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Natalie Dormer: dieci cose che non sai sull’attrice

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Natalie Dormer è un’attrice inglese conosciuta per i suoi ruoli ne Il trono di Spade e negli ultimi due capitoli della saga di Hunger Games. Tra teatro, cinema e serie televisive, la vita di Natalie è molto impegnata. Ma ci sono tante cose che non si sanno di lei.

Ecco dieci cose che, forse, non sapevate di Natalie Dormer.

Natalie Dormer: film e carriera

1. Natalie Dormer ha debuttato al cinema con Casanova. Nel 2005 Natalie debutta sul grande schermo con il film Casanova di Lasse Hallstrom. Da quel momento inizia ad ottenere ruoli in lungometraggi come Un colpo perfetto (2007), Captain America – Il primo vendicatore (2011), W.E. – Edward e Wallis (2011), Rush (2013) e The Counselor – Il procuratore (2013). Ottiene grande popolarità grazie ai film Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1 (2014) e Parte 2 (2015). Nel 2016 è protagonista dell’horror Jukai – La foresta dei suicidi, mentre in seguito recita in In Darkness – Nell’oscurità (2018), Paziente zero (2018) e Il professore e il pazzo (2019), con Mel Gibson e Sean Penn.

2. È nota per alcune serie televisive. Parallelamente al cinema, la Dormer non ha mancato di recitare anche per la televisione, ottenendo una prima popolarità grazie a serie come I Tudors (2007-2010), Silk (2011) e The Fades (2011). Dal 2012 al 2016 ha invece recitato nel ruolo di Margaery Tyrell nella serie Il Trono di Spade, consolidando la propria fama. Oltre a quella serie ha poi recitato in Elementary (2013-2015) e Picnic at Hanging Rock (2018). Nel 2020 entra a far parte del cast della serie spin-off Penny Dreadful: City of Angels, in onda su Showtime. Ha inoltre doppiato Onica nella serie Dark Crystal: la resistenza (2019).

Natalie Dormer in Hunger Games

3. Ha avuto un ruolo di rilievo negli ultimi due film della saga. Nel 2014 l’attrice ha partecipato alle riprese di Hunger Games: il canto della rivolta – Parte 1 calandosi nei panni di Cressida, la regista della troupe televisiva che ha il compito di realizzare degli spot di propaganda, detti pass pro, che hanno per protagonista Katniss. Come il resto della troupe, anche Cressida viene da Capitol City e si è unita ai ribelli. Natalie ha poi ripreso lo stesso ruolo anche per il capitolo successivo Hunger Games: il canto della rivolta – Parte 2.

4. Si è rasata i capelli per il ruolo. Natalie Dormer si è rasata metà dei capelli quando ha interpretato il ruolo di Cressida. Nel libro, infatti, il personaggio aveva tutta la testa rasata e coperta di tatuaggi di edera. È stata un’idea di Natalie Dormer quella di avere solo la metà (il lato sinistro) della sua testa rasata per essere coperta con (finti) tatuaggi di edera. Durante le pause dal set ha indossato una parrucca per nascondere la cosa.

Natalie Dormer in Captain America

5. Ha avuto un ruolo nel film Marvel. Forse in pochi l’hanno notata, ma l’attrice ha avuto un piccolo ruolo nel film della Marvel Captain America: Il primo Vendicatore. Interpreta qui la soldatessa Lorraine, la quale si fa notare per il suo tentativo di sedurre Steve Rogers. All’epoca la Dormer era ancora poco nota come attrice e per questo è passata inosservata. Soltanto una volta divenuta celebre i fan si sono divertiti a riscoprirla in questo ruolo, uno dei suoi primi per il grande schermo.

Natalie Dormer Captain America

Natalie Dormer non è su Instagram

6. Natalie Dormer non ha nessuna pagina social. Natalie Dormer ha in più occasioni confermato di non apprezzare molto i social e di non possedere quindi profili personali su Facebook, Twitter o Instagram. L’attrice preferisce infatti tenere la propria vita privata lontana da questi strumenti, evitando così un’eccessiva esposizione mediatica. Su tali social, tuttavia, si possono ritrovare alcune fan page a lei dedicate, grazie alle quali è possibile rimanere aggiornati sui suoi progetti lavorativi.

Natalie Dormer e Samantha Dormer

7. Ha una sorella. Figlia di Claire Richards e Gary Dormer, l’attrice presenta origini in parte norvegesi e in parte gallesi. Come noto ai suoi fan, inoltre, possiede ha un fratello di nome Mark e una sorella più piccola di sette anni di nome Samantha. Quest’ultima è divenuta molto popolare presso i fan dell’attrice, che cercano sempre di scoprire di più su di lei. Di Samantha in realtà non si sa molto. Sembra infatti non avere nessun legame con il mondo dello spettacolo, anche se in alcune occasioni ha presenziato alle premier dei progetti da attrice della sorella.

Natalie Dormer e le scene di nudo

8. Natalie Dormer è conosciuta per le tante scene di nudo effettuate tra film e serie tv. La Dormer ha sempre asserito non sentirsi mai a disagio con questo tipo di scene ma, anzi di apprezzarle molto in quanto il sesso fa parte della vita e se un film o una serie rappresenta la vita di una persona, qualsiasi essa sia, è normale rappresentare anche il sesso. A riguardo l’attrice si è anche trovata a difendere il film In Darkness, dove è protagonista di alcune scene di sesso e nudo insieme a Emily Ratajkowski, spiegando di come questo sia tutt’altro che gratuito ma funzionale alla storia.

Natalie Dormer: chi è il suo fidanzato

9. Ha avuto una lunga relazione con un regista. Dal 2011 al 2018 l’attrice è stata fidanzata con lo sceneggiatore e regista irlandese Anthony Byrne. I due si sono incontrati per la prima volta nel 2007, mentre Natalia stava girando a Dublino I Tudor. Byrne ha poi diretto la Dormer in diversi progetti, tra cui In Darkness, film che i due hanno anche scritto insieme. Attualmente, invece, l’attrice ha confermato di essere legata all’attore David Oakes, noto per le serie I Borgia e Victoria.

Natalie Dormer: età e altezza dell’attrice

10. Natalie Dormer è nata l’11 febbraio del 1982 a Reading, nella contea inglese del Berkishire, in Inghilterra. L’attrice è alta complessivamente 1.67 metri.

Fonti: IMDb

EFA 2021: tutte le nomination, tre candidature per E’ stata la mano di Dio

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Sono state annunciate le nomination agli European Film Awards (EFA 2021), i premi che vengono assegnati dalla European Film Academy per il 34° anno. L’Italia fa bella mostra di sé con Paolo Sorrentino e E’ stata la mano di Dio, con tre nomination, ma la concorrenza è agguerrita, tra The Father e Titane, che hanno avuto un glorioso percorso nella season awards.

Ecco le nomination agli EFA 2021

FILM EUROPEO 2021

QUO VADIS, AIDA?
THE FATHER
È STATA LA MANO DI DIO
TITANE

COMMEDIA EUROPEA 2021

NINJABADA
THE MORNING AFTER
THE PEOPLE UPSTAIRS

DOCUMENTARIO EUROPEO 2021

BABI YAR. CONTEXT
FLEE
MR BACHMANN AND HIS CLASS
TAMING THE GARDEN
IL PIÙ BEL RAGAZZO DEL MONDO

FILM D’ANIMAZIONE EUROPEO 2021

EVEN MICE BELONG IN HEAVEN
FLEE
THE APE STAR
WHERE IS ANNE FRANK
WOLFWALKERS – IL POPOLO DEI LUPI

REGISTA EUROPEO 2021
Julia Ducornau per TITANE
Radu Jude per BAD LUCK BANGING OR LOONY PORN
Paolo Sorrentino per E’ STATA LA MANO DI DIO
Jasmila Žbanić per QUO VADIS, AIDA?
Florian Zeller per THE FATHER

ATTRICE EUROPEA 2021
Jasna Đuričić in QUO VADIS, AIDA?
Seidi Haarla in SCOMPARTIMENTO NO. 6
Carey Mulligan in UNA DONNA PROMETTENTE
Renate Reinsve in LA PEGGIOR PERSONA DEL MONDO
Agathe Rousselle in TITANE

ATTORE EUROPEO 2021
Yuriy Borisov in SCOMPARTIMENTO NO. 6
Anthony Hopkins in THE FATHER
Vincent Lindon in TITANE
Tahar Rahim in THE MAURITANIAN
Franz Rogowski in GREAT FREEDOM

SCENEGGIATORE EUROPEO 2021
Radu Jude per BAD LUCK BANGING OR LOONY PORN
Paolo Sorrentino per È STATA LA MANO DI DIO
Joachim Trier E Eskil Vogt per LA PEGGIOR PERSONA DEL MONDO
Jasmila Žbanić per QUO VADIS, AIDA?
Florian Zeller e Christopher Hampton per THE FATHER

The French Dispatch: recensione del nuovo film di Wes Anderson

The French Dispatch: recensione del nuovo film di Wes Anderson

Con The French Dispatch, Wes Anderson torna sul grande schermo e mette in scena un universo tanto affascinante quanto complesso. Il film è la trasposizione di tre articoli usciti sul giornale immaginario The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun, in occasione della morte del direttore del settimanale. Un racconto denso, frenetico e corale che unisce Francia e Stati Uniti dalle ambientazioni ai dialoghi, dalla storia al cast, nel mondo magico che solo Anderson riesce a creare.

The French Dispatch: la trama

Creato da Arthur Howitzer Jr., The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun è un supplemento domenicale del quotidiano della città di Liberty in Kansas. Il giornale è ”un fattuale reportage settimanale sui temi di politica mondiale, le arti, nobili e meno, e varie storie su ciò che è di umano interesse’‘. Raduna i migliori giornalisti del tempo: Berensen, Krementz, Wright. La particolarità del French Dispatch è la sua sede: un giornale americano con redazione a Ennui-sur-Blasé, paese immaginario della Francia.

In occasione della morte di Howitzer Jr., gli eccentrici redattori del settimanale decidono di scrivere un numero contenente le migliori storie mai raccontate da The French Dispatch. Lo spettatore si trova quindi ad assistere alla narrazione per immagini dell’ultimo numero del French Dispatch contenente il necrologio, la storia delle origini del giornale e tre articoli di successo. Il primo è un reportage su un artista chiuso in carcere e psicopatico (Il capolavoro Concreto). Il secondo segue i moti studenteschi nella Francia del ’68 (Revisioni a un manifesto). Il terzo è l’indagine sul rapimento del figlio di un commissario di polizia (La Sala da Pranzo Privata del Commissario di Polizia). Tre vicende strampalate rappresentate ironicamente.

Una lettera d’amore nei confronti dei giornalisti

Wes Anderson ha dichiarato che The French Dispatch vuole essere “una lettera d’amore nei confronti dei giornalisti, ambientata nella sede di una rivista statunitense in una città francese del XX Secolo“. Il regista è riuscito nel suo intento: giornalismo, Stati Uniti, Francia e 1900 sono perfettamente racchiusi nelle particolarissime immagini del film.

In The French Dispatch si respira aria francese: Ennui-sur-Blasé è una cittadina europea un po’ stereotipata in cui personaggi eccentrici stridono tra loro. L’ambientazione favolistica ha portato a scegliere come sede delle riprese la cittadina francese Angoulême. Qui, un cast numeroso e internazionale si è riunito per prendere parte alla produzione: tra gli altri, Benicio del Toro (Traffic), Frances McDormand (Nomadland), Timothée Chalamet (Dune), Jeffrey Wright, Adrien Brody, Tilda Swinton, Owen Wilson, Léa Seydoux, Bill Murray, Willem Dafoe, Saoirse Ronan. I grandi interpreti hanno dato carattere ai protagonisti del racconto corale, riuscendo ad unire l’umorismo di fondo del film alla profondità di ciascun personaggio, dalla giornalista spietata ma con il cuore poetico (Frances McDormand), all’artista squilibrato e romantico (Benicio del Toro).

The French Dispatch: un racconto multimediale

L’elogio al giornalismo è evidente e ricalcato sotto ogni aspetto: le immagini di apertura, mostranti il viaggio delle notizie dalla macchina da scrivere fino all’edicola, sono solo l’inizio di un viaggio tra giornali e giornalisti. Wes Anderson sceglie il bianco e nero per trasformare in immagini i tre articoli del French Dispatch. La scelta del B&W, insieme al ritmo frenetico dei dialoghi delle tre storie, fatto di subordinate e termini aulici, crea una distinzione tra la storia generale, mantenuta a colori, e i singoli racconti.

Gli elementi all’interno del film sono molteplici: varie lingue, storie, colori, ma anche più linguaggi. Non mancano i cartelli ad aprire le tre storie, scene animate che riprendono i fumetti all’interno del giornale, testi che si mescolano alle immagini. The French Dispatch stimola continuamente lo spettatore ma forse richiede un’attenzione quasi impossibile. Non può bastare una sola visione per cogliere tutti i dettagli delle inquadrature e dei campi lunghi ma iper-definiti. I nomi dei numerosissimi personaggi, presenti sulla scena anche per pochi istanti, come anche i dialoghi frenetici, aggiungono colore al film ma creano inevitabilmente confusione.

Perché vedere The French Dispatch

The French Dispatch uscirà nelle sale italiane giovedì 11 Novembre 2021. L’eleganza, la cura e la precisione di ogni dettagli rendono il film uno degli imperdibili da vedere questo mese. Anderson è riuscito ancora una volta ad unire follia, sogno e umorismo in una pellicola variopinta e stratificata. Un film da vedere e rivedere, un vero e proprio percorso tra i mezzi d’espressione più potenti del XX Secolo: il cinema e la carta stampata.

Marvel e DC: le 10 migliori amicizie tra villain nei fumetti

Marvel e DC: le 10 migliori amicizie tra villain nei fumetti

I villain dei fumetti hanno l’abitudine di non andare d’accordo con nessuno: molti di loro, infatti, ce l’hanno a morte con l’intero universo. Tuttavia, c’è un numero sorprendente di supercriminali – sia nell’universo Marvel che in quello DC – che possono tranquillamente definirsi tra loro “migliori amici”. Quali sono le amicizie più pericolose che gli antagonisti dei fumetti hanno instaurato nel corso della storia? Scopriamolo insieme…

Namor e Dottor Destino

Sia Namor che Dottor Destino sono tra i cattivi più potenti dei Fantastici Quattro, quindi ha senso che si siano alleati nelle loro ambizioni per cercare di abbattere la squadra. Ma la relazione tra Namor e Destino è molto più profonda e duratura rispetto alle prime sporadiche collaborazioni nei primi numeri dei Fantastici Quattro.

