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Jacques Audiard in 8 film alla Cineteca di Milano

Jacques Audiard

Dal 12 al 20 giugno 2019 presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana propone Jacques Audiard, una personale in 8 film dedicata al maestro del cinema contemporaneo francese, vincitore del Leone d’argento per la miglior regia all’ultimo Festival di Venezia con I Fratelli Sisters e Palma d’Oro a Cannes con Dheepan nel 2015.

Figlio del grande sceneggiatore Michel Audiard, Jacques fece il suo esordio dietro la macchina da presa nel 1994 con Regarde les hommes tomber, subito vincitore del premio Cesar (l’Oscar francese) come miglior film.

Da allora la sua carriera è stata un continuo crescendo nel corso della quale Audiard ha confermato la capacità di coniugare il cinema di genere con uno spiccato talento autoriale: l’intensità dei personaggi, l’originalità delle storie che iniziano e non si sa dove porteranno, la perfetta calibrazione del ritmo e della fotografia garantiscono ai suoi film una profondità umana d’interesse universale.

Da Un Héros très discret a Dheepan, gli eroi di Jacques Audiard sono sfidati ad andare al di là dei loro limiti e modificare un destino che sembra ineluttabile, in un mondo ostile segnato dalla violenza e dall’incomunicabilità. Nel suo primo film hollywoodiano, il western esistenzialista I Fratelli Sisters, Audiard continua la sua riflessione inquieta sulla società contemporanea.

 Regarde les hommes tomber – Mercoledì 12 giugno ore 16 –

Jacques Audiard, Francia, 1994, 100’ v.o. sott . Int. Jean-Louis Trintignant, Jean Yanne. Simon vuole vendicare un amico poliziotto. Cerca allora le prove per incastrare due personaggi piuttosto strani: uno anziano e nevrotico e l’altro giovane e sottomesso, finendo però per essere plagiato dai due.

Un sapore di ruggine e ossa – Mercoledì 12 giugno ore 18 

Jacques Audiard. Francia/Belgio, 2012, 120’. Int.: Marion Cotillard, Matthias Schoenaerts.
Lui, senza fissa dimora, senza amici, con un figlio di pochi anni che conosce poco; lei, un’allenatrice di orche, che ha perso le gambe in un incidente. Due battaglie per trovare un posto nel mondo in un racconto senza fronzoli né sbavature.

Un Héros Très Discret – Venerdì 14 giugno ore 16

Jacques Audiard, Francia, tratto dall’omonimo romanzo di Jean François Deniau. 1996, 107’, v.o.sott.it., Int.: Mathieu Kassovitz, Anouk Grinberg.
Un imbroglione si costruisce un passato di eroe della Resistenza. Mischiando interviste a presunti testimoni oculari e reali immagini d’archivio, Audiard crea un originalissimo spartito filmico che fonde generi e toni.

Tutti i battiti del mio cuore – Domenica 16 giugno ore 16

Jacques Audiard, Francia, 2005, 107’. Int.: Romain Duris, Aure Atika Thomas si occupa di compravendite immobiliari, il mestiere del padre, e lo fa senza scrupoli, ma sogna di diventare pianista.

Il profeta – Domenica 16 giugno ore 18

Jacques Audiard, Francia, Italia 2009, 150’. Int.: Tahar Rahim, Niels Arestrup. Il delinquentello magrebino Malik entra in prigione a 19 anni per scontare una lunga pena ma apprende subito a caricarsi di nuove colpe, poi a sopportarle, quindi a farle
fruttare.

I Fratelli Sisters – Martedì 18 giugno ore 20.30

Jacques Audiard, Francia/USA, 2018, 122’. Int.: John C. Reilly, Joaquin Phoenix. – Oregon, 12851. Due fratelli molto ambiziosi hanno come obbiettivo quello di uccidere un eccentrico cercatore d’oro.

Sulle mie labbra – Mercoledì 19 giugno ore 16

Jacques Audiard, Francia, 2001, 115’. Int.: Vincent Cassel, Olivier Gourmet. – Insoddisfatta del proprio lavoro e desiderosa di riscatto, Carla, una 35enne con un deficit uditivo, decide di assumere come collaboratore l’ex detenuto Paul.

Dheepan – Una nuova vita – Giovedì 20 giugno ore 16

Jacques Audiard. Francia, 2015, 109’. Int.: Vincent Rottiers, Marc Zinga – Fuggiti dallo Sri Lanka e arrivati a Parigi, tre indiani devo fingersi famiglia. Nella violenza della periferia, la finzione forse diventerà realtà.

 
 

Batsuit: 10 cose che non sapete sul costume di Batman

La Batsuit è un po’ la seconda pelle di Batman, un modo per celare se stesso al mondo e le sue debolezze ma anche fonte di potere e accessori che usa per combattere il crimine. D’altronde è da questa “tuta” – che nel tempo è stata disegnata e progettata in vari modi – ricava tutta l’energia necessaria per trasformare la sua vulnerabilità in vantaggio, come raccontato sui fumetti e al cinema.

Ma quanto sappiamo effettivamente della Batsuit? Ecco 10 cose che forse solo i veri fan conoscono:

1Si è evoluta nel corso degli anni

L’utilità della Batsuit ha subito alcuni cambiamenti significativi nel corso degli anni, così come i dettagli della cintura, del mantello, del cappuccio e di molti altri gadget.

Per quanto riguarda la cintura e le modifiche al cinema quelle sfoggiate da Val Kilmer e George Clooney non sembravano avere una funzione pratica, e si concentravanp più sull’aspetto esteriore, mentre Adam West, Christian Bale e Ben Affleck hanno indossato tutte le cinture con un design più militarista.

Leggi anche – 10 Batsuit che vorremmo vedere al cinema

Fonte: Screenrant

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The Batman: Robin potrebbe essere nel film di Matt Reeves

Ora che la Warner Bros. ha finalmente scelto il volto del nuovo Batman cinematografico, è tempo di scoprire quali altri personaggi andranno a comporre la galleria del film di Matt Reeves che riavvierà le sorti del crociato di Gotham. E secondo le ultime indiscrezioni, un eroe noto ai lettori dei fumetti – nonché celebre spalla di Bruce Wayne – potrebbe comparire sullo schermo insieme a Robert Pattinson

Di chi parliamo? Robin ovviamente, ma trattandosi di rumor non ancora ufficiali vi invitiamo a trattarli con la dovuta cautela. Nel frattempo diverse fonti hanno riferito a Forbes che anche il commissario Jim Gordon e Alfred, il maggiordomo dei Wayne e custode della Bat-caverna, dovrebbero avere un ruolo nel cinecomic mentre diverse voci parlando di un ritorno in scena di Pinguino e Catwoman come principali antagonisti.

Per quanto riguarda Robin, le ultime due versioni del personaggio sono state portate al cinema da Chris O’Donnell in Batman & Robin e Batman Forever di Joel Schumacher rispettivamente nel 1997 e nel 1995, mentre un accenno è stato fatto grazie all’easter egg contenuto in Batman v Superman: Dawn of Justice di Zack Snyder.

Robert Pattinson è il nuovo volto del crociato di Gotham 

Su The Batman sappiamo che dovrebbe svolgersi negli anni Novanta, epoca tornata di moda nel corso dell’ultima stagione anche grazie al successo di un altro cinecomic, Captain Marvel dei Marvel Studios.

Per alcuni 1990 fa rima con gli adattamenti di Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e che sono stati fonte di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena particolare di Batman V Superman: Dawn of Justice(dove il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992), per non parlare del fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul personaggio provengono proprio da quel decennio.

Secondo i report, Reeves ha optato per le storie di Batman: Anno Uno come possibile punto di riferimento, proprio per conferire al suo film un tono da genere noir enfatizzando le capacità investigative dell’eroe. Nessuna notizia ufficiale invece sul casting, con la Warner Bros. impegnata a trovare il perfetto sostituto di Affleck e altri interpreti che possano riempire la ricca galleria di villain prevista.

Per The Batman è stata già fissata l’uscita in sala il 25 giugno 2021.

Fonte: Forbes

 
 

Unfriended: 10 cose che non sai sul film

unfriended

Unfriended è uno di quei film da vedere solo se il cuore non è debole e non si ha il timore di vivere con gli incubi nelle notti successive alla visione.

Prodotto dalla lungimirante Blumhouse Productions, Unfriended prende in prestito la tecnologia informatica odierna per mettere in scena un horror moderno, originale ed inusuale, in grado di lasciare il pubblico senza parole e di condizionarlo una volta tornato a casa.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Unfriended.

Unfriended film

unfriended

1. Il film ha subito alterazioni. Per mantenere il film pieno di suspense e per far sì che fosse credibile, ogni ripresa ha subito della sceneggiatura e il cast è stato incoraggiato ad improvvisare e a reagire ai cambiamenti improvvisi della storia.

2. Le riprese sono durate poco. Unfriended è stato girato in poco tempo. Oltre al fatto di essere composto da un lungo piano sequenza e in tempo reale, gli attori si trovavano davvero sui computer in stanze diverse. Inoltre, la produzione ha richiesto 16 giorni di lavorazione, per dodici ore al giorno al giorno, con tre giorni per sistemarlo e concedersi ancora un paio di riprese.

3. Ha cambiato il titolo tre volte. In origine, il film si sarebbe dovuto chiamare in maniera differente. Il titolo originale, infatti, era Offline che poi si è evoluto in Cybernatural. Infine, si è deciso di optare per il titolo Unfriended.

Unfriended streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle diverse piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Google Play e Tim Vision.

Unfriended trailer

5. Un trailer da brividi. Prima di mettersi alla prova e guardare il lungometraggio, sarebbe bene dare un occhio al trailer di Unfriended per rendersi conto di cosa tratti il film e a cosa si sta andando incontro. Utile per capire se il proprio cuore possa reggere a questo film e se sia fattibile guardarlo senza spaventarsi troppo.

