È stato diffuso un secondo trailer
originale di Lilli e il Vagabondo, il prossimo
remake proposto dalla Casa di Topolino che ancora una volta, per
realizzare una versione in live action di un suo classico
d’animazione, usa la computer grafica per portare sullo schermo gli
animali protagonisti.
Charlie Bean,
regista di The Lego Nijago Movie, è stato
scelto per dirigere il nuovo adattamento del classico film
d’animazione.
Brigham Taylor, che
aveva già lavorato alla trasposizione de Il Libro
della Giungla di Jon
Favreau e di altri progetti Disney (tra
cui Tomorrowland e Pirati
dei Caraibi), produrrà il film. Uscito nelle sale nel
1995, Lilli e il vagabondo raccontava
la storia d’amore tra un Cocker Spaniel e un
bastardino di strada.
Nei prossimi anni, gli
X-Men saranno integrati nel MCU e questo porterà ad
una serie di film standalone sui mutanti che dovrebbero inserirli
nella continuity. Ma quali sono non solo i personaggi ma
proprio le storie che potrebbero aiutare gli X-Men
a inserirsi nel flusso narrativo del MCU? Ecco alcune proposte:
Deadpool 3
Questa è l’opzione più
ovvia. Deadpool 2 ha creato un futuro radioso per
il Mercenario Chiacchierone visto che abbiamo visto in scena una
versione rozza della X-Force Cable, Domino e Firefist. Alla luce di
questo, sono molte le direzioni che un terzo film potrebbe
prendere.
È stato riferito che Deadpool sarà
l’unico personaggio un tempo in possesso della Fox a non venire
“ricastato”. La Disney ha infatti concesso a Ryan Reynolds di
rimanere in carica del personaggio di Wade Wilson, il che fa
sperare anche in un prossimo film in cui Deadpool non sarà
eccessivamente edulcorato.
Channign Tatum nei panni di
Gambit
Sono passati diversi anni
da quando alla Fox è stato messo in cantiere il film su Gambit con
Channing Tatum. Il progetto è stato poi accantonato a causa delle
vicende produttive che ben conosciamo e dell’acquisizione dello
studio da parte di Disney.
Con questa nuova era di stabilità da
un punto di vista produttivo, i Marvel Studios possono dare a Tatum
la possibilità di portare a casa il risultato. Un film su Gambit
sarebbe un divertente heist movie, come Ant-Man, ma con una visione
più seria del genere.
X-23 dopo gli eventi di Logan
Dato che il MCU avrà la sua
versione di Wolverine e della sua storia, non è chiaro come si
comporterà la Marvel rispetto a un film come Logan che hanno
introdotto nuovi entusiasmanti personaggi sul grande schermo.
Ovviamente ci riferiamo a X-23/Laura.
X-23, la figlia clonata di Logan, è
una delle cose più entusiasmanti del film, e la caratterizzazione
di Dafne Keen è stata apprezzata da pubblico e critica. Il regista
James Mangold ha menzionato la prospettiva di un film spin-off
incentrato proprio su X-23. Ora, l’acquisizione Disney lascia in
sospeso il progetto, ma lo studio ha tutti gli strumenti e i
diritti sui personaggi per poterlo portare avanti.
Magik collabora con Doctor
Strange
Quando i Marvel Studios
porteranno gli X-Men nello stesso universo degli Avengers, allora
sarà possibile che i mutanti con poteri magici si affianchino ai
vendicatori con poteri simili. Il dottor Strange e Magik potrebbero
essere un fantastico duo, proprio in virtù di questa caratteristica
comune.
Mentre Strange è saldamente nelle
mani di Benedict Cumberbatch, sappiamo che Anya Taylor-Joy ha
interpretato Magik per The Nuw Mutants, film che ha particolarmente
sofferto della fusione Disney / Fox, tanto che non è stato ancora
visto da nessuno. Sappiamo però che nel prossimo film con Stephen
Strange ci sarà spazio per Scarlet Witch, l’altra strega del MCU,
che adesso potrebbe essere anche “smascherata” come una
mutante!
Un cattivo tutto per Psylocke
Anche se inizialmente Psylocke non
è piaciuta troppo i fan, è diventata una delle mutanti più popolari
nell’universo Marvel dopo la sua riprogettazione della fine degli
anni ’80. COn le doti telepatiche come quelle di Emma Frost e le
caratteristiche fisiche di Wolverine, è un personaggio abbastanza
interessante da essere adeguato per uno standalone.
Una sfida interessante per Psylocke
sarebbe quella di vederla affrontare un cattivo tutto da sola. E
poi bisognerà trovare un’attrice che stia bene in quel costume
proprio come Olivia Munn, che difficilmente tornerà a vestirne i
panni.
Tempesta in squadra con Black
Panther
T’Challa e Ororo sono stati
a lungo una delle coppie di potere più amate dell’universo Marvel Comics. Lei sposò T´Challa e divenne la
Regina del Wakanda, e da allora hanno governato insieme la nazione
africana. Se il MCU sta integrando gli X-Men in un mondo in cui
Black Panther e il Wakanda sono ben noti, è probabile che questa
storia arrivi al cinema, o comunque sarebbe bello se accadesse.
Nel film d’esordio del personaggio,
nel 2018, Black Panther ha avuto una storia d’amore con Nakia, ma
sembra che questa trama non sarà sviluppata in futuro per cui
sembra che ci sia ancora spazio, nel cuore di T’Challa!
La storia di formazione di Ciclope
e Havok
Ciclope e Havok sono
fratelli che si separarono in giovane età, cresciuti da famiglie
diverse e riuniti quando i loro poteri mutanti iniziano a
manifestarsi. Furono così spediti alla scuola di Charles Xavier.
Questa è una potente base emotiva per una storia di maturazione
raccontata all’interno dei confini del genere.
Man mano che questi personaggi
scoprono i loro poteri e decidono che cosa fare con essi, le loro
famiglie reagiscono diversamente, e questo approccio basato su
“trame parallele” sarebbe una svolta interessante sulla storia
familiare delle origini di supereroi. Ciò potrebbe anche impostare
il ruolo di Ciclope come leader degli X-Men.
Kitty Pryde e Nightcrawler fanno
squadra
Nei fumetti, Kitty Pryde e
Nightcrawler hanno una delle amicizie più dolci tra gli X-Men. È
uno dei rari casi in cui un personaggio maschile e un personaggio
femminile sono stati in grado di riprodurre una dinamica condivisa
senza che ciò sfoci in flirt o romanticismo.
L’MCU ha fatto un ottimo lavoro nel
rappresentare le amicizie prima di lanciare attori che hanno una
palpabile chimica sullo schermo: Steve Rogers e Sam Wilson, Tony
Stark e Bruce Banner (“Science Bros.”), Peter Quill e Rocket e
molte altre coppie – quindi non c’è dubbio che sarebbero in grado
di mettere in piedi un grande ritratto della relazione tra Kitty
Pryde e Nightcrawler. E quale modo migliore per farlo se non dando
loro un film?
La storia delle origini di
Magneto
Fox aveva messo in
cantiere un film chiamato X-Men Origins: Magneto (il secondo in
quella che era prevista come una lunga serie di spin-off di
origini, dopo quello dedicato a Wolverine). Quando però il film con
Hugh Jackman è stato massacrato (a ragione) dalla critica, il film
su Magneto è stato annullato. Ma la sceneggiatura sembrava
interessante.
La storia è stata descritta come “Il
pianista incontra gli X-Men”. Magneto è un eroe tragico. Ancor
prima che i mutanti fossero ostracizzati dalla società, Magneto
sapeva come ci si sentiva, perché è un sopravvissuto
dell’Olocausto. È un argomento delicato, soprattutto per un film di
supereroi, ma nelle mani giuste potrebbe essere un film
potente.
Wolverine che combatte nella guerra
del Vietnam
Anche se compare
parzialmente nel montaggio iniziale di X-Men Origins: Wolverine e
in un paio di flashback sparsi per gli altri film, Wolverine ha una
lunga storia di guerra alle spalle. Data la sua personalità
sfuggente e burbera, sembra che la guerra in Vietnam sia quella che
meglio lo rappresenta.
Rogue One e Kong: Skull Island hanno
entrambi dimostrato che l’estetica della guerra del Vietnam, con
elicotteri, paesaggi esotici della giungla e napalm, si sposa anche
con il blockbuster che nasce da un franchise che non è per forza
“di guerra”. Un film che segue Wolverine nella guerra del Vietnam
potrebbe essere come una versione a fumetti di Apocalypse Now o
Rambo con superpoteri.
Ormai gli effetti visivi giocano un
ruolo chiave in qualsiasi blockbuster hollywoodiano, e chi meglio
dei Marvel Studios ha saputo sfruttare
al meglio il lavoro in VFX e CGI per creare il proprio universo
cinematografico noto come MCU? Ciò che forse non
sapete è che qualche dettaglio “realistico” dei personaggi è stato
realizzato in digitale…
Di cosa parliamo?
La benda di Thor
Nel corso di Thor: Ragnarok il dio del tuono perde uno
dei suoi occhi ed è costretto a coprirsi con una benda, tuttavia il
materiale promozionale di Infinity War lo mostrava senza.
Solo più tardi si è scoperto che la benda era stata rimossa e
riaggiunta in CGI dai Marvel Studios a seconda dell’occasione.
Anche nel film Chris
Hemsworth aveva iniziato a recitare con una benda
vera, ma visto che cadeva di continuo il team fu spinto a generarne
una al computer.
Robert Downey Jr in Iron Man 3
Iron Man 3 ha fatto un uso
quasi spropositato della CGI (nonostante i tempi non fossero maturi
come quelli di oggi) e nel modo più inaspettato possibile. Pochi
sanno che sul set Robert Downey
Jr. ebbe un piccolo incidente che gli rese impossibile
continuare le riprese, costringendo così il team degli effetti
visivi a ricreare l’attore per le scene rimanenti usando una
controfigura.
I capelli di Captain Marvel
All’inizio di Endgame
Captain Marvel soccorre Tony Stark e Nebula nello spazio
riportandoli a Terra sani e salvi. I due eroi trovano l’eroina
fluttuante con dei capelli che, al contrario di quanto pensassimo,
sono stati ricreati al computer in post-produzione. Durante le
riprese infatti Brie
Larson ha indossato una cuffia.
La battaglia di Civil War
L’ormai celebre sequenza della
battaglia aeroportuale di Civil War ha visto protagonista
quasi tutti i personaggi del MCU combattere l’uno contro l’altro, e
sebbene l’apparenza inganni, gran parte dell’ensemble è stato
realizzato in CGI, compresi Spider-Man, Iron Man e Black
Panther.
Il cappuccio di Cap in Endgame
Parte di Endgame si svolge
nel passato grazie ai viaggi nel tempo, con i Vendicatori che
tornano al 2012 per rivisitare la storica Battaglia di New York.
Steve Rogers incontra il suo gemello del passato e per realizzare
la scena Chris
Evans ha girato il combattimento da entrambe le
prospettive, con il suo volto sempre visibile. Un dettaglio è
emerso più tardi: il team dei VFX è stato costretto ad aggiungere
un falso cappuccio sulla testa del Cap del 2012 per distinguere
l’uno dall’altro.
Ant-Man ha probabilmente
alcuni degli effetti visivi più interessanti dell’intero MCU, e
ricorderete di sicuro la sequenza che vede protagonista Hope Van
Dyne e i due sicari in una piccola cucina nel sequel. Tutti i
combattimenti di dimensioni “regolari” sono reali, mentre ogni
restringimento di Wasp e degli oggetti circostanti
sono generati al computer.
Le tute per il Regno Quantico
Per “calarsi” nel Regno Quantico e
tornare indietro nel tempo, i Vendicatori indossano in
Endgame le speciali tute bianche, e al contrario delle
aspettative, tutte sono state realizzate in un secondo momento dal
team degli effetti visivi in CGI sopra quelli sfoggiati dai singoli
attori sul set.
