Netflix ha diffuso il trailer di Red Notice, l’atteso action movie originale Netflix con protagonisti Dwayne Johnson, Gal Gadot e Ryan Reynolds.
Red Notice: trailer del film con Gal Gadot e Dwayne Johnson
Sophie Turner: 10 cose che non sai sull’attrice
Siamo tutti un po’ ossessionati da Sophie Turner. È diventata una delle attrici più famose di Hollywood, è divertente, bella, spontanea. Ha interpretato personaggi interessanti: a partire da Sansa Stark che, nell’ultima stagione di Game of Thrones, si è trasformata in un’incredibile leader. Ora, l’arrivo di X-Men: Dark Phoenix si avvicina, e lei sembra essere più in forma che mai.
Ecco dieci curiosità su Sophie Turner:
Sophie Turner: i suoi film e le serie TV
1. Ha recitato in celebri serie televisive. Dopo aver completato gli studi di recitazione, la Turner ha da subito l’occasione della vita recitando nei panni di Sansa Stark nella popolarissima serie Il Trono di Spade. Qui, accanto ad attori come Kit Harington, Emilia Clarke e Peter Dinklage, cresce divenendo un’attrice sempre più apprezzata, sino a guadagnare una nomination agli Emmy nel 2019 come miglior attrice non protagonista in una serie drammatica. Terminata l’esperienza nel 2019, l’attrice si è dedicata olto al cinema, tornando però a recitare per la televisione nella serie Survive (2020). Attualmente è impegnata nelle riprese di The Staircase, una miniserie dove reciterà accanto a Toni Collette e Colin Firth.
2. È nota anche per alcuni film. Nel 2013 è arrivato il suo primo ruolo al cinema, con il thriller Another Me, mentre nel 2015, poi, ha recitato nella commedia Barely Lethal — 16 anni e spia, che ha avuto una distribuzione limitata e on demand. Il secondo ruolo importante per Sophie Tuner è in X-Men: Apocalisse, dove ha interpretato la giovane Jean Grey, recitando accanto a Michael Fassbender e James McAvoy. In seguito ha recitato in Josie – Tentazioni pericolose (2018) e Time Freak (2018). Nel 2019 riprende il ruolo di Jean Grey in X-Men: Dark Phoenix. Attualmente ha da poco completato le riprese del film Strangers, dove reciterà accanto a Maya Hawke.
Sophie Turner è su Instagram
3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo verificato seguito da oltre 15 milioni di followers. Attualmente, con oltre 400 post, l’attrice utilizza il social per condividere immagini relative al suo lavoro, ai suoi progetti di prossima uscita o quelli ancora in fase di sviluppo. Non mancano poi anche immagini legate alla sua quotidianità, con luoghi visitati, momenti di svago o eventi in cui è coinvolta. Diverse sono anche le fotografie che la vedono insieme al marito.
Sophie Turner e Joe Jonas
4. È sposata con il celebre musicista. A partire dal 2016 l’attrice ha iniziato a frequentare il musicista e cantante Joe Jonas, noto per essere stato il frontman della band Jonas Brothers. I due hanno poi annunciato il fidanzamento sul social network Instagram nell’ottobre 2017, quando entrambi hanno postato la stessa foto: la mano di Sophie con un anello di fidanzamento, poggiata sulla mano di Joe. Il post di Sophie su Instagram diceva “Ho detto sì”, mentre la caption di Joe diceva “Ha detto sì”. Il 1º maggio 2019 si sono sposati a sorpresa a Las Vegas ed il 29 giugno 2019 la coppia convola nuovamente a nozze a Carpentras, in Provenza. La loro prima figlia, Willa Jonas, nasce a Los Angeles il 22 luglio 2020.
Sophie Turner in X-Men
5. Sophie Turner ha posato nuda
per pubblicizzare X-Men. Quando per promuovere il
nuovo film degli X Men, X-Men: Dark Phoenix, è uscita
una cover di Entertainment Weekly First Look Issue con Sophie
Turner in topless e letteralmente in fiamme, la quale ha mandato i
fan in visibilio. Nella fotografia, Sophie Tuner appare nei panni
dell’alter ego corrotto di Jean Grey, ovvero Fenice, personaggio
intorno a cui ruotano le vicende del nuovo film.
6. Ha studiato molto per il suo personaggio. Poiché in X-Men: Dark Phoenix il suo personaggio è quantomai importante, l’attrice ha deciso di prepararsi in modo ancor più adeguato. Ha così iniziato a studiare molto del suo comportamento e in particolare si è documentata anche sui vari disturbi mentali conosciuti, cercando di riportare quanto appreso nella sua interpretazione. Benché il film non sia stato accolto in modo particolarmente positivo, la performance dell’attrice è stata lodata per la sua intensità.
Sophie Turner in Il Trono di Spade
7. Sophie Turner non è una rossa naturale. Sophie Turner, in Game of Thrones, ha i capelli ramati che, nell’universo della serie, sono tipici dei Tully. Nella realtà, invece, l’attrice è bionda e, stando a quanto appare dai tweet dei fan, in molti ci sono rimasti male nello scoprirlo. Ironia della sorte, però, la madre di Sophie ha i capelli rossi.
8. Sophie Turner e il metalupo. Cosa è successo al metalupo di Sansa dopo le riprese? Bene, Sophie Turner ha deciso di adottarlo, convincendo i produttori ad affidarle il piccolo animale di nome Zunni. Inoltre, lei e Joe Jonas hanno un altro cane, che hanno preso con sé da cucciolo. Il suo nome è Porky Basquiat.
9. Girare il matrimonio di Game of Thrones è stato un incubo per Sophie. Non solo Sansa non era troppo felice di sposare Tyrion, filmare la scena del matrimonio è stata un’esperienza piuttosto strana anche per Sophie Turner: il giorno prima di girare, per cominciare, ha ricevuto una cartolina d’auguri dalla HBO che diceva “Congratulazioni per il tuo finto matrimonio!”. Inoltre, camminare per la navata è stato tutt’altro che divertente: le riprese sono durate dieci ore. “Avevamo così tante inquadrature da girare, e io continuavo ad inciampare nel vestito. Non so quante volte sia inciampata sulle scale. È stato così imbarazzante. Indossavo dei tacchi, e il vestito era lunghissimo e pesantissimo. Continuavo a cadere.”
Sophie Turner: età e altezza dell’attrice
10. Sophie Turner è nata il 21 febbraio 1996 a Northampton, in Inghilterra. L’attrice è alta complessivamente 175 centimetri.
Fonti: IMDb
Hocus Pocus 2: le foto dal set suggeriscono possibili flashback
Dopo quasi vent’anni dal primo capitolo, Hocus Pocus 2 è in fase di lavorazione. Su Instagram sono state postate nuove foto dal set: le case coloniali ricostruite fanno pensare a un villaggio del 1600. Potrebbe essere la Salem di allora? I fan sperano in flashback e salti nel passato oscuro delle streghe Sandersons.
Hocus Pocus non è stato un enorme successo al botteghino, ma è diventato un cult da vedere ad Halloween. Negli anni successivi all’uscita del film, è nato un fandom sostanzioso. Non a caso, l’annuncio da parte della Disney della realizzazione di Hocus Pocus 2 è stato piacevolmente accolto. Bette Midler, Sarah Jessica Parker e Kathy Najimy hanno accettato di ritornare nei propri amati ruoli: saranno nuovamente le interpreti delle sorelle Sanderson.
Ambientato nella monotona città di Salem, nel Massachusetts, il primo film di Hocus Pocus segue gli adolescenti Max, Dani e Allison che, dopo aver resuscitato accidentalmente le malvagie sorelle Sanderson, tentano di fermarle nelle loro azioni durante la notte di Halloween.
Le foto dal set di Hocus Pocus 2
Per ora, la trama del secondo film è tenuta ben nascosta da Disney e dalla regista Anne Fletcher. Un indizio ci arriva dai fan che a Rhode Island sono riusciti a immortalare parte del set, ricostruito per opera del designer Chris Fagan: a condividere il post è @lunamoongothic su Instagram. Con un carousel di immagini mostra le facciate delle case coloniali organizzate in modo da creare un piccolo centro abitato. Tra le strutture, si riconosce la Casa delle Streghe, trasformata in museo nella Salem contemporanea. In Hocus Pocus, la Casa delle Streghe è l’unica a possedere dei legami con il passato e con il processo che ha condannato a morte le sorelle Sanderson.
L’organizzazione della scenografia fa pensare a possibili scene ambientate nella Salem del 1600, il tempo in cui sono vissute le streghe. Forse Hocus Pocus 2 ci svelerà maggiori dettagli sul passato mortale delle Sanderson? Scopriremo le origini della loro smania nei confronti della linfa vitale? Per scoprire cosa accadrà, c’è da attendere l’uscita in streaming su Dinsey+, prevista per l’autunno 2022.
Uncharted: trailer ufficiale del film con Tom Holland
La Sony Pictures ha diffuso il trailer ufficiale di Uncharted, l’atteso adattamento cinematografico dell’omonimo videogioco che è diretto da Ruben Fleischer e che vede protagonistiTom Holland e Mark Wahlberg. Nel cast anche Sophia Ali, Tati Gabrielle e Antonio Banderas.
La trama
Tutto quello che sappiamo su Uncharted
In Uncharted, Tom Holland sarà Nathan Drake, mentre Mark Wahlberg vestirà i panni di Sully Sullivan. Non tutti sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare l’eroe del titolo anni fa quando David O. Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come una origin story.
La sceneggiatura del film, che arriverà al cinema l’11 febbraio 2022, è stata firmata da Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins, e racconterà le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni giovanili mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti conosciamo.
Vi ricordiamo che Uncharted sarà la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.
Wonder Woman nella Comic-Con Museum Character Hall of Fame
In occasione dell’80° anniversario di Wonder Woman, DC, Warner Bros. Global Brands and Experiences e WarnerMedia svelano i piani della celebrazione globale dell’iconica Super Eroina. Per onorare la tradizione che la principessa Diana di Themyscira mantiene dal 1941, oggi, giovedì 21 ottobre Wonder Woman verrà inserita nella Comic-Con Museum Character Hall of Fame, nel corso di una cerimonia virtuale. Inoltre, la DC continuerà a celebrare l’80° anniversario di Wonder Woman e l’impatto del suo personaggio su fumetti, cinema e televisione proponendo una straordinaria offerta editoriale, collaborazioni, uscite speciali e varie iniziative.
Wonder Woman sarà celebrata in Italia per il suo anniversario attraverso una collaborazione con il Gruppo 24 Ore, con la mostra “WONDER WOMAN. Il mito”ospitata a Palazzo Morando, Milano. La mostra sarà aperta al pubblico dal 17 novembre 2021 fino al 20 marzo 2022. Accompagnato dal claim #wonderseitu, il progetto – primo nel suo genere in Italia – esplora il personaggio di Wonder Woman e i suoi 80 anni di storia, con un approccio interdisciplinare che tocca più ambiti, dall’illustrazione al fumetto e al cinema, dalla cultura popolare alla moda. Il percorso espositivo sarà articolato in sezioni che mescolano fumetti e tavole originali, videoinstallazioni, costumi e oggetti di scena dell’universo cinematografico.
I fan di tutto il mondo potranno anche continuare a celebrare la sua eredità come icona della cultura pop e fonte di ispirazione attraverso ‘Wonder Woman 80th Anniversary 100-Page Super Spectacular’, una pubblicazione da collezione che riunisce alcuni dei più grandi narratori di fumetti e dell’intrattenimento.
WONDER WOMAN NELLA COMIC-CON MUSEUM CHARACTER HALL OF FAME
Per celebrare l’80° anniversario di Wonder Woman, l’iconica Super Eroina entrerà a far parte della Comic-Con Museum Character Hall of Fame, come riconoscimento del suo incredibile retaggio e della sua influenza sulla cultura popolare. Oggi, giovedì 21 ottobre, i fan di tutto il mondo potranno sintonizzarsi sul canale YouTube del Comic-Con Museum per festeggiare Wonder Woman, insieme a DC e il suo Museum, nel corso di una cerimonia che prevederà numerosi momenti divertenti, le apparizioni dei creatori dei fumetti e i ringraziamenti di diversi talent.
WONDER WOMAN. IL MITO
In occasione dei festeggiamenti del suo ottantesimo anniversario e della campagna internazionale #believeinwonder, 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore, in collaborazione con Warner Bros. e DC, celebra l’anniversario dell’eroina-pioniera con la mostra “WONDER WOMAN. Il mito” ospitata a Milano nella sede espositiva comunale della dimora settecentesca Palazzo Morando.
La mostra aprirà al pubblico il 17 novembre 2021 e proseguirà fino al 20 marzo 2022.
Accompagnato dall’hashtag #wonderseitu, il progetto – primo assoluto in Italia – esplora la figura di Wonder Woman e gli ottant’anni di storia che ha attraversato, in una connotazione interdisciplinare che tocca molti ambiti – dall’illustrazione e il fumetto al cinema, dalla cultura pop alla moda – attraverso un percorso curato da Alessia Marchi e articolato in sezioni dove coabitano comics e tavole originali (dalla Golden Age ai nostri giorni), videoinstallazioni, costumi e props dell’universo cinematografico.
WONDER WOMAN NEI FUMETTI
Wonder Woman 80th Anniversary 100-Page Super Spectacular riunisce alcuni dei più grandi narratori di fumetti e dell’intrattenimento per celebrare Wonder Woman, con questa pubblicazione da collezione, disponibile dal 5 ottobre. I fan potranno immergersi in storie originali con un bellissimo art montage dell’artista premio Eisner, Yanick Paquette con i colori di Nathan Fairbairn.
WONDER WOMAN: MODA, ESPERIENZE E ALTRO
Wonder Woman è fonte d’ispirazione per molti appassionati di tutto il mondo e, per celebrare il suo 80° anniversario, DC e Warner Bros. Consumer Products hanno stretto una collaborazione con designer internazionali e partner di prim’ordine, tra cui:
- Echelon: la società che sta rivoluzionando il mondo del fitness con i suoi macchinari ‘connected, presenterà negli Stati Uniti una linea esclusiva di abbigliamento e attrezzature a marchio Wonder Woman, inclusa la corda per saltare ‘Lasso of Truth’ (Lazo della Verità). Inoltre, Echelon metterà a disposizione due lezioni di ciclismo e canottaggio a tema guerriera sull’app mobile Echelon Fit, in occasione del Wonder Woman Day. Echelon è anche sponsor della Wonder Woman Virtual Run Series, a cui i fan possono già registrarsi.
- E’ ora disponibile la linea di abbigliamento sportivo “I Am Wonder Woman” di EleVen realizzata dalla campionessa internazionale di tennis e imprenditrice Venus Williams.
- Zales ha creato una straordinaria collezione di gioielli Wonder Woman, con pezzi classici e moderni per tutta la famiglia, che celebrano la Principessa Amazzonica.
- María Escoté ha recentemente lanciato una linea di moda esplosiva in Spagna che fonde i temi di emancipazione e positività di Wonder Woman con gli stili colorati, energici e sofisticati di Escoté.
- In Francia, La Redoute ha selezionato quattro stiliste (Vanessa Seward, Mossi, Sakina M’Sa ed Elise Chalmin) per creare delle capsule collection moderne, ognuna delle quali mette in risalto gli emblemi/simboli di Wonder Woman, come rappresentazione di cosa significa essere un’icona della cultura popolare.
- Marina Hoermanseder ha risposto alla chiamata Amazzonica in Germania, creando una collezione di capi su misura che danno vita ai dettagli esclusivi della cultura guerriera di Wonder Woman in modo davvero elegante.
- MGI (Millionaire Group Indonesia) ha progettato un braccialetto Wonder Woman unico nel suo genere con pietra di germanio che combina un design di lusso con la forza e la durata tipica della Campionessa di Themyscira.
- La stilista indiana Nivedita Saboo presenterà una bellissima collezione di moda personalizzata alla fine di ottobre, che si ispira alla sorellanza Amazzonica e all’impegno di Wonder Woman a rendere il mondo un posto migliore.
- Animale, un’azienda di moda di tendenza in Brasile, lancerà una collezione speciale di articoli per l’80° anniversario di Wonder Woman, per celebrare la comunità globale dei fan di Wonder Woman.
- Inoltre, il DC Store brasiliano farà il suo debutto con una suite esclusiva di prodotti per commemorare gli 80 anni di narrazione di Wonder Woman. Anche altri partner ufficiali della regione come Havaianas, Riachuelo e Marisa si uniranno ai festeggiamenti con i loro merch drop, mentre Yescom porterà la Wonder Woman 80th Anniversary Virtual Run nelle case e nei quartieri di tutto il Brasile a ottobre, in concomitanza col Wonder Woman Day.
- Date un’occhiata al DC Shop per l’abbigliamento e le esclusive di Wonder Woman 80, tra cui un Funko Pop di Wonder Woman 80! disponibile dal 5 ottobre.
WONDER WOMAN OGGI
I fan possono trovare un ampio catalogo di film e cartoni animati dedicati a Wonder Woman – tra cui Batman v Superman: Dawn of Justice, Wonder Woman, Wonder Woman 1984, Zack Snyder’s Justice League, DC SuperHero Girls e molto altro su tutte le principali piattaforme digitali. Sarà possibile, inoltre, collezionare i film che hanno come protagonista Wonder Woman in edizione home video, disponibili nei formati DVD, Blu-ray e 4K, oltre alla celebre Serie degli anni ’70, disponibile in DVD.
WONDER WOMAN NELL’ INTRATTENIMENTO INTERATTIVO
Per celebrare tutti i personaggi di Wonder Woman, nel mese di ottobre ‘Injustice 2 Mobile’ introdurrà la nuova variante – Classic Wonder Woman – come un nuovissimo e potente personaggio Gold progettato sulla base delle sue prime apparizioni nei fumetti. I fan riceveranno anche un’intera lista di eventi speciali a tema Wonder Woman e ricompense gratuite.
WONDER WOMAN SUI SOCIAL
Portando i festeggiamenti su TikTok a partire dal 16 ottobre, DC e Warner Bros. lanceranno la #WonderWomanSpinChallenge in cui i fan potranno “girare video nel loro super sé!” Assicuratevi di sintonizzarvi su DC FanDome per scoprire di più!
