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Hawkeye: Jeremy Renner e Hailee Steinfeld parlano della nuova serie Marvel/Disney+

Clint Kate Hawkeye MCU

In occasione della presentazione della nuova serie Marvel/Disney+ Hawkeye, abbiamo avuto il piacere di ascoltare dalla bocca dei protagonisti, Jeremy Renner e Hailee Steinfeld, com’è stato lavorare a quest’avventura natalizia, ambientata in una New York imbiancata e pericolosa.

Mentre Steinfeld è una nuova entrata del MCU (ci arriveremo), per Jeremy Renner si tratta di un ritorno a casa, dal momento che sono ormai 10 anni che interpreta Clint Barton/Occhio di Falco. Avevamo lasciato l’ultimo degli Original Six rimasto sulla Terra alle prese con l’elaborazione del lutto per la morte della sua cara amica Natasha, alla fine di Avengers: Endgame e lo ritroviamo a New York, con i figli, alle prese con un fine settimana di vacanza pre-natalizio. Come commenta lo stesso Renner: “I toni sono più leggeri, ha dovuto metabolizzare una perdita non di poco, e adesso è in vacanza con i figli, pronto a raggiungere la moglie a casa, ma qualcosa va storto e deve mandare avanti i ragazzi e sbrigare delle faccende.”

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Ha già fatto il giro del web la notizia che Hailee Steinfeld non ha dovuto sostenere nessun provino per diventare Kate Bishop, e Kevin Feige ci ha visto giusto, dal momento che Steinfeld è assolutamente perfetta e mette molto bene in scena la sicurezza e la spavalderia di questa adolescente molto indipendente ma anche avventata.

Dopotutto Hailee Steinfeld ha dichiarato: “Mi sento davvero come se interpretare Kate mi abbia forzata ad essere più sicura di me. Mi ha dato disciplina, determinazione, che erano sempre stati dentro di me, ma credo di averli messi in piazza proprio per questo ruolo. Mi sento così fortunata a interpretare questo personaggio così amato da così tante persone che aspettano da tempo di vederla in carne e ossa.”

Dopo Loki, Wanda, Bucky e Sam, Kevin Feige ha deciso di focalizzarsi proprio su Clint, perché innanzitutto si trattava di Jeremy Renner, secondo quanto ha dichiarato: “Siamo entrambi come dei nonni per il MCU e abbiamo una certa fiducia che ci lega. Ci ha detto sì prima che la sua carriera ricevesse un grosso bust dall’Oscar a The Hurt Locker, e dopo aver vinto il premio ha replicato la sua disponibilità, ho pensato che fosse piuttosto bello. Ma all’epoca eravamo tutti molto più giovani. E con Occhio di Falco, abbiamo sempre rubacchiato le scene qua e la, ma sapevamo che sarebbe stato presto il caso di esplorarlo di più. La storia del personaggio è molto vasta. E le storie di Matt Fraction, che sono state il centro della conversazione in questi giorni, sono state di grande ispirazione per noi. Quello di Jeremy è un eroe riluttante, ma è anche un bravo mentore. Dopotutto, una delle mie scene preferite di tutto il MCU è quella in cui Clint parla con Wanda tra le macerie della Sokovia, convincendola ad unirsi alla lotta. Il personaggio aveva già qualcosa di speciale per costruire questa storia, ed è proprio quello che mettono in luce i fumetti di Fraction.”

HawkeyeMa cosa ha insegnato Renner a Steinfeld?

“Che non avrei mai scossato una vera freccia – scherza l’attrice – Ma per quello che riguarda il legame tra noi, c’era molta pressione, ma ci siamo buttati dentro a questo progetto, insieme. E nella vita reale siamo finiti per essere un po’ come Clint e Kate, è una specie di mentore, ma abbiamo anche riso tantissimo.”

“Per quello che mi riguarda – continua Jeremy Renner – io volevo soltanto farle capire che non era sola in questa avventura. Vero è che lei è nuova e io sono un Vendicatore anziano, ma ho cercato di farle capire che l’avrei spalleggiata, l’avrei fatta sentire protetta e parte del progetto.”

Hawkeye, dal 24 novembre su Disney+

Hawkeye è la nuova serie originale Marvel Studios ambientata nella New York City del post blip, dove l’ex Vendicatore Clint Barton/Hawkeye (Jeremy Renner) ha una missione apparentemente semplice: tornare dalla sua famiglia in tempo per Natale. Ma quando si presenta una minaccia dal suo passato, Hawkeye si allea suo malgrado con Kate Bishop (Hailee Steinfeld), un’abile arciera di ventidue anni nonché sua grande fan, per smascherare una cospirazione criminale.

Il cast della serie include anche Vera Farmiga, Fra Fee, Tony Dalton, Zahn McClarnon, Brian d’Arcy James e l’esordiente Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez. Diretta da Rhys Thomas e dal duo di registi Bert e Bertie, Hawkeye debutterà in esclusiva su Disney+ il 24 novembre 2021.

 
 

Arriva a Trento il primo percorso IFTS per Creatori di Cartoni Animati

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La Provincia Autonoma di Trento ha attivato il nuovo canale formativo di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) per rispondere alle esigenze di alta specializzazione, in settori strategici e di sviluppo del tessuto imprenditoriale trentino.

All’interno di questo canale sarà attivato, a partire da febbraio 2022, il percorso Cartoon Artist per lo sviluppo di una nuova figura professionale esperta nella creazione di cartoni animati; negli ultimi anni in Trentino si sono insediate alcune realtà che operano nel settore e che richiedono animatori specializzati.

Il percorso è stato presentato oggi all’Istituto Artigianelli di Trento, che lo gestisce in partenariato con Trentino Film Commission, con Gruppo Alcuni di Treviso, leader internazionale nella realizzazione di cartoons e produttore della famosa serie Mini cuccioli e del film Leo da Vinci – Missione Monna Lisa, distribuito in 83 Paesi del mondo e con la società Green Ink Animation.

Alla conferenza stampa erano presenti, oltre al dirigente dell’Istituto Artigianelli Erik Gadotti, l’assessore provinciale all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti, la dirigente del Servizio formazione professionale, formazione terziaria e funzioni di sistema della Pat Cristina Ioriatti, il responsabile di Trentino Film Commission Luca Ferrario e il produttore e cofondatore di Gruppo Alcuni Francesco Manfio.

“Il Trentino ha una forte tradizione nell’ambito dell’alta formazione”, ha detto l’assessore Bisesti, “dobbiamo continuare a puntare sui nostri modelli formativi, soprattutto per offrire opportunità nuove ai ragazzi che si affacciano sul mercato del lavoro. Vogliamo continuare a portare avanti queste iniziative anche perché il nostro territorio possa dotarsi di nuove figure e il sistema formativo integrato con l’università possa modellarsi con l’elasticità necessaria verso le professioni del futuro. Sono orgoglioso di questo percorso avviato con l’istituto Artigianelli, al quale faccio i miei migliori auguri, come auguro ai ragazzi che si impegneranno in questa formazione le migliori prospettive per il loro futuro professionale”.

Luca Ferrario ha ricordato che il mercato dell’animazione è in grandissima crescita, soprattutto in Italia, con pochi addetti ai lavori di altissimo livello e ancora poche occasioni di formazione: “C’è un crescente bisogno di tante figure diverse, altamente specializzate. Abbiamo creduto che facilitare questa esperienza possa soprattutto formare figure che servano al mercato del lavoro”.

“Un po’ di anni fa nel mondo dell’animazione italiano si pensavano bellissime storie e si inventavano nuovi personaggi, per poi andare a produrre altrove, in India, in Cina. Ho pensato che non andasse bene e quando ho trovato qui un tessuto culturale e scolastico straordinario ho pensato di creare proprio in Trentino la base per avviare qualcosa di nuovo, a partire da un piccolo team, destinato a crescere con altre professionalità. Dobbiamo creare qui il posto dove si pensa animazione, si ragiona e si fa”, ha detto Francesco Manfio, riferendosi al settore dei cartoni animanti come a “un’industria con l’ottica della bottega artigianale”.

“Grazie alla sinergia fra formazione, ricerca e innovazione siamo riusciti ad arrivare oggi a realizzare un percorso che offre prospettive concrete”, ha detto Gadotti illustrando il nuovo IFTS. Il percorso formativo, dalla durata di un anno, prevede 1.000 ore divise tra lezioni in aula, laboratori esperienziali e tirocini in azienda. La formazione sarà affidata a docenti e professionisti di Gruppo Alcuni, considerati tra i maggiori esperti del settore. Questo gruppo di entusiasti ideatori e realizzatori di cartoon accompagnerà gli studenti nella produzione di un cartone animato, dall’idea alla serie finita, esplorando tutte le fasi della produzione in animazione (sceneggiatura, ideazione dei personaggi, scenografia, storyboard e post-produzione) avvalendosi delle ultime tecnologie hardware e software. Tutor del corso sarà Luca De Crescenzo, responsabile dello Studio Phoenix di Firenze, che porrà la sua grande esperienza nel settore al servizio degli studenti.

Possono accedere al percorso giovani e adulti, lavoratori o disoccupati, in possesso di una laurea, un diploma di istruzione secondaria di secondo grado oppure un diploma professionale di tecnico di istruzione e formazione professionale, previo accertamento delle competenze in ingresso che si svolgerà dal 10 al 14 gennaio 2022.

Mercoledì 24 novembre alle ore 17.00 è programmato un webinar online per gli interessati che desiderano approfondire gli aspetti organizzativi e didattici del percorso formativo. Sarà un’occasione per comprendere quali sono le sfaccettature del lavoro dell’animatore e per porre eventuali domande ai referenti didattici. Per partecipare è necessario iscriversi a QUESTO link disponibile sul sito www.artigianelli.tn.it

Le iscrizioni sono aperte fino al 7 gennaio. La partenza del corso è prevista per febbraio 2022.

 
 

Jacques Cousteau: Il Figlio dell’Oceano, ecco il trailer

Disney+ ha annunciato che Jacques Cousteau: Il Figlio dell’Oceano, l’acclamato film di National Geographic Documentary Films sull’iconico esploratore francese, diretto dalla regista nominata all’Academy Award® Liz Garbus e prodotto da Dan Cogan e Story Syndicate, debutterà sulla piattaforma streaming domani, mercoledì 24 novembre.

Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Telluride Film Festival del 2021 e ha vinto il Grierson Award come Best Documentary Feature al BFI London Film Festival 2021 e il Critic’s Choice Documentary Award per Best Science/Nature Documentary. Jacques Cousteau: Il Figlio dell’Oceano ha debuttato al cinema negli Stati Uniti lo scorso 22 ottobre con il plauso della critica.

 
 

10 film terribili ma con grandi attori, secondo Reddit

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Nell’industria dell’intrattenimento, non è raro avere a che fare con film mal accolti, seppur con un cast eccezionale. Gli utenti Reddit hanno espresso le loro opinioni su film terribili ma con grandi attori, con una variegata selezione di commedie, drammi e musical che compongono la lista.

