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Il Re – Seconda stagione della serie con Luca Zingaretti

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Il Re – Seconda stagione della serie con Luca Zingaretti

Proseguono le riprese della seconda stagione de Il Re, il prison drama Sky Original con Luca Zingaretti. In otto nuovi episodi diretti da Giuseppe Gagliardi, la serie – prodotta da Sky Studios con Lorenzo Mieli per The Apartment e con Wildside, entrambe società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Zocotoco – si mostra oggi nella prima clip dal set.

Scritta da Peppe Fiore, Alessandro Fabbri e Federico Gnesini, Il Re – Seconda stagione vede Zingaretti ancora protagonista nei panni di Bruno Testori, il controverso direttore di un carcere di frontiera alla fine della prima stagione prigioniero nel suo stesso regno. La serie sarà disponibile in tutti i paesi in cui Sky è presente. Il distributore internazionale è Fremantle.

La trama de Il Re – Seconda stagione

Bruno Testori è ora un detenuto nel suo stesso carcere, quando Gregorio Verna, capo dei servizi segreti, fa cadere le sue accuse e lo reintegra nel ruolo di direttore. In cambio deve far parlare un detenuto, il magistrato Vittorio Mancuso, accusato dell’omicidio di una dipendente della Slimpetroil Spa, rinomata compagnia energetica di bandiera, scoprendo perché si sia macchiato di quel delitto prima che l’uomo testimoni davanti a un GIP. Quando Bruno comincia a sospettare la sua innocenza e a temere che i servizi lo stiano usando, decide di vederci chiaro. Sarà l’inizio di una battaglia per la verità il cui prezzo da pagare si rivelerà altissimo.

La cast di Il Re – Seconda stagione

Accanto a Luca Zingaretti nel ruolo del direttore Bruno Testori, tornano Isabella Ragonese (Lei mi parla ancora, Rocco Schiavone, Il padre d’Italia) che interpreta di nuovo Sonia Massini, ora comandante delle guardie penitenziarie del San Michele, Anna Bonaiuto (Loro, Napoli velata, Mio fratello è figlio unico) ancora nei panni del pubblico ministero che indaga sulla rete di illeciti e connivenze che fanno capo a Testori, Laura Lombardo, che nella nuova stagione verrà “promossa e trasferita” in un altro tribunale proprio per colpa sua, e Barbora Bobulova (Scialla!, Cuori puri, Cuore sacro) che nei nuovi episodi sarà di nuovo l’ex moglie del personaggio interpretato da Zingaretti, un’agente dei servizi che lavora nel reparto cybersicurezza. Torna anche Alida Baldari Calabria nei panni della giovanissima figlia di Bruno.

New-entry nel cast di questa stagione sono Fabrizio Ferracane (L’Arminuta, Il Traditore, Anime nere) nei panni di Gregorio Verna, a capo dei servizi segreti, Thomas Trabacchi (Nico, 1988, Amori che non sanno stare al mondo, Romanzo di una strage) in quelli di un magistrato detenuto al San Michele, Vittorio Mancuso, Caterina Shulha (Smetto quando voglio, Hotel Gagarin, L’uomo del labirinto) che sarà Claudia Agosti, l’avvocatessa di Mancuso, e Stefano Dionisi (Tre Piani, 1993, Il Grande Gioco) nei panni di un detenuto del carcere che diventa presto amico di Testori.  

After Yang con Colin Farrell arriva su SKY e NOW

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After Yang con Colin Farrell arriva su SKY e NOW

Presentato nella sezione Un Certain Regard del 74º Festival di Cannes e premiato al Sundance Film Festival 2022, arriva in esclusiva su Sky After Yang, film targato Sky Original con protagonista Colin Farrell, martedì 29 novembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming solo su NOW e disponibile on demand.

Scritto, diretto e montato dal regista e videoartista Kogonada e basato sul racconto Saying Goodbye to Yang di Alex Weinstein, After Yang è un toccante racconto di ambientazione Sci-Fi, che scava però nel profondo dei rapporti umani. Protagonista della pellicola è Colin Farrell, con lui nel cast anche Jodie Turner-Smith, Justin H Min e la giovanissima Malea Emma Tjandrawidjaja.

La trama del film

In un futuro prossimo, gli androidi hanno sembianze umane e vivono al fianco degli esseri umani, facendo loro da aiutanti. Nella famiglia di Jake (Colin Farrell), che vive con la moglie Kyra (Jodie Turner-Smith) e la loro figlia Mika (Malea Emma Tjandrawidjaja), c’è una sola intelligenza artificiale di nome Yang a cui tutti loro sono affezionati, in particolar modo la piccola di casa.

Quando Yang smette di funzionare correttamente, Jake cerca un modo per ripararlo. Durante questo processo, Jack scopre che la vita gli sta passando davanti, riconnettendosi con sua moglie e sua figlia e ponendosi domande nuove sull’amore e la perdita.

Il trailer del film

 

Napoli Magica di Marco D’Amore al cinema il 5, 6 e 7 dicembre

Napoli Magica di Marco D’Amore al cinema il 5, 6 e 7 dicembre

Presentato nel corso della 40esima edizione del Torino Film FestivalNapoli Magica, il nuovo film diretto e interpretato da Marco D’Amore evento speciale al cinema il 5, 6 e 7 dicembre distribuito da Vision Distribution. Napoli Magica è un film Sky Original, prodotto da Sky e Mad Entertainment in collaborazione con Vision Distribution. Il soggetto e la sceneggiatura sono di Marco D’Amore e Francesco Ghiaccio.

Cosa cerchi in Napoli quando la abiti da sempre o quando la visiti per la prima volta? Perché la sua anima è così diversa dalle altre? Dove risiede la sua magia? Marco D’Amore vuole scoprirlo e per farlo esiste un unico modo: deve attraversarla e perdersi per trovare l’inaspettato incanto. Bisogna scavare la pietra di tufo dei suoi sottofondi per disseppellire i suoi misteri e le sue leggende, i suoi spiriti, le voci antiche, i suoi fantasmi e i suoi miti. Il dedalo di cunicoli scavati per tremila anni è tomba dei segreti su cui poggia l’intera città. E poi dalla realtà si passa alla favola, e così in Napoli Magica i luoghi iconici – il cimitero delle Fontanelle, Castel dell’Ovo, la cappella del Cristo Velato, le Catacombe di San Gaudioso – prendono vita mentre i volti della gente incontrata in strada si contrappongono ai personaggi del mito (la sirena Parthenope, il munaciello, le anime pezzentelle, Pulcinella).

In questo viaggio, la città assume forme e contorni nuovi suscitando sentimenti contrastanti, in un continuo gioco di opposti. Napoli è uno sguardo o un’infinità di vedute, come se la si osservasse dalle alture dei colli che la circondano, o dai sotterranei che la trapassano o infine, attraverso gli occhi di tutte le anime che fino ad ora l’hanno abitata in superficie o nelle sue cavità. Napoli Magica dà del “tu” al mistero e attende risposte mai rivelate dagli oracoli. NAPOLI MAGICA è un film Sky Original. Una produzione Sky e Mad Entertainment in collaborazione con Vision Distribution. Soggetto e sceneggiatura di Marco D’Amore e Francesco Ghiaccio. Regia di Marco D’Amore. Prodotto per Sky da Roberto Pisoni, Dino Vannini, Gaia Pasetto. Prodotto per Mad Entertainment da Luciano Stella, Maria Carolina Terzi, Lorenza Stella, Carlo Stella

Anche io, recensione del film di Maria Schrader

Anche io, recensione del film di Maria Schrader

Prima di Anche io, il cinema americano ci ha abituato da decenni alla visione di film che mettono in scena le meccaniche del giornalismo investigativo. Gli esempi maggiormente valevoli di questo sottogenere sono titoli blasonati quali Tutti gli uomini del presidente di Alan J. Pakula, Zodiac di David Fincher e Il caso Spotlight di Tom McCarthy, vincitore dell’Oscar come miglior film nel 2015.

Anche io, tutto comincia con Harvey Weinstein

Incentrato sull’inchiesta che le giornaliste del New York Times Jodi Kantor e Megan Twohey portarono avanti riguardo gli abusi sessuali perpetrati da Harvey Weinstein, She Said appartiene senza dubbio a questa categoria, ma in maniera altrettanto evidente l’accostamento ai titoli prima citati finisce qui. Diretto da Maria Schrader, il film non possiede infatti gli elementi che hanno reso memorabili tali lungometraggi del passato, primo tra tutti l’equilibrio tra necessità di intrattenimento e ricerca di una veridicità nell’esposizione del racconto.

Anche io infatti cerca con molti, forse troppi accorgimenti, di catturare l’empatia dello spettatore, scivolando suo malgrado nel melodramma quando una messa in scena più ‘asciutta” avrebbe probabilmente funzionato meglio allo scopo. I primi dieci, quindici minuti del film sono sfortunatamente la parte più debole dell’operazione, quella che a conti fatti setta il tono della stessa: in particolar modo un uso invasivo della musica intesa a sottolineare la tensione a cui vanno incontro le due protagoniste risulta fortemente controproducente, arrivando a creare un senso di confusione sia nel tono scelto per la vicenda che nel genere, in quanto lo scorse sembra forse più consono al thriller.

Cosa che Anche io proprio non è, né vuole essere. Una volta superato un inizio non equilibrato il film oggettivamente migliora, assestandosi su una sceneggiatura discretamente strutturata seppur non esente da una certa approssimazione nella delineazione dei personaggi. Per rendere infatti la Kantor e la Twohey maggiormente bidimensionali vengono aggiunti alla storia piccoli quadri familiari che però non riescono realmente nell’intento, aggiungendo alla vicenda principale sottotrame che appesantiscono una narrazione la quale avrebbe dovuto durare meno delle quasi due ore e un quarto finali.

Allo stesso modo le due figure principali in più di una scena non riescono a sfuggire dalla trappola dello stereotipo: se infatti il personaggio interpretato da Zoe Kazan rimane sempre la giornalista gentile e alle prime armi, quello di Carey Mulligan possiede invece lo charme e la durezza del reporter con esperienza. Almeno in un paio di casi le due figure diventano caratterizzazione invece che personalità delineata con acutezza, e questo nuoce alla loro credibilità: perché ad esempio la Twohey deve costantemente scoppiare in lacrime ogni volta che riceve una buona notizia?

Una sottolineatura non necessaria che continua a trascinare inutilmente il tono verso il melodrammatico. Figure che non aiutano di certo la Kazan e la Mulligan ad esprimere il meglio delle loro qualità di attrici, Ma se la seconda risulta comunque efficace in virtù della sua presenza scenica sempre carismatica, la Kazan non riesce a dotare il suo ruolo di spessore, apprendo in più di un’occasione un pulcino fuor d’acqua. In ruoli di contorno anche attori consumati come Patricia Clarkson e André Braugher non brillano.

Anche io meritava più lucidità

Pensando al tema trattato e alla sua importanza Anche io avrebbe dovuto essere un film costruito e realizzato con assai maggiore lucidità, attraverso scelte soprattutto di regia ben definite. E questo riporta necessariamente al lavoro della Schrader, cineasta che tende sempre in maniera ostentata verso la ricerca di empatia attraverso musiche, flashback e momenti ad effetto non particolarmente richiesti. E almeno una sequenza, quella in cui Harvey Weinstein si presenta nella sede del New York Times con il suo entourage per difendersi dalle accuse, sarebbe dovuta essere eliminata visto che poi al fine della progressione narrativa non fornisce alcun reale contributo.

Anche io fallisce nel compito di fornire allo spettatore uno sguardo preciso e lucido su una delle inchieste giornalistiche – da non confondere con quella di Ronan Farrow – che portò alla fine degli abusi criminali di Weinstein. L’importanza di raccontare i fatti rimane inalterata e vitale. Quanto al modo in cui la vicenda è stata portata sul grande schermo, i dubbi su un prodotto così fragile sembrano più che legittimi.

Anch’io: trailer del film sul #MeToo, al cinema da Gennaio

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Anch’io: trailer del film sul #MeToo, al cinema da Gennaio

La due volte candidata all’Oscar Carey Mulligan (Una Donna Promettente, An Education) e Zoe Kazan (la serie Il Complotto contro l’America, The Big Sick – Il matrimonio si può evitare… l’amore no) protagoniste di Anch’io, nel quale interpretano le reporter del New York Times Megan Twohey e Jodi Kantor, che insieme hanno raccontato una delle storie più importanti di una generazione. Una storia che ha infranto decenni di silenzio sul tema degli abusi sessuali avvenuti a Hollywood e che ha cambiato per sempre la cultura americana. Anch’io è diretto dalla vincitrice dell’Emmy Maria Schrader (la serie Unorthodox) ed è scritto da Rebecca Lenkiewicz, sceneggiatrice del film vincitore del premio Oscar Ida.

