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Linea d’Ombra Festival XXVIII edizione 2023, la sfida del cambiamento

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Linea d’Ombra Festival XXVIII edizione, dall’11 al 18 novembre 2023, è nata come una Cha(lle)nge che i direttori artistici Giuseppe D’Antonio Boris Sollazzo hanno vinto prima di cominciare, grazie all’eccezionale programma che per otto giorni regalerà alla città di Salerno eventi, proiezioni e incontri con alcuni dei più importanti protagonisti del cinema italiano di questi anni.

Consolidata la formula che vede camminare in parallelo la proposta cinematografica agli incontri vis-à-vis con i protagonisti del nostro tempo. E così ancora una volta si salirà sul Ring con i fratelli D’InnocenzoGiovanni Veronesi, Francesco Amato, Yari Gugliucci, Edoardo De Angelis, Pietro Castellitto, Tanino Liberatore per chiudere con Nanni Moretti. Durante gli incontri non si parlerà solo di cinema (o fumetto, nel caso di Liberatore, per cui si ringrazia Comicon per la preziosa collaborazione), ma anche di dove stiamo andando e cosa fare per cambiare le sorti di un mondo che sta impazzendo. A chiudere, come tradizione ormai, in note il festival, Greta Scarano con la sua seconda identità, quella di cantante, un esempio lampante di sfida e cambiamento.

I CONCORSI. Per Passaggi d’Europa sono cinque i lungometraggi in concorso e arrivano dall’Irlanda, Ann di Ciaran Creagh; la Francia, Maoussi di Charlotte Schiøler; che partecipa con una prima assoluta; la Gran Bretagna, No Way Home di Yousef Ali Khan; la Bosnia, Excursion di Una Gunjak, e la Svezia, 12 Dares di Izer Aliu.

Con CortoEuropa viene selezionato il miglior cinema breve dell’anno: sono 19 quest’anno i film in concorso, provenienti da 13 diversi paesi. LineaDoc è il concorso dedicato ai documentari, selezione quest’anno davvero di notevole spessore, dodici titoli da nove differenti paesi per una selezione che abbraccia opere da tutto il mondo. E poi c’è VedoAnimato, dedicato ai cortometraggi d’animazione, in tutte le declinazioni, dal passo uno all’animazione 3D.

LE GIURIE. In tandem con la giuria popolare come ogni anno ogni sezione avrà una commissione tecnica dedicata. Con la giuria popolare di Passaggi d’Europa che sarà composta da 100 persone con più di 14 anni di età, ci sarà anche la Giuria Esperti composta da Francesco Amato, regista; Manlio Castagna, scrittore e Jessica Kiang, critica cinematografica. Ai voti dei 25 “popolari” di LineaDoc si affiancheranno quelli della Giuria Esperti con Marco Scotuzzi, regista; Valerio Jalongo, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, e Stefano Testa, operatore di ripresa, montatore video, tecnico di correzione colore e post produzione. Per CortoEuropa ai 100 giurati popolari si affiancheranno Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema; Yari Gugliucci, attore e regista; Mariangela Palmieri, docente di Storia del cinema all’Università degli Studi di Salerno. Con VedoAnimato sono 25 i giurati popolari e con loro avranno un peso determinante per la scelta del podio Stefania Fausto, Visual & Creative Researcher; Pierre Foldes, compositore di musiche e regista; Tanino Liberatore, fumettista, illustratore, disegnatore e pittore.

ANTEPRIMA E PROIEZIONI SPECIALI. Al Cinema Fatima, la storica sala d’essai cittadina, per Linea d’Ombra Festival ci sarà l’anteprima nazionale “20.000 specie di api”, il film spagnolo di Estibaliz Urresola Solaguren che ha un modo meraviglioso di trattare il delicato problema della “disforia di genere”. Nella sezione fuori concorso spazio al networking con le altre realtà del territorio, attive sui temi dell’ambiente, dell’innovazione e della cultura giovanile, con i cortometraggi italiani Wasted di Tobia Passigato, in collaborazione con Giffoni Innovation Hub, e Finalmente casa di Vincenzo Giordano in collaborazione con MAC Fest. L’omaggio alla maestra del cinema Lina Wertmuller e ai racconti brevi dello scrittore Haruki Murakami completano il programma delle proiezioni speciali con il corto-documentario Grazie Lina di Yari Gugliucci e il film d’animazione Blind Willow, Sleeping Woman di Pierre Földes.

UNA NOTTE CON NANNI MORETTI. La tradizionale maratona cinematografica notturna di Linea d’Ombra avrà in presenza anche il suo protagonista. Sarà infatti dedicata a Nanni Moretti e al suo cinema la prova di resistenza che il festival propone agli spettatori più coriacei. Un percorso pensato e ragionato con cui si abbracciano le diverse anime morettiane, da quella classica e ormai cult di Ecce Bombo fino all’ultimo film, in parte un ritorno alle origini, ma in realtà opera che è la sintesi di tutta l’esperienza cinematografica del regista nato a Brunico passando per Il Sol dell’Avvenire. C’è Michele Apicella, il suo alter ego, che naviga attraverso i generi (Bianca, Palombella Rossa), c’è il Moretti più personale, quello di Caro Diario e Mia Madre, e addirittura il Moretti documentarista, con il magnifico SantiagoItalia.

QUINTO ELEMENTO. Non solo cinema, come tradizione, a Linea d’Ombra. L’esplorazione di altri pianeti della cultura, e perché no, di nuovo sfide e cambiamenti, spazia attraverso molte realtà, anche proiettate nel futuro. La MUSICA, quella del Collettivo Okiees che con Rageen presenta il volume 1 di un’inedita forma di concept album, che sposa l’idea della narrazione transmediale, e Ginevra Nervi che in The Disorder of Appearances A/V lascia dialogare musica ambient, elettronica e avant-garde. Il TEATRO, con la piece di Carlo Roselli Diego, racconto di un futuro distopico in cui l’acqua è il bene più prezioso (un raccordo ideale con Mad Max: Fury Road che troviamo nel programma didattico di questa edizione). Il VIDEOCLIP con la “Piccola storia” racconto a cura dei docenti universitari Alfonso Amendola e Andrea Rabbito. Il VIDEOGIOCO, con la performance live di Andrea Facchinetti alla guida della sua auto virtuale di Gran Turismo, simulatore di guida sportiva avanzatissimo e uno dei videogame più venduti del mondo, per proseguire il discorso su questo settore dell’entertainment sempre più importante, soprattutto come linguaggio.

PREMIO CORTO NEXSOFT. 52 sceneggiature, un risultato magnifico per il primo concorso Premio Corto Nexsoft rivolto agli sceneggiatori under 30, italiani ed europei. I quattro finalisti verranno presentati nel corso del festival al giudizio dello scrittore Diego De Silva. Come detto, Linea d’Ombra da sempre ha un occhio attento nei confronti della valorizzazione dei talenti del territorio e vedere che quasi il 50% di questi aspiranti e comunque giovani scrittori per il cinema sono campani è un primo obiettivo raggiunto dal Premio Corto Nexsoft. “Lavori di qualità tecnicamente alta” sono stati definiti dai membri del comitato di preselezione Manuela D’Ovidio (aiuto regista), Dario Renda (produttore cinematografico) e Miki Rosco (esperto di marketing/storyteller).

‘A CHIANA – APPUNTI PER UN FILM. Linea d’Ombra è da alcuni anni anche impegnato nella produzione di contenuti. Il progetto di quest’anno è stato sviluppato in stretta collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo Campania Centro e la Fondazione Cassa Rurale di Battipaglia ed è incentrato sulla realizzazione di un docufilm sulla Piana del Sele. Al Festival sarà presentato in una serata speciale, il teaser di questo film dal titolo “‘A Chiana – Appunti per un film” che, come spiega il regista Andrea D’Ambrosio, vuole essere un modo per “recuperare la memoria che rischia di scomparire, ma per fortuna resistono i materiali di archivio” che hanno consentito di ricostruire il “chi siamo” di un territorio, che parte dalla Magna Grecia per arrivare all’Operazione Avalanche, alle lotte contadine del ’49 e all’odierna industria agro-alimentare.

UNIFEST. Nel solco della linea tracciata dal tema di questa edizione, Cha(lle)nge, torna anche quest’anno il concorso UNIFEST, video festival universitario riservato a giovani cineasti, nato da un’idea e con la direzione scientifica del Laboratorio di Storytelling audiovisivo-LABSAV del Dipartimento di Scienze politiche e della comunicazione-DISPC e realizzato in collaborazione tra Università degli Studi di Salerno e Linea d’Ombra Festival. È l’unico contest italiano per le studentesse e gli studenti universitari, non solo italiani, che, con il patrocinio della Consulta Universitaria di Cinema-CUC, prevede anche una masterclass (UNICLASS) con la Teacher Innovator, Laura Cesaro, e un talk (UNIEVENTO) dedicati al festival storytelling. UNIFEST è stato ideato da Filippo Fimiani, professore ordinario di Estetica e Cultura visuale, attualmente coordinatore del Dottorato in Politica e Comunicazione e responsabile del LABSAV che è anche responsabile scientifico; il coordinamento è di Anna Chiara Sabatino. 

MEDIA EDUCATION FACTORY. Premio Corto Nexsoft, Unifest e ‘A Chiana fanno tutti parte di un progetto più ampio all’interno di Linea d’Ombra, la Media Education Factory, una serie di incontri, eventi, proiezioni tese ad ampliare l’insegnamento dell’audiovisivo. Sono molti gli incontri della MEF. Ci sarà la Masterclass di Leonardo Di Costanzo, regista di film bellissimi come Ariaferma e L’intervallo. Un’altra masterclass sarà con Diego De Silva, legata al Premio Corto Nexsoft. A completare questo percorso sulla scrittura l’incontro “La scrittura come mestiere” a cui parteciperanno lo scrittore e psichiatra Corrado De Rosa, il direttore artistico di Salerno Letteratura, Paolo Di Paolo, la scrittrice e blogger Stella Pulpo e Francesca Comencini. La Comencini, inoltre, terrà anche la masterclass “Tanti registri, una regista” per parlare di cinema civile, documentario, film d’autore, Gomorra e del Western di Django. Andrea D’Ambrosio si occuperà della masterclass sul Cinema del Reale, a conclusione del percorso formativo che prevede anche la realizzazione del documentario ‘A Chiana. A questi momenti si aggiungono gli incontri della mattina riservati alle scuole, a cura di Peppe D’Antonio, con la proiezione dei film Mad Max: Fury RoadWall-eCaptain FantasticAntropocene-L’epoca umana e L’ultima ora, opere da analizzare e con cui ragionare sui temi della transizione ecologica insieme ai cinque diversi esperti coinvolti: Marco Gisotti, Alejandra Alfaro Alfieri, Alex Giordano, Alfonso Amendola, Corrado De Rosa.

LINEA D’OMBRA FESTIVAL SEMPRE PIÙ GREEN. Quest’anno LdO ha accettato la sfida dell’Associazione Festival Italiani di Cinema, adottando azioni concrete attente alla sostenibilità ambientale nel rispetto delle linee guida nazionali Green Festival da loro redatte. Le iniziative sono riassunte in 9 punti: mobilità sostenibile (la posizione delle location favorisce l’uso di mezzi pubblici, il raggiungimento a piedi o in bici); riduzione stampa dei materiali, trasportando gran parte su web; allestimenti, da questa edizione parte degli allestimenti è realizzata senza alcun riferimento all’identità visiva dell’edizione corrente, favorendo il riutilizzo nelle edizioni future; gestione dei rifiuti con la raccolta differenziata; produzione di gadget senza riferimento all’identità visiva con la possibilità di essere riutilizzati; gestione degli ospiti ottimizzata per ridurre spostamenti in auto; sostenibilità alimentare con attenzione alla stagionalità e alla territorialità dei prodotti; cultura ambientale e sostenibilità sociale; formazione e comunicazione.

The Brave and the Bold: un tre volte candidato all’Oscar potrebbe scrivere il film del DCU

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Come noto, con l’abbandone del DCEU in favore del DC Universe gestito da James Gunn e Peter Safran, i DC Studios stanno impostando una serie di nuovi film su personaggi già visti al cinema come Superman e Batman. Quest’ultimo sarà infatti protagonista di The Brave and the Bold, regia di Andy Muschietti (The Flash). La storia, stando a quanto riportato, ruoterà attorno a Bruce Wayne che addestra suo figlio, Damian, nei panni di Robin e dovrebbe quindi adattare elementi della serie di fumetti Batman e Robin di Grant Morrison e Frank Quitely.

Per scrivere al meglio questa storia, James Gunn si starebbe ora assicurando il coinvolgimento di uno sceneggiatore tre volte candidato all’Oscar. Secondo i moderatori di r/DCEULeaks, questi sarebbe John Logan, sceneggiatore di Il Gladiatore, The Aviator, Hugo Cabret, per cui è sto candidato all’Oscar, ma anche di Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street, Skyfall Alien: Covenant. Forte di questo curriculum, Logan sarebbe dunque in trattative per scrivere The Brave and the Bold per i DC Studios, che è già da ora uno dei titoli più importanti e attesi, su cui vige però ancora molto mistero.

Ad esempio, non si sa ancora chi interpreterà Batman nel DCU, anche se il nome più gettonato ad oggi è quello della star di The Boys Jensen Ackles. Con lo sciopero SAG-AFTRA in corso, ad ora è però questo un mistero che non verrà svelato. È però una buona notizia che i lavori sul film stiano progredendo e se il coinvolgimento di Logan dovesse essere confermato, lo sceneggiatore potrebbe a breve iniziare a scrivere una prima stesura del film. The Brave and the Bold non ha ancora una data di uscita ufficiale, ma con Superman: Legacy in sala nel 2025, è possibile che possa avvenire tra il 2026 e il 2027.

Cosa aspettarsi da The Brave and the Bold

Non è stato annunciato alcun cast per The Brave and the Bold. Il presidente della DC James Gunn ha  chiarito che Batman non sarà interpretato da Ben Affleck o Robert Pattinson in questo film. Questo è il terzo film della DCU ad avere un regista associato. James Gunn dirigerà Superman: Legacy e James Mangold dirigerà Swamp Thing. Non si sa ancora una data di uscita.

The Brave and the Bold, quello che sappiamo sul film

Insieme all’introduzione della versione DCU di Batman – che esisterà separatamente dalla versione interpretata da Robert Pattinson nei film di The Batman – il film introdurrà “la Bat-family“, ha detto James Gunn. Il primo tra loro è Robin, che sta tornando completamente ai film live-action per la prima volta dallo sfortunato film del 1997 Batman e Robin. Questa versione di Robin sarà impersonificata da Damian Wayne, che Gunn ha descritto come “il nostro Robin preferito, “un piccolo figlio di puttana” e “un assassino”.  Damian, per chi non lo sapesse, è il figlio biologico di Bruce Wayne, di cui non quest’ultimo non conosceva l’esistenza.

Avengers: Secret Wars, un altro Avenger originale avrebbe firmato per un ritorno nel MCU

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Come anticipato, i Marvel Studios starebbero valutando l’idea di riportare sul grande schermo la squadra dei sei Avengers originali, i quali dovrebbero comparire di nuovo insieme nel capitolo conclusivo della Multiverse Saga, Avengers: Secret Wars. Qualche giorno fa, l’insider noto su Twitter come @MyTimeToShineHello ha riportato la notizia secondo cui Robert Downey Jr. si sarebbe detto disponibile a riprendere il ruolo di Iron Man per tale film, oltre ad aver indicato quelli che dovrebbero essere i due protagonisti. Lo stesso insider riporta ora che un altro dei sei Avengers originali avrebbe accettato di indossare di nuovo il proprio costume.

