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Suicide Squad: il primo make-up test di Jared Leto nei panni del Joker

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Attraverso il suo account Instagram, il regista David Ayer ha condiviso un nuovo scatto inedito dal backstage di Suicide Squad che ci mostra il primo make-up test di Jared Leto nei panni del Joker.

Lo scatto è stato condiviso attraverso le storie dell’account Instagram di Ayer e ci mostra una primissima versione del Clown Principe del Crimine molto diversa rispetto a quella che abbiamo avuto modo di vedere sul grande schermo: è interessante notare, ad esempio, come il tatuaggio che appare sulla fronte di Leto, “Blessed”, sia stato poi sostituito nella versione definitiva con “Damaged”; ancora, nel film è completamente sparita la riga nera intorno alle labbra del personaggio, trucco che indubbiamente ne accentuava la personalità folle e imprevedibile.

Potete vedere lo scatto inedito di seguito:

LEGGI ANCHE – Suicide Squad: David Ayer rivela uno scatto inedito del Joker

Di recente, David Ayer aveva utilizzato Instagram per condividere un altro scatto inedito del Joker dal backstage di Suicide Squad: nella didascalia che ha accompagnato l’immagine, il regista aveva fatto intendere che durante la produzione del film i rapporti con la Warner Bros. non erano stati propriamente idilliaci e che il film arrivato nelle sale non era in realtà la pellicola che lo stesso aveva in mente.

Proprio ieri abbiamo appreso che David Ayer tornerà alla regia occupandosi di scrivere e dirigere il remake di Quella Sporca Dozzina, uno dei film di guerra più celebri della storia del cinema, basato sul romanzo omonimo di E.M. Nathanson, diretto nel 1967 da Robert Aldrich e interpretato da grandi star quali Lee Marvin, Ernest Borgnine e Robert Ryan.

In merito alla Squadra Suicida, invece, è atteso per il 2021 l’arrivo nelle sale di The Suicide Squad, reboot ad opera di James Gunn (Guardiani della Galassia) che vedrà il ritorno di Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang) al fianco delle new entry Idris Elba, Michael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion, Sean Gunn, David Dastmalchian, Storm Reid, Taika Waititi e John Cena.

Fonte: ScreenRant

Billions 5: Frank Grillo nel cast

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Billions 5: Frank Grillo nel cast

Cresce il cast di new entry in Billions 5, l’annunciata quinta stagione della serie tv Billions con Paul Giamatti e Damien Lewis. Deadline rivela che il noto attore Frank Grillo prenderà parte al nuovo ciclo di episodi. Grillo reciterà nel ruolo di Nico Tanner, un artista moderno.

La stagione 5 di Billions è in produzione a New York e sarà presentata in anteprima sulla rete nel 2020.

Billions 5

In Billions 5 protagonisti sono il premio Oscar, vincitore di Emmy e Golden Globe, Paul Giamatti e vincitore dell’Emmy e Golden Globe Damian Lewis, Billions è una delle serie drammatiche più importanti della rete, con una media di cinque milioni di spettatori settimanali su tutte le piattaforme. Le prime tre stagioni di Billions sono andate in onda in Italia su Sky Atlantic e sono disponibili su Now Tv.

Quando tutti sono fuori per cercare vendetta, nessuno è al sicuro.  Bobby Axelrod (Lewis) e Chuck Rhoades (Giamatti), ex nemici, e Wendy Rhoades (Maggie Siff), moglie del primo e fidata consigliere del se condo, si sono uniti per formare un’alleanza difficile da pensare ma molto efficace, mirata allo sradicamento di tutti i loro rivali, tra cui Grigor Andolov (guest star John Malkovich), Taylor Mason (Asia Kate Dillon), Brian Connerty (Toby Leonard Moore) e Waylon “Jock” Jeffcoat (guest star Clancy Brown). L’ambizione e il tradimento sono da sempre al centro di BILLIONS, e in questa stagione tutti i personaggi scoprono esattamente quanto è alto il prezzo che dovranno pagare per soddisfare tali esigenze. La serie vede protagonisti nel cast anche David Costabile, Condola Rashad, Kelly AuCoin, Jeffrey DeMunn e Malin Akerman.

Billions è stato creato e prodotto esecutivamente dagli showrunner Brian Koppelman e David Levien. La serie è stata creata anche da Andrew Ross Sorkin.

DCEU: 10 cose che non hanno senso nell’Universo Cinematografico

DCEU: 10 cose che non hanno senso nell’Universo Cinematografico

Il DC Extended Universe ha avuto i suoi alti e bassi. Tuttavia, nonostante i primi film non abbiano riscosso il successo sperato, sembra che le cose siano destinate a cambiare. Wonder Woman, Aquaman e Shazam! sono stati accolti molto bene, mentre Joker (che tecnicamente non fa parte del DCEU) è stato elogiato tanto dal pubblico quanto dalla critica.

Tuttavia, i fan non dimenticano i disastrosi inizi del DCEU e come le cose sarebbero potute precipitare senza alcuna possibilità di riscatto. Ecco 10 cose che non hanno senso nel DCEU.

La vera identità dei supereroi

Questa è sicuramente la critica più diffusa quando si parla di supereroi in generale. Indossano costumi e vagano nella notte per combattere il crimine. I costumi hanno lo scopro di nascondere la loro vera identità, ma in realtà sono indumenti così rivelatori che è illogico pensare che nessuno sia in grado di riconoscerli.

Ad esempio, Clark Kent indossa gli occhiali solo quando è una persona normale e li toglie quando si traveste da Superman: nessuno si rende mai conto che si tratta della stessa persona. Lo stesso discorso potrebbe essere applicato al personaggio di Diana Prince, mentre Batman e The Flash sarebbe i due supereroi la cui vera identità sarebbe celato dalle loro maschere: eppure, non è possibile che nessuno riesca a riconoscergli anche solo dalle loro voci…

Le battaglie finali

I film di supereroi sono sempre associati a grandi scene d’azione e a trame che ruotano attorno all’eroe di turno che sconfigge il cattivo. Tuttavia, questa formula consolidata è stata in un certo qual modo abbandonata, soprattutto negli ultimi anni grazie a pellicole come Joker, che hanno mostrato un lato completamente diverso delle storie che si possono raccontare basandosi sui fumetti.

Al di là di ciò, le battaglie finali restano uno dei momenti più epici di questi film. Sfortunatamente, questi grandi momenti all’interno del DCEU non hanno mai funzionato particolarmente, perché la trama tendeva a concentrarsi sul sviluppo dei personaggi invece di preparare il terreno al grande scontro finale. Ecco perché le battaglie finali di Suicide Squad, Batman v Superman: Dawn of Justice, Wonder Woman e anche Shazam! non risultano particolarmente riuscite.

Il piano di Lex Luthor 

L’incarnazione di Jesse Eisenberg del celebre villain Lex Luthor in Batman v Superman è stata accolta in maniera contrastante. Il suo look era molto diverso rispetto a quello dei fumetti e i suoi comportamenti hanno contribuito a far sì che il pubblico lo etichettasse come un ragazzino egoista piuttosto che come una mente malvagia.

La più grande critica mossa al personaggio è relativa però al suo piano, che sembra non avere alcun senso. Perché vuole liberare Doomsday? Il mostro non distruggerà Gotham mentre è intento ad uccidere i supereroi che lo stesso Luthor vuole eliminare? Non sembra logico o comunque non sembra qualcosa che un mente acuta come quella di Luthor farebbe…

I tatuaggi di Joker 

Un’altra incarnazione del DCEU che ha ricevuto pareri contrastanti è quella del Joker di Jared Leto. Invece di apparire come una minaccia, il personaggio è finito per risultare una sorta di caricatura, a tratti ridicolo e per nulla credibile, cosa che ha generato un diffuso malcontento tra i fan.

Uno dei motivi per il quale il Joker di Leto è stato anche percepito in questo modo è stato a causa del suo corpo ricoperto di tatuaggi. Joker è un folle, lo sappiamo tutti, ma forse non abbastanza da tatuarsi sulla pelle la parola “Danneggiato”.

Batman uccide le persone

Il Batman di Ben Affleck non è stato accolto molto bene dai fan, o almeno non così bene come la versione di Christian Bale. Ciononostante, alcuni sembrano aver apprezzato il Crociato di Gotham interpretato da Affleck, soprattutto questo suo lato più oscuro e tormentato, e il fatto che fosse comunque provato da tutto ciò che gli era successo nella vita.

Tuttavia, le scene del DCEU in cui Batman uccide le persone con la sua artiglieria pesante sono odiate da tutti, indistintamente. Si tratta di una cosa che è talmente lontana dalla versione del personaggio nei fumetti, che nessuno avrebbe potuto ignorarla. Batman ha un codice morale ed evita il più possibile di uccidere le persone… nel film del DCEU è accaduto praticamente l’opposto!

Superman come Gesù

Zack Snyder è noto per aver usato nei film del DCEU molti riferimenti alla Bibbia. Ciò può essere notato in particolare nel primo film che ha dato il via al franchise, ossia L’Uomo d’Acciaio. C’è davvero tanto simbolismo, che il regista ha poi portato anche in Batman v Superman e Justice League

Il punto cruciale è che Snyder fa sembrare Superman simile a Gesù, quando in realtà non lo è. Molto fan dei fumetti hanno più volte evidenziato come Superman sia una persona pacifica che aiuta le persone perché perché sa che quella è la cosa giusta da fare. È prima un essere umano e poi un supereroe, non viceversa.

Ares e la guerra

Wonder Woman ci ha fatto conoscere l’aspetto prettamente mitologico del DCEU, che è stato poi ancora più approfondito con Aquaman. Essendo la figlia di Zeus, Diana Prince è anche una delle sorelle di Ares, il Dio della Guerra che lei crede responsabile di tutta la violenza e la guerra che imperversa nel mondo degli umani.

Tuttavia, questa convinzione viene puntualmente messa in discussione durante tutto il film, con Diana che si rende conto di avere torto, visto che gli umani si fanno la guerra tra di loro anche senza lo zampino di Ares (conclusione piuttosto logica, alla quale giungerebbe chiunque!). Quando Diana sconfigge Ares, la guerra finisce, il che sembra dimostra che l’Amazzone aveva ragione. Tale incoerenza non ha assolutamente senso: in questo modo, tutta la logica del film può essere messa in discussione.

La morte di Superman

La morte di Superma è considerato uno dei più grandi avvenimenti nella storia del fumetto. Superman è praticamente invulnerabile a tutto tranne che alla kriptonite, un materiale proveniente da Krypton, il suo pianeta originario. Questo è il motivo per cui nessuno ha mai creduto veramente che il supereroe potesse davvero morire.

In Batman v Superman, Superman muore per mano di Doomsday, per poi resuscitare in Justice League perché la squadra ha bisogno del suo aiuto per sconfiggere Steppenwolf. Allora, che senso ha avuto ucciderlo per poi riportarlo quasi subito in vita? E che senso ha avuto mettere insieme la Justice League se questa non avesse potuto fare nulla senza l’intervento di Superman, che alla fine è stato l’unico a poter battere Steppenwolf?

La formazione della Suicide Squad

Un’altra squadra la cui formazione sembra essere priva di logica è quella della Suicide Squad. Il film non è stato quello che i fan si aspettavano, anche a causa dei buchi presenti nella trama e ai continui cambi di tono. La Warner ha cercato di soddisfare le esigenze dei fan che avevano particolarmente apprezzato il divertente trailer del film, ma in realtà i piani originali erano ben diversi.