Anch’io, leggi la recensione

Dai produttori vincitori degli Academy Award di 12 anni schiavo, Moonlight, Minari, Selma – La strada per la libertà e La grande scommessa e dal produttore candidato all’Oscar di Zero Dark Thirty e American Hustle – L’Apparenza inganna, il film è tratto dall’inchiesta del New York Times di Jodi Kantor, Megan Twohey e Rebecca Corbett e dal bestseller del New York Times “She Said: Breaking the Sexual Harassment Story That Helped Ignite a Movement” di Jodi Kantor e Megan Twohey.

Testimonianza del potere del giornalismo investigativo, Anche Io racconta il viaggio di reporter e redattori impegnati nell’incessante ricerca della verità e mette in luce il coraggio di coloro che sono sopravvissute e di chi ha scelto di farsi avanti per fermare un predatore seriale. Insieme, il loro impegno e la loro forza d’animo hanno dato vita a una conversazione nazionale, hanno contribuito a riportare alla luce il movimento #MeToo e alimentato una riflessione sul sistema che lo aveva reso possibile.

Anch’io vede nel cast anche la candidata all’Oscar Patricia Clarkson (Shutter Island, Schegge di April), dal vincitore dell’Emmy Andre Braugher (Homicide, Thief – Il professionista), dalla vincitrice del Tony Award Jennifer Ehle (Zero Dark Thirty, Orgoglio e Pregiudizio) e dalla candidata all’Oscar Samantha Morton (Minority Report, In America – Il sogno che non c’era).

Bones and All: recensione del film di Luca Guadagnino

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Bones and All: recensione del film di Luca Guadagnino

A quattro anni da Suspiria, Luca Guadagnino torna nel Concorso veneziano con Bones and All. Anche questa volta il regista palermitano si confronta con un testo preesistente, il romanzo omonimo di Camille Deangelis e sceglie di tornare a lavorare con Timothée Chalamet, che lui stesso aveva lanciato nell’Olimpo di Hollywood con Chiamami col tuo nome. Accanto a lui, la folgorante Taylor Russel.

Bones and All, la trama

Maren è una ragazza con un segreto. Ha difficoltà a farsi spazio in un mondo che non riesce ad accogliere la sua particolarità, è sola e senza meta, fino a quando non incontra Lee, un ragazzo come lei, solitario e insolito. Con lui Maren troverà una casa e cercherà di capire chi è, affrontando la cattiveria del mondo con la paura e la purezza che ha solo l’adolescenza.

Luca Guadagnino ama raccontare i giovani e l’idea di un coming of age narrato con la sua sensibilità sembra quanto di più canonico possa esserci nella sua filmografia. Bones and All è un felice incontro tra le immagini sanguinolente di Suspiria e il racconto di formazione sentimentale di Chiamami col tuo nome, tutto raccontato on the road, a bordo di un furgone che potrebbe fermarsi da un momento all’altro ma che è tutto ciò di cui hanno bisogno le due anime perse che ci sono dentro.

Cercare il proprio spazio

Attraverso pericoli e insidie, Maren e Lee sgomitano per trovare il loro spazio. Lei in particolare cerca la sua radice, l’origine del suo male, l’evento scatenante a cui attribuire quella diversità così disturbante e invalidante che solo nel confronto con Lee sembra diventare sopportabile. Chalamet e Russel sono il cuore pulsante della storia, ma chi veramente rimane impresso negli incubi dello spettatore è il personaggio interpretato magistralmente da Mark Rylance, Sully. Un orco cattivo, o forse un’altra solitudine in cerca di conforto che però non rientra nel cerchio magico di Maren e Lee, non senza un’imposizione che spezza l’alchimia trai due giovani. 

Bones and All film recensioneGuadagnino riesce a trovare un equilibrio perfetto tra la bellezza dei paesaggi americani, le proporzioni eleganti delle sue inquadrature, la bellezza un po’ stropicciata dei suoi protagonisti e la cattiveria, la bruttezza del mondo, tanto che in alcuni ritratti il regista sembra omaggiare un immaginario à la Garth Ennis, con la sua umanità rifiutata e emarginata.

Trovarsi, riconoscersi, contenersi

Fuor di metafora, Bones and All racconta anche il riconoscersi di due anime perse, il ritrovarsi e l’amarsi nonostante tutto, perché ci si riconosce dentro l’altro e se ne capiscono le ragioni, anche di fronte a contingenze terribili e confessioni indicibili. Amarsi “fino all’osso” e accettare tutto, abbracciandolo e facendoci i conti, sempre.

Peccato però per la colonna sonora del film, che nei lavori di Luca Guadagnino è sempre molto ispirata e che qui appare un po’ troppo pigra, soprattutto per quello che riguarda i pezzi originali, rispetto a quanto realizzato in precedenza, soprattutto con Suspiria.

Bones and All è un coming of age che emoziona profondamente, accoglie e coccola, nonostante immagini violente e disturbanti, ma che si prende anche la responsabilità di raccontare una dura verità: è difficile abbracciare e capire a fondo la diversità, e probabilmente solo tra simili esiste la comprensione autentica e totale.

Casinò: la trama, il cast e la vera storia dietro il film di Martin Scorsese

Con il film del 1995 Casinò, il regista premio Oscar Martin Scorsese firma quello che è considerato l’ultimo capitolo di una trilogia sulla mafia, iniziata con Mean Streets e proseguita con Quei bravi ragazzi. Per dar vita a questo nuovo epico racconto, egli si affida ai suoi attori più ricorrenti: Robert De Niro e Joe Pesci. Nasce così uno dei suoi titoli più importanti degli anni Novanta, tutt’oggi ricordato per i suoi personaggi, la regia e i contenuti come sempre controversi. La storia si basa infatti su una vicenda reale, ambientata nel mondo della criminalità organizzata e dei suoi loschi traffici.

Fonte di ispirazione è infatti il libro Casino: Love and Honor in Las Vegas, scritto e pubblicato nel 1995 da Nicholas Pileggi, il quale ha poi collaborato alla sceneggiatura del film insieme allo stesso Scorsese. Questo è la biografia delle attività criminali dei mafiosi Frank “Lefty” Rosenthal e Anthony “The Ant” Spilotro. I due diedero vita ad una vera e propria fortuna nel mondo dei casinò della Las Vegas degli anni Ottanta. Lo stesso Rosenthal collaborò poi al film in qualità di supervisore alla storia, assicurandosi che venisse raccontata la realtà dei fatti. Questi fornì infatti una serie di informazioni altrimenti introvabili, ottenendo in cambio di poter incontrare De Niro, di cui era da sempre un fan.

Le riprese si rivelarono poi particolarmente impegnative, prevedendo una grande quantità di location e ricostruzioni storiche. Per Scorsese era infatti fondamentale riuscire a trasmettere l’atmosfera che si poteva respirare nei veri casinò dove avvennero i fatti qui narrati. Al momento dell’arrivo in sala, Casinò si rivelò poi uno dei maggiori successi economici del regista, apprezzato proprio per il grande lavoro svolto sull’epoca. A fronte di un budget di circa 52 milioni di dollari, il titolo arrivò ad incassarne globalmente circa 116, con ulteriori 20 milioni derivati dalle vendite per l’home-video. Il film si affermò poi anche durante la stagione dei premi, guadagnando nomination ai Golden Globe e agli Oscar.

Casinò: la trama del film

Protagonista del film è Sam Rothstein, soprannominato “Asso” poiché estremamente bravo con le scommesse. Grazie alla sua fortuna con queste, egli riesce a rendere particolarmente ricco il suo boss, Remo Gaggi. Per ripagarlo, questi gli affida la gestione di un casinò di nuova apertura a Las Vegas, il Tangiers. In breve tempo, con la complicità di Phillip Green, egli riesce ad ottenere straordinari profitti, che non mancano di attirare anche attenzioni indesiderate. Per controllare gli affari di Sam, Gaggi gli affianca Nicky Santoro. Questi, tuttavia, si rivela ancor più spregiudicato negli affari, e con i suoi metodi barbari rischia di compromettere i traffici illeciti tanto difficilmente costruiti da Sam. Le preoccupazioni di questo, però, vengono momentaneamente alleviate dall’incontro con Ginger McKenna.

La donna diventa da subito il principale interesse di Sam, che le chiede di sposarlo. Mentre egli è impegnato da un punto di vista sentimentale, Nicky continua a gestire il casinò, facendosi però notare dalla legge. Per i due uomini hanno così inizio una serie di problemi che potrebbero in breve tempo distruggere tutta la popolarità faticosamente acquistata negli anni. Nel tentativo di gestire le indagini dei federali, i due dovranno cercare di riuscire a gestire la complessa situazione e i loro illeciti. A sgretolarsi non è però soltanto la fortuna economica di Sam. Anche il suo matrimonio inizia ad andare in pezzi, con inevitabili ripercussioni anche sulle altre sue attività. Per la prima volta nella sua vita, Asso avrà così la sensazione di essere stato abbandonato dalla sua infallibile fortuna.

Casinò cast

Casinò: il cast del film

Come sempre, Scorsese si affida ad un gruppo di fidati attori per i ruoli più importanti, mentre si circonda di una serie di interpreti meno noti ma ugualmente caratteristici per i personaggi di minor rilievo. Nel ruolo del protagonista Sam Rothstein si ritrova Robert De Niro. Per prepararsi al ruolo l’attore intraprese come sempre delle lunghe ricerche. Ad aiutarlo particolarmente, però, fu la possibilità di incontrare la vera personalità su cui il suo personaggio si basava. Frank Rosenthal si dichiarò infatti disponibile ad incontrare l’attore, suggerendogli spunti e dettagli per la sua interpretazione. Accanto a lui si ritrova l’amico Joe Pesci, che con il ruolo di Nicky Santoro dava vita ad un nuovo personaggio insensibile e violento.

Per il ruolo di Ginger Scorsese scelse invece l’attrice Sharon Stone, con la quale non aveva mai lavorato prima. Ottenere la parte non fu però facile per l’attrice. Molti dei suoi tentativi di incontrare il regista sfumarono per problemi di varia natura, e dopo aver infine sostenuto un provino non ebbe notizie per mesi. Quando ormai credeva di aver perso l’occasione, venne ricontattata dalla produzione, la quale le comunicava che aveva ottenuto il ruolo. L’attrice lavorò poi molto sul suo personaggio, suggerendo modifiche estetiche e caratteriali, e la sua interpretazione venne apprezzata a tal punto da farle guadagnare una nomination all’Oscar, l’unica del film. In Casinò vi è poi anche James Woods nei panni del pappone Lester Diamons, mentre Frank Vincent ricopre quelli di Frank Marino, braccio destro di Nicky.

Casinò: la vera storia dietro al film

Seppur romanzata, come si è già accennato quella narrata nel film è una storia vera, realmente avvenuta tra i casinò di Las Vegas. Protagonista delle reali vicende è Frank Rosenthal, classe 1929, il quale grazie ai suoi successi nel gioco d’azzardo ottenne l’affidamento dei casinò Stardust, Fremont e Hacienda. Egli si distinse per le sue idee brillanti e particolarmente vincenti, come il far inserire una sala scommesse all’interno di questi locali. Lo Stardust, in particolare, divenne sotto la sua supervisione uno dei centri di gioco d’azzardo più rinomati al mondo. Le cose prendono per Rosenthal una brutta piega a partire dal 1976. In quell’anno, infatti, le autorità scoprono che egli gestiva questi casinò senza una regolare licenza.

A partire da qui egli viene coinvolto in una serie di processi, durante i quali si guadagna il soprannome di “Lefty”, ovvero mancino. Con la reputazione ormai distrutta, Rosenthal sopravvive ad un attentato nel 1982 ed ebbe modo di sposarsi con Geraldine McGee, dalle quale però divorzierà tragicamente nei primi anni Ottanta. La sua carriera termina definitivamente nel momento in cui nel 1988 il giudice Joseph Pavlikowski inserisce il suo nome nel libro nero, di fatto bandendolo da ogni casinò del Nevada. Sconfitto, egli si trasferì a Miami, dove poté comunque continuare a scommettere con successo su eventi sportivi. Dopo essere stato coinvolto nella lavorazione del film di Scorsese, Rosenthal morì nella nota città della Florida nel 2008, all’età di 79 anni.

Casinò: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente, il film Casinò è attualmente presente solamente sulla piattaforma Now, relativa a Sky. Per vederlo è pertanto sottoscrivere un abbonamento ad essa per poter fruire del film come anche di ogni altri titolo presente nel catalogo. In alternativa, è possibile guardarlo in televisione grazie alla sua programmazione nel palinsesto. Il film sarà infatti trasmesso in TV domenica 27 novembre alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

Nemesi: la trama e il cast del film con Sigourney Weaver

Nemesi: la trama e il cast del film con Sigourney Weaver

Nel 2016 il celebre regista Walter Hill, noto per film cult come I guerrieri della notte e Driver l’imprendibile, porta al cinema Nemesi, il suo nuovo lungometraggio. Al centro della storia di questo vi è la guerra aperta tra due donne, le quali sono legate da un passato omicidio. L’evolversi del loro odio reciproco acquisisce però risvolti particolarmente inaspettati, portando il film intero a diventare un cult istantaneo. Merito di ciò sono anche le interpretazioni delle attrici protagoniste, le quali apportano il loro carisma all’intero progetto.

