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Luck: recensione della serie tv con Dustin Hoffman

Luck: recensione della serie tv con Dustin Hoffman

A dieci anni dalla cancellazione, dovuta alla carenza di pubblico e alla morte accidentale di tre dei cavalli utilizzati per le riprese, Sky recupera la serie tv Luck (2011), creata da David Milch che combina dramma, azione e introspezione psicologica dei personaggi grazie a un ottimo lavoro di messa in scena e scrittura. Inoltre, lo show presenta un cast eccezionale, capitanato da Dustin Hoffman e Nick Nolte e un episodio pilota diretto da Michael Mann.

Luck: la trama

Luck è una serie tv ambientata nel mondo delle corse ippiche. Fulcro della narrazione è l’ippodromo, dove si incrociano personaggi che vi lavorano ma anche chi, su quel mondo, specula tramite scommesse e sotterfugi vari. Dustin Hoffman è Ace Bernstein, grande burattinaio del mondo delle scommesse, gangster finito in galera per salvare alcuni suoi complici. La serie muove le fila dal suo rilascio, tuttavia senza concentrarsi esclusivamente su questo personaggio. Luck si presenta infatti come una serie corale: già a partire dal pilot si sviluppano almeno 4 storyline che, pur essendo legate fra loro, riusciranno a ritagliarsi una loro dimensione identificativa. Ci troviamo immersi nel mondo di scommettitori, alle prese con la puntata più importante della loro vita, giovani fantini, allenatori, dai tratti caratteriali ambigui moralmente. C’è l’autista/scagnozzo di Chestern, Gus “Il Greco” Demitriou (Dennis Farina) che lo aiuta nel gestire il suo cavallo da corsa dato che Ace, come pregiudicato, non può possederne uno; il romantico allenatore Walter Smith (Nick Nolte), che combatte contro il sistema marcio e corrotto di chi vuole scommettere sui suoi cavalli, e contrappunto del personaggio di Turo Escalante (John Ortiz), che aveva già lavorato con Mann in Miami Vice e qui interpreta un immigrato peruviano che si è fatto strada fino a diventare un addestratore di cavalli, dalle tattiche poco raccomandabili. Ci sono poi Joey Rathburn (Richard Kind), un agente di fantini viscido e avaro e il duo di giocatori incalliti Marcus e Renzo (Kevin Dunn e Ritchie Coster).

Serie tv Luck

Luck: un sodalizio artistico che porta a una scrittura e uno stile visivo ben riconoscibile

Per quanto riguarda la componente visiva, Mann dà il meglio di sé nelle sequenze delle corse dei cavalli: un effetto imponente, scandito da un occhio cinematografico che riesce a mettere in evidenza particolari come i fasci muscolari degli animali, che conferiscono sfumature pittoriche all’inquadratura. Le corse dei cavalli si identificano come il momento filmico in cui la potenza lirica delle immagini e quella narrativa permettono alla serie di fare un salto di qualità. Nonostante alcuni momenti di lenta e scialba tensione e coinvolgimento emotivo, i momenti in cui seguiamo le corse si confermano sempre di grande partecipazione emotiva. Merito di Milch è il riuscire a fondere un mondo affascinante e sporco (le scommesse e il relativo giro di affari), con l’adrenalina, l’istintualità e il pathos della competizione.
Gli stereotipi del gangster movie e della malavita connessa a questo genere sembrano preponderanti, con figure come scommettitori cronici e quella del procuratore dei fantini, talmente estremi da sembrare la riproposizione di tipologie di personaggi di contorno di qualche gangster movie anni ’40.

Alla regia si alternano, oltre a Michael Mann, altri navigati sceneggiatori/produttori: Terry George (Nel Nome del Padre, Hotel Rwanda), Allen Coulter (i Soprano, BoardWalk Empire, Vinyl), Phillip Noyce (Dead Calm, Rabbit-Proof Fence), Bryan Kirk (Game of Thrones, Penny Dreadful), Henry Bronchtein (i Soprano) e Mimi Leder: quest’ultima, direttrice del finale di stagione (conseguentemente anche di serie) a volte si appoggia troppo a certa retorica e a certune convenzionalità (notiamo un montaggio alternato purtroppo non sfruttato al meglio e piuttosto piatto, per esempio durante le due gare di cavalli) ma riesce a ritagliarsi anche intuizioni più riuscite: ad esempio l’inserimento e l’utilizzo delle due canzoni (“Nasty Letter” di Otis Taylor per Mon Gateau ed “Elements and Things” di Tony Joe White per Gettin’ up Morning vs. Pint of Plain). Altra nota di merito della serie sono infatti le tracce musicali: una soundtrack rifinita di tutto punto e che accompagna al meglio lo sviluppo della narrazione.

Ulteriore punto di forza della serie è la scenografia, soprattutto il come sono stati curati gli esterni scelti per le riprese, nello specifico l’ippodromo, vero e proprio personaggio principale della serie (già protagonista di A Day at the Races di Sam Wood & Marx Brothers) di Santa Anita Park, Arcadia, California, il cui fascino è suggellato dalle svettanti e verdeggianti palme californiane e dal profilo delle San Gabriel Mountains sullo sfondo.

Come molte serie HBO, Luck richiede allo spettatore pazienza per poter ingranare la marcia ed entrare nel vivo dello sviluppo narrativo. La trama è in realtà piuttosto densa, ricca di personaggi sfumati e il montaggio non sente il bisogno di precipitarsi e martellare i temi principali. L’avvicendarsi degli eventi renderà ogni episodio più avvincente e caratterizzato da una scrittura arguta e ambiziosa, che cerca di ripagare l’attesa nel traguardo.

Nonostante la mancata conclusione narrativa generale, tutte le altre sottotrame riescono a giungere a una risoluzione, in particolare la storyline connessa al gruppo di scommettitori, quasi coro greco dell’intera vicenda, onnisciente dall’alto delle gradinate dell’ippodromo. Interessante come il loro bagaglio linguistico sia estremamente gergale e specialistico, quasi impenetrabile per noi spettatori, eppure emerge l’ingegno di Milch nel riuscire a comporre dialoghi pregni di musicalità dove spicca prepotentemente l’importanza del rapporto interpersonale e di gruppo rispetto al linguaggio e alle parole del singolo.

Luck, come da titolo, affronta tematiche connesse alle varie manifestazioni della fortuna nel ciclo vitale e alla loro progressione nel tempo. La Storia, il destino, la determinazione e le coincidenze sono il motore trainante delle differenti storyline: la fortuna, il bene e il male che incontriamo sembrano arrivare a noi senza troppe spiegazioni, e resistono a giudizi morali. Ciò in cui Luck eccelle è il dipingere la disperazione venale del gioco di azzardo, teatro di nuovi giocatori che cercano insaziabilmente di arricchirsi in poco tempo, e di giocatori di vecchia data che ambiscono continuamente ad aumentare la propria fortuna, in un circolo vizioso che non conosce tregua.

Aaron Taylor-Johnson sarà Kraven il Cacciatore per SONY

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Aaron Taylor-Johnson sarà Kraven il Cacciatore per SONY

Aaron Taylor-Johnson sarà Kraven il Cacciatore per Sony Pictures che ha in programma di capitalizzare le sue property relative allo spiderverse. Il film sarà diretto da J.C.Chador e la sceneggiatura è affidata a Art Marcum & Matt Holloway e Richard Wenk. Avi Arad e Matt Tolmach produrranno.

Kraven è stato introdotto nei fumetti di Spider-Man nel 1964, come cattivo. Nato Sergei Kravinoff, si considera il miglior cacciatore del mondo, un titolo che si è guadagnando cacciando spesso a mani nude. Più tardi ha assunto un super-siero che gli ha conferito una super forza e un invecchiamento molto molto rallentato.

Per Aaron Taylor-Johnson è il terzo adattamento da fumetti al cinema, dopo Kick-Ass del 2010 e Avengers: Age of Ultron del 2015. Il film su Kraven dovrebbe arrivare invece il 13 gennaio 2023.

Dove eravamo rimasti: trama, cast e curiosità sul film con Meryl Streep

Da quando nel 2008 la premio Oscar Meryl Streep ha dimostrato con il film Mamma mia di saper cantare, diversi sono stati i ruoli che l’hanno vista alla prese con tale capacità. Tra tutti, però, si ricorda in particolare il titolo del 2015 Dove eravamo rimasti, dove ricopre il ruolo di una scatenata rocker. A dirigerla in questa commedia che molto si concentra sui delicati rapporti famigliari, vi è il premio Oscar Jonathan Demme, autore noto per i suoi film drammatici o thriller come Il silenzio degli innocenti e Philadelphia, e che ha qui dimostrato nuovamente con questo ultimo film prima della sua scomparsa di saper padroneggiare con grazia ogni genere possibile.

Il film, una commedia agrodolce, è inoltre stato scritto dalla premio Oscar Diablo Cody, già autrice di note pellicole come Juno e Young Adult. Per questa sua nuova storia, la sceneggiatrice si è in particolare ispirata alla vita di sua suocera, la quale ha dedicato gran parte delle proprie energie al suonare in una band locale nel New Jersey. Convinta che l’esistenza di quella donna fosse perfetta per un film, la Cody ha così iniziato a concepire una storia che trova nei rapporti tra parenti il suo nucleo fondante. Allo stesso tempo, suo obiettivo era quello di dar vita a personaggi complessi per attrici che, oltre una certa età faticano a trovarne.

Apprezzato per la sua energia, le canzoni e le interpretazioni del casto, Dove eravamo rimasti porta con sé lo spettatore a riprendere in mano i nodi irrisolti che ognuno ha nella propria vita, cercando di scioglierli una volta per tutte con dolcezza. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Dove eravamo rimasti: la trama del film

Protagonista assoluta del film è Linda, meglio nota con il nome d’arte di Ricki Rendazzo. Sin da giovanissima è la frontman della rock band The Flash, per seguire la quale ha abbandonato il ricco marito e tre figli. Gli anni sono però ora passati anche per lei e nonostante alcune esibizioni in piccoli locali, Linda è ormai sul viale del tramonto. Si è inoltre vista costretta anche a cercarsi un lavoro più stabile come cassiera in un supermercato. La vita sembra dunque non avere più sorprese in canna per lei, fino a quando un giorno non riceve un’inaspettata chiamata proprio dal suo ex marito Pete Brummel.

L’uomo le chiede di tornare a casa, poiché la loro figli Julie è stata lasciata per un’altra donna dall’uomo che si apprestava a sposare, cadendo così in piena depressione. Pur se inizialmente riluttante a tornare a casa, Linda inizia inevitabilmente a sentire il richiamo di questa, decidendo infine di ripresentarsi dalla sua famiglia. Da subito si accorgerà però di non essere particolarmente ben voluta neanche dagli stessi figli, i quali accusano ancora l’essere stati da lei abbandonati in tenera età. Per Linda sarà necessario riprendere le cose da lì dove erano state lasciate, cercando di ricostruire interi rapporti e fare pace anche con sé stessa.

Dove eravamo rimasti cast

Dove eravamo rimasti: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare la scatenata Linda vi è l’attrice tre volte premio Oscar Meryl Streep. La Cody ha scritto il personaggio proprio pensando a lei, convinta che sarebbe stata perfetta nei panni di una rocker. La Streep rimase infatti entusiasta di Linda. Tale ruolo le permetteva infatti di fare cose mai fatte prima per un film e di sfoggiare nuovi aspetti di sé. Oltre a cantare personalmente i brani presenti nel film, la Streep volle inoltre prendere anche lezioni di chitarra, imparandola a suonare per poter farlo realmente anche durante le riprese. L’attrice è poi naturalmente stata lodata per la sua interpretazione, giudicata come particolarmente vivace e convincente.

Accanto a lei, nei panni dell’ex marito Pete vi è invece l’attore Kevin Kline. Questi desiderava da tempo poter recitare in un film di Demme, essendo un suo ammiratore. Per lui si è trattato inoltre del terzo film girato insieme alla Streep dopo La scelta di Sophie e Radio America. Nei panni di Julie, la figlia di Linda, vi è l’attrice Mamie Gummer, la quale è la vera figlia della Streep nella realtà. Pur avendo già recitato insieme in altri film, questa è stata la prima volta che le due hanno avuto modo di interpretare proprio madre e figlia. Audra McDonald, pluripremiata attrice di Broadway, è invece presente nel ruolo di Maureen, la nuova compagna di Pete. L’attore Sebastian Stan interpreta invece Joshua Brummel, mentre Rick Springfield è Greg.

Dove eravamo rimasti: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Dove eravamo rimasti è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 26 maggio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb

Il gladiatore: trama, cast e sequel del film con Russell Crowe

Il gladiatore: trama, cast e sequel del film con Russell Crowe

I peplum, i film di carattere storico ambientati prevalentemente ai tempi dell’antica Grecia e dell’Impero Romano, hanno conosciuto una grande popolarità nei primi decenni della storia del cinema, raggiungendo l’apice negli anni Sessanta. Successivamente, il genere venne quasi del tutto abbandonato e così rimase fino all’uscita nel 2000 di Il gladiatore, il film di Ridley Scott che riportava gli spettatori all’epoca degli imperatori romani, dei gladiatori e degli scontri brutali all’interno del Colosseo. Vero e proprio colossal storico, questo riaccese non solo l’interesse verso questa tipologia di film, ma si affermò anche come un successo senza eguali.

Nonostante sia ricco di incongruenze storiche, dovute per lo più a motivi di messa in scena cinematografica, Il gladiatore ha nuovamente dimostrato il potere degli effetti speciali, qui particolarmente presenti nella completa ricostruzione dell’antica Roma e delle sue architetture. Memorabili restano inoltre i combattimenti che si svolgono all’interno del Colosseo, i quali rappresentano alcuni dei momenti più avvincenti dell’intero film. Oltre a ciò, sono molti gli elementi che hanno reso grande il film, dal cast ai dialoghi, dalla colonna sonora di Hans Zimmer alle grandi passioni contenute nella storia.

Vincitore di ben cinque premi Oscar, tra cui miglior film, e con un incasso di oltre 457 milioni in tutto il mondo, Il gladiatore è ancora oggi un esempio insuperato nel suo genere, nonché uno dei titoli più maestosi e importanti del nuovo millennio. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il gladiatore: la trama del film

La storia qui narrata si svolge nell’anno 180 d.C., con il generale Massimo Decimo Meridio alla guida dell’esercito romano. Per le sue eccezionali abilità come stratega e guerriero, egli si guadagna la piena stima e fiducia dell’imperatore Marco Aurelio. Anziano e malato, questo confiderà al generale l’intenzione di voler lasciare proprio a lui il ruolo di imperatore, ignorando dunque la presenza di suo figlio Commodo come legittimo erede. Sfortunatamente, proprio quest’ultimo scopre le intenzioni del padre, uccidendolo e ordinando di dare la caccia a Massimo e alla sua famiglia.

Riuscito a fuggire, Massimo non ha però neanché il tempo di piangere i suoi cari che viene catturato e ridotto in schiavitù. Condotto nuovamente a Roma, egli viene trasformato in un gladiatore da combattimento e in breve tempo inizia a guadagnare una sempre maggiore popolarità presso il popolo romano che accorre al Colosseo per vederlo. Comprendendo di come quello sia l’unico modo per giungere a Commodo e ottenere la sua vendetta, Massimo inizia a farsi largo tra i propri nemici, sempre più indirizzato verso lo scontro finale e la sua liberazione.

Il gladiatore cast

Il gladiatore: il cast del film

Dopo che Mel Gibson rifiutò il ruolo di Massimo Decimo Meridio, Russell Crowe accettò il ruolo e cominciò a lavorarci su durante il film che stava girando, ovvero Insider – Dietro la verità. Per questo film aveva preso molti chili e per Il Gladiatore li avrebbe dovuti perdere tutti e acquisire una certa muscolatura. A detta di Crowe, pare che non abbia fatto nulla di speciale tranne che praticare dei normali lavori di fattoria in Australia. Durante le riprese de Il Gladiatore, Crowe era continuamente scontento della sceneggiatura, tanto da riadattarla con le proprie mani. La sua intensa interpretazione divenne però memorabile e lo portò a vincere il premio Oscar come miglior attore. Nei panni di suo figlio vi è l’attore Giorgio Cantarini, meglio noto per il film La vita è bella.

