Che sia un sequel, un prequel, un
reboot o addirittura un “interquel”, è tutto da vedere. Ma si può
sicuramente definire un successo. Nonostante abbia subito un
pesante calo nel secondo weekend di uscita in patria, Alien:
Romulus ha
superatoun’importante
pietra miliare del box office mondiale. Diretto da
Fede Álvarez, il film è il sequel del
fondamentale film originale di Ridley Scott, Alien,
e un prequel dell’altrettanto amato seguito di James Cameron, Aliens. Uscito decenni dopo
questi film, Alien: Romulus ha superato i loro incassi globali.
Il film ha incassato circa 16
milioni di dollari nel secondo fine settimana al botteghino
nazionale e altri 41 milioni di dollari nei mercati esteri. Il film
ha così raggiunto i 72 milioni di dollari in patria e i 152 milioni
di dollari all’estero. Alien: Romulus ha ora
incassato un totale globale di 225 milioni di
dollari e ha ancora diversi mercati esteri da aprire.
Prodotto con un budget di circa 80 milioni di
dollari, il film ha superato in un colpo solo i 186
milioni di dollari globali di Alien, i 183 milioni di
dollari globali di Aliens e i 158 milioni di dollari
globali del divisivo Alien 3 di David
Fincher. Va notato che in dollari del 2024 tutti e tre
i film avrebbero guadagnato molto di più.
Questo fine settimana,
Alien: Romulus ha anche superato i 160
milioni di dollari di
Alien: Resurrection e i 172 milioni di dollari di
AVP: Alien Vs. Predator. Tra pochi
giorni, il film supererà anche i 238 milioni di dollari con cui
Alien:
Covenant ha concluso la sua corsa nelle sale,
consolidandosi come il secondo capitolo più grande nella
storiadel lungo franchise di
fantascienza. Il film di Alien che ha incassato di
più, sia a livello nazionale che mondiale, rimane Prometheus.
Anch’esso diretto da Scott, il film ha incassato circa 125 milioni
di dollari in patria e poco più di 400 milioni di dollari nel mondo
nel 2012.
Il franchise di Alien ha
incassato poco meno di 2 miliardi di dollari in tutto il
mondo
Alien: Romulus ha debuttato
con recensioni per lo più positive: ha un
punteggio di “freschezza” dell’80% sul sito aggregatore Rotten
Tomatoes. Ha anche ottenuto un punteggio di pubblico
dell’86% su RT e un CinemaScore B+ dal pubblico del giorno di
apertura. Nella sua recensione,Gianmaria Cataldo di Cinefilos.it ha scritto che
il film è “indubbiamente avvincente, ben concepito e
raccapricciante il giusto”, ma ha criticato la parte centrale per
essere troppo incentrata sulla nostalgia Con Cailee Spaeny, Isabela Merced, David Jonsson
e Archie Renaux, Alien: Romulus è nelle
sale.
A un mese dal ritorno di una delle
serie procedurali più amate d’America, 9-1-1,
è stata rilasciata una nuova immagine per preparare i fan alle
emozioni che verranno.
L’ottava stagione di 9-1-1è prevista per il 26 settembre e
con essa arriva anche un nuovo look di Eddie, che nei prossimi
episodi sfoggerà dei baffi. Questo potrebbe non essere una sorpresa
per molti che sono rimasti incollati agli aggiornamenti su questo
acclamato show; tuttavia, i fan possono dare un nuovo sguardo
all’amato personaggio, come si vede nell’immagine svelata qui
sotto.
9-1-1,
creato da Ryan Murphy, Brad
Falchuk e Tim Minear, è stato rinnovato
per un’ottava stagione nell’aprile del 2024, circa un mese dopo la
prima della stagione 7. Attualmente sono protagonisti della serie
Angela Bassett nel ruolo di Athena
Grant, Peter Krause nel ruolo di Bobby
Nash, Oliver Stark nel ruolo di Evan
Buckley, Jennifer Love Hewitt nel ruolo di
Maddie Buckley, Ryan Guzman nel ruolo di Eddie Diaz,
Aisha Hinds nel ruolo di Henrietta Wilson,
Kenneth Choi nel ruolo di Howard Han e
Gavin McHugh nel ruolo di Christopher Diaz. Tra i
membri ricorrenti del cast della settima stagione figurano
Declan Pratt nel ruolo di Danny Wilson,
Tracie Thoms nel ruolo di Karen Wilson,
Lou Ferrigno Jr. nel ruolo di Tommy Kinard e
Malcolm Jamal Warner nel ruolo del Dr. Amir.
Guardando l’ultima apparizione di
Eddie per la prossima stagione, viene immortalato mentre
indossa la sua attrezzatura da lavoro con il gomito appoggiato al
camion della squadra. I nuovi baffi di Eddie rimangono intatti
mentre guarda cupo con le labbra serrate. Vale la pena notare che
il suo nuovo look è stato svelato per la prima volta non molto
tempo fa, anche quando la serie ha svelato il futuro del
nuovo capitano del 118, Gerrard (Brian
Thompson), che ha preso il posto del Bobby di Krause nella
gestione della caserma dei pompieri nel finale della settima
stagione.
L’ottava stagione di 9-1-1 potrebbe vedere il ritorno di
Bobby
A proposito del futuro di Gerrard, meno di una settimana fa
Hinds ha pubblicato su TikTok un
filmato sul set che lasciava intendere che la seconda stagione
della nuova serie potrebbe non durare a lungo. Erano presenti
diversi membri del cast e della troupe, tra cui Krause, e in quel
momento si stava girando anche il secondo episodio della nuova
stagione. Sebbene non ci siano state conferme precise sulla durata
del regno di Gerrard, il teaser suggerisce la possibilità di un
ritorno di Bobby all’inizio della stagione. Inoltre, è molto
probabile che la stagione 8 sia caratterizzata da un’emergenza api
in più episodi, ma i fan dovranno ovviamente aspettare per
scoprirlo!
9-1-1 – stagione 8 debutta il 26 settembre
negli USA sulla ABC.
Ecco il trailer di Super/Man: The Christopher Reeve Story, uno
dei film documentari più attesi dai fan dei cinecomics e dai fan del cinema in generale. È
difficile trovare un fan dell’Uomo d’Acciaio che non abbia
considerato Christopher Reeve come il miglior
Superman live-action di sempre, e per molti, la sua interpretazione
dell’iconico supereroe della DC Comics è tra le più grandi che
abbiamo visto in qualsiasi film di fumetti.
Reeve ha interpretato Clarke
Kent/Superman in quattro film e le sue performance rimangono
influenti e stimolanti ancora oggi. L’attore ha recitato in
numerosi altri film dopo aver appeso il mantello, prima del suo
fatale infortunio in un incidente a cavallo nel 1995 che lo ha
lasciato paralizzato dal collo in giù.
Dopo il suo incidente,
Christopher Reeve è diventato un attivista
instancabile nella ricerca di una cura per le lesioni del midollo
spinale, nonché un appassionato sostenitore dei diritti e
dell’assistenza ai disabili, continuando nel contempo la sua
carriera nel cinema davanti e dietro la macchina da presa.
Ora, il nuovo documentario dei
registi di McQueen Ian Bonhôte e Peter Ettedgui,
Super/Man: The Christopher Reeve Story, si
concentra sulla straordinaria vita e carriera del leggendario
attore e comprende clip di interviste inedite e filmati dietro le
quinte.
In vista del suo prossimo progetto
con la serie creata daJon Watts
e Christopher Ford, Bryce Dallas
Howard ha parlato con Collider durante un panel Fan
Expo Canada a Toronto, dove ha condiviso la sua esperienza
estremamente positiva nel lavorare a Skeleton Crew con i suoi amici del
college:
“Ho amato lavorare a ‘Skeleton
Crew’.L’ho adorato.Jon Watts e Christopher Ford,
che sono i nostri showrunner, hanno frequentato la NYU con mio
marito.Eravamo amici.Mio marito ha recitato nei
loro cortometraggi, quindi abbiamo fatto il tifo per loro e per Jon
Watts ovviamente con ‘Spider-Man’ e tutto il resto, e siamo davvero
entusiasti”.
La Howard ha anche espresso la sua
eccitazione per la partecipazione alla serie, elogiando il cast e
la troupe di Skeleton Crew. Ha definito Jude Law, che interpreta un misterioso
utilizzatore della Forza che potrebbe essere amico o nemico del
gruppo di giovani eroi, una presenza “fantastica” nella serie. Ha
avuto parole di elogio anche per gli altri registi della
serie, tra cui i registi di Everything Everywhere All at
OnceDaniel Kwan e
Daniel Scheinert, il regista de
Il cavaliere verdeDavid
Lowery e il regista di
MinariLee Isaac
Chung.
Skeleton Crew riporta il franchise di Star Wars in
periferia
Skeleton
Crew è l’ultima serie Disney+Star
Wars che si svolge nell’era della Nuova Repubblica.
Questo colloca la nuova serie tra gli eventi di Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello
Jedi e Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della
forza, e la colloca nello stesso periodo di
tempo approssimativo di The Mandalorian, The Book of Boba
Fett e
Ahsoka. Ciononostante, gli eventi di
Skeleton Crew sembrano essere molto autonomi,
concentrandosi su un nuovo cast di personaggi ed esplorando mondi
mai visti prima.
Come si vede nel trailer che ha
debuttato al D23 Expo 2024, i giovani personaggi di Skeleton Crew, ispirati ai
Goonies, sono cresciuti in un tranquillo e
pacifico quartiere di periferia. Tutto cambia quando i ragazzi
scoprono un tempio Jedi abbandonato, che nasconde segreti che li
rendono il bersaglio di diversi pericolosi interessati. La loro
unica speranza potrebbe risiedere in un misterioso reietto Jedi, ma
resta da vedere dove risieda la sua vera lealtà.
Skeleton Crew debutta in esclusiva su
Disney+ il 3 dicembre 2024.
Dopo X – A Sexy Horror Story e Pearl, Ti West
conclude la sua trilogia sexy-horror con
MaXXXine, al cinema dal 28 agosto con
Lucky Red e Universal, che
accompagna l’eroina del titolo a Hollywood, a caccia della sua
grande occasione nel cinema che conta. Questa volta, il riferimento
del regista sono i thriller anni ’80 e un certo tipo di suggestioni
noir che arricchiscono un universo visivo e tematico derivato e
ricco.
X – A Sexy Horror
Story e Pearl
Quando è arrivato
X – A Sexy Horror Story al cinema, i fan di
West sono accorsi per festeggiare il ritorno del regista culto e si
sono trovati davanti un prodotto affascinante che elaborava una
serie di ispirazioni differenti e che omaggiava i classici del
cinema horror, primo su tutti Non aprite quella porta, unitamente a
un gusto voyeurismo del porno degli anni ’70. Una combinazione
insolita per un film che però non ha mai superato lo status di
slasher realizzato da un regista capace e devoto al genere.
L’assassina era una vecchia contadina, con vecchi sogni di gloria e
frustrazione sessuale, interpretata grazie a pesantissime dosi di
trucco da Mia Goth, volto dell’intero progetto
cinematografico.
Nel 2022 infatti
troviamo Goth nei panni di Pearl, proprio quella stessa vecchia,
in un secondo capitolo prequel in cui scopriamo la giovinezza
dell’assassina di X, una ragazza dalle guance rosse che viveva
nella fattoria della sua famiglia in Texas nel 1918, ossessionata
dall’idea di diventare una star nel nuovo e vivace mondo del
cinema. Il film è un piccolo gioiello, una perla si potrebbe dire!
E Mia Goth dimostra delle doti di attrice
consumata, intensa e drammatica, oltre che deliziosamente folle
mentre mette in scena dialoghi esistenziali e omicidi efferati con
un forcone.
MaXXXine, la
trama
La traiettoria della
trilogia è quindi in crescita, per adesso, per cui è giusto
aspettarsi da MaXXXine che questa ascesa
continui. Il film è un seguito diretto di X, in cui troviamo la
bella Maxine a Hollywood nel 1985, mentre si è lasciata alle spalle
gli orrori a cui abbiamo assistito nel primo film. Maxine Minx è
ora una affermata attrice di film per adulti e cerca spazio nel
cinema che conta. Come Pearl, desidera essere una star. La
vediamo quindi alle prese con un provino per The Puritan II, un
horror di serie Z che però rappresenterebbe un piccolo avanzamento
di carriera per il suo posizionamento. Il passaggio da film da
tripla X a film tradizionali non è mai stato possibile in quegli
anni (ci provò Brian De Palma con Annette Haven,
lo studio bloccò la sua proposta), ma la nostra protagonista ha una
marcia in più. Il suo fuoco interiore è la fame di notorietà e il
desiderio di risollevarsi dalla depressione dell’industria del
sesso. E Mia Goth è perfettamente capace di portare questa fame
sullo schermo con una ferocia affascinante e irresistibile che
rende la sua Maxine un personaggio memorabile.