Le maniche del costume di Thor
Fino al suo epico ingresso nella
battaglia del Wakanda in Infinity War,
Thor ha sempre sfoggiato un costume sprovvisto di
maniche, ma come ricorderete sicuramente, l’eroe entra in scena con
un’uniforme rinnovata. Il mantello era reale, così come le
guarnizioni, mentre proprio le maniche erano frutto di un intenso
lavoro di effetti digitali.
I costumi di Spider-Man
Parte fondamentale delle sue
avventure, i costumi di Spider-Man mostrati finora
nel MCU sono diversi e ognuno caratterizzato da qualche dettaglio.
Tuttavia in pochi sanno che nessuno di questi è reale, ma tutti
sono o ritoccati o completamente realizzati in post-produzione.
I “vecchi” Avengers
La tecnica del de-aging è
ormai in uso da anni (presto ne vedremo i risultati in
The Irishman di Martin Scorsese), ma
ad oggi nessuno è riuscito a fare meglio dei Marvel Studios per
quanto riguarda gli effetti visivi sul volto degli attori.
Insospettabilmente anche i Vendicatori apparsi in Endgame
durante i viaggi nel tempo sono stati ringiovaniti per sembrare più
simili a quelli della Fase 1.
È stato diffuso il trailer italiano
di Midway, il nuovo kolossal bellico diretto da
Roland Emmerich in uscita il 27
novembre 2019. Di seguito, anche le prime foto dal
film.
La pellicola racconta la leggendaria
battaglia che, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, cambiò le
sorti del conflitto bloccando nel Pacifico l’avanzata
nipponica. Nel cast del film figurano grandi
nomi come i veterani dell’action
movie Luke Evans, Aaron
Eckhart, Patrick
Wilson, Woody
Harrelson e Dennis
Quaid e le star delle nuove
generazioni Nick Jonas, Darren
Criss, Alexander
Ludwig ed Ed Skrein.
Sinossi: Midway è basato sulla storia
vera della Battaglia delle isole Midway combattuta nel Pacifico da
giapponesi e americani tra il 4 e il 6 giugno 1942, punto di svolta
cruciale della Seconda Guerra Mondiale. Il film racconta le eroiche
imprese dei soldati e degli aviatori che, con i loro incredibili
sacrifici, sono riusciti a cambiare le sorti della guerra. Il
grande Roland Emmerich (Independence Day, The Day After Tomorrow,
Godzilla, 2012) per raccontare un’impresa epica ha creato un film
altrettanto epico che ti porta dritto nel cuore della Battaglia.
Supportato da un cast straordinario (Woody Harrelson, Patrick
Wilson, Luke Evans, Aaron Eckhart, Dennis Quaid) Midway sarà
il film evento di novembre in tutto il mondo.
Tutti noi conosciamo
James
Gunn grazie al franchise di Guardiani della
Galassia e al suo lavoro nel MCU, ma non dobbiamo dimenticare
che prima di cimentarsi nel genere cinecomic il regista ha firmato
pellicole originali come Tromeo and Juliet,Slither e Super. The
Suicide Squad, attualmente in produzione, è solo
l’ultimo film di una carriera che sembra votata a personaggi
stravaganti e storie con un gran cuore e molto divertimento; ma a
chi gli chiede quale sia, tra tutti i suoi lavori, il più spassoso
da girare, Gunn risponde così:
“Ognuno è stato impegnativo.
Super è stato fisicamente brutale, tanto da girare e così poco
tempo per girarlo. Guardiani della Galassia Vol.1 mi spaventava
perché non sapevo se le persone avrebbero capito l’atmosfera che
volevo creare. Guardiani della Galassia Vol. 2 è stato il più
difficile a causa del mio stato mentale. The Suicide] Squad è forse
il più complesso e più grande, ma anche il più divertente
finora.“
Atteso dai fan e dalla critica
delusa dal primo Suicide Squad di David Ayer, The Suicide
Squad riavvierà le sorti della celebre Task Force della DC
Comics con alcuni membri del cast originale e moltissimi volti
nuovi. Della trama sappiamo pochissimo, così come sono ancora da
definire i personaggi che figureranno in questa elettrizzante
avventura.
The Suicide Squad: prime foto dal
set con i nuovi costumi
Vi ricordiamo che il cast ufficiale
di The
Suicide Squad comprende i veterani Margot
Robbie (Harley Quinn), Viola Davis
(Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e
Jai Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new
entry Idris Elba, Michael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion,
Sean Gunn, David Dastmalchian, Storm Reid, Taika Waititi and John
Cena. Other cast additions include Pete Davidson, Juan Diego Botto,
Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio
Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.
Secondo le ultime indiscrezioni,
Fillion dovrebbe interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i lettori dei
fumetti ricorderanno come il criminale con la capacità di staccare
i propri arti e usarli come armi, potere guadagnato grazie ad un
elemento metallico antigravità. Altri nomi circolati nelle ultime
settimane sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano che
Sean Gunn potrebbe vestire i panni di Weasel e
Borg quelli di Javelin; Davidson invece
potrebbe interpretare Blackguard, Michael Rooker
Savant, e Idris Elba Vigilante.
L’attrice Katheryn
Winnick è nota prevalentemente per i suoi ruoli
televisivi, ma numerose sono anche le partecipazioni a pellicole
cinematografiche. Negli anni la Winnick ha così saputo farsi notare
e apprezzare, sfoggiando la capacità di rinnovarsi ad ogni ruolo e
contesto, conquistando sempre più la fiducia degli spettatori.
Ecco 10 cose che non sai su
Katheryn Winnick.
Katheryn Winnick film
1. Ha partecipato a
lungometraggi di successo. L’attrice debutta al cinema nel
2002, partecipando al film Two Weeks Notice – Due settimane per
innamorarsi. Successivamente prende parte a pellicole come la
commedia Vado, vedo… vengo! – Un viaggio tutto curve
(2004) e l’horror Halloween Killer (2004). Ottiene poi
ruoli di rilievo nei film Hellraiser: Hellworld (2005),
A casa con i suoi (2006), When Nietzsche Wept
(2007), Amusement – Giochi pericolosi (2008), Amore & altri
rimedi (2010), Killers (2010), Uomini di
parola (2012), La torre
nera (2017) e Polar (2019).
2. Ha recitato in numerose
serie TV. L’attrice è celebre per le sue partecipazioni
televisive, tra cui si annoverano le serie Student Bodies
(1999-2000), Law & Order: Criminal Intent (2002), Una
nuova vita per Zoe (2003), CSI: Miami (2004), Dr.
House – Medical Division (2007), The Gates – Dietro il
cancello (2010), Bones (2010-2011), e Nikita
(2011). Raggiunge poi la notorietà quando ottiene il ruolo di
Lagertha nella serie Vikings (2013-in corso). Nel 2019 è
tra i protagonisti della serie Wu Assassins.
Katheryn Winnick Instagram
3. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 3,4 milioni di
persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere
fotografie scattate in momenti di svago, ma non mancano anche
immagini tratte dai set a cui prende parte e foto promozionali dei
suoi progetti da attrice.
Katheryn Winnick fidanzato e
figli
4. È molto
riservata. L’attrice è particolarmente riservata riguardo
la sua vita privata, non lasciando trapelare notizie riguardo la
sua situazione sentimentale. Non è per tanto possibile sapere se
l’attrice sia attualmente impegnata in una relazione o meno. Sembra
invece piuttosto certo che l’attrice non abbia figli.
Katheryn Winnick Bones
5. Ha avuto un ruolo chiave
nella serie. L’attrice ha preso parte alla seconda
stagione della serie Bones, dove interpreta Ashley,
corrispondente di guerra che il personaggio Booth, interpretato
dall’attore David Boreanaz, conosce durante il
soggiorno estero. Tra i due personaggi nasce una storia d’amore che
si protrarrà per diverse puntate.
Katheryn Winnick Vickings
6. È affascinata dalla
cultura vichinga. Per prepararsi al ruolo nella serie,
l’attrice ha condotto numerose ricerche sul periodo storico in
questione. L’attrice si è così scoperta appassionata di quella
cultura, in particolare di come le donne riuscissero ad essere
forti e indipendenti, avendo voce in capitolo nella società.
7. Si sente affine al suo
personaggio. All’interno della serie l’attrice interpreta
il personaggio di Lagertha, con cui l’attrice ha dichiarato di
sentirsi particolarmente affine. La Winnick ha infatti affermato di
essersi sempre sentita una guerriera pronta alla battaglia, proprio
come la protagonista della serie.
Katheryn Winnick Polar
8. È tra i protagonisti del
film. L’attrice ha recitato accanto a Mads
Mikkelsen e Vanessa Hudgens nel film
Polar, distribuito su Netflix nel gennaio del 2019. La pellicola è
l’adattamento dell’omonimo fumetto della Dark Horse Comics, dove un
esperto serial killer prossimo al pensionamento deve sopravvivere
ad un attacco di alcuni suoi ex colleghi.
Katheryn Winnick Wu Assassins
9. Fa parte del cast
principale. L’attrice è entrata a far parte della nuova
serie targata Netflix dai toni crime e basata sul mondo delle arti
marziali con l’aggiunta di elementi soprannaturali. L’attrice
indossa i panni di Christine “C.G.” Gavin, un poliziotto sotto
copertura catturato nel mezzo di una guerra tra bande all’interno
di Chinatown. La Winnick, grande esperta di arti marziali, si è
dichiarata entusiasta di potersi mettere alla prova in questo nuovo
contesto.
Katheryn Winnick età e altezza
10. Katheryn Winnick è nata
a Toronto, in Canada, il 17 dicembre 1977. L’altezza
complessiva dell’attrice è di 168 centimetri.
In sala dal 17 ottobre, The
Informer – Tre secondi per sopravvivere segue le vicende
di Pete Koslow (Joel Kinnaman), ex soldato e ora
informatore per l’FBI, con cui mira a smantellare il traffico di
droga della mafia polacca a New York. Quando l’operazione prende
una piega imprevista, Pete sarà obbligato a tornare nella prigione
di Bale Hill, in cui era stato detenuto in passato, per scardinare
il cartello dall’interno.
The Informer – Tre secondi
per sopravvivere: una messa in scena attenta al
dettaglio
Dal cartello colombiano di Pablo
Escobar a quello della mafia polacca, così il regista
Andrea Di Stefano si sposta su nuovi orizzonti
geografici, culturali e cinematografici. E se nel precedente
lungometraggio aveva scelto un punto di vista originale per
raccontare la storia, altrettanto si ripropone con The
Informer – Tre secondi per sopravvivere. Siamo ora nel
puro thriller, che si ispira in particolare ad un autore come
Sam Peckinpah, che negli anni settanta contribuì a
reinventare il genere. Per non cadere nei classici cliché del caso,
Di Stefano pone grande attenzione nella cura per il dettaglio,
piccoli elementi che possono conferire maggior fascinazione a
quanto accade sullo schermo, facilmente già visto al cinema.
È proprio nella sua ricerca di
realismo che il film porta all’attenzione dello spettatore elementi
in grado di rendere più concreto e minaccioso l’ambiente che
circonda i personaggi, come in particolare nel carcere dove viene
rinchiuso il protagonista. Qui la messa in scena appare costruita
con grande minuzia di particolari, e la regia si costruisce sullo
stesso binario, con fare dinamico e quanto più possibile
partecipativo dell’emotività dei personaggi. Il patrimonio
narrativo e iconografico riguardo le carceri è sconfinato, eppure
si ritrovano qui elementi che riescono a infondere quella giusta
tensione, propria di quando si assiste a qualcosa di cui non si è
già fatta esperienza. Per un thriller di questo tipo tutto si fonda
sulla realizzazione di un adeguato tono, che seppur non
continuamente The Informer – Tre secondi per
sopravvivere di Di Stefano sa trovare, regalando più di
una sequenza ad alto tasso adrenalinico.
Il contenuto non sempre sorregge la
forma
La buona costruzione della messa in
scena non evita tuttavia che il film trovi battute di arresto in
alcuni momenti narrativamente poco originali, ai quali non è stata
infusa la stessa devozione di ben più riuscite sequenze. Eppure il
regista sa riprendersi, assestando alcuni riusciti colpi di scena
che sembrano invertire la direzione del film, riportando il tutto
su binari meno battuti e per questo più capaci di tenere lo
spettatore con il fiato sospeso. Il merito di ciò va in buona parte
assegnato al desiderio di Di Stefano di costruire per il suo film
una grammatica nuova per una storia già assaporata in sfumature
diverse.
