Disney+ ha svelato il trailer e annunciato che
A Murder at the End of the World, la
serie FX composta da sette episodi ambientata nel remoto e isolato
compound di un miliardario solitario, arriverà martedì 14 novembre
in esclusiva sulla piattaforma streaming in Italia. La serie
debutterà con i primi due episodi, seguiti da un nuovo episodio
ogni settimana.
A Murder at the End of the
World è una serie mystery con al centro della scena un nuovo
tipo di detective: un investigatore dilettante della generazione Z
e un hacker esperto di tecnologia di nome Darby Hart (Emma
Corrin). Darby e altri otto ospiti sono stati invitati da
un miliardario solitario (Clive
Owen) a partecipare a un ritiro in una località remota
e affascinante. Quando uno degli altri ospiti viene trovato morto,
Darby deve usare tutte le sue capacità per dimostrare che si tratta
di un omicidio, contro una marea di interessi contrastanti e prima
che l’assassino faccia una nuova vittima.
L’avvincente serie è interpretata da Emma Corrin, Clive
Owen, Harris Dickinson, Brit Marling,
Alice Braga, Joan Chen, Raúl Esparza, Jermaine Fowler, Ryan J.
Haddad, Pegah Ferydoni, Javed Khan, Louis Cancelmi, Edoardo
Ballerini, Britian Seibert, Christopher Gurr, Kellan Tetlow, Daniel
Olson e Neal Huff.
A Murder at the End of the World è creata e
diretta da Brit Marling e Zal Batmanglij. Marling e Batmanglij sono
anche produttori esecutivi insieme ad Andrea Sperling
(Transparent), Melanie Marnich e Nicki Paluga. La serie in
sette episodi è prodotta da FX Productions ed è stata girata in
Islanda, New Jersey e Utah.
Un efficace sistema di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di
visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo
Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono
impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più
adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire
massima tranquillità ai genitori.
Apple
TV+ ha svelato le prime immagini dell’attesissimo
speciale natalizio Il Natale di Hannah Waddingham,
in arrivo il 22 novembre. Nell’evento musicale l’attrice vincitrice
di un Emmy, Hannah Waddingham, celebrerà le feste accogliendo tante
guest star per una serata stravagante al London Coliseum. Lo
speciale è stato registrato dal vivo alla presenza del pubblico e
presto gli spettatori di tutto il mondo potranno unirsi a lei per
celebrare il suo periodo preferito dell’anno su Apple TV+
guardandola esibirsi nei classici natalizi, accompagnata da una
spettacolare big band.
Il Natale di Hannah
Waddingham è prodotto da Done + Dusted (La Bella e la
Bestia: 30° Anniversario, “A Legendary Christmas with John and
Chrissy”, “La
Sirenetta Live!”, le cerimonie di apertura e chiusura delle
Olimpiadi di Londra), lo stesso team dello speciale di successo di
Apple
TV+Il Natale di Hannah Waddingham. I
produttori esecutivi sono la stessa Waddingham, Katy Mullan, Moira
Ross, Raj Kapoor e Nick Todisco. Lo speciale natalizio è diretto
dal vincitore del premio BAFTA Hamish Hamilton (cerimonie di
apertura e chiusura degli Oscar, dei Grammy, del Super Bowl
halftime show e delle Olimpiadi di Londra).
Apple TV+ offre serie drammatiche e
commedie avvincenti e di qualità, lungometraggi, documentari
innovativi e intrattenimento per bambini e famiglie, ed è
disponibile per la visione su tutti i tuoi schermi preferiti. Dopo
il suo lancio il 1° novembre 2019, Apple TV+ è diventato il primo
servizio di streaming completamente originale a essere lanciato in
tutto il mondo, ha presentato in anteprima più successi originali e
ha ricevuto riconoscimenti più velocemente di qualsiasi altro
servizio di streaming. Ad oggi, i film, i documentari e le serie
originali Apple sono stati premiati con 380 vittorie e 1.573
nomination ai premi, tra cui la commedia pluripremiata agli Emmy
“Ted
Lasso” e lo storico Oscar come Miglior film a “CODA”.
Il capolavoro di Grann del 2017
Killers of the Flower Moon: The
Osage Murders and the Birth of the FBI (pubblicato in
Italia con il titolo Gli assassini della terra rossa), è
una rara gemma letteraria, una storia americana di crimini a sfondo
razzista, che esplora il passato e il presente della nazione.
Ambientata negli anni Venti, nel crepuscolo del Vecchio West, la
storia racconta le razzie perpetrate nella Contea degli Osage e la
nascita di una squadra speciale, creata appositamente per indagare
in merito.
Al centro del libro di Grann c’è la
Nazione Osage, la tribù di nativi americani costretta a spostarsi
verso ovest dall’Ohio e dalle valli del Mississippi, attraverso il
Missouri e il Kansas, per giungere infine, per ordine del governo
americano, nel cosiddetto “territorio indiano” dell’Oklahoma, dove
rimase fino alla fine del 1800. Proprio queste e altre peculiarità
del film hanno attratto l’attore Leonardo
DiCaprio, che è stato promotore egli stesso di un
adattamento per il cinema.
“Questo libro è stato una vera e
propria rivelazione”, dichiara l’attore Leonardo DiCaprio, ricordando anche il
massacro di Tulsa del 1921 (che apre la serie
Watchmen della HBO), un altro orribile episodio di
violenza dei bianchi contro una minoranza, avvenuto in un
territorio poco distante (purtroppo sono trascorsi cento anni prima
che queste ingiustizie fossero rese note). “Mentre il massacro
di Tulsa è stato un palese attacco contro un’intera comunità
afroamericana, la strage degli Osage è stata più machiavellica e si
è protratta per anni; i suoi effetti si ripercuotono anche nel
nostro presente”.
Dopo aver opzionato i diritti del
manoscritto di Grann nel 2016, prima della pubblicazione del libro,
la squadra di Leonardo DiCaprio ha presentato il progetto al
regista Martin Scorsese per realizzare una
potenziale sesta collaborazione con lui, dopo i trionfi di Gangs of New York, The Departed – Il bene e il male e The Wolf of Wall Street. Tuttavia Scorsese in quel
momento era molto impegnato sia con il montaggio di un suo progetto
di lunga gestazione, il film epico e spirituale Silence, che con l’importante produzione di
The Irishman. Quindi ha potuto iniziare a scrivere il
copione di Killers of the Flower Moon,
insieme a Eric Roth, solo nel gennaio 2017.
“Ci è voluto molto tempo per
perfezionare la storia”, ha ammesso Leonardo DiCaprio “per riuscire, insieme a
Eric e Martin, ad acquisire una prospettiva della vicenda degli
Osage per evitare di fare un film esclusivamente sull’indagine
svolta dall’FBI. Nel libro la storia funziona benissimo ma abbiamo
voluto evitare di raccontare l’ennesima storia di un agente FBI
bianco che salva la situazione, perché il rischio di questo cliché
era concreto. David Grann è stato sempre molto chiaro: ‘Se dovete
fare un film su questo argomento, è importante capire il ruolo
degli Osage’”.
Il lavoro è durato anni, e nel
frattempo i protagonisti si sono destreggiati fra altri impegni di
lavoro: DiCaprio ha recitato in C’era una volta… a Hollywood di
Quentin Tarantino; Roth si è immerso nella scrittura dell’epico
film in due parti Dune, diretto da
Denis Villeneuve, mentre Scorsese discuteva la
logistica di The
Irishman.
Alla fine, però, la soluzione è
arrivata direttamente dalle trascrizioni del tribunale e dal
racconto in prima persona di Grann del processo per omicidio degli
Osage, a cui Roth ha dato la forma drammatica nella sceneggiatura.
Alla sbarra c’era Ernest Burkhart, un ambiguo veterano
della Prima Guerra Mondiale che aveva trovato lavoro nei giacimenti
petroliferi di Fairfax, in Oklahoma. Burkhart ha fornito una
testimonianza sulla sua partecipazione a un complotto criminale
ideato da suo zio: un complotto che prevedeva il suo matrimonio con
una donna di una ricca famiglia Osage e il successivo omicidio dei
parenti della moglie, fra cui sorelle, cognato, cugino e persino la
madre, il tutto allo scopo di ereditare le concessioni terriere.
Mollie, sua moglie, sarebbe stata la sua prossima vittima.
“Quello è stato il momento più
emozionante”, racconta DiCaprio.“Dare vita a una vicenda
così complessa, oscura, con personaggi affascinanti, raccontare il
modo in cui queste due persone rimangono insieme, anche dopo il
processo, e si separano solo alla fine. Martin è un maestro nel
conferire umanità a personaggi pieni di conflitti e tutto sommato
incolori. Questo doveva essere il fulcro del film, non l’indagine
condotta da un forestiero che cerca di capire chi abbia commesso i
crimini”.
Cercare la Mollie giusta per il
film Killers of the Flower Moon
Subito dopo aver incontrato Lily Gladstone
su Zoom, Martin ha capito di aver trovato “Mollie”, racconta
DiCaprio. “Lily non solo possiede una
grazia incredibile, ma essendo una nativa americana appartenente ai
Blackfeet, ha portato molto della sua cultura nel film. È molto
raro che Martin, quando sceglie un attore, lo incontri una sola
volta e non faccia neanche un’audizione. Ma negli occhi di Lily,
nella sua anima, ha visto subito Mollie, e ovviamente aveva già
apprezzato le sue interpretazioni precedenti”.
Leonardo DiCaprio spiega che Lily
Gladstone era interessata a esplorare i conflitti interni
di Mollie e a sottolineare il senso di auto distruzione nel suo
rapporto con Ernest. “Ha dato al personaggio spessore e
consapevolezza”, spiega l’attore. “Mollie è scettica nei
confronti di Ernest, lo considera un disonesto, un imbroglione. Lo
provoca dicendo “Il coyote vuole i soldi!” e frasi del genere. Devo
ammettere che Lily è stata una partner professionale aperta e
coraggiosa. Anche se non è di discendenza Osage, si è immersa
completamente in questa cultura. Per me e Martin è stata un faro
nella storia, la nostra musa, in tutta la lavorazione del
film”.
In questo film Leonardo DiCaprio ritrova poi Robert De Niro trent’anni dopo Voglia di
ricominciare. “Il primo film che ho fatto all’inizio della
mia carriera, è stato con De Niro. Interpretava il ruolo
del mio patrigno, un uomo violento non così diverso da Hale. Ed
eccomi di nuovo al fianco di Bob in Killers of the Flower Moon, che
sembra quasi un’evoluzione della stessa dinamica. Abbiamo
analizzato a fondo il loro rapporto, cercando di comprendere i
personaggi e giungere alla loro verità”.
01 Distribution ha
diffuso la featurette incentrata su Ernest Burkhart, il
personaggio interpretato da Leonardo DiCaprio nell’atteso Killers
of the Flower Moon, il prossimo film drammatico
di Martin
Scorsese, che debutterà al cinema questo giovedì 19
ottobre 2023, distribuito da 01
Distribution.
Il nuovo contributo mette in risalto
il personaggio di Ernest Burkhart interpretato da Leonardo DiCaprio, che viene incaricato da suo
zio di sposare la Mollie Kyle di Lily Gladstone
nel tentativo di corteggiarla per la ricchezza della sua famiglia.
All’inizio del XX
secolo, la scoperta del petrolio trasformò l’esistenza degli Osage
che diventarono da un giorno all’altro immensamente ricchi.
L’improvviso benessere di questi nativi americani attirò
l’interesse dei bianchi che iniziarono a manipolare, estorcere e
sottrarre con l’inganno i beni degli Osage fino a ricorrere
all’omicidio. Una storia d’amore e tradimenti, delitti e misteri in
un intrigo avvincente per la scoperta della verità.
Oltre a dirigere, Martin Scorsese ha scritto la sceneggiatura
con Eric Roth, co-sceneggiatore di Dune e A
Star is Born. Leonardo
DiCaprio interpreta Ernest Burkhart, il nipote di un
potente allevatore locale interpretato da Robert De Niro, mentre Lily
Gladstone interpreta la moglie Osage Mollie e
Jesse Plemons è Tom White, l’agente dell’FBI
incaricato di indagare sugli omicidi. Il cast include anche
Brendan Fraser e John Lithgow.
