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Kitbag: il film di Ridley Scott si intitolerà Napoleon

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Kitbag: il film di Ridley Scott si intitolerà Napoleon

L’attesissima epopea su Napoleone Bonaparte e l’Imperatrice Giuseppina del leggendario regista Ridley Scott ha ora cambiato il suo titolo: da KitBag, titolo originale, il film si intitolerà Napoleon.

Le riprese del film originale Apple TV+ ad alto budget sono iniziate questo mese nella zona dell’Oxfordshire in Inghilterra e il film vede come protagonista l’attore premio Oscar, Joaquin Phoenix. Accanto a Phoenix c’è Vanessa Kirby, che solo poche settimane fa ha ufficialmente sostituito l’attrice Jodie Comer nel ruolo della moglie di Napoleone, Joséphine Bonaparte.

Secondo un rapporto di Deadline, il film d’epoca costellato di star non si chiamerà più Kitbag, e si chiamerà invece Napoleon. Si diceva che il titolo del film precedente derivasse dal detto che “C’è lo stato maggiore di un generale nascosto nella borsa di ogni soldato” dove “kitbag” sta per borsa del soldato.

La notizia arriva quando il presidente della Scott Free Productions di Scott, Kevin Walsh, esce dalla casa di produzione e firma un accordo multi-film con Apple TV+ per la produzione di film e televisione. Tuttavia, rimane a bordo come produttore per Napoleon con Scott.

L’epopea storica esplora le origini di Napoleone e la sua rapida e brutale ascesa a imperatore, dal punto di vista della sua turbolenta relazione con l’Imperatrice, interpretata da Kirby. Il film finanziato e prodotto dagli Apple Studios vede la riunione di Scott e Phoenix oltre 20 anni dopo il loro lavoro insieme nel film vincitore dell’Oscar per il miglior film Il gladiatore nel 2000. Napoleon è stato scritto da David Scarpa, che in precedenza aveva collaborato con Scott come sceneggiatore in Tutti i soldi del mondo. Scarpa sta anche scrivendo un’altra epopea d’epoca per la Paramount Pictures con protagonista l’attrice di Wonder Woman, Gal Gadot, basata sulla vita di Cleopatra.

The Batman: Robert Pattinson chiarisce la sua battuta sull’allenamento

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Robert Pattinson ammette che la sua battuta sul non fare attività fisica in preparazione per The Batman è tornata a perseguitarlo in grande stile.

The Batman si trova in una posizione unica per tuffarsi nel lato investigativo di Bruce Wayne più di qualsiasi altra versione del personaggio sul grande schermo. Tuttavia, è ancora un film di supereroi e questo porta alcune aspettative. Nel 2020, quando la produzione di The Batman era sospesa a causa della pandemia, Pattinson ha fatto notizia quando ha detto che aveva appena iniziato ad allenarsi. All’epoca disse: “Penso che se ti alleni tutto il tempo, sei parte del problema”.

In una nuova intervista con Movie Maker, Robert Pattinson ha chiarito cosa intendeva quando ha scherzato sul suo allenamento per Batman. Perché sì, stava scherzando. “Quella dichiarazione è davvero tornata a perseguitarmi”, ha ammesso prima di continuare a spiegare perché ha scelto di usare una risposta ironica. Pattinson ha anche confermato che si è allenato per il ruolo e che non è estraneo al fatto che stupide citazioni di quello che dice per scherzo lo seguano per sempre, anche se ora può riderci su. 

“Questa dichiarazione è tornata a perseguitarmi. Penso solo che sia sempre imbarazzante parlare di come ti stai allenando. Penso che sia come una cosa inglese. A meno che tu non sia nella forma più incredibile, in cui le persone sono solo genuinamente curiose, dicendo: “Come hai raggiunto, tipo, la perfezione fisica?” o qualsiasi altra cosa. Stai interpretando Batman. Devi allenarti. Penso che ho fatto quell’intervista quando ero in isolamento, in Inghilterra… Non ero al top del mio allenamento. È la stessa cosa che è accaduta quando avevo 21 anni, quando ho fatto un’intervista e non mi ero lavato i capelli. Lo hanno ripetuto per 15 anni”.

The Batman: trailer ufficiale del film con Robert Pattinson

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Ant-Man e The Wasp: Quantumania, per Evangeline Lilly è il migliore dei tre

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Parlando con The Digital Fix, Evangeline Lilly ha discusso delle difficoltà nel realizzare Ant-Man and the Wasp: Quantumania, in particolare al culmine della pandemia di Covid, dicendo che si è trattato del film “più difficile” che hanno realizzato finora, parlando di come fosse l’unico uno della serie realizzato durante il lockdown.

L’attrice ha continuato dicendo che i blocchi hanno reso le cose incredibilmente complicate, aggiungendo molto stress in un ambiente impersonale. Evangeline Lilly ha detto che il “livello di intensità è davvero, davvero alto” dovuto al fatto di avere così tanto da fare in così poco tempo, ma che l’esperienza provante alla fine ha dato i suoi frutti, poiché dice che questo film potrebbe essere il migliore dei tre dedicati a Scott Lang:

“Ma in realtà penso… quello che abbiamo fatto, le cose che abbiamo girato, il materiale che siamo riusciti a ottenere, penso che potrebbe essere il migliore.”

Le info su Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

Anthony Mackie si prepara al debutto alla regia con un biopic su Claudette Colvin

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Anthony Mackie farà il suo debutto alla regia con un film biografico incentrato sulla pioniera dei diritti civili, Claudette Colvin. Dopo aver recitato nella serie Disney+, The Falcon and the Winter Soldier, e dopo l’annuncio del suo ruolo da protagonista nell’imminente Captain America 4, Mackie si prepara a debuttare dietro alla macchina da presa per il biopic sull’attivista per i diritti civili.

Prima degli eventi che circondano Rosa Parks, Claudette Colvin è stata arrestata all’età di 15 anni per essersi rifiutata di cedere il suo posto a una donna bianca su un autobus, nel 1955. Colvin ha testimoniato davanti alla giuria nel caso Browder v. Gayle, in cui i giudici hanno convenuto che la segregazione sugli autobus nello stato dell’Alabama era considerata incostituzionale ai sensi della clausola sulla parità di protezione del 14° emendamento. Sebbene abbia sostenuto la fine della segregazione, molti dei suoi sforzi sono rimasti non riconosciuti poiché gli attivisti per i diritti civili hanno respinto i suoi risultati a causa della sua gravidanza fuori dal matrimonio.

Secondo Deadline, in riconoscimento degli sforzi pionieristici di Claudette Colvin durante il Civil Rights Movement, la star del MCU Anthony Mackie ha deciso di onorare la sua eredità con il suo film in uscita, Spark, con protagonista Saniyya Sidney, vista in King Richard. Dopo una breve visita al National Civil Rights Museum di Memphis, Mackie si è imbattuto nella storia di Colvin. Mackie ha espresso il suo genuino interesse nel voler portare avanti la sua storia poiché la considerava una supereroina nella vita reale. Il film dovrebbe essere coprodotto con Gravy Productions, Mansa Productions e Mandalay Pictures in associazione con Ambergreen Entertainment.

“Non solo mi sono commosso, sono stato ispirato”, ha detto. “È fantastico essere un supereroe nei film, ma lei è stata una persona vera che ha vissuto tra noi e sono onorato di raccontare la sua storia”.

Spider-Man: No Way Home, ecco la scena improvvisata da Zendaya

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Spider-Man: No Way Home, ecco la scena improvvisata da Zendaya

Andrew Garfield è ormai un fiume in piena su Spider-Man: No Way Home. Dopo mesi di silenzio assoluto sulla sua partecipazione al film, ora l’attore parla a ruota libera, rivelando piccoli dettagli e segreti dalla produzione. Non ultimo, un momento che è finito nel film ed è stato improvvisato da Zendaya.

In una recente intervista sul podcast Happy Sad Confused con Josh Horowitz, Andrew Garfield ha spiegato che Zendaya ha avuto l’idea di lanciare il pane a “Spider-Man 3” in una delle scene più divertenti di No Way Home. Nella scena, MJ esita a credere che l’Uomo Ragno di Garfield sia legittimo e, quindi, gli lancia del pane per testare il suo senso di ragno.

“All’inizio, Zendaya prende in mano un candeliere o qualcosa con cui minacciarmi nel primo momento in cui entro in scena, ma poi c’era questo cesto di pane”, ha detto Andrew. “E lei ha pensato, ‘Posso solo lanciargli del pane?’ e [il regista] Jon [Watts] ha detto: ‘Sì, lanciagli del pane'”.

La scena che ne è scaturita è stata decisamente divertente, soprattutto perché si conclude con Spider-Garfield che pulisce il soffitto dalle ragnatele che lui stesso ha lanciato.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Top 10 di Dicembre 2021: i film e le serie più viste sulle piattaforme streaming

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JustWatch ha stilato la classifica Top 10 dei film e delle serie tv più viste nel corso del mese di Dicembre 2021. Tra titoli storici arrivati di recente on line sulle piattaforme e titoli nuovi con produzioni dedicate a questa distribuzione, ecco la Top 10 delle serie e dei film più visti ad dicembre 2021:

Robert Pattinson protagonista dello sci-fi di Bong Joon Ho

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Robert Pattinson protagonista dello sci-fi di Bong Joon Ho

Il regista premio Oscar Bong Joon Ho, che ha fatto la storia dei premi con il suo thriller di genere Parasite, ha scelto di girare il suo prossimo lungometraggio in seno alla Warner Bros. Lo apprendiamo da Variety.

Robert Pattinson, che presto apparirà nei panni del Crociato Incappucciato in The Batman, dovrebbe recitare nella storia di fantascienza, un adattamento del romanzo di Edward Ashton, Mickey7.

Secondo l’editore del libro St. Martin Press, il thriller cerebrale si potrebbe descrivere come una fusione tra The Martian e Dark Matter. La storia parla di un “sacrificabile” – un impiegato usa e getta in una spedizione umana inviata a colonizzare il mondo di ghiaccio Nifheim – che si rifiuta di lasciare che il suo clone sostitutivo, soprannominato Topolino 8, prenda il suo posto.

In una prima recensione, l’autore Jason Pargin ha definito il romanzo “una miscela unica di concetti di fantascienza stimolanti, dramma relazionale farsesco e umorismo esotico sul corpo”.

Il film segna il ritorno dietro alla macchina da presa di Bong Joon Ho, dopo il trionfo di Parasite.

Joss Whedon: chiarezza sulle polemiche e su ciò che il regista ha replicato ad ognuna di esse

Tra Buffy l’ammazzavampiri, Firefly, Astonishing X-Men e The Avengers, Joss Whedon era una delle figure più amate nella comunità dei nerd, con fan adoranti in tutto il mondo. Purtroppo per lui, la sua fama è precipitata agli occhi dei fan nel momento in cui Ray Fisher, tra gli attori che lui aveva diretto per un breve periodo in Justice League, aveva rilasciato delle dichiarazioni con pesanti accuse nei suoi confronti, in merito alla sua condotta sul set del film.

A queste prime dichiarazioni sono seguite molte altre testimonianze che hanno disegnato un quadro abbastanza impressionante di quello che sarebbe stato il reale comportamento di Joss Whedon sui set dei suoi film e delle sue serie tv.

Dopo mesi di silenzio assoluto in merito alle dichiarazioni contro di lui, Joss Whedon ha finalmente risposto a quasi tutte queste accuse, ma sembra che i suoi commenti non abbiano cambiato la percezione di lui che ormai ha il pubblico. In sostanza, Joss ha negato categoricamente gran parte di ciò che è stato detto e ha risposto con alcune sue affermazioni.

Di seguito, grazie a CBM, possiamo vedere un elenco schematico dei punti di maggiore interesse della conversazione che il regista ha avuto con Vulture, da ciò che è accaduto sul set di Justice League con Fisher e con Gal Gadot, a quello che è venuto fuori dagli altri set su cui ha lavorato nel corso degli anni.

Quelle accuse da Buffy L’ammazzavampiri

Per quanto controverse possano essere quelle riprese di Justice League, molto è stato detto anche su quello che è successo sul set di Buffy l’ammazzavampiri. La costumista Cynthia Bergstrom afferma che un disaccordo con Whedon sulla scelta del guardaroba di Sarah Michelle Gellar lo ha portato ad afferrarle il braccio e ad affondare le dita fino a quando lei ha sottolineato che la stava facendo male.