I due sono entrambi i governanti dei rispettivi regni, Atlantide e Latveria, il che li rende degli alleati politici. Sono entrambi ugualmente intelligenti e ambiziosi, con un profondo rispetto reciproco che si manifesta nella maggior parte dei loro incontri avvenuti nel corso degli anni.

Professor X e Magneto

I lettori dei fumetti sanno che Magneto è stato cattivo molte volte nel corso degli anni, ma per alcuni potrebbe essere strano pensare che lo è stato anche il Professor X. I due amici di lunga data hanno cospirato su Krakoa per mantenere i segreti dai loro compagni mutanti e impedire la resurrezione di Destiny nonostante le promesse fatte a sua moglie, Mystica.

Magneto è spesso un personaggio comprensivo; il Professor X a volte è “un idiota” (come disse una volta Kitty Pryde). Tuttavia, nella loro attuale incarnazione, i due amici sono estremamente cattivi.

Joker e Due Facce

È difficile immaginare che Joker sia amico di qualcuno, ma spesso gli capita di stringere alleanze e una delle più importanti è sicuramente quella con Due Facce. I due sono stati alleati in diverse occasioni, specialmente nella serie a fumetti “Batman: Il lungo Halloween”, forse uno dei migliori archi narrativi dell’eroe degli anni ’90.

Spesso i due si alleano per cercare di sconfiggere Batman e li abbiamo visti fianco a fianco anche in altri media, al cinema ad esempio, o anche negli episodi della serie animata dedicata al Cavaliere Oscuro.

Doctor Destino e Boris

Dottor Destino ha pochi veri amici: uno di questi è certamente il suo cameriere personale, Boris. Boris è un servitore longanime di Victor Von Doom che fornisce molto supporto morale (ma anche materiale) a Destino e ai suoi piani, anche quando la sua coscienza, a volte, ha la meglio su di lui.

Il Dottor Destino ha un enorme rispetto per Boris, anche se a volte lo tratta male. Parte di ciò è dovuto alla devozione di Boris, ma anche al fatto che Boris è il padre di Valeria, uno dei più grandi interessi amorosi di Destino. 

Venom e Eddie Brock

Venom e Eddie Brock oscillano costantemente tra eroe e cattivo nei fumetti, ma una cosa rimane costante: il simbionte ed Eddie sono migliori amici. È una collaborazione improbabile, nata dalle circostanze e da un odio reciproco per Spider-Man, ma da allora è diventata un legame tanto letterale quanto figurativo.

Eddie è una specie di emarginato, così come il simbionte, cosa che li porta a fare affidamento l’uno sull’altro per il supporto e la sopravvivenza, mentre cercano di trovare la loro strada nel mondo. Sono anche, a modo loro, genitori di altri simbionti.

Lex Luthor e Joker

Lex Luthor e Joker sembrerebbero non avere nulla in comune… Eppure, in qualche modo, alla fine sono diventati amici, almeno in alcune versioni della continuity DC Comics. I due erano due stretti alleati quando facevano parte della Injustice Gang negli anni ’90.

Sono stati anche partner della Legion of Doom, anche se alcuni dei loro incontri diventarono prevedibilmente strani. Una volta, Joker e Lex Luthor hanno persino unito le forze per eliminare una variante di Lex Luthor da una linea temporale alternativa. 

Incantatrice e Skurge

I fan dei fumetti sanno che Incantatrice è uno dei più grandi cattivi di Thor. Ha pochi amici, ma una delle amicizie più strette e toccanti che ha è quella con Skurge l’Esecutore. Durante l’iconica run su Thor dello scrittore e artista Walt Simonson degli anni ’80, Skurge funge da scagnozzo personale di Amora.

Si innamora di lei, cosa che però lei non ricambia. Tuttavia, ha una profonda simpatia per lui ed è profondamente commossa quando lui sacrifica la sua vita per salvare la sua e quella degli altri.

Scarlet Witch e Agatha Harkness

Scarlet Witch e Agatha Harkness sono entrambe eroine della Marvel Comics, ma sono state anche entrambe cattive e sono profondamente collegate grazie proprio alle loro peggiori azioni. Le due sono state molto amiche, stabilendo una relazione mentore/studente, con Agatha che ha addestrato Wanda alla magia. Ma Agatha ha anche fatto un incantesimo a Wanda per farle dimenticare dei suoi figli.

Quando Wanda realizzò la verità molti anni dopo, scatenò tutta la sua rabbia. Ha ucciso Agatha Harkness e ha poi attaccato anche i Vendicatori. Le sue azioni hanno portato alla morte di Occhio di Falco e alla fine sono culminate nella Decimazione, che ha cancellato la maggior parte dei mutanti dal mondo.

Mystica e Destiny

Mystica e Destiny sono due dei cattivi più importanti degli X-Men e dei Vendicatori, entrambi al centro della Confraternita dei Mutanti Malvagi nel corso degli anni. Sono anche amiche intime: anzi, in realtà sono una vera e propria coppia.

La loro storia d’amore risale a molti anni fa, ma è andata avanti grazie al fatto che Mystica che riporta in vita Destiny. Vogliono solo vivere le loro vite, un nobile obiettivo che, tuttavia, sembra covare ancora degli intenti malvagi. Mystica anche è uno dei principali sospettati della morte di Scarlet Witch in “The Trial Of Magneto”.

Harley Quinn e Poison Ivy

Harley Quinn e Poison Ivy entrano ed escono dai loro panni di supercriminali nei fumetti e sempre più in altri media, ma una costante è la loro profonda amicizia. Ha sempre avuto un qualcosa di romantico, che è stato poi sottolineato sia fumetti che nella serie animata di HBO Max, ma in fondo queste due cattive sono migliori amiche.

Si completano a vicenda molto bene, con la socievole Harley che fa emergere il vero spirito nella misantropa Ivy, che è stata determinante nell’aiutare Harley a vedere il valore in se stessa e diventare una persona più sana.

Torino 39: tutti i titoli del concorso

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Torino 39: tutti i titoli del concorso

Torna il Festival di Torino per l’edizione 39 in presenza. Dopo lo scorso anno in cui il COVID-19 ci ha tenuti lontani dalla splendida città della Mole, una nuova edizione in presenza è stata annunciata e di seguito trovate tutti i titoli del concorso di Torino 39:

Torino 39: i film del concorso

ALONERS di Hong Seong-eun (Corea del Sud, 2021, DCP, 91′) Jina, giovane impiegata modello, lavora in un call-centre per conto di una società bancaria. Due episodi sconvolgono l’equilibrio delle sue giornate: il vicino di casa viene ritrovato morto dopo una settimana e la madre muore lasciando un dubbio testamento. Jina utilizza la camera che era stata installata a casa della madre per osservare le giornate del padre rimasto solo in casa.

BETWEEN TWO DAWNS di Selman Nacar (Turchia / Romania / Francia / Spagna, 2021, DCO, 91’) Kadir conduce felicemente una fabbrica tessile con il resto della famiglia. Quando un operaio si ustiona le cose per lui cambieranno senza quasi accorgersene. Un film che affronta con estrema sobrietà temi importanti come la sicurezza sul lavoro e la fiducia. Tutto è focalizzato sull’incidente, le sue conseguenze, lo sgretolarsi delle certezze di Kadir, in un lungo accerchiamento dello sguardo.

LE BRUIT DES MOTEURS / THE NOISE OF ENGINES di Philippe Grégoire (Canada, 2021, DCP, 79′) Un istruttore di tiro presso una scuola di agenti doganali, dopo un incontro passionale con una studentessa, viene sospeso dal lavoro. Si trasferisce dalla madre in un paesino di provincia. Per uno strano gioco del destino, la piccola comunità viene sconvolta dalla produzione di disegni erotici ad opera di un presunto maniaco sessuale, e l’istruttore finisce nella lista degli indagati.

LA CHICA NUEVA / THE NEW GIRL di Micaela Gonzalo (Argentina, 2021, DCP, 80′) Jimena, senza soldi e dimora, attraversa l’Argentina per ricongiungersi al fratellastro in Rio Grande. Decisa a dare una svolta alla sua vita, trova un lavoro in una fabbrica e con questo una comunità a cui appartenere.

CLARA SOLA di Nathalie Álvarez Mesén (Svezia/Costa Rica/Belgio/Germania, 2021, DCP, 108′) In un remoto villaggio della Costa Rica Clara, sofferente per dolori a ossa e muscoli, viene usata dalla madre superstiziosa come guaritrice in raduni religiosi. Le è stata cucita addosso una camicia di forza della quale dovrà sbarazzarsi. Un film di dolore muto e furioso, oppressione e liberazione.

THE DAY IS OVER di Rui Qi (Cina, 2021, DCP, 103′) In un villaggio rurale della Cina, tra le case povere e la scuola, quattro giovani ragazzine formano un gruppetto inseparabile: insieme vagabondano per i campi e le strade, nella natura verdeggiante e rigogliosa tra i fiumi e i boschi, mentre affrontano i drammi del loro quotidiano. Un’opera prima di struggente bellezza e semplicità.

FEATHERS di Omar El Zohairy (Francia/Egitto/Olanda/Grecia, 2021, DCP, 112′) Una donna totalmente asservita ai suoi doveri di moglie e madre affronta un cambiamento radicale
dopo che, alla festa di compleanno del figlio, un prestigiatore trasforma suo marito in un pollo. Costretta ad assumere il ruolo di capofamiglia e nonostante gli sforzi per ripristinare la situazione, la donna comincia ad assaporare il gusto nuovo della libertà. Le conseguenze saranno eclatanti. Il film sarà distribuito in Italia da Wanted.

GROSSE FREIHEIT / GREAT FREEDOM di Sebastian Meise (Austria / Germania, 2021, DCP, 117′) Dall’immediato secondo dopoguerra alla fine degli anni ’60, Hans Hoffman viene ripetutamente condannato per omosessualità. Trascorrono, così, vent’anni, fatti di silenzi, sguardi, dolore e speranza, dove i gesti si ripetono tragicamente sempre uguali. Quasi un melodramma sull’ostinata ricerca di libertà e amore.

UNE JEUNE FILLE QUI VA BIEN / A RADIANT GIRL di Sandrine Kiberlain (Francia, 2021, DCP, 98′) – Anteprima Internazionale Parigi, 1942. Irène, giovane ebrea francese, studia recitazione e vive con la famiglia. Sogna un futuro in teatro, ma tutto cambia con l’inizio della persecuzione degli ebrei. L’attrice Sandrine Kiberlain esordisce come regista trattando un tema storico con assoluta modernità di sguardo che colpisce al cuore.

IL MUTO DI GALLURA di Matteo Fresi (Italia, 2021, DCP, 103′) Quasi un western ambientato tra i monti e i boschi della Gallura, dove, tra il 1849 e il 1856 si consumò
una feroce faida tra le famiglie Mamia, Pileri e Vasa che causò decine di morti. Tra gli artefici c’era Bastiano Tansu, detto il Muto, divenuto protagonista di una leggenda ancora, in parte, avvolta nel mistero. Il film sarà distribuito da Fandango.

EL PLANETA di Amalia Ulman (USA, 2021, DCP, 79′) Leonor torna a Gijon per stare con la madre dopo la morte del padre. L’opera prima della regista e attrice, in bianconero, è ambientata negli anni recenti della crisi economica e, con i toni della commedia stralunata e malinconica e di un umorismo amaro, descrive la deriva sociale e esistenziale di due donne.

LA TRAVERSÉE / THE CROSSING di Florence Miailhe (Francia/Repubblica Ceca/Germania, 2021, DCP, 84′) Allontanati bruscamente dai genitori, due fratellini affrontano un drammatico viaggio per scappare dalle persecuzioni perpetrate nel loro paese d’origine, nell’Est Europa. Una raffinata opera di cinema d’animazione che usa tecniche originali per un racconto sullo sforzo senza fine di chi emigra per trovare una vita migliore.

Eternals: Sam Wilson doveva apparire in una scena post-credit

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Eternals: Sam Wilson doveva apparire in una scena post-credit

In una recente intervista con Screen Rant, gli sceneggiatori di Eternals, Matthew K. e Ryan Firpo, hanno rivelato alcune delle loro idee scartate per le scene post-credit del film. Secondo gli sceneggiatori, le prime versioni del film includevano un’apparizione di Sam Wilson alla fine del film, appunto in una delle scene post-credit.

Tuttavia, gli sceneggiatori hanno poi accantonato l’idea, capendo che forse non era ancora il momento di far incontrare gli Eterni con i Vendicatori sul grande schermo. “C’era una versione in cui Sam Wilson doveva presentarsi proprio alla fine del film, in una delle scene post-credit, ma penso che fosse qualcosa che… Vedremo questi universi scontrarsi, ma ci vorrà ancora un po’ prima che accada davvero”, hanno raccontato.

“Inoltre, in termini di timeline, abbiamo appena perso Tony, abbiamo appena perso Cap, Natasha se n’è andata, Hulk sta attualmente lavorando su se stesso, forse per cercare di essere più umano che intelligente… Penso che tutti i Vendicatori fossero semplicemente troppo occupati”, hanno aggiunto. “Penso che il nostro film abbia luogo più o meno in concomitanza con quello che accade in The Falcon and the Winter Soldier, o giù di lì… Quindi sono tutti impegnati al momento. Ma sono certo che prima o poi si inizierà a capire che sono state gettate le basi per qualcosa in grande stile che accadrà molto presto.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Il Natale della discordia: trailer del film di natale di AppleTV+

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AppleTV+ ha diffuso il trailer del film Apple Original di natale Il Natale della discordia che debutterà sulla piattaforma il 26 novembre. Il film è diretto da Becky Read con produttori Julia Nottingham e Lisa Gomer-Howes e Chris Smith nel ruolo di produttore esecutivo.

Il Natale della discordia segue le vicende di un quartiere dell’Idaho del Nord sconvolto dall’ossessione di un uomo per il Natale che lo porta a voler trasmettere l’allegria a tutti, attraverso il più grande evento natalizio comunitario che l’America abbia mai visto. Il piano dell’avvocato amante del Natale Jeremy Morris subisce un intoppo quando l’associazione dei proprietari di casa del vicinato lo informa che l’evento viola le regole del quartiere. La polemica per l’organizzazione dei festeggiamenti deflagra in modo irreversibile, mandando le cose fuori controllo; con l’escalation della situazione, il film pone la domanda: chi vince quando diritti e interessi diversi si scontrano? La regista Becky Read mette insieme le varie prospettive in questo bizzarro racconto di Natale sulle libertà, con un messaggio sulle differenze e la tolleranza.