La sceneggiatura del film venne scritta per la prima volta nel 1978, conquistando da subito Hill, il quale affermò di essere rimasto particolarmente attratto dall’audacia della storia e delle sue tematiche. Inizialmente intitolato Tom Boy, il progetto attraversò però una lunga gestazione, prevalentemente poiché il regista non era convinto di come rendere credibili determinati snodi narrativi. Lasciando passare del tempo, egli maturò così nuove idee, che riprese infine per l’ultima stesura, dalla quale è poi nato il film.

Prodotto con un budget particolarmente ridotto, attestato al di sotto dei 3 milioni di dollari, il film ottenne poi una distribuzione limitata nei cinema statunitensi, dove arrivò però a guadagnare circa 200 mila dollari. Con il mercato dell’home-video, Nemesi si è infine affermato come un titolo dal buon successo, suscitando la curiosità di spettatori amanti del thriller come anche dei film cosiddetti “B-Movie”. Sono diverse le curiosità legate al titolo, e proseguendo qui nella lettura si potranno scoprire le principali tra queste.

Nemesi: la trama del film

Il film racconta la storia di un sicario di nome Frank Kitchen, il quale viene assoldato per uccidere il fratello di una brillante chirurga estetica, di nome Rachel Jane. Una volta compiuta la missione, però, Frank si trova a dover fare i conti proprio con la dottoressa. Questa si vendica catturando il sicario e praticando su di lui un intervento di riassegnazione di genere. Al suo risveglio, Frank è dunque costretto a confrontarsi con la sua nuova condizione, dotato ora di un corpo femminile. Ciò lo porta anche a subire una crudele tortura psicologica, per la quale è costretto a ridefinirsi come donna pur di non impazzire.

Lo spietato assassino, però, avverte anche degli inaspettati benefici, e trova nel nuovo corpo una forza prima sconosciuta. Egli inizia così ad escogitare un piano per vendicarsi di quanto subito, andando a ricercare proprio la dottoressa Jane. Nel suo percorso, però, Frank avrà bisogno di allenati per proteggersi dai nemici più inaspettati. Capirà infatti ben presto che arrivare a colpire la dottoressa è più difficile del previsto, e che anche lei dal canto suo non resterà con le mani in mano. La guerra tra le due donna è dunque aperta, e la pietà non sembra affatto essere un elemento contemplabile.

Nemesi cast

Nemesi: il cast del film

Per dar vita ai due ruoli femminili principali, il regista Hill si è assicurato la partecipazione di due tra le più note attrici del genere d’azione. Grazie a loro ha così permesso al film di acquisire ulteriore prestigio, nonché il carisma necessario per far colpo sugli spettatori. Nella parte del sicario Frank Kitchen, che da uomo si ritrova a diventare donna, si ha dunque l’attrice Michelle Rodriguez. Per lei si tratta del primo ruolo da protagonista assoluta dai tempi di Girlfight, il film che la rese celebre. Negli anni si è però affermata grazie alla saga di Fast & Furious. Per poter assumere i panni del personaggio protagonista di Nemesi, la Rodriguez si è trovata a doversi sottoporre ad un lungo allenamento fisico, con il fine di poter sfoggiare un fisico atletico e adatto ad eseguire le spericolate acrobazie previste.

Accanto a lei, nel ruolo della chirurga Rachel Jane vi è invece la candidata all’Oscar Sigourney Weaver. Celebre per il suo ruolo nell’horror Alien, l’attrice ha qui dato vita ad un nuovo complesso personaggio all’interno del genere thriller. Per tale ruolo, ha in seguito raccontato di aver tratto parziale ispirazione dal personaggio interpretato in Copycat – Omicidi in serie, anche se lì figurava come protagonista buona. L’attore Tony Shalhoub è invece presente nei panni del dottor Ralph Galen, il medico che conduce l’intervista alla dottoressa Jane. Anthony LaPaglia, celebre per la serie Senza traccia, è invece il sicario Honest John Hartunian, assoldato dalla Jane per catturare Frank Kitchen. Nel film, infine, sono presenti anche gli attori Terry Chen nei panni del dottor Lin, e Paul McGillion in quelli di Paul Winscott.

Nemesi: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di Nemesi grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 26 novembre alle ore 00:00 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

Falla girare, la recensione di uno sci-fi stupefacente

Falla girare, la recensione di uno sci-fi stupefacente

A due anni dalla sua opera prima 7 ore per farti innamorare, Giampaolo Morelli torna dietro – e davanti – la macchina da presa per una commedia formalmente distopica con cui chiudere in bellezza l’anno iniziato con il C’era una volta il crimine dello scorso marzo. In questo caso, questo nuovo Falla girare sarà disponibile su Amazon Prime dal 25 novembre, per allietare un periodo critico per molti e avvicinarsi al Natale con leggerezza e qualche ottimo consiglio.

Falla girare: un futuro sempre meno stupefacente

Intanto, di rilassarsi, di allontanare i pensieri cupi e le ansie, che sembrano attanagliare anche il mondo del futuro nel quale si svolge l’indagine del reporter dell’Impertinente sull’aumento dei suicidi. Tutto nascerebbe dal virus – forse creato in laboratorio, in Cina – che ha portato alla scomparsa della marijuana e all’estinzione di tutte le piantine di Cannabis… tranne due. Un esemplare femmina, conservato in Vaticano, e uno maschio, apparso per caso nella villa che l’influencer Natan ha acquistato da un losco figuro.

Una premessa surreale, a cavallo tra il fanta-action e L’erba di Grace, che si sviluppa in una commedia molto particolare, che guarda a Rain Man e a I soliti ignoti, e vive di continui strappi, trovate e siparietti. Caratteristiche che la inseriscono in un genere che dopo una premessa crime sfiora a tratti il demenziale, pur con l’ambizione di affrontare in maniera trasversale un tema fondamentale come quello della ricerca e del diritto alla felicità.

La felicità è un sistema complesso

Una direttrice non banale, che va al di là del semplice effetto ‘stupefacente’ cui si ammicca, ma che sembra aver bisogno di essere continuamente ricordata, dagli stessi scombinati eroi in scena e agli spettatori, travolti dal continuo succedersi di svolte narrative, nuovi personaggi e situazioni critiche. Un caos organizzato che risponde all’evidente intenzione di giocare con i modelli del cinema d’azione e d’avventura (con Morelli che si toglie persino lo sfizio di affrontare tre cattivi con le armi consentite dal ruolo), ma che in alcuni momenti sconta brusche frenate ed eccessive concessioni alla parodia.

Non quando si sceglie di attingere alla tradizione della comicità più popolare, al limite della barzelletta, anche politicamente scorretta (ma cinesi e napoletani saranno i primi a riderne), che paradossalmente paga di più di certe battute meno originali – sugli stereotipi legati al social marketing e all’immagine del giornalismo che qualcuno sembra avere davvero – o quasi dovute a una moderna sensibilità neo femminista. Per fortuna, del film e nostra, dove non arrivano la scrittura e il montaggio ci pensa la banda di impavidi composta dai Jackal, Giovanni Esposito e Michele Placido… con Leopoldo Mastelloni in versione boss.

Maria Bakalova: 10 cose che non sai sull’attrice

Maria Bakalova: 10 cose che non sai sull’attrice

La giovanissima Maria Bakalova è divenuta celebre grazie al film Borat – Seguito di film cinema, che le ha aperto le porte ad una popolarità internazionale che la sta rendendo un’attrice sempre più richiesta. Sono infatti molti i progetti a cui la Bakalova sta prendendo parte e sempre più viene indicata come una delle interpreti da tenere d’occhio per il futuro.

Ecco 10 cose che non sai su Maria Bakalova.

Maria Bakalova: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in noti film. Con diversi lungometraggi di produzione bulgara alle spalle, come Transgression (2017) e Last Call (2020), l’attrice è arrivata negli Stati Uniti per recitare nei panni di Tutar Sagdiyev nel film Borat – Seguito di film cinema, accanto a Sacha Baron Cohen. Dopo questo film che l’ha resa celebre, ha preso parte a Woman Do Cry (2021), Nella bolla (2022), con Karen Gillan e Bodies Bodies Bodies (2022), commedia horror.

2. Ha recitato anche per la televisione. Oltre ad aver preso parte a film per il cinema, l’attrice ha recitato anche in alcuni prodotti televisivi. Questi sono la serie bulgara Tipichno, dove ha recitato nel 2015 per tre episodi e l’episodio Borat’s American Lockdown della miniserie Borat’s American Lockdown & Debunking Borat, realizzata con materiale non utilizzato per il film. Nel 2022 ha invece un cameo in Guardians of the Galaxy Holiday Special.

3. È anche produttrice. La giovane attrice sta dimostrando molta dimestichezza con l’ambiente del cinema statunitense, tanto da aver intrapreso anche l’attività di produttrice per alcuni progetti. Tra questi si hanno la commedia romantica The Honeymoon, nella quale è presente anche come attrice, è Triumph, film stavolta di nazionalità bulgara nel quale come l’altro compare anche come attrice.

Maria-Bakalova-Instagram

Maria Bakalova in Borat

4. È stato il suo debutto in lingua inglese. Prima di recitare in Borat – Seguito di film cinema, l’attrice vantava unicamente interpretazioni in opere di produzione bulgara. Borat ha dunque rappresentato ilsuo debutto in un film in lingua inglese, cosa che le ha poi permesso di ottenere un’enorme popolarità e rimanere nel contesto del cinema statunitense, dove oggi continua a lavorare. L’attrice si è dunque dichiarata estremamente grata dell’opportunità ricevuta, che le ha letteralmente cambiato la vita.

5. Ha sostenuto un provino “folle”. Ricordando l’esperienza di Borat – Seguito di film cinema, l’attrice ha raccontato di aver fatto di tutto pur di ottenere la parte di Tutar Sagdiyev nel film, arrivando a sostenere un provino giudicato come “folle”. L’attrice si è infatti trovata a dover improvvisare insieme ad alcuni soggetti reali, ignari del fatto che si stavano svolgendo dei casting per il film. La Bakalova ha infine dimostrato molto coraggio e capacità di improvvisazione, addirittura infilandosi in una gabbia per cani e bevendo dalla ciotola di questi.

Maria Bakalova e Rudy Giuliani

6. Ha recitato con l’ex sindaco di New York. Ad essere divenuta particolarmente nota di Borat – Seguito di film cinema è la scena dove la Bakalova interagisce con Rudy Giuliani, ex sindaco di New York e avvocato personale di Donald Trump. In essa, mentre l’attrice sta intervistando Giuliani, quest’ultimo viene improvvisamente sorpreso con le mani nei pantaloni e anche se la cosa è stata interrotta subito si sono sollevate giustamente molte polemiche nei confronti del comportamento dell’avvocato. La Bakalova, in seguito, ha affermato che ciò che è accaduto è ciò che si vede nel film, senza alcuna distorsione dei fatti.

Maria Bakalova candidata agli Oscar

7. Ha stabilito un importante primato. Grazie alla sua irresistibile interpretazione in Borat – Seguito di film cinema, la Bakalova è stata candidata come miglior attrice ad importanti premi come agli Screen Actors Guild Award, ai British Academy Film Awards, ai Golden Globe e, sopratutto, agli Oscar. A questi ultimi ha concorso nella categoria “miglior attrice non protagonista” e pur non avendo poi vinto il premio ha comunque stabilito un importante primato. Si tratta infatti della prima persona bulgara a ricevere una candidatura nelle categorie attoriali.

Maria-Bakalova-Rudy-Giuliani

Maria Bakalova in Guardiani della Galassia

8. Reciterà nell’atteso film Marvel. Nel giugno del 2022, è stato annunciato che Bakalova si è unita al cast del film del Marvel Cinematic Universe Guardiani della Galassia Vol. 3, atteso per il 2023. Qui darà voce a Cosmo the Spacedog, prendendo parte anche al lavoro di motion capture sul personaggio. L’attrice ha già avuto modo di fornire agli spettatori un assaggio di questo personaggio grazie al Guardiani della Galassia Holiday Special, disponibile dal 25 novembre sulla piattaforma Disney+.

Maria Bakalova è su Instagram

9. È presente sul social network. L’attrice possiede un proprio profilo Instagram ufficiale con tanto di spunta blu. Questo è seguito da 387 mila persone e presenta attualmente oltre 800 post. Attraverso le sue pubblicazioni l’attrice è solita raccontare le proprie giornate lavorative, tra curiosità e dietro le quinte dei set a cui partecipa. Non mancano però anche immagini legate alla propria quotidianità, tra momenti di svago, giornate in compagnia di amici o colleghi e molto altro. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Maria Bakalova: età e altezza dell’attrice

10. Maria Bakalova è nata a Burgas, In Bulgaria, il 4 giugno del 1996. L’attrice è alta complessivamente 1,65 metri

Fonti: IMDb, ScreenRant

Forever Young: la conferenza stampa del film di Valeria Bruni Tedeschi

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Oggi a Roma è stato presentato il settimo lungometraggio di Valeria Bruni Tedeschi dal titolo Forever Young. Il film riporta lo spettatore indietro nel tempo fino al 1986 quando Patrice Chéreau e Pierre Romans creano la scuola Les Amandiers. Il lavoro fatto dalla regista e dal team di co-sceneggiatrici composto da Noémie Lvovsky e Agnès De Sacy è quello di aver preso i loro ricordi e metterli nero su bianco attraverso la macchina da presa. Lungo la chiacchierata con la stampa, oggi in conferenza stampa la regista e il coproduttore, Angelo Barbagallo hanno spiegato il processo creativo che ha portato alla realizzazione del film.

