. Shin Hati (Ivanna Sakhno) si è separata dal suo maestro, Baylan Skoll (Ray Stevenson), prima del finale di stagione. Tuttavia, mentre andava per la sua strada, il suo percorso non era chiaro. Ha inseguito Sabine, Ezra e Ahsoka, ma ha perso e Ahsoka le ha persino offerto aiuto quando la lealtà al Lato Oscuro di Shin è sembrata vacillare. Tuttavia Shin non accettò l’offerta, tornando indietro. Tuttavia, non restituisce a Thrawn o a Baylan. Il finale la mostra invece mentre si arrende a un gruppo di banditi dopo la partenza di Thrawn. Qualunque sia la prossima mossa di Shin, il suo conflitto interiore è irrisolto, il che significa che c’è ancora la possibilità che si rivolga alla Luce.

Cosa sta facendo Baylan?

Il cattivo originale di Ahsoka ha un suo piano. Partito per rispondere a un’inquietante chiamata nel penultimo episodio, Baylan Skoll non è molto presente nel finale. Tuttavia, lo si può vedere in piedi su una statua del Padre, confermando finalmente il legame dello show con gli Dei di Mortis. Si tratta di uno degli aspetti più misteriosi di Star Wars, quindi è difficile prevedere cosa Baylan abbia in mente. Tuttavia, il fatto che Baylan non sia allineato né con i Jedi né con i Sith è legato all’equilibrio della Forza che è centrale in queste entità. Qualsiasi continuazione della storia richiederà un Baylan diverso, il che è possibile ma spiacevole. Baylan è chiaramente predisposto per un viaggio più lungo che faccia luce sugli Dei di Mortis, una proposta entusiasmante.

La Nuova Repubblica riconoscerà ora Thrawn come una minaccia?

Ahsoka Nuova Repubblica

Una delle parti più deprimenti della serie è la completa inettitudine del nuovo governo della galassia. Sebbene Ahsoka e Hera (Mary Elizabeth Winstead) forniscano prove dei lealisti imperiali e cerchino di indagare su Thrawn nel modo corretto, vengono respinte, ignorate e trattate come criminali. La Nuova Repubblica non vuole credere che Thrawn sia vivo perché è un pericolo che non è in grado di affrontare, ma la negazione non cambia i fatti e la Nuova Repubblica sta per avere un brusco risveglio. La domanda che rimane è: ascolteranno o continueranno a rifiutare la realtà perché scomoda? Il ritorno di Ezra dà loro un preavviso, ed è risaputo che Ezra e Thrawn sono scomparsi insieme, quindi forse questa sarà una prova sufficiente. Ma il Senatore Xiono (Nelson Lee) probabilmente renderà le cose difficili, a prescindere da ciò che il Cancelliere Mothma (Genevieve O’Reilly) è disposto a credere.

Come si inserisce Ezra in una Galassia post-Ribellione?

Ahsoka

Il ritorno di Ezra è stata la storia conclusiva del finale, ma ci sono dei problemi che ne derivano. Ezra è nato in un mondo sotto il controllo dell’Impero e ha combattuto contro di esso, diventando un eroe della Ribellione. Ora è finita e Ezra è uno dei pochi Jedi rimasti. Tuttavia, il suo percorso non è chiaro. Si unirà a Luke Skywalker (Mark Hamill) nel tentativo di ricostruire l’Ordine Jedi? O servirà con Hera nell’esercito mentre Thrawn minaccia la galassia? Potrebbe anche intraprendere un percorso simile a quello di Ahsoka, mettendosi in proprio, magari con un apprendista.

Everybody Loves Diamonds: clip dalla serie con Kim Rossi Stuart

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Everybody Loves Diamonds: clip dalla serie con Kim Rossi Stuart

Prime Video svela una clip inedita della serie heist Everybody Loves Diamonds, interpretata da Kim Rossi Stuart, Anna Foglietta, Gian Marco Tognazzi, Carlotta Antonelli e Leonardo Lidi.

In queste esclusive immagini Leonardo Notarbartolo, interpretato da Kim Rossi Stuart, fatica a riconoscere il valore dei diamanti. Nell’impresa sarà aiutato da un maestro d’eccezione, l’esperto diamantaio Levi (Elia Schilton), che con severità e un tocco di cattiveria farà il possibile per introdurlo nel mondo del World Diamond Center.

La nuova serie Original italiana dal 13 ottobre in esclusiva su Prime Video  con Kim Rossi Stuart, Anna Foglietta, Gian Marco Tognazzi, Carlotta Antonelli e Leonardo Lidi.

La serie Everybody Loves Diamonds in otto episodi segue uno squinternato gruppo di ladri capeggiati da Leonardo Notarbartolo (Kim Rossi Stuart), che, con un piano geniale, riesce ad aggirare il sistema di sicurezza all’avanguardia dell’Antwerp Diamond Centre e a rubare pietre preziose per milioni di dollari. Everybody Loves Diamonds è diretta da Gianluca Maria Tavarelli, prodotta da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, una società del gruppo Fremantle, e scritta da Michele Astori, Stefano Bises, Giulio Carrieri e Bernardo Pellegrini. Nel cast internazionale anche Johan Heldenbergh, Synnøve Macody Lund, Remo Girone, Jean Janssens, Issam Dakka, Peter Van Den Begin, Elia Schilton, Slavko Sobin e Athaya Mokonzi.