Killers
of the Flower Moon riunisce ancora una volta Martin Scorsese con i collaboratori di lunga
data Leonardo DiCaprioe
Robert De Niro. Insieme a loro ci sono l’attore premio
Oscar
Brendan Fraser, Jesse Plemons, Lily Gladstone,
Tantoo Cardinal, Jason Isbell, Sturgill Simpson, Louis Cancelmi,
William Belleau, Tatanka Means, Michael Abbott Jr., Pat Healy,
Scott Shepherd e molti altri. La pellicola è
diretto e prodotto da Martin Scorsese. Il film è una produzione
di Apple Studios, Imperative Entertainment e Appian Way
Productions, con Dan Friedkin e Bradley Thomas come produttori.
Uno dei produttori esecutivi della
seconda stagione di
Loki ha confermato che ci è mancato poco che vedessimo
una guerra multiversale in piena regola in quest’ultimo gruppo di
episodi dello show con Tom Hiddleston e conferma
che è stata presa in considerazione una variante di Loki per Colui
che Rimane.
Abbiamo già visto due episodi di
Loki 2 e tutti gli occhi sono puntati sulla serie
per vedere come preparerà il terreno per ciò che verrà nella Saga
del Multiverso. L’aspettativa è che una nuova variante di Kang,
Victor Timely, sarà al centro della scena nel
prossimo episodio, quindi dovremmo almeno scoprire di più su cosa
significa che innumerevoli varianti di Kang potrebbero essere
scatenate in ogni realtà.
Tuttavia, c’è stato un momento in
cui la stagione 2 avrebbe potuto mettere in scena proprio la Guerra
Multiversale. “Eravamo con Tom nel backlot e cercavamo di
capire come continuare la storia per la seconda stagione”, ha
dichiarato il produttore esecutivo Kevin Wright a
Den of Geek. “In una
versione, entriamo in una vera e propria guerra multiversale, ma
anche mentre lo dicevamo, sembrava completamente sbagliato, passare
a qualcosa che non ci siamo ancora guadagnati.”
Supponiamo che la guerra
multiversale verrà messa in scena in Avengers: The Kang
Dynasty, ma Wright ha continuato dicendo che
“Quando abbiamo sviluppato Loki, stavamo cercando di essere il
più circoscritti possibile. Noi, Mike [Waldron] e Kate [Herron], e
tutti quelli coinvolti nella prima stagione volevano costruire il
nostro piccolo angolo del MCU. Se fosse stato bello ed
emozionante, abbiamo pensato che il resto del MCU sarebbe venuto da
noi.”
E questo sembra quello che sta
succedendo ai film prima e dopo Loki. Ant-Man and The Wasp:
Quantumania ha presentato Kang, mentre si dice che l’imminente
Deadpool 3 possa presentare la TVA.
Ci aspettiamo anche che
Loki abbia un ruolo importante in The Kang
Dynasty e Avengers: Secret Wars, con
molti fan che ipotizzano che il dio dell’inganno
alla fine svolgerà un ruolo simile a Molecule Man
in Secret Wars di Jonathan
Hickman e Esad Ribic.
È interessante notare che in realtà
c’è stato un tempo in cui si era considerata l’idea che potesse
essere Loki stesso Colui che Rimane, e che era proprio una variante
di Loki ad aspettare la sue due varianti nella Cittadella alla Fine
dei Tempi. “Durante lo sviluppo, l’idea è sempre stata quella
di Colui che Rimane, che non è Kang nei fumetti, ma per noi sarebbe
sempre stata una versione di lui”, afferma Wright.
“Abbiamo semplicemente pensato che [Colui che Rimane] sarebbe
stato un grande titolo per l’ultimo uomo rimasto nella guerra
multiversale.”
“Nella stanza degli sceneggiatori,
tutte le idee sono sul tavolo, e ci sono state conversazioni su
cosa sarebbe successo se Loki fosse stato davvero Colui che Rimane.
Quelle conversazioni non sono andate molto lontano; non credo che
siano arrivate nemmeno a Tom [Hiddleston] perché anche se c’è
qualcosa di divertente in questa idea, e ci sono aspetti
avvincenti, questa scelta avrebbe fatto sembrare l’universo
piccolo.”
Il terzo episodio di Loki sarà
presentato in anteprima su Disney+ questo giovedì.
Sono in corso a Roma le riprese del
film Taxi
Monamour, quarto lungometraggio di Ciro
De Caro (Spaghetti Story,
Giulia). Prodotto da Simone
Isola e Giuseppe Lepore per
Kimerafilm, in associazione con Michael
Fantauzzi per MFF, in collaborazione con
Rai Cinema, con Adler
Entertainment e con il contributo del Ministero
della Cultura, il film racconta l’incontro tra due donne
all’apparenza diverse ma che in fondo si assomigliano molto. Anna è
in conflitto con se stessa e la propria famiglia e affronta in
solitudine la sua malattia; Cristi fugge da una guerra che la tiene
lontana da casa. Tutti consigliano ad Anna di seguire il suo
compagno in un viaggio di lavoro e a Cristi di restare al sicuro in
Italia. L’incontro, seppur breve, sarà un tuffo nella libertà.
Nel ruolo di Anna, in Taxi
Monamour troviamo Rosa
Palasciano che, dopo il successo e la candidatura ai
David di Donatello per
Giulia, torna ad essere diretta da De
Caro e a firmare con lui la sceneggiatura. Ad interpretare Cristi è
invece Yeva Sai, attrice ucraina che sarà tra le
protagoniste della quarta stagione di Mare
fuori.
“Girare questo film mi dà la
possibilità di continuare ad esplorare un linguaggio
cinematografico allo stesso tempo rigoroso e molto libero”,
dichiara De Caro. “È la storia di un incontro casuale ed
intenso e il mio tentativo – prosegue il regista – è
quello di essere un testimone silenzioso e discreto che, osservando
la vita di queste due donne, possa cogliere qualcosa di intimo e
molto vero, in maniera leggera, cruda e priva di giudizio, anche se
con uno sguardo estremamente personale“.
“La sfida diTaxi
Monamour – aggiungono i produttori – è quella
di accompagnare un autore come Ciro De Caro in un contesto
produttivo diverso senza condizionarne lo stile e il linguaggio ma
valorizzandone la capacità di lavorare con attori e costruire con
loro delle storie. Un salto di qualità che il suo talento crediamo
meriti e che abbiamo deciso con entusiasmo di supportare. Rosa
Palasciano e Yeva Sai sono il cuore del film, e siamo
convinti che le loro prove di attrici emozioneranno profondamente
gli spettatori e riveleranno al pubblico due grandi
interpreti”.
Le riprese si stanno svolgendo a
Roma e avranno una durata complessiva di cinque settimane. Taxi
Monamour verrà distribuito in Italia da
Adler Entertainment.
Già in altre sedi, Martin
Scorsese aveva dichiarato di avere grande stima per il
cinema di Ari Aster(Midsommar)
e adesso il regista newyorkese conferma che si è ispirato a lui per
il suo ultimo film.
Uno dei punti di maggiore
discussione legato a Killers
of the Flower Moon è senza dubbio l’estrema
durata del film: quasi tre ore e mezza, superando di gran lunga
Oppenheimer, ad esempio, che già aveva subito
lagne per la sua lunghezza. Scorsese ha recentemente dichiarato
all’Hindustan Times che non vuole
sentire alcuna lamentela su questo aspetto.
“La gente dice che tre ore sono
troppe, ma puoi sederti davanti alla TV e guardare una serie per
cinque ore”, ha detto Scorsese. “Inoltre, ci sono molte
persone che vanno a teatro a guardare piece di 3,5 ore. Ci
sono attori veri sul palco, non ci si può alzare e andare in giro.
Per cui date un po’ di rispetto anche al cinema.”
Parlando con The Irish
Times, Scorsese ha detto di essersi ispirato ai film di
Ari Aster come Midsommar e Beau ha paura per far respirare il ritmo di
Killers of the Flower Moon.
“Mi piace molto lo stile e il
ritmo dei buoni film horror come ‘Midsommar’ o ‘Beau Is Afraid’ di
Ari Aster”, ha detto Scorsese. “Il ritmo di quei film
risale ai film di serie B di Val Lewton, ‘Cat People’ di Jacques
Tourneur o ‘I Walked With a Zombie’. Vanno solo un po’ più
lentamente. Un po’ più tranquillamente”.
“Ero molto preoccupato di
inserire scene che non fossero narrative nella storia, scene che
avevano a che fare con la cultura Osage – lasciando nel film quelle
scene consuetudinarie, come l’assegnazione del nome ai bambini, la
cerimonia funebre e i matrimoni, si può iniziare a capire un po’ di
più sulle persone”, ha aggiunto. “Ero fiducioso che molte
persone si sarebbero lasciate immergere nel mondo del film. Bisogna
correre questi rischi. A questa età, cos’altro posso
fare?”
Killers of the Flower
Moon, il film
Oltre a dirigere, Martin Scorsese ha scritto la sceneggiatura
con Eric Roth, co-sceneggiatore di Dune e A
Star is Born. Leonardo
DiCaprio interpreta Ernest Burkhart, il nipote di un
potente allevatore locale interpretato da Robert De Niro, mentre Lily
Gladstone interpreta la moglie Osage Mollie e
Jesse Plemons è Tom White, l’agente dell’FBI
incaricato di indagare sugli omicidi. Il cast include anche
Brendan Fraser e John Lithgow.
Killers
of the Flower Moon riunisce ancora una volta Martin Scorsese con i collaboratori di lunga
data Leonardo DiCaprioe
Robert De Niro. Insieme a loro ci sono l’attore premio
Oscar
Brendan Fraser, Jesse Plemons, Lily Gladstone,
Tantoo Cardinal, Jason Isbell, Sturgill Simpson, Louis Cancelmi,
William Belleau, Tatanka Means, Michael Abbott Jr., Pat Healy,
Scott Shepherd e molti altri. La pellicola è
diretto e prodotto da Martin Scorsese. Il film è una produzione
di Apple Studios, Imperative Entertainment e Appian Way
Productions, con Dan Friedkin e Bradley Thomas come produttori.
Al via da ieri in Salento le riprese del film
L’ultima settimana di settembre diretto
da Gianni De Blasi, con
protagonisti Diego Abatantuono e il
giovane Biagio Venditti. Il
lungometraggio, scritto da Pippo
Mezzapesa, Antonella W. Gaeta,
e Gianni De Blasi, racconta la
storia di Pietro Rinaldi (Diego Abatantuono), un anziano scrittore
in declino, vedovo e stanco della vita, che progetta di suicidarsi
nel giorno del suo compleanno.
Ma a sconvolgere i suoi piani arriva la morte
tragica e improvvisa della figlia (Roberta Mattei) e del genero: adesso Pietro
dovrà occuparsi del nipote adolescente Mattia (Biagio Venditti),
ormai orfano. Nonno e nipote, che si sono sempre ignorati, si
ritrovano così a vivere una dolorosa quanto indesiderata
convivenza. Un viaggio che i due faranno insieme si rivelerà di
fondamentale importanza per nonno e nipote, con clamorosi colpi di
scena e avvenimenti che cambieranno per sempre i destini dei due
protagonisti.
Il lungometraggio L’ultima settimana di settembre è
prodotto da Attilio De Razza e
Nicola Picone per Tramp Limited con la collaborazione della
societàPasso Uno e con il supporto
logistico di Apulia Film Commission
e Regione Puglia. Il film sarà
distribuito da Medusa Filmnel
2024.
Ecco un nuovo spot tv per The
Marvels, il prossimo film MCU in arrivo l’8
novembre e che vede protagoniste tre eroine che promettono
scintille: Captain Marvel di Brie
Larson, Ms. Marvel di Iman Vellani e
Monica Rambeau di Teyonah
Parris. Ecco lo spot diffuso in occasione della Gara
3 delle finali WNBA.
Today, we’re going Higher, Further, Faster
in Game 3 of the WNBA Finals on @ABC at
3pm/ET.
The
Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con
protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman.
Nel cast ci saranno
anche Iman Vellani(Ms.
Marvel, che vedremo
anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità. Il film, salvo
modifiche, arriverà in sala il 8 novembre
2023.
Arriva in prima tv su Sky
DAMPYR (recensione),
il film tratto dall’omonimo fumetto di culto pubblicato da Sergio
Bonelli Editore, da sabato 21 ottobre alle 21.15 su Sky
Cinema Uno (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Halloween), in
streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà
disponibile on demand anche in 4K.
Prodotto in Italia ma girato
interamente in lingua inglese, DAMPYR è
diretto da Riccardo Chemello e vede nel cast
Wade Briggs, Frida Gustavsson,
Stuart Martin, Sebastian Croft,
David Morrissey e Luke Roberts.