LA STORIA DI WONDER WOMAN
Wonder Woman è apparsa per la prima volta in All Star Comics n. 8 il 21 ottobre 1941, in una storia aggiuntiva destinata a testare il suo fascino, in un momento in cui i supereroi al femminile erano rari. Apprezzata fin da subito, Wonder Woman divenne presto l’headliner del suo titolo autonomo, meno di un anno dopo. Le generazioni successive hanno conosciuto la principessa Amazzonica con braccialetti d’argento ai polsi e un lazo magico alla vita, attraverso le sue serie televisive di successo degli anni ’70, ed in ruoli in programmi e film d’animazione. L’innovativo film del 2017 Wonder Woman della regista Patty Jenkins e interpretato da Gal Gadot, è stata la pellicola in live action di maggior incasso di sempre per una regista donna, al momento dell’uscita. Il sequel, Wonder Woman 1984, è stato presentato in anteprima su HBOMax ed è uscito nei cinema e nei cinema di tutto il mondo il 25 dicembre 2020. Warner Bros. Pictures ha confermato che anche il terzo film di Wonder Woman con protagonista Gadot sarà scritto dalla Jenkins.
Rise il nuovo film Disney nel 2022 su Disney+
Rise, il nuovo film Disney basato sulla gloriosa storia vera della celebre famiglia che ha visto per la prima volta un trio di fratelli diventare campioni NBA nella storia della lega – Giannis e Thanasis Antetokounmpo dei Milwaukee Bucks e Kostas Antetokounmpo dei Los Angeles Laker – debutterà nel 2022 su Disney+.
Il pubblico non ha mai visto una storia come quella degli Antetokounmpo, che mescola le origini nigeriane, la nazionalità greca e una straordinaria dote atletica. In Rise, gli spettatori saranno testimoni di come la lungimiranza, la determinazione e la fede di una famiglia abbiano portato ognuno di loro fuori dalle difficoltà, fino a lanciare la carriera di tre campioni NBA, il due volte MVP Giannis e i suoi fratelli, Thanasis e Kostas. La scorsa stagione, Giannis e Thanasis hanno aiutato i Bucks a vincere il loro primo anello del campionato in 50 anni, mentre Kostas ha giocato con i campioni della stagione precedente, i Lakers.
Gli esordienti Uche Agada e Ral Agada – anch’essi fratelli nella vita reale – interpretano i giovani Giannis e Thanasis, mentre Jaden Osimuwa ed Elijah Shomanke sono gli altri due fratelli, rispettivamente Kostas e Alex. Il film è interpretato anche da Dayo Okeniyi (Emperor, Shades of Blue) e Yetide Badaki (American Gods, This is Us) nei panni dei genitori Charles e Vera, con Manish Dayal nel ruolo di Kevin, il tenace agente di Giannis e Taylor Nichols in quello di John Hammond, general manager dei Milwaukee Bucks. Nel cast anche Maximiliano Hernandez, Eddie Cahill, Pilar Holland e McColm Kona Cephas Jr.
Rise è diretto da Akin Omotoso (Vaya). Bernie Goldmann (300) è il produttore mentre Giannis Antetokounmpo è l’executive producer. Andreas Dimitriou e Michael Foutras sono i co-produttori.
La trama
Dopo essere emigrati in Grecia dalla Nigeria, Vera e Charles Antetokounmpo hanno lottato per sopravvivere e provvedere ai loro cinque figli, mentre vivevano sotto la minaccia quotidiana di essere rimpatriati. Con il loro figlio maggiore rimasto ancora in Nigeria insieme ai parenti, la coppia cercava disperatamente di ottenere la cittadinanza greca, ma si è trovata ostacolata da un sistema che li ha bloccati ad ogni passo. Quando non vendevano oggetti ai turisti per le strade di Atene con il resto della famiglia, incoraggiati dal padre, i fratelli sgattaiolavano via per giocare a basket con una squadra giovanile locale. Avvicinatisi tardi a questo sport, i fratelli hanno scoperto le loro grandi capacità sul campo da basket e hanno lavorato duramente per diventare atleti di fama mondiale. Con l’aiuto di un agente, Giannis è entrato nel Draft NBA nel 2013 con una prospettiva a lungo termine che avrebbe cambiato non solo la sua vita, ma quella di tutta la sua famiglia.
Giannis Antetokounmpo ha dichiarato: “Sono entusiasta e onorato che Disney+ stia facendo conoscere la storia della mia famiglia al pubblico di tutto il mondo. La mia speranza è che possa ispirare chi si trova in circostanze simili a mantenere viva la speranza, rimanere fedeli ai propri obiettivi e non rinunciare a lottare per una vita migliore”.
Proprio come l’ingresso di Giannis nel Draft è stato un momento fondamentale per la sua famiglia, l’ingresso di Uche Agada nel cast di Rise ha rappresentato una svolta per la famiglia Agada. Uche stava lavorando in un drive-thru WaWa nel New Jersey quando ha visto lo screenshot di un post di Instagram di Giannis con l’annuncio di un casting che cercava qualcuno di “nuovo e fresco” che lo interpretasse nel film. Uche ha dovuto chiedere un permesso dal lavoro per partecipare alle audizioni e alla fine ha ottenuto la parte di Giannis. Dopo essere stato scritturato, ha suggerito ai registi di prendere suo fratello Ral per il ruolo di Thiannis, portando entrambi i fratelli Agada ad interpretare due dei fratelli Antekounmpo nel film.
Il film vede protagonisti gli esordienti fratelli Uche e Ral Agada nel ruolo dei giovani Giannis e Thanasis, Jaden Osimuwa in quello di Kostas, Elijah Shomanke nei panni di Alex, insieme a Dayo Okeniyi, Yetide Badaki, Manish Dayal e Taylor Nichols
Incontro Joe Wright alla Festa del Cinema di Roma 2021 #RFF16
La vita è fatti di incontri. Molti sono sfuggenti, ignorati, dimenticabili; altri restano dentro, ti cambiano, ti segnano. La vita di Joe Wright non si discosta poi molto da quella di molti altri. La sua è una vita fatta di incontri, sia sullo schermo, come quelli del terzo tipo diretti da Steven Spielberg (“il mio primo film al cinema? Incontri ravvicinanti del terzo tipo”), che quelli casuali destinati a ripetersi nel tempo e profumare di Oscar.
Il 16 ottobre 2021 alla Festa del Cinema di Roma un altro incontro è segnato sull’agenda personale di Joe Wright. Un incontro fatto di poltrone occupate, di una sala gremita, di penne che scorrono sulle pagine per non perdersi pensieri e aneddoti interessanti, e di cellulari pronti a cogliere per sempre l’istanza di un momento. È l’incontro con il pubblico italiano, un appuntamento ritardato per anni ma che ora si consolida e lascia a bocca aperta, riempendo di curiosità una sala di astanti pronti a lasciarsi ammaliare da un fiume di parole in piena.
Già, perché quella di Joe Wright è una vita che odora di arte, una fucina creativa alimentata da una fantasia galoppante e immersiva, nata tra i laboratori di burattini dei suoi genitori, e illuminata dalle luci di un set cinematografico. Ma la particolarità divenuta poetica di questo autore sta tutta qui, in quell’abilità di di tradurre il suo mondo interiore in opere cinematografiche dal taglio teatrale e pronti poi a sconfinare nel mondo del sogno (o dell’incubo). Lui, che con semplicità ammette di essere dislessico (“non era facile ai tempi diagnosticarlo. Molti pensavano che fossi semplicemente stupido o pigro”) prende il cuore di ogni parola impressa su carta per tradurla in emozione. È il paradosso del suo cinema: nascere dall’inchiostro impresso su carta (Espiazione, Orgoglio e pregiudizio, e adesso Cyrano), per tradursi in danza, sguardi, dettagli degli occhi e delle mani. Un cinema fisico, corporeo, che nasce dalla forza delle parole per elevarsi a emozione, amore, paura, sogno.
Joe Wright: Adattare film mentali
Ma cos’è per Joe un adattamento: semplice gioco di fedeltà, oppure di tradimento e rimescolamenti?
Per me adattare un
libro significa semplicemente realizzare il mio film personale, la
versione che si è palesata nella testa leggendo quelle pagine. È
questa la versione a cui devo rimanere fedele. Una versione che
potrebbe tranquillamente discostarsi da quella di un altro lettore,
il quale si è immaginato un film del tutto differente dal
mio.
Uno scambio complice, di reciproco interesse, una partita a tennis tra immaginazione, schermi, pagine letterarie e universi interiori nata per caso, senza una spinta precisa, ma fatta di tanti piccoli, grandi, ricordi. Un puzzle mnemonico che una volta completato l’hanno indirizzato verso la luce di proiezione e sui set di produzioni prima televisive, e poi cinematografiche.
Non mi ricordo di un momento preciso in cui decisi che avrei voluto fare il regista. Ho tanti ricordi però legati al cinema stesso. Oltre a Incontri ravvicinati del terzo tipo e alla scena del purè che mi terrorizzò, mi ricordo di quando chiesi a mia madre come si fanno i film. Senza tante parole, prese un foglio e lo tagliò in quadratini su cui disegnò ora un principe, adesso una principessa e poi un drago. Li attaccò a un bastoncino che inserì in una scatola di scarpe. Poi fece un foro sul coperchio e illuminò il tutto dando vita al nostro film. Un altro aneddoto che mi lega al cinema è quando a 15 anni i miei andarono in vacanza lasciandomi solo in casa. Fu un punto di svolta per me perché trovai una cassetta di Taxi Driver e Velluto Blu. Mi misi a guardarli credendo si trattassero di commedie. Ne fui sconvolto. Ma da lì si consolidò il mio amore per la Settima Arte.
Nel mondo delle trasposizioni, però, capita anche che un inconveniente, come un budget andandosi a ridurre drasticamente, può aiutare a far scattare la scintilla della creatività, far riaccendere il fuoco ardente dell’ispirazione tramutando un ostacolo in punto di forza e carattere unico di un film destinato a distaccarsi dai suoi precedenti osando e sfidando le regole. Così è stato per Anna Karenina dove la storia immaginata da Joe si è andata a scontrare con questioni finanziarie che gli hanno permesso di recuperare un’idea tanto brillante, quanto rischiosa, come quella di incanalare la Russia di fine Ottocento tra le pareti di un teatro. Uomini e donne colti nel loro ruolo di attori, di interpreti dello spettacolo della vita, a cui viene affidata una sceneggiatura a cura di Tom Stoppard che Joe non ha osato modificare, se non nella sua traduzione visiva.
A Tom non ho osato chiedere di riscrivere la sceneggiatura, affrontata come un testo teatrale classico. Mi sono limitato a realizzare un’idea che avevo da tempo e che non sapevo come tramutare in realtà.
Il cinema come strumento di apprendimento
Il rapporto con il cinema per Joe Wright non è solo un incontro con paure e timori interiori, sentimenti e angosce che lo hanno segnato prima come spettatore e poi come regista, ma come strumento di apprendimento.
Per chi leggere anche una semplice frase si tramuta in una montagna impossibile da scalare, ecco che le immagini in movimento si fanno perfetti sostituiti di insegnanti e manuali difficili da assimilare.
Il mio amore per la letteratura arrivò molto tardi. Io poi sono cresciuto in un quartiere tosto di Londra, dove gli insegnanti passavano il tempo più a tenere a bada noi studenti che a insegnarci qualcosa. Il cinema divenne per me strumento di apprendimento. Aggiungo anche che sono cresciuto circondato da hippy che mi ripetevano di trovare qualcosa da dire, ma io non sapevo cosa dire. E poi ecco l’incontro con il cinema. Fare film per me significò apprendere grazie ai grandi come Tom Stoppard e Ian McEwan, trovando qualcosa finalmente da dire.
E il nome di Joe Wright è fortemente correlato a quello di Ian McEwan, un autore difficile da tradurre sul grande schermo per un linguaggio tutto personale fatto di insicurezze, incubi, e labirinti mentali di grandi che giocano a tornare bambini, e bambini chiamati a essere grandi. Un universo che Wright ha deciso di affrontare traendone quello che al momento è forse l’unica opera veramente riuscita nata dalla fucina di McEwan perché capace di restituire tutto il dolore e l’erotico sentimento che li aleggia: Espiazione.
Inizia a leggere Espiazione approcciandomi a una storia come un’altra, dettata dalla più pura tradizione britannica. Poi ecco comparire quella parola, “cunt” (“figa”, ndr), e per me fu come un risveglio che mi intimorì spingendomi al contempo a buttarmi nel progetto. Quello che catturò maggiormente la mia attenzione fu l’incapacità di stabilire una verità oggettiva. Su quel presupposto impostai la struttura del mio film, rifacendomi a Rashomon di Kurosawa. Tutto sta nella poca affidabilità della verità soggettiva e sulla lotta costante con cui imponiamo la nostra versione agli altri, spinti dall’illusione egoistica che la nostra verità sia più esatta di quella degli altri.
Previsioni da Oscar
Non affonderà nelle radici della verità storica, eppure anche una scena come quella della metro in L’ora più buia, quando filtrata dall’obiettivo della cinepresa di Wirght, diventa reale, solo perché visibile, tangibile, odorante di polvere e sudore. Una manipolazione della verità soggettiva e personale, scritta con l’inchiostro della creatività che Joe tramuta in un incontro poetico colmo di solidarietà e comunione.
Sì, la scena della metro è inventata, sebbene controllando i documenti dell’epoca, non si sappia con sicurezza che fine avesse fatto Winston Churchill quel giorno. Dopotutto stiamo parlando di un leader che amava stare a stretto contatto con il proprio popolo, circondarsi del suo calore, andandolo perfino a trovare durante i blitz post-bombardamenti, così da non farlo sentire mai solo. E chi meglio di un Londoner come Gary Odlman per dar anima e corpo all’icona inglese Churchill.
Gary Odlman è stata la prima e unica scelta. È l’incarnazione di Londra, della sua parte elegante e rockettara. La cosa simpatica è che a 20 anni Kathy Burke mi invitò a uno screening del film di Oldman. Presentandomi disse a Gary “lui è Joe Wright. È un regista. Un giorno ti dirigerà in un film facendoti vincere un Oscar”. E caso volle che vent’anno dopo Oldman strinse tra le mani proprio un premio Oscar per un film diretto da Wright, L’ora più buia. Ancora un incontro. Ancora una tacca in meno in quei gradi di separazione che portarono Joe a incontrare il set cinematografico e con esso la celebrità, sebbene il suo nome sia ancora fortemente legato ai titoli che ha diretto e la cui fama lo precedono.
Un universo che nasce in seno a un rapporto stretto, embrionale con colleghi elevati al ruolo di famigliari. Non solo set, ma famiglia, una carovana teatrale unita da sinergie e legami solidi, in cui nessuno prevale, ma ognuno contribuisce in maniera egualitaria. Sussiste un rapporto diretto e di affetto sincero tra Joe e i suoi collaboratori, tanto da affermare che “a malincuore devo ammettere che il successo di un film non è da rifarsi solo alle abilità del regista, ma anche e soprattutto dei miei collaboratori e in primis dell’attore, alla scelta di ingaggiare quell’interprete giusto per il personaggio giusto al momento giusto. Così è stato per Gary Oldman, così è stato per Peter Dinklage in Cyrano”.
Cyrano, lettera d’amore all’Italia
E quella sera stessa di quel 16 ottobre 2021, Roma è stata inebriata dalle parole di Cyrano e dalla voce di Hailey Bennett che risuonava tra le sale dell’Auditorium e lungo tutto il red carpet. Un invito a lasciarsi coinvolgere in una storia struggente, resa ancora più umana e introspettiva dalle mani di un Joe. Wright che affonda nuovamente nell’essenza di artigianalità del cinema, per rendere reali i propri personaggi.
Ciò che mi ha sempre affascinato di quest’opera, sin da quando ne vidi la sua trasposizione con Gerard Depardieu, è il mostrare con semplicità come anche chi non si crede all’altezza degli altri, meriti comunque l’amore. Questa è una versione che non prende direttamente vita dalle pagine di Edmond Rostand. È debitrice dello spettacolo teatrale di Erika Schmidt (moglie di Peter Dinklage) a cui ho assistito per la prima volta su invito di Haley Bennett a Chester in Connecticut dove stavano portando in scena l’opera, sempre insieme a Peter Dinklage nei panni di Cyrano. Ne rimasi estasiato e decisi che quello sarebbe stato il mio prossimo film. Lo proposi a Eric Fellner della Working Title che mi guardò con occhi strabuzzati dicendomi “Joe siamo in piena pandemia. Abbiamo solo il 5% di chance che qualcuno ci finanzi”. Gli risposi che il 5% era un ottimo punto di partenza. È vero, eravamo in pieno lockdown, eppure tutti noi eravamo assetati di contatto umano e non vedevamo l’ora di tornare sul set e creare. Così andammo da Mike DeLuca della MGM il quale ci rispose che ci avrebbe prodotto perché così facendo avrebbe scommesso sul futuro del cinema; in caso contrario avrebbe scommesso sulla sua morte.
Un atto d’amore, quello di DeLuca, con cui scrivere sì una pagina nuova nella filmografia di Wright, ma anche un apostrofo rosa tra “rinascita” e “cinema”. Perché il cuore del cinema batte più forte che mai, e in Cyrano le sue pulsazioni rimbombano forti e potenti, passando tra arterie cittadine che hanno tutto un sapore italiano.
Abbiamo girato Cyrano in Sicilia e sono veramente contento della mia scelta. Ho un certo timore di come affronterete Cyrano, anche perché voi italiani avete un rapporto strano con il musical, vero? Quindi ci tengo a sottolinearlo sin dall’inizio: Cyrano non è un musical, ma un film con delle canzoni. Amo l’Italia. Molti dei miei registi preferiti sono italiani, come Fellini, Antonioni e Sorrentino. Ho anche scritto molte delle mie sceneggiature nel vostro paese, sebbene lo abbia visitato per la prima volta solo dopo Orgoglio e Pregiudizio.
Cyrano è stato per lo più
girato a Noto, cittadina che mi è stata suggerita dalla mia storica
scenografa Sarah Greenwood che un giorno mi raccontò di come dieci
anni fa, per uno scouting per un altro film, fosse incappata
lì e che si
ricordava così bene di noto perché è dove si mangiano i migliori
cannoli al mondo. Tutto è nato quindi grazie ai cannoli ed è stata
una fortuna. Non poteva esserci location migliore di questa. Ero
infatti alla ricerca di un lugo magico, che andasse oltre i
concetti di spazio e tempo, e Noto è perfetto. La città è stata del
tutto ricostruita dopo un terremoto che nel 1690 l’aveva rasa al
suolo. Quello che le è stato poi conferito è un aspetto magico,
sospeso, un luogo di fantasia che si adattava perfettamente
all’idea che stava prendendo vita del mio
Cyrano. La location è tutto, soprattutto nei termini
di una storia d’amore piena di contrasti. Per una scena romantica
non ho bisogno di un’ambientazione romantica; tutt’altro. Solo
immortalando i due amati in un ambiente poco consono e del tutto
opposto alle emozioni che i due vivono, posso enfatizzare il loro
legame.
Allo stesso tempo, una location così viva di romanticismo come Noto
era perfetta per un amore non vissuto, fermo in attesa, con un
protagonista che ha paura di mostrarsi e dichiararsi.
