Ecco il trailer di Senza
Prove, il film di Béatrice Pollet con
Maud Wyler e Géraldine Nakache in
anteprima a
C-MOVIE FILM FESTIVAL. Senza Prove arriverà al
cinema in Italia dal 21 marzo distribuito da Kitchenfilm.
Senza Prove, la trama
Claire e Sophie hanno studiato
insieme e sono entrambe avvocate. Claire è felicemente sposata con
Thomas e hanno due figlie. Ma la loro vita viene sconvolta, quando
la polizia trova vicino alla loro casa, un neonato che si ritiene
sia di Claire. Sophie costruisce la sua difesa, anche se Claire
sostiene di non aver né visto né sentito che era di nuovo
incinta, ma come può non essersene accorta? L’essenza della
maternità diventa presto Il fulcro del caso.
Oggi Apple TV+
ha svelato il trailer di Sugar, la nuova dramedy
con protagonista Colin Farrell che farà il suo debutto il 5
aprile con i primi due episodi degli otto totali, seguiti da un
nuovo episodio ogni venerdì.
Interpretata e prodotta da Colin Farrell, Sugar è una
rivisitazione contemporanea e unica di uno dei generi più popolari
e significativi della storia della letteratura, del cinema e della
televisione: il giallo con protagonista un detective privato. Il
candidato al premio Oscar Colin Farrell interpreta John Sugar, un
investigatore privato americano alle prese con la misteriosa
scomparsa di Olivia Siegel, l’amata nipote del leggendario
produttore di Hollywood Jonathan Siegel. Mentre Sugar cerca di
determinare cosa sia successo a Olivia, porterà alla luce anche i
segreti della famiglia Siegel, alcuni molto recenti, altri sepolti
da tempo.
La serie è interpretata anche da
Kirby (“Sandman”), Amy Ryan (“The
Wire”), James Cromwell (“Succession”), Anna Gunn
(“Breaking Bad”), Dennis Boutsikaris (“Better Call Saul”), Nate Corddry
(“Mindhunter”), Sydney Chandler (“Don’t Worry
Darling”) e Alex Hernandez (“Invasion”).
Sugar è creata da
Mark Protosevich, che è anche produttore esecutivo. Audrey Chon e
Simon Kinberg producono esecutivamente per la Genre Films, che ha
firmato la sua seconda serie con Apple
TV+ nell’ambito dell’accordo complessivo con lo stesso Kinberg,
dopo “Invasion“.
Anche Sam Catlin, Scott Greenberg e Chip Vucelich sono produttori
esecutivi. La serie è diretta da Fernando Meirelles (“City of God”,
“I due Papi”), che è anche produttore esecutivo, e Adam Arkin (“The
Offer”), che è anche produttore co-esecutivo.
In una nuova intervista,
Stellan Skarsgård ha condiviso quanto sia stata per
lui un’esperienza divertente e ha ammesso che il tempo trascorso
con le sue co-protagoniste è stata una sorta di esperienza di
apprendimento per lui.
“Il film è stato divertente.
Vivevamo a Santa Fe, dove hanno più Birkenstock e code di cavallo
grigie che in qualsiasi altro posto negli Stati Uniti. No, non ero
eccitato. Ero, ‘Che ca**o?’ Non sapevo molto di Thor, o conoscevo
il vero Thor, ma non sapevo molto dei fumetti. Quindi il fatto era
che Kenneth Branagh lo stava dirigendo, e lui è bravo. Ho detto
‘OK, lo farò’ ma il fatto è che, quando firmi per uno di questi,
firmi per quattro, quindi mi sono sentito come se avessi venduto
l’anima al diavolo, ma non l’ho fatto, perché soprattutto per il
primo mi sono divertito molto.”
“Eravamo io, Kat Dennings e
Natalie Portman, il trio. Eravamo costantemente insieme in tutte le
scene, mi divertivo tantissimo e imparavo tantissimo sulle ragazze
perché la maggior parte del tempo eravamo bloccati in macchina, e
stavamo aspettando, e ho semplicemente ascoltato quelle due ragazze
parlare di uomini. Sì, voglio dire, non pensavo che fosse così
impari.”
“Perché ho continuato a
lavorare con la Marvel dopo? Avevo un contratto ed
era divertente fare quelle piccole cose. Non devi essere troppo
pretenzioso riguardo a quello che fai. Non è un crimine fare cose
non intellettuali.”
Per quanto sia divertente pensare a
Skarsgård che fa il terzo incomodo nelle conversazioni tra Portman
e Dennings, è piacevole sentire un attore parlare in modo così
positivo della sua esperienza cinematografica sui supereroi, il
tutto difendendo il genere da coloro che lo guardano dall’alto in
basso.
Non sappiamo se e quando
Stellan Skarsgård potrebbe tornare nel MCU come Selvig, soprattutto perché
un altro film di Thor deve ancora essere confermato.
Anche se ha appeso il suo scudo al
chiodo, Chris Evansresta
un fedelissimo dei cinecomics che non perde occasione di difendere e
elogiare. I film sui supereroi non hanno avuto un periodo
facile negli ultimi due anni, poiché sia il pubblico che la critica
sembrano sentirsi sempre più stanchi di questo tipo di storie, con
la recente produzione di Marvel Studios e Warner Bros./DC.
Oggi è diventato quasi di moda
girare film basati sui fumetti, con registi di tutto rispetto come
Martin Scorsese, Francis Ford Coppola e
Quentin Tarantino che delineano i loro problemi
con quella che quest’ultimo ha descritto come la “Marvelizzazione
di Hollywood” in una recente intervista.
Alcuni sarebbero d’accordo con le
loro valutazioni, e la maggior parte probabilmente ammetterebbe che
almeno sollevano alcuni punti validi, ma con così tanta negatività
diretta ai cinecomics, può essere facile dimenticare che il genere
ha prodotto del cinema di buon livello per un tempo abbastanza
lungo.
All’ex Capitan America del MCU, Chris Evans, è stato chiesto il suo punto di
vista sull’attuale situazione dei film di supereroi e l’attore ha
dichiarato: “Se fosse facile, ce ne sarebbero molti di
più belli, senza cercare di gettare ombra. [Alcuni] sono film
oggettivamente fenomenali”.
L’ultimo film che poteva essere
definito tale, in questo genere, è forse Avengers: Endgame del 2019.
Riusciranno Deadpool e Wolverine a cambiare le
cose?
Per quanto riguarda Chris Evans e il suo potenziale ritorno
nel MCU nei panni di Steve Rogers,
persistono voci secondo cui avrà un ruolo in Avengers: Secret Wars, ma se i
recenti commenti dell’attore sono indicativi, non ha fretta di
riprendere lo scudo. “In definitiva, spero davvero di recitare
un po’ meno nella mia vita”, ha detto in un’intervista del
2023. “Ho molti altri interessi. Guarda, non ho assolutamente
scalato nessuna montagna in questo campo. Non ho Oscar e non sono
in alcun modo confuso con altri nomi che sono in cima alla
montagna. Ma mi ritengo anche molto soddisfatto”. Ha
spiegato, alludendo a una pausa dalla recitazione o semplicemente
all’approfondimento di altri suoi interessi, come la regia.
Dopo essere stato presentato al
Festival internazionale del cinema di Berlino nel febbraio 2024, il
film Spaceman
(qui
la recensione) ha ora fatto il suo debutto sulla piattaforma
Netflix, dove è subito divenuto uno dei
titoli più visti del momento. Diretto da Johan Renck a partire
da una sceneggiatura scritta da Colby Day basata
sul romanzo Spaceman of Bohemia, scritto
dal ceco Jaroslav Kalfar, il film non è in realtà
quello che qualcuno si aspettava e sono infatti molti gli utenti ad
aver lamentato di essersi sentiti ingannati. Pensando di trovarsi
davanti ad un adrenalinico film di fantascienza, si sono invece
ritrovati con un film ambientato sì nello spazio ma profondamente
incentrato sull’interiorità del protagonista e le sue riflessioni
sul proprio rapporto con la moglie.
Non c’è dunque una particolare
missione da compiere o comunque questa non è mai il principale
interesse del film, rivolto invece verso una dimensione più
intimistica e romantica. Chiarito questo aspetto, Spaceman è
dunque un film che utilizza la propria ambientazione per
rappresentare ulteriormente l’isolamento del protagonista, ma anche
per concretizzare quel senso del tempo e della vita che egli va
ricercando nel corso della storia. Come noto, però, a causa delle
reazioni contrastanti delle proiezioni di prova, il film è rimasto
in post-produzione per quasi 3 anni. Durante questi alcuni aspetti
sono stati cambiati e gli effetti speciali migliorati, ma di base
gli intenti emotivi del film sono rimasti inalterati.
Se dunque si sono apprezzati film
come Moon, il film di con Sam Rockwell, Arrival, diretto da Denis Villeneuve,
o Ad
Astra, con Brad Pitt, Spaceman
è un film adatto da vedere, che offre l’immensità dell’universo a
fare da contorno a riflessioni ed emozioni umane a partire dalle
quale si muove un’indagine sul valore dei rapporti e il loro posto
nella vita di tutti noi. In questo articolo, approfondiamo dunque
alcune delle principali curiosità relative a
Spaceman. Proseguendo qui nella lettura
sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
spiegazione del finale.
Protagonista del film è
Jakub Procházka, grande appassionato di scienze
fin dalla tenera età il quale vede concretizzarsi il suo sogno di
andare nello spazio. La sua missione solitaria, che lo porterà nei
pressi di Venere, durerà otto mesi e lo vedrà impegnato nella
ricerca di un’antica e misteriosa polvere intergalattica. Il prezzo
da pagare però, è quello di vedere andare in frantumi la sua vita
sulla Terra. Sua moglie Lenka, infatti, non è più
disposta a vedersi trascurata per colpa delle grandi ambizioni del
marito. Mentre è da solo nel silenzio dello spazio, Jakub cercherà
allora di portare a termine il suo lavoro mentre inevitabilmente
riflette sul suo rapporto con la moglie. Ad aiutarlo in ciò,
arriverà un ragno alieno gigante, il quale gli permetterà di
ripercorrere tutta la sua vita.
Ad interpretare Jakub vi è qui
l’attore Adam Sandler, che torna dunque ad un ruolo
drammatico – o comunque non propriamente comico – dopo quelli per i
film Ubriaco d’amore, Reign Over Me, The
Meyerowitz Stories e Diamanti
grezzi. Nel film è presente anche sua figlia,
Sunny Sandler, nel ruolo della ragazza che gli
chiede se egli sia l’uomo più solo del mondo. Nel ruolo della
moglie Lenka vi è invece Carey Mulligan, la quale era incinta di 8 mesi
nella vita reale, tra l’inizio e la metà del 2023, quando ha girato
le scene aggiuntive del film con Lena Olin nel
ruolo di sua madre.
Isabella Rossellini interpreta la commissaria Tuma,
mentre la voce di Hanuš in lingua originale è quella diPaul
Dano.