Con
MaXXXine, Ti West sceglie
di affondare dentro il sexploitation degli anni ’80 con feticismo
documentaristico, quasi, che ricorda l’ossessione di
Quentin Tarantino per i piedi e alcuni film
italiani. Strade scarsamente illuminate, donne in lingerie di
pelle, stalker psicopatici che ricordano molti degli
spettatori.
Ti West e il sexploitation
anni ’80
Non solo, il trucco di
Ti West è quello di utilizzare elementi reali
calati nell’universo immaginario che racconta, sfruttando
personaggi di serial killer davvero esistiti e trasformandoli nel
pazzi stalker delle sue storie, come fa in questo caso. Un pastiche
slasher che aumenta la suspance, che però si scontra con la
contemporaneità dell’eroina di turno, che non si fa intimorire da
un molestatore mascherato da Buster Keaton che la insegue in un
vicolo, Maxine non urla, ma estrae la pistola e l’uomo diventa in
un attimo lui stesso vittima, costretto a mettersi in ridicolo,
lasciando libera la sua vittima.
West mescola il suo
gusto con la contemporaneità di quello che racconta, inserendo
nella storia la protesta cristiana contro la peccaminosa cultura
pop che promuoveva l’heavy metal “satanico”, il porno, i film
horror sui demoni. Una “guerra” al cristianesimo puritano che
diventa poi il vero villain della storia. E sembra che West abbia
trovato il modo di inserire nel film in piena luce il suo messaggio
e il suo intento: la regista di The Puritan II, per cui viene poi
scelta Maxine, Elizabeth Bender (Elizabeth
Debicki), dichiara che cerca di realizzare un film di
serie B con idee di Serie A, dichiarazione se sembra rispecchiare
alla perfezione l’intento di West stesso.
E in questa
consapevolezza di sé, MaXXXine perde di
vista quello che era invece il punto forte di Pearl, l’inatteso, il contrasto. Se nel
secondo la fanciulla si trasformava in assassina in maniera
inaspettata, nel primo l’eroina che si confronta con il male
diventa una struttura morale che depotenzia il film,
banalizzandolo.
Prime Video svela le prime immagini del
film Original giapponese Broken Rage,
prodotto da Amazon MGM Studios. Presentato il prossimo venerdì 6
settembre in anteprima mondiale all’81. Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia,
Broken Rage è il primo film
giapponese prodotto per un servizio streaming ad essere incluso
nella selezione ufficiale del prestigioso Festival internazionale
del Cinema. Broken Rage sarà presentato
nella sezione Fuori Concorso della Mostra e sarà disponibile in
esclusiva su Prime Video nel 2025.
Diretto, scritto e
interpretato dal leggendario regista Takeshi
Kitano, acclamato in tutto il mondo, Broken Rage
è basato sulla sua idea di esplorare “gli elementi della commedia
all’interno di un film violento”. Ridefinendo le norme del genere,
la prima parte del film racconta di un sicario, Nezumi
(interpretato da Takeshi Kitano), che lotta per la sua
sopravvivenza ritrovandosi incastrato tra la polizia e
l’organizzazione criminale Yakuza. Nella seconda parte il crudo
thriller d’azione prende una svolta inaspettata, evolvendosi in una
commedia autoironica che racconta la stessa storia ma con un tocco
umoristico accattivante.
Tadanobu
Asano, nel cast di Zatōichi (2003) e
Kubi (2023) di Kitano e nominato agli Emmy per la sua
interpretazione nella serie Shogun (2023), veste i panni
di un detective che costringe Nezumi a collaborare come informatore
segreto in un’indagine sul traffico di droga. Nao
Omori, anche lui nel ruolo di investigatore, ha debuttato
in The Outsiders (2018) ed ha preso parte a cinque film di
Kitano, tra cui Dolls (2002), Achilles and the
Tortoise (2008), Outrage Coda (2017) e Kubi
(2023).
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Il ruolo del boss di Yakuza, che
sovrintende il traffico di droga, è interpretato da Shidō Nakamura,
che ha debuttato nel film di Takeshi Kitano Kubi (2023);
nei panni del giovane boss invece troviamo Hakuryu, già in numerosi
film del cineasta giapponese. Il talentuoso cast comprende anche
Takashi Nishina (Outrage Coda, Kubi), So Kaku
(Sanctuary, 2023), oltre a famosi comici che per la prima
volta compaiono in un film di Kitano, come Gekidan Hitori, Masanori
Hasegawa (Nishikigoi), Azusa Babazono e Mogura Suzuki (Kuki
Kaidan).
Figura cardine del cinema
giapponese per gli spettori di tutto il mondo, Takeshi Kitano,
cineasta apprezzato e rispettato a livello internazionale con oltre
35 anni di esperienza, continua a spingersi oltre i limiti con la
sua ultima impresa, Broken Rage. “Quando ho
letto la sceneggiatura di Broken Rage, sono rimasto sorpreso dai
colpi di scena senza precedenti – ha detto Tadanobu Asano –
e allo stesso tempo entusiasta di poter prendere parte con il
regista a questa nuova sfida”.
“Prima di tutto,
sono stato felicissimo di poter lavorare di nuovo con Takeshi
Kitano, un regista che ammiro profondamente – ha detto Nao
Omori – Quando ho letto la sceneggiatura, sentivo che per lui
si trattava di un nuovo percorso creativo, molto diverso dal suo
precedente lavoro, e non ero sicuro di come affrontarlo. Ma sul
set, nonostante l’intensità, c’era sempre da ridere, circondati da
quell’atmosfera familiare così riconoscibile sui set di
Kitano”.
Da oggi sono disponibili il trailer,
il poster e le nuove immagini della seconda parte della quarta
stagione di Emily
in Paris. Gli ultimi 5 episodi saranno
disponibili dal 12 settembre solo su Netflix.
Dopo i drammatici eventi
del matrimonio fallito tra Camille e Gabriel, Emily è sconvolta:
prova forti sentimenti per due ragazzi diversi, ma ora Gabriel
aspetta un figlio dalla sua ex, e le peggiori paure di Alfie su lei
e Gabriel sono state confermate. In agenzia, Sylvie è costretta ad
affrontare uno spinoso dilemma del suo passato per il bene del suo
matrimonio, e il team dell’Agence Grateau deve affrontare
cambiamenti di personale. Mindy e la band si preparano per
l’Eurovision, ma quando i fondi finiscono sono costretti a
risparmiare. La chimica tra Emily e Gabriel è innegabile mentre
lavorano insieme per raggiungere una stella Michelin, ma due grandi
segreti minacciano di mettere a rischio tutto ciò che hanno
sognato. Mentre vecchie abitudini si scontrano con nuovi problemi,
Emily si sente attirata da una potenziale nuova storia d’amore… e
da una nuova città.
La prima Harley-Davidson di Max
Pezzali e l’origine del nome 883 nella quinta clip con scene
inedite della
nuova serie Sky Original di Sydney Sibilia Hanno Ucciso
L’uomo Ragno – La Leggendaria storia degli 883, che
arriverà in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dall’11
ottobre. Nell’attesa del debutto della serie, la quinta pillola
appena diffusa vede il vero Max Pezzali raccontare
al suo alter ego nella serie, Elia Nuzzolo, gli
esordi degli 883 tra Pavia e Milano, fra look improbabili e un
primo disco che avrebbe cambiato loro la vita.
La serie – una produzione Sky
Studios e Groenlandia (società del Gruppo Banijay) prodotta da
Matteo Rovere e Sydney Sibilia – è una dramedy
ritmata e brillante in otto episodi che racconta una storia di
musica, di provincia, di illusioni e di grande amicizia.
Protagonisti Elia Nuzzolo e Matteo Oscar
Giuggioli (Il filo
invisibile, Gli sdraiati, Vostro Onore)
rispettivamente nei panni di Max Pezzali e Mauro Repetto, capaci di
dar vita da giovanissimi, negli anni ’90, a un progetto diventato
in pochi anni un vero e proprio fenomeno generazionale di portata
nazionale.
Hanno Ucciso L’uomo Ragno –
La Leggendaria storia degli 883 è una serie di
Sydney Sibilia (Smetto quando voglio,
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose,
Mixed by Erry), alla regia della sua prima serie, ed è da
lui scritta con Francesco Agostini, Chiara Laudani e Giorgio
Nerone. Completano il team di regia Francesco
Ebbasta (Addio fottuti musi verdi,
Generazione 56k) e Alice Filippi (Sul
più bello, SIC).
Il protagonista di Il Sesto SensoHaley Joel
Osment riflette sul periodo trascorso lavorando con
Bruce Willis sul set del famoso thriller
psicologico. Scritto e diretto da M. Night
Shyamalan,Il Sesto Senso ruota attorno a
uno psicologo infantile di nome Dr. Malcolm Crowe che lavora con un
ragazzino che riesce a vedere e comunicare con i fantasmi. Willis
interpreta Crowe nel film, mentre il ragazzino è stato interpretato
da Osment, che all’epoca aveva 10 anni. Anche ora, il film rimane
un appuntamento memorabile per entrambi gli attori.
Ora, quasi 25 anni dopo l’uscita di
Il Sesto Senso, Osment parla a People del
thriller psicologico e del periodo trascorso sul set con Willis. Il
trentaseienne rivela che è stato molto stimolante lavorare con
l’attore veterano, che secondo lui sarà sempre una vera star del
cinema.
“Sarà sempre ciò che una star
del cinema è, nella mia mente. E avere quel carisma e quella
serietà, e poter salire sul set e lavorare con un bambino di 10
anni, ed essere davvero generoso con il suo tempo, sono stato molto
fortunato… Vedere qualcuno come Bruce farlo, è stato davvero
stimolante per me. Qualunque sia la posizione che hai nel settore,
tutti sono sulla stessa lunghezza d’onda.”
Prima di recitare nel
classico thriller di Shyamalan, Osment era apparso
in numerosi ruoli minori. Ha interpretato il ruolo di
Forrest Gump Jr. nella pluripremiata commedia
drammatica di Robert Zemeckis prima di ottenere un
ruolo di doppiaggio nel film del 1997 La bella e la bestia: Un magico
Natale come la tazza antropomorfa Chip. La svolta di
Osment, tuttavia, è arrivata in Il sesto senso,
con la sua interpretazione che ha ottenuto notevoli consensi.
Se la critica e il pubblico hanno
elogiato diversi aspetti del thriller, in particolare l’uso
intelligente del gore da parte di Shyamalan e il colpo di scena
finale di Il Sesto Senso, la performance di Osment
nei panni di Cole Sear è quella che si è distinta
di più. L’attore ha ricevuto grandi elogi da diverse parti,
guadagnandosi infine una nomination all’Oscar per la sua
performance. Sebbene non abbia ottenuto l’Oscar, ha vinto altri
riconoscimenti per la parte.
Prima dell’avvento del
Marvel Cinematic Universe e del
DCU, Il Corvo è stato
uno dei primi grandi film di supereroi che hanno davvero fatto
presa sul pubblico. Diretto da Alex Proyas, il film del 1994 era
basato sull’omonima graphic novel del 1989 di James O’Barr.
Brandon Lee, figlio della leggendaria icona delle arti marziali
Bruce Lee e lui stesso artista marziale, ha battuto attori più
affermati come River Phoenix e Christian Slater
per il ruolo principale del vendicatore non-morto Erik Draven.
Ma il 31 marzo 1993, durante le
riprese della scena in cui il suo personaggio viene ucciso, si
verificò una tragedia: Lee fu ferito a morte perché la pistola era
stata caricata con cartucce finte e non con proiettili a salve come
previsto. Lee morì solo pochi giorni prima della fine della
produzione del film e i produttori presero la difficile decisione
di terminare il film con una controfigura e con effetti digitali.