1Lo squalo 4 (1987)

lo squalo 4 reddit

Su Reddit è stato condiviso un aneddoto divertente sull’apparizione di un attore leggendario nel laborioso quarto capitolo del franchise Jaws: “Michael Caine in Lo Squalo 4, ma ha ammesso di averlo fatto solo per la paga. Non ha mai visto il film, ma ha visto la casa che si è comprato con quei soldi“.

A sentirlo dallo stesso Caine, sembra certamente contento della sua decisione. Con un punteggio dello 0% su Rotten Tomatoes, il film era apparentemente irrecuperabile, anche per Caine. Speriamo che la casa che ha comprato abbia spazio per i suoi molti riconoscimenti di recitazione, e un posto dove rilassarsi e ricordare alcuni dei migliori film in cui ha recitato.

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È stata la mano di Dio: intervista al cast del film di Paolo Sorrentino

Ecco la nostra intervista ai protagonisti di È stata la mano di Dio, il nuovo film di Paolo Sorrentino, al cinema dal 24 novembre e su Netflix dal 15 dicembre. Luisa Ranieri, Teresa Saponangelo, Marlon Jubert e Filippo Scotti hanno raccontato la loro esperienza.

È stata la mano di Dio è scritto e diretto dal premio Oscar Paolo Sorrentino che uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 24 novembre e su Netflix il 15 dicembre. Nel cast del film Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert e Luisa Ranieri.

È stata la mano di Dio – leggi la recensione

È stata la mano di Dio ha vinto il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria e il Premio Marcello Mastroianni (a Filippo Scotti, come migliore attore emergente) alla 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ed è il film scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar. Ha inoltre appena ricevuto tre candidature agli European Film Awards (Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura).

Filippo Scotti è nella lista di Variety, 10 Actors to Watch for 2021 e Daria D’Antonio è nella lista di Variety, 10 Cinematographers to Watch for 2021.

 
 

Edward Norton: 10 cose che non sai sull’attore

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Edward Norton è uno di quegli attori di Hollywood che non ama molto far parlare di sè, se non quando si tratta di dare rilevanza a delle campagne umanitarie. L’attore, infatti, è coinvolto, sia come fondatore, che come membro, di diverse azioni e associazioni umanitarie e ambientali. Talento pazzesco, viso particolare e capelli biondissimi sono caratteristiche che hanno sempre contraddistinto l’attore americano, protagonista sia si film storici e di magia, ma anche di cinecomic.

Ecco dieci curiosità su Edward Norton.

Edward Norton: i suoi film da attore e da regista

1. Edward Norton: i film e la carriera. L’attore americano ha debuttato nel 1996 nel film Schegge di paura, che lo rende subito molto celebre. Nello stesso anno partecipa a Larry Flynt – Oltre lo scandalo e in Tutti dicono I Love You. Negli anni successivi lavora in American History X (1998), Fight Club (1999), The Score (2001), Frida (2002), Red Dragon (2002), La 25ª ora (2002) e The Italian Job (2003). Negli anni a venire ha recitato in molti film di successo, come Il velo dipinto (2006), The Illusionist – L’illusionista (2006), L’incredibile Hulk (2008), Fratelli in erba (2009), Stone (2010), Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore (2012), The Bourne Legacy (2012), Grand Budapest Hotel (2014), Birdman (2014), Collateral Beauty (2016) e The French Dispatch (2021).

2. Edward Norton non è solo attore, ma anche regista, sceneggiatore e produttore. La sua carriera, nel mondo del cinema, non si è basata solo a livello attoriale: Norton, infatti, ha diretto, nel 2000, il film Tentazioni d’amore. Inoltre, oltre a produrre il suo film di debutto alla regia, ha prodotto anche La 25ª ora (2002), Down in the Valley (2005), Il velo dipinto (2006), Fratelli in erba (2009) e Tentazioni (ir)resistibili (2012). Nel 2019 ha diretto il suo nuovo film, Motherless Brooklyn – I segreti di una città, nel quale figura anche come attore protagonista.

 

3. È stato candidato all’Oscar. Ad oggi Norton vanta ben tre nomination al premio Oscar, pur non avendolo mai vinto. La prima di queste risale al 1997 nella categoria al miglior attore non protagonista per Schegge di paura. Due anni dopo viene invece nominaton come miglior attore per American History X. A lui verrà preferito per la vittoria Roberto Benigni, in una scelta che ancora oggi fa molto discutere. Infine, nel 2015 è stato candidato come attore non protagonista per Birdman, perdendo però in favore di J. K. Simmons, nominato per Whiplash.

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Edward Norton in Hulk

4. Edward Norton venne preferito a Mark Ruffalo per il ruolo di Hulk. Nel 2008, la Marvel commissionò la realizzazione di un nuovo film su Hulk. Il regista Louis Leterrier avrebbe preferito Mark Ruffalo come protagonista, mentre la Marvel spingeva più per Norton, il quale ottenne poi la parte. Dato l’insuccesso del film, però, l’attore decise di allontanarsi da eventuali sequel o dall’idea di riprendere il personaggio. A sostituirlo da The Avengers in poi nei panni di Hulk è dunque stato proprio Ruffallo, ad oggi particolarmente apprezzato per la sua interpretazione del personaggio.

5. Ha collaborato alla sceneggiatura. Pur non venendo accreditato, Norton ha collaborato alla scrittura del film L’incredibile Hulk. Sembra inoltre che egli apportasse modifiche ogni giorno alle scene da girare, parlando con anche con gli altri membri del cast per approfondire la psicologia dei rispettivi personaggi. Per l’attore, inoltre, non era importante partire esattamente dalle origini del personaggio, poiché cosa ormai nota. Molto più interessante per lui era invece esplorare le conseguenze psicologiche derivate dalla sua trasformazione.

Edward Norton in American History X

6. Si è trasformato fisicamente per il ruolo. Norton ha creduto molto nella realizzazione di American History X, facendo il possibile per entrare nei panni del personaggio di Derek Vinuard e darne una versione realistica, come rasarsi i capelli e guadagnare circa 13 chili di muscoli. Tale trasformazione lo ha portato a risultare molto più minaccioso, anche per via dei tatuaggi applicati sul suo corpo con il trucco. Inoltre, per aggiudicarsi il ruolo di Derek Vinyard, ha rinunciato a partecipare a Salvate il soldato Ryan.

7. Ha avuto accese discussioni con il regista. Le continue modifiche alla sceneggiatura di Edward Norton hanno fatto sì che il regista Tony Kaye fosse estremamente deluso dal progetto, a tal punto da aver considerato in più momenti di abbandonarlo. Kaye ha affermato che le modifiche fatte da Norton alla sceneggiatura hanno cambiato radicalmente la storia e il suo senso rispetto a quanto originariamente scritto. Secondo quanto riferito, Kaye era anche così insoddisfatto della performance di Norton che ancora oggi sente che il film è incompiuto.

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Edward Norton in Fight Club

8. Edward Norton è stato ubriaco in Fight Club. Nel 1999 Edward Norton ha preso parte al film Fight Club, diretto da David Fincher e basato sull’omonimo romanzo di Chuck Palaniuk. In questo film, che parla del consumismo e dell’uomo moderno che non ha alcun tipo di interesse personale verso il prossimo, Norton e Brad Pitt compaiono in una scena in cui, ubriachi, giocano a golf: i due, nello svolgerla, erano veramente ubriachi, dando una nota più realistica ai loro personaggi. Per il ruolo di narratore, Norton venne pagato 2,5 milioni di dollari, in totale disparità con Brad Pitt che ne incassò ben 17,5.

9. Edward Norton è stato scelto da Fincher. Per il suo ruolo in Fight Club, Norton venne scelto personalmente dal regista David Fincher. Il regista, infatti, era rimasto molto colpito dall’interpretazione dell’attore in Larry Flynt – Oltre lo scandalo (1996), l’unico film con Norton che avesse visto fino ad allora.

Edward Norton: età e altezza dell’attore.

10. Edward Norton è nato il 18 agosto del 1969 a Boston, nel Massachusetts, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 1.83 metri.

Fonti: IMDb, biography, thefamouspeople

 
 

MCU: i 10 monologhi più belli dell’universo cinematografico

Quando si tratta di dialoghi nei film del MCU, le sceneggiature sono solitamente piene zeppe di battute tra i personaggi. Ma c’è anche un numero enorme di monologhi, sia divertenti che emozionanti. Da Tony Stark che rivela al mondo di essere Iron Man, a Occhio di Falco che motiva Wanda a diventare un Avengers, ecco i 10 migliori monologhi presenti nel Marvel Cinematic Universe:

1Il discorso di Clint in Avengers: Age of Ultron

Avengers: Age of Ultron potrebbe non essere il miglior film del MCU, ma presenta uno dei più grandi dialoghi dell’universo, poiché proviene dalla persona che i fan meno si aspetterebbero.

In un monologo con Wanda, Clint è in grado di prendersi gioco di se stesso, ammettendo apertamente: “Stiamo combattendo un esercito di robot e io ho arco e frecce”. Ma allo stesso tempo, è in grado di spiegare a Wanda molto seriamente che si tratta di una situazione alla “vivere o morire”, dando il via ad una delle relazioni migliori ma anche più trascurate della saga.

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Gerard Butler e Alexis Louder, intervista ai protagonisti di Copshop

Gerard Butler e Alexis Louder sono i protagonisti del nuovo action Copshop – Scontro a fuoco, e nella nostra intervista raccontano la loro esperienza nei panni di poliziotti duri e puri e il loro rapporto con le celebrità a cui si sono ispirati da ragazzini.

Copshop – Scontro a fuoco (Copshop) è un film del 2021 diretto da Joe Carnahan. Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 17 settembre 2021. In Italia è stato trasmesso per la prima volta il 22 novembre 2021 su Sky Cinema Uno.

 
 

Melissa McCarthy: tutto quello che non sai sull’attrice

Melissa McCarthy film

Melissa McCarthy è la regina delle commedie del nostro tempo. Carattere brioso e ironico, viso espressivo e capacità comica l’hanno resa una delle attrici più in gamba degli ultimi anni, dando una valore aggiunto con la sua presenza a film che raggiunto il successo.

Ha iniziato con diversi ruoli marginali in diversi film, per poi approdare in Una mamma per amica, che è stata la sua casa per diversi anni e che l’ha fatta conoscere al grande pubblico. Da qui in poi Melissa non si è più fermata, continuando a tener compagnia a far ridere milioni di persone.

Ecco 10 cose che non sai su Melissa McCarthy.

Melissa McCarthy: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in numerosi film di successo. La carriera dell’attrice è iniziata  con il film Go – Una notte da dimenticare nel 1999. In seguito, all’inizio degli anni 2000 recita in Chi ha ucciso la signora Dearly (2000), Charlie’s Angels (2000), Duetto a tre (2002), Charlie’s Angels – Più che mai (2003) e Piacere, sono un po’ incinta (2010). Il grande successo arriva grazie a Le amiche della sposa (2011). Da quel momento ha recitato in celebri film come Questi sono i 40 (2012), Io sono tu (2013), Una notte da leoni 3 (2013), Corpi da reato (2013), Tammy (2014) e St. Vincent (2014), Spy (2015), The Boss (2016), Ghostbusters (2016), Copia originale (2018), Life of the Party (2018), Pupazzi senza gloria (2018) e Le regine del crimine (2019).

