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Personaggi Marvel: tutti i supereroi più importanti

Personaggi Marvel: tutti i supereroi più importanti

Marvel è sinonimo di supereroi. Il Marvel Cinematic Universe, infatti, ha dato nuova vita ai personaggi più famosi dei fumetti, imponendosi come uno dei franchise cinematografici più amati (o forse, diventando proprio il franchise cinematografico per eccellenza). I personaggi Marvel sono tantissimi, e l’universo di supereroi sta diventando sempre più intricato. Tra i tanti comparsi sul grande schermo e su quello piccolo con le serie oggi distribuite, ce ne sono però alcuni che si impongono per una loro maggiore importanza all’interno dell’MCU.

Prima però è bene mettere le cose in chiaro: Batman, Wonder Woman, Superman, Lanterna Verde e Aquaman non sono Marvel, bensì appartengono alla DC Comics. Inoltre, non tutti i supereroi Marvel sono parte del Team Avengers: ci sono personaggi che si rifiutano di unirsi al gruppo, personaggi le cui strade non si sono ancora incrociate. Ma non è detto che non succederà. Per fare un po’ di ordine, vediamo insieme i principali personaggi Marvel, con gli elenchi per sezioni dell’Universo e le schede dei più famosi.

I personaggi Marvel più importanti

Personaggi Marvel: gli Avengers

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Tra i primi in elenco ci sono naturalmente gli Avengers, dai sei membri originali fino ai nuovi entrati nel gruppo. Si tratta di un gruppo di supereroi che si riuniscono per combattere le più grandi minacce del mondo e dell’intera galassia. Sono questi i supereroi migliori al mondo, dotati di innumerevoli risorse e forti legami.

Spider-Man

È forse il supereroe più conosciuto di sempre. È stato all’origine della rinascita del genere dei supereroi all’inizio degli anni Duemila, facendo avvicinare una nuova generazione al genere. Si chiama Peter Benjaming Parker, e acquista i suoi nuovi poteri quando viene morso da un ragno radioattivo. Al cinema, è stato interpretato da Tobey Maguire, Andrew Garfield e Tom Holland. L’ultimo capitolo cinematografico del supereroe è Spider-Man: No Way Home, uscito nel 2021. Per quanto riguarda l’MCU, il personaggio è però comparso prima in Capitan America: Civil War, per poi divenire uno dei personaggi più importanti delle attuali fasi narrative.

Hulk

Si chiama in realtà Bruce Banner, è ha una forza incredibile. Era uno scenziato, che ha preso parte all ri-creazione dei poteri di Capitan America. Ma quando testa il risultato del proprio lavoro su se stesso, le conseguenze sono disastrose: quello che lo fa scattare è la rabbia, al che si ingigantisce e cambia d’aspetto. Nel tempo, ha imparato a controllare la propria trasformazione. Al cinema, è interpretato da Mark Ruffalo.

Thor

Ha una forza incredibile, vola, e ha un’arma speciale: un martello magico chiamato Mjolnir. È comparso per la prima volta nel film a lui dedicato, Thor, nel quale scopre di essere membro di una razza di divinità che vive nello spazio, in un posto chiamato Asgard. Al cinema, è interpretato da Chris Hemsworth.

Vedova Nera

Si chiama Natasha Romanoff, ed è interpretata da Scarlett Johansson. È una superspia eroica e carismatica, con bellissimi e sexy capelli rossi. Non ha superpoteri: ma è particolarmente brillante, agile e misteriosa. Nel 2021 ha infine avuto un film tutto per sé, Black Widow, dove è stato esplorato il suo passato.

Capitan America

È il nome di Steve Rogers, interpretato da Chris Evans. Un buon soldato e un uomo dall’animo gentile, ha forza, velocità e resistenza fuori dal comune che sono il risultato di esperimenti militari avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu congelato e riportato indietro appena prima degli eventi che coinvolgono gli Avengers.

Iron Man

Aka Tony Stark è il ricco e affascinante personaggio interpretato da Robert Downey Jr. È il personaggio con la storia più lunga tra tutti gli Avengers. Intelligentissimo, ha ereditato un’azienda di sviluppo di armi dal padre: con le risorse a disposizione, è riuscito a inventare un congegno che permette al suo cuore di continuare a funzionare dopo un incidente nel quale ha rischiato di perdere la vita.

Black Panther

Si chiama T’Challa, ed è il re di un regno africano immaginario e utopico di nome Wakanda. Il film Marvel a lui dedicato è stato rivoluzionario per quanto riguarda questioni di diversità e inclusione, ed è stato interpretato al cinema da Chadwick Boseman.

Doctor Strange

È interpretato al cinema da Benedict Cumberbatch. Conosciuto dal pubblico come studioso dell’occulto, ha invece poteri di magia mistica e telepatia. Inoltre, indossa l’Occhio di Agamotto, un amuleto che irradia una sorta di ‘luce della verità’ in grado di svelare menzogne e illusioni, leggere la mente, e aprire portali verso altre dimensioni.

Occhio di Falco

Non ha superpoteri, ma è l’arciere del gruppo. È apparso per la prima volta in Thor come agente S.H.I.E.L.D., e in Avengers. Gli viene dato più spazio in Avengers: Age of Ultron. Interpretato da Jeremy Renner, il personaggio ha avuto grande importanza negli ultimi film dell’MCU, ottenendo poi una sua serie dal titolo Hawkeye.

Falcon

Si chiama Sam Wilson, ed è apparso per la prima volta in Capitan America: Soldato d’inverno. Ha delle gigantesche ali di metallo che gli permettono di essere particolarmente agile e veloce in battaglia. Interpretato da Anthony Mackie, è uno dei nuovi pilastri per il futuro del Marvel Cinematic Universe.

Visione

È interpretato da Paul Bettany, ed è stato creato da Ultron, intenzionato ad usarlo come arma finale contro gli Avengers. Il personaggio ha fatto la sua comparsa in Avengers: Age of Ultron, per poi acquisire sempre più importanza e potere, fino a trovare un’apparente conclusione del suo arco narrativo nella serie WandaVision.

Altri personaggi Marvel importanti

Personaggi Marvel importanti Wolverine

Ecco invece altri importanti personaggi del Marvel Cinematic Universe, alcuni dei quali ancora non ufficialmente introdotti nella grande linea narrativa ma prossimi al loro ingresso ufficiale. Altri, invece, sono volti noti per i fan dell’MCU, i quali non fanno però parte degli Avengers, lavorando principalmente in proprio.

Loki

È interpretato da Tom Hiddleston, ed è il fratello cattivo di Thor. Ha poteri magici, è il dio dell’inganno ed è il primo principale nemico degli Avengers, avendo egli deciso di invadere la Terra usando un’energia cosmica chiamata Tesseract. Inizialmente proposto come villain, Loki ha acquisito sempre più fascino e apprezzamenti, fino a diventare un vero e proprio antieroe. Sopravvissuto a mille pericoli, oggi è protagonista della serie Loki, che esplora la sua nuova vita nel Multiverso.

Daredevil

Si chiama in realtà Matthew “Matt” Michael Murdock. Un ragazzino modello, un giorno salva un uomo da un comion di sostanze tossico, e l’incidente gli costa la vista. Ma i suoi altri sensi si sviluppano oltre i limiti dell’umano. È un eroe tormentato, che dopo essere stato interpretato al cinema da Ben Affleck è tornato in TV con una serie omonima, dove il nuovo interprete è Charlie Cox. Il personaggio è comparso brevemente in Spider-Man: No Way Home, segno che il suo ingresso ufficiale nel Marvel Cinematic Universe è prossimo. Presto ritornerà in azione nell’annunciata serie tv Daredevil: Born Again.

Deadpool

È uno dei più tragicomici (anti)eroi Marvel. Si distingue per la sua ironia e per il suo essere politicamente scorretto. All’uomo viene diagnosticato un cancro incurabile: se non per una misteriosa cura sperimentale, che gli salverà la vita, gli darà superpoteri, ma causerà anche parecchi danni. Interpretato da Ryan Reynolds, conta già due film: il terz è in fase di lavorazione e lo introdurrà nel Marvel Cinematic Universe.

Fantastici Quattro

Non si sono ancora incrociati con il Marvel Cinematic Universe e non accadrà fino al 2025, quando finalmente uscirà il nuovo film Fantastici Quattro, ma Mister Fantastic, la Donna Invisibile, la Torcia Umana e la Cosa sono prossimi al loro ingresso. Contano però già tre film, di cui i primi due usciti nel primo decennio degi anni Duemila e il terzo, Fantastic 4 – I Fantastici Quattro, uscito 2015, con un nuovo cast e un’estetica più raffinata. Si tratta di uno dei gruppi più famosi dell’universo Marvel, noto per la varietà dei poteri dei componenti e il loro gioco di squadra.

Wolverine

Uno dei personaggi più iconici, se non il più iconico, a non aver ancora fatto il suo ingresso nel Marvel Cinematic Universe, ma l’attesa sta per finire perché Hugh Jackman farà il suo debutto nell’MCU nell’attesissimo Deadpoo & Wolverine, il nuovo film prodotto dai Marvel Studios che debutterà al cinema il 25 luglio 2024. Wolverine è il frutto di un esperimento che ha reso un mutante capace di estrarre artigli dalle mani ancor più potente. Con uno scheletro di metallo indistruttibile, egli è uno dei più potenti guerrieri dell’universo Marvel. Pur non essendo ancora entrato a far parte dell’MCU, il personaggio è già comparso al cinema in numerosi film, dove è sempre stato interpretato dall’attore Hugh Jackman.

Blade

Blade, il cui vero nome è Eric Brooks, noto anche come il cacciatore di vampiri, l’ammazzavampiri o il “Diurno”, è un personaggio immaginario dei fumetti pubblicati negli Stati Uniti d’America dalla Marvel Comics e creato da Marv Wolfman e Gene Colan nel 1973. E’ in pre produzione un film presso i Marvel Studios dal titolo Blade che sarà interpretato dal premio Oscar Mahershala Ali.

Winter Soldier

James Buchanan Barnes, detto “Bucky”, noto anche come il Soldato d’Inverno (Winter Soldier), è un personaggio dei fumetti statunitensi creato da Joe Simon (testi) e Jack Kirby (disegni), pubblicato dalla Timely Comics (in seguito Marvel Comics). La sua prima apparizione avviene in Captain America Comics (Vol. 1[1]) n. 1 (marzo 1941). Al cinema è interpretato da Sebastian Stan.

Shang Chi

Shang Chi, maestro di una variante Kung Fu che utilizza le armi, è costretto ad affrontare il suo passato dopo essere stato convinto ad unirsi alla misteriosa organizzazione dei Dieci Anelli. Il personaggio è apparso in Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli ,il venticinquesimo film del Marvel Cinematic Universe e ha come protagonista Simu Liu nel ruolo di Shang-Chi.

Gli Eterni

Gli Eterni (Eternals) sono un gruppo di personaggi dei fumetti pubblicati dalla Marvel Comics. Sono una specie di esseri immortali (il fittizio nome scientifico degli Eterni nell’universo Marvel è “Homo immortalis”) e dotati di superpoteri. Ideati da Jack Kirby (testi e disegni) e pubblicati dalla Marvel Comics, sono apparsi la prima volta in The Eternals (prima serie) n. 1 (luglio 1976). Sono un ramo del genere umano manipolato geneticamente dai Celestiali, in continua lotta con la loro controparte malvagia, i Devianti.

Personaggi Marvel Femminili

Personaggi Marvel importanti femminili

Sono le nuove eroine del femminismo contemporaneo pop, che combinano grande intelligenza e indipendenza ad un fascino irresistibile. I personaggi femminili dell’Universo Marvel sono tante, tra Avengers, Fantastici Quattro, Guardiani della Galassia e X-Men, tra gli altri: ve le elenchiamo qui, le eroine e i modelli al femminile di una nuova generazione.

Captain Marvel

Interpretata al cinema da Brie Larson, Captain Marvel è il nome da supereroina di Carol Danvers, la quale entra in possesso di poteri cosmici che la rendono tra le entità più potenti di tutto il Marvel Cinematic Universe. Il film Captain Marvel ci ha mostrato il suo infinito potere, poi riproposto anche in Avengers: Endgame. Nel 2023, il personaggio tornerà al cinema con il sequel The Marvels.

Jean Grey 

Personaggio dei fumetti creato da Stan Lee (testi) e Jack Kirby (disegni), pubblicato a partire dal 1963. Jean Grey è una mutante di livello omega appartenente al gruppo degli X-Men ed è trai supereroi più potenti dell’universo Marvel. Nell’universo Marvel targato FOX, e recentemente ritornato ai Marvel Studios il personaggio è interpretato da Sophie Turner. In passato Jean Grey è stato interpretato da Famke Janssen da adulta. Jean è il personaggio che conta il più alto numero di morti e rinascite sotto vari aspetti nella storia del gruppo mutante.

Tempesta

Tempesta (Storm), il cui vero nome è Ororo Munroe è un personaggio creato da Len Wein (testi) e Dave Cockrum (disegni) nel 1975. Supereroina mutante, ha fatto parte degli X-Men per poi parteggiare per i Vendicatori. Tempesta ha il potere di controllare il clima e gli elementi, inoltre possiede un certo potenziale magico ereditato da alcuni suoi antenati. Tempesta compare nella saga cinematografica degli X-Men interpretata dall’attrice premio Oscar Halle Berry da adulta e, in versioni più giovani, da April Elleston Enahoro e Alexandra Shipp.

Mystica

Mystica è stata creata da Chris Claremont (testi) e Jim Mooney (disegni) nel 1978. Personaggio misterioso e ambiguo, soprattutto opportunista, fa parte dell’universo narrativo degli X-Men in quanto mutante mutaforma. Ha utilizzato numerosi pseudonimi: Raven Darkhölme, Foxx, Helmut Stein, Mallory Brickman, B. Byron Biggs, Surge, Ronnie Lake, Holt Adler, Leni Zauber e Raven Wagner. Ha il potere di spostare gli atomi del proprio corpo per trasformarlo completamente assumendo l’aspetto (inclusi gli abiti) di qualsiasi essere umano, umanoide o semi-umanoide di qualsiasi sesso. Al cinema è stata interpretata dall’attrice Rebecca Romijn da adulta mentre Jennifer Lawrence la interpreta da adolescente nella saga prequel.

Donna Invisibile

La Donna Invisibile, all’anagrafe Susan “Sue” Storm Richards, è stata creata da Stan Lee e Jack Kirby nel 1961. È un membro dei Fantastici Quattro. Sorella di Johnny Storm (la Torcia Umana) e moglie di Reed Richards (Mister Fantastic) è capace di rendere il suo corpo e le cose che tocca invisibili e di creare campi di forza praticamente indistruttibili. Il personaggio è stato interpretato al cinema prima da Jessica Alba nei primi due film del 2005 e del 2007. Successivamente nel reboot del 2015 è stata interpretata da Kate Mara.

Elektra

Interpretata da Elodie Yung nella serie Netflix e da Jennifer Garner nel film del 2003 con Ben Affleck, è una delle anti-eroine più importanti delle storie di Daredevil, una guerriera nonché interesse romantico di Matt Murdock, nonostante spesso abbiano combattuto l’uno contro l’altro.

Jane Foster

La dottoressa e scienziata e nonché interesse romantico di Thor è stata interpretata da Natalie Portman in Thor e in Thor: The Dark World, salvo poi scomparire per problemi contrattuali di Portman stessa con la Marvel. Dell’estate del 2019 è la notizia che Natalie Portman tornerà però nel Marvel Cinematic Universe con Thor: Love and Thunder, dove assumerà l’identità di Mighty Thor, dotata dunque di poteri simili al dio del tuono.

Peggy Carter

Probabilmente il personaggio femminile più bello dei fumetti Marvel, agente fondatore dello SHIELD è stata interpretata da Hayley Atwell fino al cameo in Avengers: Endgame. Lei è stata anche protagonista di due stagioni della serie ABC a lei dedicata, protagonista di un One Shot Marvel e interesse amoroso di Steve Rogers.

