In seguito all’annuncio della
release della Snyder Cut di Justice League
su HBO Max il prossimo anno, in molti hanno iniziato a speculare
sul fatto che anche Suicide
Squad di David
Ayer potesse ricevere lo stesso trattamento,
soprattutto dopo
un tweet decisamente “sospetto” condiviso dallo stesso regista
a poche ore dall’annuncio che la versione del cinecomic DC ad opera
di Zack Snyder sarebbe finalmente uscita.
Ebbene, a quanto pare si trattava di
un tweet completamente isolato, non collegato ad una possibile
uscita di una Director’s Cut di Suicide
Squad. A spegnere qualsiasi tipo di entusiasmo è stato
proprio Ayer, che sempre su Twitter ha ammesso che
“spera” di poter un giorno far vedere al mondo il suo
taglio sul film con Margot Robbie, ma al tempo stesso ha spiegato:
“Semplicemente, non dipende da me. Adoro la Warner Bros. È
sempre stata una sorta di ‘casa’ per me. Rispetto e sostengo a
pieno l’incredibile percorso che il DCEU ha intrapreso sotto la
loro gestione. Per quanto riguarda il ‘mia’ versione di Suicide Squad, potrebbe restare soltanto una
voce… per sempre. E andrebbe bene anche così.”
A proposito di Suicide
Squad, David
Ayer ha rivelato di recente che avrebbe potuto
dirigere il sequel. Dopo aver espresso attraverso i social
tutto il suo supporto e la sua
ammirazione nei confronti di James
Gunn, il regista ha rivelato a proposito
di The Suicide
Squad che gli sarebbe stata offerta la
possibilità di dirigerlo: “Mi è stato offerto di farlo, ma
ho preferito intraprendere un’altra strada”, ha spiegato
Ayer.
Durante una recente intervista
riportata da THR,
Jeffrey Wright ha svelato nuovi dettagli
su The
Batman, l’attesissimo cinecomic DC che sarà diretto da
Matt Reeves, la cui produzione è al momento
bloccata a causa dell’emergenza Covid-19. Nel film, la star della
serie Westworld
intepreterà James Gordon, anche se al momento non sappiamo se Jim
sarà già il Commissario che tutti conosciamo o se farà parte della
Polizia di Gotham con un grado diverso.
“Come per qualsiasi altro film,
anche per The Batman stiamo lavorando tutti insieme per cercare di
creare la giusta atmosfera, la giusta ambientazione, il giusto
tono”, ha spiegato Wright. “Si tratterà della prossima
evoluzione di un universo che è stato creato nel lontano 1939. Si
tratterà della prossima evoluzione di Gotham. Anche se non siamo
sul set, sto continuando a lavorare da lontano con Matt e vengo
costantemente aggiornato su ciò che sta facendo anche Robert Pattinson. Stiamo cercando di creare
qualcosa che rispecchi l’universo di Batman ma che al tempo stesso
sia anche nostro.”
Dalle parole di Wright, sembra che
Reeves si stia impegnando in maniera particolare per cercare di
realizzare un film che omaggi la tradizione ma che al tempo stesso
sia in grado di raccontare una storia completamente nuova per toni
e intenzioni. A tal proposito, Wright ha parlato della prima volta
che lesse della Batmobile nelle sceneggiatura, ricordando quanto
segue: “Quando ho letto la parte della sceneggiatura sulla
Batmobile ricordo di aver pensato ‘Sì, è proprio lei!’. Bruce Wayne
ha creato l’auto più tosta e muscolare che si possa immaginare, ma
è radicata a Gotham. È radicata in America.”
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman
v Superman: Dawn of Justice, Justice
League, Wonder
Woman e del sequel Wonder
Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata
al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
A meno di 24 ore dalla notizia di
un possibile film dedicato a Madame Web, apprendiamo grazie a
Deadline che la Sony Pictures ha messo ufficialmente in
cantiere un nuovo spin-off di Spider-Man dedicato
a Jackpot, personaggio dell’Universo dell’Uomo
Ragno forse non così popolare.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Marc Guggenheim, noto per essere il
produttore esecutivo dell’Arrowverse. Secondo le prime
indiscrezioni, il film dovrebbe essere basato sulla prima
incarnazione di Jackpot nei fumetti, quindi sull’alter ego di
Sara Ehret, creata da Dan Slott e Phil Jimenez, una
ragazza con poteri ottenuti tramite un esperimento genetico andato
male.
In attesa di nuovi dettagli sul
progetto, ricordiamo che tra i prossimi spin-off di Spider-Man in
cantiere figurano anche film dedicati a Silk, Nightwatch e
Kraven il Cacciatore. I prossimi titoli ad arrivare al
cinema, invece, saranno Morbius
e Venom: Let
There Be Carnage, entrambi posticipati al 2021 a causa
dell’emergenza Covid-19.
Per quanto riguarda invece la
trilogia sull’Uomo Ragno con protagonista Tom Holland, appena i set cinematografici
saranno di nuovo agibili dovrebbero partire ufficialmente le
riprese di Spider-Man 3, la cui data di uscita è
al momento fissata per il 5 novembre 2021.
Il nuovo trailer nella grande
tradizione dei trailer di Christopher Nolan come accaduto con
Inception, Interstellar e
persino The
Dark Knight, non rivela del tutto cosa sta
accadendo nel film ma in qualche modo ci affascina. Nota
importante! Il trailer termina semplicemente con “venire al
cinema”, che una volta per tutte sembra suggerire
che Tenet non si atterrà alla data di uscita
del 17 luglio. Di seguito il trailer in lingua originale:
Tenet, il film
Protagonisti del film oltre ai già
citati Robert Pattinson e John
David Washington ci sono anche
Elizabeth Debicki,
Michael Caine, Kenneth Branagh, Dimple
Kapadia,
Aaron Taylor-Johnson e Clémence
Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017,
anno di Dunkirk, viene descritto come un’epica
storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio
internazionale. Il regista ha scritto la sceneggiatura da un’idea
originale e le riprese in sette paesi sono ora in corso.
Tenet
arriverà al cinema il 17 luglio 2020. Christopher
Nolan ed Emma Thomas producono, con
Thomas Hayslip come produttore esecutivo. Il team di Tenet
include il direttore della fotografia di Dunkirk Hoyte van
Hoytema (girato in un mix di Imax e 70mm) e la montatrice
Jennifer Lame, lo scenografo Nathan
Crowley, il costumista Jeffrey Kurland e
il supervisore del VFX Andrew Jackson.
Distribuito nelle sale
cinematografiche italiane nel 2006, il film Notte prima
degli esami è l’opera prima del regista Fausto
Brizzi. Divenuto un cult generazionale, il
lungometraggio è il ritratto di una gioventù allo sbaraglio,
spaventata dal futuro incombente e non ancora pronta ad assumersi
le responsabilità che il crescere comporta. Apprezzato da critica e
pubblico, il film è stato uno dei maggiori successi degli anni,
lanciando nel panorama nazionale i suoi giovani protagonisti.
Ecco 10 cose che non sai di
Notte prima degli esami.
Parte delle cose che non sai sul
film
Notte prima degli esami: la trama
del film
10. Racconta di un delicato
momento di passaggio. Ambientato nel giugno del 1989, il
film segue le vicende di Luca Molinari e dei suoi amici, tutti alle
prese con l’incombente maturità classica. Tra severi professori e
ripassi disperati di letteratura greca, si avvicendano le loro vite
segnate da amori, tradimenti e paure. Arrivati al giorno
dell’esame, i giovani protagonisti affronteranno la prova
consapevoli di averne già superate di ben più complesse durante il
percorso che li ha condotti lì.
9. Il film è ispirato
all’omonima canzone. La storia del film prende il proprio
spunto dalla celebre canzone omonima di Antonello
Venditti. Poiché in questa non si narra una vera e propria
vicenda, quanto più delle suggestive immagini, il regista Brizzi ha
cercato di riprodurre l’atmosfera sognante che la canzone mette in
moto.
Notte prima degli esami: dove
vedere il film in streaming
8. È presente sulle
principali piattaforme. Per chi desidera vedere, o
rivedere, Notte prima degli esami, è possibile farlo
affidandosi ad alcune tra più ricche piattaforme streaming presenti
sul Web. Tra queste si annoverano infatti Netflix, Chili, Rakuten TV e Tim Vision. In base a
quale di queste si sceglie, basterà sottoscrivere un abbonamento
generale o noleggiare il singolo film per poterlo rivedere in
tranquillità.
Notte prima degli esami: le
canzoni presenti nel film
7. Ha un colonna sonora
ricca di grandi classici. Oltre a contenere nella propria
colonna sonora la canzone da cui prende ispirazione, il film vanta
una serie di grandi classici, particolarmente apprezzati nel
connubio con le sue immagini. Tra questi si annoverano Don’t
Stop Me Now, dei Queen, Cosa resterà degli anni ’80,
di Raf, Noi I ragazzi di oggi, di Luis Miguel, The
Final Countdown, degli Europe, e Eye of the Tiger,
dei Survivor.
Notte prima degli esami: film
simili
6. È un film a suo modo
unico. Se da una parte è difficile ritrovare film simili a
Notte prima degli esami, in particolare per via della sua
storia specifica, dall’altra è possibile accostarlo per tematiche
ad altri noti, o meno, lungometraggi. Tra questi si annoverano i
film Bianca come il latte, rossa come il sangue (2013),
The Breakfast Club (1985), Santa Maradona (2001),
con Stefano Accorsi, e Come tu mi vuoi
(2007).
Parte delle cose che non sai sul
film
Notte prima degli esami –
Oggi
5. Esiste una seconda
versione del film. L’anno successivo, Brizzi realizza una
seconda versione del film, con un cast pressoché identico e
l’aggiunta dell’attrice Carolina
Crescentini. La storia viene però ambientata, come
suggerisce l'”oggi” nel titolo, al periodo presente, ed in
particolare in concomitanza con i mondiali di calcio che videro
trionfare la squadra italiana. Anche in questo caso, il film segue
le vicende di Luca e dei suoi amici in procinto di sostenere la
maturità.
Notte prima degli esami: gli
attori del film
4. Ha reso celebre Nicolas
Vaporidis. Protagonista del film, nel ruolo di Luca
Molinari, è l’attore Nicolas Vaporidis, all’epoca
ancora alle prime armi. Il successo straordinario di Notte
prima degli esami gli permise da quel momento di diventare uno
degli interpreti più richiesti del momento, ottenendo ruoli da
protagonista in diversi film.
3. Nel cast c’è un noto
attore e scrittore. Uno dei personaggi principali del film
è il professor Antonio Martinelli, temuto docente di letteratura
che darà del film da torcere al giovane protagonista. A dargli
vita, fu chiamato l’attore e scrittore Giorgio
Faletti, che per la sua interpretazione ottenne
numerosi riconoscimenti, come la candidatura da attore non
protagonista ai David di Donatello.
2. Nel ruolo della
protagonista femminile vi è un’attrice oggi celebre. A
recitare la parte di Claudia Martinelli, figlia del professore e
desiderio amoroso di Molinari, vi è l’attrice Cristiana
Capotondi. All’epoca anche lei poco nota, divenne
grazie al film una delle più apprezzate interpreti della sua
generazione, particolarmente attiva ancora oggi. Per il ruolo,
venne inoltre nominata ai David di Donatello come miglior attrice
protagonista.
Notte prima degli esami: le frasi
più belle del film
1. È ricco di frasi
divenute celebre. All’interno della pellicola sono
contenute alcune battute divenute vere e proprie massime di vita.