Per il ruolo di Commodo Ridley Scott non aveva dubbi su chi dovesse essere il suo interprete. Anche dopo aver provinato diversi attori, Joaquin Phoenix si confermò la scelta giusta. Nonostante avesse recitato già in altri film, per Phoenix si trattò del ruolo più importante ottenuto fino a quel momento. Egli era per questo molto nervoso sul set, tanto da chiedere a Crowe di dargli una mano per far sì che potesse concentrarsi su sé stesso, trovando così il narcisismo adatto al personaggio. L’attore Oliver Reed, presente nei panni di Marco Aurelio, morì tre settimane prima di finire le scene principali. Le parti che non era riuscito a girare sono state sistemate in post produzione. Sono poi presenti gli attori Djimon Hounsou nei panni dello schiavo Juba e Connie Nielsen in quelli di Augusta Lucilla, sorella di Commodo.

Il gladiatore: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Sin dall’uscita del film si è parlato di dar vita ad un sequel del film. Scott ha però sempre dichiarato che se questo deve essere realizzato, Massimo Decimo Meridio deve esserne protagonista con il volto di Crowe. Data la morte del personaggio alla fine del film è però sempre risultato complesso scrivere un seguito che lo avesse come personaggio principale. Dopo anni di tentativi respinti, nel 2017 Scott ha affermato di aver trovato un modo per riportare in vita il personaggio di Massimo. La nuova storia, inoltre, dovrebbe svolgersi circa 30 anni dopo gli eventi di Il gladiatore. Recentemente, però, lo stesso Crowe ha affermato di non aver saputo nulla di concreto a riguardo, lasciando per ora in sospeso le sorti di questo ipotetico sequel.

In attesa di poterlo magari vedere un giorno, è possibile fruire del film del 2000 grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il gladiatore è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 26 maggio alle ore 21:20 su Canale 5.

Fonte: IMDb

 

Freaky da domani #SoloAlCinema | clip italiane

Freaky da domani #SoloAlCinema | clip italiane

Debutterà domani solo al cinema Freaky, la nuova sorprendente commedia horror dai creatori di Auguri per la tua morte con Vince Vaughn, Kathryn Newton, Celeste O’Connor e Misha Osherovich.

Il film vede la partecipazione di Alan Ruck, Katie Finneran e Dana Drori. Dalla mente deliziosamente corrotta del regista e sceneggiatore Christopher Landon arriva una commedia horror su un killer, una studentessa e una verità brutale del liceo. Freaky è scritto da Christopher Landon e Michael Kennedy ed è prodotto da Jason Blum. Questo autunno preparatevi a rimanere sconvolti da una perversa versione del film sullo scambio di corpi in cui una giovane ragazza scambia il suo corpo con un implacabile serial killer. La diciassettenne Millie Kessler sta cercando di sopravvivere alle sanguinarie aule della Blissfield High e alla crudeltà della folla popolare. Ma quando diventa il nuovo obiettivo del Macellaio, il famigerato serial killer della sua città, il suo ultimo anno diventa l’ultima delle sue preoccupazioni.

Quando l’antico mistico pugnale del Macellaio fa sì che lui e Millie si sveglino uno nel corpo dell’altra, Millie scopre che ha solo 24 ore per riavere il suo corpo prima che lo scambio diventi permanente e rimanga intrappolata per sempre nel corpo di un maniaco di mezza età. L’unico problema è che ora sembra un imponente psicopatico, oggetto di una caccia all’uomo in tutta la città, mentre il Macellaio ha il suo aspetto e ha portato la sua voglia di carneficina all’Homecoming. Con l’aiuto della sua amica super sveglia Nyla, del super favoloso Joshua e della sua fiamma Booker, Millie corre contro il tempo per sciogliere la maledizione, mentre il Macellaio scopre che avere il corpo di una teenager è la copertura perfetta per una piccola follia omicida all’Homecoming.

Batman: Il Mondo un evento DC Comics senza precedenti

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Batman: Il Mondo un evento DC Comics senza precedenti

A settembre DC porterà la guerra di Batman contro il crimine a livello mondiale in una nuova antologia cartonata, Batman: Il Mondo. Questo volume di 184 pagine è un evento editoriale senza precedenti, nel quale team creativi d’eccellenza racconteranno storie di Batman ambientate nei loro paesi natali. Batman: Il Mondo uscirà in contemporanea mondiale martedì 14 settembre – pochi giorni prima del Batman Day 2021(sabato 18 settembre 2021). Il volume uscirà, tradotto, nei seguenti paesi: America settentrionale, Francia, Spagna, Italia, Germania, Repubblica Ceca, Russia, Polonia, Turchia, Messico, Brasile, Cina, Corea del Sud e Giappone.

Batman è diventato una vera icona pop conosciuta in tutto il mondo”, ha dichiarato Jim Lee, editore e direttore creativo DC. “Con «Batman: Il Mondo», DC vuole mostrare ai fan di tutto il pianeta che Batman non è solo un personaggio, ma un fenomeno che trascende le lingue e i confini.”

Il volume viene inaugurato dal premiato duo composto dallo scrittore Brian Azzarello e dal disegnatore Lee Bermejo (Batman: Dannato, Joker, Lex Luthor: Man of Steel, Batman/Deathblow). Nella storia intitolata Città globale, Batman riflette sul tempo trascorso a Gotham, a proteggere la città e i suoi abitanti da minacce di ogni sorta. Ma quando guarda oltre i ponti, i vicoli e i grattacieli, il Cavaliere Oscuro capisce che la chiamata della giustizia non conosce confini, poiché ovunque ci sono torti a cui rimediare. L’episodio innesca una serie di storie che narrano il passato e il presente di Batman, racconti scritti da alcune delle più note voci internazionali dei comics:

  • Mathieu Gabella (testi) / Thierry Martin (disegni) – Francia
  • Paco Roca (testi/disegni) – Spagna
  • Alessandro Bilotta (testi) / Nicola Mari (disegni) – Italia
  • Benjamin von Eckartsberg (testi) / Thomas von Kummant (disegni) – Germania
  • Stepan Kopriva (testi) / Michal Suchánek (disegni) – Repubblica Ceca
  • Tomasz Kolodziejczak (testi) / Piotr Kowalski, Brad Simpson (disegni) – Polonia
  • Ertan Ergil (testi) / Ethem Onur Bilgiç (disegni) – Turchia
  • Alberto Chimal (testi) / Rulo Valdés (disegni) – Messico
  • Carlos Estefan (testi) / Pedro Mauro (disegni) – Brasile
  • Inpyo Jeon (testi) / Jae-kwang Park, Kim Jung Gi (disegni) – Corea
  • Xu Xiaodong, Lu Xiaotong (testi) / Qiu Kun, Yi Nan (disegni) – Cina
  • Kirill Kutuzov, Egor Prutov (testi) / Natalia Zaidova (disegni) – Russia
  • Okadaya Yuichi (testi/disegni) – Giappone

Ognuna delle storie realizzate appositamente per questo volume, dunque, vede Batman in uno dei paesi coinvolti in quest’ambiziosa produzione. Non sorprende quindi che l’avventura italiana, realizzata da un quartetto d’assi come Alessandro Bilotta (Mercurio Loi, Dylan Dog) ai testi, Nicola Mari (Dylan Dog) ai disegni, Giovanna Niro (Dylan Dog, Chrononauts) ai colori e Andrea Accardi (Chambara) al lettering, veda il più grande detective del mondo a Roma, alle prese con un nemico tutto italiano. Ianus, la storia realizzata dal team italiano, è una straordinaria avventura che riesce a coniugare con successo l’essenza più oscura e notturna del personaggio di Batman con una sensibilità tutta italiana, e vede quattro maestri al top della forma.

Per le ultime notizie su Batman: Il Mondo e sui più grandi supereroi del pianeta, visitate il sito www.dccomics.com, e seguite gli account social @DCComics, @DCBatman e @thedcnation, oltre ai canali social Panini DC Italia su Facebook (@PaniniDCit) e su Instagram (@panini_dcit).

GLI AUTORI ITALIANI

ALESSANDRO BILOTTA (Testi)

Uno dei maggiori talenti del fumetto italiano degli ultimi decenni, il romano Alessandro Bilotta si è preso la scena nell’ultimo quinquennio prima creando l’acclamata saga di Dylan Dog Il pianeta dei morti e poi facendo man bassa di premi nel 2018/2019 con l’acclamato Mercurio Loi. Da anni lavora in pianta stabile per Sergio Bonelli Editore. A giugno 2021 uscirà, per Panini Comics, la miniserie Gli Uomini della Settimana, realizzata insieme a Sergio Ponchione.

NICOLA MARI (Disegni)

Fra i più apprezzati e riveriti disegnatori della storia di Dylan Dog, negli anni Nicola Mari ha creato uno stile che lo ha reso unico. Capace di coniugare stilemi americani e atmosfere europee, Mari è sempre stato apprezzato da critica e pubblico per l’enorme talento grafico. Colonna della SBE, per la prima volta Mari si cimenta con un personaggio internazionale.

GIOVANNA NIRO (Colori)

Giovanna Niro si è affermata negli ultimi anni come una delle star della colorazione in Italia. Autrice con esperienza internazionale (ha lavorato in America con editori come Image Comics e IDW Publishing su property come Star Trek, True Blood, The Bounce), è esplosa alla Sergio Bonelli Editore (Orfani, Mr. No Revolution, Dampyr, Dylan Dog). Negli ultimi anni l’abbiamo vista anche sulle produzioni fumettistiche di Netflix, come Chrononauts: Futureshock.

ANDREA ACCARDI (Lettering)

Acclamato disegnatore, beniamino di critica e pubblico e vincitore di premi prestigiosi come il Micheluzzi, Andrea Accardi negli ultimi anni ha disegnato soprattutto per la Sergio Bonelli Editore, legando le proprie intricate matite alla serie Chanbara. Ma è anche uno straordinario letterista con oltre un ventennio d’esperienza accumulata collaborando con Panini Comics.

Festivsl del cinema di Spello X edizione: il programma

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Festivsl del cinema di Spello X edizione: il programma
Venti film tra produzioni italiane e straniere, 12 backstage di film e serie tv, 17 documentari e 58 cortometraggi. Sono alcuni dei numeri del prossimo “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema” che si terrà in presenza dall’11 al 20 giugno prossimi tra i comuni di Spello, Foligno e Marsciano. Ideata dalla presidente dell’Associazione Culturale di Promozione Sociale “Aurora” APS, Donatella Cocchini, e dal direttore artistico, il regista Fabrizio Cattani, la manifestazione giunge quest’anno alla sua decima edizione. Un decennale che sarà celebrato con grandi ospiti del mondo cinematografico e che vedrà, oltre alla proiezione di oltre un centinaio di opere al Teatro “Subasio” di Spello, anche diverse iniziative collaterali tra mostre, conferenze ed eventi dedicati alla musica, alla danza ed al teatro.

 

LE OPERE IN CONCORSO – Undici i film italiani in concorso, tra opere prime e non. Si tratta di: “Abbi fede” di Giorgio Pasotti, “Assandira” di Salvatore Mereu, “I predatori” di Pietro Castellitto, “Il grande passo” di Antonio Padovan, “La guerra di Cam” di Laura Muscardin, “Non odiare” di Mauro Mancini, “Quasi Natale” di Francesco Lagi, “Regina” di Alessandro Grande, “Rosa pietra stella” di Marcello Sannino, “Spaccapietre” di Gianluca De Serio, Massimiliano De Serio e “Sul più bello” di Alice Filippi. Film giudicati dai professionisti del dietro le quinte che premieranno, con l’ulivo firmato Andrea Roggi, i colleghi per la migliore sceneggiatura, fotografia, scenografia, costumi, musiche, montaggio, fonico di presa diretta, montaggio del suono, effetti speciali, trucco, acconciatura, creatore di suoni ed organizzatore. Nell’ambito della stessa categoria verranno assegnati due ulteriori riconoscimenti: quello di cinemaitaliano.info e, novità 2021, quello della stampa umbra.

 

A concorrere alla X edizione del Festival anche 7 film internazionali (“Gaugin” di Edouard Deluc, “In viaggio verso un sogno” di Tyler Nilson, “Imprevisti digitali” di Benoît Delépine, Gustave Kervern, “Undine – Un amore per sempre” di Christian Petzold, “Roubaix une lumiere” di Arnaud Desplechin, “Corpus Christi” di Jan Komasa e “Non conosci Papicha” di Mounia Meddour Gens); 12 backstage tra film e serie tv (“Padrenostro” di Daniele Santonicola, “I diari di Hammamet” di Daniele Santonicola, “Permette? Alberto Sordi” prodotto da Rai Fiction, “La concessione del telefono – C’era una volta Vigata” prodotto da Palomar in collaborazione con Rai Fiction, “Speciale Zerozerozero” e “Speciale Zerozerozero – La colonna sonora” di Federico Chiarini, “Speciale – Diavoli” di Laura Allievi e Domenico Brandellero, “Speciale – I delitti del Berlume 8” di Tiziana Cantarella, “Speciale Petra – Un giorno con Alicia Bartelett”, “Speciale Petra – Indagine dietro le quinte” e “Cops una banda di poliziotti – Speciale dietro le quinte” di Sara Albani e “Mental” prodotto da Rai Fiction); 17 documentari (“Tony Driver” di Ascanio Petrini, “Il vangelo più antico del mondo” prodotto da Officina della Comunicazione, “Petite creature” di Roberto Cardonici, “La Napoli di mio padre” di Alessia Bottone, “Movida” di Alessandro Padovan, “La yurta nel bosco” di Carla Pampaluna, “Manuale di storie dei cinema” di Stefano D’Antuono e Bruno Ugioli, “Prayers the wind” di Michele Piasco, “Criseide” e “Terrigena” di Max Leonida, “Un film su Tonino Delli Colli Cinematographer” di Claver Salizzato, “Il sistema sanità – Le pietre scartate Napoli, Rione Sanità” di Andrea De Rosa, “Abbandonati” di Claudio Moschin, “Io una giudice popolare al maxi processo” di Francesco Miccichè, “In prima linea/On the front line” di Matteo Balsamo e Francesco del Grosso, “La forma delle cose” e “Odissea” di Domenico Iannacone”; 18 cortometraggi sui 58 selezionati e proiettati (“È stato solo un click” di Tiziana Martini, “Better than Neil Armstrong” di Alireza Ghasemi, “The cloud is still there” di Mickey Lai, “Mousie” di David Bartlett, “Voices of the city” di Annamaria Pernazzi, “The gift” di Lorenzo Sisti, “Finis terrae”di Tommaso Frangini, “Inverno” di Giulio Mastromauro, “Ninnaò” di Ernesto Maria Censori, “Ape Regina” di Nicola Sorcinelli, “La confessione” di Benedicta Boccoli, “La particella fantasma” di Giuseppe Willia Lombardo, “Bataclan” di Emanuele Aldrovandi, “Where the leaves fall” di Xin Alessandro Zheng, “Close your eyes and look at me” di Andrea Castoldi, “Like ants” di Gaetano Capuano, “Fame” di Giuseppe Alessio Nuzzo e “American Marriage” di Giorgio Arcelli Fontana).

 

I PREMI SPECIALI – Come ogni anno verranno poi assegnati dei premi speciali, a cominciare dal “Premio all’Eccellenza” che verrà quest’anno assegnato all’attrice veronese Valeria Fabrizi, interprete di un centinaio di film tra cinema e tv, di numerosi spettacoli teatrali e volto di diversi varietà televisivi. Prima di lei a ricevere lo stesso riconoscimento erano stati Carlo Rambaldi, Vittorio Storaro, Giuliano Montaldo, Ermanno Olmi, Pupi Avati, Franco Piavoli, Flavio Bucci e Milena Vukotic. Per il “Carlo Savina” per l’eccellenza alla musica a salire sul palco sarà, invece, il 42enne musicista, compositore e sound designer Lorenzo Tomio. Terza edizione, poi, per il “Premio Ermanno Olmi”, consegnato dalla famiglia del grande maestro ad un regista che più si avvicina per sensibilità, poetica, autenticità, semplicità e realismo allo stile del grande maestro. Premio che verrà quest’anno assegnato a Salvatore Mereu, regista del film “Assandira”.

