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Road to Oscar 2024: la miglior attrice protagonista

Road to Oscar 2024: la miglior attrice protagonista

Le luci al Dolby Theatre si accenderanno il prossimo 10 marzo sugli Oscar 2024 che coronano un anno che potremmo definire come la “rivincita” delle donne, sia per quanto riguarda la regia (pensiamo a Celine Song e Justine Triet presenti nelle sezioni più importanti) che per le protagoniste dei lungometraggi selezionati, con delle storie che hanno messo al centro figure femminili incisive, ognuna portatrice di valori umani e grandi tematiche.

Nella cinquina della Miglior attrice protagonista per gli Oscar 2024 troviamo quest’anno Emma Stone per Povere Creature!, Annette Bening per Nyad – Oltre l’oceano, Sandra Hüller per Anatomia di una caduta, Carey Mulligan per Maestro e infine Lily Gladstone per Killers of the Flower Moon.

Di seguito, ecco le candidate agli Oscar 2024 per la categoria miglior attrice protagonista

Annette Bening – Nyad – Oltre l’oceano

Nyad - oltre l'oceano recensionePur essendo sempre una grande emozione, per Annette Bening non è la prima trovarsi nella cinquina della categoria Miglior attrice protagonista. Ancor prima di Nyad – Oltre l’oceano, l’attrice statunitense si è aggiudicata il posto nella rinomata sezione per altri film quali il cult American Beauty, La diva Julia – Being Julia e il più recente I ragazzi stanno bene. Forte di una carriera costellata di successi, Bening approda agli Oscar 2024 per aver dato corpo e fisico a Diana Nyad, nuotatrice statunitense che all’età di 64 anni decise di nuotare da Cuba fino alla Florida, trasformandosi – dopo diversi fallimenti – nella prima persona a coprire a nuoto una tratta così lunga e pericolosa senza ricorrere alla gabbia per squali. Nel biopic diretto da Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin, Annette Bening regala un’interpretazione fatta di coraggio e determinazione e segue con sentimento e muscolatura il percorso di una sportiva che ha letteralmente fatto la storia.

A emergere è prima di tutto la tenacia di una donna, per un’impresa così complessa che viene affrontata attraverso l’amore per una passione, il nuoto, e che meritava una lente cinematografica sotto cui mostrarsi e una performance degna dell’epicità del racconto. Oltre alla candidatura all’Oscar, Annette Bening ha ricevuto una nomination anche ai Golden Globes e agli Screen Actors Guild Awards. In un’intervista dell’Hollywood Reporter, l’attrice ha anche ammesso che per prepararsi meglio al ruolo, il quale richiedeva un considerevole sforzo fisico e mentale, si è dedicata a sessioni di nuoto di ben otto ore. E quando le riprese sono iniziate ha detto che le controfigure… le ha usate pochissimo!

Carey Mulligan – Maestro

Maestro Carey Mulligan
Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.

Il detto che recita “non c’è due senza tre” sembra quasi essere stata una promessa per Carey Mulligan, la quale con già due candidature alle spalle nella categoria Miglior attrice protagonista agli Oscar per i film An Education e il sovversivo Una donna promettente, si guadagna una terza nomination agli Oscar 2024 per Maestro, presentato all’80° edizione del Festival di Venezia. In cabina di regia Bradley Cooper, anche interprete di Leonard Bernstein, il quale viene affiancato proprio dall’attrice che veste i panni della moglie Felicia. La storia si incentra sul loro amore e quell’intenso rapporto che superò l’omosessualità del compositore, sposatosi nonostante fosse gay.

Mulligan, con la sua interpretazione delicata e curata al millimetro, restituisce l’affresco di una donna intensamente rispettosa della persona amata e di ciò che con sudore ha costruito insieme ad essa, mai sopra le righe e con una dignità commovente. E di una moglie composta, affabile e posata, che non fa sfoggio dei suoi dolori ma li custodisce quasi gelosamente, elevandola nello spirito. Una performance misurata ma emotivamente coinvolgente, che ha reso Carey Mulligan la vera protagonista del lungometraggio. Oltre ad essere stata inserita in una delle rose più importanti degli Academy, è stata candidata anche ai Golden Globes, ai British Academy Film Award e agli Screen Actors Guild Award.

Sandra Hüller – Anatomia di una caduta

Anatomia di una caduta Sandra Hüller

La presenza di Anatomia di una caduta nelle categorie più importanti degli Oscar 2024 è stata una notizia che ha soddisfatto in tantissimi, gli stessi che si sono chiesti perché la pellicola di Justine Triet, vincitrice della Palma d’Oro, non è stata scelta dalla Francia per essere rappresentata nella categoria Miglior film internazionale. Anatomia di una caduta, nonostante questa esclusione, si è comunque guadagnata altre rilevanti nomination e con essa Sandra Hüller, attrice che rivediamo anche in La zone d’interesse di Jonathan Glazer. In quest’ultimo interpreta Hedwig Höß, moglie del comandante del campo di concentramento di Auschwitz, mentre nel film di Triet veste i panni di Sandra, una donna che diventa la prima sospettata quando il marito viene ritrovato morto vicino casa.

Un’operazione chirurgica quella che mette in campo la regista per raccontare un legal drama al cui centro si esamina con attenzione non solo la figura di Sandra, ma proprio quella della coppia, vero “paziente” in sala operatoria pronto per essere dissezionato. Hüller, oltre alla nomination agli Oscar, ha ottenuto anche altre candidature come miglior attrice per un film drammatico ai Golden Globe, come Miglior attrice agli European Film Awards, ai César e ai BAFTA. In passato, la sua carriera vanta altri importanti riconoscimenti: ha vinto un Orso d’argento come miglior attrice protagonista al Festival di Berlino per Requiem e due European Film Awards.

Lily Gladstone – Killers of the Flower Moon

Lily GladstoneQuest’annno, però, il nome più risonante agli Oscar 2024 – per significato e presenza – è quello di Lily Gladstone. L’attrice è infatti una nativo americana, discendente dalla tribù dei Nasi Forati e dei Piedi Neri, e per l’Academy la sua nomination è stata davvero storica. Martin Scorsese l’ha scelta per interpretare la sua Mollie Kyle nel suo 26esimo lungometraggio, in cui il regista pone l’attenzione su ciò che successe alla Nazione Osage nei primi del 900: assassinata dai bianchi poiché diventata ricca a causa del petrolio che giaceva in quella terra. Killers of the Flower Moon non si concentra però sull’aspetto investigativo con la nascita dell’FBI, come invece fa il libro su cui si è basato, ma guarda alla storia utilizzando un altro occhio: quello dell’abuso del potere e degli americani dalla dubbia morale, impersonati in principal modo da Ernest Burkhart e William Hale. È l’avidità la prima protagonista del film, a cui Scorsese contrappone Mollie.

Conosciamo sin da subito una donna di cuore, piena di dignità, integra nello spirito. Man mano che la narrazione procede e viene travolta dall’amore per Ernest, a cui si susseguono altri omicidi, Mollie diventa ne affronta l’orrore stoicamente, facendo trasparire una lancinante sofferenza principalmente attraverso lo sguardo mentre vede essere atterrate a poco a poco, come mosche, tutte le sue persone, ivi comprese le sue sorelle. Pur rimanendo nel suo immobilismo, Mollie è un animo buono, affranto, e alla fine tradito, che l’attrice ci regala con una pulizia interpretativa che arriva dritta al cuore. Lily Gladstone è letteralmente in stato di grazia, tanto che la sua performance siamo certi verrà ricordata in eterno. Per questo ruolo si è guadagnata anche una vittoria ai Golden Globes come Miglior attrice protagonista in un film drammatico e quella ai SAG Awards come Miglior attrice protagonista, ma anche come miglior attrice ai National Board of Review Award e ai New York Film Critics Circle Award. Ha poi ottenuto delle nomination ai Satellite Award e ai Critcs Choice Award.

Emma Stone – Povere Creature!

Oscar 2024

Quella di Emma Stone in Povere Creature!, dobbiamo dirlo, è l’interpretazione della vita. Vederla nelle vesti di un personaggio come Bella Baxter in continua crescita e reggere ogni inquadratura senza commettere errori non è un’impresa facile. Nessuna sbavatura, nessuna sequenza in cui sembra che stia recitando: Emma Stone è una vera e propria trasformista, è camaleontica, e il film di Yorgos Lanthimos ne è l’ennesima dimostrazione. Rimanerne stregati è automatico. Povere Creature! funziona principalmente perché funziona lei, che regge il peso di una scrittura così ben stratificata e piena di chiavi di lettura non inciampando mai, ma anzi restituendoci una bambina, poi una ragazza, infine una donna con grande elasticità, anche nelle sequenze in cui Bella si muove quasi meccanicamente poiché sta imparando a camminare. E poi gli occhi grandi, pieni di meraviglia e curiosità, che si spalancano sul mondo, confermano la spontaneità e l’autenticità di un’attrice oramai rodata. L’emancipazione femminile – ma soprattutto sessuale – del suo personaggio, Stone la mostra con naturalezza, spogliandosi metaforiamente e fisicamente davanti la macchina da presa senza alcuna vergogna e creando un ponte empatico solido fra Bella e il pubblico.

L’attrice si diverte e non ha paura di essere giudicata, ma anzi mette il suo corpo a servizio del film costantemente, proprio come la sua Bella e quel furioso ballo in cui ci dice che non si lascia incatenare dalle convenzioni, dalle regole sociali che la vogliono composta, sorridente e che dice solo “grazie”. Per il ruolo, Emma Stone sta facendo incetta di premi in questa stagione: Miglior attrice protagonista in un film commedia o musicale ai Golden Globes, miglior protagonista ai Los Angeles Critics Association, Miglior attrice protagonista ai BAFTA e ai Critics’ Choice Awards. È stata poi candidata agli Screen Actors Guild Award ed ed è in attesa dei risultati dei Satellite Awards, che la condurranno sulla via degli Oscar 2024. In passato, ha già vinto un Oscar nella stessa categoria di quest’anno per il ruolo di Mia Dolan in La La Land.

I nostri pronostici: chi si aggiudicherà la statuetta?

Oscar 2024Al netto di quanto scritto, possiamo dire che in prima linea per la corsa alla statuetta come miglior attrice protagonista ci sono Lily Gladstone e Emma Stone. Due ruoli e figure agli antipodi, ma le cui interpretazioni sono state in egual modo intime e toccanti. Sia chiaro, le attrici in lizza sono state tutte straordinarie ed hanno superato una grande prova recitativa, ma la fotografia scattata in questa stagione dei premi indica Gladstone e Stone come favorite. Lily Gladstone potrebbe incassare la vittoria in quanto rappresenterebbe la prima nativo americana a vincere un Oscar, e a livello non solo d’immagine ma anche di credibilità e spessore, l’Academy confermerebbe ancora una volta la sua attenzione verso certe tematiche. D’altra parte, però, Emma Stone porta sulla scena un ritratto femminile di estremo valore, in cui spiccano la libertà sessuale e di pensiero, e in cui si esalta il libero arbitrio.

Argomenti che mai come in questi nostri tempi troppo incerti e caotici servono per ricordare l’importanza dell’emancipazione, dell’essere se stessi e del ruolo della donna in società, sbrogliata dalle catene socio-culturali. Se dovessimo però ipotizzare chi fra le due si aggiudicherebbe l’Oscar, diremmo Emma Stone. L’attrice si è già aggiudicata diversi riconoscimenti, come abbiamo detto poc’anzi, e di solito i premi ricevuti in altre cerimonie, che sono in fondo l’anticamera degli Oscar, tracciano già la strada per quel che sarà poi il grande evento finale, preannunciando la vincitrice. Certo, le sorprese sono sempre dietro l’angolo ed è bello quando c’è qualche plot twist a movimentare la serata. Potrebbe essere questo il caso?

As Bestas: la storia vera dietro il film e il suo significato

As Bestas: la storia vera dietro il film e il suo significato

Presentato in concorso al Festival di Cannes e vincitore di 9 premi Goya (gli Oscar spagnoli) a fronte di 17 nomination, As Bestas (qui la recensione) è stato indubbiamente uno dei film più importanti e apprezzati del 2022. Diretto da Rodrigo Sorogoyen, già fattosi notare con i film El reino e Madre, e indicato come uno dei più importanti registi spagnoli della sua generazione, il film trae ispirazione da un reale fatto di cronaca, distaccandosene però quel tanto che basta per far emergere il vero cuore della vicenda, da ritrovarsi non tanto nel delitto verificatosi quanto nella violenza e nell’avidità umana che hanno portato ad esso.

Non volevamo raccontare la storia vera, ma quella ispirata a noi da quell’evento”, ha infatti spiegato il regista. La pellicola vuole indagare il sentimento di frustrazione e ingiustizia che quella vera vicenda trasmette, affrontando poi anche altre dinamiche come la paura dello straniero – inteso tanto come proveniente da un contesto altro quanto chiunque intorno a noi, anche fosse parte della medesima comunità – e l’abbandono dei villaggi, da associare ad un allontanamento dalla spiritualità e dal legame con i valori della terra.

Un film che scava dunque nell’animo umano attraverso una storia dove a guidare i protagonisti sono le emozioni e gli istinti, e alla quale difficilmente si resterà indifferenti. Prima di intraprendere una visione di As Bestas, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori, ma anche alla storia vera dietro il film e al suo significato. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il lungometraggio nel proprio catalogo.

As Bestas cast

La trama e il cast di As Bestas

Il film racconta la storia di una coppia francese di mezza età, Antoine e Olga, che si trasferisce in un villaggio nel cuore della campagna galiziana. Il loro intento è entrar maggiormente in contatto con la natura, coltivando ortaggi e riabilitando case abbandonate. La loro presenza e la loro visione idilliaca, però, disturba alquanto la gente del posto, in particolare i loro vicini di casa. La loro casa, infatti, confina con quella di due fratelli: Xan, un uomo noto per essere inflessibile, e Lorenzo, che a causa di un incidente subito in giovane età, ha capacità mentali ridotte.

Le ostilità tra le due parti si acuiranno quando Antoine e Olga si opporranno alla realizzazione di un impianto eolico su un appezzamento di terreno nei pressi della loro tenuta, bloccando quel progetto che avrebbe contaminato la natura del posto. Il loro rifiuto, tuttavia, scatenerà non solo l’odio, ma anche la violenza dei loro vicini, in particolare di Xan, che vorrebbe ricavarne abbastanza denaro così da permettere a lui e alla sua famiglia di lasciare la campagna per una vita migliore.

Ad interpretare i coniugi Antoine e Olga si ritrovano gli attori Denis Ménochet e Marina Foïs. Il primo è divenuto noto a livello internazionale per aver recitato nel ruolo del fattore Perrier LaPadite in Bastardi senza gloria ma lo si è poi visto anche in Robin Hood e Beau ha paura, mentre la seconda è stata recentemente vista in titoli come 7 uomini a mollo, Gli infedeli e La verità secondo Maureen K.. Nel ruolo di Xan Anta si ritrova invece Luis Zahera, celebre per essere stato il protagonista del film spagnolo El reino. Suo fratello Lorenzo è interpretato da Diego Anido mentre Marie Colomb è Marie Denis.

