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Non Sarai Sola, da oggi al cinema in film con Noomi Rapace

Non Sarai Sola, da oggi al cinema in film con Noomi Rapace

Arriva oggi in sala, distribuito da Universal Pictures, Non Sarai Sola, il film diretto da Goran Stolevski con Klimoska, Anamaria Marinca, Noomi Rapace, Alice Englert, Carloto Cotta, Félix Maritaud e Arta Dobroshi.

Per secoli, le montagne macedoni hanno nascosto paurosi segreti soprannaturali, inclusa l’esistenza della “Vecchia Zitella Maria” (Anamaria Marinca), una strega incattivita la cui terribile storia terrorizza i bambini da 200 anni. Maria desidera ardentemente una figlia che le tenga compagnia. Tenta di rapire una contadina appena nata, Nevena (Sara Klimoska), costringendo la madre disperata della bambina a fare un patto terrificante: se alla madre è permesso di crescere la sua bambina, permetterà a Maria di prendere Nevena quando compirà 16 anni. Maria marchia la ragazza per suggellare l’accordo, rendendola muta.

Al 16° compleanno di Nevena, Maria ritorna e trasforma la ragazza in una strega. Ma la maternità non è fatta per Maria, e alla fine abbandona Nevena dopo averle insegnato come assumere la forma di qualsiasi creatura che uccide. Abbandonata, la solitudine e la curiosità di Nevena per il mondo circostante la portano in un villaggio vicino. Quando uccide accidentalmente una contadina, Bosilka (Noomi Rapace), prende il posto della donna nel villaggio. La vita è brutale e imprevedibile ma stranamente appagante per Nevena, finché non viene aggredita e uccide l’aggressore. Dopo aver abbandonato il suo corpo, seduce e uccide un bel giovane di nome Boris (Carloto Cotta), godendosi le libertà che le offre la vita nel corpo di lui.

Quando una bambina di 10 anni viene gravemente ferita, Nevena coglie l’occasione per ricominciare da capo. Come Biliana, vive l’infanzia felice che le è stata negata. Quando raggiunge la giovane età, Biliana (Alice Englert) sposa Yovan (Félix Maritaud), un bel giovane del suo villaggio, e subito rimane incinta.

Ma l’improvviso ritorno di Maria porterà Nevena a fare una sua scelta molto difficile. Il film d’esordio del regista vincitore del Premio Sundance Goran Stolevski, Non Sarai Sola è una storia inquietante, poetica e soprannaturale che si trasforma in una storia umana, intrisa di rituali e tradizioni macedoni. Non Sarai Sola è scritto e diretto da Goran Stolevski (Would You Look at Her). Il film è prodotto da Kristina Ceyton (The Babadook, The Nightingale) e Samantha Jennings (Buoyancy, Good Madam). Nel cast troviamo Klimoska (Would You Look at Her, Willow), Anamaria Marinca (4 Months, 3 Weeks, and 2 Days, “Sex Traffic”), Noomi Rapace (The Girl with the Dragon Tattoo, Prometheus), Alice Englert (Beautiful Creatures, “Top of the Lake”), Carloto Cotta (Tabu, Diamantino), Félix Maritaud (BPM (Beats Per Minute), Sauvage / Wild) e Arta Dobroshi (Lorna’s Silence, “Gangs of London”).

Il direttore della fotografia è Matthew Chuang (The Mandela Effect, Blue Bayou). La scenografa è Bethany Ryan (“High Life”, Buoyancy). Il film è montato da Luca Cappelli (Ruin, Acute Misfortune). La truccatrice è Dusica Vuksanovic (“Black Sun”, “The Outpost”).

Thor: Love and Thunder, guida completa i personaggi del film

Thor: Love and Thunder, guida completa i personaggi del film

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THOR: LOVE AND THUNDER

Thor: Love and Thunder è attualmente il film più stravagante del MCU, e il fatto di poter contare su un cast di personaggi ricco di attori di talento aiuta sicuramente. Taika Waititi torna a dirigere il suo secondo film del MCU dopo il successo di Thor: Ragnarok del 2017. Con lui, tornano tanti altri volti noti, insieme ad altri nuovissimi, tutti in grado di portare la giusta dose di comicità e drammaticità nella sentita avventura di Thor: Love and Thunder.

Il cast completo di Thor: Love and Thunder

Ecco l’elenco completo del cast del film (SPOILER)

Chris Hemsworth nel ruolo di Thor
Natalie Portman nel ruolo della dottoressa Jane Foster/Mighty Thor
Tessa Thompson nel ruolo di Re Valchiria
Taika Waititi nel ruolo di Korg
Christian Bale nel ruolo di Gorr il Macellatore di Dei
Russell Crowe nel ruolo di Zeus
Jaimie Alexander: Lady Sif
Chris Pratt nel ruolo di Peter Quill/Star-Lord
Dave Bautista: Drax
Karen Gillan: Nebula
Pom Klementieff: Mantis
Bradley Cooper: Rocket Raccoon
Vin Diesel: Groot
Sean Gunn: Kraglin
Kieron L. Dyer: Axl
Matt Damon: Attore Loki
Luke Hemsworth: Attore Thor
Sam Neill: Attore Odino
Melissa McCarthy: Attrice Hela

Chris Hemsworth nei panni di Thor

Thor: Love and ThunderNaturalmente, la stella più brillante di Thor: Love and Thunder è Chris Hemsworth nei panni dell’eroe titolare. Il Dio del Tuono è in viaggio alla scoperta di se stesso, ma deve rimettersi l’eroico mantello quando Gorr, il Macellatore di Dei, minaccia di distruggere tutto ciò che ama. Lungo la strada, ritrova la sua ex, la dottoressa Jane Foster e,ancora una volta, scocca la scintilla.

Chris Hemsworth è probabilmente uno degli attori più conosciuti al mondo grazie al suo ruolo di Thor nel MCU. Più recentemente, è stato visto in Spiderhead e Extraction di Netflix. Attualmente è impegnato nelle riprese del prequel di Mad Max: Fury Road, Furiosa.

Natalie Portman nei panni della dottoressa Jane Foster/Mighty Thor

Natalie PortmanIn Thor: Love and Thunder, la dottoressa Jane Foster riappare nella vita dell’eroe in maniera totalmente inaspettata. Quando si incontrano, Thor si rende conto che non è solo Jane Foster chi ha davanti, bensì Mighty Thor in carne ed ossa, che brandisce un Mjölnir magicamente riparato. Mentre si riuniscono per salvare Asgard, i loro sentimenti reciproci iniziano a riaccendersi.

Natalie Portman è una delle attrici più illustri di Hollywood. Come Hemsworth, è nota al pubblico per il ruolo della dottoressa Jane Foster nel MCU, ma anche per aver interpretato la regina Padmé Amidala nei prequel di Star Wars. Gli spettatori la riconosceranno anche per la sua interpretazione premiata con l’Oscar in Il cigno nero e nel tortuoso sci-fi Annihilation. Attualmente sta girando la miniserie Lady in the Lake.

Tessa Thompson nel ruolo di Re Valchiria

Quando Thor torna ad Asgard in Thor: Love and Thunder, si rende conto che Re Valchiria ha trasformato la città in un luogo pacifico nonché destinazione turistica in piena espansione. Tuttavia, è chiaro che è annoiata dal suo ruolo burocratico e desidera tornare a cavalcare in battaglia: la sua occasione arriva quando Gorr arriva a sconvolgere l’atmosfera di pace di Nuova Asgard.

Oltre che per il suo ruolo di Valchiria nel MCU, molti riconosceranno Tessa Thompson anche per quello di Bianca nei film di Creed e di Charlotte Hale in Westworld della HBO. La Thompson ha poi ricevuto molti riconoscimenti per il suo contributo in film come Passing, Little Woods, Sorry to Bother You e Annihilation con la Portman.

Taika Waititi come Korg

taika-waititi-korgOltre a dirigere Thor: Love and Thunder, Taika Waititi torna a prestare la voce a Korg, la fedele anche se un po’ sprovveduta spalla di Thor. In questo film, tuttavia, Korg funge anche da cronista delle gesta di Thor: documenta le avventure del Dio del Tuono per diffondere la sua leggenda in lungo e in largo. Se quello che dice sia del tutto accurato o meno, tuttavia, è lasciato all’interpretazione.

Taika Waititi è conosciuto come sceneggiatore, attore, regista e produttore. Di recente, ha interpretato Barbanera nel film campione d’incassi Our Flag Means Death e, poco prima, il cattivo di Free Guy. Nel 2020 ha vinto un Oscar per il suo grandioso film Jojo Rabbit, dove interpretava anche Adolf Hitler. Il pubblico potrebbe inoltre riconoscere la sua voce in The Mandalorian, dove ha doppiato il robot assassino IG-11. Naturalmente, la maggior parte degli spettatori lo ha conosciuto per la prima volta grazie al suo ruolo di Viago in What We Do in the Shadows.

Christian Bale nei panni di Gorr, il Macellatore di Dei

Christian Bale interpreta il terrificante villain Gorr, uno dei cattivi più spaventosi di sempre nel MCU e che si guadagna meritatamente l’epiteto di “Macellatore di Dei” in Thor: Love and Thunder. Un tempo Gorr era un uomo normale su un pianeta devastato dalla carestia e dalla morte. Quando le sue preghiere agli dei non vengono esaudite, Gorr è spinto a intraprendere una missione di vendetta per uccidere gli dei che sono così insensibili e indifferenti alle sofferenze di coloro che dovrebbero proteggere.

Come la Portman, Christian Bale recita da quando era giovane e il pubblico lo conosce molto bene sopattutto grazie alla sua interpretazione di Batman nella trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan. Bale è noto anche per il suo impegno nel ritrarre personaggi reali in biografie cupe e satiriche, adattamenti di storie vere come American Hustle, Vice, The Big Short e Ford vs Ferrari. Ha vinto il suo primo Oscar (come miglior attore non protagonista) per The Fighter. E, naturalmente, il pubblico lo conoscerà anche per il ruolo iconico che ha dato il via alla fase più adulta della sua carriera, quello di Patrick Bateman in American Psycho.

Russell Crowe come Zeus

Russell Crowe interpreta una versione di Zeus in Thor: Love and Thunder molto diversa dalla maggior parte delle divinità greche precedentemente rappresentate su schermo. Piuttosto che essere un dio nel fiore degli anni e assolutamente vendicativo, questo Zeus vuole solo passare il suo tempo sull’Olimpo divertendosi e circondato dai festeggiamenti.

Naturalmente, il ruolo più celebre di Russell Crowe è quello di Massimo Decimo Meridio nel classico di Ridley Scott Il Gladiatore, per il quale ha vinto un Oscar. Altri progetti notevoli e amatissimi di Crowe sono L.A. Confidential, Mystery, Alaska, A Beautiful Mind, Les Misérables e Master and Commander: – Sfida ai confini del mare. Gli spettatori lo ricorderanno anche per il suo operato nell’altro grande franchise di supereroi: ha infatti interpretato Jor-El, padre di Superman, nel DCEU. Inoltre, lo vedremo presto al lavoro nel suo terzo franchise di supereroi: Crowe si è infatti unito a Kraven the Hunter della Sony, le cui riprese sono attualmente in corso.

Il cast di supporto di Thor: Love and Thunder

Chris Pratt nei panni di Peter Quill/Star-LordPeter Quill è a capo degli strampalati Guardiani della Galassia, ora con Thor al seguito. Il ruolo di spicco di Pratt è stato quello di Andy Dwyer in Parks & Rec. Ha poi recitato nella trilogia di Jurassic World e nei film di The Lego Movie.

Dave Bautista nei panni di DraxDrax torna come simpatico attaccabrighe dei Guardiani in Thor: Love and Thunder. Al di fuori del MCU, Bautista è noto per i ruoli in Dune, Army of the Dead, Riddick e altri. Il prossimo film che lo vedrà protagonista sarà Glass Onion: A Knives Out Mystery.

Karen Gillan come Nebula – L’androide più arrabbiato di tutti ritorna anche in Love and Thunder. Oltre che per il ruolo di Nebula, il pubblico conoscerà la Gillan anche per il suo lavoro nei film Jumanji, Oculus, The Big Short e soprattutto per il suo amato ruolo di Amy Pond in Doctor Who.

Pom Klementieff nel ruolo di Mantis – In Thor: Love and Thunder ritorna anche l’empatica-insettoide Mantis. Al di fuori del MCU, il pubblico conoscerà l’attrice francese Klementieff grazie a Diamanti Grezzi, Westworld e Thunder Force. La vedremo anche nei prossimi due capitoli della saga Mission: Impossible.

Bradley Cooper nel ruolo di Rocket RaccoonRocket è l’esperto di demolizioni e armi dei Guardiani nonché “dolce conigio” di Thor. Oltre a prestare la voce a Rocket, Cooper ha interpretato altri ruoli importanti nei film A Star is Born, Nightmare Alley, Il lato positivo – Silver Linings Playbook, American Sniper, American Hustle, la serie televisiva Alias e, naturalmente, la trilogia cinematografica di Una notte da leoni.

Vin Diesel nei panni di Groot – L’adolescente Groot torna con i Guardiani in Thor: Love and Thunder. Al di fuori del MCU, Vin Diesel è noto per aver interpretato Dominic Toretto nella serie Fast & Furious, Riddick nei film di The Chronicles of Riddick e Xander Cage nella serie xXx.

