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DC League of Super-Pets, la recensione del film WB

DC League of Super-Pets, la recensione del film WB

Inutile nascondersi, a prescindere da trailer e lanci promozionali per un film come DC League of Super-Pets sarebbe impossibile farlo, e tra centinaia di titoli che promettono sorprese o colpi di scena quello di Jared Stern – al cinema da giovedì 1 settembre, distribuito da Warner Bros. Pictures – è sicuramente uno dei più classici film per tutta la famiglia in circolazione. Ovviamente, preferibilmente per famiglie nelle quali i genitori abbiano avviato i figli alla passione per i fumetti, e si abbia un minimo di dimestichezza con i cinecomic di Marvel e DC Comics.

Per famiglie appassionate di Marvel e DC Comics

La scelta di campo tra le due è dichiarata, esplicitamente, sin dal titolo, ma i riferimenti alla concorrenza – da Iron Man ai Fantastici 4 e Thor – non mancano. Sempre con leggerezza e con il sorriso, che accompagna gli spettatori in questa avventura edificante e parodistica nella quale i più grandi faranno fatica (ma non troppa) a riconoscere le voci di Maccio Capatonda (scelto come doppiatore di Asso, il “Bavoso” ribattezzato “Bat-Segugio” per incoraggiare all’affiliazione con Batman) e Lillo, per il supercane protagonista, Krypto.

Che vediamo in una profonda crisi di fiducia, dopo un inizio idilliaco che ci racconta del rapporto speciale stretto con il suo celebre padrone, Superman. Li vediamo condividere gli stessi superpoteri e combattere fianco a fianco il crimine nella città di Metropolis. Almeno fino a che qualcosa li divide… Più che il rapporto con Lois Lane, è sicuramente il rapimento del kriptoniano e della Justice League a spingere Krypto a convincere un improvvisato gruppo di animali domestici – composto dal suddetto Asso, la maialina MP, Merton la tartaruga e lo scoiattolo Chip – a mettere a frutto gli strani superpoteri che il piano della perfida Lulu gli ha imprevedibilmente regalato.

DC League of Super-PetsUna Origin Story che guarda al futuro

Un brevissimo accenno alle origini (rivisitate) della presenza di Krypto al fianco del piccolo Kal-El, che rimanda visivamente – e non solo – al Superman originale di Richard Donner del 1978, pone le premesse per una incongruenza successiva, figlia della scelta di dare una storia ‘Super’ anche al quadrupede eroe protagonista. Niente di grave, per quanto sarebbe stato evitabile, soprattutto per l’esistenza di una ampia letteratura sul personaggio e di una Origin Story che si è voluto cambiare. Probabilmente per coerenza con la moderna sensibilità e con la centralità del discorso contro la sperimentazione animale.

Filologia a parte, senza insistere sull’opportunità di aderire a un canone forzato di apparentamento tra Super Pets e supereroi, per altro quelli della già non troppo fortunata Justice League, ed evitando di sottolineare l’inevitabile “l’unione fa la forza”, sono naturalmente i temi più ‘animalisti’ (abbandono ed egoismo umano inclusi) a colorare questo insolito e divertente team-up. Da un lato, costruito per i più piccoli e popolato da personaggi a loro dedicati, dall’altro, capace di offrire – cosa rara nei film ‘dei grandi’ – un convincente scontro One on One e poi un equilibrato conflitto finale, pur affollato come forse solo nel franchise degli X-men.

In questo senso, quello che approderà anche su piattaforma con il VG “DC League of Super-Pets: Le avventure di Krypto e Asso” è un vero film di supereroi, anche se resta la curiosità di cosa potrebbe riservarci uno sfruttamento maggiore di un personaggio fino a ora relegato ai singoli camei nella Titans di Netflix, nella quarta stagione di Smallville o nelle animazioni come Superman/Batman: Apocalypse e Justice League Action. O migliore, come – vogliamo credere – avremmo potuto vedere nello script di Kevin Smith per il Superman diretto da Tim Burton.

Venezia 79: Premio degli spettatori – Armani beauty al miglior film della sezione Orizzonti Extra

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Ritorna alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, per la sezione Orizzonti Extra al suo secondo anno, il premio da parte degli spettatori al miglior film, con il supporto del main sponsor della Mostra, Armani beauty.

Il Premio degli spettatori – Armani beauty sarà attribuito con una votazione a cui avranno diritto tutti gli spettatori dei nove film della sezione Orizzonti Extra, ovvero chi compererà il singolo biglietto, chi sarà abbonato all’intera sezione, e tutti gli accreditati che avranno richiesto un biglietto per i film della sezione stessa, limitatamente alla proiezione ufficiale di ciascun film in programma in Sala Giardino alle ore 21.00.

Ogni spettatore con diritto al voto riceverà una mail con un link individuale per esprimere la propria preferenza. Si potrà esprimere un voto da 1 a 10. Il link potrà essere utilizzato una sola volta, dopodiché non sarà più valido. Lo spettatore che riceverà il link di votazione, dovrà esprimere il proprio giudizio entro le ore 20.00 del giorno successivo alla proiezione ufficiale del film. Nel caso dell’ultimo film, in programma venerdì 9 settembre, la votazione dovrà essere effettuata entro le ore 13.00 di sabato 10 settembre.

Il Premio degli spettatori – Armani beauty sarà attribuito al film che avrà ottenuto la media più alta dei voti espressi. La consegna avrà luogo nel corso della cerimonia di premiazione finale, sabato 10 settembre in Sala Grande (Palazzo del Cinema, Lido di Venezia).

La sezione Orizzonti Extra, inserita nella Mostra a partire dall’anno scorso, si configura come un’estensione di Orizzonti, la sezione competitiva rivolta alle nuove tendenze del cinema mondiale, che nel corso degli anni ha contribuito a far conoscere e a lanciare autori oggi ampiamente affermati. Meno legata a criteri di formato e durata, Orizzonti Extra propone una selezione di opere senza vincoli di genere, durata e destinazione, purché superiori ai 60 minuti, con particolare attenzione per i film che si misurano con i generi e la produzione corrente, caratterizzati da intenti d’innovazione e di originalità creativa nel rapporto con il pubblico cui sono rivolti.

Le proiezioni dei film di Orizzonti Extra sono seguite da incontri del pubblico con i registi, autori e interpreti, condotti dalla scrittrice e autrice Chiara Tagliaferri.

Trentino Film Commission: fondo dedicato al settore cinematografico e audiovisivo

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La terza e ultima data del 2022 per presentare la domanda per accedere al contributo a fondo perduto, stanziato dalla Trentino Film Commission, è fissata al 20 settembre 2022. Il Film Fund è destinato al finanziamento di opere cinematografiche, di fiction, di serie, programmi per la televisione e progetti di documentario, sia nazionali sia internazionali.

I soggetti beneficiari che possono presentare domanda sono le società di produzione cinematografica, televisiva e di documentari; i progetti saranno esaminati da un Comitato tecnico-scientifico che stilerà la graduatoria dei soggetti idonei, valutandone la qualità, le credenziali della produzione e degli interpreti, la ricaduta economica sul territorio, la capacità di promuovere il territorio, le prospettive di distribuzione, gli accordi di co-produzione e infine l’eventuale certificazione di sostenibilità dell’opera.

Grande novità di quest’anno è l’aumento della dotazione finanziaria per l’anno 2022, che sale a 2 milioni di euro; i lungometraggi, cortometraggio, serie televisive, fiction televisive e di animazione possono ricevere un contributo massimo di importo pari a € 400.000,00 purché una parte delle riprese sia effettuata in Trentino, venga speso sul territorio un importo pari ad almeno il 150% del contributo e che almeno il 20% della troupe sia composta da professionisti locali durante il periodo di riprese in Trentino.

I documentari e le opere multimediali potranno invece ricevere un contributo massimo di importo pari a € 40.000 e anche in questo caso parte delle riprese devono essere effettuate in Trentino, deve essere speso sul territorio un importo pari ad almeno il 120% del contributo e almeno due membri del cast tecnico devono essere professionisti locali; in alternativa contratto di co-produzione con una Produzione locale.

La domanda di contributo deve essere presentata prima dell’avvio dei lavori relativi al progetto presentato.

‘De Sica, Io e Il giardino dei Finzi Contini’: il diario di Lino Capolicchio presentato a Venezia 79

Sarà presentato a Venezia 79 De Sica, Io e Il giardino dei Finzi Contini, il diario inedito di Lino Capolicchio, attore, sceneggiatore e regista italiano, mancato lo scorso maggio, edito da Bietti ed. in collaborazione con Cinecittà. Il testo, curato da Nicole Bianchi, è accompagnato da un’intervista di Bianchi stessa, che può considerarsi a tutti gli effetti l’ultima dichiarazione ufficiale dell’attore.

La presentazione si svolgerà il 7 settembre e verrà moderata da Andrea Purgatori, che ha conosciuto e lavorato con Capolicchio; tra gli ospiti, si aspettano: Alessio Boni, diretto da Capolicchio nel film “Diario di Matilde Manzoni” (2002); la regista Ra Di Martino, che ci concede un estratto recente dell’intervista all’attore, dal suo doc “Il giardino che non c’è” (2021). Tra gli ospiti presenti anche Ilaria Floreano per Bietti ed. e Francesca Golino, la vedova Capolicchio. E infine Nicole Bianchi, che ha curato l’intero volume.

Dall’introduzione di Nicole Bianchi al volume: “Il diario di Capolicchio è uno scritto intimo, spontaneo, espressione della vivacità cerebrale dell’artista, laddove il Cinema – la sua sacralità, il suo potere d’intrattenimento – è il filo rosso che non si rarefà mai. Lino Capolicchio ha in sé anche il pregio di celebrare spesso la Settima arte non in riferimento al proprio talento, alle opere che gli hanno dato luce, ma con l’ammirazione, la critica, lo stupore, la franchezza dell’attento spettatore, che è affamato di guardare i grandi titoli, italiani e non, della Storia del Cinema: qua e là ci sono, infatti, vere e proprie piccole recensioni, non nate come tali, ma che alla lettura assumono un valore interessante per il punto di vista peculiare, mai banale.”

L’impero dei lupi: trama e cast sul film con Jean Reno

L’impero dei lupi: trama e cast sul film con Jean Reno

Thriller francese del 2005, L’impero dei lupi è diretto da Chris Nahon, noto per i suoi film d’azione come Kiss of the Dragon e The Last Vampire. Qui al suo secondo lungometraggi, il regista dirige una storia ricca di suspence, omicidi e indizi da seguire in vista della risoluzione finale. Con un cast che vanta il popolare attore Jean Reno e l’italiana Laura Morante, il titolo ha negli anni acquistato un sempre maggior fascino. Motivo di ciò sono la sua atmosfera e l’intrigo della trama.

L’opera è tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore e sceneggiatore francese Jean-Christophe Grangé, già noto per il libro I fiumi di porpora, da cui è a sua volta stato tratto un film. Grangé ha in quest’occasione collaborato anche alla scrittura del film, assicurandosi che questo rispettasse i principali eventi e risvolti del libro. Pur tralasciando alcuni aspetti, infatti, lo scrittore ha affermato che si è in tutti i modi cercato di rimanere il più fedeli possibile al testo letterario da lui pubblicato nel 2003.

Le riprese si sono poi svolte in un diverse location, tra cui la regione asiatica della Cappadocia, a Istanbul e a Parigi, dove si svolgono i principali eventi del film. Con un budget attestato intorno ai 27 milioni di euro, il film non si è poi rivelato il successo economico sperato. Il suo incasso complessivo, infatti, sembra ammontare soltanto intorno agli 11 milioni. Con il tempo però, il film è diventato particolarmente ricercato dai fan del genere, e non manca di essere riproposto anche in televisione, ottenendo buoni ascolti.

L’impero dei lupi: la trama del film

La trama del film ruota intorno ad Anna Heymes, una benestante parigina di circa trent’anni. La sua occupazione principale è quella di essere moglie e donna di casa. L’equilibrio della sua vita perfetta inizia ad entrare in crisi nel momento in cui la donna si trova ad avere una serie di inquietanti incubi relativi ad una serie di brutali omicidi. Incerta su cosa quelle visioni vogliano dire, la donna inizia a rivolgersi ad una psichiatra, la quale cerca di aiutarla nella comprensione di ciò che le sta accadendo. Anna, infatti, sospetta un male al cervello, che potrebbe essere la causa dei suoi dolori come anche della momentanea perdita di memoria.

Parallelamente alla sua storia, si svolge quella dei poliziotti Schiffer e Nerteaux. Il primo particolarmente non ortodosso nei modi, il secondo più ligio al suo ruolo di autorità. I due si trovano a dover risolvere una serie di misteriosi omicidi, che sembrano avere molto in comune con quelli di cui Anna ha fatto esperienza. Le loro strade finiranno presto con l’incrociarsi, e la donna capirà di essere finita al centro di una cospirazione più grande. Lei è l’unica a poter salvare sé stessa, trovando però aiuto nei due poliziotti, che intanto hanno iniziato a prendere sempre più a cuore la sua disperata condizione.

L'impero dei lupi cast

L’impero dei lupi: il cast del film

Per dar vita ai personaggi protagonisti del film, il regista ha scelto di affidarsi ad un cast composto da attori internazionali. Questi avrebbero infatti potuto portare sul set le loro esperienze diverse. A ricoprire il ruolo della protagonista Anna è infatti l’attrice spagnola Arly Jover, nota per aver recitato anche in Millennium – Uomini che odiano le donne e Il cecchino di Michele Placido. Per lei quello di Anna è stato il primo ruolo importante della sua carriera, e per prepararsi al meglio l’attrice ha condotto diverse ricerche sulle instabilità mentali, come anche sul peso che gli incubi possono avere nella vita di tutti i giorni.

Di particolare prestigio è poi la presenza dell’attore francese Jean Reno. Protagonista di numerosi celebri lungometraggi a livello internazionale, l’interprete non era nuovo al genere crime. L’attore aveva infatti già recitato nel film I fiumi di porpora, tratto dallo stesso autore di L’impero dei lupi. Per dar vita al suo controverso poliziotto, Reno si è preparato lavorando molto sulla sua fisicità, come anche sul suo look. In particolare, l’attore ha affermato di aver ricercato il giusto equilibrio in un personaggio che vive continuamente sul confine tra moralità e immoralità.

Completano poi il cast principale l’attrice e regista italiana Laura Morante, nota in particolare per i film La stanza del figlio e Assolo. Non nuova a recitare per il cinema francese, l’interprete si distingue qui nel ruolo della psichiatra che tenta di aiutare Anna nella sua ricerca. Ne sono poi conseguiti diversi apprezzamenti per la sua performance. Infine, nel film è presente il compianto attore Jocelyn Quivrin, noto per aver recitato anche nel film Syriana con George Clooney, e tristemente scomparso nel 2009 in seguito ad un incidente d’auto. Nel film in questione, Quivrin ha interpretato il poliziotto Nerteaux, impegnato insieme al collega nelle indagini sui misteriosi omicidi.

L’impero dei lupi: le differenze tra il film e il libro

Come è norma, l’adattamento cinematografico di un libro presenta inevitabilmente una serie di differenze, più o meno significative. La necessità è infatti quella di condensare un racconto particolarmente lungo e dettagliato all’interno di un lungometraggio della durata media di circa due ore. Pur avendo partecipato alla scrittura della sceneggiatura, e aver assicurato la maggior fedeltà possibile al testo letterario, Grangé è inevitabilmente dovuto venire a patti con una serie di modifiche. Queste, in realtà, si ritrovano principalmente sul finale del film.