Il film è una coproduzione Eagle Pictures, Sergio Bonelli Editore,
con il suo braccio produttivo Bonelli Entertainment, e Brandon Box
ed è basato sui primi 2 albi degli oltre 300 di cui è finora
composta la serie a fumetti creata nel 2000 da
Mauro Boselli e Maurizio Colombo.
La sceneggiatura è di Mauro Boselli,
Giovanni Masi, Alberto Ostini e
Mauro Uzzeo.
La trama di DAMPYR
Balcani. Primi anni ’90. Harlan
è un giovane uomo, perseguitato continuamente da terribili incubi,
che sbarca il lunario fingendosi un Dampyr (nella mitologia slava,
una creatura metà uomo e metà vampiro). Insieme a Yuri, suo
“agente” e fidato amico, Harlan inganna la povera gente dei
villaggi della regione, fingendo di liberarli da terribili
maledizioni, e facendo leva su superstizioni antiche e mai sopite.
Quando un gruppo di soldati, che si batte contro inquietanti
creature assetate di sangue, chiede il suo aiuto, Harlan scoprirà
con stupore di essere davvero un Dampyr. Chiamato ad affrontare un
terribile “Maestro della Notte”, Harlan dovrà imparare a gestire
inaspettati poteri (il suo sangue infatti è letale per i vampiri) e
sarà costretto a fare i conti con se stesso e il suo misterioso
passato. Lo accompagneranno in questo oscuro viaggio una vampira
rinnegata e un soldato in cerca di vendetta.
Il film fa parte anche della
programmazione del canale SKY CINEMA HALLOWEEN (canale
303)che, per celebrare la festa più spaventosa
dell’anno, si accenderà dal 21 al 31 ottobre, con oltre 70 titoli
“da paura” che spaziano nei generi: avventure a tinte dark, titoli
per tutta la famiglia e horror. Tra i titoli proposti anche le
prime tv
BUSSANO ALLA PORTA e HALLOWEEN
ENDS, capitolo conclusivo di uno dei franchise horror più
famosi della storia del cinema.
Rai Fiction ha
diffuso le prime immagini de La Storia di
Francesca Archibugi in anteprima alla Festa del
Cinema di Roma la serie tratta dal capolavoro di
Elsa Morante.
Roma, quartiere San Lorenzo. Alla
vigilia della Seconda guerra mondiale, Ida Ramundo, maestra
elementare rimasta vedova con un figlio adolescente di nome Nino,
decide di tenere nascoste le proprie origini ebraiche per paura
della deportazione. Dopo l’ingresso dell’Italia in guerra, un
giorno, rientrando a casa, viene violentata da un soldato
dell’esercito tedesco, un ragazzino ubriaco.
Si apre così “La
Storia”, la serie tv firmata da Francesca
Archibugi e tratta dall’omonimo romanzo di Elsa
Morante, edito da Giulio Einaudi Editore,
di cui sono ora disponibili le prime immagini. I primi due episodi
della serie, interpretata da
Jasmine Trinca,
Elio Germano, Asia Argento,
Lorenzo Zurzolo, Francesco Zenga e con Valerio Mastandrea, saranno presentati in
anteprima mondialevenerdì 20
ottobre alla Festa del
Cinema di Roma. “La Storia” – alla
cui sceneggiatura hanno lavorato Giulia Calenda, Ilaria
Macchia, Francesco Piccolo e Francesca
Archibugi – è una coproduzione tra
Picomedia e la società francese Thalie
Images in collaborazione con Rai
Fiction.
La trama di La Storia
Dopo lo sgomento, l’angoscia e la
vergogna, Ida scopre di essere incinta. Mentre Nino trascorre
l’estate al campeggio degli Avanguardisti, Ida partorisce in
segreto un bambino prematuro, piccolo e quieto, con gli stessi
occhioni azzurri del padre, quel soldato ragazzino tedesco già
morto in Africa. Quando Nino torna a casa e scopre il fratellino,
lo accetta di slancio e se ne innamora. Lo soprannominerà Useppe.
La piccola famiglia viene stravolta dagli eventi della guerra:
prima Nino, fascista convinto, decide di partire per il fronte
contro il parere di Ida, lasciandola sola con Useppe; poi, nel
bombardamento di San Lorenzo del luglio 1943, la loro casa viene
distrutta, Ida perde tutto ed è costretta a sfollare a Pietralata.
Da quel momento, ogni giorno diventerà una lotta per la propria
sopravvivenza e per quella del suo bambino. Intanto, Useppe cresce
aspettando il ritorno di suo fratello, al quale è legato da un
amore inossidabile, mentre una vitalità a tratti disperata spinge
Nino verso la lotta armata nella Resistenza, verso l’amore, verso i
compagni. Nino è pieno di desideri:vuole più soldi, più
affari, più avventura. Dopo la guerra si darà al contrabbando,
prima di sigarette e poi in quello delle armi. Vuole una vita
migliore per sé, per Ida e per Useppe.
L’episodio della scorsa settimana
di Gen
V si è concluso con un teaser per la puntata di
questo venerdì, dal titolo “Jumanji”, e conteneva un rapido sguardo
a Jensen Ackles nei panni di Solider
Boy.
Ora, Prime
Video ha confermato che il misantropo super soldato
tornerà effettivamente in azione nel sesto episodio dello spin-off
di The
Boys con un nuovo promo.
Nel finale della stagione 3 di
The
Boys, Soldier Boy viene finalmente sconfitto dagli
sforzi combinati di più personaggi dopo che la Queel Maeve lo ha
scaraventato attraverso una finestra prima che potesse diventare
una supernova. Soldier Boy è sopravvissuto allo scontro, ma è stato
rimesso sotto ghiaccio dalla Vought.
Sappiamo che Gen
V si svolge poco dopo questi eventi (vediamo gli
studenti visitare le rovine della Vought Tower nella premiere della
serie), ma ciò non significa necessariamente che Soldier
Boy sia stato già scongelato.
Sono accaduti degli strani
avvenimenti alla Godolkin University, con gli studenti che hanno
avuto vuoti di memoria (grazie, Kate) e allucinazioni, quindi
diremmo che è molto probabile che Soldier Boy appaia in un
flashback o come parte di una di questi Super -apparizioni
indotte.
Ambientato nel mondo diabolico di
The
Boys, Gen
V espande l’universo della Godolkin University,
il prestigioso college per soli supereroi dove gli studenti si
esercitano per diventare una nuova generazione di eroi,
preferibilmente con sponsorizzazioni lucrative. Non tutti, però,
scelgono la strada della corruzione. Oltre al classico caos
universitario, oltre alla ricerca della propria identità e alle
feste, questi ragazzi si troveranno ad affrontare situazioni
letteralmente esplosive. Mentre si contendono popolarità e buoni
voti, è chiaro che la posta in gioco è molto più alta quando sono
coinvolti dei super poteri. Quando il gruppo di giovani dai poteri
soprannaturali scopre che qualcosa di più grande e sinistro sta
succedendo a scuola, saranno messi alla prova: sceglieranno di
diventare gli eroi o i cattivi delle loro storie?
Il cast della serie include Jaz
Sinclair, Chance Perdomo, Lizze Broadway, Shelley Conn, Maddie
Phillips, London Thor, Derek Luh, Asa Germann, Patrick
Schwarzenegger, Sean Patrick Thomas e Marco Pigossi. In Gen
V vedremo anche Clancy Brown e Jason Ritter nel ruolo di guest
star, oltre alla partecipazione straordinaria di Jessie T. Usher,
Colby Minifie, Claudia Doumit e P.J. Byrne negli stessi ruoli che
interpretano in The Boys.
Michele Fazekas e Tara Butters sono
showrunner ed executive producer della serie. Eric Kripke, Seth
Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Ori Marmur,
Pavun Shetty, Ken Levin, Jason Netter, Garth Ennis, Darick
Robertson, Craig Rosenberg, Nelson Cragg, Zak Schwartz, Erica Rosbe
e Michaela Starr sono executive producer anche dello spinoff della
serie. Nel ruolo di co-executive producer troviamo Brant
Englestein, Sarah Carbiener, Lisa Kussner, Gabriel Garcia, Aisha
Porter-Christie, Judalina Neira e Loreli Alanís. La serie è
prodotta da Sony Pictures Television e Amazon Studios, in
collaborazione con Kripke Enterprises, Point Grey Pictures e
Original Film.
Sam Neill ha rivelato a marzo che era in cura
per un cancro del sangue al terzo stadio. In una nuova intervista
con Australia Story, l’attore ha rivelato di essere in remissione
da 12 mesi grazie all’aiuto di un raro farmaco antitumorale che
richiede infusioni ogni due settimane. L’unico problema è che
questo farmaco antitumorale smetterà di funzionare, stando a quello
che i medici hanno riferito a Neill. “So di averlo capito, ma
non mi interessa davvero”, ha detto Neill alla rivista
riguardo al suo cancro al sangue. “È fuori dal mio controllo.
Se non puoi controllarlo, non ti ci scontri.”
Inizialmente Neill è stato
sottoposto a chemioterapia per tre mesi, ma il trattamento non ha
avuto successo. È stato allora che il medico di Neill propose di
trattare il suo cancro con un raro farmaco antitumorale. Neill ha
detto che la reazione del suo corpo alle infusioni bisettimanali è
stata “molto deprimente… ma mi tiene in vita”. Per quanto
riguarda la notizia del medico secondo cui questo trattamento non
funzionerà per sempre, Neill ha aggiunto: “Sono
preparato”. L’attore ha detto che “non ha neanche
lontanamente paura” di morire, ma il pensiero di ritirarsi
dalla recitazione “mi riempie di orrore“.
La dottoressa Orly
Lavee, l’ematologo dell’attore, ha dichiarato a Australia
Story che “potremmo dover pensare a un’opzione di terza
linea” una volta che l’attuale trattamento di Neill smetterà
di funzionare. “È una situazione difficile con cui avere a che
fare, giorno dopo giorno, ma siamo consapevoli che succederà
qualcosa.”
Neill ha rivelato per la prima volta
la sua malattia in un’intervista con il Guardian, a marzo. L’attore
ha raccontato di essersi accorto che aveva le ghiandole gonfie
durante la promozione di Jurassic
World – Il dominio nel 2022 e presto gli è stato
diagnosticato un linfoma angioimmunoblastico a cellule T.
“Non ho paura di morire, ma mi
darebbe fastidio”, ha detto Neill nell’intervista. “Perché
mi piacerebbe davvero un altro decennio o due, sai? Abbiamo
costruito tutte queste belle terrazze, abbiamo questi ulivi e
cipressi. Voglio essere qui per vedere tutto maturare. E ho i miei
adorabili nipotini. Voglio vederli diventare grandi. Per quanto
riguarda il morire in sé? Non me ne potrebbe importare di
meno.”
Neill ha ripreso il ruolo di Alan
Grant in Jurassic
World – Il dominio, che lo scorso anno ha incassato
oltre 1 miliardo di dollari al botteghino mondiale. L’attore è
stato affiancato dai co-protagonisti originali di Jurassic
Park,Jeff Goldblum e
Laura Dern.
Il reboot del DCU è
stato segretamente preannunciato da sette scene post-credits
dell’universo sprecate e lasciate in sospeso nel corso degli anni.
Il DCEU, che aveva l’obiettivo di consolidarsi
come universo cinematografico in costante espansione e di impostare
almeno una trama futura in ogni singolo capitolo, ha tuttavia
mostrato vari problemi creativi e logistici, che hanno impedito al
DCEU di raggiungere il suo pieno potenziale. I
continui cambi di programma hanno infine fatto sì che il franchise
abbandonasse molti set-up e camei, che ora il reboot del DCU si
lascerà per sempre alle spalle.
Un paio di sequel sono riusciti
comunque a tenere fede ad alcune scene post-credits del DCEU. La scena post-credits di Aquaman, ad esempio, ha
anticipato il ritorno di Black Manta in
Aquaman e il
Regno Perduto, mentre la scena post-credits di
Suicide
Squad ha preparato il ritorno di
Christopher Smith nella sua serie spinoff,
Peacemaker. Il resto delle scene
post-credits del DCEU sono state o filmati extra comici o
set-up abbandonati per film e serie tv che non sono mai diventati
realtà, il che, col senno di poi, ha fatto presagire la fine del
DCEU anni prima che il reboot del DCU di James Gunn e
Peter Safran fosse annunciato
ufficialmente.