Sophia Di Martino: 10 cose che non sai sull’attrice

Sophia Di Martino: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice Sophia Di Martino è ormai attiva tra cinema e televisione da diversi anni, ma è grazie alla serie dei Marvel Studios Loki che ha raggiunto una più solida popolarità. Con la sua interpretazione in quella serie ha infatti conquistato da subito i cuori dei fan, trovando poi l’occasione di partecipare anche ad altri interessanti progetti e divenire una delle attrici più desiderate del momento ad Hollywood. In attesa di rivederla sul piccolo o grande schermo, c’è molto da scoprire su di lei.

Ecco 10 cose che forse non sai su Sophia Di Martino.

Sophia Di Martino: i suoi film e le serie TV

1. È celebre per alcune serie. L’attrice è conosciuta principalmente per le tante serie televisive a cui ha preso parte, tra cui si annoverano The Royal Today (2008), Casualty (2009-2011), Mount Pleasant (2013), 4 O’Clock Club (2014) e Flowers (2016-2018). Ha poi partecipato ad alcuni episodi delle serie Into the Badlands (2018), Testimoni silenziosi (2020) e Peacock (2022). Il grande successo arriva nel 2021, quando interpreta Sylvie in Loki, la serie Marvel con protagonista Tom Hiddleston e con anche Owen Wilson e Jonathan Majors.

2. Ha recitato in noti film. Oltre che per la televisione, l’attrice ha avuto modo di recitare anche per alcuni film per il grande schermo. Tra questi si annoverano Black Pond (2011), Una notte con la regina (2015), Draw on Sweet Night (2015) e The Darkest Universe (2016). Nel 2019 ha recitato in Yesterday, mentre nel 2021 in Sweetheart. Nello stesso anno ha interpretato il personaggio Judith nel film Il visionario mondo di Louis Wain, con Benedict Cumberbatch e Claire Foy.

Sophia Di Martino è Sylvie nella serie Marvel Loki

3. Ha lavorato a lungo sulla costruzione del proprio personaggio. In Loki Di Martino interpreta Sylvie, una variante femminile di Loki che attacca la Sacra Linea Temporale. Il personaggio è ispirato ai personaggi dei fumetti Sylvie Lushton / Incantatrice e a Lady Loki, ma ha una storia e delle caratteristiche uniche rispetto a quei personaggi e al Loki di Hiddleston. Di Martino è poi stata aiutata da Hiddleston nel preparare il personaggio, incorporando alcune caratteristiche tipiche di Loki in Sylvie.

Sophia Di Martino Sylvie Loki

4. Si è addestrata nel combattimento. Un aspetto importante del ruolo è la sua abilità nel combattimento. Per lo stile di questo, Di Martino ha affermato di essersi ispirata alle scene di lotta di Atomica bionda, definendo poi Sylvie come una “combattente di strada” e contrapponendo il suo stile a quello “aggraziato” di Loki. L’attrice si è dunque sottoposta a diverse settimane di allenamento al fine di poter eseguire personalmente la maggior parte dei combattimenti previsti per Sylvie.

5. Ha potuto fare affidamento su uno speciale costume. Poco prima dell’inizio delle riprese della serie, l’attrice è mamma per la seconda volta. Per permetterle di interpretare il ruolo di Sylvie e adempiere allo stesso ai propri doveri di genitore, le è stato facilitato l’allattamento del bambino tra una ripresa e l’altra grazie all’aggiunta di cerniere nascoste sulla zona del petto del suo costume.

Sophia Di Martino in Flowers

6. Ha amato da subito il proprio personaggio. Nella serie Flowers, incentrata su una famiglia composta da personalità diverse e contrastanti, Di Martino ha interpretato Amy, la figlia musicista. Si tratta di un personaggio con cui l’attrice ha stretto subito una forte connessione, descrivendola come “complessa, piena di frustrazioni, passioni e un’energia selvaggia di cui a volte non sa cosa farsene“. Amy è stata da lei interpretata per un totale di 12 episodi.

Sophia Di Martino Flowers

Sophia Di Martino, il marito Will Sharpe e i figli

7. Ha due figli. L’attrice è notoriamente molto riservata e non è dunque solita condividere dettagli riguardanti la propria vita privata. Sappiamo però che dal 2009 la Di Martino ha una relazione con l’attore e scrittore Will Sharpe, noto per la sua interpretazione nella seconda stagione della serie televisiva The White Lotus ma anche per aver diretto i film Black Pont Il visionario mondo di Louis Wain, ma anche la serie Flowers, tutti titoli nei quali ha recitato anche la Di Martino. La coppia ha poi avuto due figli, nati nel 2019 e nel 2021.

Sophia Di Martino ha origini italiane

8. I suoi nonni sono italiani. Come dichiarato dall’attrice, lei è per metà italiana. Pur essendo nata e cresciuta in Inghilterra, può infatti vantare un legame con il Bel Paese grazie ai nonni paterni, i quali sono di origine abruzzese, provenienti dalle cittadine di San Martino sulla Marrucina e Guardiagrele.

Sophia Di Martino è su Instagram

9. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da 655 mila persone e dove attualmente si possono ritrovare circa 100 post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice, inerenti il dietro le quinte di tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Sophia Di Martino: età e altezza

10. Sophia Di Martino è nata il 15 novembre 1983 a Nottingham, Regno Unito. L’attrice è alta complessivamente 1,70 metri.