Si tratta di Chris Evans e se la cosa fosse confermata, riprenderebbe dunque il ruolo di Capitan America all’interno dell’MCU. Si tratta però, ad ora, di rumor non confermati e che probabilmente rimarranno tali ancora a lungo. Se la notizia dovesse però venire confermata, occorrerà capire se gli iconici interpreti degli Avengers interpreteranno i loro personaggi originali o delle loro varianti. Come noto, l’ultima volta che Evans ha interpretato Captain America è stato in Avengers: Endgame, concludendo il proprio arco narrativo come un uomo anziano che aveva però avuto modo di vivere la vita che fino a quel momento gli era stata negata.

Alla fine di quel film, inoltre, Evans consegnava lo scudo di Captain America al suo fedele amico Sam Wilson, che ha poi dunque ereditato il ruolo nella serie The Falcon and the Winter Soldier e nell’atteso Captain America: Brave New World. Sulla base di ciò, è difficile stabile se e come lo Steve Rogers di Evans potrebbe tornare in scena. Di certo, se davvero i Marvel Studios stanno cercando di riunire i sei Avengers originali per Avengers: Secret Wars, sembra esserci tutta l’intenzione da parte loro di rendere questo un film di proporzioni colossali, ancor di più di ciò che è stato nel 2019 Avengers: Endgame.

https://twitter.com/MyTimeToShineH/status/1721211934815535486?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1721211934815535486%7Ctwgr%5E52f2dcc40e435bc018b1ae02a313656a1f97bf5a%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Favengers%2Favengers-secret-wars%2Favengers-secret-wars—another-original-avenger-has-reportedly-signed-up-to-make-long-awaited-mcu-return-a207632

Barbenheimer: il fenomeno cinematografico dell’estate diventa un film!

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Il fenomeno cinematografico dell’estate, il Barbenheimer, che ha visto “scontrarsi” Barbie e Oppenheimer, sta per smettere di essere solo un evento culturale e diventerà invece un vero e proprio film. Come riportato da THR Charles Band, il prolifico produttore di B-Movie che realizza commedie horror a basso budget fin dai primi anni ’70, ha infatti confermato la notizia, affermando che “è vero al 100%”. Il regista ha poi aggiunto che il film sarà “un’opportunità per divertirsi con il bizzarro abbinamento di questi due titoli e la combinazione tra l’atmosfera di Barbie e l’oscurità di Oppenheimer. Mescoli tutto insieme e hai un’enorme opportunità per fare dell’umorismo dark!”

Stando alla sinossi riportata, Barbenheimer avrà per protagonista la dottoressa Bambi J Barbenheimer, una brillante bambola scienziata che vive a Dolltopia, un mondo di estati infinite e feste in spiaggia, e il suo fidanzato Twink Dollman. Irritata dal trattamento brutale che le bambole ricevono per mano dei bambini umani, la dottoressa Barbenheimer si avventura quindi nel mondo reale, dove sperimentarà l’umanità nella sua forma peggiore e, naturalmente, deciderà di costruire un gigantesca bomba nucleare per eliminare tutto. “È così stupido“, ammette Band, “ma sembra che ogni altro film sia cupo e deprimente, ed abbiamo bisogno di un po’ di umorismo nel 2024″.

Band produrrà il progetto, concepito però da un’idea di Adam Felber, biografo di Band nonché suo frequente collaboratore. “Mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Dovremmo fare un film sul Barbenheimer’. Tutti in tutto il mondo si divertono con questa idea, quindi dovremmo realizzarla davvero“. Il budget del film sembra non raggiunga il milione di dollari e mentre ancora non è stata comunicata una data di inizio riprese, sembra certo che il film sarà pronto per il 2024. Naturalmente, trattandosi di un’operazione a basso costo è difficile prevedere la portata della sua distribuzione, che potrebbe anche avvenire direttamente per lo streaming. Considerata la popolarità del Barbenheimer, tuttavia, non è da escludere che il progetto possa raccogliere più attenzioni del previsto.

Blade: un dirigente dei Marvel Studios è stato licenziato dal film MCU

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Questa settimana sono arrivati alcuni sorprendenti retroscena sull’annunciato film Marvel Studios Blade con Mahershala Ali, grazie ad un rapporto diffuso da Variety. Ebbene oggi nuovi dettagli sul turbolento sviluppo del film arrivano dall’insider Jeff Sneider che ha rivelato che il film ha subito anche il licenziamento di uno dei produttori assegnati. 

L’insider Jeff Sneider ha rivelato nell’ultimo episodio del podcast The Hot Mic di non essere sicuro dell’accuratezza dell’affermazione secondo cui Blade era, in una bozza, il quarto personaggio principale. Tuttavia, ha riferito che sembra che il dirigente dei Marvel Studios che supervisionava Blade ha poi lasciato il film o addirittura essere stato licenziato dalla società a causa di una disputa.

C’erano voci secondo cui Blade sarebbe stato il quarto protagonista in una delle bozze“, ha dichiarato Sneider. “Ho ricevuto resistenze sulle conferme rispetto a queste voci, non so se sia accurata al 100%; anche se, ecco cosa ha detto una fonte…. Non voglio davvero nominare la persona, ma mi è stato detto che quando il dirigente, che sta lavorando su Blade… Fondamentalmente, ha cercato di nascondere un dettaglio rispetto ad una bozza alla [sceneggiatrice] di Stacy Osei-Kuffour. O ha cercato intenzionalmente di offuscare ciò che la bozza avrebbe comportato o, come ha detto un’altra fonte, non ha lanciato l’allarme sul processo o sui problemi in cui si trovava il progetto. Mi è stato detto che è stato licenziato. Un’altra fonte ha detto che si trattava di una separazione consensuale.

Mi sono opposto a questo perché chi lascia la Marvel? Questo è il lavoro dei sogni per la maggior parte dei dirigenti geek… La mia fonte ha detto che la Marvel non ha commentato nulla a riguardo, ma hanno detto che è una delle poche volte in cui hanno sentito Kevin Feige urlare contro qualcuno… quindi il dirigente di Blade non è più con la Marvel e questo è confermato”.

Puoi controllare l’episodio del podcast qui sotto:

Quando è prevista l’uscita di Blade?

La produzione di Blade ha avuto un periodo turbolento alla fine dello scorso anno, con il regista Bassim Tariq che ha lasciato il progetto a settembre. Originariamente previsto per il 3 novembre 2023, il film è stato posticipato al 6 settembre 2024. Ora è fissato per il 14 febbraio 2025. Blade avrà come protagonisti Mahershala Ali e Mia Goth che si  dice interpreterà il ruolo di Lilith.

Nuovo Olimpo: il film di Ferzan Ozpetek tratto da una storia vera

Negli anni il regista Ferzan Ozpetek ha abituato i suoi spettatori a storie dove l’amore e le passioni sono sempre presenti, ma dissimulati in mezzo a vicende complesse che vanno dal dramma di Le fate ignoranti al noir di Napoli velata, fino al recente La dea fortuna. Ora, con il suo nuovo film, Nuovo Olimpo (qui la recensione), Ozpetek sceglie di raccontare una storia d’amore a tutti gli effetti, che si snoda nel tempo e mostra le conseguenze di tale sentimento nella vita di chi è ne è vittima. Come da lui dichiarato, questo suo nuovo lungometraggio è tratto da una storia vera, che da tempo attendeva di raccontare.

L’occasione si è dunque ora presentata e grazie a Netflix il film ha potuto trovare un palcoscenico ideale, grazie al quale poter essere visto in tutto il mondo. Dopo la presentazione alla Festa del Cinema di Roma, Nuovo Olimpo è dunque arrivato dal 1° novembre sulla piattaforma, dove è in breve divenuto uno dei titoli più visti del momento. Un’ennesima conferma non solo della curiosità che i film di Ozpetek suscitano, ma anche della capacità del regista di saper trattenere i propri spettatori, dopo averli attirati con le premesse dei suoi lavori, e tenerli coinvolti grazie al sincero ritratto delle passioni umane e dei loro meccanismi.

Nuovo Olimpo, che si presenta dunque come un’opera parzialmente autobiografica e certamente nostalgica, similmente a È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino (anch’esso presente su Netflix) è dunque un titolo da non perdere, specialmente per gli appassionati del cinema di Ozpetek. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera che ha ispirato il racconto. Infine, si elencheranno i passaggi da compiere per poterlo vedere su Netflix.

Nuovo Olimpo Ferzan Ozpetek

La trama di Nuovo Olimpo

Il film è ambientato alla fine degli anni ’70 e racconta la storia di due venticinquenni Pietro ed Enea. Si conoscono per caso su un set cinematografico a Roma e già da quel primo incontro si innamorano perdutamente l’uno dell’altro. Ritrovatisi nel cinema Nuovo Olimpo, i due intraprendono dunque una focosa relazione. Al momento di un primo appuntamento ufficiale, però, qualcosa va storto e i due si separano bruscamente. Nonostante il tempo passi e la distanza fisica tra loro aumenti e nuove relazioni subentrino tra loro, dopo trent’anni i due giovani sperano però ancora di ritrovarsi, perché entrambi ancora innamorati come il primo giorno.

Il cast di Nuovo Olimpo

Ad interpretare Enea, il giovane aspirante regista, vi è l’attore Damiano Gavino, celebre in particolare per aver interpretato Manuel Ferro nella serie Un professore, andata in onda sulla Rai nel corso del 2021 e che vanta come protagonisti gli attori Alessandro Gassmann e Claudia Pandolfi. L’attore che interpreta Pietro è invece Andrea Di Luigi, qui al suo primo lungometraggio dopo una carriera prevalentemente teatrale. Nel cast figurano anche Luisa Ranieri nel ruolo di Titti, che gestisce il Nuovo Olimpo, Aurora Giovinazzo in quello di Alice, amica di Enea, e Greta Scarano come Giulia, futura moglie di Pietro. Infine Alvise Rigo è Antonio, mentre Giancarlo Commare interpreta Ernesto.

Nuovo Olimpo storia vera Damiano Gavino Andrea di Luigi

Nuovo Olimpo è tratto da una storia vera?

Come in più occasioni accennato dallo stesso Ozpetek – e come ribadito anche dalla didascalia ad inizio film – quella di Nuovo Olimpo è una vicenda realmente accaduta, propria della giovinezza del regista. A tal proposito, Ozpetek ha infatti dichiarato che “è una storia vera che mi è successa negli anni 70 e che da tanto tempo volevo usare come spunto per farne un film“. Naturalmente il regista non è sceso nei dettagli di questo suo preciso episodio biografico, ma stando al film esso deve aver riguardato un amore provato in quegli anni finito però poi con una separazione tra i due amanti. Parlando del film, il regista ha però affermato anche che “i confini autobiografici si sono scoloriti e la storia non è più stata soltanto mia, ma credo anche di tanti altri”.

Ozpetek ha infatti chiarito che quanto narrato nel film si discosta poi da quanto avvenuto, romanzando un po’ il tutto, ma che lo spunto di partenza è rimasto intatto e fedele al suo corrispettivo nella realtà. Il raacconto proposto dal film, che parte dunque da vicende private, sfocia poi verso ulteriori dinamiche e temi, divenendo dunque una storia universale che trascende la semplice relazione tra i due nel corso dei decenni per affrontare invece diversi argomenti, compreso l’amore nei confronti del cinema, sotto forma di desiderio e passione. D’altronde, il protagonista del film è un aspirante regista, chiaro alter ego dello stesso Ozpetek che oggi realizza un lungometraggio su quell’intenso amore.

Il trailer di Nuovo Olimpo e come vederlo in streaming su Netflix

È possibile fruire di Nuovo Olimpo unicamente grazie alla sua presenza nel catalogo di Netflix, dove attualmente è al 3° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di accedere al catalogo e di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nella piattaforma.

Echo: il regista rivela i cambiamenti fatti al personaggio rispetto ai fumetti

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Durante il fine settimana i Marvel Studios hanno diffuso il primo atteso trailer di Echo, diventata rapidamente una delle serie tv più attese dell’universo Marvel, grazie anche agli ottimi commenti che il contributo video ha suscitato. La prossima serie Disney+ Echo mostrerà il personaggio in modo più approfondito dopo il suo debutto nel 2021 nella serie Hawkeye. Secondo il regista Sydney Freeland, questo includerà anche l’abbandono di alcuni poteri rispetto alla controparte a fumetti di Echo.

Parlando con Variety, Freeland ha accennato brevemente a cosa aspettarsi dalla prossima serie di cinque episodi. Anche se non è andata troppo in profondità sul tipo di poteri che Echo avrà nella serie, Freeland ha notato che potrebbero essere un po’ diversi da quello che i fan dei fumetti potrebbero aspettarsi. “Il suo potere nei fumetti è che può copiare qualsiasi cosa, qualsiasi movimento, qualunque cosa. È un po’ noioso”, ha detto Freeland. “Dirò che non è questo il suo potere. Lascerò semplicemente le cose come stanno.”

Nei fumetti, Echo possiede riflessi fotografici che le permettono di copiare essenzialmente i movimenti di altre persone, simili a quelli del personaggio Marvel Taskmaster. Il “potere” non è strettamente legato agli stili di combattimento, tuttavia, poiché in vari punti dei fumetti, Echo ha mostrato la capacità di copiare qualcosa di simile alla mira esperta di Bullseye semplicemente guardandolo. Tuttavia, sembra che la serie tv sia destinato a prendere una strada diversa nello spiegare come Lopez sia così dotato.

Tutto quello che c’è da sapere su ECHO

La serie che debutterà il 10 gennaio 2024, composta da cinque episodi, racconta la storia di Maya Lopez (Alaqua Cox), inseguita dall’impero criminale di Wilson Fisk (Vincent D’Onofrio). Quando il suo viaggio la riporta a casa, Maya deve confrontarsi con la propria famiglia e la sua eredità. Tutti e cinque gli episodi saranno disponibili in streaming il 10 gennaio, segnando così la prima volta in cui una serie targata Marvel Studios debutta con tutti gli episodi al momento del lancio.

Echo è interpretata anche da Chaske Spencer (Wild Indian, The English), Graham Greene (1883, Goliath), Tantoo Cardinal (Killers of the Flower Moon, Stumptown), Devery Jacobs (Reservation Dogs di FX, American Gods), Zahn McClarnon (Dark Winds, Reservation Dogs di FX), Cody Lightning (Hey, Viktor!, Four Sheets to the Wind) e Vincent D’Onofrio (Hawkeye, Godfather of Harlem).

Gli episodi della serie sono diretti da Sydney Freeland (Navajo) e Catriona McKenzie (Gunaikurnai). I produttori esecutivi sono Kevin Feige, Stephen Broussard, Louis D’Esposito, Brad Winderbaum, Victoria Alonso, Richie Palmer, Jason Gavin (Blackfeet), Marion Dayre e Sydney Freeland. I co-produttori esecutivi sono Jennifer L. Booth e Amy Rardin.

Ricordiamo che Echo sarà un sequel spin-off di Hawkeye, la serie TV dedicata ad Occhio di Falco che per prima ha introdotto il personaggio di Maya Lopez nel Marvel Cinematic Universe, ma allo stesso tempo sarà anche un prequel di Daredevil: Born Again, l’attesissima serie tv che racconterà le nuove avventure di Matt Murdock e Wilson Fisk e che, nonostante alcune problematiche produttive, è attualmente in lavorazione in casa Marvel Studios. Nel cast di Echo si ritrovano anche Chaske Spencer, Tantoo Cardinal, Devery Jacobs, Cody Lightning, Graham Greene e Zahn McClarnon.

