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Ischia Film Festival, Max Bruno: “Non ci resta che il crimine 2 a Napoli”

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Terza giornata della diciassettesima edizione dell’Ischia Film Festival, tocca a Massimiliano Bruno che nella sezione Best of accompagna il suo Non ci resta che il crimine, fortunata commedia “a spasso nel tempo” che è stata uno dei maggior incassi italiani dell’anno. Merito di un cast in grande forma, composto da Marco Giallini, Alessandro Gassman,Gianmarco Tognazzi, Edoardo Leo e Ilenia Pastorelli.

La protagonista di Lo chiamavano Jeeg Robot ha presentato il film al pubblico insieme al regista e allo sceneggiatore Nicola Guaglianone. “Non ci resta che il crimine è uno di quei film che fa sognare. Per me è stato così già dai costumi, erano stupendi, ho indossato un coprispalle che aveva usato già Raffaella Carrà, che si può volere di più. Massimiliano e Nicola sono due uomini molto sensibili, hanno tirato fuori tanti talenti, possiamo dire che sono stati i Pippo Baudo di tante attrici, perché hanno scritto ruoli femminili bellissimi. In un momento storico in cui si parla tanto di come le donne vengano usate, Sabrina è un personaggio tridimensionale che usa il sesso per manipolare gli uomini. Una cosa che io non sono mai riuscita a fare”.

Un film che Massimiliano Bruno si è molto divertito a fare in cabina di regia. “Qui ancora più che in altri casi volevo fare il regista, divertirmi con i topos del poliziottesco anni Settanta, aiutato da un cast davvero eccezionale, a cui avevo dato un superpotere, quello della conoscenza dei trent’anni successivi. Il film è stato amato e grazie a questo ne gireremo un sequel. Saremo sul set dalla fine di settembre e gireremo a Napoli. Senza Guaglianone alla scrittura, purtroppo”.

“Non faccio sequel” ha dichiarato lo sceneggiatore. “Dopo Lo chiamavano Jeeg Robot, per cui ho deciso che non ci sarebbe stato un numero due, preferisco evitare. Ma sono sicuro che verrà fuori un bel film che andrò a vedere al cinema da spettatore”.

Lunedì 1° luglio è stata anche al volta di Laura Luchetti e del suo Fiore Gemello, “una storia d’amore di due anime rotte” come definito dalla stessa regista. “Volevo raccontare di una ragazza che ho conosciuto davvero anni fa e la cui storia mi è rimasta impressa. Mi sono chiesta cosa sarebbe potuto succedere se, nella realtà odierna, questa quattordicenne scappata di casa per sfuggire a un ambiente violento, avesse incontrato uno dei tanti migranti minorenni che ci sono nel nostro paese”. Il film è stato accompagnato a Ischia anche da Giorgio Colangeli, il protagonista “adulto”, che ha dichiarato “Fiore gemello è la storia di due ragazzi che non riescono a integrarsi in un mondo di adulti che non ha cura di loro, e fa capire quanto poco basterebbe per migliorare le cose nella società odierna”.

La serata è proseguita con Coreur, lungometraggio autobiografico diretto da Kenneth Merchen, alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa. Film sul ciclismo girato da un ciclista che ha dichiarato: “Tra una gara e un film cos’è più dura? Dipende dalla gara! Sicuramente è stata dura mettere in scena momenti molto personali, ma non mi è dispiaciuto smettere i panni del ciclista per un po’”.

Matteo Garrone, Toni Servillo e Carlo Verdone tra i nuovi membri dell’Academy

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Ci sono anche i “nostri” Matteo Garrone, Toni Servillo, Carlo Verdone e Giancarlo Giannini nella lista degli 842 nuovi invitati dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences rivelata nelle ultime ore, che ha aggiunto quest’anno artisti e dirigenti provenienti da 59 paesi incrementando la percentuale di giurati di colore e di donne.

Oltre agli italiani l’associazione dà il benvenuto ai vincitori dell’Oscar Guy Nattiv (Skin), Jimmy Chin (Free Solo), Phil Lord e Chris Miller (Spider-Man: Into the Spider-Verse) e i nominati Lady Gaga (A Star Is Born) e Marina de Tavira (Roma), ma anche a nomi provenienti dalla tv come Brad Simpson, Marti Noxon, Alexander Skarsgard, Elisabeth Moss e Sterling K. Brown.

Tra i nuovi giurati spiccano inoltre personalità note al grande pubblico come Leitita Wright, Winston Duke, Tom Holland, Claire Foy, Marina de Tavira, Tracy Letts, Gemma Chan, Jennifer Kent, Melanie Laurent, Adele, Annie LennoxMamoru Oshii.

Doctor Strange 2: tutto quello che sappiamo sul sequel

Doctor Strange 2: tutto quello che sappiamo sul sequel

Mentre aspettiamo che vengano ufficialmente annunciati i titoli della Fase 4 del MCU, i fan possono fare affidamento sulle conferme e le voci riguardanti Doctor Strange 2, uno dei capitoli annunciati tempo fa da Kevin Feige che vedrà di nuovo protagonista Benedict Cumberbatch nei panni dello stregone supremo dopo gli eventi di Avengers: Endgame.

Ecco di seguito tutto ciò che sappiamo a riguardo:

Scott Derrickson tornerà alla regia

(Photo by Frazer Harrison/Getty Images)

Scott Derrickson, regista di Sinister e del primo capitolo di Doctor Strange nel 2016, è stato confermato anche per il sequel. Derrickson si è detto entusiasta all’idea di esplorare il mondo del personaggio oltre i vincoli imposti dalle origin story.

Per questo sequel non ci saranno limitazioni di alcun tipo, e la trama potrà andare in qualsiasi direzione per espandere l’arco narrativo dello stregone.

Il sequel si ispirerà al Cavaliere Oscuro

Come dichiarato dallo stesso Derrickson, l’intenzione per il sequel è seguire le tracce di The Dark Knight di Christopher Nolan introducendo un villain la cui personalità verrà indagata in profondità.

Del cinecomic su Batman il regista ha apprezzato in particolar modo il ritratto di Joker di Heath Ledger, quindi aspettiamoci qualcosa di simile anche nel film.

Karl Mordo potrebbe essere il villain

Diverse voci sostengono che Karl Mordo sarà il villain principale nel sequel di Doctor Strange. Per l’antagonista soltanto pochi eletti dovrebbero poter esercitare i poteri magici, incluso se stesso, e per raggiungere i suoi scopi deciderà di eliminare tutti quelli che ritiene indegni.

Mordo è già apparso nel primo film, interpretato da Chiwetel Ejiofor.

I rumor su Fratello VooDoo e Clea

doctor strange 2

Secondo gli ultimi report il sequel segnerà il debutto, sul grande schermo, di due personaggi dei fumetti noti come Jericho Drumm aka Fratello Voodoo e Clea. Questo è ciò che suggerisce Roger Wardell su Twitter, misterioso account che spesso ha l’abitudine di divulgare segreti sulle prossime produzioni Marvel (come dettagli sulla trama di Endgame, la trasformazione fisica di Thor, il ritorno di James D’Arcy nei panni di Jarvis e il cameo di Robert Redford).

Per quanto riguarda Drumm, chi ha letto i fumetti saprà che l’eroe viene scelto dall’occhio di Agamotto dopo l’abdicazione di Strange, e diventa così il nuovo Mago Supremo della Terra con il nome di Dottor Voodoo. Nel corso della sua storia combatte insieme ai Nuovi Vendicatori contro chi vuole recuperare l’occhio e guadagnare il potere di governare la Terra.

Clea invece è una supereroina originaria della Dimensione Oscura, nipote del villain Dormammu (già visto nel primo film di Doctor Strange) e uno dei principali interessi amorosi di Stephen Strange che sposerà ad un certo punto del suo percorso.

Quando inizieranno le riprese?

Ospite di un panel al recente Denver Pop Culture Con, la star di Doctor Strange Benedict Wong sembra aver confermato che le riprese del sequel inizieranno prima del previsto entro il 2020. “So che i Marvel Studios hanno assunto uno sceneggiatore, che tra l’altro ho incontrato alla premiere di Avengers: Endgame. Quindi penso che possa accadere da qualche parte l’anno prossimo.

Rachel McAdams dovrebbe tornare nei panni di Christine Palmer

Rachel McAdams è attesa di nuovo nei panni di Christine Palmer, l’interesse sentimentale di Stephen Strange scomparsa dai radar del MCU dopo il film del 2016. Non sappiamo che fine abbia fatto durante gli eventi di Infinity War e se sia sopravvissuta (o resuscitata) in Endgame, quindi sarà interessante vedere come verrà gestito l’arco narrativo e che motivazioni verranno fornite.

Marvel Studios: tutte le rivelazioni di Kevin Feige sul futuro del MCU

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Impegnato con la promozione di Spider-Man: Far From Home, ultimo capitolo della Fase 3, Kevin Feige ha avuto modo di discutere del futuro dei Marvel Studios e dei progetti riguardanti la prossima fase del MCU.

Ecco di seguito le più importanti rivelazioni:

Spider-Man: Far From Home chiuderà la Infinity Saga

Spider-Man: Far From Home

Come dichiarato nei mesi scorsi in contemporanea con l’uscita di Avengers: Endgame sarà Spider-Man: Far From Home, sequel di Homecoming, a chiudere il sipario sulla Fase 3, i cui eventi sono culminati nella battaglia dei Vendicatori contro Thanos con la conclusione della saga delle gemme dell’infinito.

Le ragioni di questa scelta “editoriale” sono state però motivate dal presidente dei Marvel Studios Kevin Feige in una recente intervista:

Mentre stavamo lavorando a Endgame ci siamo resi conto che il vero finale dell’intera Infinity Saga, il film finale della Fase 3, doveva essere Spider-Man: Far From Home, semplicemente perché avremmo perso Tony Stark. E il rapporto tra Peter Parker e Tony è stato così speciale nei cinque film in cui Tom Holland ha interpretato Spider-Man nel MCU, che dovevamo vedere dove era arrivato il suo viaggio, o come Spider-Man usciva dall’ombra del suo mentore diventando il vero eroe che era destinato a essere. Per questo motivo ritengo che Endgame e Far From Home siano essenzialmente due pezzi della stessa storia, e che quella storia non si può dire conclusa fino alla fine del prossimo film“.