2. È nota anche per diverse serie televisive. A rendere estremamente popolare l’attrice prima del cinema ci ha però pensato la televisione. La McCarty è infatti nota per aver recitato dal 2000 al 2007 nella seri Una mamma per amica, interpretando il ruolo di Sookie St. James, la migliore amica di Lorelai. Dopo aver partecipato anche alla serie Samantha chi? dal 2007 al 2009, nel 2010 recita, come protagonista, nella serie Mike & Molly, terminata nel 2016. Sempre nel 2016 partecipa ad un episodio di Una mamma per amica: Di nuovo insieme. Nel 2021 recita invece in Nove perfetti sconosciuti.

3. È stata candidata al premio Oscar. Ad oggi la McCarthy vanta ben due nomination al premio Oscar. La prima di queste è arrivata nel 2012 come miglior attrice non protagonista per Le amiche della sposa. Nel 2019 viene invece candidata come miglior attrice per Copia originale, interpretando la biografa e falsaria Lee Israel. Si è trattato questo di un ruolo che ha visto l’attrice trasformarsi esteticamente, dando prova anche di ottime doti drammatiche.

melissa mccarthy

Melissa McCarthy nel 2020

4. Ha lavorato a diversi nuovi progetti. Oggi più attiva che mai, la McCarthy si divide tra lavori come attrice ma anche come sceneggiatrice e produttrice. A partire dal 2020 ha infatti recitato in Superintelligence, Thunder Force e Il nido dello storno. Avrà poi un cameo nell’atteso Thor: Love and Thunder e ha da poco concluso le riprese della serie God’s Favorite Idiot, di cui è anche sceneggiatrice e produttrice, e del film La sirenetta. In quest’ultimo, versione live action del classico Disney, interpreta la cattiva Ursula.

Melissa McCarthy, il marito e le figlie Vivian e Georgette Falcone

5. Ha lavorato in più occasioni con il marito. Da sempre molto riservata circa la propria vita privata, la McCarthy non ha mancato però di condividere con i suoi fan alcuni eventi per lei molto significativi. Il primo di questi è stato l’8 ottobre del 2005, quando ha sposato il suo storico fidanzato Ben Falcone, attore e regista. I due hanno poi in più occasioni anche collaborato in numerosi film, sia entrambi come attori o come regista e attrice. Tra i progetti che li hanno visti lavorare insieme si ritrovano Le amiche della sposa, Io sono tu, Corpi da reato, Tammy, Spy, The Boss, Pupazzi senza gloria e Thunder Force.

6. Ha avuto due figlie. Nel maggio del 2007 è nata la prima figlia della coppia, Vivian Falcone, mentre nel marzo del 2010 è arrivata la secondogenita Georgette. Con la nascita delle figlie l’attrice ha dichiarato di aver sentito molta responsabilità nella loro protezione, ma anche diverse responsabilità nei confronti di sé stessa. Anche per le figlie, infatti, l’attrice ha deciso di prendersi più cura di sé, facendo molta attenzione alla propria salute.

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Melissa McCarthy oggi è dimagrita

7. Ha perso molto peso. Nel film Life of the Party, diretto dal marito Ben Falcone e uscito negli Stati Uniti l’11 maggio 2018, Melissa McCarthy ha mostrato un corpo diverso. In questa commedia, infatti, la si vede con circa 35 chili in meno. L’attrice ha seguito una dieta chetogenica: questa dieta si basa sulla riduzione ei carboidrati, assumendone non più di 50 gr al giorno. Così facendo, l’organismo viene obbligato a produrre in maniera autonoma il glucosio e ad aumentare il consumo energetico dei grassi che sono contenuti nel tessuto adiposo.

8. Sostiene canoni di bellezza alternativi. L’attrice ha sempre sostenuto l’idea che essere magre non significa stare bene con sé stesse, ma significa perseguire un modello che in realtà non esiste. Nel mondo milioni di donne non si sento a proprio agio con il loro corpo, perché la società offre un modello da seguire che nella realtà dei fatti rappresenta lo 0,5% della popolazione. La McCarthy sostiene però anche la ricerca della salute del corpo, cosa che perdere i chili di troppo le ha permesso di perseguire con maggiori risultati.

Melissa McCarthy è su Instagram

9. Ha un profilo sul social network. La McCarthy ha un account Instagram ufficiale, seguito da più di 10 milioni di persone. Il suo profilo è ricco di foto che la vedono spesso protagonista sia in momenti lavorativi che quotidiani e che esprimono al meglio il suo carattere brioso, socievole, ironico e autoironico. Melissa ha usato questo social per mostra la sua nuova condizione fisica: perdere 35 chili non è uno scherzo e lei si è dimostrata molto fiera del risultato raggiunto e dell’impegno che ci ha messo, lavorando sodo, dritta verso l’obiettivo.

Melissa McCarthy: età a e altezza dell’attrice

10. Melissa McCarthy è nata il 26 agosto del 1970 a Plainfield, nell’Illinois, Stati Uniti. L’attrice è alta complessivamente 1.57 metri.

Fonti: IMDb, thefamouspeople, biography, thesun

 
 

Jennifer Lawrence commenta la disparità salariale con DiCaprio per Don’t Look Up

Don't Look Up

Lo scorso agosto, un report di Variety in merito ai compensi degli attori di Hollywood aveva rivelato che Leonardo DiCaprio aveva guadagnato 30 milioni di dollari per Don’t Look Up, mentre Jennifer Lawrence “soltanto” 25 milioni.

Sebbene i divari retributivi basati sul genere continuino a rappresentare un grande problema nel settore, Lawrence ha difeso la disparità retributiva con DiCapio in una recente intervista con Vanity Fair, ammettendo che la presenza dell’attore premio Oscar in un film è in grado di garantire di più in termini di “box office”, e rivelando di essere comunque felice per l’accordo stipulato in merito alla sua retribuzione.

“Leo è in grado di portare molto di più in termini di box office rispetto a me. Io sono molto contenta del mio accordo”, ha ammesso candidamente l’attrice, che tuttavia ha comunque sollevato il problema del divario salariale nell’industria. “In base alla mia esperienza, in altre situazioni ho visto che è estremamente scomodo chiedere la parità di retribuzione, e sono sicura che molte donne nel mondo del lavoro lo sappiano. Se metti in dubbio qualcosa che sembra disuguale, ti viene detto che non è disparità di genere… ma al tempo stesso non possono dirti di cosa si tratta esattamente.”

Soltanto pochi giorni fa, anche Kirsten Dunst era tornata sulla questione della disparità retributiva, parlando di una differenza “estrema” di retribuzione tra lei e Tobey Maguire per il franchise di Spider-Man. L’attrice aveva dichiarato: “La disparità salariale tra me e Spider-Man era davvero estrema. Non ci ho nemmeno pensato, all’epoca. Ero tipo, “Oh sì, Tobey [Maguire] sta interpretando Spider-Man”. Ma sai chi c’era sul poster del secondo Spider-Man? Spider-Man e ME.”

Jennifer Lawrence dice la sua sulla diatriba tra Scarlett Johansson e i Walt Disney Studios

Tornando a parlare di Lawrence, sempre nel corso dell’intervista con Vanity Fair, l’attrice premio Oscar ha anche avuto modo di commentare la recente diatriba tra Scarlett Johansson e i Walt Disney Studios, offrendo supporto all’attrice come, in passato, avevano già fatto le colleghe Jamie Lee Curtis e Elizabeth Olsen: “Penso che Scarlett sia stata estremamente coraggiosa”, ha detto. “Se due parti sono d’accordo su come verrà distribuito un film, e poi si scopre che una delle due non lo era, è ingiusto. Scarlett era anche in un momento particolare della sua vita. Stava per partorire…”

Don’t Look Up segnerà il ritorno sul grande schermo di Jennifer Lawrence a due anni di distanza da X-Men: Dark Phoenix. Il film è diretto da Adam McKay (regista de La grande scommessa) e vedrà l’attrice recitare al fianco di Leonardo DiCaprioTimothée Chalament e Meryl StreepDon’t Look Up uscirà in cinema selezionati dall’8 dicembre e sarà poi disponibile su Netflix dal 24 dicembre.

 
 

Eternals: i costumi di due eroi ricreati interamente in digitale

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In una recente intervista con Comic Book, Matt Aitken di Weta Digital, supervisore agli effetti visivi di Eternals, ha rivelato un aneddoto piuttosto interessante in merito alla realizzazione del film. Aitken ha infatti rivelato che, mentre la maggior parte degli attori sul set ha indossato i costumi dei propri personaggi, quelli di Thena (Angelina Jolie) ed Eros (Harry Styles) sono stati realizzati completamente in CGI.

A proposito del costume di Thena, Aitken ha spiegato: “Quando Thena indossa la sua tuta da supereroe, è sempre interamente in CGI. È computer grafica dal collo in giù, perché il design del costume è cambiato in fase di post-produzione. Hanno scelto Angelina Jolie per un motivo, è ciò che le prestazioni del suo fisico donassero al personaggio quell’aspetto iconico. Ha un modo di muoversi che la fa sembrare una ballerina.”

Parlando invece del costume di Eros/Stafox, ha aggiunto: “Ovviamente, avevamo delle alternative digitali per ognuno dei personaggio, ma l’unico che è cambiato completamente, oltre Thena, è stato Eros, ossia Starfox. Anche quel costume è stato riprogettato in fase di post-produzione.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

 
 

Halo: teaser trailer della serie tv Paramount+

Halo

Paramount+ ha diffuso finalmente il teaser trailer di Halo, l’attesissimo adattamento televisivo dell’omonimo videogioco per XBOX.

Halo

Halo è l’annunciata serie tv basata sull’omonimo videogioco prodotta dalla Amblin Television di Steven Spielberg.  Halo è sviluppata e scritta da Kyle Killen e Steven Kane. La serie sarà distribuita globalmente da CBS Studios International. Produttori esecutivi della serie sono Steven Spielberg, Justin Falvey, Darryl Frank, Steven Kane, Kyle Killen, Otto Bathurst, Kiki Wolfkill, Frank O’Connor, Bonnie Ross, Karen Richards, Toby Leslie e Scott Pennington

La serie tv Halo seguirà “un epico conflitto del 26° secolo tra l’umanità e una minaccia aliena nota come Covenant. Halo intesserà storie personali profondamente tratte con azione, avventura e una visione del futuro riccamente immaginata”.