Le frasi e i dialoghi scritti in sceneggiatura da Brizzi hanno così
certamente contribuito al successo del film. Ecco alcune delle
frasi migliori del film:
– “L’importante non è quello
che trovi alla fine di una corsa… L’importante è quello che provi
mentre corri.” (prof. Martinelli)
– “Quando l’ultimo giorno di
scuola, dell’ultimo anno di liceo suona la campanella dell’ultima
ora, tu sei convinto che quello sia l’ultimo secondo della tua
adolescenza. Senti il bisogno di sottolineare l’evento con una
frase storica tipo: “Che la forza sia con noi” oppure “Campioni del
Mondo, Campioni del Mondo, Campioni del Mondo!”.” (Luca
Molinari)
– “Quella notte è andata così,
non ho baciato Claudia e non c’è stato il lieto fine. Eppure, me la
ricorderò sempre perché era una notte speciale. Ma io la magia di
quella notte, come spesso succede nella vita, non l’ho più
ritrovata.” (Luca Molinari)
– “Vedi Molinari quando una
cosa ti interessa veramente, devi correre e andartela a prendere.
Io quando mi sono innamorato di mia moglie ho viaggiato tutta la
notte in macchina per venire a Roma a dirglielo, e due giorni dopo,
ho dato l’ultimo esame all’università, e ho pure preso
30.” (prof. Martinelli)
Se qualche volta, guardando un film,
ci sembra di vedere somiglianze trai vari attori, potrebbe
trattarsi di uno di quei casi, non troppo rari, in cui un attore
interpreta più d un ruolo.
Spesso si tratta uno dei due è un
ruolo marginale, qualche volta il trucco e il parrucco (quando non
la CGI) aiutano a mascherare il doppio ruolo, altre volte capita
che al contrario l’uso dello stesso attore per due ruoli diversi
sia così sfacciato da sfiorare la parodia.
Il sito BrightSide ha
raccolto una serie di immagini che mostrano attori in ruoli
differenti, a volte più di due, nello stesso film. Eccoli di
seguito!
Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso
film
1. Michael J. Fox — Marty McFly e Marlene McFly, Ritorno al
Futuro Parte II (1989)
2. Jason Isaacs — Mr. Darling e Capitan Uncino, Peter
Pan (2003)
3. Jonathan Hyde — Sam Parrish e Van Pelt,
Jumanji (1995)
Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso
film
4. Dick Van Dyke — Bert e Mr. Dawes Sr., Mary
Poppins (1964)
5. Warwick Davis — Unci Unci e Professor Filius Vitious,
Harry Potter Saga (2001-2011)
6. Ben Stiller — Larry Daley e Laaa, Notte al museo – Il
segreto del faraone (2014)
Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso
film
7. Ben Mendelsohn — Keller e Talos, Captain
Marvel (2019)
8. James Remar — Ace Speck e Butch Pooch, Django
Unchained (2012)
9. Eddie Murphy è il Principe Akeem, Clarence, Randy Watson e
Saul in Il Principe cerca moglie (1988)
Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso
film
10. Arsenio Hall — Semmi, Morris, una ragazza in un bar e il
Reverendo Brown in Il Principe cerca
moglie (1988)
11. Michelle Williams — Annie e Glinda, Oz the Great
and Powerful (2013)
12. Margaret Hamilton — Miss Almira Gulch e La Strega Cattiva
dell’Ovest, Il Mago di Oz (1939)
Gli attori che hanno interpretato due ruoli nello stesso
film
13. Dean-Charles Chapman — Martyn Lannister e Tommen Baratheon,
Game of Thrones (2011-2019)
14. Ryan Reynolds — Deadpool e la voce di Fenomeno, Deadpool
2(2018)
15. Benedict Cumberbatch — Dr. Stephen Strange e Dormammu,
Doctor
Strange (2016)
La società americana di produzione
cinematografica Samuel Goldwyn Films ha annunciato di avere
acquisito i diritti nordamericani per il film di Ciro
Guerra, Waiting for the Barbarians da AMBI,
il sales agent internazionale che aveva acquisito dalla Iervolino
Entertainment i diritti di vendita del film per la distribuzione
internazionale.
Il film è interpretato dal Premio
Oscar Mark Rylance (Il Ponte delle Spie), dal
candidato all’Oscar Johnny Depp (Pirati dei Caraibi, La
Fabbrica di Cioccolato, Animali Fantastici e dove
trovarli), Robert Pattinson (Twilight e nuovo
interprete di Batman), Gana Bayarsaikhan (Ex
Machina) e Greta Scacchi (La ragazza nella
nebbia).
Waiting for the Barbarians, in pieno
trend con altre major come Warner Bros e Universal, uscirà su
piattaforme on demand e digitali via cavo a partire da agosto
2020.
Un magistrato, amministratore di un
isolato avamposto di frontiera al confine di un impero senza nome,
aspetta con impazienza la tranquillità della pensione, fino
all’arrivo del Colonnello Joll. Incaricato di riferire sulle
attività dei “barbari” e sulla sicurezza al confine, Joll conduce
una serie di spietati interrogatori. Il trattamento dei “barbari”
per mano del colonnello e la tortura di una giovane donna “barbara”
spingono il magistrato a una crisi di coscienza che lo porterà a
compiere un atto di ribellione donchisciottesco.
Il film è ricco di momenti potenti e
commoventi interpretati da Mark, Johny, Robert e Gana. La
fo-tografia è bellissima e il regista Ciro Guerra crea un mondo che
ci spinge a guardare più in pro-fondità dentro noi stessi e porta a
chiederci: “Cosa farei io?”.
Waiting for the Barbarians è
diretto da Ciro Guerra e scritto dall’autore vincitore del premio
No-bel J.M. Coetzee, che ha adattato la sceneggiatura del romanzo
omonimo. Il vincitore del premio Oscar Chris Menges è il direttore
della fotografia.
I produttori del film sono
Andrea Iervolino, Monika Bacardi, Michael Fitzgerald, Olga
Segura. I produttori esecutivi sono Sir Martin Franklin,
Cristina Gallego, Danielle Maloni, Deborah Dobson Bach e Penelope
Glass.
Andrea Iervolino, Presidente e
Fondatore di Iervolino Entertainment, produttore del film, ha
commentato: “Siamo molto felici che questo film, da noi
prodotto, di nazionalità italiana, vedrà presto la luce nel mercato
US grazie alla distribuzione della major americana Samuel Goldwyn.
E’ stato un progetto fortemente voluto, con un regista e un cast
eccezionali, che dà prestigio al nostro cinema e segue i punti
cardine del nostro business model. Questo progetto conferma la
direzione del percorso qualitativo che la nostra società sta
intraprendendo, dalla partecipazione al Festival del Cinema di
Venezia, a quello di Deauville, al London Film Festival al Film
Festival di Zurigo”.
“Samuel Goldwyn Films è
orgogliosa di portare questo film al pubblico”, ha affermato
Peter Goldwyn, Presidente di Samuel Goldwyn Films. “È stato un
grande onore lavorare con questo cast meraviglioso e questo gruppo
appassionato che ha portato il capolavoro di J.M. Coetzee sullo
schermo. È una storia senza tempo che parla di ar-gomenti
appartenenti al mondo d’oggi e noi siamo molto felici ed entusiasti
di averlo finalmente portato al pubblico negli Stati Uniti
attraverso questa collaborazione con la Samuel Goldwyn”, ha
dichiarato il regista Ciro Guerra.
Hoult, il cui esatto ruolo nel film
era sconosciuto, ha dovuto lasciare il film a causa di problemi di
schedule, dovuto allo slittamento delle riprese del film, causa
pandemia. Il settimo capitolo del franchise ha chiusi i set a marzo
e, anche se non è chiaro quando le riprese saranno in grado di
riprendere, la produzione ha già trovato in Esai
Morales il sostituto per Hoult.
I prossimi due capitoli della saga
di Mission Impossiblevedranno
coinvolti anche Shea Whigham (Kong:
Skull Island), Hayley
Atwell (Captain America: Il primo
vendicatore), Pom
Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai
Morales. Tom
Cruise e Rebecca
Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e
Ilsa Faust.
Mission:
Impossible 7 e Mission: Impossible
8 verranno girati in contemporanea ma non è ancora
chiaro quali altri membri del cast torneranno sul set per le
riprese. Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà
i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane
rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.
Una delle scene più divertenti di
Thor: Ragnarok è sicuramente
l’incontro di Thor e Hulk nell’arena di Sakaar. I due eroi si
scontrano nel corso del Contest of Champions, indetto dal
Granmaestro e che negli anni precedenti ha sempre visto Hulk
trionfare, tanto che è diventato un vero e proprio idolo del
pianeta.
Sappiamo che, insieme al Dio del
Tuono e al Gigante di Giada, anche Miek e Korg facevano parte della
lista di gladiatori disposti a partecipare alla gara, ma adesso
Andy Park, grazie ad un concept inedito, ci mostra l’intero roster
di gladiatori!
Thor
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio
OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.
La trama di Thor
Ragnarok – “In Marvel Studios’ Thor Ragnarok, Thor è
imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile
martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a
Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la
fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente
minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una
mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi
amici Avengers, l’incredibile Hulk.
Lo
Snowpiercer è un treno di mille e uno
vagoni che corre, ininterrottamente, su un binario che percorre
tutto il globo terracqueo. Corre in un mondo morto, ricoperto dal
gelo, e custodisce dentro di sé quello che resta dell’umanità.
Una bellissima sequenza animata
racconta cosa è accaduto alla Terra: il riscaldamento globale ha
reso impossibile la vita, gli scienziati hanno quindi cercato un
modo artificiale di raffreddarla, ma questo è sfuggito loro di
mano, lasciando il Pianeta attanagliato dal gelo. Il misterioso
Mr. Wilford ha però trovato una soluzione
provvisoria, per permettere alla vita di continuare: un lungo
treno/arca, per sopravvivere al disastro.
Snowpiercer, serie basata sul film di
Bong Joon-ho
Snowpiercer, nuova serie Netflix che approderà dal 25 maggio sulla
piattaforma streaming con i primi due episodi, per poi continuare
con un episodio a settimana, è basata sull’omonimo film del
2013 di Bong Joon-ho, a sua
volta ispirato alla graphic novel francese Le
Transperceneige. L’incipit realizzato in animazione si
trasforma rapidamente un un’accessa sequenza di scontro, in cui gli
ultimi, i derelitti, quelli che non possono permettersi nemmeno un
biglietto di terza classe, provano a salire sul treno al momento
della partenza, andando ad occupare “il Fondo”, il vagone dei
clandestini.
La storia segue la linea tracciata
dal film del regista sudcoreano in maniera fedele, salvo poi
impiantarci sopra una detective story che meglio si sposa con la
natura seriale del progetto. Infatti, proprio nel Fondo si trova
Andre Layton (Daveed
Diggs, Black-ish), unico detective a bordo
del treno, che viene convocato per risolvere un omicidio efferato
in terza classe. Layton scoprirà presto che si tratta di un serial
killer e lo andrà a cercare addirittura nella prima classe.
Accanto a Diggs, che interpreta
l’eroe buono e integerrimo di questa storia, una sorta di
corrispettivo di Chris
Evans nel film di Bong, c’è Jennifer
Connelly, nei panni di un leader duro e inflessibile,
ma dentro di sé riluttante al comando e a prendere le decisioni
necessarie a garantire l’ordine sul treno.
Proprio l’ordine è la parola…
d’ordine di Mr. Wilford, la cui portavoce, Melanie Cavill (la
Connelly appunto), cerca di mantenere a ogni costo. Ogni pianta,
ogni animale, ogni essere umano di prima, seconda, terza classe o
addirittura del Fondo, fa parte di un complesso e delicatissimo
equilibrio che permette alla vita nello Snowpiercer di prosperare.
E chiaramente l’ordine ha un prezzo che chi occupa la prima classe
non è certo propenso a pagare.
