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Henry Cavill non ha visto nessuna #SnyderCut, ma vuole ancora essere Superman

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Ci sono state molte chiacchiere in merito a Henry Cavill e al fatto che sia ancora davvero lui il “possessore” del mantello cinematografico di Superman, in queste ultime settimane. I rumors spaziano dalla eventuale presenza dell’attore nel film su Black Adams con The Rock, alla realizzazione di un film ex novo diretto da J.J. Abrams.

E intanto che la Warner Bros decide sul da farsi e si pronuncia ufficialmente in merito al destino di Superman, Henry Cavill torna a diventare accessibile grazie all’attività stampa di The Witcher, serie Netflix di cui è protagonista (disponibile dal 20 dicembre), e questo lo rende molto loquace anche sul personaggio DC Comics e sul suo rappresentarlo ancora in un film.

Una delle prime cose che è stata chiesta a Cavill riguarda la #SnyderCut, ovvero la versione di Justice League girata, montata e conclusa come avrebbe voluto Zack Snyder (senza l’intervento di Joss Whedon). Tuttavia la risposta dell’attore inglese lascia perplessi:

“Non ho visto nessuna #SnyderCut. Non so se esiste qualcosa che sia una #SnyderCut. Sono sicuro che ci sono filmati là fuori che probabilmente sono stati messi insieme nel corso degli anni, [e] mentre sono sempre interessato nel vedere come cose del genere si presentano, è un capitolo molto importante del mio passato. Preferirei parlare di cosa succederà in futuro, del futuro di Superman e di come esprimere quel personaggio partendo dai fumetti. Lo abbiamo fatto molto bene con L’Uomo d’Acciaio. Mi è piaciuto molto quel film e mi piacerebbe raccontare la storia del personaggio da dove l’abbiamo lasciata, lì.”

Ma quando l’attore viene pressato su un eventuale sequel del film di Snyder già in produzione, non è altrettanto disponibile e rifiuta di rispondere: “Non posso dire nulla in merito”. Che abbia davvero qualcosa di nuovo da dire o che, semplicemente, non sappia ancora nulla del suo personaggio, Henry Cavill è stata davvero una scelta fortunata per l’uomo d’acciaio al cinema, un po’ meno fortunati sono stati i film in cui è apparso.

Il Pianeta delle Scimmie, al via un nuovo film del franchise

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Il Pianeta delle Scimmie, al via un nuovo film del franchise

Un nuovo film del franchise del Pianeta delle Scimmie è stato messo in fase di lavorazione e sarà il primo dei classici titoli Fox a subire il trattamento di riqualificazione da quando la Disney ha acquisito la maggior parte dello studio e dei suoi titoli. Secondo quanto riferito, il regista Maze Runner, Wes Ball, è stato incaricato di dirigere il progetto.

L’iconico franchise è stato riavviato nel 2011, con una serie di film che fungevano da prequel all’iconico racconto divenuto immortale per il cinema nel 1968. Rise of the Planet of the Apes ha raccontato parte dell’inizio della storia classica e la nuova trilogia si è conclusa con War for the Planet of the Apes del 2017, acclamato dalla critica (come tutti i film di questa trilogia prequel).

Sebbene ci siano molti modi per espandere e continuare la storia, THR, che riferisce la notizia, non dà indicazioni di sorta sul fatto che il nuovo film possa essere un seguito del racconto, una espansione del franchise o un riavvio.

Wes Ball sarà anche a capo della produzione del film, con il suo partner alla Oddball Entertainment, Joe Hartwick.

Il pianeta delle scimmie (Planet of the Apes) è una media franchise composto da nove film, due serie televisive e vari libri, fumetti e videogiochi. È basato sul romanzo Il pianeta delle scimmie (La Planète des Singes) di Pierre Boulle, pubblicato per la prima volta nel 1963 in cui gli esseri umani si scontrano per il controllo della terra con scimmie intelligenti (Simius sapiens). L’adattamento cinematografico del 1968, Il pianeta delle scimmie, è stato un successo per la critica e per il pubblico, iniziando una serie di sequel, tie-in e opere derivate. Originariamente in mano a Arthur P. Jacobs, produttore dei primi film della serie, dal 1973 i diritti della serie sono andati alla 20th Century Fox.

Black Panther 2: ipotesi accattivanti in un fan poster

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Il successo del primo film ha reso automatico, quasi, l’avvio della produzione di Black Panther 2. Il film sarà ancora scritto e diretto da Ryan Coogler e vedrà Chadwick Boseman riprendere il ruolo dell’eroe del titolo, Re T’Challa del Wakanda.

I rumor che si susseguono su ciò che il film racconterà sono molti, alcuni dei quali improbabili, tuttavia abbastanza accattivanti da stimolare la fantasia dei fan che li vorrebbero avverarsi. Tra questi ci sono le voci che vorrebbero sia Namor che Doctor Doom nel film insieme a Black Panther.

Di seguito, infatti, si può ammirare una fanart in cui Namor appare minaccioso sullo sfondo, nel suo ruolo a metà tra eroe e villain nei rapporti con il sovrano del Wakanda, mentre di fronte al protagonista svetta il profilo ben noto del villain dei Fantastici Quattro.

https://www.instagram.com/p/B5iBpuZnMup/?utm_source=ig_embed

Successo planetario capace di incassare 1,3 miliardi in tutto il mondo, secondo film Marvel con il maggior risultato domestico di sempre secondo solo ad Avengers: Endgame e vincitore di tre premi Oscar, Black Panther tornerà con un nuovo capitolo – Black Panther 2 – inserito nella Fase 5 del MCU, come confermato da Kevin Feige.

Ryan Coogler è stato confermato a capo del sequel per il quale curerà sia regia che sceneggiatura. Intervistato da Indiewire, il filmaker americano ha confessato di non sentire alcuna pressione per questo nuovo progetto e spiegato cosa intende raggiungere con la prossima avventura di T’Challa:

Credo che la pressione sarà sempre lì ad aspettarmi. Ho avuto la possibilità di realizzare tre lungometraggi, ognuno dei quali aveva il suo specifico tipo di pressione e sui quali gravavano aspettative diverse […] Ma qui si tratterà di girare un sequel, il che è qualcosa che non ho mai fatto prima, ed è un sequel di un film che ho diretto, quindi penso che ci sarà molta pressione e per questo cercherò di concentrarmi sul lavoro come sempre. Giorno dopo giorno, un passo alla volta, eliminando l’ansia intorno a noi, per creare una storia che abbia un qualche tipo di significato.

Iron Man 2: un costume mai visto prima in nuove foto

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Iron Man 2: un costume mai visto prima in nuove foto

Sembra davvero strano che, a nove anni dalla sua uscita, un film famoso e amato come Iron Man 2 abbia ancora dei segreti rimasti nascosti agli occhi della rete. Ebbene, grazie all’account Twitter Robert Downey Jr FR, possiamo avere il piacere di mostrare due foto inedite dal backstage del film, che mostrano un costume mai visto prima.

Non è chiaro come e dove potesse essere usata questa tuta che sembra un prototipo di armatura, o anche un rivestimento di sicurezza per il corpo meno ingombrante dell’armatura stessa, ma altre foto, da Instagram, ci mostrano lo stesso costume indossato da uno stuntman, cosa che ci aiuta a capir che la scena doveva essere un momento concitato che poi è stato eliminato dal montaggio finale.

La parabola di Iron Man è stata lunga e bellissima, sul grande schermo, e sappiamo che presto i suoi eredi arriveranno sul grande schermo. Non parliamo solo di eredi in senso proprio, come Morgan Stark, ma ci riferiamo anche a tutti quei film che non sarebbero potuti esistere senza il successo dirompente di Iron Man (2008) e senza il carisma di Robert Downey Jr. che, come attore e come uomo, è rinato anche grazie all’incontro con i Marvel Studios e con Tony Stark.

Oltre alla trilogia a lui dedicata, Iron Man è comparso nei quattro film sugli Avengers, in Spider-Man: Homecoming e nella scena post credits de L’Incredibile Hulk. Resta, ad oggi, l’eroe più amato e soprattutto remunerativo del Marvel Cinematic Universe.

Black Widow: ecco un costume più accurato per Taskmaster

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Black Widow: ecco un costume più accurato per Taskmaster

Il trailer di Black Widow visto ieri ci ha offerto una prima visione di quello che sarà il film con Scarlett Johansson che torna ad interpretare Natasha Romanoff. Inoltre ci ha anche svelato qualche segreto del progetto e ci ha dato la possibilità di vedere in che modo è stato pensato, per la trasposizione cinematografica, il personaggio di Taskmaster.

Bosslogic ha realizzato una fanart in cui il villain in questione appare molto più simile ai fumetti rispetto alla sua rappresentazione cinematografica. Eccolo di seguito:

Nelle trasposizioni per il cinema, è frequente che alcuni costumi e alcune rappresentazioni “estreme” vengano normalizzate. Negli anni ne sono un esempio personaggio come il Barone Zemo, o anche Scarlet Witch, mentre in altri casi i personaggi sono stati rappresentati in maniera molto fedele al fumetto, come nel caso di Misteryo.

La regia è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz.

Dopo lo straordinario successo di Avengers: Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale di sempre, Scarlett Johansson riprende il suo ruolo di Natasha Romanoff/Black Widow.

The Irishman è il miglior film dell’anno secondo National Board of Review

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Il National Board of Review ha nominato The Irishman di Martin Scorsese il miglior film del 2019. Fresco del successo dei premi Oscar assegnati a Roma di Alfonso Cuaron, lo scorso anno, Netflix sta ancora una volta cercando di fare un salto di qualità durante la stagione dei premi.