Il futuro dei Defenders

kevin feige

Che ne sarà dei protagonisti delle serie tv Marvel cancellate da Netflix? Sappiamo che Disney + si concentrerà sugli eroi già introdotti al cinema, ma che dire dei Defenders?

Sull’argomento Feige è rimasto misterioso ammettendo di non sapere nulla: “C’erano un sacco di grandi personaggi in quelle serie e penso che ci vorrà un po’ di tempo prima di poterli usare…

Le serie di Disney + e l’impatto sui film

La nuova sfida in casa Marvel Studios è rappresentata dall’approccio alla tv. In passato, l’universo condiviso ha aperto le sue porte al piccolo schermo con le serie prodotte dalla Marvel TV (vedi The Defenders, Luke Cage, Daredevil, Iron Fist e Jessica Jones su Netflix, o Agents of SHIELD e Agent Carter su ABC, Runaways su Hulu e Cloak & Dagger su Freeform), tuttavia i titoli originali che arriveranno su Disney + porteranno il concetto di “condivisione” ad un livello successivo.

Questi episodi si intersecheranno con i film in un modo importante“, ha detto Feige. “Si tratta di una forma totalmente nuova di narrazione con cui possiamo giocare ed esplorare“. Sappiamo già Disney ha confermato le serie spin-off su Loki, Soldato d’Inverno e Falcon e Scarlet Witch e Visione, con il ritorno degli attori che avevano interpretato gli eroi al cinema.

Fantastici 4 e X-Men

È ancora presto per parlarne, ma posso dirvi che ogni progetto inizia con lo sviluppo di idee interessanti e divertenti, pensando a quei personaggi a cui potremmo avere accesso“, ha detto il presidente dei Marvel Studios riguardo l’arrivo di Fantastici 4 e X-Men nel MCU dopo la fusione tra Disney e Fox.

Tutto dipende dalla storia che stiamo cercando di raccontare“, ha concluso.

Il 2019 è l’anno di Nick Fury

captain marvel

“Assente” solo da due titoli del MCU, Black Panther e Captain America: Civil War, Samuel L. Jackson è la presenza più ricorrente dei Marvel Studios, oltre che vero protagonista del 2019 con ben tre film all’attivo (Captain Marvel, Endgame e Far From Home).

Sam è stato molto divertente durante una tavola rotonda in cui abbiamo parlato di come  Fury fosse scomparso per un po’ di tempo. Si presentava in Avengers: Age of Ultron e poi sarebbe scomparso in Civil War…Ci siamo incontrati e gli ho detto che era passato troppo tempo e che il 2019 sarebbe stato il suo anno“.

Più rappresentazione nel MCU

black panther

Black Panther e Captain Marvel sono soltanto i primi due esempi di una ricerca di diversità di genere e nuove storie che il MCU sta mettendo in atto, come spiegato in più occasioni da Kevin Feige.

Il presidente dei Marvel Studios ha fatto il bilancio dell’anno appena trascorso, tra successi annunciati (Avengers: Infinity War) e inaspettati (il cinecomic di Ryan Coogler sull’eroe di Wakanda), guardando al futuro con ottimismo:

Black Panther è stato solo l’inizio. Ha funzionato nel modo in cui ci ha spinti a dirigerci nella direzione in cui saremmo andati comunque. Poi guardi quel film, ed è incredibile, segnale che i Marvel Studios sono cresciuti […] Porteremo sempre più donne nei prossimi anni e cercheremo di promuovere la diversità di genere, sia per quanto riguarda i personaggi che per le persone che lavorano a questi film. Sono convinto che se hai diverse voci, allora otterrai storie migliori e sorprendenti.

Un crossover tra Spider-Man e Venom è possibile

Marvel Studios e Sony Pictures si contendono da anni i diritti sui personaggi relativi alla storia editoriale di Spider-Man, ma l’arrivo del personaggio principale nel MCU datato 2015 sembra aver rimesso in gioco la possibilità di vedere uniti nello stesso film icone come Peter Parker e Eddie Brock aka Venom (evento già accaduto dodici anni fa in Spider-Man 3 di Sam Raimi, film comunque precedente all’era dei nuovi cinecomic).

Sull’argomento e il sogno di un futuro crossover tra questi due è tornato a parlare anche Kevin Feige, ora impegnato con la promozione dell’ultimo capitolo della Fase 3 Spider-Man: Far From Home, dichiarandosi aperto ad ogni soluzione:

Penso che probabilmente tutto dipenda dalla Sony. Lo studio possiede i diritti di entrambi quei personaggi e adesso ha Venom nel loro mondo. Non so quali siano i loro piani per un sequel sul simbionte o se lo stiano già progettando, ma un crossover mi sembrerà probabile ad un certo punto“.

Vedova Nera: prequel o un sequel?

vedova nera

Gli eventi di Avengers: Endgame ci hanno lasciato con la morte definitiva di Vedova Nera su Vormir, dove si era recata insieme a Occhio di Falco per recuperare la gemma dell’anima. Tuttavia la certezza che il personaggio tornerà nel suo standalone attualmente in produzione ha aggiunto ancora più mistero sulla timeline del film e sul modo in cui questo prequel (o presunto tale) potrebbe influenzare il futuro del MCU.

Sull’argomento si è espresso Kevin Feige, spiegando che c’è sempre del metodo nella pazzia con cui lo studio affronta le sfide e che il divertimento è la base di ogni progetto. Nessun dettaglio sulla storia di Vedova Nera trapela dalle sue parole, ma è chiaro che le nuove avventure di Natasha Romanoff avranno un qualche impatto significativo nella gestione delle prossime Fasi (anche in relazione alla continuity stravolta dai viaggi nel tempo di Endgame).

Guardo a Better Call Saul come un meraviglioso esempio di prequel che riesce a distinguersi da solo oltre Breaking Bad, perché in grado di informarti su tanti aspetti dello stesso universo che prima non conoscevi. Quindi il tempo ci dirà in che direzione siamo andati con la mossa di questo standalone.”

Keanu Reeves

Keanu Reeves gay

Nelle scorse settimane era stato il sito MCU Cosmic a rivelare che i Marvel Studios avrebbero considerato Keanu Reeves per un ruolo nel film sugli Eterni, e che le trattative sarebbero state già in corso. Ora però, nonostante non vengano forniti ulteriori dettagli in merito, arriva la conferma del fatto che lo studio ha effettivamente contattato l’attore ma più volte nel corso degli ultimi anni e per vari personaggi.

A svelarlo è Kevin Feige in una recente intervista con Comicbook, e queste sono state le sue parole sull’argomento:

In pratica parlavamo con Keanu per quasi tutti i film che abbiamo realizzato. Non so se e quando si unirà al Marvel Cinematic Universe, ma vogliamo davvero capire il modo giusto per farlo accadere“.

Ironheart nel MCU

Riri Williams è uno dei personaggi più controversi della storia recente della Marvel Comics, ora conosciuta come Ironheart, ma originariamente esordì nel ruolo di Iron Man nel 2014 tra l’amore e l’odio dei fan. E ora che i Marvel Studios sono sempre più aperti alla possibilità di dedicare spazio alle eroine – sfruttando la scia del successo di Captain Marvel al botteghino – Riri potrebbe essere l’erede perfetta di Tony Stark nel MCU dopo l’addio di Robert Downey Jr.

Anche Feige si è espresso sull’argomento dichiarando il suo interesse:

Penso che sia un grande personaggio, ed è stato divertente vedere come si evolve nei fumetti.

Killmonger tornerà in Black Panther 2?

Black Panther

Diverse voci sostengono che Michael B. Jordan tornerà a interpretare Killmonger nel sequel Black Panther anche se Kevin Feige sembra aver respinto quelle affermazioni.

Si tratta solo di voci e speculazioni, e Ryan Coogler ha appena iniziato a scrivere il film, quindi è presto per queste notizie.”

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Avengers: Engame, la scena su Vormir avrebbe potuto includere Thanos

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Ospiti lo scorso weekend dell’ACE comic con di Seattle, diversi attori del MCU hanno preso parte ai panel con i fan in cui si è discusso dei retroscena di Avengers: Endgame e della loro esperienza decennale con i Marvel Studios. Tra questi c’era anche Jeremy Renner, il volto di Clint Barton aka Occhio di Falco, che abbiamo ritrovato protagonista durante gli eventi dell’ultimo capitolo uscito in sala al fianco di Vedova Nera.

In una delle scene più emozionanti del film il personaggio assiste al sacrificio dell’amica Natasha Romanoff che si getta dalla rupe del pianeta Vormir per ottenere la gemma dell’anima, senza la quale i Vendicatori non potranno attivare il nuovo guanto dell’infinito riportando in vita tutte le vittime della Decimazione, ma a quanto pare la stessa sequenza era stata concepita in maniera diversa nelle prime bozze di sceneggiatura.

A rivelarlo è proprio Renner nel botta e risposta con il pubblico dell’ACE Comic Con, spiegando che nella versione originale di Endgame (poi scartata) Thanos sarebbe arrivato su Vormir attaccando i due eroi:

Quella in particolare è stata una scena difficile da girare. L’abbiamo terminata circa sei mesi fa, ma inizialmente le cose erano molto più complicate, con un attacco di Thanos. Nella versione vista al cinema c’eravamo solo noi due“.

Diverse sequenze sono state eliminate in sala di montaggio, come hanno già raccontato nelle scorse settimane i fratelli Russo, gli sceneggiatori e i montatori di Endgame, e in questo caso sembra che Occhio di Falco avrebbe respinto Thanos e i suoi soldati cercando di impedire a Vedova Nera di correre verso il limite della scogliera. Sicuramente l’aver ridotto lo spazio per favorire le emozioni di questa coppia di amici di lunga data che si dicono addio per sempre è stata una mossa saggia, oltre che visivamente e sentimentalmente perfetta.