The Informer – Tre
secondi per sopravvivere riesce così a sorprendere
per quanto la forma possa avere la meglio sul contenuto. Se
quest’ultimo potrebbe stancare, la dinamicità e il taglio registico
adottato riescono a rendere il tutto sotto una luce diversa, più
cruda, realistica e libera dalla stanchezza di tanti altri film
recenti di questo genere. Contribuisce ad un ulteriore fascinazione
la volontà di non puntare esclusivamente sull’azione ma anche
sull’interiorità dei personaggi, sui loro legami. La presenza
forte, all’interno dell’intreccio, della famiglia del protagonista
rende il tutto più avvincente. Conferisce a Pete Koslow qualcosa di
concreto per cui combattere, e a allo spettatore qualcosa di
altrettanto concreto in cui identificarsi.
Marvel e Sony hanno stretto un
nuovo accordo per la co-produzione del prossimo film di
Spider-Man destinato al MCU (più un’altra
apparizione del personaggio ancora non dichiarata), ma ciò non
significa che lo studio in possesso dei diritti cinematografici
dell’arrampicamuri non abbia ancora in serbo sorprese e piani per
un possibile crossover con Venom. A suggerirlo è
il regista del film sul simbionte Ruben
Fleischer:
“Tutto condurrà a quello. E
questa è la cosa eccitante, perché abbiamo cambiato l’origine di
Venom…nei fumetti il simbionte si evolve da Spider-Man ma a causa
dell’accordo Marvel-Sony non siamo riusciti a farlo. Quindi credo
che si stia costruendo quella dinamica e che sarà eccitante vedere
i due personaggi che si confrontano davvero“.
C’è da dire che le parole di
Fleischer non confermano né smentiscono l’ipotesi senza
approfondire il modo in cui questo crossover accadrà. Per ora
sappiamo che lo Spider-Man di Tom
Holland sarà protagonista di un nuovo standalone in
arrivo nel 2021 e farà la sua comparsa in un altro titolo del MCU,
tuttavia è probabile che nel contratto con lo studio di
Kevin Feige ci sia una clausola che
consente alla Sony di includere Spidey nel suo universo
cinematografico.
Tempo fa lo stesso Feige aveva
affermato che Peter Parker era “l’unico eroe con i superpoteri
in grado di attraversare diversi universi cinematografici“,
suggerendo l’idea di un futuro incontro con personaggi come Venom,
Morbius etc. “Penso che probabilmente tutto dipenda dalla Sony.
Lo studio possiede i diritti di entrambi quei personaggi e adesso
ha Venom nel loro mondo. Non so quali siano i loro piani per un
sequel sul simbionte o se lo stiano già progettando, ma un
crossover mi sembrerà probabile ad un certo punto“.
Per quanto riguarda Venom,
sappiamo che un sequel è ufficialmente in sviluppo e, secondo gli
ultimi aggiornamenti, la trama dovrebbe ruotare intorno al
confronto tra il simbionte di Eddie Brock e Carnage, il personaggio
introdotto nella scena finale del primo film e interpretato da
Woody Harrelson.
Dopo quasi un decennio trascorso a
vestire i panni di Jon Snow nelle otto stagioni di Game of Thrones, Kit
Harington è pronto ad affrontare un’altra sfida
interpretando Black
Knight in Gli Eterni,
nuovo capitolo della Fase 4 del MCU in arrivo nelle sale nel 2020.
L’attore ha parlato del suo imminente ingresso nell’universo
cinematografico durante un panel all’ACE Comic Con lo scorso
weekend, dichiarandosi entusiasta e al tempo stesso terrorizzato
dall’impegno che lo attende nei prossimi mesi:
“Un sacco di persone che
entrano nei film Marvel non hanno grandi esperienze in franchise
come questi, ma io ho vissuto dentro Game of Thrones per dieci
anni, diventando parte di un qualcosa che ha creato un mondo e con
alla base tantissimi fan. Quindi proprio per entrambi i motivi sono
eccitato e terrorizzato all’idea di entrare nel MCU. Conosco quel
tipo di responsabilità degli attori che sono entrati nel cast della
serie sapendo che avrebbero interpretato un personaggio amato, come
conosco la responsabilità che hai nei confronti dei fan. Se guardo
a questo nuovo universo mi sento preparato perché ho fatto parte di
un altro universo…ma anche spaventato.”
Sempre Harington aveva sottolineato
nell’ultima settimana una sottile somiglianza tra Jon Snow e
Dane Whitman: “Ora girerò un film con la
Marvel e interpreterà un supereroe, il che è bellissimo. Non so
davvero cosa posso dire a riguardo…ma credo che il prossimo anno
sarà entusiasmante. Dopo Game of Thrnes sto cercando di scegliere
bene i miei ruoli allontanandomi il più possibile da Jon
Snow…eppure eccomi qua, di nuovo con un supereroe che ha una
spada…“
Whitman, terza incarnazione del
cavaliere nero, impugna nelle sue avventure la Spada di luce e lo
Scudo della notte, con quest’ultimo che può essere usato per
assorbire energia da ogni colpo, mentre l’altra è in grado di
trasferire quell’energia all’aggressore. Ciò che lo differenzia,
almeno sulla carta, da Jon Snow, è forse l’elemento mistico,
considerando che le sue armi sono potenziate dalla magia; tuttavia
non trattandosi di un maestro delle arti mistiche o di un mutante
Dane non può creare uno scudo impenetrabile o spostare la materia a
mani nude come Scarlet Witch, ma ha comunque delle
abilità.
Il film, diretto da Chloe Zhao,
vedrà nel cast anche Richard Madden
(Ikaris), Kumail Nanjiani (Kingo),
Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak),
Lia McHugh (Sprite) e Don Lee
(Gilgamesh).
Secondo gli ultimi aggiornamenti,
il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood
Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia
d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e
Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
La notizia viene confermata da
varie testate americane tra cui The Wrap e Deadline: Zoe Kravitz sarà
Catwoman in The
Batman, il film di Matt Reeves che vedrà
Robert Pattinson nei panni del
crociato di Gotham. Il casting sembra in linea con quanto affermato
nelle scorse settimane da Justin Kroll di Variety, ovvero che la
Warner Bros. fosse in cerca di un attrice di colore per il
personaggio.
Vi ricordiamo che Jeffrey
Wright è stato scelto per interpretare Jim Gordon mentre
sono in corso le trattative con Jonah Hill
(che potrebbe diventare Pinguino o Enigmista). Il cinecomic
riavvierà le sorti del crociato di Gotham al cinema e vedrà
Robert Pattinson nei panni del protagonista, ma
sembra che i piani del regista per il franchise si estenderanno ad
una trilogia, introducendo sullo schermo altri supereroi e villain
dei fumetti.
Come suggerito da HN Entertainment,
le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios
di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di
Batman v Superman: Dawn of
Justice, Justice League, Wonder Woman e del sequel
Wonder Woman 1984).
Ecco nuove immagini nel trailer di
Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle. Il nuovo film
d’animazione Disney arriverà nelle sale italiane il 27
novembre, diretto e prodotto dal team creativo composto dai registi
Jennifer Lee e Chris Buck e dal produttore Peter Del Vecho che
tornano al cinema dopo il successo di Frozen – Il Regno di
Ghiaccio, vincitore dell’Academy Award® come Miglior film
d’animazione.
In Frozen 2 – Il Segreto di
Arendelle Elsa partirà insieme ad Anna, Kristoff, Olaf e
Sven per un viaggio pericoloso ma straordinario verso l’ignoto
oltre Arendelle per scoprire una verità nascosta sul suo passato.
Le risposte che cerca, però, metteranno in pericolo il suo regno e,
se in passato Elsa temeva che i suoi poteri fossero troppo grandi
per essere accettati dal mondo, ora dovrà sperare che siano
abbastanza forti per salvarlo.
La colonna sonora porterà la firma
di Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez, compositori già premiati
con l’Oscar® per la Miglior canzone originale (“Let It
Go”/“All’Alba Sorgerò”) del primo capitolo Frozen – Il Regno di
Ghiaccio. Nella versione italiana del film Serena Autieri,
Serena Rossi, Enrico Brignano e Paolo De Santis torneranno a
prestare le proprie voci rispettivamente a Elsa, Anna, Olaf e
Kristoff.
Notorious ha diffuso il
trailer italiano di Judy, il film di
Rupert Goold con Renée Zellweger, che sarà al cinema dal 16
gennaio 2020, distribuito da
Notorious Pictures.
Judy sarà
presentato, martedì 22 ottobre, alla 14esima edizione della
Festa del Cinema di Roma e sarà presente il
regista Rupert Goold.
https://www.youtube.com/watch?v=LF97ql29Jhs&t=34s
Sarà presentato
alla 14esima edizione della Festa del Cinema di
Roma, Judy, l’atteso ed
emozionante biopic in cui l’attrice premio
Oscar® Renée Zellweger interpreta Judy
Garland, leggendaria icona internazionale e protagonista di enormi
successi come Il mago di Oz, È nata una
stella e Incontriamoci a St. Louis. Il film
– attraverso flashback che regalano alcune delle performance più
eccezionali della sua carriera – esplora in particolare l’ultimo
periodo della vita della Garland, prima della sua morte, tra amori
tormentati, drammi familiari e il costante amore dei suoi fan. A
dirigere il film è Rupert
Goold (True Story), mentre a completare il
cast, tra gli altri, sono Rufus
Sewell (Dark City, L’uomo nell’alto
castello), Jessie Buckley (A
proposito di
Rose, Chernobyl), Michael
Gambon (Il mistero di Sleepy Hollow, la saga
di Harry Potter) e Finn
Wittrock (The Normal
Heart, American Horror Story).
Judy sarà distribuito nelle nostre
sale da Notorious Pictures a partire
dal 16 gennaio 2020, in occasione del 50°
anniversario della morte della Garland e dell’80° anniversario de
Il Mago di Oz.
Judy, la trama
Judy racconta l’ultimo periodo
della vita della grande attrice e cantante Judy Garland, sul finire
di una carriera sfolgorante iniziata giovanissima con la Dorothy
del Mago di Oz. Un mix di fama e successo, fra Oscar e Golden
Globe, e poi la battaglia con il suo management, i rapporti con i
musicisti, i fan, i suoi amori tormentati e il dramma familiare che
la spinse a fare i bagagli e a trasferirsi a Londra. In quegli anni
ci ha regalato alcune delle performance più iconiche della sua
carriera.
Come ci hanno dimostrato le prime immagini trapelate
dal set del film, sono iniziate le riprese di
Diabolik, il nuovo film diretto dai Manetti Bros.
in uscita nel 2020, che porterà al cinema l’omonimo protagonista
delle storie a fumetti di Angela Giussani.
In via Marconi a Bologna, la polizia
di Clerville insegue la Jaguar in fuga con a bordo il nostro
protagonista. Courmayeur, Milano e Trieste sono gli altri luoghi in
cui si svolgeranno le riprese del film che racconterà un storia
oscuramente romantica.
Diretto dai Manetti
Bros, sarà composto da Luca Marinelli, Miriam Leone e Valerio
Mastandrea, che rispettivamente saranno il protagonista,
Eva Kant e Ginko.
Lo sceneggiatore del film
Michelangelo La Neve, ha dichiarato: “Il
nostro approccio è stato quello di studiare il personaggio del
fumetto, capirlo e non tradirlo fino in fondo. Cercare di
raccontare questo, prima di tutto, e per questo siamo riusciti ad
arrivare a raccontare Diabolik. È un’icona e non bisogna avere
l’arroganza di tradirlo, ma è necessario usare i meccanismi del
cinema per portarlo sul grande schermo. Nella seconda parte del
film, ci siamo basati principalmente sul numero tre, dove si
racconta l’incontro tra Eva e Diabolik.”