In Halo protagonisti Pablo Schreiber come Master Chief Petty Officer John-117, un imponente supersoldato noto come “Spartan”. Natascha McElhone come Dr. Catherine Halsey , una scienziata per l’UNSC e creatrice del progetto Spartan-II. Yerin Ha come Kwan Ha. Charlie Murphy come Makee. Shabana Azmi nel ruolo dell’ammiraglio Margaret Parangosky, direttore dell’ONI. Nel cast anche Bokeem Woodbine come Soren-066, Olive Grey come Miranda Keyes, Kate Kennedy come Kai-125, Natasha Culzac come Riz-028, Bentley Kalu come Vannak-134 e Danny Sapani come Capitano Jacob Keyes

 
 

Andrew Garfield è stanco di commentare le voci su Spider-Man: No Way Home

andrew garfield spider-man

Spider-Man: No Way Home è sicuramente uno dei film più attesi del 2019, ma anche uno dei titoli su cui sono state fatte il maggior numero di speculazioni ad opera dei fan. Ciò è dovuto al fatto che il film riporterà sul grande schermo diversi personaggi dei precedenti franchise di Spider-Man, tra cui il Doctor Octopus di Alfred Molina e l’Electro di Jamie Foxx.

Tuttavia, due personaggi su cui non si ha ancora una conferma ufficiale sono le precedenti iterazioni dell’Uomo Ragno, vale a dire Tobey Maguire e Andrew Garfield. Soprattutto a quest’ultimo, è stato chiesto veramente tante volte di commentare la sua eventuale presenza nel film, e pare che ora l’attore sia piuttosto stanco della situazione (anche perché Garfield ha sempre smentito il suo coinvolgimento).

In una recente intervista con GQ, il protagonista di tick, tick… Boom! ha voluto mettere un apparente veto sull’intera vicenda, dichiarando: “Ascolta, a questo punto sono veramente stanco. Lo scopriremo quando il film uscirà nelle sale. O saremo tutti delusi, o saremo tutti felici. Qualcuno dirà: ‘Te l’avevo detto’. Ma lo scopriremo soltanto quando il film arriverà al cinema. Mi scuso in anticipo.”

Spider-Man: No Way Home, quello che sappiamo

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 16 dicembre 2021.

 
 

Hawkeye: nuovo promo “Avenger Arrives”

Clint Kate Hawkeye MCU

Disney+ ha diffuso l’inedito promo di  “Avenger Arrives” Hawkeye, l’attesa nuova serie tv in arrivo su Disney+ che vedrà Clint Barton AKA Occhio di Falco riprendere arco e frecce.

Iscriviti a Disney+ per guardare Hawkeye e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Hawkeye è la nuova serie originale Marvel Studios ambientata nella New York City del post blip, dove l’ex Vendicatore Clint Barton/Hawkeye (Jeremy Renner) ha una missione apparentemente semplice: tornare dalla sua famiglia in tempo per Natale. Ma quando si presenta una minaccia dal suo passato, Hawkeye si allea suo malgrado con Kate Bishop (Hailee Steinfeld), un’abile arciera di ventidue anni nonché sua grande fan, per smascherare una cospirazione criminale. Il cast della serie include anche Vera Farmiga, Fra Fee, Tony Dalton, Zahn McClarnon, Brian d’Arcy James e l’esordiente Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez. Diretta da Rhys Thomas e dal duo di registi Bert e Bertie, Hawkeyedebutterà in esclusiva su Disney+ il 24 novembre 2021.

Hawkeye, la serie tv

Vi ricordiamo che Hawkeye fa parte della prima ondata di serie tv prodotte dai Marvel Studios che avrebbero dovuto uscire su Disney+ a partire dall’autunno 2020. Il primo spettacolo doveva essere stato The Falcon and The Winter Soldier, ma la serie è stata ritardata a causa della pandemia di coronavirus che ha colpito la produzione. Altre serie tv includono WandaVision (sempre nel 2020?)Loki (primavera 2021) oltre a Hawkeye. Tutti vedranno i thespian del grande schermo che completano la serie.

Hawkeye è l’annunciata spin off del franchise di Avengers e fa parte della fase 4 del Marvel Cinematic Universe che si estenderà nel racconto seriale per debuttare su Disney+.

 
 

Jennifer Lawrence sulla pausa da Hollywood: “Penso che tutti fossero stanchi di me”

Jennifer Lawrence

Per diversi anni, Jennifer Lawrence è stata una delle attrici più in vista e richieste di Hollywood. Tuttavia, ad un certo punto, l’attrice premio Oscar ha deciso di prendersi una pausa dalla recitazione in seguito all’uscita di X-Men: Dark Phoenix nel 2019, in cui ha interpretato per l’ultima volta il personaggio di Mystica.

Dark Phoenix non è stato accolto bene dalla critica. Più o meno la medesima sorte è toccata anche ai precedenti film che avevano visto protagonista l’attrice, come ad esempio lo sci-fi Passengers e il controverso Madre! di Darren Aronofsky. Ora, in una recente intervista con Vanity Fair in occasione della promozione di Don’t Look Up, è stata proprio Lawrence a parlare della sovraesposizione di cui è stata “vittima” per buona parte della sua carriera, rivelando di essersi voluta allontanare dalle scene per un motivo ben preciso.

“Non stavo tirando fuori la qualità che avrei dovuto avere”, ha ammesso l’attrice durante l’intervista. “Penso che tutti si fossero stufati di me. Io mi ero stufato di me. Ero arrivata al punto in cui non potevo fare più nulla di giusto. Se camminavo su un tappeto rosso, tutti si chiedevano: ‘Perché non sta correndo?’. Penso di essere stata simpatica alla gente per buona parte della mia vita e lavorare in questo mondo mi ha fatto sentire come se nessuno potesse avercela realmente con me.”

“Ad un certo punto, però, ho sentito come se avessi raggiunto un punto in cui le persone non erano contente della mia esistenza”, ha aggiunto. “Questo pensiero mi ha spinto a riflettere e ad allontanarmi dall’idea che il lavoro o la carriera possano effettivamente portare pace nella tua anima.”

Don’t Look Up segnerà il ritorno sul grande schermo di Jennifer Lawrence a due anni di distanza da X-Men: Dark Phoenix. Il film è diretto da Adam McKay (regista de La grande scommessa) e vedrà l’attrice recitare al fianco di Leonardo DiCaprio, Timothée Chalament e Meryl Streep. Don’t Look Up uscirà in cinema selezionati dall’8 dicembre e sarà poi disponibile su Netflix dal 24 dicembre.

 
 

La Brea 1×09: promo e trama dall’episodio

La Brea serie tv 2021

Il network americano NBC ha diffuso il promo e la trama di La Brea 1×09, il nono episodio della nuova serie tv La Brea.

In La Brea 1×09 che si intitolerà  “Father and Son” Quando una rivelazione sbalorditiva mette a rischio la vita di Josh e Izzy, Eve e gli altri sopravvissuti cercano disperatamente il ragazzino chi possiede la chiave per salvarli; Gavin e Izzy devono fare affidamento su uno sconosciuto se c’è qualche speranza di riunire la loro famiglia.

La Brea 1×09

La Brea è la nuova serie tv drammatica americana creata da David Appelbaum per il network americano NBC. Nella serie Quando un’enorme voragine si apre nel mezzo di Los Angeles e attira centinaia di persone ed edifici nelle sue profondità, coloro che vi cadono si ritrovano in una terra primordiale misteriosa e pericolosa, dove non hanno altra scelta che unirsi per sopravvivere. Lo spettacolo segue una famiglia, distrutta dagli eventi, che cerca di tornare insieme.

Protagonisti di La Brea sono Natalie Zea come Eve Harris, Eoin Macken come Gavin Harris, Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki come Izzy Harris e  Jack Martin come Josh Harris. Nel cast anche Natalie Zea come Eve Harris, Eoin Macken come Gavin Harris, Chiké Okonkwo come Ty Coleman, Karina Logue come Marybeth Hill, Zyra Gorecki come Izzy Harris, Jack Martin come Josh Harris, Veronica St. Clair come Riley Velez, Rohan Mirchandaney come Scott, Lily Santiago come Veronica, Chloe De Los Santos come Lily, Jon Seda come Dr. Sam Velez e Angel Parker.

 

 
 

Henry Cavill sulla direzione della storia di Superman dopo Justice League

Henry Cavill Superman

Henry Cavill è stato scelto come interprete di Superman nel 2010 e ha fatto il suo debutto sul grande schermo nei panni dell’iconico personaggio DC ne L’uomo d’acciaio del 2013. È poi tornato ad interpretare il figlio di Krypton in Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016, in Justice League del 2017 e, naturalmente, in Zack Snyder’s Justice League del 2021.

Da quando è stato scelto come interprete di Superman, l’attore ha avuto la possibilità di prendere parte a numerosi progetti di alto profilo, tra cui Mission: Impossible Fallout e la serie Netflix The Witcher. Tuttavia, il suo futuro nei panni dell’eroe DC è ancora molto incerto, nonostante l’attore abbia più volte espresso il desiderio di tornare a vestire i panni del personaggio ancora una volta.

Al momento non sono stati fatti annunci ufficiali in merito ad un eventuale sequel de L’uomo d’acciaio o di un altro ipotetico progetto che potrebbe vedere il ritorno di Cavill. Al contrario, la Warner Bros. si sta concentrando su un nuovo film che sarà prodotto da J.J. Abrams e scritto da Ta-Nehisi Coates, e che avrà come protagonista un Superman nero.

In attesa di scoprire se Cavill avrà ancora un futuro nei panni dell’eroe kryptoniano, in una recente intervista con GQ, l’attore ha raccontato della direzione che vorrebbe prendesse la storia del suo Superman sul grande schermo, dopo gli eventi di Justice League.

“Ero molto ansioso di dare forma alle prime fasi del viaggio di Clark come Superman”, ha spiegato Henry Cavill. “Abbiamo avuto L’uomo d’acciaio, poi siamo diventati un po’ più dark con Batman v Superman. Se dovesse soccombere all’Equazione dell’Anti-vita e diventare un Superman cattivo, allora volevo davvero assicurarmi di aver fatto vedere l’eroe Superman, il vero simbolo della speranza, il faro di luce, prima di percorrere il sentiero dell’oscurità e poi della redenzione. È qualcosa che ho ancora molta voglia di esplorare.”

Il futuro di Henry Cavill nel DCEU

Se Henry Cavill avrà o meno l’opportunità di continuare con il ruolo e approfondire ulteriormente la sua versione di Superman, è un mistero che ancora non sembra trovare soluzione. Le voci sull’uscita effettiva di Cavill dal DCEU circolano ormai dal 2018; parallelamente, si parla anche del fatto che il suo Superman possa diventare un personaggio di supporto in altri film dell’universo cinematografico.

Cavill è sicuramente molto legato al personaggio. Tuttavia, considerando il contratto con Netflix per The Witcher e il coinvolgimento in altri imminenti progetti cinematografici, i suoi impegni potrebbero effettivamente impedirgli di prendere parte ad un eventuale sequel de L’uomo d’acciaio o, comunque, di continuare a indossare i panni del supereroe anche in altri progetti.