Sonic – Il film: tutte le curiosità sull’adattamento del celebre videogioco

Sonic è uno dei personaggi più celebri del mondo dei videogames, la cui popolarità in Italia ha avuto inizio con le prime uscite dei giochi, risalenti agli anni Novanta. Da allora, il personaggio è stato protagonista di oltre 50 titoli videoludici, ma anche di altre tipologie di opere. Dopo anni di lavori, nel 2020 è infine arrivato anche Sonic – Il film (qui la recensione), un lungometraggio in live action a lui dedicato diretto da Jeff Fowler. Un’opera complessa da realizzare, anche per via del design dello stesso Sonic, che ha rappresentato più di un problema per i produttori della Paramount.

Basandosi sui videogiochi della serie Sonic the Hedgehog, tuttavia, è stato realizzato un adattamento particolarmente soddisfacente che si muove tra commedia ma anche tanta azione e che, grazie anche a dinamiche ereditate dai videogiochi, ma anche omaggi e riferimenti di vario tipo, ha soddisfatto il proprio pubblico di riferimento. Il film è infatti poi stato premiato con ottimi incassi, dimostrando così nuovamente quando sia vivo l’interesse nei confronti di questa icona dei videogiochi.

Per tutti gli appassionati del personaggio, grandi o piccoli che sia, non ci si può dunque perdere questo film, capace di divertire ed emozionare come non accade spesso. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e doppiatori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Sonic – Il film

Il film è incentrato su Sonic, l’omonimo personaggio dei videogames, alieno blu dalle sembianze di un riccio con il potere della supervelocità e che, inoltre, sa saltare molto in alto e usare l’energia cinetica per combattere. Giunto sulla terra, Sonic diventa subito un bersaglio da parte del governo, che intende studiarne le capacità. Entrato però in contatto con l’ufficiale del dipartimento di polizia di San Francisco, Tom Wachowski, diventato sceriffo di Green Hills, nel Montanta, Sonic potrà contare sul suo aiuto per sfuggire a quanti gli danno la caccia, tra cui spicca lo  scienziato pazzo, il Dr. Ivo Robotnik, il quale sembra avere obiettivi ben più malvagi del previsto.

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Il cast di Sonic – Il film e il design del protagonista

Protagonista umano del film, dunque, è lo sceriffo Tom Wachowski, interpretato da James Marsden , mentre Tika Sumpter è sua moglie Maddie Wachowski. Rachel, la sorella di Maddie, è interpretata da Natasha Rothwell, mentre sua figlia Jojo ha il volto di Melody Niemann. Tra i personaggi umani, però, spicca naturalmente il dr. Ivo Robotnik di Jim Carrey. L’attore ha raccontato di aver avuto enorme libertà creativa con il personaggio, potendo improvvisare numerose battute e movenze, poi effettivamente finite nel film. Carrey, però, è stato attratto dal progetto principalmente per via di sua figlia Jane, che è una grande fan di Sonic.

Per quanto riguarda Sonic, a cui in lingua originale dà voce Ben Schwartz, dopo che il primo trailer dell’aprile 2019 ha suscitato critiche negative da parte dei fan in merito al suo aspetto. Sonic appariva infatti più come un umanoide che non come lo si è soliti conoscere grazie ai videogiochi o alle serie animate. Per rimediare a ciò, la Paramount ha rimandato l’uscita del film in modo da ridisegnare il design di Sonic. Un processo che ha fatto lievitare il budget del film ma il cui risultato ha stavolta fortemente soddisfatto i fan, i quali hanno potuto ritrovare un Sonic pressocché identico all’originale.

Sonic – Il film: i suoi sequel

Una volta arrivato in sala, Sonic – Il film si è affermato come un grandissimo successo di critica e pubblico, incassando ben 306,8 milioni di dollari in tutto il mondo e ottenendo così il primato per il miglior debutto cinematografico per un film tratto da un videogioco. Dato questo risultato, la Paramount ha ufficialmente dato il via libera ad un sequel, arrivato poi due anni dopo al cinema. Sonic 2 – Il film (qui la recensione), anch’esso diretto da Jeff Fowler ha portato avanti le avventure del celebre riccio blu, impegnato nuovamente in uno scontro contro il dr. Robotnik ma anche con il suo simile Knuckles.

Dato l’ottimo successo ottenuto anche da questo secondo film, arrivato a guadagnare circa 400 milioni di dollari in tutto il mondo, è già stato annunciato che un Sonic 3 verrà realizzato e distribuito al cinema, con una data d’uscita ad ora fissat al 20 dicembre 2024. Nel febbraio 2022, inoltre, Sega e Paramount hanno confermato che è in fase di sviluppo anche una miniserie spin-off incentrata su Knuckles. La miniserie vedrà Idris Elba tornare a doppiare il personaggio e sarà rilasciata prossimamente sul servizio di streaming Paramount+, essendo le riprese iniziate nella primavera di quest’anno.

Il trailer di Sonic – Il film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Sonic – Il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV,  Prime Video e Paramount+ Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è presente inoltre nel palinsesto televisivo di sabato 4 novembre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Le ladre: tutto quello che c’è da sapere sul film con Adele Exarchopoulos

Dalla Francia arriva su Netflix un heist movie tutto al femminile, ricco d’azione, adrenalina e che attraverso la propria cornice di genere affronta tematiche come l’amicizia tra donne, l’amore e la sorellanza. Si tratta di Le ladre, nuovo lungometraggio diretto da Mélanie Laurent (meglio nota come attrice), che offre ai suoi spettatori un irresistibile trio di ladre professioniste che basano il proprio successo sul legame che le unisce. Divenuto disponibile sulla piattaforma il 1° novembre, il film è già diventato uno dei titoli più visti del momento, scalando in breve tempo le classifiche.

Questo per via del suo essere in grado di rivolgersi ad un pubblico molto ampio, dagli appassionati di heist movie (ovvero quei film incentrati su una grossa rapina) fino a chi invece apprezza le storie con protagoniste femminili e il rapporto esistente tra esse. Le ladre riesce infatti ad offrire azione, dramma, comicità e romanticismo, affermandosi dunque come un ottima pellicola di genere. Non meno importante, il film, le cui riprese si sono svolte a Parigi e in Corsica, sfoggia alcune location mozzafiato, che con la loro bellezza contribuiscono a rendere Le ladre un titolo da non perdere.

Descritto come un Mission: Impossible al femminile o come un Charlie’s Angels ma senza Charlie, Le ladre è sì tutto questo ma possedendo anche una propria ben distinta identità, che si svela chiaramente lungo il corso della visione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le procedure da seguire per poter vedere Locked In in streaming su Netflix.

Le Ladre Adele Exarchopoulos

Le ladre: il fumetto da cui è tratto

Il film è l’adattamento cinematografico del fumetto dal titolo La grande odalisca, realizzato da Bastien Vivès insieme alla coppia Florent Ruppert e Jérôme Mulot, i quali hanno tratto il titolo da un dipinto a olio di Jean Auguste Dominique Ingres conservato al Louvre di Parigi. La grande odalisca dà il titolo al fumetto in quanto è proprio il dipinto che le protagoniste aspirano a rubare. Pubblicato in Francia nel 2012 da Dupuis, questo è stato tradotto in Italia da Bao Publishing nel 2014. Nel 2015 è stato poi pubblicato un seguito, Olympia (anch’esso con un titolo basato su un celebre dipinto, quello di Édouard Manet), il quale è però ancora inedito in Italia.

La trama di Le ladre

Protagoniste del film sono due ladre e migliori amiche, Carole e Alex. La coppia, anche per via della complicità che le lega, non fallisce un colpo e la loro specialità sono le opere d’arte di altissimo valore. Stanche di vivere perennemente in fuga, però, hanno ora deciso di cambiare vita. Prima di dire addio alla loro gloriosa carriera, vogliono tuttavia compiere un ultimo clamoroso furto che, idealmente, rimarrà nella storia. Per riuscirci reclutano una terza ragazza, Sam, esperta di motocross e si preparano così per una missione che sarà diversa da tutte le altre e che si preannuncia una straordinaria avventura finale, ma non priva di rischi.

Le ladre Netflix

Il cast di Le ladre

Mélanie Laurent, oltre a firmare la regia del film, si è ritagliata per sé anche il ruolo di Carole. L’attrice è nota per aver recitato in film come Now You See Me, By the Sea e 6 Underground. Il ruolo che l’ha consacrata a livello internazionale è però quello di Shosanna in Bastardi senza gloria. Ad interpretare la sua amica Alex vi è invece l’attrice Adèle Exarchopoulos, divenuta celebre grazie a La vita di Adele ma distintasi anche in Generazione Low Cost e Passages. A completare il terzetto vi è Manon Bresch nei panni di Sam, attrice già vista nel film italiano Maledetta primavera. Completano il film Philippe Katerine nei panni di Abner, Félix Moati in quelli di Clarence e Isabelle Adjani in quelli di Morraine.

Il trailer di Le ladre e come vedere il film in streaming su Netflix

È possibile fruire di Le ladre unicamente grazie alla sua presenza nel catalogo di Netflix, dove attualmente è al 1° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di accedere al catalogo e di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nella piattaforma.

https://www.youtube.com/watch?v=6Lw04GW2HOc&pp=ygUUbGUgbGFkcmUgdHJhaWxlciBpdGE%3D

Locked In: la spiegazione del finale del film Netflix

Locked In: la spiegazione del finale del film Netflix

Uno dei generi più popolari su Netflix è senza dubbio quello del thriller. Solo di recente, titoli come Fair Play, Il morso del coniglio, Infiesto o Paradise si sono affermati come tra i più visti di questo genere sulla piattaforma. Ad essi si aggiunge ora anche Locked In, un thriller di tipo psicologico che invita lo spettatore a partecipare allo svelamento di una perversa situazione dove ogni personaggio non può assolutamente fidarsi di chi gli gravita intorno. Diretto da Nour Wazzi, noto per aver diretto anche l’horror Murder Manual, il film gioca infatti sui continui sospetti e i molteplici punti di vista.

Si entra dunque in una situazione che si svela piano piano, attraverso una serie di flashback che mostrano ogni volta un poco di più, fino a quando passato e presente non si ricongiungono. Pur non brillando per originalità, Locked In si sta ugualmente affermando presso il grande pubblico, in quanto capace di offrire una storia conturbante perfetta per certe visioni spensierate, ma non troppo. Da quando è arrivato su Netflix, il 1° novembre, il film è infatti diventato in breve uno dei titoli più visti del momento, a riprova dell’eterno fascino che questo genere di opere suscitano.

Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Per chi ha già visto il film o per chi non teme gli spoiler, si entrerà poi nel dettaglio del racconto per una spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le procedure da seguire per poter vedere Locked In in streaming su Netflix.

Locked In Famke Janssen
Famke Janssen è Katherine in Locked In. Cr. Courtesy of Netflix © 2023

La trama e il cast di Locked In

Protagonista del film è Katherine, ex attrice di Hollywood, che si risveglia improvvisamente in ospedale, incapace di muoversi. Le viene comunicato che è stata investita da un’auto e soffre ora della sindrome del bloccaggio: i suoi occhi sono infatti l’unica cosa che riesce a muovere. Attraverso la sua infermiera, Nicky, lentamente si scopre cosa ha portato al ricovero di Katherine. Katherine, comunicando con lei tramite la bacheca, sbatte infattti le palpebre quando Nicky legge la lettera corretta. Così facendo, le racconta del proprio passato.

Attraverso i flashback, si assiste dunque ad istantanee della vita di Katherine subito dopo aver adottato la figlia della sua defunta migliore amica, Lina. La giovane, che idolatra Katherine, si avvicina rapidamente al figlio malato cronico, Jamie e in seguito i due arrivano a sposarsi, con grande sgomento di Katherine. Mentre la relazione tra la donna e Lina si deteriora, con quest’ultima che si lega sempre più al medico di Jamie, Robert, delle tragedie iniziano ad abbattersi sulla famiglia di Katherine. Tragedie che Nicky, lettera dopo lettera, riporterà alla luce.

Ad interpretare Katherine vi è l’attrice Famke Janssen, meglio nota per aver interpretato Jean Grey alias Fenice nei film degli X-Men prodotti dalla Fox. Nei panni di suo figlio Jamie vi è invece l’attore Finn Cole, celebre per aver interpretato Michael Grey nella serie Peaky Blinders. Rose Williams, attrice vista nelle serie Reign e Sanditon, interpreta invece la misteriosa Lina. Alex Hassell, noto per aver interpretato Translucent nella prima stagione di The Boys, è qui il dottor Robert. Infine, nei panni dell’infermiera Nicky si ritrova l’attrice Anna Friel, vista nelle serie Marcella e Monarch.

Locked In Rose Williams Finn Cole
Rose Williams è Lina e Finn Cole è Jamie in Locked In. Cr. Courtesy of Netflix © 2023

La spiegazione del finale di Locked In

Riguardo il finale del film, si scopre nel corso della visione che il vero antagonista della vicenda non è altri che Robert. L’uomo, infatti, aspira ad entrare in possesso del denaro della famiglia di Katherine. Per far ciò, da una parte stringe una relazione con Lina, cercando di far sì che questa uccida Jamie per poi poterla sposare ed ereditare le varie fortune. Dall’altra, però, Robert fa sì che Lina pensi che la stessa Katherine voglia ucciderla, così da mettere l’una contro l’altra. Quando Jamie muore per mano di Robert, però, Lina comprende come egli non sia interessato ad altro che al denaro.

Si sviluppa a questo punto un triangolo dove nessuno sembra potersi fidare di nessuno, ma quando Katherine cercherà di impedire che Robert faccia del male a Lina, ecco che finirà in ospedale. Successivamente, però, essendo sopravvissuta, Robert cercherà di portarla via dalla struttura per ucciderla. Tuttavia, Nicky, compresa la situazione, avvisa Lina di quanto le ha riferito Katherine. La giovane comprende allora di doversi alleare con la suocera e organizzerà un piano per cui, infine, riesce ad eliminare Robert prima che lui possa eliminare loro.

Locked In, tuttvia, non rivela quali siano esattamente le conseguenze di questo evento omicida, ma si può presumere che Lina sia “riuscita a farla franca”, probabilmente affermando di aver ucciso Robert per legittima difesa. Il film, in ogni caso, non fornisce una chiara risposta a riguardo, lasciando dunque il finale a libera interpretazione dello spettatore. Di certo, però, l’intricata vicenda viene ad essere chiarita con tutti i sospetti e i punti di vista che vengono infine allo scoperto, svelando dunque le motivazioni di ogni personaggio e le loro effettive ambizioni all’interno di questa vicenda.

Il trailer di Locked In e come vederlo in streaming su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Locked In unicamente grazie alla sua presenza nel catalogo di Netflix, dove attualmente è al 2° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di accedere al catalogo e di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nella piattaforma.

Priscilla: Lisa Marie Presley odiava la sceneggiatura, “mio padre è raffigurato come un predatore”

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Priscilla (qui la recensione), il nuovo film di Sofia Coppola dedicato a Priscilla Presley e al suo rapporto con il marito Elvis, è stato presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e dal 3 novembre è uscito nelle sale statunitensi. In attesa di poterlo vedere anche in Italia, unn rapporto di Variety riguardo il film sta sollevando un certo scalpore. Sembra infatti che Lisa Marie Presley, figlia di Elvis e Priscilla, poco prima della sua morte avvenuta all’inizio di quest’anno, avesse espresso “shock e orrore” per la rappresentazione di suo padre all’interno del film.

Variety riporta di aver ricevuto due email in cui Lisa Marie chiedeva a Coppola di “riconsiderare la sua visione” di Elvis e di risparmiare alla sua famiglia un imbarazzo pubblico. I messaggi, inviati da Presley solo quattro mesi prima della sua morte, definivano la sceneggiatura “incredibilmente vendicativa e sprezzante. Un altro messaggio riporta invece: “Mio padre si presenta solo come un predatore e un manipolatore. Essendo sua figlia, non vedo niente di mio padre in questo personaggio. Non leggo questo e non vedo il punto di vista di mia madre su mio padre. Ho letto questo e vedo la tua prospettiva incredibilmente vendicativa e sprezzante e non capisco perché“.

