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The Batman: ecco perché Matt Reeves ha diretto il film come uno standalone

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In un’intervista con il LA Times, Matt Reeves ha spiegato come ha trattato The Batman come un film autonomo e non ha prestato molta attenzione ai potenziali sequel del film. Dopo aver riflettuto su quanto controllo creativo è stato concesso a Reeves in questa nuova versione, al regista è stato chiesto quali ulteriori idee avesse per espandere il mondo che aveva messo sullo schermo.

Reeves ha risposto dicendo che non si è avvicinato al film con il presupposto che ci sarebbe stato altro in arrivo e si è concentrato sul raccontare una storia contenuta che assicurasse che il nuovo Cavaliere Oscuro fosse una degna aggiunta al canone esistente.

“La mia sensazione nel fare il film è sempre stata che non l’avrei mai trattato come il capitolo uno, perché il capitolo uno presuppone che ci siano più capitoli. Quello che volevo fare era rendere questo film un’esperienza soddisfacente, in modo che le persone potessero vivere una nuova versione di un personaggio che hanno amato, sai, quelle persone che hanno amato quel mondo per oltre 80 anni e penso che se avremo successo su quel fronte, ho molte storie che voglio raccontare e così si farà il secondo capitolo, ma non perché non l’abbiamo reso un’esperienza completa”.

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Judd Apatow spiega la parte peggiore dell’essere amico di Paul Rudd

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In una recente apparizione al The Tonight Show con Jimmy Fallon, Judd Apatow ha parlato della sua amicizia con Paul Rudd. Il regista ha discusso delle fasi di pianificazione di This is 50 e di come entrambi i suoi protagonisti “non invecchino”, rendendo difficile vederli interpretare la coppia di This is 40 ma un decennio dopo. Apatow si unisce al coro di tutti i fan e i conoscenti di Rudd, affermando che l’attore di Ant-Man semplicemente non invecchia. Ecco cosa ha dichiarato il regista:

“Ho un grosso problema, è che Paul Rudd e Leslie (Mann, sua moglie e attrice in This is 40, ndt) non invecchiano. Quindi, sono passati 10 anni e sembrano esattamente uguali. E penso che darebbe fastidio alle persone, giusto?

La parte peggiore dell’essere amico di Paul Rudd, che è il ragazzo che non invecchia, è [che] io invece invecchio. Quindi in ogni foto con lui, ho foto con lui negli ultimi 20 anni, e lui semplicemente non cambia e io sto lentamente cadendo a pezzi. Sembra esattamente lo stesso in questo momento e io assomiglio a suo padre”.

Il tormentone legato a questa caratteristica di Paul Rudd è virale da tanto tempo, e sembra che non sia solo un effetto delle luci sul volto dell’attore, quando si fa fotografare, ma è un dato di fatto, riscontrato anche da chi gli sta vicino e dai suoi collaboratori più stretti.

Rivedremo Paul Rudd nei panni di Scott Lang nel MCU, e lo vedremo anche in This is 50, il sequel in lavorazione di Apatow.

Vince Vaughn: 10 cose che non sai sull’attore

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Vince Vaughn: 10 cose che non sai sull’attore

Vince Vaughn è uno di quegli attori che ha fatto la storia del cinema recente grazie alle sue interpretazioni uniche e indimenticabili. L’attore ha dimostrato di non essere abile solo con la commedia, ma di essere anche molto capace con i ruoli drammatici e di azione.

Ecco dieci cose da sapere su Vince Vaughn.

Vince Vaughn: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera cinematografica dell’attore inizia nel 1993 con il film Rudy – Il successo di un sogno, per poi continuare ad apparire in Il mondo perduto – Jurassic Park (1997), Psycho (1998), The Cell – La cellula (2000), Zoolander (2001), Starsky & Hutch (2004), Palle al balzo – Dodgeball (2004), Anchorman – La leggenda di Ron Burgundy (2004), Mr. & Mrs. Smith (2005) e 2 single a nozze – Wedding Crashers (2005). In seguito, ha recitato in Ti odio, ti lascio, ti… (2006), Into the Wild – Nelle terre selvagge (2007), L’isola delle coppie (2009), Il dilemma (2011), Vicini del terzo tipo (2012), Gli stagisti (2013) e Delivery Man (2013). Tra i suoi ultimi lavori, vi sono Anchorman 2 – Fotti la notizia (2013), Tempo limite (2016), La battaglia di Hacksaw Ridge (2016), Brawl in Cell Block 99 (2017), Dragged Across Concrete (2018), Una famiglia al tappeto (2019), Seberg – Nel mirino (2019), Arkansas (2020) e Freaky (2020).

2. Ha lavorato in alcune serie. Nel corso della sua carriera, l’attore ha preso parte ad alcuni progetti del piccolo schermo, debuttando nel mondo della recitazione grazie alla serie China Beach (1989). In seguito, è apparso in 21 Jump Street (1989), ABC Afterschool Specials (1990), CBS Schoolbreak Special (1990-1991), Sex and the City (2000) e Going to California (2001). Più di recente ha lavorato nelle serie True Detective (2015), F is for Family (2018) e Curb Your Enthusiasm (2020-2021)

3. È anche doppiatore, sceneggiatore e produttore. L’attore si è dimostrato in grado di vestire diversi panni nel corso della sua carriera. Infatti, in quanto doppiatore, ha prestato la propria voce per i video game The Lost World: Jurassic Park – Chaos Island (1997) e per la serie tv Hercules (1998). Come sceneggiatore, ha lavorato allo script dei film Ti odio, ti lascio, ti…, L’isola delle coppie e Gli stagisti, mentre in quando produttore, ha lavorato alla realizzazione dei film appena menzionati e delle serie Pursuit od the Truth (2013), Sullivan & Son (2012-2014), 30 for 30 (2016) e F for Family.

vince vaughn

Vince Vaughn e Kyla Weber

4. È sposato da qualche anno. L’attore si è sposato nel gennaio del 2010 con l’agente immobiliare Kyla Weber, con cui aveva una relazione da prima del 2009. Dalla loro unione sono poi nati due figli: Lockyn (nata nel dicembre del 2010) e Vernon Lindsay (nato nell’aprile 2013). Da sempre molto riservato circa la propria vita privata, Vaughn non ama condividere dettagli a riguardo e tiene al riparo la propria famiglia dall’invadenza dei media.

Vince Vaughn in True Detective

5. Non si è sentito nervoso. Quando gli è stato chiesto se fosse nervoso all’idea di dover stare al passo dei suoi colleghi che hanno reso iconica la prima stagione della serie, l’attore ha risposto: “Onestamente no, perché Nic Pizzolatto è un grande scrittore guidato dalle storie. Ho pensato che Woody [Harrelson] e Matthew [McConaughey] hanno fatto un lavoro eccezionale con la prima stagione. Questo è molto diverso, una storia completamente diversa, con i suoi personaggi”.

6. Gli è piaciuto molto il suo personaggio. L’attore ha amato interpretare Frank Semyon, uno dei protagonisti della seconda stagione della serie di True Detective, per la profondità data da Pizzolatto al personaggio e per come sono state espresse le complessità di questo in maniera autentica e coinvolgente. L’attore, infatti, ha affermato di non aver dovuto aggiungere nulla al personaggio.

Vince Vaughn e Jennifer Aniston

7. Sono stati insieme qualche mese. Vaughn e la Aniston si erano conosciuti sul set di Ti odio, ti lascio, ti… durante il 2005 e, da quella che era una conoscenza, i due hanno poi sviluppato un legame sentimentale. Il rapporto venne molto seguito dai media, tanto che Vaughn intraprese due cause contro delle riviste che lo accusarono di infedeltà. Tuttavia, la loro relazione è durata qualche mese, per poi terminare nel 2006.

vince vaughn

Vince Vaughn in Psycho

8. Ha dato vita alla sua versione del personaggio. Nel il remake del 1998 di Psycho, diretto da Gus Van Sant, Vaughn aveva il compito di interpretare il celebre Norman Bates, che nel film del 1960 era interpretato da Anthony Perkins. L’attore era piuttosto preoccupato e innervosito dal dover dar vita ad un personaggio tanto iconico e amato. Per riuscire a calarsi nella parte e vivere questa con serentià, egli decise pertanto di non copiare assolutamente la versione data da Perkins, ma di dare invece vita ad una propria personale interpretazione del personaggio.

Vince Vaughn: oggi

9. Ha diversi progetti da realizzare. Vaughn ha ad oggi diversi progetti tra le mani, specialmente in qualità di produttore. Egli è infatti attualmente impegnato nella produzione dei film Christmas with che Campbells, A Christmast Story Christmas, The Risk Agent e The Insane Laws. Come attore, invece, a breve intraprenderà le riprese della serie Bad Monkey, dove interpreterà il detective Andrew Yancy.

Vince Vaughn: età e altezza

10. Vince Vaughn è nato il 28 marzo del 1970 a Minneapolis, nel Minnesota. La sua altezza complessiva corrisponde a 196 centimetri.

Fonti: IMDb, Screenrant

Bla Bla Baby, Fausto Brizzi e il cast presentano il film

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Bla Bla Baby, Fausto Brizzi e il cast presentano il film

“Girare questo film è stato come realizzare un documentario”. Ha esordito così Fausto Brizzi alla conferenza stampa di presentazione del suo nuovo film, Bla Bla Baby, scritto dal regista insieme a Paola Mammini, Simone Paragnani e Mauro Uzzeo. 

Con Brizzi e la sua squadra di sceneggiatori, che lui stesso definisce un “dream team”, erano presenti tutti i protagonisti del film, in primis i piccolissimi attori che hanno prestato i loro paffuti volti a Martino e alla sua gang, e poi gli adulti, guidati da Matilde Gioli e Alessandro Preziosi.

“La location principale del film era un asilo ricostruito e avevamo anche 30 bambini sul set contemporaneamente – continua Brizzi – per fortuna con me c’era Angelo Licata che mi ha aiutato. Non sai mai quando i bambini faranno quello che devono fare. Si girava assecondando i loro tempi, si aspettava (…) La sfida tecnica più grande è stata quella di non far avvertire la differenza tra quando i bimbi sono in scena e quando sono in computer grafica.” Prosegue Brizzi.

La promozione del film è accompagnata dal hashtag #soloinsala, che, come spiega Paolo Del Brocco, che co-produce il film con Rai Cinema, è l’indirizzo a cui sono rivolti tutti i film a cui lavora lo studio di produzione che presiede: “Noi facciamo dei film per la sala. Il cinema senza la sala muore, in tutti i suoi generi. Lo sforzo che stiamo facendo è cercare di riportare i film nel loro luogo deputato. Conosciamo i rischi del caso, ma per quanto riguarda Rai Cinema e 01, continueremo a fare del nostro meglio. Il film esce in un periodo in cui si spera ci sia facilità di andare in sala, Fausto ha fatto qualcosa di differente, e si potrà vedere solo al cinema.”

Protagonisti adulti della storia sono, come accennato, Matilde Gioli e Alessandro Preziosi, che nel corso delle riprese hanno dovuto dividere il set con interpreti molto molto… giovani.

“Ci tengo a dire che questo progetto è stato veramente bello e importante – spiega Gioli – Non capita tutti i giorni di fare un film del genere. Sarò sempre grata alla produzione per avermi scelta. Io non sono ancora mamma, quindi il rapporto con i bimbi così piccoli era un’esperienza inedita, ma è stato anche un enorme piacere. Guardarli è di grande ispirazione, hanno una ingenuità e una spontaneità nelle loro espressioni che ti fa venire voglia di alleggerirti da tutte le sovrastruttura che abbiamo noi attori. Sono rimasta molto legata a questi bimbi. Da un punto di vista professionale, questo film mi ha obbligata a stare molto concentrata e presente sul momento. Si passava molto tempo ad aspettare che i bimbi facessero quello che dovevano, e quindi noi adulti dovevamo essere sempre pronti a continuare. È stato assai formativo.”

Preziosi, che è padre da tanti anni, aveva già esperienza nell’avere a che fare con bimbi di circa dodici mesi: “Non ricordo di aver mai sopportato gli omogeneizzati, ed era strano che più ne mangiavo e più aumentavano, sul set. Per me è stato divertentissimo ritrovare attraverso la non comunicazione con i bambini quella che non ho con me stesso. Sono riuscito a recuperare quell’esperienza da genitore che ho avuto quando ero molto giovane. Non è stato facile, ma è stato bello condividere questo viaggio con tutta la troupe che ha contribuito a ogni livello affinché i bimbi arrivassero tutti calmi sul set. È stato sorprendente vedere quanto tutti ci abbiano visto lungo, nello scegliermi per dare fondo alla mia esperienza di giovane padre e di uomo.”

Ma da dove nasce l’idea di Bla Bla Baby? Secondo quanto dichiara Brizzi, l’idea è partita da un input di sua moglie: “L’idea è venuta a lei, che mi ha detto di pensare a un film sullo stile di Ted (quello con l’orsacchiotto), e io avevo pensato subito che non si poteva fare. Poi ne ho parlato con Luca Barbareschi che mi ha spinto a scrivere un soggetto che potesse essere interessante e così ho cominciato a portare a bordo il dream team di sceneggiatura: mi serviva Paola Mammini che ha scritto tanti film di successo. Era la nostra prima collaborazione ed è nato subito un grande amore professionale. Mi serviva Simone Paragnani con cui condivido un amore per i film anni ’80 ai quali questo film fa riferimento, e avevamo lavorato insieme già tante volte. Mi serviva Mauro Uzzeo che è un’esperto di cartoni animati, perché nel film c’è una lunga sequenza finale che è in qualche modo in cartone animato e lui è un talento in quel campo e nel fumetto italiano. Questa commistione ha portato a un copione e non sapevamo se potesse funzionare, e a poco a poco abbiamo apportato i cambiamenti tecnici e drammaturgici per fare in modo che ogni idea che avevamo avuto potesse essere realizzata. È stato davvero un lavoro di squadra e ci voleva un po’ di follia produttiva perché dovevamo ottenere una resa tecnica. È la prima volta che mi è capitato di non poter far vedere un film alla fine del montaggio, ma ho dovuto aspettare un anno, perché si dovevano aggiungere gli effetti visivi.”

Mammini, Paragnani, Uzzeo, questo il trio di sceneggiatori che Brizzi ha voluto al suo fianco per costruire questa storia, tre punti di vista differenti che hanno arricchito la narrazione, e se per Simone Paragnani è stato facile mettersi nei panni dei bambini, dal momento che, parole sue, non crede di essere mai cresciuto, Paola Mammini ha dovuto fare uno sforzo in più: “Sono l’unica del team di scrittura che non ha figli, quello che mi ha divertito è stato far parlare i bambini in modo giudicante e mettere sotto pressione gli adulti. In questo senso però abbiamo cercato di essere anche comprensivi nei confronti dei genitori. Abbiamo cercato di far parlare questi bambini nel modo in cui avrebbero potuto parlare da grandi.” E Mauro Uzzeo aggiunge: “Avendo diversi di noi bambini piccoli, ci eravamo accorti che niente più di un bambino piccolo ti fa da riflesso di tutto quello che gli passi consapevolmente o meno. Quindi ti capita di rivedere sia i tuoi lati positivi, sia i tuoi lati negativi. Li abbiamo usati come uno specchio giudicante, una forma di satira verso gli adulti.”

In Bla Bla Baby, i bambini piccoli parlano come gli adulti, anche meglio nel caso di alcuni adulti, e il lavoro effettivo per mettere in sincrono i volti dei bambini e farli parlare è avvenuto come si fa con i cartoni animati, ha spiegato Fausto Brizzi, “abbiamo realizzato la colonna sonora, un doppiaggio che facesse da colona guida prima di effettuare le riprese. Ci siamo dovuti adeguare al fatto di non avere margine di improvvisazione.”

Massimo De Lorenzo e Maria Di Biase sono due attori comici molto amati che hanno come tratto caratteristico della loro comicità l’ironia. Come si interpreta un personaggio comico in un film per tutta la famiglia, in cui bisogna far ridere grandi e piccini?

Maria Di Biase: “Per me è stato abbastanza facile far ridere, perché il film era ben scritto e noi abbiamo seguito il copione. È vero che come comica sono un po’ cinica, quindi conciliare la mia comicità naturale con l’intenzione di far ridere i bambini non era semplice, ma in questo caso si è rivelato facile perché la parte cinica è stata data ai bambini, il loro umorismo era molto più cinico di quello degli adulti. Mi è piaciuto avere lo spazio per interpretare una parte più dolce.”

Massimo de Lorenzo: “Sono molto curioso di capire se ci siamo riusciti, ma lo vedrò quando i miei figli guarderanno il film. Quello che mi ha colpito della storia da spettatore, non era tanto la parte dedicata ai bambini, quanto il dramma dei genitori. Forse non era il tema più importante, però il film racconta la difficoltà di chi è genitore, la disperazione, la difficoltà di essere genitori, per chi l’ha conosciuta o la conosce e la vive.”