Unfriended: Dark Web

6. Unfriended ha generato un sequel. Dato il grandioso successo del film, la Blumhouse Production ha deciso di realizzare un sequel, intitolato Unfriended: Dark Web, anche se inizialmente si sarebbe dovuto chiamare Unfriended: Game Night.

Unfriended trama

7. Tutto inizia da una video chat notturna. Sei amici del liceo ricevono un messaggio su Skype mentre, di notte, si trovano a chattare. Questo messaggio arriva da una compagna di classe che, però, si è suicidata un anno prima. I ragazzi, sebbene inizialmente pensino si tratti di uno scherzo, capiscono che qualcosa non va e che qualcosa di sovrannaturale li vuole tormentare. Anzi, li vuole persino morti.

Unfriended cast

unfriended

8. La protagonista ha avuto l’idea principale del film. L’intero film è realizzato in un unico piano sequenza e l’idea è stata di Shelley Henning che, nel film, interpreta la protagonista. Secondo lei, infatti, sarebbe stato meglio realizzare il film in questa maniera, invece di realizzare delle sequenze di dieci minuti.

9. I provini sono stati fatti al computer. All’inizio, la squadra aveva gli attori che leggevano nella stanza con loro, ma divenne subito chiaro che essi avevano bisogno di fare audizioni davanti ad un computer. Quindi, il casting si è svolto proprio in quel modo, in due stanze diverse, tramite video chat.

10. Due attori hanno guardano video di chat. Renee Olstead e Courtney Halverson, sotto le istruzioni del regista Gabriadze, hanno guardato decine di video di chat web registrati tra amici che hanno portato a delle discussioni, al fine di preparare l’argomentazione tra Jess e Val circa le foto taggate. I due attori hanno commentato che non potevano credere di come gli adolescenti odierni vadano a discutere online.

Fonte: IMDb

 
 

Whiplash: 10 cose che non sai sul film

Whiplash

Whiplash è uno di quei film indimenticabili sotto ogni aspetto, dalla potenza fisiva alla forma narrativa, dalla regia dinamica e indagatrice alla recitazione eccellente di tutti i suoi interpreti.

Questo film è il primo lungometraggio ad alto budget per Damien Chazelle, che è riuscito a realizzare il sogno di vedere per intero quel corto omonimo che aveva già realizzato un anno prima.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Whiplash.

Whiplash film

whiplash

1. Questo film nasce da un cortometraggio. Prima di diventare un film apprezzato, Whiplash era nato come cortometraggio perché Damien Chazelle, regista e sceneggiatore del film, non era riuscito ad ottenere i finanziamento per realizzare un lungometraggio. Date le circostanze, ha dovuto realizzare un cortometraggio che ha presentato al Sundance Film Festival nel 2013. Dopo aver vinto il Short Film Jury Award ha ottenuto i finanziamenti per realizzare il lungometraggio.

2. Il film si basa su un evento vero del regista. Damien Chazelle ha rivelato che durante i suoi anni di studio alla Princeton High School provava a farsi notare come batterista jazz e che aveva un professore di musica molto esigente. Di fatto, il regista si è ispirato a questi fatti passato per realizzare il personaggio di Terence Fletcher, dando poi vita a Whiplash.

3. La scena dello schiaffo ha richiesto parecchi ciak. Per questa scena, J. K. Simmons e Miles Teller hanno girato diverse riprese con Simmons che imitava di dare lo schiaffo a Teller. Per la ripresa finale, i due attori hanno deciso di girare la scena con uno schiaggo vero e genuino. Ed è proprio questa la riprese che si vede nel film.

Whiplash streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle diverse piattaforme di streaming digitale come Google Play, Tim Vision, Rakuten Tv, Chili e iTunes.

Whiplash trailer

5. Un film dal trailer portentoso. Un film come Whiplash andrebbe visto partendo dal trailer, in grado di suscitare da solo le emozioni che contraddistinguono tutto il film e di esprimere le caratteristiche in esso contenute.

Whiplash cast

6. Miles Teller si è fatto venire le vesciche. Teller, che suona la batteria da quando aveva quindici anni, si è trovato con delle vesciche sulle mani, causate dallo stile vigoroso e anticonvenzionale della batteria jazz. Un po’ del suo sangue era rimasto sulle bacchette e sulla batteria.

7. Chazelle voleva Teller già per il cortometraggio. Il regista voleva che l’attore interpretasse il ruolo di Andrew Neiman mentre stava girando il corto originale nel 2013, ma l’attore non era disponibile e la scelta è ricaduta su Johnny Simmons. Per la versione finale del lungometraggio, i finalisti per lo stesso ruolo erano Teller e Simmons. Alla fine, Teller è stato scelto perché era un nome più conosciuto e perché aveva un passato da batterista.

8. K. Simmon si è fatto male durante le riprese. L’attore si è incrinato due costole quando Miles Teller lo ha affrontato durante una delle ultime riprese. Nonostante il suo infortunio, l’attore ha continuato a lavorare.

Whiplash trama

9. Sognare in grande ma con incertezza. Whiplash racconta la storia di Andrew Neiman, un batterista jazz di diciannove anni che sogna di diventare un professionista del suo settore, deciso a diventare il migliore del prestigioso conservatorio del paese. A un certo punto, Andrew viene notato da Terrence Fletcher, un insegnante tanto eccellente, quanto rude nei metodi di insegnamento.

Whiplash frasi

10. Un film che si è imposto anche per le sue frasi.

  • Non esistono in qualsiasi lingua del mondo due parole più pericolose di “bel lavoro”! (Terrence Fletcher)
  • Ho nostalgia di casa molto spesso… mi incazzo quando la gente finge di non averne. (Nicole)
  • Ero lì per spingere le persone oltre le loro aspettative, era quella la mia assoluta necessità. Altrimenti avremmo privato il mondo del futuro Luis Armstrong o del futuro Charlie Parker. (Terrence Fletcher)

Fonti: IMDb, Frasi Celebri

 
 

Avengers: Endgame, tutti i segreti sul cameo di Harley Keener

Dopo aver incrociato la strada di Tony Stark durante gli eventi di Iron Man 3, Harley Keener è tornato a sorpresa con un breve cameo in Avengers: Endgame nella scena del funerale dell’eroe alla fine del film, interpretato ancora una volta da Ty Simpkins. La comparsa del ragazzo ha chiaramente evidenziato come Stark abbia influenzato la sua vita e questo dettaglio sembra suggerire che i due siano rimasti in contatto nel corso degli anni.

E a proposito dell’esperienza sul set e dei segreti dietro la realizzazione del cameo, ecco cosa ha raccontato l’attore in una recente intervista:

Stavo per sostenere un provino quando il mio manager mi chiamò dicendomi che i Marvel Studios pensavano di darmi una parte, e l’idea mi fece urlare di gioia mentre ero in macchina con mia madre. Poi ho ricevuto la chiamata e ricordo solo il senso di nostalgia ripensando a tutto quanto…Iron Man è probabilmente uno dei primi film che ho visto al cinema. Avevo sei anni, ero seduto in prima fila e stavo solo guardando in alto…questo è tutto ciò che ricordo. Significava tanto per me.

Non ho ricevuto una sceneggiatura, ma i fratelli Russo mi hanno solo detto di concentrarmi su ciò che Tony significava per me e sul modo in cui ha influenzato la mia vita e quella del personaggio“, ha spiegato Simpkins. “Così mi sono ricollegato a quei ricordi d’infanzia per capire come potesse sentirsi Harley. Immagino che Tony fosse l’unica figura paterna e che siano rimasti in contatto nel corso degli anni. Ho semplicemente preso quella parte sentimentale della mia vita reale per fonderla con quella di Harley nella scena.

E sul futuro? C’è speranza di rivederlo nel MCU?

Ho pregato affinché potessi tornare. Adoro stare sul set con il team Marvel perché ti trattano benissimo, come parte della famiglia…Ero davvero felice di aver ricevuto quella chiamata, quindi chissà…

Leggi anche – Avengers: Endgame, tutti i cameo che vi siete persi

CORRELATI:

Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, le scene che potevano essere nel film

Fonte: Huffpost

 
 

Zack Snyder reagisce al casting di Robert Pattinson come nuovo Batman

A giudicare dal pollice in su regalato ad un post sul social Vero, la reazione di Zack Snyder al casting di Robert Pattinson come nuovo Batman cinematografico sembra essere più che positiva. Pochi giorni fa è arrivata infatti la conferma direttamente dalla Warner Bros. che ha ufficializzato l’ingaggio dell’attore inglese per interpretare il crociato di Gotham nel prossimo adattamento (e riavvio della saga) di Matt Reeves, notizia accolta calorosamente da buona parte del web e con meno entusiasmo da una piccola percentuale di appassionanti che avrebbero preferito un altro nome.

Pattinson raccoglie dunque l’eredità di Ben Affleck, il volto di Bruce Wayne nel DCEU da Dawn of Justice a Justice League, che il regista aveva definito “il miglior Batman di sempre“, ringraziandolo per aver “benedetto i miei film con quel mento dannatamente glorioso e con un cuore meraviglioso” in un messaggio affettuoso dopo l’addio al personaggio.

Senza dubbio la differenza di fisicità e l’approccio di Reeves contribuiranno a consegnare allo spettatore un supereroe diverso da quello ritratto in questi anni da Affleck, Christian Bale nella trilogia di Christopher Nolan, e da Michael Keaton, Val Kilmer e George Clooney nell’ultimo ventennio. La curiosità è tanta e non vediamo l’ora di scoprire quali sorprese riserverà il nuovo Uomo Pipistrello.

Zack Snyder: la director’s cut, l’originale Justice League e la “scena di Martha”

Per quanto riguarda il film, le prime indiscrezioni circolate online ipotizzano un’ambientazione negli anni Novanta, epoca tornata di moda nel corso dell’ultima stagione anche grazie al successo di un altro cinecomic, Captain Marvel dei Marvel Studios.

Per alcuni 1990 fa rima con gli adattamenti di Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e che sono stati fonte di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena particolare di Batman V Superman: Dawn of Justice(dove il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992), per non parlare del fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul personaggio provengono proprio da quel decennio.

