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Olivia Newton-John: 10 cose che non sai sull’attrice

Olivia Newton-John: 10 cose che non sai sull’attrice

Divenuta un’icona negli anni Settanta, l’attrice e cantante Olivia Newton-John si è distinta tanto in campo musicale quanto cinematografico. Ha infatti cantato brani entrati nell’immaginario comune e recitato in alcuni film divenuti cult senza tempo. Ancora oggi in attività, l’artista non manca di regalare sempre nuove emozioni a tutti i suoi fan sparsi per il mondo.

Ecco 10 cose che non sai di Olivia Newton-John.

Olivia Newton-John: i suoi film e la televisione

1. Ha recitato in noti film. La Newton-John esordisce sul grande schermo nel 1965 con il film Funny Things Happen Down Under, mentre nel 1970 è in Together (1970). Torna poi al cinema nel 1978 partecipando in qualità di protagonista femminile al musical Grease – Brillantina, dove recita accanto a John Travolta. Il film è un successo straordinario e da quel momento l’attrice recita anche in Xanadu (1980), Due come noi (1983), Un amore rinnovato (1988), Un party per Nick (1996), Sordid Lives (2000), Score – A Hockey Musical (2010) e Tre uomini e una pecora (2011). Nel 2020 ha un piccolo ruolo in The Very Excellent Mr. Dundee.

2. Ha preso parte a progetti televisivi. Nel corso della sua carriera l’attrice ha avuto modo di recitare anche in alcuni film o episodi di serie televisive. Tra i primi si annoverano titoli come Una mamma per Natale (1990), Un papà per Natale (1994), The Wilde Girls (2001) e, più recentemente, Sharknado 5: Global Swarming (2017). Per quanto riguarda le serie TV, la si può invece ritrovare in tre episodi di La saga dei McGregor (1995), in Ned and Stacey (1995), Murphy Brown (1997) e in Sordid Lives: The Series (2008). Nel 2010 ha invece partecipato agli episodi 17 e 22 della prima stagione di Glee.

Olivia Newton-John in Grease

3. Il personaggio è stato riscritto per lei. Quando Olivia Newton-John è stata scelta per il ruolo di Sandy, il background del suo personaggio ha dovuto essere cambiato per adattarsi a quello dell’attrice. Nel musical originale di Broadway, Sandy era una ragazza americana e il suo cognome era Dumbrowski. Nella versione cinematografica, è diventata Sandy Olsson dall’Australia.

Olivia Newton-John Grease

4. Ha richiesto di poter ballare nel film. In origine, Sandy non avrebbe dovuto assolutamente partecipare alla gara di ballo nel film. Avrebbe dovuto essere distratta e sottomessa da Sonny prima ancora che la gara iniziasse, permettendo a Cha Cha di saltare e prendere il suo posto e vincere la gara. Ma Olivia Newton-John era ansiosa di ballare nel film, anche se non era una ballerina professionista come John Travolta. Quindi ha convinto il regista Randal Kleiser a lasciarla ballare con Danny nel concorso per alcuni minuti, e poi a Sonny di saltare dentro e sottometterla pochi minuti dopo.

5. Ha avuto alcune difficoltà con l’abbigliamento del finale. Per il finale, dove canta “You’re the One That I Want“, Olivia Newton-John ha dovuto essere letteralmente cucita nei suoi pantaloni dopo che la cerniera si è rotta. “Mi hanno cucito quei pantaloni ogni mattina per una settimana“, ha affermato. “Dovevo stare molto attento a ciò che mangiavo e bevevo per poterci entrare. È stato atroce“. A complicare tutto ciò vi era il grande caldo percepito sul set, che ha reso i pantaloni di pelle in questione un indumento particolarmente scomodo.

Olivia Newton-John canta Physical

6. È una delle sue canzoni più note. Nel 1981 l’attrice ha pubblicato il suo nono album in studio, intitolato Physical. All’interno di questo è contenuto anche il brano omonimo, tra i più celebri e ricordati della Newton-John. Il brano è stato un successo immediato, vendendo 2 milioni di copie negli Stati Uniti, venendo certificato disco di platino, e passando 10 settimane alla numero uno della Billboard Hot 100, alla fine è diventata la maggiore hit americana della Newton-John. Vincitore del Grammy come miglior singolo pop, è ancora oggi ricordato come uno dei brani più famosi e rappresentativi degli anni Ottanta.

Olivia Newton-John e il brano Hopelessly Devoted to You

7. La canzone è stata scritta dopo le riprese di Grease. Il contratto dell’attrice per Grease prevedeva che avrebbe dovuto avere una canzone da solista. Tuttavia, nessuno aveva idee per un brano per il suo personaggio, Sandy, fino a quando il produttore di Olivia, John Farrar, non ha ideato “Hopelessly Devoted To You” a metà delle riprese. Il regista Randal Kleiser non era del tutto convinto dalla canzone all’inizio e ha dovuto inventare una scena completamente nuova per adattarla. Alla fine è stata filmata e registrata dopo che il film si era concluso e ha guadagnato l’unica nomination all’Oscar del film.

Olivia Newton-John Hopelessly Devoted to You

Olivia Newton-John: oggi

8. È sposata e ha una figlia. Da sempre molto riservata circa la sua vita personale, la Newton-John ha sempre rilasciato poche informazioni a riguardo. Sappiamo però che è attualmente sposata con il produttore John Easterling dal 2008. Per l’attrice si tratta del secondo matrimonio, avendone già avuto uno dal 1984 al 1995 con l’attore Matt Lattanzi, dal quale ha avuto una figlia nel 1986 di nome Chloe, oggi cantante.

9. Lotta contro una brutta malattia. Nel 2017 l’attrice si è trovata a dover sospendere temporaneamente il suo tour musicale per curarsi da una malattia che l’aveva già colpita nel 1992. Quello che sembrava un semplice mal di schiena si è infatti rivelato essere un tumore al seno. Nel 2019 la Newton-John ha poi rivelato che tale male le è stato diagnosticato per una terza volta e che questo la costringe ora a seguire protocolli antidolorifici particolamente pesanti. Nonostante ciò l’attrice continua ad opporsi con tutte le sue forze alla malattia.

Olivia Newton-John: età e altezza dell’attrice

10. Olivia Newton-John è nata il 26 settembre del 1948 a Cambridge, in Inghilterra. L’attrice è alta complessivamente 1.68 metri.

Fonte: IMDb

Shailene Woodley: 10 cose che non sai sull’attrice

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Shailene Woodley: 10 cose che non sai sull’attrice

Shailene Woodley è una delle migliori attrici della sua generazione. La sua è stata una gavetta intensa, già iniziata quando era ancora una bambina, ma ciò le ha consentito di essere una grande attrice. La Woodley ha dimostrato di avere un talento innato per la recitazione e si essere molto versatile, sia per i ruoli da lei interpretati, sia riguardo al fatto se il suo lavoro sia destinato al piccolo o al grande schermo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Shailene Woodley.

Shailene Woodley: i suoi film e le serie TV

1. Shailene Woodley: i film e la carriera. Nel 2011 l’attrice fa il suo debutto sul grande schermo nel film Paradiso amaro, recitando accanto a George Clooney e distinguendosi per il suo grande talento. In seguito ha avuto ruoli da protagonista in The Spectacular Now (2013), Divergent (2014), Colpa delle stelle (2014) e i due seguiti della saga Divergent, ovvero Insurgent (2015) e Allegiant (2016). Tra i suoi ultimi film si annoverano Snowden (2016), Resta con me (2018), Ricomincio da te – Ending, Beginnings (2020), The Mauritanian (2021) e L’ultima lettera d’amore (2021). Prossimamente reciterà nei film intitolati Misanthrope, Robots, The Fence e Panopticon.

2. Shailene Woodley continua a lavorare nelle serie tv ed è comparsa in un videoclip. Shailene Woodley inizia la sua carriera di attrice sin dalla più tenera età, debuttando nel mondo della recitazione nel 1999 in Senza papà, per poi continuare in The District (2001-2003), Crossing Jordan (2001-2004), Senza traccia (2003) e The O.C. (2003-2004). Continua poi a recitare in serie come Tutti amano Raymond (2004), My Name Is Earl (2006) e Cold Case – Delitti irrisolti (2007), per poi raggiungere il successo con La vita segreta di una teenager americana (2008-2013). Nel 2017 è tornata in televisione come una delle protagoniste di Big Little Lies – Piccole grandi bugie, che la vede condividere il piccolo schermo con Reese Whiterspoon, Nicole Kidman, Laura Dern e Alexander Skarsgard.

3. È anche produttrice. Negli ultimi anni l’attrice non si è più accontentata di svolgere solo ruoli da attrice, ma ha anche deciso di essere produttrice di alcuni dei progetti da lei interpretati, così da sostenerli al meglio. La sua prima volta in tali vesti è stata per Resta con me, una struggente storia d’amore in mezzo all’oceano. Successivamente ha prodotto anche L’ultima lettera d’amore. Nel 2022 sarà invece produttrice di Misanthrope, film crime dove reciterà accanto a Ben Mendelsohn.

shailene woodley

Shailene Woodley: chi è il suo fidanzato

4. Shailene Woodley è fidanzata con un rugbista. Dall’inizio del 2017 al 2020 l’attrice ha frequentato un rugbista di successo, tale Ben Volavola. Dopo la rottura con questi, ha iniziato invece a frequentare il quarteback Aaron Rodgers. Nel febbraio del 2021 la Woodley ha iniziato a riferirsi a lui come il suo fidanzato, confermando poi effettivamente il loro fidanzamento durante la partecipazione al The Tonight Show Starring Jimmy Fallon.

5. Shailene Woodley ha una vita molto privata. Della vita sentimentale passata di Shailene Woodley non si sa molto, poiché l’attrice ha sempre mantenuto il più stretto riserbo su di essa. Tuttavia, le sono stati affibbiati diversi flirt, come quello con Theo James, co-star della serie Divergent, con Ansel Egort e con Nahko Bear, leader di una rock band che si chiama Nahko and Medicine for the People. Lei tuttavia non ha mai confermato nessuno di questi flirt.

Shailene Woodley: altezza

6. Shailene Woodley è piuttosto alta. L’attrice americana ha sempre avuto la tendenza a svettare rispetto agli altri suoi colleghi, sin da quando era una ragazzina: la Woodley, infatti, è alta 173 centimetri. Ciò, comunque, non le ha impedito di interpretare tanti diversi personaggi nel corso della sua carriera.

shailene woodley

Shailene Woodley in Resta con me

7. Si è preparata al ruolo vivendo su una barca. Per poter interpretare il suo personaggio in Resta con mel’attrice dovette trascorrere diverso tempo su una vera barca in mezzo al mare, così da poter vivere in modo più realistico la vicenda dei protagonista. Tale condizione fu però tutt’altro che semplice per lei, trovandosi ad avere in più occasioni il mal di mare insieme anche al suo collega Sam Claflin e al resto della troupe.

Shailene Woodley in The O.C.

8. Ha recitato nella celebre serie. Prima di diventare la star internazionale che è oggi, l’attrice aveva avuto anche un ruolo nella popolare serie The O.C., dove interpretava Kaitlin Cooper, sorella di Marissa. Pur essendo comparsa solamente in sei episodi della prima stagione, la Woodley ha affermato di ricordare ancora oggi quella come un’esperienza straordinaria, di cui è pienamente orgogliosa e che le ha permesso di innamorarsi ancor di più della recitazione.

Shailene Woodley è su Instagram

9. Shailene Woodley ha un profilo Instagram ufficiale. Anche Shailene Woodley ha ceduto al fascino di Instagram, tanto da avere un account ufficiale seguito da qualcosa come 4,6 milioni di persone. Molto attiva sul social, l’attrice ha una bacheca molto diversificata: i suoi post si dividono tra momenti lavorativi ed eventi mondani, ma anche tra la quotidianità e la semplicità, mettendo in mostra la sua bellezza acqua e sapone e la sua spensieratezza.

10. Shailene Woodley ha presentato il suo fidanzato con un post. Dopo aver disseminato di indizi la sua bacheca di Instagram, l’attrice ha presentato ai suoi seguaci il tanto amato fidanzato. Inutile dire che i fan sono andati subito in visibilio e che hanno fatto tutti il tifo per lei, affinché possa sempre essere felice.

Fonti: IMDb, biography, dailymail

Benedict Cumberbatch non si è mai lavato sul set de Il Potere del Cane

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Benedict Cumberbatch non si è mai fatto la doccia sul set del suo nuovo film, Il Potere del Cane, attualmente nelle nostre sale. Dopo il suo ruolo rivoluzionario come detective nella serie della BBC Sherlock, Cumberbatch ha ottenuto la sua prima nomination all’Oscar per la sua interpretazione del crittanalista Alan Turing nel film del 2014, The Imitation Game.