Proprio le difficoltà dei genitori vengono messe alla berlina dai protagonisti di Bla Bla Baby che parlano molto anche degli errori che ai loro occhi commettono i grandi, quando non si parlano più, o quando usano troppo il cellulare o lavorano sempre. L’aspetto che Brizzi era interessato a mettere in luce era quello di far dire ai bambini qualcosa che “tra di noi non ci diciamo, volevo far giudicare questo mondo degli adulti”, spiega. “Sotto un film per bambini e per famiglie c’è un’indicazione per gli adulti di oggi di avere più attenzione verso i bambini, perché loro ci guardano e ci giudicano. Soprattutto i bambini nativi digitali, perché non sappiamo quale sarà la controindicazione di lasciarli in balia dell’iPad, come capita nel film. Poi c’era un obbiettivo comune e preciso, ed era che nessuno potesse scrivere di questo film “è la solita commedia italiana”.”

E sicuramente, che piaccia o meno, Bla Bla Baby è un film originale, si ritaglia un posto tutto suo nel panorama cinematografico italiano, all’interno dell’offerta contemporanea della sala, per i suoi avventori. Distribuito da 01 Distribution, Bla Bla Baby di Fausto Brizzi è al cinema dal 7 aprile. 

Jonathan Bailey: 10 cose che non sai sull’attore

Jonathan Bailey: 10 cose che non sai sull’attore

Popolare grazie ad alcune celebri serie TV, l’attore Jonathan Bailey è di recente tornato sulla cresta dell’onda grazie alla serie Bridgerton, tra le più popolari su Netflix. Bailey si è però negli anni distinto grazie ad innumerevoli ruoli, grazie ai quali ha potuto dar prova delle varie sfumature del suo talento. Le sorprese che questo attore può riservare sembrano dunque ancora molte.

Ecco 10 cose che forse non sai di Jonathan Bailey.

Jonathan Bailey: i suoi film e le serie TV

1. È celebre per alcune serie TV. L’attore si è fatto conoscere grazie alla sua partecipazione ad alcune serie di particolare successo. Negli anni ha infatti preso parte a titoli come Baddiel’s Syndrome (2001), The Golden Hour (2005), Doctors (2007), Metropolitan Police (2008), Lewis (2010) e Leonardo (2011-2012), con cui ottiene una prima popolarità. In seguito ha recitato in titoli di particolare successo come Groove High (2012-2013), Broadchurch (2013), Doctor Who (2014), W1A (2014-2017), Crashing (2016) e Le avventure di Hooten & the Lady (2016). Nel 2018 ha invece preso parte ad alcuni episodi della serie Jack Ryan (2018), mentre dal 2020 è tra i protagonisti di Bridgerton.

2. Ha recitato in alcuni film. Oltre ad aver preso parte a produzioni televisive, l’attore ha negli anni avuto modo di recitare anche in alcuni film per il cinema. Il primo di questi risale al 2004 ed è 5 bambini & It. Successivamente ha recitato in Elizabeth: The Golden Age (2007), St. Trinian’s (2007) e Permanent Vacation (2007). Tra i suoi ultimi film si annoverano invece Testament of Youth (2014), Il mistero di Donald C. (2018) e Best Birthday Ever (2021)

3. Ha svolto anche il ruolo di doppiatore. Di recente Bailey ha avuto modo di cimentarsi anche nel doppiaggio, specialmente in quello di alcuni popolari videogiochi. Ha infatti dato voce a Gunther in Anthem (2018) e a Crystal Exarch in Final Fantasy XIV: Shadowbringers (2019). Ha poi doppiato invece G’raha Tia in Final Fantasy XIV: Endwalker (2021), mentre prossimamente darà voce a Aaron Seetow in Squadron 42.

Jonathan Bailey Bridgerton

Jonathan Bailey è su Instagram

4. Ha un account sul celebre social. L’attore ha deciso di aprire un proprio account ufficiale su questo social che è oggi seguito da qualcosa come 1,5 milioni di persone. La sua bacheca, con quasi 200 post, lo vede protagonista di momenti lavorativi, con retroscena e curiosità dai set su cui è stato. Di tanto in tanto è solito pubblicare anche qualche post relativo a momenti di svago, in compagnia di amici o di luoghi visitati. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

Jonathan Bailey in Bridgerton

5. È il nuovo protagonista maschile della serie. Se nella prima stagione era l’attore Regé-Jean Page il protagonista della serie, a partire dalla seconda questo ruolo spetta ora a Bailey, che assume i panni del personaggio Anthony Bridgerton. Presente già nella prima stagione, egli è il figlio primogenito della famiglia Bridgerton, ed eredita il titolo e il ruolo di capofamiglia alla morte del padre.

6. Riprenderà il ruolo nella prossima stagione. Anthony Bridgerton è già tra i personaggi più iconici e adorati della serie, specialmente per il suo carattere e il suo fascino. I fan potranno dunque tirare un sospiro di sollievo nel sapere che egli tornerà anche nella terza stagione della serie. L’attrice Simone Ashley, interprete di Kate Sharma ha infatti confermato la cosa, fugando dunque le paure di quanti credevano, come avvenuto per Simon Basset, di dover salutare anche Anthony al termine della nuova stagione.

Jonathan Bailey in Broadchurch

7. Ha avuto un ruolo ricorrente nella serie. Nella popolare serie Broadchurch, andata in onda dal 2013 al 2017, l’attore ha interpretato il personaggio di Oliver Stevens nella prima e nella seconda stagione. Oliver è un giovane reporter del giornale locale, il Broadchurch Echo, nonché il nipote di Ellie Miller, la protagonista femminile interpretata da Olivia Colman. Dopo essere stato una figura ricorrente nella serie, Bailey non ha però ripreso il ruolo a partire dalla terza stagione.

Jonathan Bailey Broadchurch

Jonathan Bailey ha interpretato Leonardo Da Vinci

8. Ha interpretato il celebre inventore e artista. Nel 2011 la BBC ha trasmesso in televisione la serie Leonardo, un racconto non propriamente fedele dell’attività del giovane Leonardo Da Vinci, mentre cerca di affermarsi come pittore e inventore. Bailey ha ricoperto il ruolo per ben 26 episodi, raccontando di essersi preparato approfondendo quanto più possibile la vita di Leonardo, specialmente nei suoi aspetti meno noti ai più. Fu proprio questo ruolo a conferirgli una prima notorietà.

Jonathan Bailey è fidanzato?

9. Ha fatto coming out. Tra il 2019 e il 2020 l’attore ha pubblicamente fatto coming out definendosi omosessuale. L’attore ha raccontato di aver a lungo cercato di capire questo aspetto di sé, accettandolo e smettendo di nasconderlo. Bailey è comunque sempre stato molto riservato circa la sua vita privata, non rivelando alcun dettaglio a riguardo. Stando ad alcune indiscrezioni, però, l’attore sarebbe attualmente impegnato con un uomo di nome James Ellis.

Jonathan Bailey: età e altezza dell’attore

10. Jonathan Bailey è nato il 25 aprile del 1988 a Wallingford, Inghilterra. L’attore è alto complessivamente 1.80 metri.

Fonte: IMDb

Troy Kotsur reinterpreta le grandi scene del cinema con la lingua dei segni

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Il premio Oscar Troy Kotsur è un uomo dai molti talenti. Ma soprattutto è un amante del cinema e di tutto il suo infinito splendore.

Sulla copertina di Variety questa settimana per parlare della sua storica vittoria come miglior attore non protagonista per CODA – I segni del cuore, Kotsur ha usato la lingua dei segni americana (ASL) per interpretare alcune delle battute più iconiche della storia del cinema. Dodici ore dopo aver vinto l’Oscar, con solo un’ora di sonno, si è speso per il suo pubblico dimostrando grande spirito di intrattenitore.

Kotsur ha reinterpretato (qui):

  • Vito Corleone (interpretato da Marlon Brando) in “Il Padrino” (1972) di Francis Ford Coppola – “Gli farò un’offerta che non può rifiutare”.
  • Benjamin Braddock (interpretato da Dustin Hoffman) in “Il Laureato” (1967) di Mike Nichols – “Mrs. Robinson. Stai cercando di sedurmi.”
  • Brody (interpretato da Roy Scheider) in “Lo squalo” (1975) di Steven Spielberg – “Ci serve una barca più grande”.
  • Darth Vader (doppiato da James Earl Jones) in “Star Wars Episode V: L’Impero colpisce ancora” (1980) di Irvin Kershner – “No… io sono tuo padre”.
  • Il colonnello Nathan R. Jessep (interpretato da Jack Nicholson) in “Codice d’onore” (1992) di Rob Reiner – “Non puoi gestire la verità”.
  • James Bond alias 007 (interpretato da Sean Connery) – “Il nome è Bond… James Bond”.

instagram.com/p/Cb00S4CsmKQ/

Come bonus, ha persino ripreso l’ormai famosa battuta di Kim Kardashian “Alza il culo e lavora” dalla storia di copertina di Variety dello scorso marzo dedicata alla sua famiglia.

Zachary Quinto: 10 cose che non sai sull’attore

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Zachary Quinto: 10 cose che non sai sull’attore

Zachary Quinto è uno di quegli attori che ha contribuito a fare la storia del cinema e delle serie tv, grazie alle sue intense interpretazioni. L’attore, che ha iniziato a svolgere questo lavoro quando era ragazzo, ha dimostrato sin da subito di saper scegliere i ruoli migliori, entrando nel cuore degli spettatori.

Ecco dieci cose da sapere su Zachary Quinto.

Zachary Quinto: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. La carriera cinematografica dell’attore inizia nel 2009, quando debutta nel film Star Trek, per poi proseguire con Margin Call (2011), Girl Walks Into a Bar (2011) e (S)ex list (2011). In seguito, ha lavorato in Into Darkness – Star Trek (2013), We’ll Never have Paris (2014), I Am Michael (2015), Hitman: Agent 47 (2015), Talllulah (2016), Star Trek: Beyond (2016), Snowden (2016), Aardvark (2017), Who We Are Now (2017), Hotel Artemis (2018), High Flying Bird (2019) e The Boys in the Band (2020).

2. Ha lavorato in diverse serie. L’attore non ha lavorato solo per il grande schermo, ma anche per il mondo delle serie tv. Infatti, il debutto nel mondo della recitazione è avvenuto con The Others (2000), per poi apparire in Il tocco di un angelo (2001), Streghe (2003), 24 (2003-2004), So Notorious (2006) e Heroes (2006-2010). In seguito, ha preso parte a serie come American Horror Story (2011-2013), Girls (2015), The Slap (2015), Hannibal (2015), Unbreakable Kimmy Schmidt (2019) e NOS4A2 (2019). Ha poi partecipato al doppiaggio delle serie animate Big Mouth (2020-2021) e Invincible (2021-in corso).

zachary quinto

Zachary Quinto è Spok in Star Trek

3. Ha cambiato look. Per prepararsi al ruolo di Spock, l’attore si è fatto crescere i capelli, facendoli diventare più lunghi, li ha tinti e si è rasato le sopracciglia. Egli ha affermato che questo cambiamento ha cementato la sua performance: “Mi sentivo proprio un nerd. Mi sentivo come se avessi dodici anni, come quando guardi delle vecchie foto e vedi i capelli con il taglio della ciotola. Non c’è dubbio, sono nato per interpretare Spock”.

4. Ha dovuto perfezionare il celebre saluto vulcaniano. Tutti conoscono il celebre saluto vulcaniano di Star Trek, dove le dita della mano si separano per formare una V. Non tutti riescono però a farlo e tra questi vi è lo stesso Quinto. Per fare pratica, egli ha dovuto legare tra loro l’indice con il medio e l’anulare con il mignolo. Dopo un periodo passato così, è infine riuscito ad eseguire il saluto senza bisogno di aiuti.

Zachary Quinto in American Horror Story

5. È stato contento di lavorare con Sarah Paulson. L’attore ha dichiarato di essere sempre contento di fare il lavoro che fa e di esserlo di più quando insieme c’è una buona amica. Per questo, ha adorato lavorare alla serie grazie alla presenza della sua cara amica Sarah Paulson. Quinto ha infatti recitato con lei nella prima stagione, Murder House, nella quale interpreta Chad, un ex proprietario della casa in cui si svolge la trama principale. Tuttavia, il suo è qui un ruolo piuttosto marginale

6. È stato uno dei protagonisti della seconda stagione. L’attore ha poi avuto modo di ricoprire un ruolo di maggior rilievo nella seconda stagione della serie, Asylum. Egli è qui il dottor Thredson, ruolo del quale si è sempre dichiarato soddisfatto poiché gli è stato permesso di apportare a questo buona parte della sua esperienza lavorativa. Per la sua interpretazione, Quinto è poi stato anche candidato agli Emmy come miglior attore non protagonista.

Zachary Quinto e Miles McMillan

7. Ha avuto una lunga relazione. Dopo aver rivelato la propria omosessualità nel 2011, quinto ha avuto una breve relazione dal 2012 al 2013 con l’attore Jonathan Groff, celebre per la serie Mindhunter e visto di recente in Matrix: Resurrections. In seguito, nello stesso 2013 Quinto ha intrapreso una relazione con il modello Miles McMillan, al quale è rimasto legato fino al 2019. Ad oggi non è noto se sia single o abbia una nuova relazione.

zachary quinto

Zachary Quinto in Heroes

8. Il suo personaggio è stato modificato per lui. Nella popolare serie Heroes, Quinto ha interpretato lo spietato killer Gabriel “Sylar” Grey. Originariamente questo personaggio non doveva essere un orologiaio, ma un prete di mezza età. Il personaggio è stato però modificato di conseguenza dopo che era stata espressa la preoccupazione secondo cui la parte fosse troppo limitante da un punto di vista della trama. Il personaggio è stato poi nuovamente alterato dopo che Zachary Quinto aveva ottenuto parte, il che spiega perché il personaggio era senza volto per i primi episodi.

Zachary Quinto non è su Instagram

9. Non avrebbe nessun profilo personale. Sembra che negli ultimi tempi l’attore abbia fatto sparire il suo profilo dal social di Instagram che, infatti, attualmente risulta introvabile. Tuttavia, è sempre possibile seguito sul proprio account Twitter, molto aggiornato e seguito a 1,07 milioni di persone. Su Instagram è però possibile trovare della pagine gestite da fan, dove si possono ritrovare tutte le ultime novità relative all’attore e ai suoi progetti.

Zachary Quinto: età e altezza

10. Zachary Quinto è nato il 2 giugno del 1977 a Pittsburgh, in Pennsylvania. La sua altezza complessiva corrisponde a 185 centimetri.

Fonti: IMDb, Collider

Will Smith si dimette volontariamente dall’Academy

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Will Smith si dimette volontariamente dall’Academy

Di fronte alla possibile decisione dell’Academy Awards di essere espulso dall’associazione, a seguito dell’aggressione ai danni di Chris Rock durante la notte degli Oscar 2022, Will Smith ha annunciato le sue dimissioni volontarie dalla stessa Academy of Motion Picture Arts & Sciences.

In una dichiarazione, Smith ha definito il suo gesto “scioccante, doloroso e inscusabile” dicendo che accetterà qualsiasi decisione da parte del Board of Governors dell’Academy.

Will Smith si dimette volontariamente dall’Academy

“La lista di coloro che ho ferito è lunga e include Chris, la sua famiglia, molti dei miei amici e delle persone che amo, tutti i presenti, e l’audience globale a casa – ha detto Smith – Ho tradito la fiducia dell’Academy. Ho privato gli altri vincitori e nominati della loro opportunità di celebrare ed essere celebrati per il loro straordinario lavoro. Il mio cuore è spezzato.”

Smith ha anche ammesso che le sue azioni hanno oscurato gli altri vincitori degli Oscar 2022.

“Vorrei riportare l’attenzione su coloro che meritano attenzione per i loro traguardi e permettere all’Academy di riprendersi l’incredibile lavoro che ha fatto per supportare creatività e arte nell’industria cinematografica – ha dichiarato, concludendo con – i cambiamenti richiedono tempo e io sono impegnato a fare il mio lavoro affinché non permetta mai più che la violenza prenda il sopravvento sulla ragione”.

Il presidente dell’Academy David Rubin ha risposto alle sue dimissioni, dicendo in una dichiarazione: “Abbiamo ricevuto e accettato le dimissioni immediate del signor Will Smith dall’Academy of Motion Picture Arts & Sciences. Continueremo ad andare avanti con i nostri procedimenti disciplinari contro il signor Smith per violazioni degli standard di condotta, prima della prossima riunione del consiglio prevista per il 18 aprile.”

Fonte: Variety

10 personaggi dei fumetti Marvel che sono passati da nemici a migliori amici

Con il ritorno di Scarlet Witch in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, in uscita il 6 maggio 2022, molti fan del MCU si sono chiesti quanti altri personaggi siano riusciti a redimersi e correggere il tipo di errori commessi da Wanda a Westview. C’è mai stato qualche villain che si è riscattato completamente dalla malvagità e si è assicurato un posto come amico dei Vendicatori e, soprattutto, Wanda può realmente riuscirci?

Nella Marvel Comics, non esiste un cattivo irredimibile: negli 80 anni di attività della Marvel, gli eroi hanno combattuto il peggio che l’universo 616 poteva offrire, e molti di questi cattivi sono diventati alcuni degli eroi più amati dell’universo.

Hawkeye

Clint “Occhio di Falco” Barton non è sempre stato uno stimato Vendicatore che combatte gli dei con arco e freccia: al momento della sua introduzione, Occhio di Falco era infatti un maestro tiratore che combatteva dalla parte sbagliata della legge. Tuttavia, nonostante sia diventato un amico dei Vendicatori per tutti questi anni, il suo passato sta tornando a perseguitarlo.