Anche quest’anno, il gigante dello streaming ha molti titoli acclamati in lizza per i riconoscimenti di stagione, tra cui Dolemite is My Name e Storia di un Matrimonio. Ma il loro gioiello della corona quest’anno è probabilmente The Irishman, l’ultima epopea criminale di Scorsese. Dopo aver trascorso anni nell’inferno dello sviluppo, il film ha finalmente debuttato in anteprima mondiale durante il New York Film Festival a settembre. Da quella presentazione ufficiale, si è subito distinto come uno dei migliori lavori di Scorsese.

Negli anni 2000, Scorsese ha realizzato sette film, e solo due di questi, Silence e Shutter Island, non hanno raggiunto la nomination a miglior film agli Academy Awards. Con questa statistica in mente, e al netto del suo valore assoluto, The Irishman è sicuramente uno dei Top Player per la statuetta di maggiore prestigio in palio durante la season awards. Certo, c’è ancora un mese e una serie di premi da assegnare prima di arrivare alle nomination agli Oscar, ma questa nomina del National Board of Review è un primo importante passo in quella direzione.

Quello di miglior film non è stato l’unico premio che The Irishman ha conquistato. Lo sceneggiatore Steven Zaillian ha portato a casa la migliore sceneggiatura adattata e il trio formato Martin Scorsese, Robert De Niro e Al Pacino ha vinto il premio NBR Icon (che senza dubbio è un premio alla carriera). Di seguito puoi vedere l’elenco dei migliori film di NBR del 2019:

L’elenco comprende sicuramente i migliori film della stagione americana, e alcuni di questi titoli non sono ancora arrivati nelle sale italiane. Come da tradizione per la stagione cinematografica italiana, sarà la prima parte dell’anno 2020 a mostrarci alcuni dei film migliori della stagione d’Oltreoceano.

Fonte

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, “che la battaglia finale inizi” nel nuovo spot

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Manca sempre meno all’uscita al cinema di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, che arriverà nei cinema italiani il prossimo 18 dicembre e che chiuderà per sempre la saga della famiglia più celebre della galassia lontana lontana.

Il nuovo spot dal film ci conferma che “la battaglia finale” sta per cominciare, e che il Lato Chiaro e il Lato Oscuro della Forza si scontreranno una volta per tutte, forse proprio nel confronto di Rey e Kylo Ren, centrale nello spot che segue e anche nel suggestivo poster che trovate sul fondo dell’articolo.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, scene inedite nel nuovo trailer

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nei cinema a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker risolverà i misteri della saga

Cult. I film che ti hanno cambiato la vita: in libreria il nuovo libro di Movieplayer

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Movieplayer ha voluto dedicare il suo nuovo libro “Cult. I film che ti hanno cambiato la vita” proprio a questi film che hanno lasciato un’impronta indelebile nella vita di tutti. Personaggi iconici, frasi memorabili, sequenze indimenticabili.

Il libro, ora nelle migliori librerie d’Italia, è stato scritto a sei mani dalle tre penne più brillanti del web magazine di cinema e serie tv del gruppo Netaddiction, Luca Liguori, Antonio Cuomo e Giuseppe Grossi.

Ne è conseguita una meticolosa ricerca e analisi nel mondo del cinema che ha portato alla definizione di 135 film catalogati in base al genere (azione, thriller, avventura, fantastico, animazione, commedia, dramma, musical e horror): per ciascun titolo è stata realizzata una scheda dettagliata, ricca di curiosità dal backstage e, naturalmente, la segnalazione della scena cult e della frase più memorabile del film.

Per noi di Movieplayer.it ‒ che il cinema lo viviamo quotidianamente, non solo con la nostra esperienza, ma anche attraverso lo sguardo e l’interesse di milioni di lettori e spettatori ‒ il cinema diventa cult nel momento in cui traccia un solco importante nella cultura popolare e quindi, di riflesso, nella vita di tutti noi. Per questo abbiamo voluto parlare non solo dei nostri film preferiti, quelli con cui siamo cresciuti, ma dei film che hanno cambiato anche la vita di tutti. A volte, magari, senza rendersene conto” racconta Luca Liguori, responsabile editoriale di Movieplayer e autore del libro.

Informazioni Editoriali

Titolo: Cult. I film che ti hanno cambiato la vita

Autore: Luca Liguori, Antonio Cuomo, Giuseppe Grossi

Collana: Movieplayer

Genere: Saggio

Formato: Copertina morbida

Prezzo: 16,90 €

Il Diritto di Opporsi: trailer del film con Michael B. Jordan

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Il Diritto di Opporsi: trailer del film con Michael B. Jordan

La Warner Bros ha diffuso il trailer ufficiale del film Il Diritto di Opporsi di Destin Daniel Cretton con protagonisti Michael B. Jordan, Jamie Foxx e Brie Larson.

Il Diritto di Opporsi arriverà al cinema dal 30 Gennaio.

Il Diritto di Opporsi: trama

Una storia vera potente e stimolante, “Il diritto di opporsi” segue il giovane avvocato Bryan Stevenson (Jordan) e la sua storica battaglia per la giustizia. Dopo essersi laureato ad Harvard, Bryan avrebbe potuto scegliere fin da subito di svolgere dei lavori redditizi. Al contrario, si dirige in Alabama con l’intento di difendere persone condannate ingiustamente, con il sostegno dell’avvocatessa locale Eva Ansley (Larson).

Uno dei suoi primi casi, nonché il più controverso, è quello di Walter McMillian (Foxx), che nel 1987 viene condannato a morte per il famoso omicidio di una ragazza di 18 anni, nonostante la preponderanza di prove che dimostrano la sua innocenza, e il fatto che l’unica testimonianza contro di lui sia quella di un criminale con un movente per mentire. Negli anni che seguono, Bryan si ritroverà in un labirinto di manovre legali e politiche, di razzismo palese e sfacciato, mentre combatte per Walter, e altri come lui, con le probabilità – e il sistema – contro.

Il Diritto di Opporsi: il film

Cretton dirige Il Diritto di Opporsi da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Andrew Lanham (“The Glass Castle”), basata sul libro di Stevenson Just Mercy: A Story of Justice and Redemption. Pubblicato nel 2014 da Spiegel & Grau, il testo è stato per 118 settimane nella lista dei best seller del New York Times, e nel complesso è stato nominato uno dei migliori libri dell’anno da numerosi top outlets, tra cui TIMEMagazine. Per la sua opera, Stevenson si è aggiudicato inoltre la Andrew Carnegie Medal for Excellence, un NAACP Image Award e il Dayton Literary Peace Prize per la Nonfiction.

Fanno parte del cast principale O’Shea Jackson Jr. (“Straight Outta Compton”) nei panni di Anthony Ray Hinton, un altro detenuto condannato a morte ingiustamente, la cui causa viene presa in carico da Bryan; Rob Morgan (“Mudbound”) nei panni di Herbert Richardson, che si trova nel braccio della morte in balia del proprio destino, e Tim Blake Nelson (“Wormwood”) nel ruolo di Ralph Myers, la cui cruciale testimonianza contro Walter McMillian verrà messa in discussione.

Il team creativo che collabora con Cretton dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Brett Pawlak, la scenografa Sharon Seymour, il montatore Nat Sanders e il compositore Joel P. West, che hanno tutti precedentemente collaborato con il regista in “The Glass Castle”. Fa parte del gruppo anche la costumista Francine Jamison-Tanchuck (“Detroit”, “End of Justice – Nessuno è innocente”).

Il diritto di opporsi è girato quasi interamente nei pressi di Atlanta, in Georgia, con alcune scene anche a Montgomery, in Alabama. Warner Bros. Pictures, presenta una produzione Gil Netter, Outlier Society, “Il diritto di opporsi” la cui uscita è prevista per il 30 gennaio 2020 e sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

 

Disney: tutti i film in arrivo nel 2020

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Disney: tutti i film in arrivo nel 2020

Dopo il successo di Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle,  che ha registrato un incasso di oltre 7.6 milioni di Euro in Italia  nei primi 5 giorni di programmazione, Disney Italia ha aperto le Giornate Professionali di Cinema presentando i titoli  in uscita nelle sale nei prossimi mesi.

Il nuovo film d’animazione Disney Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle vola in vetta al box office italiano registrando un incasso di oltre 7.6 milioni di Euro nei primi 5 giorni di programmazione. Nelle sale italiane dal 27 novembre, la nuova avventura di Elsa, Anna, Olaf e Kristoff è il miglior opening di tutti i tempi tra tutti i film d’animazione Walt Disney Animation Studios e Pixar Animation Studios, il secondo miglior opening di tutti i tempi per un film d’animazione e il terzo miglior opening del 2019 dopo Avengers: Endgame e Il Re Leone. Inoltre, le giornate di sabato e di domenica hanno registrato i migliori incassi di sempre per un film d’animazione.

“Siamo davvero felici dello straordinario risultato di Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle che riporta sul grande schermo le amate sorelle Elsa e Anna e il simpatico pupazzo di neve Olaf” ha commentato Daniel Frigo, Country Manager & Head of Studio Distribution, The Walt Disney Company Italy, Turkey, Israel & Greece. “Questo grande successo si va ad aggiungere agli eccezionali risultati raggiunti nel corso di quest’anno in cui ben due titoli, Il Re Leone e Avengers: Endgame, hanno superato i 30 milioni di Euro di incasso. Vorrei ringraziare tutto il team di Disney Italia per l’impegno e la passione con cui mette in campo ogni iniziativa, lavorando in sinergia con gli esercenti e i partner, per garantire il successo della nostra offerta cinematografica. Offerta che nel 2020 sarà ancora più ampia grazie ai titoli 20th Century Fox che hanno portato a un arricchimento del nostro listino, sia con film di grandi registi e con attori di fama mondiale, sia con pellicole più ricercate e d’autore”.