 

LE MOSTRE – Tre le mostre allestite al Palazzo Comunale di Spello che verranno inaugurate venerdì 11 giugno, alle 17.30, in concomitanza con il taglio del nastro della X edizione del Festival. Il Palazzo del Cinema ospiterà, dunque, l’esposizione “Cinema e legalità”, omaggio a Leonardo Sciascia a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia e “La memoria della luce” dedicata a Tonino Delli Colli, tra i maggiori interpreti della fotografia cinematografica. Ed infine la mostra “Effetti speciali – SFX”, divisa in due sezioni: una composta da immagini e filmati e l’altra pensata per regalare al pubblico un’esperienza sonora in 3D.

 

GLI EVENTI COLLATERALI – Diversi gli eventi collaterali in cartellone alla X edizione del Festival del Cinema di Spello. Si partirà con un’anteprima giovedì 10 giugno, alle 18.30, con il workshop online promosso in collaborazione con Europa Creativa e trasmesso sulla pagina Facebook del Festival. L’evento accenderà i riflettori sul nuovo “Programma Europa Creativa MEDIA”, illustrando le priorità e le principali novità della programmazione 2021-2027. Si proseguirà, poi, venerdì 11 giugno, alle 20.30, al Teatro “Concordia” di Marsciano con l’incontro “Il cinema restaurato” che vedrà intervenire il responsabile restauri del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Sergio Bruno. L’evento sarà seguito dalla proiezione del film restaurato “Polvere di stelle” di Alberto Sordi. Sabato 12 giugno, alle 17, il Teatro “Subasio” di Spello farà da sfondo alla presentazione del documentario “Once upon a time…Tonino Delli Colli Cinematographer” alla presenza di Stefano e Laura Delli Colli, del direttore della fotografia Luca Bigazzi e del produttore Paolo Mancini. Domenica 13 giugno, alle 17, invece, il Teatro “Concordia” di Marsciano ospiterà l’evento “La musica nel cinema”, progetto curato da Federico Savina, docente di tecnica del suono al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, che vedrà l’esibizione degli studenti delle scuole comunali di musica di Foligno, Bastia Umbra, Todi e Marsciano, diretti dal maestro Fulvio Chiara. Giovedì 17 giugno, invece, spazio al teatro con lo spettacolo “Niuorc Niuorc” diretto ed interpretato da Francesco Foti che si terrà alle 21 al teatro “Subasio” di Spello in collaborazione con Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale. Diversi gli appuntamenti in agenda per venerdì 18 giugno, a cominciare dalla presentazione del libro “Sciascia e il cinema, conversazione con Fabrizio”, curato dal nipote Fabrizio Catalano e dal giornalista e responsabile Eventi e Marketing del centro Sperimentale di Cinematografia, Vincenzo Aronica. L’evento è in programma alle 16.30 al Palazzo Comunale di Spello e vedrà intervenire entrambi gli autori, moderati dall’avvocato Valentina Chianello. A seguire, alle 17.30, sempre nella sede del municipio spellano, la conferenza “Il cinema e la criminalità organizzata” che avrà per ospiti – tra gli altri – il sostituto procuratore di Napoli, Catello Maresca, e gli attori Francesco Foti e Alessio Praticò. Alle 20.30, invece, l’Auditorium San Domenico di Foligno farà da sfondo all’evento “La danza sulle note di Ennio Morricone”, progetto in collaborazione con Freefall Dance Company a sostegno dei coreografi di tutta Italia a cui si vuole offrire l’opportunità di avviare un tracciato di ricerca fino a giungere alla creazione di una composizione coreografica originale sulle musiche di un brano dell’indimenticato compositore. Nella stessa serata si terrà anche premiazione di “Meno di Trenta”, iniziativa curata da Silvia Saitta e Stefano Amadio con cinemaitaliano.info e dedicata agli artisti del cinema e della serialità televisiva con meno di trent’anni. Saranno premiati quattro giovani talenti: il miglior attore e la migliore attrice per la categoria cinema e per la categoria dedicata alla serialità televisiva. Tutti con meno di trent’anni. Oltre ai vincitori, scelti da una giuria stampa, saranno consegnati anche due premi speciali con lo scopo di valorizzare categorie professionali diverse dalla recitazione: uno al regista ventottenne Ludovico di Martino e l’altro al sound editor e designer Matteo Bendinelli.
La giornata di sabato 19 giugno si aprirà, alle 11, al Palazzo Comunale di Spello con la presentazione del libro “NCO. Le radici del male” del sostituto procuratore di Napoli, Catello Maresca, alla presenza dello stesso autore. Nel pomeriggio, alle 16.30, invece l’Auditorium San Domenico di Foligno farà da sfondo alla cerimonia di premiazione della X edizione del “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del cinema” che vedrà presenti – tra gli altri – il padrino Alessandro Sperduti e la madrina Ester Pantano. Ad intervenire alla cerimonia anche gli attori Francesco Montanari (presidente della giuria dei Film internazionali), Pilar Fogliati, Francesco Foti, Maria Chiara Giannetta, Francesco Castiglione, Liliana Fiorelli, Alessio Praticò e Greta Esposito. Nel corso delle cerimonia si terrà anche un collegamento con la William Penn University dell’Iowa per l’assegnazione di tre premi al miglior documentario, backstage e cortometraggio. A chiudere la X edizione del Festival altri due appuntamenti nella giornata di domenica 20 giugno: il primo alle 11 al Palazzo Comunale di Spello con la conferenza “Il cinema e i dialetti” insieme agli attori Ester Pantano, Greta Esposito, Liliana Fiorelli, Maria Chiara Giannetta e Francesco Castiglione. Il secondo, alle 16, al Teatro “Concordia” di Marsciano dal titolo “Paraolimpiadi, sport e cinema” con la partecipazione di Caterina Stagno, responsabile della struttura inclusione e della struttura editoriale di Rai per il Sociale, Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Fabrizio Falzone, presidente Comitato Regionale Uisp Umbria e delle Associazioni Sportive Regionali Umbre, moderati dal giornalista Riccardo Cucchi.

 

GLI INTERVENTI – I dettagli della conferenza stampa di presentazione della X edizione del Festival del Cinema di Spello sono stati illustrati nell’ambito di una conferenza stampa che si è tenuta online nella mattinata di lunedì 24 maggio alla presentazione – tra gli altri – delle istituzioni locali e regionali.

 

DONATELLA TESEI, presidente della Regione Umbria – “Il Festival del Cinema di Spello segna un ritorno alla normalità dopo il difficile periodo segnato dalla pandemia. È una manifestazione importante per la nostra regione, dal grande ruolo culturale e di comunicazione anche di quelle che sono le bellezze dell’Umbria. Come Regione crediamo molto in questi progetti. Lo facciamo investendo risorse, ma lo abbiamo fatto anche costituendo l’Umbria Film Commission attraverso la quale vogliamo far crescere la regione e farla conoscere. La pandemia ha messo a dura prova anche il settore della cultura ed è per questo che abbiamo deciso di stanziare ulteriori fondi anche a beneficio del Festival del Cinema di Spello che speriamo possa avere un ruolo sempre più importante e significativo. Come presidente della Regione sarò sempre al fianco di questa manifestazione a cui auguro un’edizione all’altezza del lavoro e dell’impegno profuso in questo anno dall’organizzazione”.

 

DONATELLA COCCHINI, presidente dell’Associazione Culturale di Promozione Sociale “Aurora” APS, che promuove il Festival – “Sarà un’edizione ancora più complicata di quella dello scorso anno alla luce dell’emergenza sanitaria e delle tante restrizioni a cui ci dovremo attenere, ma non potevamo prescindere da un Festival in presenza. L’auspicio è, per il prossimo anno, di tornare alle date canoniche di marzo, ma intanto portiamo a casa questa decima edizione, a cui abbiamo già dato inizio da diverse settimane ormai facendo visionare documentari e backstage di film e serie tv all’interno delle scuole e invitando i ragazzi a discuterne e confrontarsi insieme agli insegnanti. Da sempre lavoriamo con le scuole e continueremo a farlo anche quest’estate, quando daremo vita al primo campus estivo sul cinema, attraverso il quale i ragazzi realizzeranno un cortometraggio dedicato a tematiche sociali”.

 

FABRIZIO CATTANI, direttore artistico del Festival – “Ci aspettano dieci giorni molto intensi fatti di proiezioni di film, documentari, backstage e cortometraggi. Punta di diamante saranno, come sempre,  gli undici film italiani in concorso, alcuni dei quali non sono ancora usciti al cinema, per cui sarà un’ottima occasione per vederli ed apprezzarli. Ampio spazio verrà poi dato ai cortometraggi, oltre un centinaio quelli iscritti alla decima edizione dello Spello International Short Film Festival, molti italiani ma numerosi anche dall’estero con partecipazioni da Stati Uniti, Cina e Giappone. Cinquantotto quelli selezionati e che saranno proiettati, mentre i vincitori verranno scelti in una rosa di 18 opere”.

 

MORENO LANDRINI, sindaco di Spello – “Sarà un’edizione importante non solo perché se ne celebra il decennale, ma anche perché siamo riusciti a collocarla in un momento in cui si può tornare a vivere la cultura in presenza, seguendo tutte le regole previste. Quest’anno, poi, il Festival dedicherà ampio spazio alle tematiche della lotta alla criminalità organizzata e della legalità e lo farà collocandosi a cavallo tra due anniversari importanti, la strage di Capaci che abbiamo celebrato domenica 23 maggio e quella di via D’Amelio in cui persero la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Sarà un invito a riflettere su questi temi anche in un’ottica di crescita e di ripresa futura”.

 

VINCENZO ARONICA, responsabile eventi e marketing del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma – “Il Festival del Cinema di Spello sarà la nostra prima uscita ufficiale dopo questo lungo lockdown. Un’uscita segnata dall’inaugurazione della mostra che celebra Leonardo Sciascia e dalla presentazione di un libro a lui dedicato. Sarà un momento di riflessione su com’è stata raccontata la criminalità organizzata e su come il cinema influenza la vita quotidiana. Insieme al Festival abbiamo messo a punto una serie di attività che accompagneranno il pubblico in un percorso molto bello in cui Leonardo Sciascia sarà sicuramente predominante e in cui il cinema lo renderà alla portata di tutti, permettendo di comprenderlo al meglio. Questo ultimo anno e mezzo ci ha un po’ cambiato e ora vedremo dal vivo questo cambiamento che effetto avrà”.

 

ANDREA PILATI, vicesindaco ed assessore alla cultura del Comune di Marsciano – “Il nostro Comune ha creduto fin da subito in questo Festival avviando una collaborazione con il progetto ‘La musica e i giovani nel cinema’. Quest’anno, però, abbiamo voluto fare un piccolo passo in più e portare il Festival a Marsciano con diversi appuntamenti. Insieme all’organizzazione avevamo anche firmato un progetto per la realizzazione di un campus estivo che non è stato però finanziato, ma siamo contenti che grazie all’impegno della presidente Cocchini verrà comunque realizzato”.

 

LAURA DELLI COLLI, nipote di Tonino Delli Colli – “Essere presente alla mostra dedicata a Tonino Delli Colli sarà per me un viaggio nella memoria della mia famiglia e il Festival del Cinema di Spello era secondo me il luogo più giusto per ospitarla”.

 

IRENE FALCINELLI, assessore alla cultura del Comune di Spello – “Il Festival compie quest’anno dieci anni e celebra questo compleanno all’insegna della grandezza e di importanti valori. Lo farà aprendo alla riflessione su tematiche che appartengono al nostro presente e che saranno affrontate attraverso quel linguaggio articolato che solo il cinema incarna, ma anche dando spazio, oltre che alla musica, anche alla danza ed al teatro e a tutte quelle professionalità che di questo mondo fanno parte”.

 

PATROCINI – Il “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema” si avvale del patrocinio di: Ministero della Cultura, Regione Umbria, Assemblea Legislativa Regione Umbria, Camera di Commercio di Perugia, Comune di Spello, Comune di Perugia, Comune di Assisi, Comune di Gubbio, Comune di Campello sul Clitunno, Comune di Trevi, Comune di Bastia Umbra, Comune di Foligno, Comune di Bevagna, Comune di Costacciaro, Comune di Cascia, Comune di Montefalco, Comune di Deruta, Comune di Nocera Umbra, Comune di Todi, Comune di Marsciano, Comune di Giano dell’Umbria, Comune di Torgiano, Strada regionale dei vini e dell’olio, Strada dei Vini del Cantico, Comitato Italiano Paralimpico, UISP Regione Umbria.

 

MAIN PARTNER – Main partner per l’edizione 2021 del “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema”: il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Meno di Trenta, l’Associazione creatori di suoni, Associazione 100 Autori, l’Associazione Compositori Musiche da Film, #Umbre, BCC Spello e Bettona, VusCom, Graphic Masters, Eventuno, Fria.

 

MEDIA PARTNER – Media Partner per l’edizione 2021 del “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema”: Rai Movie, Rai per il Sociale, Comingsoon.it, Radio Gente Umbra, Cinemaitaliano.info, Taxidrivers.it e Umbria Eventi.

 

GEMELLAGGI – Il “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri – Le Professioni del Cinema” è gemellato con: Pitigliani Kolno’a Festival, DanzArt Festival, Sfax Cinemed, Centro Studi e ricerche e storia di problemi eoliani, Greenwich Village Film Festival, William Penn University, Astarox Production.

Amazon ha acquistato la MGM per 8,45 miliardi di dollari

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Amazon ha acquistato la MGM per 8,45 miliardi di dollari

Amazon ha acquistato per 8,45 miliardi di dollari la MGM con tutte le sue proprietà intellettuali. “Amazon aiuterà a preservare il patrimonio e il catalogo di film di Mgm e fornirà ai clienti un maggiore accesso a queste opere. Attraverso questa acquisizione, Amazon consentirà a Mgm di continuare a fare ciò che sa fare meglio: una grande narrazione”, si legge nelle note rilasciate da Jeff Bezos.

MGM ha un catalogo immenso che da oggi è quindi proprietà di Amazon Prime Video e che sarà dunque probabilmente disponibile in piattaforma. Si tratta di oltre 4.000 film tra i quali 12 Angry Men, Basic Instinct, Creed, James Bond, Legally Blonde, Moonstruck, Poltergeist, Raging Bull, Robocop, Rocky, Silence of the Lambs, Stargate, Thelma & Louise, Tomb Raider, The Magnificent Seven, The Pink Panther, The Thomas Crown Affair; oltre 17.000 serie Tv – tra cui Fargo, The Handmaid’s Tale e Vikings – che hanno vinto collettivamente più di 180 Academy Awards e 100 Emmy.

Lo studio di 007 ha adesso una nuova casa. Vedremo quale sarà la risposta di altri colossi della produzione streaming.

La guerra di domani: trailer italiano del film con Chris Pratt

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La guerra di domani: trailer italiano del film con Chris Pratt

Amazon ha diffuso il trailer italiano di La guerra di domani (The Tomorrow War), il film che vede protagonisti Chris Pratt, Yvonne Strahovski, J.K. Simmons, Betty Gilpin, Sam Richardson, Edwin Hodge, Jasmine Mathews, Ryan Kiera Armstrong, Keith Powers.

Diretto da Chris McKay e scritto da Zach Dean La guerra di domani (The Tomorrow War) è prodotto da David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Jules Daly, David Goyer, Adam Kolbrenner. Executive Producer sono Rob Cowan, Chris Pratt, Brian Oliver, Bradley J. Fischer.

In La guerra di domani (The Tomorrow War), il mondo rimane sotto shock quando un gruppo di viaggiatori nel tempo arriva dal 2051 per portare un messaggio urgente: di lì a trent’anni la razza umana sarà sul punto di perdere una guerra globale contro una letale specie aliena. L’unica speranza per sopravvivere è che soldati e civili del presente vengano trasportati nel futuro e si uniscano alla battaglia. Tra le reclute c’è l’insegnate di liceo e padre di famiglia Dan Forester (Pratt). Determinato a salvare il mondo per la sua giovane figlia, Dan si unisce a una brillante scienziata (Yvonne Strahovski) e al padre da cui si era allontanato (J.K. Simmons) nella disperata impresa di riscrivere il destino del pianeta.

