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La Storia: recensione dei primi due episodi della serie Rai

La Storia: recensione dei primi due episodi della serie Rai

La ormai totale diffusione delle piattaforme streaming quali Netflix, Prime Video e Disney+, ha portato a sempre un maggiore accantonamento della televisione nazionale, almeno per le fascie più giovani. Il grande pubblico in cerca di qualcosa di nuovo da guardare, lo cerca sempre meno spesso sulla Rai, nonostante qui si possano ritrovare diverse serie degne di nota. Un esempio ne è La Storia, diretta e co-scritta da Francesca Archibugi (Il colibrì). La serie, formata da una stagione di otto episodi, ognuno di circa 50 minuti, è la trasposizione cinematografica del noto omonimo romanzo di Elsa Morante. Nel cast ritroviamo Jasmine Trinca (La dea fortuna, La scuola cattolica) nel ruolo della protagonista Ida, mentre Valerio Mastandrea interpreta Remo. Altre figure importanti del cinema italiano presenti sono Elio Germano (L’incredibile storia dell’isola delle rose, Palazzina Laf) e Asia Argento. I primi due episodi de La Storia, inoltre, erano già stati proiettati in anteprima alla Festa del Cinema di Roma.

La Storia: la guerra attraverso gli occhi di una donna

La Storia racconta le vicende di Ida, una vedova con un figlio, Nino, che vive a Roma. Le vicende del secondo conflitto mondiale fanno da sfondo alla vita di Ida, influenzandola abbondantemente: con l’arrivo in città la donna viene violentata in casa sua da un giovane soldato tedesco. Da questo stupro Ida scoprirà di essere rimasta incinta. Nel frattempo, nel quartiere ebraico di Roma iniziano a circolare delle voci sui rastrellamenti degli ebrei negli altri stati europei da parte delle forze naziste.

I mesi passano e Ida, preoccupata del giudizio altrui, cerca di nascondere il più possibile la propria gravidanza, anche allo stesso Nino. Il ragazzo, un giovane di 16 anni esaltato dalla cultura fascista, non si accorge dello stato della madre fino al ritorno dal campo estivo. La guerra entrerà a quel punto prepotentemente nei quartieri romani, portando i giovani lontani da casa e sostituendoli con le bombe nelle strade.

Ida: il dramma e la vergogna dello stupro

Uno dei primi elementi che salta all’occhio ne La Storia è proprio l’evento iniziale dello stupro. Nel momento in cui le si presenta davanti alla porta di casa il soldato tedesco, Ida non fa alcuna resistenza, lo accoglie nel proprio appartamento. Un tale comportamento è probabilmente dovuto alla paura stessa della figura del soldato tedesco. Dall’altro lato invece il giovane sembra non comprendere l’importanza o la gravità del proprio gesto, che tormenterà il sonno di Ida per tante notti. Il tedesco porta con sé un piccolo fiore in ricordo del momento passato insieme, trattando la donna con gentilezza dopo l’atto in sé.

Ida continua però a sentire vergogna anche della propria gravidanza: non essendo più sposata, ha timore della reazione della gente del quartiere. Per questo motivo decide di partorire in segreto e di nascondere il bimbo, chiamato Useppe, il più possibile.

La storia Jasmine Trinca

Nino e la cultura fascista

Il giovane Nino è invece la rappresentazione perfetta di un giovane fascista: forte, fedele ad un ideale che ancora non comprende fino in fondo e disposto a sacrificare la propria vita per la patria. O almeno, questo è ciò che emerge dalle sue parole: ben presto però si comprende che Nino è in realtà un ragazzo dolce, e molto amorevole nei confronti del piccolo fratellino. Il giovane si limita quindi a ripetere ciò che gli è stato indottrinato dopo anni di scuola fascista, non sapendo realmente in cosa consiste il regime totalitario. Ciò si può notare specialmente nella scena in cui Nino viene deriso dagli adulti nel rifugio antiaereo per le sue farneticazioni fasciste.

Ed è proprio in quella scena di La Storia, come da altre affermazioni fatte da Remo, che si comprende come il popolo non appoggi nettamente il regime, ma semplicemente si tenga lontano dalla politica. Il fascismo è ben noto per essere definito nella filosofia politica come un Totalitarismo imperfetto: oltre al mantenimento di poteri paralleli a Mussolini, quali la monarchia e la Chiesa, qui ci viene mostrato come, nonostante la forte propaganda, i cittadini italiani non abbiano sviluppato in massa un sentimento di forte patriottismo e devozione al regime.

Un dramma con un’interpretazione monotona

Per quanto possa essere discutibile la lentezza ed eccessiva drammaticità de La Storia, questa è più propriamente attribuibile alla Morante più che alla serie in sé e certamente dipende dal gusto personale. Ciononostante, qui è riscontrabile una certa mancanza di pathos e espressività da parte dell’attrice protagonista. La tragicità delle vicende non viene percepita adeguatamente dalla performance di Jasmine Trinca, o almeno questo è ciò che emerge dai primi due episodi: si può solo attendere le prossime settimane per vedere come si evolverà la serie e l’espressività della protagonista.

Adam Driver ha reso il set di Star Wars “più estenuante del dovuto”, mai più franchise per lui

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Adam Driver è sicuro di aver chiuso con Star Wars e con i franchise in generale. Con Daisy Ridley pronta a tornare nel franchise di Star Wars nei panni di Rey in un nuovo film ambientato dopo gli eventi di L’ascesa di Skywalker del 2019, molti fan si chiedono se anche i co-protagonisti di quel film potrebbero prenotare o meno un viaggio di ritorno in una galassia lontana lontana.

Finn di John Boyega e Poe di Oscar Isaac erano vivi alla fine di quel film, il che rende possibile il loro potenziale ritorno, mentre Kylo Ren/Ben Solo di Adam Driver è morto da eroe. Naturalmente, i personaggi spesso ritornano dalla morte in Star Wars, ma a quanto pare non possiamo contare sul fatto che Kylo Ren sia uno di loro.

“Stanno facendo delle cose, ma non con me”, ha detto Adam Driver durante una recente apparizione sul podcast “SmartLess“. “Non ne farò più.” “Hai finito perché il personaggio ha finito?” Il co-conduttore del podcast Sean Haynes ha posto una domanda successiva, alla quale Driver ha risposto: “Sì”.

“‘Star Wars’ è stato molto più estenuante per me… L’ho reso più estenuante di quanto avrebbe dovuto essere”, ha aggiunto Driver. “Non avevo ancora capito lo slancio di un set così grande. Tutte le cose su cui avevo lavorato erano piuttosto piccole e si muovevano piuttosto velocemente… Il regista stabilisce il ritmo del set. Non mi piace controllarlo. Devo adattarmi. Spike Lee e [Steven] Soderbergh girano molto velocemente. Per me non è comodo, ma è lì il film e il loro film, quindi mi adeguo.”

Parlando con The Rich Eisen Show di The Roku Channel, tempo fa, Adam Driver, che ha dato vita in modo memorabile al personaggio di Ben Solo/Kylo Ren nella trilogia del sequel di Star Wars, ha rivelato che molto di ciò che i fan hanno a cuore del personaggio non faceva parte del suo arco narrativo originario.

poi è cambiato –  ha detto Driver – La sua idea era il viaggio opposto a quello di Vader, dove Vader inizia come il più fiducioso, il più impegnato nel Lato Oscuro, e nell’ultimo film è il più vulnerabile e debole, e voleva iniziare dal lato opposto, dove il personaggio era il più confuso e vulnerabile, e alla fine dei tre film sarebbe stato maggiormente impegnato nel Lato Oscuro.” Anche se Driver non specifica chi sia il “lui” in questione, i fan hanno ipotizzato che si sia riferito al regista J.J. Abrams, che ha riavviato la serie di film di Star Wars con Il Risveglio della Forza.

Mentre non si hanno ancora notizie certe su nuovo film di Star Wars, sappiamo che vedremo Adam Driver molto presto in Megalopolis di Francis Ford Coppola.

Natalie Portman: il Metodo? è “un lusso che le attrici donne non possono permettersi”

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La carriera di Natalie Portman ha abbracciato ruoli da premio Oscar e successi Marvel, ma ciò che non ha mai incluso è la recitazione secondo il metodo. In un’intervista con il Wall Street Journal Magazine, la star di May December ha rivelato di non aver mai provato a recitare con il metodo durante la sua carriera – e ha anche detto che una tecnica del genere non è qualcosa che molte donne possono permettersi di fare come attrici.

“Mi sono appassionato molto ai ruoli, ma penso che sia onestamente un lusso che le donne non possono permettersi”, ha spiegato Portman in merito al metodo. “Non penso che i bambini o i partner sarebbero molto comprensivi nei confronti del fatto che mi facessi chiamare da tutti ‘Jackie Kennedy’ tutto il tempo.”

Secondo Portman, diventare un’attrice a tutti gli effetti non sarebbe in linea con il suo ruolo di madre. Questo non vuol dire che non faccia una preparazione seria per i suoi ruoli. Si è formata come ballerina per mesi per entrare nel personaggio di Black Swan, arrivando addirittura a rimodellare la sua dieta limitandosi a mandorle e carote. Ma Portman è ancora in grado di separarsi dal personaggio che interpreta durante la produzione.

I commenti di Portman sulle attrici donne e sul metodo di recitazione seguono una recente dichiarazione della sua collega Carey Mulligan, che non ha mai provato la tecnica fino a poco tempo fa, quando è stata scelta per Maestro di Bradley Cooper.

“C’era una parte di me come attrice che pensava sempre, ‘Beh, non sarò mai uno di quegli attori che mantengono il loro dialetto tra una ripresa e l’altra’”, ha detto a Variety. “C’era una parte di me che era leggermente trattenuta, o forse nervosa all’idea di impegnarsi completamente in qualcosa. Ma questo è ciò che Bradley ha chiesto, in sostanza, all’inizio del processo. Mi ha detto: “Se hai intenzione di farlo, devi farlo completamente, completamente”. Quando lo ha detto, ho pensato “Okay, farò assolutamente tutto”. Farò tutte le ricerche. Farò tutte le cose sul dialetto. Farò di tutto, in modo che quando salirò sul set, sarò in grado al 100% di sentirmi come se fossi sul palco e avere quella sensazione di ‘non ricordo cosa è successo.'”

Cooper, d’altra parte, è noto per rimanere nel personaggio durante la produzione e per aver adottato tecniche di recitazione del Metodo, così come altri attori come Daniel Day-Lewis, Jared Leto e Jeremy Strong. La reputazione di Jared Leto come attore del Metodo è così onnipresente che recentemente lui stesso di è preso in giro durante la presentazione ai Golden Globes del 2024.

Astra TV Awards: è il trionfo di The Boys

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Astra TV Awards: è il trionfo di The Boys

The Boys di Prime Video ha raccolto il maggior numero di vittorie agli Astra TV Awards, ottenendo sei trofei, tra cui la migliore serie drammatica in streaming. Secondo posto a Succession della HBO con cinque vittorie, tra cui quella per la migliore serie drammatica.

Organizzati dalla recentemente ribattezzata Hollywood Creative Alliance, gli Astra TV Awards, anch’essi ribattezzati, erano precedentemente noti come HCA TV Awards. Gli Astra sono unici nel separare trasmissione, cavo e streaming nelle rispettive categorie.