Le interpreti di Captain
Marvel e
Valchiria, Brie Larson e Tessa
Thompson, sono favorevoli a una potenziale relazione
romantica tra i loro personaggi del MCU. Entrambe arrivate
recentemente nell’universo condiviso, la coppia ha debuttato nella
Fase 3 – la Larson nel suo film da protagonista,
Captain Marvel, all’inizio di quest’anno,
e la Thompson nel Thor:
Ragnarok di Taika Waititi nel
2017. Ed entrambe hanno subito raccolto numerosi consensi.
Brie Larson e Tessa
Thompson fanno parte del crescente gruppo di eroine
schierate dai Marvel Studios. Dopo anni passati ad avere solo la
Natasha Romanoff / Vedova Nera di Scarlett Johansson tra le schiere
di eroi, negli ultimi anni c’è stato un afflusso di donne di potere
nel franchise, con l’aggiunta di Gamora di Zoe
Saldana, Nebula di Karen Gillan, The
Wasp di Evangeline Lily , Mantis di Pom
Klementieff, Okoye di Danai Gurira, Shuri
di Letitia Wright, Nakia di Lupita
Nyong’o e Scarlet Witch di Elizabeth Olsen.
Avengers: Endgame ha anche
mostrato la Pepper Potts di Gwyneth Paltrow nei
panni di Rescue. Ma a parte i Marvel Studios che lavorano per
rappresentare meglio le donne, l’MCU sta anche lavorando per essere
più inclusivo con la comunità LGBTQ e Brie Larson e Tessa
Thompson sono disposte a essere la sua prima coppia
omosessuale dell’universo condiviso. Le attrici ospiti all’ACE
Comic-Con di Chicago hanno rivelato di essere entrambe favorevoli
all’idea che i loro personaggi inizino una relazione romantica.
Dato che era implicito che Valchiria
fosse il primo eroe apertamente bisessuale nel MCU, i fan sono ora
in attesa di quando questa nozione sul personaggio verrà
esplicitata al cinema. Alcuni pensano che il ritorno della Jane
Foster di Natalie Portman in Thor: Love
and Thunder possa spianare la strada a una storia
d’amore, altri, nel frattempo, pensano che la Lady Sif di
Jamie Alexander sia un’opzione migliore.
Vedremo in che modo i Marvel
Studios si giocheranno questa carta nel prossimo e
misterioso futuro della loro avventura cinematografica.
Diverse teorie su Joker suggeriscono
che tutto il film sia nato dall’immaginazione di Arthur Fleck, il
protagonista interpretato da Joaquin Phoenix, anche se gli eventi hanno
confermato che solo parte delle azioni è frutto di
allucinazioni.
Ma allora quali sono gli indizi
disseminati lungo la storia che provano il contrario?
Arthur non è un narratore affidabile
Arthur Fleck è
tutto tranne che un narratore affidabile, e come nella migliore
tradizione letteraria mette in discussione l’intera validità di una
storia senza fornire un punto di vista veritiero. Questa
inaffidabilità può essere intenzionale o non intenzionale, a
seconda dei pregiudizi personali del narratore o della sua mancanza
di informazioni accurate.
Questo concetto esiste in narrativa
da centinaia di anni, coniato per la prima volta nel 1961 dal
critico letterario Wayne C. Booth ma a condificarne le tipologie fu
William Riggan nel 1981 nel libro Picaros, Madmen, Naifs e
Clowns: The Unreliable Narrator. Stesso anno di ambientazione
di Joker…è
un caso? Senza contare i riferimenti ai pazzi e ai pagliacci…
L’immaginazione di Arthur
È chiaro fin dalle prime scene che
Arthur Fleck ha una fervida immaginazione, e ciò è reso evidente
nel momento in cui il personaggio e sua madre guardano insieme la
tv godendosi il talk show di Murray Franklin (Robert De
Niro), comico e suo idolo, e all’improvviso tra il
pubblico compare proprio Arthur. I due sembrano legati da
un’infanzia simile, entrambi cresciuti da madri single, e il
dialogo convince Franklin ad invitare l’ospite sul palco. Qui c’è
tutto il desiderio di l’approvazione di una figura paterna e una
richiesta di attenzione e rispetto mai avute nella vita reale.
Il rapporto con Sophie
A rivelare quanto Arthur sia
disturbato e come la sua vita sia affetta da allucinazioni è anche
il personaggio di Sophie Dumond (Zazie
Beetz), una madre single che vive nello stesso
edificio del protagonista. All’inizio del film Sophie ride a una
delle battute di Arthur mentre i due sono insieme in un ascensore,
poi lo vedrà esibirsi nello spettacolo di stand-up comedy al
Pogo’s, fino ad assisterlo durante il ricovero della madre in
ospedale.
La verità viene a galla quando
Arthur, prima dell’epilogo, si trova nell’appartamento di Sophie e
la donna esce dalla sua camera da letto per dirgli che si trova
nell’appartamento sbagliato. Dunque è chiaro che il clown aveva
solo immaginato di avere una ragazza e di averla frequentata.
I fatti parlano chiaro: Arthur non
ha più cercato Sophie dopo i suoi primi omicidi, lei non è mai
andata a vedere i suoi spettacoli di stand up comedy e non era con
lui in ospedale dopo la morte della madre. Ma la vera domanda è:
cosa è successo a Sophie? Forse è viva da qualche parte, se è mai
esistita?
Le incongruenze temporali
Un’altra prova più sottile del
fatto che Arthur ha perso completamente il
contatto con la realtà viene data dalle scene che aprono e chiudono
il film, nelle quali Arthur parla con un terapeuta. La prima è
ambientata in uno squallido ufficio dei servizi sociali, e si fa
riferimento al suo periodo nell’ospedale psichiatrico, mentre la
seconda arriva dopo lo scoppio delle rivolte di Gotham e l’omicidio
di Murray Franklin. Entrambe però mostrano un orologio sullo sfondo
e l’ora è sempre la stessa: 11:12. Un caso?
Altri dettagli
Ci sono scene che mostrano in
maniera piuttosto ovvia il punto di vista “fantasioso” di Arthur
Fleck, ma non dimentichiamo altre incongruenze come l’inseguimento
della polizia reso come una sequenza divertente dei Looney
Tunes con il criminale che viene colpito da un’auto e
rompe il vetro del parabrezza riuscendo a cavarsela senza graffi;
oppure il fatto che un principiante pericoloso venga invitato a
partecipare allo show di Murray Franklin sulla base di
un’esibizione derisa da tutti.
Leggi anche – Joker: easter egg,
cameo e riferimenti nel film
Tom
Holland ha rivelato di non essere a conoscenza del
colpo di scena finale di Spider-Man: Far From
Home prima della visione in sala del film che lo vede
protagonista. Il comportamento leggermente incoerente e fuori dal
personaggio di Nick Fury nel film è stato spiegato in una scena
post-credits in cui si rivela che lui e Maria Hill altri non sono
che il comandante Skrull, Talos, e sua moglie Soren (entrambi visti
per la prima volta in Captain Marvel).
Lo stesso Fury viene quindi mostrato
su un’astronave Skrulls, per ragioni ancora da chiarire. Ironia
della sorte, nei fumetti Talos è noto tra gli Skrull per una
mutazione genetica che lo rende incapace di alterare la sua forma,
cosa che invece appartiene alla razza aliena.
La segretezza attorno ai film del
MCU è fondamentale, e gli attori che vi partecipano sono sempre
molto attenti durante le interviste ad evitare di rivelare dettagli
importanti dei film. Questa esigenza è stata particolarmente
sentita durante la promozione di Avengers: Infinity
War e Endgame, tanto che la Marvel ha
diffuso un hashtag ufficiale per chiedere silenzio ai fan:
#ThanosDemandsYourSilence.
Anche per Spider-Man:
Far From Home è stato utilizzato lo stesso standard
di segretezza, con tutto il marketing del film che ritrae Mysterio
come un eroe, mantenendo segreta la svolta delle sue vere
intenzioni criminali (cosa che ovviamente era facilmente
deducibile).
La dichiarazione di Tom Holland
secondo cui non era a conoscenza della svolta di Fury / Talos è
stata riportata dal Comic Book, che ha partecipato al panel durante
l’ACE Comic Con in cui lui e Jake Gyllenhaal sono stati
intervistati in merito a Far From Home. Durante il panel, Tom
Holland ha confermato che non era a conoscenza del colpo di scena
finale e lo stesso Gyllenhaal ha rivelato di averlo scoperto solo
un mese prima dell’uscita del film.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts, Spider-Man: Far From
home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio.
Confermati nel cast del film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di
Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di
Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di
Maria Hill. Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Ci avviciniamo alla fine del 2019
con la consapevolezza che quella appena trascorsa è stata un’annata
davvero eccezionale per i cinecomic Marvel e DC. Dal gran finale di
Avengers:
Endgame a gradite sorprese come Shazam! e
Captain
Marvel, per non parlare di Joker e di
Spider-Man:
Far From Home, film in cui raccogliere alcune
delle scene più memorabili per il genere.
Ma quali sono quelle che entreranno nella storia?
Peter usa lo Spider-Tingle
https://www.youtube.com/watch?v=o4Lmrg7pRPY
Iniziamo da Spidey in
Spider-Man: Far From Home, sequel di Homecoming in cui
l’arrampicamuri riesce finalmente a sbloccare il suo “potere
speciale” (lo Spider-Tingle) per sconfiggere
Mysterio e mettere al tappeto i suoi droni. Dopo aver combattuto a
lungo il nemico, Peter capisce di poter fare affidamento solo sulle
sue abilità naturali più che sul suo costume tecnologicamente
avanzato. Il resto è pura magia visiva…
La trasformazione di Billy
Batson
Divertimento a misura di famiglia e
avventura vecchio stile: tutto questo è
Shazam!, esperimento riuscito della DC
Comics che riscatta la delusione di Justice League. Sono tanti i momenti
emozionanti del film, ma se proprio dobbiamo sceglierne uno, allora
sarebbe la trasformazione di Billy Batson nel supereroe sul tetto.
Il personaggio è reduce dall’incontro con la sua vera madre (che lo
aveva abbandonato di proposito da bambino), scatenando in lui
sentimenti di rabbia e frustrazione…per questo Billy corre sul
tetto e salta dall’edificio, prima di gridare Shazam!
Captain Marvel “sblocca” i suoi
poteri
Sono molte le scene già cult di
Captain Marvel, originale standalone ambientato
negli anni Novanta e vero “prequel” dell’universo cinematografico
Marvel, eppure a venirci subito in mente è quella dove Carol
Danvers riesce finalmente a prendere il controllo dei suoi poteri
svincolandosi dalla morsa della Suprema Intelligenza. L’eroina
ripercorre il suo passato di cadute e risalite, cosciente di essere
sempre stata trattenuta da altri, diventando la supereroina che
conosciamo e che ha accettato la sua umanità.
Il ballo di Steve e Peggy
https://www.youtube.com/watch?v=vELSzMFsLfw
Avengers: Endgame è ricco di momenti
memorabili, ma niente potrà mai battere sul piano emotivo
l’incontro tra Steve Rogers e Peggy Carter
finalmente riuniti grazie ai viaggi nel tempo nel finale del film.
Dopo aver sconfitto Thanos e il suo esercito, Cap torna indietro negli
anni per restituire le gemme dell’infinito alle rispettive timeline
e sceglie di vivere una vita felice con la sua amata invece di
tornare ai giorni nostri.
Sulla scena Hayley
Atwell ha dichiarato: “Penso che sia la conclusione
appropriata per una storia che ha colpito così tante persone. È
molto accattivante e innocente salutare quei personaggi in quel
modo, mantenendoli saldi nei loro tempi. Ho pensato che fosse
davvero di buon gusto lasciare che il pubblico si stupisse davanti
a quella conclusione, seguendo una trama molto semplice che parla
di due esseri umani – e uno di loro non ha nemmeno dei superpoteri.