Fonti: IMDb, Instagram

The Shrouds: il nuovo film di David Cronenberg potrebbe essere “il suo più personale”

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Il nuovo lungometraggio di David Cronenberg, The Shrouds, potrebbe affermarsi come un’opera particolarmente importante nella filmografia del regista. Secondo Variety, la star del film, Diane Kruger riferisce infatti che il nuovo progetto del regista di La mosca, Videodrome e del recente Crimes of the Future, in cui recita accanto a Vincent Cassel, sia un progetto profondamente personale per il regista, dato l’argomento. “Abbiamo appena finito di girarlo“, ha detto l’attrice, “penso che potrebbe essere il suo film più personale, perché parla di lui e della scomparsa di sua moglie”, ha poi aggiunto.

Ero molto emozionata nel realizzarlo, perché sapevo che era così vicino a lui e lui era un po’ distaccato per questo. Lo sentivo così vulnerabile“, ha spiegato Kruger al Festival del cinema di Zurigo. Su The Shrouds, ad oggi sappiamo, secondo un precedente rapporto di Deadline, che Cassel interpreta Karsh, un uomo d’affari che possiede un cimitero e la cui moglie è morta. Lottando con questa perdita, Karsh costruisce un dispositivo che consente alle persone di osservare la decomposizione dei propri familiari deceduti in tempo reale. Ancora una volta, dunque, Cronenberg sembra tornare ad operare il body horror per riflettere però stavolta sulla caducità umana e il dolore di chi resta.

L’attività rivoluzionaria di Karsh è sul punto di entrare nel mercato internazionale quando diverse tombe nel suo cimitero vengono vandalizzate e quasi distrutte, inclusa quella di sua moglie”, continua il riassunto della sinossi. “Mentre lotta per scoprire il motivo dietro quell’attacco, chi ha causato questo caos e perché, Karsh viene spinto a rivalutare i propri affari, il matrimonio e la fedeltà alla memoria della sua defunta moglie”. Kruger sembra ricoprirà ben tre ruoli nel film, il cui cast comprende anche Guy Pearce, Sandrine Holt, Elizabeth Saunders e Jennifer Dale. Al momento non è ancora fissata una data di uscita per The Shrouds.

Doctor Strange 2: Scott Derrickson ha abbandonato il sequel per non realizzare “una mostruosità”

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Nel gennaio del 2020, il regista del primo Doctor Strange Scott Derrickson si è rivolto ai social media per annunciare che non avrebbe più diretto il sequel pianificato dei Marvel Studios, Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Sul momento non era stata fornita alcuna motivazione per quella separazione al di laà delle solite “differenze creative“, ma poiché il regista è rimasto nel gruppo come produttore esecutivo, si presume che la separazione sia stata abbastanza amichevole.

Ora, Derrickson ha finalmente spiegato le ragioni per cui si è allontanato dal progetto e, sebbene sia ancora fermamente convinto che non vi fossero o siano coinvolti sentimenti negativi, ammette che, se fosse rimasto, probabilmente avrebbe finito per realizzare “una mostruosità”.Tutto quello che posso dire è che ciò che abbiamo detto pubblicamente è esattamente la verità“, dice Derrickson a The Playlist. “Abbiamo avuto reali differenze creative. Sai, il film che volevo fare e il modo in cui volevo farlo, era semplicemente sempre più ovvio che ci stavamo scontrando“.

Ed è così che si realizza un film davvero brutto, credo. Quando il produttore o lo studio e il regista realizzano film diversi, ti ritrovi con una mostruosità e, sai, è per questo che ho dovuto allontanarmi“. All’epoca, si ipotizzava che la visione di Derrickson per un sequel di Doctor Strange fosse più incentrata sull’horror, cosa da lui ora confermata con la rivelazione che il progetto sarebbe stato un “estremo allontanamento dal primo film” e sarebbe stato “un vero film horror“.

Il sequel è poi passato nelle mani di Sam Raimi, il quale ha poi inserito alcuni elementi horror nel film, ma sembra che le idee di Derrickson fossero ancora più estreme e troppo spaventose per i canoni della Marvel. Nonostante ciò, Derrickson afferma di essere ancora in buoni rapporti con lo studio: “Sì, sono andato alla première. Sono ancora amico di Kevin [Feige] e tutto ciò che riguarda me e la Marvel è davvero fantastico. Mi hanno invitato alla première e sono andato. E sono amico di Sam [Raimi]. Amo Sam, quindi non c’è cattivo sangue su questo“.

Avengers: The Kang Dynasty e Secret Wars, rivelati possibili dettagli della trama dei due film

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Ci sono ancora molte incertezze riguardo Avengers: The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars, i due capitoli conclusivi della Multiverse Saga del Marvel Cinematic Universe. Per The Kang Dynasty era stato scelto come sceneggiatore Jeff Loveness, già scrittore di Ant-Man and The Wasp: Quantumania, mentre Michael Waldron, autore di Loki e Doctor Strange nel Multiverso della Follia aveva ricevuto l’incarico di scrivere Secret Wars. Tuttavia, nelle ultime settimane sono circolate voci – ad ora non ufficialmente confermate – secondo cui i due sceneggiatori avrebbero abbandonato i rispettivi progetti.

Ciò avrebbe dunque riportato i Marvel Studios al tavolo di lavoro, per ripartire da capo nello sviluppo dei due progetti. Una nuova fuga di notizie suggerisce però che, nonostante il cambio degli sceneggiatori, le trame di entrambi i futuri film sarebbero ad ora rimaste sostanzialmente le stesse di prima. Lo scooper MyTimeToShineHello riporta infatti che l’attuale piano è che The Kang Dynasty presenti la “squadra degli Avengers di Terra-616 combattere il Consiglio dei Kang, perdendo“, una premessa che sembra dunque in qualche modo simile a Avengers: Infinity War, dove il gruppo di Avengers subisce una dura sconfitta da parte di Thanos.