Dopo la sua discesa di nuovo nel crimine, nella sua recente run Hawkeye: Freefall, il maestro tiratore sta cogliendo l’opportunità di guidare i nuovi Thunderbolts: questo improvviso desiderio di riformare la squadra è molto probabilmente un risultato della sua “caduta libera” dalla grazia. Infatti, una squadra un tempo popolata da cattivi che cercano di fare del bene, è l’occasione perfetta per un ex villain di prendere il comando e redimere una squadra – oltre che se stesso. Se la squadra può essere aggiustata, allora forse anche questo eroe caduto può farlo.

Scarlet Witch

Come la sua controparte del MCU, sembrava che Wanda non potesse mai rimediare ai suoi crimini passati ma, anche se il personaggio di Wanda è stato oscurato dagli eventi dell’M-Day per anni, recentemente si è riscattata agli occhi dei mutanti, offrendo loro la possibilità di una “resurrezione illimitata”.

Poiché non ha mai voluto essere una cattiva, ha fatto del suo meglio per rimediare alle cose peggiori che Scarlet Witch ha compiuto, e alla fine ci è riuscita: questa è una delle poche redenzioni complete che un personaggio Marvel abbia mai raggiunto, e mostra il grande desiderio del personaggio di poter essere visto come un eroe. L’incredibile portata della sua redenzione ha fatto si che Wanda sia riuscita ad assicurarsi la completamente l’amicizia degli X-Men: speriamo che sia finalmente in grado di superare i suoi errori nelle prossime avventure.

Quicksilver

Introdotto insieme a sua sorella, Quicksilver ha assunto sfumature malvagie, ma ha infine trovato una collocazione coi Vendicatori: per lui, gli Avengers rappresentavano la speranza di poter agire come uomo, e non come un semplice mutante. Di conseguenza, anche se occasionalmente collabora con squadre di mutanti, spesso rimane vicino ai Vendicatori.

Anche se ora la sua “malvagità” è considerata poco più che parte della sua backstory, alcuni suoi comportamenti burrascosi portano ancora all’isolamento di Quicksilver dai suoi compagni mutanti, il che è in gran parte il motivo per cui è raramente visto su Krakoa. La sua incursione nella malvagità è però anche ciò che ha consentito a Quicksilver di entrare a contatto con alcuni dei suoi attuali amici più cari; il periodo da lui trascorso con la Avenger’s Academy e il Kooky Quartet era proprio una conseguenza diretta del suo passato da cattivo, incontri grazie ai quali gli è stata offerta da tutti la possibilità di redenzione e di realizzarsi pienamente come personaggio.

Kang Il Conquistatore

In qualità di uno dei più potenti cattivi dei Fantastici Quattro, Kang è stato un conquistatore che non conosceva limiti, nemmeno quelli della malvagità e perfidia: ecco come Kang il Conquistatore, assediatore di mondi, riuscì a guadagnarsi la lealtà e l’amicizia dei Giovani Vendicatori.

Per un istante, uno dei più grandi cattivi dei Vendicatori era diventato uno dei loro più grandi alleati, e il ricordo di Kang guida ancora i Giovani Vendicatori: è parte del motivo per cui hanno accettato nel gruppo Kid Loki, e probabilmente parte della ragione per cui Hulkling è stato così indulgente con il Super Skrull. Anche se Kang non si è mai ravveduto completamente, questa backstory conferisce una nota di profondità tragica ad un cattivo un tempo monocorde.

Rogue

Dopo aver assorbito definitivamente tutti i poteri e i ricordi di Capitan Marvel, Rogue ha scelto di rifugiarsi tra gli X-Men: dopo anni di duro lavoro ed eroismo, è diventata una dei più feroci e leali X-Men, ruolo che ricopre ancora oggi.

La sua trasformazione da cattiva ad alleata è uno dei motivi per cui gli X-Men sono stati così accoglienti nei confronti dei successi villain redenti. E’ probabile inoltre che abbia giocato un ruolo importante anche nell’accettazione da parte di Krakoa di molti personaggi un tempo malvagi che sono venuti a chiamarla casa, come Apocalisse e Gorgon. Non fosse stato per il cambio di alleanza di Rogue, è probabile che la nazione mutante non esisterebbe nel suo stato attuale: a dirla tutta, senza i cattivi, Krakoa potrebbe non essere sopravvissuta affatto.

Gambit

Gambit

Membro della Gilda dei Ladri e partecipe del Massacro dei Morlock, le circostanze non promettevano bene per il futuro X-Man ma, attualmente, Gambit ha fatto del suo meglio per difendere il genere mutante; sebbene gli sia stata concessa l’amnistia dai trattati di Krakoan, ha comunque scelto di unirsi alla squadra di Excalibur.

Sempre impegnato a dimostrare il suo valore (sia a sua suocera che al mondo intero), non ha mai smesso di usare i trucchi che ha imparato come membro della Gilda dei Ladri per aiutare il suo popolo. Se non ci fosse stata questa backstory rilevante, Gambit avrebbe potuto essere un’altra reliquia dimenticata degli anni ’90, anziché l’uomo che ha aiutato a sconfiggere Saturnyne con un mazzo di carte da lancio dei tarocchi. Ma la backstory coinvolgente, una bussola morale dinamica e una prospettiva sui problemi che raramente si vede nella brigata mutante, lo hanno reso un ladro riformato davvero interessante.

Venom

Il simbionte Venom si è evoluto molto nel corso degli anni: dopo un lungo periodo come antagonista dell’Uomo Ragno, è riuscito ad assicurarsi una tregua con l’arrampica-muri e, anche se alla fine è ricaduto nella malvagità, di recente ha iniziato a proteggere Dylan Brock, il figlio di Eddie.

È proprio questo cambiamento e il genuino – e spesso impedito – desiderio di eroismo di Venom che gli ha fatto guadagnare così tanta attenzione nel corso degli anni. Dalla tuta nera a parassita, per arrivare ad essere definito l’eroe di San Francisco, non sono molti i personaggi che si sono meritati così tanto la redenzione.

Daken

Oggi fiero Marauder ed ex membro della squadra X-Factor di Krakoa, Daken ha commesso molte atrocità come cattivo, tra cui l’uccisione di un intero campeggio pieno di persone, il tentativo di uccidere suo padre e diversi altri crimini efferati.

Daken potrebbe essere considerato un ottimo cattivo redento, non fosse per il fatto che il suo status tra gli X-Men è ancora un po’ in dubbio: dopo tutto, non è passato molto tempo dai suoi giorni di cattiveria. La sua backstory è ciò che ha reso Daken una figura così interessante in X-Factor, e che ha reso i suoi compagni di squadra inesorabilmente sospettosi di ogni sua decisione: è uno degli eroi mutanti più brutali, che svolge la maggior parte dei lavori sporchi che il resto di Krakoa non farebbe.

Magneto

Originariamente, Magneto era solo un altro cattivo degli X-Men che minacciava di ottenere il controllo dell’arsenale nucleare del mondo. Eppure, dopo un lungo processo di redenzione, un periodo come preside della scuola di Xavier, e un vero e proprio processo, Magneto è riuscito a diventare un amico occasionale degli X-Men.

Questo cambiamento ha apportato un notevole peso drammatico all’era Krakoan e, dopo anni di lotta, i due leader mutanti originari sono finalmente riusciti a mettere da parte le loro differenze per guidare la stirpe mutante verso un nuovo e promettente futuro. Tuttavia, la sua arroganza e sete di potere non sono mai svaniti del tutto, e questo è il motivo che lo ha portato a rapire Moira MacTaggert. Se avesse avuto successo, c’è una significativa possibilità che il genere mutante sarebbe stato debellato, il tutto grazie ai caratteri che Magneto ha sviluppato come cattivo.

Emma Frost

Emma Frost

Fu solo dopo la morte dei suoi studenti originari che Emma Frost dell’Hellfire Club iniziò finalmente a cercare di cambiare i suoi metodi: il suo desiderio di proteggere i bambini l’ha dunque portata alla redenzione e l’ha fatta passare completamente da cattiva a eroina.

La sua ascesa all’eroismo è essenziale per il suo personaggio: le ha garantito il livello di influenza che ha avuto su Krakoa ed è anche ciò che ha reso la sua relazione con Ciclope così coinvolgente. Inoltre, giustifica persino il recente tradimento di Emma con Xavier e Magneto. Se non fosse per il fatto che il suo cambiamento è nato dall’amore per i suoi studenti, è possibile che Emma non avrebbe mai fatto sapere al Consiglio dell’esistenza di Moira MacTaggert, il che avrebbe potuto danneggiare la nazione in fase di formazione.

The Specials – Fuori dal comune: trama, cast e la vera storia dietro al film

In tante occasioni nel corso della sua storia il cinema ha avuto modo di raccontare la diversità e le disabilità esistenti nel nostro mondo. Tematiche sempre attuali, le quali non sempre trovano terreno fertile per dibattiti, ma che grazie ai film che le trattano riscontrano una sempre maggiore attenzione nella nostra contemporaneità. Uno dei più recenti e acclamati film ad affrontare proprio questo argomento è The Specials – Fuori dal comune (qui la recensione), film francese del 2019 diretto dai registi Olivier Nakache e Eric Toledano, già autori di Quasi amici, altro titolo in cui veniva affrontata la disabilità.

Ispirato ad una storia vera, il loro film è un toccante racconto che, senza risultare smielato, esalta la diversità e la necessità di prendersene cura. Allo stesso tempo, il film ribadisce la necessità di un sistema politico che garantisca e supporti le iniziative in favore di quanti lottano con esistenze problematiche. Presentato Fuori Concorso al Festival di Cannes e poi candidato a ben 8 premi César, tra cui miglior film, The Specials – Fuori dal comune si apre a poco a poco al suo spettatore, facendosi scoprire e apprezzare proprio per la sua delicatezza e sincerità nel racconto.

Interpretato da due celebri attori francesi, che impreziosiscono il film con la loro presenza, The Special – Fuori dal comune è dunque un titolo da non perdere, poiché tratta quanto fin qui descritto in modo diverso da altri titoli simili, con una leggerezza che rende il tutto più fruibile e apprezzabile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, alla storia vera e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Specials – Fuori dal comune: la trama del film e la storia vera

Protagonisti del film sono Bruno e Malik, amici da ormai quasi vent’anni e gestori di due associazioni con un fine comune: salvare dalla strada ragazzi problematici per formarli e insegnargli a prendersi cura di bambini e ragazzi autistici. I due, infatti, hanno costruito la loro popolarità sulla capacità di occuparsi di quei casi definiti “estremamente complessi” e rifiutati da tutte le altre istituzioni di questo tipo. La loro lotta per salvare i dimenticati, però, si ritrova a vivere un incerto futuro nel momento in cui due ispettori governativi si recano da loro per svolgere alcune indagini. I due dovranno fare affidamento sulla bontà delle loro azioni per riuscire a dare ancora una casa a quanti ne hanno bisogno.

Come accennato, il film è ispirato ad una storia vera. Questa ha per protagonista Stéphane Benhamou, fondatore dell’associazione Le Silence des Justes, specializzata nella cura di bambini e adolescenti autistici, favorendo la loro integrazione nella società. Vere sono anche le vicende giudiziarie raccontate nel film e con cui Stéphane si è dovuto scontrare in prima persona. L’IGAS, l’ispettorato francese degli affari sociali, infatti, ha condotto alcune indagini sulle metodologie e le licenze in possesso di Benhamou. Di fronte ai suoi risultati e alla sua bontà d’animo, però, anche la legge si è dovuta arrendere, dando vita all’emanazione di un permesso a tempo indefinito per lo svolgimento delle attività dell’associazione.

The Specials - Fuori dal comune storia vera

The Specials – Fuori dal comune: il cast del film

Ad interpretare Bruno e Malik vi sono due celebri interpreti del cinema francese e internazionale. Il primo ha infatti il volto di Vincent Cassel, il quale ha raccontato di essersi preparato al ruolo incontrando diverse persone che svolgono quel tipo di attività. Parlando con loro ha avuto modo di comprendere meglio quella realtà e di ciò che occorre per poter aiutare davvero i ragazzi affetti da autismo con i quali ci si relaziona. Per la sua intensa interpretazione, Cassel è poi stato candidato come miglior attore ai premi César, senza però riportare la vittoria. Nel ruolo di Malik, invece, vi è l’attore Reda Kateb.

Kateb, di origini algerine, si è distinto sin dal suo film di debutto, Il profeta. In seguito si è distinto in film come Subemergence, Fratelli nemici e Wolf Call – Minaccia in alto mare. Anche lui, come Cassel, si è documentato a lungo sul suo ruolo, ottenendo poi a sua volta una nomination come miglior attore ai premi César. Nel film vi è poi l’attrice Hélène Vincent nei panni di Hélène, madre di uno dei ragazzi autistici, mentre Benjamin Lesieur è Joseph. Frédéric Pierrot è invece l’ispettore dell’IGAS. Nel film, per i ruoli dei ragazzi autisti sono poi stati scelti attori non professionisti realmente affetti da questa sindrome, che hanno così portato ulteriore realismo al film.

The Specials – Fuori dal comune: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Specials – Fuori dal comune grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 30 marzo alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Fonte: IMDb

Dai fumetti al cinema: i 10 personaggi più ambiti

Dai fumetti al cinema: i 10 personaggi più ambiti

I film di supereroi sono ormai una dominante ad Hollywood: hanno permesso a tanti personaggi dei fumetti di fare il loro ingresso nel mondo del cinema. Dalla DC Comics al DCEU, dalla Marvel Comics all’MCU. C’è spazio per tutti sul grande schermo.

Tanti eroi della carta stampata hanno già preso forma in live-action. Alcuni, come Batman o Spider-Man, hanno già avuto numerosi interpreti. Ma manca ancora qualcuno. Gli utenti di Ranker hanno espresso le loro preferenze sui personaggi dei fumetti che dovrebbero prendere vita sul grande schermo. Vediamo chi sono i preferiti dai fan!

Booster Gold

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Paragonato ad altri grandi eroi dell’universo DC, Booster Gold è un personaggio relativamente nuovo che si è affermato negli ultimi decenni. Tuttavia, questo divertente eroe dei fumetti, capace di viaggiare nel tempo, ha accumulato un forte seguito tra i fan, ora ansiosi di vederlo in azione anche sullo schermo.

Booster Gold è apparso in diversi show della DC ma non ha fatto ancora il suo debutto cinematografico. Anche se sembra ci sia in progetto un film da solista per l’eroe, non ci sono state notizie concrete riguardo ciò negli ultimi anni.

Nova

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Con Guardiani della Galassia, l’MCU ha aperto le porte del cinema alla parte cosmica dei Marvel Comics, ma lo Spazio rimane ancora poco esplorato rispetto alle avventure terrestri. Tra i tanti eroi del cosmo che potrebbero essere esplorati c’è anche Nova.

Nova è un membro del Nova Corps, l’unità di polizia intergalattica che è già si è stabilita nell’MCU. Ciò offre la possibilità ad un eroe dei fumetti di entrare in un film insieme ad altri membri di un’avventura spaziale, come d’altronde è successo a Spider-Man e Ms. Marvel. Per fortuna, la lunga attesa per un film con Nova sembra essere giunta al termine: pare che sarà uno dei prossimi supereroi ad essere introdotto nell’MCU.

Blue Beetle

Blue Beetle fumetti

Se la Marvel ha personaggi del calibro di Spider-Man e Ant-Man, è giusto che anche la DC porti sul grande schermo il proprio eroe-insetto: Blue Beetle, l’eroe che indossa uno scarabeo alieno per combattere il crimine.

I fan dei fumetti sono particolarmente curiosi di vedere la versione live-action di Jamie Reyes. Il supereroe, messicano e adolescente, conquisterebbe il pubblico e potrebbe essere l’aggiunta perfetta al DCEU. Anche Blue Beetle è un personaggio con un progetto attualmente in fase di lavorazione: sembra che Xolo Maridueña assumerà il ruolo.

Martian Manhunter

Martian Manhunter

Anche se nei fumetti Martian Manhunter è stato un membro della Justice League per molti anni, non ha generato lo stesso livello di interesse di alcuni suoi compagni di squadra.

Zack Snyder sembrava avere grandi piani per il personaggio: ha provato a dare spazio a Martian Manhunter in Justice League, nascondendo l’eroe alieno dietro al generale Swanwick. Il cammeo non è però riuscito a dare al personaggio la giusta rilevanza. Chissà se e quando lo rivedremo.

Namor

Namor fumetti

Namor il Sub-Mariner viene spesso liquidato come una brutta copia di Aquaman, ma in realtà esso precede l’eroe subacqueo della DC. Namor è anche uno dei personaggi più complessi della Marvel: è tanto un cattivo quanto un eroe.

Come protettore di Atlantide, nei fumetti Namor spesso combatte con gli altri Vendicatori per il bene del suo popolo. Ha anche formato alleanze complesse con altri eroi Marvel. Si dice che sarà il principale antagonista in Black Panther -Wakanda Forever: sarà interessante vedere come viene rappresentato in live-action.