Diane Kruger: 10 cose che non sai sull’attrice

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Diane Kruger: 10 cose che non sai sull’attrice

Diane Kruger è una delle migliori attrici della sua generazione, in grado di incarnare qualsiasi personaggio senza problemi, regalando sempre performance di alto livello. Nonostante la sua carriera sia in costante ascesa, un percorso che non ha ancora conosciuto battute d’arresto, l’attrice è rimasta sempre con i piedi per terra, riuscendo a conquistare il pubblico con la sua classe e la sua bravura. Ecco, allora, dieci cose che non sapevate di Diane Kruger.

Diane Kruger: film

1. Diane Kruger: I film e la carriera. L’attrice tedesca ha iniziato la propria carriera nel mondo della recitazione nel 2002 con il film The Piano Player, continuando, per un paio d’anni, ha partecipare a qualche film minore come Mon Idole (2002), Autoreverse (2002) e Adrenalina blu – La leggenda di Michel Vaillant (2003). La vera svolta arrivo nel 2004 con Troy, per proseguire con Il mistero dei Templari – National Treasure (2004), Il colore della libertà – Goodbye Bafana (2007), The Hunting Party (2007), Il mistero delle pagine perdute (2007), Mr. Nobody (2009), Bastardi senza gloria (2009), Unknown – Senza identità (2011), The Host (2013) e Padri e figlie (2015). Tra gli ultimi film si citano Oltre la notte (2017), Benvenuti a Marwen (2018) e Jeremiah Terminator LeRoy (2018). Nel 2019 ha interpretato Rachel in The Operative – Sotto copertura, ha prestato la voce ad un episodio della serie Robot Chicken. Nel 2021 sarà Joyce nella serie tv Swimming with Sharks e farò parte del cast della serie H24, 24 h de la vie d’une femme. Nel 2022 sarà Marie nell’annunciato action The 355 di Simon Kinberg.

 2. Diane Kruger ha vinto come Miglior Attrice a Cannes. Nel 2017, Diane Kruger ha vinto il Prix d’Interprétation Féminine al Festival di Cannes per il film Oltre la notte, diretto da Fatih Akin. In questo film, l’attrice interpreta una donna che rimane sconvolta dalla morte di suo marito Nuri e del figlio Rocco, che sono rimasti uccisi nell’esplosione di una bomba. La sua ricerca ossessiva degli assassini la tormenta, decisa ad andare avanti e ad ottenere giustizia.

Diane Kruger nuda

3. Diane Kruger e l’incidente hot a Cannes. Nel 2015, Diane Kruger aveva conquistato tutti con il suo charme e il suo innato sex appeal, rimanendo vittima di un incidente hot che ha fatto il giro del mondo. Infatti, durante il photocall del film Maryland, l’attrice ha sbagliato posa: mentre cercava di sedersi sul celebre muretto, il suo mini dress color celeste si è alzato un po’ troppo, scoprendo le gambe e rivelando dell’intimo color porpora.

4. Diane Kruger ha rivelato di non aver mai subito abusi da parte di Tarantino. Lo scorso anno, Hollywood e il resto del mondo, restava sconvolto dall’enorme quantità di accuse di molestie. Sostenitrice delle donne che hanno subìto abusi, l’attrice era scesa in campo per difendere Quentin Tarantino, accusato poco tempo prima per i suoi modi di lavoro sul set di Kill Bill che avevano coinvolto Uma Thurman. La Kruger ha voluto specificare e chiarire che sul set di Bastardi senza gloria, durante la scena dello strangolamento, le mani che si vedono sono quelle del regista stesso e di essere stata tratta con assoluto rispetto e di non essere stata vittima di alcun tipo d’abuso.

Diane Kruger: Instagram

5. Diane Kruger ha un profilo Instagram molto attivo. L’attrice tedesca dispone di un profilo personale sul sociale di Instagram, seguito da più di 815mila persone. Il numero dei suoi post è pressoché infinito, composto da poco meno di 2700 pubblicazioni tra foto e video. Considerati i numeri e guardando il suo profilo, si denota come la Kruger sia molto attiva sul social, mettendo in mostra la sua vera natura. Sono molte le foto che la vedono protagonista tra momenti di lavoro e quelli della quotidianità, così come sono molti i post ironici e sarcastici che l’attrice si diverte a pubblicare.

Diane Kruger e Joshua Jackson

6. Diane Kruger è stata fidanzata a lungo con Joshua Jackson. Joshua Jackson (ex star di Dawson’s Creek) e la Kruger fanno parte della categoria “ci eravamo tanto amati”: i due, infatti, si sono detti addio nel 2016 dopo dieci anni insieme. Gli attori si erano conosciuti nel 2006, quando lei stava uscendo dal matrimonio, durato cinque anni, con Guillame Canet. Non è chiaro quali siano stati i motivi della rottura, ma i due hanno deciso di rimanere amici.

Diane Kruger e Norman Reedus

Attualmente è legata all’attore Norman Reedus con il quale ha avuto la sua prima figlia nel 2018.

7. Diane Kruger e Joshua Jackson si sostengono vicendevolmente. Per i due l’amore ormai è scomparso, ma è rimasto un grandissimo affetto, tanto da sostenersi a vicenda. Non a caso, l’attore canadese non avuto remora alcuna nel lodare la ex per la sua vittoria come Miglior Attrice Protagonista al Festival di Cannes del 2017, cioè circa un anno dopo la rottura. Infatti, nonostante i due si fossero detti addio da tempo e lei ormai era già insieme a Norman Reedus (da cui ha avuto recentemente una bambina), Jackson ha pubblicato un post su Instagram con una dedica deliziosa “Yes, she Cannes. Conoscendo la tua integrità e la dedizione che metti in ogni ruolo, sono pieno di gioia nel vederti ottenere il riconoscimento che meriti. La sola domanda è perché ci abbiano messo così tanto!”.

Diane Kruger: Troy

8. Diane Kruger ha avuto successo grazie a Troy. Nonostante la carriera della giovane attrice fosse cominciata già da qualche tempo, fu grazie a Troy che ottenne il successo sperato, tanto che non si è più arrestata e ha continuato a decollare. Scelta per la sua bellezza eterea e perché avrebbe potuto impersonare al meglio il ruolo di Elena, per interpretare il suo personaggio le venne suggerito di aumentare di qualche chilo.

9. Diane Kruger ha definito Peter O’Toole una persona sgradevole. In un’intervista di qualche tempo fa, l’attrice tedesca ha rivelato che Peter O’Toole è stato l’attore più cattivo con cui abbia mai lavorato. Stando alle sue parole, durante le riprese di Troy, nel 2004, l’attore non era per niente in forma “Era soltanto un ubriacone… nel film non aveva un gran ruolo, ha girato solo due giorni, ma voleva che tutti sapessero che lui fosse Peter O’Toole e che si comportassero di conseguenza. Inoltre, non aveva la forza per lavorare al meglio, i set in cui abbiamo girato erano abbastanza complicati, con scale, ecc. Cose che lui non era in grado di gestire, sia per l’età, sia perché era sempre ubriaco”.

Diane Kruger oggi

10. Diane Kruger si sta prendendo una piccola pausa. Nell’ultimo periodo, la Kruger sta diradando il lavoro per potersi concentrare al meglio sulla sua famiglia e sulla bambina nata da qualche mese e avuta dal compagno Norman Reedus. Infatti, non sono molti i suoi progetti futuri: nel 2019 la si vedrà nel film The Operative, mentre è stata annunciata come membro del cast di Butterfly in the Typewriter.

Fonti: IMDb, thefamouspeople, dailymail

Nastri d’Argento 2021: tutti i nominati della 75° edizione

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Nastri d’Argento 2021: tutti i nominati della 75° edizione

Sono state annunciate le nomination ai Nastri D’Argento 2021, l’edizione numero 75 del premio cinematografico assegnato dal sindacato dei giornalisti di cinema italiani. Non ci sono quest’anno film acchiappatutto, ma le nomination sono state suddivise per un numero di film relativamente alto, mentre sono state prese tanto in considerazione opere prime, film diretti da donne, film di genere e nomi piccoli del panorama cinematografico, scelte che dimostrano un impegno e una ricerca notevole per il sindacato.

NASTRI D’ARGENTO 2021: LE NOMINATION

MIGLIOR FILM

  • Assandira di Salvatore MEREU
  • Cosa sarà di Francesco BRUNI
  • Le sorelle Macaluso di Emma DANTE
  • Lei mi parla ancora di Pupi AVATI
  • Non mi uccidere di Andrea DE SICA

MIGLIORE REGIA

  • Pupi AVATI Lei mi parla ancora
  • Francesco BRUNI Cosa sarà
  • Antonio CAPUANO Il buco in testa
  • Emma DANTE Le sorelle Macaluso
  • Edoardo PONTI La vita davanti a sé

MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE

  • Pietro CASTELLITTO I Predatori
  • Maura DELPERO Maternal
  • Nunzia DE STEFANO Nevia
  • Carlo S. HINTERMANN The Book of Vision
  • Gianluca JODICE Il cattivo poeta
  • Mauro MANCINI Non odiare

MIGLIORE COMMEDIA

  • Genitori Vs Influencer
  • L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
  • Si vive una volta sola
  • Sul più bello
  • Tutti per 1- 1 Per tutti

SOGGETTO

  • La volta buona Vincenzo MARRA
  • Palazzo di Giustizia Chiara BELLOSI
  • Padrenostro Claudio NOCE, Enrico AUDENINO
  • Regina Alessandro GRANDE, Mariano DI NARDO
  • Rosa Pietra Stella Massimiliano VIRGILIO, Giorgio CARUSO

SCENEGGIATURA

  • Cosa sarà Francesco BRUNI, collaborazione Kim ROSSI STUART
  • Governance – Il prezzo del potere Michael ZAMPINO, Heidrun SCHLEEF, Giampaolo RUGO
  • Le sorelle Macaluso Emma DANTE, Elena STANCANELLI, Giorgio VASTA
  • L’incredibile storia dell’Isola delle Rose Sydney SIBILIA, Francesca MANIERI
  • I predatori Pietro CASTELLITTO

ATTRICE PROTAGONISTA

  • Valeria BRUNI TEDESCHI Gli indifferenti
  • Valeria GOLINO Fortuna, Lasciami andare
  • Alba ROHRWACHER Lacci
  • Teresa SAPONANGELO Il buco in testa
  • Daphne SCOCCIA Palazzo di Giustizia

ATTORE PROTAGONISTA

  • Pierfrancesco FAVINO Padrenostro
  • Sergio CASTELLITTO Il cattivo Poeta
  • Alessandro GASSMANN Non odiare
  • Fabrizio GIFUNI La belva
  • Kim ROSSI STUART Cosa sarà

ATTRICE NON PROTAGONISTA

  • Linda CARIDI Lacci
  • Carolina CRESCENTINI La bambina che non voleva cantare
  • Donatella FINOCCHIARO Il delitto Mattarella
  • Raffaella LEBBORONI Cosa sarà
  • Sara SERRAIOCCO Non odiare
  • Pina TURCO Fortuna

ATTORE NON PROTAGONISTA

  • Fabrizio GIFUNI Lei mi parla ancora
  • Vinicio MARCHIONI Governance, il prezzo del potere
  • Michele PLACIDO Calibro 9
  • Massimo POPOLIZIO I predatori
  • Francesco PATANE’ Il cattivo poeta

ATTRICE COMMEDIA

  • Antonella ATTILI Il ladro di cardellini
  • Eugenia COSTANTINI La tristezza ha il sonno leggero
  • Loretta GOGGI Burraco fatale, Glassboy
  • Miriam LEONE L’amore a domicilio
  • Valentina LODOVINI 10 giorni con Babbo Natale

ATTORE COMMEDIA

  • Elio GERMANO L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
  • Fabio DE LUIGI 10 giorni con Babbo Natale
  • Simone LIBERATI L’amore a domicilio
  • Nando PAONE Il ladro di cardellini
  • Eduardo SCARPETTA Carosello Carosone
  • Fabio VOLO Genitori Vs Influencer

FOTOGRAFIA

  • Francesca AMITRANO La tristezza ha il sonno leggero
  • Tani CANEVARI Tutti per uno, uno per tutti
  • Francesco DI GIACOMO Non mi uccidere
  • Gherardo GOSSI Le sorelle Macaluso
  • Daniele CIPRI’ Il cattivo poeta

COSTUMI

  • Andrea CAVALLETTO Il cattivo poeta
  • Alessandro LAI Uno per tutti, tutti per uno
  • Maria Cristina LA PAROLA mio corpo vi seppellirà
  • Nicoletta TARANTA L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
  • Mariano TUFANO The Book of Vision

SCENOGRAFIA

  • Giada CALABRIA Gli indifferenti
  • Marcello DI CARLO Il mio corpo vi seppellirà
  • Emita FRIGATO Le sorelle Macaluso
  • Maurizio SABATINI La vita davanti a sè
  • Tonino ZERA L’incredibile storia dell’Isola delle Rose

MONTAGGIO

  • Benni ATRIA Le sorelle Macaluso
  • Massimo FIOCCHI Lasciami andare
  • Pietro LASSANDRO The Book of Vision
  • Paola FREDDI con Antonio CELLIN Assandira
  • Pietro MORANA Non mi uccidere

SONORO

  • Gianluca COSTAMAGNA Le Sorelle Macaluso
  • Carlo MISSIDENTI Lacci
  • Valentino GIANNI’ Padrenostro
  • Francesco LIOTARD Lasciami andare
  • Alessandro PALMERINI, Alessandro ZANON I predatori

CASTING DIRECTOR

  • Francesca BORROMEO L’incredibile storia dell’Isola delle Rose,  e con Federica BAGLIONI Carosello Carosone
  • Valeria MIRANDA Il mio corpo vi seppellirà
  • Beatrice KRUGER Governance, il prezzo del potere
  • Rossana PATRICELLI Assandira
  • Francesco VEDOVATI I predatori

COLONNA SONORA

  • Stefano BOLLANI Carosello Carosone
  • Michele BRAGA L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, Shadows
  • Davide CAPRELLI Est -Dittatura Last Minute
  • Andrea FARRI, Andrea DE SICA Non mi uccidere
  • PIVIO & Aldo DE SCALZI Non odiare

CANZONE

  • L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
  • CEROTTI Musica, testi Federico ZAMPAGLIONE, GAZZELLE interpretata da TIROMANCINO per Morrison
  • GLI ANNI DAVANTI Musica, testi e interpretazione PACIFICO per Genitori Vs Influencer
  • IO SÌ (SEEN) Musica e testi Laura PAUSINI e Niccolò AGLIARDI, interprete Laura PAUSINI per il film La La vita davanti a sè
  • MAGIC Musica e testi di Greta MARIANI, Alessandro MOLINARI, interprete Greta MARIANI per il film Addio al nubilato
  • SUL PIÙ BELLO Musica Andrea DE FILIPPI, Lorenzo MILANO, testo di Andrea DE FILIPP interprete ALFA per il film Sul più bello

I PREMI SPECIALI GIA’ ASSEGNATI DAL DIRETTIVO NAZIONALE

IL FILM dell’ANNO

  • MISS MARX di Susanna NICCHIARELLI

Nastri d’Argento per Regia, Produzione, Costumi, Colonna sonora(Vivo Film, RAI Cinema, Massimo Cantini Parrini, Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo)

NASTRO DI PLATINO

  • Sophia LOREN

La vita davanti a sè

NASTRO SPECIALE 75

  • Renato POZZETTO

Lei mi parla ancora

Saranno annunciati nei prossimi giorni anche

IL NASTRO EUROPEO 75

I PREMI ‘GUGLIELMO BIRAGHI’ e ‘GRAZIELLA BONACCHI’ per i giovani

NUOVOIMAIE per il doppiaggio

IL CAMEO dell’anno

IL NASTRO della LEGALITA’

Luca: alla scoperta delle voci italiane del film Disney Pixar

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Luca: alla scoperta delle voci italiane del film Disney Pixar

Luca, disponibile in streaming in esclusiva su Disney+ dal 18 giugno per tutti gli abbonati, è una storia divertente ed emozionante che parla di amicizia, di crescita personale e racconta di due mostri marini adolescenti in un’estate che cambierà la loro vita. Il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar è diretto dal candidato all’Academy Award Enrico Casarosa (La Luna) e prodotto da Andrea Warren (Lava, Cars 3).