Il più grande buco di sceneggiatura del film è la logica dietro la formazione della squadra di criminali per combattere una minaccia più grande di loro. Amanda Waller afferma che nessun altro poteva essere migliore di loro e riuscire nell’impresa… la Waller sembra essersi dimenticata dell’esiste di Batman, Wonder Woman e The Flash!

Un solo nome: Martha!

La scena di Martha in Batman v Superman è probabilmente la quintessenza di tutto ciò che di sbagliato è stato fatto con il DCEU. Quando neanche lo studio è sicuro di quello che sta facendo, è impossibile che i fan riescano a prendere sul serio il risultato finale.

Quando Batman sta per uccidere Superman, quest’ultimo all’improvviso gli dice: “Salva Martha!”. Si riferisce a sua madre, ma Batman pensa che stia invece parlando della propria; smette quindi di combattere e diventa un alleato di Superman. Probabilmente non c’è nulla di più illogico che della sequela di eventi che questo espediente narrativo ha generato…

Fonte: Screen Rant

MCU: 10 motivi per cui Tony Stark è l’amico che tutti vorremmo

MCU: 10 motivi per cui Tony Stark è l’amico che tutti vorremmo

Tutti i personaggi del MCU hanno un fedele braccio destro. Carol Danvers ha Maria Rambeau, T’Challa ha Okoye, Peter Parker ha Ned Leeds e Stephen Strange ha Wong. Per quanto riguarda i più importanti personaggi, invece, parliamo addirittura di due bracci destri: Thor ha Loki e Heimdall, Steve Rogers ha Sam Wilson e Bucky Barnes… e Tony Stark ha James Rhodes e Happy Hogan.

Rhodey è il migliore amico di Tony, mentre Harry è la sua fedele guardia del corpo nonché  assistente personale. Di seguito abbiamo raccolto i 5 momenti del MCU più teneri che hanno visto protagonisti Tony Stark e James Rhodes, e altri 5 momenti tra Tony e Happy Hogan… 10 momenti che dimostrano che Tony è l’amico che tutti vorremmo!

Rhodey: Unire le forze contro Whiplash (Iron Man 2)

Tony e Rhodey si separano in Iron Man 2, sia perché i problemi di alcolismo di Tony iniziano ad avere la meglio su di lui, sia perché Rhodey non è d’accordo con la sua decisione di tenere nascosta l’armatura di Iron Man alle forze armate statunitensi. Dopo un’accesa discussione alla festa di compleanno di Tony, Rhodey ruba un’armatura e la porta alla base dell’esercito più vicina.

Più tardi nel film, Rhodey tornerà da Tony con quella stessa armatura per mettere da parte le loro divergenze e affrontare insieme Whiplash. Con le risorse di Justin Hammer, Ivan Vanko ha costruito un esercito di Robot e Tony ha bisogno di Rhodey per vincere la battaglia.

Happy: L’anello di fidanzamento (Spider-Man: Homecoming)

Il ruolo di Tony Stark in Spider-Man: Homecoming avrebbe potuto costituire del materiale per realizzare un ipotetico Iron Man 4. Un esempio di ciò lo abbiamo alla fine del film. Si fa riferimento al viaggio di Peter Parker e la scena in questione ruota attorno a Tony che gli offre un posto all’interno della squadra degli Avengers: Peter lo rifiuta, scegliendo di agire nei panni dell’amichevole Spider-Man di quartiere.

Una volta che Peter esce di scena, Tony diventa protagonista. Pepper Potts ha organizzato una conferenza stampa per annunciare Peter come l’ultimo Vendicatore e sta aspettando notizie da parte di Tony. In quel momento lo stesso chiede a Happy Hogan di dargli un anello di fidanzamento che porta con sé dal 2008.

Rhodey: Far calmare Tony dopo il confronto con Cap (Avengers: Endgame)

Il trailer di Avengers: Endgame ha lasciato credere ai fan che Tony potesse morire già durante i primi minuti del film. Era intrappolato nello spazio senza carburante, senza cibo e senza alcuna speranza di tornare a casa. Così come i fan, neanche Tony si aspettava di riuscire a tornare sulla Terra, fino a quando non interviene Captain Marvel a salvarlo, offrendogli così una seconda opportunità.

Eppure, Tony non ha visto questa seconda opportunità come una benedizione, tanto da incolpare Cap dell’accaduto e affrontarla con una notevole rabbia interiore. Da migliore amico quale è, Rhodey è intervenuto per provare a calmarlo.

Happy: Allenarsi sul ring (Iron Man 2)

Nonostante abbia iniziato come attore, la fama di Jon Favreau è strettamente legata alle pellicole realizzate come regista, soprattutto grazie ai live action Disney de Il Libro della Giungla e Il Re Leone. Tra i suoi primi ruoli si ricordano quello al fianco di Vince Vaughn in Swingers e quello ricorrente nella prima stagione di Friends. In generale, comunque, Favreau ha sempre ricoperto dei ruoli secondari sul grande schermo.

Ecco perché nel MCU interpreta Happy Hogan, e forse non tutti ricorderanno che è stato proprio lui a dirigere i primi due film dedicati ad Iron Man. In Iron Man 2 vediamo Tony e Happy allenarsi insieme sul ring. Tony non agisce in maniera del tutto corretta nei confronti del suo avversario, colpendolo addirittura di proposito con un pugno in faccia. La scena è comunque molto divertente.

Rhodey: Provando a sollevare il Mjolnir (Avengers: Age of Ultron)

Ci sono tante cose in Avengers: Age of Ultron di Joss Whedon che hanno deluso i fan, come la lunga digressione sulla famiglia di Occhio di Falco o il fatto che Ultron non sia un vero cattivo ma più che altro un personaggio destinato a fare da collante con i futuri film del MCU.

Indubbiamente, però, una delle grandi cose che Whedon ha fatto con il film è stata mostrare allo spettatore gli eroi più potenti della Terra nei loro anni di inattività, cosa che nei fumetti accade di continuo, mentre sul grande schermo è abbastanza rara. Nel primo atto di Age of Ultron, i Vendicatori tengono una festa nella Avengers Tower. Rhodey racconta a Thony e Thor “una delle tante storie di War Machine”… entrambi fingono che sia interessante.

Happy: “Parlo con il capoccione della sicurezza?” (Iron Man 3)

Il rapporto tra Tony e Happy è così stretto che entrambi possono permettersi di essere totalmente onesti l’uno nei confronti dell’altro. Happy non è per nulla esperto di tecnologia quanto il capo/amico, così Tony cogli al volo ogni occasione possibile per farglielo notare. In Iron Man 3, quando Aldrich Killian arriva alle Stark Industries per un discutibile incontro con Pepper Potts, Happy avverte in videochiamata Tony per segnalargli il suo comportamento sospetto.

Il problema è che Happy non è molto abile con le videochiamate e tiene il telefono troppo in alto, con la fotocamera che inquadra soltanto la sua fronte. A quel punto Tony esita e in maniera ironica gli dice: “Parlo con il capoccione della sicurezza?”, prima di staccare la conversazione.

Rhoney: Tony gli dona dei tutori per le gambe ipertecnologici (Captain America: Civil War)

La battaglia dell’aeroporto in Captain America: Civil War non ha provato la morte di nessuno, ma si è conclusa con una tragedia. Visione sparò un raggio dalla sua testa verso Falcon, il quale riuscì ad evitarlo: il raggio colpì allora War Machine, facendolo precipitare al suolo.

L’incidente ha lasciato le gambe di Rhodey danneggiate in maniera permanente, con Tony che ha speso un’ingente somma di denaro per regalare al suo migliore amico dei tutori all’avanguardia in modo da permettergli di camminare ancora. L’aspetto più tenero di questa scena è che, nonostante tutto, Rhodey non ha perso il suo senso dell’umorismo, facendo impazzire dopo che il ragazzo della FedEx lo ha chiamato “Tony Stank”.

Happy: Le visite all’ospedale (Iron Man 3)

Quando Happy segue Aldrich Killian in Iron Man 3, finisce in come a causa di un’esplosione fuori dal TCL Chinese Theatre. Le più grandi paure di Tony nei confronti del Mandarino iniziano a prendere forma, tanto da indurlo a commentare un errore: rivelare il suo indirizzo di casa ad un potente terrorista.

Tony è profondamente scosso dall’attacco a Happy e continua a fargli visita in ospedale. Ottiene anche il permesso dallo staff dell’ospedale di trasmettere lo show preferito di Happy, Downton Abbey, nella tv della sua stanza.

Rhodey: La morte di Tony (Avengers: Endgame)

La scena della morte di Tony Stark in Avengers: Endgame resterà uno dei momenti più strazianti dell’intero MCU, perché rappresenta il culmine di un arco tanto narrativo quanto emotivo legato alla storia di un personaggio che il pubblico amava da 11 anni.

Tutti le persone più importanti della vita di Tony, da Peter Parker (“Abbiamo vinto, Mr. Stark!”) a Pepper Potts (“Adesso puoi riposare…”), si sono avvicinati per rendergli l’ultimo saluto. Rhodey fu il primo, e portà anche Peter via mentre Tony si apprestava ad entrare nella luce. Tony non proferisce parola durante la scena della morte, il che è stata un’idea di Robert Downey Jr. per sottolineare ancora di più la solennità del momento.

Happy: “Ti farò avere tutti i cheeseburger che vuoi” (Avengers: Endgame)

Anche se non si tratta propriamente di una scena che vede insieme Tony e Happy, si tratta comunque di un momento molto intenso collegato alla morte del personaggio. Anche se Tony non è fisicamente con Happy e Morgan, la sua presenza incombe su questi due personaggi in lutto nel giorno del suo funerale, durante le battute finali di Avengers: Endgame.

Happy chiede a Morgan se ha fame e lei gli risponde che ha voglia di cheeseburger. Happy le dice che suo padre amava i cheesebuerger – fu la prima cosa che chiese quando tornò in America dall’Afghanistan, dove era stato imprigionato in una grotta – e che le avrebbe preso tutto i cheeseburger che voleva.

Fonte: Screen Rant

Avengers: Endgame, la versione alternativa delle tute per il viaggio nel tempo

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Continua la diffusione di concept originali inutilizzati di Avengers: Endgame da parte di Ryan Meinerding, Head of Visual Development dei Marvel Studios. Oggi, Meinerding ha condiviso delle immagini che mostrano una versione alternativa delle tute da viaggio nel tempo, indossate da Tony Stark e Steve Rogers.

Avengers: Endgame, Hulk “irrompe” in battaglia – concept

Potete vedere di seguito le immagini che mostrano un design leggermente diverso da quello che abbiamo visto al cinema e sicuramente una colorazione più scura.

Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Per quanto riguarda invece il tenerissimo personaggio del mondo di Star Wars, sappiamo senza dubbio che è un ottimo espediente per Lucasfilm e Disney per vendere milioni di pupazzetti, soprattutto nel periodo che precede il Natale. Inoltre, il personaggio gioca molto con la malinconia e soprattutto con il desiderio dei fan, delusi dagli ultimi film della saga, di riappropriarsi dei propri eroi e personaggi che hanno costruito la nostra memoria collettiva.

Billy Dee Williams: 10 cose che non sai sull’attore

Billy Dee Williams: 10 cose che non sai sull’attore

Noto quasi esclusivamente per il ruolo di Lando Calrissian nella saga di Star Wars, l’attore Billy Dee Williams ha negli anni preso parte anche ad altri celebri film e serie TV. Nel cuore dei fan rimane però impresso come il celebre contrabbandiere amico di Han Solo. La sua intera carriera è stata così costruita in funzione di tale personaggio, ottenendo continuamente l’apprezzamento del pubblico, in particolar modo per il suo atteso ritorno nel nuovo capitolo della saga.

Ecco 10 cose che non sai di Billy Dee Williams.