Le scene post-credits “sprecate”
hanno sabotato per anni l’impostazione futura del DCEU
Almeno sette scene post-credits del
DCEU sono andate sprecate, anticipando eventi
o personaggi che non abbiamo più visto. In primo luogo, la scena
mid-credits di Suicide Squad, con il
Bruce Wayne di Ben Affleck e
l’Amanda Waller di Viola Davis, ha fatto presagire l’eventuale
scontro di Batman con la Task Force
X originale. Tuttavia, Suicide Squad
di James
Gunn ha fatto un soft-reboot del suo predecessore del
2016 prima che si potesse prendere in considerazione un crossover
con Batman. L’anno successivo, la scena
post-credits di Justice League
ha annunciato la creazione di una Injustice League
con l’apparizione del Deathstroke di Joe Manganiello e del Lex
Luthor di Jesse Eisenberg, ma l’accoglienza controversa
ricevuta dal film ha eliminato tutti i piani per un sequel. Allo
stesso modo, Wonder Woman
1984 aveva fatto presagire una storyline futura con
l’Asteria di Lynda Carter, ma
l’accoglienza negativa del film ha reso improbabile un sequel.
L’attesissimo ritorno di Henry Cavill nei panni di Superman è avvenuto
nella scena post-credits di Black
Adam e l’attore si è persino spinto a promuovere sui
social media le future apparizioni di Superman nel
DCEU. Sfortunatamente, anche Black Adam non ha avuto successo e il
franchise ha fatto dei cambiamenti drastici, abbandonando tutti i
piani per Superman e il suo crossover con il
Black Adam di
Dwayne Johnson. Questo è avvenuto pochi anni dopo il
cameo di Superman senza testa in
Shazam e la corsa di Superman con
Flash in Justice League, che promettevano entrambi
futuri team-up di Superman che non sono mai arrivati. La Justice League di Zack Snyder ha corretto la
maggior parte dei difetti di Justice League, ma ha anche presentato una
scena post-credits andata sprecata, con Martian
Manhunter e Bruce Wayne.
Per quanto deludenti siano state
queste scene post-credits sprecate del DCEU, non sono paragonabili a quelle di
Shazam.
Shazam! e Shazam: Furia
degli Dei hanno battuto questo infausto record dei
cinecomics, con ben due scene post-credits
consecutive che non hanno dato frutti. In primo luogo, la scena
post-credits di
Shazam! ha annunciato il team-up di Mister
Mind con Thaddeus Sivana. Quattro anni
dopo, la scena post-credits di Shazam: Furia
degli Dei ha rivisitato i due cattivi e ha ribadito
l’idea che un team-up sarebbe arrivato. Tuttavia, è probabile che
il reboot del DCU
impedisca a questo progetto di concretizzarsi. E se
Shazam non si unirà alla Justice
Society nel DCU, anche
la seconda scena post-credits di Shazam: Fury
of the Gods non sarà servita a nulla.
Perché gli errori
post-credits del DCEU possono migliorare l’Universo DC
I set-up sprecati del
DCEU nelle scene post-credits abbandonate
possono sì essere considerati una delusione, ma potrebbero anche
servire come lezioni preziose per il DCU. Il
DCEU si è affrettato a promettere molteplici e
ambiziose trame per i titoli futuri prima che il suo universo
cinematografico fosse completamente stabilito. Poiché il successo
del franchise non era garantito, i cambiamenti di direzione
lasciavano facilmente in sospeso quelle promesse. Il DCU può
evitare questo problema stabilendo contemporaneamente piani solidi
per ogni singolo capitolo e per la trama generale del franchise.
Con il futuro prossimo del DCU già
delineato, le scene post-credits possono anticipare le prossime
trame che verranno garantite prima o poi.
L’approccio episodico del DCU è
fondamentale. Mentre è improbabile che titoli come
Creature Commandos e
Swamp Thing facciano da sfondo a
film come Superman:
Legacy e
The Brave and the Bold, le rispettive scene
post-credits potrebbero essere collegate a futuri sequel o titoli
correlati che usciranno più avanti nello stesso capitolo o in
quello successivo. Le scene post-credits interamente ideate dai
singoli registi potrebbero appartenere al passato, dato che
James Gunn e Peter Safran ora
supervisioneranno la continuity a breve e lungo termine del
DCU.
In breve, una struttura chiara è la differenza fondamentale tra le
promesse abbandonate del DCEU e l’approccio rivisitato del DCU
all’universo cinematografico dei supereroi.
Lily Gladstone è
attiva tra cinema e televisione già da un decennio, ma è sempre
rimasta lontana da quei progetti di portata tale da permetterle di
ottenere grande popolarità. Proprio quando stava per decidere di
abbandonare la recitazione, è però arrivata la chiamata di Martin Scorsese, che donandole un ruolo da
protagonista nel suo nuovo film l’ha ora resa una delle interpreti
più popolari e apprezzate del momento. Gladstone ha infatti
dimostrato grandi capacità attoriali, tenendo testa a leggende di
quest’arte. Da qui, si apre dinanzi a lei un futuro particolarmente
promettente.
Ecco 10 cose che non sai
su Lily Gladstone.
Lily Gladstone: i suoi film e le
serie TV
1. Ha recitato in noti
film. Il primo film per il cinema a cui l’attrice ha preso
parte è Jimmy P. (2012), con protagonista Benicio del
Toro. Successivamente recita in Winter in the
Blood (2013), Subterranea (2015), Certain
Women (2016), con Michelle
Williams, Buster’s Mal Heart (2016), con
RamiMalek, e Walking Out (2017). Nel 2019
ottiene un ruolo in First Cow (2019), mentre negli anni
successivi recita in film come Freeland (2020), Two
Eyes (2020), The Unknown Country (2022), Quantum
Cowboys (2022), The Last Manhunt (2023) e Fancy
Dance (2023). Nello stesso 2023 si consacra grazie al film
Killers of the Flower
Moon, diretto da Martin Scorsese
e con protagonisti anche Leonardo
DiCaprio e Robert De
Niro.
2. Ha preso parte anche in
alcune serie TV. Oltre che per il cinema, l’attrice ha
avuto modo di recitare anche in alcune serie TV. Tra queste vi sono
Room 104 (2017-2020), dove compare in due episodi come
operatrice del 911, Billions (2019-2023), serie
interpretata da Paul Giamatti,
dove Gladstone ha interpretato Roxane in 6 episodi, e Reservoir
Dogs (2022-2023), dove ha recitato in due episodi nel ruolo di
Hokti. Prossimamente la si vedrà nella miniserie Under the
Bridge.
3. Ha partecipato alla
scrittura di un film. Oltre ad aver lavorato come attrice,
Gladstone ha partecipato anche alla scrittura di un film. Si tratta
di The Unknown Country, incentrato su una giovane donna in
lutto che riceve un inaspettato invito a intraprendere un viaggio
solitario attraverso il Midwest americano verso il confine tra
Texas e Messico. Ad interpretare Tana, la protagonista, vi è
proprio la Gladstone, che ha dunque potuto scrivere il personaggio
ritagliandoselo addosso e facendo sì che risultasse adatto al suo
modo di recitare.
Leonardo DiCaprio e Lily Gladstone in una
scena di Killers Of The Flower Moon
Lily Gladstone in Killers of
the Flower Moon
4. È stata scelta dopo un
incontro su Zoom. Un giorno Lily Gladstone stava
registrandosi a un corso di analisi dei dati quando una notifica di
Gmail la avvisò di una richiesta per un incontro Zoom con
Martin Scorsese. Poiché ciò avveniva durante il
culmine della pandemia COVID-19, Gladstone stava valutando la
possibilità di cambiare carriera a causa di un periodo di carenza
di opportunità come attrice. In seguito alla videochiamata,
tuttavia, Leonardo DiCaprio disse che “non c’è stato bisogno di
alcuna lettura. Marty sapeva istintivamente che Lily era quella
giusta. C’era una sincerità nei suoi occhi che poteva vedeva anche
attraverso lo schermo di un computer“.
5. Il film è stato
riscritto per renderla protagonista. Dopo una prima fase
di riprese, Scorsese capì di non star raccontando la storia dal
punto di vista giusto e decise di riscrivere buona parte del film
per far sì che il personaggio interpretato da Gladstone, la nativa
Mollie Burkhart, fosse molto più centrale e ad essere raccontato
fosse il suo punto di vista e quello della sua gente. L’attrice si
è detta entusiasta di questo cambiamento, perché permetteva di dare
voce agli effettivi protagonisti e vittime di questa storia.
Lily Gladstone e Leonardo
DiCaprio
6. Ha stregato
l’attore. Dopo aver recitato con Gladstone in Killers
of the Flower Moon, l’attore Leonardo
DiCaprio si è detto totalmente stregato dalla bravura
dell’attrice. “Lily è assolutamente sorprendente in questo
film” ha dichiarato durante un’intervista con Vogue,
“porta su di sé l’intero film e la sua storia”. A sua
volta, l’attrice si è detta grande fan del collega sin da quando lo
ha visto recitare in Voglia di ricominciare. Nel film,
DiCaprio e Gladstone interpretano i veri coniugi Ernest e Mollie
Burkhart, una coppia interrazziale vissuta nella riserva di Osage
nell’Oklahoma degli anni ’20, in un momento di tumultuosi
cambiamenti.
Lily Gladstone in una scena di Fancy Dance
Lily Gladstone in Fancy
Dance
7. Ha girato il film
durante le pause di un altro progetto. Nel film drammatico
Fancy Dance Gladstone interpreta Jax, chiamata ad
occuparsi di sua nipote Roki dopo che la madre nonché sua sorella
scompare misteriosamente. Il film fa parte del progetto che ha
l’obiettivo di far emergere film scritti o diretti da nativi
americani e l’attrice vi ha preso parte con grande orgoglio. Per
girare le sue scene, ha dovuto però far sì che queste coincidessero
con le pause dal set di Killers of the Flower Moon, su cui
era impegnata nello stesso periodo.
Lily Gladstone è su Instagram
8. È presente sul social
network. L’attrice è presente sul social network
Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da 47 mila
persone e dove attualmente si possono ritrovare circa 400 post.
Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da
attrice, inerenti il dietro le quinte dei suoi progetti o
promozionali nei loro confronti. Ma non mancano anche curiosità,
momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e immagini relative
al suo attivismo nei confronti dei diritti dei più deboli e delle
minoranze. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte
le sue novità.
Lily Gladstone ha un partner?
9. È molto
riservata. Solo da poco divenuta una celebrità con gli
occhi di tutta l’industria cinematografica e non solo puntati su di
lei, Gladstone ha già dimostrato di non volersi esporre troppo e di
mantenere un certo riserbo sulla propria vita privata. Pertanto,
non è noto se l’attrice abbia o meno un partner attualmente.
Lily Gladstone: età, altezza e
origini dell’attrice
10. Lily Gladstone è nata
il 2 agosto 1986 a
Kalispell, Montana, Stati Uniti.L’attrice è alta circa 1,70 metri.
Nativa americana, Gladstone discende dalle tribù dei Nasi
Forati e dei Piedi Neri.
Sedici anni dopo l’uscita
di Stardust, Matthew
Vaughnsta ancora riflettendo sull’idea
che aveva ideato per lo sviluppo di un potenziale sequel del film.
Sebbene i risultati al botteghino dell’adattamento originale
abbiano convinto lo studio che lavorare su un secondo film sarebbe
stata una cattiva idea, il regista era entusiasta di esplorare
altre avventure ambientate in un’epoca diversa da quella vista sul
grande schermo. Durante un’intervista
con Maggie Lovitt di Collider
all’edizione del New York
Comic-Condi quest’anno, il regista ha
parlato delle idee che aveva già messo in atto per la creazione di
un sequel di Stardust.
Era un tale concetto
che avevo realizzato. In conclusione, hai detto che sei un
grande fan, è la morte di Tristan e Yvaine, e lui butta via la
collana, la collana arriva nella Londra degli anni ’60. Quindi
ci sono questi personaggi pazzi che corrono per la Londra degli
anni ’60 ma si adattano perché era un periodo
pazzesco.