Batman of the Future

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Le storie di Batman non bastano mai: se il film The Batman ha fornito un originale Cavaliere Oscuro, ci sono percorsi ancora più interessanti che potrebbero essere presi dall’eroe.

Ad esempio, nella serie animata Batman of the Future, l’adolescente Terry McGinnis prende il mantello di Batman e viene istruito ad essere un eroe da un vecchio Bruce Wayne. I fan della serie hanno amato la possibilità di vedere il futuro di Gotham City e il ritorno dei vari personaggi iconici di Batman. Forse questa è la strada che potrebbe prendere il prossimo reboot cinematografico del personaggio.

Zatanna

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I fumetti della DC includono tanti mondi, uno di questi è quello della magia. Parlando di magia, non si può non pensare a Zatanna, personaggio volto alla lotta al crimine e spesso connessa a Batman.

Manca una versione live-action di Zatanna: sembrava che la maga dovesse fare il suo debutto sul grande schermo con Justice League, ma così non è stato. Pare però che il personaggio avrà il suo film da solista, probabilmente con la regia di Emerald Fennell.

Deathstroke

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Ecco un altro personaggio dei fumetti della DC che Zack Snyder ha provato, senza riuscirci, a portare in live-action: DeathstrokeSlade Wilson è un mercenario che si è scontrato con Batman molte volte ed è uno dei suoi nemici più temibili.

Deathstroke doveva inizialmente essere il cattivo per il film di Batman con Ben Affleck e Joe Manganiello avrebbe dovuto ricoprire il ruolo. Inoltre, sembrava ci fosse in programma un film da solista per Slade Wilson (con la regia di Gareth Evans). Purtroppo, entrambi i progetti sono andati in fumo e il futuro del personaggio del DCEU rimane incerto.

Moon Knight

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Moon Knight è uno degli eroi più complessi e interessanti della Marvel, anche se erroneamente viene visto come la risposta del franchise a Batman della DC. Marc Spector è un mercenario affetto da un Disturbo Dissociativo dell’Identità: grazie alla sua patologia, può trasformarsi nel potente vigilante Moon Knight.

Il personaggio è ora all’apice del successo: è da poco uscita la serie Disney+ che lo vede protagonista, in una versione live-action interpretata da Oscar Isaac. Tuttavia, i fan più accaniti dell’eroe vorrebbero vedere Moon Knight in un film dell’MCU  (magari come protagonista).

Nightwing

Nightwing-fumetti

Batman è l’iconico protettore di Gotham City, ma non è l’unico: Dick Grayson è un partner di vecchia data nella lotta al crimine di Bruce Wayne. Inizialmente assume l’identità di Robin, poi quella dell’eroe Nightwing. Tuttavia, da quando Chris O’Donnell ha interpretato il ruolo nei film Batman di Joel Schumacher, la DC non ha più espresso interesse nel rappresentare il personaggio in live-action.

Nightwing offre una versione più matura di Grayson: è la personalità che egli assume quando abbandona il costume di Robin. Anche se sappiamo che il personaggio non apparirà nel franchise di Batman con Robert Pattinson, c’è ancora speranza. Il regista Chris McKay ha annunciato che sta attualmente lavorando ad un film da solista per Nightwing.

Moon Knight: promo dal secondo episodio

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Moon Knight: promo dal secondo episodio

Disney+ ha diffuso il promo del secondo episodio di Moon Knight che arriverà prossima settimana sulla piattaforma streaming.

Iscriviti a Disney+ e inizia a guardare le più belle storie Marvel e molto altro!

Moon Knight

Moon Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Mohamed Diab e il team di Justin Benson & Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis, Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i co-executive producer.

Marvel Studios Moon Knight, è la nuova serie serie originale live-action Marvel Studios che debutterà dal 30 marzo in esclusiva su Disney+. La serie segue Steven Grant, un tranquillo impiegato di un negozio di souvenir, che viene colpito da vuoti di memoria e ricordi provenienti da un’altra vita. Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con il mercenario Marc Spector. Mentre i nemici di Steven/Marc si avvicinano, i due devono indagare sulle loro identità complesse mentre si spingono in un mistero mortale tra i potenti dei dell’Egitto.

Moon Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Mohamed Diab e il team di Justin Benson & Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis, Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i co-executive producer.

10 film di supereroi in cui simpatizziamo con il villain

10 film di supereroi in cui simpatizziamo con il villain

L’attesissimo Doctor Strange nel Multiverso della Follia del MCU, che arriverà sugli schermi il 6 maggio 2022, dovrebbe presentarci una rinnovata versione di Wanda Maximoff, nuovamente nei panni della “cattiva”, oltre ad analizzare e mettere in discussione le azioni discutibili e il cattivo giudizio di Strange. Tuttavia, questa formula di rimodellare la caratterizzazione dei personaggi preferiti dai fan, aggravandone il loro concetto di moralità, non è assolutamente una novità.

La linea tra eroismo e malvagità è sempre stata sottile, indefinita e fin troppo facile da valicare, in particolare nel mondo dei supereroi: proprio come molti potenti eroi hanno commesso crimini nefasti, anche molti villain hanno dimostrato di essere capaci di redenzione. Delineare archi narrativi compassionevoli per i villain non solo eleva, in contrapposizione, i protagonisti su un terreno morale più alto, ma enfatizza anche il grigiore nebuloso che circonda ciò che significa veramente fare la cosa giusta.

Avengers: Infinity War

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Avendo perso il suo pianeta natale, Titano, Thanos cerca di risparmiare il resto dell’universo dallo stesso destino. Non ha pregiudizi nel suo cuore e crede di lottare per qualcosa di giusto, rifiutando di essere ostacolato – anche se questo significa sacrificare la sua amata ” piccolina”, Gamora. Una volta ottenuto il successo, non gongola o festeggia, semplicemente volge lo sguardo all’alba di un nuovo giorno.

Ritraendo Thanos come un vincitore ferito che ha raggiunto l’equilibrio cosmico – nonostante gli sia costato “tutto” – Infinity War ricorda agli spettatori quanto sia soggettivo raggiungere “la cosa giusta“. La forte volontà e determinazione di Thanos rispecchia anche le opposte visioni di Tony e Steve in Captain America: Civil War, evidenziando fin dove sia eroi che cattivi possano spingersi in nome delle loro convinzioni.

Big Hero 6

big hero 6 villain

Una volta che viene rivelato che Yokai è in realtà il professor Callaghan che cerca di vendicare l’ingiusta perdita di sua figlia, Abigail, è facile solidarizzare con lui. Scoprendo che Abigail è stata inviata come pilota di prova per il dispositivo di teletrasporto di Alistair Krei, ma sfortunatamente il test è fallito e lei è rimasta dispersa nel portale, è facile comprendere l’attitudine affranta e infuriata di Callaghan, che vuole vendicarsi a tutti i costi.

La storia di Callaghan traccia un parallelismo con quella di Hiro, e la successiva esplosione furiosa di Hiro è ancora più giustificata attraverso le azioni di Callaghan: proprio come Callaghan cerca di distruggere Krei per vendicare Abigail, anche Hiro voleva uccidere Callaghan per l’ingiusta morte di Tadashi. Callaghan, guadagnandosi dunque la nostra simpatia, contribuisce a mettere in evidenza i temi dell’importanza di un sostegno e di una guida mentre si affronta una tragica perdita, e di come questo sostegno possa fare la differenza rendendoci un “Hiro” piuttosto che uno “Yokai”.

The Batman

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Avendo passato l’infanzia in un orfanotrofio, Edward Nashton attendeva con impazienza il fondo di rinnovamento promesso dal candidato sindaco Thomas Wayne. Ma, a causa dell’assassinio di lui e di sua moglie, dell’appropriazione indebita del fondo da parte dell’élite di Gotham e del disinteresse del Bruce adulto per qualsiasi questione finanziaria, l’orfanotrofio non ricevette mai alcun miglioramento.

Vittima dei sistemi corrotti di Gotham, anche Edward aspirava alla vendetta. Infatti, attraverso i parallelismi tra lui e Bruce, The Batman illustra quanto sia facile, secondo le circostanze, trasformare l’innocente in un cattivo, e quanto la linea tra crociato e criminale sia veramente sottile. Questo tipo di scelte narrative e la compassione che proviamo per il personaggio permettono non solo a noi spettatori, ma anche a Bruce, di imparare dai propri errori, come dimostra il suo significativo monologo finale.

Venom: La furia di Carnage

La seconda puntata di Venom ci ha presentato due orfani maltrattati, Cleetus e Frances, che si convertono negli antagonisti principali. La furia di Carnage inizia proprio con il loro distacco, dimostrando quanto il duo sia diventato un prodotto del loro ambiente, il che ci fa provare compassione per questi due personaggi, solitari, emarginati ed abbandonati a se stessi.

Quest’empatia che proviamo nei loro confronti confonde ancora una volta i punti di vista su ciò che significa essere un cattivo contro un eroe, un tema ricorrente della serie di film su Venom e serve anche a consolidare ulteriormente Eddie Brock come un protagonista ammirevole e di buon cuore, soprattutto perché un Cleetus sconfitto e disincarnato dice a Eddie: “Sai cosa volevo davvero? Volevo la tua amicizia“, proprio prima che Venom gli stacchi la testa a morsi.

The Dark Knight

È difficile considerare Due Facce come un villain in toto quando la trasformazione di Harvey Dent da nobile procuratore distrettuale a spietato assassino è stata così ben eseguita. Avendo perso l’amore della sua vita – nonostante la sua incrollabile fede nel fatto che sarebbe stata salvata – combinato con la fatidica esplosione, la svolta morale di Harvey sembra inevitabile.

Siamo portati quindi a simpatizzare con lui, specialmente durante il suo monologo senza speranza, un attimo prima della sua morte, ma tutto ciò è ovviamente funzionale anche a rafforzare il ruolo di Batman come eroe. Raffigurando Due Facce come un personaggio degno di compassione, The Dark Knight dimostra ancora una volta la forza e la volontà che Bruce Wayne deve sfoderare per non soccombere al mondo di corruzione che lo circonda.

Gli Incredibili

Una volta un giovane Incrediboy con gli occhi da cerbiatto che cercava di essere istruito dal suo idolo, Mr. Incredible, Buddy Pine è cresciuto fino a diventare un ricco magnate della tecnologia, deciso a sostituire i supereroi con la tecnologia. Annientamento spietato a parte, Buddy è in fondo un super-fan che è stato emarginato a causa della sua inesperienza con il mondo e la mancanza di poteri, considerato da Bob come un fastidio piuttosto che una potenziale spalla.

L’arco di Buddy raggiunge chiunque si sia mai sentito emarginato o abbia visto i propri sogni infranti; fornendogli dunque una backstory degna di empatia e comprensione, Gli Incredibili sottolinea l’importanza di affrontare in modo sano il rifiuto, e anche il danno che l’esclusività elitaria causa a coloro che lascia fuori. Anche se Buddy si è trasformato in cattivo, lo ha fatto innegabilmente per la speranza di un mondo più equo, pronunciando l’iconica frase: “E quando tutti saranno super… nessuno lo sarà“.

Black Panther

black panther villain

Rimasto orfano di padre e abbandonato, N’Jadaka ha dovuto farsi largo senza il sostegno della sua famiglia wakandiana, intraprendendo un percorso meno regale, e assumendo un nome ancora meno nobile: Killmonger. Nonostante i suoi metodi, è chiaro che N’Jadaka stava combattendo in nome dell’accettazione e giustizia personale, che non gli è stata legittimamente concessa finché non l’ha pretesa.

Nel creare questo background per N’Jadaka, Black Panther ha dimostrato ancora una volta che se gli eroi – come T’Chaka – possono fare cose cattive per buone ragioni, i cattivi non fanno eccezione. Il film definisce questo personaggio come disorientato e dimenticato, piuttosto che come egoista e avido di potere, come testimonia l’emozionante scena della sua morte. La storyline di N’Jadaka ha anche aiutato T’Challa a crescere e a connettersi con se stesso, passando dalla figura di un uomo che ha ricevuto la corona a quella di un uomo che se l’è guadagnata.

X-Men: First Class

magneto villain

Il personaggio di Magneto si era ben consolidato come un antagonista inaffidabile ma dalla grande complessità caratteriale, nella trilogia originale degli X-men. First Class parte proprio da questo concetto cardine, offrendo un resoconto più dettagliato della maniera traumatica in cui le abilità di Magneto sono state estorte da lui, alimentando così il suo dolore e il conseguente trauma.

La vicinanza al personaggio che scaturisce dalla nostra parte guida la narrazione e collega il prequel alla serie originale, con l’omicidio della madre di Erik che spiega il suo disprezzo per coloro che maltrattano i mutanti. Mentre Xavier e Magneto hanno sempre fondamentalmente dissentito su come i mutanti dovrebbero vivere nel mondo, First Class giustifica i ragionamenti di Magneto: questo è il motivo per cui, quando si separa da Xavier dopo aver ucciso Shaw, proviamo più compassione e comprensione verso le sue azioni contro i non-mutanti.

Captain America: Civil War

zemo villain

Nonostante abbia diviso i Vendicatori, Helmut Zemo non è propriamente considerato un “cattivo” e, infatti, un grandissimo colpo di scena rivela che stava semplicemente operando da villain per vendicare la morte della sua famiglia a Sokovia. Ironicamente, il dolore di Zemo è l’esatto motivo per cui Tony ha accettato di firmare gli Accordi di Sokovia in primo luogo: per minimizzare i danni collaterali che inevitabilmente avrebbero accompagnato i Vendicatori.

Dunque, è difficile non simpatizzare con il dolore e la perdita di Zemo in Civil War, soprattutto quando T’Challa sottolinea che la vendetta di Zemo si rispecchia in Tony. Questa compassione che suscita in noi il personaggio non solo complica da sé l’ideale di giustizia che dovrebbe incarnare un Vendicatore, ma contribuisce anche a convertire Zemo in un favorito dei fan nella sua successiva apparizione, The Falcon and the Winter Solider.

Spider-Man: No Way Home

no way home cattivi

Spider-Man: No Way Home si è focalizzato su ciò che i precedenti film come Spider-Man 3 e The Amazing Spider-Man 2 hanno suggerito: l’idea che non tutti i cattivi sono intrinsecamente malvagi. Alcuni sono individui emarginati e dimenticati che vogliono essere considerati; altri sono dominati dalle loro personalità mutate e distorte; altri ancora stanno solo cercando di fare il meglio per le loro figlie. Tutti sono degni di una seconda possibilità, anche i malvagi Goblin verdi responsabili di una delle morti più tristi del MCU.

Ciò è evidenziato efficacemente durante il climax, quando un Peter consumato dalla rabbia tenta di uccidere Norman Osborne. Permettendo al pubblico di simpatizzare con Norman, la ricerca di vendetta personale e la morale di Peter vengono messe in discussione: questo è il motivo per cui la sua decisione di fare alla fine la cosa giusta è ancora più d’impatto. Spider-Man: No Way Home incarna dunque sapientemente l’idea che persino i cattivi siano degni di simpatia, e quanto sia fragile e sfocata la linea tra giusto e sbagliato.

Bridgerton 2: 10 domande lasciate in sospeso dal finale

Bridgerton 2: 10 domande lasciate in sospeso dal finale

Con la seconda stagione, Bridgerton ha confermato di essere la serie degli scandali e del romanticismo. Uscita su Netflix il 25 marzo, in otto puntate ha sconvolto e riorganizzato le dinamiche della prima stagione: questa volta i riflettori sono tutti su Anthony, finalmente pronto a sposarsi e trovare una degna viscontessa.

Se la prima stagione è rimasta fedele al libro, molti fan hanno notato che quella del secondo anno ha preso una piega fortemente diversa rispetto al materiale originale. Inoltre, Bridgerton 2 si è conclusa con tanti cuori spezzati e ha lasciato una serie di questioni irrisolte per diversi personaggi, da Penelope Featherington a Eloise Bridgerton. Il finale cupo ha aperto una serie di domande sul futuro. Dato che Netflix ha confermato la serie per altre due stagioni, come si evolveranno le vicende?

Sarà dato il giusto spazio ai più piccoli fratelli Bridgerton?

bridgerton-2-daphne-basset-e-francesca-gregory-hyacinth-violet-benedict-anthony-bridgertonI fan della serie di libri di Julia Quinn sanno che ogni romanzo segue la storia di uno degli otto figli del defunto visconte Bridgerton: essi sono, con le loro love story, i protagonisti degli otto libri scritti dall’autrice americana. Tuttavia, la serie arricchisce notevolmente il materiale cartaceo, aggiungendo più sostanza ad ogni arco narrativo.

Finora, le prime due stagioni hanno sviluppato la storia dei fratelli Colin ed Eloise, e l’ultima stagione ha anche dato spazio per il secondogenito Bridgerton, Benedict. Tuttavia, non sono ancora state approfondite le storie dei personaggi più giovani come Francesca, Gregory e Hyacinth. Il terzo capitolo potrebbe essere quello perfetto per dar loro più spazio sullo schermo, visto che Daphne e Anthony passeranno sicuramente in secondo piano.

Cos’è successo a Francesca?