La spiegazione del finale di Spaceman
Il finale del nuovo film d’avventura
fantascientifico di Netflix Spaceman è piuttosto ambiguo,
soprattutto per quanto riguarda il destino del protagonista
Jakub. Quando l’astronauta arriva finalmente alla
Nube di Chopra, dove si prepara a raccogliere
campioni delle misteriose particelle cosmiche rosa e viola. Qui,
però, Jakub sembra sperimentare tutto il suo passato in una volta
sola. Riflette allora sulla notte in cui ha incontrato Lenka e
comincia a capire che erano destinati a incontrarsi, nonostante
l’improbabilità che ciò accadesse. Jakub ritrova così l’amore per
la sua innamorata, mentre Hanuš dice che il suo
viaggio “inizia e finisce qui”, venendo poi consumato da dei
piccoli acari noti come Gompeds, che lo portano infine a
dissolversi in polvere spaziale.
In quanto Jakub, egli non torna
sulla Terra alla fine del film, ma lo si vede recuperato dagli
astronauti di un’astronave coreana dopo aver attraversato la Nube
di Chropra. Jakub è in grado di chiamare Lenka dalla navicella
coreana, dove sembra essere al sicuro e finalmente diretto a casa.
Nella scena finale, Jakub chiede dunque a Lenka se lo bacerebbe di
nuovo. Dopo aver sperimentato la Nuvola di Chopra e aver fatto
ritorno a “L’inizio”, egli chiede dunque una seconda possibilità
che li riporti all’inizio. La donna, ricordando l’origine della
loro relazione, offre una risposta positiva, che lascia dunque
pensare che quando Jakub tornerà a casa, avrà ancora lei come
moglie e inizieranno un nuovo percorso.
Questa richiesta di un bacio rimanda
alla breve scena onirica in cui Jakub, vestito con una tuta
spaziale, incontra Lenka vestita da principessa nella foresta.
L’astronauta, infatti, aveva spiegato per lui Lenka sia una ninfa
delle acque che ha il potere di uccidere gli uomini mortali con un
bacio. Proprio chiedendole quest’ultimo, Jakub sembra dunque voler
far simbolicamente morire la sua carriera di astronauta, disposto
dunque a rinunciare alla vita dei suoi sogni nello spazio per
concentrarsi completamente sulla donna amata e sul loro rapporto,
senza che nulla più possa ostacolarli.
Il finale di Spaceman
offre dunque la conclusione del percorso evolutivo di Jakub, che da
astronauta totalmente concentrato sulla propria carriera arriva ad
riconoscere l’amore quale vero valore da perseguire. Arriva a
questa consapevolezza anche grazie al rapporto e alla saggezza di
Hanuš, il quale non viene svelato se sia una creatura realmente
esistente o semplicemente il frutto dell’immaginazione del
solitario Jakub. Non vengono offerti dettagli neanche sulla Nube di
Chopra, la quale rappresenterebbe però l’inizio e la fine
dell’universo. Un inizio e una fine che dunque permettono a Jakub
di vivere l’esperienza del suo amore per Lenka nella sua totalità,
mischiando passato, presente e futuro e portandolo a scegliere
lei.
Il trailer di Spaceman e
come vedere il film in streaming su Netflix
Come anticipato, è possibile fruire
di Spaceman
unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di
Netflix, dove attualmente presente nella
Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in
Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un
abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni
possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale
comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso
a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.
L’atteso sequel vede protagonista
ancora l’apprezzato Germano Lanzoni nei panni
dell’iconico “Signor Imbruttito”, milanese
purosangue ormai entrato nell’immaginario collettivo non solo
lombardo ma di tutta Italia, sopravvissuto alla poco fortunata
avventura in Sardegna del primo capitolo. Ad affiancarlo, tutti i
personaggi del mondo Imbruttito, come il Giargiana, la Wife, il
Nano, l’Imbruttita.
Ricomincio
da Taaac, previsto nelle sale nel prossimo
autunno, vede nel cast, tra gli altri, Brenda
Lodigiani,
Paolo Calabresi,
Claudio Bisio, Laura Locatelli, Leonardo Uslengo, Valerio Airò,
Renato Avallone e tra le new entry Raul Cremona,
Francesco Mandelli, Maurizio Bousso
e Martina Bonan, è ancora diretto da
Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea
Mazzarella e Davide Rossi ed è prodotto
da Giovanni Cova per QMI, Ramaya
Productions e Medusa Film in
collaborazione con Prime Video.
Il set, che si concluderà a fine
marzo, questa volta si svolgerà interamente nel territorio
lombardo, toccando diversi luoghi della città di
Milano, in particolare il quartiere
Portanuova, cuore pulsante e rappresentativo del
capoluogo lombardo, che si presenta come una vivace e dinamica
espressione di POP Culture, con l’obiettivo di diventare una vera e
propria piazza di intrattenimento per il pubblico, oltre che
simbolo di una grande riqualificazione architettonica urbana di
carattere culturale, sociale e ambientale. Grazie a una partnership
con COIMA, gruppo specializzato nell’investimento, sviluppo e
gestione di patrimoni immobiliari italiani per conto di investitori
istituzionali, faranno da cornice alle riprese le
suggestive e iconiche location piazza Gae Aulenti,
Biblioteca degli Alberi (BAM) e Bosco Verticale.
Previste inoltre riprese anche sui
Navigli e presso l’Abbazia di Chiaravalle, oltre a un excursus a
Bellagio sul lago di Como.
Social brand di proprietà di
Shewants e creato da Marco De Crescenzio, Federico Marisio
e Tommaso Pozza, “Il Milanese Imbruttito” dal web è diventato in
pochi anni un fenomeno culturale e sociale che
oggi conta 2 milioni di follower su Facebook, più di 770mila su
Instagram, più di 500mila sul canale ufficiale YouTube e più di
220mila su TikTok. La prima trasposizione cinematografica,
“Mollo tutto e apro un chiringuito”, uscito nel 2021, ha
esordito subito sul podio del box office,
risultando tra i maggiori incassi italiani nel periodo
pandemico.
Ricomincio
da Taaac aggiunge nuove sfumature e angolature a un
personaggio che, da un apparente profilo di maschera contemporanea,
offre una riflessione ironica e sagace sui tempi che stiamo vivendo
– dichiara Giovanni Cova, produttore e Presidente
di QMI. “Nella nostra narrazione, inoltre, la
città di Milano non è una semplice location ma è diventata ormai
una vera e propria protagonista, con le sue peculiarità, le sue
contraddizioni, i suoi luoghi famosi e gli angoli nascosti, il suo
continuo divenire e le eterogenee anime che ogni giorno la abitano
e la vivono e che nelle sue dinamiche sociali e nei cambiamenti
linguistici diventa comunque uno specchio dell’Italia intera e
della nostra epoca”.
“Siamo felici che ci sia stata data
la possibilità di intraprendere un nuovo viaggio nel mondo del
Milanese Imbruttito” affermano i coproduttori Ramaya
Productions. “Seppur il film sia ambientato
interamente a Milano, il ‘nostro eroe’ si troverà
ad affrontare un ambiente ancora più sconosciuto e inesplorato
rispetto alla sua precedente avventura in Sardegna”.
“È per noi un orgoglio e traguardo
poter approdare nuovamente al cinema e nelle piattaforme di
streaming con il secondo lungometraggio del progetto “Il Milanese
Imbruttito” – afferma Tommaso Pozza, CEO di
Shewants/Il Milanese Imbruttito. “Un percorso che dura
più di 10 anni sui social, in costante evoluzione e che vedrà
ancora protagonista il cast dei nostri attori-eroi alle prese con
nuove avventure, questa volta interamente nella “city”. Siamo
sicuri che ci sarà da ridere!”.
Ricomincio
da Taaac è un film prodotto da Giovanni Cova
per QMI, Ramaya Productions e Medusa Film in
collaborazione con Prime Video; regia di Pietro Belfiore,
Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi;
sceneggiatura di Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Marco De
Crescenzio, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella, Tommaso Pozza,
Davide Rossi, Federico Marisio. Si ringrazia COIMA, location
partner del film. Nelle sale nell’autunno 2024.
Dopo il successo nel primo weekend
al botteghino di Dune: Parte
Due, così come il suo successo di critica, molti si
chiedono se Dune:
Parte Tre sia o meno in cantiere. Parlando con CNBC, il
CEO di Legendary Entertainment – che ha prodotto sia
Dune che Dune: Parte
Due – Josh Grode ha risposto
proprio a questa domanda.
“Dobbiamo avere tutti gli
stakeholder creativi allineati e sostenere la visione”, ha
affermato Grode. “Penso che tutti siano molto emozionati e si
stiano davvero godendo questo momento e se Denis [Villeneuve]
riesce a realizzare la sceneggiatura giusta e sente di poter
offrire un’altra esperienza alla pari con quella che abbiamo appena
completato, allora non vedo perché no.”
Dopo la sua uscita nel fine
settimana, Dune: Parte
Due ha già incassato 81,5 milioni di dollari a livello
nazionale e 178,5 milioni di dollari in tutto il mondo, secondo
Deadline. Villeneuve ha anche accennato alle sue speranze di
realizzare un terzo film, basato sul libro di Frank
HerbertDune: Messiah, sottolineando che il
lavoro su una sceneggiatura è già in corso, ma che ha altri
progetti su cui lavorare prima di tornare nel mondo di Dune.
L’adattamento di Ridley
Scott di Il cacciatore di androidi di
Phillip K. Dick, Blade Runner, è
ampiamente considerato come uno dei film di fantascienza più influenti e
acclamati di tutti i tempi, quindi quando è stato annunciato che un
sequel era in lavorazione, c’era comprensibilmente molta
apprensione, anche se a capo del progetto c’era un regista
apprezzato come Denis Villeneuve.
Blade Runner 2049 del 2017 è stato accolto
molto bene sia dai fan che dalla critica, e alcuni in realtà lo
acclamano come altrettanto buono o addirittura migliore
dell’originale. Sfortunatamente, ciò non si è riflesso nella
performance al botteghino del film. Blade Runner
2049 ha incassato circa 267,5 milioni di dollari in tutto
il mondo contro un budget di produzione di 150-185 milioni di
dollari, per una perdita dichiarata di 80 milioni di dollari.
Durante un’intervista con THR, a
Denis Villeneuve è stato chiesto se pensa che
“sarà mai in grado di ignorare l’ombra di Blade
Runner?”. “No, mai. Blade Runner è uno dei miei film
preferiti, ed è assolutamente un capolavoro. Ridley Scott è uno dei
miei registi preferiti e, anche se mi aveva dato la sua
benedizione, per me era molto importante ascoltarlo e vederlo
attraverso i suoi occhi che in quel momento gli andava bene che
facessi il film, ma mentre stavo girando Blade Runner 2049 pensavo
costantemente al film originale. Quindi 2049 è stata davvero una lettera d’amore per il primo
film, ma è stato di gran lunga uno dei progetti più difficili che
abbia mai realizzato, e non credo che mi avvicinerò mai più
all’universo di qualcun altro.”
Molti fan di Star
Wars sperano che Villeneuve alla fine faccia un viaggio nella
galassia molto, molto lontana, ma in base ai commenti del regista,
non sembra che ciò accadrà mai.