Matthew
Vaughn ha anche rivelato che lui ela
Paramount Picturesavevano opinioni
opposte su come il film avrebbe dovuto essere venduto. Secondo
il regista, lo studio voleva qualcosa di simile al franchise
del Signore
degli Anelli:
“Ascolta, Stardust , ancora
una volta è stato un momento dolce-amaro per me, perché quando la
Paramount lo pubblicò continuarono a cercare di farlo sembrare come
Il Signore degli Anelli e Direi “questo non è il
Signore degli Anelli” e poi “che
cos’è?” e io ho detto di aver fato “La storia fantastica” e
loro dicevano “La
storia fantastica si è schiantata“. E io ho
pensato “sì, è fallito perché è stato commercializzato
male e poi è diventato uno dei DVD più grandi di tutti i tempi,
quindi facciamolo e abbracciamolo“.
Fortunatamente per
Vaughn, Stardustincassò 137 milioni di dollari al botteghino mondiale e,
anche se non fu un successo finanziario per lo studio, il progetto
divenne il film con il maggior incasso della carriera del regista
fino a quel momento: “Non mi hanno ascoltati. Quindi poi in
Inghilterra, sono andati a fare quello che vuoi, e l’abbiamo
chiamata la favola che non si comporta bene. Ed è stato il mio film
di maggior incasso in quel momento. Quindi l’economia che devo
capire, ci sono ora nuove persone alla Paramount, ma la storia era
divertente.”
Perché non è stato realizzato un
sequel di Stardust
L’adattamento
cinematograficodi
Stardust è stato rilasciato
in un periodo in cui i blockbuster fantasy non avevano abbastanza
successo da garantire la produzione di un sequel. Titoli
come Eragonpresentavano
effetti visivi elaborati e budget elevati, solo per ricevere
un’accoglienza deludente al botteghino al momento della
presentazione. E mentre precedenti
rapporti avevano già affermato che Vaughn aveva
pensato a modi per espandere la mitologia
di Stardust, aveva
anche detto che non voleva trasformare il film in un franchise solo
per il gusto di farlo. Anche se Neil
Gaimanè un nome familiare nel presente,
un nuovo progetto basato
su Stardust non è
attualmente in lavorazione.
Deadpool 3 dovrebbe essere al
cinema il prossimo 3 maggio 2024, ma la lunga interruzione delle
riprese causata dagli scioperi WGA e SAG-AFTRA (ancora in corso)
potrebbe aver messo a repentaglio quella data d’uscita.
Parlando con The Wrap della sua
prossima serie limitata Netflix, All the Light We Cannot See, Shawn
Levy, regista di Deadpool 3, ha rivelato che
hanno girato e montato metà del film e sono pronti a riprendere la
produzione non appena lo sciopero degli attori sarà concluso, ma
con i ritardi accumulati sarà complicato rispettare quella data
d’uscita.
“Vorrei saperlo. Non so nemmeno
se abbiamo ufficialmente [una data di uscita],” ha detto
quando gli è stato chiesto un aggiornamento sullo stato del film.
“So che saremmo dovuti uscire il 3 maggio. Certamente, lo
sciopero degli attori e la lunga pausa nella produzione hanno messo
quella data a rischio. Abbiamo girato metà del film. Ho montato
metà del film. Non vediamo l’ora di tornare al lavoro e far uscire
questo film entro l’anno prossimo.”
Al regista è stato anche chiesto di commentare le voci/speculazioni
secondo cui Taylor Swift apparirà nel film nei panni di
Dazzler, voci che recentemente si sono intensificate quando la
megastar del pop è stata avvistata alla partita dei Kansas City
Chiefs contro i New York Jets con Levy, Ryan Reynolds
(Wade Wilson) e Hugh
Jackman (Wolverine).
“Sono sicuramente rumorosi”, ha
detto Levy parlando dei fan di Swift che sperano di vedere la
cantante interpretare il personaggio mutante, senza confermare né
negare il suo coinvolgimento. “Non commento. Si tratta di
qualcosa che riguarda Taylor, i Marvel Studios e il film in
generale. Dovrete aspettare per scoprirlo.”
Finora, l’unico cameo confermato è
Elektra di Jennifer
Garner, ma questo potrebbe sicuramente portare ad
altre apparizioni del genere. Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter),
Brianna Hildebrand (Negasonic Teenage Warhead) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi
arrivati Emma Corrin (The Crown), che si ritiene
interpreterà Cassandra Nova, e Matthew Macfadyen (Succession).
Deadpool 3: quello che sappiamo sul film
Sebbene i dettagli ufficiali della
storia di Deadpool 3, con
protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione
della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di
Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i
film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato
da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU.
Nel film saranno poi presenti anche
personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come
Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera
che anche altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck. L’attrice Jennifer Garner
sarà presente nel film con il ruolo di Elektra, che riprende dunque
a quasi vent’anni di distanza dal film a lei dedicato.
In attesa di ulteriori conferme,
sappiamo che Shawn
Levy dirigerà Deadpool 3,
mentre Rhett Reese e Paul
Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul
Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi
sui fumetti creati da Rob Liefeld,
confermandosi nella squadra creativa del progetto. Il presidente
dei Marvel Studios, Kevin Feige, aveva precedentemente
assicurato ai fan che rimarrà un film con rating R, proprio come i
primi due film, il che lo renderebbe il primo film dello studio con
tale classificazione matura.
La Universal Pictures
Italia ha diffuso il trailer del nuovo thriller
soprannatura Night
Swim, il nuovo film dai produttori di M3GANAtomic
Monster e Blumhouse, i produttori di M3GAN.
Tratto dall’acclamato
cortometraggio del 2014 di Rod Blackhurst e Bryce
McGuire, il film Night
Swim vede come protagonista Wyatt Russell (The
Falcon and the Winter Soldier) nei panni di Ray Waller, un
ex giocatore di baseball della Major League costretto al ritiro
anticipato a causa di una malattia degenerativa, che si trasferisce
in una nuova casa insieme alla premurosa moglie Eve (la candidata
all’Oscar Kerry Condon, Gli
spiriti dell’isola), alla figlia adolescente Izzy
(Amélie Hoeferle, dal nuovo film dell’autunno
Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente)
e al figlio Elliot (Gavin Warren, Fear the
Walking Dead).
Sperando segretamente, contro ogni
previsione, di tornare a giocare a livello professionistico, Ray
convince Eve che la splendente piscina nel giardino sul retro della
nuova casa sarà un vero spasso per i bambini e una buona terapia
fisica per lui. Ma un oscuro segreto nel passato della casa
scatenerà una forza maligna che trascinerà la famiglia negli abissi
di un terrore profondissimo.
Night Swim è
scritto e diretto da Bryce McGuire (autore del
prossimo film in uscita Baghead) ed è prodotto da James
Wan, regista di
Saw,
Insidious e
The Conjuring, e da Jason
Blum, produttore di
Halloween, The Black
Phone e L’uomo invisibile. Il film vede come
produttori esecutivi Michael Clear e Judson Scott della Wan’s
Atomic Monster e Ryan Turek della Blum’s Blumhouse.
Dopo molti anni di voci in merito al
progetto in sviluppo, sembra che l’adattamento in live-action
dedicato a Gargoyles potrebbe finalmente trovare la sua
strada per entrare fattivamente in produzione, grazie a
Disney+ e James Wan.
Variety ha confermato che il
servizio di streaming sta lavorando con lo sceneggiatore
Gary Dauberman e la Atomic
Monster di James Wan per sviluppare una
versione live-action dell’amata serie animata. Dauberman dovrebbe
essere lo sceneggiatore e produttore esecutivo con James
Wan che ricoprirebbe anche il ruolo di produttore
esecutivo, con alle spalle Disney Branded Television.
L’attuale logline del progetto
recita: “Basato sulla serie animata Disney classica, Golia è
l’ultimo di un’eroica razza di guerrieri gargoyle che un tempo
vivevano tra gli umani. Libero da una maledizione secolare che lo
aveva trasformato in pietra, Golia lotta per risolvere il mistero
del suo passato mentre veglia sulla moderna New York insieme alla
detective della polizia Elisa Maza.”
Gargoyles è stato creato da Greg
Weisman e prodotto dalla Walt Disney Television Animation.
Nonostante fosse una serie Disney, la serie era nota per i toni più
oscuri.
Nella serie, una specie notturna conosciuta con il nome di
gargoyle, durante il giorno è di pietra, ma si anima di notte.
Quando un clan di gargoyle che viveva in Scozia alla fine del X
secolo viene tradito e maledetto da un incantesimo, non riesce a
liberarsi dal suo sonno di pietra se non mille anni dopo, nella
moderna New York, grazie all’intervento di un ricco industriale di
nome David Xanatos. Decidono così di eleggere New York a loro nuova
casa e giurano di proteggerla.
Siamo più che pronti a tuffarci nel
prossimo mistero esagerato che il detective Benoit Blanc
(Daniel
Craig) risolverà, e il regista e
sceneggiatore Rian Johnson (Star
Wars: Gli ultimi Jedi) ha fornito finalmente un
aggiornamento sul terzo capitolo davvero promettente! In
un’intervista con il sito The Wrap, il
regista ha parlato del ritmo con cui sta lavorando su Knives Out 3 e ha ammesso che deve darsi
una mossa.
Proprio come in Knives
Oute Glass
Onion, Johnson troverà un intricato mistero da
risolvere per il suo personaggio principale e coinvolgerà
sicuramente una colorata lista di personaggi che si tradurrà in un
cast costellato di stelle. È ancora presto per conoscere i
dettagli del trequel, ma una scommessa sicura sarebbe quella di
presumere che Johnson metterà ancora una volta Blanc in
uno scenario completamente diverso. E a quanto pare la
location e l’ambientazione è già stata decisa:
“Sta arrivando. Ovviamente
non ho potuto lavorare durante lo sciopero, e ora che è finito mi
sto tuffando a tutta forza, e così sta arrivando. Ho la
premessa, ho l’ambientazione, ho il film nella mia testa. È
solo questione di scrivere quella dannata cosa.
Knives Out 3 è in lavorazione da anni
I due sequel
di Knives Out sono
stati ordinati subito da Netflix
dopo che il primo capitolo è diventato un successo a sorpresa nelle
sale di tutto il mondo. Uno dei motivi è che Johnson ha giocato con
la struttura del giallo rivelando come la vittima ha raggiunto la
fine proprio all’inizio del film. Quindi, il regista ha poi
chiesto al suo detective di indagare sull’omicidio estremamente
esagerato di un miliardario all’interno di un’isola
privata – il che fa sorgere la domanda: come potrà mai superare se
stesso?
Inoltre, non sappiamo chi sarà il
protagonista di Knives Out 3, ad
eccezione del protagonista Daniel Craig. Si prevede che Johnson
effettuerà una revisione completa del cast, come è comune con le
serie di gialli. Non ci sarebbe però da stupirsi
se Janelle Monáe (Il
diritto di contare) o Ana
de Armas (Ballerina) tornassero, visto che le due
attrici hanno interpretato personaggi che si sono avvicinati a
Benoit Blanc negli episodi precedenti.
Dal momento che Johnson ammette che
sta ancora cercando di capire cosa sarà la sceneggiatura, potrebbe
passare un po’ di tempo prima di avere ulteriori notizie ed è
sicuro dire che nessun membro del cast sarà annunciato fino alla
fine dello sciopero del SAG- AFTRA.Ma
il fatto che il regista si stia “immergendo con tutta la sua
forza” suggerisce che Netflix
potrebbe puntare a un’uscita nel 2024. Quindi per ora possiamo solo
aspettare e rivedere i due film precedenti.
Il conto alla rovescia per
Halloween è iniziato, e questo significa che è
tempo di abbuffarsi di quanti più film horror possibile. Per l’occasione però in
questa top 10 non troverete massacri, fiumi di
sangue o morti agghiaccianti ma pellicole con sequenze terrificanti
ben pensate e basate sulle paure umane e tanta suspense da
cardiopalma.
Quindi, tirate fuori i popcorn e i
tanti gustosi e appetitosi dolcetti fatti in casa, e
preparatevi a vivere i dieci più grandi film spaventosi dove però
nessuno alla fine muore.
Ecco i 10 film horror dove non
muore nessuno
Signs
Questa classifica si apre
con
Signs dove vediamo nel cast anche un giovane
Joaquin Phoenix. L’attore Premio Oscar poi tornerà a lavorare
con il regista
M. Night Shyamalan per
The Village. Il protagonista però di questa pellicola del
2002 è interpretato da
Mel Gibson che recita il ruolo di Graham Hess, un pastore
protestante e proprietario terriero in Pennsylvania. Lo stile di
Shyamalan, sospeso fra mistero e paradosso, si colora in questo
film di una spiccata tinta horror e che affronta il mistero dei
cerchi del grano, che nel suo lungometraggio sono in realtà dei
messaggi da decifrare mandati da una specie aliena estremamente
ostile e feroce.