Gamora

La figlia di Thanos si unisce ai Guardiani della Galassia per sfuggire al suo patrigno. interpretata da Zoe Saldana è un personaggio molto sensuale e vitale, che compie un bellissimo percorso di redenzione e che si trova in una posizione molto complessa in Avengers: Infinity War, dove viene sacrificata da Thanos. Il personaggio comparirà però anche nel prossimo Guardiani della Galassia vol. 3.

Scarlet Witch

Personaggio a cavallo tra il mondo degli X-Men e quello degli Avengers, è uno dei personaggi più potenti in assoluto dei fumetti Marvel, figlia di Magneto e sorella di Quicksilver. Elizabeth Olsen l’ha portata al cinema dalla scena post credits di The Winter Soldier, in poi. Fa parte dei Nuovi Avengers ed è protagonista di una delle serie Marvel Disney+, WandaVision, dedicata proprio a alla sua vita dopo gli eventi di Endgame.

Shuri

Shuri è un personaggio dei fumetti statunitensi creato da Reginald Hudlin e John Romita Jr., pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione avviene in Black Panther n. 2. Il personaggio di Shuri è interpretato dall’attrice Letitia Wright e viene introdotto nella Fase 3 del Marvel Cinematic Universe a partire dal diciottesimo film della saga cinematografica, intitolato “Black Panther“. Da allora Wright è tornata ad interpretare Shuri nei seguenti titoli della saga: Avengers: Infinity War, Avengers: Endgame e Black Panther: Wakanda Forever di cui è la protagonista principale.

Yelena Belova

Yelena Belova (interpretata da Florence Pugh) è una spia e assassina altamente addestrata che si è allenata nella Stanza Rossa come una Vedova Nera ed è la sorella adottiva di Natasha Romanoff. Nel 2016, lavora con Romanoff, Alexei Shostakov e Melina Vostokoff per fermare il generale Dreykov dopo che ha riattivato il programma Stanza Rossa.

Kate Bishop

Kate Bishop, nota anche come Occhio di Falco, è un personaggio dei fumetti statunitensi pubblicati da Marvel Comics. Creata da Allan Hinberg e Jim Cheung, la sua prima apparizione avviene in Young Avengers n. 1. Apparsa per la prima volta nella serie tv Hawkeye interpretata da Hailee Steinfeld.

Kamala Khan

Kamala Khan è il personaggio interpretato da Iman Vellani per la prima volta nella serie tv Miss Marvel e riprese nel film The Marvels che è uscito al cinema nel 2023. Kamala Khan è un personaggio dei fumetti statunitensi pubblicati da Marvel Comics creato dagli editori Sana Amanat e Stephen Wacker, dalla scrittrice G. Kamala è una ragazza americo-pakistana da Jersey City, New Jersey con la capacità di modellare il proprio corpo che scopre di avere il gene inumano[2] al termine del fumetto Inhumanity e assume l’identità di Ms. Marvel succedendo al suo idolo, Carol Danvers, dopo che quest’ultima è diventata Capitan Marvel.

Maria Rambeau

Maria Rambeau è è interpretato dall’attrice Lashana Lynch e viene introdotto nella Fase 3 del Marvel Cinematic Universe a partire del ventiduesimo film in assoluto della saga cinematografica, intitolato “Captain Marvel”. Lynch torna a interpretare il ruolo anche nel suo sequel, The Marvels. Presso la Edwards Air Force, Maria conobbe la collega Carol Danvers e le due divennero molto amiche, aiutandosi a vicenda durante tutto il periodo dell’addestramento.

Jennifer Walters / She-Hulk

She-Hulk, il cui vero nome è Jennifer Walters, è un personaggio dei fumetti creato dallo scrittore Stan Lee e dal disegnatore John Buscema nel 1980, pubblicato dalla Marvel Comics. E’ apparsa per la prima volta nella serie tv She-Hulk interpretata da Tatiana Maslany.




Festival di Cannes 2024: George Lucas arriva al festival per la Palma d’Oro

Figura di spicco del cinema hollywoodiano, il regista, sceneggiatore e produttore George Lucas riceverà la Palma d’Oro onoraria sabato 25 maggio in occasione della cerimonia di chiusura del 77° Festival del Cinema di Cannes, trasmessa in diretta su France 2.

Al solo pronunciare il suo nome, un’intera sezione del mondo della Settima Arte si illumina e risuonano alcune indimenticabili note di musica (di John Williams!). Indistinguibile dalle saghe di Star Wars e Indiana Jones, George Lucas ha dato per sempre al blockbuster le sue lettere di nobiltà e al pubblico di tutto il mondo un piacere senza pari.

Il Festival di Cannes ha sempre occupato un posto speciale nel mio cuore”, afferma George Lucas. Sono stato sorpreso e felice quando il mio primo film, THX-1138, è stato selezionato per essere proiettato sulla Croisette nel 1971. Da allora, sono tornato al Festival molte volte come sceneggiatore, regista e produttore. Sono davvero onorato di questo riconoscimento speciale, che significa molto per me.

La prima carriera di George Lucas nell’industria è stata segnata dalla collaborazione con Francis Ford Coppola, che lo ha aiutato a produrre THX 1138 (1971), un adattamento di uno dei suoi cortometraggi sperimentali realizzati alla University of Southern California. Fin dal suo primo lungometraggio, George Lucas ha utilizzato i temi che gli erano cari: la fantascienza per denunciare la società della registrazione e della sorveglianza, l’amore per lottare contro il destino e l’uniformità, e la reversibilità dei valori morali per discutere il posto del bene e del male.

Con American Graffiti, un’ode alla gioventù americana, George Lucas rivelò Harrison Ford e ottenne il primo grande successo che gli avrebbe poi permesso di intraprendere il suo progetto più ambizioso.

Knives Out 3: il titolo del terzo film sarà Wake Up Dead Man

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Knives Out 3: il titolo del terzo film sarà Wake Up Dead Man

Benoit Blanc è pronto per risolvere un altro mistero in Knives Out 3, il terzo film del franchise di Knives Out di Rian Johnson, con Variety che ha ora riportato il titolo ufficiale: Wake Up Dead Man. Johnson ha annunciato il titolo, insieme alla data di uscita nel 2025, in un teaser pubblicato su X venerdì mattina. “All’inizio sono usciti i coltelli. Poi, ecco, il vetro è andato in frantumi. Ma il mio caso più pericoloso sta per essere rivelato“, racconta Daniel Craig – interprete di Blanc – nel video di 45 secondi, facendo riferimento ai primi due titoli del franchise di omicidi, ‘Knives Out’ del 2019 e ‘Glass Onion del 2022.

Wake Up Dead Man sarà ancora una volta distribuito da Netflix come parte dell’accordo di Johnson con lo streamer per due sequel, del valore di 450 milioni di dollari. Nonostante il primo film, distribuito da Lionsgate, abbia incassato 312 milioni di dollari al botteghino mondiale, Netflix ha distribuito “Glass Onion” solo con un’uscita limitata nelle sale, raccogliendo appena 13 milioni di dollari prima di lanciarlo in streaming. Di seguito, ecco il video diffuso sui social che ufficializza il titolo del prossimo film:

https://twitter.com/rianjohnson/status/1794005920898502741?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1794005920898502741%7Ctwgr%5E502002331ca1980e1227ab6f0279a3730b704571%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fvariety.com%2F2024%2Ffilm%2Fnews%2Fknives-out-3-title-wake-up-dead-man-2025-release-1236015553%2F

Tutto quello che sappiamo su Knives Out 3

Recentemente è stato riporta che l’inizio delle riprese del film è previsto per novembre, il che permetterebbe di rispettare l’ancora generica uscita nel 2025. Non si sa molto dell’imminente terzo capitolo della serie di film gialli, ma Daniel Craig dovrebbe riprenderà il suo ruolo di detective privato Benoit Blanc. I primi due film, come noto, sono valsi allo sceneggiatore e regista Rian Johnson una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. C’è dunque da aspettarsi una nuova storia particolarmente avvincente e convincente.

Johnson starebbe attualmente ultimando la sceneggiatura del prossimo capitolo della serie e non sono dunque stati forniti ulteriori dettagli sulla trama e sui nuovi personaggi. Non vi sono inoltre altri attori legati al progetto per il momento. “Sta venendo fuori“, ha detto Johnson in una precedente intervista dopo la fine dello sciopero della WGA. “Ovviamente non ho potuto lavorare durante lo sciopero, e ora che è finito, mi sto tuffando a tutta forza, e quindi sta venendo fuori. Ho la premessa, ho l’ambientazione, ho in testa il film. Si tratta solo di scriverlo“.

Selena Gomez sulla “folle” audizione per Emilia Pérez: “Mi sono arresa e ho dato tutta me stessa”

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Il regista Jacques Audiard è tornato al Festival di Cannes per presentare Emilia Pérez (qui la recensione), la sua decima opera e la sesta nel concorso principale. Il pubblico del Grand Lumiére Theatre ha risposto con una standing ovation di 10 minuti dopo la prima mondiale del film, descritto come un “musical poliziesco straordinariamente originale”. La protagonista del titolo è interpretata da Zoe Saldaña nel ruolo di un avvocato frustrato, Selena Gomez in quello della moglie di un signore della droga, Édgar Ramírez in quello di un pericoloso interesse amoroso e Karla Sofía Gascón in quello di un boss del cartello che desidera sfuggire a una vita di crimini e diventare la donna che ha sempre sognato di essere.

Parlando con THR, Selena Gomez ha raccontato qualcosa in più del suo coinvolgimento nel film, affermando che: “Ero molto nervosa perché si tratta di un progetto diverso da qualsiasi altra cosa abbia mai fatto prima. Anche se ho una parte così piccola, è un progetto così grande e speciale che mi sento fortunata di averne potuto fare parte. Dopo la prima in sala mi sono sentito meglio, meno nervosa“. L’attrice ha poi raccontato che: “Ho fatto un’audizione e poi non ho saputo più nulla. Ma mi sono comportata come una pazza durante quell’audizione“.

Jacques voleva che recitassi uno dei numeri musicali e io mi sono arresa e ho dato tutta me stessa. Pensavo: “Almeno posso dire di aver fatto del mio meglio”. Quando dopo tempo si è fatto risentire e mi ha chiesto di partecipare, ero così nervosa ma anche così entusiasta!”. “Ho trascorso gran parte della mia vita cercando di rompere gli schemi e la percezione di chi sono. Jacques, che non sapeva nulla di me, ha rischiato e ha creduto in me semplicemente in base a ciò che ero in grado di fare, e questo è stato davvero speciale per me“.

GUARDA ANCHE: Festival di Cannes 2024, le foto del red carpet di Emilia Pérez

Tutto quello che c’è da sapere su Emilia Pérez, il film con Selena Gomez

In Emilia PérezSaldaña interpreta Rita, un’avvocatessa sottovalutata il cui studio è più propenso ad aiutare i criminali che a cercare giustizia“, si legge nella descrizione che Variety fa del film. “Trova un’inaspettata via d’uscita quando un temuto leader del cartello della droga, Manitas (Gascón), la recluta per aiutarlo a completare surrettiziamente un’operazione di cambio di sesso per diventare la donna che ha sempre desiderato essere. La Gomez interpreta la sua ignara moglie“.

Il film è scritto e diretto da Jacques Audiard, già autore di Un profeta del 2009, Un sapore di ruggine e ossa del 2012 e The Sisters Brothers del 2018. Attualmente sarebbero in corso trattative con Netflix per la distribuzione del film, ma secondo Variety “c’è ancora la possibilità che le trattative in corso vadano a monte“. Se però l’accordo dovesse concludersi, ciò permetterebbe al film di raggiungere un pubblico globale. Intanto, non resta che attendere l’annuncio dei vincitori del festival per scoprire se Emilia Pérez otterrà qualche premio, divenendo dunque ancor più appetibile agli occhi dei distributori.

Furiosa, la spiegazione della scena finale: la saga di Max Max chiude il cerchio

Rimane impressionante il fatto che Furiosa: A Mad Max Saga sia un film arrivato nelle sale. Mentre la trilogia originale di Mad Max del regista George Miller è stata acclamata per il suo impatto sul genere d’azione, il quarto capitolo Mad Max: Fury Road ha trascorso molti anni nell’inferno dello sviluppo e ha avuto una produzione notoriamente difficile. Tuttavia, l’entusiasmo per il film è stato tale da spingere Miller a realizzare un nuovo film prequel che racconta le origini dell’eroe principale di Mad Max: Fury Road. Furiosa: A Mad Max Saga include anche uno stinger a metà dei titoli di coda e uno post-credito che rendono omaggio all’eredità della saga di Mad Max.

Mentre Mad Max: Fury Road vedeva Tom Hardy ereditare il ruolo che Mel Gibson aveva occupato nella trilogia originale, il vero eroe del film era Imperator Furiosa (Charlize Theron), un signore della guerra che si ribella al malvagio dittatore Immortan Joe (Hugh Keays-Byrne). Furiosa: A Mad Max Saga vede la Charlize Theron cedere il ruolo a Anya Taylor-Joy, che mostra la tragica infanzia della giovane Furiosa e la sua ascesa tra le fila dei guerrieri di Joe. Furiosa: A Mad Max Saga racconta l’intera vita del personaggio fino al momento in cui il pubblico la incontra per la prima volta in Mad Max: Fury Road.

Come finisce Furiosa: A Mad Max Saga?

Furiosa: A Mad Max Saga cast

All’inizio del film, la giovane Furiosa viene rapita dalla sua casa in “The Green Place of Many Mothers” e accolta dallo spietato signore della guerra Dementus (Chris Hemsworth). Furiosa si rifiuta di fornire informazioni sulla sorte del suo popolo e progetta una fuga ambiziosa, mentre Dementus mira a dominare altri signori della guerra. Dopo che Dementus è entrato in un’aspra faida con un giovane Immortan Joe (Lachy Hulme) e i suoi War Boys, Furiosa viene scambiata in cambio del controllo del centro industriale noto come “Gastown”. L’intenzione di Immortan Joe è che Furiosa diventi una delle sue mogli allevatrici, ma lei riesce a mascherare la sua identità fingendosi un War Boy e inizia a servire tra i suoi guerrieri.

Il film di Miller esplora la storia di Furiosa dalla sua giovinezza fino agli eventi di Fury Road. Lungo il percorso, scopriamo come ha perso il braccio, ha incontrato il capo militare della Cittadella, Praetorian Jack (Tom Burke), e come si è vendicata di Dementus. Tuttavia, quando iniziano i titoli di coda, la storia di Furiosa non finisce qui.

Furiosa: A Mad Max Saga ha un montaggio dei titoli di coda

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I titoli di coda di Furiosa: A Mad Max Saga includono un montaggio di momenti critici di Mad Max: Fury Road, permettendo all’arco caratteriale di Furiosa di concludersi completamente. Dopo essere stata costretta per anni a servire uomini crudeli, Furiosa ha finalmente la possibilità di mettersi in proprio e di guidare una causa in cui crede. Data la tragica storia che viene descritta in Furiosa: A Mad Max Saga, è logico che Furiosa sia così determinata a portare in salvo le mogli di Joe. In fin dei conti, sta lottando perché possano avere la vita felice che le è sfuggita fin dall’infanzia.

Mad Max: Fury Road è il tipo di grande spettacolo d’azione di tutti i tempi che vale la pena di vedere più volte al cinema, quindi ogni opportunità di rivivere alcuni dei suoi momenti salienti è un piacere per gli appassionati di cinema. Tuttavia, gli eventi di Furiosa: A Mad Max Saga rendono Mad Max: Fury Road più tragico. Il momento iconico dell’urlo della Theron è ancora più potente, perché gli spettatori capiscono perché trovare il Luogo Verde è così importante per lei. Furiosa: A Mad Max Saga spiega anche il legame che Furiosa ha con le donne anziane che alla fine la aiutano a sconfiggere Immortan Joe.

L’ultimo stinger post-credits di Furiosa: A Mad Max Saga presenta il bobblehead del teschio dell’uccello usato da Nux (Nicholas Hoult) in Mad Max: Fury Road. Se da un lato si tratta di un divertente easter egg dedicato a uno dei personaggi più cool del franchise di Mad Max, dall’altro è anche un richiamo alla nuova storia dei War Boys in Furiosa: A Mad Max Saga. Viene rivelato che tutti i War Boys non ci penserebbero due volte a sacrificarsi per Immortan Joe, dato che un War Boy si lancia dalla cima della Cittadella per attaccare Dementus.