Secondo i report, Reeves ha optato per le storie di Batman: Anno Uno come possibile punto di riferimento, proprio per conferire al suo film un tono da genere noir enfatizzando le capacità investigative dell’eroe. Nessuna notizia ufficiale invece sul casting, con la Warner Bros. impegnata a trovare il perfetto sostituto di Affleck e altri interpreti che possano riempire la ricca galleria di villain prevista.

Per The Batman è stata già fissata l’uscita in sala il 25 giugno 2021.

Fonte: Twitter

 
 

La mia vita con John F. Donovan: ecco la data d’uscita del film di Xavier Dolan

La mia vita con John F. Donovan

Arriverà in sala il prossimo 27 giugno La mia vita con John F. Donovan, il film di Xavier Dolan che era già stato presentato al Festival di Toronto 2018. Il film segna l’esordio in lingua inglese del regista canadese ed è stato preceduto da una serie di commenti negativi che hanno forse reso tiepida la volontà di farlo arrivare nelle sale di tutto il mondo.

Finalmente, grazie a Lucky Red, il film arriva nei cinema italiano, proprio all’indomani dell’annuncio che lo stesso studio ha acquistato i diritti di distribuzione per il nostro Paese di Matthias et Maxime , il film che Dolan ha presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes.

Il film ha una fortissima componente autobiografica, confessata dallo stesso autore che ha dichiarato di essersi ispirato al se stesso bambino e alla sua travolgente passione per Leonardo DiCaprio, ai tempi di Titanic. Alla presentazione del film a Toronto, Dolan ha anche diffuso la lettera che inviò all’attore all’epoca:

Ciao Leonardo,
Il mio nome è Xavier Dolan-Tadros, vado a scuola, amo la scuola. Ho otto anni. Il 20 marzo compirò nove anni. Sono uno dei tuoi fan. Ho visto il film Titanic (cinque volte). Reciti molto bene. Sei un grande attore e ti ammiro. Anche io sono un attore. Ho fatto qualche pubblicità per una catena di farmacie molto famosa e ho avuto delle belle parti in quattro film in francese. Spero di recitare in un tuo film prima o poi. So che un giorno verrai a Montreal. Montreal è molto popolare come location per le riprese, l’anno scorso sono stati girati 100 film americani (Jackal, Snake Eyes, etc). Cercherò di incontrarti. Quando verrai a Montreal per girare un film passerò sicuramente l’audizione nel caso ti serva un ragazzino nel cast.
Caro Leonardo, spero sinceramente che risponderai alla mia lettera mandandomi una tua foto.
Xavier

Ancora una volta un cast d’eccezione per Xavier Dolan: in La mia vita con John F. Donovan ad affiancare la star de Il trono di spade Kit Harington, Jacob Tremblay e i premi Oscar Natalie Portman, Kathy Bates e Susan Sarandon. Un film che segna il debutto hollywoodiano di Dolan e che vede riportati sul grande schermo tutti i temi che lo hanno reso famoso nel mondo: la relazione madre/figlio, l’omosessualità, l’infanzia.

Rupert Turner (Ben Schnetzer), giovane attore, decide di raccontare la vera storia di John F. Donovan (Kit Harington), star della televisione americana scomparsa dieci anni prima, che in una corrispondenza epistolare gli aveva aperto le porte del cuore, svelando i turbamenti di un segreto celato agli occhi di tutti. Ne ripercorre così la vita e la carriera, dall’ascesa al declino, causato da uno scandalo tutto da dimostrare.

Guarda il trailer di La mia vita con John F. Donovan

 
 

Chris Hemsworth vuole Thor in un film con i Guardiani della Galassia

Avengers: Infinity War

Dopo la battaglia finale di Avengers: Endgame, Thor decide di lasciare il trono di Asgard a Valchiria e di unirsi ai Guardiani della Galassia, con i quali presumibilmente attraverserà lo spazio in cerca di qualche avventurosa missione, diventando ciò che era destinato a essere. Questo però non esclude ogni possibilità di vedere al cinema Thor 4, che nel frattempo potrebbe essere incluso nel terzo capitolo del franchise affidato a James Gunn sfruttando l’onda dell’approccio comico iniziato con Ragnarok.

Di questa ipotesi ha discusso Chris Hemsworth con Cinemablend durante la promozione di Men in Black: International (blockbuster estivo che lo vede protagonista al fianco della collega del MCU Tessa Thompson), dicendosi disposto a tornare nei panni del Dio del Tuono in altri titoli dell’universo Marvel:

Interpreterei di nuovo quel personaggio. Lo amo tantissimo, e se ci fosse ancora l’opportunità di fare qualcosa di unico sarei pronto. Tutti gli ultimi tre film erano molto diversi in termini di rappresentazione, e ogni volta Thor sembrava un personaggio completamente nuovo. Onestamente non so quando inizieranno i lavori su Guardiani della Galassia 3, né quali siano i piani, perché dopo il tour di Endgame ho un po’ staccato la spina“.

E sulla prospettiva da sogno di un cinecomic sugli “Asgardiani” della Galassia l’attore confessa:

Lavorerei con quei ragazzi senza esitazione. Asgardiani della Galassia…questo si che è davvero fantastico.”

Chris Hemsworth sul futuro di Thor, l’occasione mancata di X-Men e le paure dopo The Dark World

Rivedremo presto Hemsworth al cinema in Men In Black: International, quarto capitolo del franchise che ha visto protagonisti Tommy Lee Jones e Will Smith e che ora rivoluzionerà tutto con un nuovo cast.

Il film, annunciato lo scorso anno, vedrà tornare sul grande schermo gli agenti in nero che difendono e proteggono la Terra dalle razze aliene ostili, accogliendo e aiutando a integrarsi quelle invece amichevoli. I due attori, che si sono incontrati per la prima volta sul set di Thor: Ragnarok, in cui interpretavano il protagonista Thor e la new entry del MCU Valchiria, stanno adesso affollando i social network con foto e video dal backstage del film che li vede di nuovo in coppia.

Fonte: Cinemablend

 
 

X-Men: Dark Phoenix, ecco il motivo per cui Jennifer Lawrence è tornata

Il ritorno in X-Men: Dark Phoenix dei quattro attori protagonisti del nuovo franchise (inaugurato con First Class nel 2011) non era affatto scontato, perché l’accordo siglato da James McAvoy, Michael Fassbender, Nicholas Hoult e Jennifer Lawrence prevedeva tre film e scadeva dunque con Apocalisse. Fortunatamente l’affetto del cast nei confronti di Simon Kinberg, regista del capitolo finale, ha garantito al film la presenza dei volti più rappresentativi per chiudere insieme il viaggio dei Mutanti.

L’argomento è stato affrontato dallo stesso Kinberg in una lunga e interessante intervista con l’Hollywood Reporter, spiegando che una delle interpreti ha accettato di essere sul set soltanto grazie alla sua presenza in regia:

Avevamo immaginato che tutto il cast di First Class, quindi Michael, James, Jennifer e Nicholas sarebbe tornato per questo film. Questo perché dopo la fine di X-Men: Apocalypse era chiaro che Bryan Singer non avrebbe diretto il successivo, e gli attori mi avevano chiesto di farlo. Jennifer in particolare mi disse che sarebbe tornata per un altro film solo se l’avessi diretto.

Kinberg ha più volte sottolineato l’importanza della coesione all’interno del team e della fiducia riposta dal cast nei suoi confronti, confidandoci qualche giorno fa in diretta da Londra che “Il passaggio da produttore a regista è stato naturale e organico solo grazie a i ragazzi. Mi sono stati di grande supporto, ho avuto modo di conoscerli nei precedenti film e avevo già lavorato con Jessica in The Martian, quindi si era creata una situazione davvero familiare.”

“L’esperienza è rimasta la stessa, senza però il bisogno di dover filtrare il mio lavoro attraverso la visione di qualcun altro. Sul set mi sono sentito al sicuro e ci siamo divertiti anche se stavamo andando incontro ad un tipo di racconto diverso dal solito, più dark e introspettivo, drammatico e reale. La fortuna è stata avere a disposizione tutti questi attori che hanno una grande esperienza con il dramma“.

Leggi anche – X-Men: Dark Phoenix, il finale cambiato per colpa di Captain Marvel?

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Dark Phoenix è già stato apostrofato da Kinberg come l’inizio di un nuovo capitolo per la serie di film di X-Men. “Lo vedo come un nuovo capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi,  e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”

Scritto e diretto da Simon Kinberg, X-Men: Dark Phoenix il nuovo episodio è interpretato da  Sophie TurnerJames McAvoyMichael FassbenderJennifer LawrenceNicholas Hoult, Tye Sheridan, Alexandra Shipp e Jessica Chastain. Il film arriva nelle nostre sale il 6 giugno.

X-Men: Dark Phoenix, la conferenza stampa con il cast

Fonte: THR

 
 

Avengers: Endgame, una commovente foto dal backstage

Avengers: Endgame verrà ricordato anche per la prima (e probabilmente ultima) apparizione di Pepper Potts con l’armatura di Rescue che Tony Stark ha appositamente costruito nei cinque anni trascorsi dopo gli eventi di Infinity War, senza sapere che un giorno la sua compagna avrebbe indossato l’uniforme per combattere insieme a tuti gli eroi nella battaglia contro Thanos.

E per celebrare il personaggio e il legame speciale tra queste due figure essenziali per il MCU, uno dei membri del dipartimento artistico dei Marvel Studios, Liz Georgoff, ha condiviso un’immagine inedita del film scattata durante le prove dei costumi e che mostra la commovente reunion tra Tony e Pepper.

Visto l’esito di Endgame, con il sacrificio dell’eroe che schiocco il guanto dell’infinito salvando la vita dell’universo, questa foto assume ancora di più un significato diverso, forse ancora più triste.

Una volta la Marvel mi ha chiesto di indossare il costume di Rescue di Pepper Potts per un servizio fotografico. Sarà sempre un onore essere stata una delle quattro donne ad averlo indossato, posando con il talentuoso Christopher Swift, il mio vero Iron Man. Grazie per aver creato questi fantastici completi con Legacy Effects e per questa incredibile esperienza.“, ha scritto la Georgoff su Instagram.