Per Secret Wars invece, si riporta che la trama dovrebbe ruotare intorno alla “TVA che invia una squadra di Vendicatori Multiversali che hanno segretamente reclutato guidati dallo Spider-Man di Tobey Maguire, il Wolverine di Hugh Jackman e il Deadpool di Ryan Reynolds per salvare i Vendicatori di Terra-616 e sconfiggere i Kang una volta per tutte”. Si tratta di dettagli che già da tempo i fan immaginavano per i due film e che sembrano dunque ora trovare ulteriori certezze. In attesa di ulteriori conferme, o di eventuali smentite, ricordiamo che Avengers: The Kang Dynasty è stato recentemente posticipato al 1 maggio 2026, mentre il secondo film uscirà in sala il 7 maggio 2027.

Horror Unmasked – A History of Terror from Nosferatu to Nope, di Brad Weismann

Il cinema horror raccontato attraverso i secoli, le cinematografie, i cambiamenti sociali ma anche le declinazioni capaci di arrivare alla contaminazioni ad altri generi. Horror Unmasked scritto da Brad Weisman ed edito negli Stati Uniti da Epic Ink rappresenta un viaggio ultra-aggiornato dentro il cinema dell’orrore, partendo dalle origini stesse della “Settima Arte” fino ad arrivare ad analizzare il lavoro di Jordan Peele, last but not least il suo recente successo Nope già annunciato nel titoli del testo.

L’approccio narrativo di Weismann non potrebbe essere più lontano da quello enciclopedico abusato da questo tipo di pubblicazioni: fin da subito l’autore riesce a coinvolgere il lettore in un dialogo molto spesso semiserio sull’horror e la sua evoluzione nel corso degli anni e delle tendenze. Un approccio che facilita enormemente la lettura anche perché, quasi per contrappasso, Horror Unmasked si rivela pagina dopo pagina un libro che prende estremamente sul serio il processo di scambio quasi osmotico che questo tipo di cinema ha avuto con il periodo storico e sociale in cui è stato realizzato. Partendo dal concetto sacrosanto che si tratta di un tipo di cinema che tende a mettere in discussione, se non addirittura a destabilizzare lo status quo, il cinema dell’orrore ha spesso rappresentato una cartina di tornasole delle contraddizioni sociali, civili e politiche dell’epoca e del paese di appartenenza. Weismann ha ad esempio messo in evidenza come ad esempio nel XX, in Paesi guidati da un regime dittatoriale come l’Italia fascista o la Spagna di Franco, questo fosse un genere più o meno ufficialmente bandito.

Procedendo in ordine cronologico nella prima parte del suo libro Weismann ricostruisce con minuzia e pienezza di dettagli informazioni la storia dei classici che hanno dettato le regole estetiche e contenutistiche dell’horror per molti decenni a venire. Ecco quindi che tornare a leggere di come sono nati capolavori dell’Espressionismo quali Il gabinetto del dottor Caligari (1921) o Nosferatu (1922) diventa un’immersione avvincente dentro le correnti storiche e sociali che hanno scosso l’Europa tra le due guerre. Capire poi come l’horror sia passato da produzioni apprezzate e importanti come queste a diventare un genere di “serie B” nei decenni immediatamente successivi porta il lettore a comprendere in profondità quanto il sistema industriale hollywoodiano abbia basato la propria efficacia sullo sfruttamento industriale fin praticamente dagli albori del cinema stesso inteso come arte popolare. Weismann continua però costantemente, con ragione e non senza ironia, a cercare il grande cinema in mezzo alla valanga di produzioni commerciali. L’analisi attenta dell’autore si rivolge ad esempio al grande lavoro di costruzione del personaggio e del “mito” che attori iconici come Bela Lugosi, Boris Karloff o Peter Lorre hanno portato avanti nel tempo. In particolar modo viene analizzato il lavoro di Lon Chaney Sr. (Il gobbo di Notre Dame del 1923 e Il fantasma dell’opera del 1925 i suoi capolavori), considerato da Weismann il primo interprete ad adoperare il celeberrimo “metodo” per la costruzione fisica ed emotiva dei propri personaggi.

Tra i più di venti capitoli che il libro propone quelli maggiormente interessanti riguardano la differenza tra i prodotti della Hammer di origine britannica degli anni ‘60 e i “cugini” americani realizzati da Roger Corman. Il minimo comun denominatore rimane Edgar Allan Poe e la sua smisurata bibliografia, ma sta nell’analisi delle strategie estetiche e produttive che separano i due progetti cinematografici il vero piacere di una lettura cinefila. Così come l’ultimo capitolo dedicato a quello che Wiesmann definisce il “post-horror” contemporaneo rappresenta una riflessione tutt’altro che scontata su quanto il genere oggi più che mai si trovi a voler riflettere sulle zone d’ombra di una società non soltanto americana, e qui il discorso sui film di Jordan Peele, sulle produzioni della Blumhouse ma anche su una serie di culto come The Walking Dead diventano stimolo indubbio di riflessione.