Green Filming Award: TorinoFilmLab e Trentino Film Commission per una produzione sostenibile

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Si rinnova anche quest’anno la collaborazione tra TorinoFilmLab, laboratorio internazionale di formazione, sviluppo e coproduzione di lungometraggi e serie TV promosso dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, e Trentino Film Commission.

Frutto di questa sinergia è Green Filming Award, un premio con l’obiettivo di incoraggiare la produzione sostenibile, promuovendo e applicando il disciplinare internazionale Green Film all’interno del programma TFL FeatureLab.

Green Film è il sistema di certificazione ideato nel 2017 da Trentino Film Commissione e adottato dall’ Associazione Italian Film Commissions, composta da 20 Film Commission diffuse su tutto il territorio italiano, come strumento di riferimento per incentivare la sostenibilità ambientale nel cinema. Si basa su alcuni semplici criteri di sostenibilità ambientale, universalmente riconosciuti, a partire dai quali sono state sviluppate delle azioni concrete che i produttori possono mettere in atto durante le riprese per ridurre l’impatto del loro lavoro sull’ambiente.

Questa collaborazione prevede che durante l’ultimo workshop del programma annuale FeatureLab, che si terrà il 30 novembre, un rappresentante di Trentino Film Commission incontrerà i 10 progettipartecipanti al programma FeatureLab per illustrare le caratteristiche del disciplinare Green Film, studiare caso per caso le opportunità che l’applicazione di tale protocollo può offrire ai team e le modalità per produrre con maggiore rispetto per l’ambiente. Al termine del forum di coproduzione Meeting Event, una giuria internazionale assegnerà i Production Awards a 4 progetti selezionati di FeatureLab.

I progetti vincitori avranno la possibilità di scegliere se applicare il protocollo Green Film: qualora decidessero di farlo, riceveranno un contributo di 2.000 euro da parte del TFL per coprire parte delle eventuali spese extra. Inoltre Trentino Film Commission offrirà una consulenza per redigere un piano di sostenibilità e coprirà i costi del green manager fino ad un massimo di 2.000 euro.

Suicide Squad: David Ayer svela il look che voleva per Incubus

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Suicide Squad: David Ayer svela il look che voleva per Incubus

In Suicide Squad di David Ayer, la Task Force X si ritrova ad affrontare Incantatrice e suo fratello Incubus, due identità malvagie che hanno preso il controllo della fittizia Midway City e trasformato gli uomini in mostri, con l’obiettivo di spazzare via l’intera umanità.

Ad un certo punto del film, Incantatrice evoca Incubus, un essere interdimensionale con poteri divini, per farsi aiutare nella sua impresa. Incubus ha un aspetto molto più appariscente nel film, rispetto alla controparte fumettistica, ma a quanto pare Ayer aveva in mente un design ancora più spettacolare e audace che, alla fine, è stato scartato per la versione cinematografica (che sappiamo essere molto diversa dal film che il regista aveva in mente).

Attraverso il suo account Twitter, infatti, David Ayer ha condiviso un concept di quello che doveva essere il design iniziale di Incubus, il look che Ayer avrebbe voluto per il personaggio, ma che alla fine è stato modificato. L’emoji che ha accompagnato la didascalia (una faccina triste), indica chiaramente che al regista non è è stato permesso di concretizzare la sua idea. In base al concept, Ayer aveva immaginato Incubus come racchiuso all’interno di un’armatura d’argento che doveva quasi suggerire l’idea di un “uomo in fiamme”.

Clicca qui per vedere il post originale

David Ayer su Suicide Squad: “Non ho mai raccontato la mia versione della storia e non lo farò mai”

David Ayer ha rivelato tantissimi dettagli a proposito della sua versione di Suicide Squad negli corso degli ultimi anni. Tuttavia, ha rilasciato la sua dichiarazione più audace in merito lo scorso luglio.

“Ci ho messo la mia vita in Suicide Squad”, aveva scritto il regista su Twitter. “Ho fatto qualcosa di straordinario. Il mio taglio è un viaggio tanto intricato quanto emotivo, che racconta di alcune persone cattive sulle quali viene gettata m***a e che alla fine vengono scartate (tema che mi tocca nel profondo). Il taglio dello studio non è assolutamente il mio film. Leggetelo di nuovo. Il mio taglio non è la Director’s Cut di 10 settimane: è un montaggio completamente maturo, opera di Lee Smith, basato sull’incredibile lavoro di John Gilroy…

…È tutta la brillante colonna sonora di Steven Price, senza una sola canzone radiofonica nell’intero filmPresenta archi narrativi tradizionali, interpretazioni straordinarie, una solida risoluzione del terzo atto. Poche persone l’hanno vista. Non ho mai raccontato la mia versione della storia e non lo farò mai. Appartengo alla vecchia scuola, da questo punto di vista. Quindi ho tenuto la bocca chiusa e ho incassato tutto lo tsunami di critiche personali, a volte scioccanti. Non parlerò più pubblicamente della questione.”

Yara, recensione del film Netflix sull’omicidio di Brembate di Sopra

La realtà, sincera e fredda, è la protagonista del film Yara di Marco Tullio Giordana, un racconto quasi documentaristico della vicenda realmente accaduta a Yara Gambirasio, tredicenne scomparsa nel 2010 e ritrovata morta. Con un’attenta ricostruzione del processo di indagine e delle sue sfaccettature, il regista riporta i fatti da un nuovo punto di vista. Il risultato è un lungometraggio profondo ma lontano dai sentimentalismi esasperati e dal gossip mediatico.

La vera storia di Yara

Yara Gambirasio (Chiara Bono) era una ragazzina di tredici anni. Abitava a Brembate di Sopra nel bergamasco. Era una ginnasta, si allenava in un centro sportivo a 700 metri da casa. Anche il 26 novembre 2010 era andata in palestra a piedi, come era solita fare. Attesa a casa per le 18:30, Yara non ha mai più fatto ritorno.

La famiglia lancia l’allarme e le indagini partono tempestivamente, vedendo coinvolti nella ricerca carabinieri, polizia, RIS e innumerevoli volontari. Dopo tre mesi di nulla, il corpo di Yara viene ritrovato il 26 febbraio 2011 in un campo di Chignolo d’Isola, una località a 10 km di distanza da Brembate. Dai resti, si comprende che l’aggressore ha ferito Yara più volte. Ha tentando di abusare di lei, per poi lasciarla morire nel campo. Con il rinvenimento del corpo, le indagini possono proseguire: le tracce di DNA sugli indumenti di Yara sono l’elemento chiave per identificare Ignoto 1, ossia l’assassino. Grazie all’inarrestabile pubblico ministero Letizia Ruggeri, interpretata abilmente da Isabella Ragonese, l’indagine prosegue con test del DNA a tappeto su tutta la popolazione della zona, fino all’identificazione dell’aggressore: nel 2014 Giuseppe Bossetti viene arrestato e processato.

Discrezione e delicatezza conducono il film Yara

La vicenda di Yara è stata raccontata infinite volte dai media. I giornali, i telegiornali e i programmi televisivi hanno detto la loro sulla ragazzina, sulla famiglia e sui sospettati. Spesso a sproposito e troppo frettolosamente. Marco Tullio Giordana ha voluto invece dare il giusto rispetto alle persone coinvolte nella terribile storia, creando un racconto onesto, che segue i momenti cruciali delle indagini, includendo i successi e gli insuccessi delle forze dell’ordine, la buona e cattiva gestione delle tempistiche, le pressioni eccessive dei media sulla famiglia. Il regista inserisce così la sua visione critica sulla vicenda, ma senza compromettere la storia con eccessive coloriture del tutto non necessarie.

L’emozione contenuta dei personaggi

Le emozioni non mancano nel film. La famiglia soffre, primi tra tutti i genitori di Yara, interpretati eccellentemente da Sandra Toffolatti Mario Pirello. Isabella Ragonese, nei panni della PM Letizia Ruggeri, è vista mentre cerca di districarsi tra superiori poco fiduciosi, apprensioni materne, doveri morali e leggi vincolanti. Anche l’opinione pubblica e i concittadini sono mostrati nel loro turbamento per la scomparsa di Yara, ma non vi è nulla di eccessivo, forzato o strappalacrime. Con questo tipo di racconto, privo di crudezza estrema o di tecnicismi giuridici e medici, lo spettatore può seguire le vicende dall’inizio alla fine con la giusta dose di coinvolgimento e lucidità.

Un racconto femminile, al quadrato

Letizia Ruggeri è forse la vera protagonista del film: capo delle indagini, racconta allo spettatore passo per passo i momenti cruciali della ricerca. È lei che traina l’intera squadra d’indagine: nello sconforto generale, la Ruggeri non molla. La voce potente di Isabella Ragonese, dalle chiamate ai genitori di Yara all’arringa durante il processo, è una costante nel film. Ma non è l’unica: le parole di Yara ritornano costantemente nel lungometraggio. Con numerosi voice-over che accompagnano le immagini, vengono riprese le frasi che la ragazza scriveva nel suo diario, lette e rilette dalla Ruggeri durante le indagini per cercare di trarne anche un minimo indizio. La voce delicata e spensierata di Chiara Bono inserisce nelle fasi dell’indagine sull’assassinio la leggerezza della ragazzina, creando un efficace effetto stridente.

Non manca quindi l’attenzione alla dimensione femminile. Nella sua totalità, Yara è un film che vuole evidenziare criticandoli i giochi di forza che alcune donne si trovano a vivere. Può trattarsi di forza fisica, come l’aggressione subita da Yara, o di potere, come le pressioni contro cui lotta la PM, in un lavoro ancora intriso di cultura misogina.

Yara è disponibile su Netflix

Yara è disponibile dal 5 novembre 2021 in streaming sulla piattaforma Netflix. Grazie alla ricostruzione attenta del vero, il docu-film riesce a prendere parola su una storia brutale, raccontando perfettamente l’orrore inserito, se non nascosto, nell’ordinario.

Eternals: Chloé Zhao è stata ispirata da L’uomo d’acciaio di Snyder

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In Eternals, il personaggio di Superman viene menzionato quando il figlio di Phastos (Brian Tyree Henry) incontra Ikaris (Richard Madden) e lo scambia per il “grande boy scout blu”. Si tratta di un piccolo, ma divertente, riferimento all’iconico eroe che stabilisce che i personaggi DC esistono nel Marvel Cinematic Universe (almeno come personaggi di fantasia!).

Durante un’intervista con il sito francese Cinema.jeuxactu.com, alla regista Chloé Zhao è stato chiesto se Ikaris potesse essere stato l’ispirazione per la creazione di Superman all’interno del MCU, e la stessa ha rivelato che l’interpretazione del personaggio da parte di Henry Cavill, che abbiamo visto per la prima volta ne L’uomo d’acciaio, ha avuto una grande influenza sul film.

“Superman è l’Übermensch, l’uomo definitivo, il superuomo, un concetto che esiste in tutte le culture”, ha spiegato la regista. “Di tutte le moderne interpretazioni di Superman, è quella di Zack Snyder con L’uomo d’acciaio ad avermi ispirato di più, perché Zack si è avvicinato a questo mito in modo autentico e molto reale. Ricordo di aver pensato che fosse Superman di Terrence Malick, quando ho visto il trailer la prima volta. Quel film ha avuto un forte impatto su di me. Ikaris è, ovviamente, la nostra interpretazione di Superman.”

È interessante che Zhao menzioni L’uomo d’acciaio, dal momento che molti hanno già fatto paragoni tra Eternals e il film di Snyder. Entrambi, infatti, hanno suscitato reazioni negative (o comunque miste) da parte della critica, anche se L’uomo d’acciaio è considerato da molti fan un capolavoro incompreso. Chissà… forse anche l’ultima avventura della Fase 4 del MCU, in futuro, verrà considerata tale.

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Il Signore degli Anelli: come sarebbe un recasting tutto al femminile?

La trilogia del Signore degli Anelli di Peter Jackson è nota per le sue battaglie epiche e la portata gigantesca che ne ha consacrato la fama, ma un altro importante aspetto anche ha elevato questi film grandiosi è il cast: infatti, grazie ad un ensemble di attori di talento, gli amati e iconici personaggi della Terra di Mezzo hanno preso vita.

Tuttavia, a parte alcuni personaggi femminili chiave come Galadriel ed Eowyn, il cast della trilogia si componeva per lo più di attori maschi. Sarebbe quindi interessante considerare come il film e i suoi personaggi potrebbero essere rappresentati diversamente, se fosse un cast di attrici femminili ad assumere i ruoli principali.

Gollum: Tatiana Maslany

Tatiana MaslanyGollum (Andy Serkis) è forse il personaggio più complesso della trilogia del Signore degli Anelli; avvelenato dalla maledizione dell’anello, Gollum è diventato una creatura miserabile, dalle molteplici personalità contrastanti: una cerca di trovare gentilezza e felicità, mentre l’altra dà voce ai suoi pensieri più violenti e crudeli.

Ci vuole un vero attore camaleontico per riuscire ad interpretare al meglio un personaggio come Gollum e Tatiana Maslany sarebbe certamente all’altezza del compito. Il suo ruolo iconico in Orphan Black le ha fatto interpretare più personaggi con personalità molto diverse, anche se ognuno di essi si percepisce come una creazione distinta e sviluppata in maniera autonoma.

Boromir: Lena Headey

Cersei Lannister Game of ThronesBoromir (Sean Bean) è un altro personaggio a tutto tondo, che si rivela differente rispetto alla prima impressione che dà. Era il membro della Compagnia che sembrava il più probabile a tradire il gruppo; tuttavia, ha trovato la redenzione e si è dimostrato un eroe pur essendo anche uno dei membri dall’inclinazione più tragica della compagnia.

La co-star di Game of Thrones di Sean Bean, Lena Headey, ha dimostrato quanto possa essere efficace nell’interpretare i cattivi. Ma mentre la sua performance come Cersei Lannister è piuttosto malvagia, la Headey è stata anche in grado di far entrare il pubblico in empatia con il suo personaggio, il che è stato un vero successo, visto lo status di terribile villain che si era guadagnato.

Pipino: Maitreyi Ramakrishnan

Never have I everPer molti versi, Pipino (Billy Boyd) ne Il signore degli anelli sembra essere il membro più inutile della compagnia: sembra più interessato al cibo da procacciarsi che alla missione e attua continuamente in maniera infantile per peggiorare le cose. Tuttavia, dimostra anche di saper combattere per ciò in cui crede, quando è necessario.