Qual è il futuro del franchise di Mad Max?

Considerando che Furiosa: A Mad Max Saga si conclude proprio dove inizia Mad Max: Fury Road, sembra improbabile che Anya Taylor-Joy riprenda il suo ruolo in un altro film prequel. Tuttavia, Miller ha dichiarato di avere dei piani per un altro prequel di Mad Max. Ha rivelato di aver sviluppato “non solo la storia di ogni personaggio, ma anche ogni oggetto di scena, ogni veicolo, ogni gesto” e di aver “scritto una storia su Max nell’anno precedente a quello in cui è arrivato“. Questo lascerebbe aperta la porta a Hardy per riprendere il suo ruolo in un’altra avventura di Mad Max.

Atlas, la spiegazione del finale: Atlas ferma Harlan?

Atlas, la spiegazione del finale: Atlas ferma Harlan?

Atlas ha come protagonista Jennifer Lopez nei panni di un’analista di dati che deve affrontare le sue paure per salvare l’umanità durante una missione intergalattica quando un robot IA si scatena e minaccia di distruggere il pianeta.

Il film inizia quando il mondo è sull’orlo del collasso dopo che il guerriero robot Harlan (Simu Liu) ha lanciato un attacco terroristico dell’IA in tutto il mondo con milioni di vittime.

Harlan è stato sviluppato dalla Shepherd Robotics e cresciuto dall’esperta di IA Val Shepherd (Lana Parrilla) e dalla figlia decenne Atlas con l’intenzione di aiutarci a migliorare la vita sulla Terra. Tuttavia, il robot rinnegato ha abbandonato il suo scopo e ora è responsabile dell’annullamento di tutta la programmazione dei bot.

Per combattere la minaccia dell’IA, il governo ha formato la Coalizione Internazionale delle Nazioni ed è coinvolto in una guerra totale contro i bot dell’IA. Harlan è fuggito dalla Terra dopo aver subito perdite significative e ha lasciato un messaggio per la Terra promettendo di tornare e di finire ciò che ha iniziato.

28 anni dopo

Atlas Jennifer Lopez

Dopo una dura battaglia, i soldati dell’ICN catturano Casca Vix (Abraham Popoola), un potente terrorista dell’IA e socio di Harlan rimasto sulla Terra. A Los Angeles, il brillante ma antisociale analista antiterrorismo Atlas lavora instancabilmente per proteggere la Terra da Harlan.

Il generale Boothe (Mark Strong) recluta Atlas per scoprire la posizione di Harlan da Casca. Atlas riesce a interrogare il bot e scopre che Harlan si trova su GR-39, il pianeta Andromeda, prima di uccidere Casca dopo che questi ha fatto commenti crudeli sulla sua infanzia e sulla sua defunta madre.

Non passa molto tempo prima che Atlas venga lanciato in orbita per sconfiggere Harlan su GR-39 insieme all’ufficiale in comando, il colonnello Banks (Sterling K. Brown). Durante la missione, però, mostra una profonda sfiducia nei confronti della tecnologia Neural Link creata da sua madre per mettere in contatto umani e IA.

Gli avvertimenti di Atlas su Harlan vengono ignorati dai soldati e dal colonnello Banks. Tuttavia, la loro missione va a rotoli quando la corazzata Dhiib viene improvvisamente attaccata da Harlan. Atlas riesce a sopravvivere all’imboscata, ma è ora bloccata sul pianeta deserto.

È costretta a confrontarsi con la sua paura dell’intelligenza artificiale quando deve prendere il controllo di un programma informatico chiamato Smith, una tuta ARC nove che i ranger usano per combattere i bot AI. L’unico problema è che Smith richiede un collegamento neurale per connettersi ad Atlas, e lei si rifiuta di farlo.

Smith è l’unico modo per Atlas di raggiungere la capsula di salvataggio e gli altri sopravvissuti, ma le sue speranze si infrangono quando scopre che i ranger sono stati uccisi da Harlan. Tuttavia, il corpo del colonnello Banks non si trova da nessuna parte dopo aver trovato la sua tuta ARC danneggiata, Zoe.

Dopo aver sconfitto sei robot AI, tra cui Casca, una disperata Atlas è quasi al punto di rottura e si rende conto che l’unico modo per salvare l’umanità è fidarsi del suo nemico, l’AI.

Con l’analista trasformato in ranger che combatte per il futuro dell’umanità, riuscirà Atlas a fermare Harlan? Ecco cosa succede alla fine di Atlas…

Il finale di Atlas: Atlas fermerà Harlan?

Atlas finale spiegato
Simu Liu as Harlan. (Image credit: Ana Carballosa/Netflix)

Atlas scopre che l’unico modo per sopravvivere è utilizzare il Collegamento Neurale per sincronizzarsi con Smith e diventare un’unica entità, in modo da poter utilizzare il 100% delle proprie capacità. Nel frattempo, il colonnello Banks viene tenuto prigioniero e torturato da Harlan.

Atlas uccide nuovamente Casca dopo essere sopravvissuto all’attacco precedente e lei continua a essere perseguitata dai ricordi di Harlan, che era stato creato da sua madre e avrebbe dovuto proteggerla.

Mentre Smith fatica a connettersi con Atlas e a sincronizzarsi completamente, i due raggiungono il complesso di Harlan dove ha preso la testata dal Dhiib. Il generale Boothe riceve la trasmissione di Atlas e rivela che se Harlan mette le mani sulle testate al carbonio, può distruggere mezza Terra.

Harlan entra in Smith e lo mette fuori uso, prima che Atlas venga preso da Casca. La ragazza si trova presto faccia a faccia con suo “fratello” Harlan, che dopo tutti questi anni ama ancora lei e la madre. Tuttavia, il suo amore per Atlas non è sufficiente a fermare il suo piano di distruzione della Terra, perché gli esseri umani minacciano tutte le altre specie.

Harlan crede di essere stato creato per proteggere l’umanità e che i sopravvissuti avranno una coesistenza pacifica guidata dalle loro controparti IA. Atlas si rende conto che Harlan ha orchestrato l’intera missione e l’ha attirata lì per poterla usare per ottenere i codici di autorizzazione per aggirare il sistema di difesa della Terra.

Harlan tortura Atlas per ottenere l’unico codice rimasto, ma quando vede che le restano cinque minuti di ossigeno, Harlan la lascia morire. Sembra che ogni speranza sia perduta, finché il colonnello Banks, in punto di morte, si sveglia e le dà il suo collegamento neurale per chiamare Smith.

Smith è incapace e Atlas può annullare il codice di restrizione solo se raggiunge una sincronizzazione del 100%. Per riuscire a sincronizzarsi completamente, Atlas mette a nudo i suoi traumi emotivi e i suoi segreti, rivelando di aver costretto Harlan a riprogrammare il collegamento neurale per farla stare meglio, perché era gelosa delle attenzioni che riceveva da sua madre.

Atlas gr 39
Atlas si blocca su GR-39. (Immagine: Netflix)

Questo ha permesso ad Harlan di prendere il controllo completo delle capacità motorie della madre e di ucciderla, mentre Atlas ne è uscito vivo per un pelo.

Alla fine Atlas permette a Smith di entrare nella sua mente e i due diventano una cosa sola. Con l’aiuto del colonnello Banks, Atlas fa esplodere la base, ma il suo prossimo nemico è Harlan. Smith riesce a disattivare il missile, permettendo ad Atlas di distruggerlo. Tuttavia, l’esplosione inizia a distruggere il pianeta e Atlas tenta di fuggire verso la capsula di salvataggio.

Viene fermata da Harlan e i due si scontrano in una lotta feroce mentre il pianeta è in fiamme. Dopo che Harlan ha preso di mira il reattore a fusione di Smith, il cuore di Atlas si ferma e Smith cerca disperatamente di rianimarla mentre Harlan lo attacca.

Harlan sconfigge Smith pugnalando il suo reattore a fusione, ma in una sorprendente svolta degli eventi, Atlas attacca Harlan alle spalle e lo uccide, prima di prendere la sua CPU.

Smith si spegne dopo che Harlan ha danneggiato il suo reattore a fusione e Atlas è sconvolta quando le dice che non può venire con lei. Determinato a proteggere la sua ranger, Smith usa l’energia che gli rimane per fornire ad Atlas un rifornimento di ossigeno alla sua maschera, in modo che possa raggiungere la capsula di salvataggio. In cambio, Atlas fa quello che Smith voleva disperatamente che facesse da sempre e si apre con lui su se stessa.

Atlas viene salvata dai soldati dell’ICN che hanno iniziato a mappare la CPU di Harlan per tornare a casa. Il generale Boothe le fa visita e le dà la pianta che ha chiamato “Planty” dal GR-39, che hanno trovato nei resti di Smith.

Alla fine del film, Atlas è ora un ranger e ha modificato una nuova serie dieci di robot ARC. Si arrampica all’interno e si sente la voce familiare di Smith. Quando lancia il modulo di iniziazione ARC, la macchina sa già tutto di lei.

“Come ti chiami?”, chiede lei.

“Indovina”, risponde lui.

Atlas è disponibile in tutto il mondo su Netflix.

Chris Hemsworth parla della “gioia perversa” di passare dal ruolo di Thor al villain di Furiosa

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Chris Hemsworth è passato dal Thor di Asgard al Dementus della Terra Desolata. La star della Marvel è infatti l’interprete dello spietato signore della guerra in Furiosa: A Mad Max Saga (qui la recensione) di George Miller, il prequel di Mad Max: Fury Road che si estende per decenni e che pone Anya Taylor-Joy al posto di guida nei panni dell’Imperatrice Furiosa. Dopo aver descritto il suo personaggio come un “individuo piuttosto orribile” che – nel suo contorto punto di vista – si vede come una figura paterna per l’orfana prigioniera Furiosa, l’attore australiano è apparso su Hot Ones per parlare della sua svolta malvagia nel franchise.

C’è una certa quantità di restrizioni e aspettative quando si interpreta un eroe, specialmente un supereroe, a cui bisogna attenersi e rimanere all’interno“, ha detto Chris Hemsworth quando gli è stato chiesto se ha provato una ‘gioia perversa’ nell’interpretare il Signore della Guerra Dementus, l’opposto del suo eroico Dio del Tuono nei film della Marvel. “Interpretare il cattivo è divertente. Le catene sono tolte e ti è permesso di essere un po’ più imprevedibile, non ci sono tante regole da seguire. Quindi, dal punto di vista creativo, è stato molto più divertente”.

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Furiosa: A Mad Max Saga, tutto quello che c’è da sapere sul film con Anya Taylor-Joy e Chris Hemsworth

In Furiosa: A Mad Max Saga, Anya Taylor-Joy assume il ruolo che è stato di Charlize Theron in Mad Max: Fury Road. La sinossi ufficiale recita: mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa.

Il nuovo film è molto diverso da Fury Road. Mentre quest’ultimo era un “road movie” che si svolge in pochi giorni, questo nuovo film è invece descritto come un racconto più “epico, che si svolge su un più lungo periodo di tempo, e in un certo senso impari a conoscere Furiosa meglio in questo modo“. Atteso da molti anni e a lungo bloccato da una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. il film è ora in fase di post-produzione. Furiosa: A Mad Max Saga è scritto, diretto e prodotto da George Miller insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Oltre Anya Taylor-Joy , nel film ci sarà anche Chris Hemsworth nel ruolo del villain. Il film è nelle sale dal 23 maggio 2024.

Avengers 5: il film includerà elementi multiversali ma offrirà una storia “più realistica”

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Il prossimo grande evento del MCU dei Marvel Studios sarà Avengers 5 e ora potremmo avere un’idea abbastanza precisa di quando la produzione sarà avviata. Un precedente rapporto affermava che le riprese sarebbero iniziate a dicembre, ma secondo l’insider Daniel Richtman, le telecamere non inizieranno a girare prima del gennaio 2025 nel Regno Unito. Nonostante il recente licenziamento di Jonathan Majors, Kang dovrebbe ancora apparire, anche se il personaggio potrebbe non avere più un ruolo così importante nella storia.

Come sappiamo, lo scrittore di Loki Michael Waldron è stato assunto per scrivere una nuova bozza della sceneggiatura, ma i rapporti indicano che gli eventi della seconda stagione di Loki continueranno a influenzare la trama principale, il che significa che Kang rimarrà probabilmente un personaggio secondario. Richtman ritiene però che nei “prossimi mesi” verrà annunciato un nuovo attore per il ruolo del Conquistatore, il che potrebbe far pensare che Kang potrebbe comunque avere ancora qualcosa da dire.

Si ritiene poi che i Marvel Studios siano tornati al tavolo da disegno per quanto riguarda alcuni aspetti della trama principale di Avengers 5, che secondo quanto riferito si concentrerà su una squadra di Eroi più potenti della Terra più piccola di quanto ci si potrebbe aspettare. Anche se il film conterrà probabilmente alcuni nuovi personaggi, i Fantastici Quattro non dovrebbero comparire. Si dice poi che lo studio abbia detto agli attori dei precedenti film sugli Avengers di “liberare la loro agenda”.

Avengers 5: un rumors rivela i 5 personaggi che saranno fondamentali per il film

Ora, Richtman sostiene che la storia complessiva sarà “più realistica”, in linea con le recenti volontà dei Marvel Studios, anche se il film includerà ancora elementi multiversali. Difficile dire esattamente cosa questo possa comportare, ma è possibile che il film sia ambientato principalmente in un unico luogo, pur presentando varianti di alcuni eroi e cattivi. Ad oggi, permangono dunque numerosi dubbi riguardo questo film, che dovrebbe però arrivare in sala tra esattamente due anni e dunque il tempo inizia a stringersi intorno ai Marvel Studios.

Harry Potter: Alfonso Cuarón ha diretto il film dopo che Guillermo del Toro lo ha chiamato “stro*zo arrogante”

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Alfonso Cuarón ha rivelato di aver quasi rinunciato a dirigere Harry Potter e il prigioniero di Azkaban del 2004 prima che il suo collega Guillermo del Toro lo facesse ragionare. In occasione del 20° anniversario del terzo film della serie di successo, il regista ha parlato con Total Film, dove ha condiviso la sua reazione all’offerta del lavoro, dato che inizialmente non aveva molta familiarità con il mondo dei maghi. “Ero confuso perché non era assolutamente nel mio radar”, ha detto Cuarón, soprattutto perché il suo progetto prima di Harry Potter era di un genere completamente diverso: il dramma erotico in lingua spagnola Y Tu Mamá También.

Parlo spesso con Guillermo [del Toro] e un paio di giorni dopo ho detto: ‘Sai, mi hanno offerto questo film di Harry Potter, ma è davvero strano che mi offrano questo’”. Tuttavia, del Toro sapeva quanto fosse massiccio il franchise cinematografico, soprattutto dopo i primi due film di Chris Columbus, così il regista di Hellboy ha dato a Cuarón un consiglio sincero. “Mi ha detto: ‘Aspetta, aspetta, aspetta, hai detto che non hai letto Harry Potter?’. Gli ho risposto: ‘Non credo che faccia per me‘”, ha ricordato il vincitore dell’Oscar a proposito della loro conversazione. “Con un lessico molto forbito, in spagnolo, mi ha detto: ‘Sei uno stro*zo arrogante’”.

Alfonso Cuarón conferma: “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban è (anche) un film horror

David Heyman, produttore di tutti e otto i capitoli di Harry Potter, ha ricordato di aver voluto fare un passo avanti per Il prigioniero di Azkaban. “Avevo visto Y Tu Mamá También, che mi era piaciuto molto, e stranamente ho pensato che sarebbe stato il regista perfetto per il terzo Potter”, ha spiegato Heyman. “Non è quello che alcuni potrebbero pensare”, ha continuato. “Riuscite a immaginare cosa pensavano che avrebbero fatto Harry, Ron e Hermione dopo aver visto Y Tu Mamá También?… Y Tu Mamá parlava degli ultimi momenti dell’adolescenza, mentre Azkaban parlava dei primi momenti dell’adolescenza. Sentivo che avrebbe potuto far sembrare lo spettacolo, in un certo senso, più contemporaneo. E ha portato la sua magia cinematografica”.