Per momenti di lettura maggiormente frivoli consigliamo invece il godibilissimo capitolo dedicato alla contaminazione con la commedia, in cui ti titoli maggiormente analizzati sono – e non poteva a nostro avviso essere altrimenti – Frankenstein Junior di Mel Brooks, Un lupo mannaro americano a Londra di John Landis e Ghostbusters di Ivan Reitman. Ultima nota “partigiana” nel raccontare Horror Unmasked la vogliamo spendere mettendo in luce il notevole capitolo dedicato ai maestri del giallo italiani: l’autore spende enormi parole di elogio per il cinema di Dario Argento, sottolineando come nei suoi capolavori degli anni ‘70 abbia saputo sempre mettere la sua idea estetica innovativa e visionaria comunque la servizio della storia, facendo propria la lezione di Alfred Hitchcock a trasportandola dentro un nuovo modo di intendere il thriller.

“I migliori film dell’orrore vogliono scoperchiare le nostre teste e farci scrutare gli impulsi soppressi che possediamo. Vogliono farci contemplare un universo in cui morte, decadenza e corruzione hanno un ruolo. Il genere, nonostante le limitazioni e i cliché, ci permette di affermare quello che pensiamo della vita ma raramente articoliamo: l’innocenza è perduta, la vendetta sicura, la morte vicina. Avremo comunque sempre bisogno di uscire dall’oscurità, e tentare di sconfiggere il mostro…”

B.Weismann, Horror Unmasked

Ritorno al Futuro torna al cinema!

Ritorno al Futuro torna al cinema!

Un appuntamento unico e speciale, in cui rispolverare il walkman e accendere il flusso canalizzatore della DeLorean. Quando? Sabato 21 ottobre, il giorno che segna il ritorno sugli schermi dei The Space Cinema di tutta Italia di uno dei più amati cult movie mondiali: Ritorno al Futuro.

Nel “Ritorno al Futuro Day” – celebrato per la prima volta nel 2015 – rivedremo nuovamente le interpretazioni di Christopher Lloyd (Emmett L. “Doc” Brown) e Michael J. Fox (Marty McFly), due leggende del cinema dirette per l’occasione da Robert Zemeckis, in un classico senza tempo fin dal 1985, che ha incassato quasi 400 milioni di dollari a livello internazionale.

Oltre ai golden ticket celebrativi, solo nei The Space Cinema gli spettatori riceveranno in regalo il poster originale di “Ritorno al Futuro”. È possibile acquistare i biglietti per il “Ritorno al Futuro Day” sul sito ufficiale di The Space Cinema: https://www.thespacecinema.it/extra/ritorno-al-futuro-day. Oppure utilizzando l’App ufficiale The Space Cinema.

Ritorno al futuro, il cult di fantascienza

Ritorno al futuro è il cult di fantascienza americano del 1985 diretto da Robert Zemeckis e scritto da Zemeckis e Bob Gale . Nel cast ci sono Michael J. Fox , Christopher Lloyd , Lea Thompson , Crispin Glover e Thomas F. Wilson . Ambientato nel 1985, segue le vicende di Marty McFly (Fox), un adolescente rimandato accidentalmente nel 1955 a bordo di un’automobile DeLorean che viaggia nel tempo costruita dal suo eccentrico amico scienziato Emmett “Doc” Brown.(Lloyd), dove inavvertitamente impedisce ai suoi futuri genitori di innamorarsi – minacciando la sua stessa esistenza – ed è costretto a riconciliarli e in qualche modo tornare al futuro.

Gale e Zemeckis concepirono l’idea per Ritorno al futuro nel 1980. Erano alla disperata ricerca di un film di successo dopo numerosi fallimenti di collaborazione, ma il progetto fu rifiutato più di quaranta volte da vari studi cinematografici perché non era considerato abbastanza volgare da competere con il film di successo. commedie dell’epoca. Un accordo di sviluppo è stato ottenuto con la Universal Pictures dopo il successo di Zemeckis nella regia di All’inseguimento della pietra (1984). Fox è stata la prima scelta per interpretare Marty ma non era disponibile; Eric Stoltz è stato invece scelto. Poco dopo le riprese principaliiniziò nel novembre 1984, Zemeckis determinò che Stoltz non era adatto alla parte e fece le concessioni necessarie per assumere la Fox, inclusa la ri-filmazione di scene già girate con Stoltz e l’aggiunta di 4 milioni di dollari al budget  Ritorno al futuro è stato girato in California e dintorni e sui set degli Universal Studios e si è concluso nell’aprile successivo.

Ahsoka 2: una seconda stagione è in “discussione” presso la LucasFilm

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Ahsoka 2, una seconda stagione di Ahsoka potrebbe accadere molto presto, poiché un nuovo aggiornamento ha rivelato che si sta parlando di un’altra stagione dello show Disney+. Nel recente articolo di Deadline sul finale di stagione di Ahsoka, il noto sito americano ha riferito che una seconda stagione della popolare serie di Star Wars è “in discussione”, anche se al momento non è stato confermato nulla.

Tuttavia, nella conversazione abbiamo sentito che la seconda stagione di Ahsoka è più una realtà, anche se nulla è ancora bloccato“, osserva l’articolo. “Stasera non c’erano cartelli che suggerissero che Ahsoka sarebbe tornata nell’immediato futuro. Naturalmente, la fine dello sciopero della WGA e lo sciopero degli attori in corso hanno rimandato la produzione per un po’ di tempo”.

Chi è il cast di Ahsoka?