Sean Gunn nel ruolo di Kraglin – Kraglin è ufficialmente un membro dei Guardiani della Galassia, anche se ha l’abitudine di trovarsi una nuova moglie su ogni pianeta che visitano. Gunn ha recentemente recitato in The Suicide Squad del fratello James Gunn, dove ha interpretato Weasel. Il pubblico televisivo lo riconoscerà sicuramente anche per il suo ruolo di Kirk Gleason in Gilmore Girls.

Kieron L. Dyer nel ruolo di Axl – Axl è un ragazzo asgardiano con un dono speciale con cui Thor stringe un legame in Thor: Love and Thunder. Prima di Thor, i due ruoli di rilievo di Dyer sono stati Leroy Jenkins in The Brilliant World of Tom Gates e la partecipazione al film natalizio Jingle Jangle: Viaggio di Natale.

Matt Damon come attore Loki – Non potrebbe essere un film di Taika Waititi su Thor senza il ritorno di un trio di attori, primo fra tutti l’attore Loki. Gli spettatori conoscono bene Damon per i suoi ruoli in The last duel, Ford vs Ferrari, The Martian, Interstellar, i franchise di Jason Bourne e Ocean’s Eleven, diversi film di Kevin Smith e, naturalmente, Good Will Hunting.

Luke Hemsworth nel ruolo dell’attore Thor – L’attore Thor, eccessivamente drammatico, torna al fianco dell’attore Loki e ha qualche idea sul suo ruolo. Quando non fa un cameo nei film del fratello Thor, Hemsworth è noto per aver interpretato il personaggio di Ashley Stubbs in Westworld.

Sam Neill nel ruolo dell’attore Odino – La morte di Odino in Thor: Ragnarok è ricreata in modo piuttosto melodrammatico dall’attore Odino nel film. Neill è noto in tutto il mondo per il ruolo del Dr. Alan Grant nella serie Jurassic Park/World, mentre altri lo conoscono per i ruoli televisivi del Cardinale Thomas Wolsey in The Tudors e del Maggiore Chester Campbell nelle prime due stagioni di Peaky Blinders.

Melissa McCarthy nel ruolo dell’Attrice Hela – L’Attrice Hela è una nuova aggiunta alla compagnia teatrale di Asgard in Thor: Love and Thunder, e forse la più drammatica finora. McCarthy è nota per il suo lavoro comico in progetti come Ghostbusters, Spy, The Heat e Bridesmaids – Le amiche della sposa, oltre che per ruoli più drammatici come Nine Perfect Strangers. Prossimamente la vedremo nel ruolo di Ursula nel remake live-action della Disney La sirenetta.

Avatar: la via dell’acqua, a James Cameron non frega niente se i fan si lamentano del film troppo lungo

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James Cameron ha commentato le lamentele sulla lunghezza dei film e prevede già le critiche a Avatar: la via dell’acqua. Negli ultimi anni ed è diventato molto frequente per i grandi studi di produzione realizzare film di tre ore (Avengers: Endgame e The Batman sono due esempi recenti). I Marvel Studios hanno seguito una strada diversa ultimamente, tuttavia, poiché Doctor Strange nel Multiverso della Follia e Thor: Love and Thunder sono tra i loro film più brevi.

Già nel 2009, Avatar durava ben 162 minuti, e non sorprende che il regista James Cameron stia facendo tutto il possibile per far sì che anche Avatar: la via dell’acqua sia un film molto lungo.

Nell’ultimo numero di Empire Magazine, il regista ha chiarito che non gli importa se le persone non sono d’accordo con i suoi piani per realizzare un sequel della durata di almeno tre ore. “Non voglio che nessuno si lamenti della lunghezza quando si siedono a guardare [la televisione] per otto ore”, dice. “Posso quasi scrivere questa parte della recensione. ‘Il film di tre ore agonizzante…'”Datemi una fottuta pausa“, ha continuato Cameron. “Ho visto i miei figli sedersi e guardare cinque episodi di un’ora di seguito.”

In un certo senso è un punto di vista giusto, anche se vale la pena ricordare che quando guardi qualcosa in tv puoi mettere in pausa e andare in bagno o a fare uno spuntino! Per coloro che non vogliono perdersi nulla, guardare un film di tre ore può essere un po’ una seccatura… in particolare per chi ha una vescica un po’ debole.

A questo, Cameron ha semplicemente detto: “Ecco il grande cambio di paradigma sociale che deve avvenire: va bene alzarsi e andare a fare pipì”. Se quindi anche lui dice che può andare bene alzarsi durante il film per fare pipì, vorrà dire che non ci dovrebbero essere problemi a perdersi qualche minuto di Avatar: la via dell’acqua.

Avatar: la via dell’acqua, il film

Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno all’oceano. Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena, eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film 3 volte vincitore di Oscar.

Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 e 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh, Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Sigourney Weaver, Joel David Moore, Dileep Rao e Matt Gerald.

X-Men: 10 piani assurdi del franchise (prima della fusione con Disney)

Stando alle parole di Kevin Feige, il presidente dei Marvel Studios, sono in programma grandi progetti per il team degli X-Men all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel. Per ora, non c’è ancora nulla di certo e forse si dovranno aspettare diversi anni prima di vedere l’intera squadra muoversi all’interno dell’MCU.

La fusione tra la Disney e la Fox ha fatto molto discutere, anche per l’impatto che essa potrebbe avere sul team dei mutanti. D’altronde, la Fox aveva già pianificato una serie di piani interessanti per i suoi personaggi…

Vediamo le 10 idee più particolari che vedevano coinvolti gli X-Men e che, purtroppo o per fortuna, non saranno mai realizzate.

Un misterioso progetto per Kitty Pryde

X-men comicsIl progetto era stato inizialmente presentato con il nome provvisorio ”Movie 143” e avrebbe coinvolto il regista di Deadpool Tim Miller, insieme allo scrittore di fumetti Brian Michael Bendis (quello di Ultimate Spider-Man). Protagonista di questo film sarebbe stata la mutante dei fumetti Kitty Pryde, apparsa per la prima volta in Uncanny X-Men n. 129 (gennaio 1980).

Essendo già impegnato con Terminator: Destino oscuro, Tim Miller ha dovuto posticipare l’inizio della produzione di Movie 143. Quando il regista era finalmente libero, la fusione Disney/Fox era già avvenuta, facendo scomparire ogni possibile realizzazione del suo progetto per il personaggio del X-Men.

Alpha FlightAlpha FlightAll’inizio del 2017, il regista di Dark Phoenix Simon Kinberg ha rivelato che c’erano in cantiere due progetti relativi agli X-Men: “X-Flight” e “Exiles“. Per quanto riguarda il primo titolo, il regista ha forse confuso i nomi dei personaggi: probabilmente Kinberg intendeva l’Alpha Flight, la squadra di mutanti canadesi che lavorano per il Dipartimento H nel Grande Nord Bianco. 

Gli Exiles sono invece una squadra di mutanti che nei fumetti viaggia tra diverse dimensioni per portare a termine varie missioni. Questo team nei fumetti è abbastanza marginale e un film con essi come protagonisti avrebbe sicuramente stupito anche i fan più accaniti degli X-Men.

James Franco avrebbe fatto un film su Multiple Man

X-men comicsAlla fine del 2017, sembrava che James Franco avrebbe preso parte ad un progetto su l’Uomo Multiplo. L’attore, oltre a produrre il film, avrebbe dovuto interpretare il protagonista. Forse Multiple Man non è esattamente un personaggio adatto ad un film da solista, ma la prospettiva di Franco che mette in scena diverse versioni del mutante era sicuramente eccitante per i fan degli X-Men.

Si dice inoltre che il film sull’Uomo Multiplo sarebbe stato vietato ai minori – nessuna grande sorpresa, dato il passato attoriale di Franco.

Una trilogia per i Nuovi Mutanti

Trilogia X-menIl film The New Mutants è uno di quei prodotti che ha accusato il colpo della pandemia, e non solo. Già prima del Covid-19, la Fox aveva posticipato più volte la data d’uscita perché voleva cambiare il tono generale e aggiungere altri personaggi. La fusione con la Disney ha poi impedito ogni modifica.

Il film è stato infine rilasciato, ma non è stato accolto né dalla critica né dagli spettatori. Di sicuro non è tra i progetto più memorabili che coinvolgono gli X-Men. Il regista Josh Boone ha confermato di aver pensato al film come il primo di una trilogia, ma al momento The New Mutants è ancora un capitolo isolato.

X-23 protagonista del sequel di Logan

X-23 loganCon Logan si è conclusa la storia di Wolverine e il tempo di Hugh Jackman nel franchise degli X-Men. Tuttavia, c’è sempre stato nuovo potenziale Wolverine a disposizione: si tratta di Laura/X-23 (Dafne Keene). James Mangold aveva iniziato a sviluppare con la Fox uno spin-off assieme allo sceneggiatore Craig Kyle, ma gli altri impegni del regista – insieme al vincolo di Keene con His Dark Materials della HBO – hanno rallentato lo slancio.

Vista la recente fusione con la Disney, sembra proprio che questo progetto non fosse destinato a realizzarsi. Speriamo che l’MCU abbia pensato ad un modo altrettanto ingegnoso per sostituire Wolverine di Jackman quando gli X-Men verranno riavviati.

Un film su Gambit

Gambit X-MenAbbiamo incontrato Gambit per la prima volta sullo schermo nel 2009 con X-Men le origini: Wolverine, film in cui è stato interpretato da Taylor Kitsch. Il lungometraggio di per sé è stato un disastro, qualcosa di molto lontano dagli altri Origins.

Nel 2015 lo studio ha annunciato di voler riportare il personaggio nel franchise ed ha fissato una data d’uscita per il 2016. Tra i diversi ritardi e le ”divergenze creative” tra i registi Rupert Wyatt, Doug Liman e Gore Verbinski, il progetto non è mai stato realizzato.

Deadpool 3

deadpool

Entrambi i film di Deadpool sono stati un enorme successo per la Fox, e hanno dimostrato che i supereroi funzionano bene anche in un genere vietato ai minori.

Prima della fusione, c’era in lavorazione un terzo capitolo che avrebbe dovuto seguire l’X-Force. Anche questo progetto è stato vittima dell’unione DisneyFox. Per fortuna, sembra che Deadpool 3 si farà comunque, anche se in un modo diverso da quanto originariamente previsto.

Uno spin-off sull’X-Forcex-men

In Deadpool 2 Wade Wilson mette insieme una squadra di mutanti in grado di abbattere Cable, ma quasi tutti i partecipanti vanno incontro ad una fine comicamente tragica durante la missione. Nonostante le dinamiche del film abbiano fatto sorridere, non sono ciò che i fan si aspettavano di vedere dall’X-Force.

Anche per questo, Drew Goddard (Quella casa nel bosco) è stato incaricato di dirigere un film spin-off sull’X-Force. Speriamo che questo progetto diventi una realtà, ora che è in mano ai Marvel Studios.

Dark Phoenix 2Dark Phoenix-2

Dark Phoenix era stato originariamente progettato come un film in due parti. Tuttavia, la Fox ha prontamente fatto ridimensionare i piani ambiziosi del regista Simon Kinberg, che ha dovuto stipare la sua visione in un unico confusionario progetto.

Nonostante ciò, dopo l’uscita del film la Fox aveva ancora in programma un sequel per continuare a raccontare la storia di questi personaggi, anche se è difficile pensare che avremmo rivisto Kinberg nuovamente al timone.

Un cross-over X-Men / Fantastici Quattro / Deadpool / DaredevilX-men Fox

Ora sappiamo con certezza che la Fox non ha approfittato del suo ampio catalogo di personaggi Marvel per realizzare un’opera globale finché poteva. Nonostante ciò, è dal 2010 che si parlava si un grosso progetto cross-over che includesse il franchise degli X-Men, i Fantastici Quattro, Daredevil e Deadpool.

L’idea era quella di mettere gli X-Men contro i Fantastici Quattro. Bourne Helmer Paul Greengrass era ansioso di dirigere un film simile, ma l’accordo non è stato compiuto. Fox ha preferito proseguire con X-Men: L’inizio e il cross-over non è mai diventato realtà.

Chris Evans: come l’addio a Captain America ha cambiato la sua vita

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Durante una recente intervista con Yahoo Entertainment (tramite US Weekly) per promuovere Lightyear – La vera storia di Buzz della Disney-Pixar, Chris Evans ha spiegato come lasciarsi il ruolo di Captain America alle spalle lo abbia cambiato fisicamente, ammettendo che è stato “letteralmente un peso via” dalle sue spalle. Evans dice che ha perso sei chili, il che ha portato le persone a chiedergli spesso se stia bene:

“Credo di aver perso circa 6 chili. Ogni volta che le persone mi vedono mi dicono: “Stai bene? Hai perso un po’ di peso”. Non devo più allenarmi così duramente tutto il tempo.”

L’arco narrativo di Steve Rogers/Chris Evans si è concluso dopo oltre 10 anni in cui l’attore è stato sempre tenuto a mantenere una certa forma fisica e una certa massa muscolare, ora venuta meno questa esigenza, è chiaro che anche il corpo di Chris cominci a lasciar andare il ruolo.

Intanto, nel MCU, abbiamo già un nuovo Captain America, che si chiama Sam Wilson ed esplorerà l’essere un super soldato in maniera molto diversa, dal momento che il personaggio di Anthony Mackie non ha super poteri! Lo vedremo presto in Captain America 4, già annunciato ufficialmente.

Luck: il trailer del film Apple Tv+ disponibile dal 5 agosto

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Luck: il trailer del film Apple Tv+ disponibile dal 5 agosto

Ecco il trailer di Luck, diretto da Peggy Holmes il film vede nel cast originale Jane Fonda, Whoopi Goldberg, Eva Noblezada, Simon Pegg, Flula Borg, Colin O’Donoghue, John Ratzenberger e Adelynn Spoon. Dal 5 agosto su Apple Tv+.