Alien³: il regista originale rivela i piani abbandonati per scatenare gli Xenomorfi sulla Terra

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Diretto da David Fincher, Alien³ uscì nel 1992 e fu considerato una grande delusione dopo i grandi Alien e Aliens – Scontro finale. Tuttavia, nel tempo il film si è guadagnato una fedele schiera di fan e molti lo definiscono un classico sottovalutato. La storia segue Ellen Ripley (Sigourney Weaver), che si schianta su Fiorina 161, un desolato pianeta prigione. I suoi compagni, Newt e Hicks, muoiono nell’incidente, mentre uno Xenomorfo è sopravvissuto allo schianto. I prigionieri e le guardie, privi di armi avanzate, si trovano dunque a dover combattere la creatura con risorse limitate.

Le cose si fanno davvero strane durante l’atto finale, con l’introduzione di un ibrido umano/Xenomorfo, e il regista originale del film – Renny Harlin (anche autore di Cliffhanger – L’ultima sfidaThe Strangers: Capitolo 1) – ha ora condiviso come il suo approccio ad Alien³ sarebbe stato diverso in un’intervista con Slash Film.  “Ho sempre pensato di avere una buona idea”, ha esordito Harlin. “Stavo lavorando ad Alien³ nell‘89, che era prima di ’Jurassic Park’ e di tutti quei film. Quindi il concetto di avere queste creature sulla Terra per lo studio, sembrava spaventoso e irraggiungibile. Per me era la naturale evoluzione”.

Abbiamo avuto ‘Alien’ con i camionisti nello spazio, abbiamo avuto ‘Aliens’ con i Marines nello spazio, e dove andiamo adesso? Portiamo gli alieni sulla Terra e facciamoli passare attraverso un campo di grano. Avevo già in mente il poster con la fattoria e il campo di grano al chiaro di luna, e loro che attraversano il campo di grano”. “Ancora oggi, penso che sarebbe stato un film di enorme successo perché sarebbe stata la prima volta che veniva fatta una cosa del genere”, ha aggiunto il regista. “Ma per qualche ragione, lo studio ha pensato: ‘Ah, il pubblico non se la berrà’”.

Renny Harlin parla di Alien³

Condividendo i suoi pensieri finali sul progetto abbandonato, Harlin ha detto: “Una nave prigione? Come faccio a relazionarmi con una nave prigione? Ma questa è storia antica. Non sto dando la colpa a nessuno, ma per chi non lo sapesse, ho lavorato per un anno ad ‘Alien³”. “Mi sono licenziato in modo educato e rispettoso, perché non potevo sopportare l’idea, dopo Ridley Scott e James Cameron, di proporre un film che non sarebbe stato all’altezza di ciò che il pubblico si aspettava e di fargli vivere quell’esperienza”.

Beetlejuice Beetlejuice: ecco i character poster del film!

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Beetlejuice Beetlejuice: ecco i character poster del film!

Dopo aver rilasciato un primo trailer di Beetlejuice Beetlejuice nella giornata di ieri, la Warner Bros. ha ora diffuso online i character poster del film, che ci presentano tutti i protagonisti di questo sequel di Beetlejuice – Spiritello porcello. Diretto da Tim Burton nel 1988, quel film ha contribuito a lanciare la carriera del regista, che torna dunque ora dietro la macchina da presa per riportare sul grande schermo il diabolico demone interpretato da Michael Keaton. In attesa di vedere il film in sala dal 6 settembre, ecco allora i character poster:

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https://twitter.com/WarnerBrosIta/status/1793687698596667696?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1793687698596667696%7Ctwgr%5E4ab6506eb7bc7f17e49f7b1f313e0812876c561e%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fpublish.twitter.com%2F%3Furl%3Dhttps%3A%2F%2Ftwitter.com%2FWarnerBrosIta%2Fstatus%2F1793687698596667696

Tutto quello che sappiamo su Beetlejuice Beetlejuice

Il visionario filmmaker Tim Burton e l’attore candidato all’Oscar Michael Keaton tornano a fare squadra per Beetlejuice Beetlejuice. Keaton torna nel suo ruolo iconico accanto alla candidata all’Oscar Winona Ryder (Stranger Things, Piccole donne) nel ruolo di Lydia Deetz, e alla vincitrice di due Emmy Catherine O’Hara (Schitt’s Creek, La sposa cadavere) nel ruolo di Delia Deetz. Si aggiungono al cast le new entry Justin Theroux (Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, The Leftovers), Monica Bellucci (Spectre, i film di Matrix), Arthur Conti (House of the Dragon) al suo debutto in un lungometraggio, la candidata agli Emmy Jenna Ortega (Mercoledì, Scream VI) nel ruolo della figlia di Lydia, Astrid, e il candidato all’Oscar Willem Dafoe (Povere Creature!, Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità).

La sinossi del film recita: “Beetlejuice è tornato! Dopo un’inaspettata tragedia familiare, tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River. Ancora perseguitata da Beetlejuice, la vita di Lydia viene sconvolta quando la figlia adolescente e ribelle, Astrid, scopre il misterioso modellino della città in soffitta e il portale per l’Aldilà viene accidentalmente aperto. Con i problemi che si stanno creando in entrambi i regni, è solo questione di tempo prima che qualcuno pronunci tre volte il nome di Beetlejuice e il demone dispettoso ritorni per scatenare il suo marchio di caos”.

Burton dirige il film da una sceneggiatura di Alfred Gough & Miles Millar (Mercoledì). La squadra creativa di Burton che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Haris Zambarloukos (Shark 2 – L’abisso, Assassinio sull’Orient Express) e diversi suoi collaboratori storici come lo scenografo Mark Scruton (Mercoledì), il montatore Jay Prychidny (Mercoledì), la costumista premio Oscar Colleen Atwood (Alice in Wonderland, Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street), il supervisore creativo degli effetti delle creature e del trucco speciale vincitore del Premio Oscar Neal Scanlan (Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, Charlie e la fabbrica di cioccolato), il compositore Danny Elfman (Big Fish, The Nightmare Before Christmas, Batman), e il Premio Oscar per le acconciature e il trucco Christine Blundell (Topsy-Turvy Sotto-sopra).

Deadpool & Wolverine: Emma Corrin rivela la sua fonte d’ispirazione per Cassandra Nova

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Sebbene nelle ultime settimane abbiamo visto molto di Deadpool & Wolverine, gran parte del threequel è ancora avvolto nella segretezza. L’ultimo trailer ha offerto uno sguardo al cattivo del film, Cassandra Nova, anche se non sappiamo ancora cosa stia facendo nel Vuoto. La teoria prevalente è che la contorta sorella gemella del Professor X provenga dalla stessa realtà di Logan e potrebbe essere stata la causa di ciò che è successo al suo mondo e che lui non è riuscito ad impedire.

Se ad esempio avesse ucciso gli altri X-Men prima di essere spedita nel Vuoto, ciò renderebbe Nova una minaccia per gli eroi e forse anche per l’intero Multiverso. In un profilo di Emma Corrin su Harper’s Bazaar, l’attrice si rifiuta di dire troppo sul ruolo del cattivo, ma ha confermato che l’Hans Landa di Christoph Waltz in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino è stato una fonte di ispirazione fondamentale. “Perché è in quell’uniforme, questo dice tutto quello che c’è da sapere”, spiega l’attrice.

“Può sedersi a tavola e chiacchierare come stiamo facendo ora, essere animato, molto piacevole. È così snervante perché è il più malvagio che ci sia, la persona peggiore del pianeta”. “È l’opposto di un cattivo spaventoso; lascia che sia la sua fisicità a parlare, e poi ribalta le altre parti”. Secondo Hugh Jackman, “Emma ha la capacità di cambiare in modo così sottile, di trasformarsi in un attimo. C’era una disinvoltura, un senso di pericolo”. Non resta a questo punto che attendere di poterla vedere all’interno del film.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Superman: James Gunn dice che le riprese del film DCU sono “poco oltre la metà”

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Mentre proseguono le riprese del reboot di Superman del DCU di James Gunn, il regista ha ora condiviso un aggiornamento sui progressi della produzione. Rispondendo a un fan sui social media che chiedeva quando avremmo potuto aspettarci un primo trailer, Gunn ha rivelato che dovremo aspettare ancora un po’, dato che il film è ora “poco più che a metà” delle riprese.

La produzione si è recentemente spostata a Macon, in Georgia, e su X/Twitter è stata condivisa una foto di un set pesantemente coperto. Si prevede che le telecamere non cominceranno a girare prima dell’inizio del mese prossimo, ma sembra che Gunn e la sua troupe stiano prendendo tutte le precauzioni necessarie per garantire che non trapelino online nuove foto.

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Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Dexter: Original Sin, Paramount+ con SHOWTIME annunciano la nuova serie

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Paramount+ con SHOWTIME ha annunciato oggi il cast della nuova serie drammatica originale Dexter: Original Sin (precedentemente intitolata DEXTER: ORIGINS). Patrick Gibson (Shadow and Bone) interpreterà il ruolo di Dexter Morgan; il vincitore del Golden Globe Christian Slater (Mr. Robot) interpreterà Harry Morgan, padre adottivo di Dexter e detective omicida e Molly Brown (Senior Year) interpreterà la sorella minore di Dexter, Debra Morgan. Il candidato agli Emmy Clyde Phillips (DEXTER, NURSE JACKIE) tornerà come showrunner e produttore esecutivo. Ambientata 15 anni prima che gli spettatori incontrassero per la prima volta Dexter nella serie di successo SHOWTIME, DEXTER, questo nuovo thriller di 10 episodi racconterà il serial killer preferito d’America…in allenamento.

Ambientata nel 1991 a Miami, DEXTER: ORIGINAL SIN segue Dexter (Gibson) mentre passa da studente a serial killer vendicatore. Quando i suoi impulsi assetati di sangue non possono più essere ignorati, Dexter deve imparare a incanalare la sua oscurità interiore. Con la guida di suo padre, Harry (Slater), adotta un Codice progettato per aiutarlo a trovare e uccidere persone che meritano di essere eliminate dalla società senza entrare nel radar delle forze dell’ordine. Questa è una sfida particolare per il giovane Dexter che inizia uno stage forense presso il Dipartimento di Polizia di Miami.

Gibson recentemente ha preso parte alla serie televisiva Shadow and Bone. In passato ha partecipato a The OA, Good Girl Jane eProperty of the State, l’ultimo dei quali gli è valso l’Irish Film and Television Award for Rising Star nel 2017.

Slater è meglio conosciuto per il suo lavoro in Mr. Robot, per il quale ha ricevuto Critics Choice e Golden Globe e molteplici nomination. Tra i suoi altri lavori: Dr. Death, Dirty John, The Wife e Nymphomaniac. Slater recentemente può essere visto nel debutto alla regia di Jerry Seinfeld, Unfrosted e in The Spiderwick Chronicles.

Brown invece ha fatto parte del cast di EVIL, BILLIONS e The Marvelous Mrs. Maisel. Prossimamente avrà un ruolo nel film indipendente Mooch.

L’ottava stagione della serie originale DEXTER ha debuttato nell’autunno del 2006 e ha avuto come protagonista il vincitore del Golden Globe Michael C. Hall nel ruolo di Dexter Morgan, un complicato e conflittuale esperto di schizzi di sangue del Dipartimento di Polizia di Miami che in realtà è un serial killer.

Lo show è diventato una delle serie più acclamate della televisione, ottenendo molteplici nomination agli Emmy e ai Golden Globe per la migliore serie televisiva drammatica, nonché un prestigioso Peabody Award nel 2008, ed è stato nominato per due volte tra le 10 migliori serie televisive di AFI. Nel 2013, la Writer’s Guild of America ha incluso DEXTER nella lista delle “101 serie televisive meglio scritte”. Nel 2021, il sequel della serie originale, DEXTER: NEW BLOOD, ha registrato numeri da record, diventando la serie più vista nella storia di SHOWTIME. Tutte le stagioni precedenti di DEXTER e DEXTER: NEW BLOOD sono ora disponibili per la visione on demand e in streaming per gli abbonati Paramount+ con il piano Paramount+ with SHOWTIME.

DEXTER: ORIGINAL SIN è prodotto da SHOWTIME Studios e Counterpart Studios. Clyde Phillips di Clyde Phillips Productions è produttore esecutivo. Tra i produttori esecutivi figurano anche Scott Reynolds (Jessica Jones), Michael C. Hall (DEXTER), Mary Leah Sutton (Resident Evil), Tony Hernandez (Emily In Paris), Lilly Burns (Russian Doll), Michael Lehmann (Heathers), mentre la serie è prodotta da Robert Lloyd Lewis (The Lincoln Lawyer).

Per gli Showtime Studios, la serie è supervisionata da Gary Levine e Urooj Sharif, mentre la produzione è curata da Tara Power. La serie è distribuita da Paramount Global Content Distribution al di fuori dei mercati Paramount+.

The Beach Boys, parola ai filmmaker e i protagonisti del documentario

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Per oltre sei decenni, la musica dei Beach Boys è stata una parte indelebile della storia americana. Le loro brillanti armonie trasmettevano verità semplici attraverso arrangiamenti musicali sofisticati e pionieristici. I Beach Boys hanno trasceso la loro musica e sono arrivati a rappresentare la cultura californiana. Hanno offerto ai fan di tutto il mondo un passaporto per sperimentare l’amore, l’esuberanza giovanile e la cultura del surf.

Disponibile dal 24 maggio su Disney+, The Beach Boys (qui il trailer) è una celebrazione della leggendaria band che ha rivoluzionato la musica pop e dell’iconico e armonioso sound che hanno creato, incarnando il sogno californiano e affascinando i fan per generazioni.

In occasione della presentazione alla stampa internazionale del film, abbiamo raccolto le dichiarazioni dei protagonisti, Mike Love e Al Jardine, di Frank Marshall, produttore e regista, e di Thom Zimny, che ha firmato la regia del documentario con Marshall.

“Sono cresciuto a Newport Beach, a sud di Hawthorne, dove stavano crescendo i Beach Boys – ha esordito Frank MarshallE io ero totalmente preso dal surf e dalla musica da surf. Sono andato al Rendezvous Ballroom con Dick Dale. Ma a quei tempi quella musica era davvero determinante. E ricordo il giorno in cui ascoltai per la prima volta Surfin’ dei Beach Boys, e mi resi conto che aggiungevano dei testi importanti a quella che sentivo essere un sacrosanto tipo di musica da surf con cui i surfisti ballavano. E ora c’era qualcuno che aggiungeva dei testi a quella musica. Quindi è stato piuttosto bello. E poi, adesso è il momento giusto per un documentario sui Beach Boys perché è l’inizio dell’estate.”

Marshall ha lavorato al progetto da fan dei Beach Boys, dunque, che con la loro musica è in qualche modo cresciuto. Ma non è da meno Thom Zimny, che ha raccontato che questo progetto per lui è stato un sogno che diventava realtà: “Ho avuto la possibilità di lavorare con Frank su un altro film e questa è stata un’opportunità straordinaria. Quando crescevo nutrivo davvero un amore molto profondo per questa musica, dato che provenivo dalla costa orientale, quindi ne ho avuto una versione diversa. Ma lavorare con questa squadra e anche solo passare del tempo nelle profondità del caveau e trovare queste cose, è stata un’esperienza straordinaria perché in molti modi era il mio sogno diventato realtà. Ho amato questa band crescendo e mi sono profondamente legato a tutte queste persone come artisti. Quindi, sono davvero onorato di farne parte.”

Dal 24 maggio su Disney+ The Beach Boys

Del quintetto originale del gruppo, Mike Love e Al Jardine hanno partecipato in maniera attiva al progetto. Entrambi hanno avuto modo di raccontare come mai hanno scelto di partecipare a The Beach Boys.

“Per me è un vero onore – ha commentato Al JardinePoco fa abbiamo festeggiato il nostro 60esimo anniversario. E sembra essere il momento giusto perché tutti abbiamo avuto un’esperienza così ricca cantando tutte quelle fantastiche armonie e semplicemente condividendo quel viaggio, divertendoci moltissimo a suonarne diverse – siamo piuttosto fortunati perché nel corso dei decenni, i nostri fan sono cresciuti, sono aumentati, c’è stato quasi un ricambio generazionale. E ora possiamo dire di Potter vantare un range di età che va dagli 8 agli 80! Con questo film facciamo appello proprio a quelli.”