Bridgerton-2Molti fan della prima stagione avranno notato che in Bridgerton 2 manca uno dei fratelli più giovani: Francesca appare solo nei primi episodi, durante il debutto di Eloise, ma poi svanisce nel nulla. È assente anche nel penultimo episodio, quello del ballo di sua madre, in cui invece sono presenti Gregory e Hyacinth. Sorprende che nessun membro della famiglia dica qualcosa, anche una banalissima scusa, per la sua assenza. Tutto ciò crea un buco nella trama e lascia ai fan un grosso punto interrogativo sul futuro del personaggio nella serie.

In realtà, c’è una buona ragione per la scomparsa di Francesca: l’attrice che interpreta il ruolo, Ruby Stokes, ha potuto fare poco in Bridgerton 2 per problemi di programmazione con un’altra serie Netflix che la vede coinvolta, Lockwood & Co.

Che ne sarà di Benedict Bridgerton?

bridgerton-stagione-2Benedict è il secondogenito dei fratelli Bridgerton. A differenza del maggiore Anthony, investito degli oneri e onori di visconte, Benedict ha molta più libertà e tenta di seguire i propri sogni: ama l’arte e nutre il desiderio di diventare un artista compiuto.

Purtroppo, nella stagione 2 Benedict entra in confusione quando scopre che suo fratello ha comprato la sua ammissione alla scuola d’arte e si rende conto delle sue responsabilità di secondogenito. Bridgerton 2 si conclude con Benedict che abbandona la scuola, lasciando in dubbio cosa accadrà al personaggio in futuro. Ritroverà la passione per l’arte? I fan sospettano (e sperano) che la storia di Benedict sarà al centro della prossima stagione, cosa che sarebbe in linea con la cronologia dei libri.

Come farà Eloise a gestire le verità scoperte?

Eloise-in-Bridgerton-2

Non solo per Benedict, anche per Eloise il finale di stagione è ricco di amarezza e scoperte sconvolgenti. Il personaggio debutta in Bridgerton 2 e assume subito un ruolo rilevante: Eloise mette in discussione la visione tradizionale dei diritti delle donne dell’Ottocento e diventa paladina del ruolo femminile in società.

Visti gli screzi con Lady Whistletown – e la scoperta che dietro al personaggio misterioso si cela la sua migliore amica – Eloise arriva a fine stagione con il cuore infranto. I fan ora si chiedono cosa farà la ragazza con queste informazioni: potrebbe, ad esempio, usare il segreto dell’amica come arma per ottenere qualcosa in futuro.

Ci sarà una riconciliazione tra Eloise e Penelope?

Penelope-e-Eloise

La fine dell’amicizia tra Penelope e Eloise è forse uno dei momenti più strazianti di Bridgerton stagione 2Eloise ha tutto il diritto di essere arrabbiata con Penelope, considerando che Lady Whistletown ha messo in cattiva luce la sua famiglia diverse volte e, soprattuto, lo scandalo su Eloise ha davvero superato ogni limite.

La scoperta del segreto di Penelope nella serie è diversa rispetto ai libri e lascia domande sul futuro dell’amicizia tra le ragazze. L’ultima cosa che i fan vogliono è che la loro sia una rottura definitiva: molti sperano che ci sia una qualche forma di riconciliazione. Ma quanto tempo ci vorrà?

Vedremo il ritorno di Jack Featherington in Bridgerton?

FeatheringtonQuando la serie non segue la famiglia Bridgerton, si concentra su quella del vicino, i Featherington. Con la morte del barone Featherington, è arrivato il nuovo barone: Jack è un personaggio eccentrico che ha navigato per tutta l’America ed è abile nell’ingannare gli investitori con la sua attività fraudolenta.

Anche se alla fine Portia, per proteggere la sua reputazione e quella delle sue ragazze, riesce a mandare via Jack, resta il dubbio se il personaggio tornerà in futuro. Altrimenti cosa potrebbe succedere alla famiglia Featherington? Come prevedibile, Jack è stato il personaggio meno gradito della seconda stagione e alcuni fan sperano che la sua storia si sia già conclusa.

Edwina Sharma si fidanzerà con il Principe di Prussia?

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Edwina non ha ancora trovato il suo principe azzurro, ma c’è ancora tempo. Nella seconda stagione di Bridgerton, la regina Charlotte ha fatto di tutto perché la ragazza si mettesse con suo nipote, il Principe di Prussia Friedrich. Forse, la seconda stagione non è la fine della storia di Edwina, ma il suo inizio.

La storyline tra Edwina e Friedrich manca nei libri: chissà se il Principe farà il suo ritorno nella prossima stagione, dopo che non è riuscito a garantire il matrimonio di Daphne.

La Regina Charlotte continuerà a cercare Lady Whistletown?

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La più determinata nella ricerca dell’identità di Lady Whistletown è Queen Charlotte. Nella seconda stagione, la Regina ha fatto un’ottima ricerca ed è quasi riuscita a scoprire Penelope. Purtroppo, alla fine i sospetti sono caduti sulla persona sbagliata.

Resta da vedere se nelle prossime stagioni Charlotte avrà ancora l’energia per indagare su Lady Whistletown. Considerando che nei libri la ricerca di Lady Whistledown è parte essenziale della storia di Colin Bridgerton, si spera che le ambizioni della Regina abbiano un seguito nella terza stagione.

Cosa accadrà tra Colin e Penelope?

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Nella seconda stagione si è vista un’evoluzione del rapporto tra Colin e Penelope. I due restano in contatto durante tutto il viaggio di Colin ma, purtroppo, nel finale tutto cambia piega: lui dichiara di non aver alcun interesse nei confronti di Penelope.

Dopo aver distrutto l’amicizia con Eloise e dopo aver sentito le fredde parole di Colin, Penelope è giunta al suo punto più basso. Tuttavia, il finale della seconda stagione potrebbe essere un (infimo) punto di partenza per Bridgerton 3.

Chi sarà al centro di Bridgerton 3?

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Come abbiamo detto, nei libri di Julia Quinn ogni romanzo è incentrato su uno dei fratelli Bridgerton. Finora, la serie ha seguito la sequenza cronologica dei libri, con Daphne al centro della prima stagione ed Anthony (Jonathan Bailey) protagonista della seconda. Detto ciò, la terza stagione dovrebbe basarsi sul romanzo La proposta di un gentiluomo, ossia è la storia di Benedict Bridgerton.

Dopo una recente intervista al produttore dello show Shonda Rhimes, le possibilità sembrano essere diverse: Rhimes ha suggerito che la storia di Benedict potrebbe non essere inclusa nelle prossime stagioni. Visti gli sviluppi tra Colin ed Eloise nella stagione 2, questa teoria sembra plausibile. Per il momento però, nulla è ancora certo.

Nastri d’Argento per i Documentari, le short list per le nomination 2022

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Anche i grandi protagonisti della musica e del cinema, da Caterina Caselli a Ornella Vanoni e Lucio Dalla, da Monica Vitti a Nino Manfredi, Gigi Proietti e Marina Cicogna e poi, nel ‘cinema del reale’ i diritti civili e gli anni ‘70 dei grandi cambiamenti sociali nella short list dei Nastri d’Argento per i Documentari annunciata oggi dai Giornalisti Cinematografici.

I finalisti sono stati scelti tra i 150 film usciti nel 2021 e visionati dal Direttivo Nazionale appena rinnovato in un panorama particolarmente ricco di temi, storie e personaggi che non dimentica l’attualità in un’annata ancora critica, siglata da interessanti testimonianze legate al presente in un fermento creativo speciale considerando le condizioni critiche vissute dal cinema per gli effetti della pandemia.

Oltre il Cinema del reale tra i titoli finalisti (nelle sezioni Cinema, Spettacoli, Cultura e Docufilm) anche una produzione che ricorda, per esempio, nel segno della memoria Sergio Corbucci nella lunga testimonianza di Quentin Tarantino in Django & Django, ma anche Federico Fellini, Ennio Flaiano, il cinema di Lucio Fulci e di Cecilia Mangini, e poi un viaggio nella Ferrara del Giardino dei Finzi Contini, omaggio a Giorgio Bassani e Vittorio De Sica, e ancora il bellissimo racconto di un cinema ritrovato tra le macerie della Storia de La macchina delle immagini di Alfredo C. e la tradizione di un teatro antico tramandato con i Pupi siciliani  di Cùntami.

Nel ricordare che il Direttivo dei Nastri d’Argento ha già annunciato il Nastro al Documentario dell’anno che premia Ennio di Giuseppe Tornatore, qui di seguito, la lista completa dei titoli finalisti che i Giornalisti Cinematografici hanno selezionato, per regolamento, tra i film proposti nell’anno solare (2021) da Festival e rassegne e/o diffusi anche sulle piattaforme e reti tv, poi andati in sala.

Tra i premi che saranno assegnati anche il Nastro della legalità in collaborazione con il Festival Trame e il Premio Valentina Pedicini in collaborazione con il CSC – Scuola Nazionale di Cinema Sede Sicilia.

Nell’ultima settimana di Aprile l’annuncio e la consegna dei Nastri e dei Premi speciali, con il Nastro della legalità e due menzioni ad altrettanti titoli scelti per la loro particolare attenzione all’impatto del Covid sul mondo del cinema dal punto di vista del lavoro e della formazione.

Nastri d’Argento per i Documentari – I finalisti 

  • CINEMA DEL REALE

A DECLARATION OF LOVE di Marco SPERONI

CAVEMAN – IL GIGANTE NASCOSTO di Tommaso LANDUCCI

C’E’ UN SOFFIO DI VITA SOLTANTO di Matteo BOTRUGNO, Daniele COLUCCINI

DAL PIANETA DEGLI UMANI di Giovanni CIONI

FUTURA di Pietro MARCELLO, Francesco MUNZI, Alice ROHRWACHER

IL PALAZZO di Federica DI GIACOMO

L’ACQUA L’INSEGNA LA SETE – Storia di classe di Valerio JALONGO

LET’S KISS – Franco Grillini. Storia di una rivoluzione gentile di Filippo VENDEMMIATI

ONDE RADICALI di Gianfranco PANNONE

SCALFARI – A sentimental journey di Enrica SCALFARI, Donata SCALFARI, Anna MIGOTTO

WAR IS OVER di Stefano OBINO

VIAGGIO NEL CREPUSCOLO di Augusto CONTENTO

Candidati al Premio Valentina Pedicini

CLIMBING IRAN di Francesca BORGHETTI

CORPO A CORPO di Maria IOVINE

LOS ZULUAGAS di Flavia MONTINI

  • CINEMA SPETTACOLO CULTURA

CATERINA CASELLI – UNA VITA, CENTO VITE di Renato DE MARIA

DJANGO & DJANGO di Luca REA

ESTERNO GIORNO di Luca REA

FELLINI – IO SONO UN CLOWN di Marco SPAGNOLI

FULCI TALKS di Antonietta DE LILLO

IL MONDO A SCATTI di Cecilia MANGINI, Paolo PISANELLI

L’ONDA LUNGA – STORIA EXTRA-ORDINARIA DI UN’ASSOCIAZIONE

di Francesco Ranieri MARTINOTTI

LUIGI PROIETTI DETTO GIGI di Edoardo LEO

MARINA CICOGNA – LA VITA E TUTTO IL RESTO di Andrea BETTINETTI

OSCAR MICHEAUX – THE SUPERHERO OF BLACK FILMAKING di Francesco ZIPPEL

PER LUCIO di Pietro MARCELLO

POMPEI. EROS E MITO di Pappi CORSICATO

UNO, NESSUNO, CENTO NINO di Luca MANFREDI

SENZA FINE di Elisa FUKSAS

VITTI D’ARTE, VITTI D’AMORE di Fabrizio CORALLO

  • DOCUFILM

CUNTAMI di Giovanna TAVIANI

FELLINI E L’OMBRA di Catherine MC GILVRAY

IL GIARDINO CHE NON C’E’ di Rä DI MARTINO

LA MACCHINA DELLE IMMAGINI di ALFREDO C. di Roland SEJKO

LA SCELTA DI MARIA di Francesco MICCICHE’

LUSSU di Fabio SEGATORI

QUESTO E’UN UOMO di Marco TURCO

UN MARZIANO DI NOME ENNIO di Davide CAVUTI

Doctor Strange 2: uno sguardo ravvicinato al costume di Scarlet Witch

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Nuove immagini che arrivano da un evento cinematografico che promuove Doctor Strange nel Multiverso della Follia rivelano uno sguardo da vicino al nuovo costume di Scarlet Witch. I fan di MCU attualmente hanno la possibilità di vedere il primo episodio Moon Knight su Disney+ per ingannare l’attesa di vedere la prossima avventura sul grande schermo del franchise. Dopo diversi ritardi, Doctor Strange 2 debutterà finalmente a maggio e promette di capovolgere completamente l’attuale status quo del MCU. Benedict Cumberbatch torna a interpretare il Doctor Stephen Strange nella sua sesta uscita sullo schermo. A lui si uniranno Benedict Wong, Chiwetel Ejiofor, Rachel McAdams e il nuovo arrivato della Marvel Xochitl Gomez.

Ebbene, insieme a loro ci sarà anche in un ruolo secondario: Scarlet Witch di Elizabeth Olsen che avrà anche un nuovo costume che possiamo vedere con maggior dettaglio. In un certo senso, il costume d Scarlet Witch in Doctor Strange 2 condivide alcune somiglianze con quello che l’attrice ha indossato nel finale di WandaVision  ma è come se tutto fosse stato migliorato. Ora ha le maniche più lunghe e ci sono più dettagli sul davanti del suo abito. La sua corona sembra essere la stessa, però. Eccolo di seguito:

Scarlet Witch costumeQuello che sappiamo di Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 25 marzo 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Jim Carrey commenta l’Enigmista di Paul Dano in The Batman

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Jim Carrey rivela i suoi pensieri in merito all’interpretazione di Paul Dano dell’Enigmista di  The Batman. Caped Crusader della DC è stato reinventato ancora una volta sul grande schermo, questa volta dal regista Matt Reeves e dall’attore Robert Pattinson. The Batman ha debuttato nelle sale all’inizio di questo mese e si è rapidamente affermato come il film di maggior successo del 2022. La versione cruda e oscura del personaggio è ambientata in un mondo separato dal DCEU e si concentra su un Bruce Wayne nel suo secondo anno da Cavaliere Oscuro di Gotham.

L’Enigmista di Dano è il cattivo principale di The Batman. Un mostro mascherato con una passione per “Ave Maria”, l’Enigmista mira a smascherare la corruzione di Gotham uccidendo uno per uno i suoi personaggi pubblici più importanti. Come molti di voi sapranno prima di Paul Dano, l’attore Jim Carrey ha regalato forse la performance più nota dell’Enigmista grazie alla sua interpretazione in Batman Forever. La versione del cattivo di Carrey è molto più banale e sempliciotta di quella di Dano naturalmente. 

Ebbene durante la promozione del suo nuovo film  Sonic  2 con UNILAD, a Carrey è stato chiesto se avesse visto The Batman e se avesse qualche idea su questo nuovo Enigmista. L’amato attore ha ammesso di non averlo ancora fatto, ma nel complesso ha dei sentimenti contrastanti riguardo al film e alla sua rappresentazione del cattivo. Carrey non ha voluto criticarlo apertamente, ecco le sue parole:

“Non l’ho visto. È una versione molto oscura. Ho emozioni contrastanti al riguardo. A ciascuno il suo e tutto il resto. Amo Paul Dano come attore, è un attore straordinario. Ma c’è qualcosa che mi preoccupa quando vedo pazzoidi  con il volto coperto che fanno male alle persone …potrebbero incoraggiare le persone a fare lo stesso. Ci sono alcuni malati là fuori che potrebbero adottare quel metodo. “Ho una coscienza sulle cose che scelgo. Robotnik [il suo cattivo di Sonic 2] ha le bombe dei cartoni animati e nessuno si fa male. So che c’è un posto per questo, e non voglio criticarlo, ma non lo è il mio genere di cose… è molto ben fatto, quei film sono molto ben fatti”.

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

I segreti di Silente sarà il film di Animali fantastici più lungo di sempre

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La durata di Animali fantastici – I segreti di Silente, il terzo capitolo della serie di film prequel di Harry Potter, è stata ufficialmente rivelataDopo il primo film,  Animali fantastici e dove trovarli,  il secondo film,  Animali fantastici: I crimini di Grindelwald, ha ricevuto un’accoglienza notevolmente scarsa. A causa di questo (e anche di un lockdown), questo nuovo terzo capitolo ha subito diversi ritardi nella produzione e un’importante riscrittura. Dopo quattro anni di attesa, il film uscirà finalmente il mese prossimo.

Dopo gli eventi del secondo film,  Animali fantastici – I segreti di Silente  vede il mago oscuro Gellert Grindelwald (Mads Mikkelsen) ancora impegnato a ingaggiare seguaci, mentre il professore di Hogwarts Albus Silente (Jude Law) è ancora riluttante a combattere e porre fine alla minaccia lui stesso. In alternativa ad un suo intervento diretto, mette insieme una squadra che include il magizoologo Newt Scamander (Eddie Redmayne), il fratello di Newt, Theseus Scamander (Callum Turner), l’assistente di Newt Bunty (Victoria Yeates), la professoressa di Ilvermorny Lally Hicks (Jessica Williams), il tormentato mago Yusuf Kama (William Nadylam) e il No-Mag Jacob Kowalski (Dan Fogler) per dare la caccia a Grindelwald al suo posto.