Il contesto sci-fi, quindi, così
come accadeva nelle opere originali, accoglie anche una forma di
contestazione sociale, che nel caso della serie fa da sfondo alla
vicenda investigativa, almeno nella prima parte dello show. Questa
scelta, comprensibile data la natura seriale del prodotto, finisce
però per banalizzare un linguaggio, anche visivo, che avrebbe
permesso una sperimentazione intrigante.
Jennifer Connelly è il cuore di
Snowpiercer
Vero e proprio pilastro su cui è
costruita l’intera storia, Jennifer Connelly è una perfetta leader, non
un vero e proprio villain ma più un’eroina oscura, un personaggio
sfaccettato che sotto un’apparenza di algido controllo nasconde
dubbi, paure, incertezze, una umanità a stento tenuta sotto
controllo.
La serie è stata sviluppata dal
network generalista TNT, insieme a Netflix, e nonostante questo,
alcune scelte si abbandonano ad una crudeltà visiva e narrativa che
lascia sorpresi quegli spettatori che invece si aspettavano un
prodotto più “cauto”.
Diluendo e lasciando sullo sfondo
la trama del film del 2013, pur restituendone lo spirito,
Snowpiercer si concentra principalmente
sulla detective story, rinunciando ad un po’ di audacia nel
linguaggio, per sposare una struttura più consona a una serie
tradizionale. Nonostante questo si rivela un prodotto che tende la
mano allo spettatore e riesce a farlo salire a bordo.
Felice scoperta degli ultimi anni,
l’attrice Linda Caridi è divenuta in breve una
delle più promettenti interpreti del panorama cinematografico e
televisivo nazionale. Grazie ai suoi ruoli ha saputo dar prova di
grande generosità e talento, che la critica non ha mancato di
riconoscere. Ora che ha raggiunto una maggiore popolarità, per
l’attrice si attendono sempre più ruoli di rilievo.
Ecco 10 cose che non sai di
Linda Caridi.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Linda Caridi: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in noti
lungometraggi italiani. L’attrice debutta al cinema come
protagonista del film Antonia. (2015), dando vita alla
poetessa Antonia Pozzi. Successivamente, recita in Nome di
donna (2018), con Cristiana
Capotondi, mentre ottiene grande successo per il suo
ruolo di Ricordi?
(2018), recitando accanto all’attore Luca
Marinelli. Nello stesso anno è poi protagonista del
film Mamma + Mamma. Prossimamente reciterà nel film
Supereroi, accanto agli attori Alessandro
Borghi e Jasmine
Trinca.
9. Ha preso parte a prodotti
televisivi. La Caridi debutta invece sul piccolo schermo
con il film Lea (2015), dove interpreta la figlia della
protagonista. È poi Felicetta Vitale in Felicia
Impastato (2016) e Ofelia nella serie Donne (2016).
Nel 2019 recita invece nella miniserie Storia di Nilde,
accanto all’attrice Anna
Foglietta.
8. Ha partecipato al
doppiaggio di un noto film. Tra gli altri progetti recenti
a cui l’attrice ha partecipato si annovera il film d’animazione
italiano La famosa invasione
degli orsi in Sicilia (2019). Presentato al Festival di
Cannes nella sezione Un Certain Regard, il film si avvale delle
voci di attori come Toni
Servillo e Antonio
Albanese. Qui, l’attrice ha dato voce al personaggio
di Almerina.
Linda Caridi ai David di
Donatello
7. È stata nominata al noto
premio. Grazie alla sua delicata interpretazione nel film
Ricordi?, l’attrice è stata particolarmente lodata dalla
critica. Ha così ricevuto la sua prima nomination ai David di
Donatello, nella categoria per la miglior attrice protagonista. Pur
non riportando la vittoria, l’attrice ha potuto così ottenere un
ennesimo riconoscimento in un anno ricco di successi.
Linda Caridi è su Instagram
6. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da oltre tremila persone.
All’interno di questo è solita prevalentemente condividere immagini
tratte dai progetti a cui prende parte, contribuendo così alla loro
promozione. Non mancano poi anche foto realizzate per riviste o
eventi di gala.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Linda Caridi in Ricordi?
5. Affrontare il ruolo è
stata una vera sfida. Per l’attrice, recitare nel film di
Valerio Mieli, interamente basato sul concetto dei
ricordi, è stata una vera e propria sfida. Si è infatti trovata non
solo a dover interpretare il suo personaggio, ma anche a doverlo
interpretare dal punto di vista del suo co-protagonista. Per
riuscirci, la Caridi ha passato molto tempo a studiare e a fare
prove insieme a Marinelli, per trovare il modo in cui i loro due
personaggi si influenzavano a vicenda.
4. Si è identificata molto
con il suo personaggio. Per l’attrice, comprendere il suo
personaggio non è invece stato troppo complesso. Ha infatti
affermato di essersi riconosciuta molto nel processo che porta
dalla spensieratezza al duro confronto con la realtà. Poiché è
un’esperienza universale, per la Caridi è stato facile ritrovarsi
in questo arco evolutivo.
Linda Caridi: la sua vita
privata
3. È estremamente
riservata. L’attrice si è dimostrata particolarmente
restìa a condividere dettagli sulla propria vita privata.
Nonostante sia presente sui social, e l’attenzione mediatica nei
suoi confronti sia notevolmente cresciuta nell’ultimo periodo,
resta ancora impossibile stabilire se la Caridi abbia o meno una
relazione sentimentale.
Linda Caridi: la sua agenzia
2. È rappresentata da una
nota agenzia. Alle spalle dell’attrice, vi è l’agenzia
Moviement, da anni impegnata nella promozione dei propri artisti.
Questa ha negli anni supportato l’attrice candidandola ad
importanti provini, il più dei quali l’hanno portata ad
interpretare i ruoli per cui oggi è famosa. Nella scheda dedicata
alla Caridi, presente sul sito ufficiale, è possibile ritrovare
tutte le informazioni di lei, dall’istruzione ai lavori svolti.
Linda Caridi: età e altezza
1. Linda Caridi è nata a
Milano, Italia, il 12 settembre 1988. L’attrice è alta
complessivamente 170 centimetri.
Celebre per il suo ruolo nella serie
Il
Trono di Spade, l’attrice Nathalie
Emmanuel è un’apprezzata interprete divisa tra televisione
e cinema. Nota è infatti anche la sua partecipazione ad alcune
celebri saghe per il grande schermo, che le hanno permesso di
sfoggiare una buona versatilità. In costante crescita come attrice,
la Emmanuel è ora attesa in nuovi progetti e con nuovi ruoli.
9. È nota per i ruoli
televisivi. Tra il 2007 e il 2010 l’attrice guadagna
popolarità grazie al ruolo di Sasha Valentine nella soap opera
Hollyoaks. La grande notorietà arriva però grazie alla
serie Il Trono di
Spade (2013-2019), dove recita nel ruolo di Missandei
accanto agli attori Kit
Harrington ed Emilia
Clarke. Terminata la serie, la Emmanuel ottiene il
ruolo di Maya nella miniserie Four Weddings and a
Funeral (2019).
8. Ha partecipato al
doppiaggio di una serie. Nel 2019 la Emmanuel debutta
anche come doppiatrice per l’acclamata serie NetflixDark Crystal – La
resistenza. Questa è basata sull’omonimo film del 1982, e
l’attrice dà voce al personaggio di Deet, recitando accanto agli
attori Taron
Egerton e Anya
Taylor-Joy.
Nathalie Emmanuel è su
Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 5,8 milioni di persone.
All’interno di questo, è solita condividere immagini legate alla
sua quotidianità, come anche diverse curiosità che la riguardano.
Non mancano poi foto realizzate per servizi di moda o per
promuovere i propri progetti da interprete.
Nathalie Emmanuel: chi è il suo
fidanzato
6. Ha una relazione con un
attore. Da qualche anno l’attrice ha una storia con
l’attore Davon Anderson, noto per il suo ruolo nella serie
EastEnders. I due non hanno mai rivelato particolari
dettagli sulla loro relazione, come ad esempio dove si siano
conosciuti, preferendo mantenere una vita sentimentale il più
possibile lontano dall’influenza dei media.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Nathalie Emmanuel in Fast &
Furious
5. È entrata a far parte
della saga. A partire dal 2015 l’attrice è entrata a far
parte del cast principale della saga cinematografica di Fast &
Furious. Comparsa per la prima volta nel settimo capitolo,
ricopre il ruolo di Megan Ramsey, un’esperta hacker che si rivelerà
fondamentale per la riuscita delle missioni della squadra.
L’attrice ha poi ripreso il ruolo in Fast & Furious 8, ed
è stata confermata anche per il nono capitolo.
Nathalie Emmanuel in Il Trono di
Spade
4. È il ruolo che le ha
cambiato la vita. Parlando di Missandei, il suo
personaggio in Il Trono di Spade, l’attrice ha raccontato
di come questo sia arrivato proprio al momento giusto. All’epoca si
trovava infatti ad attraversare un momento difficile, alla ricerca
di nuovi lavori che però faticavano ad arrivare. Quando le fu
comunicato che aveva ottenuto la parte nella celebre serie, la sua
carriera è totalmente cambiata.
Nathalie Emmanuel: le è stato
dedicato un fansite
3. Esiste un sito ricco di
notizie sull’attrice. Per i fan dell’interprete, è
possibile tenersi sempre aggiornati su di lei grazie al sito a lei
dedicato. Si tratta di una vera e propria fan page, ricca di foto,
video, curiosità e notizie riguardanti la Emmanuel. Curato a
livello di contenuti e grafica, si tratta della fonte migliore per
scoprire tutto si di lei.
Nathalie Emmanuel: il suo
patrimonio
2. Ha raggiunto ottimi
guadagni.Il Trono di Spade ha certamente reso
popolare l’attrice, che è oggi è tra le più richieste del panorama
televisivo e cinematografico. Grazie anche al suo debutto nella
ricca saga di Fast & Furious, vanta oggi dei notevoli
guadagni, che l’hanno portata ad avere un patrimonio stimato di
circa cinque milioni di dollari.
Nathalie Emmanuel: età e
altezza
1. Nathalie Emmanuel è nata
a Southend-on-Sea, in Inghilterra, il 2 marzo 1989.
L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.
Oltre ai due protagonisti nel cast
di The Old
Guard anche Kiki Layne, Marwan Kenzari, Harry
Melling, Van Veronica Ngo, con Matthias
Schoenaerts e Chiwetel Ejiofor. Il film è
prodotto da David Ellison, Dana Goldberg, Don Granger, Charlize Theron, AJ Dix, Beth Kono, Marc
Evans.
The Old Guard, la trama
Da secoli il mondo dei
mortali è protetto da un gruppo clandestino guidato da una
guerriera di nome Andy (Charlize
Theron). Al suo interno ci sono mercenari molto uniti
tra loro e che stranamente non possono morire. Durante una missione
urgente le straordinarie capacità dei componenti della squadra
diventano improvvisamente pubbliche. Ora tocca ad Andy e all’ultima
arrivata Nile (Kiki Layne) aiutare il team a scongiurare il
pericolo rappresentato da chi, a qualsiasi prezzo, intende
replicare e sfruttare economicamente questo dono. Tratto dal
celebre fumetto di Greg Rucka e con la regia di Gina
Prince-Bythewood (LOVE & BASKETBALL, BEYOND THE LIGHTS – TROVA LA
TUA VOCE), The Old Guard racconta una storia
cruda, ancorata alla realtà e piena d’azione che dimostra come
vivere per sempre non sia così semplice.
Terminata l’avventura di Big Little
Lies, l’attrice premio Oscar Reese
Witherspoon ha trovato il suo nuovo progetto da
interprete e produttrice. Si tratta di Little Fires
Everywhere, trasposizione dall’omonimo romanzo di
Celeste Ng.