A tali preoccupazioni, la Coppola ha risposto: “Spero che quando vedrai il film finale ti sentirai diversamente e capirai che sto prestando molta attenzione a onorare tua madre, presentando allo stesso tempo tuo padre con sensibilità e complessità“. Come noto, purtroppo, Lisa Marie non ha avuto occasione di vedere il film finito. Al momento della sua scomparsa Priscilla era ancora in fase di pre-produzione e quindi non era ancora stato girato. Ad ogni modo, la regista sembra non abbia modificato poi molto la sceneggiatura e secondo alcuni critici il film ritrae effettivamente Elvis come una figura molto tossica nella vita di Priscilla.

Va notato che anche la Elvis Presley Estate si è espressa negativamente riguardo il film, mentre la diretta interessata, Priscilla, ha elogiato il film e la visione della regista, affermando che “Coppola ha una prospettiva così straordinaria e sono sempre stata una grande ammiratrice del suo lavoro. Sono certe che questo film porterà tutti in un viaggio emozionante“. Al momento il film non ha una data di uscita italiana, ma è probabile che questa verrà fissata da qui ai prossimi mesi, sfruttando magari un possibile percorso del film all’interno della stagione dei premi. A quel punto, anche il pubblico italiano potrà farsi un’idea riguardo la rappresentazione che il film dà di Elvis.

Send Help: Sam Raimi alla regia del nuovo horror della Sony

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Send Help: Sam Raimi alla regia del nuovo horror della Sony

Stando a quanto riportato da World of Reel , lo scooper Daniel Richtman avrebbe confermato che il regista di La casa Doctor Strange nel Multiverso della follia tornerà alla regia di un nuovo horror, il primo da Drag Me to Hell del 2009. Il titolo di questo progetto è Send Help, con gli sceneggiatori del reboot di Venerdì 13 del 2009 Mark Swift e Damian Shannon che hanno scritto la sceneggiatura, descritta come Misery incontra Cast Away. L’inizio della produzione è previsto per i primi mesi del 2024, ma si attende ancora l’ufficilità riguardo il coinvolgimento di Raimi.

Sempre secondo quanto riportato da Richtman, la sinossi di Send Help segue “Linda, una dipendente donna, e il suo irritante capo, Bradley. Durante un volo d’affari, il loro aereo precipita su un’isola e solo loro due ne escono vivi. Linda ha ottime capacità di sopravvivenza, il che significa che è l’unica speranza di Bradley di rimanere in vita”. Da questa sinossi il film sembrerebbe effettivamente corrispondere all’incontro dei due titoli poc’anzi citati, ma vi va certamente aggiunto il tocco di Raimi, che potrebbe rendere questa vicenda molto più intrigante e perversa.

Dopo aver diretto Drag Me to Hell, come noto, Raimi si è concentrato principalmente sulla produzione di film horror. Tra quel titolo del 2009 e il sequel di Doctor Strange, uscito nel 2022, Raimi ha diretto solo un altro film, Il Grande e Potente Oz, del 2013. Sembra però che egli si sia ora nuovamente interessato alla regia, poiché oltre a Send Help ha in programma di dirigere anche il remake del film del 1979 Magic. Inoltre, si dice che Raimi sia in cima alla lista di chi potrebbe dirigere Avengers: Secret Wars dei Marvel Studios. Intanto, non resta che attendere maggiori informazioni su questo suo nuovo horror, prodotto dalla Sony.

Lucca Comics & Games 2023: gli eventi del 5 novembre

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Lucca Comics & Games 2023: gli eventi del 5 novembre

Il Lucca Comics & Games 2023 anche per l’ultimo giorno continua a presentare al pubblico il meglio della produzione fumettistica e autoriale nazionale e internazionale, portando lo sguardo oltre ogni confine. L’autore giapponese Keigo Shinzo realizzerà per il pubblico del festival un’illustrazione ispirata all’opera che ha segnato il suo debutto in Italia, Tokyo Alien Bros. e dialogherà con Dario Moccia raccontando il suo lavoro (ore 10, Sala Tobino).  Amélie Fléchais, Jonathan Garnier e Matt Dixon in Immaginazione per tutti! si confronteranno attraverso illustrazioni e immaginari del mondo dell’infanzia (ore 10, Chiesa di San Giovanni).

Un trio di star del fumetto sarà al centro dell’incontro dedicato ai creatori di mondi Igort, Jim Lee, Naoki Urasawa (ore 11:30, Teatro del Giglio). Insieme a Bartosz Zaskorski e Jagoda Czarnowska scopriremo il mercato dei fumetti in Polonia e il fenomeno della wave polacca negli ultimi anni (ore 11:30, Salone dell’Arcivescovato). Nel corso di uno showcase, l’autore taiwanese Animo Chen mostrerà tutte le tecniche che utilizza per la sua narrazione tra fumetto, albo e animazione (ore 11:30, sala Tobino). L’autore cinese Liang Azha presenterà al pubblico le sfumature delle emozioni nelle sue opere (ore 14:30, Salone dell’Arcivescovato).

Tra i big della giornata, anche Leo Ortolani che, affiancato dalla tarologa Lita Pirazzoli e Sara D’Imporzano, presenta i suoi Tarocchi (ore 14:30, Chiesa di San Giovanni). E in omaggio a Tuono Pettinato, Mario Natangelo e Maicol&Mirco si confronteranno ne Lo scontro quotidiano (ore 11:30, Chiesetta dell’Agorà). Nella giornata conclusiva, spazio anche a Buon compleanno Julia!: Giancarlo Berardi racconta l’annata di Julia, festeggiando i 25 anni di storie della criminologa di Garden City (ore 11:30, Chiesa di San Giovanni).

Tra gli appuntamenti più originali un concerto per presentare il progetto How I met Puccini con Valentina Ciardelli e Stefano Teani nelle aree più celebri della Butterly e del Tabarro, accompagnati da David “Bigo” Bigotti. Con la collaborazione di Navigo e Puccini Festival (ore 12:30, Auditorium del Suffragio). E per concludere la carrellata di eventi, Sio, Nick & Lorro si affronteranno nella sfida definitiva di Power Point (ore 17:30, Auditorium San Francesco).

Per gli aspiranti disegnatori e sceneggiatori l’imperdibile incontro con Il mestiere del fumettista, in cui l’autore Sergio Algozzino spiegherà come valorizzare al meglio le proprie risorse e conoscere il mercato editoriale (ore 13, Chiesetta dell’Agorà).  Per gli appassionati di cinema e serie tv tra gli eventi imperdibili alle 14:30, al cinema Astra, Lucky Red presenta Il ragazzo e l’airone, nuovo film del maestro dell’animazione Hayao Miyazaki a dieci anni dal suo ultimo lungometraggio Si alza il vento. Al Teatro del Giglio alle 16:30 Rai 2 e RaiPlay presentano l’anteprima del primo episodio di Noi siamo leggenda, teen drama a tinte fantasy per la regia di Carmine Elia, in onda da mercoledì 15 novembre in prima serata su Rai 2 e Rai Play. Insieme al regista saranno a Lucca Emanuele di Stefano, Giulio Pranno, Margherita Aresti, Milo Roussel, Sofya GershevichNicolas Maupas, Valentina Romani, Giulia Lin, Giacomo Giorgio, Beatrice Vendramin.

L’evento di chiusura dell’Area Movie del Lucca Comics & Games 2023, alle ore 20:00 al cinema Astra, sarà la proiezione fan screening di Hunger Games – La ballata dell’usignolo e il serpente, nuovo attesissimo film prequel della saga di Hunger Games che arriverà al cinema il 15 novembre con Notorious Pictures. Non mancheranno gli straordinari appuntamenti con i talenti del mondo del fantastico. L’autrice francese Christelle Dabos (L’Attraversaspecchi) dialogherà con Licia Troisi, regina del Fantasy italiana (ore 10:30, Auditorium del Suffragio). Manlio CastagnaRoberto RecchioniPierdomenico Baccalario racconteranno in un appassionato panel sulla comune passione per il cinema e su come i due media dialogano tra loro (ore 11:30, Auditorium Fondazione Banca del Monte di Lucca). Tra le voci internazionali, anche i due fumettisti e illustratori Hugo EspinozaJose Cavero, al festival per presentare il Futurismo Andino (ore 15:15, Fondazione Banca del Monte di Lucca).

E nel mondo del gioco: torna uno degli appuntamenti più attesi: l’Asta di Beneficenza che chiude il percorso dell’Artist Playground di Lucca Comics & Games.  Alle 15:30 presso lo spazio di Area Performance all’interno del Padiglione Carducci, sarà possibile fare offerte per la quasi totalità delle opere donate dagli artisti durante la manifestazione, mentre le restanti saranno messe all’asta online in occasione della fiera Collezionando (marzo 2024).

Let There Be Dragons! Quando le creature fantastiche prendono vita, presso la Sala Ingellis dalle 11:45 alle 12:45, in compagnia di Sam Gaglio (Rhystic Studies), gli illustratori di Magic: the Gathering Justine Jones e Mark Zugracconteranno al pubblico il loro approccio nel dipingere creature per i giochi di carte fantasy. Non è necessaria alcuna conoscenza di Magic: the Gathering per godersi l’incontro. Due mondi solo apparentemente lontani si uniscono in Metal e Gioco da tavolo: Pär Sundström, bassista, compositore e manager dei Sabaton, la band che ha co-fondato nel 1999, ci guida in un viaggio tra metal e gioco da tavolo insieme a Paolo Vallerga. L’appuntamento è fissato in Auditorium San Francesco dalle 13:00.

Un evento unico in una location inimitabile: le più influenti celebrities di D&D riunite insieme nel luogo più iconico di Lucca! D&D All Stars Live: sessione di gioco andrà in scena presso il Teatro del Giglio dalle 14:00. Sul palco che segnò l’esordio di Giacomo Puccini, Peter Adkison sarà il Dungeon Master di un party d’eccezione: Joe Manganiello, Tony DiTerlizzi, Stafan Pokorny e Christian “Zoltar” Bellomo. Siete pronti ad avventurarvi nel Planescape con i nostri eroi? L’evento si svolgerà in lingua inglese.

Marvel Spotlight: annunciata l’etichetta per i prodotti “più realistici” e autonomi

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I Marvel Studios hanno rilasciato ieri il primo trailer di Echo e ora hanno fatto seguito ad esso con un annuncio molto interessante. Sembra infatti che questa prima serie Marvel TV-MA (ovvero progettato specificatamente per essere vista da adulti e pertanto non adatta a persone di età inferiore a 17 anni) sarà anche il primo progetto a riportare il logo Marvel Spotlight. Questo prende il nome da una serie di fumetti antologici che ha debuttato nel 1971 e che ha dato origine ad amati personaggi Marvel come Ghost-Rider e Spider-Woman.

Marvel Spotlight ci offre una piattaforma per portare sullo schermo prodotti più realistici basati sui personaggi e, nel caso di Echo, concentrandoci sulla posta in gioco del contesto urbano piuttosto che su una più ampia continuità del MCU“, ha affermato il responsabile dello streaming Brad Winderbaum. “Proprio come avviene con i fumetti, dove i fan non hanno bisogno di leggere Avengers o i Fantastici Quattro per godersi un fumetto di Ghost Rider Spotlight, il nostro pubblico non avrà bisogno di aver visto altre serie Marvel per capire cosa sta succedendo“.

Si tratta di una novità molto importante, considerando che una delle lamentele più frequenti rivolte alla Marvel nell’ultimo periodo era proprio il dover vedere ogni titolo per poter avere contezza di quanto sta accadendo nell’MCU. Inoltre, non tutte le serie hanno presentato elementi di continuità con la narrazione generale, lasciando dunque molti interrogativi in sospeso. Non resta ora che scoprire quali altri prodotti verranno rilasciati sotto il marchio Marvel Spotlight, ma di certo l’ideazione di esso permetterà sia allo studio che agli spettatori di poter avere una maggiore flessibilità riguardo il Marvel Cinematic Univere.

Echo sarà il primo titolo Marvel Spotlight

Il 10 gennaio 2024 arriverà dunque su Disney+ Echo, la nuova serie dei Marvel Studios di cui è ora stato diffuso un primo trailer. L’evento in streaming di cinque episodi avrà come protagonista Maya Lopez (Alaqua Cox) che, dopo essere tornata nella sua città natale in Oklahoma, dove deve fare i conti con il suo passato, riconnettersi con le sue radici native americane e abbracciare la sua famiglia e la sua comunità. Nel suo percorso avrà modo di imbattersi nuovamente anche in Wilson Fisk, meglio noto come Kingpin (Vincent D’Onofrio), ma anche in Matt Murdock, alias Daredevil (Charlie Cox).

Pur essendo un sequel spin-off di Hawkeye, la serie TV dedicata ad Occhio di Falco che per prima ha introdotto il personaggio di Maya Lopez nel Marvel Cinematic Universe, non sarà dunque necessario aver visto quel titolo per poter comprendere Echo. La serie è però anche un prequel di Daredevil: Born Again, l’attesissima serie tv che racconterà le nuove avventure di Matt Murdock e Wilson Fisk e che, nonostante alcune problematiche produttive, è attualmente in lavorazione in casa Marvel Studios. Occorrerà dunque capire se la visione di Echo sarà indispensabile per intraprendere poi quella di Daredevil: Born Again.

Creature Commandos: alcuni concept art offrono un primo sguardo alla serie tv del DCU

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Mentre Superman: Legacy fungerà da film d’apertura ufficiale per il DCU, il primo titolo del nuovo DC Universe a diventare disponibile agli spettatori sarà la serie animata Creature Commandos, che verrà lanciata su Max nel 2024, con James Gunn che ha recentemente confermato che gli scioperi di Hollywood non hanno rallentato la produzione. Ad oggi è stato rivelato molto poco su di essa, anche se sappiamo che gli attori che presteranno la loro voce ai personaggi li interpreteranno poi anche in live-action. Fa tutto parte del piano dei DC Studios di creare un mondo condiviso che sia ancora più connesso del solito.

Ora, grazie all’artista Meryl Frank (via Toonado.com), possiamo però dare un primo sguardo ai concept art della serie animata. Se questi sono un’indicazione di come sarà la serie finita, Creature Commandos potrebbe essere come guardare un vero e proprio fumetto prendere vita. Sembra inoltre che sia Frankenstein che la sua amata, la Sposa di Frankenstein, abbiano subito diverse modifiche da quando i DC Studios avevano pubblicato la prima immagine promozionale. Non sappiamo però se questi concept art siano definitivi o siano delle bozze preparatorie. Gunn, in ogni caso, ha già confermato che Creature Commandos sarà composta da 8 episodi.

Creature Commandos, come noto, ha come protagonisti Frank Grillo nel ruolo di Rick Flag, Sr., Indira Varma nel ruolo della Sposa di Frankenstein, Zoë Chao nel ruolo di Nina Mazursky, David Harbour nel ruolo di Eric Frankenstein, Alan Tudyk nel ruolo del Dottor Phosphorus, Sean Gunn nel ruolo di G.I. Robot e Weasel, Maria Bakalova nel ruolo della Principessa Ilana Rostovic, Steve Agee nel ruolo di John Economos e Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller. La serie vedrà Amanda Waller creare una squadra di agenti segreti a partire da questi prigionieri mostruosi. Gunn ha scritto tutti gli episodi della prima stagione. Di seguito, è possibile vedere i concept art diffusi da Frank.