Billy Dee Williams: i suoi film

1. È noto per la saga di Star Wars. L’attore debutta al cinema con il film Addio dottor Abelman (1959), per poi comparire in film come Un provinciale a New York (1970), La signora del blues (1972), divenendo poi estremamente popolare per il suo ruolo in L’impero colpisce ancora (1980), dove ricopre il ruolo di Lando Calrissian. Successivamente recita in I falchi della notte (1981) e di nuovo nella saga di Star Wars nel capitolo Il ritorno dello Jedi (1983). Successivamente recita in film come Paura su Manhattan (1984), Batman (1989), L’auto più pazza del mondo (1991), Oedipus (2004), Hood of Horror (2006), e Fanboys (2008). Nel 2019 riprende il ruolo con cui è divenuto celebre nel film Star Wars – L’ascesa di Skywalker, dove recita accanto agli attori Daisy Ridley, Oscar Isaac e John Boyega.

2. Ha recitato in alcune celebri serie televisive. Nel corso della sua carriera l’attore è più volte apparso anche in televisione, in particolare recitando in alcuni episodi di celebri serie TV come I Jefferson (1979), Dynasty (1984-1985), Scrubs – Medici ai primi ferri (2006), Lost (2007), White Collar (2011-2012), Modern Family (2012) e Glee (2014).

3. Ha lavorato anche come doppiatore. Negli anni l’attore ha ricoperto il ruolo di doppiatore in più occasioni, tutte legate al mondo di Star Wars. Nel 2013 doppia il suo celebre personaggio, Lando Calrissian nella serie animata Star Wars – Le cronache di Yoda. Tra il 2014 e il 2015 doppia lo stesso personaggio in The LEGO Movie, e nelle serie Star Wars – Rebels e Lego Star Wars – I racconti del droide.

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Billy Dee Williams in Star Wars

4. Era dubbioso circa il suo ritorno nella saga. Quando all’attore fu chiesto di partecipare al nuovo capitolo della saga, Williams fu inizialmente restìo. Stando a quanto da lui dichiarato, l’idea di mostrarsi invecchiato non gli piaceva e aveva paura a fare i conti con il personaggio ma con i limiti della sua età, con il non avere più l’entusiasmo di una volta. Alla fine, tuttavia, si convinse, trovando nuovi spunti per interpretare un personaggio a distanza di così tanto tempo.

5. Non sa che futuro avrà il personaggio nella saga. Per l’attore, il nono episodio di Star Wars pone una conclusione all’arco narrativo del suo personaggio. Williams ha infatti dichiarato di non sapere quale destino attende il personaggio, e che molto dipenderà dall’apprezzamento del pubblico a riguardo.

Billy Dee Williams è Harvey Dent

6. Ha interpretato il celebre personaggio presente in Batman. Nel Batman diretto da Tim Burton nel 1989, l’attore ricopre il ruolo di Harvey Dent, il celebre procuratore distrettuale di Gotham City.

7. Avrebbe dovuto riprendere il ruolo. Nelle prime bozze del copione di Batman – Il ritorno, Williams era previsto riprendesse il ruolo di Harvey Dent. Questi fu tuttavia sostituito da Max Schreck, interpretato dall’attore Christopher Walken. Sempre nelle iniziali bozze, inoltre, il personaggio avrebbe assunto l’identità di Due Facce alla fine del film, quando Catwoman lo avrebbe baciato davanti al generatore del Pinguino.

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Billy Dee Williams in Scrubs

8. Ha recitato nella celebre sit-com. L’attore è comparso anche in alcuni episodi della serie Scrubs. Qui il personaggio del chirurgo Turk lo chiama più volte Lando, credendo sia veramente lui.

Billy Dee Williams in LEGO Batman

9. Ha doppiato il ruolo che avrebbe dovuto ricoprire anni prima. Nel film del 2017 LEGO Batman – Il film, l’attore è stato chiamato a doppiare il personaggio di Due Facce. Williams avrebbe dovuto interpretare tale ruolo anni prima, ma fu sostituito per cambiamenti nella sceneggiatura.

Billy Dee Williams età e altezza

10. Billy Dee Williams è nato a New York, Stati Uniti, il 6 aprile 1937. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

J.J. Abrams: 10 cose che non sai sul regista

J.J. Abrams: 10 cose che non sai sul regista

Tra le personalità più poliedriche dell’attuale panorama cinematografico statunitense vi è J. J. Abrams, noto regista, sceneggiatore e produttore. Autore di alcuni dei più grandi successi degli ultimi due decenni e vera autorità in campo televisivo, dove ha dato vita ad alcune delle serie che hanno rivoluzionato il concetto di serialità. Grande appassionato di fantascienza, Abrams ha saputo dare nuova vita al genere, in particolare riportando sul grande schermo due delle principali saghe fantascientifiche, ovvero Star Wars e Star Trek.

Ecco 10 cose che non sai di J. J. Abrams.

J. J. Abrams: i suoi film e le serie TV

1. Ha diretto celebri lungometraggi. La filmografia da regista di Abrams è ancora piuttosto esigua, ma vanta alcuni dei più grandi successi degli ultimi anni. Il debutto arriva infatti con Mission: Impossible III (2006), per poi ottenere grande successo con il film Star Trek (2009). Nel 2011 dirige il suo primo film originale, Super 8, mentre nel 2013 realizza Into Darkness – Star Trek, sequel del precedente film. Nel 2015 riporta al cinema la saga di Star Wars con Star Wars – Il risveglio della Forza, e nel 2019 dirige il terzo capitolo della nuova trilogia, Star Wars – L’ascesa di Skywalker.

2. Si è distinto come sceneggiatore. Oltre ad aver scritto le sceneggiature di tutti i suoi film, eccetto i due di Star Trek, Abrams è noto per essere l’autore anche dei film A proposito di Henry (1991), Armageddon – Giudizio finale (1998), Radio Killler (2001), e Mission: Impossible – Protocollo fantasma (2011). Abrams è inoltre co-creatore della celebre serie Lost (2004-2010).

3. È noto come produttore. Negli anni Abrams si è distinto in particolar modo come produttore dall’ottimo intuito. Ha infatti investito non solo nei suoi film da regista, ma anche in opere rivelatesi ottimi successi al box office, come Cloverfield (2008), 10 Cloverfield Lane (2016), Star Wars – Gli ultimi Jedi (2017), The cloverfield Paradox (2018) e Overlord (2018). Ha inoltre prodotto le serie televisive Lost, Person of Interest (2011-2016), Westworld (2016-in corso), 22.11.63 (2016) e Castle Rock (2018).

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J. J Abrams e Spiderman

4. Ha lavorato ad un nuovo fumetto del supereroe. Tramite i suoi profili social, Abrams ha reso noto il suo coinvolgimento in una nuova linea narrativa dedicata al celebre supereroe Spider-Man. Nel primo di tali numeri, è stato svelato che quella intrapresa da Abrams è una storia ambientata in un futuro alternativo rispetto a quello canonicamente conosciuto.

J. J. Abrams ha ideato Lost

5. Con la sua serie ha cambiato il concetto di serialità. Per gli appassionati di serie TV esiste un prima e un dopo Lost. Con tale serie, di cui Abrams ha curato la scrittura, la produzione e in alcuni casi anche la regia, è infatti stato apportato un significativo progresso nel linguaggio seriale.

J. J Abrams realizzerà un nuovo Superman?

6. Potrebbe riportare al cinema il celebre supereroe. Stando ad alcune indiscrezioni interne alla DC, Abrams sembrerebbe essere stato indicato come regista designato a riportare Superman al cinema. Ulteriori voci sembrano sottolineare l’intenzione di Abrams di cercare un nuovo volto per il ruolo. Tuttavia tali notizie non hanno ancora ricevuto conferma né smentita.

J. J. Abrams: S. La nave di Teseo

7. Ha concepito un romanzo. Abrams è la mente dietro il romanzo S. La nave di Teseo, da lui ideato e scritto da Doug Dorst. Pubblicato nel 2013, il romanzo presenta un formato inusuale, strutturato infatti come una storia dentro una storia. Abrams definì in seguito il progetto come un esperimento letterario.

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J. J. Abrams e Star Wars

8. Non era previsto che dirigesse il nono capitolo della saga. Abrams aveva già diretto nel 2015 il film Star Wars – Il risveglio della forza, e non era previsto dirigesse ulteriori episodi della saga. Il nono episodio era infatti stato affidato al regista Colin Trevorrow, il quale tuttavia nel settembre 2017 annunciò di aver rinunciato al ruolo per divergenze creative. A quel punto la regia fu affidata nuovamente ad Abrams.

9. Considera il nuovo film una grande sfida. In una recente intervista Abrams ha affermato che Star Wars – L’ascesa di Skywalker si è rivelata una delle più grandi sfide della sua carriera. Il regista rivela infatti che portare a conclusione una saga di questa portata è un compito estremamente rischioso, e che la possibilità di deludere i fan è molto alta. Possibilità dal quale tuttavia Abrams ha cercato di non farsi distrarre, puntando a realizzare il film che da spettatore gli sarebbe piaciuto vedere.

J. J. Abrams età e altezza

10. J. J. Abrams è nato a New York, Stati Uniti, il 27 giugno 1966. Il regista è alto complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

L’hotel degli amori smarriti: trailer ufficiale

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L’hotel degli amori smarriti: trailer ufficiale

Officine UBU ha diffuso il trailer di L’hotel degli amori smarriti, (titolo originale: Chambre 212) di Christophe Honoré, nei cinema a partire dal 20 febbraio.

Presentato con successo al 72° Festival di Cannes, il film è valso alla protagonista Chiara Mastroianni il Premio per la Miglior Interpretazione nella sezione Un Certain Regard. Un riconoscimento che ha fatto da apripista all’uscita in Francia, dove il film ha totalizzato ad oggi più di 400.000 spettatori.

La talentuosa attrice e figlia d’arte Chiara Mastroianni interpreta Maria, docente universitaria attorno alla quale ruota una vicenda ricca di colpi di scena, dove i ricordi della protagonista prendono vita e la portano a riflettere sul suo matrimonio, sui saliscendi della vita di coppia, sull’infedeltà, sulla persistenza del desiderio e sul divenire. Una commedia “coniugale” che affronta le problematiche di coppia con romanticismo e originalità.

L’hotel degli amori smarriti: la trama

Dopo vent’anni di matrimonio, Richard scopre che Maria lo tradisce. Lei decide di lasciare il domicilio coniugale e di trasferirsi nell’hotel di fronte, dal quale avrà una vista privilegiata sul suo appartamento, su Richard e sul loro matrimonio. Nella stanza 212 Maria riceverà delle visite inattese dal suo passato, con le quali rivivrà i ricordi di amori sognati e perduti in una magica notte che le cambierà la vita.

L’hotel degli amori smarriti di Christophe Honoré arriverà nei cinema italiani a partire dal 20 febbraio distribuito da Officine UBU.

 

Superman: Red Son, Batman contro l’Uomo d’Acciaio sovietico nel trailer

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Warner Bros. ha pubblicato il primo trailer di Superman: Red Son, l’adattamento animato dell’omonimo fumetto DC. Originariamente annunciato al Comic-Con di San Diego, Superman: Red Son sarà il prossimo film d’animazione DC, dopo Wonder Woman: Bloodlines e Batman: Hush. Il cast vocale per Superman: Red Son è stato rivelato ufficialmente a settembre.

La parola “Elseworlds” è un termine da fumetto per storie di DC che si svolgono in continuità alternata. Elseworlds prende personaggi DC consolidati ne fa qualcosa di nuovo. La maggior parte dei film animati di DC non si basano sulle storie di Elseworlds, ad eccezione di alcuni di essi, come The Dark Knight Returns e Batman: Gotham by Gaslight.