Inizialmente distribuita nei soli Stati Uniti, la serie è stata
accolta talmente bene da ottenere poi un rilascio a livello
internazionale, arrivando, a partire dal 22 maggio, sulla
piattaforma Amazon Prime Video. Composta da otto episodi,
questa esplora una serie di tematiche, dalla maternità al peso
dell’identità, intrecciate tra loro da una notevole dose di mistero
e suspence.
La storia narrata è ambientata
nella metà degli anni Novanta, e segue le vicende della famiglia
Richardson, prototipo del nucleo famigliare apparentemente
perfetto, e in particolare di Elena (Reese
Witherspoon). La vita di questi viene lentamente
sconvolta dall’arrivo di Mia Warren (Kerry
Washington) e sua figlia, duo nomade ora stabilitosi
regolarmente in una villa di proprietà dei Richardson.
Le due famiglie entrano così in
contatto, intrecciandosi sempre di più tra i figli che stringono
amicizia e un rapporto sempre più confidenziale che nasce tra le
due madri. Eppure, c’è qualcosa di cui Elena non è convinta,
iniziando a sospettare che Mia nasconda segreti che potrebbero
rivoluzionare la vita di quel contesto lindo e immacolato.
Little Fires Everywhere semina
indizi ovunque
La serie si apre con una premessa:
qualcuno ha dato fuoco alla bellissima villa della famiglia
Richardson. Una breve anticipazione di quello che sarà
probabilmente solo la conseguenza di una serie di misteri legatisi
tra loro. Addentrandosi nella storia, infatti, si inizia a
comprendere come l’evento mostrato possa in realtà avere ben poca
importanza, poiché molta di più ne avrà il perché si è arrivati a
quel punto. Nei primi tre episodi potuti vedere in anteprima,
infatti, si gettano le basi per quello che sembra essere un
castello di carte pronto a crollare.
Lo spettatore è portato ad
individuare una serie di indizi seminati, proprio come i tanti
piccoli fuochi del titolo, senza però avere ancora, ovviamente, le
chiavi d’accesso al mistero, ma comprendendo che questo potrà
rivelarsi più intricato di quanto si potrebbe pensare. A questo
proposito, l’episodio pilota, diretto da Lynn
Shelton, comprende in sé tutte quelle che si
intuiscono essere le costanti della miniserie, e che già dai
successivi episodi iniziano ad essere sviscerate.
In particolare, quello della
maternità risulta essere il nucleo su cui si fonda la storia. Madri
perfette, madri incasinate, madri che vorrebbero essere tali e
madri che lo sono diventate inaspettatamente. Vi sono varie
declinazioni di tale figura, e si può immaginare che questa sarà al
centro del conflitto principale. La più emblematica, a tal
proposito, risulta essere Mia Warren. Che questa nasconda un
traumatico passato è ben presto evidente, come mostrano alcuni
brevi e criptici flashback. Il suo è certamente il mistero da
svelare per poter risalire a quello dell’incendio visto
nell’episodio pilota.
Il fascino del mistero
Nel costruire questa intricata rete
di indizi e segreti, Little Fires Everywhere non manca di
farlo con una grande gusto per la messa in scena. Si evidenzia così
la sensazione che dietro a tale ricerca formale, caratterizzata
dall’ordine e dalla delicatezza nel raccontare personaggi ed
eventi, si nascondano brutture il più possibile taciute. Il mistero
messo in gioco, anche si rivelasse essere di portata inferiore alle
aspettative, viene tenuto vivo grazie a piccoli gesti, battute e
immagini, e riesce pertanto a generare quella curiosità necessaria
alla riuscita della serie.
Si avverte quella tensione pronta
ad esplodere all’improvviso, e lentamente tutti i personaggi
sembrano legarsi tra loro nel grande ingranaggio della storia. Allo
spettatore risulta allora sempre più difficile distinguere tra
bianco e nero. Tale atmosfera è infine sostenuta dalle due
protagoniste, l’una l’antitesi dell’altra. La Witherspoon e la
Washington non solo vantano il carisma necessario per questa
storia, ma anche una chimica di coppia che da subito promette
memorabili scene insieme.
Con Little Fires
Everywhere si viene introdotti in un contesto certamente
esplorato innumerevoli volte, al cinema come in televisione. Ma in
particolare nella riscrittura accattivante delle tematiche
centrali, la serie trova il suo punto di forza. Bastano i primi tre
episodi per diventare complici o vittime del mistero, di cui una
volta comprese le premesse si vuole andare a fondo, fino alla
bruciante verità.
In occasione del Comic-Con di San
Diego dello scorso anno, i Marvel Studios hanno ufficialmente
annunciato Blade,
reboot cinematografico basato sul celebre personaggio dei fumetti,
che avrà come protagonista il due volte premio Oscar
Mahershala Ali.
Da allora non abbiamo più avuto
aggiornamenti circa il progetto, ma adesso è stato proprio Ali,
protagonista di Moonlight e Green
Book, a condividere attraverso il suo account
Instagram
un concept ufficiale che ci mostra l’attore nei panni di Eric
Brooks.
Naturalmente non sappiamo se il
look del concept corrisponderà effettivamente a quello che l’attore
sfoggerà nel film che dovrebbe far parte della Fase 5 del MCU e che
dovrebbe arrivare al cinema dal 2023 in poi. Al momento sul
progetto vige il mistero più assoluto: non sappiamo infatti né
chi si occuperà della regia, né chi della sceneggiatura e,
soprattutto, quali attori affiancheranno Ali nel cast.
In precedenza, era
stato Wesley
Snipes ad interpretare il protagonista, nella
trilogia formata da Blade, Blade
II e Blade: Trinity.
Quest’ultimo capitolo fu prodotto proprio da Feige. La serie di
film si focalizza sul personaggio del titolo, un vigilante che
protegge gli uomini dai vampiri e che possiede lui stesso la forza
dei vampiri.
Mahershala
Ali è uno dei nomi più “caldi” del momento, a
Hollywood. Dopo il suo exploit nel 2016 con Moonlight, che gli ha
regalato il primo Oscar da non protagonista, Ali ha fatto doppietta
quest’anno con Green
Book, nella stessa categoria. Intanto ha continuato a
coltivare il cinema da blockbuster (è nel cast
di Alita: l’Angelo della Battaglia) e la
grande serialità televisiva (è stato protagonista della terza
stagione di True Detective).
Ali non è estraneo al cinema di
supereroi. Ha dato la voce a Prowler in Spider-Man: Un
Nuovo Universo ed è stato Cottonmouth nella prima
stagione di Luke Cage per
Marvel/Netflix.
Una fan particolarmente sfegatata di
Harry
Potter ha creato una mascherina utile in tempi di
Covid-19, ispirata alla celebre Mappa del
Malandrino. Nonostante siano trascorsi ormai diversi anni
dalla fine della saga cinematografica, il mondo magico creato da
J.K.
Rowling continua ad essere di grande ispirazione per
gli appassionati di tutto il mondo, e sotto i punti di vista più
disparati.
In tal senso, un esempio lampante
arriva direttamente dal celebre social TikTok,
precisamente dall’account dell’utente Coloradopex: come si evince
dal video, quella che all’apparenza sembra una normalissima
mascherina di colore nero per proteggere naso e bocca, è in realtà
una vera riproduzione della Mappa del Malandrino. Il materiale
utilizzato per la mascherina sembra reagire al respiro della
ragazza presente nel video, svelando a poco a poco la mappa nella
sua interezza.
Un modo sicuramente innovativo per
proteggere la propria salute e quella degli altri, e al tempo
stesso per omaggiare la saga che ha fatto sognare milioni di
appassionati lettori e cinefili. Potete vedere il video cliccando
qui.
Per quanto riguarda il futuro della
saga di Harry Potter, siamo in attesa di scoprire
quando potranno ripartire le riprese di Animali Fantastici
3, che vedrà il ritorno di
Eddie Redmayne (Newt Scamander), Jude
Law (Albus Silente), Johnny
Depp (Gellert Grindelwald), Ezra
Miller (Credence/Aurelius Silente), Alison
Sudol (Queenie Goldstein), Dan
Fogler (Jacob Kowalski) e Katherine
Waterston (Tina Goldstein) insieme alla new
entry Jessica Williams, già apparsa
brevemente ne I
Crimini di Grindelwald, nei panni di Eulalie ‘Lally’
Hicks, insegnante presso la Scuola di Magia e Stregoneria di
Ilvermorny.
Arriva da
The Hollywood Reporter la notizia che la MGM ha affidato a
David Robert Mitchell, regista di It Follows e
Under the Silver Lake, il compito di scrivere e dirigere
un nuovo film di supereroi totalmente originale, dal titolo
Heroes & Villains.
Al momento non sono ancora stati
rivelati i dettagli sulla trama del film, ma il progetto è stato
descritto come un mix di generi che attingerà da storie di vario
tipo e che rappresenterà un’assoluta ventata d’aria fresca
nell’attuale panorama dei cinecomics, dominato dai successi del MCU e dai risultati altalenanti del
DCEU.
Mitchell ha già completato lo
script, a cui ha lavorato per diverso tempo; appena sarà possibile
il regista inizierà i casting per i vari personaggi presenti nella
storia. Oltre a scrivere e a dirigere il film, Mitchell figurerà
anche in qualità di produttore insieme a Chris Bender (Una
notte da leoni) e a Jake Weinter (Mulan) della Good
Fear Content.
David Robert Mitchell, regista
di It Follows, per un nuovo film di supereroi totalmente
originale
David Robert
Mitchell è noto per aver scritto e diretto l’horror
dalle venature psicologiche It
Follows, che ha come protagonista Maika Monroe, e più di recente la black comedy
dalle venature noir Under the Silver Lake, che ha come
protagonista il candidato all’Oscar Andrew Garfield.
Uno dei più celebri e premiati film
degli anni Novanta è ForrestGump, diretto dal regista Robert
Zemeckis. Questi segnò profondamente il decennio,
ripercorrendo gli ultimi trenta, intensi, anni di storia americana,
portando in scena situazioni, personaggi o battute divenute
iconiche. Inoltre, è stato caldamente apprezzato per le novità
introdotte in materia di CGI, contribuendo al perfezionamento di
tali effetti speciali. Delicato e toccante, il film è oggi
considerato a livello mondiale come un grande classico.
Ecco 10 cose che non sai di
Forrest Gump.
Parte delle cose che non sai sul
film
Forrest Gump: la trama del
film
10. Viene narrata
l’incredibile vita del protagonista. La pellicola segue la
storia di Forrest Gump (TomHanks), un uomo dotato di uno sviluppo
cognitivo inferiore alla norma. Durante il corso della sua ricca
vita, questi si ritroverà coinvolto in alcuni dei principali eventi
della storia statunitense, dalla guerra in Vietnam alla cultura
hippy, dal diventare una stella del ping-pong al conoscere
personaggi come Elvis Presley, John Lennon e Richard Nixon. In
mezzo a tutto ciò, non dimenticherà mai la donna di cui è
innamorato: Jenny (Robin
Wright).
9. La storia è tratta da un
romanzo. L’idea per il film nasce nel momento in cui si
decide di realizzare una trasposizione dell’omonimo romanzo
pubblicato nel 1986 da Winston Groom. Tuttavia, la pellicola finì
con l’essere soltanto “liberamente ispirata”, poiché molti degli
eventi presenti nel libro vengono riadattati, e la sua struttura
viene pressoché modificata in favore del linguaggio
cinematografico.