Cumberbatch è ora meglio conosciuto per il suo ruolo di neurochirurgo del Marvel Cinematic Universe diventato stregone, il dottor Stephen Strange. Lo Stregone Supremo di Cumberbatch avrà un ruolo di primo piano in Spider-Man: No Way Home che ci porterà direttamente alla sua seconda uscita da solista, Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

Il progetto più recente dell’attore di Doctor Strange proviene dall’acclamata regista Jane Campion, punto di riferimento per la scena cinematografica mondiale, sebbene Il Potere del Cane sia il suo primo film in oltre un decennio. Cumberbatch interpreta un allevatore brutale ma carismatico di nome Phil Burbank che incute paura e timore reverenziale in coloro che lo circondano, in particolare il suo mite fratello George (Jesse Plemons) che porta a casa la sua nuova moglie (Kirsten Dunst) e il di lei figlio (Kodi Smit-McPhee). Il cast del film comprende anche Thomasin McKenzie, Keith Carradine e Frances Conroy.

Parlando con USA Today, Benedict Cumberbatch ha fatto luce sugli incredibili sforzi compiuti per incarnare il ruolo di Phil Burbank. Quando è arrivato per la prima volta sul set del western degli anni ’20 in Nuova Zelanda, l’attore afferma di aver evitato del tutto di fare la doccia o il bagno nel tentativo di entrare nel personaggio, cosa che Campion ha incoraggiato. Questo impegno per il ruolo si è esteso anche ai suoi costumi, poiché Cumberbatch ha chiesto al reparto guardaroba di non lavare nessuno dei suoi vestiti. Questo odore pugnante è diventato una parte importante del collegamento con la “natura animale” del personaggio, dice Cumberbatch.

La mia famiglia doveva ancora arrivare sul set e ho pensato: “Ci vado (da loro) e basta”. Ma poi mi invitavano a mangiare sushi o a fare una passeggiata e io letteralmente emanavo – avevo una zona a rischio biologico intorno a me. Non era un buon momento per farsi fare le coccole da Cumberbatch e fare un selfie.

Il potere del cane, recensione del film di Jane Campion

Il potere del cane dal romanzo “The Power of the Dog” di Thomas Savage con protagonisti Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst, Jesse Plemons, Kodi Smit-McPhee. Il film è prodotto See-Saw Films (Emile Sherman, Iain Canning), Bad Girl Creek, Brightstar, BBC FIlm, Max Films, Cross City Films.

La trama di Il potere del cane

Il carismatico allevatore Phil Burbank incute paura e rispetto. Quando il fratello porta la nuova moglie e il figlio di lei a vivere al ranch di famiglia, Phil li tormenta finché non si ritrova vulnerabile alla possibilità di innamorarsi.

Matrix Resurrections sarà più divertente degli originali

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Matrix Resurrections sarà più divertente degli originali

Secondo una recente intervista con EW, i fan di Matrix Resurrections dovrebbero prepararsi per un nuovo capitolo del franchise più apertamente divertente. Jessica Henwick, che interpreta il nuovo personaggio Bugs in Matrix Resurrections, afferma che il progetto persegue un “nuovo tono” che lo rende più “gioioso” rispetto ai suoi predecessori, e Keanu Reeves sembra concordare. L’attore canadese è stato “colpito da quanto umorismo c’è in esso”, ma rassicura i fan che non si allontanerà troppo dallo stile degli originali:

Sta lanciando di nuovo il guanto di sfida per Matrix; è super intelligente, brillante, pieno di suspense e divertente. Ha dichiarato Reeves. Chissà cosa ci sarà da aspettarsi!

Matrix Resurrections vedrà nel cast il ritorno di Keanu ReevesCarrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith al fianco delle new entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica HenwickToby Onwumere e Christina Ricci. L’uscita nelle sale è fissata per il 22 dicembre 2021. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.

Daniel Radcliffe ha una relazione “strana” con Robert Pattinson

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Daniel Radcliffe ha una relazione “strana” con Robert Pattinson

Nonostante siano apparsi insieme nella serie di Harry Potter, Daniel Radcliffe ammette di avere una strana relazione con Robert Pattinson. Prima di essere il protagonista di un altro popolare franchise di film YA, Pattinson ha fatto un’apparizione chiave in Harry Potter e il Calice di Fuoco, nei panni di Cedric Diggory, un serio Tassorosso che viene scelto per essere uno dei campioni del Torneo Tremaghi. Pattinson ha condiviso alcune scene con Radcliffe (che ha interpretato Harry in tutti e 8 i film), inclusa la morte di Cedric nell’atto finale, che funge da importante punto di svolta per l’intera serie.

Da allora, le carriere di Robert Pattinson e Radcliffe si sono divise. Radcliffe è rimasto con Harry Potter fino alla fine e, negli anni successivi alla conclusione del franchise, si è fatto un nome nella sfera indie, lavorando tanto anche a teatro. Pattinson, nel frattempo, ha continuato a interpretare il vampiro rubacuori Edward Cullen nel franchise di Twilight. Una volta terminato, Pattinson si è dedicato al cinema indipendente per diversi anni. Nel 2022 tornerà nel mondo dei blockbuster con The Batman.

Poiché sono apparsi insieme in un importante franchise, alcuni fan potrebbero credere che Pattinson e Radcliffe siano buoni amici. Non è proprio così, come ha rivelato Radcliffe in una recente intervista al The Jonathan Ross Show (tramite CinemaBlend). L’attore ha spiegato che non si parlano da molto tempo, anche se ha un buon ricordo del tempo condiviso sul set con Pattinson.

“Ero a New York per fare Equus, ed ero sulla Westside Highway e mi sono girato e ho visto questo cartellone ed ero tipo, ‘Cosa, lo conosco quel ragazzo!’ Non avevo sentito parlare dei libri di Twilight dell’epoca; non ero a conoscenza di quel fenomeno. E quindi sì, è strano. Abbiamo una relazione molto strana ora in cui sostanzialmente comunichiamo solo attraverso i giornalisti. Non ci vediamo da secoli. Perché tutti pensano che siamo grandi amici, ma l’ho incontrato, è stato un ragazzo adorabile quando ho lavorato con lui.”

Spider-Man: No Way Home, Benedict Cumberbatch non ha letto lo script per intero

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Parlando con USA Today del suo nuovo film Il Potere del Cane, Benedict Cumberbatch si è lasciato sfuggire di non aver letto l’intera sceneggiatura di Spider-Man: No Way Home.

Conoscendo i soliti trucchi della Marvel per impedire la fuoriuscita di spoiler, probabilmente la produzione non gli ha fornito la vera sceneggiatura completa a prescindere. Tuttavia, l’attore ha fatto la sua scelta di non leggere l’intero script, così da potersi godere il film quando lo vedrà nella sua forma completa.

“Sai che è un vicolo cieco [chiedere spoiler], ma posso dirti questo: è un film tumultuoso. Non voglio rivelare nulla – e in realtà non ho letto l’intera sceneggiatura! L’ho fatto apposta perché voglio godermi il viaggio.”

Spider-Man: No Way Home, ecco quanto durerà il film

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Furiosa: Anya Taylor-Joy si aspetta che l’esperienza la cambi

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Furiosa: Anya Taylor-Joy si aspetta che l’esperienza la cambi

Anya-Taylor Joy condivide le sue aspettative sul fatto che le riprese del prequel di Mad Max: Fury Road, Furiosa, la trasformeranno in una persona “notevolmente diversa”. Lo sviluppo del progetto è stato un percorso difficile dal 2017, quando la società di produzione del creatore del franchise George Miller ha intentato una causa contro la Warner Bros. per un controverso bonus di 7 milioni di dollari.

Sebbene Miller abbia mantenuto vive le speranze confermando lo sviluppo di tre diversi film di Mad Max, la causa non è stata risolta in modo appropriato fino alla fine del 2020, momento in cui Furiosa è stato annunciato ufficialmente, con Miller destinato alla regia.

Il casting per Furiosa è iniziato poco dopo, con Miller che si è incontrata con Jodie Comer e Anya-Taylor Joy per il ruolo titolare e alla fine l’ha offerto a quest’ultima dopo aver visto la sua interpretazione in Ultima notte a Soho. Il roster avrebbe continuato a crescere poco dopo con l’aggiunta di Chris Hemsworth e Yahya Abdul-Mateen II in ruoli sconosciuti, anche se la star di Candyman ha recentemente lasciato a causa di un conflitto di programmazione e sostituito da Tom Burke. A seguito dei ritardi dovuti alla pandemia di COVID-19 in corso, la produzione di Furiosa sta cercando di iniziare nel primo trimestre del 2022.

In una recente intervista con l’Associated Press, Taylor-Joy ha parlato dell’imminente produzione del prequel di Mad Max: Fury Road, Furiosa. La vincitrice del Golden Globe ha rivelato di aspettarsi che le riprese del blockbuster d’azione la trasformeranno in una persona diversa, ma in una direzione positiva e ha espresso la sua eccitazione per quello che verrà.

“Sono così eccitata [di interpretare Furiosa]. So che qualunque persona sarò alla fine delle riprese, sarà notevolmente diversa dalla persona che sono ora e sono eccitata per questo tipo di crescita. Penso che sia un tipo di crescita che si ottiene solo sfidandoti intensamente e non riesco a immaginare un ruolo migliore, un regista migliore e una storia migliore con cui farlo. Non vedo davvero l’ora”.

Tutto quello che sappiamo su Furiosa

Nonostante il grande successo di Mad Max: Fury Road, un nuovo film del franchise è stato bloccato per anni a causa di una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. Tuttavia, lo scorso ottobre il progetto è stato confermato ufficialmente attraverso la notizia del casting di Anya-Taylor Joy, la star di The New Mutants e La regina degli scacchi, che interpreterà una versione più giovane del personaggio di Furiosa. Oltre a lei, nel cast ci saranno anche Chris Hemsworth (Thor: Ragnarok) e Tom Burke, anche se al momento i loro ruoli non sono stati ancora svelati.

George Miller dirigerà, co-scriverà e produrrà Furiosa insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Il film sarà prodotto dal marchio australiano Kennedy Miller Mitchell di Miller, insieme al partner di Fury Road, la Warner Bros. Pictures.

Cartoons on the Bay: Digital, Live & Hybrid, per la prima volta multipiattaforma

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Tre anime per essere in linea con un mondo in evoluzione, proseguendo un discorso iniziato obbligatoriamente l’anno scorso a causa della pandemia, ma che è servito a sviluppare un nuovo modo di organizzare e comunicare eventi. Digital, Live & Hybrid come accadrà dal 3 all’8 dicembre. Digital su tre diverse piattaforme, Cartoons on the Bay Channel, RaiPlay e MYmovies.it, che offriranno al pubblico e agli accreditati altrettante diverse tipologie di contenuti, dalle interviste con i protagonisti dell’animazione e del mondo dei linguaggi transmediali alle opere selezionate per i concorsi internazionali, il tutto organizzato con un palinsesto on demand.

Un sistema già sperimentato con grande successo nell’edizione 2020, che ha fatto registrare numeri eccezionali per quanto riguarda gli accessi su RaiPlay e le ore di visione, e che si espande quest’anno attraverso MYmovies, la piattaforma streaming dei grandi festival italiani, compresa la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e dove approda Cartoons on the Bay.

Inoltre dal 3 all’8 dicembre lo schermo del Movieplex de L’Aquila si illuminerà con la magia del cinema per ragazzi, in animazione e live action, un assaggio di quello che sarà il programma di Cartoons on the Bay nella sua edizione estiva.

CARTOONS ON THE BAY – DIGITAL

Fusako Yusaki, maestra dell’arte dell’animazione a passo uno in plastilina e le cui opere televisive hanno fatto crescere quattro generazioni di piccoli spettatori italiani attraverso le trasmissioni della RAI dedicate al pubblico dei giovanissimi, ottiene l’accesso alla Hall of Fame di Cartoons on the Bay dopo aver ricevuto il Pulcinella Award alla carriera alcuni anni fa. Si ritroverà al fianco di Bruno Bozzetto, Don Bluth e Guido Manuli nel museo virtuale del festival. A lei sarà dedicata una ampia retrospettiva sulla piattaforma RaiPlay.

Tommy Tallarico, il più prolifico sviluppatore di videogiochi della storia, racconterà la sua esperienza nell’industria che lo vede protagonista da trent’anni, oggi con una nuova avventura che arriva dal passato.

Dal Giappone arriva invece Gōichi Suda, che offrirà una visione diametralmente opposta al mondo videoludico rispetto al suo collega statunitense.