Il volto della magia
Ma quello di Joe Wright è un cinema fisico, tangibile, dove la parole cadono nel vento e a colpire al cuore – sostituendosi a dialoghi e dichiarazioni – sono corpi che danzano, che guardano, che si toccano. Movimenti e gesti colti dal regista con riprese ristrette, dettagli corporei che si fanno associazioni e ponti emotivi tra lo schermo e il cuore dello spettatore.
Le immagini che prediligo di un film non sono mai inquadrature panoramiche, piani-sequenza, ma inevitabilmente un primissimo piano. Un volto. C’è qualcosa di magico e profondo nel vedere un volto sul grande schermo. Qualcosa di nobile e immortale. In particolare in Cyrano verso la fine c’è un’inquadratura a T, in profondità: in essa si vede in primo piano Cyrano e accanto a lui, su una panchina, Roxanne. Una scena lunga dal punto di vista del dialogo circa tre pagine. Pete Robson, da sempre mio operatore di fiducia era coadiuvato da un romano, Lele, che si occupava della messa a fuoco delle inquadratura. Con una mano sulla sua gamba (in maniera del tutto innocente) ogni qualvolta decidevo di cambiare la messa a fuoco gliela stringevo. Questo è un momento in cui si entra in perfetta comunione con gli attori, con le maestranze, con tutto il reparto tecnico-artistico, perché sussiste una profonda conoscenza di come ci apparteniamo legandoci da una forte simpatia ed empatia.
Un’orchestra che suona all’unisono e in armonia; una compagnia teatrale legata da affetto e complicità; una catena di montaggio ben oliata e in cui ogni meccanismo lavora a favore di quello successivo. Cyrano, come tutto il mondo di Joe Wright, è teatro che si fa cinema e vita che si fa teatro. Una costruzione maestosa, sostenuta da passi che corrono, corpi che abbracciano, mentre Noto si ferma, e le voci cantano, le mani scrivono e gli occhi degli spettatori rimangono ammaliati.
Non perdetevi Cyrano, dal 2022 al cinema. E non perdetevi il cinema di Joe Wright. Sarà un incontro unico. Ravvicinato. Poetico.
Eternals: una parte del cast costretta a rinunciare agli eventi dal vivo per una esposizione al COVID-19
L’Hollywood Reporter ha confermato che le star di Eternals Angelina Jolie, Salma Hayek, Gemma Chan e Lauren Ridloff sono state tutte costrette a ritirarsi dal gala “Women In Hollywood” 2021 di Elle Magazine. Come mai? Beh, sono state tutte potenzialmente esposte a qualcuno che è risultato positivo al COVID-19, i primi report parlano di una truccatrice.
Le attrici avrebbero dovuto essere onorate durante l’evento, ma il caporedattore di Elle Nina Garcia ha detto ai presenti che “Quei supereroi sono ora in super isolamento”. Questa svolta inaspettata mette a rischio i junket per il film previsti nelle prossime giornate, tra tour europeo e persino la presenza delle star alla Festa di Roma 2021 in corso, presenza annunciata pochi giorni fa e ora messa a richio.
“Oggi siamo stati informati di una possibile esposizione a COVID-19 e, sebbene tutti i nostri attori siano risultati negativi, per cautela, ci stiamo concentrando sulle apparizioni virtuali piuttosto che sugli eventi di persona”, così un portavoce della Disney ha spiegato cosa sta succedendo.
La notizia ci trascina violentemente nel mondo reale che ci ricorda che la pandemia non è ancora finita e che gli eventi dal vivo continuano a essere un rischio per tutti, nonostante ci stiamo avvicinando al primo inverno in cui sono disponibili i vaccini per tutti.
Eternals, il film
Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.
Festa del Cinema di Roma 2021: matinée sold out per Belfast di Kenneth Branagh #RFF16
Belfast di Kenneth Branagh è il primo sold-out delle matinée dedicate ai ragazzi delle scuole da Alice nella Città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma diretta da Fabia Bettinie Gianluca Giannelli.
L’atteso nuovo film del regista britannico, già vincitore del premio del pubblico al Toronto Film Festival, viene presentato oggi, giovedì 21 ottobre, in coproduzione ad Alice nella Città e alla Festa del Cinema, con una proiezione riservata agli studenti alle ore 11.00 all’Auditorium della Conciliazione con una proiezione per il pubblico alle ore 22.30 nella sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica.
Kenneth Branagh, non ha potuto essere fisicamente a Roma per questa anteprima, ma ha voluto comunque mandare un videomessaggio al pubblico di Alice nella Città e della Festa del Cinema: “E’ la storia di qualcosa che mi è capitato quando avevo nove anni e che ha cambiato la mia vita per sempre – dice il regista -. Ha anche cambiato quella di molti in modo talmente profondo che riecheggia ancora oggi. Una storia che volevo raccontare da cinquant’anni. Anni in cui i suoni della città, che possono spezzare il cuore ma anche scaldarlo con il suo humor, mi hanno occupato la mente. Dopo mezzo secolo, si doveva prestare attenzione e all’inizio del lockdown ho ascoltato veramente e ho scritto quello che ho sentito. Voi pubblico – ha proseguito – siete la ragione per cui faccio film. E’ davvero semplice. Questi eventi avvengono in una grande città del nord, in Irlanda, molti anni fa, in un luogo chiamato Belfast”.
Scritto e diretto dal candidato all’Oscar® Kenneth Branagh e interpretato da Caitriona Balfe, Judi Dench, Jamie Dornan, Ciarán Hinds, Colin Morgan, Lara McDonnell, “Belfast” è una storia di amore, risate e perdite nell’infanzia di un ragazzo, tra la musica e il tumulto sociale della fine degli anni ’60 a Belfast nell’Irlanda del Nord. Buddy, nove anni, è circondato da un mondo fatto di lotta di classe e stravolgimenti culturali. Mentre esplodono i Troubles, ovvero il conflitto tra i cattolici repubblicani e i protestanti unionisti, Buddy sogna un futuro lontano dalla violenza, e trova conforto in una gioiosa famiglia. Ma intanto i contrasti si acuiscono, e la famiglia di Buddy dovrà scegliere se attendere che gli scontri finiscano o iniziare una nuova vita.
“Belfast” “è un viaggio nella memoria che Kenneth Branagh trasforma in racconto autobiografico fatto di momenti spensierati e intensi che ricostruiscono la sua storia di formazione nella città natale con un cast di interpreti d’eccezione – dicono Fabia Bettini e Gianluca Giannelli –. Il film rimanda alla grande letteratura ottocentesca di Dickens o di certa tradizione di fiabe classiche, che aggiungono quella serietà assoluta, in cui sono maestri unici i bambini”.
The Batman: Aquaman si congratula con la sua figliastra, Catwoman
Per chi li seguisse sui social, non sarà una novità, ma forse a qualcuno sfugge che Jason Momoa interprete di Aquaman è il patrigno di Zoe Kravitz, che sarà invece Catwoman in The Batman.
Zoe è infatti la figlia di Lenny Kravitz e Lisa Bonet la quale a sua volta ha sposato Momoa e con cui ha altri figli. Momoa e Kravitz sembrano avere uno splendido rapporto e l’ultima condivisione social dell’attore conferma il grande affetto che nutre nei confronti della figlia acquisita. Dopo l’uscita del trailer di The Batman, Momoa ha condiviso uno screen che raffigura Selina Kyle e ha condiviso il suo orgoglio per la giovane attrice che raccoglie un testimone importante con il ruolo della DC Comics.

The Batman: trailer ufficiale del film con Robert Pattinson
The Batman uscirà nei cinema il 4 marzo 2022, in Italia sarà disponibile dal 3 marzo. Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.
La trama di The Batman
“The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.
Star Wars: ecco quali erano i piani originale di Palpatine per Rey
Secrets of the Sith, il libro tie-in di Star Wars, ha finalmente rivelato il vero piano di Palpatine per Rey in Star Wars: L’ascesa di Skywalker. Darth Sidious si considerava un pianificatore esperto – gli piaceva vantarsi che tutto stava procedendo come aveva previsto – ma in verità il segreto del suo successo era la sua stessa capacità di adattamento. Palpatine aveva la capacità di creare opportunità dalle minacce, fino a quando i suoi eventuali piani non diventarono sofisticate ragnatele in cui erano intrappolati i suoi nemici.
L’Ordine 66, il culmine delle Guerre dei Cloni, dovrebbe essere considerato il miglior esempio. Il Maestro Jedi Sifo-Dyad divenne una minaccia per i piani dell’Imperatore quando iniziò a ricevere visioni delle prossime Guerre dei Cloni e chiese ai Kaminoani di creare un esercito di cloni che credeva avrebbe aiutato i Jedi a sopravvivere. Quando Palpatine lo seppe, ordinò al suo apprendista Conte Dooku – ironia della sorte di un amico d’infanzia di Sifo-Dyas – di uccidere il Maestro Jedi e assumere il controllo del programma clone, con chip inibitori impiantati all’interno dei cloni che avrebbero permesso a Palpatine di prenderne il controllo quando il tempo sarebbe arrivato. E così il più grande successo di Palpatine è nato da una crisi che avrebbe potuto essere la sua rovina.
I piani di Palpatine per Rey in Star Wars: L’ascesa di Skywalker
Secrets of the Sith, che si finge un racconto in prima persona di Palpatine, comprende delle note finali che sono chiaramente scritte poco prima della cronologia degli eventi di Star Wars: L’ascesa di Skywalker e rivelano i piani originali dell’Imperatore per sua nipote. Sembra che Palpatine originariamente intendesse che Ben Solo diventasse il corpo che avrebbe ospitato la sua presenza nella Forza, spiegando perché si era impegnato così tanto per attirare Kylo Ren al Lato Oscuro. Avrebbe quindi permesso a Rey di diventare imperatrice, governando al suo fianco, anche se, ovviamente, è improbabile che Palpatine considerasse questa una potenziale unione tra pari. I piani di Palpatine devono essere cambiati quando Kylo Ren ha iniziato ad allontanarsi dal Lato Oscuro, liberato prima dall’uso del potere di guarigione della Forza da parte di Rey e poi da un ultimo messaggio amorevole di sua madre, Leia Organa.
Secrets of the Sith aiuta a spiegare alcune delle strane contraddizioni in Star Wars: L’ascesa di Skywalker, confermando che Palpatine si stava adattando rapidamente a circostanze che di certo non aveva previsto. Suggerisce inoltre che la visione di Dark Rey vista sulla Morte Nera – uno dei momenti più agghiaccianti dell’intera trilogia del sequel – sia stata un invio da parte di Palpatine stesso, un accenno al futuro che aveva immaginato per sua nipote.
I piani dell’Imperatore fallirono, ovviamente, perché aveva sottovalutato il potere liberatorio del Lato Chiaro in Star Wars. Decidendo di impossessarsi del corpo di Rey invece che di quello di Ben Solo, non si era reso conto che faceva parte di una Diade della Forza: lei si rifiuta di ucciderlo seguendo rabbia e odio, e così chiude la porta ai sentimenti che l’avrebbero resa in corpo ospite perfetto per lo spirito di Palpatine. Per quanto l’Imperatore cercasse di fingere di avere il controllo degli eventi, alla fine di Star Wars: L’ascesa di Skywalker stava subendo una battuta d’arresto dopo l’altra, finché alla fine Rey lo uccide con il suo fulmine della Forza.
Kasia Smutniak: 10 cose che non sai sull’attrice
Kasia Smutniak è una delle attrici italiane più apprezzate e di talento: ha recitato in alcuni dei film italiani migliori degli ultimi anni, ed è tornata di recente sul grande schermo con Loro, il nuovo film di Paolo Sorrentino. È talentuosa, raffinata e particolarmente bella.
Ecco dieci curiosità su Kasia Smutniak.
Kasia Smutniak: la sua filmografia e le serie TV
1. Ha recitato in diversi celebri film. L’attrice esordisce sul grande schermo nel 2000 con Al momento giusto. Successivamente ottiene ruoli di rilievo in film come Radio West (2003), Nelle tue mani (2007), Cao Calmo (2008), Tutti contro tutti (2013), Benvenuto Presidente! (2013), Allacciate le cinture (2014), Meraviglioso Boccaccio (2015) e Perfetti sconosciuti (2016), di Paolo Genovese. È poi nel cast di Moglie e marito (2017), con Piefrancesco Favino, Made in Italy (2018), Loro (2018), con Riccardo Scamarcio, La profezia dell’armadillo (2018) e Il ragazzo più felice del mondo (2018).
2. Ha recitato anche in film internazionali. Nel corso della sua carriera l’attrice ha avuto modo di prendere parte anche ad alcune opere di produzione internazionale. Nel 2009 ha infatti recitato nel film inglese Goal III: Taking on the World, mentre nel 2010 è stata Caroline nel film From Paris with Love, con protagonista John Travolta. Ha poi partecipato anche a film come Il quarto stato (2012), (Nie)znajomi (2019) e Dolce fine giornata (2019). Nel 2020 è invece stata Lily Dolittle in Dolittle, con protagonista Robert Downey Jr..
3. È nota anche per diverse serie televisive. La Smutniak non ha poi mancato di recitare anche in televisione, comparendo in serie come Ultimo – L’infiltrato (2004), Questa è la mia terra (2006), Rino Gaetano – Ma il cielo è sempre più blu (2007), Questa è la mia terra – Vent’anni dopo (2008), Volare – La grande storia di Domenico Modugno (2013) e In Treatment (2013). Nel 2020 è invece stat la protagonista femminile della miniserie Diavoli, dove ha recitato accanto ad Alessandro Borghi.
Kasia Smutniak: oggi
4. Ha nuovi progetti in arrivo. Nel 2021 la Smutniak è protagonista della serie italo-britannica Domina, basata sulla vita di Livia Drusilla, consorte dell’imperatore romano Augusto. Tra i suoi prossimi progetti cinematografici si annoverano invece 3/19, di prossima uscita e Pantafa, attualmente in fase di post-produzione. In questo periodo è invece impegnata nelle riprese di Il colibrì, film adattamento dell’omonimo romanzo.
Kasia Smutniak e la vitiligine
5. Ha accettato la “malattia”. La vitiligine è quella malattia della pelle caratterizzata dalla comparsa di chiazze dove manca la colorazione dovuta alla melanina, le quali appaiono dunque bianche. Sono tante le celebrità che hanno confessato di esserne affetti, e tra questi vi è anche la Smutniak. In una lunga intervista con Vanity Fair l’attrice ha raccontato di quando scoprì, ormai anni fa, di essere affetta da questa particolare condizione. Inizialmente vissuta in modo problematico, l’attrice ha poi raccontato di essere scesa a patti con questa malattia, decisa ad accettarsi così com’è. Oggi la Smutniak vede la vitiligine come una parte di sé, che non toglie nulla alla sua bellezza.
Kasia Smutniak: nuda per Vanity Fair
6. Kasia Smutniak nuda per Vanity Fair. Per la prima volta in tutta la sua lunga carriera, Kasia Smutniak ha posato nuda, e l’ha fatto per Vanity Fair. L’attrice ha avuto molto da raccontare a proposito: ha parlato della tendenza a mimetizzare e nascondere la propria femminilità, per assicurarsi di essere presa sul serio. “Parliamo sempre di libertà delle donne” ha detto, “ma spesso ci vestiamo e ci comportiamo da uomini.” Mostrarsi nuda, allora, è stata una liberazione per Kasia, dicendo, della propria femminilità: “Adesso che ho quasi 40 anni sento che è il momento di tirarla fuori con grande tranquillità.”
Kasia Smutniak è su Instagram
7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network con un profilo verificato seguito da 412 mila followers. In questo, con oltre 600 post, la Smutniak è solita condividere immagini relative al suo lavoro, ai suoi progetti in lavorazione e quelli di prossima uscita. Sono infatti diversi i post che testimoniano le sue attività, ma non mancano anche scatti realizzati per servizi di moda o relativi a momenti di svago. L’attrice utilizza inoltre il social anche per promuovere tematiche e campagne umanitarie a lei molto care.
Kasia Smutniak, Pietro Taricone e la figlia
8. Ha avuto una relazione con l’attore. Kasia Smutniak e Pietro Taricone si erano conosciuti nel 2003, sul set di Radio West, e si erano innamorati. Insieme hanno avuto una figlia, Sophie, nata il 4 settembre 2004. Kasia Smutniak, sulla figlia, ha raccontato “Quando ho partorito la mia prima figlia e me l’hanno portata in braccio ho avuto una sensazione fortissima: ho iniziato a pensare che da quel momento la mia storia sarebbe stata in funzione della sua.“
9. Ha affrontato un momento molto doloroso. Il 29 gennaio 2010, l’attore Pietro Taricone è tragicamente morto in un incidente paracadutistico. La Smutniak ha raccontato dell’incidente con le lacrime agli occhi, parlando di come lui abbia mandato un bacio prima di saltare, e come sia morto “con il sorriso in faccia“. La morte di Taricone, ha raccontato, è stata uno dei momenti più dolorosi della sua vita. Kasia, poi, ha trovato un nuovo amore nel 2011 nel produttore Domenico Procacci, dal quale ha avuto il figlio Leone il 20 agosto 2014. Nel 2019 i due si sono poi sposati.
Kasia Smutniak: età e altezza dell’attrice
10. Kasia Smutniak è nata a Varsavia, in Polonia, il 13 agosto 1979. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.
Fonti: IMDb
Loki, Thanos e Valkyrie sono nomi diffusi tra i nati nel 2020
L’universo cinematografico Marvel si espande fino alle culle dei bambini. L’Huffington post rivela i dati della U.S. Social Security Administration: nel 2020 c’è stato un rialzo nei nomi ispirati ai personaggi della Marvel. Loki è il primo, Valkyrie e Thanos seguono. Non mancano bambini di nome Bucky e Quill. In 13 anni di storia, i fan sono cresciuti insieme al franchise e ai suoi personaggi. Da adulti, cercano di passare ai figli le loro passioni, letteralmente fin dalla nascita.
L’influenza del mondo Marvel nella vita dei fan va oltre le feste a tema, gli eventi e le chat sui social. I dati della U.S. Social Security Administration hanno mostrato come sempre più bambini prendono il nome da personaggi popolari della Marvel: nel 2020, sono nati 135 bambini di nome Loki, mentre 128 bambini sono stati chiamati in onore di Valchiria. Nel 2017, erano 75. Anche Thanos è diventato un nome da bambino abbastanza popolare, con il 2019 che ha visto 18 bambini chiamati come il criminale. Altri personaggi popolari della Marvel hanno ispirato i genitori americani: ci sono stati 9 bambini di nome Bucky e 47 di nome Quill, ispirati rispettivamente al Soldato d’Inverno (Sebastian Stan) e a Star-Lord (Chris Pratt)
La propensione a chiamare i propri figli come i personaggi della cultura pop non è una novità. È sempre accaduto con le rockstar, le star del cinema e delle serie televisive più popolari. Certo è un dato significativo per la Marvel, sempre più un punto di riferimento culturale per le giovani (e future) generazioni.