Oltre ad una generale semplificazione psicologica dei personaggi, si è infatti scelto di rivedere le modalità in cui la storia si conclude. Con temi come la perdita dell’identità, la vendetta e il potere del denaro, il libro si conclude infatti in modo decisamente cupo e pessimistico. Per non rischiare di scontentare il pubblico, invece, per il film si è ricorso ad un lieto fine. I protagonisti finiscono con il risolvere l’enigma e avere salva la vita. Ciò ha permesso così di assegnare alla protagonista un finale che le rendesse giustizia, e accontentasse quanti volevano per lei un risultato positivo alla sua ricerca.

L’impero dei lupi: il trailer e dove vedere il film in streaming

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, L’impero dei lupi sarà trasmesso in televisione lunedì 29 agosto , alle ore 21:00 sul canale Iris. Il film però è disponibile anche in alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. È infatti presente nei cataloghi di Chili Cinema e Infinity. In base alla piattaforma scelta, sarà possibile noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale al catalogo. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

Bullet Head: trama, cast e curiosità sul film con Adrien Brody

Bullet Head: trama, cast e curiosità sul film con Adrien Brody

Nessuno nasce buono o cattivo, a decidere a quale dei due valori si finirà con l’appartenere sono molto spesso le circostanze e l’ambiente in cui si cresce. È questa l’idea alla base di Bullet Head, thriller del 2017 scritto e diretto da Paul Solet e co-prodotto tra Stati Uniti e Bulgaria. Il film, ambientato quasi interamente in un unico ambiente, si configura come un racconto adrenalinisco sullo stile di titoli come il cult Le iene, ma presenta al suo interno una serie di dinamiche che lo rendono non solo coinvolgente da vedere, ma anche capace di attivare una serie di riflessioni.

Oltre a riflettere sui concetti di bene e male e su come questi definiscano o meno le creature viventi, il film è anche un aperto atto di denuncia verso la crudeltà contro gli animali, qui rappresentata dalle lotte clandestine tra cani. Situazioni brutali che finiscono per far passare il messaggio che certe specie siano cattive di natura, quando invece sono proprio eventi come questi che influenzano il comportamento e il carattere. Bullet Head, di cui parte degli incassi è stata devoluta alle associazioni che contrastano chi organizza tali lotte, ricorda dunque scena dopo scena di come è solo il male a generare altro male.

Si tratta inoltre di un’opera poco nota ma che merita di essere riscoperta. Questa può infatti essere vista e apprezzata su più livelli, tanto come una forte critica sociale quanto come un teso thriller che non annoia e intrattiene per tutti i suoi novanta minuti di durata.  Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Bullet Head: la trama del film

Protagonisti del film sono tre criminali, Stacy, Gace e Walker, i quali dopo una rapina finita male si ritrovano a dover sfuggire dalla polizia che li insegue. In cerca di un luogo dove potersi nascondere temporaneamente, si ritrovano ad entrare in un magazzino in disuso. Qui, tuttavia, si ritroveranno bloccati senza possibilità di uscita. Per loro fortuna, riescono a risalire al proprietario del locale e contattandolo gli chiedono di venirli a tirare fuori. L’uomo, però, non potrà essere lì prima del giorno successivo. I tre criminali si trovano dunque a dover spendere la notte in quel luogo lugubre, inconsapevoli dei pericoli che corrono.

Perlustrando la zona, infatti, i tre si imbattono ben presto in un pericoloso cane da combattimento a piede libero. L’animale, incattivito dalle violenze subite dagli umani, ha sviluppato un profondo odio verso di questi, che considera ora tutti suoi nemici. Stacy, Gage e Walker, si troveranno allora a dover fuggire attraverso i vari piani dell’edificio per scampare alla sete di sangue del pericoloso pittbull assassino, nel tentativo di sopravvivere fino al giorno successivo. L’arrivo di Blue, il misterioso organizzatore degli incontri clandestini e proprietario del cane, però non farà che rendere il tutto più complesso.

Bullet Head cast

Bullet Head: il cast e il cane del film

Nel ruolo del protagonista, il criminale Stacy, vi è l’attore premio Oscar Adrien Brody, celebre per film come Il pianista e King Kong. John Malkovich interpreta invece Walker, mentre Rory Culkin (fratello minore del più celebre Macaulay Culkin, l’attore di Mamma ho perso l’aereo) è infine il terzo criminale del gruppo, Gace. Alexandra Dinu, attrice nota in Italia per aver recitato in diverse fiction di successo come Provaci ancora prof!, Distretto di polizia, Carabinieri e Capri, è invece qui presente nel ruolo di Grace, l’ex fidanzata di Stacy. In ultimo, compare anche il celebre attore spagnolo Antonio Banderas nel ruolo di Blue, il proprietario del cane protagonista del film.

Per interpretare il cane presente nel film, sono stati usati tre diversi cani della razza dogo canario. Curly, Ademar e Han Solo, questi i loro nomi, avevano ciascuno un compito diverso a seconda delle scene. Nel film appare anche un cucciolo della stessa razza. Alla fine delle riprese è stato regalato al capo degli stabilimenti cinematografici bulgari, dove il film è stato girato in gran parte. Al cucciolo è stato dato il nome di De Niro, ovvio riferimento al celebre attore. Il regista, inoltre, ha chiesto che nei titoli di coda i nomi degli animali venissero elencati prima di quelli degli attori umani.

Bullet Head: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Bullet Head è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 29 agosto alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

https://www.youtube.com/watch?v=PYzrw9nCVIc

Fonte: IMDb

L’Immensità: trailer del nuovo film di Emanuele Crialese con Penélope Cruz

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Warner Bros Italia ha diffuso il trailer de L’Immensità, nuovo film di Emanuele Crialese con Penélope Cruz che verrà presentato in concorso alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e dal 15 SETTEMBRE AL CINEMA. L’Immensità è un film diretto da Emanuele Crialese, soggetto Emanuele Crialese, sceneggiatura Emanuele Crialese, Francesca Manieri, Vittorio Moroni, fotografia Gergely Pohárnok, montaggio Clelio Benevento, aiuto regia Ciro Scognamiglio, musiche Rauelsson, scenografia Dimitri Capuani, arredamento Alessia Anfuso, costumi Massimo Cantini Parrini, casting Chiara Polizzi, Davide Zurolo, fonico Pierre-Yves Lavoué, production supervisor Saverio Guarascio, Mandella Quilici, colorist Red.

Prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa, coprodotto da Dimitri Rassam, Ardavan Safaee, produttore esecutivo Olivia Sleiter, organizzatore generale Erik Paoletti.Una produzione Wildside (una società del gruppo Fremantle), Warner Bros. Entertainment Italia, Chapter 2, Pathé, France 3 Cinema, con la partecipazione di  Canal+, Ciné+, France Televisions. Distribuzione italiana Warner Bros. Pictures. Vendite internazionali Pathé

La trama del film L’Immensità

Roma, anni 70: un mondo sospeso tra quartieri in costruzione e varietà ancora in bianco e nero, conquiste sociali e modelli di famiglia ormai superati. Clara e Felice si sono appena trasferiti in un nuovo appartamento. Il loro matrimonio è finito: non si amano più, ma non riescono a lasciarsi. A tenerli uniti, soltanto i figli su cui Clara riversa tutto il suo desiderio di libertà.

Adriana, la più grande, ha appena compiuto 12 anni ed è la testimone attentissima degli stati d’animo di Clara e delle tensioni crescenti tra i genitori. Adriana rifiuta il suo nome, la sua identità, vuole convincere tutti di essere un maschio e questa sua ostinazione porta il già fragile equilibrio familiare ad un punto di rottura. Mentre i bambini aspettano un segno che li guidi, che sia una voce dall’alto o una canzone in tv, intorno e dentro di loro tutto cambia.

Il commento del regista

Come tutti i miei lavori, anche L’immensità è prima di tutto un film sulla famiglia: sull’innocenza dei figli, e sulla loro relazione con una madre che poteva prendere vita solo nell’incontro, artistico e umano, con Penélope Cruz, la sua sensibilità, la sua straordinaria capacità di interazione con tre giovanissimi non attori. Luana, Patrizio e Maria Chiara sono rimasti bambini sempre e, come tali, sempre intensamente e immensamente veri. Emanuele Crialese

L’ombra di Caravaggio: trailer del nuovo film di Michele Placido con Riccardo Scamarcio

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Goldenart Production e Rai Cinema hanno diffuso il trailer ufficiale del film L’ombra di Caravaggio di Michele Placido, al cinema dal 3 novembre. Nei panni del celebre pittore Riccardo Scamarcio, affiancato da un cast internazionale composto da Isabelle Huppert, Louis Garrel, Vinicio Marchioni, Lolita Chammah, Micaela Ramazzotti, Alessandro Haber, Brenno Placido, Moni Ovadia, Lorenzo Lavia, Tedua, Maurizio Donadoni, Gianfranco Gallo, Gianluca Gobbi

La trama

Il film esplora l’intricata e avventurosa esistenza di Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio, già una popstar al suo tempo, raccontato nelle sue profonde contraddizioni e nelle oscurità del suo impenetrabile tormento. Ribelle e inquieto, devoto e scandaloso, indipendente e trasgressivo, il Caravaggio che Placido mette in scena è un artista maledetto dal talento assoluto, ma soprattutto una rockstar ante litteram, un rebel without a cause costretto ad affrontare gli inquietanti risvolti di una vita spericolata – con le sue donne e i suoi demoni – in cui genio e sregolatezza convivono per regalarci un personaggio fuori dal tempo e un’icona affascinante e universale.

Venezia 79, tutto sulla 19ª edizione de Le Giornate degli Autori

Venezia 79, tutto sulla 19ª edizione de Le Giornate degli Autori

Le Giornate degli Autori spiegano le vele della 19ª edizione. Trentadue film per raccontare il mondo di oggi, conversazioni e confronti tra pubblico e ospiti suggeriranno la società e la creatività di domani. Un’edizione all’insegna dell’impegno politico e sociale, che elogia la coesione per arrivare ad un obiettivo, le alleanze tra persone per la crescita mutua, l’emancipazione attraverso l’unione in una ritrovata idea di comunità. Succede nelle trame dei film, come nelle sinergie di un programma pieno di co-regie, alleanza per eccellenza nella nascita delle storie per il cinema. Sono ben sei: The last queenStonewallingLas leonasSe fate i braviSiamo qui per provareUn nemico invisibile.

Succede con un tradizionale alleato delle Giornate: il Premio BookCiak, Azione! che vede protagonista l’attivista, operatrice umanitaria e giornalista Cecilia Strada, una donna che dell’impegno ha fatto la sua bandiera.  Ad allargare gli orizzonti la programmazione online su MYmovies, streaming partner delle Giornate, e il legame con Laguna Sud – il cinema fuori dal palazzo, l’appuntamento di fine estate sull’altra sponda della laguna veneta che presenta al Lido un corto, risultato del laboratorio di cinema del reale A piedi sull’acqua.

Dopo il regista Daniele Vicari, il cantautore Mannarino e il fumettista Zerocalcare nelle scorse edizioni, la presidenza della giuria del premio Bookciak, Azione! 2022 – ideato e diretto da Gabriella Gallozzi, è affidata a Cecilia Strada. Insieme a lei ci sono i giurati permanenti Wilma Labate, Teresa Marchesi e Gianluca Arcopinto. A loro quattro il compito annunciare i bookciak vincitori: corti di massimo tre minuti ispirati a romanzi, racconti e graphic novel che saranno premiati al Lido di Venezia il 30 agosto alle 20.30 presso la Casa degli Autori, evento di pre-apertura delle Giornate degli Autori, in collaborazione con SNGCI e Spi-CGIL. I corti vincitori andranno in tour tutto l’anno attraverso un circuito di festival italiani ed internazionali, dal Premio Solinas alla Festa di Cinema del Reale, passando per il Pesaro Film Festival e per la rassegna letteraria Festival Vo-Vf Traduire le monde di Parigi e molti altri.

Oltre che nelle tradizionali sale del Lido, molti dei film delle Giornate saranno visibili da tutta Italia grazie alla rinnovata collaborazione con la sala virtuale di MYmovies. Una partnership che – proprio con lo spirito sinergico che le Giornate vogliono trasmettere – darà la possibilità a tutti gli spettatori di fruire parte della programmazione da tutto il territorio nazionale. Dirty Difficult DangerousAloneCasa SusannaIl paese delle persone integre, Pablo di Neanderthal, Siamo qui per provare, Spaccaossa, Le favolose, Un nemico invisibile, Se fate i bravi i titoli che saranno disponibili online per 72 ore su abbonamento su Mymovies.it

Dall’altra parte della laguna si è invece appena conclusa la rassegna ideata e diretta da Andrea Segre e Giorgio GosettiLaguna Sud – Il cinema fuori dal palazzo che per l’ottava edizione ha portato il meglio del cinema indipendente a Chioggia, con uno straordinario successo di pubblico. Realizzato con il contributo della Regione del Veneto, in collaborazione con ZaLab, Giornate degli Autori, Comune di Chioggia, Pro Loco Chioggia Sottomarina, Fondazione Clodiense, Laguna Sud ha ancora una volta sostenuto la creatività di giovani autori grazie alla Residenza Artistica 2022 – A piedi sull’Acqua da cui arriva alle Giornate il corto vincitore Nettuno di Giulio Gobbetti, storia della giovane erede di una famiglia di albergatori di Sottomarina di Chioggia, arrivato in finale con Amo’ di Attilio Tamburini, che racconta le vicende di Amos, venditore del mercato ittico del mercato di Chioggia. Il corto Nettuno, selezionato da una giuria popolare tra quelli realizzati nel corso del laboratorio, sarà proiettato alle Giornate degli Autori il 9 Settembre alle 21.30 in Sala Laguna.

House of the Dragon: tutti gli Easter egg del secondo episodio

House of the Dragon: tutti gli Easter egg del secondo episodio

ATTENZIONE: L’articolo contiene spoiler del secondo episodio di House of the Dragon

Con il secondo episodio, House of the Dragon si immerge ancora di più dentro il mondo de Il trono di Spade. Se il primo capitolo è servito a collocare il prequel sulla timeline, il secondo inizia ad approfondire la storia di alcuni personaggi particolarmente rilevanti. Per fare ciò, la serie non può prescindere dal mondo di Game Of Thrones. In un universo così ampio come quello di House of the Dragon è facile inserire Easter egg ed elementi già noti ai fan. Che si tratti di draghi, della storia di Casa Targaryen, o più in generale del Continente Occidentale, scopriamo tutte le reference di questo secondo episodio

La morte del mitico Ser Ryam RedwyneSer Ryam Redwyne in House of the Dragon

L’episodio 2 di House of the Dragon si apre con la morte del Lord Comandante della Guardia Reale, ser Ryam Redwyne. Nelle Cronache del ghiaccio e del fuoco il personaggio viene citato più volte. Da bambino, Jon Snow fingeva di essere Ryam. Inoltre, Bran sogna di essere un cavaliere come lui e personaggi come Jaime Lannister a Varys parlano di Ryam come di un cavaliere esemplare.

Le Silent Sisters si occupano del corpo di Ryam

sorelle silenzio trono di spadeNella serie, viene detto che le Silent Sisters stanno preparando il corpo di ser Ryam per il suo funerale. Le Silent Sisters si vedono più volte in Game of Thrones. Sono un ordine legato alla Fede dei Sette, e sono addette alla medicazione dei cadaveri. Si sono occupate del corpo di Jon Arryn e hanno sorvegliato quello di Joffrey Baratheon dopo la sua morte.