Il BBFC  (il British Board for Film Classification) ha rivelato che  Animali fantastici: I segreti di Silente  sarà la puntata più lunga della serie con 136 minuti (2 ore e 16 minuti). Dunque ancora due minuti in più rispetto ai capitoli precedenti: il primo durava 132 minuti e il secondo 134. Nello spettro più ampio del franchise generale  di Harry Potter, questo rende  il film l’ottavo più lungo dell’intera serie, subito dietro a Harry Potter e l’Ordine della Fenice  del 2007 (138 minuti) ma prima di I Doni della Morte – Parte 2 del 2011 (130 minuti).

Animali fantastici – I segreti di Silente, il nuovo trailer

Animali fantastici – I segreti di Silente della Warner Bros. Pictures è la nuova avventura del Wizarding World creato da J.K. Rowling. Animali fantastici – I segreti di Silente presenta un cast guidato dal premio Oscar  Eddie Redmayne (“La teoria del tutto”), il due volte candidato all’Oscar Jude Law (“Ritorno a Cold Mountain”, “Il talento di Mr. Ripley”), con Ezra Miller, Dan Fogler, Alison Sudol, Callum Turner, Jessica Williams, Katherine Waterstone Mads Mikkelsen. David Yates ha diretto Animali fantastici – I segreti di Silente, un film scritto da J.K. Rowling e Steve Kloves, basato su una sceneggiatura di J.K. Rowling. I produttori del film sono David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves, Lionel Wigram e Tim Lewis, mentre Neil Blair, Danny Cohen, Josh Berger, Courtenay Valenti e Michael Sharp sono i produttori esecutivi.

In Animali fantastici – I segreti di Silente Il professor Albus Silente (Jude Law) sa che il potente mago oscuro Gellert Grindelwald (Mads Mikkelsen) è intenzionato a prendere il controllo del mondo magico. Non essendo in grado di fermarlo da solo, Silente affida al magizoologo Newt Scamander (Eddie Redmayne) il compito di guidare un’intrepida squadra di maghi, streghe e un coraggioso Babbano pasticcere in una pericolosa missione, dove incontrano vecchie e nuove creature e si scontrano con la crescente legione di seguaci di Grindelwald. Con una posta in gioco così alta, quanto a lungo Silente potrà restare in disparte?

Il team creativo che ha lavorato dietro  le quinte include il direttore della fotografia George Richmond (“Rocketman”, “Kingsman: Il cerchio d’oro”), lo scenografo vincitore di tre Oscar® Stuart Craig (“Il paziente inglese”, “Le relazioni pericolose”, “Gandhi”, i film di “Harry Potter” e “Animali fantastici”) e lo scenografo Neil Lamont (“Solo: A Star Wars Story”, “Rogue One: A Star Wars Story”), la costumista vincitrice di quattro Oscar® Colleen Atwood (“Chicago”, “Memorie di una geisha”, “Alice in Wonderland”, “Animali fantastici e dove trovarli”) e il montatore che da tempo collabora con Yates, Mark Day (“Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, gli ultimi quattro film di “Harry Potter”). La musica è del nove volte candidato all’Oscar® James Newton Howard (“Notizie dal mondo”, “Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, “Defiance – I giorni del coraggio”, “Michael Clayton”, i film di “Hunger Games”).

La Warner Bros. Pictures presenta una produzione Heyday Films, un film di David Yates, Animali fantastici – I segreti di Silente. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures, e l’uscita nelle sale italiane è prevista per il 13 Aprile 2022.

Disney World: il primo sguardo all’interno di Guardians of the Galaxy Cosmic Rewind 

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Le immagini appena diffuse offrono una prima occhiata all’interno dell’attrazione dei Guardiani della Galassia di Walt Disney World,  Cosmic Rewind. L’attrazione intende mostrare le somiglianze e le differenze tra il pianeta immaginario di Xandar e le galassie della Terra. Xandar ha un ruolo importante nell’universo Marvel. Funge da base per gli ufficiali di protezione della galassia nel Nova Corps. Con Nova Coprs che presto si uniranno al MCU in un film o spettacolo cosmico in arrivo , è probabile che l’importanza diventi più chiara. Tuttavia, Xandar era già il punto d’incontro iniziale per quattro dei personaggi principali di Guardiani della Galassia.

L’avventura extraterrestre vedrà protagonisti il ​​cast principale dei personaggi del franchise dei Guardiani della Galassia, tra cui Chris Pratt nei panni di Star-Lord, Zoe Saldaña nei panni di Gamora e Dave Bautista nei panni di Drax il Distruttore. Secondo la descrizione ufficiale di Guardians of the Galaxy: Cosmic Rewind rilasciata dalla Disney, dopo che gli ospiti iniziano il loro viaggio intergalattico visitando il Galaxarium e scoprendo le meraviglie di Xandar, la corsa prenderà una svolta, trasportando i frequentatori del parco in un’entusiasmante missione in cui sono chiamati ad agire per aiutare i Guardiani della Galassia.

Ebbene oggi, Disney D23, il fan club ufficiale della Disney, ha condiviso le foto dell’attrazione sulle montagne russe su Twitter, che sarà la prima corsa ispirata ai personaggi Marvel al parco a tema della Florida e arriva dopo l’annuncio  della chiusura ufficiale dell’EPCOT Experience di Disney World. Il tweet descrive il “Galaxarium” che conterrà “ pianeti, stelle e altre meraviglie che collegano la Terra e Xandar “. Le foto rivelano uno scorcio dell’attrazione fuori dal mondo, che include paesaggi galattici apparentemente realistici dell’universo Marvel. Dai un’occhiata al post di D23 qui sotto:

L’attrazione, che sarà adatta a ospiti di tutte le età, è il primo lancio inverso su montagne russe Disney ed è una delle giostre chiuse più lunghe del mondo. Anche i segmenti diretti dal regista di Guardiani della Galassia James Gunn saranno presenti nell’esperienza immersiva. Gunn è attualmente impegnato a The Guardians of the Galaxy Holiday Special, che uscirà esclusivamente su Disney+ nel 2022, e Guardiani della Galassia Vol. 3, che si dice sia l‘epilogo delle storie dei Guardiani come conosciuti dal pubblico. Quel film uscirà nei cinema a maggio 2023. 

La Disney deve ancora rivelare la data esatta per l’apertura estiva del giro dei Guardiani della Galassia  Cosmic Rewind , ma mentre continuano ad arrivare le immagini dell’attrazione, è chiaro che un annuncio potrebbe arrivare presto. Resta da vedere se coincida o meno con il rilascio di contenuti relativi a Guardians. 

Creed 3: le nuove foto dal set mostrano l’allenamento muscolare di Jonathan Majors

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Jonathan Majors si è unito al cast di Creed 3 l’anno scorso e l’attore è chiaramente entrato in una forma incredibile per il ruolo. Le nuove  foto dal set di Creed 3  mostrano la leggera trasformazione che Majors ha subito per il ruolo. Sebbene sia sempre stato estremamente in forma, Majors ora sembra notevolmente più grande e più simile a un pugile nella serie di foto. Non è chiaro per cosa siano state fatte le riprese, ma con Majors che lavora in una varietà di foto, potrebbe essere una sorta di montaggio o sequenza di allenamento per il personaggio di Majors, che reciterà al fianco di Michael B. Jordan. Guarda le foto del set di Creed 3 qui sotto:

Il ruolo segna un’altra parte importante per Majors, i cui crediti includono anche  Da 5 Bloods, Jungleland,  Captive State,  The Last Black Man a San Francisco,  White Boy Rick e When We Rise. Successivamente apparirà nel western drammatico di Jeymes SamuelThe Harder They Fall e nel film drammatico di guerra Devotion. Majors interpreterà anche Kang The Conqueror in Ant-Man and the Wasp: Quantumania dopo la sua apparizione in Loki dei Marvel Studios.

Il film Creed 3

Creed 3 arriverà nelle sale il 23 novembre 2022. Oltre a guidare la nuova puntata, Creed 3  segnerà ufficialmente il debutto alla regia di Michael B. Jordan. I dettagli della trama sono ancora sconosciuti, ma la sceneggiatura è stata scritta da Keenan Coogler (Space Jam: A New Legacy) e Zach Baylin (King Richard) su una trama del co-sceneggiatore/regista originale Ryan Coogler (Black Panther).

Il film è prodotto da Charles Winkler, William Chartoff e David Winkler tramite Chartoff-Winkler Productions in associazione con Proximity Media insieme a Jonathan Glickman, Jordan e Coogler, mentre Adam Rosenberg, Sev Ohanian e Zinzi Coogler sono tutti produttori esecutivi.

The Batman: l’allenamento di Robert Pattinson svelato in un nuovo video

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Un nuovo video dietro le quinte offre uno sguardo inedito all’allenamento di Robert Pattinson per The Batman. Con 677 milioni di dollari incassati in tutto il mondo e oltre,  The Batman è il film con il maggior incasso del 2022 fino a dora. Il grintoso film DC si svolge in un universo separato dal DCEU e introduce una Gotham che sta cadendo a pezzi. Bruce Wayne (Pattinson) ha adottato un approccio vendicativo per ripulire il crimine nei panni di Batman e, dopo due anni, non è chiaro se stia effettivamente aiutando la città o meno. The Batman presenta anche un cast stellare che include Zoe Kravitz, Paul Dano, Andy Serkis, Colin Farrell, Jeffrey Wright e John Turturro.

Mentre tutti aspettano altre notizie sul chiacchierato sequel film, sono stati diffuso dei video per dare una piccola sbirciatina al dietro le quinte. In un video condiviso sui social media da Erica Plano Arrias, Pattinson combatte con l’allenatore di combattimento Daniel Arrias. Il video in sé è molto breve, eppure Pattinson riesce a dare una grande quantità di pugni, mostrando parte del lavoro che ha dovuto fare per prepararsi per The Batman. Di seguito il video.

 

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The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Chris Pine affronta la possibilità del ritorno di Steve Trevor in Wonder Woman 3

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L’attore Chris Pine commenta la possibilità che il suo personaggio Steve Trevor potrebbe tornare o meno in Wonder Woman 3. Pine ha interpretato per la prima volta Trevor in Wonder Woman del 2017, un soldato che cerca di reclutare una squadra per fermare il rilascio di armi a gas durante la prima guerra mondiale. Trevor è stato creato nel 1941 dal creatore di Wonder Woman, William Moulton Marston, e da allora ha agito come partner e amante di Diana Prince, nei fumetti.

Il Trevor di Pine è stato ucciso alla fine di Wonder Woman  ma è riapparso nel sequel,  Wonder Woman 84, quando Diana è stata in grado di “desiderare” di farlo tornare in vita per un breve periodo. Il ritorno di Trevor nell’84 è stato controverso, poiché il suo personaggio ha praticamente preso il controllo del corpo di un uomo vivente con solo Wonder Woman che lo vedeva come Trevor e tutti gli altri lo vedevano come un ragazzo a caso. La strana scelta della storia ha lasciato l’amaro in bocca ai fan e la sua partenza improvvisa e senza cerimonie dal sequel è stata ancora più sconvolgente, ma ha lasciato poco spazio al suo ritorno a qualsiasi titolo.

In una nuova intervista (tramite USA Today), a Chris Pine è stato chiesto cosa ha imparato lavorando con la regista di Wonder Woman Patty Jenkins  con l’attore che ha rivelato di aver imparato “il modo con il quale acquisisce fiducia sulle sue opinioni e uno spirito collaborativo, che gli permette di ottenere ciò che vuole fare.” Per quanto riguarda Wonder Woman 3, tuttavia, Pine è meno fiduciosa nel vedere Steve Trevor tornare, dando una risposta piuttosto schietta a la domanda, dicendo “Penso che il povero Steve sia morto, ma auguro loro tutto il meglio per il terzo“.

Chris Pine ha una serie di progetti in lavorazione che non ruotano attorno ai supereroi, ma sta ancora puntando su film sia ad alto budget che a basso budget. Oltre a All The Old Knives e The Contractor, Pine reciterà nel secondo film di Olivia Wilde, Don’t Worry Darling, e reciterà nel prossimo tentativo di adattamento di Dungeons & Dragons, diretto da John Francis Daley e Jonathan Goldstein. Pine dovrebbe anche tornare nel ruolo che lo ha reso noto al grande pubblico, il Capitano Kirk in Star Trek 4.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, la nuova sinossi svela il vero cattivo?

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Una nuova sinossi di Doctor Strange nel Multiverso della Follia rivela il vero cattivo del film. Il prossimo film MCU dei Marvel Studios riporterà lo stregone di Benedict Cumberbatch  sul grande schermo dopo Spider-Man: No Way Home, ma questa volta sarà un film standalone. Come molto di voi sapranno nel nuovo film Doctor Strange dovrà affrontare le ramificazioni delle sue azioni compiute in No Way Home mentre il suo incantesimo espone la Terra a minacce interdimensionali.

A circa un mese dall’uscita nelle sale di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, i Marvel Studios stanno intensificando gli sforzi di marketing per il film. Dopo l’uscita del trailer ufficiale, sono state rilasciate al pubblico maggiori informazioni sul progetto, in particolare per quanto riguarda la storia del film. Sono stati diffuso vari sguardi su un nuovo eroe del MCU, America Chavez (Xochitl Gomez), e  anche il ruolo di Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) nella storia è stato preso in giro più volte. C’è anche l’aspetto tanto atteso della versione MCU degli Illuminati. Ma una cosa non è mai stata chiarita: chi sarà il cattivo del sequel?

Man mano che i biglietti per Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia diventano disponibili in alcuni mercati internazionali, una catena di cinema nelle Filippine, SM Cinemas, ha pubblicato una nuova sinossi del film. Le nuove informazioni rivelano che il blockbuster diretto da Sam Raimi vedrà Doctor Strange collaborare con il suo fidato alleato, Wong (Benedict Wong), e persino Scarlet Witch per sconfiggere il vero cattivo, una versione alternativa di se stesso. Di seguito trovate la sinossi diffusa:

Il Dottor Stephen Strange lancia un incantesimo proibito che apre le porte al multiverso, inclusa una versione alternativa di se stesso, la cui minaccia per l’umanità è troppo grande per le forze combinate di Strange, Wong e Wanda Maximoff.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 25 marzo 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Project Artemis: Chris Evans e Scarlett Johansson protagonisti del film Apple Original

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Arriva da Deadline la notizia che Apple Studios ha acquisito con successo i diritti di un altro progetto cinematografico di alto profilo:  Project Artemis. Il film in uscita riunirà le  star di Avengers: Endgame Chris Evans e Scarlett Johansson, che hanno firmato per interpretare i ruoli principali della storia, con  la star di Ozark Jason Bateman alla regia del film.

Il film Project Artemis

Project Artemis è scritto da Rose Gilroy e, secondo quanto riferito, sarà ambientato contro la corsa allo spazio. Ulteriori dettagli sulla trama e sui personaggi nono sono stati ancora rivelati. Secondo quanto riferito, l’accordo di acquisizione è costato ad Apple più di $ 100 milioni. Il progetto sarà prodotto da Jason Bateman attraverso la sua Aggregate Films insieme a Scarlett Johansson, Jonathan Lia e Keenan Flynn attraverso la loro società These Pictures.

Il romantico film d’azione e avventura di Apple Ghosted doveva inizialmente riunione di Chris Evans e Scarlett Johansson. Tuttavia, a causa di conflitti di programmazione, la Johansson ha dovuto abbandonare il film ed è stato sostituito da Ana de Armas, che sta attualmente sta girando Ghosted con Chris Evan.

Chris Evans e Scarlett Johansson

Project Artemis segna l’ultima collaborazione di Chris Evans e Scarlett Johansson con Apple. La star di Captain America ha già recitato nel film drammatico dello streamer Defending Jacob, mentre la star di Black Widow sta anche lavorando con Apple e A24 nel film drammatico di fantascienza Bride.

Prima di partecipare a ben sei film del Marvel Cinematic Universe, Chris Evans e Scarlett Johansson hanno recitato per la prima volta in due commedie: il film di rapina adolescenziale del 2004 The Perfect Score, che vedeva il duo di successo nei panni di studenti delle scuole superiori che cercavano di rubare le risposte ai loro esami SAT, e il film drammatico del 2007 da babysitter Il diario di una tata.

The Batman: ecco perché il film onora al meglio il personaggio di Joker

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Il Joker di Barry Keoghan in The Batman potrebbe segnare un enorme allontanamento dalle iterazioni passate, ma la sua caratterizzazione onora fedelmente il tratto più importante del cattivo DC: un legame psicologico con il Cavaliere Oscuro. Quando The Batman di Matt Reeves  introduce il suo Joker, viene relegato ad un piccolo spazio al ma in ogni caso sufficiente per rappresentarlo nel migliore dei modi. Barry Keoghan fa una figura oscura come prigioniero di Arkham, tendendo una mano di amicizia verso l’Enigmista di Paul Dano, ma pronuncia solo poche righe e non appare mai per intero. La Warner Bros. ha ora rilasciato una scena eliminata di 5 minuti di un incontro tra il Joker di Keoghan e il Batman di Robert Pattinson, offrendo uno sguardo maggiore alla sua personalità, al retroscena e ai modi di fare del nuovo Principe Clown.