Il primo si svolge in una continuità separata, dove un anziano Bruce Wayne abbandona la pensione. Nel frattempo, Gotham by Gaslight reinventa Batman durante l’era vittoriana con Jack lo Squartatore.

Ora, una delle storie più famose di Elseworlds, Superman: Red Son, diventerà un film animato. La storia a fumetti reinventa l’Uomo d’acciaio nei panni di un soldato sotto l’Unione Sovietica. Anche altri personaggi della DC appaiono nella storia. L’ultimo aggiornamento importante per l’adattamento animato è stata una foto di Russian Batman. Oggi i fan possono finalmente vedere il trailer diffuso da IGN, in cui sono mostrati Wonder Woman, Green Lantern e altri personaggi.

Quella Sporca Dozzina: il regista di Suicide Squad per il remake

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Quella Sporca Dozzina: il regista di Suicide Squad per il remake

Sono anni che ad Hollywood si parla di un remake di Quella Sporca Dozzina, uno dei film di guerra più celebri della storia del cinema, basato sul romanzo omonimo di E.M. Nathanson, diretto nel 1967 da Robert Aldrich e interpretato da grandi star quali Lee Marvin, Ernest Borgnine e Robert Ryan.

Adesso, dopo tanto tempo dalle ultime indiscrezioni emerse sul progetto, sembra che il remake sia ufficialmente tornato a far parte dei piani della Warner Bros.: come svelato da The Hollywood Reporter, infatti, il regista David Ayer sarebbe in trattative con lo studio per scrivere e dirigere il nuovo film.

David Ayer è noto soprattutto per aver diretto Suicide Squad con Margot Robbie e Jared Leto, ma la sua filmografia annovera anche pellicole quali Bright con Will Smith e Joel Edgerton, Fury con Brad Pitt e End of Watch con Jake Gyllnehaal e Michael Peña.

Quella Sporca Dozzina è ambientato nel 1944, alla vigiglia dello Sbarco in Normandia delle Truppe Alleate, e racconta la storia di un gruppo di dodici detenuti che viene addestrato dall’esercito americano per compiere una rischiosa missione segreta al fine di ottenere la commutazione della pena: prendere d’assalto un castello francese che i tedeschi utilizzano come centro di riposo per gli ufficiali.

Un progetto che, almeno sulla carta, si rivela essere particolarmente nelle corde di David Ayer. Il film segnerà la seconda collaborazione tra il regista e sceneggiatore e la Warner Bros. dopo Suicide Squad, film che era stata apprezzato dal pubblico, ma non dalla critica. Nonostante le chiacchierate voci sui presunti dissapori nati durante la produzione del cinecomic DC, sembra che il passato non abbia poi scalfito più di tanto i rapporti tra la major e il regista.

Il remake sarà prodotto da Simon Kinberg, storico produttore della saga di X-Men e regista del recente X-Men: Dark Phoenix, e anche produttore di Assassinio sull’Orient Express di Kenneth Branagh.

Thor: Love and Thunder sarà ancora più audace e folle di Ragnarok

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In occasione della promozione del suo ultimo film JoJo Rabbit, Entertainment Weekly ha avuto modo di parlare con il regista Taika Waititi dell’attesissimo Thor: Love and Thunder, sequel di Thor: Ragnarok che arriverà al cinema nel 2021.

Stando a quanto rivelato da Waititi, il pubblico non dovrà aspettarsi un ritorno al passato per quanto riguarda il personaggio del Dio del Tuono interpretato da Chris Hemsworth: il regista ha specificato che il Thor di questa nuova avventura non avrà nulla a che vedere con quanto abbiamo visto nei film di Kenneth Branagh (regista del primo Thor), Alan Taylor (Thor: The Dark World) e Joss Whedon (The Avengers, Avengers: Age of Ultron).

“Il prossimo film di Thor che farò… essenzialmente, ci stiamo lanciando di nuovo in questa grande avventura. Questa è la cosa che ho amato di più quanto ho fatto Ragnarok: avevo la sensazione di rendere Thor il protagonista di un’avventura davvero fantastica. Ovviamente ci sono sempre nuove cose da osservare e da sperimentare: in questo caso, penso che raddoppieremo le dosi e renderemo tutto ancora più grande, più audace e più luminoso. Ci saranno alcune cose davvero folli in questo film.”

Insomma, sembra proprio che il lato più buffo e divertente del Dio del Tuono verrà utilizzato da Waititi per dare vita ad un film ancora più scansonato e imprevedibile di Ragnarok. Sarà molto interessante vedere in che modo il genio creativo di Taika si destreggerà con la linea narrativa che vedrà Jane Foster impugnare il Mjolnir.

LEGGI ANCHE – Thor: Love and Thunder, Jennifer Lawrence potrebbe interpretare la villain

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo”.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

Fonte: ComicBookMovie

Star Trek: Picard 2 stagione, CBS rinnova la serie in anticipo

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Star Trek: Picard 2 stagione, CBS rinnova la serie in anticipo

Arriva da Deadline la conferma che la CBS ha annunciato la seconda stagione di  Star Trek: Picard, dunque il network ha dato il via libera per una seconda stagione, ancor prima del suo debutto, che avverrà il mese prossimo.

Come la prima stagione che sarà presentato in anteprima su CBS All Access , il 23 gennaio, la casa ha confermato la stagione 2 con protagonista Patrick Stewart  nei panni di Picard per ancor altri 10 episodi.

La nuova serie Star Trek: Picard vede Sir Patrick Stewart riprendere il ruolo del venerabile Jean-Luc Picard, che ha interpretato per sette stagioni in “Star Trek: Next Generation”. La serie seguirà questo personaggio iconico nel prossimo capitolo della sua vita.

Star Trek: Picard, il cast

Accanto a Stewart, il cast di Star Trek: Picarde vede anche la presenza di Alison Pill (The Newsroom), Harry Treadaway (Penny Dreadful), Isa Briones (American Crime Story: Versace), Santiago Cabrera (Salvezza), Evan Evagora (nuovo arrivato), e Michelle Hurd (Blindspot). La serie sarà prodotta da CBS Television Studios in associazione con Secret Hideout e Roddenberry Entertainment. Alex Kurtzman, Michael Chabon, Akiva Goldsman, James Duff, Patrick Stewart, Heather Kadin, Rod Roddenberry e Trevor Roth saranno i produttori esecutivi e Aaron Baiers (Secret Hideout) sarà il co-produttore esecutivo e Kirsten Beyer sarà il produttore supervisore.

Gli Eterni: l’incredibile trasformazione fisica dell’interprete di Kingo

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Anche per Gli Eterni, come accade per qualsiasi film Marvel e – più in generale – per qualsiasi grande blockbuster, gli attori si sono dovuti sottoporre ad un importante training per meglio affrontare il ruolo che dovranno interpretare e le numerose sequenze d’azione che quasi certamente li vedranno coinvolti.

Decisamente incredibile è la trasformazione fisica che l’attore pakistano Kumail Nanjiani – noto per aver recitato in numerose commedie di successo – ha dovuto affrontare per meglio prepararsi alla produzione de Gli Eterni, nel quale avrà il ruolo di Kingo.

Si tratta di una trasformazione fisica davvero impressionante, che ha sorpreso anche lo stesso Kumail Nanjiani, il quale attraverso il suo account Instagram ha condiviso due immagini che mostrano il suo nuovo fisico scultoreo, pronto per affrontare al meglio le riprese del film: “Non avrei mai pensato di diventare una di quelle persone che postano delle foto in cui appaiono senza maglietta, per di più assetati”, ha scritto l’attore nella didascalia che ha accompagnato le immagini.

“Giusto un anno fa scoprivo che sarei entrato a far parte del cast degli Eterni”, continua Nanjiani. “Così, ho deciso di trasformarmi nella persona che vedete adesso nelle immagini. Non sarei mai stato capace di farlo se non avessi avuto un intero anno a disposizione con i migliori personal trainer e nutrizionisti messi a disposizione per me dal più grande studio del mondo.”

Potete vedere gli scatti di seguito:

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Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh).

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

La sceneggiatura è stata scritta da Matthew e Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6 novembre 2020.

Fonte: Screen Rant

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, le prime reazioni della stampa americana

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Si è tenuta ieri a Los Angeles la premiere mondiale di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’attesissimo capitolo finale della trilogia sequel della celebre saga fantascientifica, nonché atto finale della saga degli Skywalker iniziata nel lontano 1977.

In seguito alla premiere, sono arrivate online le primissime reazioni della stampa americana al film di J.J. Abrams, reazioni che come da tradizione ormai sono state condivise attraverso i propri account Twitter dai numerosi giornalisti che hanno avuto modo di assistere alla prima. Bisogna riconoscere che le reazioni sono parecchio contrastanti, tra chi sembra aver amato la pellicola e chi invece nutre dei forti dubbi sulla sua effettiva riuscita complessiva.

Vi riportiamo di seguito alcuni commenti e vi ricordiamo che Star Wars: L’Ascesa di Skywalker arriverà nelle nostre sale da domani 18 dicembre:

Rob Keyes, Screen Rant: “Sono appena uscito da L’Ascesa di Skywalker. È un finale pienamente soddisfacente per la saga. Affronta una serie di problemi legati a personaggi problematici. Molte domande da Il Risveglio della Forza e Gli Ultimi Jedi trovano finalmente risposta. Ci sono tantissime cose racchiuse nel film, ma non si ha mai la sensazione di perdere tempo. È come se fossero due film di Star Wars racchiusi in uno. Tante le chicche riservate ai fan.”

Mansoor Mithaiwala, Screen Ranat: “Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è una conclusione davvero soddisfacente per la saga. Praticamente, il film risponde a tutto ciò che vuoi sapere… e anche di più. Non mancano i colpi di scena. Se pensi di sapere cosa accadrà, dovrai ricrederti!”

Peter Sciretta, Slash Film: “J.J. Abrams ha colpito ancora. È stato capace di raccontare un altro coeso arco narrativo di questa trilogia, che sembra davvero la conclusione più appropriata per la saga nel suo insieme. Abrams apporta un’energia magica a questi personaggi e alle loro dinamiche. Non vedo l’ora di vederlo di nuovo.”

Mike Ryan, Uproxx: “L’Ascesa di Skywalker è sicuramente il film più contorto della saga. Ci sono molte cose che ho amato, ma nella prima parte c’è davvero troppa roba, a partire dalle nuove trame: sembra che siano tre film raccolti in uno solo.”

Dan Casey, Nerdist: “Tutto ciò che posso dire è che Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è davvero tante cose: terrificante, violento, a tratti modesto, pieno di speranza e di fan service. Ma più di ogni altra cosa è la degna conclusione di questa incredibile saga durata oltre 40 anni. Non è un film perfetto, e sono sicuro che nei giorni a venire ci saranno un sacco di cose di cui parlare. Ma per ora sorrido felice!”

Eric Eisenberg, Cinemablend: “Ci sono alcune cose buone in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, ma ci sono anche tante cose deludenti. Ci sono moltissime scelte che non funzionano, tanto fan service che non funziona e dettagli totalmente ignorati che mancano. Mi sento tradito.”

LEGGI ANCHE – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, un personaggio amato dai fan apparirà nel film

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nei cinema a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, leggi la recensione

Fonte: Screen Rant

Oscar 2020: Il Traditore è fuori dalla short list per la nomination

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L’Italia è fuori dalla corsa agli Oscar 2020. Il Traditore, film di Marco Bellocchio presentato a Cannes 2019 e rappresentante del nostro Paese, non è riuscito ad entrare nella shortlist per i nominabili nella cinquina che arriverà al Dolby Theatre a giocarsi la statuetta per il miglior film in lingua non inglese (miglior film internazionale, come si chiama adesso).