La serie Marvel Loki
Loki è una sere televisiva realizzata da Michael Waldron e prodotta dai Marvel Studios. Gli interpreti principali sono Tom Hiddleston (Loki), Guru Mbatha-Raw, Wunmi Mosaku, Owen Wilson, Sophia Di Martino, Sasha Lane.
Basata sul personaggio omonimo dei fumetti Marvel Comics, la storia di Loki si svolge dopo gli eventi del film Avengers: Endgame. La prima stagione fa parte della Fase Quattro del MCU.
La serie è disponibile su Disney+.
World War Hulk potrebbe diventare presto un film?
Alcuni anni fa, è circolata online una voce secondo cui i Marvel Studios erano al lavoro su un film dedicato a Planet Hulk. Il report sembrava un po’ inverosimile per diversi motivi (la Marvel non aveva ancora riguadagnato i diritti di distribuzione dei film di Hulk da solista, per esempio), e alla fine la notizia si è rivelata falsa, anche se lo studio ha finito per adattare elementi della storia di Planet Hulk per Thor: Ragnarok.
Ora, si torna a parlare di Hulk e di un film dedicato al Gigante di Giada in merito a voci che vorrebbero un adattamento per il cinema di World War Hulk. Secondo il sito GWW, la produzione potrebbe cominciare già il prossimo anno.
Per quanto ne sappiamo, la Marvel/Disney ha completamente riguadagnato i diritti legati al personaggio, quindi è certamente possibile che Kevin Feige cercherà di capitalizzare il prima possibile, e World War Hulk sarebbe un evento epico da cui attingere materiale per un film. Certo, è altamente improbabile che questo progetto sia un adattamento diretto del fumetto, ma la premessa di base – un Hulk furioso in cerca di vendetta sugli eroi più potenti della Terra – ha molto potenziale.
Bruce Banner (Mark Ruffalo) è apparso nella scena post-crediti di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli e avrà anche un ruolo nella prossima serie Disney+ She-Hulk, quindi ci sono chiaramente piani in atto per sfruttare al meglio la collaborazione dell’attore con lo studio. Sarebbe senza dubbio interessante da sviluppare questo sentiero, se non fosse però, e non dimentichiamolo, che il Banner dell’attuale linea temporale del MCU è ormai Smart Hulk e che il suo tornare “indietro” allo stadio rabbioso di Hulk sembra improbabile. Staremo a vedere.
The Batman: Kristen Stewart sarà il nuovo Joker?
Nel film The Batman non ci sarà Joker, i nemici che il Cavaliere Oscuro affronterà saranno altri. Fortunatamente Matt Reeves, regista del film, non ha dimenticato il temibile clown: probabilmente Joker comparirà nel secondo e nel terzo film della trilogia pianificata dal director. Girano voci sui possibili interpreti: il nuovo Joker sicuramente non sarà Joaquin Phoenix, mentre potrebbe essere Kristen Stewart. Peccato che l’attrice sia poco entusiasta della proposta.
Robert Pattinson e Kristen Stewart. Un binomio già noto: i due hanno recitato come coppia protagonista nei film di Twilight dal 2008 al 2012. Da allora le loro strade si sono separate, portandoli a progetti più maturi ed acclamati. Tra gli ultimi, il film Spencer che vede Kristen Stewart come protagonista nei panni di Lady Diana e l’attesissimo The Batman con Robert Pattinson. Vista la possibilità che il Joker di Reeves sia al femminile, si è spesso fatto cenno a Stewart. In questo modo, la vedremmo all’azione contro il Batman di Pattinson.
La possibilità non sembra però interessare l’attrice. ”Facciamo qualcosa di nuovo”, dice Kristen a Variety. ”Joker è stato interpretato così bene in precedenza. Sento che forse è meglio non intromettersi.” Kristen Stewart confessa di non essere elettrizzata all’idea. Sarebbe però contenta di vestire i panni di ”uno spaventoso freak”. Con un ”no” non troppo convinto, Stewart non permette ai fan di sapere qualcosa in più sul destino di Joker nella trilogia di The Batman.
The Batman: il film
The Batman è un reboot della saga cinematografica di Batman. Racconta le sfide che il supereroe deve affrontare nel suo secondo anno di vigilanza a Gotham City, tra corruzione diffusa e scontri con l’assassino detto l’Enigmista.
Il film è prodotto da Warner Bros., la regia è di Matt Reeves. Gli interpreti di The Batman sono Robert Pattinson, nei panni di Bruce Wayne / Batman, mentre Zoë Isabella Kravitz è Selina Kyle / Catwoman. Oltre a Paul Dano come Edward Nashton / L’Enigmista, Colin Farrell è il Pinguino. Nel cast ci sono anche Jeffrey Wright, John Turturro, Peter Sarsgaard, Barry Keoghan, Jayme Lawson, Andy Serkis.
The Batman uscirà nelle sale americane il 4 marzo 2022.
Hawkeye: nuovo intenso promo, è natale per Clint Barton
Marvel Studios ha diffuso un nuovo intenso promo di Hawkeye, l’attesa nuova serie tv in arrivo su Disney+ che vedrà Clint Barton AKA Occhio di Falco riprendere arco e freccie.
Iscriviti a Disney+ per guardare Hawkeye e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.
new #hawkeye trailer that aired on abc tonight! 🎯💜pic.twitter.com/htwTLGFMH0
— ♥️ (@theroyaImess) October 20, 2021
Hawkeye è la nuova serie originale Marvel Studios ambientata nella New York City del post blip, dove l’ex Vendicatore Clint Barton/Hawkeye (Jeremy Renner) ha una missione apparentemente semplice: tornare dalla sua famiglia in tempo per Natale. Ma quando si presenta una minaccia dal suo passato, Hawkeye si allea suo malgrado con Kate Bishop (Hailee Steinfeld), un’abile arciera di ventidue anni nonché sua grande fan, per smascherare una cospirazione criminale. Il cast della serie include anche Vera Farmiga, Fra Fee, Tony Dalton, Zahn McClarnon, Brian d’Arcy James e l’esordiente Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez. Diretta da Rhys Thomas e dal duo di registi Bert e Bertie, Hawkeyedebutterà in esclusiva su Disney+ il 24 novembre 2021.
Hawkeye, la serie tv
Vi ricordiamo che Hawkeye fa parte della prima ondata di serie tv prodotte dai Marvel Studios che avrebbero dovuto uscire su Disney+ a partire dall’autunno 2020. Il primo spettacolo doveva essere stato The Falcon and The Winter Soldier, ma la serie è stata ritardata a causa della pandemia di coronavirus che ha colpito la produzione. Altre serie tv includono WandaVision (sempre nel 2020?), Loki (primavera 2021) oltre a Hawkeye. Tutti vedranno i thespian del grande schermo che completano la serie.
Hawkeye è l’annunciata spin off del franchise di Avengers e fa parte della fase 4 del Marvel Cinematic Universe che si estenderà nel racconto seriale per debuttare su Disney+.
The Batman: un ideatore di Lost ironizza. L’Enigmista come il Progetto DHARMA
”Solved The Batman.” Il mistero del nuovo Batman è stato risolto. Damon Lindelof, ideatore della serie televisiva Lost, posta su Instagram un carousel di foto. Nel post, un fotogramma del trailer del nuovo film di Batman si sovrappone perfettamente alla mappa del progetto DHARMA. Il punto di domanda, più volte riproposto nel trailer, sembra essere l’elemento d’unione tra il mistero dell’Enigmista e uno degli irrisolti misteri di Lost.
Per Lindelof l’Enigmista di The Batman potrebbe essere collegato all’oscuro progetto DHARMA. Scherzosamente, paragona la lavagna investigativa usata da Bruce Wayne per risolvere il puzzle dell’Enigmista alla mappa della DHARMA Initiative, scoperta da John Locke nella seconda stagione di Lost. Nel trailer del film vediamo Wayne muoversi tra le ramificazioni del piano d’indagine, disegnate con un gessetto sul pavimento. Al centro, domina un grosso punto di domanda. Similmente, la mappa mostrata in Lost è un’intricata serie di scritte e segni che circondano il punto di domanda centrale.
La mappa fa scoprire una serie di installazioni sull’isola. Queste sono legate ad un progetto scientifico avviato nel luogo tra gli anni ’70 e ’80. Nel corso della serie però, il progetto DHARMA non viene mai del tutto spiegato e resta uno dei tanti misteri aperti ma lasciati in sospeso di Lost.
Lindelof sicuramente ha voluto fare un post divertente giocando con i fan della serie e con quelli del film di Batman. L’enigma posto in The Batman sembra essere così complesso da uscire dai confini di Gotham City e del mondo del supereroe. L’augurio è che, diversamente dal mistero di DHARMA, il piano dell’Enigmista venga svelato nel corso della storia.
The Batman: cast, trama, data di uscita
The Batman è uno reboot della serie cinematografica di Batman diretto da Matt Reeves con Robert Pattinson, Zoë Kravitz, Paul Dano, Jeffrey Wright, John Turturro, Colin Farrell.
Il film racconta le sfide che Batman deve affrontare durante il suo secondo anno come vigilante a Gotham City, tra corruzione dilagante, intrighi famigliari e conflitti con il serial killer detto l’Enigmista.
L’uscita di The Batman nelle sale americane è prevista per il 4 marzo 2022.
Emily Blunt in trattative per Oppenheimer di Christopher Nolan
Arriva da Deadline la notizia che l’attrice Emily Blunt è ufficialmente in trattative per entrare nel cast di Oppenheimer, il prossimo film del regista Christopher Nolan che come sappiamo sarà distribuito da Universal Pictures. L’attrice dovrebbe unirsi al già confermato co-protagonista Cillian Murphy in quello che potrebbe diventare a tutti gli effetti un cast all-star.
Le fonti del noto sito americano dicono che interpreterà la moglie di J. Robert Oppenheimer (Murphy), lo scienziato che ha gestito il Progetto Manhattan che ha portato all’invenzione della bomba atomica. Oppenheimer uscirà il 21 luglio 2023, uno slot tipicamente riservato ai film di Nolan in passato.
Nel recente passato di Emily Blunt ha preso parte non a uno, ma ben due film che hanno superato i 100 milioni di dollari in patria quest’anno, un’impresa che nessun attore o attrice protagonista ha compiuto dal reset del botteghino. Ha ripreso il suo ruolo da protagonista in A Quiet Place Part II che la vedeva protagonisti ancora al fianco di Cillian Murphy, che ha incassato 160 milioni di dollari a livello nazionale e quasi 300 milioni di dollari in tutto il mondo. Ha poi recitato al fianco di Dwayne Johnson in Jungle Cruise, film che ha incassato $ 114 milioni a livello nazionale.
Oppenheimer, il film
Universal distribuirà Oppenheimer nelle sale in tutto il mondo e distribuirà il film in Nord America. Christopher Nolan produrrà anche insieme a Emma Thomas e Charles Roven di Atlas Entertainment. Il film si baserà sul libro vincitore del Premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin.
Guardiani della Galassia Vol. 3: Chris Pratt annuncia l’inizio riprese, video dal set!
E’ il protagonisti Chris Pratt ad annunciare l’inizio delle riprese dell’attesissimo Guardiani della Galassia Vol. 3, il film che vedrà nuovamente James Gunn a lavoro con i Marvel Studios dopo il burrascoso licenziamento e il successivo reintegro. Nei giorni scorsi è stato confermato che il film non subirà ritardi per via dei cambi annunciati di uscita quindi il cinecomic di James Gunn arriva al cinema il 5 maggio del 2023. Vi lasciamo di seguito l’esilarante video postato da Chris Pratt:
A special message from @prattprattpratt and his sick-ass mutton chops. Listen to him dissect his #ParksandRec character, Andy Dwyer, on this week’s episode of “Parks and Recollection” with @RobLowe and @AlanYang: https://t.co/0ps1aJFd26 pic.twitter.com/wFH7PsxQrD
— Team Coco (@TeamCoco) October 19, 2021
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Guardiani della Galassia Vol. 3
Scritto e diretto da James Gunn, Guardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale il 5 maggio del 2023. Le riprese del film sono iniziate ad ottobre 2021. Torneranno nel cast Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Pom Klementieff e Karen Gillan, insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.
Eternals: lunga featurette con sorprendenti dietro le quinte!
Marvel Studios ha diffuso una featurette che ci presenta il dietro le quinte dell’atteso Eternals, il nuovo film del Marvel Cinematic Universe che questa domenica sarà presentato in premiere italiana alla Festa del Cinema di Roma.
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Eternals, il film
Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.
Strappare lungo i bordi: recensione della serie di Zerocalcare #RFF16
La Festa del Cinema di Roma quest’anno omaggia il talento di uno dei fumettisti italiani più apprezzati. A dieci anni dall’esordio con La Profezia dell’Armadillo, Zerocalcare, nome d’arte di Michele Rech, si vede infatti dedicare una mostra nel Foyer della sala Sinopoli, che presenta alcuni degli esempi più significativi del suo lavoro. In più, tra gli Eventi Speciali della Festa c’è l’anteprima delle prime due puntate della serie animata Strappare lungo i bordi, ideata dallo stesso Zerocalcare, che Netflix proporrà in streaming dal 17 novembre.
Strappare lungo i bordi, difficile da sintetizzare in una sinossi
Queste prime due puntate di Strappare lungo i bordi non sono facili da sintetizzare con una sinossi. Si potrebbe dire che la serie racconti le vicende dell’alterego animato dell’autore, cui Zerocalcare stesso dà la voce, affiancato dal fido armadillo – qui la voce è di Valerio Mastandrea – che ne rapprensenta una sorta di grillo parlante, di coscienza. Accanto a lui, gli amici: Secco, Sara, Alice, a spasso nel tempo tra passato e presente, toccando temi disparati: da quelli sociali, alla politica, a quelli esistenziali, mentre la vita scorre, non sempre come si vorrebbe.
Strappare lungo i bordi non è facile
E’ proprio questa la metafora contenuta nell’immagine del titolo. Strappare lungo i bordi, come si fa per ritagliare una sagoma di carta, non sempre è così semplice. Può capitare che la carta si strappi malamente e che la figura ne esca rovinata. Un po’ come nella vita, ciò che si vorrebbe accadesse, non sempre accade da sé, in modo naturale, anzi, quasi mai. Ma questo il protagonista lo impara a sue spese, crescendo. Una sicurezza al suo fianco però, ce l’ha, sono proprio gli amici. Secco, Sara e Alice sono tre personalità diverse, ma complementari, e complementari anche a quella dello stesso protagonista. Zerocalcare oltre a doppiare il proprio alterego, presta la voce a tutti loro e il risultato è molto divertente.
Tra disavventure quotidiane, temi
sociali e politici, Zerocalcare compone un ritratto
personalissimo, scombiccherato ma efficace, di una generazione alle
prese con le ansie, le speranze e le delusioni della vita. Neanche
a dirlo, chi segue il fumettista romano lo sa, il racconto procede
alla velocità della luce, come nello stile di Zerocalcare.
Il parlare accelerato del protagonista della serie sembra essere
proprio lo specchio di ansie e indecisioni di fronte alle sfide
della vita. Il racconto è un susseguirsi di cambi d’ambientazione e
salti temporali, esilarante e coinvolgente, sulle musiche originali
di Giancane.
Si ride di gusto, ci si immedesima, ma c’è anche spazio per la riflessione, perché tra i colori accesi, la saggezza improvvisata dell’armadillo, la rassicurante ripetitività di Secco e le figuracce dell’impacciato protagonista, trovano spazio elementi di satira sociale e politica e considerazioni nient’affatto scontate sul nostro passato e l’attualità. Zerocalcare, oltre ad essere un talentuoso fumettista – dal suo lavoro è già stato tratto un film, La profezia dell’Armadillo – è anche una mente acuta del nostro panorama culturale, capace di affrontare con semplicità e ironia temi complessi, rendendoli fruibili a tutti, senza trascurare una dimensione esistenziale peculiare, ma nella quale, a ben guardare, non è così difficile riconoscere tratti delle altrui esistenze. Ecco perché Strappare lungo i bordi è consigliato anche a chi non è appassionato di fumetti o non conosce l’autore. Guardare per credere. Dal 17 novembre su Netflix.
Solitary Man: trama e cast del film con Michael Douglas
Prima di iniziare a ricoprire il ruolo di Hank Pim all’interno del Marvel Cinematic Universe, il premio Oscar Michael Douglas si è dedicato negli ultimi anni a recitare in alcune commedie come Alla scoperta di Charlie, La rivolta delle Ex e Last Vegas. Un altro titolo a riguardo è anche Solitary Man, racconto agrodolce di un uomo di mezz’età ricco di problematiche relazionali alla ricerca di un po’ di equilibrio nella propria vita. Uscito nel 2009, questo è scritto da Brian Koppelan (noto anche per i film A testa alta e Ocean’s Thirteen) e da lui anche diretto insieme a David Levien.
Prodotto tra gli altri dal premio Oscar Steven Soderbergh, il film si concentra dunque sulle vicende di un protagonista tanto seducente quanto incasinato, dando così vita ad una vicenda che tra commedia e buoni sentimenti si propone di raccontare una storia in cui ognuno può ritrovare qualcosa di sé. Pur se accolto in modo positivo dalla critica, che ha individuato proprio nell’interpretazione di Douglas uno dei suoi punti di forza, Solitary Man è tuttavia stato un titolo passato ingiustamente in sordina, ottenendo un riscontro di pubblico al di sotto delle aspettative.
A distanza di oltre un decennio è un titolo che merita di essere riscoperto, non tanto per l’originalità o particolari caratteristiche, quanto per la capacità di raccontare una storia genuina facendo appassionare lo spettatore anche ad un personaggio apparentemente sgradevole. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Solitary Man: la trama del film
Protagonista del film è Ben Kalmen, un rivenditore di auto di successo di mezza età, la cui vita tra famiglia e lavoro sembra procedere a meraviglia. Dopo una visita di routine, tuttavia, il medico lo mette in guardia sullo stato del suo cuore e lo invita a fare ulteriori analisi, ma Ben si rifiuta e decide semplicemente di cambiare le proprie abitudini. Dopo alcuni anni, però, la vita di Ben è drasticamente cambiata sotto molti aspetti: l’uomo ha divorziato dalla prima moglie Nancy, ha rapporti sessuali con donne più giovani di lui, è diventato un bugiardo, è disoccupato, non ha un soldo e ha rischiato addirittura di finire in prigione.