Le Stepstones

Lord Corlys Velaryon House Of The DragonNel secondo episodio di House of the Dragon si scatena una guerra nelle Stepstones in cui Daemon Targaryen e Corlys Velaryon si alleano contro Crab Feeder. Le Stepstones non sono importanti solo per Corlys, ma per la storia di tutto il Continente Occidentale. Stando al mito, un tempo il Continente Occidentale e il Continente Orientale erano uniti da un ponte di terra, il braccio di Dorne.

Il braccio di Dorne è servito ai primi uomini per la loro invasione. Si narra che in seguito i bambini della foresta hanno usato la magia per rompere il ponte, lasciando soltanto delle piccole isole di terra, le Stepstones appunto.

Le città libere di Game of Thrones tornano in House of the Dragon

Game of ThronesIn House of the Dragon, il potere e la ricchezza delle città libere sono una minaccia per Re Viserys. Le città libere del Continente Orientale sono ben note ai fan de Il trono di Spade e includono: Braavos, Lorath, Lys, Myr, Norvos, Pentos, Qohor, Tyrosh, e Volantis. Tre di queste città si possono vedere in Game of ThronesPentos appare già dal primo episodio ma Braavos è forse quella più importante e più citata. Inoltre, nella quinta stagione Varys e Tyrion Lannister visitano Volantis.

Altre casate di Game of Thrones in House of the Dragon

Beric Dondarrion Game of ThronesIn House of the Dragon, un ”Ser Mallister” viene citato tra i cavalieri che vogliono un posto nella Guardia Reale. Casa Mallister è già stata menzionata un paio di volte in Game of Thrones. Si tratta di una casa delle Riverlands fedele ai Tullys. Nella serie originale è apparso il cadavere di ser Jaremy Mallister, ucciso con altri prigionieri a Harrenthal da Gregor Clegane. Inoltre, spesso ne Il Trono di Spade si parla di Seagard, la sede di Casa Mallister.

In House of the Dragon viene anche fatta menzione di Casa Dondarrion, che è in Game of Thrones è rappresentata da Beric Dondarrion. Nella scena delle selezioni per la Guardia Reale si vedono anche altre casata: i Tarly, i Corbray e un sigillo che potrebbe appartenere ai Marbrand o ai Rowan (entrambe le famiglie svolgono un ruolo essenziale nella Danza dei Draghi).

Casa Crakehall e la battuta di Tyrion Lannister

Tyrion Sansa Shae Game of ThronesQuando Rhaenyra e Otto Hightower discutono sulla scelta di ser Criston Cole, viene detto che i Mallister e i Crakehall sono alleati chiave della corona. Nella scena, si può vedere nell’estremo lato destra della stanza un simbolo che allude al sigillo di casa Crakehall  (nella storia originale il sigillo è un cinghiale bianco e nero su sfondo marrone, ma potrebbe essere stato cambiato per House of the Dragon).

In Game of Thrones non ci sono troppi riferimenti a Casa Crakehall, ma c’è una celebre battuta di Tyrion Lannister sul capo della casa dell’epoca, Lord Desmond Crakehall. Tyrion dice: “Chiunque si chiami Desmond Crakehall deve essere un pervertito.”

Le Paludi Dorniane prima dei Sette Regni

GIardino DorneSer Criston Cole dice in House of the Dragon di aver combattuto per un anno nelle Paludi Dorniane, un’area di terra tra Dorne, le Stormlands e Reach. Sappiamo da Il trono di Spade che Dorne non è mai stata conquistata da Aegon. Inoltre, nella linea temporale del prequel mancano i Sette Regni del Continente Occidentale. Detto ciò, le Paludi Dorniane possono facilmente essere usate come campi di battaglia.

I maghi del sangueDrogo in Game of Thrones

La menzione dei “maghi del sangue” in House of the Dragon è una Easter egg che fa riferimento a Daenerys Targaryen. I maghi di sangue di Valyria sono incredibilmente potenti e praticano le forme più oscure di stregoneria. Gran parte di loro si estingue con il Disastro di Valyria, eppure, la magia del sangue rimane una pratica diffusa. Ad esempio, Mirri Maz Duur – il responsabile della morte del figlio di Daenerys e dello stato vegetativo di Khal Drogo – sfrutta a suo vantaggio le conoscenze apprese da un mago del sangue.

1000 draghi a Valyria

Valyria House of the DragonNel secondo episodio di House of the Dragon, il re Viserys dice che, all’apice del suo potere, la Libera Fortezza di Valyria poteva ospitare fino a 1.000 draghi. Questa è un’affermazione sorprendente, dato che in House of the Dragon appariranno in tutto 17 draghi e che Aegon ne ha usati soltanto tre per conquistare il Continente Occidentale. Eppure, l’affermazione è plausibile. Al tempo c’erano 40 case nobiliari, la maggior parte delle quali era proprietaria di draghi. Inoltre, sembra che durante le Rhoynish Wars i Valyriani abbiano inviato circa 300 draghi. Facendo un rapido calcolo, i conti tornano.

Vhagar è l’ultimo drago della conquista di Aegon

Vhagar in House of the DragonUn Easter egg del secondo episodio di House of the Dragon allude ad un drago che vedremo prossimamente nello show: Vhagar. Insieme a Balerion il Terrore Nero e a Meraxes, Vhagar è uno dei tre draghi usati dai Targaryen durante la conquista di Aegon. In particolare, Vhagar era cavalcato da Visenya.

Ai tempi dello show, Vhagar è l’ultimo sopravvissuto di quel trio ed è il più grande drago rimasto nel Continente Occidentale.

In House of the Dragon si usano gli stessi metodi di GOT

Jon Snow Guardiani della notteLe cose tra Re Viserys Daemon Targaryen hanno raggiunto il punto di rottura, ma  Viserys non sa come comportarsi. Tra le opzioni impossibili, c’è la possibilità di mandare Daemon alla Barriera o di mettere la sua testa su un picco. Entrambi i metodi sono stati già usati in Game of Thrones: Jon Snow e tanti altri personaggi sono stati mandati alla Barriera e, per quanto riguarda le teste sui picchi, non possiamo dimenticare le sorti di Ned Stark.

Dreamfyre e Daenerys TargaryenGame of Thrones Daenerys

L’uovo di drago che nel secondo episodio di House of the Dragon causa il conflitto tra Daemon e Rhaenyra appartiene a Dreamfyre. Il personaggio è importante sia per gli eventi passati che per quelli futuri. In precedenza, Dreamfyre apparteneva a Rhanea Targaryen, nipote di Aegon il Conquistatore. Inoltre, all’inizio di Game of Thrones viene detto che Elissa Farman ha rubato tre uova di Dreamfyre per darle a Daenerys. I collegamenti sono vari e confusi ma una cosa è certa: Dreamfyre svolge un ruolo importante nella storia di House of the Dragon.

House of the Dragon ritorna a Roccia del Drago

Matt Smith Daemon Targaryen House of the Dragon

Il secondo episodio di House of the Dragon riporta gli spettatori a Roccia del Drago. L’ultima volta che si è visto il luogo è stato nella stagione 8 di Game of Thrones, quando Daenerys ha deciso di attaccare Approdo del Re. Inoltre, l’ambientazione della lunga passerella che guida al castello ricorda quella della stagione 7 dove Jon Snow ha incontrato Tyrion Lannister prima di avere udienza con Daenerys. Sicuramente, facendo un balzo nel passato, in House of the Dragon potremo vedere Roccia del Drago al tempo del suo splendore.

Rhys Ifans Otto HightowerNell’episodio 2 di House of the Dragon c’è un Easter egg che allude ad una celebre frase detta da Cersei Lannister in Game Of ThronesNella stagione 6, Cersei dice al Credo Militante che lei “sceglie la violenza.” Otto Hightower afferma qualcosa di simile, ma cambia intonazione. Allarmato da Daemon, dice che quest’ultimo “sceglierebbe la violenza.” Da questa frase si deduce che Daemon è uno dei personaggi più complicati e potenti di House of the Dragon.

Corlys & Daemon Are The Realm’s “Second Sons” (Like Stannis)Matt Smith House of the Dragon

Corlys dice a Daemon che loro sono “i secondi figli del regno”. La frase crea un paio di connessioni con Game Of Thrones. “Second Sons”, oltre ad essere il nome della compagnia guidata da Daario Naharis, è il titolo dell’episodio 8 della terza stagione di Game of Thrones. In esso, Tyrion Lannister (un secondogenito) sposa Sansa Stark. Le parole di Corlys ricordano anche un altro secondo figlio, Stannis Baratheon: come Daemon, anche Stannis era fratello di un re e, se il riferimento è premonitore, la storia di Daemon non finirà bene.

Tutti gli eventi firmati Campari per la 79 Mostra d’Arte Cinematografia di Venezia

Per il quinto anno consecutivo, Campariin qualità di Main Sponsor – torna protagonista della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, con una serie di eventi esclusivi in programma per tutta la durata della kermesse, dal 31 agosto al 10 settembre. Due le spettacolari location che prenderanno vita e attorno alle quali ruoteranno le iniziative organizzate dal brand simbolo dell’aperitivo italiano per eccellenza, dove gli appuntamenti si susseguiranno tra Passione e Creatività, elementi imprescindibili per la realizzazione di un’opera e fil rouge nel dialogo tra i volti ormai affermati del Grande Schermo e i giovani talenti emergenti.

Uno dei due luoghi sarà la Campari Lounge – situata presso la Terrazza Biennale, proprio di fronte al Palazzo del Casinò –, icona di avanguardia e continua ricerca tecnologica, che si trasformerà in un vero e proprio palcoscenico per l’occasione, dove gli ospiti Campari si cimenteranno in una serie di performance, con appassionanti monologhi accomunati da un protagonista fondamentale: la Passione.  Qui, venerdì 2 settembre, aprirà la scena l’attrice Rocío Muñoz Morales, madrina di questa edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – La Biennale di Venezia.

Le esibizioni proseguiranno sabato 3 settembre con il noto volto del panorama cinematografico italiano Claudio Santamaria, che, insieme alla moglie Francesca Barra, giornalista, scrittrice e conduttrice, incontrerà all’interno della Campari Lounge venti giovanissimi talenti del Grande Schermo, parte del progetto DO di Mymovies. Seguiranno le performance dei giovani attori Giancarlo Commare e Benedetta Porcaroli, rispettivamente domenica 4 e lunedì 5, e infine Federica Sabatini, che venerdì 9 settembre accompagnerà gli ospiti nella chiusura del sipario. Come ogni anno, la Campari Lounge ospiterà anche gli incontri con i protagonisti di Orizzonti, il concorso internazionale di Biennale Cinema 2022 dedicato ai film rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive.

Inoltre, il 6 e l’8 settembre, tornerà a grande richiesta l’emozionante Campari Boat-In Cinema, quest’anno in uno spazio completamente rinnovato. Qui, all’interno della suggestiva cornice dell’Arsenale di Venezia, gli ospiti potranno godere di spettacolari performance e contenuti esclusivi, all’interno di vere e proprie lounge che affiorano dall’acqua della laguna, la cui forma richiama quella dei bicchieri del famoso aperitivo Campari. A fare da padrone di casa e presentatore ufficiale delle due serate sarà Nicolò De Devitiis, conduttore televisivo e Iena.

Martedì 6 settembre salirà sul palco del Campari Boat-In Cinema l’affermato e poliedrico attore Stefano Accorsi, che si esibirà in un monologo, dove la Passione sarà ancora una volta al centro della scena. A seguire, il maxischermo allestito sulla banchina dell’Arsenale ospiterà la proiezione di Amanda, pellicola diretta da Carolina Cavalli, con un cast composto, tra gli altri, da Benedetta Porcaroli e Galatéa Bellugi.

Si proseguirà anche giovedì 8 settembre, con la presentazione dei cortometraggi realizzati dai talentuosi ragazzi del Centro Sperimentale di Cinematografia. Una serie composta da sei brevi episodi creati nell’ambito di Campari Lab, il progetto volto a scoprire, valorizzare e formare i nuovi talenti in tutte le professioni che contribuiscono ad alimentare l’arte cinematografica. Per l’occasione, insieme ai ragazzi, salirà sul palco anche l’attrice Federica Sabatini, nel ruolo di madrina del progetto e mentore.

Infine, come consuetudine, lunedì 5 settembre – presso il Palazzo del Cinema – verrà assegnato il Campari Passion for Film Award, premio nato dalla collaborazione tra Campari e la Direzione Artistica della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, con l’obiettivo di valorizzare il prezioso lavoro delle figure che, accanto al regista, contribuiscono alla realizzazione del progetto artistico rappresentato da ciascuna opera cinematografica. Vincitrice di questa edizione è la costumista statunitense Arianne Phillips, artista visionaria e all’avanguardia che, con il suo gusto unico, unito al talento e alla passione, ha arricchito tanto il mondo del cinema, quanto quello della moda e della musica.

I 15 film più attesi di Venezia 79

I 15 film più attesi di Venezia 79

Mancano solo pochi giorni alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e il programma ufficiale della 79ª edizione si preannuncia ricchissimo. In totale saranno 23 i film in gara per aggiudicarsi il Leone d’Oro, che comprendono alcuni dei più grandi nomi dell’industria hollywoodiana: da Timothée Chalamet, protagonista di Bones and All, a Hugh Jackman in The Son, da Cate Blanchett che reciterà in Tár ad Ana de Armas nei panni di Marilyn Monroe in Blonde, passando per il fuori concorso con Don’t Worry Darling di Olivia Wilde, diamo uno sguardo approfondito ad alcuni dei film più attesi presentati quest’anno alla Mostra del Cinema di Venezia.

Blonde

Marilyn Monroe blondeScritto e diretto da Andrew Dominick, che ha diretto L’assassinio di Jesse James da parte del codardo Robert Ford e Killing Them Softly, Blonde – uno dei film più attesi a Venezia 79 – vedrà Ana de Armas interpretare la diva delle dive: Marilyn Monroe. Tratto dal romanzo di successo di Joyce Carol Oates, Blonde ripercorre audacemente la vita di una delle icone intramontabili di Hollywood, Marilyn Monroe. Dalla sua infanzia precaria come Norma Jeane, fino alla sua ascesa alla fama e agli intrecci sentimentali, Blonde confonde i confini tra realtà e finzione per esplorare la crescente divisione tra il suo io pubblico e quello privato.

Marilyn Monroe una volta disse: “Quando si è famosi, ci si imbatte sempre nell’inconscio delle persone”. Come si pone una bambina indesiderata di fronte all’essere diventata la donna più desiderata del mondo? Deve dividersi a metà? Proporre un’immagine sfolgorante al mondo, mentre l’io indesiderato soffoca all’interno. E non è forse il cinema stesso una macchina del desiderio? L’abbiamo in qualche modo uccisa noi stessi con il nostro sguardo?“, ecco una prima riflessione sul film proposta da Andrew Dominick.

Bones and All

Bones And AllDopo l’acclamato Chiamami col tuo nome del 2017, Timothée Chalamet si unisce nuovamente al regista Luca Guadagnino in Bones and All, film tratto dall’omonimo romanzo di Camille DeAngelis e in concorso a Venezia 79. La storia di questo coming-of-age è incentrata su due giovani, Lee e Maren, interpretati rispettivamente da Chalamet e Taylor Russell, che si innamorano e viaggiano per il paese, mentre vivono ai margini della società come cannibali.