Uno sceneggiatore di Firefly ha affermato che Whedon ha deriso una scrittrice senza pietà per 90 minuti dopo aver ritenuto che il suo lavoro non fosse all’altezza, e la replica del regista è stata: “Ero giovane. Ho urlato, e a volte dovevi urlare. Se sto sconvolgendo qualcuno, sarà un problema per me. Non ci credo. So che mi sono arrabbiato spesso, ma non sono mai stato fisico con le persone”.

Rispondendo alle numerose accuse di Charisma Carpenter (in particolare per quanto riguarda la sua gravidanza), Whedon ammette: “Non sono stato educato. La maggior parte delle mie esperienze con Charisma sono state deliziose e affascinanti. A volte ha discusso per le sue battute, ma nessuno è riuscito a discutere una battuta con più convinzione di lei. Non l’ho chiamata grassa. Certo che non l’ho fatto.”

La controversia in merito a Agents of S.H.I.E.L.D.

Per quanto riguarda l’MCU, nessuno ha mai parlato negativamente di Whedon. In effetti, il regista è apparso molto nel libro La storia dei Marvel Studios, il che non sorprende dato il suo coinvolgimento con la compagnia, ma genera anche una sorta di shock dopo le accuse che lo hanno circondavano negli ultimi mesi.

Erin Shade ha incontrato Whedon nel 2013 dopo essere diventata l’assistente di uno showrunner in Agents of S.H.I.E.L.D. “Lui aveva 49 anni, lei 23 ed era vergine”, si legge nel rapporto. “Un giorno, Whedon le ha mandato un messaggio con una richiesta insolita: sarebbe dovuta andare a casa sua per il fine settimana per vederlo scrivere? Avrebbe guadagnato $ 2.500 in più rispetto a quanto Shade guadagnava in un mese come assistente. C’era un avvertimento: doveva nasconderlo ai suoi capi”.

Si sono frequentati a intermittenza per un anno prima che lei andasse a letto con lui, anche se in seguito Whedon le avrebbe inviato un’e-mail per dirle che non poteva avere una relazione con lei. Anni dopo, riflettendo sul suo abuso di potere, ha semplicemente dichiarato che “avrebbe dovuto gestire meglio la situazione”.

Per tutto il pezzo, Whedon parla di un’infanzia traumatica e rivela che sentiva di dover fare sesso con le donne più giovani con cui lavorava a causa di una dipendenza che significava che temeva che si sarebbe sempre pentito di non averlo fatto. Ora, ripensa a quel momento con “orrore”.

Whedon risponde ai fan

Fisher ha dato a molti dei sostenitori di #ReleaseTheSnyderCut le munizioni di cui avevano bisogno per cercare di convincere Warner Bros. a ripristinare la visione originale di Snyder per la Justice League (un piano che alla fine ha funzionato).

Whedon crede che a coloro che hanno iniziato ad attaccarlo online “non frega niente del femminismo” e dice che è stato “preso di mira dalla mia ex moglie, e la gente lo ha sfruttato cinicamente. Lei ha pubblicato una lettera in cui diceva qualcosa di negativo, cose che avevo fatto, dicendo cose false su di me, ma avevo fatto cose cattive e quindi la gente sapeva che ero vendibile”.

Quanto a come si sente ora riguardo al modo in cui il suo fandom un tempo fedele gli ha voltato le spalle, Joss Whedon ha commentato: “L’inizio di Internet mi ha innalzato e Internet moderno mi ha tirato giù. La perfetta simmetria non è persa per me.”

Il regista sta sicuramente recitato la parte della vittima, anche se, come abbiamo visto, i lavori sul set di Buffy e quelli con la Marvel non sono stati esenti da polemiche e recriminazioni a posteriori.

Le accuse di Ray Fisher

Ray Fisher è stato il primo a portare l’attenzione sul comportamento di Whedon sul set durante le riprese di Justice League, e il regista afferma di essere rimasto “sbalordito” dal fatto che l’attore aveva dichiarato che lui, Whedon, avesse schiarito la carnagione di Fisher in post-produzione. A questa accusa in particolare, Whedon ha replicato che ha deciso di schiarire tutto il film, cosa che si nota dai diversi trailer del film.

Ma Ray Fisher aveva un motivo preciso per avercela con Whedon: il regista aveva completamente tagliato la sua storyline dal film, come il pubblico ha scoperto dopo aver visto la Snyder Cut di Justice League.

Il regista ha affermato che c’erano due ragioni per cui aveva scelto di ridurre il ruolo di Cyborg. La prima era la trama “logicamente priva di senso” per lui, mentre la seconda era che Whedon sentiva che la sua recitazione era pessima (un sentimento con cui fan e critici non sono d’accordo, dopo la risposta straordinariamente positiva al lavoro di Ray Fisher in Justice League Snyder’s Cut).

Il sito ha parlato con alcune fonti che affermano che le proiezioni di prova hanno visto Cyborg nominato “il peggiore di tutti i personaggi del film”, quindi questo punto resta oscuro. Indipendentemente da ciò, Whedon afferma di aver trascorso ore in conversazioni “amichevoli e rispettose” con Fisher e sostiene che nessuna delle accuse mosse è “vera né merita di essere discussa”.

Per quanto riguarda i motivi per cui Fisher gli ha rivolto quelle accuse a suo dure infondate, sembra che Whedon incolpi Snyder. “Stiamo parlando di una forza malevola. Stiamo parlando di un cattivo attore in entrambi i sensi”. In seguito avrebbe detto “Non so chi l’abbia spinto a parlare. So solo a nome di chi è stato fatto”.

Joss Whedon contro Wonder Woman

Tempo fa, Joss Whedon aveva scritto una sceneggiatura per un film di Wonder Woman che non è mai stata sviluppata in forma di film, ma quando è venuta fuori, molti l’hanno definita inquietante e sessista. Si penserebbe quindi che avrebbe colto al volo l’occasione di lavorare con Gal Gadot data la sua storia con il personaggio, ma sembra che i due non siano andati d’accordo sin dall’inizio.

Rispondendo alle accuse dell’attrice di aver minacciato la sua carriera, Whedon risponde: “Non minaccio le persone. Chi lo fa? L’inglese non è la sua prima lingua e tendo ad essere fastidiosamente fiorito nel mio discorso”. Ha poi riflettuto su una scena che voleva tagliare, portandolo a scherzare sul fatto che se voleva che ciò accadesse, avrebbe dovuto legarlo a un binario della ferrovia e passare sopra al suo cadavere.

“Poi mi è stato detto che avevo detto qualcosa sul suo cadavere e sull’averla legata ai binari della ferrovia”, ha aggiunto, il che ha portato Gal Gadot nuovamente a replicare: “Ho capito perfettamente”, dice. “Non lavorerò mai con lui e non consiglierei mai a nessuno dei miei colleghi di lavorare con lui in futuro”.

Lo scontro con il cast di Justice League

Alla domanda su come sia stato coinvolto in Justice League, Whedon ha detto “Mi hanno chiesto di aggiustarlo e ho pensato di poter aiutare”. Ora, lo definisce uno dei più grandi rimpianti della sua vita, e quello che è iniziato come un ruolo di scrittore e consulente lo ha presto visto collocato sulla sedia del regista. Whedon sostiene che ciò sia avvenuto una volta che la Warner Bros. ha perso la fiducia nella visione di Snyder, anche se lo studio lo nega.

Supervisionando 40 giorni di riprese, secondo quanto riferito, c’era una tensione immediata tra il regista e il suo cast. Mentre Snyder aveva dato agli attori molto controllo creativo, consentendo improvvisazioni in fase di riprese, Whedon voleva che si attenessero a ciò che aveva scritto. Questo è stato accolto negativamente e Whedon afferma che Gal Gadot ha detto che lui non sapesse come funzionavano i film di supereroi nonostante avesse diretto blockbuster da miliardi di dollari come The Avengers e Avengers: Age of Ultron.

La tensione era così alta che Whedon a un certo punto ha interrotto le riprese e ha dichiarato di non aver mai lavorato con “un gruppo di persone più maleducato”, secondo un membro della crew.

Il cacciatore e la regina di ghiaccio: trama e cast del film con Charlize Theron

Da sempre il cinema si nutre delle fiabe, dei loro personaggi e tematiche di fondo. Da queste sono nati alcuni dei film più celebri di sempre, che hanno affascinato spettatori di ogni dove proprio per la loro semplicità ed efficacia. Uno degli esempi più recenti è Il cacciatore e la regina di ghiaccio (qui la recensione), spin-off del precedente Biancaneve e il cacciatore, uscito al cinema nel 2012. Questa nuova incursione nella fiaba dei fratelli Grimm, a cui si aggiunge anche La regina delle nevi di Hans Christian Andersen, è diretta da Cedric Nicolas-Troyan e vanta nuovamente un cast di grandi celebrità hollywoodiane.

L’idea di realizzare una versione più dark di tale storia, dove si pone un particolare accento sull’elemento fantasy, era stata messa su carta già nei primi anni del nuovo millennio. Lo sceneggiatore Evan Daugherty vi lavorò a lungo, scoraggiato però dal poco successo che questo tipo di film di genere sembravano riscontrare al cinema. Per lui l’occasione per riproporre il progetto del primo film arrivò nel momento in cui il film Alice in Wonderland si rivelò un campione d’incassi, aprendo la porta ad altre pellicole simili nel genere. Dopo il successo di Biancaneve e il cacciatore si pensò di darvi un sequel. I produttori decisero però di indirizzarsi verso uno spin-off che fungesse da prequel.

Il cacciatore e la regina di ghiaccio, infatti, è ambientato diversi anni prima del suo predecessore, andando a raccontare le origini dei personaggi principali. Allo stesso tempo, però, questo diventa poi effettivamente un sequel nel momento in cui nella sua seconda parte si colloca successivamente agli eventi del primo film. Tutto ciò però non sembrò incuriosire particolarmente gli spettatori, che portarono il titolo solo ad un discreto risultato economico. A fronte di un budget di 115 milioni, infatti, questo riuscì ad incassarne globalmente solo 165. Sono però molte le curiosità legate al film da scoprire, molte delle quali si possono ritrovare qui proseguendo nella lettura.

La trama di Il cacciatore e la regina di ghiaccio

Protagoniste del film sono Freya, bellissima e mite giovane, e sua sorella Ravenna, la quale al contrario è una perfida regina che si serve della magia di uno specchio incantato per impadronirsi di un regno dopo l’altro. La sua spietata cattiveria non si ferma neanche di fronte ai legami di sangue: non esita infatti a tradire Freya, uccidendo la bambina che aveva appena dato alla luce. Il dolore che Freya prova è talmente straziante da risvegliare in lei oscuri poteri sopiti, e così la dolce e gentile fanciulla si trasforma in una strega crudele che, abbandonato il reame, si chiude in un lontano palazzo nei territori gelidi del nord.

Qui, nel suo nuovo regno, Freya diviene la Regina di ghiaccio, che ogni cosa può congelare con il solo respiro. Meditando una vendetta, questa inizia a dar vita ad un grande e invincibile esercito con lo scopo di sottrarre bambini altrui per allevarli come il figlio portatole via. Tutti questi neonati vengono da lei cresciuti per diventare letali e insensibili cacciatori.

Eppure, nonostante ogni forma d’amore sia bandita, ciò non impedisce a Eric e Sara di innamorarsi reciprocamente. Entrambi indicati come due tra i più valorosi allievi di Freya, questi non temono di sfidare la loro madre pur di affermare il proprio sentimento. La vera minaccia, però, viene da lontano, dal regno di Ravenna, la quale non ha mai smesso di diffondere influssi malefici che rischiano di porre fine a quanto di buono c’è nel mondo. Fermare lei e sciogliere il cuore di ghiaccio di Freya sarà l’unica possibilità per i due cacciatore di vivere il loro amore.

Il cacciatore e la regina di ghiaccio cast

Il cacciatore e la regina di ghiaccio: il cast del film

Pur raccontando una storia in parte diversa e ambientata in anni differenti dal precedente film, alcuni attori di questo compaiono qui nuovamente nei panni dei personaggi già interpretati in Biancaneve e il cacciatore. Prima tra questi è la premio Oscar Charlize Theron, la quale segna con questo film la prima volta in cui interpreta per più di una volta uno stesso personaggio. Per tornare nei panni di Ravenna l’attrice ha ottenuto un compenso di 10 milioni di dollari, dichiarando poi di aver particolarmente apprezzato la possibilità di esplorare ulteriormente la natura e le origini della perfida regina.