In compenso, si è fidanzato con la giovane e benestante Jordan Karsch, grazie a cui continua a condurre una vita nell’agio e nella ricchezza. Un giorno, proprio Jordan chiede a Ben di accompagnare la figliastra diciottenne Allyson a visitare la sua futura università, la stessa che frequentò l’uomo in gioventù. Lì il patrigno e la ragazza finiscono con il consumare un rapporto sessuale, di cui ovviamente Jordan viene a sapere. Da quel momento Ben viene inghiottito da una spirale di degrado sempre maggiore e capirà di dover mettere a posto la sua vita una volta per tutte.
Solitary Man: il cast del film e la canzone di Johnny Cash
Come anticipato, ad interpretare il protagonista Ben Kalmen vi è l’attore Michael Douglas, il quale ha nuovamente dimostrato le sue doti da interprete comico, ottenendo anche una candidatura ai Satellite Award come miglior attore. Accanto a lui, nel ruolo della moglie Nancy vi è Susan Sarandon, mentre Mary Louise Parker è la sua nuova fiamma Jordan Karsch. La giovane Allyson, invece, è interpretata da Imogen Poots, nota in particolare per il film 28 settimane dopo. Nel film si ritrova poi anche Jesse Eisenberg nel ruolo di Daniel Cheston e Danny DeVito in quelli di Jimmy Marino, amico di lunga data di Ben.
Douglas e DeVito, in effetti, sono davvero amici, tanto da essere stati anche coinquilini a New York negli anni Sessanta. I due sono inoltre qui tornati a recitare insieme circa 20 anni dopo La guerra dei Roses, film di cui DeVito è anche regista. Un ultima curiosità è che questo film condivide il titolo con una canzone di Neil Diamond cantata da Johnny Cash all’inizio del film. Johnny Cash era conosciuto come “l’uomo in nero” per via della sua propensione ad indossare tutto nero. Il personaggio di Michael Douglas trascorre la maggior parte del film indossando proprio abiti neri e solo occasionalmente indossa qualcosa di diverso.
Solitary Man: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Solitary Man grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 20 ottobre alle ore 23:00 sul canale Paramount Channel.
https://www.youtube.com/watch?v=KqY8QvBNOXM
Fonte: IMDb
Evan Peters: 10 cose che non sai sull’attore
uickSono anni che tutti vanno matti per Evan Peters. Ha cominciato con la pubblicità, per poi arrivare a Disney, poi al cinema, poi ad American Horror Story e X-Men: una scalata verso il successo, e una carriera di ruoli bizzarri, sinistri, e accattivanti.
Quando non è impegnato, cosa fa Evan Peters? Cosa ha fatto prima di AHS? Da dove viene? Ecco 10 fatti e curiosità su Evan Peters: dall’infazia agli hobby, dalla filmografia alla vita privata e alla relazione con Emma Roberts. Lo amerete ancora di più.
Evan Peters: la sua carriera, i film e le serie TV
1. Ha iniziato lavorando nella pubblicità. Evan Peters iniziò ad interessarsi alla recitazione all’età di 15 anni. Si trasferì a Los Angeles con la madre, con lo scopo di lavorare alla propria carriera e, nel frattempo, fu istruito a casa. Egli ha poi ottenuto dei primi lavori nell’ambito della pubblicità. Ha infatti partecipato a spot per marchi come per Kellogg’s, Papa John’s, Playstation, Progressive e Sour Patch Kids. Il suo primo ruolo è poi arrivato con il film Clipping Adam, nel 2002, e da quel momento è passato a recitare per il cinema e la televisione.
2. La svolta con Sleepover e Phil dal futuro. Nel 2004 Even Peters recitò in Sleepover, per il quale fu nominato per la Migliore Performance in un Lungometraggio. Grazie a questo film ha ottenuto una grandissima popolarità, che gli ha permesso di partecipare poi alla serie Disney Phil dal futuro, la quale fu il suo primo progetto televisivo. Evan ha interpretato, per cinque episodi della prima serie, Seth Wosmer, un piccolo nerd amico del personaggio principale Phil. Sin da piccolo, l’attore ha vinto parecchi premi e si è aggiudicato parecchia nomination.
3. I ruoli successivi sono decisamente più cupi. In seguito ha recitato in opere più tendenti al thriller come An American Crime, The Good Doctor, Senza Traccia, Criminal Minds, Dr. House – Medical Division, Ghost Whisperer – Presenze, The Mentalist. Inolter, Evan Peters è comparso in sei episodio di One Tree Hill, in un episodio di Parenthood, in uno di The Office e nel corto Sofia Coppola’s The Little Mermaid (2014). I suoi ruoli principali, che lo hanno portato alla fama, sono quelli di American Horror Story e quello di Quicksilver in X-Men. Recentemente ha poi recitato nella serie Pose, la serie prodotta da Ryan Murphy. Nel 2021 è poi comparso nelle miniserie Wandavision e in Omicidio a Easttown.
4. Evan Peters è affascinato dai ruoli inquietanti. Si vede dalla sua filmografia: Even Peters ama i toni cupi e inquietanti, e tende a gravitare naturalmente verso di essi. In passato, aveva il terrore dei film horror, che gli causavano incubi su incubi. Ora, però, trova il genere affascinante, e pensa che questo tipo di ruolo gli venga naturale. Inoltre, sembra che Evan Peters pensi sia difficile passare da un ruolo comico ad uno drammatico, e che sia più facile passare dal drammatico al comico.
Evan Peters è Quicksilver
5. Si è preparato a lungo al personaggio. Nei più recenti film dedicati agli X-Men Peters compare nei panni di Quicksilver, personaggio dotato di una velocità sovrumana. Per prepararsi al ruolo, l’attore ha raccontato di aver cercato di riprodurre parte di quella velocità in ogni attività, dai più piccoli movimenti sino al modo di parlare. Ciò avrebbe sottolineato il fatto che Quicksilver vive costantemente con l’impulso di frenarsi, non riuscendoci sempre.
6. Ha ripreso il ruolo in Wandavision. Nel corso della serie Marvel Wandavision, l’attore fa la sua comparsa nei panni di Quicksilver. Un risvolto che ha sorpreso tutti quanti, lasciando immaginare che questo fosse un primo accenno dell’annunciato ingresso degli X-Men nell’MCU. Il personaggio interpretato da Peters si rivela però poi essere un impostore nei panni di Quicksilver. L’attore ha in seguito raccontato di essere sempre stato a conoscenza di questo risvolto, apprezzando molto l’idea degli autori.
Evan Peters in American Horror Story
7. Evan Peters è uno dei due attori che sono comparsi in tutte le stagioni di American Horror Story. Per chi non l’avesse mai vista, AHS è una serie antologica, dove ogni stagione è una piccola miniserie con un tema diverso. Spesso, gli attori di AHS compaiono in più di una stagione, ma interpretando ruoli diversi, anche se ci sono solamente due attori che sono comparsi in tutte le stagioni: Sarah Paulson e Evan Peters. Nella prima stagione, Peters interpretava Tate Langdon, il fantasma di un ragazzo che commette una sparatoria in un liceo. In AHS: Asylum, era un paziente di un istituto mentale visitato dagli alieni, e in Coven era Kyle Spencer, un ragazzo ucciso e fatto a pezzi dalla magia, poi “rimesso insieme” e resuscitato dalle streghe.
Evan Peters: Emma Roberts e la nuova fidanzata
8. Ha avuto una lunga relazione con la collega. È stata una lunga storia piena di tira e molla quella tra Evan Peters e Emma Roberts. I due si sono conosciuti nel 2012 sul set di Adult World e sono poi nuovamente stati compagni di schermo in diverse stagioni di American Horror Story. La loro relazione è durata per anni ed è stata piena di alti e bassi: nel 2013 la Roberts era stata arrestata per violenza domentica nei confronti di lui. Successivamente i due si sono chiarito e sono tornati insieme, fidanzandosi ufficialmente nel 2014. Nel 2019, tuttavia, hanno annunciato la loro separazione.
9. Le ragazze di Evan Peters prima di Emma Roberts. Nel corso degli annni, Evan Peters ha frequentato alcune ragazze famose, tra le quali Pixie Geldof (con la quale era stato visto al Coachella e con la quale ha passato all’incirca un anno), Alex Breckenridge, Alexia Quinn, Lindsay Lohan, e Taissa Farmiga. Dopo la Roberts, invece, Peters ha avuto una relazione con la cantante Helsey, conclusasi però nella metà del 2020. Attualmente non è noto se l’attore abbia o meno una nuova fidanzata.
Evan Peters: età e altezza dell’attore
10. Evan Peters è nato il 20 gennaio del 1987 a St. Louis, nel Missouri, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 177 centimetri.
Fonti: IMDb
Ultima notte a Soho: nuovo affascinante trailer, dal 4 novembre al cinema!
Universal Pictures Italia ha diffuso il nuovo e terzo affasciante trailer di Ultima notte a Soho, il nuovo film del regista Edgar Wright presentato Fuori Concorso alla 78esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel cast protagonisti Anya Taylor-Joy, Thomasin Harcourt McKenzie, Matt Smith, Terence Stamp, Diana Rigg, Rita Tushingham, Michael Ajao, Synnøve Karlsen
Una misteriosa connessione attraverso il tempo e spazio. Niente è come sembra nel thriller psicologico di Edgar Wright Ultima notte a Soho. Eloise (Thomasin McKenzie), un’aspirante stilista di moda, è misteriosamente in grado di entrare negli anni ’60 dove incontra un’affascinante aspirante cantante, Sandy (Anya Taylor-Joy). Ma i sogni del passato iniziano a incrinarsi e frantumarsi in qualcosa di molto più oscuro.
Lucca Comics & Games: tutte le novità dell’edizione 2021
… a riveder le stelle: light. Mancano solo nove giorni prima che 80.000 visitatori di ogni età possano rivivere dal vivo le emozioni di Lucca Comics & Games: una quattro giorni (dal 29 ottobre al 1° novembre) che segna la strada verso la nuova normalità. Una manifestazione più “leggera” ed agile, che abbraccia la transizione verso nuovi modelli di intrattenimento culturale e che porta al suo pubblico – in città, online, su Rai e nei Campfire – il meglio degli universi che sono parte della manifestazione: fumetto, gioco, storytelling e mitologie contemporanee, con gli stand delle industrie creative che li rappresentano.
Il Claim 2021 è la sintesi e l’ideale omaggio di quel verso immortale de La Commedìa di Dante Alighieri (del XXXIV Canto dell’Inferno) che accompagnerà anche visivamente l’esperienza del festival: nell’anno delle celebrazioni dantesche, il poster è stato affidato a Paolo Barbieri, Maestro contemporaneo dell’illustrazione, già autore de L’Inferno di Dante illustrato pubblicato in una nuova edizione da Sergio Bonelli Editore e tra i selezionati per la mostra Dante ipermoderno promossa dal Ministero degli Affari Esteri e curata dal Prof. Giorgio Bacci.
Un’edizione “leggera” che torna non solo ad accogliere la community che da 55 anni è il cuore della manifestazione, ma anche una serie di ospiti nazionali e internazionali attesissimi e amati. Tra i grandi nomi di questa edizione spiccano Frank Miller, Mahmood, Kim Bodnia e Joey Batey, Pau (frontman dei Negrita), Caparezza, Lacuna Coil, Roberto Saviano.
COMICS: ALCUNE NOVITÀ DEL PROGRAMMA DELLA NONA ARTE
I palazzi delle dediche
Al fine di evitare l’afflusso e l’assembramento di un numero elevato di persone agli stand del Padiglione multimarca di Piazza Napoleone, alcuni autori speciali terranno i propri firmacopie nel vicino Palazzo delle Dediche, ovvero al MuF, l’ex Museo del Fumetto in Piazza San Romano. In quest’area nomi come Sio, Leo Ortolani, Tony Sandoval, Bastien Vivés e Martin Quenehen. Anche l’Oratorio San Giuseppe e la Chiesa dell’Agorà saranno al centro delle sessioni di firmacopie degli autori.
Tuono Day
Oltre alla già annunciata opera teatrale tratta da Corpicino, Lucca Comics & Games vuole celebrare Tuono Pettinato con un’intera giornata dedicata all’autore. Domenica 31 Ottobre sarà quindi il Tuono Day, che vedrà altre due straordinarie attività: l’incontro Il fumettista che faceva air guitar e, in anteprima al Festival, il documentario Vita e opere di uno dei più brillanti intellettuali della sua generazione: Andrea Paggiaro in arte Tuono Pettinato.
Rock ‘n’ Comics
Nell’anno senza concerti, il Festival rinnova la volontà intellettuale di Lucca Comics & Games nel mondo musicale con un programma di panel di alto profilo con alcuni dei big della musica italiana. Diventa necessario avere un Virgilio che guidi il pubblico attraverso le multiformi dimensioni della musica: Andrea Rock, che modererà alcuni di questi imperdibili appuntamenti. Oltre ai già annunciati eventi con Caparezza, Pau, Shade e i Lacuna Coil, sarà nientemeno che Mahmood ad arricchire il parterre di Rock ‘n’ Comics. In occasione dell’uscita del suo libro Ghettolimpo – Sui sentieri dell’anima (Mondadori), Mahmood e Sio dialogheranno di musica e fumetti, in un incontro moderato da Luca Valtorta che si terrà domenica 31 ottobre alle 15:30 all’Auditorium San Francesco.
Molte le novità legate agli editori: Sergio Bonelli Editore rinnova la collaborazione con Lucca Comics & Games attraverso due entusiasmanti attività: la conferenza sugli 80 anni di Sergio Bonelli Editore – prevista per il 30 ottobre alle ore 16 alla Chiesa di San Giovanni – che sarà resa disponibile sui canali social di SBE e il documentario BONELLI STORY, in esclusiva su Rai Play.
Ensi, uno dei più importanti rapper italiani, vera e propria icona del freestyle, presenterà a Lucca in anteprima assoluta, il 30 ottobre, il suo nuovo progetto, il graphic novel Santuario 2105 (in uscita per BeccoGiallo editore il 4 novembre). In anteprima solo a Lucca Comics & Games il nuovo libro di Sio che arriverà in libreria il 25 novembre: La bambina che voleva diventare un sasso (Feltrinelli Comics). Torna il tradizionale J-Pop Show (domenica 31 ottobre alle 17:00, Auditorium San Francesco) mentre Edizioni BD porterà una serie di novità accompagnate da autori come Guido Brualdi, Simone Di Meo, Daniele Di Nicuolo, Leila Leiz, Roberto Recchioni, Alessandro Ripane e altri ancora. Insieme agli editor e agli autori saldaPress saranno celebrati i 20 anni della casa editrice e i 10 anni di Skybound, in un incontro speciale con Paul Azaceta, Lisandro Estherren, Lorenzo De Felici.
La Self Area sbarca all’Agorà delle Autoproduzioni!
Dopo la richiesta collettiva di uno spazio diverso per le autoproduzioni rispetto a quello proposto dal Festival, Lucca Comics & Games ospiterà gratuitamente una selezione di realtà indipendenti presso gli spazi della Biblioteca Agorà. Anche quest’anno torna il Bookshop Self Area powered by Inuit, sia dal vivo che sul web. Una selezione di volumi che faranno parte della scena dell’autoproduzione italiana e internazionale e della microeditoria illustrata scelti dalla libreria Inuit di Bologna. Oltre 40 realtà tra collettivi e micro-editori saranno presenti sullo store online, mentre una speciale selezione sarà proposta durante i giorni della fiera nel bookshop della Self Area.
E ancora, riprendono gli incontri con gli editor presenti alla fiera per sessioni di scouting: l’AREA PRO, l’appuntamento dedicato alla scoperta dei talenti e delle nuove proposte nel mondo del fumetto, quest’anno si terrà negli spazi dell’ex Museo del Fumetto, in Piazza San Romano.
COLLISIONI DI LINGUAGGI CON IL GRAPHIC NOVEL THEATRE
Nella sua continua ricerca di collisioni di linguaggi, Lucca Comics & Games ha creato nel 2017 il filone Graphic Novel Theatre, selezionando, curando e producendo le trasposizione teatrali di grandi opere a fumetti italiane: Hugo Pratt in occasione dei 50 anni della “Ballata del Mare Salato”, Zerocalcare con “Kobane Calling”, protagonista di un tour nei principali teatri stabili nazionali, “Cinzia” di Leo Ortolani e “Lucrezia” di Silvia Ziche, con cui il drammaturgo Francesco Niccolini ha vinto il prestigioso Premio Nazionale Franco Enriquez 2021 – Città di Sirolo.
Ben due i progetti 2021: Corpicino a teatro – Pagine nere per nere cronache, tratto dall’opera matura e senza pietà del geniale Tuono Pettinato, primo contenuto con cui Lucca Comics & Games intende celebrare l’artista e l’amico, è realizzata con la regia di Francesca Caprioli e la curatela di Cristina Poccardi. E ancora L’Oreste – Quando i morti uccidono i vivi, un’opera teatrale di Francesco Niccolini, prodotta da Accademia Perduta Romagna Teatri e Società per Attori, in collaborazione e in anteprima a Lucca Comics & Games.
Questa edizione segna anche un graditissimo ritorno, un importante segnale di ripresa anche per il mondo teatrale: Kobane Calling torna in tour, dopo il grande successo delle prime tappe di inizio 2020 e l’interruzione dovuta alla situazione pandemica. La prima tappa sarà il Teatro Bellini di Napoli, una scelta certamente non casuale: la prestigiosa realtà culturale diventa infatti co-produttore dello spettacolo, che sarà presentato nei teatri di tutta Italia nel corso del 2022.
IL RITORNO DELL’AREA GAMES
I talenti italiani del Gioco tornano dal vivo per incontrare pubblico e appassionati. Tra loro gli InnTale, gruppo di streamer e talenti nostrani che condividono con migliaia di persone la loro passione per i GdR su YouTube e Twitch, e Andrea “Il Rosso” Lucca, figura di riferimento italiano per il gioco di ruolo organizzato e host del podcast La locanda del Drago Rosso. L’informazione e l’educazione ludica conteranno sulla presenza dei divulgatori e game designer Andrea Angiolino e Fabio Viola, nonché di un ciclo di otto incontri a cura della Rete Ludica Giocaruolando che, per l’occasione, porta a Lucca dodici realtà associative del territorio italiano che terranno seminari, laboratori e tavole rotonde inerenti alle tematiche del gioco come strumento educativo, didattico e di inclusione sociale.