Intanto però Denis Villeneuve è al cinema
con il sontuoso Dune: Parte
Due.
Dopo recensioni non esaltanti e
incassi al botteghino inferiori alle aspettative, i Marvel Studios stanno cercando di riportare la
saga del Multiverso sulla strada giusta. Per il 2024, ci aspettano
soltanto due progetti in live action: Deadpool e
Wolverine e Agatha. La prima è
l’ennesima avventura Multiversale e, se si deve credere ai
resoconti precedenti, che pone le basi per i prossimi film degli
Avengers.
Abbiamo già sentito voci secondo cui
la star di Logan, Dafne Keen, potrebbe apparire
come una adulta X-23 nel trequel e, secondo
@ScarletWitchUpd, esiste un CV che attesta la sua partecipazione al
film. L’account X non condivide ulteriori
dettagli per paura di guai, ma speriamo che questo significhi che
vedremo l’ormai diciannovenne vestita come la Wolverine femmina dei
fumetti.
Tornando al franchise dei
Vendicatori, però, anche lo scooper @MyTimeToShineH ha appena
rilasciato un’intrigante informazione. Apparentemente, in merito a
Avengers:
Secret Wars “Hugh Jackman ha detto alla Marvel che sarebbe tornato per
Secret Wars, ma solo se poteva avere la possibilità di interagire
con Tobey [Maguire] e [Robert Downey Jr.].” Dubitiamo che
questo sia un vantaggio per l’attore (soprattutto considerando i
soldi che probabilmente gli verranno offerti per riprendere il
ruolo di Wolverine), ma, comprensibilmente, Jackman spera di
condividere lo schermo con due colleghi e icone dei cinecomics. Avengers: Secret Wars è ancora
lontano, ma Captain America: Brave New World e
Thunderbolts arriveranno nel 2025.
Deadpool e
Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio e segna
l’introduzione del Mercenario Chiacchierone di Ryan Reynolds nell’universo cinematografico
Marvel (con un rating decisamente
diverso rispetto ai primi due capitoli). Soprannominandosi
“Marvel Jesus”,
Deadpool arriva nel MCU dopo essere stato rapito dalla
Time Variance Authority, i manager del multiverso
visti l’ultima volta in Loki, e si ritrova nello
stesso mondo dei Vendicatori.
Sebbene il suo volto non si veda nel
trailer, anche Wolverine di Hugh Jackman passa dall’universo di
X-Men al MCU. Diretto da Shawn
Levy, il film comprende anche Emma Corrin,
Morena Baccarin, Rob Delaney,
Leslie Uggams, Karan Soni e Matthew Macfadyen.
Quando uscirà Avengers: Secret Wars?
Originariamente previsto per il
2025, Avengers:
Secret Wars è stato posticipato al 2027 a causa dei
ritardi di produzione causati dagli scioperi di Hollywood. Dopo
Avengers:
The Kang Dynasty che debutterà nelle sale il 1° maggio 2026,
mentre l’altro film arriverà nelle sale il 7 maggio 2027. Entrambi
i film non hanno ancora un regista. Si tratta del sesto capitolo
della serie di film di successo Avengers. Dovrebbe
concludere la Fase 6 del Marvel Cinematic
Universe e la
Saga del Multiverso. I fan attendono da tempo la notizia di un
potenziale adattamento live-action dell’iconica serie di fumetti,
che vede vari eroi e cattivi Marvel essere
catturati da un’entità cosmica nota come Beyonder, dove
poi si scontrano su un pianeta chiamato
Battleworld.
Mancano poco più di due settimane
all’uscita di X-Men
’97, il tanto atteso revival di X-Men: La serie
animata, e ora i fan più accaniti possono sapere il numero di
episodi che proporrà la serie. Il programma televisivo
MCU live-action più lungo fino ad
oggi è She-Hulk: Attorney at Law con 9 episodi.
Sul fronte dell’animazione, le prime due stagioni di
What
If…? invece condividono il record di 9 episodi
ciascuna, ma X-Men
’97 le batterà tutte con ben 10 episodi (secondo
un comunicato stampa diffuso dalla Disney). Supponendo che avremo
un episodio a settimana, il finale di X-Men
’97 dovrebbe arrivare il 15 maggio.
Lo scooper @CanWeGetToast afferma
(tramite Toonado.com) che Your Friendly Neighbourhood
Spider-Man (precedentemente noto come Spider-Man: Freshman Year) sarà lungo 10
episodi, con ogni puntata che durerà circa 30 minuti.
Cose entusiasmanti sono chiaramente
all’orizzonte per la Marvel Animation. “X-Men’97
rivisita l’iconica era degli anni ’90 in cui gli X-Men, una banda
di mutanti che usano i loro misteriosi doni per proteggere un mondo
che li odia e li teme, vengono sfidati come mai prima d’ora,
costretti ad affrontare una situazione pericolosa e nuovo futuro
inaspettato”, si legge in una breve sinossi.
Cosa sappiamo su X-Men ’97?
La nuovissima serie X-Men
’97, composta da 10 episodi, arriverà in streaming a
partire dal 20 marzo. X-Men ‘97 rivisita l’epoca iconica
degli anni ‘90, mentre gli X-Men, un gruppo di mutanti che usa i propri
poteri straordinari per proteggere un mondo che li odia e li teme,
vengono messi alla prova come mai prima d’ora, costretti ad
affrontare un nuovo futuro pericoloso e inaspettato. Il cast delle
voci nella versione originale include Ray Chase (Ciclope), Jennifer
Hale (Jean Grey), Alison Sealy-Smith (Tempesta), Cal Dodd
(Wolverine), JP Karliak nel ruolo di Morph, Lenore Zann nel ruolo
di Rogue, George Buza nel ruolo di Bestia, AJ LoCascio (Gambit),
Holly Chou (Jubilee), Isaac Robinson-Smith (Alfiere), Matthew
Waterson (Magneto) e Adrian Hough (Nightcrawler).
Beau DeMayo è il caposceneggiatore;
gli episodi sono diretti da Jake Castorena, Chase Conley e Emi
Yonemura. Con le musiche dei Newton Brothers, Brad Winderbaum,
Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso e DeMayo sono i
produttori esecutivi della serie.
Come spesso accade negli
adattamenti dei fumetti Marvel per il grande schermo, i
personaggi sono soggetti a qualche cambiamento rispetto alle storie
originali, non sempre tradotte letteralmente ma comunque fedeli
allo spirito degli autori. Compreso Thanos, il Titano Pazzo protagonista della
saga delle gemme dell’infinito.
Ecco allora i 10
cambiamenti più importanti rilevati nei film dei fratelli
Russo:
Le origini di Thanos
Thanos è
il vero protagonista di Avengers:
Infinity War, tuttavia questo ruolo di rilievo non ha
permesso agli sceneggiatori di esplorare ogni singolo aspetto delle
sue origini e del suo passato. Ovviamente molte cose sono state
modificate e semplificate per il film. Nel MCU, Thanos viene
dal pianeta Titano, da cui è stato esiliato dopo aver suggerito di
uccidere metà della popolazione per salvare l’altra metà. Nei
fumetti invece i genitori sono due Eterni che lo rinnegano a causa
del suo aspetto deforme.
L’Ordine Nero di Thanos
Alcune
parentesi del fumetto di Infinity Gauntlet sono state
tradotte al cinema, ma per quanto riguarda l’Ordine
Nero,
sembra che i Marvel Studios abbiano attinto al
nuovo corso della storia editoriale iniziato nel 2013. Il
gruppo presenta però differenze evidenti con l’originale, come
Ebony Maw che assume un ruolo di leader nei film, sostituendo
Corvus Glaive, o Cull Obsidian che nei fumetti viene chiamato Black
Dwarf.
La forza di Thanos
Nel corso di Avengers:
Infinity War si ha una prova evidente di quanto
pericolosa sia la minaccia di Thanos, a partire
dallo scontro con Thor e Hulk, due eroi che il Titano
mette al tappeto facilmente. Sa essere quindi uno dei personaggi
più potenti del MCU ma ha anche delle debolezze,
mentre nei fumetti è quasi indistruttibile e capace di resistere ad
attacchi micidiali.
L’opinione che ha di se
stesso
Thanos è
un personaggio davvero complesso e il suo carattere viene
sviscerato nel corso degli ultimi due capitoli di
Avengers mostrando quanto sia equilibrato nel
realizzare il suo piano. La fiducia in se stesso è tale da rendere
concreto ogni suo piano, cosa che non accade nei fumetti dove
appare meno deciso. Allo stesso modo pensa di essere la persona più
potente e importante dell’universo e usa il guanto dell’infinito
per costruire monumenti definendosi un dio.
Gemme dell’infinito
In Avengers:
Infinity WarThanos riesce a
raccogliere tutte le gemme dell’infinito e ad attuare il suo piano,
e proprio come mostrato nel film, anche nei fumetti il villain
segue una ricerca simile ma forse ancora più facile. Invece di
combattere i Vendicatori, Thanos si limita a
visitare l’universo e i suoi protettori, incluso il Collezionista e
il Gran Maestro.
Lo schiocco
Lo schiocco è stato senza
dubbio uno dei momenti più devastanti del MCU, oltre che della recente storia
cinematografica: sullo schermo un soddisfatto
Thanos realizzava il suo piano mentre la metà dei
supereroi svaniva nel nulla sotto un silenzio assordante.
Nei fumetti però questo gesto si
verifica presto nella storia, senza nemmeno dare ai protagonisti
l’opportunità di provare a evitarlo: anche lì, come nei film,
Iron Man, Thor e Captain
America sopravvivono per affrontare il Titano, ma tra i
sopravvissuti noti che non sono stati così fortunati al cinema
figurano anche Doctor Strange, Scarlet
Witch e Spider-Man.
Lady Morte
Nella trama di
Infinity Gauntlet, l’intera motivazione di
Thanos per il suo genocidio di massa si basa sulla
sua ossessione per Lady Morte, ovvero
l’incarnazione della morte di cui il Titano e innamorato, dunque
disposto a spazzare via metà dell’universo solo per
impressionarla.
Questo retroscena è stato accennato
grazie alla prima apparizione di Thanos nel
MCU in The Avengers, finendo per rendere il suo piano
ancora più complesso e discutibile, oltre che trasformare il
villain in qualcosa di estremamente riuscito.
Le motivazioni
Un aspetto che rende
Thanos un cattivo così avvincente nei film sono le
sue motivazioni uniche e complesse. Nella sua mente, l’unico
modo per salvare l’universo è spazzare via metà della sua
popolazione. Si considera l’unico vero eroe dell’universo e
coloro che si trovano sulla sua strada gli impediscono di salvare
la situazione. Questo lo rende una minaccia molto più
interessante.
Le motivazioni di Thanos nei
fumetti potrebbero non essere così altruiste o complesse, ma
sicuramente sono uniche. A causa del suo amore per Lady Morte,
Thanos uccide metà della vita semplicemente per impressionarla. Non
è così interessante, ma sicuramente fa sembrare Thanos più un
pazzo.