Forrest Gump: i premi vinti dal
film
8. Ha vinto numerosi premi
Oscar. Il film risultò essere il più premiato del 1995, ed
in particolare arrivò a vincere sei premi Oscar a fronte di tredici
nomination. Tra questi si annoverano quelli per il miglior film, la
miglior regia, il miglior attore protagonista e i migliori effetti
speciali. In tutto, Forrest Gump arrivò a vincere ben
44 premi su 74 nomination in diverse cerimonie da tutto il
mondo.
Forrest Gump: la colonna sonora
del film
7. È ricca di grandi
successi. All’interno del film, che ripercorre oltre
trent’anni di storia americana, sono presenti alcuni tra i brani
più celebri di quegli anni, come Hound Dog, di Elvis
Presley, All Along theWatchtower, di Jimi
Hendrix, People areStrange, dei The Doors,
Fortunate Son, dei Creedence Clearwater Revival, Mrs.
Robinson, di Simon & Garfunkel e Blowin in the wind,
di Bob Dylan. La colonna sonora del film fu inoltre uno tra gli
album più venduti di sempre negli Stati Uniti, con oltre 12 milioni
di copie.
Forrest Gump: la celebre corsa del
protagonista
6. È una delle sequenze più
celebri del cinema. Verso la fine del film, il
protagonista inizia a correre semplicemente per il desiderio di
farlo. Questa sua voglia si trasforma inaspettatamente in una corsa
ininterrotta della durata di oltre tre anni. Divenuta estremamente
celebre, la sequenza è oggi ricordata come una delle più
affascinanti metafore sull’America, ed è stata presa come filosofia
di vita, venendo citata in diversi contesti e occasioni.
Parte delle cose che non sai sul
film
Forrest Gump: il cast del
film
5. È il film che ha reso
Tom Hanks una star. A dar volto all’iconico protagonista,
è l’attore Tom Hanks, all’epoca ancora poco
conosciuto. Proprio per questo motivo, Hanks non percepì un vero e
proprio compenso, ma solo una percentuale degli incassi. Ciò gli
permise alla fine di guadagnare circa 40 milioni di dollari,
all’epoca una cifra notevolmente alta.
4. Ha improvvisato una
celebre battuta. Nella sceneggiatura non vi è traccia
della frase “il mio nome è Forrest Gump. La gente mi chiama
Forrest Gump”. Questa fu infatti improvvisata dall’attore, e
al regista piacque a tal punto che decise di tenerla all’interno
del film. In seguito, sarebbe divenuta una delle battute più
celebri del film.
3. Hanks ha richiesto un
requisito fondamentale per il film. Prima di accettare il
ruolo, l’attore ha espressamente richiesto al regista e ai
produttori che la ricostruzione storica narrata avvenisse in modo
estremamente preciso. Per far ciò, si è dunque operata una lunga
ricerca sugli eventi previsti da sceneggiatura. Solo a quel punto,
Hanks accettò il ruolo.
Forrest Gump: non è mai stato
realizzato il sequel
2. Si è a lungo tentato di
riportare il personaggio al cinema. Dato il successo del
film, l’autore del romanzo decise di scrivere un seguito alla sua
storia. Si cercò allora di adattare anche questa in un
lungometraggio, ma il progetto morì in seguito al rifiuto di Hanks
di riprendere il ruolo. Per la produzione, sostituire l’attore era
impensabile, e si decise pertanto di abbandonare il progetto.
Forrest Gump: le frasi migliori
del film
1. È ricco di frasi
divenute celebri. Tutti almeno una volta nella vita hanno
recitato una delle tante celebri battute del film. In Forrest
Gump sono infatti contenute alcune della frasi più note del
cinema. Ecco le migliori:
– “Perché non mi ami Jenny, non
sono un uomo intelligente, ma so che cos’è l’amore.” (Forrest
Gump)
– “Mamma diceva sempre: la vita
è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti
capita” (Forrest Gump)
– “Stupido è chi lo stupido
fa” (Forrest Gump)
– “Da quel giorno stemmo sempre
insieme, Jenny e io, come il pane e il burro.” (Forrest
Gump)
– “Quel giorno, non so proprio
perché decisi di andare a correre un po’, perciò corsi fino alla
fine della strada, e una volta li pensai di correre fino la fine
della città, pensai di correre attraverso la contea di greenbow,
poi mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui tanto vale correre
attraverso il bellissimo stato dell’ Alabama, e cosi feci.”
(Forrest Gump)
Nella giornata di ieri è arrivata la
notizia che
la #SnyderCut di Justice
League, ossia la versione del cinecomic com’era stato
inizialmente concepito da Zack
Snyder, arriverà ufficialmente il prossimo anno su HBO
Max.
Dopo anni di campagne a favore di
questa versione montata e realizzata completamente da Zack
Snyder, ecco finalmente che il film verrà visto dal
mondo intero e avremo la possibilità di vedere in che modo Snyder
aveva pensato il film dall’inizio.
Naturalmente, in seguito
all’ufficializzazione dell’arrivo della
#SnyderCut, anche gli stessi membri del cast del
film, tra cui
Henry Cavill,
Jason Momoa e Ray Fisher, hanno
voluto esprimere tutto il loro sostegno nei confronti di Snyder e
della versione del suo film mai arrivata in sala.
Non è la prima volta che gli attori
di Justice
League intervengono in prima persona a sostegno
della #SnyderCut, dal momento che nel corso degli
anni gli stessi interpreti hanno più e più volte sostenuto le varie
campagne a favore della release della versione interamente
realizzata da Snyder. Di seguito potete vedere i post condivisi su
Instagram (via
Screen Rant) da Cavill, Momoa e Fisher:
Snyder ha completato la maggior
parte dei lavori su Justice
League nel 2016, ma si è allontanato dalla
post-produzione e dal montaggio alla luce di una tragedia
familiare.
Warner Bros. ha
incaricato Joss Whedon, il regista
di The Avengers, di finire il
lavoro, e il diverso stile di entrambi gli uomini ha portato molti
fan a credere che Snyder avesse immaginato una versione molto più
oscura del progetto. Con un budget di $ 300 milioni, il film ha
incassato oltre $ 650 milioni in tutto il mondo e non ha trovato
grazia presso i critici, né verso il pubblico.
Divenuto celebre grazie al ruolo di
un supereroe dalle dubbie capacità, Aaron
Taylor-Johnson si è invece con gli anni dimostrato
un’attore particolarmente dotato, dando vita a interpretazioni e
personaggi sempre più memorabili. L’attore è oggi tra i più quotati
della sua generazione, diviso tra progetti mainstream ed opere
d’autore.
Ecco 10 cose che non sai su
Aaron Taylor-Johnson.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Aaron Taylor-Johnson: i film in cui
ha recitato
10. Ha preso parte a celebri
lungometraggi. L’attore debutta sul grande schermo con il
film Tom & Thomas – Un solo destino (2002), per poi
distinguersi in The Illusionist (2006), La mia vita è
un disastro (2008) e Nowhere Boy (2009). Con il film
Kick-Ass
(2010) diventerà particolarmente popolare, recitando accanto a
Chloe
Moretz e Nicolas
Cage. Grazie alla notorietà acquisita, da quel momento
prenderà parte a film come Albert Nobbs
(2011), Le belve
(2012), Anna
Karenina (2012), con Keira
Knightley, Kick-Ass 2
(2013), con Jim
Carrey, Godzilla
(2014), Avengers: Age of
Ultron (2015), Animali notturni
(2016), con Jake
Gyllenhaal, Outlaw King – Il re fuorilegge
(2018), A Million Little Pieces (2018), The King’s Man
– Le origini (2020) e Tenet
(2020).
9. Ha scritto e prodotto un
film. Nel 2018 l’attore firma la sua prima sceneggiatura
per il film A Million Little Pieces, basata sul romanzo
semi-autobiografico di James Fray, in cui racconta il suo percorso
riabilitativo da alcol e droghe. Taylor-Johnson ha inoltre
contribuito a produrre il film, interpretando anche la parte del
protagonista.
8. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Per la sua interpretazione dello spietato
Ray Marcus in Animali notturni, l’attore ha ottenuto
alcuni dei principali riconoscimenti della sua carriera. Viene
infatti nominato come miglior attore non protagonista ai Bafta
Awards e ai Golden Globe, riportando la vittoria proprio per questi
ultimi. Ha tuttavia mancato di ottenere una candidatura agli Oscar,
cosa che in molti invece pronosticavano come certa.
Aaron Taylor-Johnson: sua moglie e
i suoi figli
7. È sposato con una
regista. Dall’ottobre del 2009 l’attore è stato fidanzato
con la regista Sam Taylor-Wood, conosciuta grazie
al film Nowhere Boy. I due hanno da subito fatto notizia
per via della loro differenza d’età di 23 anni, ma hanno sempre
dichiarato di non vedere la cosa come un ostacolo, e anzi di
sentirsi perfettamente affini. I due si sposano poi nel giugno del
2012.
6. Hanno avuto due
figli. Prima di diventare ufficialmente marito e moglie,
la coppia ha dato la luce la prima figlia nel luglio del 2010,
mentre nel gennaio del 2012 nasce la seconda. Desiderosi di tenere
i figli al riparo dall’invadenza dei media, i due hanno sempre
condiviso pochi dettagli riguardo la loro vita privata, mantenendo
un profilo di vita piuttosto moderato.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Aaron Taylor-Johnson in Animali
notturni
5. Non si sentiva adatto per
il ruolo. Durante una cena informale con il regista
Tom Ford, questi notò delle espressioni nel volto
dell’attore che gli fecero pensare fosse perfetto per la parte di
Ray Marcus in Animali notturni. Taylor-Johnson, tuttavia,
espresse un’iniziale scetticismo nei confronti di tale offerta, ma
fu infine convinto dal regista ad accettare la parte.
4. Ha collaborato
all’aspetto estetico del personaggio. Per rendere
particolarmente inquietante il suo personaggio, l’attore ha
lavorato a stretto contatto con Ford per trovare la giusta
acconciatura per i capelli e la barba. Esperto stilista, Ford ha
riposto in tale ricerca tutta la sua esperienza, cercando di far
diventare il personaggio una vera e propria incarnazione del
male.
Aaron Taylor-Johnson in
Avengers
3. Era spaventato dalla
grandezza del progetto. Per convincere l’attore ad
accettare il ruolo di Quicksilver ci volle all’incirca un anno.
Questi era infatti spaventato dal progetto, come anche dall’idea di
dover firmare un contratto per diversi film Marvel. Anche dopo aver infine
accettato il ruolo continuò ad esserne spaventato, ma si
tranquillizzò quando seppe che ad interpretare sua sorella Scarlet
Witch era stata chiamata l’attrice Elizabeth
Olsen, sua grande amica.
2. Dovette perdere alcuni
chili di muscoli. Contrariamente a quanto avviene di
norma, all’attore fu chiesto di perdere diversi chili di muscoli,
poiché giudicato troppo imponente per il suo personaggio. Questi è
infatti descritto come un ragazzo esile, in grado pertanto di
sfruttare al meglio la sua supervelocità. Taylor-Johnson si
sottopose così ad una ferrea dieta che lo portò a perdere volume
muscolare.
Aaron Taylor-Johnson: età e
altezza
1. Aaron Taylor-Johnson è
nato a High Wycombe, in Inghilterra, il 13 giugno 1990.
L’attore è alto complessivamente 180 centimetri.
Nella giornata di ieri è arrivata la
notizia che la #SnyderCut di Justice League,
ossia la versione del cinecomic così com’era stato inizialmente
concepito da Zack
Snyder, verrà rilasciata il prossimo anno su HBO Max.
Adesso, sembra che un’altra Director’s Cut di un altro celebre film
del DCEU potrebbe uscire in via ufficiale.