Lev Manovich e Henry Jenkins, due tra i maggiori esperti di cultura digitale contemporanea, ci guideranno verso scenari futuri sempre più vicini, in cui le arti e il mondo virtuale sono sempre più legati, anche il cinema, quello che racconta Nicola Guaglianone, sceneggiatore di Lo chiamavano Jeeg Robot, Freaks Out, La befana vien di notte, film che hanno portato il cinema italiano in una dimensione più vicina al concetto di entertainment hollywoodiano contemporaneo.

Tutto questo senza dimenticare di fare il punto sulla situazione dell’animazione e dei mercati a essa collegati in una congiuntura ancora fortemente influenzata dalla pandemia. Tutte le masterclass che saranno visibili su Cartoons on the Bay Channel, all’interno del sito ufficiale di Cartoonsbay.rai.it Su MYmovies.it sarà possibile visionare, nella sala virtuale del portale di cinema leader in Italia, i lungometraggi e i cortometraggi in concorso in questa edizione di Cartoons on the Bay.

CARTOONS ON THE BAY – LIVE

La multisala Movieplex de L’Aquila, attraverso un accordo di partnership con il festival proporrà sei film in sei giorni, dal 3 dicembre all’8 dicembre in visione gratuita fino ad esaurimento posti. Si parte il 3 dicembre con Trash, di Luca Della Grotta e Francesco Dafano, animazione italiana incentrata su temi ambientalisti che sta facendo il giro del mondo tra festival e vendite internazionali.

Il 4 dicembre è la volta di Wolfwalkers, film candidato sia all’Oscar che allo European Film Award come miglior film d’animazione, prodotto da Cartoon Saloon, la factory irlandese già studio dell’anno 2020 per Cartoons on the Bay.

Il 5 dicembre Francesco Cinquemani presenterà Ladri di Natale.

Il 6 dicembre una coppia famosissima, Tom & Jerry, divertirà i bambini in sala nella loro ultima avventura, in cui i due personaggi animati si inseguono senza esclusione di colpi in uno spazio live action.

Il 7 dicembre sarà la volta di Yaya & Lenny: The Walking Liberty, l’ultima creazione della MAD, factory napoletana vincitrice del David di Donatello come miglior produzione per Gatta Cenerentola e dell’EFA come miglior film d’animazione con L’arte della felicità.

Gran finale l’8 dicembre con La strega di Natale, il secondo film diretto da Francesco Cinquemani che sarà questa volta accompagnato da Tom Arnold, William Baldwin e Cristina Moglia, protagonisti del film.

7 donne e un mistero: trailer del nuovo film di Alessandro Genovesi

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Margherita Buy, Diana Del Bufalo, Sabrina Impacciatore, Benedetta Porcaroli, Micaela Ramazzotti, Luisa Ranieri e Ornella Vanoni sono le protagoniste di 7 Donne e un mistero, il film scritto da Alessandro Genovesi e Lisa Nur Sultan e prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del Gruppo Fremantle, e WARNER BROS. ENTERTAINMENT ITALIA.

Diretto da Alessandro Genovesi 7 Donne e un mistero uscirà in sala il 25 dicembre distribuito da Warner Bros. Pictures.

La trama di 7 Donne e un mistero

Ambientato nell’Italia degli anni ’30, 7 Donne e un mistero racconta le concitate ore che seguono l’inspiegabile omicidio di un+ imprenditore, nonché marito e padre, al centro di un variopinto gruppo di donne che, dopo essersi riunite nella villa di famiglia per celebrare insieme la vigilia di Natale, si trovano costrette ad affrontare e rivelare l’un l’altra segreti e sotterfugi per cercare di risolvere un mistero che in qualche modo le riguarda tutte. Sono infatti tutte sospettate, chi sarà l’assassina?

7 Donne e un mistero, il poster

Hawkeye: Jeremy Renner commenta l’Easter Egg di Ant-Man nell’episodio 3

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Jeremy Renner ha commentato il grande omaggio a Ant-Man nel terzo episodio di Hawkeye. Renner riprende il suo ruolo di maestro tiratore del Marvel Cinematic Universe, Clint Barton, nella serie Disney+ che parla tanto di Kate Bishop di Hailee Steinfeld quanto dell’Avenger originale. Dopo essere stati interrogati da Maya Lopez di Alaqua Cox, alias Echo, l’episodio 3 vede i due arcieri che rubano un’auto e mettono in scena una fuga per le strade innevate di New York City mentre sono inseguiti dalla Tracksuit Mafia.

Durante l’episodio 1, Clint porta i suoi figli a vedere lo spettacolo di Broadway, Rogers: The Musical, che presenta attori che interpretano vari Vendicatori, incluso Ant-Man. Più tardi, Clint e Kate passano davanti a un artista di strada in costume di Ant-Man, anche se questi non sono gli unici riferimenti al supereroe formica. La scena dell’inseguimento in macchina dell’episodio 3 di Hawkeye vede Kate usare per la prima volta le frecce truccate di Clint, comprese le frecce di mastice, le frecce di fumo, l'”inutile” ventosa e le frecce USB. Tuttavia, il culmine della scena si verifica quando Clint estrae una freccia Pym che usa per ingrandire una delle normali frecce di Kate a mezz’aria, distruggendo un SUV pieno dei loro inseguitori.

Hawkeye: tutti gli Easter Egg e i riferimenti Marvel del terzo episodio

Stando a quanto dichiara Jeremy Renner, era solo questione di tempo prima che Occhio di Falco sfoderasse una freccia con tecnologia Pym, mettendo così la serie più in scia con i Vendicatori. Ecco cosa ha dichiarato Renner:

“Se proprio hai una freccia con la punta speciale, dovrebbe essere una freccia Pym. A causa della relazione [di Occhio di Falco] con Ant-Man. È stata una cosa così bella, bella. Ora si ragiona; ora ci sentiamo più simili a Vendicatori. Quando filmi non ti rendi davvero conto di quello che succede. Quando lo vedi, magari a un’anteprima, pensi come, aspetta, cosa? Sarà negli effetti visivi? E quindi sì, era qualcosa per cui ero molto, molto, molto entusiasta e non vedo l’ora che lo vedano tutti.”

La scena è sicuramente riuscita e sia Kate che il pubblico restano a bocca aperta di fronte al tocco da maestro che Clint sfodera durante l’inseguimento.

Star Wars: i poster delle vecchie trilogie se fossero stati fatti oggi

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Nuove fan art per le trilogie di Star Wars originale e prequel immaginano come potrebbero essere i poster dei film se uscissero oggi. Star Wars è diventato rapidamente un fenomeno culturale quando il primo film di George Lucas è uscito nei cinema nel 1977. L’impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi sono usciti pochi anni dopo, regalando una fine soddisfacente alla battaglia di Luke Skywalker contro l’Impero. Quella ovviamente non sarebbe stata la fine del franchise, con Lucas che ha realizzato la trilogia prequel tra il 1999 e il 2005 per raccontare la storia delle origini di Anakin Skywalker e il suo percorso verso il lato oscuro.

I prequel hanno ricevuto tante critiche nel corso degli anni a causa della scrittura mediocre, dei personaggi sciocchi e della CGI non all’altezza dopo più di 10 anni. Nel 2012 è stato annunciato che Lucas ha venduto Lucasfilm alla Disney per 4 miliardi di dollari, il che ha portato il tanto atteso Episodio VII, Star Wars: Il risveglio della Forza, a battere i record al botteghino nel 2015. La trilogia del sequel ha ottenuto la sua quota di critiche, soprattutto dopo che Star Wars: L’ascesa di Skywalker ha riportato in vita l’imperatore Palpatine. Ma Disney non ha avuto paura di trarre ancora profitto dalla propria IP, offrendo ai fan di Star Wars film spin-off e diversi show su Disney+.

L’universo di Star Wars è in rapida espansione, ma lodgiko ci riporta a un’epoca più semplice in cui Lucas era ancora a capo del franchise. L’artista digitale ha recentemente creato poster sia per il prequel che per la trilogia originale di Star Wars, dando un aspetto più stilizzato ai film classici. Ecco i poster dei sei film, come se fossero stati realizzati oggi:

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https://www.instagram.com/p/CWZA6InroYb/?utm_source=ig_embed

Spider-Man: No Way Home, la Dimensione Specchio nel nuovo spot tv

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Sull’account Twitter ufficiale, IMAX ha appena pubblicato un breve stralcio del trailer di Spider-Man: No Way Home. Si concentra sugli aspetti più comici dei diversi universi che si scontrano pur continuando a evidenziare la minaccia dei Sinistri Sei.

La clip si chiude con un’inquadratura di Spider-Man che cavalca su un treno che sta viaggiando attraverso un portale nella Dimensione Specchio in stile Inception vista per la prima volta in Doctor Strange del 2016.

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Venom e King Shark si fondono in una buffa fanart

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Venom e King Shark si fondono in una buffa fanart

L’artista Baki Kaya ha realizzato una nuova, bizzarra fan art che vede Venom diventare King Shark in un mash-up tra The Suicide Squad e Marvel. Meglio conosciuto per aver dato vita ai personaggi dei fumetti nel franchise dei Guardiani della Galassia dei Marvel Studios, quest’anno James Gunn ha introdotto una manciata di stravaganti personaggi DC nella Task Force X di The Suicide Squad. Rick Flag e Harley Quinn sono stati raggiunti da Bloodsport, Peacemaker , Ratcatcher 2, Polka-Dot Man e l’umanoide Nanaue, alias King Shark (doppiato da Sylvester Stallone).

Anche Venom: La Furia di Carnage di Andy Serkis è uscito quest’anno. Il film ha visto il ritorno di Eddie Brock (Tom Hardy) e Venom (doppiato da Hardy) sul grande schermo tre anni dopo il loro debutto nel 2018.

Come dicevamo, Kaya ha recentemente pubblicato alcuni disegni su Instagram immaginando Venom nei panni di King Shark in un mash-up tra The Suicide Squad e Marvel. Il pezzo funge da poster per “Nom Nom: Let There Be Carnage King Shark Edition“, che vede naturalmente l’omonimo simbiotico fondersi con lo squalo in questione.

https://www.instagram.com/p/CT98KpYsitZ/?utm_source=ig_embed

Hawkeye: tutti gli Easter Egg e i riferimenti Marvel del terzo episodio

Attenzione, l’articolo contiene SPOILER su Hawkeye episodio 3. Dopo i primi due episodi introduttivi, che non hanno calcato troppo la mano sull’aspetto action ma hanno preferito presentare i personaggi, Hawkeye entra nel vivo con il terzo episodio, anch”esso ricco di riferimenti e Easter Eggs dal mondo Marvel.

Anche l’episodio 3 di Hawkeye è particolarmente generoso con la sua dose di strizzatine d’occhio al MCU. Ci sono cenni ad altri Vendicatori, massicce anticipazioni dei personaggi e la celebrazione dei più grandi successi delle frecce speciali di Clint, in una lunga carriera di fumetti e film.

Echo e il suo stile di combattimento

Durante la sequenza di flashback di apertura dell’episodio 3 di Hawkeye, una giovane Echo sta lottando per tenere il passo con un insegnante che non usa il linguaggio dei segni per comunicare. Echo è, tuttavia, estremamente intelligente e completa i suoi compiti comunque. Maya ottiene un punteggio extra anche per aver incluso un Easter Egg Marvel, quando scrive: “Quest’anno voglio imparare a danzare la capoiera [sic]”.

Capoeria è una danza da combattimento ibrida brasiliana che i fan di Tekken ricorderanno come lo stile di combattimento distintivo di Eddy Gordo. Durante la battaglia di Echo con Clint Barton ai giorni nostri, il nuovo personaggio sta visibilmente lanciando calci di capoeira, dimostrando che il suo obiettivo in classe è stato raggiunto a pieno.

Il padre di Echo allude a Shang-Chi

Echo è stata ovviamente ispirata dai draghi da bambina e suo padre ha usato le creature mistiche come allegoria per la sua sordità. Proprio come un drago esiste sia nel suo mondo che nel mondo esterno, Maya deve bilanciare il suo ambiente silenzioso con una società che non smette mai di parlare.

Quando Echo chiede innocentemente se i draghi sono reali, suo padre risponde: “I draghi vivono in un mondo diverso”. Un membro della Tracksuit Mafia probabilmente non è esperto nell’antica tradizione di Ta Lo, ma Shang-Chi e La leggenda dei dieci anelli ha dimostrato che draghi come il Grande Protettore abitano effettivamente all’interno di piani alternativi della realtà.

Il giocattolo del gufo di Echo anticipa un cattivo dei fumetti Marvel?

Mentre padre e figlia discutono di draghi, un gufo giocattolo è ben visibile nella camera da letto di Echo. Potrebbe non essere una coincidenza che The Owl sia un cattivo dei fumetti Marvel che, come Echo, ha legami con Kingpin.