Thanos l’eroe
Nonostante
abbia ucciso metà dell’universo e provocato un immenso dolore ai
Vendicatori,
Thanos
torna sui suoi passi e cambia posizione: succede nei fumetti,
contrariamente a quanto mostrato al cinema, quandoNebula
prende il guanto dell’infinito e il padre suggerisce di usarlo per
rimediare agli eventi.
La fine
Ironia della sorte, nel
MCUThanos ottiene
due scene di morte: la prima arriva nella sua fattoria, dove viene
decapitato da Thor all’inizio di Avengers:
Endgame; la seconda giunge alla fine del film, quando Tony Stark schiocca le dita ristabilendo l’ordine.
Nei fumetti invece, il Titano si
confronta con la fine pacifica che cercava in Infinity War; perde il guanto, inverte l’esito
delle sue azioni, finge la propria morte e si stabilisce in
una fattoria.
Nonostante abbia ricevuto recensioni
contrastanti per la sua interpretazione, Gina Carano sembrava destinata a
diventare una parte importante del franchise di Star
Wars nei panni di Cara Dune. Oltre a recitare in The
Mandalorian, l’ex stella delle MMA era stata
scelta come protagonista di una serie spin-off
intitolata Rangers of the New Republic (che è
stata successivamente cancellata).
Tutto è crollato per l’attrice
quando è stata licenziata dalla Lucasfilm nel febbraio 2021 dopo
che alcuni dei suoi post sui social media riguardanti l’obbligo
delle mascherine COVID e la pandemia sono diventati virali. Carano
ha anche condiviso la sua opinione sulla presunta manomissione
elettorale successiva alle ultime elezioni statunitensi.
Al momento del suo licenziamento, la
Disney ha rilasciato una dichiarazione in cui affermava che i post
sui social media di Carano “[denigrano] persone in
base alle loro identità culturali e
religiose”, descrivendole come “ripugnanti e
inaccettabili”.
Il mese scorso, abbiamo scoperto che l’attrice ha il sostegno
del proprietario di X, Elon Musk, per una causa
che spera metterà la Disney con le spalle al muro.
Carano sostiene di essere stata
discriminata e che non avrebbe dovuto essere licenziata per aver
esercitato la libertà di parola; sembra anche che speri di
costringere Lucasfilm a riportarla nei panni di Cara Dune! Parlando
con The Post Millennial della causa (tramite
SFFGazette.com), Carano ha condiviso la sua convinzione che questa
azione legale sia importante non solo per lei, ma anche per il bene
comune.
“Sono felice che le persone
debbano davvero indagare e prendere sul serio la mia situazione e
dovranno capire, mentre esamineranno tutto questo, cosa stava
facendo la loro azienda”, ha detto Gina Carano. “E esaminando ciò dovranno
apportare modifiche in modo che sarà molto più difficile che accada
alla prossima persona. Ed è per questo che quello che sto facendo è
importante.” “Molte persone, miliardari, mettono i loro soldi dove
credono”, ha continuato Carano, “ma investire i propri
soldi nella difesa di persone a cui è stato fatto del male è una
causa davvero nobile. È come se Elon Musk fosse una specie di
Batman.”
Dopo aver affermato che le azioni
della Disney le hanno impedito di ottenere qualsiasi tipo di lavoro
mainstream, ha preso le distanze da The Daily Wire e ha
condiviso le sue speranze di tornare alla sua carriera nonostante
Hollywood apparentemente non voglia avere niente a che fare con
lei.
In seguito, affrontando la sua
decisione di ridicolizzare i pronomi trans aggiungendo “beep/boop”
ai suoi account sui social media, Carano ha osservato: “Mi
chiedevo, qual è la cosa meno offensiva che potresti mai fare? Ed è
come se fosse la cosa meno offensiva.” “E così quando qualcuno mi
diceva qualcosa di brutto gli facevo semplicemente ‘beep boop’
perché sento che quella era fondamentalmente la cosa più carina.
Vedi tutti questi altri, sai, molti dei miei co-protagonisti maschi
diventavano aggressivi con queste persone e dicono delle cose poco
carine e io sono qui a prendere in giro la gente. E io sono quella
che viene licenziata?”
Quando il sito ha parlato della
mossa della Disney di archiviare il caso, Carano ha semplicemente
risposto: “Siamo tutti abbastanza fiduciosi che non sarà
qualcosa che saranno in grado di archiviare”.
Austin Butler ha confermato in un’intervista
con Access Hollywood che il suo bacio con la co-star
Stellan Skarsgård in Dune: Parte
Due è stata una sua improvvisazione. Il bacio tra
Feyd-Rautha Harkonnen di Butler e il
barone Vladimir Harkonnen di Skarsgård è
inaspettato e inquietante poiché i personaggi sono nipote e zio, ma
riafferma la devozione di Feyd-Rautha verso suo zio e il profondo
desiderio di essere lui. Questo è anche il motivo per cui Butler ha
imitato la voce di Skarsgård mentre creava il proprio accento per
Feyd-Rautha.
“[Il bacio] con Stellan
Skarsgård? O si!” ha detto Butler quando gli è stato chiesto
di improvvisare il momento. “Lui è pronto a tutto. È il
migliore… conta sempre come cerchi di influenzare qualcun
altro”. Skarsgård ha detto a Variety che recitare al fianco di
Butler in Dune: Parte
Due è stato piuttosto divertente. “Ho riso
così tanto perché era ovvio che gli piacesse davvero essere
malvagio”, ha detto l’attore.
Austin Butler è diventato famoso per la
recitazione metodica, come abbiamo visto per la sua ottima
interpretazione di Elvis per Baz
Luhrmann. Il suo lavoro gli è valso una nomination agli
Oscar me per Feyd-Rautha, personaggio psicotico e violento, non ha
certo potuto scendere così dentro al personaggio.
“In passato, con ‘Elvis’, ho
sicuramente esplorato la sua vita in quel mondo per tre anni ed è
l’unica cosa a cui penso giorno e notte”, ha detto Butler al
Los Angeles Times. “Con Feyd, sapevo che sarebbe stato malsano
per la mia famiglia e i miei amici.” “Ho preso la decisione
consapevole di stabilire un confine”, ha continuato Butler.
“Ciò ha consentito una maggiore libertà tra l’azione e lo stop
perché sapevo che avrei protetto tutti gli altri al di fuori del
contesto di ciò che stavamo facendo. Questo non vuol dire che nella
tua vita non rimani mai ferito. Ma sapevo che non avrei fatto nulla
di pericoloso al di fuori di quel confine, e in un modo che mi ha
permesso di andare più in profondità.”
Cosa aspettarsi da Dune:
Parte Tre ?
Cosa questo significhi per Dune:
Parte Tre resta ovviamente da vedere, ma non possiamo
pensare che Chani accetti la sua posizione di
concubina/”spalla” di Paul come fa nel libro.
Le
recensioni stellari di Dune: Parte
Due sono sicuramente in grado di attirare più persone
nelle sale, e il film è ora “certificato fresco” su Rotten
Tomatoes con un impressionante 95% di critica e pubblico.
ieri vi abbiamo
riportato alcune citazioni dalla recente apparizione di
Chris Evans al Comic-Con di Emerald
City, e ora abbiamo un’analisi più dettagliata della sua opinione
sullo stato attuale dei film di fumetti
(tramite Variety).
Ecco tutto quello che ha detto l’attore Chris Evans, che ha svelato anche quale film
dei Marvel Studios è il suo
preferito.
“I film tratti dai
fumetti in generale, per qualche motivo, non ricevono sempre il
credito che penso meritino“, ha detto l’ex attore di
Captain America al pubblico. “Sono
questi grandi, giganteschi film. Ci sono molti cuochi in cucina. Ma
le prove empiriche ci sono: Non sono facili da realizzare. Se fosse
più facile, ce ne sarebbero molti di più belli. Non sto facendo
ombra! Ho fatto parte di alcuni che hanno fallito. Succede. Fare un
film è difficile. Un maggior numero di cuochi in cucina non lo
rende più facile. Non voglio evidenziare film specifici del
catalogo Marvel, ma alcuni di essi sono
fenomenali. Come film indipendenti, oggettivamente grandiosi, e
credo che meritino un po’ più di credito“.
Chris Evans non ha fatto il nome di nessun
film specifico sui fumetti che ha ritenuto non all’altezza, ma ha
detto che Captain America: The Winter Soldier del 2014 è
stato il suo film Marvel Studios “preferito”
in cui è apparso.
“È il mio film Marvel preferito a cui ho
partecipato. Non è solo per il film in sé, ma per
l’esperienza“, ha detto.
“Nel primo film ero
molto nervoso. Sai in cosa ti stai imbarcando e di conseguenza
giochi in difesa e giochi per non perdere. Quando è arrivato
‘Winter Solider’, abbiamo giocato per vincere. Ed era il primo film
con i fratelli Russo. Abbiamo corso più rischi e il personaggio è
sembrato più ricco. È stata una delle esperienze più soddisfacenti
che ho avuto nella mia carriera alla Marvel“.
Non si tratta esattamente di una
scelta azzardata, dato che Il soldato d’inverno
sarebbe probabilmente tra i migliori film del MCU (se non addirittura tra i film
di supereroi) scelti da molti fan.
Chris Evans tornerà nel Marvel Cinematic
Universe?
Si dice che Chris Evans sia destinato a riprendere il
ruolo di Steve Rogers in Avengers:
Secret Wars, ma nonostante un rapporto sostenesse di
aver confermato il suo ritorno l’anno scorso, le risposte
dell’attore nelle interviste raccontano una storia diversa.
“È dura, perché
guardate, amo profondamente quel ruolo“, ha detto
Chris Evans quando gli è stato chiesto di
tornare potenzialmente nei panni di Cap durante il C2E2 dello
scorso anno.
“Significa così tanto
per me, e davvero. Penso che ci siano altre storie di
Steve Rogers da raccontare, certo. Ma allo stesso tempo, sono
molto, molto prezioso… è come una piccola cosa scintillante che ho
e che amo così tanto, e non voglio rovinarla in nessun modo. Ho
fatto parte di qualcosa di così speciale per un periodo di tempo
speciale e, in un certo senso, è andato tutto
bene“.
Naturalmente, ora c’è una nuova
Sentinella della Libertà nel MCU, con Sam Wilson
(Anthony
Mackie) che ne ha preso il posto nella serie Disney+
The Falcon and the Winter Soldier. Questo non
significa che Chris Evans non possa apparire per un cameo,
ma non possiamo pensare che torni a ricoprire il ruolo in modo
regolare. Detto questo, ci sono altri alias da supereroe che
Steve Rogers potrebbe utilizzare!
Sapevamo che Dune: Parte
Due avrebbe avuto
molto più successo nelle sale rispetto al suo predecessore
basandosi solo sulle
prevendite dei biglietti, ma il sequel acclamato dalla critica
di Denis Villeneuve ha superato le sue già elevate
aspettative al botteghino USA.