Dei 91 titoli in gara, quest’anno, la commissione esaminatrice ne ha scelti sette, diventati poi dieci con i titoli aggiunti dal comitato scientifico. Ovviamente, sono riusciti ad arrivare nella short list tutti i favoriti, tra cui Dolor y Gloria, di Pedro Almodovar, e Parasite, di Bong Joon-ho, che partiti entrambi da Cannes 2019, sono i due titoli che più probabilmente si giocheranno la statuetta.

Ecco i dieci titoli presenti nella shor-tlist per la cinquina del miglior film internazionale.

  • The Painted Bird di Václav Marhoul (Repubblica Ceca)
  • Truth and Justice di Tanel Toom (Estonia)
  • Les Misérables di Ladj Ly (Francia)
  • Those Who Remained di Barnabás Tóth (Ungheria)
  • Honeyland di Tamara Kotevska, Ljubomir Stefanov (Macedonia del Nord)
  • Corpus Christi di Jan Komasais (Polonia)
  • Beanpole di Kantemir Balagov (Russia)
  • Atlantique di Mati Diop (Senegal)
  • Parasite di Bong Joon-ho (Corea del Sud)
  • Dolor y gloria di Almodóvar (Spagna)

Le nomination agli Oscar 2020 saranno annunciate il prossimo 9 gennaio, mentre i premi verranno assegnati il 13 febbraio.

Dominic Monaghan: 10 cose che non sai sull’attore

Dominic Monaghan: 10 cose che non sai sull’attore

Attore celebre tanto per il suo ruolo nella serie televisiva Lost quanto in quello nella trilogia cinematografica de Il Signore degli Anelli, Dominic Monaghan ha saputo gestire la celebrità ritagliandosi ruoli adatti alle sue doti, ottenendo pertanto gli apprezzamenti del pubblico e della critica. Diviso tra cinema e televisione, l’attore non manca di prendere parte ancora oggi a film di rilievo, attraverso cui mettere in luce le sue capacità.

Ecco 10 cose che non sai su Dominic Monaghan.

Dominic Monaghan: i suoi film

1. Ha recitato in una famosissima trilogia. L’attore debutta sul grande schermo con il ruolo di Merry nei film Il Signore degli Anelli – La compagnia dell’Anello (2001), Il Signore degli Anelli – Le due torri (2002) e Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re (2003), dove recita accanto agli attori Ian McKellen, Viggo Mortensen ed Elijah Wood. Successivamente recita nei film The Purifiers (2004), I Seel the Dead (2008), X-Men le origini – Wolverine (2009), The Day (2012), Pet (2016), Mute (2018) e Star Wars: L’ascesa di Skywalker (2019).

2. È celebre per un ruolo televisivo. L’attore esordisce in televisione recitando nella serie Hetty Wainthropp Investigates (1996-1998), recitando poi in Monsignor Renard (2000) e Chuck (2009), affermandosi grazie al ruolo di Charlie Pace nella serie Lost (2004-2010). In seguito ha recitato in Flashforward (2009-2010), Goodnight Burbank (2011), The Unknown (2012), The Hundred Code (2015), Quantum Break (2016) e Bite Club (2018).

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3. È anche produttore. Monaghan ha ricoperto anche il ruolo di produttore per la serie The Unknown, e in particolar modo per la serie documentario intitolata Il signore degli insetti, dove ricopre anche il ruolo di conduttore, portando gli spettatori nei luoghi più inospitali ai confini del mondo.

Dominic Monaghan è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 331 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in occasioni di svago con amici o colleghi. Non mancano anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Dominic Monaghan ha avuto una celebre fidanzata

5. Ha avuto una relazione con una sua collega. Sul set della serie Lost l’attore conosce l’attrice Evengeline Lilly, con il quale intraprende una relazione dal 2004 al 2009. I due si lasciano poi senza fornire spiegazioni ufficiali, e con il termine della serie nel 2010 cessano di vedersi.

Dominic Monaghan in Lost

6. Aveva sostenuto il provino per un altro ruolo. Al momento del casting per la serie, l’attore si presentò per la parte di Sawyer. I produttori tuttavia, colpiti dal suo potenziale, decisero di affidargli invece quella del problematico Charlie Pace.

7. Si è ispirato ad Andy Serkis. Per il ruolo dell’eroinomane Charlie, l’attore si ispirò ad Andy Serkis, interprete di Gollum ne Il Signore degli Anelli. Serkis a sua volta aveva basato la propria interpretazione del personaggio sulle caratteristiche di un eroinomane.

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Dominic Monaghan in Star Wars

8. Ha un ruolo nel nuovo capitolo della saga. L’attore comparirà nel film Star Wars – L’ascesa di Skywalker, in un ruolo non ancora specificato. Ricordando il suo ingaggio l’attore ha dichiarato che il regista J.J. Abrams gli disse che se l’Inghilterra avesse battuto la Colombia durante la partita di calcio svoltasi nel luglio del 2018, avrebbe ottenuto la parte. L’Inghilterra, per la fortuna di Monaghan, vinse la partita.

Dominic Monaghan: il suo 2019

9. Tornerà al cinema. Monaghan comparirà nuovamente sul grande schermo nel 2019 con l’atteso film Star Wars – L’ascesa di Skywalker. Nello stesso anno l’attore ha partecipato alle riprese del film thriller Radioflash e del film action Waldo.

Dominic Monaghan età e altezza

10. Dominic Monaghan è nato a Berlino, in Germania, l’8 dicembre 1976. L’attore è alto complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Kiernan Shipka: 10 cose che non sai sull’attrice

Kiernan Shipka: 10 cose che non sai sull’attrice

La giovane attrice Kiernan Shipka si è in breve tempo conquistata una buona popolarità grazie ai suoi ruoli cinematografici e televisivi. Proprio sul piccolo schermo è divenuta nota per il ruolo della strega Sabrina Spellman nella serie Le terrificanti avventure di Sabrina, distribuita su Netflix. Grazie a tale personaggio la Shipka ha potuto dimostrare in modo più convincente le sue doti da attrice, affermandosi come uno dei giovani volti più richiesti della TV.

Ecco 10 cose che non sai di Kiernan Shipka.

Kiernan Shipka: i suoi film

1. Ha recitato in film di vario genere. L’attrice debutta al cinema con il film Dimension (2007) e recita poi in Lower Learning (2008), Carriers – Contagio letale (2009), House Broken – Una casa sottosopra (2009) e Cani & Gatti – La vendetta di Kitty (2010), con il quale acquista una maggiore notorietà. L’attrice recita poi nei film Smooch (2011), Very Good Girls (2013), One and Two (2015), February – L’innocenza del male (2015) e The Silence (2019), dove recita accanto all’attore Stanley Tucci.

2. È nota per i suoi ruoli televisivi. Dopo aver recitato in alcuni episodi di note serie TV come Cory alla Casa Bianca (2007), Heroes (2007), Non fidarti della str**** dell’interno 23 (2012), l’attrice diventa nota per il ruolo di Sally Draper in Mad Men, dove recita con l’attore Jon Hamm. La Shipka recita poi nella serie Feud (2017) e Le terrificanti avventure di Sabrina (2018-in corso), di cui è protagonista e grazie alla quale ottiene un’ulteriore popolarità. Nel 2019 è poi tra i protagonisti del film TV Let it snow.

3. Si è affermata come doppiatrice. Nel 2014 l’attrice viene scelta per doppiare la protagonista del film d’animazione giapponese Quando c’era Marnie, prodotto dallo Studio Ghibli. La sua esperienza di doppiatrice prosegue poi con la serie animata La leggenda di Korra (2012-2014) e Sofia la principessa (2013-2015).

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Kiernan Shipka è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, dove ha un profilo seguito da 6,1 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago in compagnia di amici o colleghi. Non mancano tuttavia anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Kiernan Shipka: le sue origini

5. È americana. Figlia di genitori statunitensi, la Shipka si trasferisce a Los Angeles con i genitori nel momento in cui compie sei anni. La madre e il padre decisero di andare a vivere lì per favorire l’ingresso nel mondo dello spettacolo della figlia, desiderosa di coltivare le proprie capacità artistiche.

Kiernan Shipka e Gavin Leatherwood

6. Si sono preparati per la scena del loro bacio. Nella serie Le terrificanti avventure di Sabrina, l’attrice condivide la scena con l’attore Gavin Leatherwood, il quale interpreta il personaggio di Nick. Data la storia d’amore nata tra i loro personaggi, i due attori doveva baciarsi per una scena della serie. Ben prima delle riprese Leatherwood, in preda al nervosismo, è andato a trovare l’attrice nella sua roulotte, cogliendola di sorpresa con un bacio. Questa preparazione ha aiutato a togliere l’imbarazzo al momento delle riprese.

Kiernan Shipka in Le terrificanti avventure di Sabrina

7. Le fu chiesto di tingersi i capelli. Dopo aver sostenuto un primo provino per il ruolo di Sabrina, all’attrice fu chiesto di sostenerne un secondo tingendo però di biondo i suoi capelli castani. Quando l’attrice si ripresentò con la nuova acconciatura, i produttori furono definitivamente convinti e le offrirono la parte.

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8. È allergica ai gatti. Nella serie il celebre gatto Salem non parla come faceva nella serie Sabrina – Vita da strega (1996), né è particolarmente presente all’interno della serie. Ciò è dovuto all’allergia dell’attrice nei confronti dei gatti, la quale ha costretto i produttori a ridurre lo spazio dedicato al gatto nero.

Kiernar Shipka in Let it snow

9. È tra i protagonisti del nuovo film natalizio. Nel 2019 l’attrice recita nella commedia natalizia Let it snow – Innamorarsi sotto la neve, nuovo film originale Netflix presente nel catalogo della piattaforma a partire dall’8 novembre.

Kiernan Shipka età e altezza

10. Kiernan Shipka è nata a Chicago, Illinois, Stati Uniti, il 10 novembre 1999. L’altezza complessiva dell’attrice è di 157 centimetri.

Fonte: IMDb

Diego Luna: 10 cose che non sai sull’attore

Diego Luna: 10 cose che non sai sull’attore

Divenuto celebre per alcuni famosi film girati nel suo paese, l’attore messicano Diego Luna si affermato negli anni anche in quel di Hollywood, arrivando ad ottenere fama internazionale grazie alla sua partecipazione al film Rogue One: A Star Wars Story. Apprezzato interprete, Luna si è distinto anche come sceneggiatore, produttore e regista, sfoggiando un talento cinematografico completo, che gli ha permesso di ottenere numerosi riconoscimenti da parte della critica e del pubblico.

Ecco 10 cose che non sai su Diego Luna.

Diego Luna: i suoi film

1. Ha recitato in film di grande successo. Dopo aver preso parte ad alcuni film girati in Messico, l’attore diventa celebre grazie al personaggio di Tenoch in Y tu mamá también (2001), di Alfonso Cuarón. Da quel momento inizia a costruire la sua carriera partecipando a film come Frida (2002), The Terminal (2004), Dirty Dancing 2 (2004), Mister Lonely (2007), Milk (2008), Elysium (2013) e Rogue One: A Star Wars Story (2016), con cui consacra la sua popolarità. Recita poi nei film The Bad Batch (2016), Flatliners – Linea mortale (2017), Se la strada potesse parlare (2018) e Un giorno di pioggia a New York (2019).

2. Ha preso parte ad una celebre serie televisiva. Dopo aver recitato in alcune serie televisive messicane, l’attore viene scelto per ricoprire il ruolo di Mìguel Angel Félix Gallardo nella serie Netflix Narcos: Messico, dove recita insieme a Michael Peña.