Creature Commandos Concept Arts
byu/kabir2oo1 inDCEUleaks

Lucca Comics & Games 2023: gli eventi del 4 novembre

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Lucca Comics & Games 2023: gli eventi del 4 novembre

Veri fuoriclasse della narrativa fantasy incontreranno il pubblico nella giornata di sabato: l’autore bestselling Jonathan Stroud, creatore di Lockwood & Co (anche serie Netflix), svela i segreti della sua carriera (ore 10-12, Spazio Workshop Carducci). E ancora l’autrice bestseller del New York Times Alexandra Bracken, per la prima volta in Italia per l’uscita del nuovo volume Silver in the bone, incontrerà lettori e lettrici in un esclusivo panel (ore 12:00, Auditorium San Girolamo). Anche Christelle Dabos, autrice della saga dell’Attraversaspecchi, è per la prima volta nel nostro Paese e sarà a Lucca per raccontarsi al pubblico italiano in occasione dell’uscita del suo nuovo romanzo Qui, solo Qui (ore 15:30, Auditorium del Suffragio).

Il mondo del fumetto continua a regalare emozionanti incontri con i grandi Maestri della Nona Arte, tra i quali il grande cartoonist italo-americano Don Rosa che racconterà una vita tra i paperi (ore 18:00, Sala Tobino) e Hiro Mashima, impegnato in uno showcase (ore 10:00, Auditorium San Francesco). E dal Giappone arriva anche Kan Takahama con le sue Storie nascoste (12:00, Salone dell’Arcivescovato). Assolutamente da non perdere l’appuntamento con Quanta Pazienza, signor Presidente!a quarant’anni dall’uscita della raccolta Pertini e a 35 anni dalla morte del suo autore, Andrea Pazienza, ripercorriamo con Tanino Liberatore, Carlotta Vacchelli, Michele Ginevra Sandro Pertini, un personaggio che prima di diventare un fumetto – simpaticamente ribattezzato “Pert” dallo stesso Pazienza – è stato semplicemente il Presidente della Repubblica più amato dagli Italiani (ore 17:00, Auditorium San Girolamo). Sul fronte autori e autrici italiani/e, Matteo Bussola ed Emilio Pilliu ci porteranno a scoprire la nuova serie manga di Einaudi Zeroventi (ore 10:30, Auditorium San Girolamo). Le commistioni tra scienza e fumetto e il loro rapporto nei decenni, sono raccontate con minuzia e ironia da Dario Bressanini  nel panel Doctor Newtron. La scienza nel fumetto (ore 11:30-13:00, Auditorium del Suffragio). Per gli appassionati di serie crime noir, l’appuntamento è con 7 Crimini con Katja Centomo, Emanuele Sciarretta, Marco Caselli e Daniele Caluri (16:30-17:30, Arcivescovado). A cosa stanno lavorando, alcuni dei più famosi autori BAO? Lo scopriremo in Chiedimi se sono un fumettista felice con Eldo Yoshimizu, Flavia Biondi, Teresa Radice e Stefano Turconi e Jordi Lafebre (ore 17:30-19:00, Auditorium del Suffragio).

Per l’Area Movie, a cura di QMI, gli eventi cominciano alle 11:30 al Cinema Astra con Mimì. Il principe delle tenebre di Brando De Sica, che esordisce nel lungometraggio con un horror che unisce il romanzo di formazione alla storia d’amore, distribuito da Luce Cinecittà. Sempre all’Astra alle 14:30 Marcello Macchia – aka Maccio Capatonda Danilo Carlani e Alessio Dogana saranno ospiti attesi di un panel dedicato al loro prossimo film, Il migliore dei mondi, la storia di un uomo comune del millennio digitale catapultato in un inaspettato viaggio analogico in arrivo presto su Prime Video. Si continua alle 18:00 col regista Enzo D’Alò che in dialogo con Simone Soranna presenta l’anteprima di Mary e lo Spirito di mezzanotte, tratto dal romanzo di Roddy Doyle La Gita di Mezzanotte (Guanda), è la storia di Mary e il suo rapporto speciale con sua nonna. Un racconto pieno di sentimento e ironia ambientato nella magia dell’Irlanda, che ha come protagoniste quattro generazioni di donne.

Biancaneve: un nuovo rapporto rivela dettagli sul budget e sulle preoccupazioni della Disney

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La Disney ha recentemente ritardato di un intero anno l’uscita del controverso remake in live action di Biancaneve, condividendo però uno scatto della principessa interpretata da Rachel Zegler circondata dai classici Sette Nani. Purtroppo, lo stato grezzo degli effetti visivi ha portato molti a ipotizzare che l’immagine sia stata messa insieme in fretta e che i personaggi verranno aggiunti al film in nuove riprese che probabilmente avranno luogo tra la fine dello sciopero del SAG-AFTRA e la nuova data di rilascio, ovvero marzo 2025.

Da allora Mail Online è però intervenuta, rivelando che la Disney sta cercando di capire come salvare un film per il quale – presumibilmente – sono già stati spesi ben 330 milioni di dollari. “La Disney ha dovuto ritardare Biancaneve perché ci ha speso così tanti soldi, e se si trattasse di un disastro finanziario al botteghino, potrebbe paralizzare da sola i futuri remake e i potenziali sequel di Biancaneve che hanno pianificato“, ha affermato un presunto insider.

Come noto, il film è stato sino ad oggi caratterizzato da diverse polemiche. Come quella che ha avuto per protagonista la star di Il Trono di Spade, Peter Dinklage, il quale ha criticato l’uso di personaggi nani in modo stereotipato. In seguito, una foto diffusa che mostra non i classici sette personaggi del film bensì uomini e donne di diversa estrazione sociale ha fatto ulteriormente infuriare i fan, i quali temevano che la Disney stesse ulteriormente stravolgendo l’aspetto dei fedeli aiutati di Biancaneve in modo però non appropriato.

La Disney ha negato che quella foto dal set fosse reale, anche se più fonti hanno confermato la loro vedicità. Si prevede che quei personaggi facciano in ogni caso ancora parte del remake, presumibilmente perché sono presenti in troppe scene per abbandonarli in questa fase. Il rapporto prosegue affermando che la Disney sta guardando Cats e Sonic – Il film per capire cosa non fare (quest’ultimo notoriamente ha cambiato il design del personaggio del titolo dopo la reazione negativa dei fan).

Stanno provando a cambiare le cose in corso d’opera, affinché tutto funzioni e superi le aspettative. Il lavoro inizia ora.“, aggiunge la fonte anonima. “Hanno dovuto ritardare la realizzazione del film perché non solo devono realizzarlo nel miglior modo possibile, ma ci sono anche molti giocattoli che devono preparare, quindi hanno bisogno che i nani e il resto dei personaggi siano esattamente uguali a quelli del film.“, ha concluso l’insider.

Chi dirige e produce il remake live-action di Biancaneve?

Biancaneve vede protagonista Rachel Zegler (West Side Story, Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente) nel  ruolo della protagonista, con Gal Gadot nel ruolo della Regina Cattiva. A loro si uniscono Andrew Burnap nei panni di Jonathan e Martin Klebba nei panni di Grumpy. Diretto e prodotto da Marc Webb da una sceneggiatura di Greta Gerwig ed Erin Cressida Wilson, il progetto dovrebbe espandere la storia e la musica dell’originale. Il duo di La La Land e The Greatest Showman, Benj Pasek e Justin Paul, scriverà nuove canzoni per l’adattamento.

L’imminente adattamento live-action di Biancaneve della Disney è basato sul primo classico animato dello studio, Biancaneve e i sette nani, che ha debuttato oltre 80 anni fa e ha dato il via al successo della Disney con i film d’animazione. È stato ispirato anche dalla fiaba tedesca del 1812 scritta dai fratelli Grimm. Questo progetto fa parte della crescente lista della Disney di prossimi progetti live-action, tra cui Moana, Hercules, Lilo & Stitch e Bambi.

Rebel Moon: Zack Snyder rivela come si espanderà il franchise

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Rebel Moon: Zack Snyder rivela come si espanderà il franchise

L’universo di Rebel Moon di Zack Snyder sembra essere destinato ad espandersi rapidamente. L’epopea di fantascienza si presenta sotto forma di un paio di film, Rebel Moon – Parte Uno: Figlia del Fuoco e Parte Due: La Sfregiatrice, che usciranno su Netflix a quattro mesi di distanza. I film seguiranno Kora (Sofia Boutella), un leader caduto in disgrazia dell’esercito dell’Imperium che riunisce una squadra di guerrieri per combattere l’oppressione del Madre Mondo. Il cast dei film comprende anche Charlie Hunnam, Djimon Hounsou, Doona Bae, Ray Fisher, Cleopatra Coleman e Anthony Hopkins.

Total Film ha recentemente incontrato Zack Snyder prima della data di uscita del primo film e durante la loro conversazione il regista ha avuto modo di spiegare in che modo il franchise si espanderà, toccando anche altri media. Snyder ha infatti confermato che “sono l’unico che sa dove sta andando tutta la storia e l’ho mappata fino in fondo. Stiamo realizzando un podcast narrativo, un fumetto e una serie animata. Sono tutti ambientati prima degli eventi del film. Quindi puoi iniziare a comprendere la vastità della mitologia su cui stiamo lavorando“.

Incuriosisce in particolare la serie animata a cui Snyder fa riferimento, che idealmente verrà a sua volta distribuita su Netflix ma di cui al momento non si hanno notizie. Il regista ha già dato il via a un franchise Netflix con il film a tema zombi Army of the Dead, che ha già un prequel intitolato Army of Thieves, nonché un sequel in sviluppo. Tuttavia, Rebel Moon sembra proprio essere il suo franchise più ambizioso fino ad ora, su Netflix o altrove. È insolito che ci siano piani solidi per esplorare un universo con così tanti mezzi diversi prima ancora che il film originale venga presentato in anteprima, il che dimostrando la fiducia del regista nell’universo concepito.

Grazie alla meticolosa pianificazione della mitologia di Rebel Moon, Snyder potrebbe potenzialmente aiutare il franchise ad espandersi ancora di più nei prossimi anni. Il futuro di questo universo narrativo dipenderà  naturalmente da come il pubblico risponderà ai due film al loro debutto su Netflix. Sappiamo che Figlia del Fuoco arriverà sulla piattaforma dal 22 dicembre, mentre La Sfregiatrice il 19 aprile. Se i film dovessero avere successo, il nuovo universo di Snyder potrebbe espandersi altrettanto rapidamente di Star Wars, che è un franchise classico a cui Rebel Moon è già stato paragonato.

Rebel Moon: il teaser trailer del film

Halloween: trama, cast e sequel del film di David Gordon Green

Halloween: trama, cast e sequel del film di David Gordon Green

Il genere horror ha in più occasioni regalato al cinema personaggi entrati da subito nell’immaginario collettivo. Tra questi vi è senza dubbio Michael Myers, l’inarrestabile mostro che dal 1978 spaventa generazioni e generazioni di spettatori. Dopo essere comparso per la prima volta in Halloween di John Carpenter, questi è tornato ad essere protagonista sul grande schermo con il film del 2018 intitolato ancora una volta Halloween (qui la recensione). A dirigerlo vi è però David Gordon Green, regista anche del recente L’esorcista – Il credente. Prima di quest’ultimo, però, egli ha dunque dato vita ad una trilogia che ha riportato Myers sul grande schermo.

Il suo Halloween è l’undicesimo capitolo di questa saga horror, eppure è ideato come un sequel diretto dell’originale. Il nuovo film ignora infatti tutti gli eventi narrati nei seguiti successivi, remake e reboot compresi. Prodotto dalla celebre Blumhouse Productions, che ha negli ultimi anni realizzato alcuni degli horror di maggior successo del cinema, il film rivisita dunque la saga conferendo a Myers caratteristiche in grado di renderlo spaventoso anche al pubblico odierno. Nel progetto è stato coinvolto anche lo stesso Carpenter, che oltre ad occuparsi della colonna sonora si è assicurato che il tutto venisse realizzato coerentemente alla sua idea della storia.

Con un incasso di oltre 255 milioni in tutto il mondo, il nuovo Halloween è diventato il film di genere slasher dal maggior incasso di sempre. I fan della saga lo indicano inoltre come il miglior sequel realizzato in tutti questi anni, riproducendo questo lo splendore del primo film e aggiungendovi nuovi elementi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Halloween: la trama del film

Vivendo ancora nel terrore di dover affrontare Michael Myers, la persona che le ha distrutto la vita, la fortunata sopravvissuta Laurie Strode si è preparata negli ultimi quarant’anni in vista di un nuovo e forse definitivo incontro con il maniacale serial killer. La vicenda si svolge nel 2018, quattro dolorosi decenni dopo il bagno di sangue a Haddonfield, e le paure della donna stanno per diventare realtà. Myers riesce infatti a sfuggire dalla custodia del dottor Sartain, suo medico nel manicomio in cui era rinchiuso. Il mostro, manifestazione del male puro, è ora pronto ad uccidere una volta per tutte la sua agognata vittima. Stavolta Laurie si troverà però non solo a dover difendere sé stessa, ma anche sua figlia Karen e la nipote Allyson.

Halloween cast

Halloween: il cast del film

Ad interpretare l’ormai anziana Laurie Strode vi è la sua storica e unica interprete, ovvero l’attrice Jamie Lee Curtis. Questa aveva già dato vita a tale personaggio in ben altri 5 film della saga, l’ultimo dei quali risalente al 2002. Da quel momento la Curtis si era allontanata dall’universo di Halloween. Dopo aver letto la sceneggiatura di questo nuovo film, però, vi ha ritrovato il gusto della suspence presente nell’originale. Accettò pertanto di riprendere il ruolo, esplorandone nuovi aspetti. Nei panni di sua figlia Karen vi è invece l’attrice Judy Greer, mentre la nipote Allyson ha il volto di Andi Matichak. Nonostante avesse avuto già qualche esperienza cinematografica, quest’ultima venne scelta proprio per il suo essere poco nota al grande pubblico.

A dare volto al minaccioso Michael Myers torna l’attore Nick Castle, il quale ha ripreso il ruolo nonostante i suoi oltre settant’anni. Questi è però stato anche affiancato da James Jude Courtney. Per prepararsi al ruolo, questi incontrò dei veri serial killer, apprendendo da loro le tecniche migliori per uccidere, al fine di poter rendere la propria performance maggiormente credibile. Nel film sono poi presenti gli attori Will Patton nei panni del vice sceriffo Frank Hawkins, e Haluk Bilginer in quelli dello psichiatra Ranbir Sartain, il quale tiene Myers sotto la sua custodia. Jefferson Hall e Rhian Rees interpretato invece i giornalisti Aaron Korey e Dana Haines, i quali indagano sulla figura di Myers.

Halloween: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Ancor prima che il film si rivelasse il grande successo che è stato, gli autori rivelarono l’intenzione di dar vita ad una nuova trilogia, attraverso la quale dare un più degno sviluppo al personaggio di Myers. Dopo la calorosa accoglienza ricevuta da Halloween, i produttori e gli sceneggiatori hanno dunque annunciato la realizzazione di Halloween Kills, arrivato in sala nell’ottobre del 2021. Questo ha portato avanti quanto lasciato in sospeso nel precedente capitolo, concentrandosi ovviamente sullo scontro tra Myers e Laurie. A questo sequel ha poi fatto seguito nel 2022 Halloween Ends, che ha portato a conclusione l’arco narrativo dei personaggi, concludendo – forse – una volta per tutte la loro storia.

In attesa di vedere tali sequel, è possibile fruire di Halloween grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 3 novembre alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

Echo: il primo trailer della nuova serie Marvel!

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Echo: il primo trailer della nuova serie Marvel!