Mi piace pensare che Bones and All sia un film estremamente romantico, che affronta il romanticismo che c’è in noi e nelle relazioni in generale. […] Certo, c’è l’aspetto letterale di un film sugli amanti cannibali, che è estremo sotto molti aspetti, ma credo che in realtà ancora più estrema nel film sia l’intensità dei sentimenti che queste persone attraversano – l’impossibilità dell’amore“, ha affermato Guadagnino.

The Whale

Darren Aronofsky affronta il tema dell’obesità patologica in The Whale, basato sull’opera teatrale di Samuel D. Hunter. Il film sarà interpretato da Brendan Fraser, Sadie Sink e Samantha Morton. La storia segue la vita di un insegnante di inglese (Fraser) che soffre di una grave obesità e che cerca di riallacciare i rapporti con la figlia, interpretata da Sadie Sink.

In un’intervista rilasciata a Unilad, Fraser ha dichiarato: “Questo film è sicuramente molto lontano da qualsiasi cosa io abbia mai fatto, ma per non essere timido, so che lascerà un segno duraturo“.

White Noise

White NoiseAdattamento dell’omonimo romanzo di Don DeLillo, White Noise è diretto da Noah Baumbach e avrà come protagonisti Adam Driver e Greta Gerwig. White Noise, che sarà il film di apertura di Venezia 79, racconta la vita di una famiglia americana alle prese con i conflitti della vita quotidiana e crisi esistenziali. Driver è un professore di studi hitleriani nel Midwest, la cui vita viene stravolta dopo che un incidente porta a un “evento tossico aereo”.

Ho letto il romanzo di Don DeLillo all’università, alla fine degli anni Ottanta e mi è sembrato come se fosse adesso, o meglio, l’adesso di allora. Il libro cattura perfettamente l’assurdità, l’orrore e la follia dell’America di quel periodo. L’ho riletto nei primi mesi del 2020 e mi è sembrato come se fosse adesso. Ma l’adesso di oggi. Poche settimane dopo, il mondo si è chiuso. Ho deciso di adattare il libro perché volevo fare un film che fosse folle come il mondo mi appariva. Non è solo il ritratto di un Paese, è anche la storia di una famiglia, del caos che cerca di nascondere, dei disastri da cui vengono travolti, del modo in cui fanno squadra e sopravvivono”, ha dichiarato Noah Baumbach.

Don’t Worry Darling

Don't Worry DarlingDon’t Worry Darling è diretto dalla regista di Booksmart Olivia Wilde e scritto da Katie Silberman, Carey Van Dyke e Shane Van Dyke. Il cast comprende Florence Pugh, Harry Styles, Chris Pine, Wilde, Gemma Chan e Nick Kroll. Il film sarà presentato fuori concorso e si prospetta come un thriller psicologico altalmente inquietante.

La trama del film è incentrata su Alice e Jack Chambers (Pugh e Styles), una giovane coppia felice che vive nell’apparentemente perfetta città aziendale di Victory negli anni Cinquanta, creata e pagata dalla misteriosa società per cui Jack lavora. La curiosità sulla natura del lavoro del marito nel progetto segreto Victory inizia a consumare Alice e a sollevare tensioni all’interno della comunità durante le sue indagini sul progetto.

Bardo, falsa crónica de unas cuantas verdades

Alejandro G. Iñárritu bardo netflixBardo, diretto dall’acclamato regista Alejandro G Iñárritu, seguirà la vita di un famoso giornalista e documentarista messicano che fa ritorno a casa e si trova a dover affrontare diversi problemi personali, le sue relazioni e la sua vita passata in Messico. Con Ximena Lamadrid e Daniel Giménez Cacho protagonisti, nell’aprile 2022 è stato annunciato che sarà Netflix a distribuire Bardo.

Bardo sarà il primo film di Iñárritu dopo The Revenant, per il quale Leonardo DiCaprio ha vinto il suo primo Oscar e che ha segnato anche il secondo Oscar del regista alla miglior regia dopo Birdman.

The Banshees of Inisherin

Gli Spiriti dell’Isola The Banshees of Inisherin

Il regista e premio Oscar Martin McDonagh riunisce finalmente agli attori Colin Farrell e Brendan Gleeson, dopo In Bruges, uscito nel 2009. La storia segue le conseguenze di due amici di una vita, Pádraic (Farrell) e Colm (Gleeson), dopo che quest’ultimo decide di porre fine alla loro amicizia, senza un’apparente spiegazione.

Situato nella fittizia isola irlandese di Inisherin, il film si svolge nel 1923 e McDonagh promette, ancora una volta, di sfumare i confini tra commedia e tragedia. Ha dichiarato: “Volevo raccontare una storia di rottura. Si tratta di cose che peggiorano inesorabilmente da un punto di partenza semplice e triste […] Volevo puntare alla bellezza delle immagini e al cinema introspettivo. Perché se si raffigurasse solo una storia di due ragazzi che brontolano l’uno contro l’altro, e non ci fosse il tipo di bellezza finemente ricercata e dalla portata epica, potrebbe diventare un po’ stancante da seguire“.

Master Gardener

La creatività dello sceneggiatore e regista Paul Schrader è decisamente senza limiti. Non solo riceverà il Leone d’Oro onorario alla Mostra del Cinema di Venezia, ma presenterà in anteprima fuori concorso il suo nuovo film, Master Gardener. Narvel Roth (Joel Edgerton) è il meticoloso orticoltore di Gracewood Gardens. La devozione per i terreni della bella e storica dimora è pari al tentativo di compiacere la sua datrice di lavoro, la ricca vedova Mrs. Norma Haverhill (Sigourney Weaver). Quando la donna gli chiede di assumere la sua capricciosa e inquieta pronipote Maya (Quintessa Swindel)come apprendista, il caos entra nella spartana esistenza di Narvel.

Sono stato fortunato, perché ho vissuto in una bolla di libertà creativa, ricchezza, tempo libero, pace e buona salute. Il mio ultimo film si concentra su Narvel Roth, un uomo solo seduto in una stanza, con una maschera in volto – che è il suo lavoro di orticoltore – in attesa che accada qualcosa. E poi qualcosa accade“, commenta Schrader.

Siccità

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Foto di Greta De Lazzaris

Siccità segna il ritorno di Paolo Virzì al Lido con un film post-apocalittico condito da un cast all-star: Monica Bellucci, Sara Serraiocco, Silvio OrlandoValerio Mastandrea, Elena Lietti, Claudia Pandolfi, Tommaso Ragno, Vinicio Marchioni, Diego Ribon, Max Tortora, Emanuela Fanelli, Gabriel Montesi, Beatrice Schiros, Francesca Turrini, Emma Fasano.

Siccità è ambientato in una Roma in cui non piove da tre anni e la mancanza d’acqua stravolge regole e abitudini. Nella città che muore di sete e di divieti si muove un coro di personaggi, giovani e vecchi, emarginati e di successo, vittime e approfittatori. Le loro esistenze sono legate in un unico disegno beffardo e tragico, mentre cercano ognuno la propria redenzione.

Pearl

Pearl

Prequel di X- A sexy Horror Story, Pearl – che sarà presentato fuori concorso a Venezia 79 – ede Mia Goth avventurarsi nell’inquietante backstory della villain del film di Ti West. Intrappolata nella fattoria isolata della sua famiglia, Pearl deve prendersi cura del padre malato sotto l’occhio amaro e prepotente della madre devota. Desiderosa di una vita glamour come quella dei film, le ambizioni, le tentazioni e le repressioni di Pearl si scontrano nella splendida storia delle origini, ispirata al technicolor, dell’iconica villain di X.

Il commento di Ti West sul film: “Pearl è la storia di una giovane donna che desiderava disperatamente una vita diversa. Una vita più simile a quella che vedeva nei film. Una vita priva di tragedie, isolamento, repressione e malattie… Una vita appagata da opportunità illimitate, dallo sfarzo e dal glamour del mondo dello spettacolo e, soprattutto… l’amore. Questo film è nato durante una pandemia globale e, mentre torniamo insieme nei cinema, spero che l’esperienza teatrale comune offra a tutti noi un temporaneo sollievo dalla follia. Un ritorno a un tempo in cui le percezioni meravigliose e infantili del mondo potevano ancora essere le nostre. Per quanto demenziali possano essere“.

Chiara

Chiara film 2022
Foto di Emanulea Scarpa © 2022 Vivo film, Tarantula

Susanna Nicchiarelli torna al Lido di Venezia con Chiara, basato sulla vita di Santa Chiara D’Assisi. Nel cast, Margherita MazzuccoAndrea Carpenzano, Carlotta Natoli, Paola Tiziana Cruciani, Flaminia Mancin, Valentino Campitelli, Paolo Briguglia e con la partecipazione di Luigi Lo Cascio. Il film, ambientato ad Assisi nel 1211, ci racconta la vita di Chiara che, a diciotto anni, una notte scappa di casa per raggiungere il suo amico Francesco: da quel momento la sua vita cambia per sempre. La storia di una santa, la storia di una ragazza e del suo sogno di libertà.

La storia di Chiara e Francesco è entusiasmante. Riscoprire la dimensione politica, oltre che spirituale, della “radicalità” delle loro vite – la povertà; la scelta di condurre un’esistenza sempre dalla parte degli ultimi, ai margini di una società ingiusta; il sogno di una vita di comunità senza gerarchie e meccanismi di potere – significa riflettere sull’impatto che il francescanesimo ha avuto sul pensiero laico, interrogandosi con rispetto sul mistero della trascendenza. La vita di Chiara, meno conosciuta di quella di Francesco, ci restituisce l’energia del rinnovamento, l’entusiasmo contagioso della gioventù, ma anche la drammaticità che qualunque rivoluzione degna di questo nome porta con sé“, commenta la regista.

The Son

The Son film 2022Lo scrittore e regista francese Florian Zeller approderà a Venezia 79 con un secondo adattamento di una sua opera teatrale, The Son, interpretato da Hugh Jackman, Vanessa Kirby, Laura Dern e Anthony Hopkins, che segnerà la loro seconda collaborazione insieme dopo il successo di The Father, per il quale Hopkins ha vinto un Oscar nel 2021. The Son segue la vita frenetica di Peter (Jackman) e Beth (Kirby) e del loro bambino, che viene sconvolta dal ricongiungimento con l’ex moglie di Peter, Kate (Dern), con il loro figlio adolescente.

The Son è una storia profondamente umana che, credo, ci connetterà tutti; spero che il pubblico sarà profondamente commosso dal viaggio di questa famiglia. Sia Hugh che Laura trasmettono naturalmente grande calore, compassione e vulnerabilità… invitando il nostro pubblico ad abbracciare e vivere ogni momento”. La storia è ambientata in una New York vibrante e molto viva, una città che è un personaggio importante nel film. The Son dovrebbe indurci a chiamare la famiglia e gli amici per dire loro che li amiamo e che non sono soli“, ha commentato Zeller.

Dead for a Dollar

Dead For A Dollar film 2022Lo scrittore e regista Walter Hill (Streets of Fire) , presenterà fuori concorso a Venezia 79 Dead for a Dollar, con cast stellare che include Christoph Waltz, Willem Dafoe e Rachel Brosnahan (tutti confermati alla Mostra del Cinema di Venezia del 2022). Il film è un western e racconta la storia di un famoso cacciatore di taglie che si imbatte nel suo nemico giurato, un giocatore d’azzardo professionista e fuorilegge che aveva mandato in prigione anni prima.

Dead For A Dollar è un racconto schietto e semplice, che prova però a dare valore a molti elementi del western tradizionale: la nobiltà primitiva, i combattimenti come prove d’onore, la nostalgia del passato e l’antica, dura legge del coraggio. Allo stesso tempo, è un tentativo di parlare di razzismo e di questioni di genere, problemi contro cui lottiamo oggi. Scrivere e dirigere il film è stato un colpo di fortuna. Ottenere i finanziamenti, un miracolo. Lavorare con un simile cast, pura gioia“, ha raccontato Walter Hill.

Tár

Tar Venezia 79Tár segna il grande ritorno al cinema del regista Todd Field, a 15 anni dal suo ultimo film, Little Children. Nella pellicola, Cate Blanchett interpreterà Lydia Tár, personaggio fittizio considerata una delle migliori compositrici nonché prima donna direttrice di una rinomata orchestra tedesca. Cate Blanchett ha spiegato in un’intervista a The Film Comment Podcast: “Tár tratta di una sorta di caduta dalla grazia, di un momento di ritorno a Dio, del processo creativo e del potere, quindi è davvero interessante“.

Riget Exodus – Lars Von Trier

Riget Exodus - Lars Von TrierMenzione d’onore e aggiunta attesissima a Venezia 79 per Riget Exodus, che segna il ritorno dello sceneggiatore e regista Lars Von Trier al Lido dopo Nymphomaniac, questa volta concludendo la sua serie The Kingdom con una stagione finale. Questa stagione è incentrata su una sonnambula che è fortemente influenzata dalle ombre che si nascondono nel Regno del titolo, che cerca nel frattempo di rispondere alle sue domande irrisolte per salvare l’ospedale dalla rovina. La porta del Regno si sta aprendo ancora una volta e noi siamo in attesa di questa autentica rivelazione.

Star Trek 4: il regista abbandona il film per lavorare sui Fantastici Quattro

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L’Hollywood Reporter ha rivelato che il regista Matt Shakman non dirigerà più Star Trek 4 per la Paramount Pictures. Venerdì è stata diffusa la notizia che il regista di WandaVision è in trattative per prendere in carico i Fantastici Quattro per i Marvel Studios e, visto che il film uscirà meno di un anno dopo il prossimo film di Star Trek, questa notizia non è poi così inaspettata. Star Trek 4 rimane una priorità per lo studio, ma sembra che la prospettiva di riportare la Prima Famiglia della Marvel sul grande schermo fosse più allettante per Matt Shakman piuttosto che lavorare con l’equipaggio dell’Enterprise!

“Matt Shakman è un regista incredibilmente talentuoso e ci dispiace che i tempi non siano stati allineati per lui per dirigere il nostro prossimo film di Star Trek”,  ha detto la Paramount Pictures in una nota. “Siamo grati per i suoi numerosi contributi, siamo entusiasti della visione creativa di questo prossimo capitolo e non vediamo l’ora di portarlo al pubblico di tutto il mondo”.

Il prossimo film di Star Trek

Star Trek 4 è rimasto intrappolato nell’inferno dello sviluppo per anni, facendosi strada attraverso numerosi scrittori e registi. La Paramount spera ancora di riportare quel cast di riavvio completo, anche se non è chiaro se anche la star di Thor: Love and Thunder Chris Hemsworth farà parte del progetto dopo essere stato precedentemente in trattative per tornare nei panni del padre di James T. Kirk.

Quentin Tarantino e Noah Hawley sono stati entrambi presi in considerazione per possibili film di Star Trek prima che lo studio si impegnasse in una quarta puntata con Shakman al timone.  La versione più recente della sceneggiatura è di Josh Friedman e Cameron Squires, che lavorano su una bozza di Lindsey Beer e Geneva Robertson-Dworet. La ricerca di un nuovo regista è già iniziata, anche se non è chiaro se Star Trek 4 sarà in grado di rispettare la data di uscita prevista per il 22 dicembre 2023. A meno che lo studio non si muova velocemente, immaginiamo che questa data è destinata a cambiare.