Disney Italia ha aperto oggi le Giornate Professionali di Cinema a Sorrento presentando al pubblico le novità in arrivo nelle sale cinematografiche nei prossimi mesi. A cominciare dall’ultimo attesissimo capitolo targato Lucasfilm che arriverà nelle sale italiane il 18 dicembre. Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga, condurrà gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà. Ecco tutti i film Disney in arrivo nel corso del 2020:

Jojo Rabbit – 16 gennaio – FOX

trailer Jojo Rabbit

Il 2020 si aprirà con il nuovo film diretto da Taika Waititi Jojo Rabbit, in uscita nelle sale italiane il 16 gennaio. Nel film, ambientato durante il nazismo, il giovanissimo Jojo Betzler cerca di affrontare un mondo che gli sembra sempre ostile, rivolgendosi al suo amico immaginario che ha il volto di Adolf Hitler, interpretato dallo stesso regista.

Quando scopre che la madre (interpretata da Scarlett Johansson) nasconde in soffitta una ragazza ebrea, Jojo inizierà a guardare con occhi diversi quanto sta succedendo intorno a lui e a dubitare sulla bontà degli insegnamenti relativi al nazismo che riceve. Il giovane attore Roman Griffin Davis, che interpreta il protagonista Jojo “Rabbit” Betzler, e il produttore Carthew Neal sono stati recentemente in Italia per presentare il film al 37° Torino Film Festival, aprendo la kermesse cinematografica.

Underwate – 30 gennaio – FOX

Underwate film

Il 30 gennaio sarà la volta di Underwater, il thriller/horror ad alta tensione interpretato da Kristen Stewart e diretto da William Eubank, in cui un gruppo di scienziati che sta lavorando sott’acqua viene travolto da un terremoto e dovrà fare delle scelte estreme per sopravvivere.

Il Richiamo della Foresta: il 20 febbraio – FOX

Il Richiamo della Foresta

Adattamento dell’omonimo classico letterario di Jack London, Il Richiamo della Foresta arriverà nelle sale italiane il 20 febbraio portando sul grande schermo la storia di un cane da slitta di nome Buck che dovrà lottare per la sopravvivenza nella natura selvaggia e senza regole dell’Alaska. Il cast del film comprende Harrison Ford, Karen Gillan e Bradley Whitford.

Onward – Oltre la Magia, 5 marzo Disney Pixar

Onward – Oltre la Magia

Il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar Onward – Oltre la Magia diretto da Dan Scanlon e prodotto da Kori Rae, la squadra creativa che ha realizzato Monsters University, uscirà in Italia il 5 marzo. Ambientato in un immaginario mondo fantastico, il film racconta la storia di due fratelli elfi adolescenti che si imbarcano in una straordinaria avventura per scoprire se nel mondo esista ancora un po’ di magia.

Mulan: 26 Marzo – Disney

Il 26 marzo arriverà poi la rivisitazione in chiave live action del classico d’animazione Disney del 1998, Mulan. La regista Niki Caro porta sul grande schermo l’epica storia della leggendaria guerriera Mulan, una giovane donna senza paura che rischia ogni cosa per proteggere la propria famiglia e il proprio Paese, diventando uno dei più grandi guerrieri che la Cina abbia mai conosciuto.

New Mutants: 2 aprile – FOX

The New Mutants

Il 2 aprile uscirà in Italia New Mutants: un multietnico gruppo di giovani, che con l’arrivo della pubertà scopre di avere poteri mutanti, è rinchiuso in una struttura segreta, una sorta di istituto psichiatrico da cui cercheranno di fuggire.

La Vita Nascosta – Hidden Life: 09 aprile – FOX

a hidden life la vita nascosta

La Vita Nascosta – Hidden Life, diretto da Terrence Malick, arriverà nelle sale italiane il 9 aprile. Il film è incentrato sulla storia di Franz che, chiamato alle armi e a giurare fedeltà al Führer, è incapace di concepire la violenza e obietta. Arrestato per tradimento, viene processato e condannato a morte nell’agosto del 1943.

Black Widow: 29 Aprile – Marvel

Vedova Nera

Il 29 aprile, invece, sarà la volta dell’attesissimo film Marvel Studios Black Widow in cui, dopo lo straordinario successo di Avengers: Endgame, Scarlett Johansson riprende il suo ruolo di Natasha Romanoff/Black Widow.

La Donna alla Finestra: 14 Maggio – FOX

Diretto da Joe Wright e con un cast d’eccezione che comprende Gary Oldman, Amy Adams e Julianne Moore, La Donna alla Finestra arriverà in Italia il 14 maggio. Il film racconta la storia di una donna che trascorre le sue giornate in casa bevendo, guardando vecchi film e spiando i vicini.

Dalla sua finestra riesce a vedere anche ciò che succede all’interno dell’appartamento dei nuovi vicini, apparentemente ‘normali’, ma che nascondono invece un segreto scioccante.

Artemis Fowl: 27 maggi – Disney

Artemis Fowl

Artemis Fowl, diretto da Kenneth Branagh, uscirà nelle sale italiane il 27 maggio. Ispirato al primo libro dell’omonima serie firmata da Eoin Colfer, il film è un’avventura fantastica e avvincente che segue il viaggio del geniale dodicenne Artemis Fowl, discendente di una lunga stirpe di menti criminali, mentre tenta di ritrovare il padre misteriosamente scomparso.

https://www.youtube.com/watch?v=2qWUwa4SBFE&feature=youtu.be

La convention si è conclusa con alcune anticipazioni relative al secondo semestre del 2020: Free Guy (diretto da Shawn Levy e interpretato da Ryan Reynolds), la nuova avventura ispirata alla storica attrazione di Disneyland Jungle Cruise (con Dwayne Johnson ed Emily Blunt) e il nuovo capolavoro Disney e Pixar Soul.

Malignant: prima foto dal set del nuovo horror di James Wan

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Malignant: prima foto dal set del nuovo horror di James Wan

Sono iniziate le riprese di Malignant, il nuovo annunciato film horror firmato James Wan e distribuito da Warner Bros. Basato su romanzo grafico di Wan del 2011 Malignant Man , la pellicola è stata scritta da Wan stesso insieme a Ingrid Bisu.

Malignant è entrato in produzione il 25 settembre 2019 ed è programmato per essere lanciato al cinema il 14 agosto 2020 da Warner Bros. Pictures .

Protagonisti del film sono Annabelle Wallis, Jake Abel, George Young, Maddie Hasson, Michole Briana Whitee Jacqueline McKenzie. Di seguito la foto pubblicata dallo stesso regista sul suo profilo Instragram:

 

 

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Home stretch of photography on MALIGNANT. (Photo by Matt Kennedy)

Un post condiviso da James Wan (@creepypuppet) in data:

Malignant: il film

Il film ha avuto una gestazione particolare, probabilmente dettata dagli impegni del regista con l’universo DC al cinema. Infatti nel giugno 2014, 20th Century Fox ha acquisito i diritti della graphic novel sul quale poi James Wan avrebbe sviluppato il film al fine di dirigere e produrre la pellicola. Al momento dell’annuncio, l’etichetta del fumetto BOOM! Studios era stata annunciata con un ruolo attivo nella produzione insieme del film, al fianco dei co produttori Stephen Christy, Ross Richie e Adam Yoelin. Nel giugno 2016, The Hollywood Reporter ha riferito che Brad Peyton avrebbe diretto il film.

Ad agosto 2017, Rebecca Thomas è stata ingaggiata alla regia rimpiazzando così Peyton, e il titolo del progetto è stato confermato come Malignant. Tuttavia, nel luglio 2019, è stato annunciato che James Wan avrebbe diretto il film per la New Line Cinema da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Ingrid Bisu e che sarebbe stato produttore accanto a Michael Clear con la sua società Atomic Monster.

L’hotel degli amori smarriti: Al cinema dal 20 febbraio

L’hotel degli amori smarriti: Al cinema dal 20 febbraio

Officine UBU annuncia all’interno della cornice della 42ᵃ edizione delle Giornate Professionali di Cinema in corso a Sorrento, l’uscita al cinema il 20 febbraio di L’hotel degli amori smarriti (titolo originale: Chambre 212) di Christophe Honoré. Presentato con successo al 72° Festival di Cannes, il film è valso alla protagonista Chiara Mastroianni il Premio per la Miglior Interpretazione nella sezione Un Certain Regard. Un riconoscimento che ha fatto da apripista all’uscita in Francia, dove il film ha totalizzato ad oggi più di 400.000 spettatori.

La talentuosa attrice e figlia d’arte Chiara Mastroianni interpreta Maria, docente universitaria attorno alla quale ruota una vicenda ricca di colpi di scena, dove i ricordi della protagonista prendono vita e la portano a riflettere sul suo matrimonio, sui saliscendi della vita di coppia, sull’infedeltà, sulla persistenza del desiderio e sul divenire. Una commedia “coniugale” che affronta le problematiche di coppia con romanticismo e originalità.