Ecco tutti i vincitori degli Astra TV Awards

BROADCAST / NETWORK AWARDS

Best Broadcast Network Drama Series: Will Trent (ABC)

Best Cable Drama Series: Succession (HBO)

Best Actor in a Broadcast Network or Cable Drama Series: Pedro Pascal – The Last of Us (HBO)

Best Actress in a Broadcast Network or Cable Drama Series: Sarah Snook – Succession – (HBO)

Best Supporting Actor in a Broadcast Network or Cable Drama Series: Matthew Macfadyen – Succession (HBO)

Best Supporting Actress in a Broadcast Network or Cable Drama Series: Rhea Seehorn – Better Call Saul (AMC)

Best Writing in a Broadcast Network or Cable Drama Series: Succession – Jesse Armstrong, Connor’s Wedding (HBO)

Best Directing in a Broadcast Network or Cable Drama Series: Succession – Mark Mylod, Connor’s Wedding (HBO)

Best Broadcast Network or Cable Limited Series: A Small Light (NatGeo)

Best Broadcast Network or Cable TV Movie: Black Girl Missing (Lifetime)

Best Actor in a Broadcast Network or Cable Limited Series or TV Movie (Tie): Michael Shannon – George & Tammy (Showtime) and Alexander Skarsgård – Documentary Now! (IFC)

Best Actress in a Broadcast Network or Cable Limited Series or TV Movie: Jessica Chastain – George & Tammy (Showtime)

Best Supporting Actor in a Broadcast Network or Cable Limited Series or TV Movie: Liev Schreiber – A Small Light (NatGeo)

Best Supporting Actress in a Broadcast Network or Cable Limited Series or TV Movie: Hannah Waddingham – Tom Jones: Masterpiece (PBS)

Best Directing in a Broadcast Network or Cable Limited Series or TV Movie: A Small Light – Susanna Fogel, Pilot (NatGeo)

Best Broadcast Network Comedy Series: Abbott Elementary (ABC)

Best Cable Comedy Series: Party Down (Starz)

Best Actor in a Broadcast Network or Cable Comedy Series: Utkarsh Ambudkar – Ghosts (CBS)

Best Actress in a Broadcast Network or Cable Comedy Series: Quinta Brunson – Abbott Elementary (ABC)

Best Supporting Actor in Broadcast Network or Cable Comedy Series: Tyler James Williams – Abbott Elementary (ABC)

Best Supporting Actress in Broadcast Network or Cable Comedy Series: Danielle Pinnock – Ghosts (CBS)

Best Writing in Broadcast Network or Cable Comedy Series: What We Do In The Shadows – Ayo Edebiri & Shana Gohd, Private School (FX)

Best Directing in Broadcast Network or Cable Comedy Series: Party Down – Ken Marino, KSGY-95 Prizewinner’s Luau (Starz)

Best Guest Actor in a Drama Series: Nick Offerman – The Last of Us (HBO)

Best Guest Actress in a Drama Series: Regina Taylor – CSI: Vegas (CBS)

Best Guest Actor in a Comedy Series: Pedro Pascal – Saturday Night Live (NBC)

Best Guest Actress in a Comedy Series: Ayo Edebiri – Abbott Elementary (ABC)

Best Broadcast Network or Cable Animated Series or Television Movie: South Park (Comedy Central)

Best Talk Series: The Daily Show With Trevor Noah (Comedy Central)

Best Variety Series or Special: A Black Lady Sketch Show (HBO)

Best Broadcast Network or Cable Documentary: Love to Love You: Donna Summer (HBO)

Best Broadcast Network or Cable Nonfiction Series: 30 for 30 (ESPN)

Best Contemporary Costumes: RuPaul’s Drag Race (MTV)

Best Game Show: Jeopardy Masters (ABC)

Best Cable Reality or Competition Series: RuPaul’s Drag Race (MTV)

Best Broadcast Network Reality Show or Competition Series: MasterChef (FOX)

Best Casting in a Comedy Series: Ghosts (CBS)

STREAMING PROGRAM AWARDS:

Best Streaming Comedy Series: The Marvelous Mrs. Maisel (Prime Video)

Best Actor in a Streaming Comedy Series: Jeremy Allen White – The Bear (FX on Hulu)

Best Actress in a Streaming Comedy Series: Rachel Brosnahan – The Marvelous Mrs. Maisel (Prime Video)

Best Supporting Actor in a Streaming Comedy Series: James Marsden – Jury Duty (Freevee)

Best Supporting Actress in a Streaming Comedy Series (Tie): Ayo Edebiri – The Bear (FX on Hulu) and Christina Ricci – Wednesday (Netflix)

Best Writing in a Streaming Comedy Series: The Bear – Christopher Storer – System (FX on Hulu)

Best Directing in a Streaming Comedy Series: UnPrisoned – Numa Perrier, Nigrescence (Hulu)

Best Streaming Limited Series: Beef (Netflix)

Best Streaming Movie: Weird: The Al Yankovic Story (Roku)

Best Actor In a Streaming Limited Series or TV Movie: Evan Peters – Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story (Netflix)

Best Actress in a Streaming Limited Series or TV Movie: Ali Wong – Beef (Netflix)

Best Supporting Actor in a Limited Series or Streaming Movie: Paul Walter Hauser – Black Bird (Apple TV+)

Best Supporting Actress in a Limited Series or Streaming Movie: Niecy Nash-Betts – Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story (Netflix)

Best Writing in a Streaming Limited Series or TV Movie: Weird: The Al Yankovic Story – Al Yankovic & Eric Appel (Roku)

Best Directing in a Streaming Limited Series or TV Movie: Beef – Lee Sung Jin, Figure of Light – (Netflix)

Best Streaming Drama Series: The Boys (Prime Video)

Best Actor in a Streaming Drama Series: Antony Starr – The Boys (Prime Video)

Best Actress in a Streaming Drama Series: Keri Russell – The Diplomat (Netflix)

Best Supporting Actor in a Streaming Drama Series: Jensen Ackles – The Boys (Prime Video)

Best Supporting Actress in a Streaming Drama Series (Tie): Elizabeth Debicki  – The Crown (Netflix) and Jeri Ryan, Star Trek: Picard (Paramount+)

Best Directing in a Streaming Drama Series: The Boys – Nelson Cragg, Herogasm (Prime Video)

Best Writing in a Streaming Drama Series: Star Trek: Picard – Terry Matalas, The Last Generation (Paramount+)

Best Short Form Series: Carpool Karaoke: The Series (Apple TV+)

Best Streaming Animated Series or TV Movie: Attack on Titan (Crunchyroll)

Best Streaming Documentary Movie: Judy Blume Forever (Prime Video)

Best Streaming Nonfiction Series: The Reluctant Traveler with Eugene Levy (Apple TV+)

Best Fantasy or Science Fiction Costumes: Wednesday (Netflix)

Best Period Costumes: The Crown (Netflix)

Best Original Song: “Your Personal Trash Man Can” – The Marvelous Mrs. Maisel (Prime Video)

Best Main Title Design: Only Murders in the Building (Hulu)

Best Stunts: The Boys (Prime Video)

Best Streaming Reality or Competition Series: Love is Blind (Netflix)

Best Casting in a Drama Series: The Boys (Prime Video)

Best Casting in a Limited Series or TV Movie: Weird: The Al Yankovic Story (Roku)

Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo: facciamo la conoscenza di Ares, il dio della Guerra!

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In una clip dal quinto episodio di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo possiamo vedere Ares, il dio della Guerra, interpretato da Adam Copeland.

Ares, intimidatorio e concreto, incarica Percy, Annabeth e Grover di recuperare il suo scudo da un vicino parco divertimenti. In cambio, Ares li aiuterà a raggiungere gli Inferi, che è dove i tre credono si trovino il fulmine di Zeus e la madre di Percy. Come ogni impresa che gli dei affidano ai semi-dei e agli eroi, c’è una buona probabilità che si tratti di una trappola o di un compito estremamente folle da portare a termine.

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo racconta la fantastica storia di un moderno semidio dell’età di 12 anni, Percy Jackson, che sta iniziando ad accettare i suoi nuovi poteri divini quando il dio del cielo, Zeus, lo accusa di aver rubato il suo fulmine maestro. Con l’aiuto dei suoi amici Grover e Annabeth, Percy deve intraprendere l’avventura di una vita per ritrovarlo e riportare l’ordine nell’Olimpo.

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo è interpretata da Walker Scobell (Percy Jackson), Leah Sava Jeffries (Annabeth Chase), Aryan Simhadri (Grover Underwood) e vede la presenza di guest star come Lin-Manuel Miranda (Ermes), Megan Mullally (Alecto alias Signora Dodds), Toby Stephens (Poseidone), Virginia Kull (Sally Jackson), Jason Mantzoukas (Dioniso alias Signor D), Jay Duplass (Ade), Glynn Turman (Chirone alias Signor Brunner), il compianto Lance Reddick (Zeus), Adam Copeland (Ares), Charlie Bushnell (Luke Castellan), Dior Goodjohn (Clarisse La Rue), Jessica Parker Kennedy (Medusa), Olivea Morton (Nancy Bobofit), Suzanne Cryer (Echidna), Timm Sharp (Gabe Ugliano) e Timothy Omundson (Efesto).

Basata sulla saga di libri best-seller della Disney Hyperion del pluripremiato autore Rick Riordan, edita in Italia da Mondadori, e creata da Rick Riordan e Jon Steinberg, Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo vede tra i produttori esecutivi Steinberg e Dan Shotz, insieme a Rick Riordan, Rebecca Riordan, Ellen Goldsmith-Vein di The Gotham Group, Bert Salke, Jeremy Bell e D.J. Goldberg di The Gotham Group, James Bobin, Jim Rowe, Monica Owusu-Breen, Anders Engström e Jet Wilkinson.

Rachel Brosnahan sulla sua versione di Lois Lane: “Stiamo mettendo la nostra impronta sui personaggi”

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Dismessi per sempre i panni di Midge Maisel, Rachel Brosnahan è ora pronta a dare vita a un personaggio iconico della cultura pop: Lois Lane. In Superman: Legacy di James Gunn, lei e David Corenswet sono stati scelti per interpretare i protagonisti del film, raccogliendo un’eredità importante che copre cinquant’anni di storia del cinema.

In occasione dei Golden Globe 2024, dove ha partecipato in qualità di nominata proprio per La Fantastica Signora Maisel, Rachel Brosnahan ha rotto il silenzio sul ruolo di Lois Lane e ha commentato la sua preparazione per il ruolo: “Abbiamo avuto molte conversazioni interessanti, David [Corenswet] e io, con James Gunn, il regista, e abbiamo parlato molto di dove questo progetto si inserisce, si spera, nel canone dei ‘Superman’ che conosciamo. Stiamo mettendo la nostra impronta sui personaggi” dice Brosnahan. Alla domanda se indosserà un paio di occhiali come intrepida reporter del Daily Planet, ha risposto: “Non lo so in realtà. Forse. Non siamo ancora arrivati a quel punto con le prove”.

Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul film

Superman: Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi. Il casting, come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. María Gabriela De Faría sarà il villain “The Engineer”. Superman sarà supportato da Lanterna Verde (Nathan Fillion), Hawkgirl (Isabela Merced), Mister Terrific (Edi Gathegi) e Metamorpho (Anthony Carrigan). Nicholas Hoult sarà invece Lex Luthor.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. È però confermata anche la presenza della Fortezza della Solitudine. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori e ciò ha permesso al film di non subire particolari ritardi. Ad oggi, infatti, è confermato che Superman: Legacy rispetterà la data di uscita prevista, arrivando in sala l’11 luglio 2025. Le riprese dovrebbero invece avere inizio a marzo 2024.

What If…? Come ha fatto Captain Carter a sopravvivere all’uso delle Gemme dell’Infinito?

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Nel finale della seconda stagione di What If…?, Captain Carter e Kahhori si uniscono per combattere Strange Supreme. Il malvagio Stregone aveva rapito innumerevoli Varianti che considerava assassini dell’universo per inserirli in una macchina che poteva ricreare la realtà che aveva distrutto e, soprattutto, riportare indietro Christine Palmer. Durante la battaglia finale, Kahhori è stata in grado di impugnare il Mjolnir mentre Captain Carter ha messo le mani su tutte e sei le Gemme dell’Infinito – insieme a vari altri artefatti dell’MCU come la corona di Hela – nel tentativo di abbattere Strange.

Inevitabilmente, i commenti in merito al gesto di Captain Carter non si sono fatti attendere, dato che, nella continuity Marvel, chiunque abbia usato tutte e sei le Gemme dell’Infinito contemporaneamente ha subito conseguenze importanti (Thanos, Hulk, Iron man). In un’intervista con Phase Zero (tramite Toonado.com), il regista Bryan Andrews di What If…? ha risposto alle domande sulla capacità di Cap di usare le Pietre.

“Quando Kahhori le invia quelle gemme, sono circondate dal suo potere. C’è uno strato di energia di gemma spaziale che la protegge dalla morte definitiva, quindi, fondamentalmente, [è] un po’ come la copertura protettiva quando acquisti un nuovo disco, per quelle persone che comprano ancora i dischi… la lucentezza della plastica attorno al vinile, o qualsiasi altra cosa, se vuoi.” “Ma lo vedi quando le gemme volano verso di lei, c’è quel debole bagliore blu attorno a ciascuna delle pietre,” ha continuato Andrews. “Fondamentalmente ha proprio come un piccolo guanto protettivo, quindi non morirà immediatamente.”

È una spiegazione che può soddisfare gli spettatori e lo sceneggiatore dell’episodio, Matt Chauncey, è poi intervenuto per aggiungere: “All’inizio, se guardi, quando indossa l’armatura, non usa mai tutte le pietre contemporaneamente. Solo un paio si illuminano, in modo tale da non doverle far subire le conseguenze di tutte le gemme attive, come invece abbiamo visto è successo sui nostri personaggi in live-action.”

Si prevede che Captain Carter e Kahhori saranno entrambi figure centrali nella stagione 3 di What If…?, probabilmente come parte di una nuova squadra di eroi assemblata da l’Osservatore. Tutti gli episodi di What If…? delle stagioni 1 e 2 sono disponibili in streaming su Disney+.