Maitreyi Ramakrishnan è diventata una star di successo con il suo ruolo principale in Never Have I Ever. Interpreta Devi, una giovane ragazza che ha a che fare con un dramma senza fine nella sua vita. Seppur Devi abbia la tendenza a peggiorare le situazioni già di per sè negative, è anche una persona forte e determinata.

Merry: Devery Jacobs

Devery Jackobs Signore degli AnelliMerry (Dominic Monaghan) è un altro interessante membro della compagnia che si svela lungo il cammino. Anche se all’inizio ne Il Signore degli anelli non è un giovane hobbit molto serio, il suo coraggio cresce nel corso della missione perché vuole fare la sua parte nello sconfiggere le forze del male.

Devery Jacobs si è recentemente fatta un nome nell’eccellente serie Reservation Dogs disponibile su Disney+. Lei interpreta un altro membro di una squadra di duri che può scherzare come gli altri, ma ha un lato più serio che la rende estremamente determinata.

Gimli: Michelle Rodriguez

michelle-rodriguez-filmGimli (John Rhys-Davies) potrebbe non sembrare un gran giocatore di squadra, ma finisce per essere un membro prezioso della compagnia. Il suo contegno scontroso contribuisce a renderlo un divertente personaggio di rilievo comico, ma è anche sempre pronto a combattere.

Michelle Rodriguez ha costruito la sua carriera grazie all’interpretazione di intensi ruoli da duro come Letty nel franchise Fast and Furious. Sarebbe perfetta per il burbero Gimli ne Il signore degli anelli, che ama la battaglia e si preoccupa per gli altri membri della squadra, anche se non lo mostra sempre.

Legolas: Zoe Saldana

zoe saldanaLegolas (Orlando Bloom) è diventato rapidamente uno dei personaggi preferiti dai fan della trilogia de Il signore degli anelli come forse il miglior guerriero del gruppo. È un elfo stoico e serio che mantiene fiducia e grazia anche nel bel mezzo della battaglia.

Zoe Saldana è stata al centro di alcuni dei più grandi film di tutti i tempi e porta sempre un’energia aggraziata nei suoi potenti ruoli da guerriera. Con ruoli come Gamora, è chiaro che Saldana può interpretare benissimo il ruolo del soldato efficiente, che si mantiene imperturbabile anche sotto pressione.

Gandalf: Michelle Yeoh

michelle yeaoh signore degli anelliAnche se ogni membro della Compagnia ha il suo scopo preciso e specifico, Gandalf (Ian McKellen) è il collante che li tiene tutti insieme. Non solo sono guidati dalle sue potenti capacità di mago ne Il signore degli anelli, ma anche dalla sua saggezza e leadership.

Michelle Yeoh è un attrice che porta con sè una presenza scenica imponente in ogni ruolo. Eccelle nell’interpretare il tipo di personaggi che sono potenti di per sé, ma che possono anche aiutare a guidare i personaggi meno esperti, come dimostra il suo recente ruolo in Shang-Chi.

Sam: Nicola Coughlan

recasting femminile signore degli anelliSamwise Gamgee (Sean Astin) potrebbe non essere un grande guerriero o un potente mago, ma è forse il più grande eroe della trilogia del Signore degli Anelli. Anche se preferirebbe essere a casa nella Contea, Sam è colui che trascina Frodo nella loro missione, mostrando un enorme coraggio lungo la strada.

Nicola Coughlan è meglio conosciuta per i ruoli in Derry Girls e Bridgerton. Eccelle nell’interpretare quegli amici leali e compassionevoli che potrebbero essere trascurati dagli altri ma che dimostrano di avere più forza di chiunque altro.

Frodo: Thomasin McKenzie

Thomasin McKenzie signore degli anelliFrodo (Elijah Wood) è il protagonista riluttante della storia, spinto fuori dalla sua routine comoda e gravato da incredibili responsabilità. Il pubblico prova compassione per Frodo, che viene mostrato come dolce e gentile, ma anche terrorizzato dalla situazione in cui si trova.

Thomasin McKenzie dimostra una straordinaria intensità in molte delle sue interpretazioni, da Jojo Rabbit al recente Last Night in Soho. Riesce a interpretare efficacemente quei personaggi vulnerabili ma forti per i quali il pubblico può facilmente fare il tifo.

Aragorn: Danai Gurira

Danai Guirira signore degli anelliAragorn (Viggo Mortensen) è forse il personaggio più popolare del Signore degli Anelli e il suo viaggio è centrale nel mondo di questa storia. È un guerriero abile e impavido che non esita a lanciarsi in battaglia. È anche qualcuno che può diventare un leader quando necessario.

Danai Gurira ha interpretato una serie di eroine ispiratrici come Michonne in The Walking Dead e Okoye nel MCU. È una guerriera molto convincente, ma è anche qualcuno che le persone sono disposte a sostenere e seguire in battaglia.

Star Wars: Rogue Squadron, il film di Patty Jenkins è in sospeso

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Star Wars: Rogue Squadron, il film di Patty Jenkins è in sospeso

In occasione dell’Investor Day dello scorso anno, Lucasfilm ha annunciato che Patty Jenkins, la regista di Wonder Woman, avrebbe diretto Rogue Squadron, nuovo film della saga di Star Wars.

Ora, come svelato da The Hollywood Reporter, nonostante l’annuncio in pompa magna durante l’evento Disney (con tanto di teaser annoucement), pare che il film sia stato messo ufficialmente in stand-by a causa degli impegni della regista, che di fatto renderebbero impossibile l’inizio della produzione del film per il 2022 (come inizialmente programmato).

Secondo la fonte, la speranza è che Jenkins possa tornare a lavorare al film quando sarà nuovamente disponibile. La fonte non specifica nel dettaglio quali sarebbero gli altri impegni della regista, ma è probabile che si tratti non solo di Wonder Woman 3 (in base al contratto stipulato con Warner Bros., il progetto ha la priorità su qualsiasi altro impegno della regista), ma anche dell’annunciato film su Cleopatra in cantiere per conto di Paramount.

A questo punto, è molto probabile che Disney e Lucasfilm decidano di concentrarsi maggiormente su altri progetti legati alla saga di Star Wars, come il film che sarà scritto e diretto da Taika Watiti e quello che, invece, sarà prodotto da Kevin Feige, il presidente dei Marvel Studios.

A gennaio di quest’anno, Patty Jenkins aveva rivelato di aver quasi concluso il trattamento del film, spiegando: “Stiamo finendo il trattamento principale, che è già piuttosto grande. È un processo che terminerà quando saremo abbastanza vicini a ciò che poi arriverà sullo schermo. Ci stiamo lavorando da un po’. Sta procedendo tutto alla grande. Sono super entusiasta.”

Quello che sappiamo su Star Wars: Rogue Squadron

Star Wars: Rogue Squadron, che doveva arrivare nelle sale americane a dicembre 2023, sarà basato sul videogioco originale sviluppato da Factor 5 e LucasArts e pubblicato per Nintendo 64 e per PC il 7 dicembre 1998. Fu uno dei primi giochi per Nintendo a far uso dell’Expansion Pak, che permette la visualizzazione di grafica maggiormente dettagliata durante la sessione di gioco. Due seguiti sono stati in seguito sviluppati per il Nintendo Gamecube: Star Wars: Rogue Squadron II: Rogue Leader Star Wars: Rogue Squadron III: Rebel Strike.

Eternals: cresce l’interesse per la lingua dei segni grazie a Makkari

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Eternals ha messo a segno una serie di primati per quanto riguarda il MCU, dalla prima scena di sesso in assoluto del franchise, al debutto del primo supereroe sordo della Marvel, ossia Makkari.

Interpretata dall’attrice non udente Lauren Ridloff, Makkari – che nei fumetti originali è un uomo – comunica con il linguaggio dei segni e possiede una vasta gamma di superpoteri che vanno dalla velocità alla forza, fino ai riflessi sovrumani. L’attrice era già nota al grande pubblico per il ruolo di Connie in The Walking Dead, personaggio introdotto a partire dalla nona stagione dello show.

Secondo un nuovo studio condotto da Preply (via The Independent), l’introduzione di Makkari come primo supereroe sordo del MCU ha portato ad un aumento del numero di persone interessate all’apprendimento della lingua dei segni. Lo studio cita un aumento nell’ultimo anno del 250% delle ricerche relative a “imparare la lingua dei segni per principianti”: il tutto avrebbe avuto inizio proprio con l’avvio della campagna di marketing del film di Chloé Zhao.

Sebbene lo studio non includa informazioni su quante persone abbiano effettivamente iniziato a imparare la lingua dei segni, è comunque la testimonianza che il film e il personaggio di Ridloff hanno contribuito direttamente a un aumento significativo del numero di persone interessate.

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

MCU: l’interprete di Kang ha accettato senza conoscere il futuro del personaggio

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Jonathan Majors sembra destinato a diventare un attore di spicco nel Marvel Cinematic Universe grazie al ruolo di Kang il Conquistatore, variante di Colui che rimane che incontreremo per la prima volta in Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

Al momento non sappiamo molto a proposito del film, ma è probabile che Loki si ritroverà poi ad affrontare proprio Kang nella seconda stagione della serie dedicata al Dio dell’Inganno (ricordiamo che il personaggio di Colui che rimane ha debuttato proprio nella prima stagione dello show targato Disney+).

È chiaro che i piani in atto per il personaggio siano a dir poco enormi, dal momento che Kang possiede – almeno sulla carta – il potenziale per diventare il prossimo Thanos del MCU. Tuttavia, a quanto pare Majors ha accettato la parte senza conoscere quale sarebbe stato il futuro del suo personaggio.

Parlando con Collider in occasione della promozione del film The Harder They Fall, l’attore ha spiegato: “Sapevo tutto ciò che sapevano gli altri, se hai capito cosa voglio dire… e in realtà è ancora così. Sapevo quale fosse il ruolo e da dove saremmo partiti. Questo è il punto dove siamo arrivati. È stato abbastanza per me per cercare di capire chi fosse questo personaggio.”

“Ho cercato di esaminare la rilevanza che Kang ha nel MCU, ma in realtà ho accettato il ruolo nello stesso modo in cui ho accettato qualsiasi altro film che ho fatto”, ha aggiunto. “Qual è la responsabilità di questo personaggio? Il mondo può andare avanti senza di lui? Il racconto può andare avanti senza di lui? Se può, allora per me va bene. E se non può, allora è qualcosa che mi interessa affrontare. È bello prendersi certe responsabilità.”

In attesa di saperne di più in merito al suo ruolo all’interno del film, ricordiamo che in Ant-Man and the Wasp: Quantumania torneranno Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer, mentre la new entry Kathryn Newton interpreterà Cassie Lang. Il film arriverà nelle sale americane il 28 luglio 2023. 

Spider-Man: No Way Home riunirà “tre generazioni” secondo Tom Holland

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Nonostante si parli ormai da tempo della presenza di Tobey Maguire e Andrew Garfield in Spider-Man: No Way Home – che proprio di recente pare sia stata confermata da alcune immagini leaked del film -, i Marvel Studios non hanno ancora confermato in via ufficiale la presenza delle due precedenti iterazioni dell’Uomo Ragno nell’attesissimo cinecomic.

In tutto questo, sappiamo quanto Tom Holland non sia particolarmente abile nel tenere nascosti i segreti più rivelanti in merito alla trama dei progetti a cui prende parte, e proprio durante una recente intervista con Total Film potrebbe aver suggerito che effettivamente in No Way Home il suo Peter Parker si troverà faccia a faccia con le passate incarnazione cinematografiche dell’iconico personaggio.

Il motivo? Nel corso dell’intervista Holland ha parlato del terzo Spider-Man ambientato nel MCU come di un film in cui si riuniranno “tre generazioni”, in riferimento proprio ai precedenti franchise che hanno raccontato le gesta del supereroe. Ma a chi si stava riferendo quando ha parlato di “tre generazioni”? All’inizio l’attore ha detto: “È stato interessante avere di nuovo quei ragazzi a bordo, perché a modo loro hanno già un’idea molto chiara di Spider-Man”. Dopo una breve pausa, però, ha subito aggiunto: “Sto parlando di Alfred Molina e Jamie Foxx. È stato interessante assistere al ritorno di Alfred e a vedere come si è adattato a questo nuovo film, ad un nuovo regista e al fatto che ora sono io Spider-Man.”

A questo punto, data l’ambiguità della prima parte della risposta, è stato chiesto esplicitamente al giovane attore se Maguire e Garfield saranno nel film, ma lo stesso ha continuato a negare la cosa: “La gente non mi crede quando dico che non torneranno. Ma prima o poi dovranno farlo. Significa molto per me. La prima volta che vedrete Doc Ock e il resto dei personaggi tornare in scena sarà veramente eccitante. È un momento davvero importante nella storia del cinema. Sono tre generazioni che si incontrano.”

Spider-Man: No Way Home, quello che sappiamo

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 16 dicembre 2021.

I Viaggiatori: al via le riprese del nuovo film Sky Original italiano

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Sky annuncia le riprese de I Viaggiatori, il nuovo film Sky Original, prodotto da Groenlandia. Diretto da Ludovico Di Martino (Skam Italia 3, La Belva) e scritto da Ludovico Di Martino e Gabriele Scarfone, I Viaggiatori è un film d’avventura che vede come protagonisti un gruppo di ragazzi che, grazie a una macchina del tempo, viaggeranno fino al 1939, nella Roma fascista di Benito Mussolini.

Nel cast di I Viaggiatori accanto a Matteo Schiavone nel ruolo di Max, Fabio Bizzarro (I cavalieri di Castelcorvo) nei panni di Flebo, Andreagaia Wlderk, in quelli di Greta, Francesca Alice Antonini (Gomorra)  in quelli di Lena, Gianmarco Saurino (Maschile singolare) nel ruolo di Beo e Federico Tocci (Sulla mia Pelle, La Squadra, Speravo de Morì prima) nel ruolo di Vulcano, troviamo Fabrizio Gifuni (Lei Mi Parla Ancora, Il Capitale Umano) nel ruolo di Luzio e Vanessa Scalera (Romulus, Bella Addormentata) nei panni della Dottoressa Sestrieri. 