As Bestas storia vera

La storia vera dietro As Bestas e il suo significato

Il film, come anticipato, è ispirato a un fatto di cronaca nera avvenuto nel 2010 a Santoalla, una parroquia civil nel comune di Petín, in Galizia, comunità autonoma situata nel Nord-Ovest della Spagna. In quell’occasione, si verificò l’omicidio dell’olandese Martin Albert Verfondern, che per oltre un decennio era stato l’unico abitante di Santoalla, oltre alla moglie Margo Pool – con cui vi s’era trasferito nel 1997 in cerca di un luogo «senza il nucleare» -, i coniugi Manuel Rodríguez e Jovita González, e i loro due figli Juan Carlos e Julio Rodríguez González.

Il rapporto tra le due famiglie, che abitavano ai lati opposti del villaggio, era inizialmente amichevole e improntato alla condivisione. Tuttavia, le cose presero una brutta piega nel momento in cui Verfondern scoprì di possedere dei diritti sugli oltre 500 ettari di foresta attorno a Santoalla. A seguito di ciò, egli rifiuto la somma di 6.000€ promessa da un’azienda energetica in cambio dell’installazione di 25 pale eoliche nella zona. Fu il rifiuto di tale denaro a generare un conflitto tra le due famiglie e per circa un anno a partire dal febbraio 2009 Verfondern ricevette numerose minacce, sabotaggi e uccisioni del suo bestiame.

Il 19 gennaio 2010, infine, Verfondern scomparve dopo essersi recato la mattina in paese con la sua Chevrolet S-10 Blazer a fare la spesa. La Guardia Civil indagò, senza trovare però nulla che incriminasse i Rodríguez. Solo nel giugno 2014 i resti decomposti di Verfondern sono stati rinvenuti nel bosco, a circa 12 km di distanza da Santoalla. A quel punto, Juan Carlos e Julio Rodríguez hanno confessato l’omicidio poco dopo. Il primo disse di aver incrociato Verfondern per strada e di avergli sparato con un fucile da caccia al termine di un litigio, mentre il secondo ne aveva occultato il corpo e il veicolo.

As Bestas significato

Juan Carlos, affetto da gravi disabilità mentali, è stato condannato a 10 anni di carcere. Dopo la morte di Manuel e Jovita durante il processo ai figli, Pool è infine rimasta l’unica residente di Santoalla, dove ha seppellito le ossa del marito. Il film, traendo liberamente ispirazione da questa vicenda, aspira dunque a raccontare l’avidità e il fallimento di una possibilità di convivenza umana in un crescendo di ostilità e ferocia. Il titolo del film sottolinea queste domande, provenendo da una tradizione tipica di alcuni villaggi spagnoli, “a rapa das bestas”, che il regista sceglie di inserire in una scena.

Si tratta di una festa popolare che consiste nel tagliare le criniere dei cavalli selvatici per eliminare i parassiti prima di riportare gli equini sulle montagne. “L’uomo e l’animale lottano finché uno dei due non vince. Chi è la bestia? Chi sono gli aloitadores?”  Il titolo As Bestas (traducibile con “Come bestie“) rimanda dunque allo scontro, a quella dimensione primitiva e istintiva con cui i protagonisti – e l’essere umano in generale – sono troppo spesso soliti gestire i propri rapporti.

Il trailer di As Bestas e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di As Bestas grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 27 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Incontri ravvicinati del terzo tipo: tutte le curiosità sul film di Steven Spielberg

Dopo aver diretto Duel Sugarland Express, i film che hanno reso ulteriormente celebre Steven Spielberg nel panorama hollywoodiano sono Lo squalo e Incontri ravvicinati del terzo tipo (qui la recensione). Quest’ultimo, realizzato nel 1977 è stato in parte ispirato da un’esperienza vissuta da Spielberg durante l’infanzia quando, senza alcun preavviso, i suoi genitori una notte fecero salire i bambini in macchina, li portarono in un’area dove erano riunite molte altre persone e assistettero a una spettacolare pioggia di meteoriti. Un ricordo rimasto indelebile nella mente del futuro regista, che ha poi dedicato numerosi film al genere fantascientifico, da lui significativamente rivoluzionato.

Realizzare Incontri ravvicinati non è però stato facile ed ha richiesto al regista non solo tutte le sue conoscenze tecniche, ma anche una grande immaginazione per la realizzazione dell’aspetto dell’astronave aliena ma anche dell’interà composizione delle scene e delle sequenze, che come si vedrà sono strettamente legate all’elemento musicale. In particolare Spielberg ha dichiarato che nulla nella sua vita è stato più difficile del montaggio degli ultimi 35 minuti di questo film. Un terzo atto estremamente delicato, in cui si sprigiona tutta la magia e la forza emotiva costruite fino a quel momento.

Il risultato è però stato straordinario e oggi Incontri ravvicinati del terzo tipo è indicato come uno dei migliori film di fantascienza di sempre e tra i più bei film in assoluto. Venne molto apprezzato anche dallo scrittore Ray Bradbury, il quale lo indicò come il più grande film di fantascienza mai realizzato. Un film dunque impossibile da non vedere, ma prima di intraprendere una sua visione, sarà utile approfondire alcune curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e a molto altro ancora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Incontri ravvicinati del terzo tipo cast

La trama e il cast di Incontri ravvicinati del terzo tipo

Il film segue le vicende dello scienziato francese Claude Lacombe, il quale rinviene cinque aerei scomparsi nel 1945 presso il Trinagolo delle Bermude ancora perfettamente funzionanti. Mentre gli esperti cercano di trovare una spiegazione plausibile per tale fenomeno, Jillian Guiler è alle prese con il figlio Barry, il quale è attirato dal manifestarsi di particolari eventi sovrannaturali. Similmente, il manutentore Roy Neary viene coinvolto in un incontro ravvicinato con un UFO, sviluppando atteggiamenti compulsivo-ossessivi, che lo inducono a parlare in modo delirante di una misteriosa montagna a forma di tronco di cono.

Indagando sui fenomeni ufologici che stanno colpendo il globo, Lacombe scopre che tutti i testimoni degli incontri ravvicinati affermano di aver udito distintamente una sequenza musicale, emessa dagli UFO. Lo scienziato ipotizza che la melodia e le visioni sulla montagna siano un messaggio per l’intera umanità, che gli extra-terresti hanno intenzione di incontrare sulla cima della Torre del Diavolo, nel Wyoming. Mentre le autorità si preparano al contatto con gli alieni, il mondo rimane dunque con il fiato sospeso in attesa di conoscere il proprio destino.

Ad interpretare Roy Neary, vi è l’attore Richard Dreyfuss, mentre nel ruolo di Jillian Guiler si ritrova l’attrice Melinda Dillon. Cary Guffey è il piccolo Barry Guiler mentre nel ruolo del ricercatore francese Claude Lacombe vi è il celebre regista François Truffaut. Completano il cast Bob Balaban nel ruolo di David Laughlin, assistente e traduttore del professor Lacombe, e Teri Garr in quelli di Veronica “Ronnie” Neary, moglie di Roy Neary, che si allontana dal marito dopo l’inizio della sua ossessione. Gli attori hanno dovuto passare molto tempo a recitare su oggetti e cose che non c’erano e a farsi dire da Steven Spielberg cosa stavano guardando e come reagire.

Incontri ravvicinati del terzo tipo significato

Incontri ravvicinati del terzo tipo: il significato del titolo, la colonna sonora e altre curiosità sul film

Per quanto riguarda il titolo del film, un incontro ravvicinato del terzo tipo indica, secondo la classificazione elaborata dall’astrofisico Josef Allen Hynek nel 1972, l’osservazione di esseri animati insieme all’avvistamento di UFO. Gli “incontri ravvicinati” sono però ben 7, ovvero avvistamento di uno o più oggetti volanti non identificati (I); osservazione di un UFO e fenomeni fisici provenienti dall’UFO (II); osservazione di esseri animati in associazione con un avvistamento di UFO  (III); rapimento di un essere umano da un UFO o dai suoi occupanti (IV);

Vi sono poi tre tipologie di “incontri ravvicinati” non comprese però nella scala originale proposta da Hynek, ovvero: incontri bilaterali posti in essere tramite iniziative umane coscienti, volontarie ed attive, o tramite la comunicazione cooperativa con intelligenze extraterrestri (V); contatti con gli UFO i quali sono causa di effetti fisiologici a lungo termine, quali lesioni gravi, o addirittura di morte (VI); ibridazione umano-aliena (VII).

Passando ora ad altre curiosità sul film, è bene sapere che la colonna sonora è ovviamente stata curata da John Williams, il quale si occupò anche della realizzazione della melodia utilizzata dagli alieni, su specifiche direttive di Spielberg. La colonna sonora, però, è stata realizzata prima del montaggio del film. Steven Spielberg ha poi montato il film in modo che corrispondesse alla musica, al contrario di quanto avviene di solito nel processo di realizzazione dei film. Sia Spielberg che Williams ritenevano che ciò conferisse al film un’atmosfera lirica.

Incontri ravvicinati del terzo tipo colonna sonora

Steven Spielberg sapeva invece solo vagamente come sarebbe stata l’astronave mentre girava le scene in live action. Decise che sarebbe stata grande, massiccia e molto scura. Durante le riprese in India, mesi dopo, passò ogni giorno davanti a una gigantesca raffineria di petrolio e si lasciò ispirare dalle numerose luci, dai tubi e dagli affioramenti della piattaforma per cambiare l’aspetto dell’astronave. Decise quindi che sarebbe stata illuminata a giorno, e così apparve nel film finale, anche se il filmato in cui proiettava un’ombra scura sulla folla era già stato girato.

Incontri ravvicinati del terzo tipo è poi diventato uno dei primi film ad avere una Special Edition, in quanto Spielberg voleva migliorare la visione originale. La Special Edition fu distribuita nell’agosto del 1980 (ma resa presente nelle edizioni home video solo nel 2007) e, tra le altre, son state introdotte delle scene girate all’interno della astronave aliena. Nel 1998 è poi stata prodotta una nuova versione, la Collector’s Edition (ora Director’s Cut), pensata appositamente per il mercato home video, che include alcune scene della Special Edition ma non quelle girate all’interno della astronave. Insieme a tale versione fu distribuito anche il “Making of” del film.

Diversi sono infine i premi ottenuti da questo colossal. Nel 1978 agli Oscar fu candidato in ben 9 categorie (tra cui Miglior regia), venendo poi premiato con due statuette per la fotografia e gli effetti sonori. In Italia, invece, ai David di Donatello ha vinto come Miglior film straniero. Nel 1998 entrò poi a far parte della prestigiosa lista dei 100 migliori film statunitensi di tutti i tempi dell’American Film Institute, mentre nel 2007 è stato selezionato per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America.

Il trailer di Incontri ravvicinati del terzo tipo e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Incontri ravvicinati del terzo tipo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Tim Visio e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 27 febbraio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

10 cose da ricordare prima di vedere Dune – Parte due

10 cose da ricordare prima di vedere Dune – Parte due

Dopo oltre due anni di attesa, Dune – Parte due (qui la nostra recensione) è finalmente pronto ad arrivare in sala, a partire dal 28 febbraio. Denis Villeneuve riporta così sul grande schermo il pianeta sabbioso dove si svolgono gli eventi che vedono contrapposti gli Atreides, gli Harkonnen e i Fremen, insieme ad altre numerose forze in gioco per il controllo non solo della preziosa spezia ma anche dell’intero universo conosciuto.

Tratto dal primo romanzo del Ciclo di Dune di Frank Herbert, il film uscito nel 2021 (qui la recensione) aveva dunque introdotto tutto ciò, dimostrando anche quanto fosse complesso questo universo fantascientifico, ricco di personaggi, nomi, luoghi, casate, religioni e molto altro ancora. Prima di vedere il nuovo film, allora, potrebbe tornare utile un ripasso di quanto visto in Dune e che si ritroverà anche in Dune – Parte due.

Arrakis

Dune: Prophecy

Arrakis, noto anche come Dune, è il pianeta al centro della storia di Dune. Ha un vasto e aspro paesaggio desertico ed è la patria di una razza umana nota come Fremen e di giganteschi Vermi della sabbia. È anche l’unico pianeta che produce la ricercatissima spezia melange. La sua capitale, Arrakeen, diventa anche la sede del governo dell’Impero Atreides una volta inviati sul pianeta per estrarre la spezia. Naturalmente, essendo un deserto, l’acqua è un bene scarso su Arrakis, ma può essere trovata in profondità nel sottosuolo.

Gli Atreides

Dune duca Leto Atreides

La famiglia Atreides o Casa degli Atreides sono i “buoni” di questa storia. All’inizio di Dune, gli Atreides sono gli abitanti e i governanti del lussureggiante pianeta oceanico Caladan, prima di ricevere l’ordine dall’Imperatore Padishah Shaddam IV di andare su Arrakis. Il patriarca della famiglia è l’ora defunto duca Leto Atreides (Oscar Isaac), padre dell'”eroe” di Dune Paul Atreides (Timothée Chalamet), che concepì con la concubina Bene Gesserit Lady Jessica (Rebecca Ferguson). Gli Atreides hanno molti servitori fedeli, come Thufir Hawat (Stephen McKinley Henderson) e Gurney Halleck (Josh Brolin), che hanno insegnato a Paul una serie di abilità e tecniche.

Le Bene Gesserit

Dune - Parte Due Bene Gessirit

Le Bene Gesserit, composto da sole donne, è tra i gruppi più potenti, se non il più potente, di tutto il mito di Dune. La sorellanza, spesso chiamata da alcuni “streghe”, è stata addestrata attraverso il condizionamento mentale a controllare gli altri usando solo la voce e a leggere nel pensiero. Hanno un’ampia durata di vita, sono in grado di vedere il futuro e la “verità”, nota come “Dire la verità”, e hanno sviluppato una propria tecnica di arti marziali, nota come “La via delle stranezze”.

Hanno anche la capacità di controllare il sesso dei loro figli, un potere che causa conflitti all’interno del gruppo. La Bene Gesserit più avanzata e altamente addestrata è conosciuta come la Reverenda Madre. Nel nuovo adattamento cinematografico, la Reverenda Madre Helen Mohiam è interpretata da Charlotte Rampling. Di questo gruppo fa appunto parte anche Lady Jessica.

Gli Harkonnen in Dune

Dune - Parte 2 Harkonnen

Se gli Atreides sono i buoni di Dune, gli Harkonnen sono decisamente i cattivi. Provenienti dal loro pianeta natale, Giedi Prime, un mondo fortemente industrializzato che è stato praticamente spogliato di tutta la vegetazione e del verde, gli Harkonnen sono un gruppo di persone brutali e potenti che disprezzano gli Atreides e che all’inizio della storia si occupano dell’estrazione di spezie su Arrakis. Il loro capo, il Barone Vladimir Harkonnen, è una figura piuttosto vile che necessita di una tuta antigravità per muoversi a causa della sua grave obesità. Nel film, il Barone è interpretato da Stellan Skarsgård ed è affiancato dai nipoti Glossu “La Bestia” Rabban (Dave Bautista) e Feyd-Rautha (Austin Butler).