L’hotel degli amori smarriti: la trama

Dopo vent’anni di matrimonio, Richard scopre che Maria lo tradisce. Lei decide di lasciare il domicilio coniugale e di trasferirsi nell’hotel di fronte, dal quale avrà una vista privilegiata sul suo appartamento, su Richard e sul loro matrimonio. Nella stanza 212 Maria riceverà delle visite inattese dal suo passato, con le quali rivivrà i ricordi di amori sognati e perduti in una magica notte che le cambierà la vita.

L’hotel degli amori smarriti, il film

L’anticamera svizzera

Come spesso accade, anche L’hotel degli amori smarriti proviene da un altro film che non è mai stato girato, a malapena è stato scritto, ma che è la sua fonte segreta. L’avevo intitolato Les Fleurs (I fiori). La storia era ambientata durante l’occupazione e fino agli anni ’50. C’era un pittore immaginario, un pianoforte, la regione della Picardia, l’Opéra Garnier e due personaggi femminili che custodivano un segreto inaccessibile. Ho rinunciato a quel progetto dopo l’uscita di Plaire, Aimer et Courir vite, per paura che mi portasse a un livello eccessivamente solenne. Sono sempre più diffidente nei confronti di soggetti autoriali che alcuni film impongono al cinema stesso. Sono diffidente nei confronti di soggetti autorevoli e di registi pretenziosi. In poche parole, non volevo impegnarmi in questo progetto eccessivamente elevato. Era l’inizio dell’estate, ero al lago di Ginevra e mi ero sistemato al Vidy Theatre per provare “Les Idoles”, uno spettacolo che chiudeva un progetto autobiografico di narrativa in tre parti. Non avevo fretta di scrivere il prossimo film, e onestamente mi sentivo quasi libero di non avere alcuna idea in mente, quando una sera mi sono ritrovato a guardare L’orribile verità di Leo Mc Carey: Irene Dunne e Cary Grant interpretavano una coppia perfetta anche dopo il divorzio. “Da quanto tempo sei in una relazione?”, ho iniziato a chiedermi. E subito dopo: quanti cineasti si sono interessati al tema della conversazione coniugale? Quella stessa notte ho iniziato a scrivere con impazienza e gioia.

La stanza verde

Proust ha detto che “Gli scrittori che ammiriamo non possono servirci da guide, perché dentro di noi abbiamo qualcosa con un ago calamitato o un piccione viaggiatore che rappresentano il nostro senso dell’ orientamento”. Credo che sia lo stesso con i registi. Non è così facile deviare dal nostro percorso personale. Potremmo pensare che una sequenza girata in uno stile preso in prestito da altri, darà l’idea di un film costruito da più persone, ma non è così. Un’ondata solitaria, tenace e travolgente, porta via il film e noi stessi, in una terra promessa e inaspettata. I film di altre persone sono spesso paesaggi con cui si incrociano e su cui si lanciano occhiate a destra e a sinistra, sentendosi sorpresi e rassicurati nel trovare la stessa idea, lo stesso movimento con il quale stai girando. Ed è una dolce gioia sentirsi meno soli nelle proprie ossessioni, nei propri vicoli ciechi, per constatare poi che altri prima di noi hanno cercato di esprimere la stessa sensazione, lo stesso sentimento. Continuiamo sulla nostra strada, un po’ meno preoccupati, accompagnati dalla speranza di finire un po’ più universali di quanto pensassimo. Scrivendo e girando L’hotel degli amori smarriti, ho guardato diversi film di Sacha Guitry, Ingmar Bergman, Woody Allen e ognuno di loro, senza saperlo, e con un senso di fratellanza che ero l’unico a sentire, mi ha permesso di dare un’identità a questo nuovo film.

La stanza con vista

Volevo che L’hotel degli amori smarriti esprimesse, in modo sentimentale e testardo, il mio attaccamento al cinema di finzione dove il “facciamo finta” ha più valore del “facciamo così com’è”. Qui intendo “finzione” nel senso di “incantesimo”. Mi sono lasciato trascinare in una danza dai passi dimenticati, affascinata da questo incantesimo. E a poco a poco mi è sembrato che non ci fosse niente che reclamasse, in questo giorno e in questa epoca, i preziosi strumenti di recitazione, di metafora, che favorissero la magia del backstage, dei trucchi, in un’opera che mirasse a creare la vita durante un film. Nabokov ha scritto: “Definire una storia  -una vera storia- è un insulto all’arte e alla verità.” Sin dall’inizio, volevo che la mia storia assomigliasse più a un racconto coniugale che a un resoconto sulla vita di coppia. 

La stanza dell’amore

“Non dovresti dimenticare che avevo venticinque anni e che mi amavi follemente quando avevo quell’età!”. Durante gli anni ho imparato molto dalle storie d’amore che hanno punteggiato la mia vita. “Era quando stavo con X o quando stavo con Y”, le mie storie di un anno, un mese o una notte sembravano essere i punti più alti della mia esistenza… Poi ho iniziato a fare film, e i film hanno sostituito le relazioni amorose, almeno come indicatori del tempo. “Prima o dopo Les Chansons d’amour?” … “Durante la post-produzione di Non ma fille, tu n’iras pas danser o durante la preparazione di Homme au bain?” …ho notato che più giravo, più le mie storie duravano nel tempo. Come se le relazioni romantiche mi permettessero di moltiplicare i progetti. Sono consapevole che è alquanto arbitrario e forse irrilevante sollevare queste due parole, veridicità e film. Eppure, sono piuttosto tentato di affermare che amare lungamente (oh, che avverbio atroce) mi ha certamente permesso di girare più spesso.

 

No time to Die: i character poster del nuovo 007

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No time to Die: i character poster del nuovo 007

Sono stati diffusi i character poster ufficiali di No time to Die, il nuovo film del franchise di James Bond in cui, per l’ultima volta, Daniel Craig interpreterà l’agente 007.

Il film, atteso nelle sale l’8 aprile 2020, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami Malek, Billy Magnussen, Lashana Lynch e Ana de Armas.

Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. NoFrom Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

No time to Die, la sinossi

In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Hammamet: le prime foto dal biopic su Craxi di Gianni Amelio

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Hammamet: le prime foto dal biopic su Craxi di Gianni Amelio

Sono state diffuse, in occasione delle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento, le prima foto ufficiali di Hammamet il nuovo film di Gianni Amelio con protagonista Pierfrancesco Favino nei panni di Bettino Craxi.

Il film sarà un biopic dedicato alla vita e alla caduta di un uomo di Stato italiano, una figura ispirata a Craxi. Ecco di seguito le immagini:

Hammamet riflette su uno spaccato scottante della nostra Storia recente.

Sono passati vent’anni dalla morte di uno dei leader più discussi del Novecento italiano, e il suo nome, che una volta riempiva le cronache, è chiuso oggi in un silenzio assordante. Fa paura, scava dentro memorie oscure, viene rimosso senza appello. Basato su testimonianze reali, il film non vuole essere una cronaca fedele né un pamphlet militante. L’immaginazione può tradire i fatti “realmente accaduti” ma non la verità. La narrazione ha l’andamento di un thriller, si sviluppa su tre caratteri principali: il re caduto, la figlia che lotta per lui, e un terzo personaggio, un ragazzo misterioso, che si introduce nel loro mondo e cerca di scardinarlo dall’interno.

La trasformazione dell’attore romano si deve a un processo di trucco e prostetica che è stato utilizzato anche su Christian Bale in Vice – l’uomo nell’ombra, per trasformare l’attore premio Oscar in Dick Cheney.

Il film è scritto da Gianni Amelio e Alberto Taraglio, prodotto da Pepito Produzioni con Rai Cinema, in associazione con Minerva Pictures Group, in associazione con Evolution People (ai sensi della normativa sul tax credit), in collaborazione con SBH, distribuito da 01 Distribution.

Nel cast, insieme a Pierfrancesco Favino, ci sono Livia Rossi, Luca Filippi, Renato Carpentieri, Claudia Gerini Silvia Cohen, Omero Antonutti, Giuseppe Cederna, Roberto De Francesco.

Kevin Hart: 10 cose che non sai sull’attore

Kevin Hart: 10 cose che non sai sull’attore

Tra i più noti attori comici dell’attuale panorama cinematografico e televisivo statunitense vi è Kevin Hart. Celebre per i suoi stand up, l’attore si è poi cimentato con successo anche nel cinema, partecipando ad alcuni dei film comici di maggior successo degli ultimi anni. Apprezzato per la sua irriverenza e la sua versatilità, l’attore ha nel tempo consolidato la sua fama e l’affetto dei suoi fan.

Ecco 10 cose che non sai su Kevin Hart.

Kevin Hart: i suoi film

1. Ha recitato in popolari commedie. L’attore debutta al cinema recitando in film comici come Paper Soldiers (2002), Scary Movie 3 – Una risata vi seppellirà (2003), … e alla fine arriva Polly (2004), Soul Plane – Pazzi in aeroplano (2004), 40 anni vergine (2005) e Epic Movie (2007). Acquista maggior popolarità recitando in Superhero – Il più dotato tra i supereroi (2008), Piacere Dave (2008), Il funerale è servito (2010), Think Like a Man (2012), Il grande match (2013) e Poliziotto in prova (2014). Negli ultimi anni è stato invece tra i protagonisti dei film Top Five (2014), Duri si diventa (2015), Un poliziotto ancora in prova (2016), Una spia e mezzo (2016), Sempre amici (2017), dove recita accanto all’attore Bryan Cranston, Jumanji – Benvenuti nella giungla (2017) e Jumanji: The Next Level (2019), nei quali recita insieme agli attori Dwayne Johnson e Jack Black.