Secondo gli ultimi aggiornamenti di
BO, Dune: Parte
Due ha incassato 82,5 milioni di dollari negli
Stati Uniti dopo quattro giorni dal rilascio generale. Ciò
significa che l’epopea di fantascienza ha già superato il film
biografico su Bob
Marley, One
Love, diventando il film di maggior incasso del
2024 al botteghino americano. Il totale mondiale del film
ammonta ora a 182,5 milioni di dollari.
Dune: Parte
Due dovrebbe diventare il primo film dell’anno a
superare i 100 milioni di dollari a livello americano mercoledì, e
si prevede che supererà i 150 milioni di dollari all’inizio della
prossima settimana.
Ciò è di buon auspicio per il
Dune:
Parte Tre, e mentre Villeneuve
ha confermato che intende dirigere un adattamento di Dune: Messiah ad un certo punto, ha
intenzione di affrontare prima un altro paio di progetti.
“Duneè senza dubbio la grande saga di
fantascienza dei nostri tempi (assieme ad Avatar di
James Cameron)“. abbiamo detto
nella nostra
recensione “Lo è per le ambizioni che
Villeneuve dimostra nelle sue idee di messa in scena; per la sua
ostinata fedeltà al romanzo di Herbert; per la sua ricerca
dell’elemento materiale accanto all’effetto speciale in CGI; per il
suo pretendere il meglio dal comparto del sonoro, della
scenografia, della fotografia e da ogni altro aspetto tecnico; per
il suo dimostrare i forti richiami al presente di un racconto
composto ormai circa sessant’anni fa; ma soprattutto per il suo
essere un’opera con precisi intenti autoriali rivolta però ad un
pubblico di massa“.
Cosa aspettarsi da Dune:
Parte Tre ?
Cosa questo significhi per Dune:
Parte Tre resta ovviamente da vedere, ma non possiamo
pensare che Chani accetti la sua posizione di
concubina/”spalla” di Paul come fa nel libro.
Le
recensioni stellari di Dune
2 sono sicuramente in grado di attirare più persone
nelle sale, e il film è ora “certificato fresco” su Rotten
Tomatoes con un impressionante 95% di critica e pubblico.
Prime
Video ha diffuso il trailer di Musica,
il nuovo film comedy Prime Video, dalla mente di Rudy Mancuso con
Camila Mendes, Francesca Reale e J.B. Smoove – in
streaming su Prime Video dal 4 aprile.
Commedia romantica non tradizionale che si muove al suo ritmo
contagioso, Música ha come protagonista la star online Rudy
Mancuso, che ha basato il film sulle sue esperienze personali e ne
è anche regista, co-sceneggiatore, compositore e coreografo.
Rudy Mancuso, un giovane artista di
strada carismatico ma senza direzione del quartiere Ironbound di
Newark, ha una visione unica del mondo. Grazie a una rara
condizione chiamata sinestesia, vive i rumori quotidiani – dai
clacson delle auto alle gocce d’acqua alle porte che sbattono –
come una serie di ritmi complessi. Si sforza di tenere a bada la
musica nella sua testa, ma non è così facile.
Quando non segue le lezioni per
finire la laurea o non mette in scena spettacoli di marionette per
i pendolari nelle strade dell’affiatata comunità brasiliana di
Ironbound, Rudy cerca di convincere la sua ragazza, Haley
(Francesca Reale), che alla fine riuscirà a capire come stanno le
cose. Vive con la madre, Maria (interpretata dalla madre
dell’attore nella vita reale, Maria Mancuso), che vuole che il
figlio lasci Haley e si sistemi con una bella ragazza brasiliana
del quartiere. Rudy riceve anche consigli sulla vita e sull’amore
dal suo migliore amico, Anwar (l’attore comico J.B. Smoove), un
gestore di food truck la cui identità culturale cambia in base al
luogo in cui il suo camion è parcheggiato in un determinato
giorno.
Le cose prendono una piega caotica
quando Rudy viene letteralmente steso da un pezzo di pesce
congelato che vola. L’incidente porta all’incontro con Isabella
(Camila Mendes), una giovane e bella donna brasiliana che lavora
nel mercato del pesce locale e che potrebbe capire Rudy come nessun
altro ha mai fatto. Intrappolato in un triangolo amoroso, Rudy
cerca di trovare un equilibrio tra la sua eredità culturale, le
donne della sua vita e la música nella sua testa.
Il film
Música
è diretto da Rudy Mancuso (“Tempo”, “Storie dal
nostro futuro”) da una sceneggiatura di Mancuso e Dan Lagana
(“American Vandal”, The Babysitter: Killer Queen). Il film è
interpretato da Francesca Reale (“Stranger Things,” “Haters Back Off!”),
Camila Mendes (“Riverdale,” Palm Springs), J.B.
Smoove (“Curb Your Enthusiasm,” Spider-Man: Far From Home) e
Rudy Mancuso (Rim of the World, The
Flash). I produttori sono McG (“Supernatural”, “Chuck”) e Mary
Viola (The Babysitter, Love Hard). I produttori esecutivi sono
Camila Mendes, Bruce Wayne Gillies, Dan Lagana e Steven Bello (The
DUFF, Holidate).
Il direttore della fotografia è
Shane Hurlbut (Terminator Salvation, Act of Valor). Lo scenografo è
Patrick Sullivan (Gerald’s Game, Love Hard). La costumista è Tere
Duncan (“The Walking Dead”, City Island). Il film è montato da
Melissa Kent (The Age of Adaline, The Dirt). Il direttore di
produzione dell’unità è Bruce Wayne Gillies (Kate, The Disaster
Artist). Il supervisore musicale è Jamie Rise. Il supervisore del
ritmo è Marivaldo Dos Santos.
Anche Kumail Nanjiani si è unito alla quarta
stagione di Only Murders in the Building la serie
Hulu di grande successo le cui riprese sono appena
cominciate. Nanjiani apparirà in un ruolo ricorrente che però
viene tenuto nascosto, anche se una persona a conoscenza della
situazione afferma che il suo personaggio sarà parte integrante
delle indagini sul caso di questa stagione.
Nanjiani si unisce ai nuovi membri
del cast della quarta stagione
precedentemente annunciati, Eugene Levy,
Eva Longoria e Molly
Shannon. Anche Meryl Streep riprenderà il suo ruolo dalla
terza stagione. La serie è ovviamente guidata da Steve
Martin, Martin Short e
Selena Gomez.
Only Murders in the
Building: tutto quello che c’è da sapere
Only Murders in the
Building ha dimostrato di essere molto popolare per
Hulu sia tra il pubblico che tra la critica. Lo spettacolo ha
ottenuto 29 nomination agli Emmy e quattro vittorie fino ad oggi.
La serie ha avuto il suo debutto in onda a gennaio, quando la ABC
ha trasmesso tutti i 10 episodi della terza stagione nel corso di
quattro settimane, durante le quali la serie ha raggiunto 11
milioni di spettatori lineari.
Only Murders in the
Building nasce dai co-creatori e scrittori Steve
Martin e John Hoffman (Grace and Frankie,
Looking). Martin e Hoffman sono i produttori esecutivi
insieme a Martin Short, Selena Gomez, il creatore di This
Is Us Dan Fogelman e Jess Rosenthal. La terza stagione
vede Charles, Oliver e Mabel (interpretati da Steve Martin,
Martin Short e Selena Gomez) indagare su un omicidio dietro
le quinte di uno spettacolo di Broadway. Ben Glenroy (Paul
Rudd) è una star di film d’azione di Hollywood il cui
debutto a Broadway viene interrotto da una morte prematura. Aiutato
dalla co-protagonista Loretta Durkin (Meryl
Streep), il trio si imbarca nel caso più difficile che
abbia mai affrontato, mentre il regista Oliver tenta disperatamente
di rimettere insieme il suo spettacolo. Su il sipario!
Dopo il felice fine settimana di
apertura di Dune: Parte
Due,
Rebecca Ferguson si dedica a cuor leggero al suo
prossimo progetto, che la vedrà recitare al fianco di Chris
Pratt nel prossimo film di Amazon MGM Studios
Mercy, che uscirà nelle sale di tutto il mondo
poiché lo studio ha grandi aspettative per il film. Timur
Bekmambetov dirigerà il thriller fantascientifico da una
sceneggiatura scritta da Marco van Belle.
Il progetto è arrivato agli Amazon
MGM Studios da Charles Roven, che ha appena
ricevuto la sua seconda nomination all’Oscar come miglior film con
Oppenheimer. Roven sta producendo
Mercy con il vicepresidente senior di Atlas
Entertainment Robert Amidon insieme alla BEL di
Bekmambetov, insieme a Majd Nassif. La produzione del film avrà
inizio in primavera.
Ambientato in un prossimo futuro in
cui i crimini capitali sono aumentati, Mercy segue un detective
(Pratt) accusato di un crimine violento e costretto a dimostrare la
sua innocenza.
Per
Rebecca Ferguson si tratta di un ambiente familiare,
in quanto negli ultimi anni, tra film di fantascienza e action thriller
sta costruendo una carriera che esalta la sua naturale eleganza e
il suo aspetto apparentemente letale e glaciale, il tutto unito a
una versatilità davvero impressionante che mette perfettamente in
scena in Dune
di Denis Villeneuve la cui Parte
Due è attualmente in sala.
American Rust2 ha finalmente una data di uscita. La
seconda stagione della
serie con protagonista Jeff Danies debutterà
giovedì 28 marzo. Ad annunciarlo è TVLine.
Dove vederla American Rust 2?
I fan ricorderanno che la
prima stagione della serie è stata trasmessa su Showtime,
che ha cancellato lo
spettacolo tre mesi dopo il suo finale. Nel
giugno 2022, Freevee di Amazon ha annunciato di
aver acquisito American
Rust per la seconda stagione.
La seconda stagione,
annunciata comeAmerican Rust: Broken
Justice, ora verrà trasmessa in streaming
su Prime
Video. Tutti i 10 episodi della seconda
serie usciranno il giorno della sua uscita. Lo streamer ha anche
rilasciato il trailer ufficiale della seconda serie, che ora puoi
guardare di seguito:
American Rust 2: la trama
La prossima stagione che si
intitola American Rust: Broken Justice è
ambientata ancora una volta a Buell, Penn., dove Del Harris di
Daniels e Grace Poe di Tierney “cercano di ricostruire le loro
vite dopo gli eventi strazianti della
prima stagione”, si legge nel logline ufficiale. L’azione
prende il via quando la città sperimenta una serie di “omicidi
apparentemente non correlati“, continua la sinossi,
“suggerendo una cospirazione molto più ampia che minaccia tutti
in questa piccola e unita città“.
Oltre a Tierney e Daniels, il
cast di ritorno include Mark Pellegrino, Rob Yang, Kyle
Beltran, Alex Neustaedter, Julia Mayorga e David
Alvarez. Le aggiunte alla stagione 2 includono Luna
Lauren Velez ( Dexter ), Nick Sandow
( Orange Is the New
Black ), Marc Menchaca
( Ozark ), Britian
Seibert ( A Murder at the End of the
World ), Amelia Workman
( FBI ), Christopher Denham
( Billions ), Leon Addison
Brown ( The Knick ) e
Sara Lindsey ( High
Desert ).