Madame Web, nuovi video mostrano uno sguardo approfondito al cast

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Mentre è sempre più vicino l’arrivo di Madame Web al cinema, la SONY comincia a spingere sull’acceleratore della promozione, proponendo nuovi contenuti video del film con protagonista Dakota Johnson, mostrando l’interessante cast del film. Ecco di seguito i video:

https://twitter.com/SonyPicturesIRL/status/1744287895098097978?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1744287895098097978%7Ctwgr%5E4c8fd8e8b39daf2803ba15a7f902ffd3d2dbffc4%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Fspider_man%2Fmadame-web%2Fmadame-web-promo-video-and-banner-feature-expanded-looks-at-characters-superhero-identities-a208733

Madame Web è basato su un personaggio del mondo dei fumetti Marvel creato da Dennis O’Neil e John Romita Jr. Il film è diretto da S. J. Clarkson (Orange Is the New Black, Jessica Jones, Anatomy of a Scandal) da una sceneggiatura di Claire Parker e S. J. Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista, insieme a Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela Merced, Tahar Rahim, Mike Epps, Emma Roberts e Adam Scott. Madame Web sarà nelle sale italiane nel 2024 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

Madame Web, il trailer

“Nel frattempo, in un altro universo…”, Madame Web è la storia delle origini di una delle eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel. Dakota Johnson interpreta la protagonista, Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con poteri di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni del suo passato, stringe un legame con tre giovani donne destinate a un futuro straordinario ma che dovranno sopravvivere a un presente pieno di minacce.

Connie Nielsen commenta il suo ritorno nei panni di Lucilla ne Il gladiatore 2

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La star del Gladiatore Connie Nielsen parla del suo “folle” ritorno in Il gladiatore 2 esprimendo la sua eccitazione all’arrivo del sequel del film fanta-storico di Ridley Scott.

Parlando con Screen Rant, Nielsen ha dichiarato di voler far parte de Il gladiatore 2 anche 25 anni dopo l’uscita del film. Per Nielsen, tornare per il sequel è un’esperienza “super emozionante”. “È stato pazzesco. È stato pazzesco e un vero privilegio. Continuo a dire la parola privilegio, ma è quello che sento. È stato anche super emozionante. Faccio fatica a trovare le parole. È stato pazzesco e sorprendente,” ha detto.

Connie Nielsen ha interpretato il ruolo di Lucilla, la sorella maggiore del malvagio Commodo (Joaquin Phoenix), nel film Il Gladiatore del 2000 e riprenderà il suo ruolo nel sequel sempre diretto da Ridley Scott. Nielsen è l’unico membro del cast originale a tornare per Il Gladiatore 2, poiché il personaggio di Russell Crowe chiaramente muore nel finale, così come quello di Joaquin Phoenix, mentre Djimon Hounsou, che originariamente sarebbe dovuto tornare come Juba, ha successivamente annunciato la sua assenza dal cast. Il ritorno di Connie Nielsen per Il Gladiatore 2 è stato confermato lo scorso aprile.

Chi c’è nel cast de Il gladiatore 2?

Il gladiatore 2 è diretto da Ridley Scott e si basa su una sceneggiatura scritta da David Scarpa. A guidare l’atteso sequel è Paul Mescal nel ruolo di Lucio, il figlio di Lucilla e nipote dell’imperatore Commodo del primo capitolo. A Paul Mescal si aggiungono i membri del cast Connie Nielsen nel ruolo di Lucilla e Derek Jacobi in quello di Gracco. Nel cast ci saranno anche Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Lior Raz e altri ancora.

Il gladiatore 2  è prodotto da Ridley Scott, Michael Pruss, Douglas Wick e Lucy Fisher. Il film è considerato una produzione in joint-venture tra Paramount, Universal Pictures, Scott Free Productions e Parkes/MacDonald Productions. Ricordiamo che Russell Crowe non è coinvolto in alcun modo nel progetto, specialmente alla luce del fatto che il suo Massimo muore, appunto, al termine del primo film. La produzione de Il gladiatore 2 è ripresa all’inizio del mese dopo la fine degli scioperi a Hollywood. Attualmente il film dovrebbe arrivare nelle sale il 22 novembre 2024.

Deadpool accetta un Creative Arts Emmy Award al posto di Ryan Reynolds, il video

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Ryan Reynolds ha indossato la maschera di Deadpool per accettare il suo Creative Arts Emmy Award. La star di Deadpool ha sorpreso i fan con un esilarante discorso di ringraziamento nei panni del Mercenario Chiacchierone. Mentre la stagione dei premi di Hollywood si è accesa con i Creative Arts Emmy Awards 2024 e i Golden Globes che si sono svolti lo scorso fine settimana, uno dei principali vincitori dei Creative Arts Emmy è stato il documentario sportivo Welcome to Wrexham, che racconta il dietro le quinte del AFC Wrexham, una squadra di calcio di proprietà di Ryan Reynolds e Rob McElhenney.

Deadpool ha accettato il premio “al posto” dell’attore, riferendosi scherzosamente a Reynolds come “Mr. Lively”, in riferimento alla moglie dell’attore Blake, portando avanti la gag di Deadpool che si riferisce a Ryan Reynolds come a un’entità separata e non all’attore che lo interpreta.

Deadpool ha dichiarato: “Il signor Lively non poteva essere qui per accettare questo Emmy rotto, quindi mi ha mandato per suo conto. Prima di tutto, Wrexham, ti amiamo. Grazie per aver permesso a Rob e all’altro ragazzo di raccontare la tua storia. Vorremmo anche ringraziare l’accademia per questo onore e per non averci chiesto di partecipare allo show televisivo con le vere celebrità. Ringraziamo anche FX e Disney per il loro supporto, e in cambio, Mr. Lively promette di non rovinare il mio prossimo film. Infine, per gli Oscar che sono in arrivo, forse potremmo ottenere un cenno simbolico agli effetti visivi l’anno prossimo, la quantità di lavoro su La faccia di Hugh e Ryan da sola vale almeno una nomination.

Welcome to Wrexham ruota attorno al tentativo di Reynolds e McElhenney di dare nuova vita alla terza squadra di calcio professionistica più antica del mondo. Nonostante non abbiano alcuna esperienza precedente nella gestione di squadre sportive, la serie approfondisce il loro viaggio ed esplora le prestazioni della squadra sotto la loro proprietà. Sottolineando le aspirazioni della coppia di elevare la squadra e avere un impatto positivo sulla comunità di Wrexham, il documentario ha portato a casa cinque Emmy Awards.

Mark Hamill ha finalmente incontrato sua “madre”…

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Mark Hamill ha finalmente incontrato sua “madre”…

Domenica notte, Mark Hamill ha finalmente incontrato sua “madre” Natalie Portman. Entrambi gli attori hanno partecipato alla cerimonia dei Golden Globe 2024 in veste di presentatori (portman era anche nominata per May December), e in questa occasione i due, incontratisi per la prima volta in carne e ossa, hanno potuto scattare questa foto per la gioia dei fan di Star Wars.

Sebbene infatti Padme Amidala (Natalie Portman) sia la madre di Luke Skywalker (Mark Hamill) nel franchise di Star Wars ed entrambi rappresentino il mito fondatore dell’universo creato da George Lucas, non sono mai apparsi nello stesso film.

A condividere la fotografia è stato lo stesso Mark Hamill, che sui suoi social ha scritto: “Ora finalmente ho conosciuto mia “madre”, grazie ai Golden Globe Awards”. Ecco la fotografia di seguito:

Jennifer Lawrence ha usato una controfigura per la scena di nudo in Fidanzata in affitto?

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Dopo una pausa di qualche anno, Jennifer Lawrence ha fatto il suo ritorno al cinema nel 2023 con Fidanzata in affitto, commedia in cui interpreta una personaggio sopra le righe e che le è valso una nomination ai Golden Globe 2024. Nel film, Lawrence compare completamente nuda su una spiaggia, mentre litiga e picchia dei ragazzi.

Nonostante alcune inevitabili reazioni all’umorismo non proprio convenzionale del film, Fidanzata in affitto è stato generalmente ben accolto dal pubblico, in particolare grazie all’interpretazione di Lawrence che ha una verve comica davvero spiccata. Jennifer Lawrence ha commentato la scena di nudo, dichiarando che era completamente d’accordo a realizzarla.

Nonostante quello che si vocifera, Jennifer Lawrence però non ha ricorso a nessuna controfigura per la scena della spiaggia. La scena presenta sia Maddie che Percy (Andrew Barth Feldman) che fanno il bagno nudi in spiaggia, ad un certo punto si rendono conto che un gruppo di adolescenti turbolenti sta rubando i loro vestiti lasciati incustoditi sul bagnasciuga. Maddie esce dall’oceano all’inseguimento dei burloni e comincia a picchiarli in modo esilarante per riprendersi i vestiti.

Lawrence ha rivelato a Variety che in molti le hanno chiesto più volte se fosse sicura di voler fare quella scena in quel modo. Lawrence ha risposto con completo entusiasmo e sostegno alla sua decisione: “Tutti nella mia vita e nel mio team hanno fatto la stessa cosa: “Sei sicura?” Sei sicura? Sei sicura?” Non ci ho pensato due volte. Ho pensato che fosse davvero divertente.”

La scena della rissa sulla spiaggia è stata girata con assoluta professionalità e con tutte le misure possibili per garantire che tutti fossero a proprio agio, compresi i coordinatori professionisti dell’intimità su un set chiuso. Sebbene Jennifer Lawrence avrebbe sicuramente potuto scegliere di usare una controfigura per la scena memorabile, ha scelto di farlo da sola.

Echo: parlano i protagonisti Alaqua Cox e Vincent D’Onofrio

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Echo: parlano i protagonisti Alaqua Cox e Vincent D’Onofrio

Arriva il 10 dicembre su Disney+ Echo, la nuova serie Marvel prodotto con la piattaforma sotto l’etichetta Marvel Spotlight. Protagonista della mini-serie è Alaqua Cox, che torna nei panni di Maya Lopez dopo aver esordito in Hawkeye e aver incrociato il suo cammino con Clint Barton e Kate Bishop. Soprattutto la vedremo tornare in azione al fianco e contro Wilson Fisk/Kingpin, di nuovo interpretato dall’ottimo Vincent D’Onofrio, che torna ufficialmente al ruolo dopo diversi anni e diversi interrogativi.

Cox ha così raccontato la sua Maya: “Maya è una indigena sorda che ha una famiglia biologica e una famiglia adottiva, e sta cercando di riconnettersi con la prima dopo aver scoperto che la sua famiglia adottiva, suo zio in particolare, l’ha tradita. Quindi, torna nei luoghi della sua infanzia per riconnettersi con la sua famiglia biologica e cercare di riscoprire una vita diversa. Questo aspetto mi suggerisce che tutti possiamo imparare da lei e riconnetterci con le nostre radici.

Echo serie tv 2023Per molti aspetti siamo simili, anche io sono cresciuta con qualche trauma. Per esempio, da piccola mi hanno amputato una gamba. Quindi, da bambina ho subito diversi tipi di interventi chirurgici. E quindi, questo mi ha reso una guerriera, in un certo senso. E lei, Maya, ha subito non solo la morte di sua madre, ma anche altri eventi tragici. Quindi, entrambe abbiamo esperienze traumatiche diverse. Questo aspetto ci accomuna, siamo entrambe delle dure. E poi, quando ho ottenuto il ruolo, ho lavorato con una squadra di stunt e ho imparato molto anche io, perché anche se ho sempre fatto sport, non avevo mai fatto le acrobazie che fa Maya. È stato molto divertente e anche molto impegnativo, quella era la parte più importante del progetto. Quindi è stato un viaggio divertente per me.”

Sull’aspetto della rappresentazione, l’interprete di Echo spiega: “Sono molto orgogliosa di poter portare avanti questo progetto, essere una rappresentante delle popolazioni indigene su questa piattaforma. Penso che sia fantastico avere persone autentiche scelte per questi ruoli, perché ci permettono di offrirne una rappresentazione autentica, lo stiamo facendo nel modo giusto.”

Suo contraltare, figura imponente e di alto livello sia nel mondo del cinema e della tv che nel mondo dei fumetti, Vincent D’Onofrio torna in scena dopo una breve apparizione in Hawkeye e dopo l’interpretazione di successo in Daredevil di Netflix. Vestito di bianco, completamente calvo e assolutamente temibile, il suo Kingpin è senza dubbio uno degli aspetti di Echo che il pubblico non vede l’ora di esplorare.

