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Midnight in Paris: il significato del film di Woody Allen

Midnight in Paris: il significato del film di Woody Allen

Midnight in Paris (qui la recensione) è tra i film più apprezzati tra gli ultimi realizzati dal regista Woody Allen. Dopo essere stato a Londra e a Barcellona, l’autore newyorkese si dirige a Parigi per dar vita ad una commedia sentimentale in quella che è tutt’ora considerata la capitale dell’amore. Come sempre, Allen confeziona una sceneggiatura brillante, ricca di umorismo e riflessioni sull’esistenza. In poco più di novanta minuti riesce così a dar vita ad una storia leggera, spensierata, che non ha mancato di attrarre il pubblico e la critica internazionale.

Ideato e scritto a partire dalla passione di Allen per la Parigi degli anni Venti, dove si concentrava una fervida attività culturale comprendente alcuni tra i maggiori artisti dell’epoca, il film venne poi presentato in anteprima al Festival di Cannes, nella sezione Fuori Concorso. Qui ottenne recensioni entusiastiche, che elogiavano la scrittura, le interpretazioni e l’atmosfera generale del film. Uscito poi in sala, il film si rivelò essere il maggior incasso nella filmografia del regista. Con un budget di soli 17 milioni di dollari, Midnight in Paris arrivò a guadagnarne complessivamente 154 a livello mondiale.

Numerosi furono poi i riconoscimenti tributati ad Allen, agli attori principali e al film in sé. Il titolo divenne infatti uno dei grandi protagonisti della stagione dei premi, guadagnando nomination ai Critic’s Choice Award, al premio Goya,  agli Indipendent Spirit Award, ai Satellite Award, ai Bafta Awards e ai Golden Globe. A quest’ultimo si aggiudicò il premio per la migliore sceneggiatura originale. Nella stessa categoria vincerà anche al premio Oscar, dove era candidato anche come miglior film, miglior regia e migliore scenografia. Con la statuetta vinta, Allen ha così raggiunto il record di ben tre premi alla sceneggiatura.

La trama di Midnight in Paris

La vicenda si svolge a Parigi, dove lo sceneggiatore statunitense Gil Pender si trova in vacanza con la sua fidanzata e promessa sposa Inez. Con loro, vi sono inaspettatamente anche i genitori di lei, i quali non nascondono un certo astio verso il fidanzato della figlia. A Gil però importa soltanto di poter visitare e lasciarsi conquistare dalla magica capitale francese. Egli non nasconde infatti il desiderio di trasferirsi a vivere lì, stanco della vita e del mondo di Hollywood, e di dar finalmente luce al romanzo che progetta da tempo. Le sue aspirazioni trovano però l’opposizione della stessa Inez, la quale sminuisce l’opera letteraria considerando la carriera da sceneggiatore ben più remunerativa.

Per Gil, però, Parigi ha in serbo ancora numerose sorprese. Rimasto a passeggiare da solo fino a notte tarda, allo scoccare della mezzanotte questi si ritrova ad accettare un passaggio su un’affascinante auto d’epoca. Come per incanto, da qui si ritrova trasportato nella mitica Parigi degli anni Venti, dove ha modo di incontrare personalità come Francis Scott Fitzgerald, Ernest Hemingway, Gertrude Stein, Salvador Dalì, Pablo Picasso e Luis Buñuel. A colpirlo in special modo, però, sarà l’affascinante Adriana. Desideroso di rivederla, Gil ogni notte a mezzanotte si farà trovare nel punto in cui quella magia ha avuto inizio, pronto a vivere nuovamente quel periodo per lui straordinario e grazie al quale potrà capire cosa desidera davvero per sé.

Il cast del film

Per il film, Allen aveva pensato al protagonista Gil come ad un intellettuale della costa East degli Stati Uniti, con tutte le influenze culturali che ciò portava con sé. Gli attori pensati originariamente per la parte, però, si rivelarono occupati in altri progetti. A quel punto, Allen decise di offrire il ruolo ad Owen Wilson. Il suo ingresso portò a riscrivere il personaggio come appartenente alla cultura californiana, e in particolare all’ambiente di Hollywood. Wilson raccontò di aver incontrato Allen soltanto al momento delle riprese a Parigi, e di aver quindi dovuto lavorare da sé sul carattere del personaggio. Per sua fortuna, la descrizione fatta dal regista in sceneggiatura era talmente precisa che non gli fu necessario inventarsi molto di più.

Nel film sono poi presenti una grande quantità di interpreti particolarmente famosi nei ruoli delle personalità che il protagonista incontra. Si ha infatti Kathy Bates nei panni di Gertrude Stein, Adrien Brody in quelli di Salvador Dali, e Alison Pil nel ruolo di Zelda Williams. Celebre è poi la presenza di Corey Stoll nel ruolo di Ernest Hemingway. L’attore raccontò di essersi sentito molto a disagio nell’interpretare il celebre scrittore, non sentendosi la scelta giusta. Fu però smentito dalle lodi ricevute da Allen stesso, il quale è noto per non complimentarsi mai con i suoi attori. Tom Hiddleston è invece il volto di Francis Scott Fitzgerald. All’attore, il regista non disse nulla riguardo al film, ma soltanto quale personaggio avrebbe interpretato.

Infine, la premio Oscar Marion Cotillard dà vita all’affascinante Adriana. L’attrice raccontò di essere rimasta sbalordita nel ricevere la chiamata di Allen, e di aver accettato subito di partecipare al progetto senza neanche sapere di cosa parlasse. Per i personaggi appartenenti al presente, invece, si ritrovano le attrici Rachel McAdams nei panni di Inez, Carl Bruni in quelli di una guida di un museo, e Léa Seydoux in quelli della bella Gabrielle. La McAdams fu entusiasta di partecipare, e decise anche di prendere lezioni di francese per potersi calare ulteriormente nel contesto. La Bruni, invece, all’epoca delle riprese era la first lady francese, in quanto moglie dell’allora presidente Sarkozy.

Midnight in Paris: il significato del film

Midnight in Paris è, oltre ad una brillante commedia, un film incentrato in modo inequivocabile sulla nostalgia. Tale tema viene trattato nel corso dell’intera narrazione, sino a trovare massima espressione con il “viaggio nel tempo” del protagonista. Dimostratosi sin da subito appassionato di un’epoca che non esiste più, né per i suoi modi né per la sua cultura, Gil appare essere un personaggio perfettamente fuori dal suo tempo. Questa tensione verso un passato mai vissuto ma ugualmente desiderato, gli impedisce però di vivere appieno il presente, e di comprendere le varie fratture che sempre più si manifestano nella sua vita.

Questo viene reso esplicito grazie a due precisi eventi. Il primo è la scoperta del tradimento di Inez. Occupato ad ammirare il passato, Gil non si accorge di quanto accade nel presente. Vivendo, qui letteralmente, in due epoche diverse, finisce con il non essere realmente presente né in una né nell’altra. Il secondo momento è invece la scoperta che come lui anche Adriana guarda con desiderio al passato, provando un sentimento di insoddisfazione per quegli anni Venti che invece lui ammira. Mentre dunque lei sceglie di inseguire il passato, lui comprende l’importanza del presente, unica epoca in cui è dato esistere.

Così, accettando infine di vivere il presente, Gil si accorge finalmente di quanto questo possa essere altrettanto ricco di fascino e occasioni. Terminata l’asfissiante relazione con Inez, ha modo di perseguire i suoi sogni, rincontrando sul suo percorso la bella Gabrielle già precedentemente incontrata. Sarà proprio lei a suggellare l’importanza di non rimanere incastrati in nulla che non sia il presente. Tra alti e bassi, ciò che conta si troverà sempre lì. In un momento storico in cui si guarda con fin troppa facilità al passato come ad un periodo brillante e migliore, Allen ricorda dunque che è proprio questa distrazione a fare del presente un luogo meno sicuro. Concentrarsi su di esso potrebbe risolvere tanti problemi dell’umanità, e dell’animo.

Il trailer di Midnight in Paris e dove vederlo in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Midnight in Paris è infatti presente su Rakuten TV, Apple TV+, Infinity, Now e Prime Video. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione sabato 6 luglio alle ore 21:15 sul canale TwentySeven.

Fonte: IMDb

Deadpool & Wolverine: ecco la condizione posta da Ryan Reynolds per il suo ritorno

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Ryan Reynolds, star di Deadpool & Wolverine, ha posto una condizione per il suo ritorno nei panni di Deadpool. SFX Magazine è riuscito a carpire il segreto dal regista Shawn Levy. Il regista di Free Guy ha spiegato che Reynolds sarebbe tornato a vestire i panni di Deadpool solo se dietro la macchina da presa ci fosse stato proprio Levy stess. Gli è piaciuto così tanto il periodo trascorso su quel film e sull’altro da loro realizzato insieme, The Adam Project, che voleva portare avanti questo sodalizio. Inoltre, il fatto che Reynolds, Levy e Hugh Jackman abbiano un’amicizia di lunga data ha permesso di coinvolgere anche quest’ultimo.

Stavo girando The Adam Project con Ryan a Vancouver“, ha ricordato Levy. “E lui mi dice: ‘Ok, so che mi dirai di no, ma rifarò Deadpool solo se lo dirigerai tu’. Gli ho detto che mi sarebbe piaciuto molto dirigere quel film, perché la verità è che se lavori nello spazio cinematografico delle grandi opere, come ho fatto io dopo i film di Notte al Museo, è un sogno poter raccontare una storia su quel tipo“. Il regista ha poi dichiarato: “Sono sempre stato un fan dei film Marvel, ed ero già un fan di Deadpool e un grande fan di Wolverine, quindi l’opportunità di unirmi al franchise di Deadpool ma di fare qualcosa di notevolmente diverso era irresistibile“.

Deadpool 3 Shawn Levy
Shawn Levy, Ryan Reynolds e Hugh Jackman in un’immagine promozionale di Deadpool & Wolverine.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber è presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) nel ruolo di Cassandra Nova e Matthew Macfadyen (Succession) in quello di Mr. Paradox. Inoltre, come ormai noto, la TVA, sarà coinvolta nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 24 luglio 2024.

Deadpool & Wolverine: Aaron Stanford parla del suo ritorno nel ruolo di Pyro

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Se da un lato Deadpool & Wolverine ha fatto un ottimo lavoro per mantenere segreti alcuni dei suoi grandi camei, dall’altro è stato abbastanza aperto nello spoilerare alcuni altri ritorni. Ad esempio, un recente teaser ha mostrato il Sabretooth di Tyler Mane e le immagini hanno rivelato il ritorno di Lady Deathstrike, tra gli altri. Il primo trailer di Deadpool & Wolverine ha inoltre fornito una rapida occhiata ad Aaron Stanford, che ha dunque ripreso il ruolo di Pyro dal film X-Men 2 e X-Men: Conflitto finale, e ora l’attore ha parlato pubblicamente del suo ritorno nel franchise degli X-Men e di ciò che i fan possono aspettarsi da Pyro.

Durante un’intervista con Entertainment Weekly, Stanford ha infatti rivelato alcuni segreti strettamente custoditi su ciò che fa nel film. “Il primo set che ho visto era una gigantesca landa deserta con tutti questi pezzi pratici che si estendevano per tutta la lunghezza di un campo da football“, ha detto Stanford a EW. “Mi sarei certamente aspettato che una cosa del genere fosse tutta in green screen, ma il lavoro che è stato fatto e la quantità di risorse e di manodopera che sono state impiegate per costruire fisicamente questo mondo mi hanno assolutamente stupito“.

Il set della terra desolata a cui si riferisce Stanford è apparso nel marketing di Deadpool & Wolverine. Pyro viene mostrato come un seguace della Cassandra Nova di Emma Corrin, la cattiva del film degli X-Men. Tra gli oggetti mostrati nella landa desolata ci sono il logo dell’ex studio degli X-Men, la 20th Century Fox, e un casco gigante di Ant-Man che funge da quartier generale di Cassandra. Uno dei punti salienti del ritorno di Aaron Stanford nei panni di Pyro è che avrà finalmente un suo costume.

Ero solo molto felice di avere un costume“, ha detto Stanford. “Nei film originali degli X-Men, Pyro viene davvero penalizzato in termini di costume … In X-Men 2, iniziamo con Pyro nella scuola per mutanti dotati di Xavier… La squadra SWAT irrompe nel cuore della notte e noi dobbiamo fuggire. Quindi per metà del film sono in pigiama. Non ho mai avuto la tuta tattica in pelle che indossano tutti gli X-Men. E in X-Men: Conflitto finale ero vestito con un completo preso da Hot Topic, praticamente. Quindi, fargli indossare un vero e proprio costume da supereroe, tratto dai fumetti, è stato molto bello“.

Deadpool Pyro
Aaron Stanford è Pyro nel trailer di Deadpool & Wolverine

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber è presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) nel ruolo di Cassandra Nova e Matthew Macfadyen (Succession) in quello di Mr. Paradox. Inoltre, come ormai noto, la TVA, sarà coinvolta nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 24 luglio 2024.

Superman: Ti West rivela il piccolo ruolo avuto nel casting di David Corenswet

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Prima di essere scritturato per il ruolo del protagonista di Superman, David Corenswet era relativamente sconosciuto. Tuttavia, aveva accumulato alcuni crediti importanti nel campo della recitazione, tra cui Hollywood e Pearl, quest’ultimo è il secondo capitolo della serie di film X del regista Ti West con Mia Goth. In questo film, Corenswet interpretava il “Proiezionista”, un ruolo di cui si è parlato molto ultimamente a causa dell’uscita di MaXXXine nelle sale.

L’Hollywood Reporter ha recentemente parlato proprio con West e gli ha chiesto cosa ne pensa di Corenswet nei panni dell’Uomo d’Acciaio, di come è stato lavorare con lui e del piccolo ruolo che il regista potrebbe aver avuto nella sua scelta. “Assomiglia a Superman, quindi mi sembrava ragionevole“, ha esordito. “Ma abbiamo avuto una grande conversazione durante il casting. Veniamo da una parte del mondo simile, siamo andati d’accordo e lui ha capito il tipo di film che volevo fare.

Credo che abbia detto che il suo film preferito è Singin’ in the Rain, e quando stavamo per fare Pearl, ha capito il tipo di epoca d’oro di Hollywood in cui stava entrando come interprete“. “È anche un ragazzo fantastico e siamo andati molto d’accordo. Credo di averlo visto in Hollywood, ed era un bravo attore, ma più che altro avevamo una bella conversazione. Poi è venuto in Nuova Zelanda e ci siamo divertiti molto insieme“.