Lunedì la rete
FOX ha annunciato che sta sviluppando un riavvio
diBaywatch, la serie cult
degli anni ’90 con David Hasselhoff e
Pamela Anderson.
FOX finora ha ordinato solo
una sceneggiatura pilota, che sarà scritta da90210(il reboot di CW) e dalla
scrittricedi
ReignLara
Olsen.
Nella nuova iterazione è
descritta come “Audaci salvataggi nell’oceano, spiagge
incontaminate e iconici costumi da bagno rossi tornano, insieme a
un’intera nuova generazione di bagnini di Baywatch, che affrontano
vite personali complicate e disordinate in questo riavvio ricco di
azione che dimostra che esiste la famiglia in cui sei nato ma nche
la famiglia che trovi“
Lara
Olsen, i cui crediti televisivi includono anche
Blood & Treasure della CBS
e Private Practice, spin-off
di Grey’s
Anatomy della ABC , funge da EP
insieme ai creatori di OG BaywatchMichael Berk, Greg Bonann e Doug
Schwartz.
La serie originale
Baywatch è una serie televisiva
americana drammatica d’azione sui bagnini che pattugliano le
spiagge della contea di Los Angeles, California e Hawaii, con
David Hasselhoff. È stato creato da Michael Berk ,
Douglas Schwartz e Gregory J. Bonann, che hanno prodotto lo
spettacolo durante le sue 11 stagioni. La serie si concentra sulle
sfide professionali e personali affrontate dai personaggi,
interpretati da un ampio cast a rotazione che include
Pamela Anderson, Alexandra Paul, Gregory Alan Williams ,
Jeremy Jackson , Parker Stevenson, David Chokachi, Billy Warlock,
Erika Eleniak, David Charvet, Yasmine Bleeth e
Nicole Eggert.
Preparate le vostre spade,
cittadini di Westeros: House of the Dragon 2,
l’attesissima seconda stagione della serie spin-off House
of the Dragon arriverà questo giugno su HBO.
Presumiamo che la serie debutterà in contemporanea con la
programmazione USA anche su SKY e in streaming su NOW.
Le informazioni sulla nuova data di
uscita sono state annunciate lunedì dal CEO di Warner Bros.
Discovery e presidente dello streaming globale e dei giochi JB
Perrette alla conferenza su tecnologia, media e telecomunicazioni
di Morgan Stanley. La notizia è stata riportata da
Variety. In
precedenza, HBO aveva solo detto che la seconda
stagione avrebbe debuttato quest’estate.
Spin-off del grande successo della
HBO Il Trono
di Spade, House
of the Dragon è ambientato circa 200 anni
prima del Il Trono
di Spade e traccia i conflitti che affliggono la
dinastia regnante dei Targaryen.
Emma D’Arcy interpreta la regina Rhaenyra
Targaryen, con
Matt Smith nei panni di suo zio Daemon e
Olivia Cooke nei panni di Alicent Hightower, la
vedova del defunto padre di Rhaeynra, Viserys.
La seconda stagione della serie
spin-off House
of the Dragon presenterà la battaglia culminante
per il potere conosciuta come “la Danza dei Draghi”, con i
Verdi (gli Hightowers, Aegon & Co.) e i Neri (Rhaenyra, Daemon,
ecc.) che combattono per rivendicare il Trono di
Spade. (Guarda
un teaser qui.)
La seconda stagione di House of
the Dragon darà il benvenuto anche a una serie di nuovi
membri del cast tra cui Clinton Liberty
( Normal People ) nel ruolo di Addam of Hull,
Jamie Kenna ( Coronation
Street ) nel ruolo di Ser Alfred Broome, Kieran
Bew ( Warrior ) nel ruolo di Hugh,
Tom Bennett ( After Life ) nel
ruolo di Ulf, Tom Taylor ( The
Bay ) nel ruolo di Lord Cregan Stark e Vincent Regan
( Poldark ) nel ruolo di Ser Rickard
Thorne. Si uniscono alle aggiunte della seconda
stagione
precedentemente segnalate Gayle Rankin
( GLOW ), Freddie Fox ( Slow
Horses ), Simon Russell Beale ( Penny
Dreadful ) e Abubakar Salim ( Raised by
Wolves ).
Cosa aspettarsi dalla seconda
stagione di House of the Dragon?
La
prima stagione si è conclusa con la morte di Re
Viserys, che ha gettato i Targaryen nel caos più totale
riguardo al prossimo legittimo erede – il Principe Aegon o la
Principessa Rhaenyra. La stagione successiva segna l’inizio della
Danza dei Draghi, con ciascuna delle due parti che
raccoglie il maggior numero di alleati e draghi possibile per
assicurare la sconfitta dell’altra.
House
of the Dragon è attualmente interpretata da
Matt Smith,
Olivia Cooke,
Emma D’Arcy,
Rhys Ifans, Steve Toussaint, Eve Best, Sonoya Mizuno, Graham
McTavish, Jefferson Hall, David Horovitch, Matthew Needham, Bill
Patterson, Gavin Spokes, Wil Johnson, John Macmillan, Savannah
Steyn e Theo Nate. La seconda stagione vedrà anche
l’aggiunta di Gayle Rankin, Russell Beale, Freddie Fox e
Abubakar Salim.
Basato su Fire & Blood di
George R.R. Martin, House
of the Dragon racconta l’ascesa e la caduta dei
Targaryen – l’unica famiglia di signori dei draghi sopravvissuta al
Destino di Valyria. Si svolge 300 anni prima degli eventi del
pluripremiato adattamento della serie di Game of Thrones, che ha
trasmesso il suo episodio finale nel 2019.
House
of the Dragon è stata ideata da George R.R. Martin,
Ryan Condal e dal regista di Game of
Thrones Miguel Sapochnik; Condal e Sapochnik sono anche gli
showrunner. Martin, Sapochnik, Condal, Vince Gerardis e Sara Lee
Hess sono produttori esecutivi.
Paramount+ ha diffuso il trailer
ufficiale originale della quinta e ultima stagione di Star
Trek: Discovery, la serie di successo che ha
rilanciato il franchise di Star Trek.
Nella
quinta e ultima stagione di Star
Trek: Discovery il Capitano Burnham e l’equipaggio
della U.S.S. Discovery scoprono un mistero che li condurrà in
un’epica avventura attraverso la galassia, per trovare un antico
potere la cui esistenza è stata deliberatamente nascosta per
secoli. Ma troveranno anche nemici pericolosi, determinati a
reclamare il premio per sé e che non si fermeranno davanti a nulla
per ottenerlo.
Star Trek: Discovery 5, quando
esce in Italia e dove vederla?
Star
Trek: Discovery sarà disponibile in esclusiva sul
servizio da giovedì 4 aprile in Italia, oltre che negli Stati
Uniti, nel Regno Unito, in Svizzera, Corea del Sud, America Latina,
Germania, Francia, Australia e Austria. I primi due episodi della
stagione finale, composta da 10 episodi, saranno disponibili in
streaming al momento del lancio, mentre i nuovi episodi usciranno
ogni giovedì.
Il cast della
quinta stagione di Star
Trek: Discovery comprende Sonequa Martin-Green (Capitano Michael
Burnham), Doug Jones (Saru), Anthony Rapp (Paul Stamets), Mary
Wiseman (Sylvia Tilly), Wilson Cruz (Dr. Hugh Culber), David Ajala
(Cleveland “Book” Booker), Blu del Barrio (Adira) e Callum Keith
Rennie (Rayner). La quinta stagione vede anche le guest star
ricorrenti Elias Toufexis (L’ak) e Eve Harlow (Moll).
La serie Star
Trek: Discovery è prodotta dai CBS Studios in
associazione con Secret Hideout e Roddenberry Entertainment. Alex
Kurtzman, Michelle Paradise, Heather Kadin, Aaron Baiers, Olatunde
Osunsanmi, Frank Siracusa, John Weber, Rod Roddenberry e Trevor
Roth sono i produttori esecutivi. Alex Kurtzman e Michelle Paradise
sono co-showrunner.
Le stagioni dalla 1 alla 4 di
Star Trek: Discovery sono attualmente disponibili
in streaming in esclusiva su Paramount+. Star Trek:
Discovery è distribuito da Paramount Global Content
Distribution.
Da quando si sono accesi i motori di
Fast &
Furious, nel lontano 2001, la saga è cresciuta film dopo film,
arrivando ad essere uno dei franchise più redditizi della storia
del cinema. Inizialmente incentrata sulle corse d’auto, la serie ha
progressivamente mutato le proprie caratteristiche. Film dopo film
si sono infatti aggiunti elementi che l’accomunano sempre di più ai
fortunati filoni di film action e di spionaggio. Ormai iconica, la
saga ha negli anni visto crescere l’apprezzamento del pubblico.
Questo attende infatti come un vero e proprio evento l’uscita di
ogni nuovo capitolo. Tra i più apprezzati si annovera
Fast & Furious 8, del 2017, che ha visto
i protagonisti impegnati in nuove spericolate avventure.
Ottavo capitolo della saga, questo è
il primo realizzato in seguito alla tragica scomparsa dell’attore
Paul
Walker, interprete di Brian O’Conner, venuto a mancare
nel 2013 e comparso per l’ultima volta nel precedente Fast & Furious 7.
Desiderosi di proseguire la saga, gli autori hanno affidato la
regia a F. Gary Gray, affermatosi grazie al film
Straigh Outta Compton. La sceneggiatura viene invece
nuovamente scritta da Chris Morgan, autore anche
dei precedenti film. Come già accaduto nella saga, il nuovo film ha
visto l’ingresso di personaggi inediti, interpretati da grandi
attori hollywoodiani sempre più attratti dall’indiscutibile fascino
che ormai la saga può vantare.
Pur se accolto in modo contrastante
dalla critica, il film si afferma come uno dei più grandi successi
della saga. Con un budget di circa 250 milioni di dollari, Fast
& Furious 8 arrivò infatti ad incassare globalmente un
miliardo e 236 milioni. Anche questo capitolo ha così infranto
diversi record, dimostrando la sempre maggior popolarità del
franchise in tutto il mondo. Prima di lanciarsi in una visione del
film, può essere utile conoscere alcune delle principali curiosità
legate al film. Molte di queste sono relative al cast e agli
sviluppi futuri legati al film, ma al termine della lettura sarà
possibile anche ritrovare le principali piattaforme dove si può
ritrovare il titolo in streaming.
La trama di Fast & Furious
8
Con l’uscita di scena del
personaggio di Brian, ufficialmente allontanatosi dall’ambiente per
vivere in tranquillità con la propria famiglia, tutti i membri
della squadra sembrano aver trovato un nuovo equilibrio. Il letale
Deckard Shaw è infatti stato consegnato alla
giustizia, e Dominic Toretto può finalmente
godersi la sua luna di miele con la ritrovata compagna
Letty. La sua pace dura però ben poco, spezzata
nel momento in cui riceve la chiamata di quella che si presenta
come Chiper, una letale terrorista. Questa avverte
Toretto di aver rapito la sua ex fiamma, Elena
Neves, e il figlio avuto da lei. Se vuole che vengano
rilasciati incolumi, egli deve aiutarla in misterioso e controverso
piano.