My Best Friend’s Exorcism: primo trailer del nuovo horror in arrivo su Prime Video

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Prime Video USA ha diffuso il primo trailer dell’annunciato film Amazon Studios, My Best Friend’s Exorcism, l’horror comedy che arriverà in esclusiva su Prime Video sabato 30 settembre. Basata sull’omonimo romanzo bestseller del 2016 di Grady Hendrix, la commedia horror vede come protagonisti Elsie Fisher (Texas Chainsaw Massacre, Eighth Grade) e Amiah Miller (The Water Man, War For the Planet of the Apes) nei panni delle migliori amiche Abby e Gretchen  che si trovano con un problema da “far girare la testa” quando quest’ultimo è posseduto da una forza demoniaca dopo essere scomparso nel bosco.

“Il film è incentrato su Abby e Gretchen, che sono migliori amiche, e durante una notte nella baita dei genitori  di un amico, escono a fare una passeggiata e finiscono in uno strano edificio nel bosco”, ha rivelato il regista Damon Thomas a EW. “Succede qualcosa di brutto e Gretchen da quel momento in poi inizia a comportarsi in modo strano”. Abby viene informata che la sua amica potrebbe richiedere un esorcismo da parte di un  cristiano evangelico interpretato da Christopher Lowell di GLOW , e la coppia inizia a raccogliere gli oggetti benedetti necessari per eseguire il rituale.

La trama del film

“ L’anno è il 1988. Le studentesse del secondo anno delle superiori Abby e Gretchen sono migliori amiche dalla quarta elementare. Ma dopo che una serata di immersione in magro è andata disastrosamente storta, Gretchen inizia a comportarsi… in modo diverso. È lunatica. È irritabile. E bizzarri incidenti continuano a succedere ogni volta che è nelle vicinanze. L’indagine di Abby la porta ad alcune scoperte sorprendenti e quando la loro storia raggiunge la sua terrificante conclusione, il destino di Abby e Gretchen sarà determinato da un’unica domanda: la loro amicizia è abbastanza potente da sconfiggere il diavolo?

Thor: Love and Thunder, ecco la “chiacchierata” scena con The Grandmaster sulla “Luna della vergogna”

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Quando Christian Bale ha rivelato di aver girato scene per Thor: Love and Thunder con Jeff Goldblum (The Grandmaster) e Peter Dinklage (Eitri), i fan hanno immediatamente iniziato a chiedersi perché i Marvel Studios avrebbero tagliato quelle che sembravano due enormi interazioni per Gorr the God Butcher. Né The Grandmaster né Eitri sono stati infine inclusi nel film, anche se questo ultimo lotto di concept art mostra il primo benvenuto a Thor, The Mighty Thor e Valkyrie sulla “Luna della vergogna”. L’ antagonista di Thor: Ragnarok sembra avere un corpo completamente robotico e sembra vivere sulla luna incolore dove i nostri eroi alla fine hanno affrontato Gorr.

È chiaro che questa non è una semplice scena eliminata e suggerisce che i Marvel Studios, in effetti, hanno tagliato un’intera sottotrama che ruota attorno al personaggio. Supponiamo che il Gran Maestro sia stato brutalmente attaccato da Gorr quando il cattivo è andato sul sentiero di guerra, salvandosi con un corpo robotico. Da lì, gli eroi di Thor: Love and Thunder lo avrebbero poi trovato su quella luna, probabilmente scoprendo sempre di più sul piano di Gorr in evoluzione.

Thor: Love and Thunder alla fine è arrivato con una durata inferiore alle due ore e ha ricevuto recensioni mediocri. Il giudizio che andava per la maggiore era che la storia fosse affrettata e il regista Taika Waititi ha chiarito che non vorrebbe che queste scene eliminate fossero pubblicate (probabilmente questo spiega perché non si trovano da nessuna parte nelle prossime edizioni Blu-ray annunciata).Dai un’occhiata a questa nuova concept art di seguito:

 
 
 
 
 
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Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 

Book of Love con Sam Claflin da oggi su SKU e NOW

Book of Love con Sam Claflin da oggi su SKU e NOW

Arriva in prima tv assoluta il film Sky Original Book of Love, domenica 28 agosto in esclusiva alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Romance), in streaming solo su NOW e disponibile on demand (anche in qualità 4K). Una divertente commedia romantica diretta da Analeine Cal y Mayor, che vede protagonista Sam Claflin accanto a Veronica Echegui. Nel cast anche Horacio Garcia Rojas, Antonia Clarke e Melissa Pino.

La trama di Book of Love

Henry è uno scrittore in declino. Il suo ultimo romanzo non ha avuto successo. Quando improvvisamente il libro diventa un grande successo in Messico, la sua addetta stampa insiste perché parta per un tour promozionale nel Paese. Ma quando arriva lì, Henry scopre perché il suo libro ha raggiunto tanta popolarità: la traduttrice messicana Maria ha trasformato il suo noioso romanzo in una storia erotica. Mentre tra i due gli animi si infiammano, le scintille iniziano a volare.

BOOK OF LOVE– Domenica 28 agosto in prima tv assoluta alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su N0W e disponibile on demand (anche in qualità 4K).

Le curiosità sul film

  • Il primo film originale Amazon di Sam Claflin.
  • C’è una scena durante i titoli di coda di Maria che appare come ospite in uno show televisivo dopo aver pubblicato il suo primo romanzo. È lì per un’intervista sul suo libro. Henry e la sua famiglia sono tutti visti guardare dal backstage.

Spider-Man: No Way Home torna al cinema anche in Italia con nuove scene inedite dal 18 al 22 settembre

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Spider-Man: No Way Home torna al cinema con nuove scene inedite dal 18 al 22 settembre con l’iniziativa Cinema In Festa. Per la prima volta nella storia cinematografica di Spider-Man, viene rivelata l’identità del nostro amichevole eroe di quartiere, ponendo le sue responsabilità da supereroe in conflitto con la sua vita quotidiana e mettendo a rischio coloro a cui tiene di più. Quando chiede l’aiuto del Dottor Strange per ripristinare il suo segreto, l’incantesimo apre uno squarcio nel loro mondo, liberando i più potenti nemici mai affrontati da uno Spider-Man in qualsiasi universo. Ora Peter dovrà superare la sua più grande sfida, che non solo cambierà per sempre il suo futuro, ma anche quello del Multiverso.

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Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Samaritan, recensione del film con Sylvester Stallone

Samaritan, recensione del film con Sylvester Stallone

Sylvester Stallone è diventato un supereroe. In un qualche modo – e per molti fan – ne aveva già conquistato il titolo con Rocky Balboa. Ma ora, con l’arrivo di Samaritan su Amazon Prime Video, ha ricevuto dei veri e proprisuperpoteri. Non sarà il vigilante più appariscente in circolazione, ma è Sylvester Stallone e, almeno sulla carta, può fare quello che vuole. Diretto da Julius Avery (Overlord) da una sceneggiatura di Bragi F. Schut, il film è disponibile dal 26 agosto sulla piattaforma streaming.

Samaritan è il sogno di un bambino

Prodotto da Metro-Goldwyn-Mayer e Balboa Productions, Samaritan è sostenuto da un potente incipit in stile Watchmen. I titoli di testa animati in stile cartone animato raccontano la storia del grande eroe della città, dai suoi inizi alla sua inevitabile conclusione. La traslazione al presente rende ancora più forte l’impatto dell’erosione umana, economica e sociale che ha colpito la squallida Granite City. La città è stata quasi completamente consumata e, ad eccezione di alcuni pazzi che credono ancora nei miracoli, gli altri abitanti hanno deciso di giocare secondo le regole di un gioco che ormai non conosce più limiti.

La storia di Samaritan è raccontata dal punto di vista di Sam Cleary (Javon Walton),  tredicenne che vive in un quartiere malfamato della città con la madre e che deve fare i conti con grosse difficoltà economiche e con un quartiere ormai diventato una zona di guerra, dove la criminalità e la violenza dilagano. Ma Sam Cleary ha una speranza, o meglio, un grande sogno. Sogna il giorno in cui Samaritan, il leggendario supereroe che proteggeva la città e che è morto 20 anni prima, tornerà a salvare Granite City. C’è infatti chi crede ancora nella sua esistenza, sperando che si sia soltanto nascosto temporaneamente e che, un giorno, riuscirà a disinnescare il seme di brutalità che permea la città.

Credo che Samaritan sia ancora vivo“, annuncia Sam con gli occhi spalancati, dopo aver scelto un vicino solitario, l’anziano netturbino Joe Smith di Stallone, come ultimo “sospettato”. La sua prestanza fisica e l’alone di mistero che ne circonda la figura lo rendono infatti il perfetto candidato corrispondente all’identikit che Sam ha tracciato di Samaritan.

Un po’ Joker, un po’ Unbreakable

Quella di Samaritan è una trama solida, con tratti contemporanei che sottendono gli strati di sporcizia che ne impregnano la fotografia – molto simile a quella del Joker di Todd Phillips curata da Lawrence Sher. La dinamica adulto-bambino e come questa viene plasmata dalle regole di un ambiente ostile e in cui nessuno si sente a casa combacia perfettamente con il topos dell’eroe stanco e abbandonato. Ma tutto ciò ricorda qualcosa che abbiamo già visto e fa vacillare l’esperienza visiva di Samaritan, facendoci chiedere come guarderemmo questo film, con quali occhi, senza l’ampio bagaglio di cinecomics che ci portiamo dietro da due decenni a questa parte.

Se ci mettessimo a tracciare la parentela spirituale più evidente di Samaritan sarebbe quella con Unbreakable di M. Night Shyamalan. Ma c’è anche un accenno al suo recente impegno col franchise di Creed in questa sua interpretazione di un vecchio supereroe inavvicinabile che aiuta a malincuore un adolescente, per poi focalizzarsi sull’indagine a ritroso del proprio essere, della validità delle gesta che ha compiuto e delle conseguenze derivatene. In questo senso, Samaritan dà probabilmente il meglio di sé quando il taciturno Joe e l’impaziente Sam iniziano a conoscersi gradualmente con tutte le difficoltà del caso: Sam scatena in men che non si dica il fanboy che è in lui mentre cerca di convincere “il vecchio” a togliersi una maschera e a reclamarne un’altra.

L’eroe solo richiamato all’ordine

La storia di Schut, unita alle immagini del direttore della fotografia David Ungaro e alla messa in scena di Julius Avery – che aveva già collaborato con il regista in Overlord, sottolinea costantemente lo scenario di un mondo i cui eroi sono solo un lontano ricordo. In questa città è sempre buio, pioggia e sporco macchiano le coscienze dei cittadini, e i personaggi sembrano costantemente intrappolati in questo incubo. Solo l’eroe, o la fede nel mito a lui associato, può costituire un barlue di salvezza. Questa non è una premessa necessariamente innovativa aall’interno del genere, ma è messa in scena in modo quantomeno affascinante per gli spettatori di Prime Video.

Come Rocky Balboa, il mito di Samaritan è la metafora di una comunità che ha perso la speranza e il cui mondo sta sprofondando nella disoccupazione, nella criminalità e nella brutalità. Il volto di Stallone, nascosto sotto il cappuccio, illustra questa frantumazione e rassegnazione di fronte a un processo che non può più essere fermato. Non sorprende quindi che l’interpretazione stoica e taciturna di Stallone sia ciò che, in definitiva, rende Samaritan degno di essere visto.

Come il recente successo cinematografico The Batman di Matt Reeves, Samaritan si interroga su una domanda cruciale: se i supereroi non impediscano, in ultima analisi, un reale progresso sociale poiché si servono della violenza per mantenere lo status quo. Un approccio emozionante che dà alla storia altrimenti convenzionale di un mentore e del suo protetto nella lotta contro il male un giro di vite.

Un perfetto film “da piattaforma”, con qualche difetto

L’idea di raccontare una storia di supereroi dal punto di vista di un ragazzo è la carta vincente di Samaritan. Sebbene nessuna scena di questo film d’azione si avvicini mai al valore roboante e spettacolare della concorrenza Marvel, l’uscita dell’eroe di Stallone potrebbe ugualmente suscitare meraviglia nei più giovani. La prospettiva infantile fa sembrare ogni scazzottata e ogni piccolo segno di superpoteri ancora più sorprendente. Il regista Julius Avery lascia abilmente che il suo pubblico guardi attraverso gli occhi di un adolescente e di come questi percepisca l’eroismo.

Anche se la trama del film soffre del fatto che i principali colpi di scena siano rapidamente prevedibili, Samaritan è un film “da piattaforma” che unisce l’azione vecchia scuola alla commedia e al dramma, aggiungendovi personaggi che dovrebbero unire diverse generazioni sul divano di casa. Chiunque voglia far conoscere ai propri figli l’eroe d’azione della propria giovinezza, sarà ben servito.

White Noise – Non ascoltate: trama, cast e curiosità sul film

White Noise – Non ascoltate: trama, cast e curiosità sul film

Ci sono fenomeni paranormali molto difficili da spiegare e che pongono in seria crisi le leggi della razionalità che dovrebbero invece governare il mondo. La maggior parte di questi fenomeni hanno spesso a che fare con l’aldilà, con ciò che non è più visibile nel mondo terreno. Proprio su uno di questi si basa il film White Noise – Non ascoltate, diretto nel 2005 da Geoffrey Sax, regista anche di Stormbreaker e Frankie & Alice, e scritto da Niall Johnson, sceneggiatore anche del film La famiglia omicidi. Quello alla base del loro film, in particolare, è il fenomeno delle voci elettroniche.

Conosciutio anche con il nome di psicofonia o transcomunicazione strumentale, questo fenomeno riguarda la manifestazione di voci di origine apparentemente non umana in registrazioni, ricezioni o amplificazioni tramite strumentazione elettronica. Secondo esperti di paranormale, tale fenomeno permetterebbe di entrare in contatto con i defunti e l’aldilà, permettendo dunque un dialogo con una dimensione metafisica. Tale fenomeno non ha mai trovato credito presso la comunità scientifica, ma ha naturalmente dato vita ad un ampio immaginario di racconti, come quello raccontato in White Noise – Non ascoltate.

Il film venne accolto in modo molto negativo dalla critica, ma ottenne invece uno straordinario successo di pubblico. Ciò ha portato anche alla realizzazione di un sequel, White Noise: The Light, il quale però non ha ottenuto lo stesso successo del primo film. Prima di intraprendere una visione di questo, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

White Noise – Non ascoltate: la trama del film

Protagonista del film è Jonathan Rivers, un architetto di successo che conduce una tranquilla vita di successo, diviso tra il lavoro e la famiglia, composta dalla moglie Anna e dal figlio Mike. Il suo paradiso in terra viene però tragicamente sconvolto nel momento in cui l’amata moglie perde la vita in un drammatico incidente d’auto. Per Jonathan da qui inizio un profondo periodo di declino e depressione, che lo porta a perdere interesse per qualunque cosa. Il suo unico desiderio è quello di poter riavere la sua amata Anna tra le sue braccia. Una speranza sembra accendersi inaspettatamente quando viene contattato da misterioso uomo.

Questi si presenta come Raymond Pryce, esperto di paranormale, il quale afferma di poter entrare in contatto con i defunti grazie alla transcomunicazione strumentale. Si tratta di un fenomeno che avviene tramite le onde radio o video e permette di ascoltare i messaggi dell’aldilà. Inizialmente scettico, l’architetto sembra piano piano convincersi sempre più che la voce che sente in alcune registrazioni sia realmente quella della moglie. In breve ne diventa ossessionato, inconsapevole del fatto che una serie di malvagie entità stanno in realtà cercando di manifestarsi nel mondo terreno per spargere orrore e morte.