Luca Argentero (Lorenzo Paguro) presta la propria voce nella versione italiana del film, insieme a Giacomo Gianniotti (Giacomo), Marina Massironi (Signora Marsigliese) e Saverio Raimondo (Ercole Visconti), che sono anche tra i doppiatori della versione originale. Il cast di voci include inoltre Fabio Fazio (Don Eugenio, prete di Portorosso), Orietta Bertie Luciana Littizzetto (Concetta e Pinuccia Aragosta). Alberto Vannini, Luca Tesei e Sara Ciocca interpretano i protagonisti Luca, Alberto e Giulia. Tra i camei presenti nel film quello di Alberto, il migliore amico d’infanzia del regista Enrico Casarosa (pescatore – nella versione originale del film, questo personaggio è doppiato da Enrico Casarosa), e degli influencer Luciano Spinelli e Nick Pescetto (contadini di mare).

Ambientato in una splendida città di mare della Riviera italiana, l’originale film d’animazione Disney e Pixar Luca è la storia di un giovane ragazzo che vive un’esperienza di crescita personale durante un’indimenticabile estate contornata da gelati, pasta e infinite corse in scooter. Luca condivide queste avventure con il suo nuovo migliore amico, Alberto, ma tutto il divertimento è minacciato da un segreto profondo: sono mostri marini di un altro mondo situato appena sotto la superficie dell’acqua.

Crudelia, la recensione del film con Emma Stone

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Crudelia, la recensione del film con Emma Stone

Arriva il 26 maggio su Disney+ e al cinema, con sfacciataggine, prepotenza e un’infinita dose di stile Crudelia, il nuovo live action Walt Disney che racconta l’origine story della spigolosa villain de La carica dei 101. Già interpretata con successo da Glenn Close, il personaggio prende ora le sembianze di Emma Stone che ne racconta la giovinezza e l’ascesa nella Londra degli anni ’70.

Estella è una bambina ribelle, sin dalla più tenera dimostra di non voler affatto uniformarsi ai coetanei e alla società che le ruota intorno, sia questa la casa, con le sue regole, sia questa la scuola, dove Estella proprio non riesce a integrarsi, tanto che con sua madre cominciano a dare un nome a quella parte di lei che si agita e si muove sempre sopra le righe: Crudelia (in inglese la contrapposizione tra Estella e Cruella è molto più efficace, ma ormai il personaggio Disney ha una posizione così radicata nel cuore dei fan che sarebbe sciocco ripristinare l’originale per una frivola assonanza). Alla luce dell’incompatibilità della bambina con l’ambiente in cui sta studiando, la madre di Estella decide di partire per Londra, facendo prima tappa in un antico maniero all’interno del quale si sta svolgendo una festa. Qui, la ricca padrona di casa potrebbe aiutare madre e figlia con un piccolo sostegno economico, anche se Estella non sa per quale ragione questo possa mai accadere. Tuttavia, una improvvisa svolta tragica spingono la bambina a fuggire e a rifugiarsi a Londra, in un riparo di fortuna, dove conosce Orazio e Gaspare, due orfani come lei, che diventeranno la sua famiglia. 

Iscriviti a Disney+ per guardare Crudelia molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

La Londra degli anni ’70 fa da sfondo a Crudelia

Siamo catapultati così in una Londra buia e operosa, ricca di vita, di stimoli, di novità, in cui la giovane e brillante Estella decide di mettere a frutto le sue capacità di stilista, in maniera… creativa. Ma dovrà fare lo sforzo di integrarsi e di lasciare nascosta quella personalità anarchica che è dentro di lei, la sua parte cattiva.

Craig Gillespie è stato chiamato da Disney a compiette l’impresa impossibile: realizzare un film di origini su un villain e non tradire quella natura cattiva che caratterizza il personaggio. Ci avevano provato anche con Malefica, ma in quel caso si era ceduto ad una goffa redenzione del personaggio, trasformando la malefica (appunto!) Fata de La Bella Addormentata nel Bosco, in una madre putativa amorevole e iper-protettiva. In questo caso Crudelia è effettivamente crudele, nata cattiva e brillante, e va bene così. 

Attenzione però, il personaggio interpretato da Emma Stone non è certo aspirazionale, può senza dubbio far sentire a casa quelle persone che fanno fatica a integrarsi in schemi e regole precostituite, ma il film non glorifica la sua cattiveria, alla quale c’è costantemente da contraltare la cautela di Gaspare e Orazio, ma la racconta dal punto di vista dell’affermazione personale. Nell’abbandonare la buona Estella, abbracciando la furia creativa di Crudelia, la protagonista impara anche ad accettare la sua vera natura che racchiude anche la forza e la determinazione per affermare il suo talento, puro e cristallino e assolutamente selvaggio nell’espressione di sé, a partire dalla seconda parte del film in poi. 

Born brilliant, born bad – Nata brillante, nata cattiva

Crudelia fugge alla standardizzazione dei live action Disney mostrando chiaramente l’impronta del suo regista, Gillespie si sente nel ritmo, nei tempi della storia, nella scelta di inquadrature, e tutto questo non fa che arricchire una storia che più che nella drammaturgia, ripone nella rappresentazione il suo punto di forza. La colonna sonora del film costituita dalle hit degli anni ’70, il trucco e soprattutto i costumi di Jenny Beaven rendono Crudelia sfarzoso, frenetico, opulento, rock, un lavoro di artigianato inedito e sontuoso. 

Ovviamente il cuore del film è Emma Stone, i suoi occhi grandi, messi in risalto da kajal e volto di porcellana, l’iconica acconciatura bicolore, la disinvoltura con cui sui molteplici red carpet nel film sfoggia stili e abiti, opere d’arte potremmo dire, sempre diversi e più arditi, contribuiscono a rafforzare un’interpretazione chiaramente divertita e non per questo meno attenta alle sfumature emotive di cui è ricco il personaggio. Di fronte a lei si staglia la Baronessa di Emma Thompson: tanto rigida, strutturata, classica e impeccabile quanto fluida, libera, selvaggia e moderna è Crudelia. Le due donne si completano e si arricchiscono, constatando che la stima e l’ammirazione dell’esordiente verso l’affermata è intimamente ricambiata, nonostante la paura feroce che la Baronessa ha di essere spodestata dal tetto della moda londinese.

Emma contro Emma, Baronessa contro Crudelia, già solo i duetti tra le attrici valgono il prezzo del biglietto, perché sì, nonostante un il film arrivi in piattaforma (dal 28 maggio su Disney+ con accesso VIP), Crudelia arriva al cinema il 26 maggio, in sala per farsi godere di tutto lo splendore rock della sua messa in scena. 

Drammaturgicamente rassicurante, Crudelia può essere considerato non l’esaltazione di un cattivo, nonostante sia fedele alla cattiveria della protagonista, ma un invito ad abbracciare la propria natura e a valorizzare i propri talenti, in un mondo che ha sempre più paura di lasciare spazio alle novità.

Eternals: tutto quello che sappiamo sulla trama del film Marvel

Eternals: tutto quello che sappiamo sulla trama del film Marvel

Eternals, l’attesissimo cinecomic dei Marvel Studios diretto dalla regista premio Oscar Chloé Zhao (Nomadland), arriverà nelle sale italiane il prossimo 3 novembre. Sulla trama del film, ovviamente, vige il più assoluto mistero, nonostante il teaser trailer ufficiale abbia dato – in maniera pur sempre velata – alcuni importantissimi indizi in merito alla storia. Ecco quindi tutto quello che sappiamo, ad oggi, sulla trama di Eternals

Eternals è ambientato dopo Endgame

È confermato che Eternals è ambientato dopo gli eventi di Avengers: Endgame. La sinossi ufficiale del film ha rivelato quest’informazione prima che il teaser trailer uscisse, con le riprese del film che hanno fornito un’ulteriore conferma in tal senso. Non ci sono riferimenti a Thanos (anche se il Titano Pazzo ha comunque dei legami con gli Eterni). Tuttavia, alcuni elementi di Endgame vengono citati nel teaser.

Verso la fine del trailer, Sprite (Lia McHugh) dice che Iron Man e “Captain Rogers” non sono più in circolazione. Questo è un chiaro legame con il finale di Endgame, in cui Iron Man è morto usando le Gemme dell’Infinito e un ormai invecchiato Steve Rogers è effettivamente scomparso dalla timeline principale del MCU per vivere la sua vita con Peggy Carter. Inoltre, il fatto che Sprite chiami Steve “Captain Rogers” potrebbe significare che il film è ambientato anche dopo gli eventi di The Falcon and the Winter Soldier (il che sposterebbe l’attuale ambientazione della trama di Eternals ad un certo punto nel 2024, o forse anche più tardi). 

Eternals copre un arco narrativo lungo 7,000 anni

La storyline principale di Eternals potrebbe essere ambientata nell’attuale MCU, ma sappiamo che il film esplorerà anche migliaia di anni di storia. È stato precedentemente confermato, infatti, che la storia di Eternals abbraccerà circa 7.000 anni. Dalle prime immagini ufficiali è chiaro che gli Eterni hanno avuto un ruolo chiave nello sviluppo della civiltà umana.

Gli Eterni sono arrivati sulla Terra migliaia di anni fa e hanno contribuito allo sviluppo e al progresso della civiltà. Nel teaser trailer li vediamo anche in azione nell’antica Babilonia, che dovrebbe essere uno dei tanti periodi di tempo, nonché una delle tante ambientazioni, che Eternals esplorerà. 

Gli Eterni sono sparsi sulla Terra

Il teaser trailer di Eternals non fornisce troppi dettagli su cosa stiano facendo esattamente i personaggi principali ai giorni nostri, ma sembra che la maggior parte di loro siano separati e sparsi sulla Terra. Vediamo Sersi (Gemma Chan) nel Regno Unito, dove presumibilmente si trova assieme a Dane Whitman, ossia il Cavaliere Nero (Kit Harington), mentre Kingo (Kumail Nanjiani) è una famosa star di Bollywood. Druig (Barry Keoghan) sembra vivere isolato in una foresta prima che il resto degli Eterni venga a reclamarlo, mentre Thena (Angelina Jolie) e Gilgamesh (Don Lee) sembrano vivere insieme.

Non è chiaro cosa stiano facendo Ikaris (Richard Madden), Sprite (Lia McHugh) e Ajak (Salma Hayek) al giorno d’oggi, ma si presume che anche loro abbiano i loro piani. Ci sono anche delle indicazioni che Phastos (Brian Tyree Henry) viva con suo marito. Per quanto riguarda invece Makkari (Lauren Ridloff), la vediamo alle prese con una lettura rapida, da sola, con un auricolare Oculus nelle vicinanze.

Il triangolo amoroso di Sersi

Oltre a vedere come ciascuno degli Eterni vive e agisce da solo, Eternals esplorerà anche le eventuali relazioni tra questi personaggi, incluso quello che sembra essere un triangolo amoroso incentrato su Sersi. Nel teaser, l’intimità tra Sersi e Ikaris sembra essere una costante all’interno della storia. Vengono mostrati mentre si abbracciano dopo essere arrivati ​​sulla Terra la prima volta, poi di nuovo insieme a Babilonia e ancora una volta ai giorni nostri, presumibilmente dopo essersi riuniti.

Tuttavia, Gemma Chan ha confermato che Sersi ha un’altra storia d’amore in Eternals, con Dane Whitman, ossia il Cavaliere Nero di Kit Harington. Sersi apparentemente dovrà scegliere tra Ikaris e Dane durante il film… sarà di certo affascinante scoprire chi avrà la meglio.

Gli Eterni non hanno interferito negli eventi passati del MCU

Anche se gli Eterni sono sulla Terra da migliaia di anni, non sono stati coinvolti negli eventi passati del MCU. Ovviamente, i film precedenti del MCU non li hanno mai mostrati perché all’epoca la Marvel non aveva ancora dei piani per questi personaggi. Nel teaser Ajak afferma che gli Eterni hanno aiutato a guidare l’umanità nel corso della sua storia, ma non hanno mai interferito fino ad ora.

Ora spetta al film spiegare perché è così, senza che sia un altro aggravante retcon (come il motivo per cui Nick Fury non ha contattato Captain Marvel prima dello schiocco di Thanos). Se il film seguirà i fumetti, la spiegazione potrebbe essere che hanno l’ordine di non cambiare il corso naturale del pianeta se non sotto diversa indicazione dei Celestiali. Questo spiegherebbe perché gli Eterni non hanno interferito in Avengers: Infinity War o Endgame

Una grave minaccia fa uscire gli Eterni allo scoperto

La scelta degli Eterni di non farsi coinvolgere negli eventi del MCU cambierà a causa dell’arrivo di una nuova grande minaccia. La sinossi ufficiale indica il ritorno dei Devianti, responsabili del fatto che gli Eterni che hanno adottato un approccio più pratico per salvare la Terra. I Devianti sono creazioni dei Celestiali, proprio come gli Eterni, ma hanno un aspetto e degli intenti decisamente più mostruosi.

Sebbene siano certamente diversi dai fumetti, il ritorno dei Devianti è apparentemente una questione che scotta. Se gli Eterni si sono tenuti fuori dall’invasione della Terra da parte di Loki con i Chitauri, dal tentativo di acquisizione di Ultron e persino dai ripetuti attacchi di Thanos, i Devianti potrebbero essere tra le più grandi minacce che il MCU abbia mai dovuto affrontato.

I Celestiali appariranno nel film

Il pezzo più grande della storia di Eternals che la Marvel ha nascosto nel primo trailer sono, chiaramente, i Celestiali. Finora gli esseri cosmici giganti non sono stati avvistati in nessun filmato, anche se i Marvel Studios li hanno usati nei primissimi concept art promozionali. In quanto creatori degli Eterni e dei Devianti, è chiaro che appariranno nel film.

Questo potrebbe anche essere il modo attraverso cui la Marvel getterà le basi affinché i mutanti si uniscano all’universo condiviso, poiché, nei fumetti, i Celestiali sono anche responsabili del gene X. Il MCU ha impostato i Celestiali attraverso il franchise di Guardiani della Galassia, poiché Ovunque era in origine un Celestiale morto. Eternals mostrerà quanto sono potenti i Celestiali e spiegherà cosa è successo al Celestiale che è diventato Ovunque.

Oldboy: il trailer della versione restaurata

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Oldboy: il trailer della versione restaurata

A sedici anni dalla prima uscita, torna dal 9 giugno nelle sale la versione restaurata di Oldboy, il capolavoro di Park Chan-Wook, distribuito da Lucky Red.

Il film, che si presenta nel suo formato originale di ripresa 2.35:1, con audio 5.1., è stato rimasterizzato in 4K nel 2019, realizzato attraverso la scansione del negativo originale 35mm, con la supervisione costante del regista Park Chan-Wook. Il lungo processo di rimasterizzazione, durato un anno, è stato effettuato in una suite certificata Dolby Vision in Corea del Sud.

Per il nuovo grading è stato scelto il formato HDR, che ha prodotto un risultato superiore alla masterizzazione originale per la visione Home Theatre, grazie allo sfruttamento dell’intera gamma dinamica presente sul negativo originale.

Old boy, che ha vinto nel 2004 il Gran Premio della Giuria Festival di Cannes, ha conquistato da subito la critica ed è considerato oggi una punta di diamante del cinema coreano, vero film di culto nel panorama cinematografico internazionale, tanto che Spike Lee lo ha omaggiato facendone un remake nel 2013.

Un film originale, teso, dal forte impatto visivo e ricco di colpi di scena, che ha conquistato gli spettatori di tutto il mondo con la sua potenza immediata, suggestiva e visionaria.