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3. Si è distinto come regista. Luna esordisce alla regia nel 2010 con il lungometraggio Abel, presentato al Sundance Film Festival. Successivamente dirige l’episodio intitolato Pacifico all’interno del film Revolución. Nel 2014 dirige invece il film Cesar Chavez, incentrato sul sindacalista e attivista statunitense.

4. È noto anche come doppiatore. Tra le altre qualità sfoggiate da Luna vi è quella per il doppiaggio. L’attore ha infatti ricoperto tale ruolo per il film d’animazione Il libro della vita, e per le serie animate Trollhunters (2018) e 3 in mezzo a noi (2018-2019).

Diego Luna in Narcos: Messico

5. Ha faticato a calarsi nei panni del personaggio. L’attore ha dichiarato che quello di Felix Gallard è probabilmente il ruolo più difficile della sua carriera fino ad ora. Luna ha infatti riscontrato diverse difficoltà nel comprendere le motivazioni che spingono il personaggio a compiere terribili atti contro altri esseri umani. Il suo tentativo è stato quello di renderlo un personaggio tridimensionale, cercando di coglierne l’aspetto umano.

Diego Luna in Star Wars

6. Sarà protagonista di una serie dedicata al suo personaggio. L’attore, che in Rogue One: A Star Wars Story interpretava il personaggio di Cassian Andor, ha confermato lo sviluppo di una serie incentrata su tale personaggio. Luna si è dichiarato entusiasta di poter rivestire i panni di un personaggio da lui tanto amato, esplorandolo in eventi precedenti a quelli visti nel film.

Diego Luna e Woody Allen

7. È tra i protagonisti del nuovo film del regista newyorkese. In Un giorno di pioggia a New York, Luna interpreta il personaggio di Francisco Vega, attore frustrato dal fatto che gli vengano proposti sempre gli stessi ruoli, e che tenterà una via di fuga dalla quotidianità con il personaggio interpretato dall’attrice Elle Fanning.

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Diego Luna in The Terminal

8. Ha recitato in un film di Steven Spielberg. L’attore è tra i personaggi principali del film diretto da Steven Spielberg The Terminal, dove recita al fianco del premio Oscar Tom Hanks. Nel film l’attore ricopre il ruolo di Enrique Cruz.

Diego Luna in Dirty Dancing 2

9. È protagonista del film rivisitazione del noto film di ballo. Luna interpreta il personaggio di Javier Suarez nel film Dirty Dancing 2 (il cui titolo originale è Dirty Dancing: Havana Nights). Il film non ha infatti legami con il film del 1987, ma riutilizza la stessa trama nel contesto cubana, durante gli anni della rivoluzione di Fidel Castro.

Diego Luna età e altezza

10. Diego Luna è nato a Città del Messico, in Messico, il 29 dicembre 1979. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

Top Gun: Maverick, nuovo trailer con Tom Cruise

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Top Gun: Maverick, nuovo trailer con Tom Cruise

Guarda il nuovo trailer di Top Gun: Maverick con Tom Cruise nei cinema USA dal 26 luglio 2020.

Dopo più di trent’anni di servizio come aviatore della Marina, Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) è nel posto che gli appartiene, spingendo l’acceleratore nelle vesti di un coraggioso pilota collaudatore, mentre ha schivato l’avanzamento di grado che lo avrebbe radicato nel corpo. Quando si ritrova ad addestrare un distaccamento dei diplomati di Top Gun per una missione specializzata che nessun pilota vivente ha mai visto, Maverick incontra il tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), segnale di chiamata: “Rooster”, il figlio del defunto amico di Maverick e ufficiale di intercettazione radar Ten. Nick Bradshaw, alias “Goose”. Di fronte a un futuro incerto e confrontandosi con i fantasmi del suo passato, Maverick viene coinvolto in uno scontro con le sue paure più profonde, che culmina in una missione che richiede il massimo sacrificio a coloro che saranno scelti per volarci incontro.

Tom Cruise e Val Kilmer torneranno nei rispettivi ruoli del capitolo originale, ovvero Pete “Maverick” Mitchell e Tom “Iceman” Kazinsky. Insieme a loro anche Miles Teller.

The Farewell – Una Bugia Buona: intervista a Lulu Wang

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The Farewell – Una Bugia Buona: intervista a Lulu Wang

Lulu Wang, regista di The Farewell – Una Bugia Buona, racconta il film e la sua condizione di persona “di mezzo” tra la cultura americana e quella cinese. Il film arriva al cinema il 24 dicembre, distribuito da BIM Distribuzione.

The Farewell – Una Bugia Buona, recensione del film di Lulu Wang

Billi (Awkwafina), nata in Cina e cresciuta negli Stati Uniti, tornata a malincuore a Changchun, scopre che in famiglia tutti sanno che alla sua amata nonna restano solo poche settimane di vita, ma hanno deciso di tenere nascosta la verità alla diretta interessata.

Per proteggere la sua serenità, si riuniscono con il festoso espediente di un matrimonio affrettato. Avventurandosi in un campo minato di aspettative e convenevoli di famiglia, Billi scopre che, in realtà, ci sono molte cose da festeggiare: l’occasione di riscoprire il Paese che ha lasciato da bambina, il meraviglioso spirito di sua nonna e i legami che continuano ad unire anche quando c’è molto di non detto.

Tutto inizia quando Bill, un’aspirante artista di New York che a stento conosce la Cina dove è nata, si unisce al viaggio dei suoi genitori e dei parenti venuti da ogni parte del mondo per rendere l’estremo saluto alla matriarca della famiglia. I dottori li hanno informati che a Nai-Nai (mandarino per nonna) restano solo pochi mesi di vita, la diretta interessata ignora però la sua sorte, e la famiglia si adopera affinché lei ne resti assolutamente all’oscuro. Invece di dirle come stanno le cose, fingono che vada tutto bene, e spiegano a Nai-Nai di essersi riuniti tutti non certo per dirle addio, ma per festeggiare un felice, sebbene alquanto repentino, matrimonio.

Per Bill, imbevuta di cultura e indipendenza americane, il piano contravviene sicuramente ad ogni logica e probabilmente anche ad ogni etica. Eppure eccola lasciare New York, nel peggiore dei momenti, spinta dal bisogno di vedere Nai-Nai un’ultima volta, ma impossibilitata a spiegarle la ragione della sua visita improvvisa.  I maldestri tentativi di Bill di tener fede alla bugia, mentre naviga in un mare di differenze generazionali e culturali, creano momenti di comicità dal gusto secco e spumeggiante come lo champagne per il brindisi del matrimonio. Ma c’è anche una corrente più profonda che  scorre sotto la superficie: perché l’espediente del viaggio di Bill ritrae ciò che le famiglie tengono celato e ciò che invece rivelano, ciò che la famiglia esige da ognuno, e ciò che ognuno, in cambio, ne riceve.

Wang tratta il tema con un misto di leggerezza e gravità che rispecchia  le emozioni che si provano in certe riunioni familiari a cui non si è sicuri di riuscire a sopravvivere, e che pure restano indimenticabili.

Pinocchio: intervista a Proietti, Papaleo e Ceccherini

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Pinocchio: intervista a Proietti, Papaleo e Ceccherini

In occasione della presentazione di Pinocchio di Matteo Garrone, Gigi Proietti (Mangiafuoco), Rocco Papaleo (il Gatto) e Massimo Ceccherini (la Volpe), hanno raccontato i loro personaggi nel film che arriverà in sala il 19 dicembre, distribuito da 01 Distribution.

Matteo Garrone presenta Pinocchio, il suo sogno realizzato

Pinocchio, una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da ARCHIMEDE con RAI CINEMA e LE PACTE, con RECORDED PICTURE COMPANY, in associazione con LEONE FILM GROUP, in associazione con BPER BANCA, con il contributo del MIBACT – DIREZIONE GENERALE CINEMA E AUDIOVISIVO e di EURIMAGES, con il sostegno della REGIONE LAZIO – Avviso pubblico Attrazione produzioni cinematografiche (POR FESR LAZIO 2014-2020) Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea e Regione Lazio Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, con il contributo della REGIONE PUGLIA (POR Puglia FESR-FSE 2014/2020) Fondazione Apulia Film Commission e della REGIONE TOSCANA – Toscana Promozioni, con il contributo di CANAL + e di CINE +. Vendite internazionali: HANWAY FILMS. Distribuzione italiana: 01 DISTRIBUTION.

Pinocchio: intervista a Matteo Garrone e Roberto Benigni

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Pinocchio: intervista a Matteo Garrone e Roberto Benigni

In occasione della presentazione di Pinocchio, Matteo Garrone (regista), Roberto Benigni (Geppetto) e Federico Ielapi (Pinocchio) hanno parlato del film che riporta al cinema la fiaba di Collodi. Pinocchio arriverà al cinema il prossimo 19 dicembre, distribuito da 01 Distribution.

Matteo Garrone presenta Pinocchio, il suo sogno realizzato

PINOCCHIO, una coproduzione internazionale Italia/Francia, è prodotto da ARCHIMEDE con RAI CINEMA e LE PACTE, con RECORDED PICTURE COMPANY, in associazione con LEONE FILM GROUP, in associazione con BPER BANCA, con il contributo del MIBACT – DIREZIONE GENERALE CINEMA E AUDIOVISIVO e di EURIMAGES, con il sostegno della REGIONE LAZIO – Avviso pubblico Attrazione produzioni cinematografiche (POR FESR LAZIO 2014-2020) Progetto Cofinanziato dall’Unione Europea e Regione Lazio Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo, con il contributo della REGIONE PUGLIA (POR Puglia FESR-FSE 2014/2020) Fondazione Apulia Film Commission e della REGIONE TOSCANA – Toscana Promozioni, con il contributo di CANAL + e di CINE +. Vendite internazionali: HANWAY FILMS. Distribuzione italiana: 01 DISTRIBUTION.

 

Florence Pugh di Black Widow: “Sarà epico su ogni livello”

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Florence Pugh di Black Widow: “Sarà epico su ogni livello”

L’abbiamo amata in Midsommar, la vedremo a breve in Piccole Donne, ma Florence Pugh sarà anche Yelena in Black Widow, il film che forse più di tutti la porterà sul maggior numero di schermi e la trasformerà nella prossima eroina da amare (forse?) all’interno del MCU.

L’attrice, che ha posato per la rivista Glamour, ha anche raccontato al giornale del film in cui recita gomito a gomito con Scarlett Johansson, parlandone in termini entusiastici:

“Sono una brava custode di segreti, è solo che non sai cosa si può e cosa non si può dire. Sono in grado di affermare che è stato epico a tutti i livelli. È davvero unico e speciale essere in questa era di film di supereroi con Scarlett [Johansson] e tutte quelle donne che hanno cercato disperatamente di raccontare una storia su questo personaggio per così tanto tempo – ho visto la vedova nera in azione!”

“Mi piacciono molto le acrobazie”, ha dichiarato l’attrice, esaltata “Volevo fare tante acrobazie, così ho imparato subito kickboxing e il lancio dei coltelli! Conoscevo [Scarlett Johansson] solo da una settimana quando abbiamo iniziato a picchiarci a vicenda.”

Da quello che mostrano i primi trailer del film, siamo certi che tra le due sia nata subito una intesa e una grande alchimia che renderanno l’avventura da solista di Vedova Nera ancora più emozionante.

Di seguito gli scatti di Florence Pugh per Glamour

Black Widow: teaser trailer ufficiale con Scarlett Johansson

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz.

Dopo lo straordinario successo di Avengers: Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale di sempre, Scarlett Johansson riprende il suo ruolo di Natasha Romanoff/Black Widow.