Ahsoka è interpretata da Rosario Dawson, Natasha Liu Bordizzo, Mary Elizabeth Winstead, Ray Stevenson, Ivanna Sakhno, Diana Lee Inosanto, David Tennant, Lars Mikkelsen ed Eman Esfandi. Gli episodi sono diretti da Dave Filoni, Steph Green, Peter Ramsey, Jennifer Getzinger, Geeta Vasant Patel and Rick Famuyiwa. Dave Filoni è il capo sceneggiatore e produttore esecutivo insieme a Jon Favreau, Kathleen Kennedy, Colin Wilson e Carrie Beck. Karen Gilchrist è la co-produttrice esecutiva. Ambientata dopo la caduta dell’Impero, Star Wars: Ahsoka segue l’ex cavaliere Jedi Ahsoka Tano mentre indaga su una minaccia nascente in una galassia ormai vulnerabile. Inoltre, secondo quanto riferito, anche Temuera Morrison si è unita alla serie per interpretare la versione live-action del Capitano Rex. Si prevede che anche Hayden Christensen ritorni nei panni di Anakin Skywalker, il maestro Jedi di Ahsoka Tano nella serie The Clone Wars.

Ahsoka è scritto e prodotto da Dave Filoni, meglio conosciuto per il suo lavoro sugli spettacoli animati di Star Wars preferiti dai fan, The Clone Wars e Rebels. Ambientata nella stessa sequenza temporale di The Mandalorian, la serie ruota attorno alla ricerca Jedi attraverso la galassia mentre indaga su una minaccia emergente in seguito alla caduta dell’Impero.

L’esorcista – Il credente, recensione del film di David Gordon Green

Se c’è una qualità che la Blumhouse ha messo in evidenza e rafforzato nel corso di questi anni e dei successi che ha ottenuto, è quella di conoscere i propri punti di forza così come i propri limiti. Jason Blum e l’ormai fidato regista David Gordon Green sapevano fin dall’inizio di non potersi veramente confrontare con un horror della statura de L’esorcista: troppo grande la sua portata, troppo elevato il suo status rispetto agli altri titoli che sono stati riportati alla ribalta dalla casa di produzione. Capito questo, il loro nuovo L’esorcista – Il credente in realtà gira intorno al capolavoro diretto cinquant’anni orsono da William Friedkin, lo chiama in causa per ovvie ragioni di fama e marketing ma non vi si poggia poi più di tanto, evitando paragoni e accostamenti che a conti fatti sarebbero stati fuorvianti se non addirittura deleteri.

L’esorcista – Il credente si ispira a… Halloween

Il film a cui invece questo nuovo horror si avvicina esplicitamente è l’Halloween diretto sempre da David Gordon Green nel 2018, perché come Blum sa benissimo, formula che vince non si cambia. Ecco allora che l’ambientazione principale  de L’esorcista – Il credente è una piccola cittadina della Georgia che rimanda in tutto e per tutto a quella del reboot-sequel delle gesta assassine di Michael Myers. L’orrore che si scatena tra le strade mansuete dell’America di provincia evidentemente riesce ancora oggi a far presa sul pubblico e possiede il vantaggio produttivo di contenere i costi di un lungometraggio dentro il budget adeguato per una produzione targata Blumhouse.

Una volta stabilito quale sarà il teatro macabro della vicenda, la sceneggiatura del film comincia a costruire la storia di possessione delle due bambine con efficacia e attenzione ai dettami narrativi di questo tipo di film. Dal canto suo David Gordon Green riesce ad ammantare la messa in scena di un senso di disperazione e predestinazione che, soprattutto nella prima parte del film, funzionano in maniera davvero efficace.

L’esorcista – Il credente si dipana così come un film autunnale, intriso di una malinconia che lo rende capace di camminare sulle proprie gambe con discreta autorevolezza. Certo, le coordinate sono necessariamente quelle di un film dell’orrore contemporaneo, con scene ad effetto che devono necessariamente spaventare il pubblico come di fa oggi, ma tutto sommato tali mezzi vengono dosati con discreta cura, senza scadere eccessivamente nella banalità.

L’esorcista - Il credente film
(from lower left, clockwise) Angela Fielding (Lidya Jewett, back to camera), Katherine (Olivia O’Neill), Pastor Don Revans (Raphael Sbarge), Doctor Beehibe (Okwui Okpokwasili), Ann (Ann Dowd), Tony (Norbert Leo Butz), Miranda (Jennifer Nettles) and Stuart (Danny McCarthy) in The Exorcist: Believer, directed by David Gordon Green.

Il ritorno di Chris MacNeil

Anche l’arrivo in scena della leggendaria Chris MacNeil ancora una volta interpretata da Ellen Burstyn non distoglie troppo l’attenzione dal dramma principale. Anche perché, seppur fa molto piacere rivedere il personaggio e fa ancora incredibilmente paura tornare con la memoria alla possessione di sua figlia Regan, si tratta di una connessione tutto sommato piuttosto labile, che non aggiunge né comunque toglie – molto al risultato di questo nuovo capitolo.

Il problema vero de L’esorcista – Il credente sta nel fatto che, e bisogna comunque tributargli coraggio anche nell’errore del risultato, nella seconda parte tenta un approccio “animista” al confronto tra Bene e Male che conduce a un finale fin troppo pantagruelico. Gli ultimi venti minuti del film, pur dotati di un loro fascino teorico, risultano francamente confusi e diluiti in una serie di colpi ad effetto che fanno scivolare il tutto dentro i canoni dell’horror commerciale. A mancare poi è anche la profondità drammatica del personaggio di Victor Fielding, padre della giovane Angela caduta vittima dei demoni che ne hanno preso il corpo. L’arco narrativo dell’uomo rimane sempre troppo in secondo piano, e Leslie Odom Jr. riesce a malapena a dargli profondità emotiva.