Ma ho ricevuto alcune chiamate quando era candidato a diventare Superman“, ha aggiunto West. “La gente stava curiosando su di lui per quel ruolo, e io l’ho appoggiato con tutto il cuore. Se lo merita tutto e non vedo l’ora di vedere Superman“. Il regista ha dunque chiarito di aver messo una buona parola su Corenswet a chi gli chiedeva come fosse lavorare con lui ed è possibile che anche questo contributo abbia portato alla scelta dell’attore per il ruolo.

MaXXXine film 2024
Un’immagine del nuovo film di Ti West, MaXXXine

Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Joker: Folie à Deux: la direttrice del casting elogia l’interpretazione di Lady Gaga

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È ufficialmente partito il conto alla rovescia per Joker: Folie à Deux, il sequel del sorprendente successo DC della Warner Bros. Come il primo trailer del film ha rivelato all’inizio dell’anno, Joker: Folie à Deux sarà un musical che abbinerà l’Arthur Fleck/Joker di Joaquin Phoenix a una nuova Harley Quinn, interpretata da Lady Gaga. Durante un panel al Karlovy Vary International Film Festival – come riporta ComicBook -, la direttrice del casting Francine Maisler ha elogiato il lavoro di Gaga nel film, sostenendo che l’attrice e musicista è più che all’altezza di un personaggio così iconico.

È bravissima, ragazzi“, ha spiegato Maisler. “Vi lascerà a bocca aperta. Non ho suggerito io Lady Gaga. Non è stata una mia idea. È stata di Todd Phillips, prima di me. Ma vi dirò che è davvero sorprendente – e davvero brava. L’ho vista e sono rimasta davvero sorpresa. Insomma, sappiamo tutti cosa è stata in grado di fare in A Star is Born, ma ho pensato: “Oh, beh, è un po’ nelle sue corde“. Qualcosa che potesse fare ed essere reale. Ma questo… Cavolo, è brava. Joaquin ti fa impazzire, ma il fatto che lei sia riuscita a tenergli testa e a essere reale, senza essere spazzata via dallo schermo da quello che è il suo ruolo e dalla sua interpretazione, dimostra che è brava“.

Joker: Folie à Deux
Un’immagine di Joker Folie à Deux

Joker: Folie à Deux, quello che sappiamo sul film

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel presenterà anche il ritorno della Sophie di Zazie Beetz  insieme ai nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è anche Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”.

Rumors recenti hanno anche suggerito che la versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora.

LEGGI ANCHE: Joker: Folie à Deux, Todd Phillips parla di Lady Gaga come Harley Quinn e degli elementi musicali del sequel

Netflix annuncia Il Caso Yara: Oltre Ogni Ragionevole Dubbio

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Netflix annuncia Il Caso Yara: Oltre Ogni Ragionevole Dubbio

Netflix annuncia Il Caso Yara: Oltre Ogni Ragionevole Dubbio, la docuserie sviluppata e diretta da Gianluca Neri, scritta da Carlo G. Gabardini, Gianluca Neri ed Elena Grillone, e prodotta da Quarantadue, che sarà disponibile dal 16 luglio solo su Netflix.

Il Caso Yara: Oltre Ogni Ragionevole Dubbio ripercorre in cinque episodi la tragica vicenda di Yara Gambirasio, scomparsa a soli 13 anni una sera del novembre 2010 a Brembate di Sopra (BG) mentre percorre i 700 metri che separano casa sua dalla palestra in cui pratica ginnastica ritmica.

La docuserie ricostruisce l’indagine sulla scomparsa della ragazza, che culmina con l’arresto di Massimo Bossetti. Il lungo processo investigativo e giudiziario rivela la verità riguardo ad alcuni legami familiari della famiglia Bossetti, mettendo in luce dettagli intricati e spesso controversi sull’investigazione. Attraverso testimonianze, ricostruzioni, interviste esclusive (compresa quella allo stesso Bossetti e alla moglie Marita) e materiali inediti si esplorano gli eventi legati al caso, le accuse di depistaggio e i sospetti sui metodi investigativi. La vasta eco mediatica e le pressioni della politica permetteranno un processo che si concluda con un verdetto al di là di ogni ragionevole dubbio?

Il Caso Yara: Oltre Ogni Ragionevole Dubbio

Il lavoro di documentazione è iniziato già nel 2017 (quasi quattro anni prima dell’uscita di SanPa: Luci e tenebre di San Patrignano), e gli autori hanno iniziato a delineare la struttura della docuserie nel 2021.

Per la realizzazione della docuserie è stato attuato uno studio rigoroso e approfondito di tutti i 60 faldoni (60.000 pagine, oltre a centinaia di gigabyte di immagini, audio e video) dei documenti che compongono l’inchiesta. Un totale di migliaia di ore di materiale video visionato, che è stato poi sintetizzato in 118 minuti complessivi di reperti, recuperati da venti archivi diversi e integrati come parte fondamentale del racconto.

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban: 15 segreti sulla realizzazione del film

Uscito contemporaneamente nelle sale di tutto il mondo il 4 giugno 2004, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban è il terzo capitolo della saga cinematografica Harry Potter tratta dai romanzi di J.K.Rowling; forse il più originale dal punto di vista visivo e di approccio alla fonte, grazie al contributo di un regista come Alfonso Cuaron che ha scombinato l’ordine dei precedenti film.

Quattordici anni dopo Il prigioniero di Azkaban rimane uno degli adattamenti più contestati dai fan, ma anche tra i più apprezzati dalla critica, un vero “caso” che vogliamo ripercorrere svelando alcuni dei segreti di lavorazione riguardanti il cast, l’autore e i dettagli sulle riprese:

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban: Alfonso Cuaron ha disegnato i tatuaggi di Sirius Black

Gary OldmanCome prova della sua difficile permanenza ad Azkaban, il corpo di Sirius Black è stato letteralmente ricoperto di tatuaggi, una versione parecchio distante dalla controparte del libro che vede lo zampino di Alfonso Cuaron.

Il regista ha infatti interpretato il personaggio con sfumature ancora più dark, mostrandolo come un pazzo criminale dai capelli neri e selvaggi, barba lunga e tatuaggi di ispirazione nordica. E a creare questo look e gli stessi tatuaggi è stato proprio Cuaron in collaborazione con Gary Oldman.

Gary Oldman ha accettato il ruolo di Sirius per i suoi figli

Far parte di un franchise importante come Harry Potter può esporre un attore ad un’attenzione mediatica non indifferente; per questa ragione Gary Oldman ha pensato bene di ragionare bene prima di accettare il ruolo di Sirius Black, non avendo mai partecipato a saghe familiari come questa.

Tuttavia è stato Oldman ad affermare che il motivo principale della sua partecipazione al film sono stati i suoi figli: diventando il padrino di Harry Potter, ha raccontato, l’avrebbe fatto diventare popolare ai loro occhi (e a quelli dei loro compagni di scuola).

Ian McKellen ha rifiutato il ruolo di Albus Silente

Tra i tanti attori considerati per sostituire lo scomparso Richard Harris nei panni di Albus Silente c’era anche Sir Ian McKellen, che nello stesso periodo stava interpretando Gandalf ne Il Signore degli Anelli. Addirittura si dice che fosse in cima alla lista dei desiderati, prima ancora di Michael Gambon (poi scelto dalla produzione).

McKellen ha poi dichiarato di aver “declinato” l’offerta dopo alcuni commenti negativi che gli aveva dato Harris (a quanto pare l’attore non si era particolarmente divertito sul set…): “Non poteva prendere il posto da un attore che conoscevo e che non non avrebbe approvato“.

J.K.Rowling ha creato i Dissennatori basandosi sul periodo della sua depressione

Prima delle celebrità, del successo della saga letteraria Harry Potter e dei film, la vita non ha sempre sorriso a J.K.Rowling. La scrittrice ha spesso raccontato degli anni in cui viveva grazie ai benefici del governo lottando per sbarcare il lunario, ragioni che l’hanno portata a confrontarsi con una forte depressione.

Questa vicenda personale è stata però trasformata nelle pagine del Prigioniero di Azkaban sotto forma di spettro, nella figura dei Dissennatori che attaccano le loro prede succhiando la loro felicità e voglia di vivere.

Hermione non avrebbe dovuto dare un pugno a Draco

Quando Hermione Granger colpisce con un pugno Draco Malfoy verso la fine del film, gli spettatori in sala hanno sicuramente reagito con un applauso. Tuttavia la scena non è mai stata inclusa nella sceneggiatura del film, come spiegato da Tom Felton.

Originariamente Hermione avrebbe dovuto solo schiaffeggiare Malfoy, ma l’intensità della scena e un accordo fra i due attori hanno portato a modificare in corso gli eventi.

Alfonso Cuaron non poteva dire parolacce davanti ai giovani attori

Quando regista non ha mai lavorato con attori giovani prima d’ora, il processo creativo può diventare assai complicato, soprattutto se è solito lasciarsi sfuggire qualche parolaccia.

La carriera di Alfonso Cuarón l’ha visto lavorare principalmente con attori adulti, motivo per cui il set del Prigioniero di Azkaban, Cuarón è stato l’occasione perfetta per testare se stesso frenando il suo linguaggio istintivo. Cuarón aveva persino un “barattolo” sul set che raccoglieva monete ogni volta che diceva imprecazioni di fronte agli attori più giovani.

L’espresso per Hogwarts è stato vandalizzato

Un evento spiacevole ha causato alcuni ritardi di produzione sulle riprese del Prigioniero di Azkaban: accessibile al pubblico, l’espresso per Hogwarts è stato infatti vandalizzato nel 2003 durante la lavorazione, con segni di vernice spray e finestre rotte.

Cedric Diggory non è stato interpretato da Robert Pattinson

Gli adattamenti cinematografici di Harry Potter non hanno sempre riportato fedelmente ciò che è successo nei romanzi, tuttavia, c’era un punto critico in Il Prigioniero di Azkaban che è stato lasciato fuori dalla produzione del film.

Stiamo parlando di una scena relativa al torneo di Quiddich che vedeva protagonista il cercatore dei Tassorosso, Cedric Diggory (che rivedremo meglio in Il calice di fuoco): il ragazzo compare infatti per la prima volta nel match contro Grifondoro, ma non è interpretato da Robert Pattinson. Nessuno sa chi sia questo attore, e non è stato nemmeno accreditato nel film.

Il cast ha scritto un saggio per “capire” i propri personaggi

I registi sanno trovare tantissime strategie per far si che gli attori entrino nei personaggi prima delle riprese: Alfonso Cuarón, da parte sua, ha chiesto ai membri del cast principale di scrivere un saggio sui rispettivi personaggi, rimanendo sorpreso dai lavori di Daniel Radcliffe e Emma Watson.

Emma Watson è andato ben oltre il suo compito, scrivendo pagine su pagine, mentre Daniel Radcliffe ha svolto il minimo indispensabile. Rupert Grint invece non ha nemmeno consegnato il compito…

Alfonso Cuaron non aveva mai letto i libri di Harry Potter

Prima di dirigere l’adattamento de Il Prigioniero di Azkaban, Alfonso Cuarón non aveva mai letto un libro di Harry Potter. Queste sono state le sue parole in merito: “All’epoca pensavo fosse un franchise su un ragazzino, e che fosse qualcosa di veramente stupido“. Fortunatamente ha cambiato idea…

Christopher Lee era un possibile candidato al ruolo di Silente

Dopo la morte improvvisa di Richard Harris, diversi attori vennero considerati per sostituirlo nella saga di Harry Potter, e tra questi ci fu anche Christopher Lee (Saruman ne Il Signore degli Anelli). Alla fine Lee ha rifiutato il ruolo per motivi personali.

A M. Night Shyamalan fu chiesto di dirigere il film

M. Night Shyamalan Rome 2023
Foto di Giulia Parmigiani – Cortesia di Universal Pictures Italia

Dopo i primi due capitoli diretti da Chris Columbus, la Warner Bros. cercava un nuovo regista da affiancare al progetto del Prigioniero di Azkaban, e insieme a Cauron venne considerato anche M. Night Shyamalan. Il suo curriculum vantava film di genere horror come Il sesto senso e The village, motivo per cui gli studios si rivolsero proprio a lui per dirigere il terzo adattamento della saga.

Daniel Radcliffe ha preso lezioni di chitarra da Gary Oldman

Dopo aver sentito che Daniel Radcliffe era un grande appassionato di musica, Gary Oldman ha deciso di dare qualche lezione di chitarra al giovane attore sul set del film. Tra i brani provati da principiante, hanno svelato i due, c’era anche “Come Together” dei Beatles.

Michael Gambon non aveva mai letto i libri della saga

Michael Gambon si è unito al cast di Harry Potter durante le riprese de Il Prigioniero di Azkaban nei panni del “nuovo” Professor Silente, tuttavia non aveva mai letto un libro della saga prima d’ora.

L’attore ha affermato che “Se sei un attore, tutto quello che ti serve è la sceneggiatura che ti viene data. Se leggi il libro potresti rimanere deluso da ciò che è stato lasciato fuori“.

La moglie e la figlia di Cuaron sono nel film

Invece di rimanere lontano dalla sua famiglia per troppo tempo, Alfonso Cuarón ha deciso di portarla con sè sul set, e si è scoperto più tardi che in varie scene compaiono sua moglie e sua figlia.

Una di queste vedeva il tentativo di irruzione di Sirius Black nella Sala Comune di Grifondoro, e c’è un’immagine visibile di una madre che consola il suo bambino che piange. Sono proprio loro due!

Leggi anche – Harry Potter: le 15 differenze con i libri che hanno migliorato i film

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban: libro, trama e cast del film

Con l’arrivo nelle sale di tutto il mondo del film Harry Potter e la pietra filosofale prese vita una delle saghe fantasy più celebri e dal maggior successo di sempre. È il 2001 quando gli spettatori vengono condotti alla scoperta di Hogwarts e del magico mondo dei maghi. Un mondo nato dalla penna di J. K. Rowling e che ha negli anni conquistato sempre più fan in ogni parte del mondo per le sue tematiche legate alla crescita, all’amicizia e al coraggio. Nel 2004 il viaggio prosegue con Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, terzo atteso capitolo delle avventure del maghetto più famoso di sempre.

A dirigere questo vi è il celebre premio Oscar Alfonso Cuaron, che con il proprio talento realizza uno dei film ancora oggi più apprezzati dell’intera saga. Harry Potter è al terzo anno di Hogwarts ormai, e crescendo crescono anche le minacce nei suoi confronti. È per tale motivo che a partire da questo lungometraggio i toni diventano più cupi, il mondo dei maghi un luogo meno sicuro e la magia svela aspetti ben più oscuri del previsto. Nuovi attori entrano a far parte del cast, apportando sempre più popolarità ad una saga che sembra ormai lanciata verso i più importanti traguardi del cinema di genere.