Qui sotto potete dargli uno sguardo.

https://www.instagram.com/p/Bx881mCl-_j/

Avengers: Endgame, Captain Marvel e Vedova Nera insieme in una scena inedita

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Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, le scene che potevano essere nel film

Fonte: Liz Georgoff

 
 

The Suicide Squad: Idris Elba interpreterà Bronze Tiger?

Diversi siti avevano suggerito nei mesi scorsi che il misterioso personaggio interpretato da di Idris Elba in The Suicide Squad potesse essere Deathstroke (sostituendo quindi Will Smith) o Sportsmaster, due serial killer dei fumetti DC con forti legami familiari a giustificare le loro azioni criminali. Tuttavia le ultime indiscrezioni sembrano confermare che l’attore sarà invece il nuovo volto di Bronze Tiger, già apparso nella serie Arrow grazie alla performance di Michael Jai White.

Aalter ego di Ben Turner, Bronze Tiger esordisce nelle pagine di Richard Dragon, Kung Fu Fighter ad aprile del 1960 come esperto di arti marziali. Viene poi reclutato dalla Waller per la Suicide Squad diventandone il leader insieme a Rick Flag, pur non possedendo poteri sovrumani ma abilissimo nel combattimento corpo a corpo.

Sarà dunque questo il ruolo affidato da James Gunn a Elba?

Vi ricordiamo che nel cast sono stati confermati Joel Kinnaman (Rick Flag), Viola Davis (che interpreterà di nuovo Amanda Waller) insieme a Jai Courtney, che sarà ancora Captain Boomerang e Margot Robbie nei panni di Harley Quinn, anche solo per un piccolo cameo.

Come riportato inoltre dal sito Geeks WorldWide, Benicio Del Toro potrebbe entrare nel team e interpretare il villain, un “guerriero irascibile e anziano che vive per combattere” chiamato The Mayor.

The Suicide Squad: ecco chi potrebbe interpretare Idris Elba

Alcune teorie dei fan hanno ipotizzato che i membri originali della Task Force di Suicide Squad verranno uccisi nei primi minuti del film di Gunn, lasciando così lo spazio al nuovo team di personaggi che il regista intende introdurre. Sarà davvero così?

Per The Suicide Squad è stato confermato il ritorno nel cast di Viola Davis (che interpreterà di nuovo Amanda Waller) insieme a Joel Kinnaman, che riprenderà il ruolo di Rick Flag (il leader della task force), così come Jai Courtney sarà ancora Captain Boomerang e Margot Robbie Harley Quinn, anche solo per un piccolo cameo. Parlando invece delle novità, Variety fa sapere che Idris Elba, contrariamente alle notizie delle ultime settimane, non sostituirà Will Smith per interpretare Deadshot ma che la produzione ha eliminato il personaggio e ne affiderà un altro (per ora ignoto) all’attore.

Sempre sul reboot Justin Kroll di Variety fa sapere, basandosi su alcune voci piuttosto attendibili, che Dave Bautista non parteciperà al progetto come ipotizzato nei mesi scorsi a causa di un’agenda di lavoro troppo piena e impossibile da conciliare con gli impegni sul set del cinecomic. A quanto pare Cena dovrebbe sostituire proprio Bautista nel posto lasciato vacante, e i primi rumor suggeriscono che si tratti di Peacemaker, alter-ego di Christopher Smith.

Secondo quanto riferito nelle ultime settimane, la lineup dei personaggi del cinecomic non subirà molti stravolgimenti rispetto all’originale, ma è chiaro che il riavvio del franchise abbia comunque bisogno di nuove figure da introdurre in linea con la visione di Gunn e con le run originali dei fumetti a cui si ispira.

Fonte: Forbes (via CBM)

 
 

Gli Eterni: i Marvel Studios vogliono Keanu Reeves?

I Marvel Studios vogliono Keanu Reeves. La notizia non è ufficiale, ma è ciò che suggerisce un’indiscrezione diffusa dal sito MCU Cosmic a proposito del progetto sugli Eterni, le cui riprese partiranno il prossimo agosto ad Atlanta con la regia di Chloe Zhao.

A quanto pare la produzione avrebbe puntato l’attore di John Wick per interpretare un ruolo ancora misterioso nel film, e le trattative sarebbero già in corso. Difficile a questo punto ipotizzare di quale personaggio si tratti, considerando che la prima sinossi disponibile è abbastanza esile e non fa luce sui dettagli.

Vi ricordiamo che nel corso degli ultimi due anni Reeves è stato ad un passo dal vestire i panni di Yon-Rogg in Captain Marvel, ruolo poi affidato a Jude Law, rinunciando all’occasione per problemi di concomitanza con i lavori su John Wick 3 (il nuovo capitolo del franchise ora nelle sale).

Per quanto riguarda il cast degli Eterni, Kumail Nanjiani e Angelina Jolie dovrebbero essere i primi nomi confermati. E se non è chiaro che panni vestirà Nanjiani, si ipotizza che la Jolie si calerà in quelli di Sersi, eroina creata da Jack Kirby nel 1963 e membro della quarta generazione degli Eterni. Anche Ma Dong-seok, l’attore visto nel thriller apocalittico Train To Busan, sarebbe in trattative.

Gli Eterni: nuovi dettagli sui personaggi del prossimo film Marvel

Il film, secondo gli ultimi aggiornamenti, includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

La sceneggiatura è stata scritta da Matthew e Ryan Firpo mentre l’uscita nelle sale dovrebbe essere stata fissata al 2020, con il cinecomic che potrebbe vedere in azione il primo eroe apertamente gay della storia.

Sersi è figlia di Helios e Perse, nacque ad Olimpia, in Grecia, qualche tempo dopo il Grande Cataclisma che distrusse i continenti di Atlantide e Lemuria durante l’era glaciale conosciuta come l’Era Hyborea. Durante il periodo trascorso nell’antica Mesopotamia, la donna incontra per la prima volta Captain America, che aveva viaggiato indietro nel tempo.

Insieme a lei potrebbe comparire anche Hercules, personaggio creato nel 1940 e pubblicato all’epoca dalla Timely Comics (divenuta più tardi la Marvel Comics), rilettura della mitologia del Dio Greco attraverso la storia dello scienziato idealista Dottor David, che abbandona la civiltà per allevare suo figlio in nome della perfezione fisica e mentale. Il ragazzo crescerà sull’Isola Artica, fortificando il proprio corpo e imparando a sopportare la fatica, il clima rigido, e sviluppando un’intelligenza pari a quella del padre. E dopo la morte di quest’ultimo, il personaggio viene rintracciato da circensi che lo catturano e lo portano in America per farlo esibire nei loro spettacoli come Hercules, il titano più alto di tutti i tempi.

Fonte: MCU Cosmic

 
 

Vedova Nera: le nuove foto dal set svelano la timeline del film?

black widow

Un grande mistero circonda Vedova Nera, lo standalone dedicato alla supereroina Marvel le cui riprese sono ufficialmente iniziate pochi giorni fa: in che punto della timeline del MCU saranno ambientate le avventure di Natasha Romanoff? Nei mesi scorsi si sono alternate varie teorie e indiscrezioni, e se da una parte c’è chi pensa che il film sarà un prequel ambientato prima di Iron Man 2, voci di corridoio suggeriscono che possa svolgersi addirittura dopo gli eventi di Captain America: Civil War, e non alla fine degli anni Novanta.

A tal proposito potrebbero sembrare interessanti le immagini rubate sul set in Norvegia, dove Scarlett Johansson è stata avvistata mentre girava alcune scene d’azione e in cui vediamo il personaggio stringere tra le mani un oggetto rosso incandescente. Un dettaglio che non è sfuggito ai fan e che potrebbe avere a che fare con qualcosa che conosciamo bene: l’ Aether, anche detta gemma della realtà.

E se Vedova Nera avesse un collegamento diretto con The Dark World, dove la gemma è stata introdotta? Forse il film è ambientato prima del secondo capitolo di Thor? Secondo un’intrigante teoria sarà nientemeno che Hulk a resuscitare Natasha, morta in Avengers: Endgame sacrificandosi su Vormir, dunque l’idea del cinecomic come storia delle origini andrebbe a scontrarsi con un’altra soluzione: raccontare la vita di Natasha nell’universo post-Endgame.

Che ne pensate?

Intanto qui sotto potete dare uno sguardo alle foto dell’attrice sul set.

https://twitter.com/goshromanoff/status/1134516487492972544

Vedova Nera: il video di Scarlett Johansson in azione

https://twitter.com/goshromanoff/status/1134431676321488897

Vi ricordiamo che il titolo di lavorazione del film è “Blue Bayou” e che in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.

Deadline ha confermato nelle scorse settimane che O-T Fagbenle (Luke Bankole nella pluripremiata serie The Handmaid’s Tale) è entrato nel cast del film e interpreterà il principale antagonista.

La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz, ma i loro ruoli non sono stati ancora rivelati.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto che, come saprete, rivedrà la Johansson nei panni della spia sovietica Natasha Romanoff presumibilmente prima degli eventi che l’hanno portata a diventare un membro del team dei Vendicatori.

Vedova Nera: 9 storie dei fumetti che il film potrebbe adattare

 
 

Ford v Ferrari: il trailer del film con Christian Bale e Matt Damon

20th Century Fox ha diffuso il primo trailer ufficiale di Ford v Ferrari (da noi tradotto conLe Mans ’66 – La grande sfida, il film diretto da James Mangold (Logan, Walk The Line) che vede protagonisti Christian Bale e Matt Damon nei panni del pilota Ken Miles e Carol Shelby, l’ingegnere meccanico che progettò il modello GT 40 per la casa automobilistica.

Ford v Ferrari è ambientato nel 1966, durante la preparazione della 24 Ore di Le Mans in Francia, e segue il coraggioso pilota britannico Ken Miles portare a termine la missione del designer americano Carroll Shelby che ha appena costruito una vettura rivoluzionaria per l’epoca. Talmente eccezionale da permettergli di sfidare il dominatore dell’industria, il marchio Ferrari.