Toretto si ritrova così a dover
tradire il suo gruppo, venendo inevitabilmente accusato di
complicità con Chiper. Alle sue calcagna si porranno dunque gli
amici di sempre, tra cui l’inarrestabile Luke
Hobbs. Ben presto però questi capiscono però che non
riusciranno a fermare la terrorista da soli, ed è così che devono
rivolgersi al loro acerrimo nemico: Deckard Shaw.
Liberato dalla sua prigionia, l’uomo accetta di aiutarli a patto di
poter mantenere la propria libertà al termine della missione. Nel
frattempo, Toretto si ritrova a dover rubare un pericoloso ordigno
nucleare, che Chiper intende usare per scopi che potrebbero porre
in serio rischio la pace mondiale. Ancora una volta, salvare il
mondo sarà una vera e propria corsa con il tempo.
Fast & Furious 8: il cast
del film
Ancora una volta il protagonista
assoluto è Vin
Diesel, nei panni dell’ormai iconico Dominic Toretto.
Come sempre, l’attore ha sfoggiato anche in questo caso
un’invidiabile forma fisica, che gli ha permesso di prendere
personalmente parte a molte delle più spericolate sequenze del
film. Accanto a lui si ritrovano poi alcuni degli attori più
popolari della saga. La prima è Michelle
Rodriguez, che riprende i panni di Letty, la compagna
di Toretto. Tyrese
Gibson è di nuovo Roman Pearce, personaggio introdotto
per la prima volta nel secondo film della serie. Elsa
Pataky è invece Elena Neves, ex fiamma di Toretto
ritrovatasi rapita da Chiper. Nel film vi poi anche il celebre
Kurt
Russell, che torna a vestire i panni del misterioso
Frank “Sig. Nessuno” Petty.
Villain principale del film è
l’assassina Chiper, interpretata dall’attrice premio Oscar Charlize
Theron. Per lei si tratta di ruolo particolarmente
importante, essendo una delle prime e più affermate antagoniste
femminili della saga. Per poter ricoprire il personaggio, l’attrice
si è a sua volta allenata per diversi mesi, così da poter evitare
di essere sostituita da contrifigure e recitare personalmente le
scene più complesse. Dwayne
Johnson e Jason
Statham riprendono rispettivamente i panni dell’agente
Luke Hobbs e del criminale Deckard Shaw, sviluppando qui il
rapporto che verrà approfondito nello spin-off a loro dedicato
Hobbs & Shaw. Nathalie
Emmanuel, nota per il personaggio di Missandei nella
serie Il Trono di
Spade, interpreta invece l’hacker Megan Ramsey.
Fast & Furious 8: i sequel
del film
Con il grandissimo successo
dell’ottavo capitolo era scontato che la saga sarebbe proseguita
ulteriormente. E infatti l’uscita di Fast & Furious 9 – The Fast
Saga venne subito fissata per l’aprile del 2019. Questa
venne tuttavia posticipata di un anno per permettere allo spin-off
Fast & Furious –
Hobbs & Shaw di avere il proprio spazio. Tuttavia, a causa
della pandemia di Coronavirus, il nono film è poi uscito in sala
nell’agosto del 2021. Ciò ha portato inevitabilmente a dover
ritardare l’uscita del già annunciato decimo capitolo, Fast
X, la cui prima parte è infine uscita in sala nel
maggio del 2023. Si attendono invece ora maggiori informazioni sul
futuro della saga.
Diesel aveva infatti rivelato che
l’undicesimo film, strettamente legato al decimo sarebbe anche
stato l’ultimo capitolo della saga. Sempre l’attore ha però poi
rivelato che non era esclusa anche la realizzazione di un
dodicesimo film. Tuttavia, il risultato modesto ottenuto al
botteghino da Fast X ha portato Diesel a confermare, nel febbraio
2024, che l’undicesimo sarà il capitolo finale. Questo è stato
descritto come “un ritorno al film originale” e consistere in
un’unica missione e in un diverso antagonista al posto di Dante,
quello visto nel decimo film interpretato da Jason Momoa.
Il trailer di Fast & Furious
8 e dove vedere il film in streaming e in TV
Nell’attesa di poter vedere il nuovo
atteso film, per gli appassionati della saga è possibile fruire di
Fast & Furious 8 grazie alla sua presenza
su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Google Play, Infinity+, Apple TV, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale.
Per la prima volta in televisione
arriva – nella sua versione integrale – il film
Berlinguer ti voglio bene, diretto nel
1977 da Giuseppe Bertolucci (fratello di Bernardo)
e con protagonista un giovane Roberto Benigni, venticinquenne all’epoca
delle riprese. È questo un film profondamente politico ma anche
satirico, dove si riflette sulla condizione proletaria a partire
dall’aura dell’amato politico Enrico Berlinguer, appartenente al Partito
Comunista e di cui ricorrono quest’anno i 40 anni dalla morte. Il
film viene dunque riproposto anche per tale occasione, alla ricerca
di ciò che è rimasto oggi di quegli ideali e di quei valori.
Al momento della sua uscita in sala,
però, Berlinguer ti voglio bene fece scandalo e suscitò
aspre reazioni. La pellicola venne vietata ai minori di 18 anni, in
particolare per l’abbondante uso del turpiloquio, di un linguaggio
dissacrante e disturbante, e venne in generale accolto tiepidamente
dal pubblico, anche per la mancata distribuzione su tutto il
territorio nazionale e per la totale censura in TV. Si dovette
aspettare il 1988 prima che il film venisse distribuito nuovamente,
al cinema e in cassetta, ottenendo un riscontro maggiormente
positivo.
Tuttavia, quella del 1988 è una
versione accorciata di circa 5 minuti, dove venne tagliato il
monologo in campagna del protagonista, ritenuto ancora troppo
scioccante per l’epoca. Per avere la versione integrale della
pellicola del 1977 è stato poi necessario attendere fino al 2006,
mentre ora finalmente il film arriva in televisione, seppur in
seconda serata. Si tratta dunque di un’occasione da non perdere per
riscoprire un film tanto dissacrante quanto politicamente
importante, oggi ritenuto tra i più importanti della nostra
cinematografia.
La trama e il cast di Berlinguer ti voglio bene
Protagonista del film è
Mario Cioni, un venticinquenne del
sottoproletariato toscano con il mito di Enrico
Berlinguer, che passa sempre il tempo con gli amici o per
la campagna a parlare da solo. Quando proprio i suoi compagni di
bagordi gli tirano un brutto scherzo legato alla madre, con la
quale ha un rapporto quasi edipico, Mario si lancerà in una serie
di riflessioni sulla propria vita, su Dio, sulla morale e sul
sesso. Ma i guai per lui non finiscono lì, poiché quando scoprirà
di essere stato vittima di uno scherzo, subentrerà presto un’altra
realtà ancor più difficile da digerire.
Berlinguer ti voglio bene è
la prima esperienza di Roberto Benigni in un film per il cinema. Egli
interpreta qui il protagonista, Mario Cioni, personaggio da lui
inventato e in parte autobiografico e che si distingue per
l’irreverenza, l’esuberanza gestuale e verbale ma anche per un
certo candore infantile. L’attrice Alida Valli,
una delle più note interpreti italiane, è qui presente nel ruolo
della madre di Mario, mentre Carlo Monni è l’amico
Bozzone. Completano il cast Mario Pachi nel ruolo
di Gnorante, Maresco Fratini in quello di Buio e
Giovanni Nannini in quello di don Valdemaro.
Le location di Berlinguer ti
voglio bene: ecco dove è stato girato il film
Le scene del film sono girate tutte
nella zona rurale vicino a Prato, in Toscana, oggi trasformata
dall’espansione edilizia. Le case del popolo, ad esempio,
sono quelle di Vergaio, Galciana,
Quarrata e San Piero a Ponti,
mentre il cantiere dove lavorano Benigni e Monni come muratori è
quello in cui si stava costruendo il centro commerciale “Pratilia”.
Il casolare dove vivono Benigni e Alida Valli, invece, si trova in
località Casale, vicino al casello di Prato ovest
dell’A11. Il cinema che si vede all’inizio del film, ormai chiuso
da molti anni, si chiamava “Mokambo” e si trovava a
Grignano di Prato in via Arcivescovo Limberti
71.
Il sottopasso dove Benigni si
addormenta dopo la falsa notizia della morte della mamma si trova
poco dopo il casello di Prato est, in località Mezzana, mentre la
chiesa dove Alida Valli porta il figlio per farlo rimproverare dal
parroco è la chiesa di San Silvestro a Tobbiana.
Le riprese nelle quali Roberto Benigni viene fatto salire sulla
macchina delle due ragazze avviene nei pressi della frazione di
Santa Lucia, all’incrocio tra via di
Canneto e via di Carteano, strade
tutt’oggi esistenti con le stesse caratteristiche La celebre
carrellata con lo sproloquio di Mario Cioni è infine stata girata a
Prato sul viale Nam Dinh ancora
in fase di realizzazione, tra via dell’Alberaccio e via Galcianese
con la cinepresa rivolta verso Galciana.
Dove vedere Berlinguer ti
voglio bene in streaming e in TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 4 marzo alle ore 23:00 sul
canale La7.
In Godzilla vs. Kong, i titani si sono fatti
la guerra tra loro prima di unire le forze per distruggere
l’impetuoso Mecha-Godzilla (che era impregnato della mente
di King Ghidorah). Il tutto era piuttosto folle, ma
qualcosa ci dice che quel film impallidirà rispetto a Godzilla
e Kong – Il nuovo Impero.
È stato pubblicato un nuovo spot
televisivo del film Godzilla
e Kong – Il nuovo Impero che mostra King Kong che
cavalca Godzilla in battaglia.
I fan hanno già iniziato a perdere
la testa sui social media, con la scena descritta da alcuni come il
momento più iconico del MonsterVerse fino ad oggi. Alcuni
puristi del kaiju, tuttavia, sono meno impressionati, ma questo
franchise sta facendo la sua parte con questi mostri iconici.
Nel bene e nel male, sono molto
lontani dagli sforzi classici della TOHO. “Non appena è
uscito l’ultimo film e il pubblico ha iniziato a vederlo, mi sono
detto: “Non puoi separare di nuovo questi due
ragazzi”“, ha detto il regista Adam Wingard
all’inizio di quest’anno.
“È troppo eccitante
averli in un solo film. E ora, il prossimo film deve riguardare la
continuazione di quella relazione, che sarà il
team-up“. “Le abilità necessarie per
creare un film di mostri giganti sono così specifiche che bisogna
impararle, e solo alla fine della produzione ho pensato: ‘Oh
aspetta, ora lo so‘”, ha continuato.
“Avevo tutte queste idee diverse su cosa avrei fatto la
prossima volta e su come avrei potuto
migliorare“.