Prevalentemente nemico di Daredevil, The Owl condivideva una sorta di rivalità con Wilson Fisk e avrebbe avuto una porta di ingresso naturale nell’MCU tramite Hawkeye.

Occhio di Falco anticipa i poteri dei fumetti di Echo

Durante la lezione di karate nel flashback di Echo, Hawkeye la mostra mentre osserva attentamente come un bambino odioso viene messo KO, prima di imitare perfettamente la tecnica pochi minuti dopo su un altro bambino.

Sebbene per ora Hawkeye sottostimi la sua abilità, Echo nei fumetti Marvel è in grado di copiare i movimenti con precisione dopo un solo sguardo.

Kingpin di Vincent D’Onofrio nel MCU?

Il padre di Echo dice che suo “zio” lo aspetterà dopo la lezione di karate, poi una mano misteriosa (gigante) pizzica scherzosamente Maya sulla guancia e lei ride. L’episodio 3 di Hawkeye continua con ripetuti riferimenti a questo personaggio enigmatico, che Clint Barton rivela essere la vera mente dietro la Tracksuit Mafia. L’uomo in questione è quasi certamente il Kingpin dell’MCU, Wilson Fisk. Nei fumetti Marvel, il padre biologico di Echo è morto per ordine di Kingpin, ma Fisk ha adottato l’orfana come sua, trasformandola in una combattente d’élite. Qualcosa di molto simile è evidentemente avvenuto nel mondo live-action del MCU.

Sebbene Hawkeye non mostri mai la faccia dello zio, la sua risata ricorda molto quella offerta dal ritratto di Kingpin fatto da Vincent D’Onofrio dalla serie Daredevil di Netflix. Si dice da tempo che l’attore abbia fatto un’apparizione nella serie, e questa puntata potrebbe confermare il suo ritorno.

“Fat Man (Uomo grasso)” è un altro Easter Egg di Kingpin

Immediatamente dopo aver stabilito che Kingpin è il leader della Tracksuit Mafia, l’episodio 3 di Hawkeye propone un altro easter egg a tema Fisk. Quando una Echo adulta si ferma al quartier generale di suo padre, gli scagnozzi della Tracksuit Mafia stanno lavorando in un’officina meccanica. Il garage in questione è chiaramente etichettato come “Fat Man Auto Repair”.

Kingpin ovviamente non è noto per la sua struttura snella e “Fat-Man” è stato usato come suo soprannome nei fumetti. Se il Wilson Fisk dell’MCU comanda davvero la Tracksuit Mafia, ha senso che chiami uno dei suoi legittimi fronti “Fat Man”.

La traccia di sangue a forma di mano suo volto di Echo ricorda i fumetti Marvel

Mentre giace morente per la lama di Ronin, il padre di Echo dice addio a sua figlia e le tocca delicatamente il viso con una mano insanguinata, lasciando un’impronta cremisi sulla sua guancia.

Questa immagine brutale deriva direttamente dal retroscena dei fumetti Marvel di Echo, in cui una Maya molto più giovane è stata macchiata dal tocco del padre morente. Da adulta vigilante, Echo si dipinge una mano bianca sul viso per ricordare quel fatidico giorno. La serie prefigura questo momento nella suddetta scena del “drago”, in cui un dipinto a mano blu può essere intravisto sul muro della camera da letto della piccola Echo.

La Vedova Nera ha ucciso il Ronin

Scontro occhio di falco e vedova neraPoiché Echo è alla disperata ricerca di vendetta, la Tracksuit Mafia vuole conoscere la vera identità di Ronin e dove si trova attualmente. Nonostante la segretezza della sua identità abbia messo in pericolo Kate Bishop, Hawkeye ancora non ammette di essere in realtà il misterioso Ronin. Invece, Barton afferma che Vedova Nera ha ucciso il ninja e che “era lì” quando è successo.

Da un certo punto di vista, Clint non mente. Dopo aver perso la sua famiglia a causa dello schiocco di Thanos, Clint Barton ha adottato l’identità di Ronin, ma il nobile sacrificio di Vedova Nera su Vormir gli ha fatto riporre per sempre quel mantello e tornare ad essere l’arciere amato da tutti. Quindi, tecnicamente parlando, Vedova Nera ha ucciso Ronin e Hawkeye era presente in quel momento.

La Red Dodge Challenger del 1970 dai fumetti

I primi due episodi della serie Hawkeye di Disney+ hanno attinto molto dalla serie di fumetti di Matt Fraction del 2012 e l’apparizione di una Dodge Challenger rossa degli anni ’70 nell’episodio 3 fornisce un altro collegamento. Nella storia di Fraction, Occhio di Falco acquista una Challenger, ma in seguito la distrugge durante un inseguimento con la Tracksuit Mafia.

La muscle car di Echo in Hawkeye è quasi identica a quella di Clint e il suo rifiuto di prendere un veicolo così bello rende omaggio al suo gusto per le automobili, molto presente nel materiale originale.

L’inseguimento in auto di Occhio di Falco è preso dal suo fumetto più famoso

E non è solo la Dodge Challenger di Hawkeye che proviene dalla serie a fumetti del 2012: l’intero inseguimento in auto adatta una scena classica di Matt Fraction e David Aja. Nei fumetti, Kate Bishop guida la Challenger mentre Clint Barton spara frecce alla Tracksuit Mafia, e sebbene i ruoli siano invertiti nell’MCU, la configurazione è identica a quella della carta stampata.

Entrambe le versioni della sequenza di inseguimento presentano anche una generosa quantità di frecce truccate e culminano con un tamponamento su un ponte.

La parolaccia tagliata di Kate Bishop è una gag del MCU in corso

HawkeyeScagliare la prima freccia esplosiva è un rito di passaggio per qualsiasi arciere, e Kate Bishop è adeguatamente elettrizzata quando uno dei suoi proiettili fa esplodere un furgone della Mafia all’impatto, tanto che le scappa un “Holy S-” ma la telecamera stacca prima.

Sfortunatamente per Kate, è solo l’ultima di una lunga serie di personaggi dell’MCU che non hanno ancora finito di imprecare. Le vittime passate includono “what the fu-” di zia May in Spider-Man: Homecoming (dopo aver appreso che suo nipote è segretamente Spider-Man) e “mather fu-” di Nick Fury quando viene ridotto in polvere in Avengers: Infinity War.

Stucco, cavo, fumo, aspirazione e frecce acide sono usati nei fumetti Occhio di Falco

Il Natale è davvero arrivato in anticipo per i fan delle frecce truccate, dato che la sequenza di inseguimenti in auto dell’episodio 3 di Hawkeye è piena di scherzetti divertenti (e per lo più letali) dalla faretra di Clint. Cinque di queste frecce sono ispirate direttamente all’inseguimento automobilistico dei fumetti menzionato in precedenza: le varietà stucco, cavo, fumo, aspirazione e acido.

La freccia del cavo dell’MCU è un po’ più sofisticata, spara più corde e si aggancia a ogni albero di Natale entro un raggio di 5 metri, mentre la freccia acida fa esattamente come mostrato in entrambi i casi. La freccia di stucco del fumetto lascia un povero mafioso coperto di melma ma, proprio come la bomba fumogena, non è così viola come la versione di Jeremy Renner. Infine, anche la freccia a ventosa che Kate ritiene inutile (prima che le salvi la vita) fa parte dell’arsenale dell’era Fraction di Occhio di Falco.

Occhio di Falco ha le frecce con tecnologia Pym

Hawkeye rivela che Clint Barton ora brandisce frecce caricate con particelle Pym, per gentile concessione di Ant-Man.

Proprio come il suo compagno Vendicatore, questo significa che Occhio di Falco può far crescere (e presumibilmente rimpicciolire) gli oggetti sparandogli, in questo caso una delle normali frecce di Kate Bishop.

Occhio di Falco nella sua famosa posa

Vedova Nera ha il suo caratteristico atterraggio da supereroe, ma Clint Barton batte la sua migliore amica per l’originalità con una posa brevettata tutta sua. Saltare dall’alto e scoccare una freccia in curva è un trucco che Occhio di Falco ha usato nei fumetti Marvel, The Avengers e What If…?, e lo ripropone anche qui, ma questa volta porta con sé Kate Bishop.

Aspettatevi che Bishop e Yelena Belova vengano alle mani su quale dei loro mentori ha la migliore mossa!

Le frecce USB e Grapple di Hawkeye sono state utilizzate in The Avengers

Proprio quando si pensava che la puntata avesse dato il meglio con le frecce truccate, Clint estrae altre 2 frecce speciali dalla sua faretra, entrambe apparse in passato nel MCU, in The Avengers del 2012. La freccia USB con cui Kate “minaccia” la Tracksuit Mafia è stata lanciata da un Occhio di Falco controllato da Loki per violare il sistema dell’elivelivolo dello SHIELD, ma anche utilizzato dall’arciere animato per trasportare un virus che uccide Ultron in What If…? e, nei fumetti, custodisce i documenti fiscali di Clint.

La freccia con cui scappano Kate e Clint viene lanciata invece durante la Battaglia di New York dopo che Occhio di Falco si è lanciato dal tetto di un edificio.

Un altro manifesto di Rogers: The Musical

L’episodio 1 di Hawkeye ha mostrato al fandom del MCU “Rogers: The Musical” e, nell’episodio 2, uno spot pubblicitario per la produzione fittizia (per ora) di Broadway è andato in onda mentre Kate Bishop guardava la TV.

L’episodio 3 presenta un enorme cartellone “Rogers: The Musical” che si vede in alto dopo che Clint e Kate scappano via in treno. Come divertente dettaglio bonus, nota come Occhio di Falco sia molto piccolo e spinto da un lato rispetto agli altri Vendicatori.

Kate Bishop disegna il costume classico di Occhio di Falco

In precedenza, Kate Bishop ha indivinato, sottolineando che il branding è il problema più grande di Occhio di Falco. Cerca di rimediare a questo nell’episodio 3, disegnando un potenziale nuovo costume su un tovagliolo da tavola, che Clint Barton rifiuta immediatamente per timore di sembrare ridicolo.

In modo divertente, l’abito che Kate disegna è il classico costume da fumetto Marvel di Occhio di Falco, completo di maschera alata per gli occhi e “H” sulla fronte. Jeremy Renner non ha mai indossato il costume tradizionale del suo personaggio nel MCU, e questa scena suggerisce che probabilmente non lo farà mai.

Hawkeye fa riferimento all’attrazione di Kate e Kazi

Mentre Kate Bishop ricapitola la situazione attuale con Clint Barton, si riferisce a Kazi come “il ragazzo sexy che parlava la lingua dei segni”.

Sebbene apparentemente solo un commento estemporaneo che si adatta alla personalità sicura di Kate, lei e Kazi (conosciuta come Clown) hanno una specie di relazione nei fumetti che forse potrebbe essere portata avanti nella serie, una volta che Kate avrà un’età appropriata.

Sloan è un personaggio dei fumetti Marvel?

Hackerando il computer della società di sicurezza di sua madre, Kate Bishop scopre che Kazi è registrata come dipendente della “Sloan LTD” e nella serie si specifica che questo nome suona familiare a Clint.

Ciò potrebbe essere dovuto a Willy Sloan, uno degli scagnozzi di Kingpin, che ha fatto la sua apparizione nel 1982 in The Spectacular Spider-Man #67. Supponendo che Kingpin sia il capo della Tracksuit Mafia nel MCU, ha senso che i suoi seguaci possano avere società fittizie registrate a loro nome.

Un castello per Natale, recensione del film Netflix

Un castello per Natale, recensione del film Netflix

Tutta l’atmosfera natalizia è racchiusa nel castello di Dun Dunmbar, palazzo scozzese al centro di Un castello per Natale, nuovo film di Mary Lambert uscito su Netflix. Tra amore, paesaggi innevati e sfarzo, la pellicola si aggiunge alle tante da vedere per le feste. Ma è davvero in grado di distinguersi?

L’esile trama di Un castello per Natale

Sophie Brown (Brooke Shields) è una scrittrice newyorkese. Dopo il successo della sua serie di romanzi, vive un periodo di crisi: ha divorziato di recente con il marito e scritto un libro che non ha avuto il successo sperato. Per staccare e trovare un’ispirazione per il prossimo romanzo, Sophie decide di partire per la Scozia: vuole tornare al paesino natale del nonno, per visitare il castello di Dun Dunbar. Trovando nel paesino e nel calore dei locali la pace che per tanto tempo le era mancata, Sophie decide di acquistare il castello. A venderlo però, è Myles (Cary Elwes), un duca affascinante e scorbutico che, seppur indebitato, non vuole cedere agli acquirenti. Myles decide così di mettere alla prova Sophie: la invita a convivere con lui nel castello fino a Natale. La protagonista riuscirà a dimostrare al duca di essere all’altezza della sua dimora?