Sono due amici che capiscono come affrontare l’ignoranza di chi non sa nulla sulle corse“, ha spiegato Bale a EW. “È una storia che trascende le corse e diventa qualcosa in grado di catturare lo spirito di persone che sono disposte a rischiare tutto per il loro amore. Questo è David contro Golia contro Golia. C’è il Golia industriale con Ford e il carismatico Golia di reputazione con Ferrari, e poi questa storia reale del trionfo dei disadattati.

Il film parla di persone vere e di amore, perdita e paure che non vengono gestite in tre piccoli momenti o in una sequenza action di dodici minuti“, racconta Mangold parlando dell’approccio vecchio stile della produzione, diverso dai soliti blockbuster hollywoodiani. “È un tour de force, e Matt e Christian non sono mai stati così bravi“.

Nel cast, oltre a Bale e Damon, figurano anche Caitriona Balfe (Outlander), Tracy Letts (Lady Bird), Josh Lucas (Sweet Home Alabama) e Jon Bernthal (The Punisher).

Ford v Ferrari arriverà nelle sale il prossimo 15 novembre.

Ford v Ferrari: le prime foto ufficiali del film con Christian Bale e Matt Damon

Fonte: 20th Century Fox

 
 

Dio esiste e vive a Bruxelles: 10 cose che non sai sul film

dio esiste e vive a bruxelles

Dio esiste e vive a Bruxelles è un film molto singolare che è riuscito a farsi apprezzare in tutto il mondo proprio per le sue particolarità e qualità.

Selezionato per la categoria Miglior Film Straniero agli Oscar 2016, questo lungometraggio è totalmente l’opposto di come ce lo si potrebbe aspettare, capace di andare oltre i temi religiosi e manifestandosi come una commedia tagliende e umoristica, ma non parodistica.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Dio esiste e vive a Bruxelles.

Dio esiste e vive a Bruxelles film

dio esiste e vive a bruxelles

1. Ad ogni apostolo è associata una musica. Solitamente, questo tipo di musica associata è classica o solenne e per il regista Jaco Van Dormael ciò rappresenta un bel contrasto. Secondo lui “I personaggi che sceglie Ea come nuovi apostoli sono degli emarginati che ci vengono presentati principalmente per i loro difetti”. Stando al suo punto di vista, è interessante notare che la musica è il loro esatto opposto, un modo per dargli una seconda possibilità ed essere migliori.

2. Il presente è il momento più importante. Lo scopo di Dio esiste e vive a Bruxelles è quello di far ragionare gli spettatori su quanto sia importante vivere al meglio il tempo presente. Il fatto che il film inizi con gli essere umani che vengono a conoscenza della data della loro morte deve far pensare non tanto alla morte in sé, ma quando a come l’azione svolta nel tempo presente si ripercuoterà su quella futura.

3. Il regista ha citato un suo film. C’è una scena nel film in cui una madre cerca di uccidere suo figlio George che ha la sindrome di Down. Questo è un riferimento a L’ottavo giorno (1996), film del regista Jaco Van Dormael in cui il personaggio principale, George, ha anche la sindrome di Down.

Dio esiste e vive a Bruxelles streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere il film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle diverse piattaforme di streaming digitale come Chili, iTunes e Rai Play.

Dio esiste e vive a Bruxelles trailer

5. Un film che si dimostra subito solenne. Prima di vedere il film, potrebbe essere utile vedere il trailer per capire cosa riservi questo lungometraggio, venendo a conoscenza della tipologia e del tono dei temi trattati.

Dio esiste e vive a Bruxelles cast

6. Il regista compare nel film. Il regista Jaco Van Dormael ha un cameo nel suo film. Nella fattispecie, appare interpretando l’uomo che viene ucciso da un autobus dopo aver ricevuto il messaggio che gli diceva di avere pochi secondi da vivere.

7. Benoît Poelvoorde ha interpretato Dio. Interpretare Dio non è da tutti e per questo film era necessario avere un attore che lo interpretasse in maniera eccellente. Considerate tutte le varie caratteristiche, scegliere Benoît Poelvoorde non poteva che essere la scelta migliore.

Dio esiste e vive a Bruxelles trama

8. Dio non è quello che ci si aspetterebbe. A differenza di ciò che è sempre stato detto, in questo film Dio è una persona meschina, è un vigliacco ed è odioso con la sua famiglia. Egli ha una figlia, Ea, che si annoia e detesta essere chiusa in quel piccolo appartamento dell’ordinaria Bruxelles.

9. Far conoscere la morte di tutti come forma di ribellione. Ad un certo punto del film, Ea decide di ribellarsi al padre, di entrare nel suo computer e di far trapelare al mondo intero la data di morte di tutti quanti. All’improvviso, ogni abitante della Terra si trova a pensare a cosa fare con il prezioso tempo rimasto.

Dio esiste e vive a Bruxelles frasi

10. Un film fatto di frasi solenni. Un film come Dio esiste e vive a Bruxelles era per forza destinato a dare vita a frasi indimenticabili ed ironiche. Ecco qualche esempio:

  • Se un giorno trovi la donna della tua vita sta pur certo che non passerai la tua vita insieme a lei! (Dio)
  • Venerdì io e Luis avevamo deciso che i giorni, invece di chiamarsi Lunedì e Martedì o Mercoledì, si sarebbero chiamati Gennaio, Febbraio, Marzo… Dopo una settimana vivevamo insieme da sette mesi. (Ea)
  • Legge 2128: la fila di fianco avanza sempre più veloce della tua. (Dio)
  • Legge 2129: quando un corpo si immerge nella vasca da bagno, il telefono squilla. (Dio)

Fonti: IMDb, Paginainizio, The Guardian

 
 

Aladdin: 5 differenze tra classico e live action

Aladdin

Diretto da Guy Ritchie e uscito nelle sale lo scorso 22 Maggio, Aladdin è il nuovo live action della Walt Disney Pictures che riporta sul grande schermo le avventure del classico d’animazione del 1992.

Ma quali sono stati i più importanti cambiamenti rispetto all’originale? di seguito trovate tutte le differenze:

1La forma “umana” del Genio

Il cambiamento più inatteso, mostrato già nei primi trailer, è stata la forma “umana” del Genio che cambia travestimento ogni volta che vuole, quasi per capriccio.

Un altro aspetto sicuramente inedito è il fatto che il live action sembra molto meno interessato ai poteri magici del personaggio e più concentrato nel renderlo una figura umana e comprensiva nella quale rispecchiarsi e con delle vere motivazioni.

Leggi anche – Aladdin: la recensione

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Bond 25: Phoebe Walller-Bridge tratterà le donne “nel modo corretto”

Phoebe Waller-Bridge Fleabag

Come annunciato lo scorso aprile, la MGM ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” la sceneggiatura di Bond 25 sotto speciale richiesta di Daniel Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. NoFrom Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

Questo è ciò che ha raccontato la Waller-Bridge in un’intervista con Deadline, spiegando che l’obiettivo su Bond 25 era “far crescere ed evolvere la serie attraverso un trattamento adeguato dei personaggi femminili“.

Abbiamo discusso molto sul fatto che il franchise di Bond fosse diventato più rilevante adesso per il ruolo che svolge e per il modo in cui tratta le donne, e penso che debba solo crescere ed evolversi. L’importante è che il film si ponga nei confronti delle donne in modo corretto. Bond invece deve rimanere fedele al personaggio“.

Su Craig l’attrice dice che “dopo averlo visto la prima volta nei panni di 007, c’era quella smorfia nella sua performance che ho davvero amato. Per questo ero davvero entusiasta all’idea di scrivere dialoghi per lui. Ci tengo a precisare che la sceneggiatura era già completa, io ho solo aggiunto qualcosa“.

E che dire delle nuove Bond Girls, Lashana Lynch, Léa Seydoux e Ana de Armas? “Sono persone vere, e voglio assicurarmi che quando sfoglieranno quelle pagine andranno via con il desiderio di recitarle. Come attrice ho provato raramente quella sensazione all’inizio della mia carriera.”

Bond 25: l’infortunio di Daniel Craig non cambierà la data di uscita

Contrariamente alle aspettative, le riprese di Bond 25 proseguiranno senza sosta nonostante l’infortunio di Daniel Craig e la release del film non subirà cambiamenti. A riportarlo è direttamente la produzione con un annuncio sul profilo twitter ufficiale

Vi ricordiamo che Bond 25 sarà diretto da Cary Fukunaga (il primo regista non britannico che siede dietro la macchina da presa di un film di 007), mentre la sceneggiatura è stata riscritta da Scott Z. Burns (The Bourne Ultimatum, Contagion).

Una parte importante delle riprese si terrà nella città di Matera, capitale europea della cultura per 2019, fornendo l’ambientazione perfetta per quella che dovrebbe diventare la sequenza d’azione del prologo, simile al segmento di apertura di Spectre a Città del Messico durante le celebrazioni del Giorno dei Morti.

Gli ultimi due film di James Bond sono stati diretti da Sam Mendes che ha incassato con i suoi film rispettivamente 1,1 miliardo di dollari per Skyfall (il Bond di maggior successo di sempre, con un Oscar all’attivo) e 880 milioni con Spectre. Dato il successo che Mendes ha raggiunto con i film, quando ha annunciato che non avrebbe più diretto un Bond Movie, la EON e la MGM si sono date da fare per cercare un rimpiazzo all’altezza.

Fonte: Deadline

 
 

Spider-Man: Far From Home, scene inedite nel nuovo trailer cinese

Sebbene non spieghi ancora nulla sul Multiverso o tantomeno risolva i misteri della trama, il nuovo trailer di Spider-Man: Far From Home destinato al mercato cinese contiene tantissime scene inedite e uno sguardo ravvicinato a Mysterio e alle acrobazie di Spidey che vedremo nel film.