Da Apple Original Films arriva la storia di Sam Greenfield, la persona più sfortunata del mondo che, quando si imbatte nella Terra della Fortuna, mai vista prima, parte alla ricerca di un po’ di buona sorte da riportare a casa per il suo miglior amico. In quel posto, però, gli esseri umani non sono ammessi e a Sam non resta che un’unica possibilità per riuscire nella sua missione: collaborare con le creature magiche che vivono lì.

Luck è prodotto da Skydance Animation ed è doppiato, nella versione originale, da Jane Fonda, Whoopi Goldberg, Eva Noblezada, Simon Pegg, Flula Borg, Colin O’Donoghue, John Ratzenberger e Adelynn Spoon. Il film è diretto da Peggy Holmes, da una sceneggiatura di Kiel Murray, con John Lasseter, David Ellison, Dana Goldberg e David Eisenmann che producono per Skydance Animation.

Crimes of the future: dal 24 agosto al cinema il film di David Cronenberg

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Entra nel listino Lucky Red Crimes of the future di David Cronenberg, di ritorno sul grande schermo dopo otto anni di assenza. Tra i registi più amati dagli appassionati di horror e thriller, Cronenberg è tornato a far parlare di sé presentando al Festival di Cannes Crimes of the future. Il film arriverà al cinema il 24 agosto.

Dopo La promessa dell’assassino, A History of Violence e A Dangerous Method, ancora una volta David Cronenberg sceglie Viggo Mortensen come protagonista. Ad affiancarlo Léa Seydoux e Kristen Stewart.

Crimes of the future, che prende il titolo dal suo precedente film del 1970 senza esserne il remake, segna il ritorno del regista al genere del body horror, già mostrato in film come Shivers, Rabid, The Brood e La mosca.

Un film sconvolgente ed estremo, viscerale, in cui Cronenberg torna ad esplorare l’evoluzione dell’uomo e del pianeta in relazione alla tecnologia. Una visione fuori dagli schemi, un film di fantascienza spiazzante che racchiude in sé tutti i temi, attualissimi, della filmografia dell’autore canadese.

Crimes of the future, la trama

Quando la specie umana si adatta a un ambiente sintetico, il corpo subisce nuove trasformazioni e mutazioni. Con la sua compagna Caprice (Léa Seydoux), Saul Tenser (Viggo Mortensen), famoso artista e performer, mostra pubblicamente la metamorfosi dei suoi organi in spettacoli d’avanguardia. Timlin (Kristen Stewart), un investigatore del National Organ Registry, segue ossessivamente i loro movimenti, quando viene rivelato un gruppo misterioso…La loro missione: usare la notorietà di Saul per far luce sulla prossima fase dell’evoluzione umana. 

Thor: Love and Thunder, quando è ambientato? Ecco la sequenza temporale

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Il ritorno di Thor Odinson in Thor: Love and Thunder sta raccogliendo i primi pareri entusiasti, tuttavia sembra difficile stabile quando esattamente è ambientato il film con Chris Hemsworth. Durante una delle tante interviste degli ultimi giorni, al regista Taika Waititi è stato chiesto quando il film è ambientato e lui ha dato una risposta del tutto non impegnativa suggerendo che erano passati quattro anni da Avengers: Endgame. Poiché gli eventi di Avengers: Infinity War si sono svolti nella primavera del 2018 e Avengers: Endgame cinque anni dopo, nella primavera del 2023, questo collocherebbe Thor: Love and Thunder nel 2027. Ma Taika Waititi si sbagliava.

In un momento chiave durante Thor: Love and Thunder, Jane (Natalie Portman) e Thor si riuniscono e fanno riferimento a quanto tempo è passato da quando si sono lasciati. Mentre Jane suggerisce che sono passati “tre, quattro anni”, Thor ha in mente un lasso di tempo più preciso: “otto anni, sette mesi e sei giorni”. La discrepanza di percezione può essere spiegata dal fatto che Jane ha “perso” i cinque anni dello SNAP, fino a Avengers: Endgame e quindi ci si può fidare del numero di Thor. Sulla base di quando Thor e Jane si sono lasciati, è possibile calcolare il posto esatto di Thor: Love and Thunder nella sequenza temporale del MCU.

Durante la festa in Avengers: Age of Ultron, che si ritiene sia ambientata intorno alla data di uscita del 1 maggio 2015, Thor e Jane sono ancora insieme ma Jane è assente e presa dai suoi viaggi di lavoro. Durante Thor: Ragnarok, anch’esso ambientato principalmente intorno alla data di uscita del 3 novembre 2017, un fan chiede di fare un selfie con Thor e gli rivela di essere dispiaciuto per il fatto che Jane abbia rotto con lui. Basandoci sulle date di uscita del film, Thor: Love and Thunder dovrebbe svolgersi tra il 7 dicembre 2023 e il 9 giugno 2026.

La risposta di Waititi deve essere sbagliata poiché il 2027 sarebbe troppo oltre questa finestra temporale. È difficile dire con maggiore precisione dove sia collocato Thor: Love and Thunder poiché si suppone che Thor e Jane non si siano più visti dalla fine di Age of Ultron, quando lui lascia la Terra per cercare le Gemme dell’Infinito, tuttavia, questo significherebbe che all’inizio di questo film, Thor è in viaggio con i Guardiani della Galassia da circa sei mesi e il fatto che si sia rimesso già in forma non sembra plausibile, nonostante si tratti di un dio norreno.

Sebbene in Thor: Love and Thunder non ci siano riferimenti agli altri eventi della Fase 4 del MCU in corso, Spider-Man: No Way Home e Hawkeye sono entrambi ambientati nel 2024 e Moon Knight e Doctor Strange nel Multiverso della Follia sono entrambi ambientati nel 2025, quindi sembra improbabile che le avventure di Thor siano molto precedenti a quelle. Molto probabilmente Thor: Love and Thunder è ambientato nel 2025 o nella prima metà del 2026, appena due o tre anni dopo Avengers: Endgame.

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Heat 2: Michael Mann conferma il film tratto dal romanzo

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Heat 2: Michael Mann conferma il film tratto dal romanzo

Il regista Michael Mann conferma che ha in programma di trasformare il suo romanzo di Heat 2 in un film. Pubblicato nel 1995, Heat – La Sfida racconta il pericoloso gioco del gatto e del topo tra l’uomo di legge Vincent Hanna (Al Pacino) e il criminale in carriera Neil McCauley (Robert De Niro). L’epopea del crimine è stata un successo di pubblico e critica e da allora ha mantenuto un posto di rilievo nella cultura popolare, soprattutto grazie alle memorabili interpretazioni dei due protagonisti del film. Le avvincenti sequenze di rapine di Heat hanno anche ispirato film come Nella tana dei lupi e persino Il cavaliere oscuro.

Dopo l’annuncio ufficiale dell’inizio di quest’anno, Mann pubblicherà un romanzo sequel di Heat, intitolato semplicemente Heat 2. Il libro funge sia da sequel che da prequel della storia originale del 1995, che racconta le gesta di Hanna e Chris Shiherlis, interpretato nel film da Val Kilmer. Alla fine di Heat, Chris, l’unico sopravvissuto della banda di rapinatori di banche di McCauley, viene ferito e ricercato dalla polizia, lasciando la porta aperta per ulteriori avventure. Il romanzo di Heat 2, scritto insieme a Meg Gardiner, dovrebbe uscire il 18 agosto.

Ora, in una nuova intervista con Empire prima dell’uscita del romanzo, Michael Mann rivela che ha intenzione di trasformare Heat 2 in un film: “È totalmente progettato per essere un film. È un film modesto? No. È una serie molto costosa? No. Sarà un grande film … È sostenuto nella cultura. È noto. Potrei illudermi di pensare che il mondo intero lo conosce, ma quando dai un’occhiata alla sua importanza nel mercato home video per oltre 20 anni, questo progetto ha davvero basi forti. Le persone lo guardano ancora, le persone ne parlano ancora. È un marchio. È una specie di un universo di Heat, in un certo senso. E questo certamente giustifica un film molto grande e ambizioso.”

Thor: Love and Thunder, la spiegazione delle scene post credits

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Thor: Love and Thunder, la spiegazione delle scene post credits

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THOR: LOVE AND THUNDER

Come è d’abitudine per i Marvel Movies, anche Thor: Love and Thunder ha due scene post credits, la prima che offre un gancio al futuro del franchise, e la seconda che in genere è più un inside joke, un riferimento interno per gli spettatori, e che, in genere, non costituisce nulla di importante per lo svolgimento della trama del MCU.

In Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ad esempio, la prima ci ha presentato la Clea di Charlize Theron e un nuovo viaggio nel Multiverso per Strange, mentre la seconda era quasi un gioco tra Bruce Campbell, Sam Raimi e i fan del regista. Anche nel caso di Thor: Love and Thunder si ripete lo schema.

La prima scena post credits di Thor: Love and Thunder ci riporta da Zeus (Russell Crowe). Nella breve scena vediamo un padre degli dei ferito e umiliato, che commenta con sdegno il comportamento di questo dio norreno che lo ha trattato con molto poco rispetto. Zeus è steso, mentre le sue ancelle si prendono cura di lui e si rivolge a suo figlio parlando di vendetta. Dall’ombra emerge una figura, è Ercole, che si dice pronto a eseguire gli ordini del padre. A interpretarlo è stato chiamato Brett Goldstein che a molti non dirà nulla ma che è ben noto a chi segue la serie Apple Tv+ Ted Lasso. Nello show ideato da Jason Sudeikis, Goldstein interpreta Roy Kent, personaggio molto amato dal pubblico, qui invece è stato chiamato a essere Ercole, scelta che sembra collegarsi con la scena post credits di Eternals in cui abbiamo visto Eros (Harry Styles). Che il futuro del MCU ci porti in un mondo pieno di divinità greche?

La seconda scena post credits di Thor: Love and Thunder invece ci sembra più difficile da decifrare. Vediamo Jane Foster svegliarsi nel Valhalla. Qui è accolta da Heimdall, anche lui morto in battaglia e quindi salito nel Paradiso che attende i guerrieri norreni. La scena potrebbe essere un riferimento alla fine gloriosa di Mighty Thor, ma potrebbe lasciare anche la porta aperta per un futuro ritorno del personaggio nel MCU. Quale sarà la scelta di Kevin Feige e compagnia, dipenderà probabilmente da quello che sarà deciso dal box office di Love and Thunder.

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Clerks 3: il primo trailer del film di Kevin Smith

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Clerks 3: il primo trailer del film di Kevin Smith

Ecco il primo trailer di Clerks 3.

A proposito di Clerks 3, in passato Kevin Smith aveva dichiarato che la sceneggiatura del film è stata modificata in seguito all’attacco di cuore avuto dal regista nel 2018, ispirando così il nuovo percorso del protagonista Randal. A quanto pare il film inizierà con il cinico cassiere di fast food interpretato da Jeff Anderson che, come Smith, ha appena subito un infarto e sta attraversando una crisi di mezza età.

“Randal ha un attacco di cuore, ed essendosi avvicinato così tanto alla morte, capisce che la sua vita non ha significato nulla, nessuno lo ricorderà e non ha famiglia o cose del genere”, ha dichiarato Smith. “E durante la ripresa, mentre si trova sotto effetto di fentanil, giunge alla classica conclusione di un uomo di mezza età che ha lavorato in un videonoleggio per tutta la sua vita e ha visto i film di altre persone: voglio fare il mio film. Ed è qui che Dante e Randal creano Clerks, e questa è la storia di Clerks 3.”

Clerks 3 è scritto e diretto da Kevin Smith e sarà distribuito da Lionsgate Films. Il film è la nona puntata del View Askewniverse e vede il ritorno del cast originale di Clerks, inclusi gli attori Brian O’Halloran e Jeff Anderson come personaggi principali. Smith e Jason Mewes torneranno nei panni dell’iconico duo di Jay e Silent Bob.

Un piccolo favore: libro, trama e cast del film con Blake Lively

Un piccolo favore: libro, trama e cast del film con Blake Lively

Cosa si sarebbe disposti a fare per un proprio amico o amica? È questa la domanda alla base del film di genere giallo Un piccolo favore (qui la recensione). Arrivato in sala nel 2018, questo è diretto dal regista Paul Feig, principalmente noto per film commedia come Le amiche della sposa e il reboot al femminile di Ghostbusters. Cimentandosi qui con un genere a lui nuovo, Feig dà vita ad un racconto teso e coinvolgente, che trova la sua forza tanto nel mistero che lo pervade tanto nella complicità che si genera tra le due attrici protagoniste. Si tratta di un film divenuto un piccolo caso, che ha da subito attirato molte attenzioni su di sé.

Questo è tratto non da una storia vera, bensì dall’omonimo libro del 2017 scritto da Darcey Bell. I diritti di questo furono comprati ancor prima della sua pubblicazione, garantendogli un adattamento cinematografico in breve tempo. Il racconto della Bell si è infatti rivelato un vero e proprio successo editoriale, merito anche dell’utilizzo di un narratore non affidabile, che rende complesso avere un’oggettiva panoramica di quanto accaduto realmente. Per il mistero che avvolge la trama centrale, il film è stato accostato a titoli simili come Gone Girl – L’amore bugiardo e La ragazza del treno.