 
 

Eternals vs 10 malvagi Marvel. Chi sconfigge chi?

eternals

Eternalsventiseiesima pellicola del Marvel Cinematic Universe, aggiunge nuovi eroi al già ricchissimo catalogo del franchise. Gli Eterni, creature antropomorfe provenienti dal pianeta Olimpia, nel 5000 a.C. vengono inviati sulla terra con la missione di combattere i Devianti, figure mostruose che vogliono danneggiare la specie umana. Personaggi potenti, gli Eterni nel corso dei secoli si dividono in fazioni: c’è chi vuole integrarsi con gli umani e chi preferisce restare isolato.

Non è semplice definire se gli Eterni sono personaggi buoni o cattivi, anche per la missione moralmente discutibile che è stata loro assegnata. Mettendo a confronto i protagonisti di Eternals con 10 cattivi ben noti della Marvel, viene da chiedersi: gli Eterni sarebbero in grado di sconfiggerli o rimarrebbero annientati?

1Ultron ha già spazzato via l’Universo, potrebbe rifarlo contro gli Eternals

Ultron del MCU è una minaccia che gli Eternals potrebbero maneggiare. What If..? però presenta una versione diversa del personaggio, che riesce nel suo piano di fusione con il corpo di Visione. Quando Thanos appare sulla Terra, rivendica le Pietre dell’Infinito e diventa praticamente inarrestabile.

Ultron continua a distruggere l’intero Universo. Niente può fermarlo, nemmeno i Celestiali come Ego. Gli Eterni avrebbero dovuto combatterlo prima che diventasse troppo potente. Ora, cadrebbero tutti di fronte a lui, proprio come gli altri eroi della MCU.

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Yellowjackets 1×03: promo e trama dall’episodio

Yellowjackets

Il canale americano Showtime ha diffuso il promo e la trama  di Yellowjackets 1×03, il terzo episodio di Yellowjackets, l’annunciata nuova serie tv generazionale creata e prodotta da Ashley Lyle e Bart Nickerson per Showtime.

In Yellowjackets 1×03 che si intitolerà  “Dollhouse” Gli Yellowjackets discutono dei meriti di probabilmente morire mentre si rimane fermi o probabilmente morire mentre cercano un riparo. Taissa naviga tra un annuncio di attacco sporco e l’altra parola con la C. Shauna vede un ragazzo.

Yellowjackets 1×03

Yellowjackets racconta la storia di una squadra di calciatrici di talento liceale che diventano le sopravvissute a un incidente aereo nel deserto dell’Ontario. La serie racconta la loro discesa da una squadra complicata ma fiorente a clan in guerra e cannibali, mentre tiene traccia delle vite che hanno tentato di ricostruire quasi 25 anni dopo.

Nel cast di Yellowjackets protagonisti sono Sophie Nélisse nei panni di un’adolescente Shauna Sheridan – Melanie Lynskey interpreta una Shauna adulta. Jasmin Savoy Brown da adolescente Taissa – Tawny Cypress interpreta una Taissa adulta Sophie Thatcher come Natalie adolescente – Juliette Lewis interpreta una Natalie adulta. Sammi Hanratty come Misty adolescente  Christina Ricci interpreta una Misty adulta. Ella Purnell come Jackie, Steven Krueger come Ben Scott,  Amy Okuda come Cat Wheeler e Warren Kole da adulto Jeff Sadecki.

 
 

La persona peggiore del mondo, recensione del film di Joachim Trier

La persona peggiore del mondo recensione

Dal 18 Novembre è disponibile in alcune sale italiane La persona peggiore del mondo, film del regista norvegese Joachim Trier che, dopo il successo del thriller sovrannaturale Thelma (2017) torna a farsi ispirare dalla cornice della nordica Oslo in un coming-of-age 2.0, quello di Julie: protagonista indiscussa di una storia di anima e corpo, l’interpretazione fenomenale dell’attrice Renate Reinsve è stata riconosciuta dal Prix d’interprétation féminine a Cannes.

La persona peggiore del mondo: un coming of age sospeso tra anima e corpo

La persona peggiore del mondo parla in modo inedito, fin dal prologo, a noi giovani: siamo nati in un mondo che non ci regala nulla, dice Julie, eppure in qualche modo si aspetta ancora di più da noi: non molto tempo fa, era la norma per gli adulti tra i 20 e 30 anni avere tutto sotto controllo: un coniuge, una carriera avviata, dei bambini – almeno una di queste cose e meglio ancora se tutte e tre. I giovani d’oggi sono intrappolati in questo strano purgatorio tra l’aggrapparsi all’essere bambino e l’età adulta. Ci viene concesso più tempo per diventare chi vogliamo essere ma c’è più pressione che mai per riuscirci.

Entra in scena così Julie (Renate Reinsve, la gemella perduta di Dakota Johnson), una norvegese volubile che pensa di non essersi mai impegnata fino in nessuna cosa. Un’adolescente ambiziosa, si è dilettata in medicina prima di scoprire che era più interessata alle questioni dell’anima che al corpo e passare allo studio della psicologia. Così, si taglia e si tinge i capelli, lascia il suo attuale fidanzato, prima di bruciare anche questo percorso accademico, cambiando idea ancora una volta e diventando fotografa. Non sorprende che anche la fotografia riesca ad annoiare Julie che, ben presto, decide di passare al prossimo nuovo taglio di capelli, un successivo ragazzo e a un’ulteriore professione.

Prima di questo montaggio vorticoso, tabella di punteggio sulla vita di Julie fino a quel momento (montato con precisione da Olivier Bugge Coutté e impreziosito dalla colonna sonora di Ola Fløttum), La persona peggiore del mondo spiega cosa sta per succedere: questo sarà un film composto da dodici capitoli, con tanto di prologo ed epilogo. Forse la storia che Julie non è ancora riuscita a mettere per iscritto?

La persona peggiore del mondo è lo scrapbook frammentato di Julie, che anela all’autorealizzazione accorpando forzatamente ritagli di vita, senza rendersi conto che non li sta realmente sperimentando. Lo scorrere del tempo dei 12 capitoli non è mai cronometrato in modo coerente, andando a creare una patina narrativa in cui non sappiamo mai quanto tempo è trascorso, ma sappiamo che ne è passato: il tempo scivola via inesorabilmente dalle mani di Julie, burattinaia dei fili di una vita che la immobilizzano.  Ogni capitolo ha come protagonista una Julie che è leggermente diversa ma anche la stessa di sempre, con lei che si evolve lentamente come risultato degli eventi della scena precedente, ma abbastanza distintamente da permetterci di notare queste alterazioni e l’inizio della formazione del suo io più completo.

Quando finalmente raggiungiamo il suo presente, ha intrapreso una relazione a lungo termine con un fumettista di 44 anni di successo di nome Aksel (Anders Danielsen Lie), la cui prospera carriera le ha dato la stabilità di lavorare di giorno in una libreria mentre si prende il tempo di decidere su cosa voglia puntare dopo. Alla fine riesce ad affermarsi come scrittrice di talento, pubblicando un saggio controverso intitolato Sesso orale nell’epoca del #MeToo.

la persona peggiore del mondo joachim trier

La persona peggiore del mondo è un inno alla multidimensionalità vitale

Come riprendersi in mano una vita che scorre agli occhi degli altri ma non dentro di sé? Julie dovrà capire che cambiare ed evolvere costantemente è essere vivi; siamo fatti per essere malleabili nello spirito come lo siamo nella carne, ma rimanere in un posto o liberarsi dell’altro non è indicativo di una vita meno vissuta. Il nucleo di La persona peggiore del mondo rimane questo: l’idea che il capire e comprendere è parte integrante dell’essere, non del diventare.

La sceneggiatura di Trier – scritta in collaborazione con Eskil Vogt (Thelma, Oslo, August 31st) è una sincera lettera d’amore per gli animi vagabondi, che emana un’immensa empatia per Julie nonostante le sue battute d’arresto o i suoi difetti e non giudica mai il suo viaggio, permettendo al pubblico di formare le proprie opinioni sulle sue scelte in scenari controversi, invece di fornire una prospettiva fissa attraverso cui valutare le sue decisioni. Mentre un film minore avrebbe giocato sul “triangolo amoroso” tra Julie, Askel e Eivind, Trier e Vogt presentano semplicemente gli aspetti positivi e negativi di entrambi i partner, senza che nessuno sia esplicitamente un “buono” o un “cattivo”, come spesso accade nella vita; gli esseri umani sono più di queste riduttive categorizzazioni, e La persona peggiore del mondo è onesto su questa multidimensionalità, con tutti e tre i protagonisti pienamente caratterizzati.

Una caratterizzazione così completa permette anche al film di sovvertire le aspettative, poiché, nonostante il materiale narrativo abbia una base familiare, La persona peggiore del mondo si separa da storie simili allontanandosi dai ruoli stereotipati del genere e dalla tradizionale struttura in tre atti, svolgendosi come la vita stessa piuttosto che sentirsi vincolato a certe convenzioni o cliché, rendendo il viaggio di Julie nel complesso molto più significativa e memorabile.

La persona peggiore del mondo è indeciso come la sua eroina infinitamente curiosa, ma è un ritratto rinvigorente ed estremamente gentile che trasmette in maniera inedita l’idea che il viaggio è altrettanto – se non più – cruciale del posto in cui finiamo.

 
 

Keanu Reeves sarebbe “onorato” di entrare a far parte del MCU

keanu reeves

Grazie al franchise di John Wick, la stella di Keanu Reeves è tornata di nuovo a splendere. Di conseguenza, l’attore si è spesso ritrovato al centro delle discussioni da parte dei fan in merito ai ruoli che potrebbe interpretare in futuro, soprattutto rispetto al Marvel Cinematic Universe.

In effetti, è stato lo stesso Kevin Feige a gettare benzina sul fuoco, confermando in più di un’occasione di aver incontrato la star di Matrix per discutere di una serie di ruoli, incontri che tuttavia non hanno mai portato ad un suo effettivo coinvolgimento nel franchise di grande successo.

Per molto tempo si è parlato del fatto che Reeves fosse vicino ad ottenere il ruolo di Yon-Rogg in Captain Marvel del 2019 (poi affidato a Jude Law). Ancora, pare sia stato considerato anche per il ruolo di Kraven il Cacciatore nell’omonimo spin-off della Sony, personaggio che invece sarà interpretato da Aaron Taylor-Johnson.

Ad oggi non sappiamo se Keanu Reeves avrà mai la possibilità di unirsi al MCU. Quel che è certo è che l’attore sarebbe assolutamente disposto a recitare in uno dei film dei Marvel Studios, come rivelato dallo stesso in una recente intervista con Esquire.

“Sarebbe un onore, per me, entrare a far parte del MCU”, ha spiegato l’attore. “Ci sono alcuni registi e visionari davvero straordinari, e stanno facendo qualcosa che nessuno ha mai fatto prima. È un franchise davvero speciale in questo senso, in termini di scala, ambizione, produzione. Quindi sì, sarebbe davvero bello farne parte.”