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Avengers: Endgame tornerà nelle sale il 4 luglio con alcuni contenuti extra dopo i titoli di coda che presenteranno al pubblico una scena eliminata, un tributo a Stan Lee (scomparso dopo la fine delle riprese e protagonista dell’ultimo cameo dell’universo condiviso) e una piccola anticipazione, o teaser, di Spider-Man: Far From Home.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Fonte: Syfy

Ansel Elgort, Miles Teller e Harry Styles in lizza per il film su Elvis di Baz Luhrmann

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Uno tra Ansel Elgort, Miles Teller, Harry Styles e Austin Butler potrebbe essere il nuovo volto di Elvis Presley in Elvis, il film biografico che sarà scritto e diretto da Baz Luhrman e prodotto dalla Warner Bros. Come riportato infatti da Deadline, il regista australiano testerà  nei prossimi giorni i quattro attori per il ruolo del leggendario cantante che sarà protagonista sullo schermo insieme al personaggio dello storico manager di Presley, il colonnello Tom Parker. A quanto pare Tom Hanks è già pronto per interpretare Parker.

La sceneggiatura del film Elvis è stata curata a quattro mani da Luhrman e Craig Pearce, e la storia ruoterà intorno al rapporto tra il giovane Elvis, un ragazzo di estrazione sociale umile con il sogno di diventare una star della musica americana, e il suo impresario. Secondo la cronaca Parker avrebbe sperperato la metà dei guadagni di Presley per scopi personali in cambio della sua ascesa nell’olimpo discografico.

Elgort sarà presto sul grande schermo con il nuovo adattamento di West Side Story di Steven Spielberg e nella pellicola tratta dal romanzo Il Cardellino di Donna Tartt; Teller è uno dei protagonisti della serie Too Old To Die Young di Nicolas Winding Refn (disponibile ora su Amazon Prime Video) e tornerà al cinema nel cast di Top Gun: Maverick al fianco di Tom Cruise; Butler invece, che abbiamo visto di recente in The Dead Don’t Lie di Jim Jarmush, fa parte della ricca line-up di attori del nuovo lavoro di Quentin Tarantino, C’era una volta a Hollywood, in uscita nelle nostre sale in autunno.

Fonte: Deadline

The Batman: ecco chi potrebbe interpretare Catwoman

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Vanessa Kirby (Mission: Impossible – Fallout, Hobbs and Shaw) potrebbe essere il nuovo volto di Catwoman al cinema, nel prossimo adattamento per il grande schermo di The Batman. Sembra che l’attrice britannica sia tra le favorite agli occhi del regista Matt Reeves e che possa dunque incarnare Selina Kyle.

Il report arriva da Geeks Worldwide, che riferisce che l’attrice britannica di 31 anni sia nel radar della Warner Bros. e di Reeves, ma sottolinea anche che si tratta di un precoce rumor e che non si sono ancora tenuti dei colloqui formali in merito.

Al netto di quello che potrebbe rimanere solo un rumor, l’attrice sembra avere tutte le carte in regola per diventare la prossima Catwoman, ed essere una degna erede non solo di Anne Hathaway, ma soprattutto dell’indimenticabile e perfetta Michelle Pfeiffer (lasciamo in un angolo, per decenza, il film con Halle Berry).

The Batman, che vedrà protagonista Robert Pattinson, dovrebbe svolgersi negli anni Novanta. Per alcuni 1990 fa rima con gli adattamenti di Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e che sono stati fonte di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena particolare di Batman V Superman: Dawn of Justice (dove il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992), per non parlare del fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul personaggio provengono proprio da quel decennio.

Secondo i report, Reeves ha optato per le storie di Batman: Anno Uno come possibile punto di riferimento, proprio per conferire al suo film un tono da genere noir enfatizzando le capacità investigative dell’eroe. Nessuna notizia ufficiale invece sul casting, con la Warner Bros. impegnata a trovare il perfetto sostituto di Affleck e altri interpreti che possano riempire la ricca galleria di villain prevista.

Per The Batman è stata già fissata l’uscita in sala il 25 giugno 2021.

The Batman: rivelati i quattro villain principali del film

La Sirenetta: ecco chi interpreterà Flounder e Scuttle

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La Sirenetta: ecco chi interpreterà Flounder e Scuttle

Durante il fine settimana, è arrivata la notizia che Melissa McCarthy era in trattative per interpretare la malvagia Strega del Mare, Ursula, nel remake live action Disney de La Sirenetta dal regista Rob Marshall. Ora è stato confermato che anche Jacob Tremblay e Awkwafina sono in trattative per interpretare due ruoli secondari del film.

Tremblay (Room, The Predator) interpreterà il pesciolino Flounder, fraterno amico di Ariel, mentre Awkwafina (Crazy Rich Asians) è in trattative per interpretare il fastidioso ma simpatico Scuttle il gabbiano “esperto” di usi e costumi degli umani.

L’attrice di Spider-Man: Far From Home, Zendaya, ha recentemente alimentato le voci che la vorrebbero come front runner nei panni di Ariel stessa, presentandosi sul red carpet del film sull’Uomo Ragno con una folta chioma rosso fuoco. Tuttavia non si hanno ancora conferme ufficiali in merito.

Sappiamo che Lin-Manuel Miranda, che ha lavorato con Marshall per Il Ritorno di Mary Poppins, lavorerà alle musiche originali del film, che saranno integrate con il lavoro storico di Alan Menken, ancora una volta coinvolto nel progetto (come accaduto con Aladdin).

Avengers: Endgame, nuove immagini dal backstage in attesa del Home Video

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Avengers: Endgame arriverà su Digital HD alla fine di questo mese negli USA e, anche se sembra che sarà una dura per il film dei Russo battere il risultato di Avatar al box office (anche con la re-release), i fan sono comunque ovviamente entusiasti di poter guardare il film di nuovo a casa.

Per promuovere l’arrivo della versione digitale del film, è stata rilasciata una nuova featurette in cui il cast del film racconta la forte emozione che ha rappresentato girare un film che ha concluso un’avventura decennale con dei personaggi e un progetto, in compagnia delle stesse persone.

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Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Captain America: 8 modi in cui potrebbe tornare dopo Endgame

Birds of Prey: uno strano legame per Harley Quinn

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Birds of Prey: uno strano legame per Harley Quinn

Birds of Prey (e Fantabulous Emancipation of One Harley Quinn) metterà sotto i riflettori il personaggio interpretato da Margot Robbie, ma anche altri nuovi volti dell’universo DC COmics che arrivano al cinema. Tra questi c’è anche Maschera Nera. Tuttavia ci sono anche personaggi secondari che potrebbero destare l’interesse del pubblico, come il Dr. Ken, interpretato da Dana Lee.

Durante un’intervista con Curb Your Enthusiasm, l’attore ha raccontato qualcosa in più del suo personaggio, spiegando che ha un legame particolare con Harley e indirettamente con il Joker, che non sappiamo ancora se apparirà o meno nel film.

“Interpreto un personaggio di nome Doc – ha spiegato Lee durante un’intervista con Your Entertainment Corner – Possiedo questo piccolo ristorante e ci abito proprio sopra. Ogni volta che Harley Quinn si mette nei guai con il Joker, lei viene a stare con me. E io sono per lei, come afferma lei stessa, una specie di nonno, quel nonno di Taiwan che non ha mai avuto!”

Anche se non è chiaro quanto esteso sia il ruolo di Doc nel film, sembra che possa avere un ruolo chiave nella storia di Harley Quinn, dato che le foto dal set trapelate in rete hanno lasciato intuire che la svampita e un po’ folle spalla di Joker troverà la sua via lontano dal Principe del Crimine.

Birds of Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley Quinn) arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast Margot Robbie, che riprenderà il ruolo di Harley QuinnMary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya), Ella Jay Basco (Cassandra Cain) e Ewan McGregor (Maschera Nera).

La prima sinossi del film riporta:

Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine.

Nicolas Winding Refn ha accantonato Wonder Woman, è interessato a Batgirl

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Prima che Gal Gadot venisse scelta per interpretare Wonder Woman, la Warner Bros era aperta a diverse interpretazioni del personaggio DC Comics, per il suo esordio al cinema. Trai tanti registi a discutere del personaggio e della possibilità di adattarlo per il grande schermo c’è stato anche Nicolas Winding Refn, regista di Drive e di The Neon Demon.

Refn, da poco su Amazon Prime Video con la sua serie Too Old to Die Young, ha raccontato di aver presentato alla Warner Bros il suo progetto per il personaggio di Diana, proponendo coe protagonista la giunonica Christina Hendrick, nota per Mad Men e che aveva già lavorato con lui in Drive.

Durante la promozione della sua serie Amazon, il regista è tornato sull’argomento, durante una intervista con Collider, spiegando che tutto quello che gli è stato proposto da Warner e DC non è mai riuscito ad incontrare il suo interesse tanto da imbarcarsi in un’avventura del genere.

“Adoro Hollywood. Adoro il glamour e lo sfarzo. Amo la vanità, amo l’ego, mi concedo tutto questo – ha spiegato Refn – ma l’approccio e le offerte che mi sono pervenute non mi hanno mai fatto pensare che fossi la persona giusta a realizzarle. Non significa che non succederà. Voglio dire, mi piacerebbe fare uno di quei film tratti dai fumetti, magari con Batgirl.

È come se molta gente fosse ossessionata da questa idea. Se un progetto così dovesse arrivare, lo farei solo a patto di poter realizzare la mia versione e apportare il mio contributo. Altrimenti posso fare altre cose.”

Al momento il progetto di Batgirl alla Warner è fermo. La sceneggiatrice del film è Christina Hodson, che ha firmato anche Bumblebee, e che sta attualmente lavorando allo script, dopo che Joss Whedon ha abbandonato il progetto nel 2017.

Box Office ITA: Toy Story 4 vince il weekend

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Box Office ITA: Toy Story 4 vince il weekend

Toy Story 4 conquista il box office italiano, seguito da Arrivederci Professore e Nureyev – The White Crow. L’ultimo fine settimana di giugno chiude un mese piuttosto positivo considerando il periodo, grazie soprattutto alle nuove uscite.