Poteva andare molto ma molto peggio: questa è la sensazione che si ha alla fine della visione de L’esorcista – Il credente. David Gordon Green ha infatti realizzato un horror che funziona piuttosto bene nello sfruttare il lato drammatico della vicenda, che sa spaventare adoperando gli spazi oscuri degli interni – sotto questo punto di vista a nostro avviso James Wan e il suo The Conjuring hanno dettato le regole dell’horror contemporaneo in maniera ancora insuperata – che richiama in causa il capolavoro originale senza abusarne, che sa condurre lo spettatore dentro il labirinto terrificante che ha efficacemente costruito. Viene addirittura quasi da chiedersi se c’era davvero bisogno di richiamare in causa L’esorcista del 1973, ma tant’è. Il link porterà probabilmente il pubblico al cinema, e questo di certo non guasta…

The Batman: ecco il video dell’audizione di Barry Keoghan per il ruolo dell’Enigmista

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Come noto, il film The Batman di Matt Reeves ha introdotto nuove versioni di diversi iconici cattivi della DC Comics, tra cui il Pinguino, l’Enigmista e, proprio alla fine del film, il Joker. Quest’ultima interpretazione per il grande schermo della nemesi del Cavaliere Oscuro è stata interpretata dal recente candidato all’Oscar Barry Keoghan, che ha offerto una performance adeguatamente inquietante come probabilmente anche l’incarnazione dall’aspetto più grottesco mai vista finora del Clown Principe del Crimine.

L’attore, visto di recente anche in Eternals Gli spiriti dell’isola, ha conquistato il ruolo inviando un video in cui recita una scena in costume, ma è venuto alla luce solo ora che quel video aveva in realtà l’obiettivo di fargli ottenere il ruolo dell’Enigmista! “Volevo renderlo in stile Kubrick: simmetrico, la X sulla schiena, gli ambienti simmetrici e così via. Stavo semplicemente dando la mia idea del personaggio”, ha raccontato Keoghan a GQ. La parte dell’Enigmista, tuttavia, è stata poi affidata a Paul Dano, il quale ha dato vita ad una versione del personaggio piuttosto diversa.

Tuttavia, quattro mesi dopo, Keoghan ha ricevuto una telefonata dal suo agente che gli diceva “Per The Batman vogliono che tu interpreti il Joker, ma non puoi dirlo a nessuno“. Reeves ha però già chiarito che l’apparizione di Joker non ha necessariamente anticipato la presenza del personaggio per il sequel attualmente in lavorazione, The Batman: Parte 2, ma Keoghan spera che prima o poi potrà riprendere il ruolo. “Non appena arriverà quella chiamata, sarò lì amico, sarò lì”. Di seguito, ecco il post con il video dell’audizione di Keoghan per il ruolo dell’Enigmista:

The Batman – Parte 2: tutto quello che sappiamo sul film

Quando è stata annunciata la nuova lista DCU, James Gunn ha confermato che i film di Reeves rimarranno separati dalla DCU, quindi questo film, insieme al sequel Joker: Folie à Deux di Todd Phillips, sarà considerato un racconto di “Elseworlds”. Finora si sa poco della trama di The Batman – Parte 2, anche se è certo che Robert Pattinson tornerà nei panni del Cavaliere Oscuro protagonista. Il primo film ha preso introdotto il Joker e lasciato vivo l’Enigmista imprigionato ad Arkham, quindi uno o entrambi questi iconici antagonisti potrebbero tornare nel nuovo film.

Si avrà poi un spin-off Il Pinguino, personaggio interpretato da Colin Farrell e presente in The Batman. Se anche The Batman – Parte 2 dovesse avere successo, è probabile che si decida di espandere ulteriormente tale universo narrativo, includendo nuovi personaggi e nuovi villain, magari con opere a loro interamente dedicate. Al momento, oltre al ritorno di Il Pinguino e dell’Enigmista di Paul Dano, per The Batman – Parte 2 si vocifera che i villain possano essere il Joker brevemente interpretato da Barry Keoghan nel primo film e Clayface.

One Piece 2: lo Showrunner conferma che vorrebbe Jamie Lee Curtis!

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Dopo che Jamie Lee Curtis ha espresso le sue speranze di interpretare la dottoressa Kureha in One Piece 2, la seconda stagione della serie live-action One Piece di Netflix, il co-showrunner dell’adattamento ha commentato la possibilità.

In un’intervista con Deadline, al co-showrunner di One Piece Matt Owens è stato chiesto di aggiungere Jamie Lee Curtis al cast per interpretare il ruolo della dottoressa Kureha, una figura materna e mentore del dottor Tony Chopper dei Pirati di Cappello di Paglia. L’attrice aveva già parlato di come le piacerebbe interpretare il ruolo, dato che è già una grande fan di One Piece.

Il team di Netflix One Piece sta cercando di portare Jamie Lee Curtis nello show?