Il 10 gennaio 2024 arriverà su Disney+ Echo, la nuova serie dei Marvel Studios di cui è ora stato diffuso un primo trailer. L’evento in streaming di cinque episodi avrà come protagonista Maya Lopez (Alaqua Cox) che, dopo essere tornata nella sua città natale in Oklahoma, dove deve fare i conti con il suo passato, riconnettersi con le sue radici native americane e abbracciare la sua famiglia e la sua comunità. Nel suo percorso avrà modo di imbattersi nuovamente anche in Wilson Fisk, meglio noto come Kingpin (Vincent D’Onofrio), ma anche in Matt Murdock, alias Daredevil (Charlie Cox).

Nei fumetti Marvel, Echo – la figlia adottiva del Kingpin – è una donna nativa americana sorda che possiede la capacità di copiare perfettamente i movimenti di altre persone pur essendo un’artista marziale e acrobata altamente capace. La serie a lei dedicata era inizialmente prevista per il 29 novembre ma è poi stata rimandata a gennaio a seguito di alcuni problemi produttivi. Sembra infatti che Kevin Feige non fosse soddisfatto del risultato della serie, ponendo dunque in atto una serie di aggiustamenti che hanno portato al suo rinvio, ma anche ad una sua riduzione dato che da otto episodi si è ora scesi a cinque.

Ricordiamo che Echo sarà un sequel spin-off di Hawkeye, la serie TV dedicata ad Occhio di Falco che per prima ha introdotto il personaggio di Maya Lopez nel Marvel Cinematic Universe, ma allo stesso tempo sarà anche un prequel di Daredevil: Born Again, l’attesissima serie tv che racconterà le nuove avventure di Matt Murdock e Wilson Fisk e che, nonostante alcune problematiche produttive, è attualmente in lavorazione in casa Marvel Studios. Nel cast di Echo si ritrovano anche Chaske Spencer, Tantoo Cardinal, Devery Jacobs, Cody Lightning, Graham Greene e Zahn McClarnon.

Fortress – La fortezza: curiosità sul film con Bruce Willis

Fortress – La fortezza: curiosità sul film con Bruce Willis

Negli ultimi anni della sua carriera, l’attore Bruce Willis si è dedicato senza sosta a partecipare ad una serie di film di genere d’azione e thriller. Tra questi si ritrovano titoli come Detective KnightSurvive the Night, Reprisal o Trauma Center – Caccia al testimone. Tra questi si annovera anche Fortress – La fortezzaappartenente allo stesso genere e diretto da James Cullen Bressack, già regista di un film con Willis dal titolo Survive the Game. Barret e Willis si riuniscono dunque per dar vita ad un film pienamente nelle loro corde, basato su tanta tensione e adrenalina.

Fortress – La fortezza si concentra infatti su una vicenda che vede un’ex spia contrapposta a forze criminali particolarmente agguerrite e pericolose, il tutto mentre deve riallacciare i rapporti con il proprio figlio. Le riprese si sono svolte in pochissimo tempo, iniziate il 3 maggio del 2021 a Porto Rico, si sono poi concluse il 15 dello stesso mese. Un ritmo dunque molto veloce quello che ha caratterizzato il set, ma che non ha impedito di sfruttare al meglio la pressoché unica location prevista per il film e che diventa vera e propria protagonista delle vicende qui narrate.

Con un budget ridotto e tempi stretti, il film non ha probabilmente espresso tutte le proprie potenzialità, ma rimane un buon esempio di thriller d’azione, con interpretazioni che vanno a compensare i difetti presenti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Fortress – La fortezza

Protagonista del film è Robert Michaels, ex agente della CIA in pensione che vive in un complesso residenziale per ex spie. La struttura, nascosta tra i boschi e lontana da occhi indiscreti, è una specie di fortezza con un sistema di sicurezza molto sofisticato. Una recinzione praticamente invalicabile e protetta da guardie armate tiene al sicuro gli ospiti di questo resort molto speciale, rendendolo praticamente un bunker imprendibile. E lì, che un giorno si presenta Paul, il figlio di Robert.

Il ragazzo non ha rapporti con il padre da molto tempo, ma la sua attività nel campo delle crypto valute lo ha messo in seri guai, e ora ha disperato bisogno dell’aiuto dell’ex agente segreto. Purtroppo Paul non è l’unico che è riuscito a rintracciare Robert: una sua vecchia conoscenza, Frederick Balzary, vuole dare il ben servito all’ex agente e invade il villaggio con la sua schiera di infallibili sicari. Per Robert e suo figlio ha dunque inizio una vera e propria lotta per la sopravvivenza, potendo però contare su pareti d’acciaio e armi avanzate.

Fortress - La fortezza film

Il cast di Fortress – La fortezza e il suo sequel

Come anticipato, nel ruolo del protagonista Robert Michael si ritrova l’attore Bruce Willis. Come suo solito per gli ultimi film a cui ha preso parte, a causa della malattia che avanzava e che ora lo ha costretto al ritiro, Willis ha ottenuto di poter girare le proprie scene in pochi giorni. Nonostante ciò, ha comunque dovuto prepararsi fisicamente per la parte. Ad interpretare suo figlio Paul, invece, si ritrova l’attore Jesse Metcalf, mentre Frederick Balzary è interpretato da Chad Michael Murray. Fanno poi parte del cast Kelly Greyson nel ruolo di Kate, Ser’Darius Blain in quelli di Ulysses e Katalina Viteri in quelli di Sophia.

Per ottimizzare i tempi, mentre si girava questo film, si sono contemporaneamente svolte anche le riprese del suo sequel, dal titolo Fortress: Snyper Eye, interpretato anch’esso da Willis, Metcalf e il resto del cast del primo film. Questo è ambientato alcune settimane dopo gli eventi del primo film, con Robert Michaels che mette in atto un tentativo di salvataggio della vedova del suo defunto nemico, Frederick Balzary. Tuttavia, Sasha – interpretata da Natali Yura – sembra avere dei piani spietati nei loro confronti. Robert e suo figlio Paul devono dunque lavorare di nuovo insieme per fermarla.

Il trailer di Fortress – La fortezza e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Fortress – La fortezza grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 3 novembre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

https://www.youtube.com/watch?v=bu1tF8RoV9w&pp=ygUiZm9ydHJlc3MgLSBsYSBmb3J0ZXp6YSB0cmFpbGVyIGl0YQ%3D%3D

Fingernails – Una diagnosi d’amore: recensione del film Apple TV+

Alcuni ritengono che l’Amore sia la malattia più diffusa del mondo, nonché incurabile. Tra gli effetti fisici che può causare ci sono eccessiva sudorazione, battito cardiaco accelerato, contrazione dello stomaco e perdita dell’appetito. Per non parlare, poi, degli effetti psichici, come enorme stress, inspiegabile adrenalina, dipendenza emotiva e tremenda confusione. Ma nonostante tutto questo, l’Amore resta la malattia più bella, profonda e coinvolgente di sempre. Ed è un po’ ciò che cerca di dirci il regista greco Christos Nikou nel suo dramma romantico Fingernails – Una diagnosi d’amore, disponibile dal 3 novembre su Apple TV+.

Dopo il suo esordio alla regia con il misterioso film metafisico Apples (2020), Nikou torna dunque ora con una tenera e intima storia d’amore che vanta un cast di grandi interpreti: la candidata all’Oscar Jessie Buckley (Women Talking, Sto pensando di finirla qui), il premio Oscar Riz Ahmed (The Sound of Metal) e il vincitore del Golden Globe Jeremy Allen White (The Bear, Shameless)

Fingernails – Una diagnosi d’amore: la trama del film

Anna (Jessie Buckley) e Ryan (Jeremy Allen White) sono l’uno per l’altra il vero amore. E a certificarglielo è stato il Love Institute, un istituto scientifico che utilizza un controverso macchinario all’avanguardia che – attraverso l’analisi di un’unghia – è in grado di verificare se i partners siano davvero innamorati. Ma, a distanza di anni da quest’accurata conferma, Anna non è più certa di ciò che prova, sentendosi sola e persa. Interessata a comprendere tutti gli aspetti e le evoluzioni dell’amore, decide di mettere da parte la sua professione di insegnante per accettare un lavoro presso il Love Institute. È qui che incontra Amir (Riz Ahmed), un ermetico e sensibile scienziato che la porterà ad interrogarsi sui limiti del macchinario.

«Come puoi sapere con certezza di aver trovato il vero amore? Immagina un test che potrebbe dare una risposta definitiva a questa domanda confrontando l’unghia di una persona con quella dell’altra. Vorresti conoscerne il risultato? E riusciresti ad accettarlo?» – Fingernails

Fingernails - Una diagnosi d’amore Jessie Buckley Riz Ahmed
Jessie Buckley e Riz Ahmed in “Fingernails – Una diagnosi d’amore”.

L’Amore come malattia, il progresso come controllo

Con una regia poetica e delicata, Christos Nikou racconta una triste storia d’amore dove l’innamoramento è considerato doloroso e terrificante quanto una malattia. Ce lo preannuncia nei titoli di testa, dove allude anche a una breve spiegazione del titolo: “I primi segnali dei problemi di cuore spesso si riscontrano in macchie, fragilità o decolorazione delle unghie”. L’Amore di Nikou, al pari di una malattia cardiaca, ritrova nelle unghie la chiave essenziale (e metaforica) per la propria diagnosi. I protagonisti, per sentirsi sicuri di aver trovato il vero amore, si sottopongono a un brutale test, in cui l’estrazione dell’unghia avviene senza alcuna anestesia né esitazione. In fondo, niente al mondo è tanto potente da riuscire ad anestetizzare lo straziante dolore che solo l’Amore sa provocare.

E se da un lato Nikou scava nei sentimenti e desideri più intimi e controversi degli esseri umani, dall’altro denuncia ed elenca le criticità di una società algoritmica, fredda e categorica, in cui l’evoluzione tecnologica arriva a dettare regole anche su un sentimento così complesso e individuale. Ma per quanto la scienza possa fare passi avanti, l’Amore scompone e sconvolge ogni cosa, ogni verità, lasciando sempre più domande che risposte.

Tutti, almeno una volta nella vita, come Anna

A calamitare l’attenzione del pubblico sull’opera di Nikou – a tratti un po’ troppo lenta e flemmatica – è senz’altro la bellissima e brillante interpretazione di Jessie Buckley. Anna, con la sua estrema semplicità e delicatezza, racconta i continui tentativi e compromessi che l’Amore richiede ogni giorno e che non sempre hanno l’effetto sperato. Mentre lei cerca di ricreare atmosfere melense e passionali e dare nuovi stimoli alla relazione, Ryan risponde con assordante monotonia e indifferenza. Non coglie i segnali d’attenzione di lei e, anzi, arriva addirittura a ignorarli quando Anna gli presenta con sincerità tutti i dubbi in cui sta annegando. Ed è proprio ciò che vive la goffa e irrequieta protagonista di Fingernails a rendere la storia tristemente vera e “universale”, al di là dell’eccessiva drammatizzazione e del tono più fantascientifico e surreale.

Fingernails - Una diagnosi d’amore Jessie Buckley
Jessie Buckley in “Fingernails – Una diagnosi d’amore”

Un film d’autore stanco dei cliché della commedia romantica

Con sottile umorismo – espresso attraverso le curiose pratiche del Love Institute (come, per esempio, l’uso del francese perché è “la lingua più erotica di tutte”, o il rumore della pioggia diffuso nell’edificio perché “stimola il romanticismo”) – il regista gioca con i cliché e déjà vu della commedia romantica per narrare un amore più silenzioso, disinvolto e privo di esibizionismo. Dopo Apples, Nikou dà dunque una nuova dimostrazione del suo film d’autore, tanto assurdo e incomprensibile quanto sincero e reale. Un film d’autore quasi ossimorico nella sua essenza, che altro non vuole che stimolare il pubblico a interrogarsi e responsabilizzarsi sulle proprie emozioni.

Come spiega Amir ad Anna, Guardare una storia d’amore è rassicurante, ma l’amore – così come questo film di Christos Nikou – non lo è.”

MCU: 8 scene dei film dell’universo Marvel ingiustamente eliminate

Anche se i reshoots sono ancora motivo di preoccupazione per molti studi e progetti, i Marvel Studios hanno fatto in modo che diventassero la norma e facessero essenzialmente parte del processo di produzione. Molti dei loro film sono infatti stati rimodellati in fase di post-produzione e questo ha portato a svariate sequenze e idee scartate. In questo articolo, abbiamo selezionato per voi 8 scene tagliate dalla storia del MCU e spieghiamo perché non avrebbero dovuto essere lasciate sul pavimento della sala di montaggio. Alcune, infatti, avrebbero cambiato completamente il tono dei nostri film preferiti del MCU, mentre altre erano semplicemente divertenti o un’occasione mancata per gettare le basi di storie che non sono ancora state raccontate. In definitiva, però, tutte avrebbero avuto il potenziale per cambiare in meglio questo franchise… o forse no: lasciamo decidere voi!

S.W.O.R.D.

Quando Thor è uscito nel 2011, i Marvel Studios stavano ancora facendo capire l’influenza dello S.H.I.E.L.D. nel MCU. Tuttavia, in questo finale alternativo, Jane Foster, Darcy Lewis ed Erik Selvig sarebbero stati mostrati mentre lavoravano al loro fianco per rintracciare l’Asgardiano. Ascoltate attentamente e sentirete quest’ultimo menzionare lo S.W.O.R.D., suggerendo che il gruppo che non abbiamo incontrato fino a WandaVision era destinato ad apparire molto prima. In un altro punto della scena, vediamo Jane che lavora all’apertura di un wormhole verso Asgard, il che presumibilmente significa che sarà responsabile del ritorno di Thor. Per qualche motivo, la situazione è cambiata (probabilmente a causa dei piani di Joss Whedon per The Avengers) e la relazione tra Thor e Jane è stata sospesa fino a Thor: The Dark World. Nel complesso, la scena sembra un modo più efficace per riportare in vita il Dio del Tuono rispetto a Odino che usa una vaga magia per mandare suo figlio a Midgard!

Bucky brandisce lo scudo

Se i Marvel Studios avessero seguito i fumetti, Bucky Barnes sarebbe diventato il nuovo Capitan America dopo la fine della storia di Steve Rogers in Avengers: Endgame. Invece, si è deciso di passare direttamente a Sam Wilson che brandisce lo scudo, anche se The Falcon e The Winter Soldier ha fatto un buon lavoro nello spiegare perché l’ex assassino dell’HYDRA non dovrebbe riprendere il discorso interrotto dal suo migliore amico. Forse è per questo che la scena è stata rimossa da Captain America: Civil War. In quella scena, Bucky usa lo scudo di Cap per rallentare War Machine e fa capire che ne vorrebbe uno suo. È chiaro che si tratta di un’anticipazione del fatto che alla fine erediterà il mantello, ma non possiamo fare a meno di desiderare che i Marvel Studios abbiano preso in considerazione questa strada nel MCU. Se non altro, sarebbe stato gradito vedere di più questi due combattere fianco a fianco.

Zola fugge

Questa sequenza non è mai stata girata, ma aveva il potenziale per gettare le basi di un Captain America 3 molto diverso. In Captain America: The Winter Soldier, Steve Rogers e Vedova Nera visitano Camp Lehigh e scoprono che Arnim Zola ha caricato la sua coscienza in un computer. Dopo un teso scambio, “lui” si autodistrugge nel tentativo di uccidere gli eroi e la cosa finisce lì. Tuttavia, sono state prese in considerazione diverse idee alternative, tra cui quella di farlo fuggire su Internet e di farlo riemergere dal suolo come il formidabile robot che conosciamo nei fumetti. Alla fine, questa soluzione sarebbe stata troppo ridicola per questo sequel e l’idea è stata almeno rivisitata in What If…? Tuttavia, riteniamo che i Marvel Studios non abbiano sfruttato appieno la classica rogues gallery di Capitan America.