Il classico connubio di Natale e amore

Avevamo davvero bisogno di un altro film romantico e natalizio? Per Mary Lambert evidentemente sì. E quale luogo migliore della pittoresca Scozia per far nascere un amore da favola? Tra castelli e duca, Un castello per Natale tenta di ricreare l’atmosfera magica delle storie d’amore tra nobili, non riuscendo però totalmente nell’impresa. Per la maggior parte delle scene e dei dialoghi, la costruzione delle vicende appare forzata, esagerata e poco credibile. Sembra tutto ovvio e allo stesso tempo impossibile: una ricca scrittrice americana che fugge dal caos verso luoghi bucolici in cui tutte le persone sono umili e buone d’animo. Come se non bastasse, compra un castello con già dentro un principe di cui innamorarsi. Probabilmente, la trama di Un castello per Natale sarebbe stata più plausibile per un film d’animazione o per bambini.

un-castello-per-nataleIl Natale in ogni dettaglio

Nel periodo natalizio, c’è chi ama essere invaso dall’atmosfera delle feste. Un castello per Natale ne è ben rimpinzato: la Scozia, piena casette con interni in legno, coperte di lana, ghirlande, pigne, dolcetti è la location perfetta per il periodo più atteso dell’anno. Per non parlare del castello: già sfarzoso senza decorazioni, per le feste diventa una sinfonia di rosso, verde e oro.

Gli ambienti sono poco realistici, quasi sempre si nota la finzione e la costruzione della scenografia, ma non si può dire che non esprimano aria di Natale. Per alcuni può risultare una scelta stucchevole, ma c’è sicuramente chi non desidera altro! Sicuramente i Christmas-lover apprezzeranno anche le classiche canzoncine natalizie e i balli scozzesi nel salone di Dun Dunbar.

Un amore maturo?

Ad innamorarsi in Un castello per Natale non sono una giovane principessa e un immaturo principe, ma una scrittrice cinquantenne e un duca brizzolato. Nonostante ciò, le dinamiche dell’innamoramento non sono troppo mature: Brooke Shields e Cary Elwes fanno sorridere perché si comportano ancora come due ragazzini alla prima cotta, si battibeccano, si fanno i dispetti e, infine, anche grandi dichiarazioni. Le battute scontate o piene di frasi fatte non aiutano a rendere credibile l’amore tra i due. Troppo facile, banale, non fa emozionare.

Un castello per Natale: lo sfarzo agli estremi

La cosa che più si nota nel film è la volontà di esasperare tutto: la ricca scrittrice, il castello opulento, il duca altezzoso, ma anche i poveri cittadini. Le persone umili nel film sono mostrate al pari dei sudditi nelle storie medievali: vivono ancora sulle terre del duca, sono persone semplici ma dall’animo d’oro, a tratti un po’ troppo ingenui. L’aggiunta di questi personaggi nella storia di due ricchi enfatizza ancora di più le esagerazioni del film.

In sintesi, Un castello per Natale è il film costruito ad hoc per piacere agli amanti delle feste, senza lasciare nulla di più sotto nessun aspetto: trama, recitazione, fotografia.

Sandra Oh: 10 cose che non sai sull’attrice

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Sandra Oh: 10 cose che non sai sull’attrice

Sandra Oh è una di quelle attrici che solo a vederla ispira immediatamente una certa simpatia. Ha accompagnato il suo fido pubblico per circa nove anni con Grey’s Anatomy, lo ha fatto gioie e lo ha fatto piangere ma, soprattutto, è riuscita a farsi amare per il suo immenso talento.

Talento che ha dimostrato più e più volte, in altre serie, come Killing Eve, e in diversi film. Ma il suo successo lo deve ad una intensa gavetta e tanta grinta e determinazione: doti che le hanno consentito di avere il lavoro e il successo che tanto agognava e che tanto meritava.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Sandra Oh.

Sandra Oh: i film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri serie TV.. L’attrice canadese ha debuttato nel mondo della recitazione appena diciottenne, interpretando ruoli marginali in serie come Denim Blues (1989) ed E.N.G. – Presa diretta (1993) e in un paio di film tv, School’s Out! (1992), The Diary of Evelyn Lau (1994 e Arli$$ (1996-2002). Dopo essersi fatta conoscere , la sua carriera prosegue sempre tra serie e film per la televisione, come If Not for You (1995), Colomba solitaria (1995) e Kung Fu – La leggenda (1996) e Giudice Amy (2001). Il grande successo arriva poi grazie a Grey’s Anatomy, dove recita dal 2005 al 2014 nei panni della dottoressa Cristina Yang. Attualmente è invece protagonista delle serie Killing Eve (2018-in corso) e La direttrice (2021-in corso).

2. È nota anche per alcun film. Il debutto ufficiale nel mondo del cinema avviene nel 1997 con Mr. Bean – L’ultima catastrofe, per poi proseguire con Il violino rosso (1998), Waking the Dead (2000), Pretty Princess (2001), Full Frontal (2002), Sotto il sole della Toscana (2003), Sideways – In viaggio con Jack (2004), 3 Needles (2005), Cake – Ti amo, ti mollo… ti sposo (2005), Hard Candy (2005), Blindness – Cecità (2008), Rabbit Hole (2010), Tammy (2014) e Catfight – Botte da amiche (2016).

3. Ha vinto numerosi premi. Attiva sia in campo cinematografico sia televisivo, la Oh ha ottenuto successo sul piccolo schermo grazie all’interpretazione di Cristina Yang nella serie televisiva Grey’s Anatomy, grazie a cui si è aggiudicata un Golden Globe per la miglior attrice non protagonista in una serie nel 2006, due Screen Actors Guild Awards ed è stata candidata cinque volte ai Premi Emmy. Nel 2018 torna in auge con il ruolo di Eve Polastri nella serie Killing Eve, che le permette di vincere il secondo Golden Globe, il quarto Screen Actors Guild Award e di ricevere altre due candidature agli Emmy.

sandra oh

Sandra Oh: figli e marito

4. Sandra Oh non ha figli. L’attrice canadese ha ammesso di non aver avuto figli per sua legittima scelta. Probabilmente, il fatto di aver vissuto all’interno di una famiglia abbastanza rigida e di essere cresciuta con regole severe ha influenzato la sua scelta. In ogni caso, il fatto che non sia diventata madre lo si deve al destino, ma in lei c’è un certo dispiacere, quello aver perso del tempo continuando a pensarci a causa delle diverse e continue pressioni lavorative.

5. Sandra Oh è stata sposata con Alexander Payne. Anche per quanto riguarda il matrimonio l’attrice canadese ha ammesso di non sposarsi per scelta, ma una volta in realtà lo è stata. Infatti, il primo gennaio del 2003 ha sposato, dopo cinque anni di fidanzamento, il regista Alexander Payne. Il matrimonio, però, è durato circa 3 anni, per poi divorziare il 21 dicembre del 2006. In seguito, la Oh non si è mai più risposata e attualmente non è noto se abbia o meno un nuovo compagno.

Sandra Oh: Grey’s Anatomy

6. Sandra Oh ha lasciato Grey’s Anatomy nel 2014. Dopo circa 9 anni di devozione nei confronti del suo personaggio, Cristina Yang, nel 2014 Sandra Oh ha deciso di abbandonare Grey’s Anatomy. Abbandonare la serie e il suo personaggio è stata una scelta molto difficile che l’ha portata anche in terapia: ma sentiva che era il suo personaggio a chiederle questo e lei ha assecondato Cristina, con tutto l’entusiasmo di aprire nuove porte alla sua carriera e di fare nuove esperienze.

7. Sandra Oh ha rubato qualcosa dal set di Grey’s Anatomy. A vederla non si direbbe, eppure Sandra Oh ha dichiarato di aver rubacchiato qualcosa dal set che l’ha resa famosa in tutto il mondo, Grey’s Anatomy. Nella fattispecie, l’attrice ha detto di aver preso il tappeto dell’appartamento di Owen e Cristina che c’era prima che i due personaggi si lasciassero.

sandra oh

Sandra Oh agli Oscar 2020

8. Ha sfoggiato un look memorabile. Pur non essendo candidata agli Oscar, ma presente nelle vesti di semplice presentatrice, la Oh ha lasciato tutti di stucco con il suo abito oro particolarmente sgargiante. Questo è stato da molti definito uno dei più belli visti nel corso della serata, tanto da avere molto da insegnare ad altre attrici vestite in modo molto meno memorabile.

Sandra Oh è su Instagram

9. Sandra Oh ha un profilo Instagram. Come tutte le star, anche Sandra Oh si è lasciata affascinare da Instagram. Infatti, l’attrice ha un proprio account ufficiale seguito da oltre 2,7 milioni di persone. Tuttavia, a differenza di Twitter, la Oh non è molto attiva sul social e la sua bacheca si limita a post che la vedono protagonista di momenti lavorativi o di importanti eventi, sia mondani che sociali.

Sandra Oh: altezza ed età dell’attrice

10. Sandra Oh ha 50 anni. A guardarla non si direbbe: viso eternamente giovane ed eleganza da vendere. Eppure, Sandra Oh è nata il 20 luglio del 1971 e, quindi, ha 50 anni. Inoltre, l’attrice canadese è alta 165 centimetri: piccoletta ma con tanto talento e tanta grinta da vendere.

Fonti: IMDb, thefamouspeople, vogue, dailymail

Julia Roberts: 10 cose che non sai sull’attrice

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Julia Roberts: 10 cose che non sai sull’attrice

Julia Roberts è una di quelle attrici che non sembra aver alcun tipo di difetto. Il suo sorriso smagliante rallegra in un istante tutto ciò che la circonda e contagia tutte le persone che gli stanno intorno, continuando a far innamorare il suo pubblico. La sua carriera ha avuto una gavetta che le ha consentito di poter rischiare e di dare poi vita a personaggi memorabili che il pubblico e la storia del cinema non potrà mai dimenticare.

Ecco, allora, dieci cose che non sapete su Julia Roberts.

Julia Roberts: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. Julia Roberts ha iniziato la sua carriera di attrice nel lontano 1987, debuttando nel film Scuola di pompieri e in Femmine sfrenate l’anno successivo. Ma è con Mystic Pizza, del 1988, che la Roberts comincia ad ottenere una certa popolarità che si espanderà sempre più due anni dopo il con celebre Pretty Woman. Da qui in poi la sua è stata una continua ascesa al successo, ottenuto grazie a film come A letto con il nemico (1991), Hook – Capitan Uncino (1991), Il rapporto Pelican (1993), Michael Collins (1996), Tutti dicono I Love You (1996), Il matrimonio del mio migliore amico (1997), Notting Hill (1999) Se scappi, ti sposo (1999) e Erin Brockovich – Forte come la verità (2000), grazie al quale vince l’Oscar come Migliore Attrice Protagonista. In seguito recita in Ocean’s Eleven – Fate il vostro gioco (2001), Confessioni di una mente pericolosa (2002), Mona Lisa Smile (2003), La guerra di Charlie Wilson (2007), Mangia prega ama (2010), L’amore all’improvviso – Larry Crowne (2011), Biancaneve (2012), I segreti di Osage County (2013) Money Monster – L’altra faccia del denaro (2016), Wonder (2017) e Ben is Back (2018).

2. Julia Roberts ha lavorato in alcune serie tv e ha fatto anche la doppiatrice. Nel corso della sua carriera trentennale, l’attrice americana ha partecipato anche a diverse serie tv, soprattutto agli inizi, come Crime Story (1987), Miami Vice (1988), Friends (1996) e Law & Order – I due volti della giustizia (1999). In anni recenti ha invece recitato nel film TV The Normal Heart (2014) e nelle serie Homecoming (2018) e Gaslit (2021). Ma non solo: la Roberts ha partecipato anche al doppiaggio di film d’animazione come Ant Bully – Una vita da formica (2006), La tela di Carlotta (2006) e I Puffi – Viaggio della foresta segreta (2017).

 

Julia Roberts in Friends

 

3. Ha avuto un cameo nella celebre sit-com. Nel tredicesimo episodio della seconda stagione di Friends la Roberts compare nei panni di Susie Moss, un’ex compagna di scuola di Chandler Bing. Convincerla a partecipare, però, sembra non essere stato affatto semplice. L’attrice pare aver infatti risposto alla richiesta di Matthew Perry, uno dei protagonisti, affermando che avrebbe partecipato solo se lui le avesse scritto un articolo sulla fisica quantistica. L’attore senza esitazione si gettò nell’impresa, riuscendo a conquistare l’attrice e il suo cameo.