I Viaggiatori, la trama

Un gruppo di amici, alla ricerca del fratello scomparso di uno di loro, attiva per sbaglio un misterioso macchinario che li catapulta nella Roma del 1939, tra guardie fasciste e leggi razziali. Un viaggio nel tempo nella città eterna sull’orlo di un nuovo conflitto mondiale.

Il regista, Ludovico di Martino ha dichiarato: “I viaggiatori è sicuramente il racconto più appassionante, personale e complesso al quale io mi sia approcciato finora. Ringrazio di cuore Sky e Groenlandia per avermi concesso la fiducia necessaria a realizzare questo film al massimo delle sue potenzialità”. 

Nils Hartmann, Senior Director Sky Original Productions ha dichiarato: “Con I Viaggiatori ci caliamo in un’avventura fantastica, un viaggio attraverso il tempo, in cui i protagonisti vengono catapultati in un’epoca su cui ancora oggi, più che mai, dobbiamo riflettere, per come ha segnato la storia del nostro Paese. Firma questa nuova produzione originale Sky, suo terzo lungometraggio, un regista giovane e vulcanico, Ludovico Di Martino, che dirige un cast altrettanto giovane e promettente, perché continuiamo a credere che investire sulla creatività e sui nuovi talenti sia la strada giusta da battere, sempre. Con questo film sperimentiamo inoltre un genere cinematografico, quello dei viaggi nel tempo, poco battuto in Italia. Che qui non resta un’avventura fine a se stessa né punta ad un target di (soli) teenager, ma anzi mostra tutta l’ambizione e il potenziale di una storia capace di unire e appassionare genitori e figli”.

Matteo Rovere, CEO di Groenlandia, ha dichiarato: “Siamo davvero orgogliosi di questo progetto, un racconto di avventura ma anche una storia emotiva, di grande partecipazione, che parla di amicizia adolescenziale e fratellanza. Un viaggio nel tempo spettacolare e rocambolesco capace di tornare a una pagina buia del nostro passato, sperando che questo possa aiutare a sensibilizzare le nuove generazioni e a nutrire la loro memoria. Il percorso di Groenlandia continua nell’esplorazione di vari generi e con I Viaggiatori vuole tentare la via dell’intrattenimento alternando fantasia e racconto del passato, in un esperimento inedito nel nostro panorama. Ludovico di Martino è un regista di grande talento che sosteniamo fin dagli esordi e con il quale siamo davvero felici di tornare a lavorare insieme a Sky, partner e alleato con cui ci sentiamo profondamente in sintonia”.

Ghostbusters II: trama, cast e curiosità sul film

Ghostbusters II: trama, cast e curiosità sul film

Con l’imminente uscita in sala del nuovo capitolo Ghostbusters: Legacy, è bene rispolverare quelli che sono i primi due film della serie, da cui si è originato un fenomeno culturale ancora oggi vivo e senza eguali. Diretto da Ivan Reitman, Ghostbusters – Acchiappantasmi, uscito nel 1984, è stato un campione di incassi capace di incantare grandi e piccoli con la sua fusione di generi diversi. Nel 1989, poi, è arrivato al cinema Ghostbusters II, diretto nuovamente da Reitman e con il medesimo cast di attori del primo film tornato ad interpretare gli amati acchiappafantasmi.

Comprendendo al suo interno elementi tali che lo portano ad essere non solo una commedia, ma anche un brillante racconto che va dalla fantascienza all’orrore e al sentimentale, Ghostbusters II ha così cercato di replicare lo straordinario successo del titolo precedente. Tale obiettivo fu però mancato, con la maggior parte della critica che non ha mancato di sottolineare l’eccessiva somiglianza tra i due film, con questo secondo però privo di quell’umorismo cinico e di quelle sequenze fantastiche che contraddistinguevano il precedente. Anche per quanto riguarda il box office il risultato fu poi di molto minore.

In generale, Ghostbusters II è a lungo stato considerato come un sequel non degno del successo ottenuto dal primo film. Negli anni il titolo è però stato parzialmente rivalutato, con i fan della serie oggi pronti a valutarlo come uno scult con scene e situazioni a loro modo iconiche. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Ghostbusters II: la trama del film

Sono trascorsi 5 anni da quando gli Acchiappafantasmi hanno liberato la città di New York dalla malvagia divinità sumera Gozer. Da allora non si sono più verificati fenomeni paranormali e i componenti del gruppo si sono tutti divisi: Peter Venkman conduce un programma televisivo sul mondo del paranormale; Egon Spengler è un ricercatore presso The Institute for Advanced Theoretical Research; Ray Stantz ha aperto un negozio specializzato nell’occulto e Winston Zeddemore, new entry del team, è un animatore per feste di bambini. I quattro, in realtà, sentono molto la mancanza delle loro avventure e non desidererebbero altro che poterne vivere ancora.

Ciò sarà possibile nel momento in cui uno strano fenomeno coinvolge Dana Barret, la vecchia fiamma di Peter, e il suo bambino. Convocati i quattro acchiappafantasmi, questi si riuniscono per tentare di capire quale sia il legame tra il figlio di Dana e una misteriosa melma rosa rilevata nelle fogne della città. Indagando sull’entità della cosa, il gruppo si ritroverà a doversi confrontare con una presenza maligna proveniente dal passato, il cui potere sembra inarrestabile. A complicare la situazione vi è il giudizio popolare, che vede gli acchiappafantasmi come una minaccia per la tranquillità della città.

Ghostbusters II cast

Ghostbusters II: il cast, Vigo e il quadro del film

Ad interpretare i quattro acchiappafantasmi protagonisti vi è nuovamente il gruppo di attori divenuti celebri grazie alla popolare programma Saturday Night Live. Bill Murray è di nuovo Peter Venkman, mentre Raymond Stanz è interpretato Dan Aykroyd e Egon Spengler da Harold Ramis. Ernie Hudson è invece presente nei panni di Winston Zeddemore. Ancora oggi i quattro si dicono insoddisfatti del risultato finale, giudicando eccessiva la presenza degli effetti speciali. Secondo Murray, inoltre, loro avevano accettato di partecipare sulla base di una sceneggiatura che non è poi stata utilizzata, trovandosi dunque a dover dar vita ad una storia totalmente differente.

Nel film tornano anche gli attori Sigourney Weaver nei panni di Dana Barrett, Rick Moranis come Louis Tully e Annie Potts nel ruolo di Janine Melnitz. L’attore Peter MacNicol, invece, interpreta Janosz Poha, ruolo che lo ha reso celebre. Ad interpretare il villain del film, Vigo il Carpatico, ispirato a Vlad III e Grigor Rasputin, vi è invece l’attore tedesco Wilhelm von Homburg. Tutte le sue battute, tuttavia, furono doppiate all’ultimo da Max von Sydow, il quale non è però accreditato per tale ruolo. Quando alla premier del film von Homburg scoprì tale cambiamento, abbandonò infuriato l’evento. Per la maggior parte del film, inoltre, egli appare unicamente sotto forma di quadro. Quest’ultimo, in realtà, non era un dipinto bensì una fotografia.

Ghostbusters II: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dopo lo scarso successo di questo film, i quattro protagonisti hanno affermato che non si sarebbero dichiarati disponibili a tornare in un terzo capitolo. I piani per riportare gli acchiappafantasmi sul grande schermo vennero dunque abbandonati. A lungo i fan hanno però atteso un terzo film, ma nel 2016, invece, si diede vita ad un reboot al femminile della saga. Intitolato semplicemente Ghostbusters, questo si affermò come un forte insuccesso, deludendo i fan che invece volevano un vero terzo film con gli attori dei primi due. Le richieste sono infine state accolte con la realizzazione di Ghostbusters: Legacy, dove gli originali protagonisti tramanderanno ciò che sanno ad una nuova generazione di acchiappafantasmi.

In attesa di vedere questo nuovo sequel, è possibile fruire di Ghostbusters II grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 9 novembre alle ore 21:10 sul canale Paramount Channel.

https://www.youtube.com/watch?v=QdEJiHWtid0

Fonte: IMDb

Dexter: New Blood dal 10 novembre ritorna la serie cult con Micheal C. Hall

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Lìanatomopatologo della scientifica nonché serial killer più amato d’America torna con una speciale miniserie in dieci episodi. Arriva il 10 novembre in prima visione su Sky Atlantic e in streaming su NOW con un episodio a settimana, a distanza di 9 anni dal finale di serie del 2013, Dexter: New Blood, che riporta sul piccolo schermo Micheal C. Hall, amatissimo protagonista della serie madre ancora nei panni di Dexter Morgan. Il serial killer nel frattempo si è costruito una nuova identità, ma non ha perso il vizio di uccidere altri assassini rimasti a piede libero: nuovi omicidi nella sua nuova comunità, infatti, risveglieranno in lui le vecchie, sanguinarie abitudini.

Micheal C. Hall torna accompagnato da Clyde Philipps, storico showrunner delle prime stagioni di Dexter e vincitore di Emmy e Golden Globe. Grande ritorno anche per Jennifer Carpenter, che torna a vestire i panni di Debra Morgan, sorella del protagonista. New-entry nel cast Clancy Brown (The Mandalorian), Alano Miller (Sylvie’s Love), Johnny Sequoyah (Believe) e Jack Alcott (The Good Lod Bird).

Dexter: New Blood, la trama

Sono passati 10 anni dal finale dell’ottava stagione. Dopo un periodo di isolamento nell’Oregon, Dexter (Michael C. Hall) ha assunto una nuova identità e si è rifatto una vita. Per gli abitanti della cittadina di Iron Lake (Upstate New York) non è altri che Jim Lindsay, un pacifico e affabile dipendente del Fred’s Fish Game, e nessuno – neanche la sua nuova compagna, Angela Bishop (Julia Jones), a capo della polizia locale – è a conoscenza dei suoi trascorsi e del Passeggero Oscuro, che comunque farà sempre parte di lui, volente o nolente… Tutto sembra andare per il meglio (per quanto possibile), ma certe pulsioni sono dure da tenere a bada, dunque è tempo di tornare in azione. Sempre secondo il “Codice di Harry” però. Dopo una serie di inquietanti incidenti, le attenzioni di Dexter ricadono a un certo punto su Kurt Caldwell (Clancy Brown), un uomo assai conosciuto e stimato, l’incarnazione del sogno e dei valori americani. Peccato che nasconda un terribile segreto… proprio come lui: nuovo serial killer in vista? Sembrerebbe proprio di sì. Che la caccia abbia inizio, ma bisognerà fare molta attenzione, per non destare i sospetti delle forze dell’ordine. Come se ciò non bastasse, Mr. Morgan dovrà affrontare alcuni fantasmi del passato che avranno un forte impatto su di lui: due decisamente immaginari, sua sorella Debra (Jennifer Carpenter) e il Trinity Killer (John Lithgow), un altro assolutamente reale, suo figlio Harrison (Jack Alcott), ormai adolescente. Dexter rivede se stesso in lui: e se il Passeggero Oscuro avesse scelto un nuovo compagno di viaggio?

Personaggi: di Dexter: New Blood

Dexter Morgan (Michael C. Hall): è il protagonista della serie, un inarrestabile serial killer, che sfrutta i suoi impulsi per cercare e uccidere altri serial killer, grazie al “Codice di Harry”, inventato da suo padre adottivo Harry Morgan. Dexter infatti è un omicida perfettamente inserito nella società, con un lavoro e una famiglia, e nella serie originale, andata in onda dal 2006 al 2013, lavora come analista delle tracce ematiche per la polizia di Miami. Nel finale dell’ottava e ultima stagione (finale di serie) dopo aver detto addio all’amata sorella Debra, sfruttando l’Uragano Laura, Dexter finge un incidente in mare, ma solo per sparire dalla circolazione. Lo ritroviamo prima dell’Oregon in versione taglialegna, e poi, nella cittadina di Iron Lake, nella zona nota come Upstate NewYork. Ha un figlio, Harrison, che 10 anni prima è fuggito in Argentina con la sua ex compagna Hannah, anche lei un’efferata serial killer.

Debra Morgan (Jennifer Carpenter): è la sorellastra di Dexter, morta nella stagione finale della serie cult. Debra è sempre stata un punto di riferimento per il protagonista. Anche da morta sarà la sua guida, la sua voce interiore e la sua coscienza.

Harrison Morgan (Jack Alcott): è  il figlio di Dexter, avuto con la moglie Rita. Sono passati 10 anni dalla fuga in Argentina e Harrison è già un adolescente quando torna nella vita del padre. I due sono più simili di quanto ci si aspetta: riuscirà Dexter a guidare suo figlio, così come Harry fece con lui?

Kurt Caldwell (Clancy Brown): è il villain contro il quale si scontrerà Dexter. Persona influente nella comunità di Iron Lake, è conosciuto e rispettato da tutti. Incarnazione del sogno americano: è passato dall’essere un autista di camion ad essere proprietario di numerosi autocarri e di un’intera azienda di trasporti. Influente e generoso è pericoloso contrariarlo o ferire le persone a cui tiene.

Angela Bishop (Julia Jones): è la prima donna nativa americana a capo della polizia di Iron Lake. Ha una figlia adolescente di nome Audrey. È, nella nuova serie, la compagna di Dexter.

Arthur Mitchell/Trinity Killer (John Lithgow): è il serial killer che Dexter ha affrontato nella quarta stagione. È l’uomo che ha ucciso Rita. È a causa delle sue azioni se Harrison, figlio di Dexter,  ancora piccolissimo, si è ritrovato da solo in una pozza del sangue della madre… proprio come successo a Dexter a suo tempo…

Logan (Alano Miller): è il sergente del dipartimento di polizia di Iron Lake

Audrey (Johnny Sequoyah): è la figlia adolescente di Angela Bishop dal carattere molto forte.

Fred Jr: (Michael Cyril Creighton): è l’affabile proprietario del posto dove lavora Dexter. Nato e cresciuto a Iron Lake e sposato con Brian, è il pastore di una piccola congregazione locale. Tutti lo riconoscono in città.

Teddy Reed (David Magidoff): new-entry del corpo di polizia di Iron Lake, gran lavoratore, dal carattere affabile e intimidito dalla sua nuova capa Angela Bishop.

Molly Park (James Chung): è l’autrice di un podcast true crime di Los Angeles.

Spider-Man: No Way Home, nuove foto rubate mostrano noti personaggi?