Al momento dell’uscita in sala il film confermò infatti il grande interesse nei confronti di questa. A fronte di un budget di circa 130 milioni di dollari, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban arrivò a guadagnarne circa 800 in tutto il mondo. Ciò spinse ovviamente i produttori a proseguire nella costruzione della saga, preparando da subito i successivi sequel. Prima di vedere questi come anche il terzo capitolo, però, può essere utile approfondire quest’ultimo, scoprendo tutte le principali curiosità ad esso legate. Dalla trama al cast e fino alle differenze con il romanzo, proseguendo nella lettura sarà possibile ritrovare tutto ciò.

La trama di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

Dopo un’altra estate costretto a casa con i perfidi zii Dursley, Harry Potter è ora pronto per tornare alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Prima che ciò possa avvenire, però, il giovane viene avvertito da Arthur Weasley, il padre di Ron, che un pericoloso criminale e seguace di Voldemort è evaso dalla prigione di Azkaban, la prigione di massima sicurezza per maghi e streghe. Questi è Sirius Black, il quale sembra aver avuto un ruolo decisivo nella morte dei genitori di Harry. Il suo obiettivo, ora, sembra essere proprio il celebre maghetto. Il preside di Hogwarts Albus Silente decide di porre sotto stretta sorveglianza la scuola, circondandola dai Dissennatori, terrificanti creature a guardia di Azkaban.

Le lezioni hanno così inizio cercando di mantenere una parvenza di normalità. In particolare, Harry e i suoi amici si trovano a seguire Divinazione con la professoressa Cooman. Proprio questa predice un pericolo di morte imminente per il giovane mago, che inizia così a sentirsi sempre più minacciato. La vera novità è però il nuovo docente di Difesa contro le Arti Oscure, il gentile Remus Lupin. Questi decide di impartire delle lezioni private a Harry, desiderando che questi sia in grado di proteggersi quando sarà il momento. Nel frattempo, insieme ai suoi amici, Harry scopre delle nuove terribili verità su Black, che sembra essere sempre più vicino.

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban: il cast del film

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

Ancora una volta nei panni di Harry Potter si ritrova l’attore Daniel Radcliffe, ormai identificato da tutti proprio con tale personaggio. Con lui, nei ruoli di Hermione Granger e Ron Weasley tornano Emma Watson e Rupert Grint. Ai tre è stato richiesto di approfondire i proprio personaggi scrivendo un racconto autobiografico sui propri rispettivi personaggi. Radcliffe e la Watson consegnarono infine tali testi, tranne Grint, che si appellò invece al fatto che Ron non avrebbe mai avuto realmente voglia di scriverlo. Accanto a loro subentra nei panni di Albus Silente l’attore Michael Gambon. Questi ottenne il ruolo dopo la scomparsa del precedente interprete, Richard Harris. Il ruolo venne offerto anche a Ian McKellen, già noto come Gandalf, ma questi rifiutò consapevole che Harris non avrebbe approvato la sua scelta.

Nei panni di Sirius Black vi è invece l’attore Gary Oldman. Oggi premio Oscar, l’attore fu ben lieto di interpretare il personaggio, affermando di aver accettato la parte sia perché necessitava di lavorare sia per far contenti i propri figli. Egli raccontò poi di essersi ispirato a John Lennon per Black. L’attore David Thewlis è invece Remus Lupin. Questi si era inizialmente proposto per il ruolo del professor Raptor, presente nel primo film. Richiamato invece per interpretare Lupin, Thewlis decise di accettare dopo aver scoperto di come questi sia uno dei personaggi più belli della saga. L’attore aveva però letto solo parte del primo libro, e per poter essere informato di quanto necessario decise di continuare la lettura passando poi ai romanzi successivi.

Tra i più celebri personaggi della saga, Severus Piton è nuovamente interpretato dal grande Alan Rickman, il quale accettò entusiasta e lavorò a lungo insieme alla Rowling per caratterizzare il personaggio sia caratterialmente che esteticamente. Si ritrovano poi Tom Felton nei panni di Draco Malfoy, Maggie Smith in quelli della professoressa McGranitt, e Robbie Coltrane come Hagrid. Timothy Spall è qui presente nei panni di Peter Minus, il quale si rivelerà poi un personaggio ricorrente nei futuri film della saga. La premio Oscar Emma Thompson dà invece vita alla professoressa Sibilla Cooman. Anche lei, come altri membri del cast, decise di accettare il ruolo per sorprendere i propri figli, fan della serie.

Harry Potter e il principe di Azkaban cast

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban: le differenze tra il libro e il film

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban è l’ultimo dei film della saga a seguire in modo fedele quanto narrato nei libri. I successivi lungometraggi si prenderanno invece maggiori libertà, cambiando, eliminando o aggiungendo dettagli. Tra le più significative differenze presenti tra il terzo libro e il terzo film, ad ogni modo, si ritrovano quelle relative ai Dissennatori. Introdotte qui per la prima volta, tali creature si mostrano come esseri particolarmente minacciosi, in grado di congelare l’ambiente in cui si trovano con la loro sola presenza. Tale aspetto non è in realtà presente nel libro, ma si aggiunge per conferir loro ulteriore pericolosità. Sempre rimanendo in tema di pericolo, se è vero che la professoressa Cooman predice sventure per Harry Potter, nel libro questa arriva anche a prevedere la morte di Silente, di Sirius Black e di Remus Lupin. Previsioni invece assenti nel film.

Altro nuovo personaggio introdotto qui per la prima volta, Lupin viene nel libro descritto come perennemente stanco ma meno vecchio di come poi viene rappresentato nel film. Questi è da qui in poi una figura particolarmente importante nella saga, anche se nel film non vengono spiegati alcuni dettagli relativi alle sue origini. Allo stesso modo, anche per Sirius Black si ritrovano diverse differenze. Questo nel film riesce ad introdursi ad Hogwarts grazie alla signora grassa, mentre nel libro è Sir Cadogan a consentirgli ciò. Nel finale, contrariamente al film, questi si salva grazie all’uso della Giratempo di Hermione, nonché grazie alla forza del Patronus evocato da Harry.

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Harry Potter e il prigioniero di Azkaban è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 26 gennaio alle ore 21:20 su Italia 1.

Fonte: IMDb

House of the Dragon: la scena “faccia a faccia” ha un significato più profondo

House of the Dragon della HBO è il dono che continua a dare quando si tratta di valore scioccante. Dalla morte violenta di Lucerys (Elliot Grihault) nella prima stagione all’inquietante assassinio di Jaehaerys nella prima della seconda stagione, House of the Dragon non ha mai rinunciato a suscitare una reazione negli spettatori. Ciò continua nel terzo episodio della seconda stagione, “The Burning Mill“, che presenta una scena di nudo integrale che coinvolge Aemond Targaryen (Ewan Mitchell).

Per quanto scioccante, il franchise non è nuovo alla nudità. Nelle prime stagioni di Game of Thrones il suo uso liberale sembrava quasi strategico per far parlare di sé, ma raramente questi momenti venivano utilizzati come opportunità per esplorare le motivazioni interne di un personaggio. Sebbene la scena sia stata probabilmente già oggetto di meme, lo stesso Mitchell, star di House of the Dragon, ha discusso le motivazioni alla base della scena e il significato che potrebbe avere più di quanto gli spettatori si aspettino.

Le vecchie ferite colpiscono ancora Aemond nella seconda stagione di House of the Dragon

House of the Dragon 2 episodio 4
Olivia Cooke and Ewan Mitchell in A Dance of Dragons (2024)

House of the Dragon ha creato la figura di Aemond come emarginato già nel sesto episodio della stagione 1, “La principessa e la regina”. Sebbene ci siano lotte intestine tra tutti i figli dei Targaryen e dei Velaryon, Aemond (Leo Ashton) riceve in particolare il peso del bullismo, soprattutto da parte del fratello Aegon (Ty Tennant). La sua più grande insicurezza nella prima stagione deriva dal fatto che l’uovo di drago che avrebbe dovuto essere suo fin dalla nascita non si è mai schiuso, e un momento fondamentale dell’infanzia di Aemond è rappresentato dallo scherzo fattogli dal fratello e dagli zii, quando gli presentano un maiale vestito con le ali al posto del drago.

Questo sfruttamento della sua più grande insicurezza è probabilmente ciò che fa sì che Aemond inizi a costruirsi un aspetto duro. È questa esteriorità che dà inizio alla lotta su Driftmark e che alla fine costa ad Aemond il suo occhio, quando viene affrontato dopo aver rivendicato Vhagar, e questi singoli eventi sono cruciali per l’Aemond che gli spettatori vedranno nella seconda stagione. Parlando con Vulture, Ewan Mitchell ha commentato la visione che Aemond ha di se stesso:

“Tra gli episodi sette e otto della prima stagione, si è trasformato in un’arma. Possiede un codice che gli impedisce di essere ferito di nuovo, come quando era bambino. Deve essere visto come una presenza a prova di proiettile, intoccabile ed eterea che nessuno può afferrare”.

La seconda stagione di House of the Dragon introduce altre sorprendenti rivelazioni su Aemond

La seconda stagione offre uno sguardo più profondo sulla psiche di Aemond di quanto gli spettatori si aspettassero. L’episodio 2, “Rhaenyra la crudele”, mostra il lato più contemplativo e pieno di rimorsi. Tra le braccia di una maitresse che frequenta, Aemond ammette i suoi veri sentimenti riguardo alla Danza dei Draghi. Ammette che il tentativo di Daemon di assassinarlo lo fa sentire orgoglioso ed esprime persino rammarico per la morte di Lucerys. Lo stoicismo silenzioso e la difensiva che Aemond mostra di solito sono scomparsi, sostituiti da un sorprendente senso di vulnerabilità emotiva.

È più di quanto gli spettatori abbiano mai visto da Aemond, ed è chiaro che ha trovato un luogo in cui è in grado di abbassare la guardia. Sfortunatamente, questo non dura a lungo, perché l’episodio 3 vede Aegon (Tom Glynn-Carney) imbattersi in Aemond in un altro momento compromettente con la stessa maitresse. Aegon si prende gioco di Aemond di fronte alla madama e ai suoi amici della Guardia Reale, e Aemond è costretto a sopportarlo.

L’imposizione di Aegon sull’unico luogo di rifugio del fratello provoca una risposta coraggiosa da parte di Aemond. È questa la scena che ha suscitato ilarità in tutto il mondo: Aemond si alza in piedi, completamente nudo, e si allontana dalla maitresse sminuendo la sua importanza per lui. È una mossa sia difensiva che offensiva, come ha detto Mitchell a Vulture: “Scene come questa iniziano con una conversazione su quanto si è disposti a spingersi oltre. Non è stata una scelta presa alla leggera. Ma è vero che Aemond sconvolge il pubblico. La debolezza non fa parte del vocabolario di Aemond“.

Le vecchie abitudini sono chiaramente dure a morire per Aegon in “House of the Dragon”.

Aegon, protetto dal suo attuale status di Re, interagisce con Aemond come se fossero ancora bambini, deridendolo per la sua vulnerabilità. Ma Aemond non è più un bambino senza drago: è un abile combattente e stratega, che cavalca il drago più grande di Westeros. Aegon è stato il bullo di Aemond fin dal primo giorno, e la solitudine e l’isolamento che ha provato a causa di quel bullismo continueranno a influenzare le decisioni che Aemond prenderà in futuro.

Questo senso di isolamento è incredibilmente pericoloso per una vittima di bullismo emotivamente instabile nel bel mezzo di una gigantesca guerra civile. Aemond è capace di mettersi a nudo fisicamente, ma non è mai stato in grado di diventare emotivamente vulnerabile con qualcuno al di fuori della maitresse che frequenta. Aegon gli ha tolto l’unico spazio sicuro che Aemond aveva per riflettere e aprirsi, e questo potrebbe avere conseguenze terribili.

Ewan Mitchell ha ragione: Aemond è “rotto”

House of the Dragon

A parte la spavalderia e la pelle nuda, l’episodio 3 chiarisce che Aemond sta soffrendo. Parlando con Variety, Mitchell ha commentato le lotte interne di Aemond, dicendo: “Ha bisogno di un po’ di amore. È un ragazzo distrutto, ha bisogno di qualcuno che lo aggiusti“. L’incapacità di Aemond di esprimere questo dolore è ciò che trasforma il suo dolore e la sua rabbia in una ferita che continuerà ad aggravarsi durante la guerra. La scena frontale di Aemond è stata una meccanica narrativa cruciale per la seconda stagione.

La regista di House of the Dragon , Greta Vasant Patel, ha spiegato: “È una delle poche volte in cui si vede il bambino che è in lui e si vede il dolore che prova”. Come e quando questo dolore si manifesterà non è ancora dato saperlo. Il confronto tra Aemond e Lucerys a Capo Tempesta e sopra la Baia dei Rompitori è stata la prima volta in cui gli spettatori hanno potuto conoscere il lato veramente crudele della rabbia di Aemond. Per il momento, sintonizzarsi su House of the Dragon è un esercizio per chiedersi quando Aemond finalmente scatterà e chi sarà il destinatario di questi anni di dolore e tormento.

La scena di Aemond in pieno volto nel bordello di Approdo del Re non è solo uno shock per gli spettatori, ma anche un’importante tattica intimidatoria per Aegon e per chiunque scelga di ridere di lui. Man mano che Aemond si ritira in se stesso, diventa sempre più pericoloso, incapace di empatia e più propenso ad agire e rispondere con crudeltà. L’incidente nel bordello potrebbe non essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma non siamo sicuri di quanto il rapporto tra i fratelli possa sopportare nelle prossime settimane.

House of the Dragon stagione 2 è disponibile su Sky e NOW (in contemporanea con gli Stati Uniti), con un nuovo episodio a settimana.

The Boys: lo showrunner sul colpo di scena dell’episodio 6: “Non credo che sia come Venom”

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Anche se molti fan hanno capito in anticipo il colpo di scena, l’episodio di questa settimana di The Boys si è concluso con una grande rivelazione relativa al personaggio di Jeffrey Dean Morgan, Joe Kessler.

Seguono spoiler.

Alla fine di “Dirty Business”, apprendiamo che Billy Butcher non ha salvato la vita al suo vecchio compagno quando entrambi prestavano servizio nella Panjshir Valley in Afghanistan, e che il defunto Kessler è sempre stato frutto della sua immaginazione.