Come lei, anche Chris Hemsworth torna nei panni di Eric il cacciatore. Grazie all’allenamento svolto per i film di Thor, l’attore ha potuto nuovamente sfoggiare la sua grande forma fisica, eseguendo personalmente molte delle scene più complesse del film. Nel ruolo di Freya, la regina di ghiaccio, vi è invece Emily Blunt. Tra le più note e apprezzate attrici di Hollywood, questa si è dichiarata particolarmente entusiasta di poter interpretare un personaggio tanto complesso quanto ricco di sentimenti umani. Per farlo, però, si è dovuta sottoporre ogni giorno a circa 2 ore di trucco.

Altro nuovo ingresso nel film è quello dell’attrice Jessica Chastain. Anche lei particolarmente nota ad Hollywood, interpreta qui la cacciatrice Sara, personaggio per il quale ha sfoggiato un convincente accento scozzese. Nel film si ritrovano poi anche l’attore Nick Frost nei panni del nano Nion, e Sam Claflin in quelli di re William, marito di Biancaneve. Colin Morgan, invece, è il duca di Blackwood. Nel film non doppiato in italiano si può poi ascoltare la voce dell’attore Liam Neeson, che ricopre il ruolo del narratore della storia.

Il cacciatore e la regina di ghiaccio: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Gli appassionati del film possono fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il cacciatore e la regina di ghiaccio è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene tenere presente che in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto un limitato arco temporale entro cui guardare il titolo. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione sabato 25 febbraio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Single ma non troppo: le curiosità e il cast del film con Dakota Johnson

Popolare commedia del 2016, Single ma non troppo (qui la recensione) ha confermato le doti comiche dell’attrice Dakota Johnson, fino a quel momento nota principalmente per la trilogia di 50 sfumature di grigio. Diretta da Christian Ditter, già noto per il film #Scrivimiancora, la commedia vanta all’interno del suo cast popolari attrici della scena statunitense come Alison Brie, Leslie Mann e, in particolare, l’esplosiva Rebel Wilson. Rivelatosi poi un grande successo commerciale, non tutti sanno che il film è basato su un popolare romanzo.

Intitolato How to be Single, ma in Italia tradotto con lo stesso titolo del film, il libro è stato scritto da Liz Tuccillo, noto autore di commedie, e pubblicato nel 2008. Diventato da subito un grande successo, ne vennero acquistati rapidamente i diritti per una trasposizione cinematografica, che inizialmente avrebbe dovuto essere diretta dall’attrice Drew Barrymore. Il progetto è in seguito passato di mano, rimanendo grossomodo bloccato fino al 2014, anno in cui iniziarono a svolgersi i casting per i ruoli principali.

Con un budget di 38 milioni di dollari, il film riuscì, nonostante le critiche contrastanti, ad ottenere un buon successo di pubblico, arrivando a guadagnare complessivamente circa 100 milioni in tutto il mondo. Ad essere lodate, in particolare, furono la frizzante sceneggiatura e le interpretazioni delle protagoniste. Il film è inoltre stato indicato come una delle commedie più brillanti dell’anno, e ha ricevuto nomination a popolari premi proprio come uno dei titoli preferiti dal pubblico di quell’anno.

Single ma non troppo: la trama del film

Protagonista del film è Alice, la quale in procinto di partire per New York si trova a voler prendere una pausa dal fidanzato Josh, con il quale ha una relazione dai tempi del college. La giovane è infatti desiderosa di scoprire sé stessa e poter fare affidamento sulla propria autonomia. Una volta arrivata nella nuova città, Alice si fa ospitare da sua sorella Meg, iniziando a lavorare come assistente legale. Sul posto di lavoro ha così modo di stringere amicizia con Robin, dal carattere indomito e la quale è solita trascorrere le proprie serate tra feste e avventure di una notte. Trascinata da quest’ultima ad un affollato party, Alice fa la conoscenza di Tom, giovane e affascinante barista. Con lui, però, passa la serata soltanto a parlare della propria vita, stringendo amicizia.

Da quel momento, le vicende di Alice prenderanno una piega inaspettata. Convintasi a voler tornare con Josh, la giovane scopre che ciò non è più possibile, in quanto egli sta ormai frequentando un’altra ragazza. Delusa e intristita, Alice si concede dunque esperienze impreviste, tra party e serate a base di bevute. Per lei ha infatti inizio un delicato percorso che la porterà a scoprire cosa vuol dire essere single, imparando a rispettare sé stessa senza sacrificarsi per i desideri degli altri. In particolare, Alice dovrà superare la propria paura di rimanere da sola, riconoscendo il fatto di non esserlo realmente. Solo quando sarà riuscita in ciò, avrà modo di godersi i sogni che si era da sempre prefissata.

Single ma non troppo cast

Single ma non troppo: il cast del film

Per la buona riuscita di un film comico elemento fondamentale sono gli attori. Se questi non sono in grado di rendere memorabili e attraenti i personaggi, o se non si genera una buona chimica tra di loro, il film è a rischio. Per questo per la produzione era importante trovare i giusti interpreti per i ruoli principali del film. Inizialmente, il ruolo di Alice era stato offerto all’attrice Lily Collins, la quale dopo aver inizialmente accettato si trovò a dover abbandonare il progetto per via di altri impegni. Al suo posto subentrò così l’attrice Dakota Johnson, reduce dal successo di Cinquanta sfumature di grigio. Per lei si trattava della prima prova come attrice protagonista di una commedia.

Per sostenerla, la produzione ricercò un’attrice che potesse, con il ruolo di Robin, rappresentare il vero elemento di comicità dell’intero film. Fu così che l’attrice Rebel Wilson entrò a far parte del film. Celebre per la trilogia di Pitch Perfect, la Wilson è un puro talento comico, nuovamente sfoggiato grazie al ruolo ricoperto nel film. Per questa sua nuova interpretazione, l’attrice ha infatti ricevuto numerose lodi da parte di critica e pubblico. Fanno poi parte del cast le attrici Alison Brie nel ruolo di Lucy, e Leslie Mann per quello di Meg. Gli attori Nicholas Braun e Anders Holm ricoprono invece i ruoli di Josh dell’affascinante barista Tom.

Single ma non troppo: il libro, alcuni film simili e lo streaming

Considerando la trama del film, essa si discosta molto da quanto effettivamente narrato all’interno del libro di Tuccillo. Questo, infatti, viene preso soltanto come spunto iniziale da cui è stata poi costruita una vicenda più in linea con le necessità della narrazione per il cinema. Nel libro, infatti, si narra di una donna di quasi quarant’anni di nome Julie. Questa si trova ad essere improvvisamente lasciata dal compagno, ritrovandosi così single da un giorno all’altro. La trama del libro si concentra allora sul viaggio intorno al mondo che la donna compie, desiderosa di scoprire come il genere femminile reagisca all’essere single nelle diverse parti del pianeta. Nulla in comune dunque con la trama del film, che mantiene in comune con il testo letterario soltanto le sue tematiche.

Single ma non troppo si inserisce poi all’interno di un filone di commedie sentimentali arricchitosi, negli ultimi anni, di titoli di buon successo. Tra i film più simili a questo si può infatti ritrovare Non è romantico?, con protagonista la stessa Rebel Wilson. O ancora Tutte contro lui, con Cameron Diaz, Le amiche della sposa, con Kristen Wiig, o 5 anni di fidanzamento, con Jason Segel. Titoli meno recenti possono invece essere La verità è che non gli piaci abbasta, con Jennifer Aniston, Sex and the City, con Sarah Jessica Parker, e anche Il diario di Bridget Jones e i suoi due sequel con protagonista la premio Oscar Renée Zellweger.

Per gli amanti del film, o per chi volesse vederlo per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Single ma non troppo è infatti presente nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity Tim Vision Amazon Prime Video e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 19 gennaio, alle 21:25 sul canale Rai 1.

Fonte: IMDb

 

Spider-Man 4: sei possibili nuovi love interest per Peter Parker

Spider-Man 4: sei possibili nuovi love interest per Peter Parker

Per come si conclude Spider-Man: No Way Home, non restano molte possibilità alla storia d’amore tra Peter e MJ. Tutto il mondo ha dimenticato chi è Spider-Man, compresa la donna che egli ama. Ma va bene così: piuttosto che metterla in pericolo, Spidey preferisce sparire dalla vita dell’amata. E come lui, anche il pubblico deve andare avanti.

Con la prospettiva di un nuovo capitolo per l’Uomo Ragno, ci si aspetta l’arrivo anche di un nuovo amore in Spider-Man 4. Chi potrebbe essere la nuova fiamma di Peter? Ci sono sei personaggi femminili all’altezza del ruolo: affascinanti, romantiche, potenti e in grado di arricchire la saga e il franchise. Vediamole!

Kitty Pryde

Kitty Pryde - Spider-Man 4Nella serie a fumetti Ultimate Spider-Man, Peter ha una storia d’amore con Kitty Pryde. Seppur breve, la loro avventura appassiona il pubblico. Entrambi adolescenti e entrambi dotati di poteri soprannaturali, Spidey e Kitty sarebbero un’ottima accoppiata per Spider-Man 4.

Dopo aver visto in No Way Home l’impossibilità di avere una partner umana, non sarebbe male per l’Uomo Ragno avere accanto un’eroina. Kitty Pryde è una mutante dotata dell’intangibilità, abilità che le permette di attraversare qualsiasi superficie solida e di mandare in tilt gli oggetti elettronici. Le preoccupazioni che Peter aveva verso un’amante mortale come MJ lascerebbero così il posto ad un amore magico, fatto anche di combattimenti fianco a fianco. In aggiunta, il nuovo capitolo potrebbe essere un modo per esplorare le origini del personaggio di Kitty.

Betty Brant

Spider-Man 4Nei fumetti, la relazione tra Peter e Betty Brant è complicata. Lei è il primo amore di Parker, i due si conoscono e si innamorano al Daily Bugle ma sono costretti a lasciarsi: per Betty è troppo difficile stare con un supereroe. Nonostante tutto, con il tempo riescono a creare un rapporto di amicizia.

Nella versione dell’MCU, supponiamo che Peter e Betty abbiano frequentato il liceo insieme. Sfortunatamente, per l’incantesimo del Dottor Strange, Betty non si ricorda più del ragazzo. Una storia d’amore tra i due potrebbe quindi nascere dopo un incontro al Daily Bugle…

Cindy Moon: una Donna-Ragno per Spider-Man 4

Nella Marvel Comics, Silk a.k.a. Cindy Moon è una dei comprimari dell’Uomo Ragno. Verso di lei Peter prova fin da subito una forte attrazione fisica, che sfocia poi in una relazione di carattere prevalentemente sessuale. Morsi dallo stesso ragno radioattivo, i due sono dotati gli stessi poteri. È grazie a Spider-Man che Cindy può liberare i suoi superpoteri e dare origine al sui eroe, Silk.

Un’anima così affine a Spidey si offre come ottimo materiale per il sequel di No Way Home, un film in cui Peter si è sentito così diverso da tutti. Aggiungendo Morlun come villain, ne uscirebbe un grande film che lascerebbe ai Marvel Studios molta libertà nello sviluppo della storia: per ora infatti, dell’amore tra Cindy Moon e Peter Parker si è detto molto poco.

Debra Whitman

Spider-Man Debra-WhitmanDebra Whitman è una segretaria del dipartimento di biofisica dell’Empire State University che Peter frequenta per un po’ mentre è studente all’università. La loro storia non funziona e dura poco: lei impazzisce e si auto-convince che Peter sia Spidey. Fortunatamente, il supereroe riesce a far cambiare idea a Debra prima di essere smascherato totalmente.

Debra, donna folle ma che, grazie alla sua assurdità, scopre il segreto di Peter, fornirebbe del materiale molto interessante per un nuovo film. La Whitman complicherebbe la vita a Parker e la trama di Spider-Man 4: sarebbe un’amanite temporanea ma travolgente.

Felicia Hardy

 Spider-Man 4Per come si è concluso No Way Home, tutti sono convinti che Mysterio sia stato ucciso da Spidey. Il prossimo Spider-Man non s’aprirà quindi su una situazione idilliaca per il superoe: è dimenticato da tutti e imputato. Ciò potrebbe portarlo in un buco nero di solitudine, o condurlo a frequentare le persone sbagliate. E se incontrasse Black Cat?

Una femme-fatale è forse quello che ci vuole per Spider-Man in questo momento. Probabilmente  sarebbe un’avventura passeggera prima di tornare sulla retta via, ma tremendamente interessante. Inoltre, il debutto sul grande schermo di Felicia Hardy è atteso da troppo tempo e il nuovo film sarebbe l’occasione giusta per farlo accadere.