Forever Young, la trama

Francia, 1986. Stella, Adèle, Victor e Frank sono nel pieno della propria esplosiva giovinezza. Entrati nella prestigiosa scuola teatrale Les Amandiers creata da Patrice Chéreau e Pierre Romans sentono di avere il mondo nelle mani. Lanciati a piena velocità nelle proprie passioni, vivranno insieme l’entusiasmo, le paure, gli amori, ma anche le loro prime grandi tragedie.

Questa breve trama che fa da base per il lavoro fatto in Forever Young racconta invece molto di più: “Io e le mie co-sceneggiatrici abbiamo lavorato in modo schematico. Abbiamo preso del materiale autobiografico, e ci siamo divertite a cambiarlo con la nostra immaginazione. Lo abbiamo adattato costruendoci attorno le nostre idee creative. Prendiamo il caos della realtà e ne facciamo una finzione”, dichiara Valeria Bruni Tedeschi. La sua pellicola è stata presentata a Cannes e in Francia ha già avuto il suo debutto avvicinando anche i commenti positivi del pubblico. In Italia, invece, il film uscirà il 1° dicembre per Lucky Red, in 120 sale.

In Forever Young in particolare vediamo questa messa in scena di due figure contrapposte: da una parte gli allievi e dall’altra i registi, che hanno ispirato proprio il film: “Les Amandiers non era una scuola convenzionale. ne ho voluto fare un film perché volevo raccontare questa strana scuola, questa esperienza che questi registi hanno fatto insieme a noi allievi. Les Amandiers non era una scuola teatrale convenzionale come il conservatorio, per esempio, era una scuola dove ci hanno il gusto di cancellare la frontiera tra la vita e la scena. Di poter dare sulla scena e ai nostri personaggi le nostre verità, di non recitare ma di essere. Questa frontiera cancellata però metteva noi studenti un po’ in pericolo”.

Forever Young (Les Amandiers)

Fred Buscaglione, Bertolucci e tanti altri riferimenti

Ho un particolare attaccamento a Fred Buscoglione. Avevo già preso un’altra sua canzone per un altro film. Ho avuto l’intuizione di mettere la canzone Guarda che luna su una scena molto particolare perché avevamo voglia con la montatrice di dare un contrasto tra il dramma e questa canzone che ha tinte allegre”, afferma la regista. “Il contrasto fa parte della vita e io vedo la vita così e la racconto così. Poi questa canzone ci è ritornata in mente nella scena finale e quasi alla fine del mix Sandy Notarianni ha avuto l’idea di farla cantare al personaggio di Etienne [interpretato da Sofianne Bennacer] come se fosse un modo supplementare di convocarlo”.

Chereau, interpretato da Louis Garrel, è stato il mentore di Valeria Bruni Tedeschi, l’ha lanciata al teatro ed è stato un maestro: “È stato un mio amico, Thierry De Peretti, a darmi l’idea per il film. Dare a qualcuno un’idea è un bel regalo. Poi io e le mie colleghe abbiamo iniziato a lavorare alla sceneggiatura, non senza difficoltà. In particolare, dovevamo scegliere che cosa raccontare di questa scuola – che nella realtà dura due anni, molto di più rispetto alla rappresentazione nel film. In quegli anni abbiamo lavorato tantissimo ma nel film volevamo raccontare la stranezza di questa scuola ma semplificarla per portarla allo spettatore“.

Ha continuato dicendo: “Un altro problema era proprio il personaggio di Chereau perché io ero intimidita e rispettosa nel portarlo in scena. Abbiamo proprio preso alcune sue frasi nei dialoghi per essere fedeli il più possibile. Lui era un genio e quello che mi ha aiutato a mettere tutto in disordine è stato il pensiero che lui leggesse le sceneggiature. In questo disordine Louis Garrel è stato un interprete fantastico: “Quando è arrivato nel film mi ha detto che era scritto male e gli ho chiesto di improvvisare. Ha portato nel film il suo Chereau perché sapevo che era dentro di lui, un personaggio con cui sognava di lavorare”.

In Forever Young c’è un riferimento a Bernardo Bertolucci:Io ho fatto un cortometraggio con Bernardo Bertolucci in passato. Di questo cortometraggio mi resta l’incontro con lui. È una persona che è stata decisiva nel mio lavoro e nella mia vita. Sono stata felice di riportarlo in scena a modo mio. il film ha la sua valenza proprio il fatto che mette in scena queste personalità così forti, che ormai non ci sono più”.

Valeria Bruni Tedeschi: “Preferisco fare la regista che l’attrice”

Il settimo film come regista non è davvero una cosa da poco per Valeria Bruni Tedeschi che durante la conferenza stampa di Forever Young ammette cosa sceglierebbe se potesse: “Il mio lavoro da attrice è molto più spensierato. quasi una vacanza. Oggi sto facendo un film con Valeria Golino in Sicilia e il mio personaggio è un po’ particolare. Sono felicissima sul set, non mi sentivo così felice da tanto ma il mio personaggio è duro e doloroso. Invece, fare un film è una responsabilità più grande. Se dovessi scegliere, preferirei osservare gli altri, fare la regista. Questo perché quando faccio i film lo uso come un pretesto per stare insieme alle persone che amo”.

Nel suo modo di fare la regista il suo obiettivo è la costante ricerca della verità: “Un personaggio che ha ispirato il mio film è la mia coach che ha scritto un libro che si intitola The Truth, La verità. Questo è quello che io ho sempre chiesto ai miei attori dei miei film. Io avevo voglia di filmare loro e non volevo filmare delle imitazioni dei miei ricordi o me stessa. Volevo filmare i miei attori in questo ambiente della scuola negli anni 80 e volevo guardare le loro anime”.

Coraggio… fatti ammazzare: trama e cast sul film con Clint Eastwood

Nella lunghissima carriera di Clint Eastwood, uno dei suoi personaggi più celebri è senza dubbio quello di Harry Callaghan. Nato dalla penna di Harry Julian Fink, il personaggio è stato protagonista di ben cinque film usciti tra il 1971 e il 1988. Uno dei più celebri e apprezzati tra questi è Coraggio… fatti ammazzare (il cui titolo originale è in realtà Sudden Impact). Questo è l’unico film della serie diretto dallo stesso Eastwood, il quale ebbe finalmente modo di assumere anche tale ruolo per quanto riguarda i film dedicati a tale personaggio. Uscito nel 1983, questo si è affermato come il maggiore incasso della serie.

Con un guadagno complessivo di circa 150 milioni, a fronte di un budget, questo si è affermato come una pietra miliare del genere poliziesco, qui perfettamente rappresentato. In un contesto statunitense sempre più cupo e con la violenza dilagante, l’ispettore Callaghan incarna perfettamente i malumori e i timori di un’intera popolazione. Memorabile, inoltre, resta in lingua originale la frase “Go ahead, make my day” (tradotta in italiano come Avanti, dà un senso alla mia giornata), la quale ha ottenuto la sesta posizione nella classifica delle 100 migliori citazioni cinematografiche secondo l’American Film Institute.

Per gli amanti della serie, del personaggio e di Eastwood, Coraggio… fatti ammazzare è un titolo assolutamente imperdibile, ricco di tutto il fascino e il carisma tipico dell’ispettore Callaghan, uno dei detective più iconici del cinema. Pur essendo al quarto film, egli continua infatti a regalare grandi sorprese. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Coraggio… fatti ammazzare: la trama del film

Protagonista del film è l’ispettore Harry Callaghan, il quale si trova a condurre una pericolosa indagine su uno dei boss mafiosi più potenti della città. Mentre è impegnato in ciò, tuttavia, si trova a dover indagare su una serie di strani omicidi, cercando di ritrovare in questi elementi comuni che possano condurlo all’assassino. Per lavorare meglio sul caso, il capitano Briggs decide di farlo trasferire a San Paolo, dove però Callaghan si trova a scontrarsi con il capo della polizia locale, Lester Jennings, che sembra voler ostacolare le indagini. A rendere più piacevole la permanenza di Callaghan nella nuova località ci pensa però Jennifer Spencer.

La donna, una delle più note pittrici di San Francisco, si trova lì per cercare di superare gli orrori subiti dalla sorella minore, la quale subì un feroce stupro collettivo da parte di una banda di malviventi. Ben presto, Callaghan, si rende conto di come coloro che vengano uccisi facciano tutti parte della stessa banda criminale, capeggiata dal crudele Mick. Nel momento in cui inizia a sospettare che l’assassino sia proprio Jennifer, la quale sarebbe in cerca di vendetta per sua sorella, qualcosa di imprevedibile avviene. Sia Callaghan che la donna si ritrovano in serio pericolo e il detective dovrà fare ricorso a tutte le sue abilità per salvare la situazione.

Coraggio... fatti ammazzare cast

Coraggio… fatti ammazzare: il cast del film

Harry Callaghan non potrebbe avere volto diverso da quello dell’attore Clint Eastwood. Ancora una volta il premio Oscar ha dato vita ad una nuova fenomenale interpretazione del personaggio, sfoggiando tutto il suo crescente carisma. Qui, come anticipato, egli si trova anche a ricoprire il ruolo di regista, dopo che gli era già stato offerto di farlo per Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan e Cielo di piombo, ispettore Callaghan. Coraggio… fatti ammazzare è il decimo film diretto da Eastwood e l’unico sequel di cui egli abbia curato la regia nel corso della sua carriera. È stato poi stimato che Eastwood ha guadagnato circa 30 milioni di dollari per questo film, data anche la sua percentuale sui profitti.

Nel ruolo di Jennifer Spencer vi è invece Sondra Locke, in quel periodo compagna nella realtà di Eastwood. Per i due si è trattato del sesto film insieme. Eastwood avrebbe poi voluto farla recitare anche nel quinto capitolo, Scommessa con la morte, ma gli fu consigliato di evitare per non rendere ripetitiva la cosa. Per la Locke, questo è stato l’ultimo suo film uscito al cinema. Nel cast è poi presente Pat Hingle, meglio noto per essere stato il commissario Gordon nei primi film cinematografici dedicati a Batman, qui nel ruolo del capitano Lesten Janning. Bradford Dillman è il capitano Briggs, mentre Paul Drake è il criminale Mick.

Coraggio… fatti ammazzare: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Coraggio… fatti ammazzare è infatti presente su Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now e Amazon Prime Video. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per venerdì 25 novembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Improvvisamente Natale, una clip in anteprima del film di Francesco Patierno

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Prime Video ha una clip in anteprima di Improvvisamente Natale, il nuovo family comedy con Diego Abatantuono disponibile in esclusiva su Prime Video dal 1° dicembre 2022.

Diretta da Francesco Patierno, la commedia family comprende nel cast molti tra i volti più noti e apprezzati del cinema italiano: Diego Abatantuono, Violante Placido, Lodo Guenzi, Anna Galiena, Antonio Catania, Michele Foresta (in arte Mago Forest) e Nino Frassica.

https://www.youtube.com/watch?v=0nIFQD7ipuU

Il film racconta la storia di Chiara, 8 anni, che ogni anno non vede l’ora sia Natale per rivedere l’adorato nonno Lorenzo (Diego Abatantuono), proprietario del delizioso albergo d’alta montagna che ospita i festeggiamenti della famiglia. Quest’anno, però, i genitori di Chiara, Alberta e Giacomo, hanno deciso di mettersi in macchina sotto il sole bollente della settimana di Ferragosto, per una visita fuori stagione a Lorenzo, perché hanno bisogno di lui per dare a Chiara l’amara notizia: si stanno separando. Forse, se glielo dicesse lui, la piccola soffrirebbe meno…Lorenzo, già in crisi perché rischia di dover vendere il suo amato hotel, accetta l’ingrato incarico di dare la notizia alla nipotina, ma prima vuole regalarle l’ultimo Natale felice… a Ferragosto!

Nel cast oltre a Diego Abatantuono, Violante Placido, Lodo Guenzi, Anna Galiena, Antonio Catania, Michele Foresta (in arte Mago Forest), Nino Frassica, Gloria Guida con il suo ritorno sugli schermi dopo anni di assenza, affiancati dalla giovanissima protagonista Sara Ciocca. Il film è diretto da Francesco Patierno e prodotto da Notorious Pictures.