Doctor Strange e Iron Man dovevano scambiarsi i costumi Endgame

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Doctor Strange e Iron Man dovevano scambiarsi i costumi Endgame

Non sappiamo se nelle intenzioni originali potesse trattarsi di uno scherzo o di una vera e propria svolta narrativa, sappiamo però che questi nuovi concept di Avengers: Endgame mostrano Doctor Strange e Iron Man fare a cambio di costumi, con Strange che indossa un’armatura e Stark con tanto di mantello.

Ovviamente il cambio sembra non inficiare la natura dell’eroe, tanto che al centro del petto di Strange in armatura fa bella mostra di sé l’Occhio di Agamotto, mentre sul petto di Star continua a brillare il reattore Arc che lo teneva in vita e che alimenta la sua armatura.

Ecco di seguito gli spettacolari concept del film che ci mostrano questa accattivante ipotesi:

Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Per quanto riguarda invece il tenerissimo personaggio del mondo di Star Wars, sappiamo senza dubbio che è un ottimo espediente per Lucasfilm e Disney per vendere milioni di pupazzetti, soprattutto nel periodo che precede il Natale. Inoltre, il personaggio gioca molto con la malinconia e soprattutto con il desiderio dei fan, delusi dagli ultimi film della saga, di riappropriarsi dei propri eroi e personaggi che hanno costruito la nostra memoria collettiva.

Doctor Doom: 5 modi in cui il MCU potrebbe rendergli giustizia

Doctor Doom: 5 modi in cui il MCU potrebbe rendergli giustizia

L’accordo siglato tra la Disney e la Fox ha reso finalmente possibile l’ingresso dei personaggi appartenenti all’X-Universe, come gli X-Men e i Fantastici Quattro, all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel.

Molto fan non vedono l’ora di vedere eroi e villain dell’X-Universe entrare a far parte del MCU, soprattutto perché alcuni di questi personaggi non hanno mai goduto di un’adeguata rappresentazione sul grande schermo, come ad esempio quello del celebre Doctor Doom.

L’Universo Cinematografico Marvel avrà finalmente la possibilità di rendere giustizia ad uno dei più grandi cattivi della storia dei fumetti, ma in che modo? Proviamo a spiegarvelo di seguito…

Catturare la sua vera personalità

Un supereroe o un villain è generalmente definito da una forte personalità. Nel caso di Doctor Doom, trasporre sullo schermo la sua vera personalità è uno degli obiettivi principali che un film Marvel dovrebbe porsi. Le precedenti incarnazioni cinematografiche del titano hanno smussato numerosi angoli del suo carattere, regalando al pubblico una rappresentazione non fedele a quella dei fumetti. Il Dottor Destino di Julian McMahon, ad esempio, è apparso “solamente” come un arrogante o come un misantropo con enormi difficoltà ad inserirsi nella società.

In realtà, Doom è molto altro: è un irresistibile cattivo, un orgoglioso, ma sa essere anche benevolo con le persone che ritiene meritevoli. È un sovrano, un conquistatore. Uno che si ritiene al di sopra delle regole. Si preoccupa delle vite delle persone a lui care, come dimostra la sua battaglia per liberare l’anima di sua madre dall’inferno o come dimostra la sua feroce lotta per difendere la sua nazione, Latveria. Un personaggio che è in grado di inglobare al suo interno sia il buono che il cattivo merita una rappresentazione approfondita, a tutto tondo.

Inquadrare le sue vere motivazioni

Proprio come Thanos, anche Doom ha un codice d’onore, un sistema di valori che per quanto possa apparire crudele ed egoista, ha comunque una propria logica in relazione a quelle che sono le motivazioni del personaggio. Doom è motivato dalla sua stessa morale e compie determinate azioni perché convinto di fare la cosa giusta. Come raccontato anche nei fumetti, la ricerca del potere per Doom significa rendere il mondo un posto migliore, se non addirittura un luogo perfetto.

Negli adattamenti cinematografici, le sue motivazioni non sono state altro che un qualcosa di meschino e di irrispettoso. Nei fumetti, invece, Doctor Doom vuole quasi sempre le cose che desiderano anche gli eroi: la pace e un mondo libero da qualsiasi forma di povertà, oppressione e malattia. È al suo modo di agire macchiavellico che si oppongono in genere gli eroi: una rappresentazione di questo tipo renderebbero le sue motivazioni di gran lunga più avvincenti.

Renderlo un personaggio ancora più misterioso

Doctor Doom è stato sempre pensato per essere una figura misteriosa, un personaggio che deve spingere il pubblico a porsi domande sulla sua natura e sulle sue origini. Come spesso accade nelle prime rappresentazioni, all’inizio i fumetti hanno evitato di mostrare il suo vero volto. Fino ad ora, invece, il cinema ha completamente annullato quest’aurea di mistero che aleggia intorno alla sua figura, raccontando per filo e per segno il suo passato.

È giunto il momento di tentare un approccio diverso, qualcosa di molto simile a quanto fatto nel MCU con il personaggio di Mandarino, la cui vera identità non è stata ancora rivelata: un grande burattinaio che ha mosso i fili dell’azione senza mai uscire realmente allo scoperto.

Chiarire quali sono le sue abilità

Uno degli aspetti che creano maggiore confusione quando si parla di Doctor Doom è la natura dei suoi poteri. In qualità di super genio della tecnologia, Doom indossa un’armatura che per certi aspetti è anche superiore a quella di Iron Man. Un’armatura supportata da una miriade di gadget e di altre invenzioni, dai laser alle armi biologiche.

Oltre ad essere un grande esperto in ambito scientifico, però, Doom è anche un maestro delle arti mistiche, al pari di personaggi come Doctor Strange. Nei film queste abilità gli sono state donate senza che il pubblico abbia avuto modo di capire da dove traessero origine. I suoi poteri non sono qualcosa di innato come molti erroneamente pensano: ecco perché il MCU potrebbe avvicinarsi a questo aspetto della storia di Doom al pari di quanto fatto con gli Asgardiani, quando Thor ribadisce che per il suo popolo scienza e magia si fondono.

Trovare l’attore giusto

Doctor Doom è un villain che merita l’incarnazione di un attore dalla presenza scenica di un certo livello. Essendo un personaggio che il più delle volte entra in azione nascosto da una maschera, c’è bisogno di un attore che sia capace di incutere terrore e trasmettere un senso di minaccia anche solo attraverso la gestualità ed il suo fisico. Ancora più importante è la voce, qualcosa di epico, in grado di veicolare non solo il suo potere e la sua forza, ma anche la sua intelligenza e la sua nobile eredità.

Inoltre, Doom dovrebbe essere un villain alla stregua di Loki, in grado di trovare sempre un modo per sopravvivere, rappresentando così una minaccia costante per gli eroi della Marvel. Speriamo davvero che il MCU possa trovare un attore in grado di portare finalmente sullo schermo la migliore versione possibile di uno dei personaggi dei fumetti più avvincenti e stimolanti.

Fonte: CBR.com

Avengers: Endgame, Hulk “irrompe” in battaglia – concept

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Avengers: Endgame, Hulk “irrompe” in battaglia – concept

La sorte di Hulk/Bruce Banner in Avengers: Endgame è stata molto criticata; la “nascita” off screen di Professor Hulk, un ibrido tra i muscoli del gigante e il cervello dello scienziato, ha destato perplessità e scontento, al netto di un film che invece ha entusiasmato tutto il mondo.

La versione addomesticata di Hulk è scesa in battaglia contro Thanos. Dopo essere stato lui a schioccare le dita e a riportare in vita i morti causati dallo snap del Titano pazzo, il Gigante di Giada è sceso in campo contro il Thanos del passato, che grazie a Nebula ha trovato il modo di raggiungere i Vendicatori nel 2021.

Non abbiamo più visto l’eroe nel suo stato rabbioso primordiale, tuttavia, alcuni concept ufficiali del film, ci mostrano che Hulk doveva (o sarebbe potuto) uscire, ad un certo punto della battaglia.

I bellissimi concept diffusi oggi in rete ci mostrano che Hulk faceva esplodere dall’interno la Hulkbuster, scatenandosi contro quello che sembra essere Cull Obsidian. Di seguito potete vedere i concept realizzati da Ryan Meinerding, Head of Visual Development dei Marvel Studios.

Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Per quanto riguarda invece il tenerissimo personaggio del mondo di Star Wars, sappiamo senza dubbio che è un ottimo espediente per Lucasfilm e Disney per vendere milioni di pupazzetti, soprattutto nel periodo che precede il Natale. Inoltre, il personaggio gioca molto con la malinconia e soprattutto con il desiderio dei fan, delusi dagli ultimi film della saga, di riappropriarsi dei propri eroi e personaggi che hanno costruito la nostra memoria collettiva.

Dark Rey: ecco la doppia spada laser nel dettaglio

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Dark Rey: ecco la doppia spada laser nel dettaglio

Alcuni trailer di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker ci hanno confermato la presenza nel film, di Dark Rey. L’eroina del Lato Chiaro farà una deviazione, non sappiamo se permanente o meno, ma indosserà abiti neri e brandirà una doppia spada laser rosso fiammeggiante.

Il passaggio che porterà la pura e coraggiosa Rey a cedere al Lato Oscuro sarà sicuramente uno dei momenti più emozionanti del prossimo film (e non ne conosciamo le implicazioni, per ora), tuttavia il nodo di trama rimane molto misterioso.

Quello che invece possiamo sapere e vedere da vicino è il look della doppia spada laser di Dark Rey, come da immagini a seguire. Si tratta di un pezzo da collezione, un’edizione limitata con una tiratura di appena 750 pezzi in tutto il mondo dell’impugnatura della spada laser in questione.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, Daisy Ridley si è divertita a interpretare Dark Rey

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nei cinema a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Chris Pine: 10 cose che non sai sull’attore

Chris Pine: 10 cose che non sai sull’attore

Resosi celebre grazie al ruolo del capitano Kirk nei nuovi film dedicati all’universo di Star Trek, Chris Pine ha saputo anche svestire i panni dell’attore di film blockbuster per ricoprire ruoli in film di stampo più autoriale, ottenendo pertanto apprezzamenti da parte del pubblico e della critica. Tra i più apprezzati attori del suo genere, Pine non manca di valorizzare la sua versatilità, affermandosi anche come doppiatore di noti film d’animazione.

Ecco 10 cose che non sai di Chris Pine.

Chris Pine: i suoi film

1. Ha recitato in celebri blockbuster. L’attore esordisce al cinema nel 2004 con il film Principe azzurro cercasi, per poi recitare nei film Confession (2005), Baciati dalla sfortuna (2006), Appuntamento al buio (2006), e Smokin’ Aces (2007), per poi ottenere grande notorietà come protagonista del film Star Trek (2009). Avvalendosi della nuova popolarità, l’attore prende poi parte ai film Unstoppable – Fuori controllo (2010), Una spia non basta (2012) e Una famiglia all’improvviso (2012). Nel 2013 riprende il ruolo del capitano Kirk nel film sequel Into Darkness – Star Trek. Negli anni seguenti recita in film di successo come Jack Ryan – L’iniziazione (2014), Come ammazzare il capo 2 (2014), Into the Woods (2014), Sopravvissuti (2015), L’ultima tempesta (2016) e Hell or High Water (2016), con cui dimostra le sue doti anche in un film di stampo indipendente. Nel 2016 partecipa al terzo capitolo della nuova trilogia dedicata a Star Trek, intitolato Star Trek Beyond, mentre nel 2017 è tra i protagonisti di Wonder Woman. Nel 2018 recita nei film Nelle pieghe del tempo e Outlaw King – Il re fuorilegge, mentre nel 2020 riprende il suo ruolo nel film Wonder Woman 1984.