Gwen Stacy: il vero amore di Peter in Spider-Man 4?

Gwen StacyNon sarebbe la prima volta che vediamo Gwen Stacy sul grande schermo. Non da ultimo, Gwen è stata anche menzionata in No Way Home. D’altronde, è lei il vero grande amore di Peter e potrebbe ritornare molto facilmente nell’MCU.

La Marvel Studios potrebbe fare subire dei grandi cambiamenti a Gwen, come è successo con Zia May. Un incontro con lei al college, dopo la fine della storia con MJ, aprirebbe un capitolo amoroso che, per quanto non nuovo, ha sempre una sua potenza drammatica. Chissà, magari in Spider-Man 4 ci sarebbe un lieto fine per la coppia, fino ad ora condannata ad una fine tragica del loro amore.

The Batman: un nuovo trailer e due affascinanti poster

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The Batman: un nuovo trailer e due affascinanti poster

Ecco un nuovo trailer per The Batman e due affascinanti poster dedicati all’Uomo Pipistrello di Robert Pattinson e a Catwoman, interpretata da Zoe Kravitz.

The Batman: trailer ufficiale del film con Robert Pattinson

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Moon Knight: l’analisi completa del primo trailer della serie

Moon Knight: l’analisi completa del primo trailer della serie

Il 30 Marzo arriverà su Disney+ Moon Knight, serie Marvel che sembra destinata a rivoluzionare lo storytelling del franchise. Un paio di giorni fa è uscito il primissimo trailer della serie che vede Oscar Isaac come protagonista e Ethan Hawke come antagonista.

Già solo dal teaser, lo show si presenta come psicologico e cerebrale. Seguendo le vicende di Marc Spector, mercenario affetto da Disturbo Dissociativo dell’Identità, ci ritroviamo nella mente di Steven Grant, un tranquillo impiegato di un negozio di souvenir. Nonostante la cripticità del trailer, è possibile cogliere al suo interno rivelazioni intriganti, ben camuffate in camei e easter eggs. Ecco 8 indizi che si riescono a captare con un’attenta visione.

Steven Grant: il protagonista di Moon Knight

Moon KnightChi sarà il protagonista di Moon Knight? Marc Spector, il mercenario che si è appropriato dei poteri di Moon Knight e li ha usati per diventare un vigilante? Per ora, pare di no. La serie sembra focalizzarsi su un’altra vittima del disturbo dissociativo dell’identità: Steven Grant, interpretato da Oscar Isaac.

Non ci sarà Marc al centro, non verrà mostrato mentre gestisce le personalità acquisite, tra cui quella di Steven Grant e di Jake Lookley. Al contrario, adotteremo il punto di vista di una persona nello specifico, Steven appunto. Grant è descritto come un “tranquillo impiegato di un negozio di souvenir”: nella serie i Marvel Studios si sono presi delle libertà rispetto al materiale sorgente scegliendo di mostrare Steven mentre scopre di avere un Disturbo Dissociativo dell’Identità e di condivide il proprio corpo con il mercenario Marc Spector.

Khonshu

Moon Knight Nel trailer vediamo anche Khonshu, il dio egizio che nei fumetti resuscita Marc dopo che è stato ucciso da un altro mercenario. Khonshu serve come una sorta di guida per l’eroe: un alleato che aiuti Marc a controllare le sue varie personalità. 

Al contrario dei comics, nel teaser di Moon Knight, Khonshu si mostra minaccioso verso Steven, ma probabilmente sta solo cercando di ravvivare i sensi di Marc. In ogni caso, il dio aggiunge intrigo e interesse ad un trailer già così denso: è difficile capire se esiste davvero o se è solo frutto dell’immaginazione di Steven.

Il Coccodrillo?

Moon KnightL’inserimento di questo fotogramma nel trailer di Moon Knight è rivelatorio. Sullo sfondo del telefono compare un alligatore, alludendo probabilmente a Soba, il Dio Coccodrillo. La divinità egizia è già comparsa nella Marvel. Nell’universo della DC Comics, Sobek è un coccodrillo umanoide creato per assistere la Black Marvel Family.

Non si può però escludere che il riferimento al coccodrillo alluda a Ammut, altra divinità egizia già presente nell’universo del franchise. Creata da Oshtur, la fisionomia di Ammut comprende parti di coccodrillo mescolate a quelle di altri animali.

Come per molti personaggi della Marvel Comics, sia Soba che Ammut sono stati sia alleati che nemici di Moon Knight: l’eroe li ha combattuti entrambi durante l’era della narrazione di “Mr. Knight”.  Probabilmente, il wallaper che vediamo nel trailer è un easter egg che troverà spiegazione nella serie.

Marc Spector: il non-protagonista di Moon Knight

Marc SpectorNonostante combatta i suoi demoni interiori e i nemici esteriori, Marc è un bravo ragazzo e fa del suo meglio per essere un eroe. È un personaggio complicato e sfaccettato, sicuramente ha visitato luoghi oscuri nel corso degli anni, ma i suoi amici l’hanno quasi sempre supportato.

Anche se non gli abbiamo visti nel trailer, probabilmente appariranno degli aiutanti per il protagonista Moon Knight. Rivelatorio di ciò è il voice-over che sentiamo mentre Marc parla al telefono: dall’altra parte della cornetta c’è Layla. Interpretata da May Calamawy, sembra che la donna sia un personaggio creato ad hoc per la serie, dal momento che nei fumetti non c’è nessuno con questo nome accanto a Marc.

Arthur Harrow

Moon KnightEthan Hawke veste i panni di Arthur Harrow, il cupo criminale. Già dal trailer di Moon Knight si percepisce che l’MCU ha voluto reinterpretare completamente il personaggio rispetto ai fumetti. Nella DC Comics Harrow è uno scienziato pazzo connesso con i nazisti e ossessionato dalla tortura. La sua perversione lo ha portato a condurre esperimenti orribili sugli uomini e sugli animali.

Al contrario, nel teaser Arthur Harrow sembra adorato, idolatrato, un guaritore a cui anche Steven si affida per gestire il suo disturbo. Non va esclusa la possibilità che “Arthur Harrow” sia uno pseudonimo e che Harrow sia legato ad un’altra divinità egizia, ma Hawke ha tutte le carte in regola per essere il cattivo numero uno di Moon Knight.

Anubis

AnubisNel trailer c’è una scena in cui, a prima vista, potrebbe sembrare che Moon Knight stia combattendo contro Khonshu. In realtà non è proprio così. La divinità è più simile ad Anubi, il dio egizio della morte.

Moon Knight lotta in un bagno con una figura mascherata, già stesa a terra. Potrebbe trattarsi di Anubis, come anche di uno dei suoi scagnozzi. Non si può però escludere che il personaggio sia Jack Russell / Licantropus: esso compare negli stessi fumetti in cui l’eroe di Moon Knight esordisce e potrebbe facilmente essere presente nella serie.

Il costume di Moon Knight

Moon KnightUn’altra notevole differenza con i fumetti è il costume di Moon Knight. Nel trailer vediamo Marc / Steven vestire panni normali e ordinari. Poi è mostrato il supereroe: non si capisce come avviene la trasformazione, se è un cambio d’abito o un’apparizione magica.

Inoltre, la Marvel Studios sembra aver preso ispirazione per questo costume dal fumetto Terra X, sia per gli occhi luminosi che per i poteri legati alle bende da mummia di Moon Knight.

L’assenza di Jake Lockley in Moon Knight

Moon KnightIl tassista notturno Jake Lockley è la personalità di cui Marc si appropria per ottenere informazioni a lui essenziali. Nel trailer di Moon Knight, non c’è traccia di Jake. Sembra quindi che la serie si concentri solo sulla personalità di Steve e su come il personaggio impari a condividere il proprio corpo con il mercenario.

Magari Jake arriverà sul finale, o negli ultimi episodi, per complicare la trama e promettere nuovi sviluppi. Per ora, l’unico indizio di una terza personalità di Marc è nei vari outfit che Isaac indossa.

Spider-Man: No Way Home, 10 nuovi sorprendenti dettagli rivelati

Spider-Man: No Way Home, 10 nuovi sorprendenti dettagli rivelati

Spider-Man: No Way Home è riuscito finora ad incassare oltre 1,5 miliardi di dollari al box office globale, e la discussione intorno al film non mostra segni di rallentamento.

Portare i due Spider-Men originali del grande schermo nel MCU (insieme a tutti i loro villain) è stata una scommessa vinta, e i fan erano desiderosi di capire come sarebbe stata possibile una realizzazione su così vasta scala. Dunque, abbiamo passato al setaccio ogni intervista e rivelazione post-rilascio per portarvi i 10 più grandi e sorprendenti nuovi dettagli sul film!

Venom stava per essere incluso nei Sinistri Sei

Spider-Man: No Way Home ha finito per schierare solo cinque “sinistri” sullo schermo, ma in realtà eravamo arrivati così vicini a vedere i tre Spider-Men combattere i veri Sinistri Sei nella battaglia finale del film.

Gli sceneggiatori Chris McKenna e Erik Sommers hanno infatti dichiarato a Variety che la partecipazione del Venom di Tom Hardy nella battaglia finale è stato “qualcosa di cui abbiamo sicuramente discusso”, spiegando che il loro approccio iniziale era quello di “scrivere una sceneggiatura eclettica e comportarsi come se stessimo per ottenere tutto ciò che vogliamo”. Sfortunatamente, a qualcosa bisognava rinunciare, e ciò è spettato al ruolo di Eddie Brock.

Tobey Maguire e Andrew Garfield hanno trascorso 2 settimane sul set

spider-man: no way homeDobbiamo ancora sentire cosa ha da dire Tobey Maguire riguardo al suo ritorno nei panni di Spider-Man, ma Andrew Garfield ha avuto l’opportunità di raccontare del suo ingresso nel MCU mentre promuoveva tick, tick…BOOM! Chiacchierando con Variety, ha rivelato dettagli sulla sua preparazione per il suo ruolo in Spider-Man: No Way Home.

“Abbiamo girato per due settimane, io e Toby, ma penso proprio che siamo riusciti a portare al pubblico molto più che una semplice presentazione dei personaggi”, ha detto Garfield. “Il mio Spider-Man è riuscito a salvare la relazione sentimentale di suo fratello minore, potenzialmente, e a risanare il momento più traumatico della sua stessa vita, sempre agendo per suo fratello minore. Assicurandosi che non andasse incontro allo stesso destino, per lui significava avere una seconda possibilità di salvare Gwen”. Due settimane di riprese non sono molto, considerata la portata di No Way Home, ma entrambi gli attori hanno sicuramente regalato ai fan molto più che semplici sequenze d’impatto, il che è evidente dalla risposta positiva del pubblico!

Abbandonare la maschera di Green Goblin

spider-manL’estetica della maschera del Green Goblin di Spider-Man del 2002 ha sempre generato una risposta divisiva tra i fan, e appare solo in un paio di brevi occasioni in Spider-Man: No Way Home. Norman Osborn la distrugge poco dopo il suo ingresso nel MCU e questo dà a Willem Dafoe l’opportunità di dare nuova vita al Goblin, attraverso le sue espressioni facciali squilibrate e spesso mostruose mentre combatte Spidey.

“Devo essere onesto, sono consapevole che ci sono state delle critiche su quella maschera [Green Goblin] nell’originale. Probabilmente è stato il punto di partenza per prendere in considerazione di cambiarla un po’”, ha detto Dafoe al New York Times. “Anche senza maschera, la mia espressività segue il mio cuore. È solo un’espressione di ciò che si sente”.

America Chavez è stata tagliata fuori

Teoricamente, Spider-Man: No Way Home sarebbe dovuto uscire dopo Doctor Strange in the Multiverse of Madness e questo spiega probabilmente perché il personaggio di America Chavez fosse presente nei primi concept art del film.

Sembra che America fosse destinata ad avere una parte fondamentale in questa trama, forse assumendo anche il ruolo di Doctor Strange in alcune occasioni e persino aiutando Peter Parker durante la battaglia finale contro il Green Goblin. Probabilmente, seguendo questa linea di pensiero, il suo potere di attraversare diverse dimensioni sarebbe stato il motivo che ha portato gli altri Spider-Men nel MCU, mentre il Darkhold sarebbe stato il MacGuffin originale. Ricordiamo che il debutto del personaggio di America nel MCU è previsto per Maggio!