Il tono, dopo incredibili traumi, azione, effetti speciali e altro,
con due persone che ballano lentamente, è stato
bellissimo.“
Le illusioni di Mysterio
https://www.youtube.com/watch?v=bEEPnFaNsTY
Per buona parte di Spider-Man: Far
From Home Quentin Beck viene presentato come
l’eroe della situazione e alleato di Peter Parker, Nick Fury e
Maria Hill fino al colpo di scena che rivela la sua reale missione:
vendicarsi di Tony Stark e dimostrare al mondo di essere l’unico
successore possibile di Iron Man. Per farlo Mysterio utilizza dei
droni che tramite la tecnologia da lui creata e denominata BARF (la
stessa mostrata all’inizio di Captain America: Civil
War) creano immagini come l’attacco degli Elementali, danni
alle città e i poteri soprannaturali del personaggio.
Dunque tutto il film in sé è
concepito come una grande illusione del villain, e gli indizi di
questo segreto potrebbero essere sparsi nel corso di varie scene
che solo gli occhi più attenti avranno notato. L’iconico criminale
conduce quindi Spidey in un vorticoso trip illusionistico e
visivamente mozzafiato che include immagini di Iron Man zombie e
altre fantastiche dimensioni che non dimenticheremo mai.
La danza di Arthur
https://www.youtube.com/watch?v=SbeZB1ZEquM
Una delle scene più iconiche e
suggestive di Joker è stata
il risultato dell’improvvisazione sul set di Joaquin
Phoenix e di un’intuizione di Todd
Phillips, come spiegato dallo stesso regista, e la
sequenza in questione è quella che vede Arthur Fleck – reduce dal
suo primo omicidio in metropolitana – entrare in un bagno publico e
iniziare una elegante danza da solo. Inizialmente concepita in
maniera diversa e molto più “realistica”, la scena è stata
ripensata sul set al termine di vari tentativi:
“La sceneggiatura originale era
completamente diversa. Arthur sarebbe entrato nel bagno, avrebbe
nascosto la pistola, si sarebbe lavato il trucco e avrebbe fissato
lo specchio dicendo ‘Cosa ho fatto?’. Tuttavia quella reazione non
sembrava molto coerente con il personaggio…Perché Arthur avrebbe
pensato di nascondere la sua pistola? Da lì abbiamo pensato un
milione di modi diversi per girare quella scena e dopo un’ora di
tentativi ho fatto ascoltare a Joaquin un brano delle musiche che
Hildur Guðnadóttir ha scritto per noi e lui ha iniziato a ballare.
Ci siamo guardati sapendo che quella era la scena. Aveva un senso
ed è lì che il Joker è uscito“.
Cap solleva il Mjolnir
Dopo anni di discussioni, teorie e
infinite speculazioni, Captain America ha finalmente sollevato il
Mjolnir di Thor in una
delle scene più emozionanti di Avengers: Endgame,
soddisfacendo i fan dei fumetti di tutto il mondo. Nell’epico atto
finale del film infatti, Steve Rogers, Tony Stark e il Dio del
Tuono affrontano da soli Thanos e gli eventi non sembrano favorire
i tre Vendicatori…fino a quando Cap richiama a sé il martello
magico. Dopotutto è sempre stat degno…
Joker scende le scale
Doveroso inserire in classifica
anche un’altra scena tratta da Joker in cui
vediamo Arthur Fleck, con il volto dipinto e gli abiti del clown,
scendere le scale danzando animatamente. Todd Phillips ha spiegato
in un’intervista che questo dettaglio è stato fondamentale nella
creazione del personaggio per renderlo unico e specifico nel
panorama degli antieroi, soprattutto se paragonato alle precedenti
rappresentazioni del villain al cinema.
“Una delle prime cose di cui io
e Joaquin Phoenix abbiamo parlato è il modo in cui la musica poteva
intervenire, come se in fondo facesse parte di Arthur ed esistesse
dentro di lui. Alcune persone che potresti conoscere avranno
provato questa sensazione, e l’ho sempre pensata come una cosa da
attribuire ad Arthur, tenuta dentro e intrappolata“.
Phillips fa riferimento al modo in
cui l’attore si muove nella storia e al suo rapporto con la danza,
espressione creativa del suo malessere interiore che fatica ad
esternare e che libera in forma di energia con passi eleganti e al
tempo stesso inquietanti. Una piccola anteprima la trovate qui
sotto nelle nuove immagini ufficiali pubblicate dalla Warner
Bros.
Io sono Iron Man
Nel 2008, “Io sono Iron
Man” fu la perfetta chiusura dello standalone con Robert Downey
Jr. che lanciava ufficialmente il Marvel Cinematic
Universe. Un azzardo, premiato dal pubblico, che ha condotto il
progetto di Kevin Feige al successo di Avengers:
Endgame, culmine narrativo della saga che coincide con
l’addio a uno dei personaggi più amati dai fan. E tra tutti i
richiami al passato del
MCU, la frase pronunciata da Tony Stark prima
di morire è forse il migliore: siamo negli ultimi momenti del
film, con Thanos che tuona “Io sono ineluttabile” e
l’eroe, che nel frattempo ha rubato le gemme dell’infinito e sta
per schioccare le dita, risponde fiero “E io sono Iron
Man“.
Di quella scena in particolare hanno
parlato i registi Joe e Anthony Russo spiegando
che la battuta non era nemmeno nella sceneggiatura iniziale ma che
è stata aggiunta all’ultimo minuto grazie al suggerimento del
montatore durante la post-produzione: “Tony non avrebbe dovuto
dire nulla in quel momento, ma eravamo nella sala di montaggio
chiedendoci se dovesse farlo. D’altronde si trattava di un
personaggio vissuto e morto dicendo battute…Non riuscivamo a
trovare una soluzione, c’erano tantissime frasi diverse, poi il
nostro editor Jeff Ford, che ha lavorato con noi in tutti i quattro
film dei Marvel Studios, ha detto “Perché non ci limitiamo a
chiudere il cerchio facendogli dire Io sono Iron Man?”. Non abbiamo
perso tempo e siamo andati a girare subito la scena“.
L’apertura dei portali
Passando in rassegna ogni singolo
cinecomic uscito quest’anno ci si rende conto che non c’è un
singolo momento o una sequenza che sia emozionante, soddisfacente
ed epica quanto quella che mostra l’apertura dei portali alla fine
di Avengers: Endgame. Captain
America è l’unico Vendicatore rimasto in piedi contro
Thanos e il suo esercito, si prepara ad affrontare da solo gli
invasori alieni e nel silenzio sente la voce di Sam Wilson aka.
Falcon: ogni eroe spazzato via dallo schiocco torna in vita, come
la speranza di vittoria, attraverso i portali creati da Doctor
Strange. Lacrime e brividi in ogni dove…
La scena non è mai arrivata al
cinema e mostra Wonder Woman in abiti contemporanei, l’elegante
tallieur bianco, che regge una torcia in una stanza, esaminando ciò
che sembra un affresco. Ad un esame più attento, si nota che i
dipinti sulla parete raffigurano la lezione di storia che Diana ha
raccontato al Bruce Wayne / Batman di Ben
Affleck per spiegare correttamente le origini e i
poteri delle Scatole Madre.
Nonostante l’esito disastroso al
cinema, con tanto di giudizi più che negativi da parte della
stampa, Justice League continua ad essere un film
molto chiacchierato in rete, principalmente da quella parte di
fedelissimi di Snyder che non si stancano di chiedere la director’s
cut del film. Quello che è arrivato in sala, infatti, è stato il
risultato dell’intervento e del lavoro di Joss
Whedon quasi a fine produzione per l’abbandono di Snyder
stesso a causa di una tragedia familiare.
In Justice
League abbiamo visto i potenti eroi DC far tornare in
vita il Superman di Henry Cavill e affrontare la minaccia
di Steppenwolf mentre in sottofondo incombeva l’arrivo di Darkseid
e la nascita di una lega di cattivi guidata da Lex Luthor e
Deathstroke (Jesse Eisenberg e Joe
Manganiello).
Intanto però il progetto comune del
DCEU è naufragato, mentre invece i film standalone
hanno soddisfatto il pubblico, come hanno dimostrato Wonder
Woman, Aquaman e, nelle ultime settimane, Joker.
Ha fatto molto discutere, alcuni
giorni fa, l’affermazione di
Martin Scorsese secondo il quale i cinecomic
Marvel non sono cinema, ma dei
“parchi a tema”. Le reazioni dei
colleghi, coinvolti in queste produzioni, sono state numerose e
non si sono fatte attendere, ma in occasione della presentazione di
The Irishman a Londra, il regista newyorkese è
tornato sull’argomento, spiegando la sua posizione.
Scorsese non ha rivisto la sua
dichiarazione ma ha approfondito quello che aveva accennato il
precedenza, spiegando che i film Marvel sono
effettivamente come un parco a tema e che i cinema stessi sono
diventati dei parchi di divertimento. Questo non è un male in
assoluto, secondo il regista, ma è qualcosa di differente dal
cinema. Inoltre, Martin Scorsese ha parlato di invasione dei
cinecomic, ovvero che le sale sono piene di questo genere di film,
e solo questo. Invece “i gestori delle sale dovrebbero
ribellarsi, e promuovere la possibilità di proiettare i film
narrativi, che possono essere anche riprese di tre ore. Un film
narrativo non deve essere per forza una storia convenzionale con
inizio, svolgimento e fine.”
In questo modo, il regista ha
spiegato che non è contrario al genere cinecomic in sé ma che è
spaventato dall’appiattimento dell’offerta nelle sale, cosa che
effettivamente si sta verificando da qualche tempo, soprattutto
perché in questo modo si mettono da parte le forme di narrazione
alternative.
Dopo l’esordio al New York
Film Festival, The Irishman è stato
presentato a Londra e adesso arriverà anche alla Festa del
Cinema di Roma, al via il prossimo 17 ottobre, prima di
sbarcare ufficialmente su Netflix.
L’annuncio dell’arrivo di una serie
su She-Hulk risale
allo scorso Agosto e da allora abbiamo avuto pochissimi
aggiornamenti sul progetto che porterà l’eroina dei fumetti sulla
piattaforma streaming di Disney +. Qualche indiscrezione ha
suggerito che lo studio di Kevin Feige sia già alla ricerca della sua
protagonista, mentre nelle ultime ore un rumor riportato da
Full Circle Cinema sostiene che Liv Tyler sarebbe
in trattative per riprendere il ruolo di Betty
Ross dopo la sua unica apparizione in L’incredibile
Hulk del 2008.
La figlia del generale Thaddeus
Ross ed ex interesse amoroso di Bruce Banner ha lasciato
cadere i suoi sentimenti irrisolti alla fine del film con Edward Norton, e ogni
aspetto del suo percorso è scomparso dopo l’ingresso di Mark Ruffalo nel
franchise. Ma non finisce qui: le voci parlano di un possibile
ritorno in scena di William Hurt nei panni di Ross
(dopo il cameo nello standalone di Vedova Nera). Quante opportunità
ci sono che l’attore presti il volto a Red Hulk? Che ne
pensate?
Alter ego di Jennifer
Susan Walters, She-Hulk è stata creata da Stan Lee e John
Buscema nel 1980 e nel corso della sua storia sui fumetti ha fatto
parte dei Vendicatori, dei Fantastici Quattro, dei Difensori e
dello S.H.I.E.L.D. È un avvocato di professione e ha prestato
servizio come consulente legale di vari supereroi in diverse
occasioni, ma molti la ricordano principalmente come cugina di
Bruce Banner.
Una delle scene più iconiche e
suggestive di Joker è stata
il risultato dell’improvvisazione sul set di Joaquin
Phoenix e di un’intuizione di Todd
Phillips, come spiegato dallo stesso regista, e la
sequenza in questione è quella che vede Arthur Fleck – reduce dal
suo primo omicidio in metropolitana – entrare in un bagno publico e
iniziare una elegante danza da solo.
Inizialmente concepita in maniera
diversa e molto più “realistica”, la scena è stata ripensata sul
set al termine di vari tentativi:
“La sceneggiatura originale era
completamente diversa. Arthur sarebbe entrato nel bagno, avrebbe
nascosto la pistola, si sarebbe lavato il trucco e avrebbe fissato
lo specchio dicendo ‘Cosa ho fatto?’. Tuttavia quella reazione non
sembrava molto coerente con il personaggio…Perché Arthur avrebbe
pensato di nascondere la sua pistola? Da lì abbiamo pensato un
milione di modi diversi per girare quella scena e dopo un’ora di
tentativi ho fatto ascoltare a Joaquin un brano delle musiche che
Hildur Guðnadóttir ha scritto per noi e lui ha iniziato a ballare.