Finalmente dopo anni di ritardi, cambiamenti davanti e dietro la
macchina da presa e cambiamenti di studio, la Lionsgate ha
acquisito il reboot nel settembre 2023. The Crow
– Il Corvo è ufficialmente previsto nelle sale
per venerdì 23 agosto 2024 in USA e il 28 Agosto in ITALIA. Nello
stesso fine settimana uscirà il debutto alla regia di Zoë
Kravitz, Blink Twice, con Naomi Ackie e Channing
Tatum.
In attesa del debutto al cinema,
Eagle Pictures ha diffuso una nuova inedita clip di The Crow
– Il Corvo che vede Eric cercare vendetta
all’interno di un teatro:
Il cast di The Crow – Il
Corvo
Bill Skarsgård
si cala nei panni intimidatori di Lee per interpretare il
vendicatore condannato Eric Draven. Potrebbe non essere possibile
ricreare il carisma fisico che Lee ha portato al ruolo. Detto
questo, Skarsgård ha dimostrato di essere un attore versatile in
grado di interpretare una varietà di ruoli diversi, tra cui
Pennywise nei film di It e, più di
recente, il Marchese Vincent de Gramont in John
Wick: Capitolo 4. Tra gli altri crediti di
Skarsgård figurano Barbarian,
The Devil All the Time,
Eternals, Castle
Rock, Atomic Blonde e
Nine Days. Prossimamente interpreterà il
conte immortale nel prossimo Nosferatu
del regista Robert Eggers e sarà il protagonista
del film d’azione distopico Boy Kills
World. Forse Skarsgård non è una scelta così insolita
per interpretare una delle icone goth della cultura pop.
La cantautrice britannica
FKA Twigs interpreterà la fidanzata di Draven,
Shelley. Sebbene sia nota soprattutto per la sua musica, Twigs
è apparsa in precedenza nel dramma Honey
Boy del 2019. La scelta di un volto così noto per il
ruolo di Shelley indica un allontanamento dal film e dalla graphic
novel originali, dove la fidanzata di Draven viene uccisa
all’inizio della storia e appare solo in brevi flashback vagamente
romantici. Ma con Twigs nel ruolo, il pubblico ha probabilmente
ragione di aspettarsi che Shelley abbia un ruolo più importante che
mai nel prossimo remake.
Anche l’attore Danny
Huston (Yellowstone)
fa parte del cast, anche se non è ancora chiaro chi sia il suo
personaggio. Ma data la sua storia di cattivo in film come
Wonder Woman e 30
giorni di notte, Huston potrebbe interpretare
l’assassino e l’eventuale bersaglio di Draven. Anche
Isabella Wei (1899) fa parte del cast e
interpreta il ruolo di Zadie.
The Crow
– Il Corvo è diretto da Rupert Sanders. Eric
Draven (Skarsgård) e Shelly Webster (FKA twigs), legati da un amore
profondo, vengono brutalmente uccisi, da una banda di criminali. Di
fronte alla possibilità di salvare Shelly, il suo unico vero amore,
sacrificando se stesso, Eric intraprende una vendetta feroce e
senza pietà contro i loro assassini, viaggiando attraverso il mondo
dei vivi e dei morti determinato a rimettere a posto le cose. The
Crow – Il Corvo è in arrivo al cinema il 28 agosto 2024.
Il concept artist della MarvelWest Burt
rivela come potevano essere i costumi alternativi di
Blade nell’MCU durante lo sviluppo di Deadpool
& Wolverine. Wesley Snipes
ha fatto il suo debutto nell’MCU nei panni di uno dei personaggi
multiversali visto nel film di Shawn Levy,
apparendo nel Vuoto come una variante di Blade
eliminata dalla TVA che unisce le forze con altri sopravvissuti per
opporsi a Cassandra Nova. Blade ha combattuto gli scagnozzi di
Cassandra Nova, ha aiutato i protagonisti a fuggire dal Vuoto e ha
avuto uno degli easter egg più divertenti di Deadpool
& Wolverine sotto forma di una
frecciatina a Blade dell’MCU.
Su Instagram, Wes Burt condivide
alcuni concept art di Deadpool
& Wolverine con Blade di Wesley
Snipes. Le immagini di Burt includono un costume di Blade
che sembra simile a quello indossato dal cacciatore di vampiri nel
film Blade del 1998, un abito ispirato ai samurai, un trench e un
completo in pelle. Guarda tutte le immagini qui sotto:
Del nuovo Bladee
si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del
personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole
che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il
personaggio era già stato raccontato al cinema con i film
Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad
interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes.
La scelta di Mahershala Ali per assumere ora tale ruolo
sembra aver messo d’accordo
tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello
estetico che di carisma.
Il personaggio di Ali, come noto, ha
già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti
la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del
film Eternals, quella in cui
compare anche l’attore Kit Harington e
la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in
Blade. Come noto, il film sta però affrontando
numerosi problemi produttivi, con Ali che sembra essere stato
scontento delle prime versioni della sceneggiatura.
Sarebbe dunque stata attuata una
forte fase di riscrittura, che ha però naturalmente portato il
progetto a subire ritardi sia sull’inizio delle riprese che
sull’uscita in sala, attualmente fissata al 7 novembre
2025. Recentemente, inoltre, era stato riportato che
Yann Demange ha abbandonato la regia del film,
presumibilmente
per via di alcuni contrasti con Ali. Bladeè
dunque ora alla ricerca di un nuovo regista.
Il regista di The Haunting
of Hill HouseMike Flanagan ha commentato
la possibilità di entrare a far parte della squadra di James Gunn e Peter Safran per il futuro
DCU. Alla Fan Expo Canada 2024, Mike
Flanagan ha rivelato a Screen Rant che “gli piacerebbe”
partecipare al nascente DCU.
L’acclamato regista horror non
conferma né nega se il suo recente incontro con il produttore Peter
Safran a Parigi comporti una collaborazione in un progetto DC, ma
sembra interessante che il suo nome sia associato al nascente
universo condiviso, soprattutto date le sue skill in fatto di
horror! Ecco com’è andata la conversazione tra Flanagan e il
pubblico della convention:
Fan: Sei stato di recente a
Parigi e ti hanno visto con Peter Safran. Dovremmo aspettarci
qualcosa?
Mike Flanagan:Dirò che sono sempre stato un grande fan di James
Gunn come persona e regista, e questo è un universo di cui mi
piacerebbe far parte. E… Sì, ci stavamo divertendo.
Screen Rant: Posso chiederti
quali sono i tuoi personaggi DC preferiti? Ovviamente, non è
un’indicazione di nulla.
Mike Flanagan:Chi sono i miei personaggi preferiti? Se lo dico, sarà su
Screen Rant. [Ride] Non posso dire niente. Sì, se fai una ricerca
su Google abbastanza approfonditamente… Solo per rispondere alla
tua domanda, di sicuro amo tutti là.
Quali potrebbero essere secondo voi
i personaggi da affidare a Mike Flanagan,
considerata la sua propensione per l’orrore?
Dopo aver orchestrato diverse
sequenze d’azione insieme ad alcuni combattenti degni di nota, c’è
una co-star in particolare con cui Simu Liu si
sente onorato di aver avuto a che fare.
Durante il suo periodo sul set di
Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli,
l’attore era intimorito dall’idea di condividere lo schermo con
Michelle Yeoh, dato che è certificata nelle arti
marziali ed è nota per il suo lavoro di stunt in film come
La tigre e il dragone e Supercop.
Eppure, secondo Liu a un panel del Fan Expo Canada, l’esperienza di
recitare al suo fianco non è stata altro che gratificante. Ha detto
al pubblico:
“Quando abbiamo condiviso le
nostre scene insieme e ho avuto l’opportunità di combattere con
lei, è stato più di un combattimento, è stata una danza. Prima di
tutto, ero molto nervoso e, in secondo luogo, è così minuta e
aggraziata, e mi sentivo come un grosso pezzo di carne goffo che si
dimenava. Ha funzionato per la scena, giusto? Lei sta cercando di
insegnarmi a trovare armonia con il mio corpo, ed è molto orientato
al Tai Chi. Quindi è molto scorrevole, lei ti guida un po’, ed è
come se inciampassi. Non ho dovuto fare molto per entrare nel
personaggio, ed è fantastica. Semplicemente il tipo di persona
migliore con cui passare il tempo.”
La star di Everything
Everywhere All At Once ha interpretato la zia di
Shang-Chi, Ying Nan, che ha un ruolo fondamentale
nell’addestramento del protagonista. È lei che gli insegna lo stile
di combattimento dei protettori dei Ta Lo, oltre ad aiutarlo ad
abbracciare pienamente la sua eredità. Prima di lavorare a questo
film, l’attrice ha recitato in altre produzioni Marvel, facendo il suo debutto
ufficiale nell’MCU come Aleta Ogord in
Guardiani della Galassia Vol.
2.
Sebbene lo stesso Shang-Chi abbia
confermato che un sequel è in lavorazione, il coinvolgimento di
Yeoh nel seguito è ancora incerto. In un’intervista con Christina
Raddish di Collider, Liu ha detto che spera che la Marvel possa permettersi di
riportare sul set la vincitrice dell’Oscar. Nelle sue parole,
“È al settimo cielo e semplicemente la regina di tutto.”
Molto deve ancora essere rivelato per quanto riguarda il sequel,
incluso quando inizieranno le riprese, quali membri del cast
torneranno e cosa può aspettarsi il pubblico dalla trama. Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci
Anelli è disponibile per lo streaming su Disney+.
Super/Man: The Christopher Reeve Story è uno
dei film documentari più attesi dai fan dei cinecomics e dai fan del cinema in generale. È
difficile trovare un fan dell’Uomo d’Acciaio che non abbia
considerato Christopher Reeve come il miglior
Superman live-action di sempre, e per molti, la sua interpretazione
dell’iconico supereroe della DC Comics è tra le più grandi che
abbiamo visto in qualsiasi film di fumetti.
Reeve ha interpretato Clarke
Kent/Superman in quattro film e le sue performance rimangono
influenti e stimolanti ancora oggi. L’attore ha recitato in
numerosi altri film dopo aver appeso il mantello, prima del suo
fatale infortunio in un incidente a cavallo nel 1995 che lo ha
lasciato paralizzato dal collo in giù.
Dopo il suo incidente,
Christopher Reeve è diventato un attivista
instancabile nella ricerca di una cura per le lesioni del midollo
spinale, nonché un appassionato sostenitore dei diritti e
dell’assistenza ai disabili, continuando nel contempo la sua
carriera nel cinema davanti e dietro la macchina da presa.
Ora, il nuovo documentario dei
registi di McQueen Ian Bonhôte e Peter Ettedgui,
Super/Man: The Christopher Reeve Story, si
concentra sulla straordinaria vita e carriera del leggendario
attore e comprende clip di interviste inedite e filmati dietro le
quinte. Il primo trailer dovrebbe uscire tra qualche ora e di
seguito ecco il poster, condiviso da James
Gunnsu Instagram:
Inside
Out 2 ha superato 1 miliardo di dollari al
botteghino internazionale, è uno dei 12 film che hanno ottenuto
questo risultato nel corso della storia e l’unico film d’animazione
ad arrivarci.
Sebbene 55 film abbiano incassato 1
miliardo di dollari a livello globale (che comprende le vendite di
biglietti nazionali e internazionali), solo una dozzina è riuscita
a raggiungere quel traguardo solo nei mercati esteri, e 11 di quei
film erano live-action. Mentre IlRe Leone della Disney del
2019 ha guadagnato la sbalorditiva cifra di 1,1 miliardi di dollari
a livello internazionale, lo studio ha classificato il remake come
live-action e non come realizzato in Computer Grafica, quindi
Inside
Out 2 è tecnicamente la prima uscita
animata ad entrare nell’ambito club.
Raggiungere 1 miliardo di dollari
significa che Inside Out
2 ha avuto successo praticamente
ovunque, ma i principali mercati esteri sono Messico (102,2 milioni
di dollari), Brasile (80 milioni di dollari), Regno Unito (72,7
milioni di dollari), Francia (62,6 milioni di dollari) e Corea
(60,8 milioni di dollari).
Il sequel della Pixar della Disney è
già il film con il maggior incasso dell’anno con 1,649 miliardi di
dollari a livello globale, di cui 1,002 miliardi di dollari
all’estero e 646,3 milioni di dollari a livello nazionale.
Settimane fa, il film ha superato Frozen II come
film d’animazione con il maggior incasso della storia.