Il film in questione è
Suicide
Squad di David
Ayer che, proprio come Justice
League, è stato profondamente cambiato durante le riprese
aggiuntive e in fase di post-produzione. Dopo essersi congratulato
con Snyder per la release della #SnyderCut, Ayer
ha condiviso su
Twitter un GIF del Joker di
Jared Leto – tra i personaggi apparsi in
Suicide
Squad e, a detta del regista, tra quelli che hanno
maggiormente subito i tagli del montaggio finale.
Cosa avrà voluto anticipare Ayer con
questa GIF, dal momento che nessuna didascalia ha accompagnato
l’immagine? Semplicemente, il regista spera che un giorno anche la
sua versione di Suicide
Squad possa finalmente essere rilasciata, o Ayer
sa per certo che ciò accadrà? Non ci resta che attendere
aggiornamenti…
A proposito di Suicide
Squad, David
Ayer ha rivelato di recente che avrebbe potuto
dirigere il sequel. Dopo aver espresso attraverso i social
tutto il suo supporto e la sua
ammirazione nei confronti di James
Gunn, il regista ha rivelato a proposito
di The Suicide
Squad che gli sarebbe stata offerta la
possibilità di dirigerlo: “Mi è stato offerto di farlo, ma
ho preferito intraprendere un’altra strada”, ha spiegato
Ayer.
Jason Momoa e Peter Dinklage, entrambi apparsi nella
popolare serie tv Game of
Thrones, sono in trattative per interpretare e produrre un
nuovo film a tema “vampiri” dal titolo Good Bad &
Undead. Stando a quanto riportato da Variety, il film è
attualmente in sviluppo alla Legendary, con Max
Barbakow incaricato di dirigere la pellicola.
Nel film Peter Dinklage avrà il ruolo del celebre Van
Helsing, mentre Jason Momoa interpreterà il vampiro
protagonista della storia. Secondo le prime indiscrezioni sulla
trama, il vampiro di Momoa, che ha promesso di non uccidere più,
unirà le forze con Il Professore per mettere a punto una truffa e
cercare di guadagnare soldi; sulla testa del vampiro, però, verrà
posta un’enorme taglia che costringerà i due alla fuga.
La storia si basa su un soggetto
originale di Mark Swift e Damian Shannon, autori delle
sceneggiature del remake di Venerdì 13 del 2009 e
di Baywatch con Dwayne Johnson e Zac Efron. Il
film è stato descritto come un mix tra Prima di mezzanotte
e un film basato sull’universo di Bram Stoker.
Jason Momoa ha interpretato Khal Drogo nella
prima stagione di Game of
Thrones, mentre Peter Dinklage ha interpretato uno dei
personaggi più amati dai fan della serie, Tyrion Lannister.
Dinklage detiene attualmente il record per il maggior numero di
Emmy Awards vinti: ben 4 come miglior attore non protagonista per
il suo ruolo nella serie HBO. L’attore ha così battuto Aaron
Paul, che per Breaking
Bad ne aveva ottenuti ben 3.
Dopo aver lasciato Game of
Thrones,Jason Momoa è entrato a far parte del DCEU
dove ha interpretato il ruolo di Aquaman
in Justice League e nello standalone diretto da James
Wan. Prossimamente lo vedremo nel nuovo adattamento di Dune
ad opera di Denis Villeneuve. Peter Dinklage, invece, è apparso di recente
nei panni di Eitri in Avengers:
Infinity War e al fianco di Elle Fanning in I
Think We’re Alone Now.
Sappiamo ormai da diverso tempo che
Zoe Kravitz è stata scelta per
interpretare Catwoman nell’attesissimo
The
Batman che sarà diretto da Matt
Reeves e che vedrà Robert Pattinson nei panni del Crociato
di Gotham. L’attrice era impegnata sul set prima che la produzione
del cinecomic venisse momentaneamente bloccata a causa della
pandemia di Covid-19.
Al momento non sapiamo quando i set
cinematografici saranno nuovamente agibili, ma stando a quando
rivelato dalla stessa attrice in una recente intervista con
Variety, la Kravitz
sente molto la mancanza del set di Reeves. Già in passato aveva
spiegato
quanto fosse importante per lei il ruolo di Selina Kyle e
adesso ha espresso tutta la sua frustrazione per quanto riguarda lo
stop alle riprese, rivelando che “ogni giorno si sveglia e
spera di ricevere una e-mail o una telefonata in cui le venga detto
che si è pronti a ripartire”.
Purtroppo né Zoe Kravitz né nessun altro dei membri del
cast sanno con certezza quando potranno riprendere a girare.
Ciononostante, l’attrice ha spiegato di essere in contatto con
tutta la produzione e che sono tutti pronti a tornare al lavoro non
appena le cose torneranno alla normalità e la sicurezza sarà
garantita.
Sempre nel corso della medesima
intervista, la Kravitz ha parlato delle difficoltà
incontrate finora sul set per quanto riguarda l’iconico costume del
suo personaggio: “Hai tante persone che ti toccano il viso e il
corpo costantemente, tutto il giorno. Ho bisogno di un grosso aiuto
per poter entrare nella tuta. Non posso assolutamente farcela da
sola. Probabilmente sono stata aiutata come non mi era mai successo
prima d’ora, e questo soltanto per un ‘semplice’
costume.”
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman
v Superman: Dawn of Justice, Justice
League, Wonder
Woman e del sequel Wonder
Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata
al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Cate Blanchett vanta una carriera
assolutamente invidiabile. Balzata all’attenzione della critica
grazie ad Elizabeth nel 1998, il successo
di pubblico è arrivato grazie al ruolo di Galadriel nella saga de
Il
Signore degli Anelli, personaggio che ha poi
interpretato anche nella trilogia de Lo
Hobbit.
Attrice dotata di una versatilità
unica, a suo agio in qualsiasi genere le viene chiesto di
affrontare, nel corso della sua carriera Cate Blanchett è stata premiata con ben due
Oscar: il primo vinto come migliore attrice non protagonista per
The Aviator di
Martin Scorsese – in cui ha interpretato la leggendaria
Katharine Hepburn – e il secondo vinto come migliore attrice
protagonista per Blue Jasmine di Woody Allen.
A proposito de Il
Signore degli Anelli, in un recente intervista con
Marc
Maron, è stata la stessa Blanchett a rivelare che, in origine,
avrebbe voluto interpretare un altro personaggio nella saga basata
sull’epopea fantasy di J.R.R. Tolkien: “Ho
parlato con Peter Jackson e con la sceneggiatrice Fran Walsh, che
erano impegnati a girare la scena del banchetto con tutti i
nani”, ha spiegato l’attrice. “Ho sempre voluto
interpretare una donna barbuta, così ho chiesto loro se, in
quella scena, potevo essere la moglie pelosa. Chiaramente non
ho potuto per una questione di tempistiche. Il Signore degli Anelli
è stata per tutti un’esperienza incredibilmente lunga. Per me non è
stato così: interpretare Galadriel ha richiesto soltanto tre
settimane.”
Ricordiamo che ne Il Signore degli
Anelli non c’è nessuna scena di banchetto con dei nani, ma tale
scena è presente nel romanzo, in cui sono proprio i nani, amici di
Bilbo, ad aiutarlo con i preparativi per la sua festa di compleanno
e con i bagagli per la partenza. Cate Blanchett
potrebbe fare riferimento a una stesura precedente del film,
rispetto a quella finita sullo schermo.
A proposito de Il
Signore degli Anelli, ricordiamo che attualmente
Amazion Studios è al lavoro su una
serie tv basata sulla mitologia tolkieniana. Ambientata nella
Terra di Mezzo, la serie esplorerà nuove trame precedenti alla
Guerra dell’Anello. Lo studioso di Tolkien Tom
Shippey figurerà come consulente della produzione.
Arriva da
Variety la notizia che la Sony Pictures sarebbe al lavoro sullo
sviluppo di un nuovo cinecomic basato sui fumetti Marvel e ambientato nell’universo
di Spider-Man,
che potrebbe – il condizionale è d’obbligo! – essere dedicato ad
un’eroina femminile, probabilmente Madame Web,
personaggio creato da Denny O’Neil e John Romita Jr.
Non è la prima volta che si parla di
un possibile film dedicato alla leader delle Donne Ragno: in attesa
di scoprire se sarà proprio lei il personaggio a cui il film sarà
dedicato, la fonte ci informa che sarà S.J.
Clarkson, nota per aver diretto alcuni episodi delle serie
Jessica
Jones e The
Defenders, ad occuparsi della regia. Al momento non
sappiamo chi firmerà la sceneggiatura.
Per quanto riguarda il cast, sembra
che due celebri attrici siano tra le favorite per interpretare il
ruolo della protagonista: la candidata all’Oscar Amy Adams(American Hustle, Big Eyes)
e il premio Oscar Charlize Theron(Mad Max: Fury Road,
Atomica Bionda). Per ora si tratta di un semplice rumor:
nessuna delle due attrici ha firmato alcun contratto per recitare
nel film; stando alla fonte, sembra che la Sony sia intenzionata a
scegliere prima un’attrice e poi ad ingaggiare uno sceneggiatore,
in modo che la storia del film possa adattarsi meglio alla sua
protagonista.
Nei fumetti Madame
Web, alter ego di Cassandra Webb, possiede abilità
psichiche, preveggenti e chiaroveggenti, ed è in grado di apparire
in forma astrale come uno spirito alle persone. Una volta scoperta
l’identità dell’Uomo Ragno grazie ai suoi poteri, lo ha aiutato a
superare diverse difficoltà.
Sembrava una leggenda, invece esiste
davvero: Justice League Snyder Cut è un
film, esiste e lo vedremo su HBO Max. Ecco quanto detto, tramite
Twitter, dal canale, che renderà disponibile il film nel 2021.
Dopo anni di campagne a favore di
questa versione montata e realizzata completamente da Zack
Snyder, ecco finalmente che il film verrà visto dal mondo
intero e avremo la possibilità di vedere in che modo Snyder aveva
pensato il film dall’inizio.
Snyder ha completato la maggior
parte dei lavori su Justice
League nel 2016, ma si è allontanato dalla
post-produzione e dal montaggio alla luce di una tragedia
familiare. Warner Bros. ha incaricato Joss Whedon,
il regista di The Avengers, di finire il
lavoro, e il diverso stile di entrambi gli uomini ha portato molti
fan a credere che Snyder avesse immaginato una versione molto più
oscura del progetto.
Con un budget di $ 300 milioni, il
film ha incassato oltre $ 650 milioni in tutto il mondo e non ha
trovato grazia presso i critici, né verso il pubblico.
Disney+ è il servizio di
streaming dedicato ai film e ai prodotti di intrattenimento di
Disney, si prepara ad un mese di Giugno ricco di nuovi contenuti.
Trai titoli in arrivo spicca fra tutti il kolossal Artemis
Fowl di che a causa della pandemia ha saltato la
release cinematografica.
Artemis Fowl debutta
il 12 giugno su Disney+
Il nuovo film Disney live
action Artemis Fowl sarà
disponibile in streaming in esclusiva su Disney+ da venerdì 12 giugno.
Ispirato al primo libro dell’epica
serie best seller firmata da Eoin Colfer, edita in Italia da
Mondadori, Artemis Fowl regala
al pubblico di tutte le età un’intensa esperienza cinematografica.
Diretta da Kenneth Branagh, questa fantastica avventura epica,
con paesaggi magnifici e spettacolari effetti visivi, trasporterà
gli spettatori in nuovi mondi
magici. Artemis Fowl è interpretato
dall’esordiente Ferdia Shaw nel ruolo del protagonista, insieme a
Lara McDonnell, Josh Gad, Tamara Smart, Nonso Anozie, Josh
McGuire, Nikesh Patel e Adrian Scarborough, con
Colin Farrell e
Judi Dench.