Sullo schermo ritroveremo Peter Parker cinque anni dopo la Decimazione e a poche settimane dalla battaglia contro Thanos di Endgame. Insieme a lui, in questa nuova avventura, ci saranno anche i compagni di scuola, Fury e il suo braccio destro Maria Hill e un alleato venuto da un’altra realtà simile alla nostra, Quentin Beck aka Mysterio.

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Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, le teorie più intriganti sul Multiverso

Fonte: CBM

 
 

The Old Guard: Luca Marinelli nel film Netfix con Charlize Theron

una questione privata luca marinelli

Netflix e Skydance Media annunciano oggi due nuovi ingressi nel cast di The Old Guard.
Si tratta di Matthias Schoenaerts (Red Sparrow, Un sapore di ruggine e ossa) e di Luca Marinelli (Non essere cattivo, Lo Chiamavano Jeeg Robot). Si uniscono ai già confermati Charlize Theron (Mad Max: Fury Road, Atomica Bionda), KiKi Layne (Se la strada potesse parlare) e Marwan Kenzari (Aladdin).

Il film è diretto da Gina Prince-Bythewood (Love & Basketball, Beyond The Lights), ed è basato sull’omonima serie graphic novel di Greg Ruck, illustrata da Leandro Fernández. La sceneggiatura è dello stesso Rucka e di Gina Prince-Bythewood. The Old Guard è prodotto da David Ellison, Dana Goldberg e Don Granger per Skydance, insieme a Marc Evans, Charlize Theron, Beth Kono e AJ Dix per Denver and Delilah. Stan Wlodkowski e Greg Rucka sono produttori esecutivi.

Basata sull’omonima serie graphic novel di Greg Ruck e illustrata da Leandro Fernández, The Old Guard racconta la storia di un piccolo gruppo di mercenari divenuti immortali, che deve combattere per tenere unita la squadra dopo aver scoperto l’esistenza di un nuovo immortale e che i loro super poteri sono a rischio.

The Old Guard sarà disponibile prossimamente su Netflix.

REGIA: Gina Prince-Bythewood
SCRITTO DA: Greg Rucka, Gina Prince-Bythewood
BASATO su: The Old Guard, di Greg Rucka (storia) e Leandro Fernandez (illustrazioni)
CAST: Charlize Theron, Matthias Schoenaerts, Luca Marinelli, KiKi Layne e Marwan Kenzari.
PRODUTTORI: David Ellison, Dana Goldberg e Don Granger (Skydance); Marc Evans, Charlize Theron, Beth Kono e AJ Dix (Denver and Delilah)
PRODUTTORI ESECUTIVI: Stan Wlodkowski, Greg Rucka

Netflix

Netflix è il più grande servizio di intrattenimento via Internet del mondo, con oltre 148 milioni di abbonati paganti in oltre 190 paesi che guardano serie televisive, documentari e film in un’ampia varietà di generi e lingue. Gli abbonati possono guardare tutto ciò che vogliono in qualsiasi momento, ovunque e su ogni schermo connesso a Internet. Possono mettere in pausa e riprendere la visione a piacimento, senza interruzioni pubblicitarie e senza impegno.

 
 

The Wolf of Wall Street: 10 cose che non sai sul film

The Wolf of Wall Street

The Wolf of Wall Street è uno dei più controversi e iconici degli ultimi anni, in grado di mettere in scena la storia del vero Jordan Belfort, ovvero la sua ascesa e la sua caduta.

Questo film, uscito nel 2013, è il risultato dell’opera di una serie di professionisti del settore, a partire dalle strepitose performance attoriali di Leonardo DiCaprio e Jonah Hill.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su The Wolf of Wall Street.

The Wolf of Wall Street film

the wolf of wall street

1. La scena di McConaughey era improvvisata. Le scene di Matthew McConaughey sono state girate nella seconda settimana di riprese. Il torace che batteva e lui che canticchiava è stata tutta un’improvvisazione e, in realtà, si riferisce ad un rituale di riscaldamento che viene fatto prima di recitare quando Leonardo DiCaprio lo vide durante le riprese, c’è una breve inquadratura di lui che guarda Martin Scorsese per l’approvazione. DiCaprio, in seguito ha incoraggiato chi di dovere ad includere tutto ciò nel film per dargli un tono.

2. Per le scene di droga, sono state usate delle vitamine. Gli attori hanno sniffato delle vitamine B sbriciolate per riprodurre le scene in cui era coinvolta la cocaina. Jonah Hill ha affermato, tra l’altro, di essersi poi ammalato di bronchite dopo così tante inalazioni da essere ricoverato in ospedale.

3. Obiettivi diversi per stati d’animo diversi. Per mostrare lo stato d’animo di Jordan, il direttore della fotografia Rodrigo Prieto ha costantemente cambiato tipo di obiettivo. Per le scene in cui Jordan è in uno stato mentale lucido, sono state usate delle lenti sferiche piatte, mentre nelle parti in cui lucido non è, sono state usate lenti anamorfiche.

The Wolf of Wall Street streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo film, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle diverse piattaforme di streaming digitale come Rakuten Tv, Netflix, Rai Play, Tim Vision, Google Play, Chili e iTunes.

The Wolf of Wall Street cast

the wolf of wall street

5. Recitare su un letto pieno di soldi non è stata una bella cosa per Margot Robbie. L’attrice australiana ha affermato che la sua scena di sesso con Leonardo DiCaprio su un letto pieno di soldi era estremamente scomoda, in quanto le banconote false avevano bordi taglienti che le hanno provocato numerosi tagli alla schiena.

6. Leonardo DiCaprio ha sempre voluto interpretare Jordan Belfort. L’attore era ossessionato dall’interpretare questo personaggio sin da quando ha ottenuto il libro (The Wolf of Wall Street) nel 2007. DiCaprio si è concentrato su come trasformare il racconto depravato di Jordan Belfort in un film. Tuttavia, non era solo interessato alla connessione di questa storia con il recente crollo di Wall Street, ma era anche attratto dal ritratto onesto e intransigente di Jordan e di quello che aveva realmente vissuto.

7. I denti finti hanno cambiato il modo di parlare di Jonah Hill. Quando l’attore ha messo i denti finti per interpretare Donnie, si è reso conto di avere una vibrazione udibile nella sua voce. Per sbarazzarsi di questo, ha passato più di due ore al telefono, chiamando aziende a caso e parlando con loro.

The Wolf of Wall Street frasi

8. Un film composto da frasi iconiche e indimenticabili. Un film come The Wolf of Wall Street non poteva non essere generatore di frasi iconiche e di impatto tale da rimanere nell’immaginario collettivo. Ecco, dunque, qualche esempio:

  • Lasciate che vi dica una cosa. Non c’è nobiltà nella povertà. Sono stato un uomo povero, e sono stato un uomo ricco. E scelgo di essere ricco tutta la vita, dannazione! (Jordan Belfort)
  • Mi chiamo Jordan Belfort. L’anno in cui ho compiuto 26 anni ho guadagnato 49 milioni di dollari, il che mi ha fatto molto incazzare perché con altri 3 arrivavo a un milione a settimana. (Jordan Belfort)
  • Bene Hector, ecco il nostro programma: tu ci porti due vodka Martini, lo sai come mi piacciono, niente ghiaccio. Poi, precisamente sette minuti e mezzo dopo, ce ne porti altri due, e poi ancora due ogni cinque minuti finchè uno di noi non perde i sensi. (Mark Hanna)

The Wolf of Wall Street: storia vera

the wolf of wall street

9. Il film è l’adattamento cinematografico dell’omonimo libro. Nel 2007 è stato pubblicato il libro intitolato Il lupo di Wall Street, autobiografia di Jordan Belfort che ne natta l’ascesa e la caduta del broker newyorkese.

10. Jordan Belfort ha istruito DiCaprio. Affinché la performance di Leonardo DiCaprio potesse essere esaustiva, il vero Jordan Belfort ha dato delle istruzioni all’attore circa il suo comportamento, istruendolo, in particolare, nei vari modi in cui ha reagito abusando della Quaalude, così come nel suo confronto tutt’altro che lucido con Danny Porush.

Fonti: IMDb, Aforismi, Frasi Celebri

 
 

9 nuovi trailer che dovresti vedere questa settimana

trailer

I trailer non sono altro che brevi filmati promozionali di film che che saranno a breve nelle nostre sale oppure che saranno presenti su una delle tante piattaforme digitali legali disponibili online.

Il loro compito è quello di creare e far sviluppare nel pubblico una aspettative circa il film promosso, affinché si corra subito a vederlo già nei primi giorni d’uscita.

Ma quali sono i trailer usciti questa settimana da non perdere? Scopriamoli insieme!

1Katy Keene

https://youtu.be/_ryc9o-10ZQ

L’atteso spin-off di Riverdale arriverà nel prossimo autunno, ma il trailer ufficiale è già arrivato grazie alla diffusione dal network americano The CW.

Katy Keene è la nuova serie tv sviluppata da Roberto Aguirre-Sacasa e Michael Grassi, basata sull’Archie Comics. Essa descrive le origini e le lotte di quattro aspiranti artisti che cercano di fare fortuna a Broadway, sulla passerella o nello studio di registrazione. Tra i protagonisti, vi sono Lucy Hale, Ashleigh Murray, Camille Hyde, Jonny Beauchamp, Julia Chan, Lucien Laviscount, Zane Holtz e Katherine LaNasa.

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Annabelle 3: il trailer italiano del nuovo capitolo horror

È stato diffuso il nuovo trailer italiano di Annabelle 3, il terzo capitolo della saga horror prodotta da James Wan che ha per protagonista la bambola demoniaca.

Lo sceneggiatore Gary Dauberman (“The Nun – La Vocazione del Male“, “IT“, “Annabelle”) dirige il suo primo lungometraggio nel franchise da 1,5 miliardi di dollari di The Conjuring. Il nuovo film horror è nuovamente prodotto dal creatore dell’universo di The Conjuring, James Wan attraverso la sua società di produzione Atomic Monster, e da Peter Safran, che ha prodotto tutti i film con The Safran Company.