La Disney ha avuto un’estate molto
felice al box office con due uscite che hanno superato il miliardo
di dollari, Inside
Out 2e
Deadpool & Wolverine.
Pochi giorni fa è stata diffusa la
notizia che l’ultima serie televisiva di Disney+ dedicata a Star Wars,
The
Acolyte, è
stata cancellata dopo una sola stagione. Alcuni hanno
festeggiato la notizia, mentre altri si sono affrettati a esprimere
il loro disappunto per quella che ritenevano una reazione impulsiva
alla negatività creata, ad esempio, dal review-bombing.
Una petizione su Change.org che
chiede alla Disney e alla Lucasfilm di rinnovare
TThe
Acolyte ha raggiunto oltre 37.200 firme e
punta a 50.000.
Lo stesso giorno in cui è stata
lanciata, un gruppo di fan di Star Wars si è
riunito e ha deciso di lanciare una petizione intitolata “NON
rinnovare l’Accolito”. In base a ciò che abbiamo visto sui social
media, sembra che l’obiettivo fosse quello di battere “Renew The
Acolyte” e dimostrare che la sua cancellazione è stata la decisione
giusta; tuttavia, al momento, la petizione è ferma a sole 5.222
firme (si tenga presente che è stata lanciata a poche ore dal suo
rivale).
Sebbene una petizione come “Renew
The Acolyte” necessiti di un numero di firme notevolmente superiore
a 37.000 per convincere la Disney ad agire, vale la pena di notare
che la reazione alla cancellazione ha iniziato a raggiungere i
media tradizionali.
Questo potrebbe influenzare la
decisione della Disney e della Lucasfilm e, anche se un’inversione
della cancellazione de The Acolyte sembra ancora improbabile,
potrebbe almeno convincere gli studios a trovare un modo per
concludere adeguatamente la storia e in qualche modo riannodare
tutti i fili della trama rimasti in sospeso.
A prescindere da come si risolverà
questo caso particolare, la Disney sembra intenzionata a riportare
il franchise di Star Wars nelle
sale cinematografiche dopo mezzo decennio in cui è stato un
prodotto in streaming.
La quarta stagione di The
Mandalorian è ora il film The
Mandalorian & Grogu,Andor
si concluderà con la seconda stagione,
Skeleton Crew è una serie limitata e anche
Ahsoka dovrebbe concludersi con una seconda
stagione che porterà al film di Dave Filoni. Non è previsto nemmeno
il ritorno di The Book of Boba Fett e Obi-Wan Kenobi. Come sempre, restate
sintonizzati per aggiornamenti non appena ne avremo.
Lionsgate
ha diffuso una nuova clip di The Crow – Il
Corvo che mostra Bill Skarsgård in azione nei panni di Eric
Draven. Dopo l’uscita dell’originale The Crow nel
1994, interpretato dal compianto Brandon Lee, è in
arrivo una nuova rivisitazione dal regista Rupert Sanders. The Crow
– Il Corvo del 2024 segue il Draven
resuscitato di Skarsgård mentre intraprende una missione di
vendetta dopo che lui e la sua amante, interpretata da FKA Twigs,
vengono brutalmente assassinati.
Lionsgate rilascia ora una nuova clip di The Crow –
Il Corvo, dopo averla resa disponibile per la prima
volta ai partecipanti al SDCC. Ai partecipanti sono stati
consegnati poster esclusivi con codici QR che conducevano a una
nuova clip ricca di azione. Guardatela qui sotto. La clip vede
Skarsgård tentare di uccidere il personaggio di Danny Huston e
finire all’interno del suo SUV. Si scatena il caos e Draven finisce
con diversi fori di proiettile e una gamba rotta molto grafica sul
pavimento di un tunnel.
Bill Skarsgård sarà un buon eroe d’azione in The
Crow?
Mentre
i trailer di The Crow – Il Corvo
hanno mostrato alcune sequenze d’azione di Skarsgård nei panni di
Draven, questa clip è la prima volta che il pubblico ha potuto
vedere l’attore in azione. Finora le cose sembrano promettere bene,
soprattutto perché Draven è ben lontano dal tipico eroe d’azione.
Ciò che rende Draven unico è che assorbe molte punizioni e che,
senza le sue abilità uniche, verrebbe ucciso.
Mentre i trailer di The
Crow – Il Corvo hanno mostrato alcune sequenze
d’azione di Skarsgård nei panni di Draven, questa clip è la prima
volta che il pubblico può vedere l’attore in azione. Finora le cose
sembrano promettere bene, soprattutto perché Draven è ben lontano
dal tipico eroe d’azione. Ciò che rende Draven unico è che assorbe
molte punizioni e che, senza le sue abilità uniche, verrebbe
ucciso.
Oltre a ciò, sta prendendo forma
una nuova serie TV su Visione – che in
precedenza si vociferava fosse intitolata Vision
Quest – che promette di riprendere la storia
dell’androide dopo la sua resurrezione da parte dello S.W.O.R.D.
(senza le sue emozioni). Visione Hex, tuttavia, ha ripristinato i
ricordi del suo doppelganger.
C’è una storia da raccontare e si
pensa che vedremo il Vendicatore creare una nuova famiglia di
androidi simile alla pluripremiata serie di fumetti di
Visione di Tom King.
Tuttavia, non sarà solo Ultron a incrociare le strade di
Visione nella serie, mentre ricostruisce la sua vita. Dopo la
conferma odierna del ritorno di James Spader nei panni
dell’androide malvagio,
Deadline riporta: “Sebbene l’attenzione sia concentrata
su Visione, abbiamo sentito che c’è anche la possibilità che Wanda
Maximoff (Elizabeth
Olsen) appaia, il che avrebbe senso visto quanto sono
interconnesse le storie dei due personaggi nel MCU”.
Ciò avviene dopo che
The Hollywood Reporter ha descritto Vision come
“la terza parte di una trilogia iniziata con WandaVision e proseguita con Agatha All Along”. Se questa serie
rivelerà cosa ne è stato di Wanda Maximoff dopo la sua scomparsa
nel sequel di Doctor Strange, allora si creeranno le
premesse perché lei e l’androide si riuniscano… forse per
combattere il loro vecchio nemico, Ultron!
La storia d’amore tra Visione e
Wanda è epica, quindi questo show potrebbe riunirli in tempo per i
prossimi film dei Vendicatori è una
prospettiva entusiasmante. C’è una storia da raccontare e si pensa
che vedremo i Vendicatori creare una nuova famiglia di androidi
simile alla pluripremiata serie di fumetti di Visione di
Tom King.
All’inizio di quest’anno, il
presidente dei Marvel StudiosKevin Feige ha
commentato il motivo per cui Terry Matalas, autore della terza
stagione di Star Trek: Picard, è stato scelto come
showrunner della serie Disney+.
“È così che l’ho
conosciuto”, ha esordito. “È stato grazie al suo
incredibile [lavoro su Picard Stagione 3].Ho
detto:È incredibile.Non so come
faccia a esistere.Fammi trovare la persona che
l’ha realizzato”.
La terza stagione dello show ha
ricevuto ampi consensi dalla critica e diversi premi. Feige è un
noto trekkie e in precedenza è apparso insieme a Matalas in un
episodio di due ore del podcast di Star TrekInglorious Treksperts.
Per quanto riguarda la Olsen,
l’anno scorso ha dichiarato: “In particolare negli ultimi
quattro anni, la mia produzione è stata la Marvel.Non
voglio… non è che non voglia essere associata solo a questo
personaggio.Ma sento davvero di dover ricostruire
altre parti per avere un equilibrio”.
“Ho tanta voglia di fare
film in questo momento.E spero che alcuni di essi
si realizzino nel modo in cui sento di poterlo fare.Ma sì, è qualcosa di cui ho bisogno.Ho
bisogno di altri personaggi nella mia vita”, ha aggiunto
l’attrice. “Non c’è longevità in un solo
personaggio”.
Vision non ha ancora una data di
debutto confermata.
La star della trilogia di Star
Wars, Daisy Ridley, sostituisce la spada laser con
un’ascia per la sua prima incursione nel genere horror.
In vista della sua anteprima
mondiale all’Adelaide Film Festival in Australia il prossimo
novembre, Variety ha condiviso le prime foto ufficiali
del nuovo thriller di sopravvivenza con zombie We Bury
The Dead.
Scritto e diretto da Zak Hilditch
(1922, These Final Hours, Rattlesnake),
il film vede Ridley nei panni di una donna di nome Ava che è alla
ricerca di suo marito all’indomani di un catastrofico esperimento
militare che ha decimato la popolazione della Tasmania.
Ava si unisce a una “unità di
recupero corpi” nel disperato tentativo di scoprire cosa sia
successo a suo marito e finisce per essere incaricata di seppellire
i cadaveri. Tuttavia, ben presto si rende conto che alcuni dei
corpi non sono così morti come dovrebbero.
Apparentemente non spaventata
dall’emergere di una minaccia soprannaturale, Ava impugna un’ascia
e inizia a sbarazzarsi dei non-morti, mentre è “costretta a fare
pace con i propri affari incompiuti di fronte all’inutilità”.
Guardate le foto al link
sottostante e tenete d’occhio il primo trailer, che dovrebbe
arrivare a giorni.
Cosa ha detto il regista in merito
all’ingaggio di Daisy Ridley in We Bury The Dead
“Avere Daisy nel ruolo di
Ava è un sogno che si avvera.Incarna il mix
perfetto di vulnerabilità, grinta e determinazione che Ava emana in
tutto il film”, ha detto Hilditch della performance della
Ridley in una recente intervista.
Ridley ha recentemente recitato in
The Marsh King’s Daughter e
Young Woman and the Sea, oltre che in
Sometimes I Think About Dying. L’attrice
tornerà a vestire i panni di Rey in un nuovo film di Star
Wars ambientato 15 anni dopo la trilogia sequel, che
Variety definisce New
Jedi Order (resta da vedere se questo sarà il
titolo ufficiale).
Le riprese di We Bury The
Dead si sono svolte nell’arco di un mese ad Albany,
nell’Australia occidentale. Il cast comprende anche Mark Coles
Smith (Mystery Road: Origin) Brenton
Thwaites (Titans) Kym Jackson, Matt
Whelan, Deanna Cooney e Holly Hargreaves. Il progetto riunisce
Hilditch con Ross Dinerstein, il produttore della commedia
romantica di NetflixPlayers con
Gina Rodriguez. Tra gli altri produttori figurano Kelvin Munro
e Grant Sputore di The
Penguin Empire.
“Ava Newman (Daisy Ridley),
una donna disperata, cerca suo marito all’indomani di un
catastrofico esperimento militare.Nella speranza
di trovarlo vivo, Ava si unisce a un’unità di recupero corpi, ma la
sua ricerca prende una piega agghiacciante quando i cadaveri che
sta seppellendo iniziano a dare segni di vita.”
Oggi ricorrono 83 anni dal debutto
di Jimmy Olsen nei fumetti DC Comics e lo sceneggiatore e regista
di SupermanJames Gunn ha condiviso due nuovi scatti
della versione di Skyler Gisondo del personaggio.
Uno è stato pubblicato su X e
l’altro su Instagram; l’attore indossa lo stesso costume che
abbiamo visto nelle foto del set, suggerendo che sarà il suo look
principale per tutta la durata del film.
L’attore è sicuramente in forma ed
è conosciuto soprattutto per i ruoli in Licorice
Pizza, Booksmart, Vacation, The
Righteous Gemstones e Santa Clarita Diet.
È da un po’ di tempo che non
vediamo esplorata sullo schermo l’amicizia tra Clark Kent e Jimmy
(nel DCEU, il fotografo è stato colpito alla testa prima di
incontrare l’Uomo d’Acciaio). Con James Gunn – grande appassionato di
fumetti – alla guida del DCU, la situazione sembra finalmente destinata a
cambiare.
“Buon anniversario
all’amico di Superman, Jimmy Olsen, che ha debuttato in questo
giorno nel 1941 (anche se è apparso prima come ‘ragazzo
dell’ufficio’ in Action Comics 6)”, dice Gunn nei post qui
sotto. “Creato da Jerry Siegel, Joe Shuster e Bob
Maxwell.Non vedo l’ora che possiate vedere
l’interpretazione di [Skyler Gisondo] in Superman l’11 luglio
2025”.