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Dopo il poster ufficiale che ha acceso i fan di  Spider-Man: No Way Home,  un nuovo terremoto è scoppiato dopo che un noto giornalista ha pubblicato in rete alcune foto “rubate” del film e prontamente rimosse. Le immagino sono state diffuse sull’account twitter di giornalista John Campea con tanto di richiesta ai follower se credessero fossero solo dei Fotomontaggi? Ovviamente le foto hanno iniziato a circolare con insistenza fino ad arrivare anche in Italia. Le trovate di seguito e trai protagonisti ci sono diversi personaggi importanti, ora la domanda che ci poniamo anche noi è la seguente, saranno foto vere? o dei fotomontaggi fatti bene?

 


 

Questo foto nel particolare ricorda molto una scena descritta proprio da Tom Holland, noto per la sua “bocca larga”. Ecco le sue parole rilasciate in un’intervista: “La scena vede quattro persone sedute a un tavolo che parlano di cosa significhi essere un supereroe, è stata pazzesca. L’altro giorno io e mio fratello abbiamo rivisto la scena e siamo rimasti a bocca aperta.”

L’altra foto invece riguarda un rumors abbastanza noto ma se lo scatto fosse vero confermerebbe una volta per tutte la presenza nel film di Tobey Maguire e Andrew Garfield. Ovviamente non abbiamo nessuna conferma che gli scatti siano originale ma sognare non guasta!

 

LEGGI ANCHE: Spider-Man: No Way Home, le teorie dei fan su un misterioso personaggio

 

Spider-Man: No Way Home, quello che sappiamo

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 16 dicembre 2021.

Robert Redford: 10 cose che non sai sull’attore

Robert Redford: 10 cose che non sai sull’attore

Robert Redford è da decenni uno dei nomi di punta dell’industria hollywoodiana, nonché tra i più noti e apprezzati interpreti della sua generazione. Egli vanta la partecipazione ad alcuni tra i più celebri titoli della storia del cinema, e in più occasioni ha avuto modo di distinguersi anche dietro la macchina da presa, attività che gli ha fruttato prestigiosi riconoscimenti.

Ecco 10 cose che non sai di Robert Redford.

Robert Redford: i suoi film

1. È uno dei grandi interpreti della storia del cinema. Redford debutta al cinema facendosi notare in film come Caccia di guerra (1962), Lo strano mondo di Daisy Clover (1965), Questa ragazza è di tutti (1966) e A piedi nudi nel parco (1967). Grande popolarità arriva grazie a Butch Cassidy (1969), e dal quel momento l’attore partecipa a pellicole come Corvo rosso non avrà il mio scalpo (1972), Come eravamo (1973), La stangata (1973), Il grande Gatsby (1974), I tre giorni del Condor (1975), Tutti gli uomini del presidente (1976), Il cavaliere elettrico (1979), La mia africa (1985), con Meryl Streep, L’uomo che sussurava ai cavalli (1998), Leoni per agnelli (2007), All Is Lost (2013), Captain America: The Winter Soldier (2014), con Chris Evans, Truth – Il prezzo della verità (2015), con Cate BlanchettIl drago invisibile (2016), La scoperta (2017), con Jason Segel, Le nostre anime di notte (2017), con Jane Fonda, e Old Man & the Gun (2018), con Casey Affleck.

2. È un acclamato regista. A partire dagli anni Ottanta, Redford ha più volte ricoperto il ruolo di regista, attività nella quale ha ottenuto altrettanti numerosi riconoscimenti. Il suo primo film diretto è Gente comune (1980), e tra gli altri titoli vi sono Milagro (1988), In mezzo scorre il fiume (1992), Quiz Show (1994), L’uomo che sussurrava ai cavalli (1998), La leggenda di Bagger Vance (2000), con Will Smith, Leoni per agnelli (2007), con Andrew Garfield, The Conspirator (2010) e La regola del silenzio (2012), con Shia LaBeouf.

3. È stato premiato agli Oscar. Nonostante la sua lunga e gloriosa carriera da interprete, Redford vanta una sola nomination come miglior attore, risalente al 1974 per il film La stangata. Nel 1981, invece, vince il prestigioso premio come miglior regista per Gente comune. Viene nuovamente nominato nel 1995 come miglior regia e miglior film per Quiz Show, senza però riportare vittorie. Nel 2002 gli viene invece assegnato l’Oscar alla carriera.

Robert Redford moglie

Robert Redford: moglie e figli

4. È stato sposato. Ben prima di diventare un celebre attore, nel 1958 l’attore sposa Lola Van Wagenen, con la quale avrà poi tre figli, nati rispettivamente nel 1960, nel 1962 e nel 1970. Nel 1985, tuttavia, la coppia annuncia il divorzio. Essendo stati sposati in un periodo in cui era ancora possibile mantenere una certa discrezione, Redford e la moglie sono sempre riusciti a mantenere una forte riservatezza circa la loro vita sentimentale.

5. Si è sposato di nuovo. Nel 2009 l’attore annuncia le seconde nozze con l’artista tedesca Sibylle Szaggars, con la quale aveva una relazione dal 1996. I due si sono sposati nella città di Hamburg, in Germania, alla presenza di un numero ristretto di invitati.

Robert Redford e Jane Fonda

6. È particolarmente legato alla celebre attrice. Nel 2017 alla Mostra di Venezia l’attore ha ricevuto il Leone d’Oro alla Carriera insieme all’attrice Jane Fonda, alla quale è legato da decenni da profonda amicizia. Per l’occasione, i due hanno ripercorso insieme la loro carriera, e la Fonda ha raccontato di essere stata innamorata di Redford i primi tempi in cui si conobbero, e che avrebbe desiderato poter girare molte più scene di sesso con lui.

7. Hanno recitato insieme in due film. Il primo film a riunire i due attori fu A piedi nudi nel parco, del 1967. Per anni hanno dichiarato di voler recitare una seconda volta insieme, ma l’occasione è arrivata solo nel 2017 grazie al film Le nostre anime di notte, presentato proprio alla Mostra del Cinema. Secondo i due attori, tra i due film vi sono diversi elementi in comune, a partire dalla coppia romantica, giovane nella prima pellicola e anziana nella seconda.

Robert Redford Jane Fonda

Robert Redford e Brad Pitt

8. Ha recitato con il noto attore. Nel 2001 l’attore è protagonista del film Spy Game, dove recita a stretto contatto con Brad Pitt. Il film ruota intorno alle vicende di Nathan Muir, interpretato da Redford, il quale è un agente della CIA ormai ritiratosi. A richiamarlo al suo dovere è però Tom Bishop, suo protetto ora finito in una prigione cinese per via di una missione andata male. In un crescendo di tensione, Muir dovrà salvare il collega, dimostrando a sé stesso di non essere troppo vecchio per questo lavoro.

Robert Redford oggi si è ritirato

9. Ha annunciato il ritiro dalle scene. Nell’agosto del 2018 l’attore ha annunciato che aveva da poco concluso le riprese di quelli che considerava gli ultimi film della sua carriera, e che per tanto era pronto a ritirarsi. Il primo di questi due è Le nostre anime di notte, mentre il secondo è Old Man & the Gun, il quale si è rivelato essere una vera e propria celebrazione alla gloriosa carriera di Redford. Da quel momento l’attore ha affermato di dedicarsi ad altre attività, tra cui la gestione del Sundance Institute, fondato nel 1981, a cui è legato il prestigioso Sundance Film Festival.

Robert Redford: età e altezza

10. Robert Redford è nato a Santa Monica, California, Stati Uniti, il 18 agosto 1936. L’attore è alto complessivamente 1.79 metri.

Fonte: IMDb

Andrew Garfield: 10 cose che non sai sull’attore

Tra i più talentuosi interpreti della sua generazione, Andrew Garfield ha negli anni dimostrato di non essere di passaggio nel panorama cinematografico. A partecipando a noti film d’autore, come anche a grandi blockbuster, l’attore si è affermato per la sua versatilità, arrivando ad ottenere alcuni dei maggiori riconoscimenti dell’industria hollywoodiana.

Ecco 10 cose che non sai di Andrew Garfield.

Andrew Garfield: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema con il film Leoni per agnelli (2007), dove ricopre un ruolo di rilievo, per poi farsi notare in Boy A (2007), L’altra donna del re (2008), Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo (2009) e Non lasciarmi (2010), dove recita accanto a Keira Knightley. Si mette ulteriormente alla prova con il film The Social Network (2010), dove recita accanto a Jesse Eisenberg, e grazie al quale acquista maggior notorietà. Veste poi i panni di Spider-Man per i film The Amazing Spider-Man (2012) e The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro (2014), dove condivide la scena con Emma Stone. Dopo aver recitato in 99 Homes (2015), si consacra definitivamente grazie ai film Silence (2016) e La battaglia di Hacksaw Ridge (2016), di Mel Gibson. Negli ultimi anni ha invece recitato in Ogni tuo respiro (2017), Under the Silver Lake (2018), Mainstream (2020), Gli occhi di Tammy Faye (2021) e Tick… Tick… Boom! (2021).

2. È il protagonista di un noto cortometraggio. Nel 2010, durante il periodo dei suoi grandi successi cinematografici, l’attore partecipa nel ruolo del protagonista al cortometraggio I’m Here, del regista Spike Jonze. Il corto, che sarà la basa di partenza per il successivo Her, narra le vicende di Sheldon e Francesca, due robot che vivono un’insolita e movimentata storia d’amore in una Los Angeles fantascientifica. Particolarmente apprezzata, l’opera racconta in modo semplice ma coinvolgente quanto si può essere disposti a sacrificarsi per amore.

3. Ha ricevuto una nomination all’Oscar. Nel 2017 l’attore riceve la sua prima nomination come miglior attore protagonista ai prestigiosi Premi Oscar. Candidato per il ruolo di Desmond Doss nel film La battaglia di Hacksaw Ridge, l’attore non riporterà la vittoria, andata a Casey Affleck per Manchester by the sea, ma gli permetterà di consacrarsi definitivamente e di aprire una nuova e ricca fase della sua carriera.

Andrew Garfield Spider-Man

Andrew Garfield e Emma Stone

4. Ha avuto una relazione con la nota attrice. Conosciutisi sul set di The Amazing Spider-Man, Garfield e la premio Oscar Emma Stone hanno rivelato nel 2011 di essere una coppia, diventando in breve una delle più chiacchierate del panorama hollywoodiano. I due non hanno però mai spettacolarizzato la propria relazione, evitando di attirare troppa attenzione mediatica. Allo stesso modo, quando nel 2015 decidono di lasciarsi lo fanno senza clamore, mantenendo la cosa il più riservata possibile.

5. Sono rimasti grandi amici. Nonostante la rottura, i due attori non hanno mai negato di provare ancora molto affetto l’uno per l’altra. Garfield si è infatti dichiarato il più grande fan dell’attrice, e nel momento in cui lei vinse l’Oscar per La La Land, egli fu il primo ad alzarsi per applaudirla, mostrando così concretamente il rispetto e l’affetto che ancora scorre tra loro.

Andrew Garfield è Spider-Man

6. Ha pianto quando ha indossato la prima volta il costume. Interpretare un supereroe al cinema è il sogno di molti attori, interpretare un supereroe amato come Spider-Man è un privilegio raro. Non sorprende dunque che al momento della prima prova del celebre costume l’attore si sia messo a piangere per l’emozione. Questo è un dettaglio che Garfield ricorda con piacere, e che svela la sua devozione al personaggio.

7. Ha studiato il movimento dei ragni. Per prepararsi al ruolo, l’attore ha guardato molti documentari dedicati agli aracnidi per studiarne i movimenti e farli suoi il più possibile. Durante le riprese molti membri della troupe rimasero impressionati dal suo lavoro a riguardo, arrivando ad affermare che molto più che il costume a fare di lui Spider-Man era il modo in cui si muoveva.

Andrew Garfield Silence

Andrew Garfield in Spider-Man: No Way Home?

8. Ha negato il suo coinvolgimento nel film. Una delle più grandi domande relativa al nuovo film dedicato a Spider-Man, con Tom Holland protagonista, è quella relativa alla presenza o meno degli Spider-Man di Tobey Maguire e Garfield. Ad oggi la produzione si è guardata bene dal non confermare o smentire alcuna voce a riguardo. Se è noto che i villain dei precedenti film dedicati al personaggio saranno nel film, non è dunque peò noto se vi saranno o meno anche le altre versioni del supereroe. Garfield, in particolare, ha affermato che le domande sul suo coinvolgimento sono per lui all’ordine del giorno, e ogni volta ha negato la sua presenza nel film. Secondo molti, però, il suo è solo un modo per preservare quella che potrebbe essere una grande sorpresa.

Andrew Garfield non è su Instagram

9. Non possiede un account sul social. Garfield si è sempre dimostrato molto attento a tenere la propria vita privata lontano dai riflettori della celebrità. Ad oggi sono infatti molte poche le notizie su di lui al di fuori dell’ambito lavorativo e a tale mancanza di informazioni contribuisce anche la non esistenza di account social ufficiali dell’attore. Garfield, infatti, ha confermato di non essere iscritto su nessuna piattaforma di questo tipo, neanche su Instagram, proprio per evitare l’invadenza altrui. Sono però presenti alcune fanpage dedicate all’attore, grazie alle quali si potrà rimanere informati sulle sue attività.

Andrew Garfield: età e altezza

10. Andrew Garfield è nato a Los Angeles, California, Stati Uniti, il 20 agosto 1983. L’attore è alto complessivamente 1.79 metri.

Fonte: IMDb

Leonardo DiCaprio protagonista del film sul massacro di Jonestown

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Leonardo DiCaprio interpreterà Jim Jones, il leader della setta che guidò il massacro di Jonestown. Jones era una personalità eccentrica che negli anni ’70 fondò il Peoples Temple, un’organizzazione religiosa cristiana che usò per il proprio attivismo politico, costringendo oltre 900 persone a commettere suicidio di massa nel suo insediamento di Jonestown in Guyana il 18 novembre 1978. Il massacro di Jonestown è stato oggetto di numerosi progetti cinematografici, televisivi e documentari, nonché di un catalogo di libri e musica, che hanno conferito al terribile incidente un fascino culturale.

DiCaprio ha recentemente recitato in C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino e lo vedremo in Don’t Look Up, una commedia Netflix del regista Adam McKay, il prossimo mese. L’attore vincitore dell’Oscar ha recentemente terminato il film diretto da Martin Scorsese Killers of the Flower Moon ed è destinato a recitare in un adattamento di The Black Hand di Stephen Talty. Si dice che Leonardo DiCaprio reciterà anche nel film biografico su Roosevelt, sempre diretto da Scorsese, nel prossimo anno.