I Fremen in Dune

Dune - Parte Due Fremen

I Fremen sono il popolo nativo di Dune, ma sono stati pesantemente oppressi dal duro dominio degli Harkkonen. Rimangono però un’entità feroce con cui non si può scherzare. Vivono nell’ambiente intransigente dei deserti del pianeta, ma sopravvivono grazie alle “tute immobili” che indossano, che sfruttano l’umidità del corpo e la rendono potabile. L’acqua è una parte vitale della vita dei Fremen, tanto che quando uno della loro tribù muore, invece di essere cremato o sepolto, viene ridotto in acqua. L’acqua è così preziosa che se un Fremen sputa in sua presenza è considerato un segno di rispetto. A causa della lunga esposizione al melange di spezie, il loro flusso sanguigno è mutato e gli occhi sono completamente blu. I Fremen chiamano questa trasformazione “Occhi dell’Ibad”.

I Fremen considerano anche i Vermi delle Sabbie come figure divine e hanno una profezia secondo cui un salvatore – o un “Mahdi” – arriverà e li libererà dagli elementi imperiali imposti su Arrakis. La principale tribù Fremen che incontriamo in Dune è quella dei Sietch Tabr, il cui capo è Stilgar (Javier Bardem). Un altro Fremen fondamentale da conoscere è Chani (Zendaya), che diventerà la principale alleata nonché l’interesse amoroso di Paul.

Kwisatz Haderach

Dune - Parte Due Kwisatz Haderach

È un altro termine delle Bene Gesserit, noto anche come “Colui che può essere in molti luoghi allo stesso tempo” o “L’accorciatore della Via“. Si tratta fondamentalmente di un essere maschile onnipotente che le Bene Gesserit sperano di creare attraverso il loro programma di riproduzione e che potrebbe accedere al “Sentiero d’Oro”, un tipo speciale di conoscenza irraggiungibile per le donne. Se una persona del genere fosse possibile, l’uomo sarebbe allo stesso tempo Reverenda Madre, Mentore e Navigatore della Gilda.

Mentat e medici Suk

Dune Medico Suk

In Dune si può notare che, pur essendo migliaia di anni nel futuro, la tecnologia è piuttosto primitiva e non ci sono computer. Ciò è dovuto a un conflitto chiamato Jihad Butleriana (che è opportunamente appena menzionato nel romanzo originale di Dune) che porta alla completa distruzione di tutti i computer, le macchine, i robot e le IA dell’universo. A causa di ciò, i Mentat diventano sempre più diffusi all’interno delle Grandi Case. Questi individui appositamente addestrati sono fondamentalmente dei computer umani il cui cervello è in grado di imitare i computer e di elaborare calcoli complessi e di immagazzinare enormi quantità di memoria e informazioni. Sono perlopiù impiegati come consulenti politici dei leader delle Case e forniscono consigli sulle strategie.

Come i Mentat, ogni casata di Dune ha il suo Medico Suk specializzato. Si tratta di medici addestrati che, grazie al “condizionamento imperiale”, non possono togliere la vita a un paziente o tradire coloro che servono, che in genere sono famiglie ricche. Sono facilmente identificabili grazie al tatuaggio a forma di diamante sulla fronte, che indica il loro condizionamento.

L’imperatore Padishah e i Sardaukar

Dune - Parte Due Imperatore Shaddam IV

Sebbene l’Imperatore non sia presente nel primo film, ha un ruolo più importante in Dune – Parte due e sarà interpretato dal premio Oscar Christopher Walken, mentre sua figlia, la Principessa Irulan, sarà interpretata da Florence Pugh. L’Imperatore Padishah è il titolo assunto dal capo della Casa Corrino, che governa il pianeta Kaitain, l’Imperium e l’Universo conosciuto. In Dune, l’Imperatore è Shaddam IV, che escogita un piano per indebolire e rovinare gli Atreides, a causa della loro popolarità nella galassia, cedendo loro il controllo dell’estrazione della spezia su Arrakis, ma sabotando tutte le loro attrezzature e inscenando un’insurrezione aiutato dagli Harkkonen.

I Sardaukar, invece, soprannominati le “Lame dell’Imperatore”, sono forse la fazione più dura e spietata di tutto Dune e sicuramente non sono un gruppo con cui è meglio non avere a che fare. Sono essenzialmente l’esercito personale dell’Imperatore Padishah, una forza combattente d’élite di supersoldati che non è mai stata sconfitta in battaglia. Sono allevati nel duro ambiente di Salusa Secundus, l’antica dimora dell’Impero Corrino, ora trasformata in un pianeta prigione.

I vermi della sabbia di Dune – Parte due

Dune - Parte Due Vermi della Sabbia

I Vermi della Sabbia sono, forse insieme alle Bene Gesserit, l’elemento più vitale della storia di Dune. Queste creature incredibilmente grandi producono la ricercatissima spezia melange, quindi riuscire a controllare i vermi significa controllare la spezia. Esistono nei mari sabbiosi di Arrakis e attaccano tutte le vibrazioni ritmiche, il che significa che godono di un enorme livello di rispetto e cautela, soprattutto da parte dei Fremen, che li chiamano Shai-Hulud e li considerano come divinità. La bile dello stomaco del sandworm produce anche l’incredibilmente velenosa “Acqua della Vita“, che le Bene Gesserit devono assumere durante il rituale della Madre Reverenda e che è letale per coloro che non hanno completato il loro addestramento. Pertanto, un uomo non ha mai bevuto con successo l’acqua.

Prima di Dune – Parte due, cosa accade nel finale di Dune (2021)

Dune finale

Dopo aver ripassato tutto ciò, è utile ricordare che in Dune avviene dunque il tradimento nei confronti degli Atreides. Il patriarca Leto viene ucciso e sua moglie Lady Jessica e suo figlio Paul vengono rapiti per essere abbandonati nel deserto, condannati dunque a morte certa. Paul e Jessica si liberano però con i poteri Bene Gesserit della voce, costringendo i soldati Harkonnen a lasciarli andare. I due, in ogni caso, vengono creduti morti. Il giovane Atreides ha poi però una visione chiara del suo futuro: tutte le casate e i Fremen si uniscono fanaticamente sotto il suo stendardo in una guerra santa in suo nome, idolatrandolo come il messia, l’eletto creato dalle Bene Gesserit.

Le visioni di Paul diventano sempre più chiare, e tramite esse riesce a trovare il luogo dove si nascondevano i Fremen, tra cui vi è la ragazza dei sogni di Paul, Chani, che si presenta finalmente a lui. Per essere accettato tra i Fremen Paul vince un duello contro uno di loro e viene preso nel clan. Le previsioni sul futuro cominciano così ad allinearsi e la profezia sull’eletto Paul, il Kwisatz Haderach, inizia a prendere forma, così come anche il suo desiderio di vendetta nei confronti degli Harkonnen e dell’Imperatore.

Drive-Away Dolls: prima divertente clip dal film di Ethan Ceon

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Drive-Away Dolls: prima divertente clip dal film di Ethan Ceon

Universal Pictures International Italy ha diffuso la prima clip tratta da Drive-Away Dolls, l’originale commedia on the road prodotta da Working Title e diretta da Ethan Coen, che l’ha scritta e prodotta insieme alla moglie Tricia Cooke e che debutta qui da solista per il suo primo film di finzione senza il fratello Joel.

Drive-Away Dolls arriverà nelle sale italiane dal 7 marzo esclusivamente in edizione originale sottotitolata, e a una settimana dal debutto in Italia ne diffondiamo una divertente clip che vede protagonista la prudente e riservata Marian (interpretata dalla brillante Geraldine Viswanathan).

https://youtu.be/GpI4BbyGyts

 

Drive-Away Dolls è un’avventura in stile Thelma & Louise, ricca di suspense e scandalosamente divertente, con personaggi bizzarri che ricordano lo stile dei fratelli Coen ma con nuovi tratti distintivi grazie all’apporto di Tricia Cooke. Protagoniste sono Margaret Qualley – attrice tra le più talentuose della nuova generazione, figlia d’arte e vista recentemente in Povere Creature e Sanctuary – qui nel ruolo di Jamie, uno sfrenato spirito libero che si dispera per l’ennesima rottura con una ragazza, e la rising star australiana Geraldine Viswanathan – recentemente aggiuntasi al cast di Thunderbolts della Marvel – che interpreta la sua timida amica Marian con un disperato bisogno di lasciarsi andare. In cerca di un nuovo inizio, le due intraprendono un viaggio improvvisato a Tallahassee in Florida, ma le cose precipiteranno rapidamente quando incrociano un gruppo di inetti criminali durante il tragitto.

Completano il cast Beanie Feldstein, Colman Domingo, Bill Camp, Pedro Pascal e Matt Damon protagonisti di due memorabili cameo. Per la prima volta Universal Pictures International Italy distribuirà il titolo al cinema in Italia esclusivamente in versione originale sottotitolata per offrire una visione ancora più “autentica” del film.

La trama di Drive-Away Dolls

Jamie è uno sfrenato spirito libero che si dispera per l’ennesima rottura con una fidanzata, mentre la sua timida amica Marian ha un disperato bisogno di lasciarsi andare. In cerca di un nuovo inizio, le due si avventurano in un viaggio improvvisato verso Tallahassee in Florida, ma le cose precipitano rapidamente quando incrociano un gruppo di inetti criminali durante il tragitto.

The Watchers: teaser trailer dell’horror, opera prima di Ishana Night Shyamalan

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Warner Bros Discovery ha diffuso il teaser trailer di The Watchers, l’opera prima della figlia d’arte Ishana Night Shyamalan.

Dal produttore M. Night Shyamalan arriva The Watchers, scritto e diretto da Ishana Night Shyamalan e basato sul romanzo di AM Shine.

Il film segue Mina, un’artista di 28 anni, che rimane bloccata in una vasta foresta incontaminata nell’Irlanda occidentale. Quando Mina trova rifugio, rimane inconsapevolmente intrappolata insieme a tre sconosciuti che ogni notte vengono osservati e perseguitati da creature misteriose. Non puoi vederli, ma loro vedono tutto. The Watchers vede protagonisti Dakota Fanning (“C’era una volta a Hollywood”, “Ocean’s Eight”), Georgina Campbell (“Barbarian”, “Suspicion”), Oliver Finnegan (“Creeped Out”, “Outlander”) e Olwen Fouere.

(“L’uomo del Nord”, “Il turista”). Il film è prodotto da M. Night Shyamalan, Ashwin Rajan e Nimitt Mankad. I produttori esecutivi sono Jo Homewood e Stephen Dembitzer. Insieme allo scrittore/regista Shyamalan dietro la macchina da presa ci sono il direttore della fotografia Eli Arenson (“Lamb”, “Hospitality”), la scenografa Ferdia Murphy (“Lola”, “Finding You”), il montatore Job ter Burg (“Benedetta”, “Elle”) e i costumi di Frank Gallacher (“Sebastian”, “Aftersun”).

La musica è di Abel Korzeniowski (“Till”, “The Nun”). New Line Cinema presenta The Watchers, che uscirà nei cinema internazionali a partire dal 5 giugno 2024 e in Nord America il 7 giugno 2024; sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

Costiera: la nuova serie italiana Prime Video con Jesse Williams

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Costiera: la nuova serie italiana Prime Video con Jesse Williams

Prime Video annuncia la serie Original italiana Costiera, con Jesse Williams e diretta dal vincitore dell’Emmy Award Adam Bernstein e co-prodotta da Amazon MGM Studios e Lux Vide, una società del gruppo Fremantle.

Jesse Williams (Your Place Or Mine, Only Murders In The Building, Broadway’s Take Me Out) sarà il protagonista di Costiera di Prime Video, la serie action drama Original italiana girata in inglese e diretta dal vincitore dell’Emmy Adam Bernstein (Breaking Bad, Fargo, Scrubs, 30 Rock, Masters of Sex, Californication, Better Call Saul, Orange Is the New Black, Shameless). La produzione della serie è attualmente in corso.

Jesse Williams interpreterà il ruolo di Daniel De Luca, un ex marine per metà italiano che torna in Italia, la terra della sua infanzia, e si occupa di risolvere problemi in uno dei più lussuosi hotel del mondo, situato sulla spettacolare costa di Positano. Poco dopo l’inizio del lavoro in hotel di Daniel, o DD come lo chiamano tutti, una delle figlie del proprietario scompare. Deve fare tutto il necessario per trovarla e riportarla a casa, mentre aiuta gli ospiti dell’hotel con i loro stravaganti problemi. Oltre alla presenza di un cast internazionale, la serie Costiera sarà caratterizzata da una trama avvincente, azione e commedia dal ritmo incalzante, un protagonista enigmatico e location spettacolari.

Da un’idea di Luca Bernabei, scritto da Elena Bucaccio, Matthew Parkhill e Francesco Arlanch, l’attesissimo action drama internazionale è co-prodotto da Amazon MGM Studios e Luca Bernabei per Lux Vide, una società drl gruppo Fremantle.

Grazie ad un accordo fortemente innovativo, Prime Video detiene i diritti esclusivi in Italia, Francia, Spagna e Portogallo, mentre Fremantle si occuperà delle vendite globali in tutti gli altri territori. Adam Bernstein, il regista, ha dichiarato: “È un’opportunità straordinaria per me lavorare con Jesse Williams in Costiera. Ho sempre ammirato il suo lavoro, sia sul palcoscenico sia sullo schermo, ed è il primo attore a cui ho pensato per il ruolo di Daniel De Luca. Jesse garantisce una combinazione perfetta di intelligenza, carisma e umorismo, e siamo incredibilmente fortunati ad averlo come protagonista del nostro show”.

Costiera si unirà a migliaia di film e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original LOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro, Pensati Sexy, No Activity – Niente da segnalare, Elf Me, Gigolò per caso, AMAZING – FABIO DE LUIGI, Everybody Loves Diamonds, The Bad Guy, Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie S1 e S2, The Ferragnez: Sanremo special, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club S1 e S2, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo S1, S2 e S3, e LOL: Chi ride è fuori S1, S2 e S3; le serie pluripremiate The Marvelous Mrs. Maisel e Lizzo’s Watch Out for the Big Girls, la serie satirica sui supereroi The Boys e grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Citadel, Jack Ryan di Tom Clancy, Un matrimonio esplosivo, Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei Ricardo, La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca figlio, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, fino alla stagione 2026/27. Altri titoli Original italiani già annunciati sono la serie Antonia, Sul più bello – La serie, oltre ai rinnovi per nuove stagioni di LOL: Chi ride è fuori, Prisma, Sono Lillo e Celebrity Hunted – Caccia all’uomo. È stata inoltre annunciata la serie Citadel: Diana, il capitolo italiano dell’universo Citadel.