Date un’occhiata più da vicino al
Jimmy Olsen di Gisondo nei post sui social media qui sotto.
Happy Anniversary to Superman’s pal, Jimmy
Olsen, who debuted on this day in 1941 (although he did appear
earlier as “office boy” in Action Comics 6). Created by Jerry
Siegel, Joe Shuster & Bob Maxwell. I can’t wait for you to see
@SkylerGisondo’s
portrayal in #Superman on July…
pic.twitter.com/PG7DdF7QSL
Superman,
scritto e diretto da James
Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il
Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane
reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois
Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha
detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è
il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato
alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e
Lois Lane.
Il film è stato anche descritto
come una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento
della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman
è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei
personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei
film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn
durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di
presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà
seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.
Rispolverando una pagina della
cultura pop divenuta simbolica e amatissima dagli spettatori che
all’inizio degli
anni ‘90 erano adolescenti e ragazzini, Rupert
Sanders, già regista di Ghost
in the Shell con Scarlett Johansson, si mette al timone di
The
Crow – Il Corvo, nuovo adattamento del fumetto di
James O’Barr e al cinema in Italia dal 28 agosto.
La storia di Eric e della sua
vendetta nel nome dell’amata Shelly è diventata celebre con il film
del 1994 diretto da Alex Proyas e interpretato da Brandon Lee, e ora tocca a Bill Skarsgård raccogliere il suo
testimone.
La tragica storia del fumetto
Nato da una necessità lacerante di
elaborare un dolore personale insuperabile, il fumetto de Il Corvo
è stato un punto di riferimento per la cultura post-punk di fine
anni 80’ che da subito ha raccolto consensi e il plauso della
comunità indipendente. Ogni capitolo del fumetto aveva come titolo
una canzone dei Joy Division, le tavole disegnate con raffinatezza
di dettagli si alternavano a pagine buttate giù in fretta e furia,
abbozzate, quasi proprio a simulare il dolore che su di esse veniva
riversato dell’autore che mai più, né prima né dopo, avrebbe
raggiunto tale livello artistico.
James O’Barr aveva le idee molto
chiare sul suo personaggio principale, Eric, e su quello che era il
drive principale dell’opera, la vendetta ineluttabile di un uomo
che era stato ucciso insieme alla sua donna e che, presto o tardi,
avrebbe certamente portato a termine la sua missione. Un
vendicatore immortale che lentamente ma inesorabilmente avrebbe
compiuto la sua missione.
L’adattamento “maledetto” con
Brandon Lee
L’adattamento del 1994 da Alex
Proyas con Brandon Lee venne “venduto” come il
film maledetto che era costato la vita al suo protagonista si
posizionò in una prospettiva leggermente diversa. La storia perse
la sua caratteristica di ineluttabilità, il protagonista venne
trasformato da implacabile vendicatore e uomo/spettro che poteva
essere ucciso se il corvo che aveva riportato indietro al sua anima
fosse stato fatto fuori. Non solo. Il cambiamento più importante è
stato apportato al mood del personaggio stesso.
Tanto era piegato su se stesso e
tormentato l’Eric delle pagine di O’Barr, tanto era glamour,
bellissimo, atletico l’Eric di Proyas e di Lee, in posa con la
chitarra sotto la pioggia, mentre suonava il suo dolore in una
maniera patinata e posticcia che allontanando i punk ormai vecchi,
è stato però in grado di raccogliere consensi entusiasti da parte
dei giovanissimi che all’inizio degli anni Novanta vedevano in
quell’estetica e in quella storia d’amore tanto assoluta e totale
una narrazione che a tutti gli effetti parla più all’adolescenza
che ai cuori duri dei post punkettoni incalliti.
E infatti la colonna sonora del
film non ha fatto altro che confermare questa tendenza
volutamente accattivante. I lettori si O’Barr si arrabbiarono, quel
belloccio muscoloso e dolente non era il loro vendicatore, eppure
il pubblico amò tantissimo il film che negli anni è diventato un
piccolo culto.
Prodotto modesto e francamente
trash, Il Corvo ha assunto un’importanza cardinale
nella cultura condivisa degli anni ’90, ed è sinceramente amato da
moltissimi (anche da chi scrive!), tanto da assurgere a capolavoro
intoccabile della cinematografia moderna, almeno quanto il mito
dello sfortunato Brandon Lee, che morì sul set e alla memoria del
quale il film è dedicato. Ovvio che le voci, circolate da tempo, di
un remake siano state accolte con scetticismo.
The Crow – Il Corvo non è un
remake
Tuttavia, il
film di Rupert Sanders non è affatto un remake, anzi, prende le
distanze in maniera netta sia dal film del ’94 che dal fumetto di
James O’Barr, proponendo una storia completamente nuova che,
pur basandosi sulla struttura del revenge movie in cui l’eroe,
tornato dal mondo dei morti, cerca la vendetta, cambia le carte in
tavola. Ovviamente il tutto è arricchito da piccoli cambiamenti e
sottotrame che non riveleremo per non togliere allo spettatore il
piacere di scoprirle in sala.
Accanto a Bill
Skarsgård, nuovo volto di Eric, nel
cast del film c’è FKA Twigs, cantautrice britannica che non a
caso interpreta una Shelly con un passato oscuro ma anche con un
talento musicale che si sposa con la passione di Eric per le parole
e le poesie. Già questa premessa si discosta dai due precedenti e
pone la storia nel presente, ricalcando la loro estetica su quella
trap. Anche il personaggio di Danny Huston
aggiunge un colore in più alla storia, oltre ad arricchirne la
trama rendendo il personaggio di Shelly più articolato rispetto a
quanto già visto.
Porta con sé un elemento
soprannaturale che non aveva il Top Dollar di Michael Wincott e
anche una certa cruda cattiveria nella storia, che si traveste da
banale normalità e per questo, forse, fa ancora più paura. Il corvo
stesso, colui che dà una seconda possibilità a Eric di far bene
quello che è andato male, non è una presenza animale
magico/mistica, ma una persona che mette l’eroe sul suo cammino. A
parte qualche citazione letterale di frasi dal film con Brandon
Lee, imparate a memoria nel tempo, quella di Eric e Shelly del 2024
è una storia completamente diversa. Ma quindi, perché vedere il
film?
Perché vale la pena vedere The
Crow – Il Corvo
Quello che appare interessante in
The Crow – Il Corvo è proprio il cambiamento
estetico che corrisponde a quello che è accaduto al mondo, tra il
’94 e il 2024. L’estetica punk che era sul limite del tempo massimo
nel film con Brando Lee qui lascia spazio a un look
contemporaneo che prede a prestito i look dei trapper che spopolano
trai più giovani. Perché se il primo adattamento del testo di
O’Barr ha fatto inorridire i fan del fumetto duri e puri ma ha
conquistato orde di giovanissimi, proprio per il fascino di quel
look, questo film è dedicato a chi nell’estetica trapper ci
sguazza, e quindi non i fan del vecchio film ormai quarantenni, ma
quelli che oggi sono giovani, giovanissimi e adolescenti.
Non solo. Il drive principale del
film, la vendetta per amore, rimanda a un tipo di sentimento puro e
imperituro, quel tipo di amore che si prova soltanto da molto
giovani e quindi non è assurdo pensare che proprio un pubblico
adolescente possa appassionarsi a questa storia che ha l’aspetto e
i temi di una contemporaneità che appartiene a loro.
The Crow – Il
Corvo arriva al cinema il prossimo 28 agosto distribuito
da Eagle Pictures.
Eagle Pictures ha
diffuso un nuovo inedito spot tv di The Crow
– Il Corvo, l’annunciato nuovo adattamento
cinematografico dell’omonimo fumetto. Bill Skarsgård (IT, John Wick 4) è The Crow –
Il Corvo, il leggendario e iconico personaggio della graphic novel
di James O’Barr, rivisitato in questa nuova versione
cinematografica diretta da Rupert Sanders. Eric Draven (Skarsgård)
e Shelly Webster (FKA twigs), legati da un amore profondo, vengono
brutalmente uccisi, da una banda di criminali.
Di fronte alla possibilità di
salvare Shelly, il suo unico vero amore, sacrificando se stesso,
Eric intraprende una vendetta feroce e senza pietà contro i loro
assassini, viaggiando attraverso il mondo dei vivi e dei morti
determinato a rimettere a posto le cose.
Bill Skarsgård sarà un buon eroe d’azione in The
Crow?
Mentre
i trailer di The Crow – Il Corvo
hanno mostrato alcune sequenze d’azione di Skarsgård nei panni di
Draven, questa clip è la prima volta che il pubblico ha potuto
vedere l’attore in azione. Finora le cose sembrano promettere bene,
soprattutto perché Draven è ben lontano dal tipico eroe d’azione.
Ciò che rende Draven unico è che assorbe molte punizioni e che,
senza le sue abilità uniche, verrebbe ucciso.
Mentre i trailer di The
Crow – Il Corvo hanno mostrato alcune sequenze
d’azione di Skarsgård nei panni di Draven, questa clip è la prima
volta che il pubblico può vedere l’attore in azione. Finora le cose
sembrano promettere bene, soprattutto perché Draven è ben lontano
dal tipico eroe d’azione. Ciò che rende Draven unico è che assorbe
molte punizioni e che, senza le sue abilità uniche, verrebbe
ucciso.
Ted
Lasso si avvia verso il via libera alla quarta
stagione, come confermato da
Variety.
La Warner Bros. Television ha acquisito le opzioni sui membri
del cast originale Hannah Waddingham, Brett Goldstein e
Jeremy Swift. Si ritiene che Jason
Sudeikis
sia coinvolto nel revival in qualità di produttore esecutivo.
La Warner Bros. TV ha rifiutato di commentare.
Waddingham, Goldstein e Swift sono noti al momento perché sono
membri di Equity nel Regno Unito e hanno accordi diversi rispetto
al cast SAG-AFTRA degli Stati Uniti. Le trattative si svolgeranno
successivamente.
Si parla di un revival di “Ted Lasso” da quando la serie è
terminata. A gennaio, l’amministratore delegato della Warner Bros.
TV Channing Dungey aveva ventilato a Variety la possibilità che la
serie continuasse dopo il finale della terza stagione, andato in
onda l’anno scorso.
“Voglio dire, avete visto il finale, c’è una piccola porta
che potrebbe essere riaperta se necessario“, ha detto Dungey.
“Non metterei ancora il punto alla fine della frase. C’è ancora
molto amore per ‘Ted Lasso’. E credo che ci sia ancora molto
entusiasmo da parte di Apple per ‘Ted Lasso’. Se dovesse
presentarsi l’opportunità, saremmo entusiasti di tornare a produrre
altri ….. Ci sono sempre conversazioni in corso, ma niente di
ufficiale“.
“Ted Lasso” segue Sudeikis nel ruolo del
protagonista, un piccolo allenatore di football universitario del
Kansas assunto per allenare una squadra di calcio professionistica
in Inghilterra, nonostante non abbia alcuna esperienza come
allenatore di calcio. Nel cast anche Waddingham, Goldstein,
Swift, Brendan Hunt, Juno Temple e Phil Dunster.
La serie è stata sviluppata da Sudeikis, Bill Lawrence, Hunt e
Joe Kelly e si basa sul format e sui personaggi preesistenti di NBC
Sports.i
Grazie all’intromissione di Marty
(Michael
J. Fox) e Doc (Christopher
Lloyd) nella loro Delorean, nei film di Ritorno al futuro esistono più linee
temporali. Ogni capitolo mostra le insidie della fuga verso altri
punti della storia e del futuro e, tra le alterazioni del passato
(e del futuro) da parte di Marty e Doc Brown, si crea un bel
pasticcio. Naturalmente, i film di Ritorno al futuro non
sono mai stati concepiti come un modello di viaggio nel tempo. La
cosa più avvincente della serie è che le linee temporali si
intersecano e si alterano senza essere impantanate in ogni singolo
dettaglio reale della fisica quantistica.
Il risultato sono tre film – e un
cortometraggio di 10 minuti del 2015 in cui Doc Brown salva il
mondo da un’apocalisse nucleare – che continuano ad affascinare gli
spettatori. Quello che inizia come un viaggio accidentale nel
passato si evolve rapidamente in qualcosa di molto più caotico e
divertente. Gli eventi del primo film di Ritorno al futuro
sono piuttosto semplici. Solo dopo Ritorno al futuro parte II, che divide l’azione tra
passato e futuro, le cose si fanno frenetiche. Quando il terzo film
della trilogia si conclude, ci sono 8 linee temporali
separate viste in Ritorno al futuro, la maggior
parte delle quali sono state create da Doc o Marty che hanno
cambiato la storia.