Si è ipotizzato che Kessler esista in realtà come manifestazione del tumore indotto dal V di Butcher, che prende il sopravvento quando l’ospite scatena i suoi poteri, non diversamente da Venom della Marvel. Lo showrunner Eric Kripke ha affrontato questa teoria durante un’intervista con EW.

“Non credo che sia come Venom. Non credo che sia un tipo con un proprio punto di vista e che voglia andare a mangiare polli o altro, ma credo che rappresenti tutto ciò che di oscuro e maligno c’è dentro Butcher”.

“Sia Butcher che Homelander [interpretato da Antony Starr], in modi molto diversi, stanno lottando per capire se sono umani o se sono mostri”, continua Kripke. “Kessler rappresenta il lato mostruoso e Becca il lato umano di Butcher. Questi due lati sono in guerra con se stessi, ma sono tutti Butcher”.

Il lato oscuro avrà la meglio? Nel corso di quattro stagioni, Butcher ha fatto cose piuttosto terribili quando necessario, ma come sottolinea MM, di solito è un “figlio di puttana con un cuore”. A soli due episodi dalla fine, dovremo aspettare e vedere se riuscirà a tenere sotto controllo Kessler.

Arkham Asylum: la serie tv di Matt Reeves è stata cancellata

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Arkham Asylum: la serie tv di Matt Reeves è stata cancellata

Variety ha confermato che la serie televisiva Arkham Asylum, annunciata in precedenza, non andrà più avanti. Era il 2022 quando abbiamo saputo che Antonio Campos (The Staircase) era stato scelto come sceneggiatore e showrunner dello spin-off di The Batman.

Questa iterazione dello show è stata scartata, anche se si suppone che un nuovo progetto ambientato nella famigerata Gotham City possa essere realizzato in futuro. Purtroppo non ci scommettiamo.

Per molti versi, questa notizia non è una sorpresa. Quando lo show è stato annunciato, aveva un impegno di serie ma era stato sviluppato da Terrence Winter (Boardwalk Empire) e ambientato all’interno del Dipartimento di Polizia di Gotham City. Il regista ha poi abbandonato la serie a causa di divergenze creative.

Il creatore di Giri/Haji, Joe Barton, è stato il prossimo a cimentarsi con la serie senza titolo – che molti fan avevano già paragonato sfavorevolmente a Gotham della FOX – per poi abbandonarla per lo stesso motivo di Winter.

Il regista di The Batman Matt Reeves, che stava supervisionando la serie come produttore esecutivo a causa della sua collocazione nel Bat-Verse, ha poi confermato che lo show di Gotham PD non si farà più e che “ha iniziato a evolversi” in una storia sul manicomio di Arkham. Considerando quanto visto nel film, ci si aspettava che la storia ruotasse attorno alla nascente amicizia tra Joker e l’Enigmista.

Poi, le cose si sono fatte ancora più confuse quando James Gunn ha confermato che Arkham Asylum di Campos era ancora in fase di sviluppo, questa volta ambientato nel nuovo DCU (Batman II e The Penguin, invece, non lo sarebbero stati). Questo ha confuso i fan, anche se ha suggerito che Reeves avrebbe contribuito a introdurre molti dei cattivi che il Cavaliere Oscuro dei DC Studios dovrà affrontare… anche questo è sembrato strano.

Nonostante questa notizia deludente, The Penguin uscirà a settembre e The Batman II è previsto per il 2026.

Emma Roberts ritiene che la “cultura di internet” sia stata la causa dell’accoglienza negativa di MADAME WEB

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Probabilmente è giusto dire che Madame Web ha sempre avuto una salita piuttosto ripida da scalare, dopo essere diventato un meme-fodder subito dopo l’uscita del suo primo (e unico) trailer, ma fin dalla scena di apertura con la madre di Cassie Webb (Dakota Johnson) in Amazzonia alla ricerca di ragni poco prima di morire, sembrava chiaro che l’ultimo film della Sony Pictures SSU molto probabilmente non sarebbe stato un grande successo!

A dire il vero, il film ha superato (quasi) la soglia dei 100 milioni di dollari in tutto il mondo, ma con un budget dichiarato di circa 80-100 milioni di dollari (senza considerare i costi pubblicitari aggiuntivi, ecc.) e un abissale 11% su Rotten Tomatoes, non possiamo immaginare di vedere molto di più da Miss Web e le sue amiche adolescenti Spider-Women in tempi brevi.

Alcuni ritengono che il film non sia stato così brutto come è stato fatto credere, mentre altri sono dell’opinione che abbia sconfinato nel territorio del “così brutto è bello”, e alcuni lo hanno persino amato… a quanto pare.

Cosa ha detto Emma Roberts sulla cultura di internet

Nel corso di un’intervista con Variety, Emma Roberts – che ha interpretato la madre di Peter Parker in quello che è stato poco più di un cameo – è stata interrogata sull’accoglienza negativa di Madame Web e ritiene che il film sarebbe stato accolto meglio se non fosse stato per la “cultura di Internet”.

“Le cose funzionano, le cose non funzionano. A tutti piace comportarsi come se potessero prevedere se funzioneranno o meno. La verità è che non si può. Le cose vanno male e poi esplodono su TikTok. Le cose vanno bene, ma poi le guardi e ti chiedi: “È andata bene?”. Non c’è nessun segreto. Si tratta di fare qualcosa di buono e di colpire al momento giusto. Tutto il resto è come un desiderio e una preghiera. Non mi intimidisce il fallimento e non mi intimorisce che la gente abbia pensieri negativi su qualcosa”.

Personalmente ho amato molto Madame Web”, ha continuato. “Mi è piaciuto molto il film. Ho pensato che tutti i protagonisti fossero fantastici. La regista, S.J. Clarkson, credo abbia fatto un lavoro straordinario. È per lei che ho voluto fare quel film. Se non fosse stato per la cultura di internet e per il fatto che tutto è diventato una barzelletta, credo che l’accoglienza sarebbe stata diversa. E questo è ciò che mi preoccupa di molte cose, anche di quelle che ho fatto io, è che la gente oggi si prende gioco di tutto”.

Chiudi gli occhi – All I See Is You: la spiegazione del finale del film

Poche tipologie di film sanno catturare l’attenzione degli spettatori come i thriller psicologici, opere caratterizzate da storie che esplorano le paure umane scavando nella fragilità della psiche umana e proponendo intrighi e colpi di scena ai quali è difficile resistere. Film come Il sacrificio del cervo sacro, Animali notturni, Shutter Island e L’uomo senza sonno sono solo alcuni dei più celebri esempi di questo filone. Ad essi si può aggiungere anche Chiudi gli occhi – All I See Is You.

Il film segna il ritorno alla regia di Marc Forster dopo il film di zombie World War Z e il family movie Vi presento Christopher Robin. Regista anche di film come Monster’s Ball – L’ombra della vita, Neverland – Un sogno per la vita e Il cacciatore di aquiloni, Webb si confronta dunque qui con il thriller e in particolare con le atmosfere di questo genere applicate all’handicap fisico che pone la protagonista in uno stato di continuo svantaggio rispetto a chi potrebbe approfittarsi di lei.

Tra inganni, segreti e colpi di scena, il film riflette però in particolare sull’indipendenza all’interno della coppia e su ciò che può definire il Vero Amore. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Chiudi gli occhi – All I See Is You. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Chiudi gli occhi - All I See Is You trama film
Jason Clarke e Blake Lively in Chiudi gli occhi – All I See Is You. Foto di Roland Neveu – © 2017 – Dimension Films

La trama e il cast di Chiudi gli occhi – All I See Is You

Protagonista del film è Gina, una giovane donna che ha perso la vista a causa di un incidente stradale quando era bambina. Fino a ora la sua vita dipendeva in tutto e per tutto da suo marito James ma quando a Gina si presenta la possibilità di un intervento chirurgico per recuperare la vista, la relazione tra moglie e marito inizia a vacillare. Dopo l’intervento Gina finalmente vede il mondo con un nuovo senso di stupore e di indipendenza fino a scoprire inquietanti e terribili verità sul suo matrimonio.

Ad interpretare Gina vi è l’attrice Blake Lively, nota per i film Adaline – L’eterna giovinezza e Un piccolo favore. Accanto a lei, nel ruolo del marito James vi è invece Jason Clarke, attore visto in film Pet Sematary, Le strade del male e Oppenheimer. Nel ruolo di Carla, sorella di Gina, vi è l’attrice Ahna O’Reilly, mentre il marito di lei, Ramon, è Miquel Fernández. Recitano poi nel film Wes Chatham nel ruolo di Daniel, Danny Huston in quello del Dottor Hughes e Yvonne Strahovski in quello di Karen.

La spiegazione del finale del film

La progressiva riacquisizione della vista da parte di Gina la porta a comprendere come la dipendenza avuta in tutti quegli anni dal marito stia a sua volta esaurendosi, in favore di una sua maggiore indipendenza. Con l’intervento che le ha restituito la vista, Gina riesce infatti a ritrovare sé stessa. Dal canto suo, James inizia ad entrare in crisi accorgendosi di non essere più il solo punto di riferimento della moglie. L’intesa tra i due sembra sfumare perché l’Amore viene “visto” dalla protagonista da tutta un’altra prospettiva.

Questo è il motivo per il quale i due protagonisti che sembrano la coppia perfetta fin dalle primissime battute, in realtà stanno insieme perché non possono fare a meno – fisicamente – l’uno dell’altra. Il crescente allontanamento tra i due si esplicita in particolare attraverso la sfera sessuale. James si scopre infatti sterile, mentre Gina inizia a nutrire desideri sempre nuovi, tra cui l’idea di diventare madre. Per James, dunque, l’unico modo di tornare ad una felicità di coppia sembra essere quello di riportare Gina a come era prima: cieca.

Chiudi gli occhi - All I See Is You Jason Clarke Blake Lively

Jason Clarke e Blake Lively in Chiudi gli occhi – All I See Is You. Foto di Roland Neveu – © 2017 – Dimension Films

Per farlo altera il collirio prescritto alla moglie e senza il quale l’effetto dell’operazione andrebbe riducendosi fino a riportarla alla totale cecità. Prima che ciò avvenga, però, Gina ha anche un incontro extraconiugale, da cui rimane incinta. James, che nel frattempo ha scoperto di essere sterile, capisce dunque di essere stato tradito nel momento in cui Gina gli rivela della gravidanza. Gina, sospettosa del marito, ha però a sua volta scoperto della sua manipolazione del collirio, ricominciando così a prendere quello valido ad insaputa di lui.

Per vedere fino a dove James è capace di spingersi, Gina continua però a fargli credere di essere tornata cieca, salvo rivelargli la verità quando nel finale, durante una sua esibizione canora, lo individua e lo fissa intensamente tra il pubblico. Disperato, James correndo con l’auto si va a schiantare contro un autocarro, probabilmente morendo nell’impatto. Gina può invece abbracciare il figlio tanto desiderato, scoprendo che il vero Amore è guardarsi e trovarsi reciprocamente negli occhi l’uno dell’altro.

Il trailer di Chiudi gli occhi – All I See Is You e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Chiudi gli occhi – All I See Is You grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 5 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Le cose che non ti ho detto: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

La fine di un amore è sempre a suo modo una tragedia. Il cinema ha affrontato il tema del divorzio sotto innumerevoli sfumature, da grandi classici del cinema come Kramer vs. Kramer, Io e Annie e La guerra dei Roses fino a un dramma puro come Storia di un matrimonio, un’opera sci-fi come Eternal Sunshine of the Spotless Mind o ad una commedia come 500 giorni insieme. Una delle opere più struggenti e realistiche a riguardo, oltre a quelle qui citate, è anche Le cose che non ti ho detto, scritto e diretto nel 2018 da William Nicholson.

Sceneggiatore due volte candidato all’Oscar e celebre per aver scritto film come Viaggio in Inghilterra, Il gladiatore, Les Misérable e Unbroken, Nicholson ha con quest’opera dato vita alla sua seconda regia di un lungometraggio, mosso dalla volontà di raccontare una storia estremamente personale. Il film è infatti ispirato all’opera teatrale da lui stesso scritta, The Retreat for Moscow, a sua volta basata sul matrimonio dei genitori dello scrittore, separatisi dopo 33 anni insieme. Nicholson riflette dunque su quella vicenda e sull’impatto che ebbe in lui all’epoca e che ha tutt’ora.

Allo stesso modo, egli esplora i due genitori alla ricerca delle rispettive motivazioni, giungendo così a dar voce ad un film fortemente emotivo in quanto profondamente sincero nel mostrare i percorsi che la vita porta ad intraprendere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Le cose che non ti ho detto. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Le cose che non ti ho detto cast

La trama di Le cose che non ti ho detto

Protagonisti del film sono i coniugi Grace ed Edward. I due sono sposati da 29 anni e la loro vita nella cittadina inglese di Seaford trascorre tranquilla in una casa in prossimità del mare tra oggetti accumulati negli anni, tra cui moltissimi libri. Entrambi in pensione, lei si occupa della stesura di un’antologia di poesie, mentre lui è ossessionato dall’attendibilità delle pubblicazioni su Wikipedia. Quando il figlio, Jamie, va a far loro visita per il weekend, il padre gli rivela l’intenzione di lasciare la madre per un’altra donna che lo rende felice e libero di essere sé stesso.

Edward fa così i bagagli e va via, nonostante Grace non voglia accettare la cosa. Caduta in depressione, la donna si sente persa senza Edward nella sua piccola cittadina costiera e spera sempre di vederlo rientrare un giorno in casa con le sue valigie. Jamie, dal canto suo, cerca di aiutare la madre a ripartire da zero e a mettersi alla ricerca della sua serenità. I tre faranno i conti con gli ostacoli che la vita pone durante il cammino e che dovranno saper affrontare per tornare ad essere felici, ognuno a modo suo.

Il cast del film e la location dove si sono svolte le riprese

Ad interpretare Grace, Edward e Jamie vi sono tre attori particolarmente celebri del panorama cinematografico mondiale. Nei panni di Grace si ritrova infatti la pluricandidata all’Oscar Annette Bening, celebre per film come American Beauty, I ragazzi stanno bene e Nyad – Oltre l’oceano. Nel ruolo di Edward vi è Bill Nighy, attore celebre per le saghe Underworld e Pirati dei Caraibi, ma anche per i film Love Actually – L’amore davvero e Living.