Nello spazio Area Performance in Chiesa dei Servi, inoltre, spazio agli artisti di Miniature Island Angelo Di Chello, Alberto Cecchetti, Luciano Leni, Alessandro Marinone, Massimiliano Richiero che dipingeranno miniature dal vivo accanto ai Maestri dell’Arte Fantasy come Paolo Barbieri, Ivan Cavini, LRNZ e tanti altri. Grazie a Giochi Uniti e Funko Pop torneranno anche le uscite esclusive in edizione limitata con sticker Lucca Comics & Games 2021: il manuale di Pathfinder Agenti della Vegliarupe: Saga e 3 Funko Limited Edition, due di questi saranno Bakugo di My Hero Academia (con esplosione), che sarà distribuita in quantità limitate anche nei Campfire, e Lilo & Stitch Seated Stitch Flocked.
IL CENTENARIO DEL MILITE IGNOTO – LA COMMEMORAZIONE DI LUCCA COMICS & GAMES
Un vero e proprio viaggio attraverso l’Italia, capace di dare una nuova sostanza visiva e narrativa a quello che cento anni fa fu il “viaggio” del milite ignoto, senza retorica, con emozione, con verità. Un progetto a cura di Anna Villari e Paolo Vicchiarello, che nasce da una collaborazione tra la Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Comune di Lucca, su impulso del Ministro per le Politiche Giovanili e con il supporto di Lucca Comics & Games. L’obiettivo è quello di valorizzare le commemorazioni per il centenario del milite ignoto adottando un taglio narrativo, linguaggi espressivi e canali di divulgazione che possano toccare la sensibilità di giovani e giovanissimi, anche attraverso le modalità e i momenti di condivisione che contraddistinguono il festival lucchese.
LUCCA COMICS & GAMES TORNA SU RAI
Anche quest’anno Lucca Comics & Games sbarca sulle reti Rai per consentire ai fan del Festival e al pubblico della TV nazionale di godere di contenuti esclusivi. RaiPlay ospiterà una sezione realizzata ad hoc per il community event nella quale saranno disponibili gli Original (contenuti inediti prodotti apposta per l’edizione 2021); una selezione delle migliori serie tv, fiction, documentari, approfondimenti, tratti dall’archivio Rai; gli speciali che di giorno in giorno saranno trasmessi nelle altre reti del gruppo; inoltre porterà a Lucca l’anteprima della seconda stagione di Stalk, la fortunata serie dedicata alle tematiche di stalking e cyberbullismo. Grazie a questa collaborazione Lucca Comics & Games non finirà quindi il 1° novembre, perché la sezione dedicata su RaiPlay sarà online fino al 28 febbraio 2022, per accompagnarci durante i mesi invernali. Rai4 dedicherà all’evento due speciali di Wonderland di cui uno dedicato allo svelamento in esclusiva dei vincitori dei Lucca Comics & Games Awards (gli “oscar” italiani del fumetto e del gioco) in onda il 30 ottobre in seconda serata; Rai Cultura proporrà una puntata speciale di Terza Pagina dedicata al mondo cosplay e al gioco di ruolo che andrà in onda su Rai5; Rai Ragazzi, Rai Yoyo e Rai Gulp, saranno presenti a Lucca con un programma denso di attività, l’anteprima mondiale di Pinocchio and Friends, meet & greet e la partecipazione dei personaggi più amati dai bambini e dai ragazzi. Radio 2 sarà la radio ufficiale e seguirà l’evento con interviste esclusive ai protagonisti e live social direttamente da Lucca.
L’AREA MOVIE VA IN SCENA
Tantissimi saranno gli appuntamenti dell’area Movie, a cura di QMI, che porterà a Lucca anticipazioni, anteprime e contenuti esclusivi dal mondo del cinema e delle serie tv, tra cui il panel dedicato alla serie Netflix The Witcher alla presenza di due dei protagonisti della nuova stagione, Kim Bodnia e Joey Batey, e la creatrice della serie Lauren Schmidt Hissrich e la masterclass con contenuti esclusivi sul nuovo film d’animazione Disney Encanto, in sala dal 24 novembre. Ricco il programma di anteprime dal mondo delle serie tv con Dopesick – Dichiarazione di Dipendenza, l’attesissima nuova serie drama di Disney+, i primi due episodi della seconda stagione di Stalk, teen drama francese in esclusiva per l’Italia su RaiPlay a novembre, la serie targata DC Superman & Lois. Tra i film, attesissima la proiezione di Ghostbusters: Legacy, nuovo capitolo della saga degli Acchiappafantasmi, e le proiezioni speciali dei film Searchlight Pictures The Night House – La Casa Oscura e Antlers – Spirito Insaziabile. Attesi a Lucca tra gli ospiti dell’Area Movie anche Gabriele Mainetti e Alessandro Rak.
Il maestro del fumetto Frank Miller, creatore di 300, Sin City e di Il Ritorno del Cavaliere Oscuro, sarà a Lucca per la presentazione del documentario a lui dedicato, Frank Miller – American Genius, della regista Silenn Thomas.
FANTASY & BOOKS, UN SOGNO SENZA ETÀ
La narrativa fantasy tra crossmedialità e trasposizioni arriva a Lucca con appuntamenti dedicati a DUNE e Dante, agli audiolibri di Audible, che torna al Festival con spettacoli e live performance, e all’arte dell’Area Performance che ospita illustratori fantasy e pittori di miniature. Non mancheranno anche gli editori che da sempre accompagnano la manifestazione, come Mondadori e Oscar Vault, Sperling & Kupfer, Giunti, Fanucci, DeA Planeta Libri e tanti altri presenti con i loro autori.
A presentare il suo nuovo podcast ci sarà Maccio Capatonda, accompagnato da Herbert Ballerina e Valerio Desirò, in un’intervista poco-seria sabato 30 ottobre alle 21:30 presso l’Auditorium San Francesco. Domenica, invece, Audible presenta due live show dedicati a Il maialino di Natale, l’ultimo romanzo di J.K. Rowling, e a The Sandman di Neil Gaiman. In Chiesa dei Servi, invece, ci saranno tutti gli ospiti dell’Area Performance. Tra questi, una menzione speciale va ad Angelo Stano, disegnatore e copertinista di Dylan Dog che ha illustrato, tra gli altri, il primo iconico albo della serie, L’alba dei morti viventi. Sarà lui il resident artist dell’Area Performance, e sarà possibile incontrarlo tutti i giorni durante le sue sessioni di disegno live.
IL MONDO VIDEOGAMES ED E-SPORTS
Riot Games mette in mostra ARCANE
Una vera e propria mostra, che
comprenderà una serie di bozzetti originali, schizzi e artwork, con
due pezzi davvero speciali realizzati a mano da altrettanti
artisti, gli stivali di Jinx ed il guanto hextech di Vi, le due
sorelle protagoniste della serie. Il percorso, che si svolgerà
presso l’ex-Museo del Fumetto, prevede inoltre la presenza di opere
dedicate alle città di Zaun e Piltover, contrapposte per stile e
tipologia, ma complementari, per un’esperienza unica e perfetta per
attendere l’imminente uscita della serie TV ARCANE, disponibile su
NETFLIX dal prossimo 7 novembre. Spazio anche a
‘League of Legends: Wild Rift’, che avrà una sala dedicata, con
cosplay e la possibilità di provare il gioco per tutta la durata
del Festival. Sempre nello stesso complesso, infine, la ‘live
performance’ dell’artista Alice Pasquini, che realizzerà due
murales di Jinx e Vi, secondo la sua personale visione.
Riaprono le porte della Esport Cathedral di Lucca Comics and
Games!
Prodotti da ESL Italia, ritornano gli Italian Esports Open. Finalmente dal vivo, 4 giornate all’insegna del divertimento, sfide agguerritissime tra pro-player e ospiti d’eccezione. Quest’anno la programmazione di Italian Esports Open abbraccia vari titoli e incontra i gusti di tutti gli appassionati di esports, tra Battle Royale, MOBA, FPS ci sarà da divertirsi! Per gli amanti dei Battle Royale ci sarà la SOLO CRANK ARENA, un watch party che vedrà talent dal palco di Lucca raccontare i match dei giocatori che si batteranno da casa. Per la prima volta la Esport Cathedral ospita una giornata dedicata ai Pokémon con Pokémon Lucca Party con la partecipazione della più grande community di Pokémon in Italia con tanti altri momenti di intrattenimento e spettacolo. Riot sarà protagonista di un’intera giornata con uno special event del Circuito Tormenta di Valorant – Lucca in Range e con il titolo League of Legends, nella Lucca Baron Battle. Non poteva non mancare lo strategico su mobile, con l’ultima giornata dedicata a Clash Royale con 3 tornei misti tra talent e pro-player che decreteranno un solo campione di Clash Royale per Italian Esports Open 2021.
LA PASSIONE PER IL SOL LEVANTE TROVA LA SUA CASA AL JAPAN TOWN
Per gli appassionati del Sol Levante non può mancare la Japan Town, vera e propria tappa obbligata che ospita un intero quartiere dedicato al mondo nipponico dove si potranno trovare gadget, oggettistica pop e tradizionale, abbigliamento japan style e articoli per cosplayer. Tra i tanti appuntamenti, l’incontro tra due giovani artisti come Caterina Rocchi di Lucca Manga School e Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari. Sarà presente anche l’artista Meiko Yokoyama che presenterà al pubblico l’uso originale di una particolare carta giapponese utilizzando un contrasto di tridimensionalità materica propria della carta, appunto, ed effetti ottici dati dalle luci in modo da fondere i vari elementi. Edizioni BD, in collaborazione con Lucca Comics & Games, presenterà la mostra di stampe Rabbia e Amore: un viaggio nell’arte di Baron Yoshimoto e Kazuo Kamimura. Moltissimi saranno gli allestimenti a tema, tra i quali l’iconico incrocio di Shibuya di Tokyo. L’area denominata Japan Community ospiterà tantissime realtà che hanno come punto centrale della loro esperienza culturale il mondo del Sol Levante. Altre associazioni sportive presenteranno le arti marziali di Aikido, Karate e Ninjutsu (versione Naruto!). Infine sarà in esposizione il JapanBricks by OTLug, la prima esposizione di opere in mattoncini LEGO® a tema Japan!
SPAZIO ALLA MAGIA DEL COSPLAY
Villa Cosplay quest’anno sarà powered by PATREON: nota piattaforma online di creazione e condivisione di contenuti artistici, scende in campo e lo fa impossessandosi degli spazi della magnifica Villa Bottini, dove per l’occasione saranno allestiti anche due photoshooting esclusivi per tutti i cosplayer. Ma in Villa sarà possibile incontrare anche diversi ospiti del settore cosplay come Giada Robin, Leon Chiro, Meryl Sama, ma anche Nicolas della Contea Gentile che arriverà per l’occasione con tutta la mitica compagnia dell’ anello per raccontare la sua storia e il suo progetto.
E ancora, nelle Sale del piano nobile e nel magico giardino esterno da oltre 1000 mq, le Community Cosplay italiane allestiranno i loro spazi performativi e le loro attività. Il cosplayer Valentino Notari presenterà il suo romanzo “Cosplay Girl” e il 31 ottobre il giardino ospiterà un flashmob organizzato con Emergency. Durante i giorni del Festival, Villa Tucci – una delle più belle e prestigiose residenze storiche di Lucca – aprirà le sue porte per l’occasione al settore Cosplay, ospitando fotografi selezionati e cosplayer d’eccezione.
Torna anche il COSPLAY LIVE SHOW 2.0, il contest cosplay più ambito d’ Italia, condotto da Giorgia Vecchini e Paolo Picchi: sabato 30 Ottobre ore 15:30 presso l’auditorium San Francesco, i cosplayer di ogni tipologia si daranno battaglia di fronte a una giuria d’eccezione guidata dal grande Maurizio Merluzzo. Ma non mancherà anche la gara “tradizionale” con il CLASSIC COSPLAY CONTEST. Spazio anche alla DANCE COSPLAY BATTLE e alla straordinaria “YOKAI COSPLAY: Japanese Plants & Monsters Experience”.
ANIME VOCAL CONTEST, IL SANREMO DEL FANTASY
Anche l’Anime Vocal Contest, definito dalla stampa il “Sanremo del Fantasy”, torna a riveder le stelle. Quest’anno la finale si svolgerà nella suggestiva cornice dell’Auditorium San Francesco, il 30 ottobre alle 19:00, e potrà contare sugli storici partner Radio Bruno, Supersix, EMP, Radio Animati e gli special partner Musicalnews, Animeclick, Cartoon Cover Land. Come guest star, sarà presente in giuria Guiomar Serina, voce dei Cavalieri del Re e di indimenticabili sigle degli anni ’80, che per l’occasione presenterà il suo brano inedito “Notte magica”, di cui l’illustratore Enrico Simonato ha realizzato la copertina. I cinque Finalisti che si sfideranno a Lucca sono: Alessia Lo Piccolo (Cavriglia – Arezzo), Aniello Padula (Ercolano – Napoli), Jolie (Lucca), Jordyn (Settala – Milano), Tiuz (Induno Olona – Varese).
UNA LUCCA COMICS 6 GAMES… PER I PIÙ PICCOLI
Tra le novità pensate per i visitatori più giovani anche lo stand di Nicoletta Costa nel padiglione San Martino, dove sarà possibile trovare l’artwork realizzato in esclusiva per Lucca Comics & Games 2021. L’autrice sarà inoltre protagonista di due incontri sabato 30 ottobre alle 16:00 presso l’Auditorium Fondazione Banca del Monte di Lucca e lunedì 1° novembre per un workshop dedicato ai bambini a Villa Bottini. Per entrare nel mondo del gioco, si potrà partecipare al Virus Game di Federico Taddia ed Antonella Viola, ma anche incontrare alcuni dei gamer più popolari fra le nuove generazioni: Roby Gamer, Grax, Sotomayor10tv in collaborazione con Rizzoli Fabbri e una sorpresa speciale arriverà da Gabby 16 bit. Fra gli autori internazionali presenti dal vivo, uno dei più interessanti casi editoriali degli ultimi anni: Jack Meggit-Phillips, scrittore, sceneggiatore e drammaturgo londinese, autore di Bethany e la Bestia, primo volume di una serie, già tradotto in 30 lingue, che presto diventerà un film. Una storia “deliziosamente macabra” per bambini da 6 anni in su. L’autore incontrerà il pubblico in due appuntamenti, il 29 e il 31 ottobre, alle 11.30 presso l’Auditorium FBML e sarà disponibile per firmacopie tutti i giorni.
PINOCCHIO AND FRIENDS, NINA & OLGA E LA YOYO PARADE
Lucca Comics & Games torna a regalare emozioni nel cuore della città, offrendo al pubblico la possibilità di ritrovare gli editori e gli espositori più amati in aree storiche e in luoghi da (ri)scoprire. All’appuntamento non poteva mancare Rai Ragazzi che sarà presente con una tre giorni di eventi e meet & greet.
Sabato 30 ottobre alle 14.30 il Cinema Centrale di Lucca ospiterà l’anteprima mondiale di Pinocchio and Friends, la nuova serie animata prodotta da Rainbow in collaborazione con Rai Ragazzi, in cui la fiaba più famosa di tutti i tempi diventa uno show di 26 episodi indirizzato al target scolare. A seguire, spazio a Nina & Olga, la nuova serie in onda su Rai Yoyo, scritta da Nicoletta Costa. Il 31 ottobre in una live speciale su Twitch, Rai Gulp festeggerà la notte di Halloween con i protagonisti di Halloweird, la prima serie fantasy comedy per ragazzi italiana che riscatta gli emarginati della scuola e li rende supereroi. La tre giorni di Rai Ragazzi si concluderà poi lunedì 1° novembre con la Yoyo Parade, che vedrà la presenza di alcuni dei più amati character di Rai Yoyo: Bing e Flop, Masha e Orso, Nina e Olga, Pinocchio, Topo Gigio, e Topo Tip.
LUCCA COMICS & GAMES SHOW
Lucca Comics & Games Show sarà la sezione digitale del Festival che quest’anno sarà trasmessa sul canale Twitch di Lucca Comics & Games in diretta dall’Atelier Ricci a Lucca. Il palinsesto prevede oltre 8 ore di streaming live giornaliere con contenuti a sorpresa, interviste, approfondimenti, straordinari collegamenti. A guidare il Lucca Comics & Games Show, tre 3 importanti creator italiani: Claudio di Biagio, Ckibe e Kurolily. Tra i principali ospiti della programmazione, anche l’autore e storyteller Roberto Recchioni. Tra gli ospiti del festival digital: alcune importanti star di Lucca Comics&Games che parteciperanno a quattro sessioni di gioco di ruolo, Powerpizza insieme a SIO, Cristina Scabbia dei Lacuna Coil ed Emanuela Pacotto, Kazu Kibuishi, Jack Meggitt Philips, Fiore Manni, Licia Troisi, il rapper Random e molti altri. Oltre al palinsesto trasmesso sul canale Twitch ufficiale del Festival, l’edizione digital vede il coinvolgimento di una serie di streaming partner che si occuperanno di approfondire la programmazione delle varie aree attraverso i propri canali Twitch: Lo Spazio Bianco, AnimeClick, Multiplayer.it, CulturaPOP, Nerdcore, IoGioco, The Game Machine, BadTaste, Crossover Universo Nerd.
LUCCA NEI CAMPFIRE
Dopo l’anno 0 del 2020, tornano gli
avamposti del Festival in tutta la penisola. La rete di negozi
Campfire aprirà le porte la settimana prima del festival, dal 22
ottobre, per accogliere autori e appassionati nei 122 hobby store
aderenti con oltre 600 eventi organizzati in tutta Italia. I negozi
faranno regolare attività durante tutto il periodo, ma saranno
organizzate delle speciali iniziative in collaborazione con
Lucca Comics & Games.
All’interno dei negozi aderenti si potranno incontrare gli autori
di Poliniani Editore, Emanuela Pacotto, Luigi Zetti, Frekt, Marco
Albiero, Alessandro Carnevale, Don Alemanno, Immanuel Casto,
Vklabe, Emmanuel Viola e Leonardo Cantone, e di Tunué, Luca
Raffaelli, Francesca Ceci, Alessia Puleo, Loris De Marco, Katja
Centomo, Emanuele Sciaretta, Marco Caselli, Assia Petricelli e
Sergio Riccardi. Ma anche provare le demo delle nuove uscite di
Asmodee e partecipare al torneo di Ticket To Ride in una speciale
edizione realizzata per commemorare il centenario della solenne
tumulazione del Milite Ignoto presso l’Altare della Patria, al
Vittoriano.
IT’S TIME TO LEVEL UP
Al suo quarto anno di vita il biglietto premium di Lucca Comics & Games diventa una vera e propria esperienza. I Level UP fan potranno infatti godere non solo dei consueti servizi distintivi del biglietto (aree relax e ristoro, salta fila, welcome bag , badge esclusivo,…) in piena conformità alle normative anti-Covid, ma quest’anno saranno guidati in un tour a tutto tondo nei quattro giorni della manifestazione, passando per tutte le sue location. Sono inoltre in programma una serie di eventi programmati dalla colazione fino al dopo cena, usufruendo anche della navetta dedicata per le location esterne alle mura cittadine.