Scene post-credit alternative

Spide-Man: No Way HomeAlla fine di Spider-Man: No Way Home, gli Spider-Men di Maguire e Garfield tornano nelle loro rispettive realtà, e questa è l’ultima volta che li vediamo. Parlando con Variety, gli sceneggiatori Chris McKenna e Erik Sommers hanno confermato di aver preso in considerazione il prendere scherzosamente in giro il futuro di uno o entrambi i personaggi in una scena post-credit.

McKenna ha affermato che spera davvero di poterli rivedere. “Mi piacerebbe vedere di più del loro viaggio”. Sommers aggiunge: “Possiamo fare una serie televisiva con loro due che viaggiano in un furgone per risolvere dei misteri?” McKenna ha poi scherzato: “No, non dovevi dirlo! E’ proprio quello su cui stiamo lavorando!”. I loro commenti successivi hanno chiaramente un tono scherzoso, ma sarebbe stato divertente vedere di più dei due Spideys, anche solo per sapere il risvolto che prenderanno le loro vite dopo aver incontrato il Peter Parker del MCU. Questo avrebbe anche offerto ai Marvel Studios e alla Sony Pictures l’opportunità di consegnarci altri grandiosi camei…

Perché non abbiamo assistito ad alcuni camei

Spider-ManC’è parecchia delusione online per non aver dato uno sguardo al lieto fine di Peter con Mary Jane Watson (che Gwen si ripresentasse in scena non è mai stata un’ipotesi totalmente plausibile) e al presidente dei Marvel Studios Kevin Feige è stato chiesto perché nessuno dei due personaggi è stato sfruttato, in un’intervista con il New York Times.

“Quando la gente vedrà il film, capirà”, ha spiegato. “Si tratta della storia. Era un grande obiettivo per tutti noi – Amy e Jon [Watts, il regista del film] e i nostri sceneggiatori, Chris McKenna e Erik Sommers – che l’ultimo anno di liceo di Peter Parker non si perdesse tra la follia conseguente al suo incontro con Doctor Strange: questo sarebbe potuto succedere facilmente ed è il motivo per cui non ci sono altre 20 persone nel film”.

Misteriose sagome provenienti dal Multiverso

Verso la conclusione di Spider-Man: No Way Home, si è iniziata a creare una spaccatura nel Multiverso: da questa abbiamo potuto intravedere alcune sagome misteriose, che sembrano essere state identificate dai fan.

C’è l’Uomo Ragno Superiore (Doctor Octopus nel corpo di Peter Parker), Kraven il Cacciatore, Scorpion, Black Cat, Rhino e, forse il più interessante, Mysterio. Quentin Beck è colui che ha rivelato l’identità segreta dell’arrampica-muri nel MCU, anche se, dato che il cattivo non era davvero di un altro mondo, immaginiamo che non si tratti dello stesso personaggio che abbiamo incontrato in Spider-Man: Far From Home: resta da vedere se ci sono piani futuri per questi cattivi.

Perché Zia May doveva morire

No Way HomeUno dei più grandi colpi di scena in Spider-Man: No Way Home arriva quando zia May muore tra le braccia di Peter. Parlando con Variety, gli sceneggiatori Chris McKenna e Erik Sommers hanno spiegato perché era necessario a questo punto del film che Peter Parker perdesse la donna che lo ha cresciuto.

“Eravamo ad un punto in cui sentivamo che doveva esserci una perdita, un sacrificio, che Peter doveva pagare. Una conseguenza della sua ferma decisione di cercare di salvare i cattivi”, ha spiegato Sommers. “Penso che sia diventato abbastanza chiaro a molti di noi che perdere zia May era la svolta che avrebbe davvero reso utile il senso dell’intero terzo capitolo: rendere questo il film in cui Peter Parker sperimenta la perdita che gli altri Peter hanno subito nei loro primi film.” “Stava cercando di fare ciò che May gli ha insegnato e questo ha reso il sacrificio molto più difficile”, aggiunge McKenna. “Poi ha iniziato a dubitare di quella moralità in un modo inedito, visto che non era mai stato messo alla prova così duramente”. È un momento che non dimenticheremo mai, questo è sicuro.

Sandman non è mai stato sul set

I fan dall’occhio di lince hanno immediatamente notato che le inquadrature di Rhys Ifans come Dr. Curt Connors e Thomas Haden Church come Flint Marko sono state prese da The Amazing Spider-Man e Spider-Man 3, supponendo quindi che gli attori non si fossero mai presentati sul set: ciò è stato effettivamente confermato dal supervisore VFX Kelly Port durante un’intervista con Before & Afters.

“Avevamo la sua voce; non siamo stati in grado di ottenere molte immagini su di lui, ma grazie alle registrazioni vocali e tramite immagini e vecchie riprese ce l’abbiamo fatto”. Supponiamo che questo sia stato anche il caso di Ifans, con una controfigura probabilmente sul set per interpretare Lizard tramite motion capture; è difficile dire se ci siano stati problemi di organizzazione oppure se le modifiche siano avvenute a causa delle restrizioni dovute al COVID, anche se è possibile che gli attori abbiano firmato il contratto talmente tardi che le loro scene erano già state girate, con la speranza che sarebbero stati accreditati in seguito.

Come Sony Pictures ha reagito alle grandi fughe di notizie

the amazing spider-man 3Forse non sapremo mai se tutti quei grandi spoiler su Spider-Man: No Way Home erano una messa in scena o il risultato di una fuga di notizie dalla Sony, ma certamente sono riusciti ad aumentare l’entusiasmo per il film. Tom Holland e Andrew Garfield hanno  trascorso mesi a negare che più di uno Spider-Man si sarebbe mostrato nel terzo capitolo del MCU, ma come si è sentito Garfield una volta che è stato al corrente di quelle massicce fughe di notizie mentre affermava di non essere nel film?

“Mi sono impegnato così tanto per tenere segreto il fatto che ero ad Atlanta a girare”, ha ricordato Garfield in un’intervista con Entertainment Tonight. “Tutte queste fughe di notizie mi stavano accerchiando e io continuavo a pensare, ‘Oh, mio Dio, ragazzi, che diavolo sta succedendo? Spuntano anche immagini di me con Tobey!’ E loro: ‘No, no, lo terremo segreto’. ‘OK, continuerò a negarlo’ […] Ero felice di farlo, ma è stato davvero faticoso per gran parte dello staff. Ad ogni modo, la verità è ora allo scoperto e Garfield può finalmente parlare liberamente delle sue incredibili esperienze nel MCU: i fan hanno inoltre iniziato una campagna affinché la Sony renda realtà il progetto di The Amazing Spider-Man 3 e, dopo il modo in cui si è concluso il suo arco con The Amazing Spider-Man 2, c’è da credere che possa tenere seriamente in considerazione altri progetti legati al personaggio.

As We See It: la recensione della nuova serie di Amazon Prime Video

Il cinema e la televisione possono essere strumenti estremamente educativi, i quali grazie alla loro popolarità hanno modo di trasmettere messaggi e valori sempre più necessari per una convivenza civile nel mondo. Al giorno d’oggi, sappiamo che esistono diverse realtà, anche se molte di queste sono ancora oggetto di sospetto, paura e, di conseguenza, silenzio. Tra queste, una delle più trascurate è quella riguardante quanti si trovano a vivere nello spetto autistico. È ancora troppa la disinformazione relativa a questa problematica, il che rende ovviamente altrettanto difficile capire come potervisi approcciare. La nuova serie Amazon, As We See It, cerca proprio di porre rimedio a ciò.

Ideata dal pluripremiato ideatore di Friday Night Lights e Parenthood Jason Katims, questa è il remake statunitense di un format israeliano ed ha per protagonisti Jack (Rick Glassman), Harrison (Albert Rutecki), e Violet (Sue Ann Pien), coinquilini poco più che ventenni tutti nello spettro dell’autismo. Nel corso della stagione li si segue mentre faticano per ottenere e mantenere un posto di lavoro, fare amicizie, innamorarsi e barcamenarsi in un mondo che li evita. Con l’aiuto delle loro famiglie, degli assistenti, e talvolta anche dandosi una mano reciprocamente, i tre coinquilini affrontano battute d’arresto e celebrano i trionfi durante il loro personalissimo viaggio verso l’indipendenza e l’accettazione.

“Normalità” è un concetto superato

Cosa è “normale”? È evidente che stabilire cosa lo sia e cosa no in un mondo sempre più variegato e complesso come quello odierno è cosa assai difficile. Fortunatamente oggi si è sempre più inclini ad aprirsi verso le tante sfumature che compongono l’umanità, permettendo così di abbattere quei pregiudizi troppo a lungo sostenuti. L’autismo non è certo una novità, né al cinema né in televisione (basti pensare alla serie Atypical), ma in As We See It questo viene raccontato con un desiderio di realismo tendente al documentaristico. Ciò lo si riscontra sia nella messa in scena che nella scelta dei tre attori protagonisti.

Per Katims, infatti, sembra fondamentale portare lo spettatore nella condizione dei tre ragazzi. Per questo motivo si preoccupa di esaltare quei rumori, quelle situazioni e quelle sensazioni che possono permettere di vivere, per la durata di ogni episodio, nei panni di Jack, Harrison e Violet. Allo stesso tempo, però, egli riesce a non far inghiottire il racconto dalle loro particolarità, mantenendo quello sguardo esterno ed oggettivo che permette di avere indietro uno spaccato fedele di questa realtà. I tre attori, che si identificano come individui nello spettro dell’autismo, permettono di conferire ulteriore verità ai loro personaggi.

Riprendendo la già citata Atypical, con cui è difficile non fare un confronto, risulta evidente come mentre questa affronta la problematica con un maggior senso dell’umorismo, As We See It è invece più neutrale a riguardo. Non mancano situazioni potenzialmente buffe, ma l’obiettivo primario è mettere al corrente lo spettatore delle difficoltà vissute da quanti vivono questa condizione. Per questo motivo quella di Katims è una serie che richiede una buona attenzione da parte dello spettatore, il quale se avrà voglia di concederla si troverà davanti ad un racconto che stimola la comprensione di tale realtà, trattandola con la giusta importanza.

As We See It Amazon

As We See It: la recensione della serie

Al di là delle intenzioni e dei valori che la serie aspira a trasmettere, As We See It si trova naturalmente a camminare in equilibrio su grandi pericoli. Il maggiore dei quali, come sempre in questi casi, è quello di drammatizzare eccessivamente il racconto e scadere in un pietismo improduttivo. Anche se in alcuni casi ciò avviene, lo showrunner, gli sceneggiatori e i registi riescono complessivamente a mantenere il racconto sulla retta via. Ciò permette di concentrarsi su quanto difficili siano le esistenze di quanti si riconoscono nello spettro autistico. Problematiche causate nella stragrande maggioranza dei casi da chi li guarda con sospetto e si definisce normale rispetto a loro. Ma lo è davvero?

As We See It potrà non essere un titolo per tutti, specialmente per via del suo richiedere un adeguato mood emotivo in vista della visione, e se anche non presenta particolari elementi “visivi” che la identifichino e distinguano rispetto a titoli simili, ha il pregio di avere un obiettivo chiaro. Un obiettivo che viene raggiunto più volte nel corso della stagione. Ci si emoziona, ci si indigna e ci si sente coinvolti dalle vicende dei tre ragazzi. Allo stesso tempo, si impara una volta di più a capire che ognuno intorno a noi sta affrontando le proprie personali battaglie. Se ciò può servire a praticare più gentilezza, As We See It avrà vinto la sua.

Bridgerton 2: nuove foto dalla stagione disponibile a marzo

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Bridgerton 2: nuove foto dalla stagione disponibile a marzo

Oggi Netflix e Shondaland rilasciano in anteprima otto nuove foto con uno sguardo alle avventure che affronteranno molti dei diversi personaggi della seconda stagione di Bridgerton, disponibile su Netflix dal 25 marzo 2022 in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

Mantenendosi in linea con i romanzi, questa stagione racconta la romantica storia di Lord Anthony Bridgerton e della sua ricerca dell’amore. Bridgerton approda su Netflix da Shondaland ed è prodotto da Shonda Rhimes, Betsy Beers e Chris Van Dusen. Quest’ultimo è anche l’ideatore e lo showrunner della serie.