Così Toy Story 4 apre in testa con 2 milioni di euro incassati in cinque giorni in 815 sale, registrando una media per sala pari a 2400 euro. Il risultato è al di sotto di Toy Story 3, ma comunque incoraggiante. Arrivederci Professore scende al secondo posto con 263.000 euro con cui totalizza 974.000 euro alla sua seconda settimana di programmazione.

Nureyev – The White Crow debutta sul terzo gradino del podio con 235.000 euro incassati in 260 sale a disposizione. Aladdin arriva a quota 14,8 milioni con altri 173.000 euro incassati alla sua quinta settimana in sala, mentre Pets 2 – Vita da animali giunge a 3,1 milioni totali con altri 172.000 euro.

Esordio non molto incoraggiante per La Mia Vita con John F. Donovan, che incassa 126.000 euro in 249 sale disponibili. Segue la new entry Wolf Call – Minaccia in alto mare (118.000 euro) e X-Men: Dark Phoenix che raccoglie altri 116.000 euro per un totale di 2,4 milioni. In coda alla top10 troviamo La bambola assassina (107.000 euro) e Il Traditore (68.000 euro), giunti rispettivamente a 585.000 euro e 4,3 milioni complessivi.

Sardinia Film Festival: My Tyson vince il premio per il miglior doc italiano

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È ambientato a Roma, più precisamente nelle estreme periferie di Torre Angela e Torre Maura, My Tyson, il cortometraggio documentario vincitore del Premio Villanova Monteleone, che ormai per il settimo anno consecutivo premia il miglior documentario italiano all’interno del Sardinia Film Festival.

Il film, distribuito da Zen Movies, racconta la vita quotidiana di Alaoma Tyson, il campione italiano di boxe dei pesi Youth. Mentre si allena per il prossimo incontro, sua madre Patience racconta la storia della famiglia, dal viaggio migratorio alle difficoltà economiche incontrate in Italia. Rievocando il passato, Patience tesse il futuro di Tyson, il cui nome sembra predestinato ad essere un combattente.

Il premio è stato assegnato da una giuria di assoluta eccellenza, composta dai registi Antonietta De Lillo e Gianfranco Pannone e dalla produttrice Marina Piperno, prima donna a ricoprire il ruolo di produttrice cinematografica negli anni Sessanta.

“Abbiamo avuto l’opportunità di vedere documentari che restituiscono frammenti del nostro complesso paese, e tra questi abbiamo scelto un documentario che mette a confronto due destini e due generazioni, quelli di una madre e di un figlio, che ha in sé una forza drammaturgica anche grazie a una grammatica cinematografica curata ed elegante. Una narrazione che restituisce speranza e riscatto in un momento assai delicato nel processo di accoglienza dell’altro” – questa la motivazione espressa dai tre giurati. Antonietta De Lillo ha tenuto a precisare, al momento della consegna, quanto sia stata ardua la scelta tra lavori ben realizzati e di diverso argomento, ma tutti interessanti nell’evidenziare peculiari realtà del nostro paese e non solo.

“Ringrazio il Sardinia Film Festival e la giuria per questo premio. Riceverlo da professionisti del vostro calibro è un onore ancora maggiore”, ha dichiarato il giovane regista romano Claudio Casale alla consegna della targa. “Il documentario è qualcosa che tu inizi a girare e poi non sai dove andrai a finire, soprattutto quando ti tuffi nella vita di qualcun altro come ho fatto io. La storia di ‘My Tyson’ è un racconto intergenerazionale. Nel raccontare la seconda generazione, di italiani nati da genitori stranieri, abbiamo provato a metterlo in relazione con la generazione d’arrivo. Abbiamo provato a cercare di capire dove sta andando questa Italia multiculturale di cui tanto si parla; a volte è vista come una risorsa, altre come una minaccia, ma la realtà è che è già qui. Nelle periferie soprattutto, che sono sia per opportunità che per mancanza di risorse, la trincea di ogni comunità, si possono vedere questi fenomeni. Per questo Alahoma Tyson, campione italiano dei pesi medi Youth, cresciuto a Torre Angela, ci ha dato i suoi quadri di vita quotidiana di adolescente romano, rapportandolo alle memorie di sua madre riguardo le sue origini, il viaggio migratorio, la sua difficoltà di adattarsi in Italia e la sua volontà di integrazione che, come storicamente abbiamo visto anche noi italiani quando siamo emigrati all’estero, si compie in più di una generazione”.

Claudio Casale ha inoltre voluto dedicare il suo premio a qualcuno di davvero speciale: “Dedico sentitamente questo premio a Carola Rakete di Sea Watch, per l’azione che ha compiuto. La Capitana rappresenta un simbolo di cosa può essere fatto, al di là di come la si pensi e al di là delle leggi italiane. C’è  una presa di posizione e c’è una presa di responsabilità per un fenomeno, che è quello migratorio, che sta accadendo e che nessuno vorrebbe. Non lo vorrebbero le persone che partono e nemmeno le persone che accolgono, ma è un fenomeno che esiste, davanti al quale si deve fare una scelta. Personalmente credo che la figura del regista documentarista sia quella di uno che la realtà la segue e al massimo cerca di portare l’attenzione per pochi minuti su qualcosa. Carola e le persone come lei fanno molto di più: si attivano, mettono la propria vita, la posizione sociale e legale in gioco per cercare di salvare vite umane. La storia darà ragione a Carola Rakete, a Mediterranea, a Sea Watch”.

Claudio Casale nasce a Roma, dove si laurea in Economia Aziendale. Vive per anni in India e Sud-Est Asiatico, dove sviluppa la sua passione per il documentario. Tornato in Italia gira “Buio in sala”, web-documentario di analisi sulle sale cinematografiche dismesse, e “Piccolo mondo cane”, documentario sulla precarietà. Nel 2018 realizza “My Tyson”, con il contributo del MiBAC, che viene presentato in anteprima mondiale alla 75° Mostra del Cinema Venezia nella sezione MigrArti, vincendo il premio per il Miglior Documentario. Come regista concentra la sua ricerca sul docufilm, con l’obiettivo di raccontare storie vere emozionanti utilizzando immagini forti e un linguaggio cinematografico. Per raggiungere questo, trascorre diversi mesi ricercando e osservando i soggetti prima di girare una singola inquadratura. Nel 2019 “My Tyson” riceve il premio Villanova Monteleone per il miglior documentario italiano alla XIV edizione del Sardinia Film Festival.

La giuria ha anche assegnato una menzione speciale a “Retour au Village”, di Flora Presenti, “Perché affronta un tema importante, quello dello spopolamento dei paesi rurali, che ci riguarda tutti. Corsica, Sardegna, Europa”.

Il Sardinia Film Festival si sposta ora a Bosa per la sezione dedicata al cinema d’animazione, nelle giornate del 1 e 2 luglio, e quindi ad Alghero, dal 3 al 7 luglio.

Ischia Film Festival 2019, Michele Placido: “Farò Caravaggio”

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Seconda giornata della diciassettesima edizione dell’Ischia Film Festival ed è la serata di Michele Placido che ha ricevuto il Premio alla carriera, consegnato dalle mani del fondatore del festival Michelangelo Messina e del co-direttore artistico Boris Sollazzo.

L’attore e regista ha presentato all’Ischia Film Festival 2019 (29 giugno – 6 luglio), Stupor Mundi, il film tratto dal suo spettacolo su Federico II di Svevia, accompagnato dal produttore Oscar di Montigny.

“Federico II mi ha affascinato perchè aveva un grande umanità. Pensava all’uomo indipendentemente dall’essere occidentali, ebrei, mussulmani. Oggi è diverso, ci sono le fazioni, ragione e torto,e se ci dividiamo non si va avanti. Ognuno deve fare la sua parte. Ad accogliere quella nave doveva esserci la Merkel, l’Europa, così Salvini sarebbe rimasto spiazzato”.

L’attore e regista ha anche annunciato in anteprima il suo nuovo progetto, un film che accarezzava da tempo. “Farò finalmente il film su Caravaggio. Abbiamo chiuso la co-produzione con la Francia e inizieremo a girare entro la fine dell’anno. Nonostante tutto, Caravaggio è un artista ancora non sufficientemente conosciuto. Nasce artisticamente nella scuola lombarda, arriva a Roma per mettere in scena la Bibbia e il Vangelo, ma lo fa usando come modelli poveri e puttane, facendoli santi. Questa è stata la sua vera grandezza. Muore assassinato su una spiaggia, come Pier Paolo Pasolini, altro grande artista contro. Alla fine chi vuole cambiare le cose ci rimette sempre le penne”.

La serata nelle “sale” del Castello Aragonese è proseguita con Agostino Ferrente che ha presentato il suo Selfie, un film “che sta avendo un successo straordinario in tutto il mondo. La storia di questi due ragazzi è universale, fare film per farli stare chiusi dentro I confini di una città non è il modo di raccontare delle storie che sono di tutti. E sono felice di essere qui con Selfie, perché l’Ischia Film Festival è diventato in questi ultimi anni un evento importantissimo per il cinema”.

Un festival che non dimentica quanto importante sia anche la leggerezza, quella per esempio di Modalità aereo, la commedia di Fausto Brizzi presentata al festival dai protagonisti Lillo e Violante Placido. Un film che “fa ridere di cuore, ma anche dare spunti di riflessione” a detto Lillo, che ha ricordato di avere letto il copione per la prima volta proprio durante la scorsa edizione dell’Ischia Film Festival. “Mi colpì subito, mi ha ricordato le commedie italiane degli anni Ottanta, che sapevano raccontare vicissitudini varie trasformandole in risate”. Violante Placido ha invece sottolineato il piacere di interpretare Linda, “una donna forte, che non ha bisogno di chiedere e sa gestire le situazioni. È stato bello tornare al cinema con un ruolo così”.

Jumanji: The Next Level, il primo trailer italiano

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Jumanji: The Next Level, il primo trailer italiano

Dwayne Johnson, Jack Black, Kevin Hart e Karen Gillan di nuovo protagonisti nel primo trailer italiano di Jumanji: The Next Level. A due anni dall’uscita nelle sale di Jumanji: Benvenuti nella Giungla, reduce da uno straordinario successo al box office italiano e internazionale, i protagonisti del film si imbattono di nuovo nel celebre gioco apparso per la prima volta sul grande schermo nell’iconico film del 1995 con protagonista Robin Williams.