Hulk trova Capitan America nel ghiaccio

Per questa scena torniamo agli albori del MCU e, credeteci, come sarebbero potute essere diverse le cose. Quando uscì L’incredibile Hulk, l’idea era che i Vendicatori si riunissero nel tentativo di abbattere il Gigante di Giada (quando Joss Whedon salì a bordo del film del 2012, l’attenzione si spostò su Loki). In un’apertura alternativa del reboot del 2008, Bruce Banner si sarebbe recato al Circolo Polare Artico nel tentativo di togliersi la vita. Hulk, però, non lo avrebbe permesso e avremmo assistito allo scioglimento di un ghiacciaio durante la sua furia. È difficile da figurarselo, ma l’idea era quella di includere un cenno a Capitan America, con la sagoma e lo scudo dell’eroe individuati nel ghiaccio. Sì, grazie a Hulk, il mondo era pronto a scoprire la scomparsa di Steve Rogers, un’idea interessante anche se un po’ contorta.

Loki contro Throg

https://www.youtube.com/watch?v=7LY0IUF6uIM

La scena eliminata più recente di questa lista, questa divertente sequenza è stata tagliata dalla prima stagione di Loki e ha visto la luce solo di recente, grazie alla tanto attesa uscita del Blu-ray dello show. Rivivendo i più grandi fallimenti del Dio dell’inganno, avremmo appreso che Loki ha tentato di nominarsi Re di Asgard dopo la scomparsa del fratello Thor. In realtà, aveva trasformato il Dio del Tuono nella Rana del Tuono e Chris Hemsworth riprende il suo ruolo per vendicarsi. Si tratta di un meraviglioso cenno ai fumetti e di un modo intelligente di ampliare una battuta di circostanza in Thor: Ragnarok. Sembra che i Marvel Studios l’abbiano tagliata perché troppo comica, ma forse i fan non li perdoneranno mai per averci privato di vedere Throg in azione.

Zio Aaron chiama Miles Morales

Il cameo di Donald Glover in Spider-Man: Homecoming è stato innegabilmente memorabile e la sola menzione del fatto che Aaron Davis abbia un nipote è stata sufficiente per far perdere la testa ad alcuni fan. Si trattava, ovviamente, di un riferimento a Miles Morales. Il compagno di Peter Parker non è ancora apparso nel live-action, ma questa scena eliminata ci avvicina a questo traguardo, quando Aaron chiama suo nipote e lo chiama per nome. In definitiva, potrebbe essere stato troppo, troppo presto. Tuttavia, speriamo che l’apparizione di Glover in Spider-Man: Across the Spider-Verse come Prowler in live-action significhi che le voci su una sua apparizione con Miles in Spider-Man 4 siano corrette. Miles, potenzialmente bloccato per cinque anni, ha fatto guadagnare tempo al MCU.

Il debutto di Captain Marvel

Capitan Marvel non è ancora riuscita a inserirsi nel MCU dopo che una storia di origini ambientata negli anni Novanta ha stabilito che è stata un’eroina per decenni… solo non sulla Terra. Anche ora è ancora là fuori nel cosmo, con un ruolo minore negli ultimi due film dei Vendicatori e nessun ruolo in Secret Invasion. Se Joss Whedon avesse avuto la meglio, avremmo incontrato Carol Danvers nei momenti finali di Avengers: Age of Ultron. Mentre Capitan America e Vedova Nera assemblano la loro nuova squadra, l’idea era che Carol Danvers fosse un’aggiunta a sorpresa (sul set è stata usata una controfigura bionda perché l’eroe non era ancora stato scritturato). Kevin Feige ha bocciato l’idea perché non pensava che fosse una buona idea buttarla nella mischia senza alcuna spiegazione, ma è difficile sfuggire alla sensazione che questa fosse la premessa per un’introduzione di gran lunga migliore al Capitano.

Un MCU ancora più vasto

Ci sono argomenti a favore e contro, ma ci sarebbe piaciuto essere seduti in sala per questa versione della scena post-credits di Iron Man nel 2008. Affrontando ancora una volta Tony Stark nel suo attico, il direttore dello S.H.I.E.L.D. Nick Fury avrebbe fatto riferimento direttamente a Spider-Man e agli X-Men, portando Peter Parker e la squadra di mutanti nel MCU dalla stella. Riuscite a immaginare come sarebbero stati questi crossover? Ahimè, nemmeno noi. Sony e Fox non avrebbero mai accettato e, a questo punto, il MCU si sarebbe incrociato con franchise in via di estinzione (Spider-Man 3 era appena uscito e gli X-Men erano finiti nelle mani sporche di Brett Ratner). Ma se pensiamo a quello che sarebbe potuto essere…

Gen V: l’episodio finale si conclude con un cameo e una scena post-credits che anticipano The Boys 4

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Il finale di Gen V, intitolato I Guardiani della Godolkin, è finalmente disponibile su Prime Video e pone le basi non solo per una seconda stagione, già confermata, ma anche per la quarta stagione di The Boys. In questo episodio conclusivo, dopo che Cate e Sam scoprono cosa sta succedendo ai loro compagni Supes per gentile concessione del virus creato nel “bosco”, si scatenano per tutto il campus, uccidendo brutalmente tutti i non-Supes che incontrano.

Spetta a Marie e Jordan salvare la situazione, e mentre Andre riesce a fermare – non a uccidere – Sam, è Marie che finalmente padroneggia i suoi poteri del sangue a far saltare il braccio di Cate. È a questo punto che Homelander, il più forte dei Supes, tra i protagonisti di The Boys. Egli accusa Marie di attaccare la sua stessa specie e procede dunque a colpirla con la sua vista laser. Successivamente, i media soprannominano Cate e Sam i “Guardiani di Godolkin”, sostenendo che hanno fermato una rivolta guidata dagli eroi della Gen V.

Scopriamo però che Marie è sopravvissuta all’esplosione e ora si ritrova imprigionata in una stanza d’ospedale con Jordan, Andrew ed Emma (che, all’inizio dell’episodio, ha capito che può rimpicciolirsi liberando le sue emozioni). È su questo cliffhanger che si conclude l’episodio. C’è però una scena post-credits, con protagonista il Billy Butcher di Karl Urban. Egli esplora la struttura vuota nel bosco e dichiara: “Che mucchio di str***i“. La sua presenza lì potrebbe far intendere che è in cerca del virus che può porre fine a Supes una volta per tutti. Se sarà così, lo scopriremo probabilmente nella quarta stagione di The Boys.

Tutto quello che c’è da sapere su Gen V

Ambientato nel mondo diabolico di The Boys, Gen V espande l’universo della Godolkin University, il prestigioso college per soli supereroi dove gli studenti si esercitano per diventare una nuova generazione di eroi, preferibilmente con sponsorizzazioni lucrative. Non tutti, però, scelgono la strada della corruzione. Oltre al classico caos universitario, oltre alla ricerca della propria identità e alle feste, questi ragazzi si troveranno ad affrontare situazioni letteralmente esplosive. Mentre si contendono popolarità e buoni voti, è chiaro che la posta in gioco è molto più alta quando sono coinvolti dei super poteri. Quando il gruppo di giovani dai poteri soprannaturali scopre che qualcosa di più grande e sinistro sta succedendo a scuola, saranno messi alla prova: sceglieranno di diventare gli eroi o i cattivi delle loro storie?

Il cast della serie include Jaz Sinclair, Chance Perdomo, Lizze Broadway, Shelley Conn, Maddie Phillips, London Thor, Derek Luh, Asa Germann, Patrick Schwarzenegger, Sean Patrick Thomas e Marco Pigossi. In Gen V vedremo anche Clancy Brown e Jason Ritter nel ruolo di guest star, oltre alla partecipazione straordinaria di Jessie T. Usher, Colby Minifie, Claudia Doumit e P.J. Byrne negli stessi ruoli che interpretano in The Boys.

Michele Fazekas e Tara Butters sono showrunner ed executive producer della serie. Eric Kripke, Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Ori Marmur, Pavun Shetty, Ken Levin, Jason Netter, Garth Ennis, Darick Robertson, Craig Rosenberg, Nelson Cragg, Zak Schwartz, Erica Rosbe e Michaela Starr sono executive producer anche dello spinoff della serie. Nel ruolo di co-executive producer troviamo Brant Englestein, Sarah Carbiener, Lisa Kussner, Gabriel Garcia, Aisha Porter-Christie, Judalina Neira e Loreli Alanís. La serie è prodotta da Sony Pictures Television e Amazon Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Point Grey Pictures e Original Film.

Five Nights At Freddy’s: spiegazione della scena post-credits del film horror

È da poco nelle sale Five Nights At Freddy’s (qui la recensione) nuovo film firmato da Emma Tammi che adatta per lo schermo l’omonimo videogioco amato dai giovanissimi, creato nel 2014 da Scott Cawthon. Al centro della storia Mike Schmidt, guardiano del Freddy Fazbear Pizza, che cerca di sopravvivere a degli animatronic killer. Anche in questo caso, come oramai in tanti film che possono dare il via a un intero franchise, Five Nights At Freddy’s contiene una scena post-credits. Ma significa davvero qualcosa?

Intanto diciamo subito che essa è molto breve rispetto a quelle che siamo abituati a vedere in altri prodotti commerciali. Oramai inserire una “scena a sorpresa” poco dopo i titoli di coda è quasi una prassi, un’abitudine; una scelta a cui molti ricorrono anche se magari, come vedremo nel caso di questa pellicola, non riconduce a nessun sequel. Se qualcuno, a questo punto, si starà chiedendo se vale la pena oppure no aspettarla, la risposta è comunque sì. In primis, perché fa sempre parte dell’opera, e poi perché altrimenti si rischierebbe di perdere qualcosa di molto divertente.

La spiegazione della scena post-credits

novembre in sala Five Nights at Freddy's

Ciò che viene mostrato nella scena post-credits di Five Nights at Freddy’s è – più che spaventoso – molto divertente. Il contenuto presente si ricollega in realtà a una battuta ricorrente nel film, ma non si lega a qualcosa di essenziale al suo interno e non è importante ai fini della storia. La prima notte in cui Mike arriva al Freddy Fazbear Pizza si reca nell’ala control del locale dove ci sono tutti i computer con le telecamere. Ad un certo punto va verso un armadietto e nell’aprirlo si spaventa quando davanti a sé trova un piccolo clown giocattolo molto inquietante.

La sequenza/jumpscare è davvero comica, e viene sfruttata proprio nella scena a metà dei titoli di coda: ritroviamo in questo caso il tassista che nel racconto aveva riportato Abby e Freddy Fazbear alla pizzeria, dopo che quest’ultimo si era intrufolato nella casa della bambina per prenderla e portala via con sé. L’uomo è parcheggiato fuori e sta provando a dormire, quando all’improvviso inizia a sentire bussare sull’auto. In un primo momento ignora i rumori, intimando all’ipotetica persona di andare via, ma poi la porta del passeggero si apre e si chiude e quando l’uomo schiude gli occhi, si ritrova il clown giocattolo seduto sul sedile, il quale provoca uno jumpscare molto esilarante e piacevole.

E l’audio finale?

Five Nights at Freddy's

Se perciò la scena post-credits è solo un inserto che fa sorridere, non si può dire lo stesso di ciò che si sente alla fine dei titoli di coda, quando viene fatta vedere la lista della colonna sonora di Five Nights at Freddy’s, anche se è qualcosa di molto vago. Ad ogni modo, in quell’esatto momento si può sentire un messaggio audio, in cui qualcuno di cui non si capisce l’identità pronuncia dieci lettere che compongono la frase “vieni a cercarmi”. Seppur non si sappia a chi possa essere rivolto, possiamo supporre – o meglio immaginare – che il destinatario sia Mike. In tutto il film, il giovane fa lo stesso sogno ricorrente del fratello rapito. Nonostante si sappia che è stato William Afton a ucciderlo molto tempo addietro, il messaggio potrebbe essere comunque stato inviato dal bambino a Mike per trovarlo ancora. Un’ipotesi valida, ma non confermata. Che sia davvero così?

La scena post-credits fa da ponte a un sequel?

Five Nights at Freddy's

Come dicevamo poc’anzi, la scena post-credits di Five Nights at Freddy’s non si allaccia a un secondo film e non prepara il terreno per un sequel. Ma perché? Potrebbe essere che i produttori vogliano prima vedere come il pubblico reagisce al film, i suoi incassi al box office e il suo apprezzamento o meno. Magari, con tutti questi dati alla mano, si potranno fare un’idea più precisa sul da farsi in futuro e su come proseguire. La scelta però potrebbe anche riguardare proprio la fedeltà al videogioco. Sappiamo che Five Nights at Freddy’s è una serie multimediale, e la seconda storia del videogame non solo è un prequel segreto, ma segue anche personaggi diversi: infatti il protagonista non è più Mike Schmidt ma Jeremy Fitzgerald. Che questo abbia inciso sulla scelta di non creare un ponte fra i due film? Anche perché, a ben pensarci, qualora il franchise seguisse cronologicamente il videogioco, rimanendone in un certo senso “devoto”, questi due sarebbero scollegati.

The Marvels: il film potrebbe introdurre gli X-Men nell’MCU prima del previsto

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Secondo una nuova anticipazione, l’imminente nuovo film dell’MCU, The Marvels, potrebbe introdurre i personaggi degli X-Men. L’ultimo film del Marvel Cinematic Universe del 2023, infatti, sembra nasconda un grande segreto. Come notato da @MCU_Direct su Twitter, l’ultimo teaser di The Marvels evidenzia per un breve momento una “X” da “What Comes Next“, fungendo dunque da possibile indizio per la presenza degli X-Men nel film.

Il nuovo teaser di The Marvelsinoltre, include una battuta che conferma che il film includerà in qualche modo il multiverso, con Monica Rambeau che dice: “C’è una realtà diversa che sanguina nella nostra “. Quella linea e la sottile “X” suggerirebbero dunque che gli X-Men, sia la versione principale dell’MCU che l’universo Fox Marvel, avranno un ruolo nel film. Questa potrebbe allora essere un’introduzione a Deadpool 3, film che come noto e confermato presenterà diversi X-Men dell’universo Fox, tra cui il Wolverine di Hugh Jackman e l’Elektra di Jennifer Garner, solo per citare quelli confermati.

The Marvels potrebbe dunque gettare le basi per quest’importante ingresso. In aggiunta a ciò, Ms Marvel ha già a suo modo anticipato la versione degli X-Men del MCU. Nella serie Disney+, infatti, è stato rivelato che Kamala Khan è una mutante. Sulla base di questa connessione, avrebbe dunque senso che gli X-Men apparissero in The Marvels. Ci sono senz’altro ancora molte cose che non ci sono state dette riguardo questo sequel di Captain Marvel e l’introduzione ufficiale degli X-Men potrebbe essere una di esse.

The Marvels, la trama

Nel film, Carol Danvers alias Captain Marvel deve farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli della nipote di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare l’universo come “The Marvels”.

Tutto ciò che sappiamo su The Marvels

The Marvels, il sequel con protagonista il premio Oscar Brie Larson, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision. Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman. Nel cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms. Marvel) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale. Il film arriverà in sala il 8 novembre 2023.