Il mondo Disney mai visto
Il mondo Disney mai
visto è una docuserie che porta i fan, come mai fatto
prima, nel dietro le quinte del mondo The
Walt Disney Company. Ogni settimana la
serie mostrerà cosa si nasconde dietro film, parchi a tema,
destinazioni, musica, giocattoli e molto altro ancora. Ogni
episodio racconta tre storie uniche che racchiudono momenti magici
e il profondo storytelling che da sempre caratterizza Disney.
Meravigliosi racconti che offriranno ai fan un punto di vista
inedito sulla magia che si nasconde dietro tutto quello che è
Disney.
Episodio 6 – “Artemis
Adventure, Taste of Disney, Runaway Railway” L’autore di
“Artemis Fowl”, Eoin Colfer, ci accompagna dentro a Il mondo
Disney mai visto con un tour attraverso la campagna irlandese.
Gli chef di Walt Disney World aprono le porte delle cucine e ci
mostrano in che modo hanno creato il ristorante americano Epcot’s
Regal Eagle Smokehouse: Craft Drafts & Barbecue. Gli ingegneri
creativi di Walt Disney rompono gli indugi su come hanno costruito
la Mickey and Minnie’s Runaway Railway agli Hollywood Studios di
Disney. In streaming dal 5 giugno.
Gli Incredibili 2: in streaming dal 26 giugno
Nel film Disney e Pixar
Gli Incredibili 2, Helen viene scelta per
condurre una campagna a favore del ritorno dei supereroi, mentre
Bob deve gestire le imprese quotidiane di una vita “normale” a casa
con Violetta, Flash e il piccolo Jack-Jack… i cui poteri stanno per
essere scoperti. La loro missione viene però messa a repentaglio
quando un nuovo nemico escogita un piano geniale e pericoloso che
minaccia di distruggere ogni cosa. Ma i Parr non rifiutano mai una
sfida, specialmente quando hanno Siberius al loro fianco. Ecco
perché questa famiglia è così “incredibile”.
Frozen II: Dietro le Quinte,
la serie completa disponibile dal 26
giugno
A meno di un anno dalla
premiere mondiale di Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle, filmmaker,
artisti, compositori e cast aprono le porte alle telecamere per
rivelare, con una serie di sei documentari, il duro lavoro, la
passione e la collaborazione necessari per creare uno dei più
attesi film in quasi cento anni di produzione Walt Disney
Animation Studios. Per la prima volta, le telecamere hanno potuto
catturare uno spaccato illuminante – e a volte sbalorditivo – delle
difficoltà e dei progressi, della maestria, creatività e
complessità insite nella creazione del più grande film animato di
tutti i tempi. La serie segue la regista / sceneggiatrice /
direttrice creativa Jennifer Lee, il regista Chris Buck, il
produttore Peter del Vecho, i compositori Kristen Anderson-Lopez e
Robert Lopez, gli attori
Kristen Bell (“Anna”), Idina Menzel (“Elsa”), Josh Gad (“Olaf”),
Jonathan Groff (“Kristoff”), Sterling K. Brown (“Tenente Mattias”)
ed Evan Rachel Wood (“Iduna”), nella loro lotta
contro il tempo per finire il film, tra frustrazioni e svolte
creative durante il percorso.
X-Men: Dark Phoenix, In streaming dal 19 giugno
In
X-Men: Dark Phoenix durante una missione di
salvataggio nello spazio, Jean perde quasi la vita quando viene
colpita da una misteriosa forza cosmica. Una volta tornata a casa,
questa forza la rende infinitamente più potente ma anche molto più
instabile. Lottando con questa entità dentro di lei, Jean libera i
suoi poteri in modi che non può né comprendere né contenere. Con il
potere fuori controllo, Jean farà del male alle persone che ama di
più, minando anche il forte legame che unisce gli
X-Men. Con un gruppo ormai a pezzi, gli
X-Men dovranno trovare un modo per unirsi – non
solo per salvare l’anima di Jean – ma il nostro pianeta minacciato
dagli alieni che desiderano armare questa forza e governare la
galassia.
Nel cast tornano i
protagonisti Charles Xavier / Professor X, interpretato
da James
McAvoy Erik Lehnsherr / Magneto, interpretato
da Michael
Fassbender Raven Darkhölme / Mystica,
interpretata da Jennifer
Lawrence Hank McCoy / Bestia, interpretato
da Nicholas
Hoult Jean Grey / Fenice, interpretata
da Sophie
Turner Scott Summers / Ciclope, interpretato da
Tye Sheridan Ororo Munroe / Tempesta, interpretata da Alexandra
Shipp Kurt Wagner / Nightcrawler, interpretato da Kodi Smit-McPhee
Pietro Maximoff / Quicksilver, interpretato da
Evan Peters Smith / Lilandra, interpretata da Jessica
Chastain Psylocke, interpretata da Olivia
Munn.
Encore! Finale di stagione – In streaming dal 5 giugno
Kristen Bell,
produttrice esecutiva di Encore!, fa rincontrare ex compagni di
classe per portare di nuovo sul palco i musical della loro
giovinezza, anni e anni dopo aver messo in scena la prima.
Seguiremo questi ex studenti provenienti da tutti gli USA, mentre
condividono vecchi ricordi, riflettono sulla vita e cercano di
vestire di nuovo i panni dei personaggi che hanno interpretato ai
tempi del liceo. Con l’aiuto di alcuni professionisti di Broadway,
questi improbabili gruppi di amici si cimenteranno in classici
musical come “Tutti insieme appassionatamente”, “La Bella e la
Bestia”, “Annie”, “Grease” e tanti altri.
Episodio 112 – “Ragtime • 2008 •
Santa Monica, CA”- Undici anni fa, alcuni compagni di classe
del Liceo Cristiano Pacifica di Santa Monica (California) misero in
scena il classico di Broadway “Ragtime”. Ora, con l’aiuto di alcuni
esperti professionisti di Broadway, quegli stessi studenti
ritornano per allestirlo un’altra volta. Incontreremo Jonathan, che
ora lavora come coordinatore nell’industria musicale; Jackie, che
insegna spagnolo in quella stessa scuola da lei tanto amata;
Miranda, che fece Evelyn Nesbit e questa volta deve aggiungere pepe
all’interpretazione della sua pin-up; Anthony, un paramedico dal
cuore d’oro non molto portato col canto ma che vuole comunque
mostrare alla figlia che questo non conta e Chelsko,
precedentemente nota come Chelsea, che ora fa la
cantante/cantautrice. Seguiremo i membri del cast che si riuniscono
ricordando i vecchi tempi, imparando nuovamente le canzoni che
avevano eseguito più di dieci anni prima e che tentano anche alcuni
numeri pericolosi. Unitevi a noi per guardare questo gruppo che
canta e balla nel suo bis di “Ragtime”.
Il Mondo Secondo Jeff Goldblum
Ne Il Mondo Secondo Jeff Goldblum gli spettatori vengono
accompagnati in un viaggio divertente, sagace e giocoso. In ogni
episodio di questa nuova serie l’attore
Jeff Goldblum approfondisce un argomento
apparentemente banale, svelando un mondo di incredibili e
affascinanti collegamenti scientifici e storici. Dalle scarpe da
ginnastica al gelato, dal caffé ai cosmetici e a tutto tante altre
cose,
Goldblum scopre che anche le cose più semplici hanno
degli incredibili e a volte bizzarri retroscena. Attraverso il
punto di vista della mente curiosa e brillante di Goldblum, niente
è come sembra. Queste meraviglie moderne sono così ordinarie che
noi spesso le diamo per scontate…ma
Jeff Goldblum no.
Episodio 112 – “Gioielli” – Dai
maestri gioiellieri che realizzano oggetti personalizzati in oro e
diamanti per i ricchi clienti famosi, alla stravaganza e alla gioia
scintillante di un matrimonio indiano, Jeff vede che il nostro
amore per tutto ciò che brilla è un tratto onnipresente che si nota
nelle culture di tutto il mondo. Ma perché siamo attratti dalle
cose luccicanti? Jeff trova risposta alle sue domande quando visita
la sede della Diamond Foundry, dove possono creare diamanti
chimicamente perfetti interamente in laboratorio. Jeff viene anche
travolto in una parata di New Orleans.
L’attrice Elsa
Pataky si è resa celebre negli anni grazie alla sua
partecipazione ad una delle più redditizie saghe cinematografiche.
Negli anni, ha recitato in numerosi lungometraggi, alternando
pellicole spagnole a grandi produzioni estere. La Pataky è inoltre
nota per essere la moglie di uno dei più celebri divi dell’attuale
panorama statunitense.
Ecco 10 cose che non sai su
Elsa Pataky.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Elsa Pataky: i suoi film e le serie
TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Il primo ruolo cinematografico dell’attrice
risale al 2000, quando recita nel film campione d’incassi in Spagna
El arte de morir. Successivamente, fa parte del cast di
Nessuna notizia da Dio (2001), con Penelope
Cruz, per poi partecipare a I delitti della luna
piena (2004), Snakes on a Plane (2006), con Samuel L.
Jackson,Manuale d’amore 2 – Capitoli
successivi (2007) e Giallo (2009). Nel 2011 entra a
far parte del film Fast & Furious
5, ricoprendo il ruolo di Elena Neves, recitando accanto a
Vin
Diesel e Dwayne
Johnson. Riprende il personaggio anche per i sequel
Fast & Furious
6 (2013), Fast & Furious 7 (2015) e Fast &
Furious 8 (2017). Nel 2018 recita invece in 12 Soldiers.
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. L’attrice ottiene un’iniziale
popolarità grazie alla soap opera Al salir de clase
(1997-2001), per poi farsi notare ulteriormente con le serie La
regina di spade (200-2001) e Los Serrano (2003-2004).
Nel 2018 ha invece recitato nella serie NetflixTidelands, dove ha ricoperto il
ruolo di Adrielle Cuthbert.
8. È stata la controfigura
di una nota attrice. Anche se non accreditata
ufficialmente, l’attrice ha preso parte al set del film Thor: The Dark
World, secondo capitolo della trilogia dedicata al dio del
tuono, per essere la controfigura dell’attrice Natalie
Portman. Ha infatti sostituito la premio Oscar per
alcune delle scene più complesse da un punto di vista fisico.
Elsa Pataky in Fast & Furious
7. Si è dovuta esercitare
molto per il suo ruolo. All’interno della celebre saga
l’attrice ha ricoperto il ruolo dell’agente di polizia Elena Neves.
Per poter dar vita in modo appropriato al personaggio, la Pataky si
è sottoposta a diverse settimane di allenamento fisico, venendo
allenata da un poliziotto esperto in situazioni fisicamente
rischiose.
6. È fiera del suo
personaggio. L’attrice ha affermato che aver potuto
interpretare un personaggio come Elena Neves in una saga tanto
importante come questa è un traguardo molto importante. Ha sempre
desiderato poter dar vita ad una donna capace di tener testa agli
uomini e di saper risolvere da sé alcune situazioni rischiose. Per
l’attrice, è il segnale che ruoli femminili sempre più variegati
sono sempre più ben accetti.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Elsa Pataky e Chris Hemsworth
5. È sposata con il noto
attore. Dopo aver conosciuto nel 2010 l’attore Chris
Hemsworth, noto per il suo ruolo all’interno del
Marvel Cinematic Universe, i due
hanno intrapreso una relazione, culminata nel matrimonio nel
dicembre di quello stesso anno. In seguito, la coppia ha dato alla
luce tre figli, nati rispettivamente nel 2012 e nel 2014.