La prima linea temporale di Ritorno al futuro –
1985
Il pubblico viene introdotto per la
prima volta a Marty McFly nell’allora 1985. È subito chiaro che il
concetto di tempo è un fattore importante nel film: Marty,
impegnato a suonare la chitarra a casa dell’errante Doc Brown, si
accorge che i numerosi orologi circostanti sono lenti di 25 minuti.
È in ritardo per la scuola e si scatena una folle corsa per
arrivare in classe. Più tardi, dopo la scuola, a Marty viene
chiesta una donazione per salvare la torre dell’orologio locale,
colpita da un fulmine durante un terribile temporale nel 1955 alle
22:04 precise e mai riparata.
Quella sera, incontra Doc al
centro commerciale Twin Pines e gli viene presentata la
macchina del tempo, una Delorean convertita e alimentata a
plutonio. Ma quando Doc viene ucciso da un gruppo di terroristi
libici in cerca di vendetta dopo aver ricevuto una finta bomba in
cambio di plutonio, Marty fugge con la Delorean e si spedisce
accidentalmente nel 1955. Questa può essere considerata la prima
linea temporale di Ritorno al futuro ed è stata interrotta
grazie alle azioni di Marty nel passato.
Il passato alternativo
influenzato da Marty McFly – 1955
L’arrivo di Marty nel passato è uno
shock e, mentre lotta per dare un senso a ciò che è appena
accaduto, individua Doc Brown. Doc scelse originariamente il 5
novembre 1955, mentre mostrava la macchina del tempo a Marty nel
1985. Il suo significato risiede nel fatto che è la data in cui Doc
ha ideato il concetto di flusso condensatore, il dispositivo che
consente di viaggiare nel tempo. Dopo essere riusciti a convincere
Doc Brown di venire dal futuro, i due creano un piano per mandare
Marty nel 1985. Tuttavia, nel 1955 il plutonio non è
disponibile.
L’energia necessaria per mandare la
Delorean nel 1985 dovrà provenire dal fulmine che dovrebbe colpire
la torre dell’orologio. Marty trascorre una settimana nel
1955 mentre Doc si prepara per la tempesta e si tiene
occupato cercando di rimediare ai danni che ha causato impedendo il
primo incontro tra suo padre e sua madre. Alla fine Marty riesce a
far sì che il padre si opponga al bullo locale Biff Tannen e che i
suoi genitori ballino insieme e si innamorino. Marty viene
rispedito con successo nel futuro, ma è stata creata una nuova
linea temporale di Ritorno al futuro.
La nuova linea temporale del
presente creata da Marty – 1985
Quando Marty torna nel 1985, è
entusiasta di essere a casa. Vede di nuovo Doc ucciso dai libici,
ma questa volta Doc indossa un giubbotto antiproiettile grazie a
una lettera di avvertimento che Marty gli aveva lasciato nel 1955.
Anche altre cose sono cambiate in questa linea temporale di
Ritorno al futuro, ma fortunatamente si tratta di
cambiamenti positivi, dovuti al fatto che suo padre si è opposto a
Biff nel 1955. La sua famiglia ha avuto successo e
il padre è ora un autore pubblicato. Entrambi i genitori appaiono
sani, felici e innamorati.
A differenza del rapporto
disimpegnato della linea temporale del 1985, in cui la madre di
Marty sembrava avere problemi di alcolismo. Marty è felice di
sapere che ora possiede il camion 4×4 che desiderava da tempo,
mentre Biff si è ridotto a svolgere docilmente le faccende
domestiche per la famiglia McFly. Purtroppo, non molto tempo dopo
che Marty si è ricongiunto con la sua fidanzata Jennifer, Doc torna
dal futuro per dire alla coppia che devono accompagnarlo nel futuro
per salvare i loro figli.
Il futuro della nuova linea
temporale di Marty McFly – 2015
Il viaggio nel futuro avviene in
Ritorno al futuro – parte II e richiede che
Marty impedisca a suo figlio, Marty Jr. di unirsi a Griff,
nipote di Biff, in una rapina. La rapina porterà Marty Jr.
in prigione e anche Marlene, la figlia di Marty, sarà incarcerata
dopo aver tentato di far evadere il fratello. Jennifer inizia a
fare troppe domande durante il viaggio verso il 2015 e viene resa
incosciente da Doc, così Marty intraprende la missione da solo.
Ci riesce, ma decide di comprare un
almanacco sportivo che contiene i punteggi di tutte le gare
sportive dal 1950 al 2000. Quando Doc viene a sapere cosa ha fatto
Marty, butta via l’almanacco, poiché non ha inventato la macchina
del tempo a scopo di lucro. Ma nell’ombra c’è nonno Biff, che
raccoglie l’almanacco e in seguito ruba la Delorean. Marty, Doc e
Jennifer tornano nel 1985 ignari dell’intromissione di Biff, che
creerà una nuova linea temporale di Ritorno al futuro.
La nuova linea temporale creata
dal futuro Biff Tannen – 1985
All’inizio tutto sembra normale
quando Marty torna a Hill Valley. Ma quando Marty tenta di tornare
a casa in Ritorno al futuro parte II, scopre che lì vive
una famiglia completamente diversa, la nuova linea temporale di
Ritorno al futuro. Marty scopre subito che questa versione
di Hill Valley del 1985 non è affatto simile a quella che aveva
lasciato. Nel nuovo presente, suo padre è morto, sua madre
ha sposato l’uomo più ricco della città (Biff) e Doc è
stato internato in un istituto psichiatrico.
Quando Marty va a confrontarsi con
Biff su ciò che è successo, Biff confessa di aver ricevuto un
almanacco sportivo nel 1955 da un vecchio. I punteggi contenuti
all’interno lo hanno reso incredibilmente ricco nei 30 anni
successivi. Biff Tannen rivela anche che intende uccidere Marty,
così come ha ucciso il padre di Marty. Dopo un inseguimento
nell’hotel di Biff, Marty riesce a raggiungere il tetto, dove Doc
lo salva utilizzando la Delorean.
Il passato alternativo che
Marty McFly ha influenzato di nuovo – 1955
Marty torna di nuovo nel passato in
Ritorno al futuro parte II, questa volta per salvare il
futuro. Lui e Doc arrivano con il piano di rubare l’almanacco a
Biff e distruggerlo. Una volta distrutto l’almanacco, Biff non
potrà più arricchirsi e creare il 1985 distopico da cui sono appena
usciti. La data è ancora una volta il 5 novembre 1955, con Marty e
Doc che arrivano poco prima del ballo “Incanto sotto il mare”. Ma
come sempre accade quando si manomette la linea temporale di
Ritorno al futuro, nulla è mai semplice.
Marty deve combattere contro gli
scagnozzi di Biff e contro lo stesso Biff per recuperare
l’almanacco e impedire che la linea temporale originale del 1985
venga alterata. Dopo molti sforzi, Marty riesce a recuperare
l’almanacco, ma proprio mentre Doc cerca di farlo salire sulla
Delorean, questa viene colpita da un fulmine e scompare. Nel
momento in cui ciò accade, arriva un fattorino della Western Union
con una lettera per Marty. La lettera è di Doc, che è al
sicuro e vive nel 1885. Quando Marty scopre che nel 1885
Doc verrà ucciso da Buford “Mad Dog” Tannen, decide di tornare
indietro e salvarlo.
Il passato alternativo
influenzato da Doc Brown – 1885
Dopo che Marty arriva nel 1885 in
Ritorno al futuro parte III, la Delorean subisce una
perdita di carburante che la rende inutilizzabile. Alla fine, Marty
e Doc creano un piano che prevede l’utilizzo di un motore a vapore
per spingere la Delorean fino alle 88 miglia orarie necessarie per
tornare nel 1985. Nonostante Marty abbia salvato Doc Brown dalla
morte, Doc decide di rimanere nel 1885 con l’amore della
sua vita, Clara. Marty torna nel 1985 da solo. Rispetto
agli sfrenati salti indietro e in avanti di Ritorno al futuro
parte II, il terzo film della trilogia si svolge per lo più
nell’ambientazione del selvaggio West.
La linea temporale finale
creata da Marty McFly – 1985
Marty arriva con successo nel 1985,
ma la Delorean viene colpita da un treno e
demolita. Torna a casa e va a fare un giro sul suo nuovo
camion con Jennifer. Mentre è fermo a un semaforo rosso, Marty
viene sfidato a una gara dal bullo locale Needles, un personaggio
che ha lavorato con Marty nel 2015 e che gli ha fatto perdere il
lavoro. Marty resiste alle pressioni per gareggiare e Marty e
Jennifer guardano un’auto che evita per un pelo di colpire quella
di Needles. Se Marty avesse corso, l’auto avrebbe colpito il suo
camion.
Mentre questa consapevolezza si fa
strada, Jennifer trova in tasca un fax del 2015 che annunciava il
licenziamento di Marty. Il testo scompare davanti ai suoi occhi. La
linea temporale di Ritorno al futuro del 2015 , in cui
Marty non è in grado di perseguire il suo sogno di diventare un
musicista a causa di una lesione persistente dovuta a un incidente
stradale, viene cancellata, creando un futuro migliore per Marty e
Jennifer. Pochi istanti dopo, Doc torna nel 1985 con una nuova
macchina del tempo a vapore. Ha sposato Clara ed è padre di due
bambini.
La linea del tempo
dell’apocalisse nucleare di Griff Tannen – 2015
In occasione del 30° anniversario
del primo film, un nuovo cofanetto della trilogia ha aggiunto una
nona linea temporale di Ritorno al futuro con il
cortometraggio Doc Brown Saves The
World. Il cortometraggio vede Doc inviare un
messaggio a Marty che conferma l’arrivo di un Olocausto Nucleare
grazie al caricamento accidentale di un virus da parte di Griff
Tannen. Doc salva la situazione e rispedisce Griff in prigione, ma
in seguito si rende conto di avere ancora il “Quantum Mind Jar” che
intendeva lasciare nel 2075. Per aumentare la suggestione di
cambiare altre date di Ritorno al futuro, un altro Doc Brown
appare dal futuro.
Tra le commedie musicali di maggiore
successo di pubblico, Sister Act – Una svitata in abito da
suora occupa sicuramente un posto d’onore nel cuore di
molti spettatori, come anche il suo sequel Sister Act
2 – Più svitata che mai. Il primo film, uscito nel 1992,
vede protagonista una straordinaria Whoopi Goldberg, nei panni di Deloris, una
soubrette che assiste a un omicidio e per questo viene inserita in
un programma di protezione testimoni. Ironia della sorte, la donna,
esuberante e disinibita, finisce in un convento, dove dovrà
mimetizzarsi tra le suore.
La convivenza non sarà
semplicissima, ma tra Deloris e le consorelle nascerà una sincera
amicizia, fondata soprattutto sulla passione per la musica. Il
primo film, diretto da Emile Ardolino, si affermò
dunque come un grandissimo successo, spingendo i produttori a
mettere subito in lavorazione un sequel. Questo uscì al cinema dopo
appena un anno, nel 1993, per la regia di Bill Duke
(meglio noto come attore, visto nei film American Gigolò,
Predator e X-Men – Conflitto finale).
Secondo alcune voci su Internet,
però, Whoopi Goldberg era molto insoddisfatta della
realizzazione di Sister Act – Una svitata in abito da
suora, e abbia accettato di partecipare a questo sequel
solo dopo che la Disney ha deciso di finanziare il progetto dei
suoi sogni, Sarafina! Il profumo della libertà.
Sfortunatamente, questo sequel ottenne uno scarso successo di
pubblico – cosa che bloccò ulteriori piani per il franchise-,
venendo solo nel tempo rivalutato in modo più positivo.
La trama di Sister Act 2 – Più svitata che
mai
In Sister Act 2 – Più
svitata che mai, dopo essere sfuggita alla morte grazie
all’aiuto delle coraggiose suore del convento di Santa Caterina,
Deloris Van Cartier è tornata alla sua vecchia
vita e si esibisce come showgirl nei casinò. Nel frattempo le
consorelle hanno accettato di dirigere la Saint Francis High School
che, a causa dei pochi fondi, rischia di chiudere per sempre i
battenti. Quando Suor Maria Patrizia, Suor
Maria Roberta e Suor Maria Lazzara
scongiurano Deloris di accettare il lavoro di insegnate di musica
nell’istituto, la donna decide di gettarsi in questa nuova
avventura.