La trama di Bridgerton 2

Dalla creatività di Shondaland e dell’ideatore Chris Van Dusen, la seconda stagione di Bridgerton segue Lord Anthony Bridgerton (Jonathan Bailey), il maggiore dei fratelli e sorelle Bridgerton nonché visconte, nella sua ricerca di una moglie adeguata. Guidato dal suo senso del dovere nel salvaguardare il nome della sua famiglia, la ricerca di Anthony per una debuttante che incontri i suoi standard impossibili sembra destinata a fallire, finché Kate Sharma (Simone Ashley) e la sua sorella più giovane Edwina (Charithra Chandran) non arrivano dall’India. Quando Anthony inizia a corteggiare Edwina, Kate scopre la vera natura delle sue intenzioni – il vero amore non è in cima alle sue priorità – e decide di fare qualunque cosa in suo potere per impedire la loro unione. Ma, facendo questo, le schermaglie verbali tra Kate e Anthony non fanno altro che avvicinarli sempre di più, complicando le cose per entrambi. Dall’altra parte di Grosvenor Square, i Featherington devono dare il benvenuto al nuovo erede nella loro tenuta, mentre Penelope (Nicola Coughlan) continua a muoversi per l’alta società tenendo nascosto il suo segreto più profondo dalle persone che le stanno più vicino.

Bridgerton è una serie romantica, scandalosa e arguta che celebra l’eternità di amicizie durature, famiglie che trovano la loro strada e la ricerca di un amore che conquisti tutto.  La serie vede la partecipazione anche di Adjoa Andoh (Lady Danbury), Lorraine Ashbourne (Mrs. Varley), Harriet Cains (Philipa Featherington), Bessie Carter (Prudence Featherington), Shelley Conn (Mary Sharma), Phoebe Dynevor (Daphne Basset), Ruth Gemmell (Violet Bridgerton), Florence Hunt (Hyacinth Bridgerton), Martins Imhangbe (Will Mondrich), Claudia Jessie (Eloise Bridgerton), Calam Lynch (Theo Sharpe), Luke Newton (Colin Bridgerton), Golda Rosheuvel (Queen Charlotte), Luke Thompson (Benedict Bridgerton), Will Tilston (Gregory Bridgerton), Polly Walker (Portia Featherington), Rupert Young (Jack), e Julie Andrews per la voce di Lady Whistledown. La serie è ispirata ai romanzi di Julia Quinn.

Bridgerton 2: le prime foto ufficiali e la clip integrale

Gaspard Ulliel, morto in un incidente di sci l’attore francese

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Gaspard Ulliel, morto in un incidente di sci l’attore francese

È morto Gaspard Ulliel, attore francese di appena 37 anni. La causa della morte è stata un incidente su una pista di sci, Ulliel si è scontrato con un altro sciatore nel primo pomeriggio di ieri all’incrocio tra due piste a La Rosiere, nella zona orientale della Francia.

Nonostante la giovane età era già un volto iconico del cinema francese, scoperto a soli 19 anni per l’interpretazione in Anime erranti di André Techiné al fianco di Emmanuelle Beart, la consacrazione arriva nel 2005, quando vince il Cesar, l’Oscar francese, per l’interpretazione in Una lunga domenica di passioni di Jean-Pierre Jeunet.

Nel 2014 ha interpretato il ruolo del protagonista nel biopic su Yves Saint-Laurent per la regia di Bertrand Bonello. Mentre è del 2017 la sua interpretazione più sentita ed emozionante, in È solo la fine del mondo scritto e diretto da Xavier Dolan, per il quale ha vinto di nuovo il Cesar.

Nel 2007 si era già affacciato al cinema hollywoodiano, recitando nel ruolo di un giovane Hannibal Lecter in Hannibal Lecter – Le origini del male, tratto dall’omonimo romanzo di Thomas Harris, al fianco di Gong Li.

Trai progetti che usciranno postumi, ricordiamo Moon Knight, la serie Marvel in arrivo su Disney+ a marzo prossimo.

Patrick Wilson: 10 cose che non sai sull’attore

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Patrick Wilson: 10 cose che non sai sull’attore

Patrick Wilson è uno degli attori più versatili e capaci dell’attuale panorama cinematografico, diventato ormai uno degli attori principali quando si parla di cinema horror (basti pensare alle saghe di Insidious o di The Conjuring). Wilson ha sempre lavorato sodo per costruirsi una carriera solida, dimostrando di saperci fare sia con commedie, drammi, horror e cinecomic, facendosi conoscere ed apprezzare da una grande fetta di pubblico.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Patrick Wilson.

Patrick Wilson: i suoi film

1. Patrick Wilson: i film e la carriera. La carriera dell’attore americano inizia nel 2001 quando debutta sul grande schermo con il film My Sister’s Wedding e, due anni dopo, recita nella miniserie Angels in America. Sebbene sia apparso in alcune serie tv come A Gifted Man (2011-2012) e Fargo (2015), si è dedicato maggiormente al cinema, apparendo in Il fantasma dell’opera (2004), Little Children (2006), Un amore senza tempo (2007) e La terrazza sul lago (2008). In seguito lavora in Watchmen (2009), A-Team (2010), Due cuori e una provetta (2010), Insidious (2011), Prometheus (2012), L’evocazione – The Conjuring (2013) e Oltre i confini del male: Insidious 2 (2013). Tra i suoi ultimi lavori vi sono Home Sweet Hell (2015), The Conjuring – Il caso Enfield (2016), The Founder (2016), Insidious – L’ultima chiave (2018), L’uomo sul treno – The Commuter (2018), Aquaman (2018), Annabelle 3 (2019), Nell’erba alta (2019), Midway (2019), The Conjuring – Per ordine del diavolo (2021) e Moonfall (2022).

2. Non solo attore, ma anche doppiatore e produttore. Nel corso della sua carriera quasi trentennale, Wilson ha avuto la possibilità di esplorare diversi ambiti del cinema. L’attore, infatti, ha prestato la propria voce per il doppiaggio di un episodio di American Dad! (2009), del videogioco Watchmen: The End is Night (2009) e per il film Batman v Superman: Dawn of Justice (2016). Ma oltre a ciò, l’attore ha vestito anche i panni del produttore per il film Let’s Kill Ward’s Wife (2014) e lo farà anche per il lungometraggio appena annunciato e intitolato Caught Stealing.

Patrick Wilson Watchmen

Patrick Wilson in Aquaman

3. Il film è segno del profondo legame con James Wan. Aquaman ha segnato la quinta collaborazione tra il regista James Wan e Patrick Wilson. I due, infatti, hanno lavorato insieme per i film Insidious, L’evocazione – The Conjuring, Oltre i confini del male – Insidious 2 e The Conjuring – Il caso Enfield. Wan sapeva sin da subito di voler affidare a Wilson il ruolo del villain del film, in quanto era certo del suo potenziale come antagonista.

4. Il suo personaggio è un terrorista ecologico. Stando alle dichiarazioni di dell’attore, sembra che Wilson consideri il suo personaggio, Orm/Ocean Master (fratellastro di Aquaman) una specie di terrorista ecologico: “Ha una chiara lamentela con il mondo della superficie, quel mondo che ha inquinato i suoi oceani per secoli”. Partendo da questo spunto, Wilson ha dunque costruito un personaggio che dal proprio punto di vista opera per il bene del pianeta contro la sporcizia dell’essere umano.

Patrick Wilson in Watchmen

 

5. Per sapere se valeva la pena interpretare il suo ruolo, Wilson ha contattato un amico. Quando a Patrick Wilson è stato offerto il ruolo di Dan Dreiberg, alias Gufo Notturno II, ha chiamato uno dei suoi migliori amici, che è un grande fan dei fumetti, e gli ha chiesto cosa sapeva di Watchmen. L’amico disse a Patrick che se avesse mai fatto un film sui supereroi era questo quello che doveva fare. Dopo aver ottenuto la parte, l’attore ha invitato il suo amico a visitare il set durante le riprese.

6. È stato scelto per le sue qualità recitative. Sembra che l’attore sia stato scelto dopo che Zack Snyder ebbe visto la sua performance nel film Little Children (2006). Causalmente, nello stesso film vi ha recitato anche Jackie Earle Haley che in Watchmen interpreta Walter Kovacs/Rorschach.

patrick wilson

Patrick Wilson in The Conjuring

7. Ha incontrato la vera Lorraine Warren. Per prepararsi al ruolo di Ed Warren, ricercatore del paranormale realmente esistito e la cui attività è alla base della saga di The Conjuring, Wilson ha avuto modo di incontrare la moglie di lui, Lorrain Warren, a sua volta ricercatrice del paranormale che nella saga è interpretata da Vera Farmiga. Poiché Ed è morto nel 2006, Wilson ha dovuto apprendere ciò che c’era da sapere su di lui tramite la moglie, potendo così dar vita ad un interpretazione più realistica.

8. Non sa se riprenderà il ruolo in futuro. I coniugi Warren sono i due protagonisti alla base dei tre film di The Conjuring: L’evocazione, Il caso Enfield e Per ordine del diavolo. Quest’ultimo, uscito nel 2021, ha idealmente concluso la trilogia dedicata ad Ed e Lorraine. Per quanto ci sono altri film appartenenti alla saga in programma, Wilson ha dichiarato di non essere certo che questi vedranno Ed Warren tra i protagonisti. L’attore, dunque, al momento non sa se avrà modo di interpretare nuovamente il personaggio o se il suo tempo con questo sia terminato.

Patrick Wilson: la moglie e i figli Kalin e Kassian

9. È sposato da diversi anni. Patrick Wilson è sposato con una collega, l’attrice polacca Dagmara Dominczyk, dal 2005. Dalla loro unione sono nati i figli Kalin Patrick Wilson, il 23 giugno del 2006, e Kassian McCarrell Wilson, il 9 agosto del 2009. La famiglia Wilson, molto riservata, risiede a Montclair, New Jersey.

Patrick Wilson: età e altezza

10. Patrick Wilson è nato il 3 luglio del 1973 a Norfolk, in Virginia. La sua altezza complessiva corrisponde a 183 centimetri.

Fonti: IMDb, Glamour

The Batman e Oreo: due icone uniscono le forze

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The Batman e Oreo: due icone uniscono le forze

Cosa si ottiene dall’incontro tra il biscotto numero uno al mondo* e uno dei più iconici Super Eroi DC? OREO è orgoglioso di annunciare la sua esclusiva partnership con il nuovo film in uscita, The Batman; Oreo e The Batman: due icone che uniscono le forze per celebrare il nuovo film della Warner Bros. Pictures, dal 3 marzo al cinema.

A partire da febbraio 2022, i fan potranno trovare presso i punti vendita della grande distribuzione la confezione di Oreo Original 220g in edizione limitata ispirata al Cavaliere Oscuro e Gotham City. Per l’occasione, anche il biscotto Oreo avrà una maschera speciale: il suo embossing (la decorazione che caratterizza ognuno dei nostri biscotti), mostrerà il volto di Batman!

I fan potranno vivere un’esperienza virtuale scansionando il codice QR presente sulla confezione, esplorando la Batcaverna e provando a risolvere gli indovinelli lasciati dall’astuto Enigmista. Per chi sarà in grado di risolvere tutti gli enigmi ci sono in palio emozionanti premi da provare a vincere e contenuti bonus da scoprire. E con un concorso, i consumatori potranno provare a vincere ingressi omaggio al cinema per non perdersi il nuovo film The Batman. In palio 1500 biglietti e un’estrazione finale con in premio una esclusiva Batman Experience a Londra, per vivere in prima persona una giornata da supereroi sul set del film!

“Noi di OREO amiamo sorprendere i nostri fan con partnership entusiasmanti” ha detto Chiara Missio, Brand Director OREO Europe. “Ecco perché siamo così felici di annunciare la partnership con The Batman, una vera e propria collaborazione con Warner Bros.” Le precedenti collaborazioni OREO in edizione limitata in Europa includono la mega star Lady Gaga nel gennaio 2021 e i Minions nel settembre 2021.

In arrivo nelle sale il 3 marzo, The Batman è destinato ad essere l’esperienza cinematografica più amata del 2022. La collaborazione OREO e The Batman sarà in edizione limitata e sarà disponibile fino ad esaurimento scorte.

The Batman: trailer ufficiale del film con Robert Pattinson

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

OREO

OREO è il biscotto no. 1, apprezzato da famiglie e amici in più di 100 paesi in tutto il mondo. Il rituale OREO “TWIST LICK DUNK” è diventato il modo tipico di gustare questo biscotto iconico in molte culture diverse in tutto il mondo. OREO ha una community su Facebook di più di 40 milioni di OREO lovers in tutto il mondo, che rappresentano più di 200 paesi e decine di lingue diverse. OREO è tra le prime cinque pagine Facebook di brand nel mondo. OREO ha celebrato il suo 100° compleanno il 6 marzo 2012. Visita www.OREO.com per maggiori informazioni.