Julia Roberts figli

Julia Roberts in Notting Hill

4. Era la prima scelta per il ruolo. Nella celebre commedia romantica del 1999, la Roberts interpreta Anna Scott, una celebrità che si innamora di William Thacker, proprietario di una libreria nel quartiere di Notting Hill. Julia Roberts è stata l’unica e unica scelta per il ruolo, anche se gli autori non si aspettavano che lei accettasse. Il suo agente, però, le disse che era “la migliore commedia romantica che avesse mai letto“. A quel punto la Roberts dopo aver letto la sceneggiatura ha deciso che avrebbe partecipato al film senza alcun dubbio.

5. Ha avuto un “diverbio” con il suo co-protagonista. Nei panni di William Thacker vi è Hugh Grant, il quale durante le riprese si lasciò sfuggire il proprio nervosismo riguardo al dover baciare la Roberts. L’attore, infatti, affermò di provare timore nei confronti della bocca di lei, giudicata troppo grande. Sul momento la cosa sembrò generare un certo attrito tra i due, che in seguito si sono però chiariti e riappacificati.

Julia Roberts è su Instagram

6. Ha un profilo sul celebre social. Pur se notoriamente riservata circa la sua vita privata, l’attrice non ha detto no ad una sua presenza sul social network Instagram. Su questo si può infatti ritrovare un suo profilo seguito da ben 9,3 milioni di followers. Con oltre duecento post l’attrice è solita condividere novità sui suoi lavori, curiosità dal dietro le quinte dei progetti in cui recita ma anche momenti di svago quotidiano insieme ad amici e famigliari. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

Julia Roberts: il marito, i figli e Herny Daniel Moder

7. Julia Roberts è sposata dal 2002. L’attrice americana si è sposata il 4 luglio del 2002 con il cameraman Daniel Moder. Sebbene abbia sempre mantenuto privata la sua vita familiare e sentimentale, di recente si aperta molto e ha dichiarato di essere innamoratissima del marito e di essere fortunata ad avere lui al suo fianco. Insomma, dopo un periodo sentimentale turbolento (il primo matrimonio con il cantante country Lyle Lovett, naufragato quasi prima di subito, la relazione interrotta con Kiefer Sutherland pochi giorni prima delle nozze e la relazione di quattro anni con l’attore Benjamin Bratt), l’attrice ha trovato la pace che meritava.

Julia Roberts Notting Hill

8. Julia Roberts ha tre figli. Con Daniel Moder l’attrice ha inoltre esaudito il desiderio di diventare madre. Infatti, nel 2004 sono nati i gemelli Hazel Patricia e Phinnaeus Walter, nati il 28 novembre, mentre il terzogenito, Henry, è nato il 18 giugno 2007.

9. Julia Roberts ha cresciuto i figli senza dirgli di essere famosa. Tempo fa, la Roberts rivelò di non aver detto ai figli di essere una celebrità e di essere famosa, senza sapere di preciso cosa essa facesse per vivere. Questo solo per poterli crescere bene e per far sì che fosse solo la loro mamma e non in primis l’attrice famosa. La Roberts è infatti sempre stata molto protettiva nei loro confronti e sono pochissime le foto che la ritraggono insieme ai figli.

Julia Roberts: età e altezza dell’attrice oggi

10. Julia Roberts è una splendida cinquantenne. L’attrice americana è nata il 28 ottobre del 1967 a Smyrna, in Georgia,, da Walter Grady Roberts e Betty Lou Bredemus, ed è la sorella minore degli attori Eric e Lisa e zia di Emma Roberts. L’attrice è alta complessivamente 1.75 metri.

Fonti: IMDb, biography

MCU: 10 storyline che la serie Secret Invasion potrebbe esplorare

La nuova serie tv di casa Marvel, Secret Invasion, sarà incentrata su uno degli archi di fumetti più complessi, concernenti un’invasione dei temibili Skrulls sulla Terra. Con il Nick Fury di Samuel L. Jackson al timone, la serie vedrà gli Skrull appropriarsi delle identità dei personaggi per ragioni sinistre e sconosciute.

I fan di Reddit hanno immediatamente iniziato a ipotizzare come, dove e perchè avranno luogo le vicende di Secret Invasion, finendo per confezionare vere e proprie teorie di possibili trame. Dal momento che il MCU non rivelerà ovviamente nulla prima dell’uscita della serie, vale la pena dare un’occhiata a potenziali storyline che Secret Invasion potrebbe esplorare.

Gli Skrull avrebbero assunto l’identità di persone scomparse durante lo Snap di Thanos

Secondo alcuni utenti Reddit, durante i cinque anni trascorsi dopo lo Snap di Thanos, gli Skrull hanno fatto la loro comparsa, assumendo l’identità di persone decedute indirettamente durante lo Snap; in poche parole, si tratterebbe di individui che sono sopravvissuti allo Snap ma sono stati travolti da aerei o sono stati vittime di altri fattori che ne hanno causato la morte.

Gli Skrull si sarebbero finti queste persone proprio perché non si è riusciti ad identificarli durante lo Snap, e ciò ha permesso loro di infiltrarsi tra la popolazione umana e rimanere inosservati quando tutti sono tornati. Questa potrebbe rivelarsi una storyline molto interessante, che aprirebbe spazio alle backstory degli Skrull che si fingono umani.

Veranke incastrerà Talos

Molti dei momenti più popolari degli Skrull nei fumetti hanno come protagonista Veranke, la regina della specie. Alcuni fan di Reddit ritengono che, per gli Skrull, “Sarebbe il momento perfetto per iniziare l’invasione. Probabilmente non sarà opera di Talos, bensì di Veranke“.

Talos sarà la prima persona che sia i fan che i personaggi del MCU cercheranno di incolpare quando gli Skrull si riveleranno cattivi. Questa storyline potrebbe vedere Talos in fuga perché ingiustamente incastrato, il che permetterebbe a Veranke di infiltrarsi tra la specie umana mentre i governi danno la caccia all’uomo sbagliato.

Il Power Broker è uno Skrull?

Sharon Carter è uno dei personaggi che i fan Marvel vogliono vedere in Secret Invasion, data proprio la sua rivelazione in The Falcon and the winter soldier come Power Broker. I Redditor non hanno ovviamente perso questa occasione per pensare subito a Sharon come una Skrull.

La serie potrebbe in realtà evitare che Sharon diventi un villain a sorpresa, come sosterrebbe questa ipotetica storyline, dato che le sue azioni come Power Broker che estirpa segreti governativi da tutto il mondo sembrano troppo diaboliche per adattarsi alla sua personalità; inoltre, si avvierebbe così un’ulteriore sottotrama che, forse, rivelerebbe dove si trova la vera Sharon.

I Thunderbolts combatteranno gli Skrull

thunderboltsI Thunderbolts sono l’equivalente della Suicide Squad della DC e alcuni Redditor ritengono che i Thunderbolts lavorerebbero in realtà per gli Skrull senza saperlo, il che significa che la banda di ex-criminali lavorerà ancora come tali inconsapevolmente.

Con Secret Invasion che si interesserà in particolare all’aspetto spionistico dei fatti, ha senso che i Thunderbolts siano introdotti in questo modo; potrebbero venire dipinti come i cattivi, per giungere a un plot twist in cui verrebbe rivelato che sono in realtà i burattini degli Skrull. Dal MCU ci aspettiamo che una fazione così popolare venga amalgamata senza soluzione di continuità a carogne come gli Skrull.

Un War Machine Skrull

Sono molti gli utenti Reddit che suggeriscono che gli Skrull puntino a War Machine come a “un obiettivo ideale, con un piede nel mondo dei Vendicatori e uno nei livelli superiori dell’esercito“. Con l’impianto di Secret Invasion pronto a scuotere drasticamente il MCU, vedere sostituire War Machine, eroe di lunga data, ciò scuoterebbe irrimediabilmente l’animo di ogni fan.

Rhodey era un po’ troppo interessato alle attività di Sam Wilson in The Falcon and the Winter Soldier, che può essere plausibile uno Skrull che si spacci per lui; ha un enorme influenza sulle questioni che gli eroi e il governo devono fronteggiare, quindi potrebbe essere probabile che fossero gli Skrull a controllare tutti i buoni.

Maria Hill è uno Skrull?

spider-man: far from homeMolti Redditor sostengono che “Maria Hill è sempre stata una Skrull. Sempre vicina alla squadra, e anche vicina a Fury che sappiamo avere una relazione con loro“. L’idea è che lei sarà rivelata come una traditrice fin dall’inizio.

Questa rivelazione potrebbe condurre ad un arco narrativo in cui l’operato di Maria Hill Skrull saranno mostrate in maniera retroattiva, con le storyline dei film degli Avengers che si intersecheranno. Anche se uno Skrull si è spacciato per Maria in Spider-Man: Far From Home, la teoria di alcuni utenti Reddit è che la Maria Hill che i fan conoscono sia sempre stata uno Skrull.

Il governo e lo S.H.I.E.L.D. elimineranno gli impostori

Numerosi Redditor pensano che la serie avrà un approccio terreno, con “l’attenzione sui membri del governo, agenti SHIELD di alto livello e simili che sono stati sostituiti“. Secondo loro, persone come Nick Fury cercheranno di dedurre quali personaggi sono effettivamente genuini e chi sono in realtà gli Skrull.

Sarebbe un buon modo per affrontare le cose, dato che l’inclusione dei supereroi potrebbe allontanare una persona senza poteri come Nick Fury. In questa storyline, il focus potrebbe essere sullo S.H.I.E.L.D. e i personaggi principali che vivono in costante paranoia, cercando di capire chi sta dalla loro parte.

La backstory degli Skrull sarà esplorata

Non si sa molto sugli Skrull, quindi la serie Disney+ potrebbe approfondire la cultura della loro specie. Alcuni utenti Reddit affermano che “c’è una gamma diversificata di fazioni in entrambe le culture aliene, e questo verrà sfruttato in Secret Invasion“.

Molti hanno l’impressione che ciò avverrà solo dal punto di vista degli umani, ma questo approccio presenterebbe anche archi narrativi per gli Skrull stessi. Le storyline potrebbero condurre gli spettatori negli habitat degli Skrull, per meglio identificare i personaggi e il loro modo di vivere.

Gli Skrull combatteranno una guerra civile

Anche se vi sono molte teorie su quale personaggio del MCU sia effettivamente uno Skrull, c’è una buona possibilità che la serie possa presentare un conflitto tra gli Skrull stessi. Su Reddit si discute attorno al fatto che “gli Skrull potrebbero essere divisi in 2 fazioni, una buona e l’altra cattiva“.

Gli Skrull potrebbero elaborare il fatto che si trovano in una situazione simile a Black Panther, ovvero in cui uno Skrull malvagio simile a Killmonger ha causato dissenso tra i ranghi. Questa storyline potrebbe approfondire il modo di operare delle distinte fazioni, oltre a esplorare le cause della guerra civile.

Nick Fury e Talos faranno squadra

Il MCU ama far confluire le storyline dei personaggi per creare duo dinamici e alcuni utenti Reddit sostengono che Secret Invasion sarà una “serie investigativa e ogni episodio vedrà Nick e Talos esplorare diversi angoli del MCU“. Anche se è stato confermato che gli Skrull si infiltreranno tra la popolazione umana, questa potrebbe essere una buona idea per la trama principale.

La narrazione potrebbe effettivamente riguardare le avventure di Nick e Talos in giro per il mondo, o anche su diversi pianeti se è vero che Spider-Man: Far From Home ne ha dato un’ipotetica indicazione. La storyline principale sarà incentrata sul duo che segue gli indizi sulle attività degli Skrull per sventare i tentativi di nuocere alle persone.

Giornate professionali di Cinema di Sorrento: assegnati i biglietti d’oro

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Si conclude oggi la 44° edizione delle Giornate Professionali di Cinema – Energy l’appuntamento che come di consueto ha unito e accolto l’intera industria del cinema italiano coinvolgendo artisti e operatori del settore. Organizzato dall’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) con la collaborazione dell’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali), il sostegno del Ministero della Cultura, del Comune di Sorrento e della Regione Campania e il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica.

E’ stato Eternals a vincere il Biglietto d’oro per il maggiore numero di biglietti venduti della stagione. Il film Disney ha totalizzato 8,1 milioni di incasso ad oggi e così si posiziona davanti a No Time To Die della Universal, con 8 milioni, e a Dune della Warner con 7,3 milioni.

Conquistano il podio nella classifica dei film italiani più visti della stagione, i Me contro Te – Il mistero della scuola incantata di Gianluca Leuzzi distribuito da Warner. Uscito il 18 agosto e con le sale a capienza ridotta, il film del duo diventato famoso su YouTube è stato lo stesso un grandissimo successo mettendo insieme 5,1 milioni di euro. Secondo classificato Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto con 3,1 milioni di euro, atteso sequel del campione di incassi con il medesimo cast e medesimo team creativo, mandato in sala da Vision anch’esso in un periodo non facile, per aiutare l’esercizio (26 agosto) e terzo Freaks Out di Gabriele Mainetti per 01 Distribution che ad oggi ha incassato 2,5 milioni di euro. Sceneggiatori e registi di questi primi 3 film hanno ricevuto le Chiavi d’oro.