Costiera è l’ultimo progetto di Lux Vide, una delle principali case di produzione europee che ha realizzato diversi recenti successi globali, tra cui Medici, Leonardo e Diavoli con Patrick Dempsey, venduti in oltre 200 territori a livello internazionale.

Mea Culpa: spiegazione del finale e significato del film di Tyler Perry

Tyler Perry torna dietro la macchina da presa – dopo a Jazzman’s Blue – per Mea Culpa, legal thriller di produzione Netflix che ruota attorno alla storia di un avvocato difensore di Chicago, Mea Harper, e il suo assistito Zyair Malloy, un famoso artista accusato di aver ucciso la fidanzata. Perry, qui in veste sia di regista che di sceneggiatore, riesce a disseminare una serie di false piste che ingannano il pubblico, fino ad arrivare al plot twist finale in cui emergono segreti sorprendenti. Ma qual è il messaggio intimo del film? Cerchiamo di capirlo insieme con la spiegazione del finale.

Cosa succede nel finale?

Nel finale di Mea Culpa, Mea riesce a scoprire la cospirazione che circonda il famoso artista Zyair e le accuse contro di lui riguardo l’omicidio della sua ex fidanzata, dopo aver incontrato la presunta donna morta durante una vacanza a Santo Domingo, in Repubblica Dominicana. L’incontro con lei sotto falsa identità fornisce a Mea le prove di cui ha bisogno per dimostrare l’innocenza dell’uomo, dipinto nel corso del film come un affascinante ma pericoloso killer. In seguito Mea torna a casa di Ray per convincerlo dell’innocenza di Zyair, ma a sua insaputa Ray, Kal e la madre Azalia rivelano di aver incastrato Zyair dopo che la moglie di Ray, Charlise, aveva avuto una relazione con lui qualche tempo prima che questi iniziasse la sua campagna elettorale. Ciò che viene dopo è uno scontro fra Mea e i suoceri, in cui lei sopravvive a stento prima che la verità venga rivelata garantendo la libertà dell’artista.

Il depistaggio

Mea Culpa Trevante Rhoades

 

Come ogni thriller che si rispetti, anche Mea Culpa cerca di depistare il pubblico, e lo fa con la crisi coniugale di Mea e Kal, e il rapporto conflittuale tra lei e la suocera che si vede nei primi minuti del film. Nel mostrare l’odio incontrollato di Azalia nei confronti della nuora e le implicazioni del fatto che Kal abbia una relazione con un’altra donna, Mea Culpa prepara il pubblico a comprendere l’infelicità di Mea nel suo matrimonio. Un aspetto che si ribadisce ancor di più quando Zyair viene introdotto per la prima volta nella storia, presentandosi come un uomo spavaldo ed estremamente sicuro di sé, tutti elementi che invece non ha Kal e che contribuiscono in modo significativo all’infelicità di Mea e al declino del matrimonio della coppia.

Ecco perché quando la donna incontra l’artista si sente subito attratta sia sul fronte estetico che caratteriale, seppur cerchi di negarlo a tutti i costi. Quando Mea riceve un messaggio da Jimmy che ha visto Kal entrare in una stanza d’albergo con una donna misteriosa, Mea lo usa come sia come prova per confermare i suoi sospetti sul marito, sia come scusante per sentirsi più “libera” di avere una relazione con Zyair. Attraverso il rapporto con quest’ultimo, l’avvocatessa riesce anche a scovare dettagli sempre più intimi su di lui, che se da una parte lo continuano a dipingere come una persona negativa, dall’altra fanno luce su indizi che alla fine dimostrano la sua innocenza ancor prima del finale.

Il significato del film e del finale

Kelly Rowland Mea Culpa

Seppur Mea Culpa venga promosso come un’appassionante love story fra due protagonisti molto affascinanti, ossia Zyair e Mea, in realtà il film scava molto più in profondità, e usa la relazione fra i due come pretesto narrativo per mettere in evidenza i difetti del sistema legale quando i pregiudizi personali interferiscono con le verità oggettive. Questo si riscontra in particolare in Mea: invece di avere una vera conversazione con Kal riguardo la sua mancanza di responsabilità e di iniziativa come marito, i due litigano continuamente, il che mette ancora più a dura prova la loro relazione, compromettendo la capacità di Mea di agire nel suo ruolo di arbitro della giustizia con imparzialità e senza legarsi personalmente al suo cliente.

Inoltre, il finale di Mea Culpa sovverte anche le aspettative create da Tyler Perry con i suoi precedenti lavori, in quanto di solito nell’atto conclusivo delle sue opere, specie nel franchise Madea, è sempre il sexy protagonista maschile ad essere responsabile delle atroci accuse che gli vengono rivolte. Nel caso di questo film, invece, Zyair si dimostra innocente nonostante i sentimenti di tutti nei suoi confronti, mettendo di conseguenza in luce tutti i problemi delle forze dell’ordine nel mondo reale.

5 personaggi Sony/Marvel che meritano una seconda possibilità nel MCU

Con Madame Web che, distribuito all’inizio del mese, ha raccolto recensioni estremamente negative, come Morbius prima di lui, i film del Sony’s Spider-Man Universe continuano a raccogliere risultati contrastanti se non pessimi, come con quest’ultimo nuovo film. Al di fuori dei film animati dedicati a Miles Morale, la Sony Picture si sta dunque dimostrando poco incisiva nel realizzare lungometraggi adatti ai supereroi e ad oggi solo Venom è riuscito ad ottenere più di un film. Tuttavia, dei film fino ad oggi distribuiti – ma tenendo in considerazione anche quelli che arriveranno prossimamente – ci sono alcuni personaggi del SSU che meriterebbero una seconda possibilità all’interno del MCU. Scopriamo quali.

Carnage

Venom- la Furia di Carnage cast

Ad oggi Venom: La furia di Carnage è ritenuto uno dei miglior film Marvel della Sony. Il sequel, diretto da Andy Serkis, ha fatto qualche passo falso dal punto di vista creativo, ma quando Carnage si è scatenato, è stato come vedere i fumetti prendere vita. Il rating PG-13 di questo film ha tuttavia smorzato il potenziale del celebre villain e Woody Harrelson non si è rivelato la scelta giusta per il ruolo. Tuttavia, i Marvel Studios potrebbero ingaggiare un nuovo Carnage e ricominciare con un adattamento di “Maximum Carnage” o un’altra delle storie dedicate al personaggio.

Spider-Woman

Julia Carpenter Spider-Woman Sony

Madame Web, come si accennava, è stato un disastro e c’è da aspettarsi che la Sony voglia dimenticare al più presto questa cocente delusione. Tuttavia, sarebbe un vero peccato mettere definitivamente da parte la Spider-Woman di Sydney Sweeney, un personaggio ricco di fascino e potenziale. Certo, la Sony potrebbe riportare Julia Cornwall sul grande schermo in futuro, ma sarebbe molto più interessante vedere Sweeney collaborare con i Marvel Studios. Il Multiverso potrebbe aiutare nel portarla nell’universo giusto, magari dandole l’occasione di confrontarsi con lo Spider-Man di Tom Holland.

Prowler

Donald Glover Prowler

Questa è una storia un po’ strana. Donald Glover ha effettivamente debuttato nel MCU nei panni di Aaron Davis con Spider-Man: Homecoming. Questo sembrava essere l’unico ruolo per lui nel MCU, ma la Sony lo ha poi arruolato per un cameo live-action nei panni di Prowler nel film animato Spider-Man: Across the Spider-Verse. Dato che si parla sempre di Multiverso, quello interpretato da Glover potrebbe benissimo essere il Prowler del MCU, che potrebbe dunque facilmente fare la sua apparizione in Spider-Man 4, ponendo le basi per l’incontro di Peter con Miles Morales.

Morbius

Morbius Sony

Morbius non ha sicuramente riscosso il successo sperato, anzi il contrario. Però Jared Leto e la sua interpretazione dell’iconico vampiro sono stati probabilmente la parte migliore di un film altrimenti terribile e si potrebbe fare di più per Morbius con l’aiuto della bravura dell’interprete. Nel MCU potrebbe ad esempio essere contrapposto al cacciatore di vampiri Blade nell’omonimo film, introducendo così il personaggio all’interno del MCU e permettergli di mostrare tutte le sue qualità.

Kraven il Cacciatore

Kraven il Cacciatore

Kraven il Cacciatore è il protagonista dell’omonimo film, il prossimo del SSU ad arrivare in sala. Aaron Taylor-Johnson ricopre il ruolo dell’inarrestabile personaggio, celebre per essersi scontrato spesso con Spider-Man. Sarebbe interessante vederlo dunque alle prese con l’Uomo Ragno, magari in uno dei prossimi film a lui dedicati. Se i Marvel Studios decidessero poi di affidare a Spidey il costume nero, allora la fusione di questa trama con “L’ultima caccia di Kraven” potrebbe portare alla migliore uscita sul grande schermo del web-slinger fino ad oggi.

Denis Villeneuve non è un fan dei dialoghi: “Non ricordo i film per una buona battuta”.

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In attesa di vedere in sala il suo nuovo film, Dune – Parte Due (qui la recensione), il regista Denis Villeneuve ha dichiarato di essere molto più interessato alle immagini di un film che non ai suoi dialoghi. Parlando con il Times di Londra, Villeneuve ha infatti dichiarato che: “Francamente, odio i dialoghi. I dialoghi sono per il teatro e la televisione. Non ricordo i film per una buona battuta, ma per un’immagine forte. Non mi interessa affatto il dialogo. L’immagine e il suono puri, questo è il potere del cinema, ma è qualcosa di non evidente quando si guardano i film di oggi. I film sono stati corrotti dalla televisione“.

Questo perché la TV ha avuto quel periodo d’oro e i dirigenti hanno pensato che i film dovessero copiare il suo successo?“, ha chiesto l’intervistatore del Times a Villeneuve, che ha prontamente risposto: “Esattamente“. Elaborando ulteriormente il suo punto di vista, il regista ha spiegato che: “In un mondo perfetto, farei un film avvincente che non sembra un esperimento ma non ha nemmeno una sola parola. La gente uscirebbe dal cinema dicendo: “Aspetta, non c’erano dialoghi?”. Ma non sentirebbero la mancanza“.

Denis Villeneuve dirige Dune – Parte Due

Questo film successivo esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta di prevenire un futuro terribile che solo lui può prevedere.”

Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica, Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban, Léa Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.

Dune – Parte Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert. Dune – Parte Due  uscirà nei cinema il 28 Febbraio 2024!

Il secondo capitolo continuerà la storia di Dune, che, nonostante la sua controversa uscita, è stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre 402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165 milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.

Paramount lancia l’antologia di corti sulla giustizia sociale In Bloom

Paramount ha annunciato oggi che l’antologia di cortometraggi dedicati alla giustizia sociale, In Bloom, sarà presentata in anteprima venerdì 1° marzo su Pluto TV.

In Italia, In Bloom sarà trasmesso sul canale Pluto TV Film venerdì 1° marzo alle 21.30; su MTV (canale Sky 131 e in streaming su NOW), venerdì 8 marzo alle 23.55, e sabato 9 marzo alle 20.30. IN BLOOM sarà inoltre disponibile dal 14 marzo su Paramount+.

L’antologia sarà disponibile anche su YouTube e sui social media di MTV Shuga.

Disponibili in prossimità della Giornata Internazionale della Donna – venerdì 8 marzo – i film, unici nel loro genere, attraversano paesi, continenti e culture, approfondendo la complessità delle questioni di genere con personaggi che si trovano sull’orlo di momenti decisivi per la loro vita, per scelta o per via delle circostanze.

In Bloom è stato prodotto dalla MTV Staying Alive Foundation, da Paramount Global e dalla Bill & Melinda Gates Foundation. La selezione racconta storie inaspettate e inascoltate che affrontano una serie di questioni cruciali come la povertà mestruale, il matrimonio infantile, la violenza di genere, lo stigma dell’HIV, la pianificazione familiare e l’emancipazione economica delle donne. L’antologia è stata realizzata da cinque registe emergenti provenienti da Nigeria, Kenya, India, Stati Uniti e Brasile, che hanno saputo sostenere in modo creativo le nuove voci e hanno dato vita a conversazioni approfondite per smantellare le ingiustizie sistemiche.

I cinque film sono In Bloom:

  • Period – Come molte compagne di classe poco abbienti della sua scuola, Fay non può permettersi i prodotti mestruali, così intraprende una crociata per ottenerli gratuitamente. Scritto e diretto da Nicole Teeny, con Yasmina El-Abd.
  • Alta – Un’adolescente ribelle che si rifiuta di uscire dal bagno costringe il padre disperato a cercare aiuto per far ragionare la ragazza, ma le cose prendono una piega inaspettata quando viene rivelata la loro vera relazione. Scritto e diretto da Priyanka Banerjee, con Mazel Vyas.
  • Maré – Una madre vicina all’esaurimento cerca conforto da una situazione di vita tumultuosa. Scritto e diretto da Giuliana Monteiro, con Vanessa Giácomo.
  • Kifungo – Un’ambiziosa e romantica lotta con l’accettazione di sé dopo aver scoperto di essere sieropositiva. Scritto e diretto da Voline Ogutu, con Brenda Wairimu.
  • Aféfé – Quando l’anziana e malata suocera si trasferisce inaspettatamente, la vita di un’appassionata estetista prende una piega spaventosa. Scritto e diretto da Dolapo “LowlaDee” Adeleke, con Folu Storms.
  • Oltre alle 5 registe, IN BLOOM è prodotto da Georgia Arnold, Richard Chang-Warburton e Sara Piot per MTV Staying Alive. Il film è finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation.

L’antologia si basa sull’impegno di Paramount di porre l’equità di genere al centro, un percorso condiviso che l’azienda ha iniziato da tempo e che ha portato a una maggiore rappresentanza di donne in ruoli di primo piano nei suoi contenuti.

Glen Powell e Sydney Sweeney in cerca di un nuovo progetto di coppia

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Dopo il grandissimo successo nelle sale della rom-com Tutti tranne te (qui la recensione), l’attore Glen Powell ha confermato che lui e la sua co-protagonista Sydney Sweeney sono attualmente alla ricerca del loro prossimo potenziale progetto di coppia. Parlando con Variety, Powell ha infatti rivelato che lui e Sweeney hanno già iniziato a leggere diversi copioni per trovare il film giusto per loro. “Quando si dice “trovare qualcuno con cui vai davvero d’accordo”! È davvero facile e divertente lavorare con Sydney. Stiamo assolutamente cercando di trovare il prossimo film“, ha detto Powell.

Per favore, mandateci tutti i copioni che avete. Sapete che siamo qui per questo. È stato davvero meraviglioso leggerne molti. Sydney legge tutto, tra l’altro, e a tempo di record. È la lettrice più veloce che abbia mai incontrato. Io ci metto un po’ di più, ma leggiamo tutto e cerchiamo di capire cosa ha senso, cosa possiamo trasformare in qualcosa che il pubblico apprezzerà“. Sembra dunque che sia nata una nuova coppia cinematografica e con un po’ di fortuna un nuovo progetto che permetterà ai due attori di riunirsi sul grande schermo non tarderà ad arrivare.