Owens ha spiegato che lo staff sta “cercando di manifestarlo alla produzione” e che una volta concluso lo sciopero SAG-AFTRA in corso, inizieranno ad avere “conversazioni reali” con Jamie Lee Curtis, sottolineando che lo staff della serie sta “scrivendo per lei” in questo momento. Abbiamo l’opportunità di scegliere alcuni ruoli, alcune regole che sono molto importanti, ed è venuto fuori che Jamie Lee Curtis è un fan di One Piece“, ha dichiarato Owens. “Non appena l’ha detto, abbiamo pensato, okay, dobbiamo provare a coinvolgerla nello show. Cosa possiamo fare? E il Dottor Kureha, per fortuna, è un personaggio che apparirà nella nostra storia, ed è perfetto per Jamie Lee Curtis. Quindi abbiamo provato a iniziare a manifestare questo nostro sogno. Dopo aver vinto l’Oscar, la sala degli scrittori le ha inviato una figura del Dottor Kureha con una bella nota che diceva:

“Congratulazioni per la tua statua, eccone un’altra da mettere accanto ad essa”. Spero di parlarti presto.‘ “Quando l’ha ripubblicato, ha suscitato molto interesse da parte dei fan e l’ho commentato. Stiamo cercando di manifestarlo. Sì, al momento il SAG è ancora in sciopero, quindi non ci sono state vere e proprie conversazioni. Ma appena potrà esserci, sono pronto. La porterò fuori a cena, ne parleremo. Faremo tutto perché a questo punto stiamo scrivendo per lei – vogliamo davvero, davvero che venga a suonare con noi nella seconda stagione”.

One Piece 2, quando uscirà?

Considerato il rinnova confermato poco dopo l’uscita, la seconda stagione di One Piece potrebbe debuttare nel 2025! Al momento però non c’è una dichiarazione ufficiale in merito all’uscita di One Piece 2!

Dal lancio dello show il 31 agosto, One Piece è stato il numero 1 nella Top 10 interna di Netflix. Tratta dalla serie manga più venduta della storia del Giappone e scritta da Eiichiro Oda, One Piece è un’impareggiabile avventura leggendaria ambientata in alto mare. Monkey D. Luffy è un giovane avventuriero da sempre alla ricerca di una vita libera. Luffy abbandona il suo villaggio per intraprendere un viaggio pericoloso alla ricerca del leggendario tesoro ONE PIECE e diventare il re dei Pirati! Tuttavia, per trovare l’inestimabile premio Luffy dovrà assoldare la ciurma dei suoi sogni, trovare una nave, scandagliare in lungo e in largo il vasto mare azzurro, seminare i Marine e farla in barba a temibili rivali.

Iñaki Godoy (Monkey D. Luffy), Mackenyu (Roronoa Zoro), Emily Rudd (Nami), Jacob Romero (Usopp) e Taz Skylar (Sanji) interpretano l’avventura piratesca live action ONE PIECE, ideata in collaborazione con Shueisha e prodotta da Tomorrow Studios con Netflix. Matt Owens e Steven Maeda ricoprono il ruolo di sceneggiatori, produttori esecutivi e showrunner. Anche Eiichiro Oda, Marty Adelstein e Becky Clements si occupano della produzione esecutiva. Il cast confermato in precedenza include Vincent Regan, Ilia Isorelýs Paulino, Morgan Davies, Aidan Scott, Langley Kirkwood, Jeff Ward, Celeste Loots, Alexander Maniatis, McKinley Belcher III, Craig Fairbrass, Steven Ward e Chioma Umeala.

La serie è stata creata da Matt Owens e Steven Maeda, vede nel cast anche Mackenyu nei panni di Roronoa Zoro, Emily Rudd nei panni di Nami, Jacob Romero Gibson nei panni di Usopp e Taz Skylar nei panni di Sanji. La serie manga è stata pubblicata per la prima volta nel 1997 e ha venduto più di 460 milioni di copie in tutto il mondo. È stato anche adattato in una serie anime, videogiochi e una serie di lungometraggi in Giappone.

Fargo 5: nuova clip, Joe Keery nel ruolo del figlio di Jon Hamm

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Fargo 5: nuova clip, Joe Keery nel ruolo del figlio di Jon Hamm

Una nuova clip della quinta stagione di Fargo si concentra sulla star di Stranger Things Joe Keery, che interpreta il figlio del simpatico cowboy di Jon Hamm. “Ambientato nel Minnesota e nel Nord Dakota, nel 2019, dopo che una serie inaspettata di eventi che mettono Dorothy ‘Dot’ Lyon (Juno Temple) nei guai con le autorità, questa apparentemente tipica casalinga del Midwest viene improvvisamente ripiombata in una vita che pensava di aver abbandonato”, si legge nella sinossi ufficiale. “Lo sceriffo del North Dakota Roy Tillman (Hamm) è alla ricerca di Dot da molto tempo.”

Quando debutterà la quinta stagione di Fargo?

La quinta stagione di Fargo, composta da dieci episodi, debutterà negli USA il 21 novembre su FX. Gli episodi saranno disponibili anche su Hulu. In Italia la serie sarà programmata su, STAR, canale per adulti di Disney+. La sinossi della quinta stagione di Fargo recita in parte: “Dopo una serie inaspettata di eventi che mettono Dorothy ‘Dot’ Lyon (Temple) nei guai con le autorità, questa apparentemente tipica casalinga del Midwest viene improvvisamente ripiombata in una vita che pensava di aver abbandonato”. Il cast della quinta stagione di Fargo anche Jon Hamm, Jennifer Jason Leigh, Joe Keery, Richa Moorjani, Lamorne Morris, Dave Foley, David Rysdahl, Sam Spruell, Jessica Pohly e Nick Gomez.

Fargo è prodotto da Hawley, che funge da showrunner, scrittore e regista, e dalla sua società di produzione 26 Keys, dal produttore esecutivo Warren Littlefield e dalla sua società di produzione The Littlefield Company.  I produttori esecutivi sono Steve Stark, Kim Todd, Joel ed Ethan Coen. La serie è prodotta da MGM Television e FX Productions, con MGM Television che funge da studio principale. È distribuito a livello internazionale da Amazon e MGM Studios Distribution.

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