Godzilla
e Kong – Il nuovo Impero approfondisce ulteriormente
le storie e le origini di questi due Titani, nonché i misteri di
Skull Island, tra gli altri, svelando la mitica battaglia che ha
contribuito a forgiare questi esseri straordinari e li ha legati
per sempre all’umanità. Adam Wingard torna a dirigere il film,
interpretato da
Rebecca Hall (“Godzilla vs. Kong”, The Night
House – la casa oscura”), Brian Tyree Henry
(“Godzilla vs. Kong”, “Bullet Train”), Dan Stevens
(la serie TV “Gaslit”, “Legion”, “La Bella e la Bestia”), Kaylee
Hottle (“Godzilla vs. Kong”), Alex Ferns
(“The
Batman”, “La furia di un uomo – Wrath of Man”, “Chernobyl”) e
Fala Chen (“Irma Vep”, “Shang Chi e la leggenda
dei Dieci Anelli”).
La sceneggiatura di Godzilla
e Kong – Il nuovo Impero è di Terry Rossio
(“Godzilla vs. Kong”, la serie “Pirati dei Caraibi”), Simon
Barrett (“You’re Next”) e Jeremy Slater
(“Moon
Knight”), da una storia di Rossio, Wingard e Barrett, basato
sul personaggio “Godzilla” di proprietà e creato da TOHO Co.,
Ltd..
Il film è prodotto da Mary
Parent, Alex Garcia, Eric Mcleod, Thomas Tull, Jon Jashni e Brian
Rogers, mentre i produttori esecutivi sono Wingard, Jen
Conroy, Jay Ashenfelter, Yoshimitsu Banno, Kenji Okuhira. Wingard
torna a collaborare con il direttore della fotografia Ben Seresin
(“Godzilla vs. Kong”, “World War Z”), lo scenografo Tom Hammock
(“Godzilla vs. Kong”, “X: A Sexy Horror Story”, “The Guest”), il
montatore Josh Schaeffer (“Godzilla vs. Kong”, “Molly’s Game”), la
costumista Emily Seresin (“L’uomo invisibile”, “Top of the Lake –
Il mistero del lago”). Le musiche del film sono opera dei
compositori Tom Holkenborg (“Godzilla vs. Kong”, “Mad Max: Fury
Road”) e Antonio Di Iorio (musica aggiuntiva su “Godzilla vs.
Kong”, i film “Sonic”). Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures
presentano una produzione Legendary Pictures, un film di Adam
Wingard: “Godzilla e Kong – Il nuovo Impero”.
Nel frattempo, Angela Bassett ha interpretato la regina
Ramonda in Black
Panther e Black
Panther: Wakanda Forever, ottenendo il plauso della
critica e una nomination agli Oscar. Parlando con PEOPLE per il
numero di “Women Changing the World“, l’attrice ha
nuovamente reso omaggio al compianto Chadwick Boseman.
È morto nel 2020 in seguito a una
battaglia segreta contro il cancro al colon, una tragedia che ha
lasciato i fan e le sue co-star del MCU sconvolti. “Era il mio
ultimo giorno di riprese ed eravamo alle cascate di Warrior
Falls“, ricorda Angela Bassett.
“Avevo finito il mio compito e
Chadwick è venuto ad abbracciarmi. Io l’ho abbracciato e mi sono
stretta a lui. E naturalmente è stato un set glorioso, pieno di
splendida bellezza e di persone, di musica e di orgoglio“.
“Vedere il lavoro che stava
facendo e conoscere, ogni giorno, l’essere umano che era – a volte
non c’è bisogno di dire molto, ma basta guardarsi negli occhi per
trasmettere tutto ciò che si intende, tutto ciò che si
spera“.
La candidata all’Oscar ha
commentato la prematura scomparsa dell’attore T’Challa, rivelando
poi che si sono incontrati per la prima volta anni prima che lui
trovasse la fama, quando lei ha tenuto il discorso di laurea alla
Howard University nel 2000.
“Aver conosciuto questo giovane
uomo che era uno studente quando ho ricevuto una laurea ad honorem
alla Howard, è stato il mio accompagnatore“, racconta Angela Bassett. “È stato un momento di
chiusura del cerchio per venire e ora la grande opportunità che ho
avuto di ritrarre sua madre“.
Black Panther: Wakanda
Forever ha reso omaggio a Chadwick Boseman rivelando che anche T’Challa
è morto nel MCU (a causa di una malattia
sconosciuta, ma presumibilmente la stessa che ha tolto la vita
all’attore). Nei momenti conclusivi del sequel, abbiamo conosciuto
suo figlio, anch’egli di nome T’Challa, che probabilmente
un giorno erediterà il mantello da Shuri.
In occasione dei Golden Globe 2023,
Angela Bassett ha reso omaggio all’enorme
impatto che Boseman ha avuto sul mondo dicendo: “Il pianto può
arrivare la sera, ma la gioia arriva al mattino“.
“Abbiamo intrapreso questo
viaggio insieme con amore. Abbiamo pianto. Abbiamo amato. Abbiamo
guarito. E siamo stati circondati ogni giorno dalla luce e dallo
spirito di Chadwick Boseman“.
“Abbiamo la gioia di sapere che
con questa storica serie di Black Panther, è una parte della sua
eredità a cui ha contribuito a condurci. Abbiamo mostrato al mondo
come appaiono l’unità, la leadership e l’amore dei neri al di là,
dietro e davanti alla macchina da presa“, ha concluso Angela Bassett.
I Marvel Studios non hanno ancora annunciato i
piani per Black Panther 3 o per il futuro di Shuri
nel MCU.
Negli ultimi due anni i film di
supereroi non hanno avuto un periodo facile, poiché il pubblico e
la critica sembrano essere sempre più stanchi (si potrebbe
dire, affaticati) dalla recente produzione dei
Marvel Studios e della Warner
Bros/DC.
È diventato quasi di moda prendere
di mira i film basati sui fumetti in questi giorni, con registi di
tutto rispetto come
Martin Scorsese, Francis Ford Coppola e Quentin Tarantino che in una recente
intervista hanno espresso i loro problemi con quella che
quest’ultimo ha descritto come la “marvelizzazione di
Hollywood“.
Alcuni sarebbero d’accordo con le
loro valutazioni, ma la maggior parte probabilmente ammetterebbe
che i film di supereroi hanno anche rappresentato momenti di grande
cinema, ma con così tanta negatività diretta ai cinecomicos, può
essere facile dimenticare che il genere ha prodotto alcuni film
davvero brillanti.
All’ex Capitan America del
MCU, Chris Evans, è stato chiesto il suo parere
sull’attuale produzione di film tratti da fumetti durante un panel
all’Emerald City Comic-Con nel fine settimana, e ritiene
che molti film di supereroi non ricevano il credito che
meritano.
“Se fosse facile, ce ne
sarebbero molti di più belli – senza voler fare ombra. [Alcuni sono
oggettivamente film fenomenali“.
A dire il vero, è passato un po’ di
tempo dall’ultima volta che abbiamo visto un film di supereroi
“fenomenale“. Anche lasciando da parte i gusti personali,
gli incassi parlano da soli quando si tratta di capire come la
pensa il pubblico in generale. Riusciranno Deadpool &
Wolverine a cambiare le cose?
La star di Spider-Man
3 e
Spider-Man: No Way Home , Thomas Haden
Church, ha rivelato che crede che Sam
Raimitornerà per
realizzare Spider-Man
4 con Tobey
Maguire.
Parlando con ComicBook.com, Church
ha detto che ci sono state voci secondo cui avrebbe interpretato
nuovamente Sandman in qualche forma di progetto
futuro. L’attore ha poi detto che crede che Raimi farà un
altro film di Spider-Man con Maguire, e che gli
piacerebbe prenderne parte se ciò accadesse.
“Ma Sandman, ci sono state alcune voci secondo cui
potrebbero chiedermi di fare un altro Spider-Man, e lo farei
domani… Sai, non mi hanno mai chiesto di apparire in un altro film,
un altro film Marvel“, Church
dichiarato. “Ma, sai, penso che Sam farà un altro
Spider-Man con Tobey [Maguire], ed è quello che… Avevano un’opzione
per me per fare Spider-Man 4 quando ci sarebbe stato uno Spider-Man
4. Avevano la possibilità che tornassi.Quindi, se ciò
accadesse, sarebbe fantastico. Sto invecchiando un
po‘.”
Qual è stato l’ultimo film Marvel in cui
ha recitato Thomas Haden Church?
Thomas Haden
Church è apparso l’ultima volta nei panni di Sandman in
Spider-Man: No Way Home del 2021 , che ha visto
il ritorno di molti personaggi sia dei film di Sam
Raimi insieme allo Spider-Man che dei film
The Amazing Spider-Man interpretato da Andrew Garfield. Quel film fu un enorme
successo sia per i Marvel Studios che per la Sony,
incassando oltre 1,9 miliardi di dollari al botteghino e diventando
il sesto film con il maggior incasso di tutti i tempi.
Secondo The InSneider di
Jeff Sneider, Jon Bernthal è attualmente in trattative per
interpretare un ruolo nella prossima terza stagione di The
Terror.
Secondo Sneider, Jon
Bernthal potrebbe concludere un accordo per interpretare
Pepper il protagonista della serie. Oltre a recitare in The
Punisher e film come
The Wolf of Wall Street e, più recentemente, Origin
di Ava DuVernay, Jon Bernthal ha già lavorato con AMC
quando ha interpretato Shane Walsh nelle prime due
stagioni di The Walking Dead.
The Terror è
stato presentato in anteprima su AMC nel marzo 2018. La seconda
stagione della serie antologica, sottotitolata
“Infamy”, è seguita
nell’agosto 2019. The Terror: The Devil
in Silver non ha ancora una data per la prima
Cosa sappiamo
di The Terror: Devil in Silver?
The Terror: Devil in
Silver è basato sul romanzo di Victor
LaValle del 2012, The Devil in
Silver. Victor LaValle ha
co-scritto i sei episodi insieme a Chris Cantwell,
che è anche produttore esecutivo. Karyn
Kusama dirigerà i primi due episodi di The Terror:
Devil in Silver e sarà anche produttore
esecutivo.
Altri produttori esecutivi
legati a The Terror: Devil in Silver includono
David Zucker, Alexandra Milchan, Guymon Casady e Scott
Lambert,
mentre AMC Studios
produrrà la serie.
La serie The Terror:
Devil in Silver, secondoDeadline, “racconta la storia di Pepper – un
traslocatore della classe operaia, che attraverso una combinazione
di sfortuna e un cattivo carattere, si ritrova ingiustamente
ricoverato all’ospedale psichiatrico New Hyde – un istituto pieno
di persone che la società preferirebbe dimenticare. Lì dovrà
vedersela con pazienti che lavorano contro di lui, medici che
nascondono oscuri segreti e forse anche con il Diavolo
stesso. Mentre Pepper si addentra in un paesaggio infernale
dove niente è come sembra, scopre che l’unica strada verso la
libertà è affrontare l’entità che prospera nella sofferenza
all’interno delle mura di New Hyde, ma farlo potrebbe dimostrare
che i peggiori demoni di tutti vivono dentro di lui”.