LA COMMUNITY IN PRIMA LINEA: IL PROGRAMMA OFF!
Dopo la risposta positiva delle community durante gli oltre 70 eventi di Lucca ChanGes proposti e organizzati dagli stessi fan del Festival che sono andati a comporre un vero e proprio palinsesto di eventi non ufficiali (digitali o dal vivo), torna il PROGRAMMA OFF! Questa nuova e ulteriore modalità di inclusione al festival comprenderà una serie di attività online (Digital-OFF) e live in tutta Italia (Any-OFF), attinenti agli universi Lucca Comics & Games e proposte direttamente dalla comunità, che si svolgeranno dal 29 ottobre al 1° novembre, in concomitanza con Lucca Comics & Games 2021, ad esempio con sessioni di gioco su Discord, panel e talk, o dirette Twitch (Digital-OFF) o con attività nelle associazioni ludiche, biblioteche o musei (Any-OFF).
LE EMOZIONI DEL FESTIVAL CONTINUANO SU AMAZON
Tornano anche gli appuntamenti speciali riservati ai clienti Amazon.it: cinque incontri online con autori del mondo del fumetto, dell’illustrazione e della cultura pop. Un’opportunità davvero unica per tutti i lettori che vogliono conoscere dal vivo gli artisti che, con le loro parole e immagini, hanno saputo coinvolgerli e accompagnarli alla scoperta di mondi immaginari meravigliosi.
24 ottobre 2021 – Crossover Universo Nerd presenta: the Amazon Galaxy – visioni e recensioni dai mondi Amazon; 25 ottobre 2021 – Simple & Madama… LIVE; 26 ottobre 2021 – Sfida all’ultima battuta, con Pera Toons; 27 ottobre 2021 – Asmodee unboxed!; 28 ottobre 2021 – La Fabbrica Onirica del Suono, con Sergio Algozzino
laFELTRINELLI COMICS & GAMES, TRA INCONTRI ED ESCLUSIVE
Prosegue la sinergia tra
laFeltrinelli e Lucca Crea con il progetto “Feltrinelli Comics &
Games”. Inaugurato lo scorso anno alla Feltrinelli Piazza Piemonte
a Milano, l’inedito format che esplora l’Universo della Cultura Pop
in tutte le sue sfaccettature, facendo convergere gli appassionati
di gaming, narrativa fantasy e fumetti, ad oggi è presente in
alcuni store laFeltrinelli di Milano, Genova, Torino, Roma e
Palermo e lo sarà anche al Festival, dove potrà godere di un’area
promozionale dedicata e uno streaming point in Chiesa dei
Servi.
Grande protagonista la streamer Kurolily, Sara Stefanizzi (160.000
follower su Twitch) che ogni giorno racconterà al pubblico i
contenuti del mondo Feltrinelli con interviste, rubriche e alcuni
“dietro le quinte” in diretta dal Festival. Tra le anticipazioni
che saranno al centro di questa quattro giorni di streaming e
novità: gli approfondimenti con gli autori Feltrinelli Comics, il
concorso “Nuvolette all’orizzonte” a cura di Prima Effe, la costola
di Librerie Feltrinelli dedicata al mondo della scuola, in
collaborazione con Bao Publishing, e laFactory dei Giochi di
laFeltrinelli, la call for ideas per chi ha un gioco di società nel
cassetto e desidera realizzarlo attraverso il crowdfunding. E in
più una grande anteprima. Due firma copie con Caparezza e in regalo
una stampa a tiratura limitata in esclusiva per chi acquista in pre
order online sui siti lafeltrinelli.it e IBS.it l’ultimo progetto
che l’artista presenterà in anteprima al pubblico del Festival: lo
speciale vinile in versione pop up di Exuvia nato dalla
collaborazione con il fumettista Simone Bianchi, in uscita il 10
dicembre per Universal.
SKY ARTE E TIWI
Sky Arte e TIWI saranno presenti con uno stand presso il padiglione in Piazza San Martino, numerosi ospiti e una serie di attività dedicate alla promozione dei progetti che li vedranno protagonisti in un autunno ricco di appuntamenti. Tra i momenti clou, venerdì 29 ottobre alle ore 18:30 Carlo Lucarelli presenterà per la prima volta al pubblico presso l’Auditorium del Suffragio In compagnia del lupo. Il cuore nero delle fiabe, il libro ispirato all’omonima serie prodotta da TIWI e andata in onda su Sky Arte nello scorso inverno.
CASIO, OFFICIAL TIMEKEEPER DEL FESTIVAL
Questa edizione segna anche l’avvio di una prestigiosa collaborazione che unisce il nostro Festival con Casio Italia, marchio storico dell’orologeria mondiale con i suoi modelli unici e senza tempo, spesso legati a scene epiche della cinematografia e della grande narrazione contemporanea. Casio Italia è pronta a diventare “l’official timekeeper” di Lucca Comics & Games 2021: il Festival sarà infatti il trampolino di lancio del nuovo Casio Vintage A100, revamp dell’iconico F-100 portato al polso da uno dei personaggi più rappresentativi e amati della fantascienza mondiale, Ellen Ripley. Un modello vintage che emoziona gli appassionati di ogni età, un vero e proprio “viaggio nel tempo” omaggio a un film chiave nella storia della cinematografia mondiale come Alien e al tempo stesso un’ideale proiezione in un futuro lontano di viaggi verso l’ignoto.
Le atmosfere aliene, le emozioni delle grandi esplorazioni di altri mondi e il ruolo chiave del tempo – e di un segnatempo senza età come CASIO Vintage A100 – saranno al centro di una storia interattiva realizzata dal fumettista e storyteller Roberto Recchioni raccontata ogni settimana attraverso i social ufficiali del Festival. Un vero e proprio “corto d’autore” per immagini, che partirà dal canale Instagram per coinvolgere i lettori facendo scegliere loro di volta in volta le diramazioni del racconto proposto, influenzandone la trama e il finale. Una narrazione ad episodi in cui l’autore sarà al servizio delle scelte del pubblico, in un coinvolgente esperimento multimediale: un’idea che sposa appieno la mission culturale del Festival, in cui la community diventa protagonista attiva di un emozionante progetto di cultura partecipata. Ogni settimana, il pubblico sarà quindi invitato a dirigere l’azione, intervenendo direttamente sul canale Instagram di Lucca Comics & Games.
La partnership tra CASIO Italia e Lucca Comics & Games 2021 sarà valorizzata dagli evocativi artwork realizzati da alcuni dei maggiori creativi legati ai mondi visivi del Festival, scelti per la particolare sensibilità visiva e la capacità di raccontare mondi fantastici e fantascientifici: l’illustratore e autore del poster di questa edizione Paolo Barbieri, la concept artist internazionale Edvige Faini e l’illustratrice fiorentina Linda Cavallini. Tutti gli autori saranno presenti a Lucca Comics & Games 2021 per incontri con il pubblico e sessioni di firmacopie delle stampe degli artwork in quantità limitate.
MINI TORNA A LUCCA COMICS & GAMES
Dopo il successo dello scorso anno con l’intervento di Carmine di Giandomenico, che ha celebrato l’anniversario dell’auto e quello di Flash, MINI rinnova la sua partecipazione a Lucca Comics & Games con un progetto speciale che racconta i 20 anni della Nuova MINI in Italia. La storia di un’icona dal 2001 a oggi, reinterpretata grazie alla creatività e l’immaginario di Solo & Diamond, due street artists romani, che hanno realizzato per l’occasione un’opera incentrata sulla MINI John Cooper Works, una vettura dall’animo sportivo e accattivante. Il tema della sostenibilità, molto vicino a MINI, è stato affrontato utilizzando delle speciali vernici in grado di purificare l’aria. MINI si conferma così sempre pronta a condividere con la sua community (e non solo) passioni, interessi ed esperienze speciali, supportando talenti che hanno voglia di mettersi in gioco. Sarà un’occasione per tutti gli amanti del fumetto di avvicinarsi al mondo MINI e conoscere i segreti della street art. Per scoprire di cosa si tratta, l’opera sarà esposta da venerdì 29 ottobre a lunedì 1 novembre presso il Palazzetto dello Sport, Lucca.
NeN a LUCCA COMICS & GAMES CON LA CASA DISTRATTA
NeN, prima startup EnerTech in Italia, aprirà durante i giorni della manifestazione “La Casa distratta” nel Loggiato di Palazzo Pretorio, un appartamento-installazione con l’obiettivo di sensibilizzare sui comportamenti scorretti legati all’uso dell’energia. L’escape-room di NeN sarà visitabili dal 29 ottobre al 1 novembre dalle 9.30 alle 19.30.
LUCCA ECOFRIENDLY
Per il terzo anno Lucca Comics & Games ha ottenuto la certificazione di EVENTO RIFIUTI ZERO da Zero Waste Italy, per un festival sempre più attento all’ambiente e alla sua tutela. Tra le diverse iniziative in programma, spicca la collezione di bicchieri ecofriendly (ovvero riutilizzabili e pensati per sostituire i bicchieri usa e getta) ispirati al poster del festival, creato da Paolo Barbieri.
Reign: 10 cose che non sai sulla serie
Reign è una di quelle serie che ha contribuito a cambiare il mondo della serie, determinandone il concetto di serializzazione e sviluppandolo lungo i quattro anni di programmazione. Questa serie, andata in onda dal 2013 al 2017, ha avuto un immediato successo ed è rimasta impressa nella mente dei suoi spettatori grazie anche alle ottime performance attoriali. Ecco, allora, dieci cose che forse non sai su Reign.
Reign serie
1. Alcuni personaggi non sono esistiti. Sebbene la maggior parte dei personaggi importanti siano reali, alcuni di essi sono totalmente fittizi: Bash, Gideon Blackburn, il contadino Lucile e Narcisse, ai quali si aggiungono una dozzina di personaggi minori. Le quattro signore d’onore di Maria sono basate sulle quattro Marie, ma hanno le loro sottotrame e i loro nomi distintivi. Dei personaggi reali, forse quello a cui è stata cambiata la personalità e la sua storia di vita è Claude di Valois che, nelle vita reale, si è sposata all’età di 11 anni, ha avuto 9 figli ed è morta di parto a 27 anni, non conosciuta per la sua vita romantica intensa e la sua personalità esteriore.
2. Ci sono solo due personaggi ricorrenti. Maria e Caterina sono gli unici personaggi ad apparire in ogni episodio della serie. Greeg è accreditato per ogni episodio, ma ce ne sono alcuni in cui non appare.
Reign episodi
3. La fine si accoda all’inizio. L’inizio della serie avviene con Elisabetta di Valois (la figlia maggiore di Caterina ed Enrico) che sposato Filippo II di Spagna come sua terza moglie. Tuttavia, è solo alla fine della serie che Maria I d’Inghilterra, la sua seconda moglie, in realtà muore rendendolo vedovo e libero di risposarsi.
4. C’è un brano suonato dai violini. Nel terzo episodio della terza stagione, Stay With Me può essere ascoltato mentre viene suonato da dei violini durante il ballo tra Francesco e Maria.
5. Una serie lunga quattro stagione. Reign è una serie durata quattro stagioni e trasmessa in America dal 2013 al 2017, per un totale di 78 episodi da 42 minuti l’uno. In Italia la prima stagione è arrivata nel giugno 2014 prima su Rai 2 e, successivamente, su Rai 4. Nel dicembre del 2016 è stata annunciata la sua cancellazione, arrivando, quindi, a concludersi con la quarta stagione.
Reign in streaming
6. Reign è disponibile in streaming digitale. Grazie alla sua presenza in streaming online, la serie è disponibile a chi volesse vederla o rivederla. Infatti, lo show è presente sulla piattaforma di streaming digitale Netflix.
Reign cast
7. Due attori si sono sposati. Rossif Sutherland (Nostradamus) e Celina Sinden (Greer) si sono incontrati sul set di questo show televisivo. Da una semplice conoscenza è nata una vera e propria relazione, culminata con il matrimonio.
8. Toby Regbo ha anticipato il finale. L’attore, infatti, si è portato avanti e ha girato le sue scene per il finale della serie durante la terza stagione, prima che uscisse dallo show. Essendo una sequenza onirica, la scena poteva essere utilizzata per qualsiasi tipo di montaggio.
9. Il cast non aveva il linguaggio dei personaggi. Nella serie, i personaggi sono francesi e scozzesi, ma tutti parlano con accento inglese. Lo show televisivo è stato girato in Canada e alcuni membri del cast erano in effetti canadesi. Tuttavia, Adelaide Kane e Caitlin Stasey sono entrambi australiani, mentre Toby Regno, Celina Sinden e Anna Popplewell sono inglesi.
Reign premi
10. Ha un vinto un premio importante. Durante le quattro stagioni di serie, la serie ha ricevuto diverse nomination a vari premi, come ai, ai The Joey Awards, ai Teen Choice Awards, al Monte-Carlo Television Festival e ai Canadian Screen Awards. La serie riuscita a vincere un riuscendo a vincere un Hollywood Post Alliance Awards per la categoria Oustanding Color Grading e un People’s Choice Award nel 2014 come Nuova serie drammatica preferita.
Fonte: IMDb
The Batman, teoria: l’arresto dell’Enigmista è parte del suo stesso piano?
”Polizia, mani in alto!”. Queste le prime parole pronunciate nel trailer di The Batman. Poi l’arresto dell’Enigmista, portato via da un bar, in cui resta sul bancone una tazza di cappuccino. Sulla schiuma del caffè, è disegnato un punto di domanda. Nel corso del trailer si intuisce che l’irruzione e la cattura siano stati pianificati dall’Enigmista stesso. Frasi rapide, pronunciate da Batman e dall’antagonista, lasciano allo spettatore dubbi sulla trama e sulle malefiche intenzioni del serial killer.
L’Enigmista di The Batman è Paul Dano. L’attore porta in scena un personaggio molto più oscuro e grintoso degli adattamenti del passato. Da come viene presentato nel trailer, l’Enigmista sembra essere il più dannoso antagonista di Batman nel film. Anche da dietro le sbarre, il serial killer può realizzare il suo piano: così si intuisce dall’incontro tra Robert Pattinson, interprete di Batman, e Dano nell’Arkham Asylum.
Una possibile lettura
L’arresto posto all’inizio del trailer insospettisce: non può essere inaspettato o sorprendente all’interno della storia. Il punto di domanda sulla schiuma del cappuccino, enfatizzato con uno zoom, ne dà la conferma. Un’importante primo indizio è lasciato dall’Enigmista nel trailer di The Batman: ”Cos’è nero e blu, ed è già morto? Tu.” Frase che potrebbe essere rivolta a Gordon o a Batman. L’enigma si collega a quello che sembra essere il piano generale dell’Enigmista: perseguire le istituzioni corrotte. Si può intuire che mettendosi in prigione, l’Enigmista sarà in grado di smascherare una delle istituzioni accusate di corruzione. Vista l’avversione per il Commissario Capo Gordon e la squadra S.W.A.T. di Gotham, potrebbe tentare di scoprire e smascherare la loro corruzione interna prima di trasformarla in un attacco estremamente letale.
I villain in The Batman
”È una polveriera. E l’Enigmista è la miccia.” In The Batman, per la prima volta in oltre 25 anni di film sul tema, l’Enigmista giocherà una parte fondamentale come cattivo. Il franchise prende una pausa da Joker. Dal trailer s’intuisce che anche il Pinguino ha nel film un ruolo pressante, ma il più distruttivo rimane l’Enigmista.
The Batman è un reboot della saga cinematografica di Batman. Racconta le sfide che il supereroe deve affrontare nel suo secondo anno di vigilanza a Gotham City, tra corruzione diffusa e scontri con l’assassino detto l’Enigmista.
The Batman è prodotto da Warner Bros., la regia è di Matt Reeves. Gli interpreti di The Batman sono Robert Pattinson, nei panni di Bruce Wayne / Batman, mentre Zoë Isabella Kravitz è Selina Kyle / Catwoman. Oltre a Paul Dano come Edward Nashton / L’Enigmista, Colin Farrell è il Pinguino. Nel cast ci sono anche Jeffrey Wright, John Turturro, Peter Sarsgaard, Barry Keoghan, Jayme Lawson, Andy Serkis.
Venom: 20 versioni differenti del simbionte
Eddie Brock è il corpo ospite più famoso di Venom, il simbionte nero protagonista al cinema della sua seconda avventura, questa volta contro Carnage. Ma forse non tutti sanno che quella del giornalista squattrinato non è l’unica versione del simbionte che i fumetti ci hanno offerto. Nel corso degli anni infatti, Venom si è attaccato da esseri diversissimi, ed ecco di seguito 20 versioni differenti del simbionte.
Gwen Stacey
Nell’universo di Ultimate
Spider-Man, Gwen Stacey è stata attaccata e uccisa dal simbionte
Carnage, che è stato allevato dalla variante Venom, e cresciuto in
laboratorio da Ben Reilly e Curt Connors. Ciò avrebbe poi portato a
un’iniziativa che prevedeva la creazione di cloni di super-soldato,
uno dei quali è stato soprannominato “Progetto Stacey”.
Questo clone possedeva tutti i ricordi di Gwen, incluso un duplicato molecolare del simbionte Carnage, cosa che l’ha resa una vera e propria variante di Venom. Eddie Brock avrebbe poi attaccato Gwen e assorbito il simbionte Carnage per riottenere la sua forma di Venom, lasciandola libera dalla sua influenza.
Mac Gargan
Il cattivo noto come
Scorpion era ansioso di mettere le mani sul simbionte Venom, e ha
avuto la sua occasione quando Eddie Brock lo ha venduto al miglior
offerente. Il simbionte ha finito per abbandonare l’acquirente,
dando a Mac l’opportunità di legarsi e diventare un’interpretazione
molto più temibile di Venom.
Gargan non sapeva in cosa si stava cacciando e il simbionte ha avuto presto la meglio su di lui, trasformandolo in un sociopatico cannibale. Quando fu finalmente liberato dalla veste aliena, l’impatto di ciò che aveva commesso fu così importante che Gargan subì gravi conseguenze mediche.
T-Rex
Il fumetto Old Man Logan
conteneva una scena in cui Logan e Occhio di Falco fuggono da un
furioso Tyrannosaurus Rex che si era legato al simbionte Venom. Nel
mondo post-apocalittico in cui era ambientata la storia, i
dinosauri della Terra Selvaggia erano stati importati negli Stati
Uniti.
Uno dei dinosauri si era unito al simbionte, creando una creatura da incubo uscita da un film horror. La stessa scena dell’inseguimento era una citazione alla famosa scena con il T-Rex in Jurassic Park, una delle scene più emozionanti e avvincenti dell’intero franchise.