Nel ruolo del figlio Jamie, invece, vi è Josh O’Connor, affermatosi recentemente grazie alla serie The Crown e ai film La chimera e Challengers. Per quanto riguarda la location dove si sono svolte le riprese, queste è proprio Seaford, cittadina della contea dell’East Sussex, in Inghilterra. In passato la città disponeva di spiagge eccellenti, alimentate dalla deriva dei litorali che spostavano costantemente la sabbia lungo la costa da ovest a est. Ancora oggi è conosciuta principalmente per la sua vita costiera.

Le cose che non ti ho detto location

Il finale del film: ecco come si conclude il racconto

Nel corso del film, dunque, i tre personaggi principali di Le cose che non ti ho detto si scontrano con la necessità di ripartire con le proprie vite, ognuno a modo proprio. Al momento del finale, dunque, la storia è tutt’altro che conclusa, perché lì dove termina il film ha invece inizio qualcosa di nuovo per Grace, Andrew e Jamie. Proprio la voce di quest’ultimo conclude la pellicola recitando un poema scritto per i suoi genitori, in cui li ringrazia per ciò che rappresentano per lui, chiedendo però anche loro di “lasciarlo andare” affinché egli possa ora costruire il proprio percorso di vita.

Come riportato dallo stesso sceneggiatore e regista: “Le ultime parole di Le cose che non ti ho detto sono pronunciate dal giovane, dal ragazzo, che in un certo senso sono io. Sono: Lasciatemi andare. Niente è finito. La madre è sola, incerta su cosa le riserverà la vita. Il personaggio del padre sta diventando, finalmente e tardivamente, la persona che ha sempre voluto essere. E il figlio chiede di essere liberato, per poter crescere oltre l’infanzia. Così è stato. Così è”, riflettendo dunque sulla propria reale vicenda con i genitori e ciò che la loro separazione ha significato per lui.

Il trailer di Le cose che non ti ho detto e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Le cose che non ti ho detto grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 5 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

L’ultima casa a sinistra: la spiegazione del finale del film horror

Del trio di remake di Wes Craven apparsi negli anni 2000, L’ultima casa a sinistra (2009) di Dennis Iliadis è stato probabilmente il più divisivo tra il pubblico e la critica, e certamente il più controverso nel suo allontanamento dall’originale. Quell’horror di vendetta cupo e nichilista provocò un forte shock con il suo inebriante cocktail di violenza grafica, torture sessuali e abusi giustapposti a momenti stridenti di commedia nera, il tutto sostenuto da una campagna promozionale sensazionalistica.

Sebbene il remake del 2009 rimanga fedele alla trama e al tono dell’originale, molti aspetti del film di Iliadis hanno suscitato un misto di indignazione e di elogi da parte della critica, tra cui la fusione di una brutalità selvaggia con valori di produzione raffinati. Ma è stato il finale di questo remake de L’ultima casa a sinistra, con il suo importante allontanamento dalla visione originale di Craven, a dividere tutti coloro che hanno visto il film.

Poche semplici differenze sembrano infatti essere bastate per offrire un messaggio piuttosto diverso, controverso e sui cui ancora oggi si dibatte. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a L’ultima casa a sinistra. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

L'ultima casa a sinistra trama

La trama e il cast di L’ultima casa a sinistra

Il film segue le vicende della famiglia CollingwoodJohn, sua moglie Emma, e la loro figlia Mari, una ragazzina nel pieno dell’adolescenza – che si trova in vacanza nella propria casa sul lago. Appena arrivati, la giovane va a trovare la sua amica Paige, che lavora in un piccolo negozio locale. Qui le due incontrano Justin, che si intuisce sin da subito non avere buone intenzioni: in cambio di un pacchetto di sigarette, offre alle ragazze della marijuana e le invita per quello stesso pomeriggio nella sua stanza di albergo.

Ma quando Mari e Paige arrivano al motel quello che trovano cambierà completamente le loro vite: poco dopo infatti giungono anche Krug, padre del ragazzo ed evaso di prigione, lo zio Francis e Sadie. La gang, inseguita dalla polizia in seguito alla fuga, decide di scappare prendendo in ostaggio le due amiche. Le cose, tuttavia, non andranno affatto secondo i loro piani e ben presto orrore e desiderio di vendetta dilagheranno senza fine.

Ad interpretare Johh, Emma e Mari Collingwood si ritrovano gli attori Tony Goldwyn, Monica Potter e Sara Paxton. Goldwyn, inizialmente, non voleva recitare nel film per via della sua eccessiva violenza, ma si convinse dopo aver incontrato il regista. Nel ruolo dell’amica Paige vi è l’attrice Martha MacIsaac, mentre Justin è interpretato da Spencer Treat Clark. Garret Dillahunt interpreta Krug Stillo, mentre Riki Linhome è Sadie e l’attore Aaron Paul, in quegli anni distintosi per il ruolo di Jessie Pinkman in Breaking Bad, interpreta Francis “Frank” Stillo.

L'ultima casa a sinistra Aaron Paul

La spiegazione del finale del film

Veniamo ora al finale del film. Nella conclusione dell’originale di Craven del 1972, sia Mari che Phyllis sono state spietatamente torturate e massacrate. L’ultima volta che vediamo Mari, inciampa nel lago e viene colpita mortalmente alla schiena da Krug. Quando i genitori di Mari scoprono il suo corpo nel lago, la loro vendetta sulla banda comprende il taglio della gola, il dissanguamento con l’amputazione di una certa appendice e un finale in cui il padre di Mari uccide Krug a colpi di motosega davanti allo sceriffo appena arrivato.

La novità principale del remake del 2009 è invece, come anticipato, rappresentata proprio dal finale, quando si scopre che Mari è miracolosamente sopravvissuta ai colpi di pistola che Krug le ha rivolto vedendola scappare. La giovane, seppur ferita ed esanime, riesce a tornare a casa, dove i genitori la trovano sul portico. Mentre si adoperano per soccorrerla, comprendono di aver dato ospitalità ai seviziatori della figlia e procedono ad escogitare una vendetta quanto più possibile brutale e cruenta.

Nel tetro finale di Craven, tutti muoiono tranne i genitori di Mari, che si trovano a dover affrontare il duro contraccolpo di una vendetta ottenuta che però non gli ha restituito la figlia. Facendo sì che la famiglia Collingwood sopravviva intatta, il remake giustifica dunque la loro vendetta con una risoluzione giudicata molto meno trasgressiva dell’originale. In un articolo per l’Inquirer, Tirdad Derakhshani suggerisce che: “Il film di Iliadis, con la sua eleganza, concede ai genitori e al pubblico un lasciapassare”.

 “Non c’è nessun retrogusto amaro o sbornia per noi mentre ci rallegriamo della vendetta compiuta sui cattivi (e sulla ragazza)”, ha scritto. “I buoni vincono e salvano i loro figli“. Derakhshani ha continuato: “Siamo portati a credere che i genitori di Mari siano giustificati… e che sia un diritto inviolabile vendicarsi“. Non hanno torto, e forse è proprio questo aggiustamento nel remake che ha suscitato tante feroci divisioni tra i fan dell’originale.

Il trailer di L’ultima casa a sinistra e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di L’ultima casa a sinistra grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 5 luglio alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Brad Pitt è un pilota di formula 1 nel primo poster di F1

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Brad Pitt è un pilota di formula 1 nel primo poster di F1

Il film sulla Formula 1 con Brad Pitt ha appena fornito ai fan la prima occhiata alla star del cinema in veste da pilota. Come bonus aggiuntivo, la F1 ha anche annunciato un’anteprima del film durante l’evento di Formula 1 di questo fine settimana. Il film è in lavorazione da un po’ di tempo e finalmente il pubblico potrà vedere ciò che il dramma automobilistico ha da offrire. Su Twitter, l’account ufficiale della Formula 1 ha scritto: “Finalmente è ufficiale. Brad Pitt è il protagonista di F1, in arrivo nei cinema nell’estate del 2025. Una anticipazione questa domenica in occasione del Gran Premio di Gran Bretagna di Formula 1. #F1 #F1Movie“.

Quindi, se gli appassionati di sport motoristici non fossero già eccitati per lo spettacolo che li attende questo fine settimana, c’è un ulteriore bonus: la F1 ha finalmente un filmato da mostrare. Date un’occhiata al poster qui sotto! La scorsa estate, Pitt è riuscito a dare ai fan un piccolo assaggio di ciò che sta preparando con la F1. Sky Sports ha incontrato la megastar per parlare del suo ruolo nelle corse. Sebbene non abbia potuto dire molto sul regista Joseph Kosinski e sulla sua presunta collaborazione con il team fittizio APXGP, Pitt ha nascosto alcune piccole rivelazioni nell’intervista prima di tornare alle riprese.

Sonny Hayes ha un incidente terribile, si spaventa, scompare e corre in altre discipline. Il suo amico, interpretato da Javier Bardem, è il proprietario di una squadra“, ha spiegato Pitt. “È un proprietario all’ultimo posto, al 21°, 22° posto sulla griglia di partenza. Non hanno mai segnato un punto. Hanno un giovane fenomeno interpretato da Damson Idris. Mi fa entrare come una specie di Ave Maria e ne nascono dei guai“.

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Tutto quello che sappiamo sul film F1 con Brad Pitt

Con Brad Pitt nei panni di un ex pilota che torna in Formula 1, insieme a Damson Idris nel ruolo del suo compagno di squadra all’APXGP, una squadra immaginaria sulla griglia di partenza, il film è stato girato durante i weekend in cui si sono effettivamente svolti i Gran Premi, gareggiando contro i titani di questo sport. Il cast comprende anche la candidata all’Oscar® Kerry Condon, il vincitore dell’Oscar® Javier Bardem, il vincitore dell’Emmy e del Golden Globe Tobias Menzies, Sarah Niles e Kim Bodnia.

Kosinski (“Top Gun: Maverick”) dirige e produce il film insieme a Jerry Bruckheimer e Chad Oman della Jerry Bruckheimer Films, Brad Pitt, Dede Gardner e Jeremy Kleiner per la Plan B Entertainment e Lewis Hamilton con la sua Dawn Apollo Films. Il film è stato realizzato in collaborazione con la Formula 1® e l’intera comunità della F1, compresi i 10 team di F1 e i loro piloti, la FIA e gli organizzatori delle gare. Il candidato all’Oscar® Ehren Kruger (“Top Gun: Maverick”) scrive la sceneggiatura. L’amministratore delegato della Copper, Penni Thow, è il produttore esecutivo.

L’uscita in sala comprenderà anche le sale IMAX®. Le immagini cristalline, unite alla geometria personalizzata della sala IMAX e al potente audio digitale, creano un ambiente unico che farà sentire il pubblico come se fosse realmente immerso nel film. Il film sarà distribuito nelle sale di tutto il mondo e in IMAX® da Warner Bros. Pictures in Nord America il 27 giugno 2025 e a livello internazionale a partire dal 25 giugno 2025.

Supergirl: Woman of Tomorrow, Jason Momoa sarebbe in lizza per un ruolo nel film [RUMOR]

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Dopo che Milly Alcock di House of the Dragon è stata scelta per interpretare il ruolo principale, è ora in corso il casting per i personaggi secondari di Supergirl: Woman of Tomorrow, e una nuova indiscrezione ha portato a ipotizzare che Lobo potrebbe fare il suo debutto nel DCU nel film. Secondo Daniel Richtman, i DC Studios sono interessati a portare a bordo Jason Momoa per un ruolo non rivelato che “assomiglia molto a Lobo“.

Se la star di Aquaman è stata contattata per un ruolo, Lobo sarebbe la cosa più sensata, ma vale la pena ricordare che non abbiamo ancora la conferma ufficiale che l’Ultimo Zarniano sia il personaggio a cui Momoa si riferiva quando ha dichiarato di avere intenzione di lasciarsi alle spalle il Re di Atlantide e di fare il salto nel DCU – anche se diversi rapporti commerciali hanno suggerito che questo fosse il caso.

Come noto, sono mesi ormai che si associa Momoa al personaggio Lobo. Lo stesso attore in passato ha affermato che: “È sempre stato il mio preferito, e ho sempre voluto interpretare Lobo, perché ero tipo, ‘Ciao? È il ruolo perfetto,’. Voglio dire, ascolta. Se chiamano e mi chiedono di interpretarlo, è un ca**o, sì. Non resta dunque che attendere per scoprire se questo rumor si rivelerà fondato.

Tutto quello che sappiamo su Supergirl: Woman of Tomorrow

Supergirl: Woman of Tomorrow debutterà il 26 giugno 2026 in Imax, e sarà il secondo lungometraggio dell’universo DC appena riavviato ad assicurarsi un posto nel calendario delle uscite, dopo Superman di James Gunn. Il film vede protagonista Milly Alcock (House of the Dragon) nel ruolo della Ragazza d’Acciaio, con Craig Gillespie (Crudelia) che dirige da una sceneggiatura di Ana Nogueira (“The Vampire Diaries”).

Il progetto, adattato da una serie di fumetti del 2022 con lo stesso titolo, di Tom King e Bilquis Evely, porta Supergirl lontano dalla Terra mentre viaggia attraverso il cosmo con il suo fidato cane, Krypto il Supercane, per sfuggire a una vita perennemente all’ombra di suo cugino, Superman. Incontra una ragazza aliena di nome Ruthye, decisa a vendicare la morte di suo padre, e recluta Supergirl per aiutarla.

Milly Alcock ha ottenuto il ruolo principale di Kara Zor-El nel film sui supereroi a gennaio, dopo la sua interpretazione nella prima stagione di “House of the Dragon” della HBO che ha attirato l’attenzione del co-direttore della DC James Gunn. Alcock ha fatto un provino per il ruolo – incluso indossare il costume di Supergirl – sul set di Superman.

Quando Gunn annunciò per la prima volta il progetto “Supergirl” nel gennaio 2023 insieme al co-capo Peter Safran, “Non è esattamente la Supergirl che siamo abituati a vedere”, ha detto Gunn. Si dice che questa versione di Kara Zor-El sia “meno seria e più spigolosa dell’iconica supereroina“, in quanto Gunn cerca di allontanarsi dalle “precedenti rappresentazioni della Ragazza d’Acciaio, in particolare la lunga serie della CBS/CW interpretata da Melissa Benoist“.

Una precedente indiscrezione affermava che il progetto è attualmente alla ricerca di attori per interpretare il cattivo Krem delle colline gialle, maschio, dai 25 ai 45 anni, e l’alleata di Kara Zor-El, Ruthye Marye Knoll, dai 13 ai 16 anni. Woman of Tomorrow sarà il secondo film del DCU a uscire nelle sale dopo Superman di James Gunn.