Ricordiamo che a breve Keanu Reeves tornerà a recitare in un altro celebre franchise, quello di Matrix. L’attore, infatti, interpreterà nuovamente il personaggio di Neo nell’attesissimo Matrix: Resurrections, diretto da Lana Wachowski e in arrivo nelle sale italiane il 1 gennaio 2022.

 
 

Outlander 6: l’affascinanti poster e la data di uscita

Outlander 6 stagione

Dopo il teaser promo STARZ ha diffuso il poster e la data di uscita di Outlander 6, l’attesa sesta stagione dell’acclamata serie Outlander.

Outlander 6 debutterà il 6 marzo negli USA, sul canale americano STARZ.

Outlander 6 poster

Outlander 6

La trama della sesta stagione e i dettagli non sono stati ancora rivelati. Nella sesta stagione di Outlander ritorneranno Claire Elizabeth Randall/Fraser, nata Beauchamp (stagione 1-in corso), interpretata da Caitriona Balfe,  James “Jamie” Alexander Malcolm MacKenzie Fraser (stagione 1-in corso), interpretato da Sam Heughan, Edward “Ned” Gowan (stagioni 1, 3-in corso), interpretato da Bill Paterson, Frank Randall/Jonathan “Black Jack” Randall (stagioni 1-3), interpretato da Tobias Menzies, Janet “Jenny” Fraser Murray (stagione 1-in corso), interpretata da Laura Donnelly, Ian Murray (stagione 1-in corso), interpretato da Steven Cree, Roger Wakefield (stagione 2-in corso), interpretato da Richard Rankin, Brianna “Bree” Randall Fraser MacKenzie (stagione 2-in corso), interpretata da Sophie Skelton, Lord John William Grey (stagione 3-in corso), interpretato da David Berry, Marsali MacKimmie Fraser (stagione 3-in corso), interpretata da Lauren Lyle,Claudel “Fergus” Fraser (stagione 3-in corso), interpretato da César Domboy e Capitano Raines (stagione 3-in corso), interpretato da Richard Dillane.

 
 

Star Wars: i personaggi della trilogia sequel potrebbero tornare in futuro

star wars

La trilogia sequel di Star Wars non è stata accolta dai fan come forse Disney e Lucasfilm si aspettavano, e ad oggi i tre episodi che compongono il trittico finale della Saga degli Skywalker rimangono i più divisivi di tutti, forse anche più dei film della trilogia prequel.

La trilogia sequel ha avuto inizio con Il risveglio della Forza, che ha presentato al pubblico i personaggi di Rey (Daisy Ridley), Finn (John Boyega), Poe Dameron (Oscar Isaac) e Kylo Ren (Adam Driver). Il primo capitolo è stato accolto con un certo entusiasmo da parte dei fan, che tuttavia non è stato ripagato dal sequel, Gli Ultimi Jedi, ampiamente criticato per i suoi controversi colpi di scena e – soprattutto – per la caratterizzazione di Luke Skywalker. La conclusione della saga, L’ascesa di Skywalker, non ha fatto altro che alimentare questo sentimento di contrasto nei confronti dell’intera trilogia e, più in generale, del franchise.

Al momento il futuro della saga di Star Wars è certo unicamente sul versante televisivo, ma per quanto riguarda il grande schermo, invece, i piani sembrano essere parecchio incerti (proprio di recente è stata confermata la sospensione di Rogue Squadron, il nuovo film del franchise affidato alla regista Patty Jenkins). Non sappiamo quali personaggi e quali storie saranno al centro della saga in futuro, ma sembra che possa esserci ancora spazio per i personaggi della trilogia sequel.

Intervistata da Empire, infatti, il presidente di Lucasfilm Kathleen Kennedy, ha parlato proprio della possibilità di rivedere Rey, Finn, Poe Dameron e Kylo Ren in altri film. “Certamente. Sono personaggi di cui non ci siamo dimenticati”, ha spiegato Kennedy. “Continueranno a vivere. Ne stiamo parlando proprio in questo momento con il team creativo.”

Il futuro della saga di Star Wars

Di recente è stato confermato Rogue Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la conclusione della Saga degli Skywalker. Il film, diretto da Patty Jenkins (regista di Wonder Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre 2021.

Oltre a Rogue Squadron, sappiamo che a Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In passato, anche ai creatori di Game of Thrones, David Benioff e D.B. Weiss, era stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela: sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.

In sviluppo c’è anche un misterioso film che sarà prodotto da Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, e che sarà scritto da Michael Waldron, sceneggiatore di Doctor Strange in the Multiverse of Madness

 
 

Viggo Mortensen: 10 cose che non sai sull’attore

viggo mortensen

Viggo Mortensen è uno degli attori più prolifici della storia del cinema. In trent’anni di carriera e con più di quaranta film alle spalle, Viggo ha partecipato a tanti diversi lungometraggi che hanno fatto la storia e che sono rimasti nell’immaginario collettivo: basti pensare alla saga de Il signore degli anelli.

Uomo calmo e saggio, Mortensen ha una cultura immensa: ha viaggiato per il mondo quando era bambino, ha conosciuto tante culture diverse e parla fluentemente ben sei lingue, oltre quella di origine. Attore versatile e concentrato, Viggo ha sempre saputo regalare tante sfumature ai personaggi da lui interpretati sempre con impegno.

Viggo Mortensen: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. L’attore americano ha debuttato nel 1985 in Witness – Il testimone per la regia di Peter Weir e ha proseguito la sua carriera prendendo parte a film come Pazzie di gioventù (1988), Non aprite quella porta – Parte 3 (1990) e Riflessi sulla pelle (1990). Nel 1991 partecipa al film Lupo solitario, e in seguito ai film Limite estremo (1993), Young Americans (1993), Carlito’s Way (1993), L’ultima profezia (1995), Allarme rosso (1995), Ritratto di signora (1996), Daylight – Trappola nel tunnel (1996), Soldato Jane (1997), Delitto perfetto (1998) e Psycho (1998). Dal 2001 al 2003 si consacra interpretando Aragorn in Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello (2001), Le due torri (2002) e Il ritorno del re (2003). La sua carriera prosegue con Il destino di un guerriero (2006), La promessa dell’assassino (2007), Appaloosa (2008), The Road (2009), A Dangerous Method (2011), I due volti dei gennaio (2014), Captain Fantastic (2016) e Green Book (2018).

2. Ha scritto e diretto un film. Nel 2020 Mortensen debutta alla regia del film Falling – Storia di un padre, da lui anche scritto, prodotto e interpretato. In questo l’attore interpreta John Peterson, un uomo che si trova a dover gestire l’anzianità del padre, con il quale egli ha da sempre un acceso conflitto. Mortensen ha raccontato di aver ideato il film in seguito alla scomparsa della madre, un evento che lo ha portato a comprendere meglio anche il padre. Originariamente egli non voleva però recitare nel film, ma si decise a farlo poiché la sua presenza avrebbe aiutato ad ottenere i fondi necessari.

3. È stato candidato più volte all’Oscar. Nel corso della sua carriera Mortensen ha vinto numerosi premi cinematografici e vanta ben tre nomination al premio Oscar come attore protagonista. La prima di queste arrivò nel 2008 per il film La promessa dell’assassino, mentre la seconda l’ha ottenuta nel 2017 grazie al film Captain Fantatic. Nel 2019 viene nuovamente candidato per la sua straordinaria interpretazione dell’italoamericano Frank “Tony Lip” Vallelonga nel film Green Book.

viggo mortensen

Viggo Mortensen è Aragorn in Il Signore degli Anelli

4. Ha dedicato tutto sé stesso al ruolo. Sebbene sia stato scritturato poco tempo prima dell’inizio delle riprese, l’attore ha imparato in fretta a maneggiare la spada e a dare al suo personaggio tante diverse sfaccettature. La sua interpretazione era talmente intensa che in una fase concitata si ruppe un dente e chiese persino di incollarglielo seduta stante per poter terminare la sequenza. Noto è anche il suo calcio dato ad un elmo, gesto che gli procurò la frattura di alcune dita del piede.

5. Ha ottenuto di poter parlare elfico. Sembra che per il ruolo di Aragorn, Mortensen si sia immedesimato davvero a fondo, a volte rimanendo nei panni del suo personaggio anche finite le riprese, senza accorgersene. Un aneddoto interessante riguarda una richiesta fatta da Mortensen stesso a Peter Jackson: nella fattispecie, Viggo chiese di poter mettere mano ad alcune parti della sceneggiatura che comprendevano il suo personaggio, per fare in modo che potesse parlare in elfico in alcune scene dei tre film.

Viggo Mortensen in Green Book

6. È ingrassato notevolmente per il ruolo. Per il ruolo del protagonista Frank Vallelonga in Green Book, Mortensen si è trovato a dover sostenere una preparazione fisica al ruolo piuttosto intensa. Gli venne infatti richiesto di acquisire circa 20 chili per poter ottenere l’aspetto possente del vero Vallelonga. L’attore, inoltre, per prepararsi al ruolo si ritrovò a partecipare ad un tipico pranzo italoamericano con la famiglia di Vallelonga, per una durata complessiva di circa sei ore. Mortensen dichiarò che riuscire a mangiare tutte le portate fu per lui la più grande sfida richiesta per il ruolo.

7. Parla realmente in italiano. Come anticipato, Mortensen è un attore capace di parlare numerose lingue, tra cui proprio l’italiano. Egli ha in più occasioni dato prova di ciò e per il ruolo di Tony Lip in Green Book ciò tornò molto utile. Sono infatti diverse le scene in cui il personaggio parla in italiano con i propri famigliari e così Viggo ha potuto nuovamente dar prova di questa sua capacità, affrontando tali scene senza alcuna preoccupazione.

viggo mortensen

Viggo Mortensen: chi è sua moglie

8. È stato sposato con un’attrice. Durante la lavorazione del film Salvation!: Have You Said Your Prayers Today?, conosce la cantante punk Exene Cervenka, del gruppo statunitense X. I due si sposano l’8 luglio 1987 e l’anno seguente, il 28 gennaio 1988 diventa padre del suo unico figlio, Henry Blake Mortensen. Dopo la nascita di questo, si trasferisce con la famiglia nell’Idaho. Molto riservati, i due hanno però reso nota la separazione nel 1991 per poi divorziare il 13 marzo 1998. Attualmente vive in Spagna con l’attrice spagnola Ariadna Gil, a cui è legato sentimentalmente dal 2009 e che ha conosciuto sul set del film Il destino di un guerriero.

Viggo Mortensen: Young

9. Ha girato il mondo. Mortensen avuto una vita piuttosto movimentata. Sin da bambino ha girato per il mondo per molti anni, vivendo per la maggior parte del tempo in Sud America, stabilendosi in Argentina per qualche periodo di tempo: in questo frangente, impara molto bene lo spagnolo. Successivamente andrà in Danimarca, per poi tornare a New York. Da adolescente inizia ad appassionarsi di fotografia, successivamente si laurea in scienze politiche in letteratura spagnola e diventa un young translator: infatti ha lavorato come traduttore per la squadra di hockey svedese durante le Olimpiadi Invernali del 1980 tenutesi a Lake Placid.