Diretto ancora una volta da Jake Kasdan, Jumanji: The Next Level arriva nelle sale a gennaio distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Completano il cast Danny Glover, Danny DeVito e Nick Jonas, che torna ad interpretare il ruolo di Jefferson “Idrovolante” McDonough,.

Sinossi: In Jumanji: The Next Level la gang è tornata ma il gioco è cambiato. Rientrati in Jumanji per salvare uno dei loro, i giocatori scoprono che nulla è come avevano previsto. Per sopravvivere al gioco più pericoloso del mondo i protagonisti dovranno affrontare zone sconosciute e inesplorate: dagli aridi deserti fino alle montagne innevate.

The Witcher: le prime foto ufficiali con Henry Cavill

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The Witcher: le prime foto ufficiali con Henry Cavill

Netflix diffonde le prime immagini dei protagonisti dell’attesissima serie originale The Witcher: Geralt (Henry Cavill), Yennefer (Anya Cholatra) e Ciri (Freya Allan).

Con le prime immagini del cast, vengono diffusi oggi anche il logo della serie e il teaser poster.

Henry Cavill The WitcherSINOSSI

The Witcher, serie fantasy basata sull’omonima saga bestseller, è il racconto epico di una famiglia e del suo destino. Geralt di Rivia, un solitario cacciatore di mostri, lotta per trovare il proprio posto in un mondo in cui le persone spesso si dimostrano più malvagie delle bestie. Il suo destino si intreccerà poi con quello di una potente strega e una giovane principessa con un pericoloso segreto. I tre si ritroveranno ad attraversare insieme un mondo sempre più instabile.

CAST:

  • Henry Cavill (Mission Impossible – Fallout, Justice League) – Geralt di Rivia
  • Anya Chalotra (The ABC Murders, Wanderlust) – Yennefer
  • Freya Allan (The War of the Worlds, Into The Badlands) – Ciri
  • Jodhi May (Game of Thrones, Genius) – Calanthe
  • Björn Hlynur Haraldsson (Fortitude) – Eist
  • Adam Levy (Knightfall, Snatch) – Mousesack
  • MyAnna Buring (Ripper Street, Kill List) – Tissaia
  • Mimi Ndiweni (Black Earth Rising) – Fringilla
  • Therica Wilson-Read (Profile) – Sabrina
  • Emma Appleton (The End of The F**king World) – Renfri
  • Eamon Farren (The ABC Murders, Twin Peaks) – Cahir
  • Joey Batey (Knightfall, Strike) – Jaskier
  • Lars Mikkelsen (House of Cards, Sherlock) – Stregobor
  • Royce Pierreson (Wanderlust, Judy) – Istredd
  • Maciej Musiał (1983) – Sir Lazlo
  • Wilson Radjou-Pujalte (Jamillah & Aladdin, Dickensian) – Dara
  • Anna Shaffer (Harry Potter) – Triss

MCU: le migliori scene finali dell’universo condiviso

MCU: le migliori scene finali dell’universo condiviso

Dopo aver passato in rassegna le scene d’apertura più importanti e memorabili del MCU, stavolta ci concentriamo sulle sequenze che hanno chiuso meglio di altre i film dell’universo condiviso.

Dall’iconica frase di Tony Stark allo schiocco di Thanos, ecco 10 finali che ricorderemo a lungo:

Avengers: Endgame

avengers endgame

Schioccando il guanto dell’infinito, Tony Stark spazza via Thanos e il suo esercito. L’equilibrio è di nuovo ripristinato, ma quanto tempo e ostacoli ci sono voluti per per arrivarci,? Finalmente Iron Man afferma se stesso nel migliore dei modi: dimostrando una volta per tutte di avere un cuore.

La morte di Tony Stark è un evento che peserà sul futuro del MCU, come suggerito dal trailer di Spider-Man: Far From Home, e sembra che il lutto verrà affrontato diversamente a seconda del personaggio. Di sicuro siamo felici che Avengers: Endgame ci abbia consegnato la versione più emozionante dell’eroe e che la sua dipartita non è stata vana.

Guardiani della Galassia Vol.2

Il sequel di Guardiani della Galassia ha allargato lo spettro emotivo del franchise diventando ancora più profondo per quanto riguarda i temi trattati; come quello della paternità e del complicato rapporto tra Peter Quill e il suo genitore biologico, Ego, che non rappresenta il culmine perché sostituito da un altro momento strappalacrime: la morte di Yondu, il suo “vero” padre. Quello del cuore.

Per risparmiare la vita di Peter, Yondu deve sacrificare la sua maschera di ossigeno mentre salgono nello spazio, e la scena è resa ancora più speciale dalla frase pronunciata: “Potrebbe essere tuo padre, ragazzo. Ma lui non era tuo padre.

Iron Man

Come se non bastasse un’intera carriera a renderlo formidabile, sapere che è Robert Downey Jr in persona ad aver improvvisato la battuta forse più celebre di Tony Stark fa comunque un certo effetto.

In origine Iron Man prevedeva un finale molto diverso, con il personaggio che leggeva il suo discorso nella conferenza stampa, ma per qualche ragione l’attore ha avuto una sorta di epifania proclamando la frase “Io sono Iron Man“.

Molti supereroi nascondono la propria identità sotto una maschera, ma non Iron ManTony Stark ha scelto di non vivere dietro una bugia, alzandosi in piedi e rivelando al mondo il suo alter ego, rifiutandosi quindi di celarsi dietro l’anonimato e rendendosi così responsabile di ogni decisione.

Avengers: Infinity War

https://www.youtube.com/watch?v=NeuDcriBAZ8

L’evento culminante di tutta la Infinity Saga arriva alla fine di Avengers: Infinity War con Thanos schierato contro i più potenti eroi che schiocca le dita dopo aver collezionato tutte le gemme dell’infinito. Metà della popolazione dell’universo muore, l’altre sopravvive nello sgomento più totale.

Il silenzio invade la scena, ed è un momento drammatico senza precedenti nella storia del MCU. Groot, Doctor Strange, Black Panther, Spider-Man, e molti altri polverizzati davanti ai nostri occhi. Nella testa risuona solo la frase di Steve Rogers “Oh Dio.

Captain America: Civil War

https://www.youtube.com/watch?v=r9wQ–jYJ50

Il finale di Captain America: Civil War con l’esito della battaglia intestina tra Vendicatori e il cambiamento della bussola morale di Rogers è uno degli eventi più significativi di tutto il MCU (anche in previsione di ciò che accadrà in futuro).

Nella scena Steve si reca nel luogo dove tutti i suoi compagni di squadra sono tenuti in prigionia: l’arco del personaggio, che aveva perso fiducia nel governo in The Winter Soldier, si chiude con l’eroe che decide di giocare secondo le sue stesse regole.

Black Panther

Siamo all’atto finale di Black Panther, con l’atteso e inevitabile confronto tra T’Challa e Killmonger che si battono entrambi con le armature del Re di Wakanda nella grotta dove è custodito il vibranio. È però l’eroe del titolo a spuntarla, pugnalando a morte il cugino.

Prima di morire Erik chiede, davanti al tramonto, che la sua salma sia gettata in mare come quella di uno schiavo pronunciando l’emozionante frase: “Seppelliscimi nell’oceano con i miei antenati che saltavano dalle navi perché sapevano che la morte era meglio della schiavitù.

Ma ciò che rende così efficace il finale di Black Panther è il messaggio: T’Challa impara qualcosa da Killmonger, cresciuto senza un padre a Oakland e senza l’aiuto di Wakanda, la nazione che ora dovrebbe offrire le sue risorse ai più bisognosi.

Avengers: Age of Ultron

https://www.youtube.com/watch?v=UTRU7mjf0XM

Age of Ultron non riscosse il successo sperato, tuttavia non possiamo negare che il finale non rientri tra le scene più memorabili del MCU.

Gli eroi hanno ora un nuovo quartier generale e Steve Rogers e Natasha Romanoff si preparano a formare il loro team reclutando i nuovi arrivati Scarlet Witch, Falcon, War Machine e Visione.

Rogers li raduna e esclama “Avengers…“, prima che i titoli di coda gli impediscano di terminare la frase con “Assembled“. La battuta integrale arriverà soltanto nell’epilogo fi Avengers: Endgame con un’intensità emotiva maggiore.

Captain Marvel

avengers endgame

Captain Marvel è un vero e proprio prequel del MCU: racconta le origini dell’eroina ma anche di quei personaggi comparsi più tardi del franchise come Nick Fury e Phil Coulson.

Nella scena finale un dettaglio riallaccia il discorso alle fasi attuali dell’universo condiviso, con la creazione degli Avengers e l’idea di Fury per il team di supereroi: Carol si è allontanata dalla Terra per trovare una nuova casa agli Skrulls mentre l’agente dello SHIELD è nel suo ufficio lavorando alla Protectors Initiative.

Soltanto quando scopre che il nome in codice di Carol nell’Air Force era Avenger decide di cambiare nome al progetto…e il resto è storia.

Captain America: Il Primo Vendicatore

Ci troviamo nella fase conclusiva di Captain America: Il Primo Vendicatore, e il quartier generale di Teschio Rosso sulle Alpi viene attaccato ma il villain riesce a fuggire a bordo di un’Ala volante e subito dopo raggiunto da Steve grazie all’aiuto del colonnello Phillips e Peggy Carter.

Cap impedisce al villain di bombardare le più importanti città statunitensi con armi terribili, ma si accorge che i comandi sono bloccati verso l’obiettivo fatale, la città di New York, e compresa la gravità della situazione decide di sacrificarsi per il bene delle possibili vittime. È qui che scambia le sue ultime parole con Peggy via radio, promettendole che sarà presente al loro appuntamento…

Settant’anni dopo Steve si risveglia dopo un lungo congelamento nella presente New York, e ambientarsi nella modernità non sarà facile.