Justice League: lo sceneggiatore paragona la bozza originale a Ritorno al Futuro – Parte II

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Lo sceneggiatore Will Beall ha fatto un viaggio nel tempo fino al 2012: l’anno in cui la Warner Bros. lo ha assunto per scrivere Justice League. In una nuova intervista, lo scrittore, i cui crediti includono anche i recenti Bad Boys: Ride or Die e Beverly Hills Cop: Axel F, ha rivelato che una prima bozza del film di supereroi era ispirata a Ritorno al futuro – Parte II del 1989.

Il secondo atto della sceneggiatura di Beall si svolgeva in una versione della linea temporale Knightmare – un possibile futuro post-apocalittico da incubo governato da Darkseid – che si intravedeva in Batman v Superman: Dawn of Justice (2016) e Zack Snyder’s Justice League (2021), la director’s cut di quattro ore. Anche prima che Joss Whedon riscrivesse e girasse ampiamente la versione di Justice League che alla fine è uscita nelle sale nel 2017, la sceneggiatura di Beall era drammaticamente diversa.

La differenza più grande con la mia, credo, era che gran parte del secondo atto era quella specie di coda che c’era nella versione di Snyder, dove c’è questa sorta di sequenza di sogno post-apocalittico o flash forward, e ci sono i buoni e i cattivi, che sono costretti a fare squadra. Gran parte del mio secondo atto era dedicato a questo“, ha dichiarato Beall a TheWrap. “La mia versione doveva molto a Ritorno al futuro – Parte II“.

Darkseid in una scena di Zack Snyder’s Justice League

Cosa accade in Ritorno al futuro – Parte II?

Nel sequel di Ritorno al futuro, il viaggiatore nel tempo Marty McFly (Michael J. Fox) si ritrova in una realtà alternativa nel 1985 dopo che Biff (Thomas F. Wilson) ha rubato e usato impropriamente la macchina del tempo DeLorean di Doc Brown (Christopher Lloyd) per diventare ricco e potente. La loro unica possibilità di riparare il presente e prevenire il futuro è nel passato, nel punto in cui la linea del tempo si è inclinata nella tangente che ha creato la realtà da incubo di Biff, la “Valle dell’Inferno“.

Gli eventi di Zack Snyder’s Justice League

In Zack Snyder’s Justice League, determinato a garantire che il sacrificio finale di Superman (Henry Cavill) non sia stato vano, Bruce Wayne (Ben Affleck) allinea le forze con Diana Prince (Gal Gadot) per reclutare una squadra di metaumani per proteggere il mondo da un’invasione minaccia imminente di proporzioni catastrofiche. Il compito si rivela più difficile di quanto Bruce immaginasse, poiché ciascuna delle reclute deve affrontare i demoni del proprio passato per trascendere ciò che le ha trattenute, permettendo loro di unirsi, formando finalmente una lega di eroi senza precedenti.

Anche se ora Batman (Affleck), Wonder Woman (Gadot), Aquaman (Jason Momoa), Cyborg (Ray Fisher) e The Flash (Ezra Miller) sono uniti, potrebbero essere troppo tardi per salvare il pianeta da Steppenwolf, DeSaad e Darkseid e dalle loro terribili intenzioni.

La sceneggiatura del film è di Chris Terrio, una storia di Chris Terrio, Zack Snyder e Will Beall, basata sui personaggi della DC, Superman creato da Jerry Siegel e Joe Shuster. I produttori del film sono Charles Roven, Deborah Snyder, con i produttori esecutivi Christopher Nolan, Emma Thomas, Wesley Coller, Jim Rowe, Curtis Kanemoto, Chris Terrio e Ben Affleck. La Zack Snyder’s Justice League è disponibile per la visione su piattaforme a noleggio su Apple Tv+.

Superman: un nuovo video dal set suggerisce importanti indiscrezioni sulla trama

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Il film di James Gunn su Superman potrebbe riservare un grande colpo di scena per l’eroe di David Corenswet. Un nuovo video dal set sembra mostrare Superman mentre si allontana da una folla di cittadini di Metropolis. La particolarità del video è il comportamento della folla, che ha portato alcuni a teorizzare che questi civili siano in realtà spaventati dall’eroe, il che sarebbe un grande colpo di scena dato che quanto precedentemente visto ha mostrato l’Uomo d’Acciaio come un amato guardiano della città.

Sebbene sia difficile capire cosa stia accadendo nel video del set di Superman, questo potrebbe essere collegato a un altro punto della trama che è stato rivelato in alcune nuove immagini emerse online. In una precedente serie di foto del set di Superman, infatti, l’ultimo figlio di Krypton viene arrestato dall’esercito. Tuttavia, anche alcuni personaggi della DC fanno parte di questa sequenza: si vedono infatti L’Ingegnere e Rick Flag Sr. partecipare all’arresto di Superman.

Non sarebbe sconvolgente se qualcuno come Lex Luthor stesse lentamente iniziando a far sì che il pubblico si rivolti contro Superman. Quale possa essere la causa di questo improvviso cambiamento di opinione nei confronti dell’Uomo del Domani è il mistero più grande, che fortunatamente non è stato svelato dalle foto e dai video del set che hanno fatto il giro. Se Superman dovrà riconquistare la fiducia del pubblico, quella offerta dal film potrebbe rivelarsi una storia molto avvincente.

Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Watch Dogs: iniziate le riprese del film

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Watch Dogs: iniziate le riprese del film

Watch Dogs, l’adattamento cinematografico del popolare gioco Ubisoft rimasto bloccato in fase di sviluppo per un decennio, ha finalmente ricevuto il via alla produzione. In un post sui social media di ieri, Ubisoft ha condiviso uno sguardo al ciak del film, che sarà diretto da Mathieu Turi. Il gioco d’azione e avventura è stato pubblicato per la prima volta nel 2014, con due giochi successivi nel 2016 e nel 2020, oltre a diversi libri e miniserie a fumetti ambientati nello stesso universo narrativo.

Non si sa molto del film, che è stato realizzato da New Regency e vede come protagonisti Tom Blyth, veterano di Hunger Games, e Sophie Wilde di Talk To Me. Della sceneggiatura originale si è invece occupata Christie LeBlanc, nota per aver scritto la sceneggiatura di Oxygen di Netflix. L’immagine, riportata qui di seguito, è stata rilasciata su X con la sola didascalia “lights_camera_action.exe“.

https://twitter.com/Ubisoft/status/1808540050046484836?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1808540050046484836%7Ctwgr%5Ed69969e6b334e47cb6984b5b0255096d1d4ea491%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fpublish.twitter.com%2F%3Furl%3Dhttps%3A%2F%2Ftwitter.com%2FUbisoft%2Fstatus%2F1808540050046484836

Il cuore di Watch Dogs

Sebbene non si conoscano ancora i dettagli specifici della storia di questo film, possiamo presumere che la premessa sarà strettamente legata ai giochi. Fino ad oggi sono stati pubblicati tre giochi di Watch Dogs e, sebbene presentino personaggi principali diversi con vari obiettivi da raggiungere, tutti ruotano in gran parte attorno ai protagonisti hacker invischiati nella malavita, che affrontano aziende corrotte, boss del crimine e hacker rivali.

I giochi sono tipicamente ambientati in versioni romanzate di città reali. Il cuore di queste città è il ctOS (sistema operativo centrale), una rete informatica romanzata che collega tra loro tutti i dispositivi elettronici della città e memorizza le informazioni personali della maggior parte dei cittadini.

Quanti giochi sono il franchise di Watch Dogs?

Il nucleo del gameplay di ogni gioco di Watch Dogs consiste nell’hackerare questo sistema per ottenere un vantaggio sui nemici. I giocatori possono accedere al ctOS e utilizzare vari dispositivi che li assistono nei combattimenti, nella furtività o negli enigmi. Il primo gioco Watch Dogs è uscito nel 2014 ed è ambientato in una versione romanzata dell’area di Chicago.

La storia segue la ricerca di vendetta dell’hacker/vigilante Aiden Pearce dopo l’uccisione di sua nipote. Watch Dogs 2 è uscito nel 2016 e ci ha portato in una versione romanzata della baia di San Francisco. Il gioco seguiva un hacker di nome Marcus Holloway che lavorava con il gruppo di hacker clandestini DedSec per distruggere l’avanzato sistema di sorveglianza della città. Il gioco più recente della serie di videogiochi è Watch Dogs: Legion, uscito nel 2020. Questo gioco ci porta oltreoceano, in una Londra futuristica e distopica.

La storia segue il sindacato di hacker DedSec nel tentativo di ripulire il proprio nome dopo essere stato incastrato per una serie di attentati terroristici. Ciò che rende questo gioco particolarmente unico è che si può giocare nei panni di chiunque si trovi in città. Ogni personaggio che incontrate può unirsi alla vostra squadra, portando con sé una storia, una personalità e delle abilità uniche.

Disney Italia ha presentato le novità in arrivo nelle sale nei prossimi mesi

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In occasione della XIII edizione di Ciné – Giornate di Cinema a Riccione, Disney Italia ha presentato le novità in arrivo nelle sale cinematografiche italiane nei prossimi mesi.

Sul palco l’amministratore delegato di The Walt Disney Company Italia, Daniel Frigo. Tra gli ospiti anche le voci italiane del film Deadpool & WolverineFrancesco Venditti, doppiatore italiano di Ryan Reynolds, e Fabrizio Pucci, doppiatore italiano di Hugh Jackman. Inoltre, per presentare il nuovo film Walt Disney Animation Studios Oceania 2Chiara Grispo, che aveva prestato la propria voce a Vaiana nelle canzoni del primo capitolo, ha interpretato il brano “Oltre l’orizzonte”.

DEADPOOL & WOLVERINE | 24 LUGLIO 2024

Deadpool & Wolverine multiverso

Arriverà il 24 luglio nelle sale italiane l’atteso film Marvel Studios Deadpool & Wolverine, diretto da Shawn Levy e interpretato da Ryan Reynolds, Hugh Jackman, Emma Corrin, Morena Baccarin, Rob Delaney, Leslie Uggams, Karan Soni e Matthew Macfadyen. Il film è prodotto da Kevin Feige, Ryan Reynolds, Shawn Levy e Lauren Shuler Donner, mentre Louis D’Esposito, Wendy Jacobson, Mary McLaglen, Josh McLaglen, Rhett Reese, Paul Wernick, George Dewey e Simon Kinberg sono i produttori esecutivi. Deadpool & Wolverine è scritto da Ryan Reynolds & Rhett Reese & Paul Wernick & Zeb Wells & Shawn Levy.

ALIEN: ROMULUS | 14 AGOSTO 2024

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios – © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Il nuovo horror-thriller dal produttore Ridley Scott e dal regista/sceneggiatore Fede Alvarez, arriverà il 14 agosto nelle sale italiane. Alien: Romulus riporta alle origini il franchise di grande successo Alien: rovistando nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, un gruppo di giovani colonizzatori dello spazio si trova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo.

Il film è interpretato da Cailee Spaeny (Civil War), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Il film è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett. Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon), che ha diretto l’originale Alien e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus Alien: Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez, Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor (Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori controllo) sono i produttori esecutivi.

https://youtu.be/PH09qnsZmbU

OCEANIA 2 | 27 NOVEMBRE 2024

Oceania 2 (Moana 2)

Vaiana torna sul grande schermo nel nuovo film Walt Disney Animation Studios Oceania 2 che arriverà il 27 novembre nelle sale italiane. Il film riunisce Vaiana e Maui, dopo tre anni, per un nuovo grande viaggio insieme a un gruppo di improbabili navigatori. Dopo aver ricevuto un inaspettato richiamo dai suoi antenati, Vaiana deve viaggiare verso i lontani mari dell’Oceania e in acque pericolose e dimenticate per un’avventura diversa da qualsiasi cosa abbia mai affrontato.

Oceania 2 è diretto da David Derrick Jr., Jason Hand e Dana Ledoux Miller, e prodotto da Christina Chen e Yvett Merino, con le musiche delle vincitrici del Grammy® Abigail Barlow ed Emily Bear, del candidato al Grammy Opetaia Foa’i e del tre volte vincitore del Grammy Mark Mancina.

MUFASA: IL RE LEONE | 19 DICEMBRE 2024

Mufasa: Il Re Leone

Mufasa: Il Re Leone, in arrivo il 19 dicembre nelle sale italiane, esplora l’improbabile ascesa dell’amato re delle Terre del Branco. Il film racconta, attraverso Rafiki, la leggenda di Mufasa alla giovane cucciola di leone Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumbaa che offrono il loro caratteristico spettacolo. Raccontata attraverso flashback, la storia presenta Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a quando incontra un leone comprensivo di nome Taka, erede di una stirpe reale. L’incontro casuale dà il via al viaggio di uno straordinario gruppo di sventurati alla ricerca del proprio destino: i loro legami saranno messi alla prova mentre lavorano insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale.

Unendo tecniche cinematografiche live-action con immagini fotorealistiche generate al computer, Mufasa: Il Re Leone è diretto da Barry Jenkins e prodotto da Adele Romanski & Mark Ceryak, mentre Peter Tobyansen è il produttore esecutivo. Il pluripremiato compositore Lin-Manuel Miranda firma le canzoni del film.

A REAL PAIN | GENNAIO 2025

A Real Pain film 2024

A Real Pain, il film Searchlight Pictures premiato al Sundance Film Festival con il candidato all’Academy Award Jesse Eisenberg e il vincitore dell’Emmy e del Golden Globe Kieran Culkin, arriverà a gennaio 2025 nelle sale italiane.

Il film segue David (Eisenberg) e Benji (Culkin), due cugini non in sintonia tra loro, che si ritrovano per un tour in Polonia in onore della loro amata nonna. L’avventura prende una svolta quando le vecchie tensioni della strana coppia riemergono sullo sfondo della loro storia familiare.

Searchlight Pictures presenta A Real Pain, scritto e diretto dal candidato all’Academy Award Jesse Eisenberg (The Social Network, Benvenuti a Zombieland). Il film è interpretato da Eisenberg insieme al vincitore dell’Emmy e del Golden Globe Kieran Culkin (Succession, Scott Pilgrim vs. the World). A completare il cast, il vincitore del BAFTA e candidato all’Emmy Will Sharpe (The White Lotus), la candidata al Golden Globe® Jennifer Grey (Dirty Dancing), Kurt Egyiawan (Beasts of No Nation), Liza Sadovy (A Small Light) e Daniel Oreskes (Il caso Thomas Crown, Only Murders in the Building). Il film è prodotto da Dave McCary (Saturday Night Live, I Saw the TV Glow), Ali Herting (Bodies Bodies Bodies, The Curse), Emma Stone (Povere Creature!, Crudelia), Eisenberg, Jennifer Semler (Theater Camp) ed Ewa Puszczyńska (La zona d’interesse, Cold War).