Viggo Mortensen: età e altezza dell’attore

10. Viggo Mortensen è nato il 20 ottobre del 1958 a Manhattan, New York, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 1.80 metri.

Fonti: IMDb, biography, thefamouspeople

 
 

Terraviva Film Festival premia Dying to divorce, candidato britannico agli Oscar 2021

Dying to divorce

Si è conclusa con l’assegnazione dei premi la seconda edizione del TERRAVIVA FILM FESTIVAL. Il festival cinematografico e di cultura – svoltosi sia in presenza a Casalecchio di Reno e a Bologna che in modalità on-line dal 16 al 20 novembre – anche quest’anno ha voluto attraverso proiezioni, talk e masterclass promuovere e approfondire temi sempre più attuali e urgenti come l’inclusione sociale, l’identità personale, l’immigrazione, la tutela dell’ambiente e la condivisione. 

Per il concorso lungometraggi sia il Premio “Raffaele Pisu che il Premio Terraviva Studenti sono stati assegnati a Dying to divorce di Chloe Fairwether, il film che è appena stato selezionato come candidato britannico per il miglior film straniero alla prossima edizione degli Oscar. Girato in un arco di 5 anni, Dying to divorce documenta in parallelo il problema della violenza sulle donne in Turchia e l’erosione delle libertà democratiche nel paese attraverso l’esperienza di una coraggiosa avvocata e dei casi di violenza e femminicidio che tratta.

Durante la cerimonia di premiazione del 20 novembre, condotta dalla madrina Priscilla Muscat, sono stati consegnati anche tutti gli altri premi sia dalla giuria tecnica che da quelle degli studenti con le relative motivazioni:

  • dalla giuria tecnica 
    • il Premio “Raffaele Pisu al miglior lungometraggio Dying to divorce di Chloe Fairwether. Motivazione: “Per la capacità di trattare in maniera avvincente e coinvolgente un tema attuale e drammatico, così come di trasmettere un inno alla vita e di speranza, grazie alla forza della denuncia, a figure coraggiose e alle reti di sostegno”.
    • il Premio “Raffaele Pisu al migliore cortometraggio Giusto il tempo di una sigaretta di Valentina Casadei. Motivazione: “Per la capacità di rappresentare le difficoltà quotidiane e la solidarietà che travalica le differenze e i legami di sangue. In pochi minuti la regista riesce a ritrarre appieno la personalità e la ricchezza dei protagonisti”.
    • Menzione speciale lungometraggio Terraviva Film Festival: The Saint of Impossible di Marc Raymond Wilkins. Motivazione: “Per la freschezza con cui si parla di integrazione attraverso lo sguardo inedito di due adolescenti”
    • Menzione speciale cortometraggio Terraviva Film Festival: Hailston Dance di Amin Pour Barghi e Ali Jenaban. Motivazione: “Per l’intensità del racconto, intimo e disperato, e per l’interpretazione registica mai esplicita, che suggerisce con immagini forti e suggestive”
  • dalla giuria degli studenti 
    • il Premio Terraviva Studenti al miglior lungometraggio Dying to divorce di Chloe Fairwether.
    • il Premio Terraviva Studenti al migliore cortometraggio: ex-aequo a Giusto il tempo di una sigaretta di Valentina Casadei e Pizza Boy di Gianluca Zonta.
    • Menzione speciale Premio Terraviva Studenti: The Saint of Impossible di Marc Raymond Wilkins.

 E’ stato anche assegnato il Premio Speciale Terraviva Film Festival 2021 a Franco Grillini (protagonista del docufilm di Filippo Vendemmiati Let’s Kiss che chiude fuori concorso la manifestazione). Motivazione: “Per l’inesauribile forza con la quale da sempre lotta per la conquista dei diritti civili, in nome dell’inclusione e delle pari opportunità”.

TERRAVIVA FILM FESTIVAL è organizzato da Genoma Films – casa di produzione fondata da Paolo Rossi Pisu, Antonio Pisu e Marta Miniucchi – e Associazione Amici di Giana, realizzato in collaborazione con il Comune di Casalecchio sul Reno (Bo), il Premio Gianandrea Mutti e CEFA – il seme della solidarietà Onlus e con il patrocinio del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e il riconoscimento del Ministero della Cultura.

 
 

Noir in Fest 2021: a Guillaume Musso il Raymond Chandler Award

noir in festival

Il premio alla carriera istituito da Irene Bignardi nel 1988, in accordo con il Raymond Chandler Estate, fondazione facente capo agli eredi di Graham Greene, dopo John Banville, premiato nel 2020, resta anche quest’anno in Europa, e va a uno scrittore francese che nonostante la giovane età è già conosciuto e letto in tutto il mondo con grandissimo successo.

Secondo un sondaggio della rivista “Livres Hebdo”, Guillaume Musso, nato nel 1974 ad Antibes, il bisnonno emigrato dal Piemonte nel sud della Francia all’inizio del Novecento, è stato l’autore più letto dai francesi durante il lockdown. Ma ai record lui è abituato: dal 2001 produce quasi un libro all’anno, iniziando come un provinciale senza “padrini” totalmente sconosciuto, e arrivando a essere l’autore più venduto in Francia, tradotto in 42 lingue, con una ventina di opere  da milioni di copie in tutto il mondo.

Skidamarink (2001) è il romanzo d’esordio, un thriller che parte col furto della Gioconda al Louvre e raccoglie subito critiche eccellenti. Il successo arriva nel 2004 con Et après…(L’uomo che credeva di non avere più tempo, Sonzogno 2005), libro che ha venduto più di un milione di copie ed è stato tradotto in una ventina di lingue e che, nel 2009, è diventato un film, Afterwards, diretto da Gilles Bourdos, con John Malkovich, Romain Duris ed Evangeline Lilly. Il cinema è stato per lui una delle maggiori fonti di ispirazione, ed è quindi naturale che anche la costruzione dei suoi libri richiami quella di certi film. Appartenendo a una generazione che consuma il cinema soprattutto in video, la sua scrittura è incline alla visualità, si struttura come un montaggio cinematografico, è percorsa da una tensione che non molla mai il lettore fino alla fine. Come succede nelle serie TV angloamericane di cui Musso è un fan: Six Feet Under, Lost, The Sopranos, MI5, 24, The West Wing, Mad Men, The Wire.

Tutti o quasi i libri di Musso sono stati dei best seller, tra i numerosi: Sauve-moi (2005; La donna che non poteva essere qui, Sonzogno, 2006), Seras-tu là? (2006; Chi ama torna sempre indietro, Sonzogno, 2006), Je reviens te chercher /Ti vengo a cercare (Rizzoli, 2008), La fille de papier (2011; La ragazza di carta, Sperling & Kupfer, 2012), Central Park(Bompiani, 2014), L’instant présent (2015; L’istante presente, La nave di Teseo, 2019), Un appartement à Paris /Un appartamento a Parigi (La nave di Teseo, 2017), La jeune fille et la nuit / La ragazza e la notte (La nave di Teseo, 2018), La vie secrète des écrivains / La vita segreta degli scrittori (La nave di Teseo, 2019), La vie est un roman / La vita è un romanzo(La nave di Teseo, 2020) e L’inconnue de la Seine / La sconosciuta della Senna (La nave di Teseo, 2021).

Il tema principale che sottende quasi tutta la sua opera è quello della resilienza, la capacità di resistere alle avversità rinnovandosi e ricostruendosi, del saper cogliere al volo le occasioni che la vita ci offre, del coraggio del cambiamento. Ma anche l’indagine sulla creatività, in particolare sulla scrittura, è al centro di molti dei romanzi di Musso. La suspense è la vera regina dei suoi libri, insieme alla sua corte di personaggi, raccontati con maestria ed empatia.

“Amo raccontare storie originali, voglio che si vibri insieme con i personaggi, che si rida, che si pianga, voglio che a lettura finita ci si senta più felici di prima” dice Musso.

Il suo debito letterario con la tradizione ottocentesca del fantastico francese è evidente: “mia madre era bibliotecaria – dice Musso – sono cresciuto fra i libri fin da piccolo. Ho letto tutti i classici francesi, Nodier, Gautier e Mérimée, cui aggiungerei Maupassant e perfino Barjavel”. Nel mescolare il sovrannaturale a una vicenda contemporanea Musso riattualizza questo tipo di letteratura che ebbe in passato un enorme successo.

Nel contemporaneo, Musso ama la letteratura che indaga l’inconscio e le emozioni, come quella di Milan Kundera, Philip Roth, Stephen King, Dennis Lehane, ma è anche un fan di Jean-Cristophe Grangé e di Tonino Benacquista, mentre altrove dichiara che il suo maestro è Georges Simenon, di cui riprende le stesse domande (che sono anche quelle di Modiano e Manchette): chi sono i vivi e chi i morti, come riconosciamo il loro valore e come veniamo davvero in contatto con loro?

Che è poi anche il tema dell’ultimo romanzo, che Musso presenterà a Milano, al Noir in festival, il 12 dicembre, giorno in cui riceverà il Raymond Chandler Award: La sconosciuta della Senna, edito da La nave di Teseo e ora in tutte le librerie. Qui ritroviamo, dopo tanti set newyorchesi, una Parigi nebbiosa poco prima di Natale, e la Senna che restituisce una ragazza senza memoria, ma la cui identità appartiene a una morta.  È un’indagine per l’ufficio affari non convenzionali della polizia di Parigi, l’occasione che il capitano Roxane, osteggiata dai suoi capi, aspettava da tempo. La sua inchiesta si trova ben presto catapultata in un enigma inquietante: è possibile essere al tempo stesso vivi e morti?

A ottobre Musso era sul set del film TV The Reunion, adattamento del suo bestseller La ragazza e la notte per France 2, con la Rai come partner esclusivo e nel cast l’italiano Giacomo Fusco.

Il pubblico italiano ha dimostrato di apprezzare molto la grana letteraria di Musso e insieme la sua salda presa su trame e personaggi. D’altra parte, a queste latitudini, spesso e volentieri il polar ha conteso alla produzione anglosassone l’affetto dei lettori e la palma delle vendite. Il Noir in festival celebra quindi la peculiarità francese del genere con un incontro a lui dedicato e premiando il suo rappresentante più attuale e letto.