Kingpin cattivo marvel“Penso che il personaggio fosse così amato e carismatico già nei fumetti – esordisce D’Onofrio – Sono stato fortunato ad avere l’opportunità, a cominciare dallo show Netflix, ad avere la possibilità di interpretarlo di nuovo in una veste nuova, perché ora la scrittura mi dà la possibilità di portare avanti il personaggio. Penso che con la sua partecipazione alla storia di Maya, con Echo, Fisk venga davvero messo a fuoco per bene, rappresentato meglio. Ha un aspetto più grintoso ed ha una storia più emozionante anche per il suo legame con Maya. Credo che questo sia il modo più adatto per raccontare questo personaggio.”

Vincent D’Onofrio è un veterano della recitazione, vanta addirittura una collaborazione con Stanley Kubrick, eppure sembra davvero sorpreso di come ha lavorato l’esordiente Alaqua Cox a Echo. “Potrei dire mille cose sulla tecnica, la recitazione, il metodo… ma sono rimasto impressionato ogni giorno ed è stato fantastico. Ovviamente la scrittura ha una grande responsabilità in questo processo, e io ho cercato in tutti i modi di dare corpo a questo personaggio. Ma poi, arriva il giorno in cui partono le macchine da presa, e lei, Alaqua, è lì a tutti gli effetti. E sono stato in grado di reagire ai suoi stimoli e mi sentivo molto fortunato a poter rappresentare questi personaggi nel loro rapporto quasi padre-figlia. Raccontiamo un tipo di relazione molto intensa. E a tutto questo va aggiunta la componente mitologica della Marvel, la lotta tra bene e male. E proprio la combinazione di queste due cose, funziona così bene perché è tutto fondato su emozioni vere.”

Sul fatto che torna a interpretare Wilson Fisk per una terza volta in Echo, Vincent D’Onofrio spiega: “Ogni volta che ho interpretato questo personaggio, è stato per una trama diversa. Penso che non importi di quale personaggio si tratta, devo partire sempre dalla storia e dalla scrittura. E così, c’era la versione Netflix. E poi c’era la versione Hawkeye. E lì mi mettevo al servizio della storia che era stata scritta. E in Echo è la stessa cosa. Voglio dire, i miei gusti personali sono diversi, ma il mio lavoro è servire la storia. E così, ho l’opportunità di evolvermi continuamente.”

In un ultimo accorato complimento alla sua co-star, Vincent D’Onofrio conclude: “Ci vuole talento e fegato, e la ragazza ha portato avanti lo spettacolo come una professionista. Sai, non c’è proprio niente che le si possa dire, è stata impressionante.”

Aquaman e il Regno Perduto conferma il suo sorprendente successo al box office

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Grazie ad una performance sorprendentemente solida nei mercati esteri, in particolare in Cina, l’ultimo film dell’ormai defunto DC Extended Universe, Aquaman e il Regno Perduto sta raccogliendo consensi maggiori del previsto al botteghino. Questo fine settimana ha segnato una doppia vittoria per il sequel, che ha debuttato con risultati deboli a dicembre. Ora, però, Aquaman 2 ha ormai superato la soglia dei 100 milioni di dollari a livello nazionale e la soglia dei 300 milioni di dollari a livello mondiale.

Il film ha incassato oltre 10 milioni di dollari a livello nazionale questo fine settimana e altri 50 milioni dai mercati esteri nell’ultima settimana. Il bottino internazionale di Aquaman e il Regno Perduto ammonta ora a 234 milioni di dollari, il che porta il suo totale globale cumulativo a 334 milioni di dollari. Il film ha avuto particolare successo nel formato IMAX, incassando un totale complessivo di oltre 30 milioni di dollari, di cui 10 milioni provenienti dal Regno di Mezzo. Il film diretto da James Wan con Jason Momoa ha già superato The Marvels e The Flash, che hanno concluso le loro corse globali rispettivamente con 205 milioni di dollari e 270 milioni di dollari. Il film ora punterà a superare Black Adam del 2022, che ha concluso la sua corsa nelle sale con poco più di 390 milioni di dollari in tutto il mondo.

Leggi la recensione di Aquaman e il Regno Perduto

Grazie alla forte performance internazionale, per il film ci sono in palio un incasso finale di oltre 400 milioni di dollari. Aquaman e il Regno Perduto ha avuto una produzione travagliata, con cambiamenti dietro le quinte nel DCEU che hanno influenzato la storia. Sia Michael Keaton che Ben Affleck, ad esempio, avevano filmato dei cameo come le rispettive versioni di Batman, ma nessuno dei due appare nel film finale. Aquaman 2 conclude il DCEU, iniziato nel 2013 con L’Uomo d’Acciaio di Zack Snyder.

Golden Globe 2024: i divertenti momenti fuori onda tra le star

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Golden Globe 2024: i divertenti momenti fuori onda tra le star

Tutti dicono che i Golden Globe sono la festa più bella di Hollywood, nonostante il fatto che siano effettivamente solo l’apripista di una stagione che vede susseguirsi party e cerimonie di ogni tipo. Ma come mai? Ebbene, se lo chiedeste a qualunque star, risponderebbe “perché durante la premiazione c’è l’open bar”, come ha tenuto a specificare anche Mark Hamill durante la cerimonia della notte scorsa.

Guardando la diretta direttamente dal sito della HFPA, abbiamo immortalato alcuni dei momenti più belli e divertenti che si sono svolti trai tavoli degli invitati, durante gli stacchi pubblicitari, mentre le star sono intente a bere, chiacchierare e salutarsi, in un grande e insolito convegno di volti celebri.

Leonardo DiCaprio resta idratato

Ryan Gosling si complimenta con Robert Downey Jr.

Pom Klementieff e Karen Gillan ricordano i tempi sul set Marvel

Timothée Chalamet e Kylie Jenner i più innamorati della serata

Jared Leto benedice i suoi interlocutori

Bill Hader e Taylor Swift si preparano per un selfie

Harrison Ford e Robert De Niro si scambiano segreti

Meryl Streep e Steven Spielberg si salutano con calore

Julia Garner festeggia la vincitrice Billie Eilish

Jennifer Lawrence fa scoppiare dal ridere Naomi Watts

Steven Spielberg condivide perle di saggezza con Bruce Springsteen e sua moglie

Greg Williams fotografa le star… tanto per cambiare

Selena Gomez aggiorna Taylor Swift in merito a qualcosa di molto interessante…

Quinta Brunson e Rachel Brosnahan si consolano tra nominate non vincitrici

Christopher Nolan, intervista al regista di Oppenheimer: “La relazione tra i film e il tempo mi ha sempre affascinato”

Trai registi più riconoscibili della contemporaneità, Christopher Nolan si avvia da protagonista nella stagione dei premi 2024, grazie al grande successo di critica e pubblico di Oppenheimer, che al momento gli è già valso 5 Golden Globe, tra cui miglior film drammatico e soprattutto migliore regia. È la prima volta che la Hollywood Foreign Press Association riconosce infatti il lavoro di Nolan dietro alla macchina da presa.

Ma com’è nato il progetto di Oppenheimer, cosa lo ha spinto a addentrarsi così in profondità nel conflitto etico e morale dello scienziato che ha a tutti gli effetti inventato l’arma di distruzione di massa più temibile mai concepita dall’uomo? Abbiamo incontrato Christopher Nolan, a New York ed ecco cosa ci ha detto.

Quale è stata la scintilla che l’ha spinta a voler dirigere un film su Robert Oppenheimer?

<<Si è trattato di una confluenza di fattori in realtà. Essendo cresciuto nel regno Unito, gli anni ‘80 li ho vissuto all’insegna della minaccia di una guerra nucleare. Nella cultura di quel decennio era un problema ben presente. Gli Stati Uniti progettavano missili, c’erano proteste praticamente ovunque. La prima volta che ho sentito il nome di Oppenheimer è stato grazie a Sting e alla sua canzone Russians. Sapevo della sua associazione con la bomba atomica, ma ho sempre voluto scoprire qualcosa in più della sua storia. Anche se non sapevo esattamente cosa, c’era sempre stata una specie di cortina grigia intorno a questa figura di scienziato.

Poi a un certo punto ho scoperto che a Trinity non avevano completamente eliminato la possibilità che l’intera atmosfera si incendiasse allo scoppio della bomba, distruggendo l’intero pianeta. Ma andarono avanti e spinsero il bottone. Non c’è mai stato un momento come quello nella storia dell’umanità. Avevo già fatto riferimento a Oppenheimer nel mio film precedente Tenet. Così Robert Pattinson che era nel cast mi regalò questo libro su di lui e su quel gruppo di scienziati che cercavano di non teorizzare, di non razionalizzare questa minaccia che possedevano. Una storia che mi sembrava essere sempre più drammatica.

Emma ed io visitammo il nostro amico Charles Roven, con cui abbiamo prodotto la trilogia de Il Cavaliere Oscuro, e lui mi ha suggerito di leggere American Prometheus, un libro che lui stava tentando di tradurre in film. Appena ho iniziato a leggerlo ho visto subito la connessione tra la vita privata di questo personaggio e la storia globale di cui è parte. Per esempio Los Alamos, dove avvenne tutta la preparazione e lo scoppio della prima bomba prototipo, è dove Robert amava andare a cavalcare con suo fratello.>>

Intervista a Christopher Nolan, regista di Oppenheimer

Oppenheimer set Christopher Nolan Home Video
Cillian Murphy e Christopher Nolan sul set di OPPENHEIMER. © Universal Pictures.

Come ha lavorato alla sceneggiatura? È vero che c’è un draft scritto in prima persona?

<<Quando ho cominciato a scrivere non volevo usare la voce off, ma allo stesso tempo sentivo che mancava qualcosa, non riuscivo a penetrare nel punto di vista soggettivo che volevo aggiungere. Così a un certo punto ho cominciato a scrivere note di regia in prima persona. Non so se altri adoperano questo metodo. E questo mi ha immediatamente precipitato nel punto di vista di Oppenheimer, sia come scrittore che come spettatore, al modo di una voce off.

Nel momento in cui usi la prima persona, inizi a prestare attenzione a molte altre cose oltre il dialogo. E per questo film era fondamentale, anche per costruire degli appigli simbolici nei vari salti temporali che la storia propone.>>

È un processo che ha adoperato anche in fase di riprese?

<<Certamente. Con il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema abbiamo costantemente cercato un punto di vista che fosse il più vicino possibile all’essere soggettivo, quello di Robert Oppenheimer. Sia nelle scene a colori che in quelle in bianco e nero, spesso non interessandoci delle ombre o delle luci. Ci è parso un modo per essere onesti riguardo il punto di vista a cui volevamo aderire. Abbiamo seguito questa idea in maniera molto rigorosa, quasi religiosa direi. Mentre vedevamo il girato giornaliero ci siamo accorti che stava funzionando.>>

Quale metodo ha adoperato per restituire il lato emotivo sia del protagonista che della vicenda storica?

<<Alla base c’è il libro di Kai Bird, un volume estremamente accurato con delle prospettive nuove sia sull’uomo che sul suo lavoro. Ci sono voluti quasi venticinque anni di ricerche prima che Bird decidesse di farlo pubblicare. Gli è costato molto tempo e fatica scriverlo. Dopo ho ascoltato le registrazioni e letto le trascrizioni degli interrogatori a Oppenheimer. Poi ho letto il libro di nuovo e ho iniziato a prendere note, senza il testo ma basandomi soltanto su quello che ricordavo. Quello che mi aveva impressionato e che ritenevo essenziale. Una volta capita quale era la struttura con i due diversi piani temporali che avevo in mano ho cominciato a scrivere. Devo sempre avere un’ossatura, è il mio modo di lavorare.>>

I suoi film sono spesso intricati a livello narrativo ma molto chiari quando si tratta di emozioni: come lavora su questo doppio binario?

<<Quando ho girato il mio primo film Following volevo assolutamente usare una struttura con tre piani temporali che si alternavano. Pensavo che ci sarei riuscito scrivendo la storia in ordine cronologico e poi l’avrei assemblata seguendo la mia struttura.

Così ho scoperto che ci voleva moltissima riscrittura per rendere comprensibile il mio progetto. Così mi sono ripromesso di non farlo più. In tutte le sceneggiature successive sono state scritte seguendo la logica dei personaggi, al fine di rendere comprensibile il loro viaggio emotivo. Anche Memento.

Le connessioni le lascio fare in fase di riprese, ci sono collaboratori molto validi che mi aiutano. Quando segui i tuoi personaggi in un certo senso ti metti dalla parte dello spettatore. Di solito mi organizzo secondo strutture e diagrammi piuttosto astratti, cercando di dare forma alla storia. Scrivo un sacco di note. Non inizio mai a scrivere una sceneggiatura se non mi sento pronto e ho capito di aver esplorato tutte le possibili vie che mi interessavano nel raccontare i personaggi.>>

Christopher Nolan sul set di Oppenheimer
© Immagini universali. Tutti i diritti riservati.