Anti-Venom (Eddie Brock)
Quando Brock guarì
miracolosamente dal cancro, iniziò un nuovo capitolo della sua vita
come volontario in una mensa dei poveri. Allo stesso tempo, il
simbionte lo trovò, e quando tentò di lasciare il corpo di Mac
Gargan e riunirsi con Brock, accadde qualcosa di strano. Nel
momento in cui si legò al suo ex partner, Venom si rese conto che
la fisiologia di Brock era diventata caustica per lui, e questo
contatto generò un inedito simbionte bianco.
Dopo aver sconfitto Venom, Brock scoprì che il suo nuovo simbionte era composto da potenti anticorpi che non solo potevano rilevare quando gli altri erano malati o colpiti da malattie, ma anche curarli dai loro disturbi. Con queste strane nuove abilità, Brock divenne “Anti-Venom”. Pur provando un profondo rammarico per i suoi giorni più bui, Anti-Venom ha una “carriera” più nobile rispetto al suo originale predecessore.
Venom Pool
Nel fumetto Deadpool’s
Secret Wars, c’è una scena che rivela potenzialmente le origini
della personalità del simbionte, per la quale potrebbe essere
responsabile il Mercenario Chiacchierone. Secondo la storia,
Deadpool ha effettivamente indossato il simbionte per un po’ prima
che Spider-Man lo trovasse, e l’atto di legarsi con la mente
totalmente caotica e bizzarra di Wade Wilson è stato sufficiente
per mandare il simbionte fuori di testa.
Se questa storia fosse vera, risponderebbe a molte domande sulla personalità del simbionte. Tuttavia, come tutte le storie di Deadpool, è saggio prendere questa storia con le pinze, poiché i lettori non possono mai essere sicuri di cosa sia canonico e cosa no.
Veleno 2099
Questa versione di Venom
era molto più vicina alla sua controparte di Spider-Man di quanto
Eddie Brock fosse a Peter Parker. Sia Miguel O’Hara che Kron Stone
erano fratellastri, legati dal padre Tyler Stone e, come tali,
condividono una storia molto più tumultuosa. Kron era un
antagonista naturale, il che lo rendeva perfetto per il simbionte
Venom.
Dopo aver ordinato un colpo alla famiglia di Jake Gallows, Kron è stato perseguitato e attaccato dal primo, poi lasciato morto in una fogna. Finì per legarsi al simbionte Venom, che era mutato nel corso dei decenni, garantendo a Kron abilità come fluidi corporei acidi, simili a quelli degli xenomorfi di Alien.
Mania
Mania è la fusione di un
simbionte clonato di Venom con quello di Andi Benton, un liceale
che è stato coinvolto in un alterco tra Flash Thompson (Anti-Venom)
e Jack O’Lantern. Flash ha usato una parte del suo simbionte per
proteggere Andi da un attacco di gas velenoso, ma quest’ultimo ha
finito per legarsi al suo corpo, invece.
Oltre a ottenere i poteri del simbionte, Mania possedeva anche il marchio dell’inferno, che fu concesso ad Anti-Venom durante una battaglia contro Blackheart a Las Vegas. Il simbionte ha agito come portatore del marchio dell’inferno, dando sia a lui che ad Andi la capacità di influenzare le orde di demoni di Mephisto.
Lee Price
Lee Price è un ex Army
Ranger che è stato coinvolto in una violenta esplosione di
una mina che ha ucciso diversi membri della sua squadra e gli è
costato due dita. Lee è stato dimesso, ma i suoi sussidi di
invalidità non sono mai arrivati. Incapace di trovare lavoro e in
procinto di essere sfrattato dal suo appartamento, Lee è diventato
un criminale. È allora che incrocia la strada con il simbionte, che
stava cercando un nuovo ospite.
Ispirato da una vita di eroismo dopo il legame con Flash Thompson, il simbionte voleva continuare su quella strada, ma Price aveva altre idee. Ha sopraffatto le proteste del simbionte, massacrando ogni membro della banda di Tombstone, e ha deciso di usare il simbionte come strumento per la sua nuova vita da criminale in carriera. È l’inverso del Venom originale, in cui Brock desiderava fare del bene e il simbionte voleva abbracciare impulsi più oscuri.
Il clone di Venom
La serie di Daniel Way del
2003 ha presentato una versione completamente nuova del simbionte,
ispirata al classico film horror di John Carpenter, La Cosa. Qui,
il simbionte distrugge totalmente qualsiasi persona a cui si lega.
La storia è iniziata nel circolo polare artico, dove una
specialista delle comunicazioni dell’esercito americano di nome
Patricia Robertson si è diretta verso un avamposto artico fondato
dalla Ararat Corporation.
Lì, ha scoperto che l’intero team di ricerca era stato ucciso violentemente dalla loro stessa invenzione – un clone del simbionte Venom. La stessa Robertson alla fine ha finito per legarsi con il simbionte. La serie è andata avanti per 18 numeri, creando una delle versioni di Venom più influenzate dalla cultura horror cinematografica.
Ultimate Venom
Mentre Venom è sempre stato
tradizionalmente rappresentato come un extraterrestre, Brian
Michael Bendis e Mark Bagley hanno inventato una nuova
interpretazione del simbionte quando ne hanno ri-raccontato la
storia in Ultimate Spider-Man. Qui, il simbionte non era affatto un
alieno, ma una cura per il cancro – l’ultima grande invenzione di
Richard Parker e del suo migliore amico e partner Edward Brock,
Sr.
Questo nuovo approccio ha aggiunto una svolta personale alla storia del Venom standard, con Peter e Eddie Jr. che sono amici d’infanzia perduti da tempo e che si riuniscono per lavorare di nuovo sul progetto dei loro padri contro il cancro. Quando Peter ha indossato il costume da Spider-Man mettendo da parte l’amicizia con Eddie e il loro progetto insieme, Eddie ha preso in mano la situazione, diventando Venom e distruggendo per sempre l’amicizia che lui e Parker avevano coltivato.
Venom di Sam Raimi
Il regista Sam Raimi
originariamente intendeva presentare Green Goblin, Sandman e
l’Avvoltoio nel terzo film di Spider-Man, ma quest’ultimo è stato
abbandonato a favore di Venom, con risultati alterni. Molti fan
pensavano che il costume da simbionte nero fosse un ottimo modo per
mostrare il lato più oscuro di Peter e le conseguenze che ne
seguirono, ma sentivano che un vero e proprio confronto con Venom
si sarebbe adattato meglio a un quarto film di Spider-Man.
Tuttavia, la versione raffigurata sullo schermo si è allineata abbastanza al Venom dei fumetti e ha mostrato il potenziale per il personaggio nel film. Topher Grace è stato uno scelta di casting non felicissima, data la propensione di Eddie Brock per il sollevamento pesi e la forza fisica. Tuttavia, ha preso parte a una battaglia con una delle migliori location dell’intero franchise di Spider-Man.
Venom, il politico
Ambientato 35 anni nel
futuro, Spider-Man: Reign immaginava una New York controllata dal
dittatore autoritario “Mayor” Waters, dove il governo reprimeva
tutte le attività ribelli e criminali attraverso una forza di
polizia militare chiamata Reign. In questa linea temporale, Peter
Parker si era ritirato dal business dei supereroi per molti anni,
dalla morte di Mary Jane.
Edward Saks, un uomo che è lui stesso poco più di un ospite/vittima inconscia del simbionte Venom ancora in vita, era stata la vera forza che governava New York dalla scomparsa di Spider-Man. Nel gran finale della storia, Spidey risorge dalle ceneri per rovesciare il regime di oppressione, solo per ritrovarsi faccia a faccia con Venom. Quando si confrontano, il simbionte non è solo pieno di rabbia, ma anche di dolore, dolore e solitudine per il fatto che Peter l’ha abbandonato.
Agente Venom (Flash Thompson)
L’agente Venom è il bullo
d’infanzia di Peter Parker, Flash Thompson, un ragazzo che
ironicamente pensava che Spider-Man fosse figo e lo ammirava. Dopo
essersi diplomato al liceo, Flash finì per arruolarsi
nell’esercito. Il suo tempo all’estero finisce in tragedia,
tuttavia, quando entrambe le gambe che vengono spazzate via. Nel
frattempo, il simbionte Venom è entrato in possesso delle forze
armate statunitensi che volevano usarlo come arma.
A causa della sua esperienza di combattimento, Flash viene selezionato per diventare “Agent Venom” ed eseguire missioni speciali. Il simbionte ha generato biomassa per ricreare le sue gambe, oltre a dotarlo di potenti abilità. Tuttavia, Flash era sottoposto a rigidi requisiti per poter legare con il simbionte solo per 48 ore per volta, al fine di impedirgli di prendere il controllo della sua mente. Il personaggio è diventato rapidamente uno dei Venom più popolari nella serie di fumetti del 2010.
She-Venom (Anne Weying)
La ragazza di Brock, Anne
Weying, ha deciso di lasciare il giornalista dopo che i suoi
comportamenti non etici lo hanno fatto licenziare, mentre lui dava
la colpa a Spider-Man per ogni sua sventura. Anni dopo, viene
colpita da un colpo di pistola di un Sin Eater con un credo
religioso integralista, e le ferite si sarebbero rivelate
fatali.
Nel disperato tentativo di salvarle la vita, Eddie dice al simbionte di legarsi a lei e tenerla in vita. Sfortunatamente, il simbionte ha anche usato Anne come ospite, trasformandola in una versione femminile di Venom con le stesse caratteristiche fisiche di base. Questo personaggio ha ricevuto un brevissimo omaggio nel film del 2018.
Punisher Venom
Dalle pagine di
What If? (Vol. 2) #44 è arrivata questa versione di Venom, che
si era fusa con Frank Castle, piuttosto che con Eddie Brock. Il
risultato fu un antieroe molto più letale della versione con Brock,
poiché Castle non aveva rimpianti quando si trattava di uccidere
criminali e chiunque altro credesse fosse degno di esecuzione.
All’inizio, il simbionte ha cercato di impadronirsi permanentemente del suo corpo e Castle ha minacciato di suicidarsi piuttosto che permettere che ciò accadesse. Così i due si unirono per diventare un punitore molto più potente, con tanto di simbolo a forma di teschio al posto del tradizionale marchio di ragno.
Wolverine Venom
Logan stesso è stato legato
a un simbionte tratto direttamente dalla variante Grendel, scoperta
dallo S.H.I.E.L.D. per l’uso nel suo programma Sym-Soldier negli
anni ’60. Il simbionte in questione aveva il nome in codice
“Tyrannosaurus” e originariamente era legato a un soldato di nome
Rex Strickland.
Il simbionte era sotto il controllo del Dio noto come Knull, che influenzò tutti i simbionti dell’universo. Riuscì a liberarsi dal suo controllo dopo aver stretto un legame con Logan e aver sperimentato il suo eroismo. In seguito avrebbe assunto la forma di Rex Strickland, diventando un agente dello S.H.I.E.L.D. in opposizione a Knull.
Venom, la versione animata
Il cartone animato di
Spider-Man degli anni ’90 è ancora ampiamente considerato come la
migliore versione animata della serie, e per una buona ragione. È
rimasto fedele ai classici fumetti pur dando il proprio tocco alle
storie, creando qualcosa di nuovo e fresco. Venom non ha fatto
eccezione, sfoggiando una storia di origine che ha funzionato bene
per il personaggio.
In questo adattamento, il simbionte Venom arriva sulla Terra tramite uno space shuttle pilotato dal figlio di J. Jonah Jameson, John, origine adottata anche nel film del 2018. Ha seguito la stessa storia di base che ruotava attorno alla faida tra Spider-Man e Eddie Brock, con alcune modifiche. Era la prima volta che Venom debuttava in qualcosa che non fosse fumetto, ed è stato ben accolto dai fan.
Venom (film, 2018)
Venom è stato portato nei
cinema da solista nel 2018, dalla SONY che detiene i diritti di
sfruttamento dei personaggi legati a Spider-Man. Il film ha offerto
una nuova storia di origine per il personaggio che si concentrava
specificamente sul simbionte proveniente dallo spazio, un parallelo
diretto del suo debutto nella serie animata di Spider-Man.
Questo Venom non ha incontrato Spider-Man, né lo ha fatto Eddie Brock. Tuttavia, il personaggio è riuscito a rimanere relativamente fedele al materiale originale del fumetto, soprattutto in termini di fisicità. Il film è riuscito a conquistare i fan dei fumetti, avviando con successo il proprio franchise, ampliato nel 2021 con un nuovo film.
Peter Parker
Sebbene tecnicamente non
sia Venom di per sé, Peter Parker è stato l’ospite originale per il
costume da simbionte nero e avrebbe seguito lo stesso percorso se
la creatura avesse avuto successo. Per fortuna, Parker è riuscito a
rigettare la creatura prima che lo travolgesse completamente e lo
trasformasse in un assassino.
Tuttavia, il tempo passato con l’abito nero ha dato a Spider-Man un’incredibile gamma di abilità, dalla super forza notevolmente migliorata a una maggiore agilità, sensi potenziati e tessitura delle tele organica. È ancora affascinante riflettere su cosa sarebbe potuto succedere a Parker, se fosse rimasto con il simbionte a lungo termine.
Venom (Eddie Brock)
Quando le persone pensano a
Venom, probabilmente pensano all’originale. Non appena Peter Parker
ha abbandonato il simbionte alieno, questi ha incrociato la strada
con Eddie Brock, che ha incolpato Spider-Man per la fine della sua
carriera. In verità, erano state la cattiva condotta e
l’irresponsabilità di Brock a portare alla sua rovina, ma il
giovane si rifiutava ostinatamente di ammetterlo.
Sin dalla sua prima apparizione alla fine di Amazing Spider-Man #299, Venom di Eddie Brock è stato il cattivo più popolare dell’universo dell’arrampica-muri. È l’immagine da incubo speculare di Spider-Man: un nemico che smorza il suo senso di ragno, lancia una rete molto più forte e ha una maggiore forza fisica. Tuttavia, è ancora uno dei corpi ospite più eroici di sempre per il simbionte.
Jamie Lee Curtis: mia madre Janet Leigh sarebbe sconvolta dal #Metoo
Come avrebbe vissuto il movimento #Metoo la protagonista di Psycho, Janet Leigh? La figlia Jamie Lee Curtis crede che ne sarebbe stata turbata. In un’intervista con Melanie Griffith per Interview, figlia della star hollywoodiana Tippi Hedren, l’attrice di Halloween Kills prova a immaginare l’effetto che #Metoo avrebbe avuto sulle attrici degli anni ’60.
Il movimento #MeToo nasce nel 2006 per iniziativa dell’attivista Tarana Burke, per permettere ai sopravvissuti alle aggressioni sessuali di parlare dei loro abusi attraverso la solidarietà di massa, evidenziando quante persone hanno fatto esperienza di violenze e molestie. Dopo le diffuse accuse rivolte a Harvey Weinstein, grazie ai social media, dal 2017 il movimento diventa virale. Le dichiarazioni contro grandi attori come Kevin Spacey e Bill Cosby pongono Hollywood sotto i riflettori. Anche attori del passato prendono coraggio. Tra gli altri, c’è Tippi Hedren: nel 2016 dichiara che sul set di Gli Uccelli di Alfred Hitchcock, il regista le ha chiesto di “toccarlo”, evento che la star hollywoodiana ha descritto come “un terribile momento che spererò sempre poter cancellare dalla mia memoria.”
Le accuse di violenza rivolte al regista Hitchcock hanno portato Jamie Lee Curtis a riflettere sulle possibili molestie subite dalla madre. Senza volerle mettere in bocca parole non dette, Lee Curtis crede che Janet non avrebbe mai parlato di un potenziale abuso subito: avrebbe piuttosto detto della sua immensa gratitudine nei confronti di Hollywood.
”That was just the way it was.” Funzionava così. Jamie Lee Curtis pensa che la madre avrebbe parlato così dell’industria hollywoodiana degli anni ’60: accettando il sistema. ”Lei era, è un brutto termine, un po’ come Pollyanna nei confronti dell’industria. Penso che il movimento #Metoo l’avrebbe davvero sconvolta.”
Jamie Lee Curtis: curiosità sull’attrice
Jamie Lee Curtis nasce a Los Angeles il 22 Novembre 1958. Figlia di due star del cinema, Tony Curtis e Janet Leigh, inizia a lavorare come attrice televisiva, per poi esordire al cinema nel 1978 con Halloween: la notte delle streghe di John Carpenter. Recita in numerosi film horror come Fog, sempre di Carpenter, Terror Train, Il signore della morte, guadagnandosi il soprannome ”Scream Queen”, Regina dell’urlo. Al di là dei film horror, Jamie Lee Curtis consacra la sua fama a livello internazionale con Una poltrona per due di John Ladis, Un pesce di nome Wanda di Charles Crichton ma soprattutto True Lies di James Cameron. Tra i suoi ultimi lavori, vanno evidenziati Cena con Delitto – Knives Out di Rian Johnson e il film del 2021 Halloween Kills di David Gordon Green. Curtis è nel cast di Borderlands di Eli Roth, in uscita nel 2022.
Nel 2021, ha ricevuto il Leone d’oro alla Carriera durante la 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
The Flash 8: trailer dell’ottava stagione
Il network americano The CW ha diffuso il trailer di The Flash 8, l’attesa ottava stagione di The Flash, la serie basata sul noto personaggio DC.
Il primo episodio di The Flash 8 debutterà negli USA il 16 novembre 2021.
https://youtu.be/XkeKc0pEQ60
The Flash 8
The Flash 8 è l’ottava stagione della serie tv The Flash ideata da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg per la DC Entertainment e The CW. In The Flash 6 ritorneranno Barry Allen / Flash (stagione 1-in corso), interpretato da Grant Gustin, Caitlin Snow / Killer Frost (stagione 1-in corso), interpretata da Danielle Panabaker, Iris West-Allen (stagione 1-in corso) interpretata da Candice Patton, Cisco Ramon / Vibe (stagione 1-in corso), interpretato da Carlos Valdes, Joe West (stagione 1-in corso), interpretato da Jesse L. Martin, Ralph Dibny / Uomo Allungabile (stagione 5-in corso, ricorrente stagione 4).
La serie The Flash è incentrata sulle vicende di Barry Allen, interpretato da Grant Gustin, uno scienziato forense che, in seguito all’esplosione di un acceleratore di particelle, acquisisce una velocità superumana, che usa per combattere i criminali a Central City nei panni del supereroe Flash. Ad aiutarlo nella lotta contro la criminalità ci sono gli scienziati dei Laboratori S.T.A.R. Caitlin Snow, Cisco Ramon e Harrison Wells, l’amica d’infanzia Iris West e il detective Joe West.