Premio speciale alla miglior uscita evento andato a Time Is Up di Elisa Amoruso e ancora premi speciali Claudio Zanchi e Pietro Coccia consegnati dall’ANEC rispettivamente al talento emergente (Aurora Giovinazzo, Lorenzo Zurzolo) e al regista esordiente (Gianluca Jodice), ma anche un premio speciale ANEC a Carlo Bernaschi e il Premio alla carriera all’ex numero 1 di Universal Italia Richard Borg.

Nell’ultimo giorno all’Hilton,  gli attori Giovanni Esposito e Gianluca Di Gennaro insieme al regista Alessandro Giglio hanno parlato del film “Black Partenope”; il regista Giuseppe Alessio Nuzzo ha presentato il documentario “Farina, acqua e lievito”; il regista Luca Cesana Trovellesi insieme a Andrea Beruatto, Ugo Dighero, Giacomo Bottoni, Martina Fusaro, Greta Oldoni, Carola Addalla Said e Kelly Chen hanno presentato “Criminali si diventa”, il regista Vito Zagarrio con Andrea Renzi, Antonella Stefanucci, Antonello Cossia, Serena Marziale il film “Le seduzioni”.  Tutti saluteranno il pubblico in sala alle anteprime aperte al pubblico al Cinema Tasso: “Black Parthenope” (venerdì 3, ore 21.15), “Farina, acqua, lievito”con la voce narrante di Marisa Laurito (sabato 4, ore 18.30). Film di chiusura delle Giornate Professionali di Cinema sarà “Nowhere special – Una storia d’amore” di Uberto Pasolini con James Norton, Daniel Lamont (sabato 4, ore 21.15). Gli inviti per le anteprime saranno in distribuzione, fino ad esaurimento, a Sorrento presso l’Info Point di piazza Tasso. Il programma completo ed aggiornato è disponibile sul sito www.giornatedicinema.it.

Clifford – Il grande cane rosso: interviste ai protagonisti

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Clifford – Il grande cane rosso: interviste ai protagonisti

Darby Camp e Jack Whitehall sono i protagonisti di Clifford – Il grande cane rosso, dal 2 dicembre al cinema. Ecco cosa ci hanno raccontato del film e dell’esperienza sul set.

Debutta il 2 Dicembre 2021 CLIFFORD – Il Grande Cane Rosso l’attesa commedia di natale basata sulla serie di libri scolastici “Clifford il grande cane rosso” di Norman Bridwell. Il film è diretto da e prodotto da Paramount Pictures in associazione con eOne Films e New Republic Pictures. Una produzione Scholastic Entertainment/Kerner Entertainment Company.

CLIFFORD – Il Grande Cane Rosso diretto da Walt Becker e si basa su una sceneggiatura scritta da Jay Scherick & David Ronn e Blaise Hemingway e su una storia di Justin Malen e Ellen Rapoport. Nel cast protagonisti sono Jack Whitehall, Darby Camp, Tony Hale, Sienna Guillory, David Alan Grier, Russell Wong e John Cleese. Il film è prodotto da Jordan Kerner, p.g.a., Iole Lucchese, produttori esecutivi sono Brian Oliver, Bradley J. Fischer, Valerii An, Brian Bell, Caitlin Friedman, Deborah Forte, Lisa Crnic.

CLIFFORD – Il Grande Cane Rosso, la trama

La piccola Emily Elizabeth (Darby Camp) riceve come regalo da uno stravagante e magico signore (John Cleese), un piccolo cucciolo di cane rosso, che immediatamente conquista il suo cuore. Ma Emily non avrebbe mai pensato che il cucciolo Clifford, al suo risveglio, si potesse trasformare in un gigantesco cane da caccia di oltre tre metri, capace di mettere a soqquadro il suo piccolo appartamento di New York. Mentre sua mamma (Sienna Guillory) è fuori città per lavoro, Emily e il suo divertente ma impulsivo zio Casey (Jack Whitehall) si troveranno ad affrontare una gigantesca avventura in giro per la Grande Mela. Basato su uno dei racconti più amati di sempre, Clifford insegnerà al mondo come amare SENZA MEZZE MISURE!

Matrix Resurrections: un nuovo trailer con Keanu Reeves

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Matrix Resurrections: un nuovo trailer con Keanu Reeves

Ecco un nuovo trailer di Matrix Resurrections con Keanu ReevesCarrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith.

Matrix Resurrections: tutte le rivelazioni nel trailer del film

Matrix Resurrections vedrà nel cast il ritorno di Keanu ReevesCarrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith al fianco delle new entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica HenwickToby Onwumere e Christina Ricci. L’uscita nelle sale è fissata per il 22 dicembre 2021. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.

America Latina: il trailer e il poster del film dei Fratelli d’Innocenzo, al cinema dal 13 gennaio

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Presentato in concorso alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, America Latina, il terzo film dei Fratelli D’Innocenzo sarà nelle sale cinematografiche a partire dal 13 gennaio 2022. Con Elio Germano, Astrid Casali, Sara Ciocca, Maurizio Lastrico, Carlotta Gamba, Federica Pala, Filippo Dini e con la partecipazione di Massimo Wertmüller è prodotto da Lorenzo Mieli per THE APARTMENT, società del gruppo FREMANTLE e VISION DISTRIBUTION, in co-produzione con LE PACTE, in collaborazione con SKY.

La trama di America Latina

Latina: paludi, bonifiche, centrali nucleari dismesse, umidità. Massimo Sisti è il titolare di uno studio dentistico che porta il suo nome. Professionale, gentile, pacato, ha conquistato tutto ciò che poteva desiderare: una villa immersa nella quiete e una famiglia che ama e che lo accompagna nello scorrere dei giorni, dei mesi, degli anni. La moglie Alessandra e le figlie Laura e Ilenia (la prima adolescente, la seconda non ancora) sono la sua ragione di vita, la sua felicità, la ricompensa a un’esistenza improntata all’abnegazione e alla correttezza. È in questa primavera imperturbabile e calma che irrompe l’imprevedibile: un giorno come un altro Massimo scende in cantina e l’assurdo si impossessa della sua vita.

Leggi la recensione di America Latina

Ant-Man and the Wasp: che fine ha fatto Ghost?

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Ant-Man and the Wasp: che fine ha fatto Ghost?

Nonostante non sembra che sia stata raccontata al meglio in Ant-Man and the Wasp, Ghost di Hannah John-Kamen è uno dei villain più carismatici e interessanti del MCU, soprattutto data la sua natura fondamentalmente buona. Si tratta a tutti gli effetti di un personaggio che richiede redenzione.

In una recente intervista con THR, Hannah John-Kamen ha spiegato quale sia stato per lei in significato di recitare accanto a Laurence Fishbourne e Michelle Pfeiffer nel film Marvel, ricordando l’esperienza come una delle migliori della sua carriera, sottolineando quanto fosse stressante che il suo personaggio sia stato così incompreso.

Quando le è stato chiesto in che situazione fosse ora la sua Ava Starr/Ghost e quale fosse il suo prossimo futuro, Hannah John-Kamen ha risposto con cautela, dicendo: “Lei sta bene, sta molto bene, non dirò nient’altro in merito, ora!”.

Non sappiamo se rivedremo il personaggio in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ma con tutto il materiale Marvel che è in lavorazione in questo momento (serie tv comprese), non ci sorprenderebbe troppo vederla spuntare fuori, da un momento all’altro.

Le info su Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

Le Montagne della Follia: Guillermo del Toro vuole fare un film più “strano” che mai

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Guillermo del Toro ha espresso il suo desiderio di diventare “più strano del solito” per il suo adattamento cinematografico del romanzo di H.P. Lovecraft, Le Montagne della Follia.

Del Toro avrebbe iniziato lo sviluppo di un adattamento del romanzo nel 2006 con il co-sceneggiatore Matthew Robbins, con il quale ha lavorato a Mimic, anche se all’epoca fece molta fatica a coinvolgere la Warner Bros. Negli anni successivi, Guillermo del Toro ha provato più volte a far decollare il film su Le Montagne della Follia, e sebbene sia passato quasi un decennio dall’ultima notizia dello sviluppo, sembra che il regista non sia pronto a rinunciare al progetto.

Del Toro ha recentemente partecipato al podcast di The Kingscast, durante il quale la conversazione si è spostata sull’adattamento cinematografico de Le Montagne della Follia. Il vincitore dell’Oscar ha rivelato di non aver rinunciato a dare vita al progetto e che il suo attuale ostacolo è la necessità di tornare indietro e riscrivere la sceneggiatura e portarla in “una direzione più strana“.

“Il problema con Montagne è che la sceneggiatura che ho co-scritto quindici anni fa non è la sceneggiatura che farei ora, quindi ho bisogno di riscriverla. Non solo per ridimensionarla in qualche modo, ma perché allora stavo cercando di colmare la grandezza del film con elementi che ora lo farebbero passare attraverso i meccanismi dello studio. Non credo di aver più bisogno di riconciliarlo. Posso passare a una versione molto più esoterica, più strana, più piccola. Sai, dove posso tornare ad alcune delle scene che avevo tralasciato.

Alcuni dei grandi set che ho disegnato, per esempio, non mi piacciono. Ad esempio, ho già fatto questo o quel pezzo gigante. Mi sento come se stessi andando in una direzione più strana. So che alcune cose rimarranno. So che il finale che abbiamo è uno dei finali più intriganti, strani e inquietanti, per me. Ci sono circa quattro scene horror che amo nella sceneggiatura originale. Quindi, sai, sarebbe la mia speranza. Certamente ricevo una telefonata ogni sei mesi da Don Murphy che dice ‘Stiamo facendo questo o cosa? Lo farai come prossimo film o no?’ e io dico ‘Devo prendermi il tempo per riscriverlo.'”

Sicuramente nell’ottica post-Oscar della carriera di Guillermo del Toro, riuscire a rintracciare l’interesse dei grandi Studios non è più un problema come poteva esserlo all’epoca di Mimic, ma resta il fatto che l’adattamento in senso proprio di questo particolare romanzo sembra un po’ il Napoleone di Kubrick per del Toro (ma anche per chiunque altro regista attualmente in attività).

La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley, il trailer finale del film di Guillermo Del Toro

Diretto dal premio Oscar Guillermo del Toro, il film targato Searchlight Pictures La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley arriverà il 27 gennaio nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley è interpretato dal candidato all’Academy Award Bradley Cooper, dall’attrice premio Oscar Cate Blanchett, dalla candidata all’Oscar Toni Collette, dal candidato all’Oscar Willem Dafoe, dal candidato all’Oscar Richard Jenkins, dalla candidata all’Oscar Rooney Mara, Ron Perlman e dal candidato all’Academy Award David Strathairn.

Venom: La furia di Carnage, che fine hanno fatto le galline di Eddie Brock?

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Collider ha ottenuto in esclusiva una scena eliminata da Venom: La furia di Carnage che rivela il destino delle galline di Eddie Brock, Sonny e Cher. Nel film, Eddie originariamente porta i polli a casa per aiutare Venom a placare la sua fame di carne.

Tuttavia, dopo essersi affezionati ai polli, Eddie e Venom decidono di tenerli come animali domestici e chiamarli come il famoso duo musicale. In una solenne scena tagliata ambientata dopo che si è momentaneamente separato da Venom, si vede Eddie riparare il suo appartamento e lasciare i suoi amici piumati nel parco, dicendo loro “non avrebbe mai funzionato”.

Leggi la recensione di Venom: la Furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham (Boardwalk Empire, Taboo). Il film uscirà in autunno al cinema.

Batgirl: ecco la divisa di Barbara Gordon!

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Batgirl: ecco la divisa di Barbara Gordon!

Dopo aver avuto la conferma che Barbara Gordon nel prossimo Batgirl sarà un agente della polizia di Gotham City, ecco che, grazie a Natalie Holt, compositrice del film, abbiamo la possibilità di dare uno sguardo alla divisa che la nostra eroina indosserà nel film HBO Max:

https://twitter.com/filmmusicholt/status/1466099113720692739?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1466099113720692739%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fbatgirl-gcpd-uniform-first-set-image%2F

All’inizio di quest’anno, è stato annunciato che Leslie Grace interpreterà Batgirl. Il suo precedente ruolo cinematografico è stato nell’adattamento della WB di In the Heights, acclamato dalla critica. Mentre la trama di Batgirl è ancora nascosta, il film vedrà J.K. Simmons torna nel ruolo del commissario Gordon, visto l’ultima volta in Justice League di Zack Snyder. Si dice anche che il film vedrà il ritorno di Batman, ma non è noto se sarà Ben Affleck, Michael Keaton o un altro attore, mentre si esclude Robert Pattinson. Jacob Scipio partecipa al film in un ruolo non rivelato e Brendan Fraser interpreta il cattivo Garfield Lynns, noto anche come Firefly.