Netflix: 8 film del DCEU arriveranno sulla piattaforma da dicembre

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Con l’arrivo in sala il 20 dicembre di Aquaman e il Regno Perduto, lo sfortunato DC Extended Universe si concluderà ufficialmente. Come riportato da The Popverse, alcuni film di questo franchise sono però pronti a sbarcare su Netflix, trovando dunque nel colosso dello streaming un nuovo spazio dove poter essere visti, rivisti e, magari, rivalutati. Dal 1° dicembre, infatti, gli abbonati Netflix potranno godersi otto film DCEU, ovvero: Batman v. Superman: Dawn of Justice, L’Uomo d’acciaio, Suicide Squad, Justice League, Wonder Woman, Wonder Woman: 1984, The Suicide Squad e Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn.

Tuttavia, nonostante questi otto stiano passando a Netflix, non tutti i film DCEU saranno disponibili sulla piattaforma. I film che non fanno parte del nuovo accordo tra Warner Bros. Discovery e Netflix sono infatti: Aquaman, Shazam!, Justice League di Zack Snyder, Black Adam, Shazam!: Furia degli Dei, The Flash e Blue Beetle. Mancanze che hanno indispettito non poco i fan, dietro le quali si può ipotizzare ci siano motivazioni legate allo sfruttamento che la Warner Bros. intende ancora fare di questi film. Non è escluso che anche questi titoli possano arrivare sulla piattaforma in futuro.

In ogni caso, anche se Netflix sarà senz’altro in grado di dare maggiore visibilità a questi otto film DCEU confermati, è improbabile che gli possa permettere di ottenere il successo che non hanno ottenuto fino ad ora. Sin dal suo debutto, il DCEU è stato quantomai problematico, segnato da troppi errori che hanno infine inficiato sulla qualità dei prodotti e l’interesse dei fan. Ora, dal 2025 avrà inizio il reboot del DC Universe per mano di James Gunn e Peter Safran, i quali come primo lungometraggio porteranno al cinema Superman: Legacy. In attesa di quel momento, però, i fan di questi personaggi potrebbero gradire il loro arrivo su Netflix.

Loki stagione 2 episodio 5: easter egg e riferimenti

Loki stagione 2 episodio 5: easter egg e riferimenti

Loki stagione 2 episodio 5, ha rivelato un’altra serie di easter eggs e riferimenti al MCU. Dopo la distruzione della TVA e del Telaio Temporale, l’episodio ha riportato a galla di nuovo il tema dei salti temporali. Questa volta, però, Loki è stato trascinato attraverso il multiverso in varie linee temporali ramificate che ruotano attorno alle vite di Mobius, B-15, Ouroboros e Casey. Per questo motivo, gli easter eggs di Loki stagione 2, episodio 5 sono numerosi, aiutati dall’importanza generale che lo show ha nella storia più ampia del Marvel Cinematic Universe.

Loki continua la “spaghettizzazione” del MCU

Loki 2 spiegazione finale quinto episodio

Alla fine di Loki, stagione 2, episodio 4, Victor Timely è stato distrutto dalle radiazioni temporali, venendo trasformato in una sostanza simile agli spaghetti. Questo effetto è stato affettuosamente soprannominato “spaghetti-fication” dai fan del MCU online, cosa che è continuata in Loki, stagione 2, episodio 5. Nel corso dell’episodio, diverse linee temporali e personaggi vengono cancellati dal tempo tramite questo stesso espediente. È interessante notare che questo stesso effetto visivo è stato utilizzato anche in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, quando Scarlet Witch ha ucciso Reed Richards della Terra-838.

La title card di Loki Stagione 2, Episodio 5 anticipa la storia dell’episodio

Loki Stagione 2, Episodio 3

Il titolo di Loki è solitamente lo stesso ogni settimana, con ogni singola lettera della parola che cambia font e stile fino ad arrivare al titolo ormai riconoscibile. Tuttavia, l’episodio 5 della seconda stagione di Loki include un Easter egg agli eventi dell’episodio nascosto nell’animazione del titolo. Prima di arrivare al titolo abituale di Loki, ogni lettera scompare e riappare completamente, invece di cambiare semplicemente stile come al solito. In questo modo, si delinea la storia dell’episodio, in particolare il punto della trama che vede Loki scomparire e riapparire nel tempo.

L’inclusione di Alcatraz

LOKI seconda stagione episodio 1 recensione

Mentre Alcatraz è una destinazione turistica del mondo reale, l’isola-prigione è stata utilizzata a lungo nella storia della Marvel. Dall’uso in X-Men: The Last Stand come campo di battaglia finale all’uso frequente nei fumetti degli X-Men, la prigione è stata avvistata in diverse storie Marvel. La seconda stagione di Loki, episodio 5, continua a mostrare la variante di Casey, Frank, come un detenuto della prigione di Alcatraz che sta pianificando una fuga.

La variante di Casey fa riferimento alla Stagione 1

LOKI seconda stagione recensione

Mentre la variante di Casey, Frank, viene mostrata mentre mette in atto il suo piano di fuga da Alcatraz, lo si sente dire: “Se ci prendono ci sventrano come pesci!”. Questo è un riferimento a una delle interazioni più divertenti di Loki, stagione 1, tra Loki e Casey. Nell’episodio iniziale dello show, Loki dice a Casey che lo sventrerà come un pesce, spingendo Casey a rispondere “Cos’è un pesce?” con grande confusione di Loki. Per questo motivo, lo scambio di Frank in Loki, stagione 2, episodio 5, richiama la prima interazione tra Loki e Casey nell’intera serie.

Loki Stagione 2, Episodio 5 continua a fare riferimento ad eventi reali

Il tentativo di fuga di Frank da Alcatraz in Loki, stagione 2, episodio 5 è curiosamente ambientato nel 1962, lo stesso anno in cui il vero Frank Morris tentò di fuggire dalla prigione di Alcatraz. In un divertente colpo di scena sulla storia dello show basata sul viaggio nel tempo e sul multiverso, la stagione 1 di Loki ha introdotto l’idea di personaggi del MCU. Nell’episodio 5 della seconda stagione di Loki, questo aspetto è continuato, questa volta attraverso la rivelazione che Frank Morris era in realtà la vita che Casey aveva vissuto prima di essere reclutato nella TVA.

Il salto temporale di Loki rappresenta il cast dello show

Anche se alla fine è stato utilizzato nella storia dell’episodio, i tagli rapidi iniziali del time-slipping di Loki erano degli Easter eggs per il cast dello show. Loki è stato mostrato mentre saltava tra Alcatraz, l’ospedale di B-15, il laboratorio di Ouroboros, il negozio di moto d’acqua di Mobius e il McDonald’s che collega a Sylvie. Prima della rivelazione che Loki è stato involontariamente trascinato in punti del multiverso che rappresentano l’Aura temporale di ogni personaggio, queste rapide inquadrature sono servite come riferimento ai personaggi che Loki pensava di aver perso e hanno fatto presagire l’eventuale rivelazione del motivo per cui Loki è stato trovato in questi specifici punti nel tempo.

Zartan

Ke Huy Quan interpreta Ouroboros

Mostrando la variante di Ouroboros sulla linea temporale, o più precisamente la sua vita prima della TVA, si scopre che ha scritto un libro intitolato The Zartan Contingent, che è un Easter egg per diversi franchise. In primo luogo, il Contingente Zartan è stato avvistato per la prima volta nella sequenza dei crediti di Loki, stagione 2, episodio 1, il che significa che l’episodio 5 era già stato creato all’inizio della stagione. In secondo luogo, Zartan è un riferimento a un cattivo dei G.I. Joe ed è un maestro del travestimento, un po’ come Loki stesso. Infine, gli Xartan sono una razza di mutaforma dei fumetti Marvel Comics, che fa riferimento anche ai poteri di Loki.

Loki, stagione 2, episodio 5: riferimenti visivi alla TVA

Seconda scena post credits Loki 2

A parte i pochi minuti iniziali di Loki, stagione 2, episodio 5, la maggior parte della storia si svolge lontano dalla TVA. Nonostante ciò, l’episodio presenta diversi Easter egg visivi e riferimenti all’organizzazione. Il modo principale in cui ciò avviene è attraverso la linea temporale di A.D. Doug, la variante di O.B. Il laboratorio dell’autore è costruito in modo quasi identico a quello di O.B. nella TVA, completo di una struttura sospesa simile al Telaio Temporale.

Loki Stagione 2, Episodio 5: un richiamo al primo episodio dello show

Loki 2 stagione

A un certo punto della storia di Loki, il personaggio tenta di controllare i salti temporali. Ne risulta una scena umoristica che costruisce la tensione del primo tentativo di Loki prima di mostrarlo mentre si sforza di compiere l’impresa con un effetto minimo. Si tratta di un riferimento che rimanda al primo episodio della serie in cui si verifica la stessa identica situazione, solo che Loki tenta di usare la sua magia nella TVA quando incontra per la prima volta Ravonna Renslayer.

Riferimenti a un personaggio dei Fantastici Quattro

Durante l’episodio 5 della seconda stagione di Loki, Loki incontra Dom, la variante di Mobius, nella sua casa nella linea temporale ramificata. Il numero della porta della casa di Mobius – o più propriamente di Dom – è 1049, un riferimento alla Terra-1049 della Marvel Comics. Nei fumetti, questa Terra era una realtà costruita da Franklin Richards, il figlio di Reed Richards e Sue Storm, all’inizio dell’Ottavo Cosmo.

Loki Stagione 2, Episodio 5 continua a fare riferimento a Zaniac

Dopo aver rivelato che X-5, alias Brad Wolfe, ha recitato in un film chiamato Zaniac, la seconda stagione di Loki ha continuato a fare riferimento al personaggio. Zaniac era inizialmente un cattivo di Thor nei fumetti Marvel Comics, il che spiega l’uso ironico che se ne fa in Loki, stagione 2, episodio 2. In Loki stagione 2, episodio 5, un altro riferimento a Zaniac si trova nel bar in cui Sylvie e Loki bevono quando viene avvistata una macchina arcade basata sul film di Brad Wolfe.

Loki Stagione 2, Episodio 5: le battute iconiche della Stagione 1

Sophia Di Martino Sylvie Loki

Il finale di Loki, stagione 2, episodio 5 presenta una scena adeguatamente drammatica in cui tutti gli amici di Loki iniziano a scomparire come le linee temporali che li circondano. Prima che Loki impari a controllare i salti temporali, questa scena presenta le voci fuori campo di alcune delle battute più iconiche della stagione 1 di Loki. Dal discorso di Mobius a Renslayer sul ritorno al suo posto nella linea temporale a Sylvie che chiede se il fatto di essere destinato a perdere rende le varianti di Loki una cosa sola, queste battute riecheggiano in Loki stagione 2, episodio 5 fino a quando l’eroe non impara a controllare il suo nuovo potere.

Una scena segreta post-credit

Finora, solo la première di Loki stagione 2 è stata caratterizzata da una scena post-credit. Detto questo, l’episodio 5 della seconda stagione di Loki interrompe questa striscia in modo unico, eclissando il record di Avengers: Endgame. L’episodio presenta uno stinger solo audio in cui si sente Zaniac dire “Sei morto, inserisci una moneta, PERDENTE!“. Questo non è solo un riferimento al personaggio di Zaniac, Brad Wolfe, alla macchina arcade presente nell’episodio e all’Easter egg visivo di Endgame su Tony Stark, ma si inserisce nel tema di Loki stagione 2, episodio 5 ribaltando il concetto che Loki sia destinato a perdere.

The Fall Guy: il trailer del film con Ryan Gosling ed Emily Blunt

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La Universal Pictures ha rilasciato il trailer di The Fall Guy, film interpretato da Ryan Gosling ed Emily Blunt. Il vero stuntman e regista David Leitch, il regista campione d’incassi di Bullet Train, Deadpool 2John Wick, Atomica Bionda e Fast & Furious Presents: Hobbs & Shawpresenta il suo film più personale, un nuovo esilarante e avvincente thriller d’azione che è prima di tutto una lettera d’amore ai film di questo genere e alla troupe laboriosa e sottovalutata di persone che li realizza.

La sinossi ufficiale di The Fall Guy recita: “Colt Seavers è uno stuntman e, come tutti nella comunità degli stuntman, viene fatto saltare in aria, colpito da colpi di arma da fuoco, schiantato, lanciato attraverso le finestre e lasciato cadere dall’altezza più alta, tutto per il divertimento del pubblico. E ora, reduce da un incidente che ha quasi messo fine alla sua carriera, questo eroe della classe operaia deve rintracciare una star del cinema scomparsa, risolvere una cospirazione e cercare di riconquistare l’amore della sua vita mentre continua a svolgere il suo lavoro quotidiano. Cosa potrebbe andare bene?

Il candidato all’Oscar Ryan Gosling (Barbie, La La Land, Drive) interpreta Colt Seavers, mentre Emily Blunt (Oppenheimer, A Quiet Place, Sicario) è la regista Jody Moreno. Fanno parte del cast anche Hannah Waddingham (Ted Lasso) nel ruolo del produttore e Aaron Taylor-Johnson (Kick-Ass, Animali notturni) in quelli di Tom Ryder, la star del film misteriosamente scomparsa, ma anche Winston Duke (Black Panther) e la candidata all’Oscar® Stephanie Hsu (Everything Everywhere All at Once).

Il film è ispirato alla serie TV di successo degli anni ’80, The Fall Guy ed è stato scritto da Drew Pearce e prodotto da Kelly McCormick e lo stesso David Leitch per la loro compagnia 87North, ma anche da Ryan Gosling e da Guymon Casady (Il Trono di Spade, Steve Jobs e produttore esecutivo della prossima serie Ripley) e Geoff Shaevitz per Entertainment 360. Tra gli altri produttori si annovera anche il creatore della serie televisiva originale The Fall Guy, Glen A. Larson. Il film arriverà in sala dal 1° marzo.

M3GAN 2.0: il film esplorerà l’universo dell’AI

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M3GAN 2.0: il film esplorerà l’universo dell’AI

Il produttore di M3GAN James Wan ha recentemente parlato con Empire Magazine di cosa possono aspettarsi gli spettatori dal sequel del film horror. Anche se sono ancora all’inizio del processo di sviluppo di M3GAN 2.0, Wan ha anticipato che il film esplorerà l’intelligenza artificiale, che è diventato un argomento molto più rilevante dall’uscita del primo film ad oggi. “È ancora presto per parlarne, ma M3GAN sta tornando alla grande“, ha promesso. “Il primo film è arrivato proprio al momento giusto, quando le preoccupazioni sull’intelligenza artificiale stavano crescendo, e ci concentreremo sicuramente su questo per il prossimo. Stiamo esplorando l’universo dell’intelligenza artificiale in modo ancor più profondo.

Come noto, i pericoli legati all’uso dell’intelligenza artificiale si sono trasformati in qualcosa di molto più reale di qualsiasi film horror nel corso 2023. Quest’anno, i professionisti del settore dell’intrattenimento hanno combattuto – e gli attori stanno ancora lottando – per il controllo sulle proprie storie, dal momento che i grandi studi cinematografici si stanno orientando verso la possibilità di utilizzare contenuti generati dall’intelligenza artificiale come misura per accelerare le produzioni e ridurre i costi. L’intelligenza artificiale è stata anche il tema centrale di film di alto profilo come Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte 1 e The Creator.

Già M3GAN non era poi molto distante da questi argomenti, presentando il racconto di una donna troppo impegnata con il proprio lavoro per prendersi cura della nipote e decidendo dunque di delegare il compito a una bambola robot dotata di una propria autonomia. Uscito nei cinema nel gennaio 2023, il film diretto da Gerard Johnstone è diventato uno dei film horror della Blumhouse meglio recensiti di sempre, rivaleggiando addirittura con Get Out. Con il sequel ora confermato, che sarà scritto nuovamente da Akela Cooper, questo stando a quanto dichiarato da Wan rifletterà in modo molto più approfondito sulla questione della AI, cosa che potenzialmente lo renderà ancor più spaventoso.

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