4. Hanno recitato
insieme. Oltre ad essere comparsa sul set di Thor: The
Dark World, l’attrice ha avuto ulteriore modo di recitare
accanto al marito per il film 12 Soldiers, dove interpreta
Jean Nelson. Nel film, questa è la moglie proprio del personaggio
interpretato da Hemsworth. Per i due si è trattato della prima
volta in cui hanno potuto condividere la scena.
3. Raramente sono presenti
l’uno sui set dell’altro. Per molti attori sposati, girare
scene intime per i film in cui recitano è difficile, e spesso
desiderano avere accanto a sé i rispettivi partner. Ciò non vale
però per la Pataky ed Hemsworth, i quali hanno affermato di aver
stabilito che durante tali riprese non desiderano la presenza
dell’altro, evitando così quello che potrebbe essere uno stress in
più.
Elsa Pataky: il suo patrimonio
2. Possiede un ricco
patrimonio. Grazie al suo ruolo nella saga di Fast &
Furious, l’attrice ha potuto ottenere una maggior visibilità a
Hollywood, ottenendo ruoli sempre più di spicco. Ciò l’ha portata a
raggiungere un patrimonio stimato di 5 milioni di dollari.
Elsa Pataky: età e altezza
1. Elsa Pataky è nata a
Madrid, in Spagna, il 18 luglio 1976. L’attrice è alta
complessivamente 161 centimetri.
Avete mai sentito la storia
della poliziotta, dell’uccello canterino, della psicopatica e della
principessa mafiosa?“Birds of Prey (e la
fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)”, una storia
contorta raccontata dalla stessa Harley, come solo lei sa fare,
a partire dal 21 maggio sarà disponibile per l’acquisto in
digitale (anche in 4K UHD*) su Apple Tv, Youtube, Google
Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft
Film & TV. Dal 4 giugno sarà inoltre disponibile anche per
il noleggio su Sky Primafila, Infinity e VVVVID.
Tra i contenuti extra spiccano
“Modalità Vista Aerea”, con esclusive scene dietro
le quinte ed interviste a cast e produttori, lo speciale
“La sanità mentale è fuori moda” dedicato agli
intrepidi costumi indossati dalle Birds of Prey ed ispirati alla
moda avantgarde, e “Nerd Selvaggi” dedicato alla
creazione di Bruce – l’amata iena domestica di Harley Quinn.
IL FILM
Quando il malvagio narcisista di
Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
prendono di mira la piccola Cass, la città viene messa sotto sopra
per trovarla. Le strade di Harley, Huntress, Black Canary e Renee
Montoya si incrociano, e l’improbabile quartetto non avrà altra
scelta che allearsi per sconfiggere Roman.
In “Birds of Prey (e la
fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)” della Warner
Bros. Pictures,
Margot Robbie (“Tonya”)
torna a vestire i panni di Harley Quinn, al fianco di Mary
Elizabeth Winstead (“10
Cloverfield Lane”, “Fargo” in TV) nel ruolo di Huntress; Jurnee
Smollett-Bell (“True Blood” della HBO) nei panni di Black Canary;
Rosie Perez (“Fearless- Senza paura”, “Pitch
Perfect 2”) in quelli di Renee Montoya; Chris Messina (“Argo”,
“Sharp Objects” in TV) è Victor Zsasz; ed Ewan McGregor (“Doctor
Sleep”, i film “Trainspotting”) è Roman Sionis. Fa il suo esordio
sul grande schermo Ella Jay Basco, nel ruolo di Cassandra “Cass”
Cain.
Diretto da Cathy Yan (“Dead Pig”) da
una sceneggiatura di Christina Hodson (“Bumblebee”),
il film è basato sui personaggi della DC Comics. Margot Robbie ha anche prodotto la pellicola
assieme a Bryan Unkeless e Sue Kroll. I produttori esecutivi del
film sono Walter Hamada, Galen Vaisman, Geoff Johns, Hans Ritter e
David Ayer.
La squadra creativa che ha
affiancato Cathy Yan dietro le quinte è composta dal direttore
della fotografia Matthew Libatique (“A Star Is Born”, “Venom”); lo
scenografo K.K. Barrett (“Lei”); i montatori Jay Cassidy (“American
Hustle – L’apparenza inganna”, “Il lato positivo – Silver Linings
Playbook”) ed Evan Schiff (“John Wick – Capitolo 2” e “John
Wick 3 – Parabellum”); e la costumista Erin Benach (“A Star Is
Born”). Musiche di Daniel Pemberton (“Spider-Man: Un nuovo
universo”).
Warner Bros. Pictures presenta una
produzione Lucky Chap Entertainment / Clubhouse Pictures / Kroll &
Co. Entertainment, “Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di
Harley Quinn)”.
Modalità Vista Aerea – Con esclusive scene
dietro le quinte, interviste a regista, cast e produttori, la
modalità vista dall’alto permette di vedere il film come un vero
addetto ai lavori
Birds of Prey: Fatti della stessa pasta – Per
un film così coraggioso, Margot Robbie aveva bisogno di una squadra
da sballo per scuotere Gotham come mai prima d’ora. Scopri le
personalità sopra le righe dei protagonisti e della troupe che,
insieme, ci hanno portato nella mente contorta di Harley.
Romanesque – Ewan McGregor interpreta il
crudele ed eccentrico Black Mask, il proprietario di un locale
notturno che intende prendere il controllo della malavita di
Gotham. Ma con Harley e la sua squadra contro, Black Mask scoprirà
presto chi comanda.
Un rapporto amore e pattini – Dal roller derby
alle strade più pericolose di Gotham, Harley vuole creare il caos,
e i suoi pattini la seguono ovunque. Scopri come Margot Robbie e la
squadra d’azione 87eleven hanno dato vita alle scene sui
pattini.
Crime e Sporcizia – Entra nella Funhouse,
teatro dello scontro tra la squadra di Harley e gli scagnozzi di
Roman.
La sanità mentale è fuori moda – Dai
un’occhiata agli intrepidi vestiti indossati dalle Birds of Prey
mentre scatenano l’inferno a Gotham. Ispirati dalla moda
avantgarde, questi look evitano lo spandex, ma portano lo stile ad
un nuovo livello.
Nerd Selvaggi – La iena domestica di Harley è
una malefica e ringhiante meraviglia della magia degli effetti
visivi. Scopri la squadra di grafici che ha trasformato un docile
pastore tedesco in una bestia che solo Harley potrebbe amare.
Le papere sul set
“Birds of Prey (e la
fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)” è già
disponibile per il pre-order su:
Apple TV App*:
Google Play*:
YouTube*:
Chili:
Rakuten*:
TIMvision:
Microsoft*:
*Disponibile anche in 4K UHD sui
dispositivi abilitati
Amore, fede e musica, sono questi
gli ingredienti principali di Cosa mi lasci di
te (titolo originale I
stillbelieve) che sarebbe
dovuto arrivare nelle sale italiane il 19 marzo, ma vista
l’emergenza sanitaria, è disponibile direttamente in streaming su
Prime
Video, dal 17 aprile.
Cosa mi lasci di
te: l’ispirazione del film
Il lavoro racconta la vera storia
del musicista Jeremy Camp, icona americana della
musica cristiana, che a suon di ballate dalle influenze rock
professa la propria fede e la diffonde nel mondo. La sua vita è
contraddistinta da un incontro e da una storia d’amore che lo hanno
segnato per sempre, tanto che l’ha voluta raccontare in un libro –
Cosa mi lasci di te, edito in Italia da
Fabbri Editori. La storia poi è approdata sul
grande schermo grazie ai fratelli Andrew e Jon
Erwin, che l’hanno diretta, scegliendo KJ Apa (Riverdale)
per interpretare il ruolo del protagonista.
La trama
Jeremy (KJ
Apa) arriva all’università con la sua chitarra e il
sogno di diventare un musicista. Mentre questo inizia a
realizzarsi, incontra Melissa (Britt
Robertson), se ne innamora e decide di sposarla.
Nonostante entrambi siano giovanissimi e lei sia affetta da un male
incurabile. Lui compone le sue canzoni, deciso a starle accanto in
qualsiasi circostanza, ma lei rischia di non arrivare neppure al
matrimonio a causa dell’aggravarsi della malattia. Tuttavia, un
evento che ha del miracoloso regala ai due ragazzi un altro
scampolo di vita insieme, consentendo loro di vivere un intenso,
anche se breve, sogno d’amore e felicità, prima dell’inevitabile
epilogo. Senza Melissa Jeremy avrà ancora la forza di credere e di
cantare?
Il romanticismo in
Cosa mi lasci di te
Al netto di una pesante
cappa di retorica – quella per intenderci che fa sì che il padre,
interpretato da Gary Sinise, si rivolga al figlio
chiamandolo “figliolo” con frasi del tipo: “Vai e
scrivi la tua storia”, o “la vita non è piena nonostante
le delusioni, ma grazie ad esse” – condita dal patriottismo di
bandiere a stelle e strisce che sventolano dai portici, il film è
l’emblema dell’amore romantico, una storia per teenager sull’amore
che supera i confini del tempo e dello spazio ed è in grado di
superare anche il confine estremo, la morte. Per dare corpo a
questa vicenda – e riescono a farlo in maniera convincente –
i registi hanno scelto il giovane KJ Apa, noto per essere stato il protagonista
della serie tv Riverdale,
e Britt Robertson, interprete di serie come
Life unexpected e film quale il fantasy
Disney Tomorrowland.
Due attori amati dai teenager, che si ritrovano insieme dopo
Qua la zampa! di Lasse
Hallström.
Tuttavia, il film non è solo un
prodotto per adolescenti innamorati dell’idea stessa dell’amore,
specie se eterno, da tenere incollati allo schermo con una storia
che sembra una favola, anche se non proprio dal lieto fine, con una
congrua scorta di fazzolettini a portata di mano.
Religione e fede in
Cosa mi lasci di te
Perché trarre un libro e poi un
film da una storia così personale, così intima? Inequivocabilmente,
oltre che una storia d’amore, il film è un elogio e una
professione di fede cristiana inattaccabile, che vacilla, ma non
crolla neanche sotto i colpi della prova più dura.
Centrale è l’idea che questa storia possa essere d’esempio per
altri, che possa cambiare la vita di qualcuno, anche solo di una
persona, magari facendola avvicinare alla fede.
Quello che accade alla
protagonista Melissa è una sorta di miracolo. L’altro
“miracolo”,poi, consiste nel vedere tutta la California unita in
preghiera a Jeremy Camp per aiutare Melissa a superare la malattia.
Anche la fama di cantante d iCamp, oltre che essere dovuta al suo
talento musicale, sembra indissolubilmente legata a questa vicenda
personale che pare aver appassionato l’America. Quello stesso
talento, il successo, sono presentati come frutto della fede e
strumento di essa. A suggello di tutto questo, alcune immagini
finali del vero Jeremy Camp e delle sue esibizioni. I still
believe e Walk by faith, tratte dall’album
Still, hanno ottenuto un enorme successo negli Usa. Il
cantante ha vinto molti premi e venduto più di 5 milioni di
album.
Una visione di questo tipo
ha l’evidente limite di risultare poco coinvolgente per quanti non
ne condividano i presupposti, sebbene ponga di fronte a
interrogativi universali. Su tutti, come è possibile
affrontare la morte? Come ci si prepara? Se c’è qualcosa che questo
lavoro lascia anche a chi ha superato l’adolescenza e non è a suo
agio col concetto di fede, è proprio che si può in qualche
maniera trovare il coraggio di affrontare anche la morte – la prova
più difficile, più estrema che un essere umano possa affrontare –
se non si è soli, grazie all’amore o all’affetto incondizionato
delle persone care.
Prodotto da Kingdom
Studios e distribuito in Italia da
Notorious e Prime
Video, il film è visibile in streaming su questa
piattaforma dal 17 aprile.