Oggi, Deadline ha annunciato che l’attore è in trattative finali per recitare in e produrre un film biografico su Jones, basato su una sceneggiatura di Scott Rosenberg (Venom). Leonardo DiCaprio dovrebbe interpretare Jones, che rientrerebbe molto bene all’interno della galleria di ritratti di personaggi particolari che ha interpretato nel corso della sua carriera fino a oggi.

Non ci sono ancora dettagli su chi potrebbe dirigere il film, né ci sono notizie in termini di come la storia verrà affrontata, ma è probabile che maggiori informazioni emergeranno nelle prossime settimane.

Red Notice diventa un crossover Marvel/DC – fan poster

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Red Notice diventa un crossover Marvel/DC – fan poster

Era solo questione di tempo prima che qualcuno ci pensasse e infatti è arrivato: Red Notice, il nuovo film Netflix con Gal Gadot, Ryan Reynolds e Dwayne Johnson è diventato un film di supereroi in cui si incontrano Marvel e DC.

I tre attori infatti interpretano rispettivamente Wonder Woman, Deadpool e Black Adam, un mix perfetto di personaggi che campeggiano così modificati nella foto che segue:

Red Notice, l’atteso action movie originale Netflix con protagonisti Dwayne Johnson, Gal Gadot e Ryan Reynolds.

Un Red Notice emesso dall’Interpol è un avviso globale per dare la caccia e catturare i criminali più ricercati al mondo. Ma quando un’audace rapina riunisce il miglior profiler dell’FBI (Johnson) e due criminali rivali (Gadot, Reynolds), non si può dire cosa accadrà.

La trama

In Red Notice John Hartley (Dwayne Johnson) è il più grande profiler dell’FBI ed è alle prese con un nuovo red notice, il mandato dell’Interpol per la cattura dei maggiori latitanti. Le sue ricerche in tutto il pianeta lo catapultano in una rocambolesca rapina, durante la quale è costretto ad allearsi con il più grande responsabile di furti d’arte, Nolan Booth (Ryan Reynolds), per poter catturare la ladra di opere artistiche più ricercata al mondo, soprannominata “L’Alfiere” (Gal Gadot). Ne segue una grande avventura che trascina i tre protagonisti, sempre insieme loro malgrado, in giro per il globo tra piste da ballo, prigioni isolate e giungle selvagge. Ritu Arya e Chris Diamantopolous completano un cast stellare. Con la sceneggiatura e la regia di Rawson Marshall Thurber (Una spia e mezzo, Skyscraper), la produzione di Hiram Garcia, Dwayne Johnson e Dany Garcia di Seven Bucks Productions, Flynn Picture Co. di Beau Flynn e Bad Version, Inc. di Thurber, Red Notice è un elegante gioco giramondo del gatto col topo… dove i gatti però sono due.

MCU: le creature cosmiche più potenti (inclusi gli Eterni)

MCU: le creature cosmiche più potenti (inclusi gli Eterni)

Il Marvel Cinematic Universe si è discostato dai fumetti per quanto concerne l’identità dei personaggi cosmici. Il MCU considera i Celestiali o gli esseri creati da questi di natura cosmica, con esseri come dei, alieni e maghi mistici che invece non vi rientrano.

Arishem e i suoi subordinati sono stati visti in Eternals, con il film che riguarda l’imminente creazione del Celestiale Dormiente. Dato che alcuni personaggi come Starfox e i poteri di Morte non sono stati ravvisabili, non possono ancora essere considerati. Tuttavia, ci sono stati altri personaggi che hanno mostrato le loro abilità, tra cui gli Eterni, i Titani, i Devianti e molti altri di cui vale la pena analizzare i livelli di potere.

I Devianti

I Devianti creature cosmicheCreati da Arishem, i Devianti avevano lo scopo di uccidere i predatori apicali sulla Terra in modo che la vita potesse svilupparsi abbastanza per far nascere un nuovo Celeste. I Devianti sono creati dall’energia cosmica, ma non hanno poteri che gli conferiscano un grande impatto.

L’abilità principale dei Devianti  nel MCU è quella di assorbire energia, cosa che Kro è stato in grado di fare quando si è nutrito di Gilgamesh per diventare più di un essere senziente. La mancanza di poteri dei Devianti è stata evidenziata anche dal fatto che sono stati effettivamente eliminati dagli Eterni, con solo Kro rimasto durante gli eventi del film.

Gli Eterni

eternals recensioneGli Eterni sono la seconda creazione di Arishem e versioni migliori dei Devianti. Hanno una serie di poteri unici all’interno del MCU, come l’estrema velocità di Makkari, la capacità di Sersi di manipolare la materia, la visione laser e il volo potenziato di Ikaris, tra gli altri.

Tuttavia, non sono completamente invulnerabili e possono essere battuti anche da mortali dotati di poteri. Gli Eterni hanno anche la debolezza di perdere le loro abilità se perdono la fede; tuttavia, avrebbero le capacità per condurre a una fine del mondo, come ha fatto Ikaris, che ci è andato vicino fino a quando non è stato fermato dal resto degli Eterni.

Uatu l’Osservatore

Uatu The Watcher creature cosmiche MCUUatu proviene da una razza di esseri cosmici conosciuti come gli Osservatori, e Uatu è il leader di What If…? Ha certamente una serie impressionante di poteri nel MCU, poiché Uatu è stato mostrato mentre combatte contro Ultron potenziato in tutto il multiverso e riesce a mantenere la sua posizione.

Non è proprio al livello universale quando si tratta di essere una forza, dato che Uatu ha avuto bisogno dell’aiuto del Doctor Strange e del resto della sua squadra assemblata dopo che non è stato in grado di battere Ultron da solo. D’altronde, la capacità di vedere qualsiasi cosa nel multiverso è qualcosa ancora da osservare.

Star-Lord

Star Lord creature cosmiche MCUStar-Lord è stato un Celestiale per un breve periodo di tempo nel MCU quando Ego ne attivò i potere. Il potenziale di Star-Lord era tale che era in grado di gestire da solo la Pietra del Potere in un periodo in cui non sapeva nemmeno di essere figlio di un Celestiale.

Le sue capacità si sono viste nella lotta contro Ego, dove Star-Lord ha manipolato la materia per andare a scontrarsi con suo padre. Se si fosse schierato con Ego, Star-Lord sarebbe stato in grado di assimilare anche l’universo. Dal momento che non ha mai avuto modo di esplorare i suoi poteri, il suo pieno potenziale non può essere giudicato.

Ego

Ego creature cosmiche MCUEgo è nato all’incirca al momento della creazione dell’universo e la sua missione all’interno del MCU è stata quella di assimilare i pianeti viventi come parte del suo scopo. Ebbe così tanto successo che Ego acquisì le forze vitali di migliaia di pianeti in tutto l’universo finché non si imbatté nei Guardiani della Galassia.

Essendo egli stesso un pianeta, Ego fu in grado di creare la sua atmosfera, i suoi organismi e un corpo organico che stava in piedi come il suo avatar. Ci sono voluti gli sforzi combinati dei Guardiani e del suo stesso figlio Celestiale per abbattere Ego, dato che era vicino ad assimilare anche la Terra.

Thanos

Thanos creature cosmiche MCUPoiché suo fratello Eros è stato rivelato come un Eterno, Thanos si qualifica come un essere cosmico all’interno del MCU. Il livello di potere di Thanos deriva dalla tecnologia e dall’armatura che ha acquisito, insieme al possesso delle Gemme dell’Infinito. Può vantarsi di aver sconfitto tutti, compresi Thor, Capitan Marvel, Scarlet Witch, Doctor Strange, tra gli altri esseri potenti.

La fisiologia di Thanos come Titano gli ha permesso di vivere per oltre mille anni e di apparire ancora come un uomo di mezza età al massimo. La sua forza e la sua resistenza erano fuori scala, capace di incassare colpi che avrebbero distrutto città. Quando brandiva le Gemme dell’Infinito, i poteri di Thanos erano tali da causare effettivamente una calamità universale con lo Snap.

Eson Il Cercatore

Eson creature cosmiche mcuQuesto Celestiale non è apparso al di fuori di un flashback, ma quell’unico scorcio è stato sufficiente a descrivere il potere che padroneggiava. Eson è stato rivelato come parte dei Celestiali dal Collezionista, con i Guardiani che guardano un filmato di lui che distrugge un intero pianeta con la Gemma del Potere.

Eson era una figura colossale all’interno del MCU, chiaramente potente al punto che nessuno sull’intero pianeta poteva fare qualcosa per fermarlo. La sua padronanza del potenziale della Pietra del Potere è la più grande vista finora, dato che nemmeno Thanos è stato in grado di distruggere un pianeta da solo come ha fatto Eson con tanta disinvoltura.

Arishem Il Giudice

Arishem creature cosmiche MCUCome il Primo Celestiale, Arishem non ha rivali in potenza e le sue capacità sono destinate ad essere insondabili. Arishem ha presumibilmente creato il sole stesso ed è accreditato come colui che ha portato la luce nell’universo. È così potente che è stato in grado di apparire nel suo stato allargato sulla Terra senza distruggere il pianeta e ha assoldato gli Eterni da diversi continenti per portarli con sé.

Arishem può comunicare attraverso l’universo e forse anche il multiverso. Considerando che ha creato i Devianti e gli Eterni, non c’è dubbio che Arishem abbia un potere superiore addirittura superiore, che deve ancora essere osservato. Per ora, è facilmente il più grande essere cosmico che il MCU abbia presentato e inoltre non sembra avere alcuna debolezza che suggerisca che possa essere sconfitto.

The Flash vs Makkari: chi è più veloce, l’Eterna o il Velocista della DC Comics?

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L’attrice di Eternals Lauren Ridloff è intervenuta nel dibattito in merito alla eventuale gara di velocità tra Makkari e The Flash. L’attrice fa il suo debutto nel Marvel Cinematic Universe in Eternals, diretto dalla vincitrice dell’Oscar Chloé Zhao e introduce l’MCU a una nuovissima squadra di supereroi cosmici con un vasto assortimento di abilità.

Ora, mentre la Marvel porta un personaggio nuovo di zecca con la super velocità nel Marvel Cinematic Universe con l’uscita di Eternals, l’annosa questione degli eroi Marvel vs DC è riemersa. In effetti, parlando con CineXpress (tramite Comicbook.com), Ridloff ha affrontato i confronti di velocità tra il suo personaggio e Flash di DC.

“Ok, questa è una conversazione che ho avuto con mio figlio. Quando ha scoperto per la prima volta che sarei stata la donna più veloce dell’universo, ha detto: “No, non lo sei”. Ha portato il suo laptop, ha guardato nel computer e ha detto: ‘Guarda! È vero! Flash è più veloce di Makkari.’ Ma sono sicura che Makkari sia più veloce… perché viaggia più veloce della velocità del suono.”

Leggi la recensione di Eternals

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Eternals: ogni easter eggs e riferimento al MCU

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Eternals: 10 teorie dei fan sul finale e le scene post-credit

Black Adam: la reazione di Dwayne Johnson al primo montaggio del film

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Dwayne Johnson si dice soddisfatto del primo montaggio di Black Adam, ma sa anche che c’è ancora del lavoro da fare. Il film che lo vede protagonista ha subito alcuni ritardi nel corso degli anni, ma la produzione è finalmente avvenuta all’inizio di quest’anno; l’uscita del film è prevista per luglio 2022.

Black Adam esplorerà le origini del personaggio che da schiavo sale al potere e rovescia coloro che lo hanno oppresso. Basato su un concept trailer pubblicato da Johnson lo scorso anno, il film andrà avanti velocemente di migliaia di anni per mostrare il suo ritorno ai giorni nostri, cosa che lo mette in rotta di collisione con la Justice Society of America. La squadra sarà interpretata da Noah Centineo, Aldis Hodge, Quintessa Swindell e Pierce Brosnan.

Durante la promozione del suo nuovo film per Netflix, Red Notice, Dwayne Johnson non ha potuto resistere alla tentazione di condividere alcune anticipazioni su Black Adam mentre parlava con Collider.

“Penso che siamo davvero a buon punto. Penso che ora sia il momento in cui… ci prendiamo il nostro tempo, ma ci deve essere qualche opportunità perché dobbiamo avere il film pronto entro la prossima estate. Penso che Jaume (il regista, ndr) abbia prodotto un ottimo primo montaggio. E, sai, Black Adam è il tipo di film che, dall’inizio, aveva le caratteristiche e le ossa per essere qualcosa di unico. Tutto è iniziato, credo, con l’ambizione, ma poi è andato avanti tutto con il nostro regista, Jaume Collet-Serra, e penso che sia un regista ambizioso. Lui, ancora una volta, viene da quel gruppo di registi spagnoli di grande talento che vogliono rivoluzionare l’industria e l’artigianato, e penso che lo faccia in un modo fantastico. Mi piace anche questo… A questo punto del montaggio, c’è un’ancora chiara e definita al codice di Black Adam, e penso che sia davvero importante mentre cerchiamo di costruire il personaggio, mentre cerchiamo di costruire il franchise, poiché vogliamo anche costruire la JSA e introdurre i personaggi correttamente. Sono felice, ma non soddisfatto, e continueremo a lavorare. E il teaser che abbiamo mostrato circa tre settimane fa, è stato un buon indicatore di ciò che verrà.”

Black Adam, first look: quattro minuti dal backstage con Dwayne Johnson

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Marcia Gay Harden: 10 cose che non sai sull’attrice

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Marcia Gay Harden: 10 cose che non sai sull’attrice

La premiata attrice Marcia Gay Harden ha forgiato una notevole mole di lavoro, rimanendo sempre fedele al suo stile camaleontico di calarsi nel personaggio. I ritratti dei personaggi della Harden sono stati descritti dai critici come feroci, strazianti, originali, allo stesso tempo puri e profani, sorprendenti, autentici e sensuali. Insomma, si parla di un’attrice tra le migliori della sua generazione, capace di reinventarsi ogni volta.

Ecco 10 cose che non sai di Marcia Gay Harden.

Marcia Gay Harden: i suoi film e gli show TV

1. Ha recitato in in celebri film. L’attrice ha debuttato al cinema nel 1990 con il film Crocevia della morte. Successivamente ha ottenuto ruoli di rilievo in La vedova americana (1992), Il club delle prime mogli (1996), Flubber – Un professore tra le nuvole (1997), con Robin Williams, Vi presento Joe Black (1998), con Brad Pitt, Pollock (2000), Space Cowboys (2000), di Clint Eastwood, Mystic River (2003), Mona Lisa Smile (2003), Bad New Bears – Che botte se incontri gli orsi (2005), Into the Wild – Nelle terre selvagge (2007), The Mist (2007), Whip It (2009), Un giorno questo dolore ti sarà utile (2011), Detachment (2011), Magic in the Moonlight (2014) e Qualcosa di buono (2014) e Grandma (2015). Nello stesso 2015 interpreta la madre di Christian Grey in Cinquanta sfumature di grigio, per poi riprendere il ruolo anche in Cinquanta sfumature di nero (2017) e in Cinquanta sfumature di rosso (2018). Ha poi recitato in Point Blank – Conto alla rovescia e Girl PowerLa rivoluzione comincia a scuola (2021).