Determinati a impedire ad Annabelle di continuare a seminare il caos, i demonologi Ed e Lorraine Warren portano la bambola posseduta nella stanza dei manufatti chiusa a chiave della loro casa, mettendola “al sicuro” dietro un vetro consacrato e ottenendo la santa benedizione di un sacerdote. Ma li attende una spietata notte di orrore, quando Annabelle risveglia gli spiriti maligni nella stanza, pronti a mettere gli occhi su un nuovo bersaglio: Judy, la figlia di dieci anni dei Warren, e le sue amiche.

Nel film recitano McKenna Grace (“The Haunting of Hill House” in TV, “Gifted – Il Dono del Talento”, e l’imminente “Captain Marvel“) nel ruolo di Judy; Madison Iseman (“Jumanji: Benvenuti nella Giungla“, “Piccoli Brividi 2: I Fantasmi di Halloween”) è la sua babysitter, Mary Ellen; e Katie Sarife (“Youth and Consequences” e “Supernatural” in TV) nei panni dell’amica tormentata Daniela, mentre Patrick Wilson (i film di “The Conjuring” e “Insidious”, e l’imminente “Aquaman”) e Vera Farmiga (i film di “The Conjuring”, l’imminente “Godzilla: King of the Monsters”, “Bates Motel” in TV) riprendono rispettivamente i loro ruoli di Ed e Lorraine Warren.

Dauberman ne ha anche scritto la sceneggiatura da una storia di Wan e Dauberman. I produttori esecutivi sono Michael Clear e Michelle Morrissey. La squadra creativa di Dauberman che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Michael Burgess (l’imminente “La Llorona – Le Lacrime del Male”), la scenografa Jennifer Spence (“Annabelle: Creation”, “The Nun – La Vocazione del Male”) e la costumista Leah Butler (“Annabelle: Creation”).

Il film targato New Line Cinema uscirà il 3 luglio 2019 e sarà distribuito da Warner Bros. Pictures.

 
 

Batman: Robert Pattinson è ufficialmente il nuovo volto del Crociato di Gotham

robert pattinson life

Chi sarà il nuovo Batman? Robert Pattinson è la risposta, questa volta ufficiale! La Warner Bros ha annunciato ufficialmente che l’attore sarà il protagonista della nuova trilogia affidata a Matt Reeves, il cui primo capitolo dovrebbe arrivare in sala il 25 giugno 2021.

A metà maggio scorso era stato riportato che l’attore era in lizza per il ruolo con Nicholas Hoult, mentre ieri si vociferava di un provino con tanto di costume per entrambi gli attori che sono stati coinvolti in un testa a testa per la scelta finale. Dopo quest’ultimo provino, la WB ha fatto la sua scelta ed ha assegnato a Robert Pattinson il ruolo.

La pre-produzione del primo film dovrebbe cominciare questa estate. Seguiranno ulteriori dettagli sul film che, ora che ha un protagonista, potrà finalmente procedere senza indugio verso la produzione.

Pattinson raccoglie l’eredità di Ben Affleck che ha interpretato Batman nella visione di Zack Snyder.

Fonte: Variety

 
 

Wolf Call – Minaccia in alto mare: il trailer

Ecco il trailer di Wolf Call – Minaccia in alto mare, il primo film Antonin Baudry con Francois Civil, Omar Sy e Mathieu Kassovitz.

Un giovane uomo ha il raro dono di riconoscere ogni suono che sente. A bordo di un sottomarino nucleare ogni cosa dipende da lui, “l’orecchio d’oro”. Tutti lo reputano il migliore, finché un giorno non commette un errore che mette l’equipaggio in pericolo di vita. Per cercare di recuperare la fiducia dei suoi compagni, finirà per mettersi in una situazione ancora più drammatica. Nel mondo della dissuasione nucleare e della disinformazione, si ritroveranno tutti intrappolati in un ingranaggio incontrollabile.

 
 

Pavarotti di Ron Howard: 28, 29 e 30 ottobre al cinema, il trailer

Arriverà nelle sale italiane solo per tre giorni, il 28, 29 e 30 ottobre, il documentario evento PAVAROTTI, che racconta la storia, la voce, i segreti e la leggenda del tenore Luciano Pavarotti e del suo incredibile percorso, da figlio di un fornaio a superstar internazionale capace di trasformare per sempre il mondo dell’opera.

Firmato dal regista Premio Oscar® Ron Howard, PAVAROTTI è realizzato con filmati mai visti prima e immagini delle performance più iconiche del tenore che offrono un ritratto intimo ed emozionante dell’artista e dell’uomo, il più amato cantante d’opera di tutti i tempi con oltre 100 milioni di dischi venduti nel corso della sua carriera.

La Coppa del Mondo del 1990 in Italia è stata l’occasione in cui l’opera ha conquistato il grande pubblico: in quell’occasione, sul palco di Roma, Pavarotti si è unito ai colleghi tenori Placido Domingo e José Carreras, esibendosi per un pubblico mondiale di 1,4 miliardi di persone. La loro potente interpretazione di “Nessun Dorma” vive ancora oggi come uno dei brani musicali più conosciuti al mondo: una performance con cui Pavarotti ha coronato definitivamente il suo sogno di portare l’opera nelle case del grande pubblico.

Ron Howard ha scelto un approccio intimo per raccontare la storia di Pavarotti: si è spinto oltre l’iconica figura pubblica per rivelare l’uomo. Grazie alla partnership con Decca Records e all’accesso esclusivo agli archivi di famiglia e al vasto materiale musicale ripreso dal vivo, il documentario evento fa emergere la storia personale dell’artista: dalle sue umili origini nel Nord Italia fino allo status di superstar mondiale. Attraverso le immagini e alla musica di PAVAROTTI, gli spettatori viaggeranno in tutto il mondo in compagnia del tenore. Lo conosceranno come marito e padre, filantropo instancabile e soprattutto artista sensibile, che ha avuto una relazione complessa con il suo talento e con un successo senza precedenti.

Dai creatori del blockbuster mondiale The Beatles: Eight Days a Week, PAVAROTTI di Ron Howard è prodotto da Polygram Entertainment, Imagine Entertainment e White Horse Pictures con Diamond Docs e in collaborazione con TIMVISION e WILDSIDE. I produttori esecutivi italiani sono Lorenzo Gangarossa, Mario Gianani e Lorenzo Mieli.

Il documentario sarà nei cinema italiani solo per tre giorni, il 28, 29 e 30 ottobre, distribuito da Nexo Digital in collaborazione con i media partner RTL 102.5, Classica HD, MYmovies.it, Rockol.it, Onstage.

In occasione dell’uscita del film, saranno disponibili dal 7 giugno pubblicati da Decca il nuovo Greatest Hits di Big Luciano che raccoglie i grandi successi dell’artista, 3 CD con 67 brani per oltre 3 ore e mezzo di musica, e la colonna sonora originale del film che, oltre a raccogliere i grandi successi di Pavarotti, contiene due inediti: Miserere con Zucchero e Andrea Bocelli e l’Ave Maria di Schubert con Bono.

 
 

Harry Potter: quattro nuovi libri in arrivo a giugno

harry potter

J.K. Rowling ha annunciato una nuova serie di quattro storie ambientate nel mondo di Harry Potter. Mentre la storia del mago con gli occhiali si è conclusa, la vita a Hogwarts continua e infatti le quattro storie riporteranno i lettori nelle aule e nei corridoi della scuola di Magia e Stregoneria.

I quattro romanzi saranno distribuiti in versione ebook a giugno, a 2,99 $ ognuno, oltre ad essere disponibili su Pottermore, la piattaforma di riferimento per i fan di Harry Potter in tutto il mondo, mentre sono già prenotabili su Amazon.

Le quattro storie conterranno contenuti extra sul genere di A History of Magic già visti qualche tempo fa. La scrittrice, rivolgendosi al suo pubblico, garantisce che queste storie “vi porteranno indietro nel tempo ancora una volta per imparare qualcosa in più sul folklore e la magia tradizionale al centro delle storie di Harry Potter”. Si tratterà di volumi che conterranno indicazioni e approfondimenti sulle materie che Harry, Ron e Hermione hanno studiato per tutta la loro carriera a Hogwarts: difesa contro le arti oscure, pozioni, erbologia, divinazione, astronomia e cura delle creature magiche.

La serie sarà impreziosita dalle illustrazioni dell’artista londinese Rohan Daniel Eason, conosciuto per il suo stile surreale. I quattro romanzi saranno disponibili dal 27 giugno e si intitoleranno: A Journey Through Charms and Defence Against the Dark Arts, A Journey Through Potions and Herbology, A Journey Through Divination and Astronomy e A Journey Through Care of Magical Creatures.

 
 

La terra dei figli di Gipi diventa un film diretto da Claudio Cupellini

La terra dei figli

Claudio Cupellini dirigerà l’adattamento cinematografico de La terra dei figli, una delle storie a fumetti di Gianni Pacinotti, Gipi. Il regista di Una vita tranquilla, Alaska e di numerosi episodi di Gomorra – La serie si appresta ad adattare l’ultimo fumetto edito dell’artista pisano, tra le sue opere più popolari e affascinanti.

Il quotidiano La Stampa riporta la notizia che sarà di sicuro interesse per chi si occupa di cinema e fumetti in Italia. Il film si inserisce così nell’ormai fervida attività che vede dialogare fumetto e cinema nel nostro paese. Cupellini ha anche firmato la sceneggiatura del film insieme a Filippo Gravino e Guido Iuculano, e le riprese si svolgeranno tra Veneto, Emilia Romagna e Lazio, mentre alla produzione c’è Indigo.

La storia di Gipi racconta un mondo post-apocalittico violento in cui i sentimenti sono vietati e in cui un padre tenta di mantenere in vita i propri figli educandoli alla dura e selvaggia realtà che li circonda. Edito nel 2016 da Coconino Press, nel 2018 il libro ha vinto Premio della Critica francese ACBD e ha ottenuto una candidatura al Fauve d’Or di Angoulême 2018.