2. Ha recitato anche in televisione. L’attore negli anni è comparso anche in alcuni episodi di diverse serie TV, tra cui si annoverano Undeclared (2002-2003), The Big House (2004), Love, Inc. (2006), Jake in Progress (2005-2006), Modern Family (2011-2012) e TKO: Total Knock Out (2018). Hart ha inoltre partecipato allo show televisivo Saturday Night Live, ricoprendo un ruolo ricorrente tra il 2013 e il 2017.

3. È anche produttore. Oltre ad aver prodotto tutti gli spettacoli e i documentari a lui dedicati, Hart ha figurato come produttore anche per le serie The Big House (2004), Real Husbands of Hollywood (2013-2016), Campus Law (2017), Dead House (2017), TKO: Total Knock Out (2018), e The Donors (2019).

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Kevin Hart è su Instagram

4. Ha un profilo molto seguito. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da ben 82 milioni di persone. Qui l’attore è solito condividere fotografie ritraenti momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi, ma anche numerose immagini promozionali e foto scattate in occasione delle premiere a cui ha preso parte.

Kevin Hart ha una moglie

5. Si è sposato due volte. Fidanzatosi nel 2000 con l’attrice Torrei Hart, l’attore ha poi sposato la donna nel 2003, dando alla luce due figli rispettivamente nel 2005 e nel 2007. La coppia ha in seguito divorziato nel 2011. Successivamente Harti si è sposato con Eniko Parrish, con la quale ha avuto un figlio nato nel 2017.

Kevin Hart e la Stand Up Comedy

6. È celebre per i suoi spettacoli comici. L’attore si è negli anni costruito una fama con alcuni spettacoli comici di grande successo. Tra i più celebri si citano I’m a Grown Little Man (2009), Seriously Funny (2010), Laugh at My Pain (2011) e Let Me Explain (2013). Tramite questi Hart ha costruito un proprio stile e un proprio repertorio, composto da racconti sulle proprie insicurezze ed esperienze di vita.

Kevin Hart: What Now?

7. Ha tratto un film dal suo omonimo spettacolo. Nel 2015 l’attore torna nel mondo della stand up comedy con lo spettacolo What Now?. Questo è stato poi riadattato per essere distribuito come film concerto, ottenendo buoni riscontri di critica e un guadagno complessivo di 23 milioni di dollari.

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Kevin Hart: il suo patrimonio

8. È tra gli attori comici più ricchi di Hollywood. Grazie ai suoi numerosi film, ma ancor di più per merito delle sue produzioni e dei suoi spettacoli comici, l’attore ha raggiunto un patrimonio stimato di circa 200 milioni di euro, diventando uno degli attori comici attualmente più ricchi.

Kevin Hart: il suo 2019

9. Tornerà al cinema da protagonista. Nel 2019 l’attore sarà nuovamente protagonista al cinema nel film Jumanji: The Next Level, nel ruolo di Franklin “Topo” Finbar. Il film è il sequel del grande successo di pubblico del 2017. Nello stesso anno l’attore ha doppiato nuovamente il personaggio di Nevosetto nel film d’animazione Pets 2 – Vita da animali (2019).

Kevin Hart età e altezza

10. Kevin Hart è nato a Philadelphia, in Pennsylvania, Stati Uniti, il 6 luglio 1979. L’altezza complessiva dell’attore è di 163 centimetri.

Fonte: IMDb

Jennifer Hudson: 10 cose che non sai sull’attrice

Da sempre divisa tra cinema e musica, Jennifer Hudson ha dimostrato di sapersi affermare in entrambe le arti, riscontrando importanti riconoscimenti e vincendo prestigiosi premi. Negli anni l’attrice ha continuato a costruire la propria carriera partecipando a film di successo e rilasciando album musicali apprezzati da critica e pubblico. Quando fonde le due passioni, la Hudson dà naturalmente il meglio di sé, affermando continuamente le sue doti.

Ecco 10 cose che non sai di Jennifer Hudson.

Jennifer Hudson: i suoi film

1. Ha ottenuto importanti riconoscimenti con il suo primo film. L’attrice debutta al cinema nel 2006 con il film Dreamgirls, dove recita accanto all’attore Eddie Murphy. Grazie al ruolo di Effie White ottiene importanti riconoscimenti di critica. Successivamente recita nei film Sex and the City (2008), La vita segreta delle api (2008), Winnie Mandela (2011), I tre marmittoni (2012), Un Natale speciale a New York (2013), The Inevitable Defeat of Mister and Pete (2013), Chi-Raq (2015), e Sandy Wexler (2017). Nel 2019 torna al cinema recitando nella trasposizione del musical Cats (2019).

2. Ha recitato anche in televisione. Nel corso degli anni l’attrice ha recitato anche in serie TV come Smash (2013), Empire (2015), Inside Amy Schumer (2016), e in film per la TV come Call Me Crazy: A Five Film (2013), Confirmation (2016) e Hairspray Live! (2016).

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Jennifer Hudson: le sue canzoni

3. Ha rilasciato numerosi singoli. L’attrice e cantante debutta con il suo primo album, intitolato Jennifer Hudson, nel 2008. Ne realizza poi altri due, dai titoli I Remember Me JHUD. Tra i più celebri singoli rilasciati dall’attrice si hanno invece And I Am Telling You I’m Not Going (2006), Spotlight (2008), If this Isn’t Love (2009), Where You At (2011), I Remember Me (2011), Walk It Out (2014) e Dangerous (2014).

Jennifer Hudson in Sex and the City

4. Ha recitato nel film tratto dalla celebre serie TV. Nel 2008 l’attrice ricopre il personaggio di Louise, assistente di Carrie Bradshaw, interpretata dall’iconica Sarah Jessica Parker.

Jennifer Hudson ha vinto un Oscar

5. È una premio Oscar. Nel 2007 l’attrice ha ottenuto un Oscar come miglior attrice non protagonista, per il suo ruolo di Effie White nel film Dreamgirls. Il personaggio fa parte del trio di coriste protagonista, e intreccerà una relazione con il loro manager Curtis Taylor Jr., interpretato dall’attore Jamie Foxx, il quale spingerà la cantante al massimo delle sue potenzialità.

Jennifer Hudson: la sua famiglia

6. È sposata. Durante il suo ventisettesimo compleanno, nel 2008, la Hudson ottiene una proposta di matrimonio dall’ex wrestler e attore David Otunga, conosciuto sette mesi prima. Nel 2009 la coppia dà alla luce un figlio, chiamato David Otunga Jr., mentre nel 2017 i due divorziano dopo mesi di separazione.

Jennifer Hudson aveva partecipato ad American Idol

7. Fece un provino per il celebre show. Alcuni anni prima di vincere un Oscar, la Hudson aveva partecipato alla terza edizione del programma American Idol, nel 2004. Dopo aver cantato il brano Share Your Love With Me, di Aretha Franklin, i giudici sono rimasti impressionati dal suo talento e dalla sua voce, conferendole la possibilità di andare avanti nel programma.

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Jennifer Hudson in Cats

8. Ha recitato nell’adattamento cinematografico del celebre musical. Nel 2019 l’attrice è tra i protagonisti della trasposizione al cinema del musical Cats, di Andrew Lloyd Webber, dove recita accanto all’attrice Judi Dench nel ruolo di Grizabella.

Jennifer Hudson: il suo 2019

9. Tornerà al cinema da protagonista. Oltre ad avere recitato nel musical Cats, l’attrice è attualmente impegnata nelle riprese del biopic Respect, dove interpreterà la celebre cantante Aretha Franklin. Proprio cantando alcuni brani della celebre icona della musica gosple e soul, la Hudson ha raggiunto i suoi primi successi musicali e cinematografici.

Jennifer Hudson età e altezza

10. Jennifer Hudson è nata a Chicago, nell’Illinois, Stati Uniti, il 12 settembre 1981. L’altezza complessiva dell’attrice è di 175 centimetri.

Fonte: IMDb

Black Widow: i segreti svelati dal primo trailer

Black Widow: i segreti svelati dal primo trailer

Il primo trailer di Black Widow, con Scarlett Johansson, ha allietato la mattina dei fan del Marvel Studios, che hanno finalmente un nuovo film da attendere. In più, lo stesso trailer ha cominciato a svelare piccoli dettagli del film, dalle ambientazioni, ai look dell’eroina, fino a quelli che saranno i personaggi, buoni e cattivi, coinvolti nel film. Ecco alcuni segreti rivelati dal trailer di Black Widow:

Il passato di Natasha

Dato lo sfortunato finale di Natasha in Avengers: Endgame, non è una grande sorpresa che il teaser si apra con una voce fuori campo di una delle sue migliori battute del film: “Non avevo niente, ma poi ho ottenuto questo lavoro, questa famiglia. Ma niente dura per sempre.” Vediamo alcuni momenti del passato di Natasha, nella sua storia del MCU: The Avengers, Captain America: Winter Soldier e Age of Ultron.

Quindi passiamo ai giorni nostri, o meglio al tempo in cui è ambientato il film, ovvero quel lasso di tempo tra Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War. A questo punto ci vengono finalmente mostrate scene inedite.

All’inzio del trailer abbiamo una inquadratura di Thadeus Ross, meglio noto come il Segretario di Stato che ha causato molti problemi in Captain America: Civil War, con delle parole in sottofondo. Parlando con Natasha, dice di “aver sentito che doveva andarsene in fretta” e poi le chiede cosa farà. Questo sembra uno scenario insolito, dato che nel post-Civil War, Natasha è una fuggitiva, e sembra strano sentirla parlare civilmente con Ross.