La convention si è conclusa con alcune anticipazioni relative ai titoli in arrivo nel 2025: i film Marvel Studios Captain America: Brave New WorldThunderboltsThe Fantastic Four Blade; oltre a Snow White, il film 20th Century Studios The AmateurTRON: Ares, il secondo capitolo di Zootropolis, il lungometraggio Disney e Pixar Elio, e il terzo capitolo di Avatar.

Superman: Maria Gabriela de Faria parla del suo costume per L’Ingegnere

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L’Universo DC sta per rinascere, con James Gunn e Peter Safran che guideranno una nuova era di film e show televisivi. La prima uscita cinematografica di questa lista sarà il film Superman, le cui riprese sono attualmente in corso per una data di uscita nell’estate del 2025. Recentemente alcune foto dal set ci hanno permesso di dare un primo sguardo a uno dei personaggi in costume del film: Angela Spica / L’Ingegnere, interpretato da Maria Gabriela de Faria.

In una nuova intervista rilasciata a Marvel Latinews, la de Faria ha ora parlato dell’esperienza di indossare il suo costume da supereroe. “È una tuta bellissima e ogni volta che la indosso non la indosso da sola“, ha rivelato la de Faria. “Sono quattro le persone che me lo mettono, perché non è facile. Una di queste persone deve essere un uomo che mi afferra con forza e mi mette, o meglio, mi spinge nell’abito, e ogni volta che lo indosso, dico: ‘Ti amo abito, ti amo, ti amo abito, facciamolo, ce la faremo’“.

Il personaggio è così fisico e si fanno molte cose, quindi, beh, c’è un po’ di resistenza con la tuta“, ha continuato de Faria. “E fa caldo, soprattutto quando giriamo in piena estate. È piuttosto impegnativo, ma, come attore, impari a usare le difficoltà a tuo vantaggio e alla fine della giornata io sto morendo su quel set e anche il mio personaggio sta cercando di sopravvivere. È bellissimo“.

Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Daredevil: Born Again, la seconda stagione riceve un importante aggiornamento

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Quando i Marvel Studios hanno annunciato per la prima volta Daredevil: Born Again, si trattava di una serie di 18 episodi. Tuttavia, i piani sembravano essere cambiati ancor prima della revisione creativa, con la suddivisione del revival in due stagioni da 9 episodi. Visti i numerosi cambiamenti subiti dalla serie, i fan temono che i tagli allo streaming della Disney possano accorciare drasticamente Daredevil: Born Again. Ebbene, secondo lo scooper Daniel Richtman, il piano prevede che la “stagione 2” inizi a essere girata in autunno e che i lavori proseguano fino alla metà del 2025.

Se questo è vero, i Marvel Studios devono essere fiduciosi nelle possibilità di successo della serie, dato che il piano attuale prevede che Daredevil: Born Again sarà trasmesso in anteprima su Disney+ il prossimo marzo. Tuttavia, immaginiamo che questo significhi che c’è il rischio che si diffondano spoiler importanti sulla prima stagione una volta che il cast sarà tornato sul set della seconda stagione. Questa notizia solleva anche alcune interessanti domande sui piani per Spider-Man 4.

La seconda stagione si intersecherà con quel film o forse il ritorno dell’Uomo Ragno nel MCU è destinato a colmare il divario tra le due metà di Daredevil: Born Again? E se i piani per una collaborazione tra Spidey e l’Uomo senza Paura e la loro lotta contro il Kingpin fossero stati cancellati?! È possibile che questo “team-up” sia stato gonfiato a dismisura per poi rivelarsi un nulla di fatto. Per il momento, non resta che attendere maggiori informazioni sulla serie prima di poter fare ulteriori previsioni.

Charlie Cox Daredevil
Charlie Cox è Daredevil nell’omonima serie TV

Quello che sappiamo di Daredevil: Born Again

Lo sceneggiatore di The Punisher, Dario Scardapane, è salito a bordo come nuovo showrunner della serie Daredevil: Born Again, le cui riprese sono concluse da poco.

I dettagli specifici della trama sono ancora nascosti, ma sappiamo che Daredevil: Born Again vedrà Matt Murdock/Daredevil (Charlie Cox) confrontarsi con la sua vecchia nemesi Kingpin (Vincent D’Onofrio), che abbiamo visto tornare di corsa a New York nel finale di stagione di Echo. È probabile che Fisk sia in corsa per la carica di sindaco di New York o che sia già stato nominato a tale carica quando la storia prenderà il via.

I dettagli specifici della trama di Daredevil: Born Again non sono stati rivelati, ma possiamo mettere insieme un’idea approssimativa dalle foto dal set e dalle fughe di notizie sulla trama. Matt Murdock difenderà White Tiger in tribunale, The Kingpin è il sindaco di New York City (e reprime i vigilantes che odia così tanto), e The Punisher prende di mira i poliziotti corrotti che hanno cooptato il suo logo.

Entrambi i personaggi hanno debuttato nel Marvel Cinematic Universe nel 2021. Kingpin è stato guest-star nella serie Disney+ Hawkeye e Matt Murdock è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox è stato anche guest-star in due episodi di She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un lato più leggero dell’eroe. Kingpin, invece, è stato tra i protagonisti della recente serie Echo. È stato recentemente confermato che Daredevil: Born Again sarà presentato in anteprima su Disney+ il prossimo marzo.

Wonder Man: emergono nuovi dettagli sulla trama della serie

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Wonder Man: emergono nuovi dettagli sulla trama della serie

La serie Wonder Man dei Marvel Studios con Yahya Abdul-Mateen II sta finalmente ricevendo degli aggiornamenti interessanti. I fan erano preoccupati per il destino della serie dopo la revisione creativa dello studio, ma sappiamo che le riprese sono ricominciate a gennaio dopo gli scioperi dello scorso anno sotto l’occhio vigile di Destin Daniel Cretton. Sebbene la maggior parte dei dettagli sia ancora tenuta strettamente segreta, Demetrius Grosse, che interpreterà il Triste Mietitore nella serie, ha anticipato la dinamica tra il suo personaggio e Wonder Man.

Nel fumetto, Il Triste Mietitore, alias Erick Williams, è il fratello di Simon, alias Wonder Man, che non si adatta alla famiglia Williams. Poiché Simon è considerato l’orgoglio della famiglia, la rivalità tra fratelli e la gelosia spingono Erick sulla strada sbagliata, portandolo infine a ottenere una potente falce e ad assumere il ruolo di mietitore. Groose ha anticipato che la dinamica fraterna sarà esplorata anche nella prossima serie Disney+ e che i fan dovrebbero tenerla d’occhio.

L’attore ha infatti dichiarato a Comic Book: “Credo che le persone saranno incuriosite dalla dinamica tra Simon Williams ed Eric Williams tanto quanto sono eccitate dalla dinamica tra Grim Reaper e Wonder Man. Questa serie sarà un tipo di show molto, molto diverso, ma piacevole“. Non resta a questo punto che attendere ulteriori aggiornamenti su questa serie Marvel, le cui premesse la stanno rendendo una delle più attese tra quelle in arrivo in casa Marvel.

Aquaman – In foto Yahya Abdul Mateen II che interpreta Black Manta.

Cosa sappiamo sulla serie TV Wonder Man?

Wonder Man ha arruolato Andrew Guest come capo sceneggiatore e Cretton ha diretto i primi due episodi. Durante gli scioperi dell’anno scorso si era vociferato che la serie fosse stata cancellata; tuttavia, come per Daredevil: Born Again, crediamo che la serie sia stata invece revisionata e migliorata dal punto di vista creativo.

La star di Aquaman e Il Regno Perduto, Yahya Abdul-Mateen II interpreterà il protagonista, mentre Sir Ben Kingsley riprenderà il ruolo di Trevor Slattery in Iron Man 3 e Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli. Lo scorso aprile è stata confermata la presenza di Demetrius Grosse nel ruolo del Tristo Mietitore, mentre si vocifera la presenza di numerose star, tra cui Ed Harris, Bob Odenkirk e Courtney Cox.

Wonder Man ha fatto il suo debutto nei fumetti Marvel Comics nelle pagine di Avengers #9 nel 1964. Inizialmente un cattivo, fu poi ritrasformato in un eroe (e in un Vendicatore) negli anni Settanta. Il Tristo Mietitore è suo fratello e le sue onde cerebrali sono state utilizzate da Ultron come base per la Visione; in seguito, si è unito ai Vendicatori della Costa Ovest ed è diventato una star di Hollywood.

Wonder Man non ha ancora una data di messa in onda confermata.

LEGGI ANCHE: Wonder Man: le foto dal set anticipano il ritorno di Trevor Slattery nel MCU

Jessica Alba “coglierebbe al volo” l’occasione di unirsi al MCU

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Jessica Alba “coglierebbe al volo” l’occasione di unirsi al MCU

Tra il 2005 e il 2007, l’attrice Jessica Alba, ora tornata con un ruolo da protagonista in Trigger Warning ha interpretato Sue Storm, alias la Donna Invisibile, in due film della Fox sui Fantastici Quattro, al fianco di Chris Evans, Ioan Gruffudd e Michael Chiklis. Con Hugh Jackman che riprenderà il suo ruolo di X-Men in Deadpool & Wolverine dei Marvel Studios – un viaggio nel multiverso pieno di camei che riporterà altri personaggi e attori originali dell’universo Fox – Alba ha dichiarato che anche lei tornerebbe volentieri nella famiglia Marvel.

Ho amato quei film e quella serie ha anche cambiato la mia vita“, ha dichiarato la star dei Fantastici Quattro in una retrospettiva di Entertainment Tonight. “Nessuno mi ha parlato di [un ritorno], ma coglierei al volo l’occasione“. Alba ha aggiunto: “Ho amato quel personaggio e mi è sembrato così unico nell’universo Marvel dell’epoca. Non c’erano supereroi femminili come lei”.

Come noto, alcuni precedenti rumor indicavano proprio Jessica Alba come un’altra delle possibili star che avrebbe compiuto un cameo in Deadpool & Wolverine. La cosa, considerando anche quanto affermato dall’attrice, sembra ora meno probabile, ma finché non si sarà seduti in sala a vedere il film il dubbio che Alba possa comparire improvvisamente sullo schermo rimarrà. Di certo i fan gradirebbero molto rivedere l’attrice in quel ruolo.

I Fantastici 4 cast
Jessica Alba nel ruolo di Sue Storm in Fantastici 4

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

MaXXXine ha una scena post-credits?

MaXXXine ha una scena post-credits?

La trilogia di Ti West incentrata su Maxine Minx (Mia Goth) e la sua ricerca della fama si conclude con MaXXXine, un tributo intriso di neon alla grintosa Los Angeles degli anni ’80, che ha effettivamente una scena di coda. Dopo X e il prequel Pearl, questo slasher nostalgico con sfumature noir si svolge durante la serie di omicidi a Los Angeles del Night Stalker. Esploriamo l’orrore nello squallido ventre di Los Angeles, nei luminosi backlots degli studios e nelle losche case delle colline di Hollywood.

Ci sarà qualcosa che ostacolerà la grande occasione di Maxine in un film horror mainstream? La trilogia X nel suo complesso è una splendida vetrina della capacità del regista Ti West di catturare epoche e ambientazioni diverse. X evoca l’atmosfera lugubre e underground dell’età d’oro del porno alla fine degli anni ’70, mentre Pearl è ambientato nell’America rurale del 1918 nell’emergente era del cinema muto e MaXXXine diventa un horror-noir intriso di neon.

Ogni film è ricco di dettagli che riflettono le loro epoche ma, mentre i film sono ampiamente dettagliati durante la durata del film, le loro sequenze di titoli di coda sono raramente utilizzate per stuzzicare elementi futuri della trama. X non ha una scena di coda, anche se qualche fortunato spettatore può essere riuscito a vedere una proiezione in sala con un’anteprima di Pearl o MaXXXine.

MaXXXine Elizabeth Debicki e Mia Goth
Foto di Courtesy of A24 – © A24

Pearl non ha una vera e propria scena finale, ma ha una divertente estensione della scena finale che continua dietro i titoli di coda del film. Il marito di Pearl torna finalmente a casa per vedere gli orrori compiuti dalla moglie, e lei si lascia sfuggire “Sono così felice che tu sia a casa”, regalandogli un sorriso ormai famoso che si sforza di mantenere, con lo sguardo fisso verso la telecamera, per quasi due minuti di titoli di coda. La scena dei titoli di coda di MaXXXine prepara direttamente il prossimo capitolo del franchise di X? Non in modo evidente, ma è una piccola e divertente coda all’avventura di Maxine negli anni ’80.

MaXXXine è una divertente uscita horror nostalgica con sfumature noir

Mentre il prequel Pearl completa X rafforzandone i temi e fornendo un retroscena della coppia di assassini al centro del film, MaXXXine risponde direttamente alle domande suscitate dalla ricerca della celebrità da parte di Maxine Minx. Maxine Minx arriva a Hollywood e si prepara a recitare nel roboante sequel dell’horror in-world The Puritan II. Tuttavia, non può semplicemente avere una pausa, e deve affrontare una Hollywood terrorizzata dal già citato Night Stalker, oltre al suo misterioso nemico. Sebbene ogni film del franchise X condivida temi come il fascino della fama o l’attrazione del sesso in epoche puritane, MaXXXine porta avanti la fiaccola in modi sorprendenti.

Secondo l’etica del fai-da-te di Maxine, l’aspirante starlet parte da sola su per trovare la sua misteriosa nemesi hollywoodiana prima che questa ostacoli il suo ruolo di successo. La sua ricerca rende il viaggio particolarmente avvincente, in quanto la protagonista si trova ad affrontare sfide che si addicono a un film horror e a bilanciare il tutto con un’indagine avvincente. La ricerca straziante, ambientata negli angoli più oscuri della Los Angeles degli anni ’80, conferisce al film un tocco di noir insieme alla sua energia da slasher.

È una nota stellare per l’uscita di Maxine Minx (se questa è davvero la fine del franchise), che consolida ilmantra di Maxine “Non accetterò una vita che non merito” nella mente di molti fan dell’horror. Sebbene il pubblico non veda i sei anni precedenti, è una continuazione così organica del viaggio del personaggio in X che è facile immaginare i momenti che potrebbero riempire lo spazio intermedio. Il film riflette anche un’espansione del senso di sé del personaggio.