Improvvisamente Natale, la recensione del film di Francesco Patierno

Improvvisamente Natale si unirà a migliaia di film, show e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original Autumn BeatPrisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Stagione 1, Stagione 2 e Stagione 3 e LOL: Chi ride è fuori Stagione 1 e Stagione 2; le serie pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisele i grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Jack Ryan di Tom Clancy, Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei Ricardo, La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca figlio oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre produzioni Original già annunciate sono The Bad Guy, Lol Xmas Special: Chi ride è fuori, Sono Lillo, The Ferragnez – La Serie Stagione 2, Everybody Loves Diamonds e il capitolo italiano dell’universo Citadel.

The Bad Guy, il trailer ufficiale della serie Prime Video

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The Bad Guy, il trailer ufficiale della serie Prime Video

Prime Video ha svelato oggi il il trailer ufficiale della nuova serie Original italiana The Bad Guy, interpretata da Luigi Lo Cascio, Claudia Pandolfi, Vincenzo Pirrotta, Selene Caramazza e Giulia Maenza, Antonio Catania, Fabrizio Ferracane e diretta da Giuseppe G. Stasi e Giancarlo FontanaThe Bad Guy sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in 240 Paesi e territori nel mondo dall’8 dicembre con i primi tre episodi, per poi concludersi con gli ultimi tre episodi il 15 dicembre.

The Bad Guy unisce il crime con la dark comedy e racconta l’incredibile storia di Nino Scotellaro, pubblico ministero siciliano che ha dedicato tutta la sua vita alla lotta contro la mafia e che improvvisamente viene accusato di essere uno di coloro che ha sempre combattuto: un mafioso. Dopo la condanna, senza più nulla da perdere, Nino decide di mettere a segno un machiavellico piano di vendetta, diventando il “bad guy” in cui è stato ingiustamente trasformato.

The Bad Guy è una serie creata e scritta da Ludovica Rampoldi, Davide Serino e Giuseppe G. Stasi, diretta da Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi e prodotta da Nicola Giuliano, Francesca Cima e Carlotta Calori per Indigo Film con Amazon Studios.

The Bad Guy si unirà a migliaia di film, show e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Stagione 1 e Stagione 2, e LOL: Chi ride è fuori Stagione 1 e Stagione 2; le serie pluripremiate Fleabag The Marvelous Mrs. Maisel e i grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del PotereJack Ryan di Tom Clancy, Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei Ricardo, La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca figlio oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre produzioni Original già annunciate sono Autumn Beat, The Bad Guy, Everybody Loves Diamonds, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Stagione 3, The Ferragnez – La Serie Stagione 2 e il capitolo italiano dell’universo Citadel.

Call My Agent – Italia, il primo teaser trailer

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Call My Agent – Italia, il primo teaser trailer

Si mostra oggi nelle immagini del teaser ufficiale CALL MY AGENT – ITALIA, l’attesissimo remake del cult francese Dix pour cent (Call My Agent!) da gennaio 2023 in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW. Una serie Sky Original in sei episodi prodotta da Sky Studios e Palomar e scritta da Lisa Nur Sultan (Sulla mia pelle, 7 donne e un mistero, Studio Battaglia), per la regia di Luca Ribuoli (Speravo de morì prima, La mafia uccide solo d’estate, Noi).

Call My Agent – Italia, il primo teaser trailer

https://www.youtube.com/watch?v=GwniU8yTlLs

Le vicissitudini di una potente agenzia di spettacolo e le storie dei suoi soci, alle prese con le carriere delle più grandi star del cinema italiano, per un viaggio ironico e dissacrante dietro le quinte del nostro showbiz. Nella versione italiana, infatti, l’agenzia di management di attori al centro del racconto, la CMA (Claudio Maiorana Agency), si sposta da Parigi a Roma, e così le vicende, fra lavoro e vita privata, dei suoi carismatici agenti e dei loro assistenti.

Michele Di Mauro (Studio Battaglia, I delitti del BarLume, Santa Maradona), Sara Drago (La grande abbuffata, Jezabel, S/HE), Maurizio Lastrico (America Latina, Fedeltà, Don Matteo) e Marzia Ubaldi(I predatori, Suburra – La serie, L’allieva) interpretano gli agenti di alcuni fra i più grandi nomi del mondo dello spettacolo italiano, tutti alle prese con tragicomiche problematiche da risolvere in ciascun episodio, in una escalation di conflitti.

Straordinario il cast di guest star: nei panni di loro stessi saranno Stefano Accorsi, Paola Cortellesi, Matilda De Angelis, Pierfrancesco Favino e Anna Ferzetti, Corrado Guzzanti e Paolo Sorrentinoa dare filo da torcere agli agenti e ai loro assistenti, questi ultimi interpretati da Sara Lazzaro (Doc – Nelle tue mani, 18 regali, Volevo fare la rockstar), Francesco Russo (L’Amica Geniale, A Classic Horror Story), Paola Buratto (Bang Bang Baby). E con Kaze (Anni da cane) nel ruolo di Sofia, la receptionist dell’agenzia, ed Emanuela Fanelli in quello di una delle più “stravaganti” attrici della CMA.

Call My Agent – Italia, la trama

Benvenuti dietro le quinte dello show business italiano dal punto di vista di chi si occupa di gestire le carriere – e le vite – delle star, gli agenti. Lea, Gabriele, Vittorio ed Elvira sono l’anima della CMA e a questa danno l’anima, pronti a tutto pur di far brillare le loro stelle. Manager, amici, confidenti e psicologi: un buon agente è tutto questo e anche di più. E loro, ognuno col proprio stile, sono i migliori. Tra giornate frenetiche e nottate mondane, a rimetterci è la loro vita privata… Ma in fondo si divertono troppo per accorgersene. Ma con la partenza del fondatore Claudio Maiorana le cose si faranno un po’ più complicate.

Sofiane Bennacer accusato di stupro, Valeria Bruni Tedeschi si schiera: “Questo è linciaggio mediatico”

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Comincia con una dichiarazione imprevista la conferenza stampa di presentazione di Forever Young, il nuovo film di Valeria Bruni Tedeschi. La regista e interprete coglie l’occasione pubblica che le si è presentata a Roma per condividere con la stampa la dichiarazione che lei stessa ha lasciato alle agenzie stampa francesi questa stessa mattina. L’argomento è l’accusa di stupro rivolta a Sofiane Bennacer, giovane interprete francese e protagonista di Forever Young, nonché attuale compagno di Bruni Tedeschi che ha intrecciato una relazione con lui “molto dopo la fine delle riprese”.

La dichiarazione della regista è stata rilasciata a seguito della prima pagina di Libération di oggi, che vede una foto di Sofiane Bennacer a tutta pagina: “Oggi è la giornata contro la violenza sulle donne. Tengo ad esprimere, innanzitutto, il mio grande rispetto per la libertà di parola delle donne e il mio profondo attaccamento al fatto che possano essere ascoltate. Sono stata io stessa vittima di abusi durante la mia infanzia e conosco il dolore di non essere stata presa sul serio. Ho dei figli ed è fondamentale per me, più di ogni altra cosa, che vivano in una società che li ascolti e li protegga – comincia così la dichiarazione di Valeria Bruni Tedeschi, che continua – Ciò non mi impedisce, tuttavia, di essere sbalordita, leggendo il quotidiano Libération di oggi, di vedere il trattamento riservato a un giovane uomo oggetto di un’indagine penale in corso, senza alcun rispetto per le persone che stanno lavorando su questa indagine, né per il principio di presunzione di innocenza. Sono rimasta artisticamente impressionata da Sofiane Bennacer sin dal primo secondo del casting del mio film e ho fortemente voluto che ne fosse l’attore principale nonostante le voci che circolavano, di cui ero a conoscenza. I miei produttori hanno espresso timori e riserve, ma gli ho comunicato che queste voci non dovevano mettere in discussione questa scelta e che era impensabile per me fare il film senza di lui. Mi hanno dato fiducia, nel rispetto che dimostrano per le scelte artistiche delle loro registe e dei loro registi. Li ringrazio e mi assumo la piena responsabilità della mia scelta”.

“Successivamente, abbiamo saputo che era stata presentata una denuncia. Le riprese erano allora iniziate, e cambiare attore avrebbe creato ostacoli giuridici insuperabili. Per quel che mi riguarda, avevo avuto modo di conoscere Sofiane Bennacer da diversi mesi sul lavoro, in particolare durante il lungo periodo delle prove, ed ero completamente sicura delle sue qualità umane: quando filmi qualcuno, “vedi” chi hai di fronte a te. Questa mattina, sono indignata nel vedere che un giornale come Libération possa calpestare a tal punto il principio della presunzione di innocenza, ostentare vergognosamente questa vicenda, e mettere in prima pagina la foto di un giovane uomo con del sangue sulle mani. Ad oggi, è chiaro a tutti che non è stato ancora giudicato, e questa scelta editoriale non è secondo me altro che un puro linciaggio mediatico, ben lontano dalla volontà di informare in modo obiettivo e imparziale. Aggiungerei che decine e decine di persone si sono dedicate con passione e impegno totale al film, e che questo approccio è profondamente irrispettoso di tutto il loro meraviglioso lavoro. Non devo esprimermi sulla mia vita privata, ma visto che sono tenuta a renderne conto, voglio dire che abbiamo effettivamente una relazione amorosa, ma questo rapporto è iniziato molto dopo la fine delle riprese, ed è basato innanzitutto su un’amicizia profonda. Ora, non vorrei più parlare di questo, parliamo del film”.

Le presunte violenze sarebbero avvenute tra il 2018 e il 2019 e da subito Sofiane Bennacer si è dichiarato innocente di quanto viene accusato. Al momento del casting per Forever Young, sia la regista che la produzione erano a conoscenza delle denunce.

Qualunque sia l’esito delle indagini relative alla condotta di Sofiane Bennacer, al momento in cui scriviamo, affermiamo la nostra vicinanza a tutti coloro che subiscono dei processi pubblici, fuori dalle aule dei tribunali. L’opinione pubblica non dovrebbe in alcun modo sancire la colpevolezza o l’innocenza di una persona.

Spider-Man: Across the Spider-Verse, nuovi dettagli sulla trama

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Spider-Man: Across the Spider-Verse, nuovi dettagli sulla trama

In una recente intervista con Empire (tramite The Direct) per il tanto atteso sequel animato, Chris Miller ha offerto alcune informazioni su ciò che verrà da Spider-Man: Accross the Spider-verse. Alla domanda sulla storia di Miles Morales nel film, il co-sceneggiatore ha anticipato che il giovane eroe intraprenderà un viaggio alla scoperta di sé, che si svolgerà in gran parte attraverso la sua avventura nel multiverso.

Miles sta attraversando diverse fasi della sua vita. Ora ha fiducia, ma sta iniziando a scoprire qual è il suo posto nel mondo e si sente pronto per le sue prossime sfide. Vuole lasciare il nido. Deve capire chi è e chi conta nella sua vita, e cosa è importante. Da adolescente queste sono molte delle grandi domande che ti poni, e lui lo sta affrontando su una scala di supereroi grande e multidimensionale.

Spider-Man: Accross the Spider-verse arriverà il 2 giugno 2023 al cinema negli USA.

Sony Pictures Animation ha ingaggiato Joaquim Dos Santos (Voltron: Legendary Defender, La leggenda di Korra), il candidato all’Oscar Kemp Powers (Soul) e Justin K. Thompson (Piovono polpette) per dirigere Spider-Man: Accross the Spider-verse, utilizzando una sceneggiatura scritta da Phil Lord e Chris Miller (che tornano anche come produttori insieme a Amy Pascal, Avi Arad e Christina Steinberg) in collaborazione con David Callaham (Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci AnelliWonder Woman 1984).

Non è stato ancora confermato, ma sia Shameik Moore che la candidata all’Oscar Hailee Steinfeld dovrebbe tornare a doppiare rispettivamente Miles Morales e Gwen Stacy. Nel sequel dovrebbero ritornare anche gran parte degli attori che hanno prestato le loro voci nel primo film, tra cui Jake Johnson, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, John Mulaney, Oscar Isaac e Kimiko Glenn. La voce del villain sarà, in originale, doppiata da Jason Schwartzman.

Taika Waititi il suo nuovo film come antidoto alla realizzazione dei film su Thor

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Il regista di Thor: Ragnarok, Taika Waititi, descrive il suo prossimo film Next Goal Wins come un antidoto alla realizzazione di film su Thor. Il regista neozelandese vanta molti talenti, in quanto sceneggiatore, regista e attore in diversi progetti acclamati tra cui What We Do In The Shadows e Our Flag Means Death.

Waititi è noto per il suo stile irriverente e stravagante come regista ed è accreditato per aver dato nuova vita al franchise di Thor del Marvel Cinematic Universe con Thor: Ragnarok del 2017. Sebbene Taika Waititi abbia iniziato con progetti più circoscritti come Eagle vs. Shark, Boy e Hunt for the Wilderpeople, da allora ha creato diversi film e serie televisive di portata internazionale con il suo coinvolgimento nel MCU e nella serie di Star Wars The Mandalorian.