Non ha molto senso per lei essere in contatto con Ross, quindi ci sono buone probabilità che questo particolare dialogo possa provenire da un flashback – o che in realtà a parlare non sia Ross, ma qualcun’altro che non abbiamo ancora incontrato. Dalla breve scena sembra che Ross stia tirando fuori le grosse armi per dare la caccia a Natasha.

Incontriamo Yelena

La scena successiva è quella che è stata già proiettata durante il panel dei Marvel Studios del Comic-Con di San Diego. Natasha entra in un condominio dove trova, in un appartamento, Yelena Belova (Florence Pugh). Ne consegue una brutale lotta corpo a corpo.

Le due sembrano aver ricevuto lo stesso addestramento, hanno uno stile di combattimento simile. La lotta finisce così in parità, con tanto di condivisione di shot di vodka e di Natasha che chiama Yelena “sorellina”.

Un (nuovo) nuovo look

Abbiamo la possibilità di dare una breve occhiata a un altro nuovo costume che indossa Natasha mentre si trova in quello che sembra il relitto di un Quinjet. Questo aspetto particolare non era quello presentato alla fiera D23 della Disney e sembra includere un’armatura extra.

Inoltre, vale la pena notare che anche la sua pettinatura è completamente nuova, i capelli sono significativamente più lunghi di quanto non fossero in Civil War e presentano piccole treccine, questo potrebbe indicare un look adottato per qualche travestimento e un momento storico molto distante da Civil War.

Dove tutto è iniziato

Natasha è interessata a prendersi cura di alcuni “affari incompiuti” con Yelena, e ciò significa che entrambe dovranno tornare a “dove tutto è iniziato”. I fan dei fumetti Marvel e del MCU riconosceranno immediatamente che stiamo parlando della Stanza Rossa, il programma segreto di addestramento sovietico che ha prodotto le agenti letali, come Natasha.

Finora, la Stanza Rossa ha fatto solo brevi apparizioni in flashback in Avengers: Age of Ultron, ma a giudicare da quello che si vede nel trailer, in questo film avrà un’importanza cardinale, e ci verranno forse mostrate altre bambine, come Natasha, mentre si addestrano.

Qual è il piano?

Una delle potenziali inquadrature della Sala Rossa mostra due figure, una delle quali assomiglia molto a Natasha nel suo costume dell’era dei Vendicatori, in piedi davanti a un muro di monitor. I monitor sembrano mostrare mappe con grandi indicatori rossi.

Le strade sono due: o si tratta di un flashback riferito ad una missione del passato di Natasha oppure si potrebbe trattare di un’impresa che l’eroina/spia è in procinto di compiere.

Il costume bianco

Molto suggestiva è la scena in cui vediamo Nat precipitare da un elicottero in volo ed atterrare, con grazia, mentre indossa un costume candido. Si tratta dello stesso costume che abbiamo visto all’ultima edizione del D23, come immagine promozionale del film e che in un primo momento poteva quasi confondersi con le divise da Regno Quantico di Endgame.

Nuove Vedove

È possibile che la Stanza Rossa sia ancora in attività e che stia “formando” nuove Black Widows, questo è quello che si evince da una brevissima inquadratura che mostra altre donne, vestite di nero, che si esercitano in un combattimento corpo a corpo.

Il nostro primo vero sguardo a Taskmaster ci è offerto sotto forma di un inseguimento in auto. Nei Marvel Comics, Taskmaster è un super-soldato con “riflessi fotografici”, il che significa che è in grado di apprendere all’istante nuovi stili e abilità di combattimento semplicemente vedendoli eseguiti una volta.

Sfortunatamente, questo talento ha un grosso svantaggio: più abilità apprende, più perde ricordi personali (cioè ricordi che non sono legati al combattimento) a cui è in grado di aggrapparsi.

Incontriamo Melina

Diamo anche la nostra prima occhiata a Melina Vostokoff interpretata da Rachel Weisz. Nei fumetti, Melina diventa un cattivo noto come Iron Maiden, ma sembra che il MCU possa rinunciare a quella parte della sua storia. Weisz indossa chiaramente la stessa divisa di Vedova Nera che Natasha indossava in precedenza nella roulotte, quella con l’armatura aggiuntiva.

Questo potrebbe essere un ritorno ai giorni di Melina come agente segreto o un indizio sullo stato attuale di Melina. Ad ogni modo, probabilmente è meglio non abbassare troppo la guardia con lei – se qualcuno pugnalerà Nat alle spalle durante questo film, le scommesse intelligenti puntano tutte su di lei.

Red Guardian

David Harbour debutta nei panni dell’annunciato Red Guardian in costume completo. Apparentemente, il personaggio è in pensione da un bel po’ – è infatti stupito del fatto che il suo costume si adatti ancora al suo corpo appesantito.

Melina, Yelena e Natasha compaiono nella scena successiva, tutte sedute ad un tavolo con lui, che dice che la “famiglia, di nuovo insieme”.

Taskmaster vs. Red Guardian

L’unica persona che vediamo affrontare faccia a faccia Taskmaster è Red Guardian, stranamente, in quello che sembra una specie di laboratorio. Perché Alexei è stato lasciato a badare al cattivo senza l’aiuto di nessuna delle Vedove, o perché Taskmaster sembra avere un conto in sospeso con lui, in particolare, è un mistero – ma immaginiamo che proprio questo sarà il grande mistero della storia.

Chi sono questi soldati?

Non è del tutto chiaro contro chi o cosa Natasha e la sua squadra stanno per affrontare. Tutti i soldati che si vedono nella concitata scena finale indossano maschere dall’aspetto vagamente simile a un teschio, che è potenzialmente un cenno al costume dei fumetti di Taskmaster, che include una maschera teschio.

Gli stessi soldati hanno anche una somiglianza molto blanda con l’elmetto che Brock Rumlow indossava nella sua brevissima apparizione nei panni di Crossbones all’inizio di Captain America: Civil War, e questo potrebbe rivelare ancora una connessione con Hydra.

Per Robert Pattinson, Batman non è un supereroe

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Per Robert Pattinson, Batman non è un supereroe

Robert Pattinson si sta approcciando alla stagione dei premi con The Lighthouse di Robert Eggers, ma è normale che l’interesse della stampa, verso di lui, sia catalizzato anche dal suo prossimo ruolo per Warner Bros: Batman.

L’attore ne ha parlato con Today (via CBR), e dopo aver espresso il suo timore per un nuovo effetto Twilight, ha dichiarato che nella sua opinione Batman non è un supereroe. “Lui non conta come supereroe – ha dichiarato – devi avere dei poteri magici per essere un supereroe, e lui non li ha”. All’intervistatore che gli ha fatto notare che il personaggio in effetti indossa un mantello, Pattinson ha risposto: “Ok, il mantello, ti concedo quello.”

Il giovane attore sembra estremamente deciso a mantenere il suo Batman con i piedi per terra, elogiando tutte le doti umane e realistiche del personaggio che eredita da Ben Affleck.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: Andy Serkis sarà Alfred e Colin Farrell sarebbe in trattative per interpretare Oswald Chesterfield aka Pinguino, Zoe Kravitz (la nuova Catwoman dell’universo DC), Jeffrey Wright (commissario Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista), infine John Turturro sarà il boss Carmine Falcone.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Piccole Donne: tutti i character poster del film

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Piccole Donne: tutti i character poster del film

Ecco i character poster di Piccole Donne, il nuovo film da regista di Greta Gerwig. Le protagoniste del romanzo di Louisa Mary Alcott sono interpretate da Saoirse Ronan (Jo), Emma Watson (Meg), Florence Pugh (Amy), Eliza Scanlen (Beth), Laura Dern (Marmee), Meryl Streep (zia March) e Timothée Chalamet (Laurie).

La Warner Bros ha da poco posticipato l’uscita di Piccole Donne, l’atteso nuovo adattamenti firmato Greta Gerwig, con protagonista Saoirse Ronan. Il film è attualmente previsto per uscire al cinema in Italia il 9 Gennaio 2020.

Nel cast oltre alla candidata all’oscar c’è un cast d’eccezione composto da Emma Watson, Florence Pugh, Eliza Scanlen, Laura Dern, Timothée Chalamet, Tracy Letts, Bob Odenkirk, James Norton, Louis Garrel, Chris Cooper e Meryl Streep.

Piccole Donne: la trama

La sceneggiatrice e regista Greta Gerwig (Lady Bird) ha realizzato il film di Piccole Donne basandosi sia sul romanzo di Louisa May Alcott che sui suoi scritti, ripercorrendo avanti e indietro nel tempo la vita dell’alter ego dell’autrice, Jo March. Secondo la Gerwig, la tanto amata storia dellesorelle March – quattro giovani donne ognuna determinata a inseguire i proprisogni – è al tempo stesso intramontabile e attuale. Jo, Meg, Amy e Beth March, nel film sono interpretate da Saoirse Ronan, Emma Watson, Florence Pugh, ed Eliza Scanlen, con Timothee Chalamet nei panni del loro vicino Laurie, Laura Dern in quelli di Marmee, e Meryl Streep nel ruolo della Zia March.

Shazam! Zachary Levi confessa: il costume era un po’… imbottito!

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Shazam! Zachary Levi confessa: il costume era un po’… imbottito!