Ci siamo guardati sapendo che quella era la scena. Aveva un senso
ed è lì che il Joker è uscito“.
Sempre riguardo la danza di Arthur
Phillips ha spiegato che “Una delle prime cose di cui io e
Joaquin abbiamo parlato è il modo in cui la musica poteva
intervenire, come se in fondo facesse parte di Arthur ed esistesse
dentro di lui. Alcune persone che potresti conoscere avranno
provato questa sensazione, e l’ho sempre pensata come una cosa da
attribuire ad Arthur, tenuta dentro e intrappolata“.
Joker
diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin Phoenix, Zazie
Beetz, Frances
Conroy, Brett
Cullen, Dante
Pereira-Olson, Douglas
Hodge e Josh Pais ed è
arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019.
Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio
nei Batman di Tim
Burton, nella trilogia del Cavaliero
Oscuro di Christopher
Nolan e in Suicide
Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e
racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione
nel criminale che tutti conosciamo.
Da sempre solo in mezzo alla folla,
Arthur Fleck (Joaquin
Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda
su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre
che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in
un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in
definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata
dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.
“Ho amato il Joker di The Dark
Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide
Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack
Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei
possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del
crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli
Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono
varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie
versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo
ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per
realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con
Variety.
Come annunciato da Kevin Feige durante il panel dei Marvel Studios al D23 Expo,
Kit
Harington vestirà i panni di Black
Knight e farà parte del cast de Gli Eterni,
ambizioso progetto inserito nella Fase 4 del MCU. L’attore è reduce
dall’ottava e ultima stagione di Game of Thrones che l’ha visto
protagonista nel ruolo iconico di Jon Snow, personaggio che per
certi versi ricorda il Dane Whitman dei
fumetti.
Ed è proprio Harington ad aver
sottolineato, anche se non esplicitamente, questa somiglianza nel
corso della NEXT Conference lo scorso weekend: “Ora girerò un
film con la Marvel e interpreterà un supereroe, il che è
bellissimo. Non so davvero cosa posso dire a riguardo…ma credo che
il prossimo anno sarà entusiasmante. Dopo Game of Thrnes sto
cercando di scegliere bene i miei ruoli allontanandomi il più
possibile da Jon Snow…eppure eccomi qua, di nuovo con un supereroe
che ha una spada…“
Whitman, terza incarnazione del
cavaliere nero, impugna nelle sue avventure la Spada di luce e lo
Scudo della notte, con quest’ultimo che può essere usato per
assorbire energia da ogni colpo, mentre l’altra è in grado di
trasferire quell’energia all’aggressore. Ciò che lo differenzia,
almeno sulla carta, da Jon Snow, è forse l’elemento mistico,
considerando che le sue armi sono potenziate dalla magia; tuttavia
non trattandosi di un maestro delle arti mistiche o di un mutante
Dane non può creare uno scudo impenetrabile o spostare la materia a
mani nude come Scarlet Witch, ma ha comunque delle
abilità.
Il film, diretto da Chloe Zhao,
vedrà nel cast anche Richard Madden
(Ikaris), Kumail Nanjiani (Kingo),
Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak),
Lia McHugh (Sprite) e Don Lee
(Gilgamesh).
Secondo gli ultimi aggiornamenti,
il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood
Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia
d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e
Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
Ecco il primo trailer di
Dolittle, il nuovo film che vede
protagonista Robert Downey Jr. nei panni del
personaggio che era già stato interpretato da Eddie
Murphy.
Robert Downey Jr.
interpreta uno dei personaggi più duraturi della letteratura in una
vivida rivisitazione della classica storia di un uomo parla con gli
animali: Dolittle.
Dopo aver perso la moglie sette anni
prima, l’eccentrico dottor John Dolittle (Downey), famoso medico e
veterinario dell’Inghilterra vittoriana, si ritrova dietro le alte
mura di Dolittle Manor con solo il suo serraglio di animali esotici
per compagnia.
Ma quando la giovane regina (Jessie
Buckley, Wild Rose) si ammala gravemente, un riluttante Dolittle è
costretto a salpare per un’epica avventura verso un’isola mitica in
cerca di una cura.
Il dottore viene affiancato nella
sua ricerca da un giovane apprendista autodidatta (Harry Collett di
Dunkirk) e da un’incredibile corte di amici
animali, tra cui un gorilla ansioso (Rami Malek), un’anatra
entusiasta ma dal cervello di uccello (Octavia Spencer), uno
struzzo cinico (Kumail Nanjiani), un orso polare ottimista (John
Cena) e un pappagallo testardo (Emma Thompson), che funge da
consigliere e confidente per Dolittle.
Il film è interpretato anche da
Antonio Banderas, Michael Sheen e Jim Broadbent e
presenta ulteriori performance vocali di Marion Cotillard,
Frances de la Tour, Carmen Ejogo, Ralph Fiennes, Selena Gomez,
Tom
Holland e Craig Robinson.
Diretto da Stephen
Gaghan, Dolittle è prodotto da
Joe Roth e Jeff Kirschenbaum con Roth /
Kirschenbaum Films e Susan Downey per la Team
Downey . Il film è prodotto da Robert Downey Jr.,
Sarah Bradshaw (The Mummy, Maleficent) e
Zachary Roth (Maleficent: Mistress of Evil).
I gemelli è una
popolare commedia americana degli anni ottanta, diretta dal regista
Ivan Reitman. La pellicola si rivelò un successo
commerciale, acquisendo con gli anni sempre più fama e divenendo un
piccolo cult, merito anche dei due interpreti protagonisti, gli
attori Arnold Schwarzenegger e Danny De
Vito.
Ecco 10 cose che non sai
sul film I gemelli.
I gemelli trama
1. È una pura
commedia. Il ruota attorno ad un esperimento
antropologico, tramite cui si cerca di far nascere l’uomo perfetto.
Tuttavia qualcosa va storto e nascono invece due gemelli
caratterialmente e fisicamente opposti. I due vengono separati alla
nascita e si ritroveranno soltano 35 anni dopo. Dal loro incontro
si genereranno una serie di situazioni sempre più imprevedibili e
sempre più comiche.
I gemelli cast
2. Ha due popolari
protagonisti. Nel ruolo dei due gemelli del titolo si
hanno gli attori Arnold Schwarzenegger e
Danny De Vito, estremamente popolari negli anni
ottanta. Schwarzenegger interpreta Julius Benedict, il gemello
alto, intelligente, affascinte ma molto ingenuo. De Vito è invece
Vincent Benedict, estremamente basso, scaltro e dedito alla
criminalità. Fanno poi parte del cast anche le attrici
Kelly Preston, Chloe Webb e
Bonnie Bartlett.
3. Schwarzenegger
insistette per avere il ruolo. L’attore celebre per film
come Terminator e Atto di Forza desiderava da
tempo partecipare ad un film comico, desideroso di non rimanere
bloccato nel genere action. Quando lesse il copione del film I
gemelli insistette a lungo con la produzione affinché lo
scegliessero come protagonista.
4. De Vito accettò il ruolo
dopo Schwarzenegger. De Vito fu contattato per il ruolo di
Vincent successivamente all’ingresso di Schwarzenegger nel
progetto. Quando seppe chi avrebbe interpretato la sua controparte
nel film, l’attore accettò immediatamente, convinto che il duo
sarebbe risultato perfetto per l’intento del film.
5. I due attori accettarono
uno stipendi più basso del solito. Pur di realizzare il
film, i due attori protagonisti acconsentirono ad avere un compenso
più basso del loro solito. I due stipularono un contratto che
garantiva poi loro il 20% degli incassi, ottenendo così il più
grande compenso della loro carriera.
6. Il figlio del regista ha
un cameo.Jason Reitman, figlio di Ivan,
appare nel film nel ruolo di uno dei partecipanti all’esperimento
che da la vita ai due gemelli. All’epoca ancora sconosciuto, Jason
sarebbe in seguito diventato un celebre regista, nominato all’Oscar
per i film Juno (2007) e
Tra le
nuvole (2009).
I gemelli streaming
7. È presente su diverse
piattaforme. È possibile trovare il film all’interno del
catalogo di numerosi e celebri siti streaming, tra cui Rakuten TV,
Chili, Google Play e Apple Itunes. Su queste è possibile sia
noleggiare che acquistare il film. Dall’11 ottobre 2019 la
pellicola è inoltre disponibile nel catalogo della piattaforma
Netflix.
8. È disponibile anche su
piattaforme non a pagamento. È possibile trovare il film
anche nel catalogo del sito AltaDefinizione, il quale permette
l’accesso gratuito a tutti i suoi titoli. È bene sottolineare che
per quest’ultimo non si garantisce la qualità e la sicurezza dello
streaming, cose che invece sono certe per le piattaforme a
pagamento.
I gemelli 2
9. Stanno sviluppando il
sequel. Ad oltre trent’anni di distanza, i produttori del
film sono al lavoro sul sequel del film. La trama di questo si
baserebbe sul ritrovamento di un terzo gemello, interpretato
dall’attore Eddie Murphy. Il film si dovrebbe
intitolare Triplets, e stando a quanto dichiarato da De
Vito nel marzo del 2019 la sceneggiatura sarebbe ancora in fase di
sviluppo. Anche Schwarzenegger si sarebbe dichiarato pronto a
riprendere il ruolo.
I gemelli colonna sonora
10. I brani presenti nel
film sono diventati celebri. La pellicola è ricca di
canzoni divenute in seguito popolari grazie al successo del film.
Tra i brani più gettonati si riscontrano Turtle Shoes di
Herbie Hancock, Brother to brother del
gruppo The Spinners e I only have eyes for
you di Marilyn Scott. Altri brani presenti
nel film sono stati composti da Terry Bozzio,
Tony Hymas e Jeff Beck.
Benché forse poco noto, l’attore
Joe Manganiello è apparso in numerosi film e serie
TV di successo, facendosi sempre notare per le sue interpretazioni
di rilievo. Che ricopra la parte del duro o ruoli più complessi e
sfaccettati, l’attore ha spesso dimostrato di sapersi calare in
storie e contesti continuamente differenti, ricevendo le attenzioni
del pubblico.
Ecco 10 cose che non sai su
Joe Manganiello.
Joe Manganiello film
1. È apparso in numerosi
film di successo. L’attore debutta al cinema nel 2002 nel
film Spider-Man, dove ricopre il ruolo di Flash Thompson
recitando accanto a Tobey Maguire, Kirsten
Dunst e James
Franco. L’attore recita poi nei film Dietro le
linee nemiche III – Missione Colombia (2009), Che cosa
aspettarsi quando si aspetta (2012), Magic Mike
(2012), Sabotage (2014), Magic Mike
XXL (2015), Justice
League (2017) e Rampage – Furia
animale (2018).
2. È celebre per alcuni
ruoli televisivi. Nel corso della sua carriera l’attore è
inizialmente apparso in serie TV come Las Vegas (2006),
CSI – Scena del crimine (2006), Close to Home
(2006), ottenendo poi un ruolo ricorrente nella serie TV How I
Met Your Mother (2006-2012). L’attore recita poi nelle serie
Scrubs (2007), E.R. – Medici in prima linea
(2007), One Tree Hill (2008-2010), e ricopre il ruolo di
Alcide Herveaux nella serie True Blood (2010-2014).
Joe Manganiello Instagram
3. Ha un profilo
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 2,2 milioni di persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere curiosità o
fotografie scattate in momenti di svago. Non mancano poi immagini
promozionali dei suoi progetti cinematografici o televisivi.
Joe Manganiello moglie e figli
4. È sposato. Dalla
fine del 2014 l’attore ha una relazione con l’attrice colombiana
Sofia Vergara. I due si sposano poi nel novembre
2015 in Florida. I due hanno più volte indicato le loro differenze
culturali come una delle cose più affascinanti del loro rapporto.