Alessandro Borghi: 10 cose che non sai sull’attore

Alessandro Borghi: 10 cose che non sai sull’attore

Tra i più acclamati attori italiani del momento vi è Alessandro Borghi, affermatosi grazie ad alcuni ruoli in film di successo, tra il mainstream e l’autorialità. Borghi ha dimostrato in pochi anni un carisma e un talento raro nell’attuale panorama cinematografico, ottenendo tanto le lodi del pubblico quanto quelle della critica, che in più occasioni ne ha riconosciuto la bravura. Con un futuro promettente e pronto a gettarsi in progetti sempre diversi e sempre nuovi, Borghi è attualmente uno dei nomi su cui puntare per il futuro del cinema italiano.

Ecco 10 cose che non sai di Alessandro Borghi.

Alessandro Borghi: i suoi film

1. Ha recitato in lungometraggi di successo. L’attore ha esordito al cinema nel 2011 con il film Cinque, per poi ottenere grande popolarità grazie al film Non essere cattivo (2015). Nello stesso anno recita nel film Suburra, con il quale continua ad acquisire notorietà, confermando poi il suo talento con i suoi ruoli nei film Il più grande sogno (2016), Dalida (2017), Fortunata (2017), The Place (2017) e Napoli velata (2017). Nel 2018 si consacra interpretando il ruolo di Stefano Cucchi nel film Sulla mia pelle. Nel 2019 è invece protagonista del kolossal Il primo re. Nel 2021 sarà protagonista al fianco di Jasmine Trinca del film Supereroi di Paolo Genovese. Nello stesso anno interpreterà Testacalda in Mondocane. Sarà anche il protagonista del film Delta.

Alessandro Borghi: da Suburra a Diavoli

2. È celebre anche per i ruoli televisivi. Nel corso della sua carriera l’attore ha preso parte ad alcuni episodi di celebri serie TV come Distretto di Polizia (2006), Don Matteo (2009), Romanzo criminale – La serie (2010), L’isola (2013), Che Dio ci aiuti (2013), Squadra mobile (2015) e Suburra – La serie (2017-in corso), distribuita su Netflix e con cui accresce la sua popolarità. Nel 2020 ha interpretato Massimo Ruggero nella serie Sky Original Diavoli, che avrà la seconda stagione nel 2022. Nello stesso hanno ha interpretato nuovamente Aureliano nella terza stagione di Suburra – La serie.

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Alessandro Borghi è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram, dove ha un profilo seguito da 582 mila persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano inoltre immagini promozionali dei suoi progetti da interprete, ma anche video con cui condivide proprie novità con i suoi fan.

Alessandro Borghi ha una fidanzata

4. È impegnato in una relazione sentimentale. L’attore è apparso per la prima volta in pubblico con la fidanzata, la modella Irene Forti, nel settembre del 2019. I due sono particolarmente riservati circa la loro vita privata, tanto da tenerla rigorosamente al di fuori dei social network. La Forti, inoltre, non possiede account Instagram o Facebook.

Alessandro Borghi: i suoi tatuaggi

5. Ha diversi tatuaggi. Grazie al profilo Instagram dell’attore si è potuta verificare la presenza di diversi tatuaggi sul suo corpo. Vi sono infatti alcune foto dove è possibile vedere due tatuaggi sulle gambe, rispettivamente una scritta sulla destra e una sulla sinistra. L’attore ha inoltre un tatuaggio al polso, uno all’altezza delle costole e uno su entrambi i piedi.

Alessandro Borghi in Suburra

6. È entusiasta della crescita del suo personaggio. L’attore si è dichiarato particolarmente contento del personaggio di Aureliano, tra i protagonisti di Suburra – La serie, affermando che il dar vita all’accresciuta consapevolezza della sua forza è una delle sfide più belle della sua carriera.

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Alessandro Borghi in Sulla mia pelle

7. È dimagrito molto per il ruolo. Nel film Sulla mia pelle l’attore dà vita agli ultimi giorni di Stefano Cucchi. Per interpretare il ruolo, Borghi ha seguito una rigida dieta che lo ha portato a perdere 18 chili, ottenendo così l’aspetto fragile e malmesso del protagonista.

8. Ha vinto un David di Donatello. Per il suo ruolo, l’attore è stato premiato con il David di Donatello al miglior attore protagonista. Nel ritirare il premio Borghi si è detto grato di questa opportunità, convinto che il cinema possa ancora influenzare la realtà.

9. Ha ricevuto le lodi di Ilaria Cucchi. Dopo averlo visto dar vita al fratello nel film, Ilaria Cucchi ha chiamato l’attore per ringraziarlo della sua interpretazione, affermando di non sapere come abbia fatto ma di essere stato tale e quale al fratello.

Alessandro Borghi età e altezza

10. Alessandro Borghi è nato a Roma, Italia, il 19 settembre 1986. L’altezza complessiva dell’attore è di 180 centimetri.

Fonte: IMDb

Justice League Snyder Cut: David Thewlis “sorpreso” dal suo cameo nel film

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David Thewlis ha interpretato Sir Patrick Morgan in Wonder Woman del 2017, personaggio che in seguito si sarebbe rivelato come Ares, l’infido figlio di Zeus e fratellastro di Diana Prince. Nel film di Patty Jenkins, Ares è l’antagonista principale. Tuttavia, la Snyder Cut di Justice League ha rivelato che, una volta, il dio greco ha combattuto per proteggere la Terra dal tentativo di Uxas di acquisire l’Equazione dell’Anti-vita e conquistare l’universo.

Anche se è stato lo stuntman Nick McKinless ad interpretare Ares sul set, sono stati comunque impiegati una serie di effetti visivi per posizionare la faccia di Thewlis sul suo corpo. Tuttavia, mentre i fan hanno risposto con un certo entusiasmo al cameo dell’attore britannico nel taglio di Snyder, a confermare dell’esistenza di una continuity nel DCEU, il diretto interessato pare non fosse neanche a conoscenza dalla sua presenza nel film.

Via Instagram, David Thewlis ha condiviso un frame della Snyder Cut di Justice League in cui è possibile vedere il suo personaggio, scrivendo nella didascalia: “Vorrei solo dire che non ricordo che una cosa del genere sia mai accaduto. Presumo sia stato prima del lockdown. Non conosco questi signori e non ho idea del motivo per cui il mio braccio sinistro è così piccolo. Chiunque abbia ulteriori informazioni si faccia avanti.”

Quando un fan, nei commenti, gli ha chiesto se avesse davvero preso parte alle riprese o se fossero stati usati soltanto filmati preesistenti, Thewlis ha risposto: “Oh, si tratta di un film?”, lasciando intendere di non sapere assolutamente nulla della Snyder Cut di Justice League e della sua presenza nel film di Zack Snyder.

È una situazione alquanto strana, bisogna ammetterlo, ma considerato il ruolo davvero minuscolo che Ares ha nella storia, la produzione e lo stesso Snyder hanno forse ritenuto che non c’era alcun motivo di avvisare l’attore. Potete vedere il post condiviso da Thewlis di seguito:

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Keira Knightley: 10 cose che non sai sull’attrice

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Keira Knightley: 10 cose che non sai sull’attrice

Keira Knightley è una delle attrici più apprezzate del mondo. Attrice inglese, dai lineamenti delicati, ha avuto una grande popolarità grazie alla saga di Pirati dei Caraibi, che l’ha fatta conoscere internazionalmente. Ma non solo: ha lavorato in tantissimi film, come Orgoglio e pregiudizio e The Imitation Game. Tuttavia, Keira non è solo un’attrice: è stata testimonial di diversi brand, è una femminista molto attiva, oltre che essere moglie e madre di una figlia.

Ecco dieci cose che, forse, non sapevate di Keira Knightley.

Keira Knightley: film e carriera

1.Keira Knightley è un’attrice inglese. Keira Christina Knightley è nata il 26 marzo del 1985 nel South West Greater London, un sobborgo di Richmond. È figlia dell’attore Will Knightley e dell’attrice, diventata poi sceneggiatrice, Sharman Macdonald e a un fratello maggiore di nome Caleb. Suo padre è inglese, mentre dalla madre ha origini scozzesi e gallesi. Keira ha sempre voluto diventare attrice, tanto che chiese di avere un agente già all’età di tre anni. A sei anni già lavora per ruoli televisivi, come in Screen One: Royal Celebration (1993).

2. Keira Knightley non ha mai seguito lezioni di recitazione, diventando attrice per pura passione. La sua prima performance ufficiale avviene in A Village Affair (1995), un adattamento della love story lesbica di Joanna Trollope. A questa interpretazione, sono susseguite quelle nella serie Metropolitan Police, in The Treasure Seekers (1998) e un ruolo sostanziali nell’adattamento del romanzo di Rosamunde Pilcher Ritorno a casa (1998), accanto a Peter O’Toole. Keira non aveva idea che un giorno sarebbe diventata l’attrice che è ora, facendolo, in passato, per pura passione e nient’altro. Nel 1999 appare in un film per la televisione, Oliver Twist, e ha viaggiato il Romania per un film Disney The wonderful world of Disney: Gwyn – Principessa dei ladri (2001), in cui interpretava la Gwyn, la figlia di Robin Hood. Nel 2001 esce il thriller The Hole di Nick Hamm e nell’estate dello stesso anno, mentre Keira stava studiando per i suoi esami finali, ha girato Sognando Beckham, che l’ha resa famosa agli occhi del mondo.

3. Keira knightley diventa un’attrice a tempo pieno nel 2002. In questo anno gira Pure, The season after, New Year’s Eve e, dopo aver incontrato il produttore Andy Harries alla premiere di Il diario di Bridget Jones, Keira decide di abbandonare gli studi e di diventare un’attrice a tempo pieno. Partecipa ad un adattamento televisivo de Il dottor Zivago (2002), recita in Love Actually – L’amore davvero (2003) ed ottiene la parte per il film che l’ha consacrata come attrice: La maledizione della prima luna. Dopo il successo planetario del primo film della saga di Pirati dei Caraibi, Keira recita in King Arthur (2004), The Jacket (2005), nell’adattamento di Orgoglio e Pregiudizio (2005). Nel 2006 Keira ritorna nella saga de Pirati dei Caraibi con La maledizione del forziere fantasma, mentre nel 2007 recita in Silk, Atonement, in Pirati dei Caraibi: ai confini del mondo e nel 2008 la si vede in The Edge of Love.

In seguito, Keira appare in London Boulevard (2010), Non lasciarmi (2010), A Dangerous Method (2011), Cercasi amore per la fine del mondo (2012), Anna Karenina (2012), Jack Ryan – L’iniziazione (2014), The Imitation Game (2014), film per il quale riceve la nomination agli Oscar come Miglior Attrice non Protagonista. Gli ultimi film in cui Keira partecipa sono Everest (2015), Collateral Beauty (2016), Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar (2017) e Lo schiaccianoci e i quattro regni (2018). Nel 2019 ha interpretato Katharine Gun in Official Secrets: Segreto di stato, Jane in Berlin, I Love You e Rachael Morgan ne La Conseguenza. Nel 2020 interpreta Sally Alexander in Il Concorso. Nel 2021 sarà Nell nell’annunciato Silent Night.

Keira Knightley: Star Wars

4. La prima volta che Keira appare internazionalmente è in Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). In questo film di Star Wars Keira viene scelta a causa della forte somiglianza con Natalie Portman, interpretando Sabé.

Keira Knightley nuda

5. Keira Knightley si è fatta fotografare nuda. Qualche anno fa, Keira Knightley si è fatta fotografare nuda da Patrick Demarchelier per il mensile Interview. In passato il corpo di Keira era stato manipolato fotograficamente e ha deciso di mostrarsi così com’è, senza ritocchi di alcun tipo.

Keira Knightley su Instagram

6. Keira Knightley non è presente in nessun social media. Nessun tipo di social sembra interessare a Keira Knightley che, in realtà, cerca accuratamente di evitare. Ha ammesso di aver provato una volta ad aprire un account Twitter e di averlo chiuso dopo solo 12 ore perché le sembrava di essere nel cortile della scuola.

Keira Knightley: curiosità

7. Keira Knightley si è sposata nel 2013. Il 4 maggio del 2013 Keira Knightley ha sposato James Righton davanti a 11 invitati, in una cerimonia privata a Mazan, a 12 miglia da Marsiglia. I due sono diventati genitori per la prima volta nel maggio 2015, quando è nata Edie, a Londra.

8. Keira Knightley ha sofferto di dislessia. Da bambina Keira Knightley aveva diverse difficoltà nella lettura e nella scrittura. Ha lavorato duro per cercare di risolvere il problema: pare che durante l’adolescenza abbia indossato degli occhiali appositi che potessero aiutarla nella lettura e di aver studiato a memoria diversi libri mediante delle registrazioni, così da essere preparata nella lettura.

9. Keira Knightley ha ammesso di indossare parrucche. Non molto tempo fa Keira Knightley ha ammesso di indossare le parrucche da qualche anno, a causa della perdita di numerosi capelli. Lei stessa ha ammesso di aver trattato molto male la sua chioma, tra tinture, diverse acconciature e lavaggi frequenti.

10. Keira Knightley ha vietato la visione di alcun film Disney sua figlia. Dal suo punto di vista, alcune principesse Disney, come Cenerentola, non dovrebbe aspettare che l’uomo ricco arrivi a salvarla, ma l’idea dovrebbe essere quella di salvarsi da sé. È dello stesso avviso anche per La Sirenetta, perché Ariel non può rinunciare alla propria voce per un uomo.

Fonte: IMDb

Chris Hemsworth ironizza sul fatto che uno dei suoi figli vuole essere Superman

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Chris Hemsworth è stato una parte importante del MCU sin dall’uscita del primo film interamente dedicato a Thor nell’ormai lontano 2011. Da allora, l’attore australiano ha preso parte ad altri due film incentrati sul Dio del Tuono e a tutti e quattro i film dedicati invece agli Avengers.

Ad oggi, Thor è l’unico personaggio del MCU ad avere all’attivo ben quattro film da solista, dal momento che Hemsworth è attualmente impegnato sul set di Thor: Love and Thunder in Australia, le cui riprese si stanno ormai avvicinando alla fine. Il film di Taika Waititi (già regista di Thor: Ragnarok) farà parte della Fase 4 e arriverà in sala nel 2022. Tuttavia, il futuro del figlio di Odino nel MCU dopo l’uscita di Love and Thunder rimane un mistero…

Il personaggio di Superman è, allo stesso modo, in un periodo di transizione sul grande schermo. Di recente abbiamo visto Henry Cavill di nuovo nei panni dell’eroe DC nella Snyder Cut di Justice League, ma non è chiaro se l’attore britannico interpreterà di nuovo il figlio di Krypton. La Warner Bros. sta attualmente lavorando ad un nuovo film incentrato sul leggendario personaggio, che dovrebbe vedere un attore nero nei panni dell’Uomo d’Acciaio.

Ma cosa c’entra Superman con Thor? È presto detto: il figlio di Chris Hemsworth è sicuramente un fan dell’iconico eroe, come ha rivelato lo stesso attore in un divertente post condiviso via Instagram. La star dell’Universo Cinematografico Marvel, infatti, ha condiviso una foto di uno dei suoi figli che indossa proprio il mantello di Superman, e non ha potuto fare a meno di ironizzare sul fatto di essere “fortunato” ad avere altri due figli.

“Tengo la mano del mio piccolo ometto e gli faccio la solita vecchia domanda: ‘Cosa vuoi essere da grande?’. ‘Papà, voglio essere Superman!’. Per fortuna ho altri due figli”, ha scritto l’attore nella didascalia che ha accompagnato l’immagine e che potete vedere di seguito:

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Eternals, Salma Hayek sulla diversità nel film: “Non è fine a sé stessa”

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Eternals è uno dei prossimi film dei Marvel Studios più attesi di sempre. Sono tantissimi i motivi per cui sul film gravano tutta una serie di aspettative, a cominciare dalla sua regista, l’acclamata Chloé Zhao (premio Oscar per Nomadland), il cui stile e la cui visione potrebbero davvero conferire al film un aspetto che nessun film del MCU ha mai avuto prima (cosa che, in parte, è stata già confermata dal teaser trailer ufficiale diffuso online lo scorso lunedì).