Non è neanche del tutto escluso che possa essere realizzato un sequel di Tutti tranne te, visto che il film ha incassato ad oggi circa 200 milioni di dollari a fronte di un budget di 25. Intervistata al tal riguardo, Sweeney ha semplicemente affermato che: “Non posso rivelare tutti i miei segreti. Ma Glen e io… voglio dire, ho parlato con lui stamattina. Stiamo parlando di alcune cose. Non si sa mai, bisogna aspettare e vedere. Non resta allora che aspettare di scoprire se e come i due attori si riuniranno per una nuova commedia.

Glen Powell e Sydney Sweeney protagonisti di Tutti tranne te

Nella commedia Tutti tranne te Bea (Sydney Sweeney) e Ben (Glen Powell) sembrano la coppia perfetta, ma dopo un primo appuntamento fantastico succede qualcosa che spegne la loro infuocata attrazione. Quando si ritrovano inaspettatamente allo stesso matrimonio in Australia, decidono – nonostante si odino – di fingere di essere una coppia, ognuno per uno scopo diverso. Il film, diretto da Will Gluck (Amici di letto) ha per protagonisti Sydney Sweeney (Euphoria, Madame Web) e Glen Powell (Top Gun: Maverick, Hit Man). Nel cast ci sono anche Alexandra Shipp (Barbie), GaTa, Hadley Robinson, Michelle Hurd, Dermot Mulroney, Darren Barnet, Bryan Brown e Rachel Griffiths.

Dave Bautista ha chiuso con Drax ma “se Marvel o DC chiamassero, risponderei al telefono”

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Guardiani della Galassia Vol. 3 ha come noto concluso la trilogia di James Gunn e, se i Marvel Studios dovessero decidere di mandare in pensione la squadra, anche le storie di questi personaggi. Tuttavia, la porta è stata lasciata aperta per il ritorno del “leggendario” Star-Lord e Rocket è ora a capo di una nuova iterazione dei Guardiani. Per quanto riguarda Drax, che ha scelto di rimanere su Knowhere con Nebula per crescere i bambini creati dall’Alto Evoluzionario, non si sa quale potrebbe essere il suo futuro nel franchise. Anche se potrebbe facilmente tornare in azione, Dave Bautista ha più volte chiarito di aver chiuso con il personaggio.

Parlando con io9 del suo ruolo in Dune – Parte Due, il wrestler professionista diventato attore ha dunque ribadito che il suo tempo nei panni del Distruttore è finito, ma ha chiarito di essere aperto a lavorare di nuovo con i Marvel Studios. O con i DC Studios di James Gunn, se il regista dovesse chiamare. “No, no. Quando ho detto che avevo finito, in realtà avevo solo finito il mio viaggio nei panni di Drax”, spiega. “Ho ancora un rapporto con la Marvel. Ho rivisto Kevin Feige, Lou D’Esposito proprio due settimane fa. E loro sanno che sarei pronto per un ruolo. Amo l’universo dei supereroi, lo amo. Sono un fan”.

Quindi Marvel o DC, se chiamassero, risponderei al telefono. E se il ruolo ha un senso, lo affronterei. Vorrei solo avere l’opportunità di fare un ruolo più grande, un ruolo diverso. Magari un ruolo più profondo“, ha continuato Bautista. “Mi piacerebbe avere l’opportunità di interpretare un cattivo minaccioso nell’universo dei supereroi. Sì. Non ho finito con quel mondo. Ma il mio viaggio con Drax, quello è finito“. Da tempo si vocifera di un possibile ruolo dell’attore nel DC Universe di Gunn e dato l’interesse di Bautista per il mondo dei supereroi, non resta che attendere per scoprire cos’ha in serbo per lui il futuro.

Dave Bautista sarà Bane nel DCU?

Da tempo Dave Bautista ha espresso interesse ad entrare nel DC Universe nei panni del cattivo di Batman, Bane. L’attore è una delle scelte preferite dai fan per interpretare questo ruolo e ciò si affianca ad alcune anticipazioni di Gunn secondo cui alcuni degli attori dei Guardiani della Galassia si uniranno al suo DCU, alimentando le speranze dei fan di vedere Bautista nei panni di Bane. Sebbene ci siano più personaggi DCU che Bautista potrebbe interpretare, è facile capire perché l’attore di Drax sarebbe una scelta interessante per Bane in The Brave and the Bold o altri progetti DCU.

PGA 2024: Oppenheimer è il miglior film

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PGA 2024: Oppenheimer è il miglior film

Oppenheimer ha vinto il primo premio ai PGA 2024, ovvero il Producers Guild of America Awards. Il film di Christopher Nolan ha infatti vinto il Darryl F. Zanuck Award per il miglior produttore, un giorno dopo aver vinto il primo premio agli Screen Actors Guild Awards. Si tratta di un premio particolarmente importante, che di solito anticipa il vincitore del Premio Oscar al Miglior film, a cui Oppenheimer punta ora. Altri grandi vincitori sono stati Beef, che ha vinto anche ai SAG Awards e ai Film Independent Spirit Awards di domenica, insieme a Succession e The Bear, entrambi premiati ai SAG Awards di sabato.

Emma Thomas, produttrice di Oppenheimer, ha ritirato il premio sottolineando che, in una sala piena di produttori, “questo significa molto se viene da voi, questa sala è piena di persone di cui ammiriamo il lavoro“, aggiungendo: “Sapete quanto può essere difficile questo lavoro, ma sapete anche quanto può essere bello; è il miglior lavoro sul set“. Ha anche definito il regista Christopher Nolan (che è anche suo marito) “il miglior produttore che si possa desiderare“. Di seguito, ecco i premiati:

Darryl F. Zanuck Award for Outstanding Producer of Theatrical Motion Pictures

American Fiction
Anatomia di una caduta
Barbie
The Holdovers
Killers of the Flower Moon
Maestro
Oppenheimer (VINCITORE)
Past Lives
Povere creature!
La zona d’interesse

Award for Outstanding Producer of Animated Theatrical Motion Pictures

Il ragazzo e l’airone
Elemental
Spider-Man: Across the Spider-Verse (VINCITORE)
The Super Mario Bros. Movie
Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem

Award for Outstanding Producer of Documentary Motion Pictures

20 Days in Mariupol 
American Symphony (VINCITORE)
Beyond Utopia 
The Disappearance of Shere Hite 
The Mother of All Lies 
Smoke Sauna Sisterhood 
Squaring the Circle (The Story of Hipgnosis)

Norman Felton Award for Outstanding Producer of Episodic Television – Drama

The Crown 
The Diplomat 
The Last of Us 
The Morning Show 
Succession (VINCITORE)

Danny Thomas Award for Outstanding Producer of Episodic Television – Comedy

Barry
The Bear (VINCITORE)
Jury Duty 
Only Murders in the Building 
Ted Lasso 

David L. Wolper Award for Outstanding Producer of Limited or Anthology Series Television

Tutta la luce che non vediamo
Beef (VINCITORE)
Daisy Jones and the Six 
Fargo
Lezioni di chimica

Denis Villeneuve attenderà il momento giusto per Dune 3: “Voglio fare il miglior film di sempre”

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Il regista Denis Villeneuve ha rivelato il perché sta prendendo tempo con la sceneggiatura di Dune 3, anche noto come Dune: Messiah, spiegando che vuole essere sicuro di realizzare “il miglior film” possibile“. Parlando con Collider, il regista ha infatti raccontato di quanto fosse importante che Dune del 2021 e il suo sequel del 2024, Dune – Parte Due (qui la recensione), uscissero il più vicino possibile tra loro. “Il fatto è che la Prima Parte e la Seconda Parte sono state progettate e pensate per essere collegate tra loro. Per me era importante che fossero come l’adattamento di quel libro“, ha spiegato.

Volevo realizzarle non appena avessimo deciso di fare la Seconda Parte, cosa che onestamente è avvenuta molto presto, mentre stavo finendo la Prima Parte. Sapevo che lo studio era innamorato del film. Poi ho sentito dire da alcune persone, direttamente nelle mie orecchie, ‘Farai la seconda parte. Non preoccuparti. Non importa cosa succederà, noi andremo avanti. Ci piace troppo”. Quindi, è come se avessi lavorato alla seconda parte molto presto, e ho dovuto realizzarle una dietro l’altra“. “Ora che c’è una Parte Due, voglio solo essere sicuro che se faremo Dune: Messiah, avremo dalla nostra la migliore sceneggiatura sul tavolo.

E per questo voglio prendermi il tempo necessario per farlo. E penso che sarebbe salutare che non tornassi necessariamente nel deserto subito, che facessi una piccola deviazione, forse. Ma onestamente, non so quale sia il mio futuro in questo momento, cosa che mi piace molto perché ho lavorato ininterrottamente negli ultimi sei anni“. “È una benedizione, ma ne ho bisogno. Sarebbe bello assicurarsi che se facciamo Dune: Messiah, sarà per fare il miglior film di sempre, quindi voglio prendermi il mio tempo“, ha spiegato il regista.

Denis Villeneuve dirige Dune – Parte Due

Questo film successivo esplorerà il mitico viaggio di Paul Atreides mentre si unisce a Chani e ai Fremen mentre è su un sentiero di guerra di vendetta contro i cospiratori che hanno distrutto la sua famiglia“, si legge nella sinossi ufficiale. “Di fronte alla scelta tra l’amore della sua vita e il destino dell’universo conosciuto, tenta di prevenire un futuro terribile che solo lui può prevedere.”

Nel film vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, Zendaya nei panni di Chani, Rebecca Ferguson nei panni di Lady Jessica, Josh Brolin nei panni di Gurney Halleck, Javier Bardem nei panni di Stilgar, Austin Butler nei panni di Feyd-Rautha, Florence Pugh nei panni della Principessa Irulan, Dave Bautista nei panni della Bestia. Rabban, Léa Seydoux nel ruolo di Lady Margot, Stellan Skarsgård nel ruolo del Barone e Christopher Walken nel ruolo dell’Imperatore Shaddam IV.

Dune: Parte Due è diretto da Villeneuve da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Spaihts. Il film è basato sull’innovativo romanzo di fantascienza Dune del 1965 di Frank Herbert. Dune: Parte Due  uscirà nei cinema il 28 Febbraio 2024!

Il secondo capitolo continuerà la storia di Dune: Parte Uno, che, nonostante la sua controversa uscita, è stato un solido successo al botteghino nel 2021, incassando oltre 402 milioni di dollari su un budget di produzione stimato di 165 milioni di dollari. Tuttavia, WB ha sicuramente maggiori speranze per il sequel, che potrà trarre vantaggio da un’uscita globale su larga scala in formati standard e premium, incluso IMAX.

Jurassic League: un film d’animazione è in sviluppo presso i DC Studios?

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L’espansione del DCU di James Gunn potrebbe prendere una piega piuttosto inaspettata e selvaggia se la nuova notizia appena diffusa venisse confermata. Jeff Sneider, insider del settore, ha infatti recentemente riportato la notizia secondo cui un film d’animazione basato sui fumetti della Jurassic League è in lavorazione presso i DC Studios. Si tratta, come si può intuire dal nome, di una versione preistorica della Justice League composta da soli dinosauri. James Gunn, co-CEO dei DC Studios, starebbe producendo il film, mentre Brian Lynch (Minions, Il Gatto con gli stivali) starebbe scrivendo la sceneggiatura.

Sebbene i dettagli siano ad ora scarsi e non ufficiali, il progetto dovrebbe adattare la serie di fumetti della DC che reimmagina i supereroi e i cattivi come dinosauri antropomorfi che vagano su una Terra preistorica. secondo quanto riferito il tutto sarebbe però ancora in una fase iniziale di sviluppo. Nei fumetti, la Jurassic League è una controparte della Justice League, ma esiste in una realtà separata designata come Terra-27. La trama del film, qualora confermato, potrebbe seguire la sinossi della serie di sei numeri che recita:

Conoscete la storia: un neonato fugge da un pianeta lontano prima che esploda e viene depositato sulla Terra per essere cresciuto da genitori umani. Una dea proveniente da una città perduta difende la verità. Un Tyrannosaurus rex indossa le sembianze di un pipistrello per incutere timore nei cuori dei malfattori. Questa eroica trinità, insieme a una lega di altri dinosauri dotati di superpoteri, unisce le forze per salvare una Terra preistorica dalle sinistre macchinazioni di Darkseid“. Se venisse confermato questo progetto, sarà interessante sapere se sarà una storia Elseworld o se sarà canonico nel DCU di Gunn.

Trap: Josh Hartnett descrive il film come “molto bizzarro, molto oscuro e selvaggio”

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Trap, il nuovo film di M. Night Shyamalan, è ancora avvolto nel mistero, ma uno dei protagonisti di questo nuovo progetto del regista di Old e Bussano alla porta ha ora offerto un nuovo entusiasmante aggiornamento. In una recente intervista rilasciata a IndieWire in occasione dei SAG Awards, Josh Hartnett – recentemente visto in Oppenheimer – ha fornito un’anticipazione di ciò che Trap offrirà ai suoi spettatori. Sebbene l’attore non si lasci sfuggire alcun dettaglio specifico sulla trama, il suo commento suggerisce che il pubblico si troverà di fronte a una corsa “selvaggia“.

È una svolta. Ma cerco di rendere tutti i miei ruoli dei perni. Se reciti sempre la stessa cosa, il pubblico si annoia. Lavorare con M. Night è stata una delle esperienze migliori della mia carriera. Penso che sia un vero artista nel senso “maiuscolo” del termine. E credo che la gente sarà davvero sorpresa ed entusiasta del film che faremo. È molto bizzarro, molto oscuro e selvaggio“. Sebbene i dettagli sulla trama di Trap rimangano segreti, è stato confermato che il film si colloca nel genere thriller, in linea con la maggior parte degli altri film di Shyamalan.

Tutto quello che c’è da sapere su Trap

Diretto da M. Night Shyamalan il cast di Trap comprende Josh Hartnett, Saleka Shyamalan, Hayley Mills e Marnie McPhail. Poiché Trap non è un film prodotto da uno studio, ha potuto entrare in produzione nell’agosto 2023 in Ohio, mentre ad Hollywood continuava lo sciopero della SAG-AFTRA. Le riprese si sono concluse a dicembre e ad oggi il film dovrebbe arrivare in sala nell’agosto di quest’anno. Prima di quel momento verrà dunque certamente offerto qualche dettaglio in più sul film, ma Shyamalan è noto per il suo non rivelare mai gli aspetti più importanti, per cui si preserverà la sorpresa fino al momento della visione in sala.

Wonka: Paul King disponibile ad un sequel

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Wonka: Paul King disponibile ad un sequel

Prequel di Charlie e la Fabbrica di Cioccolato di Roald Dahl, il film Wonka ha fornito una vera e propria origin story a Willy Wonka, descrivendo i suoi primi giorni come aspirante cioccolataio, interpretato da Timothée Chalamet. Uscito nelle sale il 15 dicembre, Wonka si è poi affermato come un grande successo al botteghino, incassando oltre 617 milioni di dollari in tutto il mondo e diventando l’ottavo film di maggior incasso del 2023. Un risultato che aprirebbe più di una porta alla realizzazione di un sequel.