Per evitare scandali, Deloris
riprende i panni di Suor Maria Claretta e nasconde la sua vera
identità al preside e al resto del corpo docenti. All’interno
dell’istituto si respira un clima piuttosto austero e gli allievi
si mostrano particolarmente disinteressati alle lezioni di musica.
In particolare, la sprezzante Rita Watson è decisa
a non collaborare con Suor Maria Claretta che cerca di spingere i
suoi alunni a riscoprire l’amore per la musica e per il canto.
Deloris, però, non si arrenderà finché non saprà di aver portato a
termine la propria missione.
Il cast e le canzoni del film
Ad interpretare il film, nel ruolo
di Deloris Van Cartier/Suor Maria Claretta, vi è dunque l’attrice
Whoopi Goldberg. Accanto a lei, si ritrovano
poi le attrici Kathy Najimy nel ruolo di Suor
Maria Patrizia, Wendy Makkena in quello di
Suor Maria Roberta, Mary Wickes in quello di Suor
Maria Lazzara, Lauryn Hill in quello di Rita
Watson e la celebre attrice Maggie Smith – nota
per il personaggio di Minerva McGranitt nella saga di Harry
Potter – nel ruolo della Madre Superiora. Barnard
Hughes interpreta Padre Maurice, mentre
Michael Jeter è Padre Ignazio.
Completano il cast gli attori
James Coburn nel ruolo del Signor Crisp,
Sheryl Lee Ralph in quello di Florence Watson
e Jennifer Love Hewitt in quello di Margaret.
L’attrice, all’epoca quattordicenne, è poi divenuta celebre per la
serie Ghost Whisperer. Nel film ha un piccolo cameo anche la
figlia di Whoopi Goldberg, Alex Martin,
che appare in Sister Act 2 – Più svitata che mai
come uno dei bambini della classe. Dice la battuta “Yo
Mama” sulle Skittles.
Per quanto riguarda i brani presenti
nel film, si annoverano Greatest Medley Ever Told di
Sharon Brown, Wandering Eyes di
Nuttin’ Nyce, Pay Attention di
Valeria Andrews e Deeper Love di
Aretha Franklin. È questo il secondo film con
Whoopi Goldberg per il quale Aretha
Franklin ha cantato la sigla: il primo è stato Jumpin’
Jack Flash (1986). Si annoverano poi i brani Get Up Offa
That Thing/Dancing In The Street, Ball of Confusion
(That’s What The World Is Today) e Ain’t No Mountain High
Enough eseguiti dalla stessa Goldberg.
Sister Act 3: il sequel è in lavorazione
Whoopi Goldberg ha di recente offerto un
aggiornamento sull’attesissimo progetto di Sister Act 3, che arriverà su Disney+. Parlando con ET, Goldberg ha anticipato i
dettagli della storia di Deloris in Sister Act 3 e
afferma che il personaggio è molto più adulto nel nuovo film.
Goldberg rivela che tornare nel ruolo tre decenni dopo le
“sembra il momento giusto”. La star spiega che girare i
primi due film uno dopo l’altro ha funzionato bene all’epoca, ma il
terzo film da tempo in fase di sviluppo ha aiutato il personaggio
ad evolversi.
Il trailer di Sister Act 2
– Più svitata che mai e dove vedere il film in streaming e
in TV
È possibile fruire di Sister
Act 2 – Più svitata che mai grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 24
agosto alle ore 21:30 sul canale
Rai 1.
All’inizio di questa settimana,
abbiamo ricevuto la notizia che Lucasfilm/Disney non andrà avanti con una seconda stagione
di The Acolyte nonostante diverse trame e archi
narrativi importanti siano rimasti irrisolti alla fine della prima
stagione. La decisione è stata accolta con un misto di indifferenza
e delusione, ma è chiaro che molti fan di Star
Wars, e alcuni degli attori coinvolti nella serie, sono rimasti
sorpresi da questo sviluppo.
La showrunner Leslye
Headland sperava di poter continuare la sua storia
ambientata nell’era dell’Alta Repubblica, e si vocifera che lo
studio stesse pianificando una seconda stagione fino a poco tempo
fa. Quindi, cosa è successo?
Nonostante le speculazioni sul fatto
che la reazione negativa di molti fan di Star Wars abbia
contribuito alla decisione, Jeff Sneider (tramite
SFFGazette.com) sta segnalando che The
Acolyte è stato cancellato perché non ha avuto
abbastanza spettatori, semplicemente.
“Gli addetti ai lavori spiegano
che The Acolyte è stato cancellato perché gli ascolti erano scarsi
e che non c’è davvero niente di più, anche se almeno un membro del
cast ha detto di essere rimasto sorpreso dalla decisione. Mi è
stato detto che gli ascolti di The Acolyte sono crollati dopo i
primi due episodi, mentre con Andor,
gli ascolti sono aumentati costantemente durante la stagione,
quindi lo show è stato rinnovato per la seconda stagione. Andor ha
anche ricevuto recensioni eccezionali, mentre le recensioni di The
Acolyte sono state più contrastanti. Come tutti gli show, The
Acolyte è stato soggetto a un ampio processo di note, ma in fin dei
conti, era proprio lo show che Headland voleva fare.”
Sneider ha anche commentato una
recente voce secondo cui Keanu Reeves era
originariamente in lizza per un ruolo nella serie e crede che fosse
davvero la prima scelta di Headland per interpretare il Maestro
Jedi Sol. A quanto pare, un conflitto di programmazione gli ha
impedito di firmare e la parte è andata alla star di
Squid
Game Lee Jung-jae.
Infine, Sneider afferma che le voci
persistenti sull’uscita di Kathleen Kennedy sono
solo questo, e che il capo della Lucasfilm “è al sicuro almeno
fino al secondo trimestre del prossimo anno”.
The Acolyte è stata cancellata
La creatrice Leslye
Headland (“RussianDoll“), una dichiarata super fan di “Star
Wars“, si è messa in testa di creare la prima storia
di “Star Wars” ambientata al di fuori della linea temporale
principale del franchise che si estende da “La
minaccia fantasma” a “Star Wars: L’ascesa di
Skywalker”.
Nel cast della serie
tv protagonisti sono Amandla Stenberg
come ex padawan, Lee Jung-jae come Maestro Jedi,
Manny Giacinto,
Dafne Keen come una giovane Jedi,
Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson nei panni di
Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio. Charlie
Barnett come un giovane Jedi, Dean-Charles
Chapman,
Carrie-Anne Moss come una Jedi,
Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di
Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.
Il film del 2021 Inganni e
bugie, diretto da John
Murlowski, parte dal tema della maternità per offrire
un racconto che sfocia nel genere thriller, affrontando anche
discorsi come la malattia mentale e la follia derivata
dall’insoddisfazione. Appartenente al ciclo Rai Nel segno del
giallo, che ha già proposto titoli come
Non avrai mai mia figlia,
Insospettabile follia e La strana signora della porta accanto, anche
Inganni e bugie promette dunque una serata tra
forti emozioni e grandi colpi di scena.
Per gli appassionati del genere, si
tratta dunque di un titolo da non perdere, visibile ora in prima TV
assoluta. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle
principali curiosità relative a Inganni e bugie.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla spiegazione del
finale. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Inganni e bugie
Protagonista del film è
Lara (Gina Vitori) una giovane
donna incinta del suo primo bambino. Inesperta e insicura, la donna
decide di partecipare a un gruppo di future mamme online. Lo scopo
è quello di confrontarsi e aiutarsi a vicenda durante un periodo
molto delicato, soprattutto psicologicamente, come quello della
gravidanza. Lara lega particolarmente con un’altra partecipante, la
trentenne Jamie (Jenna
Michno).
Quest’ultima, però, non è veramente
incinta e nasconde un oscuro secondo fine. Quando la bambina di
Lara nasce, viene rapita da Jamie che aveva stretto un accordo con
il losco Mr. Wynn (Britt George):
vendere suo figlio per 100 mila Dollari. Ma il suo piano diabolico
non andrà come previsto. Lara non è infatti disposta a lasciarsi
separare in questo modo dalla sua bambina e farà di tutto per
poterla riavere indietro.
La spiegazione del finale del film
Nel corso del film, Lara aveva già
sospettato che Jamie avesse preso Emma e in seguito le aveva fatto
visita chiedendo della figlia, con Jamie che affermava di non avere
idea di cosa stesse parlando. Lara, però, entra in casa per cercare
Emma, senza rendersi conto che Daryl sta litigando con Sam. Nel
frattempo, Jamie afferra un coltello e progetta di uccidere Lara
mentre si sta avvicinando a trovare Emma. L’urlo di Sam fa tuttavia
uscire Lara di corsa dalla casa e trova il marito pugnalato alla
spalla, permettendo a Jamie di fuggire con Emma, ribattezzata
Sophie.
In seguito, Jamie presentato Sophie
a Tony come la loro figlia appena nata, ma dopo il ritorno a casa,
Tony – pur riferendosi alla moglie con il suo vero nome, Susan –
chiede un test del DNA. Tuttavia, dopo aver visto il messaggio di
Daryl che chiedeva il bambino, Tony ha capito che Susan/Jamie aveva
rapito un bambino da un’altra famiglia e ha ricordato alla moglie
squilibrata che la sua follia era il motivo per cui l’aveva
lasciata. L’insensibile Jamie ricorda a Tony i suoi voti coniugali,
ma Tony dichiara che avrebbe chiamato la polizia, ignorando le
suppliche di Jamie affinché Tony cambiasse idea.
Mentre Tony è al telefono, Jamie
afferra però un coltello e pugnala a morte il marito. Dopo aver
visto Lara entrare in casa, Jamie minacciato di uccidere la bambina
se Lara avesse tentato di riprendersi la figlia. In quel momento,
però, Daryl arriva e prende la bambina da Jamie. Lara riesce però a
farsi giustizia mettendo ko prima Daryl e poi Jamie, riprendendosi
così la figlia e ponendo fine a quell’incubo. I due, infine,
vengono arrestati e affidati nelle mani della giustizia.
Il trailer di Inganni e
bugie e dove vedere il film in streaming e in TV
Sfortunatamente il film non è
presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive
in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 7
giugno alle ore 21:20 sul canale Rai
2. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà
presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove
quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in
onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita,
per trovare il film e far partire la visione.
Divenuta con gli anni una delle
trilogie più note del cinema, quella di Ritorno al
futuro è un’opera senza tempo che ha contribuito a
donare ulteriore prestigio al genere della fantascienza,
arricchendolo di elementi nuovi e spesso rielaborati in modo
inedito da altri contesti. Diretti dal regista Robert Zemeckis, i tre
film di Ritorno al futurosono ancora oggi
parte dell’immaginario collettivo, e sfoggiano tutt’ora
un’influenza particolarmente dominante all’interno della settima
arte. Dopo il primo film uscito nel 1985, ci è voluto il 1989 per
poter vedere il suo primo sequel, Ritorno al futuro – Parte
II.
Diretto nuovamente da Robert
Zemeckis, il film non era inizialmente previsto e il
finale del primo non era stato pensato per dar vita a dei sequel.
Il viaggio che i protagonisti intraprendevano verso il futuro era
infatti da intendersi come una conclusione sullo stile degli
avventurieri che riprendono il loro viaggio. Dato il grandissimo
successo di critica e pubblico, però, gli autori di Ritorno
al futuro iniziarono seriamente a pensare ad un sequel,
poi concretizzatosi.
Il desiderio di Zemeckis e dello
sceneggiatore Bob Gale, però, era quello di non
concentrarsi su un futuro tutto da immaginare, bensì di dar vita
con questo nuovo film ad un nuovo punto di vista su eventi già
visti nel primo capitolo. Per le novità introdotte, dunque, anche
questo secondo film della trilogia si affermò come un ottimo
successo di pubblico, pur ottenendo recensioni meno entusiaste da
parte della critica.