Attualmente la coppia non ha figli.
Joe Manganiello Spider-Man
5. Ottenne un ruolo diverso
da quello per cui si era presentato. Inizialmente l’attore
si era presentato ai provini per il casting del film
Spider-Man, diretto da Sam Raimi,
proponendosi per il ruolo di Peter Parker. Tuttavia l’attore venne
invece scelto per il ruolo del bullo Flash Thomspon.
Joe Manganiello Magic Mike
6. Non credeva potesse
diventare un successo. Pur essendo riconoscente per
l’occasione di poter recitare per un regista come Steven
Soderbergh, l’attore non credeva che il film Magic
Mike potesse ottenere particolari riconoscimenti da parte del
pubblico. Il film si presentava come un prodotto indipendente
girato in pochi giorni e con un budget limitato. Rimase
particolarmente stupito ed emozionato quando invece la pellicola si
rivelò un successo al box office, riscontrando un grande
apprezzamento da parte del pubblico.
Joe Manganiello True Blood
7. È entusiasta dello
sviluppo del suo personaggio. L’attore, che nella serie
True Blood interpreta Alcide Herveaux, temibile lupo
mannaro, ha dichiarato di essere stato particolarmente soddisfatto
dal modo in cui il suo personaggio è stato sviluppato e concluso.
Manganiello vedeva quanto scritto dagli sceneggiatori come la degna
conclusione del terzo atto per il suo personaggio.
Joe Manganiello Lucca Comics
8. Sarà ospite speciale
dell’evento. L’attore è stato annunciato come ospite al
prossimo Lucca Comics, dove prenderà parte ad una sessione di
Dungeons & Dragons ripresa in diretta streaming. L’iniziativa ha
scopo benefico, e gli spettatori potranno infatti partecipare con
donazioni destinate ad associazioni benefiche. L’attore si è
dichiarato onorato ed eccitato dall’idea di poter partecipare a
tale evento.
Joe Manganiello fisico
9. È considerato un sex
symbol. In più di un occasione l’attore è stato indicato
come uno degli uomini viventi più sexy, in particolare dalla
rivista People, che nel 2010 gli ha assegnato tale riconoscimento.
Manganiello è stato poi nominato “miglior fisico estivo”, ricevendo
lodi proprio per la sua prestanza fisica.
Joe Manganiello età e altezza
10. Joe Manganiello è nato a
Pittsburgh, in Pennsylvania, Stati Uniti, il 28 dicembre
1976. L’altezza complessiva dell’attore è di 196 centimetri.
Lucia Ocone è
un’apprezzata attrice, attiva tanto al cinema quanto in
televisione. La sua partecipazione a film di grande successo le ha
fatto guadagnare le attenzioni di pubblico e critica, e i suoi
ruoli di rilievo le hanno più volte permesso di mettere in mostra
le sue doti attoriali.
2. Ha recitato in
televisione. L’attrice ha recitato anche in popolari serie
televisive come Lo zio d’America (2002), Una famiglia
in giallo (2005), 7 vite (2007), I liceali 3
(2011), Il commissario Manara (2009-2011) e Tutti
insieme all’improvviso (2016).
Lucia Ocone Instagram
3. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 85 mila persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie
scattate in momenti di svago, ma non mancano anche immagini e video
promozionali dei progetti cinematografici e televisivi a cui
l’attrice ha preso parte.
Lucia Ocone figli
4. Non ha figli.
In un’intervista l’attrice ha dichiarato di non essere sposata e di
non avere figli. Ha aggiunto che non sopporta il giudizio rivolto
alle donne non sposate e non madri, frutto di una cultura
primitiva. L’attrice è una forte sostenitrice del fatto che si
possa essere realizzate e in pace con sé stesse anche senza un
compagno o dei figli.
Lucia Ocone Quelli che il
calcio
5. Ha preso parte al
programma televisivo. L’attrice è ospite ricorrente nel
programma, dove è apparsa per la prima volta nel 2005. Prenderà
parte poi fino all’edizione del 2009. Nel 2015 torna a far parte
del programma, di cui è tutt’ora tra i membri del cast principale,
imitando diversi personaggi famosi d’attualità e portando in scena
personaggi di sua invenzione.
Lucia Ocone Anna Moroni
6. È tra le sue imitazioni
più celebri. Una delle interpretazioni più riuscite
dell’attrice è quella di Anna Moroni, celebre cuoca e personaggio
televisivo, apparso per anni nel programma La prova del
cuoco. L’imitazione della Ocone ripercorreva tutte le
principali caratteristiche della cuoca, e ha mostrato le vere
potenzialità dell’attrice come interprete.
Lucia Ocone Mina
7. Ha imitato la celebre
cantante. Un’altra delle più celebri imitazioni è quella
della cantante Mina, che l’attrice ha interpretato
più volte all’interno del programma Quelli che il calcio.
Nei panni della cantante, la Ocone si sbizzarrisce a dire la
propria opinione sull’attuale panorama musicale italiano.
Lucia Ocone Poveri ma ricchi
8. Ha recitato nel film di
Fausto Brizzi. Nel film Poveri ma ricchi
l’attrice interpreta Loredana Bertocchi, moglie del personaggio
interpretato da Christian De Sica. La vicenda del
film ruota intorno all’incredibile vincita di cento milioni di euro
da parte della famiglia protagonista, la quale vede cambiare
improvvisamente il proprio status economico e trovandosi ad
affrontare situazioni sempre più comiche.
Lucia Ocone Paola Cortellesi
9. Ha più volte recitato
con l’attrice. La Ocone e la Cortellesi hanno recitato
insieme nel film Nessuno mi può giudicare, ma hanno anche
diviso più volte la scena all’interno del programma Quelli che
il calcio, dove hanno dato vita a duetti comici imitando
personalità dello spettacolo o personaggi di loro invenzione.
Lucia Ocone età e altezza
10. Lucia Ocone è nata ad
Albano Laziale, il 3 maggio 1974. L’altezza complessiva
dell’attrice è di 165 centimetri.
Attore di cinema e teatro, ma anche
celebre conduttore televisivo, Flavio Insinna è
con successo entrato nelle case degli italiani, facendosi
apprezzare per la sua simpatia e versatilità.
Ecco 10 cose che non sai di
Flavio Insinna.
Flavio Insinna film
1. Ha recitato in
lungometraggi di successo. Il debutto cinematografico
dell’attore avviene nel 1992, in Gole ruggenti.
Successivamente prende parte ai film Figli di Annibale
(1998), Guardami (1999), Il partigiano Johnny
(2000), Tuttapposto (2001), La finestra di fronte
(2003), Ex (2009), Pazze di me (2013), dove
recita accanto all’attore Francesco
Mandelli, Bianca come il latte,
rossa come il sangue (2013) e Il professor
Cenerentolo (2015) e Se mi vuoi bene (2019).
2. È apparso in numerose
serie TV. L’attore è celebre in particolar modo per i suoi
ruoli televisivi in film e serie come Uno di noi (1996),
Dio vede e provvede 2 (1997), Don Matteo
(2000-2005), Distretto di polizia (2000), La
crociera (2001), Maria Goretti (2003), Meucci –
L’italiano che inventò il telefono (2005), Cotti e
mangiati (2006-2008), Ho sposato uno sbirro
(2008-2010), Eroi per caso (2011) e La classe degli
asini (2016).
Flavio Insinna Instagram
3. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 103 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie
scattate in momenti di svago o immagini promozionali dei suoi
progetti da attore o conduttore.
Flavio Insinna fidanzata
4. È fidanzato.
Dal 2016 l’attore è fidanzato con Adriana Riccio, conosciuta
durante il programma Affari Tuoi, all’epoca condotto
proprio da Insinna. La coppia mantiene particolarmente privata la
loro vita sentimentale, e non si hanno ulteriori informazioni
riguardo lei, considerando anche che non appartiene al mondo dello
spettacolo.
Flavio Insinna Don Matteo
5. Tornerà ad interpretare
il suo vecchio ruolo. Nelle prime stagioni della serie Rai
con Terrence Hill, Insinna interpretava il
capitano dei carabinieri Flavio Anceschi. L’attore riprenderà il
ruolo ad anni di distanza all’interno della dodicesima stagione
della serie, annunciata come probabile conclusione delle avventure
del celebre prete.
Flavio Insinna L’eredità
6. È il nuovo conduttore
del programma. L’attore è attualmente il conduttore del
programma L’eredità, trasmesso in prima serata su Rai Uno.
Il celebre gioco a quiz è tra i programmi più seguiti dell’attuale
palinsesto, trovando proprio nella brillante conduzione di Insinna
il suo punto di forza.
Flavio Insinna padre
7. Ha scritto un libro
dedicato al padre. Insinna è autore del libro Neanche
con un morso all’orecchio, edito nel 2012 e dedicato al padre.
All’interno del libro Insinna racconta senza sconti e in modo
intimo e introspettivo il rapporto con il padre e il vuoto lasciato
dalla sua scomparsa.
Flavio Insinna Se mi vuoi
bene
8. Segna il suo ritorno al
cinema. L’attore tornerà al cinema nel 2019 con il film
Se mi vuoi bene, diretto dal regista Fausto
Brizzi e tratto dal suo romanzo omonimo. Reciterà insieme
agli attori ClaudioBisio,
Sergio Rubini, Gian Marco
Tognazzi e Lucia Ocone.
Flavio Insinna studi
9. Ha studiato con
Gigi Proietti. Nel 1988 Insinna si iscrive alle
audizioni per il Laboratorio di esercitazioni sceniche diretto dal
regista e attore Gigi Proietti. Insinna si presenta al provino
finale con un monologo tratto da Edmund Kean, genio e
sregolatezza. Superato il provino, Insinna si diploma in
seguito nel 1990.
Flavio Insinna età e altezza
10. Flavio Insinna è nato a
Roma, il 3 luglio 1965. L’altezza complessiva dell’attore
è di 174 centimetri.
Tra i più apprezzati interpreti del
cinema italiano, l’attore Sergio Rubini si è negli
anni costruito una carriera di tutto rispetto, collaborando con
importanti autori e partecipando a film di grande successo di
pubblico e critica. Rubini ha poi compiuto anche il passaggio
dietro la macchina da presa, dimostrando le sue capacità tanto come
attore quanto come regista.
Ecco 10 cose che non sai di
Sergio Rubini.
Sergio Rubini film
1. Ha una lunga
filmografia. Il debutto cinematografico dell’attore
avviene nel 1985, quando partecipa a Desiderando Giulia.
Successivamente l’attore inizia a farsi notare in film come Il
caso Moro (1986), Intervista (1987) e Treno di
panna (1988). La sua esperienza nel cinema subisce una svolta
a partire dagli anni novanta, con film come La stazione
(1990), Al lupo al lupo (1992), Una pura
formalità (1994), Prestazione straordinaria (1994),
Nirvana (1997), Il viaggio della sposa (1997),
Del perduto amore (1998) e Il talento di Mr.
Ripley (1999), dove recita accanto agli attori Matt
Damon e Jude
Law. Tra gli altri più celebri titoli a cui l’attore
ha preso parte si annoverano Tutto l’amore che c’è (2000),
La passione di Cristo (2004), Manuale d’amore
(2005), Colpo d’occhio (2008), Qualunquemente (2011), L’ultima ruota del
carro (2013), La stoffa dei
sogni (2015), Dobbiamo
parlare (2015), Non è un paese per giovani
(2017), Moschettieri del re –
La penultima missione (2018), Il grande
spirito (2019).
2. Ha recitato anche in
televisione. Nel corso degli anni l’attore si è fatto
notare anche per le sue partecipazioni televisive. In particolare
si annoverano Un altro varietà (1986), Cinemaa che
follia! (1988), Il conte di Montecristo (1998),
La contessa di Castiglione (2006) e La strada di
casa (2017-in corso).
3. Si è distinto come
regista. Sin dai primi anni della sua carriera l’attore si
fa notare anche per le sue ambizioni da regista, e realizza film di
successo come La stazione, Il viaggio della
sposa, La terra e L’uomo nero. Rubini è
inoltre solito ricoprire anche il ruolo del protagonista nei suoi
film.