White Noise - Non ascoltate cast

White Noise – Non ascoltate: il cast del film

Ad interpretare il ruolo del protagonista, l’architetto Jonathan Rivers, vi è l’attore candidato all’Oscar Michael Keaton. Prima di tornare alla ribalta grazie a Birdman, questi ha recitato in una serie di film a basso costo, tra cui proprio White Noise – Non ascoltate. Ad averlo interessato di questo progetto è stato il concept di base e il fenomeno paranormale qui trattato, sul quale l’attore si è a lungo documentato. Nel ruolo della moglie Anna Rivers vi è invece l’attrice Chandra West, nota per aver interpretato il personaggio di Holly Gribbs nella serie CSI – Scena del crimine. Il piccolo Mike Rivers è invece interpretato da Nicholas Elia.

L’attore britannico Ian McNeice, noto per le serie Doc Martin Doctor Who, interpreta invece Raymond Pryce, l’uomo che aiuta Jonathan a parlare con gli spiriti. L’attrice Keegan Connor Tracy, celebre per essere stata la Fata Madrina nella serie C’era una volta, interpreta la psichica Mirabelle Keegan. Nella realtà, l’attrice è laureata in psicologia. Nel film si ritrova poi anche l’attrice Deborah Kara Unger, vista nei film Crash e The Game – Nessuna regola, ricopre il ruolo di Sarah Tate, una donna reduce da un lutto e anche lei intenta a stabilire un contatto con il suo caro venuto a mancare. In ultimo, nel film si ritrovano gli attori Mike Dopud nel ruolo del detective Smits e Sarah Strange in quelli di Jane.

White Noise – Non ascoltate: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. White Noise – Non ascoltate è infatti disponibile nei cataloghi di Microsoft Store e Mediaset Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 27 agosto alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Ray: le curiosità e la vera storia dietro al film con Jamie Foxx

Ray: le curiosità e la vera storia dietro al film con Jamie Foxx

I film biografici dedicati a celebri icone della musica hanno sempre suscitato un certo fascino tra il grande pubblico. Titoli come The Doors, Bird, Quando l’amore brucia l’anima, Rocketman o il più recente Elvis hanno infatti portato sul grande schermo le avventurose vite di musicisti divisi tra genio e sregolatezza, proponendo allo stesso tempo riflessioni sulla loro genialità e la loro arte musicale. Un altro esempio particolarmente brillante di questa tipologia di film è Ray, il film del 2004 dedicato all’indimenticabile Ray Charles, il cantante e pianista non vedente pioniere della musica soul.

Diretto da Taylor Hackford, regista anche di Ufficiale e gentiluomo e L’avvocato del diavolo, il film copre un arco temporale che va dall’infanzia di Charles negli anni Trenta fino agli anni Settanta, raccontando dunque anche il suo periodo di maggior successo. Poiché realizzato in modo del tutto indipendente dai grandi studios cinematografici, nel film fu inoltre possibile inserire elementi controversi come la dipendenza dall’eroina di Charles e una raffigurazione più spinta del sesso. Si cercò naturalmente di rimanere quanto più fedeli possibile alla vera storia e la sceneggiatura fu approvata dallo stesso Charles, il quale ebbe modo di leggerla in braille.

Accolto con grande entusiamo da critica e pubblico, Ray è ancora oggi indicato come uno dei più interessanti biopic musicali di sempre, candidato a sei Oscar (tra cui miglior film) e con un’interpretazione straordinaria di Jamie Foxx nei panni di Charles. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Ray: la trama e il cast del film

Sin da bambino Ray Charles nutre una forte passione per la musica, nonché un talento straordinario nel suonare il pianoforte. Neanche la cecità sopraggiunta all’età di 6 anni riesce ad impedirgli di perseguire una carriera musicale, che lo porterà ad essere ben presto famosissimo in tutti gli Stati Uniti, specializzandosi in stili come il gospel, il country, il soul e il jazz. Allo stesso tempo, però, Ray si trova a dover combattere contro i demoni del proprio passato, con la dipendenza dall’eroina e contro la segregazione razziale in quegli anni più accesa che mai. Non manca inoltre il racconto delle sue turbolente relazioni con Della Bea, Mary Anne Fisher e Margie Hendricks.

Come anticipato, ad interpretare Ray Charles vi è l’attore Jamie Foxx. Egli, per poter dar vita in modo realistico al musicista ebbe non solo modo di trascorrere del tempo con lui, apprendendo quanto necessario e imparare a muoversi come lui, ma frequentò anche un’istutito per imparare a leggere il braille e si esercitò nel piano, suonandolo realmente durante le riprese. Egli indossò inoltre delle speciali lenti che lo rendevano parzialmente cieco, così da poter comprendere meglio le sensazioni provate da Charles. Grazie a questa sua straordinaria prova attoriale, Foxx vinse poi il premio Oscar come miglior attore.

Accanto a Foxx si possono ritrovare diversi altri celebri attori e attrici. Kerry Washington, con cui Foxx tornerà poi a lavorare in Django Unchained, interpreta Della Bea Robinson, mentre Aunjanue Ellis è Mary Ann Fisher. Regina King è invece Margie Hendricks, cantante delle Realettes che avrà poi una relazione con Charles, da cui nascerà anche un figlio. Nel film sono poi presenti Clifton Powell nei panni di Jeff Brown, Harry Lenix in quelli di Joe Adams e Bokeem Woodbine come Fathead Newman. Larenz Tate interpreta invece il celebre produttore discografico e musicista Quincy Jones. Sharon Warren, infine, interpreta Aretha Robinson, madre di Ray.

Ray cast

Ray: la vera storia dietro il film

Nel dar vita alla vita di Ray Charles, i produttori, il regista e lo sceneggiatore James L. White si sono assicurati di essere il più fedeli possibile alla realtà, avvalendosi anche della supervisione dello stesso Charles. Alcuni episodi sono però stati alterati per necessità drammatiche. Partendo dall’inizio, ad esempio, nel film viene mostrato che durante la morte di suo fratello George, avvenuta nel 1935, Ray rimase immobile credendo che si trattasse di un gioco. Nella realtà, invece, Ray tentò di salvare il fratello, senza però riuscirci. Questo evento, come anche poi la cecità e la scomparsa dell’amata madre, vengono indicati nel film come i principali motivi della depressione che colpì Charles.

A farlo soffrire in particolare, però, fu primariamente la morte della madre, che inaugurò per lui un periodo particolarmente buio, che sfociò nella dipendenza dall’eroina. Egli riuscì infine a disintossicarsi da questa droga nel 1965, dopo un periodo di riabilitazione in ospedale. Nel film non viene però menzionato che Charles superò tale dipendenza sostituendola con l’utilizzo di marijuna e alcol. Alcune differenze si possono poi ritrovare anche nella scena in cui Charles si rifiuta di suonare in Georgia, il suo Stato natale, per protestare contro la segregazione razziale. Tale decisione non avvenne per via di una protesta di strada, ma dopo aver letto alcune lettere inviategli dagli attivisti di colore.

Charles, a differenza di quanto viene detto nel film, non fu mai realmente bandito dalla Georgia per questo. Differenze, infine, si ritrovano anche nella rappresentazione delle sue relazioni. Non è infatti vero, come si ritrova nel film, che Charles chiese a Margie Hendricks di abortire in quanto era ancora sposato con Della. Egli infatti accettò ogni figlio avuto, che fosse stato concepito da sua moglie o meno. Sempre sulla Hendricks, nel film viene collocata la sua morte al 1965, mentre nella realtà avvenne nel 1973, per cause mai del tutto chiarite. Infine, quando nel finale Charles esegue il celebre brano Georgia on My Mind, divenuta canzone della Georgia, sua moglie Della non è presente come invece mostrato nel film. Questo perché, nel 1979, i due avevano già divorziato da tempo.

Ray: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Ray grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 26 agosto alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, Historylink

House of the Dragon: 8 sigilli tratti da Il Trono di Spade

House of the Dragon: 8 sigilli tratti da Il Trono di Spade

House of the Dragon, la serie HBO prequel de Il trono di Spade, ha rilasciato il primo episodio il 21 agosto (trasmesso in Italia da Sky e NOW TV). Al fine di reintrodurre il pubblico nel complicato mondo della saga, visto anche il salto temporale, è essenziale fare appello a ciò che è ben noto.

Saggiamente, fin dal primo episodio House of the Dragon  mostra il suo legame con la serie originale, anche attraverso i sigilli delle casate disseminate per tutta la puntata…

Casa TargaryenHouse of the Dragon Daemon-Rhaenyra-Targaryen Matt Smith Milly Alcock

Non è una sorpresa vedere il drago rosso su sfondo nero di Casa Targaryen. I Targaryen sono infatti la famiglia protagonista di House of the Dragon. Lo stemma non è apparso molto spesso in Game of Thrones, almeno fino all’ascesa di Daenaerys. In Game Of Thrones il sigillo è quindi emblema del personaggio. Al di là di Daenaerys, in House of the Dragon il pubblico dovrà però abituarsi a vedere il sigillo di questa Casa disseminato ovunque.

Casa TullyBrynden Tully House of the Dragon

In Game of ThronesTully sono il principale bersaglio dei Lannister, ancora più degli Stark, non dimentichiamo le battaglie tra le forze di Robb Stark e Tywin Lannister nelle Terre dei Fiumi e gli scontri durante la Guerra dei Cinque Re. Edmure Tully riesce a sopravvivere durante entrambi gli scontri, per poi essere umiliato da Sansa nel finale.

Durante il torneo del primo episodio di House of the Dragon manca un rappresentante della Casa Tully, ma nell’arena si possono vedere gli stendardi della famiglia: il pesce bianco su sfondo rosso e blu è facile da individuare.

Casa Baratheon

Joffrey Baratheon on 'Game of Thrones'Tra le casate più giovani del Continente Occidentale ci sono i Baratheon di Capo Tempesta, che, a seguito della ribellione di Robert, diventano i Baratheon di Approdo del re. In Game of Thrones la famiglia è piccola rispetto agli Stark o ai Lannister, ma gioca un ruolo emblematico durante tutta la serie.

In House of the Dragon la casata ha un posto di rilievo: i Baratheon sono molto vicini ai Targaryen, dato che la loro casata è stata fondata dal fratellastro di Aegon. Nella prima puntata possiamo infatti vedere Boremond Baratheon che partecipa al torneo. È il primo ad essere disarcionato da Criston Cole.

Casa Tyrell

Game of Thrones Tyrell

 I Tyrell entrano in scena nella prima stagione di Game Of Thrones, ma assumono potere a partire dalla terza stagione, quando Margaery diventa la regina di Joffrey. La casata manovra gli intrighi politici di Approdo del Re, riempiendo le lacune lasciate dalle partenze di personaggi come Littlefinger e Tyrion.

La famiglia torna anche nel prequel. Nel torneo dell’episodio uno di House of the Dragon, un rappresentante della Casa Tyrell può essere visto tra gli avversari di avversari di Daemon.

Casa TarlyHouse Tarly House of the Dragon

Il sigillo dei Tarly appare solo nelle ultime stagioni di Game of Thrones, ma Samwell Tarly è un personaggio chiave durante tutta la serie. Essendo un Guardiano della Notte, non può essere un rappresentante della sua casata. Tuttavia, nella settima stagione, quando Samwell si ricongiunge con la sua famiglia, il pubblico viene a conoscenza del sigillo e della cultura della casa.

Come si può vedere durante il torneo dell’episodio 1 di House of the Dragon, lo stendardo dei Tarly è un cacciatore rosso su uno sfondo verde. Vista la potenza militare della casata, probabilmente i Tarly assumeranno un ruolo di rilievo nel corso della serie.

Casa Boltonramsay bolton game of thrones

Noti soprattutto per lo spregevole Roose Bolton e per l’ancora più spregevole figlio bastardo Ramsay, in Game of Thrones i Bolton sono un antagonista significativo.  Essendo la seconda casata più forte del Nord, si trovano costantemente in rivalità con gli Stark.

Durante il torneo di House of the Dragon, si vede un giostratore che porta uno scudo con il sigillo di Casa Bolton. Anche se non sono noti per le loro gesta in cavalleria, i Bolton sono dei combattenti formidabili.

Casa Starkhouse of the dragon got

Ne Il trono di Spade, gli Stark di Grande Inverno raramente hanno a che fare con i Targaryen, principalmente a causa della distanza tra il Nord e Approdo del Re. La situazione cambia quando Eddard Stark si unisce a Robert nella ribellione contro i Targaryen, diventando il protagonista principale di Game of Thrones.

Dalla serie originale si comprende quindi che un tempo gli Stark erano fedeli ai Targaryen. Nel primo episodio possiamo infatti vedere Rickon Stark mentre giura lealtà alla corona. Inoltre, durante il torneo uno Stark viene violentemente annientato, scena molto coerente con gli eventi di Game of Thrones.

Casa Lannistergame of thrones cersei jaime lannister

In Game of Thrones il drama è mosso principalmente dai Lannister, i tre figli di Tywin sono alcuni dei personaggi più complessi. Tuttavia, nella serie originale, la casa non è più potente come ai tempi di House of the Dragon

I Lannister sono una delle grandi famiglie di Westeros durante il regno di Targaryen. Non a caso, il loro stendardo viene mostrato durante il torneo. Anche se per ora non è apparso nessun Lannister, sappiamo che l’attore Jefferson Hall – che in realtà ha già ricoperto un ruolo minore nella prima stagione di Game of Thrones – interpreterà Lord Jason Lannister nei prossimi nove episodi.

Harry Styles: 10 cose che non sai sul cantante e attore

Harry Styles: 10 cose che non sai sul cantante e attore

Nel decennio da poco terminato Harry Styles si è affermato come una delle maggiori icone del mondo musicale e della moda. Un ragazzo che ha dimostrato non solo un grandissimo talento su più fronti, ma anche la capacità di usare questo per affrontare senza paura tematiche talvolta scomode. Ora che si è scoperto anche attore, Styles sta realmente vivendo gli anni della sua consacrazione. C’è però ancora molto da sapere su uno degli uomini più celebri del momento al mondo.

Ecco 10 cose che non sai di Harry Styles.

Harry Styles: i suoi film, gli album e le canzoni

1. Ha recitato in diversi celebri film. La carriera da attore di Styles ha avuto inizio nel 2017, quando viene scelto da Christopher Nolan per interpretare il soldato Alex nel film Dunkirk. È tornato poi al cinema con un cameo nelle scene post-credit di Eternals, il film Marvel, dove interpreta Eros. Nel 2022 è invece protagonista di due attesi film, Don’t Worry Darling, atteso al Festival di Venezia e dove recita accanto a Florence Pugh, e My Policeman, dove interpreta un poliziotto intento a tenere nascosta la propria omossessualità.

2. Ha pubblicato tre album da solista. Come noto, Styles era uno dei membri della celebre boy band One Direction, con il quale ha realizzato cinque album. Dopo aver intrapreso una carriera da solista nel 2016, Styles ha realizzato da quel momento tre album di grande successo. Si tratta di Harry Styles (2017), Fine Line (2019) e Harry’s House (2022).

3. Ha diretto un videoclip. Nel 2013 Styles ha compiuto anche un piccolo esordio alla regia, dirigendo il videoclip del brano One Way or Another, da lui anche cantanto quando faceva ancora parte della band One Direction. Il brano venne da loro realizzato per beneficenza e Styles, insieme agli altri membri della band, si occupò anche di curare la regia del video ufficiale.

Harry Styles Eternals

Harry Styles in Eternals

4. Ha interpretato un celebre personaggio dei fumetti. Con grande sorpresa di molti, al termine del film Eternals, con protagonisti Gemma Chan, Angelina Jolie e Richard Madden, fa la sua comparsa proprio Styles nei panni di Eros, alias Starfox. Questo personaggio, proveniente dai fumetti Marvel, è originario di Titano ed è nientemeno che il fratello di Thanos. Nella scena post-credit a lui dedicata, Eros annuncia agli Eterni di sapere che fine hanno fatto alcuni dei loro e di poterli aiutare a salvarli.