Zachary Levi è riuscito in un’impresa che forse è passata un po’ troppo sotto silenzio, quest’anno, eppure, l’attore è stato in grado di dare dignità cinematografica a Shazam!, uno degli eroi più difficili da prendere sul serio e portare sullo schermo (un po’ come l’Aquaman di Jason Momoa).

Questa operazione ha richiesto, da parte sua, impegno, allenamento e un lavoro sul personaggio che lo ha visto molto a suo agio. Tuttavia, l’attore ha confessato adesso che il suo corpo statuario, guadagnato in palestra, è stato un pochino aiutato in fase di prova costume, da imbottiture strategiche che hanno tornito anche di più il suo corpo.

Ebbene sì, la sua tutina rossa è stata un pochino imbottita, per sua stessa affermazione, come si legge sul suo account Twitter:

Shazam!, recensione del film con Zachary Levi

Shazam! è uscito nelle sale lo scorso 3 aprile.

Nel cast Zachary Levi, Asher Angel, Mark Strong, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian Chen, Jovan Armand, Cooper Andrews, Marta Milans, Djimon Hounsou.

La Sinossi: Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Wonder Woman 1984: comparirà l’armatura Golden Eagle?

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Wonder Woman 1984: comparirà l’armatura Golden Eagle?

Se tre indizi fanno una prova, domenica prossima, il primo trailer di Wonder Woman 1984 potrebbe una volta per tutte confermare che l’armatura Golden Eagle farà la sua comparsa nel film con Gal Gadot atteso per la prossima estate.

Stando a quanto rivelato dal merchandise del film, Diana è ritratta con l’elmo della suddetta armatura, elemento che fa il paio con quanto visto nel poster multicolore diffuso la scorsa estate, in cui l’eroina indossa un’armatura dorata, senza elmo, che sembrava ispirata proprio alla mitica armatura che Diana indossa in più di un’occasione nei fumetti.

Ecco di seguito la t-shirt promozionale che ci dà una chiara immagine di come potrebbe essere Gal Gadot in tenuta da battaglia:

Vi ricordiamo che Wonder Woman 1984 uscirà il 6 giugno 2020. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

Il film racconterà un lasso di tempo completamente diverso e lo spettatore avrà solo un assaggio di ciò che che Diana ha fatto o affrontato negli anni intermedi. Abbiamo cercato di mettere insieme una storia del tutto diversa che potesse rispettare le stesse emozioni del passato, portare un sacco di umorismo e molta azione coraggiosa. E soprattutto, toccare le corde del cuore.

L’ordine cronologico del personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redidivo Steve Trevor) e Pedro Pascal.

Fonte

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker indagherà anche le origini di Finn

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Nonostante la nuova trilogia di Guerre Stellari si focalizzi sul rapporto tra Rey e Kylo Ren/Ben Solo, è innegabile che gli altri nuovi personaggi della serie possano nascondere delle storie interessanti, e questo può essere particolarmente vero nel caso di Finn, personaggio interpretato da John  Boyega che da Stormtrooper diventa uno dei leader della Ribellione.

Stando a quanto dichiarato da J.J. Abrams, la storia del passato di Finn sarà uno degli argomenti su cui Star Wars: L’Ascesa di Skywalker si focalizzerà. Intervistato sul film, il regista ha dichiarato che la backstory di Finn “fa parte della storia di questo film. Ed è stata già accennata nell’episodio VII, ma verrà fatta un po’ più di luce in questo capitolo… Direi che ognuno dei personaggi ha più spazio rispetto alle loro storie passate. Non sto dicendo che avremo delle storie complete ed esaustive di tutte le loro discendenze e su tutte le vicende che li hanno portati dove sono. Ma ci sono molte domande sul passato di Finn, sul passato di Poe, ovviamente su Rey e Kylo, e anche su alcuni dei nuovi personaggi che incontriamo.”

Il film sarà quindi una conclusione che ci aspettiamo esaustiva, ma anche ricca di novità, non solo un capitolo finale ma un racconto complesso ed articolato, che possa essere all’altezza della saga che è chiamato a chiudere.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, scene inedite nel nuovo trailer

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nei cinema a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker risolverà i misteri della saga

Storia di un Matrimonio e Netflix trionfano ai Gotham Awards 2019

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È stata una notte da leoni per Noah Baumbach e Storia di un Matrimonio, il suo nuovo film, disponibile dal 6 dicembre su Netflix e già presentato al Festival di Venezia 2019, dove, misteriosamente, non ha portato a casa nessun riconoscimento.

Poco male, perché il film di Baumbach ha spopolato ai Gotham Awards 2019, portando a casa il premio del pubblico, quello di miglior film, alla migliore sceneggiatura e al miglior attore.

Ecco di seguito la lista completa dei vincitori:

  • Miglior Film: Storia di un Matrimonio (Netflix)
  • Miglior Documentario: American Factory (Netflix)
  • Miglior regista esordiente: Laure De Clermont-Tonnerre per The Mustang (Focus Features)
  • Miglior Sceneggiatura: Storia di un Matrimonio, Noah Baumbach (Netflix)
  • Miglior Attore: Adam Driver, Storia di un Matrimonio (Netflix)
  • Miglior Attrice: Awkafina, Una Bugia Buona (A24)
  • Attore Esordiente: Taylor Russell, Waves (A24)
  • Serie d’esordio (formato lungo – più di 40 minuti): When They See Us (Netflix)
  • Serie d’esordio (formato corto – meno di 40 minuti): PEN15 (Hulu)
  • Premio del pubblico: Storia di un Matrimonio (Netflix)

Sarà difficile per il film di Baumbach fare altrettando bene nella serie A della grande industria, ma sappiamo che il suo film reciterà una parte importante nella stagione dei premi che si aprirà ufficialmente a breve con le nomination ai Golden Globe, il prossimo lunedì 9 dicembre.

Gotham Independent Film Awards sono premi cinematografici statunitensi destinati al cinema indipendente, assegnati annualmente a partire dal 1991.Presentati dall’organizzazione non a scopo di lucro Independent Filmmaker Project (IFP), i premi erano originariamente destinati solo ai film prodotti negli Stati Uniti nord-orientali, in particolare nello stato di New York, per poi ampliarsi nel corso degli anni a tutti gli Stati Uniti.

Fonte: Variety

Black Widow: teaser trailer ufficiale con Scarlett Johansson

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Black Widow: teaser trailer ufficiale con Scarlett Johansson

Disney Pictures e Marvel Studios hanno diffuso il teaser trailer ufficiale di Black Widow, l’annunciato film su Vedova Nera, il personaggio interpretato da Scarlett Johansson.

In lingua originale:

Black Widow

Le riprese di Vedova Nera si sono concluse pochi mesi fa, con lo standalone che vedrà protagonista l’eroina in una timeline “inedita” per il MCU, ovvero la pausa che intercorre tra la fine di Civil War e l’inizio di Infinity War. In questa parentesi Natasha Romanoff si troverà in Europa e dovrà affrontare uno dei nemici più temibili dei fumetti Marvel, Taskmaster, già mostrato in diversi concept art.

La regia è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto.

Dopo lo straordinario successo di Avengers: Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale di sempre, Scarlett Johansson riprende il suo ruolo di Natasha Romanoff/Black Widow, mentre David Harbour veste i panni di Alexi il Guardiano Rosso e Florence Pugh interpreta Yelena.

Hobbs and Shaw: intervista al regista David Leitch

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Hobbs and Shaw: intervista al regista David Leitch

In occasione dell’attività stampa di promozione dell’uscita in home video di Fast and Furious – Hobbs and Shaw, abbiamo incontrato il regista del film con Dwayne Johnson e Jason Statham, David Leitch, che ha parlato della sua esperienza con i film d’azione e di come il suo passato da stuntman gli è utile sulla sedia di regia.

Hobbs and Shaw, leggi la recensione

Dopo otto film che hanno incassato quasi 5 miliardi di dollari in tutto il mondo, la serie cinematografica Fast & Furious presenta ora il suo primo film che non è un capitolo della stessa, ma una nuova storia indipendente con Dwayne Johnson e Jason Statham che tornano nei loro ruoli di Luke Hobbs e Deckard Shaw in Fast & Furious – Hobbs & Shaw.

Da quando il corpulento veterano del dipartimento di polizia Hobbs (Johnson), fedele agente del Diplomatic Security Service americano, e il fuorilegge Shaw (Statham), ex membro delle forze speciali britanniche, si sono affrontati per la prima volta nel film Fast & Furious 7 del 2015, i due si sono scambiati battute e non si sono risparmiati colpi bassi nel tentativo di annientarsi a vicenda.

Ma quando l’anarchico Brixton (Idris Elba), cyber-geneticamente potenziato, ottiene il controllo di una insidiosa arma biologica che potrebbe modificare per sempre l’umanità – e riesce a surclassare una brillante e indomita agente del MI6 (Vanessa Kirby della serie TV The Crown), che oltretutto è la sorella di Shaw – questi due nemici giurati saranno costretti ad allearsi per annientare l’unico cattivo che potrebbe essere ancor più cattivo di loro.

My Time, il corto contro il tabù del sangue mestruale. Intervista alla regista Giulia Gandini

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Si chiama My Time il cortometraggio scritto e diretto da Giulia Gandini, che, basandosi su una storia vera, cerca di mettere sotto ai riflettori la conversazione intorno al sangue mestruale, alle mestruazioni, condannando l’aura di tabù che da sempre ha circondato questo evento perfettamente naturale nel corpo di ogni donna.