Nel mantenere le principali caratteristiche del romanzo, il regista è così riuscito a confezionare un film particolarmente accattivante, con un cast di grandi star internazionali. Un piccolo favore ha poi raccolto ampi consensi di critica, come anche un guadagno di circa 98 milioni di dollari a fronte di un budget di 20. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Un piccolo favore: la trama del film

Protagonista del film è Stephanie Smothers, una giovane mamma single che ormai da qualche tempo ha guadagnato un certa popolarità gestendo un blog di cucina. Grazie a tale attività, Stephanie ha anche il tempo di essere una madre presente per suo figlio Miles, generando l’invidia di altri genitori a lei vicini. La sua vita, perfettamente tranquilla e routinaria, viene tuttavia sconvolta dall’incontro con l’affascinante Emily Nelson. Questa è la madre di un compagno di scuola di Miles, e lavora in un’importante compagnia di moda. La donna, dai modi di fare eccentrici, svela da subito un carisma che non manca di affascinare Stephanie. In breve, le due diventano grandi amiche. Con lo stringersi del loro rapporto, le due donne inizieranno a confessarsi anche segreti molto personali circa la rispettiva vita privata.

Stephanie, dal canto suo, racconterà del controverso rapporto che intrattiene con il fratellastro Chris, come anche del suo ormai defunto marito Davis. Emily, invece, rivela una certa insofferenza per il suo grigio matrimonio con Sam Townsend, professore di inglese. La loro amicizia, però, prende pieghe inaspettate nel momento in cui Emily chiede a Stephanie di badare per qualche giorno a suo figlio, dovendo lei assentarsi per qualche giorno per alcuni impegni di lavoro. Emily, però, sparirà nel nulla, causando la preoccupazione di Stephanie. Capire cosa sta succedendo sarà l’unico modo per uscire da quello che sembra essere un intricato e pericoloso gioco.

Un piccolo favore cast

Un piccolo favore: il cast del film

Ad interpretare la protagonista del film, Stephanie, vi è la candidata all’Oscar Anna Kendrick. Celebre per i film Tra le nuvole e Pitch Perfect, l’attrice è sempre stata la prima ed unica scelta per il regista, il quale la considerava perfetta per il ruolo di una donna amabile e pronta ad aiutare gli altri. Per prepararsi al ruolo, questa ebbe modo di confrontarsi con la scrittrice, dalla quale poté apprendere tutte le principali caratteristiche del personaggio. Nel corso del film, l’attrice indossa ben 39 differenti costumi, che evidenziano anche il suo cambiamento psicologico e di personalità. Accanto a lei, nei panni del fratellastro Chris vi è l’attore Dustin Milligan, mentre Eric Johnson è il defunto marito Davis.

Nei panni della misteriosa Emily vi è invece l’attrice Blake Lively. Per il ruolo, l’attrice ha dato vita ad un curioso cambiamento nel suo profilo Instagram. Ha infatti cancellato tutte le sue foto, iniziando a seguire soltanto 28 account di persone che condividevano lo stesso nome del suo personaggio. Inoltre, contrariamente ad Emily, la Lively è totalmente astemia. Per tale motivo tutto ciò che la si vede bere nel film e che sembra alcol, in realtà non lo è. L’attrice, inoltre, ha personalmente curato il look di Emily, scegliendo gli abiti e i particolari da lei indossati nel film. Accanto a lei, nei panni del marito Sean Townsend, vi è l’attore Henry Golding, scelto per via del suo fascino misterioso e della sua voce suadente. Nel film sono poi presenti gli attori Linda Cardellini nei panni di Diana Hyland e Rupert Friend in quelli di Dennis Nylon.

Un piccolo favore: il finale e il sequel

Il film segue in modo piuttosto fedele il romanzo da cui è tratto, salvo per alcune notevoli differenze. In particolare, la principale di queste riguarda proprio il finale. Questo subisce infatti un cambiamento che lo rende particolarmente più intricato e meno prevedibile. Nel romanzo, infatti, Emily si rivela non essere chi dice di essere, e tramite un astuto piano riesce ad ottenere una grande somma di denaro con cui fugge in Europa. Stephanie, invece, viene ritenuta responsabile di quanto avvenuto ed arrestata. Ciò non avviene però nel film, dove il rapporto tra i personaggi principali e l’esito delle loro azioni cambia profondamente. Quelli che hanno letto il romanzo, dunque, possono vedere il film con la consapevolezza di non sapere già come andrà a finire.

Questo finale a suo modo aperto ha a lungo fatto pensare che la realizzazione di un sequel non era da escludere. Nel maggio 2022, infatti, Prime Video ha annunciato l’avvio della produzione di un seguito. La regia sarà sempre affidata a Paul Feig, mentre torneranno nel cast sia Blake Lively che Anna Kendrick. La sceneggiatura sarà scritta da Jessica Sharzer, che coprirà anche il ruolo di produttrice insieme a Feig. Ad oggi non si hanno ulteriori notizie e non è noto quando avranno inizio le riprese. Segreta è anche la trama su cui sarà incentrato questo sequel, che però con molto probabilità andrà a raccontare cosa è accaduto alle due protagoniste dopo la fine del primo film.

Un piccolo favore: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

In attesa del sequel, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Un piccolo favore è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 6 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb

Silvia Brunelli: intervista alla regista de La Santa Piccola

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Silvia Brunelli: intervista alla regista de La Santa Piccola

Partito dalla Biennale Cinema College di Venezia, arrivato fino al  Tribeca Film Festival 2022 come unica pellicola italiana, La Santa Piccola, opera prima di Silvia Brunelli, che affronta i grandi temi della superstizione e della scoperta di sé, all’interno del Rione Sanità di Napoli, è tornato proprio in quei luoghi il 1° luglio per una proiezione speciale. In questa occasione, abbiamo raggiunto Silvia Brunelli, che ci ha raccontato il film, la sua genesi e lo straordinario percorso compiuto fino a questo momento.

Il film arriva da lontanissimo, dalla vittoria alla Biennale College e, dopo tanta strada, torna lì dove tutto è cominciato. Quali sono le emozioni che ti agitano, in questo momento?

Il regalo più grande che questo percorso mi ha dato è l’aver acquisito la consapevolezza che, ogni tanto, le imprese impossibili diventano possibili e che i sogni posso diventare qualcosa di reale. Bisogna impegnarsi e avere una gran pazienza e forza d’animo, questo è alla base di qualsiasi traguardo. Ma adesso so per certo che non esistono aspirazioni che non si possono raggiungere. La gratitudine è l’emozione più presente da quando tutto questo è iniziato.

Anche se il titolo del film si riferisce al personaggio di Annaluce, la santa piccola, sembra Lino a essere il vero centro della storia. Non si risparmia una certa dose di confusione e ambiguità, ma non sembra mai completamente perso o assoggettato, come sua madre dai “poteri” della figlia, o come Mario dai suoi “sentimenti”. Come descriveresti Lino?

Lino è un personaggio in fuga da un vuoto emotivo che non riesce a colmare. È un ragazzo che si maschera da uomo di casa, e finché ha quel ruolo è abbastanza impegnato per non pensare alla condizione in cui vive. Ma quando perde la sua quotidianità non riesce a stare con se stesso e guardarsi dentro, si abbandona ad ogni tipo di perdizione che lo aiuti a non pensare e a colmare l’assenza delle sue due figure femminili più importanti. Lino è un personaggio tragico perché ritorna al suo punto di partenza, alla sua condizione originaria nonostante abbia fatto un viaggio esplorativo.

Silvia Brunelli sui temi principali de La Santa Piccola

Qual è secondo te il tema principale del film, considerato che il racconto è diviso in due grandi storie e che in entrambe le situazioni si avverte l’esigenza di un miracolo e di una conferma esterna?

Il film ha un unico tema, sviluppato con più linee narrative ed è il conflitto tra destino e libero arbitrio.

Quali sono state le suggestioni e i riferimenti visivi che ti hanno guidata durante la realizzazione del film?

In realtà mi sono lasciata guidare dalla storia e dagli ambienti che ci circondavano; più che suggestioni visive avevamo in mente delle reference di tono, per dare alla nostra storia quell’oscillazione tra dramma e commedia.

Arrivata a questo punto, con tanta strada alle spalle percorsa con il tuo primo film, puoi fare un bilancio di quest’esperienza?

A dirti il vero ancora non riesco a fare un vero e proprio bilancio; per certo posso dirti che non mi aspettavo tanta accoglienza, ho letto delle recensioni davvero belle e ascoltato commenti e suggestioni dal pubblico che mi hanno lasciata stupita ed emozionata. Tutto questo è un passo importante e una risposta che fa da motore.

Si dice che il secondo film sia sempre più difficile del primo, tu hai già cominciato a lavorarci?

Già abbiamo iniziato, ma siamo ancora nelle fasi iniziali. Il primo non è stato semplice, vedremo cosa succederà con il secondo.

The Woman King: il primo trailer del film con Viola Davis

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The Woman King: il primo trailer del film con Viola Davis

Le prime immagini di The Woman King con Viola Davis nel ruolo di Nasisca, generale dell’unità militare tutta al femminile del regno del Dahomey, uno degli stati africani più potenti tra il XVIII e il XIX secolo in un’epica storia ispirata a fatti realmente accaduti. Il film, diretto da Gina Prince-Bythewood con Viola Davis, Thuso Mbedu, Lashana Lynch, Sheila Atim, Hero Fiennes Tiffin e John Boyega. The Woman King sarà in autunno solo al cinema, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia

The Woman King, la trama del film con Viola Davis

Il film è la straordinaria storia delle Agojie, un gruppo di guerriere tutte al femminile che nell’Ottocento proteggeva il Regno africano di Dahomey con un’abilità e una ferocia mai viste al mondo. Ispirato a fatti realmente accaduti, The Woman King segue l’epico ed emozionante viaggio del generale Nanisca (il premio Oscar® Viola Davis) mentre addestra la nuova generazione di reclute e le prepara alla battaglia contro un nemico determinato a distruggere il loro stile di vita. Per alcune cose vale la pena combattere…

Amsterdam: il primo trailer del nuovo film di David O. Russel

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Amsterdam: il primo trailer del nuovo film di David O. Russel

Amsterdam, l’ultimo lungometraggio dell’acclamato regista e sceneggiatore David O. Russel, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. Racconto affascinante e intricato che fonde brillantemente fatti storici e finzione per un’esperienza cinematografica attuale, il film 20th Century Studios e New Regency Amsterdam è un crime originale su tre grandi amici che si trovano al centro di uno dei complotti segreti più scioccanti della storia americana.

Il film dei 20th Century Studios parla di tre amici, anche se il cast annovera molti nomi di spicco, tra cui Christian Bale, Margot Robbie, John David Washington, Rami Malek, Zoe Saldana, Mike Myers, Timothy Olyphant, Michael Shannon, Chris Rock, Anya Taylor-Joy, Andrea Riseborough, Matthias Schoenaerts, Alessandro Nivola, Taylor Swift e Robert De Niro.

Il film è ambientato all’inizio del 20° secolo, che a giudicare del trailer mostrato nel corso del panel vanta l’atmosfera rock-and-roll assurda e i picchi della commedia poliziesca di Russell, American Hustle.

L’uscita di Amsterdam in Italia è prevista il 27 ottobre 2022.

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere, un bellissimo promo disponibile su Prime Video

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Segnaliamo che su Prime Video è disponibile un nuovo e bellissimo promo di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, che oltre a mostrare più immagini dalla Terra di Mezzo, annuncia anche un nuovo trailer in uscita il prossimo 14 luglio.

Nel breve video, appena 58 secondi, vediamo come la Terra di Mezzo accoglie la caduta di quella che sembra una cometa. Si tratterà forse della caduta di Melkor per mano di Iluvatar?

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

Stranger Things: 10 film a cui dovrebbe ispirarsi la stagione 5

Stranger Things: 10 film a cui dovrebbe ispirarsi la stagione 5

Dopo aver visto il finale della quarta stagione di Stranger Things, molti fan stanno invocando a gran voce più azione sci-fi/horror dalla loro squadra preferita di nerd e ammazzamostri di Hawkins. Anche se tutti gli appassionati della serie Netflix dovranno aspettare ancora molto prima del gran finale con la quinta stagione, questo non significa che sia troppo presto per iniziare a pensarci.

La nuova stagione ha preso spunto dai film horror dell’epoca, in particolare da Nightmare, per cui molti fan si stanno già chiedendo quali saranno i prossimi film a cui la serie si ispirerà. La scelta di pellicole anni ’80 è sicuramente vastissima, ma solo poche di queste sono davvero in grado di rispecchiare gli eventi che hanno sconvolto la cittadina di Hawkins dopo la battaglia culminante con Vecna.

Il Signore degli Anelli (1978)

Il Signore degli Anelli - Le Due Torri film

Anche se molti fan del genere fantasy sarebbero pronti a proporre la versione del Signore degli Anelli di Peter Jackson, sarebbe più appropriato affidarsi alla versione che Mike, Will, Lucas e Dustin avrebbero effettivamente guardato. L’originale film d’animazione di Ralph Bakshi è stato davvero un punto fermo del fantasy degli anni ’80, e le sue influenze sulla controparte live-action si fanno sentire.

Nella serie ci sono diversi riferimenti all’epica di Tolkien, soprattutto a Mordor, nella quarta stagione. Stranger Things si è rifatto a diversi capisaldi dell’horror e della fantascienza, quindi un maggior numero di riferimenti al fantasy sarebbe molto apprezzato.

La casa (1981)

La casa Stranger ThingsOra che il Sottosopra si è completamente manifestato a Hawkins nel finale della quarta stagione di Stranger Things, le fondamenta della città sono essenzialmente diventate un focolaio di attività soprannaturale. Ciò significa che le forze del Mind Flayer e altri mostri provenienti dall’altra dimensione possono essere in agguato dietro ogni angolo, proprio come i demoniaci Deadites nell’originale La Casa di Sam Raimi.