The Blair Witch Project
Costato appena 60 mila
dollari
The
Blair
Witch
Project dopo ben venti anni dall’uscita è ancora uno degli
esempi più riusciti di come si può realizzare un film spaventoso ma
con pochi mezzi e senza nomi famosi. La storia racconta di tre
amici Heather, Mike e Josh, che raggiungono Blair,
una cittadina americana nel Maryland, dove con
l’attrezzatura necessaria realizzano una serie di interviste agli
abitanti locali e si inoltrano nei boschi per non tornare mai più.
Di loro viene ritrovato solo il girato che, una volta visionato,
rivela il terribile destino in cui i tre sono andati incontro. È
interessante notare che, dove la maggior parte dei film horror
sfrutterebbe la morte, la parte più spaventosa di The Blair
Witch Project è quando invece uno dei protagonisti
riappare in uno scantinato abbandonato.
L’evocazione – The
Conjuring
L’evocazione
– The Conjuring è il primo capitolo della
saga cinematografica horror omonima, diretto da James
Wan, ha come protagonisti
Vera Farmiga e Patrick
Wilson, nei rispettivi ruoli di Lorraine
e Ed Warren. La pellicola, ispirata a fatti
realmente accaduti, è ambientata nel 1971, è forse il più
spaventoso e offre una serie di eventi spaventosi che minano i
cliché e le aspettative dell’horror classico ma scegliendo di non
uccidere nessun personaggio di questo film pieno di possessioni e
presenze demoniache.
Poltergeist – Demoniache
presenze
Potrebbe essere
sorprendente sapere che il famigerato
Poltergeist è classificato come PG, film per tutti, nonostante
possiede alcune delle scene horror più celebri. Questa pellicola
rimane quindi il perfetto “Spooky Movie” per tutta la famiglia.
Diretto da Tobe Hooper e scritto da
Steven Spielberg, questo lungometraggio è basato su una storia
vera ed è pieno di autentiche paure accettabili per il pubblico più
giovane. La trama riguarda una famiglia che vive in periferia e che
la loro casa è posseduta da uno spirito maligno che rapisce poi la
loro bambina.
The Others
The
Others è un film di
Alejandro Amenábar liberamente tratto da Il giro di
vite di Henry James, romanzo che ha ispirato anche la
serie
The Haunting Of Bly Manor. Nicole Kidman è Grace
Stewart una donna che vive sull’isola di Jersey, in Inghilterra
e deve affrontare la malattia rara che ha colpito i suoi figli Anne
e Nicholas, che li costringe a vivere in una perpetua oscurità e
non devono mai esporsi al sole. Questa pellicola gioca tutta
sull’effetto sorpresa e riesce a spaventare lo spettatore
soprattutto grazie alla costruzione di un senso di attesa costante,
con le inquadrature che sono piene di un senso di pericolo nascosto
ma tangibile.
Babadook
Questo film della regista
Jennifer Kent è stato presentato in anteprima al
Sundance Film Festival 2014 ed uno spaventoso
horror che ha stregato anche il maestro Stephen
King. Dopo aver scoperto un libro di fiabe
pop-up intitolato Mister
Babadook, una madre single in lutto e suo figlio
si ritrovano perseguitati da un demone malvaggio. La tensione
diventa straziante man mano che il mostro uscito dalle pagine
appare alla mamma e il suo bambino. Il finale è alquanto
controverso dove si mostra che la creatura Babadook è
rinchiuso nel seminterrato.
Pesce d’aprile
La trama di questa commedia
nera segue un gruppo di studenti universitari in vacanza
durante il fine settimana del primo di aprile su un’isola,
nella quale si infiltra un aggressore sconosciuto. Ben presto
ognuno di loro diventa vittima di un killer sconosciuto e ucciso in
modi sempre più brutali. Pesce d’aprile si
distingue da tutti i titoli di questa lista per il fatto che
continua a utilizzare una serie di scene d’omicidi, piuttosto che
trasmettere un tono inquietante e una tensione generale. Tranne
che, ovviamente, nessuna di queste morti è reale.
Annabelle 3
Annabelle 3 è
il sesto film in assoluto nell’universo di
The Conjuring. Mentre i precedenti due film di
Annabelle presentavano scene di morte, questo prende
spunto dal primissimo film The Conjuring,
citato prima e si concentra invece sulla creazione di un tono
spaventoso e di una tensione generale La protagonista ovviamente è
la bambola posseduta rinchiusa in una teca di vetro sacra nella
stanza degli artefatti dei demonologi Ed e Lorraine
Warren.
Freaks
Freaks
è decisamente la pellicola più vecchia di questa lista di film
horror visto che risale al 1932. Il film è ambientato in un circo
dove si esibiscono i cosiddetti freaks, fenomeni
da baraccone affetti da gravi malformazioni fisiche. Tra gli
artisti figura l’attraente trapezista Cleopatra la quale seduce un
nano di nome Hans tra l’amarezza e la preoccupazione della
fidanzata di quest’ultimo, Frida, a sua volta affetta da nanismo
armonico. Questo lungometraggio in bianco e nero del secolo è
diretto da
Tod Browning noto per la trasposizione di
Dracula del 1931 con Bela
Lugosi nei panni del conte vampiro.
1408
1408
è basato sull’omonimo racconto del “Re del terrore”
Stephen King
e descrive la vicenda di un investigatore del paranormale che
rimane intrappolato nella leggendaria stanza 1408 dell’Hotel
Dolphin a New York. La trama diventa lentamente sempre più
inquietante, sfruttando appieno l’horror psicologico per
trasmettere il suo tono terrificante. Interpretato da
John Cusack
e
Samuel L. Jackson,
è stato molto apprezzato per le loro interpretazioni e per il
crescente senso di paura e reclusione. Rimane quindi un perfetto
esempio di come l’horror
non richieda secchiate di sangue o intricate scene di morte per
essere davvero terrificante.
L’anno scorso è stato
annunciato che Martin
Scorsese e Leonardo
DiCaprio avrebbero
collaboratoancora una volta nello straziante
drammaThe
Wager. Il film rappresenterà la
settima volta in cui il duo lavorerà insieme, oltre ovviamente
all’imminenteKillers of the Flower
Moon, che uscirà nelle sale questa
settimana.
Ora, in una nuova intervista
con The
Times di Londra, Martin Scorsese ha confermato che
girerà The Wager come
suo prossimo progetto. Il film sembra essere diventato la
massima priorità tra i progetti pianificati di
Scorsese, che includono un film biografico su
Jerry Garcia con Jonah
Hill, un film biografico su Teddy Roosevelt
con
DiCaprio, un adattamento del romanzo
di Marilynne Robinson “Home”
e il suo film precedentemente annunciato
su Gesù.
Per The
Wager il regista Martin Scorsese lavorerà nuovamente
insiemea Apple Original Films, che è
basato sull’ottavo romanzo di David
Grann, bestseller del New York Times,The Wager: A Tale of Shipwreck, Mutiny and
Murder. Apple sosterrà dunque
ancora il leggendario regista di
Killers of the Flower Moon.
Di cosa parlerà The
Wager?
“The Wager”
“La scommessa” è una storia storica ambientata
all’inizio degli anni Quaranta del Settecento, su un gruppo di 30
uomini che arrivano in Brasile tramite una barca
improvvisata. Questi uomini sono affamati ed
emaciati e sono sopravvissuti a un viaggio molto
pericoloso. Affermano di essere i resti
dell’equipaggio di una nave britannica chiamata Wager, alla quale
fu ordinato di seguire una nave da guerra spagnola che trasportava
un prezioso tesoro noto come “il premio di tutti gli
oceani”. Mentre inseguiva il tesoro, la Wager si
schiantò su un’isola deserta vicino alla Patagonia, lasciando
l’equipaggio bloccato e in difficoltà nel trovare cibo e
riparo. Riuscirono a costruire una zattera e
navigarono per oltre 2.500 miglia attraverso mari in tempesta per
più di tre mesi prima di essere celebrati come eroi quando
raggiunsero il Brasile.
Sei mesi dopo, un’altra barca
scassata, ancora più danneggiata della prima, arriva sulle coste
del Cile. I tre sopravvissuti che lo accompagnano raccontano
una storia diversa e più oscura su ciò che è accaduto su
quell’isola. Accusano i primi 30 sopravvissuti di ribellarsi
alla leadership della nave. Queste accuse portano a una
disputa mortale che rivela il caos e il conflitto che si sono
verificati tra l’equipaggio mentre erano bloccati sull’isola. Alla
fine, l’Ammiragliato, che è come la leadership della Marina
britannica, decide di indire un processo per scoprire la verità e
coloro che saranno giudicati colpevoli potrebbero essere
giustiziati tramite impiccagione.
Killers of the Flower Moon
uscirà il 19 ottobre.
L’esorcista- il credente mantiene per la seconda
settimana di fila il primo posto nella classifica Box office. Il
film, sesto capitolo della serie cinematografica ed unico sequel
con l’attrice dell’originale del 73 Ellen Burstyn, incassa €195.485
nel solo week end, a fronte di un totale che supera i 2 milioni di
euro dalla sua uscita il 5 ottobre.
Secondo classificato è
L’ultima volta che siamo stati bambini, pellicola
italiana e debutto in regia del noto attore Claudio Bisio. Il film
raggiunge un incasso di €181.164 nel fine settimana, su un totale
che si avvicina al mezzo milione dal suo arrivo nelle sale il 12
ottobre.
Al terzo posto troviamo
Dogman, dramma diretto da Besson presentato in
concorso al festival del cinema di Venezia. La pellicola incassa
nel suo primo week end nei cinema italiani €176.484 e quasi mezzo
milione dalla sua uscita il 12 ottobre.
Box office: il resto della
classifica
Quarto e quinto classificato sono
Taylor Swift-The eras tour, film concerto della tappa
a Los Angeles della cantante del momento, e
Assassinio a Venezia, terza pellicola della serie
cinematografica basata sui racconti di Agatha Christie. Taylor
Swift- the eras tour incassa €170.686 mentre Assassinio a Venezia
raggiunge un guadagno di €142.631 a fronte di un totale di quasi 8
milioni di euro dalla sua prima uscita il 14 settembre.
Al sesto e settimo posto ritroviamo
rispettivamente Paw
Patrol: il super film, cartone animato sequel di Paw
Patrol: il film del 2021, e Volevo
un figlio maschio, commedia italiana con Enrico
Brignano. Paw Patrol incassa la box office del fine settimana
€135.730, mentre Volevo un figlio maschio raggiunge un guadagno di
€92.629. Si mantiene all’ottava posizione
Io Capitano, pellicola di
Matteo Garrone basata su tematiche attuali e
presentata al festival del cinema di Venezia e vincitrice di un
Leone d’argento. Io Capitano incassa €73.581 a fronte di un totale
di più di 3 milioni dalla sua uscita il 7 settembre.
Ultimi due classificati sono
Talk to me, horror diretto dai fratelli Philippou, e
Nata per te, dramma italiano. Talk to me incassa
€72.324, a fronte di un totale di quasi 2 milioni di euro dal suo
arrivo nelle sale il 28 settembre, mentre Nata per te raggiunge un
guadagno di €72.211
Celebre trasposizione dell’omonima
graphic novel di Frank Miller, il film
300 diretto da Zack
Snyder nel 2007 è diventato in breve un vero e proprio
cult per gli appassionati del genere. Il regista, infatti, ha qui
portato a nuovi livelli la tecnica del chroma key,
utilizzata per riprodurre le immagini dell’originale fumetto. Dato
l’enorme successo del film, i produttori rivelarono la volontà di
dar vita ad un sequel. Intitolato 300 – L’alba di un
impero (qui la recensione), e diretto da
Noam Murro, questo è infine uscito al cinema nel
2014. Al suo interno si raccontano eventi contemporanei alla
battaglia delle Termopili, che offrono così un ulteriore punto di
vista sull’epica guerra tra greci e persiani.
Data la conclusione del primo
capitolo, Snyder non si aspettava che si potesse realizzare un
sequel di questo. L’opportunità è arrivata nel momento in cui
Miller ha deciso di scrivere un nuovo fumetto basato su un diverso
episodio dello stesso contesto. Entusiasta della cosa, Snyder ha
così approvato la lavorazione di questo nuovo film, rinunciando
però alla regia in favore di L’uomo d’acciaio. La storia qui narrata
prende dunque vita a partire dal fumetto Xerxes, dove si
racconta l’ascesa del re Serse da uomo a divinità in terra. Egli
però non è il protagonista, ma pur rimanendo sullo sfondo rimane un
elemento chiave per lo sviluppo e la comprensione del
lungometraggio.