Il prossimo film del regista, Next Goal Wins, lo vedrà tornare alle sue radici neozelandesi con un film sportivo basato sull’omonimo documentario del 2014, incentrato sulla squadra nazionale di calcio delle Samoa americane. Durante un sit-down con Empire per il numero di Indiana Jones 5, Waititi ha spiegato il significato personale di Next Goal Wins per lui, descrivendo il film come “un grande antidoto” ai suoi lavori più internazionali a causa della sua ambientazione polinesiana. Il regista ha descritto la visione del documentario come “vedere me stesso lassù, vedere la mia famiglia lassù“, il che ha portato il suo interesse a portare la storia e la rappresentazione che offriva alla sua gente a un pubblico più ampio. “È stato un ottimo antidoto dopo aver realizzato Thor e Jojo Rabbit. Non che ci sia qualcosa di negativo nel fare quegli altri film, ma mi mancava così tanto casa”.

Henry Cavill è il più grande Superman di sempre, secondo Dwayne Johnson

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Dopo il ritorno del Superman di Henry Cavill al DCU, Dwayne Johnson rivela che pensa che la versione del personaggio di Cavill sia la migliore di tutti i tempi. Cavill ha indossato per la prima volta l’iconico mantello rosso in Man of Steel del 2013, un film di Zack Snyder che ha ottenuto recensioni contrastanti da parte della critica ma una forte risposta da parte dei fan.

L’attore ha ripreso il ruolo di Superman in Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016 e in Justice League del 2017 (e nella rielaborazione del 2021, Justice League di Zack Snyder). Dopo anni di incertezza e voci sul suo futuro come personaggio, Cavill ha sorpreso i fan tornando come Superman nella scena post-crediti di Black Adam, un’apparizione dovuta in gran parte alla continua campagna di Johnson verso i dirigenti DC.

In un recente video pubblicato su Twitter che celebra l’uscita digitale di Black Adam, Johnson spiega perché ha spinto a riportare Henry Cavill nei panni di Superman, definendo l’attore il migliore che abbia mai interpretato il personaggio. Pur mostrando rispetto per la versione di Christopher Reeve dell’iconico supereroe, Johnson chiarisce che, per lui, Cavill è al di sopra degli altri.

“A proposito, non c’era nessun altro Superman da riportare indietro. Henry Cavill è il Superman della nostra generazione e, secondo me, il più grande Superman. E lo dico rispettosamente per gli altri attori, in particolare Christopher Reeve, ma [Henry è] il più grande Superman di tutti i tempi.”

Nello stesso video, Dwayne Johnson insiste sulla continuazione del franchise di Black Adam, proponendo nuove storie e nuovi personaggi per la Justice Society of America. Non c’è dubbio che l’attore ci stia mettendo dell’entusiasmo!

Hugh Jackman augura un felice Ringraziamento con una gif di Wolverine!

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Sembra che Hugh Jackman sia definitivamente tornato nella parte di Wolverine, dato che ha utilizzato proprio una gif del personaggio (la versione animata degli anni Novanta) per augurare ai suoi fan un felice Giorno del Ringraziamento.

Il riferimento nella didascalia è al regime alimentare che viene sicuramente “tradito” in una circostanza come quella del Thanksgiving, dove il cibo ha un ruolo fondamentale! Ovviamente Hugh Jackman tornerà a essere Wolverine in Deadpool 3.

https://twitter.com/RealHughJackman/status/1595744656297541633?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1595744656297541633%7Ctwgr%5Ede408beb362d4bf8c280714f52baeb40a30eed80%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fxmen-hugh-jackman-wolverine-thanksgiving-post%2F

Deadpool 3, quello che sappiamo

Shawn Levy dirigerà Deadpool 3. Rhett Reese e Paul Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul Mercenario Chiacchierone, scriveranno anche Deadpool 3, basandosi sui fumetti creati da Rob Liefeld, confermandosi nella squadra creativa del progetto, dopo che per un breve periodo erano stati sostituiti da Lizzie Molyneux-Loeglin e Wendy Molyneux.

Oltre a Ryan Reynolds non ci sono nomi confermati nel cast del film. In Deadpool 2 c’erano Josh Brolin nel ruolo di Cable e Zazie Beetz in quello di Domino, mentre il primo film vedeva la presenza di Morena Baccarin come Vanessa e T.J. Miller come Weasel. Nel cast è stato anche confermato Hugh Jackman, che torna a rivestire i panni di Wolverine/Logan, dopo la sua gloriosa uscita di scena nel 2017 in Logan, di James Mangold.

Paul Wernick e Rhett Reese hanno dichiarato sul film: “È una meravigliosa opportunità per i pesci fuor d’acqua. Deadpool è un pazzo al centro di un film. Far cadere un pazzo in un mondo molto sano di mente, è oro puro. Sarà davvero divertente.” Deadpool 3 uscirà il 6 settembre 2024.

Indiana Jones 5: ecco il consiglio che Steven Spielberg ha dato a James Mangold

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Il regista di Indiana Jones 5James Mangold, condivide il consiglio che ha ricevuto da Steven Spielberg, che ha diretto tutti e quattro i film precedenti della serie e che produce questa quinta e ultima avventura. Harrison Ford ha interpretato per la prima volta il suo iconico archeologo in I predatori dell’arca perduta del 1981 e ha collaborato nuovamente con Spielberg per Indiana Jones e il tempio maledetto, Indiana Jones e l’ultima crociata e Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo. Poco si sa della trama di Indiana Jones 5, ma il film presenterà il ritorno di John Rhys-Davies nei panni di Sallah, oltre all’introduzione di personaggi interpretati da Phoebe Waller-Bridge, Mads Mikkelsen e Boyd Holbrook, tra gli altri.

In una recente intervista con Empire, James Mangold condivide ulteriori informazioni su com’è stato assumere il ruolo di regista per Indiana Jones 5 e rivela quali consigli ha ricevuto da Steven Spielberg. A quanto pare, il collega più navigato ha condiviso con lui dei suggerimenti molto saggi per raccontare al meglio la storia di Indy. “Steven mi ha detto: ‘È un film che è come una roulotte, dall’inizio alla fine – sii sempre in movimento'”.

Indiana Jones 5 è in gestazione da diversi anni, con il progetto inizialmente sviluppato da Steven Spielberg, prima che egli si ritirasse dal progetto. Il regista di Le Mans ‘66 e Logan James Mangold è poi stato chiamato a dirigere il film, con Harrison Ford confermatissimo nei panni dell’iconico avventuriero. Accanto a lui, in ruoli ancora non meglio chiariti, vi saranno gli attori Phoebe Waller-Bridge e Mads Mikkelsen. Quanto oggi mostrato sembra relativo, oltre allo stesso Jones, proprio ai personaggi interpretati da questi ultimi due attori. Indiana Jones 5 ha una data d’uscita attualmente fissata al 30 giugno 2023.

Spider-Man: Across the Spider-Verse, un amore all’orizzonte per Spider-Gwen?

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I produttori di Spider-Man: Accross the Spider-verse hanno anticipato quanto sarà importante la storia di Spider-Gwen per il sequel animato del supereroe. Spider-Gwen, doppiata da Hailee Steinfeld, è stata introdotta nel film originale, il vincitore dell’Oscar 2018 Spider-Man: Un Nuovo Universo. È una versione di Spider-Man di un universo alternativo la cui vera identità è Gwen Stacy, anche lei morsa dal ragno radioattivo e che opera come Spider-Gwen. Nel film, aveva una tensione romantica irrisolta con il nuovo Spider-Man Miles Morales (Shameik Moore), anche se alla fine della storia rimangono amici.

Via The Direct, nella loro nuova intervista per Empire Phil Lord e Christopher Miller, produttori di Spider-Man: Accross the Spider-verse, hanno parlato in maniera approfondita del personaggio. Hanno rivelato che il nuovo film, che uscirà nelle sale il 2 giugno 2023, si concentrerà ancora di più sulla storia di Spider-Gwen, al punto che “il film si apre nel mondo di Gwen”. La storia riesaminerà anche la sua storia d’amore con Miles, con molta “tensione tra le possibilità romantiche”.

Miller: [Spider-Gwen] è sicuramente [concentrata sul suo viaggio.] Il film si apre nel mondo di Gwen, e lei ha molte cose da fare. C’è molto del suo mondo in questo film.

Lord: C’è tensione tra le possibilità romantiche per lei e Miles, e il loro desiderio di mantenere intatta la loro amicizia, e di non rischiare. Questo è un posto davvero interessante per due personaggi, specialmente quando sono così giovani.

Spider-Man: Accross the Spider-verse arriverà il 2 giugno 2023 al cinema negli USA. Sony Pictures Animation ha ingaggiato Joaquim Dos Santos (Voltron: Legendary Defender, La leggenda di Korra), il candidato all’Oscar Kemp Powers (Soul) e Justin K. Thompson (Piovono polpette) per dirigere il film, utilizzando una sceneggiatura scritta da Phil Lord e Chris Miller (che tornano anche come produttori insieme a Amy Pascal, Avi Arad e Christina Steinberg) in collaborazione con David Callaham (Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci AnelliWonder Woman 1984).

Non è stato ancora confermato, ma sia Shameik Moore che la candidata all’Oscar Hailee Steinfeld dovrebbe tornare a doppiare rispettivamente Miles Morales e Gwen Stacy. Nel sequel dovrebbero ritornare anche gran parte degli attori che hanno prestato le loro voci nel primo film, tra cui Jake Johnson, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, John Mulaney, Oscar Isaac e Kimiko Glenn. La voce del villain sarà, in originale, doppiata da Jason Schwartzman.

Lanterna Verde: James Gunn lascia intendere che potrebbero esserci dei piani

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Il co-CEO dei DC Studios James Gunn ha anticipato che Lanterna Verde potrebbe avere un futuro promettente nell’Universo DC. L’iconico supereroe, che è un appuntamento fisso nella Justice League dei fumetti, ha lottato per arrivare al live-action negli ultimi anni. Dopo il flop del famigerato film di Lanterna Verde del 2011 con Ryan Reynolds, il DCU live-action ha presentato solo brevi scorci di personaggi di Lanterna Verde di qualsiasi tipo.

Oggi su Twitter, Gunn ha celebrato il Giorno del Ringraziamento americano condividendo un post di un fumetto che mostra la Justice League e la Justice Society of America che si unisce per la festa del Ringraziamento. Un fan ha risposto all’immagine, notando che Lanterna Verde non era presente e affermando che Gunn e il suo co-CEO Peter Safran non hanno intenzione di riportare in vita Lanterna Verde, commentando: “questo è uno scoop di cui sono fiducioso al 100%”.

In risposta, James Gunn ha detto che invece, secondo lui, non gli sembra affatto un buono scoop, lasciando intendere (probabilmente) che i piani per un film di Lanterna Verde ci sono eccome!

Dall’annuncio del suo coinvolgimento con il DCU, James Gunn ha fatto poche dichiarazioni ufficiali, ma ha condiviso e commentato molto sui social, lasciando intravedere un piano molto ampio e dettagliato che condivide con Safran e che probabilmente potrebbe portare al caotico universo DC al cinema finalmente una direzione rassicurante, per la produzione e per i fan.

Kang il Conquistatore: ecco in cosa sarà diverso da Colui che Rimane

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Il regista di Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Peyton Reed, discute di come Kang il Conquistatore sarà diverso dalla sua variante di Colui che Rimane che abbiamo incontrato in Loki. L’anticipazione di Kang ha già incuriosito i fan del Marvel Cinematic Universe in merito a come influenzerà gli eventi futuri della saga del multiverso. I Marvel Studios intendono sfruttare il viaggio nel tempo del personaggio e le sue capacità di distorsione della realtà alternativa per raccontare storie più complesse e ricche che sorprenderanno e sconvolgeranno il pubblico. Dal momento che Jonathan Majors interpreterà il cattivo maniacale, la sua recitazione versatile promette già una performance indimenticabile.

Parlando con Empire, Peyton Reed ha approfondito il personaggio di Kang, le sue motivazioni e ciò che lo distingue da ciò che il pubblico ha già visto. Quando Majors è stato visto per la prima volta come la variante Colui che Rimane, lo ha ritratto come un enigma eccentrico ma intelligente e con buone intenzioni, ma un’etica discutibile. Ora Reed promette che la sua interpretazione di Kang non sarà così gentile e ha dei piani in serbo per il eroi protagonisti di Ant-Man and the Wasp: Quantumania: Kang Il Conquistatore nel nostro film è un personaggio molto diverso. È qualcuno che ha il dominio sul tempo, ed è un guerriero e uno stratega.”

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

Guardiani della Galassia Vol. 3 avrà un tono molto diverso dagli altri film del franchise

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Il regista di Guardiani della Galassia Vol. 3 James Gunn spiega cosa cambierà nel terzo film dei Guardiani rispetto a quanto visto fino a questo momento. Gunn ha diretto entrambi i capitoli precedenti di Guardiani della Galassia, approfondendo il lato cosmico del MCU e introducendo molti volti nuovi nel franchise già dal primo film del 2014. Il team dei Guardiani, che include Chris Pratt nei panni di Peter Quill, Zoe Saldana nei panni di Gamora, Bradley Cooper nei panni di Rocket Raccoon, Vin Diesel nei panni di Groot, Dave Bautista nei panni di Drax, Karen Gillan nei panni di Nebula e Pom Klementieff nei panni di Mantis, sono diventati una caratteristica fondamentale del MCU, apparendo in film al di fuori del loro franchise, come Avengers: Infinity War.