Cosa la spinge a frammentare il concetto di tempo in molti dei suoi progetti?

<<La relazione tra i film e il tempo mi ha sempre affascinato. Il modo in cui i film convenzionali si confrontano con la nozione di tempo è qualcosa di molto sofisticato. Io sono uno spettatore molto esigente, se guardo una commedia romantica ad esempio sono sempre fin troppo cosciente della scala temporale della storia.

Si è svolta nell’arco di due anni, due mesi o due settimane? la gente non lo sa veramente. c’è sempre questo senso di fantasia nel cinema. A me invece piace esporre questo meccanismo, smontarlo e mostrarlo all’attenzione del pubblico, in modo che possa avere accesso al modo in cui egli stesso connette le informazioni riguardanti la narrazione. I romanzieri adottano questo meccanismo praticamente da sempre. Orson Welles lo ha fatto con Quarto potere.>>

Quando scrive una sceneggiatura pensa già agli attori che potrebbero interpretare i ruoli?

<<Provo a non farlo. Qualche volta però certi volti ti si insinuano nella mente e non se ne vanno, c’è poco o nulla da fare. Quando ad esempio ho scritto Batman Begins avevo  Morgan Freeman fisso in mente per il ruolo di Lucius Fox. Lui il film non lo voleva fare, ho davvero dovuto convincerlo.

Provo comunque a non farlo, mi sembra come se in qualche modo stessi tradendo il personaggio. Invece di costruirlo mi aggrappo a qualcosa che ho già visto in un attore. Invece vorrei consegnare loro qualcosa che non hanno mai fatto in precedenza. Sono molto fiero del ruolo che ho consegnato a Cillian in Oppenheimer e del modo in cui lo ha sviluppato, lo ha fatto proprio. Allo stesso modo la performance di Robert Downey Jr. è maestosa.>>

Five Nights at Freddy’s 2: Josh Hutcherson conferma che il sequel è in lavorazione

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Five Nights at Freddy’s 2 è sicuramente in lavorazione, secondo la star del primo film, Josh Hutcherson. Parlando con Variety, l’ex star di Hunger Games Josh Hutcherson ha confermato che il sequel è in cantiere, ma che la produzione è ancora agli inizi e che molte cose sono ancora un mistero per lui.

So che in questo momento stanno definendo la storia e vogliono iniziare il prima possibile“, ha dichiarato Josh Hutcherson, attualmente impegnato nella promozione del film d’azione di Jason Statham The Beekeeper. L’attore ha poi sottolineato quanto sia entusiasta di ritornare in quel mondo e di fare un regalo ai fan, dopo essere rimasto sorpreso dalla reazione al film.

Speravamo che il pubblico fosse soddisfatto, ma non credo che nessuno, nemmeno da parte nostra, si aspettasse che il film fosse così coinvolgente. Non vedo l’ora di tornare sul set. Emma Tammi, la nostra regista, è stata fantastica, ed è stato un mondo così divertente in cui giocare. Non vedo l’ora di vedere cosa faranno in seguito“.

La storia di Five Nights at Freddy’s 2 è in fase di definizione

Ryan Turek, produttore della Blumhouse, la scorsa settimana ha dichiarato che il sequel non è ancora stato ufficialmente autorizzato, anche se è emerso che il seguito dell’adattamento del videogioco di successo dovrebbe essere girato nella primavera del 2024 con un rapido avvicendamento per un’uscita nelle sale ad Halloween. Questo potrebbe ancora accadere una volta ottenuto il via libera.

Hutcherson ha anche raccontato che la co-star di Hunger Games, Jennifer Lawrence, gli ha mandato un messaggio per congratularsi del successo di “Five Nights at Freddy’s“. “Jen mi ha mandato un messaggio quando è uscito ‘Freddy’s’“, ha ricordato Hutcherson. “Mi ha detto: ‘Il mio film è al primo posto su Netflix e il tuo è al primo posto al botteghino! Andiamo! E io: “Ti amo!“”.

Five Nights at Freddy’s è uscito il 27 ottobre 2023 e segue una guardia giurata problematica che inizia a lavorare al Freddy Fazbear’s Pizza. Mentre trascorre la sua prima notte di lavoro, si rende conto che il turno di notte da Freddy’s non sarà così facile da superare.

Five Nights at Freddy’s è stato diretto e co-scritto da Emma Tammi e vede protagonisti Josh Hutcherson (The Hunger Games), Piper Rubio, Elizabeth Lail e Matthew Lillard (Scream).

Patrick Stewart rivela che il film su Star Trek: Picard è in fase di scrittura

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La star di Star Trek: The Next Generation Patrick Stewart ha rivelato che un film su Star Trek: Picard è attualmente in lavorazione. Durante la sua partecipazione al podcast Happy Sad Confused, Patrick Stewart ha spiegato che gli è stato detto di aspettarsi che la sceneggiatura del film di Star Trek: Picard gli arriverà a breve, perché è stata scritta pensando a lui per interpretare ancora una volta l’iconico capitano.

Ho sentito parlare, solo ieri sera, di una sceneggiatura che sta per essere scritta con l’attore Patrick che vi reciterà [nei panni di Picard]“, ha rivelato Patrick Stewart. “Mi è stato detto di aspettarmelo entro una settimana o giù di lì, e sono così eccitato, perché sembra il tipo di progetto in cui la sperimentazione che voglio fare sarà essenziale per questo tipo di materiale“. È possibile vedere l’episodio completo su YouTube qui sotto:

Quando è finita Star Trek: Picard?

La terza stagione di Star Trek: Picard iniziò ad andare in onda il 16 febbraio 2023, mentre il finale debuttò il 20 aprile 2023. La serie era interpretata da Patrick Stewart, Jeri Ryan, Michelle Hurd e Ed Speleers. Akiva Goldsman e Terry Matalas hanno prodotto esecutivamente la serie, oltre a ricoprire il ruolo di showrunner. I produttori esecutivi sono Alex Kurtzman, Michael Chabon e Doug Aarniokoski.

Napoleon in streaming on-demand dal 9 gennaio

Napoleon in streaming on-demand dal 9 gennaio

Apple Original Films ha annunciato oggi che Napoleon, il dramma storico di Ridley Scott, sarà disponibile su premium video-on-demand e per l’acquisto digitale presso i principali rivenditori digitali, in collaborazione con Sony Pictures Home Entertainment, a partire da martedì 9 gennaio in oltre 100 Paesi, prima di essere trasmesso in streaming su Apple TV+.

Diretto da Ridley Scott, da una sceneggiatura di David Scarpa, Napoleon vede protagonista Joaquin Phoenix nel ruolo dell’imperatore e leader militare francese. Il film offre uno sguardo originale e personale sulle origini di Napoleone e sulla sua rapida e spietata ascesa a imperatore, vista attraverso il prisma della sua relazione dipendente e spesso instabile con la moglie e unico vero amore, Josephine, interpretata da Vanessa Kirby. Il film cattura le famose battaglie, l’implacabile ambizione e la stupefacente mente strategica di Napoleone, straordinario leader militare e visionario della guerra.

Fin dal suo debutto nelle sale cinematografiche, Napoleon ha riscosso un ampio consenso da parte della critica ed è recentemente entrato nelle shortlist degli Oscar dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences nelle categorie Best Makeup and Hairstyling, Best Sound and Best Visual Effects, nonché nelle long list degli EE British Academy of Film and Television Arts Awards nelle categorie Outstanding British Film, Cinematography, Costume Design, Make Up and Hair, Original Score, Production Design and Sound, ottenendo anche una nomination ai Critics Choice Award per i Migliori costumi.

Una produzione di Apple Studios in collaborazione con la Scott Free Productions, Napoleon è prodotto dallo stesso Scott, da Kevin Walsh, Mark Huffam e Joaquin Phoenix; Michael Pruss e Aidan Elliott sono i produttori esecutivi.

Aquaman: dal cast al sequel, tutte le curiosità sul film con Jason Momoa

Dopo essere stato brevemente anticipato nel film Batman v Superman, e poi più ampiamente presentato in Justice League, il personaggio di Arthur Curry è stato protagonista di un film interamente dedicato a lui. Arrivato al cinema nel 2018, Aquaman (qui la recensione) ha così finalmente portato sul grande schermo le origini di uno dei supereroi più celebri della DC Comics. A dirigere il tutto vi è il regista James Wan, ideatore delle saghe di Saw, Insidious e The Conjuring, che firma così il sesto film dell’ormai concluso DC EXtended Universe, modellato sul ben più noto Marvel Cinematic Universe.

Ideato nel 1941 da Mort Weisinger e Paul Norris, il personaggio di Aquaman è da sempre uno dei più noti e apprezzati supereroi dei fumetti. Con il progetto di realizzare un film sulla Justice League, il gruppo di supereroi composto anche da Batman, Superman e Wonder Woman, era dunque lecito immaginarsi l’arrivo sul grande schermo anche del possente dio dei mari. Data la grande accoglienza nei suoi confronti, è così stato realizzato un film che esplora le sue origini. Girato prima in Australia e poi anche nel comune siciliano di Erice, il film vanta grandi effetti speciali e intrattenimento, merito di un budget particolarmente ricco.

Stimato intorno ai 200 milioni di dollari, questo fu da subito visto come un grande rischio, e i non entusiasmanti risultati al box office dei precedenti film DC contribuirono ai dubbi circa il successo di questo nuovo film. Aquaman, tuttavia, ottenne un risultato straordinario, arrivando ad un incasso globale di circa 1 miliardo e 148 milioni di dollari. Questo stabilì così diversi primati, divenendo il maggior incasso di un film tratto dai fumetti DC Comics. Prima di lanciarsi nella visione di questo, potrà certamente tornare utile approfondire ulteriormente dettagli relativi alla trama e al cast del film. Si vedrà infine su quali piattaforme è possibile ritrovare il film.

Aquaman - In foto Patrick Wilson
Patrick Wilson in Aquaman © Warner Bros. Pictures & © DC Comics

La trama di Aquaman

Ambientato dopo gli eventi di Justice League, il film si concentra sul possente Arthur Curry, noto anche come il protettore degli oceani Aquaman. Questi è una personalità particolarmente tormentata, che cerca di far convivere la sua natura umana con quella di divinità. Egli esita a prendere il posto che gli spetterebbe, alla guida del regno sottomarino di Atlantide, preferendo impiegare i propri superpoteri per fare del bene aiutando i più deboli. La sua lealtà è così divisa tra gli abitanti della terra, che continuano a inquinare il pianeta, e il popolo subacqueo, che progetta invece di invadere la superficie e reclamare la propria superiorità. Su tali posizioni belliche si pone il fratellastro Orm, il quale mira naturalmente al trono. Per poterlo ottenere, però, dovrà assicurarsi che Arthur non possa intralciare i suoi malvagi piani.

Il cast del film

Come già avvenuto per Justice League, a dare volto al possente protagonista vi è l’attore Jason Momoa. Divenuto celebre grazie alla serie Il Trono di Spade, questi si dichiarò particolarmente sorpreso di aver ottenuto il ruolo del supereroe, da sempre disegnato con caratteristiche caucasiche. Gli autori, tuttavia, rivelarono l’intenzione di dar vita ad un personaggio diverso, che potesse essere simbolo di maggior inclusività. Momoa accettò entusiasta il ruolo, essendo da sempre un grande amante del mondo marino e di suddetto supereroe. Per darvi vita, l’attore si sottopose ad un allenamento fisico volto a riconfermare il proprio fisico scultoreo. Accanto a lui, nei panni di Mera, vi è l’attrice Amber Heard, la quale ha dichiarato di aver ottenuto il ruolo grazie alla sua carriera nella boxe non professionistica.

La premio Oscar Nicole Kidman è invece la regina Atlanna, madre di Arthur. L’attrice ha accettato il ruolo dopo che le fu garantito che il suo personaggio sarebbe stato non solo una reale ma anche una grande combattente. Willem Dafoe, invece, ricopre il ruolo di Nuidis Vulko, capo consulente scientifico di Atlantide nonché mentore di Arthur. L’attore Patrick Wilson è invece presente nei panni di Orm Marius, fratellastro del protagonista che aspira al trono del regno. Per non sfigurare accanto a Momoa, l’attore decise di guadagnare una notevole massa muscolare. Ad interpretare il secondo villain del film, Black Manta, è invece l’attore Yahya Abdul-Mateen II, divenuto celebre grazie alla miniserie Watchmen. L’attore Temuera Morrison è invece stato espressamente voluto da Momoa per interpretare Thomasu Curry, padre di Arthur.

Aquaman e il Regno Perduto cast
Jason Momoa, Amber Heard e Willem Dafoe in Aquaman © 2018 WARNER BROS. ENTERTAINMENT INC.