È già stato dimostrato che gli esseri provenienti dall’altra dimensione possono influenzare in larga misura le altre persone, quindi il tema della possessione non sarebbe poi così fuori luogo: le energie negative del Sottosopra potrebbero benissimo trasformare molti cittadini di Hawkins in servi zombificati.

Brightburn (2019)

i-migliori-film-horror-del-2019-brightburnUno dei momenti salienti di questa stagione è stato vedere Eleven alle prese con un altro essere della sua specie. Vecna/001 si è consolidato come un degno avversario della protagonista e vederla riuscire ad abbattere il mostro con i suoi poteri psionici è stato indubbiamente soddisfacente. Se i fratelli Duffer vogliono ripetere questo successo, potrebbero prendere in considerazione altri temi legati ai supercattivi.

Pur non essendo un classico degli anni ’80, L’angelo del male – Brightburn è un perfetto esempio di ciò che accade quando un supereroe diventa malvagio. Il film narra essenzialmente la storia delle origini di Superman, ma il bambino alieno cresciuto in una fattoria usa qui i suoi poteri per la distruzione di massa invece di combattere per la verità, la giustizia e il sogno americano: un essere del genere potrebbe facilmente inserirsi nel mondo di Stranger Things

Coraline (2009)

Ora che la banda di nerd preferita da tutti è cresciuta molto, dopo il primo incontro con Eleven, potrebbe essere giunto il momento di introdurre nuova linfa per un’ultima stagione all’insegna dell’horror. Holly Wheeler è sempre sembrata beatamente ignara dell’orrore che circonda la sua città, ma forse potrebbe essere investita di una percezione migliore e trasformarsi in un’inconsapevole alleata nella lotta contro il Mind Flayer.

Uno dei film per ragazzi più spaventosi in circolazione, Coraline, ha un’estetica sopraffina e racconta di una giovane eroina dai capelli blu che esplora un mondo strano e insolito nascosto sotto la sua stessa casa. La serie potrebbe prendere diversi spunti da Coraline, soprattutto per quanto riguarda il tema dei portali che conducono ad altri mondi.

The Mist (2007)

The Mist recensioneLa mentalità mafiosa può essere estremamente pericolosa nei film horror, soprattutto quando una minaccia imponente e inizialmente sconosciuta sconvolge improvvisamente le vite dei cittadini. Ora che il Sottosopra si è diffuso a Hawkins, gli amici e i vicini potrebbero presto rivoltarsi l’uno contro l’altro, mentre i mostri e i servi del Mind Flayer vagano liberi.

Basato sul racconto di Stephen King, The Mist vede un gruppo di abitanti di una piccola cittadina che si rifugiano in un negozio di alimentari mentre mostri alieni devastano la città all’esterno. Se la folla inferocita guidata dalla squadra di basket nella quarta stagione di Stranger Things vuole indicarci qualcosa del genere, questo potrebbe benissimo accadere ora che le porte del Sottosopra sono aperte.

Non aprite quel cancello (1987)

Cancelli, portali e squarci nella realtà per raggiungere altre dimensioni sono tutti elementi che fanno parte del repertorio di Stranger Things ma, ora che le porte del Sottosopra sono state spalancate, è giunto il momento di scatenare una nuova ondata di mostri sulla tremante cittadina di Hawkins. Dopotutto, ci sono cose peggiori dei Demogorgoni.

Una grande fonte di ispirazione in questo senso potrebbe essere Non aprite quel cancello (The Gate), film in cui un gruppo di bambini deve combattere con demoni in miniatura per impedire che un portale per l’inferno si apra nel loro giardino. Anche se non sono grandi o intimidatori come i Vecna, i viscidi mutaforma sono in grado di incutere più di qualche spavento in questo film di mostri poco apprezzato.

Predator (1987)

Predator film

Un elemento che potrebbe essere passato inosservato ad alcuni negli ultimi due episodi è che la specie dei Demogorgoni sta diventando più forte. Per ora potrebbe trattarsi solo della capacità di arrampicarsi, ma questo non significa che la prossima ondata di mostri della quinta stagione non sarà ancora più pericolosa: immaginate cosa potrebbero fare se riuscissero a mimetizzarsi.

Nel mondo della fantascienza, ci sono forse poche creature più letali del Predator, e non si può negare che il Demogorgone potrebbe beneficiare di alcuni dei suoi attributi. È vero che i suoi poteri devono essere più organici che tecnologici ma, se nel Sottosopra possono esistere stregoni e simili, non è poi così difficile.

Fantasmi (1979)

Vecna è stato eliminato, ma questo non significa che sia del tutto scomparso dai meandri di Stranger Things. Visti i suoi legami con Eleven, i ragazzi e la città, potrebbe benissimo tornare per vendicarsi o stabilendo un legame mentale con qualcuno dei protagonisti.

Una narrazione simile è quella del film Fantasmi, in cui possiamo riscontrare certamente delle somiglianze tra Vecna e il minaccioso Tall Man. Sebbene non abbia la sfera e i servitori incappucciati, le immagini psichedeliche e le sequenze da incubo che coinvolgono Vecna sono molto simili; i fratelli Duffer possono sicuramente trarre più di qualche suggerimento da questa serie di film.

Shining (1980)

Jack Nicholson ShiningLa penna di Stephen King ha già influenzato notevolmente Stranger Things, ed è sorprendente che non ci siano ancora state citazioni dirette a Shining nella serie, dato che sono molte le scene e sequenze che ricordano Carrie, Firestarter e Stand By Me. La serie non ha chiaramente bisogno di un hotel demoniaco, ma i viaggi nelle menti dai poteri psichici potrebbero certamente avere essere pane per i denti dei fratelli Duffer.

Stranger Things consta già di protagonisti dai poteri psichici, una città con un segreto mortale e legami con una dimensione malvagia, quindi fantasmi e strani fenomeni paranormali non sarebbero fuori questione ora che il Sottosopra può affondare completamente i suoi artigli ad Hawkins.

Aliens (1986)

Il finale della quarta stagione di Stranger Things è stato vicinissimo a citare come fonte di ispirazione Aliens, ma si è fermato solo all’uso di un lanciafiamme. Ora che il Demogorgone è tornato in gioco, i registi avrebbero dovuto andare fino in fondo e far sì che la squadra in Russia li sterminasse come Ripley nel classico d’azione degli anni ’80 di James Cameron.

È impossibile che i fan non vogliano vedere Hopper e Joyce riallacciare il loro rapporto dopo aver dato completamente fuoco a un nido di mostri. Per alcuni potrebbe essere eccessivo, ma questa potrebbe rivelarsi una delle sequenze più iconiche della quinta stagione se le venisse data la giusta direzione.

Spider-Man: ecco perché l’accordo Marvel/Sony durerà a lungo

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Spider-Man: ecco perché l’accordo Marvel/Sony durerà a lungo

Un ex consulente legale dei Marvel Studios spiega perché l’accordo con la Sony Pictures Entertainment per condividere i diritti di sfruttamento di Spider-Man durerà. L’Uomo Ragno di Tom Holland ha appena concluso la sua trilogia personale con Spider-Man: No Way Home. Oltre a ciò, tuttavia, l’arrampicamuri del MCU continuerà il suo arco narrativo nel franchise con Spider-Man 4 ufficialmente in sviluppo, come rivelato da Kevin Feige dei Marvel Studios.

C’è stato un tempo, tuttavia, in cui l’accordo tra Marvel Studios e Sony Pictures Entertainment di collaborare era sul punto di essere sciolto. Tutto è iniziato nel 2015, quando la partnership tra gli studi ha permesso all’MCU di presentare Peter Parker dopo anni di isolamento nel suo franchise. Sulla scia del successo di Spider-Man: Far From Home, tuttavia, una disputa sui dettagli finanziari del loro accordo ha quasi costretto la Sony a ritirarsi, portando potenzialmente con sé il Peter di Holland. Fortunatamente, Sony e Marvel Studios sono riusciti a trovare una via di mezzo e hanno deciso di continuare la collaborazione.

Per coloro che sono preoccupati che qualcosa di simile possa accadere di nuovo in futuro, un ex avvocato dei Marvel Studios spiega perché è improbabile. In un’intervista esclusiva con Screen Rant, Paul Sarker spiega i motivi per cui l’accordo tra Marvel Studios e Sony sarà sostenibile a lungo termine. Sottolinea che entrambe le parti stanno beneficiando dell’accordo, quindi sarebbe difficile per loro abbandonarlo. I Marvel Studios hanno la possibilità di incorporare uno degli eroi Marvel più iconici nell’MCU, mentre la Sony può trarre vantaggio da Feige e dal suo team creativo per dare forma ai loro personaggi.

“Dal punto di vista creativo, penso che sia una vittoria per tutti. La Sony ottiene il vantaggio di Kevin [Feige] e del suo team incredibilmente talentuoso nel realizzare i loro film. La Marvel può usare Spider-Man, che è uno dei personaggi più importanti del MCU, nei suoi film. Penso che alla fine i fan vincano, perché vedere Spider-Man in Civil War, in Endgame e Infinity War è stato fantastico. E anche vedere Doctor Strange o Iron Man nei film di Spider-Man è molto elettrizzante.

Non ho lavorato alla Marvel negli ultimi anni, ma ha senso. L’importanza di Spider-Man per la Sony come studio cinematografico non può essere sopravvalutata, giusto? Perché la Sony non ha la potenza al botteghino che ha la Marvel, quindi il fatto che Sony sia stata in grado di mantenere i diritti per realizzare film di Spider-Man e anche di ottenere il contributo di Kevin [Feige] e il suo DNA nel film è una grande vittoria per loro.

Penso che l’unica altra opzione sarebbe stata quella di riacquistare i diritti da parte della Disney, e chissà quanto sarebbe stato costoso, ma a lungo termine non sarebbe stata una grande mossa per la Sony. Ciò aiuta la Sony a mantenere il proprio studio rilevante nella conversazione sui film tratti dai fumetti e offre alla Marvel uno dei suoi migliori personaggi. Quindi penso che sia una vittoria per tutti. Secondo me, se Sony non avesse stretto l’accordo ma ha avesse continuato con il suo approccio produttivo senza il contributo della Marvel, non penso che sarebbe stato un buon risultato per loro. Allo stesso tempo, se la Marvel non riesce ad avere Spider-Man nei suoi film, neanche questo è eccezionale. Entrambe le parti ottengono qualcosa di importante da questo.”

MCU: l’anomalia del contratto di Oscar Isaac per Moon Knight cambia le carte in tavola

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La durata del periodo in cui Oscar Isaac è stato legato a Moon Knight nel MCU segna un cambiamento nel modo in cui i Marvel Studios gestiscono i contratti con le star. Al debutto nella sua serie Disney+, Moon Knight, Isaac interpreta uno dei nuovi eroi dell’universo. Mentre l’arco narrativo di Moon Knight è solo all’inizio, non è chiaro dove e quando Isaac apparirà nel franchise.

Prima ancora che fosse presentato in anteprima, Moon Knight era già stato confermato come una mini serie. Ciò significava che lo spettacolo era stato creato per durare solo una stagione, con un finale definitivo. Dopo i suoi sei episodi, tuttavia, è stato chiaro che la serie stava preparando il futuro di Steven Grant e Marc Spector nel MCU con l’introduzione del terzo alter ego Jake Lockley. I Marvel Studios continuano a non parlare di ciò che verrà dopo per il personaggio, ma Isaac in precedenza ha rivelato che il suo contratto con la Marvel era solo per una stagione della serie Disney+. Ciò significa che se il franchise ha bisogno che Moon Knight appaia in qualsiasi futuro progetto MCU, dovrebbe rinegoziare la retribuzione e la durata di tale coinvolgimento.

Secondo l’ex consulente legale dei Marvel Studios, Paul Sarker, questo è un cambiamento nella procedura per l’organizzazione. In un’intervista esclusiva con Screen Rant, Sarker rivela di essere rimasto sorpreso nell’apprendere che Isaac ha firmato un contratto per una sola stagione nei panni di Moon Knight. Apparentemente, i Marvel Studios tendono a vincolare i loro talent molto più a lungo, nel tentativo di garantire il loro coinvolgimento in qualsiasi altro progetto imminente che potrebbe richiedere la presenza del loro personaggio. Ha riconosciuto i commenti di Kevin Feige sulla sperimentazione di accordi a breve termine per dare agli attori più libertà quando si uniscono al MCU.

“Sono stato sorpreso di sapere che Oscar Isaac ha fatto un contratto per una stagione, perché quando ero alla Marvel – certo, questo era cinque o sei anni fa – i contratti con gli attori erano significativamente più lunghi. Spesso includevano opzioni per il cinema, opzioni per sequel e prequel, opzioni cameo e altre opzioni per i franchise e spesso per la televisione. La Marvel, a causa della natura interconnessa delle sue storie e del fatto che sta producendo contenuti in così tanti generi e forme di mezzi diversi, ha bisogno di molta flessibilità.

Ma vogliono anche avere una certa prevedibilità contrattuale per poter dire: “Se abbiamo bisogno che questo personaggio appaia in uno show televisivo e non possiamo riformulare ogni volta…” La struttura delle opzioni offre loro molta flessibilità in termini di prezzo e certezza sapendo che ci sarà continuità tra l’attore che interpreta la stessa parte nel film e lo show televisivo: questo è ciò che i fan apprezzano. Quindi, ci sono chiaramente dei vantaggi in questo modo di lavorare dal punto di vista dello studio.