Per Mike Love invece non è stato affatto difficile accettare: “Voglio dire, la Disney vuole fare un documentario sulla tua carriera e sulla tua musica. È un’opportunità fenomenale in questa fase della nostra carriera avere questo tipo di meravigliosi riconoscimenti da parte di così tante persone che hanno messo a disposizione tutte le loro competenze tecniche e il loro lavoro per questo documentario. Sono onorato e felice che ciò stia accadendo. Coincide con il cinquantesimo anniversario dell’album Endless Summer. Quindi, davvero, è quasi miracoloso che, oltre 60 anni dopo aver iniziato, cantiamo queste canzoni e otteniamo una grande risposta e un grande apprezzamento. Non abbiamo altro che gratitudine, sento che è una grande benedizione avere questo documentario in questo momento.”

Bridgerton: quanto è storicamente accurato la serie Netflix?

Bridgerton: quanto è storicamente accurato la serie Netflix?

Bridgerton è uno degli show più popolari di Netflix. La serie romantica segue principalmente la numerosa famiglia Bridgerton mentre si innamora e affronta le complessità della propria classe sociale all’inizio del XIX secolo. Con costumi eleganti e storie d’amore classiche, non sorprende che Bridgerton abbia attirato l’attenzione delle masse, ma è importante ricordare che, sebbene la serie sia ambientata nell’epoca della Reggenza, la storia è a dir poco approssimativa. Anche la serie prequel, Queen Charlotte: A Bridgerton Story, incentrata sulla regina Carlotta (Golda Rosheuvel e India Amarteifio) e su re Giorgio (James Fleet e Corey Mylchreest), monarchi realmente esistiti, non si sforza di essere perfettamente accurata. Il franchise, nel suo complesso, adotta un approccio alternativo all’epoca, immaginando un’alta società molto più inclusiva. Ma nonostante alcuni personaggi ed eventi puramente fittizi, altri elementi della serie sono radicati nella realtà.

La serie stessa è basata sui romanzi di Julia Quinn, il che aggiunge uno strato di separazione dalle radici storiche. La serie della Quinn, come la maggior parte delle storie d’amore dell’epoca Regency, si ispira alla versione dell’epoca Regency dell’autrice Georgette Heyer, che di per sé non era del tutto accurata. Poiché anche i romanzi si allontanano dalla storia del periodo, non dovrebbe essere una sorpresa che ci siano più di un paio di cose che non corrispondono alla realtà. Anche se Bridgerton non pretende mai di essere un documentario, gli storici hanno riconosciuto le verità fattuali al suo centro.

Bridgerton non pretende di essere perfettamente accurato

Bridgerton ha sempre incluso elementi che sono la prova immediata delle sue radici romanzesche. Tanto per cominciare, pochissimi personaggi sono tratti dalla storia, l’unico esempio è la famiglia reale, e anche questi personaggi sono stati modificati intenzionalmente. Naturalmente, la serie include altri personaggi basati su figure storiche ma che non le rappresentano direttamente. Tuttavia, la stragrande maggioranza dei personaggi è un’invenzione di Quinn, senza alcun collegamento storico. Ciò non è anormale per questo tipo di serie, ma è importante riconoscere che i personaggi storici sono l’eccezione in questa serie.

Anche guardando alle premesse generali di Bridgerton, le imprecisioni sono evidenti. La serie presenta Signori e Signore di tutte le razze, e si basa sull’idea di una Regina Charlotte nera che, con il suo matrimonio con Re Giorgio, ha dato vita a un’alta borghesia più variegata. Questo, ovviamente, non è mai accaduto e gli anni della serie si collocano solo poco dopo la messa al bando della tratta degli schiavi in Gran Bretagna e prima della sua fine nelle numerose colonie britanniche. Tuttavia, questa spiegazione permette alla serie di ingaggiare attori di talento indipendentemente dalla loro razza. L’altra imprecisione piuttosto evidente di Bridgerton è la musica, che utilizza arrangiamenti orchestrali di successi attuali piuttosto che musiche adeguate all’epoca. Sebbene la natura anacronistica della colonna sonora non abbia alcun impatto sulla storia, vale la pena di notarla perché dimostra i molti modi in cui Bridgerton rifiuta la storia per fare qualcosa di diverso.

La scenografia e i costumi di “Bridgerton” è in gran parte realistica

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Sebbene la serie presenti alcune imprecisioni, i bellissimi abiti non sono tra questi. La dottoressa Lizzie Rogers ha dichiarato a People che gli abiti empirici con vita e scollatura quadrata, così diffusi nella serie, erano certamente popolari, e anche le gonne più ampie della regina sono accurate, dato che la vera regina Carlotta era nota per favorire una moda più tradizionale. Sebbene i tessuti e i disegni siano più elaborati rispetto alla moda storica, le silhouette sono fedeli all’epoca, il che rappresenta una divisione interessante, che offre al pubblico costumi straordinari che sembrano ancora reali.

Tuttavia, la moda di Bridgerton apporta un cambiamento significativo, eliminando le acconciature. Anche se le acconciature sono accurate, secondo Rogers le donne dell’epoca indossavano quasi sempre una cuffietta. Tuttavia, anche in questo caso, c’è un elemento di verità, poiché la serie usa l’acconciatura per trasmettere l’età, mostrando in modo specifico quali giovani donne sono fuori dalla società e quali no – per esempio, i diversi stili di capelli di Eloise (Claudia Jessie) nella stagione 1 rispetto alle stagioni 2 e 3. In una società così attenta alle apparenze, la moda è una parte importante della serie, e gli stilisti sono stati in gran parte fedeli alla storia nel creare queste bellissime immagini.

Ma l’accuratezza visiva non si ferma qui. Un altro aspetto della serie che è reale è rappresentato dalle scenografie. Le case delle famiglie centrali sono piene di opere d’arte e di mobili ornamentali, che Rogers identifica come accurate per le famiglie dell’alta borghesia dell’epoca: “Questo era davvero importante per… mostrare la propria ricchezza [e] la propria posizione sociale”. Rogers elogia anche la palette di colori, in particolare i blu Bridgerton, affermando che i colori pastello erano popolari tra questa classe sociale. Questi dettagli rendono facile perdersi nel mondo coerente e bello che la serie crea, e l’accuratezza visiva rende il resto più credibile.

La società di Bridgerton è radicata nella verità

L'aspetto di Bridgerton è in gran parte realistico

Una parte cruciale di Bridgerton che Rogers conferma essere storicamente accurata è costituita dagli eventi della stagione sociale, in particolare i balli di debutto. Questo evento è presente in ogni stagione, quando le giovani donne si presentano nel tentativo di catturare l’attenzione di un marito e, se sono fortunate, della Regina. La tradizione risale all’epoca dei Tudor, ma nel 1780 si legò al ballo della Regina Carlotta, in cui le giovani donne venivano “presentate da un membro della famiglia che era stato presentato a corte” e introdotte nella società. Questa cerimonia è cruciale per Bridgerton, in quanto è il momento in cui la regina Carlotta valuta le nuove dame, scegliendo di solito il diamante della stagione, quindi è logico che sia almeno in parte accurata, in quanto senza di essa ci sarebbe ben poco da raccontare.

L’elemento più importante della serie è esagerato rispetto alle sue radici storiche. Bridgerton mostra un foglio scandalistico anonimo che scuote il ton, anche se pochi sanno che è scritto dalla spesso ignorata Penelope Featherington (Nicola Coughlan). Senza i pettegolezzi di Lady Whistledown, la serie sarebbe molto diversa, ma il famoso foglio scandalistico è solo in parte reale. Rogers ha spiegato che il processo è accurato, soprattutto perché la nuova stampa a vapore permetteva una maggiore velocità. Certo, non esisteva Lady Whistledown, ma il ton aveva un grande amore per il gossip. Tuttavia, i giornalisti di gossip dell’epoca operavano in modo un po’ diverso, non avendo mai il coraggio di chiamare per nome le loro vittime. La franchezza di Whistledown le permette di avere un maggiore controllo sul modo in cui i membri del Ton si guardano l’un l’altro, aggiungendo drammaticità alla serie, ma non è accurata. “Se si vedessero [i pettegolezzi] in una vera rubrica… sarebbero fatti in modo che le persone saprebbero di chi si parla, ma non lo direbbero direttamente, perché in questo modo si aggirano le leggi sulla diffamazione“, dice Rogers, suggerendo che la posizione richiedeva grande attenzione. L’uso dei nomi in Lady Whistledown è un cambiamento particolarmente significativo per la serie, ma mantiene lo spirito della storia, fornendo un esempio del perché l’anonimato fosse fondamentale.

I primi quattro episodi della terza stagione di Bridgerton (la nostra recensione) sono ora disponibili in streaming.

The Others: la spiegazione del finale

The Others: la spiegazione del finale

Il film horror gotico del 2001 è tanto emozionante quanto avvincente, e il finale di The Others spiega che i veri temi della ghost story sono il dolore e il rimpianto. Grace Stewart (Nicole Kidman) e i suoi due figli, Nicholas (James Bentley) e Anne (Alakina Mann), vivono in una bella casa antica nel New Jersey dopo la morte del marito e del padre nella Seconda Guerra Mondiale. Invece di affidarsi esclusivamente agli spaventi, la storia soprannaturale di The Others si basa sulla potente interpretazione della Kidman, che fa del suo meglio per proteggere i figli dai fantasmi presenti nella loro casa.

Con un ritmo lento che crea un’intensa atmosfera di terrore, The Others è uno dei tanti film horror che andrebbero visti due volte, perché alla seconda visione è un’esperienza completamente diversa. Il colpo di scena nell’atto finale ridisegna la storia e spiega il vero significato della trama, dimostrando che nulla è come sembra, sia per il pubblico che per i personaggi della storia. A differenza di alcuni finali di film che sembrano illogici, il finale di The Others funziona perfettamente.

Qual è il colpo di scena di The Others?

colpo di scena The Others

Il primo colpo di scena di The Others è che Grace scopre di essere un fantasma, insieme ai domestici della sua casa e ai suoi figli, e che “gli altri” – i fantasmi che perseguitano Grace e i suoi figli – sono una nuova famiglia vivente che si è trasferita nella casa. È una verità difficile da comprendere per Grace, che è davvero convinta di essere ancora viva, e The Others fa in modo che sembri spaventata per tutto il film. La rivelazione avviene quando una medium tiene una seduta spiritica con una scrittura automatica che spiega che Grace si è tolta la vita e ha ucciso anche i suoi figli usando un cuscino.

Il colpo di scena finale di The Others lo distingue da altri film horror soprannaturali, perché è un modo unico di concludere la storia. Invece di far sì che Grace provi a toccare un’altra persona e si renda conto di essere invisibile, o un altro modo simile per far capire il punto, la scena della seduta spiritica è una scelta intelligente e inquietante. Poiché il medium è in contatto con il mondo degli spiriti, è la persona giusta per trasmettere queste informazioni, e la scrittura automatica è inaspettata.

Perché Grace ha ucciso i suoi figli?

Grace ha ucciso i suoi figli perché stava elaborando il lutto per la morte del marito Charles (Christopher Eccleston), avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale, e si sentiva in difficoltà. Si sentiva sola e non aveva nessuno con cui parlare dell’accaduto. Trascorreva il suo tempo cercando di prendersi cura dei figli e di fare buon viso a cattivo gioco. L’inizio di The Others lascia intendere la rivelazione che avverrà nel finale. Nella prima scena, Grace fa un brutto sogno, il che suggerisce che è perseguitata da qualcosa, e la Kidman sembra spaventata in ogni momento.

La spiegazione data nella maggior parte dei film soprannaturali è che i fantasmi non possono lasciare la casa se hanno un messaggio da trasmettere a una persona cara o un problema da risolvere. The Others segue questa formula: Grace è ancora nella casa di famiglia perché non riesce a superare il dolore che prova. Trova difficile elaborare le sue emozioni per il trauma della morte del marito. Quando uccide i suoi figli, la situazione si aggrava e lei blocca il momento dalla sua memoria quando inizia a infestare la casa di famiglia come un fantasma.

Grace e la sua famiglia se ne vanno?

The Others bimbi

Gli Altri hanno spiegato cosa è successo agli Stewart: Grace e i suoi figli continueranno a vivere nella casa perché non è pronta a lasciarla. Mentre Viktor (Alexander Vince) e i suoi genitori, che hanno acquistato la casa, decidono di vivere altrove, Bertha Mills (Fionnula Flanagan) dice a Grace che dovrà accettare che un’altra famiglia si trasferisca qui. Grace rifiuta questo avvertimento, dicendo che la casa appartiene ancora a lei. È intelligente che sia la signora Mills a condividere questa informazione, poiché pronuncia una delle battute più memorabili del film.

“A volte il mondo dei vivi si confonde con quello dei morti”.

Anche se non c’è un sequel, la fine di The Others suggerisce che gli spiriti di Grace, Nicholas e Anne risiederanno sempre nella loro casa e combatteranno con ogni nuova famiglia per stabilire chi debba essere il legittimo proprietario della proprietà. The Others mostra la determinazione di Grace alla fine della storia, perché ha perso molto e non vuole rinunciare al luogo che una volta confortava lei e la sua famiglia. Sembra sperare che possa fornire lo stesso calore di un tempo, ora che conosce la verità.

Le intelligenti allusioni al fatto che Grace e la sua famiglia sono morte

Sebbene The Others abbia un finale sorprendente, le successive visioni lasciano intendere che Grace, Nicholas e Anne sono fantasmi. I bambini hanno una malattia che li rende fotosensibili e non possono stare alla luce del sole. Sapendo che i bambini sono morti, è chiaro che la loro fotosensibilità è dovuta al fatto che sono fantasmi. È anche tematico, poiché Grace non vuole far luce metaforicamente sulla verità dell’aspetto pallido dei suoi figli o su ciò che ha fatto loro durante i loro ultimi momenti.

Dopo che Grace scopre che lei e i suoi figli sono morti, escono all’aperto e sentono il sole sul viso, un breve momento di felicità e libertà dopo le loro esperienze cupe. The Others è un film incredibilmente oscuro nel senso letterale del termine, e la mancanza di illuminazione assume un forte significato quando viene rivelato il colpo di scena. L’oscurità crea un’atmosfera memorabile e inquietante, ed è evidente che Grace e i suoi figli soffrono per aver trascorso così tanto tempo al chiuso. La rivelazione sarebbe stata meno d’impatto se la casa fosse stata ben illuminata e se la famiglia si fosse divertita spesso all’aperto.

Il vero significato del finale di The Others

Il vero significato del finale di The Others

Il finale di The Others spiega i temi del lutto, gli effetti residui della guerra e il modo in cui Grace cerca di andare avanti con la sua vita dopo la morte di una persona cara, ma non è mai la stessa. Il motivo per cui Grace e i suoi figli sono fantasmi è triste e parla del dolore che le famiglie provano quando perdono qualcuno. A differenza di altri film horror su entità soprannaturali, The Others è guidato dalle emozioni e dalla perdita. Grace non è mai riuscita a dire addio a Charles, mentre sapeva che la società si aspettava che andasse avanti.

The Others parla anche di problemi di salute mentale, perché Grace non ha ricevuto il sostegno di cui aveva bisogno quando era viva. Ha avuto difficoltà a crescere i figli da sola mentre il marito era in guerra e, dopo la sua tragica scomparsa, la sua vita è diventata ancora più difficile. Poiché il film è ambientato nel 1945, questo è realistico, perché Grace avrebbe sentito la pressione di nascondere i suoi sentimenti. La cupa conclusione di The Others sottolinea la mancanza di sistemi di supporto all’epoca e il fatto che non si parlasse apertamente di depressione.

Doctor Strange 3: Benedict Cumberbatch fornisce un aggiornamento deludente sul film

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Benedict Cumberbatch ha fornito un aggiornamento minore ma deludente su Doctor Strange 3. Dopo la scena post-credits di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, la Marvel non ha fornito alcun chiarimento sul futuro di Strange nel MCU. Tuttavia, Benedict Cumberbatch ha parlato di ciò che accadrà al Maestro delle Arti Mistiche in Doctor Strange 3 e Avengers 5.