Batgirl doveva essere diretto da Joss Whedon, regista di The Avengers e Avengers: Age of Ultron, nonché della versione cinematografica di Justice League. Tuttavia, nel 2018, il regista ha deciso di abbandonare il progetto, ammettendo di non essere riuscito a “decifrare la storia”.

J.K. Simmons ha saputo di essere J. Jonah Jameson da un fan

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J.K. Simmons ha saputo di essere J. Jonah Jameson da un fan

J.K. Simmons ha appreso di aver ottenuto il ruolo di J. Jonah Jameson nella trilogia di Spider-Man di Sam Raimi da un incontro casuale con un fan. Simmons è apparso per la prima volta come caporedattore del Daily Bugle nel 2002, al fianco del Peter Parker di Tobey Maguire.

Da Willem Dafoe nei panni di Green Goblin e Kristen Dunst nei panni di Mary Jane Watson a Maguire e Simmons, il casting del film iniziale di Raimi è stato perfetto. Tuttavia, la rappresentazione di Simmons dell’editore con una tendenza nell’etichettare Spider-Man una “minaccia” ha stabilito un gold standard nei parametri applicabili al dare vita ai personaggi dei fumetti.

Mentre Simmons era già stato riconosciuto sul piccolo schermo, all’epoca, Spider-Man ha cambiato la traiettoria della sua carriera. Il suo lavoro come Jameson lo ha affermato come un caratterista dominante, cosa che si può vedere bene in Whiplash (2015), per il quale ha vinto un Oscar come miglior attore non protagonista, ma anche in altri mille ruoli in film di successo (pensate a Juno!).

Anche dopo Spider-Man 3 del 2007, Simmons ha continuato a gironzolare nel mondo dei cinecomic, doppiando Omni-Man in Invincible e prestando il volto al Commissario Gordon per il DCEU (in Justice League e nel prossimo Batgirl).

Durante una recente intervista con The Ringer, Simmons ha rivelato come ha scoperto per la prima volta di aver vinto il ruolo di J. Jonah Jameson in Spider-Man. Durante un’audizione per una voce fuori campo, Simmons è stato fermato da un fan che lavorava alla Grey Advertising, un’agenzia di New York. Ecco com’è andata:

“Sto camminando seguendo la persona attraverso i cubicoli e questa sedia da scrivania vola davanti a me, all’indietro, con un ragazzo che probabilmente aveva 28 anni e che mi dice, ‘Oh mio Dio JK, congratulazioni!’ e io, ‘ Grazie. Per cosa?’ e lui: ‘Mi stai prendendo in giro? Uomo Ragno! J. Jonah Jameson, è fantastico!” e io pensavo: “Non lo sapevo… ho scoperto di aver ottenuto la parte grazie a un ragazzo che era così connesso ai siti dei fan di Internet su cui avevano quell’informazione prima che il mio agente mi chiamasse per dirmi che avevo ottenuto il lavoro! mi ha chiamato tipo 3 ore dopo e io ho detto, ‘Sì, lo so.'”.

E ora J.K. Simmons tornerà a vestire i panni del Direttore del Daily Bugle come ci è stato anticipato dalla scena post credits di Spider-Man: Far From Home.

Doctor Strange 2: nel Multiverso della Pazzia, un set LEGO anticipa un villain

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Un nuovo set LEGO di Doctor Strange 2: nel Multiverso della Pazzia anticipa i personaggi principali che combattono contro il presunto cattivo del film, Shuma-Gorath. I Marvel Studios hanno trascorso gli ultimi cinque anni a sviluppare un sequel di Doctor Strange con Benedict Cumberbatch. Il film ha subito molti cambiamenti durante questo periodo, poiché Sam Raimi è subentrato alla regia dopo l’uscita di Scott Derrickson. Il film si è anche evoluto per diventare una magica avventura di squadra che ha a che fare con il multiverso e include personaggi come Scarlet Witch (Elizabeth Olsen), Wong (Benedict Wong) e il debutto nel Marvel Cinematic Universe di America Chavez (Xochitl Gomez).

Le modifiche al film hanno anche cambiato notevolmente chi sarà il cattivo previsto. Il piano originale di Derrickson per il sequel avrebbe visto Nightmare diventare l’antagonista principale, mentre il barone Mordo (Chiwetel Ejiofor) è rimasto parte della storia dopo che Raimi è salito a bordo del progetto.

Ci sono state anche grandi speculazioni sul fatto che Scarlet Witch potrebbe essere la vera cattiva mentre sfrutta il Darkhold e la sua Magia del Caos per cercare di trovare i suoi figli, dopo WandaVision. Naturalmente, molti credono che una forza del male la manipolerà, con speculazioni che vanno da Mephisto a Chthon o Shuma-Gorath.

Sebbene i Marvel Studios siano ancora lontani mesi dall’uscita di Doctor Strange 2: nel Multiverso della Pazzia al cinema, i numerosi ritardi non hanno fermato tutte le fasi del merchandising. Ora, 1414falconfan su Instagram ha condiviso la confezione di un nuovo set LEGO di Doctor Strange 2.

Il set include delle immagini di Doctor Strange, Wong e America Chavez che combattono contro una creatura gigante, con un occhio solo e tentacoli, a cui la scatola si riferisce semplicemente come Gargantos. Nonostante la somiglianza con il magico cattivo della Marvel Shuma-Gorath, che da tempo si dice sia il cattivo del sequel, Gargantos è il nome di un mostro marino con collegamenti con Namor. Tuttavia, Gargantos non è una minaccia magica nei fumetti, quindi l’MCU potrebbe dare questo nome a Shuma-Gorath.

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Doctor Strange 2: nel Multiverso della Pazzia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Secret Invasion: Cobie Smulders riprenderà il ruolo di Maria Hill

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Arriva da deadline la notizia che l’attrice Cobie Smulders riprenderà il ruolo di Maria Hill in Secret Invasion, l’annunciata serie Marvel Studios in programma nel 2023. Cobie Smulders si riunirà al già annunciato ritorno di Nick Fury interpretato da Samuel L. Jackson in Secret Invasion della Marvel, riprendendo il ruolo di Maria Hill. La serie sarà presentata in anteprima su Disney+ e vede la partecipazione anche di Ben Mendelsohn, che riprende il ruolo di Skrull Talos, Olivia Colman, Emilia Clarke, Kingsley Ben-Adir, Christopher McDonald e Killian Scott.

La serie di eventi comici crossover mette in mostra una fazione di Skrull mutaforma che si sono infiltrati sulla Terra per anni. La Smulders ha ripreso il ruolo in diverse foto Marvel tra cui Spider-Man: Far From Home, Captain America: Civil War e tutti i film degli Avengers. Di recente ha ricevuto ottime recensioni per la sua interpretazione di Ann Coulter in American Crime Story: Impeachment.

Secret Invasion, la serie

Secret Invasion è l’annunciata serie tv Marvel   dei Marvel Studio e Disney+. La serie è basata sull’omonimo fumetto dei Marvel Comics. In Secret Invasion protagonista sarà Samuel L. Jackson che torna nei panni di Nick Fury accanto a Ben Mendelsohn, che da Captain Marvel, torna ad interpretare lo Skrull Talos. Nel cast annunciati anche Christopher McDonald in un ruolo segreto. Annunciati anche in ruolo ancora sconosciuti Emilia Clarke e Olivia Colman.

Un bambino chiamato Natale, recensione del film con Maggie Smith

Un bambino chiamato Natale, recensione del film con Maggie Smith

Nella miriade di pellicole natalizie, su Netflix c’è un nuovo film sulla immortale formula del ‘c’era una volta’. Tratto dall’omonimo romanzo di Matt HaigUn bambino chiamato Natale di Gil Kenan porta sullo schermo la storia nascosta dietro a Babbo Natale, tra fantasia e realtà, magia e valori sinceri, per ricordare a tutti il vero spirito del giorno più bello dell’anno.

Un bambino chiamato Natale: la trama

La scorbutica Zia Ruth (Maggie Smith) deve trascorrere la notte della vigilia con i tre nipotini. Per far passare ai bimbi la nostalgia dei genitori – il padre è al lavoro e la mamma non c’è più – la vecchia zia racconta loro la storia del bambino chiamato Natale. Tanto tempo prima, in una umilissima baita in Finlandia viveva Nikolas, da sempre chiamato Natale dalla madre. Prima della sua morte, la donna raccontava a Nikolas le avventure del leggendario villaggio degli elfi, Elfhelm, un luogo magico.

Dopo aver perso la mamma, Nikolas viene lasciato solo con la zia dal padre falegname: l’uomo è stato mandato in missione dal Re per una spedizione verso le nevi del Nord, alla ricerca di qualcosa di magico che possa ridare speranza al villaggio ridotto in povertà. Temendo di perdere anche il papà, Nikolas si mette in viaggio per ritrovarlo: insieme al topolino parlante e alla renna Lampo, vive incredibili avventure. Tra elfi, fate e forti emozioni, scopre finalmente le origini del suo soprannome.

La storia dentro la storia

La storia della buonanotte è il leitmotiv di tutto Un bambino chiamato Natale. Il film è tratto dal romanzo per bambini di Matt Haig. Zia Ruth narra ai nipotini di Nikolas, bambino a sua volta ossessionato dalla storia di Elfhem che sua mamma gli raccontava ogni sera. Il film gioca tantissimo sui confini tra realtà e finzione che si celano nei racconti per l’infanzia. La magia si mescola a momenti ed emozioni che ogni bambino può vivere: la paura dell’abbandono, la voglia di scoprire il mondo attorno a sé, o addirittura la perdita di un genitore.

Nella storia che vive Nikolas, i nipotini di zia Ruth possono rispecchiarsi e trovare conforto: come loro, anche il ragazzino perde la mamma ma riesce ad andare avanti e a vivere avventure straordinarie.

Un bambino chiamato Natale film recensione
Cr: Larry Horricks/NETFLIX © 2021 Ne

Lo storytelling ne Un bambino chiamato Natale

L’universo è fatto di storie, non di atomi”, dice zia Ruth. Narrare storie è da sempre essenziale per l’uomo, affrontare la cruda realtà è più semplice se la condiamo con un bel racconto.  Zia Ruth fa questo per i nipoti: addolcisce un evento traumatico come la morte del genitore adornandolo di magia e avventura. Il piacere di poter visualizzare sullo schermo un racconto così fantasioso, è notevole per lo spettatore. Tra atmosfere pittoresche, effetti speciali e tinte fantasy, le immagini costruite superano l’immaginazione. L’attenzione prestata alla costruzione del mondo fantastico in cui vive Nikolas aggiunge valore a Un bambino chiamato Natale, permettendo al lungometraggio di distinguersi tra i tanti film natalizi.

Il ruolo di Maggie Smith

Un bambino chiamato Natale non sarebbe lo stesso racconto senza Maggie Smith a fare da voce narrante. L’attrice è ormai un volto iconico dei film fantasy per bambini: è la professoressa Minerva McGranitt nella saga di Harry Potter, nonché nel cast di film come Hook di Spielberg o Tata Matilda e il grande botto. Maggie Smith è nota anche per i suoi ruoli in costume, come quello della Contessa Violet nella serie Downtown Abbey.

Il suo atteggiamento altezzoso, cinico e buffo, in tutto e per tutto inglese, la rendono perfetta per la parte della zia apparentemente fredda e temibile ma dal cuore d’oro. E con le sue parole, riesce a confortare l’animo dei nipoti tanto quanto quello dello spettatore.

Un bambino chiamato Natale maggie smith
© 2021 Netflix US, LLC – Studiocanal SAS

Un dramma per l’infanzia?

Un bambino chiamato Natale non spicca per la comicità. Per molti aspetti sembra più che altro un film drammatico, seppur rivolto ai bambini. I momenti toccanti sono consistenti, i temi trattati non di poca importanza: inserire tre lutti in una pellicola per l’infanzia ha un peso notevole. Le frasi importanti, profonde e moralistiche sono inserite di continuo tra gli eventi strampalati.

Forse l’aspetto drammatico è un po’ troppo enfatizzato, considerando il genere di film. In ogni caso, non si disprezza mai un po’ di profondità, raramente riscontrabile nelle pellicole natalizie e nei cinepanettoni che dominano questo periodo dell’anno.

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