A causa in gran parte dello stile di regia caratteristico di Gunn, i film dei Guardiani della Galassia sfoggiano un tono spensierato e irriverente e sono pieni di battute spiritose, riferimenti alla cultura pop, momenti musicali emozionanti e molto colore. Questa tendenza è destinata a continuare con Guardiani della Galassia Holiday Special di Disney+, che è stato girato insieme a Guardiani della Galassia Vol. 3 ed è ambientato prima degli eventi di quel film conclusivo. Tuttavia, gli spettatori possono aspettarsi un leggero cambiamento in Guardiani della Galassia Vol. 3, secondo Gunn. Durante una conversazione con Entertainment Weekly, il regista anticipa un tono più serio nel terzo episodio, con una trama particolarmente emozionante per il personaggio di Chris Pratt.

“Il Vol. 3 ha molto del divertimento e delle cose sciocche tipiche di Guardiani, ma è anche incredibilmente emozionante. È la fine della storia per questo gruppo di Guardiani, quindi c’era molta emozione intorno a questo aspetto. E’ stato molto serio per la maggior parte del tempo. Gli attori si stavano tutti impegnando molto, specialmente Chris Pratt. E’ stato pesante.”

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Will Poulter e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock.

Nel film Marvel Studios l’amato gruppo di emarginati sembra po’ diverso ultimamente. Peter Quill, ancora provato dalla perdita di Gamora, deve riunire intorno a sé la sua squadra per difendere l’universo, oltre a proteggere uno di loro. Una missione che, se non sarà portata a termine con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.

Tales of the Walking Dead: la serie antologica con Samantha Morton su Disney+

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La serie antologica Tales of the Walking Dead, è l‘ultimo show arrivato dell’universo in espansione di The Walking Dead. Haifaa al-Mansour (The Good Lord Bird – La storia di John Brown, Motherland), Deborah Kampmeier (Star Trek: Picard) e Ron Underwood (Fear the Walking Dead, Cambio di direzione) hanno diretto ognuno un episodio, oltre al produttore della serie Michael Satrazemis (The Walking Dead, Fear the Walking Dead) che ne ha diretti tre.

Prodotto da AMC Studios, gli executive producer di Tales of the Walking Dead sono Scott M. Gimple, chief content officer of the Walking Dead Universe, e lo showrunner Channing Powell, che è stato sceneggiatore e produttore di The Walking Dead e Fear the Walking Dead.

Tales of the Walking Dead: quando esce e dove vederla in streaming

Tales of the Walking Dead in streaming uscirà a partire dal 25 novembre su Disney+. Un nuovo episodio in arrivo ogni lunedì.

Tales of the Walking Dead: trama e cast

Tales of the Walking Dead consiste in sei episodi originali autoconclusivi, incentrati su personaggi nuovi e già conosciuti all’interno dell’apocalisse zombie. Ogni episodio ha un tono e un punto di vista distinti, ma la posta in gioco è alta in ogni storia, e spinge nuovi indimenticabili personaggi a scelte e situazioni spietate e pericolose per la vita. L’apocalisse viene raccontata con occhi diversi, mostrando altri mondi, miti e misteri di The Walking Dead.

Tales of the Walking Dead è interpretato, tra gli altri, da  Olivia Munn (The Newsroom, X-Men: Apocalypse, Six), Samantha Morton (The Walking Dead, Harlots), Terry Crews (Brooklyn Nine-Nine), Parker Posey (Lost In Space), Anthony Edwards (Inventing Anna, WeCrashed), Poppy Liu (Dead Ringers), Jillian Bell (Crazy Night – Festa col morto), Loan Chabanol (Gigolò per caso), Embeth Davidtz (Old, Ray Donovan,Jessie T. Usher (Shaft, The Boys), Daniella Pineda (Cowboy Bebop), Danny Ramirez (Top Gun: Maverick).

Un efficace sistema di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire massima tranquillità ai genitori.

Il prodigio: la storia vera e la spiegazione del film

Il prodigio: la storia vera e la spiegazione del film

Disponibile su Netflix dal 16 novembre, il film Il prodigio (qui la recensione) è subito diventato uno dei titoli attualmente più chiacchierati del catalogo della piattaforma streaming. Diretto dal cileno Sebastian Lelio, regista anche di Una donna fantastica e Disobedience, questo è tratto dal romanzo omonimo di Emma Donoghue, autrice della sceneggiatura insieme allo stesso Lelio e Alice Birch e con un’ambientazione fissata al 1862 racconta del rapporto che si instaura tra l’infermiera Lib Wright (interpretata da Florence Pugh) e l’undicenne Anna O’Donnell, la quale afferma di non nutrirsi da mesi. Si parte dunque da un mistero da svelare, ma il film si apre poi a riflessioni e significati molto più profondi.

Il prodigio offre dunque un acceso scontro tra ragione e fede, individuo e comunità, affermandosi come un film di genere thriller intriso di una forte atmosfera evocativa, suo primario punto di forza. Non sorprende dunque che in breve tempo sia diventato un titolo molto discusso, sul quale si cercano sempre più informazioni. Ciò che in molti si sono chiesti, guardando il film, è quanto di ciò che viene narrato sia tratto da una storia vera. La risposta a tale domanda, in linea con il film, è piuttosto ambigua e aperta ad interpretazioni, ma aiuta anche a comprendere meglio il valore della pellicola in sé.

Il prodigio: la vera storia dietro al film

Come affermato dalla Donoghue, quanto raccontato nel libro è sostanzialmente una storia frutto dell’immaginazione della scrittrice. Eppure, vi sono diversi elementi che questa ha ripreso da alcune cronache provenienti direttamente da un tempo passato. Tra il XV e il XIX secolo, infatti, gli storici hanno registrato come in diversi paesi dell’Europa, come Gran Bretagna, Irlanda e Germania, si sia diffuso il fenomeno delle fasting girls, ovvero ragazze molto giovani, talvolta anche preadolescenti, che affermano di poter rinunciare al cibo per nutrirsi soltanto della presenza di Gesù Cristo.

Tra i casi approfonditi dalla scrittrice, vi sono in particolare quello di Sarah Jacobs, di Mollie Fancher e di Therese Neumann. La prima, originaria del Galles, è vissuta negli anni Sessanta dell’Ottocento e divenne nota quando, dopo una malattia decise di rifiutare il cibo che le veniva dato, in quanto temeva che se si fosse ripresa del tutto avrebbe dovuto riprendere il lavoro nella fattoria di famiglia. Stando a quanto riportato, i genitori decisero di strumentalizzare la cosa, affermando che la forza della fede permetteva alla figlia di rimanere in vita. Sfortunatamente, Sarah morì per il non essersi nutrita e i genitori vennero condannati per omicidio.

Anche le altre due, rispettivamente americana e tedesca, furono oggetto di casi simili, ma su di loro vi sono meno testimonianze e non si arrivò a stabilire se le due ragazze mentissero sulle loro capacità o meno. La scrittrice sembra dunque aver tratto profonda ispirazione in particolare da Sarah Jacobs, che nel film è dunque da ritrovare nel personaggio di Anna. L’infermiera Lib, invece, è un personaggio inventato ma basata sulle vere infermiere che tennero d’occhio la Jacobs per studiare il suo caso, controllando se davvero questa non mangiasse nulla come sosteneva. Un controllo ferreo che può aver attivamente contribuito alla morte della giovane.

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Il prodigio: la spiegazione del finale

Giunti al finale del film, è tempo di fornire una spiegazione al come la giovanne Anna possa affermare di vivere senza mangiare, senza neanche mostrare alcun segno di deperimento. Il colpo di scena che dà la svolta al tutto arriva quando l’infermiera Lib ha l’intuizione di impedire che la giovane si veda con i suoi genitori per il momento della preghiera. A partire da questo isolamente totale ecco che Anna inizia infine a mostrare i segni di un fisico sempre più provato dalla mancanza di cibo. Lib scoprirà infine che la giovane aveva continuato ad alimentarsi finché poteva incontrarsi con i genitori e che questo avveniva tramite i baci che sua madre le dava.

La donna teneva infatti del cibo dentro la propria bocca, che passava poi ad Anna con i suoi baci. Il cibo che la giovane ricevava era dunque visto come la manna dal cielo che Dio le mandava. Quanto Anna stava facendo, ai suoi occhi, era dunque un modo per cercare il perdono divino per la morte del fratello, del quale si sente responsabile in quanto i due avevano rapporti incestuosi. La ragazza viene infine convinta da Lib a morire metaforicamente per rinascere come Nan, cambiando dunque identità e scappando con lei verso una nuova vita. Il fuoco che Lib appicca dunque alla casa per far credere che Anna sia realmente morta acquisisce dunque un valore metaforico, di ciò che brucia e risorge dalle proprice ceneri.

Così si struttura dunque il film di Lelio, come un potente racconto sulla fede e ciò che si compie in nome di essa, tanto nel bene quanto nel male. Al di là di cio, come avrà notato chi ha visto il film, questo inizia all’interno di uno studio cinematografico, una scelta metacinematografica dal quale si viene informati che quanto si vedrà è pura finzione e che occorre dunque sospendere l’incredulità. Attraverso tale espediente, Lelio sembra volerci ricordare di fare attenzione al confine tra il piacere di farsi raccontare una storia e il farsi ingannare da una fede fanatica che distorce la realtà dei fatti.

Fonti: Collider, DigitalSpy

Guardiani della Galassia Holiday Special recensione del film di James Gunn

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Dopo lo speciale di Halloween Werewolf by Night, la Marvel torna a regalare un nuovo piccolo assaggio di universo condiviso con Guardiani della Galassia Holiday Special, 45 minuti di ritorno nella galassia dei personaggi sgangherati portati per la prima volta sullo schermo da James Gunn nel 2014. Da allora ne è passato di tempo, e sebbene la quel film abbia avuto un solo seguito ufficiale, nel 2017, la squadra guidata da Peter Quill/Star Lord è comparsa in molti degli ultimi blockbuster Marvel Studios, non ultimo Thor: Love and Thunder, arrivato quest’estate al cinema.

Guardiani della Galassia Holiday Special, la trama

Nel breve speciale, troviamo i guardiani su Nowhere, intenti a sbrigare le loro faccende, mentre sulla Terra si avvicina il periodo di Natale. Sperando di tirare su di morale Peter, Mantis e Drax decidono di intraprendere una piccola missione per conto loro: organizzare una festa di Natale su Nowhere per Peter, con tanto di regalo speciale per lui. Ma cosa regalargli? L’idea più brillante che viene in mente loro è quella di portare al loro amico, impacchettato, l’eroico Kevin Bacon, l’attore preferito di Quill, che ancora pensa che Footlose sia il più grande film della storia del cinema. I due partono così per la Terra, destinazione Los Angeles, per cercare la casa di Bacon e portarlo nello spazio…

Come da tradizione di James Gunn, già le premesse della storia sono abbastanza folli, e il film si rivela effettivamente un piccolo divertissement che segue la follia dei suoi protagonisti, e che contemporaneamente riesce anche ad aggiungere un paio di elementi nuovi al MCU che finiranno sicuramente in continuity. 

Un mediometraggio in pieno “stile Guardiani”

L’occasione che poteva essere ghiotta per sperimentare qualcosa di nuovo si rivela invece un cauto gioco di riproposizione, tant’è che non ci sono sorprese, non c’è una ricerca o una vera spinta narrativa a parte l’utilizzo del “personaggio Kevin Bacon”, forse solo l’esigenze dello Studio di dare al pubblico un pezzetto di Guardiani, dato che il terzo film del franchise tarda ad arrivare (uscirà al cinema, salvo ulteriori ritardi, il 3 maggio 2023), principalmente per ragioni di ritardi legate al licenziamento provvisorio di Gunn nel 2018.

Guardiani della Galassia Holiday Special presenta tutti gli elementi caratteristici del franchise, è ironico, è buffo e goffo, ha un grande cuore e infatti la metafora Natalia finale è molto tenera, proprio per predisporci allo spirito delle feste incombenti, è colorato e pieno di personaggi caratteristici, oltre ad avere un occhio di riguardo per le musica, sia quella in scena che quella extra-diegetica. Dagli Smashin Pumpkin a Fountains of Wayne, James Gunn si è davvero sbizzarrito nello scegliere le tracce natalizie più insolite per musicare i suoi insoliti personaggi. E nel film tornano proprio tutti, da Peter a Mantis, da Drax a Groot e Rocket, passando per Nebula e  Kraglin, fino ad arrivare al ritrovato Cosmo, il cane spaziale, che ha la voce di Maria Bakalova (Borat 2). 

Insomma, Guardiani della Galassia Holiday Special è tutto ciò che poteva essere un mediometraggio sui guardiani ambientato nel periodo di Natale, spunta tutte le caselle giuste e si conferma buon intrattenimento. 