Il cortometraggio, idoneo alla selezione per i prossimi Oscar, ha già vinto il premio per il miglior cortometraggio al Chicago Independent Children’s Film Festival, il premio per il miglior cortometraggio al NFFTY di Seattle ed è stato nominato per un XX premio al Underwire Film Festival.

My Time, il corto che vuole abbattere il tabù del sangue mestruale

Abbiamo parlato di My Time con l’autrice stessa, Giulia Gandini, che ha raccontato così la genesi del progetto: “L’idea è venuta da un’esperienza avuta alle medie, in cui ad una mia compagna di classe sono venute le mestruazioni durante la lezione, ha chiesto di andare in bagno, non le è stato permesso perché doveva aspettare la campanella, e quando è finita l’ora, il sangue aveva sporcato i jeans e la sedia. Avevo 12 anni e non avevo ancora avuto il primo mestruo, ed è stata la prima volta che ho visto il sangue mestruale e mi sono resa veramente conto di quanto fosse ritenuto inappropriato che quel sangue fosse visibile. Lei è stata presa in giro per settimane, dopo questo evento. Da allora ho cominciato ad avere paura del mestruo, e questa paura è rimasta con me; ho deciso di fare il cortometraggio per rivivere un’esperienza per me negativa e che trovo ancora ingiusta, per trasformarla in qualcosa di positivo.”

La protagonista del cortometraggio è da subito consapevole di ciò che le sta accadendo e, alla fine, avrà il coraggio di ribellarsi al tabù del sangue mestruale, affrontando a testa alta una situazione che sicuramente metterebbe in imbarazzo anche donne adulte: “Anche nelle donne molto giovani, le bambine, come quella del cortometraggio, c’è la consapevolezza che questo sangue non deve essere visibile, e me ne sono resa conto anche parlando con le donne della troupe – spiega la regista – C’è ancora un senso generale che il mestruo è una cosa da nascondere e sono consapevole che la reazione della mia protagonista, così positiva e coraggiosa, è qualcosa di poco comune, il fatto di avere la forza di reagire positivamente a questa pressione che la società ci mette addosso, questo senso di vergogna che viene instillato su ragazzine e donne. Reagire richiede più maturità, questo dipende dall’aprire una conversazione in merito, dal parlarne apertamente in modo che sia più accettata. Spero che con il tempo più bambine reagiranno come la mia protagonista.”

Clara Read è la protagonista di My Time

Ad interpretare la piccola e coraggiosa protagonista c’è Clara Read, vista in Seven Sisters, giovane professionista che ha da subito catturato l’attenzione della Gandini: “Clara è fantastica, aveva 13 anni quando abbiamo girato e aveva esperienza da attrice e io l’ho trovata su Netflix, in una serie che ho visto lì. È un’attrice professionista e da professionista è stato il suo approccio alla storia e al materiale del corto. È stato interessante vedere come lei si sia approcciata al ruolo, dal momento che non aveva avuto ancora la sua prima mestruazione e mi ha fatto presente, in fase di prove, che non sapeva come ci si sentiva. Quindi abbiamo parlato anche di questo. È stata aperta una conversazione da quel punto vista.”

Come accennato, My Time sta affrontando un importante personrso festivaliero, raccogliendo consensi e riconoscimenti, ma per Giulia Gandini si tratta solo di aver intercettato un argomento del quale si sente la necessità di parlare: “Il progetto è nato perché volevo rivivere la mia esperienza, ma con il passare del tempo mi sono resa conto che avrebbe avuto un riscontro importante, facendo ricerche mi sono resa conto che c’erano un sacco di movimenti per normalizzare il sangue mestruale, ho capito che poteva avere una eco importante. Non ho mai pensato al percorso festivaliero all’inizio, ma lo è diventato durante la produzione. Si è trattato di fortuna, ma anche del fatto che il cortometraggio mi emoziona, e questa rappresenta una scommessa sicura, visto che ci saranno sicuramente altre persone che hanno vissuto la stessa emozione.”

Che questo cortometraggio di 5 minuti possa cambiare le cose e normalizzare la conversazione intorno al sangue mestruale? Non lo sappiamo, ma sicuramente aiuterà: “L’accesso facilitato alle informazioni permette ora alle persone, maschi e femmine, di essere più informate in merito. Si comincia a parlare con più libertà di sangue mestruale, ma anche di tassa sui tamponi, e del senso di vergogna. Spero che questo atteggiamento cambierà e che i piccoli cortometraggi come il mio possano contribuire.”

Star Wars: Baby Yoda contro Darth Sidious

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Star Wars: Baby Yoda contro Darth Sidious

Dopo averlo visto schierarsi contro Thanos, Baby Yoda arriva nel suo franchise di appartenenza, quello di Star Wars, per combattere contro Darth Sidious.

Il video, realizzato da MaxeBaumannFilms2013, è davvero costruito bene e ci propone una versione inedita del personaggio “appena nato” nello show Disney +.

Ricordiamo che il prossimo appuntamento con la saga Lucasfilm sarà il 20 dicembre, con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, in cui assisteremo alla conclusione della storia legata alla famiglia di Luke e Leia.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, scene inedite nel nuovo trailer

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nei cinema a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker risolverà i misteri della saga

Wolverine: più di 50mila persone vorrebbe Danny DeVito

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Trovare un attore che possa sostituire Hugh Jackman nel ruolo di Wolverine, ma anche nei cuori dei fan, sarà difficilissimo, tuttavia sembra che molti di loro abbiano già fatto la proprio scelta.

Su Change.org, portale dedicato alle petizioni on line, c’è una petizione che ha raccolto oltre 50mila firme, a sostegno di Danny DeVito come nuovo Wolverine. Sebbene la petizione sia emersa per la prima volta molti mesi fa, recentemente ha iniziato a raccogliere ancora più consensi. Il prossimo obiettivo perseguito sono le 75.000 firme. Al ritmo con cui le persone stanno firmando, tale obiettivo sarà probabilmente raggiunto entro la fine dell’anno, se non prima di Natale. DeVito non ha ancora commentato la petizione e forse non sa ancora della sua esistenza, tuttavia, la stessa petizione tiene conto anche del desiderio di Mark Ruffalo di vedere Hulk contro Wolverine.

Danny DeVito è la star di film molti amati e di recente ha fatto sentire la sua voce in merito al sequel de I Gemelli, con Arnold Schwarzenegger. Inoltre non è estraneo agli adattamenti dei fumetti, avendo già recitato in Batman il ritorno di Tim Burton, nel ruolo del Pinguino. Negli ultimi anni, tuttavia, ha recitato principalmente nella commedia di successo di FX, It’s Always Sunny in Philidelphia. Vedremo Danny DeVito il prossimo anno in Jumanji: The Next Level.

Di recente ha inoltre lavorato accanto a Colin Farrell nel live action di Dumbo, sempre diretto da Tim Burton, ed è divertente la coincidenza che, dopo aver lavorato con l’attore irlandese, sia proprio lui a raccoglierne il testimone nel ruolo del villain dei fumetti in The Batman di Matt Reeves.

Avengers: Infinity War, la scena con Tony Stark e il calamaro gigante

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Sembra veramente bizzarra come scelta, eppure sembra che in Avengers: Infinity War ci fosse, nel concept iniziale, una scena che prevedeva l’interazione di Tony Stark con un calamaro gigante.

A rivelare l’insolita scelta ci ha pensato Jerad S. Marantz, concept artist che lavora alla Marvel e che ha condiviso il disegno del suddetto mollusco. Secondo l’artista, la scena si sarebbe ambientata nel Sancta Sanctorum di Doctor Strange, quando i due si incontrano per la prima volta.

Durante la sua passeggiata nel luogo sacro custodito dal Dottore, Tony incontra un calamaro gigante che gli porge una tazza di te, ma lui rifiuta, rispondendo: “Non mi piace che mi si porgano le cose”. La scena sarebbe stata sicuramente buffa e straniante, ma avrebbe permesso a Tony Stark di dire di nuovo una battuta che ripete in quasi tutte le sue apparizioni nel MCU.

Il Diritto di Opporsi: trailer del film con Jamie Foxx

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Il Diritto di Opporsi: trailer del film con Jamie Foxx

Warner Bros ha diffuso il primo trailer di Il Diritto di Opporsi (Just Mercy), il film che vede protagonisti Brie Larson, Jamie Foxx e Michael B. Jordan e in arrivo il 30 gennaio 2020 al cinema.

Il Diritto di Opporsi – la storia

Una storia vera potente e stimolante, “Il diritto di opporsi” segue il giovane avvocato Bryan Stevenson (Jordan) e la sua storica battaglia per la giustizia. Dopo essersi laureato ad Harvard, Bryan avrebbe potuto scegliere fin da subito di svolgere dei lavori redditizi. Al contrario, si dirige in Alabama con l’intento di difendere persone condannate ingiustamente, con il sostegno dell’avvocatessa locale Eva Ansley (Larson). Uno dei suoi primi casi, nonché il più controverso, è quello di Walter McMillian (Foxx), che nel 1987 viene condannato a morte per il famoso omicidio di una ragazza di 18 anni, nonostante la preponderanza di prove che dimostrano la sua innocenza, e il fatto che l’unica testimonianza contro di lui sia quella di un criminale con un movente per mentire. Negli anni che seguono, Bryan si ritroverà in un labirinto di manovre legali e politiche, di razzismo palese e sfacciato, mentre combatte per Walter, e altri come lui, con le probabilità – e il sistema – contro.