Nel corso di un’intervista esclusiva con Screen Rant, proprio King ha offerto una risposta positiva alle possibilità di un Wonka 2. Il regista ha infatti dichiarato che: “Mi piacerebbe fare un altro film su Willy Wonka se riuscissimo a trovare la storia giusta. Come ho detto all’inizio, questo è un personaggio che Dahl ha ripreso più volte. Sentiva che c’era del potenziale. È un narratore un miliardo di miglia al di sopra di qualsiasi cosa io possa mai sognare”.

Quindi, c’è materiale su cui lavorare. Penso che se tornassimo sul personaggio, probabilmente sarebbe tra qui e Charlie, perché ci sono 30 anni da esplorare, quindi potrebbe esserci del materiale, ma è un atto difficile a cui dar seguito. Ma deve esserci la Notte di velluto, giusto?” Già nel settembre del 2023, il regista aveva affermato che nonostante Wonka sia stato pensato come storia autonoma che non prevede direttamente un sequel, c’è un sacco di materiale non sfruttato da esplorare nelle opere inedite di Dahl.

Dahl era decisamente interessato ad affrontare Willy Wonka. Ci sono bozze che non sono andate a buon fine e c’è una storia breve. Non ha mai scritto dei sequel, ma questo è stato l’unico libro in cui ha sentito chiaramente che c’era dell’altro nel serbatoio. Ci sono molte altre storie di Wonka che vorremmo raccontare. Volevamo che funzionasse squisitamente come film a sé stante. Ma mi piacerebbe sicuramente fare di più. Mi piacerebbe passare più tempo in questo mondo e incontrare altri Umpa Lumpa“.

La trama e il cast di Wonka

Scritto e diretto da Paul King, sceneggiatore e regista dei film di “Paddington”, il film offre un mix inebriante di magia e musica, caos ed emozione, il tutto raccontato con cuore e umorismo favolosi. Con Timothée Chalamet nel ruolo del protagonista, questo spettacolo cinematografico irresistibilmente vivido ed originale farà conoscere al pubblico un giovane Willy Wonka pieno di idee e determinato a cambiare il mondo un boccone delizioso alla volta, dimostrando che le cose migliori della vita iniziano con un sogno, e che se si è abbastanza fortunati da incontrare Willy Wonka, tutto è possibile.

Recitano al fianco di Timothée Chalamet, Calah Lane, il vincitore dell’Emmy e del Peabody Award Keegan-Michael Key, Paterson Joseph, Matt Lucas, Mathew Baynton, la candidata all’Oscar Sally Hawkins, Rowan Atkinson, Jim Carter e con l’attrice premio Oscar Olivia Colman e Hugh Grant. Fanno parte del cast anche Natasha Rothwell, Rich Fulcher, Rakhee Thakrar, Tom Davis e Kobna Holdbrook-Smith.

Fantastici Quattro: Ebon Moss-Bachrach rivela come verrà realizzata La Cosa

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Da un paio di settimane è stato finalmente annunciato il cast dei Fantastici Quattro del Marvel Cinematic Universe. Il prossimo film sarà interpretato da Pedro Pascal nel ruolo di Reed Richards/Mister Fantastic, Vanessa Kirby nel ruolo di Sue Storm/Donna invisibile, Joseph Quinn nel ruolo di Johnny Storm/La Torcia Umana e Ebon Moss-Bachrach nel ruolo di Ben Grimm/La Cosa. Proprio quest’ultimo è recentemente apparso al Jimmy Kimmel Live e ha parlato di questo suo prossimo debutto alla Marvel.

Durante l’intervista, l’attore ha rivelato che la sua versione della Cosa sarà realizzata in motion capture e ha pronunciato la frase simbolo del personaggio, “It’s clobberin’ time“. “In passato, credo che abbiano fatto un costume. Michael Chiklis indossava una tuta che a quanto pare era davvero scomoda, e ora… l’abbiamo superata“, ha spiegato Moss-Bachrach. “È una specie di cosplay, un po’ amatoriale, con la tecnologia che abbiamo. Ora credo che sarà realizzato interamente con motion capture“.

No, l’ho scoperto all’inizio di agosto“, ha aggiunto riguardo a quando gli è stato chiesto di entrare nel cast del MCU. “Stavo facendo una passeggiata in città… era nel bel mezzo dello sciopero degli sceneggiatori e ho ricevuto una chiamata dal mio agente. Non stavo affatto pensando al lavoro. Mi dissero: ‘Ti hanno chiesto di interpretare La Cosa’. Ero così scioccato“. “C’è già una chat di gruppo“, ha poi rivelato Moss-Bachrach quando gli è stato chiesto se ha incontrato il cast di Fantastici Quattro.

Pedro ha iniziato a farlo un paio di giorni fa… tutti hanno detto qualcosa… tutti hanno messo una piccola immagine, una gif o un adesivo. Quindi la gente è coinvolta. Nessuno fa il timido“. Kimmel ha anche chiesto a Moss-Bachrach delle voci secondo cui il film sarà ambientato negli anni ’60, ma l’attore non ha direttamente confermato né smentito l’ambientazione. “Quell’immagine sembra essere a tema anni ’60“, ha semplicemente risposto quando Kimmel ha tirato fuori la locandina, in un certo senso confermando la cosa.

Fantastici Quattro: quello che c’è da sapere sul film

Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, è completamente trasformato in, beh, una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza – e un perpetuo cuore pesante per il suo aspetto apparentemente mostruoso.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà Fantastici Quattro, da una sceneggiatura di Josh Friedman, Jeff Kaplan e Ian Springer. La notizia del casting di Pascal era già trapelata a novembre, mentre anche gli altri nomi erano usciti da recenti indiscrezioni. Pedro Pascal è noto al mondo per le sue interpretazioni in The Mandalorian, The Last of Us e prima ancora in Game of Thrones. Vanessa Kirby ha fatto parte del franchise di Mission Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4. Ebon Moss-Bachrach sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear. Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025.

Kung Fu Panda 4: secondo trailer italiano del nuovo film

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Kung Fu Panda 4: secondo trailer italiano del nuovo film

Universal e DreamWorks Animation hanno diffuso il secondo intenso trailer ufficiale di Kung Fu Panda 4, l’atteso quarto capitolo del franchise animato Kung Fu Panda.

Quest’anno, per la prima volta dopo quasi dieci anni, l’icona della commedia Jack Black torna a vestire i panni di Po, il maestro di kung fu più improbabile del mondo, con un nuovo esilarante e divertentissimo capitolo dell’amato franchise della DreamWorks Animation: Kung Fu Panda 4.

La trama di Kung Fu Panda 4

Dopo aver sfidato la morte in tre incredibili avventure sconfiggendo nemici di fama mondiale con il suo straordinario coraggio e le sue pazzesche abilità nelle arti marziali, Po, il Guerriero Dragone (Jack Black, candidato ai Golden Globe), è chiamato dal destino a… darci un taglio. Gli viene infatti affidato il compito di diventare il capo spirituale della Valle della Pace.

Questo comporta però un paio di problemi evidenti. In primo luogo, Po ne sa di leadership spirituale tanto quanto di paleodieta e, in secondo luogo, deve cercare e addestrare al più presto un nuovo Guerriero Dragone prima di poter assumere la sua nuova e prestigiosa posizione.

Come se non bastasse, di recente è stato avvistato un malvagio e potente signore del crimine, Chameleon (il premio Oscar Viola Davis), una piccola lucertola in grado di trasformarsi in qualsiasi creatura, grande o piccola che sia. Chameleon ha messo gli occhi sul Bastone della Saggezza di Po, che le darebbe il potere di risvegliare dal regno degli spiriti tutti i cattivi che Po ha sconfitto.

Po ha quindi bisogno di aiuto. Lo troverà (più o meno?) nella ladra Zhen (Awkwafina, vincitrice di un Golden Globe), una volpe corsara che fa davvero impazzire Po, ma le cui abilità si riveleranno preziose. Nel tentativo di proteggere la Valle della Pace dagli artigli rettiliani di Chameleon, questa strana coppia comica dovrà unire le proprie forze. Nel frattempo, Po scoprirà che gli eroi si possono trovare nei luoghi più inaspettati.

Il cast del quarto capitolo

Kung Fu Panda 4 si avvale delle voci storiche di Dustin Hoffman, vincitore del premio Oscar nel ruolo del maestro di kung fu Shifu; James Hong (Everything Everywhere All at Once) nel ruolo del padre adottivo di Po, Mr. Ping; Bryan Cranston, candidato al premio Oscar, nel ruolo del padre naturale di Po, Li, e Ian McShane, candidato al premio Emmy, nel ruolo di Tai Lung, ex allievo e acerrimo nemico di Shifu. Il vincitore dell’Oscar Ke Huy Quan (Everything Everywhere All at Once) si unisce all’ensemble nel ruolo di un nuovo personaggio, Han, il leader del Covo dei Ladri.

Kung Fu Panda 4 è diretto da Mike Mitchell (Trolls della DreamWorks Animation, Shrek e vissero felici e contenti) e prodotto da Rebecca Huntley (Troppo Cattivi della DreamWorks Animation). La co-regista del film è Stephanie Ma Stine (She-Ra e le principesse guerriere). Nel 2008, il primo capitolo del franchise, Kung Fu Panda, nominato agli Oscar, è diventato il film d’animazione originale di maggior incasso della DreamWorks Animation e ha dato il via a un franchise che ha guadagnato più di 1,8 miliardi di dollari al box office mondiale.

The Penguin: David Zaslav svela la potenziale data di uscita della serie

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Gli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA dello scorso anno hanno ritardato molte serie televisive e film, tra cui lo spin-off di Batman, The Penguin . Durante la call sugli utili del quarto trimestre di, l’amministratore delegato di Warner Bros. Discovery David Zaslav ha condiviso un aggiornamento positivo sulla situazione del progetto Elseworlds.

“Guardando al futuro, abbiamo una delle migliori produzioni nella storia della HBO“, ha dichiarato. “Nel prossimo trimestre avremo Hacks e House of the Dragon, seguiti da TThe Penguin della DC e dalla nuova serie di Dune“.

Poi, nel 2025, daremo il via all’anno con la nuova stagione di The White Lotus, seguita da The Last of Us ed Euphoria, solo per citarne alcuni“. Questo fa sì che The Penguin sia sulla buona strada per un debutto alla fine del 2024 e corrisponde a quanto abbiamo sentito in precedenza sui piani per lo show.

Tuttavia, consigliamo di prendere i commenti di Zaslav con un pizzico di sale perché, per quanto ne sappiamo, Dune: The Sisterhood/Dune: Prophecy non ha ancora iniziato le riprese!

Sappiamo che Warner Bros. Discovery è desiderosa di monetizzare il suo catalogo DC, con Creature Commandos dei DC Studios confermato per una prima del 2024 su Max e Peacemaker stagione 2 e Waller da qualche parte all’orizzonte.

Per quanto riguarda le sale cinematografiche, le riprese di Superman: Legacy sono imminenti e Supergirl: Woman of Tomorrow sarà probabilmente il prossimo.

Nonostante il reboot del DCU, The Batman – Parte 2 è ancora in lavorazione; tuttavia, con Jeffrey Wright che ha recentemente rivelato di non aver ancora visto la sceneggiatura, cominciamo a pensare che non rispetterà la data prevista dell’ottobre 2025.

The Penguin non ha una data di uscita, ma si dice che uscirà nel terzo trimestre del 2024. The Batman – Parte 2 uscirà nelle sale il 3 ottobre 2025.

Cosa aspettarsi dal Pinguino?

Ambientato nel mondo di The Batman del 2022, The Penguin si concentrerà sul passato di Oswald Cobblepot e mostrerà la sua ascesa al potere nel ventre squallido di Gotham piuttosto che rappresentarlo come un boss affermato. Il personaggio ha una ricca storia di apparizioni dal vivo, poiché Danny DeVito ha interpretato il famoso Pinguino in Batman Returns mentre Robin Lord Taylor lo ha interpretato in Gotham.

Il dramma limitato sarà basato sui personaggi DC creati da Bob Kane e Bill Finger. È stato scritto da Lauren LeFranc, che è anche la showrunner. I primi due episodi saranno diretti da Craig Zobel. Insieme a Colin Farrell recitano nella serie Cristin Milioti (Made for Love) nel ruolo della figlia di Carmine, Sofia Falcone; Michael Zegen (The Marvelous Mrs. Maisel) nel ruolo del figlio di Carmine, Alberto Falcone; e Clancy Brown (John Wick: Capitolo 4) nei panni di Salvatore Maroni, gangster di Gotham. A loro si uniscono Rhenzy Feliz, Michael Kelly, Shohreh Aghdashloo, Deirdre O’Connell, Carmen Ejogo, François Chau e David H. Holmes.

Si dice anche che Robert Pattinson potrebbe apparire nei panni di Bruce Wayne/Batman. I produttori esecutivi sono Dylan Clark e Matt Reeves di The Batman, Farrell, LeFranc, Daniel Pipski, Adam Kassanand e Rafi Crohn. È un progetto congiunto tra 6th e Idaho, DC Entertainment, Dylan Clark Productions e Warner Bros. Television.

Spider-Man 4: il film potrebbe introdurre Miles Morales nel MCU

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Spider-Man 4: il film potrebbe introdurre Miles Morales nel MCU

Mentre i Marvel Studios e la Sony Pictures continuano a cercare di capire come costruire l’atteso Spider-Man 4, è emersa ora una nuova indiscrezione secondo cui il film potrebbe introdurre Miles Morales all’interno del Marvel Cinematic Universe. Secondo l’insider Daniel Richtman, infatti, il piano prevedrebbe che Miles Morales faccia il suo debutto in live-action proprio con il prossimo film con protagonista Tom Holland. Lo stesso Holland ha in passato condiviso l’interesse a portare Miles sul grande schermo e i due potrebbero formare un’ottima squadra.

Come noto, di Miles Morales si era già brevemente accennato in Spider-Man: Homecoming, il primo capitolo con lo Spider-Man di Holland, ma da quel momento non se ne è più parlato. Data la crescente popolarità del personaggio, anche grazie ai film d’animazione della Sony Spider-Man: Un nuovo universo e Spider-Man: Across the Spider-Verse, i tempi sarebbero maturi per portare Morales in carne ed ossa all’interno del MCU con Spider-Man 4, idealmente facendolo diventare l’erede di Holland.

Spider-Man 4, cosa sappiamo sul film?

Mentre lo Spider-Man di Holland dovrebbe avere un ruolo da protagonista in Avengers: The Kang Dyansty e Avengers: Secret Wars, sembra che la prossima trilogia interamente dedicata al personaggio vedrà Peter passare il ruolo di Spider-Man a Miles. Può sembrare prematuro, ma con un’altra trilogia per lui prevista ci sarà ancora molto tempo a disposizione per far evolvere Peter Parker e portare degnamente a conclusione il suo arco narrativo.