Chi conosce bene il personaggio avrà compreso da subito che questo è un Joker mai visto prima, una caratterizzazione estetica che non ha nessun legame rispetto alle incarnazioni sul grande schermo del passato. Questo Clown soffre di una condizione congenita che costringe la sua bocca a sorridere (un dettaglio confermato da Matt Reeves). Il viso di Joker non è solo gravemente sfregiato, ma presente lesioni alla pelle che si estendono fino alle sue mani. Sebbene Keoghan riesca a fare una risata maniacale,  anche il Joker di Batman mostra una personalità unica: un tipo di sadismo più casual, giovanile e sprezzante, che ci suggerisce come il personaggio non sia ancora il “Joker” maturo e formato, dunque calato alla perfezione al contesto rispetto al Batman di Robert Pattinson.

Il Joker e The Batman, dal fumetto alla pellicola

Sebbene sia impossibile negare che il Joker di Barry Keoghan rappresenti un netto allontanamento dalla norma, una caratteristica comune del cattivo DC traspare fortemente… ed è probabilmente il fattore più importante di tutti. Anche se il personaggio ha iniziato la sua storia sulla carta come poco più di un pagliaccio squilibrato, ma negli ultimi 80 anni, il Joker è diventato non solo l’avversario più famigerato di Batman, ma una sorta di immagine speculare dell’alter ego di Bruce Wayne. Gli scrittori di fumetti si sono dilettati nell’esplorare come Batman e Joker siano due metà della stessa medaglia, intimamente familiari l’uno con l’altro in modi che nessun altro cattivo, amico o persino un amante può essere. The Killing Joke di Alan Moore, The Batman Who Laughs,  Il ritorno del cavaliere oscuro di Frank Miller e “Death of the Family” di Scott Snyder che utilizza anche la stessa ispirazione visiva) attingono a questa idea di dualità tra Batman e il Clown.

Durante  la scena del Joker cancellata da The Batman, il prigioniero di Arkham impiega 4 minuti per dedurre come la sua nemesi incappucciata sia terrorizzata da una fastidiosa sensazione che l’Enigmista possa avere ragione e che le sue vittime meritano di morire. La straordinaria capacità di Joker non solo di leggere la mente e il pensiero di Batman, ma anche di prevedere quanto spaventi il ​​vigilante, dimostra come, nonostante sia una versione molto radicale e precoce del personaggio, Joker conosca già Batman alla perfezione e abbia sviluppato un legame che diventerà indissolubile. Questa scena inoltre potrebbe anche indicare che il Crociato incappucciato cerca l’assistenza investigativa di Joker, il che rappresenterebbe una prova che la loro relazione è già in atto ed è già una strada a doppio senso. Anche dopo aver messo il cattivo dietro le sbarre, Batman è attratto da Joker, chiedendo il suo punto di vista su un caso completamente indipendente.

Ma che Joker sarà quello di Barry Keoghan?

Il Joker di Barry Keoghan potrebbe avere un aspetto più orribile, basato su protesi, e Matt Reeves potrebbe aver creato una storia di origine diversa che coinvolge una “malattia congenita” piuttosto che una vasca di acido, ma questa relazione simbiotica e radicata con Batman, dimostra ancora una volta che la nuova storia abbia radici profonde nei fumetti della DC. Le precedenti rappresentazioni hanno già approfondito  questa famosa dinamica, in particolare Heath Ledger e Christian Bale ne Il cavaliere oscuro. Il joker di Jack Nicholson invece non ha approfondito questo aspetto, invece Jared Leto non ha avuto il tempo di approfondirla mentre Phoenix non aveva un Batman con cui confrontarsi. La visione di Reeves introduce molta più enfasi su Batman e Joker come una dicotomia disfunzionale, e questo non solo porta la fedeltà dei fumetti a The Batman su un altro livello, ma. è l’elemento che secondo il nostro avviso manterrà il pubblico incollato allo schermo ogni volta che riecheggia la caratteristica risata di Keoghan.

The Batman, il film

The Batman diretto da Matt Reeves uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia. Protagonisti del film insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini. Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino (Colin Farrell), Carmine Falcone (John Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista (Paul Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.

Top Gun: Maverick ufficialmente a Cannes 2022

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Top Gun: Maverick ufficialmente a Cannes 2022

Tom Cruise sarà presente a Cannes 2022, il 18 maggio, per la proiezione di Top Gun: Maverick, in uscita il 25 maggio in Europa e il 27 maggio negli Stati Uniti. Il Festival renderà anche un tributo speciale a Tom Cruise per la sua carriera.

L’eroe di Top Gun: Maverick tornerà nei cinema di tutto il mondo e Tom Cruise tornerà al Festival di Cannes dove aveva già fatto una apparizione: il 18 maggio 1992, per Cuori Ribelli di Ron Howard, film di chiusura di il 45° Festival. Quella sera aveva assegnato la Palma d’oro al regista Bille August per il suo film Con le migliori intenzioni.

Top Gun: Maverick, il nuovo trailer italiano

Esattamente trent’anni dopo, il 18 maggio 2022, il Festival di Cannes gli renderà un omaggio eccezionale per i suoi successi nella vita. In quel giorno speciale, Tom Cruise avrà una conversazione sul palco con il giornalista Didier Allouch nel pomeriggio e salirà i gradini del Palais des Festivals per la proiezione serale di Top Gun: Maverick, diretto da Joseph Kosinski.

Simone Ashley: 10 cose che non sai sull’attrice

Simone Ashley: 10 cose che non sai sull’attrice

Sono bastati una manciata di ruoli all’attrice Simone Ashley per imporsi all’attenzione di tutti. Grazie a due delle più popolari serie di Netflix, ha infatti ottenuto una notorietà particolarmente importante, che la rende ora una delle attrici più richieste della sua generazione. Sempre più decisa a distinguersi e a dare prova delle sue tante sfumature come interpreti, la Ashley sembra avere davanti a lei un futuro particolarmente roseo.

Ecco 10 cose che forse non sai di Simone Ashley.

Simone Ashley: i suoi film e le serie TV

1 È celebre per alcune serie TV. La carriera da attrice della Ashley è iniziata sul piccolo schermo, con piccoli ruoli in alcuni episodi di serie come Wolfblood (2016), Guilt (2016), Strike (2017) e L’ispettore Coliandro (2017). Ottiene più attenzioni con la sua partecipazione a Broadchurch (2017), per poi conquistare maggior popolarità grazie alla serie Sex Education (2019-in corso), dove recita accanto agli attori Asa Butterfield e Emma Mackey. Ha poi recitato nella miniserie The Sister (2020), nel ruolo di Elise Fox, ed è ora protagonista della seconda stagione di Bridgerton (2022).

2. Ha recitato in alcuni film. La Ashley ha avuto in alcune occasioni di comparire anche sul grande schermo, in film però o di poco conto o che l’hanno vista apparire giusto per pochi secondi. Il suo primo titolo cinematografico è stata la commedia musicale Boogie Man (2018), dove ha interpretato Aarti, mentre ha poi recitato nella commedia d’azione Kill Ben Lyk (2018). Ha poi avuto un piccolo ruolo anche nel film Pokémon: Detective Pikachu (2019).

Simone Ashley Bridgerton

Simone Ashley in Bridgerton

3. È la protagonista della nuova stagione. Dopo una prima stagione con il botto, Bridgerton è tornata su Netflix con una seconda stagione. Se l’attore Regé-Jean Page, protagonista dei primi episodi, non è tornato a ricoprire il ruolo del Duca Simon Basset, la serie si arricchisce ora di un nuovo personaggio, ovvero la viscontessa Kate Sharma interpretata proprio dalla Ashley.

4. Tornerà anche nella prossima stagione. Kate Sharma è già tra i personaggi più iconici e adorati della serie, specialmente per il suo carattere forte. I fan potranno dunque tirare un sospiro di sollievo nel sapere che la viscontessa tornerà anche nella terza stagione della serie. La Ashley ha confermato la cosa, fugando dunque le paure di quanti credevano, come avvenuto per Simon Basset, di dover salutare anche questo personaggio al termine della nuova stagione.

Simone Ashley è su Instagram

5. Ha un profilo molto seguito. L’attrice ha un proprio account Instagram ufficiale che è seguito da qualcosa come 1,1 milioni di persone in tutto il mondo. Sulla sua bacheca, con appena 66 post, sono numerose le immagini che la ritraggono protagonista di copertine di moda o altri scatti che ne esaltano la bellezza. Diversi sono però anche i post relativi a momenti di lavoro e svago. Seguendola si potrà dunque rimanere sempre aggiornati sulle sue attività, lavorative o meno, scoprendo anche tante altre curiosità.

Simone Ashley in Broadchurch

6. Ha recitato in due episodi della serie. Prima di diventare la popolare attrice che è oggi, la Ashley ha preso parte a diverse produzioni in ruoli di poco o scarso rilievo. Tra le sue partecipazioni più note vi è però quella nella serie Broadchurch, dove nel 2017 ha recitato in due episodi della terza stagione, rispettivamente il quarto e il settimo, nel ruolo di Dana.

Simone Ashley Sex Education

Simone Ashley in Pokémon: Detective Pikachu

7. Ha avuto un piccolo cameo nel film. Non tutti avranno notato la Ashley nel film Pokémon: Detective Pikachu, e ciò è dovuto al fatto che l’attrice compare in realtà soltanto per un breve cameo. È infatti la ragazza a cui il protagonista si rivolge per capire se è l’unico che comprende il linguaggio di Pikachu. Una comparsata dunque molto breve, che è però ritrovabile anche nel trailer ufficiale del film.

Simone Ashley in Sex Education

8. Ha un ruolo di rilievo nella serie. Nella popolarissima serie Netflix Sex Education l’attrice ricopre il ruolo di Olivia Hanan, la migliore amica di Ruby, il personaggio interpretato da Mimi Keene. Olivia, presente in tutte e tre le stagioni ad oggi realizzate, ha avuto diversi episodi in cui le sue problematiche affettive e sessuali sono state al centro delle attenzioni. Grazie a questa serie la Ashley ha così potuto ottenere una prima notorietà.

9. Non tornerà nella nuova stagione. Impegnata ora nella serie Bridgerton, per la quale è stata confermata anche per la terza stagione, la Ashley ha fatto intendere che non tornerà a riprendere i panni di Olivia nella quarta di Sex Education. L’attrice ritiene infatti che non ci sia più molto da raccontare sul suo personaggio e il parallelo impegno sul set di Bridgerton le rende difficile poter prendere parte ad entrambi i progetti. Una scelta per lei sofferta ma inevitabile.

Simone Ashley: età e altezza dell’attrice

10. Simone Ashley è nata il 30 marzo del 1995 a Camberley, nella contea del Surrey, Inghilterra. L’attrice è alta complessivamente 1.78 metri.

Fonte: IMDb

Lena Headey: 10 cose che non sai sull’attrice

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Lena Headey: 10 cose che non sai sull’attrice

Lena Headey è una di quelle attrici che ha fatto la storia del cinema e delle serie tv grazie alla sua diverse, quanto magnifiche interpretazioni. L’attrice, che recita sin da quando era una ragazza, ha sempre dimostrato di saper scegliere i ruoli migliori, entrando sin da subito nel cuore degli spettatori.

Ecco dieci cose da sapere su Lena Headey.

Lena Headey: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attrice è iniziata con il debutto sul grande schermo in Waterland – Memorie d’amore nel 1992, per poi continuare a recitare in Quel che resta del giorno (1993), Mowgli – Il libro della giungla (1994), Mrs. Dalloway (1997), Due volte ieri (1998), Onegin (1999), Gossip (2000), Aberdeen (2000), Un’insolita missione (2001), Possession – Una storia romantica (2002) e Il gioco di Ripley (2002). In seguito, ha recitato in Actors (2003), Il nascondiglio del diavolo – The Cave (2005), I fratelli Grimm e l’incantevole strega (2005), Imagine Me & You (2005), 300 (2007), The Contractor – Rischio supremo (2007) e Rotto (2008). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Dredd – Il giudice dell’apocalisse (2012), Shadowhunters – Città di ossa (2013), La notte del giudizio (2013), 300 – L’alba di un impero (2014), PPZ – Pride + Prejudice + Zombies (2016), Una famiglia al tappeto (2019) e Gunpowder Milkshake (2021).

2. Ha lavorato in molte serie tv. L’attrice ha avuto modo negli anni di recitare anche per il piccolo schermo. Ha infatti preso parte a serie come How We Used to Live (1993), Ballykissangel (1996), The Hunger (1997), Band of Gold (1996-1997), Merlino (1998), The Long Firm (2004), Terminator: The Sarah Connor Chronicles (2008-2009), White Collar (2011) e Il Trono di Spade (2011-2019), che l’ha resa celebre. Nel 2022 recita invece nella serie The White House Plumbers. Inoltre, ha partecipato ad alcuni film tv come MacGyver: Trail to Doomsday (1994), Loved Up (1995) e Guerra imminente (2002).

3. È anche doppiatrice, sceneggiatrice, regista e produttrice. Nel corso della sua carriera, l’attrice ha sperimentato diversi ambiti del cinema e della serie. Infatti, ha vestito i panni della doppiatrice per i videogiochi Risen (2009), Dishonored (2012), Games of Thrones: A Telltale Games Series (2014), per le serie Super Hero Squad Show (2009), Uncle Grandpa (2014-2017), Danger Mouse (2015-2017), Trollhunters: I racconti di arcadia (2017-2018), Rise of the Teenage Mutant Ninja Turtles (2018-2019) e il film Kingsglaive: Final Fantasy XV (2016). In quanto produttrice, invece, ha partecipato alla realizzazione del corto The Devil’s Wedding (2009) e del film The Flood, mentre come regista, oltre ad aver realizzato il video Freya Ridings: You Mean the World to Me (2019), ha diretto e anche sceneggiato il corto The Trap (2019).

Lena Headey Instagram

 

 

Lena Headey: chi è suo marito

4. Ha due matrimoni alle spalle. L’attrice si è sposata per la prima volta con il musicista Peter Paul Loughran nel maggio del 2007: tuttavia, il loro matrimonio è durato solo fino al 2011, anno della separazione, per poi divorziare due anni dopo. Dalla loro unione è nato, il 31 marzo del 2010, il figlio Wylie Elliot. Poco dopo il suo divorzio, l’attrice ha cominciato a frequentare il regista Dan Cadan, del quale era amica da molti anni. Dalla loro unione è nata la piccola Teddy il 10 luglio del 2015. Dopo essersi fidanzati ufficialmente nel 2017, nel 2019 i due hanno fatto sapere di essersi separati.

Lena Headey e Jerome Flynn

5. Non è in buoni rapporti con il collega. L’attrice ha anche avuto, nel 2012, una relazione con l’attore Jerome Flynn, conosciuto sul set della serie Il Trono di Spade, dove lui interpretava il mercenario Bronn. Dopo la fine della loro relazione (avvenuta in quello stesso anno) i due non sono rimasti per niente in buoni rapporti, tantoché la Headey ha chiesto che nel suo contratto per la serie fosse inserita una clausula che prevedeva che non vi fosse alcuna scena tra i loro personaggi.

Lena Headey è su Instagram

6. Ha un profilo molto seguito. L’attrice ha aperto da alcuni anni un proprio account Instagram che è seguito da qualcosa come 3,5 milioni di persone. La sua bacheca, con oltre mille post, è un’immensa raccolta di foto che la vedono protagonista tra momenti si svago e di lavoro. Molti sono però anche i post relativi a battaglie sociali verso cui la Headey ha molto interesse. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività e novità dentro e fuori dal set.

Lena Headey in 300 – L’alba di un impero

7. Ha interpretato la sua parte in poco tempo. Nel 2007 la Headey aveva interpretato la Regina Gorgo, moglie di Leonida, nel film 300. L’attrice è poi tornata ad interpretare questo stesso personaggio anche per il sequel del 2014, 300 – L’alba di un impero. Poiché in quel periodo era anche impegnata sul set della serie Il Trono di Spade, ha dovuto girare tutte le sue scene in soli 10 giorni, il tempo massimo che aveva a disposizione per il film.

Lena Headey

Lena Headey in Il Trono di Spade

8. Il suo è il personaggio più odiato. Cersei Lannister, il personaggio interpretato dalla Headey, è stata votata dai fan come il personaggio più odiato della serie. L’attrice ha infatti raccontato di essere spesso vittima di fan che indirizzano a lei personalmente il loro odio verso il suo personaggio. Le persone spesso la chiamano per nome online e in pubblico e alle convention dei fan è più che spesso evitata. Ha affermato che durante una sessione di autografi al Comic Con, le persone le stavano effettivamente strappando i libri dalle mani per impedirle di firmarli.

9. Aveva in mente un finale diverso. Come noto, non tutti sono rimasti soddisfatti dal finale della serie Il Trono di Spade. Tra questi vi è anche la stessa Headey. L’attrice, infatti, ha espresso di aver desiderato una fine diversa per la serie, e in particolar modo per Cersei, rimanendo molto colpita dalla scelta degli autori. Tuttavia, per rispetto nei loro confronti, non si è opposta a quanto da loro immaginato e ha assecondato il finale previsto.