Un altro dei motivi per cui Eternals è così atteso è sicuramente il cast corale, che oltre ad includere tantissimi nomi di spicco (uno fra tutti, il premio Oscar Angelina Jolie), è composto da attori provenienti da molteplici nazionalità differenti, facendo del film uno dei progetti più diversificati e inclusivi del MCU ad oggi. A tal proposito, Salma Hayek, che nel film interpreta Ajak, ha parlato proprio della diversità del film in una recente intervista con Variety, esprimendo tutto il suo entusiasmo per l’approccio di Zhao.

“Penso che molte persone si sentiranno rappresentate e questo è importante. È questo è ciò che conta”, ha spiegato la celebre attrice messicana. “Non è una diversità fine a sé stessa. È il modo in cui Chloé Zhao ha scelto ognuno dei membri del cast che ha poi dato vita, davvero, a questa grande famiglia che è poi lo scopo degli Eterni. È questo lo scopo del film. Non c’è nulla di forzato.”

In passato, Kumail Nanjiani, che nel film interpreta Kingo, aveva spiegato che Zhao aveva scelto ogni singolo attore del film per ciò che era stato in grado di portare al proprio personaggio. Ciò, insieme ai più recenti commenti di Hayek, sembra suggerire che la regista si sia concentrata semplicemente sulla ricerca degli interpreti giusti, senza pensare necessariamente a formare un cast il più variegato possibile solo per una questione di “inclusione”.

Parallelamente, Eternals è la palese dimostrazione che gli attori giusti per un film di supereroi non sono necessariamente interpreti bianchi (questione sulla quale ha riflettuto di recente anche il boss dei Marvel Studios, Kevin Feige, dopo aver pubblicamente ammesso di essersi pentito del casting di Tilda Swinton in Doctor Strange).

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Batgirl, Kevin Smith contro l’uscita su HBO Max: “È un errore”

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Batgirl, Kevin Smith contro l’uscita su HBO Max: “È un errore”

La scorsa settimana è arrivata la notizia che saranno Adil El Arbi e Bilall Fallah, registi di Bad Boys for Life, a dirigere l’atteso film dedicato a Batgirl, che arriverà direttamente su HBO Max senza passare per la sala.

Il progetto ha avuto una gestazione davvero lunga. In origine, Batgirl doveva essere diretto da Joss Whedon, regista di The Avengers e Avengers: Age of Ultron, nonché della versione cinematografica di Justice League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a “decrifrare la storia”.

Ora, in un recente intervento all’interno del suo podcast FatMan Beyond, realizzato insieme a Marc Bernardin, Kevin Smith ha commentato la notizia dell’ingaggio dei nuovi registi di Batgirl, rivelando però di essere rimasto scioccato dalla conferma che il film uscirà esclusivamente in streaming. Smith ha quindi espresso tutto il suo disappunto nei confronti della decisione di Warner Media, dichiarando:

“Batgirl, se gestito nel modo giusto, ha la possibilità – mi sembra – di essere un franchise da miliardi di dollari. Certo, è importante anche chi scegli per la parte. Stiamo parlando di uno dei personaggi femminili più iconici dell’universo DC. È vero, quando si parla di ‘supereroi femminili DC’, pensi subito a Wonder Woman, è ovvio. Ma penso che Batgirl venga in mente a chiunque ancora prima di Supergirl. La CW ha fatto un ottimo lavoro nel trasformare quel personaggio in un franchise, ma basterebbero i fumetti da soli per capire quanto potenziale abbia Batgirl.”

Cosa sappiamo del film dedicato a Batgirl?

Christina Hodson, che ha scritto lo spin-off Bumblebee e che ha lavorato anche ai film DC Birds of Prey e The Flash, ha scritto la bozza più recente della sceneggiatura. Il produttore Kristin Burr aveva dichiarato: “Con Batgirl, speriamo di condurre il pubblico in un viaggio divertente. L’obiettivo è mostrare loro un lato diverso di Gotham. La sceneggiatura di Christina è piena di spirito. Adil e Bilall hanno un’energia talmente viva che è quasi contagiosa, cosa che li rende i registi perfetti per questo nuovo progetto sull’universo di Batman. Sono semplicemente entusiasta di poter far parte dell’universo DC. È fantastico.”

Matrix 4: ecco la cifra sborsata per la sicurezza dei set a San Francisco

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Dopo anni di rumor e speculazioni, Matrix 4 è ufficialmente diventato una realtà nell’agosto del 2019, quando la Warner Bros. ha ufficializzato il film, confermando che Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss sarebbero tornare negli iconici panni di Neo e Trinity.

Il quarto nuovo capitolo sarà il primo della saga ad essere diretto da Lana Wachowski senza il coinvolgimento della sorella Lily. Per la prima volta, quindi, Lana dirigerà un film della saga da sola. La regista si è occupata anche della sceneggiatura insieme ad Aleksander Hemon (The Lazarus Project) e David Mitchell (Cloud Atlas).

Le riprese di Matrix 4 sono ufficialmente partite nel 2020, ma a causa della pandemia di Covid-19 sono state interrotte per un lungo periodo di tempo. Anche se le riprese non sono ancora terminate, è chiaro che lo saranno entro la fine dell’anno, dal momento che l’uscita del film è fissata per il prossimo 22 dicembre. Ora, è emerso un dettaglio parecchio interessante proprio in merito ai lavori…

Secondo quanto riportato da SFGATE, Adobe Pictures, la compagnia di produzione responsabile delle riprese di Matrix 4 nella città di San Francisco, avrebbe sborsato 420.000 dollari per i servizi offerti dal dipartimento di polizia della città, dove hanno avuto luogo le riprese a febbraio dello scorso anno. I servizi in questione riguardano la sicurezza e il monitoraggio dei set, dal momento che, quando si tratta di grandi produzioni che avvengono in città estremamente popolate, la polizia deve intervenire per garantire che gli astanti non si intromettano in alcun modo.

Per i medesimi servizi, altre due celebri produzioni che hanno avuto lugoo a San Francisco hanno pagato una cifra decisamente inferiore: sempre come riportato dalla fonte, per Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli sono stati spesi 162.000 dollari, mentre per Venom: La furia di Carnage ne sono stati spesi 192.000.

Matrix 4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu ReevesCarrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith al fianco delle new entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica Henwick Toby Onwumere. L’uscita nelle sale è fissata per il 22 dicembre 2021. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.

Dave Bautista: “Gli attori che vogliono ritirarsi dal MCU non dovrebbero rappresentare un problema”

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Di recente, Dave Bautista ha lasciato intendere che Guardiani della Galassia Vol. 3 sarà la sua ultima apparizione nel MCU nei panni di Drax. Parallelamente, anche James Gunn ha fatto sapere che il terzo capitolo del franchise potrebbe essere l’ultimo da lui diretto.

Insomma, Guardiani della Galassia Vol. 3 potrebbe riservare più di una sorpresa a tutti i fan del MCU e avere conseguenze inattese non solo a livello narrativo, ma anche in merito al futuro delle personalità artistiche coinvolte nella saga. Nello specifico, Bautista ha tirato in ballo la sua età come motivo scatenante del suo eventuale ritiro.

Parlando con Vulture, l’ex wrestler è tornato sulla questione, ammettendo che il ritiro degli attori non dovrebbe rappresentare un problema per il futuro dei Marvel Studios. Bautista, infatti, ha sottolineato che Kevin Feige e la sua squadra hanno a disposizione un enorme catalogo di nuovi personaggi da poter sfruttare, specie ora che sono tornati in possesso dei diritti sugli X-Men e sui Fantastici Quattro.

“Non penso che sia un problema, perché il catalogo della Marvel è incredibilmente vasto. Avranno materiale da cui attingere anche se il mio personaggio dovesse morire o se io dovessi decidere di ritirarmi”, ha spiegato. “La Disney ha acquistato la Fox e quindi personaggi come gli X-Men hanno davanti a sé una vita molto lunga. Sarà un universo completamente nuovo. Ripeto, il loro è un catalogo vastissimo. Hanno così tanto fra le mani, che è impossibile che rimangano senza storie, senza supereroi o senza attori.”

Dave Bautista sarà ancora Drax in GOTG Vol. 3

Di recente, Dave Bautista, oltre ad aver specificato di essere ormai troppo “anziano” per poter continuare ad interpretare Drax, ha anche espresso la sua delusione per il modo in cui il personaggio è stato trattato sul grande schermo. Il suo più grande rammarico? Quello di non aver avuto la possibilità di esplorare il passato di Drax. La speranza è che Guardiani della Galassia Vol. 3, in cui ritroveremo Bautista nei panni del “Distruttore”, riesca a rendere giustizia al personaggio secondo le volontà del suo interprete…

Doctor Strange 2: il co-sceneggiatore originale spiega l’addio di Scott Derrickson

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Doctor Strange in the Multiverse of Madness ha visto un cambio di regia in corso d’opera: Scott Derrickson, infatti, regista del primo film, ha abbandonato il progetto ancor prima che entrasse in fase di produzione avanzata, lasciandolo nelle mani di Sam Raimi, uno che in passato aveva già masticato il genere (sua è la trilogia di Spider-Man con Tobey Maguire).

Quando venne annunciato che Derrickson aveva abbandonato la regia, il suo addio all’universo Marvel venne giustificato con le tradizionali “divergenze creative”, ma ora è stato C. Robert Cargill, uno degli sceneggiatori del primo Doctor Strange, a spiegare realmente cosa è accaduto. Di recente Cargill ha lavorato al fianco di Derrickson per la stesura dello script del suo nuovo horror, The Black Phone, e una recente chiacchierata con Cinema Blend ha spiegato che, essenzialmente, il regista e la Marvel volevano fare due film diversi.

“Ci sono state delle divergenze creative. Scott Derrickson voleva fare un film e la Marvel voleva farne un altro”, ha spiegato C. Robert Cargill. “Scott ero orgoglioso della sceneggiatura che avevamo scritto insieme… e quindi la decisione è stata: fare Doctor Strange, in cui stava compromettendo quello che voleva fare, o fare The Black Phone. Alla fine ha scelto di fare il nostro film. Ad ogni modo, come ha detto anche lui, è stata una scelta difficile lasciarsi Strange alle spalle. Tuttavia, gli ha dato la possibilità di fare un film che non vedeva l’ora di fare.”

Doctor Strange in the Multiverse of Madness vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo), Tilda Swinton (Antico) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Mr. Bean – L’ultima catastrofe: trama e cast del film con Rowan Atkinson

Ci sono personaggi del mondo dello spettacolo che nascono quasi per gioco, senza particolari pretese, trasformandosi però ben presto in veri e propri fenomeni culturali di massa. Uno dei più noti e amati in tutto il mondo è senza ombra di dubbio il celebre Mr. Bean. Nato sul finire degli anni Ottanta, questo è in breve diventato protagonista di una fortunata serie televisiva prima e di due lungometraggi poi. Il primo di questi è Mr. Bean – L’ultima catastrofe, diretto da Mel Smith nel 1997. Si è trattato della prima comparsa sul grande schermo per lo stravagante personaggio, che non ha mancato di confermare anche qui tutto il suo grandissimo potenziale.

Scritto da Rowan Atkinson, Richard Curtis e Robin Driscoll, il film ha rappresentato una grande sfida per il personaggio, fino a quel momento abituato a brevi sketch comici. Qui per la prima volta, invece, Mr. Bean è stato chiamato a portare la propria fisicità comica, che molta ispirazione trae dai grandi attori del cinema muto, all’interno di una storia più ampia e compiuta, lontana da una struttura episodica. Quanto costruitogli intorno si è però rivelato irresistibile, facendo di Mr. Bean – L’ultima catastrofe una commedia particolarmente divertente e coinvolgente ancora oggi a distanza di più di vent’anni.

A fronte di un budget di 18 milioni di dollari, il film arrivò a guadagnarne ben 251 in tutto il mondo, consacrando Mr. Bean come un’icona globale inimitabile. Dieci anni dopo, il personaggio sarebbe tornato al cinema con un nuovo film Mr. Bean’s Holiday. Prima di intraprendere una visione di Mr. Bean – L’ultima catastrofe, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Mr. Bean – L’ultima catastrofe: la trama del film

Protagonista assoluto del film è Mr. Bean, un impiegato scansafatiche della National Gallery di Londra. Detestato da tutti per la sua irresponsabilità, egli gode però della protezione della presidente del museo, il quale non manca di difenderlo pubblicamente. Nel tentativo di mettere Bean in difficoltà, sperando che venga licenziato, il vicepresidente decide di affidargli un incarico delicatissimo e di grande prestigio, che solo un grande critico d’arte potrebbe portare a termine con successo. Un importante museo di Los Angeles ha infatti da poco acquistato un prestigioso dipinto, richiedendo la presenza di un rappresentante della National Gallery per la sua presentazione pubblica.

Bean si ritrova così ad essere inviato a Los Angeles per tenere un discorso sul dipinto La madre, del pittore James Abbott McNeill Whistler. Sfortunatamente, egli non sa assolutamente nulla di quest’opera, ritrovandosi così catapultato in un contesto dove tutti lo credono invece un genio della critica d’arte. Ospitato a casa di David Langley, responsabile artistico del museo, Bean metterà a dura prova la sopportazione degli altri membri della famiglia. Ben presto inizierà però a conquistare tutti loro per via della sua innocenza. La presentazione del dipinto però si avvicina, rischiando di smascherare la sua totale ignoranza a riguardo.

Mr. Bean - L'ultima catastrofe cast

Mr. Bean – L’ultima catastrofe: il cast del film

Ad interpretare lo stravagante Mr. Bean non poteva che esserci il suo ideatore, Rowan Atkinson. Popolarissimo attore britannico, noto anche per la trilogia di Johnny English, egli inventò Bean durante i suoi studi per conseguire la laurea magistrale in ingegneria elettrica. Un personaggio da lui curato in ogni minimo dettaglio, dall’abbigliamento alle movenze, le quali ricalcano i grandi interpreti del cinema muto. Grazie a questo film, Atkinson ebbe modo di consacrare il grandissimo successo di Bean nel mondo, un personaggio ancora oggi amatissimo nonostante il suo pensionamento. L’attore ha infatti ufficializzato negli ultimi anni che non riprenderà più tali vesti, sentendosi troppo in là con l’età per farlo.

Accanto a lui, nel ruolo del responsabile artistico del museo di Los Angeles David Langley, vi è l’attore Peter MacNicol. Questi è conosciuto principalmente per il suo ruolo nel film Ghostbusters II e nella serie Ally McBeal. Nei panni della moglie di lui, Alison Langley, si ritrova l’attrice Pamela Reed, mentre Andrew Lawrence e Tricia Vessey interpretano i figli Kevin e Jennifer Langley. Il noto attore Burt Reynolds è presente nei panni del generale Newton, il filantropo che ha acquisito il dipinto per il museo di Los Angeles. Grande fan della serie di Mr. Bean, Reynolds chiese espressamente di poter recitare un ruolo in questo film. Infine, si ritrovano in questo anche gli attori Johnny Galecki nei panni di Stingo Wheelie, Sandra Oh in quelli di Bernice Schimmel e Peter Capaldi come Gareth.

Mr. Bean – L’ultima catastrofe: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Mr. Bean – L’ultima catastrofe è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Now, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 25 maggio alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

Last Action Hero: trama, cast e curiosità sul film

Last Action Hero: trama, cast e curiosità sul film

I film d’azione sono da sempre tra i più popolari dell’intero panorama cinematografico, offrendo al pubblico sequenze ad alto impatto adrenalinico e grandi personaggi chiamati ad affrontare altrettanto grandi ostacoli. In particolare a partire dagli anni ’80 questo genere ha conosciuto ulteriore popolarità grazie a saghe come Die Hard, Rambo o Arma letale, dando vita anche ad una lunga serie di cliché che ancora oggi caratterizzano tale tipologia di storie. Ad ironizzare proprio su questi è arrivato nel 1993 il film Last Action Hero – L’ultimo grande eroe, diretto dal regista John McTiernan e scritto da Shane Black, entrambi acclamati autori proprio di questo genere.