Indipendentemente da quale sia il piano, ad oggi Spider-Man 4 è ancora prevelentemente in fase di considerazioni preliminari, per cui potrebbe volerci un po’ prima di rivederlo sul grande schermo. In una recente intervista Hollanda ha dichiarato che: “È un processo collaborativo. I primi incontri rispondevano alla domanda, ‘Perché dovremmo farlo di nuovo?’ E penso che abbiamo trovato tutti il motivo. Sono davvero, davvero contento di dove siamo in termini di creatività”. Non resta dunque che attendere novità in merito.

Il Cavaliere Oscuro: Christopher Nolan spiega perché una battuta famosa del film lo tormenta ancora

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Tutti e tre i capitoli della trilogia del Cavaliere Oscuro sono giustamente considerati dei classici, ma è Il Cavaliere Oscuro del 2008 che sarà probabilmente ricordato come uno dei più grandi film di supereroi mai realizzati.

Tra le sue incredibili qualità c’è l’iconico dialogo del sequel, tra cui uno scambio tra Harvey Dent e Bruce Wayne che vede il primo dire: “O muori da eroe o vivi abbastanza a lungo da diventare il cattivo“. Per il regista Christopher Nolan, questa frase è ancora molto importante.

Sono tormentato da una battuta de Il cavaliere oscuro, e lo sono perché non l’ho scritta io“, racconta a Deadline Christopher Nolan. “L’ha scritta mio fratello [Jonathan]. Mi uccide, perché è la battuta che risuona di più. E all’epoca non l’ho nemmeno capita. Dice: ‘O muori da eroe o vivi abbastanza a lungo da diventare il cattivo‘”.

L’ho letto nella sua bozza e mi sono detto: ‘Va bene, lo terrò lì, ma non so davvero cosa significhi’. È davvero una cosa che esiste?“. E poi, nel corso degli anni, da quando è uscito quel film, sembra sempre più vero. In questa storia è assolutamente così. Costruirli, abbatterli. È il modo in cui trattiamo le persone“.

L’intervista, realizzata per promuovere la campagna di premiazione di Oppenheimer, ha riguardato anche la decisione di Christopher Nolan di affidare a Cillian Murphy il ruolo del cattivo Spaventapasseri in Batman Begins.

Su Cillian Murphy allora sconosciuto scelto per interpretare lo Spaventapasseri

Non ricordo di aver avuto alcuna resistenza ad affidare a uno sconosciuto una parte così importante“, ricorda Christopher Nolan.

E in precedenza tutti quei cattivi erano interpretati da attori come Arnold Schwarzenegger o Jack Nicholson. Erano le più grandi star dei film. Ma no, [lo studio] l’ha capito. Sono rimasti tutti sbalorditi dal test“.

Non credo che [Cillian] avesse la fisicità [per Batman] all’epoca. Abbiamo testato tutti come Bruce Wayne e tutti come Batman, e la cosa che Christian aveva di così sorprendente era che aveva capito che gran parte della recitazione riguarda la realtà. Molto della recitazione riguarda la verità emotiva. E quando indossi un costume come la Batsuit, devi diventare un’icona“.

Christian aveva questa energia pazzesca che ha diretto“, ha aggiunto il regista. “Aveva capito come funzionava e cosa sarebbe stato, come fa Bruce Wayne nel film. Adotta questo personaggio. È una cosa molto specifica. E ha fatto un buco nello schermo come Batman. Non c’erano dubbi“.

Cillian Murphy avrebbe ripreso il ruolo del contorto dottor Jonathan Crane ne Il cavaliere oscuro e Il cavaliere oscuro – Rises, trasformandolo in una minaccia ricorrente per il Crociato incappucciato.

Brie Larson risponde senza mezzi termini a chi le chiede del suo futuro come Captain Marvel

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Con un misero 62% su Rotten Tomatoes e appena 206,1 milioni di dollari al botteghino mondiale, The Marvels non è stato all’altezza delle aspettative lo scorso novembre e ora è il film con il minor incasso dei Marvel Studios.

È ancora difficile dire cosa sia andato storto: Captain Marvel aveva incassato più di un miliardo di dollari nel 2019 e sia Ms. Marvel che Photon sono stati protagonisti di due serie televisive Disney+ acclamate dalla critica.

Possiamo fare qualche ipotesi, naturalmente. Probabilmente “Captain Marvel” avrebbe dovuto figurare da qualche parte nel titolo, mentre la campagna di marketing ha decisamente deluso le aspettative dei fan. Per quanto riguarda il film in sé, la storia è sembrata di dimensioni troppo ridotte e, in definitiva, non è stato il tipo di evento di massa che porta la gente nelle sale al giorno d’oggi.

Brie Larson, attrice di Carol Danvers, ha passato anni a respingere i troll sessisti online e sembra essersi disillusa sul suo posto nel MCU (l’anno scorso sono diventati virali i commenti della vincitrice dell’Oscar che si chiedeva se qualcuno la volesse di nuovo come Captain Marvel).

Durante il fine settimana, in occasione dei SAG Awards, a Brie Larson è stato chiesto cosa potesse dire sul suo futuro nella Marvel e la sua risposta è stata rapida e precisa.

Non ho nulla da dire a riguardo“, ha dichiarato alla fine del video qui sotto.

Durante il tour di promozione di The Marvels, Brie Larson è stata posta una domanda simile e ha risposto: “Non voglio che la Marvel venga a prendermi. Ma c’è qualcosa. C’è sicuramente qualcosa, per rispondere alla tua domanda, che vorrei dire, ma non lo farò“.

È cambiato qualcosa da allora? È difficile non fare ipotesi, soprattutto dopo il drastico calo di vendite di The Marvels(non è un segreto che il film sia stato vittima di ampie modifiche apportate durante le riprese e la post-produzione).

Ci aspettavamo che Captain Marvel fosse una parte importante dei prossimi film sui Vendicatori, soprattutto con Monica Rambeau intrappolata nell’Universo X-Men. Con Destin Daniel Cretton che non è più al timone di Avengers: The Kang Dynasty e la riscrittura della sceneggiatura da parte di Michael Waldron, molte cose potrebbero essere cambiate.

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The Marvels, leggi la nostra recensione

The Marvels, il sequel con protagonista il premio Oscar Brie Larson, è sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision. Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non sono tornati dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, è diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman. Nel cast ci sono anche Iman Vellani (Ms. Marvel) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreta il villain principale. Il film è uscito in sala dall’ 8 novembre 2023.

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Thunderbolts: Florence Pugh rivela che le riprese sono iniziate

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Thunderbolts: Florence Pugh rivela che le riprese sono iniziate

Avevamo saputo che le riprese di Thunderbolts dei Marvel Studios sarebbero iniziate a marzo, ma sembra che la lavorazione sia iniziata un po’ prima del previsto.

Parlando con i giornalisti sul tappeto rosso della première di Dune: Parte Due di New York, Florence Pugh ha rivelato di aver iniziato a girare le sue scene nel ruolo di Yelena Belova.

Sebbene Thunderbolts sia un film di squadra, si ritiene che la Belova sia il protagonista principale, quindi è logico che Florence Pugh abbia più scene da girare rispetto agli altri.

Anche uno dei (presunti) compagni di cast della Vedova Nera, Lewis Pullman, è stato interpellato sul progetto ai Film Independent Spirit Awards, ma non ha voluto né confermare né smentire l’ipotesi di un suo ingresso nel ruolo di Sentry al posto di Steven Yeun.

Anche la star di The Bear, vincitrice di un Emmy, Ayo Edebiri, ha recentemente abbandonato il film  Thunderbolts sulla squadra di supereroi e cattivi, e Geraldine Viswanathan, la star di Blockers, ha preso il suo posto.

Il personaggio non è ancora stato nominato ufficialmente, ma abbiamo sentito che sarà introdotta come l’assistente di Allegra de Fontaine, Erin, che si dice sia “eccezionale nel suo lavoro, sorprendendo persino Val per quanto è brava a portare a termine le cose“. Gli addetti ai lavori ritengono però che il ruolo sarà più ampio.

La Viswanathan è stata vista l’ultima volta nel film della AppleTV+ The Beanie Bubble e ha un ruolo in Drive-Away Dolls, film della Focus Features di Ethan Coen. Inoltre, reciterà accanto a Reese Witherspoon e Will Ferrell nella commedia di Amazon You’re Cordially Invited.

Tutto quello che sappiamo su Thunderbolts

Durante il panel dei Marvel Studios al D23 2022, il presidente dei Marvel Studios  Kevin Feige  ha svelato il cast del prossimo film Thunderbolts, che sarà una squadra composta principalmente da supercriminali e antieroi. Comprende la Contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus), Red Guardian (David Harbour), Ghost (Hannah Jon-Kamen), US Agent (Wyatt Russell), Taskmaster (Olga Kurylenko), Yelena Belova/Black Widow (Florence Pugh) e Il Soldato d’Inverno (Sebastian Stan). Secondo quanto appreso la contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) metterà insieme la squadra e potrebbe anche essere parzialmente responsabile della creazione di Sentry. Thunderbolts è attualmente previsto nelle sale il 2 maggio 2025. Harrison Ford – ammesso che sia presente – sostituirà il defunto William Hurt nei panni di Thaddeus “Thunderbolt” Ross.

Il film sarà diretto da  Jake Schreier, la cui storia come regista non è estremamente ampia, avendo lavorato solo a Robot & Frank del 2012, Paper Towns del 2015 e alla versione filmata del 2021 di Chance the Rapper’s Magnificent Coloring World Tour.

La sfida delle mogli: la storia vera dietro al film

La sfida delle mogli: la storia vera dietro al film

Molto spesso si tende, comprensibilmente, a raccontare la dura vita degli uomini chiamati a prestare servizio in territori di guerra, dimenticandosi però di un altro confilitto che si combatte più silenziosamente: quello di chi resta a casa sapendo il proprio caro lontano e potenzialmente in pericolo. Film come The Hurt Locker e American Sniper – tanto per citarne due – offrono frammenti di come la vita famigliare dei soldati venga scossa dalla loro lontananza e di come le mogli dei protagonisti accusino questa situazione. Proprio a loro, alle mogli dei militari, è stato nel 2020 dedicato il film La sfida delle mogli.

Il film, il cui titolo originale è appunto Military Wives, è stato diretto da Peter Cattaneo (regista anche del cult Full Monty – Squattrinati organizzati) a partire da una sceneggiatura di Rachel Tunnard e Rosanne Flynn basata su una storia vera. Si cerca dunque qui di raccontare il dramma di chi resta e di quanto importante sia cercare di impegnare il tempo nel tentativo di distrarsi da pensieri negativi e angosciosi. La sfida delle mogli vuole dunque celebrare il coraggio e la pazienza di queste donne, dimostrando anche il valore e gli effetti positivi che il fare gruppo può avere in queste circostanze.

Per chi è dunque in cerca di un film tenero e a tratti divertente su un tema invece assai delicato, La sfida delle mogli è il titolo giusto, grazie al quale poter anche conoscere meglio la vera storia che si nasconde dietro di esso. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La sfida delle mogli cast

La trama e il cast di La sfida delle mogli

Il film racconta la storia di alcune donne, mogli di soldati, che si ritrovano a trascorrere la loro vita in una base militare a causa del lavoro dei loro mariti. Spesso sole, quando gli uomini sono in servizio, conducono la loro esistenza tra monotonia, tanta pazienza e attesa. Tra queste c’è Kate, presidente di vecchia data del Comitato Sociale, che viene sostituita dalla nuova arrivata Lisa. Kate, però, non riesce ad allontanarsi dal suo precedente ruolo e non accetta la nuova linea di condotta intrapresa da Lisa. La veterana del Comitato, infatti, vorrebbe che il gruppo continui gli appuntamenti del club del libro e il lavoro in comunità.

Al contrario, la nuova presidentessa, è più interessata a condividere un bicchiere di vino che non a praticare le suddette attività. Solo un progetto sembra metterle tutte d’accordo, quello di fondare un coro militare femminile. Inizialmente l’idea non sembra però doversi concretizzare, ma quando si dà inizio alle prove e la gioia del canto contagia tutte le donne, nasce ufficialmente il primo coro di mogli, che porta le ragazze a fare sempre più affidamento l’una sull’altra e a stringere legami di amicizia, accomunate tutte dalle stessa angoscia: un partner in guerra e l’incertezza di un destino.

Ad interpretare Kate vi è la candidata all’Oscar Kristin Scott Thomas, celebre per i film Il paziente inglese, Quattro matrimoni e un funeraleTi amerò per sempre. L’attrice Sharon Horgan, nota per le serie Pulling, Catastrophe e la recente Bad Sisters, interpreta invece Lisa. Completano poi il cast le attrici Amy James-Kelly nel ruolo di Sarah, Sophie Dix in quello di Beatrice, Gaby French in quello di Jess e Emma Lowndes in quello di Annie. Gli attori Jason FlemyngGreg Wise, invece, recitano rispettivamente nel ruolo di Crooks e Richard.

La sfida delle mogli storia vera

La storia vera dietro La sfida delle mogli

Come anticipato, il film è ispirato alla storia vera dei Military Wives Choirs, oggi rete di 75 cori nelle basi militari britanniche in tutto il Regno Unito e all’estero, che ebbe origine a partire dal coro formatosi nell’aprile 2010 al Catterick Garrison. Questo è nato da un’idea di due mogli delle Guardie scozzesi che, mentre i loro mariti erano impegnati in Afghanistan nel 2009, hanno deciso di affiggere dei manifesti presso la guarnigione per incoraggiare e cercare attivamente donne interessate a cantare insieme, per sostenersi mentre i loro mariti erano impegnati in missione.

Il gruppo ha poi ingaggiato un noto insegnante di musica locale e hanno iniziato a mettere insieme un coro composto da mogli, fidanzate e donne di servizio: così è nato il primo coro. Fu poi scritta una lettera al noto maestro di coro Gareth Malone per richiedere il suo aiuto e supporto per il coro. In quel periodo, Malone stava ricevendo consensi per il suo programma televisivo della BBC The Choir e ritenne interessante l’idea di dedicare un’intera stagione di questo programma a questi particolari cori. Nacque così la quarta stagione della serie intitolata The Choir: Military Wives.

L’obiettivo era quello di aiutare le mogli e le fidanzate dei militari attualmente schierati in Afghanistan a esprimersi attraverso il canto. Nel corso della serie, venne formato un coro presso la RMB Chivenor e un altro presso la Royal Citadel di Plymouth. Il culmine della serie televisiva è stata l’esecuzione di Wherever You Are al Festival of Remembrance alla Royal Albert Hall il 12 novembre 2011, alla presenza della Regina Elisabetta II. La canzone è stata ideata da Paul Mealor a partire da estratti di lettere inviate tra le mogli dei militari e i loro partner in servizio. L’organizzazione continua ancora oggi a operare come ente di beneficenza e vanta oltre duemila membri.