5. Non sa quando comparirà nuovamente nel Marvel Cinematic Universe. Quando un personaggio come Eros compare anche brevemente in un film Marvel, è perché si prevede per lui un maggiore spazio in futuro. La stessa cosa avverrà dunque anche per il ruolo interpretato da Styles, che potrebbe assumere grande importanza nel futuro dell’MCU. L’attore ha però rivelato di non avere idea di quando avverrà il suo ritorno e che al momento non ci sono piani a riguardo. È in realtà molto probabile che rivedremo Styles nei panni di Eros nell’annunciato sequel di Eternals.

Harry Styles: le sue fidanzate e Olivia Wilde

6. Ha avuto diverse fidanzate famose. Quando era ancora all’inizio della sua carriera, un diciassettenne Styles ha frequentato dal novembre 2011 al gennaio 2012 la presentatrice televisiva Caroline Flack, una relazione che ha generato diverse controversie in quanto lei aveva 14 anni più di lui. In seguito ha brevemente frenquetato nel 2012 la cantante Tayolr Swift, poi essere legato dal 2017 al 2018 alla modella Camille Rowe, che ha ispirato l’album Fine Line.

7. Ha una relazione con una nota attrice e regista. Nel gennaio del 2021 hanno iniziato a circolare in rete alcune immagini del cantante che si teneva per mano con l’attrice e regista Olivia Wilde. I due si sono conosciuti nel momento in cui la Wilde ha scelto Styles per il ruolo da protagonista maschile nel suo film Don’t Worry Darling. Da quel momento i due continuano ancora oggi a vivere la loro storia d’amore, facendo impazzire di curiosità i fan e i giornalisti.

Harry Styles Oliva Wilde

Harry Styles e Shania Twain

8. Ha duettato con la cantante. Venerdì 15 aprile 2022 Styles ha aperto il Coachella Festival, celebre evento di musica che si protrae per più giorni. Nel corso della sua esibizione egli ha inviato sul palco una delle più grandi star della musica country, la canadese Shania Twain, celebre per il suo singolo That Don’t Impress Me Much. I due hanno così dato vita ad un duetto cantando due dei più celebri brani della Twain, Man! I Feel Like a Woman! You’re Still the One. Styles ha poi motivato la cosa affermando di essere un fan della Twain sin da quando era bambino.

Harry Styles e la canzone As It Was

9. È il suo nuovo brano di grandissimo successo. Nell’album da poco rilasciato, Harry’s House, è presente anche il brano As It Was, pubblicato come primo singolo e divenuto in breve tempo un successo mondiale, vincitore di numerosi dischi di platino. Si tratta di un brano synth pop influenzato dalla new wave degli anni ottanta, nel quale il cantante affronta i temi della perdita e della solitudine. Inoltre, alcuni passaggi sembrano indirettamente parlare della sua nuova relazione con la Wilde.

Harry Styles: età e altezza

10. Harry Styles è nato a Redditch, nel Worcestershire, in Inghilterra, il 1° febbraio del 1994. L’attore e cantante è alto complessivamente 1.83 metri.

Fonte: IMDb, Harperbazar

Chris Hemsworth in azione sul set di Furiosa!

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Chris Hemsworth in azione sul set di Furiosa!

Continuano le riprese dell’annunciato prequel di Mad Max: Fury Road, Furiosa, e oggi nuove foto dal set sono state diffuse che mostrano l’attore Chris Hemsworth in azione diretto da George Miller. La lavorazione de film nelle scorse settimane ha subito una pausa forzata in seguito alla positività al nuovo Coronavirus del regista. Tuttavia la lavorazione è ripresa a pieno regime ed dalle nuove foto possiamo ammirare i due protagonisti Chris Hemsworth e Anya Taylor-Joy.

Tutto quello che sappiamo su Furiosa

Nonostante il grande successo di Mad Max: Fury Road, un nuovo film del franchise è stato bloccato per anni a causa di una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. Tuttavia, lo scorso ottobre il progetto è stato confermato ufficialmente attraverso la notizia del casting di Anya Taylor-Joy, la star di The New Mutants e La regina degli scacchi, che interpreterà una versione più giovane del personaggio di Furiosa. Oltre a lei, nel cast ci saranno anche Chris Hemsworth (Thor: Ragnarok) e Tom Burke, anche se al momento i loro ruoli non sono stati ancora svelati.

George Miller dirigerà, co-scriverà e produrrà Furiosa insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Il film sarà prodotto dal marchio australiano Kennedy Miller Mitchell di Miller, insieme al partner di Fury Road, la Warner Bros. Pictures.

Batgirl: i registi condividono un video emozionante che parla della cancellazione e spiega le motivazioni

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A seguito di recenti commenti fatti in una serie di interviste, i registi di Batgirl Adil El Arbi e Bilall Fallah hanno rilasciato una dichiarazione video emozionante su Instagram in cui si parla della cancellazione del film. Rivelando quando erano stati informati dei piani della Warner Bros. Discovery di eliminare il loro adattamento DC Comics, El Arbi ammette di  non aver considerato che una decisione del genere “potesse essere davvero una  possibilità”. Entrambi i realizzatori hanno agito rapidamente per cercare di recuperare i filmati che avevano girato (anche solo per avere qualche ricordi del loro tempo passato a lavorare al progetto), ma tuttavia hanno scoperto che non era più possibile.

Fallah nel video sottolinea: “Sono andato sul server e tutto era bloccato”, mentre El Arbi aggiunge: “Scoprire che il film era sparito e che non avevamo accesso al filmato o non siamo stati in grado di vederlo per di nuovo noi stessi. È stato piuttosto duro”. Lo studio stava chiaramente cercando di evitare un altro scenario #ReleaseTheSnyderCut. Zack Snyder avrebbe rubato la sua parte di Justice League  e avrebbe pubblicato screenshot online per alimentare il movimento. Tuttavia, in questo caso, i registi di Batgirl riconoscono che il loro film non era vicino all’essere pronto in quanto non c’erano effetti visivi e sono state necessarie nuove riprese.

Il duo di registi hanno anche espresso la loro gratitudine per il cast e la troupe, continuato dicendo che, se i fan vogliono supportarli, possono farlo guardando il loro film in uscita Rebel  Come sottolinea El Arbi, possiamo quindi “immaginare cosa avrebbe potuto essere Batgirl“. La cancellazione di Batgirl sembra un’ingiustizia, e con le voci che girano secondo cui il film potrebbe essere cancellato per sempre, siamo sicuri che questa esperienza in negativo sarà un monito per tutti i registi che avranno modo di lavorare con lo studios (uno studio che ha appena posticipato molti dei suoi titoli 2022 perché non può permettersi di promuoverli). Guarda la dichiarazione completa di El Arbi e Fallah sulla cancellazione di Batgirl di seguito:

 

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ANDOR: nuova affascinante clip con Diego Luna

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ANDOR: nuova affascinante clip con Diego Luna

Disney+ ha diffuso una nuova clip di ANDOR, l’attesa nuova serie tv targata LucasFilm in arrivo su Disney+. ANDOR, la serie originale targata Lucasfilm composta da 12 episodi. La serie, che si svolge prima degli eventi di Rogue One: A Star Wars Story, ha una nuova data di debutto e arriverà in esclusiva su Disney+ mercoledì 21 settembre con i primi tre episodi.

Andor, la serie tv

ANDOR, la serie del franchise che arriverà in estate e che vede protagonista Cassian Andor, interpretato da Diego Luna, nelle vicende che lo hanno coinvolto prima dei fatti di Rogue One. Il personaggio, lo ricordiamo, ha esordito nello stand alone del 2016, che racconta i fatti che avvengono tra La Vendetta dei Sith e Una Nuova Speranza.

ANDOR arriverà il 31 agosto su Disney+ e sarà composta da 12 episodi, che verranno seguiti da una seconda stagione sempre da 12 episodi che ci condurrà agli eventi di Rogue One. Nel cast di ANDOR compaiono Diego Luna, Adria Arjona, Denise Gough, Genevieve O’Reilly, Stellan Skarsgard, Fiona Shaw e Kyle Soller. Andor è incentrato su Cassian Andor (Luna), personaggio che è stato introdotto in Rogue One e come membro della ribellione contro l’Impero. La serie sarà un prequel del film, con Toby Haynes che sarà il regista principale della prima stagione che sarà composta da12 episodi. Gli altri registi coinvolti sono Ben Caron e Susanna White, mentre Stephen Schiff e Tony Gilroy sono gli sceneggiatori.

ANDOR è prodotto dallo showrunner Tony Gilroy, che ha scritto e prodotto  Rogue One. Inizialmente Gilroy avrebbe dovuto dirigere i tre episodi, ma è stato costretto a rinunciare a causa di problemi di viaggio legati alla pandemia. In  Rogue One un gruppo di improbabili eroi si unisce in una missione per rubare i piani alla Morte Nera, l’ultima arma di distruzione dell’Impero. Questo evento chiave nella cronologia di Star Wars riunisce persone comuni che scelgono di fare cose straordinarie e, così facendo, diventano parte di qualcosa di più grande di loro stessi.

Candy: Morte in Texas, la nuova serie con Jessica Biel

Candy: Morte in Texas, la nuova serie con Jessica Biel

Disney+ ha annunciato che la serie true crime drama originale Candy: Morte in Texas, interpretata da Jessica Biel che ne è anche executive producer.  La serie è prodotta da UCP, una divisione di Universal Studio Group, e da 20th Television, una divisione di Disney Television Studios.

Il tre volte candidato all’Emmy Robin Veith (Mad Men, The Act) ha scritto la sceneggiatura dell’episodio pilota e sarà executive producer. Nick Antosca (The Act, Al nuovo gusto di ciliegia) sarà l’executive producer per la sua casa di produzione Eat the Cat insieme ad Alex Hedlund. Jessica Biel e Michelle Purple (The Sinner, Cruel Summer) saranno le executive producer per Iron Ocean. Michael Uppendahl (Fargo, American Crime Story: Impeachment) ha diretto l’episodio pilota e sarà executive producer. Jim Atkinson & John Bloom avranno il ruolo di consulting producer.

Candy: Morte in Texas: quando esce e dove vederla in streaming

Candy: Morte in Texas  sarà disponibile in Italia sulla piattaforma streaming Disney+ dal 12 ottobre con tutti e cinque gli episodi.

Candy: Morte in Texas: trama e cast

Candy Montgomery è una casalinga e madre del 1980 che ha fatto tutto nel modo giusto: un buon marito, due figli, una bella casa, e persino un’attenta pianificazione ed esecuzione delle trasgressioni. Ma quando la pressione del conformismo si fa strada dentro di lei, le sue azioni chiedono a gran voce un po’ di libertà. Con risultati fatali. La serie è interpretata da Jessica Biel, Timothy Simons, Melanie Lynskey, Pablo Schreiber e Raúl Esparza.
 

The Princess: il documentario su Diana Spencer dal 31 Agosto su SKY

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A 25 anni dalla sua improvvisa scomparsa, Diana Spencer continua a incuriosire, affascinare e rappresentare la quintessenza della bella favola finita male. In occasione dell’anniversario della sua morte, il 31 agosto, Sky Documentaries e Sky Uno celebrano l’amata principessa dedicandole un’intera giornata di programmazione, disponibile anche on demand e in streaming su NOW, per svelare nuovi e sorprendenti aspetti della sua, tragicamente breve, storia.

Il documentario The Princess, che lo scorso giugno ha aperto il Biografilm Festival e che arriva in prima visione assoluta alle 21:15 del 31 agosto su Sky Documentaries, si contraddistingue per il suo stile narrativo inedito, raccontando la storia di Diana, ormai radicata nella cultura popolare, con un approccio unico e coinvolgente: più che un resoconto di vita, è un’immersione viscerale nell’esperienza di Lady D, costretta a vivere nel bagliore costante e spesso invadente dei riflettori. Il pubblico sperimenta le sensazioni provate dalla principessa, privilegiata e al tempo stesso vittima della sua posizione e della costante pressione mediatica. Attraverso una moltitudine di materiali d’archivio, comprese le reazioni del popolo rispetto alle scelte della principessa, il film riflette sulla società dell’epoca e sulla percezione esterna dell’universo interiore di Diana.

L’originalità del documentario sta nel fatto di raccontare la storia come se si svolgesse nel presente, con le immagini d’archivio che svelano i tanti aspetti della vicenda in modo diretto, molto intimo e non attraverso gli espedienti classici solitamente utilizzati per questo tipo di documentari.

Il documentario, ipnotico e unico nel suo genere, è prodotto da Lightbox in collaborazione con HBO, Sky e Altitude Films ed è diretto da Ed Perkins (Tell Me Who I Am, Black Sheep), secondo il quale, questo stile interpella più direttamente il pubblico, che è chiamato in causa non solo come mero spettatore, ma come parte attiva di tutta la vicenda. La morbosità intorno alla figura di Lady D, che all’epoca mise in discussione il ruolo della monarchia, oggi fa riflettere sul nostro rapporto simbiotico – e spesso tossico – con le celebrità.

Alle 22:45, la principessa continua a vivere su Sky Documentaries grazie a DIANA AT SIXTY, l’opera del regista Robin Bextor che, chiedendosi come sarebbe oggi Diana Spencer, ha cercato una risposta nelle testimonianze di chi la conosceva meglio, dando vita a un collage di interviste che raccontano la principessa da nuovi, inediti punti di vista.

Accanto ai documentari di prima e seconda serata, Sky Uno presenta LADY DIANA STORY, una programmazione speciale in daytimeche raccoglie filmati di repertorio, serie e documentari che nel corso degli anni hanno saputo raccontare la vita, gli amori e gli scandali familiari della principessa del Galles.

Si inizia alle 13:15 con gli episodi dedicati a Diana e prodotti da LaPresse della serie The Royals. Il primo episodio, Diana, una madre, esplora il lato materno di Diana: come ha cresciuto William e Harry, proteggendoli dai riflettori, come ha sostenuto le loro ambizioni e come il suo divorzio, e poi la sua morte, hanno cambiato per sempre le loro vite. Il secondo episodio, Diana, L’ultima estate, si concentra sull’ultimo anno di vita della principessa: da un lato la libertà derivata dall’abbandono della vita reale, dall’altro la crescente pressione mediatica, alimentata dalle sue nuove, enigmatiche storie d’amore. Il terzo episodio, Diana, regina di cuori, ruota intorno all’attivismo di Lady D, che oltre alle donazioni e al sostegno agli enti benefici imposti dal suo ruolo, si spendeva personalmente e anche segretamente per chi era in difficoltà. Il quarto episodio, Diana, la rivoluzione, analizza l’impatto della figura di Diana sulla Corona, trasformata per sempre dall’interazione della principessa con il popolo in modi unici per un reale, e di conseguenza l’importanza di Diana per la storia della Gran Bretagna e del mondo intero.