Chris Pine film2. Ha recitato anche in televisione. Nel corso della sua carriera l’attore ha preso parte in più occasioni a produzioni televisive, come E.R. – Medici in prima linea (2003), The Guardian (2003), CSI: Miami (2003), Six Feet Under (2005), Wet Hot American Summer: First Day of Camp (2015), Angie Tribeca (2017), Wet Hot American Summer: Ten Years Later (2017), e I Am the Night (2019).

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3. Si è distinto come doppiatore. L’attore ha in più occasioni prestato la sua voce a celebri film d’animazione come Le 5 Leggende (2012) e Spider-Man – Un nuovo universo (2018), dove doppia la versione adulta di Peter Parker. Inoltre si ricorda il suo doppiaggio per la serie animata SuperMansion (2015-2018).

4. È stato anche produttore. L’attore si è distinto anche come produttore della serie I Am the Night, di cui è anche protagonista. Questa è tratta dal romanzo One Day She’ll Darken.

Chris Pine ha una fidanzata

5. È impegnato in una relazione sentimentale. Nel luglio del 2018 viene ufficializzata la relazione tra Pine e l’attrice Annabelle Wallis, nota per i suoi ruoli nelle serie Peaky Blinders e The Loudest Voice.

Chris Pine: il suo fisico

6. È considerato un sex symbol. L’attore ha in più occasioni sfoggiato un fisico scultoreo nei film da lui interpretati. Oltre ad avergli fatto guadagnare la nomea di sex symbol hollywoodiano, la sua grande forma fisica gli ha inoltre permesso di essere scelto come testimonial di alcuni importanti nome della moda, tra cui Armani.

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Chris Pine in Star Trek

7. Ha avuto la benedizione dell’originale capitano Kirk. Quando seppe di aver ottenuto il ruolo di protagonista nel nuovo film dedicato a Star Trek, l’attore scrisse una lunga lettera all’attore William Shatner, interprete originale del capitano Kirk. Questi diede a Pine la sua benedizione per il ruolo.

8. Riprenderà il ruolo in un nuovo capitolo della saga. L’attore ha ufficialmente confermato lo sviluppo di un quarto capitolo dedicato al reboot cinematografico di Star Trek, dove tornerà a ricoprire il ruolo del capitano Kirk. Pine dovrebbe poi riprendere il personaggio anche nel film della saga scritto da Quentin Tarantino, di cui però non si hanno ancora notizie riguardo la sua produzione.

Chris Pine: il suo 2019

9. Ha completato le riprese di un atteso sequel. Nel 2019 l’attore è stato protagonista della serie televisiva I Am the Night. Ha inoltre partecipato alle riprese del film Wonder Woman 1984, dove torna a vestire i panni di Steve Trevor, creduto morto alla fine del precedente film dedicato alla supereroina. Il film sarà distribuito nei cinema nei primi mesi del 2020.

Chris Pine età e altezza

10. Chris Pine è nato a Los Angeles, California, Stati Uniti, il 26 agosto 1980. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.

Fonte: IMDb

Gal Gadot: 10 cose che non sai sull’attrice

Gal Gadot: 10 cose che non sai sull’attrice

In breve tempo l’attrice Gal Gadot ha conquistato le attenzioni di critica e pubblico, da prima imponendosi con il suo ruolo ricorrente nella saga di Fast & Furious e successivamente vestendo i panni della guerriera Wonder Woman. Nota anche per la sua straordinaria bellezza, la Gadot si divide così tra grandi blockbuster e film più indipendenti, continuando ad affermarsi ruolo dopo ruolo per le sue doti attoriali.

Ecco 10 cose che non sai di Gal Gadot.

Gal Gadot: i suoi film

1. Ha recitato in celebri blockbuster. L’attrice debutta al cinema nel 2009 con il film Fast & Furious – Solo parti originali, per poi recitare nelle commedia Notte folle a Manhattan (2010) e Innocenti bugie (2010). Riprende poi il ruolo di Gisele Yeshar nei film Fast & Furious 5 (2011) e Fast & Furious 6 (2013). Nel 2016 compare in Batman v Superman: Dawn of Justice nel ruolo della supereroina Wonder Woman, che riprende poi nel film Justice League (2017) e nei film a lei dedicati Wonder Woman (2017) e Wonder Woman 1984 (2020). Divenuta celebre per tale ruolo, l’attrice recita anche in Codice 999 (2016), Criminal (2016), e Le spie della porta accanto (2016). Nel 2020 l’attrice sarà inoltre tra i protagonisti del film Assassinio sul Nilo.

2. Ha recitato anche in televisione. La Gadot inizia la sua carriera televisiva recitando nella serie israeliana Bubot (2007-2008), dove ricopre un ruolo minore. Nel 2009 recita invece in tre episodi della serie The Beautiful Life, per poi comparire anche in Asfur (2011) e Kathmandu (2012).

3. Ha prodotto un suo film. L’attrice figura come produttrice del film Wonder Woman 1984, sequel del film del 2017 e che mostrerà le nuove avventure della celebre supereroina dopo gli eventi svoltisi durante la seconda guerra mondiale.

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Gal Gadot è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 33 milioni di persone. Qui l’attrice è solita condividere scatti realizzati per servizi di moda, ma anche immagini promozionali dei suoi film da attrice. Non mancano poi anche fotografie realizzate in momenti di svago con amici o colleghi.

Gal Gadot ha un marito e due figlie

5. È sposata. Nel 2008 l’attrice ha sposato l’imprenditore israeliano Yaron Versano, da cui ha poi avuto due figlie nate rispettivamente nel 2011 e nel 2017.

Gal Gadot: il suo fisico

6. Ha vinto importanti competizioni di bellezza. Nota per la sua bellezza e il suo fisico statuario, l’attrice vince il titolo di Miss Israele a soli diciannove anni. Partecipa poi, in rappresentanza del suo paese, alla competizione per eleggere Miss Universo, non riuscendo tuttavia a qualificarsi tra le prime posizioni.

7. È una grande sportiva. L’invidiabile forma fisica dell’attrice deriva anche dalla costante pratica di numerosi sport sin dalla giovane età, tra cui pallavolo, pallacanestro e tennis. La Gadot ha inoltre praticato il karate divenendo cintura nera. Ha inoltre prestato servizio per due anni come soldatessa delle Forze di difesa israeliane, divenendo istruttrice di combattimento. Parallelamente ha continuato a coltivare la sua carriera di modella.

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Gal Gadot in Fast & Furious

8. Ha ottenuto il ruolo per le sue doti di combattimento. L’attrice racconta di come i direttori del casting di Fast & Furious – Solo parti originali rimasero colpiti dalla sua personalità, affidandole il ruolo nonostante fosse un’attrice inesperta. A convincerli è stata la sua esperienza militare e la conseguente conoscenza delle armi.

Gal Gadot in Wonder Woman

9. Si è allenata duramente per il ruolo. Nonostante la sua forma fisica impeccabile, l’attrice ha dovuto allenarsi a lungo per acquisire alcuni chili di soli muscoli. Molti fan ritenevano infatti che l’attrice fosse troppo esile per il ruolo, ma dovettero ricredersi quando il film fu finalmente reso pubblico.

Gal Gadot età e altezza

10. Gal Gadot è nata a Rosh Ha’ayin, in Israele, il 30 aprile 1985. L’attrice è alta complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

Frozen 2 – Il segreto di Arendelle: tutte le canzoni da ascoltare

Al cinema dal 27 novembre, Frozen 2 – Il segreto di Arendelle è il sequel del fortunato film d’animazione Disney del 2013. Tra i motivi di successo della pellicola vi è la sua colonna sonora, curata anche in questo caso da Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez. Per l’Italia i testi sono invece stati composti nuovamente da Lorena Brancucci. Tali nuovi brani si propongono di affermarsi tanto quanto la canzone Let It Go, presente nel film del 2013 e vincitore dell’Oscar alla miglior canzone originale.

Ecco tutte le canzoni da ascoltare di Frozen 2 – Il segreto di Arendelle.

Frozen 2: Il fiume del passato

1. È la traccia di apertura. Interpretato da Claudia Paganelli, voce canora del personaggio di Iduna, Il fiume del passato è il brano di apertura del film, interpretato in lingua originale dall’attrice Evan Rachel Wood. Tramite questo si presentano i primi avvenimenti da cui partirà la storia del film.

Frozen 2: Qualche cosa non cambia mai

2. Introduce i celebri personaggi del film. Il brano Qualche cosa che non cambia mai è interpretato dai doppiatori Serena Rossi (Anna), Serena Autieri (Elsa), Paolo De Santis (Kristoff) ed Enrico Brignano (Olaf). Trattante il tema dell’inevitabile cambiamento delle cose, il brano presenta i personaggi resi popolari dal precedente film, e preannuncia aria di grandi novità nelle loro vite.

Frozen 2: Nell’ignoto

3. È uno dei brani più importanti. Nell’ignoto è una delle canzoni centrali del film, poiché si presenta come una lotta psicologica per Elsa, la quale sulle note del brano intraprende un viaggio personale oltre i confini di Arendelle, stimolando una volta per tutte il suo cambiamento all’interno del racconto. Nel film la canzone è interpretata da Serena Autieri con la cantante norvegese Aurora.

4. Esiste una versione alternativa. Di tale brano esiste una versione alternativa, pensata per un proprio percorso oltre il film, interpretata da Giuliano Sangiorgi, cantante del celebre gruppo Negramaro.

5. Punta a replicare il successo di Let It Go. Il brano Nell’ignoto è anche quello con cui gli autori del film sperano di dar vita ad un nuovo fenomeno, replicando il successo della canzone Let It Go. Nell’ignoto verrà infatti spinto verso l’Oscar alla miglior canzone, così da raggiungere una maggior popolarità anche al di fuori dei confini del film.

Frozen 2: Da grande

6. È una canzone importante per Olaf. Il brano Da grande, che in italiano è interpretato dall’attore Enrico Brignano, permette di esplorare i cambiamenti di Olaf. Durante l’esecuzione della canzone, il personaggio si ritrova infatti da solo nella foresta incantata, diversa da qualunque cosa che egli abbia mai visto.

Frozen 2: Io preferisco le renne

7. È la nuova versione di un brano già esistente. La canzone Io preferisco le renne è la nuova versione dell’omonimo brano già presente in Frozen – Il regno di ghiaccio. Attraverso questo vengono raccontate le emozioni di Kristoff all’interno del film, anche lui alle prese con i propri ostacoli personali da superare.

Frozen 2: Perso quaggiù

8. Esplora ulteriormente uno dei protagonisti. Il brano Perso quaggiù è interpretato da Paolo De Santis, e racconta in musica le domande e i dubbi di Kristoff. La canzone viene presentata durante un sogno ad occhi aperti del personaggio, intristito dalla partenza di Anna, la quale se ne è andata senza avvertirlo.

Frozen 2: Mostrati

9. È un’altra canzone fondamentale. Di particolare importanza all’interno del film è anche il brano intitolato Mostrati, il quale segna un passaggio fondamentale per il personaggio di Elsa, la quale scopre cosa si nasconde dietro alla voce che la chiama ripetutamente, imparando allo stesso tempo ad amare davvero sé stessa.

Frozen 2: Fai ciò che è giusto

10. È il brano conclusivo. Con Fai ciò che è giusto si concludono le avventure dei protagonisti del film. Gli autori della colonna sonora hanno definito questo brano come il tentativo di Anna di superare una grossa difficoltà, cercando di tornare alla normalità un passo alla volta.

Fonte: IMDb

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