Il suo desiderio di uscire dal mondo del porno e del sesso non è dovuto al fatto che ora disapprova il lavoro che ha fatto la sua carriera fino a quel momento, ma piuttosto deriva dal suo bisogno di raggiungere obiettivi più alti. Si tratta di un’imponente star vehicle per Mia Goth e di un ottimo set per un futuro capitolo del franchise (sempre che questo genere di cose si realizzi).

Dove andrà a finire il franchise di X?

MaXXXine film
Foto di Courtesy of A24 – © A24

Il marketing diMaXXXine lo ha presentato per tutto il tempo come la conclusione della storia del personaggio, e in effetti ripaga molto di ciò che X aveva impostato. Con la sua grande occasione hollywoodiana, Maxine Minx è finalmente in grado di raggiungere la vera celebrità, il suo obiettivo principale da quando ha versato sangue su tutti i nostri schermi in X. Il nuovo film termina con una nota soddisfacente, fornendo una chiara chiusura dell’arco narrativo per Minx, e non c’è necessariamente nulla da risolvere.

Allo stesso tempo, West ha ventilato l’idea di un quarto film, se MaXXXine dovesse avere un buon successo. Senza fare spoiler sul finale del film, ci sono modi in cui West potrebbe spostare il mondo di MaXXXine cronologicamente in avanti in un quarto film. Inoltre, il franchise ha fatto un balzo indietro nel tempo per farci conoscere le origini di Pearl e poi di nuovo in avanti fino al 1985, sei anni dopo Pearl. Potrebbe facilmente rivisitare Minx in quella finestra di sei anni, mostrando un altro genere in quell’epoca influente della storia del cinema. Non è necessariamente probabile, vista la propensione di West per i salti temporali più consistenti, ma è plausibile.

Gli spin-off sono certamente possibili, dato che la stessa Pearl è uno spin-off attorno all’antagonista principale di X. In MaXXXine, Maxine incontra una detective che potrebbe alimentare la sua stessa narrazione, oppure un film futuro potrebbe mostrare la regista emergente Elizabeth Bender (Elizabeth Debicki). Il personaggio è carismatico e condivide l’etica del “successo ad ogni costo” di Maxine Minx. Tuttavia, è difficile immaginare che West faccia un film in questo universo senza la musa Mia Goth.

Infine, proprio come X ha mostrato il personaggio di Mia Goth, aspirante alla fama, negli anni ’70 e Pearl ha visto la Goth interpretare un altro personaggio simile in un’epoca precedente, West ha sempre la possibilità di lanciare la Goth in un’altra star emergente in un’altra epoca horror (per favore, un film di mostri in stile Universal). Nulla nel film o nella sequenza dei titoli di coda suggerisce che ci siano piani all’orizzonte per un quarto film, spin-off o altro, ma ci sono diversi modi in cui il franchise potrebbe andare avanti se West sceglie di portare avanti la torcia.

Superman: nuove foto dal set sembrano anticipare una seconda Lanterna Verde

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Continuano le riprese sul set di Cleveland per il film Superman di James Gunn e, sebbene queste ultime foto non siano così rivelatrici come le recenti immagini di Nathan Fillion e Isabela Merced nei panni di Guy Gardner e Hawkgirl, potrebbero accennare all’introduzione di una seconda Lanterna Verde. Oltre a un altro sguardo a David Corenswet che prende il volo nei panni dell’Uomo d’Acciaio, diverse inquadrature mostrano una donna che porta uno scoiattolo a Corenswet in una valigetta e l’attore che sembra interagire con la piccola creatura.

Nel caso non si abbia familiarità con i fumetti delle Lanterne Verdi, ci si potrebbe chiedere cosa c’entri questo con il gruppo di supereroi, ma un membro del Corpo delle Lanterne Verdi è, in effetti, uno scoiattolo antropomorfo di nome Ch’p. Potrebbe naturalmente esserci un’altra spiegazione, soprattutto perché se Ch’p facesse parte del film, sarebbe quasi certamente un personaggio completamente in CGI. Al momento, dunque, la presenza di questo scoiattolo rappresenta un nuovo mistero.

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Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

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Captain America: Brave New World, condivisa una nuova immagine di Anthony Mackie

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Captain America: Brave New World ha recentemente concluso il suo ultimo ciclo di riprese, e i Marvel Studios hanno scelto i social media per celebrare l’Independence Day del 4 luglio condividendo una nuova immagine di Anthony Mackie nei panni di Sam Wilson, vestito da Capitan America. Nella foto Wilson indossa la sua tuta in versione aggiornata e sfoggia lo scudo di vibranio che gli è stato passato da Steve Rogers (Chris Evans) nei momenti finali di Avengers: Endgame. Di seguito, ecco la nuova immagine al link sottostante.

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Anthony Mackie ha recentemente dichiarato che questo film è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.

Questo film è un chiaro reset. Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film, si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che la Marvel vuoole essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter Soldier“.

Noi: dal cast al finale, tutto quello che c’è da sapere sul film

Noi: dal cast al finale, tutto quello che c’è da sapere sul film

Formatosi come attore comico, Jordan Peele ha sbalordito tutti quando nel 2017 ha portato al cinema il suo esordio come regista: Scappa – Get Out. Non una commedia bensì un horror, dove egli ha modo di inserire in tale genere una profonda riflessione e critica sul razzismo insito nella cultura statunitense, ma anche di come chi si professa a favore dei diritti dei neri spesso lo faccia in modo errato e poco sincero. Successivamente a questo lungometraggio, Peele ha nel 2019 portato al cinema il suo secondo film: Noi (qui la recensione).

Anche in questo caso egli affronta tematiche simili a quelle della precedente pellicola, confermando il suo desiderio di dar vita a film horror sofisticati, che attraverso il genere possano portare al pubblico riflessioni sulla società attuale. Ispirato all’episodio L’immagine speculare della serie The Twilight ZoneNoi presenta dei toni più marcatamente orrorifici, insieme ad un enigma tutto da svelare e che, ancora una volta, ci parla della società in un modo del tutto originale.

Decisamente un film da recuperare, dunque, specialmente per gli amanti di questo genere di horror intelligenti, dove ogni elemento narrativo presenta rimandi alla nostra realtà. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Noi. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Noi Lupita Nyong'o
Lupita Nyong’o, Evan Alex e Shahadi Wright Joseph in Noi. Foto di Claudette Barius – © Universal Pictures

La trama e il cast di Noi

Non lontano dalla spiaggia di Santa Cruz, dove ha avuto un’esperienza traumatica d’infanzia, l’ormai madre di due figli, Adelaide, torna con riluttanza nella loro tranquilla casa sul lago con suo marito, Gabe, per trascorrere le vacanze estive. La donna, tuttavia, non riesce ancora a scrollarsi di dosso le paure vissute lì e di cui non vuole assolutamente parlare. Proprio quando sembra potersi concedere un po’ di tranquillità, il suo passato tornerà con violenza a perseguitarla sotto forma di doppelgänger. Una sua sosia, che si fa chiamare Red, minaccia lei e tutta la sua famiglia per motivi spaventosi.

Protagonista di Noi, nel doppio ruolo di Adelaide e Red, vi è la premio Oscar Lupita Nyong’o. Per differenziare i due personaggi, l’attrice ha basato la voce della doppelgänger su un disturbo neurologico chiamato disfonia spasmodica che provoca spasmi involontari della laringe. Accanto a lei, nei panni del marito Gabe si ritrova l’attore Winston Duke, mentre Shahadi Wright Joseph e Evan Alex sono i figli Zora e Jason. Nel film recitano poi anche Elisabeth Moss nei panni di Kitty Tyler, Yahya Abdul-Mateen II in quelli di Russel Thomas e Anna Diop come sua moglie Rayne.

 

Il significato del film e del finale

Quello di Noi è un racconto allegorico e stratificato, dove ogni elemento è fondamentale alla comprensione generale dell’opera. Per prima cosa è bene sapere che, come si scopre nel corso del film, i dopplegänger che si manifestano arrivano da una dimensione sotterranea chiamata Thethered. In questo luogo, decenni prima, erano stati abbandonati i cloni della popolazione statunitense. Si trattava di un esperimento fallito che aveva l’obiettivo di controllare il popolo.

Noi cast
Foto di Claudette Barius – © Universal Pictures

Questi cloni aspirano ora a prendere il posto dei loro simili, facendosi finalmente notare e ricordare a tutti della loro presenza. Da questo punto di vista, il film è dunque una metafora del classismo vigente negli Stati Uniti (come nel mondo intero). Peele sembra ricordare, attraverso l’horror, della dualità vigente negli Stati Uniti (a cui il titolo originale, Us, sembrerebbe fare riferimento), dove i cittadini privilegiati possono permettersi di vivere al di sopra del sistema e di coloro che sono invece bloccati nella povertà.

Lo stesso regista ha in seguito confermato come anche dal suo punto di vista il film tratti dei privilegi e di come il possedere questi porti l’essere umano ad esserne in realtà posseduto e corrotto. Una corruzione che, a quanto comunica il film, si manifesta già in giovanissima età. Per una comprensione più approfondita delle allegorie presenti in Noi, si consiglia la lettura dell’articolo Noi: spiegazione del finale, simbologia e significati del film di Jordan Peele.

Il trailer di Noi e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Noi grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 4 luglio alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

La ragazza con il braccialetto: la storia vera dietro il film

La ragazza con il braccialetto: la storia vera dietro il film

Il francese Stéphane Demoustier, regista di Terre battute e Allons enfants, ha realizzato nel 2019 quello che è ad ora il suo film più noto: La ragazza con il braccialetto. Incentrato su una vicenda giudiziaria, questo è in realtà un viaggio esplorativo all’interno di un nucleo famigliare tipo, con il fine di indagarne i rapporti, gli equilibri e in che modo essi possono essere minati da un evento sconvolgente. Selezionato per essere proiettato nella sezione Piazza Grande al 72esimo Festival di Locarno, dove ha avuto la sua anteprima mondiale, il film è dunque un intenso dramma che non ha mancato di ottenere ampi riconoscimenti.

La ragazza con il braccialetto è infatti stato accolto con ottime recensioni da parte della critica e del pubblico, ed ha poi vinto premi in prestigiose cerimonie come i Lumières Awards, dove Demoustier ha vinto per la Miglior sceneggiatura, e agli ancor più importanti Cèsar Awards (gli Oscar francesi), dove sempre Demoustier ha trionfato nella categoria Miglior sceneggiatura adattata. Il suo film, infatti, è il remake di un noto lungometraggio argentino – di cui si parlerà più avanti in questo articolo – a cui però il regista francese ha aggiunto dettagli così da renderlo più personale e adeguato al proprio contesto di provenienza.

Per chi è dunque un appassionato di vicende giudiziarie, dove la colpevolezza o l’innocenza del sospettato di turno non sono mai evidenti, La ragazza con il braccialetto è allora un film da non lasciarsi sfuggire. Specialmente per il modo in cui indaga le ripercussioni che simili vicende hanno. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle sue fonti di ispirazione. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La ragazza con il braccialetto trama
Anaïs Demoustier in La ragazza con il braccialetto. © Mathieu Ponchel – Petit Film – France 3 Cinéma – Frakas Productions – Le Pacte

La trama e il cast di La ragazza con il braccialetto

Protagonista del film è Lise, una ragazza di 18 anni accusata di aver ucciso la sua migliore amica e ora costretta alla libertà vigilata in attesa del giudizio della Corte d’assise. Motivo per cui alla caviglia porta un braccialetto elettronico che controlla i suoi movimenti. I genitori, Bruno e Céline affrontano l’accusa di omicidio della figlia in modi totalmente diversi: il padre è protettivo e cerca di sostenerla, mentre la madre è totalmente bloccata su come affrontare questo dramma familiare e il futuro di Lise. Quando la ragazza si presenta in tribunale, emergerà un suo stile di vita totalmente inaspettato per i genitori. Una vita sconcertante che finora ignoravano e che mette per la prima volta l’imputata a nudo.

Il film segna il debutto come attrice di Mélissa Guers, qui protagonista nel ruolo di Lise Bataille. Nei panni dei suoi genitori Bruno e Céline Batailler vi sono invece Roschdy Zem e Chiara Mastroianni. Il primo è noto anche come regista dei film Omar m’a tuer e Mister Chocolat, mentre Mastroianni (figlia di Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve) si è di recente distinta nei film L’hotel degli amori smarriti I figli degli altri. Anaïs Demoustier ricopre il ruolo dell’Avvocato Generale, mentre Annie Mercier il ruolo dell’avvocato di Lise. Completano il cast Paul Aïssaoui-Cuvelier nel ruolo di Jules Bataille e Pascal-Pierre Garbarini, un vero avvocato, nei panni del presidente del tribunale.

La ragazza con il braccialetto cast
Chiara Mastroianni e Roschdy Zem in La ragazza con il braccialetto. © Mathieu Ponchel – Petit Film – France 3 Cinéma – Frakas Productions – Le Pacte

Il film è ispirato ad una storia vera?

Per quanto riguarda la storia raccontata in La ragazza con il braccialetto, essa non è tratta da una vicenda reale, specialmente considerando che il film è un remake del lungometraggio argentino Acusada, presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2018 per la regia di Gonzalo Tobal. Nella realizzazione del suo film, quest’ultimo aveva dichiarato che nello scrivere la storia si è documentato su alcuni casi realmente avvenuti – senza però specificare quali – con giovani macchiatisi di omicidio. Il regista ha però poi preferito concentrarsi sull’elaborare una storia originale, essendo principalmente interessato ad esplorare il modo in cui un simile evento scuota l’equilibrio famigliare.

Allo stesso modo, per La ragazza con il braccialetto, il regista Stéphane Demoustier ha trascorso del tempo in un tribunale – più precisamente al tribunale di Bobigny, come da lui dichiarato – per assistere ai processi e quindi essere sicuro di attenersi il più possibile alla realtà. Demoustier, infatti, nel realizzare il remake si è preoccupato di adattare la vicenda al funzionamento del sistema giudiziario francese. Anche in questo caso, però, pur avendo seguito vicende reali, il regista ha scelto di non basarsi su nessuna di esse per gli stessi motivi riportati da Tobal, ovvero la possibilità di partire da questo evento per concentrarsi poi su dinamiche più intime e personali.

Il trailer di La ragazza con il braccialetto e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente, La ragazza con il braccialetto non è presente in Italia su nessuna tra le piattaforme streaming disponibili. Tuttavia, il film è presente nel palinsesto televisivo di giovedì 4 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 3. Pertanto, per un limitato periodo di tempo sarà poi possibile ritrovarlo sulla piattaforma RaiPlay, a cui si potrà accedere in modo del tutto gratuito per poter vedere il film.

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