Senza Fine: trailer del film su Ornella Vanoni

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Senza Fine: trailer del film su Ornella Vanoni

Dopo l’anteprima mondiale alle Giornate degli Autori, nell’ambito della 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Senza Fine di Elisa Fuksas con Ornella Vanoni arriva in sala con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection dal24 febbraio 2022 con anteprime selezionate lunedì 21, martedì 22 e mercoledì 23.
Un film che racconta la straordinaria vita di una delle artiste più amate della musica italiana.

Un hotel termale degli anni ’40, assolutamente fuori dal tempo. Il luogo perfetto per raccontare una storia Senza fine, quella della vita di Ornella Vanoni, che si svela alla regista Elisa Fuksas senza risparmiarsi. Una donna, un’artista, una forza della natura raccontata tra le mura di questo suggestivo set anche da alcuni amici musicisti come Vinicio Capossela, Samuele Bersani, Paolo Fresu e la sua inseparabile tromba. Tra un massaggio e una sauna, le memorie si fanno tangibili e il futuro assume la forma dell’eternità.

Elisa Fuksas, regista e scrittrice, si è cimentata in un’impresa impossibile: raccontare una delle più grandi artiste della scena musicale italiana, un pezzo di storia della cultura del nostro paese. E come raccontarla lo ha spiegato lei stessa.
«Io: Che significa fare un film su di te? Lei: Un film sulla mia vita; fino a un certo punto è reale poi è irreale. È come una fiaba, è bello finire la vita in una fiaba».

Prodotto da Moreno Zani e Malcom Pagani per Tenderstories, Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del gruppo Fremantle, e da Indiana Production, Senza Fine è scritto da Elisa Fuksas e Monica Rametta.

Festival di Berlino 2022: svelato il programma

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Festival di Berlino 2022: svelato il programma

Ecco il programma dell’edizione 2022 del Festival di Berlino. La sezione ufficiale prevede 18 titoli, sette dei quali diretti da donne, che concorreranno per l’Orso d’Oro e d’Argento. I film vengono da 15 paesi, con 17 premiere mondiali e due opere prime, entrambe dirette da donne. Ecco l’elenco:

INTERNATIONAL COMPETITION TITLES

“AEIOU – A Quick Alphabet of Love”
Nicolette Krebitz
Germany / France
starring: Sophie Rois, Udo Kier, Milan Herms, Nicolas Bridet

“Alcarràs”
Carla Simon
Spain / Italy
starring: Jordi Pujol Dolcet, Anna Otin, Xènia Roset, Albert Bosch, Ainet Jounou, Josep Abad

“Both Sides of the Blade”
Claire Denis
France
starring: with Juliette Binoche, Vincent Lindon, Grégoire Colin, Bulle Ogier

“Call Jane”
Phyllis Nagy
U.S.
starring: Elizabeth Banks, Sigourney Weaver, Kate Mara

“A Piece of Sky”
Michael Koch
Switzerland / Germany
starring: Michèle Brand, Simon Wisler

“That Kind of Summer”
Denis Côté
Canada
starring: Larissa Corriveau, Aude Mathieu, Laure Giappiconi, Anne Ratte Polle, Samir Guesmi

“Everything Will Be Ok”
Rithy Panh
France / Cambodia
Documentary

“Leonora Addio”
Paolo Taviani
Italy
starring: Fabrizio Ferracane, Matteo Pittiruti, Dania Marino, Dora Becker

“The Line”
Ursula Meier
Switzerland / France / Belgium
starring: Stéphanie Blanchoud, Valeria Bruni Tedeschi, Elli Spagnolo

“Before, Now & Then”
Kamila Andini
Indonesia
starring: Happy Salma, Laura Basuki, Arswendy Bening Swara, Ibnu Jamil

“The Passengers of the Night”
Mikhaël Hers
France
starring: Charlotte Gainsbourg, Quito Rayon-Richter, Noée Abita, Megan Northam, Thibault Vinçon, Emmanuelle Béart

“Rimini”
Ulrich Seidl
Austria / France / Germany
starring: Michael Thomas, Hans-Michael Rehberg, Tessa Göttlicher, Inge Maux, Claudia Martini

“Rabiye Kurnaz vs George W. Bush”
Andreas Dresen
Germany / France
starring: Meltem Kaptan, Alexander Scheer

“Robe of Gems”
Natalia Lopez Gallardo
Mexico / Argentina / U.S.
starring: Nailea Norvind, Antonia Olivares, Aida Roa

“The Novelist’s Film”
Hong Sangsoo
South Korea
starring: Lee Hyeyoung, Kim Minhee, Seo Younghwa

“One Year, One Night”
Isaki Lacuesta
Spain / France
starring: Nahuel Pérez Biscayart, Noémie Merlant, Quim Gutiérrez

“Return to Dust”
Li Ruijun
People’s Republic of China
starring: Wu Renlin, Hai Qing

“Peter von Kant” (opening film)
François Ozon
France
starring: Denis Ménochet, Isabelle Adjani, Hanna Schygulla

BERLINALE SPECIAL GALA FILMS

“Against the Ice”
Peter Flinth
Iceland / Denmark
starring: Nikolaj Coster-Waldau, Joe Cole, Heida Reed, Charles Dance

“About Joan”
Laurent Larivière
France / Germany / Ireland
starring: Isabelle Huppert, Lars Eidinger, Swann Arlaud

“Gangubai Kathiawadi”
Sanjay Leela Bhansali
India
starring: Alia Bhatt, Ajay Devgn

“Good Luck to You, Leo Grande”
Sophie Hyde
U.K.
starring: Daryl McCormack, Emma Thompson

“Incredible But True”
Quentin Dupieux
France / Belgium
starring: Alain Chabat, Léa Drucker, Benoît Magimel, Anaïs Demoustier

“The Forger”
Maggie Peren
Germany / Luxembourg
starring: Louis Hofmann, Jonathan Berlin, Luna Wedler

“Dark Glasses”
Dario Argento
Italy / France
starring: Ilenia Pastorelli, Asia Argento, Andrea Zhang

“The Outfit”
Graham Moore
U.S.
starring: Mark Rylance, Zoey Deutch, Dylan O’Brien

BERLINALE SPECIAL FILMS

“1341 Frames of Love and War”
Ran Tal
Israel / U.K. / U.S.
documentary

“A German Party”
Simon Brückner
Germany
documentary

“Le chêne”
Laurent Charbonnier, Michel Seydoux
France
documentary

“Nest”
Hlynur Pálmason
Denmark / Iceland
starring: Ída Mekkín Hlynsdóttir, Grímur Hlynsson, Þorgils Hlynsson
short film

“Nothing Lasts Forever”
Jason Kohn
U.S.
documentary

“North Terminal”
Lucrecia Martel
Argentina
documentary short

“This Much I Know To Be True”
Andrew Dominik
U.K.
starring: Nick Cave, Warren Ellis
documentary

ENCOUNTERS FILMS

“A Little Love Package”
Gastón Solnicki
Austria / Argentina
starring: Angeliki Papoulia, Carmen Chaplin, Mario Bellatin

“See You Friday, Robinson”
Mitra Farahani
France / Switzerland / Iran / Lebanon
starring: Jean-Luc Godard, Ebrahim Golestan
documentary

“Axiom”
Jöns Jönsson
Germany
starring: Moritz von Treuenfels, Ricarda Seifried, Thomas Schubert

“Brother in Every Inch”
Alexander Zolotukhin
Russian Federation
starring: Sergey Zhuravlev, Nikolay Zhuravlev

“Coma”
Bertrand Bonello
France
starring: Julia Faure, Louise Labeque

“Father’s Day”
Kivu Ruhorahoza
Rwanda
starring: Mediatrice Kayitesi, Aline Amike, Yves Kijyana

“Flux Gourmet”
Peter Strickland
U.K./U.S./Hungary
starring: Asa Butterfield, Gwendoline Christie, Ariane Labed, Fatma Mohamed, Makis Papadimitriou, Richard Bremmer

“The City and the City”
Christos Passalis, Syllas Tzoumerkas
Greece
starring: Vassilis Kanakis, Alexandros Vardaxoglou, Angeliki Papoulia

“American Journal”
Arnaud des Pallières
France
documentary

“Small, Slow but Steady”
Shô Miyake
Japan / France
Yukino Kishii, Tomokazu Miura, Masaki Miura

“MUTZENBACHER”
Ruth Beckermann
Austria
documentary

“Queens of the Qing Dynasty”
Ashley McKenzie
Canada
starring: Sarah Walker, Ziyin Zheng

“Sonne”
Kurdwin Ayub
Austria
starring: Melina Benli, Law Wallner, Maya Wopienka

“Unrest”
Cyril Schäublin
Switzerland
starring: Clara Gostynski, Alexei Evstratov

“The Death of my Mother”
Jessica Krummacher
starring: Birte Schnöink, Elsie de Brauw, Johanna Orsini, Susanne Bredehöft, Gina Haller, Christian Löber

Il festival di Berlino si svolgerà in forma ridotta dal 10 al 16 febbraio. Gli organizzatori hanno dichiarato che i cinema verranno riempiti al 50% e che non si organizzeranno feste o celebrazioni.

Eternals è il film Marvel più visto al debutto su Disney+

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Eternals è il film Marvel più visto al debutto su Disney+

Sembra che molti membri del pubblico abbiano aspettato che Eternals arrivasse in streaming, poiché secondo The Direct, il film di Chloe Zhao è la più grande premiere per un film MCU su Disney+.

I dati raccolti da SambaTV riferiscono che Eternals è stato visto da 2 milioni di famiglie nei suoi primi cinque giorni, mentre Luiz Fernando ha riferito che il film ha battuto il record per il più grande debutto cinematografico MCU su Disney+, battendo il record precedentemente detenuto da Shang-Chi e la leggenda del Dieci anelli. Marvel Studios e Disney+ non hanno riportato alcun numero ufficiale in merito allo streaming di Eternals o Shang-Chi su Disney+.

Il dato sembra però indicare inequivocabilmente il fatto che se il film prima o poi arriverà in streming, allora basta aspettare, senza dover per forza andare in sala. E questa sembra una tendenza estremamente triste eppure realistica rispetto a ciò che c’è da aspettarsi per le sale, in questo periodo.

Eternals: una toccante scena eliminata che fa riferimento a Thanos

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, è arrivato il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Charisma Carpenter replica all’intervista di Joss Whedon

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Charisma Carpenter replica all’intervista di Joss Whedon

Dopo la lunga intervista rilasciata a Vulture da Joss Whedon, Charisma Carpenter ha replicato ad un paio di punti che il regista e sceneggiatore ha toccato. L’attrice, nota ai più per essere stata Cordelia in Buffy e Angel, aveva già tempo fa parlato del comportamento intimidatorio di Whedon, sul set di Angel, ed è stata tirata in ballo nell’intervista, dal momento che anche gli attori di Justice League, in particolare Gal Gadot, avevano denunciato atteggiamenti simili sul set.

Charisma Carpenter ha così twittato in favore di Gal Gadot, della quale Whedon ha detto che non parlando bene l’inglese aveva frainteso quello che le aveva detto scambiandolo per una minaccia, e in favore di Ray Fisher, definito un pessimo attore da Whedon:

I Vendicatori sono soli e dispersi nella Fase 4 del MCU

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I Vendicatori sono soli e dispersi nella Fase 4 del MCU

Il team dei Weta VFX di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli ha parlato del lavoro svolto sul film e in particolare sulla scena post credits con Bruce Banner. Sebbene avesse un suo filo narrativo isolato, Destin Daniel Cretton aveva bisogno di stabilirne la connessione con il più grande MCU. Ciò è stato ottenuto principalmente con l’apparizione di volti familiari, incluso il Banner di Mark Ruffalo, che sembrava significativamente diverso rispetto all’ultima volta che lo abbiamo visto sullo schermo.

Cosa è successo ai Vendicatori dopo Avengers: Endgame?

In una nuova intervista, il supervisore degli effetti visivi di Weta Sean Walker, che ha lavorato alla scena post-crediti di Shang-Chi e de La leggenda dei dieci anelli, ha rivelato che Banner era nel suo laboratorio durante l’incontro. Oltre a doverci dare delle indicazioni sul fatto che Banner non è più Smart Hulk, questa risposta rivela anche segretamente lo stato dei Vendicatori nella Fase 4 dell’MCU poiché implica che tutti sono dispersi e dopo Avengers: Endgame, sono dispersi, ognuno per la sua strada.