Spider-Man: Homecoming

Nelle due precedenti versioni cinematografiche di Spider-Man zia May non viene mai a conoscenza della doppia identità di Peter Parker (solo Mary Jane e Harry Osborn riuscirono a scoprirla), mentre nel MCU questa svolta narrativa diventa il modo migliore – oltre che divertente – per cambiare le carte in tavola.

Sul finale di Homecoming infatti vediamo Peter che sta provando il nuovo costume donatogli da Tony Stark e alle sue spalle zia May. “What the fu***!?“, esclama Marisa Tomei prima dei titoli di coda.

Leggi anche – MCU: le 10 migliori scene d’apertura

Fonte: Screenrant

Avengers: Endgame, i Russo chiariscono cosa è successo a Cap nel passato

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Torniamo a parlare di Avengers: Endgame (che prossimamente tornerà nelle nostre sale con un’edizione speciale) e di uno dei misteri che fa ancora discutere a più di due mesi dall’uscita: la creazione di timeline alternative provocata dai continui viaggi nel tempo dei personaggi ma soprattutto dall’ultima impresa di Captain America, che torna nel passato per restituire le gemme dell’infinito e in una di queste realtà si riunisce con l’amore della sua vita, Peggy Carter.

Della nuova linea temporale di Cap hanno parlato nel dettaglio i fratelli Russo, riallacciandosi al discorso espresso settimane fa su Steve che ora vive in una realtà alternativa e della possibilità che sia lui il marito di Peggy nominato in The Winter Soldier, offrendo però una prospettiva ancora più precisa di quanto visto al cinema:

Il modo in cui questo scenario potrebbe funzionare è con Captain America che torna dai viaggi nel tempo creando una realtà ramificata. Contemporaneamente esisterebbe in quella realtà ramificata un secondo Captain America rimasto congelato nel ghiaccio. […]

[…] Peggy capisce che Steve è morto perché Cap torna in un punto della timeline in cui nessuno sa che è ancora vivo, congelato nel ghiaccio. C’è però qualcosa in più da raccontare: il fatto che se creasse una realtà ramificata, Steve dovrebbe usare una particella Pym per tornare a questa realtà e consegnare quello scudo“.

Il mistero diventa ancora più complesso e le parole dei Russo sul possibile ritorno al cinema del personaggio non fanno che aumentare le aspettative…

Leggi anche – Il “vecchio” Captain America era al funerale di Peggy in Civil War?

CORRELATI:

Avengers: Endgame tornerà nelle sale il 4 luglio con alcuni contenuti extra dopo i titoli di coda che presenteranno al pubblico una scena eliminata, un tributo a Stan Lee (scomparso dopo la fine delle riprese e protagonista dell’ultimo cameo dell’universo condiviso) e una piccola anticipazione, o teaser, di Spider-Man: Far From Home.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Captain America: 8 modi in cui potrebbe tornare dopo Endgame

Fonte: CBM

RoboCop Returns: vedremo il costume originale?

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RoboCop Returns: vedremo il costume originale?

Il regista Neill Blomkamp ha offerto ai fan un aggiornamento sul progetto di RoboCop Returns, promettendo addirittura il ritorno dell’originale costume del personaggio. Diretto da Paul Verhoeven, l’originale RoboCop ha disegnato una nuova strada per il genere di azione e sci-fi, alla fine degli anni ’80, quando è arrivato al cinema.

Interpretato da Peter Weller, RoboCop racconta la storia futuristica dell’ufficiale Alex J. Murphy (Weller), un agente di polizia trasferito nella parte più pericolosa di una Detroit deturpata dal crimine, dove viene aggredito e lasciato morire dal boss della criminalità Clarence Boddicker (Kurtwood Smith). Successivamente rianimato dalla mega-corporazione di Omni Consumer Products, Murphy viene trasformato nel cyborg noto come RoboCop.

Il film ha dato origine ad un paio di sequel minori e un reboot in cui il protagonista era interpretato da Joel Kinnaman, nel 2014. Poco dopo, è stato annunciato che Blomkamp stava lavorando a un sequel diretto del primo film. Basato su una bozza inutilizzata di RoboCop 2 scritta da Michael Miner e Ed Neumeier, e riscritta da Justin Rhodes (Terminator: Destino Oscuro). Secondo quanto dichiarato fino a questo momento, il film di Blomkamp avrà un rating R.

Stando a quanto si legge sul suo account Twitter personale, Blomkamp ha risposto a una richiesta di aggiornamento da parte di Nicholas Whitcomb di HN Entertainment in merito al film. Blomkamp ha risposto che “la sceneggiatura è stata scritta” e che “sta andando bene”. Ha anche ribadito che per il suo sequel è come se lo stesso Paul Verhoeven fosse tornato nella sedia del regista. In seguito a quel particolare commento, Blomkamp ha insistito sul fatto che il protagonista indosserà proprio il costume originale come lo abbiamo visto addosso a Weller.

https://twitter.com/NeillBlomkamp/status/1145086456047779840?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1145086456047779840&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fneill-blomkamp-robocop-sequel-update-original-suit%2F

https://twitter.com/NeillBlomkamp/status/1145088814421073920?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1145088814421073920&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fneill-blomkamp-robocop-sequel-update-original-suit%2F

Ovviamente Blomkamp deve ancora dimostrare molto al cinema, prima di paragonare la sua regia alla versatilità e all’efficacia di Verhoeven, tuttavia il regista ha sviluppato una certa familiarità con il genere di fantascienza, a partire dal tanto lodato District 9.

Star Wars: Daisy Ridley svela un retroscena dell’abbraccio tra Rey e Leia

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Una delle scene più emozionanti del primo trailer di Star Wars: L’ascesa di Skywalker ha visto il caloroso abbraccio tra Rey e la Principessa Leia, quindi possiamo immaginare che i due personaggi si ritroveranno dopo gli eventi di Episodio VII e che il film sarà il degno omaggio alla memoria di Carrie Fisher, scomparsa prima dell’inizio delle riprese.

Quel momento è stato ricordato da Daisy Ridley in un’intervista con Vulture, e al contrario delle aspettative, descritto come una delle parentesi più divertenti sul set insieme alla Fisher:

In realtà Carrie mi stava sussurrando all’orecchio: “Questo è un fottuto lungo abbraccio.” Io cercavo di rimanere serie e di recitare la mia parte, ma dentro di me pensavo “Oddio Carrie!”. D’altronde non ci era stato detto cosa avremmo dovuto fare durante il ciak…

Risate e aneddoti a parte, è bello pensare che in qualche modo Episodio IX abbia riprodotto la stessa scena vista sul finale de Il Risveglio della Forza, e proprio a riguardo si è espressa l’attrice britannica:

Ricordo perfettamente quel momento e non è così lontano da ciò che vedrete nel nuovo film. È triste ripensarci alla luce della morte di Carrie, motivo per cui vederlo mi commuove ogni volta. Ed è una cosa strana da fare, quando riporti in vita qualcuno che non è più tra noi…

Leggi anche – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, 10 domande che ci pone il film

Vi ricordiamo che Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, le teorie sul significato del titolo

Fonte: Vulture

The Sandman di Neil Gaiman diventerà una serie Netflix

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The Sandman di Neil Gaiman diventerà una serie Netflix

Arriva dal The Hollywood Reporter  la notizia che Netflix è in trattative per produrre una serie tv adattamento del noto fumetto culto di Neil Gaiman, The Sandman.

Il sito rivela che Netflix ha firmato un enorme accordo finanziario con la Warner Bros. Television per adattare la serie della VERTIGO, marcio della DC COMICS.  Secondo le prime indiscrezioni il prodotto sarà la serie TV più costosa mai tentata dalla DC Entertainment.

Allan Heinberg (Wonder Woman, The Catch, Grey’s Anatomy) scriverà l’adattamento e servirà come showrunner di The Sandman. Al momento non c’è un conteggio degli episodi mentre Gaiman (American Gods, Good Omens) sarà produttore esecutivo insieme a David S. Goyer (Krypton, Constantine, Demoni di Da Vinci, Fondazione Isaac Asimov).

The Sandman è un racconto di orrore, fantasy e mitologia di Neil Gaiman e segue Morpheus, il Signore dei Sogni, e l’Infinito, il potente gruppo di fratelli che include Destiny, Death, Destruction, Despair, Desire and Delirium (così come Dream).

Le fonti dicono che la Warner, ha portato l’adattamento di Sandman a più players inclusa la HBO.

Sandman (The Sandman) è una serie a fumetti scritta da Neil Gaiman e pubblicata dalla DC Comics negli Stati Uniti d’America tra il 1989 e il 1996 incentrata su una nuova versione di un personaggio dei fumetti della DC del periodo Golden Age. Negli anni ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti ed è ritenuta una delle migliori saghe a fumetti di sempre: il Los Angeles Times la definisce «La più grande saga epica nella storia dei fumetti.» e Stephen King, nell’introduzione a uno dei volumi che ne raccolgono le storie, le definisce: «Storie grandiose e noi tutti siamo fortunati a possederle.» mentre la rivista Entertainment Weekly la pone al 46º posto nella classifica delle 100 migliori opere letterarie dal 1983 al 2008 e al quinto fra le sole graphic novel. Alla serie viene riconosciuta una elevata qualità dei testi e delle trame che la avvicinano alla letteratura con elementi di filosofia, storia e mitologia e rappresenta un caso raro di commistione di vari generi narrativi.

Bond 25: le prime foto ufficiali dal set del film

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Bond 25: le prime foto ufficiali dal set del film

Universal Pictures ha diffuso le prime immagini ufficiali dal set di Bond 25, il prossimo film dell’agente 007 con protagonista Daniel Craig. Il film è diretto da Cary Joji Fukunaga, prodotto da Micheal G. Wilson e Barbara Broccoli, e vede protagonisti accanto a Craig, Léa Seydoux, Ralph Fiennes e Rami Malek.

Di seguito ecco le immagini in cui compare Daniel Craig:

Bond ha abbandonato gli impegni in prima linea e si gode una tranquilla vita in Giamaica. La sua pace ha vita breve dopo che il vecchio amico Felix Leiter della CIA si palesa con una richiesta d’aiuto. La missione ha l’obiettivo di recuperare uno scienziato rapito e si rivela molto più complessa di quanto atteso: Bond sarà messo alla prova da un misterioso nemico dotato di una nuova arma tecnologica.