Accolto con grande attesa, 300 –
L’alba di un impero ha raggiunto un guadagno complessivo di
oltre 337 milioni di dollari a livello mondiale, ricevendo lodi per
l’apparato visivo, le scene d’azione e l’interpretazione della
protagonista femminile. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
300 – L’alba di un impero:
la trama del film
Mentre il guerriero Spartano Leonida
conduce i suoi 300 uomini contro l’esercito persiano, il generale
greco Temistocle tenta allo stesso modo di opporsi
all’invasione di Serse, ora più Dio che uomo. A
guidare l’immenso esercito di questi vi è la temibile
Artemisia, letale e vendicativa comandante della
Marina, la quale tenterà in tutti i modi di portare Temistocle
dalla sua parte, con le buone o le cattive maniere. Affascinata dal
genio militare dell’uomo, la guerriera dimostra infatti grande
interesse nell’averlo al suo fianco. Seppur tentato, dinanzi alla
sofferenza della sua gente Temistocle capirà però di non poter
cedere, e che è quanto mai necessario respingere l’invasore
attraverso l’unità dell’intero popolo greco.
300 – L’alba di un impero: il cast del film
Nel film 300 – L’alba di un
impero, l’attore Sullivan Stapleton
ricopre il ruolo di Temistocle, politico e militare ateniese
realmente vissuto tra il 530 e il 459 a.C. Il personaggio viene in
particolare raffigurato nel corso della dura guerra che contrappose
la Grecia alla Persia, guidata dal re Serse. Contrariamente a
quanto si potrebbe pensare, all’attore è stato chiesto di perdere
circa dieci chili di grasso e muscoli, poiché dando vita ad un
ateniese era necessario che risultasse più asciutto fisicamente.
Gli ateniesi erano infatti notoriamente più esili rispetto agli
spartani da un punto di vista fisico. Stapleton ha comunque dovuto
esercitarsi per sfoggiare addominali scolpiti, richiesti per la
parte. Gli attori Jack O’Connell e Hans
Matheson interpretano invece Callisto ed Eschilo,
guerrieri di Temistocle.
Per il ruolo di Artemisia, l’unica
attrice considerata fu Eva Green, la
quale decise di accettare affascinata dalla forza del personaggio.
Questo le permetteva infatti di soddisfare il suo sogno di recitare
nei panni di un eroina in un film action. Per interpretare la
guerriera, ovviamente, si è dovuta sottoporre ad un allenamento
intensivo, durante il quale si è esercitata anche nell’uso della
spada. Rodrigo Santoro ha
invece ricoperto nuovamente i panni di Serse. L’attore ha
dichiarato che riprendere tale ruolo si è rivelata una grande
sfida, poiché ha richiesto un duro allenamento e l’adeguarsi agli
effetti speciali e al trucco richiesti per la rappresentazione del
personaggio. LenaHeadey, infine, riprende i panni della Regina
Gorgo, mentre Callan Mulvey è il guerriero
Scyllias.
300 – L’alba di un impero:
il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Dato il buon successo del film,
Snyder si è dichiarato interessato a dar vita ad almeno un terzo
capitolo di quella che diverrebbe così a tutti gli effetti una
trilogia. Inizialmente, le intenzioni sembravano quelle di basare
il nuovo film su un’altra grande battaglia della storia come la
Rivoluzione americana della fine del Settecento o la Battaglia di
Alamo degli inizi dell’Ottocento. Successivamente, però, Snyder ha
affermato di essere tornato sui suoi passi, e di star lavorando al
progetto per un film su Alessandro Magno. Un racconto dunque più
vicino al contesto dell’antica Grecia, e che avrebbe rappresentato
la giusta conclusione della trilogia di 300. Attualmente,
però, non si hanno ulteriori notizie in merito.
In attesa di poter vedere ulteriori
sequel, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. 300 – L’alba di un impero è infatti
disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple
iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma in questione
o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in
totale comodità e al meglio della qualità video. In alternativa, il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
16 ottobre alle ore 21:00 sul canale
20 Mediaset.
Considerata una delle serie
televisive più importanti degli anni Settanta e
Ottanta, Charlie’s Angels si è in particolar modo
affermata per il suo aver inserito personaggi femminili in un
genere per lo più caratterizzato da protagonisti maschili. Ad anni
di distanza dalla sua conclusione, nel 2000, è arrivato al cinema
il primo film dedicato a tale franchise, intitolato naturalmente
Charlie’s Angels (qui un approfondimento).
Protagoniste di questo erano Cameron Diaz,
Drew Barrymore e
Lucy Liu, le
quali hanno poi ripreso il ruolo anche nel sequel del 2003
Charlie’s Angels – Più che mai. Dopo anni
di speculazioni sul futuro del franchise, nel 2019 è arrivato al
cinema un nuovo film, intitolato semplicemente
Charlie’s Angels.
Diretto da Elizabeth
Banks, anche nota per aver interpretato Effie Trinket
nella saga di Hunger Games, questo
nuovo film non è però un reboot quanto un vero e proprio seguito
degli eventi narrati nella serie TV e nei due film dei primi anni
Duemila. Una nuova generazione di Angeli, dunque, chiamati a
risolvere situazioni di grave crisi globale. L’obiettivo era
inoltre quello di proporre un film d’azione con protagoniste donne
che smentisse gli stereotipi su tale tipologia di pellicole.
Sfortunatamente, però, questo Charlie’s Angels si è
affermato come uno dei maggiori flop del suo anno, incassando
appena 73 milioni di dollari.
A lungo si è discusso sulle motivazioni che potrebbero spiegare
tale insuccesso, ma al di là di queste e altre speculazioni
riscoprire il film potrebbe non essere poi un errore. In
Charlie’s Angels si possono infatti ritrovare sia notevoli
sequenze d’azione quanto anche colpi di scena e interpretazioni da
non sottovalutare. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Charlie’s Angels: la trama
e il cast del film
L’agenzia investigativa Townsend si
è espansa a livello internazionale, ingaggiando come spie le donne
più intelligenti e impavide del mondo e formando diversi team di
“Angeli”. Un giorno si rivolge a loro un ingegnere informatico,
Elena Houghlin, capo programmatore di una
tecnologia in grado di rivoluzionario il settore energetico, ma che
potrebbe diventare un’arma così pericolosa da mettere seriamente a
rischio l’intero pianeta. Il delicato affare viene affidato a
Bosley che incarica la maga dei travestimenti
Sabina e l’ex MI6 Jane di
scendere in azione e recuperare l’arma prima che finisca nelle mani
sbagliate. Viene arruolata per la missione anche la stessa Elena,
presto addestrata al lavoro sul campo.
Per dar vita ai nuovi Angeli, i
produttori hanno affermato di aver contattato attrici del calibro
di Lupita Nyong’o,
EmmaStone, Margot Robbie e
Jennifer
Lawrence. Queste hanno però rifiutato per via di altri
impegni e così ad interpretare Sabina, Jane ed Elena sono infine
state scelte Kristen
Stewart, Ella Balinska e
Naomi Scott.
Per prepararsi al ruolo, le tre hanno naturalmente rivisto sia la
serie che i precedenti film, entrando dunque maggiormente in
connessione con le dinamiche del racconto. La Balinska, in
particolare, si è poi distinta per aver interpretato personalmente
la maggior parte degli stunt previsti per il suo personaggio, senza
ricorrere a controfigure.
Nel film recita poi anche la stessa
Banks, nei panni di Rebekah “Bosley”. Come spiegato nel corso del
lungometraggio, il suo personaggio è la prima Bosley donna, nonché
la prima ex Angelo a ricoprire tale ruolo. Patrick
Stewart, invece, è John Bosley, il primo ed originale
assistente di Charlie. L’attore ha sostituito in tale ruolo
Bill Murray,
che aveva interpretato Bosley nel film del 2000 ma che si era poi
detto non interessato a riprendere il ruolo. Completano il cast gli
attori Djimon Hounsou nei
panni di Edgar “Bosley” Dessange e Sam Claflin in
quelli di Alexander Brok, assistente di Elena.
Charlie’s Angels: la
colonna sonora del film
Di particolare importanza è la
colonna sonora del film, che vanta brani come How It’s
Done, cantata da Kash
Doll, Kim
Petras, Alma e Stefflon
Don, Bad to You, cantata da Ariana
Grande, Normani e Niki
Minaj. La Grande, anche produttrice della colonna sonora,
esegue anche i brani Nobody, How I Look on You e Got
Her Own. Il brano lanciato come singolo della colonna sonora è
però Don’t Call MeAngel, cantato dalla Grande insieme a
Miley Cyrus e Lana Del Rey. Tre
popolari cantanti che si configurano come il corrispettivo degli
Angeli protagoniste del film. Un altro importante brano, lanciato
anch’esso come singolo, è Pantera, della cantante
brasiliana Anitta.
Charlie’s Angels: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Charlie’s Angels grazie alla sua presenza
su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 16 ottobre alle ore 21:20
sul canale Rai 2.
Affermatosi come uno dei più famosi
attori di action movie orientali, Jackie Chan ha
nel corso dei decenni dato vita a veri e propri titoli cult, dove
ha potuto sfoggiare il suo particolare stile di combattimento che
unisce le arti marziali alla mimica del cinema muto. Giunto ad
Hollywood, ha sempre più dato vita ad ibridi contenenti tanto le
sue tradizioni orientali quanto quelle del cinema statunitense.
Dopo aver mostrato ciò in film comici come Rush
Hour e Pallottole cinesi, nel
2017 ha però preso parte ad un cupo e violento thriller d’azione dal
titolo The Foreigner.
A dirigerlo vi è Martin
Campbell, regista di film come GoldenEye, La maschera
di Zorro e Casino Royale, ma anche dello sfortunato
Lanterna verde. The
Foreigner è proprio il primo film di Campbell sei anni dopo
quel cinecomic, con il regista che torna dunque qui ad occuparsi
del genere che più sembra appartenergli, un thriller d’azione che
non si risparmia in esplosioni e dinamiche guidate dal puro istinto
dei personaggi protagonisti. Basato sul romanzo The
Chinamen, di Stephen Leather, il film è
infatti ascrivibile al cosiddetto revenge movie, con il
protagonista che va in cerca di vendetta dopo aver subito
l’ennesimo irreparabile torto.
Per tutti gli appassionati del
genere è dunque un titolo da non perdere, anche solo per la
presenza di un Jackie Chan mai così serio,
vendicativo e spietato, che colpisce i suoi nemici senza
risparmiarsi ma anzi infliggendo quanto più dolore possibile. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di The Foreigner
La vicenda si svolge a Londra, dove
vive Quan Ngoc Minh, un uomo tranquillo e
riservato, con un passato nelle forze speciali durante la guerra in
Vietnam. Dopo aver perso moglie e due figlie durante la fuga dal
Vietnam, Quan si è rifugiato a Londra con la figlia
Fan, ora adolescente, e ha aperto un ristorante
cinese. Un giorno, però, Fan muore in un attentato dinamitardo
rivendicato da un’organizzazione chiamata “Nuova IRA”. Deluso
dall’atteggiamento omertoso di Scotland Yard sull’atto
terroristico, Quan decide di cercare personalmente gli attentatori
per vendicare la figlia. La sua indagine lo porta al vice primo
ministro dell’Irlanda del Nord Liam Hennessy, ex
militante dell’IRA.
L’uomo però si professa estraneo ai
fatti e quando tutti i tentativi di convincerlo a denunciare i
responsabili dell’attacco non hanno successo, Quan inizia allora
una campagna d’intimidazione usando le tecniche da guerriglia che
ben conosce. Ma anche il governo britannico comincia a fare
pressioni su Hennessy per avere i nomi dei terroristi. Essendo
effettivamente all’oscuro di chi abbia piazzato le bombe, Hennessy
contatta i suoi vecchi compagni dell’IRA per aiutarlo a scoprire i
traditori in mezzo a loro. E mentre Quan si addentra in un oscuro
mondo di mercenari, rivoluzionari e politici corrotti, Hennessy
deve trovare un modo per affrontare l’incessante assalto di
quell’uomo in cerca di vendetta.