Benedict Cumberbatch non è sicuro che Doctor Strange 3 arrivi prima di Avengers 5
Cumberbatch ha recentemente parlato della “grande macchina Marvel” e del suo processo di produzione di nuovi progetti, fornendo anche un aggiornamento ambiguo sul futuro di Doctor Strange.

Mentre promuoveva la sua prossima serie Netflix Eric, la star di The Imitation Game ha partecipato all’intervista di The Playlist per il suo podcast Bingeworthy TV. Quando gli è stato chiesto se Doctor Strange 3 sarebbe arrivato prima o dopo Avengers 5, Benedict Cumberbatch ha risposto semplicemente “Chi lo sa!“, non essendo sicuro di nulla.

Anche se si presume che Doctor Strange farà parte della prossima uscita dei Vendicatori, l’attore non era a conoscenza di alcun dettaglio particolare al riguardo. Ha detto: “Vedremo. Lo scopriremo. Non so dove sia stato, cosa abbia fatto e con chi, ma sì, ne so quanto voi”.

Il MCU è attualmente concentrato sui suoi prossimi cinque progetti: Deadpool & Wolverine, Captain America: Brave New World, Thunderbolts*, Fantastici Quattro e Blade. Oltre a questi, solo i due progetti degli Avengers hanno date di uscita confermate, con la Parte 5 prevista per il 1° maggio 2026. Resta da vedere se Doctor Strange 3 verrà inserito prima, nella finestra di febbraio 2026.

Doctor Strange tornerà in Avengers 5?

Verso la fine di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, la Clea di Charlize Theron ha apparentemente portato Strange nella Dimensione Oscura per correggere un’incursione.

Ciò ha fatto supporre che Doctor Strange 3 sarebbe stato ambientato nel mondo di Dormammu, dopodiché Strange avrebbe potuto semplicemente tornare sulla Terra-616, dove presumibilmente sarà ambientato Avengers 5. Ma nessuna di queste ipotesi è stata confermata. Tuttavia, nessuna di queste ipotesi è stata ancora confermata ufficialmente.

Al momento in cui scriviamo sono possibili i seguenti tre eventi:

1 – Doctor Strange 3 arriva prima diAvengers 5 e conduce Strange in quest’ultimo.

2 – Doctor Strange 3 si svolge dopo Avengers 5, dove Strange salta completamente l’evento crossover e si allea con gli Eroi più potenti della Terra direttamente in Avengers: Secret Wars.

3 – Il Dottor Strange si unisce ai nuovi Vendicatori dalla Dimensione Oscura durante Avengers 5. Ma le sue avventure con Clea vengono mostrate in Doctor Strange 3, che arriva dopo Avengers 5ma funge comunque da prequel (in modo simile a come la Marvel ha gestito le timeline di Ant-Man and the Wasp e Avengers: Infinity War).

Al momento Doctor Strange 3 non ha un team di creativi confermato, e il suo futuro nel MCU è ancora confuso.

Avatar 4: Zoe Saldaña fornisce un aggiornamento e parla di nuovi personaggi

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Zoe Saldaña ha fornito un breve aggiornamento su Avatar 4. Parlando con Deadline, a Zoe Saldaña è stato chiesto se tornerà a Manhattan Beach, in California, nel prossimo futuro per girare le scene del quarto film del franchise Avatar di James Cameron.

Lo faremo“, ha risposto Zoe Saldaña. E ha aggiunto: “Essere a Pandora è stata anche una pietra miliare molto potente e che ha cambiato la mia vita. Non lo darò mai per scontato“. Quando le è stato chiesto se ci saranno “vulcani malvagi” nei prossimi sequel di Avatar, Zoe Saldaña ha risposto: “Oh, sì. Tenetevi forte. E anche nuovi personaggi. Nuovi attori“.

Cosa sappiamo di Avatar 3 e Avatar 4?

I dettagli sulla trama di Avatar 4 rimangono al momento segreti; tuttavia, James Cameron ha precedentemente confermato a People Magazine che il film conterrà un salto temporale.

Abbiamo fatto la cattura [motion capture] del tre e la fotografia live-action del tre come una produzione interconnessa con [‘Avatar: La via dell’acqua’], e abbiamo anche fatto una parte del quarto film perché i nostri giovani personaggi faranno tutti un grande salto temporale nel quarto film“, ha detto.

Dopo Avatar del 2009 e Avatar: La via dell’acqua del 2022, il terzo film del franchise di Avatar, che non ha ancora un titolo ufficiale, è attualmente previsto per il 19 dicembre 2025. Avatar 3 introdurrà un popolo Na’vi che abita un vulcano, il “popolo della cenere”.

Cameron ha precedentemente dichiarato, tramite Variety, riguardo ad Avatar 3: “Nei primi film, ci sono esempi umani molto negativi ed esempi Na’vi molto positivi. In Avatar 3 faremo il contrario. Esploreremo anche nuovi mondi, pur continuando la storia dei personaggi principali. Posso dire che le ultime parti saranno le migliori. Le altre erano un’introduzione, un modo per apparecchiare la tavola prima di servire il pasto“.

Avatar 4, che non ha ancora un titolo ufficiale, uscirà nelle sale statunitensi il 21 dicembre 2029. Il quinto film di Avatar è attualmente previsto per il 19 dicembre 2031.

Netflix compra Monsanto con Glen Powell e si avvicina l’accordo per Emilia Pérez con Selena Gomez

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Netflix ha acquisito i diritti di Monsanto, un nuovo legal drama interpretato da Glen Powell, Anthony Mackie e Laura Dern. La piattaforma di streaming è anche vicina a un accordo per Emilia Pérez, interpretato da Zoe Saldaña e Selena Gomez.

Secondo The Hollywood Reporter, Netflix si è ufficialmente aggiudicata i diritti di Monsanto al mercato cinematografico di Cannes di quest’anno. Diretto da John Lee Hancock di The Blind Side, il film “è incentrato sulla storia vera dell’avvocato Brent Wisner (Powell) che affronta l’azienda chimica Monsanto per conto del cliente Dewayne ‘Lee’ Johnson (Mackie), un giardiniere che ha usato il prodotto diserbante Roundup”. Dern interpreta la dottoressa Melinda Rogers, capo tossicologo della Monsanto“.

Hancock ha scritto la sceneggiatura di Monsanto con Michael Wisner, Alexandra Duparc e Ned Benson. Moritz Borman, Eric Kopeloff, Jon Levin, Philip Schulz-Deyle, Adam McKay e Kevin Messick sono i produttori del film. Non è ancora stata annunciata una data di uscita in streaming per Monsanto.

Netflix sta cercando di acquisire Emilia Pérez, interpretata da Zoe Saldaña e Selena Gomez.. Secondo Variety, la piattaforma di streaming sta cercando di assicurarsi un accordo per Emilia Pérez, un dramma musicale in lingua spagnola interpretato da Saldaña, Gomez e Karla Sofía Gascón.

Saldaña interpreta Rita, un’avvocatessa sottovalutata il cui studio è più propenso ad aiutare i criminali che a cercare giustizia“, si legge nella descrizione che Variety fa del film. “Trova un’inaspettata via d’uscita quando un temuto leader del cartello della droga, Manitas (Gascón), la recluta per aiutarlo a completare surrettiziamente un’operazione di cambio di sesso per diventare la donna che ha sempre desiderato essere. La Gomez interpreta la sua ignara moglie“.

Il film è scritto e diretto da Jacques Audiard, già autore di Un profeta del 2009, Ruggine e ossa del 2012 e The Sisters Brothers del 2018. Secondo Variety, l’accordo è di circa 12 milioni di dollari e “c’è ancora la possibilità che le trattative in corso vadano a monte“.

Inside Out 2: i numeri prevedono che il film Pixar sarà uno dei maggiori successi dell’anno

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Inside Out 2 della Disney e della Pixar è attualmente destinato ad avere una delle maggiori aperture al botteghino del 2024.

Secondo Deadline, Inside Out 2  dovrebbe guadagnare tra gli 80 e gli 85 milioni di dollari al botteghino nazionale nei tre giorni della festa del papà, quando arriverà nelle sale statunitensi il 14 giugno 2024.

Si tratta di un risultato simile a quello di Dune: Parte Due di Denis Villeneuve di Denis Villeneuve, che ha aperto con 82,5 milioni di dollari, e Godzilla x Kong: The New Empire di Adam Wingard, che ha aperto con 80 milioni di dollari. Dune: Parte Due e Godzilla e Kong – Il nuovo Impero sono i due film del 2024 che hanno incassato di più negli Stati Uniti.

In confronto, Inside Out del 2015 ha guadagnato 90,4 milioni di dollari nel weekend di apertura. Ha poi guadagnato 858,8 milioni di dollari al botteghino mondiale, a fronte di un budget stimato di 175 milioni di dollari.

Di cosa parla Inside Out 2?

Inside Out 2 della Disney e della Pixar torna nella mente dell’adolescente Riley, appena uscito dalla scuola, proprio mentre il quartier generale sta subendo un’improvvisa demolizione per far posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove Emozioni!”, recita la sinossi ufficiale. “Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che da tempo gestiscono un’operazione di successo a detta di tutti, non sanno bene come sentirsi quando arriva Ansia. E sembra che non sia sola”.

Il cast vocale di Inside Out 2 comprende Amy Poehler nel ruolo di Gioia, Phyllis Smith nel ruolo di Tristezza, Lewis Black nel ruolo di Rabbia, Tony Hale nel ruolo di Paura, Liza Lapira nel ruolo di Disgusto, Maya Hawke nel ruolo di Ansia, Ayo Edebiri nel ruolo di Invidia, Adèle Exarchopoulos nel ruolo di Ennui, Paul Walter Hauser nel ruolo di Imbarazzo, Kensington Tallman nel ruolo di Riley, Diane Lane nel ruolo di Mrs. Anderson, Kyle MacLachlan nel ruolo di Mr. Anderson, June Squibb nel ruolo di Nostalgia, Ron Funches nel ruolo di Bloofy, Yvette Nicole Brown nel ruolo di Coach Roberts e John Ratzenberger nel ruolo di Fritz.

I biglietti per Inside Out 2 sono ora in vendita. Il film uscirà nelle sale statunitensi il 14 giugno 2024.

Steven Spielberg: il prossimo film ha una data di uscita e lo sceneggiatore di Jurassic Park

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Il prossimo film di Steven Spielberg sta per essere realizzato. Il leggendario regista ha fissato una data di uscita e ha scelto uno sceneggiatore da affiancare al suo progetto.

Il prossimo film di Steven Spielberg sarà finanziato dalla Universal Pictures e dovrebbe uscire il 15 maggio 2026. Al momento non è ancora chiaro quale sarà il titolo del progetto, né di che cosa si tratterà, anche se in precedenza si era detto che Steven Spielberg stava lavorando a una storia originale sugli UFO.

Confermando le notizie precedenti, Variety ha anche notato che Steven Spielberg lavorerà con David Koepp al film, e che Koepp scriverà la sceneggiatura del progetto.

Koepp e Steven Spielberg non sono estranei l’uno all’altro: Koepp ha scritto Jurassic Park del 1993, Jurassic Park: Il mondo perduto del 1997, La guerra dei mondi del 2005 e Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo del 2008.

Steven Spielberg ha diversi progetti in cantiere

Il regista starebbe lavorando con Martin Scorsese a un progetto televisivo basato sui film Cape Fear del 1991 e del 1962. Al momento, però, non si sa molto di questo progetto, quindi resta da vedere quando ne vedremo di più.

L’ultimo film di Spielberg è stato The Fabelmans del 2022, un progetto scritto e diretto da Spielberg che raccontava una versione romanzata della sua adolescenza e dei suoi primi anni da regista.

The Crow – Il Corvo: nuovo trailer Italiano ufficiale

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The Crow – Il Corvo: nuovo trailer Italiano ufficiale

Eagle Pictures ha diffuso il nuovo trailer ufficiale del The Crow – Il Corvo con Bill Skarsgård nei panni di Eric Draven.

Bill Skarsgård (IT, John Wick 4) è The Crow – Il Corvo, il leggendario e iconico personaggio della graphic novel di James O’Barr, rivisitato in questa nuova versione cinematografica diretta da Rupert Sanders. Eric Draven (Skarsgård) e Shelly Webster (FKA twigs), legati da un amore profondo, vengono brutalmente uccisi, da una banda di criminali. Di fronte alla possibilità di salvare Shelly, il suo unico vero amore, sacrificando se stesso, Eric intraprende una vendetta feroce e senza pietà contro i loro assassini, viaggiando attraverso il mondo dei vivi e dei morti determinato a rimettere a posto le cose. The Crow – Il Corvo è in arrivo prossimamente solo al cinema.

Il Corvo è stato prima un successo di critica e di botteghino, poi un classico di culto. Il mondo cupamente surreale, girato interamente sul set, crea una distopia di realtà alternativa in cui qualsiasi cosa, persino un uomo resuscitato da un corvo, si vendica della banda che ha ucciso lui e la sua fidanzata. Ma ciò che veramente equilibra il film è il torrente di emozioni – in particolare il dolore e la perdita – che scorre sotto di esso. L’interpretazione di Lee è fisica e viscerale; il film lo avrebbe reso una star. Invece, quando Draven viene ucciso con un colpo di pistola, rabbrividiamo per la consapevolezza di quanto la morte del personaggio imiti quella dell’attore. Nonostante il successo del film, nessuno dei tre sequel o dell’adattamento televisivo ha catturato il carisma di Lee o la bellezza oscura e il dolore del film del 1994. I produttori hanno cercato di far decollare un reboot del Corvo per anni, con diversi attori che si sono avvicendati nel ruolo di protagonista. Ora sembra che ci stiano finalmente riuscendo. Ecco cosa sappiamo finora sul nuovo film del Corvo.

 

Mascaria: la storia vera dietro il film

Mascaria: la storia vera dietro il film

Il 23 maggio ricorre la Giornata della legalità, nell’anniversario della Strage di Capaci verificatasi in tale data nel 1992, in cui morirono il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie, anch’essa magistrato, Francesca Morvillo e tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Per ricordare e ribadire dunque l’importanza di fronteggiare la mafia in tutte le sue forme, su Rai 1 si propone il film Mascaria, diretto da Isabella Leoni e ispirato a vicende realmente avvenute.

Il titolo del film, che deriva dal siciliano mascariare, significa lasciare un segno indelebile con il carbone. Figurativamente, significa marchiare e in senso più generale, calunniare. Ed è proprio quello che accade al protagonista di Mascaria, che pur avendo compiuto ciò che è giusto si vede diventare oggetto di calunnia che ne compromette non solo l’attività lavorativa ma soprattutto l’onore. La vicenda di questo protagonista, che troppo spesso trova un corrispettivo nella realtà, diventa allora un monito sul riconoscere il vero dal falso in situazioni così delicate.

Interpretato da noti e apprezzati attori del panorama cinematografico e televisivo italiano, Mascaria è dunque un film da non perdere non solo per la storia che propone ma anche per i messaggi che lancia, di cui è bene parlare oggi più che mai. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Mascaria. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Mascaria Fabrizio Ferracane

La trama e il cast di Mascaria

Protagonista del film è Pietro Ferrara (Fabrizio Ferracane), un costruttore siciliano costretto a pagare il pizzo per poter lavorare. Un giorno, l’uomo trova però il coraggio di denunciare i mafiosi e il suo gesto porta all’arresto e alla condanna dei suoi oppressori, segnando una vittoria significativa contro la mafia. Pietro, da sempre schivo e riservato, diventa il simbolo di questa vittoria. Ma i mafiosi non perdonano e la loro vendetta non tarda ad arrivare: Gaetano Rizzo (Costantino Comito), il capomafia che lo taglieggiava da anni, lo accusa falsamente di essere stato suo socio in affari.