Bond 25 arriverà in sala l’8 aprile 2020.

Guardiani della Galassia Vol.3: Zoe Saldana parla del possibile ritorno di Gamora

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Una delle domande con cui ci lasciava Avengers: Endgame riguarda il destino di Gamora e del suo possibile ritorno in Guardiani della Galassia Vol.3, lei che – a differenza degli altri personaggi – non viene “resuscitata” dallo schiocco di Hulk, ma torna in scena grazie ai viaggi nel tempo nella sua versione passata durante la battaglia finale con i Vendicatori. Ovviamente è una Gamora più giovane rispetto a quella incontrata in Guardiani della Galassia Vol.1, dunque il “nuovo” personaggio è in realtà quello di nove anni fa e non si è ancora innamorata di Peter Quill.

Sul finale di Endgame poi vediamo Star-Lord interagire con lei, oltre al fatto che sul Benatar compare la schermata “searching” con la sua immagine. Possibile allora che sia ancora viva e che sia fuggita da qualche parte? Oppure lo schiocco di Tony Stark l’ha spazzata via insieme agli altri?

Sull’argomento ancora top secret si è sbottonata Zoe Saldana nel corso di un panel dell’ACE Comic Con tenutosi questo weekend a Seattle, senza svelare alcun dettaglio sulla decisione che secondo l’attrice “spetta ai Marvel Studios“:

Tutto dipende da ciò che la Marvel e James Gunn desiderano fare con i Guardiani della Galassia e con il futuro di Gamora. C’è una parte di me che vuole che torni indietro, trovando la strada per tornare dai compagni, ma c’è anche una parte di me che vuole esplorare una Gamora cattiva, visto che viene considerata l’assassina più letale dell’universo…Vorrei capire cosa significa e cosa comporta quell’ira perché mi darebbe solo degli strati su cui lavorare.

Guardiani della Galassia Vol.3: gli indizi sul film in Endgame

Calato il sipario sulla Fase 3 del MCU (che tecnicamente terminerà con Spider-Man: Far From Home a Luglio), è tempo di guardare avanti e ragionare su quali titoli andranno a comporre la quarta fase dell’universo condiviso. Già confermati il film sugli Eterni, il prequel standalone su Vedova Nera (con il ritorno di Scarlett Johansson), i sequel di Black Panther e Doctor Strange, il capitolo dedicato a Shang-Chi (primo supereroe asiatico del franchise) e infine, Guardiani della Galassia Vol.3.

Proprio su quest’ultimo progetto sappiamo pochissimo, e lo scorso marzo si era detto che la produzione non sarebbe iniziata prima del 2021. Tuttavia un report dell’Hollywood Reporter fa sapere che le riprese potrebbero essere state anticipate addirittura al 2020 (ma non è chiaro a quale mese ci si riferisca). È possibile inoltre che la data di uscita del film venga fissata alla fine del 2020, dunque sembra che i fan dovranno attendere meno tempo del previsto per rivedere i propri eroi sul grande schermo.

Ovviamente nei mesi che precedono l’inizio dei lavori con i Marvel Studios James Gunn si occuperà della regia di The Suicide Squad, reboot che rilancia le sorti della squadra di supercriminali del DC Extended Universe. Qui invece le riprese dovrebbero partire a settembre 2019, con una release prevista per agosto 2021.

Vi ricordiamo che Gunn è tornato alla regia di Guardiani della Galassia vol. 3 dopo il licenziamento avvenuto la scorsa estate.

Fonte: ACE Comic Con

Spider-Man: Far From Home, ecco perché non ci sarà Avvoltoio

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Lo scorso anno era stato Variety a riportare che Michael Keaton avrebbe interpretato ancora una volta Avvoltoio in Spider-Man: Far From Home, e dato il finale di Homecoming, non era difficile ipotizzare il ritorno del personaggio con nuovi obiettivi e un possibile legame con Mysterio, ma a quanto pare la notizia è stata presto smentita dal regista del film Jon Watts in una recente intervista.

Purtroppo integrare la storyline di Adrian Toomes, che avevamo lasciato sul finale di Homecoming in prigione insieme a Mac Gargan, aka Scorpione nei fumetti, con la trama del sequel è risultato poco organico non coerente con l’arco narrativo di Peter Parker:

Non abbiamo mai trovato il momento giusto per fare qualcosa del genere“, ha spiegato Watts, “Ogni soluzione dovrebbe essere giusta per la storia e non solo per un cameo, ma mi piace l’idea che entrambi i personaggi siano ancora là fuori da qualche parte nell’universo. E mi piace l’idea che mentre andiamo avanti con questi film, stiamo costruendo un mondo ricchissimo da cui possiamo continuamente attingere.

Vi ricordiamo che nella scena mid credits di Homecoming Mac Gargan incontrava Adrian Toomes in prigione, e chiedeva al detenuto se conoscesse l’identità segreta di Spider-Man, presunto colpevole dell’incidente dello Staten Island Ferry che l’aveva sfigurato in volto. Ansioso di vendicarsi, Gargan sostiene di aver trovato alcune persone con lo stesso obiettivo (forse i futuri Sinistri Sei?).

Leggi anche – Spider-Man: Far From Home, la descrizione delle scene post credits [SPOILER]

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Fonte: Digital Spy

Avengers: Endgame, i contenuti inediti della re-release nel dettaglio

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Come annunciato nei giorni scorsi, arriverà anche nelle sale italiane (il 4 luglio) la “nuova” versione di Avengers: Endgame con alcuni contenuti extra dopo i titoli di coda che presenteranno al pubblico una scena eliminata, un tributo a Stan Lee (scomparso dopo la fine delle riprese e protagonista dell’ultimo cameo dell’universo condiviso) e una piccola anticipazione, o teaser, di Spider-Man: Far From Home.

Ma andiamo nel dettaglio e scopriamo cosa vedremo esattamente nella re-release:

L’omaggio a Stan Lee

stan lee

La leggenda della Marvel Comics si è spenta a novembre 2018, ma il suo ricordo vivrà per sempre grazie ai suoi lavori, all’affetto dei fan e ai cameo del MCU. Lee ha girato la sua ultima apparizione in Avengers: Endgame e dopo i titoli di coda del film ora troveremo delle scene filmate dietro le quinte di ogni cameo.

Tempo fa era stato lo stesso Kevin Feige a rivelare che lo studio stava lavorando ad un  video che riassumesse l’esperienza di Stan Lee con tutti i film del franchise, dunque sembra che il footage sia pronto per essere mostrato in sala.

La scena eliminata con Hulk

Per quanto riguarda la scena eliminata, abbiamo già chiarito che il protagonista sarà Hulk, in un momento del film tenuto fuori dal montaggio finale.

Ci troviamo in un edificio in fiamme, con Bruce Banner che arriva in strada tenendo in mano una parabola satellitare usata per allontanare le persone dall’incendio. Dopo quell’atto eroico, l’eroe riceve una telefonata e esclama “Steve chi?“.

È evidente che la scena sarebbe stata ambientata prima dell’incontro con Steve, Natasha e Scott alla tavola calda cinque anni dopo la Decimazione, e avrebbe mostrato uno scorcio della vita del personaggio lontano dal lavoro con i Vendicatori.

Un’anticipazione di Spider-Man: Far From Home

L’ultimo contenuto extra è una vera e propria anticipazione del film che chiuderà la Fase 3, Spider-Man: Far From Home (nelle nostre sale dal 10 luglio).

Sappiamo che il film è strettamente legato a Avengers: Endgame, sia dal punto di vista narrativo che sentimentale, e sarà interessante scoprire in che modo gli eventi del precedente influenzeranno le azioni di Peter Parker.

Per ora possiamo dirvi che la scena in questione è ambientata in una città messicana devastata da un ciclone (che in realtà è uno degli Elementali) dove Nick Fury e Maria Hill stanno cercando di rimediare in compagnia di Mysterio.

Leggi anche – Avengers: Endgame, 10 segreti dal dietro le quinte

Fonte: Cinemablend

Ischia Film Festival 2019: oggi Non ci resta che il crimine

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Ischia Film Festival 2019: oggi Non ci resta che il crimine

Terza serata dell’Ischia Film Festival 2019, in programma fino a sabato 6 luglio al Castello Aragonese. La famiglia Placido, protagonista della seconda serata, si congeda dall’isola, dove arriva invece la banda di Non ci resta che il crimine, formazione che comprende il regista Massimiliano Bruno, la protagonista Ilenia Pastorelli e lo sceneggiatore Nicola Guaglianone. Saranno loro a presentare al pubblico una delle commedie di maggiore successo dell’anno.

Fiore gemello di Laura Luchetti è invece senza dubbio uno degli esordi più apprezzati degli ultimi anni. La regista ne racconterà la genesi insieme a uno dei protagonisti, Giorgio Colangeli.

Nella sezione Best of c’è anche Wilma Labate che accompagna il suo Arrivederci Saigon, e parlando di saluti, Maria Di Razza presenta il suo pluripremiato cortometraggio Goodbye, Marilyn, che vede anche la partecipazione di Gianni Canova.

Ma questo lunedì 1° luglio è anche la sera in cui si celebra il grande Maestro Bernardo Bertolucci, con una proiezione speciale di Ultimo tango a Parigi, introdotta da un commento critico di Augusto Sainati, docente di Storia e critica del cinema all’Università Suor Orsola Benincasa.

A seguire, la lista degli ospiti e il programma integrale di domenica 30 giugno.