Detto questo, come ha detto Kevin [Feige] l’anno scorso, ora si stanno orientando verso accordi a breve termine, perché non vogliono che gli attori si sentano obbligati a recitare nei film – ed è un impegno enorme. Se stai offrendo il ruolo a qualcuno che ha appena iniziato nel MCU, potrebbe essere un attore molto affermato come Oscar Isaac o Joaquin Phoenix, e offri loro un accordo con dieci opzioni che potrebbero richiedere un decennio della loro vita… Questo è un impegno enorme. I film Marvel sono ad alto budget; non sono necessariamente tutto l’anno, ma devi mantenerti in forma, devi mangiare bene, devi essere in forma fisica per fare questi film, e non è necessariamente una cosa facile da mantenere. Voglio dire, guarda Chris Hemsworth, è stato Thor per un decennio, ed è stato fantastico per la sua carriera e ha fatto altri film nel frattempo, ma è comunque un impegno importante, anche se non so se ce l’avrebbe fatto ogni altro modo.

Ma penso che quello che Kevin [Feige] sta cercando di dire sia “Vogliamo adottare un approccio più flessibile e favorevole agli attori”. A questo punto, la Marvel si è affermata come il principale generatore di franchising, quindi se vuoi far parte di questo straordinario successo – fantastico, a loro piacerebbe averti, ma non vogliono che nessuno si senta costretto. Penso che, sul front-end, sia più facile portare a termine alcuni accordi. È più ragionevole, tre o quattro opzioni. E poi dopo quattro film, se tutti stanno ancora vincendo e tutti vogliono ancora lavorare insieme, bene. Ma questo è certamente un cambiamento rispetto a come funzionava tutto quando io ero lì.”

Nope: Jordan Peele spiega di cosa parla il suo prossimo film

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Nope: Jordan Peele spiega di cosa parla il suo prossimo film

Dopo tanto mistero legato a Nope, il suo prossimo film, Jordan Peele fornisce finalmente ulteriori dettagli sui temi e sui dettagli della storia, in un’intervista rilasciara a Empire (tramite Slash Film). Quando gli è stato chiesto di cosa parlasse Nope, Peele inizialmente ha risposto “No!” in una replica scherzosa, ma ha finito per rivelare dettagli più specifici sul film.

Peele ha rivelato che intendeva fare uno “spettacolo” che avrebbe “messo il pubblico nell’esperienza immersiva di essere in presenza di un UFO”. Da un punto di vista tematico, Jordan Peele mette in evidenza la relazione centrale tra OJ ed Emerald nel film, sottolineando che Nope parla anche di “fratello e sorella, e della guarigione della loro relazione”. Scopri la citazione completa di Peele:

“No! [Ride] No, no, posso rispondere a questo. Se non posso, sono nel posto sbagliato, vero? Ho iniziato con il desiderio di fare un film che mettesse il pubblico nell’esperienza coinvolgente e immersiva di essere in presenza di un UFO. E volevo mettere in piedi uno spettacolo, qualcosa che promuovesse la mia forma d’arte preferita e il mio modo preferito di guardare quella forma d’arte: l’esperienza teatrale. Quando ho iniziato a scrivere la sceneggiatura, ho iniziato a scavare nella natura dello spettacolo, la nostra dipendenza dallo stesso e la natura insidiosa dell’attenzione. Quindi è di questo che si tratta. E riguarda un fratello e una sorella, e la guarigione della loro relazione.”

Nope riunisce Peele con il premio Oscar Daniel Kaluuya (Scappa – Get Out, Judas and the Black Messiah), a cui si uniscono Keke Palmer (Le ragazze di Wall Street, Alice) e il candidato all’Oscar Steven Yeun (Minari, Okja) come residenti in una solitaria gola di nell’entroterra della California che testimoniano una scoperta inquietante e agghiacciante.

Il cast di Nope include anche Michael Wincott (Hitchcock, Westworld) e Brandon Perea (The OA, American Insurrection). Il film è scritto e diretto da Jordan Peele ed è prodotto da Ian Cooper (noi, Candyman) e Jordan Peele per Monkeypaw Productions. Il film sarà distribuito da Universal Pictures in tutto il mondo.

Taika Waititi aveva dimenticato che Natalie Portman ha recitato in Star Wars

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In una recente intervista con Rolling Stone, Taika Waititi ha parlato della collaborazione con Natalie Portman in Thor: Love and Thunder, in cui l’attrice torna a vestire i panni di Jane Foster, questa volta però con un “piccolo” upgrade.

Il prossimo progetto di Waititi sarà invece un film di Star Wars e sembra che grazie a questo impegno, abbia avuto la possibilità di parlarne proprio con Natalie Portman. Tuttavia, nel sondare l’interesse di Portman a recitare in suddetto film, Waititi ha realizzato qualcosa di importante.

“Natalie mi aveva chiesto quale fosse il mio prossimo progetto, e io le ho detto “Farò un film di Star Wars, saresti interessata a partecipare?” e lei mi ha risposto, giustamente, che era già stata nei film di Star Wars. Mi ero dimenticato di quelli!”

Per quanto non siano i preferiti dai fan, sembra davvero assurdo che Taika Waititi abbia dimenticato completamente tutta la trilogia prequel in cui Portman interpreta Padme Amidala, personaggio fondamentale per la mitologia del franchise.

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

EKI Night: le immagini dalla serata evento di presentazione del numero 2

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Ecco le foto della Eki Night, l’evento tenutosi all’Orto Botanico di Roma e organizzato da Eki Magazine per presentare il numero 02 della rivista.

Ospite d’onore è stato il DOP Paolo Carnera, che ha raccontato il suo lavoro e il rapporto con registi e artisti delle immagini e della luce. La serata è poi proseguita con un’esibizione dal vivo dei Sinnerman, seguita dalla performance ‘Habitus‘ con Gaia Altucci e Fiamma Rigoni, con le musiche di Niccolò Vannucchi.

A chiudere la serata, il DJ set con Dj Ariannna. Ecco le immagini:

Avatar: la Via dell’Acqua, nuove creature nelle immagini di Empire

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Continua lo svelamento dei protagonisti di Avatar: la via dell’acqua e dopo Kate Winslet e Sigourney Weaver, ecco una nuova immagine da Empire che mostra una creatura acquatica che debutterà nel secondo capitolo dell’epopea di James Cameron.

GUARDA LA FOTO PROMOZIONALE

Avatar: la via dell’acqua, il film

Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno all’oceano. Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena, eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film 3 volte vincitore di Oscar.

Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 e 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh, Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Sigourney Weaver, Joel David Moore, Dileep Rao e Matt Gerald.

The Boys: 9 previsioni per il finale della terza stagione

The Boys: 9 previsioni per il finale della terza stagione

Attenzione: Questo articolo contiene spoiler su The Boys 3!

Con l’imminente episodio 8, si concluderà la terza stagione di The Boys, e la stravagante serie di supereroi si candida indiscutibilmente a essere uno dei miglior show dell’anno. Dopo la colossale rivelazione dell’episodio 7 e i tanti punti di domanda da risolvere, le teorie e il fermento si stanno scatenando tra i fan.

Naturalmente, sarà davvero impossibile prevedere con esattezza cosa accadrà in quello che potrebbe essere uno dei migliori episodi della serie. Tuttavia, basandoci sul contesto della serie e gli indizi seminati nella narrazione, possiamo riuscire a decifrare almeno in parte ciò che Eric Kripke e co. porteranno sullo schermo.

Abisso perde il suo amante

Abisso è stato una costante fonte di sollievo comico per tutta la terza stagione, con la moglie, una specie di rappresentante delle pubbliche relazioni, sempre più stufa delle sue assurdità, fino alla scorsa puntata, quando ha proposto di far entrare il suo amante polpo nella loro vita…di coppia.

Sulla base di ciò e del fatto che Abisso è stato costretto a mangiare Timothy all’inizio della stagione, sembra quasi certo che l’amico pesce di Abisso non riuscirà a superare la terza stagione, e la moglie sarà probabilmente una delle ragioni. Non sarebbe nemmeno così scioccante vederla cercare di mollare Abisso per qualcuno con uno status più elevato.

Stan Edgar viene affrontato ma ha un asso nella manica

La sempre esilarante Ashley sarà indubbiamente sottoposta a un’assurda quantità di stress da parte di Homelander, in particolare in questo ultimo episodio, ma è probabile che indirizzerà la sua frustrazione verso la Vought, che ha tenuto nascosto la verità sulla sua creazione a Stan Edgar.

Edgar avrà probabilmente un altro faccia a faccia con Homelander, e forse anche con Soldier Boy, ma come sempre sarà probabilmente indifferente di fronte allo psicopatico, e il motivo risulterà piuttosto evidente. Stan non si limiterà a ritirarsi in solitudine e ad ammettere la sconfitta; avrà un ruolo da svolgere e un asso nella manica per affrontare Homelander e forse anche Soldier Boy.

Qualcuno prenderà il composto V

Sapendo che il Temp-V li ucciderà dopo 3-5 dosi, sia Hughie che Butcher stanno camminando sul filo del rasoio, destinati a cadere se non cambiano drasticamente rotta. Butcher potrebbe perdere se stesso a causa delle lesioni cerebrali causate dal Temp-V ma usare il Composto V come una sorta di cura per Hughie, compensando ciò che non ha potuto fare per il fratello minore.

Non sono gli unici a poter assumere la sostanza, perché anche Frenchie, MM, Hughie o Butcher possono prenderla. Ma sembra inevitabile che, per salvare la vita a qualcuno, per andare oltre il limite ma con le giuste ragioni, almeno uno di loro prenderà, o gli verrà somministrato, il Composto V.

Ryan riceve la visita di papà e nonno

Ryan è rimasto assente dalla terza stagione di The Boys da quando Butcher lo ha aggredito, ma ha indubbiamente un ruolo da svolgere in questa storia e sembra probabile che riceverà la visita del suo diabolico padre e forse anche di suo nonno.

Il motivo per cui questa svolta sembra così probabile è l’indirizzo dato a Homelander da Neuman. Non può essere quello di Butcher, Soldier Boy o Stan Edgar, quindi Ryan è l’unica opzione possibile, e potrebbe verificarsi un incontro esplosivo con enormi ripercussioni sulla quarta stagione.

La madre di Homelander

Una teoria azzardata ma plausibile, che alcuni fan hanno avanzato dopo l’epica rivelazione che Soldier Boy è il padre di Homelander, è che la madre biologica di Homelander non sia altro che la sua ex amante Stormfront.

Homelander ha sempre manifestato profondi e radicati problemi con la madre e The Boys è una serie talmente morbosa e selvaggia che potrebbe arrivare a raccontarci che Homelander ha fatto sesso con la propria madre. Data la sua ricerca di una razza “perfetta”, sembra plausibile che abbia rinunciato ai suoi ovuli per far accadere una cosa del genere.

Un legame temporaneo tra padre e figlio

Homelander e Soldier Boy si troveranno faccia a faccia nel finale della serie, ma molti fan continuano a chiedersi se saranno in conflitto o se legheranno? La risposta più probabile sembra essere…entrambe.

Soldier Boy ha già accennato al suo desiderio di avere figli, ma ha anche chiarito che nessuno può sostituirlo, nessuno può superarlo. È probabile che queste due idee contrastanti si uniscano sotto forma di un legame malato tra padre e figlio, prima che i due si scontrino ancora una volta, ostacolandosi a vicenda nella ricerca delle luci della ribalta. Anche Black Noir dovrebbe avere un ruolo in tutto questo, con Homelander combattuto tra l’aiutare il padre o l’essere leale all’unico membro dei Sette che considera un amico.

Homelander perde la sua gente e la Vought finisce in rovina

Con la popolarità di Starlight, il raduno di gente che “sta dalla parte di Homelander” visto nei trailer e il fatto che Homelander sta perdendo il controllo di tutto, sembra che, alla fine della stagione, la Vought sarà un disastro.

La perdita del sostegno della maggior parte delle persone probabilmente spingerà Homelander oltre il limite in questo finale e, sebbene quelli come Todd si raduneranno a sostegno di Homelander – causando forse un altro scontro Todd/Latte Materno -, ciò non aiuterà in alcun modo la malvagia corporazione Vought, la cui popolarità, azioni e impero coleranno a picchio in questo episodio finale.

Team-up, Face-Offs e morti

Questo episodio finale promette molti succulenti team-up e combattimenti tra varie formazioni dei Ragazzi e dei Sette, alcuni dal forte impatto emotivo, altri per vendetta e altri ancora volti a completare gli archi dei personaggi.

Si sa che Latte Materno e Starlight si scontreranno con Soldier Boy, ma questo non porterà a nessuna morte. Una delle più probabili condannate a morte è Maeve, che dovrebbe essere liberata nell’episodio (ottenendo lo spazio che merita sullo schermo), probabilmente da Starlight, e combattere al fianco degli eroi contro Homelander, morendo cercando di placare la sua furia (se non dovesse morire, questo show è abbastanza contorto da lasciarla forse incinta del figlio di Butcher). Butcher e Hughie si scontreranno con Homelander, ma anche in questo caso non morirà nessuno, al massimo, Butcher potrebbe andare incontro alla morte cerebrale a causa del Composto V. Black Noir è l’ultimo obiettivo di Soldier Boy e, dopo il suo brillante arco narrativo, sembra che sia arrivato il momento di dire addio a Noir, che sicuramente si prenderà delle belle botte. Un potenziale altro grande scontro dell’episodio potrebbe vedere Soldier Boy, Homelander e Abisso affrontare tutti.