Il trailer di La sfida delle mogli e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La sfida delle mogli grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 26 febbraio alle ore 21:10 sul canale La 5.

Fast & Furious 7: trama, cast e canzone del film con Vin Diesel

Da quando si sono accesi i motori di Fast & Furious, nel lontano 2001, la saga è cresciuta film dopo film, arrivando ad essere uno dei franchise più redditizi della storia del cinema. Inizialmente incentrata sulle corse d’auto, la serie ha progressivamente mutato le proprie caratteristiche. Film dopo film si sono infatti aggiunti elementi che l’accomunano sempre di più ai fortunati filoni di film action e di spionaggio. Ormai iconica, la saga ha negli anni visto crescere l’apprezzamento del pubblico. Questo attende infatti come un vero e proprio evento l’uscita di ogni nuovo capitolo. Tra i più apprezzati si annovera Fast & Furious 7, uscito al cinema nel 2015 per la regia di James Wan.

Ormai iconica, la saga ha negli anni visto crescere l’apprezzamento del pubblico, il quale attende come un vero e proprio evento l’uscita di ogni nuovo capitolo. Dal primo capitolo, che guadagnò poco più di 200 milioni, si è infatti passati con gli ultimi titoli ad incassi che superano il miliardo. Ad oggi, la saga vanta un incasso complessivo di quasi 6 miliardi di dollari. Ad aver reso sfortunatamente noto questo settimo capitolo, vi è stata la tragica scomparsa dell’attore Paul Walker, qui omaggiato per l’ultima volta sul grande schermo. L’amore per i fan nei confronti del suo personaggio ha portato il film ad arrivare ad un guadagno di oltre un miliardo e mezzo di dollari nel mondo.

Un successo senza eguali per la saga, capace di offrire grande intrattenimento ma anche tanta emozione. Non manca infatti la tanta adrenalina dei film precedenti, a cui si uniscono sentite riflessioni sulla famiglia, l’amicizia e l’unione che fa la forza. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si parlerà anche della canzone celebre del film, delle auto presenti e delle piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

La trama di Fast & Furious 7

Le vicende hanno luogo in seguito agli eventi del precedente film. Deckard Shaw è in cerca di vendetta per quanto accaduto al fratello Owen. Questi si rivela però essere ancor più pericoloso, e non avrà pace finché Dominic Toretto, l’agente Luke Hobbs e gli altri membri della squadra non saranno eliminati. Per prima cosa, egli attira l’attenzione del gruppo uccidendo Han a Tokyo. Toretto comprende dunque di come la questione sia fortemente personale e non possa essere ignorata. Contattati dall’agente segreto Frank Pretty, il gruppo inizia così a svolgere una serie di ricerche su Deckard e sulla sua pericolosità.

Allo stesso tempo, Toretto e i suoi si troveranno a dover salvare l’hacker Ramsey, prigioniera del mercenario Mose Jakande. La giovane ha infatti sviluppato un invenzione particolarmente pericolosa per la pace mondiale. Con Hobbs fuori gioco, per Toretto e la sua famiglia non sarà semplice portare a termine la missione ed evitare che l’invenzione di Ramsey cada nelle mani sbagliate. La presenza di Shaw renderà il tutto più complesso, con imprevisti attacchi che pongono in serio pericolo i membri del gruppo. Ora più che mai, il gioco di squadra sarà fondamentale per sopravvivere.

Fast & Furious 7 cast

Fast & Furious 7: il cast del film

Ancora una volta il protagonista assoluto è Vin Diesel, nei panni dell’ormai iconico Dominic Toretto. Come sempre, l’attore ha sfoggiato anche in questo caso un’invidiabile forma fisica, che gli ha permesso di prendere personalmente parte a molte delle più spericolate sequenze del film. Jason Statham interpreta qui il pericoloso Deckard Shaw. All’attore era inizialmente stato offerto il ruolo di Owen Shaw, antagonista del precedente film. Statham non poté però accettare il ruolo per via di altri impegni, ma desiderando lavorare con Diesel fece in modo di ottenere il ruolo del villain in questo nuovo capitolo. Tyrese Gibson riprende il ruolo di Roman Pearce, mentre Jordana Brewster interpreta Mia Toretto.

Dwayne Johnson, ormai confermato come membro fisso del cast del film, riprende il ruolo dell’agente Luke Hobbs. L’attore, già noto per il suo possente fisico, si è sottoposto ancora una volta ad un allenamento più massiccio e intensivo del solito. Nel film vi sono poi gli attori Michelle Rodriguez nei panni di Letty, Djimon Hounsou in quelli di Mose Jakande e Kurt Russell per Frank Petty. Chris Bridges è Tej Parker, mentre la lottatrice di wrestling Ronda Rousey interpreta Kara. Nathalie Emmanuel, infine, è Ramsey. L’attore Paul Walker, tragicamente scomparso durante le riprese, è stato sostituito per le scene mancanti dai suoi due fratelli. Il volto e la voce di Walker sono poi stati aggiunti nel processo di postproduzione del film.

Fast & Furious 7: la canzone e la colonna sonora del film

Come i precedenti, anche questo capitolo si è avvalso di una colonna sonora particolarmente ricca e variegata. Tra tutti i brani presenti, però, spicca il memorabile See You Again, cantato da Wiz Khalifa e Charlie Puth. Questo è stato composto come tributo all’attore Paul Walker in seguito alla sua scomparsa. Tale brano, particolarmente struggente, si è da subito affermato come un grandissimo successo, e su YouTube conta oltre 5 miliardi di visualizzazioni. La canzone è stata anche candidata ai Golden Globe e ai Grammy Awards. Ad oggi, è strettamente legata a Walker, al suo ricordo e desiderio di rivederlo ancora, proprio come recita il titolo del brano.

Fast & Furious 7 auto

Le auto presenti in Fast & Furious 7

Anche in questo film sono naturalmente presenti diverse auto, da quelle di lusso a quelle più sportive. In tutto, sono state utilizzate 340 auto e più di 230 sono state distrutte durante la lavorazione, tra cui diverse Mercedes-Benz nere, una Ford Crown Victoria e una Mitsubishi Montero. Solo il 10% delle sequenze d’azione del film sono state generate al computer e, anche in questo caso, gran parte della CGI è stata impiegata semplicemente per cancellare i fili e gli altri marchingegni utilizzati per filmare le auto e i piloti reali o per aggiungere uno sfondo. Di seguito, ecco un elenco di alcune delle auto presenti nel film:

  • Jeep Wrangler
  • Toyota Supra
  • Bugatti Veyron
  • Dodge Viper
  • Audi R8
  • Nissan GTR
  • Subaru Impreza
  • Dodge Challenger 2015
  • Dodge Charger 2015 Prototype
  • McLaren MP4-12C
  • Ferrari 458 Italia
  • W Motors Lykan Hypersport
  • Aston Martin DB9
  • Dodge Charger Toretto 1970
  • Dodge Charger Off Road
  • Camaro 1967
  • Plymouth Barracuda
  • Ford Torino 1969
  • Dodge Charger Maximus 1968
  • Jaguar F-Type
  • Maserati Ghibli

Il trailer di Fast & Furious 7 e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati della saga è possibile fruire di Fast & Furious 7 grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Infinity+, Apple TV, Now, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 26 febbraio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Box office: vittoria per Bob Marley – One Love

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Box office: vittoria per Bob Marley – One Love

Il fine settimana appena concluso ha visto trionfare nuove uscite nelle sale, tra cui anche Bob Marley – One Love, pellicola campione d’incassi del week end appena concluso. Il biopic diretto da Reinaldo Marcus racconta la vita e la carriera del noto cantante reggae. Il film incassa € 411.418 nel fine settimana e supera il milione dal suo arrivo nelle sale il 22 febbraio.

La zona d’interesse conquista il pubblico

Secondo classificato al box office dopo Bob Marley – One Love è La zona d’interesse. Dramma di stampo storico, la pellicola anglo polacca è candidata a ben cinque premi Oscar, tra cui anche miglior film e miglior film straniero. La zona d’interesse, diretto da Jonathan Glazer con Sandra Hüller (Anatomia di una caduta), incassa € 305.296 e sfiora gli 800 mila euro dalla sua uscita nei cinema il 22 febbraio.

Al terzo posto si stabilisce Emma e il giaguaro nero, film d’avventura e basato sulle tematiche del rapporto con la natura e gli animali. Emma e il giaguaro nero raggiunge un incasso di € 279.351 nel week end appena concluso.

Il resto della classifica oltre Bob Marley – One Love

Al  quarto e quinto posto ritroviamo rispettivamente Past Lives, commovente esordio alla regia di Celine Song, e Povere Creature!, grottesca commedia diretta da Yorgos Lanthimos e con Emma Stone.  Past Lives incassa €269.249 nel week end appena concluso e supera i 2 milioni di euro dal suo arrivo nelle sale il 14 febbraio. Povere Creature! invece raggiunge un incasso di €147.807, a fronte di un totale di più di 8 milioni di euro dall’uscita nei cinema italiani il 25 gennaio. Scende al sesto posto Romeo è Giulietta, commedia con Pilar Fogliati e Sergio Castellitto, con un incasso di €144.200, superando il milione di euro dall’arrivo nelle sale il 14 febbraio.

Settimo e ottavo classificato sono Demon Slayer: verso l’allenamento dei pilastri, film tratto dall’omonimo manga e serie anime, e Night Swim, horror soprannaturale con Kerry Condon (Gli spiriti dell’isola). Demon slayer incassa €126.919, mentre Night swim raggiunge un incasso di €112.186.

L’incasso flop di Madame Web

Ultimi due  classificati sono rispettivamente Volare, commedia italiana diretta da Margherita Buy e con Elena Sofia Ricci, e Madame Web, nuova pellicola dei Marvel Studios. Volare incassa €100.708, mentre Madame Web raggiunge un guadagno di €81.897, a fronte di un incasso totale di poco più di un milione di euro dall’arrivo nei cinema il 14 febbraio.

The Mandalorian & Grogu, ecco dove sarà girato il nuovo film di Star Wars!

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Dopo le ultime lavorazione tutte nel Regno Unito, Star Wars “torna” in patria. Secondo abbiamo appreso The Mandalorian & Grogu sarà interamente girato in California: non era mai successo per la saga di Star Wars, almeno per i prodotti cinematografici.

Qualcuno potrebbe pensare ad un eccesso di patriottismo, ma la ragione come spesso accade è puramente fiscale. Lo stato della California ha infatti garantito alla Lucasfilm / Disney uno sgravio fiscale quasi da record: ben 21.755.000 dollari, a patto che le riprese avvengano tutte in loco e diano lavoro a maestranze locali. La proposta è stata ovviamente accettata.

Secondo le prime stime pare che The Mandalorian & Grogu godrà di un budget enorme che si aggira sui 166 milioni di dollari.  Lo sgravio per The Mandalorian & Grogu non è trai più grossi che una produzione hollywoodiana riceve dal suo stesso stato. Infatti non arriva ai 22.400.000 risparmiati da Bumblebee, ma supera sia i 20.200.000 scontati al prossimo ultimo film di Quentin Tarantino The Movie Critic, sia i 20.800.000 che la Disney stessa aveva risparmiato all’epoca girando lì Captain Marvel.

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The Mandalorian & Grogu, tutto quello che sappiamo sul film

The Mandalorian & Grogu inizierà la produzione quest’estate a Los Angeles. Jon Favreau è produttore esecutivo insieme a Filoni e Kennedy, che ha descritto la “nuova storia” come “perfetta per il grande schermo”. Con Pedro Pascal nel ruolo del cacciatore di taglie con l’elmetto Din Djarin, The Mandalorian ha segnato la prima serie televisiva di Star Wars in live-action quando è stata lanciata su Disney+ nel novembre 2019. Nel 2023 è andata in onda la terza stagione, che si è conclusa con l’insediamento di Din e Grogu – il suo apprendista mandaloriano e figlio adottivo – sul pianeta Nevarro, un tempo privo di vegetazione.

È lì che Din diventa un sicario della neonata Nuova Repubblica, stringendo un patto con il Capitano Carson Teva (Paul Sun-Hyung Lee), ranger di Adelphi, per dare la caccia ai resti imperiali ancora fedeli all’Impero caduto. “Sono entusiasta di quello che stiamo facendo in questo momento, ma il film, credo, sarà grandioso“, ha dichiarato recentemente Filoni, sceneggiatore, regista e produttore di The Mandalorian, a ET. “Con Jon al timone, sarà fantastico, e lui ha studiato così bene Star Wars ora, quindi ha una grande stenografia e amo collaborare con lui. Sono entusiasta di condividere il futuro di quello che stiamo facendo“.

The World of Shōgun: aperte le prenotazioni per visitare gratuitamente l’esperienza multisensoriale su Shōgun

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Sono aperte le prenotazioni per visitare gratuitamente The World of Shōgun in arrivo a Milano presso lo spazio espositivo della Casa degli Artisti (Via Tommaso da Cazzaniga, Corso Garibaldi, 89/A), per celebrare il debutto in esclusiva su Disney+ di Shōgun, l’attesissima serie evento globale di FX disponibile con i primi 2 episodi da domani, martedì 27 febbraio. Venerdì 1 e sabato 2 marzo il pubblico potrà vivere un’esperienza multisensoriale dedicata al mondo degli Shōgun e realizzata con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano, per celebrare la cultura e i protagonisti di un’epoca ricca di fascino e tradizioni iconiche.

L’accesso a The World of Shōgun è gratuito ed è consentito solo su prenotazione, l’1 e il 2 marzo dalle 10:00 alle 20:00, fino a esaurimento posti. Prenotazioni e maggiori informazioni sul sito qui.

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In The World of Shōgun il pubblico potrà immergersi nelle atmosfere di un Villaggio del Giappone medievale scoprendone la storia e le arti con scenografie tridimensionali, contenuti video e performing arts dal vivo, con opere d’arte originali che spaziano dalla fine del 1600 al periodo Meiji. Gli spettatori conosceranno i valori dei Samurai (Bushido), le arti legate alla scrittura (Shodo), alla musica, le cerimonie del tè nelle case del piacere (Okiya), le manifestazioni del potere politico e dell’onore militare nelle diverse forme dagli abiti, al cibo, all’architettura. Un percorso interattivo realizzato con la supervisione di Paolo Linetti, direttore del Museo d’Arte Orientale – Collezione Mazzocchi, che farà scoprire la storia e le curiosità di questo periodo, arricchito dall’esposizione di oggetti, costumi originali e opere difficilmente esposte e provenienti dalla collezione Mnemosyne, gallerie d’arte, collezioni private ed Enti istituzionali.

Partner di Disney+ per il lancio della serie FX Shōgun e dell’avventura di The World of Shōgun sarà Suzuki, marchio giapponese noto per la sua lunga storia, la dedizione all’innovazione e la qualità dei suoi prodotti. Inoltre, tenacia e determinazione emergono come valori fondamentali all’interno della serie ma sono gli stessi valori espressi nella filosofia del Marchio Suzuki.

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