2. Ha recitato anche per la televisione. Parallelamente alla carriera cinematografica, l’attrice ha negli anni recitato anche per alcune produzioni televisive, come i film Vendetta alla luce del giorno (1991), Improbabili amori (1998), Il coraggio di Irena Sendler (2009) e Amanda Knox (2011). Ha però avuto modo anche di recitare in importanti serie come Sinatra (1992), The Education of Max Bickford (2001-2002), Damages (2009), Royals Pains (2010), Law & Order – Unità vittime speciali (2005-2013), Tre mogli per papà (2013-2014), The Newsroom (2013-2014) e Le regole del delitto perfetto (2015), con Viola Davis. Dal 2015 al 2018 ha interpretato la dottoressa Leanne Rorish nel dramma Code Black. Più di recente ha invece recitato in The Morning Show (2019) e Pronti a tutto (2020).

3. Ha diversi progetti in lavorazione. Apparentemente instancabile, l’attrice continua a lavorare ad un ritmo particolarmente impressionante e anche per i prossimi anni ha diversi progetti in programma. Da poco ha infatti termianto le riprese del film Gigi & Nate, incentrato sul rapporto tra un uomo sopravvissuto ad un pericoloso incidente e un insolito amico animale. Un altro progetto che vedrà l’attrice tra i protagonisti è invece Confess, Fletch, rocambolesca pellicola con il Fletch del titolo chiamato a dover provare la propria innocenza  rispetto ad una serie di omicidi. A breve, invece, la Harden inizierà le riprese di una nuova serie dal titolo Uncoupled.

Marcia Gay Harden in Whip It

4. Ha recitato nel debutto alla regia di Drew Barrymore. Nel 2009 l’attrice Drew Barrymore decide di debuttare alla regia con il film Whip It, incentrato su una giovane che trova nelle competizioni di roller blade un modo per sfuggire dalla monotonia della sua piccola città. La protagonista, Bliss Cavendar, è interpretata da Elliot Page e la Harden ricopre proprio il ruolo di sua madre Brooke. In questo film, inoltre, l’attrice si è trovata a recitare anche con Eulala Scheel, ovvero la sua vera figlia, che interpreta Shania, sorella di Bliss e figlia di Brooke.

Marcia Gay Harden in Space Cowboys

5. Ha avuto un ruolo di rilievo nel film di Eastwood. Nel 2000, all’apice del suo successo, la Harden ha ottenuto il ruolo di Sara Holland nel film Space Cowboys, diretto da Clint Eastwood. La storia vede quattro anziani ex astronauti chiamati ad andare nello spazio per riparare un satellite potenzialmente pericoloso. Grazie a questo film la Harden confermò il suo periodo di successo, dimostrando una volta di più le varie sfumature del suo talento. Ancora oggi l’attrice ricorda questo come uno dei film più belli in cui ha recitato.

Marcia Gay Harden in Crocevia della morte (Miller’s Crossing)

6. Ha avuto problemi con il collega protagonista. Nel film del 1990 Crocevia della morte, la vicenda vede protagonista Tom Regan, consigliere di un boss durante l’era del Proibizionismo, il quale è impegnato a mantenere la pace tra alcune fazioni rivali di criminali. Ad interpretare tale personaggio vi è Gabriel Byrne, il quale decise di rimanere costantemente nel personaggio, sfoggiando dunque un atteggiamento distaccato, in particolare nei confronti della Harden. L’attrice, in seguito, affermerà di non aver inizialmente compreso il comportamento del collega, temendo di aver fatto qualcosa di sbagliato nei suoi confronti.

7. È stata una dei pochi attori considerati e poi confermati per il film. Come al loro solito prima di iniziare le riprese di un film, i fratelli Coen hanno stilato un lungo elenco di attori da tenere in considerazione per i personaggi principali. Tra i nomi più noti vi erano quelli di Willem Dafoe, Andy Garcia, Ian Holm, Richard Jenkins, Michael Gambon, Kevin Spacey e Dylan McDermott. Nessuno di questi ottenne però il ruolo per cui era stato pensato. Del lungo elenco composto dai Coen, solo la Harden venne poi effettivamente scelta per il ruolo di Verna, mentre John Turturro per quello di Bernie Bernbaum.

Marcia Gay Harden è su Instagram

8. Ha un account sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo verificato il cui nickname è @mgh_8. Questo è seguito ad oggi da 102 mila follower e con oltre mille post, l’attrice è solita condividere momenti della propria vita al di fuori delle scene, come foto con amici, foto di luoghi visitati o di eventi a cui ha preso parte. Non mancano però anche post relativi al suo lavoro, con dietro le quinte dei set a cui partecipa o immagini promozionali dei suoi lavori attuali o futuri.

Marcia Gay Harden e gli Oscar

9. Ha vinto l’ambita statuetta. Nel corso della sua carriera l’attrice si è distinta in numerosi ruoli particolarmente memorabili e intensi, ottenendo alcuni tra i principali premi oggi presenti. In particolare, la Harden è stata candidata al premio Oscar per la prima volta nel 2001 come miglior attrice non protagonista nel film Pollock. Durante la serata di premiazione, l’attrice ha poi effettivamente vinto la statuetta, battendo attrici del calibro di Judi Dench, Kate Hudson Frances McDormand. Nel 2004, poi, l’attrice è nuovamente stata candidata nella medesima categoria del premio per il film Mystic River, senza però riportare la vittoria.

Marcia Gay Harden: età e altezza dell’attrice

10. Marcia Gay Harden è nata il 14 agosto del 1959 a La Jolla, in California, Stati Uniti. L’attrice è alta 1.64 metri.

Fonte: IMDb

Spider-Man: No Way Home, la Dimensione Specchio nel nuovo spot

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Spider-Man: No Way Home, la Dimensione Specchio nel nuovo spot

Mentre l’uscita di Spider-Man: No Way Home si avvicina sempre di più, ecco un nuovo spot del film in cui possiamo vedere qualche breve frammento della Dimensione Specchio!

https://twitter.com/sebbazz/status/1456555261410295812?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1456555261410295812%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fspiderman-no-way-home-mirror-dimension-teaser-video%2F

Spider-Man: No Way Home, quello che sappiamo

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 16 dicembre 2021.

Vita da Carlo: recensione della serie Amazon di e con Carlo Verdone

È la prima volta di una  serie tv per Carlo Verdone. Per di più, una serie autobiografica. Con Vita da Carlo, già disponibile su Prime Video, l’attore romano, tra i più amati di sempre, compie un passo avanti nella sua carriera. Smessi ormai da molto tempo i panni dei personaggi che gli hanno dato il primo successo e approdato già da decenni a un cinema più intimo e autoriale, sempre con un occhio al comico e uno a un’interiorità malinconica, Verdone ha attinto sempre più a sé stesso, incarnando nei suoi film personaggi che avevano in sé alcune riconoscibili caratteristiche di Carlo: da una parte le ansie, l’ipocondria, dall’altra il fare bonario e accondiscendente di chi non sa dire di no se gli si chiede una mano, quello che lo fa percepire come vicino alla gente. E poi quella inconfondibile fusione di ironia e sarcasmo, ammantati di un velo di malinconia.  

Vita da Carlo, il racconto del quotidiano di un’icona del cinema 

Ecco dunque che, dopo i libri ricchi di ricordi e aneddoti, La casa sopra i portici e La carezza della memoria, editi da Bompiani, arriva una serie tv che porta lo spettatore dentro la quotidianità dell’attore e regista romano, facendo condividere a chi guarda almeno un po’ dello spirito delle giornate di Carlo Verdone. Vita da Carlo si articola in due sfere: privata e pubblica. La prima, con la famiglia e le sue dinamiche: l’ex moglie di Verdone, interpretata da Monica Guerritore,  e i due figli, Filippo Contri e Caterina De Angelis, la più giovane, con i suoi amori; la quotidianità nella grande casa, assieme alla governante, Maria Paiato. L’altra, la vita pubblica, che comincia quando Verdone mette piede fuori di casa ed è un susseguirsi di selfie con i fans, ai quali l’attore non riesce a negarsi, frequenti tappe in farmacia, dove lo accoglie la bella farmacista, Anita Caprioli, e rocamboleschi incontri. C’è nell’aria anche un nuovo progetto cinematografico, ma vi è più di un ostacolo. Infine, l’amore sconfinato per la sua città, Roma, e la proposta inaspettata di candidarsi ad esserne sindaco. Carlo accetterà? 

Vita da Carlo, un Verdone in ripresa

Vita da Carlo segna una ripresa netta rispetto al precedente film Si vive una volta sola, in cui Verdone aveva abbracciato un’idea di cinema poco sua, un po’ debitrice ad Amici miei, un po’ al cinema dei Vanzina, che però non gli si addiceva. Il risultato era stridente e debole, al netto della bellezza delle location pugliesi e di un cast di attori di tutto rispetto. Verdone – dietro la macchina da presa con Arnaldo Catinari, anche direttore della fotografia – sceglie invece per questa nuova avventura la collaborazione con Nicola Guaglianone e MenottiLo chiamavano Geeg Robot. – con i quali aveva già lavorato per Benedetta Follia. Con loro crea la serie in dieci puntate. Ciò gli consente, ad esempio, di permettersi qualche divertente parentesi onirica che altrimenti difficilmente avremmo visto, all’interno di una narrazione pur prettamente realistica. Non rinuncia però, per soggetto e sceneggiatura, anche al fido collaboratore Pasquale Plastino, con cui ha scritto tanti dei suoi film. Fanno parte del pool di scrittura anche Ciro Zecca e Luca Mastrogiovanni. Gli autori riescono a trasformare degli spunti autobiografici già di per sé comici, in leitmotiv che funzionano. La serie diverte e offre del buon intrattenimento. 

Un elemento che appare senz’altro positivo è il fatto che non ci sia la ricerca della battuta a tutti i costi, dell’effetto comico fine a sé stesso. Una maggiore libertà consentita evidentemente soprattutto dalla vicenda, che vuole essere verosimilmente autobiografica e che, come ha dichiarato lo stesso Verdone, prende spunto da una buona fetta di fatti reali. Questo senza dubbio giova alla serie e a Verdone stesso, che ultimamente è apparso stanco del format comico al quale ci ha abituato e che però per ragioni di business, sembra un po’ costretto a ripetere. 

Vita da Carlo serie tv 2021Raccontare se stessi proteggendo la privacy

Qui, Carlo Verdone racconta invece qualcosa in più di sé, della sua vita, pur salvaguardando la privacy propria e di chi gli sta attorno. Tutti i personaggi della sua famiglia sono infatti interpretati da attori e anche la grande casa con lo splendido terrazzo e l’incantevole vista su Roma che è stata usata come location per la serie, non è l’abitazione di Carlo Verdone, ma una location adatta a creare la giusta atmosfera e a significare il legame viscerale tra Verdone e la città. Gli unici ad interpretare sé stessi sono appunto Carlo e Max Tortora, a cui lo lega una solida amicizia.

Il Verdone maturo, stanco dei “film coi personaggi”

In Vita da Carlo c’è un Verdone più maturo e meditativo, il Verdone cittadino di Roma, deluso per lo stato di incuria in cui versa la città. Ma il regista e attore  approfitta anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, per parlare di quello che sembra essere un suo desiderio profondo e sentito: un film solo da regista, in cui non sia vincolato a interpretare la maschera comica che gli conosciamo. Una strada però resa tortuosa da produttori poco illuminati, come quello ben interpetato da Stefano Ambrogi, e osteggiata dagli stessi ammiratori di Carlo, che continuano a chiedergli “i film coi personaggi”. L’autenticità del lavoro è qui, non certo nell’attenzione al particolare voyeuristico. Non si solletica morbosamente la curiosità dello spettatore di guardare dal buco della serratura, come si farebbe in un reality. Vita da Carlo vuole essere e resta una serie tv di finzione, che però consente a Verdone di ampliare il discorso su di sé.

Inoltre, grazie anche a un cast ben scelto, con una quantità di sfiziose partecipazioni, si sorride e ci si diverte. La serie è godibile e permette di vedere qualcosa di un po’ diverso dal solito Verdone. Lodevole peraltro da parte sua essersi messo in gioco con una novità. Ogni episodio è per certi versi a sé perchè ci sono incontri e vicende sempre diversi. Però non mancano anche elementi di continuità che incuriosiscono, anche se non sconvolgono. Con Vita da Carlo, dunque, Verdone è riuscito a creare un’interessante fusione tra finzione e realtà, per una serie che avrà senz’altro un seguito. 

Il cast di Vita da Carlo 

A proposito di cast, vale la pena approfondire un po’ i suoi componenti, essendo anche le caratterizzazioni un punto a favore della serie. Assieme a Verdone e Max Tortora troviamo: nei panni dei figli di Verdone, i giovani Filippo Contri e Caterina De Angelis, figlia di Margherita Buy, al suo esordio. Alla solidità di un’attrice come Monica Guerritore è affidato il ruolo dell’ex moglie di Carlo Verdone. Antonio BannòTigers, Suburra – La serie – è Chicco, una delle caratterizzazioni più interessanti del lavoro. Non bisogna dimenticare però Maria Paiato, perfetta nei panni della governante brontolona, Pietro Ragusa, in quelli dello sceneggiatore Lucio Nuchi, né Claudia Potenza, che interpreta Ivana, la compagna di Max Tortora. Stefano Ambrogi è uno spassoso quanto sguaiato produttore, mentre Andrea Pennacchi è il politico che propone a Verdone la candidatura a sindaco, l’onorevole Signoretti. Come se non bastasse poi, ogni episodio è arricchito da un cameo. C’è chi interpreta sé stesso e chi un personaggio. Allo spettatore il piacere di scoprire queste gustose partecipazioni speciali  che punteggiano la serie.

Dove vedere in streaming Vita da Carlo

Prodotto da FilmAuro, Vita da Carlo è disponibile in streaming da venerdì 5 novembre su Amazon Prime Video.