C’mon C’mon con Joaquin Phoenix approda su SKyY e NOW dal 26 novembre

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Arriva in prima tv su Sky C’mon C’mon, sabato 26 novembre alle 21.15 su Sky Cinema Due, in streaming su NOW e disponibile on demand. La pellicola, diretta da Mike Mills, racconta la storia di Johnny, un uomo di mezza età che – a causa di un’improvvisa crisi familiare che lo costringe a badare a suo nipote Jesse – impara a prendersi cura di un bambino per la prima volta. Protagonista è Joaquin Phoenix, affiancato da un cast che comprende Gaby Hoffmann e Woody Norman.

Il film è il racconto, carico di emozioni ma anche di divertimento, di un uomo piombato improvvisamente nel mondo profondamente stimolante e pervasivo dei genitori, con tutte le sue difficoltà e meraviglie. Attraverso momenti piacevoli, momenti tristi, notti silenziose e giornate sorprendenti, Johnny e Jesse trovano una fiducia momentanea, che li trasforma. Provano a tenersi stretti nei momenti di ansia, a dirsi ciò che di solito non dicono, a togliersi dai guai. E man mano che si avvicinano, la storia si espande fino a toccare temi molto più grandi: la nostra interconnessione, ciò che dobbiamo al futuro, ciò di cui abbiamo memoria, le persone che ricordiamo del nostro passato; il prendersi cura l’uno dell’altro diventa così un modo per guarire quando ci si muove verso l’ignoto.

La trama del film

Joaquin Phoenix è Johnny, un giornalista radiofonico molto preso da un progetto di lavoro che lo porta in giro per l’America a intervistare i bambini sul futuro incerto del nostro mondo. Sua sorella Viv (Gaby Hoffmann) gli chiede di badare a suo figlio di 8 anni Jesse (Woody Norman), mentre lei si occupa del padre del bambino, che ha problemi mentali. Johnny si trova a legare con il nipote in una maniera che mai avrebbe previsto, portandolo con sé in un viaggio da Los Angeles a New York e New Orleans.

DCU, tutti i film: quelli confermati, vociferati e quelli che, purtroppo, non si faranno

Recentemente abbiamo appreso che il regista di The Suicide Squad James Gunn e il produttore veterano Peter Safran guideranno il rinnovato DCU, supervisionando una sorta di nuovo franchise che sta finalmente prendendo la strada del MCU!

Si tratta di una notizia che i fan attendevano da tanto, anche se probabilmente ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che venga rivelata una sorta di lista effettiva dei film che usciranno. Diamo un’occhiata ai progetti che siamo quasi certi si faranno, quelli di cui si parla da tempo, ma che ora è improbabile che diventino realtà, e valutiamo le possibilità che si concretizzeranno con il nuovo regime.

Shazam! La furia degli dei – 17 marzo 2023

Shazam! Fury of the GodsÈ passato molto tempo da Shazam! del 2019, ma l’entusiasmo per questo sequel rimane alto. A parte le fughe di notizie, Fury of the Gods si preannuncia come uno spasso, con Helen Mirren e Grace Caroline Currey, che finalmente vestirà i panni di Mary Marvel, tra i nuovi protagonisti del film.

Shazam! Fury of the Gods arriverà nelle sale  il 17 marzo 2023, e vedrà il ritorno di  Zachary Levi nei panni dell’eroe del titolo. Nel cast è confermato anche il ritorno di Asher Angel, mentre i villain saranno interpretati dalle new entry Helen Mirren, Rachel Zegler e Lucy LiuMark Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana, mentre Djimon Hounsou sarà ancora una volta il Mago.

The Flash – 23 giugno 2023

The FlashA causa dei comportamenti controversi di Ezra Miller, l’entusiasmo per The Flash è diminuito molto negli ultimi mesi. La maggior parte dei fan è pronta a vederlo abbandonare il ruolo, anche se non bisogna trascurare quella che promette di essere una divertente avventura nel DCU.

Michael Keaton riprenderà il ruolo di Batman per la prima volta da Batman Returns del 1991, mentre Sasha Calle farà il suo debutto come Supergirl. Se a ciò si aggiungono i camei di Ben Affleck (Batman) e Michael Shannon (Generale Zod), The Flash si preannuncia come un’uscita molto interessante.

Blue Beetle – 18 agosto 2023

Bluee BeetleOriginariamente destinato a un’uscita su HBO Max prima di passare al cinema, è difficile sapere cosa aspettarsi da Blue Beetle. Il costume visto sul set non sembrerebbe fuori posto su The CW, mentre non ci sono grandi nomi nel cast.

Questo, però, potrebbe andare a favore del film: è sicuramente una storia che merita di essere raccontata. Angel Manuel Soto è un grande regista, mentre Xolo Maridueña ha tutte le carte in regola per diventare una star.

Aquaman e il Regno Perduto – 25 dicembre 2023

Aquaman e il Regno PerdutoA concludere quello che si preannuncia come un anno intenso per il DCU è il sequel di Aquaman, e speriamo che anche questo sia valso l’attesa. Black Manta sarà al centro della scena come grande cattivo, anche se le recenti polemiche sul processo tra Johnny Depp e Amber Heard hanno fatto sì che Mera passasse in secondo piano.

Si specula molto sul fatto che Jason Momoa interpreterà Lobo nel nuovo DCU, quindi non possiamo fare a meno di chiederci se potrebbe mettere da parte Arthur Curry dopo Il regno perduto.

Joker: Folie à Deux – 4 ottobre 2024

Joker: Folie à DeuxMolti fan si sono chiesti fin dall’inizio se Joker avesse bisogno di un sequel, ma ora ne abbiamo uno che non tratterà affatto la lotta contro un Bruce Wayne adulto nei panni di Batman, che è quello che ci aspettavamo inizialmente.

Al contrario, Joker: Folie à Deux si svolgerà nel manicomio di Arkham e vedrà il Principe Clown del Crimine in coppia con Lady Gaga nei panni di Harley Quinn per quella che sembra una pellicola vicina al musical. Considerateci incuriositi.

The Batman 2 – TBA

Robert Pattinson protagonista The BatmanIl sequel di The Batman di Matt Reeves non ha ancora una data di uscita; speriamo solo che il regista non si stia tirando la zappa sui piedi non solo con la serie TV sul Pinguino, ma anche con quelle che, a quanto si dice, ruoteranno attorno a una lista sorprendentemente lunga di grandi nemici del Cavaliere Oscuro.

Robert Pattinson è stato un grande Batman e non sarebbe male se venisse portato nel nuovo DCU guidato da Gunn e Safran.

L’uomo d’acciaio 2 – TBA

MAN-OF-STEEL-Henry-CavillHenry Cavill ha fatto il suo ritorno nei panni di Superman in Black Adam e ora sembra destinato ad avere un futuro brillante nel DCU. Secondo quanto riferito, un film da solista è in fase di sviluppo e potrebbe uscire molto più in là di quanto si pensi, se le recenti notizie verranno confermate.

Tutti i segnali indicano che il film avrà un tono molto diverso da Man of Steel e Batman v Superman: Dawn of Justice, offrendoci un Uomo del Domani più in linea con la sua controparte fumettistica. Non sappiamo chi dirigerà il film, anche se Christopher McQuarrie rimane uno dei preferiti dai fan.

Wonder Woman 3 – TBA

Gal GadotNon abbiamo ancora idea di cosa stia succedendo al film di Patty Jenkins Rogue Squadron, ma sappiamo che la regista sta lavorando a Wonder Woman 3. Il trequel dovrebbe portare Diana Prince ai giorni nostri e sicuramente dovrà rappresentare un miglioramento rispetto all’insoddisfacente Wonder Woman 1984.

Non si sa nulla della trama, anche se speriamo che la guerriera amazzone si sia finalmente allontanata da Steve Trevor.

Corpo delle Lanterne Verdi – TBA

Con la Warner Bros. che ha cambiato rotta con la serie TV di Lanterna Verde per concentrarsi su John Stewart, rimaniamo all’oscuro del film previsto sul Corpo delle Lanterne Verdi. Il film è rimasto bloccato nell’inferno dello sviluppo per molto tempo e avrebbe dovuto essere incentrato sulla collaborazione tra John e Hal Jordan.

Siamo tuttavia ottimisti sul fatto che il progetto troverà nuova vita con Gunn e Safran, perché Hal merita un’altra possibilità.

Black Adam 2 – TBA

Black Adam recensioneNonostante la star Dwayne Johnson abbia pubblicizzato il weekend di apertura di Black Adam come se fosse il più grande film dell’anno, il debutto di Teth-Adam nel DCU ha in realtà registrato una performance insoddisfacente, attestandosi sui numeri di Shazam! con un budget duplicato (e con recensioni non altrettanto positive).

Si è parlato molto di un sequel, anche se è ancora da vedere se verrà effettivamente realizzato. Non crediamo che questa sia l’ultima volta di Black Adam nell’universo, ma Johnson potrebbe doversi accontentare di essere un co-protagonista in futuro.

Static Shock – TBA

Static-ShockAnnunciato durante il DC FanDome nel 2020 sotto un diverso regime alla Warner Bros, ora non è chiaro quale sia il futuro del film Static Shock prodotto da Michael B. Jordan. Si pensava che fosse un progetto della HBO Max sviluppato come parte di “un nuovo universo incentrato sui supereroi neri” basato sull’imprinting Milestone della DC.

Anche Randy McKinnon era stato incaricato di scrivere la sceneggiatura, abbiamo la sensazione che il debutto di Virgil Hawkins sul grande schermo dovrà aspettare per ora.

Supergirl – TBA

SupergirlThe Flash avrebbe dovuto cancellare il Superman di Henry Cavill dal DCU, sostituendo definitivamente l’Uomo d’Acciaio con la Supergirl di Sasha Calle. Con il ritorno dell’attore, però, i piani sono ovviamente cambiati.

Lo sceneggiatore di 22 Jump Street Oren Uziel è stato assunto per scrivere il film, ma è passato molto tempo da quando abbiamo sentito parlare di Supergirl. Di conseguenza, abbiamo la sensazione che verrà trovato un ruolo diverso per questo eroe nel nuovo DCU.

Nightwing – TBA

NightwingIl regista di The LEGO Batman Movie Chris McKay era felicissimo di essere stato incaricato di dirigere Nightwing, ma con il passare del tempo è diventato sempre più evidente che la Warner Bros. aveva abbandonato il progetto.

Non sappiamo bene cosa sia successo, ma il progetto è stato sviluppato in un momento in cui lo studio non sapeva chiaramente cosa fare del “DCEU”. Titans è una serie mediocre e Dick Grayson merita la possibilità di brillare sul grande schermo.

Lobo – TBA

Lo sceneggiatore di Wonder Woman Jason Fuchs avrebbe dovuto lavorare su Lobo, mentre per un certo periodo si era parlato anche del regista di Transformers Michael Bay. Da allora non si è saputo più nulla, anche se Gunn ha mandato in fibrillazione internet dopo aver postato una foto del protagonista sui social media.

Jason Momoa ha poi dichiarato che lui e Safran stanno realizzando uno dei progetti dei suoi sogni, con la convinzione che ora avrà la possibilità di interpretare Aquaman e Lobo.

Zatanna – TBA

Zatanna-DCUn film su Zatanna è stato sviluppato da HBO Max e si pensava che facesse parte del piano di J.J. Abrams per assemblare la Justice League Dark nel DCU.

La sceneggiatrice di Promising Young Woman, Emerald Fennell, era stata incaricata di scrivere la sceneggiatura, ma come il resto dei progetti DC di Abrams, sembra che anche questo sia ormai defunto. Speriamo che per Zatanna non sia così, perché il personaggio ha un grande potenziale.

Black Canary

birds of preyHarley Quinn: Birds of Prey ha ricevuto recensioni positive, ma non ha colpito molto i fan. Tuttavia, abbiamo avuto modo di trascorrere del tempo con molti grandi personaggi, tra cui la Black Canary di Jurnee Smollett.

La sceneggiatura è stata affidata a Misha Green, ma poiché ci si aspettava che questo fosse un altro film della HBO Max, non prevediamo che un’uscita in solitaria per Dinah Lance sia una priorità quando si tratta di raccontare storie epiche sul grande schermo. Potrà comunque apparire come personaggio di supporto altrove.

E il resto…

henry cavill supermanTra i film che non ci aspettiamo diventino realtà nel nuovo DCU ci sono Booster Gold, Blackhawk, Deadshot, Deathstroke, Gotham City Sirens, Metal Men e il Plastic Man al femminile. A questo si aggiungono non uno, ma ben due film su Superman. Il primo è stato sviluppato da J.J. Abrams e Ta-Nehisi Coates, con un protagonista nero e un’ambientazione d’epoca.

Il secondo, invece, è stato passato direttamente alla HBO Max con Michael B. Jordan che probabilmente interpreterà la versione di Calvin Ellis di Superman. Ora che Cavill riprenderà il ruolo, tuttavia, non possiamo immaginare che nessuno dei due sia una priorità della Warner Bros. Discovery.

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