Sergio Rubini Instagram
4. Non possiede un proprio
account. Sergio Rubini non ha un profilo personale sul
social network Instagram, probabilmente per tenere maggiormente
separata la propria vita privata da quella pubblica. Esistono
tuttavia alcune fan page dedicate all’attore contenenti i suoi più
recenti scatti fotografici o novità sui suoi progetti
cinematografici.
Sergio Rubini Margherita Buy
5. Sergio Rubini e
Margherita Buy erano sposati. I due attori si sono
conosciuti durante gli anni di studio all’Accademia Nazionale
d’Arte Drammatica di Roma, arrivando poi a sposarsi nel 1991. La
coppia ha tuttavia annunciato il divorzio soltanto due anni dopo.
Nonostante ciò hanno continuato a lavorare insieme, condividendo
più volte la scena in film come Mi rifaccio vivo, L’amore
ritorna e Moschettieri del re.
Sergio Rubini Carla Cavalluzzi
6. Hanno una
relazione. L’attore è attualmente fidanzato con la
sceneggiatrice Carla Cavalluzzi, la quale ha
esordito al cinema collaborando proprio con Rubini alla
sceneggiatura dei film L’anima gemella e L’amore
ritorna. I due hanno così proseguito il sodalizio artistico
anche per i successivi film diretti dall’attore.
Sergio Rubini Rocco Papaleo
7. Hanno lavorato insieme
molteplici volte. Rubini e l’attore Rocco
Papaleo sono amici di vecchia data, ed hanno preso parte a
più di un progetto in comune. Tra i film di cui sono stati
protagonisti insieme si annoverano Del perduto amore,
Moschettieri del re e Il grande spirito, questo
ultimo regia proprio di Rubini.
Sergio Rubini La strada di
casa
8. È rimasto affascinato dal
ruolo. Rubini è protagonista insieme all’attore
Alessio Boni della serie La strada di
casa, in onda su Rai Uno. Per la seconda stagione, Rubini si è
dichiarato sorpreso dai nuovi percorsi intrapresi dal personaggio,
che se prima era un persecutore ora diviene fido alleato. L’attore
si è concentrato così sull’umanità che porta a compiere questo
cambiamento, ritenendosi affascinato dal modo in cui questo
avviene.
Sergio Rubini Il grande
spirito
9. È il suo nuovo film da
regista. Per film Il grande spirito l’attore
ricopre il doppio ruolo di regista e interprete, recitando accanto
agli attori Rocco Papaleo e Ivana
Lotito. Il desiderio di Rubini era quello di realizzare un
film contro il cinismo attraverso l’incontro tra due personaggi
apparentemente diversi ma ugualmente emarginati.
Sergio Rubini età e altezza
10. Sergio Rubini è nato a
Grumo Appula, in Puglia, il 21 dicembre 1959. L’altezza
complessiva dell’attore è di 178 centimetri.
Claudio Bisio è tra
i più apprezzati comici italiani, e negli anni ha dimostrato di
saper funzionare non solo in televisione ma anche al cinema, dove è
stato protagonista di numerosi film di successo. L’attore ha
inoltre provato il suo talento misurandosi anche con diversi ruoli
drammatici, cosa che gli ha fatto guadagnare la stima di pubblico e
critica.
Ecco 10 cose che non sai su
Claudio Bisio.
Claudio Bisio film
1. È stato protagonista di
lungometraggi di successo. La carriera televisiva
dell’attore ha inizio nel 1983, quando prende parte al film
Sogno di una notte d’estate. Da qui inizia a comparire nei
film Scemo di guerra (1985), I picari (1987),
Mediterraneo (1991), Sud (1993), Albergo
Roma (1996), La tregua (1997), Natale a New
York (2006), Manuale d’amore 2- Capitoli successivi
(2007), Ex (2009), Benvenuti al
sud (2010), Maschi contro femmine (2010),
Benvenuto
Presidente! (2013), Confusi e felici (2014),
Non c’è più religione (2016), Arrivano i prof
(2018) e Bentornato Presidente (2019).
2. Ha partecipato ad alcune
fiction. Negli anni l’attore si è dedicato anche alla
televisione, comparendo in fiction come Zanzibar (1988),
Casa dolce casa (1990), Un giorno fortunato
(1997), Belli dentro (2005), Due imbroglioni e…
mezzo! (2007), Due imbroglioni e… mezzo! 2 (2010) e
The Comedians (2017).
3. È un noto
doppiatore. In più di un’occasione l’attore si è distinto
come doppiatore, dando ad esempio voce al bradipo Sid nella serie
di film d’animazione L’era glaciale (2002). Prende poi
parte al doppiaggio dei film Hotel
Transylvania (2012), Ernest & Celestine (2012),
Hotel Transylvania
2 (2015) e Hotel Transylvania 3 – Una vacanza
mostruosa (2018).
Claudio Bisio Instagram
4. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 202 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie
scattate in momenti di svago, ma anche immagini promozionali dei
suoi progetti cinematografici o televisivi.
Claudio Bisio moglie e figli
5. È sposato.
Nell’agosto del 2003 l’attore si sposa con la giornalista Sandra
Bonzi, sua compagna di lunga data. Prima di sposarsi i due avevano
già avuto due figli, nati rispettivamente nel nel 1996 e nel 1998.
Nel 2008 la coppia pubblica un libro scritto a quattro mani,
intitolato Doppio misto. Autobiografia di coppia non
autorizzata, dove raccontano con ironia la loro vita di
coppia, sottolineando i diversi punti di vista.
Claudio Bisio Bentornato
Presidente!
6. Ha ripreso il ruolo
precedentemente interpretato. Sei anni dopo il film
BenvenutoPresidente! Claudio Bisio ha ripreso il
ruolo di Giuseppe Garibaldi nel sequel intitolato Bentornato
Presidente!. L’attore si è detto convinto dalla sceneggiatura
poiché sentiva che il film potesse parlare direttamente a quanti si
sono stufati dell’attuale clima di odio, in una società dove i
social network sembra non aiutare a riguardo.
Claudio Bisio Rapput
7. Ha inciso un popolare
brano rap. Nel 1991 l’attore rilascia il suo tutt’ora
unico album musical, Paté d’animo, al cui interno è
contenuto il brano rap intitolato Rapput (senza fiato) che
diventa uno dei tormentoni estivi dell’anno. Il brano risultò
essere il più venduto di quell’anno in Italia, regalando così a
Bisio notorierà anche in campo musicale.
Claudio Bisio capelli
8. Ha sofferto di calvizie
precoce. Durante gli anni di accademia al Piccolo Teatro
di Milano l’attore iniziò a soffrire di calvizie, perdendo
progressivamente tutti i capelli. I suoi insegnanti gli dissero che
senza sarebbe finito a fare il caratterista e l’attore provò così a
portare per i primi lavori un parrucchio, non trovandosi tuttavia a
suo agio. Bisio decise così di essere sé stesso, riuscendo infine a
trovare il successo nonostante l’assenza di capelli.
Claudio Bisio film 2019
9. Ha diversi progetti in
programma. Nel 2019 l’attore presterà la sua voce al
gorilla protagonista del film Attenti al gorilla, con
protagonista l’attore Frank Matano. Interpreta poi
il protagonista nel film Bentornato Presidente! e recita
nel nuovo film di FaustoBrizzi
intitolato Se mi vuoi bene. L’attore apparirà poi nel film
Cops – Una banda di poliziotti, per la regia di
Luca Miniero.
Claudio Bisio età e altezza
10. Claudio Bisio è nato a
Novi Ligure, in Piemonte, il 19 marzo 1957. L’altezza
complessiva dell’attore è di 178 centimetri.
Noto per i suoi ruoli da villain,
l’attore Ed Skrein si è negli anni costruito una
buona fama, affermandosi anche per il suo caratteristico volto. Pur
se in ruoli talvolta marginali, Skrein ha saputo farsi notare, e la
sua partecipazione a film di successo gli ha permesso di
raggiungere facilmente le attenzione del grande pubblico.
Ecco 10 cose che non sai di
Ed Skrein.
Ed Skrein film
1. Ha recitato in film di
successo. L’attore debutta sul grande schermo nel 2012,
con il lungometraggio III Manors. Successivamente prende
parte ai film The Sweeney (2012), I vichinghi
(2014), La spada della vendetta (2015), Tiger
House (2015), The Trasporter Legacy (2015), Kill
Your Friend (2015), Deadpool
(2016), Tau (2017), In Darkness (2018), Se la strada potesse
parlare (2018), Alita – Angelo della
battaglia (2019), Maleficent – Signora del male
(2019) e Midway (2019).
2. Ha recitato in famose
serie TV. L’attore è celebre anche per alcuni ruoli
televisivi. In particolare si è fatto notare in Il Trono di Spade, dove a partire dalla
terza stagione ricopre il ruolo di Daario Naharis, venendo tuttavia
sostituito a partire dalla stagione successiva. Appare in seguito
in alcuni episodi della serie The Tunnel (2013).
Ed Skrein Instagram
3. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 199 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie
scattate in momenti di svago. Non mancano tuttavia anche immagini
tratte dai set a cui prende parte o dalle premier a cui partecipa
per promuovere i propri progetti.
Ed Skrein moglie
4. Tiene particolarmente
privata la sua vita sentimentale. L’attore ha dimostrato
negli anni di voler tenere separata la sua vita pubblica da quella
privata. Skrein non è infatti solito condividere dettagli sulla
propria vita sentimentale, ma è noto essere sposato e avere un
figlio con la sua compagna.
Ed Skrein Hellboy
5. Ha abbandonato il
film. L’attore era stato scelto per far parte del cast del
film Hellboy,
reboot cinematografico del celebre personaggio dei fumetti. Nel
film Skrein doveva interpretare il ruolo di Benjamin Daimio, un ex
marine di origini asiatiche. Tuttavia l’attore ha rinunciato al
ruolo nel momento in cui sono sorte lamentele da parte dei fan
riguardo il whitewashing del personaggio, che da asiatico veniva
infatti ad essere interpretato da un attore occidentale. L’attore,
attraverso un post su Twitter, si è scusato con i fan, affermando
di comprendere il loro disappunto e abbandonando di conseguenza il
film.
Ed Skrein Il Trono di Spade
6. Ha volontariamente
lasciato la serie. Dopo aver interpretato il ruolo di
Daario negli ultimi episodi della terza stagione de Il Trono di
Spade, l’attore ha annunciato che non avrebbe ripreso il ruolo
nella quarta stagione. Stando a quanto dichiarato dall’attore, la
decisione sarebbe scaturita dal desiderio di trascorrere più tempo
in famiglia, ma anche dall’opportunità di recitare come
protagonista nel film The Transporter Refueled.
Ed Skrein Deadpool
7. Interpreta il cattivo del
film. Nel film Deadpool con Ryan
Reynolds, l’attore interpreta Ajax, un villain che
l’attore ha dichiarato di aver particolarmente apprezzato. In
particolare Skrein si è rivelato entusiasta dell’occasione di poter
dare al suo personaggio più di una chiave di lettura, portando così
in scena una personalità complessa e multiforme.
8. Si è allenato duramente
per una sequenza in particolare. L’attore ha rivelato di
essersi sottoposto ad un duro e costante allenamento per affrontare
la sequenza del film ambientata nel laboratorio, dove trova origine
il personaggio di Deadpool. Skrein ha dichiarato che quella è la
sua sequenza preferita, sia per l’azione richiesta che per il
rapporto che si genera tra il suo personaggio e quello di
Reynolds.
Ed Skrein Maleficent
9. Sarà il villain del
sequel. L’attore comparirà nel nuovo film Disney,
Maleficent – Signora del male, sequel del live-action
distribuito nel 2014. Nel film Skrein reciterà al fianco di
Angelina
Jolie, Michelle Pfeiffer e Elle
Fanning, interpretando il ruolo del villain, Borra,
che cercherà di conquistare il regno scatenando una sanguinolenta
guerra.
Ed Skrein età e altezza
10. Ed Skrein è nato a
Londra, il 29 marzo 1983. L’altezza complessiva
dell’attore è di 185 centimetri.