Il sequel del film, Aquaman e il Regno Perduto

Dato il grandissimo successo del film, era prevedibile che la Warner Bros. decidesse di mettere in cantiere un sequel di Aquaman. Questo, dopo numerosi ritardi e problemi produttivi, è infine uscito al cinema nel dicembre 2023 e si trova tutt’ora in sala. Il titolo di questo sequel è Aquaman e il Regno Perduto (qui la recensione) e vede il protagonista chiamato a dover fare squadra con il fratellastro Orm per fermare la minaccia rappresentata da Black Manta e dal suo misterioso tridente magico. Il film è inoltre il capitolo conclusivo del DC Extended Universe, giunto al capolina in vista del reboot di James Gunn e Peter Safran con il DC Universe Non ci sarà un terzo Aquaman, cosa che fa di questo film l’ultima avventura per il personaggio interpretato da Momoa.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Aquaman grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Apple iTunes, Tim Vision, Prime Video e Netflix. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno lunedì 24 febbraio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Una Bugia per due: trailer del film al cinema dal 1 febbraio!

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Una Bugia per due: trailer del film al cinema dal 1 febbraio!

Officine UBU ha diffuso il trailer italiano della brillante commedia francese Una Bugia per due, diretta da Rudy Milstein con protagonisti Vincent Dedienne, Clémence Poésy e Géraldine Nakache, in arrivo nelle sale italiane da giovedì 1 febbraio.

Una commedia intelligente, sottile e delicata che racconta una storia fondata sull’apparenza, di come principi e valori vengano spesso messi da parte al fine di sedurre, di essere accettati e di compiacere alla società. Protagonista dell’originale opera prima di Milstein è l’avvocato Louis, interpretato da Vincent Dedienne, il classico (fin troppo) bravo ragazzo ‘costretto’ dalle circostanze a ricoprire il ruolo di bugiardo. A far da contorno, una serie di personaggi che verranno coinvolti dalle imprevedibili conseguenze delle “piccole” bugie di Louis, tra cui Elsa, la spregiudicata e affascinante manager dello studio legale presso cui lavora Louis, interpretata da Clémence Poésy, l’incorruttibile e determinata Hélène interpretata da Géraldine Nakache, gli eccentrici genitori di Louis e Bruno, il bizzarro vicino di casa, che apparentemente non riesce a provare emozioni, interpretato dallo stesso regista, nel doppio ruolo di autore e attore.

La trama del film

Louis è gentile. È così gentile che passa spesso inosservato. I colleghi e i genitori non ne hanno una grande considerazione, e non può nemmeno contare sull’appoggio degli amici… che non ha. Il giorno in cui scopre di avere una grave malattia, quelli intorno a lui sembrano notare la sua esistenza per la prima volta, e per Louis le opportunità personali e professionali improvvisamente abbondano. Quando lo studio legale presso cui lavora gli chiede di difendere una multinazionale da uno scandalo, questa diventa per Louis l’occasione per farsi finalmente notare. Tutto però ha un prezzo, e Louis sarà costretto a ricorrere a una bugia “buona” per ritagliarsi un posto agli occhi degli altri e poter compiere, finalmente, qualcosa di grande.

 

Stranger Things 5: la produzione è ufficialmente iniziata

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Stranger Things 5: la produzione è ufficialmente iniziata

Lettera d’amore ai classici film di genere degli anni ’80 che hanno affascinato una generazione intera, Stranger Things è un drama emozionante ambientato nell’apparentemente normale cittadina del Midwest di Hawkins, Indiana. Dopo che un ragazzo scompare nel nulla, il suo affiatato gruppo di amici e familiari cerca delle risposte e viene trascinato in una serie di eventi rischiosi e mortali. Sotto la superficie della loro ordinaria cittadina si nasconde uno straordinario mistero soprannaturale, insieme a esperimenti governativi top-secret e a un pericoloso portale che collega il nostro mondo a un regno potente e sinistro. Le amicizie saranno messe alla prova e le vite saranno sconvolte, perché ciò che scopriranno cambierà Hawkins e forse il mondo, per sempre.

Creata dai Duffer Brothers, Stranger Things ha debuttato a luglio del 2016 ed è rapidamente diventata una delle più popolari serie TV Netflix di sempre, con la sola quarta stagione che ha totalizzato oltre 140,7 milioni di visualizzazioni a livello globale. Radicata nella nostalgia degli anni ’80, a ogni nuova stagione ha dato vita a una rinascita di oggetti della cultura pop di quel decennio, come le cialde Eggo e la New Coke. Più di recente ha riportato alla ribalta il brano di Kate BushRunning Up That Hill“, facendo registrare un aumento degli streaming su Spotify e catapultandolo nella Top 10 della classifica Billboard Hot 100 per la prima volta nei suoi 38 anni di storia.

Stranger Things ha inoltre ottenuto oltre 70 riconoscimenti in tutto il mondo tra cui Emmy e lo Screen Actors Guild Award  per il Miglior cast in una serie drammatica ed è stata nominata per oltre 230 premi. I fan di Stranger Things di tutto il mondo festeggiano il 6 novembre – giorno della scomparsa di Will Byers – come lo “Stranger Things Day”, un giorno speciale in cui condividono il loro amore per il mondo di Stranger Things.

Stranger Things 5 è stata annunciata come la stagione finale di Stranger Things, ma sono in cantiere altri progetti legati all’universo, tra cui: Stranger Things: The First Shadow in scena nel West End di Londra e una serie spinoff animata senza titolo.

Jonathan Majors rompe il silenzio: “Sono stato imprudente con il suo cuore, non con il suo corpo”

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Jonathan Majors ha partecipato a Good Morning America in quella che è la sua prima intervista da quando il mese scorso è stato dichiarato colpevole di aggressione e molestie nei confronti dell’ex fidanzata Grace Jabbari e, dopo la breve anteprima di venerdì, sono stati condivisi online i dettagli del segmento completo.

La star di Ant-Man and the Wasp: Quantumania e Loki è stata dichiarata colpevole di due reati minori di molestie e aggressione, oltre che non colpevole di altre due accuse di aggressione intenzionale di terzo grado e di molestie aggravate di secondo grado.

Com’era prevedibile, Jonathan Majors si è dichiarato innocente e ha negato di aver causato lesioni a Jabbari. “Non è successo“, ha detto l’attore alla conduttrice Lindsey Davis quando lei gli ha chiesto se fosse responsabile. Quando la conduttrice ha chiesto come Jabbari si fosse ferita, l’attore ha risposto: “Vorrei tanto saperlo. Questo mi darebbe chiarezza, mi darebbe un po’ di pace“.

Jonathan Majors ha poi detto di essere rimasto “assolutamente scioccato e spaventato” quando è stato letto il verdetto di colpevolezza. “Ero lì in piedi e il verdetto è stato emesso. Mi sono detto: ‘Com’è possibile? Sulla base delle prove – sulla base delle prove dell’accusa, per non parlare delle nostre prove – come è possibile?“.

Jonathan Majors sostiene di non aver “mai picchiato una donna“, ma ammette che la sua relazione con Jabbari non era sana. “Sono stato imprudente con il suo cuore, non con il suo corpo“. Majors è stato licenziato dal ruolo di Kang nel MCU quasi subito dopo l’annuncio del verdetto.

Quando gli è stato chiesto se crede che la sua carriera sia finita o se pensa di lavorare ancora a Hollywood, l’attore ha risposto: “Sì, lo penso… Prego di farlo“.

In una dichiarazione in risposta all’intervista di Jonathan Majors, l’avvocato di Jabbari, Brittany Henderson, ha affermato: “Non è affatto sorprendente che il signor Majors continui a non assumersi la responsabilità delle sue azioni. La sua denigrazione del nostro sistema di giuria non è dissimile dall’atteggiamento al di sopra della legge che ha mantenuto durante tutto il processo. La tempistica di queste nuove dichiarazioni dimostra una chiara mancanza di rimorso per le azioni per cui è stato giudicato colpevole e dovrebbe rendere le decisioni di condanna abbastanza facili per la Corte“.

Jonathan Majors sarà condannato il mese prossimo. Rischia fino a un anno dietro le sbarre, ma non dovrebbe scontare alcuna pena detentiva.

DCU: le 10 trame più emozionanti che ci aspettano nel 2024

DCU: le 10 trame più emozionanti che ci aspettano nel 2024

L’Universo DC si sta lentamente delineando e ci sono molte storyline in arrivo nel 2024 per cui vale la pena entusiasmarsi. Aquaman e il Regno Perduto ha ufficialmente messo fine al DCEU, e ora tutti gli occhi sono puntati al rinnovato DCU, guidato da James Gunn e Peter Safran. Sebbene non sia ancora stato rivelato molto sul nuovo universo condiviso, si sa abbastanza sui prossimi film della DC da far pensare a diversi personaggi e storie interessanti. Anche se alcuni personaggi preesistenti, come il Peacemaker di John Cena e il Blue Beetle di Xolo Maridueña rimarranno nel nuovo DCU, l’universo è pronto a introdurre nuove versioni dei suoi eroi, come Superman, Lanterna Verde e molti altri. Da una storia di origini di stampo horror (Swamp Thing) a una serie mystery in stile True Detective (Lanterns), le prossime trame previste per l’universo cinematografico si prospettano brillanti e innovative. Senza contare i film Elseworld come Joker: Folie a Deux e The Batman – Part II, che sono progetti molto attesi.

Una storia d’amore musicale tra Joker e Harley

Lady-Gaga-JokerLa versione del Joker di Joaquin Phoenix è stata certamente improntata al realismo, affrontando una tematica quasi mai attuale come la salute mentale. Anche se Todd Phillips ha diretto Joker come una grintosa opera neo-noir, il sequel assumerà le sembianze di un musical. Il cast di Joker: Folie a Deux si prospetta incredibilmente allettante, con Lady Gaga che interpreta la tragica amante e partner del crimine di Joker, Harley Quinn. Sappiamo che almeno parte del film sarà ambientato ad Arkham, dunque è evidente che Arthur Fleck non è riuscito a fuggire dalla struttura alla fine del primo film. Il sottotitolo in francese del film si traduce in “follia a due”, e sarà interessante vedere come Phillips sovvertirà la controversa storia d’amore tra Joker e Harley.

Batman affiancato da un figlio

The Brave and the BoldUno dei titoli più attesi del Capitolo Uno del DCU: Dei e Mostri è The Brave and the Bold, una storia padre-figlio tra Batman e suo figlio Damian Wayne. Dando il via alla Bat-famiglia in questo nuovo Universo DC, The Brave and the Bold offrirà finalmente a un Batman in carne e ossa l’opportunità di fare da padre. Tutti i precedenti film di Batman hanno parlato di come la morte dei suoi genitori abbia plasmato la visione della vita del Crociato incappucciato. Combattendo il crimine al fianco di suo figlio, il pubblico potrebbe dare uno sguardo emotivo a Batman come mai prima d’ora. La madre di Damian Wayne è Talia al Ghul, apparsa ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno, interpretata da Marion Cotillard.

Un mistero per le Lanterne Verdi

Lanterns serie tv 2024Il DCU ha in programma anche serie televisive come l’imminente Lanterns. Il motivo per cui Lanterns non si chiama Lanterne Verdi potrebbe indicare che il DCU è pronto a ramificarsi oltre il Corpo delle Lanterne Verdi e a inglobare molti altri corpi dello spettro emotivo. Sperando di rimediare agli errori del film su Lanterna Verde, universalmente criticato, Lanterns promette di essere un thriller investigativo, ed è stato paragonato da James Gunn a True Detective. Con le iconiche Lanterne Verdi Hal Jordan e John Stewart al comando, i fan della DC potrebbero avere un duo di detective paragonabile agli indimenticabili personaggi interpretati da Matthew McConaughey e Woody Harrelson nella prima stagione della serie antologica targata HBO.

Il debutto in live action di Stormwatch

The Authority film 2026Stormwatch, la squadra segreta di agenti dotati di superpoteri che di solito si occupa di minacce extraterrestri, è un team piuttosto oscuro della DC Comics. Creato dai pesi massimi del fumetto Warren Ellis e Jim Lee, Stormwatch è stato introdotto nell’omonimo fumetto del 1993 e da allora ha acquisito uno status di culto con antieroi grintosi e iperviolenti paragonabili a quelli di Watchmen e The Boys. Dai precedenti progetti di James Gunn, come Guardiani della Galassia e Peacemaker, è chiaro che ama portare all’attenzione del grande pubblico i personaggi più bizzarri e sottovalutati. Con The Authority, un’entrata a sorpresa nel calendario dei film del DCU, Stormwatch potrà finalmente avere il suo grande momento.