Con questo loro lungometraggio i due si sono infatti permessi di dar vita ad una vera e propria parodia dell’azione, con riferimenti tipici al genere e citando numerosissimi titoli che si rifanno a questo. A recitare in tale progetto non poteva dunque che esserci proprio uno dei grandi protagonisti dell’azione cinematografica, ovvero Arnold Schwarzenegger, che ha per l’occasione svolto anche il ruolo di produttore esecutivo. Con un budget di 85 milioni, altissimo per l’epoca, il film finì tuttavia con il non rivelarsi un grande successo. Negli anni ha però ottenuto lo status di cult, divenendo un titolo particolarmente ricercato e apprezzato dai fan del genere.

Ancora oggi Last Action Hero propone infatti una brillante riflessione sui meccanismi narrativi di questo genere, presentando una serie di costanti utilizzate ancora oggi. Gli appassionati cinefili hanno poi modo di sbizzarrirsi a riconoscere tutte le citazioni, gli omaggi e i camei presenti nel film. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Last Action Hero: la trama del film

Al centro della vicenda del film vi è il dodicenne Danny Madigan, il quale vive in una zona malfamata di New York con la madre Irene. In seguito alla morte del padre, il giovane trova una fuga dalla triste realtà guardando numerosi film d’azione nel cinema locale, in particolare quelli che hanno per protagonista l’indistruttibile eroe Jack Slater. Stringendo amicizia con il gestore del cinema, l’anziano Nick, questi regala un giorno a Danny un biglietto speciale per l’anteprima dell’ultimo film di Slater. Durante la proiezione, però, avviene l’impensabile. Il biglietto si rivela magico e trasporta Danny proprio all’interno del mondo del film con protagonista il suo eroe.

Il ragazzo si ritrova così nel bel mezzo di un inseguimento in auto proprio in compagnia di Slater. Danny, conoscendo alla perfezione tutte le dinamiche del genere d’azione, si rivela un ottimo partner per Slater, il quale decide di tenerlo come suo partner per la sua nuova missione. Insieme, dovranno infatti indagare sulle attività criminali legate al mafioso Tony Vivaldi. Mentre tra Danny e Slater si formerà un delicato rapporto padre-figlio, i loro problemi inizieranno ad uscire fuori dallo schermo, annullando la differenza tra finzione e realtà e costringendo i due a risolvere quanto prima la situazione.

Last Action Hero cast

Last Action Hero: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare il protagonista Jack Slater vi è l’attore Arnold Schwarzenegger. L’attore, noto in quegli anni per numerosi film d’azione, si disse particolarmente entusiasta della sceneggiatura di Last Action Hero, giudicandola una delle migliori mai lette. Deciso a farne un film per tutti, egli ricoprì il ruolo di produttore esecutivo al fine di poter controllare ogni aspetto della realizzazione. Ad interpretare il giovane Danny, invece, vi è l’attore Austin O’Brien, divenuto celebre proprio grazie a questo film. Mercedes Ruehl, attrice candidata all’Oscar, interpreta invece Irene, la madre di Danny. Antony Quinn, invece, recita il ruolo del mafioso Tony Vivaldi.

Nel film è poi presente l’attore Charles Dance nei panni del cinico killer Benedict. Il ruolo era stato originariamente offerto all’attore Alan Rickman, ma fu infine preferito Dance perché più economico. Ironizzando a riguardo, l’attore indossò sul set una t-shirt con scritto “Sono più economico di Alan Rickman”. F. Murray Abraham compare nei panni del corrotto collega di Slater, John Practice, mentre Robert Prosky è l’anziano Nick. Nel film sono poi presenti diversi camei di celebri attori, come Ian McKellen nei panni de La Morte, Sharon Stone in quelli di Catherine Tramell e Tina Turner con il ruolo del sindaco di New York.

Last Action Hero: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Last Action Hero – L’ultimo grande eroe è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV e Chili Cinema. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 25 maggio alle ore 21:10 sul canale Paramount Channel.

Fonte: IMDb

Ultima notte a Soho: trailer italiano ufficiale del film di Edgar Wright

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Universal Pictures ha diffuso il trailer italiano ufficiale di Ultima notte a Soho, l’atteso nuovo film del regista Edgar Wright. Il nuovo misterioso thriller con Anya Taylor-Joy, Thomasin Harcourt McKenzie e Terence Stamp. Scritto da Edgar Wright e Krysty Wilson-Cairns.

Il thriller psicologico Ultima notte a Soho realizzato da Edgar Wright segue le vicende di una giovane ragazza, appassionata di moda, che misteriosamente scopre il modo di trovarsi negli anni ’60, dove si imbatte nel proprio idolo, un’affascinante cantante che spera di sfondare. Ma Londra negli anni ’60 non è sempre come appare e le cose sembrano andare a rotoli con preoccupanti conseguenze…

Minari: 5 curiosità sul film candidato all’Oscar

Minari: 5 curiosità sul film candidato all’Oscar

Si intitola Minari ed è uno dei film più premiato dell’anno cinematografico insolito appena trascorso. La sua corsa è partita dal Sundance, festival che di solito regala sempre grandi doni prezioso al pubblico cinefilo di tutto il mondo. Lì, Minari, disponibile su NOW e on demand su Sky, ha conquistato il il Gran Premio della Giuria e il Premio del Pubblico. Da allora, nella sua corsa nella stagione dei premi, ha messo a segno solo colpi positivi, vincendo un Golden Globe, un BAFTA, un SAG Award e un premio Oscar (questi ultimi premi tutti assegnati all’incredibile Youn Yuh-jung, ma ne parleremo più avanti).

Il film, che racconta una storia di integrazione, ambizione e speranza nel futuro ha toccato il cuore di molti e qui di seguito segnaliamo cinque curiosità su una storia che, per la sua universalità e il suo cuore, sarà ricordata a lungo.

Il film Minari è disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

La scintilla che “ha acceso” la sceneggiatura

Minari film 2020Autore della regia e della sceneggiatura, Lee Isaac Chung ha raccontato che poco prima di scrivere la sceneggiatura di Minari era sul punto di abbandonare il cinema e accettare un impiego a tempo pieno come insegnante. Poi gli venne in mente una frase del romanzo La casa del professore, di Willa Cather, del 1925. Quella frase recitava “La vita cominciò per me quando smisi di ammirare e cominciai a ricordare”. Da questo ricordo, pochi mesi prima dell’inizio del suo periodo di insegnamento, Chung cominciò a scrivere la sceneggiatura che sarebbe diventata Minari. Il film è stato poi girato a Tulsa, in Oklahoma, in soli 25 giorni, un set e delle riprese velocissime che hanno coinvolto non solo tutte le attività di zona, ma anche le cittadine limitrofe come Sand Springs, Skiatook, Broken Arrow e Rose. Dopo il successo di Minari, è difficile immaginare Lee Isaac Chung che abbandona il cinema e si dedica all’insegnamento!

Un cast straordinario in Minari

minari recensioneIl cast di Minari è sicuramente l’aspetto vincente del film, che si basa su una storia intensa e coinvolgente ma che fa principalmente leva sull’alchimia trai personaggi. Naturalmente salta all’occhio Steven Yeun, affascinante protagonista maschile, che vanta un’ottima sintonia con Yeri Han, che interpreta sua moglie, nel film. Ma è inevitabile non pensare che la scena sia totalmente rubata da Youn Yuh-jung che interpreta nonna Soonja, e dal piccolo Alan Kim, il vivace David. Youn Yuh-jung, vincitrice di un BAFTA, di un SAG e di un Oscar per questo ruolo, è una vera superstar in patria: è una delle più importanti star e dei volti più noti del cinema coreano, ha lavorato per registi come Hong Sang-soo e Im Sang-soo e a lei appartiene il record di essere la prima attrice asiatica a vincere un premio Oscar per la migliore interpretazione da non protagonista. Classe 1947, Youn Yuh-jung è diventata l’eroina della season award soprattutto grazie ai suoi discorsi di ringraziamento acuti e ironici, e alle sue dichiarazioni sfacciate ma sempre divertenti. Accanto a lei, il giovanissimo Alan Kim rappresenta un contraltare perfetto, dal momento che è al suo esordio al cinema e offre una performance fresca e naturale, che rimarrà impressa soprattutto per il suo “Non sono carino, sono bello!”. Il cast è poi arricchito da fuoriclasse del calibro di Scott Haze e Will Patton, oltre che da Noel Cho, che interpreta la mite sorella maggiore, Anne.

Steven Yeun in Minari

Steven Yeun MinariCuore pulsante di Minari è Jacob, interpretato da Steven Yeun. L’attore, proprio come il capofamiglia degli Yi, è nato e cresciuto a Seoul e poi si è trasferito, nel 1988, nel Michigan. Yeun deve la sua fama a The Walking Dead, nella serie AMC ha interpretato per 5 stagioni Glenn Rhee, uno dei personaggi preferiti dai numerosissimi fan dello show ideato da Robert Kirkman. Per Minari, Steven ha conquistato una nomination agli Oscar nella categoria migliore attore protagonista, il primo asiatico ad arrivare nella cinquina finale, e in quell’occasione, tutta la famiglia di The Walking Dead ha esultato, sui social: il loro Glenn era sul tetto di Hollywood!

Per Yeun, quindi, Minari è stata una questione personale, dal momento che ha molte cose in comune con il personaggio che interpreta, e quindi ha aggiunto al suo Jacob un ulteriore tocco personale. Nel film, Jacob indossa sempre un berretto rosso, non si tratta di un semplice berretto di scena, ma di un regalo che la madre di Steven gli fece quando aveva 17 anni e che l’attore custodisce gelosamente. Aggiungerlo al guardaroba di questo particolare personaggio non ha fatto che rendere ancora più autentica e sentita la sua interpretazione.

Cosa significa Minari?

Minari filmNon si tratta di un nome di città o di persona, ma è il nome di un’erba selvatica. Come apprendiamo dal film, attraverso le parole di nonna Soonja, il Minari è una pianta acquatica spontanea tipicamente coreana. È meglio conosciuta come “prezzemolo giapponese”, “sedano cinese” o “crescione di palude”, si usa per cucinare piatti tipici della tradizione, frittate, kimchi, zuppe, stufato, bibimbap e haemul pajeon. Ha ottime proprietà organolettiche, è ipocalorico e disintissicante. Inoltre ha la capacità di crescere anche nei posti più impensati, ed è una pianta molto resistente.

Una storia autobiografica

Minari storia autobiograficaMinari è una storia autobiografica. Il regista Lee Isaac Chung è nato in Colorado e cresciuto in Arkansas da una famiglia sudcoreana e in Minari ha raccontato la sua famiglia e la sua infanzia negli anni ’80. La spinta principale per raccontare questa sua storia nasce, secondo le dichiarazioni di Chung, dal desiderio di raccontare a sua figlia di otto anni la sua storia e i sacrifici che i suoi nonni, genitori del padre, avevano fatto per poter realizzare il loro sogno americano.

Chung ha raccontato: “Se avessi potuto lasciare a mia figlia una storia da vedere, quale storia avrei voluto che fosse? Così ho annotato ottanta ricordi visivi che risalivano all’epoca in cui avevo all’incirca l’età di mia figlia. Andavano dai ricordi dei grandi litigi fra i miei genitori nell’Arkansas fino a quello di mia nonna che incendiò metà della nostra fattoria. Nell’esaminarli, ho pensato che forse questa era la storia che avevo sempre desiderato raccontare”.

Se non avete ancora visto il film, potete approfittare: Minari è disponibile su NOW e on demand su Sky.

Il Divin Codino, recensione del film su Roberto Baggio

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Il Divin Codino, recensione del film su Roberto Baggio

Arriva il 26 maggio su Netflix Il Divin Codino, il film che racconta la vita e la parabola umana, più che la carriera, di uno dei calciatori italiani più amati di sempre: Roberto Baggio. Il film, scritto da Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo e diretto da Letizia Lamartire, vede protagonisti Andrea Arcangeli, Valentina Bellè, Antonio Zavatteri, Andrea Pennacchi e un inedito Martufello, travolgente nel ruolo di Carlo Mazzone.

È il 1970, la nazionale italiana perde la finale della Coppa del Mondo contro il Brasile. Un piccolo Roberto Baggio promette al padre, triste per la sconfitta: “Non ti preoccupare, te la vinco io la finale con il Brasile”. È già una nota amara che apre il film, una nota ineluttabile che immaginiamo tutti culminerà proprio con quella finale e quel rigore calciato alto, lui che non aveva mai calciato un rigore alto in tutta la sua vita e mai lo rifarà.

La storia raccontata da Il Divin Codino

Partendo dagli esordi nelle fila del Lanerossi Vicenza e passando dal controverso calcio di rigore della Finale di Coppa del Mondo 1994 tra Italia-Brasile, il film ripercorre la vita di Baggio, dal suo difficile debutto come professionista fino all’addio ai campi.

Una carriera lunga 22 anni che, attraverso gli infortuni, il rapporto di amore-odio con i suoi tifosi, le incomprensioni con alcuni dei suoi allenatori e il rapporto con la sua famiglia, racconta i grandi successi sul campo di un calciatore fenomenale.

Proprio intorno a quell’evento segnante si concentra il film di Lamartire, non perché quello sia stato io fulcro della vita e della carriera di Roberto Baggio, ma perché quel momento è una delle tante cadute dell’uomo Roberto e del calciatore Baggio. Il Divin Codino è il racconto di tutte le volte che Baggio ha scelto di rialzarsi nonostante gli eventi e le avversità che lo hanno travolto.

Una storia di rincorse

La tagline del film è infatti “E’ come ti rialzi che ti rende un campione” e la chiave del film e della scelta del punto di vista del racconto è tutta qui. Nell’arco della narrazione, Baggio viene sempre raccontato alla vigilia di un grande evento, quando viene messo di fronte alle avversità: che sia l’infortunio dopo la firma con la Fiorentina, o il rigore citato, oppure l’altro infortunio prima della convocazione in Nazionale per i Mondiali di Tokyo. Roberto sceglie sempre di rialzarsi, indipendentemente dal risultato, sceglie sempre di avere fede e di andate avanti. Il buddismo, che lo ha aiutato a scegliere sempre di combattere recita una parte importante nel film, così come lo è stato in tutto il corso della sua vita, e il desiderio di accettazione da parte del padre, trofeo che Roberto rincorre per tutta la vita e che arriva solo a fine carriera.

L’importanza della famiglia

In mezzo ci sono gioie, paure, speranze, vittorie e avversità, tutte affrontate con umiltà e onestà, accanto alla proprio famiglia, alla moglie devota e solida, un sostegno fondamentale per la sua carriera.

Non corriamo però il rischio di sovrapporre la nobile parabola sportiva e umana di Roberto Baggio al film, che purtroppo, pur avendo ben chiaro il suo percorso si riduce ad una serie di quadri che non hanno un grande valore cinematografico e che mirano a fare da eco a vicende di grande spessore sportivo e umano.

Quello che però il film riesce a raccontare bene è il Roberto più intimo, grazie soprattutto a Andrea Arcangeli, interprete delicato che riesce a restituire quella calma e quella purezza d’animo di un calciatore che rimane trai più amati del calcio italiano, quel calciatore a cui il suo pubblico ha persino perdonato quel rigore troppo alto, quel rigore che lui stesso, lo ha detto, non si perdonerà mai.

Ancora più Bello: teaser trailer

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Ancora più Bello: teaser trailer

Eagle Pictures ha diffuso il teaser trailer di Ancora più Bello, il sequel del film Sul più Bello da Settembre 2021 al cinema!

Nel cast ritroviamo Ludovica Francesconi, Jozef Gjura, Gaja Masciale, Riccardo Niceforo e le new entry Giancarlo Commare, Jenny De Nucci, Giuseppe Futia e Diego Giangrasso. Ancora più Bello sarà nelle sale a settembre 2021  – Diretto da Claudio Norza . Il soggetto è di Roberto Proia e le sceneggiatura è scritta da Roberto Proia e Michela Straniero. I film è prodotto da Eagle Pictures con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.