 
 

Matthew Vaughn parla delle sue idee originali per X-Men e Superman

Matthew Vaughn 2024

In occasione del tour promozionale di Rocketman, di cui è produttore, Matthew Vaughn è tornato a parlare dei suoi progetti mai realizzati per la saga degli X-Men e delle idee proposte alla Warner Bros per un eventuale film su Superman (forse il sequel di Man of Steel?) nelle interviste con Polygon e Comingsoon.net.

Riguardo i Mutanti Marvel e il destino dei personaggi incrociati grazie a X-Men: L’inizio, primo capitolo del riavvio del franchise uscito nel 2011, Vaughn ha spiegato quali erano i piani originali di una trilogia poi trasformata in serie dalla Fox (con Giorni di un futuro passato, Apocalisse e Dark Phoenix):

Non ho continuato su quella strada perché lo studio non mi ha ascoltato. Il mio piano prevedeva First Class e poi un secondo film dedicato al giovane Wolverine e ambientato negli anni ’70 per continuare a raccontare quei personaggi secondo la mia versione degli X-Men. Un progetto che li avrebbe fatti conoscere bene al pubblico prima del gran finale con Giorni di un Futuro Passato. Cosa c’era di più grandioso del vedere insieme Ian McKellen e Michael Fassbender, Patrick Sterwart e James McAvoy?“.

Il regista ha inoltre aggiunto qualche dettaglio sulla produzione:

Una volta terminata la sceneggiatura di Giorni di un futuro passato ero pronto a cominciare, e ripensandoci dissi allo studio che sarebbe stato divertente ingaggiare Tom Hardy o qualche altro attore per il ruolo di Wolverine per poi riunire tutti nel finale. La Fox lesse la sceneggiatura e pensò che fosse una bomba, che dovevamo realizzarla subito. Dopo feci presente allo studio che dopo quel film non avrebbero avuto più nulla da raccontare…infatti hanno girato Apocalisse.”

Hollywood non ha il senso del ritmo, ed è come se i produttori esecutivi guidassero una macchina a 200km orari guardando lo specchietto posteriore senza capire perché stanno facendo soldi.

Su Superman invece il discorso è diverso, e Vaughn ha definitivamente abbandonato qualsiasi ipotesi di realizzare un cinecomic sull’Uomo d’Acciaio. A quanto pare l’idea proposta alla Warner e sviluppata insieme a Mark Millar non ha colpito i dirigenti, idea che lo stesso fumettista aveva descritto come una trilogia “colossale e ricca di buoni sentimenti e speranza“.

Secondo i racconti del filmaker, il primo capitolo si sarebbe svolto su Krypton e avrebbe avuto come protagonista assoluto Jor-El e l’esplosione del pianeta, mentre Superman sarebbe cresciuto e solo successivamente avrebbe affrontato le sfide sul pianeta Terra Terra. Non ci sono più legami tra Matthew Vaughn e lo studio, ma il diretto interessato non esclude qualsiasi possibilità di “riconciliazione”. D’altronde  “Sarebbe difficile rifiutare”, ha detto nell’intervista…

Fonte: Polygon, Comingsoon.net

 
 

Sardinia Film Festival: presentato il programma della XIV Edizione

Sardinia Film Festival

Presentato questa mattina il programma ufficiale della XIV Edizione del Sardinia Film Festival, il premio internazionale organizzato dal Cineclub Sassari dedicato al cortometraggio, divenuto uno degli appuntamenti più attesi nell’isola per il cinema indipendente.

Quindici giorni di appuntamenti in quattro diverse località del nord Sardegna, centoventi proiezioni in lingua originale, diciotto prime europee e tante altre nazionali, oltre duemila opere totali pervenute al concorso. E ancora ospiti d’eccezione, concerti, incontri e masterclass.

Il Sardinia Film Festival vede coinvolti i comuni di Sassari, Villanova Monteleone, Bosa e Alghero, per un circuito che comprende fiction, documentari, animazioni, sperimentali e videoart.

Quest’anno si registra un forte incremento di opere dall’ampia tematica sociale che arrivano soprattutto da paesi in via di sviluppo”, ha affermato il direttore artistico Carlo Dessì. “Provengono dalle zone del nord-Africa, dal Medioriente, dal Sudamerica e dall’Asia, e non a caso presentano spesso una particolare attenzione alla condizione della donna, ai diritti umani e al lavoro”. E a tal proposito, saranno moltissimi anche gli eventi collaterali, gli incontri e le masterclass dedicati a questi temi. “Ci siamo organizzati per offrire al nostro pubblico una visione privilegiata di punti di vista diversi e restare collegati alla cose del mondo”, ha aggiunto il Presidente Angelo Tantaro.

“Questa è anche la prima edizione senza Nando Scanu, decano e socio fondatore del Cineclub”, ha proseguito Dessì. “Cercheremo di rendere onore alla grande eredità che ci ha lasciato”.

Il Sardinia Film Festival sarà anticipato da un’anteprima di due giorni, il 14 e 15 giugno, presso l’Accademia Mario Sironi di Sassari, dove saranno proiettati i corti della sezione Experimental e Videoart. Si riparte con una seconda anteprima il 24, 25 e 26 giugno a Palazzo di Città, che accoglie i segmenti Vetrina Italia e Vetrina Sardegna e numerosi eventi collaterali.

Tra questi la tavola rotonda “Focus Donna”, che si terrà il 24 giugno, in collaborazione con l’associazione noi Donne 2005, e la masterclass di sceneggiatura che si svolgerà il 25 giugno, a cura di Filippo Kalomenidis.

Tra i lungometraggi presentati al Sardinia Film Festival, sono in calendario diverse prime. Il 25 giugno la proiezione in anteprima nazionale del film Restiamo Amici di Antonello Grimaldi, tratto dal romanzo di Bruno Burbi “Si può essere amici per sempre”, e interpretato da Michele Riondino, Alessandro Roja e Violante Placido.

Sempre il 25 giugno verrà presentato il film L’ultimo pizzaiolo, del giornalista Sergio Naitza, un lavoro che focalizza l’attenzione sulla chiusura delle sale cinematografiche in Sardegna.

Il 26 giugno verrà presentato, per la prima volta nella sua edizione restaurata dopo un impegnativo lavoro di recupero, la pellicola Altura di Mario Sequi, il primo film sardo girato nel dopoguerra (1949). L’opera, che ha avuto come protagonisti Massimo Girotti, Eleonora Rossi Drago e Roldano Lupi, con le musiche di Ennio Porrino, è stata recuperata dal circolo Gremio dei Sardi a Roma, grazie a una ricerca di Franca Farina del Centro Sperimentale di Cinematografia Cineteca Nazionale, che lo ha scovato nella collezione di un privato.

La partenza ufficiale del Sardinia Film Festival sarà il 28 giugno a Villanova Monteleone con tre giornate di appuntamenti nella suggestiva località turistica, per il Premio al Miglior documentario italiano. In anteprima assoluta verrà presentato il documentario Radici di Luigi Monardo Faccini, nato da un’idea di Marina Piperno.

Dal 1 luglio a fare da cornice del Sardinia Film Festival per due giornate sarà la meravigliosa cittadina sul Temo, con il V Bosa Animation Award, dedicato ai corti d’animazione provenienti da tutto il mondo.

All’interno del Bosa Animation Award, si terrà il “Laboratorio di lettura e scrittura del fumetto – per bambini e ragazzi” a cura del Centro Internazionale del Fumetto diretto da Bepi Vigna. Tra i protagonisti del 2 luglio ci sarà anche Luca Raffaelli, che presenterà al pubblico il suo libro “Le anime disegnate”.

La tappa finale della manifestazione, dal 3 al 7 luglio si terrà nell’incantevole centro storico di Alghero. Attesissimo il focus Sardinia Animation Net, uno spazio dedicato alla formazione e all’approfondimento sul cinema d’animazione, che favorirà l’incontro tra filmaker, animatori e produttori. Sarà ancora un appuntamento imperdibile per gli appassionati, l’unico nell’isola a dedicare al tema ben due giornate di proiezioni più due di formazione con protagonisti di fama internazionale.

Ad aprire la masterclass sarà ancora una volta il giornalista e scrittore Luca Raffaelli con il suo workshop “Breve storia del cinema d’animazione”. Seguirà il panel “Il cinema d’animazione dall’idea alla distribuzione”, tenuto da Cristian Jezdic, vicepresidente di Cartoon Italia, Pedro Citaristi, sales manager della Superights e Lucia Geraldine Scott di Red Monk Studio, che affronteranno il tema dell’industry.

Una seconda masterclass sul “Mondo della produzione in Italia” sarà a cura di Giannandrea Pecorelli, dirigente televisivo e produttore cinematografico con all’attivo titoli come Don Matteo, Un medico in famiglia e il film di esordio di Fausto Brizzi Notte prima degli esami, solo per citarne alcuni.

Il Sardinia Film Festival è realizzato grazie alla collaborazione dei Comuni di Sassari, Villanova Monteleone, Alghero, Bosa e dei numerosi altri partner istituzionali come la Regione Sardegna, l’Unesco, la Presidenza della Repubblica, il Senato della Repubblica, la Camera dei deputati, la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, il Ministero di Giustizia, fondazione Sardegna Film Commission, Fondazione Alghero, Unione dei Comuni del Villanova, Università di Sassari e Accademia delle Belle Arti Mario Sironi. Concorrono inoltre diversi partner privati come Obus, main partner che assegnerà il premio alla migliore opera della categoria Vetrina Sardegna, l’Aeroporto di Alghero SoGeAAl, Key Lab, Confalonieri, Noi Donne 2005, Cherchi Olio e Centro Internazionale del Fumetto.

Ecco i nomi dei componenti delle giurie: GIURIA DOCUMENTARY – Marina Piperno, Gianfranco Pannone, Antonietta De Lillo. GIURIA FICTION – Gianadrea Pecorelli; Danila Alda Confalonieri; Abdelkarim Ouakrim. GIURIA ANIMAZIONE – Luca Raffaelli; Cristian Jezdic; Chiara Magri.

Sul sito ufficiale del Festival, il programma completo.

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