 
 

Spider-Man: No Way Home, pioggia di spot e nuove scene dal film

spider-man: no way home

Il trailer numero due di Spider-Man: No Way Home ha aperto la porta a moltissimi nuovi spot che stanno imperversando, principalmente nelle tv americane. Di seguito ve li proponiamo, dal momento che contengono diverse scene e dettagli in più rispetto al video che abbiamo visto la scorsa settimana. Eccoli di seguito:

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https://twitter.com/Spider_Leaks/status/1462464290582151171?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1462464290582151171%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Famp%2Fspider-man%2Fno_way_home%2Fspider-man-no-way-home-tv-spots-reveal-sandman-electro-doc-ock-vs-spidey-and-more-multiverse-madness-a189727

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Spider-Man: No Way Home, tutte le rivelazioni e i segreti del trailer

 
 

Supereroi: trailer del film di Paolo Genovese con Alessandro Borghi

Medusa Film ha diffuso il trailer ufficiale di Supereroi l’atteso nuovo film di Paolo Genovese più volte rimandato a causa della PANDEMIA e con protagonisti Alessandro Borghi e Jasmine Trinca, dal 23 dicembre al cinema. Nel cast anche Greta Scarano, Vinicio Marchioni, Linda Caridi e con la partecipazione di Elena Sofia Ricci.

Supereroi: la trama

Servono i superpoteri per amarsi tutta una vita, Anna e Marco lo sanno bene. Lei è una fumettista dal carattere impulsivo, nemica delle convenzioni; lui un professore di fisica convinto che ogni fenomeno abbia la sua spiegazione. A tenerli insieme è un’incognita che nessuna formula può svelare.

Un film di PAOLO GENOVESE con Alessandro Borghi, Jasmine Trinca, Greta Scarano, Vinicio Marchioni, Linda Caridi e con la partecipazione di Elena Sofia Ricci una produzione LOTUS PRODUCTION in collaborazione con MEDUSA FILM prodotto da MARCO BELARDI

 
 

Me contro Te Il Film – Persi nel Tempo: trailer del nuovo film con Luigi Calagna e Sofia Scalia

Guarda il trailer di Me contro Te Il Film – Persi nel Tempo, il nuovo film, dopo lo straordinario successo dei primi due film, li vedrà protagonisti di una nuova entusiasmante avventura inedita al cinema dal 1 Gennaio. Nel terzo film, sempre per la regia di Gianluca Leuzzi, la magia porterà i Me Contro Te a viaggiare nel tempo. Con loro l’amico Pongo ma anche i nemici di sempre, il Signor S e Perfidia, e una nuova agguerritissima nemica.

Da un soggetto diLuigi Calagna e Sofia Scalia, Me Contro Te Il Film – Persi nel Tempo è scritto da Emanuela Canonico, Andrea Boin, Luigi Calagna e Sofia Scalia. Il film è diretto da Gianluca Leuzzi. La fotografia del film è di Vito Trecarichi, il montaggio di Davide Cerfeda, la scenografia di Mario Torre e i costumi di Tecla Turiaco. Le musiche originali del film sono di Stefano Della Casa. Me contro Te Il Film – Persi nel Tempo è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia, Colorado Film Production e Me Contro Te. Il film sarà distribuito nelle sale da Warner Bros. Pictures dal 1 Gennaio 2022.

La trama

É un giorno speciale per Luì, che finalmente sta per ricevere il diploma da scienziato, e come sempre Sofì è lì al suo fianco a sostenerlo e a dargli coraggio. All’evento non può poi di certo mancare Pongo, il loro amico di sempre. Ancora una volta però, il Signor S e la fedele Perfidia, cercheranno di insidiare i Me Contro Te ma Sofì, con i suoi poteri di fata, e Luì, con la migliore tecnologia degna di un vero scienziato, daranno del filo da torcere ai loro nemici. Qualcosa va storto però e la magia catapulterà tutti in luoghi ed epoche lontane… persi nel tempo! In questo magico viaggio i Me Contro Te scopriranno di avere dei nuovi amici e conosceranno una nuova, agguerritissima nemica. Una fantastica ed emozionante avventura al cinema per Luì e Sofì, piena di sorprese e con tanto divertimento per i loro piccoli fan e tutte le famiglie.

 
 

Spike Lee: 10 cose che non sai sul regista

Spike Lee film

Spike Lee è uno dei registi più influenti e combattenti della epoca moderna e contemporanea. Non solo egli è regista di lungometraggi e cortometraggi, ma si è anche distinto come attore di alcuni suoi film, ha poi diretto documentari, videoclip, film per la televisione e spot pubblicitari, oltre essere produttore dei suoi film e non solo.

Ha sempre manifestato una dura opposizione contro il razzismo, dimostrando in ogni suo lavoro quanto ancora questa forma di odio sia diffusa non solo in America, ma in tutto il mondo. I suoi film hanno fatto la storia del cinema, hanno scosso il pubblico con la capacità del regista di narrare con gran forza visiva, che è una sua qualità unica. La passione e l’amore che c’è detro ogni suo film e ogni tematica non ha confini.

Ecco 10 cose che non sai di Spike Lee.

Spike Lee: i suoi film

1. Ha diretto celebri lungometraggi. Il primo lungometraggio di Lee è Joe’s Bed-Stuy Barbershop: We Cut Heads del 1983, che è il suo saggio finale alla New York University. Successivamente ha realizzato Lola Darling (1986), Aule turbolente (1988) e Fa’ la cosa giusta (1989). Gli anni ’90 iniziano con Mo’ Better Blues (1990), Jungle Fever (1991) e proseguono con i suoi film più popolari come Malcolm X (1992), Crooklyn (1994), Clockers (1995) e Girl 6 – Sesso in linea (1996). La sua carriera prosegue poi con Bus in viaggio (1996), S.O.S. Summer of Sam – Panico a New York (1999), Bamboozled (2000), La 25ª ora (2002), Inside Man (2006), Miracolo a Sant’Anna (2008), Oldboy (2013), Il sangue di Cristo (2015), Chi-Raq (2015), BlacKkKlansman (2018) e Da 5 Blood – Come fratelli (2020).

2. Ha realizzato diversi videoclip per noti cantanti. Nel corso della sua carriera Lee si è distinto anche come regista di videoclip, collaborando con diversi noti artisti del mondo della musica. Tra i primi progetti di questo tipo da lui realizzati si ritrovano quelli per Tutu Medley di Miles Davis e Fight the Power dei Public Enemy. Questo è in particolare un brano molto utilizzato nel film Fa’ la cosa giusta. Ha poi diretto videoclip di brani come Born to Fight di Tracy Chapman, Do Your Dance, Gotta Have You, Jungle Fever e Make Sure You’re Sure, di Stevie Wonder, Money Don’t Matter 2 Night di Prince, Cose della vita di Eros Ramazzotti e They Don’t Care About Us e This Is It di Michael Jackson.

3. Ha vinto un Oscar. Nel corso della sua carriera Lee è stato candidato ben ben 5 volte al premio Oscar, il più delle volte in categorie diverse. La prima nomination è arrivata nel 1990 come miglior sceneggiatore per Fa’ la cosa giusta, mentre nel 1998 è stato candidato per il miglior documentario con 4 Little Girls. Dopo anni di assenza è tornato agli Oscar nel 2019 con il film BlacKkKlansman, venendo nominato come regista, produttore e sceneggiatore, trionfando poi in quest’ultima categoria. Nel 2016 a Lee è inoltre stato conferito il premio alla carriera.

spike lee

 

Oldboy di Spike Lee

4. Ha diretto il remake di un noto film coreano. Nel 2013 venne realizzato il film Oldboy, diventato uno dei film più famosi del regista americano. Il film è un remake del film omonimo di Park Chan-Wook realizzato dieci anni prima e basato sul manga giapponese Old Boy. Il film racconta la storia di Joe Doucett, un dirigente pubblicitario che viene rapito in maniera improvvisa e viene tenuto prigioniero per circa vent’anni, del tutto isolato dal resto del mondo. Quando finalmente viene liberato, Joe decide di andare alla ricerca di chi lo ha tenuto segregato per tutto quel periodo di tempo, scoprendo come la sua vita sia coinvolta in una serie di tradimenti e sotterfugi.

5. È subentrato all’ultimo nel progetto. Già nel 2004 cominciarono a circolare voci circa un remake americano dell’omonimo film coreano, vincitore nello stesso anno del Grand Prix Speciale della Giuria a Cannes. Tuttavia, nel corso degli anni, vi furono diversi problemi produttivi. Se inizialmente era stato fatto il nome di Justin Lin come regista, in seguito vennero fatti i nomi di Will Smith come protagonista e di Steven Spielberg come regista. Dopo alcuni problemi relativi ai diritti, tutti abbandonarono il progetto verso il 2010. L’anno successivo venne ripreso e venne annunciato Spike Lee alla regia del film. In questo remake di Oldboy ci sono Josh Brolin, nei panni del protagonista, Elizabeth Olsen, Samuel L. Jackson, Pom Klementieff e Rami Malek.

Spike Lee e BlacKkKlansman

6. È il suo nuovo film di grande successo. BlacKkKlansman è l’ultimo film realizzato da Spike Lee. Uscito nella seconda metà del 2018 in Italia, il film è stato selezionato per il concorso ufficiale del Festival di Cannes ed è un adattamento del libro Black Klansman dell’ex poliziotto Ron Stallworth, il primo afroamericano ad essere un poliziotto di Colorado Springs, infiltratosi poi in un gruppo del Ku Klux Klan. Grazie a questo film Lee è tornato alla ribalta dopo alcuni insuccessi, vincendo numerosi premi in tutto il mondo.

7. Ha nuovamente raccontato del razzismo. Con questo film, il regista rimarca come un certo tipo di odio ed il razzismo non siano mai andati via: iniziando da una breve sequenza di Via col Vento e finendo con la marcia di Charlottesville, in Virginia, per i diritti civili dell’agosto 2017 e le dichiarazioni di Donald Trump. Il film, che vede la presenza di John David Washington e Adam Driver, vuole raccontare la storia e il razzismo nella storia americana, facendo uso di un linguaggio leggero, ironico e farcito di satira sociale.

spike lee

8. Ha posto alcune condizioni per dirigere il film. Quando il produttore Jordan Peele (anche noto come regista di Get Out e Noi) ha proposto per la prima volta tale progetto a Spike Lee, egli rimase incredulo nei confronti di tale vicenda, la quale sembrava fin troppo straordinaria per essere vera. Per Lee, la storia era inoltre troppo scandalosa per essere ignorata. Egli aveva però alcune condizioni da richiedere prima di accettare di dirigere il progetto: inclundere elementi comici e tracciare parallelismi con questioni razziali contemporanee.

Spike Lee presidente di giuria a Cannes

9. È stato scelto come presidente di giuria del celebre Festival. Nel 2020 Lee viene annunciato come presidente di giuria dell’imminente Festival di Cannes. Tuttavia, a cuasa della pandemia di Covid-19, l’evento non si è più potuto svolgere, nonostante i tanti tentativi e rinvii. Il direttore del Festival, Thierry Fremaux ha però confermato che l’annullamento non interferiva con la presidenza di Lee, il quale è poi stato riconfermato per l’edizione del 2021, svoltasi nel mese di luglio. In tale occasione Lee ha conferito la Palma d’Oro al film Titane.

Spike Lee: età e altezza del regista

10. Spike Lee è nato il 20 marzo del 1957 ad Atlanta, in Georgia, Stati Uniti. Il regista è alto complessivamente 1.70 metri.

 

Fonti: IMDb, biography, thefamouspeople