A seguire, dalle 16:55, il documentario Carlo e Diana – I retroscena  esplora l’atmosfera di paura e esitazione che hanno respirato Carlo e Diana prima di sposarsi, attraverso un racconto dettagliato dei 7 giorni che hanno preceduto quel famoso 29 luglio 1981, una data più gioiosa per il paese che per i novelli sposi. Proseguendo, L’intervista a Diana illumina il retroscena delle scioccanti rivelazioni rilasciate dalla principessa alla BBC nel 1995, che hanno profondamente scosso la famiglia reale. Infine, Lady Diana La Biografia, in due episodi, racconta le ombre dell’apparentemente fiabesca vita della principessa: le stressanti regole di corte e la caduta nella bulimia; il burrascoso matrimonio con Carlo, padre dei suoi figli ma innamorato di un’altra donna; la depressione e i numerosi tentativi di suicidio; le relazioni segrete, come quella con James Gilbey,  e gli scandali da esse derivati; il tanto desiderato, quanto faticoso, divorzio e la battaglia mediatica con il principe Carlo; infine la relazione col milionario Dodi Al Fayed, che quel 31 agosto del 1997, esattamente 25 anni fa, ha incontrato la morte insieme alla sua amata, schiantandosi in un tunnel nel tentativo di seminare i paparazzi, a 121 miglia all’ora. 

Thor: Love and Thunder, rivelate le scene eliminate dal Blu-ray

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Thor: Love and Thunder, rivelate le scene eliminate dal Blu-ray

I Marvel Studios hanno annunciato che Thor: Love and Thunder arriverà su Digital l’8 settembre prima della sua uscita su 4K Ultra HD, Blu-ray e DVD il 27 settembre. Con la notizia arriva un elenco completo di contenuti speciali e scene eliminate, e in alcuni casi per molti fan ci sarà qualche delusione.  Come Christian Bale ha confermato di aver lavorato con Jeff Goldblum (The Grandmaster) e Peter Dinklage (Eitri) su scene che non sono state incluse nel montaggio finale, e anche se i fan ci speravano di trovarle nel blu-ray, sembra che i desideri del regista Taika Waititi (che aveva affermato di sperare che non vengano mai pubblicate) sono stati esauditi, poiché non c’è nulla qui che suggerisca che vedremo Gorr il God Butcher interagire con quei personaggi. 

Tra i lati positivi vale la pena segnalare che vedremo molto di più di Zeus e scene aggiuntive con i Guardiani della Galassia. Anche se ci sarebbe piaciuto vedere di più Gorr, chissà in qualche riedizione futura. Ormai i contenuti speciali sono ciò che ci si aspetta da queste versioni Blu-ray, anche se un commento audio di Waititi ci consentirà di conoscere qualche divertente storia di come sono andate le riprese sul set di Thor: Love and Thunder. Dai un’occhiata a un elenco completo di cosa aspettarti nell’edizione homevideo USA di seguito:

Funzionalità bonus

  • Gag Reel – Dai un’occhiata ad alcuni dei divertenti outtake sul set con il cast e la troupe di Thor: Love and Thunder
  • Commento audio – Guarda il film con il commento audio del regista/scrittore Taika Waititi.

Featurette

  • Hammer-worthy: Thor e The Mighty Thor – Traccia i viaggi di Chris Hemsworth e Natalie Portman per diventare rispettivamente Thor e The Mighty Thor. Guarda come i co-protagonisti parlano della preparazione dietro l’incarnazione dei loro ruoli leggendari e descrivono come combinano le loro forze inarrestabili.
  • Shaping a Villain – Questa featurette introduce il principale antagonista di Love and Thunder, Gorr the God Butcher. Facendo luce sull’uomo che dà vita al personaggio, questo pezzo mette in evidenza il suo reclutamento e il suo processo. Poi gli altri membri del cast e della troupe rivelano aneddoti personali.
  • Un’altra avventura classica di Taika – Questo pezzo ripercorre il viaggio di Taika Waititi conquistando il franchise di Thor e reinventando il Dio del tuono. Rivisita il momento in cui Taika è stato annunciato come il nuovo custode di Thor e segui Taika attraverso la produzione di Thor: Love and Thunder .

Scene tagliate

  • Alla ricerca di Zeus – Thor, Valkyrie e Korg si imbattono in alcuni personaggi mentre cercano un pubblico con Zeus.
  • Perdere tempo – Star-Lord e Mantis convincono Thor ad aiutare la loro causa.
  • Una vacanza sicura – Un disinvolto Thor chiacchiera con uno Star-Lord in preda al panico e Mantis nel mezzo del caos. Un’esplosione spinge Korg sulla scena.
  • Fighting For You – Zeus regala a Thor uno strumento speciale dopo aver ascoltato una conversazione sincera.

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

 

Warner Bros Discovery ha trovato il capo della divisione DC!

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Warner Bros Discovery ha trovato il capo della divisione DC!

Sembra che la Warner Bros. Discovery abbia finalmente trovato l’uomo per guidare le sue divisioni DC Films e TV, per dare il via ufficialmente al processo di attuazione del “piano decennale” dichiarato nelle scorse settimane da David Zaslav. Di recente abbiamo appreso che lo studio stava cercando un dirigente sulla “falsariga di Kevin Feige” per farsi carico di un “reset” del marchio DC e THR riferisce che Dan Lin, il produttore esecutivo diventato produttore dietro grandi successi come il live-action Aladdin film, The Lego Movie e It Parts 1 and 2, era in trattative per assumere il ruolo di capo della DC.

Se dovesse ottenere l’incarico (le trattative sono ancora in corso), Lin supervisionerebbe sia le produzioni cinematografiche che quelle televisive, riportando direttamente David Zaslav. Secondo il report, “la nuova struttura di Warner Bros. Discovery  proposta aggirerebbe con tre capi di divisione separati – i capi della Warner Bros. Pictures Michael De Luca e Pam Abdy, il capo della HBO/HBO Max Casey Bloys e il presidente della Warner Bros. TV Channing Dungey – mentre il controllo della divisione DC andrebbe nelle mani di una sola persona”.

Come riportato in precedenza, l’attuale capo della DC Films, Walter Hamada, avrebbe abbandonato il ruolo. Lin arriva a bordo in un momento traballante per la divisione. Lo studios ha cancellato Batgirl, la serie animata Batman: Caped Crusader e diversi altri progetti; il licenziamento di più dirigenti della HBO Max e il rifiuto di Zaslav di affrontare pubblicamente  il comportamento criminale della star di The Flash Ezra Miller non sono andati molto bene, per non dire altro.

Più recentemente, abbiamo appreso che si stavano svolgendo proiezioni funebri del film demolito di Batgirl e si è parlato persino di Zaslav che sarebbe arrivato al punto di distruggere fisicamente il filmato come un modo per dimostrare all’IRS che non ci saranno mai entrate dal progetto cancellato. Con un po’ di fortuna, l’ingaggio di Dan Lin andrà in qualche modo a cambiare le cose e a dare al DCEU (o qualsiasi altro nome con il quale sarà chiamato) una struttura tanto necessaria mentre farà anche il possibile per illuminare il nuovo corso dello Studios, che è trai più prestigioso di Hollywood.

Game of Thrones: 10 unpopular opinion di Reddit su Daenerys Targaryen

Daenerys Targaryen è una delle figure più controverse di Westeros, poiché la conclusione del suo arco narrativo in Game Of Thrones è stata accolta da molte critiche e confusione. Naturalmente, gli utenti Reddit non si sono risparmiati dal condividere varie unpopular opinion sul viaggio dell’eroina nella serie HBO.

Con House of the Dragon finalmente disponibile, è importante guardare a ciò che Game Of Thrones ha azzeccato, opposto alle criticità della rappresentazione di Dany, considerando che ha guidato quella stessa Casa per così tanto tempo. Alcune di queste opinioni di Reddit sono piuttosto accurate, ma possono comunque essere oggetto di dibattito.

Una protagonista presuntuosa

Game of Thrones DaenerysLa storia di Daenerys è stata piuttosto travagliata, anche se iniziata da una vita piuttosto protetta. Una volta liberatasi dalle catene a cui era legata, tuttavia, ha iniziato ad accumulare potere e ricchezza. Il suo obiettivo era il Trono di Spade ed è diventata un’eroina per molti spettatori che idolatravano il personaggio.

Nonostante sia stata una protagonista fondamentale per molti, Add_Poll_Option ha notato di non aver mai provato lo stesso sentimento. Ha scritto: “Non mi ci sono mai affezionato personalmente. Forse un po’. Ma per la maggior parte non l’ho mai trovata affascinante. Mi è sempre sembrata una mocciosa presuntuosa. So che è un prodotto di come è stata cresciuta, ma questo non cambia il fatto che la trovo irritante per una buona parte del tempo“.

Paragoni con Jaime

Dany è stata una delle favorite nelle prime stagioni e i fan le si sono rivoltati contro solo quando ha iniziato a mostrare un lato più spietato. La sua storia è stata molto simile a quella di Jaime Lannister, che ha iniziato il suo viaggio in Game of Thrones come uno dei cattivi più odiati, prima di riscattarsi nel corso di un arco di tempo più lungo.

Tuttavia, un utente di Reddit, ZappInc, sembra non essere d’accordo con questa valutazione. Afferma che “segue un arco simile a quello di Jamie, in un certo senso. Si suppone che la amiamo fino a quando non ha un po’ di potere. A quel punto diventa incredibilmente odiosa a causa della sua sete di potere. Alla fine, cambia di nuovo e si suppone che si provi un sentimento diverso nei suoi confronti“. Il paragone con Jaime sembra comunque infondato, non fosse per la questione del potere.

Confronti tra libri

I libri hanno la possibilità di approfondire questi personaggi. Ma pochi potrebbero sostenere che Dany sia così diversa sulla pagina rispetto al piccolo schermo, soprattutto nei suoi primi giorni. Ci sono alcune differenze, ma in fondo si tratta sempre dello stesso personaggio.

Tuttavia, thedjotaku ha dichiarato che “Dany mi piace molto di più nei libri, perché riesco a capire cosa le passa per la testa e perché fa quello che fa“. In precedenza aveva notato che i comportamenti dei personaggi sulla pagina sono molto più comprensibili, sottintendendo quindi la maggior difficoltà a stabilire un livello di empatia nella serie tv di Game Of Thrones. Tuttavia, si tratta di un paragone piuttosto drastico, con cui tanti sarebbero in disaccordo.

Il finale

Il finale di serie di Game Of Thrones è assolutamente controverso. I fan hanno discusso a lungo se le scelte fatte fossero quelle giuste per i personaggi. L’arco della regina Targaryen si è concluso con uno spargimento di sangue e numerosi fan sono rimasti estremamente insoddisfatti di questa svolta malvagia, a prescindere dalla sua durata.

Anche se in parte hanno ragione, NawBruhThatAintMe ha dichiarato: “Non credo che la fine dello show sia stato il problema della maggior parte delle persone, almeno io non l’ho avuto. Lo scoglio è stato arrivarci nelle ultime due stagioni. Tutto ciò che ha reso lo show così grande è stato il lungo sviluppo della trama e dei personaggi, anche se a volte era un po’ noioso, ne è valsa la pena una volta arrivati al culmine“. Il ritmo della serie potrebbe essere discutibile, ma il finale è ciò che ha veramente fatto arrabbiare molti.

Dany non è mai stata l’eroina

Daenerys è stata acclamata come un’eroina per la maggior parte della serie, con i fan che accorrevano in sua difesa a ogni occasione. Insieme a Jon Snow, la Nata dalla Tempesta era la star, e molti speravano che un giorno sarebbe salita sul Trono di Spade. È piuttosto impopolare suggerire che sia sempre stata un’antagonista.

L’utente di Reddit Fatefoul approfondisce i suoi pensieri sul perché sia una vera cattiva. Comincia dicendo: “Guardare di nuovo questa serie mi ha fatto capire quanto Daenerys sia davvero una persona orribile e malvagia, quanto sia segretamente una manipolatrice, e la sua fine nell’ultima stagione dello show dovrebbe già essere prevista solo per come si è comportata nelle stagioni precedenti“.

Una regina terribile

Uno dei fattori per cui il pubblico ha rispettato Dany era essere una leader ferma e giusta. Ha dovuto imparare molto, ma è arrivata a governare il suo impero con autentica abilità. Ha preso decisioni moralmente giuste grazie a cui il regno ha iniziato a prosperare, per poi proseguire con un passaggio di testimone.

Forse gli Unburnt avrebbero dovuto fermare il suo viaggio lì, ma SlapHappyDude non è d’accordo. Ha detto: “È sempre stata più brava a conquistare che a governare. Le è stata raccontata la bugia che il popolo di Westeros stava solo aspettando che lei lo liberasse. Non era in grado di accettare che fosse una bugia“. Ma molti potrebbero controbattere che il governare è stato il suo migliore risultato!

I parallelismi con Signore degli Anelli

Non è certo un segreto che George R. R. Martin, nel creare Game Of Thrones, abbia attinto dalla narrativa fantasy classica come Il Signore degli Anelli. L’esercito senza volto degli Estranei, guidato dal Re della Notte, è spesso associato all’equivalente di Sauron e del suo esercito di Mordor. Ma, in modo controverso, non è questo il paragone fatto da un utente di Redditor.

L’utente ZeroQuick ha invece affermato che “Dany è sempre stata solo Sauron travestito. Sono stato così sollevato quando Approdo del Re è stato incendiato, perché così ho capito che lo show non le avrebbe permesso di farla franca su tutto“. In realtà, la complessità di Daenerys va molto più in là di questa descrizione e ci sono pochissimi collegamenti tra la khaleesi e Sauron.

La sua storia non è avvincente

Dany è probabilmente uno dei personaggi più interessanti sia nella serie che nei libri. C’è un motivo per cui la sua storyline viene riproposta più volte, e il pubblico è portato a seguirla col fiato sul collo.

È quindi sorprendente che, tornando al materiale di partenza, qualcuno suggerisca che lei non sia un personaggio interessante. L’utente Kergen85 ha dichiarato: “Mi trovo in una situazione strana: penso che sia un personaggio fantastico, ma che non sia in cima alla mia lista dei preferiti. Il motivo è che, pur ritenendo il suo personaggio ottimo, la sua storyline non mi attira come quella di altri. Non è male, anzi, è piuttosto grandiosa, ma rispetto ad altri personaggi principali, mi cattura di meno“.

È impotente senza draghi

Daenerys ha apportato molto a Game of Thrones: ha una forte mentalità politica, è bravissima con le persone, è disposta a mettersi in pericolo e sa come farsi strada nella società. Riesce anche a ispirare gli altri. Senza i draghi al suo fianco avrebbe comunque raggiunto grandi traguardi, e alcuni dei suoi successi sono arrivati nonostante le creature.

Eppure, l’utente AryamanShetty ha affermato: “Vuole il Trono di Spade solo perché il Re Folle lo aveva ma è stato spodestato da Robert. Quindi, tecnicamente non è l’erede. Ha 3 draghi senza i quali perderebbe l’80% dei suoi poteri“. Questo ridimensionamento del suo personaggio non sarebbe piaciuto a molti fan.

Una semplificazione eccessiva

Sono stati discussi tanti motivi per cui Daenerys è uno dei personaggi più popolari di Game Of Thrones. Anche se la scrittura del suo personaggio non è stata perfetta, ha continuato a catturare l’attenzione del pubblico grazie al ruolo avvincente che ricopriva a Westeros.

Ma un utente, AshleyKateee, ha attribuito tutto ciò a un unico fattore. Ha detto che “al 95% delle persone piace solo perché Emilia Clarke è sexy e i draghi sono fighi. A me personalmente piace Daenerys perché Emilia Clarke è sexy e i draghi sono fighi. Letteralmente nessun’altra ragione. Se si parla della versione del libro, il discorso è diverso“. Questa è sicuramente una semplificazione che non si applica alla maggior parte degli spettatori che sono stati conquistati dal suo personaggio indipendentemente dai draghi o dall’aspetto dell’attrice.