Il PTSD di Soldier Boy si scatena e i Supes perdono i loro poteri

Una delle più grandi domande sul finale della terza stagione di The Boys, soprattutto dopo l’annuncio di una quarta stagione, è se Soldier Boy morirà o meno. È probabile che lo faccia, o che quantomeno gli succeda qualcosa. Ma cosa lascerà in eredità?

Il potere di Soldier Boy, scatenato dal PTSD, ha già causato molta distruzione, ma non ha avuto altrettante conseguenze a livello personale per il pubblico, a eccezione della perdita dei poteri di Kimiko. Questo ultimo episodio è il momento giusto per affrontare una svolta tanto spinosa. In qualche modo, da Latte Materno, Starlight o Butcher, Soldier Boy verrà scatenato e finirà per depotenziare Homelander. Vedere Homelander alle prese con un comportamento psicotico e sentirsi impotente, senza nessuno disposto a dargli il Composto V, e che quindi dovrà riacquistare i suoi poteri nella quarta stagione, sarà una delle cose più affascinanti di questo incredibile show.

The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2: la trama, il cast e le curiosità sul film

La Twilight Saga è stata uno dei maggiori fenomeni cinematografici degli scorsi due decenni. Con i suoi cinque film, questa ha infatti rappresentato il principale concorrente al successo di Harry Potter. Le due storie sono in realtà molto differenti tra loro, e al centro dei film tratti dalla saga letteraria di Stephen Meyer vi è l’amore tra una giovane ragazza umana e un affascinante e secolare vampiro di nome Edward. Iniziata nel 2008 con Twilight, e proseguita con New Moon ed Eclipse, questa ha poi avuto un capitolo conclusivo diviso in due parti. Dopo Breaking Dawn – Parte 1, nel 2012 è così uscito The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2 (qui la recensione).

Diretto anch’esso da Bill Condon, il film porta così a conclusione una delle saghe romantiche più acclamate degli ultimi decenni, che ha il pregio di aver ridato grande popolarità al cinema alla figura del vampiro. Basato sugli ultimi capitoli dell’omonimo romanzo di Stephenie Meyer, anche questo quinto capitolo si è affermato come un grandissimo successo, arrivando ad un incasso di oltre 830 milioni di dollari, il maggiore della saga. Mescolando romanticismo, fantasy e anche diversi elementi tendenti sempre più all’horror, Breaking Dawn – Parte 2 ha così rappresentato non solo un’evoluzione delle atmosfere e delle tematiche della serie, ma anche la sua degna conclusione.

Per gli appassionati di questa, è infatti ancora oggi tra i più apprezzati della saga, mentre per chi non lo avesse ancora visto, vi potrà ritrovare buon intrattenimento e tanta adrenalinica azione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2, la trama del film

Al termine di Breaking Dawn – Parte 1, Bella Swan aveva dato alla luce la figlia concepita con il vampiro Edward Cullen. Nel farlo, però, ha seriamente rischiato di morire, costringendo il compagno a trasformarla a sua volta in vampira per permetterle di continuare a vivere. Metà umana e metà vampira, la piccola Renesmee cresce invece in fretta e nessuno sa cosa ne sarà del suo destino. La notizia che una creatura così eccezionale è nata a Forks attira naturalmente la curiosità dei Volturi e Alice prevede nelle sue visioni che il clan reale sta marciando verso casa Cullen, con intenzioni tutt’altro che pacifiche.

Per dimostrare che la nipote non è un ibrido creato contro le regole dei vampiri, ma il frutto dell’amore tra Edward e Bella, Carlisle contatta vampiri da tutto il mondo e chiede loro di testimoniare a favore della famiglia. Lo scontro sembra però inevitabile e così licantropi e vampiri si trovano a dover difendere la piccola dall’assalto degli spietati Volturi. Ciò che non sanno, però, è che un tradimento interno rischierà di minare le loro possibilità di vittoria. Nel momento in cui i Volturi arrivano in città, e la neve inizia a cadere, lo scontro finale avrà inizio.

The Twilight Saga Breaking Dawn - Parte 2 cast

The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2, il cast del film

Per il terzo film della serie vengono ovviamente riconfermati gli attori Robert Pattinson nel ruolo del vampiro Edward Cullen, Taylor Lautner nei panni del licantropo Jacob Black, e Kristen Stewart in quelli di Bella Swan. Qui finalmente mamma, la Stewart ha preferito lavorare con dei veri bambini piuttosto che con dei pupazzi, così da poter dar vita ad una performance più realistica. Per il ruolo di Renesmee, la figlia di Bella ed Edward, è invece stata scelta l’attrice Mackenzie Foy, divenuta celebre proprio grazie a questo ruolo. Oltre a lei, però, altre dieci attrici hanno brevemente interpretato il personaggio, mostrando la sua rapida crescita da neonato ad adolescente tramite la CGI.

Accanto a loro si ritrovano poi anche Peter Facinelli, nel ruolo di Carlisle Cullen, il capofamiglia, Ashley Green con il personaggio di Alice Cullen, e Kellan Lutz nei panni di Emmett Cullen. Altri attori presenti sono Jackson Rathbone nel ruolo di Jasper Hale e Nikki Reed in quello di Rosalie Hale. Billy Burke è invece ancora una volta il padre di Bella, mentre Jamie Campbell Bower interpreta Caius. Elizabeth Reaser è Esme Cullen, mentre Christian Serratos e Anna Kendrick riprendono invece brevemente i loro ruoli di Angela Weber e Jessica Stanley, amiche di Bella. Dakota Fanning, infine, è la potente vampira Jane. All’interno del film lei pronuncia solo una parola: “dolore”.

The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Twilight Saga: Breaking Dawn – Part 2 è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Tim Vision. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno martedì 5 luglio alle ore 21:10 sul canale La 5.

Fonte: IMDb

Final Destination 3: trama, cast e curiosità sul film

Final Destination 3: trama, cast e curiosità sul film

Nel 2000 al cinema esce il film Final Destination, primo capitolo di una pentalogia che si è imposta come un cult sia per le sue tematiche, legate alla predestinazione e all’inevitabilità della morte, quanto per diverse sequenze entrate nell’immaginario collettivo. Diretto da James Wong, noto anche come regista della serie X-Files, il film ha conquistato da subito un grande seguito di fan, che hanno reso tale pellicola sempre più celebre nel corso degli anni. Dopo un primo sequel nel 2003, nel 2006 viene realizzato Final Destination 3, nuovamente diretto da Wong dopo che questi aveva rinunciato alla regia del secondo film.

Lo schema di questo terzo capitolo è grossomodo il medesimo di quello dei precedenti film. A differenza di Final Destination 2, il quale era un sequel diretto del primo film, questo terzo lungometraggio è stato concepito come un film a sé stante, con nuovi personaggi e nuove dinamiche. Quanto avviene è comunque ambientato nello stesso universo narrativo, poiché per Wong era affascinante pensare che ciò che accade ai protagonisti del primo film potrebbe accadere a chiunque, fornendo dunque numerose storie e punti di vista da poter raccontare. Allo stesso tempo, nel nuovo film subentra il tema del controllo, con i protagonisti alla disperata ricerca di poter controllare ed evitare la propria morte.

Come i precedenti due film, anche questo si è affermato come un grandissimo successo, con un incasso di 120 milioni di dollari a fronte di un budget di 25. Ancora oggi Final Destination 3 è indicato come uno dei capitoli più affascinanti della saga. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Final Destination 3: la trama del film

Il film ha per protagonista l’adolescente Wendy Christensen, la quale per festeggiare l’ultimo anno di liceo organizza un’uscita al luna park con un gruppo di suoi amici. La prima attrazione che decidono di provare è naturalmente quella delle montagne russe. Proprio poco prima di salirvi sopra, però, Wendy ha una terribile visione premonitrice dove vede il trenino deragliare dai binari e uccidere tutti quelli che vi sono sopra. Terrorizzata, Wendy cerca di convincere i suoi amici a non salire, ma solo alcuni di loro le daranno retta, tra cui Kevin, Ian, Ashley, Ashlyn Frankie, Lewis ed Erin.

Quanti hanno invece deciso di rimanere sulla giostra andranno realmente incontro alla tragica fine prevista dalla ragazza. Coloro che si sono salvati si convincono dunque di aver fregato la morte, senza sapere che questa non mancherà di ottenere ciò che gli spetta. Ad uno ad uno tutti i ragazzi che sarebbero dovuti morire si trovano ad essere perseguitati dalla Morte e non sembra esserci speranza alcuna di poter impedire che le cose vadano come devono andare. Wendy, tuttavia, scopre che in alcune foto scattate la sera prima dell’incidente sono contenuti indizi su come i suoi amici rischiano di morire. Grazie a questi elementi, farà di tutto per salvare loro la vita.

Final Destination 3 cast

Final Destination 3: il cast del film

Nel dar vita al cast di protagonisti del film, gli autori si sono concentrati sul ricercare attori grossomodo sconosciuti con il quale fosse possibile sviluppare un legame, ma che avessero allo stesso tempo anche un carisma tale che gli permettesse di affermarsi come eroi credibili. Per la parte di Wendy, la ragazza protagonista, è dunque stata scelta Mary Elizabeth Winstead, qui in uno dei suoi primi ruoli da protagonista. L’attrice aveva già sostenuto un provino per Final Destination 2, senza però vincerlo. Per questo terzo film fu invece scelta grazie alla convincente dimostrazione di saper dar vita a tutte le emozioni previste per il personaggio.

Il personaggio di Kevin, amico di Wendy, è invece interpretato da Ryan Merriman, noto anche per gli horror Halloween – La resurrezione e The Ring 2. Kris Lemche ed Alex Johnson interpretano rispettivamente Ian e Erin. La Johnson, in realtà, si era inizialmente proposta per il ruolo di Julie, la sorella di Wendy. Ad ottenere questo personaggio è però stata Amanda Crew, la quale si era invece proposta per il ruolo di Erin. Completano il cast Jesse Moss nei panni di Jason, il ragazzo di Wendy, Texas Battle in quelli dello sportivo Lewis e Chelan Simmons in quelli di Ashley. Crystal Lowe, infine, interpreta Ashlyn.

Final Destination 3: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Final Destination 3 è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 5 luglio alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

Furiosa: Chris Hemsworth irriconoscibile sul set, e new entry nel cast[Foto]

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Sono state rivelate le prime foto dal set del prequel di Mad Max: Fury Road di George Miller, Furiosa, le cui riprese sono iniziate da qualche settimana in Australia. Le immagini offrono un primo sguardo a un Chris Hemsworth completamente irriconoscibile. Con una barba rossa e lunghi capelli rossi, insieme a una protesi al naso, l’attore sembra molto diverso dal Thor del Marvel Cinematic Universe che vedremo da domani al cinema in Thor: Love and Thunder.

Dalle immagino sembra che Chris Hemsworth interpreti sicuramente Immortan Joe, anche se in una versione che deve ancora trasformarsi nell’essere mostruoso che abbiamo visto in passato. È interessante notare che sono state avvistate anche alcune aggiunte a sorpresa al film, poiché la moglie della star di Thor: Love and Thunder, Elsa Pataky, i loro figli gemelli Tristan e Sasha, la figlia India Rose e il padre di Chris, Craig Hemsworth, avranno tutti ruoli in Furiosa. Resta da vedere quanto saranno fondamentali per la storia, ma sembra che si stiano sicuramente divertendo in questa landa desolata post-apocalittica.

Sul set è stato avvistato anche Angus Sampson, che ha interpretato The Organic Mechanic in Mad Max: Fury Road, così come la nuova aggiunta Ian Roberts. Accanto a loro c’erano un sacco di comparse e veicoli, tutti addobbati con il tipo di costumi che ci si aspetta di vedere in un film di questo franchise (che finora comprende Mad Max  (1979),  The Road Warrior  (1981),  Mad Max: Beyond Thunderdome  (1985) e  Fury Road).

 

Tutto quello che sappiamo su Furiosa

Nonostante il grande successo di Mad Max: Fury Road, un nuovo film del franchise è stato bloccato per anni a causa di una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. Tuttavia, lo scorso ottobre il progetto è stato confermato ufficialmente attraverso la notizia del casting di Anya Taylor-Joy, la star di The New Mutants e La regina degli scacchi, che interpreterà una versione più giovane del personaggio di Furiosa. Oltre a lei, nel cast ci saranno anche Chris Hemsworth (Thor: Ragnarok) e Tom Burke, anche se al momento i loro ruoli non sono stati ancora svelati.

George Miller dirigerà, co-scriverà e produrrà Furiosa insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Il film sarà prodotto dal marchio australiano Kennedy Miller Mitchell di Miller, insieme al partner di Fury Road, la Warner Bros. Pictures.

Joe e Anthony Russo aperti sulla possibilità di guidare i nuovi X-Men targati Marvel Studios

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I registi di Avengers: Endgame Joe e Anthony Russo hanno già parlato del loro amore per gli X-Men in passato, il che ha inevitabilmente portato l’attenzione dei media sulla coppia di registi che sono stati intervistati di recente. Al duo di registi è stato chiesto proprio in merito alla possibilità di dirigere il riavvio pianificato dei Marvel Studios. Sentite la loro risposta quale è stata! 

Non sappiamo ancora se i Russo abbiano avuto conversazioni ufficiali sulla prospettiva di tornare al MCU, ma rimangono chiaramente incuriositi dall’idea di portare i Figli dell’Atomo in questo mondo condiviso che si chiama Marvel Cinematic Universe. Mentre parlavano con AP Entertainment, i realizzatori sono stati nuovamente interrogati sui rumors che potrebbero essere in lizza per dirigere un nuovo film degli X-Men.