Ospiti:

Massimiliano Bruno, Ilenia Pastorelli, Nicola Guaglianone, Laura Luchetti, Giorgio Colangeli,

Programma Lunedì 1 Luglio

Piazza d’Armi

  • Ore 20:45 “Parliamo di Cinema” con Max Bruno, Ilenia Pastorelli e Nicola Guaglianone
  • Ore 21:15 Non ci resta che il crimine di Max Bruno
  • Ore 22:55 “Parliamo di Cinema” con Wilma Labate
  • Ore 23:10 Arrivederci Saigon di Wilma Labate

Cattedrale dell’Assunta

  • Ore 20:45 “Parliamo di Cinema” con Laura Luchetti e Giorgio Colangeli
  • Ore 21:00 Fiore Gemello di Laura Luchetti
  • Ore 22:35 “Parliamo di Cinema” con Giovanni Pompili e Kenneth Mercken
  • Ore 22:45 Coureur di Kenneth Mercken

Casa del Sole

  • Ore 20:45 “Parliamo di Cinema” con Mario Brenta
  • Ore 21:00 Il sorriso del gattodi Mario Brenta, Karine de Villers
  • Ore 22:00 “Parliamo di Cinema” con Eleonora Mastropietro
  • Ore 22:15 Storia dal quidi Eleonora Mastropietro e Daniele Ietri

Carcere Borbonico

  • Ore 20:45 “Parliamo di Cinema” con Gianni Canova e Maria di Razza
  • Ore 21:00 Goodbye Marilyn di Maria Di Razza
  • Ore 21:15 Quelle brutte cose di Loris Giuseppe Nese
  • Ore 21:25 “Parliamo di Cinema” con Augusto Sainati
  • Ore 21:45 Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci

Terrazza degli Ulivi

  • Ore 21:00 Aleppo: The silence of the wardi Amir Osanlou
  • Ore 21:30 Difficult peopledi Sohil Vaidya
  • Ore 21:50 “Parliamo di Cinema” con Arjun Talwar e Bigna Tomschin
  • Ore 22:00 A donkey called Geronimodi Arjun Talwar e Bigna Tomschin

Ore 23:20 Summa di Andrei Kutsila

La diciassettesima edizione dell’Ischia Film Festival si terrà dal 29 giugno al 6 luglio 2019, realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, della Regione Campania, del Comune d’Ischia, e con il sostegno di Campari, BPER Banca, Artisti 7607 e Mini.

Shazam!: una scena eliminata anticipa l’arrivo di Black Adam

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Shazam!: una scena eliminata anticipa l’arrivo di Black Adam

L’idea originale della Warner Bros. per l’arrivo di Shazam! al cinema prevedeva l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam, soluzione poi esclusa dalla sceneggiatura con l’intento di dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. Ma come annunciato nei mesi scorsi, i piani per portare al cinema uno standalone con Dwayne Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni Duemila.

Il 16 luglio invece sarà disponibile l’edizione homevideo di Shazam! nella quale troveremo diversi contenuti extra, tra cui le scene eliminate dal montaggio, e una di queste sembrerebbe anticipare proprio il futuro del franchise riferendosi con un piccolo dettaglio a Black Adam.

Va ricordato che nei fumetti il personaggio è stato il primo Campione del Mago (dopo sarebbe arrivato Billy Batson) e il film con Zachary Levi aveva accennato alle origini, e la clip ne è una dimostrazione. Nel consiglio dei campioni c’è ancora una sedia vacante: sarà quella riservata al supereroe?

Nel frattempo la New Line Cinema si trova attualmente in trattativa con Jaume Collet-Serra (Run all night, The Shallows) per dirigere il cinecomic che vedrà come protagonista Dwayne Johnson. Da quanto riportano gli addetti ai lavori, Black Adam è balzato in cima alle priorità dello studio dopo il successo al botteghino di Shazam! e la notizia dell’ingresso di Johnson nel mondo dei supereroi.

“Questo progetto ha comportato dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black Adam.” aveva raccontato l’attore in un video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un anno e non potrei essere più eccitato all’idea“.

Shazam!, recensione del film con Zachary Levi

Shazam! è uscito nelle sale lo scorso 3 aprile. Nel cast Zachary Levi, Asher Angel, Mark Strong, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian Chen, Jovan Armand, Cooper Andrews, Marta Milans, Djimon Hounsou.

La Sinossi: Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Fonte

Captain Marvel: il costume alternativo nei nuovi concept

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Captain Marvel: il costume alternativo nei nuovi concept

Andy Park, concept artist dei Marvel Studios, ha diffuso tramite il suo account Instagram un nuovo concept di Captain Marvel, in cui compare Brie Larson che indossa una versione alternativa del costume dell’eroina che abbiamo visto nel suo film ma anche in Avengers: Endgame.

Captain Marvel, la spettacolare avventura che, grazie a ai super poteri della protagonista Carol Danvers, ha elettrizzato e ispirato il pubblico di tutto il mondo superando il miliardo di dollari al box office globale è disponibile sulle piattaforme digitali (Itunes, GooglePlay, Chili, Rakuten e TimVision) e nei migliori negozi fisici e online in DVD, Blu-ray, Blu-ray 4K Ultra-HD e SteelBook Blu-ray 3D.

Moltissimi i contenuti extra che includono featurette sul percorso di crescita e trasformazione di Brie Larson (Captain Marvel) e sull’impatto che il suo personaggio ha avuto sugli spettatori. Non mancheranno focus sull’influenza di Nicky Fury (Samuel L. Jackson) all’interno del Marvel Cinematic Universe, sull’intesa perfetta tra i registi Anna Boden & Ryan Fleck, il conflitto sempre acceso tra Skrull e Kree e l’incredibile talento felino del gatto che interpreta Goose. Imperdibili anche le sei scene tagliate, i commenti dei registi, i titoli di coda con divertenti sorprese, i bloopers e le creatività mai viste prima insieme a foto di produzione inedite.

Captain Marvel CONTENUTI EXTRA – Blu-ray & Digital

C’era una volta a… Hollywood: un nuovo spot tv del film di Quentin Tarantino

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Ecco un nuovo spot di C’era una volta a… Hollywood, il film di Quentin Tarantino presentato all’ultimo festival di Cannes e atteso al cinema a luglio, mentre in Italia arriverà il prossimo 19 settembre.

All’inizio della produzione, si pensava che il film fosse una cronaca degli omicidi della Famiglia Manson, che hanno avuto proprio Sharon tra le vittime più famose, tuttavia, abbiamo poi scoperto che Tarantino racconterà la storia di una star di una serie tv western (DiCaprio), vicino di casa della Tate (Robbie).

Nel cast di C’era una volta a… Hollywood compaiono Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Damian Lewis, Dakota Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Luke Perry, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

The Vampire Diaries: 10 cose che non sai sulla serie

The Vampire Diaries: 10 cose che non sai sulla serie

The Vampire Diaries è una delle serie tv che ha contribuito a cambiare il mondo del piccolo schermo grazie alla sua diffusione in tutto il mondo e alla sua struttura narrativa. Questa serie, iniziata nel 2009 e conclusa nel 2017, ha avuto un successo inimmaginabile in tutto il mondo, tanto da dare vita ad una sua costola, The Originals.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su The Vampire Diaries.

The Vampire Diaries serie

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1. La data di fine serie dipendeva dagli attori. Secondo Julie Plec, la data di fine serie sarebbe dipesa da Paul Wesley e Ian Somerhalder. L’ideatore della serie ha dichiarato “Ho finalmente capito che il mio destino in questo show, creativamente, è legato a Ian Somerhalder e Paul Wesley. Per quanto quei ragazzi che ora considero come miei amici vogliono continuare a raccontare la storia, io non me ne andrò per poterlo fare”.

2. La puntata pilota è stata girata altrove. Il pilot della serie è stato girato a Vancouver: in seguito, la produzione della serie è stata trasferita in Georgia a causa degli incentivi di credito fiscale dello stato. La maggior parte delle riprese si è svolta nella città di Covington.

3. Ha dato vita ad uno spin off. The Vampire Diaries ha avuto talmente successo tanto da dare origine ad una serie che deriva da essa, una vera e propria costola. Il titolo di questa serie è The Originals, è ambientata a New Orleans e segue le vicende dell’ibrido Originale Klaus e della sua famiglia.

The Vampire Diaries episodi

4. La sesta stagione ha episodi particolari. Tutte le puntate di questa stagione hanno nomi di canzoni anni ’90. Le uniche eccezioni sono gli episodi Bird In A Guilded Cage, I Never Could Love Like That, I’ll Wed You in the Golden Summer Time e I’m Thinking Of You All The While che sono canzoni molto più vecchie degli anni ’90.

5. Otto stagioni per 171 episodi. La serie ha avuto un enorme successo, tanto da essersi sviluppata per ben otto stagioni complete, con un totale di 171 episodi, diventando una delle serie più seguite, non solo in America, ma in tutto il mondo.

The Vampire Diaries streaming

6. È disponibile in streaming. Grazie alla sua disponibilità online è possibile vedere o rivedere questa serie. Questa serie famosissima è presente, infatti, sulla piattaforma di streaming digitale Prime Video.

The Vampire Diaries cast

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7. Erano stati considerati altri attori. Prima di confermare il cast che ha dato vita alla serie, erano stati considerati una serie di attori. Tra i tanti, si erano considerati Nathaniel Buzolic, Stephen Amell, James Van Der Beek, Ashley Tisdale e Neve Campbell.

8. Più attori per un solo personaggio. Prima di decidere in via definitiva quale attore avrebbe interpretato il rispettivo personaggio, per il ruolo Damon erano stati considerati più attori. Tra gli altri, vi erano Zach Roerig, Michael Trevino e Paul Wesley. Alla fine, il ruolo è andato a Ian Somerhalder che ha fatto ben due audizioni prima di essere scritturato.

The Vampire Diaries libro

9. La serie si basa su una serie di romanzi. Questa serie drammatica e soprannaturale è stata creata da Julie Plec e Kevin Williamson e si basa su Il diario del vampiro, una serie di romanzi scritta da Lisa J. Smith.

10. Tra serie e libro esistono alcune differenze. Nei libri, Elena Gilbert ha i capelli biondo intenso e gli occhi azzurri ma, durante le audizioni, gli autori erano rimasti colpiti da Nina Dobrev e hanno deciso di fare un’eccezione per la parte. Inoltre, un’altra differenza notevole è che nei romanzi Elena ha un fratello minore, mentre nella serie ha una sorella di quattro anni di nome Margaret e zia Jenna si chiama Judith.

Fonti: IMDb