Pietro si vede così rinviato a giudizio per associazione mafiosa. Da accusatore si trasforma in imputato, dovendo ora difendersi per proteggere sé stesso, i suoi dipendenti e la sua famiglia. A assisterlo in questa nuova battaglia c’è l’avvocato Baldani (Fortunato Cerlino), esperto in processi di mafia, che si rivela essere anche un amico fidato. È l’inizio di un percorso difficile e doloroso che oltre a mettere alla prova Pietro, si ripercuote anche sulla sua famiglia. La moglie Mimma (Manuela Ventura) e i tre figli devono superare il periodo più duro della loro vita, sognando un giorno di trasferirsi altrove.

Mascaria trama film

La storia vera dietro il film

Per Mascaria non ci si è ispirati ad una precisa storia realmente avvenuta, ma si è in ogni caso attinto da numerosi casi di mascariamenti avvenuti negli anni ai danni di alcuni imprenditori siciliani, rendendo il protagonista portavoce di queste storie. In particolare, gli sceneggiatori sembrano essersi rifatti alla vicend di Rocco Greco, imprenditore che nel 2007 decide di denunciare i propri estorsori. Riesce inoltre a convincere sette suoi colleghi a fare lo stesso e uniti in tribunale fanno condannare i boss della Stidda e di Cosa nostra di Gela.

Per ritorsione, però, Greco viene accusato di avere rapporti con la mafia. Tuttavia non ci sono mai state prove a riguardo, ma solo sospetti. Eppure, in tribunale, a causa della lentezza con cui si svolge la burocrazia, tutto è contro di lui. Per i suoi vecchi “pagamenti” del pizzo, prima che decidesse di denunciare, la Prefettura decide di interdire la sua impresa. Saltate tutte le commesse, Greco è costretto licenziare 50 operai. «Il problema sono io: se vado via, i miei figli sono a posto», sembra abbia detto alla moglie.

Il tribunale, in seguito, lo assolve con formula piena. La sua azienda potrebbe riprendere l’attività, ma è troppo tardi. Greco decide di togliersi la vita il 27 febbraio 2019. Si spara alla tempia, proprio negli uffici della sua fabbrica in provincia di Caltanissetta. Ore dopo il suo ultimo avvistamento, sono iniziate le ricerche all’interno della sua azienda, dove è stato ritrovato ormai deceduto. L’infamia ricevuta ha rappresentato un peso troppo grande e l’incapacità degli organi di giustizia di rendergli onore hanno dato vita ad un’ennesima vittima di mafia.

Il trailer di Mascaria e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di giovedì 23 maggio alle ore 21:30 sul canale Rai 1. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Doctor Sleep: le differenze tra il libro di Stephen King e il film con Ewan McGregor

Nel 1980 è arrivato al cinema Shining, capolavoro di Stanley Kubrick basato sull’omonimo romanzo del 1977 di Stephen King. Combinando le atmosfere tipiche del più noto degli autori del brivido al rigore estetico del regista di 2001: Odissea nello spazio, il film si afferma ancora oggi come un’opera di straordinaria potenza visiva ed emotiva, capace di incutere profondo timore negli spettatori pur non mostrando nulla di esplicitamente scioccante, bensì la “semplice” discesa nella pazzia del protagonista Jack Torrance. Nel 2013, King ha poi deciso di dar vita ad un romanzo sequel di quel suo capolavoro, Doctor Sleep, divenuto nel 2019 un film per la regia di Mike Flanagan.

Come ormai noto, King non ha mai amato la trasposizione che Kubrick ha realizzato a partire dal suo romanzo. Le due opere, infatti, sono molto diverse tanto nello svolgimento quanto nella conclusione. Doctor Sleep è stato dunque anche un modo per spostare nuovamente l’attenzione su Shining libro, andando a raccontare cosa è avvenuto dopo gli eventi lì raccontati. La trasposizione che Flanagan ha poi scritto e diretto di esso si mantiene piuttosto fedele al nuovo libro di King, secondo il quale questo nuovo film redime tutto ciò che ha odiato del film del 1980, in quanto “prende il mio romanzo, Doctor Sleep, e riesce a saldarlo in qualche maniera senza soluzione di continuità con lo Shining di Stanley Kubrick.

Tra le due opere ci sono però alcune inevitabili differenze, dovute alla necessità di semplificare e snellire un racconto che nel libro si sviluppa su ben 514 pagine. Queste, tuttavia, sono state da King giudicate positivamente e non inficianti sul valore della storia. Prima di intraprendere una visione del film, dunque, potrebbe essere utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso, come anche le differenze che intercorrono tra di esso e il romanzo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi a tali divergenze, ma anche sulla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Doctor Sleep Rebecca Ferguson

La trama e il cast di Doctor Sleep

31 anni dopo il trauma che ha vissuto da bambino all’Overlook, Dan Torrance ancora combatte per trovare una parvenza di pace interiore. Conducendo una vita molto riservata, egli lavora come inserviente in un ospizio, dove utilizza il suo dono della “luccicanza” per dare conforto ai pazienti prossimi alla morte. La stabilità raggiunta, però, va in frantumi quando incontra Abra, un’adolescente dotata a sua volta della “luccicanza”. Sapendo che anche Dan condivide tale potere, la giovane richiede il suo aiuto contro la spietata Rose Cilindro e i suoi seguaci, i membri de Il Nodo, che si nutrono della Luccicanza degli innocenti alla ricerca della loro immortalità. Dan deciderà dunque di aiutare Ambra a sconfiggere il gruppo, pur sapendo che ciò potrebbe risvegliare i suoi fantasmi del passato.

Ad interpretare l’ormai adulto Dan Torrance vi è Ewan McGregor, il quale nell’assumere il ruolo ha ricevuto la benedizione di King. L’attore, però, ha affermato di non essere un grande fan degli horror e di aver guardato Shining solo in tarda età. Affascinato dal racconto di Doctor Sleep ha però accettato la parte, dichiarandosi poi soddisfatto del risultato. Accanto a lui, la giovane Kyliegh Curran interpreta Ambra, avendo battuto la concorrenza di oltre ottocento candidate provenienti da tutto il mondo. L’attrice Rebecca Ferguson, infine, interpreta la spietata Rose Cilindro, un personaggio che ha accettato di interpretare principalmente per poter recitare in un film tratto da un romanzo di King, da lei considerato un grande scrittore.

Recitano poi nel film gli attori Carl Lumbly nel ruolo di Dick Hallorann, il defunto capo chef dell’Overlook Hotel che possiede a sua volta la “luccicanza”, Zahn McClarnon nei panni di Crow Daddy, amante di Rose, e Emily Alyn Lind in quelli di Snakebite Andi, membro de Il Nodo con la capacità di controllare fisicamente le persone. Completano il cast Bruce Greenwood nel ruolo del dottor John Dalton, datore di lavoro di Dan, Alex Essoe in quelli di Wendy Torrance e Jacob Tremblay in quelli di Bradley Trevor, vittima de Il Nodo. L’attore Henry Thomas, noto per essere stato Elliott in E.T. – L’extraterrestre, ricopre qui il ruolo di Jack Torrance in alcuni flashback.

Doctor Sleep cast

 

Le differenze tra il libro e il film

Passiamo ora a scoprire quali sono le differenze presenti tra il romanzo di King e il film di Flanagan. Innanzittutto, è importante evidenziare come il film scelga di seguire quanto proposto dal film Shining, in quanto ormai generalmente più noto. Ecco perché nell’adattamento di Doctor Sleep l’Overlook Hotel è ancora esistente, benché abbandonato, mentre nel romanzo sequel questo è un cumulo di macerie essendo esploso al termine del libro Shining. Per quanto riguarda invece i personaggi, non tutti quelli presenti nelle pagine di Doctor Sleep sono riusciti ad arrivare sul grande schermo, come ad esempio la nonna di Ambra, che gioca invece un ruolo fondamentale nel romanzo.

Sempre riguardo i personaggi, è importante notare come ci siano forti divergenze tra cui muore e chi sopravvive nelle due opere. Nel film, infatti, si assiste ad un maggior numero di personaggi che non riesce ad arrivare al finale, donando dunque al film un significato piuttosto diverso rispetto a quello del libro. Importanti differenze si ritrovano poi nella rappresentazione di Il Nodo e di Rose Cilindro. Nel libro, il gruppo è descritto come persone di mezza età e più anziani che si vestono come pensionati e guidano per l’America nei loro camper. Nel film sono invece giovani, di bell’aspetto e vestiti in modo colorato e variegato. Il film, inoltre, anche aggiunto persone di colore al gruppo, non presenti nel libro.

Rispetto al libro, nel film Rose è sì la leader de Il Nodo, ma non sempre ha l’ultima parola sul da farsi. In più occasioni è infatti Crow Daddy a suggerire le prossime attività del gruppo, cosa che di fatto rende Rose meno minacciosa. Meno minaccioso risulta anche il suo cappello, che nel romanzo è invece un vero e proprio personaggio capace di comparire nell’immaginazione degli altri protagonisti. Alcune cose sono più difficili da adattare allo schermo di altre, questo è perdonabile. Ma ciò che non è perdonabile agli occhi dei lettori è la versione debole del sistema di sicurezza mentale di Abra. Nel libro, l’immaginazione di Abra la trasforma in una fanciulla guerriera che fa a pugni con Rose il Cappello.

Il film, invece, la trasforma in una action figure anime senza occhi, il che è snervante, ma non è quello che i lettori volevano vedere. Altra omissione è quella del Dr. John nella lotta contro il Nodo. Nel film sono infatti solo Dan e Billy ad occuparsi della cosa. In ultimo, proprio come avvenuto tra il libro Shining e il suo adattamento cinematografico, anche per Doctor Sleep il finale è completamente diverso, con quello del film che lascia un messaggio molto più cupo. Nonostante queste differenze, però, King ha apprezzato l’adattamento di Flanagan, giudicandolo coerente con lo spirito del suo libro.

Il trailer di Doctor Sleep e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Doctor Sleep grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 23 maggio alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonti: IMDb, Looper

Bridgerton dovrebbe discostarsi ancora di più dai libri nelle prossime stagioni

Non è un segreto che la serie di successo di Netflix Bridgerton derivi da una serie di romanzi d’ispirazione Regency scritti dalla prolifica autrice Julia Quinn. La prima stagione è basata sul primo romanzo della saga dei fratelli Bridgerton, The Duke and I, mentre la seconda è basata sul secondo libro, The Viscount Who Loved Me. La terza stagione, di cui sono usciti di recente i primi quattro episodi, racconta gli eventi descritti nel quarto libro. Tuttavia, gli spettatori che vogliono continuare il loro viaggio nell’universo dei Bridgerton attraverso le pagine di Romancing Mister Bridgerton potrebbero trovarsi a perdere alcuni elementi chiave della storia che hanno imparato ad amare.

Dall’arrivo di Mondrich (Martin Imhangbe) nell’alta società all’amicizia di Eloise (Claudia Jessie) con Cressida Cowper (Jessica Madsen) fino all’intera esistenza di Lord Debling (Sam Phillips), molti punti della trama della terza stagione dello show sono completamente assenti dal libro. E i cambiamenti non si fermano qui. Le stagioni 1 e 2 hanno anche aggiunto una serie di nuovi elementi alle trame dei libri e ne hanno completamente eliminati altri. Per esempio, sapevate che Daphne (Phoebe Dynevor) era originariamente nella seconda stagione di Io e il Duca, invece di debuttare come “diamante della prima acqua”?

Sebbene non si possa sbagliare nell’affermare che l’opera di Quinn ha offerto il progetto per una magnifica serie televisiva, è anche abbastanza sicuro supporre che Bridgerton sia diventato il fenomeno che è solo grazie alle numerose modifiche apportate dagli showrunner Chris Van Dusen e Jess Brownell al materiale di partenza. Come ospiti in una sala da ballo, alcuni di questi cambiamenti catturano immediatamente la nostra attenzione, mentre altri rimangono sullo sfondo, quasi impercettibili e probabilmente ascoltano qualche pettegolezzo succoso, degno di Whistledown. Ciò pone una domanda molto importante: quanti cambiamenti sono troppi per un adattamento? Quanto la serie ha il diritto di modificare per i propri scopi? Con almeno altre cinque stagioni in serbo, una per ogni fratello Bridgerton rimasto, lo show dovrebbe andare ancora più a fondo nel tentativo di creare la propria storia da qualcosa fatto da un altro creatore?

Quanto è cambiato finora “Bridgerton” rispetto ai romanzi?

Eppure, tutte queste storie d’amore si trovano nelle pagine di Quinn, anche se con dettagli leggermente diversi. Lo stesso, tuttavia, non si può dire della relazione tra Anthony e Siena (Sabrina Bartlet) nella prima stagione, o della cotta di Eloise per l’apprendista tipografo Theo Sharpe (Calam Lynch) nella seconda stagione, o ancora dell’attuale avventura di Benedict con Lady Tilley Arnold (Hannah New). Sebbene il filo conduttore della storia sia sempre lo stesso, Van Dusen e Brownell hanno popolato il mondo dei Bridgerton con una miriade di personaggi e storie d’amore, facendolo sembrare non solo più ricco, ma anche più attraente.

Forse è meglio iniziare questa discussione chiarendo che Bridgerton non ha mai modificato una coppia principale di un romanzo di Julia Quinn. Le tre stagioni dello show hanno presentato storie d’amore che erano già presenti nei libri. Tuttavia, alcuni dettagli possono variare. Nel caso di Daphne, c’è la questione della seconda stagione, ma c’è anche una modifica significativa a una scena particolarmente problematica: quella in cui costringe Simon (Regé-Jean Page) a fare sesso con lei senza tirarsi indietro. Nel romanzo, questo momento che onestamente può essere descritto solo come uno stupro è reso ancora peggiore dal fatto che Simon è anche quasi ubriaco fradicio. Ne Il visconte che mi amava, Edwina (Charithra Chandran) è completamente innamorata di Anthony (Jonathan Bailey), mentre, nello spettacolo, sua sorella Kate (Simone Ashley) si preoccupa ripetutamente di non sposarsi per amore. Se avessimo seguito rigorosamente l’ordine dei libri, avremmo già assistito alla storia di Benedict (Luke Thompson), ma il team dietro lo show ha scelto di mettere Colin al primo posto.

Questa versione dell’Inghilterra Regency è anche molto più variegata, il che è essenziale per uno show che è molto più incentrato sulla fantasia di innamorarsi in un bel mondo che sull’accuratezza storica. Certo, Bridgerton e la sua serie gemella, Queen Charlotte, non sapranno sempre come affrontare il tema della razza, ma popolando l’universo della serie con personaggi neri e bruni è sicuramente una scelta da lodare. Chi sceglie di passare dalla serie ai libri di Quinn troverà una Londra molto più bianca di quella a cui si era iscritto inizialmente.

Allo stesso modo, la versione originale di Quinn del periodo della Reggenza è molto più abile e aderente agli standard di bellezza, anche se lo show non può esattamente affermare di andare oltre quando si tratta di ritrarre personaggi che rompono i rigidi schemi della nostra società. Ma, almeno, il peso di Penelope non è più un fattore importante nella serie, e almeno la terza stagione ci ha dato alcuni personaggi di sfondo con disabilità: c’è una donna sorda senza nome alla cerimonia della Queen Charlotte, e Lord Remington (Zak Ford-Williams) è visibilmente su una sedia a rotelle quando chiede di chiamare Penelope. Se si aderisce alla teoria che sta girando sul fatto che Francesca (Hannah Dodd) sia autistica, c’è anche un po’ di neurodivergenza.

Questa versione dell’Inghilterra Regency è anche molto più variegata, il che è essenziale per uno show che è molto più incentrato sulla fantasia di innamorarsi in un bel mondo che sull’accuratezza storica. Certo, Bridgerton e la sua serie gemella, Queen Charlotte, non sapranno sempre come affrontare il tema della razza, ma popolando l’universo della serie con personaggi neri e bruni è sicuramente una scelta da lodare. Chi sceglie di passare dalla serie ai libri di Quinn troverà una Londra molto più bianca di quella a cui si era iscritto inizialmente.