“Uno dei miei beni più preziosi è Incredible Hulk #181, che è la prima apparizione di Wolverine”, ha risposto Joe Russo. “È una parte importante della mia collezione di fumetti. Wolverine è così essenziale per gli X-Men, ovviamente, sarebbe un progetto divertente su cui lavorare e trovare un nuovo modo per farlo.” “Ma penso che probabilmente sia qualcosa che Kevin Feige ha giustamente messo da parte per un po’ per darsi la possibilità di introdurre alcuni nuovi personaggi nel mondo e riportarli indietro quando sarà pronto”, ha aggiunto. Proprio ieri vi abbiamo segnalato che la star di Kingsman, Taron Egerton, ha confermato di aver incontrato Feige sulla possibilità di vestirsi i panni di Logan, ma resta da vedere se si concretizzerà o meno qualcosa. 

Non abbiamo ancora idea di come Feige e co. vogliano pianificare e introdurre mutanti nel MCU, o se questo misterioso progetto degli X-Men sarà un film o una serie Disney+. I fan pensavano che il cameo del Professor Xavier (Sir Patrick Stewart) in Doctor Strange nel Multiverso della Follia potesse gettare le basi per il debutto di più personaggi mutanti, ma sembra sempre più probabile che il coinvolgimento degli Illuminati nel sequel sia stato davvero poco più di un servizio di fan. Anche se i Russo decidessero di lavorare su un altro progetto dei Marvel Studios, la maggior parte dei fan sembra sperare di vederli prendere il timone di Secret Wars (che si dice sarà il prossimo grande evento del MCU).

Thor: Love and Thunder, recensione del film con Natalie Portman

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Thor: Love and Thunder, recensione del film con Natalie Portman

Il primo annuncio di Thor: Love and Thunder, con una radiosa Natalie Portman che alza al cielo un finto Mjolnir, risale a tre anni fa. Era il terzo fine settimana di luglio 2019, nel corso del panel Marvel nel padiglione H del Cimic-Con di San Diego, Kevin Feige annunciò ufficialmente il quarto film da solista di Odinson insieme al ritorno al franchise dell’attrice premio Oscar nei panni di Mighty Thor. Tre anni e una pandemia dopo, il pubblico di tutto il mondo è chiamato a essere testimone di questo matrimonio di “amore e tuono” in cui Chris Hemsworth torna protagonista assoluto di un film del MCU per la quarta volta, unico tra tutti gli attori principali del franchise a godere di questo onore, per adesso.

Thor: Love and Thunder, dove eravamo rimasti

Alla fine di Avengers: Endgame, avevamo lasciato Thor in compagnia dei Guardiani della Galassia, a caccia di Gamora e di altre avventure spaziali. Ora Thor si è rimesso in forma ed è entrato in una fase contemplativa della sua esistenza, che gli permette di liberarsi di qualsiasi legame con il passato, con i suoi fallimenti e la sua sofferenza, per farlo tornare il guerriero glorioso che era un tempo, senza pesi né responsabilità. Tuttavia, quando Nuova Asgard viene minacciata da Gorr il macellatore di Dei, Thor dovrà tornare dal suo popolo e trovare il modo per essere di nuovo il difensore degli asgardiani. Alla sua battaglia si uniscono re Valchiria, che alla fine di Endgame era stata incaricata da Thor stesso di prendere il comando del suo popolo, e Mighty Thor, un nuovo eroe che impugna il Mjolnir ricostruito e che altri non è che Jane Foster.

Thor: Love and Thunder film recensioneL’origine letteraria di Thor: Love and Thunder

Come ogni film Marvel Studios che si rispetti, l’origine della trama va ricercata nei fumetti. Taika Waititi è partito infatti dal ciclo di Jason Aaron, unendo la storia di Thor il Dio del tuono e quella di La potente Thor. L’arco narrativo di Gorr e quello di Jane/Thor sono infatti narrati separatamente in queste pagine, ma il lavoro di Taika Waititi è stato quello di asciugare le storie e fonderle in un unico flusso narrativo abbastanza coeso, aggiungendo tutto quello che Love and Thunder eredita da Thor: Ragnarok e da Avengers: Endgame. Ci sono quindi anche i Guardiani, c’è Valchiria e c’è Korg, ma ci sono anche le “parentesi olimpiche” e le capre volanti, ci sono personaggi inattesi e luoghi mai visti. 

Il lavoro di Taika Waititi, come aveva già testimoniato Thor: Ragnarok, è ricco e stratificato, completamente devoto all’anima buffa e giocosa di questo personaggio, anima che esiste nei fumetti, soprattutto quando incontriamo l’unworthy Thor, ma che per una larga parte dobbiamo all’apporto personale di Taika Waititi stesso e di Chris Hemsworth al personaggio. La rivoluzione del Dio del Tuono, nata con Ragnarok, si rinvigorisce in Thor: Love and Thunder aggiungendo altri toni e caricando ancora di più la buffoneria di questo personaggio che si fonde sempre più con il suo interprete, in un procedimento simile a quello che dal primo momento ha interessato la crasi tra Robert Downey Jr. e Tony Stark/Iron Man. 

Thor: Love and Thunder chris hemsworthMighty Thor vs Gorr il Macellatore di Dei

Le aspettative riposte nel ritorno di Natalie Portman e nell’introduzione di un attore di razza come Christian Bale nel Marvel Cinematic Universe non vengono certo disattese. Se Natalie Portman indossa con grande scioltezza l’armatura della Potente Thor, con tanto di parrucca bionda e Mjolnir potenziato con tutta una serie di nuove abilità, riuscendo a risultare divertente e divertita, il vero gioiello del film è Bale/Gorr. L’attore riesce a dare umanità e carisma, ma anche una potente aura di cattiveria e crudeltà, al suo personaggio esaltando tutti gli elementi che nei fumetti rendono Gorr un elemento eccezionale. Anche le modifiche al look rispetto a come il carattere appare nei fumetti si rivelano vincenti e si appoggiano sulle fattezze naturali di Christian Bale, il quale sparisce dietro alla maschera di cerone pur rimanendo sempre perfettamente visibile.

Una menzione speciale se la merita tutta Russell Crowe, che svela un talento comico non indifferente nei panni di Zeus, un dio capriccioso e potente, che non mancherà di riservare sorprese. Insieme a queste scelte di casting fortunate, Taika Waititi conferma la sua passione per la musica e per l’azione concitata e ben coreografata, tanto che Thor: Love and Thunder eccelle in entrambi i reparti, regalando sequenze divertentissime d’azione, accompagnate da musica mozzafiato, presa in prestito in particolare dalla discografie dei GunS N’ Roses (come faceva presagire già Sweet Child O’ Mine nel trailer del film). 

Thor- Love and ThunderUna nuova fase nella vita di Thor

Il film cerca di traghettare Thor in una nuova età e in una nuova consapevolezza di sé, mettendolo a confronto ancora una volta con la sofferenza e lo scontro fisico, ma anche con sentimenti inediti, che permetteranno all’eroe di crescere ancora e di avere altre avventure. L’epilogo inaspettato rende un po’ più dolce e facile da superare la difficoltà che invece Taika Waititi sembra aver avuto con la ricerca di un equilibrio tra il suo tono scanzonato e la drammaticità intrinseca nelle storie che ha scelto di raccontare. Alla fine il regista è riuscito a trovare un modo per chiudere il cerchio in maniera toccante ed esaustiva, nonostante la strada per arrivarci non sia stata priva di cadute. 

Dopo dodici anni di film Marvel sembra superfluo ricordarlo, ma rimanere seduti fino alla fine dei titoli di coda è d’obbligo, la scena post-crediti di Thor: Love and Thunder farà saltare dalla sedia più di uno spettatore!

Il viaggio degli eroi l’11 Luglio 2022 in onda su Rai 1

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Il viaggio degli eroi l’11 Luglio 2022 in onda su Rai 1

Lunedì 11 luglio 2022 andrà in onda alle 21.25, su RAI 1 e in contemporanea su RaiPlay, “Il viaggio degli eroi”, il nuovo film documentario sulla vittoria del terzo titolo mondiale della nazionale italiana di calcio nel 1982 a Madrid. A quarant’anni esatti dalla “notte del Bernabeu” – in cui i gol degli azzurri inchiodarono sul 3 a 1 la fortissima e favorita Germania Ovest – Rai 1 racconta una delle imprese più esaltanti degli azzurri attraverso le inedite riflessioni dei protagonisti di quel viaggio. Un cammino folle e irripetibile, contro tutto e contro tutti, che dopo un avvio difficile fatto di sconfitte, polemiche e silenzio stampa, terminò con le mani ferme e rassicuranti del capitano, Dino Zoff, che innalzavano la coppa del mondo regalandola a tutti gli italiani. “Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!”, in quell’istante la voce dell’indimenticabile Nando Martellini, sottolineava che l’Italia aveva raggiunto il Brasile, unica nazione, fino ad allora, ad avere vinto tre titoli.

Il film, diretto da Manlio Castagna e narrato dall’attore Marco Giallini, ci riporta le immagini, le voci, l’atmosfera che hanno fatto di quell’evento un pezzo della nostra memoria nazionale. Dall’esultanza del Presidente Pertini alla partita a carte sul volo di ritorno, e alla tagliente serenità di Enzo Bearzot, il film scava in una memoria lontana nel tempo ma ancora condivisa, in grado di parlarci con quella forza e quella partecipazione che solo le imprese collettive sanno restituire per poter poi essere rilette e apprezzate nel presente.

 “La vittoria inattesa e incredibile degli Azzurri in Spagna – dice Manlio Castagnafu non solo una grande impresa sportiva, ma soprattutto un grande momento di partecipazione e di condivisione nazionale che segnò simbolicamente la rinascita del Paese dopo anni difficili. È una storia di valori e di passioni, di impegno e di speranza che va raccontata, soprattutto oggi, in un momento storico difficile, segnato dalla pandemia e dalla guerra. Eppure, come nell’82, l’Italia ha trionfato agli Europei ed alle Olimpiadi: queste vittorie raccontano la forza di un Paese che non si arrende alle difficoltà”.

Nel film prodotto da ONE MORE PICTURES con RAI CINEMA e RAI COM, le interviste ai campioni del mondo: Giancarlo AntognoniGiuseppe BergomiAntonio CabriniBruno ContiClaudio Gentile, Gabriele Oriali, Dino Zoff. Gli interventi di Federica Cappelletti, moglie dell’indimenticabile Paolo Rossi, di Cinzia Bearzot, figlia dell’allenatore che portò la squadra alla vittoria e di Roberto ManciniGianluca Vialli.

“Per me – ha affermato Antonio Cabrini,  uno dei principali eroi di quella Nazionale italiana- questo film celebra non solo i ricordi del Paese meraviglioso che siamo, ma soprattutto l’espressione di un grande sentimento che si creò nel gruppo: compagni di squadra uniti indissolubilmente.  Quel sentimento fu il motore di una vittoria impossibile, che si tramutò in una vera e propria impresa. Dedico il mio ricordo a quegli eroi che oggi ci mancano tantissimo: Mister Enzo Bearzot, Mister Cesare Maldini, il meraviglioso Gaetano Scirea e il mio fraterno amico Paolo Rossi. Ringrazio i produttori, One More pictures, Rai Cinema e Rai Com, per aver reso possibile la trasposizione filmica di una così grande emozione. Grazie, infine, a Marco Giallini per la sublime interpretazione”.

“Quarant’anni fa, nel 1982, ho potuto alzare la coppa del mondo. Per un bambino nato a San Siro, che non desiderava altro che arrivare a giocare lì dentro, è stato il traguardo più alto – ha continuato Giuseppe DossenaL’ho fatto sacrificando la mia gioventù, la mia infanzia e nel periodo della mia maturità gli affetti, le amicizie e la famiglia. Ma, nonostante tutto, è stata una gioia indescrivibile. Sono stati d’animo molto intimi e difficili da spiegare. Voglio ringraziare tutti i miei compagni di viaggio per la passione e l’amicizia che non mi hanno mai fatto mancare”.

Fulvio Collovati ha ricordato che “Nonostante siano passati quarant’anni, c’è un valore che è rimasto immutato nel tempo. Sono consapevole del fatto che alzare una coppa del mondo non sia da tutti, ma poter contare sull’amicizia profonda dei miei compagni di squadra mi rende ancora più felice”.

“L’esperienza vissuta grazie ai mondiali del 1982 mi ha donato una piena consapevolezza di me stesso, la capacità di non mollare mai e una notorietà sorprendente, tanto da essere riconosciuto in tutto il mondo. Sono passati tanti anni eppure lo constatiamo ancora oggi” – Ha sottolineato Giancarlo Antognoni.

Bruno Conti ha ricordato che “Il mondiale ha significato tanto divertimento e tante emozioni, ma soprattutto mi ha permesso di incontrare moltissimi campioni, come Paolo Rossi. Dopo le ingiustizie subite, ritrovare il nostro Bomber è stata la gioia più grande per tutta la squadra”.

Per Franco Causio“Diventare campione del mondo è il sogno della maggior parte dei ragazzi appassionati di calcio. Quando mi chiedono un ricordo dei mondiali del 1982, mi emoziono come se stessi vivendo, ancora oggi, quel meraviglioso giorno”.

“Vincere il mondiale dell’82 mi ha permesso di vivere un sogno che non osavo neanche immaginare – sottolinea Franco Selvaggi– è stata un’esperienza da estasi pura!”

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