Themyscira prima di Wonder Woman

Wonder-Woman-1984-filmEntrambi i film di Wonder Woman del DCEU hanno offerto uno sguardo all’antica isola greca di Themyscira, una società militarista gestita dalle Amazzoni: le connessioni di Themyscira con le altre divinità greche e le sue complicate reti politiche potranno finalmente essere approfondite nella serie prequel di Wonder Woman, Paradise Lost. A differenza della maggior parte dell’attuale serie di film e spettacoli del DCU ambientati nel mondo moderno, Paradise Lost sarà un divertente sguardo al passato. Il genere fantasy è uno dei più apprezzati nell’era post-Game of Thrones e questo dramma politico ambientato nell’antichità è un prospetto sicuramente innovativo per la prima fase del DCU.

Il ritorno di Weasel

the suicide squad weasel

Interpretato da Sean Gunn per alcune sequenze di Suicide Squad, Weasel tornerà in Creature Commandos, una serie animata scritta da James Gunn che darà ufficialmente inizio al DCU. La serie, che precederà il debutto del DCU sul grande schermo, seguirà un gruppo di eroi mostruosi, tra cui Erik Frankenstein e il Dottor Phosphorus, oltre a Weasel. Weasel è già il terzo personaggio che sarà interpretato da Sean Gunn, oltre a GI Robot (voce, Creature Commandos) e Maxwell Lord (live-action, progetto sconosciuto).

Le avventure di Booster Gold nel tempo

booster-gold-fumettiBooster Gold è apparso in TV, ma non è mai stato incluso nel canone del DCEU. L’eroe del futuro che viaggia nel tempo avrà il suo momento di gloria nell’Universo DC, dove sarà protagonista di una serie televisiva tutta sua. I dettagli sono stati tenuti nascosti, ma dato il legame dell’eroe con Blue Beetle nei fumetti DC, potrebbe essere il progetto perfetto per Jaime Reyes per passare dal DCEU al DCU.

La discesa nella malvagità di Amanda Waller

Fin dal suo debutto in Suicide Squad del 2016, la leader dell’A.R.G.U.S. Amanda Waller è stata un personaggio moralmente ambiguo: le sue intenzioni potrebbero essere per il bene dell’umanità, ma le sue decisioni hanno un costo devastante. Proprio come la sua controparte nei fumetti, l’Amanda Waller di Viola Davis è destinata ad avere dei momenti veramente cattivi nel DCU, considerando il suo coinvolgimento nella seconda stagione di Peacemaker. Con la prima stagione di Peacemaker che introduce anche la figlia Leota Adebayo, il franchise potrebbe continuare ad approfondire la misteriosa vita personale della Waller.

L’orrore di Swamp Thing

swamp-thing-vertigoMembro integrante della Justice League Dark, le apparizioni live-action della Cosa della Palude hanno avuto una risposta contrastante. Sebbene non si sappia molto del prossimo film di James Mangold su Swamp Thing, le cose potrebbero cambiare per il mostro vegetale elementale, che sarà sottoposto a un trattamento horror classico. Con il regista di Logan che ha descritto il suo progetto a Variety come “horror gotico“, il DCU ha l’opportunità di esplorare la tragica dualità del personaggio come lo scienziato defunto Alec Holland e la sua forma di pianta solitaria. Con Logan, Mangold ha già dimostrato di saper dirigere film di supereroi standalone cupi e grintosi: Swamp Thing può permettergli di fare lo stesso per la DC.

Il futuro del Pinguino

Colin Farrell ha dato vita a un minaccioso Oswald Cobblepot, alias il Pinguino, un personaggio con tantissimo potenziale da esplorare nel mondo neo-noir del Batman di Matt Reeves. La serie The Penguin di Max, ambientata una settimana dopo The Batman, si concentrerà sulla continua ascesa del criminale mentre Gotham si riprende dalla distruzione di massa e sarà una delle numerose storie “Elseworlds” non canoniche dell’Universo DC.

Sentry: 10 attori che potrebbero sostituire Steven Yeun per il personaggio del film Thunderbolts

Steven Yeun non interpreterà più Sentry nel prossimo progetto Thunderbolts dei Marvel Studios, ma ci sono diversi attori brillanti che potrebbero prendere il suo posto nel MCU. Il capo dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha annunciato lo sviluppo del film nel luglio del 2022, con questo titolo che segnerà il ritorno di David Harbour, Florence Pugh, Sebastian Stan, Hannah John-Kamen, Olga Kurylenko, Wyatt Russell e Julia Louis-Dreyfus nei panni di una nuova squadra di antieroi. L’uscita di Thunderbolts nel MCU è prevista per il 25 luglio 2025, ma alcuni problemi produttivi e l’abbandono di Yeun (recentemente vincitore di un Golden Globe) per via di conflitti di programmazione potrebbero far ritardare l’uscita del film. Nell’attesa di avere maggiori notizie a riguardo, ecco 10 attori che potrebbero assumere il ruolo di Sentry al posto di Yeun.

Alexander Skarsgård

Alexander Skarsgård

L’attore svedese Alexander Skarsgård è molto più simile alla rappresentazione della Sentinella dei fumetti rispetto a Steven Yeun, con i suoi capelli biondi e il suo fisico muscoloso. Il ruolo di Skarsgård in The Northman di Robert Eggers lo ha visto calarsi perfettamente nella brutalità, nel realismo e nella forza del guerriero Amleth, che potrebbero tradursi perfettamente nel Sentry del MCU.

Andrew Koji

Snake Eyes G.I. Joe - Le origini Andrew Koji

Famoso per i suoi ruoli in Warrior, Snake Eyes e Bullet Train, Andrew Koji è diventato di recente un fan-cast popolare per il ruolo di Sentry nel MCU. Koji si è spesso calato nei panni di un combattente, utilizzando il suo background di arti marziali per dare vita a scene di combattimento efficaci. Questo forse fa di Koji il candidato perfetto per Sentry. I Marvel Studios hanno spesso preso attori all’inizio della loro carriera e li hanno portati alla notorietà, e Andrew Koji potrebbe presto ricevere lo stesso trattamento.

Boyd Holbrook

Boyd Holbrook
Boyd Holbrook al Festival di Cannes – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Boyd Holbrook è noto per i suoi ruoli d’azione in progetti come Narcos, Indiana Jones e il quadrante del destino e The Sandman, e la Sentinella gli darebbe l’opportunità di mostrare una gamma di abilità ancora più ampia. Holbrook si è già avventurato nel mondo dei supereroi, avendo interpretato il cattivo Donald Pierce in Logan – The Wolverine del 2017 e Miracle Guy in We Can Be Heroes del 2020.

Nikolaj Coster-Waldau

The Silencing film Nikolaj Coster-Waldau

Forse più famoso per il ruolo di Jaime Lannister in Game of Thrones della HBO, Nikolaj Coster-Waldau è stato uno dei nomi più gettonati per sostituire Steven Yeun nel ruolo della Sentinella del MCU. L’attore danese ha una lunga esperienza come protagonista di progetti d’azione, sci-fi e thriller, il che rende imminente un ruolo nel MCU per la star di Gods of Egypt e The Silencing. Coster-Waldau potrebbe anche sfruttare i suoi ruoli più cattivi per interpretare l’alter ego di Sentry, il Vuoto, con drammaticità, intensità e impatto.

Ryan Hurst

10 attori Thunderbolts

Ryan Hurst è forse una scelta non convenzionale per interpretare la Sentinella nei Thunderbolts del MCU, ma è l’interesse dell’attore stesso per il ruolo dell’eroe superumano dei fumetti Marvel Comics che lo rende un chiaro candidato. Già nel 2021, Hurst ha condiviso sul suo Instagram molte fan art che lo immaginavano nei panni della Sentinella, esprimendo il suo diretto interesse a entrare nel MCU, quindi è possibile che questo si realizzi finalmente in Thunderbolts.

Keanu Reeves

Ballerina keanu Reeves

Da diversi anni molti desiderano che il leggendario attore Keanu Reeves entri a far parte del MCU e ci sono state numerose speculazioni su quali personaggi della Marvel Comics potrebbe interpretare. Mentre i cast dei fan suggeriscono che Reeves potrebbe debuttare nei panni di Ghost Rider, Wolverine o del demone Mephisto, Reeves sarebbe perfetto anche per Sentry dei Thunderbolts. Reeves ha la capacità drammatica di rappresentare il personaggio stratificato e complesso di Robert Reynolds, ma ha anche il fisico, la simpatia e l’esperienza nel campo dell’azione per affrontare un ruolo così impegnativo.

Charlie Hunnam

Charlie Hunnam The Gentleman

Come Keanu Reeves, anche Charlie Hunnam è stato regolarmente fan-cast in una varietà di ruoli nel MCU, tra cui quelli di Captain Britain, Wolverine e del membro degli X-Men Iceman. L’esperienza di Hunnam in progetti d’azione come Triple Frontier e King Arthur: Il potere della spada lo ha preparato perfettamente per un ruolo nel MCU, mentre il suo lavoro in progetti fantascientifici come Pacific Rim e Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco dimostra che è in grado di assumere un ruolo più mistico come quello della Sentinella.

Antony Starr

The Boys 4

L’attore neozelandese Antony Starr ha raggiunto il successo nel ruolo di Homelander nella satira sui supereroi di Amazon Prime Video The Boys, un ruolo in realtà molto simile a quello di Sentry. Sia Homelander che Sentry hanno dei lati oscuri e, sebbene Sentry abbia anche una personalità eroica e buona, mentre Homelander forse no, Antony Starr si è dimostrato capace di interpretare entrambi i lati di questo spettro. Ad oggi, egli sarebbe l’attore ideale per il ruolo.

Ryan Gosling

The Fall Guy Ryan Gosling

Da tempo si vocifera di un ingresso di Ryan Gosling nel MCU, anche perché ha l’aspetto perfetto per molti supereroi della Marvel Comics, tra cui Sentry. Recentemente è stato riferito che Gosling è di nuovo in trattativa con i Marvel Studios per entrare nel MCU, anche se non è chiaro chi potrebbe interpretare, dato che alcune scelte popolari lo collocano nei ruoli di Quasar, Nova, Ciclope e Ghost Rider. Ryan Gosling, uno dei nomi più in voga di Hollywood, sarebbe una fantastica aggiunta al cast di Thunderbolts, portando al progetto un livello di credibilità e presenza sullo schermo che potrebbe giovare al più ampio mondo dei Marvel Studios.

Henry Cavill

Henry Cavill Batman v Superman

L’attore britannico Henry Cavill è forse più noto per aver interpretato Superman nel DC Extended Universe, dando il via al franchise in Man of Steel del 2013. La Sentinella è stata spesso definita la versione Marvel di Superman, il che significa che Henry Cavill potrebbe cercare il riscatto passando al MCU interpretando proprio tale personaggio.

Spider-Man 4: Daredevil potrebbe avere un ruolo “importante” insieme a Ant-Man

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L’interpretazione di Tom Holland di Spider-Man è stata affiancata da una figura paterna in tutti e tre i suoi precedenti film da solista, e sembra che la tendenza possa continuare anche nel prossimo quarto film dell’uomo ragno.

Anche se per il momento si tratta solo di voci, l’insider Daniel Richtman ha sentito dire che Daredevil (Charlie Cox) ha un “ruolo importante” nell’attuale bozza della sceneggiatura di Spider-Man 4.

Non è la prima volta che si vocifera di una partecipazione dell’Uomo senza paura nel film, ma potrebbe non essere l’unico personaggio importante a comparire. Richtman riferisce anche che i Marvel Studios vogliono che un altro eroe assuma il ruolo di “Iron Man/Nick Fury/Doctor Strange“, e Ant-Man (Paul Rudd) è l'”idea attuale”.

Non ci risulta che uno sceneggiatore sia già stato coinvolto nel film (potrebbe anche essere già ingaggiato, ma non è stato annunciato nulla), quindi è bene non dare troppo credito a questo tipo di notizie. Questo non vuol dire che non siano vere, semplicemente le idee nella fase di sviluppo possono cambiare molto.

Detto questo, la presenza del Diavolo di Hell’s Kitchen avrebbe senso dopo il cameo di Matt Murdock in Spider-Man: No Way Home, ma non siamo così sicuri della presenza di Scott Lang. Anche se c’è del vero in questa notizia, non è forse il momento di lasciare che Spidey se la cavi da solo, senza mentori?

Un team-up con Daredevil potrebbe funzionare molto bene, e non credo che i fan siano troppo contenti dell’aggiunta di un altro personaggio in veste di mentore. Un’altra recente indiscrezione suggeriva che Jon Watts potrebbe non essere in grado di tornare alla regia e i Marvel Studios potrebbero puntare su Drew Goddard come possibile sostituto.