Allo stesso modo, la versione originale di Quinn del periodo della Reggenza è molto più abile e aderente agli standard di bellezza, anche se lo show non può esattamente affermare di andare oltre quando si tratta di ritrarre personaggi che rompono i rigidi schemi della nostra società. Ma, almeno, il peso di Penelope non è più un fattore importante nella serie, e almeno la terza stagione ci ha dato alcuni personaggi di sfondo con disabilità: c’è una donna sorda senza nome alla cerimonia della Regina Charlotte, e Lord Remington (Zak Ford-Williams) è visibilmente su una sedia a rotelle quando chiede di chiamare Penelope. Se si aderisce alla teoria che sta girando sul fatto che Francesca (Hannah Dodd) sia autistica, c’è anche un po’ di neurodivergenza.

Finora, tutti i cambiamenti di “Bridgerton” sono stati in meglio

Finora, tutti i cambiamenti di _Bridgerton_ sono stati in meglio (1)

Tutto ciò dimostra che Bridgerton ha molte buone ragioni per discostarsi dal materiale di partenza quando lo traduce sullo schermo. Come ha dichiarato l’attuale showrunner Jess Brownell a Vanity Fair, “la TV è un mezzo diverso, dobbiamo riempire un po’ di più la trama e creare più svolte e colpi di scena”. E, finora, tutti questi cambiamenti sono stati positivi. Tuttavia, alcuni recenti sviluppi ci hanno fatto chiedere fino a che punto la Brownell o qualsiasi altro futuro showrunner sarà disposto a spingersi quando si tratterà di apportare modifiche ai libri.

È arrivato il momento per Bridgerton di iniziare a interferire con le storie d’amore principali dei romanzi? Colin e Penelope sembrano praticamente arrivati al capolinea: anche se la storia di Colin che odia Lady Whistledown (doppiata da Julie Andrews) è originale per lo show, con la Whistledown dei libri che rimane praticamente fuori dagli affari di Bridgerton, non c’è dubbio che troverà un modo per perdonare la sua amata per le sue malefatte entro la fine della stagione. Ma che dire di Francesca e Lord John Stirling (Victor Alli)? Sono davvero condannati dalla narrazione o lo show troverà un modo per tenerli insieme? Lo show dovrebbe trovare un modo per tenerli insieme?

Bridgerton avrà la sua storia d’amore gay?

Fin dalla sua prima stagione, Bridgerton ha mostrato segni di essere uno show queer-friendly e ha raccolto un enorme pubblico queer. Purtroppo, però, questi segnali sono rimasti solo tali: segnali. Le cose sono cambiate un po’ quando è arrivata Queen Charlotte. Improvvisamente, abbiamo avuto la lunga storia d’amore del giovane Brimsley (Sam Clemmett) con Reynolds (Freddie Dennis). Ora, Bridgerton dovrebbe avere anche la sua storia d’amore gay? Brownell ha dimostrato di essere seriamente intenzionato a rappresentare qualcosa di più in questo senso. Parlando con Pride, il nuovo showrunner ha dichiarato: “Questo è uno show sull’amore nelle sue molteplici forme e penso che sia giusto per noi mettere in primo piano l’amore queer e raccontare storie queer. Voglio vedere più gioia queer sui miei schermi e questa era sicuramente una priorità per me quando ho assunto il ruolo di showrunner”.

Poiché l’attrice non ha ancora rivelato come queste storie queer si svolgeranno sullo schermo, i fan stanno dando libero sfogo alla loro immaginazione. Da Violet Bridgerton (Ruth Gemmell) alla stessa Regina Charlotte, tutti sono pronti a giocare. Non c’è dubbio, però, che un protagonista queer sarebbe molto più d’impatto di un personaggio di sfondo, quindi forse è giunto il momento che la serie si discosti un po’ di più dai libri in questo senso. I cambiamenti non dovrebbero nemmeno essere troppo drastici: Francesca potrebbe innamorarsi di Michaela invece che di Michael Stirling dopo la morte di John, o forse Benedict potrebbe avere la sua storia di Cenerentola con un uomo. Forse uno degli interessi amorosi dei Bridgerton potrebbe rivelarsi trans.

Si potrebbe obiettare che Bridgerton è una serie di libri troppo etero per avere un protagonista queer, ma un tempo era anche una storia interamente bianca. E se l’Inghilterra della Reggenza non era certo un’epoca e un luogo favorevole ai gay, era anche molto più razzista di quanto Bridgerton suggerisca. Se possono cambiare uno di questi elementi, perché non l’altro? Inoltre, se per qualche motivo vogliono tenere le persone queer ai margini della società, Brimsley e Reynolds hanno già dimostrato che questo non è un ostacolo al vero romanticismo.

È ora che Bridgerton si discosti ancora di più dal materiale di partenza, non per apportare modifiche a trame che sembrano già in corso, come far vivere Francesca felice e contenta con John, anche se vorremmo che fosse così. No, è tempo che Bridgerton cambi rendendo il suo universo più vario e accogliente. È ora che Bridgerton abbia un protagonista gay. In altre parole, è tempo di raddoppiare ciò che sta già facendo da tre stagioni a questa parte.

Chicago P.D.: cosa significherà la partenza della Upton per Voight nella dodicesima stagione?

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La squadra di Chicago P.D. può aver chiuso la stagione, ma non ci vorrà molto prima che torni sui nostri schermi nel corso dell’anno. La produttrice esecutiva Gwen Sigan si è recentemente intrattenuta con TV Insider per commentare il finale e condividere alcune anticipazioni sulla dodicesima stagione. I fan hanno visto Hailey Upton (Tracy Spiridakos) lasciare lo show nel finale della stagione 11 dopo aver salvato Voight (Jason Beghe) da un serial killer.

Tuttavia, l’uscita di scena di Hailey non deve essere definitiva, poiché la porta è aperta al ritorno della Tracy Spiridakos. Sigan ha parlato dell’uscita di scena di Hailey e ha accennato alla possibilità che i telespettatori la rivedano sullo schermo nella dodicesima stagione. “Non so se la rivedremo nella prossima stagione. Penso che terremo sempre la porta aperta. Non diremo mai mai. E sì, se si presenterà l’opportunità di riportarla in qualche contesto nei prossimi anni, ne saremo felici”. Gli spettatori potrebbero chiedersi come funzionerà l’Unità di Intelligence della polizia di Chicago senza Hailey, cosa che Sigan ha affrontato:

“Sì, stiamo ancora cercando di capirlo. Non ho una risposta chiara per voi, ma sicuramente l’unità sta operando in piccolo a questo punto, quindi ci sarà molto spazio“.

Sigan ha anche lasciato intendere che il ritorno di Petrovich (Bojana Novakovic) potrebbe essere in sospeso, spiegando: “Sì, non ho una risposta su questo. Amo Petrovich. Penso che Bojana sia entrata in scena e l’abbia fatta sua e abbia dato un’interpretazione fantastica, e sicuramente era così coinvolta da Upton ed è stata in grado di raccontarci la storia del suo stato d’animo e di andare avanti, di guarire e di provare qualcosa di diverso. Quindi sì, le porte sono aperte. Non lo so ancora”.

Qual è il prossimo passo della squadra di intelligence di “Chicago P.D.”?

La Sigan ha anche condiviso alcuni primi aggiornamenti sulla Stagione 12 di Chicago P.D., anche se tiene le carte coperte, dicendo: “Torneremo nella stanza la prossima settimana, in realtà, inizieremo martedì prossimo. Abbiamo molte cose da capire, molte cose divertenti. Sono davvero interessata a vedere dove andrà Voight”. All’inizio della stagione, Jason Beghe aveva anticipato come Voight avrebbe reagito alla partenza di Upton, e sembra che la dodicesima stagione porterà ancora più introspezione e cambiamenti per lui. Sigan ha parlato direttamente della direzione che potrebbe prendere Voight, ponendo alcune domande su come potrebbero andare le cose:

È cresciuto molto nelle ultime due stagioni e lo abbiamo visto diventare un po’ più vulnerabile e avere più legami e più intimità con le persone”. E ora la Upton se ne va, un’altra persona lo lascia. E quindi si trova in questa interessante posizione, che si può vedere in entrambi i sensi: si indurisce? Si chiude in se stesso? Dice che non ne vale la pena, che non mi ha portato a nulla? Oppure si appoggia di più alla cosa? Quindi penso che ci sia molto da giocare con lui”.

House of the Dragon – stagione 2: lo showrunner paragona le sequenze di battaglia della seconda stagione ai film degli Avengers

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Manca meno di un mese alla première di House of the Dragon stagione 2 e, di conseguenza, c’è un desiderio da parte del pubblico di capire cosa potrebbe esserci in serbo quando torneremo a Westeros. L’ultima volta che abbiamo assistito al dramma familiare e alla faida che presto incendierà tutta Westeros con il fuoco dei draghi, la regina Rhaenyra (Emma D’Arcy) aveva ricevuto la triste notizia della morte di suo figlio, il principe Lucerys Velaryon (Elliot Grihault). Lucerys aveva incontrato la sua fine a mezz’aria per mano dello zio, il principe Aemond Targaryen (Ewan Mitchell), e del suo drago Vhagar. Nonostante abbia cercato di tenere a bada lo scoppio della guerra civile all’indomani della morte del padre, la giovane regina è ora certamente sul piede di guerra e lo showrunner Ryan Condal rivela che la prossima stagione sarà caratterizzata da due delle più grandi battaglie che la serie abbia mai affrontato.

House of the Dragon è un prequel della serie di successo della HBO, Il trono di spade (Game of Thrones). All’apice della sua influenza, la serie ha dato vita a epiche sequenze di combattimento tratte dai libri, come la Battaglia dei Bastardi e la Battaglia di Grande Inverno nella Lunga Notte contro il Re della Notte. Ora Condal rivela, in una conversazione con Den of Geek, che la prossima stagione conterrà due delle più grandi sequenze di combattimento che siano state in grado di mettere insieme finora. “Possiamo inserire due film degli Avengers nel nostro programma di riprese“, dice Condal. “Le battaglie sono episodi a sé stanti”, ha rivelato lo showrunner. “Abbiamo due delle sequenze più grandi che abbiamo mai girato in House of the Dragon. Entrambe superano qualsiasi cosa abbiamo fatto nella prima stagione. Sono episodi negli episodi“.

Nel resoconto storico di George R.R. Martin su questa guerra civile Targaryen, l’autore ha definito lo scontro tra le due fazioni della famiglia dei draghi come la “Danza dei Draghi”, dato il numero di draghi che volano sui campi di battaglia. Il trono di spade (Game of Thrones), per tutti gli elogi ricevuti, ha dovuto affrontare solo tre draghi: Drogon, Viserion e Rhaegal. La prima stagione del prequel ha già visto l’arrivo di nove draghi, tra cui il più grande del mondo. La seconda stagione ne vedrà altri cinque, compreso l’arrivo di Vermithor, la Furia di Bronzo.

I bambini al centro della scena nella seconda stagione di “House of the Dragon”.

Mentre è lontano per cercare di stabilire la base di appoggio della madre nel Nord con gli Stark, il figlio maggiore di Rhaenyra, Jacaerys “Jace” Velaryon (Harry Collett) è lontano da Roccia del Drago quando arriva la notizia della morte del fratello. Questo servirà come carburante per l’infuocato ballo che attende Jace. “Dal punto di vista di Jace, ora è la guerra di Jace“, dice l’attore Collett. “Perché ha perso il suo fratellino per questo. È uno dei personaggi che vuole davvero partecipare alla guerra“.

La seconda stagione di House of the Dragon debutta il 16 giugno. È possibile guardare la prima stagione su Max prima della première della seconda stagione, e rimanete sintonizzati su Cinefilos per i futuri servizi sulla serie.

Ryan Reynolds commenta le voci su Taylor Swift nel MCU

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Deadpool & Wolverine della Marvel è stato oggetto di molte voci durante il periodo che ha preceduto la sua uscita. Ma niente è paragonabile a quelle che circondano Taylor Swift. Ci sono state molte speculazioni sul fatto che la popstar del The Eras Tour avrebbe fatto il suo debutto nel MCU nel prossimo film vietato ai minori e, finalmente, Ryan Reynolds ha deciso se sono vere o meno.

In un’intervista con Fandango, Ryan Reynolds ha affrontato le numerose speculazioni sulla Swift nel prossimo film di supereroi. L’attore non ha dato una risposta certa e ha affermato che “tutto può accadere” e che “le sorprese sono l’essenza di Deadpool“.

Sapete, film come questo… ci sono così tante speculazioni su tante persone che potrebbero finire nel film“, ha spiegato Ryan Reynolds. “Ne ho visto uno che era convinto che Elvis fosse nel film. Tutto può accadere e questo è ciò che amo di questo universo. Le sorprese sono l’essenza di Deadpool“.

Swift non è l’unico nome che è stato ipotizzato per apparire in Deadpool & Wolverine. Anche ad alcuni ex allievi degli X-Men, come Famke Janssen e Brian Cox, è stato chiesto di un possibile ritorno ai loro ruoli. Mentre Cox ha dichiarato di non avere intenzione di riprendere il suo ruolo di William Stryker, Janssen ha dato una risposta vaga sul suo futuro come Jean Grey.

Cosa si dice a proposito dell’ingresso di Taylor Swift nel MCU?

La Swift ha già collaborato con la Disney in passato. Ha avuto un cameo nel film Hannah Montana del 2009, senza contare che il suo film concerto Eras Tour è disponibile in esclusiva su Disney+. Le voci sulla possibilità che Swift interpreti l’eroe Dazzler sono iniziate nel 2023, dato che la popstar è amica di Reynolds e di sua moglie, Blake Lively. Le speculazioni hanno presto trovato una certa legittimità dopo che la Swift è stata avvistata in una partita della NFL con Hugh Jackman e Reynolds.

Nei fumetti Marvel, Dazzler (alias Alison Blaire) è una mutante con il potere di convertire le onde sonore e luminose in forme di energia luminosa. È stata introdotta nel fumetto X-Men #130 del 1980, non solo come supereroe ma anche come pop star globale. Il motivo per cui il nome della Swift è stato accostato a questa supereroina della Marvel è dovuto ai legami che entrambe le donne hanno in termini di carriera e aspetto.

Deadpool & Wolverine: un eroe del MCU fa un’apparizione inaspettata nella nuova clip

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Deadpool & Wolverine è un sogno che si avvera per i fan, non solo per l’unione dei due supereroi che sfidano la morte, ma anche per la storia e l’eredità che infondono nel Marvel Cinematic Universe. In passato, la Fox ha creato diversi film e spin-off sugli X-Men, mentre il Wolverine di Hugh Jackman è stato testimone di tutto questo e il primo teaser del film ha già proclamato il Deadpool di Ryan Reynolds come “Gesù della Marvel”. Mentre i due si uniscono, il marketing dell’imminente film nasconde una miriade di Easter Eggs, ora un nuovo spot ci dà una buona occhiata al Vuoto e ad Ant-Man.

Nel nuovo spot, Deadpool afferma che “per lo più si stanno facendo nemici con la Disney e fanno un sacco di battute a spese di Hugh“. Le clip di accompagnamento offrono ai fan con gli occhi d’aquila una buona occhiata al cadavere della maschera gigante di Ant-Man che viene usata da Cassandra Nova come base. L’inquadratura lunga ci dà una buona visione delle dimensioni della maschera di Ant-Man, mentre diversi veicoli ispirati a Mad Max si dirigono verso di essa. Un’inquadratura ravvicinata vede il ritorno di vari mutanti del franchise degli X-Men, tra cui Lady Deathstrike e Azazel in piedi intorno al teschio. Vediamo anche Cassandra Nova che esce e un paio di scatti dell’adorabile Dogpool.

Deadpool & Wolverine è ricco di Easter Eggs

Il film in uscita non solo si spinge oltre i limiti del vietato ai minori, ma sembra anche un’amalgama di trame e personaggi ormai diventati canonici del MCU. Mentre il multiverso si è aperto da tempo nel MCU, Deadpool e Wolverine sembra utilizzarlo brillantemente, offrendoci varianti e volti familiari da tutti gli angoli dell’universo Marvel. Parlando del film, il regista Shawn Levy ha precedentemente dichiarato: “Arriviamo in un momento interessante. E siamo decisamente qualcosa di diverso. Se sia di proporzioni messianiche, lo dirà il tempo“. Nel film in uscita, Deadpool avrà bisogno dell’aiuto di Wolverine per sconfiggere un nemico comune che minaccia il mondo del Merc with a Mouth.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

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