Come membro fondatore dei Vendicatori che ha avuto il rapporto di lavoro più stretto con Iron Man (Robert Downey Jr.), Banner avrebbe dovuto trasferirsi nella struttura dei Vendicatori nello stato di New York e presidiare il quartier generale allo stesso modo di Black Widow (Scarlett Johansson) nei cinque anni successivi allo SNAP di Thanos. La decisione di Natasha Romanoff di farlo ha permesso alla squadra di rimettersi insieme facilmente cinque anni dopo. Ora, senza che nessuno agisca da coordinatore primario tra i restanti eroi del MCU, riunirsi nel caso in cui arrivasse un’altra minaccia sarebbe molto più difficile.

Cosa ci riserva il futuro dei Vendicatori, nella Fase 4?

Katherine Heigl: 10 cose che non sai sull’attrice

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Katherine Heigl: 10 cose che non sai sull’attrice

Katherine Heigl è una delle attrici più apprezzate del panorama cinematografico e delle serie televisive, tanto da apparire in molti progetti di enorme successo. L’attrice ha sempre lavorato sodo per dare alla propria carriera delle fondamenta solide, dimostrandosi aperta a nuovi progetti e sempre pronta a sostenere cause benefiche e animaliste.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Katherine Heigl.

Katherine Heigl: i suoi film e le serie TV

1. Katherine Heigl: i film e la carriera. La carriera dell’attrice inizia nel 1992, quando recita nel film Calde notti d’estate, per poi apparire in Ma dov’è andata la mia bambina? (1994), Bug Buster (1998), Valentine – Appuntamento con la morte (2001), Molto incinta (2007), 27 volte in bianco (2008), La dura verità (2009) e Tre all’improvviso (2010). Tra i suoi ultimi film, vi sono Capodanno a New York (2011), Big Wedding (2013), Home Sweet Hell (2015) e L’amore criminale (2017). La Heigl ha lavorato anche in varie serie tv come Roswell (1999-2002), The Twilight Zone (2002), Grey’s Anatomy (2005-2010), State of Affairs (2014-2015), Doubt – L’arte del dubbio (2017), Suits (2018) e L’estate in cui imparammo a volare (2021).

2. Non solo attrice, ma anche doppiatrice e produttrice. Nel corso della sua carriera, la Heigl non ha svolto solo l’attività di attrice, ma anche quella di produttrice e di doppiatrice. Infatti, ha prestato la propria voce per il film d’animazione Nut Job – Operazione Noccioline (2014). In quanto produttrice, invece, la Heigl ha prodotto i film Side Effects (2005), La dura verità (2009), Tre all’improvviso, One for the Money (2012) e le serie State of Affairs e L’estate in cui imparammo a volare (2021).

Katherine Heigl La dura verità

Katherine Heigl: il marito e i figli Nancy, Adalaide e Joshua Bishop Kelley

3. Katherine Heigl è sposata da diversi anni. L’attrice è sposata dal 23 dicembre 2007 con il cantante Josh Kelley, ma il loro non è sempre stato un matrimonio idilliaco. Secondo l’attrice, “Ci sono stati momenti in cui non pensavo che ce l’avremmo fatta. Momenti dove volevo prendere il mio cuscino e soffocarlo nel mezzo della notte. Ma dirò una cosa. Più tempo trascorro con questo ragazzo, più profondamente comincio a capire che lui è migliore di me”.

4. È mamma di tre figli. Katherine Heigl e suo marito Josh, durante il loro matrimonio, hanno deciso di adottare due bambine: la prima, adottata nel 2009, si chiama Nancy Leigh Mi-Eun ed è coreana, la seconda è arrivata in famiglia nel 2012 e si chiama Adalaide Marie Hope. Dall’unione con il marito, nel 2016, è poi nato Joshua Bishop Kelley.

Katherine Heigl è su Instagram

5. Ha un profilo ufficiale Instagram. Come la maggior parte dei suoi colleghi, anche Katherine Heigl ha aperto un account ufficiale su Instagram, seguito da 4,1 milioni di persone. La sua bacheca è molto variegata, tra post che la ritraggono protagonista dei suoi progetti lavorativi e delle attività benefiche a cui partecipa. Ma sono molte le foto fatte ai suoi bambini, i grandi amori della sua vita.

Katherine Heigl in La dura verità

6. Ha condotto molte ricerche per il suo personaggio. Nella commedia La dura verità, l’attrice interpreta Abby Richter è un’affermata produttrice di uno show televisivo. Altrettanto di successo non è però la sua vita sentimentale, costellata di appuntamenti senza un lieto fine. Per questo ruolo la Heigl si è preparata informandosi sull’attività delle donne produttrici nel mondo dello spettacolo. Tale ricerca le ha permesso di poter risultare ulteriormente realistica, mentre per l’aspetto più personale del personaggio la Heigl si è lasciata ispirare dalle grandi figure femminili del genere sentimentale.

Katherine Heigl in Suits

7. Ha avuto un ruolo ricorrente nella celebre serie. Nelle stagioni 8 e 9 della serie Suits, l’attrice ha ricoperto il ruolo di Samantha Wheeler, nuova senior partner alla Zane Specter Litt, pronta a sfidare lo status quo pur di diventare socio nominativo. Tale personaggio venne introdotto dagli sceneggiatori come conseguenza dell’abbandono da parte di Meghan Markle, interprete di Rachel Elizabeth Zane.

katherine heigl

Katherine Heigl in Grey’s Anatomy

8. Ha terminato la collaborazione durante la sesta stagione. La Heigl è apparsa in alcuni episodi della stagione, per poi dedicare il suo tempo alla famiglia. Doveva tornare per il finale di stagione e, anche se questo non è mai accaduto, in ogni caso il suo ultimo episodio è il dodicesimo, intitolato “Mi piaci di più quando sei te stessa”.

9. Si è ritirata dagli Emmy. La Heigl, nel 2008, si è ritirata dalla considerazione degli Emmy per una sua eventuale nomination. L’attrice sentiva infatti che non le era stato dato il materiale giusto per poter ottenere la candidatura, nonostante si sentisse sicura di meritare una nomination.

Katherine Heigl: età e altezza

10. Katherine Heigl è nata il 24 novembre del 1978 a Washington, Stati Uniti. La sua altezza complessiva corrisponde a 175 centimetri.

Fonti: IMDb, Daily Mail, Just Jared

Andrew Garfield ha mentito anche a Emma Stone sul suo ritorno a Spider-Man

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Andrew Garfield ha rivelato nell’episodio di questa settimana del podcast “Happy Sad Confused” che per proteggere il suo ritorno nei panni di Peter Parker/Spider-Man per Spider-Man: No Way Home ha significato anche mentire spudoratamente a Emma Stone, sua co-protagonista nei film di The Amazing Spider-Man e all’epoca dei film anche sua compagna.

“Emma [Stone] continuava a mandare messaggi e diceva, ‘Sei in questo nuovo film di Spider-Man?'” Garfield ha risposto quando gli è stato chiesto se avesse detto a Stone o Webb del suo ritorno in Spider-Man: No Way Home. “E io ero tipo, ‘Non so di cosa stai parlando’. Lei era tipo, ‘Stai zitto. Dimmelo e basta.’ E io, ‘Onestamente non lo so’. Ho continuato a farlo anche con lei. È divertente.”

Andrew Garfield ha detto che in nessun momento prima dell’uscita del film ha detto la verità a Emma Stone, aggiungendo: “E poi l’ha visto. E mi ha detto “Sei un idiota”. Non volevo dirlo a nessuno. L’ho preso molto sul serio. Non l’ho detto a nessuno”.

Garfield ha rilasciato la sua prima intervista sul suo ritorno nei panni di Spider-Man a Variety, dicendo: “Non mi aspettavo di avere mai più una conversazione sul potenziale ruolo di Peter Parker. Mi sentivo molto eccitato all’idea di essere di nuovo un fan. Ma ho ricevuto questa chiamata da Amy Pascal, Kevin Feige e Jon Watts con questa idea. Fu subito innegabile. Suonava incredibilmente divertente, incredibilmente spirituale, eccitante e tematicamente interessante. A un livello base, da fan di Spider-Man, bastava solo l’idea di vedere tre Spider-Men nella stessa cornice”.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Fonte: Variety

Munich: The Edge of War, l’epico trailer con Jeremy Irons e George MacKay

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Un nuovo trailer mostra il prossimo film di spionaggio britannico targato Netflix, Munich: The Edge of War. Il film segue due ex amici alla Conferenza di Monaco del 1938, che però ora lavorano per governi opposti; i due vengono coinvolti in una corsa all’intelligence per svelare un segreto nazista.

Con George MacKay (1917) e Jannis Niewöhner (Muto) nei panni dei protagonisti Hugh Legat e Paul von Hartmann, il film si arricchisce di Jeremy Irons come Primo Ministro Neville Chamberlain, Ulrich Matthes come Adolf Hitler, Liv Lisa Fries come Lenya, Jessica Brown Findlay come Pamela Legat e Sandra Huller come Helen Winter.

Nel trailer diffuso da Netflix UK, gli spettatori vengono introdotti per la prima volta all’amicizia precedentemente condivisa da Legat e Hartmann. Passando dai tempi più felici a un periodo più cupo, quando l’Europa si trova sull’orlo della seconda guerra mondiale, Legat deve affrontare il compito di usare il suo amico di una volta per assicurarsi informazioni per il governo britannico. Dopo una tesa riunione, Hartmann, diplomatico tedesco, si intreccia rapidamente con la missione britannica, rischiando la vita per ottenere un documento fondamentale da sotto il naso dello stesso Hitler.

The Batman: il nuovo spot mostra il costume dell’Enigmista

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The Batman: il nuovo spot mostra il costume dell’Enigmista

Il nuovo spot tv di The Batman, intitolato “Vendetta”, mostra in un rapido shot, il costume di Enigmista (Paul Dano), quello che sembra essere il villain principale di questo adattamento di Anno Uno da parte di Matt Reeves e Robert Pattinson.

The Batman: trailer ufficiale del film con Robert Pattinson

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Jennifer Lawrence già al lavoro sulla voce del suo prossimo personaggio

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Il regista di Don’t Look Up, Adam McKay, afferma che Jennifer Lawrence sta già lavorando alla sua voce per il loro prossimo film in cui la dirigerà di nuovo, Bad Blood. Fresca della sua interpretazione di alto profilo in Don’t Look Up, Jennifer Lawrence ha già in programma di collaborare di nuovo con lo sceneggiatore/regista del film su un altro progetto.

Bad Blood vedrà Jennifer Lawrence assumere il ruolo della fondatrice di Theranos, Elizabeth Holmes. Basato su un libro di John Carreyrou, il film racconterà l’ascesa e la caduta della multimiliardaria startup della Silicon Valley che si proponeva di rivoluzionare le analisi del sangue, ma fallì quando Holmes fu condannata per frode criminale e cospirazione.

Jennifer Lawrence sarà la prima a interpretare l’imprenditrice caduta in disgrazia sul grande schermo, anche se Holmes è stato il soggetto del documentario della HBO, The Inventor: Out for Blood in Silicon Valley. Amanda Seyfried la interpreterà anche in una serie in uscita, The Dropout, su Hulu.

In una recente intervista con Insider in cui ha parlato del suo successo Netflix, Don’t Look Up, a McKay è stato chiesto come la protagonista del film si stesse preparando per il loro prossimo progetto insieme, Bad Blood. Sebbene non l’abbia ancora sentita, McKay dice che Lawrence ha già iniziato a lavorare per imparare la voce distintamente profonda di Holmes per il film.

“Sai, non gliel’ho ancora fatto fare per me. Ha detto che ci sta lavorando. Sta per avere un bambino, quindi non ho intenzione di infastidirla in questo momento, ma è nata per interpretare quel ruolo. Con la voce, ha detto che la sente. È eccitata.”

Spider-Man: No Way Home, Willem Dafoe elogia Tom Holland per il suo impegno

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In una recente intervista con GQ, Willem Dafoe ha parlato alla rivista dei suoi ultimi progetti, elogiando Tom Holland con cui ha condiviso il set di Spider-Man: No Way Home. L’attore è stato protagonista di una nuova ondata di notorietà sui social media ultimamente.

Dafoe ha anche citato la calda accoglienza riservata al suo ritorno nei panni di Green Goblin, oltre a farne lui stesso alcuni a Holland, citando l’impegno dell’attore britannico per il suo ruolo di supereroe.

“Riserva elogi speciali per Spider-Man 3.0 Tom Holland. Ammiro molto la sua disciplina e il suo impegno nel ruolo. E fisicamente era incredibile”.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

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