Anche se Tom Holland tornerà quasi sicuramente, questa potrebbe essere la sua ultima volta nei panni del Wall-crawler. Durante una recente intervista, l’attore ha dichiarato di essersi abituato troppo alla “coperta di sicurezza di Spider-Man“.

Voglio fare cose che mi spaventano, cose che mi mettono a disagio. Quando fai quello che facciamo noi, devi essere a tuo agio nell’essere scomodo. Questo show ne è un esempio perfetto. Ben mi dice sempre che se non ti impegni non ti crederanno. Il motivo per cui non mi impegnavo è che avevo paura. Non avevo mai fatto niente del genere prima. Mi ero così abituato alla macchina Marvel e alla coperta di sicurezza di Spider-Man, sentendomi protetto. Quindi, fare una cosa del genere è stato incredibilmente spaventoso, ma proprio perché era così spaventoso, è stato così appagante e gratificante. In futuro, se c’è qualcosa che sento di non poter fare, voglio farlo. Interpretare una specie di stupido inglese non è quello che voglio fare perché quella è la mia vita, giusto?“.

Box office: Succede anche nelle migliori famiglie di nuovo primo in classifica

La classifica box office del fine settimana appena concluso vede nuovamente trionfare il cinema italiano, con Succede anche nelle migliori famiglie tornato primo classificato. Il film, diretto, scritto e interpretato dall’attore Alessandro Siani, incassa infatti €647.512 nel week end e arriva quasi a 4 milioni di euro di incassi dalla sua uscita il 31 dicembre.

Secondo classificato è Il ragazzo e l’airone, nuovo film d’animazione dello studio Ghibli, diretto da Hayao Miyazaki. La nuova pellicola dello Studio Ghibli, dopo l’apparente ritiro del regista nel 2013, riscuote grande successo in fatto d’incassi: nel fine settimana Il ragazzo e l’airone raggiunge infatti un incasso di €535.880, a fronte di un totale che sfiora i 4 milioni di euro dal suo arrivo nelle sale l’1 gennaio.

Al terzo posto troviamo Wish, film d’animazione targato Disney con il quale gli studios festeggiano i loro cento anni. La pellicola incassa altri €474.096 nel week end, arrivando a più di 8 milioni dalla sua uscita nei cinema il 21 dicembre.

Box office: il resto della classifica

Quarto e quinto classificato sono rispettivamente Wonka, prequel sul personaggio di Willy Wonka con Timothée Chalamet, e 50 km all’ora, commedia italiana diretta e interpretata da Fabio De Luigi. Wonka incassa €421.038 a fronte di un totale di quasi 13 milioni di euro, mentre 50 km all’ora raggiunge un incasso di €368.129 nel week end e poco più di un milione di euro dal suo arrivo nelle sale il 4 gennaio. Al sesto posto si posiziona Come può uno scoglio, altra commedia italiana con il duo comico Pio e Amedeo; il film incassa €345.493 a fronte di un totale di quasi 3 milioni e mezzo di euro.

Al settimo e ottavo posto ritroviamo C’è ancora domani, in classifica ormai da diversi mesi, e Perfect Days, nuovo film giapponese diretto da Wim Wenders (Il cielo sopra Berlino). Il film di e con Paola Cortellesi incassa €247.103 a fronte di un totale di ormai 34 milioni e mezzo di euro dalla sua uscita il 26 ottobre, mentre Perfect days raggiunge un incasso di €227.670.

Ultimi due classificati al box office di questo week end sono Aquaman e il regno perduto, sequel di  Aquaman con Jason Momoa, e Wonder – White Bird, spin-off di Wonder. Il primo incassa €192.959 a fronte di un totale di 5 milioni di euro, mentre il secondo raggiunge un incasso di €134.352 per un totale di €435.660.

ECHO: Vincent D’Onofrio rivela come Kingpin sia sopravvissuto dopo HAWKEYE

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Il ritorno di Kingpin in Hawkeye rimane una delle più grandi e migliori sorprese della Saga del Multiverso. Molti fan avevano teorizzato che sarebbe potuto accadere, ma non avremmo mai immaginato che Wilson Fisk si sarebbe scontrato con Kate Bishop e che persino Clint Barton avrebbe avuto paura del “pezzo grosso” di New York.

Sfortunatamente, la storia del cattivo sembra giungere a una fine piuttosto insoddisfacente dopo essere stato ucciso da Maya Lopez. Ci siamo chiesti se questo significasse che il suo ritorno fosse una tantum, ma Fisk è sopravvissuto e sarà protagonista di Echo, Daredevil: Born Again  e forse anche in Spider-Man 4.

Parlando con TV Line, l’attore Vincent D’Onofrio ha parlato del ritorno del Kingpin del crimine e ha affrontato il fatto che è tornato dalla morte con solo una benda sull’occhio per il proiettile che ha preso in testa. “Se siete fan di Kingpin e di Daredevil – i vecchi fumetti – sapete che Kingpin non muore mai“, ha dichiarato al sito. “Dovevamo solo trovare un modo intelligente di [passare] da quel colpo alla faccia e come portarlo in Echo, e abbiamo trovato una cosa davvero bella. Si fa molto male“.

Siamo sicuri che Fisk avrà trovato un modo per guarire prima di candidarsi a sindaco di New York e sarà in Daredevil: Born Again dove si svolgerà questa storia. In una conversazione separata con Collider, Vincent D’Onofrio ha parlato della revisione dello show e ha espresso la sua eccitazione nel tornare a lavorare al progetto. “Ci stiamo divertendo molto in questo momento“, ha detto l’attore. “Ci stiamo rimettendo in piedi. Inizieremo presto, speriamo il prima possibile, e io e Charlie [Cox] sentiamo che c’è la giusta atmosfera“.

Penso che tutti i poteri là fuori che controllano questo intero mondo creativo del MCU, credano anche che siamo nel posto giusto in questo momento“, ha aggiunto D’Onofrio. “Devo dire che è davvero una fortuna. Voglio dire, le mie serie preferite finora sono state Moon Knight e Loki, e abbiamo quei ragazzi come registi, quindi è una fortuna. E abbiamo Dario [Scardapane], uno scrittore incredibile che ha scritto The Punisher. Siamo in un momento molto felice“.

È bello sentirlo dire, soprattutto perché sembrava che Daredevil: Born Again si trovasse in gravi difficoltà ad un certo periodo. Mentre Echo è la storia di Maya Lopez, è chiaro che la serie colmerà il divario tra le apparizioni di Fisk in Hawkeye e il seguito di Daredevil. Come spiega Vincent D’Onofrio, scopriremo come è sopravvissuto a quel proiettile e, anche se la sua esperienza di quasi morte non viene menzionata in Daredevil: Born Again, il suo ritorno in Echo dovrebbe rendere la serie una visione essenziale per i fan.

Il cast di Echo

Creata da Marion Dayre, Echo vede nel cast Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez, Chaske Spencer nel ruolo di Henry, Tantoo Cardinal nel ruolo di Chula, Devery Jacobs nel ruolo di Bonnie, Zahn McClarnon nel ruolo del padre di Maya, William, Cody Lightning nel ruolo del cugino Biscuits e Graham Greene nel ruolo di Skully insieme a Vincent D’Onofrio nel ruolo di Wilson Fisk e Charlie Cox nel ruolo di Matt Murdock/Daredevil. Tutti gli episodi di Echo saranno trasmessi in anteprima il 9 gennaio.

What If…? – terza stagione: America Ferrera è stata scelta per il ruolo di Ranger Morales

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Poco prima di la seconda stagione di What If…? finisse, una clip della prossima terza stagione dello show è arrivata online offrendo un primo sguardo alla squadra tra Red Guardian e Bucky Barnes, alias The Winter Soldier.

Si sono incrociati con Bill Foster – che sembrava essere un regolare agente dello SHIELD in questa realtà – e sono stati poi inseguiti da lui e da un personaggio identificato solo come “Ranger Morales“. Puoi dare un’occhiata all’anteprima estesa cliccando qui.

Con il cognome “Morales”, i fan hanno subito ipotizzato che il ranger potesse essere imparentato con Miles Morales/Spider-Man e hanno iniziato a fare il giro del web. Parlando con ComicBook.com (via Toonado.com), lo sceneggiatore e produttore di What If…? Matthew Chauncey si è affrettato a sfatare l’idea, comunque eccitante.

Solo per il clickbait; il suo cognome è Morales, la gente si è eccitata molto per questo“, ha detto prima di aggiungere che si tratta di “un personaggio quasi originale” interpretato dalla star di Barbie  America Ferrera.

L’ex capo sceneggiatore dello show, A.C. Bradley, ha poi aggiunto: “America è fantastica. Sono felice che stia ricevendo i suoi riconoscimenti quando si tratta di Barbie, perché – non dovrei dirlo, ma non lavoro più alla Marvel – Barbie è stato il mio film preferito dell’anno, il mio film di supereroi preferito, perché Barbie è un’eroina. E anche l’America lo è“.

È stato il massimo. Siamo così felici che sia stata disposta a partecipare e a fare questa parte in questo episodio casuale di What If…? È stata così gentile a riguardo“.

Nei fumetti, esiste un Agente Morales, meglio conosciuto come Alisande Morales dello S.H.I.E.L.D.. Una creazione relativamente oscura, apparsa per la prima volta nel 2004 in Captain America and the Falcon #1 di Christopher Priest e Bart Sears, con il compito di indagare su qualcuno che si spacciava per Steve Rogers.

In seguito Morales ha combattuto contro i Purificatori e da allora è apparsa sporadicamente, anche nel videogioco Marvel’s Avengers. Non è chiaro se questo significhi che potremmo vedere Ferrera interpretare il personaggio in un progetto live-action come Captain America: Brave New World.

A proposito della sua partenza dai Marvel Studios, Bradley – che ha scritto questo episodio della terza stagione con il Guardiano Rosso e Bucky – ha recentemente dichiarato: “Ho concluso la relazione tra l’Osservatore e Peggy in un punto di cui sono molto orgoglioso, e sono entusiasta di vedere dove andrà lo show come spettatore. Ma dirò che l’episodio della terza stagione è probabilmente il mio preferito in assoluto tra quelli che ho scritto per la Marvel. E non solo perché ha come protagonista Alexei, che è il nome del mio gatto“.

Jared Leto prende in giro se stesso mentre presenta ai Golden Globe: “Ho imparato l’arte di tenere una busta”.

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Jared Leto si è unito ad Angela Bassett come presentatore ai Golden Globe 2024 e si è preso un momento per ironizzare sul suo status di uno dei più famigerati attori dal rigido metodo di Hollywood. Il premio Oscar ha contribuito ad annunciare le categorie di quest’anno per la migliore attrice non protagonista e il miglior attore in un film. I vincitori sono stati rispettivamente Da’Vine Joy Randolph per The Holdovers e Robert Downey Jr. per Oppenheimer.

Sono in modalità presentatore da settimane“, ha detto Jared Leto al pubblico. “Ho fatto ricerche per sviluppare il mio personaggio, ricordando incessantemente a tutti quelli che mi circondano di chiamarmi con il nome del mio personaggio, dannazione“.

“Vuoi dire ‘Jared Leto?'” Ha chiesto Angela Bassett. “Esattamente! Ho anche imparato l’arte di tenere una busta“, ha continuato Jared Leto. “È una questione di angolazione, di presa. È una questione di sottigliezza, di connessione significativa tra il presentatore e la carta. È un viaggio profondamente emotivo… Questo è incarnare lo spirito dei Golden Globes. Sentire le speranze e i sogni di ogni candidato sulla punta delle dita, mentre si tiene in mano il loro destino e i bonus dei loro agenti“.

Le storie di Jared Leto sulla recitazione sono state ben documentate, sia che si tratti di ingrassare o perdere peso per un ruolo (è dimagrito di quasi 40 chili per il suo ruolo da Oscar in “Dallas Buyers Club“) o di immedesimarsi così tanto nel Joker per “Suicide Squad” da inviare ai membri del cast regali disgustosi.

Apprezzo il termine, ma credo che la definizione sia un po’ confusa“, ha detto Jared Leto a Variety nel 2020 a proposito dell’essere etichettato come attore di metodo. “E potrebbe anche essere davvero pretenzioso. Io pensavo che il mio lavoro fosse quello di presentarmi e fare il miglior lavoro possibile. È il mio lavoro presentarmi, fare tutto quello che posso, essere iperpreparato. E consegnare. È anche mio compito presentarmi e, insomma, essere un piacere lavorare con loro. Essere collaborativo e avere una buona esperienza sul set“.

Jared Leto è apparso di recente in “The Haunted Mansion” della Disney l’anno scorso e sarà il prossimo protagonista del tentpole “Tron: Ares“.

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