Lena Headey: età e altezza

10. Lena Headey è nata il 3 ottobre del 1973 ad Hamilton, nelle Isole Bermuda. La sua altezza complessiva corrisponde a 166 centimetri.

Fonti: IMDb, Deadline

Harry Potter e la maledizione dell’erede: tutto ciò che sappiamo su un possibile film

Il regista Chris Columbus ha dichiarato di essere realmente interessato a continuare il franchise di Harry Potter, adattando lo spettacolo teatrale Harry Potter e la Maledizione dell’erede per il cinema. Fin dall’epilogo della saga di Harry Potter nel 2011, i fan hanno chiesto a gran voce altre storie sul mago più famoso del cinema; i loro desideri sono stati in parte esauditi sotto forma dell’opera teatrale in due parti Harry Potter e la Maledizione dell’erede, così come grazie all’uscita dei prequel Animali Fantastici e dove trovarli, Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald e il prossimo Animali Fantastici: I Segreti di Silente (e, a quanto si dice, altri due episodi sono in cantiere).

Chris Columbus ha dunque dichiarato apertamente che l’unico modo in cui il franchise potrebbe continuare sarebbe proprio un adattamento dell’opera teatrale Harry Potter e la Maledizione dell’erede. Dato che lo spettacolo si è già dimostrato molto popolare, è naturale che i fan desiderino poter dare uno sguardo alla vita del loro trio preferito, dopo la seconda guerra mondiale dei maghi, anche al cinema. Un adattamento dello spettacolo, sceneggiato da JK Rowling, Jack Thorne e John Tiffany, molto probabilmente catturerebbe l’attenzione di molti fan che forse non hanno potuto vedere la produzione dal vivo, e si sono dovuti accontentare di leggere “solamente” la sceneggiatura.

Chris Columbus vuole fare un film su “La maledizione dell’erede”

Chris Columbus ha menzionato per la prima volta il suo interesse nel fare un film su Harry Potter e la Maledizione dell’Erede durante un’intervista con Variety, in occasione della speciale celebrazione del 20° anniversario di Harry Potter e la Pietra Filosofale. Columbus ha dichiarato: “Mi piacerebbe dirigere “La Maledizione dell’Erede“. È una grande opera teatrale e i ragazzi hanno l’età giusta per interpretare quei ruoli. È una mia piccola fantasia”. Anche se è vero che il trio protagonista di Harry Potter può avere l’età giusta per interpretare le loro controparti adulte, l’intenzione di Columbus di cominciare a girare dipende dal fatto che il cast voglia o meno tornare in scena e rivisitare Hogwarts.

Un film de La Maledizione dell’Erede semplicemente non sarebbe lo stesso senza il cast originale, ed è improbabile che la Warner Bros. accetti di fare un film senza la loro partecipazione; detto questo, l’idea di fare il sequel di HP è assolutamente intrigante. Il prequel di Animali Fantastici (che non è necessariamente un prequel) ha ricevuto un sacco di critiche, quindi potrebbe essere un’idea migliore muoversi in avanti nella linea temporale, piuttosto che tornare indietro e proporre delle storie antecedenti al franchise di Harry Potter. Inoltre, ci sono stati molti fan della saga che non sono riusciti a vedere l’opera in prima persona, dunque La Maledizione dell’Erede potrebbe svettare con le prenotazioni al cinema, nel caso riuscissero a proporlo nelle sale.

Potrebbe esserci un adattamento cinematografico dell’opera “La maledizione dell’erede”?

Mentre JK Rowling e la Warner Bros. hanno entrambi negato, in passato, che Harry Potter e la maledizione dell’erede sarebbe mai stato adattato per il grande schermo, ci sono molte strade che un futuro progetto potteriano potrebbe prendere, compresa una serie sui Marauders o sulla carriera di Harry come Auror.

L’adattamento dell’opera teatrale in film sarebbe davvero una grandiosa possibilità per i Potterheads che non hanno potuto vedere l’opera teatrale dal vivo ma, tenendo conto che l’opera è stata suddivisa in due parti proprio a causa della sua lunghezza, molti sostengono che una versione cinematografica di Harry Potter e la maledizione dell’erede non funzionerebbe, e che il soggetto si adatterebbe molto meglio alla formula della serie tv. Guarda caso, lo studio ha annunciato un bando per scrittori per un potenziale spin-off show ambientato nel mondo di Harry Potter…

Il cast originale di Harry Potter tornerebbe?

la maledizione dell'erede harry potter

Sebbene il recasting degli amatissimi attori protagonisti della saga di Harry Potter si rivelerebbe un’impresa impegnativa, lo studio potrebbe essere costretto a farlo per garantire la continuità della storia di Harry. I personaggi sono infatti considerevolmente più adulti nell’opera: Harry, Ron ed Hermione hanno più di trent’anni quando la trama si svolge, mentre i tre attori originali Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint sono tutti sulla trentina, ancora un po’ troppo giovani per dimostrarsi convincentemente a un passo dai 40. Tuttavia, se lo studio dovesse decidere di adattare Harry Potter e la maledizione dell’erede in futuro, basterà aspettare qualche anno perché il trio originale si adatti ai ruoli.

Di tutti gli attori di Harry Potter, Tom Felton è quello che, molto probabilmente, tornerebbe senza alcun dubbio: in un’intervista con People, Felton non ha infatti mostrato altro che positività sulla possibilità di tornare nella famiglia Malfoy: “Qualsiasi possibilità di essere di nuovo un Malfoy sarebbe molto ben accetta dalla mia parte”. Afferma anche che l’idea che qualcun altro “riempia” il ruolo dell’antagonista minore Draco Malfoy sarebbe difficile da mandare giù, dato che si ritiene (giustamente) responsabile di aver plasmato e forgiato il personaggio nel corso di un decennio. Gli altri membri del cast di Harry Potter non sono stati altrettanto disponibili sulla prospettiva di riprendere i loro rispettivi ruoli. Emma Watson ha fondamentalmente dichiarato che non è davvero pronta ad essere di nuovo Hermione, mentre Rupert Grint e Bonnie Wright sarebbero disposti a tornare soltanto se tutti gli altri lo facessero. Matthew Lewis tornerà, ma “solo se la trama sarà valida, non nostalgica per il gusto di esserlo”. Lo stesso Harry Potter, Daniel Radcliffe, ha dato la risposta più sorprendente di tutto il cast.

Daniel Radcliffe non farà un film su “La Maledizione dell’erede”…per ora

harry potter e la maledizione dell'erede

Daniel Radcliffe non tornerà per un film su Harry Potter e la maledizione dell’erede: di tutto il cast, è stato infatti il più categorico sul fatto che non è ancora pronto a tornare nel suo ruolo titolare. È comprensibile, dato che il Radcliffe ha inizialmente faticato ad avviare una seconda fase della sua carriera, post-Harry Potter, e ha “appena” iniziato a liberarsi del personaggio nel suo complesso.

L’idea è stata proposta all’attore durante un’intervista con il New York Times, in cui ha ammesso: “Sto arrivando ad un punto in cui sento di essere uscito bene da Potter, e sono davvero felice di dove sono ora”. Ha poi continuato a paragonare il suo ruolo a quello di Mark Hamill come Luke Skywalker e Harrison Ford come Han Solo, dicendo fondamentalmente che gli sono stati concessi almeno 30 anni prima di tornare alle loro iconici ruoli. Questo dovrebbe almeno dare speranza al pubblico sul fatto chhe, anche se Daniel Radcliffe non è interessato a fare un altro film di Harry Potter a breve, potrebbe comunque essere aperto a questa possibilità in futuro.

La trama di “La maledizione dell’erede”

harry potter e la maledizione dell'erede

La trama di Harry Potter e La maledizione dell’erede prende il via quando Albus Potter e Rose Granger-Weasley salgono sull’espresso per Hogwarts per la prima volta. Il primo incontro di Albus si rivela determinante proprio come fu per Harry: il giovane Potter sceglie infatti di sedersi vicino al malvisto Scorpius Malfoy, figlio di Draco, generando del malcontento da parte di Rose. Come è già noto ai più, l’intreccio vede tanto Albus quanto Harry tentare di gestire il loro rapporto: una relazione che è sempre stata a dir poco difficile. E mentre Albus deve affrontare la “prova” del cappello parlante e i successivi anni nella scuola di magia con l’eredità del padre a gravargli sulle spalle, Harry, Hermione e altri personaggi ben noti agli amanti della saga dovranno gestire il ritrovamento di un potente artefatto illegale e prendere decisioni difficili nei confronti degli ex-alleati di Voldemort.

La data di uscita di Harry Potter e la maledizione dell’erede non è ancora confermata

harry potter e la maledizione dell'erede

Dal momento che nulla è stato confermato né dalla Warner Bros. né da JK Rowling, non c’è modo di prevedere quando un nuovo film o uno serie televisiva a tema Harry Potter potrebbe essere rilasciata. Tuttavia, un adattamento di Harry Potter e la maledizione dell’erede non è del tutto fuori questione: è vero che il franchise di Animali Fantastici ha apparentemente “indebolito” l’universo di Harry Potter, ma riportare Watson, Radcliffe e Grint nei loro iconici ruoli, potrebbe invogliare i fan a dare una possibilità a nuovi contenuti del mondo di Hogwarts. Che Chris Columbus possa o meno vivere la sua fantasia realizzando Harry Potter e la Maledizione dell’erede, o qualche altro nuovo contenuto, dipenderà interamente dalla disponibilità del trio originale di HP a voler tornare a Hogwarts, e ciò non accadrà molto presto.

9 tecnologie della fantascienza che vorremmo fossero reali

9 tecnologie della fantascienza che vorremmo fossero reali

Il cinema di fantascienza è ben consolidato: non solo si lega al più antico genere narrativo, ma esiste in modo embrionale anche negli elementi fantastici del cinema delle origini. La settima arte, si pensi al cinema di Méliès, nasce con l’intento di portare sullo schermo qualcosa di alternativo alla realtà tangibile e quotidiana: vuole sorprendere, generare meraviglia, visualizzare i sogni del genere umano. In una frase, rendere possibile l’impossibile.

Affermatosi come genere a sé stante a partire dagli anni Cinquanta – con film come Radiazioni BX: distruzione uomo (The Incredible Shrinking Man, 1957) e La cosa da un altro mondo (The Thing from Another World, 1951), oggi il cinema di fantascienza punta principalmente sull’azione e sugli effetti speciali. Nell’enorme calderone del genere, c’è un aspetto costante, riscontrabile in Star Wars quanto nell’MCU: l’elemento tecnologico cool.

Anche se oggi abbiamo a disposizione qualsiasi gadget tecnologico, quelli inventati nei mondi fantascientifici non perdono il loro fascino. Vediamo, secondo Reddit, quali sono le tecnologie più interessanti e quali il pubblico vorrebbe fossero reali.

J.A.R.V.I.S. (Iron Man)

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Iron Man è uno degli eroi Marvel più amati. Non a caso, è lui a lanciare l’MCU  nel 2008 con il film che prende il suo nome. Come ogni grande supereroe fantascientifico, Iron Man possiede un tecnologia speciale in grado di supportarlo: J.A.R.V.I.S. La sigla sta per “Just a Really Very Intelligent System” (Solo un Sistema Davvero Molto Intelligente) ed indica l’Intelligenza Artificiale che gestisce l’intera casa di Tony Stark. Nei fumetti, Jarvis è una persona reale, è Jon Favreau ad avere l’idea di renderlo un A.I. nel primo grande blockbuster dell’MCU.

L’utente di Reddit ImNotLudi crede che avere un AI come J.A.R.V.I.S. porterebbe le nostre esistenze ad un livello superiore. In realtà, oggi è possibile inserire qualcosa di molto simile nelle nostre abitazioni: da Google Home ad Alexa, non mancano gli assistenti virtuali anche nella realtà. Certo, non hanno nulla a che vedere con la fantascienza J.A.R.V.I.S.

Psychic Paper nella serie di fantascienza Dottor Who

Doctor-Who-Psychic-Paper-fantascienza

La serie di fantascienza della BBC Doctor Who ha reso possibili innumerevoli fantasie e tecnologie che probabilmente non vedranno mai la luce del mondo reale. Per quanto assurde possano sembrare, alcune invenzioni potrebbero essere portate a compimento in futuro. La Psychic Paper di Who è tra queste, visto il recente successo degli schermi flessibili.

Per l’utente OctarineRacingStripe la Psychic Paper sarebbe ”game-changer”: ”Un pezzo di carta che sembra quello che vuoi. Di solito, qualsiasi documento ufficiale è in grado di trasmettere autorevolezza a chi lo guarda. Ma non provare a convincere nessuno di essere un adulto responsabile”.

La serie di fantascienza per eccellenza: Star Trek e il Replicatore

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Il bello delle tecnologie della fantascienza è che rendono istantaneamente possibile uno specifico desiderio di chi le utilizza. Esemplare in ciò è il Replicatore. Coniata in Star Trek, questa macchina riorganizza la materia in qualsiasi cosa l’operatore richieda: di solito si tratta di cibo.

Sì, stampare un pasto in 3D è un’ottima idea, ma l’utente di Reddit RustyCutlass immagina un uso più umanitario dela tecnologia: ”Qualunque cosa tu voglia fuoriesce, mentre la spazzatura torna dentro! Nessuno spreco, nessun problema. Tutti sono nutriti.” Addio fame nel mondo!

La serie di fantascienza per eccellenza: Star Trek e l’FTL Drive

Star-Trek-flt-drive

Bellissimo il Replicatore, ma l’intera serie di Star Trek si basa sulla possibilità di viaggiare ”più veloce della luce”(come ricorda Iarwain_ben_Adar and Legion2024): per arrivare all’ultima frontiera, Plutone, i personaggi devono riuscire ad infrangere la velocità della luce. La possibilità di muoversi ”Faster Than Light” è, al momento, fantascienza pura.

Star Wars e le Bacta Tanks

Boba-Fet-Bacta-Tank

L’utente Salvidor_Deli suggerisce che sono le Bacta Tanks la tecnologia della fantascienza di cui abbiamo bisogno nella vita reale. Le Bacta Tanks compaiono già nei film di Star Wars, ma assumono rilievo con la serie Disney+ The Book of Boba Fett. Essenzialmente, la tecnologia crea una vasca di deprivazione sensoriale che può guarire completamente chi la utilizza da quasi tutte le ferite o malattie. Detto ciò, è difficile non concordare con l’utente Reddit.

Teletrasporto

Star-Trek-fantascienza

Adesso qui, tra un secondo da tutt’altra parte: il teletrasporto è una delle tecnologie più sfruttate e ricreate della fantascienza. La scienza sta lavorando per renderlo reale ma, al momento, le invenzioni sono in grado di creare soltanto una copia della materia originale: la strada sembra essere ancora lunga.

Forse è una buona idea aspettare che tutti i problemi (culturali e scientifici) siano risolti prima che il teletrasporto reale arrivi al mercato pubblico. L’utente Reddit TNerdy, scherzando dice: “Immaginate per un errore di calcolo teletrasportarsi nel corpo di qualcun altro!“.

L’idea di fantascienza in Altered Carbon

Cortical-Stacks-Altered-Carbon

Il problema della morte riguarda tutti (e tutti generi). La fantascienza ha provato in diversi modi a risolverlo: fin dagli inizi, la maggior parte delle storie raccontate punta sulla possibilità di ringiovanire. Originale è la soluzione proposta dalla serie Netflix  Altered Carbon: “E se potessimo semplicemente scaricare noi stessi?“. L’utente Scottrix propone su Reddit un’idea simile e parla della possibilità di ”riservarsi un altro corpo”.

Con Neural Link, scaricare la coscienza su un computer potrebbe presto diventare realtà e non essere una cosa solo di fantascienza. Mentre l’immortalità non è esattamente il suo scopo, se questa nuova tecnologia finisce per avere successo chissà che tipo di altre applicazioni potrebbero sorgere in futuro.

Computer a ologrammi

Tony-Stark-JARVIS-fantascienza

L’idea del computer a ologrammi ha attraversato diversi mondi fantascientifici: da quello di Tom Cruise in Minority Report a quello di Tony Stark in Iron Man. La capacità di controllare uno schermo olografico con le proprie mani è una possibilità davvero cool.

L’utente Gwarrenster concorda sul fatto che questa tecnologia meriterebbe di esistere, ma dice anche che il mondo non ha davvero capito ancora come funziona l’interfaccia del computer in Minority Report. ”Ci sono alcune tecnologie che cercano di imitarla, ma fanno ancora affidamento a periferiche indossabili: averla nel mondo reale non sarà affatto semplice.”

Spade laser e la fantascienza di Star Wars

spade-laser-star-trek-fantascienza

Dal momento in cui Star Wars è stato rilasciato nel 1977, ci sono state un sacco di persone che hanno desiderato possedere una spada laser. L’idea stessa è così cool: è impossibile negare il fascino di una spada con una lama indistruttibile fatta interamente di energia. La tecnologia è stata copiata nella fantascienza e nella cultura pop fin dalla sua concezione, ma nessuno l’ha mai duplicata.

Come RevanSal sottolinea, è un cliché necessario. Le spade laser sono molto più di un’arma da Jedi, come sottolinea scherzosamente Adwordswizz, “Può tostare il pane mentre lo tagli!“. Sono veramente il più acclamato strumento di fantascienza dell’Universo.

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