Il cast di The Foreigner
Ad interpretare Quan Ngoc
Minh vi è l’iconico attore e artista marziale
Jackie Chan, il quale oltre ad interpretare
personalmente tutte le scene più complesse, gli scontri e le varie
acrobazie che gli si vede eseguire nel film, ha anche cantato la
canzone presente nei titoli di coda, “A Common Man“. Nel
ruolo di sua figlia Fan si ritrova invece
Katie Leung, attrice scozzese di origini cinesi,
nota per il ruolo di Cho Chang nei film della serie di Harry Potter. Sono poi
presenti gli attori Orla Brady nel ruolo di
Mary Hennessy, Lia
Williams in quelli di Katherine
Davies e Michael McElhatton come
JimKavanagh. L’attore
Rory Fleck Byrne ricopre invece il ruolo di
Sean Morrison.
Ad interpretare Liam
Hennessy, invece, vi è il noto attore Pierce Brosnan.
Tale personaggio è basato sui politici nordirlandesi Gerry
Adams e Martin McGuinness. Adams,
attivamente coinvolto nel movimento repubblicano irlandese, negò di
essere stato membro dell’I.R.A., anche se in seguito divenne il
leader del Sinn Féin, il ramo politico dell’IRA. Hennessy mostra
anche una somiglianza fisica con Adams, ma quest’ultimo non è mai
stato vice primo ministro per l’Irlanda del Nord. Quella posizione
è stata però ricoperta da Martin McGuinness. In questo film,
Hennessey descrive un suo precedente soprannome, “Macellaio del
Bogside”, riferendosi al proprio passato terroristico. Martin
McGuinness era conosciuto proprio come “Macellaio del Bogside”.
The Foreigner, tratto da
un libro, è una storia vera?
Come già accennato, il film è tratto
dal romanzo The Chinaman di Stephen
Leather, pubblicato nel 1992, ovvero cinque anni prima del
cessate il fuoco dell’IRA con le forze britanniche nell’Irlanda del
Nord. Il racconto di Leather fu ispirato proprio dalle turbolente
vicende che sconvolsero il paese in quegli anni, e dunque presenta
diversi riferimenti a quel reale contesto, ma nel proporre la
storia di Nguyen Ngoc Minh (questo il nome del
protagonista del libro) non si basa su un reale desiderio di
vendetta di qualcuno ferito dagli attentati dell’IRA. Tutta questa
parte del racconto è infatti frutto dell’immaginazione dello
scrittore e di conseguenza anche ciò che si vede a tal riguardo nel
film è da considerarsi come tale.
Tuttavia, The Foreigner e
le sue riprese hanno a suo modo influito nella realtà. Nel febbraio
2016, ovvero in un periodo in cui gli attentati terroristici erano
particolarmente frequenti, sono state presentate due segnalazioni
alla polizia metropolitana di Londra riguardo un possibile attacco
di questo tipo, effettuato sul ponte di Lambeth. Ciò è avvenuto
perché a molti cittadini locali non era stato comunicato che li si
sarebbero svolte le riprese del film, che prevedevano in quel
momento un’esplosione acrobatica controllata effettuata su un
autobus a due piani. Gli effetti speciali dell’esplosione, però,
furono così realistici che si scatenò un vero e proprio panico di
massa, con cittadini e turisti che credettero davvero di essere al
centro di un attentato.
Il trailer di The
Foreigner e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
The Foreigner grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Google Play, Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
16 ottobre alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Durante il New York Comic il
regista Matthew Vaughn oltre a svelare un
retroscena su X-Men: Conflitto finale ha confermato anche
che
Kick-Ass, il film che lo ho ha reso famoso in tutto il
mondo avrà un reboot.
“Kick-Ass ha in un certo senso
cambiato la percezione della gente di cosa fosse un film di
supereroi in quel momento. Quindi lo faremo di
nuovo. Quindi non si tratta di nessuno dei personaggi
dell’altro Kick-Ass”, ha
detto. “Ci piacerebbe riportarli indietro dopo il
riavvio. Questo riavvio sta prendendo una direzione di cui non
posso parlare adesso. Ma è
divertente.“
“È stato un periodo strano
perché quando il libro
di Argylle è
arrivato [come] manoscritto, c’era tutta questa strana merda online
che diceva che non era reale. È un vero libro, ma non sono
riuscito a trovarne uno“, ha
ricordato. “Quando si tratta di una nuova IP, non
molte persone saranno disturbate, ma gli studi cinematografici
stanno imparando ora che forse voi ragazzi, il pubblico, volete
film originali.”Ha anche rivelato che
il trailer del film contiene solo filmati dei primi 28 minuti del
film e che “anche quello che vedi nel film non è
proprio lo stesso del trailer“.
“In Argylle,
Elly Conway è un’autrice solitaria di una serie di romanzi di
spionaggio best-seller, la cui idea di felicità è una notte a casa
con il suo computer e il suo gatto, Alfie.” si legge
sulla sinossi. “Ma quando le trame dei libri di fantasia di
Elly, incentrati sull’agente segreto Argylle e sulla sua missione
di svelare un sindacato di spionaggio globale, iniziano a
rispecchiare le azioni segrete di un’organizzazione di spionaggio
nella vita reale, le serate tranquille a casa diventano un ricordo
del passato. Accompagnata da Aiden (Rockwell), una
spia allergica ai gatti, Elly (portando Alfie nel suo zaino) corre
attraverso il mondo per stare un passo avanti agli assassini mentre
il confine tra il mondo immaginario di Elly e quello reale inizia a
confondersi.
Netflix
svela le nuove immagini inedite della prima parte della sesta e
ultima stagione di The
Crown, che sarà disponibile su Netflix in due
parti: la prima (episodi 1-4) il 16 novembre 2023 e la seconda
(episodi 5-10) il 14 dicembre 2023. La prima parte della nuova
stagione descrive gli albori della relazione tra la Principessa
Diana e Dodi Al Fayed prima che un fatidico viaggio in macchina
abbia conseguenze tragiche.
Parlando del suo ruolo da
protagonista in questa stagione, Elizabeth Debicki (la Principessa Diana) dice:
“Penso che sia una sfida davvero unica come attrice, ritrarre
quei giorni. Mi fidavo davvero del progetto che Peter ha creato a
livello emotivo. È la sua interpretazione e credo che per me avesse
un senso. Perché, ovviamente, è tragico e devastante e non potremo
mai sapere fino in fondo come sono andate le cose.”
Sia Dominic West (il Principe Carlo) che
Imelda Staunton (la Regina Elisabetta II) hanno
affrontato il proprio personaggio in questa stagione con facilità e
comprensione.
Imelda
Staunton dice: “Convivo con lei da molto tempo,
quindi, semmai, questa volta mi sono sentita più a mio agio. Adoro
la sua immobilità e la sua capacità di non lasciarsi sconvolgere da
tutto ciò che è accaduto intorno a lei, per tutta la sua
vita.”
Dominic
West dice a proposito del Principe Carlo: “Credo che
provi vera tristezza e vera compassione e la cosa fantastica di The
Crown è che ti dà la possibilità di vedere questi personaggi
pubblici nella sfera privata. Sospetto che in privato Carlo sia
piuttosto emotivo, io l’ho interpretato così… Penso, anzi spero,
che il risultato dimostri sensibilità mantenendo un certo
equilibrio. Ho parlato con molte persone che lo hanno
incontrato. Lui ne ha conosciute tantissime, probabilmente più di
chiunque altro tranne la Regina e il Principe Filippo. Quasi tutti
hanno cose estremamente cordiali e gentili da dire su di
lui.”
Salim
Daw è entusiasta di interpretare Mohamed Al Fayed:
“Adoro questo personaggio. Lo amo tantissimo e mi diverto a
interpretarlo. In questa stagione, è così umano e ricco di
sfaccettature. A volte è duro, molto duro, altre divertente, come
un bambino – con suo figlio a volte è molto severo, ma ha
tantissimo amore per lui e il pubblico se ne accorgerà.”
E Khalid
Abdalla riguardo al ruolo di Dodi Al Fayed, dice: “È
stato un onore essere stato coinvolto in questo progetto, far parte
di The
Crown e interpretare Dodi.”
Una relazione sboccia tra
la Principessa Diana e Dodi Fayed prima del tragico incidente. Il
principe William cerca di reintegrarsi nella vita all’Eton College
dopo la morte di sua madre mentre la monarchia deve cavalcare
l’onda dell’opinione pubblica. Con l’avvicinarsi del suo Giubileo
d’Oro, la Regina riflette sul futuro della monarchia, che vedrà il
matrimonio di Carlo e Camilla e l’inizio di una nuova favola reale
tra William e Kate.
Da quando è arrivata su
Netflix
nel 2016, la serie The
Crown ha vinto e ha ricevuto nomination per numerosi
premi, tra cui 15 nomination ai BAFTA, 10 nomination ai Golden
Globe (di cui 4 vittorie), 69 nomination agli Emmy in 5 stagioni
(con 21 vittorie in 4 stagioni) e altri ancora.
Universal Pictures Italia
ha diffuso il trailer di
The Holdovers – Lezioni di vita, il nuovo film diretto
dal regista candidato all’Oscar Alexander
Payne.
Dall’acclamato regista Alexander
Payne,
The Holdovers – Lezioni di vita racconta la storia di
uno scontroso professore (Paul
Giamatti) di una scuola privata del New England, che
rimane nel campus durante le vacanze di Natale per sorvegliare gli
studenti che non possono tornare a casa. Alla fine stringe un
improbabile legame con uno di loro, un ragazzo strambo e
problematico (l’attore emergente Dominic Sessa), e con la cuoca
della scuola, il cui figlio risulta di recente disperso in Vietnam
(Da’Vine Joy Randolph).
Prime
Video ha svelato oggi il trailer r di Amazing
– Fabio De Luigi il nuovo “One Prank Show“ comedy
italiano che vede protagonista l’attore comico Fabio
De Luigi alle prese con una serata molto
speciale: ha ricevuto un premio alla carriera, ma è così schivo che
ne farebbe a meno, evitando celebrazioni per lui imbarazzanti. Suo
malgrado si ritrova in un lussuoso hotel protagonista di una notte
in cui scoprirà, insieme agli spettatori, che il premio è un
espediente per un viaggio comico e onirico tra amici prestigiosi e
sorprese inaspettate, fino al palco e alla meritata statuetta.
Con la partecipazione, tra gli
altri, di Virginia Raffaele, Elio, Diego
Abatantuono, Marco Mengoni. Amazing – Fabio
De Luigi è diretto da Alessio
Muzi e scritto da Giovanni
Todescan, con Ugo Ripamonti, Paolo
Cananzi, Fabio De Luigi, Leonardo Parata, Marco
Curti. Prodotto da Fremantle Italia, sarà disponibile in
esclusiva su Prime Video in tutto il mondo a partire dal
prossimo 3 novembre 2023. Amazing – Fabio De Luigiè l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in
Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e
intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al
costo di €49,90/anno o €4,99/mese.
Amazing – Fabio De
Luigi si unirà a migliaia di film e serie già presenti nel
catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original
Everybody Loves Diamonds, The
Bad Guy, Prisma, Bang Bang
Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura
Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La
serie S1 e S2, The Ferragnez:
Sanremo special, All or Nothing: Juventus, Anni da
cane, Dinner Club
S1 e S2, Vita da
Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia
all’uomo S1, S2 e S3,
e LOL: Chi ride è fuori
S1, S2 e S3; le serie
pluripremiate The Marvelous Mrs.
Maisel e Lizzo’s Watch Out for the Big
Girls, la serie satirica sui supereroi The
Boys e grandi successi come Il
Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere, Citadel, Jack Ryan di Tom
Clancy, Un matrimonio
esplosivo, Samaritan, Tredici
Vite, The Tender Bar, A
proposito dei Ricardo, La guerra di
domani, Reacher e Il principe
cerca figlio, oltre a contenuti in licenza disponibili in più
di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in
Italia delle migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League,
oltre che della Supercoppa UEFA, fino alla stagione 2026/27.
Altri titoli Original italiani già annunciati sono le
serie Gigolò per
caso, Antonia, No Activity – Niente da
segnalare, Sul più bello – La serie, gli
show Karaoke Night – Talenti Senza
Vergogna, LOL Talent Show: Chi fa ridere
è dentro, i film Elf Me, Il
migliore dei mondi, Pensati
Sexy, oltre ai rinnovi per nuove stagioni
di Monterossi, Prisma, Sono
Lillo, Prova Prova Sa
Sa e Celebrity Hunted – Caccia all’uomo. È
stata inoltre annunciata la serie Citadel:
Diana, il capitolo
italiano dell’universo Citadel.