Ancora oggi è comunque un’opera
imprescindibile del suo genere, che non manca di essere riproposta
ciclicamente. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e al suo
sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
In Ritorno al futuro –
Parte II, la storia riprende da dove si concludeva il
precedente film. I due protagonisti, Marty McFly e
Emmett “Doc” Brown, dopo aver salvaguardato il
passato, sono ora diretti nel futuro, al 2015. Qui dovranno salvare
i futuri figli di Marty da alcuni imminenti pericoli. Nel corso
della loro missione, tuttavia, il Biff Tannen del
futuro riesce ad impossessarsi della macchina del tempo. Egli ha
così modo di tornare indietro e dar vita ad una realtà distopica
dove egli è il regnante assoluto. Marty e Doc saranno allora
costretti a tornare nuovamente nel 1955 per impedire l’avvento del
perfido Biff e riportare ancora una volta tutto alla normalità.
Il cast del film
A dar volta ai due iconici
protagonisti vi sono gli attori Michael J.
Fox e Christopher
Lloyd. Fox, dal canto suo, scoprì che vi sarebbe stato
un sequel dopo aver rivisto il film in VHS, al termine del quale
era stata aggiunta la dicitura “continua…”. Immediatamente
egli chiamò il suo agente, assicurandosi di riavere il suo ruolo.
Non solo egli tornò così a rinterpretare Marty McFly, ma ebbe modo
di vestire i panni anche del Marty adolescente del 1985, il Marty
adulto del 2015, suo figlio Martin Jr. e sua figlia Marlene.
Allo stesso modo, Lloyd ha ripreso
il ruolo dello scienziato Doc Brown, al quale si era ormai
affezionato tantissimo. L’attrice Lea
Thompson torna qui ad interpretare il ruolo di
Lorraine Baines McFly, madre di Marty, mentre Crispin
Glover non ha voluto riprendere il ruolo di George McFly,
in quanto non più interessato alla parte. Ad interpretare questo è
allora stato Jeffrey Weissman.
Thomas F.
Wilson torna invece ad interpretare il cattivo
Biff Tannen, il quale nella sua versione alternativa del 1985 è
dichiaratamente ispirato a Donald Trump. Un’altra attrice che non è
tornata per questo sequel è Claudia Wells,
interprete di Jennifer Parker, la fidanzata di Marty. Al suo posto
è allora stata scelta Elisabeth Shue, attrice oggi
nota per essere stata Madelyn Stillwell nella serie The
Boys.
Terminate le riprese del secondo
film, sono subito iniziate quelle di Ritorno al futuro
– Parte III, terzo e ultimo capitolo della trilogia.
Uscito un anno dopo il primo sequel, questo secondo riprende la
narrazione proprio lì da dove si interrompeva. In questo, Marty
deve tornare indietro nel 1885 per salvare Doc, rimasto
intrappolato nell’epoca del vecchio west. Per questo film vennero
naturalmente riconfermati gli interpreti principali, a cui si
aggiunge però Mary Steenburgen, premio Oscar alla
miglior attrice non protagonista, nel ruolo di Clara Clayton,
interesse amoroso di Doc.
Il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Ritorno al futuro – Parte
II è infatti disponibile nei cataloghi di Apple
TV, Now e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
sabato 24agosto alle ore
21:20 sul canale Italia 1.
I personaggi Star Wars sono
tra i beniamini più amati della cultura popolare.
I Personaggi Star Wars: nomi e
curiosità
I personaggi di Star
Wars buoni, tra Repubblica, Jedi e Alleanza
Ribelle:
Anakin Skywalker: facciamo che mettiamo il suo nome
originario tra i buoni. Chiamato “Ani”, il nome è quello di un tipo
di uccello, e quindi viene associato al volo così come
“Skywalker“.
Era infatti un eccellente pilota.
Padme Amidala: suona come “Padma”, Sanscrito
per “loto”. Amidala, invece, sembra essere un impreciso anagramma
per “Dalai Lama”: e anche lei è stata scelta da giovanissima per
governare il suo popolo.
Luke Skywalker: un gioco di parole che
riprende il cognome del creatore: Lucas. Skywalker fa pensare a
qualcuno di cos potente che può camminare sull’aria. Inoltre, gli
Skywalker sono tutti piloti eccellenti.
Han Solo: Il suo nome implica il fatto che sia un
solitario. Un “cowboy dello spazio”, era originariamente un
mercenario.
Yoda: Il maestro che insegna a Luke
Skywalker (il suo ultimo Padawan, o allievo) tutto quello che
sa. Il nome ricorda la parole “yoga”, o “yogi”, che è un guru o
maestro e guida spirituale.
I Personaggi cattivi di Star
Wars:
Darth Vader: è il supercattivo della serie,
passato alla storia. Il nome diventò Darth Fener nelle traduzioni
italiane dei film originali. È il titolo di Anakin Skywalker una
volta passato al lato oscuro della Forza. Darth è un titolo
che significa “dark”, o “oscuro”.
Generale Tarkin: il comandante della Morte
Nera, la nave distruttrice delle dimensioni di un pianeta, di
proprietà dell’Impero.
Boba Fett: un cacciatore di taglie, e una
delle icone della trilogia originale.
Darth Sidious: o Scheeve Palpatine. Ha
ricreato l’ordine dei Sith e distrutto quello dei Jedi. Vive una
doppia vita, era infatti un Senatore. Il nome si riferisce al suo
carattere insidioso.
Personaggi Star Wars: Il risveglio
della forza, i nuovi arrivi
Ci sono tantissimi
personaggi nuovi in
Star Wars: Il risveglio della forza , con nomi nuovi,
che hanno portato alla ribalta nuove star. Come si chiamano, e che
significato hanno i loro nomi? Chi sono? Da dove vengono? Il
regista J.J. Abrams li ha spiegati a
Entertainment Weekly:
Personaggi Star Wars: Il risveglio
della forza – I buoni della Resistenza:
Rey e Finn. (Daisy
Ridley e John Boyega) A differenza di tutti gli altri
personaggi Star Wars, non conosciamo i cognomi dei due protagonisti
della nuova trilogia. Il regista Abrams ha detto che il mistero è
intenzionale. Che ci siano rivelazioni all’orizzonte?
Poe Dameron (Oscar
Isaac) è un pilota, un personaggio scapestrato e
intrepido parte della Resistenza. Inoltre, Abrams racconta che
qualcuno gli ha ricordato che Poe era il nome di peluche della
figlia. Sarà per quello che il nome gli suggeriva una certa
dolcezza.
BB-8. Il carattere rotondo e dinamico del
personaggio ha portato all’invenzione di un nome fatto di lettere
curve e suoni vivaci: “L’ho chiamato BB-8 perché è quasi
un’onomatopea.”
Personaggi Star Wars: Il risveglio
della forza I cattivi del Primo Ordine:
Generale Hux è il leader del Primo Ordine
ed è interpretato da
Domhnall Gleeson. È giovane e ambizioso. Abrams,
purtroppo ha difficoltà a ricordarsi l’origine del suo nome.
Capitano Phasma, il capitano cromato dei
Trooper, interpretato da Gwendoline
Christie, ha qualcosa a che fare con un film horror
del 1979 diventato cult: Phantasm. L’armatura
del soldato ha ricordato al regista del film.
Kylo Ren (Adam
Driver). “Ren”, come “Darth”, è un titolo onorifico.
Kylo Ren viene da “Knights of Ren” (I cavalieri di Ren). E il suo
nome originale? Il personaggio è circondato dal mistero, e Abrams
ha l’abitudine di tenersi stretti certi segreti.
Personaggi Star Wars: lego e
giocattoli
Una galassia lontana lontana, e una
vastissima gamma di merchandise e giocattoli dei personaggi
Star Wars.
Tra i migliori personaggi
Star Wars giocattoli spicca il droide telecomandato BB-8
di Hasbro. Ma non solo: LEGO ha prodotto un’intera
serie di personaggi Star Wars LEGO: tra Storm
Troopers, ufficiali della Resistenza, delinquenti, comparse,
colonnelli, droidi, e protagonisti. C’è tutta la galassia. Trovate
l’intera gamma di personaggi sul sito ufficiale di LEGO Star Wars.
Il reboot della saga ha
riportato i personaggi che i fan di Star Wars avevano più a
cuore: da Han Solo, a Chewbacca, alla
principessa Leila (la scomparsa Carrie
Fisher). Ma la squadra della Resistenza di
Star Wars 7 si è allargata: ecco i nomi dei nuovi
arrivi completi di spiegazioni.
Star Wars: la trama
Prima di tutto, un bel ripassone
per chi la saga la segue o l’ha seguita, e una piccola introduzione
per chi non l’ha mai vista (per quanto incredibile possa sembrare,
sì, quelle persone esistono).
La saga è ambientata in una
galassia (lontana lontana). Ogni episodio del film è aperto dalla
classica “opening crawl”: un testo che introduce lo spettatore al
preciso contesto dell’episodio, in caratteri gialli che si
allontanano man mano scorrono. In generale, ogni episodio vede una
lotta tra due ordini che sono l’incarnazione del bene e del male: i
Jedi e i Sith. Questi attengono dei poteri straordinari da
un’energia mistica chiamata Forza. I due ordini collaborano con
degli schieramenti: infatti, c’è sempre un regime autoritario
(l’Impero o il Primo Ordine) e, a contrastarlo, un gruppo che si
batte per la libertà (l’Alleanza Ribelle e la Resistenza).
La star de Il
Gladiatore 2,
Denzel Washington, spiega perché ha accettato un ruolo
nel prossimo sequel di
Ridley Scott. Seguito del Gladiatore del
2000, l’atteso film storico di Scott si svolge 20 anni dopo
la morte di Massimo (Russell
Crowe) e segue il Lucio di Paul Mescal mentre diventa
un combattente nel Colosseo. Il cast de Il gladiatore 2
comprende un mix di nuovi attori e attori del film originale, tra
cui Washington nel ruolo di Macrinus, un ricco trafficante d’armi
che possiede anche una serie di combattenti gladiatori.
In una recente intervista con
Empire, Washington ha parlato della sua decisione di
partecipare al Il
Gladiatore 2, rivelando che Scott stesso
è uno dei motivi principali per cui ha accettato il ruolo.
Secondo l’attore, sente di essere a un punto della sua carriera in
cui non ci sono molti film che gli interessano veramente,
ma lavorare con Scott è stato un motivo sufficiente per accettare
la parte di Macrinus. Guardate il commento di Washington qui
sotto:
“Ci sono pochissimi film che mi
interessano e devo essere ispirato dal regista, e Ridley mi ha
ispirato moltissimo.La prima volta [perAmerican
Gangster]ci siamo trovati benissimo, ed eccoci qui.È impegnato.È entusiasta della vita e del suo prossimo
film.È un’ispirazione.Tutti noi vorremmo sentirci
così a 86 anni”.
Chi è il personaggio di Denzel Washington ne Il gladiatore
2?
Sebbene sia stato rivelato
relativamente poco sul Macrinus di Washington nel Il
Gladiatore 2, la descrizione del suo personaggio
come trafficante di armi e di gladiatori è eloquente. Come ogni
sequel che arriva a più di vent’anni di distanza dal suo
predecessore, Il gladiatore 2avrà il difficile compito di recuperare la magia
dell’originale e allo stesso tempo di sentirsi fresco e
nuovo. Macrinus sembra occupare un ruolo importante in
questo senso.
Da quanto è stato rivelato finora,
Macrinus è un personaggio molto simile al Proximo di Oliver Reed
del Gladiatore del 2000. Proximo è essenzialmente un ex
schiavo che si è fatto strada fino a diventare un ricco
proprietario di schiavi, e alla fine diventa una sorta di mentore
per Maximus. È del tutto possibile che Macrinus ricopra un ruolo
simile per Lucius. La storia reale, tuttavia, ci dice anche come il
personaggio di Washington potrebbe entrare nella storia del
sequel.
Macrinus è stato coinvolto
in un complotto per assassinare un imperatore romano prima di
salire lui stesso alla carica, il che suggerisce che il
personaggio di Washington nel Il
Gladiatore 2 potrebbe effettivamente finire per
avere un ruolo molto più prominente e importante di quello che
Proximo ha avuto nell’originale. Macrinus è evidentemente un
personaggio con una grande importanza storica e narrativa
potenziale, e questo contesto potrebbe certamente essere parte del
motivo per cui Washington ha accettato di interpretarlo. Sebbene
Il
Gladiatore 2 si ispiri alla storia reale,
non è chiaro quanto della storia di Macrinus sarà effettivamente
presente nel film.